"25 LUGLIO 1945: la caduta del fascismo"

Approvazione
Lo ha mai va inerme e l'operatore
A e dato le dimissioni
Alla carica di capo del governo Primo Ministro e crepando Ruffato
E entrate da qualche anno ha Cavaliere Benito Mussolini
E hanno allungato capo del governo
Primo Ministro e e parlo di fatto Malcolm valuta il Cavaliere Gennari Carlo no
Vi è roba da gatti noi volevamo
Con queste parole il venticinque luglio del mille novecentoquarantatré italiani vennero informati della fine del fascismo nel giro di un solo giorno sparirono tutti qui impuniti per venti anni avevano dominato la vita pubblica del Paese quali ricordo possono ancora conservare gli italiani di quell'avvenimento
E quali riflessioni può suscitare questa ricorrenza a cinquant'anni di distanza
è un discorso difficile da questo compito ci viene facilitato dal dall'assicurazione che l'Italia sta vivendo in questi ultimi mesi paragonabile solo vagamente alla situazione dell'estate del mille novecentoquarantatré
Dal dopoguerra ad oggi abbia imparato a guardare a questa data i fatti successivi con occhi sempre più diversi smaliziati cercando di mettere in soffitta l'immagine del Paese uscito distrutto da una dittatura per entrare verso una nuova era democratica
A guardare i fatti col senno di poi questa visione esce drasticamente ridimensionata la stampa non ha mancato di ricordare l'anniversario della caduta del fascismo cercando di trovare i punti in comune tra la crisi di allora e la situazione di oggi
Nei giorni scorsi l'ex ambasciatore italiano Sergio Romano in un articolo pubblicato sul quotidiano la Stampa ha ricordato come l'Italia pur vivendo stagioni politiche diverse abbia mantenuto intatta la sua classe dirigente è vero dobbiamo credere alla tesi di Romano a portare in alto Benito Mussolini furono certamente gli industriali i quali non esitarono nel mille novecentoquarantuno dopo che lo avevano spinto alla guerra contro la Francia e l'Inghilterra ad abbandonarlo al suo destino
Da questo punto di vista nel nostro Paese ancora non è cambiato nulla rispetto ad allora la politica dal dopoguerra ad oggi è stata sostenuta dei soldi dei grandi interessi con economici ma un punto resta fermo nel nostro sistema politico chi sbaglia e non riesce a comprendere le esigenze del cambiamento Ute da questi interessi perde il controllo del potere così è stato per Mussolini e sembra che la storia stia ripetendo il suo corso oggi probabilmente il ricambio della classe politica di oggi sarà più efficace di quello voluto dal centrismo nel secondo dopoguerra poi che la democrazia non devo affrontare le ire del comunismo ma sul futuro che ci attende le scommesse sono ancora tutta aperta
Secondo l'ex ambasciatore Romano non dobbiamo farci ancora troppe illusioni sul futuro i limiti con la forza del nostro regime politico sono legati ancora oggi al trasformismo e quello che ci riserva il destino forse non amava il meglio di ciò che è stato questo paragone non regge di fronte al fascismo era misura con il dopoguerra il venticinque luglio ha certamente rappresentato un tentativo di restaurazione e di voltafaccia tipico degli italiani
Il re in questa occasione vuole dimostrare di essere in grado di gestire la fase di transizione della dalla guerra alla pace
Cercando di imitare se stesso nell'immediato primo dopoguerra ma il tentativo fallisce clamorosamente per la vigliaccheria della monarchia e per l'incapacità dell'esercito
Per questi motivi non possiamo certo paragonare la figura di Badoglio a quella dell'attuale presidente del Consiglio ingiustamente definito come il capo di un esecutivo a termine
Invece Badoglio si presta ad un gioco forse più sporco in quanto strumento della monarchia Ciampi viceversa cerca di rappresentare qualcosa di nuovo anche se probabilmente è troppo presto per dare un giudizio definitivo
Un altro tema trattato dei quotidiani sul venticinque luglio riguarda la nostra coscienza nazionale lo storico Renzo De Felice ammesso che il Paese da allora ha cambiato pelle sostenendo che gli italiani hanno smesso di essere un popolo da quella fatidica data
Per come i Persiani di definisce non coincidono con la storia e il venticinque luglio ha probabilmente dimostrato l'opportunismo degli italiani che non ci sono mai sentiti un popolo davvero unitario revisione del Risorgimento e della resistenza hanno sfatato questo misto
Non a caso la nostra penisola vissuto il suo momento di massimo splendore durante il Rinascimento quando l'Italia davvero non poteva considerarsi unitariamente i propri abitanti comunque dopo l'intesa nel senso classico del termine
Ad avvantaggiarsi di queste caratteristiche della nostra tenuta coscienza nazionale
Sono state nel dopoguerra quelle forze politiche che hanno sempre vissuto da poco la la la vita politica come bisogno di autonomia e di tutela degli interessi più immediati i cattolici compresero questa esigenza che oggi viene rivisitata dal leghismo e se però farla propria
Il venticinque luglio può essere uno strumento importante per ripensare il passato ma non può certo essere assolutizzato per comparare la nostra storia meno recente
è più giusto guardare avanti piuttosto di ripensare il passato in termini sbagliati cercando di individuare possibili ricette che potrebbero risultare inadeguata e per l'Italia del venticinque luglio del mille novecentonovantatré
Per parlare meglio del venticinque luglio del mille novecentoquarantatré che cosa ha significato per il nostro Paese abbiamo con noi l'ex segretario di Rifondazione comunista Sergio Garavini che in quell'anno partecipo ai primi scioperi dell'Italia del Nord contro il fascismo
Onorevole Garavini gli scioperi del maggio del mille novecentoquarantatré e furono il primo grande atto contro il fascismo come lo ricorda lei
Ma intanto il marzo del quarantatré un inverno di guerra terribile tutte le indagini diritti più le sofferenze della popolazione erano veramente drammatici
Fra questi a soffrire naturalmente erano in primo luogo le famiglie dei lavoratori
Gli scioperi ebbero la loro spalle una lunga e difficile preparazione da parte di un gruppo compagne di compagni di militanti soprattutto comunisti
E sia pure dicendo pochissimi riuscirono a prendere contatto con la con la popolazione con lavoratori rendersi conto dello stato d'animo di esasperazione per le condizioni materiali di esistenza per la nessuna prospettiva
Tipica di pace finalmente che delineata per il peso che si sentiva di un di una sconfitta militare che ormai ormai i tempi
A questo punto Lacedelli sciopero di questi cento mila lavoratori una massa enorme impressiona profondi finalmente la città fu talmente forte Kentucky ticket etero
In pratica trovare il modo di reagire il regime in realtà non non non diede delle risposte repressive pesanti e anzi fu costretto a delle concessioni la gratifica natalizia per esempio cioè certi elementi il premio salariale nacquero in quell'occasione per tentare di frenare
I costi il malcontento
Senta lei ha detto che ci fu un'organizzazione grandissima dietro c'erano dei collaborazionisti tra gli operai con i fascisti corporativismo
Sindacalismo fascista aveva fatto breccia in tutti quegli anni avere avere riuscita del d'ottenere dei risultati concreti oppure era rimasto un punto nel vuoto
Ma diciamo che dal punto di vista del del del rapporto di lavoro non si può dire che il sindacalismo fascista
Avete sfondato anche te certi aspetti del sindacalismo fascista quelli che riguardavano soprattutto la condizione immediata di lavoro
Pretendevano protagonisti voglio dire i fiduciari del del fascio in qualche modo tutti elementi sia pure primordiale di contrattazione ma non si può dire che sul piano diciamo della coscienza del considerazione dei lavoratori avessero un grandissimo peso tant'è vero che come noto quando Mussolini andò a parlare dalla Mirafiori qualche anno prima del quarantatré
Non ottiene affatto contento e si arrabbiò moltissimo per questo fatto
Vero è che invece le organizzazioni fasciste
Tagliate darà altri aspetti parliamo che attività sportive di attività ricreative erano riuscite a determinare un un una rete diciamo di per il che che avevano un rapporto reale con la popolazione ma comunque per quello che riguarda il sindacalismo in senso stretto questo è stata in realtà una un'attività nettamente subordinata a Terracina
Per quanto riguarda il venticinque luglio
Quali furono le difficoltà che trovò il movimento operaio subito dopo il venticinque luglio i Badoglio si dimostrò più duro nei confronti rispetto al fascismo
Ma questo con letteralmente come lo dice lei non si può dire quello che è certo è che la speranza di libertà immediata che che vivere nella succitata del venticinque luglio
Non fu soddisfatto che la regola alla presenza dei dei militari dell'esercito in tutti i principali luoghi di lavoro
Malgrado questo il segnale del venticinque luglio dato dal venticinque luglio fu immediatamente fu immediatamente colto non per caso non per caso subito dopo il venticinque luglio
Eppure iniziativa
Ricupero della di unghie difforme di sindacalismo unitario democratico dell'accordo per tutti gli arredi istituire le commissioni interne di cui fu protagonista di cui furono protagonisti opposti Roveda
Un segnale da questo punto di vista è stato un segnale da questo punto di vista
Senta onorevole Garavini nei giorni scorsi i giornali hanno parlato del venticinque luglio nel quarantatré cercando di paragonare quella data la situazione odierna del Paese lei che cosa ne pensa di questi paragoni come come li vede
Lei che ha vissuto quella situazione politica ecco
Ma a me pare che questi paragoni sono francamente un po'grossolani confrontare quel periodo di guerra con l'attuale situazione assolutamente un'esagerazione in secondo luogo il venticinque luglio fu il crollo di tutte le strutture istituzionali che erano legati al fascismo oggi noi siamo di fronte uno sconvolgimento delle strutture istituzionale
Ad un contrapposti di autorità al Governo la magistratura il Parlamento a un venir meno di fiducia del del della popolazione soprattutto in relazione alla questione morale
Ma quel tocco quei o crollo del regime attuale perché effettivamente c'è un una trasformazione
Credo che io non paragonabile con quello allora
Sergio Romano l'ex ambasciatore italiano a Mosca ha sostenuto che il male il principale della politica italiana e il trasformismo che dall'Unità ad oggi
Ha in fondo ha sempre dominato quasi la stessa la stessa classe politica e d'accordo con questa impostazione
è un'impostazione che ignora il fatto che c'è stato un salto progresso democratico sostanziale nel Paese
Nel dramma di tensioni sociali che si sono tradotte in toglie politiche che si sono tradotte in positivo nei decenni che hanno che hanno seguito la guerra chi guarda
Tra l'Italia di oggi riguarda quello che è stato l'affermazione di libertà e di diritti civili progresso nel paese non può pensare che che insomma
In questa tensione che c'è stata in queste battaglie sociali e politiche non siano prodotti elementi di cambiamento
In positivo la situazione del Paese invece coglie del tutto sdegno quest'analisi quando sottolinea che ora siamo di fronte a quello che definirei un un tentativo trasformisti come nel senso che parte delle gruppi dirigenti che succhiano governatori soprattutto a partire dagli anni settanta non si governa torna tragicamente il Paese tenta noti ripresentare tutti con bandiere diverte con etichette nuove chi tentava tentano di essere parte di quella nota del nuovo a tutti i costi che caratterizza oggi che caratterizza oggi la situazione ma è anche vero che accanto a questo intorno al ritorno pure elementi che non possono essere considerati puramente e semplicemente il ripresentarsi in altro con altro volto con altre fisionomie con altre linee politiche dei vecchi gruppi dirigenti questo è vero a detta della sinistra a destra per il fenomeno della Lega adesso dico del tastierista per capirci sinteticamente e a sinistra nel travaglio che oggi attraversa tutte le formazioni della sinistra ma che è un travaglio anche di grande interesse per esempio credo nel tentativo di di Rifondazione Comunista uno degli elementi più vivacità la situazione
Un'ultima domanda onorevole Garavini come ricorda il contributo degli altri partiti politici al resistenza di quelli di quei partiti di quelle forze che poi si organizzeranno in partiti
Ma guardi viste con gli occhi di oggi la situazione io allora
Deve essere ricca per quello che era non non non con gli occhi di oggi rivolti alla situazione di oggi
I partiti nel mille novecentoquarantatré anche cominciando dal marzo del quarantatré da quel grande sciopero in realtà erano strutture i partiti antifascisti strutture anche il più quelli che avevano tentato di resistere più eroicamente penso per esempio i comunisti
Siamo penso agli dilettantistiche Giustizia e Libertà
In realtà erano delle dal punto di vista della partecipazione personale erano gruppi limitatissimi con con nessun diretto rapporto ha molto ampio diciamo quindi Marta col col col quel con una parte significativa della popolazione
La crescita poi è stata dettata dalla tata dalla dalla tragedia a me che a me per esempio ragazzo diciassette anni cosa cos'è successo che di fronte dalla dagli scioperi del marzo due al venticinque luglio poi l'otto settembre con l'arrivo dei tedeschi alla ricostruzione del fatto il prete
Della repubblica di Salò mi mi sono sentito di dover scegliere il campo di non poter stare a guardare chiarisce gli Endo questo campo l'ho trovato per la strada compagni che con con cui mi sono messo a lavorare
è stata una costruzione come dire in cui sono intrecciati i primi non il nucleo organizzativi limitatissimi che avevano resistito al fascismo con un progetto di partecipazione anch'io largamente dettato dalla spontaneità nel quale ieri rapporti diretti
Di marca con la popolazione quei lavoratori poi si sono verificati solo dopo la fine dopo la Liberazione temevano che con con le sorprese significative che il Partito d'azione che sembrava una grande forza politica fino a che tutti e misurati col patto elettorale poi molto per un partito gruppo fortissimamente elitario e non e non con reali rapporti di marca
Va bene onorevole Garavini la ringraziamo per questo importante contributo dietro di loro
Ed ora per approfondire gli aspetti storici del venticinque luglio abbiamo con noi Giordano Bruno Guerri editorialista e collaboratore dell'Indipendente autore di numerosi libri sulla storia del fascismo nonché collaboratore di una trasmissione che sta andando in onda in questi giorni sul secondo canale
Venticinque luglio o fine di un regime Giordano Bruno Guerri alla fine del mille novecentoquarantadue Mussolini chiede a Galeazzo Ciano se conservati gli appunti scritti nel suo diario incomincia ad avere paura e sente che la sconfitta è vicina
Perché incomincia ad avere paura non so a non fidarsi più dei gerarchi a lui più vicino compreso Galeazzo Ciano che poi invierà alla all'ambasciata presso la Santa Sede
Beh perché sapeva benissimo che fra i gerarchi Cerami arriva ronda che non era neanche una fronda coperta negli articoli di Bottai per esempio uscivano regolarmente su critica fascista su primato
Ed erano fortemente critici sulla situazione così come Ciano con grandi gli avevano fortemente sconsigliato rientrava in guerra al fianco dei tedeschi i risultati della guerra non facevano altro che dimostrava che avevano ragione per cui a Leffe quarantatré Mussolini pensò bene di liberarsi di questa possibile opposizione interna sia pure in modo dolce rifacendo tutto il governo
Ma questo che cosa ha determinato all'interno della gerarchia fascista se noi per esempio guardiamo il nome dei segretari del Partito nazionale fascista
Durante la guerra da Ettore Muti habitus sogna scorsa vediamo che c'è stato diciamo un calo di qualità né la presenza di leader all'interno del Partito nazionale fascista
Questo è è accaduto in poi tutti quanti i settori del partito e quanto ha pesato su poi sulla caduta del fascismo
Ha contribuito moltissimo perché non è una dovuto a un'intenzione di migliorare il partito dopo la la defenestrazione capace ma era dovuto alla volontà di Mussolini e di far vedere che lui poteva governare anche con dei giovani con degli sconosciuti vetusto ne aveva ventotto anni ed era un un confine completo sconosciuto quando venne nominato alla segreteria ed anche un incapace decisamente allo stesso vuoto Mussolini quando mandò ai gerarchi a combattere in Grecia all'inizio quarantuno
Dieter farò vedere come il governo e con i direttori generali dei ministeri che in realtà ministre c'era cioè una precisa volontà piedi
Fare a meno della classe dirigente che lo contestava
E non quella di migliorare nel partito nelle istituzioni del regime per cui la decadimento di qualità fu fu naturale
E adesso veniamo all'incontro di Feltre con con Hitler
Durante questo incontro avvenne il bombardamento di Roma e Ambrosio spinse più di una volta a far parlare Mussolini della situazione italiana ma Mussolini non ci riuscì
Davvero era diventato così debole Mussolini nei confronti di Hitler non voleva affrontare la situazione per quello che era
Sì benché non solo l'Ambrosio ma anche il il viceministro agli Esteri Bastianini e lo lo pungola tutti i modi a far presente i problemi italiani uso lini non ne ebbe il cuore voglio credo che questo fosse un fatto psicologico umano suo
Dopo aver tanto vantato con l'alleato rafforza l'esercito italiano del fascismo ammetterne la debolezza
Avanzare ulteriori richieste di aiuti se non se non addirittura fare immaginare una resa un'uscita dal italiana era troppo per lui ed è una norma sua grave responsabilità oggettive
Per quanto riguarda la seduta del venti del ventiquattro luglio
Gli esiti che portano a quella seduta furono del tutto casuali come la storia accertato Mussolini affronta questa seduta quasi rassegnato
La sfida alcuni storici dicono che lui volesse quasi che rassegnare le dimissioni in quell'occasione che non volesse affrontare diciamo la furia dell'opposizione dei gerarchi dei gerarchi fascisti capeggiati da Dino Grandi in realtà lui pensava di vincere quella partita era sicuro che il re è la prima poggiato ancora
E io credo che law & Order venga soverchie importanza alla al pronunciamento come lo chiamava dei gerarchi fascisti che non avevano mai avuto nessun potere reale tanto più che il parere del Gran Consiglio come fu stabilito dalla trasferta era solo appunto un po'aveva e non una decisione non aveva carattere o valore di legge all'altro
D'altra parte è anche vero che Mussolini ha
Era era è una specie di chiuderla doveva in qualche modo uscire da quella situazione aspettava che qualcuno gliene offrirgli l'opportunità non certo nel modo in cui in cui questo è avvenuto pensava probabilmente che la la dichiarazione Gran Consiglio
Potete offrirgli la possibilità di di nuovo di cambiare tutto il ripresentarsi del Paese
Sotto la veste di di rinnovatore ancora una volta e quindi dare una scossa di politica interna ma erano pensieri deboli quindi in quella situazione in cui veramente l'unica cosa da fare era arrenderti però poco per capire come si diceva all'epoca
Adesso vediamo i quarantacinque giorni di Badoglio il nuovo governo mette il bavaglio alla stampa i quadri del giornalismo fascista rimangono pressoché intatti a parte il Popolo d'Italia che scompare
C'è una precisa volontà secondo te da parte del re di
Proseguire diciamo su una strana ingrassare intrapresa nel mille novecentoventidue di aspettare che finisse la guerra magari poi instaurare di ma una dittatura il ripensano abbiano questa assolutamente a quella dittatura andava benissimo
Colleghi era andato bene il fascismo fino alla sconfitta militare si sarebbe andata benissimo anzi meglio una dittatura militare con uomini scelti dall'UE quindi c'era assolutamente la volontà di perpetuare
La struttura di potere che faceva capo al re appunto
Non c'è riuscito per fortuna perché la guerra è stata Blair
Veniamo alle rievocazioni che sono state fatte in questi giorni molti hanno fatto dei paragoni tra la situazione di allora e quella di oggi l'ambasciatore Sergio Romano l'ex ambasciatore ha dichiarato che la classe politica italiana tutto sommato è rimasta sempre
La spessa Massa avuto trasformarsi in una maniera eccezionali sì d'accordo con questa impostazione anche l'ex ambasciatore sono assolutamente d'accordo nel senso come anche
L'ex capo del governo Amato in realtà il regime perpetuato trasformandosi la democrazia cristiana cioè dal fascismo alla partitocrazia e io il governo mantengono non dal fascismo e da ben prima in Italia ha le stesse caratteristiche
Il sostanziale disprezzo la volontà popolare
Di verticismo
E di arrogante
L'ho molta collocati una considerazione ma il fatto che nel nel secondo dopoguerra vi fosse un forte partito comunista ha permesso che rimanessero diciamo in tacchi inquadri in un certo senso del del vecchio del vecchio Stato fascista non c'è stata una epurazione molto completa adesso per Tangentopoli
Non c'è diciamo più lo sparo lo spauracchio del comunismo tu pensi che si arriverà a una epurazione se possiamo usare questo termine un po'diciamo scomodo in questi giorni visto quello che sta succedendo
Leggo che arriverà come allora a un'epurazione dei vertici cioè dei cani più visto se non vedremo più Gava e Cirino Pomicino eccetera così come noi vedemmo
Più i grandi collaboratori del regime fascista
Però le infrastrutture importanti che sono i quadri
Che sono i vertici non famosi le amministrazioni eccetera temo proprio che rimarranno i denti e c'è il fino a quando elezioni politiche che ribalti no davvero le quote di potere non cambieranno anche i capelli
E con questa considerazione concludiamo la nostra intervistati ringraziamo e per proseguire nelle nostre rievocazione sul venticinque luglio e i giorni successivi abbiamo con noi Angiolo Bandinelli già segretario del Partito radicale tra il mille novecentosessantanove il mille novecentosettantatré Angelo come hai vissuto quei giorni e che cosa che cosa ricordi che il fascismo nell'ultimo periodo e quali erano diciamo i dissensi che nascevano in quel periodo da dai suoi ricordi
Dunque devi permettere che le fanno i ricordi di un adolescente
Tra i quattordici anni quando comincerà guerre diciassette quando finisce pressappoco
Quindi lo ricordo in modo decente con la loro larghezza in certe d'altra parte i ricordi però di una persona che ha avuto quasi un privilegio
Diviene in un ambiente estremamente politicizzata
In classe e a scuola
Mi ad Imola possibilità di una fortissima la preparazione chiamarla così politica perché per intero esempio io ero compagno di scuola e anche di banco di fratelli Alovisio giudicano Randy il cui padre
Era in carcere era stato in carcere liberata da poco per antifascismo per cospirazione attiva otto anni in carcere andando a casa sua la casa di questi ragazzi a casa loro io scoprivo Benedetto Croce la cultura antifascista il liberalismo
E questo è un nutrimento no spirituale enorme anche Gobetti
Convertino perché eravamo diciamo così il loro erano veramente di Crociani quindi Benedetto Croce liberalismo classico che però fu per me estremamente nutritivo e mi ha impedito di diventare un progressista
Io sono rimasto in tubi brave nato liberale attraverso questo tipo di frequentazione
Quindi diciamo e in classe
C'era una fortissima carica politica perché una classe culturalmente molto forte
No in classe mia c'erano Dorazio Perilli Lucio Manisco c'era
La mia amici come Lucio Fulci regista poi Pasquale festa Campanile in classe con nuovi era la sorella di lavarle Raniero più grande di lei venivano Raniero ragazzino quindi tutto un ambiente Ignazio ma aiuta lo psichiatra non mente molto forte culturalmente e quindi se la politica penetrava
Prepotentemente con tutte le occupante divisione spaccature
E quindi di quegli anni sono stati anni terribili ma tante terribilmente formative perché non ci formavamo soltanto sulle ragazze tedesche o no regolatore ma soprattutto superare impegnandoci pensando i problemi grossi sosta ma la vostra visione nei confronti della monarchia quale fu a seguito chiede il attive il venticinque luglio e poi dell'otto settembre sì diciamo Eramo troppo giovani per potere avere nutrire dei dati di di distinzione tra monarchia e repubblica questa distinzione venne più tardi noi e monarchi e in parte era ancora era l'antifascismo
Perché era una delle componenti di opposizione o di diversificazione rispetto al fascismo che non sentivamo come diciamo così tutto
K c'era questo senso di KD
Di pressione nella scuola depressione nella vita quotidiana di pressione della cultura
Noi amavamo dei libri amavamo delle delle cose del del ramo interessi culturali sentivamo che no contraddittori e diciamo più conflittuali con quello che ci venivano impartiti propinati Nordahl adunate i balilla un certo tipo di cultura dell'organizzazione sociale
E il dovere andare il sabato pomeriggio a fare le le Marcelle Balilla vediamo c'erano due ore di di di di quindi istruzione premeditare diciamo penali ordinavamo perché invece in questa c'era una forte carica di contestazione ma la monarchia non la sentivamo allora come come vicino al fascismo piuttosto il contrario questo è un fatto interessante perché credo che allora furto molto diffuso quest'dal venticinque luglio il venticinque luglio
Io ricordo appunto come qualcosa di sconvolgente anti ricorda il ventisei luglio perché il venticinque luglio avvarrebbe nei fatti il giorno dopo il giorno dopo due giorni dopo cominciano a venire aver i giornali
I giornali di partito stupefatti non li vedevi Sisters soggiornando diversi da quelli dell'amuleto fino allora
Ma la politica allora tranne alcuni piccoli gruppi per lo meno gli adolescenti come noi molto avanzati come eravamo in qualche misura era una cosa che Corps organizzava la riorganizzazione della politica come ce le quote latte
Allora comincia a formarsi dei veri e propri centri dunque i gruppi no e si distinguevano i monarchici molto forti il Partito d'azione a cui era un po'mi affiliai comprava comunisti eccetera dava segni di questa scelta
Perché la scelta del Partito d'azione e quali furono i rapporti con le altre forze che si ricostituirono nei suoi ricordi per i negozi
La nascita del Partito d'Azione perché ha volato Benedetto Croce
Privilegio o dall'azione che forse aveva una cultura di tipo liberale come dico
No e qui ecco e quindi sono fu una cosa molto importante
Perché Justin invece si formavano un nucleo di tipo comunista sia pure molto vaghi molto incerte e io sentivo che non non non mi appartenevano puntualmente non mi interessavano io ricevevo distribuivo
Pacchi di fogli di giornale
No e mi ricordo benissimo che erano presente uno dei primi ricordi letture politiche erano quelli sul Partito d'azione del diciamo i giornali e parte della zona parliamo dell'euro no piccoli destini e ti colpisco quando hai fiducia dovette riporta presso tutta la vita
Ma questo avviene dopo l'otto settembre in quel periodo c'erano giornali ufficiali
Non mi ricordo il braccio punto morire ramosi abbastanza astrattamente questa la politica
Nel comune della gente dice
Un'ultima domanda qual è il ricordo che hai conservato del fascismo nonostante tutto è rimasto legato alla tua adolescenza quando tu quando lo ricordiamo è un ricordo spiacevole triste dunque
Diciamo il fascismo per valeva molto la vita una scuola come la mia il Giulio Cesare che erano a scuola considerata fascista
Tendenzialmente la grande maggioranza il preside della scuola era per esempio la persona altro notevolissima e non mi ricordo il nome ma era un membro della Camera dei fasci e delle corporazioni c'è un deputato
Una scuola di grande qualità però rispetto enorme eco di quella scuola scooter quello strano informativa
Però c'era questa pervadente sa no eterno che amavamo cose strane come povere tv come Montale o una cultura di tipo francese
Decadente boh nerbo delle perdite queste cose antifascismo le ripudia la somma e quindi sono noi abbiamo la percezione del fascismo come quotidianità o semoventi veniva Dosso di soffocante nel senso che ti impediva di dire le cose
Non ricordo di scuola molto semplice c'era un professore quando tutti unitevi contro i tedeschi
C'era un professore che non hanno capito che era antifascista
L'aveva detto dal modo come spiegava Dante o altro e allora non per farci conoscere valuterà ma pronti fascista alla moglie dopo una copertina tricolore
Alla giacca va bene e non ci guardava con aria così con di complicità perché poi c'erano invece questi che arrivavano in divisa no venivano una bomba a mano in tasca avvertì Giachetti fasciste eccetera questo era il fascismo
Più di questo non potevano avere però era estremamente preciso tra divisione tra fascismo e antifascismo non ci vedevamo un gruppetto di amici
Bene che parlavamo de la battaglia di Stalingrado quando chi l'avrebbe vinta sede rischi condusse il programma di Benedetto Croce della cultura li costringe
Un'ultima domanda i ricordi del del venticinque luglio con la situazione attuale del Paese ci sono delle analogie esibendosi guarda il video me lo aspettavo questo domando perché uno solo fatto da solo
E ti dirò certo non c'è la guerra e non c'è la fame Carroll ora un anche un ricordo quotidiano della quotidianità mangiare poco mangiare nulla
Purtroppo e però il dato che in questo Paese maledizione
Non cambiano le situazioni politiche se non altro nessuna crisi verticale di tortura come avviene oggi come avvenne il venticinque luglio per mi pare quasi che sia una maledizione è una costatazione un qualche cosa che ci un'altra condanna insomma perché io e da allora vidi collane di fascismo verticalmente c'era la mattina e il venticinque luglio la mattina del ventisei luglio non c'era più e non incontra i due fasci sta tra l'altro la cosa sconvolgente
Era sparito dissolto dalla troviamo una situazione del genere non c'è mai il modificarsi evolutivo liberale dialettico del passaggio beh adesso finito Tarigo di Tangentopoli e non c'è più nessuno
Che voglio dal mio con la con coccarda del Garofalo avrei ieri hanno eh sì ma senza poca cosa
Campo allucinante quando ha da nazione per un po'di tempo questo va bene ringraziamo Angelo Bandinelli per questa importante testimonianza
Per proseguire nei ricordi del venticinque luglio abbiamo con noi l'onorevole Badino all'epoca nel mille novecentoquarantatré
Ispettore dei giovani universitari fascisti ed era stato anche redattore capo della rivista libero il moschetto
Onorevole Badino come disse nel mille novecentoquarantatré e quando si accorse che la guerra stravolgendo male per per il per il fascismo e per gli italiani
Beh intanto Tirelli che che che gli avvenimenti davano la tentazione della sconfitta ecco lettera della sconfitta dell'Italia perché nessuno pensava a una sconfitta del fascismo io ero in quel per riavere un combattente appartenevo a una ha una formazione che aveva era stata costretta a lasciare la ricca la la Libia quindi però in quel periodo ero in ruolo proprio a Roma e la sorprendente
Il venticinque luglio scaturita non tanto dalle decisioni del Gran Consiglio ma dalle truppe impegnate ad arresto Benito Mussolini
Naturalmente noi combattenti che credevamo
Proprio nel nel nella necessità
Essere previdenti in questo conflitto
Credevo molto alla comunicato la guerra continua non avevamo nessuna conoscenza del retroscena esistente che citare un retroscena crescita verificando con le notizie che ha perché vengo pubblicati in questi giorni di questi tempi sul giornale
Praticamente una uno un complotto esisteva direi qualifiche ancor prima che noi entrassimo in guerra ecco tutto
Senta ma il fatto che la congiura contro Mussolini se così possiamo usare questo termine sia stata fatta anche dai vertici del Gran Consiglio in primo luogo da grandi e poi sorprendentemente da Galeazzo Ciano
Che sorpresi provocò in voi e quale fu l'atteggiamento suo atteggiamento successivamente quando venne fatto il processo di Verona e durante il periodo della Repubblica sociale e e io
La mia reazione fu quella che insieme ad altri giovani cinque informammo subito il dovere arrestato trasportato dall'altra un volante d'il tuo c'è perché pensavamo noi etnica liberarlo naturalmente non ne facemmo nulla perché non avevamo nessuna possibilità eccetera era una reazione
Victor prete nativi direi anche di di sentimento per quanto riguarda per quanto riguarda il comportamento di grandi
ITC hanno io mi esprimo con un convincimento in tutte le situazioni difficili che siano di guerra che siano diplomatica appena che stia noti gruppi che siano di famiglia si trova sempre qualche componente qualche che che che ci preoccupa immediatamente di salvare il salvabile e quindi diventa il moderatore diventa tenta magari volerlo quello che che abbandona i compagni di cordata ecco quindi in quel momento abbandonavano i camerati che in definitiva al fronte
Rischiavamo la pelle non gliela rischiavamo per tutti non per noi perché nessuno di noi anche col tu con tutto il l'atteggiamento onorevole tutto un comportamento che per qualcuno potrebbe anche esagerato o volontaria di di eroi ma era il senso del dovere verso la patria ecco perché lì dall'entusiasmo vero tant'è vero che dopo quarantacinque giorni
Con l'otto settembre si sono avuti settecento mila volontari immediatamente per la Repubblica sociale italiana
Tento uno spirito profondo sempre tenta qualche cosa che durava da anni eccetera anche alimentato da tutta l'azione propagandistica non si sarebbero avuti questi volontari ecco
Sì ma per esempio a me risulta che vi furono anche molte diserzioni non parlo della della Decima Mas che era un corpo di al quale lei diciamo a ha partecipato ma insomma so che nei quadri della Repubblica sociale ci furono molte diserzioni e poi non l'ha sorpresa il fatto che in tutto questo per esempio alla periferia di Roma c'era una divisione la famosa divisione M. che era stata costituita dopo io
Quella divisione da pronta a marciare
Ma attendeva attendeva proprio la possibilità e non si è mossa per per lei decisione del comunicato
La guerra con la guerra continua e per pecche noi eravamo veramente innamorati della patria di Alitalia non è lo pensava
Io ritengo che sia impossibile specie ai giovani che si rendano conto quale fosse del nostro entusiasmo io ero giovanissimo allora intendiamoci
Non gli avevamo credevamo e d'altro canto ora ci viene a sapere che tra l'altro il re e altri e altre autorità cercavano addii addirittura dico con il contatti comunque le industrie francesi e i quali sollecitavano l'ingresso vede l'Italia che sarebbe stata la moderatrice nei confronti della Germania che detta vinceva fino al dieci giugno quaranta e che quindi pensava di poter lettere magari e Geno e chiama unicamente Lalla la conduttrice termine dell'Europa veniva sollecitato l'intervento dell'Italia ecco quello che dovremmo riflettere
Senta un'ultima il dato un inganno questa è la realtà
Un'ultima domanda se lei avesse la possibilità di tornare indietro
Rifarebbe quello che ha fatto lui
Si potesse dare un consiglio a Mussolini che cosa gli direbbe
Di non fidarti mai della gente che attorno
Va bene questo con questa ultima considerazione la ringraziamo per questa intervista a giudizio di molti storici bombarda di mento di Roma fu la goccia che fece traboccare il vaso e spinse il re ad agire contro Mussolini per restituirlo
In questi giorni il quotidiano la Stampa rievocato questo avvenimento ancora vivo nella memoria dei romani
Il venti luglio e il giornale torinese a pubblica di ricordi del pittore Piero Dorazio di quella tragica giornata del bombardamento a Roma secondo la testimonianza di Dorazio
Il Papa che venne a far visitare al quartiere appena bombardato fuoco alto ma accolto malissimo al suo arrivo nel quartiere di San Lorenzo
Oggi su repubblica apparsa la smentita di Corrado Augias
Che ha ricordato come le proteste verso Pio dodicesimo furono sono frutto di un equivoco la macchina del Papa era stata scambiata per quella del re per dissipare questi dubbi abbiamo con noi Paola decina Lombardi giornalista de la Stampa raccolto le dichiarazioni di Piero Dorazio
E Corrado Augias al giornalista di collaboratore di Repubblica e scrittore di numerosi libri
Prima decina Lombardi come si sono svolte le cose quel giorno a San Lorenzo
Da
Io passa direi che quello che lei mi ha raccontato la ratio che no no nessuna ragione per dubitare della Soane no aria o della veridicità di quello che racconta
Da altro onde
Tutto il suo racconto che è uno dei racconti dell'estate
Nana Annan Nyarco provocata nessun dubbio in testa personaggi fatica raccontata temi sono stati confermati da Lenin vicino chi era in classe con Anna
Da Ghinelli con Achille Perilli
Con menisco poi altri con Guerrini Ponente che sono morti ma anche altri enti dagli atti e situazioni sanno di quel Periodo eccetera
La inoltre quando darà siano mi disse che avrebbe avuto un episodio da raccontare ed era quindi stavo io
Consultai funziona rimasi molto sorpresa parlai con qualche storico particolari con Giovanni Sabbatucci gli chiesi nati pare possibile dice ma non l'ho mai saputo ma non posso escluderlo
I i tratti appaiono
Ha avuto anche dei delle conferme la forse
Sarebbe meglio sentire la legge Reale si rivendichiamo nella distrazione adesso a questo proposito abbiamo la registrazione di Pietrogrado ratio raccolta da Paola decina Lombardi
C'era un disastro e dopo è arrivato quest'arma arriva papà allora a parte il fatto del tutto irrazionali esistenti comunisti socialisti San Lorenzo quartiere delle operaie ora devo dire rossa ci abitava grandissimo e lì c'è stata una grande manifestazione conosciuta stavate arrivando con Mercedes limousine lunga scoperta quattro assistenti dietro agli ottavi fallita venne stare attenti si fanno invece avvertito e gli importava entrano a chiedersi Terzi dice numerica naturalmente non averne Matteo nello sporco di sangue stellina bianca e allora via via via del Mortaro e Andrea Savelli è rimasto questo disastro quali sono arrivati i pompieri la milizia è arrivato un sacco di gente però per ripulire San Lorenzo signor giudice volevo fosse un mese tant'è vero che quell'olio toccherà sei arrivata lì diciamo alle undici all'ente senza chiedere sono una allora in un giorno e mezzo l'una e lei bombardamenti ancora fregato e allora almeno all'una quando arrivano nuovi l'ultima alle due ultime ondate
Corrado Augias che cosa ne pensi di questa testimonianza e se la ritieni attendibile rispetto alle dichiarazioni che hai fatto oggi su La Repubblica
In intanto propongono Chirac invasivo mi pare una prepagata era molto drammatica deve essere dovrebbe essere assolutamente imprecisa
Perché utile un falso ricordo probabilmente Dorazio ha sovrapposto due ricordi dice
Del resto l'aspetta collega della stampa quando ha fatto la l'intervista deve deve essere adesso glielo possiamo chiedere per aver fatto un salto sulla sedia e e nell'articolo è registrato perché lei gli chiede dopo questa sì tanti lei rimane stupefatta dice ma come mai ieri invece è sicuro di quello che dico guardi che la versione
Lui Dorazio conferma no no sono assolutamente certa di quello che fu detto allora io
Che cosa ho fatto ho verificato la cosa con uno dei massimi esperti del bombardamento di Roma che è un teatro collega che magari potrà essere sentito si chiama Cesare De Simone fa il con il processore corredati da ma in realtà un appassionato deriva è un appassionato ricercatore quindi uno storico di quelli alla uno storico di veri particolarmente preziosi perché all'accanimento professionale all'accanimento unisce quella la l'ingenuità tra virgolette del killer
Che cosa ha fatto De Simone De Simone ha ricostruito l'episodio del bombardamento attraverso decine di testimonianze di cui D'Acunto trovato nel suo bellissimo libro appena uscito da Mursia che si chiama ben piange riso propone io l'ho sentito dopo aver letto l'articolo dell'articolo
Di Paola De'Cina l'ho sentito ho detto ti pare possibile e lui me l'ha escluso sulla base di vari ragionamenti però qui per farla breve né di Roma quindi chi ragionamenti sine testimonianze il divario testimonianze ma qui ne riferirà solo uno che a me pare dirimente
La cosa dirimente che secondo me è quello e che secondo me dimostra che Piero Dorazio ricorda male sovrappone cioè due ricordi
Quando la veste l'abito bianco del Papa si macchia di sangue non fu il diciannove luglio ma il tredici agosto
Ci macchia di sangue esattamente perché quando il tredici agosto venne di nuovo bombardata a Roma con una violenza appena inferiore a quella del diciannove luglio
Il Papa si trova davanti alla basilica di San Giovanni di te per fare un ferito su una barella istintivamente avanzo la mano per fargli una carezza una benedizione e la manica destra del suo abito si macchiò di sangue Quetta è la famosa macchia di sangue che poi viene ripetuto ogni volta che si parla del bombardamento di San Lorenzo ma viene ripetuta ha torto perché la vera macchia di sangue fu quella tra l'altro un'altra cosa che viene ripetuta torto
Sono le fotografie famosissime anche molto belle fotograficamente del papa che allarga l'allargando le braccia di prediligere da dietro benedice una folla di persone che alterna e non sono del diciannove luglio appunto anche quelle foto ripubblicate da tutti i giornali compreso stampa e il La Repubblica giornale per il quale lavoro quelle foto non si riferiscono non sono state fatte il diciannove luglio ma il tredici appunto
Il diciannove luglio il Papa non venne fotografato da nessuno perché la sua uscita pure i tempi
Era la prima volta che usciva dal Vaticano dall'inizio della guerra cioè dal dieci giugno
Per quaranta non era più uscito per protesta contro la guerra
Repentina
I arrivo addetti ai tumori del proprio diritto a favore che a quell'ora quando io arrivo erano le cinque e mezzo del pomeriggio e non di una come sostiene durati sino momento attenzione non confondiamo dovrà Buso ragguagliare dopo dopo l'uditorato banda che su quel no non dice Luna dorati chirurgo duraturo pari da quando arrivò l'unità no il Papa Riva dopo qualche ora dopo ha deciso esautorato sbaglia anche sul voluta perché in realtà il bombardamento fino alle tredici e trenta ci
Quell'ultima ondata passo corso allora alle tredici e trenta sì
La prima bomba card alle undici e
Quindi dorato non può arrivato prima dell'uno e trentacinque perché siano lo farebbe qua mi se ne non è un problema io credo del cede la mezz'ora diciamo in quello stato di confusione io però Augias vorrei dirti quei visto che io
Sono andata una biblioteca squagliarmi giornali e sul Giornale d'Italia del venti luglio del mille novecentoquarantatré si riferisce della visita del Papa
A San Lorenzo e si parla anche della veste insanguinata sul giornale italiane quarantatré ora c'erano delle foto io non mi ricordo in questo momento
Che forza del Papa si fosse se era una foto anonima o alla foto
Di di quell'episodio però evidentemente questa veste insanguinata era spuntata
Già prima e inoltre illa giornalista chiesti racconta che il Papa era nel corso così
E specifica in una piccola FIAT sta saranno denominato qualcosa modo anch'egli sospetta no che si volesse insistere su il tono dimesso non appariscente di questa visita
Inoltre nel tuo articolo di questa mattina e riferisce che non ci furono Orsini vistosi di ostilità e che praticamente qualcosa successe perché qualcuno un blocco tanti anziché il papà voglio dire evidentemente qualcosa deve esserci che si fossero sbagliati ferirmi ma D'Orazi o l'ha visto benissimo almeno l'uno dicendo mi dice di averlo visto quindi è una aveva detto il costo a vita ma il Papa con l'abito quindi è probabile che ci sia stato qualche episodio magari piccolo magari circoscritto anche perché lì probabilmente non si circolava quindi non è che anche la visita che io portarono via subito che la visita fu rapinano riferiscono anche i giornali io non so ho ho qualche dubbio che dorati e sia proprio sbagliata poi visto che non esistono particolari fotografici proprio tutti proprio tutti riferendo con perché non conosciamo riserva aeromobili per conto di terzi
Io credo deduco per logica che studia come le coperture R. che ci furono sono riportate da tutti e ci fossero state e tutti i loro o tutti capiamo gravi vorrebbe ed il punto unico prima popolare in tutta fretta perché il piano finiva male
Perché purtroppo ad esempio contestazione del genere anche nei confronti del Papa lo sapremmo io credo eh però io non era un rave discusso il Papa prima e di raccontare una cosa del genere che riguardava il Papa forse insomma io credo che avrebbero insomma nutro una prudenza maggiore ecco non è chiara bisogna anche contare di riserbo che c'era allora
Amarezze ancora ad oggi intorno alla figura del Papa
Chiudono al parco chiamato col tricolore del racconto di Dorazio che a me pare assolutamente inverosimile ricevette il Papa che aveva accanto il Sostituto della Segreteria di Stato Monfeli Giovan Battista Montini futuro Paolo sesto
I problemi luglio Montini al private degli palpabile dalla macchina questo è un gesto che non appartiene lo Sco il proposito non appartiene sicuramente vedi immaginiamo ricordiamo ripercorrere più dodici molti migliorati i cori attuali addirittura di lady D Urso per fare un giocoliere vedeva da prudente tra i morti cioè puro Montini giovane
Rifiuta anche il pubblico dovrebbe infatti dare più diritti femminile dalla fatica questo è oggetto di quello degli americani che avrebbero tirato con il cioccolato e perché agguati ma questo è un'altra cosa anche quel dettaglio lei perché tu mi fa dubitare dell'esattezza dei ricordi ritorna sì un dettaglio probabilmente li avrà buttati agli avrà distribuiti qualchedun altro nella fan insomma nella
Visione di questa ragazza di sedici anni in questo la figura bianca del Papa a così elegante questi soldi che arrivavano a che la gente in quelle condizioni certa non erano i soldi che risolvevano insomma quindi in effetti che li abbia buttati direttamente il papa Montini
Non è credo la la cosa più importante alla variopinta tre ombre un bel taglio voglia agli aspri però io l'ho scelto per dire che come questo dettaglio a me pare francamente perché su questo su qualcuno di voi uno di quei luoghi
Noi sappiamo molte cose abbiamo più proprio Montini personalmente aveva un fascio di banconote comincio a distribuirle alcune poi qualcuno li avvicino
Il punto è capire che distribuendoli così insomma discretamente ma in maniera indiscriminata rischiamo di fare delle ingiustizie per lui consegnò questo pacco di banconote al parroco
Detto a Lorenzo il quale poi cresce la distribuzione incontro ma con più calma nel giorno in cui CUP MIP allora docilità proprio questo dettaglio per dire che siccome secondo me io ragionando a lume di logica quello che sappiamo questo dettaglio venti sbagliato degli uffici è un po'il valore dell'intera perché voleva probabile siamo nel campo dei topi da però avvia sette il fatto che nessun fotografo abbia testimoniate diciamo a non non non ti fa nascere qualche sospetto no perché otto io trovo poca cosa dunque il bombardamento finire all'una e mezza un'ora dopo circa il quartiere venne completamente come giudice chiuso dalla polizia dalla milizia
E e nessuno Olivetti venti anche compiere alcun rinvio alcuni testimoni riferiscono perché non riuscivano a portare pur mostrando la carta d'identità eccetera
Potevano portare allora il quel periodo virgola il regime morente sia pure non aveva nessun interesse che le fotografie
L'etica proveniente da Roma e quindi un po'il poi fotografi per quarantadue non è ormai più proprio per affrettate accrediti ripiene di Melfi che ci sono alcune conserviamo dei ricordi abbastanza fotografici Bionet abbastanza dei libri insomma ho visto delle fotografie perché perché sono sono durature d'Europa
Eppure delle proposte pochissime come aveva prenotato sono quelle fatte nell'immediatezza club articoli impedirlo romperlo tu lo dico io in Valtravaglia intendevano tu non vedi mai le produco perché io per esempio quel cubo
Con la polvere di liberamente tutti i testimoni e purtroppo anche alcune delle vittime
Da alcune delle vittime trattiamo che molti morti per pensate un po'furono causati dal soffocamento
Da un po'e poi dopo due tre volte
Ecco però i giornali riferiscono che il Papa andargli alle cinque le sei quindi in un'altra cosa ma registiche Bandinelli per esempio dice che andò lì dopo l'una nel pomeriggio quindi evidentemente si passava
Allora insomma io credo che rimane discorso rimane aperta almeno questa è la mia opinione
L'ultima un'ultima dichiara come vuoi tu Turturro che come ha detto il poliziotto il discorso di parapetto proprio come testimoni sopravvissuti sono fortunatamente pari anche tra curativi poter ricordare convivere perché dunque tra capi di diciamo di come come Dora della loro tredici ventenni oggi sono più di ottanta quindi gente che porrebbe quindi il discorso è aperto proprio radio radicale potrebbe proprio c'è tentarono approfondimento io che posso dare ovunque suggerimento sentire eccetera Simone
Va bene con questa avanza io non è che ingrassano Corrado Vanda che Paola Messina lombardi per queste importanti testimonianze
E con questo dibattito radio radicale conclude questa trasmissione dedicata al venticinque luglio del mille novecentoquarantatré