Sono intervenuti: Bonifacio (DC), Gambescia (grn).
Tra gli argomenti discussi: Censura, Giustizia, Informazione, Magistratura, Stampa.
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9:40 - Roma
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16:33 - Roma
17:00 - Roma
17:12 - Roma
9:00 - Stresa (VB)
16:00 - Torino
9:45 - Palermo
DC
grn
Io desidero dire poche parole
Introduttive
Non funzioni però
Mi avvertono
Anzitutto per adempiere all'obbligo
Di ringraziare
I promotori di questo incontro
Per avermi offerto
La operazione
La possibilità
Di dirigere
I nostri
I lavori
Suma problematica assai interessante rispetto alla quale certamente io non sono un presidente neutrale
Perché
Fatto ai promotori di questi incontro già si regge i perché della legittimazione dell'invito
Il mio è stata di Coppo
A presiederlo
Laddove si fa riferimento
Ad un'ora o mai ai mi lontana sentenza
Della corte
Costituzionale
Siamo nel luglio
Del mille novecento
Il settanta
Quando come poi vi dirò il nostro ordinamento giuridico
Vivacemente
Si chiama abbiamo a traguardi maggiore
Civiltà
Giuridica
Una sentenza
Della quale io ricordo tutto
Ma non tutto a posto qui racconta
Uomo ordinamento mi impedisce di rivelare
Il segreto delle camere di consiglio
Io posso solo dire
Perché questo segreto che assoluto
Totale
Comporta un grave danno
Per la cultura
Giuridica neanche per la cultura di politica
Costituzionale
Perché nessuno può immaginare
Quando gli spunti di riflessione e di comprensione
Si potrebbero trarre
Da una conoscenza dei dibattiti in camera di consiglio
Dea corte così di questi ribatte
Non resta traccia
Mettere noi
Né per gli storici
Del futuro
Perché non esiste presso la corte un verbale delle opinioni espresse dai singoli giudici
Non esiste una verbalizzazione
Dei nuovi attrezzi quale si è giunti
A certe decisioni esiste solo la sentenza finale come atto conclusivo
Del procedimento
E la memoria
Di questi ribatte che talvolta sono state Cinzia invece invettiva questa sentenza sette è una sentenza importante e perché dirò
Resta affidato soltanto
A coloro che a quei dati
Parteciparono che io ho detto in altre occasioni ho detto in Parlamento
E capita fra le firme
Con commozione tra le firme
Di questa sentenza
Nome in via amici carissimi autorevolissimi già scomparsi
Qui se lo ricordano si estinguerà totalmente quando l'ultimo di voi
Avrà concluso il suo ciclo
Di vita
Sarebbe il caso cari amici
Che la Corte non sposasse il modello della giurisdizione ordinaria come è stata sposa
Ma che consentisse
Un'articolazione del dibattito interno
Che possono essere conosciuti
E le grandi vie anche dalla pubblica opinione
Senza timore di ciò
Possa incidere sulla indipendenza
Dei giudici ad ogni modo
Intorno a partire dall'articolo ventuno della Costituzione trova la soluzione già bell'e pronta
Che l'articolo ventuno lo sappiamo bene voluto trascrivere nei testualmente partigiano una seduta del Senato
A Tivoli dove ci dice con estrema chiarezza che si può procedere al sequestro soltanto
Atto motivato dell'autorità giudiziaria
E quando si tratti di delitti peritale regge sulla stampa espressamente autorizzi
Il sequestro o nel caso di violazione deve enorme che la legge stesse prescrive che l'indicazione dei responsabili
Però
Questa sentenza dovette decidere un punto molto più importante è irrilevante perché si trovano di fronte
Ha una strana eccezione dell'Avvocatura dello Stato una strana tesi sostenuta l'Avvocatura dello Stato
Secondo la quale la garanzia verso i pubblici poteri
Sarebbe accordato dalla Costituzione non soltanto nei rapporti tra cittadini e pubblici poteri
Di questi principi non scatterebbe dal non gioverebbero laddove si tratta invece del con Toritto farà cittadino
Ora questo rispondeva
Ha idea antica via e arte fai arcaiche
Della Costituzione dove la garanzia arabista punto in funzione di una dell'imitazione della sfera
Ma è una una delle caratteristiche fondamentali della nostra Costituzione e quelle di assicurare delle garanzie da omnes
Quindi anche nei rapporti fra il privato
I pubblici poteri devono garantire che anche i rapporti
Fra i cittadini si svolgano secondo certi principi fondamentali e non c'è dubbio
Che uno dei principi fondamentali e quella della libertà di espressione del pensiero che coprono libertà distante
Ecco perché l'affermazione di questo principio ha enorme rilevanza nella motivazione
Di questa
Sentenza
E dobbiamo constatare ove l'autorità giudiziaria proceda
A un sequestro al di fuori delle tastini quali espressamente il Seveso sia autorizzato da una legge generale
Sulla stampa commette non una violazione della legge ma un ma violazione
Della costituzione il vizio i principi
Fondamentale
C'era un essere episodio
Che è un po'all'origine di questo incontro
Però
Sarebbe molto riduttivo
Limitarsi a esaminare
Questo episodio i leader nell'attuale secondo
I giudizi e le persone di buonsenso non volesse
Equivoco o due
Qui il discorso si allarga si vuole allargare ai rapporti tra il mondo della stampa
E il mondo
Della magistratura
E allora vengono in evidenza tanti altri aspetti di un'unità tematica
Io voglio limitarmi a poche parole introduttive però su argomenti che richiama molto il mio interesse culturale e di politica costituzionale
Penso ad esempio alla famosa questione sul segreto delle fonti d'informazione
E ne posso parlare perché
Io ministeriale a giustiziere all'epoca
Presentai un disegno di legge
A mio parere estremamente ragionevole
Che voleva conciliare
L'esigenza della giustizia dilettava accertamento
Della verità
E anche
Ciò che leggiamo nella legge istitutiva dell'ordine professionale credo nell'articolo due
Sebbene ricorda
Questa è uno dei problemi ancora non risolti dopo tanti anni quel che è peggio
è un problema che Silvia attinenza di volta in volta secondo episodi
Processuale
Che non rimettano in evidenza
Qui dobbiamo essere chiare cari amici
Giornalisti
Qui la responsabilità e soprattutto del legislatore nel mondo politico
Magistrato non c'è accolta
Di fronte a una interpretazione si è consolidata oramai io ricordo un solo episodio
Di divaricazione
E compito del mondo della politica del legislatore
Provvedeva a risolvere certi problemi
Ma qui cari amici discorso si potrebbe allargare ancora di più
Si voleva allargare perché al di sotto di questi episodi di altri dei quali qui si parlerà
C'è una cultura complessiva del Paese che mi preoccupa è enorme
Io ho vissuto in posti di responsabilità
Gli anni nei quali il nostro ordinamento giuridico ha detto prima
Molto velocemente mirava traguardi maggiore civiltà giuridica non voglio neppure viveri migliore attuazione della Costituzione parla proprio di civiltà giuridica
Con la preoccupazione
Che noi ci abbiamo in un clima in una cultura di riflusso fissi che avessi la possibilità potrei portare l'esame
Sia pure a titolo esemplificativo in vari settori
Del diritto
Del diritto come è scritto nelle leggi del diritto come e interpretato
Da un magistrato
La mia preoccupazione nascita episodi isolati
I quali poi troveranno nell'ambito del processo il loro correttivo la loro relazione
La mia preoccupazione nasce invece dapprima complessiva
Del quale a questi episodi vanno in coda il grosso interrogativo sì e qui non si tratta
Di sintomi estremamente preoccupante
Di un riflusso giuridico
Che può essere molto dannoso proprio sul piano
Della nostra civiltà posso dovremo avere questa sera questa capacità
Questa sera in altre in Congo di elaborare un messaggio per la nostra società che in questi ultimi anni sta ricevendo solo mando messaggi
Di riflusso
Che concorrono a formare poi quella pubblica opinione
Che si riflette
Nei giornali accademici Musazzi di tre anni comportamenti della magistratura
L'idea di una istruiva settica
Che gli è sembrata la sera non è vera per oggi non è stata mai vera bavagli sopra sembra risentiti prima
Complessivo della pubblica opinione della società in certo momento
Della storia
Fare questa constatazione non ci esime
Dalla avvertire la responsabilità di fare di tutto che che il clima complessivo
Torni a traguardi che io definisco dice per
Fatta questa introduzione io vi do notizia
Gianni letta non può venire per motivi
Del suo lavoro ed è pervenuto anche il telegramma non è che me l'avete ricordato mamma ecco
Deve gravare i Sergio Turone che io vi devo leggere nella sua integrità
Qui se il mandato che rischia presso il telegramma
Sul sequestro Varese ed altre storie egli scrive potrei portare a convegno testimonianza di prima mano
Desunta da esperienze vissute sia quale ex giornalista sia quale autore sequestrato stop Manda elenco relatori già stampato rilevo che sarà invitato per ascoltarlo facendo
Stop
Declino per quando cortese invito pregando presidenza vi porge a convegni Corviale auguri
Di buon lavoro
E allora poi secondo il
Programma
Do la parola consigliere Borre presidente di magistratura democrat
Sì inaccessibili regione
Funziona avviso che funziona
In un convegno
Di poco più di un anno fa
Che aveva il titolo Giustizia informazione alla prova degli anni ottanta
Un giudice Gerardo D'Ambrosio
Affermò che giustizia e informazione sono due facce della stessa medaglia
Perché diceva D'Ambrosio l'indipendenza dalla magistratura e la libertà dell'informazione sono presupposti indispensabili per l'esistenza
Ah mi dicono
Mi dicono che funziona ma in realtà mi pare di no
Mi è stato assicurato al
Le
Posso che entrambe le anime
Raniero segua
Venga qua abbiamo appreso
Si può
Accennavo dunque ad una frase che mi è parsa molto importanti in questo convegno di circa un anno fa su giustizia informazione alla prova degli anni Ottanta di Gerardo D'Ambrosio il quale affermava che giustizia e informazione sono facce di una stessa medaglia
Precisando che se non si affronta il problema in questa prospettiva tenendo presente questo parallelismo si rischia di non capire la vera essenza dei recenti attacchi all'indipendenza dalla magistratura era all'epoca l'ora degli attacchi della procura romana contro il Consiglio superiore
Ed è la scalata di forze più o meno occulte al controllo degli organi di informazione
Ecco io credo che la configurazione di questo parallelismo fra giustizia e informazione fra indipendenza della magistratura e libertà dell'informazione sia esatto profondamente significativo
La giurisdizione nel disegno della nostra Costituzione è un potere diffuso operanti al di fuori dei meccanismi della gerarchia il principio per cui il giudice è soggetto soltanto alla legge
E il principio dell'obbligatorietà dell'azione penale implicano la rottura di logiche di concentrazione di burocrazia
Implicano il superamento di barriere di impunità e costituiscono quindi per così dire una variabile democratica nel sistema e quindi in ultima analisi producono trasparenza
Quanto alla stampa poi S per definizione fonti di trasparenza
Per questo noi riteniamo importante particolarmente importante proprio dal nostro punto di vista di magistrati la difesa della libertà di informazione
E io credo che la presenza stasera qui in questo luogo di magistrati di tutte le componenti associative sia il segno che il pensiero e comune che la preoccupazione è di tutti e che non vi sono primogeniture nella difesa di questa libertà
Ma vi è anche un'altra ragione che ci spinge sempre intende come magistrati alla difesa della libertà d'informazione
Il mondo dei giudici giudiziario non è imprigionati dello appena detto entro le maglie della
Della conformazione burocratica della conformazione gerarchica dell'indirizzo politico di governo e tuttavia non è neppure non deve essere un momento astratto un entità sospeso nel vuoto
Ne parlano poco fa il senatore Bonifacio di una magistratura
Separata ma non deve essere separata deve trovare invece per essere credibile socialmente credibile
Momenti di confronto con la realtà deve essere cioè aperta al giudizio dell'opinione pubblica e qui la stampa esercita chiaramente una funzione indefettibile come tramite appunto fra il mondo della giustizia
E la pubblica opinione
Ma direi di ancora un'altra ragione per cui c'è apparso indispensabile sempre come magistrati questo dibattito
Noi non vorremmo che un provvedimento come quello della presidente del tribunale di Varese
Finisse per costituire un pretesto
Per affermare che la magistratura e anarchici sarta dalla troppa indipendenza
Chissà smarrito i parametri che una volta la guidavano nel buon tempo antico
E producevano una sufficiente univocità delle sue decisioni
Chiesa cioè devastata dalla politicizzazione perché quindi è necessario un opera di raffreddamento dell'istituzione giudiziaria che l'indipendenza cioè va regolata che il corpo giudiziario Pati sin prestato dalla politica
Ecco un discorso di questo genere si affacciò se non ricordo male al tempo degli attacchi dalla procura di Roma contro il Consiglio superiore
Si tentò allora surrettiziamente di far passare l'idea che l'iniziativa della Procura forse un frutto sia pure guasto dell'indipendenza dei giudici
Dando fiato Tosi
Alle trombe della normalizzazione ed Ascoli citazione della magistratura
Ma in realtà era tutto l'opposto d'iniziativa della Procura di Roma non era frutto di indipendenza ma del suo contrario e quindi iniziative di quel tipo erano da vincere all'ore da prevenire per il futuro da vincere anche oggi non già deprimendo l'indipendenza Manzi fortificando la in primo luogo con l'eliminazione di quelle pericolose più da Rita che sono gli incarichi direttivi abiti
Non vorremmo che lo stesso discorso lo stesso equivoco si producesse oggi in relazione al provvedimento di cui parla
In realtà
Se un parallelismo può accettarsi sì una correlazione può essere istituita disse non è fra quel provvedimento
E la troppa indipendenza dei giudici
Il loro pluralismo lavoro cosiddetta politicizzazione ma al contrario tra un provvedimento di quel genere altri provvedimenti omologhi di cui si parlerà stasera
E il profilarsi di orientamenti che mirano proprio a ridurre quel pluralismo a deprimere quell'indipendenza
Per esempio con il disegno che emerge dall'indirizzo programmatico del Presidente del Consiglio in carico
Di ridurre il livello di politicità del Consiglio superiore della magistratura attraverso riforme della sua composizione o del suo sistema elettorale
Ecco questa etero parallelismo questa l'autentica correlazione raccolto molto bene mi pare Marcora matto in un articolo che è apparso in relazione al provvedimento di Varese in un giornale di questi giorni
Attaccare la libertà di informazione smussare il pluralismo ideale dalla magistratura che è poi il presupposto il titolo di legittimazione dell'indipendenza stessa della magistratura sono fenomeni dello stesso segno
Accomunati dall'intento di deprimere appunto due scomode variabili democrazia
Che sono lo ripeto ancora una volta le facce di una stessa medaglia e che nella loro complementarietà rappresenta una condizione essenziale
Per un'autentica democrazia
Ecco per tutte queste ragioni
Per le preoccupazioni con cercato sia pure rapidamente di esprimere magistratura democratica ritenuto necessario l'organizzazione di questo dibattito che era già pronunziata in un documento con il quale all'indomani del provvedimento di Varese fu presa posizione in un comunicato stampa
Per quanto mi riguarda stasera cercando di essere il più breve possibile mi soffermerò soprattutto appunto su questo provvedimento
In primo luogo per una ragione di chiarezza per una ragione anche tecnica perché un provvedimento che richiede di essere tecnicamente illustrato
Al di là delle indicazioni che sono state necessariamente sommaria e qualche volta contraddittorie della stampa
Inoltre questa forse la ragione principale
Perché questo provvedimento non solo riguardo e ciò già lo renderà terribile il sequestro di libri la messa al rogo dell'opera del pensiero
Ma riguarda libri che attaccavano che censurano la P due che ponevano in rilievo la pericolosità di tale fenomeno ne cercavano di individuarne le ragioni
è il più ricco
Ecco la P due
è il simbolo di rende la violazione della trasparenza e gli esattori pesce di ciò che noi chiamiamo correttezza istituzionale preminenza degli interessi generali sugli interessi particolari e per questo è tanto più grave che il sequestro di libri
Riguardi appunto libri che analizzavano quel fenomeno imponevano induce la gravissima pericolosità
E d'altra parte questo provvedimento rispetto ad altri che pure ripeto è una situazione di tensione una situazione di crisi nel rapporto fra stampa e magistratura rappresenta io credo un salto di qualità
Perché non esprime un problema di bilanciamento tra la libertà di manifestazione del pensiero a mezzo della stampa e altri interessi che pure esistono e sono costituzionalmente tutelati cioè il problema se vogliamo dell'articolo ventuno primo comma della Costituzione ma esprime invece una violazione una violazione secca dell'articolo ventuno terzo comma della Costituzione
Ecco vorrei avvertire che scende all'analisi di questo provvedimento
Senza pormi preoccupazione del vecchio mito da la non interferenza sui processi in corso e ciò non solo col tuo visto superato questo mito da molti
Anche da
Soggetti appartenenti a gruppi associativi che pure hanno difeso
Più degli altri questo mito ma anche perché io credo che sia un dovere di un ceto professionale
Allorquando è in crisi qualcosa all'interno di questo ceto
Che partono all'interno appunto una critica qui anche un'autocritica
E che spiega la gente quel che è successo
Che già conta di utenti della giustizia di ciò che sta accadendo
Ritengo di Aden per appunto a questo dovere di critica ma al tempo stesso anche di autocritica come appartenenti a quel certo
I fatti sono noti
Umberto Ortolani che si autodefinisce nell'atto di citazione cittadino brasiliano ministro-presidente finanzieri internazionali
Ha citato davanti al tribunale una lunga serie di persone gli autori di quattro libri o meglio per uno di essi uno dei quattro quoto cori D'Alema
I rispettivi editori oltre l'editore inglese pilu per Corman gli stampatori
Ha lamentato la lesione di diritti della personalità
Diritto all'onore diritto alla riservatezza
Ha affermato che la divulgazione della lista
Degli appartenenti alla P due fu illegittima
Ricorda ancora che l'Ufficio Istruzione del tribunale di Roma ha portato ben cinque ordini di ragioni che rendono sub specie iuris
Perfettamente lecita l'adesione alla loggia P due da parte di chiunque
Chiarisce che intende diffamatorio l'accostamento a Licio Gelli
Se per Licio Gelli si intende non e Licio Gelli ovvero dal punto di vista di Umberto Ortolani mai Licio Gelli che è stato costruito nelle aule di giustizia dalla magistratura dalle indagini dalla critica politica
E poiché appunto questi libri concretamente la violazione dei diritti della personalità si chiede la condanna di tutti i convenuti in solido al risarcimento del danno la liquidazione di una cospicua provvisionale un ordine di ritiro dal commercio attenzione e di distruzione anche mediante vendita al macero questo fa paura
Anche mediante vendita al macero a cura e spese dei convenuti dei libri del materiale e dei mezzi tecnici serviti alla stampa nonché l'inibizione di ristampe dei libri se non emendati
Quando la citazione era stata notificata ma ancora non si era avuta la costituzione delle parti e quindi in un momento come dire intermedi in un limbo giudiziario
In cui la causa pende ma ancora non è radicata presso l'ufficio è stato presentato un ricorso per provvedimenti diciamo in senso ampio urgenti
Ecco questa particolare situazione non voglio fare dietrologia ma questa particolare situazione
Diciamo la scelta di questo particolare momento ha consentito quindi di schivare per quanto riguarda i provvedimenti ex articolo settecento del codice di procedura civile da una parte il pretore perché appunto già pende la causa e dall'altra il giudice istruttore perché il giudice istruttore non poteva ancora essere designato
Mi si dice poi ecco appunto letto da un giornale che per D'Alema non era nemmeno state notificate che produce un ulteriore elemento di follia nell'ambito di questo discorso piuttosto fanta giuridica
Sulla base dei motivi esposti nell'atto di citazione
E invocando un pericolo nel ritardo che per quanto riguarda il sequestro conservativo consiste nel timore di perdere la garanzia del credito e per quanto riguarda i diritti della personalità consiste nell'incombenza Veronella irreperibilità del pregiudizio appunto a questi diritti della personalità
Si chiede ecco chiedo un istante di attenzione dei giuristi perché cito testualmente
Un articolato provvedimento due
Presidenziale di ingiunzione cautelare d'urgenza provvisorio a contraddittorio differito esecutivo reso inaudita alterata
E il provvedimento è stato preso effettivamente inaudita altera parte cioè a dire senza contraddittorio ed è certamente un provvedimento articolata nemmeno nel senso che contiene tante tantissime statuizione e se intanto autorizzato sequestro conservativo chiedo scusa di queste notazioni tecniche ma se sono dette cose
Veramente un può prossima attiva sulla stampa e quindi forse non nuoce un'informazione precisa sul contenuto di questo provvedimento
Autorizzazione questo conservativo di immobili mobili e crediti e fin qui siamo diciamo nell'ordine naturale delle cose si fa per dire perché anche se questi vanno autorizzati con molta cautela perché si trattava di stampatori editori Aquino sequestro con nuocere dal punto di vista dei rapporti dei rapporti con con le banche con i fornitori eccetera ma insomma siamo sul piano dell'istituto che il diritto diciamo positivo prevede
Autorizzatori signora Ortolani a procedere al sequestro dei libri questo è il punto ovunque si trovino compresi i luoghi di pubblica lettura esclusa quindi è soltanto l'ipotesi del libro che uno ha comprato per sé e tiene in casa per leggerlo
Nonché dei materiali attrezzature e macchinari e mezzi tecnici quindi di intere tipografie con cui il suddetto lì dov'è stato stampato o potrebbe essere prestampato così tutte queste da trasportano sì un luogo di pubblico deposito
Ordina poi a stampatori editori d'autore di non ristampare comunque di non diffondere ritirare dal commercio i libri di cui si tratta ordina a chiunque di voi commerciare Vender o comunque di non divulgare nemmeno mettendo conservando a disposizione per altro rilettura i suddetti libri
Come si vede ed errori
Si devono sottrarre tutti i libri tutti questi libri dalla circolazione seppellendo in un luogo di pubblico deposito inattesa
Che la sentenza né ordini se mai sarà accolta la domanda di Umberto Ortolani la vendita come abbiamo visto al macero
Senonché questo e lo accennava poco fa il senatore Bonifaci non è possibile
Non è possibile perché l'articolo ventuno terzo comma dispone appunto è stato letto l'ho riletto
Si può procedere a sequestro dalla stampa soltanto per atto motivato dall'autorità giudiziaria nel caso di delitti per i quali la legge sulla stampa espressamente lo autorizzi o nel caso di violazione delle norme che la legge stessa prescriva per l'identificazione dei responsabili
è stato già detto su questo punto intervenuta una sentenza
Non vuole essere una notevole l'attore e presunto estensore della sentenza ma una sentenza vista posso dire sì se balliamo o no ma ormeggia
E uno proposto
Una sentenza dicevo di straordinaria limpidezza
Perché essa chiarisce anzitutto che la norma dell'articolo ventuno terzo comma non opera soltanto nei confronti della pubblica utilità in una concezione come dire appunto arcaica dei Londra dei diritti fondamentali dal solo Stato
I diritti soggettivi pubblici di N insomma nella concezione viceversa diffusa diversa per cui
Queste norme fondamentali operano anche i rapporti interpretati quindi questa prima fondamentali importante affermazione chiarisce quella sentenza che la norma opera qualunque sia cito testualmente il contrapposti interessi col quale la stampa entra in collisione
Chiarisce ancora e questo va va chiarito anche qui per evitare equivoci
Ed eventuale dilatazioni anche del mio pensiero del pensiero della corte
Che tutto questo non significa che la libertà di stampa non soffra limiti non conosca confini ma questi confini vanno colti attraverso l'interpretazione del primo comma dell'articolo ventuno che disciplina in generale la libertà di manifestazione del pensiero mentre il terzo comma
Disciplina un altro conflitto un altro tipo di conflitto il conflitto tra l'interesse all'intervento urgente cioè a provvedimenti di tipo cento cautelare prima della sentenza e l'interesse alla libera circolazione dalla stampa
E risolve quest'altro tipo di conflitto dando prevalenza al secondo interesse cioè all'interesse della libera circolazione dalla stampa salvo appunto i casi tali delitti previsti dalla legge stessa dalla stampa come autorizzativi del sequestro
E poi la sentenza prende specificamente in esame il provvedimento di urgenza per eccellenza quello di cui all'articolo settecento di cui si tratta anche in questo caso e conclude che nonostante l'ampia discrezionalità che questa norma sembra attribuire al giudice
Tuttavia egli il giudice del provvedimento d'urgenza e nella specie quindi il presidente del tribunale di Varese
Non può trovare
Nel predetto articolo la fonte di un potere che per le cose innanzi dette il terzo comma dell'articolo ventuno gli precluse
Per non scendere al dettaglio non annoiare l'uditorio con troppe notazioni tecniche
Evito di parlare Salvator merci se qualcuno dovesse portare quest'argomento della sentenza successiva numero trentotto del mille novecentosettantatré che dico rapidamente riguarda altra cosa
Ecco
Al di là di questo vizio di fondo relativa l'articolo ventuno che pur avrebbe dovuto essere quanto meno sufficiente a generare perplessità
E a suggerire per esempio l'audizione delle parti contraddittorie prima di emettere un provvedimento così grave vi sono nel provvedimento altre cadute che non vorrei denunciare in quanto tale in quanto cadute processuale ma in quanto segni come dire di scadimento culturale di perdita di smarrimento dalla civiltà dalla giurisdizione anche il senatore Bonifacio ha impiegato più volte la parola civiltà
Vorrei dire che in certo senso a metà tra quello che può essere un errore di diritto è uno scadimento di cultura e il problema della competenza del tribunale di Varese
Secondo me la competenza del tribunale di Varese sussiste soltanto per la causa relativa al libro pubblicato a Varese e ciò perché
Mi limito a denunciarlo rapidamente per i giuristi chiedendo scusa di queste notazioni tecniche tra le varie cause esiste quello che noi giuriste chiamiamoli che escono sorte facoltativo in proprio
E l'ex Consorzio facoltative in proprio come è noto non incide sulla competenza
Quindi
C'è da fare volendo un po'di dietrologia sulla scelta di Varese
Ma un vero e proprio sviamento di fondo una vera e propria caduta di civiltà giuridica e invece nel fatto che sia stato immesso questo mi ha veramente profondamente e dolorosamente colpito un provvedimento così grave
Un provvedimento che incide parla inscindibili ITA dell'opera su tutti gli autori mi riferisco al libro la resistibile ascesa delle della P due
Quando l'azione è stata proposta appunto un autore solo e cioè contro D'Alema
Questo confligge con il principio per cui un provvedimento non pongo incidere sul soggetto sia costui non è data la possibilità di difendersi in giudizio
Questo è già un elemento di estrema gravità di questo provvedimento chi sequestra un libro di quattro persone avendoli in causa comune e a quanto sente ho letto addirittura non notificato nemmeno e quindi nei confronti del quale nemmeno prendeva la causa
Ecco gravissimo poi veramente assurdo mi pare il fatto che non siano state sentite le parti questa violazione del contraddittorio mi pare
Veramente estremamente pesante illuminante del segno complessivo del provvedimento del significato autoritario del provvedimento anche al di là dei suoi contenuti che fanno paura sequestro di libri
E sequestro di libri che parlano della P due
Un'omissione di questo genere agli addetti ai lavori sanno che le parti vengono sempre sentita estremamente eccezionale Marco Pivetti che si occupa di queste cose mi parlava di un caso su mille forse esagero diciamo un caso su cinquecento ma certo sono casi di estrema rarità
Ecco un'omissione dell'audizione delle parti è del tutto assurda anche in rapporto alla motivazione che ne è stata data del consentitemi un attimo di attenzione il presidente del tribunale di Varese dice che vi era pericolo di occultamento delle prove o di occultamento sottrazione dei elitari
Senonché quarantanove i libero già prodotti in calce a una causa civile quindi la Pradella già acquisite non si smarrita
E i quali beni libri bellissimi libri possono Stati per avventura occultati sottratti nascoste si sarebbe raggiunto esattamente lo scopo che ricorre incisiva e cioè di sottrarli alla lettura e al commercio
Quindi quale urgenza ed è anche grave un altro punto che non sia stata fissata l'udienza che come si sa nei casi eccezionali in cui il giudice provvede con decreto
Deve essere come il decreto stessa fissata per dar modo di esercitare quel diritto di difesa che è garantito dall'articolo ventiquattro secondo comma della Costituzione
Io credo
Che provvedimenti come questi riaccendono non possono non riaccendere il discorso sulla responsabilità dei giudici è un discorso che è nata all'indomani
Del provvedimento che è stato fatto da autorevoli esponenti pispole politici che sembra aver avuto qualche ecco in un'inchiesta disposto dal ministro Martinazzoli
E che sembra voler essere innescato dall'esposto fatto però da D'Alema attraverso il suo difensore è un problema
è un problema del quale io ritengo che bisogna un attimo parlare anche qui in questa sede perché riguarda lo statuto dei giudici il rapporto dei giudici con la gente
Responsabilità civile responsabilità disciplinare
Per quanto riguarda la responsabilità civili o con l'ancora una volta l'occasione per ribadire la mia ferma contrarietà questa ipotesi perché la responsabilità civile sarebbe io credo fonte di conformismo di timore per i giudici di immobilismo giurisprudenziale e quindi in ultima analisi pericolo di denegata giustizia e l'altra parte i giudici
Se mai fosse introdotto la responsabilità civile
Parere una cosa molto semplice si assicurerebbero contro la responsabilità civile come chirurghi Comino tali e quindi questo servirebbe a creare non già una maggiore e migliore tensione ideale professionale ma c'è ma semmai un ulteriore deresponsabilizzazione e scadimento
Ma diverso e il discorso io credo per la responsabilità disciplinare
Certamente vi sono dei pericoli del sindacato disciplinare sui il contenuto dei provvedimenti
Ciò potrebbe dar luogo a strumentalizzazioni inciderebbero sull'indipendenza della magistratura
Ma è pur vero che andiamo incontro che si profila che è necessaria una nuova concezione della disciplina dei giudici non più come tutela corporativa della castano come tutela degli utenti della giustizia
E allora in questa ottica io credo che ci debba essere un punto limite magari lontano ma pur sempre un punto limite oltre il quale diventa troppo alto il prezzo pagato a vince sulla vita professionale dei magistrati
I provvedimenti nel dei magistrati è stato detto sono sempre in quanto risolvono liti in quanto risolvono situazioni di incertezza per loro natura opinabili discutibili e quindi difficilmente inquadrabili nella logica della repressione disciplinare
Ma vi devono essere dei punti limite oltre i quali provvedimenti sono per così dire negativamente indiscutibile o se si vuole indiscutibilmente negativi
Insomma non più opinabili ma certamente censurabile
Il caso di Varese
Ha dato occasione di dibattere questo tema ad un autorevole esponente del Consiglio Superiore della Magistratura Ennio Fortuna in un articolo comparso nel giornale di Gazzettino del Primo Maggio
Condivido le conclusioni di Ennio Fortuna
Sia per quanto riguarda il rilievo che debba esservi un punto limite di responsabilità Inés scusabilità del comportamento
Sì è relativamente alla proposta che gli formula che la condanna disciplinare in questi casi onde evitare strumentalizzazioni sia adottata con maggioranza mancanza largamente qualificata dell'organo decidente tre quarti o quattro quinti non indugio ulteriormente sull'argomento che fosse andato un po'al di là della tematica stretta di questa sera
Mi limito ad osservare però che ormai tempo io credo che questi temi non siano più soltanto discussi tra gli addetti ai lavori ma siano ampiamente socializzanti perché sono temi che riguardano tutti
La magistratura sa di essere in questa difficile congiuntura in questa difficile e dura stagione storica
All'attenzione del pubblico
Sa che vi sono dentro di essa grandi sforzi di adeguamento ai valori costituzionali manchi zone d'ombra pericolo di cadute di involuzione
E proprio per questo cerca anche stasera qui attraverso noi il confronto perché solo dal dibattito democratico ed alla socializzazione dei problemi che possono sorgere io credo indicazioni capaci di segnare una giusta strada
Una strada che sia di crescita devono giudiziario ma anche di rispetto per i valori fondamentali di razionalità di imparzialità ed equilibrio in cui si sostanzia deve sostanziarsi la cultura della giurisdizione
Ringrazio vorrei questo promesso
Non solo la particolare queste ma di una pluralità di problemi
Da ultimo quella la responsabilità viva distratti
In riferimento alla quale bisogna muoversi con estrema cautela per evitare proprio
In un clima che abbiamo descritto come un clima di riflusso di introdurre
Degli strumenti che potrebbero feritoia violare i principi di fondo il principio della indipendenza del magistrato
Comunque è evidente che di questi ulteriori problemi ci si deve occupare come giustamente lui dice
Aprendo le porte ai Bettina
Ai lavori che sono problemi che il comune
Non soltanto i giuristi
Do la parola nostro credeva un'attività dalla perché io sarei tenta questi lavori è molto dei dei rapporti tra il giornale
Le manie di rinunciare a prendere la parola
Vista la povertà della mia cultura giuridica
E però siccome all'epoca tecnici del mobile come normale aveva questo mi rincuora un monumento e mi consente di dire almeno voglio dire almeno qualche parola
E di farmi qui interprete intanto del disagio del malessere dalla preoccupazione anche profonda
Che circola ormai da molto tempo tra i miei colleghi tra i giornalisti e non soltanto in tra coloro che si occupano in modo specifico il quotidiano
Di appunto di cronaca giudiziaria
Intendendo ormai con questo termine
Dico assai più di quella che era la cronaca giudiziaria di un tempo Mattel tutti i colleghi no passata prima al Giornale Mangone peggior male certa al gentile certamente ricerca anche ma una preoccupazione che ormai investe tutte dicono da coloro che si occupano voglio dire di commenti di cronaca di e e e un po'di appunto
Di tutti gli aspetti del giornale
Questa preoccupazione
Rappresentata dal fatto che non sentiamo ci rendiamo conto che cioè registriamo quotidianamente sulla nostra pelle per così dire un inasprimento pesante dei rapporti tra la stampa e da magistrati
Ora io non credo dico subito che esistano di disegni complessivi delle geometrie perfette e non sono tra coloro che ritengono che dietro ogni attacco alla libertà di stampa un singolo articolo un singolo giornalista
Ci sia appunto una disegno complessivo manovrabile e manovrato da forze più o meno così
Resta però un dato questo certamente innegabile che tanti piccoli fatti ottantina gravi fatti o un insieme di fatti pare più grave quale il più piccolo finiscono con il
Con il configurare un grande sotto il mutuo è una costante minaccia alla libertà di stampa sono sintomi sono sintomi sono sintomi che si fanno però sempre più frequenti
Perché qui il consigliere Borra eccedo strato
Lambrusco dita della sentenza di Varese ma insieme a quella che abbiamo avuto un'altra serie voglio dire dalla condanna dell'Ansa per la diramazione di manifestino
Di un'organizzazione terroristica alla sentenza che ha visto contrapposti l'onorevole Pannella e il quotidiano la Repubblica ma stamattina sul mio tavolo è arrivata una curiosissima sentenza
Di un magistrato di se non sbaglio di Parma Ragusa che che non è possibile Garri gli anche questa naturalmente che interviene in un conflitto di lavoro in un modo estremamente curioso
Ora qui certo c'è da porsi la questione io voglio essere molto sintetica del perché questo accada ora il senatore Bonifacio nel suo intervento certo poneva un interrogativo assai stimolante
E se questo non corrisponde ad un complessivo come dire arretramento della cultura e della sensibilità giuridica di questo Paese io ritengo che in parte questo cioè esiste cioè nessuno Dinoi vive nella stratosfera se la magistratura non è a setti cannolo siamo nemmeno noi e tutti i giornalisti magistrati politici siamo figli del nostro tempo del tempo in cui viviamo
E non c'è dubbio che nel corso degli ultimi dieci quindici anni è cambiato qualcosa nel clima del paese
Basterebbe ricordare se non vado errata perché che noi abbiamo avuto probabilmente un massimo di espansione di coscienza democratica sui problemi
Della giustizia probabilmente attorno al mille novecento acidi cito a caso perché non è proprio mio Mater forse intorno al mille novecentosettantacinque io dico con l'approvazione poniamo della legge riforma fino al mille novecentosettantacinque poniamo voglio dire quello che ricordo meglio
è l'approvazione della
Della riforma carceraria insomma sul del del sistema carcerario in Italia immediatamente seguito da Segni però poi di involuzione abbastanza complessa
Oggi come oggi non c'è dubbio che il Paese percorso da tensioni curiose ed una di queste tensioni è quella che può giudicare può valutare
Che un l'eccesso delle libertà anche l'esercizio delle libertà democratiche
Sia un elemento come dire di disordine poche accentua l'inefficienza insomma nella controversia tra più libertà
Meno ordine o più ordine e più ordini inteso come qui c'è senza insomma le cose che funzionano e meno libertà a mio avviso è vero che ci sono i segni sintomi che in fondo forse si può rinunciare a un po'di libertà in cambio di un po'più di ordine poi non è detto quell'ordine ci sia sempre ma intanto per Succi può essere un pochino meglio di libertà
E tra le libertà che vengono prese di mira vengono indicate come colpevoli di un generale
Decadimento del paese c'è senza dubbio la libertà di stampa gli eccessi della libertà di stampa questi giornalisti esagerati io questa cosa la sento crescere abbastanza non sono qui per difendere i giornalisti anche se questo sarebbe il mio mestiere visto che sono presidente della Federazione
De La Stampa però voglio dire io registro questo sentimento con qualche preoccupazione perché indice di una complessiva involuzione può essere l'indice di una complessiva involuzione della situazione
Di un Paese nel quale è in atto uno scontro senza dubbio per il riordino degli equilibri tra forze politiche
Forze economiche e poteri occulti e di questo scontro e di questo tentativo di riordino forse la magistratura si fa più o meno coscientemente una parte della magistratura queste sentenze diciamo
Si fanno più o meno coscientemente strumento strumento e regolatori di questi di questo tipo di conflitto
E certo che anche noi come giornalisti possiamo essere insieme vittime e strumento di questo Regolamento di questo Regolamento di conti di questa redistribuzione negli equilibri del potere
E questo certo attiene in gran parte del nostro lavoro io però non voglio continuare molto lungo detto che avrei parlato pochissimo voglio dire a questo punto avrei molte altre cose da dire ma mi sembra che ci sono altri che vogliono parlare il debbono poter parlare non vorrei dire soltanto una cosa quando noi come categoria di giornalisti ci poniamo questo problema
E ce lo poniamo ormai da anni gli atti di convegni tavole rotonde
Che abbiamo fatto promosso al quale abbiamo partecipato su questo argomento sono mai una biblioteca
A un certo punto ci troviamo sempre di fronte alla solita questione allora che strada imbocchiamo quale strategia adottiamo e così via
Io ritengo e credo di dare così anche non dico una risposta ma insomma per lo meno di raccogliere l'invito che era contenuto nell'ultima parte dell'intervento di Boni
Io credo che se noi vogliamo lavorare insieme per migliorare la situazione dobbiamo trovare un asse una direzione sulla quale andare ne parlavo recentemente con alcuni amici colleghi
E ponevo il problema per esempio della violazione del segreto istruttorio del quale qui ha parlato anche prima a Bonifacio ora e spesso i colleghi ed altri mi mi dicono va be'ma che strada imbocchiamo imbocchiamo la strada del sostegno alla riforma del Codice di procedura penale che a mio avviso l'unica seria
Venite no nessuno il giornalista quella violato ma e certamente anche un giudice però tra giudice giornalista spesso si stabiliscono i rapporti di grande dimestichezza di grande solidarietà che poi magari vengono interrotti da una denuncia il mio parere personale
è che noi dobbiamo imboccare la strada della riforma del Codice di procedura mi sembra la strada più limpida voglio dire assai più limpida che la difesa a oltranza del segreto professionale ad esempio dico questo a titolo strettamente personale altri colleghi possono non essere d'accordo giornalisti
A questo punto mi viene costantemente replicato che in questo modo noi andremo al due mila e tre o al due mila dieci perché la riforma del Codice forzata forse
Non è ma io mi chiedo perché questo se non possiamo fare attorno a questo una grande campagna di denunciare e una grande campagna di stampa
Senza cercare scorciatoie le quali scorciatoie poi sono sempre quelle di un appunto di una qualche subalterne tale autorità inquirenti nel due mila e tanto ma perché chi si oppone perché si oppone vendano anche allo scoperto le forze che si oppongono a questa modernizzazione
Del nostro procedimento se questo non ci sarà ma le cose non è che potranno cambiare molto quelli avremo dei periodi in cui i giudici saranno più indulgenti o più benevoli tempo dei periodi nei quali i magistrati saranno più severi ma questo non Damme in quanto giornalista alcuna regola e alcuna molto dal una regola di comportamento
Chiaro
Io credo che in una battaglia di questo tipo non dobbiamo collegarci con le forze della magistratura e pollame qua a parte la magistratura sensibile a questo e che crede alla possibilità di cambiare qualcosa in questo Paese io non capisco che abbiamo fatto tante battaglie
Sacrosante le abbiamo vinte abbiate pazienza sul divorzio sull'aborto e non riusciamo a impegnarci seriamente una battaglia cadde le stesse dimensioni la riforma del codice di procedura penale sarà una mia ingenuità sarà appunto il segno di una mia mancanza di cultura giuridica e forse in questo caso anche di cultura politica però io credo che ogni sforzo vada fatto
In questa direzione altrimenti continueremo a vivere in questo singolare in questo singolare rapporto di incertezza che certamente non Giovanni voi non giova Buy
E rende sia noi sia voi in qualche misura strumento di giochi che travalicano sia voi si aggiorni voglio dire un'ultima cosa
Io non credo al vero quello che diceva prima vorrei c'è tra noi e voi tra giornalisti e magistrati c'è più di un elemento dissimili Leanza
Sia perché sia noi sia vuoi andiamo perlomeno tentiamo cerchiamo di raggiungere ognuno con i propri strumenti la verità
E di portarla alla luce hanno e per fortuna non tocca giudicare un compito che tocca a voi e credo che sia molto oneroso cioè questo elemento che ci accomuna così come ci accomuna il fatto che sia la libertà di stampa
Sì all'indipendenza della magistratura sono due valori
Che caratterizzano qualsiasi società democratica io non ritengo che sia sacro ogni giornalista e quindi tutto quello che il giornalista fasi è sacro e intangibile però credo veramente che sia sacro e intangibile la libertà di stampa in questo Paese
E molte cose che sono accadute recentemente mi fanno pensare credo legittimamente che questa libertà di stampa oggi corre un grave pericolo vi ringrazio
Siamo noi a ringraziare
La Mafai e cose
Dette stimava la nostra riflessione possono stimolare ancora per piccola chiosa se è consentito
Al Presidente di questo dibattito ha indicato
Grosso modo muovendo cronologico nel quale c'è stata una inversione di tendenza e potremo dimostrarlo
Presso tutti i settori del diritto io ho sempre ritenuto che danno maggiore deve emergere della criminalità organizzata
Terrorismo criminalità economica mafia camorra sia stata ben più grave
Di quello puramente certamente materiale dei coloni certamente cioè sono questi fenomeni ci hanno indotto a misure di arretramento dell'ordinamento giuridico
E guardi a voi è una pura illusione ritenere che quando si introducono certi il potere i in un determinato settore
Processuale
Gli altri nomi siano contaminati no perché io ho l'impressione tutto il rispetto per i magistrati che questa arretramento ne abbiamo fatti alcuni settori si è trasfuso generale mentalità
Del magistrato queste è un bravissimo vanno per la società leader
Punto un fondo secondo se io sono brevissimo qua perché o lo sa me la dovete consentire in questa crescita di una cultura che privilegia nel momento dell'ordine rispetto al momento lì della libertà è sicuro che i giornalisti non abbiamo acqua al che responsabilità è un punto interrogativo
Non è il promuovimento per carità
Di un'accusa ecco perché io dicevo nella mia introduzione dovrebbe partire un messaggio tutti che riguarda tutti i cittadini
Per far capire che il proprio
Certi episodi
Possono provocare delle reazioni pari a corrodere il tessuto della libertà
E infine processa Benazir nuovo processo penale
Però si potrebbero introdurre innovazioni rapidamente tipica quella del segreto istruttorio richiamate che oggi il segreto istruttorio copre tutto quindi non copre niente
Mente una innovazione che attira saggio dice di coprire con il segreto i veri atti
Istruttori che posso in cui il segreto sia necessario per acquisire elementi di verità sarebbe una innovazione altamente significativa era quanto voleva farlo
Noi attendere la riforma complessiva del processo
Penale se voi alzava la voce del lungo processo operava si sarà una voce estremamente positiva
Però non credo ricca il risultato è se si puntasse su innovazioni concrete conseguito lo Stato potrebbe essere più acquisibile a questo luogo si è conclusa la fase introduttiva di questo nostro incontro e siamo arrivate alle
Dieci
Nove
Non è il mezzo quasi
Adesso diamo la parola ai partecipanti allattavano rotondo secondo loro dietro
Qui
Predisposto la parola spetta a Rosselli
Vecchia conoscenza del giornalismo
Sia ad alti livelli
Grazie per quel vecchio senatore del
Sì purtroppo passano
Ma non lo spirito però è ancora
Ancora battagliero almeno
In molti giornalisti
Ma è
Anche in qualche e anche in qualche magistrato
Perché vorrei semplicemente fare un'osservazione non da giurista sul problema del sequestro di Parisi
Cioè mi chiedo questo l'uomo della strada pure essendo un po'di casa nel mondo giudiziario ormai da da trent'anni abbondanti
Secondo me il presidente del tribunale di Varese ordinando il sequestro senza nemmeno avere letto i libri
Mi ascoltò tutori
Non ha violato soltanto l'articolo ventuno della Costituzione
Ma ha fatto qualcosa di peggio anticipato il suo giudizio
C'è la cosa peggiore che credo un giudice posso fare perché qualunque giudice gli si azzardi
Ad esprimere anche una minima idea su come intende concludere un processo finisce nomi sotto processo per quanto mi risulta quindi questo secondo me ripeto non dal giurista vado l'uomo della strada
è una delle cose peggiori che si ravvisano nel provvedimento del presidente del tribunale di Varese
Il quale ha assegnato al signor Ortolani la patente di vittima a scatola chiusa
E a scatola chiusa assegnato agli autori e agli editori dei libri la patente dei disonesti di truffatori pronti a fare carte false per non pagare eventuali danni o comunque per sottrarsi ai loro obblighi verso la giustizia
Su questo punto mi sembra che sarebbe forse opportuno che in seguito a qualche giurista mi dicesse se ho torto do ragione ripeto la mia un'osservazione da un uomo della strada
Certo
Io faccio una critica a un giudice che ha anticipato il suo giudizio senza neanche prendere cognizione Picasso devo giudicare
D'altra parte i Paesi parla quindi il sequestro di Varese e di altre cose e allora mi sembra giusto proprio fra le altre cose citare il comportamento diverso del Pretore di Roma dottor Varrone
Al quale colonnello Nicola falde Paolo ha chiesto il sequestro del libro intitolato il partito del golpe
Del giornalista Gianni Flamini
Beh il pretore Varrone non ho dato patenti a nessuno scatola chiusa
Ha sentito
Insieme alle parti io ero presente all'udienza mi pare soltanto venerdì scorso
Ha ascoltato le ragioni del colonnello falde
Ha ascoltato i chiarimenti del nostro collega Flamini
Ha detto che vuole leggersi attentamente il libro ha invitato le parti a presentare per iscritto il loro deduzioni e controdeduzioni riservandosi una decisione questo mi sembra un modo molto più corretto di procedere sempre da uomo della strada
Senza entrare qui nell'articolo ventuno della Costituzione parlo di modo di procedere di procedura
Passando poi all'altro problema fino a noi sta molto più a cuore
Il che è quello dei segreti
Beh qui bisognerà
Può ampliare il discorso
Perché è un discorso che noi giornalisti premi e parecchio
Mi rifaccio direttamente all'articolo due della legge istitutiva dell'ordine che credono non sia necessario ricordare nel testo
Mi limito però intanto di un'osservazione che così come è tuttora congegnata questa norma si presta ad ogni equivoco
Succede questo che qualche volta il giornalista trova il giudice sensibile sereno
Che recepisce il significato di questa norma la considero alla luce di quelle esimente mi pare prevista dall'articolo cinquantuno del codice penale ma purtroppo più frequentemente si trova al magistrato
Che ritiene unico strumento valido il rigido formulario dei codici
Ora a me pare che se il legislatore avesse voluto lasciare i giornalisti hanno scoperto
Avrebbe dovuto precisare nel solito articolo due che il giornalista è tenuto a rispettare il segreto professionale sulle proprie fonti tranne che dinanzi all'autorità giudiziaria
La mancanza di una specificazione precisa dei limiti di questo diritto dovere
Non può quindi che essere interpretato alla stregua di una ipocrita ambiguità
Che del resto
E la caratteristica poi di molte leggi che in questo Paese sembrano formulate a bella posta per confondere le idee dei cittadini
Chiamo a testimone di questa mia constatazione proprio il senatore Bonifaci
Bene ha fatto appena un cenno
Devo dire che è stato l'unico ministro della giustizia a rendersi conto della formulazione ambigua di questo articolo due
Tanto è vero che dopo averne discusso lei lo ricorderà senatore con me e con altri colleghi
Giornalisti giudiziari lei ha pronto un disegno di legge proponendo che all'articolo due io mi sono documentato su questi studi
Si aggiungesse questo semplice paragrafo se mi sbaglio per correggermi
Virgolette
Nel caso previsto dalla prima parte del comma precedente i giornalisti ed editori non sono punibili si rifiutano di rivelare la fonte delle notizie
Nei procedimenti dinanzi all'autorità giudiziaria
Delle notizie di cui non è rivelato alla fonte il giudice non può tenere conto appena dei nullità
Chiuse virgolette
Secondo me erano secondo una soluzione
Secondo me direi secondo anche i giornalisti giudiziari perché venimmo in diversi a parlarne con lei però una soluzione dignitosa pulite ci risolveva un annoso problema
La proposta fu presentata dal senatore Bonifaci
Allora ministro della Giustizia alla Camera esattamente il diciannove ottobre mille novecentosettantasei
Dove sia finita perché sto qui ma sale comuniste pattuglia
E intanto i giornalisti continuano a pagare a pagare ingiustamente un amaro prezzo all'ipocrisia di questa legge
Cito solo una cifra nel mille novecentosettantanove a Roma solo a Roma c'erano sotto processo qualcosa come centosessanta giornalisti
Che mi sembra una cifra spropositata però documentabili
Dicono gli oppositori alla alla tesi ci vorrebbe il giornalista
Beneficiario del segreto
Dicono che il segreto che la legge riconosce al giornalista ma in pratica come abbiamo visto non legge non le riconosce un bel nulla
Non può essere equiparato a quello del medico dell'avvocato del farmacista o del sacerdozio
Questi segreti obbligano però i loro titolari a non rivelare fatti dei quali vengono a conoscenza
Mentre il segreto che noi rivendichiamo è qualcosa
Di ben diverso
Giornalista rivendica un segreto che consenta allori di scrivere di denunciare quanto apprende di marcio e che la società ai sacrosanto diritto riconosce
E non si venga a dire che riconoscere questo diritto ai giornalisti
Di nuovo per le false accuse
Sarebbe
Così una concessione gratuita perché chiunque si ritenga ingiustamente offeso credo che abbia nel Codice
Una tutela adeguata uno diffamazione anche con la calunnia
Quindi non mi pare che ci siano motivi
Che il miliziano molto a favore in questo sul mantenimento del segreto
Per i giornalisti
Cioè sulla negazione del segreto i giornalisti
Intendiamoci non è non è che ci atteggiamo né al marketing a eroina che certamente ci sono voluti essi avranno ancora eccessi nel tingere di giallo
Più del dovuto dicendo persone
Certo abbiamo anche noi delle colpe
E ce ne facciamo responsabilmente carico
Ma vorrei anche dire che si vede
Soprattutto all'intraprendenza e al coraggio di molti giornalisti
Se scandali vergognosi o criminali trame eversive sono state messa allo scoperto
Perché se non era per certi colleghi che si sono occupati di Piazza Fontana a suo tempo o del golpe Borghese o dell'affare Sindona tutto questo marciume sarebbe ancora sepolto
Nell'ignoto
Questo è un merito che io rivendico alla categoria dei giornalisti
E se poi colpevoli di tanti misfatti non sono finite in galera questo non riguardano riguarda al
D'altra parte e qui io approfitto della presenza del direttore della Repubblica
Per ricordargli un episodio doloroso del naso all'insù episodio doloroso ma direi anche il prestigioso della sua attività professionale quando Scalfari
Era L'Espresso Scalfari con Lino Jannuzzi furono i primi a denunciare lo ricordiamo tutti il piano sono
Il tentativo di colpo di Stato del generale De Lorenzo atto coraggioso di giornalisti che responsabilmente rivelarono una trama rovinosa per le istituzioni democratiche
Quando poco fa il
Il presidente Borre
Ha citato il convegno di Milano del mille novecentottanta
Ho detto una cosa giusta era anche presente a quel convegno e ricordo bene le parole del
Di Gerardo D'Ambrosio ma in quella sede ricordare un altro convegno che c'era stato un anno prima Senigaglia organizzato dal gruppo di Unità per la Costituzione
In quell'occasione e poi verrò all'episodio Scalfari
I giornalisti giudiziari presenti si trovarono ad un certo momento sul banco degli imputati ci furono dei magistrati i quali ci dissero chiaro e tondo che se l'Italia vincesse il principio della legislazione anglosassone del così detto disprezzo della corte
Moltissimi giornalisti finirebbero in galera
Con estrema facilità per violazione del segreto istruttorio o altre cose del genere
Ora a parte c'è il segreto istruttorio
Non siamo noi a rivelarlo perché nessuno di noi si inventa le notizie meno Tiziano e qualcuno ne dà
Ce le può dare il magistrato che ha aspirazione di di protagonismo ce le può dare un avvocato che ha interesse si sappia che c'è una certa cosa
Agli anni della controparte o magari per farsi della pubblicità
Ci sono anche dei cittadini che vengono a raccontarci certe cose certe porcherie noi denunciamo sui giornali e magari siccome la magistratura lei già informata ce li troviamo accusati di violazione del segreto istruttorio
E a questi signori che ci accusavano appunto di informazione approssimativa di sistematica violazione del segreto istruttorio
Rispose ricordando nel caso accaduto in Gran Bretagna
Che era molto più grave forse di quello che è stato per gli italiani il caso Moro cioè l'assassinio del sì o della regina Elisabetta Lord Mountbatten saltati in aria nella sua barca
Nel porto di Plymouth mi sembra
Beh
Il segreto istruttorio
In quei Paesi viene rigorosamente rispettato ma nel caso di Lord Mountbatten segreto istruttorio durò esattamente il cinque giugno
Cinque giorni dopo sui giornali inglesi uscì la notizia che era stato fissato il processo
Due mesi dopo i due arrestati due terroristi dell'Ira furono processati e non fu un processo sommario perché un imputato fu condannato all'ergastolo uno fu assolto in due mesi era tutto finito
In Italia soltanto per fare le perizie del caso Moro sono passati due anni per l'attentato al Papa dopo tre anni siamo ancora alle prese con il segreto istruttorio e proprio stasera così mi è capitato incidentalmente insomma di avere un chiacchierata telefonica col procuratore generale della Corte d'appello al quale ho chiesto se era stata depositata la requisitoria del sostituto dottor Albano
Per la storia di altro mostro eccetera eccetera
Dottor sesti è stato molto gentile mi ha detto senta rosse io so che è stata depositata però non posso dirle nulla perché il giudice istruttore mi ha detto l'altro ieri io deposito tutti gli atti
Ma convocò le parti e diffido formalmente chiunque si azzardi a pubblicare una notizia di questi atti lo sbatto sotto processo
Ora con questa mentalità a me sembra che il sì altro che segreto istruttorio
Quindi su questo non è solo il segreto istruttorio e questo è il Paese dei segreti quindi pensiamo alle giustizia e informazione negli anni Ottanta che siamo agli anni settanta sessanta agli anni cinquanta
Il segreto istruttorio sta nel codice Rocco vecchio di oltre mezzo secolo
L'unica modifica che vi hanno portato recentemente è stata peggiorativo perché ha introdotto addirittura l'arresto quindi non cede ovvero diceva a me grazie
La verità secondo lei che
Con questo meccanismo vediamo negli ingranaggi
Di una macchina che imbrigliano e imbrogli a volte gli stessi magistrati
Ed ecco l'episodio Sky forse il direttore della Repubblica
Se lo ricorda meglio di me ma io ho il dovere di
Digita innocua
Era in corso il processo contro Eugenio Scalfari e Lino Jannuzzi
Quando il generale Manes vicecomandante dell'Arma dei carabinieri fece pervenire al tribunale in un rapporto dove c'era tutta la storia del golpe di De Lorenzo
Successe estremo lo ricordo bene Scalfaro se lo ricorda meglio di me
Arriva un colonnello dei carabinieri a portare questa busta al tribunale arruolata
Tre minuti dopo arriva un altro colonnello con un ordine del Presidente del Consiglio che era l'onorevole Moro che chiedeva l'immediata consegna del rapporto perché poteva contenere
Segreti di Stato presidente del tribunale riconsegnò la busta senza neanche aprire
Il rapporto fu restituito al tribunale quattro cinque giorni dopo con i famosi cinquantasei omissis te lo ricorderai scalpore percepiranno ricorderà è un'altra cosa
Che avvenuta durante il processo per l'uccisione dell'onorevole Moro
L'onorevole Andreotti chiamato a deporre
Ho ascoltato dalla corte d'assise a palazzo San Macuto
Ad un certo momento me pare su domanda del qui presente avvocato transitano dato una risposta che mi lascia veramente distrutti che a gettarsi tali secondo lei onorevole
L'onorevole Moro può avere regalato ai suoi aguzzini qualche segreto di Stato importanti
Risposta all'onorevole Andreotti per carità Moro non conosceva nessun segreto di Stato la sua solita risatina ironica e aggiunse anche i cinquantasei indiano Mrs del rapporto Manes erano tutto un bluff
Non so se sbaglio
Credo che riferire una cosa esatta
Io questa cosa l'ho scritta su Paese Sera tranquillamente l'onorevole Andreotti non mi ha fatto smentito
Ora dicono spetta a noi accertare se aveva ragione l'onorevole Moro oppure se la sua iniziativa fu una presa in giro verso la giustizia
Così come il nostro non è compito nostro
Stabilire perché l'onorevole Andreotti ritenga ora deve di colonizzare i drammatici eventi del sessantaquattro
Mi limito ad una sola osservazione e concludo
E sì a tali livelli politici di governo si qualificano il segreto di Stato alla stregua del bluff sulle come si può pretendere nostri livelli il rispetto pedissequo del segreto istruttorio
Consentitemi l'ultima cosa perché Miriam prima parlava Miriam Mafai del due mila tre o due mila io dissi l'altra sera quando parlavamo del codice di procedura penale forse dovremmo nel due mila trentatré e c'è una ragione
Molti di voi quando hanno ricevuto come ho ricevuto io nel mille novecentosessantatré le bozze del nuovo codice di procedura penale elaborato dalla Commissione Carnelutti
Per dire io consultata allora parecchi giuristi di novembre
Come il professor Ungaro il professor sono oggi urgenti purtroppo scomparsa
Ed era un codice ben fatto moderno centocinquanta centocinquantaquattro articoli rispetta i sei settecento dice il tuttora in vigore
Per questo codici finì in un cassetto del ministero della Giustizia e non si sa neanche quello che fine abbia fatto come la proposta del senatore Bonifacio a proposito del segreto dei giornalisti grazie
Rompiamo
No no non lo ricorda capitale fare
Son cose che non si dimenticano opportuno cosa De André
Arroccate Andreotti pezzi
Dunque
Ricordi di
Di venti anni fa acqua sì mi inducono a cominciare da lì delle brevissime riflessioni
Che anch'io farò come non addetto ai lavori ma ha detto a un lavoro che ha molte attinenze con
L'argomento
La cosa che allora più mi colpì
Anzi le cose che mi colpirono in quella in quel processo in quelli Complesso di cose
Perché poi
Io continuare a occuparmi di quella questione in una sede
Anche se giudiziaria ancorché di giustizia politica perché essendo stato poi eletto deputato
Partecipare ai dibattiti parlamentari e poi fu interrogato dalla Commissione parlamentare d'inchiesta sul caso sì
Ma due cose mi colpirono
Gravemente al
La prima fu
La sordità del potere politico
E della maggioranza parlamentare dell'epoca che poi più o meno era la stessa di oggi
Di fronte al conflitto costituzionale
Tra l'articolo ventiquattro della Costituzione che dichiara sacri e inviolabili diritti della difesa mi pare che sia il ventiquattro sì sacri no sacri
Sa che inviolabile che era la persona del del re
Alla difesa apposta ma insomma l'accento di solennità
I viola analogo
E viceversa un altro articolo di cui non ricordo il numero
Che è quello che tutela il segreto di Stato
C'è un articolo non so se della Costituzione o della legge
Della legge che tutela il segreto di Stato nel conflitto tra queste due norme
Una della carta costituzionale e l'altra
Codici
Prevalse in quell'occasione ma in molte altre occasioni la norma ordinaria e quindi il segreto di Stato resse
Ripeto in quel caso ma lo assumo come esemplare di molti casi analoghi
Residenti diritti della difesa tutt'altro che inviolabili anzi bio labilissimo
Una piccola correzione al racconto che tu hai fatto così efficacemente e che il presidente del tribunale
E anche il
Procuratore il Pubblico ministero che era
Un validissimo
Magistrati
Perché era occorsi
Il quale a un certo punto partito come pubblico ministero che quindi era il titolare dell'accusa pubblica chiesta la nostra soluzione in corso di processo
Allora
Presidente il Pubblico ministero la busta la aprirono all'estero
E l'essere il documento integrale
Ma non poterono usarne ai fini di giustizia perché la motivazione con cui fu i poli tolto e poi sostituito dal documento
Purgato attraverso gli omissis incensurato
Imponeva che loro non potessero tendere
Quindi loro erano al corrente di quali erano i pezzi tagliati ma non poterono tenermi
Questo diciamo è la prima primo stupore che a un cittadino imputato e quindi
Venne da quel rituale l'altro
Che qui membro mi direte che non c'entra forse non c'entra
Fu il vedere
La sfilata davanti al presidente del tribunale
Dell'interno quasi stato maggiore dell'Arma dei carabinieri
Che tende chiamata a testimoniare
Vennero
Una quantità di Generali di colonnelli
Sotto giuramento ufficiali di polizia giudiziaria
Giurarono il falso l'intero stato maggiore dell'Arma dei Carabinieri sfilò davanti al tribunale penale di Roma giurando infatti
E che fosse falso venne fuori quando i medesimi ormai presi con le mani nel sacco della verità della mente della denegata verità
Detto era la versione autentica davanti alla Commissione parlamentare d'inchiesta
Nessun provvedimento fu preso dallo stato maggiore
Dal ministro dalla difesa dall'autorità politica
Su un lo stato maggiore di un'arma che come sapete è la prima Armand dello stato definita regolamenti militari
Questo fu l'altra l'altro grave sconcerto che un cittadino può avere di fronte all'amministrazione della giustizia
Adesso vengo brevissimamente al tema questi sono ricordi ormai erano sepolti ma tu me l'hai fatti di tirar fuori di fermentare
In questa in questa inversione di tendenza che noi giornalisti avvertiamo nel quale
Miriam l'ha già detto le nostre responsabilità non sono lievi
Perché molto spesso noi facciamo cattivo uso della libertà
Distante
Facciamo cattivo uso per esempio
Noi e lo dico non non non per fare una critica la categoria ma direi proprio anche un'autocritica me stesso giornale che dirigo
Noi siamo indotti spesso quasi sempre a scambiare la comunicazione giudiziaria per una incriminazione
E quasi per una condanna perlomeno per un gravissimo sospetti
E questo è una cosa che certamente
Non è non è corretta
Questo bisogna dirlo noi noi usiamo questo sistema
E poi siamo anche un altro sistema perché è verissimo le critiche che noi facciamo a questo questo modo di gestire il segreto istruttorio questo è sacrosanto rivendicare
Definizione come quella che il senatore Bonifacio aveva
Intravisto aveva indicato anzi
O altre analoghe si possono indicare ma
Però attualmente non siamo regolati da una legge che è quella che
Brutta equivoca però cioè
Allora io molto spesso dico ai miei colleghi
Che quando il magistrato li interroga
Sulla fonte
Non sulla fonte
Su una fonte terzo
Cioè tu da Chiesa appunto queste notizie se io le ho sapute da un altro cittadino
Io non le voglio non scoprono
Ma se c'è un se io sono accusato di violazione del segreto istruttorio e l'ho saputo e da un magistrato io al magistrato che mi interroga questo dico io e i miei colleghi quali poi quasi mai lo fanno
Tu lo devi
Tu lo devi dire perché deve finire questa ipocrisia
Del magistrato della stanza accanto che sa benissimo che io ho violato il segreto perché il suo collega della stanza vicino me l'ha detto e io lo copro questo deve finire
Mi si risponde ma noi così ci tagliamo le fonti
Sì l'abbiamo le fonti ma io voglio vede una volta tanto un giudice che viola il segreto istruttorio in galera io lo vorrei vedere mi taglierò la fonte ma questa soddisfazione me la vorrei rilevare cattolica chiamati
Io una volta sono stato interrogato come testimone
In un processo
Il magistrato che mai interrogato
Mi ha interrogato in un luogo tra l'altro
Non abituale non non nel palazzo di giustizia perché era un processo il terrorismo cioè e quindi in un altro luogo
E poi m'ha detto guardi io la diffido dal dire
Tutto perché l'Inter
Il giorno dopo sul Corriere della Sera cosa che mi ha fortemente indispettito per pure ragioni di concorrenza non aveva
Io ho trovato il resoconto esatto di quello che io avevo detto allora io ho immediatamente denunciato il magistrato in questione al suo capo della procura per violazione del segreto istruttorio
Il capo della Procura
Chiamo il l'avvocato il mio avvocato
Sì ma che vogliamo fare
Vogliamo andare avanti
Perché se vogliamo andare avanti io trasmetto gli atti al tribunale mi pare di Perugia mi ricordo quale sia però lei deve dire al suo cliente che io me lo leggo al diritto
Capo della Procura di Roma
Io me lo leggo al diritto
L'avvocato mi riferì questa
E io telefonai al capo della Procura di Roma
In presenza dell'intero corpo dei capi servizio del giornale perché queste cose a me mi piace farle alla luce del sole ero missina Amplifon o forse mi chiamerà presente se era presente se lo ricorda che tipo di telefonata fu quello
E lui mi disse ma io non posso anche fare arrestare
Perché lei sta usando come un tono che non le consente
Insieme mi faccio arrestare
Ma siccome lei ha detto che se lo lega al dito la invito a fare arrestare ma io la faccio un ponte se lei mi fa arrestare perché mentre lei parla qui ci sono trenta colleghi che la stanno
Io li porto tutti in giù
Mi però me l'ha fatta pagare
Perché io sono ancora accusato di aver estorto un miliardo
Accanto
E la cosa ancora è lì lui non ha nessuna prova dovrebbe averla ciliata
Ma invece la tiene in piedi perché siete anti dopo di me vada adesso non voglio che si facciano illazioni sui nomi non ma lui siccome era prossimo alla pensione
Van tenute a Lima
è sempre lì io sono accusato di aver estorto un miliardo
Allora senatore Bonifaci invece ho piacere di conoscere perché non avevo questo piacere non ma parlo a lei si cala con
Lei la conosciamo tutti
Ma parlo del
Del presidente Bruti
Dato una visione molto chiara di quello che accade io attiro la vostra attenzione di Esperti su altri punti che a volte possono non a voi sfuggire ma all'opinione pubblica perché il sequestro come avvenuto a Varese talmente ab norme che insomma ma poi ci sono delle cose più sottili
Per esempio
La legge sulle
L'articolo di legge che obbliga i giornali a pubblicare le rettifiche o smentite
Questa è una legge giustissima giustissimo ne abbiamo l'obbligo ci mancherebbe
Anche di pubblicare le lettere al direttore se il nome della persona è stato fatto in un articolo ancorché questo non non non dia luogo
Ah diffamazione semplicemente uno nomina digitale di dissequestro clienti manda una lettera assetto non la pubblichi è un reato di azione pubblica
Denuncia il per mancata pubblicazione della lettera
Ma poi come voi sapete noi abbiamo l'obbligo perché la legge così recita di mettere la smentita nello stesso corpo non la stessa
Nello stesso luogo nella stessa pagina allora questa legge è un po'stramba diciamo la verità
è un po'strana
Perché
E
Di solito non viene applicata perché tutti noi nei giornali abbiamo un luogo peraltro molto letto che la rubrica delle lettere dove pubblichiamo queste cose
è stata applicata recentemente credo se non per la prima volta quasi in una sentenza contro
Il nostro giornale
Noi l'abbiamo e seguita però il ricorrente non era contento e allora ha dato un ulteriore ordine magistrato
Siccome poi non è del mestiere il magistrato ha un altro mestiere aveva dimenticato di contare le battute quando noi facciamo i titoli parlo
Ha una maggioranza di colleghi il titolo dato un certo carattere un certo corpo e una certa giustezza contiene un numero di battute di lette
Il ricorrente l'aveva fatto questo conto e quindi aveva fatto il titolo come voleva che fosse fatto ai suoi affetti di smentite il magistrato neanche lui a fattor comune
E ha detto allora ma tutte perché non è nella prima versione l'avevamo in qualche modo emendato per farle entrare nello spazio che lui c'aveva ingiunto di
Dice no perché non avete fatto esattamente quindi dovete fare esattamente allora
Questo titolo che nella nostra nella notizia originaria era di tre righe
Dovendo essere pubblicato su quella giustezza con quel corpo e fatto dal ricorrente veniva un titolo di Ottorino
Sotto al quale il testo era di cinque
Gli ho detto ma come si fa dobbiamo pubblicare un titolo di otto righe che tra l'altro allora va al di là
Della notizia originaria come evidenza non sottoporre cinque righe di testo per molto
Ebbene del dovuto fare questo mostro tipografico che ultra legem perché gli si dà un'evidenza ancora maggiore quello perché non hanno raccontato le battute del tipo
Però non c'era niente da fare
Eh beh facemmo tutto va inquadrato noi a quel punto è Sultan Mola cosa per farle vedere le norme ITA e qui facemmo tutto un riquadro una cosa papà quindi questo
Una legge che io raccomando alla vostra attenzione perché qualche cosa bisognerebbe fare
Anche perché se quel giorno avvenisse un evento memorabile come può avvenire
Io non lo posso dare perché quello mi obbliga quel giorno a pubblicare quella cosa lì con quel rilievo e e come si fa
Poi c'è
La provvisionale l'uso della provvisionale nel giudizio penale
Che prima si applicava molto di rado e per cifre modeste
Adesso l'abitudine di alcuni magistrati e di applicare la provvisionale frequentemente e per cifre notevolissimo
Io non so se ho bisogno di spiegare cos'è la provvisionale ma comunque in due parole il magistrato penale quando ti condanna
Per diffamazione poi normalmente dice la liquidazione dei danni in sede civile salvo che può dire intanto a titolo
D'urgenza cautelare eccetera eccetera pagare tolto e poi in sede civile
Adesso si applicano previsionale dell'ordine di cento milioni
Senza avere apprezzato qual è il danno materiale o comunque morale monetizzabili perché questo è un giudizio che il magistrato penale in quel momento non ha fatto perché non gli elementi non l'ha fatto
E applica una provvisionale di questo tipo e obbliga al deposito immediato immediato
Una cosa fastidiosa che questo provvisionale viene spesso applicata
In giudizi
Intentati da magistrati
Per diffamazione contro giornalisti
Questa provvisionale molto spesso è applicato in questa occasione che non fa un bel vedere debbo dire non fa bene
Codice
Invece il risarcimento del danno in sede civile scavalcando il processo penale
E questo è il caso di cui siamo stati oggetto di attenzione
Ricorrente il partito radicale
Marco Pannella
Il quale non ci ha querelato per diffamazione
è andato dritto dal giudice civile
Il quale ha ritenuto che un articolo di commento non di notizia di commento un'opinione
Fosse creasse un danno indipendentemente dal dolore la ricerca il dolo non c'è minimamente è stata perché non era luogo di ricercare il dolore
Detto questo è un danno Pannella aveva chiesto un miliardo va detto va facciamo settanta milioni
Ora con giudizi di questo genere
Un giornale se piccolo e io direi che il giornale piccolo merita una tutela anche maggiore del giornale grosso molto spesso i giornali piccolo poi e quello che realizza quella pluralità delle delle voci dell'informazione se piccolo
Cinque o sei provvisionali o liquidazione dei danni in sede civile senza all'accertamento del reato e del dolore delle prove a parte il dolo
Lo mette sul lastrico
Lo lo fanno chiudere con questo sistema
Oppure inducono ad una tale autocensure
Che e la fine della libertà di stampa
E siccome questo non è una cosa così macroscopica come il sequestro di Varese perché sono forme ognuno dietro ognuna delle quali c'è un articolo di legge somiglia illegali questo è un uso lega Lissi
Ma perverso
Del codice
Perverso
Queste sono
Le cose sulle quali io richiamo l'attenzione perché ripeto queste si stanno queste sì veramente moltiplicando moltiplicando continuamente i nostri avvocati Nico un attenzione perché il questi hanno imboccato la strada delle provvisionali questi se se voi avete io in questo momento qualche cosa come centoventi o centotrenta processi per diffamazione
E se si applicano dieci provvisionali da cento milioni prima ancora di vedere la liquidazione del danno il giornale paga un miliardo
Naturalmente l'editore non è il mio caso per fortuna perché non siamo quasi editori di noi stessi ma laddove ci fosse c'è una una dicotomia tra
La proprietà
E l'autonomia del giornalista
Questi tipi di condanna l'editore di Posca ricavare sul direttore sul redattore
Il Posca ricariche simbolicamente perché chiaramente qui rinunciano i soldi per rispondere a questo però li possono mette in una condizione di servitù tale per cui la libertà di stampa continua a essere scritta nella Costituzione ma non esiste più
Quindi questi sono aspetti sui quali io mi permetto di attirare l'attenzione dei egregi magistrati qui presenti i giuristi e anche dei di tutti i nostri colleghi che del resto
Sono perfettamente consapevoli di questa situazione
Ringrazio
Queste
No
A me è la faccia
Abbiamo letto il telegramma
Per la verità
Il nostro incontro è stata articolato sul perno di una tavola rotonda qui sono state chiamate i giornalisti sono stati chiamati dei magistrati
Non è stato previsto che si rivolgesse
Un dibattito si fosse stato provviste chiunque imitato poteva prendere la parola ma questo in fondo varare Turone è nato in modo particolare e di papà abbiamo letto puntualmente il telegramma che CIA indirizzato abbiamo letto nella sua l'integrità Simone e non è previsto un dibattito sui risultati eravamo non è escluso che si dà un bracciale ore tardissimo e basta Sirolo sono disponibili passeranno da Polito rapido
Il dibattito che qui hanno ne abbiano ascoltare ancora quattro voci della tavola rotonda
Ratanà desidero ringraziare scavo quale arricchito con la sua esperienza la nostra problematica
Che il nostro dibatterà partì da un caso eclatante di violazione alla legge violazione della Costituzione
Scatta il richiamo alla nostra attenzione
Su aspetti che possono essere molto più pericolose c'è l'esercizio di potere perfettamente legittimi ma che comportano certi risultati e che nella effettività possono ledere certi principi di fondo della nostra della nostra convivenza
E questo è un dato che io giudico il più preoccupante che Kai provvedimenti Abba no ma si fa fronte
A portare la nostra riflessione quando io e anche i giuristi credo che il diritto solo quello scritto nelle Costituzione e le leggi ha come dire nell'armiamo fa dei fatti è questa ci richiama cara Scafa quel clima generale
Vivi flusso sul quale abbiamo portato la nostra penzolava inizi del nostro dibattito e come nel quale ci auguriamo come cittadini che nasca un primo messaggio dei giornalisti e dei magistrati a scoppiare sempre si vende il segretario nazionale
Dell'associazione magistrati
Consigliere Ferri riceviamo materialmente il microfono
Per la verità
Lo immaginavo e poi ho avuto una riprova stasera sentendo le interessanti argomentazioni che sono state svolte fino ad ora e questo non era un dibattito qualunque
E non è nemmeno un dibattito facile
Ma non perché non soltanto
Perché gli argomenti possono essere più o meno complicati in fondo sono argomenti che sono stati dibattuti da tempo sui quali ci siamo confrontati
In quella crescita reale di coscienza civile di ansia di libertà
Di consapevolezza dei valori della Costituzione ma non è questo il punto in realtà questo dibattito va a toccare con il rischio di sovrapporre
Forse sottilmente forse inconsapevolmente
Dei piani che vanno chiariti proprio per
Correttezza di informazione nei confronti dell'opinione pubblica che la protagonista è veramente la parte attiva
Nel mezzo di un di una dialettica così ricca di contenuti
Io credo che non si renda un buon servizio all'opinione pubblica certamente se arrivassimo a dire
Che in fondo il principio della non interferenza
Inteso in senso reale non in senso teorico astratto
Non abbia più ragione d'essere e che quindi
Il cittadino possa così tranquillamente
Essere distratto dal proprio giudice naturale
In un processo alternativo in un processo
Particolato è vissuto attraverso la stampa attraverso il dibattito pubblico proprio perché
Nella crisi generale delle istituzioni
Ci sono dei valori che non appartengono alla logica del riflusso sono valori costituzionali
Che sono i valori dell'indipendenza
L'autonomia della magistratura
Nella necessità che nella pur tendenziale ricerca
Dei principi legalità di certezza del diritto
Il cittadino abbia un corretto rapporto quel giudizio un corretto rapporto con la giustizia
Sia garantito difeso
E Riku Peri casomai quella fiducia nella giustizia che in qualche modo possa essere stata incrinata strada fino facendo non per colpa della giustizia per colpa del cittadino
Ma per l'occasione di un periodo storico particolarmente intenso che stiamo vivendo
E allora io credo che questo principio vale riaffermato ma potrebbe essere contraddittorio con l'aver accettato di partecipare a un dibattito così interessante in cui si va a discutere
Almeno come occasione di un provvedimento giurisdizionale
Che è legato il soggetto a determinate verifiche nella propria sede giurisdizionale
A un provvedimento giurisdizionale
Che
Proprio come occasione
Di dibattito e come occasione di incidenza politica
Attraverso l'autore del provvedimento è rimessa alla valutazione del Consiglio superiore della magistratura e non a caso infatti qui sono già avvenuti sul tappeto
Alcuni accenni ad altri problemi di fondo la responsabilità del magistrato la sindacabilità del provvedimento giurisdizionale
E non credo che ci sia contraddizione
Non credo perché proprio per quella crescita culturale noi tutti noi
In un progressivo avvicinamento reale
Il nome di un'unica democrazia di un unico concetto di libertà di un unico concetto di giustizia odio credo tutti noi crediamo fermamente che il principio della non interferenza il principio per rispetto del rapporto di fiducia
Tra cittadino e giustizia altrimenti si cambia giustizia si dovrebbe cambiare sistema si dovrebbero cambiare i giudici se alla base non ci fosse questo rapporto di fiducia di credibilità che certamente non è inficiato da questo o quel provvedimento giurisdizionale
E questo non è per difesa corporativa della magistratura anzi la difesa corporativa porterebbe allora dire così tout cour non tocchiamo anti difendiamo tutto quello che i giudici fra
Abbiamo capito compreso realmente che il principio della non interferenza come il principio dell'indipendenza non sono astratte affermazioni teoriche vanno vissute vanno conquistate giorno per giorno nella quotidianità come si dice
O dell'aula di giustizia o della strada o del dibattito culturale o dell'occasione che ce ne offre all'estero
Non c'è contraddizione perché
Non solo perché l'autore stesso del provvedimento non si è sottratto al dibattito fornendo delle dichiarazioni e quindi aprendo un dibattito dando delle giustificazioni a modo suo
Di quello che aveva fatto
Non solo perché il provvedimento obiettivamente ha suscitato generalizzate perplessità
Nel modo nella forma e contenuto
Ma perché e questa è proprio il risultato della crescita della magistratura insieme a tutta quella del Paese
Perché l'opinione pubblica la collettività di fronte a determinati principi e valori costituzionali per quella sua sorta di protagonismo che non è stato solo necessitato ma è stato anche spontaneo per la difesa della democrazia
E su determinati principi viene necessariamente coinvolta perché la
E la collettività stessa carretto al terrorismo che si opposta ai poteri occulti
Che oggi si oppone
Con tenacia sorda afferma con profonda dignità la criminalità organizzata mafiosa morì
Allora quando il provvedimento certo da occasione
Per un dibattito così importante per un dibattito che va a incidere sul tessuto fondamentale della democrazia
Allora l'espropriazione legittima del principio che viene messo in discussione
Che legittima certamente il dibattito che legittima il confronto salvo impregiudicato la sorte il destino di quel provvedimento giuristi
Che noi non dobbiamo né possiamo toccare perché non lo possiamo sottrarre alla sua sorte giurisdizionale
Ma l'occasione è calda non la possiamo rimandare alla definitività
Di questo provvedimento perché è giusto quindi è stato ricordato Rosselli sembra i processi sono lenti le cause sono lente le disfunzioni della giustizia
La gente legge libri e informata
Si sente titolare di un diritto perlomeno di un interesse generalizzato all'informazione
Vuole chiarezza vuole sapere qual è il suo potere di controllo sull'informazione
Vuole sapere se quell'interesse che alcune sentenze della Corte costituzionale
Le hanno garantito mi riferisco alle due sentenze del settantadue l'accento cinque quella del settantasette la novantaquattro
Vuole sapere se questo interesse strada facendo si è ha mutato status giuridico è diventato diritto e in che misura in che rapporti questo diritto sia con quello costituzionalmente garantito indiscusso che è quello della libertà di informazione
E credo che questo rapporto e soprattutto il rispettivo fondamento giuridico della libertà d'informazione e del diritto all'informazione
Il problema di individuare la consistenza attuale di oggi delle corrispondenti situazioni giuridiche soggettive credo che costituisca il punto nodale essenziale poi delle confronto di questa sera
Credo che non forse non si è inutile ricordare che da una parte la libertà di informare certamente inquadrata nella libertà della manifestazione del proprio pensiero
Dall'altra questo interesse
All'informazione che non sono legati necessariamente da un rapporto giuridico l'uno all'altro se ne discusse può essere ancora controverso stabilirlo individuare la necessità di questo rapporto
Ma credo che tutta la dottrine anche la giurisprudenza non solo costituzionale ma anche della corte di cassazione
Abbia chiarito in fondo che essendo prevista questa libertà costituzionale di informare sia comunque indirettamente anche se solo indirettamente garantita
La libertà di informarsi
Perché il riconoscimento giuridico della libertà di informare
Diviene una volta che si è esercitato il presupposto di fatto perché possa realizzarsi quest'altra diversa libertà
Di informarsi ricollegabile strettamente alla prima come aspetto di quell'effettività della libertà di informare
Allora questa libertà è diventata pretesa
è diventata diritto laddove il legislatore
Relativamente a certi fatti relativamente a certe ipotesi
Lo ha riconosciuto
Laddove i cittadini sono diventati sì titolari di un vero diritto e parti di un rapporto giuridico
Certamente già nella Costituzione noi troviamo
Dei limiti alla libertà di manifestare il proprio pensiero
Per ragioni di salute
L'utilità sociale
La sicurezza
Una libertà di manifestazione del proprio pensiero che dobbiamo vedere sia in senso positivo che in senso negativo
Dall'altra parte
Sempre di più questa pretesa e questa serie di diritti inquadrabili nell'interesse generale
Sì è andata attestando sulla richiesta dell'obiettività della completezza dell'informazione
E proprio negli anni settantacinque
Negli anni precedenti e subito dopo ma ancora perché in questo qua il problema reale dei giorni nostri
Si è cominciato a identificare a dargli una veste un contenuto a quel diritto all'identità personale al quale bisognava trovare una fonte di legittimazione costituzionale
Nell'articolo due ad esempio
O comunque una fonte di legittimazione nella legge ordinaria
Attraverso tutto quel processo
Di elaborazione e di crescita attraverso lo sviluppo stesso dell'informatica
Ma guarda caso un diritto che è cresciuto nella senza poi di una precisa Regolamento perché oggi andando a parlare della privacy del diritto alla riservatezza di tutti gli aspetti che poi attingono al diritto degli all'identità della persona
Sia pure attraverso le pretese di reprimere le espressioni lesive le espressioni che possano inficiare la pari dignità sociale
Le espresse le pretese che richiedono insieme all'obiettività la completezza dell'informazione
Anche una correttezza dell'informazione
Ma come oggi questo rapporto tra un diritto costituzionalmente garantito un interesse generalmente riconosciuto sia pure indirettamente dalla stessa Costituzione
Una serie di diritti sia pure frazionate in ma che hanno un unico punto
Di riferimento l'unico comune denominatore che possiamo ritrovare appunto in questa precisa identificazione nuova sotto certi aspetti ma realmente collegata alla persona in quale spazio
Lo possiamo rincarare
Questo quadro normativo uno spazio che è solo costituzionale uno spazio che e anche di legislazione ordinaria ecco che il provvedimento c'ha messo in moto ha messo in moto una riflessione di questo genere
Certamente partendo dall'articolo ventuno è già stato detto i limiti sono molto precisi
Credo che sotto questo aspetto e con questo taglio non possano essere neppure posti in discussione
E allora ecco che la carenza
Del potere legislativo diventa più acuta
Diventa più sofferente più sofferta proprio per i cittadini che in questa crescita avvenuta
Di un arco di tempo in cui
Al contrario proprio il terrorismo o il potere occulto la criminalità cercava di soffocarmi tutte le articolazioni tutto il contenuto sostanzioso sostanziale quello che faceva riprogettare l'uomo con tutte le sue libertà improvvisamente al centro di un universo non soltanto giuridico
Un universo che cercava di recuperare i rapporti che cerca di recuperarli con l'etica
Con la morale con tutte le altre espressioni
Così complesse ma anche così fecondi stimolanti della persona
E allora ecco che certamente se vogliamo dare una risposta giuridica al principio generale
Certamente non ipotizzabili strumenti di tutela patrimoniale certamente non ipotizzabili
Strumenti di urgenza perché certo anche qui la risposta è affidata alle carte affidata la storia del nostro diritto non possiamo non ricordare che la Corte di Cassazione
Già nel maggio del mille novecento settantacinque la sezione prima civile
Ci diceva e ci dice e ci ricorda che non può disporsi neppure con provvedimento d'urgenza il sequestro di periodico a stampa
Che pubblichi con corredo di Tito le didascalie l'immagine di una persona nota ritratta nel compimento di un'azione anche se il cita sia l'acquisizione e la divulgazione dell'immagine costituendo tale pubblicazione una manifestazione di pensiero tutelata dall'articolo ventuno dalla Costituzione era al caso di Soraya che era stata
Sorpresa a dare un bacio al suo amico un appartamento
E così ancora la Cassazione la Corte di Cassazione in una lontana sentenza penale del mille novecentosessantuno
Ci ricorda ancora che i limiti all'esercizio più un diritto così FOTA mentale vanno fissati secondo un duplice criterio quello dell'interesse pubblico e quello del rispetto della verità
E in particolare va ritenuto che il giornalista in sede di critica relativa ad avvenimenti di interesse politico e sociale
Ha in quanto lo ispiri la finalità di impedire che nulla vi sia di occulto di men che limpido circa i fondamentali presupposti di moralità e di correttezza nella vita pubblica
Il diritto di denunciare situazioni nei cui riguardi si affermi un concorso di circostanze concrete
Da cui si possano ragionevolmente desumere determinate conclusioni ancorché offensive per la reputazione di terze persone ogni qual volta lo svolgersi dei fatti esiga che gli stessi siano urgentemente chiariti davanti alla pubblica opinione
Io qui occorre attraverso un'indagine da parte dell'autorità costituite a seguito di che soltanto si possa determinare se nella specie siano o non siano fondate le suddette conclusioni
Ecco quindi che la storia giuridica della
Della magistratura italiana non è stata insensibile anche in anni lontani a porsi con consapevolezza e con senso di responsabilità un problema che non attiene a questo a quel processo questo a quel rapporto giurisdizionale un rapporto giuridico ma è un problema che attiene proprio all'esistenza e alla vitalità della stessa democrazia
Io credo che quindi affrontare questo problema che non è è soltanto un aspetto
Non può non non può impedire di fare un brevissimo accenno alla seconda parte di questo dibattito
Quella che già è stata evidenziata e non mi riferisco soltanto al rapporto tra segreto professionale e segreto istruttorio siamo tutti d'accordo che vadano ridefiniti
Siamo tutti d'accordo che vadano rispolvera atti i progetti che nella passata legislatura erano stati presentati e che non sono stati riproposti e carenza di volontà politica
Nella voler nel non voler risolvere un rapporto così fondamentale come quello tra giustizia e sta
Siamo tutti d'accordo che forse sia necessario ridefinire Reed imitare limitare il segreto istruttorio
Siamo tutti d'accordo che
Si tratta di delineare anche il segreto professionale laddove l'accertamento della verità laddove le esigenze generali della collettività per il funzionamento di una democrazia lo imponga
E siamo anche d'accordo
Che è un Ricupero di deontologia professionale riguardi entrambi riguardi la magistratura riguardi l'asta e non a caso l'Associazione nazionale magistrati
Ha proposto aderito all'invito si è incontrata allo stesso tavolo con i giornalisti
E abbiamo costituito abbiamo varato un gruppo di studio che speriamo possa entrare presto in funzione in attività
Ma non per allontanare diciamo così la legalità
E cioè sottrarsi sottrarrà la valutazione ora il giornalista ora il magistrato di un giudizio che fa parte della struttura dello stato di uno Stato democratico ma soltanto il proprio perché determinati determinate riforme determinati modi di comportamento determinati modi di essere e di intendersi
Nel comune la comune ricerca di determinati principi determinati valori possano passare attraverso un confronto più aperto e più chiaro
Dall'ultimo paese si diceva dall'ultima apertura d'Italia alla più grande la più grossa pretura di del nostro paese proprio perché il rapporto così immediato tra magistrato giornalista in un'ottica in cui nel giornalista
Vuole fare il poliziotto credo nel magistrato vuole fare il giornalista ma ciascuno nell'ambito delle proprie competenze
Ma all'insegna di una comune deontologia professionale si possa realizzare i proprio ieri abbiamo appreso in sede di una commissione che il Consiglio d'Europa ai dato una raccomandazione ai Paesi aderenti
Una raccomandazione con la quale si invitano i Paesi aderenti ad estendere la responsabilità dei magistrati per colpa la responsabilità civile almeno per colpa grave
Questo campanello che è stato lanciato così improvvisamente da quali motivazioni ispirate da quale Filosofia della giustizia e quindi da quale filosofia dei rapporti che attraverso la giustizia che poi è proprio quella chiamata a garantire certo principalmente la libertà di stampa mediche ma la libertà di stampa tutte le altre libertà civili
è ispirato ecco allora che il senso il contenuto di questo dibattito si allarga si allargano i confini diventa veramente prezioso intendersi con chiarezza
Senza allentare l'attenzione su determinati principi fondamentali che con quelli che sono stati recepiti che si sono che abbiamo vissuto interiormente ed esteriormente attraverso proprio la nostra esperienza personale
Vanno inquadrati eri valorizzati
In un Comune concetto di libertà e di democrazia
Prima Marco Pivetti mi sussurrava all'orecchio che stranamente i magistrati si erano messi di qua e giornalisti dall'altro lato
E quindi dovrei contare sulla benevolenza del Presidente per cercare di superare
Incerto contrasto che mi è sembrato esserci presente perché è un certo contrasto
Che noi avevamo colto l'occasione giusto l'occasione soltanto il discutere dei problemi dei rapporti tra magistratura e stampa
Prendendo lo spunto dal provvedimento di Varese un provvedimento lo dico subito come modesto studioso di diritto io condivido quasi tutte le considerazioni che ha svolto in apertura il collega Borre
Considerazioni sul relitto
Considerazioni su
Ma non è
L'oggetto del nostro dibattito stasera
Serviva questo dibattito per realizzare anche un'altra assicurare anche un'altra esigenza
Che non potesse essere presa a pretesto il provvedimento
Emanato a Varese per poter dire vedete i magistrati cosa fanno dobbiamo cercare di attaccarmi l'indipendenza per me il valore di questa tavola rotonda notifico la mia presenza qui è proprio questo perché avverto pericolosamente
Che si è sempre alla ricerca di provvedimenti
Non volevo qualificarmi provvedimenti di questo tipo per poter poi dire ecco ma perché amo l'indipendenza della magistratura da soli questi magistrati questi birichini non possono andare avanti
La preoccupazione maggiore invece mi è venuta è sorta in me quando sono stati citati tutta una serie di altri provvedimenti che hanno riguardato giornalisti riguardato giornali e che sono stati colti come indizio di un determinato atteggiamento della magistratura
Che sarebbe volto in definitiva reprimere superiore della stampa indizi di un determinato atteggiamento dalla magistratura che sarebbe poi a sua volta il riflesso incerto clima di riflusso che ci starebbe diffondendo nel Paese
Perché il discorso serio che si fa oggi si fa stasera non è il discorso di Varese discorso direi se può essere significativo anche per certe
Per gli argomenti dei libri che sono stati oggetto di questo provvedimento forse più che per il provvedimento in sé
Il discorso serio che facciamo e questo si dice c'è nel Paese si avverte nel Paese
Un certo clima di riflusso la magistratura sta subendo forse l'influenza di questo clima
Ma sì questo è vero e forse lo stesso discorso questo è fatto per i giornali mia profonda convinzione forse il Baglio che il giornale a breve
Può condizionare l'opinione pubblica ma a medio termine in definitiva poiché vende anche un certo prodotto o dovrebbe tendere un certo prodotto finisce col rendere anche in parte il prodotto che l'opinione pubblica chiede c'è una reciproca influenza a breve il giornale può determinare può indicare il mostro e quindi termina un certo atteggiamento erogare pubblica può iniziare una certa Campania egli regna un certo atteggiamento dello ione pubbliche ma è mia convinzione che medio termine il giornale anche sente in certa misura quello che l'opinione pubblica vuole e finisce in parte col dare quello che l'opinione pubblica vuole nella scelta degli argomenti da trattare in un giornale ovviamente io credo che il direttore di Real pomeriggio guarda di questa inutile lo mettiamo perché ormai
I lettori sono stanchi trattiamo quest'altro argomento
E quindi ed è vero perché tutti viviamo in questa società giornalisti e magistrati possono subire in certa misura più o meno a tempo bene più pena tempo lungo l'influenza di quella che è la società nella quale si che d'altra parte ricordiamo che anche queste che il potere
Dei magistrati il potere dei giornalisti non è qualcosa che c'è se disceso dall'alto dal cielo
è qualcosa che deriva quella che può essere la società è vero
Che magistrati giornalisti hanno la funzione che non è quella di accettare supinamente di ricevere una cercare anche partecipando alla sanità dare un certo indirizzo di realizzare i principi costituzionali o precendente o come diceva
Chi ci presiede stasera di cercare di far progredire la società anche se non si vogliono scomodare
Diceva proprio presidente Bonifacio determinati principi
Ma allora cosa si può fare
Io ho visto prospettato in questa da loro conto rotondo una serie di esigenze che sono difficilmente conciliabili tra loro perché sono difficilmente conciliabili dallo perché da un lato si dice il magistrato deve poter resistere a un certo clima che si afferma all'interno della società
E qual è la garanzia perché il magistrato possa resistere a un certo clima e si afferma l'interno della società un rafforzamento se possibile la sua indipendenza
Forse e se e sì dove si può creare in base a queste considerazioni oggi una nuova figura di illecito disciplinare non sarebbe tanto quello che indicava a Borrelli cioè il provvedimento abnorme sul quale già sulla responsabilità dovremmo dire chiaramente che commette lecito disciplinare il magistrato non sa essere indipendente
Perché sicuramente questo lo spero se vogliamo sottrarlo da scelte suggestioni se vogliamo che il magistrato svolga termina la funzione allora il principio della indipendenza del magistrato assume ancora maggior forza sono ancora maggior valore
Ed è questo forse dal lato difficilmente conciliabile con l'affermazione da parte di Bove riceva ormai quello dell'interferenza era un mito bisogna vedere cosa intendiamo quando si dice che quello dell'interferenza aromi
Io sono se per e ho criticato anch'io stasera al provvedimento del collega di Varese non non mi sono dilungato sul punto perché era superfluo direi che del resto anche chi mi ha preceduto l'ha fatto
Una cosa è la critica del provvedimento che anche se volete del provvedimento in corso una cosa e l'interferenza interferenza non è che il l'interferenza può nascere quando non si ferma a livello di critica quando può indicare un atteggiamento di di persone che possono agire sul giudice chiamato a decidere
Tutto lì il punto
Non è l'interferenza se io critico un giornale non faccio l'interferenza sul giornale se l'editore
Che dice che critica il giornale Scevola certa dichiarazione se il proprietario del giornale probabilmente lì è una certa interferenze e anche i magistrati in certa misura in certi limiti hanno
Qualche organismo hanno lo stesso Consiglio superiore
Avevo ricevuto venerdì scorso in uno scambio di opinioni purtroppo Brema estremamente interessante perché informale il ministro di Grazia e Giustizia francese
Lui stesso si è ci ha proposto di scambiarvi opinioni ha premesso però delle domande molto franche attendo risposte tutte dello stesso tipo dello stesso genere
Mi impegno forse ancora a non diffondere al di fuori da quest'aula quello che voi direte forse lo conosceva il Consiglio superiore nella sua struttura attuale perciò prendeva questo impegno
Direi superfluo ma non riesca a trovare un aggettivo più valido ora una delle domande più significative che ha fatte queste queste c'è oggi una indipendenza dalla magistratura dal potere politico
La risposta che ho dato che probabilmente il problema sul piano formale questa indipendenza era assicurata dalle strutture normative che c'erano fare un problema poteva porsi su un piano diverso sul piano dell'effettività devo indipendenza effettiva ma il discorso allora a quel punto passava necessariamente attraverso il Consiglio superiore della magistratura attraverso suo modo di agire la sua composizione informarsi determinate maggioranze determinati momenti allora per sgombrare io vado per flash non faccio un discorso organico perché se no prendere troppo tempo
Io condivido quando si parla del mito della interferenza nel senso si Taché fino a che non arriva al provvedimento vent'anni fa ho diciott'anni fa Rossellini facesse la stessa obiezione
Con riferimento al sistema inglese dicendo in Inghilterra i giudizi si chiudono nel venti giorni dopo venti giorni eravamo a piazzare in un lì vicino ed è la mentalità e l'obiezione è l'obiezione infatti non dico che non si allena la condivido quindi per me il Piacenza altro diritto di critica al dibattito
E la forma migliore
Quando si dice non vogliamo interferenze una precisazione ben precisa non si vuole l'intervento da parte di colui che non convince come la critica dovrebbe fare da parte di colui che può operare incerto diverse come risolvere cioè risolvere come tentare di andiamo andare avanti su questa per cercare di eliminare da un lato un contrasto che avverto anch'io lo stesso contratto che i magistrati avvertono nei confronti degli avvocati
Io ho trovato un clima molto più accesso quando c'è stato il Consiglio nazionale forense dove gli avvocati hanno cominciato elencare una serie di provvedimenti adottati da parte dei giudici
Che
Gli avvocati ritenuto rettificare diverso tipo di diverso genere attraverso anche in posizione di fatti
Curiosi divertenti per astrattamente considerata come come può essere risolto questo problema
Io credo sia estremamente difficile o credo che questo problema possa essere ha risolto soltanto attraverso la convinzione io non credo che nei confronti dei magistrati
Sì Possa introdurre lo spauracchio di un certo tipo di responsabilità
Introdurre lo spauracchio certo di corresponsabilità per la responsabilità civile porta alle conseguenze che ha sinteticamente ma viene abilmente indicato Borre
Si arriva l'assicurazione in ogni caso al conformismo
Per quanto riguarda la responsabilità disciplinare che pure è stata indicata
Non riuscirebbe a colpire tanti provvedimenti perché qui in questo tavolo intorno a questo tavolo non è che si è insistito sulla destra si è insistito sulla provvisionale per certo meglio
Si è insistito su altri casi che pure si sono verificati non so e sono quei provvedimenti per i quali non sarà mai configurabile un illecito disciplinare nella determinazione della provvisionale siano essi cinque o cento milioni non potrà ravvisarsi un illecito disciplinare almeno che non si voglia veramente cambiare completamente quella che la fisionomia della magistratura il nostro Paese e questo mi sembra indiscutibile non credo che noi possiamo arrivare si si potrà far per il provvedimento abnorme per la dolorosa violazione o non l'applicazione enorme no
Esatto
Ed è allora eh io proprio io proprio per questo e proprio per questo vi dicevo che per esempio la soluzione a indicata quella di introdurre
Nell'ambito delle responsabilità disciplinare dei magistrati una figura che parla di provvedimento abnorme probabilmente non serve a nulla non serve a nulla perché provvedimento abnorme il nostro sistema processuale già oggi consente che il provvedimento abnorme a breve termine venga meno
Il provvedimento abnorme dallo che abbiamo un sistema di impugnazioni abbastanza complesso ampia articolata o sicuramente non arriverà a sua fine potrà fare un danno più o meno ampio ma c'è Senaldi il problema che noi oggi affrontiamo invece è un problema di diverso o almeno in questa seconda parte del dibattito è un problema di diverso tipo e le soluzioni che ho sentito
Indicare responsabilità non serve possono essere trovate soltanto attraverso un dibattito un dibattito franco attraverso un corretto esercizio del diritto di critica
Da entrambe le parti se questo mi è consentito da entrambe le parti e Attraverso per quanto riguarda gli istituti più significativi che poi vengono chiamati in ballo cioè segreto professionale
E segreto istruttorio attraverso una chiara riforma di questi istituti lasciarla situazione come oggi ovviamente non servirà che ha ad accentuare probabilmente in questo momento quegli episodi che sono stati richiamati questa almeno è la mia sensazione
Pone
è un caso agli avvocati almeno le rogatorie
Ecco
Ma
Ovviamente anch'io ho la tentazione di liquidare questo provvedimento di Varese senza entrare nel merito visto che siamo tutti d'accordo sulla sua abnormità
Però ha resistito alla tentazione perché vorrei aggiungere una postilla
Mi pare che delle due l'una
Ho il provvedimento e Abel norme per incompetenza del magistrato
Ho eh abnorme per
Scelta
Scientifica del magistrato per non dire altro nel secondo caso ci troviamo di fronte al qualcosa che non può essere liquidato come dice Martone
Con un provvedimento da parte del Consiglio superiore ma anche nel primo caso secondo me ci troviamo di fronte ad una situazione che per esempio il Consiglio Superiore dovrebbe non valutare ma del quale dovrebbe tenere conto
Perché è vero che questo magistrato che è diventato presidente di un tribunale importante
E allora forse una riflessione su come fanno le carriere i magistrati su come si arriva alla direzione di alcuni uffici importanti
Io sono uno di quelli che frequenta come Martone sarà il Consiglio superiore spesso e assisto alle promozioni
Alle discussioni sulle promozioni
I fascicoli su tutti uguali i fascicoli personali sono tutti uguali conto della ci sono delle Nolte caratteristiche diciamo così
Che sono identiche per tutti i tre punti si danno a tutti nelle promozioni c'è qualcuno che si alza e dice
Ma invece di tre ne potremmo dare un sì ma adesso abbiamo un punto solo perché queste peggio degli altri
Eh sì da tre punti a tutti allora forza una riflessione so contribuire all'informazione giornalistica
Non è presidente del tribunale di Varese perché deve esser nominato fare forte ed è comunque il trasferimento era la promozione c'era stata per la il concetto è quello che vale
Beh quindi mi pare
Che una riflessione su questo punto
Se vogliamo approfondire il tema il Consiglio
Dovrebbe farle dovrebbero farlo tutti i magistrati
Perché questo poi è un discorso che comporta un'analisi della gestione degli uffici soprattutto dei più importanti del fatto che ormai gli uffici diventano vita natural durante i dati in gestione a alcuni magistrati
Che poi
Sono i più anziani quelli più legati a un certo modo di far di amministrare giustizia
Queste sono cose che confermi ci siamo detti un sacco di volte Ferri non è d'accordo ma è così
Però
Io
Vorrei campo vorrei ritornare un momento
Al all'introduzione di
Del senatore Bonifacio quando ha parlato del clima complessivo
C'è stato qualcosa che qui non è stato detto che invece secondo me merita attenzione certe nei giornali e nei palazzi di giustizia sta accadendo qualcosa
Accade da da un po'di anni
E io credo che la legislazione speciale quella antiterrorismo per intende e in alcuni provvedimenti legislativi successivi abbiano inciso e in modo notevole
Non solo perché come dice il senatore Bonifacio quando le regole del gioco si cambiano poi non rimangono isolate e si trasmettono per osmosi ad altri settori
Perché secondo me in all'interno della magistratura è accaduto qualcosa di di interessante di preoccupante
Che cosa è accaduto è accaduto che la magistratura è stata caricata di un V ulteriore luogo ruolo di supplenza
Che lo ha che la portata ad assumere
Funzioni che non le erano propri ma anche hard esercitare un potere che non era suo proprio
Di conseguenza
C'è stato un atteggiamento da parte della magistratura che se diventata sempre di più insofferente nei confronti degli altri poteri giustamente visto che gli altri poteri delegava ne avesse la soluzione di problemi che avessero aspettato risolve
Questa situazione
Concatenata ad una serie di iniziative sulle quali si è molto discusso e si discute
Che si sono configurati come veri e propri attacchi all'indipendenza della magistratura
Non ultime per esempio le proposte a proposito del Pubblico ministero o iniziative tendenti a mettere sotto accusa magistrati che si occupano si sono occupati o si stanno occupando di inchieste particolarmente delicate
Penso al caso Palermo penso al caso Vaudano
Hanno portato la magistratura ad arroccarsi
Il fatto grave e che mentre i magistrati che sono esposti in prima fila
Hanno capito perfettamente questo ruolo e si sobbarcano questo ruolo senza scalpita are tutti quelli che sono intorno e che non hanno questo ruolo di prima in prima fila
Storcono a mio avviso il potere e lo esercitano in un modo diverso aiutati in questo sicuramente qui bisogna fare l'autocritica nei giornalisti dobbiamo fare l'autocritica dal comportamento molto spesso il responsabile dei giornalisti
Il di alcuni giornalisti io credo che ci sia
Una specie di come dire di interdipendenza tra questi due comportamenti da una parte i giornalisti che
Negli ultimi tempi si sono tramutati molto spesso in giudici in determinate situazioni anche anticipando giudizi
Di tipo penale o di tipo civile tra che spettavano la magistratura dall'altra parte i magistrati incaricati di questo ruolo che non compete loro allora creato uno uno stranissimo miscuglio di cui adesso paghiamo le conseguenze
C'è
Per esempio io faccio
Mi sembra sintomatico quello che è successo per non arrivare ai casi di terrorismo ma per rimanere a un caso
Sul quale si discute molto anche in questi giorni è che leggermente diverso ma è a mio avviso significativo il caso torto
Lì c'è tutto c'è c'è una magistratura o più genericamente ci sono degli inquirenti che fanno filtrare delle notizie che molto spesso non rispondono a verità o che sono strumentali
Dall'altra parte ci sono dei giornalisti che accusano i magistrati di comportamenti illeciti senza avere dare la possibilità perché i magistrati non ne hanno la possibilità quest'ultimi di difendersi
L'opinione pubblica in questo modo viene informati in modo completamente distorto e quello che appare una faida tra magistrati e giornalisti di un certo tipo da una parte e viceversa
In tutto questo c'è sicuramente quello che ho detto eccetera Kultur mancanza di cultura scadimento di cultura giuridica e per i giornalisti una impreparazione di fondo perché poi un giorno ci dovremo pure fare con con la Federazione della stampa un discorso sulla preparazione dei giornalisti su come si arriva a questa professione io ho fatto parte dalla commissione d'esame dell'Ordine la penultima
E francamente sono rimasto che terrorizzato da quello che che ho letto e che ho sentito
Ci sto ci sono quindi anche questi elementi ma c'è soprattutto al fondo un clima che si sta propagando nei giornali e che deve preoccuparci tutto magistrati e giornalisti ma più in generale l'opinione
Scalfari ha ricordato alcuni esempi di come si condiziona la vita all'interno dei giornali io me ne potrei raccontare decine di altri
Quando si arriva a condanne ormai frequentissime per esempio a Roma a un mese di reclusione dei direttori e ci sono direttori che ne hanno collezionate già quattro cinque o sei
Quando si arriva a condannare dei giornalisti perché hanno intervistato una un un uomo politico che ha riferito ha detto delle cose il giornalista riferito correttamente e c'è un tribunale che dice non mi importa che tu abbia riferito correttamente non sento neanche l'intervistato
Per me è importante che tu non abbia preso le distanze da quello che diceva
Comincia a diventare preoccupante
Il clima che si si crea all'interno del giornale perché è ovvio che un direttore a un certo punto alla centesima querela dice be fermi tutti alla se alla sesta condanna un mese di reclusione dice alte è qui che sta succedendo
La cosa più grave e qui non sono d'accordo con quando diceva Ferri e in parte Martone e che tutto questo meccanismo non è casuale
Perché voi qualcuno mi deve spiegare perché a Roma
Faccio l'esempio di Roma che conosco direttamente certi processi finiscono sempre alle stesse sezioni
Quando io ho contestato questa circostanza al presidente del tribunale di Roma che si è Legnate mi ha scritto anche una lettera perché io questi rilievi gli avevo messo nero su bianco avevo scritto come mio
Costume come mio dovere di giornalista
Quando mi ha risposto che è perché quelle sono sezioni particolarmente specializzate
E io ho fatto presente che erano forse sì specializzate ma perché avevano un orientamento di un certo tipo mentre altre sezioni particolarmente severo nel caso mentre altre sezioni che avevano sempre fatto processi di stampa non sono più
Non hanno più certi process
Allora qualcosa c'è non mi si può dire che è solo una questioni di clima generale o di inevitabilità di meccanismi giudiziari
No c'è al fondo qualcosa che ci deve preoccupare
C'è un meccanismo che si è messo in moto saranno le cause di cui ho parlato saranno altre ne potremmo discutere ma certo si stacca creando all'interno dei palazzi di giustizia un
Anti giornalismo diciamo così anti giornalista
Che non depone
Che mi preoccupa è che deve farci riflettere
è vero
Dicevo che ci sono delle responsabilità dei giornalisti che aiutano Poli questo meccanismo a mettersi in moto e a diventare oppressivo
è vero che ci sono delle risponderci sono state delle responsabilità mi dispiace che non ci siano altri direttori anche di direttori di giornali per anni abbiamo vissuto con il mito del buco
Bisognava dare per forza una notizia più degli altri non era tanto importante che fosse vera quanto che fosse verosimile
E questo ha dato degli anni di sicuramente ha dato degli alibi a quella parte della magistratura che
Forte della sua posizione di potere nei confronti di anche del dell'informazione ha pensato di esercitare
E vengo all'ultimo punto
Noi non faremmo opera di chiarificazione se questa occasione deve essere l'inizio di una riflessione collettiva se noi non ci dicessimo chiaramente alcune cose che riguardano noi giornalisti e i magistrati
Ci sono giornalisti che si fanno strumentalizzare e ci sono magistrati che strumentalizzano
Ci sono magistrati che si lasciano strumentalizzare dai giornalisti e viceversa
è un circolo vizioso Scalfari dice denunciamo quando un magistrato ci dà la notizia bene sì denunciamo
Però teniamo conto del fatto che il il novanta per cento del nostro lavoro dice su questa specie di circolo ricattato
Che è una cosa gravissima che condiziona il nostro modo di fare informazione e che condiziona la giustizia
Addirittura il magistrato che vuol fare il protagonista mi preoccupa molto poco perché si scopre subito che è solamente voglia di protagonismo in fondo poi
Sa se mi dà una notizia su un un delitto BA incide poco saldi i diritti individuali che devono essere tutelati perché molto spesso poi il mostro non è mostro come si scopra ma è un aspirante mostriciattoli
Però quello che mi preoccupa di più e quando il magistrato e di parte
Quando il magistrato mi dà la notizia come è accaduta nel caso dei caffè e del Consiglio superiore e del del l'inchiesta alla al Comune di Roma
In anticipo rispetto alla all'arrivo della comunicazione giudiziaria le agenzie l'hanno dato con due ore d'anticipo la notizia ora qualcuno deve avergli alla puntata giornalista mega sala inventata
Allora questa strumentalizzazione passa anche attraverso il nostro modo di fare i giornalisti
Che dobbiamo rivedere completamente ha ragione scatta denunciamo ma soprattutto riflettiamo noi su che cosa dobbiamo dare come lo dobbiamo dare
Rifiutiamo la logica del buco e rifiutiamo di diventare strumenti del terzo quarto quinto piano del del magistrato che prende il caffè e del l'ufficiale dei carabinieri che ti dice la mezza notizia e poi ti diceva e dal cancelliere che ce l'ha sul tavolo
Cerchiamo di fare del nostro mestiere è una cosa diversa
Così come credo e questo è un invito se deve servire da riflessione questa questa tavola rotonda i magistrati comincino a fare i magistrati in un modo diverso facendo il loro dovere provvedimenti abnormi o non abbia norme e cominciando a fare il proprio dovere il Consiglio superiore
Che deve intervenire quando deve intervenire e non si deve prestare come spesso si presta a delle operazioni di lottizzazione quando nomina i capi degli uffici e deve assumere una trasparenza che sia credibile all'esterno
Fisico
Che
Ovvio
No anche perché se c'è qualcuno che avrà la pazienza di restare sarà possibile dibattito
Vorrei prima come uno dei responsabili organizzazione questo dibattito dare una risposta una giustificazione al fatto che Sergio Turone non sia stato invitato a questa tavola diciamo tra i relatori messi nel cartoncino d'invito
Noi abbiamo ritenuto di non invitare gli Autori sequestrati anche perché trattandosi per vari motivi di opportunità e anche perché trattandosi di un sequestro di massa la questa parte dalla sala sarebbe risultato un po'troppo affollata
E certo
Sì il ha detto il caso di il caso Di Serio Turone e probabilmente diverso perché da quanto ho letto nell'articolo che ha scritto a questo proposito su Paese Sera
E ha raccontato la sua vicenda come la vicenda di un giornalista emarginato dalla professore già visti dall'intera oltre credo sul giornale
Per avere cambiato idea è cambiato partito
è un caso ovviamente che sentiamo come gravissimo perché la libertà di stampa garantita dall'articolo ventuno da costruzione la libertà dei giornalisti e non è la libertà dei proprietari dei giornali quindi una discriminazione di questo genere
Attinge Hai fondamentali alle fondamentali garanzie
Stabilite dalla Costituzione alla quella libertà di fatto di cui parla l'articolo tre secondo comma della Costituzione ma è un problema diverso problema grave ma un problema diverso da quello che stiamo qui trattando e non non spero che ci sarà l'occasione anche per dibatte di questa sua vicenda personale sotto questo profilo di carattere
Generale ed importante per quanto riguarda le componenti culturali e componente culturali
Nel Paese sono moltissime lo rivendichiamo il diritto di scegliere i nostri interlocutori
Prego allora il allorché lasciare avremo la
La aspettative
Queste vicende di cui abbiamo parlato e di che hanno dato origine a questa iniziativa a a pongono hanno posto l'esigenza di chiarezza e di confronto e mi sembra che esulta di questo gene qui siano stati già se non raggiunti quanto meno resi più vicini che non si trattava di fare un bilancio dei rapporti tra giurisdizione e stampa né di cercare una tregua purché sia tra il terzo e il quarto potere
Si tratta di vedere effettivamente come hanno sottolineato tutti presenta presente Bonifacio all'ultimo bell'intervento di Gambescia stiate di vedere effettivamente se queste vicende costituiscono il segnale di un pericolo più grave e più vasto
Il pericolo che si stia diffondendo nella magistratura nella cultura dei magistrati
Una sorta di insensibilità se non anche di insofferenza per il valore della libertà della stampa e delle sue garanzie costituzionali
Sarebbe un segnale gravissimo per la democrazia in generale
Ma sarebbe un segnale grave anche per l'indipendenza dalla magistratura
Perché sarebbe indifesa e destinata a soccombere ad essere trattata soltanto come un privilegio da limitare l'indipendenza della magistratura che non sentisse come proprio valore come proprio compito la garanzia di indipendenza e di libertà stabilito dalla Costituzione per la funzione giornalistica per quella funzione di controllo dei Poteri
Ivi compreso il potere giudiziario che la Costituzione affida anche la stampa oltre che ha la stessa magistratura
Due funzioni di garanzia quindi due funzioni di garanzia di libertà e di controllo quella della stampa in cui alla magistratura
Che si alimentano e si salvaguarda la vicenda l'una non può sopravvivere se l'altra cadde o viene limitata
Indipendenza la magistratura e libertà della stampa sono valori non sempre bene accetti
Non sempre ben compresi nel senso comune la cultura del senso comune perché sono valori culturalmente alti ecco e compito anche di questo dibattito tra queste due tra gli gli appartenenti a queste due funzioni far crescere la cultura generale di opinione pubblica in ordine a questi due valori
è utile come ha detto nella trasmissione televisiva l'avvocato Dall'Ora che questi scambi avvengano
è utile perché ci impongono come ha detto di ripassare la lezione ripassare la lezione sui valori fondamentali della democrazia
E per questo fine è necessario anche chiarire i termini giuridici delle questioni
E necessario farlo non per annacquare nel tecnicismo giuridico specialistico le reazioni
Ma al contrario per rendere queste azioni più razionali e quindi anche eventualmente più rigorose più efficaci
Occorre cioè uscire dal piano delle pur giustificate reazioni emotive con le loro inizi inevitabili ma pericolose approssimazioni superficialità igienicità
Per studiare risposte che siano reali e che tengano conto del quadro complessivo dei valori ai quali intendiamo rimanere fedeli
Ancora una volta anche qui come in altri campi non è con la risposta emotiva semplificatrice e simbolica che si risolvono i problemi senza rischi per la democrazia
Credo che questo dibattito sia già di per sé un rimedio una risposta severo come appunto credo come hanno detto anche gli altri
Che il problema è anche un problema di cultura dei magistrati ed è anche sotto certi aspetti un problema di cultura dell'opinione pubblica e della stessa stampa sui valori alla giurisdizione
Noi di Magistratura democratica e non vuole essere davvero una rivendicazione di primogenitura abbiamo sempre rivendicato il diritto dovere anzi
Di esercitare anche noi magistrati e anche pubblicamente una funzione di critica corretta argomentate documentata dei provvedimenti giudiziari
Una critica che costituisca un contributo di razionalità appunto a quel civile dibattito al quale nessun potere può pensare di sottrarsi
Una critica volta richiamare i valori fondamentali coinvolte nelle singole vicende come ha detto Ferri e ad esprimere anche apertamente e lealmente il pluralismo di opinioni che esiste nella magistratura così come esiste nella società e che costituisce uno dei maggiori fattori di crescita culturale dell'istituzione giudiziaria
Una critica che rappresenti anche appunto come qui il canale e lo strumento di un corretto controllo da parte dell'opinione pubblica sull'attività giudiziaria
Ecco su questo punto che a suo tempo fu un momento un fatto un argomento di lacerazione interna alla magistratura
Avete promette sentito oggi delle dichiarazioni molto convergenti perché io no
Non ho nulla da obiettare a quanto ha ha detto Ferri circa la necessità di limitare il concetto del dividendo inferenza all'interferenza sostanziale all'indifferenza alla interferenza che deriva dal potere che deriva dal coinvolgimento negli interessi
Oggetto del processo che deriva dagli inquinamenti o dalle corruzioni che deriva appunto
Da qualunque fattore di potere o di interesse che inquini rapporto che deve rimanere esclusivo tra giudice fatto e norma ma certo non si può parlare di indifferenza illecita e su questo l'accordo ormai tra le componenti associative mi sembra che possa essere raggiunto
Quando si parla di condizionamenti culturali di offerta al giudice di tutto lo spettro delle opinioni delle visioni culturali che possono interessare la vicenda
La vicenda giudiziaria si tratta in questo caso di rendere il Ginger più libero perché il libero il giudice che ha ampia facoltà di scelta culturale
Tra opinioni fattori di convincimento e non è libero il giudice che giudica da solo
E arbitrariamente in sostanza dal punto di vista culturale senza confrontarsi con il dibattito nella società e nella e nella cultura
Una critica corretta argomentata e documentata dicevo una critica quindi che respinga certamente il terreno
A noi estraneo delle insinuazioni delle di migrazioni e che sappia invece rendere partecipe l'opinione pubblica il dibattito pubblico dei valori
Delle regole e dei problemi che sono propri della nostra specifica cultura professionale
Una critica che sappia quindi analizzare e distinguere
E occorre distinguere anche tra le critiche
Tra queste ad esempio ecco e vorrei fare qualche obiezione a a quanto ha detto
Da giugno Scalfari ecco mi sembra che non possa essere condivisa
Una una critica che pure ho visto espressa più volte sulla stampa in quasi in questa occasione anche espressa da autorevoli commentatori quella secondo cui sarebbe illegittimo o se non illegittimo almeno dire discepolo pericoloso
Lo scavalcamento del processo penale
Da parte del processo civile cioè poi secondo cui sarebbe legittimo disdicevole pericolosa attuare la tutela civile
Chiederò promo iniziare condanne anzi cemento che il danno per diffamazione senza che vi sia stata una condanna definitiva in sede penale per il ritratto appunto di diffamazione
Ecco io penso che un riferimenti sia un riferimento da fare per introdurre questo discorso
In Gran Bretagna che molto spesso e anche molto spesso a torto in questa materia richiamiamo come esempio negli ultimi cinquant'anni vi è solo se vi è stato soltanto una un processo penale per diffamazione
Mentre invece e notorio che la la stampa inglese si sente molto limitata
Dalla grande K la dalla grande effettività della tutela civile nei confronti della di formazione e una tutela civile che ha effettività per l'ammontare dei danni che vengono liquidati in caso di diffamazione a mezzo stampa
Devo dire subito
Che a quanto mi risulta pochi istituto fatto sull'argomento
Il Po casi di condanna di di giornalisti per critiche diciamo poco rispettose a uomini politici
Forse in Gran Bretagna anche perché un Paese dove l'umorismo a fosse più spazio che da noi avrebbero fatto proprio lì insomma a me non risultano ecco credo ecco che forse il discorso vado accentrato pro sull'accentuazione sull'accentuazione invece gli spazi per la tutela per la tutela civile perché innanzitutto è una tutela più civile
Io se mi sentissi diffamato da un giornalista non vorrei vederlo in prigione
Vorrei vedere riparato il danno vorrei vedere ristabilita la verità vorrei vedere
La reazione sì dell'ordinamento a mia tutela ma non vedo proprio nessun nesso di congruità tra questo il fatto che lui passi qualche mesi
Galliera
Ecco la giustizia civile certamente non deve assumere le forme del processo di delle del sequestro di Varese
Ma la sugli giustizia civile non deve assurgere sì a giudice della
Dei della deontologia professionale del giornalista non vanno condannati le le inevitabili superficialità grossolanità scusa anche scorrettezze della stampa e
Va della stampa perché sono questi i rischi di una stampa malfatta sono i rischi della della democrazia come anche e rischio da democrazia quello di una giustizia va fatta qualche volta
Ma credo che non da questo non si possa passare alla pretesa da parte della stampa ad una sorta di unità per la diffamazione
Mi scusi giudice prego quando si dice grida
No no no vanno vanno vanno quando quando si discute di diffamazione si portano le prove tante che la diffamazione è consentita se io do la prova della verità del fatto
Mentre nel giudizio civile si dispera mi permette se io do la prova io querelato per diffamazione dò la prova della verità del fatto ancorché quello che ho affermato l'ente l'interesse del diffamato io vengo assolto dal magistrato
Ecco se invece se invece il giudice civile interviene e non fa una accertamento delle prove della diffamazione ma semplicemente un esame se il mio servizio il mio articolo la mia opinione
Lei dell'interesse mi condanna a pagare il danno quindi c'è una profonda differenza tra questo due tra questi due tipi di giudizio
Allora scusi allora
Guardi che io ho della del problema Pannella siccome giudico Pannella un personaggio folkloristico me ne infischio quindi lei può fare a meno di intervenire per quanto mi concerne perché Pannella io trenta anni fa normalmente lo pregano di comprare le sigarette perché era giusto al mondo penso immagini quanto me ne importa Madison
Risponde
Allora
Allora io ho letto la sentenza e ho letto la sentenza ne parlerò dopo ecco Nepal ne parlerò dopo vorrei prima che rispondere su questi punti a Eugenio Scalfari
E
In regime della prova cioè dalla prova del fatto diffamato e esattamente uguale nel processo del fatto diffamatorio esattamente uguale nel processo penale onere e nel processo civile
Fare
è esatto esattamente uguale la diffamazione beato ma lì i reati costituiscono anche diciamo fonte di danno civile
Che può essere giudicata e e liquidato quindi danno dal giudice anche in sede civile vorrei dire che vi è anzi nella nella legge sulla stampa del quarantotto e Pisacreta articolo dodici una indicazione normativa molto precisa che potrebbe aver per far pensare anche all'indicazione di favore del legislatore verso la tutela civile perché a differenza di quanto non accade normalmente per cui all'illecito civile corrisponde dritta sentimento del danno patrimoniale e servili visto costituisce anche reato del danno mo'anche del danno morale
Per la diffamazione a mezzo stampa è prevista la possibilità anche di ottenere una
Riparazione pecuniaria che è uno forse dei
Pochissimo unici casi di penna peculiari di pena civile
Quasi quindi a voler invitare diffamato a scegliere questa forma di penna appena civile anziché a dire il giudice per il giudice penale come ha detto la la tutela civile ha le stesse reti il processo civile sul piano della prova del fatto diffamante a le stesse regole è vero che in alcuni casi il la la verità del fatto diffamante non discrimina la data di formazione ma questo vale soltanto quando si tratta di un articolo che abbia riferito fatti diciamo così disdicevoli lesivi della reputazione pur veri di un soggetto privato e di uso e quindi di un soggetto in ordine al quale non sussista l'interesse pubblico alla
Alla notorietà di questo fatto privato e disdicevole vuole dire anche questo che però questa obiezione questo che ho detto soffre di una limitazione che
Traggo da quanto ha detto l'avvocato Dall'Ora al nella trasmissione televisiva
Ecco l'avvocato Dall'Ora mutando un po'quello che era stato detto sul punto aveva considerato un espediente
A dire il giudice civile anziché a dire il giudice penale per il fatto che in questo modo davanti al giudice civile si evitava la la verifica pubblica che dà il dibattimento pubblico penale
Quello civile non è pubblico ecco qui
Probabilmente abbiamo la prova di quanta importanza politica abbiamo certi problemi di riforma che troppo spesso consideriamo così qualche cosa proprio del nostro orto chiuso di specialisti
Qui c'è un problema di riforma del processo civile che deve uscire anch'esso diciamo dalla riservatezza dal segreto dallo scritto e assume nella sua globalità i caratteri che attualmente ha nel campo civile processo lavoro cioè carati di un processo pubblico nel quale possa essere esercitato il controllo d'opinione pubblica su come il processo viene viene svolto per quanto riguarda ancora la tutela civile io adesso tratto il mio intervento era preparato
Soprattutto per parlare in senso
Di critica della sentenza che riguarda Repubblica adesso che mi ci ritrovo a controbattere Gino Scalfari per quanto riguarda la il provvedimento emesso ampia sezione della Pretura civile di Roma sulla rettifica
è vero ci sono c'è questa norma un po'che viene definito un po'stramba
Perché impone lo stesso corto e la stessa collocazione e questo aggiunse ha appena detto implica queste
Difficoltà che derivano magari da non coincidenza da non possibilità di far coincidere tipo graficamente smentita accusava con una prevede ha fatto lo stesso
Questo lo stesso
Del testo l'immagine ha in testa di base era si era probabilmente albanese sul con la stessa evidenza
E poi vi è questa
Eventualità che in testa di paio ci debba andare la notizia sullo scoppio dalla guerra
Nove pagare
Ecco sarà una norma forse un po'stramba
E poi in quel provvedimento vi è in qualche cosa che lei non ha ricordato
Vi era l'ordine il divieto
Prego prego
Ieri
Infine
Grazie
Irrazionali
è stata riformata della legge giusta
è stato modificato
Con la legge sui pentiti ma
Allora vi era poi in quel provvedimento una
Dispositivo una disposizione che vietava al il giornale di diciamo far seguire questa questa coppa questa rettifica ad un qualsiasi con con un qualsiasi commento
Ecco ora quest'ultimo dispositivo a mio parere è sicuramente illegittimo
Però ecco dopo cerchiamo di capire come mai è stato pronunziato questo provvedimento che io critico e come mai la legge da queste disposizioni
Tra virgolette stramba
E beh anche qui credo che debba essere proseguita quella sincera e apprezzabile autocritica che ha fatto Paolo Gambescia
A nome diciamo della categoria dei giornalisti dei dei giornalisti una così voglio anche dire un'autocritica che mi piacerebbe che gli stessi magistrati fossero in grado di fare fossero capaci e pronti a fare con la stessa severità
Ecco quante volte la rettifica
Viene relegata in posizioni percepibili e viene a sua volta
Fatta seguire da commenti che almeno sul piano suggestivo né neutralizzano completamente l'effetto che
Adesso attribuito dalla legge credo che ci sia quindi anche anche su questo piano un motivo di otto critica da parte dei magistrati
Da parte dei giornalisti edito dalla stampa
Ecco una prima un'altra distinzione che credo che occorra fare
In un primo e quella tra il provvedimento di sequestro appunto questo unicum trattato come tale e la maggior parte delle altre pronunzie giudiziarie delle quali qui si è discusso
Mi riferisco in particolare appunto alla sentenza resa dal Tribunale civile di Roma nella causa Pannella contro Scalfari
A quella pronunziata dal tribunale sempre di Roma in sede penale nei processi per diffamazione intentato dagli onorevoli Craxi andò nei confronti di Cavallari
Direttore coglie la sera alla sentenza penale ancora una volta del tribunale di Roma emessa nei confronti del direttore dell'ANSA su querela di un giocatore della Lazio
I problemi posti da queste sentenze sono diversi
Rispetto a quelle poste dal sequestro di Varese e diverso deve essere anche immobili affrontarli e credo che proprio questo sia stato fatto qui
Certo anche queste sentenze sono suscettibili di critica nel merito ed io non ho alcuna difficoltà a dichiarare che avendone lette
Non le condivido appunto nel merito e credo che sia giustificato e legittimo l'allarme che si hanno provocato
La domanda se non stiamo per caso assistendo al formarsi in una parte la magistratura come ho già detto di un atteggiamento culturale se non altro incapace di comprendere quali rischi si collegherebbe ro ad un ad una linea giurisprudenziale giurisprudenziale volta restringere Pierluigi dire
Gli spazi della libertà di critica politica e di cronaca
Proprio in un momento in cui la linea della governabilità appare assumere tendenze di eccessiva in sofferenza verso qualunque tentativo di disturbare il manovratore
Ma questa critica non mi impedisce ritrovo
Ma questa critica non mi impedisce di considerare queste sentenze dei provvedimenti giurisdizionali a pieno titolo
Discutibile incerto perché intrinsecamente proprio di qualunque pronunzia giurisprudenziale giurisdizionale essere appunto discutibile come ha detto Borrelli essere frutto di un'opzione interpretativa che avrebbe potuto essere anche di verza
Non esiste alcun criterio oggettivo occorre far capire che questo
Non può non è possibile non esiste alcun criterio oggettivo per individuare quale sia la decisione giusta laggiù incisione ottimale in un certo caso la certezza del diritto e cerca una tensione ma non è qualche cosa che sta dietro l'angolo per cui basta girare l'angolo per trovarla
Perché consideri queste sentenze per altri peraltro molto molto serio
Anche se con argomenti che non condivido ingiuste o sbagliate o anche pericolose i rimedi propri dell'ordinamento le impugnazioni
Quindi Malacrida anche la critica pubblica la critica pubblica la critica tecnica
Sono rimedi adeguati e che debbono essere considerati sufficienti
Per dirla in chiaro
Porsi per queste sentenze il problema della responsabilità del giudice il problema del giudice
Che non paga per i suoi errori per queste sentenze sarebbe profondamente sbagliato sarebbe segno e fattore ad un tempo di non cultura
Per il sequestro di Varese il
Il problema si pone invece in termini diversi si è parlato appunto qua riguardo di provvedimento abnorme ed è un problema che quello del provvedimento abnorme che da tempo forma oggetto di magistrature di discussioni di analisi molto approfondite e dire anche quasi sofferte discussioni che abbiamo avuto il torto di mantenere troppo al nostro interno senza riversarle negli altri universi culturali
Perché è questione in cui entro in tensione due aspetti del medesimo principio
Quello per cui l'indipendenza del giudice e la sua soggezione soltanto alla legge implicano l'impossibilità di un controllo disciplinare sui provvedimenti giudiziari
E quello per cui è invece
L'indipendenza di noi magistrati
Non significa non può significare non vogliamo che significhi libertà di arbitrio libertà di abuso libertà di fare quello che ci pare
Ecco
L'analisi del provvedimento di Varese è stata già fatta e credo che non sia il caso qua di ribadire i rilievi di che ha motivato Borre vorrei fosse solo per curiosità dei giuristi che non abbiano letto il provvedimento sottolineare altre due particolarità
Nel provvedimento vi è anche
Una tra le tante statuizioni che contiene ve neanche una
Che è quella di
Ordina a chiunque
Di non commerciale vendere o comunque di non divulgare nemmeno mettendo mettendo conservando disposizione peraltro lettura i suddetti Librino attuali Rizzoli l'ordine a chiunque e e qualche cosa che il giudice non può fare
Perché il giudice non è registratore innanzitutto io mi ricordo un provvedimento del cinquantuno di un pretore di Roma molto prima dei pretori d'assalto che ordinava chiunque di non pubblicare fu oggetto di notte
Abbastanza corrosive da parte di Andrioli e di altri provvedimenti eccetera sono
Ci
La no provvedimenti urgenti cioè tanto incerta presenza
Ecco allora questi elementi di cui appartiene mitica abnormità di cui ha parlato Borrelli sono quelli che poi verranno sicuramente trattati nelle note che verranno pubblicate solo questo proposito sulle riviste giuridiche
E potrà vi sarà potuto sembrare strano che in una vicenda di tale spessore politico generale
Per i di un simile scandalo come è stato definito possa essere presa in considerazione
Questi aspetti dall'apparenza così tecnica
Ma sono questi profili del corretto processo
Ed è solo il corretto processo che legittima il potere giurisdizionale
Per le sentenze che ho ricordato prima invece il discorso non deve coinvolge il profilo di questo genere qui è il confronto culturale quello che serve
La discussione anche fortemente polemica ma fortemente radicata nella convinta accettazione della naturale ed intrinseca discutibilità delle pronunce giudiziarie
Sono prodotti di cultura
E quindi e come tali vanno presi in considerazione anche per contrastare la cultura giuridica ed extra giuridica di cui siano espressione per quanto riguarda ad esempio appunto la sentenza Pannella contro Scalfaro e Giorgio Rossi
Ecco a me sembra che una critica vi sia da muovere
E cioè che non vi sia stata colta la differenza tra ad esempio tra diritto di cronaca il diritto di critica politica
Il diritto di critica politica comprende ovviamente la libertà non solo di valutare i comportamenti altrui ma anche di interpretarne il significato
E del resto è appunto l'interpretazione degli atti che sola può consentire in la valutazione ora io dalla sentenza ho letto
Che nella conferenza stampa in cui era stato proiettato il presente il filmato delle Brigate Rosse Succi Lillo
Pannella
Apro le virgolette e leggo dalla sentenza
Si era rivolto ai compagni assassini dicendo loro di mettere nel conto che il suo suggerimento era questo due punti
Se assensi nano Cirillo il nastro sarà trasmesso con sopra impressioni del volto dell'assassinato eccetera per le ventiquattro ore di seguito in modo assolutamente ossessivo
Per consentire a tutti di leggere comprendere se lo liberano il documento sarà dato lo stesso per ventiquattro ore
Conclude affermando che ciò costituisce il metodo non di trattativa ma di dialogo politico chiuse le virgolette dalla lettura dalla sentenza ora sulla pagina di Repubblica
Che anche graficamente e l'aspetto grafico della questione è un aspetto che la Corte di Cassazione ha più volte preso in considerazione a proposito di titoli anche graficamente
Vi era quello che credo che sia un esempio di giornalismo come dà il film so che lo insegnano alle nelle scuole di giornalismo appunto
Notizie dalla parte commento dall'altra
Piera da una parte il resoconto dell'avvenimento ed era un resoconto che nella sentenza leggo che era un resoconto corretto e che tale era stato considerato anche dagli attori cioè da Pannella e gli altri immediatamente vicino accanto vi era quello che appariva a tutti un articolo di commento scritto anche in grassetto questo firmato l'altro
Nel quale l'autore Giorgio Rossi appunto
Afferma che con la promessa di diffondere a ripetizione il teste il tutto il filmato
Dopo la liberazione o la morte di Cirillo Pannella a praticamente sotto Lino adesso io questo avverbio praticamente ha praticamente invitato i compagni assassini ad avanzare le loro richieste
Perché è una trattativa sia possibile dando il via alla trattativa stessa con la promessa di diffondere eccetera
A me personalmente sembra che si trattasse di una interpretazione del fatto fatto che a sua volta era stato esattamente riferito sì che era dato al lettore valutare egli stesso la correttezza dell'interpretazione
Né in quest'ultima poteva essere considerata assolutamente pretestuosa sì che a mio parere rientrava pienamente nel diritto di critica anche se si trattava di un'interpretazione divergente
Dalle intenzioni dichiarate da dallo da da Pannella
Non era pretestuosa dico non era un artificio considerarlo ha prospettato la come interpretazione perché quella che la sentenza e Pannella considerava una minaccia che Giorgio Rossi considera una promessa non era una promessa così secca era alternativa
Nell'ipotesi assassinio il filmato sarebbe stato proiettato consola sovrimpressione del volto dall'assassinato se non la se da quanto ho letto una sentenza questa sovrimpressione non vi sarebbe stata nell'ipotesi di liberazione l'effetto era ovviamente diverso
Per è vero che la trasmissione per ventiquattro ore sarebbe stato ossessiva nell'uno e nell'altro caso ma questa carattere di ossessività presuppone lo spettatore che stia ventiquattro ore davanti alla stessa a rete televisiva in realtà diffonde per ventiquattro ore significa che tutti gli spettatori
Di quella grande maggioranza spettatori che hanno la mania del commutatore l'avrebbero vista
Eccetto quel bene dura sono sicure io l'ho visto ma son sicura anch'io che quella trasmissione era come è stato anche di scritto in quella resoconto giornalistico un monumento contro il terrorismo ma questa era la nostra interpretazione l'interpretazione di Pannella l'interpretazione di Giorgio Rossi probabilmente per la briga libri rimane il fatto che le Brigate Rosse obesi la desideravano l'avevano richiesta
No no lasciamo stare
Certo ma guarda comunque interpretazione io quello che volevo dire
E allora ecco no no
Complessivo
Proseguo proseguono se
Proseguo quello che ho scritto addirittura
Una interpretazione condivisibile o meno qua e io sono convinto che l'interpretazione possa benissimo essere discutibile quella di Rossi ma prevede che le interpretazioni di Giorgio Rossi siano indiscutibili e non sono il tipo di Giorgio Rossi nelle mie né qui né di Pannella
E non ha importanza se fossero interpretazione condivisibile ecco a me personalmente non interessa per nulla tanto più che a me poi il fatto della trasmissione
Non appariva nemmeno un fatto così scandaloso come appariva probabilmente a Giorgio Rossi
Ciò che conta e che era una delle possibili interpretazioni ne è una delle delle interpretazioni argomentabile interpretazione del significato e degli affetti di questo atto di cui si parlava è un atto non allo stesso F nostra non ha lo stesso significato per tutti e ogni atto e come così anche come ogni norma è suscettibile di regola di interpretazioni diverse era quindi totalmente per per questo questo che voglio dire era totalmente compresa nel diritto di critica
Ecco a questo proposito il privé questo che poi m'interessa dire e però questa premessa di fatto era necessaria per non essere generico il tribunale a questo proposito richiama il principio giusto della Cassazione
Secondo cui l'attribuzione di un fatto non vero sia pure in forma dubitativa o insinuante non fa venir meno la illiceità è un principio giusto ma non è conferente qui
Vi è appunto e proprio qua che bell'obliterazione la distinzione tra critica e cronaca
L'interpretazione di un fatto correttamente riferito nella sua oggettività materiale non ha nulla a che fare con l'esposizione dubitativa o allusiva del fatto stesso ecco
Ho voluto fare questa analisi fattuale della sentenza
Perché
Ci dobbiamo rendere conto questo che specifico compito della stampa non soltanto quello di riferire i fatti e di riferirli
In modo veritiero si si trattasse di questo la stampa potrebbe essere soppressa e e ha sostituita con l'unico organo di stampa pubblicò la Gazzetta Ufficiale con opportune garanzie che sia di ugaritico e ma che notte no non ci ho preso con i fatti che sia
E verifico che dica la verità tutta la verità e null'altro che la verità
Compito specifico della stampa e far comprendere il significato dei fatti e secondo il massimo del pluralismo delle opinioni dei criteri di valutazione di interpretazione dei fatti stessi
Credo che fa la cultura e questo poi al al punto
Ecco per cui io credo che
Sia opportuno questo dibattito su quelle sul merito di questo criterio interpretativo del tribunale vengo trattato in una in una sentenza che peraltro per altri versi considero seria e né perché ecco indice di una
Di una curvatura culturale che è pericolosa per i motivi che ho detto perché certo negano la stampa la possibilità di interpretare i fatti
Sarebbe abbastanza grande
E anche per la sentenza resa nel processo Craxi andò contro Cavallari
E vi sono elementi sconcertanti
E e se escogitata su questo piano appunto che un piano completamente diverso da quello del sequestro di vari qui dalla sentenza si vede che sono state considerate diffamatorie tre o proposizioni o gruppi di proposizione
La prima è una serie di proposizioni a una serie di riferimenti ad una campagna di diffamazione
Di calunnia o di linciaggio che secondo Cavallari il PSI aveva intrapreso da oltre due anni nei confronti del Corriere la sera
Ecco io ritengo che attribuire al PSI
Una campagna di diffamazione biennale nei confronti del Corriere della Sera possa formare oggetto di un diritto di rettifica di un diritto di accesso al giornale per spiegare che non si è trattato una campagna di diffamazione che non hanno mai fatto
Ma ritenere che un partito che affermare una cosa di questo genio un partito politico sia commette il reato di diffamazione
Sia una concezione abbastanza stravagante di quello che la polemica politica in genere
Vi è poi la seconda proposizione considerate diffamatoria che in riferimento ed è il riferimento al a Paroli virgolette al vecchio costume di ricevere generose offerte dagli editori P due
Qui il problema è diverso ed è semplice se
Il punto qui è la verità o no
Se è vero che il partito socialista aveva un vecchio costume di ricevere generose offerte dagli editori P due la frase non è diffamazione se non è vero la frase è diffamazione perché diffamazione nei confronti perché false quindi e su questo io non posso dir nulla perché dalla sentenza hanno ricavato nulla circa cosa sia successo nel processo a proposito della prova di questo di questo fatto
La terza
Frase la terzo elemento considerato diffamatorio è il riferimento ad un partito
Che ma avendo parecchie pendenze penali da sistemare a Torino ed altrove eccetera cerca di sollevare il polverone su quel Corriere della Sera
Ecco a questo proposito non è dal momento che le pendenze penali e non effettivamente pendenti a Torino e così dice la sentenza Metta
La sentenza ritiene che la connotato diffamatorio ossia da rinvenire in questa fascia nella formula da sistemare pendenze penali da sistemare perché
Dice la sentenza
Che questa formula da sistemare lascia intendere che per il cedimento in discorso
Lungi dal sottostare al sereno vaglio l'autorità giudiziaria debbano essere in altre sedi e con criteri per così dire metà giuridici se non antigiuridici sistemati dal Partito socialista
Con la connivenza o all'acquiescenza con l'avvallo la complicità ai casi aggiunge dell'autorità giudiziaria medesima quella di Torino immagino
Per ecco mi sembra che questa interpretazione di questa ve di questa formula da sistemare anche queste sia sia stravagante ma anche nettamente per un'interpretazione
Stravagante
Che
Potrebbe anche essere considerata compresa nei limiti di quella diciamo discutibilità di cui parlavamo prima ma ecco che indice e la debolezza di questa argomentazione e anche questa in di fronte ad un fatto che così pesantemente incideva su uno dei fattori fondamentali della democrazia e che cioè la libertà di critica politica
Ecco questa forzatura interpretativa di questa formuletta da sistemare mi sembra
Che sia indice di quel clima completo culturale comprensivo di un clima di un atteggiamento culturale quale Stato prima descritto
Sì
Ecco allora
Richiamato dalla presidenza mi dispiace per il direttore dell'Ansa non parlerò del del suo caso
Concludo concludo facendo un riferimento a un caso probabilmente minore no no no
Scusa Marco i sedimenti c'è un altro processo scusa
L'olio il leader già all'ordine del giorno il direttore del Giorno e il dottore del giorno condannati senza condizionale
Per deformazione senza condizionale perché il tribunale non l'ho agli atti il certificato penale come se aspettassero l'imputato produrre dice su questa questo Papa e pone problemi diversi lo segna il provvedimento questi ed altri casi isolati ed altri casi tentò la trama per venire riferiti ne se questo dibattito sarà pubblicato vorrei però ecco concludere proprio il mio intervento richiamando molto premetto un altro caso Mino forse minore perché colpisce un giornalista che credo fosse addirittura collaboratore esterno dell'ANSA ha mi sembra Catanzaro
E
A Palm no per i fatti di Pasotti
Il quale
è stato
Oggetto di un mandato di cattura per violazione del segreto istruttorio
Violazione del segreto di Stato per aver riferito alla
Alla sua agenzia del l'esistenza di un procedimento penale nei confronti dei tre personaggi
Dopo quello che è stato detto sul carattere episodico e quindi arbitrario e quindi il carattere non di regola ma di strumento e pretesto di di di imposizione di queste norme sul segreto istruttorio io credo che aggiungere alla incriminazione il mandato di cattura sia segno di questa caduta di cultura della civiltà giuridica di cui ha parlato
Bonifato il presidente Boni faccio in apertura
Benissimo ringrazio
Il giudice Pivetti vorrei capire che era nostra a proposito
Poteva aprire un qualche dibattito misure cose che sono state ben
Ma l'ora tarda e anni fa perché
Qui la Federazione deve chiudere questi locale c'ero impedisce
Credo che si possa poi per organizzare a tempi ravvicinati era possibilità di un dibattito su questi
Su questi problemi
Vorrei quasi chiudere con una battuta che indubbiamente ai nostri forestale estremo interesse
Quasi quasi
Dovremmo esprimere apprezzamento
Per il provvedimento del giudice di Varese che ci ha costretto a costretta a questi momenti di riflessione perché una cosa è certa di riflessione sui problemi del nostro tempo ne abbiamo molto bisogno
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