Giulio Polotti. Una storia del sindacalismo riformista

Allora buongiorno
Buongiorno a tutti
Iniziamo con un le leggerissimo ritardo no direi che siamo quasi in anticipo in considerazione dalla prassi che che essi che esista in questi casi ringrazio tutti colonne sono presenti ringrazio soprattutto pena cuscini Michela presente del consiglio comunale e il soggetto istituzionale che con noi ha promosso questa questa questa iniziativa
Non non non non non non devo dilungarmi nella vela presentazione della figura di Giulio Polotti che voi tutti
Conoscete quello che che devo dire è che e questa circostanza del centenario della nascita sia dato il l'occasione per ricordarlo
Per la suoni basso lunga vita che è partita dalla fabbrica dalla dalla dalla Pirelli dalla Resistenza
Al sindacalismo
Sì socialista e democratico all'amministrazione
In senso lato no perché è stato anche parlamentare ma è stato soprattutto il consigliere comunale quello a cui lui teneva teneva molto molto molto di più no viveva molto di più a fare l'assessore eccetera
E soprattutto teneva ci teneva tantissimo a fare il sindaco d'agosto no è che che insomma il dove poteva esprimere al massimo va per la sua efficienza sia presente e e poi in ultimo somala
Conservazione dalla memoria cioè la realizzazione che è avvenuta negli anni non è che sia stata fatta negli ultimi anni durante tutta la vita cumulato carte documenti materiali costruito la la fondazione che oggi giustamente lo lo ricorda io do la parola a questo punto ahimè non uscire nei panni di nuovo la ringrazio per la sua presenza e insomma la la Coppo mozione dell'evento
Grazie
Altre provenienza molto piacere mi ha fatto molto piacere appunto collaborare all'iniziativa perché credo che sia un'occasione importante appunto per ricordare la figura dalla figura Colombini
Un altro esempio
Il grazie
Giulio Polotti è stata e rimane una di quelle personalità da guardare con grande ammirazione e da cui prendere spunto ed esempio
Per la capacità di tradurre fare coincidere la propria vita impegno per gli altri la società
Si spegne ma restano poche rifletteva prego
Grazie
è una di quelle caratteristiche che ritroviamo in molte figure del dopoguerra e della Prima Repubblica
Che fin da giovanissimi si trovarono a decidere da che parte stare e a rischiare la vita e in alcune volte addirittura perder la per quei valori che oggi se mandati per scontati ed invece una giornata come questa è proprio importante anche per ricordare come appunto quelle persone si speso in maniera così forte per la libertà senza le quali appunto non potremmo vivere la vita che facciamo come hai ricordato Polotti fu una figura molto politica che attraversò diciamo la vita politica sindacale e anche molto amministrativa appunto della della nostra città e in particolare appunto l'espressione del sindaco di agosto
Rende molto bene come nel Polotti interpretava la politica cioè stare di fianco ai più fragili ai più ai più deboli anche in non condizione così di solitudine come molto spesso agosto riserva riservava a ad alcuni cittadini quindi credo che occasioni come queste siano molto importanti anche per avvicinare avvicinarci di più a delle figure che hanno significato così tanto per la nostra per la politica italiana
Ma anche per la nostra città quindi grazie ancora per quest'occasione buona mattinata
Grazie grazie era
Chiedo dunque i partecipanti diciamo la l'avvio di questo di questa iniziativa erano rappresentanti delle associazioni che hanno promosso questo quindi invito Stefano Mantegazza presi presidente della fondazione argentina Altobelli che è un una figura una figura molto importante che che trattano solo coeva maman molto molto legata
Ad Anna ad Anna D'Anna Kuliscioff non doveva avvenire Gianni Cervetti non non non lo vedo il Presidente della Fondazione ISE che
Purtroppo non non
No non ha non ha potuto intervenire
Il presidente della Fondazione Buozzi Giorgio Benvenuto ha mandato un messaggio che adesso leggerò e siamo inattesa di Aulo Chiesa che il presidente del Circolo De Amicis
Giorgio Benvenuto ci manda questo messaggio da un messaggio Preve che posso leggere
Senza in
Annoiarvi troppo l'ultimo ricordo che conservo di Giulio Polotti e a Milano nella sede della Fondazione Anna Kuliscioff
Lo vedo intento a sfogliare con amore vecchi libri lo ascolto mentre dà vita agli avvenimenti ai volti che appaiono severi
Da sbiadite ingiallite fotografie lo assisto mentre cataloga documenti manifesti cimeli sulla storia del socialismo e del sindacalismo
Giulio apparteneva ad una generazione di uomini forti coraggiosi e leali
Figlio di operai aveva iniziato il proprio impegno sindacale politico alla Pirelli
Aveva combattuto per la libertà e la democrazia si è opposto al fascismo come partigiano aveva conosciuto il carcere che rischiato la vita
Nel Duomo untuoso secondo dopoguerra in fabbrica
Nella commissione interna la Pirelli nel sindacato dei chimici
Aveva combattuto e vinto la lunga battaglia per il sindacalismo democratico all'interno del socialismo riformista
Lo spirito di democrazia e di indipendenza che lo animava lo porto insieme a molti altri lavoratori e dirigenti a creare la UIL molti nomi volti nuovi avvenimenti tra il quarantacinque e settantacinque anni del diretto impegno sindacale di Giulio riappaiono nelle loro
Nella loro concretezza nelle lotte nelle proposte degli errori nelle sconfitte nelle conquiste della UIL
Giulio amava da un'idea di socialismo ricordava sempre ciò che inascoltato diceva Bruno Buozzi
E tempo che l'organizzazione operaia dica la sua parola anche sui maggiori problemi industriali il compito dell'organizzazione sindacale non può essere soltanto quello di ottenere pochi centesimi di aumento dei salari ma di vedere sotto quali forme può esercitarsi il controllo e la partecipazione alla gestione dell'impresa
Insomma la visione chiara di un sindacalismo che organizza la protesta per trasformarla in proposta di un sindacalismo che non accetta la subalternità di un sindacalismo che sa superare anche le prove più difficili esaltando la democrazia un sindacalismo capace di affermare nuove ragioni di solidarietà sociale
Al sindacato Polotti rimase sempre molto legato anche quando si dedico alla vita politica come assessore al Comune di Milano
In un periodo molto difficile quale fu quello del terrorismo poppa lotti fui fino ai lavoratori per affermare i valori della democrazia combattendo in prima linea con lucidità e determinazione
Sia ogni forma di massimalismo ideologico sia il disimpegno ed il disarmo ideale
Nella vita politica Giulio porta la sua esperienza di sindacalista i non cambiò il suo modo di lavorare essere tra la gente per la gente
Quanti ricordi di Giulio si rincorrono si accavallano si fondono e confondono con una folla di lavoratori sempre assieme solidali la vittoria della UIL nelle elezioni di commissioni interne alla FIAT la solidarietà ai lavoratori ungheresi nel mille novecentocinquantasei il congresso UIL di Firenze del cinquantotto gli anni del primo centrosinistra
L'unificazione socialista l'elezione a deputato nel sessantotto
Gli anni dell'unità sindacale della Federazione CGIL CISL e UIL le dimissioni da deputato per le nuove regole sull'incompatibilità tra incarichi sindacali e politici con una commovente lettera Sandro Pertini
L'elezione a consigliere comunale di Milano le grandi lotte degli anni settanta ottanta il referendum sulla scala mobile i primi accordi sulla politica dei redditi ora Giulio non c'è più con un suo immancabile basco e forte il rimpianto è immenso non solo per quello che ha fatto ma per quello che avrebbe potuto fare
Giulio stava infatti lavorando ad una ricerca minuziosa e ad una raccolta di testimonianze di ricordi sulle origini e sulla storia del socialismo
Alle soglie del nuovo millennio il socialismo di sindacato riformista sono di grande attualità
Giulio voleva dimostrare conferisce testimonianze che lo sforzo in atto di ridisegnare l'azione sindacale in sintonia con i grandi mutamenti sociali
Cronologici culturali
Chi ha lasciato il ricordo dalla sua vite dove il suo impegno di militanti rimane con noi e tra noi invece il suo spirito di indipendenza il suo desiderio di verità il suo entusiasmo della democrazia
La sua genuina fede nel socialismo ed era un grazie Giulio
Giorgio Benvenuto
Grazie a maggior ragione
E le questa ciò dovrà essere qui su intervento diciannove essere l'intervento di apertura no aveva un senso però mi pare che che che funzioni funzioni bene anche così il messaggio è stato è stato chiaro mi sembra mi sembra un ottimo un'ottima apertura questo per il nostro dibattito io lascio
La parola adesso a Stefano Mantegazza
E dopodiché secondo me potremmo aprire dibattito che poco involgere anche molti ma molte persone interessate l'unica cosa che raccomanderei ma questo lo faremo dopo eh
Se interveniamo in molti interventi previ così possiamo fare parlare anche tutti i no e possiamo possiamo concludere senza senza fine senza senza senza problemi
Come avete visto
Noi abbiamo distribuito questo questo volume
Che rappresenta un po'la la la vita di Giulio Polotti no in effetti dalla dalla Pirelli alla resistenza fino alla costituzione dalla Fondazione Kuliscioff crediamo che sia il il con modo migliore per ricordarlo e perché tutto sommato direi anche questo lo dico per il sindacato di oggi
Libri come questi possono essere anche utilizzati per un corso di formazione magari no per discutere del del passato
Che tutto sommato più si muove il presente e più ci sentiamo come dire stupiti della qualità del passato no e e però abbiamo questo no non risolve il problema Stefano
Grazie buongiorno a tutte buongiorno a tutti grazie a Walter grazie alla Fondazione Kuliscioff per il coinvolgimento e per questa opportunità
Comincio con come dire dei ricordi personali
Io sono arrivato alla Luiss va il primo marzo con lui svolge Huila il primo marzo del mille novecentosettantasei cioè se lui sbaglia era il sindacato agricolo della UIL dico era perché poi nel novanta la due novantatré non mi ricordo siamo diventati diamo fatto l'unificazione con gli alimentaristi e quindi siamo diventati la categoria
Di riferimento per il settore agroalimentare io arrivo nel mille novecentosettantasei non pensavo di fare il dirigente sindacale pensavo di fare il professore
Di scuola ma
Vengo conquistato alla causa da Pierluigi Bertinelli
Che era appena arrivato a Roma lui era aveva lasciato l'incarico di responsabile della UIL di Cremona
E Giulio Polotti era il suo riferimento
Era il suo riferimento su Milano per il periodo in cui aveva ricoperto l'incarico di responsabile della UIL milanese ma lo è stato poi anche negli anni successivi quando il sindacato lo aveva lasciato
Personalmente incontrato Giulio Polotti tre volte
In quegli anni
Sono occasioni che ricordo bene primo perché appunto Pierluigi era con
Insomma un fan scatenato di di Giulio e quindi lo chiamava per ogni questione che avesse una dimensione di carattere più generale che uscisse fuori dal l'Ecofin
Della categoria e poi perché come è già stato in qualche modo è ricordato il suo basco rosso e le sue carattere ossia una volta che che avevi visse non non per i dimenticati più ovviamente anche da quegli incontri soprattutto dai dai ricordi di Pierluigi che dai confronti che Pierluigi faceva anche telefonicamente con Giulio
La alla l'uomo veniva fuori in maniera in maniera del tutto evidente uomini dirigente un dirigente votato all'autonomia sindacale
Convinto difensore dei più deboli la persona pronta al dialogo contrario ad ogni massimalismo
E
Studiando la storia del del sindacato agricolo partire ai primi del Novecento e poi per i cinquant'anni successivi
Che furono molto complicati come sappiamo tutti però c'è un figlio conduttore evidente che lega una figura di Giulio a quella di Argentina Altobelli e quindi la segretaria generale del primo sindacato agricolo che alla quale noi abbiamo intitolato la nostra Fondazione a lei Giuseppe Massarenti e poi Matteotti a Bruno Buozzi
Il filo conduttore e quello del del del riformismo
Un riformismo che ovviamente con tutta la modestia del caso
Anche noi
Nella UISP prima nella cui la poi nella cui le anche oggi cerchiamo di mettere in pratica di insegnare e quindi questo libro sicuramente sarà utile
Per i nostri studenti Turati ripeteva sempre che la nostra rivoluzione sono le riforme
Scene i nostri corsi di formazione fra ricorsi che fa la Fondazione
E spiego spieghiamo più più prosaicamente e che noi siamo abituati a costruire ponti non costruire muri
E che la nostra storia il nostro DNA ci impone di trovare in ogni vertenza le soluzioni possibili a tutela delle persone che rappresentiamo
E quindi questo è un muoversi lungo quel solco che appunto Giulio Polotti a suo tempo aveva aveva praticato e che ci ha lasciato come come eredità
E quindi ecco la mia testimonianza
Per quanto riguarda Giulio legata agli incarichi conferiti gli incontri che facemmo e soprattutto alla a quanto Pier Luigi
Sentiva sempre spesso insomma il bisogno di confrontarsi con loro
Andando un po'a studiare insomma la in maniera un pochino più approfondita insomma alla sua figura
A me è venuta spontanea una domanda
Forse è venuta anche a molti di voi
Cioè quante vite ha vissuto contemporaneamente Giulio Polotti perché questo è un altro aspetto che ovviamente per quanto riguarda la sua personalità mi sembra interessante e se le mettiamo tutte in fila
Operaio alla Pirelli poi delegato poi leader sindacale militante politico consigliere comunale deputato assessore amministratore pubblico
E infine come ricordava Walter anche un cultore appassionato della storia del movimento operaio
Archivista bibliotecario costruttore della sua fondazione andando a studiare c'è un'intervista di Vanni perché che forse riportata anche anche su questo libro che racconta che dice che
Giulio Polotti era pericoloso solo quando
Sulla tua scrivania c'era qualche il gruppo dell'Unione aveva perché che è è glielo poteva glielo poteva portare via e quindi insomma ecco questi sono alcuni aspetti
Su cui su cui riflettere da da profondi
Come dicevo
L'eredità che ci ha lasciato
E che per Giulio Polotti era proprio il suo DNA è questa di un di una persona libera democratica socialista
E e con questa chiave di lettura da una parte vanno ricordate le tante stagioni della sua vita le tante opere
Però quello che voglio aggiungere che non dobbiamo interpretarle come dei ricordi nostalgici
Ma piuttosto come degli insegnamenti da come delle ipotesi di lavoro da continuare come dire a mettere a mettere in pratica
E io ovviamente l'ho conosciuto soprattutto come
Sul versante sindacale più che su quello politico più suppliche su quello
Con come come amministratore e quindi ho studiato con attenzione insomma la sua attività intanto dentro la Pirelli
Gli accordi aziendali sulla produttività l'accordo per il conglobamento della contingenza tutti gli atti
Che hanno assegnato la storia del movimento sindacale perché poi da qui gli accordi sono venuti i contratti nazionali successivi sono venute intese sempre più rilevanti che oltretutto
Hanno fatto sì che questa attività sindacale uscisse fuori dai confini del settore chimico per diventare invece un attività di carattere confederale di carattere di carattere generale
E devo dire che a leggere appunto a un po'la sua storia ci sono tutta una serie di scelte che all'epoca effettivamente furono delle scelte
Veramente forti in qualche caso probabilmente
Avremmo può io avrei anche potuto come dire rimanere un po'un posto Pica un po'perplesso
E però Giulio si oppose per esempio l'introduzione dell'equo canone che aveva visto giusto perché quella legge e quel sistema poi massacro il nostro sistema immobiliare
Si oppose all'egualitarismo salariale e anche in questo caso la aveva visto aveva visto bene insomma e quindi ci sono tutta una serie di atteggiamenti che poi nel tempo si sono dimostrati si sono dimostrati deve vincenti e l'altro aspetto della sua storia che aveva ricorda molto la nostra
è questo degli accordi separati
Ca'corpi separati che firmava la UIL che li firmava molto spesso appunto con in mancanza della firma della CGIL con tutto quello che e poi ne conseguiva in termini di scontro in termini di pressioni anche in termini di di minacce
Qualcuno pensa o può pensare che quelle con testo non siamo un contesto che ci appartiene più e invece non è così
Almeno nel settore da cui
Per il quale io sono stato segretario generale fino a a pochi mesi fa
Pensate quest'anno abbiamo rinnovato siamo rinnovando tutti i contratti provinciali del settore agricolo
Ormai ne abbiamo L'Aquila mia sottoscritti oltre venticinque
La CGIL ne ha firmati uno
Uno
Gli altri sono stati firmati tutti da CISL cui noi siamo nel settore agricolo l'organizzazione di maggioranza abbiamo il maggior numero di iscritti e e siamo abituati ancora oggi appunto agli accordi separati
Esattamente gli stessi che vedevano Giulio Giulio come come protagonista poi
Come nel passato ad un certo punto la CGIL decide di rientrare
Con una delle tante giravolte a cui siamo siamo abituati
E questo è l'aspetto insomma legato al sindacalisti falsi fatta Giulio sindacalista che è ovviamente mia e colpito e mi ha coinvolto mi ha coinvolto di più
Un'altra sottolineatura e poi vado a concludere
Ho ritrovato nel nel politico e soprattutto nell'amministratore nell'amministratore comunale
L'antico filone del riformismo municipale rappresentato da Giovanni Montemartini una figura forse che andrebbe un pochino approfondita
Poco conosciuta e che invece mi sembra in qualche modo abbia abbia visto Giulio anche in questo caso insomma prendere prendere quel quel percorso da ultimo
Ma qui io parlo poco
Credo ovviamente Giulio appunto come studioso e quindi come colui che ha passato tutta la vita a raccogliere conservare archiviare
In parole povere fare memoria della storia del presente del movimento operaio e socialista
Penso di poter essere grato a Walter e a tutti coloro che sono impegnati con la Kuliscioff per aveva raccolto questo testimone
Per portarlo avanti con con tanto impegno contante capacità veramente una scelta una scelta assolutamente
Apprezzata
L'ultima cosa che voglio dire si ricollega un po'con l'inizio di questo mio intervento mi hanno sentito anche il messaggio Di Giorgio
E quindi in in qualche modo e misura
Le tre fondazioni che si rifanno al comune pensiero riformista quella la Kuliscioff in primo luogo e quella di Giorgio la l'Argentina Altobelli
Oggi sono qui a ragionare dell'eredità del lascito Di Giulio
Quindi il sindacalismo libero la contrattazione responsabile il municipalismo socialista l'attenzione al territorio il dialogo con le pensioni con le persone
Questi sono un po'diciamo i grandi titoli ecco io penso questo che in un momento di oblio della memoria storica come quello che stiamo vivendo
In un momento come questo di grande confusione su sulle cose da fare sulle prospettive del Paese
Queste eredità la dobbiamo appunto raccogliere accogliere tutta fare nostra ma non nel senso di
Come dire di essere di limitarci a essere custodi orgogliosi
è un po'nostalgici del nostro passato l'abbiamo invece
Raccogliere questo lascito a raccogliere l'eredità di Giulio per cercare di tirare fuori seguendo il suo percorso ancora studi ricerche e progetti proposte innovative idee riformiste e democratiche
Per per questa società che ne ha effettivamente bisogno io non so che ne pensate voi però insomma mi sembra di poter dire che c'è un vuoto grande e che questo vuoto grande va colmato
Gli insegnamenti di Giulio da questo punto di vista sono ancora tutti assolutamente attuali sono anche nostri dobbiamo portarli avanti e cercare appunto di dare il nostro contributo per colmare questo vuoto grazie ancora a tutti
Grazie grazie Stefano pare che abbia sottolineato
Il
Messaggio principale che non non possiamo trasmetto cioè quello di una ricerca sui contenuti
Per offrire delle proposte delle soluzioni che siano che sono praticabili battaglia di contenuti quindi no no no non ti schieramenti questo che può e deve distinguere tutti quei soggetti che vogliono essere come dire aver un ruolo almeno oppositivo no sollecita attivo nella nella nella nella società civile bene nel mondo dalla politica sindacato io adesso
Chiederei a quelli di voi che che che intendono farlo di parlarsi brevemente di Giulio diciamo che tutti potremo dire qualcosa voglio dire però
L'importante è che etniche gli interventi hanno arrivata diciamo cinque sei sette minuti voglio dire come va a queste in queste condizioni il contributo potrebbe essere massimo insomma potrebbero potremo far parlare anche tu
Chi chi non so Renzo truppe no no dopo dopo Renzo dopo va be allora ma quello Maria Luisa Sangiorgio
è particolarmente di tradita in questa occasione
Perché appartiene alla alla al mondo della grappoli per me anche dell'Università perché è stata mia compagna universitaria però della tra politica e dell'amministrazione
E milanese no per cui conosce conosce anche bene Giulio e e poi c'è una casa caratteristica fondamentale che non è lui a San Giorgio io del partito comunista cioè mentre Giulio era il prezzo cioè e e importante è importante questo contributo proprio per per per rispetto dello storico
Grazie io tutta la la fortuna andini condividere con Giulio Polotti l'esperienza delle Chiomonte Tognolini dalla le tue giunte Tognoli lui era assessore prima al demanio quei lavori pubblici è responsabile delle proprie
Se ne civile
Che viene
Voglio solo raccontare
Ma il le cose che l'UE alcune delle cose che mi fece ne fece tante e fece tante ma sì a Milano oggi abbiamo i centri civici delle zone in alcune sedici e molte cascine che erano state abbandonate
Credo che lo dobbiamo in gran parte Giulio Polotti lui con la stessa
Maniacale certosina con cui guardava a cercare i libri trovare i documenti lui avviò un piano di ha
Diciamo di
E di indagine su tutte le cascine non si sapeva al Comune di Milano allora non sapeva esattamente quante cascine aveva toccheranno di chi erano di chi non è lui con grande si mise a studiare e fece diciamo in un un primo archivio per e lì avvio oppure un progetto di ristrutturazione delle cascine erano gli anni del decentramento e al molti di questi punti vennero affidati e io lo ricordo perché girava con questi faldoni con tutte le piante le cose che aveva recuperato in chissà quali archivi del comune e mise in piedi questo
Questo piano
Ma assieme poi dovremmo affrontare una questione che città ci capita un po'fra capo e collo a un certo punto si scoprì che l'amianto nelle costruzioni poteva provocare era dannoso
Ovviamente tutte le scuole del Comune di Milano che allora era assessore all'educazione non era assessore ai lavori pubblici tutte le scuole del Comune di Milano erano fatte con l'amianto perché allora si si costruivano così
E mi ricordo che fummo chiamati assieme in tribunale a rendere conto di questo fatto
E sì allora con sempre con la stessa passione attività eccetera ci mettemmo lì e facemmo diciamo un piano ovviamente spiegammo al magistrato guardi io Occhiuto le scuole
O se no
In in da un giorno all'altro nessuno riesce a togliere l'amianto tutte da tutte le scuole del Comune di Milano
Allora forse i rapporti non erano così intricati e così tesi tra politica e la giustizia per cui dissi va bene ci presentate un piano ed è infatti ci mettemmo lui guardava gli aspetti diciamo più materiali strutturali io guardavo
Di certo senso le priorità educative per non avere tutto tono Stealth perché mentre si ristrutturarono delle scuole i bambini di quelle andavano portate da un'altra parte
E quindi andammo sempre lui con tutti questi faldoni al Palazzo di Giustizia presentammo questo piano
Ma e magistrato dice messa bene ok ci vediamo periodicamente mi porta e ci portate l'attuazione dei di questo piano
E così fu e sempre con la stessa attenzione maniacale Giulio seguiva il seguiva i cantieri seguiva i cantieri lui andava a seguire e guardare i cantieri per vedere come come venivano
Ultima cosa che che voglio ricordare fu
La realizzazione del PIL della nuova sede del Piccolo Teatro da sì
Parlava di distrutto da una parte di recupero del teatro Fossati e d'altra parte della costruzione del nuovo teatro attualmente il Teatro Strehler
E peccato che lì dove sta dove si doveva costruire il teatro Strehler c'era l'istituto tecnico Schiapparelli e quindi andava abbattuto è andato via e quindi ci sono facemmo assieme tutto una serie di assemblee e incontri con gli studenti con i genitori eccetera alla fine riuscimmo a convincerli a spostarsi da un'altra parte e si avviò così la realizzazione del Piccolo Teatro
Ultimissima cosa piccola queste sono alcuni ricordi a me particolarmente per me perfettamente portante ultima cosa piccola però
Molto dove lui si spese molto in quegli anni non esisteva la Protezione civile
E a il Comune di Milano aveva una serie di servizi in gestione diretta dalla refezione scolastica la riparazione delle strade a tutte queste cose qua no
E il Comune di Milano offre e sindaco Tognoli affido a Giulio Polotti un po'questa responsabilità di mettere in piedi un'eventuale servizio non si chiamava ancora Protezione civile ma di dipinti pentiti pronto intervento
E io mi ricordo quando ci fu la il terremoto dell'Irpinia era il mille novecentottanta
Al Comune di Milano fu affidato il Comune di Sant'Angelo dei Lombardi che era l'epicentro del terremoto completamente distrutto
E nel giro di poche ore
Polotti che era appunto responsabile di questo servizio mise in piedi una colonna il camion che con che aveva i cuochi della refezione scolastica per dare una prima
Una prima per dar da mangiare alle persone che non avevano niente gli operai dell'acquedotto gli operai dell'ufficio tecnico per fare i primi interventi
Ma si decise che fossi io ad andare perché è una delle prime cose sicché era cercare di rimettere in piedi per i pochi bambini per i bambini rimasti un minimo di servizio educativo
Lei mi disse mi raccomando eh non non non andare nei pericoli e stai stai tranquilla e con questo chiudo perché congiunto con Giulio c'era un un rapporto anche molto affettuoso lui era con me aveva un rapporto io ero più giovane di Loiero abbastanza giovane allora
Aveva un rapporto paterno ma non paternalistico questo importante lui aveva un grande rispetto io ero molto giovane
Ovviamente ascoltavo per me era era era importante il rapporto il rapporto con lui eravamo
Su voglio dire in quella Giunta
Il rapporto comunisti socialisti fu un rapporto così solido
Che sembrava non ricordare nelle divisioni del passato né quelle che sarebbero avvenuti successivamente e quindi con Giulio non non c'era nessun problema fra virgolette politico
Cercavamo tutti di lavorare
Così diciamo al meglio al meglio per la città e fu un'esperienza di riformismo serio che mi segnò profondamente e che appunto guida lui grande Rispetto pur essendo giovanissima grande rispetto come donna e però anche un affetto paterno che per me è difficile dimenticare
Grazie resa
E
Abbiamo anche saluto abbiamo anche un un Parlamento europeo paesi membri serve anche sì giusto ringraziarlo no non so se vuole dire una cosa
Pendolare
Grazie sono Gaetano Pedullà un parlamentare europeo del Movimento cinque Stelle vi ringrazio moltissimo per questa occasione e vi spiego in poche parole perché sono qui sono qui per chiedere aiuto
Aiuto perché esperienza di Giulio Polotti ci insegna proprio in questa fase storica in cui stiamo provando a costruire un campo progressista ci insegna che
Abbattere gli steccati come c'è appena stato ricordato e il primo passaggio per creare una prospettiva una prospettiva di lungo periodo
Quelle vicende storiche che seguirono l'esperienza amministrativa delle delle giunte Tognoli hanno cambiato la storia d'Italia
Alcune cose non funzionavano questo non possiamo nasconderlo ma quelle esperienze preziose allora perché sono qui per chiedere aiuto perché oggi abbiamo una realtà che ci dice cosa
In questa sala non ci sono molti giovani guardiamoci attorno
Ma noi abbiamo bisogno di parlare con la società civile con i giovani con chi non va più a votare con che ha perso ogni entusiasmo l'interesse per l'esperienza politica per l'impegno nel sociale
E qui ringrazio particolarmente la Willy sono un miracolato della UIL se la UIL di Catania la mia città non avesse investito su di me non avrei potuto avviare il mio percorso professionale di giornalista feci l'addetto stampa tanti anni fa per L'Aquila Catania e poi politico
La UIL è una di quelle associazioni di quel corpi intermedi che ancora funzionano che hanno una funzione sociale altissima nel nostro Paese ma torniamo al motivo per cui sono qui
Per parlare alla società civile ai giovani a chi non va più a votare a chi non conosce Giulio Polotti la sua storia tantissimo dobbiamo riconoscerlo
Abbiamo bisogno di parole nuove ditemi di argomenti che Giulio Polotti ci insegna lui seppe trovare seppe trovare con un'esperienza che lo porto a fare cose oggi pensa di diremmo impensabili lasciare la politica un ruolo parlamentare per tornare a fare il sindacalista oggi il viaggio solo di andata a pochi fanno anche quello di ritorno
Ma soprattutto in quell'epoca ebbe come dire uno sforzo fece uno sforzo di innovazione come è stato ben ricordato che abbiamo assoluta necessità di fare la politica sta sfuggendo da ogni tipo di interesse del grande pubblico del dei dei cittadini
Non si va più a votare Non ci si crede Non ci si crede si delega ad altri quando la politica è debole voi mi insegnate sono forti altri poteri i poteri economici in particolare qui a Milano ne sapete qualcosa
Allora ne abbiamo assoluta necessità che dall'esperienza di Giulio Polotti dal vostro sforzo per ricordarlo
Arrivi alle persone che vogliono impegnarsi che si impegnano io dico in tutti i partiti anche non ne faccio un tema come dire partitico arrivino dei contributi di tematici
Diteci che cosa possiamo fare né l'impronta della storia di di di Polotti per portare oggi all'attenzione delle istituzioni Chiossone istituzioni europee
Temi che possono essere aderenti ai nuovi bisogni e bisogni di un'area come quella del nord produttiva
Un'aria ricca un'aria che però diventa sempre più grande pietà dove c'è una natalità bassissima dove difendere questo benessere diventa sempre più difficile
E dove abbiamo bisogno di ritrovare di rispettare i diritti delle persone per me di riti delle persone sono i diritti di chi ha lavorato una vita è andato in pensione non si vede riconosciuto
Alcun riconoscimento economico reale per quello che ha fatto diritti le persone sono di riconoscimento di chi lavora
Nelle impresse in agricoltura in in qualunque settore senza avere le garanzie il nostro sistema legislativo assicura e lavoratori nel Nord nel ricco Nord questo fenomeno presenti stimo inutile che chiudiamo gli occhi lo facciamo come dire il benchmark col suo dove la situazione peggiore guardiamo in casa nostra allora
Parole nuove temi nuovi e lo sforzo che io da neoparlamentare europeo sono appena due mesi che mi sono insinuato quindi sto cercando di formare la mia agenda e dare un indire un Indirizzo alla mia attività futura
Ritengo sia necessario ringrazio molto la Fondazione Kuliscioff perché può essere questo uno dei luoghi da cui far partire quei temi che ci aiuteranno a cambiare l'Europa perché questa Europa così come non funziona adeguatamente vi dico solo in un secondo che in questo momento a Brussel si parla solo di bombe e competitività per fare le bombe
Non è questo il futuro che immaginiamo per un'Europa diverso Europa dei diritti un'Europa che sarebbe piaciuta Giulio Polotti grazie
Grazie grazie a Gaetano Pedullà io adesso
Vediamo
Dovrebbe intervenire
Un osso vecchio amico e compagno che Renato Ferrari che era un ma anche un grande amico Granelli Giulio Polotti e di un attimo che tipo
Vieni qua
Vieni qua
Così rimane alla presidenza RAI
Guarda cui ti sei guadagnato un posto la tesi
Quanto basta
Sì diffida
Creduto
Buongiorno a tutti
E offrono condannato dall'anagrafe a dire che sono un uomo d'esperienza
Che come sapete è un cortese eufemismo che mi dicono per non darmi del vecchio e dell'anziano
Che in realtà lo sono ma anche nel nell'ottica dell'anzianità ho da raccontare evidentemente i rapporti di amicizia
Che mi legano Giulio Polotti l'avevo con e portata a letto membro di commissioni interna di un grande degli impiegati di una grande azienda dell'hinterland milanese
E nel mille novecento
Sessantacinque
Un giovane funzionario della UIL nazionale tale De Giorgio Benvenuto
Mi
Mi convinti cercava di convincermi a a lasciare all'agenda per intraprendere queste attività di sindacalista
Sì accanto del cucito volgendo tuttora eh alla faccia dell'anzianità
Non mi convinceva francamente l'idea anche perché un'agenda avevo un buon
Un buon posto un discreto stipendio
E allora Giorgio Benvenuto mi mandò dice guarda deve andare wahabiti a Milano dice conosci
Devo riconoscere un un nostro punto di riferimento del sindacato a Milano
Giulio Polotti non lo conoscevo andare conoscerlo quindi nella Camera sindacale che allora via Salvini
E poi rotti mi dicessi cioè mi convinse
A fare questo mestiere
E attuare la strana
Purché qualche anno dopo
Mi spiegò perché luci poncho puntualizzò la mia candidatura
E le appartiene una riunione Vigli è uno sciopero dai settori chimico ed avviene dove lavoravo
E
Al TG c'erano come sempre anche allora posizioni differenziate
E Illy critica la UIL avevano fatto una sorta di appendice allo sciopero visione Indolfi tutti quanti
E io forse c'erano cioè apparente anche Luís ma io non lo sapevo perché non lo conoscevo
E quindi io ne impedisce un intervento dopo non ricordo come fosse adesso conclude dicendo che noi dobbiamo impegnarci per portare avanti la UIL
Avere un sindacato se noi dobbiamo sempre seguire e ammirare
In questa prova che il calcolo moltissimo Giulio Polotti e mi confessò che è quella idoneo per cui mi aveva sponsorizzato e diceva avevamo fatto poi nel tempo un buon investimento
Un secondo episodio un aspetto umano pur nel mille novecento ottantuno quando
Sempre lei quel signore pertanto era diventata molto importante Giorgio Benvenuto mi convinse ad andare a Roma a fare il segretario generale
Degni sindacale dei tecnici
Incontra il Po lotti
Aeroporto
Stava andando oltre due a Roma
E lui dice Marrazzo fece sicuro di quello che stai facendo
Manico me la passione cioè pesi dice ma io l'ho portato e poi il segretario della UIL di Pavia quindi era in quegli anni ero segretario generale della UIL di Pavia
Richiama il sei sicuro perché c'è un conto Pavia Milano
è un conto Milano-Roma
Se va be'ma mica vado avanti e indietro il vigile che avevo io
Non avevo capito corre a luci riprendesse in diciannove di
Tu semmai a Roma
La famiglia a latere c.t.
Tu hai there Pilli
E questi rischiano di trovarsi un papà
Del week end
E io non lo ascolta e ovviamente andato
Appare il il sindacalista ero ma non ho avuto la fortuna per fortuna avevo una moglie che ha fatto anche le mie le mie partite quindi non facendo non solo la mamma ma anche il Papa
Però anche in questi aspetti umani Paolo attira con grande
Ultimo il petrolio
Fu quando
Mi mi chiamò
Insieme a Walter
E ci disse
Vedete io oltre alla Fondazione Curcio
Mi sto occupando di un'altra importante
Faccio il carpione
La società per la pace e la giustizia internazionale
Manco sapevo percorrere contro estro con tre
Era o della società fondata nell'unico premio Nobel per la pace che ebbe nostro paese Ernesto Teodoro Moneta
Io ormai sono vecchio
Dice dovete queste Ampezzo dialogo venne proprio con gli ultimi metri di Guicciardini Giulio Paolo
Mentre disse io vorrei lasciare questa
Questa istituzione
A Walter e attente seguita lavori voi siete giovani avete la possibilità di dare botte del contributo
Anche in questo
Ora ti vedeva lontano perché questa societarie per la pace e la giustizia internazionale che purtroppo ancora oggi malgrado l'impegno che ci siano altri che io ci mettiamo molto poco conosciuta
Ebbene
A il tema di fondo che è quello della tanti della giustizia internazionale
L'UDC invece veramente ragionare e ci spiegò l'importanza di valori
Ebbene pensate come sarebbe l'attuale
Oggi potere rilanciare anche qui cioè società per la pace e la giustizia entriamo in una situazione come quella
Aveva tantissimi aspetti umani
L'ultimo periodo del tutto personale
Un giorno era morto mio papà da un po'di
Da un po'di anni
Io andavo al cimitero
Capitali lentamente per certe portare tue Priori tomba di mio padre
Che aveva conosciuto molto bene Polotti anzi era stato un suo ammiratore l'aveva aveva fatto propaganda per l'uso
E Rombaldoni e trovo questo mazzo di fiori sulla sulla tomba di mio padre
E diciamo
Che apposta
Il l'addetto alle pulizie vide
Nel cimitero mi vede si avvicina e mi dice Cudicini ore scuri lei conosce l'assessore porti
Rossi è diverso questo qui
Cominciare a chiedere saio blu non favorevole a Centocelle in questi casi
Sì sì lo conoscono
Ma fa per cui il più Rivellini
Bene ogni tanto portarli Lulli
Può sembrare una sciocchezza
Ma anche queste si chiama a vere valori umani grazie
FS
Grazie nel rasserenato dunque dobbiamo anche ringraziare come si si limiti a in questo caso c'è c'è una una presenza no non solo radio radicale che registra dentro ma anche la RAI e quindi diciamo che che in questa occasione va be'no non possiamo non possiamo lamentarci
Io adesso darei la parola chi chiederei a cioè una ci vuole una voce femminile a questo punto anche per
Vediamo passi
La
Buongiorno a tutela tutti
Io odio Walter per questo buco
Questo momento che mi affida di di ricordo rispetto a Giulio Polotti Giulio a una persona che io ho amato tantissimo io ero appena entrata nella nella UIL della Lombardia perché venivo venivo da Venezia dalla UIL di Venezia
E collaboravo con una combattere con lei con Claudio Negro e decisero di affidarmi la formazione sindacale non so perché mi hanno dato questa fiducia ma è stato un la trasformazione di una passione in un lavoro è è però già e c'era una una questione dove fare corsi di formazione per la UIL è Claudio mi disse e c'è la Fondazione Kuliscioff fa è come una scuola elementare degli anni Trenta
Disordine libri polvere però è un posto molto significativo e il mio primo corso di formazione per delegata e delegati erano soprattutto Telegatti
Ed era un lilla lo feci la e li incontrai Giulio
E è è in atto questa simpatia tra lui e me
C'era un altro ragazzo giovane che collaborava con lui ma io poi a parte i corsi frequentavo la Fondazione perché era un posto
Troppo affascinante lì ognuno ogni persona che io portavo lì dentro trovava un pezzettino d'la sua storia portavo segretario dei metalmeccanici trovava se stesso su Lotta continua del mille novecento è sessantotto dov'era stato fotografato una manifestazione suo papà poi l'aveva molto rimproverato perché loro erano repubblicani è invece è invece lui era in prima pagina Ali e c'erano tutti questi giornali tutti questi libri tutta questa storiaccia della è vasetto di marmellata con alle ceneri
Della del deportato dei campi di concentramento e insomma c'erano delle delle cose affascinanti Simi
E Giulio il mio ricordo è con le forbici in mano
Per questo era pericoloso quando qualcuno la dei libri che non possedeva e che lui naturalmente rubava ma tagliava i giornali tagliava
Qualunque cosa gli sembrasse interessante
E la Fondazione a quell'epoca era il luogo dell'entropia c'era più casino che ordine mi diede anche degli incarichi di di di scrivere degli opuscoli in e ed erano dei falsi storici malus voleva che io gli facessi lo stesso
E io mi ricordo o lui seduto questa scrivania che urlava se anch'perché doveva recuperare un libro il cui di quaranta mila libri conosceva l'ubicazione e questo libro magari era molto in alto nella nella libreria e quindi arrampica un super queste scalette per recuperare i libri per per Giulio l'ultima cosa
L'ho fatto per l'UE
è stato l'Almanacco del del del due mila Walter mi ha chiesto lui era morto il trenta di marzo del novantanove all'improvviso ed è stata una cosa estremamente dolorose questo che nessuno se lo aspettasse
E quindi non ci sarebbe più stato l'almanacco che era questo calendario questo libriccino dove ve venivano collezionate di anno in anno dei ricordi dalla politica dei ricordi della UIL delle fotografie delle immagini
E Walter mi ha chiesto facciamo l'ultimo e lo facciamo però emanato del due mila
E questa è stata l'ultima cosa che ho scritto per lui spero di avere ancora uno di questi esperti in Fondazione ce ne sia ancora uno ne abbiamo pubblicati pochissimi
Ma quello che ho scritto per lui l'ho riletto dopo molto tempo ed era una sua fotografia ed era una una lettera d'amore di addio perché persone così poi nella mia lunga storia della UIL perché io inopinatamente ci sto ancora faccio la segretaria dei pensionati della Lombardia
Io ne ho incontrate poche uno di quegli uomini che hanno segnato la mia storia uno dei motivi per cui malgrado tutto gli amori vanno e vengono io sto ancora nella UIL perché ci sono stati uomini e persone con dei valori che anche oggi sono valori attuali et e condivisi e condivisibili quindi tutte le volte che magari un po'di amarezza mi attraversa il cuore io penso a Giulio Polotti e penso alla nostra storia e penso al socialismo riformista e penso che quello che eravamo possiamo esserlo ancora oggi basta soltanto volerlo
Grazie Serina e io chiederei a questo punto Amador Pati che è un vecchio compagno giornalista dall'Avanti voi passato servizio pubblico no e comunque un un giornalista di lungo corso di di di parlarci un po'
Di Giulio
Ma prima ha voluto ascoltarli
Tenete conto che deve io sconosciuto Giulio fin da quando sono arrivato
A a Milano o a lavorare avanti poi sono passato alla RAI poi son passato ad altre aziende compreso Mediaset eccetera
E la presenza di Giulio a Mila no era una presenza
Costante dominante ma non di potere teiere di di di imposizione ma proprio di attività
La cosa
Ripensandoci che mi mi sorprende ancora quante cose riusciva a fare e tutti i progetti
E tutte memorabili alcune le ho anche ieri
Mario Nigro San Giorgio mi
Mi ha ricordato mi ha ricordato mi ha richiamato questa questione delle cascine che cioè che forse avevo saputo ma un po'avevo dimenticato
E uno che ha rinunciato ad alcune il coniuge
E cioè il ha avuto tutta una serie di rumori non con l'ambizione la voglia l'appetito di potere ma semplicemente perché poi doveva scegliere come quando come quando fece quella scelta
Che oggi sembra paradossale che complessivamente era paradossale di di lasciare un ruolo politico nazionale per tornare al suo
Al suo alla sua vocazione di sindacalista
Allora io mi ricordo questa cosa deve del del della sua
Insistenza nell'archiviare le cose
Quando
In coppia in consiglio comunale io lo seguivo per un certo periodo lo seguivo a tutte le sedute come i cronisti di bianca ero lì ero scemo
Alla fine di una giornata che certo non era per il re Giulio avevamo una
Mazzetta di giornali
E si metteva quando primaria a sfogliarli
E sfogliandoli selezionava le pagine
Che potevano
Meritare di essere archiviata
Vi dirò ho imparato da lui adesso lo faccio ma faccio più un po'più fatica ma dico ho imparato da lui commessi spaccare una pagina di giornale con un colpetto senza danneggiare la
Lui
Evidentemente aveva questo impulso di dire che se non selezionò il
Indiretta oggi stesso questa cosa poi questo questo articolo questa documentazione che voglio tenere
No la recupero
E Gerosa ordinario di fatti
Poi mi ricordo che molti anni dopo una volta lo incontrai in una libreria antiquaria che stava cercando selezionando qua stava trattando il il il costo di un di un libro che era una documentazione cioè quindi questo
E nel frattempo faceva
Il il sindacalista si occupava dei problemi della gente
Questa questione dell'abitazione del
Delle cascine dell'escudo eccetera eccetera lui per lungo tempo fece l'assessore al demanio del Comune di Milano cioè di tutto ciò va be'ma voi tutti lo sapete forse ai non milanesi spiegare cos'era l'assessorato al Demanio poteva essere
E
Mi ricordo una volta per un nostrano lapsus Aniasi lo presentò come l'assessore al demonio poi tutti si quindi
Ma comunque e il questa sull'attenzione
Era fondamentale
Perché
Diciamo molto di ciò che è stato fatto di positivo ce lo ricordava
Maria Luisa
E è nato
Da sue intuizioni odora sui attenzione insomma
E quindi devo dire
Sul piano diciamo politico ideologico non ho molto da aggiungere a ciò che è stato detto da da altri ma
Questo tipo di
Attività politico amministrativa in quello che che va
Coltivato certo di Poe lotti non ne nasce uno perché devo dire se ancora ci ripenso ricco ma io non sarei mai stato capace di fare tutte queste cose in contemporanea sono una capacità di lavoro est estremamente
Minore però è questo quello che deve essere
La politica
In rapporto con delle comunità con i cittadini
E questo che può recuperare il fatto che i giovani abbiano voglia di seguirla e di andare a votare perché senno
Se continuiamo a fare chiacchiere o stupido e polemiche o personalismi di quelli di cui ci Ricci dobbiamo per forza
Occupare ma non se ne può più beh se no se continuiamo su quel terreno
Tanti saluti
Grazie
Grazie a Marco Volpatti
E adesso no no no non voglio fare indebiti indebite pressioni ma per esempio c'è qualche assessore questi in sala non so ex assessore no caso se musivi vuole dire qualcosa quindi io do la parola adesso a a a Paolo Rossi che
Diciamo rappresenta il il il mondo socialista
Che che ha lavorato insieme negli anni e nei nei decenni scorsi almeno le attività di ricerca di dibattito di approfondimento
Grazie a Walter grazie per l'ospitalità buongiorno a tutti
Ecco io devo dirvi vivere essere sincero che finora abbiamo sentito parlare
Persone che hanno militato sulla parte la parte sindacale nella UIL eccetera eccetera e invece ha militato dalla parte datoriale tanto per essere chiari datoriale volti a imprenditori eccetera eccetera
E come i fondi a state dette molte cose cura grande presenza politica ma anche personale di Giulio Florio capacità di di ricerca bibliografica usiamo questo
Questa metafora per minimizzare quelle che erano le sue utenti che incursioni tre libri eccetera io vorrei limitarmi a citare tre episodi
Che mi in una maniera o nell'altra mi hanno coinvolto primo che l'odio
Ero con piovane collaboratore
Di Giuseppe Luraghi presidente dell'Alfa Romeo e la cosa che mi incuriosiva in quegli anni
E che quando l'orario di Polo ottici incontravano ovviamente incontravano al tavolo delle trattative
C'era sempre un rapporto tra di loro che come potrei dire di affetto di confidenza
Eccetera che non riuscivo sinceramente a a catalogare pensavo si trovassero simpatici a vicenda eccetera eccetera ma non
Non non non comprendevo appieno
Muore Lurati poi muore Polotti e da un libero credo forte curato da per Walter nella che della UIL che ricordava Polotti emerso l'episodio che mi ha
Fatto capire dove era nato questo rapporto
Siamo nel territorio mille novecentoquarantaquattro Repubblica sociale
Colotti arresti giovanissimo sindacalista arrestato per sospette attività antifasciste
La polizia fascista e non riesce a provare che questo coinvolgimento però Polotti non viene rilasciato non viene meno il fiato semplicemente perché il commissario responsabile in questo arresto
Non lo non lo lasciava andare fuori a me nonché quintetto riceverà una somma di denaro praticamente come nipote Tato un riscatto e quindi Polotti rimaneva immediata era anche per la sua famiglia non poteva certo permetterci di a cogliere questa richiesta ebbero in giorno ci presenta in
Commissariato direttore centrale della Pirelli Giuseppe Luraghi con in mano il denaro
Mette mano denaro Anna commissario il commissario
A questo punto rilascia il giovanissimo Polotti quindi a quel punto io capii che questo rapporto era nato in tempi lontani ed era un rapporto che superava la contingenza del fatto che non uno era il precedente dell'Alfa Romeo che l'altro leader della UIL dopo di che vi assicuro che le trattative erano sempre due ore nessuno poteva Conte agli altri all'altro
Prima bisogna secondo episodio ti offrono il figlio di Attilio Rossi pittore
Di lungo corso non lo faccio breve Polotti ammirava la pittura di mio padre e richiedente
Parecchie cose ma tra le cose voglio ricordarlo una con particolare piacere che spesso e volentieri gli amici della Kuliscioff ricordano vale a dire la cartella degli eroi del socialismo
Polotti volle realizzare una cartella di dito grafie dedicate per gli eroi del socialismo
Matteotti a Turati alla Kuliscioff e anche e Nenni che venne pubblicata queste cartelle credo fino allora mille esemplari col piede editoriale della critica sociale un momento particolarmente felice d'incontro tra mio padre Polotti che però erano amici dalla notte
Dei tempi
Vado al terzo e ultimo episodio perché ormai mio tempo di e intervento deve concludersi e allora chiamo negli anni
Ricordati prima dall'assessore Sangiorgio
Io ero vicepresidente del Consiglio della Zona uno
Ovviamente Foggia vista e mi sono trovato ad a vere Polotti come possiamo dire
Non contrapposizione perché non certo non poteva esserci contrapposizione ma come contraltare dialettico potrei dire utili della della sede del Piccolo Teatro che fu una delle battaglie divertente che spezzò tra l'altro e gli gli schieramenti ripartiti tra cui anche un partito socialista cioè una parte della della base del quale radicata al Garibaldi si opponeva accanitamente al Piccolo Teatro ma poi grazie alle mediazioni Edipo lotti di Tognoli la situazione
Fu superata diciamo lui tutti vedete lo Strehler riordini preferisco ricordare un piccolo episodio se però tutte le ricordo considero emblematico vale a dire un giorno con Giulio Polotti ci troviamo a un appuntamento di lavoro comune a Carraro popolare allora popolare di corso Garibaldi che era in ristrutturazione eravamo riusciti ottenere questa ritocco
Aspetta ristrutturazione da parte del Comune e Polotti devo dire mi diede veramente una notevole lezione la prima cosa quando entrò vedere gli occhiali i locali ormai ristrutturati
Consiglio una grave imperfezione che portava praticamente a una perdita di acqua ed ebbe uno scatto d'ira non ovviamente contro di me ma contro coloro che avevano fatto male questo lavoro poi venne arrivarono un paio di architetti che che stavano occupando i quali dichiarò che ci sarebbero stati di rinvii perché i i davanzali
è vero le dei davanzali non erano quelle
Che loro volevano eccetera altra urlo di Giulio Polotti come per farla breve queste urla non erano fine a se stessa da un lato che era l'assetto del demanio come è stato ricordato che voleva il lavoro ben fatto
Voleva controllarlo voleva che i soldi cui vicino quindici euro spesi male in vanno e dall'altro c'era l'assessore socialista che che rendeva conto che tutte queste cose imperfezione dei lavori per quel discorso di materiale che non potevano che ritardare la consegna di questi locali che dovranno essere consegnati ovviamente da persone che ne cresce che necessitavano perché era degli alloggi popolari ecco devo dire che fu una riflessione ancora prima che personale perché con Polotti che era un un veramente un grande rapporto di reciproco né di affetto e di simpatia ma una lezione politica ripete capire come un amministratore pubblico
Lo entrava senza esitazioni anche in dettagli che però aveva non un loro significato non loro rappresentatività ecco un rudere contare questi tre episodi che sono tre episodi divertite
Della vita e del lavoro Tippolotti ma che testimoniano sul punto attua lontana partecipazione alla regia alla resistenza
Nel suo amore per l'arte perché lui vuole conto quale cartelle
Quelle cartelle accoglierò i socialisti e altre cose e questa capacità di essere veramente un amministratore
Per il quale il riformismo non erano solo una semplice enunciazione Maher Murri concretezza realtà pratica quindi riformismo realizzato vi ringrazio
Case fanno io non non
No no non vorrei
Costringere nessuno a ballare ma a questo punto tanto per per programmare i nostri lavori vorrei sapere se qualcuno vuole intervenire vuole dare un contributo anche il compagno mala Ossi vedo
Che notte no sforzi impone darà e va bene allora e se se e non non non non ci sono altri interventi
Possiamo avviarci alle
Alle conclusioni
Io direi ecco voglio volevo così del del dare la versione autentica almeno così come Giulio nella raccontata dell'episodio
Del del suo arresto della su Liberazione dietro dietro riscatto la la la cosa che lo lo colpiva no lui non non era stato partecipe
Ma in realtà era stata la zia a consegnare i soldi al commissario in galleria
A ad un tavolo di caffè e la cosa più più sorprendente
E a dovuta al fatto che qui i soldi che vanno in una scatola di caramelle con uno strato di caramelle chi ricopriva
E il commissario apre tutto praticamente bustarelle chiamare le caramelle tira fuori i soldi sul tavolo e comincia a contarle insomma perché questo cioè che équipe va be questo comuni episodio
Bene io credo che che
Che dobbiamo ringraziare tutti coloro che che hanno Pizza che sarà trovarono non vedo Marinelli Marina dove
Ai giù e durante va be
E ma Marina Cattaneo che tutti coloro che che hanno
Ho lavorato a realizzare questa questa iniziativa che hanno collaborato a fare affari libro che in realtà è una raccolta di materiale di documenti cioè è una un elemento diciamo di informazione importante almeno secondo me lo potrebbe essere per per la formazione sindacale insomma come chi chi chi lo volesse naturalmente non c'è nessuno c'è un obbligo non sarà emesso un mandato di cattura confronti non prestiti e legge questo libro
Ecco ma ci sembra ci sembra utile farlo voglio ringraziare tutti coloro che clienti
Sì diffondono anche le nostre iniziative radio radicale la RAI e tutti coloro che hanno partecipato al no al nostro dibattito in realtà
Era un'occasione
Diciamo di di
Riflessione ma anche di
Gratitudine comune ESP da esprimere nei confronti di Giulio per quello che ha fatto che rimasto insomma la la differenza sta nel fatto che
Il suo lavoro apportato alla ad un'eredità
Che tangibile che è visibile che Talato alle caratteristiche e questo non è un dato marginale di durare nel tempo cioè la Fondazione alcuni from una struttura che nei limiti del possibile ma ha una sua autonomia di di di vita e di no naturalmente come tutte le fondazioni vive vive
Produce la gran parte delle iniziative no non tutte ma la gran parte con i contributi pubblici va be'ma questa questa è un'altra storia è una storia comune e quindi io
A questo punto voglio o ringraziare tutti ringraziamo ancora Giulio fanno è fatto e e cerchiamo di insomma utilizzare il suo il suo il suo lavorò il suo prodotto
Per per per contribuire a migliorare le cose nel futuro grazie buona giornata