6^ Edizione dell'Osservatorio: "L'Europa degli Italiani" org. dalla Commissione UE - Rappresentanza in Italia, dalla RAI e dal quotidiano Il Sole 24 Ore

Guido Barendson responsabile delle relazioni esterne della Rai di ringrazio per essere intervenuti a questa che è la presentazione della sesta edizione dell'Osservatorio l'Europa degli italiani
Questo osservatorio attraverso l'uso di quattro rise delle diverse metodologie servitù da una brevissima spiegazione
Sondaggio d'opinione la ricerca economica l'indagine sui media l'analisi interpretativa circa ogni anno di fare il punto sull'atteggiamento dell'opinione pubblica italiana nei confronti dell'unione europea
E nato da un'iniziativa congiunta tra la presenta anzianità della Commissione europea il Sole ventiquattro Ore e la RAI
L'Osservatorio coordinato dalla Pragma Istituto per i sondaggi d'opinione le ricerche sociologiche di mercato dal mille novecentonovantuno sempre nel mese di ottobre si procede ad una verifica della situazione economica e dell'atteggiamento dell'opinione pubblica italiana nei confronti dell'unione di unione monetaria tappa finale di un percorso iniziato sei anni fa e disseminato di ostacoli di varia natura
Il Sole ventiquattro ore dinamico tenuto il Sole ventiquattro Ore naso indagine macro economica analizza i dati economici italiani
Deficit pubblico PIL inflazione in rapporto ai parametri di convergenza fissati a Maastricht
L'istituto Pragma conduce invece due sondaggi di opinione il primo viene eseguito su un campione di mille persone e la stessa indagine chiamata eurobarometro che viene svolta in Gran Bretagna Spagna Germania e Francia il secondo invece viene
Eseguito intervistando trecento opinion leaders italiani scelti tra imprenditori dirigenti
Di impresa commercianti banchieri e parlamentari per quello che riguarda noi per quel che riguarda la RAI attraverso la struttura verifica qualitativa programmi trasmessi diretta da Celestino Spada
La RAI svolge dal mille novecentonovantaquattro una ricerca sull'immagine che dell'Europa forniscono in media italiani sia la televisione sia la carta stampata io vorrei che fosse Gerardo Mombelli direttore dell'altro rappresentanza in Italia della Commissione europea a iniziare questo incontro dibattito punto per presentare i risultati delle rilevazioni che sono state svolte le ultime appunto nell'ottobre del novantasei
Grazie
Va be'insomma la presentazione della sesto edizione dell'Europa degli italiani
Avviene in una fase del dibattito politico nazionale ed europeo che allargamento implicato opinione pubblica i media forse come non mai in passato
Gli addetti ai lavori per così dire non hanno quindi osservazioni quantitative da fare semmai credo a volte amerebbero una più attenta e meno gridata lettura delle decisioni e delle scadenze europee non per attutire i problemi o per nascondere le difficoltà ma per riuscire ad inquadrarli nel loro contesto nella loro complessità da questo punto di vista il nostro sondaggio e le ricerche e i commenti che lo accompagnano costituiscono vogliono costituire altrettanti strumenti altrettanti sussidi per interpretare gli atteggiamenti dell'opinione pubblica italiana che sono e articolati e in evoluzione
Segnalo infine un particolare valore aggiunto dei dati che vengono qui illustrati
Esso è in rapporto al fatto che la ricerca e ripetuta da anni
Fornendo così una possibilità di comparazione
Che come è noto fondamentale in materia soprattutto se si considerano i cambiamenti rilevanti intervenuti e sulla scena italiana e sulla scena europea
Da quando abbiamo iniziato come ricordava bare insomma del mille novecento novantuno
Così dalla concezione semi astratta della comunità che rilevava l'indagine del novantuno si passa oggi ad una concentrazione quasi esclusiva sugli appuntamenti
Diciamo per semplificare monetari
Ma di questo ci diranno i relatori e i commentatori della riunione e dei risultati dell'indagine che sin da ora ringrazio per la loro presenza per la loro partecipazione e per il loro contributo
Chiamare a parlare Franco Iseppi il direttore generale della RAI ci spiega qual è il punto di vista dell'azienda su quello che sta succedendo in particolare sui suoi programmi
Grazie dottor Mondelli
Ringrazierà anche Carboni
Non è Sole ventiquattro Ore poi la signora Emma Bonino
Tenendo conto che signora Emma Bonino
Che testimone delle vicende delle ultime settimane sull'Europa penso che sarà diciamo l'interlocutore più interessante della seconda parte del nostro lavoro
Venendo acquisto incontro
Ci sono due diciamo
E il elementi che ci interessano che sono questi il primo è che la radio e la tv sta diventando una fonte in crescita
E molto interessanti rispetto i problemi dell'Europa per quanto riguarda la radio poi e quasi esclusiva
La sua funzione nel senso di radio nazionale il servizio pubblico
L'altro elemento di questi risultati che aumenta il grado di soddisfazione
Degli utenti verso la nostra informazione o comunque c'è una situazione decisamente superiore rispetto agli scorsi anni
A questo punto potremmo dirci soddisfatti io penso di no perché in realtà sì a livello di istituzionale sono possiamo registrare sul nostro impegno positivo
A livello di formazione di coscienza europea e di affermazioni di un habitus mentale di un orizzonte europeo non possiamo dire altrettanto
Intendiamoci il nostro lavoro non deve essere pedagogico nel senso che noi non non siamo la scuola
Ma sappiamo che direttamente o no noi svolgiamo in realtà un ruolo educativo molto importanti
Ed è per questo che non possiamo non riconoscere i limiti circa la nostra attività quando dai media esce un'immagine dell'Europa legata a parametri quasi prevalentemente economici e monetari
L'Europa che viene spesso associata all'idea di gara di corsa di competizione finanziaria
Quasi che vogliamo affermare l'idea di un'Europa come azienda sostitutiva invece di Uniti nell'Europa come casa comune
Ora se vogliamo questo molte molte cose dobbiamo fare
Abbiamo occuparsi prevalentemente della sua della quotidianità
Della sua vita culturale mettendo in luce anche non solo quello che unisce diversi popoli ma quello a cui ogni popolo non può rinunciare
E si tratta di un ruolo diciamo propositivo rispetto alla costruzione di questa casa comune a noi su questo non possiamo dire di essere soddisfatti rispetto la nostra attività il nostro lavoro
Intendiamo muoverci in questa direzione diciamo su più piani
In primo piano è questo l'Europa e al centro diciamo della nostra politica di relazioni internazionali
Francesco Mattioli che corrispondente da Bruxelles per molti anni ora è i responsabili delle relazioni internazionali e a elaborato un progetto che fa dell'Europa il cuore diciamo della nostra politica estera
Con un'attenzione particolare verso i Paesi del Mediterraneo ai Paesi dell'Est
In una prossima riunione così amministrazione prenderemo in esame questo tipo di progetto
Non dimentichiamoci che comunque a Bruxelles già è funzionante una nostra agenzia danesi questo è un primo diciamo
Piano di intervento un secondo e questo che l'Europa e al centro delle nostre alleanze sia nei confronti delle tv pubbliche che dei soggetti privati
Nella scelta di allargamento della nostra offerta generalista le offerte tematiche sia Fricke pay i nostri partner privilegiati saranno diciamo partner europei
Un altro discorso l'Europa e al centro delle no stessa crisi produttive di scambi e di acquisti anche se molte cose non hanno funzionato
In realtà c'è un impegno molto precisa il nostro contratto diciamo di servizio tra la RAI e ministero delle Poste che prevede che venga destinato il dieci il quindici e il venti per cento del cannone nei prossimi tre anni novantasette novantotto novantanove al prodotto audiovisivo
Italiano europeo tratte sino ai tre anni di circa mille miliardi duecentoquarantasei quest'anno trecentosessanta l'anno venturo quattrocentottanta nel novantanove
Ed è un altro piano diciamo molto pratico di di lavoro non tutto qua ha funzionato bene in termini di relazioni di progetti però l'idea di puntare molto sulla produzione tentare anche di mettere assieme delle iniziative organiche funzionanti sul campo nel campo degli acquisti può diventare una cosa molto importante
E ancora in collaborazione con le tv pubbliche europee la RAI sta preparando un grosso incontro internazionale che si terrà a Venezia nella seconda metà di giugno sul tema delle prospettive di sviluppo dei servizi pubblici
Da ultimo la settimana scorsa quindi giovedì e venerdì scorso si è tenuto a Dublino uno dei tanti incontri annuali tra le televisioni pubbliche europee si sono messi a punto una serie di proposte di programmi educativi e culturali comuni
La fine del secolo del millennio sono gli argomenti per i quali diversi editori televisivi pubblici intendono fare molte cose assieme è stata costituita una task force Millennium
Per l'Italia la scadenza assume un significato ancora più pregnante perché coincide con il Giubileo della Chiesa cattolica entro il mese di giugno si definirà il progetto delle tv pubbliche per la fine del secondo mille cioè in pratica diciamo che le finalità di tutto questo lavoro che parte già impostato in parte sarà
Messe in atto è un po'quella che passare da una fase diciamo di registrazione di quello che avviene in Europa
Tenevo da una fase di una lunga stagione di tiepide collaborazioni iniziative di difesa a una fase più attiva cioè crediamo ad una televisione che genera il mercato
E non solo che risponde al mercato che investe nei prodotti europei che più attente favorire le innovazioni che in questo modo pensiamo che possiamo svolgere veramente la nostra parte nella costruzione di questa Europa comune
Alla costruzione della casa comune contribuiscono sicuramente tanto la televisione quanto la carta stampata in particolare
C'è da segnalare la grande attenzione con la quale segue gli eventi nel nostro continente Il Sole ventiquattro ore che era presentato qui dal suo vice direttore Aldo Carboni che rappresenta Ernesto Auci
A certamente il nostro giornale la questione dell'Europa del ed il rapporto con l'Europa del nostro Paese una delle questioni
Tre questioni centrali così come del resto per gli altri
Per questo sei anni fa abbiamo cominciato diciamo questa Piccolo intrapresa
E della quale registriamo registriamo con piacere il il successo
E via via che i tempi del
Del dell'unità europea della moneta comune insomma si avvicinano e poi credo anche negli anni successivi
Questo sondaggio è questo
Questo monitoraggio insomma del di quel che si fa nel nostro Paese per l'Europa diventerà sempre più importante sempre più interessante
Noi in questa in questa iniziativa comune diciamo abbiamo la parte dei dei del sismografo insomma di le cose che riguardano i grandi andamenti dell'economia di ogni Paese
E
Perché riguarda il novantasei il nostro sismografo registra
Che tra le varie economy diciamo dei paesi che sono candidati a far parte della moneta unica
Si è registrato un un processo di cosiddetta convergenza cioè le posizioni sono sono meno lontane
Con naturalmente un risultato con con un grande punto di domanda cioè perché né questo avvicinamento di posizioni si accompagna a un fenomeno di modesta crescita dell'economia
E quindi la modesta crescita del dell'economia diciamo può mettere in in discussione e a rischio questo grande sforzo di ravvicinamento tra
Le economie dei vari dei diversi Paesi soprattutto per quel che riguarda diciamo i cui conti pubblici perché se le economie camminano meno Nomentano
Aumento spesi per il sostegno diciamo del l'economia che non camminano e diminuiscono e diminuiscono le entrate
In questo sforzo di avvicinamento il nostro Paese sta facendo
Una gran parte insomma ora si può è si può avere qualunque idea diciamo dei provvedimenti che in questo anno negli ultimi anni sono stati presi per cercare di avvicinare il nostro Paese e gli altri
E si può essere molto critici anche però non si può non dire
Che siamo di fronte a un a un tentativo a un tentativo imponente di aggiustamento per quel che riguarda confuso già insomma se noi vediamo dal dal novantacinque
Soprattutto per per l'anno che in corso noi stiamo tentando di fare un'operazione che non ha riscontro nella storia nella storia unitaria del nostro Paese sente esclusi gli anni credo del degli immediati dopoguerra quando insomma c'è stato da controllare degli sbilancio degli appunto provocati dal
Dalle spese per per l'amore
Quindi è un è un grande sforzo quello che stiamo cercando di fare e che noi sono per quel che ci riguarda
Cerchiamo di seguire
Come come si deve il nostro mestiere dandomi notizie dando anche diciamo le posizioni di più o meno critiche se questo sforzo se questo sforzo basti e non lo sappiamo in materia di controversie anche aspra e in ogni caso lo vedremo non lo vedremo l'anno prossimo
E più in generale in questo in questo quadro dico di convergenze complessive i rei che
C'è un
Un altro punto di domanda e cioè
Il punto di domanda che viene dalla dalla situazione francese
Perché
Le cose che riguardano noi certamente sono importanti ma hanno diciamo un ruolo meno decisivo per quel che riguarda invece il Complesso dello sviluppo della della questione della moneta unica
E anche qua
La vicenda insomma è una vicenda che si chiarirà alla fine alla fine di questo mese
Essi sono però un punto di domanda c'è cioè se come a volte è capitato negli ultimi
Negli ultimi anche cento anni
Sei francesi diciamo a
Confronto del del della Germania non abbiano non abbiano presunto diciamo troppo delle loro forze
Non tutti ci auguriamo ci auguriamo di no perché speriamo appunto che le cose che le cose possano possono andare avanti
Ma insomma questi questi punti di domanda io consegno un po'ai ai relatori Emma Bonino interverranno li ringrazio per quello che Grande questi punti che mi sembrano dei punti di sostanza della situazione europea di oggi grazie
E allora vediamo cosa c'è dentro l'Osservatorio cominciamo dalla ricerca macroeconomica che ci viene presentata da Roberto Da Rin dell'ufficio studi del Sole ventiquattro Ore
Il io me innesto su quanto
Ha detto Aldo Carboni e cercò di Lou fragola veementi contenuti della ricerca che abbiamo elaborato all'ufficio studi del Sole ventiquattro Ore
L'Unione monetaria europea è la tappa finale di un percorso iniziato sei anni fa e disseminato di ostacoli di varia natura
Il processo di convergenza verso Maastricht e il risanamento della finanza pubblica rappresentano al tempo stesso però tutti i paesi europei pur nelle loro di differenze un'occasione per rimettere in sesto i conti pubblici
E d'altra parte però il pericolo di scivolare in una crisi conseguente alle tensioni politiche e sociali che ne derivano nella sesta edizione dell'Europa degli italiani
L'analisi che abbiamo effettuato ha evidenziato che la divergenza tra i quindici Paesi l'unione europea a fine novantasei è diminuita
Lo rivela un indice costruito in modo un po'complicato in ogni caso potrebbe poi vedere sul volume si tratta di analizzare
Le al addizionale le ogni anno le differenze positive tra i valori nazionali e valori obiettivo per i quattro criteri di Maastricht ma o le più semplici
I fondamentali dell'economia dei quindici Paesi che si stanno attrezzando per partecipare all'Unione europea sono un po'più simili tra di loro questo è il
L'idea alla quale siamo approdati
E qual è il risultato importante di tutto ciò
La prospettiva di realizzare di realizzazione della moneta unica e l'impegno di molti governi o pay ha consentito di raggiungere una riduzione generalizzata dei tassi di mercato da sui livelli più bassi in Europa cioè quelli tedeschi
Tanto più mercati si convincono che questo processo di convergenza si completerà tanto più comprimeva hanno la differenza dei tassi nei tassi di interesse Italia come sappiamo a uno dei più alti rapporti tra debito pubblico e PIL
E con tassi che partivano da livelli molto elevati otterrà il beneficio maggiore rispetto a tutti gli altri Paesi europei in termini di riduzione della spesa pubblica per interessi
Se poi protesi l'Italia avesse dei tassi d'interesse uguali a quelli tedeschi il deficit pubblico italiano sarebbe inferiore a quello della Germania e ne sappiamo che uno del del una delle delle nostre palle al piede appunto queste al deficit pubblico e quindi sia già un'idea abbastanza puntuale di quanto grande sarebbe
I il vantaggio per l'Italia che deriverebbe
L'impegno profuso dai governi diversi paesi europei si infrange però oltre che sugli scogli natura politica sulla congiuntura economica la stagnazione che attanaglia
Un po'tutti per molti paesi europei comminare i programmi di riduzione del deficit pubblico attuati a tutti Paesi e questo è un ostacolo oggettivo uno di parametri può avere infatti un rapporto deficit PIL inferiore al tre per cento
E senza una crescita sostenuta il deficit è destinato a gonfiarsi a causa delle maggiori entrate e delle maggiori spese di sostegno del reddito
E il rischio di una ripresa solo annunciata è reso ancor più grande dal fatto che tutti i Paesi europei a non varato manovra di tagli alle spese aumenti delle imposte mirati naturalmente la riduzione del deficit ciò non potrà far altro che solo chi ha un effetto di freno alla domanda cioè meno consumi e meno Investimenti
Non va comunque dimenticato questo bene ricordarle l'ho ricordato di recente anche cervello oltre molti altri economisti e policy maker
Che molte misure di convergenza giudicati impopolare io troppo costose per raggiungimento della moneta unica sarebbero stati in ogni caso indispensabili per rimettere in carreggiata le economie nazionali
E si innesta questo proposito cos'è l'importanza cruciale che quella politica si sono appena tenute elezioni
In Gran Bretagna e tra poco nel novantotto vi saranno quelle francesi tedesche
Noi crediamo che i governi dovranno insisterà nel proseguiva programmi di convergenza senza cadere nelle facili demagogie di chi giudica insostenibile il percorso di risanamento
Infine due parole sul rinvio sulle due velocità l'ipotesi di procrastinare la potenza dell'unione monetaria e già circolate puramente verrà riproposta ancora
Nel prossimo vertice di a diamo Saddam il mese prossimo e in occasione dell'Ecofin che sarà tra pochi
Tra poche settimane
Un'altra soluzione sempre in auge quelle delle due velocità se da un lato indubitabile che esista diversi aspetti da definire si parla della la diffusione e l'utilizzo delle euro la moneta unica
Potrà infatti polemisti a livello operosi a livello nazionale dall'altro prevedibile che le monete dei Paesi meno virtuosi tenute fuori in una prima fase subiranno gli attacchi speculativi
Senza dimenticare che le due velocità non farebbero che incrementava il divario
Tra Paesi del Centro Europa e paesi mediterranei in conclusione con noi saremmo contrari appunto sia le due velocità sia l'ipotesi di rinvio infine proprio un breve cenno alle nel mercato del lavoro anche quest'anno abbiamo aggiornato un osservatorio sul mercato del lavoro
Che tiene conto di di di come è mutato quadro occupazionale dal mille novecentocinquantasette al novantasette quindi dall'anno di costituzione la comunità europea ad oggi e gli risultati non sono incoraggianti in quanto Espresso bene Conte con abbondanza di rilevazioni
Il tasso di occupazione è cresciuto in maniera esponenziale e quello di occupazione invece non è cresciuto in modo altrettanto considerevole al problema investe tutti i quindici di nuovo pur con delle differenze sostanziali fa in Spagna c'è un tasso disoccupazione del del superiore al venti per cento in Olanda invece
Tra il cinque sette per cento quindi con differenze sensibili però gli economisti sono mai tutti d'accordo che una crescita sul fatto che una crescita sostenuta all'economia non consente in questo momento di creare occupazione
Ed è forse stravolgendo i parametri di osservazione e valutazione del fenomeno lavoro che si può può dare a qualche risultato la figura dello Stato come datore di lavoro
Allinea ancora nella mentalità di molti giovani ma evidente che manca qualsiasi
Riscontro per avvalorare questa questa speranza e e allora che fare stiamo andando verso una società dell'informazione nella quale la diffusione delle tecnologie dell'informazione sta trasformando il nostro modo di produrre questo un punto cruciale e ciò significa che la conoscenza sta diventando il fattore principale di produzione
La diffusione delle delle tecnologie dell'informazione delle tocco tech telecomunicazioni offre importanti opportunità per la creazione di posti lavoro specializzati con un considerevole Effetto sulla competitività globale
Infatti quanto più si può Duce si assimila conoscenza tanto più è possibile migliorare la competitività e quanto più la competitività migliore tanto più si può può dunque assimilare informazione ecco questo in quanto molto semplice il si tendono si rendono disponibili più tempo e più risorse di e quindi un collegamento tra la competitività dell'Europa la società dell'informazione la Società dell'apprendimento c'è stato un gruppo consultivo
Per la competitività istituito dal Consiglio pioppo esteri presieduto da Ciampi che ha messo a fuoco appunto i punti di debolezza e quelli di forza
Del mercato del lavoro
Europeo i punti di forza consistono livello medio distruzione dei suoi cittadini
In una in una solida la tradizione scientifica e nell'eccellenza dei risultati raggiunti alcuni segmenti tecnologici e debolezze risiedono invece nelle ritardo tecnologico in settori chiave
Delle tecnologie l'informazione nel nell'inadeguatezza delle infrastrutture di telecomunicazioni nel basso livello dei servizi nel settore dell'informazione
Allora l'impostazione strategica per fronteggiare la disoccupazione nel medio-lungo periodo
Potrebbe però figurare la nostra società come società dell'apprendimento dove gli individui cercano e ottengono forme di apprendimento aperti attive di carattere permanente per quanto riguarda l'istruzione la formazione sul posto di lavoro e tempo libero
E un indicazione che tra l'altro in parte anche formulata dal gruppo consultivo per la competitività e quelle istituiva dei centri di sviluppo le conoscenze intermediari di fatto tra domanda e offerta di apprendimento in modo tale da approdare una sorta di formazione permanente ecco l'impresa a questo proposito hanno un compito molto importante nel loro stesso interesse in quello più generale a società debole svolge un ruolo maggiore nel settore dell'istruzione della formazione e questo vuole particolarmente importante
Da un lato per offrire la possibilità di riqualificazione delle attuali forze lavoro e dall'alto per diffondere un nuovo costume il nell'apprendimento e per sbaragliare ormai l'idea dello Stato come datore di di lavoro io ho terminato della CEI
La parola
Sì la parola la parola passiamo legata al
Grazie
Due con due parole prima prima di cominciare ad esaminare i risultati del delle rilevazioni sul campo che Pragma conduce dal mille novecentonovantadue dal mille novecentonovantuno ad oggi gli intervistati sono un campione di opinion leaders rappresentanti cioè del Parlamento della finanza
Dell'agricoltura della burocrazia e dei servizi
Che vengono intervistati tutti gli anni in numero di trecento per fornire le risposte a quello che oggi alla sesta edizione alla sesta edizione
Si tratta naturalmente di super campioni fra loro confrontabili
E a a questa struttura di base dell'informazione è stata aggiunta di anno in anno una serie di informazioni una sezione diciamo di Eurobarometro che l'indagine che la comunità realizza due tre volte l'anno
E che viene condotta dal dall'ignara Europe ecco in questa in c'è una sezione all'interno all'interno del dell'eurobarometro che prende in considerazione alcuni dei punti alcuni dei punti magari in modo semplificato che vengono esaminati peraltro avverse
Dalla dalla dagli opinion leaders italiani quindi sono due le le le le fonti diciamo di informazione che voi troverete nella nella rapporto si fa riferimento di volta in volta se si se si tratta di opinion leaders piuttosto che di opinione pubblica
Così farò anch'io nel corso di questa trattazione nel senso che vi dirò nel caso in cui si tratti di opinione pubblica le informazioni sono naturalmente meno numerose piuttosto che invece di degli opinion leaders
Intendo intendo sviluppare sviluppare il mio intervento di Corfù quattro su quattro punti il primo la percezione che gli italiani hanno della del nostro del nostro Paese dell'Italia l'europeismo degli italiani la moneta unica e le aspettative nei confronti dell'Europa
In merito
In merito al primo punto cioè all'Italia qual è l'Italia degli italiani vista dal punto dal punto di vista degli opinion leaders da una parte anche dell'opinione pubblica
Ecco abbiamo osservato che c'è un'inversione di tendenza rispetto alle valutazioni ai giudizi che venivano forniti dal mille novecentonovantacinque e quindi un anno fa
E che hanno rappresentato il punto più basso di valutazione del nostro Paese c'è stato quindi un inversione di tendenza in positivo
Inversione di tendenza peraltro contenuta ma che trova riscontro siano i giudizi che vengono forniti dagli opinion leaders
Sia nel valutazioni che vengono fornite dal Pubblico dall'opinione pubblica del fonte Eurobarometro diciamo ma che in qualche modo trova poi riscontro e conferma anche nei dati che prima di erano stati accennati da dal Da Da Rin per quanto riguarda l'analisi macroeconomica fatta sul Sole ventiquattro Ore
Ciò che invece ciò che invece persiste in termini in termini negativi è l'immagine di un Paese con una un ruolo politico poco rilevante
E di questo abbiamo conferma sia quando abbiamo chiesto agli intervistati agli opinion leaders che cosa pensano che sia il ruolo politico all'interno dell'Unione europea dell'Italia
E grosso modo il quaranta per cento mi dice appena sufficiente ma c'è un trentacinque per cento che mi dice addirittura scarso ma soprattutto questa percezione sì
Diciamo è presente anche nel ruolo internazionale che l'Italia dell'Italia rispetto di Corbola internazionale di paesi come Francia Germania e Gran Bretagna e qui la differenza di qua veramente veramente abissale
Questa percezione poi si ripercuote anche nella nella mancanza di figure in qualche modo rappresentativo a livello europeo abbiamo chiesto infatti e può essere soltanto di con la misura per la notorietà chi sceglierebbero come presidente dell'Europa bene il cinquantanove per cento degli opinion leaders
Decide per una figura in qualche modo straniera che solo il diciannove per cento città un rappresentante italiano ecco la differenza la differenza di questa di questa natura venti e sessanta
Ora se ci volessimo chiederei perché c'è questa perisce ricita
Della del dell'Italia ma probabilmente questo deriva da una parte da aspetti di tipo oggettivo da una riconosciuta leadership degli altri paesi segnatamente i tre a cui facevo riferimento prima Gran Bretagna Francia
E Germania ma probabilmente ci sono anche degli altri degli altri elementi degli altri fatti
Il primo noi abbiamo verificato nel corso della vita della della della dal rapporto dell'Osservatorio che c'è un po'la tendenza da parte degli italiani a piangersi addosso
E questo fra l'altro di questo fatto noi abbiamo una conferma anche in questa edizione della della della ricerca laddove quando l'opinione pubblica chiediamo qual è l'immagine che tu hai del tuo paese rispetto all'auto e immagine che di se hanno tedeschi francesi e e inglesi beh vengono fuori delle differenze piuttosto vistoso nel senso che la distanza che ci separa dalla dalla Gran Bretagna è di uno a due ma la distanza che ci separa rispetta i tedeschi è di uno a sei quindi questo un primo un primo elemento c'è poi anche un altro fatto a mio avviso cioè la tendenza da parte degli italiani
A ad attribuire ad altri la responsabilità della situazione non a se stessi ad altri infatti dal novantuno al novantasei e perdiamo la serie completa della della dei dati abbiamo chiesto quali sono gli ostacoli al rafforzamento del ruolo dell'Italia in Europa bene
L'ottanta per cento grossomodo degli intervistati con pochissime differenze all'interno è diverso ruoli professionali intervistati e con poche differenze fra un anno all'altro mi dice il debito pubblico
E grosso modo dal quaranta al cinquanta per cento nel corso degli anni mi dice arretratezza dalla pubblica amministrazione ora sono due aspetti sicuramente veri e reali sia l'uno che l'altro ma il debito pubblico viene facilmente associato a governi che avevano precedenti al mille novecentonovanta e l'arretratezza la pubblica amministrazione è un retaggio talmente storico per cui anche gli stessi burocrati intervistati lo prendono in considerazione dico
Ma sì è una pubblica amministrazione arretrata ma non si sentono responsabili di questa situazione
E invece curiosamente ci sono almeno due aspetti
Che invece vengono pochissimo citati e che sono la scarsa integrazione del paese con la cultura europea e la scarsa capacità della classe di Glisenti che a mio avviso questi si prendono in qualche modo in considerazione la persona in quanto tale la responsabilizzano in quanto
Il secondo punto dicevo è l'europeismo l'Europa Isma'degli italiani
E qui nel corso degli ultimi tre quattro anni sembra essersi definita una tendenza abbastanza precisa cioè di una diminuzione della della percezione di essere i più europeisti fra gli altri nel senso che nel mille novecentonovantatré sempre opinion leaders dicevano che l'Italia occupava grosso modo indirettamente il primo posto come come paese che si dà da fare per la realizzazione dell'Oropa a tre anni di distanza siamo passati in terza posizione dopo la Francia e dopo e dopo una Germania soprattutto
E sono diciamo a fronte a fronte di questa diversa percezione dell'essere dell'essere europei
Possiamo possiamo considerare che fino a pochi anni fa
Al di là delle proclamazioni di principio che di cui abbiamo sempre avuto conferma nelle numerosissime indagini di Eurobarometro eravamo agli ultimi posti in termini di applicazione delle normative comunitarie
E fino al novantadue cioè fino alla prima manovra Amato poco in effetti era stato fatto sul piano della normalizzazione Della della della della finanza pubblica oggi
Ci troviamo in una situazione abbastanza diversa nel senso che la maggior parte scusate
La maggior parte delle normative comunitarie sono state inserite nel nostro ordinamento e oggi curiosamente non siamo noi il fanalino di coda da questo punto di vista mai addirittura la Germania
Mentre a fine a fine novantasei sia sul fronte della della dei tassi che sul fronte dell'inflazione e che sul fronte dal rapporto fra deficit PIL beh una serie di passi era stata fatta cioè in sostanza che cosa che cosa si può si può in qualche modo sintetizzare a a proposito voglio europeismo degli italiani che siamo in effetti di compromesso europeisti
Per lo meno siamo un po'meno europeisti di qualche anno fa ma forse perché siamo oggi più consapevoli ed i sacrifici soprattutto che dobbiamo ancora fare dico per arrivare a normalizzare il Paese al pari degli altri e delle cose dico che sono state fatte
Il terzo punto invece relativo alla moneta
Anche qui possiamo verificare una serie di elementi nel corso nel corso degli anni di continuità dei dati nel corso degli anni nel senso che c'è sempre stato un atteggiamento ambivalente nei confronti nei confronti dell'Europa
Cioè un atteggiamento fatto di entusiasmo di voglia di esserci ma al tempo stesso di paura di non farcela di Paddy paura di non arrivare di non arrivare al pari al pari degli altri ecco questo atteggiamento in effetti esiste ancora
Ma esiste con una quantità quindi in termini quantitativi meno rilevante e anche con una intensità inferiore rispetto rispetto al passato
Due soli esempi a questo riguardo
Nell'ultima rilevazione gli opinion leaders che ritengono che la moneta unica venga realizzata nei tempi e nei modi previsti solo la maggioranza sono arrivati al cinquantotto per cento
Soltanto due anni fa nel mille novecentonovantaquattro tre anni fa erano il venticinque per cento quindi c'è stato un uno sbalzo di più di trenta punti percentuali un altro fatto
Il cinquanta per cento ritiene possibile che l'Italia faccia parte del nucleo duro dei paesi che per primi a realizzare hanno l'unione economica e monetaria il cinquanta per cento ma solo lo scorso anno erano trenta per cento c'è stato quindi uno sbalzo di venti punti percentuali
Ecco quindi che
L'Europa nella percezione degli intervistati sembra essere più vicina di quanto non lo fosse dico pochi anni fa però di quale Europa stiamo parlando ed è l'ultimo punto e dell'ultimo punto che vorrei sottoporre alla vostra alla vostra attenzione
Ciò che gli intervistati si aspettano si aspettano dall'Europa o che l'Europa meglio risolva con più urgenza si possono a racchiudere in tre are la prima quella più importante nel senso che l'ottanta e oltre per cento degli intervistati dice che prima di tutto l'Europa deve risolvere
Il problema del lavoro
E quindi il primo problema è quello della disoccupazione
Deve poi dare in seconda battuta ma altra in modo altrettanto importante vengono considerati cioè importanti deve dare risposta alle questioni economico monetaria e questa non secondaria
C'è infine una terza area
Che
Possiamo chiamare genericamente della politica e che viene considerata meno importante rispetto rispetto alle altre due
Questi tre ordini diciamo di problemi ricevono poi delle risposte diversissime sul piano della loro realizzabilità nel senso che il problema del lavoro che viene definito più urgente dicevo va oltre l'ottanta per cento degli intervistati dagli opinion leaders intervistati
Ma solo il venti per cento di questi stessi intervistati ritiene che l'Unione europea possa realisticamente risolvere questo problema una differenza da venti all'ottanta per cento
Le questioni economiche variamente intese qui abbiamo fatto riferimento alla risanamento dei bilanci pubblici alla riduzione dei tassi e dell'inflazione alla creazione di una moneta unica
Bene sono tutte questioni sono tutti aspetti importanti
Ma per gli intervistati anche realisticamente risolvibili
Grosso modo la media è del quarantacinque per cento in termini di urgenza e dell'oltre quaranta per cento quarantadue quarantatré per cento in termini di a realizzarvi dita quindi si tratta in qualche modo di cose che ormai sono sul piano della realizzazione
Il terzo punto la dimensione politica dell'Europa non solo è del tutto marginale in termini di urgenza ma ancora più lontana di problemi come una possibile una possibile soluzione quali il rafforzamento il rafforzamento della difesa
L'intervento più attivo nelle crisi internazionale i rapporti con i Paesi dell'est bene non solo sono ritenuti poco urgenti ma si ritiene anche che molto probabilmente saranno poco facilmente risolvibile meno Rispetto di con loro livello di urgenza
Questa sottovalutazione peraltro della politica trova riscontro anche in altre parti dell'indagine
Nel senso che oltre un terzo degli opinion leaders intervistati giudica poco o per niente importante il ruolo dell'Unione europea nelle grandi questioni internazionali nelle grandi nelle grandi scelte di politica internazionale
E fra le possibili conseguenze di un allargamento nell'Unione Europea a Paesi che non ne fanno oggi parte emergono con chiarezza
I vantaggi di tipo economico apertura di nuovi mercati nuove opportunità di business e così via meno molto meno invece quelli politici
In sostanza e chiudo
Dal quadro così delle informazioni dico che sono state che gli occhi gli ho magari succintamente indicate emerge che la costruzione la costruzione della casa comune europea partita di con espressione dico già usata è sicuramente più vicina perché da una parte è più realistico il al rispetto dei parametri di Maastricht secondo quanto dicono gli intervistati
Dall'altra parte sono anche aumentate nella nella percezione degli intervistati le possibilità per l'Italia
Tuttavia questa è un'immagine in qualche modo in qualche modo incompleta dell'Europa un'immagine squilibrata dell'Europa in cui prevale fondamentalmente la dimensione economica
Ma c'è scarsa attenzione alla dimensione invece politica e resta il buco nero della disoccupazione
Vi ringrazio
Rimaniamo sul tema dell'immagine punto l'immagine della rappresentazione dell'Europa
Come la vediamo attraverso la televisione la stampa e la ricerca ci viene presentata da Giorgio Grossi professor Grossi della Università di Torino che l'ha fatta per conto della verifica qualitativa programmi trasmessi Granai professore
Sì grazie anch'io sintetizzerò i risultati in una serie di punti
Anch'io casualmente in quattro punti
Da quando abbiamo iniziato nel novantaquattro tenere sotto osservazione in media la rilevazione di quest'anno mostrava un primo dato significativo quello che io ho chiamato la mobilitazione dei mass media sul tema dell'Europa
Rispetto all'anno scorso abbiamo praticamente l'arco di tempo del mese raddoppiato le unità informative che palo dell'Oropa che abbiamo rilevato nella televisione e nella carta stampata
Questa mobilitazione da una parte evidentemente risponde a un maggiore interesse dei media per l'avvicinarsi della scadenza
Dall'altro probabilmente dovuto al fatto che il nostro Periodo ha iniziato il primo di ottobre quando proprio il governo Prodi ha presentato la Finanziaria sull'Europa quindi c'è stato un po'anche una coincidenza congiunturale
Resta comunque il fatto che diciamo per la prima volta si può ritenere che dal punto di vista quantitativo non dalla qualità podio quantitativo l'attenzione Pini di italiani presto il tema dell'Oropa
è e diciamo coerente con l'importanza dell'Obiettivo mentre negli anni scorsi abbiamo sempre lamentato un po'una sorta di sotto la presentazione
Il secondo punto riguarda come dire come si parla dell'Europa nella carta stampata una televisione qui diciamo si è confermato un trend che già avevamo rilevato negli anni precedenti
La televisione
Naturalmente da un'attenzione globalmente inferiore alla carta stampata in due formati sono diversi non possono essere comparati resta però il fatto che la televisione manifesta sempre più una tendenza a coprire l'Europa in termini di cronaca degli eventi
Anzi diciamo che quest'anno rispetto agli anni passati questa tendenza si un po'accentuata sia perché evidentemente il susseguirsi degli degli eventi stessi hanno spinto molto il coraggio giornalistico a stare sull'attualità più che sull'approfondimento
E poi perché effettivamente sono venuti meno una serie di programmi che in passato avevamo analizzato
E soprattutto in programmazione del servizio pubblico tant'è che quest'anno rimane solo giorni d'Europa la rubrica del del di Rai due
Tutto il resto come approfondimento e praticamente piuttosto assente
La carta stampata invece ovviamente tende piuttosto a seguire la cronaca ma anche un po'ad approfondire Queen particolari si è confermato
La leadership del Sole ventiquattro Ore come la testata non solo che in assoluto presta più attenzione all'Europa ma anche come la testata che gli opinion leader definiscono come fonte principale per informarci sullo acqua naturalmente
Non voglio più questo fare una critica gli amici suoi ventiquattro perché essendo quotidiano economico devono Copasir economie naturalmente questo già da un dà già un'idea la chiave di interpretativa che cosa vuol dire l'Europa Perini che vuol dire soprattutto l'aspetto economico del processo di unione di Unione europea
Una cosa interessante che possiamo aggiungere per quello che riguarda la relazioni quest'anno è che
Abbiamo osservato come circa nel quindici per cento
Dell'unità informative siano esse di carta stampata o televisiva si tende ad inquadrarle in un in una cornice europea anche quando non c'entra niente con l'Europa
Cioè questo è come dire un indice di interesse dei media in passato fenomeni simili si sono visti per esempio con l'emergenza razziale
Cioè quando un fatto di cronaca che non ha di per sé non va inquadrato in quella dimensione veniva catalogato come episodio di intolleranza razziale qui abbiamo avuto una serie di di notizie che riguardavano fatti di politica interna che certo tutto riconducibile all'Europa ma bisogna che in esso si è un po'più preciso questo ci è sembrato un indicazione di una sorta di impegno anche in qualche modo esagerato nel voler ricondurre tutto a tutti i costi al processo di Unione europea
Terzo punto qual è l'immagine dell'Europa di fine millennio insomma che esce da questa da questa ricerca beh qui è già stato ampiamente detto da chi mi ha preceduto anche c'è proprio una netta coincidenza con i dati di osservazione dei media
Nel sessanta cento del sessanta per cento dei casi l'Europa né in media identificata come Maastricht euro e come diciamo
Aspra spetti un caratteristiche di tipo economico mentre l'Unione l'Unione europea dal punto di vista politico istituzionale non parliamo dalla Commissione europea appaiono in modo estremamente marginale
Ma questo va aggiunto un secondo aspetto è che i giudizi
Che emergono i limiti e quindi il tipo di orientamento
Che i media o direttamente come orientamento delle testate o indirettamente per verso le persone che vengono intervistati danno nei confronti ritenevo per tende ad associare il positivo alle tematiche economiche il negativo invece le tematiche o le strutture di tipo politico
Quindi mentre Maastricht e lei euro sono rappresentano i punti di forza dell'azienda Europa la Commissione europea l'Unione europea
Di tutte le strutture
Questo naturalmente fa emerge già l'avevamo visto l'anno scorso ma quest'anno è ancora più evidente una netta dicotomia tra un'immagine dell'Europa
Appunto come cosa come gara per raggiungere un obiettivo economico che essi angosciante
Per certi versi angosciante l'anno scorso dicevamo nel rapporto uno spettro si aggira per l'Europa Maastricht era quello che emergeva dei giornali italiani quest'anno la gara è un po'meno angosciante anche un po'più
Fatta di fairplay ma è evidente che il negativo viene concentrato negli ostacoli che sentono tutti di natura politica l'incapacità segreto e quindi questo rafforza l'idea che non solo ci si sta avvicinando all'Europa ma ci si sta avvicinando Europa che non ha un'immagine geopolitica
Naturalmente su questo bisognerà riflettere perché è vero che le è vero che nei fatti non esiste ma la domanda è
Non so chi recentemente ha detto che fa impressione avere un'Europa governata dai dai banchieri però l'immagine che c'è per adesso è prevalentemente questa ripeto l'immagine che c'è sui media simili italiani
Ultimo punto abbiamo rilevato quest'anno già l'ho fatto l'anno scorso l'immagine dei principali Paesi europei così come emerge colossi in media nella loro capacità o meno di essere al centro del processo di unità europea
Anche qui vengono confermate molte delle cose che sono state dette in precedenza l'Italia sta recuperando appare un Paese ancora in difficoltà su alcuni indicatori la cosa più interessante che da questa analisi il Paese che esce meglio con l'immagine migliore non è la Germania ma è la Spagna sui giornali italiani il il Paese che sembra più un in linea con i principali indicatori abbiamo scelto di indicatori che riguardano il fatto di essere centrali e periferici rispetto al processo di essere attivi o inattivi
E soprattutto di rispettare o meno le regole beh la Spagna è l'unico Paese che simili italiani rispetta le regole e attivo ed è centrale
La simpatia per italiane mentre anche la Germania e la Francia che ne negli anni scorsi ottenevano dei Liskova del cento per cento di centralità agli attivismo quest'anno cominciano a verificare qualche crepa
Naturalmente il fanalino di coda la Gran Bretagna che è la più fuori regola e ma adesso vedremo se gli ultimi venti politici porteranno a qualche cambiamento in definitiva in definitiva l'impressione che sia danno solo ad analisi di quest'anno ma del trend di questi ultimi tre anni e che in media stiano stiano intervenendo sempre più nel processo di costruzione delle rappresentazioni dei processi europee nel fornire informazioni ma per altri versi un po'a rimorchio di quello che sono gli eventi
Sembrano ostentare nell'avere un ruolo non solo di cronaca che pure un ruolo utile sacrosanto
Ma come è stato detto appunto da direttori Iseppi anche non dico di educativo ma certo di approfondimento e di non accantonamento di quelle che sono poi le tematiche su cui penso
Si giocherà in definitiva l'Unione europea che non è solo un problema di monete a me anche un priva di identità e di cultura
Politica e territoriale grazie
Alla costruzione dell'Europa e anche in questa occasione alla ricerca dedicata all'Europa e degli italiani a contribuito in maniera importante Filippo Maria Pandolfi prego
Il mio compito è quello di commentare
L'inchiesta sugli indirizzi di pensiero sulle percezioni sulle opinioni degli dei cosiddetti opinion leaders
è abbastanza naturale quindi che le cose che io sto per dire in parte si sovrappongono a quelle ad esempio di De Candido che ha illustrato il senso di questa indagine anche a quelle del professor Rossi che si è occupato invece di un altro aspetto che riguarda più specificamente l'immagine dell'Europa quale risalta o risulta dai media in Italia
Io vorrei fare una prima osservazione che riguarda ciò che è in luce e ciò che in ombra
Nella percezione nel opinione degli intervistati
Dell'indagine di Prato
Indubbiamente è in ombra tutto quello che riguarda la dimensione politica del processo di integrazione europea questo è un dato assolutamente sicuro
Ci sono alcuni indizi molto precisi ad esempio il numero di quelli che giudico non molto importante il ruolo dell'Unione europea nelle grandi scelte di politica internazionale
Scende un un ulteriormente da un terzo a un quarto scendono un'altra volta da due terzi questa volta la metà coloro che ritengono che dall'allargamento ad Est
Problema quant'altri mai cruciale di pace o di guerra per l'Europa
Nei decenni avvenire
Scendono da dove traesse metà coloro che ritengono che il l'allargamento a Est da rafforzi la dimensione dell'Europa integrata sorprende ancora che non siano minimamente valorizzati i grandi temi dell'emergenza internazionale
Mi riferisco ai casi di Bosnia che sembrano rimossi
Allora non c'era ancora il caso dell'Albania quando venne condotto ma certamente ci sono le fibrillazioni permanenti della federazione russa
Sono argomenti che sembrano completamente
Rimossi
Incrocio il mio sguardo un quello di Emma Bonino
Che si è singolarmente collocata anche su questo versante
Preso dall'atto della sua competenza per gli aiuti umanitari ma credo che al di là di quello che ci dirà siamo Susy sentirla sulle questioni della moneta unica credo che anche questo aspetto rientri un po'tra come dire la tipologia delle sue osservazioni dei suoi rilievi
Mi è capitato di sentire chiuso teme un commento sull'azione di Emma Bonino in questi termini
Arricchente
è positivo coliche
Da parte di un politologo britannico
Quindi dicevo primo elemento
Ciò che è in ombra mi sembra la dimensione politica
E quindi sfuggono a molti degli opinion leaders italiani alcuni aspetti invece che sono fondamentali della fase attuale dell'integrazione europea intanto siamo nel pieno ha reso la fase finale della Conferenza intergovernativa
Che guarda caso è tutta centrata sugli aspetti politici
La riforma della politica estera e la sicurezza comune a pochi anni dal suo dalla sua introduzione che va tutta reinventata va potenziata
C'è la questione della riforma delle istituzioni per rendere ingestibile istituzionalmente un'Europa allargata ventotto perché di questo si tratta
Ebbene questi aspetti sono un po'fuori e quindi viene come dire abbastanza naturale pensare che l'Italia da questa per fortuna che l'Italia non è solo questo
Finisce per apparire un po'come un grandissimo paese industriale mai me non una grande potenza
Questa è l'altra e la la grande questione che viene fuori di qui perché perché le grandi potenze come si diceva una volta incorporano dei propri obiettivi nazionali precisamente questi che sono elementi squisitamente politici
E in fondo mi viene in mente una vecchia definizione di Benedetto Croce il quale diceva dalla propensione degli italiani a considerare alcuni gli eventi anche che li riguardano tra l'altro come cito l'inatteso intervento del fattore irrazionale nella storia
E non invece un dato permanente con cui la politica la politica estera ad esempio si confronta certo se si ha il senso di una propria forte presenza e responsabilità internazionale
Altra cosa che mi ha colpito sempre a questo riguardo è che si percepisce qui in Italia che c'è ad esempio una preponderanza franco tedesca dentro l'euro
Ma non si colgono i significati di queste profonde
Per esempio non si coglie bene che la il progresso monetario lo SME nel mille novecentosettantotto
Ma poi lei euro Maastricht mille novecento novantadue novantatré
Beh è dovuto moltissimo alla impulso di dico dico de de come dire di di questa partnership così così robusta che tiene anche indipendentemente dalla coloritura politica
Dei leaders delle due parti allora c'era Giscard e ci mette e poi a un certo punto arrivato Mitterrand al porto di Giscard e è arrivato con la dall'altra parte ma è una costante in altre parole
Tutte queste mi sembra delle cose che tendono invece piuttosto a sfumare e devo dire leggendo i giornali di ieri sono rimasto ulteriormente colpito leggendo ad esempio questa presentazione lucidissima precisa fino al dettaglio che Tony Blair fa vede sì questo articolo per Focus e riportato dalla Stampa di Torino ieri
Nella politica europea del suo governo addirittura annuncia già all'iniziativa per la presidenza britannica nel primo semestre del mille novecentonovantotto per quanto riguarda una specie di trattato per rivedere le questioni delle barriere doganali Esterni
Trovo ho trovato ieri poi sul Corriere della Sera il l'intervista al grande personaggio di vent'anni fa che era dei missili il cancelliere dello scacchiere
Oggi finalmente tornato in auge dopo questo periodo di come dire di difficoltà laburiste Michael foot tutte queste cose degli inizi degli anni ottanta in coincidenza con la con la fortissima presenza della Thatcher
E devo dire che si nota la differenza tra il giovane Blair e il Müller di oggi
E la posizione di allora spero che questo valga anche per quanto riguarda la reiterata posizione di fili che esclude senz'altro la possibilità per l'Italia di entrare al primo colpo dentro l'euro ed era esattamente quello che diceva nel mille novecentosettantotto quando la il destino dell'Italia si separò da quello della Gran Bretagna auspice anche la fortissima presenza internazionale dice Helmut Schmidt l'Inghilterra fuori dallo SME l'Italia invece dentro fin dal primo momento
Sono più breve sulla seconda l'osservazione che voglio fare e ed è quella che riguarda più specificamente la questione
Della moneta unica ed è la possibilità dell'ingresso dell'Italia
A partire dall'inizio dentro il sistema della moneta unica qui mi pare
Che si possa dire è questa forse anche una sorpresa che l'atteggiamento degli opinion leaders più maturo è molto più equilibrato
Per esempio per esempio
Sulla o c'è una larga maggioranza che ritiene desiderabile
La moneta unica
C'è una maggioranza netta che ritiene probabile l'avvio nei tempi giusti cioè dal primo gennaio mille novecentonovantanove della moneta unica e anche questo è già stato detto sorprendente per me
Un netto aumento della percentuale di coloro che credono occhi l'Italia possa entrare al primo colpo
E questo sembra un po'contrastare quell'immagine di fibrillazione impazzita che esce tante volte anche dalle dalla stampa e così via
Per quanto riguarda il su e giù della moneta unica tra l'altro ci confrontiamo con un elemento di psicologia politica di grandissima difficoltà e della lunghezza del periodo preparatorio
Non fu come al tempo dello SME che fu uno questo di pochi mesi adesso son ci confrontiamo con anch'abbiamo davanti ancora
Otto nove mesi di fibrillazione continua quindi su questo punto a me pare di poter dire che c'è una più matura coscienza degli opinion leaders
Della possibilità dell'Italia di stare con i primi
Vorrei fare soltanto un'osservazione
Come andrà a finire sta storia
Secondo me il rischio maggiore per l'Italia non è tanto quello dei parametri insieme
Del resto leggiamolo il trattato il trattato contiene due
A meno che
E il Trattato contiene il riferimento il famoso parametro del rapporto del debito cumulato colpi nel che si sa perfettamente che non sarà rispettato sul chi può pensare che il bel giorno stia nella moneta unica e pure Belgio c'ha più dell'Italia
Siamo al centoventisei per cento sul PIL quindi c'è già una tacita intesa per questo parametro in pratica lasciarlo cadere in altre parole il giudizio finale non saprà esclusivamente come dire di di rilevazione sui parametri sarà anche un giudizio complessivo di natura politica qual è il rischio per l'Italia
Sì posso dirlo qui impresso quel non ho nessuna responsabilità posso dire più con grande libertà le mie opinioni rischio è il seguente che un Paese europeo che tra l'altro c'è storicamente vicino per tante ragioni che la Germania
Quando dovrà decidere attenzione saremmo in un periodo nettamente elettorale per la Repubblica federale tedesca
Te abilissimo Chirac a tirarsi fuori d'impaccio sia a a convocare immediatamente le elezioni adesso per il venticinque di maggio capisco letti un paese come la Germania un grande leader come colpa
Arrivati a quel punto dovendo convincere ecco l'elettorato tedesco già sulla strada delle urne
Non prenda il caso italiano
Come il simbolo
Nel rigore
Molto
E quindi per convincere che l'Euro avrà tutte le virtù del Marocco
Talmente vero che un paese come l'Italia che pure ha tutte le carte tra però non ci è parso sufficientemente affidabile da questo punto di vista non diranno certamente in questo caso che stia fuori no diranno
Una pausa di riflessione
Teniamo presente che ci concesse una settimana nel mille novecentosettantotto questo punto si possono uccidere sei mesi ma è chiaro che il contraccolpo sarebbe pesantissimo per un Paese come l'Italia questa è un po'la mia opinione arrivò l'ultimissima osservazione poi chiudo
Ed è
Noi e gli altri più in generale una certa idea dell'Europa del futuro come saremo
E qui ci sono delle cose interessanti perché
Il sondaggio
Con una certa curiosità provocatoria va a vedere cosa pensano gli italiani di se stessi e dagli altri
Conoscenza prossimità familiarità ragioni del cuore ragioni della ragione affidabilità efficienza affinità concorrenzialità e forse anche temibili
E cosa salta fuori di qua intanto salta fuori una cosa francamente
Perché devo dire intollerabile
Salta fuori che nel giudizio nell'affiche sull'affidabilità degli affari gli italiani opinion leader di se stessi dicono non siamo affatto affida ma chi l'ha raccontata sta storia
Il quinto Paese industriale del mondo non è affidabile negli affari
Il Paese che ha più del venticinque per cento del PIL stole alle statistiche date da da da Fazio un anno fa non alla alla all'il trentuno maggio credo che sia così venticinque per cento del PIL esportazione un Paese di questo tipo sarebbe un Paese non affidabile negli affari messo giù all'ultimo io qui forse consiglierei di rivedere un po'il tipo di domande perché cosa succede che qui salta fuori una caratteristica nostra di un fondo ci rende qualche volta anche simpatici gli stessi noi quando ci guardiamo nello specchio chissà poi perché a Rossi amo
Eh sì abbiamo una specie di riflesso di così come dire di di di o di Complesso non so come chiamarlo insorti che qui spessissimo la rinviamo passiamo da forme estreme di auto indulgenza
A forme estreme
Di sottostima nei nostri confronti e quindi io credo che sarebbe meglio l'Italia trattarla parte non mette la insieme alla Germania o ad altri call sull'affidabilità degli affari mi colpisce anche la storia della Spagna la Spagna ah perché gli italiani sarebbero contenti di avere il ventuno per cento di disoccupazione
Questa la Spagna mille novecento
Novantasei novantasette
è vero che la Spagna ha fatto un'opera meravigliosa di via Sesto della pubblica finanza e tutto quanto eccetera
Però attenzione bene c'ha un dato di questo genere Jai francamente intollerabile per lui il dodici per cento e qui siamo una cifra che non è molto lontano dal doppio
Quindi volevo dire nella parte finale una su una certa idea che ne abbiamo degli altri degli stessi
Io vorrei incoraggiare la prossima edizione di questo sondaggio a trovare qualche accorgimento per evitare che scattino alcuni meccanismi disse inconsci
Ecco che finiscono per proiettare una luce secondo me non esatta perché poi alla fine abbiamo tanti difetti
Ma poi siamo anche noi quello che siamo insomma e
La cosa che mi ha colpito qui ed è veramente l'ultima che dico è che
C'è una certa ribellione all'idea della clausola di flessibilità
Quella che del loro chiama differenziazione del discorso fatto Roma per il venticinque di maggio
Quella che in termini tecnici giuridici si chiama la così detta Closer Cooperation la cooperazione rinforzato più stretta cioè l'idea
Che l'Europa
In sulla piedistallo di una serie di politiche comuni in senso stretto e giuridicamente vincolante
Abbia poi degli addensamenti diversi quindi a geometria variabile come si diceva una volta per cui alcuni Paesi possono avere delle forme di cooperazione rafforzata il cinquantotto per cento degli intervistati dicevano Riva
E lei dice che non gli va perché poi mente si si teme che l'Italia sia sempre fuori dei nuclei più forti
è un'opinione che andrebbe corretta la mia impressione è che il modello futuro
Degli anni dieci venti del prossimo secolo
Sarà un modello a tipico niente di simile alle strutture federali classiche
Ma ho un misto di elementi federali IED elementi di collaborazioni intergovernative rafforzate questo è il destino premette dell'Europa il cominciare a farlo capire forse sarebbe interessante devo dire
Che da da questo punto di vista quanto più anche i nostri mezzi d'informazione ci confronteranno con gli altri tanto meglio sarà ho trovato ad esempio esemplare ieri Il Sole ventiquattro Ore con questo pezzo di Fabrizio Galimberti che presentava in maniera e impareggiabile
Il Budget agreement dentro noi stiamo a parlare dei parametri qui del del risanamento del deficit pubblico Clinton ha fatto un accordo storico con la maggioranza repubblicana mai accaduto nella storia di questo secolo è stato d'America
Perché nel due mila due ci sia il pareggio assoluto nel viaggio la cosa incredibile il che dimostra poi che non è vero
Che si ragiona sempre per il vincolo esterno però dobbiamo farlo per ma chi l'ha detto
Noi dobbiamo aggiustare i nostri conti indipendentemente eravate per carità non abusiamo della pedagogia europea perché è un eccesso di funzione per avvolgere dall'Europa finisce un po'per allontanare piuttosto che avvicinare i cittadini italiani all'Europa va bene credo di avere detto tutto
Onorevole Bonino mise vari tipi di carne al fuoco per il suo intervento conclusivo abbiamo messa parecchio
Sì
Non ci sono sono venuti
Io credo che
Una ricerca e i risultati di una ricerca come questa specie se è una ricerca continuata nel tempo e che quindi agli elementi per dare un senso del cambiamento rispetto
Ha un senso se ci aiuta in questo caso aiuta l'Italia visto che questo è il ruolo a capire il da farsi
O meglio capire a che punto stiamo per correggere la rotta
E quindi per vedere su cosa orientarsi e su cosa virgolette migliora
Peraltro credo non vada dimenticato è stato detto molte volte ma come se fosse un dato scontato questa è una ricerca che non ha interrogato mia madre le vostre zie il tassinaro
E non che il macellaio
A interrogatori sono le opinioni se capisco bene dei gli opinion leader cioè dei signori che poi hanno evidentemente influenza
Se a partire dai dati di questa ricerca volessero oltre che
Piangersi addosso mettere in moto o
O di batterò trovare dei correttivi per il futuro
Allora due cose io normalmente non sono molto ottenne era come sapete su su i media in
Indico compreso quelli italiani non parliamo poi della RAI dove dovere di ospitalità mi obbliga a frenarne ma qualcosa Barolo lo vorrei dire allo stesso
Ma devo dire che per una volta in media
Riflettono quello che è
Cioè voglio dire l'indagine dice
Inizia riflettono e propongono soprattutto il legati all'Europa i temi economici la moneta le quote latte i pesci che non ci sono e avanti di questo passo
Eh perché altro poco c'hanno da riflettere
Poco hanno da dire
Nel senso che non mi pare ogni tanto che si scopra l'acqua calda e improvvisamente si scopra che il trattato di Maastricht e l'Europa di oggi per quanto riguarda le sue politiche comuni
Un'Europa economica
Altro non c'è
Altra nella scuro saggezza gli stati membri quando hanno chiuso il Trattato di Maastricht nel novantadue altra non hanno voluto
Tutte le altre politica sono ben che vada delle politica intergovernative su cui ci vuole l'unanimità e avanti di questo passo e quindi non esiste
In media riflettono oggi con scoramento di alcuni ma ecco lì dove la necessità di superare quindi questo limite quello che l'Europa oggi nella loro saggezza gli Stati membri hanno voluto
E c'è un'Europa economica o monetaria punto questo sta scritto Milano su bianco nel trattato equamente
Che una deformazione
Faccio su questa due pur due riferimenti se voi prendete il bilancio della Comunità europea ottanta mila miliardi ottantacinque mila miliardi di
Che è più o meno il bilancio di una città come Marsiglia per per esempio
E che ha X funzionari s'migliaia di funzionari che sono quelli della città di libertà pur quindi cominciamo a ridimensionare questa storia dell'elefantiasi
Della burocrazia europea
Che poi non si capisce mai bene ma ci verrà dopo perché uno se fa il funzionario nel suo Paese è un funzionario se fa il funzionario a Bruxelles e un burocrate
Capisco bene come come funziona ma comunque non fa è così
E che nasce da da altri elementi su cui chiuderò quell'intervento
Però insomma
In fondo il Trattato dice sono politiche comuni l'agricoltura la pesca
Il mercato interno la politica commerciale
E la moneta
L'accordo
Queste sono oggetto di primo pilastro hanno dei voti a maggioranza qualificata la commissione ha diritto di proposta insomma sono le politiche comuni con tutte le procedure delle politiche poco
Conseguentemente
Il cinquanta per cento del bilancio è dedicato all'agricoltura
Sulle ottantacinque mila miliardi quarantacinque per cento sono fondi agricoli
Un altro terzo venti mila trenta mila sono fondi di coesione fondi strutturali somma politiche comunque di coesione e risiamo appunto sul dato strettamente economico
Rimane un dieci per cento del bilancio dal quale facciamo tutto
Politica estera politica umanitaria
I fondi Meda eccetera
Queste quindi come si fa a dare un'immagine diversa sì questa è la realtà
Perché tutte le altre politiche quelle che nel gergo burocratese che amiamo del secondo per non parliamo poi del terzo pilastro vero immigrazione giustizia
Politica estera eccetera eccetera sono politiche intergovernative
Dove la Commissione pochissimo ruolo che si votano all'unanimità dica sì che non si votano ma
Questo non è nato per caso
Perché la concezione del novantadue che ci ha portato al novantadue fu quella di dire la coesione economica porterà
Quasi automaticamente Lint una maggiore integrazione politica
Fu
Alla fine anche la dichiarazione di del Nord su cui si è ricreduto in anni successivi ma nel novantadue si scelse un trattato di integrazioni economiche e che quindi ha dato
Alle politiche economiche gli strumenti finanziari e procedurali
Questo si è scelto
La condizione essendo che una maggiore integrazione economica avrebbe portato nel prossimo trattato a una maggiore integrazione politica
Quindi in media oggi riflettono l'esistente
E non è che è più in ombra l'aspetto politico perché qualcuno è cieco e perché oggi nel trattato non cioè
Solamente che dovrebbe diventare l'esigenza prioritaria assoluta del prossimo trattato quello che si dovrebbe chiudere il sedici giugno e peccato che non lo sia neanche nel prossimo trattato
Perché per quanto io ne so la il draft che sta circolando eccetera eccetera da questo punto di vista dal punto di vista della integrazione politica dell'Unione Europea sia essa di politica estera o di sicurezza o anche di politica più interna più che modesto per così dire
Allora
Si accompagna a tutto questo per restare nel nostro Paese una situazione che non è neanche lì un segreto per cui serve serva un'indagine del
Ma se giuste Instituto Foreign Affairs insomma questo è un Paese che molto ha ripiegato su se stesso
Per ragioni di evidenti di di transizione interna di difficoltà eccetera eccetera
è un paese che
Segue gli affari internazionali in modo ma non è giusto per essere chiari episodio dell'ultimo anno
Atteggiamento che arriva da lontano
Che segue gli affari internazionali in modo un po'sporadico per così dire chiamiamolo così
Che si eccita molto sulle quote latte ma su cui io non non riesco a capire se
Abbia anche qualche altro dibattito di fondo
Mi spiego
Io non lo so in che sede
Certo ricevo dei documenti ma in termini di opinione pubblica non so in che sede in questo Paese si discuta seriamente e del nuovo trattato
E questo Paese ha un'opinione
Per esempio sulla politica mediterranea
Questo Paese ha niente da dire o il Progetto Mediterraneo devono fare i finlandesi
E perché mai
Oltre l'orrore per i dieci mila albanesi arrivati ai Mille di ieri
Questo Paese insieme ad altri a una riflessione sul Progetto Sud-Est europeo
Albania Macedonia e avanti di questo passo
Ma abbiamo Paesi mediterranei
Una posizione su su su cosa sta succedendo in Mediterraneo dove nel nord africano è in corso il boom demografico porterà centoquaranta milioni di abitanti non è in corso il boom economico che lo accompagni
Quindi c'è un divario tra la crescita del l'esplosione demografica e la non esclusione economica e questi gentili signori dove vanno
E allora oltre il programma Meda
Abbiamo nient'altro forse da riflettere un po'di più
Questo sono può le domande che secondo me gli opinion leader su una volta letta questa ricerca che a parte il tormentone entriamo non entriamo ci lasciano fuori eccetera su cui
A me pare non voglio ritornare ovviamente sulle polemiche dell'ultima settimana ma
Delle ultime settimane è indubbio che questo Paese ha di fronte a sé con mille difficoltà una win dopo opportuni fissa la vuol cogliere o se non la vuol cogliere ma questo non dipenderà da altri avanti indietro sopra e sotto questo dipenderà da la prossima legge finanziaria che credo venga depositata a luglio e da alcune decisioni che capisco difficili ma che o si prendono o non si prende
E questo è l'ora della verità sostanzialmente
Certo leggo non so che ci sono un partito anti Maastricht anti Europa anche in Italia eccetera eccetera con tutto il rispetto e con tutte le difficoltà di una integrazione europea
Io non capisco rispetto a questo partito qual è la loro proposta
Cioè oltre il no va bene
Mi sfugge qual è il loro progetto capisco che nell'immediato non entrare nell'Unione monetaria vuol dire che probabilmente Francia e Germania non ne sposteranno manco un bottone da noi tutto questo va tutto bene
Peccato che abbia le gambe un po'corte perché dopo questo che succede
Ancora due cose
Gli italiani non so la mia generazione la nostra credo se mi guardo qui intorno nasce dopo la guerra sostanzialmente e gli orrori della guerra ce le racconta mia madre e mia nonna insomma però sono un po'di lui
Noi lasciamo in una situazione di pace che diamo per scontata
Che perché conosciamo solo queste
E sì che
Tutto quello che l'Europa ha conquistato in particolare cinquant'anni di stabilità e di pace tra di noi tra l'altro questa è una delle regioni del mondo più bellicose nella storia credo sia la prima volta che c'è cinquant'anni in cui decidiamo di non ammazzarci tra di noi
E che per persone come mia madre per non parlare dei miei nonni è un grande sogno cioè e è veramente la realizzazione dell'Europa come loro l'avevano sognata
Per noi che siamo nati imposti guerra che abbiamo la pace come
Scontata
Siamo nati così in una situazione così c'abbiamo niente da difendere
In realtà non riusciamo a capire che le le sfide degli anni Duemila
Sono appunto non tanto che ci invada la Russia o non so chi ma le nuove sfide degli anni due mila sono semmai tutta una serie di instabilità che ci circondano e che sicuramente ci toccano
L'Albania piuttosto che il Mediterraneo avanti di questo passo
Su cui la riflessione mi pare a zero
Ed è a zero soprattutto perché questo è uno dei dei delle degli aspetti che secondo me e quello che potrebbe non solo emozionare ma coinvolgere capire qual è il ruolo di stare in Europa e a che cosa serva l'Europa oltre che a distribuirsi
Latti pesci formaggi e avanti di questo passo
Ora
Certamente nella nostra nella nostra o europeismo
Diciamo un po'superficiale ma non messo in discussione io credo che noi non siamo in lasciamo italiani ma lasciamo italiani ed europei senza troppi problemi insomma
E non vediamo la nostra appartenenza all'Europa come una diminutio di italianità ma semmai come una potenzialità diversamente da altri che sta sentono l'appartenenza all'Europa come una diminutio di sovranità nazionale o di grandezza nazionale e vuoi per storie coloniali imperi avanti di questo passo noi invece lo viviamo come un dato positivo
Ma proprio per questo l'abbiamo vissuto sempre in modo un po'scontato non applicato moltissimo ma comunque
Ora che il problema è che per esempio io credo che non esisterebbe nessun altro Paese dove la gente accetterebbe l'eurotassa
Nessuno si sognerebbe di assicuro in nessun altro Paese
Per imporre una tassa
Di chiamarla Eurotax
Io credo che sono in questo Paese possibile chiamarla eurotassa quando obiettivamente era una tassa contro la bancarotta né che fosse altro ma il fatta di chiamarla Eurotassa la rende più accettabile peccato che non sia vero
Prima questione
E peccato che dia dell'Europa aggiunga un'immagine da di matrigna severa
Ma neanche di severità ancora ancora poco di matrigna c'è quella che proprio ci tortura cosa che non era
Nel nostro Paese
Indubbiamente poi c'è un gioco delle parti che chi sta nella commissione o fa la commissaria accetta come gioco delle parti no c'è un ruolo per cui e fino al limite della decenza istituzionale si può pure accettare peccato che poi si supera la decenza
E allora le cose non tornano più
Ma è indubbio che il gioco dell'East degli stati membri tutti chi più chi meno
è che le cose buone vengono dalla capitale
Le cose meno gradite vengono da Bruxelles
Ci si fa grazie alla bomba di Hiroshima credo per ragioni generazionali ma altrimenti tutte le nefandezze possibile immaginabile di tutti i tipi
In cui Bruxelles magari non c'entra proprio niente porno vengono attribuiti appunto a questa entità superiore Bureau certamente burocrate
E
In modo anche da virgolette o farle passare meglio oppure l'ultimo esempio del Consiglio cui ho partecipato per una ragione di consiglio pesca per esempio insomma per poter dire esimi eccellenti Stati membri che volevano assolutamente che il Piano passasse ma volevano votare contro per ragioni da Bush Duffy Shaggy politique
Per cui eccellenti e grandi Stati membri volevano assolutamente che il piano della commissione passasse ma che lo votassero altri in modo da poter tornare a casa e dire noi non c'entriamo nulla ma questo a maggioranza ci è stato imposto
Quindi i giochi sono vari
E fino a un limite della decenza istituzionale la commissione esatte deve partecipare a questo gioco quindi non è che lo si fa
Solamente che appunto esistono poi momenti in cui diventa quasi intollerabile perché poi crescere e far crescere un'ondata anch'euroscettico anti europea poi governare questi fenomeni e tornare indietro quando serve non è una cosa che si fa dalla sera alla mattina
Oggi qualunque cosa voglia decidere Toni Blair di cui non so il suo programma sull'Europa nell'UDC ha detto molto francamente
Certo si troverebbe oggi qualunque cosa voglia decidere in una situazione
Beh di dover remare indietro ammesso che lo voglia fare con una qualche difficoltà e certamente ha bisogno di tempo oppure per per questo ad esempio mi preoccupa che si voglia chiudere un trattato il sedici giugno
Non solo perché è modesto in sé
Ma mi preoccupa è modesto e e inadeguato questo trattato secondo me non ci consente l'allargamento
Questo trattato crea la paralisi ulteriore per l'allargamento
Ma soprattutto mi pare che nei nei tempi non possa dare ammesso che ci sia cioè non corriamo neanche rischio se lo chiudiamo il sedici giugno non
Non corriamo neanche lui rischio che qualche Paese vuoi inversione post-elettorale Francia vota al primo giugno
Vuoi qualche altro paese che ha appena votato ma in una situazione molto difficile
Cambio opinione o comunque
Abbia il tempo di fare mente locale
Chiudo con tre considerazione
Io credo che la scadenza del pro del prossimo trattato che nella saggezza se voglio fare il sedici giugno o dopo
Noi rischiamo di perdere un'occasione di dare un'anima politica
A questa euro
Non rischiamo di ripetere un trattato
Preminentemente
Quando è assolutamente eccolo
Monetario
Dove peraltro poco mi si dice sul governo dell'economia sul governo politico dell'economia non è che i giornali si sono inventati l'Europa dei banchieri e che ad oggi è proprio così
Non è che non c'è l'euro i giornali maligne si sono inventate
Che non esiste l'Europa dei cittadini
E così
Quaranta mila miliardi sono i fondi agricoli per essere chiari diciannove milioni di ECU sono e la politica dei consumatori di che stiamo parlando
Io sono una vetrata far politica anche senza soldi e d'accordo è però esisterà pure un limite
E io credo che la la scadenza
La messa in gioco del nuovo trattato in questa sua dimensione politica
Non sia stata pienamente colta e certamente non c'è nell'attuale bozza di trattato che sta circolando
Questo mi sembrerebbe e mi sembra il bicchiere mezzo vuoto non perché non esiste al bicchiere mezzo pieno io credo che in cinquant'anni molte cose sono state fatte anzi e cose eccellenti poi uno può essere di carattere più o meno il paziente
Aver preferito andare più in fretta tutto quello che volete
Ma il bicchiere è certamente mezzo pieno
Io temo che non si sia capito molto bene la posta in gioco del prossimo trattato e quindi di rimanere con un bicchiere mezzo pieno
Non aver fatto il salto di qualità sull'integrazione politica e quindi ritrovarci con un'Europa che non sia andata
Le procedure le strutture adeguate rispetto alle sfide degli anni due mila le sfide che ci siamo imposti nomine
Voglio dire l'allargamento è una cosa che abbiamo deciso
Noi mica ce l'ha ordinata non so chi
Che cosa la politica mediterranea una cosa che abbiamo scelto nove giustamente poi ci riduciamo fare accordi di associazione invece di farne una politica
Per esempio le prospettive finanziarie del novantanove sono una scadenza che dipende da non trovarlo non trovarle in modo adeguato
Però mi sembra che da questo punto di vista
Non ci siamo
Io mi auguro che la distribuzione ed i risultati di questa ricerca gli stessi opinion leader che hanno contribuito gli aiuti anche a riflettere
Esattamente su sul da farsi e su che cosa fare d'ora in poi
Normalmente potremmo anche se fosse possibile smettere di interpellare l'Europa solamente quando c'è da fare polemica nazionale
Per esempio no
Voglio dire capisco ma l'idea di è stato interpellato il sempre solo se uno deve reagire alla dichiarazione di Tizio Caio o Sempronio quale peraltro le fa per ragioni di politica nazionale
Ed è una frustrazione che condividiamo di cui parlavamo l'altra sera con un poco tempo fa con Renato Ruggiero per esempio che
Insomma difficile che uno chiami Bruxelles ma quando ti chiama è sicuro che vieni chiamato perché qualcuno in Italia ha dichiarato non so che a proposito e a sproposito fa niente ma insomma non fa niente e tu vieni chiamato a gettone no cento lire dice lei cosa re cosa dice non so come reagisce a Casini
Capisco per carità però forse l'Europa e questi famosissimi commissari ancorché abbia a un accento un po'poliziesco ma insomma così ci chiamiamo forse potrebbero essere anche utili utili
Oltre che gli utili idioti ma anche essere utili per
Dei dati di approfondimento lei mi consentirà ai dottori del
Io vedo che contenitori si fa per dire molti ce ne sono
è mai possibile
è mai possenti
E capisco è che i conflitti sono più
Visibili dagli studi
Ma questa è una norma normale ne nei media no il conflitto è più visibile il sangue lo scandalo eccetera eccetera è molto più visibile della ricerca l'Italia nell'Europa va benissimo Bruxelles poveracci a scandali poco e mi fa
Sangue lì tanto non esporre insomma capisco
Però costretti ma fare uno sforzo invece di arrivare sempre a commentare dopo
Quali grande ingiuria ingiustizie c'hanno fatto magari prepararsi un attimo prima
Forse un qualche dato davvero di di approfondimento più o meno serie in seconda serata per carità noioso e tutto quello che era ma possibilmente siamo ridotti a giorni d'Europa con tutto il rispetto dei giorni d'Europa
Senta autorete io per carità diede ospitalità non faccio l'elenco di quando dove e perché sono stata chiamata negli ultimi tra il settimo tre mesi per carità di patria insomma e anche perché siccome l'M Mediaset non c'è su cui sono anche più violenta qui parliamo di di di però davvero ma non per dati pedagogici perdonatemi d'informazione discussione
Io credo sia un dato di non perché nessuno debba insegnare ad altri ma semplicemente perché esistono punti di vista
Che sono poi abbastanza diversi e che vale la pena di rimettere in discussione con questo mica si è offeso
No con questo io ho chiuso dicendo sostanzialmente che
Io non
C'è chi mo'deciderà di fare dell'Europa per tutto quello che sarà di necessità virtù posto che non se ne può fare a meno vediamo di farlo magari trascinando i piedi magari insomma
Non mi pare una grande atteggiamento
Anche perché chi non so perché ne vuole stare fuori dalla moneta unica l'ho già detto non capisco quale progetto abbia sostanzialmente ed è chiaro che spetta a tutti noi in particolare alle istituzioni europee che mica sono scevre da tecnici
Come si sta gestendo la Conferenza intergovernativa a porte chiuse in un modo che non si appassionano manco quelli che ci partecipano figuratevi quelli fuori
In cui non si è neanche chiarito alla gente qual è la posta in gioco in buona sostanza
E in cui anche chi in buona fede nel novantadue pensava l'integrazione economica ci porterà all'integrazione politica io credo che la fotografia di questi stessi in quei anni
Ci ha dimostrato che così non si può proprio più
Questa persona in casa italiana
L'episodio dell'Albania
Per esempio
Una cosa che credo debba dare utili insegnamenti ad una condizione che i Paesi membri devono essere partecipi e protagonisti nei vari consigli non solo quando ci sono dossier che interessano quel Paese
Ma in generale su tutti i dossier altrimenti poi la credibilità è evidente che non c'è molto
Ma certamente sull'Albania che era una crisi evidentemente a dimensione europea perché se l'Europa non è in grado neanche di occuparsi di Albania allora rinunciamo subito a e non ci cioè non è la Bosnia non è lo Zaire non è è
Ministri degli esteri e l'unanimità non si è trovata sono bastati un paese un altro di seguita dire guardate non
Magnifico e siccome si vota all'unanimità
Evidentemente non c'è stata neanche discussione perché le procedure fanno la differenza
Seguono in qualunque dossier agricolo vota a maggioranza
Nessun Paese può permettersi di dire a me non va bene perché era in ma nel nell'angolo e gli altri vanno avanti e fanno un compromesso che votano per questo si discuta tutta la notte tutto il giorno tutta la mattina tutta la sera
Su su su su pesci inesistenti
Perché nessuno è in grado nessuno ha il diritto di veto
E in politica estera non funziona così
Un signore dice mio paese no e e e il dibattito è chiuso
Cioè
Non ce n'è anche uno sforzo perché non è possibile di trovare una maggioranza su un qualunque Progetto quindi i dossier viene preso e archiviato verticalmente e andiamo avanti sicché il ventiquattro marzo un paese disse che non era non comprendeva comunque non era d'accordo sull'analisi
Il dossier Albanian viene mandato allora S CE altra
Efficiente efficacissimo organizzazione internazionale scoperta all'uopo
Arriviamo allora esserci è che è un una sottrazione di cinquanta Paesi che anche lì decide all'unanimità c'era un altro paese che quel giorno non gli andava bene lo quindi anche lo esercente deciso proprio lì e ci impegniamo rimandati al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite
Dove devo dire in un miracolo ma lo sforzo di varie diplomazie comprese quelle italiane ha fatto sì cheratinociti astenuto
E per fortuna che oltre al Consiglio di sicurezza non c'è nient'altro perché se no avremmo continuato andare a consultare tutti e le organizzazioni internazionali possibile immagina
Ora se noi cambiamo questo mondo
Semplice semplice per cui
Anche in politica estera si decide a maggioranza magari il pluri rafforzata stava i giuristi stanno lì per evidentemente per rendere in termini giuridici una scelta politica Quinton
Era l'azione dei voti dei tratti ne possiamo inventare di tutti i colori non esperti il problema è superare i diritto di veto perché non è che l'unanimità e più democratica del voto a maggioranza e chi l'ha detto ma
Nate
Dico questo perché è un episodio fosse posto in qualche altro Paese ma insomma terrore nella tragedia che tutti vedete sullo Zaire per esempio e in una situazione in cui noi voi senza saperlo siete i più grandi donatori di aiuto umanitario più grandi donatori d'aiuto lo sviluppo in maggiori donatori detto
Grammi fare Pacis nell'Est europeo il programma Meda eccetera eccetera insomma lui pay ensemble di esprimere
Per cui sulla barca sudafricana non sulla barca sudafricana da qualche altra parte arriva Holbrooke mandiamo rosso in Medioriente eccetera eccetera c'è qualcuno fa una politica estera
E poi ci manda la fattura che può anche essere un mondo a descrivere la vita per carità però non mi pare proprio il massimo
Kissinger diceva con grande sfottò diceva insomma l'Europa
Datemi un numero di telefono o ma il numero di telefono per mandare la fattura un anno imparato perfettamente
Telefono indirizzo fax quello lo per per chi paga
è chiarissimo
Ora tutto questo mi si dice ma novantun sogni ad occhi aperti
Perché la politica estera è l'identità nazionale no quindi non si può mettere in comune perché le cancellerie la chi c'ha la grande vertice alle colonie kitsch a queste accuse a quell'altro sarà rima anche la moneta dovrebbe è un'operazione molto difficile ognuno di noi ha una moneta di educazione
E quindi
Io vivo in Belgio c'ho uno stipendio in in in franchi belgi compro le scarpe in Belgio provvedere secca no non caro traduco in lire gomito e Tizio completamente stupido ma la moneta di educazione fa fa queste cose ce no la politica estera come si fa a mettere in comune quella come la bandiera l'identità né zio Nale avanti di questo
Vero però rimane il fatto che oggi noi ci riduciamo ma perché ci riduciamo a dovere quindici politiche estere invece di averne una
Con una cacofonia garantita e un'inefficacia che è pronta quindi non siamo quindici Stati sovrani nella nell'inefficienza che non è
O nell'inadeguatezza che saranno pure a tutte sopra dall'ente autonome però siamo anche sovranamente inefficaci a quindici perché le le le ha dimensioni delle crisi internazionali nessuno Stato membro da solo poi
Se pure gli Stati Uniti ha più le risorse finanziarie diplomatiche militari adeguate per dare una soluzione a questa o a quella
E io credo che senza
Questo mi mi dispiace ma lo dico sembra perché
Questa integrazione si può portare dietro una politica dell'immigrazione una politica almeno di della giustizia almeno quella civile
Questo tipo di integrazione politica
Poi
Integrare e avere una politica comune dell'immigrazione piuttosto che una politica comune perlomeno dal punto di vista diciamo di cittadinanza e avanti di questo passo
E a me pare mi auguro che appunto non sono affatto una pessimista per essere chiari materna che con il nuovo trattato perdiamo una opportunità o meglio la opportunità ci condanniamo al ad un dato di allargamento che ci pare all'intera più
Credo che non nessuno avrà oggi il coraggio di dire fermi un attimo discutiamo però né credo che sarà alcuna opportunità persa nel frattempo mi raccomando no nel frattempo davvero se in cinquant'anni è un grande progetto forse l'unico l'Europa sia data che è quello della moneta unica
Condivido perfettamente che l'idea di rinviarla perde è una cosa credo che potrebbe farci veramente il primo grande project do che da dell'euro consegno tangibile a ogni cittadino che ce l'avrà in tasca e il primo grande progetto che abbiamo sbandierato urbi et orbi in tutti i forum internazionali e avanti di questo passo è il Progetto Sud cui partner extra-europei ci stanno guardando io mi auguro che con tutte le difficoltà ivi compreso per questo Paese sitter via fede ai tempi e alla scadenza di questo progetto perché questo è un altro modo di essere internazionalmente credibili grazie
Grazie al commissario barboni
Se ci sono altre domande da parte dei colleghi della stampa
No non mi sembra che ci siano domande vi ringraziamo per essere intervenuti grazie