Presentazione del libro a cura di Andrea Apollonio "A cosa serve il ricordo" (Salvatore Sciascia editore)

Allora buongiorno a tutti
Un saluto
All'autorità civili e militari presenti
Un ringraziamento particolare a tutti quelli che sono seduti a questo tavolo in particolare
Al presidente Frasca che il padrone di casa
Senza il quale senza i quali
Questa presentazione non si sarebbe potuta tenere in un luogo
Così evocativo così carico di significato
Ricordiamo infatti che
In questa stessa aula
In questo stesso giorno nel mille novecentottantotto
Si celebrava
Il plenum straordinario convocato a Palermo
Commemorava la figura di Antonino Saetta
Il primo giudice ucciso da Cosa Nostra due giorni prima
E lì c'era non soltanto il Consiglio superiore della magistratura c'era tutta la
Magistratura palermitana
E non solo
C'era il pool antimafia al completo c'era Falcone Borsellino c'erano tutti
E allora questa non è soltanto il non può essere soltanto una presentazione Mum e anche un anniversario
E colgo quindi l'occasione
Salutare l'avvocato Saetta che qui l'onorevole Chinnici il professore Scaglione
La dottoressa Anna Maria Palma Garnier che precede il
Centro studi Terranova
Gabriele Claudia della casa museo giudice Livatino e poi abbiamo
La rappresentanza dell'associazione Bash le
Con il dottor
Morosini e
Della fondazione Vittorio Occorsio con il dottor Salvi
Spero di non avere dimenticato nessuno da ultimo
Consentitemi un ringraziamento
Affettuoso ai miei compagni di viaggio
Che sono il dottor Giuseppe Sciascia all'editore di questo volumetto Giovanni Bianconi che non è qui ma che ha vergato la postazione della raccolta
E il procuratore Giovanni Salvi oggi appunto presidente della Fondazione Vittorio Occorsio
Che in questa occasione come in tante altre occasioni è stato per me guida generosa
è evidente che
Con un parterre così illustre non posso togliere altro tempo siamo peraltro inattesa
Che arrivi il viceministro Sisto
E siamo non so se indiretto o meno ma comunque
Siamo registrati da Radio radicale
Io volevo soltanto fare una riflessione che in realtà emerge emersa dalle
Dal lavoro che ho effettuato raccogliendo questi scritti perché via via che recuperavo
Ordinavo trascrivevo questi interventi si definivano due domande
La prima che dà il titolo
A questa raccolta
A cosa serve il ricordo
Se lo chiedeva il presidente Scalfaro nel plenum straordinario che commemorava la figura
Di Paolo Borsellino
E infatti via via che mafia e terrorismo colpivano mortalmente i magistrati i presidenti della Repubblica che intervenivano in plenum
Si interrogavano sul senso stesso della commemorazione
Ancora per riprendere le parole di Scalfaro
A cosa serve il ricordo
Se diventa monumento di pietra o ancora peggio se diventa monumento di sole parole
E poi una seconda domanda forse anche più vertiginosa
Ne vale la pena
Ed è singolare che
Questa domanda veniva rivolto proprio
Da rappresentante dell'unità nazionale dal capo dello Stato
Uno Stato che poteva rispondere
A queste due domande
Soltanto mostrandosi coeso e credibile
Ed in effetti dall'insieme di questi interventi
Che sono molto Diversi l'uno dall'altro
Emerge uno sforzo a volte immane di mantenere unito coeso e soprattutto credibile lo Stato
In quei momenti davvero tragici per la storia del nostro Paese
E allora mi viene da pensare
Chiudo con questa riflessione che faccio però non da magistrato non da studioso ma da cittadino da
Figlio
Di chi ha vissuto quei tragici momenti
Da padre di due bimbi che quei tragici momenti non dovranno vivere mai mi viene da pensare dicevo che forse
Senza la guida autorevole della Presidenza della Repubblica la storia di questo Paese
Sarebbe andata diversamente
Chiudo
Ringrazio ancora tutti voi per essere qui e passo la parola al padrone di casa al presidente Frasca
Buona sera
Di un indirizzo di saluto saluto rappresentante del Parlamento europeo e del Parlamento nazionale che sono qui presenti
Tutte le autorità civili e militari
Scudo particolare familiari dei nostri caduti già ricordati da Andrea poc'anzi
Ringrazio anch'io Radio Radicale per essere qui in questa occasione ancora una volta testimoniando la capacità di rendere un'informazione assolutamente libere autentica e genuina
Sono lieto di ospitare la presentazione del libro del collega Apollonio a cosa serve ricordo
Che è un'idea davvero lodevole sotto diversi profili innanzitutto per la sua originalità
Perché per quanto le iniziative di ricordo di commemorazione anche ai più alti livelli istituzionali siano state molteplici a mia memoria nessuno aveva mai pensato di compendiare in un solo testo gli interventi dei presidenti dei presidenti della Repubblica dal mille novecentosettantuno in poi
Hanno svolto hanno svolto presiedendo le sedute del Consiglio superiore della magistratura per commemorare i magistrati assassinati
L'effetto impressi quel particolarmente forte perché la concentrazione in poche pagine della catena di morte che si è sviluppata nella nostra repubblica con l'assassinio di ben ventotto magistrati e chi non ha eguali nella storia di altri paesi europei
E destinata a colpire qualunque lettore anche tra gli addetti ai lavori
Una scia di sangue la cui eccezionale gravità e testimoniata proprio dall'intervento del capo dello Stato nella sua funzione di presidente dell'organo di governo autonomo dalla magistratura
Al quale è affidato il compito di garantire e difendere l'autonomia e l'indipendenza della magistratura
I padri costituenti hanno attribuito la presidenza del CSM al Capo dello Stato
Con una scelta di straordinario rilievo istituzionale e dalla valenza fortemente simbolica
Al fine di preservarlo dagli organi politici e di evitare al contempo la sua autoreferenzialità
In tal modo rafforzandone e non limitandone il ruolo ed è certamente ricca di significato anche l'idea di presentare il libro in quest'Aula Magna intitolata a Giovanni Falcone a Paolo Borsellino e a Francesca Morvillo
Che popolano tra gli ultimi in ordine di tempo il triste elenco proprio in quest'Aula Magna per tre volte si è riunito il plenum del CSM presieduto dal capo dello Stato
Dopo la morte di Giangiacomo Ciaccio Montalto di Antonino Saetta primo magistrato giudicante assassinato da Cosa Nostra e di Paolo Borsellino
Dinanzi a questa o lavagna appesa una targa commemorativa che contiene i nomi dei ventotto magistrati uccisi in Italia e di questi ben dodici sono stati assassinati in questo distretto spesso unitamente alle scorte
La stragrande maggioranza degli omicidi è stata opera della mafia e del terrorismo rosso è nero
Che hanno portato un attacco inedito al cuore dello Stato
Due fenomeni criminali ontologicamente diversi ma che soprattutto per quel che riguarda il terrorismo di matrice neofascista
Hanno talvolta interagito in un intreccio di interessi criminali per il cui disvelamento la magistratura continua a impegnarsi in modo incessante
Al fine di dare una risposta in sede giudiziaria nell'ambito e nei limiti delle sue prerogative ai non pochi interrogativi ancora irrisolti
E a raggiungere la verità perché come ha ricordato il presidente Scalfaro commemorando Paolo Borsellino la giustizia sorge si adagia riposa regna sulla verità
Il nostro paese ha combattuto mafia terrorismo con le armi dello stato di diritto
Senza mai cedere alla tentazione di derive autoritarie incostituzionali anche nei momenti più drammatici nei quali era invocato a gran voce il ricorso a leggi eccezionali e a misure straordinarie
E a questi risultati hanno dato un contributo decisivo anche i magistrati uccisi che si sono impegnati fino all'estremo sacrificio
Così anche concorrendo a recuperare la credibilità dello Stato e restituendo alla collettività il senso dell'appartenenza a una comunità libera e democratica
Per un lungo periodo in questa terra lo stato e in generale il potere politico economico finanche quello religioso
Si sono presentati con i volti non credibili di personaggi che successivamente si è accertato essere organici collaterali o acquiescenti a Cosa Nostra
Personaggi che hanno negato l'esistenza della mafia e hanno relegato le centinaia di morti che hanno insanguinato questa città
A una mera guerra tra bande fingendo anche di non vedere che tra questi morti c'erano rappresentanti delle istituzioni ad ogni livello
La commemorazione dei magistrati uccisi nel plenum del CSM presieduto dal capo dello Stato
Attesta il ruolo svolto da quegli eroi a difesa della democrazia e rende onore al loro impegno straordinario
Prestato anche in in sostanziale isolamento istituzionale
Che certamente ne ha agevolato la fine
Certo non passa inosservata la circostanza che non ha tutti questi caduti è stato riservato questo riconoscimento tanto autorevole
Così come appare deludente il quasi telegrafico intervento del presidente Saragat il giorno undici maggio mille novecentosettantuno per la commemorazione del procuratore Scaglione senza mai pronunciare la parola mafia
Anche se contestualizzando gli eventi
Non bisogna dimenticare che per decenni la figura del procuratore Scaglione era stata calunniosa mente offuscata e soltanto grazie alle dichiarazioni di Tommaso Buscetta e alla professionalità di Giovanni Falcone
Gli era stato restituito l'onore definitivamente consacrato con il conferimento nel due mila ventidue della Medaglia d'Oro al merito civile da parte del presidente Mattarella
Che già nel due mila sedici ne aveva sottolineato la consapevolezza pionieristica della pericolosità della mafia
Tutti gli interventi compendiati nel testo tessono le lodi delle vittime è rimarcano la centralità del ruolo della magistratura che sia il Presidente leone sia il presidente Pertini definiscono pilastro fondamentale della democrazia
In alcuni in particolare come quelli del presidente leone in occasione delle commemorazioni di Vittorio Occorsio e di Riccardo Palma
Viene sottolineata la necessità di dare alla magistratura tutti quegli strumenti operativi che le conferiscono una struttura moderna e quindi agile ed efficiente
Non che quel clima di fiducia o di rispetto che consente ai magistrati di operare con serenità
Perché fiducia e solidarietà isolando i violenti e aiutano la giustizia
Ma ciò che colpisce ancora di più e che il Presidente leone afferma
Che una cosa è la libertà di valutazione sulle decisioni giudiziarie che in regime democratico essenziale altra cosa è l'aggressione a cui taluni magistrati vengono sottoposti
Per informazioni travisate o perfino per faziose impostazioni polemiche su cui si innesta in qualche misura la spirale che porta alla violenza e all'omicidio
Un richiamo ripreso circa quindici anni dopo dal presidente Cossiga il quale nella commemorazione di Rosario Livatino aveva affermato che la magistratura ha già sofferto per le critiche che le furono rivolte di esorbitare dalle proprie funzioni
Senza por mente che a volte la classe politica affatto norme ambigue oscure o sostanzialmente di delega per non sapere essa mentre questa è proprio la funzione della politica mediare i conflitti tra gli interessi
Quando sono attuali dopo tanti anni quelle parole
Denunciano un problema risalente nel tempo
E ho già assunto connotazioni inedite
Per la diffusa violenza scomposta che caratterizza interventi a ogni livello
Attacchi gratuiti e ingiustificati se non quando un vero e proprio di Reggio personale che fanno seguito a iniziative a provvedimenti sgraditi che tradiscono una palese insofferenza per il controllo di legalità e per l'esercizio della giurisdizione
E chi alimenta non generalizzato sentimento di sfiducia indebolendo la funzione giudiziaria e rendendo più vulnerabile chi la esercita
E tutto ciò avviene in un contesto normativo nel quale autonomia e indipendenza della magistratura requirente e giudicante sono ancora saldamente presidiati dalla Costituzione
Il diciotto giugno due mila venti dopo durante la cerimonia commemorativa al Quirinale per il quarantesimo anniversario dell'uccisione di Mario Amato di Gaetano Costa di Guido Galli vinicola già umbri Di Girolamo Minervini
E per il trentesimo anniversario dell'omicidio di Rosario Livatino
Il presidente Mattarella fermato che non si può ignorare il rischio che alcuni attacchi alla magistratura nella sua interezza siano in realtà strumentalmente ha svolti a porne in discussione le rinunciabile indipendenza
Il Paese si compatta nell'immediatezza dei fatti tragici come le stragi o gli omicidi eclatanti
Ma quando il tempo affievolisce la memoria alla solidarietà collettiva indotta dall'emotività degli eventi subentra un'amnesia collettiva e riprende vigore un inquietante antagonismo
Che pone a rischio l'equilibrio dei poteri e l'essenza stessa dalla democrazia
A che cosa serve ricordo quindi soprattutto quando espresso al più alto livello istituzionale
Non serve solo la doverosa celebrazione delle vittime e all'apprezzamento dello impegno straordinario pagato con il prezzo della vita
Serve
O dovrebbe servire soprattutto a valorizzare la memoria a comprendere il significato profondo del sacrificio estremo ad attualizzare l'insegnamento lasciato per le nuove generazioni che non hanno vissuto quelle tragedie
A scongiurare i rischi e l'indebolimento di una funzione essenziale dello Stato determinato dalla perdita della credibilità della magistratura e della fiducia da parte della collettività
Pregiudichi i principi fondanti della Costituzione altrimenti sono destinate a rimanere solo sterili commemorazioni e non un doveroso esercizio di memoria collettiva e di riscatto civile grazie
Il presidente ha ha ricordato che questa tavola
E intitolata a
Paolo Borsellino Giovanni Falcone a Francesca Morvillo e questo mi consente di tornare per un attimo
A quel pool antimafia che ha cambiato le sorti della lotta alla mafia almeno sul piano giudiziario e mi consente quindi anche di rivolgere due saluti particolari uno a Gioacchino Natoli
E l'altro all'onorevole Antonucci che è presidente onorario della Fondazione Caponnetto che come tutti noi sappiamo a guidato quel pool
Fino alla fine
Saluto anche Roberto Conti che componente della scuola superiore della magistratura e rivolgo anche un saluto affettuoso alla segretaria della gesto dell'Anm di Palermo grazie per essere qui passo allora adesso la parola a la procura alla procuratore generale Lia Sava
Grazia io porgo i saluti della magistratura requirente del distretto di Palermo a tutti i presenti
Il ricordo è un dovere
è un imperativo etico che permea i secoli
Perché senza memoria di ciò che è stato perdiamo il senso del nostro presente ma soprattutto anni entriamo qualsiasi prospettiva di futuro
Un futuro che dovremmo invece consegnare alle nuove generazioni permeato di quei valori che chi è venuto prima di noi ha custodito in alcuni casi fino a morire
Fino al sacrificio del bene più prezioso
Il nostro Paese ha visto magistrati annientati per mano di terroristi e mafiosi schiantati con colpi di arma da fuoco o dilaniati dal boato del tritolo
Nessuno di loro si considerava eroe
Erano uomini e donne penso a Francesca Morvillo normali ma che avevano un minimo comune denominatore e cioè l'orgoglio e la consapevolezza che il compimento del proprio dovere
Era imprescindibile esattamente come oggi nel venti ventiquattro tutti i magistrati italiani sono consapevoli che fare il proprio dovere
è imprescindibile
Hanno svolto indagini sull'eversione di sinistra e di destra
E sulla criminalità organizzata e il loro lavoro paziente e certosino scrupoloso ha tessuto la trama dei passaggi fra i più significativi della storia del nostro Paese
Uomini che avevano il senso dello Stato
E che nello Stato credevano e le cui morti sono divenute tragici grani di Rosario snocciolate sì negli anni e che ci hanno lasciati sgomenti sconvolti arrabbiati
Rabbia sterile generati dall'impotenza
Erano figli mariti padri fratelli
Erano uomini anche molto diversi fra loro che hanno lasciato soli i propri cari e si sono immolati come agnelli sacrificali sul sacro altare della giustizia
Dolori immani senza giustificazione nei quali forse nel venti ventiquattro troppo spesso ci dimentichiamo
E da noi corre l'obbligo di ricordare quei martiri farne memoria imperitura
Non dobbiamo ucciderli ancora una volta dimenticando i loro nomi loro volti la loro essenza vitale che invece deve Alitalia e come vento fresco sulle nostre conoscenze
Per renderla sempre più vivibile
Ma cosa significa fare memoria ognuno di noi ha una sua idea di questa operazione che è ad un tempo intima e collettiva ma a mio parere il fine ultimo del fare memoria conduce alla convinta disponibilità al cambiamento di prospettiva
Invero
Se facciamo memoria dobbiamo essere disposti ad impastare e di etica e di impegno il presente perché non si ripetano le tragiche storie di ieri
E oggi i magistrati italiani nel venti ventiquattro
Sono impegnati ad impastare di etica e di buona volontà il loro lavoro
Nel caleidoscopio emotivo che l'operazione del fare memoria suscita in noi
è ricompreso un'ulteriore peculiare aspetto che implica l'appropriarsi delle storie del passato perché di Valentino l'orgoglio delle nostre storie attuali
Dobbiamo masticare le quelle storie perché in ogni frammento di quelle vite sembri pulimento salvifico
Per creare portare avanti un sistema di giustizia trasparente efficiente giusto ed è questo l'impegno di tutti i magistrati italiani oggi nel venti ventiquattro
Dobbiamo fare memoria dunque per creare empatia provare empatia con quanto è accaduto ai nostri colleghi affinché si possano mutare noi stessi
E quindi il luminare il presente quando è oscuro
Come in questo momento
Illuminare il presente significa creare nuovi orizzonti per i colleghi più giovani indicando una via ma dobbiamo anche essere consapevole consapevoli tutti che metabolizzare il ricordo richiede tempo a volte un'operazione un po'lenta e a tratti dolorosissima
Ricordare i nostri colleghi uccisi e Complesso e io lo so bene
Da un lato il ricordo è un atto intimo ed implica un rapporto che unicamente con noi stessi con il nostro vissuto interiore ma dall'altro quando il ricordo diventa fare memoria siamo di fronte a un'azione in movimento un work in progress che è ad un tempo emotivo
E razionale
Contraddistinto da una precisa dinamica che ci impone l'agire concreto per confrontare il nostro modo di essere magistrati
Con il sacrificio di persone lontane da noi nel tempo diverse per esperienze di vita e condizioni ambientali
Ma che sono per tutti i magistrati italiani nel venti ventiquattro esempi imperitura i ed ecco allora che il fare memoria diviene un nobilissimo ed indispensabile atto di civiltà che implica una forte assunzione di responsabilità verso il futuro di tutti noi e questo è l'impegno di tutti i magistrati italiani nel venti ventiquattro
Ma fare memoria anche un contenitore di bellezza
Bellezza dell'esempio di uomini giusti bellezza della loro coerenza di fronte alla responsabilità delle quali si sono fatti carico senza tentennamenti senza timore
Come tutti i magistrati italiani oggi nel venti ventiquattro
Quindi oggi nel momento in cui tutti insieme qui riuniti ricordiamo i discorsi dei presidenti della Repubblica in occasione di quelle morti noi in realtà celebriamo la vita immortale di chi ci ha indicato una via che la sola percorribile per consentire il salto etico della società del suo complesso non solo della magistratura
Oggi quindi noi tutti insieme compriamo un rito laico collettivo che è un atto civile di importanza fondamentale e che debba essere scevro da retorica
Nella tragedia greca era a volte il coro che assumeva su di sé il compito del ricordo
Sì parlava di una madre compito civile per rammentare alla Polisse il senso profondo di un sacrificio di una sofferenza ingiusta
Mi piace pensare che oggi ci stiamo assumendo una responsabilità collettivamente come quando quelle morti erano recenti
Una responsabilità verso il nostro presente
è un impegno rinnovato verso il nostro futuro questo lui questo libro dunque che è un contenitore naturale di storie di uomini vittime di un odio cieco sconsiderato ed atroce
Diviene per tutti i magistrati italiani oggi nel venti ventiquattro il talismano contro ogni scoraggiamento controlli sconforto che pure a volte può soffocare le nostre menti prima ancora delle nostre anime questo libro è espressione del bene ed il bene ha bisogno di essere sostenuto apprezzato guardato anche con il non voto affetto messo in evidenza fatto notare all'altro
Deve essere curato incoraggiato come i magistrati italiani nel venti ventiquattro
Ciò consente di proteggere i valori alti del coraggio e della coerenza che sono sempre in pericolo perché costantemente attaccati dalle tossine del male
Ed allora proprio lo scorrere i fotogrammi rosso sangue delle pagine più dolorose della nostra storia
Attraverso le parole vibranti dei nostri presidenti della Repubblica che ancora sentiamo riecheggiare sfogliando questo libro
Consente a tutti noi di recuperare Energia salvifica
E modelli comportamentali per la realizzazione finalmente compiuta di quel mondo più giusto nel quale i magistrati uccisi hanno profondamente creduto
Ma attenzione fare memoria implica anche altro e cioè un impegno collettivo a salvaguardia dei vivi
Occorre preservare la carne ed il sangue ancora caldi e pulsanti dei magistrati italiani che oggi nel venti ventiquattro in ogni parte del Paese fanno il loro dovere in Silenzio
Ecco occorre onorare il sacrificio di ieri rispettando e salvaguardando la dignità e l'indipendenza della magistratura oggi nel venti ventiquattro
Solo così ci salveremo dalla retorica sterile ed inutile
E saremo ciò che questo Paese merita di essere una democrazia compiuta
Grazie al procuratore generale Lia Sava grazie soprattutto alla sua passione alla sua profondità
Entriamo allora adesso nel vivo di questo incontro cedendo la parola a Giovanni Salvi non ha bisogno di presentazioni e del resto l'abbiamo presentato prima voglio soltanto però ricordare che Luís è stato
Appunto procuratore generale questo vuol dire che è stato membro di diritto del Consiglio superiore della magistratura in una e posizione diremmo così strategica e quindi il suo intervento in questo senso assume io credo un valore ulteriore
Do allora la parola al procuratore saldi
Grazie di ringrazio Andrea in realtà io credo che le
Quello che
Volevo dire a proposito della successione di questi interventi che molto utile leggere soprattutto utilizzare come strumento nel per quello che adesso dirò colpito in questa breve prefazione perché indica due tre
Aspetti particolarmente significativi uno di questi il primo con cui apro la prefazione quello relativo alla trasformazione
Che vi è stata nel tempo che emerge con assoluta chiarezza da questi interventi del modo con il quale il Presidente della Repubblica
La affrontano il ognuno con molti suo
Affrontano la necessità di ricordare nell'immediatezza
Le morti di magistrati gli assassini di magistrati ognuno ci porta il suo e questo non è un lavoro filologico storico quello che c'è in questo libro quindi non ci troverete differimenti anch'a come si inserisce ogni discorso all'interno del contesto che pure è fondamentale non è questo lo scopo di questo
Volume alcune cose emergono comunque con forza dal dalla stessa
Dallas dal dal dagli stessi interventi Pertini per esempio il carattere di Pertini lo straordinario carattere di Pertini per il quale è stato tanto amato
La maniera immediata con la quale è in grado di trasmettere l'emozione
Che vive e il momento più alto del Pertini e l'assassinio di barzellette
E lo è lo spiega Pertini del suo intervento spiega bene perché in realtà vede in Bashir lei questa persona mite questa persona attenta al rispetto dell'istituzione
Il desiderio di salvaguardare uno perché vi era stato prima del pochi giorni prima vi era stato una vicenda molto scabrosa che aveva determinato un contrasto interno al consiglio e quindi la possibilità che il presidente stesso ne venisse in qualche maniera investita dal suo autorevolezza
E Pertini e
Baci lei si preoccupa di tutelare Pertini ma Bertini non vuole essere tutelato Pertini vuole andare
Pertini vuole andare confrontarsi ed essere Luís a dirigersi sente primo Inter pare se non si sente
Al di fuori del Concilio molto bella questa viene fuori con grande chiarezza data dall'intervento e poi lo ricorda e ricorda quest'aspetto umano che anche questo io ho trovato straordinariamente
Chi mi ha preso molto che lui continuamente guarda il vice presidente mentre cerca di mediare questi scontri che ci sono all'interno del Consiglio
Che preoccupato della sua opera di mediazione non riesca e che quindi alla fine Pertini
Ne venga diminuito come autorevolezza ecco ci sono questi aspetti che quindi sono interessanti in sé
Da leggere così come molto interessante già è stato ricordato come Saragat parla di dell'assassinio Di Pietro Scaglione dell'agente di custodia Antonino Lo Russo
La violenza no non si fa riferimento ad altro che alla violenza d'altra parte ricorderete è stato detto tante volte le relazioni dei procuratori generali che mai facevano riferimento alla mafia quando parlavano delle degli omicidi che in quel periodo ci degli anni sessanta e settanta si verificavano bisogna attendere i cinquant'anni perché si abbia grazie alle investigazioni e alla a quello che emerge dai racconti dei pentiti
La medaglia d'oro che Berger Bernardo metà del Mattarella conferisce ai a Pietro Scaglione come vittima della mafia
Impegnato contro quindi questo è un aspetto di questo di questo discorso in sé come posso dire il godimento in sei
Di queste e se di questi discorsi che procura però estratti da i loro riferimenti storici allora io penso che serva molto questo bel lavoro che ha fatto Andrea o con l'olio per quello che e
Quello che ci ha insegnato Rocco finisce
Con le polemiche anche a loro
Che la bisogna Kika memorie sia
Mantenuta viva il giorno per giorno ce ne dobbiamo io si ricordava le che ora lasciata
Intervenuti i limiti di età
Il mio ruolo di procuratore generale io lavoro con la Fondazione Occorsio con la fondazione che è stata voluta
Dai familiari di Vittorio Occorsio assassinato il dieci luglio del mille novecento settantasei da Pierluigi Concutelli Pierluigi Concutelli pari tesi che stato nel silenzio delle istituzioni quando è morto salutato con il saluto fascista
Con Licheri doppler sente odore al camerata
Concutelli l'onore del camerata Concutelli come ho scritto e detto più volte non è solo di aver assassinato un uomo disarmato e anche quello di avere assassinato due testimoni fondamentali
Della uno della strage di Brescia e uno della del strage di Bologna mentre in iniziavano ad aprirsi ad una possibile collaborazione questo è l'onore del camerata Concutelli che ricordo quando fu portato da Stefano Delle Chiaie a combattere in Angola
Se ne scappò subito perché gli sparavano anche gli altri non si sparava alle spalle delle persone ma sparavano anche gli altri e quindi dopo una breve esperienza in Angola dove il Cile movimento popolare liberazione dell'Angola se il ritorno rapidamente del suo paese dove continua a fare se questi dodici questure l'onore
Camerata conclude parentesi chiusa
I ragazzi non sanno niente ma non è che non sanno niente del terrorismo e della criminalità organizzata non sanno niente storia italiana non sanno niente di che cosa sono stati gli anni settanta e ottanta
E se posso permettermi anche molti dei giovani che si affacciano alle professioni compresa la magistratura e le forze dell'ordine sanno poco perché non sono stati formati quindi la memoria come io la intendo e questo che ripeto ce lo ha insegnato Rocco Chinnici
E questo e cioè
Non solo ricordi e commemorazioni io sono comunque fondamentali
Ma inseguimento
Di quelle vicende
Così dolorose
All'interno del loro contesto perché alcune cose che sono successe allora possono succedere di nuovo in parte stanno già succedendo
In uno dei corsi che noi facciamo quei ragazzi in collaborazione con Banca intesa con la Guardia di Finanza e la Banca d'Italia che riguarda l'educazione finanziaria
Sempre collegata al nostro core business e che il terrorismo negli anni settanta ottanta facciamo il parallelo oltre a quello che successe tra la fine e l'inizio degli anni settanta
Le guerre che portarono alla costruzione dell'OPEC Sipa all'OPEC quindi crisi petrolifera quindi inflazione deflazione stagflazione
Lo colleghiamo a quello che sta succedendo adesso li facciamo capire che alcuni meccanismi ecco chi hanno avuto un impatto fortissimo sulla tenuta democratica del Paese
Ecco hanno possono ripetersi in parte si stanno già ripetendo quindi conoscere quel passato ci serve per il futuro l'altra cosa che cerchiamo di spiegare i ragazzi che devono avere fiducia dello Stato delle istituzioni
E come glielo spieghiamo non è facile che a volte sono narrazioni che vanno in un senso opposto
Glielo spieghiamo per esempio facendogli vedere la riforma della polizia di Stato del mille novecentottantuno mille novecento ottantuno
Cioè nel periodo di massimo sviluppo del terrorismo in Italia a un anno meno di una notte un mese di distanza dalla strage di Bologna
Nel periodo in cui i morti erano ancora quando si attendeva il telegiornale ogni giorno c'era una persona o assassinata o ferita o un attentato esplosivo
Mentre si fa la riforma della polizia di Stato
Sì demilitarizzata Polizia di Stato si fa entrare il sindacato all'interno della Polizia di Stato soprattutto siti costruisce il meccanismo della responsabilità politica dell'ordine pubblico
Portandola dall'apparato alla responsabilità governativa una grande riforma democratica
Questo è stato l'Italia in quegli anni non è stato solo bombe terrorismo
Sensini è stato anche un Paese la cui progressione è stata bloccata
E quindi questo noi dobbiamo anche essere in grado di spiegarlo ai ragazzi
Questa è la memoria e questo perdonami se lo chiamo libretto ma e perché poiché in testa questa idea questo libro agile semplice
Che che è utile per per ricordare le persone per per ricoperte aprire come il ruolo del Presidente della Repubblica è uno strumento che può essere molto utile in questo senso io l'ho vissuto lo apprezzato e questo è il senso della prefazione che io ho fatto grazie quindi Andrea per questo bel lavoro che saputo fare
Posso da curatore certificare che questo libretto perché si tratta di un libretto agile volutamente è stato ideato immaginato così con l'editore
Si arricchisce e si impreziosisce grazie alla prefazione di Giovanni Salvi che è una testimonianza straordinaria direi quasi Giovanni Salvi è stato un esegeta di alcuni passaggi apparentemente oscuri di questo lungo percorso consiliare eh neanche a dirlo
Con la postfazione di Giovanni Bianconi
E quindi grazie a Giovanni Salvi per questa sua straordinaria testimonianza nel libro e in questa sala
Continuo su questo versante Consiliare nel dando la parola a Piergiorgio Morosini che è stato consiglieri nel Consiglio superiore della magistratura
E membro del Comitato di Presidenza dell'Associazione Bachelard che il motore
Della memoria dentro il Consiglio superiore della magistratura
Bash le lo ricordo viene commemorato da Pertini in un celebre intervento che Giovanni Salvi
Richiamava ed è stato inserito in questa raccolta perché né non perché Bash lei fosse un magistrato ma perché Bash lei in quel momento rappresentava la magistratura
E in questo senso come dice Giovanni Bianconi
L'omicidio di di Bash lei è stato forse il colpo più tremendo assestato allo Stato
Ma come dicevamo
Come ci stiamo dicendo in fondo ne siamo usciti e allora passo la parola a Piergiorgio Morosini che
Tra l'altro il Presidente del Tribunale di Palermo
Spento con si sente sì
Allora io innanzitutto desidero portare i saluti di tutti i componenti del tribunale di Palermo alle autorità militari e civili presenti
In quest'aula
Desidero porgere con affetto un saluto a tutti i familiari delle vittime che vengono ricordate anche in questo volume un saluto ai presenti a tutti i presenti a questa iniziativa
C'è una ricerca dell'Università di Torino sui giovani magistrati che è stata pubblicata quest'anno dalla rivista questione giustizia
Che ci dice come nell'ultimo decennio ci sia stato nella magistratura un ingresso di circa di oltre due mila settecento magistrati e nello stesso lasso di tempo
Si sono congedati per ragioni di età dal rango della magistratura numero più o meno pari i magistrati
Tra questi magistrati
Alcuni hanno impersonato le voci più note anche intellettualmente attrezzate
Della nostra realtà
Vivendo da protagonisti
Della giurisdizione stagioni
Molto diverso da quello attuale che sono ricordate anche in questo volume attraverso gli interventi dei vari Presidenti della Repubblica
Questi magistrati hanno esercitato le loro funzioni
Nel contrasto a Fenoglio ai fenomeni più gravi e minacciosi per il nostro sistema dello Stato repubblicano mafia terrorismo avversione ma anche criminalità economica criminalità Politi
Amministrativa
Proprio sull'attività di questi magistrati si è costruita buona parte della credibilità non solo dell'istituzione giudiziaria ma dell'intero sistema istituzionale del nostro Paese
Questa ricerca dell'Università di Torino fatta sopra con molte interviste a giovani magistrati e con analisi di carattere sociologico davvero accurate magica che è durata a lungo
Ha cercato di monitorare
Le caratteristiche di questo ricambio generazionale
Soprattutto puntando sulle motivazioni
Alla scelta del percorso della magistratura
E al tipo di approccio alla professione
E evidenziato un mutamento sostanziale rispetto ai motivi della scelta del percorso professionale all'approccio professionale di coloro i quali nello stesso periodo avevano terminato il loro
La loro attività dentro la magistratura per limiti di età
Facendo questa analisi hanno posto l'accento anche su
Sugli affetti rispetto a questo nuovo atteggiamento questo nuovo approccio hanno avuto le riforme recenti degli ultimi vent'anni
Materia non solo di diritto processuale e di diritto sostanziale ma anche le riforme ordinamentali soprattutto con riferimento a tutti perché son state le modifiche sul sistema disciplinare che hanno cambiato i modelli comportamentali
Ecco perché io credo che sia per la nostra categoria di magistrati molto prezioso
Il volume curato da da Andrea D'Andrea Apollonio
Perché credo abbia a che vedere molto con le motivazioni profonde e ideali di una scelta professionale che è quella del magistrato ma che sono motivazioni profonde che possono valere per tutti coloro i quali operano nel sistema Stato
E questo perché questo volume l'onestà è stato già detto con dovizia di argomenti sicuramente molto elegante
Traccia la storia in realtà delle istituzioni italiani
E traccia la storia della magistratura attenzione lo voglio sottolineare tra luci e ombre perché in questi interventi
Che sono presenti in questo volume ci sono anche
Delle considerazioni critiche
Importanti
Del capo dello Stato rispetto a quanto accadeva
Negli ambienti giudiziari in cui hanno operato magistrati poi uccisi
Insomma queste questi interventi ci fanno capire
Hanno i magistrati da dove veniamo offrendoci dei modelli di riferimento
E questo avviene attraverso una pluralità di testimoni di alto rango
Che portano delle diverse anche visioni
Dello stato dive di diversa estrazione culturale che ci aiutano ad amare le istituzioni in cui operiamo ha proposto di questo si parlava prima
Del del presidente Bashir lede la caratura di quest'uomo
Io vorrei e l'ossido ricordava attraverso quel contributo importantissimo di del presidente Pertini io vorrei ricordare per un attimo
Un un racconto che mi fece un
Next componente del Consiglio superiore agli statura un laico peraltro che poi ha ricoperto anche ruolo di giudice della corte costituzionale
Che mi parlava di come si arrivò
Alla nomina di baci lei come vicepresidente del Consiglio superiore da magistratura
Quando
Il Consiglio superiore agli statura entra con i suoi nuovi componenti il primo atto e la nomina del vicepresidente non c'è un dibattito preparatorio
In plenum dove si presentano le candidature avviene quello che accade anche alla Camera dei deputati e al Senato si fa la votazione è secca
Allora il in quel Consiglio supera da magistratura c'erano diverse grandi personalità
Tra queste c'era anche Giovanni Conso il professor Corso
Quella votazione
Fini forse molti di voi se lo ricordano Fini
A favore di baci sulle rispetto a corso per un voto i due si stimavano moltissimo e per dire la caratura di quegli uomini cerchiamo di pensare alla realtà di o alla realtà istituzionale di oggi e agli home di quel tempo
Ma se ne vinse per un voto Conso aveva votato per Bash le
Ecco io credo che in poi in certi interventi traspare molto di quel modo di interpretare il ruolo istituzionale
è importante anche per questo questo volume e
Io credo che
L'importanza sia anche nei messaggi che questo volume
Rivolge direttamente a voi magistrati chiamati a operare quotidianamente
Nelle aule di giustizia ma ci sono messaggi anche per i rappresentanti di tutte le altre istituzioni e anche per
Coloro i quali
Sono gli interpreti del mondo della comunicazione del mondo della comunicazione di massa
Però i magistrati ad esempio c'è un tema
Fondamentale il come
Declinare la nostra professione
In un ambiente in cui
Possiamo trovare delle difficoltà e addirittura dei momenti di isolamento
Questo riecheggia molto
Nelle negli interventi di Spadolini su Giovanni Falcone di Scalfaro su Paolo Borsellino ma anche con riferimento alle vicende di occorso diramato io ritengo sull'amato c'è un intervento molto stringato da parte del presidente Pertini ma la storia anche di Mario Amato e quella di un magistrato che dieci giorni prima di morire si rivolge in maniera vibrante al al Consiglio Superiore della Magistratura dicendo che in quel momento avverte tutta la sua solitudine
E
è un qualcosa che deve portare voi magistrati molto ad un esame di coscienza rispetto ai nostri atteggiamenti come singoli nell'ambiente in cui lavoriamo rispetto al rapporto con gli altri magistrati con i nostri colleghi
E io direi che
Anche le parabole umane professionali di magistrati come Cesare Terranova di Rocco Chinnici
E gli altri che hanno operato in queste Aule giustizia Palermo
Si dice una cosa a fondamentalmente annulli
E ai più giovani soprattutto
Si dice che ci sono stati dei giudici che nonostante minacce
E ostacoli interni al loro stesso mondo
Non ci si deve rassegnare mai all'isolamento e al vittimismo e bisogna avere sempre la forza operando assieme agli altri di promuovere ad esempio nuove strategie processuali
E non bisogna farsi deprimere dei limiti talvolta anche culturali
Di una dell'ambiente in cui siamo chiamati ad operare
Allora
Diversamente da oggi
Quegli uomini quei magistrati erano anche privi del sostegno della di ogni tipo di sostegno da parte della società civile
Oggi la magistratura non è così isolata nella società come lo è stata in certi momenti in cui hanno operato questi uomini e questo si capisce chiaramente
Da questi interventi raccolti in questo volume
Poi c'è un altro profilo è questo
Di questi contributi si rivolge più alle altre istituzioni in questo dato soprattutto le istituzioni politiche e il tema dell'adeguatezza degli strumenti con cui certi magistrati in difficoltà hanno operato
Questo è un tema molto sentito e molto presente negli interventi di questo volume a cavallo fra gli anni settanta e ottanta ad esempio sul versante del contrasto alla criminalità organizzata
Non vorrei che questo tema tornasse attuale oggi oggi ad esempio sull'Espresso è comparso
Un intervento da parte di un magistrato che ha operato in quei tempi e che è stato poi anche componente del consiglio sempre dalle statura e procuratore della Repubblica di Torino che Armando Spataro che
Come dire sollecita una riflessione su alcune modifiche del Codice di procedura penale e sul possibile impatto tra qualche anno
Sul versante del contrasto a fenomeni di criminalità organizzata faceva riferimento istituti specifici a questo dell'interrogatorio preventivo sulla misura cautelare
Alla
Al nuovo assetto anche dei giudici della cautela fra due anni secondo questa legge sarà un giudice collegiale con tutto quello che ne comporta a livello di adeguatezza delle riforme delle risorse nelle nostre strutture giudiziarie ecco rifletteva un po'su queste cose credo che questo volume aiuti a comprendere che è un tema ancora di grandissima attualità
Poi c'è un altro messaggio
Che già un po'
è riecheggiato negli interventi che mi hanno preceduto ma insomma io lo sente tenterà in questo modo
La doverosa attenzione
Di chi ha
Di chi può offrire dei contributi molto ascoltati nel dibattito pubblico quindi soprattutto mezzi di comunicazione esponenti di varie istituzioni la doverosa attenzione alle prese di posizione che possono suonare direttamente o indirettamente volontariamente o involontariamente come
Iniziative di delegittimazione dell'operato dei magistrati c'è anche questo negli interventi che abbiamo
Che abbiamo letto buona sera che abbiamo letto in questo volume
Nove
Dicevo la dico la doverosa attenzione per le personalità che hanno voce in capitolo nel dibattito pubblico
Su prese di posizione che possono suonare direttamente o indirettamente volontariamente o involontariamente come forme di delegittimazione dell'operato dei magistrati
Ecco io voglio ricordare di questo volume alle di questo volume mi ha colpito su questo dottrinale un intervento del presidente Cossiga
All'indomani dell'uccisione di Rosario Livatino
Perché lui in quel
In quel vibrante intervento
Richiede conforta leggi speciali per proteggere i rappresentanti delle istituzioni
Sui territori presenti sui territori difficili
Però in questo
Questo questo intervento vibrante
Mi fa ricordare anche quanto il Presidente Cossiga aveva affermato
Due anni prima
Sui giudici ragazzini a cui venivano affidati dei compiti giurisdizionali in terre difficili
Visse non è possibile che si creda che un ragazzino solo perché ha fatto il concorso di diritto romano si è in grado di condurre indagini complesse contro la mafia il traffico di droga
Questa è un'autentica sciocchezza a questo ragazzino io non gli affiderei nemmeno l'amministrazione di una casa terrena che come si sa in Sardegna una casa un piano con una sola finestra che anche la porta
Perché dico questo perché ancora oggi nei territori più difficili nei luoghi in cui è più complicata l'affermazione della legalità noi ritroviamo quelli che sarebbero definiti i giudici ragazzini
E quindi rispetto a certe valutazioni ancora oggi ingenerose
è bene ricordare che l'entusiasmo e l'impegno civile
Di molti giovani magistrati che troviamo in certi luoghi da Gela Locri da Agrigento a Santa Maria Capua Vetere da Barcellona Pozzo di Gotto a Palmi
E difficilmente riscontrabile in altre realtà
Perché in questi luoghi troviamo dei giovani magistrati che non sono sotto i riflettori non sono conosciuti al grande pubblico non girano con la scorta e che comunque quotidianamente possono essere portati anche
Nello svolgimento delle loro funzioni ad un qualcosa che assomiglia molto a un corpo a corpo con delle persone davvero poco raccomandabili io credo che questi uomini vadano sostenuti
Perché sono una risorsa importante del nostro Paese anche in questo momento storico
Un'ultima cosa è chiaro che questi interventi come dicevo fanno riferimento questi interventi dei diversi Presidente da Repubblica fanno riferimento
Molto al mostro ambienti alla nostra attività al nostro modo di interpretare il ruolo alle luci e le ombre di quello che il mondo della magistratura
A livello anche operativo
Noi abbiamo sempre ritenuto che a difesa del nostro modo di operare ci fosse il contenuto effettivo degli atti che noi poniamo in essere
Noi siamo stati educati al principio della responsabilità su
Del magistrato
Che
Ha come punto di riferimento la motivazione dei suoi provvedimenti la motivazione del suo agire
è un principio fondamentale è un principio fondamentale del liberalismo perché il primo a teorizzare la responsabilità sociale dei magistrati è stato un liberale dell'IMI della prima metà dell'Ottocento John Stewart Mill
E quindi è fondamentale
Sono fondamentali gli argomenti che noi utilizziamo nelle nostre decisioni e per questo che io accolgo personalmente come altri colleghi con una certa apprensione il fatto che sulla base di una legge che sta entrando in vigore ora
Peraltro con riferimento ai provvedimenti più delicati che noi mettiamo cioè
Le ordinanze applicative di misure cautelari
Vi sia il divieto di pubblicare integralmente o anche solo in parte il contenuto di questi provvedimenti
è quello che è stato il nostro percorso logico giuridico per arrivare a una certa decisione
Sia esclusivamente affidato alla sintesi di una terza persona che in questo caso è un cronista giudiziario un giornalista bravissimo sicuramente bravissimo
Ma che si fa carico di interpretare col suo scritto quello che è stato il nostro lavoro
Io credo che su questo qui ci sono anche degli esponenti importantissimi del mondo politico istituzionale
In questo momento storico io credo che su questa
Decisione e su questa novità
Occorra un supplemento di riflessione
Perché i magistrati parlano con i loro provvedimenti e questo volume si parla molto di questo anche e da questo punto di vista noi vogliamo conservare un principio di responsabilità sociale del nostro operato che si basi su quello che effettivamente noi abbiamo fatto proprio come nei ricordi dei presidenti della Repubblica nei confronti di quei magistrati
Che hanno valorosamente operato nel nostro Paese grazie
Grazie al Presidente Morosini immagino che
Ci sia
Argomento è argomentazione anche per il vice ministro della giustizia che salutiamo ringraziamo per essere qui veramente grati e onorati della sua presenza viceministro
Presenza che devo dire segno di un'attenzione di una considerazione particolare per il mondo della magistratura che in questo volume mostra ahimè il suo aspetto più luttuoso ma al tempo stesso come ha ricordato il presidente Morosini sull'aspetto più vivo
Passo allora la parola
Al procuratore della Repubblica di Palermo Maurizio De Lucia
Sì grazie Andrea buona sera anche io naturalmente porto il saluto del mio ufficio della procura distrettuale di Palermo a tutti i presenti e in particolare con un abbraccio particolare
Per chi è stato congiunto di questi eroi che sono ricordati in questo libro purtroppo non tutti perché l'elenco dei magistrati uccise di ventotto e qui sono ricorda che alcuni cito a memoria
Ferlaino Scopelliti Giacomelli altri nomi che dobbiamo sempre ricordare ma questo non è un limite del libro il libro assolo pregi naturalmente
E come sempre consente diversi livelli di lettura e di elaborazione
Intellettuale alcuni vengono proprio dalla lettura di libri intanto la centralità di due organi che sta dalla nostra Costituzione Presidente della Repubblica il Consiglio superiore della magistratura avere recuperato
I messaggi del Presidente della Repubblica e quindi l'autorevolezza che esprime viene citato Gronchi
Che come dire è stato il primo Presidente del Consiglio superiore la magistratura fino a tutti quelli che poi sono intervenuti a commemorare i colleghi caduti
Ci porta ancora una volta ricordare quanto è prezioso questo ruolo di arbitro
Super partes
E per i magistrati anche di insegnante io ho ricordato in diverse occasioni uno degli insegnamenti a mio giudizio il più importante che il presidente Mattarella rivolto agli italiani nel momento in cui si è insediato la prima volta con l'espressione che nelle istituzioni si sta da ospiti ecco i magistrati italiani prima degli altri devono avere ben presente
Questo insegnamento
Talvolta si tende a esagerare a sentirsi proprietario l'espressione
Come dire la magistratura è casa mia la comprendo fino a un certo punto perché non è casa di nessuna de casa
Di tutti gli italiani e in quelle case anche i magistrati hanno il dovere di essere da ospiti il Consiglio superiore come punto di riferimento di tutta la magistratura italiana
In un percorso anche temporale oramai è molto lungo con delle modifiche al suo interno importanti dal punto di vista delle modalità di elezione dei consiglieri dal punto di vista anche della qualità dei consiglieri si è ricordato
Un Consiglio superiore di grande prestigio Bashir lei consommé
Non tutti anche in quel consiglio avevano quel livello di prestigio qualcuno come dire preferiva altre strade nei suoi percorsi
Professionali e di vita
E poi alcune riflessioni che vengono da ai dagli interventi ma anche da alcune cose come dire particolare le date
Sedici diciannove marzo mille novecentottanta il novantasei ore in tre diversi posti d'Italia vengono assassinati Giacomelli Minervini Galli
Frosinone Roma Milano in novantasei ore tre magistrati peraltro con funzioni diverse uno procuratore della Repubblica uno in quel momento fuori ruolo al Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria
Uno sostituto procuratore della Repubblica con funzioni diverse in luoghi diversi con attività professionali diverse vengono assassinati tutti e tre sono obiettivi
Del terrorismo
Che sceglie individui magistrati come momento
Come dire centrale della sua azione
E un'altra riflessione in qualche misura connessa a proposito della drammaticità di quegli anni di quella storia d'Italia che si deve leggere anche attraverso quei caduti
Perché mi è capitato ci è capitato qualche giorno fa di commemorare Cesare Terranova anche quello un momento assai particolare della nostra storia se pensiamo e mettiamo insieme
Cesare Terranova appunto il venticinque settembre del mille novecentosettantanove
Sei agosto del mille novecentottanta il procuratore della Repubblica di Palermo Gaetano Costa e la connessione è evidente
C'è chi ha scritto e ha messo in evidenza l'importanza del rapporto fra queste due figure Rocco Chinnici che il successore di Cesare Terranova c'è una strategia
In questi processi omicidiari
E noi dobbiamo leggere anche in questa chiave
Quindi libro ci offre guardando al passato questa sede di riflessione di considerazioni
Però questa serie di riflessione considerazioni che servono a fare la storia e la coscienza dei magistrati dei cittadini dei funzionari di polizia
Non basta
Perché poi c'è un dato è il dato sono ventotto magistrati assassinati in un periodo che va dal mille novecentosettantuno al mille novecentonovantadue non dimentichiamo dopo ce ne sono state altre ma in qualche misura rientrano purtroppo negli accidenti della vita questi invece sono frutto di una strategia di un pensiero di una volontà omicidiaria razionale
E ventotto magistrati sono un grande debito una grande responsabilità per questo Paese
Perché su uno di quei debiti che la Repubblica non può dimenticare che deve ricordare sempre che devono essere e a questo per questo è molto prezioso questo libro perché ci consente di fare memoria non in maniera retorica ma di ricordarle tenendo insieme la storia quindi una parte di quei ventotto magistrati ma questo impegna impegna i magistrati che ci sono adesso
Noi che siamo chi è seduto da questa parte del tavolo
Della generazione che viene dopo le stragi perché inevitabilmente in Sicilia segnato in maniera io penso indelebile la vita di ciascuno di noi ma che impegna a tramandare
U un impegno civile nei confronti delle generazioni che vengono dopo nel formare i magistrati che vengono dopo che preziosissimo ed è parte del lavoro che i dirigenti degli uffici oggi devono svolgere
Non basta avere un magistrato che essa scrivere
La richiesta di custodia cautelare ci vuole un magistrato che essa pensare secondo il metodo che ci hanno insegnato loro
E però questo implica anche poi il coinvolgimento di altri attori della nostra vita politica è uno di questi io ne approfitto perché presenta un autorevole rappresentante del governo di questo Paese in questo momento
Stan nella incredibile Genesi di norme a cui assistiamo è qui veramente Piergiorgio Morosini ha parlato di un problema su cui si può essere d'accordo non può essere o si può non essere d'accordo perché le posizioni sono diverse io sono d'accordo con lui nel senso che è evidente che più che leggere due articoli di due giornalisti dove un amico dell'indagato e mi dice che magistrato non ha capito nulla e l'altro invece il nemico dell'indagato e mi dice che
Il soggetto posto in cautela che un delinquente preferisco leggere quello che ha scritto il giudice e farmi un'idea di quello che è accaduto ma questo è un pezzettino non è il problema
Dei problemi in questo momento il problema dei problemi in questo momento e che i magistrati italiani ma questo credo che sia un tema che riguarda tutti gli operatori del diritto
Inseguono di in maniera impressionante vorticosa la quantità di modifiche legislative che si verificano una alla settimana
E questo problema cioè della quello che è stato auspicato come un fermo biologico ma la necessità di fermarsi un attimo a riflettere per capire che tipo di sistema penale e processuale penale noi vogliamo e poi di prendere delle decisioni conseguenti
Ma in maniera sistematica questo è un problema molto serio che ricade sugli uffici giudiziari e io immagino ricade anche sull'avvocatura perché costantemente noi assistiamo a modifiche rispetto alle quali abbiamo enormi difficoltà
A seguirle
E non riguarda poi questo poi soltanto il problema delle modifiche legislative perché insieme a questo c'è l'altro enorme problema che è quello delle risorse perché ogni modifica legislativa qualunque legge noi facciamo è una legge che comporta delle modifiche al sistema amministrativo
Al sistema della gestione delle cose se noi immaginiamo a parte il Gip collegiale con quello che comporta in termini di assunzione di ma ogni nuova notifica
Implica uno sforzo da parte degli uffici che non sono attrezzati ad averla allora se noi facciamo una modifica legislativa dobbiamo in qualche misura evolvere l'articolo ottantuno la Costituzione e immaginare delle coperture reali
Perché la clausola del senza ulteriori oneri per lo Stato è uno scherzo no non funziona ogni volta che dobbiamo fare una cosa in più intermedi ore di lavoro in termini personali impegnato è un ulteriore onere per lo Stato e questo comporta un enorme sforzo per l'intera macchina
Quindi improperi pensare complessivamente le riforme del sistema giustizia e non continuare a lavorare frammentaria mente su ciascuna di esse ripeto adesso io credo che perché ho difficoltà anche a seguire come dire l'evolversi dei lavori ma ce ne sono quattro cinque i che stiamo aspettando dopo un paio che in fretta e furia stiamo cercando di digerire in questo momento
Credo che uno dei temi siano i quarantacinque giorni per intercettare nel processo e non crimini di criminalità organizzata
Va bene non commento in questa sede ma questo è un altro problema serio per i cittadini
E quindi dico
Diamo ordine a questa materia cioè creiamo sistema armonico se ci riusciamo sistema armonico in cui si decide
Perché altrimenti anche quelle che si immaginano come garanzia cessano di essere garanzie diventano semplicemente impedimenti se leggevo oggi
Si prevede l'interrogatorio prima della misura cautelare poi non si individua un termine entro il quale il giudice deve decidere sulla misura cautelare problema che non c'erano posti in ufficio
Indi c'è un problema organizzativo per noi e per le polizie giudiziarie che prima o poi forse questa misura cautelare la devono eseguire ma c'è un problema anche per il cittadino indagato che è stato interrogato
Che a parte quelli che scappano che immagino essere pochi sono anche quelle che aspettano in maniera come dire
Preoccupata il giorno in cui qualcuno busserà a casa per dirgli l'ordinanza non verrà eseguita
E va bene così oppure siamo qui per portarti in galera perché la questione tiene particolarmente a questa misura cautelare
Ecco un minimo di serenità fra le parti chiamiamole così e la capacità di ragionare in maniera di sistema e non in maniera frammentaria è una cosa che io terrebbe a fare funzionare bene
Una macchina che invece bene non funziona le risorse per fare funzionare questa macchina sono necessarie perché altrimenti dovremmo finire di dire che è colpa dei magistrati che sbagliano è che dovremmo comincerà a dire che è colpa di chi gli strumenti ai magistrati non li hanno dati
Perché la responsabilità non sta soltanto nel farà legge sta anche nella forza di eseguirle con gli strumenti che servono
Dico questo che in realtà era l'ultimo passaggio di una riflessione che è importante sulle modifiche e su un sistema legislativo perché proprio studiando in questi giorni la figura di Cesare Terranova
E i provvedimenti che Cesare Terranova fece le sentenze ordinanze gli anni sessanta dove praticamente i mafiosi con cui noi abbiamo avuto a che fare nei successivi quarant'anni c'erano tutti ma l'esito di queste sentenze stato e non poteva essere altrimenti quello di quegli anni perché i confidenti su cui si basavano le informative di polizia
Erano confidenti
Ma se quei confidenti non fossero stati confidente ma ci fosse già stata la legislazione in materia di collaboratori di giustizia che arriva soltanto nel mille novecentonovantuno e beh la storia sarebbe cambiata
E sarebbe cambiata in meglio per questo Paese allora pensare a quanto importante l'intervento legislativo organico strutturale in materia di processi penali in materia di sistema penale perché poi un'altra delle questioni su cui bisognerebbe ragionare
E che un un processo come il nostro non può funzionare per tutte le condotte che vengono considerati reati ma continuano peraltro a produrne di reati ma ne abbiamo bisogno di meno reati abbiamo bisogno anche di capire
Che per ciascun reato in qualche misura ci dovreste del suo processo cioè non possiamo trattare allo stesso modo la contravvenzione è una strage perché il risultato è che non punì Remo chiare commesso il reato contravvenzionale e non punire Moni anche del commesso la strage quindi forse anche avvierà una riflessione su diversi tipi processuali sarebbe cosa utile ma tutto questo l'ha fatto
E chiudo riflettendo su quello che è il nostro passato su quelli che sono stati gli strumenti che hanno avuto il lungo elenco dei colleghi che non ci sono più per mano criminale
E che se avessero avuto con gli strumenti probabilmente avrebbero portato questo Paese a un'evoluzione molto più rapida di quella che ha vissuto
E quindi a rispettare loro a rispettare quegli strumenti e a ragionare anche qui in maniera di sistema in maniera sistematica sulle riforme che ci servono che non sono riforme a favore dei magistrati sono riforme a favore di tutti coloro i quali lavoro ma la macchina giudiziaria e prima di tutti dei cittadini che nella macchina giudiziaria
Hanno a che fare vengono coinvolti è perché in realtà da questa macchina possono anche essere stritolati per delle banalità la semplificazione della macchina la sua razionalizzazione sono gli strumenti che ci aiutano oggi a immaginare un futuro migliore
Che ancora e come sempre a le sue radici nel lavoro di chi è venuto prima di noi e in particolare di quelle elenco di ventotto magistrati le rose spezzate come ricorda l'associazione mai nazionale magistrati sempre
Che sono l'esempio per tutti quelli che in questo momento lavorano nei palazzi di giustizia grazie
Maurizio delusi De Lucia con la la sua lucidità d'analisi che tutti noi conosciamo ci ha consentito di di fare un salto mirabile Terai re il passato il presente
Ha raffigurato direi efficacemente il quadro attuale della giustizia su cui immagino
Si soffermerà anche la vicepresidente dell'Associazione nazionale magistrati Alessandra Maddalena che ringraziamo davvero per essere venuta e a cui cedo la parola
Buona sera a tutti ed avere un grande onore per l'Associazione nazionale magistrati che oggi qui rappresento partecipare a questa presentazione naturalmente saluto il presidente Frasca il procuratore io dico procuratore preferisco procuratrice anche tu Sava e la presidente Morosini il procuratore De Lucia naturalmente procuratore Salvi saluto il viceministro salve
Altresì in vistosi visto scusatemi le altre autorità presenti e un saluto ma anche un abbraccio ai familiari delle vittime
E un saluto e un ringraziamento naturalmente lo rivolgo ad Andrea Apollonio i al quale esprimo davvero tutto il mio apprezzamento per questo importante originalissimo lavoro è stato definito una libretto esteticamente eroe ma un contenuto
Grande e potente le dimensioni questo caso contano davvero poco e
L'ho letto più di una volta
Perché con una tensione emotiva Sempre maggiore
Perché leggendo lo e non non lo dico con retorica ma davvero niente sembrato di di vivere di toccare da vicino
Quei momenti quei momenti drammatici uno dopo l'altro in una sequenza
Che sembrava interminabile non completa come ci ha ricordato il procuratore De Lucia ma e incalzante il ritmo attraverso le parole
E gli allora presidenti della Repubblica e attraverso le loro parole soprattutto si sente forte è l'esortazione all'esortazione che dobbiamo portare con noi Sempre oggi a non arrendersi mai di fronte all'ingiustizia alla violenza
Perché il sacrificio di questi ardito re dello Stato non resti ricordo inerte ma memoria viva Andrea prima
Ricordava anche le parole del Presidente Scalfaro non monumento questo monumento di pietra vanno forse animazione anche più forte nelle parole solo monumento ma non solo parole
Ma memoria viva
Che cistiti all'impegno costante e quindi si faccia muovere
E voi conoscete l'impegno costante anche dell'Associazione nazionale magistrati
Nel ricordare quei grandi magistrati si non erano eroi non volevano essere eroi il loro impegno eroico non l'orrore lo è
Perché hanno avuto il coraggio e e non hanno avuto paura o forse lo hanno avuto e sono andati avanti
Ricordiamo sempre quei magistrati come anche gli altri servitori dello Stato naturalmente che hanno dato la vita nel contrasto alla macchia il terrorismo
E ogni anno l'Anm dedica un ricordo a quei magistrati e l'anno scorso abbiamo anche organizzato una staffetta dei tre giorni vedo qui oggi Gioacchino Natalie che era Natoli che saluto sbagli scusate il mio zio Davide faccio un po'di di errori che saluto con grande affetto e che è stato una voce
Importante in quell'occasione
E in quello così alla ci siamo rivolti soprattutto ai ai giovani
Erano presenti molti studenti delle scuole anche delle scuole media quindi anche i più piccoli magari che hanno una minore consapevolezza ma bisogna cominciare a parlare con loro anche quando sono così giovani e abbiamo raccontato
Non non la morte ma la vita
Di ogni rossa spezzata della magistratura italiana
Accanto a loro con loro
Le rose spezzate
Di poliziotti carabinieri
Esponenti in generale delle forze dell'ordine politici giornalisti sacerdoti sindacalisti cittadini
Che hanno pagato con il sacrificio della vita
Il loro coraggio l'opposizione alle spinti antidemocratiche e servigi alle istituzioni ecco
Noi magistrati tutti in mano i magistrati abbiamo il dovere di praticare la memoria e dobbiamo sempre ricordare quei modelli anche per queste anche una responsabilità per molti perché ne abbiamo parlato tanto anche degli altri di quello che ci aspettiamo anche
Dalle istituzioni
Ma abbiamo anche noi l'impegno di mantenere sempre vivo
Quel sentimento di assoluta fedeltà
Al nostro vuole dovere del nostro ufficio quindi rinnovando ogni volta
Il giuramento alla Repubblica d'abbiamo fatto quando abbiamo iniziato questa professione quindi al momento della nostra nomina quindi memoria innanzitutto come continuità di impegno ma memori anche come concreta azione antimafia perché non ricordare non parlare
Non ricordare della mafia dei suoi crimini di chi l'ha combattuta può lentamente far perdere l'attenzione sulla pericolosità
Della criminalità organizzata farne ritenere in qualche modo attenuata se non addirittura scomparsa la minaccia e sappiamo benissimo che non è così
Lo sentiamo dire sempre le mafie non solo mutato veste ma non sono meno pericolose perciò bisogna parlare
Soprattutto con i giovani raccontare la violenza di quel periodo
Ma la pericolosità
Che ancora esiste oggi
E si dei riferimenti anche a al sistema all'attualità a quello a cui siamo assistendo
Non parlare di mafia o meglio allentare la memoria
O anche portare ho avuto un'ulteriore pericolo e ne ha parlato il procuratore De Lucia
E può indurre ha delle consentitemi improprie scelte di indebolimento
Di quegli strumenti normativi e organizzativi che invece tuttora sono assolutamente necessarie per il contrasto al crimine mafioso
Ma non solo al crimine mafioso a quelle reti di malaffare che sono collegate al crimine mafioso perché a volte incidendo soltanto su una parte che sembra non avere a che fare
Con la criminalità mafiosa invece si indebolisce la strategia investigativa di contrasto anche sul crimine
Ma ci oso perché il
Non devo ricordare io gli intrecci tra mafia politica e imprenditoria e che non sempre Mère buono immediatamente così evidenti e quindi si sentir parlare a volte di modifica del sistema delle intercettazioni
Sì senza toccare magari reati
Più gravi quelli di maggiore allarme anche se poi
Si parla anche giustamente lo ricordava il procuratore deve fa de Lucia anche dell'intercettazione dei quarantacinque giorni quindi anche quelle che riguardano il primo organizzato consentitemi e preoccupante
E in un'altra riflessione ricordare il valore dell'impegno di quei grandi magistrati ma direi anche il valore dell'impegno di tutta la magistratura
I magistrati giovani in prima linea i magistrati meno giovani che operano in silenzio quotidianamente
Con risorse direi ancora inadeguate
Da ogni punto di vista
Poter parlare delle
Degli edifici in cui lavoriamo degli strumenti che non abbiamo del telematico nel penale
Che sembra sempre più
Un miraggio ricordare il valore dell'impegno di questi magistrati
E quindi ancora più urgente oggi proprio per quei progetti di riforma Gatta qualcosa è già divenuto legge ma progetti di riforma anche costituzionale che la riguardano e che rischiano
Il viceministro ma non è naturalmente d'accordo ma nello ripetiamo continuamente rischiano seriamente e concretamente di intaccare l'autonomia e l'indipendenza
Della magistratura
Quell'indipendenza e quell'autonomia che hanno consentito a quelle grandi magistrati e a chi ne ha seguito le orme di raggiungere risultati che conosciamo nella lotta alla mafia e al terrorismo
Quell'autonomia indipendenza che non tollera scivolosi allontanamenti del Pubblico ministero dalla cultura della garanzia dei diritti dei cittadini
E anche qui ci viene detto che non è vero
Ma abbiamo esempi anche
In Paesi come il Portogallo che viene continuamente citati dove non c'è il controllo della politica sulla
Magistratura requirente ma quella perdita
Nel ruolo di garanzia dei diritti come la intendiamo noi sei
Quell'autonomia e indipendenza che soltanto un Consiglio superiore della magistratura unico
Autorevole e rappresentativo delle diverse visioni ideologiche della magistratura è chiaro che faccio riferimento alla modalità di scelte invece che si vorrebbe
Sorteggio
Può assicurare solo un CSM autorevole solo un CSM autorevole rappresentativo
Era il senso anche della presenza del Presidente della Repubblica quale suo organo diverti cent'Presidente della Repubblica organo di vertice
No
Organismo di rilevanza costituzionale che abbia un peso reale che abbia un'autorevolezza
Vera
E ancora una riflessione
Nell'assoluta consapevolezza lo diceva anche l'inizio la magistratura il dovere
Di tener sempre fede al proprio impegno quello che ha preso al momento della nomina e il dovere anche di fare autocritica quando necessario e credo che abbiamo dimostrato di saperla fare al momento giusto
Ma nella che la Conseco le consapevolezza di questo costante dovere di autocritica
Anche tutti i rappresentanti delle istituzioni come anche gli esponenti del mondo l'informazione qualcuno già la l'ho accennato dovrebbero impegnarsi
Sempre con determinazione a rinsaldare il rapporto di fiducia tra cittadini
I magistrati invece di alimentare
Sentimenti di ostilità di alimentare diffidenza e penso alle accuse ai magistrati
Di esorbitare dalle loro funzioni richiamo l'espressione che risale a ad anni fa ed eccitata anche in questo
Volume di fare
I tic attraversi i propri provvedimenti queste l'accusa più grave che si può fare alla magistratura significa tradire
Il proprio giuramento significa
Significa pazzi in parlare di una giurisdizione deviata eppure lo sentiamo dire continuamente
Le accuse di interpretare la legge anziché applicarla ebbe il cuore della funzione giurisdizionale e interpretare le leggi sia pure nel rispetto
Naturalmente della Costituzione
E delle norme sovrasta nazionali
Quindi alimentare questa diffidenza questi sentimenti di ostilità è pericoloso è pericoloso per la tenuta dello stato di diritto e quindi tutti dovremmo assumesse la responsabilità invece di evitare che ciò accada ricordando che proprio nelle crepe del rapporto di fiducia
Tra magistrati cittadini tra cittadini e anche tutte le altri pezzi dello Stato o trovare terreno fertile il crimine a cominciare proprio da quello mafioso
E sono state ricordate all'inizio ma ma voglio ricordarle anche io perché anche per riassumere anche tante cose che sono state dette sulla situazioni in cui si trova ad operare la magistratura e su questo clima che è innegabile di continua delegittimazione della magistratura
Invece in cui cittadine devono continuare a credere e quindi attuali le parole del presidente leone dopo l'uccisione di Vittorio Occorsio ma attuali perché sembra che il tempo passa ma lei dinamiche si ripetono quella tensione tra politica e magistratura ritorna costantemente e fa male alla magistratura quell'insofferenza per il controllo di legalità
Quell'idea sottesa che ci siano cittadini gli uni diversi dagli altri
Perché anche chi eletto democraticamente è innanzitutto un cittadino il può anche essere sottoposto al controllo di legalità
E quell'insofferenza
Che riecheggia anche nelle parole
Del presidente leone quando e le voglio ripetere
Alla magistratura occorre dare anche quel clima di fiducia o di rispetto che consente ai magistrati di operare con serenità
Ed in questo senso mi sembra importante sottolineare una prima cosa è la libertà di valutazione sulle decisioni giudiziarie che regime democratico essenziale altra cosa l'aggressione a cui taluni magistrati vengono sottoposti
E appunto ricordo l'accusa al fare politica attraverso i provvedimenti
I propri provvedimenti attraverso l'esercizio della funzione giurisdizionale
Fiducia mezzi operative magistrati mezzi operativi che tuttora mancano sì ci saranno fiducia e o mezzi operativi i magistrati continueranno con coraggio e fermezza la loro azione al servizio dello Stato democratico grazie
Grazie alla vicepresidente dell'Anm Alessandra Mandarelli a per il suo intervento intenso articolato appassionato
Tra le altre cose dell'intervento di Alessandra emerge il grande sforzo che in questo momento storico si chiede
Non solo i magistrati lo ricordava prima anche Maurizio De Lucia ma anche agli avvocati e quindi chiudo il giro di saluti
Rivolgendo un saluto all'avvocato Pizzuto che è componente del Consiglio nazionale forense e all'onorevole avvocato Tommaso Calderone che componente alla Commissione giustizia della Camera dei deputati
E quindi passo la parola per le conclusioni al senatore avvocato Francesco palo sinistro ringraziandolo ancora perì riguardo che oggi ci ha mostrato e per essere qui grazie
Grazie buona sera tutti scusate se io come
Mi tocca parlo in piedi per non per non perdere l'abitudine forense
E quindi per non dismettere il nome di un termine un ruolo temporaneo per fortuna meno comma sulla politica e temporaneo che non bisogna avere l'idea dalla temporaneità saluto caramente Caterina Chinnici
Diciamoci onorata da Berardo la sua presenza per duplice motivo diciamo familiare storico se me lo consente affettivo
Parlo in piedi non perché abbia qualche cosa da difendere non è che devo difendere non ho il tono del tribuno voglio pacatamente esprimere il mio pensiero non sono in guerra con nessuno non ho nessuna necessità di combattere e di sostenere tesi anzi antitesi
Dico semplicemente che c'è una piccola carta costituzionale che quella che questi uomini hanno hanno difeso
Che stabilisce delle regole
C'è chi stima e la legge e c'è chi le applica tutto qui
C'è una di una semplicità assoluta centouno è una norma che invoca tutta la sua
Come posso dire semplice efficacia ineludibile letteralità chi ha il compito perché i cittadini lo mandano in Parlamento di scrivere le leggi e chi ha il compito di applicarle
Nessuno
Di coloro che scrivere le leggi deve disturbare chi le applica ma chi le applica non disturbi che descrive io credo che questa equazione assolutamente lineare ci mette tutti d'accordo e crea sinergie
Ce ne do abbiamo la necessità di essere sinergici l'oggetto del nostro dire e questi uomini ce lo dimostrano non sono gli avvocati
I politici magistrati giudici pubblici ministeri sono i cittadini noi dobbiamo pensare che il punto di riferimento del nostro dire e quel cittadino che entra in un aula
E vede assiste ad uno spettacolo che qualche volta e di difficile digestione se non sono chiari i ruoli seicentoundici non viene applicato come è scritto
Salvo che non vogliamo dire che la Costituzione un'opinione io non penso che la Costituzione sia un'opinione la nostra guida è quella che ci porta ha necessariamente scrivere leggi che siano costituzionalmente legittime se non c'è una Corte costituzionale che interviene e dice con le leggi non sono legittimo non sono conformi
Allora quando il centoundici dice lento subito in medias res poi dirò non di questo bel libro di questo libro bello qui ti spiegano perché questo libro Bellotto che ombrelli
Quanto centoundici dice che solo il giudice e terzo ed imparziale solo il giudice
E le parti in condizioni di parità compaiono davanti a un giudice terzo imparziale che vuol dire davanti a un giudice terzo imparziale vuol dire che quel giudice e diverso dalle parti
E diverso
La stessa distanza che c'è tra il giudice e l'avvocato ci deve essere tra il giudice e pubblico ministero elementare Watson direbbe Conan Doyle seguendo una logica costituzionale capisco che si può girare la testa ma questa la Costituzione
Poi vogliamo dire una una cosa diversa che non si è d'accordo vogliamo dire che siamo fuori dalle logiche questo indica la Costituzione indebolisce la la magistratura io non credo
Io l'ho molto rispetto per la magistratura molto rispetto
E sono convinto che la sinergia costituzionale
La parola magica per poter ritrovare una pace che qualcuno invece non vuole
C'è un atteggiamento di belligeranza costante che a me che veramente mi preoccupa e che non capisco non comprendo se vogliamo seguire veline costituzionale in diritto di critica per carità De Lucia e maestro diciamo ho condiviso l'approccio non certamente le opinioni ha detto di critica c'è ma dire che chi scrive le leggi indebolisce la magistratura questo credo che sia veramente una debito che io con molto rispetto e con molto garbo e pacatezza respingo al mittente
Veramente con con dispiacere
Perché poi diciamocelo
Questo libro
Io sono appassionato di arte
La prima cosa che ho visto è questa questa
Questa opera d'arte in copertina
Che apprendo dall'ultima pagina essere le ferite dell'essere
Di Salvatore Faraci allora le ferite dell'essere
Senza scomodare Parmenide Aristotele perdonati ognuno di noi ha una provenienza studi classici purtroppo ciò questa debolezza
La differenza fra essere esistere
E una differenza non secondaria
Secondo
Diciamo i più l'essere ha la caratteristica della immutabilità l'esistere invece e per sua natura mutevole
Ecco questi sono uomini dell'essere non sono uomini dell'esistere
Sono uomini che hanno una un profilo valoriale che va al di là della contingenza
Rappresentano una una sorta di solidità
Che neanche la morte è stata capace di debellare
E io ho fatto un piccolo gioco vedete su questo libro ho preso alcune espressioni che sono dei discorsi di presidenti della della Repubblica e è un po'come come come se fosse
Una una una specie di
Gioco di società
Le ho scritte su questi
Posticce
E rapidamente le le leggerò per dirvi come vi è un fil rouge tra tutti questi discorsi e fra questi uomini
Vi è un filo conduttore con dei risultati sorprendenti procuratore sorprendenti e che io quando sento dire che ci vuole un CSM autorevole
Io per la verità
Qualche perplessità che si possa invocare come se fosse una sorta di sa che Emma l'autorevolezza di un cessate indipendentemente dall'appartenenza perché qui quando si parla di giustizia le appartenenze hanno un valore relativo la giustizia e un mondo in cui noi dovremmo provare a fare a meno delle delle appartenenze approvare veramente a amministrare giustizia secondo quelli che sono i parametri che la Costituzione ci impone
Allora quando
Io leggo alcuni passaggi anche anche la brillante
Prefazione
Quando si fa riferimento al fine ultimo che sempre quello della giustizia di questi sacrifici ma nella chiusura pagina ventisei della prefazione
C'è un riferimento a un discorso recente sedici aprile due mila ventiquattro il presidente Mattarella è questa attualizzazioni mi piace
Lo dico all'autore cioè questo salto continuo fra attualità del passato che non è passato quasi a recuperare un fil rouge tra tutti coloro che hanno che si sono immolati
Vicepresidente la composizione delle diversità e ben chiaro a tutti non si realizza ricorrendo a logiche di scambio
Che assicurano l'interesse di singoli o di gruppi
Un metodo del genere rappresenterebbe la negazione del pluralismo democratico che ispira le nostre istituzioni repubblicane e che Vittorio Bashere ha sempre promosso dalla sua azione era guidato la convinzione che nonostante tutte le difficoltà
Fosse possibile ricomporre le divisioni
Mettendo da parte gli interessi particolari e recuperando così il senso più alto dalla politica al servizio dell'istituzione
Parole mirabili
Parole che noi dovremmo custodire quotidianamente nel nostro impegno il senso delle istituzioni indipendentemente dagli interessi particolari
E se questo è vero e questo è l'incipit l'incipit del del del volume
Anche
Il dovere verso la patria e verso l'umanità è un altro dei passaggi che mi piace rammentare
Un'altra frase fedeltà alla Costituzione responsabilità del CSM eccola qui pagina sessantuno si tratta del discorso
Di Pertini il venticinque gennaio mille novecentottantatré in occasione dell'omicidio di Cecchi di Ciaccio Montalto
Il Consiglio superiore dalla magistratura in questo una una particolare primaria responsabilità quella di essere non soltanto l'organo a cui la Costituzione affida l'autogoverno dei giudici ma il punto di riferimento morale
Per tutti i magistrati che devono trovare nel consiglio stesso comprensioni don Silvio per il loro difficile compito
Facciamo molto critica tutti facciamo autocritica tutti
Perché l'autocritica e una cooperazione che c'è aiuta a trovare un'intesa
Quel passo indietro che ci fa fare due passi avanti io sono
Allievo di reato dell'hamburger il primo allievo di Aldo Moro quindi sono nato in quella scuola la stagione dei doveri la necessità di trovare delle mediazioni questa e questa la griffes di cui io sono portatore allora
Quando dice Presidente Pertini che c'è se me deve essere il riferimento morale per tutti io penso che su questo dovremmo riflettere
Profondamente
E dire che forse c'è bisogno di una sorta di palingenesi da questo punto di vista non si può difendere l'indifendibile e proviamo insieme a migliorarlo proviamo insieme perché anche il legislatore alle sue responsabilità se non riesce a migliorarlo cioè se
Qualcuno dice che il sorteggio
E un metodo
Incredibilmente rendo Nizzardo
Io sono stato uno degli oppositori del sorteggio lo dico sinceramente
Cioè io ho ritenuto fino qualche tempo fa che sorteggio fosse in uno strumento non corretto
Abbiamo provato con la riforma Cartabia a migliorare il criterio elettorale il risultato è stato zero identico a tutte le altre volte non c'è altra soluzione
Purtroppo lo dico con molto dolore
Ma e un rimedio direi indispensabile per provare per provare a spezzare il rapporto fra correnti e cioè se
Che una malattia che a mio avviso ma nell'interesse della magistratura non può continuare ad essere così
Non è possibile che ci siano i cursus honorum per raggiungere il CSM sapendo già chi deve essere letto con passaggi lui in articulo Mortis in limine vitae dalla requirente alla giudicante e viceversa
Ai fini
Si può fare più mai successo di dico bene e su ciò che è accaduto tutto e che è stato un anno soltanto dei trenta quello atroce se mi sbaglio ricordo male B ricordo bene quindi voglio dire proviamo ad essere consapevoli delle patologie proviamo insieme a rimuoverlo
Ma con la consapevolezza che non ci sono tabù
Che quando noi chi diciamo che ci vuole un'Alta corte come accade in tutti gli organismi la sezione disciplinare e diversa da quella che rappresenta anche l'ordine degli avvocati a l'ordine degli avvocati e la sezione disciplinare diversa dall'ordine degli avvocati cioè noi siamo lo dice ma cade in tanti altri settori io non trovo nulla di di straordinario non vedo nessun attacco
E poi
Proseguendo in questa in questa rassegna di espressioni che fatalmente ci riportano all'attualità
Che ci danno la possibilità
Quando
Si fa riferimento all'allo stato si dice che non esiste Stato senza garanzie e questa è una è un passaggio di
Che riguarda
Il messaggio di del presidente Cossiga
In occasione dell'omicidio di Rosario Livatino
Dice
Cossiga citandoli perfino
Assassinato per l'assolvimento da parte sua di quella funzione di giustizia senza la quale non vi sono piene garanzie di libertà politiche e civili religiose
Senza il quale non vi è uguaglianza ne è stato di diritto né democrazia politica e civile senza la quale non vi può essere effettivamente autorevole indipendente funzione di giustizia sul piano reale e diciamolo francamente
Non c'è neanche lo Stato
Lo Stato e garanzia
La garanzia significa la certezza che in un paese
Se ci sono delle regole le regole sono rispettate e le prime regole sono certamente le regole costituzionale
Il libro ho detto è
Un bel libro io dico un libro bello
Voglio spiegare il perché di questa posizione
Perché vedete io che vengo un posto un po'all'antica da questo punto di vista toccare un libro
Per me è una una sensazione come posso dire fisica ma che va al di là del del del semplice allora questo libro che
Proprio perché tu sai che cosa c'è quando lo lo lo lo Totti con questa copertina con queste pagine scritte in modo splendidamente leggibile
Incoraggia alla lettura
Cioè
Uno dice i discorsi commemorativi presenta Repubblica ma vi prego permettono in mano questo libro è come se avesse calore come se fosse capace di di dire che cosa c'è in questo libro
Piccolo libro uno sforzo che può sembrare una semplice collezione di di discorsi ma che io credo non sfigura avrebbe
Non sfigurare
In qualsiasi programma
Di una scuola superiore
Sarebbe importantissimo
Poter offrire ai nostri ragazzi testimonianza di questo genere forse potrebbero capire di più e subito il più rapidamente che cosa vuol dire immolarsi per lo Stato il concetto di sacrificio che
Scusate
Oggi di difficile percezione rispetto ad un rutilante mondo velocissimo di controvalori che in qualche modo oscillano fra la percezione la sensazione ed in coscienza
E quindi un lavoro che io trovo assolutamente prezioso
E
Poiché dicevo procuratore De Lucia non pensavo che ci fosse
Una
Attualizzazione dei valori così diciamo così evidente in un incontro di questo genere accetto il contraddittorio come si suol dire
Chiamato come l'ITIS consorte necessario lo accetto
E dico che al di là delle norme del Codice di procedura civile viso un penalista di genesi civilistica e diciamo
Manifesto con orgoglio questa questa provenienza considerando il diritto civile sempre il maestro di vita tante rispetto al diritto penale i penalisti accanite come sono diventato poi io
Accetto il contraddittorio
E voglio chiarire perché io sono non favorevole favorevolissimo a non consentire la pubblicazione delle ordinanze di custodia cautelare né integralmente e ne ha in parte qua
Perché illustre Presidente illustre procuratore
Il lettore
Che legge
Le parole di un g
Che esprime una situazione di gravità indiziaria nei confronti di Tizio prima
Di qualsiasi sentenza
Prima di qualsiasi decisione sulle prove
Che percezione hanno rispetto a quelle parole
Alla percezione che la presunzione di non colpevolezza è andata a casa
Un giornalista può dire ciò che vuole sono le parole di un giornalista che non hanno nessun valore solo se proprio dalla presunzione di non colpevolezza ma se io leggo le parole di un giudice
Che cosa penso che quel cittadino attinto da misura cautelare che ha tutti i titoli tutti i diritti di esser ritenuto L'Espresso non è casuale non colpevole
Diventa fatalmente
Colpevolizzato è colpevole
Ecco la ragione
E con la ragione ma poi mi chiedo qual è l'interesse della magistratura a vedere pubblicate nell'ordinanza di custodia cautelare l'onda volete spiegare che cosa cambia
Per il giudice se sul giornale si può leggere la l'ordinanza di custodia cautelare o non lo si può leggere la notizia che il giornalista riassume qual è il vulnus
Dal punto di vista funzionale e strutturale psicologico personale e culturale quale
E quale invece il prezzo che paga il cittadino
Che ha una misura cautelare
Che è soggetta
Al contraddittorio alla raccolta della prova nel processo
Che si vede in questo momento
Ho dato il processo mediatico
Una creatura malefica che danneggia la giustizia
E lui è una creatura malefica che ci danneggia tutti
Perché
è inutile negarlo
Molto spesso
Molto spesso
Alcune decisioni politiche e giudiziari
Un momento allo stesso livello
Vengono assunte sulla scorta di questo decalogo di questi parametri di quello che viene diffuso di quello che si sa del timore che si dica o che se si è detto che non si faccia
Diventiamo in qualche modo schiavi di una realtà di della di di comunicazione che è lontana anni luce da quello che abbiamo studiato prima di laurearsi e dopo esserci Doria
E quello che ci viene chiesto non è l'ossequio la comunicazione e lo secchio alle regole così costituzionali e del codice
Di questo dobbiamo fare
Ma vogliamo insieme a ribellarci contro tutto questo e dire che il giornalista a titolo di pubblicare parla più Nordio uno
Qualcuno dice d'accordo nell'accordo non entro sulla tematica dell'abuso del Patto d'influenza ma una norma
L'informazione di garanzia
Quella quella norma che cosa ha cercato di fare
Come nasce la parola informazione di garanzia diversa qualcuno se lo ricorda l'apposito De Lucia risente Morosini presidente Fastway sia troppo giorno lo ricordate un apporto teorico la la comunicazione giudiziaria no
La comunità si precisa che prima era una condizione di procedibilità ricordo male cioè se non c'è una convocazione dizionario tono diventa colpi sabbia Lassad informazione di garanzia perché deve essere il presidio per il diritto di difesa cioè tu devi essere informato di quello che c'è perché tutti possano difendere che cos'è diventato l'informazione di garanzia
Che cos'è diventato
Uno stigma
Un marchio rosso
Che per atto unilaterale non recettizio equipaggiati si civilistica mi consente di essere particolarmente rapido
Contribuisce a violare costantemente la presunzione di non colpevolezza costantemente
Perché oggi l'informazione di garanzia e peggio di una sentenza di condanna perché e fluida e inafferrabile non riesci a a percepirla non la porti ne abbiamo cercato di porre rimedio abbiamo sbagliato non credo diciamo l'incipit della norma oggi è a tutela del diritto di difesa
L'abbiamo scritto da Londra abbiamo scritto
A tutela diritto di difesa e il Pubblico ministero oggi mi deve scrivere di rivedere la sommaria descrizione del fatto perché vi possano difendere
E se pubblico la notizia delle formazioni garanzia quello nato segreto che non può essere pubblicato sarà un seicentottantaquattro Polo che cioè però è un fatto illecito cioè si comincia dopo che l'Europa finalmente con la tua centonovantatré del due mila sedici c'ha detto che c'è una presunzione di non colpevolezza e va tutelata e se non ce lo diceva l'Europa non non lo facevamo mai lo dico con molto dolore
Abbiamo avuto bisogno di una direttiva europea per impedire le conferenze stampa Schio candore vita
Io poi racconto un episodio rapidissimo e chiudo
Non molto viene arrestato presidente dell'ordine di una città
Dicevo l'incarico vado so che sta in in una caserma mi
A vicino a questa caserma e vedo su un megaschermo che vengono proiettate delle immagini
Fra queste immagini c'è l'immagine del mio assistito con la mascherina dalla Banda Bassotti
Ecco io vi prego di immaginare ce la mascherina con quell'opera di Carnevale cioè dove era riconoscibilissimo ma con l'aggravante chiarire questa cosa sugli
Ecco io credo che tutto questo per fortuna è finito
Questo è finito ma c'è voluta la direttiva europea due mila sedici ne abbiamo recepito pochi anni fa
Pochi anni fa per dire che deve essere il procuratore la Repubblica ad autorizzare le conferenze stampa suo interesse pubblico e comunicati stampa Riva
C'era c'era bisogno di tutto questo ma che cosa ne pensavano questi signori
Voi sapete bene che Falcone era favorevole alla separazione carriere dico una cosa ovvia nota notoria su cui tutti quanti Matteotti era favorevole alla separazione delle carriere cioè non è che stiamo parlando di come posso dire
Non so se Mussolini fosse d'accordo non mi interessa non mi non no io credo che il tema allora credo che credo che il parallelo fra Mussolini Matteotti Falcone sia offensivo o di così incerto lo dico con molta sincerità è offensivo
Sono due cose completamente diverse io mi sto riferendo a Falcone un uomo delle istituzioni che tutti a quanto abbiamo dato preferita la storia è storia ma in questo momento le sta onorando questi uomini procuratore
Quindi cercare di sminuire Falcone e Matteotti con Mussolini mi sembra no mi scusi mi sembra una mi sembra una tecnica poi non sono avvocato e sottomette paure io
Allora se non è questo va be'se non voleva dire questo va bene formule delle questo va be'però mi sembra che cercare di compensare questo tipo di Como con altre citazioni è un è un tema che con molto molto rispetto non mi trova d'accordo
Allora dico
Questa
Questo il punto il punto è che ed è molto semplice rispettiamo le regole
Proviamo a scrivere insieme delle pagine secondo quello che questi uomini ci hanno insegnato
Inizialmente
Non si parlava neanche di Machiavelli primi i primi discorsi sono prudenti Saragat non ha il coraggio di pronunciare la parola mafia parla di violenza parla di
Poi lentamente come nel mito dalla caverna ci si avvicina al fondo della caverna le statuine prendono forma forma e prendo la pura forma Nardella mafia
E da ultimo si dice con molta chiarezza con molta chiarezza che il vero problema qui e la e la macchina parte pulita delinquenza politica allora io credo che questo un libro importante e un piccolo libro che però ripeto un bel libro un libro bello può essere secondo me io credo che su questo si possa lavorare a diffonderlo
Perché
La diffusione di questi valori di questi valori può essere davvero un punto importante di partenza e anche di arrivo perché non solo non si dimentichi perché qui non è che la come Morazzone medici bene serve a non dimenticare ma perché questi valori restino nell'essere e non dell'esistere siano immutabili e non diciamo così solido soggette a quei cambiamenti a cui troppo spesso a Procida dei nostri tempi c'hanno abituato complimenti e avanti tutta grazie
E io credo che l'intensità dell'intervento del viceministro e di tutti gli altri interventi Parrino da sé
Consentitemi soltanto una chiusura
Eccentrica avrete sentito qualche infantile grido Lino che forse avrà anche un po'disturbato
Era mia figlia Beatrice che a sei mesi e sono molto contento di averla portata qui perché già questa Aule veramente passata alla storia
E di quella storia noi prima e Beatrice poi dobbiamo custodire ma soprattutto per quella storia va sviluppate credo sia questo il senso di quest'incontro grazie ancora a tutti voi grazie a tutti i relatori grazie