Dibattito sul referendum per l'abolizione delle Golden share

Buongiorno benvenuti al nostro quotidiano appuntamento con l'informazione sui referendum oggi ci occuperemo del referendum numero uno la privatizzazione ecco la scheda gialla che io eletto ori domenica quindici troveranno nei seggi elettorali la privatizzazione in termini generici perché il referendum vuole abrogare alcune norme che consentono al ministro del Tesoro di esercitare un controllo sulle aziende pubbliche privatizzate ne parleranno con noi il professor Augusto Graziani ordinario di economia all'Università la Sapienza di Roma e Benedetto Della Vedova del comitato promotore il referendum
Ecco dunque vediamo con l'aiuto di questa scheda cosa significa privatizzazione Cosa significa golden share vediamo la scala
Referendum popolare
Numero uno privatizzazione con la scheda di colore giallo
L'elettore è chiamato ad esprimere così o con uno
Sull'abolizione e gli speciali riservati ministero del Tesoro nelle aziende privatizzate con questo referendum
Simone dell'articolo due della legge trenta luglio mille novecentonovantaquattro numero quattrocentosettantaquattro
Che permette ad un azionista anche di minoranza e in possesso di un'esigua pacchetto di titoli di esercitare il diritto di veto otite sulle decisioni prese dai nuovi acquirenti della società c'è
Insomma ho chiamato anche
è tutto per la prima
E delle aziende a partecipazione statale
Fino ad oggi lo
Titti azioni effettuate
Mi Comit Credit metti in quelle assicurative come IVA
Chi intende cancellare questi poteri speciali ministro del tesoro delle aziende privatizzate traccerà una croce sul sito chi invece vuole mantenere l'attuale normativa traccerà una croce sul no
E cominciamo con chi sostiene universi Della Vedova certe un argomento non facile queste privatizzazioni e questi poteri del ministro del tesoro perché avete promosso questo referendum che cosa volete ottenere io credo che
In realtà sia facilissimo e sia comprensibile a tutti qui si tratta di capire se lo Stato deve continuare a gestire l'economia
Deve continuare a gestire i telefoni le Poste l'energia elettrica oppure
Nel fare altro e lasciare che questi servizi li forniscano come negli Stati Uniti gli forniscano le imprese private questo bisogna chiederci lo Stato i partiti
I delle partecipazioni statali i partiti dei fondi neri è di ieri i partiti tangentopoli devono oppure no continuare a gestire con i nostri soldi l'economia le società e fare affari né crediamo che oggi sia giunto il momento di di ero un no secco via i partiti dall'economia via i partiti da i telefoni die partiti era in g elettrica die partiti dalle banche i partiti siccome sono furbi però hanno votato una legge che prevede che anche quando le azioni vengano tutte vendute un'azienda completamente data
Ai privati al mercato ecco anche in quell'azienda secondo la legge italiana i partiti potranno continuare a contare potranno avere questa azienda oppure no e la venderanno i loro amici potranno continuare a nominare dei consiglieri l'amministrazione e qualcuno si aspetta che quei consiglieri d'amministrazione facciano gli interessi nostri di contribuenti ed i fruitori dei servizi oppure faranno continueranno a fare gli interessi dei partiti questo è il quesito ed è semplicissimo questa legge consente al governo e quindi ai partiti di continuare a gestire le aziende che oggi sono pubbliche e che domani saranno date i privati alla faccia del mercato alla faccia della concorrenza e soprattutto con i nostri soldi bene ed ora ha la parola al professor Graziani che sostiene la tesi del no che è contrario a questa bellezza antagonista
Io mi rendo conto che il nostro Paese proviene da un'esperienza di vita politica che non è stata tra le più felici non solo il nostro Paese ma certamente ne abbiamo sentite raccontare molte sulla ore dei nostri partiti anche nelle aule giudiziarie però io penso che anche un Paese debba sapersi dare un controllo della vita politica attraverso i cittadini attraverso le proprie istituzioni prima di deporre le armi
Voi mi sembra che di fronte a un quesito di così grande portata
Noi dobbiamo anche chiederci
Bene supponiamo di escludere i partiti dalla gestione di attività economiche con questa esclusione a chi passiamo il potere al mercato rispondono i sostenitori e ma chi è questo mercato noi sappiamo benissimo che il mercato non è fatto dal voto revocati voli tutti i singoli consumatori il mercato a sua volta e gestito da poteri dai grandi gruppi finanziari nazionali e in questo momento di liberi movimenti di capitali in tutto il mondo dai grandi capitali finanziari internazionali e allora dobbiamo chi hyder ci a chi passerà la direzione della politica industriale del nostro Paese il nostro Paese ha sempre sofferto per la mancanza di una politica industriale precisa e adesso vogliamo togliere
Al nostro governo che ovviamente noi ci auguriamo in avvenire sia più efficiente e molto meno corrotto di quel che non è avvenuto in passato vogliamo togliergli anche uno s'
Strumento potenziale di intervento sulla politica industriale mi sembra certamente un passo sbagliato della vedova il professore a così ha illustrato dipinto
Un pongo inquietante con un quadro inquietante le cosa rispetta qui mi sembra che
Il rischio è quello di cadere denuncia dei complotti demo Pluto giudaico sia ai danni dell'economia italiana se si può mutare ciò che c'è da mutare io credo invece che vada ribadito questo che il quesito è semplicissimo e che visto quello della cosiddetta golden share è lo strumento attraverso il quale i partiti vogliono continuare a gestire l'economia e gestirla per fare i propri Inter essi con i nostri soldi e proprio di oggi la notizia che il tesoro a avallato la decisione delle nel di fare una società per partecipare alla licenza per fare il terzo gestore dei telefonini cioè oltre all'aspetto oltre alla Omnitel lei vuole fare il gestore dei telefonini io credo che sia da rimanere allibiti un paese in cui si pensa che a far concorrenza lo Stato che già gestisce i telefoni e voi sapete come sono stati gestiti e come vengono gestiti i telefoni in questo Paese
Una zia in del tesoro l'aspetto che li gestisce a far concorrenza questa ci sarà un'altra società di proprietà del Tesoro cioè l'ENEL e poi ci si chiede cos'è il mercato nel mercato è semplicemente che a far concorrenza alla STET che noi vogliamo privatizzata completamente ci sia un'altra azienda privata che faccia concorrenza che abbia come interesse quello di fare i profitti e i profitti si fanno quando si vendono dei prodotti buoni e se si è in concorrenza i pro fittili faccio solo chi vende i prodotti migliori questa è la garanzia per i cittadini questa è la garanzia per i contribuenti certamente non quella che ci siano uomini dei partiti a fare gli Teresi che saranno sempre gli interessi dei partiti professore cosa rispondiamo
Ma sul primo punto e cioè che io potrei essere o apparire il denuncia il promotore di eventuali complotti demo Pluto giudaico cinque o sei uno si diceva così una volta non penso di essere il soggetto adatto penso di essere abbastanza democratico non sono Pluto pratico per di più io stesso sono giudeo o giù di lì io ho ebreo chiamiamolo come vogliamo quindi non sarei io a denunciare i complotti giù dai cinque indi per questa volta
La freccia non va assegno il mercato ha denunciato il complotto resto
Le ripeto che non posso essere io a fare questa denuncia infatti non la faccio
Mi limito a registrare invece
Che nel mercato istituzione della quale lei nutre tanta fiducia la concorrenza vera e propria la concorrenza mitica quella che si sta oli a scuola e che purtroppo io commetto quotidianamente peccatori insegnare a scuola è una concorrenza molto limitata e la concorrenza tra Panettieri la concorrenza nelle fiere di paese ma quando ci muoviamo ai grandi vecchi della grande indù e internazionale non c'è più la concorrenza i grandi gruppi si dividevano le quote di mercato si divideva il progresso tecnologico si mettono d'accordo per lanciare sul mercato prodotti nuovi quando i prodotti vecchi sono stati su ASCO Tati a sufficienza la concorrenza è molto riversa a al giorno d'oggi e agli alti livelli da quello che noi possiamo immaginare la concorrenza non è garanzia di efficienza il mercato Deep se non è garanzia di efficienza e a mio avviso la presenza di grandi concentrazioni finanziarie non è un complotto è semplicemente il risultato di Geraldine prese di grandi gruppi finanziari che fanno il essi perseguono il profitto anche a costo di sacrificare la concorrenza il mercato va accuratamente sorvegliato non possiamo noi diventare schiavi di un mito nella ma nessuno vuole diventare rischiamo di un mito e mi
Sono tra l'altro sostiene che il mercato non vada sorvegliato devono esserci le leggi deve esserci una serie di legge antitrust applicata ma a proposito di mercato e di concorrenza che non funzioni vorrei suggerire chiunque per esempio di città di chi di coloro che ci stanno ascoltando che usa internet di che
Aveva qualche suo
Collega americano quanto gli costa l'allacciamento all'internet provider e quanto costa verificherà quanto costa invece il collegamento a internet in Italia c'è un abisso probabilmente costa un decimo questo è frutto il mercato è frutto della concorrenza oppure no e poi si dice non bisogna affidare il mercato le grandi concentrazioni finanziarie oggi in Italia il più grande potentato economico finanziaria industriale e quello che sta nelle mani del Ministero del tesoro dove ci sta la stecca dove ci sta Lehner dove ci sta Lanny dove ci sta la BNL e questi adesso stanno cominciando a fare una politica da vera società aggressiva con utilizzando tutte le sinergie è un potentato politico che vale il doppio il tre lo della FIAT tanto per capirci poi c'è la RAI poi ci sono i giornali ed è un potentato in mano ai partiti in mano ai politici io credo
Che sia auspicabile che l'economia resti nelle mani
Del mercato perché il mercato si può controllare quando l'economia sta nelle mani dei partiti che dovrebbero a un tempo controllare le leggi ed essere controllati c'è qualcosa che non funziona è un regime diverso è un dopo liti con mondo di organizzare la società completamente diverso essa ecco torniamo anche al tema del referendum cerchiamo poi di inquadrare
Il quesito
Prego appena il tema del referendum è appunto quello dei poteri
Di della diciamo dell'azionista del proprietario pubblico poteri di veto su decisioni di natura strutturale come la alienazione di parti dell'impresa ma evidentemente si è rivelata alle decisioni chiave i grandi investimenti la nomina deve per Tc delle e tutto quello che può determinare l'indirizzo dell'impresa ora se uno pensa alla situazione del nostro Paese in due parole il nostro Paese si trova attualmente in difficoltà perché è stretto da una parte dalla fama ho già concorrenza dei nuovi Paesi industriali che hanno costi del lavoro estremamente più bassi e quindi fanno concorrenza ai nostri prodotti e dall'altra dai grandi Paesi che sono all'avanguardia tecnologica la Germania gli Stati Uniti in Giappone
Con i quali sul piano tecnologico la nostra industria non è ancora in grado di competere completamente allora è evidente che questo è frutto della mancanza di una politica industriale di cui noi abbiamo bisogno
Vorrei richiamarmi all'esperienza di altri paesi quei Paesi che noi ammiriamo tanto per la a rapidità con cui hanno percorso la strada dell'industrializzazione il primo esempio le viene in mente il Giappone
Il Giappone non è mai stato una economia autentica di mercato puro di concorrenza perfetta è stato un'economia chiusa gestita in un regime che non possiamo chiamarli di pianificazione perché non era una pianificazione autoritaria sta milita dal governo ma era certamente una concertazione farla governo e grandi gruppi finanziari e questi hanno proceduto con perimetri di pianificazione hanno scelto di volta in volta un settore una volta la cantieristica poi la siderurgia poi l'automobile poi Elettronica l'hanno privilegiato l'hanno protetta fino a che non l'hanno lanciato sul mercato quelli sono gli esempi di politica industriale di cui noi abbiamo bisogno il professore dice Ciani
Citazione è garanzia di sviluppo io preferisco l'economia statunitense che crea occupazione crea e distribuisce ricchezza e volevo profittare di questi ultimi secondi per dire che bisogna andare a votare il quindici giugno perché i referendum sono importanti e sono uno strumento importante per contare da parte dei cittadini e per fare due breve comunica brevi comunicazioni invitare oggi tutti a comprare il Corriere della Sera dove c'è una Nuccio su nuove importantissime e le leggerete iniziative politiche iniziative referendarie per liberare l'economia il lavoro con le istituzioni e poi avvisare che a partire da domani cominceranno i comizi del fantasma i comizi di Marco Pannella fantasma
Sabato trentuno domani alle diciassette e quindici in largo dei Lombardi a via del Corso qui a Roma e domenica uno alle undici e quarantacinque in via del lavoratore vicino alla fontana di Trevi angolo via dalla panetteria momenti importa
Perché votare sia la golden share il quindici giugno perché votare sia tutti gli altri referendum e per capire anche cosa si può fare in questo Paese di importante di radicalmente riformatore per l'economia e lavoro le istituzioni con il referendum grazie della vedova il nostro spazio
O si chiude qui vi ricordiamo che abbiamo parlato del referendum numero uno la privatizzazione Scheda gialla ci ha aiutato a capire meglio il problema il professor Graziani dell'Università di Roma e Benetton Della Vedova dei comitati promotori del referendum grazie l'appuntamento è a questa sera alle venti su RAI tre