"Debito pubblico, Italia, Europa" convegno promosso dall'ARDEP (Associazione per la Riduzione del DEbito Pubblico) tenutosi presso la Sala del Refettorio della Camera dei Deputati

Scusa per il ritardo modesto ma questo
è servito per consentire di recuperare il tempo che la città contemporanea fa perdere a chi vuole recarsi
In un luogo diverso da quello dalla sua abitazione
In tempi ragionevoli altri verranno in particolare sopra da salari che qui atteso accanto al professor dal cedere Romagnoli che qui alla mia sinistra cioè dottor Giuliano da Empoli che noto
Alle cronache per un libro scritto in cui si parla
Di un grande futuro del nostro passato è un tema ironico come in parte ironiche sono le motivazioni che ci hanno indotto a costituire una associazione per la riduzione del debito pubblico e ha considerarci
Dei volontari fiscali
Questa ironia
Il frutto di una consapevolezza della sproporzione enorme esiste tra il male che individuiamo e il poco bene che riusciamo a fare ma tante
Esiste un proverbio orientale tipo dice che è un grande viaggio comincia con un piccolo passo
O di un piccolo passo lo abbiamo fatto non solo
Nei mesi immediatamente vicini al entrambe Settembre Nero del mille novecentosettantadue
Novantadue scusate ma anche nel tempo successivo in questi tre ormai quattro anni che ci separano da quel momento
Che è consistito in una sorta di Presa di coscienza improvvisa ecco illuminazione di un danno che non temevamo non pensavamo fosse così grave e così imminente
Un volume intitolato Quo Vadis Italia
Fatto da uno studioso viene spetterà senza tradotto in tedesco
Dal titolo ha incitato Inter Crise
Scrive nel non del settembre del novantadue Luciano Corradini con versamenti mensili cinquecento mila lire contribuì a fondare un'associazione che intendeva offrire un contributo volontario risanamento dello Stato
Iniziativa avere diffuso in televisione venne deriso e schernito a ridicolizzata ma raccolse anche consensi
Lucio che partecipò a talk show nel quale esortava a contribuire con offerte volontarie non si è mai saputo quanto denaro sia arrivato in questo conto
Io ho telefonato ieri sera a questo pezzo sembrò rintracciato perché anzi io sto facendo la seconda edizione di questo libro che in Germania ha avuto un certo non cesso e stavo cancellando questa nota perché non ho saputo più niente
Ecco
Questo spiega anche il senso la nostra presenza qui
Iniziative di questo genere
Possono al massimo riguardare la cronaca delle stranezze del Paese ma è difficile che vengano prese sul serio quando intendano essere non solo testimonianza di un gesto d'una protesta
Oppure di una battuta a quando intendono essere un programma di vita prima che un programma culturale e politico
Diciamo che le persone che fanno parte dell'associazione ormai duecento abbiamo interagito con trecento persone
Circa che ci hanno scritto chiesto informazioni ha voluto sapere
E abbiamo questi tre bollettini alle spalle questi tre numeri zero
Perché volevamo vedere se la cosa tiene quindi numero zero del novantaquattro numero zero novantacinque ma del novantasei
Questi sono segnali di una volontari saggiare se e possibile che l'intuizione che ne ha avuto c'è un grande male possibile questo grande male può e deve essere affrontato
Si potrà ragionevolmente venirne a capo
Se riusciremo allegare insieme l'indignazione personale il senso della responsabilità familiare
Per i nostri figli e non soltanto per gli adulti
Il senso della responsabilità civica
Per i nostri concittadini e non soltanto per noi il senso dell'appartenenza ad una cittadinanza che come da manuale è sempre più estesa a diversi ambiti di vita sul pianeta
Ma conta poco di solito nelle scelte personale
Ecco il singolo sembra che sia per natura per natura sua destinato a fare gli affari suoi e la italica morale dei fatti propri ha assunto il criterio di
Condotta individuale assunto le caratteristiche di criterio in base al quale interpretare i fenomeni
Questo spiega anche il silenzio dei giornali di fronte a questa volontà di mettersi invece dal punto di vista degli altri
Un la mia cultura economica come tutti sanno quasi vergognosa ma hanno un pochino me ne sono fatta leggendo il libro di Paolo Mazzanti intitolato L'oro alla patria
Ci incontrammo la sera da Maurizio Costanzo
E mentre io mi limitavo ad esibire la ricevuta del mio versamento alla capitolo decimo entrate eventuali del Tesoro per mostrare che l'impegno era serio e non era soltanto
Enunciato
E esibivo anche la lettera di Giuliano Amato allora presidente del Consiglio che ringrazia queste cose lo stava lavorando da anni intorno a questa cosa questo qua non ecco il quand'è un problema il re solubile per la
Filosofia orientale il quale era come possiamo fare a ridurre il debito senza ammazzare l'Italia
Come possiamo fare senza cadere nel consolidamento pulizie nel non pagare più non restituire nulla a venirne fuori esistono delle manovre di carattere
Politico economico tali che consentano di venirne a capo
Ecco questo è il problema non è possibile pensarne concretamente queste manovre sei singoli continua a restare chiusi in loro stessi ecco che allora in quel libro si parlava addirittura di una economia del dono
Cosa che sembra indecente o in realtà sentì il presidente Dini fare in sede di fondazioni italiane volontariato in occasione della premiazione un bellissimo discorso in cui diceva in sostanza
La economia liberale ritiene che il singolo non possa operare che è per il suo tornaconto personale
I socialisti mi in varia misura hanno ritenuto invece che lo Stato dovesse pensare a colmare le lacune di quella mano invisibile che poi in realtà non funziona adeguatamente
Così come pensavano i liberisti della del Sette e Ottocento ecco lo Stato interviene ma ahimè come si comporta questo stato come un portatore di acqua dai
Dal pubblico al privato che perde moltissima acqua durante il tragitto e allora si rivela inefficiente quindi tutti i i delitti dell'assistenzialismo deve
Dell'inefficienza cadono sullo Stato che dunque viene avvertito come responsabile di portare via molti soldi non dovrà ridistribuirli adeguatamente che cosa occorre fare allora
Occorre pensare che l'uomo ecco insite nel suo discorso dove soltanto interessato a se stesso né soltanto interessato all'organizzazione burocratica della società ma è anche capace di creatività e interessato agli altri piazze stesso in quanto capace di fare delle cose intelligenti interessanti e utili
Dunque è nato il terzo settore il terzo settore implica anche volontariato volontariato consiste nel dire bene le cose vanno male mi faccio per la mia parte carico di certi risultati
Se riguarda il singolo individuo che sta vicino a me che non è che so prelevato da una Croce Rossa per essere portato all'ospedale essendo malato
Me ne farò carico come il buon samaritano una volta e questo si capisce tutto il volontariato nei riguardi di uno che qui in davanti a lei direttamente e sofferente io mi sento chiamato in causa ma se lo Stato è in condizione di fare bancarotta io ci posso fare qualche cosa
Prima di tutto è giusto che io pensi che cosa posso fare per evitare questo vanno oppure mi comporto come di fronte al ciclone che dipende la forza della natura e mi sovrastano aspetto che passi ecco il punto allora c'è un problema di coscienza ma c'è un problema di comprensione intellettuale del fenomeno
Ecco è un disagio che dipende solo dal fatto che io mi sento personalmente inadeguato al problema oppure c'è un collegamento tra l'etica individuale quella familiare quella collettiva e le scelte
Tecniche politiche che si possono fare per tentare di mettere in comunicazione diversi livelli del discorso
Legittimazione ma anche Scelta
Scelta politica
Impegno economico
Noi diamo constatato in sostanza che il debito pubblico c'è era cresciuto come un peso che sta all'interno di della stiva di una nave è è legato male e con i movimenti dell'Olanda rischia di squilibrare il carico e di provocare non Francia
Questa è un'immagine di un peso che si porta dentro come un tumore che uno si porta dentro e non sa di averne
Come è nato questo tumore ecco il problema e quindi come si può sconfiggerlo senza un'analisi della genesi è difficile pensare ad una terapia
Adeguata di cui la necessità di chiamare come si dice metaforicamente intorno a un tavolo coloro che fossero in grado di spiegare
Trauma
Coloro che fossero in grado di spiegare dal punto di vista
Dal punto di vista politico e dal punto di vista tecnico come si è prodotto questo qua e là come possiamo uscirne
Ben vengano allora le analisi di natura etica civile a un certo punto dobbiamo fare i conti con i tecnici dell'Economia
Ecco perché in questo incontro noi non ci siamo limitati in associazione a riflettere su quello che abbiamo fatto le lettere inviate i fax mandati le presenze garantite le pubblicazioni le citazioni e così via
Ci siamo preoccupati di fare di questo incontro un momento solenne di riflessione scientifica oltre che di impegno civile
Devo ringraziare il presidente Violante che ha avuto la sensibilità di accettare di concederci gratuitamente questa sala prestigiosa
Per potere
Dove si fanno le leggi e dove si riflette per fare le leggi dove ci sono i pensatori per fare leggi
Questo territorio cui raccogliere quelle idee che nel giro di tre anni sono maturate nelle nostre povere carte ma direi molto più nelle reti di amicizia che si sono costruite in questo periodo
I giornali non ne hanno quasi parlato qualche lettera giornale evitando sei carina i preti si riesce anche a piazzarla ma o in quelli dicono
Dite delle cose interessanti ma vi comunichiamo che purtroppo per assoluta mancanza di spazio non possiamo parlare di voi
Mancanza di spazio che non c'è quando si tratti di dare ovviamente evidenza ai sostenitori dell'evasione fiscale e c'è invece quando ci sono i personaggi che guarda caso si sentono in qualche modo corresponsabili dei benefici avuti
E ritengono di potere fare qualche cosa perché i malefici che tutti avvertono siano ridotti ci sono quindi tra noi coloro che hanno fatto delle riflessioni tecniche come Gennaro Baccini l'anno scorso in Campidoglio abbiamo premiato e quelli che hanno fatto delle proposte per la a riduzione del debito ci sono tra di noi personaggi che hanno responsabilità in settori diversi della vita associativa della vita culturale politica e ci sono amici alcuni dei quali abbiamo messo in una vetrinetta e sono i tecnici come Baldassarri Romagnoli e altri che qui non cito perché sono indicati nel bollettino numero tre si tratta di personaggi prestigiosi il cui tempo difficilmente come dire
Riducibili ad unum dal punto di vista fisico ci interessa però sapere che sono in contatto con noi attraverso qualche telefonata sanno che nella nella loro vita professionale nel loro impegno sociale civile politico cioè dentro questa idea
Il debito non è una maledizione
è un fatto sociale molto complesso non possiamo pensare di venirne fuori in modo magico ma neppure siamo condannati
Alla ingiustizia
Alla bancarotta e a restare fuori dell'Italia sono livelli diverso il discorso ma sono tutti tra di loro connessi Mario Monti dice spesso che dobbiamo mettere in ordine prima i conti in casa ritarda l'euro anche se non ci fosse l'Europa dovremo comunque metterli
In ordine ecco io adesso mi fermo qui dietro che siano arrivati questi
Due autorevoli personaggi e questo giovane brillante che ha detto da par suo cose che dovevamo intuito fin dal primo nostro numero cioè sì ricordo e qui vita cioè che avevo citato all'allora ministro Gnutti il quale diceva siamo tutti alla ricerca di un terzo che paghi
Dice noi non vogliamo noi imprenditori pagare intatti i datori di lavoro i lavoratori non vogliono i sindacati non vogliono far pagare i loro e chi è questo terzo che deve pagare sono le future generazioni
Che non essendo ancora al tavolo delle trattative è debbono accollarsi per forzare il debito che gli altri pensano loro perché ci sono mille ragioni
Per cercare di fare la cosiddetta pace sociale tra coloro che sono seduti intorno a un tavolo
Ma se risolvo il problema e se non litigano perché mettono il il debito a carico del bambino e è un comportamento alla rovescia come quello dei genitori che riempiono i bambini di regali per potere continuare a litigare tra di loro insomma
E invece in questo caso fanno la pace ecco per scaricare poi compiti sui sui piccoli
Sentiamo adesso le riflessioni che questi ultimi ci vorranno fare con noi e poi l'ultima parte della mattinata affronteremo gli aspetti tecnici che sono molto modesti gattara
La natura della nostra associazione gli aspetti tecnici dell'approvazione dell'attività svolta e dell'impegno per l'attività futura di queste cose parleremo dopo intanto grazie per la vostra presenza so quanto sia impegnativa e costosa
Dal punto di vista del dell'impegno personale
E ascoltiamo prima Baldassare dell'ordine coi romagnoli e poi Da Empoli
Grazie corre dei rischi io
Mi è stato chiesto un pochino di introdurre
L'argomento debito pubblico e allora
Vorrei presentarmi presentarne una mia valutazione
Che origina da diversi lavori fatti come economista all'inizio degli anni ottanta coi nel corso di questi ultimi dieci anni
Vorrei dire tre cose
Da dove viene il debito pubblico quali sono state le origini
A che punto ci troviamo e quale può essere il futuro del debito pubblico
Se noi guardiamo il bilancio ovviamente il debito pubblico è uno stock che si accumula quando uno fa dei disavanzo deficit quindi è Ipercity l'antico rapporto del rubinetto
Ed è la vasca da bagno e il rapporto tra il rubinetto che perde la vasca da bagno che accomuna l'acqua
Se guardiamo al bilancio pubblico italiano fino al mille novecento
Settanta
Quindi da dal dopoguerra al mille novecentosettanta
Le entrate che ogni anno venivano raccolte più o meno pareggiava no le uscite quindi il bilancio pubblico italiano fino al mille novecentosessanta settanta è stato il pareggio nella parte corrente
E c'era poi una Spesal peri Investimenti
Che generava un deficit anche nei decenni precedenti
Ma fino a quel momento l'accumulazione di debito è stata modesta eravamo a trenta quaranta per cento del PIL quindi sostenibile
E soprattutto fino a quel momento tutti ricordano negli anni Cinquanta negli anni Sessanta l'economia italiana cresceva ad un tasso di interesse ad un tasso di crescita attorno mediamente del cinque per cento
E i tassi di interesse
Reali depurati dell'inflazione stavano attorno al due tre per cento quindi la crescita dell'economia era superiore
Al pagamento di interessi
E comunque l'accumulazione del debito pubblico era sostanzialmente sotto totale controllo che cosa succede allora da quel momento ad oggi
Da quel momento e lo si vede bene il lavoro che ho fatto a metà degli anni ottanta con un concerto grafico partono le riforme sociali sostanzialmente l'Italia alla fine degli anni sessanta comincia a costruire il cui vero e proprio stato sociale
Nel sessantanove parte la riforma
Pensionistica
Quando il nostro Paese passò da un sistema sostanzialmente contributivo
Cioè le pensioni venivano calcolate sulla base dei contributi effettivamente versati da ogni singolo consumatore e questi contributi investiti e capitalizzati siamo di di tipo privatistico
Passammo al sistema a ripartizione
Cioè la pensione viene commisurata lo stipendio dal alla retribuzione del lavoratore e questa spesa viene coperta facendo pagare i contributi ai lavoratori attivi
Ovviamente in quel momento il rapporto fra lavoratori attivi che pagavano quindi contributi e pensionati era attorno a quattro e mezzo a uno il che voleva dire che per pagare ad un pensionato una pensione pari all'ottanta per cento sostanzialmente del suo ultimo stipendio dovevano mettersi insieme quattro lavoratori e mezzo
E quindi grossomodo attorno con una contribuzione attorno al venti per cento il sistema poteva stare in equilibrio in quel momento come tutti sapete oggi stiamo quasi all'un rapporto uno a uno e quindi quel sistema richiederebbe una contribuzione che va oltre il cinquanta per cento
Di contributi sul lavoratore attivo se Guglielmi se volessimo mantenere una pensione all'ottanta per cento la cosa è già stata ridotta siamo al sessanta per cento grosso modo ma questa è la situazione
In quel momento quindi parte la spesa pubblica
La spesa pubblica comincia a crescere parlo di spesa corrente
E già dal mille novecentosettanta la spesa pubblica corrente
è in deficit
Questo significa da un punto di vista dell'economia
Che il bilancio pubblico no economisti diciamo distrugge risparmio
Cioè il sistema economico produce una montagna il settore privato caviglie prese produce un ammontare di risparmio
Se il bilancio pubblico fa una spesa corrente maggiore delle entrate vuol dire che
Prende un pezzo di risparmio lo trasforma in consumi
Cioè da quel momento il bilancio pubblico italiano
Ha avuto un ruolo strutturale e permanente di
Riduzione continua e progressiva del processo di accumulazione dell'economia italiana
Quindi avuto da quel momento il ruolo di frenare la crescita della base produttiva ed occupazionale
Si vede molto bene nell'andamento Spesal entrate come la spesa comincia a crescere il sale
Ma proprio in quegli anni viene introdotta la riforma fiscale
Il passaggio da ligia all'IVA sulle imposte indirette l'introduzione dell'IRPEF
Che sostituisce la vecchia complementare la vecchia imposta di ricchezza mobile cioè l'Italia fa anche una transizione fiscale
Come in tutte le transizioni fiscali
I primi anni se tutto va bene il gettito non si riduce
Allora si è creato questo o questa non coerenza la spesa che è salita e il gettito che è rimasto fermo questo triangolino
Fino al settantatré settantaquattro
è cominciato il deficit pubblico in particolare il deficit di parte corrente
Ovviamente come sempre avviene
Nella società civile e il mondo politico si accorge dopo tre o quattro anni che ci sono problemi di equilibrio del bilancio
E allora questo scalino Spesal pubblica entrate viene colmato con degli aggiustamenti le entrate all'improvviso nel settantaquattro settantacinque
Riescono a dar ad acchiappare spesa pubblica però rimane
Il triangolo dei tre o quattro anni precedenti durante i quali si è fatto deficit che ha cominciato
A accumulare debito
Quindi per tutti gli anni Settanta siamo andati avanti in questo modo la spesa pubblica che cresce accelera la sua crescita le entrate che procedono a strattoni
Stando più o meno ferme per un paio d'anni due o tre anni poi crescono quasi raggiungono quel livello di spesa ma la spesa continua a crescere entrate si fermano per altri due tre anni e così via fino alla alla fine degli anni settanta
Quindi l'origine dell'attuale
Stock di debito pubblico
Quello che abbiamo oggi due milioni e trecento mila miliardi del di quest'anno l'anno prossimo
E tutto negli anni settanta da un punto di vista puramente economico
E statuto nell'accelerazione della spesa
Che non è stata seguita e comunque non contestualmente da un'accelerazione di prelievo
Ovviamente questo secondo balzo in avanti avviene con l'introduzione nella seconda metà degli anni settanta del sistema sanitario nazionale
Parallelamente con tutta la crescita dell'occupazione nella pubblica amministrazione in quegli anni
Cresce quasi di ottocento mila unità
Ora
Come mai
Alle alla fine degli anni settanta e l'inizio degli anni Ottanta nessuno di noi
Bach diversi insomma pochi si erano accorti
Che l'Italia aveva un problema
Pericoloso di debito pubblico
Come mai solo negli anni ottanta e al finire degli anni Ottanta abbiamo percepito
Questo elemento questo problema
Per un motivo molto semplice
E cioè che questo debito che si è accumulato
Nel decennio degli anni settanta
In quello stesso periodo
Conviveva
Con una a con collera della grande inflazione
Valutazioni dello scambio e inflazione
E in tutti quegli anni
I tassi di interesse nominali
Pagati sulle varie forme della ricchezza finanziaria detenuta dalle famiglie e dalle imprese italiane quindi faccio riferimento a depositi bancari titoli di Stato azioni e obbligazioni
Il la parte di ricchezza finanziaria su questa ricchezza finanziaria in tutte le forme possibili i tassi di interesse sono stati i più bassi dell'inflazione
Quindi per quei dieci anni i risparmiatori italiani non essendo né sindacalizzati né partitici Zaki né correnti Zizzari
Quindi non avendo alcuna protezione e purtroppo non accorgendosi
Hanno perso pezzi di ricchezza reale
Quindi c'è stata un'imposta
Che nessuno ha visto in quel momento
Gigantesca
Attorno al due per cento di PIL all'anno
Pagata dal risparmio nelle famiglie sostanzialmente perché se in quel periodo il volte mi davano il dodici per cento di interesse ma l'inflazione era al quindici per cento io non solo avevo fatto un prestito allo Stato ma gli avevo pure pagato una tassa del tre per cento
Allora fino alla fine degli anni settanta non si è accorto nessuno
Tenete conto anche che vivevamo in un mondo radicalmente diverso da quello di oggi per un aspetto fondamentale e cioè oggi siamo in un mondo di perfetta mobilità dei capitali sul piano internazionale
All'epoca si esportava in capitali ma illegalmente quindi era un po'più complicato c'era la centocinquantanove
E quindi non è che proprio risparmiatori fossero che fissa Chiocchetti in parte
Furono penalizzati da quella che noi economisti chiamiamo illusione monetaria fenomeno banale che ho appena indicato mi dai dieci per cento ma inflazione mi porta via il tredici quindi è un'illusione che militare
Ma in parte anche perché vincolati
Dalla dai confini nazionali e quindi siccome le condizioni interni del sistema finanziario italiano erano quelle potevo spostarmi dai depositi bancari ai depositi postali ai botta alle obbligazioni alle azioni ma alla fine sempre una
Tecnicamente è una fregatura prendevo da questo punto di vista
Quindi il debito che abbiamo oggi
Nasce negli anni settanta
E nasce con questo squilibrio nel tempo tra crescita dell'entrata e crescita della spesso
Con un fenomeno che è evidente e sotto gli occhi di tutti e cioè che si è forma debito nonostante la pressione fiscale la pressione tributaria cresca in modo impressionante
Ma la pressione tributaria cresce in modo impressionante dopo che è cresciuta la spesa e dopo che si è già formato il debito
Che cosa abbiamo fatto in realtà probabilmente
Spesso si sente nei dibattiti sulla stampa sulla televisione o anche tra economisti
Fare confronti internazionali tra la spesa pubblica italiana il prelievo d'Italia
E gli altri Paesi europei
E proprio mi pare non appena il Fondo monetario internazionale due o tre giorni fa ha fatto Abbas ha mandato la sua lettera di consigli al nostro governo
Molti in questa lettera di consigli come sapete c'è un Consiglio d'intervento sulla previdenza e sulla sanità
Qualcuno ha subito risposto ma come dobbiamo fare interventi correttivi sulla salita quando la spesa per la sanità in Italia è più bassa
Per il rapporto al PIL di quella degli altri Paesi europei
Molti sostengono che la spesa pubblica italiana in rapporto al PIL è uguale a quella degli altri Paesi europei
E il prelievo era stato un po'più basso degli anni passati adesso è abbastanza allineato con uno squilibrio all'interno della spesa pubblica nel senso che non abbiamo più Spesal previdenziale pensioni e meno spesa sanitari però molti dicono vale vedere che però insomma stiamo in Europa
Le percentuali sono più o meno quelle europee quindi perché
Ecco io credo che questa sia
Un sia un modo di porre ed in modo scorretto di porre il problema
Perché
E perché
La spesa pubblica e il relativo prelievo fiscale è una cosa che un Paese può permettersi o può non permettersi a seconda del suo grado di sviluppo economico
Se io un reddito di trenta mila dollari pro capite all'anno
Ecco certamente possano in qualche modo fare un prelievo e poi una spesa pubblica ma se io ho un reddito di mille dollari pro capite all'anno beh la situazione diversa se io fa carico un Bilancio percentualmente uguale
Su un reddito di trenta mila dollari per cittadino o su un reddito di mille dollari per cittadino non sto facendo la stessa cosa
Sto gravando molto di più ovviamente quel Paese dove il reddito pro capite mille dollari
Questo è quello che noi abbiamo fatto allora i miei confronti internazionali da vent'anni cercano di sostenere che quelli un pochino più seri debbono far riferimento al reddito pro capite non possiamo confrontare Germania Francia Inghilterra Italia nell'arco di trent'anni
Senza tener conto dei diversi scalini di sviluppo che nel tempo questi Paesi hanno seguito allora se facciamo questi stessi confronti sul livello della spesa pubblica e il livello del prelievo fiscale in Italia nei vari anni
Non semplicemente rispetto al al PIL pro capite scusate al al prodotto interno lordo complessivo di quell'anno come si usa fare
Ma rispetto al prodotto interno lordo pro-capite per cittadino che cosa scopriamo
Scopriamo che noi abbiamo raggiunto i livelli di spesa pubblica degli altri Paesi europei da cinque a sette anni prima degli altri
Cioè Germania Francia Inghilterra avevano i nostri livelli di spesa pubblica
Quando però avevano il venti trenta per cento in più di reddito pro-capite quando erano più ricchi di noi
In realtà noi abbiamo voluto in
Parte anticipare i tempi
Cioè abbiamo raggiunto quei livelli di spesa pubblica
Quando avevamo nell'anno in cui avevamo un reddito pro capite che negli altri Paesi era più alto
Ovviamente questo vale
Credo non ricordo bene perché è un lavoro che ho fatto diverso tempo fa ma credo che fossero sette anni prima della Germania e quattro cinque anni prima di Francia Inghilterra ovviamente per il diverso il reddito pro capite che c'è in Germania più alto che non in Francia
E in Inghilterra
Ora fortunatamente come tutti sanno non abbiamo avuto un processo di sviluppo importante siamo riusciti a ad aggrappare ad acchiappare francesi Inghilterra e ce la battiamo con Francia e Inghilterra come graduatoria di prodotto
Ma abbiamo voluto essere più furbi degli altri o più bravi qual era la la radice economica di tutto questo B analisi economica era il tentativo di che spingere attraverso la spesa pubblica il sistema economico e quindi creare più rapidamente e crescita economica
La via tradizionalmente keynesiana
Del governo del bilancio pubblico se io faccio una spesa in deficit alimento redditi la gente spende questa spesa spinge le imprese a produrre e si crea ricchezza reale
Ma abbiamo trascurato quell'aspetto iniziale di cui vi ho parlato proprio all'inizio e cioè il fatto che mentre nel breve periodo si sostengono i redditi e si spinge la domanda
E quindi in qualche modo si trascina la produzione quindi la crescita reale
Se questo deficit è relativo alla parte corrente schiaccia il risparmio schiaccia gli investimenti frena la crescita della capacità produttiva del Paese
Per cui ha un effetto perverso spingo la domanda e freno la produzione risultato infrazioni
Quindi quello originale idea di attraverso la spesa pubblica creare anche ricchezza reale si è trasformata nel tempo sempre più progressivamente il creazione di ricchezza nominale cioè inflazione
Ora
A quindi si spiega perfettamente questa cosa apparentemente
Strana
Di un Paese che si ritrova con alta spesa pubblica alta pressione fiscale e alto debito
Proprio per questa dica non sincronizzazione nei tempi
Quando alla fine degli anni Settanta ricorderete nel dicembre del settantotto e poi entra in vigore nel settantanove ottanta
L'Italia decide o meglio l'Europa e il mondo
Decidono di smetterla con l'inflazione
E l'Europa sì
Avvia al Sistema monetario europeo lo SME
Noi decidiamo di entrare nello SME
Quindi ci impegniamo attenere un po'la lira
Nel primo periodo degli anni ottanta ogni tanto si svalutano ma era una tanto poi dall'ottantasette al novantadue non si è più svalutato e questo ha creato la bolla che è poi esplosa nel novantadue ma in ogni caso all'inizio degli anni ottanta l'Italia partecipa a questa scommessa internazionale e in particolare europea di frenare l'inflazione R e stabilizzare i cambi quindi stabilizzare la lira
Ecco allora che
Per fare questo l'Italia è come se questa questo vaso italiano di mercati finanziari non comunicante con l'esterno gli viene messo un tubo e lo si mette in collegamento con l'estero non ancora attraverso la liberalizzazione dei movimenti di capitale ma sicuramente attraverso la necessità
Di stabilizzare il cambio
Ecco che i tassi di interesse che prima erano più bassi dell'inflazione
Devono diventare automaticamente più alti dell'inflazione altrimenti i capitali in qualche modo escono oppure i capitali stranieri non entrano perché possiamo impedire in qualche modo forse in quell'epoca e capitali italiani di uscire ma non possiamo obbligare i capitali stranieri ad entrare ecco i tassi invertono questa forbice
Se ricordate in coerenza con queste decisioni
Viene iniziato il cosiddetto processo di divorzio tra Tesoro e Banca d'Italia
Cioè fino a quel po'mento il disavanzo era finanziabile stampando pezzi di carta che si chiama monete che si chiamano Bonitta e quindi in un certo senso iniettare liquidità e iniettare inflazione nell'economia da quel momento si deve cominciare la la il tesoro sganciato dalla Banca d'Italia che non gli dà più la garanzia di stampare moneta cioè di comprargli come compratore di ultima istanza garantito i suoi titoli di Stato il Tesoro deve andare sul mercato invece di stampare moneta di far stampare moneta la Banca d'Italia
Il Tesoro deve stampare altrettanti pezzi di carta sempre pezzi di carta ma che si chiamano titoli di Stato Bot CCT e quant'altro e perché poiché non può obbligare i risparmiatori a comprarmi deve alzare i tassi allora
Quel pagatore di ultima istanza che aveva pagato negli anni settanta diventa creditore netto
In cui negli anni settanta il i risparmiatori italiani persero circa un milione di miliardi di ricchezza finanziaria
Un milione di miliardi a lire di oggi
A me
Dall'ottanta ottantuno quando i tassi si invertono e i tassi reali comincia ad essere molto forti tassi nominali superiori all'inflazione
Cominceremo a recuperare il maltolto
Questo maltolto è stato recuperato attorno all'ottantotto ottantanove
E come è emerso questo maltolto negli anni ottanta con crescita evidente questa volta non più palese non più sotto banco del debito pubblico e dall'ottantotto ottantanove i risparmiatori italiani e stranieri hanno recuperato quello che avevano perso negli anni ottanta settanta e hanno cominciato a guadagnarci qualche cosa
Ovviamente questo vale nell'aggregato è chiaro che le persone che hanno perso negli anni Settanta non necessariamente sono quelli che hanno guadagnato negli anni ottanta e quelle che stanno guadagnando
In questi anni
Parlo dell'aggregato dei risparmiatori capite quale gigantesca opera di redistribuzione è stata fatta attraverso questo anche all'interno dei risparmiatori
E quale gigantesca opera di redistribuzione intergenerazionale
Sia stata fatta
Il del nostro Paese negli ultimi venticinque anni
Perché non solo trasferiamo alla nuova generazione
Lo stock di debito
Ma ancor più grave trasferiamo alla nuova generazione uno stock di capacità produttiva e di base occupazionale più ridotto
I miei conti un po'grossolani un po'io non ho modelli econometrici sofisticati ma
Po'di conteggi fatti anche a bando indicano che nell'arco di tempo che va dal settantaquattro all'ottantasei circa sono in quel decennio
L'occupazione nel settore pubblico è aumentata di ottocento mila persone circa
Ma
Il processo di erosione
Della base produttiva ed occupazionale avvenuto attraverso il risparmio pubblico negativo a distrutto nessuno di noi secco si è accorto perché non sono stati creati
Ma ha distrutto almeno un milione e mezzo di potenziali posti di lavoro che l'economia italiana avrebbe creato secondo
Esercizio voglio dire ma sul piano logico non prendete la visura insomma ma
La direzione del ragionamento quindi mentre negli anni settanta si diceva bisogna fare la spesa pubblica perché ci sono ragioni sociali
In più sosteniamo l'economia perché la facciamo sviluppare trascinandola per i capelli attraverso l'impulso sulla domanda e creiamo occupazione
Ricordiamoci che il il dibattito negli anni settanta sul ruolo bilancio pubblico eccetera aveva queste due colonne importanti
Motivazioni sociali e motivazioni anche di spingere lo sviluppo quello che doveva creare eccome di fatto ha creato il consenso
Questo doppio consenso
Quasi magico all'apparenza perché capite che il messaggio teorico di Kenzo per i politici in tutto il mondo e per i politici d'Italia
Affascinante come minimo perché uno un economista che ti viene a dire guarda che puoi fare spesa pubblica non devi chiedere a nessuno le tasse e la tua economia cresce si sviluppa Kakà
Quello che non avevano capito come lezione che Ken se questo ragionamento lo faceva nel breve periodo nel pieno della Grande depressione degli anni ventinove trenta quando le fabbriche esistevano lavoratori esistevano ma erano tutti disoccupati
E quindi non era un problema di creare capacità produttiva e occupazione ma di come attivare quella che già c'è che c'era già e quindi è ovvio che sia una fabbrica con il motore spento e io dei lavoratori a casa se da una spinta Dina sulla domanda quella fabbrica di gira il pulsante parte cosa radicalmente diverso ovviamente quando diciamo costruirla la fabbrica e quando magari i lavoratori sono disoccupati non per ragioni congiunturali di depressione da domande ma per ragioni strutturali perché le fabbriche non ci sono e bisogna farle quindi bisogna accumulare capacità produttiva per cui abbiamo avuto anche questo risultato
A perverso
In cui
Accumuliamo debito pubblico e distruggiamo base produttiva con una situazione
Periodicamente
Incontrollabile
Quello che noi chiamiamo la insostenibilità del debito pubblico
Questa insostenibilità del debito pubblico scatta quando il tasso di interesse reale che si deve pagare sui titoli del debito pubblico supera il tasso di crescita dell'economia e negli anni Ottanta abbiamo avuto esattamente questa forbice
Ineluttabile il tasso di crescita che negli anni sessanta cinquanta sessanta era stato al cinque per cento negli anni settanta in tutta Europa si riduce al tre per cento negli anni ottanta si riduce sotto il due per cento
Come media di lungo periodo i tassi d'interesse reale balzano al quattro cinque con punte del sette per cento
Per chiunque capisce che prima o poi ma è ineluttabile che il debito pubblico esploda cioè che si arrivi al rifiuto del debito cioè alla crisi finanziaria da debito pubblico
Ovviamente c'è sempre la possibilità
Di evitare la crisi finanziaria da debito pubblico
In che modo nel modo tradizionale lo ha fatto l'Argentina varie volte lo ha fatto la Repubblica di Weimar
Poi hanno avuto qualche piccolo problema dopo
Mi pare storicamente di ricordare ma la via voglio dire più banale eh non il consolidamento del debito pubblico
Come fece
Mussolini l'ultima volta che è stato fatto in Italia
Ma la via della iperinflazione io sorprendendo tutti i possessori debito pubblico non nel modo un pochino show carrello
Con cui dice Bertinotti facciamo un sola tassa patrimoniale c'era ma la più gigantesca tassa patrimoniale della storia economica
Un'inflazione al tre mila per cento
Magari all'inizio i tassi stanno anche al sessanta per cento ma mi bastano sei Nesi di inflazione al tre o quattro mila per cento del debito pubblico in rapporto al PIL non solo rispetto a Maastricht ma rispetta cioè volatili Izzo all'improvviso la ricchezza
Dei risparmiatori quella strada
Come siamo messi oggi
E quindi quali prospettive per il futuro
Oggi siamo messi relativamente bene relativamente meglio dal punto di vista del bilancio pubblico
Solo che è un relativamente bene o relativamente meglio molto precarie
Cioè siamo un pochino a metà strada
E quindi è è è rischiosissimo ancora perché se non si completa la strada quella crisi finanziaria del debito pubblico che è un po'abbiamo allontanato
E che abbiamo sfiorato per due volte negli ultimi anni
La crisi del novantadue che è quella più evidente ma la quella più grave
E la crisi della primavera dell'anno scorso nel novantacinque
Quando
Qualcuno fu tacciato di essere
Va be'non lo ripeto perché un brutto termine ma fu detto da Washington in televisione
Dall'allora Presidente del Consiglio
A dopodiché però il governatore della Banca d'Italia Fazio responsabilmente aspettato sette otto mesi per dirlo ha detto guardate che nel marzo febbraio-marzo eravamo veramente sull'orlo
Quando ci fu la crisi messicana qual
Va allontanato i tre o quattro metri dal baratro
Questo secondo me deve aumentare le responsabilità proprio perché essendo a tre metri dal baratro possiamo ragionare meglio
Ma non per trovarci
Fra poco subito un'altra volta sul baratro ma cercando di invertire radicalmente strutturalmente la la situazione
Perché stiamo meglio perché dal novantadue ad oggi
Noi abbiamo operato
Un
Contenimento del deficit pubblico
Un contenimento importante
Che per ora è avvenuto quasi esclusivamente attraverso aumenti di gettito
Perché Isa qui fare attenzione c'è un vezzo italiano tutto italiano che è quello di fare ragionamenti sul bilancio pubblico dando i numeri sul tendenziale
Per cui non abbiamo assistito per vent'anni a manovre gigantesche di taglio
E qualcuno giustamente si sorprende dice ma come sono vent'anni che ogni anno si fa una manovra finanziaria una legge finanziaria
Cinquanta mila miliardi comincio Andreotti cioè ci sono le ere geologiche nelle manovre d'Italia dice il poeta debite qua come ma semplicemente perché erano finte
Cioè si diceva l'anno prossimo se non facciamo niente il deficit pubblico sarà duecentocinquanta mila miliardi allora non li tagliamo settanta mila e faremo centottanta mila miliardi il che voleva dire che forse erano anche vere però l'anno prima il deficit era centocinquanta mila miliardi e quindi si conteneva la crescita del deficit non si riduceva
Ha visto che quei tendenziali e quei numeri tendenziale fossero veri questo non lo so voglio dire ma stiamo pure la buona fede su quello quindi le manovre di taglio erano in realtà manovre di minori incrementi
Ma sempre incrementi superiore alla crescita del PIL
Dal novantadue questo non è più stato vero
Dal novantadue le manovre sono diventate manovre di contenimento
Buon gigante esco però grosso modo in sei anni siamo riusciti a portare il deficit pubblico da centosettantacinque mila miliardi all'anno
A grosso modo io credo centoquaranta mila quest'anno quindi con tutte queste manovre
Lacrime e sangue che abbiamo fatto
Abbiamo ridotto il disavanzo di trentacinque mila miliardi in sei anni in quattro anni scusate dal novantadue al novantasei
è una riduzione importante è una riduzione grande
Perché perché evidentemente la riduzione in valore assoluto diventa più forte fu forte in termini percentuali perché nel frattempo il PIL prodotto interno lordo nel novantasei e maggiore del pronto intervento novantadue ma è sostanzialmente quel di più di tasse che sono state caricate prevalentemente
Sulla casa
Dove siamo passati da cinque mila miliardi di gettito a sessantacinque mila miliardi di gettito l'anno prossimo cioè abbiamo moltiplicato per tredici se non faccio male i conti
Per sì per tredici
Il gettito su bene casa
E nel gioco tenuto conto di tutte le varie imposte sulla casa
Ma questi sono i dati del ministero alle Finanze non è che me le invento
Probabilmente fino a quel momento la casa in Italia era stata assolutamente trascurata rispetto alle esperienze degli altri Paesi europei
Poi come al solito ci accorgiamo all'improvviso diciamo ma non abbiamo tassato la casa degli ultimi trent'anni bene allora esso in cinque anni di pari predisposte che dovrei pagare nei trent'anni precedenti
E questi sono i trenta mila miliardi che passano dai centosettantacinque mila di Amato
Ai centoquaranta mila circa poi saranno centotrentacinque centotrentasette mi auguro che siano di meno marzo domenica questo abbiamo fatto è una cosa importante e soprattutto abbiamo fatto una cosa dal punto vista economico ancora più importante
Siamo passati al così detto avanzo primario
E stiamo quasi in equilibrio di parte corrente
Quindi quell'opera di distruzione del risparmio che è andata avanti per venticinque anni
L'abbiamo quasi fermata
L'avanzo primario dice che a parte gli interessi
Noi stiamo spendendo meno
Delle entrate
Ora
è evidente che questo discorso a parte gli interessi
Bisogna prenderne atto ma non si può fare a parte gli interessi perché bisogna pagare però è molto importante capire
Che adesso il disavanzo e solo interessi
E quindi ci può essere una via più intelligente per tutti noi
Che è quella di tentare di ridurre la spesa per interessi
Stando attenti a non seguire
Licio Coni
Cioè coloro che pensano che il tasso di interesse gli interessi li decida Antonio Fazio in via Nazionale
Se viviamo in un mercato aperto di capitali aperti i tassi d'interesse li fanno i risparmiatori di tutto il mondo
E allora dal nostro messaggio va dato ai risparmiatori di tutto il mondo in che modo
Molto semplice facendo cercando di recuperare quella credibilità che abbiamo perso
E cercando di convincere con i fatti risparmiatori mondiali
Che uno l'inflazione italiana scende e si mantiene bassa due il cambio della lira sì stabilizza e non si svaluta più
Tre la situazione del quadro politico e ragionevolmente stabile in un Paese normale dove c'è una normale alternanza i governi durano quattro cinque anni
Allora con queste tre condizioni i risparmiatori internazionali lentamente perché devono c'hanno nella memoria storica
I venticinque anni passati su come i tedeschi che c'hanno l'inflazione dopo cinquant'anni da Weimar c'hanno ancora il terrore dell'inflazione perché sanno cosa li ha portati
Che in vista dei si capisce un po'la Bundesbank perché appena vede zero uno in più l'inflazione
Si è allarmata questi risparmiatori italiani e internazionali devono essere convinti
Se si convincessero i nostri tassi diventerebbero più o meno quelli degli altri Paesi se i tassi diventassero più o meno quelli degli altri Paesi che cosa otterremmo per otterrà è morto un equilibrio del bilancio pubblico
Che tende automaticamente a ridurre il rapporto debito pubblico Pini che è il vero elemento importante non tanto il livello del debito ma sapere se questo debito cresce all'infinito o se questo debito è destinato a un percorso di rientra questo è fondamentale perché è l'elemento poi sintetico
Per convincere i risparmiatori nessun risparmiatore va a mettere i propri soldi in un Paese in cui vede un grafico
In cui il debito pubblico sul prodotto il debito e ciò che il Paese deve pagare il prodotto era il suo reddito e sono i soldi con i quali potrà pagare quindi se vede che questo non non lo spaventa soltanto che il livello sia cento per cento centoventi centotrenta per cento cioè livello conta perché meglio per un risparmiatore un Paese che non è dedita
Ma lo spaventa soprattutto la dinamica vedere se da centoventi ma centotrenta la centoquaranta o centocinquanta capisce immediatamente che quel che quel debitore e insolvibili non mi ridarà mai sebbene centotrenta centoventi centodieci cento Rovati ma insomma è un debitore che può in qualche modo risolvere il problema quindi siamo di fronte a questa situazione quindi per convincere di tutto questo c'è un ultimo elemento fondamentale
Perché il momento è critico
Se fatto un aggiustamento se non si prosegue si butta a mare rapidamente proprio questo aggiustamento questo sacrificio che dal novantadue ad oggi abbiamo fatto nonostante tutto
E io credo che debba essere quello delle operazioni sul debito ma l'unica operazione fattibile sul debito è la privatizzazione
Se la pubblica amministrazione si è indebitata al tempo stesso la pubblica amministrazione a accumulato un patrimonio
A un patrimonio immobiliare e di impresa e allora il processo di privatizzazione che fortunatamente se ricordate
Sette otto anni fa addirittura i gettiti presunti da privatizzazioni venivano iscritti a Bilancio commettendo un falso in atto pubblico
Perché se lo facesse un'impresa una cosa del genere dovrebbe immediatamente finire in galera
Perché un pezzo di patrimonio veniva considerato a riduzione del deficit e non del debito poi fortunatamente
Si è capito queste si è fatto il Fondo ammortamento del debito pubblico per costringere attenere almeno una correttezza ragionieristica contabile da parte dello Stato e quindi il gettito da privatizzazioni
Oggi è destinato alla
Al fondo ammortamento correttamente del debito ma capite che se procediamo a cinque mila miliardi all'anno su due milioni e trecento mila miliardi nobilitare ci siano strade fattibili quindi l'operazione
Chiudere il rubinetto che crea debito operazione di ristrutturazione seria strutturale e permanente sul bilancio pubblico
Cercare di aprire il tappo della vasca
In questo senso fare le privatizzazioni
Certamente non si può chiamare privatizzazione
Salvataggio di una banca pubblica attraverso la gara fra due banche pubbliche tutte e tre possedute dal Tesoro di fatto
Questo dato per non far nomi insomma
Ecco di fronte a queste situazioni è più grave
Delle accuse Effetto nelle attese dei mercanti e dei risparmiatori farsi richiamare da Van Miert
Su questo tema
Che non ville altre operazioni perché noi
Abbiamo
In credibilità nel senso della non credibilità e ogni volta che facciamo operazioni del genere ci costano pesantemente perché i mercati reagiscono subito alzando i tassi come avvenuto quando si introdusse quella notte fatidica la tassa sui depositi
Bancari
E c'è accostata enormemente di più molti economisti stimano dieci mila miliardi solo perché a quel punto la gente uscita
Dato che i capitali
Come il famoso
Aut aut sui debiti dell'EFIM
Quando si tentò all'inizio di dire adesso cari creditori adesso state calmi che vedremo di fare la lista e poi forse quello parliamo e credo che come forse non lo paghi subito
Altri dieci mila miliardi di affetto sui mercati quindi
Ripeto e chiudo
Non non è un problema
Banale
Ragionieristico di qualche tagliuzzato vento qua e in là o di qualche aumento della pressione fiscale da quell'altra parte è un problema mio parere etico e morale prima di essere economico
Etica e morale
Perché ai nostri figli che nel frattempo sono cresciuti perché Giuliano non so quanto termitai
Ecco quindi senatore settantaquattro tanta tre e i fili settanta settantuno settantatré
Per quei figli
Che nascevano mentre noi cominciavamo a fare i furbi e adesso si sanno laureato
E giustamente lui diceva un momento in cui Marchese fregato qualcosa dice non è che ha raccolto però qualcosa sicuramente non mi quadra
E allora attenzione perché il debito pubblico è la cosa più evidente ma quello che lasciamogli più grave è una eredità
Di aver consumato il capitale fisso sociale
E questo è facile difficilmente misurabile
Non gli ha lasciato un Paese con un gatto infrastrutturale
Con lunga di formazione con un gatto di capitale umano che forse è peggio ancora del debito pubblico
Ma è come dire cari ragazzi allora adesso appena nati
Dovete pagare a noi perché i detentori dei titoli del debito pubblico siamo noi
Perché se si fosse possibile un'operazione di Right of e come dire
Io trenta milioni io non ho mai comprati BOT e CCT ma facciamo l'esempio io ho trenta milioni di titoli di Bot e CCT che mi deve pagare mio figlio allora se fossimo in famiglia deve cosa che c'è facciamo così o di strappo
Siamo come prima questa la sostanza
E invece no perché e il Papa che tiene i titoli non è direttamente quello al quale chi al figlio che chiede il pagamento quindi devono pagarsi il debito
Ovviamente questo non è che va fatto nel giro di sei mesi ripeto il problema del debito è la tendenza a ridursi come rapporto al petto però voglio dire in ogni caso va trasmesso pagarsi il debito ricostruire il Paese in termini di infrastrutture in termini di formazione in termini di capitale umano
Pagare le tasse
Pagare i contributi per pagare le nostre pensioni pagare i contributi per cominciare a capitalizzata sì da loro pensione
Allora capite che qui non il conto non qua o che uno può vederla in mille modi da sinistra da destra da da sopra da sotto come vuole ma non quadra il conto intergenerazionale
Che è una brutta parola per dire cari ragazzi vi abbiamo dato una bella fregatura
Perché questo allora ripeto e chiudo non è un problema economico banalmente è un problema etico morale sia un Paese non controlla i passaggi intergenerazionali testimoni non solo economici ma anche culturali civili di di di avanzamento politico altro che democrazia
Qui c'è una oli go-kart oligarchia che detta
Che è un olio che un'oligarchia generazionale
Che può essere compresa perché questa è la generazione che aveva intravisto la guerra con l'aveva fatta alle distruzioni aveva lavorato come matta negli anni Cinquanta per ricostruire negli anni Sessanta ha percepito il miracolo economico all'improvviso età mi sono stufato adesso voglio la garanzia si può capire storicamente queste che è avvenuto
Perché come teste abbiamo lavorato vent'anni
Non è come quello che disse abbiamo pazientato quarant'anni ghetti abbia lavorato vent'anni trent'anni adesso voglio le garanzie
Giusto
Giusto pensioni sanità occupazione tutto giusto
Però attenzione è giusto nel senso etico morale se la collettività lo paga
è un crimine sul piano etico morale se la collettività chiama un terzo a pagare anche perché nel frattempo questo terzo ha cominciato a votare
E sarebbe bene che anche politicamente questa trasversalità della generazioni dei ventenni cominciasse a fare sentire il suo peso
Anche in termini generazionali
Grazie
Grazie di Baldassarre mi sono tenuto molti articolini che ha scritto coi con Modigliani tra l'altro le ultime carte le ultime possibilità hanno cercato di incalzare i governi perché queste riflessioni i chiare pacate che ha condotto finora in questa sede seminariale potessero essere ecco criteri perde le scelte e di governo non so dalle ultime parole sembra che
Sia stato sostanzialmente così guadagnato un livello un trend
Di sviluppo economica Eliana che attraverso la operazione di avanzi primari consente di intravedere un due mila soprattutto se europeo abbastanza tranquillo
Adesso sentiamo Sancesario Romagnoli che insegna politica economica e che dovrebbe fornirci qualche indicazioni sul da farsi ovviamente poi sentiremo dopo Da Empoli
Ringrazio Luciano Corradini e lardo e per per avermi invitata oggi a fare qualche riflessione con voi
Lo ringrazio anche
Per questa per l'indebita promozione del programma
Devo dire subito a Luciano Corradini
Il passaggio da un docente di economia politica ad uno di politica economica
A certamente non qualificarne legittima il secondo cioè me
A fare delle proposte di politica nel senso che la deontologia professionale vorrebbe che le scelte di politica le facessero i politici non tanto quanto tecnici ma quanto rappresentanti di un mandato
Che li fa rappresentativi di un segmento della collettività
Avverto subito un senso di emozione e in parte di imbarazzo perché parlare dopo Mario Baldassarri
Drammatica
E non è vero
E devo dire subito da una cosa che dopo questa lezione di legno Mario Baldassarri
Io non potrò che limitarmi a qualche intervento di nicchia per quanto riguarda i primi due sostantivi di questo titolo che ci ha riunito oggi
Debito pubblico
E l'Italia
E forse se riuscirò a dire qualcosa di più sulla sull'euro
Non è un omaggio a quello che ho fatto a Mario Baldassarri nel senso che condivido con lui alcuni punti centrali
Nel senso che ne ricorderò alcuni
Ma non tanto per differenziarli in quanto per effettivamente riconoscerli
Una lettura del debito che non è probabilmente la più comune nella letteratura
Nel senso che noi spesso leggiamo
Che il debito pubblico italiano è nato negli anni ottanta
Luigi ha spiegato molto bene
Che la visibilità del debito pubblico italiano
Si associa agli anni Ottanta
Ma lo scompenso
Fra entrate e uscite
Per spesa pubblica al netto di interessi
Ce l'ha spiegato benissimo
è un triangolo che si è formato negli anni settanta
E da questo punto che io vorrei iniziare la mia riflessione
Non senza però
Dare atto a Mario
Di aver
E in qualche modo riabilitato Tenza
Nel senso che questa grande economista di questo secolo
Forse da quasi un ventennio
Su una graticola della letteratura internazionale
Che ha effettivamente virato a favore di un approccio di macro economia classica
E Mario è stato veramente obiettivo dicendo che e forse anzi ricordando che senza prima di morire direi anzi tempo aveva scritto mentre partecipava agli incontri di Bretton Woods
A quelli che erano i pericoli del fine Chiomenti
E quindi non è vero che pensa deve esser ricordato per aver incoraggiato i politici a far scavare
Buche e a riempirle perché questo avrebbe dato prodotto interno lordo
Enzo ha scritto negli ultimi anni della sua vita su quelli che erano i polipi pericoli in termini economici ma soprattutto in termini politici
Di un avvicinamento alla soglia non di quel pieno impiego di oggi che ci lascia tutti quasi tranquilli con il dodici per cento di disoccupati
Ma ad un tasso che negli anni Doro se l'economia keynesiana ha raggiunto il tre per cento anzi è andato addirittura al di sotto
Con un senso
Di commento della società civile e delle forze sociali che ritenevano
Ricordo chiaramente un saggio di paglia
Della fine degli anni sessanta
In cui la proposta al politico di a vere una tasso di disoccupazione politicamente Tor le rapine intorno al quattro per cento
Fu cacciata una scelta inammissibile inaccettabile
E quindi che doveva essere rifiutata
Ripeto oggi noi tolleriamo con un certo grado di consenso sociale tre volte tanto di quel tasso di disoccupazione ma questa è una parte di quel mondo che è cambiato
Che prima ci ricordava Mario Baldassari
Nonostante siamo vicini nella professione io ho avvertito un piccolo brivido quando Baldassarri era vicino alla conclusione
Nel senso che le sue parole
Che forse non sono di pessimismo Massolo di realismo
Ha guardato ai possibili esiti alcuni drammatici
Di questa storia del debito pubblico italiano
E devo dire che il brivido me l'ha dato soprattutto a una considerazione
Nemmeno tanto implicita nell'intervento di Baldassarre
E cioè che dal mille novecentonovantadue noi stiamo meglio stiamo meglio nel senso che ad anni alterni addirittura realizziamo avanzi primari cioè avanzi
Di bilancio al netto degli interessi
E questo lo lascio solo lui
Potrebbe essere un pessimo consiglio
Per dei politici che saprebbero certamente
Di non poter evitare un costo di una manovra straordinaria di finanza pubblica
Ma che sarebbe alleviato dal fatto che tolto il problema degli interessi il problema delle entrate e delle uscite potrebbe in qualche modo essere in Bilancio come ha detto se non in
Il punto cruciale
Di questa mia riflessione sarà semplicemente uno
Senza sviluppo
Questo Paese non sarà in grado non soltanto di sussistere non soltanto di mantenere un consenso ma tanto meno sarà in grado di pagare impedito
E allora
Quali strade si possono prospettare
Mario ha parlato di privatizzazione forse molti di noi abbiamo pensato alla privatizzazione delle imprese
Certamente
Pensa che Mario sì riferisse ad una privatizzazione in senso lato
Di questo intervento pubblico che ha caratterizzato l'Italia del secondo dopoguerra
E quando parlo di questa estensione
Mi riferisco certamente anche alla privatizzazione dei contratti pubblici di lavoro
Qualcuno ha parlato più volte anche di privatizzare dicono i contratti di lavoro
Dei docenti universitari
Ma questo che cosa vorrebbe dire privatizzazione
Come guadagno di efficienza come guadagna di efficienza X come dicono gli economisti un'efficienza produttiva
Che cambia il settore pubblico di questo Paese lo fa diventare privato è in qualche modo obbliga i rappresentanti i protagonisti del processo decisionale di questo Paese a dover cambiare modo di fare politica
Mille novecentonovantadue
I rischi della finanza delle manovre di finanza straordinaria
L'esito
Negativo della referendum
Danese sul Trattato di Maastricht
Un esito che in altri momenti avrebbe forse dovuto far saltare il trattato
Ma anche per informarsi gli assi preferenziali che guidano la politica
Dell'unione europea
Ha glissato cercando di far sì che l'Italia non svaluta assente quella Estate
Fino ad a vere la soddisfazione di un esito marginale del referendum francese
La riflessione che io farò
Riguarderà essenzialmente
Che cosa dobbiamo sopportare come sistema Paese
Per cercare di entrare nell'Unione Europea
Un'entrata che in qualche modo avuto
Un anticipo
L'ha avuta probabilmente in un incontro di Verona avuto sotto la presidenza del nostro governo
E maturata qualche settimana fa
Nel rientro dell'Italia nello SME
Perché il collegamento con Verona
Perché chi pensasse
Ai vantaggi della non Europa
Per noi
Ai vantaggi di rimanere fuori
Nel senso che le medaglie hanno sempre almeno due facce
Potrebbe consolarsi con l'idea
Che molti di quei miracoli evocati dalla fine da Mario Baldassarri
Sono stati prodotti da un paese
Che dal mille novecentonovantadue ha svalutato progressivamente fino al maggio di quest'anno la sua monete
Certamente anche in duecento qualche irrequietezza né i nostri partner europei soprattutto nella fra
Ma qui bisogna intendersi perché quando Chirac parla ecco che intende
Dicevo questo perché
Cos'è accaduto a Verona
E qualche settimana fa
Che si assomiglia tanto
L'inverarsi di un messaggio che in parole poco povere
Si può tradurre così
Cari italiani
Non è poi così importante che voi entriamo arte o meno nell'Unione Europea
Quello che importa
è che sia chi voglia intrigante sia che voi non entriamo per rinunciate ai vantaggi in termini di strumenti di politica economica
Perché è vero che questa sovranità si sta limitando negli ultimi vent'anni sempre di più
Però è anche vero che qualche margine di manovra a livello di politica economica e sto parlando Ines
In particolare di uno strumento della politica economica
Tanto potente quanto quello della palude politica valutaria
Venga utilizzato
E allora in sintesi non è importante che voi entrate riusciate
Sappiate che anche se rimanete fuori
A noi non piace che voi sui valutiate a vostro piacimento
Pertanto un condizionamento sullo strumento di politica valutaria che qualcuno potrebbe pensando a questo quadriennio novantadue novantasei
Pensare possa essere utilizzato per la ricostruzione di una base produttiva
Per sospingere lo sviluppo economico di questo Paese per consentirgli di continuare a guadagnare qualche quota sul mercato internazionale
Badate bene non tanto nei confronti dell'Europa quanto nella conquista di paesi che nel gioco dell'oligopolio internazionale sono entrati in qualche modo nell'orbita della produzione italiana
Ma prima di soffermarmi
Qualche minuto
Su questo terzo aspetto quello dell'Europa
Vorrei dire che
Mentre sulla privatizzazione
è ormai difficile non essere d'accordo
Certamente
Il modo in cui si privatizza può fare differenza
Nel senso che si può politicamente decidere di privatizzare e adesso per semplicità non mi riferirò agli agli aspetti che esulano
Dagli acquisti della proprietà
Delle imprese
Queste vendite
Di proprietà pubblica si possono fare
Guardando agli interessi di un Merchant Bank
Guardare
A un approccio di merci adesso and acquisitions cioè di acquisizioni e fusioni
Ma c'è anche un altro modo di guardare a queste privatizzazioni che è quello del benessere dei cittadini del Paese
Che lo abitano
Ognuno di noi poi sceglierà quale prendere
Sapendo però che questa transizione dallo Stato al mercato
Innegabile oggi direi ineludibile
Deve lasciare
Uno spazio di ritorno anche perché no
Ma soprattutto deve guardare
Alle prospettive
Economiche delle imprese che si vendono
All'equilibrio finanziario delle impresa che si vendono
Al regime di mercato di in cui questo io impresa operano
Perché lo sapete bene tutti quanti
Che quel guadagno di efficienza
Che noi diamo per scontato associato alla privatizzazione
è un guadagno di efficienza che si attua attraverso una competitività attraverso una concorrenza e che quindi per ritornare al mio Sempio
Non c'è nessun guadagno dicono di competitività
O almeno non c'è nessun guadagno di benessere per il cittadino nel passaggio da un monopolio pubblico ad un monopolio privato
Sapendo bene che quel guadagno di efficienza X di cui parlavo prima e cioè di questa vicenza produttiva perché questa si traduca nei prezzi
E quindi nella possibilità dei cittadini di avere servizi migliori e un migliore rapporto tra prezzo e valore
Dipende dal fatto che questa impresa si confrontino sul mercato e non siano
Padrone
Di un mercato altrimenti il benessere dei cittadini certamente
Non diventa il più nemmeno l'obiettivo diventa il non Obiettivo nel senso che diventa non un obiettivo di benessere bensì potrei dire un obiettivo di Marx
Cosa ci ha detto di tanto importante e Mario Baldassarri verso la fine
Guardate che dal mille novecentonovantadue stiamo leggermente meglio e dobbiamo proseguire su questa strada altrimenti tutti i nostri sacrifici saranno vanificati
Questo è
In qualche modo
Un'applicazione di un teorema antico dal nome bellissimo che si chiama equivalenza ricarica
Nel senso cioè
Che questo debito pubblico in cui molti di noi
Si son trovati anche se con percentuali molto inferiori già quando sono nati
Ma son percentuali che dal venticinque per cento degli anni Sessanta son saliti al quaranta degli anni settanta al centro degli anni ottanta al centoventicinque di oggi in questa escalation di cui parla Sarri parlava
Ha ingenerato probabilmente un po'in tutti noi la sensazione che forse il l'arco della nostra vita si sarebbe esaurito senza che noi passassimo attraverso il pagamento di questo debito
Probabilmente questa è la spiegazione principale
Dell'atteggiamento degli operatori di un sistema economico i quali quando vedono un aumento della spesa pubblica non pensano quindi oggi o domani dovrò usare i miei risparmi per pagare le maggiori tasse che servono a finanziarla
Ma ha pensato soltanto ad un aspetto quello del consumo di beni e servizi pubblici
A quello che si è si è chiamato giustamente un approccio acquisitivo del benessere
In cui cioè c'è soltanto il versante consumo
C'è qualcun altro che paga a piè di lista
E di questo prezzo di questo costo
In cui io mi trovo di nuovo accomunato con Baldassarri
Quando dice che questo è l'onere che noi lasciamo ai nostri figli
Ma non tutto perché abbiamo cominciato a pagarlo
Loro però lo pagano di più
Nel senso che la loro generazione oltre a pagare
Deve avere anche il coraggio di superare una vita senza prospettive di lavorare spesso
Perché tutti noi sappiamo quanto è difficile penetrare nei segmenti del mercato del lavoro
Aggiungerei una sola cosa una piccola chiosa se Mario Baldassarri consente
Dicendo che noi paghiamo si oggi un anticipo di una politica sociale di un welfare State costruito negli anni settanta
Ma direi anche che se la nostra memoria storica
Si assiste
Questo non è stato soltanto
Il seguito di un'iniziativa volta
Ad aumentare il benessere dei meno abbienti
Ma anche l'esito maturato in una crisi economica decennale
Che ha avuto come punti di riferimento gli shock petroliferi molti di noi ricordano
Si è accompagnata ad una diffusa contestazione
Che ha preso il corpo sociale
Che è diventata una contestazione
Non solo sociale ma produttiva dell'organizzazione dello Stato
Del modo in cui questo Paese
Aveva deciso di produrre ricchezza
E allora in anche in questa chiave forse più politica che fu non so se questo può accontentare Luciano Corradini
Che dobbiamo ripensare questo nostro debito pubblico
Insieme
A quello che giustamente ci ha fatto ci ha ricordato Baldassarri dello SME
Ma ci sono certamente anche i forti trasferimenti chiesti dall'impresa ci sono certamente anche i comportamenti
Drammatici addirittura di fuga dell'imprenditoria italiana che a volte deciso di sostituire con la leva finanziaria
Una parte delle sue quote proprietarie
Cedendo alla tentazione a volte
Di portare all'estero
Una parte di questa ricchezza che veniva in quegli anni seriamente minacciata da quella contestazione che oggi io sto ricordando
E dopo l'equivalenza Ricard Diana giustamente Baldassarri ha rievocato Thomas
Nel senso che il tasso di crescita del nostro
Rapporto debito PIL
Cresce si
In base alla percentuale di debito primario sul debito su delle deficit primario scusate che è un concetto di flusso
Sul debito che è un concetto di stock ma anche dalla differenza che Mario ci ha ricordato tra tasso d'interesse reale e tasso di crescita
Del prodotto
La lezione di Mario è stata chiara mi limito soltanto a ricordare
Che questo processo ha soltanto favorito quello che noi riconosciamo come finanziarizzazione dell'economia italiana
Ma dicevo il punto
Di partenza è un problema etico è un problema morale
E allora quale sono per arrivare all'ultimo punto che conclude questo mio intervento le prospettive
Di questo nostro Paese
Di cui abbiamo raccontato alcune cose rilevanti della storia degli ultimi trent'anni
Quali sono le prospettive della finanza pubblica
Dopo Maastricht
Quali sono le prospettive della politica economica dopo mass
Perché
Certamente questo sistema dovrà prestarsi a superare
Altri sciocca rispetto a quelli che io ho nominato
Lo sciocco del mercato unico
Certamente è già in corso di metabolizzazione
Ma l'approfondimento della unione
Nel senso che al club reale di Paesi produttori in un mercato in cui c'è libertà di circolazione dei prodotti ma anche dei fattori di produzione si aggiungerà un altro club
Che produce servizi e beni che in parte possono essere anche esclusivi
Di tipo diverso un club monetario
E quello che in qualche modo avevo detto all'inizio quando dicevo della nostra rinuncia allo strumento della politica valutaria
A quello che poteva essere visto come uno dei maggiori vantaggi di un Paese che pur firmatario del Trattato di Roma decidesse di non avvantaggiarsi dell'Unione Europea
E di fare
Una politica finanziaria una politica valutaria ma anche una politica dell'occupazione che lo distinguesse dagli altri vincolati
Ad una griglia dita di cambi
Che noi dovremmo dire
Che non cambiano quasi per sempre
Perché questa è la prospettiva
E allora come potrà questo Paese superare questi sciocca
Il prossimo è molto vicino
Ed è quello che non riguarda l'approfondimento Abdallah
Reale al monetario che dicevo prima ma riguarda l'allargamento ai Paesi
Dell'est
E come reagiremo noi
Che abbiamo dei modelli di specializzazione
Che guarda caso sono
Con riguardo ai vantaggi
Reali
Del commercio internazionale proprio in quei settori in cui questi Paesi che si accingono ad entrare nell'Unione Europea hanno
Chi vuole questa estensione immediata questo allargamento e quindi questo ulteriore sciocca che noi dovremmo
In parte pagare
Nel momento che
Entriamo nell'Unione Europea
E quello
Di vedere
Francia Germania Regno Unito
I quali hanno dei vantaggi comparati
Di commercio internazionale nel settore delle economie di scala
Nel settore innovativo dei beni
Ad alto contributo scientifico
Dei produttori specializzati
E che trovano in questi economie che si apprestano ad unirsi all'Unione Europea un complemento
Un modo di metterli in concorrenza
Con coloro che hanno modelli di specializzazione produttiva simile ai nostri
Mercati tradizionali
Agricoltura in parte produzione di beni specialità
Allora si capisce molto bene l'insistenza della Germania e della Francia per accelerare questa dimensione orizzontale questa estensione orizzontale dell'unità europea dell'Unione europea
Che a questo punto non è più un'unione dell'Europa occidentale
Ma è è un'unione dell'Europa su base continentale
Un'unione che può essere intesa come fortezza Europa e quindi avere una politica industriale comunitaria all'interno che può spaventare gli altri regionalismo economici internazionali a partire dagli Stati Uniti
Oppure diventare un mercato aperto in cui la caratteristica dominante certe è la partecipazione nella conoscenza la diffusione del know how pensate al mercato delle telecomunicazioni
E quindi diciamo così più alla configurazione di un nuovo mercato più che ha una Castello ben munito
Di frammentazione produttiva enorme nel senso che le catene che producono quelle economie di scala e buona per tutti possono essere fermate all'entrata
Da un'armonizzazione tecnica da una Politeia degli standard da una politica che lunedì esce
L'organizzazione delle Nazioni Unite europeo per il commercio può inventarsi da un momento all'altro
Dicevo questo Paese
Il quale
Non è stato capace nella seconda metà degli anni ottanta
Di fare di ottenere questo rientro dal debito pubblico
Che si è verificato nella maggior parte dei Paesi nostri competitori perché certamente all'inizio degli anni ottanta molte situazioni
Erano in qualche modo ancora comparabili
Oggi certamente non lo sono più
E quindi la metà degli anni e la seconda metà degli anni ottanta
Che ha visto dopo un iniziale resipiscenza un ritorno a una politica della spesa in cui l'equivalenza Ricard Diana non esiste ricordo perché perché si spende per consumare probabilmente senza dover mai paga
Allora
E questo è il contesto in cui ci troviamo questi sono i costi del debito pubblico
Questo è la situazione che il sistema economico italiano e in qualche modo il sistema sociale e politico italiano eredità da una politica finanziaria in cui le decisioni di spesa sono state scollegate dalle decisioni di entrata
In cui c'è stato sì un divorzio come ricatto ricordato Baldassarri sin dal mille novecentottantuno nel senso che la Banca d'Italia ha deciso di non monetizzare più i nostri deficit
Ma è anche vero che ormai
Quel danno che era stato fatto negli anni settanta noi abbiamo deciso di rinviarne il pagamento
Tanto da farlo ricadere
Addirittura se possibile sulla generazione che viene dopo e che sta già pagando
In questo senso
Ed è l'ultima mia
Costatazione
Ci dobbiamo confrontare con un'Unione Europea che oltre ai tre Shock istituzionali che ho ricordato mercato unico approfondimento e quindi club monetario allargamento e quindi estensione da quindici a venti
Dei Paesi della Comunità inclusi i cinque Paesi è corso ex comunisti
Si trova ad a vere un modo di partecipare
Ad un gioco a somma positiva
Dove però la somma positiva e l'esito totale finale che nasconde ma nemmeno tanto il fatto che ci siano delle asimmetrie di costi e di benefici
Per coloro che si uniscono pertanto il gioco a sommarsi positiva sì rende visibile soltanto una volta che il meccanismo e le la il meccanismo dell'integrazione si è maturato
Prima di arrivare a questa maturazione
Ci sarà un approfondimento delle asimmetrie
E questo vuol dire perché che per alcuni di dei Paesi aderenti
Anche se la somma è positiva
In quei casi può essere negativa
Come potevamo in qualche modo affrancarci da alcuni di questi costi
Come voi sapete proprio sotto una presidenza italiana della comunità europea non questa ultima quella precedente noi siamo stati coloro anche con un suggerimento di Dell'Orto
Di far cambiare il processo decisionale delle istituzioni europee da decisioni all'unanimità che ovviamente tutela dei deboli a decisioni a maggioranza che ovviamente tutelano i forti
In questo senso
Nella settantina di voti disponibili allora nell'Unione Europea
Del mercato comune
Bastava avere quarantacinque voti per poter far passare
Una misura di politica
E badate bene ne erano necessarie ventitré per poterla bloccare cioè per poter usare una volta ancora quel potere di veto che tanto era piaciuto a decollare
E allora non ci spieghiamo questo viaggio del l'attuale presidente del Consiglio in Spagna
Perché l'Italia dieci voti
E Spagna e Portogallo insieme
Ne hanno tredici
In quel momento
Un'alleanza con la penisola iberica
Avrebbe consentito a quella che potrei chiamare la periferia dell'Europa
Di controllare le asimmetrie dei costi per simmetria dei benefici e cercare che queste fossero più equilibrate nello sviluppo che economico ma anche intensamente politico perché fatto di nuove regole che l'Unione
Europea
Ma Aznar c'ha risposto Dino
E perché ci ha risposto di no
Qualcuno potrebbe dire per una linea comune ideologica con Chirac che con la forza e questo è vero
Ma c'è anche una ragione economica e questa mi interessa professionalmente di più
E cioè che i settori di specializzazione produttiva della Spagna cominciano a vere gli stessi elementi la stessa fisionomia di quelli della Francia e della Germania nel senso che l'economia spagnola
è fondata in maniera rilevante su settori che fanno propri guadagni delle economie di scala cose che il nostro modello di sviluppo necessariamente diverso per una politica economica e finanziaria che abbiamo ripercorso negli ultimi trent'anni
Privilegiando soltanto la piccola e media impresa dopo averla in qualche modo mortificata durante gli anni della Cassa del Mezzogiorno oggi si trova
A competere come dice il presidente dell'organizzazione mondiale del commercio che un italiano che si chiama Ruggiero
Ad esser contenti per aver messo insieme Pigmei e giganti grazie
Grazie c'è esperto allargamento di quadro all'Europa in particolare a quella dell'Est
Con me a conclusione sulla terra dell'Ovest io sono stato settimana scorsa il Madrid
Ho visto una Spagna effettivamente vivace interessata più sveglia Dinoi per tanti aspetti più disponibile a giocarsi
In chiave europea anche di i portoghesi sono pochi ma sono decisi a fare tutta la loro parte
Per alla parola Giuliano da Empoli di
Porto il saluto del presidente del consiglio che dice
E tra le tante difficoltà e contestazioni fa piacere ricevere parole di assenso da coloro che non solo comprendono gli sforzi che si stanno facendo ma forniscono il loro contributo per raggiungere l'obiettivo del risanamento del bilancio dello stato indispensabile
Per entrare in Europa a pieno titolo voglio ringraziare
Lei suo cortese per esordire tramite degli associati e portare i suoi cordiali saluti all'invito poi
Avesse presidente di questa mattina risponde carissimo Luciano ricevuto il tuo cortese invito per il prossimo venti dicembre o che già sembra dell'arte sarei è stato molto lieto da Codato richiesta se non avessi purtroppo assunto altri impegni peraltro già programmati da tempo l'incontro I proponi certamente molto stimolante in considerazione anche della sua innegabile attualità ma sono l'impossibilità di intervenire confida sulla comprensione
Eccetera noi compiliamo sulla sua comprensione
Su quello che potrà fare a lui
E dico al presidente al al dottor Ciampi ministro del Tesoro e del bilancio abbiamo inviato questa letterina
A nove diretti dall'associazione esprimo vivo apprezzamento per l'impegno suo personale del governo volto teneva finanziarie utili all'ingresso nell'Europa della moneta unica e per la sua incrollabile fiducia
Partecipiamo con profonda simpatia le sue fatiche volti a fare di questo ribollente angolo di terra un Paese normale
Governabile e degno di autogovernarsi sarebbe desiderabile una strategia comunicativa capace difendere i decibel della interessata disinformazione
E delle versioni anti tasse e anti Italia purtroppo la nostra voce flebile perché i giornali non riescono a sentirla voli sono piccoli cenni per indicare quanto a questo livello di riflessioni ecco trovi difficoltà nel nelle deve individuare i canali giusti l'avevo visto che
L'Italia non va avanti per forza propria ma va avanti producendo un sacco di guai
Noi sappiamo che gli studiosi dell'ecologia ci dicono che produciamo molti rifiuti i rifiuti sono pericolosi qualcuno li deve gestire il debito pubblico è una specie di rifiuto di qualcosa che buttiamo
Nel sulla schiena degli altri ecco credo che sia
Essenziale per un Paese cogliere la visione ecologica dei rapporti tra l'uomo e gli altri uomini tra l'uomo e i piccoli tra l'uomo e l'ambiente ecco in questa visione ecologiche dobbiamo ripensare la statualità
Ma anche il nostro modo di essere sulla terra il nostro modo di
Accedere alle risorse di consumare le risorse ecco la associazione per la riduzione del debito pubblico al di là di questo compito specifico che ha identificato si propone di promuovere un'educazione ad una coscienza
Fiscale e tributaria per intendere il senso del bilancio che come dice la parola non fa riferimento soltanto alla bilancia al femminile cioè alla giustizia
Ma anche al complesso delle entrate e delle uscite in modo che ci sia
Equilibrio di giustizia tra le persone che partecipano del sistema economico ecco questa concezione verticale nel tempo
Diacronica tra una generazione e l'altra è stata molto bene messo in luce dagli interventi precedenti
Adesso interviene a Empoli purtroppo il suo libro che io ho ordinato in tre librerie è ancora esaurito almeno qui a Roma non si riesce a trovarlo ma vedremo dei riutilizzarlo
A suo tempo intanto ucciderà qualche flash
Sulle riflessioni che ha fatto in questa occasione
Sì
Il mio libro in realtà esaurito non perché non siano state vendute tantissime copie ma perché l'editore giustamente aveva nel stampare la prima edizione fatto prova di un certo pessimismo per cui ne aveva stampato molto poche che fortunatamente sono sono state vendute
Io vi vi confesso il professor Romagnoli diceva all'inizio del suo intervento di sentirsi in imbarazzo per dover parlare dopo il professor Baldassarri
Potete immaginare quale sia il mio imbarazzo nel dover parlare dopo entrambi questi illustri economisti
In particolare in una situazione nella quale nella sua relazione introduttiva Luciano Corradini diceva dobbiamo confrontarci con i tecnici dell'Economia
Io come mi sembra del tutto evidente non sono un tecnico del dell'economia non sono neppure per la verità uno studente di economia quindi con l'economia o abbastanza poco a che vedere
Però certamente mi interessa se me lo permettete ricollegarmi ad una considerazione che faceva un primo tempo soprattutto il professor Baldassarri poi ho sentito degli accenni questo tipo anche nella relazione del professor Romagnoli
Il debito pubblico per quanto la cosa possa apparire assurda rappresenta a mio avviso soltanto la la punta di ma insomma da un certo punto di vista la punta enorme di una in specie perché il centoventicinque per cento del prodotto interno lordo certamente rappresenta una punta considerevole però la punta di un iceberg di un fenomeno a mio avviso più generale che è quello che io definirei l'appiattimento temporale del nostro sistema politico
Il nostro è un sistema politico che a degli orizzonti temporali molto Brad Pitt che non ha mai avuto almeno dal dopoguerra in in poi la ho avuto soltanto in determinati momenti ma comunque non nel nel negli ultimi negli ultimi anni la capacità di guardare ad un orizzonte temporale vasto per cui la maggior parte delle politiche pubbliche risultata schiacciata su un orizzonte molto breve questo risulta in una certa misura normale nel senso che in tutte le democrazie occidentali
Gli uomini politici guardano e fanno riferimento ad un orizzonte temporale piuttosto ristretto devono vincere le elezioni quindi evidentemente puntano ad aggregare un consenso che li metta in condizione in occasione della successiva competizione elettorale di diciamo di di di di di aggregare questo consenso
Però è vero che nel nostro Paese l'orizzonte temporale delle politiche pubbliche delle scelte di di politica anche economica e quindi nel nostro caso è risultato particolarmente rattrappito
Questo dipende da tutta una serie di fattori che forse non è qui il caso di di di elencare sono fattori di carattere storici sono fattore di carattere di carattere politico sono fattori di carattere istituzionale perché e questo mi sembra un punto molto importante il governo che ha di fronte a sé
La certezza diciamo di restare in carica solo per un periodo molto breve
Non avrà pendenza naturalmente a fare delle politiche che siano rivolte ad un orizzonte temporale piuttosto lungo perché non avrà la possibilità di raccoglierne i frutti in termini politici
Come si ricollega a questo discorso del debito pubblico si ricollega a mio avviso in maniera assolutamente Diretta
Nel senso che il nostro debito pubblico è proprio il frutto di questa irresponsabilità collettiva per cui gli uomini politici hanno fatto per molti anni delle politiche pubbliche ho portato avanti delle politiche consapevolmente irresponsabili che consapevolmente avrebbero portato dei diciamo dei frutti molto negativi nel lungo periodo
Con l'obiettivo unicamente di aggregare consenso in in in nel breve periodo
Io credo che a fare le esperienze di questo tipo di situazione siano state in effetti soprattutto le generazioni più giovani perché sono per una ragione molto semplice ossia che sono di tutte le categorie di età la categoria che all'orizzonte temporale più lungo la categoria che maggiormente interessata alla sostenibilità nel lungo periodo delle nostre politiche pubbliche del nostro sistema di sicurezza sociale
E quindi evidentemente a a fare le spese di un di una politica fortemente orientata unicamente sugli interessi di breve periodo sugli interessi delle delle anche delle fasce di età se volete che hanno avuto maggiore influenza e la capacità di far pesare di più i propri interessi sulle scelte politiche ebbene a fare le spese di questa situazione sono state soprattutto le generazioni le generazioni più giovani
Il problema è quello a mio avviso di rendere visibile questa situazione perché i giovani hanno una responsabilità anche loro nel senso che negli ultimi venti trent'anni non hanno mai avuto la capacità di prendere coscienza di questo fenomeno
Per poter loro pesare sulle scelte politiche la ragione per la quale i pensionati sono oggi una categoria molto influente in politica e che hanno avuto la capacità di organizzarsi pensano sulle scelte elettorali pensano sulle scelte dei partiti perché si sa bene qualsiasi governo sa
Che il momento in cui tocca le pensioni il momento in cui va contro un determinato tipo di intere sì si ritroverà in piazza il giorno dopo un milione di pensionati
Si ritroverà alle elezioni successive milioni i pensionati che voteranno in modo consapevole e quindi lo penalizzeranno se questo governo decidesse di andare ad intaccare alcuni alcuni benefici che ai pensionati sono stati concessi e che evidentemente il nostro sistema politico il nostro sistema pubblico non può permettersi o non può più permettersi oggi
Al contrario i giovani si sono persi nel corso degli ultimi trent'anni in tutta una serie di di di manifestazioni
In parte folcloristica in parte i ideologiche che possono avere anche ha avuto un certo tipo di di affetto ma che certamente non hanno mai avuto la capacità di incidere sulle scelte politiche che venivano compiute non hanno mai avuto questa capacità perché non hanno mai avuto la reale percezione del del del della situazione per come e questa si presentava nel senso non hanno mai avuto la percezione di quanto le politiche pubbliche poi finissero col penalizzarli
Oggi io credo che questa situazione stia cambiando perché la la consapevolezza a livello giovanile di questa di questa situazione è molto più diffusa
Noi ci troviamo oggi a dover affrontare un mercato del lavoro che sostanzialmente bloccato non soltanto perché il nostro la nostra crescita economica è diminuita non soltanto perché il il rapporto quella che mi sembra si chiami la legge di Okun il rapporto tra la crescita economica e il il numero di di impieghi che viene prodotto si è si è ridotto per cui oggi ad una crescita non corrisponde più e la la creazione di di di nuovi impieghi nella misura in cui questo accadeva in passato
Ma Suma anche perché esistono esiste tutta una serie di di di politiche che fanno sì
Che il mercato del lavoro risulti completamente chiuso alle nuove generazioni ci sono tutta una serie di barriere ci sono tutta una serie di privilegi che impediscono ai giovani di accedere al mercato del lavoro per cui chi è dentro
Sì sì sì di difende la propria posizione e e a tutta una serie di strumenti anche normativi per difendere la chi è fuori in e cioè non ha in nessun modo la possibilità di di accedere credo che è un caso emblematico e che in qualche modo si si ricollega anche al tema del debito pubblico sia quello degli ammortizzatori sociali
In in Italia esistono due categorie i disoccupati esistono coloro che possono godere di trattamenti piuttosto generosi rispetto ai parametri europei di cassa integrazione guadagni andini indennità di mobilità in caso di disoccupazione ed esistono invece esiste un sessanta per cento di di di di giovani disoccupati cioè sul totale dei disoccupati i giovani rappresentano il sessanta per cento
Ebbene costoro non hanno nessun tipo di di di di aiuto di protezione non hanno soprattutto nessuna possibilità di di di di di veder favorito loro inserimento ecco io credo che questa consapevolezza la consapevolezza anche del peso che il il il debito pubblico impone alle alle generazioni più giovani ci sono degli studi di contabilità generazionale io non me ne intendo mi è stato spiegato che tra l'altro sono studi abbastanza compressi perché difficile tener conto di tutti i fattori però gli studi contabilità generazionale
Diciamo tendono a calcolare qual è l'onere che le le le le le le finanze pubbliche il le politiche pubbliche riversano sulle generazioni successive
Quindi Rispetto
Rispetto alle alle tasse che vengono pagate dalle generazioni presenti si tenta di calcolare per per voler mantenere lo stesso livello di servizi quali sarebbero le tasse che dovranno pagare l'età le generazioni successive esiste mi sembra uno studio dell'OCSE in proposito che dice che le generazioni future dovranno pagare il quattrocento per cento delle tasse delle generazioni attuali per poter garantire la sopravvivenza la continuazione delle politiche pubbliche attualmente in in vigore
E esista è un po'in tutti i Paesi uno squilibrio di questo tipo però in genere vada un cinquanta per cento a un centro centocinquanta per cento questa è la la la forbice Checchi diciamo che funziona negli altri Paesi in Italia del quattrocento per cento questo rapporto quindi noi tendenzialmente per otto poter garantire il funzionamento dello Stato così come funziona oggi dovremo pagare quattro volte più tasse e questo dipende in parte la dinamite demografica in parte da dinamiche economiche ma soprattutto a mio avviso da una consapevole di responsabilità
Che si è protratta nel corso degli ultimi anni
Quindi ecco io credo che la responsabilità principale che noi abbiamo oggi e che voi avete in una certa misura assunto attraverso le le attività della vostra associazione sia quella di rendere visibile questa situazione io credo che non si debba neanche più al limite parlare troppo di riduzione per debito pubblico perché la riduzione del debito pubblico è si è espressa così un concetto astratto che poi molti giovani non sono in grado di capire
è un concetto diciamo di di di di più più da economisti se volete la riduzione del debito pubblico è uno strumento è un mezzo per raggiungere degli obiettivi molto più concreti in termini di occupazione in termini di possibilità di sviluppo il nostro Paese
Deve assolutamente per poter garantire alle generazioni future un un un futuro accettabile deve assolutamente raggiungere
Grazie
Molto vedere Risi ma questa notazione finale la espressione debito pubblico non suscita immagini emozionanti non fa venire in mente concetti precisi
Il sapere per esempio che l'inquinamento atmosferico di Roma sta aumentando al di sopra dei livelli di guardia spaventa tutti perché pensano che si respira male e soprattutto che non si potrà circolare per la città
Se invece si dice che mentre noi stiamo parlando il debito pubblico aumentar di due mila miliardi
Questo non tocca nessuno perché diceva beh insomma ce ne sono tanti la qualcuno in più conta poco su di me in che modo incide in nessun modo
Ecco e questo tipo di rappresentabili ITA dei fenomeni di hanno grandi complessi che importante se diciamo per esempio che gli acciai si stanno sciogliendo
Perché sta aumentando la temperatura atmosferica di zero virgola qualcosa gradi
E alla fine la gente capisce perizie io ho la casa al mare se aumento di mezzo metro il livello del mare rischia di andare sotto
Ecco possibile che non si riesca a dare una rappresentazione visibile concreta di questi fenomeni che noi siamo costretti a rimuovere il concetto dirittura perché questo nome rappresentabile non è utile
Qui c'è un male comune preciso evidente perché non si capisce che il bene comune consiste nel ridurre questo male attraverso un impegno congiunto certo si tratta di vedere quali sono le cause e quali sono gli effetti
Allora dovevo andare a identificare gli effetti non vuole l'effetto disoccupazione e non volere qualche altra cosa
Io credo ho ho sentito una volta Baldassari per televisione per radio mi pare parlarsi Perahia dicevi bisogna spegnere il motore perché il motore sta producendo inquinamento
Una di queste immagini motore per dire fintanto che noi cerchiamo di ridurre gli effetti inquinanti ma non riduciamo il numero delle automobili circolanti ci troveremo sempre di fronte a questa situazione
Lo dice possiamo noi bloccare la la circolazione evidentemente no
Così come non possiamo per ridurre il debito seguire procedure drastiche consistenti come è stato accennato nella svalutazione del tre mila per cento perché ci si volatilizza tutto poi in realtà
Ci rimettono le persone non solo le persone più abbienti uno potrebbe anche di Roma meno male
Cioè male il sì ma meno male ma ci rimette poi quella fiducia del cittadino nello Stato che è essenziale per poter fare qualunque operazione
Cioè noi in fondo al di là del discorso del dare e dell'avere in termini economici guardiamo il significato che hanno
Le persone e le istituzioni lo stato può essere avvertito come
Un ente di un moloc onnipotente cattivo oppure può essere avvertito come lo strumento attraverso il quale far giustizia sociale giustizia intergenerazionale e così via ma può fare questo se è credibile se la gente si fida se gli presta soldi
Io mi sono comprato prima quanto innovatore in pareggio perché abbiamo tante cose ma lo farò i miei studenti dove ce n'è qualcuno laggiù
E quindi no non sfuggiranno il libro di Fukui ama che è un brillante quarantenne che ha avuto già un successo internazionale col primo libro sulla fine della storia in cui citava Eger in realtà chi dice un certo tipo di storia dopo la caduta del muro di Berlino
Bene adesso dice che elementi intitolato questo libro fiducia
Dice che è elemento fondamentale che caratterizza lo sviluppo economico dei Paesi che hanno un futuro davanti a Sesta proprio nella fiducia
Io direi è quella capacità con cui i contadini
Seminava migrano anche quando avevano fame perché si fidavano della Madre Terra Pesaro che sarebbe venuto fuori un frutto
Per ottenere questo momento valeva la pena sacrificarsi invece l'impressione è che le nostre generazioni che han fatto la guerra subito
Si siano durante gli anni Sessanta e Settanta mangiati le sementi
Per cui si fa fatica a produrre adesso nuovi temi e questi dipendono proprio dalla fiducia e la denuncia è una materia prima molto rara e difficile che si regge su una serie di scommesse e di sfide
Che sono tanto più facili quanto più si vedono le conseguenze negative della mancanza di fiducia
Cioè un mondo come il nostro che spende non so cento lire per comprare una motocicletta e cinquanta lire per comprare la la la catena per impedire ai lati che la Rubino
Oppure uno che si fa la casa non a caso in parte Vavà per sistemi antifurto oppure qualcuno ha qualche ricchezza deve
Assoldare i gorilla non è un mondo in cui si vorrebbe vivere volentieri
Ecco perché lo diciamo cercare di aumentare la fiducia vuol dire migliorare le condizioni di scambio migliorare i mercati migliorare la produzione e soprattutto migliorare la vita civile perché una firma fuori e si sente a casa sua invece di sentirsi all'estero
Se si sente continuamente braccato da qualcuno che lo lo assalta allora viene in mente ecco il momento
C'è qui davanti un padre gesuita che è anche una antico amico in mente quella frase ce l'ho visto quando dice se ti chiedono il mantello tu dagli anche la tunica sì ma perché ma perché se dicevo
Oppure perché c'è forse ecco c'è una avrà ragione più profonda sequele ti stanno braccando di considerano nemico come tu fuori
Restaurare un dialogo umano avere fiducia vera amicizia se tu soddisfi in quella sua voglia di rapina poi parlate di guardate in faccia
Scoprite che c'è un'umanità comune
Del resto i greci parlavano dell'ospitalità dicevano che l'ospite è sacro a Giove
Poi romani avevano la stessa radice dell'hospice hostess il nemico tu lo fai entrare in casa lo chiami come duo ospite etica degradata da da da familiare
Progettata per la nemico ecco come noi possiamo far sì che i cittadini così io lo Stato non come un nemico ma come familiare come strumento di posizioni di tutti
Ecco è chiaro che ci vogliono delle operazioni in perdite inizialmente o a rischio perché io so benissimo che un altro della mia fiducia può approfittarne per fare gli affari suoi
Io ricordo che proprio in questa Sala si sono presentati i genitori del di quel ragazzo Nicholas Green le i coniugi Green hanno avuto il figlio ammazzato in Italia bene invece che o assoldare la polizia perché andasse a cercare di è andato a cercare i colpevoli che cosa hanno fatto hanno dato gli organi del figlio a quattro persone che si sono salvate in questo modo sono tornate in Italia ancora cinque sei volte
Perché vogliono venire a vedere che piantina di fiducia nella vita cresce sulla base del sacrificio di questo ragazzo
Ecco è un investimento questo che hanno fatto l'investimento e l'umanità di cui noi stiamo godendo i frutti
Nel consiglio nazionale della pubblica istruzione e vedo che c'è qui la ricordo Lucini che è un consigliere nazionale
Dai abbiamo affrontato il tema dell'educazione civica e cultura costituzionale dicendo non sono importanti soltanto i concetti ci sono anche dei gesti che sono simbolici importanti educativi
Profetici ecco questo gesto per esempio di di di questa di questa ragazza che si chiama Sara Folino di Torvajanica dove abbiamo citato in un altro documento insieme a quello dei coniugi Green
è avere qui e sta ragazza è stata uccisa da un ragazzo di colore forse ubriaco
Fatto sta che invece che fare la caccia al delinquente
E hanno fatto una raccolta di fondi e hanno dato sia alla famiglia di questa ragazza sia a
Ai agli extracomunitari di cui era parte quello che ha fatto
Ecco il reagire non in un modo violento reagire in un modo così di apertura di di di apertura di credito di fiducia ma credo che faccia migliorare il clima molto più e un esercito armato per la difesa che so io ecco noi difendiamo il mercato difendiamo la la tra la democrazia quell'Occidente che ha vinto ma come come cittadella assediata
Oppure e poi dobbiamo rischiare quello che si sta rischiando in Perù insomma lei hanno cercato di difendere un certo ordine sociale e così via lo fanno in modo tale che gli altri saranno folli insomma la logica dei kamikaze pericolosa
Ora fintanto che qualcuno ritiene che il mio benessere qualcosa di sottratto colui e mi tratta come un nemico invasore e e ladro e io non posso star tranquillo
Allora ecco l'operazione fiducia ricoverare
Far sì che il singolo cittadino dia una parte di sé allo stato il quale è stato non sarà più costretto a diventare persecutore con dei delle del delle tasse enormi
E far sì che lo Stato rinunci ad una parte della sua sovranità economica a vantaggio dello
Adesso è arrivato Clinton a pagare la sua quota a promettere il paga la sua quota alle Nazioni Unite perché hanno cambiato segretario
Della cellulite
Questo è il punto siamo disponibili ad avere una polizia mondiale e soprattutto a lavorare a livello di essere uniti anche per una economia mondiale per sostenerne Palermo del debito pubblico italiano ma c'è il debito pubblico
Dei Paesi del Terzo Mondo il Papa ha parlato in sede FAO di questa tematica pre sono collegati insieme tra loro
Noi crediamo insomma che non possiamo considerare il nostro Bilancio come autonomo indipendente in alto a bilancio e interdipendente
Ci sono dei veri che possiamo procurarci portando ceri in casa e ci sono dei veri che abbiamo davanti alla porta di casa dei beni della città
Per avere una città civile bisogna pagare per avere un'Italia civile bisogna pagare un'Europa unita già pagare grave di un mondo che non salta per aria bisogna pagare
Il che vuol dire che dobbiamo lavorare di più noi che produciamo che abbiamo un reddito grazie a Dio sufficiente per noi per i nostri figli ma dobbiamo tutti insieme farci carico di quelli che guai non ne hanno questa non è una concezione come dire
Caritatevole queste una concezione che prende atto della interdipendenza che c'è tra gli uomini e prevede quello che succederà se non si faranno certe cose
Ecco il punto allora Betulia e quella tal cosa la cui dinamica finisce per creare la spaccatura dell'Italia
Perché guardate che io ho una intervista di Pagliarini il quale ha detto prima di di aver fatto queste scelte ha fatto anche una tavola rotonda con noi siamo con Mazzanti siamo stati arido ma impresa domani la sua Milano nella sala
Della della della conferenza stampa nel circolo della stampa bene ha detto dove spendiamo in modo tremendo con questi con questo debito pubblico e dobbiamo cacciare con i soldi che cosa faremo ai dedicato alcune ipotesi poi dice poi dovremo chiedere
Loro alla patria
Cioè dovremo rivolgerci aveva meglio dei signori cacciati fuori soldi perché non ne possiamo più
Alla fine ha trovato un'altra strada dice noi dividiamo l'Italia riduciamo per il Nord questo rischio una parte non ce la fa seguire il nostro ritmo se ne vadano e ci arrangiamo è
Questa soluzione poi è stato discusso sui giornali si mettono è tecnicamente sbagliata poi ci guadagna il Sud ci vai a nord ci parliamo tutti e due
Questa soluzione viene in mente perché perché quello che avevano detto a suo tempo a suo tempo Cipolletta Mazzanti e così via
Guardate che se non risolviamo venne questo De Vito avremo i giovani contro i vecchi reddito fisso contro i commercianti e contro i i professionisti revisionisti
Nord contro il Sud
Ecco
Allora vogliamo spaccare l'Italia oppure loro la patria serve per per la unica
Ecco questo il fatto queste operazioni che si stanno facendo che il Governo sta facendo adesso sono temi poi della nostra Assemblea tra poco comincia ufficialmente dopo questa introduzione
Diciamo pure scientifica scientifico politica
Ecco
Noi
Ho perso il filo
Succede nel sedere l'età che avanza all'intero debito pubblico sì sì grazie se non rientriamo nel delitto culle dobbiamo pagarne delle conseguenze in termini diretti e personali che sono piuttosto
Pesanti e tragiche
No avevo dimenticato una cosa volevo leggeri numero chiuso di un documento che ho ritrovato tra le mie carte Aldo leggo soltanto il primo Periodo era un documento del Consiglio nazionale della pubblicazione
Settembre novantadue abbiamo portato questo documento in Consiglio
Comincia così
Il CNPI avverte la gravità della situazione finanziaria del Paese e riconosce la necessità di misure che consentano di rimediare al dissesto verificatosi riequilibrando gettiti fiscali e stanziamenti per la spesa pubblica
Questa operazione sarà però tanto più efficace quanto più essa sarà ispirata a criteri di equità e di giustizia così che il peso sia distribuito fra tutti e in diretto rapporto con il reddito effettivo di ciascuno
Nell'adottare queste misure dovrà essere considerate anche le ripercussioni che si potranno avere sull'effettivo sviluppo della società italiana cominciava così non siamo arrivati a concludere
Perché dopo due ore di discussione è venuto meno il numero legale
E allora il segretario generale del consiglio che dice ecco noi costiamo lo Stato una ventina di milioni perché ci sono le specie dei consiglieri che arrivano e non siamo stati in grado di esprimerci eppure in questo modo
Allora quello che non si è riusciti a realizzare in una sede istituzionale che non ha poteri di di di fare le leggi ma semplicemente
Di esprimere pareri far delle pronunce insomma di valutare insomma a nome della scuola di cui al parlamentino
Quello che non si è potuto fare allora lo si è fatto presso questa Associazione atteso cittadini che si sono tra di loro incontrati e che hanno detto non perché di questo partito di quest'altro di questa categoria di quest'altra ma perché i cittadini italiani
A noi non sta bene che questo debito cresca producendo i il dissesto che rischia di produrre e ora così come alcuni sono partiti i Verdi dicendo guardate che la natura importante
E facevano ridere all'inizio perché non si vedeva questo grande pericolo lo vede che comunque il mondo è verde comunque si respira l'arcobaleno cioè
E c'è una cosa mai pensando di difendere questa natura
Pertanto il ciclo I pensavo di perdere il patrimonio per la patria patrimonio la patria o lo si affronta in questa maniera congiunta possano si rischia di avere la guerra civile
Quindi per evitare la guerra civile inevitabile se certe dinamiche vanno avanti cerchiamo di fare un altro discorso intergenerazionale alleanza con i nostri figli
Il g i figli ragazzi sono avvertiti come un pericolo pubblico sono vestiti come quelli che sfasciano metropolitana queste quell'altro in un suo articolo sulla
Sul su Repubblica in cui parlava del del reddituale del sessantotto ecco ma sono
Alcune componenti negative questi rischiano di fare notizia per cui i giovani li vedono tutti come dei ruba risorse gli anziani si rinchiudono ecco i i i pensionati che difendono la loro e ci sono pensionati che non sanno come fare a spendere i loro soldi devono andare nei Paesi esotici perché ritengono non solo stupido ma addirittura colpevole dare soldi allo Stato l'aveva voluto con un gesto simbolico dare qualche cosa che ovviamente non si fa così a risolvere il problema del debito pubblico dallo Stato a far capire che occorre una dinamica riversa cioè la dinamica che rigenera fiducia che utilizza lo strumento del dono per arrivare allo strumento la giustizia
Questo il punto questa invocata giustizia questa di che che è una cosa che rende l'uomo molto diverso da uno sparviero il quale alla giustizia negli artigli
Ecco ora rivogliamo che il mercato non sia in mano degli affidi dei potenti e loro un piccolo annuncio poi chiudo questa parte la
Lire se Istituto ricerche educazione famiglia che l'istituto di ricerca dell'Adi Associazione genitori ha sostenuto una la ricerca proprio sulla disponibilità di risorse a disposizione delle varie generazioni per vedere
Quanto è stato sottratto ai pargoli e come bisogna fare per restaurare questi e questa ingiustizia attraverso gli strumenti che sono disponibili un discorso che riguarda le assicurazioni che riguarda le banche che riguarda le pensioni integrative e così via
Ecco ci sarà una sede nella quale una tavola rotonda in forum delle famiglie più aziende di credito
E assicurazioni cercheranno di trovare una strada
Ecco dal punto di vista di una famiglia che considera l'importanza dell'anziano uguale a quella del bambino e semmai considera più importante il bambino perché ancora non ha vissuto la sua maturità sulla e cerca quindi di
Ripensare la società porremmo metterà a disposizione le pochissime così conoscenze amicizie reti che esistano tra fra di noi per arrivare nel giro di un po'di tempo ecco a poter incidere su queste cose inizialmente faccia morire ma una insegnante che si chiama Milena Marie e che di Vado Ligure e che ha fatto un album per illustrare il libro di Mazzanti loro la patria e che ha fatto anche quelle figurine che trovate nel bollettino di questa di quest'anno è ancora verde vorrà dell'anno scorso però ci sono due figurine no figurine sono Di Natale ecco questa minerari ha detto citando John Stuart Mill tutte le grandi idee passano attraverso tre fasi dice il ridicolo
La possibilità l'impegno allora noi siamo tra la fase del ridicolo che ora la possibilità siamo venuti qua dentro perché se qualcuno deve ridere va bene se ride un evasore fiscale non ci preoccupiamo troppo ma se ridono le persone serie credendo che noi siamo matti o siamo ridicoli questo ci preoccupa di più
Perché questa non è né follia a nei stramberie è semplicemente un iniziale senso di responsabilità che si basa soldati e su riflessioni
Oltre che su previsioni sul piano internazionale sappiamo ormai sappiamo che la fiducia genera benessere la sfiducia genera miseria paura e guerra
Questi sono le cose che vorremmo in sintesi evitare
Io ringrazio moltissimo coloro che ci hanno aiutato a fare queste riflessioni domande e adesso cioè qualche domanda ecco benissimo
Approviamo di conclude questa prima fase qualche richiesta a loro tre qui presenti e dopo facciamo riflessioni di associazione diamo la parola al revisore dei conti che presente il quadro dei nostri conti eccetera
Prego
Ogni
Ci si si può parlare di lei
Sì
Sì
Grazie sì sì adesso vediamo no vado dirimente che tra le varie lettere ne ho una dei Claudio Bucciarelli del Censis
Il quale dice purtroppo il venti non sarò l'Assemblea arde perché tutto il giorno sono impegnato con gli studenti
Che ti ammirevole il vostro impegno che molti reputano un poi utopico ma io godo di questa utopia e mi auguro che sappia con un coup coniugarsi con il realismo storico a voi tutti un augurio cede eccetera
Ecco questo per indicare come attraverso il tempo e l'impegno personale forse si possono ottenere dei risultati
In attesa che diano una risposta resta così io direi questo in questi tre anni o quattro ormai ho maturato o un'idea
Non c'è solo il diritto all'educazione riconosciuto dall'articolo ventisei della Dichiarazione universale dei diritti e loro i cittadini c'è il dovere di educazione
E soprattutto sulle cose che sono massimamente importanti e quindi legate ai valori della rete insistenza dalla vittima
Aggiungo ancora
Le istituzioni lo Stato è una di queste ma non è la sola
Le istituzioni nascono
Per raggiungere il fine di carattere sociale comune il bene comune
Ma non vivono da sole se non vengono alimentate da una Rinascente fiducia e da un impegno di donazione perché queste siano vive migliorate continuamente e autorevoli
Ecco allora delle nostre azioni
Facciamo noi gli insegnanti professionisti o qualunque altra cosa lo incontriamo molta gente
Bene
Incontrando della gente noi dobbiamo preoccuparci di una tangente cioè che una parte del nostro tempo delle nostre
Cittadino d'una città se ci sono dei debiti
Allora diceva che io faccia giornata non soltanto per me come individuo familiare ma per me come cittadino in questo caso di Roma dell'Italia dell'Europa eccetera eccetera
L'ho fatto come membro della Chiesa cattolica per tre volte rende niente i miei traslochi mi son trovato di fronte ad una chiesa da fare e come si faceva si metteva insieme un comitato ci diceva bisogna arrivare al tetto
Allora come facciamo a far capire alla gente come ci pare Val tetto si fa un disegno ogni mattone costa tanto quanto i mattoni occorrono uno fa i suoi conti e vede e partecipò alla produzione di dalla Chiesa secondo il
Come si chiama l'aforisma greco dei tre scalpellini che è molto interessante un viandante sull'ora del Mezzogiorno c'è un grande sole domanda al primo disco al perito che cosa stai facendo DC nove visto spaccando una pietra
Domando al secondo che lui tutto sudato e tu che cosa fai dice io mi guadagno da vivere
Domando al terzo e tu che cosa fai dice io sto costruendo un tempio stavano facendo la stessa cosa ma il loro vissuto era molto diverso avevano un'idea diversa di quel che sta facendo o dico se noi abbiamo la consapevolezza che andando in giro non solo facciamo quella cosa lì ma facciamo qualcosa che ci serve per mantenere la nostra famiglia è per cercare di migliorare le condizioni del nostro Paese e delle istituzioni eccetera forse ci comportiamo come quello che mentre spacca una pietra si guadagna da vivere costruisce anche un tempio e cioè nel nostro caso la società civile alla quale teniamo
Bene in questo senso credo che quello che è intervenuto adesso dovrà essere tra i più reclutati perché la sua domanda rivela una consapevolezza di implicazioni che non va a sicuramente perduta
Si può dire
Sì
Benissimo
Grazie beh devo dire che l'anno scorso si è prodotto un video una cassetta da parte del ministero delle finanze e molto carino suadente con personaggi brillanti
è relativo proprio a i giovani e il fisco parte da un'inchiesta presidente dei dati fa parlare i giovani fa parlare testimonial d'eccezione come Arbore Costanzo
Che a quel livello si esprimono con molto garbo
E fornisce questo video delle informazioni
Che risalgono alla storia del settecento gli Stati Uniti rapporto fisco stato eccetera eccetera e giunge ai giorni nostri ecco quello è uno strumento importante non so quanti veramente lo utilizzino è stato fatto in dieci mila copie io ho fatto una circolare l'anno scorso per informare che i provveditorati agli studi
Erano riforniti di questo materiale perché nella centotrentatré che questa famosa direttiva che consente l'apertura a scuola il pomeriggio e delle attività e integrative darà vita scolastica si utilizza anche questo materiale cioè come si vede come si utilizza il tempo le risorse gli insegnanti anche i soldi che arrivano ecco si può buttar via il tempo prenderlo a calci oppure si può usarlo anche del Colle intelligenti che vendano i ragazzi produrre dei beni oltre che informarsi sul legame che c'è tra loro vicenda personale e la vicenda dello Stato ecco qui ci sono dei problemi di cultura ma ci sono anche dei problemi come dire di di iniziativa di conoscenza
Che cosa ci dicono i nostri amici tecnici di fronte a questa l'idea di una società civile che si muove nel piccolo facciamo i tratti al Macro
No ma non è non è tanto un problema di piccolo di grande ma secondo me è un problema di cominciare a muoversi
Il piccolo inganni
Probabilmente qualche iniziativa adesso mentre il Fernando stavo ascoltando restituì interventi di venire in mente l'idea di stampare delle azioni da cittadino
In cui il cittadino compra un pezzo di villa Borghese compra senso figurato insomma diciamo o come dire come dicevi prima tu compra un pezzo d'aria pulita stavano allora fiocco
Una una qualche iniziativa che abbia anche un carattere un po'immaginifico
Macché
Dietro questo serva anche alla raccolta per esempio finalizzata non quindi non soltanto le venti o più o cinquanta mila lire da versare nel fondo per la riduzione del debito pubblico ma far capire che dietro quelle cinquanta mila lire c'è un pezzo di benessere collettivo
Quindi non so se usare i beni pubblici come immagine
Potrebbe essere il pazzo gli Uffizi Firenze piuttosto decadono
Ca'Pesaro a Venezia o saltato abbiamo la fortuna di dantesca di avere ogni sei o sette chilometri un pezzo che in qualunque altro Paese del mondo sarei sempre specie l'abbiamo ogni tre quattro no sostanzialmente quindi sul territorio ciascuno facilmente trova un identificazione questo sul piano immaginifico mette sul piano più concreto io credo molto all'idea che avete già che somma che è stata già diffusa ma che andrebbe sostenuta in con più forza che quella dei voucher per le privatizzazioni
Cioè qui questa non diventi ho dimenticato prima ma insomma
Di quei due milioni e trecento mila miliardi di debito pubblico circa settecento mila il valore attuale sono i soldi che noi abbiamo messo dentro dentro le partecipazioni statali
A a a valori o di oggi ecco quindi voglio dire a fronte del debito c'è anche patrimonio concreto più o meno valutabile sul mercato però questo è importante
E allora che qui passaggi tecnici si son tutti comprensibile l'aspetto che passa al Tesoro ovvie siamo ancora a girarci dentro
E dentro il settore pubblico a fare il passaggio di mano su questo forse la situazione dovrebbe così con più forza sostenere l'idea del voucher molto importante perché significa un paletto rigido cioè una decisione che va che va presa
Quindi queste due cose potrebbero essere diciamo una sul piano più immaginifico l'altra sul piano più più concreto
Perché forse appunto versare venti mila lire per essere
Comproprietari con tutti gli italiani o con tutti i romani di villa Borghese o o comproprietari
Di un impianto che rende l'acqua più pulita Rocco
Secondo me potrebbe essere dare appunto
Questo sforzo con i giovani sostanzialmente significa come diceva prima da Empoli insomma far capire che il debito pubblico quel macigno quel quella punta di iceberg che impedisce loro di avere una
Scuola del Guatemala impedisce loro di avere un po'opportunità di lavoro adeguata impedisce loro virtù impedisce loro a tutt'questo è quello che si trova di fronte contro il quale vanno a sbattere e quindi un pezzo di debito pubblico in meno è un'offerta di lavoro in più
Un pezzo di debito pubblico in meno
Una possibilità migliore di trovarsi una casa oppure non so quale altra ipotesi euro si possa fare
Grazie
Le domande del semplice spesso evocano risposte molto complicata nel senso come si fa a smontare questo gioco montato in venticinque anni
Le risposte che si intersecano vari profili certamente c'è un profilo economico
Ma certamente ce n'è anche uno istituzionale
E ce n'è uno anche antropologica
Nel senso che il giovane Da Empoli
Ci ha
Dato una cosa importantissima
Lo scarsissimo orizzonte temporale delle decisioni della nostra politica economica del nostro Paese
Qual è il corollario
Deresponsabilizzazione ha detto lui
E allora mi viene da riflettere su un punto
E cioè in questo momento di grossa difficoltà
Quali sono le soluzioni risoluzioni passano attraverso l'individuo attraverso la società
Attraverso l'individuo si fa presto a dire
Si chiede a chiunque di fare quello che ci bene quello che è chiamato a fare per quanto riguarda la società insieme a questo comportamento positivo degli individui ci dovrebbe essere un comportamento positivo della politica
Ma qui nasce un uno iato profondo nel senso che oggi che la politica ancora più necessaria
Nel momento in cui si passa da Italia Europa e quindi ad una ripensamento della redistribuzione
Non tra soltanto tra Regioni e Comuni italiani ma addirittura tra cittadini europei ebbene questa politica che oggi ancora più necessaria è completamente delegittimata lo è
Al punto tale che i modelli di politica economica nella letteratura oggi non presumono più
Un politico che faccia il che persegue il benessere della comunità
Teoria dei giochi la transizione dal rapporto Nisticò dal rapporto organico dello Stato ad un rapporto di individualismo ad un approccio di individualismo metodologico e allora direi che il problema è che forse l'arte
Si deve porre e proprio come coprire uno iato tra una transizione al mercato una transizione alla privatizzazione da transizione verso la responsabilità
Che spesso viene negata dalla politica
Ed un'utopia quella di Luciano Corradini il quale invoca comportamenti di solidarietà comportamenti di altruismo
Quando invece
Il mercato non distingue tra preferenze e nobili le preferenze non meno nobili
Perché il mercato al margine eguaglia tutte le preferenze
E come sappiamo nel mercato l'opzione voice cioè quella protesta non esiste esiste soltanto l'opzione exit e cioè l'emarginazione
Ecco allora che come affrontare questi problemi giganteschi
Pensate soltanto al fatto che da una parte a livello sovranazionale ci si richiede di armonizzare
Un sistema fiscale
Dall'altra parte all'interno dei Paesi c'è una fortissima spinta di federalismo fiscale
Allora da una parte noi dovremo uniformare dall'altra parta dovremmo
Differenziare si aprono dei grossi interrogativi
Ma direi soprattutto si dovrebbe aprire in questo senso
Una conclusione antropologica cioè siamo per un'antropologia positiva un'antropologia negativa
Nel senso che le intenzioni di Luciano Corradini alzava bellissime
Però forse non ci siamo dimenticati
Che per finanziare la spesa pubblica non solo abbiamo fatto crescere il debito
Non solo abbiamo prodotto quei danni sulle generazioni future che per ha ricordato così bene Mario Baldassarri ma insieme abbiamo finanziato queste spese anche a carico e specie dei paesi in via di sviluppo
Imponendogli delle ragioni di scambio
Che per me non sono state sufficienti
A frenare quelle risorse che potevano pagare welfare State ma noi abbiamo avuto una gestione politica particolare grazie
Questa cosa della della miopia dell'orizzonte temporale
Vorrei raccontarvi un piccolo episodio perché in realtà pone al centro il problema istituzionale
Anche soprattutto per per i i problemi che sono attorno al debito pubblico
La caratteristica appunto di poter prendere decisioni senza doverne rispondere nel giro di pochi mesi sostanzialmente questa è la logica e la seconda è
Qui dobbiamo riflettere bene insomma il cittadino che da un mandato di rappresentanza o che da un mandato di governo questa è una questione io adesso non voglio fare
Entrare nel merito degli strumenti come farlo ma siamo di fronte a questo passaggio io credo applicato
Al passaggio dalla pura rappresentanza che delega poi ci pensano i partiti a fare i fatti loro cioè il governo e quant'altro ad una
Espressione di Scelta di governo di programmi di squadra
Nel mille novecentosettantanove libica con la l'avventura di fare per un brevissimo periodo il consigliere economico alla presidenza del Consiglio
E partecipai durante quei mesi a varie riunioni le classiche quelle delle nottate fumose alcuno sindacati impresa del Governo per fare le solite del pacchetti decreti decisioni eccetera
E ricordo che
Lama Carniti e Benvenuto che diciamo la abusante litri furti dell'epoca chiedevano con forza
Il raddoppio degli assegni familiari compro motivazione ovviamente giustificabili Issime per mille aspetto
E c'era mi pare
Ministro del Bilancio Giorgio la Malfa
Che aprendo la riunione fece non per pistola otto rinnoverà sull'economia di galline ore poter immagina aree benissimo tutti che ascoltavano
E alla fine lama col suo scooter buonsenso un po'Campagnoli se si va be'condividiamo tutto ma gli assegni familiari e si per il piombo nel tema e allora insieme a guardarti c'abbiamo vincoli di bilancio scelte fissa come cominciava ad emergere il problema no
Dice tema quanto costa dai assegnazione voi che siete voi raddoppiamo
Allora ovviamente
Questa è una si chiama il tecnico che ero io diceva tu quante battute sotto così insomma all'improvviso farò parlare due minuti scende risolto in ufficio prendo la Relazione generale sulla situazione economica del Paese lì ci sono i numeri nel senso vediamo quante erano gli anno scorso
E sappiamo se uno vive a doppia quanto costa Chamber saldo dico ora tre mila duecento miliardi dell'epoca
Appena annunciata la cifra
La Regione esige la
Perché si resero conto anche i sostenitori dell'aumento dei familiari che era un una botta di spesa pubblica molto importante bensì terzo lo due ore si arrivò credo l'una e mezza di notte una cosa del genere
E sapete quale fu la situazione assoluzione e potete verificarlo perché bastare dovere si decise di aumentare gli assegni familiari del cinquanta per cento a partire da giugno
Degli un altro cinquanta per cento a partire dal mese di novembre dice così quest'anno la spesa trecentocinquanta miliardi troviamo la copertura e aggiriamo l'articolo ottantuno
Ecco il punto fu una delle motivazioni dei quali poi mi dimisi lo diverta lì papà fate volo da soli insomma e riserve per dire le le il microcosmo che determina la Dio Pia
E e quindi
La necessità di una chiarimento istituzionale assolutamente fondamentale un'ultima cosa non dimenticare donne di
E a voci che le pensioni di anzianità nel senso delle baby pensioni non quelle dopo i trentacinque anni quelle e si poteva andare
Dopo sedici anni sei mesi e un giorno furono introdotte nel mille novecentosettanta dal governo Andreotti Malagodi
Quindi anche qui questo è un Paese dove le ideologie
La sinistra a destra insomma c'è stata una
Il consociativismo ideologico diretto da questo punto di vista del senso dell'assalto alla diligenza però è fondamentale che si rimettano
Gli orizzonti giusti alla politica perché altrimenti non è più un problema di buona volontà se non c'è certezza di governare per più di sei mesi per più di un anno in base a un mandato accerto chiaro degli elettori io ho paura che di Ardea precede vorranno altre duecento il suo Vector così la proposta era un'altra Emma D'significa perché non mettere in vendita degli occhiali per vedere i danni del debito pubblico certo verso sarebbe molto bene
Ma infatti sappiamo benissimo che quello che interessa il rapporto che ci interessano le autorità che decidono presso c'è una una lettera che può divertì ita diceva dopo la bruciamento della bolla pontificia da parte di Lutero e il bruciamento della bolla di accompagnamento da parte dei degli onorevoli leghisti e vorremmo che il
Il governatore della Banca d'Italia bruciasse o un po'di botte
Perché perché se l'ardente ha ha raccolto dodici milioni e mezzo di di sue oblazioni al fondo per l'ammortamento dei titoli di Stato che è stato istituito su nostra richiesta tra l'altro con tanto di di di di di di di capitolo speciale eccetera il conto il conto beh fondo no sul fondo alla Isildur Parlamento è chiaro su richiesta però fatta Barucci allora ministro tesoro anche da noi ma insomma so benissimo che non sono le mosche che fanno andare la carrozza se le mosche siedono sul sul cavallo però lo stimola un pochino può darsi che il cavallo a celle ecco il problema è quindi è riuscire a interessare le persone che decidono ma interessati nell'opinione pubblica perché nessun politico forse c'è un po'costa che ha assunto l'idea della del giustiziere di quello che fa giustizia compreso o poco dovevo vagoni accuratezza anche in realtà
Grazie oppure Migone il senatore Migone ha fatto una proposta di revisione della giungla retributiva del pubblico impiego cui ci sono e rappresentanti dell'addio Istat per esempio
Evidente che c'è anche questa strada e quando si va a parlare col singolo si vede che si ottengono delle i difficili ascolti perché scariche immediatamente sul suo interesse quotidiano le conseguenze di un ragionamento
Se tutti lo facesse lui insieme nello stesso momento ci starei anch'io ma questo non succede
Ecco questi sono i famosi effetti perversi dell'ordine sociale io penso che nessuno faccia quindi conclude in un certo modo poi Mannheimer Rafa un'indagine sociale scopre che il cinquantotto per cento dei cittadini sarebbero disponibili a pagare di più per entrare in Europa allora
Mentre non c'è che migliori sappia nessun politico che stia scommettendo su questa cosa così come non mi risulta che ci siano stelle assemblee di cittadini che vanno a sentire dei candidati alle elezioni che impegnano i candidati a ridurre il debito pubblico poi impegnare i candidati ad aumentare le risorse da loro categoria non a ridurre il debito quella non è una buona notizia cioè se uno dice guarda benevolo di bevitori tantrici e che ce ne importa dico è aumentato
Il mio reddito allora a questo punto la cosa mi interessa ecco perché discorso e lungo e quindi noi non esauriamo senz'altro qui le nostre
Dicembre
Va bene adesso data allora io vi ringrazio moltissimo stiamo in contatto come possibile vorrei che si desse lettura da parte del dottor Bojayá dei dati quantitativi del nostro bilancio anche perché
Per quanto riguarda l'anno prossimo dobbiamo fare alcune ipotesi distesa che possono riguardare tutti
Prego
Grazie
No conta
Allora adesso di vi leggo la relazione relativo al rendiconto di gestione del del periodo che va dal primo dicembre novantacinque al trenta novembre novantasei
Allora l'arco di tempo considerato va dal primo dicembre novantacinque al trenta novembre novantasei non si è tenuto ritenuto di procedere alla redazione di un Bilancio constato patrimoniale e conto economico poiché in sostanza latti i dati dell'hard dal punto di vista finanziario è stata di scarsa rilevanza con entrate ed uscite di modesta entità come abbiamo anche sarà illustrato le entrate sono tutte documentate attraverso un documento contabile del conto corrente posta il numero ventinove e quindici venti zero sei gestita direttamente dall'abitazione Ente Poste e telecomunicazioni le uscite tutte effettivamente documentate riguardano per lo più spense dica Scelli Elia postali ivi comprese quelli afferenti alla gestione del conto corrente di cui sopra di fotocopiatura e di pubblicità
Allora rendiconto delle entrate ed uscite al trenta novembre novantasei
Fra le entrate abbiamo accrediti su conto corrente postale numero ventinove quindici venti zero sei nel Periodo che abbia come abbiamo detto che il bar dal primo dicembre novantacinque al trenta novembre novantasei sono due milioni novecentosessantasette mila zero settantasei
Rimanenza contabile al trenta undici novantacinque
Due milioni centottantasette mila novecentotrentadue per un totale di cinque milioni centocinquantacinque mila zero zero otto
Le uscite nello stesso periodo sono state
Come da registrazioni contabili per un milione settecentonovantadue mila novecentosessantuno avanzo di gestione tre milioni trecento sature zero quarantasette luogo alla pareggio cinque milioni centocinquantacinque zero zero otto
Prospetto dimostrativo delle spese all'uno dodici novantacinque dall'uno dodici novantacinque al trenta undici novantasei
Per le entrate abbiamo interessi attivi su conto corrente postale ventisette mila zero settantasei quote associative versato un conto corrente postale sempre dal primo dicembre novantacinque al trenta novembre novantasei due milioni novecento quaranta mila avanzo di gestione a trenta novembre novantacinque due milioni centottantasette mila novecentotrentadue totale entrate dall'uno dodici novantacinque a trenta undici novantasei cinque milioni centocinquantacinque zero zero otto uscite spesi per la gestione di conto del conto corrente postale quattro mila duecento Spencer Sava assemblea del quindici dicembre novantacinque cento mila spese postali cinquecentoquattordici mila ottocento c'quanta spese telefoniche novantotto mila spese trasporto venticinque mila spesse cancelleria carta per fotocopie duecentotrentaquattro mila quattrocento acquisto di numero miglia Desy Bear tetto al quattrocentosedici mila cinquecento spesse acquisto premi concorso arde per settecentoquaranta mila top alle stesse dal primo dicembre novantacinque al trenta novembre novantasei due milioni centotrentadue novecentocinquanta
Rimanenza fondo cassa per anticipo specie del contabile all'uno dodici novantacinque Bombo documentato in bilancio trecentotrentanove mila novecentottantanove totale uscite dal primo dicembre novantacinque al trenta Unione da sei un milione sette centonovantadue novecentosessantuno avanzo di gestione tre milioni trecentosessantadue zero quarantasette totale a pareggio cinque milioni centocinquantacinque zero zero
Questo è tutto il bilancio che dell'Alpe Prà che va dal primo dicembre novantacinque al trenta nove dal primo gennaio al trenta novembre novantasei
Se c'è qualche chiarimento
Da parte di qualcuno vostro allora metto ai voti l'approvazione del bilancio consuntivo del mille novecentonovantacinque o a chi è favorevole alzi la mano ma abbiamo agli atti
Zero torvo canaglia ma anche al dottor Giancarlo Arcieri e soprattutto a Lucio Del Boco presidente
Persona attentissima essendo anche un esperto finanziario a queste cose sono venuti varie volte a verificare i conti come vedete si stava per i conti molto piccoli io ho fatto una cena la settimana scorsa quindici giorni fa a Reggio Emilia con alunni di almeno centosessantasei qui ce n'è uno e mi dicevano che c'era un tuo compagno Dini di classe che si chiama Fulvio Montipò che umilia la Dario quindi chiaro che quando fa i suoi bilanci della sua azienda ritorno riderà tavolette ogni riferisci chiedere a un villaggio di cinque milioni e se per caso non ci dà una mano per esempio a comprare internet credo che sia già una bella cosa l'accesso ad internet ecco dissi no grazie