I Verdi denunciano l'approvazione di una legge che rischia di vanificare il referendum dei Club Pannella per l'abolizione dell'art. 842 del Cod. civile che permette ai cacciatori il libero accesso nei terreni privati org. dai Verdi

Allora
Motivo di questo di questo incontro ha molto semplice è il referendum sul problema dei fondi agricoli e semplificato come referendum sulla caccia sono qui con me Anna Maria Procacci esponente storica delle battaglie sulla caccia difesa degli animali nei air di deputata della Commissione affari sociali e il capogruppo alla commissione Ambiente del Senato il senatore Bortolotto c'è anche il rappresentante della Confagricoltura che saluto con piacere purtroppo Gaetano purtroppo fu copra
Sì avendo preso un colpo e la strega ci ha mandato una nota scritta diete si pone interne ci dicono io a rimetterlo in sesto per farlo a essere presente a questo incontro il premio
Tu semplice abbiamo deciso di lanciare questo allarme modo abbastanza chiaro il pubblico perché al Senato poi ce lo dirà meglio che non sia capogruppo alla commissione Ambiente del Senato è stata già approvata sede di Commissione e rischia di essere calendarizzata in aula in tempi anche brevi da quando alle notizie abbiamo appeso
Una leggina di scippo praticamente di questo referendum e soprattutto di presa in giro una sorta di truffa nei confronti dei cittadini oltre che del mondo dell'agricoltura la cosa è semplicissima si tratta di una vecchia norma del Codice italiano che prevede il diritto di accesso ai fondi agricoli da parte dei cacciatori dirige per essere chiari che negato invece a un qualsiasi cittadino se vuole andare a fare footing trekking o semplicemente birdwatching con la macchina fotografica o con un cannocchiale
è una norma che rappresenta un'alta sensibilità d'un altra storia e crediamo che di fronte alla richiesta di un referendum che ha raggiunto le firme necessarie per essere indetto e che credo sia assoluta ma te sicuramente dovete passare alla Corte costituzionale perché è talmente chiara e precisa quesito che non c'è non ci sono non ci possono essere difficoltà
Non è accettabile che al Senato
Con una posizione sostanzialmente di ampia convergenza destra sinistra e contro soltanto i Verdi sostanzialmente come fieri in questo caso difensori un diritto dei cittadini e del diritto degli agricoltori si tenti un in uno scippo del diritto referendario noi siamo ben contenti della solidarietà già avuta dalla Confagricoltura che addirittura promosso il il referendum abbiamo lanciato un appello molto Franco anche all'e altre organizzazioni al mondo dell'agricoltura perché riteniamo che non siamo di fronte al referendum tradizionale tra virgolette anticaccia siamo di fronte a un referendum per la libertà personale crediamo che il consenso
Degli agricoltori
Per consentire o meno quindi l'accesso dei cacciatori con i fondi mi sembra un livello minimo di civiltà siamo di fronte a una norma arcaica un privilegio che potrebbe essere quasi con Sato medievale in qualche modo e che va abolito quindi non siamo mentre diciamo gli ambientalisti quindi sostengono un referendum questo caso molto pragmatico e molto civile ci sembra che da parte di alcune forze politiche ci sia invece un arroccamento sulle posizioni addirittura come dire estremamente ideologiche dei cacciatori che rivendicano un diritto che francamente nessun'altra categoria se dobbiamo ridiscutere di limiti in questo caso alla proprietà privata
E parlo più tutelate le attività non nocive come appunto le passeggiate nei boschi e le le attività di come dire di divertimento senza un'arma nelle campagne che un ci sembra quelle di un divertimento armato passo la parola all'onorevole Procacci deve scappare una no
Ma che queste vorrei è un referendum per rendere uguali agli altri tutti coloro che oggi sono più uguali degli altri questo della violazione del diritto di viola a me alla proprietà privata da parte di chi imbraccia una doppietta è un privilegio che è stato introdotto nel mille novecentoventitré legato evidentemente anche a una forma culturale diversa vale a dire del popolo in armi e che il referendum per abrogare l'articolo ottocentoquarantadue del Codice civile ha una lunga lunghissima storia tutto comincia no nel lontano mille novecentosettantacinque quando tentammo di raccogliere le firme non riuscimmo purtroppo non si arriva a cinquecento mila firme valide l'appuntamento fu rimandato mille novecentottantasei furono raccolte le firme non fu fatto il referendum poi al mille novecentonovanta si votò per un s'soffio non fu raggiunto il quorum nei per i votanti uno zero virgola è qualcosa che frusta trovo questa battaglia davvero di civiltà questa è la quarta volta deve essere la volta buona e credo che come Verdi da più di vent'anni seguiamo questo discorso come Verdi fatte dobbiamo anche sapere diciamo valutare la situazione dell'ottocentoquattro due del Codice civile anche alla luce di quella che oggi la normativa nazionale sull'attività venatoria la legge cento cinquantasette io penso spesso che mai referendum fu più voluto dei cacciatori perché i cacciatori non contenti del loro privilegio così affibbiato agli da questo articolo questa norma del Codice civile hanno cercato in questi anni di eludere la nuova legge nazionale sulla caccia mi ricorda delle forse voi ricordate le polemiche io le ricordo ben chiedo che accompagnarono nel mille novecentonovantadue la legge di riforma dell'attività venatoria badate bene partendo da un paese diciamo di frontiera in senso negativo perché la densità di cacciatori per chilometro quadrato in Italia è sempre stata e la più alta in Europa dagli anni settanta in poi cacciatori e mille novecentosettantotto erano due milioni e duecento mila oggi sono molto calati ottocento mila circa e ritengo anche a causa dell'assedio culturale che in noi Verdi abbiamo portato a causa anche questo calo indubbiamente della nuova normativa nazionale la nuova normativa nazionale ha dei punti interessanti per esempio legame cacciatore e territorio che rappresenta anche una forma di responsabilizzazione mette fine al nomadismo venatorio di chi spara fino a poco tempo fa ognuno poteva andare a sparare dove voleva bene e purtroppo le regioni spesso lega te al molto più al peso delle doppiette piuttosto che il peso degli agricoltori o al peso dell'ambiente le regioni hanno applicato poco in male questa legge nazionale per cui il legame cacciatore e territorio è diventato uno dei punti più Fiacchi della normativa nazionale vi faccio un esempio la Regione Toscana che è una regione che spara fortemente per tradizione a delle zone di caccia controllata i cosiddetti Ambiti territoriali di caccia che sono grandi addirittura centocinquant'tre mila ettari un po'come tutto il parco del Cilento allora ci rendiamo conto che il legame cacciatore e territorio cioè andare a caccia una zona circoscritta secondo buone regole di comportamento viene in gran parte vanificato ma questo indubbiamente ed è vero io sono d'accordo male tanto un referendum anticaccia quanto è un referendum per difendere i diritti degli agricoltori ai quali noi Verdi siamo stati Sempre assolutamente attenti e proprio in nella riforma dell'attività venatoria in Italia nella legge nuova la centocinquantasette noi curando in modo particolare questa parte però siccome e le forze politiche hanno ancora una volta schierate in odo assolutamente trasversale dalla parte delle doppiette non riuscimmo naturalmente poi a scardinare questo impianto davvero anacronistico e che non ha riscontri in Europa cioè e l'Italia veramente anomala anche sotto questo profilo del confronto con gli altri Paesi per questo pensiamo appunto che l'agricoltore o qualunque privato abbia il diritto di interdire l'accesso degli altri sul suo terreno che il punto fondamentale di civiltà sia il riconoscimento del consenso non dimenticando mai che la fauna selvatiche patrimonio indisponibile dello Stato questo l'abbiamo scritto nella nuova legge siamo sicuri che stavolta questo riconoscimento di cibi età questo mostro giuridico possa essere serenamente abrogato in modo che chi sicura della terra possa condurre la sua attività agricola tranquillamente senza le continue incursioni spesso terribilmente indisciplinati di chi spara e quindi adesso Francesco Bortolotto vi racconterà un po'la situazione in Senato che è stata diciamo causa di grandi preoccupazioni anche di questa conferenza stampa
Grazie ma io vorrei
Aggiungere qualcosa
Non vorrei che uscisse questa conferenza stampa come le solite contrapposizione dei Verdi che ce l'hanno con i cacciatori quindi un'altra puntata del dicembre già viste negli anni passati perché e ci sono stati dei cambiamenti obiettivi
Intanto noi siamo in maggioranza siamo al governo del presidente commissione Agricoltura si dovrà esaminare poi questa legge siamo nell'Ulivo che non c'era in passato
Abbiamo una leggera centocinquantasette che è più avanzata rispetto a quelle che avevamo nel situazioni passate
Invece l'atteggiamento delle associazioni venatorie è rimasto lo stesso cioè quello di una contrapposizione comunque vede referendum
E questo io credo crea malumore io credo anche lo so negli stessi cacciatori non solo a noi difendiamo i diritti degli agricoltori ma noi difendiamo anche quei cacciatori che ormai sono maggior parte che vorrebbero avere la certezza del diritto perché qui da anni con questa politica che le associazioni venatorie stanno portando avanti di cercare di forzare a tutti i costi la legge le direttive
E vuole sparare i fringuelli e voler usare le reti e e voler non rispettare gli ambiti territoriali di caccia costringono
Poi tra l'altro trovano degli ottimi alleati in tanti assessori regionali che fanno delle cose indecorose in giro per Italia costringono le associazioni ambientaliste continui ricorsi al TAR o al Consiglio di Stato che e continuamente cambiare la situazione allori cacciatore paga la licenza di caccia per andare a fringuelli dopo due mesi viene vietato la caccia al fringuello perché è una specie protetta dalla c'è e allora la magistratura interviene il cacciatore paga riserve di caccia perché vuole andare a casa su tutto il territorio regionale magari perché gli interessa un ambito particolare lontano dal suo Provincia e dopo il Tardelli boccia il piano illegittima da assessore regionale che e e i cacciatori si trova cioè
Viviamo in una incertezza del diritto traumatica da anni ormai da un momento all'altro in alcune regioni si potrebbe smettere di andare a caccia perché in assenza dei piani venatori regionali la legge dice che non si può entrano i fondi agricoli già oggi per cui questa situazione e di rischio costante e di incertezza del diritto colpisce anche gli stessi cacciatori mi voi no chiediamo di cacciare queste queste persone dal paese o di metterli in galera noi vogliamo che il diritto sia uguale per tutti venga rispettato e sia quello che le leggi stabiliscono poi se riusciremo a migliorare le leggi certo saremmo più contenti ma noi chiediamo oggi rispetto delle leggi esistenti allora che cosa successe in Commissione ambiente del Senato che sono state presentate quattro leggi
Che si propone hanno di evitare il ricorso al referendum caratteristica di queste quattro leggi una di Alleanza Nazionale
Una di Rifondazione Comunista una del PDS è una dei Verdi caratteristica le prime tre erano identiche tra loro
Ed erano identiche alla proposta di legge che ha fatto Lunati cioè d'unione delle associazioni venatorie italiani
E
Per esempio qua o quella di Rifondazione ma comincio le altre sono uguali si costituiscono di quattro articoli si costituivano di cinque articoli queste leggi
In cui l'articolo uno abroga il primo e secondo comma dell'articolo ottocentoquarantadue del Codice civile quello che consente ai cacciatori l'accesso ai fondi agricoli come richiesto dal referendum articolo quattro loro introduce nella nella legge sulla caccia nelle duecentocinquantasette dice ma i fondi agricoli inclusi nelle zone destinati alla caccia programmata
è consentito l'accesso ai titolari di licenza di caccia cioè si tratta sostanzialmente di un trasferimento di una norma da dal Codice Civile a una legge senza alcuna cambiamento
La nostra legge ovviamente era diversa ma non è che vietasse la caccia su tutto il territorio nazionale la nostra legge perché noi facciamo parte governo dobbiamo dare delle soluzioni praticabili quindi ci limitiamo a chiedere noi chiedevamo che le regioni avrebbero provveduto alla gestione a caccia programmata individuando i terreni a ciò destinati perché come sapete la caccia non è più su tutto il territorio nazionale ma ci sono i piani regionali a tal fine alle dodici tenuti ad acquisire il consenso scritto dei proprietari o dei conduttori di singoli fondi ecco non dimentichiamoci che si tutelano i proprietari ma anche non i proprietari conduttori cioè gli agricoltori e che non sono proprietarie il loro terreno
I tre gli imprenditori bene
Assunti i consensi le regioni con apposite norme ripartiscono il territorio destinato alla caccia in ambiti territoriali e così via in assenza del consenso la caccia non è consentita questa era una norma che consentiva alle regioni di fare la pianificazione tutelava il diritto dei proprietari e garantiva la richiesta referendaria nel senso che le faranno non si sarebbe fatto perché sarebbe stato accolto lo spirito del referendum
Con la legge ma ci siamo trovati
In Commissione da soli valide perché c'è stata questa alleanza trasversale
Anp DS
Rifondazione alla fine anche con l'appoggio dei popolari quali non sono molto intervenuti nella discussione ma alla fine hanno votato anche loro dal la proposta in Commissione ce sta per la verità qualche differenziazione del PDS ad esempio la senatrice Vera Squarcialupi non non era d'accordo con la loro posizione quindi
Voglio dire non è che noi siamo isolati completamente tutti gli altri son d'accordo contro di noi
è che le posizioni che vengono portate avanti dalle altre forze politiche derivano dal fatto che queste hanno messo la caccia in mano i cacciatori no dicano chi è l'esperto di caccia del partito è colui che va a caccia Barack si danno i la competenza a trattare l'argomento è risultato è questo che vediamo
Comunque
La la cosa adesso deve venire in Aula noi riteniamo ma sempre non per verso la cui cacciatori ma per fare la cosa più giusta perché rispetti tutti quanti che rispetti i cittadini la fauna gli agricoltori e anche la certezza del diritto per gli stessi cacciatori cercheremo di modificata in aula cioè ripresenteremo come emendamento alla nostra proposta che il consenso scritto dei proprietario dei conduttori si obbligatorio
E poi in Aula vedremo come andrà a finire dopodiché la cosa Passalacqua se dovesse venire approvata alla Camera a seconda di come andrà al Senato si regoleranno i nostri colleghi
Hawk rappresenta tornerà
Coppola voglio anche dire che ne presenteremo poi dall'assemblea nazionale si apre oggi pomeriggio una mozione per impegnare tutto il movimento perda
A difesa di questo referendum innanzitutto la Confagricoltura ringraziare all'iniziativa del presidente Pecoraro Scanio
Con la quale concorda ne può fare a meno di concordare
Anche perché conferma che sin dallo scorso anno il proprio comitato direttivo nel quadro di una più ampia interpretazione europea dell'azienda agricola tendente a valorizzare sempre di più il concetto di attività ambientale di produzione di fama di selvaggina di ambiente
Aderito proprio all'unanimità
Alla campagna referendaria per l'abrogazione del referendum questa c'è stata una richiesta che è stata formulata da i nostri imprenditori agricoli non con azioni né preconcette né con azioni di contrari all'attività venatoria ma proprio perché questa secondo noi questo articoli ottocentoventidue crea una disparità tra i cittadini non posso non concordare con quello che è stato detto prima Città di e cacciatori e non cacciatori ma a maggior ragione crea una grossa disparità tra aziende agricole e non ha per il quale come se lei prese che non agricole fossero di secondo fili grado rispetto a quelle che fanno un'attività identica consentendo nelle loro aziende che producono reddito di fare un'attività ludica e sportiva mentre nelle altre impresa artigianali commerciali e industriali ciò non è consentito a questo di fatto un un concetto a tempo wafer contato passivo Pato
Certamente il cacciatore ottocentoquarantadue è legata alla legge quadro sulla caccia del novantadue che di fatto va detto chiaro e forte non è ancora applicata non è ancora applicata in tutte le sue i suoi punti in particolare nei punti che riguardano il la famosa caccia programmata ristoro per gli agricoltori che concede alle poche aziende green con le cioè non si riesce a a a trovare una soluzione per gli agricoltori che non intendono fare entrare il proprio fondo dell'attività venatoria
Sottolineo anch'io che il testo proposto dalla Commissione Senato di fatto non cambia assolutamente nulla perché di fatto rimanda a una alla caccia programmate edificata che abbastanza divertente una una riga da legge centocinquantasette che dice l'agricoltore si può opporre qualora non rientri nella non si opponga alla pianificazione precedente e allora a questo punto tutto ricade nel non va anche sottolineato a questo devo dire come mondo agricolo noi non siamo contro l'attività venatoria noi crediamo che tutto vada contemperato in una serie di accordi quadro tra agricoltori tra associati il relatore perché nostre associazioni ambientaliste anche noi vogliamo a volte che i nostri fondi siano a inoltre c'è perché possiamo chiedere questo tipo di attività
Con l'ente pubblico che ne sia garante per cui suggeriamo delle forme di convenzioni e gli accordi che però non siano impositivi in sostanza l'azienda agricola deve essere libera di decidere della propria sorte grazie
No due cose anche cioè le figlie adriatica comunicato e l'intervento di Fulco Pratesi che dice è importante che tutte le associazioni ambientaliste sostengano non solo a parole il referendum per l'abolizione dell'articolo ottocentoquarantadue del Codice civile
Infatti il diritto esclusivo dei cacciatori a penetrare il terreno altrui contro il barile del proprietario è una cosa assolutamente inaccettabile per un paese civile questo non è solo non solo per il vulnus che si arreca al diritto di proprietà ma per tutelare il diritto delle persone di poter salvare entro il proprio terreno specie di animali selvatici questo anche detto Jan si capisce perché S. esilio so guidare di un terreno e voglio mi fa piacere civile tali libertà o fare in modo che uno stagno si possono sposare devo decollati devo consentire dentro il mio terreno privato che qualcuno venga negli spazi insomma
Il referendum contro l'articolo ottocentoquarantadue rappresenterà inoltre un nuovo energico impulso per rendere l'attività venatoria più razionale più legata al territorio e più dirsi rispettosa dei diritti di chi cacciatore non è queste Fulco Pratesi presidente onorario del WWF Italia
E poi devo dire che anche la un'altra da dell'associazione l'agricoltura la Copagri a inviato una sua
Messaggi a le presente prego allora
Si fa
Sì la Copagri e nuova di nome ma è vecchia di organizzazione per è una confederazione di cinque organizzazioni minore agricole che sia confederate quindi è diventata la Copagri Confederazione dei produttori agricoli così lo dico per quindi voi avete ricevuto il nostro documento che sostanzialmente più riferito alla legge centocinquantasette e alle prime proposte di modifica di soppressione dell'articolo del Codice civile perché la seconda l'abbiamo vista poiché in un secondo tempo
Quindi noi condividiamo questa proposta questa diciamo iniziativa che non è settaria ma che equilibrate tiene conto degli interessi che sono dei cacciatori che sono anche dei proprietari e quindi però ecco l'obiettivo nostro per ecco perché era più focalizzato a una proposta di modifica della centocinquantasette perché vedevamo ancora di tutelare meglio gli interessi e dei gli agricoltori dei coltivatori che sostanzialmente è quella legge disattesa anche della sua bontà e in molti punti e quindi noi riepiloga vanno se voi lo vedete alla fine del documento cioè il rapporto un migliore rapporto tra agricoltori e cacciatori e quindi non si vuole escludere niente non si volta se vogliono salvaguardare pure il diritto che ognuno ha e mi pare che da cui sono stati ricorda e soprattutto mai diciamo una puntuale applicazione in parte di quello che dice la centocinquantasette in parte forse di migliorarlo ma sicuramente di renderlo molto più dinamico perché oggi purtroppo gli agricoltori subiscono notevoli danni non vengono ripagati e addirittura ci permettiamo di fare una proposta che la consistente quantità dei miliardi che arrivano dalla tassa di concessione governativa e l'abbiamo anche pressappoco indicato nel documento siano come minimo ritornati
In termini o di risarcimento danni oppure per iniziative che possono diventare anche duttile a quel punto potremmo veramente a trovare il connubio di interessi tra cacciatore ed Asia
Quindi la sostanza l'abbiamo messa lì volevo solo attestare la presenza per dirvi queste cose per ieri ecco che non è che siamo settari né per una parte né per l'altra capiamo che ci son problemi ma credo sia giusto difendere anche i vari diritti che ogni comparto grazie
Ringrazio se ci sono ecco domando sottolinea cosa attestamento fuori
Si tratta in definitiva però da dai discorsi e vengono fuori non di tutela della cosiddetta proprietà fondiaria ma in particolare di tutela dell'impresa dell'impresa che lavora e che sulla sua azienda non vuole vuole prende le sue decisioni di fatto in proprio questo è un po'ragionamento
No alla richiesta che appunto venga garantita agli agricoltori al mare almeno quello che è previsto dalla legge parte presentato un emendamento in in commissione perché l'articolo quindici da legge sulla caccia dice che per l'utilizzazione dei fondi inclusi nel Piano faunistico-venatorio regionale ai fini della gestione programmata della caccia è dovuto il proprietario conduttore un contributo da determinarsi a cura dell'amministrazione regionale questo contributo non è mai stato determinata dalle amministrazioni regionali io allora avevo presentato un emendamento dicendo fino a che questo contributo non viene consegnata il proprietario o ai conduttori Lina si può andare a caccia era uno degli emendamenti che poteva essere una sorta diciamo di compromesso
è stato respinto all'unanimità da tutti gli altri impartiti questo e non riesco a capire il motivo di questa manca la volontà proprio di dialogare siamo noi gli estremisti
Dovrei fare qualche conclusive e siano e riflessioni
C'è un vero e proprio ostruzionismo che viene fatto dal mondo venatorio minuto buona parte del mondo venatorio nei confronti della legge nazionale sulla caccia
La centocinquantasette del novantadue e che appunto si traduce con un sorta di grande simpatia proprio in senso etimologico da parte delle amministrazioni locali regioni e province
Tanto è vero che il l'applicazione della legge nazionale ha subito una serie di rimando di di scavalcamenti di illusioni di svuotamento i o addirittura di slittamenti a livello parlamentare
Circa un anno e mezzo fa fu approvata con la nostra dura durissima opposizione in Commissione agricoltura della Camera fu approvata una norma di appunto di rimando dell'applicazione della legge quadro praticamente spostando in avanti ancora di due anni quelli che erano i termini di applicazione della legge che erano ampiamente scaduti tant'è vero la legge in tutte le sue parti doveva essere applicata entro la fine del mille novecento novantaquattro così è stato reso come dire inefficace anche il punto in cui avevamo scritto come legis ori che le regioni che erano inadempienti ristretto alla programmazione faunistica del un tecnico venatoria il territorio
Si sarebbero visti sospendere l'applicazione dell'ottocentoquarantadue del Codice civile vale a dire noi come paracadute per costringere le regioni da applicare la legge anche negli ambiti territoriali di caccia Queen e a programmare il territorio avevamo introdotto una norma che era una sorta di spauracchio se voi non vi adeguate care regioni noi sospenderemo l'applicazione dell'otto quattro due per cui i gli imprenditori agricoli potranno impedire l'accesso dei cacciatori né i fondi privati
Non per niente non casualmente questa norma è stata sospese ecco io credo che anche alla luce di tutto questo comportamento quantomeno scorretto ma anche molto ottuso va da inquadrato dunque un referendum che anche una grossa sferzata delle amministrazioni regionali a rispondere positivamente ad una legge che è fatta di luci e di ombre
Che sappia di punti negativi ma anche di punti importanti come questo legami del cacciatore al territorio io credo che proprio
No l'effimera alla volta la lista Pannella e i movimenti dei di sostegno al referendum e sono state più di cinquecento mila perché sono quelle previste dalla dalla Costituzione dal referendum fai dalla legge istitutiva del referendum io devo dire che quello che è molto importante in questo momento è il pressing che le associazioni degli agricoltori possono fare rispetto ai gruppi parlamentari del Senato io son contento del niente l'appoggio anche del del Copagri o della cupa che perché la Confederazione credo che per quanto ci riguarda noi lanciamo sempre di più con decisione
Un invito anche alla Coldiretti alla CIA a fare in questo caso la difesa degli imprenditori agricoli staccandosi da questo atteggiamento che stanno avendo di in cui io so che c'è una grande divisione per essere chiaro perché localmente si sono responsabili della Coldiretti della CIA che c'ha detto apertamente che sono perché sia abolisca questa attico trecentoquarantadue io credo che anche per quanto ci riguarda noi insisteremo su di loro perché abbia una posizione più netta e che le associazioni degli agricoltori che già sono schierate secondo me molto importante perché Anna Maria faceva un giusto riferimento molto spesso nei partiti tradizionali
Come di settore caccia viene dato a chi fa il cacciatore Enzo e ingresso in questo caso dobbiamo parlare che ecco non stiamo discutendo di di caccia ma siamo cioè di agricoltura allora è giusto che su queste cose gli interlocutori siano i responsabili agricoltura e non i responsabili dei cacciatori nelle varie organizzazioni politiche e su questo sono convinto che se c'è pressione poiché obiettivamente una norma indi vendibile perché è un privilegio inaccettabile come costruito io sono convinto che si può vince questa battaglia
I tempi tecnici Francia credo anche al Senato siccome adesso c'è la Finanziaria in discussione dovremmo andare a gennaio quindi c'è un mese di tempo riflettere le forze politiche ma
Andrà in Aula al Senato siamo stati
Missione l'Italia è durata cui nemmeno se la grandezza del due mila e cinque zero Parlato semplice dovesse essere
Fino ad allora perché ha detto