"Proposte liberali per la scuola. Pari opportunità nelle scelte, pubblico e privato" incontro-dibattito promosso dal coordinamento Regione Lombardia di Forza Italia presso il Circolo della Stampa, in Corso Venezia 16

Ho incominciare signori vi chiedo di accomodarvi per favore
Bene buongiorno a tutti grazie di essere intervenuti così numerosi al nostro incontro
No io non arrivava in genere Onna ringraziamento particolare
Al gruppo consiliare della Provincia Rimini Anna che ha permesso lo svolgimento di questa giornata
No io nei pressi ringraziare il coordinamento regionale della Lombardia lesse eccezioni i sindacati i trecento e i liberaldemocratici di Mila no mai vedrà anche il gruppo di Vercelli D'Elia dipinse anche per via di Firenze e tutti coloro e sono tanti i quali hanno collaborato con noi
E che collega pendenze a coniare Gizzi testimoniano l'importanza di porre l'attenzione sulle riforme scolastiche
Nel quadro politico attuale ci vede all'opposizione ma non per quei sta Forza Italia rinuncia a presentare ipotesi di ritorna e a esprimere valutazioni di metodo e di merito e sulle scelte della politica scolastica dell'attuale Governo ed in particolare del ministro Berlinguer mi hanno quindi pensata riorganizzare questa giornata
Che e prevede un momento di papà stecche sentire Imad è in aste in relazione ai e un'inedita tutta strutturata Nina seconda sessione alla presenza di figure istituzionali esserci azioni si HT nel mantenere la scuola
L'unica strada pomeriggio Emma il teorico maltempo senza cede quindi immediatamente la parola al presidente degli ha tra Udinese di Mila no dettare Livio pendenti
Una risposta
Grazie udienza grazie dell'invito ringrazio vicepresidente il presidente del gruppo che non vedo ancora
Per l'invito ricevuto i consiglieri e l'organizzazione che ha realizzato l'incontro io ritengo mio dovere partecipare a queste manifestazioni indette dai gruppi della provincia di Milano e dalle forze politiche perché ritengo che il momento sia momento di grande confronto grande scambio di vedute specialmente su questo tema
Che è un tema che ci riguarda da vicino che con la scuola lo sapete che la Provincia l'ente intermedio che da noi una grande provincia dicevo poco fa
Al collega per le quattro milioni d'abitanti circa oggi al centro dell'attenzione della scuola
Noi abbiamo cento venti gli istituti circa di cui novantadue corretta e il resto in affitto
O lo Stato per questi spendiamo poi prendete magari sarà lui a dire le cose come stanno teniamo parecchi soldi del contribuente per la manutenzione e la messa in pristino per per il momento di queste scuole che sono di buon livello rispetto alla media nazionale
Stiamo per ricevere come Provincia trecentocinque istituti che sono le scuole
Non c'è il classicismo magistrale licei artistici e perfino il Conservatorio di musica ecco centocinque
In totale gli studenti dei superiori sono tutto cento trecento mila seicento cinquanta mila
Che sono come vedete di per sé già un numero che è un problema
Abbiamo complessi molto grandi che pongono problemi di carattere sociale
Vado come al solito previgente l'anno scorso mi sono accorto perché me l'hanno riferito chiamato immediatamente alle forze dell'ordine in gran massa che anziché banche Tino dei gelati un tempo arrivava la gondola
In un grande complesso della Provincia diventare la provincia va gestito come è noto per la parte didattica dal Provveditorato dallo Stato eccetera
Alla alla comunità invece la rivale banche il tiro dei gelati o del Parini arriva al banchetto della droga ecco organizzate questa grosso strutturare due si configura anche per queste cose come troppo grossa però ecco il problema che si pone oggi è un problema ma una parte finanziato dall'alto di tipo riorganizzativo programmatorio
Per una programmazione quella che va fatta tipo qualitativo che quantitativo
Anche se il procedimento novecentocinque scuole un trasferimento che a dire
A scuola per e qui non è possibile cambiare nulla nell'immediato perché sappiamo in che condizioni si trovano per esempio i Licei milanesi famosi licei classici della Città di Milano
C'è un sospetto che ci riguarda perché riguarda tutti cioè in questo ultimo scorcio di tempo i Comuni non hanno più investito nulla perché quando ho visto hanno letto la legge
La legge uscito nel febbraio dell'anno scorso che trasferisce molte scuole alle Province non ora mancano gli investimenti praticamente giunto perché quell'anno scorso uno stati cancellati per pertanto ha detto non sono stati messi
E per la gestione ordinaria alla media dei trasferimenti previsti sarà quella di due anni fa quindi con la svalutazione poliziotti voi in che condizioni ci vengono trasferite queste scuole per il flauto la privazione di Zare ad immaginare un programma che veda mai individuazione insieme agli organismi
Non solo degli insegnanti ma anche dei genitori per le forze politiche non la scelta dei fondi che sono le vocazioni le cose che sono le prospettive un'indicazione siamo nello stato in cui non possiamo imporre la scuola nessuno di un certo tipo non la vogliamo neanche imporre ma qualcuno di voi certamente avrà approvato certamente chi fa un po'di politica a sentirsi dire da un genitore
Non trova lavoro vorrebbe andare in banca e quando gli domanda che studia fatto seicento rispondere ha fatto il resto dei magistrati del maestra
Cadono le braccia io stesso ho personalmente consentitemi la battuta ha un figlio che ha avuto scelga di fare Geologia anziché fare ingegneria ma insomma aveva mammone tanto più alta proprio su la convinzione meglio la convenzione tra personale ha prevalso su indicazione dei genitori
Ecco di fronte a queste cose è difficile giudicare perché si dà a interferire con la libertà dei singoli però non possiamo neanche incentivare pubblicamente la disoccupazione andando a fare altre scuole per esempio magistrali ora che occorre la laurea per andare a insegnare ovviamente per il tipo un altro problema sottopongo al comma io chiudo subito
Credo che il saluto migliore sia questo cioè un saluto operativo più che di convenevoli è quello dell'apertura al pomeriggio della scuola
Problema
Il molto importante
Non è certamente dando un muro per fare i murales votando l'Auditorium spesso ne abbiamo grazie a chi ne è stato la Provincia fino a oggi nel dopoguerra parecchie scuole sono dotati di monitor per fare della musica magari della musica jazz con qualche orchestrina certamente anche questo
Io credo che ci si deve affrontare il pomeriggio vada affrontato in termini
Di prospettive di di serietà e allora dobbiamo risolvere per esempio la Puglia dopo aver urtato tematica la povertà
Elettronica cioè quella devo ragazzi che a caso non hanno un computer
Perché a scuola hanno poco poca possibilità di usarlo perché mi ero tenuto come oggetto sacro qualche volta del tuo Ventura cassaforte
E allora bisogna riempire queste scuole di computer magari non il più recente moderno ma ancora quelli che hanno dei programmi adatti a imparare facendoli giocare facendoli istruire un'altra cosa sono le lingue
L'inglese il francese il tedesco svedese cioè andava a prendere quelle cose che i ragazzi fanno ancora in maniera inadeguata prospettive chi non so le lingue che non sa usare il computer
A certamente molti punti in meno quando si presenta sul mercato del lavoro
Aggiungo inoltre
Abbiamo altri problemi che sono quelle
Ragazzi che appartengono a famiglie che si trovano in condizioni temporanee di disagio economico cioè nudo alle famiglie dei cassintegrati dei figli di coloro che sono in mobilità
Di coloro che sono zero ore senza magari anticipazioni di stipendio abbiamo pensato di abolire il consiglio su questo è stato sempre molto attento a questi ragazzi
Perché i ragazzi delle scuole superiori possono avere un aiuto per l'acquisto dei libri pagare le spese di viaggio e un po'in tasca un po'd'Argenteuil Porsche che un ragazzo di diciassette anni non deve mancare
E questo tramite assegni che vengono dati a prescindere dal voto come dice la Costituzione
In un preciso articolo e anche questo lo sforzo che stiamo facendo tutto insieme perché la nostra Milano conoscendo la provincia più avanzata d'Italia qualche ragazzo diciassette o diciotto anni non vada a casa
Prima del tempo senza una mestiere in assoluto possa continuare a studiare anche sulla famiglia a un'entrata di ottocento mila lire al mese come capita in certi casi pensate che i casi potenziale sono centoventicinque mila non tutti sono figli per fortuna ma oggi a Milano situazione questa questo è il quadro che io nei negozi anticipare scusandomi della lunghezza
E di un saluto di tipo operativo che credo sia stato gradito che oggi è venuto qui per fare dei discorsi concreti come credo tutti voi grazie dell'accoglienza umori nei vostri lavori che complica
Grazie presidente
Dimenticata di salutare gli altri consiglieri provinciali presenti in sala Michel Clerici Daria Bignardi in silenzio per ambiguità e gas tanta che è presente in sala
Adesso tasse la parole Gianluca Guarischi
Assistente politico dell'onorevole Dario Frigo il tempo spesso eccessivamente alle consiglierei Camillo Milko Pennisi vice capogruppo in Provincia a Milano
Ieri l'onorevole Dario Rivolta ovviamente si scusa moltissimo sarebbe stata per noi molto volentieri ma stamattina è stato chiamato a Roma ne resterà finanziaria è un argomento di priorità assoluta e noi lo capiamo pericolo
Innanzitutto ringrazio dopo il saluto del presidente Tamberi di avere il privilegio a nome del movimento politico della Regione Lombardia di Forza Italia di porgere il saluto prioritariamente a chi organizza Trocchia voluto con grande entusiasmo questo incontro questo primo grande forum che il movimento politico di Forza Italia
Insieme all'Associazione docenti liberaldemocratici a voluto ed insieme al gruppo consiliare e non è casuale questa scelta di questi tre elementi organizzatori movimento politico il gruppo istituzionale e chi dentro nella scuola ogni giorno vive i problemi perché spesso soprattutto chi fa politica edito a Tor de'parlare di problemi tra loro all'interno
Ligure circoscritte e non invece di confrontarsi che sul campo ogni giorno chiedete chi sente problemi e chi sente la necessità delle grandi trasformazioni
Qui non è a caso dicevo che il movimento politico di Forza Italia ritiene di dare grande importanza
A questo forum che lo che vorrei proprio forum perché oggi è una giornata di incontro di proposte
Ma anche di volontà di recezione da parte del movimento politico e di chi come l'onorevole Aprea ha presentato un'iniziativa parlamentare di grande importanza
Proprio per dimostrare il modo di operare e se mi consentite senza presunzione anche la maturità politica che movimento di Forza Italia ha raggiunto nel presentare queste proposte
Non farne un proprio Baluardo sarebbe stato più facile presentare una proposta di legge dire
E così o se non è così e non accettiamo emendamenti da nessuno
Invece ci all'incontro di oggi e la volontà di apertura è il significato di un confronto politico di una forza sì anche all'opposizione perché gli elettori hanno scelto di darci dire legarci a questo ruolo vuole però a fare azioni propositive vuole proporre sul soprattutto sui grandi temi importanti del nostro Paese magari un povero eclatanti
In giorni come questi dove il confronto il conflitto tra i grandi poteri dello Stato
Il conflitto all'interno della maggioranza politica del Presidente del Consiglio e addirittura con alcuni suoi ministri sarebbe più facile magari fare buttate politiche e polemiche che magari avrebbero titoli più grandi sui giornali
Ne abbiamo scelto invece la strada della ragione rispetto a quello delle urla e degli slogan troppo utilizzati ormai in questi ultimi anni in questi ultimi mesi e la ragione è quella di affrontare con serietà e sono sicuro con grande competenza
Ragionamenti e iniziative politiche di grande spessore di grande interesse per la nostra società Elune a caso
Che parliamo oggi e di scuola d'altronde qual è il più grande patrimonio che a una società il patrimonio più grande
E quello delle oggi giovanissime generazioni che diventeranno domani coloro che potranno speriamo far risalire la china di una situazione certamente non facile per il nostro Paese ecco perché abbiamo voluto mettere oggi l'accento iniziare una discussione importante sulle sistema scolastico nel suo complesso e in modo particolare le pari opportunità nelle scelte tra pubblico e privato perché riteniamo che da questo concetto di partenza si possa ridare forza ridare dinamismo e anche ridare mettere in moto quella competizione che può essere utile a migliorare il sistema scolastico nel suo Complesso purtroppo oggi non c'è possibilità di competizione nel mondo scolastico
Tra privato e pubblico dobbiamo innescare la competizione non per regalarlo al privato su questo dobbiamo essere molto chiare in questo concetto ma per permettere che la competizione migliore l'istituzione scolastica
Nel suo complesso e soprattutto che dia la possibilità a tanti docenti a tante persone che hanno dedicato la vita
Nella scuola e molte con grande entusiasmo con passione con come dire una dedizione che andava al di là c'era la mente del fatto remunerativo mandava il di là anche dall'obbligo che sistema scolastico che deve decenti dare loro la possibilità di non vedere mortificata la loro coro opera di insegnanti la loro opera di maestri di vita perché è questo che deve essere soprattutto un insegnante soprattutto nella scuola elementare dove diventa il primo vero grande riferimento certo per i quelli che saranno le generazioni giovani
E con questi oserei dire
è sentimenti che il movimento di Forza Italia insieme
All'onorevole Aprea al gruppo consiliare di Forza Italia e al movimento degli insegnanti liberaldemocratici
Volle aprire questo dibattito che è un dibattito di confronto per l'inizio di una proposta di legge che certamente potrà essere arricchite da contributi che noi siamo disponibili ad accettare su questa materia
Nel suo complesso ma di un movimento che alla polemica preferisce i fatti che alla polemica preferisce proposte concrete e preferisce dirà la gente queste sono le nostre proposte e guarda caso l'impegno della riforma della scuola
Era un impegno forte che ne abbiamo messo nel nostro programma
Per le elezioni politiche del ventuno aprile gli elettori hanno scelto diversamente quindi lo siamo
Al governo del paese ma di fronte alla volontà elettorale bisogna sempre inchinarsi idealmente noi contribuiamo lo stesso attraverso la nostra opera il nostro impegno e nel nostro ruolo di opposizione
Costruttiva seria nell'interesse di questo grande paese che ha bisogno da parte di tutti di un po'più di serietà
Di meno quelle il carissimo di meno chiacchiere e di più fatti concreti
Casa la parola al consigliere Camillo Milko Pennisi
Grazie buongiorno
Per me è un onore come rappresentante del Gruppo Consiliare
In provincia di Forza Italia
Aprire i lavori di questo convegno ringrazio il presidente Tamberi della sua presenza di tutte anche
Gli inviti operativi e che ci ha fatto per questa giornata di riflessione di studi su questo argomento il gruppo provinciale di Forza Italia ha avuto la sensibilità politica
Devo dire anche spinto molto dalla dalla richiesta dell'associazione dei professori liberal democratici per organizzare questo convegno su questo tema così importante
Vorrei rubarvi solo due minuti
Per puoi dare veramente la parola ai relatori sul gli argomenti specifici
Ci sono tre motivi essenziale per cui ci hanno spinto ad accettare questa proposta a farla nostra e a fare in modo che questo sia anche il primo di una serie di convegni su altre tematiche che vogliamo organizzare innanzitutto il presidente Tamberi c'era
Detto l'importanza che rappresenta la scuola per la provincia di Milano Vito altri due dati sicuramente più del cinquanta per cento del bilancio dalla Provincia
Sia sull'edilizia scolastica che su iniziative socie del c.t. educative
è imperniato sul problema scuola l'altro dato che solo in due anni
Tra cose fatte e da fare diciamo così più di centocinque miliardi sono state sono stati devoluti per la messa a norma della legge sei due sei solo queste fa capire come per la Provincia di Milano il problema scuola sia così importante ma poi non poteva essere migliore argomento per diciamo
Capire il momento e in questo momento storico cioè al momento della finanziaria io non voglio sicuramente rubare
L'argomento all'onorevole Aprea che già in conferenza stampa ci ha dato del punto importante su questo tema
Però poi l'onorevole Aprea su questo approfondirà questa finanziaria non è certo quello che si può dire così un regalo o uno un utile
O non va nella direzione utile per migliorare questa scuola che in Italia vorrei dire offre misticamente non è certo il migliore dei sistemi possibili
Il terzo punto
Che vorrei dire
Ancora più importante la sensibilità politica che abbiamo avuto con tutti gli altri consiglieri provinciali nel
Voler dare un significato a voler dare un indirizzo per ridisegnare il rapporto tra pubblico e privato tra scuole pubbliche e scuole private che in Italia è un argomento che se ne discuteva tanti anni fa ma che era un periodo che non se ne discuteva più il
è necessario necessario riproporre questo tema e spero che in questa sessione lo si riprenda per ripensare a questo rapporto tra pubblico e privato perché ci sia effettivamente una parità di Scelta da parte dei genitori tra scuola pubblica e scorta privata
Ecco il mio compito è terminato era solo quello per illustrarli
Il i temi di questo convegno e dare un significato anche al perché di questo convegno organizzato dal gruppo provinciale ringrazio l'attenzione e credo che possiamo iniziare grazie
Grazie
Il nostro pomeriggio è molto ricco e molto intenso quindi passiamo subito alle relazioni di presento i nostri relatori l'onorevole Valentina Aprea
Il professa Lorenzo in Trentino Clinton pensare Francesca Querelle
L'onorevole Lorenza Street leader la professoressa Pierangela Bianco e il professor Guido Martina
In altre primarie l'attore sarà
L'onorevole Valentina Aprea parlamentare di Forza Italia dalla dodicesima legislatura nell'attuale e capogruppo nella Commissione cultura della Camera e membro del comitato per la comunicazione e l'informazione Esterna di Montecitorio
E responsabile per la scuola di Forza Italia appunto il suo tema e l'autonomia e gli organi di governo prego onorevole
Grazie
Buonasera io seguirò una proposta scritta perché il tempo e davvero limitato quindi e intendo intendo intendo svolgerlo fino in fondo
Il tema assegnato naturalmente allora
Ringrazio naturalmente la la Provincia e la Regione e le amiche dell'associazione docenti liberal democratici per questo che per questo incontro importantissimo e allora entriamo nel merito della questione ecco non vi è dubbio che la formazione l'istruzione siano ormai da troppi anni e nel nostro Paese la situazione a rischio
E allora è chiaro a tutti che dà le risposte che il mondo politico saprà dare dipenderà o la salvezza del una volta per tutte della scuola quindi la sua rivalutazione sul piano culturale e sociale oppure si decreterà
Per sempre la sua mutazione del processo formativo pubblico
Rischiando con l'abbiamo detto già qualche altra volta quello che tecnici dell'organizzazione chiamano consolidamento dello svantaggio
Rimangono cioè le strutture rimangono i dipendenti rimane il costo ma si consolida per i cittadini il nome edificio e chi nel mercato desidera avere quel beneficio funzionalità se lo deve pagare in modo Chung aggiuntivo quando può naturalmente
A questa situazione si è giunti perché il sistema scolastico pubblico in Italia non solo detiene di fatto un monopolio il novantatré per cento delle strutture scolastiche sono statali
Ma non è non è neanche in grado di gestirlo perché rimasto ancorato modelli gestionali burocratici quantitativi superati e improduttivi
In realtà la scuola italiana oggi non amministra se stessa in base alle libertà e all'autonomia che la Costituzione pur ne riconosce le assegna mai amministrata dall'apparato burocratico formalmente e sostanzialmente estraneo ad essa
Apparato originariamente concepito per amministrare una scuola gerarchizzata non libera e non autonoma intesa soltanto come dire emanazione del potere esecutivo tutta costruita sui principi del centralismo
L'espertissimo burocratico e della rigidità nei modelli legislativi
Se questo modello è fallito occorre individuare le cause e rimuoverle dalle fondamenta all'arredo e c'è di tutto c'è infatti essenzialmente un fattore la questione dello Stato la politica verso lo Stato l'uso stesso dello Stato
Nella letteratura specialistica il fenomeno è stato sintetizzato nell'espressione Big Government must lo stato grande troppo grande troppo invadente troppo esteso troppo intrusivo
L'eccesso di statalismo insomma come proiezione indebita della politica burocratica e della lottizzazione partitica nelle sfere tradizionalmente riservate alle libertà dei cittadini
In questo senso concordiamo con Giuliano Urbani che se il malato numero uno e lo stato e proprio qui che occorre intervenire con le cure più drastiche
La prima cura suggerisce sempre urbani può essere tradotta in una sorta di slogan restituiamo lo Stato i cittadini cosa vuol dire
Si tratta di sottrarre pezzi di istituzioni pubbliche dalle corporazioni per restituirle nelle mani dei legittimi proprietari sovrani facendo passare molte scelte ora pubblica
Alle libere scelte individuali degli stessi cittadini
Affinché siano essi stessi a poter decidere la gran parte del proprio destino e non siano invece altri a farlo
Ora burocratici ora pianificatori ora supposte Esperti ora legislatori più o meno illuminati insomma altra gente rispetto a noi stessi come se fossimo tutti incapaci di decidere quindi tutte persone da temere strettamente sotto tutela
Ci sono inoltre motivazioni strettamente funzionali che supportano la scelta di restituire allo Stato e cittadini
Infatti tutti i programmi pubblici tutti i progetti governativi soffrono di alcuni pressoché ineliminabili vizi genetici quali l'essere più spesso guidati dagli interessi di chi decide burocrati e politici
Che da quelli degli utenti devono valere per realtà standardizzate quindi ignorano per forza di cose di situazioni particolari insomma c'è rigidi
Sono fondati più spesso su una logica di comandi che nessuna di incentivi il Kane condanni condanna poggiare sul modello organizzativo inesorabilmente meno efficiente
Per queste ragioni ritornando al sistema scolastico se vogliamo davvero che lo stesso diventi uno strumento reale di investimento produttivo nella formazione e al tempo stesso strumento di eredi e Panucci pedice Mancino azione culturale dei nostri giovani
è necessario che lo Stato faccia un passo indietro
E attraverso l'autonomia delle istituzioni scolastiche si giunga ad un nuovo contratto tra la scuola e gli utenti contratto che restituisca legittimità questo servizio pubblico oggi del tutto autoreferenziale
E piegato a logiche strane i suoi obiettivi istituzionali
Tuttavia poiché la partita non si può giocare con interventi di facciata bisogna stare attenti a non confondere l'attuazione dell'autonomia con semplici ipotesi detti di decentramento
Su questo dobbiamo essere molto chiari il decentramento e la versione burocratica dell'autonomia
Peraltro il decentramento amministrativo e già in corso almeno da qualche decennio ed ha trasferito quintali di pratiche dei provveditorati alle scuole
Senza che questo abbia significato nulla sul piano del cambiamento se non un ulteriore burocratizzazione della gestione delle scuole soffocate da centinaia di circolari e ordinanze d'oggi anche da contratti decentrati nazionali e provinciali
Il decentramento amministrativo è lo strumento con il quale da tempo si nasconde il peggiore per di caccia centralismo burocratico
L'autonomia non deve inoltre essere confusa con il problema della forma delle autonomie locali ed in particolare dell'autonomia regionale
Il trasferimento alle Regioni di funzioni svolte oggi dall'amministrazione centrale inciderebbe sulla forma dello Stato ma non inciderebbe sull'autonomia delle scuole le quali continuerebbero a servire un'amministrazione estranea e non ad essere servite
Così S legate alle ministro Azioni regionali da un rapporto simile a quello che oggi hanno con il ministero si ritroverebbero ancora prive di autonomia con un ulteriore più grave rischio di frammentazione
Il sistema scolastico italiano richiede dunque piuttosto una riforma istituzionale che ripensi innanzitutto il ruolo dell'amministrazione che deve spogliarsi da subito di ogni competenza di gestione
E il ruolo delle singole unità scolastiche superando lo stesso tempo al monopolio statale che ha determinato nel tempo una condizioni di marginalità
Delle scuole non statali che sono state costrette ad operare di fatto in condizioni che definire sfavorevoli è già molto
La vera riforma sta dunque secondo noi e qui vogliamo stasera sottolinearlo nel riconoscere che l'istruzione non è e non può più essere statale
Ma deve diventare un servizio collettivo pubblico retto da professionisti responsabili dell'insegnamento e dei suoi risultati e non riconducibile per questo nella maniera più assoluta a modelli di tipo burocratico
Sia un modello corre fa riferimento bisogna guardare al modello dei servizi nazionale ammette che non hanno un centro nel senso tradizionale dal quale partono gli impulsi e comandi è una periferia che segue ma sono articolati appunto con una rete all'interno della quale operano diversi soggetti dotati di autonomia
I cui rapporti non corrono lungo le rigide linee di una piramide
Ma sono caratterizzati invece come rapporti di coordinamento di collaborazione e a volte di competizione
Così pure se si riconosce che l'ambito di azione del servizio viene ad essere il territorio nazionale si riconosce altresì che all'interno dello stesso ci siano strutture non statali che ero chino quei servizi rendano le prestazione
Dunque le prestazioni rese dei servizi a rete soggette alla valutazione dell'amministrazione
Sono di carattere esclusivamente tecnico e non burocratico
E richiedono per questo una specifica competenza professionale degli operatori coniugata con l'esercizio da parte loro di autonomia di giudizio e di assoluzione di specifiche responsabilità
Questa condizione animando ovviamente la necessità di definire regole comuni che possano riguardare l'istruzione come servizio pubblico essenziale
Mai dipendentemente dalla natura del soggetto erogatore e nello stesso tempo deve essere garantita la possibilisti della possibilità di differenziare il servizio quindi la diversità come valore
Il servizio prestazioni per la migliore soddisfazione delle esigenze degli studenti e delle famiglie che devono poter scegliere il tipo di istruzione che maggiormente ritengono idoneo alla formazione dei propri figli
In questo modo si garantisce l'unitarietà del sistema superando allo stesso tempo l'uniformità invece dell'attuale offerta formativa che ha prodotto conseguenze molto gravi proprio sul piano dell'uguaglianza fra i cittadini
Infatti come si evince dai rapporti Censis degli ultimi anni
Nella distribuzione dei titoli di studio per classe sociale per zone geografiche per sesso vengono confermate tutte le discriminazioni e le differenze sociali e culturali del Paese che la formazione dovrebbe invece contribuire a compensare l'Italia così a un sistema apparentemente aperto democratico
Ma in realtà severamente selettivo dove lei si riproducono all'interno delle liste scolastiche il questo sistema premia lo status la posizione sociale l'eredità culturale e non il merito il problema principale sta dunque nel passaggio da un sistema amministrato e illusoriamente governato dal centro sulla scorta di un controllo formale delle carte degli aventi deprimenti burocratici
Ad un sistema gestito direttamente dalle scuole con una partecipazione diretta alle scelte e rigorosamente verificato nei suoi risultati e nella qualità del prodotto finale
Sul piano politico si tratta dunque di andare a ridefinire le competenze dell'amministrazione e delle scuole
Attribuendo alla prima poteri di indirizzo generale di controllo
E dotando le seconde di quelli di gestione del servizio questo implica una riallocazione dei poteri che può essere perseguita soltanto attraverso l'individuazione dei soggetti titolari di precisa responsabilità
Nel modello burocratico tutte le responsabilità sono alla fine in capo al ministro
Senza più confusioni di ruolo e soprattutto al di fuori di ogni generica quanto inconcludente partecipazione formale
Conseguentemente nel crediamo che si possa parlare di autonomia
Soltanto in presenza di riforme che abbiano il coraggio di abbandonare modello ministeriale di tipo verticale
E di adottare un modello orizzontale in cui le singole unità scolastiche dotate di autonomia statutaria didattica organizzativa e finanziaria siano garantiti dell'efficienza dell'efficacia del servizio nei confronti degli utenti
Il baricentro del sistema si sposta così dagli uffici burocratici alle scuole o reti di scuole
A questo livello devono dunque secondo noi essere prese senza mediazioni o mediatori
Tutte le decisioni strumentali amministrative e finanziarie e finali didattiche ed educative che riguardano la realizzazione degli obiettivi istituzionali
Rispetto ai singoli istituti dunque occorrono delle garanzie nuove perché si possa parlare di vera autonomia
La nostra proposta politica si riassume nei seguenti punti innanzitutto il riconoscimento della figura del dirigente scolastico a garanzia delle scelte e delle decisioni assunte a livello d'istituto
In secondo luogo l'istituzione di un Budget istituto
Ha segnato senza vincoli di destinazione in base a parametri quanti qualitativi e con possibilità di integrare i finanziamenti statali con finanziamenti esterni a cominciare dai contributi delle famiglie
La trasformazione della gestione del personale altro nodo importante passando dagli attuali organici di diritto e di fatto che sono la tragedia ordinaria o di tutte le scuole
Alla dotazione del personale in base a un Budget orario calcolato sulla base delle ore di lezione garantite agli studenti ed il numero complessivo degli stessi
Concepire il capitale tempo in termini di Baget globalizzazione dell'orario come dicono i francesi consente in particolare di investire le risorse umane
In relazione alle effettive necessità di apprendimento dell'alunno superando tutti i vincoli burocratici attuali quali ad esempio la rigidità del numero degli alunni per classe del rapporto docenti alunni
Ancora la predisposizione da parte di ogni singola scuola di uno statuto che indichi gli ordini di gli organi di governo e di partecipazione della scuola i criteri prescelti nell'organizzazione della stessa la formazione e le modalità di approvazioni di pubblicazione del Bilancio ed ogni altro aspetto che possano tutelare
Sì ai diritti dei titolari del servizio di educazione e di istruzione che quelli dei titolari dei diritti di educazione e di istruzione e cioè dei genitori e degli studenti
In questi giorni si è ritornato a parlare di autonomia scolastica perché all'articolo diciassette ex articolo quindici del disegno di legge recante le delega al governo per la riforma della pubblica amministrazione per la semplificazione amministrativa presentata dal ministro Bassanini al Senato
Sono contenute disposizioni sull'autonomia delle istituzioni scolastiche
Tali disposizioni relegate tali misure collegate alla Finanziaria hanno assunto un profilo limitativo e fuorviante già dalla collocazione stessa della richiesta di delega
Infatti come forze di opposizione abbiamo denunciato da subito
Che la riforma della pubblica amministrazione del pubblico impiego la coniugazione del merito con la responsabilità lo snellimento della burocrazia la trasparenza e la comunione e la comunicazione pubblica
Non sono non possono essere di ordine finanziario
E la garanzia della qualità del servizio e cittadini che impone la riforma come dicevamo all'inizio e dunque l'aver inserito queste materie tra le misure collegate alla Finanziaria con corsie preferenziali
E forte costrizione dell'emendabilità opprime di fatto il dibattito parlamentare
Soprattutto rispetto alle Commissioni di merito alle commissioni cultura che saranno chiamati ad esprimere solo un parere visto che resteranno di competenza delle prime Commissioni quindi delle Commissioni affari costituzionali di Camera e senato
Come se ciò non bastasse nel merito
La proposta del ministro Berlinguer ci apparsa modesta che assolutamente limitata soprattutto rispetto alle deleghe che materie d'autonomia erano state precedentemente presentate e discusse in Parlamento legge-delega Jervolino do nostra lombardi
Manca nella proposta governativa il disegno complessivo del nuovo sistema politicamente è un'omissione molto grave una riforma così importante non è un romanzo a puntate per il quale è lecito lasciare lettore portato sospeso fino alla puntata successiva
Nella proposta del governo Prodi si introduce il principio dell'estensione della personalità giuridica delle scuole di ogni ordine e grado previo ridimensionamento delle stesse ma non si prevede nessuna modifica dell'impianto burocratico amministrativo
E neppure cambiamenti rispetto all'Est all'assetto gestionale non delegificare rispetto alle norme vigenti
Non solo ma è stata accolta la richiesta avanzata da Rifondazione Comunista
Di sopprimere il comma tredici che prevedendo la trasformazione delle tasse scolastiche in contributi delle famiglie alle scuole
Avrebbe aperto la strada l'autonomia finanziaria degli istituti dunque da un lato con i documenti di bilancio come potete vedere dalle dei documenti che vi abbiamo consegnato in cartelletta si riducono i finanziamenti pubblici alle scuole
E come si evince appunto come vi dicevo dei tagli operati su tutte le voci di spesa di investimento e dall'altro con i collegati si introduce un'autonomia di facciata che non comporterà nessun cambiamento sostanziale sul piano delle risorse
In quanto alle scuole continueranno ad avere contributi limitati statali e a non avere neppure la possibilità di incrementare i propri bilanci
L'unico aspetto certo che riusciamo ad intravedere con l'appropriazione di queste disposizioni sarà la creazione di altri carrozzoni statali di cui proprio non sentivamo il bisogno e che andranno a rafforzare anziché ridurre la burocrazia amministrativa
Ma l'aspetto politico più preoccupante resta l'assenza di un progetto politico unitario globale da parte di questo governo
Siamo convinti infatti come abbiamo cercato di dimostrare fin qui che non si può riformare in senso autonomistico la scuola
Senza un progetto politico leggibile definito che ridisegna un sistema bilanciato di poteri nel territorio
Fatto di pesi e contrappesi di natura complessa incominciando da quello di tipo gestionale e funzionale all'interno del singolo istituto per finire a quello riguardante l'amministrazione centrale
In assenza di queste coordinate la valutazione di merito di un singolo aspetto diventa necessariamente ridotta e parziale Shakespeare direbbe tanto rumore per nulla
L'esordio del ministro ha confermato questa impostazione che ha avuto l'unico merito di essere chiaro su un punto questo governo non vuole l'autonomia almeno nel senso in cui l'abbiamo in presentata noi cui le impediamo noi
Per di più non ci convince la motivazione data dal ministro Berlinguer sul fatto che questa proposta sia stata voluta così ridotta solo per ubbidire a un criterio di gradualità di realizzazione di un piano molto più ampio non ci convince per la semplice ragione che per realizzare un piano in modo graduale
Bisogna pure che tale pianta tale piano esista e sia ben definito solo ai tempi di realizzazione del piano che vanno scanditi o graduati nel tempo non la definizione del piano stesso
Il governo d'altra parte non è un centro studi il paese si aspetta scelte concrete leggi finanziamenti e invece arrivano solo fumosi discorsi promesse e dichiarazioni troppo spesso seguite da smentite clamorose
In realtà questo governo si è mosso finora in un'ottica di continuismo improduttivo di un efficace i cambiamenti proposti sono più spesso nominali e sostanziali
Noi abbiamo denunciato questi aspetti la nostra denuncia si formalizzerà col voto contrario che daremo provvedimenti quando giungeranno all'esame della Camera
Al Senato il Polo ha già espresso tale parere contrario e ha presentato una relazione di minoranza in cui sono stati indicati i limiti e le ambiguità del testo proposto dal governo
Inoltre Forza Italia considerando gravissimo il fatto che con questa Finanziaria si avvierà il processo di riforma delle istituzioni scolastiche di riforma di autonomia
Senza che sia stata prevista la revisione degli attuali organi collegiali ha deciso di presentare alla Camera una proposta di legge che qui stasera appunto presentiamo che contiene nuove norme sugli organi collegiali di istituto che divenendo in regime di autonomia organi di governo richiedono a nostro avviso una nuova disciplina
Nella nostra proposta coerentemente all'impianto fin qui proposto si prevede la soppressione degli organi collegiali Esterni alle istituzioni scolastiche non più compatibili con un sistema non più centralistico
E con ampia autonomia delle istituzioni stesse questo sarà il banco di prova per un discorso di vera autonomia
In particolare il consiglio scolastico distrettuale elefantiaco nella sua composizione e privo di precise competenze e di fatto scomparso dalla scena del sistema scolastico
La stessa amministrazione si è da tempo di viziata penso il modello a rete con l'individualizzazione delle scuole polo anticipatrici dei futuri consorzi servizi
Il Consiglio scolastico provinciale ha perso anch'esso di significato non solo per l'indeterminatezza dei compiti ma soprattutto per la è risolta contraddizione tra funzioni di gestione del personale e coordinamento dell'offerta scolastica sul territorio
Il Consiglio provinciale diventato oggi la sede di una doppia contrattazione che si aggiunge a quella propria la contrattazione decentrata provinciale analoghe considerazioni si possono sviluppare per il Consiglio nazionale della pubblica istruzione
Nato anch'esso con la legge Casati del cinquantanove mila ottocentocinquantanove si è ingigantito fino a raggiungere l'attuale dimensione di settantaquattro componenti
Di cui badate bene il novanta per cento è costituito da rappresentanti sindacali poiché in un universo di un milione e duecento dipendenti solo le organizzazioni sindacali
Hanno risorse finanziarie ed umane tali da consentire la presentazione di liste elettorali in quindici mila scuole i tutto il territorio nazionale operazione che costa miliardi ed è una storia di questi giorni siamo all'attualità
Perché vanno a rinnovarsi ancora speriamo per l'ultima volta questi organi
E al tempo stesso nel tempo esso è dunque diventato organo di autotutela del personale doppione degli organismi di rappresentanza sindacale del personale che devono legittimamente essere previsti ma non attraverso un modello di cogestione
Il ministro
Deve ritornare a rispondere del proprio operato esclusivamente al Parlamento e non ad un organo collegiale
Così pure i dirigenti devono ritornare a fungere da supporto alle unità scolastiche che devono diventare il fulcro delle decisioni relative alla gestione del servizio
Per queste ragioni gli organi collegiali istituto devono invece essere rafforzati attuando anche nella scuola il principio di sussidiarietà
La nostra proposta individua pochi e vede essenziali organi collegiali obbligatori
E fissa piuttosto criteri guida delle attività di gestione delle scuole il particolari tali criteri è bene dirlo sono finalizzati alla semplificazione e alla flessibilità organizzativa
In modo da ridurre al minimo indispensabile i vincoli procedurali e giuridico amministrativi
Il consiglio di istituto diviene consiglio di amministrazione come già peraltro nella proposta Jervolino ed è presieduto dal capo d'istituto che con qualifica di dirigente rappresenta l'istituzione e ne risponde verso terzi
Nello se questioni delle modalità di elezione della composizione di questo organo di governo numero delle componenti interne non presenza o no di o meno di esperti vengono superate demandando nella libera scelta delle diverse componenti della scuola
Professionali nonché la esercita un anno attraverso lo strumento del Regolamento
Sulla base delle esperienze maturate di ciascuna istituzione scolastica
Tale altra facoltà assegnate consigli di amministrazione di provare le proprie capacità amministrative e un modo per spingere le istituzioni scolastiche verso un'identità culturale e gestionale
Propria oggi solo delle scuole libere che si organizzano appunto in base ad uno statuto il regolamento potrà stabilire anche l'organigramma dell'istituzione scolastica
Le modalità di designazione dei docenti responsabili delle attività dei servizi e dei progetti in atto nelle scuole nonché ulteriori forme di partecipazione dei genitori e degli studenti
Attraverso commissioni comitati o consigli in oggi conta agli organi di governo briga Tory ma non decisi dalla legge
Nuovi e più compiute competenze darti colazioni sono previste anche per l'assemblea del corpo docente
E il consiglio di classe sono previsti i nuclei di valutazione in previsione dell'istituendo Servizio di valutazione ma prima ancora per favorire una cultura della valutazione Interna
L'articolo nove prevede inoltre l'articolazione del comparto scuola in autonome e separate aree di contrattazione della dirigenza della docenza
Ciò consentirà alle scuole di riappropriarsi di una dirigenza autonoma anche questa oggi estranea alla scuola e attraverso la figura del dirigente garantirsi prerogative e livelli di gestione oggi negati
E di liberare i docenti dalla costrizione della condizione impiegatizia in cui oggi sono ridotti attraverso il riconoscimento di livelli di eccellenza nell'esercizio della loro funzione e di spazi di carriera con la Costituzione delle figure di sistema
Difenderemo in ogni modo questa nostra proposta anche perché dalle prime informazioni che abbiamo la maggioranza starebbe per presentare alla Camera una proposta di revisione degli organi collegiali che mantiene sostanzialmente l'assetto attuale
Anche in questo caso i cambieremo i cambiamenti proposti sono più formali che sostanziali noi ci opporremo con fermezza qualsiasi tentativo di far coesistere il vecchio col nuovo
Si è agito così finora attente intanto di far coesistere le riforme più ambiziose con le vecchie strutture l'esperienza della partecipazione è stato l'esempio più evidente più clamoroso
Con i risultati fallimentari che tutti conosciamo
Al contrario cercato di dimostrare al Paese serve una scuola nuova che sappia misurarsi con i problemi dell'istruzione della formazione con modernità ma soprattutto con praticità e poiché crediamo che le scuole abbiano complessivamente raggiunto un livello decisamente più alto e anche più moderno del livello centrale
Crediamo che si debba volare alto né proposte di riforma del sistema senza pensare di poter cambia tutto il che nulla cambi in questo senso e ci auguriamo di poter contare sulle porte ignori della squadra militante
Per fare andare avanti queste nostre idee che in Parlamento sono sostenute da parte numericamente perdenti rispetto all'attuale maggioranza siamo opposizione abbiamo almeno questa consapevolezza
Più che un invito alla mobilitazione sostenute cintati modi possibili
Bene
Brava grazie Valentina
Tasse addensano lata Roland Anthrax ora Francesco poverello
Ettore dell'istituto Leon è decimo al terzo di Mila no presidente Elena confidente federazioni delle scuole cattoliche dovere ed educative nella Regione Lombardia
Prego i relatori sereno contenuti sempre simile nell'allora esposizioni per poter permettere successivamente ne sbagli mentre il dibattito grazie fissare
Grazie per quest'invito
La mia presenza
Un per presenza significativa
Perché dovrebbe dare voce anche alla minoranze
Attualmente presente nella scuola italiana una piccola minoranza cioè rappresento il sette per cento della scuola italiana che la scuola non statale
Una prima premessa
Lo chiede a me tutti confrontare la scuola non statale con quella statale
Approfittando dei difetti e dei limiti della scuola non è certo quest'ambiente
Ma soprattutto non parte da questo perché la mia esperienza della scuola non statale
Nell'esperienza che ne ho fatto come Presidente deve passare il Piemonte circa sei anni fa sette anni fa
Non mi permette di parlare male per la squadra dello Stato perché l'ho vista da vicino e l'ho vista funzionare bene
Non l'ho visto tanti difetti che realmente ci sono
Quindi lungi da me ogni atteggiamento
Secondo non farò un discorso generale sotto tutti i punti riguardanti la scuola però invece vorrei partire dalla visione del problema scuola
Che mi permetto di presentare l'attenzione di tutti i presenti qualunque sia la loro provenienza la loro ideologia il loro crei
Perché credo che stia qui un problema della nostra società italiana al momento attuale a noi manca una qualche idea o confronto su Rete A dello Stato
Di quali siano i suoi compiti
Probabilmente ci portiamo dietro neri dita che risale al nostro Risorgimento quando lo Stato si è arrogato il compito di educare i cittadini compito confermato per Giovanni Gentile teorizzando perché poi attraverso certe esperienze di sinistra si sono convalidate e sono entrato ormai nel subconscio nazionale ci deve pensare lo strato lo Stato
Confesso che soprattutto nell'aria cattolica questa convenzione retto ora da smantellare
Ne fa fredde per esempio il mio scontro pubblico con l'onorevole lombardi
Che di fronte alle mie obiezioni si è dimostrato irremovibile nel sostenere ancora una volta che compito anzitutto dello Stato l'educazione
Credo che in questa forma dovrebbe anche nuovi rifiutare
Noi intendiamo lo Stato come un servizio dato i cittadini è stato richiamato poco fa
Ebbene un un'organizzazione sussidiaria
Vorrei richiamare il trattato di Maastricht perché in occasione proprio del Trattato di Maastricht estratto
Riscoperta questa affermazione che della dottrina cattolica il principio di sussidiarietà che dice che dove i corpi intermedi sono in grado di gestire una cosa pubblica non deve intervenire un potere superiore
Questo evidentemente nella nello sviluppo dell'Europa è molto importante se l'Italia può fare da sé non c'è bisogno e che Bruxelles intervenga
Bruxelles interverrà quando ci sono dei problemi comuni che vanno oltre le competenze delle singole parti inferiori
Lo stesso deve succedere nello Stato
Sì una società è in grado di organizzarsi un servizio pubblico così delicato come quello della scuola non si vede perché debba intervenire lo Stato immediatamente anzi come primo ad organizzare questo servizio
Provate ad applicarlo all'industria e vedrete perché lo Stato sta vendendo i suoi gioielli se poi si fa per dire sta vendendo gli interventi pubblici nel mercato
Ma sotto questa idea dello Stato c'è un'idea ancora più forte che riguarda quello della scuola
Che cosa intendiamo per scuola no semplicemente un'agenzia tecnica che trasmette informazioni o competenze si tratta della formazione della persona
Allora l'affermazione che non esiste mai
Ripeto mai una scuola neutra dovrebbe rendere tutti i cittadini particolarmente solleciti di attenzione al mondo della scuola
Ripeto non parlo male della scuola
Ma voglio che ciascuno prenda coscienza che parlare della scuola vuol dire parlare di qualcosa che ci riguarda personalmente riguarda personalmente le famiglie
Perché non essendo neutra
Voi capite che il cittadino ha bisogno di poter scegliere l'indirizzo che nella scuola viene dato soprattutto si e vedete che passo proprio per sommi capi soprattutto se la scuola oggi viene concepita come un luogo di vita
Ho appena terminato un incontro internazionale dell'organizzazione della scuola cattolica in tutta l'Europa
Ad Augsburg dove il tema era la scuola luogo De vita
Si parla della scuola in Europa non solamente del piccolo orticello italiano
Parentesi noi siamo il fanalino di coda insieme con Grecia l'unica nazione dove non è riconosciuta la parità tra scuola statale e scuola non statale
Pareva un motivo di amarezza presentarsi così direi in calzoncini di tela di fronte a un incontro internazionale
Ma proprio in questo incontro dove si riconosce oggi in Europa la necessità che la scuola sia ripeto le parole dello slogan un luogo di vita
Diventa sempre più urgente domandarsi quale qualità di vita in quella scuola non certamente qualcosa di neutro
Anche le iniziative che lo Stato sta prendendo per la scuola statale dovrebbero renderci quanto mai solleciti quale luogo di vita vogliamo costruire con la scuola in Italia
E le famiglie saranno avranno la Puccini per la possibilità reale di scegliere in luogo di vita educativo per i propri figli e
E l'ultimo punto della mia riflessione
E perché noi vogliamo che le famiglie incoerenza con i propri principi educativi possono formare insieme con la scuola la propria prole
è un diritto originario primario della famiglia di poter scegliere è un diritto e dovere orientare riconosciuto dalla Costituzione allora ci si domanda come mai un principio così fondamentale
Da tanti anni per la nostra Costituzione non abbia avuto ancora un minimo riconoscimento pubblico Déco minimo
Non vi dico quali possono essere in modi applicativi forse che mi segue potrà aggiungere qualche ipotesi
A me interessava invece ribadire il principio per ribadirlo vorrei dirlo soprattutto agli amici
Credenti cattolici
Che però sono malati di statalismo
Ho appena letto
Su un giornale spagnolo del trentuno ottobre
Che l'ex ministro socialista spagnolo si esprime in questi termini
Nell'educazione
Lo Stato fa una competenza surreale alla scuola privata neanche oggi all'università
Perché obbliga i cittadini che scelgono nisseni Sanza l'insegnamento privato a pagare due volte dal momento che sovvenziona non la pubblica istruzione con le loro tasse non deve esserci un monopolio né statale nel privato in tema dell'educazione ministro socialista attualmente all'opposizione in Spagna
Mi auguro che gli amici socialisti italiani la pensino come lui
Grazie professor coerente mia dance o
Laddove il tema del professor Lorenzo in cantina decide di Sociologia alla Luiss di Roma e presidente dell'associazione cattolici i laici per la scuola libera alla professor Brahms
Bene credo di di essere stato chiamato in causa da padre quello sulla questione dei mezzi attraverso cui giungere a una soluzione di questo nostro problema
Ma prima di entrare in questo tema che mi sta molto a cuore per il quale sono da vari anni ormai impegnato vorrei sottoporre alla vostra attenzione delle cifre che da sole illustrano la situazione di arretratezza nella quale il nostro Paese si trova perché mentre in Italia noi abbiamo la scuola statale che occupa il novantasette per il novantatré per cento delle attività di insegnamento e quindi solo il sette per cento viene lasciato alla scuola non statale che poi non è tutta scuola cattolica ebbene anche questo chiarirlo
Negli altri Paesi la situazione è completamente diverso noi siamo in una condizione di quasi monopolio in altri Paesi la situazione e invece di di completa autonomia e di preponderante libertà
In Irlanda il cento per cento della scuola di primo grado e una scuola libera una scuola non statale e il settanta per cento della seconda e della scuola di secondo grado
In Australia il venticinque per cento dalla scuola di primo grado e una scuola non statale il trentadue per cento della scuola di secondo grado
In Olanda il sessantasette per cento della scuola di primo grado e scuola non statale il settantatré per cento della scuola della scuola di secondo grado
In Gran Bretagna il trentanove virgola quattro per cento siamo al quaranta per cento della scuola di primo grado e il trentasette per cento della scuola di secondo grado
Ma vorrei segnalare alla vostra attenzione un dalla Spagna il trentacinque per cento della scuola di primo grado il trentadue della scuola di secondo ma dicevo volevo segnalare una dato che forse da solo rende l'idea della del paradosso che noi viviamo nel nostro Paese
Ed è la situazione dalla Costa d'Avorio Costa d'Avorio nella quale appunto il ventiquattro per cento della scuola di secondo grado e scuola non statale scuola libera
Quindi anche Paesi che non si non appartengono al novero dei paesi più avanzati dei Paesi industrializzati si trovano con a godere a usufruire di una maggiore libertà rispetto al nostro Paese
Ma vorrei segnalarvi anche ciò che c'è scritto nelle costituzioni di alcuni Paesi che solo di recente hanno acquistato la libertà
La Costituzione bulgara del mille novecentonovantuno dice che Luck la crescita e l'educazione dei figli sino a quando questi
Giungono la maggiore età e un diritto e un obbligo dei genitori
Lei ha richiamato padre il problema della famiglia della priorità della famiglia è quella Costituzione bulgara del novantuno dice che è un diritto e un obbligo dei genitori lo Stato offre le risorse
La Costituzione estone del mille novecentonovantadue recita i genitori devono avere la decisione finale sulla scelta educativa per i loro figli
La costituzione croata del novanta dice l'articolo sessantatré che i genitori hanno il dovere di allevare sostenere istruire i loro figli e hanno il diritto e la libertà di decidere autonomamente l'educazione da dare ai loro figli
La Costituzione ungherese
A partire dall'ottantanove l'articolo e il sessantasette al comma secondo stabilisce che i genitori devono avere il diritto di scegliere il tipo di educazione che essi desiderano assicurare ai loro figli
Quindi questi dati ci confermano che ci troviamo in una situazione di totale arretratezza e necessario uscire da questa situazione
Io concordo con quanto è stato poc'anzi detto
Sulla
Mancanza di una scuola neutra
Non esistono scuole neutro
La vita e realizzazione di modelli culturali di valori
Ora la mancanza di libertà nel nostro Paese priva i nostri figli e le nostre famiglie della loro anima delle loro preferenze e delle loro avversione
Noi abbiamo bisogno di risolvere in nel nostro Paese prima ancora di tutti gli accorgimenti individuare tutti gli accorgimenti accorgimenti tecnici abbiamo bisogno di risolvere il problema della libera scelta della libertà di scelta
Della tradizione e dei valori che noi vogliamo dare ai nostri figli che devono essere una scelta nostra delle famiglie dei genitori non può essere una scelta dello Stato inteso come Stato etico in cui dietro cui si nasconde un gruppo di burocrati
Che vuole sostituire le famiglie e inculcare ai giovani i valori elementi che essi pretendono di imporre assoluti e obbligatori per gli altri
E allora se questa
Se questa e la situazione io non vedo altri rimedi all'infuori di quelli di cui stiamo discutendo da da alcuni anni stiamo discutendo inutilmente da alcuni anni perché i ministri passano ma i risultati sono sempre gli stessi
E qui Valentina consentimi di dire che il ministro che è stato al ministero di viale Trastevere alla pubblica istruzione
Con il governo di Forza Italia e del Polo non è stato un ministro che si è illustrato per l'acutezza delle sue iniziative e per l'avanguardia e l'avanguardia dalla sua proposta
Eh vi dico perché vi dico vi dico perché non è una battuta non è no se non era di Forza Italia però aveva sottoscritto il programma aveva sottoscritto il programma
Non è non è una polemica non è una polemica inutile non è una battuta la mia ma è la constatazione dell'arretratezza culturale in cui si trova il ceto politico italiano io vi devo dire che ogni volta che vengo a Milano
Pur essendo io nato nel profondo sud e vivendo da trent'anni a Roma vi devo dire che io amo questa città vengo sempre molto volentieri infatti tutti i miei amici di qua possono testimoniare che ogni volta mi richiami dicono
Viene che dobbiamo fare un'iniziativa fare una manifestazione io sempre corro
La mia
Quello che mi duole la mia amarezza consiste nel fatto che questa grande città non abbia ancora saputo produrre un ceto politico liberale in grado di dare una svolta liberale a questo Paese queste la
Allora
Perché senta questa città che forse la città più europea che noi abbiamo non riesce a produrre questa svolta a produrre questo ceto politico ed allora le nostre speranze sono ben misere
Se vengono riposte in altre zone o in altre arie del nostro Paese
E allora che cosa dobbiamo fare l'idea attorno alla quale io e gli amici che coi quali lavoriamo da molti anni
E quella di utilizzare che cosa per la scuola di utilizzare il mercato il mercato
Padre quello diceva poc'anzi il principio di sussidiarietà e un principio cattolico
Il principio del mercato relega in una condizione di sussidiarietà lo Stato lo Stato viene dopo prima viene il mercato se il mercato non riesce a risolvere i nostri problemi e allora dopo
E solo dopo noi ci rivolgeremo allo stato e allora come fare per utilizzare quest'idea per
Implementare il mercato nella scuola perché di questo si tratta noi dobbiamo procedere
Introdurre introdurre che cosa
La libertà di scelta delle famiglie dando alle famiglie un buono da spendere in una scuola che se scelgo
Questo significa mercato solco noi con il buono scuola riusciamo a creare una condizione di mercato mercato dal lato della domanda le famiglie che possono liberamente scegliere
E un mercato da un lato dall'offerta perché a questo punto le varie scuole saranno in competizione
Mentre oggi sono difese da tutta una da un apparato di protezione burocratica per cui queste scuole rimangono vive quando sono morte cioè a dire quando non svolgono più una funzione a favore delle nuove generazione dei nostri figli
Questo è un problema di libertà generale non è solo un problema che riguarda che riguardi le scuole cattoliche
E devo dire che il mondo cattolico in questa battaglia non ci ha aiutato a dovere non ci ha aiutato a dovere perché si è pensato che si potesse risolvere il problema della libertà di scuola nel nostro Paese senza risolvere il problema della libertà
E quindi molti cattolici hanno pensato che potessero rivolgersi con mano implorante al governo o al governante di turno per avere pochi spiccioli e salvare la propria pelle ma non è una questione della propria pelle è una questione della libertà nel nostro Paese
E allora significa buon ascolto Orascom significa creare una situazione di mercato
La situazione di mercato e che migliora anche la condizione del corpo docente perché oggi il docente lì messo lì senza prospettive e senza possibilità di cambiamento senza possibilità di chiedere di più a petto delle prestazioni che gli offre
E allora se noi creiamo una situazione di mercato con il buono scuola o con altri strumenti che fra poco vi indicherò ed allora si creerà anche che cosa
Un mercato della docenza non vi sembra non vi sembri irriguardosa questa espressione magari ci fosse il mercato dei docenti universitari io mi sentirei molto felice libero di poter scegliere di poter chiedere di più o di potere ottenere di più
Di spostarmi da un'università all'altra senza aspettare le calende greche i meccanismi burocratici che oggi esistono
E allora
Si dirà e dell'obiezione che Lombardi faceva a me e ha fatto pubblicamente perché anche io sono stato vittima delle delle accuse e delle ire di Lombardi è la Bardi dirà ma le famiglie sono in grado di scegliere la scuola per i propri figli
Ora è veramente paradossale che tutti noi possiamo scegliere i governanti del Paese
E poi a diciotto anni e poi non possiamo scegliere quando ne abbiamo trenta
Voi non possiamo scegliere quando ne abbiamo trenta non possiamo scegliere i docenti dei nostri figli e quindi mi sembra un'osservazione puerile banale fatta da una persona che non può reclamare stima affermando queste idee non può meritare la nostra stima e allora il caso
Il caso che il problema diventi un problema generale di libertà in cui io rappresento un'associazione che lotta per la libertà di scuola e che riunisce cattolici e laici in cui cattolici e laici uniti
Si impegnino per affermare la libertà di scuola nel nostro Paese
Attraverso anche la mobilitazione
Perché noi siamo delle schiere troppo spesso silenziose non ha torniamo a gran voce i diritti non dobbiamo implorare la grazia da parte di nessuno sappiamo a chi semmai chiedere la grazia
Ma non ai burocrati e ai governanti al ceto politico dobbiamo affermare la nostra libertà
Il mi si dirà il buono scuola mette immediatamente in una condizione di di competizione la scuola statale che non è pronta a questa condizione a a a questa sfida alla concorrenza delle altre scuole
E allora io direi
Possiamo anche procedere in questo caso per gradi
Le soluzioni alle soluzione si può arrivare lentamente ma bisogna arrivare a queste soluzioni noi non possiamo rinunziare al mercato
Perché il mercato e la storia dell'Occidente e la nostra storia noi vogliamo negarla ma l'Occidente e il mercato senza mercato non avremmo la medicina non avremmo tutti ritrovati di cui beneficia oggi la nostra la nostra vita il mercato e la competizione e cercare soluzioni nuove
Il mercato ha detto il premio Nobel per l'economia Friedrich von Hayek e un procedimento di scoperta attraverso il quale scopriamo non solo soluzioni nuove per vecchi problemi
Ma addirittura riusciamo a individuare problemi nuovi
Questo è il mercato
Noi non possiamo rinunziare adesso perché rinunziare a terzo significa rimanere indietro anche rispetto ai Paesi nostri concorrenti non possiamo mettere la testa sotto la sabbia come uno struzzo il mondo è aperto e un villaggio globale tutto mosso dalla competizione se non si ci sottraiamo alla concorrenza
Significa che siamo sopra avanzati dagli altri significa che non creiamo cultura che non creiamo risorse per le nostre nuove generazioni
E significa che l'Italia rimarrà in una situazione di di retroguardia da tutti i punti di vista non solo dal punto di vista della libertà ma dal punto di vista anche dell'efficienza
Perché il mercato ci risolve sia il problema della libertà sia il problema dell'efficienza perché il mercato seleziona seleziona le soluzioni sopravvivono le scuole che stanno meglio risponderà a domande dei cittadini
Diceva un noto filosofo negli anni Trenta in un saggio dedicato all'università bisogna incentrare l'università sullo studente anche le scuole inferiore devono esser incentrate sui bisogni
Dei delle giovani generazione dello studente dell'allievo giovani che si affaccia l'ha visto allora non vogliamo fare il buono scuola ma incamminiamoci lungo la strada che abbiamo indicato
Allora la soluzione potrebbe essere quello di concedere che cosa un credito di imposta colori i quali oggi sono costretti a pagare due volte perché il problema dalla scuola non statale perché sorge per quale ragione sorge il problema della scuola non statale
Sorge per la ragione che noi finanziamo con l'imposizione fiscale le scuole statali le quali sono sempre coperte finanziariamente
Mentre le scuole non statali devono scendere sul mercato e se essi sono sul mercato chi
E raccolgono la domanda di chi di coloro i quali sono in grado di pagare due volte una volta tramite l'imposizione fiscale pagano la scuola statale e un'altra volta con la passa discrezione pagano la scuola non statale
Allora noi dobbiamo evitare tutto ciò perché tutto ciò comprime la domanda che si rivolge che viene canalizzata verso la scuola non statale per fare questo possiamo ricorrere al credito di imposta
Il credito di imposta significa consentire alle famiglie che hanno liberamente scelto di salvaguardare la propria cultura
Di dare ai propri figli una una determinata mentalità un determinato indirizzo culturale consente a questa famiglia di avere un rimborso di essere facilitate pagheranno una differenza
Però non sono costretti a pagare due volte
Perché pagare due volte significa che questa scelta può essere fatta solo dalle famiglie con un reddito medio alto perché in alcune scuole si pagano anche sette otto milioni l'anno
Questa scelta può quindi essere fatta solo da famiglie con un reddito medio-alto o da famiglie che sono disposte a sottoporsi a sacrifici talvolta anche enorme questo lo vediamo anche a livello universitario perché chi sceglie di andare in università libera deve pagare
Una retta che a volte raggiunge anche gli otto milioni
Di fronte o anche dieci milioni certo
Al non c'è limite certo
E allora
Di fronte a queste ragionevoli soluzioni che noi sosteniamo per anni di fronte a queste ragionevole soluzioni c'è una reazione inconsulta
Da parte di questo ceto politico che ha dilapidato le risorse di questo Paese e quindi a una chiusura totale di fronte alle nostre richieste e sapete quale soluzione si inventano per cercare di dare una un minimo di risposta a un problema che esiste
E che palpita nella vita di tutti i giorni si inventano che allora a questo punto e necessario fare delle convenzioni lo Stato soprattutto le regioni dovrebbero fare delle convenzioni con le scuole non statali
E così le scuole non statali verrebbero mantenute in vita ma questa via
Io la respingo i miei amici la respingono colori i quali sostengono la libertà di scuola la respingono perché la via della sovvenzione che piace tanto agli interventisti di tutte le razze di destra e di sinistra questa via consiste in che cosa
Nella statalizzazione delle scuole che oggi sono ricca
Possiamo noi consentire che le scuole che oggi sono libere vengano stata Lizzadro io credo di no
E io credo come monsignor Battisti arcivescovo di Udine ha detto recentemente in un dibattito al quale anch'io ho partecipato in prima persona
Io credo che allora sia meglio morire con dignità piuttosto che morire senza dignità accedendo al problema qui a questa soluzione dalla convenzione la convenzione come ho detto in un'altra circostanza che qui a Milano
Mi ricorda le convenzioni che vengono fatte con le cliniche private
Cioè a dire si tratta
Voi pensate bene riflettete bene quante migliaia di scuole di istituzioni ci sono e quante migliaia di convenzione dovrebbero essere fatte e quanto migliaia di assessori ci sono che dovrebbero attraverso le convenzioni
Risolverà anche i i loro problemi di clientela politica
E quindi cercheranno concedendo la convenzione quindi selezionando essi la scuola che deve essere
Son bensì orata cercheranno anche
Il consenso per la loro lotta politica cercheranno di collocare i loro clienti dentro queste scuole quindi la scuola libera che noi vogliamo perderebbe la propria identità noi perché vogliamo la scuola libera perché mandiamo i nostri figli alle scuole libere cattolico non cattoliche
Perché probabilmente abbiamo un'idea della vita che vediamo rispecchiate in quella scuola ma se questa scuola viene ricattata con il meccanismo della convenzione e questa è un laccio attraverso cui la scuola libera viene immediatamente privata di ogni libertà e soffoca
Noi non possiamo procedere lungo questa strada
Io non so che cosa il futuro ci riserverà io sono un cittadino libero non faccio politica erano stessero di partito non sto ti sanno che io sono liberale e come liberale parlo e continuerò a parlare forse noi perderemo questa cosa
Ma le perderemo soprattutto se ci mancheranno le energie stesure rimarremo
Sordi di fronte alle provocazioni
E rimarremmo esser rimarremo immobili di fronte all'iniziativa politica degli altri
Quindi non solo noi dobbiamo continuare a combattere per queste nostre idee ma io ritengo che sia necessario al più presto organizzare in questo paese una grande manifestazione nazionale in cui tutte le forze liberali che vogliono una scuola libera cattolica o laica che sia si organizzino
Per imporre per far vedere che in questo Paese non tutti hanno perso la speranza di modernizzare le strutture e di affermare i in maniera niente netta e chiara
L'unico meccanismo che consente la selezione degli uomini e delle istituzioni che quello che è il mercato e che la sua logica
Grazie
Ecco ringraziamo il professore Infantino il monsignor Angelo Brizzolari responsabile dell'ufficio scuola della Curia di Milano
Non è potuto essere con noi per un funerale ci augura però buon lavoro ci ha mandato un biglietto si scusa ma purtroppo è stato un impegno non previsto
Adesso abbiamo Lorenzo dell'onorevole Lorenzo Street leader già senatore deputato per i riformatori di Pannella
Membro delle commissioni istruzioni e cultura alla Camera e al Senato attualmente fa parte del comitato promotore del referendum per abolire
L'obbligatorietà del modulo nella scuola elementare prego onorevole
Ma io ringrazio molto gli amici del gruppo consiliare provinciale di forza Italia nel comitato e Forza Italia credetemi invitato a intervenire in questa importante riunione in realtà perché era proseguire su un altro terreno forse il discorso che ora faceva il presule Infantino che poneva problema di libertà
E ne nel per parlare come
Ora io farò un po'di questa iniziativa del senso di quest'iniziativa di un referendum sul tema scolastico
Io credo che stiamo qui a parlare e discutere di un problema di libertà nella scuola per la scuola perché ecco io la la convinzione mia la condizione nostra nel promuovere questo
Referendum
è chi
Il principio di libertà
Vendesse il principe libertà di insegnamento il principio di libertà di scelta ai principi di libertà di apprendimento anche infine naturalmente
Debba essere fondamento nella vita della scuola se la scuola e l'apporto educativo rapporto culturale come si fa un rapporto educativo rapporto culturale che non sia fondato su un principio di libertà
E questo il il il tema che
Cercherò rapidissimamente di proporre alla vostra attenzione
E quella di questa scadenza
Che per la prima volta nella prossima primavera se la Corte costituzionale darà come credito dovrà dare il via libera al referendum su cui sono state raccolte le firme nella prossima primavera ci sarà una scadenza politica
Di confronto nel Paese per la prima volta un referendum sui temi della scuola e intorno fondamentalmente proprio a un principio di libertà nella scuola
Non soltanto un problema di rapidi pertanto il rapporto fra scuola pubblica e scuola non statale ma un problema di libertà dovunque nella scuola a partire intanto dalla scuola pubblicava alla scuola statale in cui non si vede perché proprio
Se pubblicasse statale di uno Stato democratico non si vede perché la scuola pubblica non deve essere la di libertà
Come tale
Certo come io non voglio entrare ora nella
Nel discorso complessivo sulla riforma della scuole elementare che è stata varata nel novanta uffici avrò molte cose da dire poi fortunatamente cioè il professor Martina che ora prenderà la parola credo su su molti aspetti di cui io non tratterò qui cattolici potrebbe parlare del problema
Sede emessi la sì in termini pedagogici la scelta che è stata fatta di adottare questo questa formula del modulo dei tre quattro cinque insegnanti per classe sia la formula pedagogica migliore Ono il problema della della necessità o no per i bambini
Piccoli di un punto di riferimento fondamentale non è proprio il docente unico questo anche con la pluralità di agenti ci può essere il uno un docente siamo centrale di riferimento fosse il tipo di
Frammentazione in qualche modo di licealizzazione che è stata in portata da scuole mentale vada bene o non vada bene ecco io credo che non è di questo che voglio parlare io non è di questo
Che tratta la proposta referendaria
E cioè di cure non è non è di questo che si dovrà discutere quando nel paese in primavera ci sarà speriamo questa grande discussione per decidere su un tema sul tema di scuola no il problema il referendum pone esclusivamente la questione della obbligatorietà dovunque comunque di questa formula organizzativa questo è il tema del del referendum e non pone per ritirare per
Perché vi è un aspetto che punto tante volte è stato evocato non il referendum non è
Il referendum per tornare al docente unico
Se il ci sarà un voto favorevole sulla proposta deve dare questo non comporterà per nulla il ritorno al al al docente unico Inter in in in campo è soltanto il problema
Dell'obbligatorietà
Perché perché e perché noi riteniamo che sia una grande questione non politica
Che perché potrebbe possa riguardare ciascun elettore e non soltanto i tecnici della scuola
Perché
Con la formula come è stata la formula del modulo come è stata varata nella riforma dell'elementare del novanta
In realtà c'è un po'si è fatto un passo indietro pesantissimo
Sul terreno proprio della libertà di insegnamento per gli insegnanti e della libertà di scelta per le famiglie nell'ambito della scuola della scuola statale in questo caso
Perché perché con su due piani
Lo dico lo richiamo molto sinteticamente su due piani uno perché c'è questo modulo di tre o più poi spesa in realtà molte volte sono più di tre insegnanti
I quali si dividono parità di genere paritariamente le materie e sono ognuno responsabile del suo settore
Ma sono tenuti per legge c'è un vincolo preciso nella nella legge sono tenuti ad assicurare l'unitarietà dell'insegnamento e che è stato e terapia perché arriva il disco elementare
Se non c'è unitarietà c'è il caos nella testa dei bambini ovviamente
Ma questo però significa che quando i tre insegnanti vanno d'accordo fra di loro questo è possibile facile può funzionare tanti in moltissimi casi il modulo funziona che benissimo io non sono un fanatico della dell'opposizione modo può funzionare benissimo
Ma quando ucciso quando come può cadere
Gli insegnanti fra di loro
Abbiano dei dissensi mai profondi di metodo come è legittimo e naturale che ci sia metodiche impostazioni culturali metodi modi di vedere i bisogni del bambino diversi che cosa succede come sia sicuro questo unitarietà i casi sono due o l'unitarietà non c'è
Ed è un disastro per i bambini oppure qualcuno all'interno del modulo sacrifica le proprie convinzioni
E accetta l'impostazione degli altri insegna contro coscienza diventa sceglie di essere accetta d'essere un insegnante privo di libertà di insegnamento e che quindi pretese era peggio perché evidente
Questo è un primo punto l'altro punto è che la formula
Del del modulo questo modo di organizzare l'insegnamento può essere omogeneo con
Alcuni impostazioni pedagogiche alcuni modi di vedere i bisogni del bambino e incompatibile con altri
Ci sono metodi di insegnamento che con questa formula organizzativa solo impraticabili perché ci sono sono metodi che richiede un certo tipo di rapporto fra l'insegnante il bambino che in questo modo non si può praticare quindi questo significa l'obbligatorietà dovunque e comunque per tutti di questa formula comporta di fatto
L'inutilità di una pedagogia di Stato cioè pedagogia e metodi per le dodici ammessi metodi pedagogici rifatto vietati
I impossibili i limiti di libertà per gli insegnanti ovviamente impossibilità per le famiglie di scegliere
Al di fuori di quello che punto il il menu preconfezionato consente
Allora
Rispetto a questo
Il referendum che cosa dice
Proprio se avessimo tempo di leggere non non lo faccio ovviamente il quesito e complessa e qualità molto semplici
Non tocca la questione del numero di insegnanti che c'è l'articolo centoventuno adesso del del testo unico che dice gli insegnanti sono i assegnati in ogni scuola ce ne sono uno per classe più un altro ogni due classi su questo referendum mentre qui non c'è questione di licenziare non c'è non c'entra nulla
Poi c'è un un ulteriore comma che dice questi insegnanti
Sono organizzati nel modulo fatto così e cosà eccola e poi si prosegue la legge in altri in altri articoli a spiegare come è organizzato come deve essere organizzato il modulo come devono essere deve divise le materie eccetera eccetera è alta
Ecco il referendum semplicissimamente togli questo obbligo
Vuol dire è un'indicazione poi occupò occorrerà se sarà provato referendum che il Parlamento intervenga a normare nei particolari ma l'indicazione è quella che una volta se stabilito quanti sono gli insegnanti in una scuola ci deve essere la possibilità di organizzarsi in un modo piuttosto che nell'altro e ci sono tante formule possibili
Anche senza tornare al maestro unico evidentemente con questo tipo di organico non esiste più benissimo non c'è problema
Ci sono tanti modi possibili perché il lap il referendum dice soltanto che devono potersi organizzare gli insegnanti come meglio credono internet ci sarà anche i vincoli e che cioè ci son tanti vincoli che necessariamente restano ma una le possibilità di organizzarsi liberamente a seconda del per rispondere a diverse esigenze rispondere a diverse vocazioni ecco questo è il
In in in sintesi il problema ma capite che attraverso questo passa il principio di una scuola fondata sulla libertà
Oppure il principio di una scuola fondata sulla uniformità e sulla limitazione delle libertà d'insegnamento vuol dire del lentezze del della possibilità di segnare al meglio di quello per cui di cui ciascuno è di cui ciascuno e capace
E per questi ogni tanto ci siamo sentiti dire ma siete matti su una questione così particolare tre insegnanti quattro insegnanti un insegnante fare un referendum chiamare no ebbe
Non è da questi in Cina tecnica credo è una delle grandi proprio una grande questione libertà di insegnamento non è la scuola
Il principio e un referendum di questo tipo da un'indicazione generale di prospettiva su tutta la politica scolastica presso non è un fatto tecnico attraverso il microcosmo se volete di questa che poi non è tanto micro messo mano
Attraverso il questo microcosmo passa al macrocosmo di una scelta generale liberale o nove nella politica nella politica scolastica
Dopodiché sia chiaro
Con l'abbiamo detto fin dall'inizio
Allora cominciando a raccogliere le firme
Se poi
Le forze politica parlamentare la maggioranza
Ritengono che al referendum non si debba andare
Che possa che la questione possa essere sciolto in Parlamento non abbiamo nessuna difficoltà
Non sto bene non è di far fare referendum l'altro problema è di arrivare a un risultato di libertà il Parlamento lo vuol fare siamo contentissimi siamo pronti a collaborare a dare il nostro Consiglio là fuori a dare a intervenire a confrontarci in ogni maniera
Va benissimo faccia e anzi e lo voglio dire
Dopo cercato anche di prendere in questi giorni iniziative in questo settore su come Comitato il referendum c'è in questo momento un'occasione preziosa se il governo maggioranza e minoranze opposizioni
Vogliono coglierla è è la la legge sull'autonomia scolastica
Sta passando sta passando sta passando al Senato perché
è semplicissimo qui
Un'autonomia che a livello di scuola elementare non dica anche
Che
Una scuola non può per l'autonomia di organizzare
Di andare oltre di derogare anche soltanto di derogare ai vincoli si dice nel nell'articolo quindici no adesso dentato diciassette mi pare dei disegni di legge Bassanini che l'autonomia
Consente di derogare a vincoli in materia di unità orario della lezione e di qualche altra cosa esofitica anche che si può derogare in materia di modalità di organizzazione degli insegnanti
Basta
E del resto se non se una non c'è se un'autonomia non a questo che razzi di autonomia ecco in una scuola elementare anche l'ente ultima cose e ho concluso più scusate se sto rubando troppo tempo
Nella nella sulla nella legge finanziaria è stato provato un emendamento che indica non è la legge per stranieri indica che nelle scuole elementare ci sarà il l'organico funzionale di circolo
Con indicazione interamente di poi di consentire una certa una certa
Possibilità di muoversi all'interno di questo però è stato lasciato in piedi completamente tutto il vincolo dell'articolo dare centoventotto il testo unico che quello in cui oltre a fissare alcuni principi generali racconti Tallarita e altre cose che vanno benissimo che ovviamente l'unitarietà dell'insegnamento
Però si fissano anche tutte tutti i vincoli di come deve essere organizzato il modulo
Allora sfida con una mano si indica con l'altra e basta intervenire lì e chiarire che i l'arco di quell'articolo rimane in piedi soltanto la parte di indicazioni generali ma non quelli le costrizioni sul modo di organizzare il modulo e allora dico che c'è già
Non è risolto prima un passo importante ti fa quindi in questo senso noi come Comitato del referendum ci vogliamo purtroppo appunto fare una proposta politica e lanciare un pochino una sfida politica al Parlamento governo e la maggioranza vedere
Quale scelta se vogliono se vogliono davvero fare una scelta di autonomia fondata sulla libertà oppure se l'autonomia che intendono è un'altra cosa grazie
Emigranti
E passiamo adesso la parola al professor Guido Martina rappresentante dell'associazione magistrali italiana di Milano direttore didattico
Già componente delle commissioni ministeriali per la riforma della scuola elementare e degli orientamenti della scuola materna io prego gli ultimi due relatori di essere contenuti per dare poi spazio anche al dibattito grazie
Cari amici
Per riallacciarmi al grande tema della libertà della scuola che è stato trattato all'inizio ecco io dovrei esordire con un questa semplice frase che la modularità dazione obbligatoria
Della scuola elementare e la prova più evidente della mancanza di libertà della scuola in Italia
In questo periodo ecco il mio FAS sarà un discorso un pochino più tecnico dei precedenti dato anche la mia estrazione professionale
Pur tuttavia cercherò di ricollegarmi sempre ai grandi temi politici
In questo momento stiamo vivendo in Parlamento per la scuola elementare una fase molto importante perché finalmente arrivato alla settima Commissione della Camera in discussione
Il famoso rapporto lombardi sulla attuazione della riforma della scuola elementare
Questo era un obbligo fissato dalla legge centoquarantotto che il ministero ha traccheggiato a lungo a a rispettare anziché consegnare questo né questo rapporto nei termini voluti dalla legge quattro cinque anni c'ha aspettato quasi sette
Praticamente rispetto a all'avvio della sperimentazione che risale addirittura alla agli anni mille novecentottantotto
E questo giro ritardo già la dice lunga sulle operazioni che hanno condotto alla stesura del documento
Certamente è un rapporto autoreferente e come tale secondo me privo di una validità scientifica e ovvio che chi ha il compito di applicare una legge burocraticamente tende a difendere il proprio operato nell'applicazione della legge stessa
Intendiamoci
La centoquarantotto non entra buttare è stata una buona legge
Per alcuni aspetti ad esempio ha introdotto l'insegnamento della lingua straniera nella scuola elementare e quindi è stato un salto di modernità che sicuramente va apprezzato
Ma in questa legge
Purtroppo sono stati inseriti alcune norme estremamente vincolanti minuziose vorrei dire poi dantesche che sono al di fuori della nostra tradizione giuridica e pedagogica
Ecco se ci rifacciamo un discorso pedagogico io rammento che nel pensiero della nostra pedagogia ufficiale italica ma anche occidentale
è presente il concetto che lo Stato non può a vere una sua atti tattica una sua metodologia lo dichiararono
Nei programmi del mille novecentocinquantacinque personaggi come Volpicelli
E questo è logico perché se l'insegnante deve avere una libertà di insegnamento
Evidentemente non possiamo negare ogni la libertà di organizzare il proprio insegnamento ora il modulo è un moto di organizzare l'insegnamento e quindi intrinsecamente confligge con l'articolo trentatré della Costituzione
Questo rapporto
Inoltre presenta alcune aspetti caratteristici
Poiché molte verità non possono essere negate
E il burocrate ha cercato di attenuare le verità
D a volgere le in un bello di distinguo e così troviamo alcune ovvietà quelle cose che proprio non si potevano negare perché sono alla luce del sole cioè che è impossibile
Praticamente organizzare ad esempio un modulo
Il quattro insegnanti su tre classi oppure un modulo su classi in verticale o peggio ancora in cosiddette classi a scavalco esistono in Italia addirittura moduli che hanno alcun insegnante in una scuola e una una classe in una scuola all'altra la è la seconda classe in un'altra scuola in una frazione in un paesino vicino
Cose veramente che non stanno né in cielo né in terra ecco queste cose il ministro le riconosce e sarebbe stato estremamente sbagliato se non lo avesse fatto vorrei dire imprudente in realtà queste sono minuzie non sono che le ultime conseguenze dello sbaglio dell'imposizione del motore
Nel suo rapporto il ministro Lombardi
Guarda caso lo ha consegnato
Al Parlamento mentre il Parlamento stava sciogliendosi per il governo era addirittura dimissionario
Piccolo particolare
Ebbene in quel rapporto sì
Dimentica una cosa molto importante
Negli anni settanta la scuola elementare italiana
Ira al primo posto
Nelle graduatorie internazionali secondo il riconoscimento dell'UNESCO poi il primo posto
Per l'efficacia la validità
Della sua organizzazione al primo posto
Mi ricordo durante alcuni viaggi che ho condotto durante i miei primi anni di dirigenza in Inghilterra
Mi guardavano con curiosità nelle scuole c'era una delegazione di direttori che visitava con le scuole divorava concorre sistemi c'è ma scusi a voi cosa venite
A vedere le scuole inglesi ma poi avete delle scuole che funzionano egregiamente siamo noi che dobbiamo venire da poco
Ebbene il ministro Lombardi
Si è dimenticato che le recenti
Graduatorie internazionali hanno declassato la scuola elementare l'hanno spostata al quarto quinto posto per taluni versi anche più giù
E questo non vi spedito nel rapporto
Ma io mi chiedo qualcosa deve essere ben accaduto
Dagli anni settanta ad oggi se la scuola italiana è stata declassata da scuola elementare
Il rapporto infine non riconosce
Alcune contraddizioni
Del sistema già presenti nella legge centoquarantotto e aggravate dalla normativa secondaria
Ad esempio il pluralismo degli insegnanti viene affermato ma senza differenziazione delle competenze e poi si dice
Con più insegnanti arricchirei molto curricolo ma se sono insegnanti tutti uguali fatti con lo stampino che cosa arricchirei arrecherete un bel niente
Altra contraddizione
L'insegnante prevalente
In sostanza vorrei figura all'insegnante di classe
Prima viene trascurato e osteggiato dalla burocrazia ministeriale in testa gli ispettori tecnici che corrono l'Italia per dire
Non dovete applicarlo perché è uno sbaglio mentre nella legge centoquarantotto si diceva che di norma viene applicato l'insegnante prevalente nel primo ciclo non solo ma il ministero poi con un proprio decreto
Aggrega le discipline per ripartirle fra i tre o più insegnanti
In modo tale che dalla prima alla quinta elementare l'aggregazione sia sempre la stessa e conseguentemente Siva annegare
La esistenza di un'insegnante prevalente almeno nel primo ciclo
Ecco io
Ho fatto parte della commissione che ha elaborato i programmi didattici dell'ottantacinque
E mi ricordo perfettamente le discussioni che avvennero in Commissione
Mi ricordo anche la posizione di un ministro democristiano che ricorda con simpatia la l'onorevole Falcucci la quale
Prese di peso dai programmi dell'ottantacinque la dizione dell'insegnante di classe
Con l'aiuto di alcuni specialisti per discipline particolari
Ebbene il legislatore questo lo ha dimenticato
Ma anche chi ha fatto la normativa secondaria cioè il ministero lo ha voluto dimenticare
Altra congrega altra altra contraddizione
Gli ostacoli burocratici che sono stati frapposti in questi anni per l'attuazione del cosiddetto tempo lungo il tempo lungo era
Una
Come dire iniziativa che il Parlamento aveva preso
Per sovvenire alle necessità di alcune zone dove una richiesta sociale di prolungamento dell'orario
Richiedeva appunto
Una presenza dei tre insegnanti per un maggior tempo nel corso della settimana
Ebbene
Nella legge c'era entrato
Successivamente il ministero non ha dato i fondi perché fu venisse attuato ci sono c'è stata anche una battaglia sindacale afferra sa
Palese od occulta perché evidentemente per siccome per questo operazione del tempo lungo bisognava ricorrere a delle ore straordinarie
Vi è nota la
Grande
Viscerale avversione per la prestazione straordinaria delle organizzazioni sindacali confederali
Ci sono alcuni dati di fatto che non possiamo dimenticare ben precisi
A Milano recentemente il provveditore nuovo provveditore avviato di lavori di una commissione che ha tastato il polso ai due centocinquanta circoli della provincia di Milano
Gli ispettori hanno girato le scuole hanno distribuito dei questionari hanno coinvolto insegnanti e dirigenti e una delle domande che erano poste agli operatori scolastici era la seguente ritenete che l'organizzazione modulare sia adatta poco adatta o inadatta
Alla scuola elementare
Sapete qual è stata la risposta
Vi do i numeri
Settantatré per cento degli insegnanti ha ritenuto inadatta o poco adatta l'organizzazione modulare per conseguire gli obiettivi previsti per il programma
I direttori didattici
Nel sessantatré per cento si sono schierati su questa posizione
Questi sono dei tanti vitale non sono delle chiacchiere
Altro elemento il tempo dedicato alla progettazione didattica
Si allunga in definitivamente indefinitamente
Una volta ci si si prendeva in giro disegnando le dice ma tu lavori solo al mattino ma privilegiato tue tante vacanze eccetera eccetera ebbene io che
Sono responsabile di una organizzazione professionale un'associazione professionale
Che si interessa dell'aggiornamento agli insegnanti vi confesso non riesco mai
Ad a vere un numero consistente di insegnanti anche nel tardo pomeriggio perché sono tutti sempre impegnati in concerti non i concerti del del Presidente che auspica presidente la Provincia che auspica nelle nostre scuole secondarie in concerto incorniciata azioni didattiche
Ecco tutto questo tempo
Sottratto al vero lavoro dell'insegnante
Volendo creare una scuola inutilmente complicata in nome del garantismo si è finito per dei negare la vera funzione dell'insegnante la vera produttività della scuola
Un'altra osservazione questa mi viene da lì insegnanti nel cioè dagli segnati viene dei genitori
Mi viene dei genitori ed è parzialmente confermata anche da una ricerca pedagogica che è in corso di effettuazione presso la Sapienza di Roma
Su la produttività del modulo su il risultato finale dell'educazione dei nostri bimbetti
Quel
Quello studio indica alcune alcuni punti fra i quali proprio una certa incapacità dei bambini
A terminare un lavoro ebbene questo è la conseguenza la conseguenza inevitabile del tipo di organizzazione modulare che è stato instaurato nella scuola
Questo significa che l'insegnante a
Entra alle otto e mezza del mattino e alle nove e mezza deve prendersi sulla sua borsetta e corre nell'aula vicina mai nel frattempo arriva un altro insegnante il quale bontà sua magari a due ore poi l'ultima ora arriva un altro sia cioè la lo schema della scuola media
I bambini
Dai cinque ai dieci e anni annota i ritmi di apprendimento che sono completamente diverso
Non imparano con il cronometro in mano
Magari sonnecchia noi poi si risvegliano perché l'insegnante è riuscito a risvegliarlo e l'attenzione e la capacità poi a un una curva di caduta una ripresa e così via tutto questo che ci ha insegnato dalla pedagogia e dalla Psicologia
Completamente ignorato dalla organizzazione modulare
Ebbene l'organico e questi questi questa associazione di genitori ecco io ne tolgo solo una frase che mi ha colpito i nostri figlioli modula Rizzati
Ci appaiono meno maturi dei loro fratelli maggiori non molto la Rizzati
Magari sono più chiacchieroni ma si rivelano incapaci di portare a termine un discorso ti trarre delle conclusioni
E questo è il tipico comportamento di chi incomincia un lavoro ma poi non sa terminarlo e questo mi pare che dovrebbe preoccupare molto anche il ministro Lombardi anche la Confindustria
Io ho firmato il referendum palermitano
Da buon liberale
Mi auguro che non si debba arrivare al referendum mi auguro che il Parlamento e qui l'iniziativa di Forza Italia sarà importantissima si muova
Presenti una proposta di legge la quale lasci agli insegnanti la possibilità di organizzarsi secondo le risorse presenti secondo le capacità
Secondo le convinzioni dei vari insegnanti
Cioè il famoso modulo stellare dell'insegnante di classe con gli specialisti che c'era insegnato ancora la Montessori a Milano la ripresa una Pizzigoni
Nelle scuole non statali lo hanno fatto proprio perché grazie a Dio la legge centoquarantotto ha consentito loro
Sì di applicare i programmi ma di non non rispettare la moto la ricusazione questa peso sia l'unica strada da percorrere per salvare la nostra scuola elementare
Grazie al professor Guido Martina e adesso abbiamo la professoressa Pierangela Bianco presidente della nostra associazione i docenti liberaldemocratici insegnante al liceo Carducci di Milano ci illustrerà un progetto di riforma per il biennio delle superiori ci tengo a precisare che questa proposta è scaturita
Da una serie di incontri con tutti i nostri docenti delle scuole superiori perché riteniamo fondamentale ascoltare chi nella scuola vive e opera quotidianamente attesi bianco la parola
Allora la riforma della secondaria superiore e sedere ma alla nascita dell'Italia repubblicana e quindi l'ordine di scuola che ha il maggiore e più urgente bisogno di rinnovamento
Per riformare occorre però precedentemente chiarire quale idea di scuola si abbia in mente
Nella sua globalità nella sua essenza e soprattutto finalizzata a raggiungere quali obiettivi
Se ne parla da anni ora sembra che vi siano le premesse e le intenzioni di realizzarla
Quello che vogliamo dire però che non si può un'altra volta per l'ennesima volta accettare una riforma parziale come troppo spesso si è fatto in genere abolendo esemplificando
Una riforma nata da situazioni contingenti o da circostanze che fuggono come la necessità di adeguare la scuola a esigenze della società complessa
Oppure deve rispondere alle istanze del mondo del lavoro
O alle ipotizzate e qui sarebbe il caso di chiedersi da chi necessità formative dei giovani di oggi
In Italia i livelli di istruzione sono fra i più bassi fra i Paesi industrializzati
I risultati qualitativi sono diventati progressivamente insoddisfacenti soprattutto negli ultimi anni
L'Italia è il paese in cui minore il progresso dalla scuola elementare alla scuola media
Nella Comunità europea paesi come la Spagna il Portogallo e la Grecia si sono alleati con i Paesi tradizionalmente all'avanguardia l'Italia no
Noi continuiamo ad avere l'obbligo a quattordici anni e secondo dati forniti dal Provveditorato agli Studi nel maggio del novantasei pertanto recenti
Al termine della scuola superiore a cui comunque arriva solo il cinquanta per cento degli iscritti in prima elementare i diplomati si trovano impreparati ad affrontare il mondo del lavoro e disorientati di fronte all'università
E doveroso premettere quale concezione abbiamo di scuola e che cosa intendiamo la scuola debba offrire noi riteniamo necessario ribadire che la scuola e sede dell'acquisizione delle conoscenze
E scuola cognitiva e scuola dei saperi delle discipline attraverso le quali si arriva e sulle quali si basa la cultura dell'individuo e scuola di piena educazione la scuola deve rivalutare e di innalzare la preparazione culturale e deve sviluppare le attitudini in funzione dell'occupazione
Ci dobbiamo adeguare senz'altro all'evoluzione in atto per affrontare la sfida del terzo millennio
E per questo dobbiamo pensare a una scuola che dia delle direttive che aiuti a formare Soggetti autonomamente pensanti in modo che diventino liberi cittadini dato che libertà e distruzione sono un binomio assolutamente inscindibile
Per conseguire questi obiettivi pensiamo che la scuola debba concretamente affrontare il problema della disperazione che è intollerabile ai nostri livelli
Si stima che in Italia il livello di dispersione nella secondaria superiore sia intorno al quaranta per cento questo è inaccettabile per un paese civile
Affrontarle per il problema della dispersione però non significa abbassare il livello della richiesta quindi nessuna promozione ope legis
Il proprio il problema grave non può essere però ridotto all'alternativa bocciare o promuovere questo sarebbe troppo semplicistico non si deve rinunciare alla selezione
Noi liberali intendiamo selezionare corsi incanalare verso strade diverse quindi non eliminare nessuno per strada aiutare le persone a scegliere ciò che è più idoneo per loro
Siamo diversi abbiamo interessi attitudini potenzialità differenti quindi non si capisce perché non si debba valorizzare anziché reprimere questa specificità la dispersione si affronta diversificando l'Offerta la scuola non è neanche secondo noi
Luogo di pura socializzazione
Non è il luogo in cui cercare primariamente il benessere psicologico il che non significa il contrario ma non è questo l'obiettivo e luogo di istruzione e luogo di solida formazione culturale
Peraltro per preparare i giovani ad affrontare consapevolmente le difficoltà che incontreranno comunque nel mondo del lavoro
La nostra proposta perciò contrariamente a quanto viene proposto dal ministro Berlinguer oggi prevede che il biennio debba già essere secondario superiore con caratteristiche formative ed orientative perciò aprile flessibile ma diversificato respingiamo una sua il disegno di una scuola media di quattro anni due comuni due imperativi più un anno ponte perché dai quattordici anni in poi noi abbiamo già Giovanni con nuove capacità logiche riflessive con istanze di determinazione e di orientamento
Chiariamo anche che cosa vuol dire innalzare l'obbligo scolastico
Seppur solo una questione anagrafica se si tratta solo di portare la scuola fino a sedici anni
Allora diciamo chiaramente che perdita di tempo ed è spreco di pubblico denaro l'innalzamento non è un problema anagrafico
è un problema qualitativo mandiamo esco a scuola i giovani fino a sedici anni ma offriamo loro istruzione aiutiamoli a crescere
Elevare l'obbligo fino a sedici anni non comporta necessariamente l'unicità dell'Offerta
E non adduciamo come motivazione dell'appiattimento
Il fatto che la scuola sia obbligatoria
Quando l'obbligo arriverà a diciotto anni e noi speriamo che questo avvenga nel più breve tempo possibile allora potremmo dire che essendo scuola dell'obbligo deve continuare ad essere concepita
Secondo lo spirito della scuola media ma certamente no
Pensiamo perciò a un biennio diviso in due canali un primo canale che copre comprenda almeno cinque aree
Una umanistico linguistica una artistico-musicale una scientifica uno giuridica economica e una tecnologica
Queste aree prevedono chi vi sia poi il proseguimento degli studi
In un triennio ulteriormente differenziato e fortemente caratterizzato sia in funzione dell'accesso all'università sì in funzione della specializzazione professionale
Questo però non esaurisce il problema del biennio l'altro canale
Deve essere preparatorio al mondo del lavoro quindi un altro biennio dove si alternino discipline di carattere culturale a discipline di carattere professionale
Uno studio dell'Assolombarda del maggio novantasei prevede per i prossimi anni che la qualifica professionale post Media passati dall'otto al ventitré per cento
Non dimentichiamo che questo canale può indirizzate anche verso l'artigianato che da sempre una risorsa importante per l'economia del nostro Paese
Noi riteniamo che la formazione professionale
Possa valere per l'assolvimento dell'obbligo scolastico fermo restando che si tratta di offrire opzionalità professionalmente propedeutiche e non certo compiute nessuno dice a sedici anni ti devi fermare a sedici anni ti puoi fermare si pone il problema dei morti e dei tempi in cui realizzare l'orientamento problema reale problema importante secondo noi
Si deve prevedere una struttura di cui la scuola dispone e della quale gli studenti abbiano di nuovo la possibilità se e hanno la necessità e non l'obbligo di usufruire
A tale scopo proponiamo che in ogni scuola o in ogni gruppo di scuole si istituisca un servizio gestito da docenti opportunamente formati
Che operano in continuo e stretto contatto con équipe psico pedagogiche
Si può disporre per tutti gli studenti un teste di verifica attitudinale dopo il primo anno ma il lavoro di studio di aria e di orientamento per affrontare il disagio l'insuccesso per orientare eventualmente verso altri tipi di Indirizzo
Deve essere rivolto solo a coloro che ne abbiano l'effettiva necessità
La richiesta può essere fatta dal consiglio di classe dai genitori o eventualmente dallo studente spesso si deve prevedere anche il passaggio da un indirizzo all'altro che potrà essere facilitato durante l'anno da corsi differenziati relativi alle materie caratterizzanti l'indirizzo
è ovvio che tutte le discipline necessitano a questo punto di un'apposita e adeguata riformulazione dei contenuti e dei metodi
E qui mi è giunta una notizie
Il ministro Berlinguer era ha firmato a oggi un decreto in cui dice che nell'ultimo anno sistemi insegnare solo il Novecento siamo tutti contenti per questa tempestività
Speriamo che il Novecento non sia soltanto la Resistenza come intende l'onorevole Berlinguer
Esista e qualcos'altro vogliamo sapere ci piacerebbe sapere con quali strumenti con quali libri
Forse lì sì li hanno già sono quelli della Resistenza magari possiamo anche mette aliena qualcuno sulle foibe o sul triangolo rosso magari
Allora e presto aspettiamoci quello il decreto per quanto riguarda l'insegnamento dalla letteratura ora chi letale all'insegnamento della letteratura
Del Novecento lo ha già introdotto dal primo anno da qualche anno senza aspettare il ministro Berlinguer però non fa soltanto gli ispettori dalla Resistenza
Comunque per quanto riguarda i livelli di istruzione richiesti dall'impresa e dell'aria milanese prendiamo atto di quanto recentemente pubblicato da Assindustria
Secondo cui sempre più si approfondisce il divario fra la formazione scolastica e le esigenze espresse dal mondo del lavoro
Sempre secondo il già citato studio di Assolombarda del maggio novantasei si nota che in prospettiva il numero dei laureati subirà una flessione
Passando dal dieci virgola nove al sette virgola cinque per cento le lauree brevi cresceranno dallo zero virgola uno l'uno virgola cinque per cento
Il livello di istruzione post diploma registrerà un incremento passando dall'uno per cento al sette virgola cinque per cento e i diplomati passeranno dal trentatré virgola otto al quarantacinque virgola sei per cento
Perché questi dati perché oggi il titolo di studio in sé e per sé non offre alcuna garanzia
Perciò si pone il problema di quale valore legale dare al titolo di studio problema connesso anche con la riforma degli esami di maturità
Noi riteniamo che il corso di studi si debba chiudere con una certificazione del percorso compiuto ma abolendo il valore legale del titolo di studio perché è questo
Perché questo porterebbe gli studenti e le famiglie a ricercare la qualità dell'istruzione
E non il pezzo di carta il problema è già stato ampiamente molto brillantemente illustrato sia da padre quello che dal professore il fantino che comunque tutti coloro che mi hanno preceduto
Sarebbe un modo secondo noi in questo anche di migliorare la qualità dell'offerta formativa
Nella direzione appunto già indicata
E introdurrebbe la competizione fra i vari istituti competizione che noi non riteniamo affatto negativa
E che potrebbe portare solo a un innalzamento qualitativo l'università e il mondo del lavoro provvederanno a stabilire quale valore culturale o professionale abbia il percorso scolastico di ciascuno
A questo punto anche gli esami di maturità non costituirebbero più un problema si facciano pure con una Commissione interno si aboliscano del tutto non si obietti dicendo che bisognerebbe cambiare la Costituzione perché il problema non può essere questo
Si ridisegna e la scuola secondaria superiore e poi si valuti quale sia il modo più idoneo per concluderla
Una scuola nuova non può prescindere da una ridefinizione del ruolo del presidente che noi vediamo come dirigente secondo la riforma di struttura proposta dalla legge illustrate in apertura dei lavori per l'onorevole Aprea la democratizzazione si attua facendo sì che il preside
Non ricopro un ruolo direttivo quale esecutore di norme che provengono dall'alto come avviene in una struttura centralistica come la nostra
Ma invece assegnandogli il ruolo di dirigente di una struttura autonoma e in quanto tale rispondente solo alle esigenze dello Stato
Occorre anche ridefinire i ruoli professionali e le carriere dei docenti occorrono nuove forme di reclutamento del personale docente valorizzando anche la formazione professionale in servizio
Ultimo ma non per importanza e lo spinoso problema dell'aggiornamento
Riteniamo molto importante che i docenti come tutti gli altri professionisti si aggiornino e approfondiscono la propria formazione culturale e professionale
Ma oggi soprattutto con il nuovo contratto con i gradoni e chi insegna sa cosa voglio dire questo è diventato un business che quasi nulla di rigoroso e di rispondente ai bisogni della categoria e dell'utenza
Noi riteniamo
E l'aggiornamento debba essere scientifico legato all'università o al mondo del lavoro a seconda delle discipline dei tipi di indirizzo senza escludere la possibilità di ragionamento che partendo dai bisogni delle singole scuole valorizzi le energie presenti nell'istituto
Quindi in conclusione ritengo che cinque siano i punti di questa proposta primo la necessità di differenziare l'offerta formativa
Ponendo il problema della dispersione come possibilità di incanalare lo studente su strade diverse
Secondo la concezione di un biennio facente già parte della secondaria superiore
Terzo il problema dell'orientamento quarto l'abolizione del valore legale del titolo di studio quinto la ridefinizione del ruolo professionale del personale docente direttivo ragionamento degli studenti grazie
Grazie
Ecco la relazione della professoressa bianco si conclude questa prima parte abbiamo a qualche minuto per un piccolo break
Però ci tengo a ricordarvi che abbiamo già in sala i rappresentanti dei sindacati e dei partiti politici per la seconda parte e il dibattito quindi rimanete con noi grazie a tutti per l'attenzione e grazie ai relatori
Abbiamo posto
Siamo velocemente la seconda parte vedo subito la bella notizia mi oroscopo diceva stamattina di parlare poco e io parlerò pochissimo
Però una presentazione ovviamente degli ospiti intervenuti va fatta
Ovviamente se sbaglio nella carrellata mi correggete è sicuro che sbaglierò quindi non c'è problema il professor Giovanni Manzini del PPI al primo posto poi abbiamo il rappresentante del PDS professor Giovanni Cominelli
Abbiamo in sostituzione del professor Ruggero che non ha potuto venire Pera AN il professore Manzoni
Il professor Roberto Botturi Forza Italia il professore Giorgio re invalido che
Rembado chiedo scusa avevo detto che sbagliavo quindi dovevamo sbagliare
Che il presidente dell'Associazione nazionale presidi in rappresentanza diciamo così come membro della terza Commissione Consiliare Permanente la Provincia di Milano la dottoressa Fontana
Il professor Gianfranco Lucini presidente del consiglio scolastico provinciale
Poi abbiamo il professore Codispoti dello SNALS il professor De Carli della Gilda
Abbiamo la professoressa Calderini e sto dimenticando Giordano Contestabile che responsabile nazionale delle scuole superiori Forza Italia Giovani
Allora per accelerare il dibattito faccio io una domanda a cui prego di rispondere tutti i politici sindacalisti mi riservo poi per i due rappresentanti istituzionali un'altra domanda
E la mia vuole essere una domanda estremamente pratica vi passerò il microfono vi prego di essere molto stringati
Abbiamo sentito abbondantemente parlare di autonomia e allora siccome l'autonomia è fatta di soldi e ovviamente di libertà
Vi chiedo all'interno del vostro progetto di autonomia da chi vengono i soldi
Chi risponde dei soldi spesi e a chi vi chiedo in nome del principio di libertà chi deve fare i programmi dovrebbero sparire le sperimentazioni noi rimettiamo allora le sperimentazioni cioè le innovazioni chi le deve fare chi risponde grazie
Brevissimamente i soldi vengono dallo Stato
Per quanto riguarda
Sì
Di tutte le scuole tutte le unità scolastiche
Del Paese che facciano parte noi diciamo è un'aggiunta
Del sistema pubblico integrato
E quindi non solo le scuole statali
Devono ricevere dallo Stato i soldi per il normale funzionamento poi lo Stato deve aggiungere un fondo perequativo come accade per i comuni lo stesso identico criterio
Del trasferimento ai Comuni comuni a dei trasferimenti in ragione della popolazione del di standard tipo della posizione geografica dei sì stabili sono degli standard poi ci sono degli fondi perequativi
Poi ogni scuola può recuperare risorse da potersi gestire autonomamente quindi chi risponde risponde la scuola il Consiglio o chiameremo consiglio
D'istituto lo chiameremo consiglio amministrazione locale perché avremo consiglio autonomia quello il consiglio che amministra la scuola è il responsabile
Dei fondi
Programmi
Noi pensiamo su questo sono d'accordo sulla impostazione originaria che qui veniva richiamata dalla onorevole Aprea che allo stato rimane l'indirizzo generale
E il controllo
La valutazione del sistema
Quindi di programmi avranno degli indirizzi generali uniforme sul territorio
Ma ogni singolo unità scolastica avrà un su Progetto istituto
Un progetto educativo istituto
E questo comporterà che ci siano per tutte le scuole
Degli insegnamenti comuni a tutte le scuole
Poi ci saranno degli insegnamenti complementari
Poi ci saranno scuola per scuola anche degli insegnamenti facoltativi che ogni scuola però si gestisce con risorse proprie per gli insegnamenti comuni e per gli insediamenti complementari le risorse devono venire dallo Sco
Programmi è ovvio che
Necessitano di una profonda revisione perché i programmi attuali della scuola sono stati pensati per una scuola centralizzata senza autonomia
E quindi è ovvio che la modifica di questo concetto da scuola centralistica a scuola autonoma comporta per forza anche una revisione dell'impianto complessivo dei programmi
Innovazione
La sperimentazione
La scuola italiana
è stata secondo me affonda i segnali stati bravissimi in tutti questi anni in mancanza di riforme da parte dei legislatori che concedessero
Flessibilità alla scuola italiana hanno utilizzato uno strumento improprio per creare un minimo di flessibilità e hanno utilizzato la sperimentazione in maniera impropria ma per fare un minimo di spese di flessibilità di introdurre nuovi insediamenti e cose di questo genere la sperimentazione secondo noi deve tornare alla sua idea originaria che è quella di provare
Ci empiricamente e con su progetti controllati
Alcune innovazioni nella scuola che possono essere utilizzate anche poi sul sistema generale quindi
Ci saranno ancora innovazione ma non più nell'idea attuale perché perché l'autonomia consente larghissimo spazio di innovazione e di sperimentazione ad ogni singolo unità scolastica
Perfetto perfetto col tempo
Sono Cominelli del PDS
La questione dell'autonomia
Dall'autonomia finanziaria in particolare
I soldi devono venire dallo Stato
E essere reperiti in sede locale dal consiglio d'amministrazione io lo chiamo così perché mi sembra il nome più adatto presieduto dal Presidente che reperisce risorse presso i privati non le famiglie l'impresa o chiunque sia disponibile sulla base ovviamente di una qualche qualche controfferta a chi a tutte le scuole che entrano nel sistema cosa intendo per sistema intendo codesto che la funzione di istruzione e pubblica
La gestione di questa funzione può essere comunale provinciale statale e privata
Chiunque entri dentro
I criteri stabiliti dal Parlamento
Per l'esercizio della Funzione pubblica per l'istruzione chiunque soggetto pubblico o privato che sia e di questo verosimilmente parlerà e deciderà la legge di parità che spero faremo al più presto
E chiunque a diritto accedere ai fondi sia pubblici ovviamente cercarsi i propri privati sui programmi qui credo che ci siano divergenze pochissime
Una un programma generale un indirizzo generale a livello nazionale
Per il resto tocca al progetto d'istituto
Decidere quali integrazioni che cosa sviluppare di più per cosa di meno questo implica una disponibilità sul personale e del personale che oggi non c'è e che va introdotta
Quanto alle sperimentazioni a questo punto diventano una funzione permanente così come la funzione Ricerca e Sviluppo per le se posso fare questa questo paragone per le aziende
Cioè questa funzione sperimentazione è una funzione permanente della dall'insegnamento dalla ricerca pedagogica e didattica ovviamente anche questa va favorita a livello nazionale con istituti propri a questo livello verosimilmente è possibile pensare a centro di innovazione sperimentazione eccetera a livello locale sostenuti dagli enti locali
Voglio dire la funzione delle regioni che in realtà non sono mente locale delle province e dei comuni potrebbe essere proprio quella di costruire le condizioni insieme alle scuole alla rete di scuole per il miglioramento dall'offerta formativa e quindi anche per la ricerca e per la didattica
Basta
Buonasera parlo qui a nome di Alleanza Nazionale in sostituzione del professor Ruggero che era qui fino a poco fa ma data l'ora tarda per motivi di famiglia ha dovuto allontanarsi
Mi scuso quindi se parlo non essendo venuto qua preparato a dover svolgeva io questo intervento
Cercherò di rispondere il più rapidamente possibile devo dire che mi fa molto piacere aver sentito il collega del PDS
Affiancare cose che da decenni la destra va sostenendo ad esempio che il consiglio di amministrazione deve essere presieduto dal preside
E che giustamente il consiglio d'istituto attuale dovrebbe assumere più correttamente questo nome di consiglio di amministrazione che nel definirebbe anche meglio i limiti ai compiti
I soldi ovviamente
Possono venire da diverso se fonti
Prioritariamente chiaro quei fondi che lo Stato è in grado di erogare a proposito dei quali dovrebbe anche finire quella speculazione che lo Stato fa è in contrasto con l'articolo trentatré comma terzo della Costituzione
Perché suo ogni alunno delle scuole non statali lo stato risparmiamo diremmo meglio ruba indebitamente dai dieci ai quindici milioni
E sarebbe giusto che venisse questo considerato equamente come è un indebito guadagnò un indebito profitto ai danni di chi manda i figli
Scegliendo liberamente ma liberamente non può perché deve avere i soldi per farlo di mandare i figli a una scuola diversa da quella statale
Naturalmente al fianco dei contributi dello Stato possono esserci altre forme di reperimento dei fondi in sede locale
Anche conformemente al tipo di scuola e quindi alla relazione con le attività produttive locali
O con gli enti pubblici io un altre forme ad esempio
Non ci sarebbe da meravigliarsi che possano Energy consentita la prestazione di servizi anche a pagamento da parte di determinate scuole con finalità tecniche o professionali
Cosa che in passato si faceva
Con risultati non cattivi
Mentre altre forme di autonomia sono state sperimentate in passato con risultati piuttosto negativi
Sottolineo tra l'altro e questo potrebbe essere d'attualità anche in vista della discussione sulla Finanziaria in corso
Che lo Stato a sua volta potrebbe reperire una parte del denaro per l'edilizia scolastica le palestre le strutture le biblioteche e gli stipendi dei docenti e così via
Abolendo inutili carrozzoni di sottogoverno di clientelismo come gli rasare ritengo che sarebbe opportuno insinuò mettere al primo posto la sottrazione del diversa
Quanto ai programmi
Voglio dire che preliminarmente ritengo che sia diventato un po'un pezzo dire assolutamente che i programmi non vanno bene che i programmi sono scadenti che è poco programmi fanno cambiarti
Io comincerei a dire proviamo applicarli sì proprio ad esempio a studiare davvero sul serio Dante in tutti gli ordini di studi che è un testo di grande attualità anche in vista della in
Legati alle esigenze concrete locali relativamente a determinati tipi di scuole che potranno venire stabiliti localmente
Altre forme di programmi ritengo che sia opportuno abbiano almeno una traccia generale
Come erano i buoni programmi fatti di un librettino di poche pagine di Pirola perché la caratteristica dei buoni programmi e di essere concisa e non pagine e pagine di indicazioni metodologiche
Che sono un'offesa alla professionalità e alla vera autonomia del docente come sono invece i programmi delle sperimentazioni ministeriali e altre cose del genere
A questo punto nella elaborazione di programmi o almeno di quella parte di quelle indicazioni generali sui programmi che io manterrei unitaria a livello nazionale
Penso che grande spazio vada data alle competenze e quindi non al ministero o a esperti esterni
E non si sa pescati come ma al Consiglio nazionale della pubblica istruzione con la rappresentanza qualificata dei docenti
Non ricordo se c'erano altre domande comunque avevo promesso di esser Breve quindi mi fermo qui
Buonasera io comincio dall'autonomia
Ricordando che cosa è necessario intenderà per intendere correttamente questa espressione
Si parla di autonomia nel momento in cui si parla di spostamento dei livelli di decisionalità
Non si può parlare di autonomia soltanto in termini di decentramento diventa l'istituto diventa la singola scuola diventa la la nostra singola istituzione stessa
A essere responsabile di quelle che sono le attività e di quelli che sono gli esiti delle proprie attività
Una battuta permettetemi per quanto riguarda dove si reperiscono i finanziamenti
Dovuto proprio a seguito stasera semplice ma i buoni scuola c'è reperiscono i finanziamenti sono le famiglie che finanziamo la scuola
E la famiglia che finanzia la scuola nella misura in cui la scuola risponde a quelle che sono le istanze della famiglia
Altro aspetto importante
Cerco di non dimenticare niente
A proposito di responsabilità degli esiti io vorrei ricordarvi
Io vorrei ricordarvi quello che dovrebbe essere ruolo dello Stato in questa circostanza
Controllo e Indirizzo
Del controllo si parla ormai da barzelletta sistema nazionale dei conti controllo di valutazione nazionale ormai diventato una storia
Pressoché infinita ma guardate che in effetti il discorso del controllo deve essere svolto attraverso un sistema di valutazione nazionale
Dopo che a livello di singolo istituto ogni singolo istituto a avrà avuto la possibilità di valutare di per se stesso quelli che sono gli esiti del proprio operare
Anch'io telegraficamente sonoro in bando presidente dell'Associazione nazionale presidi e direttori viva didattici
Sulla prima domanda la risposta sembra per per certi versi ovvia infatti Manzini ha detto dallo Stato il che sicuramente è vero per la scuola statale
Non dimentichiamoci però che contributi significativi a mio giudizio dovrebbero venire anche dalla famiglia dalle famiglie
Qui sta il nucleo dell'autonomia finanziaria che ahimè purtroppo in queste prime battute dell'analisi dell'articolo ex sette ex e quindici oggi diciassette dell'autonomia è già sparito il comma tredici del comma tredici non abbiamo avrà traccia
Ed è anche vero mi auguro che questo possa essere recuperato in Aula al Senato mi auguro che questo possa essere recuperato al nel passato il trasferimento alla Camera perché senza autonomia finanziaria
Delle possibilità di sostegno all'autonomia restano ben poco non dimentichiamoci che chi paga comanda
E quindi il principio questo principio fondamentale che esiste al di fuori della scuola che esiste diceva prima Infantino nel mercato ma anche al di là del principio e della metodologia di mercato vale anche nella scuola pubblica
Da questo punto di vista una Kangoo una famiglia che panca è una famiglia che controlla quando ci si chiede dei controlli e dove sono andate a finire i controlli
Non esistono nell'ambito della scuola fortemente statalista dica e assolutamente e totalmente centralistica
Abbiamo la necessità di un recupero non solo nel senso del rafforzamento delle risorse finanziarie che pure è un problema che esiste evidentemente
Ma anche nel senso dell'accentuazione dei controlli da parte della famiglia e della società e dei soggetti che si affacciano la scuola per acquisire il servizio che la scuola offre per quanto si riferisce al chi risponde dei soldi e a chi ne risponde
Beh qui io sento la necessità di di sottolineare una cosa qui dobbiamo eliminare le ipocrisie
Perché noi siamo tutti noi poi come capi d'istituto in primo luogo portati a credere che si debba rispondere dei risultati
C'è c'è stato nel cinquecentotrentasette nel novantatré la della legge finanziaria per i novantaquattro che avete introdotto l'autonomia delle scuole ahimè purtroppo devo ricordare un mostro sacro in questo in questo ambito sarà il politico per colpa del ministro D'Onofrio ebbene dobbiamo dire che da questo punto di vista la fondamentale esigenza era che si introducesse il principio della responsabilità sui risultati
Esigenza che è stata recuperata a parole in senso esclusivamente nominale nel profilo del capo d'istituto dal contratto collettivo nazionale di lavoro del novantacinque
Che in qualche modo aleggia anche i sottende ai principi istitutivi della dell'attuale articolo diciassette
Ma poi se non si individuano nel capo d'istituto il reale punto di riferimento della gestione come organo di governo della scuola e questo la proposta Aprea lo fa corna assoluta evidenza
La proposta dell'Ulivo di cui si parla e di cui non c'è ancora diciamo così una traccia pubblica a mio avviso lo fa con maggiore debolezza da quello che si sente dal dalle dalle dai contatti che si hanno a livello parlamentare c'è tra allora mi fa piacere sentir dire qui dal rappresentante del PDS
Che il consiglio d'istituto deve essere cambiato corrieri deve anche cambiare nome diventare consiglio d'amministrazione questo va nella direzione della chiarezza
Della eliminazione degli infingimenti e delle ipocrisie di cui dicevo prima
Mi fa piacere sentiti dire che lo stesso debba esser prevenuto perché presieduto dal capo d'istituto
Aspetto opera L'Ulivo al varco io come tanti io come cittadino ma io anche come responsabile di una somma della associazione dei capi di istituto per vedere se la loro proposta queste cose potrà portare con estrema chiarezza evidenza essenza ambiguità di sorta
Non questo non tende a dire
Che si voglia languidi rapporto della scuola con i genitori che si voglia allontanare dalla partecipazione le famiglie qui vorrei e spendere una parola perché la rappresentanza delle famiglie non si garantisce con la presidenza nominalistica di un organismo di gestione
La si garantisce evidentemente con la partecipazione sostanziale
Con un contributo riproposta che può avvenire in altre sedi e non necessariamente nell'ambito e al vertice del consiglio di amministrazione della scuola anch'io amo usare questo termine il consiglio di amministrazione
Per quanto si riferisce poi ai programmi
Sono anche io sostanzialmente d'accordo con quanto è stato detto bisognerà intervenire essenzialmente su una cosa bisognerà intervenire
Sul fatto che le scuole all'interno della loro autonomia didattica possano esprimere non una autonomia didattiche ed organizzativa e quindi Italia e non solo sulla curvatura dei programmi ma anche sull'individuazione degli orari all'interno di un minimo e un massimo che per le materie e solo per la materia obbligatoria a mio avviso è opportuno è ancora necessario
Che venga come indicazione da parte dello Stato
Per quanto si riferisce alle sperimentazione ma io pongo una domanda
Ma quando parliamo di autonomia didattica crediamo davvero che nelle scuole ci siano occidentale non essere nell'immediato futuro dei professionisti in grado di individuare obiettivi almeno micro obiettivi
Visto che i macro obiettivi potrebbero essere ancora appannaggio della responsabilità nazionale micro obiettivi e programmare in relazione a quelli eccetera perché se non crediamo a queste inutile che parliamo di autonomia
L'autonomia si sostanzia sicuramente si sostiene sull'autonomia finanziaria dicevo prima ma si sostanzia di autonomia didattica e quindi di scelte che debbono essere fatte direttamente dai corpi professionali della scuola
Da quelli che hanno una competenza specifica e in questo luogo mi riferisco in primo luogo ai docenti
Poi si parla di autonomia di ricerca e di sviluppo che è sicuramente funzionale all'autonomia didattica e allora se queste cose non sono un mirror nome non sono un fantasma evidentemente
Le sperimentazioni ma le sta in canzoni dovranno essere nell'ambito dell'innovazione nell'ambito della erogazione di un servizio di qualità
La competenza prioritaria delle singole scuole e per singole scuole in questo caso e mi riferisco in primo luogo al collegio dei docenti o comunque lo si voglia chiamare
Anch'io sono d'accordo sul fatto che non entro nella nella nella querelle sugli passare ma sicuramente tutte le agenzie
Di innovazione di supporto alla innovazione didattica di sostegni alla scuola debbono essere soggetti Serventi e dell'autonomia delle scuole questo è il punto sul quale voglio insistere e chiudere sottolineando grazie
Saltiamo la dottoressa Fontana professor Lucini perché per loro abbiamo preparato due domande cattive e allora le teniamo per dopo
Grazie ho proprio bisogno perché anch'io
Devo andare mi dispiace lasciare però aspettato fino alla fine trovando
Questo in corso molto interessanti
Io cercherò di rispondere a domande che ho posto nostro interlocutore il signor Palomar
Non posso però non fare alcune considerazioni su quanto emerso in questo dibattito principio se a modo colto suo con l'indicazione che sono stato tra l'altro non è un fatto uno meno Restivo che si terrà il consiglio d'istituto che si terrà il consiglio di amministrazione che lo spero che la sostanza
Non cambia ma noi stiamo facendo i conti o come si dice se non sono stati credo che abbiamo perso il regista la realtà dalla scuola
Abbiamo perso di vista i cosiddetti disegno di legge collegato alla Finanziaria
Che tagliano
Terribilmente la scuola
In rete la scuola forse non è mai stata determinante per la scelta del paese ne state prese che essi al solo scopo e fino a quando andiamo con questa logica credo che la scuola costituiranno per i nostri politici e non me ne vogliano quelle presente una palla al piede quindi come una spessa da tagliare
E non un'iniziativa produttiva da promuovere e questo secondo me è fondamentale sui programmi sì Programme è stato introdotto non lo concepì il pomo suo paese progetto educativo d'istituto
Quindi l'autonomia non ne parliamo da anni e credo che anche gli amici qui presenti altre sindacate convengano su questo aspetto forse si parla da vent'anni e più
Mi auguro che almeno questa
Legislatura insomma questo governo porta a conclusione secondo anche i nostri desideri
Questo progetto
Poi mi pare parlava di autonomia
L'autonomia non deve essere vista come un corpo estraneo deve essere vista come
Un ente radicato nel territorio
Che promuova una scuola accessibile a tutti
Le acque non è che voglio invoca lo stato sociale perché questo lo possiamo fare all'onorevole Bertinotti e lo fa anche anche a ben vedere ma nessuna scuola democratica lo fa anche bene io lo rispetto e uno è uno ma se no fa e me mi è più simpatico Bertinotti anche se io sono un cattolico non vuoto permette inoltre per fine per la verità insomma e quindi una stima per la coerenza questo lo dico pubblicamente avendo onore al merito insomma come servizio
Una scuola libera accessibile a tutti con un suo programma dente Rizzo nazionale colline redatte che precise
E secondo me non esiste una differenza fra scuola pubblica e scuola privata una scuola il confronto e diceva alcune considerazioni in modo particolare
A monsignor Guarin lo quando faceva riferimento
Ai ministri e in modo particolare al ministro ombra
Si parla di scuola libera siede mantecato quando c'erano i bacini d'utenza e torniamo proprio nel passato che imbavaglia vano
Le famiglie obbligato quella era la libertà che si convocava e allora stiamo anche attenti a quelle che praticano bene razzola male i cui figli magari vanno a finire nelle scuole americane un quelle svizzere in quello dei cattolici che io stimo ne sta perché qua bisogna fare anche una certa l'estensione perché si è parlato di standard di qualità è chiaro che non allo standard di qualità quella scuola che offre tre anni non lo insomma queste secondo me sono aspetti che vanno previste
M. era anche
Rimaste impresse primo intervento
Che ha fatto il dottor Tampere quando ha detto i soldi i finanziamenti io penso che essendo qua tutti addetti ai lavori
Conoscono la realtà sanno quello che sta avvenendo che non ci sono i soldi per pagare gli stipendi o forse
La mia funzione Carletto comprendo anche i prese sono d'accordo anche su un certo riconoscimento ai capi di Stato perché oggi e tutte se ne fanno portavoce ma questo sia un merito descrivere fresche a scrivere
Allora sa anche quello della delle licenze che ha vestito ma non siamo qui per parlare di queste cose sono altre resede su cui possiamo intervenire
Eventualmente parlare
Sulle sperimentazioni
Ma noi non siamo in forma pregiudiziale contraria ma si chiamano sperimentazione sono utili o non sono utile sono positivo non sono positive e nove se sono cose utero vanno estese a tutta la disco
Io penso che le sperimentazioni come tale debba avere una breve durata nel tempo poi ce ne sono molte le assumerle come modello
Fargli adottare a tutte le scuole del Paese possibilmente
Poi non so se c'era qual erano gli altri mi è sfuggito forse qualche domanda
Che a me stesso e l'abbiamo detto detto che sono d'accordo sul fatto che debba necessariamente la scuole Programme
E io credo che questo disegno di legge e quando devo ricordare all'onorevole Aprea un disegno di legge che è stato fermato da molte parlamentare Forza Italia balordo sino al Regio Brienza
Io siccome qua bisogna documentarsi quando si parla io qua un nostro presente legge che disperazione strass dove parla di credete d'imposta quindi è inutile che ve lo legga perché vi annoierei siamo in linea con quello che ha detto il professore Infantino sa Mellino esultante Principe almeno fino all'articolo dodici della proposta io mi auguro che vada in porto
Vi saluto devo ringrazia la collega bianco che fra l'altro è anche candidato non l'ha detto nessuno verbalmente doveva quale faceva un tepore
Sì
Il nostro moderatore mi tirare delle ore le orecchie
Perché no no sarò breve ma non gli risponderò direttamente alla fine è un po'in generale
Perché la preoccupazione nostra
Scusate la voce ma ormai è andata
La preoccupazione nostra e che
Ci si dia
A tutti i progetti relativi all'autonomia contro Progetti rispettabili l'uno l'altro quale più quale meno
Si dia la valenza della bacchetta magica
Io vorrei riferire e non perché è un'impressione che però viene confermata giorno per giorno man mano che vado in giro a fare assemblee nelle scuole
L'impressione che viene dalle scuole gli insegnanti ormai sono divisi in due grandi fette una fetta alla grafica divisione anagrafica una fetta fino ai trentacinque trentotto anni circa
Di insegnanti che disperatamente cercano di entrare comprensibilissimo
C'è poi la fetta dai quaranta quarantacinque in su che cerca disperatamente di uscire
Io credo che un po'la mia memoria commetta forse lo potrà confermare la professoressa Calderini che può vantare qualche esperienza in più
Ma la nostra memoria non è così
Piena di ricordi di scarsa volontà di continuare
Questa scarsa di volontà di continuare a insegnare a che cosa è legata alle paure per le pensioni forse
Ma non credo soltanto legata al fatto che il nostro mestiere si va sempre più impiegati Zambrotta est lo si è voluto impiegati Zare l'aggiornamento un tanto al chilo
Le ore di lezione se in qualche realtà scolastica sono ridotte cinquantacinque minuti in alcuni provveditorati recuperiamo quei cinque minuti
Cioè questo fenomeno di impiegati trazione che si è unito anche all'altro fenomeno di espropriazione delle nostre
Competenze professionali e quello che spinge di fatto nella scuola una scuola confessionale non confessionale statale e non statale in competizione
O non in competizione spinge ormai nella scuola uno stato di disaffezione generale di chi insegna induce questo stato che io credo lo si possa sperimentare ovunque
Credo che una classe insegnante costretta a questo stato d'animo dico costretta indipendentemente da qualunque meccanismo scuola riesca non a insegnar bene
Allora secondo me di fianco tutte queste proposte la preoccupazione di qualunque
Gruppo di maggioranza di minoranza io credo proprio per il bene della continuità della scuola del sistema scuola credo che la preoccupazione sia anche quella vediamo come Ria affezionare gli insegnanti al loro mestiere
E forse per affezionare gli insegnanti bisogna fare una marcia indietro su alcuni di quei fenomeni di impiegati Zazie onere
Che non è una parolaccia impiegato sia chiaro il guaio è che il nostro mestiere non è quello dell'impiegato non c'è niente da fare
E il guaio è che sì pensa sia di maggioranza si rima in minoranza a volte che le proposte di legge siano sufficienti
O meglio alcune proposte di legge gli ultimi contratti le ultime normative che in pratica ci calavano dall'alto noi insegnanti abbia resistito per tanto tempo a cose calate dall'alto e a un certo punto però si raggiunge la saturazione
E si rinuncia
Anche l'idea e finisco poi l'indole due risposte molto evasive perché secondo me è molto più importante questo problema anche l'altra idea consentitemi di avere qualche dubbio che il mercato e la competizione risolva tutto
è una cosa buona indubbiamente ma da prendere con grano Salis cioè anche con una certa moderazione una certa misura
Di sistemi che possono core possano correggere questo sistema dell'autonomia competizione mercato che di per sé solo non basta una sorta di piccolo mercato non l'abbiamo visto
Per esempio in alcune sperimentazioni è una sorta di mercato parallelo tra ordini di scuola esempio istituti magistrali che si riciclano come linguistici
La risposta dei diciamo usiamo i termini che vengono spesso usati dei clienti dei degli acquirenti
La risposta è stata buttiamoci su questo oggetto di mercato la nuova il nuovo magistrale linguistico che sicuramente produrrà chissà quali benefici a me ha fatto piacere l'intervento del presidente Tamberi all'inizio
Quando ha detto una ragazza che vorrebbe cerca lavoro che cos'è un diploma magistrale perché che cosa succede che in questo mercato che ho quasi finito e perdono credevo venisse picchiato è che in questo settore
Paragonare la scuola al mercato in tutto e per tutto e pericoloso perché il mercato vuol dire un vestito che non è come una volta in un anno due anni viene buttato via passa di moda
Non si prende un vestito per vent'anni come si faceva negli anni quaranta e cinquanta qualcuno lo fa ancora
E scusate una scelta di mercato all'interno all'interno di una Maria offerta scolastica vale un anno due anni no vale vent'anni anche quella
Allora ecco che è necessario non so potrebbero essere faccio delle ipotesi un po'astratte diciamo però potrebbero essere chi si occupa di cui politica di questo dovrebbe preoccuparsi potrebbero essere sorte di associazioni di consumatori
Dei Codacons della scuola che vadano a dire a tutti i genitori preoccupati dove mando mia figlia
Oh mio figlio
Dice momento guarda è vero che la adesso il nuovo faccio sempre l'esempio col magistrale mi perdonino gli insegnanti presidi magistrali
è vero che fornisce qualcosa di più rispetto a quello che era il vecchio istituto magistrale rimasto tale e quale dalla legge Casati credo
Quando l'Italia era analfabeta va be'ma quelle poco importante
Bisogna pensarci prima è vero che offre qualcosa di più però non è la soluzione al tuo futuro e ricordiamoci anche in questi inseguimento del mercato che nella scuola non si dà soltanto un buono spendibile sul mercato del lavoro
è solo quello cioè prepariamo delle delle macchine pronte esiste anche un'educazione quell'educazione e e misurabile sul mercato
Allora le risposte la collettività chi dà i soldi
Chi fa i programmi sempre una collettività
Qualificata
Di insegnanti
Potrebbe essere nelle nostre idee un po'sogno attrici una grande associazione professionale di insegnanti
E poi le linee generali e poi nell'applicazione concreta istituto per istituto dentro quelle linee generali i collegi docenti che ormai vengono espropriate di tutto chiedo scusa grazie
Chiedo scusa a avevo calcolato male io i tempi il professor Lucini deve deve andare chiedo scusa ai due ultimi colleghi che devono intervenire
Sì
No no adesso lo dice lo dice lei perché deve deve andare perché la mia domanda è un po'cattiva abbiamo sentito prima che il Consiglio scolastico provinciale
Dovrebbe mettiamo il condizionale sparire dovrebbero sparire altri organi esterni alla scuola e alla domanda e logica cosa pensa di questa proposta
Ma intanto premetto che devo andare perché è già aveva iniziato il lavoro del consiglio comunale di Milano quindi devo andare per seguire i lavori
La la proposta dell'amica Valentina Aprea una proposta molto organica e molto logica
E dobbiamo identificare gli obiettivi della proposta e cioè quella di far funzionare la scuola
Superando una formalismo che ha visto l'istituzione di organi di partecipazione accanto ad un sistema che è rimasto fortemente verticistico e burocratizzato
Quindi da questo punto di vista io condivido pienamente la proposta perché ritengo che l'obiettivo sia quello di superare una scuola dove il controllo è puramente formale dove le decisioni sono prese da un soggetto astratto e lontano
E dove sostanzialmente la responsabilità professionale assolutamente sottovalutata quando non è neutralizzata
è chiaro che da questo punto di vista è fallita un Progetto
Che ha visto l'alleanza di una certa cultura delle associazioni cattoliche storiche
Che sono hanno voluto fortemente la riforma degli organi collegiali degli anni settanta
Per appoggiarla ad un sistema fortemente statalista che era stato da loro stesse forze cattoliche voluto perché la grande ambiguità degli anni cinquanta degli anni sessanta non è stata solo la l'impedimento ad una legge sulla parità
Nonostante la sentenza della Corte Costituzionale del cinquantotto che dichiarava incostituzionali i principali articoli della legge che disciplina la scuola privata cioè una legge non regge una legge del mille novecentoquarantadue
Io sto dicendo che una delle cause fondamentali dell'immobilismo e della sterilità legislativa su questo piano anche quando la DC era molto forte del Parlamento
è dovuto ad una sostanziale ambiguità delle associazioni cattoliche tradizionali
Fortemente incrinata lo statalismo
Da correggere e da blandire attraverso delle forme di partecipazione così come avvenuto negli anni settanta
Non dimentichiamo che questa organi collegiali furono anche un certo modo per canalizzare tutto l'impulso che veniva dal basso della contestazione studentesca e che rifiutava moltissimo il formalismo delle procedure
E l'astrazione della burocrazia quindi da questo punto di vista condivido
La proposta Aprea
Non c'è non c'è da piangere sul sul passato le forze energiche e capaci di idee che si sono espresse attraverso gli organi collegiali si esprimeranno attraverso il consiglio d'amministrazione
Però devo fare una precisazione so che Valentina è aperta a un contributo di idee anche per migliorare la proposta
Prima di tutto riguarda il soggetto genitori io sostengo che il principale committente della scuola
Anche della scuola media superiore la famiglia
Quindi quella parte di verità che era compresa nella ordinamento della partecipazione scolastica che ammetteva i i genitori deve essere salvata
Condivido pienamente l'acutezza dell'analisi di Valentina quando dice che prevalentemente gli organi collegiali soprattutto provinciale distrettuale erano la cassa di risonanza per il sindacato
E quindi era una situazione erano sono organismi nei quali i genitori hanno un ruolo assolutamente secondario io al mio Consiglio scolastico provinciale o sessantasei membri
E dei quali solo sette sono genitori
E la stragrande maggioranza sono sindacalisti di provenienza elettiva e di designazione
E devo dire che uno dei massimi piste gli sforzi che ho fatto nei miei otto anni di presidenza è stato quello di dire sì continuare a dire
Molto spesso i sindacati per favore state zitti in questa riunione perché avete già tutte le sedi di contrattazione decentrata col provveditore insomma non potete ripetere qui
In aula in giunta Polo che avete già detto con il provveditore agli studi nelle sedi proprie
Di interlocuzione sindacale quindi
Bisogna studiare una funzione da dare al principale committente della scuola che la famiglia non sto ad elencare tutti i casi in cui il il garantismo una malintesa libertà di insegnamento ha messo la famiglia in condizioni pietose
L'unica cosa che non siccome non esiste più il bacino d'utenza non esiste più non esiste il sistema sovietico molti casi si sono salvati portando via ragazzo dall'istituto portandogli via
Quindi un ruolo alla famiglia una funzione la famiglia e secondo aspetto che vorrei ridiscutere nel piano della l'onorevole Aprea
Il discorso l'obiettivo che riguarda la distribuzione del servizio scolastico sul territorio
Voi sapete che la la riforma delle delizia scolatele competenze precise scolastica attribuiscono queste competenze alla Provincia in realtà chi conosce le gli le capacità che hanno le province di uffici i limiti eccetera sa benissimo che questa programmazione deve avvenire con il consenso deve avvenire
Con la società civile non può essere un'operazione verticistica degli uffici o dei propri o del
Assessori degli assessori
Quindi credo che vada recuperato una oltre a un a Rimini mare immaginazione del consiglio d'amministrazione dell'Istituto autonomo
Vada recuperato un discorso di organo di consultivo per la programmazione della distribuzione del servizio scolastico sul territorio perché per Riboty Ivo che ho detto e anche perché per arrivare a regime
Cioè per dare a ciascun istituto un numero di classe di insegnanti
Equilibrato sia dal punto di vista della dei costi fissi sia dal punto di vista del servizio da erogare in ogni unità territoriale i tempi sono molto lunghi
E quindi è necessario i tempi saranno lunghi qui necessario coinvolgere anche la realtà sociale le famiglie la realtà imprenditoriale le categorie produttive
In una in una fuga in un organo consultivo che secondo me da studiare perciò nulla da reagire anzi apprestamento
E rivalorizzazione dell'esperienza di questi anni nel quadro proposto da dalla amica Aprea
Grazie è stato citato il provveditore come avete visto traditore non è quindi una perché davvero ammalato quindi super scusato c'è anche un'altra un'altra comunicazione l'onorevole Rivolta l'abbiamo detto prima è corso a Roma ma insieme all'onorevole Rivolta anche l'onorevole Achille Serra che doveva essere fra di noi quindi sono scusati per ovvi motivi
Allora lei deve andare mi ha detto allora chiedo scusa arriviamo poi alla fine a tutti
Chiedo scusa la professoressa Calderini ma impegni precedentemente presi mi grazie
Allora sono stato felice di sentire l'intervento dei rappresentanti della sinistra perché le senti parlare e mi sono detto scusatemi e mi sono detto prima di venire qua hanno evidentemente letto programma del Polo
In effetti trovo che alcune d'argomentazioni espresse siano molto simili a quelle che in campagna elettorale erano presente programma del Polo e libertà sono argomentazioni simili ma che riferiscono in un punto
La sinistra sostiene che il principale finanziatore delle scuole debba essere lo Stato
Il governo Prodi taglia i fondi alle scuole
Con che fondi finanziamo la scuola il Governo Prodi Prodi pensa che la scuola possa essere finanziata tagliando i fondi un concetto quanto meno curioso
Cosa cosa si può fare si può introdurre il buono scuola come già ricevano prevedo quindi le famiglie responsabili dell'approvvigionamento delle scuole da loro scelte per i figli si può anche aprire un certo modo all'impresa loro l'apertura spinta apre all'impresa con la l'istituzione di specie istituti tecnici per esempio
Hanno un una competenza che potrebbe essere utile a molte imprese sì realizza nello stesso tempo la funzione didattica la funzione di finanziamento sì però quindi attuare tutti questi interventi ma con a una condizione le scuole devono poter essere gestire attualmente lo Stato assegna risorge ogni scuola salti che tra l'altro vorrei far notare fosse toccato questo argomento non spesso non sempre vengono utilizzati io conosco molte realtà scolastiche in cui i soldi non vengono utilizzate vedo utilizzati per azione di dubbia utilità
E quindi è come non averli
Questi salti appunto dovrebbero essere gestiti dal Presidente proponiamo quindi un preside manager un preside più vicino al concetto di impresa
Potrebbero essere gestiti dal Presidente che molta trovare finanziamenti sul territorio potrebbe consultarsi costo così l'istituto così le prestazioni diverse vogliate
Offrire un
Un servizio migliore ai suoi studenti mi viene detto in questo modo si creerebbero scuole di serie A e di serie B scuole per studenti e richiesto alle per studenti poveri non è vero semplicemente verrebbe premiata la il buon funzionamento delle scuole
Forse ci sarebbero dei disparità tra la scuola e l'altra del resto ora che le scuole dovrebbero essere tutte uguali in teoria allora mi sono schiave dei finanziamenti statali dato che ricoprono ora vi sono stati chiave finanziamenti statali
è meglio
De Tocqueville un pensatore liberale un grande pensatore liberale diceva che è meglio essere diverso i reali Bertacche uguale della schiavitù io sposa perfettamente questo principio credo che ogni movimento liberale debba sposarlo
E quindi credo che ogni scuola sia liberata di differenziarsi in un certo modo delle altre mantenendo ben saldo un principio
Bisogna comunque garantire il buon funzionamento bisogna garantire l'efficienza di ogni scuola non è pensabile che ho io scuola abbia libertà totale perché potrebbero esserci dei casi in cui per massimizzare il introiti
Vengono fatte scelte non proprio a vantaggio degli studenti un certo controllo quindi ci deve essere ma sotto rovina deve essere autonomia piena e loro autonomia con i soldi dello Stato grazie
Chiediamo scusa non era lasciata per ultima ma lei potrà rispondere a tutti
Ecco io ringrazio le persone che hanno avuto la costanza di star qui fino adesso e spero con il mio intervento che come al solito controcorrente se sono un po'insonnoliti spero di farli svegliare di colpo
Ora e all'associazione che io qui rappresento non è un sindacato quindi programmaticamente non parla dei quattrini e altre cose così diciamo più terra terra rispetto alla professione dell'insegnante per quanto sono necessari anche quelli
Però questa sera volentieri parlo di soldi anche perché giovinetto che mi ha preceduto giustamente ha detto e lo loto che spesso i soldi ci sono e sono spesi male giusto giusto giovinotto
Effettivamente nella scuola così come è adesso c'è una quantità di sprechi
Sprechi per commissioni inutili al vertice e alla periferia
Sprechi perenti dannosi tipo versare CISEM il PCI eccede e compagnia bella
Che tutti sappiamo che hanno una struttura fondamentalmente cliente era clientelare o almeno partitica agli amici degli amici che richiamano gli amici i figli degli amici eccetera eccetera
Queste sono cose che si sanno
Io che sono vecchia
E penso di non mandare in galera per la mia tarda età tutt'al più ovvio agli arresti domiciliari queste cose le dico apertis verbis
Ma in tanti le pensano e in tanti e me le dicono zitti zitti all'orecchio però non lo ripeta ma in realtà
Questi sono soldi sprecati
Come sprecati sono i soldi spesi per i corsi d'aggiornamento
Quei corsi d'aggiornamento che tutti i nostri disgraziati colleghi sono costretti a subire e che sono stati d'è una specie di dirò così per non dire una brutta parola che magari mi porterebbe Ming porterebbe a una incriminazione
Dico una confraternita tra virgolette di aggiornato attori e quali
Aggiornano le danze sta e aggiornano in modi assai curiosi
Io spesso sono come dire il terminale di grida di dolore nudi colleghi di solito giovani ed inesperti
Che mi telefonano dicendo ma scusi sono sta una maestra questa recentemente sono stata costretta costretta a seguire un corso di aggiornamento in cui un egregio signore diceva che nella scuola elementare no bisogna insegnare niente perché il fanciullo esprime da sé la propria cultura
Io allora o le ho risposto cara signora mi mandi queste cose scritte nero su bianco stampate da questi avventurose aggiornato ori e io ho subito ne faccio un carnevale e del resto basta leggere i libri del viaggio armatori io ne ho parecchi di quelli che vengono poi venduti ai corsi d'aggiornamento questo
è un guadagno doppio
Perché le temere pecorelle di comperano avete ente mente spinti dal terrore Dini poiché non saper rispondere in sede appunto di verifica o cose di questo genere
Questi sono spariti che vanno tagliati e i soldi che si risparmierebbero in questo modo Achilli daremo
Libereremo i privi di mezzi
Noi come ha detto erroneamente citando la Costituzione erroneamente il presidente della Provincia
La Costituzione parla di capaci e meritevoli privi di mezzi non dice tutti privi di mezzi potesse Boves
E vero i primi dei mezzi
è vero
I privi di mezzi hanno diritto di essere aiutati ma io ho tanti subito dai primissimi anni della scuola elementare
Perché i talenti si coltivano prestissimo dirà fin dalla scuola materna
Io ho la fortuna di avere una larga discendenza nipoti pronipoti eccetera quindi dei bambini che mi razzo lamento ma mi auguro di sempre
Ma si vede subito direi fin da quando prendono il latte materno Alpi però come un bambino cattivissime sei vivace d'intelligenza se lo è meno eccetera
Quindi ci sono dei talenti che vanno perduti perché nessuno li raccoglie e i talenti dei prive di mezzi perché i nostri bambini si sa
Ai nostri bambine diamo il meglio magari anche la scuola privata che non sia quel caos di certe scuole medie superiori dove si procede autogestioni
Occupazioni e simili
Divertimenti ma soli privi di mezzi e penso anche i paesini sperduti dove ci sono delle scuole fatiscenti dove
Che sembrano abbandonati proprio da Dio forse no ma del uomini sicuramente
Ora questi fondi vanno spesi lì
Per dare delle scuole elementari decorose con dei maestri Kensei Nino e non infarciti di queste stupidaggini per via giornata ore io li aggiorna Torelli abolirei tutti per decreto
Ministeri viale immediato
Cioè delle scuole che veramente ricostruiscano
E che possano segnalare i capaci e meritevoli per davvero che siano aiutati viceversa adesso non so a che punto siamo onorevole Aprea mammella Press nel precedente legislatura c'era un certo articolo all'articolo tre mi pare di uno di questi sciagurati disegni di legge per per le riforme che addirittura proponeva di abolire i collegi nazionali
Ma se c'è una cosa che invece dovrebbe essere incrementata sono i collegi nazionali
Perché il ragazzino di Rocca cannuccia per esempio
Figlio di gente poverissima che ha ingegno malmesso gratuitamente non collegio nazionale dove posso arrivare
Fino a a alla alla licenza al liceo classico e poi andare a finire all'università e competere col figlio del banchiere ma scherziamo questi invece li vogliono sopprimere
Per fame dei centri tipo Leoncavallo simili insetti che tutti sappiamo benissimo che cosa sono queste sono cose veramente scandalose la mia associazione corna salta sia sprecata
A scriverà telefonare a mandare il fax e qui è la
A coloro che comandano ma siccome noi siamo senza copertura politica come ci disse gentilmente un sottosegretario democristiano una ventina di anni fa
Dice cosa avete cosa volete voi non avete copertura politica per cui niente non esistette mai siamo dei fantasmi
Perché mamma siamo aggregati a nessun partito e ci prendiamo la libertà guarda un po'di dire ciò che pensiamo
Sarà sbagliato ma ci dica ma perché
E liberi come gli uccelli dell'aria allora diceva questo per la questione soldi
Ho poi qui si è fatto un gran parlare di autonomia chi mi conosce sa benissimo che io ho una paura blu dell'autonomia
Perché intanto questa autonomia viene presentata come proprio il toccasana arriva l'autonomia quindi la scuola andrebbe quindi e l'ho visto anche in disegni di legge e questa mi ha indignato anche del popolo dice
Finalmente li insegnanti saranno responsabilizzati
No ma dico ragazzini noi abbiamo insegnato nella scuola decenni eravamo irresponsabili
Ma dico ci si ma che allora fino adesso anche adesso professoressa Bianco lei è responsabile no
Ma l'insegnante che è tale è sempre responsabile e se qualcuno è responsabile venga buttato fuori senza complimenti ma scherziamo perché deve essere responsabilizzato ma noi nella scuola bella scuola l'insegnante deve avere un programma nell'ambito del quale organizza il suo lavoro senza tante storie di tempi Taibi poi e picchiato gare di aria fritta c'era anche lei professor caminetti quando io ho chiesto al dottor Zenga una sera c'era anche il professor De Carli
Cosa ne fa poi lei dei tutti questi
Ecco allora la scuola viene bloccata e immobilizzata adduce armata e i professori giustamente scappano ha ragione professor De Carli ha tutte le ragioni scappano a gambe le batte per fare delle cose che poi si mettono la e come ho già detto più di una volta cosa c'è scritto in questi Paesi o delle banalità perché si sa i principi sono sempre qua li odio oppure delle storture o anche dai lacci e mi riferisco alla scuola media superiore dove io sono stata trentadue anni quindi ne so qualcosa
E i tentativi c'erano anche allora dei prestiti certi preside certi colleghi di imbavagliare la competenza perché ma la scuola media superiore ciascuna una certa competenza e quindi quando parla delle Pro prima terrier ne parla con una cognizione di causa che gli altri non hanno evidentemente ora oppure ci sono delle costrizioni alla sovietica diciamo così che Pintor no ad imbavagliare e a paralizzare la competenza di quello che veramente essa per cui io sull'autonomia proprio francamente sono decisamente questa autonomia magica sono assolutamente contraria perché tra l'altro non capisco come si colleghi e con gli standard questo è un altro sistema perché dice ci devono essere degli standard minimi ma dicono gente finora rendevano dei programmi ciascuno di noi professori sapeva di avere dover svolgere nel dall'anno a me il PNA nel triennio un certo programma poteva fare delle shell bene delle scelte contenutistiche nell'ambito del programma delle scelte metodologiche e lo portava a termine e dava certi risultati ma
Non c'era non ci hanno mai detto che dovevamo arrivare non mi Mimmo sì dicevano che dovevamo arrivare a un massimo e che se poi qualcuno non arrivava al massimo gli avremmo dato cinque quattro tre due uno l'avremo spedito agli inferi evidentemente ora questa storia dell'lo standard minimo è una cosa che fa ridere i polli e che ci fa prendere in giro dall'Europa si parla tanto di Europa
Io non ho mai trovato e ho letto parecchi libri sono intossicata francesi americani belgi studente Jesi nessuno parla di standard minimo siamo solo noi i deficienti proprio programmati questo sia un pay nazionale ma noi Bernard sì Pillon rifiutiamo come rifiutiamo la commedia per la sperimentazione ci vengano a raccontare la sperimentazione che gli stessi sperimentatori ammettono in privata sede che in controllata che autocertificata autoreferente che insomma è una commedia per farci lettere che la scuola si è cambiata mentre viceversa la scuola sia soltanto peggiorata grazie
Bene abbiamo ottenuto per ultima la dottoressa Fontana perché prima ha parlato il suo capo l'ha detto apposta allora sì abbiamo sentito prima al Presidente della Provincia sentiamo adesso la voce dell'opposizione
Bene
E vero sì primo intervento è stato fatto il Presidente della Provincia che ha detto alcune cose ora io potrei parlarvi della l'estrazione in provincia e intanto vi ringrazio perché veramente mi pare avesse l'ultima veramente sa dove gli eroi però la stessa Provincia è se vogliamo dire veramente quella che allora veramente dramma la situazione della della gestione degli edifici voi sapete benissimo sette molto più esperte di me mette la Provincia una competenza ben ben precisa
La Provincia si occupa di tutto quello che la manutenzione e eventualmente la costruzione di nuovi edifici scolastici del personale certo
Ma diciamo parliamo del punto di vista edifici scolastici io faccio parte la terza commissione appunto in provincia sono di Forza Italia quindi sono un membro della Commissione a prescindere dal discorso di quanto sia frustrante per un membro della Commissione e comunque un membro del del consiglio provinciale di in opposizione poter dire ogni tanto quello che pensiamo non depositerà io mi sono interessata il discorso delle delle delle difficili delle dell'edilizia scolastica e sono andata insieme all'assessore
A fare alcune visite perché sono fatta così voglio andare a vedere ecco allora
Tu hai detto di molto preoccupati riceve per vengono vedere come stanno le cose bene perché gli studenti ci mandano pacchi di fax pacchi di fax lamentando come in realtà sono le cose e non ci si chiede se non si va a vedere de io veramente sono rimasta sconcertata qui c'è ci sono i soffitti che cascano l'amianto e che evita e siamo Mila no questa è la Provincia di Milano c'è l'amianto delle che che cade dal dal che vien giù dal dal soffitto seleziona preoccupati manutenzione zero si tende addirittura scusate ma si teme addirittura colpevolizzare gli studenti dicendo che sono loro che fanno atti di vandalismo me se si mettessero bucare i soffitti durante le ore scolastiche mi pare una roba folle ora vien vengono incolpevoli o presente sentita le senz'i funzionari provincia dire siete voi ai ragazzi che veramente lamentavano queste queste mancanze quindi la situazione è veramente drammatica domani in consiglio mi faranno di tutto mi diranno delle vedremo se saprà che io ho detto queste cose ma è la verità io ho fatto alcune appunto su appunto fra luoghi e non ce n'è uno che Salvi salvo poi non so al Feltrinelli dove si spendono cinquecento milioni per novanta spenti piccoli
Che è una cosa impossibile cioè non è possibile che i caschi dei pezzi da una parte si spenda cimice prima è tornata a scuola c'è qualcosa che non funziona
Allora la Provincia gestisce il settanta per cento degli edifici delle medie superiori
Sono licei scientifici lì c'è istituti tecnici industriale istituti turistici sono in totale centoquattordici plessi scolastici sono novantuno mila studenti quattro mi e la classe in
Questo tanto per darvi cifre
La popolazione scolastica naturalmente sta diminuendo ma questo non risolve affatto il problemi perché i problemi ci sono e i problemi aumenteranno sempre più perché le richieste da parte a Regione gli spazi per i corsi sperimentazione le richieste per i corsi post laurea dispiacete post-diploma sbattete di specializzazione che richiedono sempre spazi a chi alla Provincia istanza se prima era che cambiano sono sempre quelli che diventano sempre più obsoleti che dire che sono assolutamente inadeguati non stiamo a parlare poi di quello che manca dentro ai play alle agli edifici scolastici e non esiste lavoratori linguistici non esistono laboratori scientifici palese tre creare un'opzionale ecco quindi io le una situazione allucinante e qui noi ci ritroviamo oggi fortunatamente ringrazio dato mi ringrazio da me come Consiglio regionale abbiamo organizzato questa ma secondo ringrazio Valent Tina che oltre a sé un'amica è una è una è una donna anche se stallo che sta lottando che sta porta avanti questa questa questo questa guerra per la scuola perché finalmente si parla e si dicono le cose come stanno allora io sono cerchio sono bravissime quindi come membro a terza commissione scuola
Anche del dalla Provincia ho preso a titolo che è stato detto oggi e certamente ne farò tesoro e cercherò di portare per quanto mi sarà possibile davvero vittime vi vi prego di credermi è difficilissimo riuscire a dire la nostra in quell'ambito per quello che mi sarà possibile porterò avanti le proposte
Per arrivare agli obiettivi che ci siamo posti
Inoltre sono responsabile nazionale le donne di Forza Italia e so quanto le la il mondo femminile si attento alle problematiche la scuola quindi conscia di questo io vorrei iniziare ma questo ce lo siamo già detti eventi Nan parliamo di queste cose spesso vorremmo veramente comincerei a uscir fuori con queste con questi incontri pubblici sì e e già in programma è già in calendario un un convegno nazionale sul tema donne scuole futuro che sarà fatto a Milano in in in autunno avanzato inverno dove riproporremo quest'argomenti perché so che al mondo femminile interessa molto la scuola sia dal punto di vista genitore che dal punto di vista educatrici quindi questo il mio degno lo prendo sotto due spetti
La Provincia io ho risposto moderatore oltre che apre sedi provate per quello che forse
Va bene grazie un attimo di pazienza ancora facciamo un altro giro soltanto e poi davvero la vostra pazienza
Sarà al colmo dunque mi è sembrato di cogliere nei vari interventi soprattutto da parte del del pubblico diciamo così un certo muore nei confronti degli ussari ed associazioni collegate mi è sembrato proprio innovazione di giubilo eccetera allora la domanda chi vuole rispondere questa quando ero giovane carino una delle domande che circolavano anche sui giornali era chi forma i formatori cioè chi deve preparare e come le insegne
Tanti allora visto che stiamo parlando di riforme ben vediamo allora cosa ne pensate su questo argomento
Possiamo dare
Ma io
Prima di rispondere a questa domanda vorrei però dire altre due-tre cose riguardo al dibattito che c'è stato top perché purtroppo essendo in dodici più di tre quattro minuti a testa non li abbiamo allora faccio delle affermazioni
La prima è che la Squier strade dell'autonomia
è una riforma istituzionale
Cioè noi realizziamo
Un pezzo di Stato leggero dando ai soggetti
Il governo e la gestione di questo importante settore
Questo ci porta a chiederci chi sono i soggetti
Che ricevono questi va be'lega questo pezzo distacco
E allora io concordo con chi ha detto che il primo fondamentale soggetto esprime la famiglia sono i genitori
E allora se il governo della scuola se il governo della singole unità scolastica
è il luogo dove si gestisce questo pezzo di Stato
Io credo che un ruolo importantissimo debba essere giocato proprio dai genitori perché sono gli azionisti di maggioranza
Concordo invece che la gestione del Progetto debba essere fatta dai professionisti e quindi io ritengo giusto
Che ci sia un consiglio un'assemblea degli azionisti un consiglio d'istituto che li rappresenta le tre forze
Studenti genitori e insegnanti
E ci sia poi invece un momento gestionale molto ristretto
Con a capo ovviamente il capo d'istituto
Seconda questione
Mi dispiace che non ci sia più professori infantili no
Però io mi sono segnato le ultime parole che lui ha detto quando eravamo in tanti ancora
Che io non condivido per niente
Perché ha detto che il mercato il dio mercato perché lui ha detto che il mercato è quello che fa muovere tutto il mondo
E l'unico che consente la selezione delle cose e degli uomini
La scuola per me non ha il compito di selezionare le cose e gli uomini al compito di educare e di formare e di dare i indicazioni professionali mi dispiace che non ci sia ma spero che qualcuno glielo riferisca
E allora
Io condivido
La impostazione di un servizi zio pubblico integrato l'ho detto prima comprendente scuole statali e non statali e quando sono arrivato Valentina Aprea stava passa facendo questo passaggio e quel poi mi guarderò la relazione ma sono d'accordo
Che chi accetta il quadro generale di un servizio pubblico che non significa statale perché pubblico non è uguale a Statale
Essa a questo io ho presentato un disegno di legge io nella passata legislatura e l'ho ripresentato in questa eccetera ecco non è indifferente il comma e noto che io non sono d'accordo sul buono scuola non a caso però in tutta Europa c'è solo il Lussemburgo e per certi aspetti un pezzo di società di Svezia che utilizzano questo strumento
Perché è uno strumento improprio secondo me sul piano proprio culturale ma lo è impropria sul piano gestionale perché quel punto né le scuole statali né quelle statali potrebbero mai sapere
Qual è
La dimensione Da Rin dell'impegno che loro possono assumersi quindi messo sul privato a quel punto sarebbe in grado
Di poter nessun privato saprebbe programmare e in nessuna delle da si lavora dentro a programmare
Quando a maggior ragione sono contrario al alla questione del del fiscalizzazione perché a quel punto solo quelli che non hanno reddito poveretti filiere di chi non ha reddito deve per forza andare allo Stato perché non può andare da nessuna parte in quanto non può anticipare quindi noi siamo d'accordo invece su Lecco la convenzione che non è una convenzione del Comune della Regione eccetera è una convenzione statale fra lo stato e tutte le e maggiori espressioni della scuola non statale che stabiliscono che chi ha quelle caratteristiche fissate dal Parlamento ha diritto
E quindi non c'è nessuna trattativa non c'è nessun problema di indicare di di poter scegliere tra questo quest'altro e non ci deve essere e non c'è nel nostro disegno di legge e quindi ma non solo me lo so che non c'è nell'idea del ministro nessuna possibilità di interferire sui contenuti culturali e se l'impostazione culturale e sul progetto educativo delle scuole non statali
Ci sono solo delle caratteristiche oggettive
Sulla questione del governo i tagli del governo vorrei solo ricordare che dall'anno scorso a quest'anno il costo unitario per studente intestato commentato di circa il quindici per cento
Siccome in quelli che fanno i conti le aziende e via discorrendo fanno i i calcoli in questo modo e non sulla quantità le quantità assolute ma nelle quantità rapportate io credo che qui stavolta il Governo abbia difeso la scuola come era del resto il suo impegno prioritario e quindi è giusto che sia così chi formerà i formatori c'è una legge
Votata nel mille novecentonovanta e che per ostruzionismo soprattutto dell'università ha trovato la sua re applicazione suo regolamento applicativo soltanto poche settimane fa praticamente per la specializzazione che fa saltare gli esami il concorso che sono la cosa assolutamente secondo me
Inaccettabile
Attraverso questo strumento si deve far fronte forma a dare la formazione di base degli insegnanti
E gli insegnanti e il le università via via debbano inventare i meccanismi di aggiornamento perché non c'è dubbio che oggi nessuno può pensare di non aggiornarsi continuamente perché le cose stanno cambiando rapidamente sempre sotto i nostri occhi però io credo che i principali momenti e luoghi di aggiornamento siano l'istituto stesso sono gli insegnanti stessi che debbono avere a disposizione le risorse un va se obbligatorio per fare queste cose e
Bene ma io e te siamo d'accordo su molte cose Tundo ogni dato di là si fuorviare da questo liberisti Mosca penato cattive compagnie grazie
Io non decidono certo fare difensore d'ufficio di Infantino perché ovviamente non non c'era assolutamente bisogno però
Vorrei nella considerazione che ha fatto il professor un attimo fa fare una considerazione per esempio relativamente al dio Mercato ora non c'è non esiste il signor mercato non esiste non sta da nessuna parte esiste invece tra opportunità che viene data alle persone ai singoli alle singole persone di manifestarsi liberamente e compiutamente
All'interno delle situazioni nelle quali sono collocate questa possibilità di confrontarsi di veramente e compiutamente evidentemente segue determinate regole
Bene non c'il mercato che detta le regole gli esseri umani liberi da sé mettono a punto queste norme
L'altra l'altra considerazione che volevo fare molto rapidamente a proposito della a dei formatori
E qui per opera foto per forza dare ragione alla professoressa Calderini quando prima diceva che molti formatori dovrebbero essere aboliti per decreto ricordo dopo mille novecentottantasei cioè dopo l'avvento dei nove programmi nella scuola elementare lo Stato decise di fare
Un piano quinquennale sono di sinistra memoria questi piani quinquennali in tutti i sensi decise di fare un piano quinquennale per l'aggiornamento dei docenti
Bene chi faceva ragionatore in quelle circostanze mi assale in casi sporadici essi emigrare poco e male ma diversa e si prese la briga di emanare un documento che io ricordo ancora proprio anche a livello fisico
Manuale dei formatori autoreferente cioè
La malloppo di questa dimensione dove chi decideva di essere esperto in storia diventava esperto in storia faceva corsi d'aggiornamento chi era esperta in lingua straniera faceva i corsi d'aggiornamento in lingua straniera e via cantando in questo senso qua
Questa è la situazione attuale per quanto riguarda la condizione adesso voluta dal contratto e qui vorrei farmi
Siamo ormai rimasti in in in pochi intimi ma vorrei comunque farle notare questo l'ultimo contratto della scuola è stato firmato da CGIL CISL e voi e dall'altra parte chi l'ha controfirmato
Sotto mentite spoglie CGIL CISL lui quindi ci ritroviamo adesso per esempio nella necessità di fare corsi d'aggiornamento insegnanti sono nella condizione di fare cento ore di aggiornamento in un sessennio dice la norma
Il che significa che io mi ritrovo gli insegnanti della mia scuola a essere costretti a fare venticinque ore di corso d'aggiornamento ma che are nelle ultime file magari con un giornale in mano magari con la maglia e ovviamente questo ragionamento non può essere non deve essere l'aggiornamento deve essere invece deve essere invece qualche cosa che deve venire realizzato attraverso queste scelte di autonomia che la scuola può fare ma mi permetto di esprimere un'opinione molto pre già riguardo soprattutto a livello disciplinare l'aggiornamento ha fatto soprattutto a livello disciplinare recuperando quella che è la funzione primaria del a scuola stamattina l'ultima che ho sentito nera ribaltato per aggiungere una dottore e chiudo corso di aggiornamento sul parto pilotato
Se corso di aggiornamento sul parto pilotato perché insomma è opportuno che ora questo significa ecco questo significa in sostanza che
Non c'è limite
Non c'è se
Non c'è limite proprio a questa situazione
Va bene chiudiamo con l'ultimo intervento
Sì allora penultimo
Visto che siamo in quattro gatti la questione delle risorse
Quando si al governo e quando si è all'opposizione il punto di vista sulle risorse cambia la realtà però per i questo i prossimi gli anni alla è sarà la seguente che risorse pubbliche ce ne sarà pochissime
Perché lo Stato perché tra tutte le ragioni che sappiamo
Mi
Userà i soldi che porta a casa per pagare gli interessi dei botti per riempire il baratro del debito pubblico e così via
Quindi per quanta demagogia si sposa a fare quando si fanno le campagne elettorali siano esse perché al Polo di Berlusconi prove Luli Go la realtà è che nei prossimi anni ancora noi avremo pochi soldi pubblici a disposizione
Quest'anno se voi guardate la finanziaria il vero risparmio il vero i soldi sono quelli del risparmio diminuiscono cento mila alunni di Mino quindi ci saranno forse quattrocento miliardi non di più poi ci sarà forse qualcosa sulla tabella cento miliardi non lo so ma è una miseria
Allora questo secondo me deve indurre
Cube avevate chiunque governi perché con i soldi no o si decide che si va avanti come prima col debito pubblico facendo pagare le generazioni successive la nostra o però o se no si non si fa si smette per la scuola però c'è un secondo me è un'opportunità che le famiglie sono molto disponibili a dare soldi non per la scuola in generale a per la scuola lì dove c'è il loro parco le ecco io se non è un segreto insomma o un figlio al Carducci tra l'altro discepolo dalla cosa essa bianco io pago di tasse ventinove mila trecento lire poi Carducci me ne chiede altre centocinquanta
Sono una miseria quando i miei gli alunni non il mio ma vengono poi in classe con le scarpe che costano duecento mila lire con il giubbotto che ne costa cinquecento con consumi eccetera allora vogliamo questo Paese può va investire nella scuola bene chiediamo alla società di investire alle famiglie di investire qual è il cosa chiedo io in cambio per raddoppiare le mie tasse al Carducci controllo siedo di poter metter naso cioè chiedo di poter entrare di più nello nel governo della scuola
Questo è niente altro chiedo io sono convinto che moltissime famiglie fanno questo discorso perché cominciano a capire l'importanza e hanno anche capito che dallo Stato soldi per tutta una fase che dovrà c'in dieci anni non ne verrà più verrà una miseria perché questa è la situazione delle finanze dal paese questa è la realtà nuda e cruda poiché io adesso siamo in un gruppo di amici come vedremo adesso lascia perdere Rifondazione però la realtà è resta l'altra e ho chiuso sull'aggiornamento io son d'accordo con la Calderini il sistema e l'aggiornamento sì no su questo punto specifico cioè io ho capito che lei vuole la scuola come negli anni Cinquanta reale però ci sono alcune cose che nel suo discorso che vanno bene e cioè attorno a al Ministero della Pubblica Istruzione e a scendere sono nati organismi che a volte forniscono con aggiornamento a volte meno che sono sostanzialmente parassitari clientelari e partitici
Quindi vanno cambiati va costruito un sistema dell'autonomia che li renda inutili perché siccome anch'io ho insegnato un po'so bene qual è l'industria che prospera dei formatori degli aggiornato riformatori eccetera bisogna invece chiamare in causa ma fin dall'inizio la formazione dei docenti per esempio io stabilirei facoltà per facoltà un un orientamento didattico per ogni facoltà la filosofia fisica a quant'altro a numero chiuso chi vuole in sei viale deve passare di lì e ovviamente fare dei corsi uscire laureato già con l'orientamento professionale all'insegnamento e poi cominciare la trafila dopodiché ha il punto l'aggiornamento diventa una cosa molto diversa che le scuole reti di scuole e quant'altro possono assorbire senza bisogno di costruire le varie sigle che sono state soprannominate che io non
Grazie alla l'ultimo intervento c'era poi ci spengo la luce
Sì vi lascerò andare a casa presto
Innanzitutto desidero ringraziare vivamente la professoressa Calderini per il suo chiarissimo intervento che condivido appieno toto corde quindi quanto ha detto i esprime esattamente anche il mio pensiero così come la ringrazio per l'attività che danni dedica al bene della scuola con la sua associazione che anche la mia innanzi
Anch'io qualche perplessità sulla continua evocazione del mercato come modello come criterio per la scuola oltretutto ho l'impressione che nel corso del dibattito non si sia capito bene fin dove questo termine veniva usato in senso letterale in dove invece era una metafora condivido invece la necessità che anche nella scuola ci si basi sulla libertà di scelta e sulla libertà di espressione
E veniamo al problema della formazione che è stato posso citato dal mio intervento sulla necessità visto che anche Collinelli dice che i soldi ce ne ce n'è pochi di tagliare le spese inutili e dannose quindi per prima
Osa di chiudere gli assai al più presto
Dobbiamo chiederci se si vogliono dei corsi di rieducazione ordini indottrinamento sul tipo di quelli per intenderci che faceva fare Stalin con soggiorno pagato in Siberia così di di venerata memoria o se conta la preparazione culturale specifica e allora io non capisco perché chi ci ha intervistato detto che ci si chiedeva chi competenze formare informatori ma finché qualcuno non ha inventato questi organismi dei di sperpero di sottogoverno di clientelismo tutti abbiamo sempre saputo che l'università a che dalla preparazione culturale specifica e che ha gli strumenti per per farlo quindi non non vedo diciamo a chi altro debba a competere questo certo purché di e tra tutte queste parole su la necessità della formazione non si nasconda invece l'assoluta indifferenza anzi il fastidio per chi è seriamente preparato formato e la capacità critica perché io son venuto a sapere proprio stamattina da una giovane collega che mi espone Eva preoccupata il caso di un recente concorso per soli titoli dove il punteggio per i titoli di studio specifici della materia con circolare ministeriale era stato abolito e se la cosa è vera è un fatto gravissimo entità oli di perfezionamento post universitario specifici nel concorso non valgono più allora tutte queste CIR contano delle storie vogliono dare il premio agli indottrinato i da loro o agli esecutori di piani dei logici precostituiti ma non gli importa niente della formazione e questo il GRA tale per cui si continuerà a mantenere carrozzone di sottogoverno di clientelismo come gli assai e cose del genere e non si vuole anzi si cerca di non immettere in ruolo ogni i docenti preparati
Bene chiudiamo con un applauso grazie della vostra presenza