22° Congresso Nazionale della Federazione Nazionale della Stampa Italiana (FNSI) nei giorni dal 20 al 24 maggio 1996 presso il Tanka Village di Villasimius (Ca)

Ma ma
Sono rimasto dallo statuto
Dunque dopo una settimana dell'ufficio di presidenza come sapete l'ufficio di presidenza è composto da un collega professionista eletto da ciascuna delle diciannove delegazioni non leggo i nomi dei colleghi che sono stati designati all'ufficio di presidenza che unito a sedersi al tavolo e la presidenza i colleghi sono Giacomini Giovanni di Ancona
Macchiavello via Aosta Pirlo Bari tornelli Bologna
Per l'Inter Bolzano Sidi Cagliari Domenichino Firenze
Onofrio Genova
Marina Cosi Milano
Maffei Napoli
Scarlatta Palermo
Mannino Perugia di Tizio Pescara
Sammartino Potenza Coppo letti Reggio Calabria
Venditti Roma Martinengo Torino Marincich Trieste vi tenta Venezia questi sono i diciannove colleghi professionisti che invito a prendere posto al tavolo della Presidenza
Lo statuto prevede che l'ufficio di presidenza sia anche composto da tre colleghi pubblicisti che devono essere designati congiuntamente dai capi delegazione i capi delegazione si sono riuniti nella giornata di ieri e hanno all'unanimità designato quali colleghi pubblicisti a far parte dell'ufficio di presidenza
I colleghi Domenico Castellano Franco Fiori Maurizio Puddu invito anche questi colleghi a prendere posto al tavolo della Presidenza
Allora mentre e i colleghi della presidenza prendono posto
Vi leggo i nomi dei questori che sono stati designati da ciascuna delegazione i colleghi questori sono Severini di Ancona Verardo d Aosta
Marolla di Bari Garden di di Bologna Ceccarini di Firenze Caviglia di Genova presti mensa di Milano campi Chiello di Napoli
Doria di Potenza Patrone Reggio Calabria Garbarino di Torino Villotta di Trieste
Questi sono i colleghi questori che hanno il compito di mantenere l'ordine in sala
Allora scusate
Allora scusate intanto c'è una preghiera di alcuni colleghi che pregano i delegati di non fumare nella sala è una preghiera che rivolgiamo a tutti i delegati
I questori sono pregati di verificare l'adempimento di questa prendeva
Allora scusate
L'articolo otto ultimo comma dello Statuto federale
Recita così il congresso elegge un presidente e due vicepresidenti
Lungo professionista e l'altro pubblicista che debbono essere scelti nell'ambito dell'ufficio di presidenza e che debbono riportare almeno i due terzi dei voti dei delegati al congresso
Dopo due votazioni in cui non si raggiunga la maggioranza su indicata vale la maggioranza relativa allora come sapete in tutti i precedenti congressi il la riunione dei capi delegazione ha indicato alcuni nomi per la presidenza e la vicepresidenza del congresso
Nelle passate edizioni congressuali questi nomi sono stati votati per alzata di mano e quindi la proposta dei capi delegazione e di procedere anche questa volta per alzata di mano
La proposta dei capi delegazione fatta ieri è questa
Viene indicato per la presidenza del congresso il collega Franco sì di
Per la vicepresidenza del congresso
Come vicepresidente professionista il collega Federico Pirro
Come vicepresidente pubblicista il collega Franco fiori
Allora possiamo ritenere questo applauso questa elezione per acclamazione dei colleghi
Se non ci sono
Allora passò la parola al presidente del congresso Franco sì
Anzitutto un sincero grazie
A tutti voi a tutti i colleghi che hanno voluto credo scegliendo anche me come del congresso
Renderci un atto in qualche modo che ci onora un atto di onore a noi come associazione stampa sarda come Joyce di questa Regione incaricata di organizzare il ventiduesimo congresso della Federazione nazionale della stampa
Mi perdonerete
E vi chiedo perdono se dopo la seduta
Inaugurale di ieri
A conclusione dell'adempimento di costituzione dell'ufficio di presidenza del Congresso e quindi all'avvio formale del congresso né sui termini statutari vi imprigionò
Un altro spero Breve
Intervento l'altro spero Breve indirizzo di saluto vuole alcune considerazioni
Sulla fa Tica
Che in questi giorni siamo chiamati a fare
Alla ricerca di un percorso sindacale ma anche professionale
Teso a salvaguardare l'identità innanzitutto dalla nostra professione
Teso a salvaguardare però anche la capacità di espressione come soggetto collettivo dei giornalisti italiani
Nel nostro Paese nel confronto con i nostri
Interlocutori principali con la nostra controparte naturale nella lavoro e nelle aziende cioè gli editori
Ma pronti è capace di dialogare con costrutto con la politica e con le istituzioni
E anche con il movimento sindacale
Generale dei lavoratori italiani
Tre considerazione che faccio brevemente tenterò di sviluppare
Nella tentare di avviare i lavori di questo congresso
Riprendendo i temi che ieri
Ho potuto presentare
Grazie a voi
Al rappresentante del Parlamento italiano
Venuto a Cagliari
Per la seduta inaugurale l'onorevole Luciano Violante
A tutti voi colleghi alle nostre autorità regionali
Abbiamo detto che riteniamo che questo congresso sarà soprattutto
Occasione di un confronto serrato tra di noi
Della categoria
Che deve ripensarsi ma deve anche capire capirsi di più
Deve capire di più e meglio
I mutamenti
La loro portata
Quindi le strategie che è opportuno che noi come soggetto collettivo apriamo per preservare da un lato l'identità
Ma per fare questa operazione
In un processo che cambiato rispetto a trentadue anni fa quando voi veniste in Sardegna per la prima volta per celebrare un congresso unitario della presa dalla stampa che è cambiato anche rispetto a due anni fa il rispetto forse anche a pochi mesi fa
La vicenda contrattuale che si è chiusa novembre e che ancora dei punti aperti dimostra quanto questo cambiamento rapido intenso
Ci costringa a ripensare continuamente se non la strategia le risposte soprattutto le risposte da dare agli editori
Che con alcuni dei quali con sempre maggiore violenza
Intervengono nel settore non usa considerando che l'informazione è un bene essenziale per la vita democratica del nostro Paese
Un bene che è diverso
Da qualsiasi altro bene prodotto da qualsiasi altra impresa di carattere industriale
Un bene essenziale per l'uomo
Per la sua salute civica
Un di più
Prezioso direi non quanto il pane ma essenziale per la nostra democrazia e noi gli editori diciamo con forza anche da qui ribadiamo anche da qui oggi che questo
Bene bene non è un gioco di parole
Che venga anche da essi con riconsiderato
Riconsiderato con attenzione proprio gli aspetti qualitativi del bene informazione tenendo conto giustamente dei valori di mercato tenendo conto giustamente delle lista di un'Inter dei dell'impresa indirizzare dei giusti profitti ma che questo deve combinarsi con l'equilibrio
Della e della esigenza del bene Maggi supremo del servizio che l'informazione deve rendere ai cittadini
E per questo abbiamo riproposto già da ieri la grande questione dell'autonomia dell'autonomia della professione del sindacato dei giornalisti
Come qualcosa di più di una semplice necessità perché questo lavoro continui ad avere un'anima e una dignità abbiamo detto ieri ribadendo con forza che l'autonomia del dire del criticare del lavoro non può essere affidata a terzi neanche temporaneamente neanche come atto di fiducia in qualcosa o in qualcuno in cui si crede
E la dell'autonomia un valore che non può essere affidato neanche alla tecnica alla tecnologia al faccio dei nuovi computer intelligenti perché questi sono pur sempre strumenti utili anche a sé nuziale per migliorare la qualità e la velocità tecnica della comunicazione ma restano strumenti e macchine che non possono prescindere dai valori della capacità professionali dell'uomo senza mani intelligente la loro strumenti la loro funzione strumentale non ha senso
E tecnologia hanno cambiato e stanno cambiando sempre più continuamente la fisionomia del sistema dell'informazione nazionale e locale
Ci si chiede già quanti giornalisti esistano ma un dato resta essenziale i giornalisti e comunque gli operatori umani dell'informazione sono un per il perno di qualsiasi sistema che voglia essere democratico e umano
Sicuramente il sindacato dei giornalisti deve valutare con grande attenzione le nuove forme di lavoro i nuovi rischi dalle spinte che a parcellizzare lo sempre più a trasformarlo in puro in pura operazione tecnica a cancellarne la valenza creativa e la valenza di sviluppo collettivo
Dell'ingegno del singolo che sul lavoro si misura e si confronta su questo piano l'autonomia quindi diventa un problema anche di identità del lavoro
Noi oggi dobbiamo recuperare
Tutta la capacità e tutta la libertà di movimento e di azione che un sindacato distinto ma unitario come quello dei giornalisti devi avere verso chiunque perché gli interessi richiamati non possono coincidere
Cogli appartenenza anche politiche che pure ciascuno legittimamente coltiva e nelle quali può trovare spinte ideali e sociali all'impegno
La Federazione della stampa io se ritengo non può che riconfermarsi da qui come movimento professionale sindacale che propone una lesione da prima casa
Che non bella che ha le sue rappresentanze nessuno un'organizzazione che si confronta i confligge quando è necessario
Con le controparti imprenditoriali naturale e con le istituzioni è che debba ritrovare il filo del confronto severo ma serio
Con le organizzazioni sindacali generale dei lavoratori alle quali è chiesto del recuperare il senso del patto di alleanza con la Fnsi
Che si hanno in questi anni interrotto in Sardegna il dalle Ugo è aperto ma io ritengo che su questo punto nella porno ma stagione che si apra dovremo fare sicuramente insieme
Una riflessione tutti molto molto più profondo
Abbiamo detto ieri
E lo ricordiamoci che questo trentaduesimo congresso accade in occasione del cinquantesimo anniversario del primo congresso libero dopo il buio del fascismo e a settant'anni dalla morte
Di Giovanni Amendola un grande giornalista un deputato libero assassinato dalle camicie nere
I due eventi non scompaiono dalla memoria abbiamo detto e sono un segnale un monito per tutti ad un'iniziativa professionale sindacale perugino proverà sindacale che viene da lontano che ha salde radici che errori e pagine oscure non possono cancellare
Ma dal passato e anche dalla sua porta testimonianza degli assolutamente partire la costruzione della nuova Fnsi che continua e continuerà anche con il rinnovamento il ricambio che sicuramente il congresso vorrà operare
Per capire capirsi di più come ho detto prima per continuare ad essere ancora protagoniste nell'Italia che cambia raccogliendo io mi auguro anche il senso della testimonianza
Che che ha guidato la federazione in questi anni
Ci lascia e ci propone io credo da subito con la relazione che il segretario Santerini
è chiamato a proporre a tutti voi grazie
La parola al segretario Giorgio Santerini
Gentili
Colleghe e cari colleghi
Farò questa relazione
Nello spirito che ha detto
Il presidente di questo congresso
Poi verrà diffusa
L'ho cambiata fino a dieci minuti fa
Proprio perché le questioni interne sono
Molto complicate
Ho cercato e cercherò
Di essere
Doverosamente trasparente
Prima di legge del
Vorrei anch'io fare un riferimento alla storia
E alla memoria
Quindi ad Amendola
Ah Casalegno Tobagi
Vi voglio ricordare
Sapendo
Quanto
Sia difficile e per certi aspetti anche l'impudico
Ricordare
E tuttavia con linguaggio della semplicità che si conclude
Ricordarli per capire quanto le cose di ieri
Sono importanti e quindi per relativizzare le grandi difficoltà di oggi
Il ventiduesimo congresso è un numero che desidera affrontare con ironia
Perché tutti sanno che il ventiduesimo dei congressi talvolta
Debbono rimuovere molto del passato
Io penso invece che mai e adesso comincerò a leggere come questo il numero ventidue verrà smentito
Perché qui non c'è da rimuovere
Mostri
Del passato
Ma c'è da affrontare
La grande crisi del presente
Una crisi i cui contorni colleghi
I cui modi e i cui tempi sembrano oscuri
E quasi non afferrabili
E intanto per capirla
Più che per definirla questo non importa credo a nessuno
Bisogna individuarne le origini essenziali
Provo a dirle tre fra le innumerevoli
La storia dell'editoria della RAI di tutta l'emittenza due l'elefantiasi aziendale
Tre lo sconvolgimento del mercato pubblicitario di questi la storia dell'editoria chiarisce che non esiste è una sua data di nascita e questo è il punto più importante
La costola di Adamo di tutto il fenomeno informazione sono i giornalisti i giornalisti i libelli istinto prenditori di se stessi ma non solo di se stessi
Che per le strade di Parigi intorno al settecentottanta sei ottantasette diffondevano i loro fogli
Non proprio come quello di Giuliano Ferrara ma somiglianti in qualche modo si somiglianti perché certamente polemizzare vano
H in mente anche perché erano in apparenza soli
Ma quasi mai lo erano davvero
Quindi ben visti i giornalisti non avevano un vero padrone editore ma un ispiratore certamente sì il fratello del re di Francia l'inventore come poi i documenti hanno dimostrato degli scandali che insieme a cento altri fattori storici avrebbero in pochi anni
Portato alla fine di quella monarchica
Alcuni di questi ribelli visti vennero giustiziati dare ma il fenomeno era nato e più tardi vivendo un'industria fino ai giorni nostri nei quali è e si vuole che sia un'industria come le altre
E invece così non è e non può essere perché nonostante gli infiniti sforzi anche recentemente tutti documentali si può tentare di fare a meno dei giornalisti
Ma è impensabile che si possono eliminare dal processo dell'informazione la data di nascita dell'editoria perciò con tutti i limiti e gli errori che i nostri antenati possono aver commesso è nostra
Ovvero l'editoria non nasce come elemento industriale come investimento capitale di rischio ma come attività degli artigiani che la realizzano e la scritta
è un atto della libertà non dell'economia di mercato nella sua origine
Perciò ha ragione Curzio Maltese Repubblica sedici maggio ultimo quando afferma nel presente che giornalisti e politici sono i più odiati dall'opinione pubblica chiuse le virgolette perché sono ciascuno nella propria sfera i più a contatto con l'opinione pubblica con l'intera comunità civile tutti i santi giorni
Sono i mediatori quotidiani di ciò che è accaduto ma anche di ciò che dovrebbe accadere del presente del passato e soprattutto del futuro in me un semaforo
Naturalmente quel che vale per l'editoria anche se in forme infinitamente diverse riguarda anche l'informazione RAI Fininvest Telemontecarlo l'intera emittenza privata
Qui c'è una parente data di nascita legata all'evoluzione tecnologica ma non è questo l'importante
Pur con tutto lo spazio commerciale spettacolare che le televisioni ci sono portate dentro il nocciolo come dimostra la legge Mammì
è quello dell'informazione e dei suoi poderosi collegamenti con l'opinione pubblica lì sta il crocevia e lì stanno i giornalisti divisi ieri e oggi con i problemi dell'appartenenza con le sigle tutto quello che si sa ma lì in quel crocevia c'è una parte decisiva
Di questa categoria giornalistica la proprietà pubblica o privata delle televisioni ha pesato e pesa sugli orientamenti dell'opinione pubblica ed è entrata nella politica
Rendendo visibile che la proprietà della maggiore televisione privata italiana
Può scendere anche direttamente nella politica
Due l'elefantiasi aziendale sotto gli occhi di tutti
Gli apparati aziendali sono cresciuti spropositata mentre il molto tempo
E avvenuto comunque non certo soltanto nel settore informazione una macchina infernale ha unito i responsabili aziendali con tanti fili della Società da un lato
E dei poteri dall'altra
Tutti i poteri non solo quello politico
E la grandezza degli apparati nell'arco di urlare lungo tempo è divenuta una filosofia operante
Un sistema un sistema di crescita di forza e di potenza
Un sintomo di Potenza come i castelli
Del feudalesimo tutte grandi aziende
Perché quello era il modello sociologico in una filosofia della crescita infinita come se i prodotti del mercato fossero due variabili che non dovessero coincidere ma
E come non vedere sapere che questa incorreggibile filosofia dello sviluppo senza mai o quasi mai fermate critiche
è stata alla base ancor più vistosamente delle norme settore delle aziende pubbliche questa filosofia certo indotta dal resto della società vide anche nel nostro settore
Anche se meno folle in modo meno folle che in altri come ad esempio quello della chimica dei trasporti
E ha lasciato questa filosofia
Segni pesantissimi ed è sicuramente una delle cause della nostra anche della nostra crisi che abbiamo attraversato
E con che continueremo a vivere
Se non chiariremo bene con la FIEG che con le altre controparti e con la politica quindi con il governo che i correttivi indispensabili quanto urgenti non possono essere affidati solo al contenzioso tra le parti sociali
E i loro conflitti all'evoluzione del mercato del lavoro e ad un Godot che tutte le persone ragionevoli sanno non esistere se non nella grande fantasia di uno scrittore francese
Lo sconvolgimento pubblicitario è già dentro questi ragionamenti appena conclusi ma merita
Anche una rapida analisi evidente che la Fininvest ha svolto un suo naturale ruolo sul mercato e che nessun ragionamento artatamente dirigistico può entrare davvero nel merito del problema
Ma è indubitabile che lo sconvolgimento c'è stato che le sue conseguenze non possono essere poste tra parentesi che non si possa e non si debba ragionare in nessuna occasione dicendo chi ha dato ha dato chi ha avuto ha avuto scordando ciò passa non si può rimuovere nulla non è pensabile che gli evidenti errori e limiti degli editori della carta stampata siano l'elemento per non affrontare il nodo pubblicitario
Senta spartizioni del mercato pubblicitario per legge naturalmente questo non l'ho mai pensato né su
Ben potrebbe essere così
Le cose non potrebbero essere diversamente da come sono oggi neppure se il Polo avesse vinto le recenti elezioni
Le cose per noi non cambierebbero da questo punto di vista perché il nodo pubblicitario non può essere rimosso da nessuno può essere ignorato misti ficcato ma non rimosso
Sta concretamente lì in mezzo alla politica e in mezzo a noi i giornalisti i politici e giornalisti i due soggetti confinanti
Suggerimenti alla politica oggi sarebbero improbabili ma se noi a cominciare da questo congresso non comprendiamo che in un modo che verrà dobbiamo essere parte di una riforma che deve essere fatta dalla politica
Nella quale tutti diversi nodi ritrovino compensazione ruolo relativa certezza nei tempi possibili se non comprendiamo adesso tutto questo rischiano di rimanere isolati e quindi vulnerabili
Sia dalla politica che dagli interessi visibilmente forti che esistono e anche legittimamente si difendono
Il problema perciò non è quello che pensa D'Alema oggi o altro
Questo è un pensiero ma non più di questo il problema è se domani nella riforma che verrà
Un ruolo non di passività verrà svolto da questa categoria dalla Federazione che la governerà
Il problema non sono i pensieri autorevoli ma il contesto in cui quei pensieri vanno ad opera il pensiero del governo Dini certo
Citando un caso assai meno complicato ma reso complicatissimo dal fattore tempo
Prima del l'ultima campagna elettorale sul decreto anti disoccupazione era di segno assolutamente contrari un eventuale approvazione di quella e si trattava certamente di un pensiero autorevole
Sia del Presidente del Consiglio sia di Treu e sia anche di altri membri di quell'esecutivo la contrarietà all'approvazione del decreto era proprio basta per non dire unanimi
Ma la politica non è fatta solo di pensieri per fortuna
Se fosse costruita solo di pensieri infatti sarebbe una caserma dove la gerarchia delle idee coincide con quella delle persone incaricate di avere idee naturalmente le loro e di chi altri
Ma la politica nel regime della democrazia sempre incerta confuse volubile e altro e negazione anche dei pensieri autorevoli è compromesso costruzione rispetto alle diversità
è insomma evoluzione delle cose degli atti è una riforma dell'ampio e contraddittorio mondo dell'informazione che cosa può essere se non tutto questi ovvero politica che si fa e d'altra parte l'esempio della legge Mammì ci dice qualcosa di molto importante non era cattiva quella legge come compromesso sul problema di allora
Proprietà dei giornali e proprietà dell'emittenza privata
In quella direzione era tutt'altro che cattiva e per questo scaltri la elogio e anche per questo la federazione di allora maggioranza e opposizione
Non sbaglia vanno sul breve periodo perché quel compromesso era sicuramente onorevole intelligente
Ma dove invece come i fatti hanno successivamente ha dimostrato quella legge non teneva se non in rapporto a tutta quella crisi che si è poi scatenata nei fatti e che compromesso di legge Nanni non poteva evita
Ecco dunque
Rimpiangere il problema che la Mammì da anni non ha potuto nemmeno affrontare lo sfiora gli equilibri dell'intero mercato dell'informazione il nodo pubblicitario e infine ma non alla fine il ruolo dei giornalisti
L'anello che congiunge tutte le diversità del settore dalla carta stampata alle altre parti dell'universo radiotelevisivo questo terreno rimasto abbandonato e su questo enorme terreno è maturata la crisi
Ma per queste ragioni l'industria l'intimo oggi sembra essere l'unica ricercata ma nullo
L'industria lirismo sede in bar Dante si pone come filosofia risolvente
Poiché è una grande forza e Opara ovunque
La carta stampata nella gestione Moratti nella Fininvest Mondadori non è forse così
Non è avvenuto questo negli ultimi anni non è questo il problema che abbiamo dovuto affrontare ovunque nel contratto alla Rai e sia pure in forme diverse contratto e Ferretti nell'emittenza privata
Sono io che cerco
Un fortunoso retorico denominatore comune a fatti diversi o pensate che questi fatti pur certo diversi sono collegati a qualcosa di più che ha una filosofia ma un fenomeno ben più solido e dirompente che è l'industria lirismo
Pensiamoci anche perché come si comprende è stato il nostro problema in questi anni
Ma non è finito il fenomeno
E questo ben si intuisce ed è illusorio attendere che un governo certamente nuovo così fortemente caratterizzato dalle componenti di liberismo possa immaginare una futura gestione della RAI
Che non tenga al centro la barra sul conto economico e come potrebbe il maggiore imprenditore privato del settore adottare criteri diversi da questo
Non sto a e non voglio adombrare scenari funesti per spaventare chissà chi afferma però che l'industria l'istmo apposto ovunque il costo del lavoro al centro del suo interessa privilegiando questo obiettivo Sunia
E tutti sappiamo fare universalmente bene i conti
E sappiamo che il problema dei Bilanci rilevante centrale e certo non voglio ipotizzare mai le nozze coi fichi secchi né fughe in avanti stupido e quanto inverosimile ma non si può non vedere
Che non solo l'industria lirismo ha posto il problema del costo del lavoro mai investito congiuntamente sugli ingaggi
Invece che sui prodotti giornalistici e non vale nessun ragionamento economico sulla continuità degli Investimenti
Certo una cassetta di Fini si può mettere o togliere quando si vuole mentre lavoro giornalistico RAI tre costa pur comprensibile
Questo modo di pensare però tutto questo non cancella il fatto culturale sicuro e devastante che l'investimento giornalistico
è stato considerato non decisivo
E infatti la scelta dell'industria lirismo è che la concorrenza si fa prevalentemente con l'ingaggio
E che la conquista del mercato delle copie può avvenire solo a colpi d'ingaggio
è una scelta intelligente
è una linea che avrà un grande futuro
Certo il fenomeno è visibile quanto fortissimo ma io dico che ha un incerto futuro per non dire che non era infatti il prodotto caricato dei gadget come i fatti stanno dimostrando conquista i suoi sentimenti di mercati accorsi il sempre più alti
Elegge per ora per il solo fatto che i prodotti pilota hanno un grande per il mercato italiano e predeterminata espansione di detta ma è vero
Che la conquista delle fette di mercato in copie è onerosissimo per i bilanci complessivi e d'altra parte non esistono soltanto le pur rilevanti ragioni e cono
Il mercato dell'informazione parla più linguaggi come quelle persone che azione nate ai confini fra Palestina e Israele e sanno due dialetti appena cominciano a parlare
C'è un mercato anche dell'opinione pubblica fatto non solo di costi perdite Riccardi
Nel senso che l'opinione pubblica soprattutto di questo ultimo anno ha detto qualche cosa di nuovo noi
La federazione abbiamo sempre cercato di rispettare le diversità delle fasce componenti del giornalismo italiano talvolta lasciando incompiute le nostre doverose mediazioni
Perché è stato così
Tra i giornalisti della RAI e della Fininvest in una prima fase fra gli stessi giornalisti della RAI si veda l'ultimo congresso di nera dico questo per questo entrando in uno dei terreni più mirati
Vorrei provare a non far sorgere involontari equivoci infatti il terreno difficilissimo ma per me non meno evitabile
Per tutto il ragionamento che intendo compiere è l'ultimo anno dell'opinione pubblica
Il messaggio che mi sembra provenire dalla campagna elettorale dà i suoi risultati dagli andamenti delle campagne pubblicitarie che segnano da novembre novantacinque in salita la carta stampata
Dall'evoluzione stessa dell'intera economia dell'Italia quindi da fattori naturalmente diversissimi ma contigui è che nei fatti la televisione ha contato di meno per quanto attiene l'evoluzione dell'opinione pubblica nell'ultimo anno
Pensare che questo fenomeno derivi solo dagli errori di qualche responsabile televisivo da qualche eccesso
Dalla ripetitività in qualche modo inevitabile degli uomini politici che vanno in televisione è un errore
Tutto questo sicuramente ha pesato non è vero che i giornali in questo ultimo anno ci sono improvvisamente cambiati la pelle l'anima
Ma è vero anche che l'usura del mezzo televisivo per la prima volta accertata e la prova decisiva che coloro i quali detenevano la oggettiva protezione del mezzo non hanno vinto le elezioni
L'opinione pubblica cerca dunque nuove strade mostra di detenere bisogni più articolati chiede l'informazione che non c'è questo non è un dato economico eppure è un elemento ovvero eccetto ed è tanto vero quel che dico che i nuovi inserti ieri del Corriere domani della Repubblica rispondono o cercano di rispondere a questa domanda dall'opinione pubblica
Quindi non è vero che l'industria Lisma possa sfornare prodotti egemoni sul mercato conquistarlo abbattere facilmente concorrenti più deboli e costruire un nuovo mercato
Di pochi soggetti e di molte marce ovvero dei tanti giornalisti e giornaliste lasciate senza lavoro
Con una professionalità che nessuno richiede
Chiedo scusa
E naturale che le analisi debbono finire state sereni e la mia finisce qui è partita dalla Parigi due secoli fa acquisti conclude nel nostro incerto presente
Insicuro per tutto quello che ho detto ma soprattutto per i fatti che sono maturati
Ma futuro non già scritto e questo è il nodo della Fnsi e della sua unità e del suo possibile Progetto
Qui invece non farò analisi penso che non servire
Ma parlerò di quanto è accaduto dell'esperienza che vi consegno anche di un'idea per domani che voi valuterete perciò un saluto
Un distacco naturale e necessario per ragioni private che pure esistono e sulle quali non ho nulla da dire in pubblico manco un contributo come le dico Nevio verifichi conclude
E che ha partecipato intensamente a questo congresso in ogni sua parte
Anche se non era né delegato né si è dichiarato candidato ad alcun incarico Nene la Fnsi né altrove perché si sa bene che non esiste solo il sindacato
La prima riflessione riguarda L'Unità interno l'abbiamo cercata ho partecipato a costruirla insieme ad altri voluta
E non sono pentito di tutto questo
Perciò la ripropongo
La considero un elemento essenziale anche per tutto quanto ho cercato di dirvi su questa crisi
Sulle sue possibili evoluzioni e quindi sulla plurali bisogno di una categoria di difendersi oggi e domani molto di più di quanto poteva essere necessario poniamo dieci anni fa
La seconda riflessione che anche per come si è svolto il congresso sarebbe poco proficui immaginare l'unità di una maggioranza che si divisa ovunque nel voto congressuale e si ricompone solitaria mente
Oggi al congresso infatti le ragioni delle divisioni che ci sono state non sono né di basso profilo nel contingente
Se facessimo a tavolino la riedizione della maggioranza di pugno chiuso anche per la fase politica la quale andiamo tutti incontro favorire magari inconsapevolmente le spinte discografici che comunque si sono fatte sentire e vedere negli ultimi e questo è un problema piccolo nei numeri di oggi ma grande credo nella prospettiva del sindacato di domani nel senso di domani mattina
Grande perché lo sappiamo oggi assorbire le nostre evidente diversità oppure abbandonarle sul campo a bando oppure abbandoniamo sul campo il problema e questo penso
Lo penso
Sia un errore grave dopo pugno chiuso tentammo di ricomporre l'unità distinguendo bene il problema dell'unità interna di una maggioranza che esiste sembra inevitabilmente il nodo dell'unità del sindacato ovvero del rapporto con la minoranza che si presentò in quel concorso oggi
Anche per ragioni oggettive è possibile quella ricomposizione che ieri non è riuscita a nessuno di noi anche se è vero
Che l'abbiamo intensamente ricerca quindi
L'unità delle componenti che hanno storicamente titolo in questo congresso che sono nate e si sono confrontate fra loro in questi anni
Compreso l'ultimo che ha visto anche nascere nuovi raggruppamenti
I quali sono andati a misurarsi con gli elettori e che indipendentemente dai risultati raccolti segnalano però non tanto una frantumazione di orientamenti quanto un nuovo bisogno di rappresentanza
Maturata anche dentro le dure pieghe della crisi nota a tutti ed è per questo che è nata una lista dei disoccupati
Mi sembra
è per questo che c'è formato qualche gruppo che auspica nuovi sindacati o che cerca di rappresentare istanze professionali importanti che non sentono più una corrispondenza convinta con le rappresentanze regionali
Parlo di Roma e parlo di Milan
Numerose spinto e dunque nuove aggregazioni anche se non grandi e quindi decisive
Per gli orientamenti di questo congresso ma reali
E poi esistono le componenti del nostro passato com'è naturale
La proposta è quindi che tutti questi diversi soggetti si ritrovino senza retorica abiure o strappi dentro lo slogan di questo congresso uniti nel tenesse i per dimostrare se ci riusciremo che non è uno sport ma appunto un progetto senza furbizie perché nei numeri troveremo
Non le formulette ma gli equilibri concreti con l'alternanza giusta agli incarichi senza diritti né pregiudizi
Quindi unità
Nel progetto realizzato di alternanza e nella convinta attuazione anche senza forzature
Di un ricambio non imposto dalle polemiche interne ma maturato dalla necessità di non rinviare il ricambio che per inciso bene riguarda nelle mie parole solo me stesso
Non ho titolo per parlare di altri ricambi nebbia chiedono da nessuno ne ho voglia di appelli retorici che non intendo nell'offrire ne subì
Gli incarichi non si fanno nella mia logica colleghi
Né per acclamazione né per deleghe ricevute sull'esperienza ma sono con la libera votazione degli organismi è quindi dico senza possibilità di essere smentito che non solo non accetterei plebisciti alla presidenza ma questo sì devo dirlo prima neppure votazioni nell'urna perché dovrei subito dimettermi voi questo lo dovete sapere
Quindi questa non è la strada perché almeno su questo punto non potrei mai cambiare idea il rinnovamento è indispensabile attualissimo
Permettetemi
Proprio questa esperienza che abbiamo fatto in questi anni è la prova più evidente di questa necessità tipica non vi è dubbio che solo per fare un caso sul decreto o ottenuto il massimo dei risultati possibili in quelle circostanze e quindi se noi ragionassimo tutti insieme su questo tipo di efficienza chiamiamola così
Dovrà rimanere qui a lungo
Ma questa è la verità apparente solo apparente il punto vero è che proprio da chi ha vissuto tutta l'esperienza di questi anni
Può avvenire la consapevolezza se un certo tipo di lavoro e di impegno può essere continuato a me
E qui che ho maturato da molti mesi molto prima dalle votazioni per rimpiange i colleghi della Giunta non sanno che la mia responsabilità doveva essere chiuso perché il successo sul decreto non conta nulla
Rispetto al fatto che essi sono di non poter ripetere quella fatica politica perché di questo e di niente altro si è trattato e non conta che i fatti abbiano dato ragione alle nostre ragioni o per lo meno in prospettiva non solo questo importa
Sono certo come ho già detto in un'intervista prima delle elezioni congressuali
Che il rischio
Di non avere più la lucidità de qua
Questo colleghi è un punto significativo per me ma anche e soprattutto per voi e per tutto i colleghi che stanno fuori da questa sarà che hanno bisogni crescenti
Che hanno idee non più coincidenti con la mia esperienza non solo di segretaria
Per le sintonie che non esistono più
Per il fatto che i cambiamenti avvengono davvero in modo vertiginoso e sento di non afferrarli come pure dovrei per il bisogno di nuovo che deve essere rispettato per le attese anche congressuali sedimentate in oltre dieci anni
Perché il bisogno del nuovo non è solo una moto
Banale ma anche un bisogno vero perché è necessario tornare a casa integri perché lo desiderano e perché non voglio essere cacciato da un futuro congresso in cui non riconoscerei nemmeno i volti di coloro che mi rimprovera avrebbero di non essermene andato quando potendo
Ovvero occhi
Perché non voglio diventare una Cariatide ingombrante perché non voglio contrapporgli alle nuove generazioni che in parte sono arrivate che arriveranno perché dentro di loro c'è il futuro
Che potrei non saper rappresentare perché occorre qualcosa d'altro perché non sappiamo qual è la strada giusta ma sappiamo che dobbiamo costruire una strada nuova
Perché non bisogna avere paura degli errori perché non sono questi il problema la loro correzione loro temporaneo allontanamento perché i sentimenti devono essere appalti tra parentesi
E le emozioni anche le più forti non sono i consiglieri adeguati dei problemi che ci attendono come categoria
Nessuno
Sa bene quello che ci aspetta
Ma tutti sappiamo che avremo problemi molto dure per un tempo non prevedibile
Lo strumento dell'unità dunque
Come elemento di difesa non corporativa come elemento essenziale per affrontare
Nemmeno in certamente questo al solito futuro difficile ma anche perché il suolo un sindacato molto articolato esercita con più autorevolezza anche capacità il suo dovere di mediazione certo
Abbiamo realizzato tante mediazioni
E però proprio i fatti recenti hanno insegnato
Che alcune circostanze non bastano più e questo l'ho capito in particolare dopo il contratto
Non era ancora conclusa
Quella vertenza
Che sui medesimi testi ancora ipotetici che stavamo realizzando al ministero senza sapere se ne avremmo portati a casa l'editore del Piccolo CIR ha già inventato una nuova deregulation che andava oltre anche quello che poteva essere il massimo di meditazione ancora peraltro da realizzarsi sul testo conclusivo del contratto
E gli altri due fatti
Keniano tra virgolette rieducato
Sono la vertenza Rizzoli e quella Mondadori
E nella prima abbiamo dovuto verificare dopo tutto quello che è avvenuto gli scontri interni esterni la continuità della vertenza con il contratto le difficoltà naturali interna del sindacato tutti i livelli regionale aziendale nazionale insomma dopo una strada dopo la storia di quelle proprio pesanti per non dire pesantissima
Ma in tanto pesante quanto inevitabile l'editore del maggior gruppo di carta stampata
Si è rimangiato nei fatti
Uno dei punti chiave
Dell'intesa sottoscritta beh allora ho dovuto capire che le mediazioni non possono bastare più
Perché questo hanno detto i fatti
Ma al di là delle nuove risposte organizzative di solidarietà cadiamo dotato sia per i colleghi del piccolo sia per quel gruppo colpito dei colleghi della Rizzoli il fatto più negativo e significante
è la relatività degli accordi questo il punto nuove rispetto a questo
Da due pali
Perciò non questa relazione dice che le cose stanno cambiando ma le cose le cose medesimo il massimo dell'assunzione di responsabilità nelle sedi politiche istituzionali come abbiamo dimostrato per il decreto antistanti disoccupazione
E anche se possibile il massimo della della disponibilità per la riforma come abbiamo accennato dell'intero settore informazione questa grande disponibilità noi l'abbiamo data e la dare
Ma dobbiamo essere durissimi e dobbiamo volere una durissima contrapposizione con controparte con tutte le controparti sulle questioni di principio su tutte le questioni di principio e quindi di sopravvivenza
Della libertà di questa categoria e perciò anche di autonomia rispetto al potere politico di governo o di opposizione intransigenti su questo punto su questi punti conflittuali se e quanto necessario
E ancora
Sul decreto siamo rimasti soli
Nella rivendicazione detto di attuarlo prima del risultato elettorale
L'artiglieria serba presente nella prima fase ma quando il problema è diventato incandescente e quando nessuno nemmeno io scommetteva una lira sull'approvazione del decreto siamo rimasti assolutamente solo
E in più a fianco della nostra solitudine c'era tutta la notar Monia di coloro che cantano fuori del coro come dice lo spot del giornale una solitudine insomma di quelle che non consentono di stare allegri alla vigilia della campagna elettorale dove peraltro
Il diritto di sciopero già reso difficile dai coristi operanti del giornale era anche ritenuto impercorribile da molti altri colleghi per una ragione naturale d'informazione dell'opinione pubblica in quella fase
Insomma un caso senza speranza
E tuttavia siamo riusciti entrando nelle contraddizioni anche di quella campagna elettorale comprendendo che le mediazioni non ci potevano più essa
Non potevamo prendere quel decreto riscontrarlo ridiscuterlo rinviarlo
Quel decreto era già il frutto di una una rosa lunga mediazione non si poteva portare bisogna portarlo avanti
E uscendo
Duttile mediazione non potevano più esserci usando ogni strumento per il fine che doveva essere raggiunto dimostrando insomma che siamo andati oltre alle mediazioni oltre i limiti anche della dura anni e distrazione ministeriale
Che all'infinita abilità di poter rinviare anche l'incontro con un'entità assoluta come Dio oltre dunque
Ma se noi non capissimo soprattutto per il futuro che la politica può essere permeabile
Come anche la privatizzazione dell'impiglia dimostrato due anni fa solo o quasi soltanto nelle fasi preelettorali
E se inoltre non capissimo l'altro punto decisivo ovvero che l'industria lirismo non è un'opaca confraternita di contabili ma possiede importanti capacità di interferenza con la nostra categoria se non capiamo questo avremo molte brutte sorprese come giornalista
Il miracolo tra virgolette del contratto infranti non è soltanto il testo le regole che hanno impedito l'assicura discussione dal lavoro di migliaia di colleghi nell'arco di uno molti anni ma la cosa ancora più importante è che l'industria lirismo per nulla ragionieristico aveva aperto una falla enorme nella nostra categoria essendosi offerto il direttore del giornale ad essere l'apripista del nuovo ovvero dell'epoca in cui non dovevano esserci più contratti e in cui il costo del lavoro veniva amministrato da un unico soggetto l'editore editore una cosa da nulla
La stragrande maggioranza della categoria alla busta paga che in questi ultimi dieci quindici anni è stata costruita da questo sindacato provate a immaginare se i contratti non ci fossero stati quanti miliardi a centinaia sarebbe utile fare uno studio ad hoc su questo
Avrebbero risparmiato gli editori
Tutto questo c'è nella questione che il direttore del giornale ci ha posto e che non può essere considerato un problema che riguardi solo i giornalisti
Qualora infatti una categoria importante da questo punto di vista non lo siamo sicuramente forse è stata incapace o impedita
Di darsi contratto le conseguenze sarebbero state a cascata su molte altre categorie e sugli aspetti progressivi di infiniti assetti sociali
Come un sasso
Che provoca una
E da questo di punto di vista allora il tra virgolette miracolo del contratto
Un valore assoluto esso
Colleghi Telegatti
Ecco colleghi delegati scusate
Lo scampato grandissimo pericolo che come oggi definitivamente sapete non è una captatio benevolentiae fare nuovi incarichi
Deve farci bene intendere
Che cosa vuol dire uniti nella Fnsi dentro la nostra sigla storica che si avvia al secolo non possono esservi inseguimenti che hanno però intanto la distruzione della nostra vita come categoria della nostra storia
Uniti riferito a quelli che ci sono e a quelli che domani potranno arrivare ma qui ci fermiamo la diaspora del giornale è stata molto pesante ma non sarà eterna
Abbiamo dimostrato che siamo in grado insieme l'abbiamo dimostrato di renderla inefficace sui grandi obiettivi
E questa sapienza ci servirà anche per il futuro gli scioperi a scacchiera permettetemi di ricordarlo non erano un frutto della mia in fantasia ma una risposta necessaria in una fase in cui lo scontro diretto ci avrebbe condotto al disastro
Come controparte attendeva ma
Atteso in Italia
Può darsi che nei prossimi anni questo nucleo giornate così nettamente antisindacale divenga corpo organizzato unendosi i filoni dei dissensi che sono maturate anche altrove caldi sono piccole
Ma che esistono e che vanno letti come i Cobas che possono nascere domani
è un fenomeno che non sembra vicino ma attenti a indossare gli occhiali giusti
Quando i corpi
Degli autonomi di vario genere cominciarono a dissociarsi dalle confederazioni pareva un fenomeno marginale
I fatti però hanno dimostrato il contrario
E soprattutto l'affinità tra il nostro settore
E la multiforme compagnia degli autonomia e che anche nella nostra categoria la tentazione di separatismi non verrebbe solo dare come quella del giornale ma anche per motivazioni naturalmente opposte
Dalla diffusa inquietudine che milita nei confini più estremi dell'area di sinistra e anche e anche delle nuove fasce di precariato
Insoddisfatto quest'ultimo dalla gestione di questa federazione lontana secondo il Lara del precariato
Lontana dei suoi problemi
E quindi alla fine noi e soprattutto i colleghi di quest'aria più debole
Rischiano di sentire questa federazione come una matrigna che difende solo i figli più vicini i garantiti dimenticando gli altri i più deboli i più emarginati
Naturalmente invece non abbiamo dimenticato nessuno
Come erano i nostri doveri nella costituzione non scritta
Ma che è il più importante di tutte le cose che ci appartengono e che consiste nel dovere della solidarietà verso tutti coloro che vivono di giornalismo senza distinzione di tessere fa pubblicisti o professionisti
Questa solidarietà fa pubblicisti o professionisti non è solo l'elemento cardine del nostro Statuto
Ma l'elemento fondante di tutta la storia della Federazione nonostante i contrasti e i malumori ettari molti professionisti sono stati pubblicisti hanno conosciuto il taglio delle discriminazioni sono stati precaria
E certamente non hanno dimenticato nulla di quel passato
Molti pubblicisti continuano a viverle quali condizioni di lavoro nero di precarietà quindi dobbiamo ben intendere che le nuove fasce di precariato molto spesso senza alcuna tessera non possono essere disgiunte
Dall'esperienza concreta grazie
Di generazioni di pubblicisti che solo in parte hanno trovato l'accesso alla professione professione
Un'altra parte invece
Rimasta nel limbo di una pesante discriminazione e così via quotidiana e allora
L'ansia e la pressione che viene dalle nuove generazioni del precariato può essere concretamente compresa soltanto nel quadro dell'organizzazione del lavoro che il contratto definisce apprendo la nuova strada del lavoro sia coloro che sono professionisti disoccupati sia però anche come è giusto a tutti coloro che ne prepara precariato vivono da tempo
Questa pari dignità sia pure con le forme dei contratti a termine dei contratti di formazione lavoro c'è
Nella nuova carta contrattuale e quindi le tante diverte popolazioni dal multiforme mondo giornalistico italiano devono sapere
Quanto la risposta farli loro attese adesso è possibile concrete perché questa federazione non ha pensato sola garantiti ma tutti
Come era giusto com'era nei nostri fermi tutti
Ma un ritorno graduale al lavoro peraltro già in movimento come segnalano i primi dati dell'impinge che riguarda i disoccupati richiamati al lavoro non può essere disgiunto dal mercato del lavoro certo che è un termine orribile mercato del lavoro
Come la dobbiamo chiamare
Bisogna avere il coraggio anche di chiamare le cose con il loro brutto nome
Grandemente inferiore all'offerta
E qui sta il secondo decisivo passaggio le regole per non discriminare i più deboli ci sono ma solo il numero definito degli aventi diritti al lavoro può consentire nell'arco di alcuni anni
Non pochi un graduale risanamento della situazione
La responsabilità dell'allargamento a dismisura Dell'Aria precaria degli editori
Dei direttori
Deresponsabilizzante le strutture giornalistiche media intermedie viverci e di semi verticilli anche nostra
E se l'allargamento poteva avere un senso nell'epoca dello sviluppo
Eppure confusamente c'è stato
Certamente non può averlo in quello della crisi e quindi va posto un confine non un numero chiuso come avviene nelle università perché guidano il problema assolutamente diverso ma un meccanismo di accesso meno largo
Questo sì so bene che molti i fatti contraddicono questa impostazione
E noto a tutti che esiste una grande disoccupazione giovanile che entra pesantemente ovunque è
Vero che c'è una forte domanda di accesso alla professione ma non si può non vedere che tale domanda non coincide affatto con un'offerta adeguata danni perché la crisi ha già tolto lavoro molti dei cosiddetti cara
è corporativo a cercare di difendere i disoccupati tutto insieme non si può tenere i precari inattese i pubblicisti precari i disoccupati cassintegrati che poi diventano disoccupati i già
Domani che legittimamente entra nelle scuole di giornalismo e certo non possono sapere che cosa li attenderà nelle Marche gli ex allievi sono al confine di una lunga lista di disoccupati
Così a Milano così raro
è intelligente attendere un miracolo ovvero la nascita di nuove Elisio nuovi giornali di agenzie di stampa penso
Che sia meglio non aspettare ma provvede
Parlando del contratto partendo dal contratto dalle sue regole che hanno riaperto finalmente la possibilità ad entrare nel mercato del lavoro per i più deboli
E questo è un fatto
Per le scuole di giornalismo non bisogna però confondere il grano con l'olio e i sterili persino un vuoto dibattito
Sul fatto che esse funzionano e fanno de non ho dubbio che abbiamo preparato ottimi giornalisti alcuni dei quali sono sicuramente in questa sala e sono nelle redazioni che sono lontani da questa sera
Magari fosse questo il problema di oggi di domani la preparazione è una cosa il mercato del lavoro e gli accessi adesso un'altra e fra i due fare fatti non ce sta atto in questi anni alcun ponti perché il lavoro è diminuito ovunque e perciò è necessario che le scuole di giornalismo se lo vorranno liberamente senza coercizioni a De Equino la loro funzione ai tre enti ai problemi concreti che siano un elemento positivo del sistema del lavoro del lavoro e non solo dell'accesso possono per alcuni anni avere altre funzioni da quelle di portare all'accesso solo teorico i giornali posso per esempio possono riaggiornare i disoccupati come in parte è stato fatto ma molto di più si può e si deve fare ma l'aggiornamento riguarda anche i professionisti e i pubblicisti occupa più precari diffondendo la diverte tecnicità che l'affermarsi nuovi mezzi di comunicazione hanno fatto emergere perché s'
E noi più deboli se neanche sanno quello che di nuove maturato non potranno che essere più deboli
Quando la stagione cambierà le scuole si riapriranno ai giovani che certo anche domani vorranno fare i giornalisti e cambierà
La stagione quando la lista dei disoccupati tornerà ad essere fisiologica com'era alcuni anni fa non più di duecento nuove
Entro nella
L'analisi dell'ultimo capitolo e poi se Dio vuole per tutti voi conclude il Governo di questa Federazione come dev'essere non tanto come è stato questo si sa a domani
L'estremismo sindacale che non può essere
Confuso con le approssimative definizioni sull'estremismo politico è un fattore attivo e mi sembra diffuso che si fatto sentire in modi di
Sì su molti fatti dell'ultimo periodo spesso naturalmente ha tutti i diritti di espressione ma non può coincidere Co gli interessi della categoria di questi anni che sono
Interessi difensive non frutto di occasionali prudenza
Ma sia pure con tutte le analisi che si possono fare la crisi c'è stata c'è e continuerà e a questa situazione il sindacato deve risponde il movimentismo le spinte in avanti le provoca
è un minuto ottiche sono nel contesto concreto di no di oggi elementi che non aiutano a rimuovere in nessuno degli ostacoli penetranti nel mondo del lavoro che il nostro riferimento assoluto
Tutta la motiva
Atta inquietudine per il contratto e Ferretti può partorire solo altra inquietudine che deve essere compresa ma noi dobbiamo dire
Che mantenendo la parola data
Abbiamo tentato dopo la chiusura del contratto dalla Fnsi di scuotere Ferretti di riaprire il confronto
Debbo posso e devo dire che questo processo di rinnovamento e di confronto tra i contratti è iniziato
Ma le resistenze che abbiamo incontrato sono veramente molto Due e tuttavia come non vedere
Che in uno dei punti del nostro contratto Fnsi c'è anche un ponte verso la situazione di grande difficoltà di FRT perché laddove noi abbiamo immaginato che i senza lavoro possono torna are i disoccupati possono tornare nelle redazioni questo fatto interferisce positivamente anche con le aziende Ferretti il governo del sindacato
Se non può essere cinghia di trasmissione dei movimenti politici perché questo lo renderebbe insignificante non può neppure diventare un imbuto di tutte le inquietudini nella vertenza contratto le questo fenomeno in parte è avvenuto
Il costo del lavoro per i disoccupati per taluni non doveva essere neppure sfiorato i contratti di formazione non si potevano discutere
Delle diverse realisti le popolazioni di questa categoria si poteva parlare cioè senza però operare perché le durissime contraddizioni che contraddistinguono ognuna delle diverse popolazioni venissero superate infine
L'idea peggiore di tutti
Che alla fine tutto sommato era meglio non farlo questo contratto che poi abbiamo sit pensare che tutto questo attenga solo alla naturale dialettica interna ovvero che non un corpo sindacale categoriale così articolato come il nostro abbiano diritto di cittadinanza anche le proposte più lontane è un modo di mettere la testa sotto la sabbia per non vedere e non sentire ho cercato di non diventare uno struzzo e quindi penso di aver sentito bene
E mi sono anche preoccupato per quanto era necessario perché anche per tutte queste spinte abbiamo rischiato davvero di non farlo il contratto
E questo non è un fatto per niente un contratto soprattutto quest'ultimo non è frutto soltanto delle norme conflitto che ha cercato di comunicare di ricostruire senza alcuna esagerazione ma
Anche il prodotto che dalla categoria diede quindi a
In che dalle spinte dell'inquietudine dell'estremismo sindacale incapace di comprendere che il governo di questo sindacato in questa fase il non per l'eternità non può anche se lo volesse con il massimo dell'intensità e della coesione del suo gruppo dirigente
Nel cancellare con un tratto di penna il contratto arresti Ferretti nell'inventarsi gli editori che nel che non esistono ogni interpretazione minimalista perciò del contratto degli a tutte e finisce per far coincidere le con il le estreme inquietudini con la conservazione del vecchio contratto quello che volevano gli editori perché sul telaio del vecchio contratto tutti da diritti sarebbero stati possibili quanto Facci una pioggia di sardi sono dunque lo svuotamento progressivo di tutte le redazioni le busta paga consegnata l'editore deve
Ore la scelta libera del mercato del lavoro tutti in offerta speciale tutti i disoccupati i pubblicisti precari cassintegrati i giovani che vogliono entrare quelli delle scuole di giornalismo e tutti quelli che comunque la prova di attitudine al già
Malissimo hanno pure il diritto di poterla cerca senza la ricostituzione della busta paga con il massacro degli organici progressivo che fine avrebbe fatto la Casagit e che fine avrebbe fatto l'impiccio
Non è un problema di ieri care colleghe e cari concetti
Anche il problema di domani quale sindacato quale governo non c'è otto quale governabilità termine insufficiente ed equivoco per i nostri problemi a questa domanda non ho titolo per rispondere ma l'interrogativo esiste non è vero che il mio dovere di mediazione che pure dopo Hausen citato anche naturalmente all'interno del sindacato non solo della Giunta delle vertenze della trattativa contrattuale ovunque era necessario appartenga sono a questa stagione che si sta concludendo tutti i sindacati dei giornalisti dello ci
Senta infatti hanno già vissuto le Q le cose di cui oggi noi parliamo
Ma bisogna decidere l'aspra non solo discuto bisogna sapere dove andare dove andrà il sindacato dei giornalisti non ha
Essere decisioni visti Massa per decidere insieme nelle nazioni in cui la sirena delle inquietudini estremisti che è stata ascoltata per esempio in Inghilterra il sindacato operante dei giornalisti non c'
Più
Cioè alla pulsar per i giornalisti hanno fatto recentemente una nobile battaglia sui rapporti fra direttore ed editore ma lo sono ancora è un'isola
Non solo l'Inghilterra il ministro domani
Potrebbe accadere anche in Italia le isole possono restare per esempio un pezzo di RAI per esempio una stagione del Corriere o di altri giornali ma le isole
Non fanno un continente con l'unica eccezione dell'Australia ma appunto è l'eccezione in India
Va nessuno più tratta il contratto collettivo e neppure in Germania ognuno persiste anche questa sicuramente è una strada il giornalismo non finirà
A ma la funzione della Fnsi sì quella filiera bisogna capire bene le cose essere attenti perché questo contratto è già in parte il futuro di cui si parla nel mese di ottobre
Non esistevano più le complessive condizioni per farlo col contratto nel mese scorso non ce n'era una di condizione reale che potrà
Se far pensare che il decreto anti disoccupazione venisse attuato da quel governo così incerto
Sulle cose giuste da fare
Così invece sicuro su quelle non giuste da fare
Non ci sono segreti mia dietrologie ma una somma dura difatti che si snodano e assumono come nel caso poi del piccolo della Rizzoli della Mondadori anche i contenuti nuovi che ho cercato di descrivere e tuttavia
Identici ripetitivi di un unico escono la complessità della crisi dell'intero sistema rispetto alla quale non serve
La protesta fine a se stessa le pietre contro i veti del ministero magari service ogni digiuni Colletti
Nessuna in tifa Ada dei giornalisti purtroppo modificherebbe gli equilibri del costo del lavoro nessun occupazione delle fabbriche produrrebbe nuovo lavoro nessun aiuto neppure di tipo contingenti
E potrebbe venire da un governo amico
Non esistono governi amici dei giornalisti non lo dico solo io non è mia questa né oggi né domani a meno che i giornalisti
Non
Non rinuncino alla propria indipendenza ma questo è un ciò che è stato paga
Do il regime fascista impone con la forza la sua dittatura infatti la nostra sigla per quel periodo scomparve per ritorno are libera integra con la libertà riconquistata perciò dietro la sigla c'è una storia e abbiamo fatto ben l a mantenerla nell'epoca in cui i simboli sono caduti il passato dalla Federazione non ha motivo per essere cancellato quanto sta avvenendo nel gruppo Monti rischiosa è solo l'ultimo nel
E non è il gruppo Monti dispersa
è solo l'ultimo anello di tutto il teorema che ho tentato il di ripercorrere non solo ovviamente in termini di fra quanto penso sull'estremismo ingannevole medicina per il presente il futuro vale anche a maggior ragione per il caso Monti riflessa che da quasi dieci anni di attualità
Il tentativo di recuperare il rapporto con il poligrafici era Stra
In altre circostanze non siamo stati in grado ricostruirlo questo rapporto per numerose ragioni anche per molti consistenti incomprensioni reciproche fra le due categorie
Oggi non è troppo tardi si può e si deve ricominciare
L'unità dentro la fabbrica
Fra le categorie renderà meno forte il tentativo di controparte
Di dividere elementi delle due categorie e di sfruttare la contrapposizione possibile tra giornalisti e poligrafici al tempo di Roma questa rottura tra le categorie ci fu e fu tra le cause più pesanti della nostra sconfitta
Penso che un mese movimento sia più forte quando so dire sa dire che ha perduto
Quando non si fa scudo dei facili slogan del verbali sono dell'indignazione
Che è pur comprensibile ma che soddisfa il temporaneo orgoglio dei singoli ma non modifica i dati reali non aggiunge
Lavoro dove il lavoro non esiste non porta sviluppo dove allignano germi crescenti di disoccupazione il fenomeno più tragico del nostro tempo
Per motivi storici e che riguarda tutti è la disoccupazione
E allora andando a concludere osservo che il vento dell'Utopia ha bisogno di trovare la sua strada la strada giusta che non può essere quella dell'estremismo sindacale e dell'inquietudine marginale
Personale bandiera inefficace della federazione
Ma noi vediamo che ha anche dai comitati di redazione che nelle asprezze estrema due situazioni stanno rinascendo ovunque
Questi nuovi comitati sono sospinti dai bisogni di difesa di concretezza delle redazioni al Nord come al centro e come al Sud ovunque
E l'Utopia ha bisogno di misurarsi
Con una grande complessiva sfida che raggiunga tutti i soggetti degli enormi differenziati problemi è un'utopia infatti oggi parlare di una legislazione del sistema informazione
Un assoluto Autopsy
Perché gli interessi sono così contrastanti contrapposti confusi con diverse anche visioni politiche anche all'interno del governo appena nato e perché tutto consiglierebbe
Di non affrontare davvero una riforma così rischiosa
Anche e soprattutto per gli interessi politici e del consenso che finirebbe per coinvolgere è per forza modifica ma l'alternativa alla riforma
Cioè solo l'acutizzarsi di questa terribile lunghissima crisi
Che prima o poi indotta che rende anche i meccanismi della democrazia e una nuova banale ondata di lottizzazioni sarebbe la risposta sbagliata
Senza riforma ci sarà solo un progressivo venir meno del ruolo dei giornalisti nessuna protesta purtroppo
Fermerà questo processo
L'utopia della riforma invece risponda necessità reali anche della politica
Risvegli Hurley il compito dalla Fnsi alimentare un bisogno di crescita della democrazia che pure esiste ma rischia di rimanere in sonno queste all'utopia alla quale val la pena di collegare un grande sforzo è un grande impegno senza eseguì dei fatti singoli che non possiamo raggiungere senza ripetere domani l'esperienza che abbiamo vissuto in questi anni che certamente mi sento onorato di aver condiviso con voi ma che non è ripetibile non può essere impunemente continuata certo le attenti e devono essere vissute partecipate la cosa più lontana l'idea del sindacato che non firma accordi ma la strada nuova che cambierà il sistema deve essere perseguita incalzando governo e forze politiche dimostrano do largo teorema che le nostre ragioni non sono quelle di una categoria vanitosa ed egoista ma le ragioni ben più significativi e di un sistema democratico la cui saldezza e molto relativa se il sistema dell'informazione oggettivamente condizionato e depresso
Da regole troppo incerte dalle nuove regole
Che abbiamo voluto l'impiccio è stato salvato sia quelle per la privatizzazione sia quelle più recenti che riguardano gli equilibri delle norme previdenziali
Senza questi due passaggi oggi gli impicci sarebbe già probabilmente è stato assorbito da chi pretendeva di inserì giallo in un generale sistema indistinto indice fra i fatti dicono che le cose possono essere cambiate
Il vento dell'utopia sia con voi
Prendiamo le prende il treno dal verso giusto e attrezzata di per una lunga battaglia quella che merita d'essere vissuta perché va al cuore dei problemi e porterà le nuove generazioni del giornalismo italiano
Quello che noi non abbiamo avuto il senso non solo la speranza di un futuro migliore
Meritevole da essere vissuto grazie per tutto il fondo
Il vostro applauso
Racchiude il grazie di tutti noi a Giorgio Santerini
Per questa fatica
Questa grande fatica che è una grande lezione credo per tutti noi
Che è una ragazza una lezione che viene da lontano che ha trovato il suo passaggio oggi nella splendida relazione che ha fatto
Cosa Crispi ciò ha detto poco fa
Mentre intendevamo la mano
Il sacrificio che è stato in questi anni che abbiamo vissuto insieme nel il lavoro difficile della giunta dalla gestione della faccia della stampa il sacrificio per l'esercizio pieno
Della democrazia all'interno della categoria all'interno della nostra organizzazione il sacrificio per l'esercizio libero
Della critica da parte di tutti
Nella grande dimensione dell'unità
Di questa federazione
Vissute riproposta con grande chiarezza anche stamattina dal nostro segretario
Come questione
Di un'unità che è espressione di rappresentanza di una categoria di una categoria speciale
Incaricata di un dovere speciale quale quello dell'informare nel nostro Paese
Dell'espressione del governo della Cattedra dei problemi
Della categoria nell'al sua organizzazione dell'orgoglio della propria organizzazione
Io credo che la relazione che Santerini ha fatto però di poterlo dire a nome anche di tutti voi la relazione che fa giustizia
Della fatica dell'orgoglio dolore dell'onestà
Di tutti i giornalisti italiani è dalla loro Federazione Nazionale della Stampa grazie Giorgio Santerini
E adesso
Entriamo
Nella seconda parte dell'ordine dei lavori di questa mattinata dando la parola al presidente dell'ordine nazionale dei giornalisti Mario Petrina per il suo intervento al nome
Della Dell'Orto
Tutto
Grazie presidente
Credo che
Questo congresso
Posso a svolgersi
Nel modo
Migliore secondo tradizione
Dei congressi della Federazione della stampa
Mi sembra di capire
Sino a ieri
Dalle parole del presidente della Camera l'onorevole Violante
Che esista una forte consapevolezza del ruolo dei giornalisti
Del ruolo delle imprese
Del ruolo dei cittadini
Credo che
La relazione della segretario nazionale della Fnsi il collega Santerini
Abbia rappresentato uno Panorama ampio
Sul quale non sarà certo il presidente dell'ordine dei giornalisti
A intervenire con valutazioni di alcun tipo
Però rispetto
A quelli che potrebbero essere i saluti formali del presidente dell'ordine
Io credo di avere un dovere
Di chiarezza verso i colleghi delegati verso la Federazione della stampa
Un dovere di chiarezza che mi deriva anche
Dalla mia
Non lieve esperienza
Sindacale all'interno della Federazione della stampa fino ad un anno fa
E allora
I miei ringraziamenti per l'equilibrio dimostrato al presidente della Fnsi il collega Vittorio Roidi
Non sono soltanto ringraziamenti formali ma sono ringraziamenti sostanziali
Allora ed esigono accomunare in questo senso il segretario Santerini e i membri della Giunta
Tutta
Credo che
Le prospettive di lavoro le grandi difficoltà
Di questi ultimi anni
Che tutti noi conosciamo
Devono indicarci una prospettiva e non costringerci a chiuderci
In uno discorso complessivo di categoria asfittico
Che non può non essere unitario
Nei fatti nella sostanza e nella prospettiva appunto
Colleghi
Alcuni temi alcuni spunti sono stati lanciati in una nazione del collega Santerini
Perché i giornalisti oggi
Non godono
Di così ampi consensi per usare una conformismo all'interno del nostro Paese ma in altri Paesi non stanno tanto meglio
è una domanda che dobbiamo farci
Abbiamo anche qualche responsabilità
Fra i tanti meriti
Probabilmente sì
E dicevo poc'anzi a dei colleghi parlando
Che chi ha un dovere istituzionale di rappresentanza dei colleghi in tutta Italia
Ah primario il dovere del rischio di una impopolarità che può essere momentanea ma il dovere di dire esattamente ciò che pensa rispetto alle attese dei cittadini
Rispetto alla realtà che da un osservatorio privilegiato qual è l'ordine dei giornalisti
Ogni giorno rispetto a quell'osservatorio quella realtà si può valere
E allora
Per sgombrare subito il campo da
Possibile equivoci
Io dico che
Comprendendo le motivazioni che hanno portato l'oste che vendono Fnsi
A parlare in un passaggio del suo della sua relazione articolata delle scuole di giornalismo
Io dico
Che le scuole di giornalismo per l'esperienza maturata all'interno dalla Fnsi e oggi dell'ordine nazionale dei giornalisti sono un patrimonio che va tutelato
è solo un patrimonio che va tutelato tanto più che tutti parliamo di elevare la qualità professionale dei colleghi a tutela dei cittadini
Lo so che il dibattito all'interno del sindacato è stato ampio
Ma non sono consentite miopie
Di alcun genere se vogliamo avere il rispetto della gente alla quale ci rivolgiamo ogni giorno
Ma io mi auguro
E questo congresso della Fnsi
Dibatta
Del tema importante della riforma della legge e dell'ordine dei giornalisti che obsoleta che a trentatré anni è qualcosa di vita è che non risponde più del tutto alle esigenze
E alle istanze della società dei giovani
Che vogliono accedere alla professione
Una legge e così come articolata
Nell'accesso e parleremo forse anche la deontologia alto argomento importante
E asfittica e rischia di far saltare i meccanismi dell'attuale momento dalla professione se non si ha il coraggio di guardare avanti con lungimiranza
E quindi credo che da questo congresso dalla peraltro la stampa debba uscire
Un'articolata possibilmente proposta delle indicazioni su una legge di riforma della quale l'Ordine si sta occupando e che attiene all'ordine nazionale giornalisti
Ma nessuno è matto in questo Paese tanto più per i giornalisti e quindi il consenso il dibattito il dialogo la dialettica con la Fnsi non soltanto utile ma indispensabile
Perché non riforma della legge e dell'ordine coinvolgerà inevitabilmente nella prospettiva il sindacato
Lì PG e forse anche alla Casagit
Ma non possiamo ignorare il problema
Dobbiamo affrontarlo con rapidità intelligenza lucidità e decisione
Per portare al Parlamento sovrano che l'organismo istituzionale che decide sulla riforma e non soltanto riformatore di sull'ordine ma la riforma legge di sistema
Dobbiamo avere un dialogo netto chiaro Franco e prospettico
Allora noi sappiamo che la nostra categoria così articolata
Ci stanno non soltanto il il migliaio di di disoccupati professionisti non soltanto le migliaia di pubblicisti finti pubblicisti alcuni sfruttati
Il precariato
E quant'altro
La legge dell'ordine sei articolata su un punto fondamentale che da mesi sostengo col consenso di autorevoli colleghi o oltretutto anche all'interno del mio consiglio nazionale deve per prima cosa sottrarre l'accesso alla professione agli editori
è un dato fondamentale
Perché è una riforma della legge articolata è ampia deve poter allargare il mercato titoli alle asfittico
Perché senza l'allargamento del mercato il fiuto editoriale ci troveremo fra qualche anno spazzati via
E si può allargare il mercato editoriale
Se si dà possibilità di accesso
Regolamentata a tutela dei cittadini
Migliorando la qualità professionale e su questa strada da qualche tempo l'Ordine si muove anche con gli esami professionali che riguardano i praticanti molti dei quali praticanti di ufficio
Io so perfettamente che
Il dibattito all'interno dell'ordine nazionale degli Ordini regionali e ringrazio tutti e la cui autonomia è sovrana la cui autonomia è sovrana autonomia
Questo dibattito all'interno del Consiglio nazionale
Sta portando a valutazioni intelligenti certamente importanti sull'accesso laurea soltanto la laurea il diploma di scuola media superiore
Cos'altro
Ne stiamo parlando ma non possiamo più continuare a parlare
Di talché il presidente dell'ordine dei giornalisti sta qui ad ascoltare tutto il congresso con l'esecutivo appositamente convocato perché la prossima settimana concluso il congresso un gruppo di lavoro autorevole
Certamente rifletterà
Sulla diversa posizioni che riguardano la carta stampata l'emittenza pubblica l'emittenza radiotelevisiva privata
Per dare avere un quadro complessivo da portare poi nel dibattito all'interno delle istituzioni dell'ordine il collegamento con la nuova dirigenza della Fnsi e dell'impicci
Per giungere ad una risposta concreta nei tempi rapidi quindi alla fine dell'estate all'inizio comunque di settembre una proposta valida articolata che trovi il consenso Massimo da presentare al Parlamento
Nessuno si deve allarmare ma colleghi
Dobbiamo guardare a ciò che accade negli altri Paesi
Perché vedete il caso Bosman
Il calciatore belga che ha costretto tutti a correre ai ripari in ogni Paese dell'Unione Europea per una legislazione obsoleta potrebbe ripercuotersi all'interno della nostra categoria dei nostri organismi
L'ordine dei giornalisti e fondamentale
E non soltanto perché tutela i cittadini
E deve tutelarli ma è fondamentale perché saltando il meccanismo dell'ordine nel nostro Paese
Noi faremo saltare Mammano tutti gli organismi di garanzia che stanno a presiedere la nostra libertà
Non sono parole grosse e non condivido autorevoli pareri di giornalisti o lustri di gioia e di denari di grande livello che predicano l'abolizione dell'ordine dicendo che negli altri paesi non c'è
Non faccio nomi
Ma vi posso dire per l'esperienza fatta anche nei cinque anni di gestione
Del settore esteri della Fnsi ai colleghi olandesi basta basta parlare corazze per provare che un Caramico o con altri altri colleghi segretari nazionali dal sindacato quindi colleghi giornalisti ci chiedono
Ma quali sono le vostre garanzie quando sanno che abbiamo l'ordine un sindacato unico che tale deve restare
Litigi e la Casagit chiedono loro di Sapelli note come sono articolati organismi per poterli portare all'attenzione dei loro parlamenti o di quant'altro
Se c'è qualcosa di positivo nel nostro Paese facciamocene un vanto e non demagogicamente chiederà l'abolizione di qualcosa che deve funzionare anche se i mezzi non sono tanti e la volontà però c'è
Quindi
Stiamo attenti perché l'Inter la nostra categoria negli anni si è disseminato il seme maligno
Di fatture che è bene che si compongono in
Tempi rapidi
In una unità che non può essere di facciata ma sui problemi perché voi
Uomini ce ne stanno tanti e tutti validi importanti intelligenti e trasparenti
Allora il confronto con le forze politiche sarà un confronto serio documentato senza prevenzioni ma attenti tutti noi da questo congresso per coloro che sono i delegati
A fare uscire un dibattito che sicuramente sarà articolato ma alla fine che abbia anche un senso
E mi fa piacere citare il recente congresso dell'Unione nazionale cronisti a Noto
Le intelligenti
Proposta del segretario del del presidente uscente il collega Columba riconfermato giustamente al quale da questo pulpito io vorrei dire ancora un grazie Caro Guido per come hai saputo ordinario lavori di un congresso che ha visto la presenza anche dal capo dello Stato
E che ha significato un esempio positivo anche per questi lavori sui quali il presidente dell'ordine non può sul piano istituzionale e personale tentare minimamente di far altro che comprendere
E noi dobbiamo sapere cari colleghi e il contratto unico in questo momento
Vogliamo dire curare un serissimo che rischia di saltare per non dire che già saltato
Con la FRT come citava nella violazione il segretario nazionale
E concludo l'accordo con la vetratura slegare unitarie CGIL CISL UIL ma anche lustri
E quindi è necessario una legislazione con delle proposte vere del sindacato di un sindacato che è forte e che deve essere sempre più forte e unito anche non la gestione con tutti i colleghi partecipi del lavoro comune
Perché il sindacato eh
Ed è un sindacato che deve giovarsi della prospettiva e di forme di lotta questo il termine che si usa intelligenti articolate
Dure flessibili per ottenere alla fine il risultato
Quindi
Una prospettiva ampia di lavoro un lavoro già avviato in alcune aziende
Al Corriere della Sera
In altre aziende un lavoro che vede in queste ore impegnato duramente il sindacato dei giornalisti della Toscana dell'Emilia-Romagna e gli ordini regionali della Toscana ed Emilia Romagna i cui presidenti
Saluto e sono qui presenti come sempre con grande attenzione
Perché vedete è l'ordine
Dei giornalisti che per legge può avere ancora maggior forza il maggior cogenza di quanto non posso avere magari un sindacato dispersi o no ma non unito
E allora gli organismi di categoria hanno l'esigenza di andare avanti con intelligenza certo prospetti ma ma uniti dialetticamente uniti
Allora vedete
Nel contratto siglato qualche tempo fa si parla di formazione e lavoro
Sia per gestire
L'ordine dei giornalisti raccordo con le a seguito di stampa
Che lavoro un lavoro duro da domani da fare di qualità
Per dare risposte a coloro che nel Paese non ci amano ma per far sì che comincino ad apprezzare le note difficoltà
In questo senso dico che se riusciremo ad allargare con la riforma della legge il mercato editoriale
Con un lavoro intelligente del sindacato che guardi all'attuale momento per evitare le fasce di precariato e disoccupazione o di quant'altro
Noi daremo risposte reali
Risposte reali che trovano già sensibili mi giunge ecco per rapporti personali sempre istituzionali da parte dei capigruppo dell'attuale Parlamento allora sensibilizzando anche i colleghi giornalisti che all'interno di Camera e Senato lavorano ogni giorno come parlamentari credo che questa nostra forza non di Robbie
A questa forza di intelligenza produttiva al servizio del Paese potrà avere spazi ampi
Non voglio rubargli altro tempo siamo qui ad attendere le vostre proposte ringraziandovi per lavoro che farete e soprattutto perché sono convinto che dal dibattito uscirà
Una giunta un Consiglio nazionale ai massimi livelli ne abbiamo tutti bisogno grazie
Grazie al presidente dell'ordine e prima di dare la parola al presente dell'impiccio e della Casagit
Do una comunicazione tecnica tutti i delegati che non avessero ancora fatto sono pregati di completare l'operazione di accredito con ritiro del tagliando nella hall
E adesso prima ancora vi dicevo di dare la parola al presidente dell'invio della Casagit vi chiederei di stare tutti in sala di seguire i lavori
Daremo la parola alla segretario confederale della CGIL Francesca Santoro e subito dopo al alla responsabile del dipartimento informazione di ritorno fondazioni comunista Sergio Bellucci
Che sono qui con noi stamane che hanno dei problemi di viaggio dei devono ripartire nel primo pomeriggio quindi pregherei Code di seguire questi due interventi subito la parola Francesca Santoro segretario confederale della CGIL responsabile del settore
Comunicazione di questo sindacato
Care care amiche cari amici care compagne e cari compagni io vi porto vi porto
Un saluto fraterno
Da parte della mia organizzazione in particolare da parte di Sergio Cofferati che per impegni improrogabili non ha potuto partecipare al vostro congresso
Ma il nostro vuole essere un saluto e un augurio di buon lavoro che vuole anche esprimere un forte interesse politico per questo avvenimento politico costituito dal vostro congresso
La fase che stiamo attraversando di transizione ancora i cui confini non sono ancora delineati e definiti neanche negli studi di grandi economisti
Ne hai fatti densa di rischi ma anche di grandi potenzialità le grandi problematiche che sono oggi sul tappeto
Mi riferisco in particolare al rapporto ora mai saltato tra sviluppo e occupazione mi riferisco alla ridiscussione dello stato sociale oggi in atto in Europa
E che è in discussione anche nel nostro nel nostro Paese mi riferisco ai grandi cambiamenti istituzionali al bipolarismo
Che non sappiamo se troverà nel nostro Paese una sedimentazione un'affermazione mi riferisco ai profondi cambiamenti istituzionali sul terreno del decentramento di poteri al federalismo
Che ci piace chiamare federalismo solidale
Bene l'insieme di queste problematiche riteniamo presuppongono da parte dell'insieme dei soggetti
Da parte dei partiti delle imprese delle forze economiche ma anche dei sindacati confederali o meno e anche da parte della Federazione nazionale della stampa
Una profonda ridiscussione una messa in discussione di se stessi delle proprie centralità
Perché tutto sta cambiando in tour io credo che questa sia la sfida più vera con cui voi nel vostro congresso ma anche la CGIL che sta già svolgendo il proprio congresso dovrà misurarsi in buona sostanza quest'attitudine
A non guardare indietro ma questa attitudine al cambiamento dal misurarsi con la fase di transizione ai nuovi scenari che stiamo vivendo è la sfida vera ed è questo il terreno
Che potrà fare evolvere positivamente o meno la fase che stiamo attraversando
Per quanto ci riguarda dicevo la CGIL sta svolgendo il proprio congresso
Si concluderà nel mese di luglio
Il lavoro e l'occupazione sono il cuore il centro
Dei nostri dei nostri lavori
E guardate che non sono solo il centro dei nostri lavori perché ovvio e scontato
Che un sindacato non possa oggi proprio nel momento in cui salta il rapporto non è più automatico il rapporto tale sviluppo e occupazione mettere il lavoro al centro della propria iniziativa
La questione vera è che il lavoro è diventato questione centrale per il Paese e non solo per le lavoratrici e i lavoratori di questo Paese ma è diventato questione centrale
Per il nostro Paese ed è questione centrale per l'Europa ed è appunto all'impostazione della commissione dell'Unione Europea presieduta da Dell'Oro al cosiddetto Libro bianco
Intorno a questa impostazione che abbiamo costruito la nostra impostazione per far fronte all'emergenza lavoro e all'emergenza occupazione
Certamente quindi una strategia basata sul rilancio dello sviluppo sulle grandi reti
Sull'ambiente ma anche e soprattutto questo è uno degli elementi io credo più innovativi del libro bianco della norma spero anche della nostra impostazione che si affermi nell'impostazione della mia organizzazione
Ci dovrà già ci dobbiamo misurare con uno spostamento oramai sempre più veloce sempre più rapido alla produzione di beni materiali alla produzione di beni immateriali
La ricerca la formazione la qualità dei prodotti riteniamo siano davvero i banchi di prova i veri fattori di sviluppo e di competizione del nostro Paese nei mercati globali
Ed è per questo ed è per questo non già per impostazioni ideologiche un vetero così come da qualche parte ci vengono rimproverate
Che noi abbiamo risposto no ad una ridiscussione
Di un patto per il lavoro
Noi riteniamo che l'accordo del ventitré luglio abbia già posto
Le basi per un patto per il lavoro un accordo del ventitré luglio che è ancora stato inattuato in tutte le sue parti più qualificanti mi riferisco alle parti relative allo sviluppo al Mezzogiorno
Alla alla formazione e dalla ed alla ricerca
Ed è per questo che abbiamo detto e diciamo no
Alla Confindustria
Lo abbiamo fatto in particolare ieri nell'incontro che si è svolto nel pomeriggio
E quando diciamo no
Alla richiesta di flessibilità da parte della Confindustria non diciamo un no ideologico rispetto ad una flessibilità che oramai già c'è e che sempre più sappiamo e siamo consapevoli caratterizzerà il mondo del lavoro di questo Paese
Diciamo no a quella che nei fatti una riproposizione delle gabbie salariali
A quella che è nei fatti una messa in discussione dei contratti nazionali
Diciamo no perché sappiamo che non è su questo terreno
Che si può portare avanti il processo di competizione del nostro Paese perché ci sarà sempre una Korea una Cina disponibile con costi più bassi di quanti non potremo determinare noi
Diciamo no perché già nel Mezzogiorno il costo del lavoro è più basso e sono dati Istat non quindi di parte
Del quindici per cento rispetto al costo del lavoro nel centro e nel nord di questo di questo Paese
Diciamo no perché siamo convinti
Che vadano affrontati i nodi strutturali
Dell'economia
E della politica industriale di questo Paese
Ritengo
Che questi problemi
Siano problemi dell'insieme del mondo del lavoro delle lavoratrici e dei lavoratori ma anche delle giornaliste dei giornalisti di questo Paese e questo è un terreno importante
Comune di lavoro e di iniziativa
Credo
Che sia fondamentale
E l'occasione anche di questa nostra presenza al vostro congresso ed anche come positiva risposta alla disponibilità che veniva espressa a nome vostro da Santerini
Ad un ponte più proficuo ravvicinato confronto
Tra le confederazioni sindacali tra i la le categorie dei poligrafici e i giornalisti io credo che ci sia come c'è stato nel passato non partiamo dall'anno zero
Ci siano formidabili terreni che possono rafforzare e far sviluppare
Questo confronto purché la nostra autonomia di cui tutti siamo gelo di in cui tutti siamo gelosi
Venga sempre meno vissuta come separatezza
Per qualche verso io credo che questo sia stato uno degli elementi che ha reso
Poco proficuo il nostro oppure antico rapporto sul terreno delle battaglie per le grandi riforme del del settore io credo che i processi in atto
In particolare nel mondo dell'informazione e della comunicazione spinti dall'innovazione tecnologica
Che nei fatti sta costruendo processi certamente non neutrali a seconda delle risposte che a questi processi
Verranno date e non solo possono individuarsi risposte ai problemi di occupazione di professionalità che voi giustamente avete posto ma anche a problemi di occupazione e professionalità
Che noi poniamo e che sono al centro del nostro congresso
Possono essere affrontati in diversi modi e trovare e trovare risposte diverse
C'è un'impostazione con la quale quotidianamente facciamo i conti e che è quella del cosiddetto trionfalismo tecnologico cioè chi ritiene che automaticamente l'innovazione
Nei fatti risolverà automaticamente i problemi nei fatti automaticamente creerà mercato
Così come
Io credo sia sia speculare a questa impostazione c'è quella di chi guarda solo con paura e vede solo i rischi
Portati dall'innovazione tecnologica e non le grandi anche potenzialità che ci sono io credo che come viene individuato anche nel libro bianco del lavoro il terreno vero
Sia quello di imboccare con coraggio le strade nuove che le nuove tecnologie
Predispongono e offrono io credo che il problema vero sì o quella di una battaglia politica
Culturale
In direzione di piani di settore in direzione di regole guardate noi rischiamo di trovarci nel settore delle telecomunicazioni in una situazione analoga a quella bloccata del duopolio radiotelevisivo nei fatti la liberalizzazione alle porte la privatizzazione
La liberalizzazione che va avanti che è già una scelta da parte dell'unione europea
Al di fuori di un'Authority di regole né i fatti tuoi costruire anche nel settore della delle telecomunicazioni una situazione analoga al far west che noi abbiamo visto nel settore televisivo altro che sviluppo e altro che opportunità e altro che potenzialità per nuovi soggetti per il pluralismo
E anche per la difesa della vostra professionalità che questione centrale anche per la vostra autonomia e che non riguarda solo voi anche è questione che riguarda l'insieme
Dei cittadini ed è lavoratrici e dei lavoratori di questo Paese ecco quindi un terreno grande importante di lavoro comune
Di intensi di possibilità di intensi scambi con il mio intervento non intendo approfondire queste tematiche avremo modo di farlo in incontri quello che intendo fare
Esprimervi una chiara trasparente volontà
Di proseguire e di ricostruire rapporti solidi proficui con la Federazione della stampa
Con gli organismi che i vostri con greche il vostro congresso esprimerà sapendo sapendo che il tema dell'informazione e della comunicazione se certamente se certamente
Presuppone
Un ruolo specifico vostro
Autonomo che noi intendiamo rispettare certamente però impatta con questioni di tale rilevanza politica istituzionale e di sviluppo che non possono non vedere un interesse forte
Sempre più forte mi auguro da parte delle confederazioni sindacali concludo quindi
Riaffermando una nostra piena volontà di proseguire un rapporto politico e concreto di rapporto con tutti voi vi ringrazio
Grazie mi pare che è qualcosa di più dell'auspicio la possibilità che il rapporto con il sindacato generale dei lavoratori ore possono essere ricostruito e riprendere l'appuntamento sarà sicuramente dopo la fine del congresso alla luce anche della questo congresso darà a ripartire da quello che era il patto del quarantasette da quello che è il nostro Statuto grazie a Francesca Santoro la parola a Sergio Bellucci responsabile del dipartimento informazione di Rifondazione Comunista
Io vorrei innanzitutto ringraziare per l'invito alla partecipazione vostri lavori portano un saluto alle delegate tre gatti di questo ventiduesimo congresso che grazie comunista come me a appunto un un sapore
Emblematico anche nel nel foto credo che il nostro Paese e alla vigilia di importanti riforme
Che riguardano il mondo della comunicazione
Il problema dell'ordine il problema dell'assetto del mondo dell'editoria
Del sistema radiotelevisivo
Dei new media
Della
Della pubblicità
Innanzitutto vorrei dire che per quanto riguarda la polemica di questi giorni
Noi manteniamo salda una convinzione che per garantire una governo alla più importante
Fattore propulsivo del SISTAN informativo italiano che il servizio pubblico radiotelevisivo occorra garantire una legge
Al più presto che sappia dare a quell'azienda
Un assetto stabile sul medio periodo
Soluzioni d'altra natura avrebbero soltanto l'effetto di tamponare nell'immediato
Una situazione drammatica
Ma porterebbero ad un nuovo cambio in tempi rapidi o comunque in un tempo troppo breve per garantire quella necessario periodo di governo di cui la RAI ha bisogno
Ma dicevo una vigilia di riforme una vigilia di riforme che in tutti questi punti aperti
Ha bisogno di regole e io sono convinto credo e spero che non me ne voglia Santerini che le regole di mercato non possono essere scambiate del dirigismo
Sì ho capito male chiedo scusa ma credo che noi nel mondo dell'informazione in Italia abbiamo bisogno di più regole non dite regulation ulteriori
Mi sembrava di aver capito che industria lirismo informazione
Cioè l'industria lirismo alle prese con un prodotto non qualsiasi ma con un prodotto specifico come quello dell'informazione
Devono mantenere delle regole salde all'interno dei processi democratici
I giornalisti sono una parte importante in questo processo di riforma della società italiana
Un processo di riforma che io credo non possa marciare sulla falsariga dell'esperienza della legge Mammì
Io a differenza di Santerini a quel tempo ero
Al sindacato dell'informazione in CGIL mi batte contro quella legge perché la consideravo un errore non un compromesso intelligente un errore perché un compromesso intelligente guarda al futuro
Di un settore invece quella legge ha portato al disastro sia il sistema radiotelevisivo perché l'ha obbligato a un duopolio che l'ha messo su un binario morto sia la carta stampata perché la vista vittima di una impossibilitati di sviluppo sia sotto il profilo delle di forse forme sia sotto il profilo dell'intreccio tecnologico con il nuovo che avanza
Vedete non siamo convinti che lo scenario della Compaq globalizzazione acquistiamo in qualche modo assistendo
Vale per tutti i settori
Da quello dell'auto a quello tessile ma vale in modo particolare e in modo specifico per quello dell'informazione
Non è un caso che vengono convocati G7 su questo tema specifico sulla nascita della società dell'informazione non è neanche un caso che l'ho mosso a in qualche modo sottolineato la necessità della convocazione di una specifica sua sessione relativi relativa ai problemi della democrazia e dell'informazione nelle società avanzate
Sì è vero allora che siamo di fronte ad uno scenario di globalizzazione dobbiamo partire dalla realtà italiana per capire come il nostro sistema informativo farà i conti con questo scenario io credo che
In Italia non si possa prescindere da una centralità dei servizi pubblici per come si sono determinati nel nostro Paese
E questo proprio secretiamo ai processi di globalizzazione che stanno venendo avanti
Processi di globalizzazione hanno bisogno di ingenti risorse di Capitalia enormi di una quantità di energie che soltanto le grandi multinazionali americane e qualche piccola o isola europea possono mettere in campo il nostro Paese a questo punto deve fare una scelta
Può diventare un canale distributivo dei prodotti che vengono fatti confezionati pensati all'estero oppure
Offrirsi una chance per dare allo specifico italiano la cultura italiana all'informazione italiana al mondo della comunicazione del nostro Paese una possibilità di reggere lo scontro su scala mondiale
La convergenza tecnologica ormai ampiamente dimostrato Porta appunto all'unificazione di settori che fino a ieri erano separati quello dell'informatica quello della informazione radiotelevisiva ma io dico anche quello della carta stampata
Quello delle telecomunicazioni
In Italia la struttura che sarebbe ingrato o potrebbe essere in grado di affrontare questa convergenza tecnologica e sostanzialmente pubblica e se noi non sapremo dare a quella struttura una politica strategica
Rischieremmo in breve tempo il la cancellazione di questa industria particolare che l'industria della comunicazione
Quindi solo se sapremo costruì intorno ad un rinnovato servizio pubblico e credetemi
La chance possa consolidarsi nei prossimi anni sentito qui anche Francesca Santoro mai nella relazione di Santerini accenna alle politiche di privatizzazione e liberalizzazione del mercato ecco io credo che quando questi termini vengono assunti come pure ideologica e non tengono conto dello Spi dico siano come tutte le posizioni ideologiche sbagliate non Italia partiamo da una realtà
Concreta se noi chiederemo
Mi
Gaia dimmi
Guardi di risorse per fare le privatizzazioni in questo settore non avremmo più le risorse per competere sullo scenario globale questa è la realtà
Non ci sono le risorse le risorse residue che abbiamo dobbiamo impegni
Arlette in un progetto unitario che detta ed a una politica industriale di servizi pubblici quella possibilità di riaprire un mi
E interno se questo è lo scenario
Io la crisi del mercato del lavoro in questo settore cosa faccio pretese e anche la crisi del mercato del lavoro dei giornalisti è legato alle scelte con le quali non sapremo affrontare questo nuovo scenario di mercato globale
Do a differenza di Santerini che con politiche di controllo d'accesso alla professione si possa affrontare questo tema noi abbiamo proposto
Alla scadenza del la scorsa legislatura riproporremo adesso l'apertura dei lavori della prossima una mozione di politica industriale per proporre al Parlamento
Partito
Che tenga al centro proprio questa necessità strategica di totale il Paese di una
Politica nel settore della comunicazione che sappia parlare dai settori dell'informatica a quelli del giornalismo e che sappia dare una chance a tutti questi
La cui tutti questi settori
Credo che quindi senza una politica industriale nuova purtroppo
Il sindacato
E anche il vostro sindacato di categoria sarà chiamato sempre di più ad accordi
Sulla fuoriuscita di lavoro strutturato e ad una l'arredamento dei lavori invece destrutturati questo sta avvenendo in tutti i paesi dove non se dotate dove si è fatta la liberalizzazione la privatizzazione tout court queste lo scenario non ne abbiamo altri quindi otto otto occorre intervenire sulle politiche industriali
Il nostro Paese sulle politiche dell'organizzazione
Lavoro e sul sui problemi dell'orario non credo che questo questa categoria sia
Esterna a problemi che attraverso l'ormai tutto il mondo della fuga la digitalizzazione muterà profondamente prodotti
La produzione l'immagazzinamento la distribuzione Mussi dell'informazione qualcuno pare
Della possibilità di rinascere per l'informazione sotto forma di di un vero e proprio atto di libertà qualcun altro dice che non è lontano il giorno in cui la produzione di mais informazioni invaderà la che avvolge la terra probabilmente saranno moltiplicati quei crocevia che venivano descritte nella relazione introduttiva che sono il luogo di scambio tra cittadino e politica tra cittadino e conoscenza
C'è chi sostiene che ciò proprio questi processi cancelleranno la professione del giornalista come venerdì bellissima il re digitale come diceva appunto Santerini si affacciano ormai nella rete comunicativa mondiale negli le migliaia di soggetti che sono in grado di fare comunicazione e si propongono come foto ridico e
Comunicatori si potrebbe dire che ogni tecnologia i soldi degli stipendi a tecnologia digitale ne sta proponendo ormai una quantità enorme io sono convinto invece che proprio per questo occorre un lo
E nuovi codici deontologici per gli operatori della comunicazione o come qualcuno li chiama gli in fogge organisti non credo che sia uno
Gina che possa garantire ciò
Ma una politica sindacale in
Va aperta alle trasformazioni tecnologiche che stanno attraversando questo momento avete no importante da presentare quello dell'unità sindacale che non è unità di gestione è unita un luogo dove
Varie voci si trovano e possono comunicare un però esperienza di vita che una loro condizione e saper trovare insieme le risposte al loro lavoro forse l'estremismo può essere una magia San tematica non lo so un pizzico d'utopia però credo sia il sale di un
Battaglia
E se l'utopia dei giornalisti non vuole essere un'utopia solipsistica deve saper incontrare il sudore dello
Un intero popolo un popolo che afflitto da disoccupazione e da salari che sapete in quali condizioni sono
L'utopia dei giornalisti deve sapere
Essere attrice delle proprie lotte e contemporaneamente col cronista atti le lotte di un'intera società solo così corrompere quel residuo di separatezza che lo tiene molte volte lontano
La dal mondo civile
E sono così io credo
Sarà in grado di esprimere quelle domande profonde che attraversano un'intera società grazie
Grazie per il contributo del responsabile del dipartimento informazione del partito di Rifondazione come lista
Un contributo che vedremo sicuramente si inserisce nelle dielettrica congressuale sicuramente appartiene alla dialettica che deve esserci tra soggetti sociale che hanno compiti differente nelle nel paese e nelle istituzioni do notizia avevo con piacere della presenza del presidente della FRT Rebecchini al quale daremo la parola nel primo pomeriggio lo saluto intanto perché ritengo che abbiamo già avviato anche con questa fase di questa mattina il lavoro nuovo confronto ton ton i diversi interlocutori la Federazione nazionale della stampa italiana tutto è intende soprattutto a vere in maniera giornata a partire anche dal nuovo con Greg da questo congresso ricorda
Di chiudere la mattinata che sono stati nominati i questori che i questori del congresso sono pregati di non solo di stare in sala tornando si se necessario di collaborare perché la sala posso seguire il
Ore e più adeguato possibile i lavori ecco garantendone l'ordinato svolgimento quindi invito che in questi in invito è che il questore
I lavori siano qua e diano una mano concreta perché lavori possono svolgersi con concretezza ed efficienza di i a questo punto sciogliere la seduta della mattinata
Parola al presente dalla Casagit la presa dell'ordine la daremo subito alla riapertura e quindi pregando tutti i delegati di essere qui alle ore quindici è trenta puntuale e anche perché ci sono già tantissime richiesta di iscrizione quinta Remo poi subito dopo nel vivo del dibattito grazie
Francesco Benucci esco
Computer
Dalla profonda e anche in questo campo non perché la globalizzazione d'accordo
E anche in questo campo
Avrete
Presidente del collegio dei probiviri che ci relazione sullo stato morale della nostra federazione
Colleghi nell'arco di tempo
Intercorso tra il ventunesimo congresso di pugno chiuso è questo che si apre il Collegio nazionale dei probiviri ha complessivamente tenuto ventinove riunioni così suddivise quindici il consiglio di presidenza e quattordici il collegio con sedute plenarie oltre ad una seduta di componenti delegati del collegio per un supplemento di istruttoria
Relatori sui ricorsi sono stati i colleghi Santini Cembra missili coi guerra e De Donno
Sono pervenuti sette ricorsi collegio ha pronunciato quattro lodi archiviato un caso che si è espresso con pareri motivati secondo l'articolo trenta comma c dello statuto federale
Ha anche dato un importante documento sui diritti e doveri da giornalista e una raccomandazione sulla tutela della salute del giornalista
Il presidente Fametta partecipato ai lavori della sessione straordinaria del ventunesimo congresso ottobre novantatré
Per la riforma dello Statuto federale riunitasi a Roma lavori peraltro interrotti si subito a causa di notti insanabili contrasti
A quella sessione il Collegio nazionale proprio i rilievi aveva presentato le seguenti richieste di modifica allo statuto federale che vengono riproposte dato la loro importanza
Si tratta di una prima l'articolo trenta comma così formulata
Nel caso di conflitti di competenza di giurisdizione tra collegi regionali relative a controversie nelle quali siano in causa colleghi scritte a diverse associazioni il Collegio nazionale affida in prima istanza a un terzo collegio regionale la soluzione della vertenza
Finora per prassi si è operato con lo stesso criterio ma ma anche in effetti una norma precisa dello statuto federale
E più avanti articolo trentuno in aggiunta alle sanzione che il Collegio nazionale può infliggere
Dovrebbe sicura potrebbe figurare in un del richiamo cui seguano la diffida l'ammonizione la censura la sospensione la radiazione
La sanzione della sospensione non tetra non potrà superare gli sei mesi le sue accennate modifiche erano state approvate in sede di Consiglio nazionale alla vigilia del congresso straordinario di Roma
Sempre in tema di riforme statutarie il Collegio nazionale
Accogliendo il suggerimento di un collega pubblicista
Ne presenta una solo il metodo di calcolo della data di iscrizione all'ordine e alle associazioni regionali per assumere cariche sociali quando un soggetto cambia di categoria e occorrono almeno dieci anni di anzianità
Articolo ventinove quinto capoverso ad avviso del caro ad avviso del collegio missiva andar calcolati sommando i periodi di permanenza nei due elenchi dell'albo
Ciò a titolo di interpretazione autentica della norma
Su richiesta dal vertice della Fnsi il Collegio nazionale si è fatto carico di esaminare la situazione
In cui era venuta a trovarsi la categoria dopo interessanti critiche di parte politica su presunte violenze violazione del segreto istruttorio
Si era alla fine del dicembre novantadue e i riferimenti riguardavano Tangentopoli e il suicidio del giudice Signorini
Io ho un documento sui diritti e doveri del giornalista il quale generazionale respingeva le accuse
Dicendo che la Costituzione messa a salvaguardia dei compiti della stampa la quale non può essere soggetta ad autorizzazioni o censura
Da ciò la reginetta legittimità e l'importanza di una società moderna nella funzione della stampa e il ricorso ad una giurisprudenza che tuteli nel mondo dell'informazione
In democrazia avanzata come Stati Uniti e Gran Bretagna non esiste ad esempio il segreto istruttorio
Si è poi riscontrata l'esistenza del ricorrente fenomeno del dire smentire a distanza di poche ore
Tanto da far passare l'operatore dell'informazione come un irresponsabile o quanto meno uno sprovveduto
Nel documento approvato all'unanimità si sostiene anche la con la esigenza di Coiro volge degli editori i quali non possono gestire spregiudicatamente ogni notizia
Per il solo fine di vendita odio Pianese nell'ordine professionale che deve riappropriarsi pienamente nella sua funzione di giudicare i giornalisti
Si richiama poi il fatto che le regole esistono e che deve essere ancora più evidente l'impegno di applicarle a cominciare dagli organismi rappresentativi della categoria
Si aggiunge che in tale prospettiva i giornalisti sono tenuti a collocarsi respingendo interferenti indebite interferenze esterne che tendono ad alterare il rapporto tra potere istituzionale che funzioni di controllo
Ed ecco un brevissimo cenno alla materia variamente trattata nel tempo durante la legislatura
In una vertenza era apparsa palese la difficoltà di tenere conto dall'articolo sette del contratto nazionale di lavoro il consiglio di presidenza del collegio nazionale ha raccomandato che tale articolo venisse Ferroni formulato
In modo da garantire senza possibilità di equivoci la tutela della salute dei giornalisti e luogo di ritiro all'esordio della professione compiutamente senza essere legati come spesso succede
A ruolo di compilatore di prime fonti di informazione sulla scorta dei flash di agenzia
Il Collegio nazionale era stato chiamato a pronunciarsi sull'atteggiamento che una grande associazione del Nord avrebbe dovuto assumere nei confronti di colleghi colpiti da provvedimenti disciplinari dell'ordine
I probiviri nazionale rispondevano che il collegio della Fnsi non poteva e non doveva esprimere giudizi anche per la diversa natura e le diverse competenze che ci sono tra sindacato e ordine
Ad ogni modo invece con legge regionale poteva orientarsi sulle indicazioni dello Statuto locale
In quel contesto risultava che effettivamente esistevano strumenti normativi per fornire i soci in corso in atteggiamenti gravemente lesivi delle regole della correttezza professionale della stupita morali il collega nazionale dunque non poteva fare altro che indicare alle regole statutarie che erano in armonia con quelle nazionali astenendosi dunque da ogni ulteriore giudizio
So che il costo di un collega veneto contro la sospensione per due anni dal sindacato il Collegio nazionale deliberava confermando che la sentenza di primo grado avendo accertato il comportamento antisindacale del ricorrente infatti dopo aver aderito ad un'azione giudiziaria contro l'editore promossa dal sindacato azioni intentata a difesa del Congo tratta Mazzolari gravoso si era defilato minando la solidarietà di gruppo con l'aggravante di essere un componente del Cdr
Il Collegio nazionale ha confermato il lato di diffida promosso dei probiviri Giuliani nei confronti di un collega che aveva ritenuto di bruciare la concorrenza sui particolari dell'eccidio di Mostar
Ai danni di una troupe televisiva italiana poco dopo il lancio di agenzia
Aveva telefonato alle mogli di due delle vittime dando loro informazioni ufficiose con dovizia di particolari e non del tutto controllate anche se purtroppo i fatti nelle linee generali degli erano quelli scritti occorreva dunque un minimo di tate di cautela data la drammaticità della circostanza
Il Collegio nazionale ha ritenuto che la questione dovrà essere valutata con due principi guida e cioè che la sfera privata può essere violata soltanto per l'interesse sociale pubblico della notizia
E nel rispetto della Carta dei doveri approvata dal Consiglio nazionale nella Fnsi
Perché usare mi corre l'obbligo di ricordare di onorare la memoria dei colleghi Eldorado Mambelli è Marcella Bertoni prematuramente scomparsi nel corso della legislatura il primo
Il primo era stato apprezzatissimo segretario poeta nazionale per molti anni secondo attivo membro del collegio stesso
Infine a conclusione di tredici anni consecutivi di presidenza del Collegio nazionale dei probiviri più tre la segretaria
Mi sia consentito dei rivolgere i dissensi più affettuosi e vi saluto e un caloroso ringraziamento a quanti hanno collaborato con me nell'assolvimento dei delicati incarichi
Grazie
Fa parte grazie al collegio adesso noi prima di dare la parola i colleghi presidenti degli istituti di categoria Casagit che infligge diamo la parola ce lo ha chiesto anche perché deve partire
Per Roma al presidente della FRT Filippo Rebecchini che qui che qui tra noi e nel frattempo che gli arriva al palco di prego di prendere posto do notizie e invito i colleghi ah che non l'hanno ancora fatto a recarsi alla verifica poteri per il ritiro dei tesserini mi risulta che sono soprattutto colleghi professionisti che non ha ancora provveduto a questo adempimento grazie la parola Filippo Rebecchini presidente Ferretti
Grazie
Io sono il presidente di quella federazione che ha fatto un contratto per operatori dell'informazione con la CGIL CISL UIL la FRT
L'avete tutti comprende emittenti nazionale di cui il più importante gruppo Fininvest e i mittenti locali radio e televisioni
Per molto tempo debbo dire abbiamo cercato per delle emittenti soprattutto nei locali perché le emittenti nazionali
Hanno sempre applicato il contratto della Federazione nazionale della stampa
Abbiamo cercato in un incontro in questo senso cioè facendo presente la situazione di fatto delle emittenti locali delle loro economie delle possibilità di dare impiego soprattutto ai giovani
Firmare per trovare degli accordi a Federazione Nazionale Stampa che non fossero uguali a quelli che la vostra a federazioni
Firma con la Fieg
Purtroppo la cosa non è riuscita ed abbiamo per cui egli trovato un interlocutore pure perché obiettivamente ci sono delle figure un po'diverse come voi ben sapete tra giornalista di carta stampata ed il giornalista
O comunque chiamiamolo informatore ne l'operatore dell'informazione che opera nella
Emittenza radiotelevisiva
In realtà il giornalista abbiamo detto scusa per noi sembra giornalista abbia fatto dire la bella discussione secoli sempre giornalista fino al nostro congresso richiama al giornalista allora diciamo giornalisti con un contratto o con un altro
Con un tipo di contratto unico o con un tipo di contratto se la Federazione non accetta diverso da quello che firmate con la figlie si può fare anche un contratto unico ma con determinate e possibilità di appunto di
Di diversità delle diversità tra le emittenti supponiamo locali i le radio locali e e e la stampa queste erano le richieste presentate per un certo tempo mi sicuramente testimone presidente Ruini di e anche in segretario Sunday uterini e e poi un bel giorno o abbiamo detto qui non si può continuare a stare senza un contratto con molte emittenti locali che sostanzialmente Pirate Ischia situazioni che non potevano andar e per cui abbiamo trovato un accordo con la CGIL CISL a cui abbiamo o poi di ricevuto abbiamo contattato abbiamo ricevuto contatti abbiamo contattato la Federazione nazionale della stampa perché noi non abbiamo assolutamente nulla contro la Federazione Nazionale Stampa come tale il problema è più ricca e più girare
Molte se non tutte le emittenti di carattere locale
Non possono o non c'hanno la capacità di pagare quanto la Federazione Nazionale Stampa firma con la figlia
Adesso si può anche
Pensare che il punto centrale di intorno al quale dovrebbe ruotare tutte le situazioni sia il contratto firmato con la schiena o si può pensare il contrario
Se si pensa a queste automaticamente viene una conseguente scelta le emittenti locali che hanno
L'obbligo dell'informazione
Che hanno l'obbligo del telegiornale possono pure chiudere
Questa è se poniamo come centro di tutte le cose il contratto
Si indice diciamo queste emittenti possono esistere e dopo un anno sì fare il telegiornale però viste anche deduco capacità economiche ecco questa e l'altro modo di vedere le cose debbo dire che con l'incontro che abbiamo avuto con la anche con il direttore che mi sta ascoltando e con il presidente coliti e col dottor Santerini abbiamo ci siamo scambiati con tre e stiamo esaminando proprio in questo periodo la possibilità di riportare diciamo così l'uno nell'altro
O l'altro nell'uno con un certo piacere però sicuramente con in sicurezza di questa notizia perché io non l'ho potuta controllare
Vedo che il segretario Santerini
Dichiara che il contratto
Apprendo concretamente il rientro al lavoro dei disoccupati con retribuzioni ritorta
Ha inciso sul teorema del contratto effetti che ha portato una riduzione del costo per le future assunzioni leggo i disoccupati professionisti sono competitivi col costo del lavoro ridotto del contrattacca e allora che proprio nasce noi non abbiamo assolutamente nulla contro questa federazione Cetto abbiamo firmato
Con alla CGIL CISL UIL
E con loro una volta che si firma un contratto non ci possiamo dimenticare possiamo ben parlare con la Federazione nazionale la stampa ma fintanto che rimaniamo persone d'onore saremo in tre per forza di cose possiamo firmare un contratto e poi disconosce quello che con noi da fiaba
Ma se le cose stanno come dichiarato dalla a segretario Santerini non vedo eccessive difficoltà due sole parole per concludere perché ci si renda tutti un poco conto di che cosa sto parlando
Ripeto la federazione la stampa comprende anche le nazionali ma questo problema oggi non posso dire domani che cosa succederà in quelle aziende nazionali oggi non tocca le nazionali ma tocca solo le locali che sono settecento in Italia un numero ridicolo da vergognarsi
Perché sono quasi la metà
Di tutte le emittenti del globo va bene per cui stiamo su ridicolo più assoluto qui non si sta parlando però di tutte settecento di cui ben duecentocinquanta hanno per legge
La possibilità di non fare il telegiornale Dini non a a vele dipendenti nemmeno tre guardate gli altri quattrocentocinquanta emittenti hanno un obbligo
Modestissimo quello di a vere minimo dei dipendenti queste altre duecentocinquanta chiamate
Se Udo comunitarie non hanno dopo dovere Nenni di tre dipendenti per cui stiamo parlando di cose che vivamente di guardate sono le leggi io posso gridare quanto mi pare sono le leggi di fatto di fatto
L'emittenza locale vera quella che si preoccupa di fare telegiornali informalità eccetera
Non credo che arrivi a più di centocinquanta emittenti di queste centocinquanta emittenti non abbiamo fatto uno studio abbastanza approfondito sui bilanci i presentati in tribunali da queste stesse ebbene tra tutte queste emittenti solo trenta stanno diciamo in sostanziale pareggio nel senso che in piccola perdita o con un piccolissimo utile
Tutte le altre perdono delle somme incredibili
Le cause di questo se volete ne parliamo per una vita
C'è chi dice che è dovuta al duopolio c'è chi dice che invece è una questione di bacino d'utenza non corrispondente ai costi dei programmi dei costi dei prodiani da comprare o peggio ancora da produrre
Ecco secondo me uno è un problema strutturale cioè quello del bacino piccolo che permetterebbe la vita a non più di cinquanta emittenti locali
Successivamente Mussolini forse non ultima viene anche il problema che il duopolio sì di RAI e Fininvest si può permette delle politiche commerciali sulla pubblicità che pesa hanno fortemente sull'emittenza locale e da quello che ho sentito anche sulla stampa scusate l'ironia
Ecco mi pare proprio che sia così ecco adesso io posso dire a nome della mia federazione che son qui
Per dire alla Federazione Nazionale Stampa siamo pronti a trattare a vedere all'incontrarci
Certamente ho firmato un contratto
Con la triplice al tavolo dovrà avvenire anche la triplice grazie tante
Ringraziamo il presidente delle effettive Bettini prendiamo atto della disponibilità a riaprire il dialogo all'incontro in termini molto feroce con la Federazione della stampa e anche di tutte le altre cose che ha detto sulle quali il dialogo dovrà aprirsi
E potrà aprirsi con la Federazione della stampa con l'abilitazione professionale anche sulle leggi di sistema che sicuramente sono una questione non secondaria nell'esame dei problemi dell'emittenza privata nazionale e locale
Adesso l'ordine del giorno prevede la a parola ai presidenti degli altri due solide categoria che ancora non l'hanno potuto fare la Casagit Illy invece nella testa di organizzare la gli interventi dei colleghi Cescutti ero i vinti
In Dole Kune informazioni di carattere tecnico di collegati diciamo a fatti che si svolgono intorno al congresso
E il all'ente regionale di sviluppo e assistenza tecnica in agricoltura della Sardegna organizzato l'esposizione e vendita di prodotti agroalimentari nella sala il mirto
Che durerà fino alle ore diciannove e trenta a chiusura della serata di lavori di oggi invece nello stesso ambiente sarà organizzata una un brindisi è una degustazione di prodotti e vini sardi a cura dello stesso ente regionale disillusa da sé che ricrei coltura
Al servono anche che le ragioni del buon incontro cerchiamo di rinnovarle tutte come abbiamo detto il
La verifica forte noi dovremmo un parlato niente c'hanno chiesto alcuni colleghi di comunicarvi che alcune colleghe meglio di comunicarvi che viene proposto dei giornalisti il manuale di sopravvivenza per le giornaliste quindi chi è interessato potrà far vista l'Ostenda la le nella sala d'ingresso nella holding presso e domani le stesse collega organizzeranno una presentazione ufficiale del libro per tutti i colleghi del congresso
Un altro avviso invece alle colleghe delle e invitate delegate domani pomeriggio alle ore quattordici e trenta
Si terrà la riunione delle donne giornaliste qui presenti nella delle sale adiacenti alla sala congressuale quindi anche questo vale come una comunicazione che sarà ulteriormente ribadita le iscrizioni a parlare sono aperte l'ufficio di presidenza non ha ancora stabilito un termine attendiamo di vedere come si evolverà la a richiesta al momento ci sono già molte domande di iscritti a parlare inizieremo subito il dibatto dopo la conclusione dell'interventi di Ferrara è Cescutti
Che ai quali darei la parola mi pare prevede in questo ordine del nostro ordine del giorno e quindi inviterei il collega
Domenico Ferrara a portare il suo saluto
Non è sotto il suo intervento scusate nella sua suo intervento ragione scusami Ferrara
Dopo
La la sta anche poi d'spetta ci Scotti se spetta Cescutti di prima fate vedere no spetta Cescutti rende per Spada Cescutti sull'avvio meno esprimono allora non spetta Cescutti sì in effetti ha ragione Lori scusami Gabriele non non non avevo visto
Io
Alla Gabriele Cescutti presidente dell'indigeno letto nel pensiero
E tu mi hai detto offre
Mentre
Io ringrazio minimo che mi ha ceduto
Il posto in questo intervento soprattutto perché ci tenevo
A dire due cose
In relazione all'intervento del dottor Rebecchini che mi ha preceduto io credo che sia possibile parlare anche se aria a riguardo di un saluto che ha preceduto l'intervento perché credo che io ci tengo almeno sottolineare due cose poi che faccio parte anch'io del sindacato
Credo che si debba sapere che il sindacato non ne ha nessuna volontà certamente nella mai espressa
Di non trovare tutte le rive le quali servano alle emittenti locali per individuare un percorso di sopravvivenza e di sviluppo
E certo però sia il discorso deve essere a doppio binario ciò deve essere reciproco e di conseguenza innanzitutto bisogna abituarsi ad entrare nell'ottica di che cosa giornalista giornalista è quello che fa informazione quella strana figura che magari nel contratto FRT confederazioni viene definito a volte in modo un po'anomalo
Ma io sono convinto che le riunioni che ci saranno saranno anche utili per cercare di capire
Che cosa significa essere giornalisti e che essere giornalisti non significa essere per esempio strane figure strane figure spurie tecniche perché quel contratto che è stato stipulato oggettivamente contiene delle dei dei riferimenti che fanno a pugni con la realtà e con la razionalità di quella che è la legge dell'ordine alla quale fino che esistette anche dopo speriamo perché continuerà a esistere sia pure riformata
Ci dobbiamo richiamare no un'ultima annotazione
è vero
Il sindacato sicuramente lo ha già ammesso ha avuto anche dei ritardi nel sollecitare un confronto e tuttavia io sono stato anche testimone parecchi mesi fa di sollecitazione di confronto a questo riguardo che non mi ha avuto esito
E di conseguenza anche i nostri ritardi sono anche limitati
Ci sono state delle difficoltà di altro ordine per procedere nell'ambito di una verifica che invece di recente mi mi sembra si sia nuovamente avviata ne sono lieto
E ritengo che sia giusto per tutti noi augurarci che questa ripresa abbia rapidamente un esito
Certo però
Che non possiamo pensare io almeno parlo a titolo personale naturalmente perché nella Federazione della stampa non rivesto cariche istituzionali netta rivestirà o io credo però che dobbiamo partire da una consapevolezza che per formare un possibile contratto FN segni
Emittenti locali bisognerà anche non fare certamente riferimento a un contratto e Ferretti confederazioni che già esiste e che non si può sperare sia trasposto pari pari nelle nostre riunioni ha nei nostri confronti
Sono infine lieto di apprendere che la FRT innova nulla contro questa federazione mi fa piacere nemmeno noi abbiamo niente contro questa federazione fino a che non ci sono degli atti che possano volle rare quello che io ritengo oggettivamente sia un punto di riferimento importante con contratto giornalistico che fa che si riferisce anche ad una legge e dell'ordine devo ricordare che non esiste tabula rasa al riguardo
Ci sono anche recenti sentenze che hanno richiamato
La legittimità dell'applicazione del contratto Fnsi anche nell'ambito locale
Io con questo nostro affermando che bisogna fare riferimento tout-court a queste realtà però sto richiamando una realtà e di conseguenza poi che la realtà a volte è fatta di tante facce bisognerà tenere conto di tutte le realtà possibili per trovare una composizione che sia nell'interesse di tutti
Voi mi dovete scusare ma io sono in condizione un po'il Tosi dal punto di vista fisico
Cercherò di essere rapido conclusa questa breve annotazione
Parlo dell'Inpgi prevede perché come presidente o il dovere di
Affrontare
Un compito che credo interessi alla categoria
Di esprimere le prospettive di sviluppo e di delineare anche i pericoli che abbiamo di fronte come incroci privatizzato
E di dire anche a nome del consiglio di amministrazione se la scelta della privatizzazione c'è stata giusta
E che cosa ci può riservare il futuro lungo una via che noi comunque dobbiamo costruire
E credo che a tutti sia noto che io ho una grande fiducia nella nelle possibilità dell'istituto privatizzato
Per quel che è stato nelle mie possibilità ho dato un contributo convinto quando operava nella Giunta della Federazione per combattere vincere i nemici ed erano tanti
Per combattere e vincere con i nemici che contestavano il nostro diritto a assegnatoci da una legge dello Stato
Noi dobbiamo comunque dimenticare anche le incertezze e le preoccupazioni preoccupazioni che erano di ieri ma che anche oggi si ripresentano con la più semplice delle domande che malintesi privatizzato da solo ce la potrà davvero fare
Oggi i bilanci sono ancora solidi ma domani che cosa potrà accadere
A questi dubbi noi abbiamo dovere di porre attenzione evitare delle risposte convincenti
Soprattutto a quei colleghi più giovani i quali legittimamente più di altri temono il variare delle condizioni economiche dell'istituto nel lungo periodo di anni che li separa dal momento lontano della pensione
La dimostrazione che il nostro istituto e solido ce la potrà fare con le sue gambe passa attraverso a mio avviso questa premessa
La privatizzazione stabilita da una legge dello Stato la trecentotrentacinque non è amata oggi nello era al momento della sua ratifica tanti l'hanno subita molti l'hanno contrastata per ottenerla lo ricordate abbiamo dovuto lottare attraverso scioperi e passare vari esami
Il primo
E consistito nel dover dimostrare che il nostro patrimonio era in grado di garantire nell'ipotetica e paradossale caduta di ogni entrata contributiva il pagamento delle pensioni in essere per cinque anni
E secondo punto abbiamo dovuto dimostrare i ministeri vigilanti con un bilancio tecnico attuariale
Impostato addirittura dimezzando le ipotesi riguardanti i nuovi ingressi di colleghi nell'attività produttiva
Abbiamo dovuto dimostrare dicevo che l'Inpgi non solo era solito allora ma che aveva i numeri per potere garantire l'equilibrio fra entrate e uscite anche nei successivi vent'anni
E non a caso poco fa io ho affermato che la nostra privatizzazione non mi era amata perché questa realtà il non essere amati ha rappresentato un'ulteriore garanzia per chi approssima posto legittimamente dei dubbi
Perché così abbiamo potuto avere la certezza che esaminando quel bilancio tecnico attuariale nessuno ci ha fatto sconti o trattamenti di favore chiudendo un occhio su dati non convincenti
Se nessun rilievo critico ci è giunto significa che quelle previsioni erano davvero correttamente impostato e e che s'è che la solidità dalla quale la nostra privatizzazione partita era fondata su presupposti reali
Ma nessuno tuttavia può sentirsi sempre al sicuro dalle disgrazie
E anche l'implicito un solido ha il dovere di porre la massima attenzione per individuare le nuove minacce alla sua autonomia
Questa è anche la convinzione del nuovo consiglio di amministrazione che a tale compito ha lavorato fin dal primo giorno in questi quattro mesi
Ed è stato subito chiaro che il mille novecentonovantacinque aveva fatto emergere un problema già altre volte individuato ma diventato di recente grave
Un eccezionale ricorso da parte delle aziende agli stati di crisi alla legge quattrocentosedici e ai prepensionamenti
Con conseguente richiesta di accredito da parte dei giornalisti coinvolti di consistenti periodi di contributi figurativi le proiezioni statistiche erano assai pesanti
Abbiamo quindi subito operato per bloccare con urgenza le distorsioni applicativa della legge quattrocentosedici che alcuni editori sembravano voler utilizzare come una straordinaria voce d'entrata
E che rappresentavano una falla attraverso la quale le risorse dell'Impregilo e quindi della categoria minacciavano di uscire con una velocità preoccupante
Abbiamo assunto lo scorso sei febbraio una delibera interpretativa assolutamente coerente con le norme generali ma che è stata duramente contrastata dalla controparte editoriale la quale ha tentato in tutti i modi di farci recedere
D'intesa con la Federazione della stampa abbiamo resistito alle pressioni rispondendo che sul tavolo se necessario ci sarebbero state anche le dimissioni del presidente del consiglio d'amministrazione dell'istituto
Abbiamo così costruito la strada per raggiungere il dodici aprile scorso ad un decreto legislativo approvato nella classica zona Cesarini dal Governo
In quel provvedimento c'è un nuovo onere per l'Impregilo la defiscalizzazione contributiva per tutti quei contratti a termine massimo di un anno che riguarderanno il riassorbimento dei disoccupati
è senz'altro un onere il quale però era chiaramente previsto anche dall'accordo contrattuale ed al quale comunque arriveranno finalmente una speranza concreta
Per tanti colleghi oggi senza lavoro nonché la possibilità per le imprese dico di poter vedere aumentare l'afflusso in tempi successivi delle entrate contributive ma oltre all'onere c'è anche l'abbassamento di quel famoso scivolo crede ormai questa parola entrata nel nostro vocabolario contributivo di quindici anni che in caso di crisi aziendale scende ad un massimo di cinque anni
E altre norme accompagnano questa prima misura norme di equità come la parificazione dei trattamenti tra giornalista uomo giornalista don e l'impossibilità di cumulare pensione di solidarietà con pensioni già maturate presso altri enti previdenziali
Rinnovo impacci privatizzato quindi ha già trascinato nella sua la sua scia una nuova versione della legge quattrocentosedici più razionale e più equa
Che tenga conto dell'esigenza di dare il giusto aiuto a chi è in difficoltà ma che contemporaneamente si faccia carico di garantire la sopravvivenza dell'ente che quell'aiuto deve potere continuare a dare e che di questo giro di boa rappresentato dalla delibera del febbraio scorso ci fosse un urgenza lo dicono le cifre del bilancio consuntivo novantacinque
Ben novanta prepensionamenti su un totale di duecentododici nuovi trattamenti di vecchiaia
Che hanno comportato lo scorso anno il riconoscimento di sette mila quattrocentoventotto mensilità contributive e assicurative pari ad una riserva matematica di oltre trentasette miliardi
Producendo contemporaneamente nuovi oneri pensionistici per quasi nove miliardi hanno
Novanta prepensionamenti nel novantacinque rappresentano il quarantotto virgola sessantaquattro per cento quasi la metà dunque del numero totale di prepensionamenti registrato nel quinquennio centottantacinque casi in oltre il sessanta per cento della riserva matematica necessaria per questa voce nei cinque anni
Sessanta miliardi
Allora il posto in febbraio dei solidi argini a questo fiume impetuoso senza ulteriormente attendere un provvedimento legislativo troppe volte promesso credo abbia costituito una intuizione vincente è anche un atto di responsabilità
Tempore temporeggiare avrebbe significato tradire la fiducia dei colleghi e rafforzare i dubbi e i timori oggi invece superato questo difficile appuntamento possiamo legittimamente tornare al futuro con maggior ottimismo con la coscienza di avere dato una seria risposta a coloro che ci poneva no e ci pongono domande che le rassicurino sugli anni a venire
Qualcuno ha espresso il timore che questa misura scontenti quei colleghi che forse stavano attendendo di potersi collocare in pensione cinquantacinque anni un accredito dico notevole numero di annualità figurative
Ciò è possibile
Ma il giudizio come in tutte le cose deve essere dato confrontando il bene di molti con la convenienza di pochi e non c'è dubbio che la convenienza collettiva stia nel far sì che l'Impregilo
Esca da un percorso che lo avrebbe sfinito economicamente avviando la ad una irreversibile in media che gli avrebbe impedito di far fronte ai suoi principali impegni istituzionali
Che sono mantenere le promesse pensionistiche essere un valido strumento di giusta solidarietà perché si trova ad attraversare momenti di difficoltà
Un'ultima annotazione c'è stato anche chi ha sostenuto che già nell'autunno del novantaquattro alla modifica della legge quattrocentosedici eravamo andati vicini con la proposta Taradash
E che allora il sindacato e poi anche l'ente ci si sarebbero inspiegabilmente opposti costoro hanno una pessima memoria ricordano soltanto ciò che gli fa comodo
E non dicono che allora il sindacato dell'ente oggi furono contro quella modifica perché essa prevedeva uno scivolo contributivo di cinque anni soltanto in favore di chi avesse maturato almeno venticinque anni di contributi scientifici
Lasciando così allo sbando decine di colleghi in difficoltà già estromessi dalle aziende e anche perché quella modifica non si poneva affatto
L'esigenza di aiutare questi colleghi a recuperare i contributi da essi versata in anni precedenti presso altri enti previdenziali
Per far sì che la riduzione dello scivolo fosse ove possibile in qualche modo compensata
Oggi invece questa misura di solidarietà è prevista e a tale riguardo al consiglio di amministrazione ha già approvato una delibera che all'esame del ministero del lavoro
è evidente quindi che la modifica che oggi ci siamo finalmente conquistati è ben diversa e assai più garantista di quella allora proposta da Taradash
E punta a realizzare una sana gestione senza trascurare i diritti e le attese dei più deboli
Ai più deboli ai colleghi investiti dalla crisi l'Impregilo il sindacato la categoria stanno dedicando danni noi ogni giusta attenzione lo si è visto con l'ultimo rinnovo contrattuale che ha rappresentato oppure un momento sindacale di estrema difficoltà
Uno sforzo notevolissimo per determinare un cambiamento e dare concretezza alle ritorno graduale dei colleghi senza lavoro nelle redazioni
L'Impregilo per la sua parte aumentato il suo impegno finanziario giungendo ad assistere nel novantacinque attraverso le previste indennità di disoccupazione venne in e quarantasei colleghi
Più centotrentuno in cassa integrazione o in mobilità
Mille centosettantasette giornalisti per i quali è stata erogata una somma totale di quattordici miliardi cinquantaquattro milioni e che come prevede la normativa hanno anche goduto dell'accredito dei relativi contributi figurativi gratuiti
è stata una situazione pesantissima che ha visto aumentare nel novantacinque il numero dei disoccupati di duecentoquarantaquattro è unita e che ci ha posto con maggior rilevanza tre tipi di problemi il problema innanzitutto dei colleghi privi di lavoro esposti agli effetti di una crisi profonda e stretti nell'incertezza di un futuro che gli appare con poche uscite il problema del sindacato della categoria che oltre a soffrire il dramma di chi vede allontanarsi la speranza è indebolito nella sua azione quotidiana dal permanere di una crisi
Che ne Bellini che ne limita ogni iniziativa e attenua contemporaneamente la volontà di lotta di chi il lavoro ancora c'è la e teme di perderlo
Terzo il problema dell'Impregilo che è comunque un problema di tutti
Il quale vede restringersi la forbice tra occupati e senza lavoro
Che assiste alla crescita dei prepensionamenti e quindi alla momento impetuoso delle uscite e che quindi ha il dovere di individuare i un rimedio per controllare in modo equilibrato ma fermo questa dura realtà
Sono convinto che queste tre emergenze siano state affrontate e che su questa linea sia possibile comunque continuare attendendo ci ulteriori positivi risultati
Le abbiamo affrontate tutti assieme non soltanto con l'intervento per determinare la modifica della legge quattrocentosedici apre scenari per frenarne quindi le distorte applicazioni
Le abbiamo affrontate anche attraverso il recente rinnovo contrattuale che la categoria nel suo complesso ha già ben compreso
Qualcuno però non ha ancora capito qualche altro non ha voluto capire da questi ultimi non ho nulla da dire poiché già tante volte nei consigli nazionali nelle assemblee
è stato spiegato il profondo significato solidaristico di quella scelta e di come il meccanismo sarebbe stato in funzione sarebbe entrato in funzione non appena fosse stato reso operativo
Ma i colleghi in buona fede a coloro i quali sono ancora convinti che quel risultato non sia soddisfacente a questi si colleghi si mi permetto di dire nuovamente
E di ripetere che anche con il nuovo contratto noi abbiamo intelligentemente aiutato i più deboli e contemporaneamente aiutato noi stessi
I più deboli perché favorendo l'interesse degli editori per il recupero attraverso il provvisorio abbassamento del livello retributivo abbiamo dato ai mille centosettantasette disoccupati e cassintegrati una risposta seria e concreta
Una speranza reale di tornare nelle redazioni
Ma l'aiuto l'abbiamo dato anche a noi stessi noi intesi come collettività
Poi che abbiamo posto le premesse anche attraverso il contratto per frenare l'emorragia finanziaria per costruire la possibilità reale di vedervi affluire contributi previdenziali per porre quindi le basi al di là degli auspici dello sviluppo dell'istituto e per dare quindi a tutti i suoi scritti iscritti una fondata fiducia nel futuro
Gli effetti di questa scelta difficile sono già stati citati questa mattina dal segretario
Gli effetti di questa scelta già si vedono soprattutto dopo che il governo ha finalmente firmato ma ci è voluto un nuovo sciopero il decreto che si era impegnato ad approvare a novembre
In questa battaglia all'Impregilo è stato al fianco del sindacato e continuerà ad affiancarlo con convinzione con energie nell'interesse dei colleghi più deboli e di tutta la categoria nel suo complesso
Io ho più volte usato l'espressione d'intesa con il sindacato
Ciò non è stato a caso
Ma trova spiegazione non soltanto nella mia origine sindacale
Sono infatti convinto che ogni appuntamento che attende i nostri organismi Federazione ordine Impregilo Casagit debba essere affrontato in modo unitario e coeso
Soltanto così potremo essere più incisivi e rappresentare una forza la quale imputa rispetto all'interlocutore
Ed è il termine quindi milioni risultati per tutti
Nel recente passato questa esigenza per vari motivi a volte giustificabili a volte meno non sempre è stata tenuta presente in maniera adeguata
E gli effetti negativi sono stati evidenti abbiamo ottenuto risultati ma con più fatica oppure abbiamo mancato qualche appuntamento
Io mi auguro che nel prossimo futuro la collaborazione fra i quattro enti di categoria sia pur marcate decisa per parte mia darò la massima e convinta collaborazione
E non sarà certo necessario istituire nuovi enti basterà che tutti gli organismi responsabili prendono l'impegno di riunirsi a date fisse oppure su semplice richiesta degli organi confratelli
Quel che conta e la volontà la volontà di operare assieme confrontandosi e se necessario anche scontrandosi
A questo punto io sono arrivato pressoché alla conclusione
Devo soltanto ancora
Dare una dar conto di un avvenimento
Importante che di nuovo in pregi ha di recente ottenuto
Questo avvenimento non è merito di nessuno
è una un una cosa che è stata costruita negli anni e che quindi deve essere fatta risalire come elemento caratteristico di una unità nell'ambito del sindacato nell'ambito dei nostri enti al merito di tutti
Ed è stato un tumultuosa accavallarsi di avvenimenti il quale ha fatto sì che il nuovo consiglio di amministrazione dell'Impregilo si sia dovuto occupare nei primi mesi di attività
Anche di un capitolo estremamente rilevante affrontato appunto d'intesa con tutti gli organismi mi riferisco al Progetto con il quale lo scorso sette maggio
Abbiamo dato l'avvio a quel grande Impregilo che presto potrà raccogliere in un unico ente previdenziale tutti i giornalisti italiani
Credo sia doveroso sottolineare il significato davvero storico di questa delibera attraverso cui abbiamo approvato all'unanimità una significativa modifica statutaria che istituisce una gestione separata per tutte le forme di attività giornalista autonoma
Quindi non lo statuto del nuovo Regolamento sono stati lavorati a tempo di record approvati e già trasmessi ai ministeri competenti per il prescritto esame di merito ottenuta la ratifica la nuova gestione diverrà operante
Dopo tanti anni di auspici e di ordini del giorno
Reale ma anche di alto valore sotto il profilo sindacale e di ampia solidarietà
Abbiamo finalmente dato una risposta concreta a chi fino ad oggi non poteva varcare la soglia dell'Impregilo
Abbiamo reso operativo il primo nucleo di una nuova gestione che negli anni dovrà crescere e rafforzarsi attraverso l'opera di tutti gli iscritti
Credo che questo atto costituisca anch'esso un buon auspicio perché finalmente ha avuto la prova evidente dell'interesse dell'Inpgi per i suoi problemi fino ad oggi risolti e parchi dell'ente già da anni fa parte
Il nostro istituto dunque dimostra una volta di più di essere vivo di muoversi con rapidità e di poter determinare cambiamenti positivi
Con questi presupposti il futuro non ci deve fare paura grazie
Grazie a Cescutti la parola Domenico Ferrara presidente della Casaccia
Nel frattempo che a Ferrara arriva al palco mille Kolarov prima relazione della commissione verifica poteri che riunita a Roma il nove maggio ultimo scorso e successivamente qui a Villasimius
Ha esaminato e respinto all'unanimità i ricorsi contro presunte irregolarità procedurale elettorale
Presentata da cambiate di varie associazioni regionali ha provveduto inoltre a partire da questa mattina ventun maggio a distribuire delegati la tessera di accredito dopo aver constatato delegazione per delegazione la regolarità delle rinunce dei relativi subentri alle ore tredici del ventuno maggio risultavano presenti al congresso centosessantacinque delegati professionisti e numero novantaquattro delegati pubblicistico regolarmente accreditate
Il presidente la commissione verifica poteri Marcello Zeri ci sono quindi ancora sessantun colleghi professionisti che devono accreditarsi
E nove colleghi pubblicisti son pregate di farlo il più presto grazie la parola a Ferrara
In cari colleghi
A pugno chiuso tutti insieme
Con l'eccezione di porri abbiamo scritto ho sottoscritto
Una importante Baggina unitaria del nostro sindacato
Si saldava a livello dirigenziale
Un'alleanza coltivata con profonda convinzione nonostante ideologia diverse
Ed un modo anche differente di intendere la politica sindacale su alcuni su alcune questioni di fondo
A pugno chiuso calava il sipario su una esperienza
Anch'essa importante si passava da una gestione ad una gestione molto più ampia
Con qualche differenziazione ma sempre un responsabile spirito unitario
Dal decisionismo alla mediazione
E con risultati importanti ma talune volte non esaltanti per incapacità di molti di noi dirigenti e non di togliere con immediatezza le novità emergenti nella nostra professione che cambiavano
Dal pugno chiuso a Villasimius attraverso un percorso lungo quasi quattro anni
Talune volte impraticabile e spesso reso di anche difficile per gli ostacoli che da dentro abbiamo aggiunto noi
La Casagit ha lavorato in sintonia con il sindacato Sempre e a prescindere dalle maggioranze che lo hanno governato ma non v'è dubbio che oggi è necessario è indispensabile
Nel momento in cui il risultato
Elettorale di questo congresso
Ha convinto anche i più riottosi
Della impossibilità
Di governare torna maggioranze risicate per la marea dei problemi dei ci assillano
Non v'è dubbio te bisogna inventarsi un modo nuovo per stare insieme
Personalmente sono dell'avviso e se abbia forte la necessità di una coalizione per governare la categoria che la coalizione debba lavorare su pochi punti di un programma sul quale ci debba essere un impegno di ferro
Collegiale e nel rispetto dei ruoli
Il tema del Congresso potrebbe essere anche convincente
Uniti dalla Fnsi
Per costruire il sindacato del Duemila
Ma saremmo nient'affatto convinti se alla fine del confronto e del dibattito congressuale
Che io mi auguro non troppo distratto dovessimo registrare il solito risultato di pensare poco all'unità poco al nuovo porgo all'emergente poco al terzo millennio e troppo soltanto alle poltrone da spartire cit
Debbo tutti da sottoscrivere in maniera solenne a mio avviso deve esserci il rilancio nel coordinamento
Ne ha parlato Gabriele Cescutti
Lo ripropongo io ad altre angolazione se chiedete ai colleghi
Perché quella che sembrava la più bella invenzione della categoria di questi ultimi anni sia andato a dissolversi nessuno sarebbe in grado di dare risposte logiche ed è esaurienti il coordinamento è necessario ed indispensabile a livello nazionale ma è necessario era indispensabile anche sul territorio
Ci sembra di ripetere cose ovvie già dette
Ma nella coalizione che governerà
La Fnsi e tra la stessa Fnsi
L'ordine invece la Casagit in sede congressuale ci deve essere l'impegno forte a realizzare un provvedimento e lavori e produca per ritornare alle cose nostre
Che sono anche le vostre
Che sono di tutti
Donare alla Casagit nella relazione di accompagnamento al bilancio novantacinque
Tra l'altro è stato sottolineato che il consiglio di amministrazione
Approvato dopo una riflessione durata ben otto mesi il Bilancio che doveva essere ratificato il prossimo venti giugno dall'assemblea Casagit
Un documento contabile e per il terzo anno consecutivo chiude in rosso
La cifra prelevata dalla riserva
è di tre miliardi cinquecento settantasei milioni seicentonovantatré mila e rotti
è consistente certamente consistente e ancora più alta di quella ipotizzata nella previsione del novembre novantacinque
Ma è di circa un miliardo in meno rispetto alla somma quantificata a fine anno scorso quando i dati di entrata e di uscita sembravano ormai definitivi
Il confronto in Consiglio con i fiduciari con le consulte nelle assemblee nazionali ordinarie e straordinarie
è stato molto condizionato dalla lunga traumatica trattativa contrattuale
Dalle conclusioni sottoscritte dal novembre dello scorso anno da FNSI e FIEG con la mediazione del ministro del lavoro
Dai sei mesi risuccessive sofferenze avere dal governo un atto dovuto i decreti attuativi tende esso cooperativo illo contratto di solidarietà
La categoria per il tramite del del suo sindacato unitario dell'invece dalla Casagit
Ha lavorato per il futuro per l'immediato futuro quando il contratto andrà a regime
E leggi e regole saranno finalmente rispettate i giornalisti tutti potranno stare un po'meglio e non mi riferisco solo alla salute economica
Il bilancio di previsione novantasei
Per quando riguarda il nostro ente è già diverso
Comincia finalmente ad evidenziarsi quell'inversione di tendenza che invano abbiamo auspicato nell'ultimo anno
A ottimismo ingiustificato il nostro sì leggendo il nostro Bilancio il rapporto del sindacato unitario indagine piede sulla stampa in Italia novantadue novantacinque per quella dell'assessore FIEG sulle agende di tredici
Ancora una volta dunque entrate in diminuzione
Nonostante l'aumento del numero dei soci
Ne abbiamo registrato più quattrocentottantotto nel novantacinque
E nonostante la manovrina sui contributi del marzo novantacinque che come ricorderete
A partire da maggio Edu pagava gli aggregati
Cioè coloro i quali erano dipendente residenti di categoria discreta Casagit ai soci capitali cioè non contrattualizzati
Nonostante che la mano guida sul punto contribuì a marzo novantacinque che aumentava la quota aggiuntiva
Anche per genitori e figli ultra ventisei e prevedeva il versamento della quota aggiuntiva per il coniuge non a carico anche da parte degli associati perverso no sulla retribuzione molto elevate
Dandole una volta aumento fisiologico quando volete ma aumento del costo delle prestazioni abbiamo incassato per contributi quasi settantaquattro miliardi abbiamo speso bene prestazioni
Quasi settantadue miliardi nel mille novecentonovantacinque in buona sostanza per ogni cento lire versate ne abbiamo restituite più di novantaquattro
Sono due voci del bilancio
Sono le voci del bilancio sulle quali è possibile intervenire o aumentando il contributo obbligatorio o tagliando le prestazioni
E il consiglio di amministrazione
Confortato dal consenso della categoria non affatto nell'uno e nell'altro
Laddove invece i dirigenti da casa hanno avuto potere discrezionale di intervento la politica del risparmio avuto un qualche se due minimo successo e mi riferisco alle spese di amministrazione comprensive delle spese gli organi sociali
Per la prima volta nella storia dalla cassa
Il totale delle spese di amministrazione di queste spese è inferiore a quello dei
L'anno precedente
Nonostante gli aumenti contrattuali del personale dipendente nonostante i costi di locazione degli uffici della direzione generale
Abbiamo speso di meno complessivamente ma abbiamo speso ancor più di meno
Quasi cento centosessantaquattro milioni sulla previsione per gli organi sociali nel compito di inventarci provvedimenti da Bondi
Avevamo avuto mandato in questo senso la consiglio in di amministrazione dall'Assemblea per risparmiare anche sugli amministratori e nel risultato finale
Nel mille novecento novantacinque è anche la sintesi colleghi di quattro capitoli di rilevante importanza il contratto il decreto legislativo sei due sei
Il gol regolamento dei fondi integrativi la richiesta di estendere le prestazioni ai conviventi more uxorio dello stesso sesso
Il contratto
Non si poteva fare di più
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Ma Fnsi all'indomani del rinnovo del contratto di lavoro dei giornalisti trecento quindici giorni di dura trattativa con il rischio che Fnsi e FIEG di dirsi addio in più di un'occasione
è stato quello firmato il sedici novembre mille novecentonovantacinque crolla decisiva mediazione del ministero del lavoro il contratto della solidarietà
Anche se al momento non ha dato
Risultati concreti
è giusto il giudizio del sindacato unitario che accoglie nel contratto novantacinque non tanto nove una risposta forte al problema della disoccupazione e dell'occupazione giovanile
Indicata per temi la scaletta dei contenuti è molto chiara
Le assorbimento della disoccupazione formazione lavoro regolamentazione Service il costo del lavoro dei minimi retributivi contrattazione aziendale fondo ex fissa lavoro a tempo parziale
Parallelamente alla discussione sui problemi del lavoro del salario ed è service è stata definita un'ipotesi d'accordo anche sulla parte normativa in base alla richiesta formulata nella piattaforma contrattuale
Deve dire stanno avuto dalla Fieg una risposta parziale nonostante si siano avuti importanti disponibilità su alcuni significative questioni
Tra quelle sulle quali ci dovrebbe essere un'intesa anche se la stesura del contratto è in ritardo c'è l'ambiente del lavoro e la tutela della salute
Per la FIEG però la possibilità di accordo viene ipotizzata senza costi aggiuntivi secondo noi è una strada non percorribile quando si parla di tutela della salute
Sapete tutti boy per soltanto sei mesi dopo
La firma del contratto cioè il dodici aprile nel novantasei il Governo ha emanato i decreti attuativi quali disposizioni urgenti in materia previdenziale e di sostegno del reddito
Ed è quindi prematuro e fare un primo bilancio almeno per quanto riguarda noi dalla Casagit sui risultati del contratto
è utile ricordare per gli aumenti dei minimi contributivi relativi agli ultimi mesi del novantacinque la una tantum che andava a sanare quasi undici mesi di trattativa hanno portato alla nostra cassa
Circa settecento milioni nel novantacinque per quasi un miliardo e seicento milioni nel novantasei
Siamo lontano molto lontano
Dalle cifre ipotizzati seduce occupati almeno quattrocento io mi auguro fossero ritornati al lavoro dal gennaio del novantasei e se i costi della tutela della salute negli ambienti di lavoro
Fossero a carico della FIEG come del resto prevede il decreto legislativo sei due sei
Risparmiare sulle prestazioni e non tagliare le prestazioni in attesa del contratto vada a regime
Ma le nuvole che si addensano sul mondo dell'informazione
Va be'attenta del gruppo Monti il caso Mondadori caso CS le nuove ristrutturazioni conflittuali rapporti
Almeno fino a qualche giorno fa dalla Fnsi la FIEG minacciano tempesta è sembrata e dirigendo la cassa l'unica strada percorribile permettersi allora Libano a un momento valori pesanti deficit anche perché personalmente ma in buona compagnia sono contrario
All'aumento del contributo associativo come panacea di qualsiasi problema di cassa
L'osservatorio la tutela della salute nell'ambiente di lavoro è il decreto legislativo sei due sei sono capitoli dello stesso argomento
L'argomento è il bene salute
Basterebbe che la normativa CEE fosse finalmente applicata dalle aziende e che i sindacati si opponesse ai continui rinvii
Per risolvere un problema
Che comporterebbe si avvertono impegni lavoro dalla nostra Casagit ma nello stesso tempo potrebbe consentire all'ente di gestire politicamente e finanziariamente subdelega
Del sindacato e dell'impresa e alcuni punti importanti del medesimo verrebbero sei due sei
Ad esempio le malattie da stress
La prevenzione
Che sono da sempre nel programma della cassa ed hanno posti rilevanti
La lettura di questi brevi appunti lascia capire quale potrebbe ed io dico dovrebbe sei il ruolo della Casagit nell'ambito della sicurezza nel lavoro sono quasi due anni che abbiamo sollecitato il sindacato nazionale quello più territoriale solidarietà azioni a darsi da fare
Perché le aziende le aziende rispettino la legge
Fondi integrativi sanitari nel corso del mille novecentonovantacinque c'è arrivata anche se così di traverso un'altra tegola l'iniziativa del ministero della Sanità relativa ai fondi integrativi sanitari dieci articoli sul concorrono a definire lo schema di regolamento ha contribuito a creare non poche perplessità che sono state fugate dalla direzione generale e dei nostri esperti a conclusione di una serie di incontri
Ministeriali che hanno chiarito
Uno
La Casagit dovrebbe essere inquadrate nella fattispecie prevista navetta
A e b dell'articolo due del regolamento che prevede appunto che i fondi integrativi sono finalizzati a fornire prestazioni in favore dei lavoratori dipendenti sia pubblici che privati nonché i lavoratori autonomica e liberi professionisti
Beni
Gli organi di amministrazione devono essere composti soltanto dare presentanti dei giornalisti anche se le aziende editoriali partecipano al finanziamento della cassa nella misura dello zero cinquanta per cento
Rimane confermata infine l'istituzione della Commissione di vigilanza presso il Ministero della Sanità con il compito di esprimere pareri del rilancio dell'autorizzazione di esercitare la vigilanza sull'andamento delle gestioni di proporre al ministro della Sanità l'eventuale scioglimento dei fondi integrativi
Abbiamo gli stessi diritti tante doveri degli indugi privatizzato anche noi entro tre anni
Condivido successivamente perché è rimasto ferma la disposizione che dobbiamo uniformare
Il nostro Statuto il nostro momento al regolamento del ministero della Sanità entro tre anni dalla data di entrata in vigore del regolamento del ministro della sanità
Da fondere mista Sarin dall'inizio novantasei è stata confermata la volontà lo stesso ministro di procedere alla pubblicazione
Nella Gazzetta Ufficiale del regolamento contenente contenente tutta la normativa sui fondi dopo l'acquisizione del parere del Consiglio di Stato
Evidentemente le elezioni politiche hanno fatto l'orgoglio del ventuno aprile hanno fatto rinviare tutto a tutt'oggi niente tutto questo è avvenuto
Aspettavano evidentemente aspettano hanno aspettato il nuovo ministro della sanità
Per quanto riguarda il problema e abbiamo discusso tanti bei tantissimi nemici
Nel nostro interno ma se ne ha avuto anche una grande dodici
Sui nostri giornali
Conviventi Varotto soli dello stesso sesso
Il venticinque gennaio di quest'anno
Dieci parlamentari
Alcuni
Di un'area di centro sinistra alcuni poi non ci sono i candidati
Tutti i colleghi giornalisti
Con una lettera
A chi vi sta parlando confidavano vedere carica saggi rivedesse dalla decisione presa dall'Assemblea dell'undici uno novantasei di escludere dall'assistenza il conviventi dei giornalisti omosessuali
Una maggiore comprensione della realtà favorirà ne siamo certi il parere positivo che sarebbe in linea con lo stesso statuto della Casagit uno dei pochi istituti di previdenza
Qui facevano un da dire in conclusione del riconosce
L'estensione dall'assistenza alle coppie di conviventi non sposate
Toglierebbe qualsiasi dubbio di discriminazione al precedente parere negativo dato con una maggioranza risicata trentaquattro no reinventando quattro no ventinove sì
è stato questo l'ultimo atto di una vicenda affondata dai dirigenti la Casagit con grande senso di responsabilità e soprattutto con grandissima serenità
Il problema nasceva dalla richiesta di un giornalista di estendere l'assistenza al convivente more uxorio dello stesso sesso
Un'altra precedente domanda è stata archiviata per carenza di documentazione
A gennaio quando se ne è discusso in assemblea
I casi erano diventati due il fatto ha avuto come dicevo una grande eco ed i giornali non hanno perduto occasione per esercitarsi
Talune volte in una maniera Bergognone USA in una maniera beh voluminosa
A sparare sulla Casagit
Mai così il problema della cassa era quello è soltanto quello non la sua storia la solidarietà l'impegno al servizio della categoria
Il riconoscimento del Capo dello Stato in occasione del ventennale le parole aveva scritto in più di un'occasione Giovanni Spadolini nostro collega e di tantissimi altri giornalisti l'impegno come ente nei confronti dello Stato sociale
Ventidue anni da protagonista nel pianeta bene salute è invece il fatto quello e si sparava sulla causa agito soltanto per cui abbiamo deciso alla fine di interpretare non estensibile ai conviventi lo stesso sesso
Con votazione democratica
L'articolo diciotto ed abbiamo deciso in maniera sofferta ma serena e con grande rispetto per i colleghi richiedenti cercando di far finta di niente di fronte al tentativo strumentale ritirarsi per la giacca
La Casagit ha sentito forte il dovere di discutere il problema al suo interno lo ha fatto con trasparenza e determinazione
Ha discusso e per ora ha deciso senza sbattere la porta in faccia a nessuno senza nascondersi dietro pregiudizi che non ha niente a che fare a niente arte spartire con la dignità dell'uomo
Un ultimo flash Roveri sul documento contabile a proposito alcune voci da a proposito dalla cosiddetta riserva
Come è stato
Sottolineato all'inizio questa relazione
Per il bilancio del mille novecentonovantacinque sono stati prelevati dalla riserva quasi tre miliardi e cinquecentosettantasette milioni
Risultato dal novanta al novantadue cioè negli anni in cui il documento contabile offriva conclusione positiva
Ha fatto registrare una variazione sulla riserva complessivamente di più novantatré virgola ottantatré per cento abbiamo raddoppiato la riserva negli ultimi tre anni da quando per la crisi devastante dell'editoria abbiamo avuto bilanci in rosso
Nel novantacinque i nostri disoccupati nostri dal sindacali sono mille trecentotrentotto perché ci sono alcuni colleghi disoccupati o cassintegrati
Te non percepiscono assegno dall'inizio o non sono iscritto al sindacato però sono iscritta la Casagit
La relazione sulla serve invece è stata disegno negativo per un complessivo meno sedici virgola settantadue per cento
La consistenza del fondo di garanzia al trentuno dicembre novantacinque e dunque di ventisette miliardi settecentoundici milioni settecentoventotto mila ottocentotrentadue lire a conferma comunque
Capre scinde da facili ottimismi o da eccessive preoccupazioni la solidità della Casagit è sempre una realtà
Manca un anno alla fine della legislatura
Abbiamo dunque davanti a noi di poco tempo
Ma anche il tempo sufficiente per mettere mano alla riorganizzazione del nostro Ente pone il traguardo a conclusione del percorso del rilancio della nostra cassa
Una cassa all'altezza dei tempi
Modernizzata dei servizi forte contrattualmente autorevole rappresentativa della categoria anche nei confronti del governo
Colleghi per cominciare bene alla nostra riflessione dobbiamo essere severi con noi stessi e con gli autori alzare il tono della voce ridurre l'accertata disponibilità a mediare sempre
Ed ecco allora che il dibattito deve cominciare da due punti fondamentali che a volte hanno rappresentato motivo di abuso per chi attraverso la cassa appuntato solo al proprio tornaconto
è giusto dunque ridiscutere anche il valore della solidarietà
è il momento di interrogarci sulla convinzione antica e necessaria nella cassa sia nata da una costola del sindacato unitario e sia sembra il costo del sindacato
Il tema della solidarietà
Quale solidarietà mi chiedo presso Genova tempo moltissimi altri giornalisti
Se la solidarietà spesso invocata a sproposito
Sia ancora quella che è stata alla base dell'impalcatura su cui ventidue anni or sono si è costruito l'edificio Casagit se la vera solidarietà Ossandon a identificarsi nelle parole di Giovanni Spadolini
Sarò pessimista
Ma piccoli grande episodi testimone no per non più così
Al valore della solidarietà si è sostituito un'evidente egoismo che ha come protagonisti molti soggetti forti
Cioè versando molto pretendono tutto e non pochi soggetti deboli che nascondendosi dietro l'alibi di una precarietà troppe volte fittizia chiedono molto alla Casagit
Tutto proprio nel nome di quella solidarietà che dimentico facilmente nel momento in cui si piegano all'imposizione degli editori lavorando a nero e senza tutela previdenziale e sanitaria
Spesso convinto ho ripetuto che molti giornalisti vogliono tutto dal sindacato dalle indagini e dalla Casagit poco da chi li sfrutta poco dai pretori del lavoro qualche esempio colleghi
E solidarietà belga quella del contrattualizzato tese rimette perché riccamente incentivata dalla sua azienda
Incentivato con centinaia di milioni colleghi e poi Giraldi indugi l'assegno di disoccupazione inattesa gli fai gli anni i cinquantacinque anni fa l'ITC per andare in pensione
E solidarietà Beha quella di chi accetta di andare via
Divi accetta di andare via con la quattrocentosedici arraffando anni di scivoli buonuscite almeno di decine e decine di milioni
E solidarietà vera quella di molti giornalisti pensionati che accettano di essere impiegati in redazione per sostituzione ferie o malattie perciò percependo compensi legali illegittimi ed irrisori
E solidarietà vera
Quella di imporli di non pochi colleghi vittime e garantiti ripeto richiede anditi preoccupano spazi di consulenza e collaborazione togliendoli ad altri tornandovi che sopravvivere
Sono abbastanza d'accordo concili riceve la solidarietà è più facile da pronunciare è più difficile da praticare
Ma credo che ormai sia giunto il momento di avere coraggio
No nel senso lato del termine ma sfidando l'impopolarità se è il caso molti da Weber del tentativo da fare tutti insieme un tentativo di prospettiva serie sicura non più compatibile con un discorso di conservazione
O può non strumentali responsabile discorso che è tutto sbagliato l'obiettivo è salvare il meglio dell'esistente se c'è eccetera
Prolungarlo con la realtà di un'oggettiva esigenza di cambiamento
Tema del sindacato
Negli ultimi tempi Anghessa
Anche se va minoranze esigue maga ha fatto molto rumore
Il rapporto stretto contrattuale casi indagato unitarie Casagit ha subito impensabili violenze
La contestazione da una volta a casa è andato il disprezzo l'arroganza senza mai essere stata Serena e costruttiva
Sono convinto che la crescita della categoria non si misura dalle da livello di sconto e dalla litigiosità dei propri rappresentanti sono sempre più convinto che un bagno di umiltà
Darebbe forza per risolvere i problemi della casa comune che brutto termine
Aggiungo io che sono tanti e quasi sempre non di facile soluzione
Illuminante ad esempio l'ultima vicenda contrattuale
Colleghi anche perché
Si può ingannare
Questo credetemi messaggio che viene dalla categoria dobbiamo
Rimandare la categoria anche perché si può ingannare tutti una volta si può ingannare uno tutte le volte ma è impossibile ingannare tutti tutte le volte a questo processo di veri di delegittimazione del sindacato se ne aggiunge un altro altrettanto grave ad oggetto questa volta la libertà di informazione all'autonomia del giornalista
Per la politica lavora sarebbe facile regolamentare tutto per legge che cosa significa
Significa come dicono autorevoli uomini dalla politica che il sistema sempre più ricco di mezzi di comunicazione non può sfuggire ad una urgente regolamentazione legislativa c'è un ritardo che occorre colmare al più presto e che riguarda i diritti fondamentali dell'individuo a cominciare dalla libertà di espressione
E dai diritti della paralisi
Se così fosse siccome ebbe un grosso rischio il problema delle regole non è facile da affrontare con i vecchi strumenti anche se la mancanza di regole però può creare squilibri e posso decida qualcuno ad imporre censure autoritario lo hanno detto in tanti l'informazione oggi in Italia tende sempre più alla spettacolarizzazione ma di fronte a messaggi inquietanti è meglio un eccesso di format di informazione tepore informazione
La pari dignità che comunque deve riguardare
Le facce
Le quattro facce della categoria sindacato ordine indice Casagit
Ha un percorso obbligato il chiarimento a mio avviso del rapporto tra il sindacato non credenti
Ho messo tra virgolette mi descriveva così anche nelle pagine non credenti e poi convinti come siamo che alla cassa deve continuare ad essere coordinata al massimo con la Fnsi
Se non si scioglie il nodo sindacale dei non credenti bisogna almeno per quel che riguarda la Casagit intendersi nei confronti di questi nostri associati e hanno gli stessi diritti e doveri degli altri
Qualcosa di diverso
Qualcosa di diverso per consentire una legittima coabitazione
Con coloro i quali vogliono e sono la stragrande maggioranza attraverso il contratto e attraverso la Casagit svolge il ruolo di esattore a titolo gratuito
Finanziare il sindacato riconoscendogli la specificità del servizio ed è la gestione del fondo di solidarietà
Per quanto ci riguarda l'articolo due dello Statuto recita in maniera chiara che hanno titolato associarsi alla Casagit i giornalisti professionisti e pubblicisti iscritti all'ordine dei giornalisti non a titolo provvisorio
Di praticando iscritti nel registro tenuto dall'ordine dei giornalisti non lei titolare di pensione a carico dell'Istituto nazionale di previdenza dei giornalisti italiani
Ma lo statuto del fino a oggi ha recepito bene le novità che comunque trascorrere gli anni
Hanno modificato la base della categoria di giornalisti oggi come oggi ha bisogno di adeguarsi alle ulteriori novità che stanno rivoluzionando andranno sempre di più a rivoluzionare il mondo dell'informazione
Lo sta facendo linguaggi o doveva fare anche la Casagit
Da tempo da molto tempo
Non esiste più una sola professione giornalistica
Vi sono professioni molto diverse che hanno a che fare con mezzi di comunicazione altrettanto diversi e sono cambiati anche i giornalisti
è un'esperienza che vedo ogni giorno e nel giorno del mio giornale si tenne ma credo che sia anche gli altri giornali palo della carta stampata ovviamente si tende sempre più a lavorare per telefono
A fare prime pagine copiando dai telegiornali con il rischio con la certezza che il lettore sappia con che cosa apriranno l'indomani i giornali
D'altra parte la filosofia del posto fisso
Leggi giornalisti dipendenti ex articolo uno diventa giorno dopo giorno capitolo di un sistema vecchio e superato di concepire il lavoro nell'approccio al lavoro
E fermo restando l'importanza di avere un contratto unico
La Casagit oramai coltivato il Progetto di più puntati per la categoria
Non v'è dubbio che nel capiente contenitore contrattuale bisogna ritagliare spazi adeguati per le tante figure professionali che oggi popolano il mondo dell'informazione
E non mi riferisco soltanto ai grandi di ieri e di oggi ai Tory ai titolari di contratti di formazione ai giovani impegnati un apprendistato nel rispetto delle leggi ai giornalisti ne servisse della cooperativa ma anche e soprattutto freelance puntare nel part-time a giornalisti eserciti mestiere in maniera autonoma agli allievi delle scuole di giornalismo a tutti quelli insomma che partecipano a vario titolo al funzionamento della complessa macchina informazione recando come obiettivo cancellare il precariato legalità
Anche la Casagit a avrà bisogno di questi giornalisti e senza stravolgere a mio avviso l'articolo due dello Statuto la rivisitazione del medesimo Statuto negli articoli attuativi
Dici può far parte dalla cassa doveva avere come obiettivo la compatibilità del nuovo con l'esistente
D'altra parte se è vero che si assottiglia sempre di più l'esercito dei posti topi dei posti fissi
E se è vero che la media dell'età rispetto alla realtà di una crescita zero va allungandosi
Disco grande tendenti Previti la Casagit possa trasformarsi nell'ente autonomo di assistenza dei giornalisti pensionati italiani
E lo dico come dato di fatto è senza irriverenza nei confronti di colleghi dei colleghi pensionati al cui partito tra qualche mese sarò costretto ad iscrivermi
Compatibilità qua abitazione nell'edificio di tutti credenti e non tenendo conto che la solidarietà è un valore bene prezioso ma tenendo soprattutto conto
Che Risorse consumi sono bugie obblighi e tutti dobbiamo un'ora
Nella proposta di riorganizzazione dei servizi sarà possibile leggere e discutere anche un seriamente debba nell'indirizzo di una gestione per quel che riguarda le prestazioni
Cosiddetta del doppio binario niente che posso creare confusioni
Una ipotesi lontani anni luce dal mondo delle assicurazioni
Questo nostro ragionamento comunque devo portare
Questo voi l'invito che per faccio al congresso alla seguente conclusione
La richiesta pressante al sindacato unitario di farsi garante nel rispetto del contratto delle leggi da parte degli editori per qualche riguardo primo osservatorio dalla salute
Se n'è parlato troppo spesso e certe volte anche a bandiera
Secondo il decreto legislativo sei due sei a tutela della salute dei lavoratori nei luoghi di lavoro l'impegno della controparte piede di onorare i due punti su indicati non è uno opzionale ma è un obbligo contrattuale per legge lo ripeterò fino alla noia riconosce una volte per tutte il ruolo insostituibile della Casagit
Significa definire responsabilità e risolvere il problema del finanziamento sia dell'osservatorio sia del decreto legislativo sei due sei
La Casagit insieme con il sindacato ha da tempo una ragionevole proposta da offrire alle valutazioni della controparte nell'intento di chi è di chiudere definitivamente e in tempi brevi il capitolo bene salute
D'altra parte lavorando in questa direzione la cassa raggiungerebbe un'altra un'altro duplice scopo mi sto avviando alla fine scusatemi dalla lunghezza
Il primo l'aumento del contributo associativo potrebbe rappresentare in futuro
Il jolly da mettere sul tavolo
Delle emergenze due il discorso su una ipotesi di taglio delle prestazioni non avrebbe diritto di udienza mentre sarebbe sempre più possibile rende
Competitivo il tariffario in quelle voci
Interventi e prestazioni di cui gli associati hanno davvero bisogno
A meno che colleghi non si voglia limitare il bilancio della cassa ad un membro congiuntivo contabile affidato alle mani di una ragioniere
Che a sua volta costretta a chiedere a fine di ogni anno l'intervento del nostro sindacato unitario per ripianare eventuali deficit lo farà pentire la Confindustria con con l'ente che tutela la salute dei dirigenti d'azienda nella categoria a mio avviso questa volta sì ci sarebbe una vera rivoluzione
Lo abbiamo detto più volte la sede del coordinamento degli enti Profaci amore al congresso
Lo faremo per un anno ancora con il popolo Casagit del quindi con voi che bisogna lavorare sodo alla svolta non solo per quanto riguarda la politica ma anche per quel che riguarda la gestione sarebbe prematuro analizzare i temi della riorganizzazione nel giusto e doveroso sintetizzarli anche perché avremo tante occasioni per approfondire definire la proposta comunque
E possibile individuare in alcuni punti di obiettivi da raggiungere in tempi brevi le analisi bisogna fare certamente un'analisi delle prestazioni dei eventuali correttivi
Bisogna inventarsi nuove strategie e mirava allo sviluppo visiva e GE con altri enti similari ce ne sono alcuni molto validi
Bisogna puntare a un ampio amento dei canali distributivi ho prodotto sanità attraverso un vero decentramento bisogna inventarsi una task force nell'ambito la Casagit per i controlli delle convenzioni
Per i controlli delle convenzioni
E alla fine bisogna analizzare
Gli eventuali costi per il funzionamento autonomo degli uffici della Consulta alle dirette dipendenze della direzione generale
Colleghi negli impegni di lavoro disegnati c'è un solo obiettivo un ente più agile più efficiente più autonomo grazie
Grazie a Ferrara adesso cominciamo il dibattito congressuale prima dopo ero lettura di un messaggio che ci ha inviato alla fingendo la federazione internazionale dei giornalisti indirizzato a Giorgio Santerini
Ve lo leggo traducendo lo direttamente caro Giorgio le colleghe della Fnsi vi ringraziamo parlavo per il vostro invito al ventiduesimo congresso nazionale della Fnsi in Sardegna
Dal venti al venticinque maggio mille novecentonovantasei
Malauguratamente tutte le il responsabile della Fise Chances Land ai Canovai Tebe Tina Peters si trovano precisamente in queste date in Canada a Toronto il ventidue e ventitré maggio però attorno né di studi e a Montreux a Montreal dal ventiquattro al ventisei maggio per una conferenza e per la riunione del comitato esecutivo della Frigeni
Novelli
Noi siamo di sinceramente dispiaciuti che nessun rappresentante dell'Ufficio di Presidenza della Fitch lei posso partecipare i vostri lavori
Ma vi salutiamo ciononostante molto augurandovi migliori successi nelle vostre discussioni e ne speriamo che questo congresso la fruttuoso e positivo per la vostra federazione
Saremmo molto interessati a ricevere i risultati e le conclusioni del vostro incontro con i nostri saluti più cordiale Renata Scherrer
Cioè potevo tra dolori sardo se volevate Ravizza anche oggi lo faccio la replica avrei tradotto in sardo costa col
Allora e nel abbiamo già molti interventi come gli ho detto e vi dico i primi tre e i tempi i primi tre saranno Stefano Sieni Antonio Velluto Roberto seghetti
Abbiamo come ufficio di Briatore indicazione di contenere gli interventi nell'arco di dieci dodici minuti
Perché abbiamo visto che sono tante gialle richiede rischi di a parlare Stefano Sieni parlerà per primo delegato dalla Toscana membro del Cdr della nazione
Verrà qui a portarci neanche
La situazione di una realtà difficile pesante come quella del suo giornale del Resto del Carlino che l'uditore che si comporta abbiamo detto ieri come padrone delle Ferriere tenta di omologare abbiamo detto già ieri
Che il Congresso sicuramente saprà dare risposte all'altezza della situazione come sta già facendo tutta la categoria nel suo insieme in queste giornate di battaglia difficile federazioni stanno conducendo la parola Stefano Sieni
Colleghi il problema del gruppo Monti riferì sedere così come al voi avete avuto modo di leggere sui giornali di vedere nelle trasmissioni televisive nei telegiornali
è di una gravità assoluta
E ha una valenza nazionale perché tocca tutti gli elementi
Che in questo momento
Stanno cercando di mettere l'informazione italiana e non ancora io sostengo che parliamo tanto di libertà di stampa ma che la libertà di stampa purtroppo non c'è più
Finché esistono editori come questi finché esistono direttori come questi
Finché esiste una situazione nella quale al di là di ogni contratto di lavoro di ogni regola sancita nelle leggi oltre che ovviamente negli accordi aziendali
Gli editori possono tranquillamente tentare di unificare i giornali storici
Possono tranquillamente attraverso i direttori
Tentare di obbligare alla censura i giornalisti
Di tre testate perché nel gruppo Monti c'è anche l'agenzia lavori presso possono tentare attraverso ritorsioni di vario tipo di ottenere l'acquiescenza dei giornalisti per i loro prose Progetti
Noi ci opponiamo e continueremo a opporci a quelli che sono i progetti della nostra azienda perché sono completamente fuori da quelli che ho detto sono i canoni del contratto di lavoro
E sono fuori anche da quelle che sono le più normali e le più elementari regole delle relazioni industriali che dovrebbero presiedere a qualsiasi tipo di piano di Progetto all'interno delle aziende editoriali
Per quanto riguarda il brutto e il gruppo Monti io ho segnato alcuni punti che vengono toccati e vengono lesi
Autonomia della professione delle testate dei direttori diritto di sciopero rispetto del contratto di lavoro rispetto degli accordi aziendali
Diritto dovere di informare tutela e sviluppo dell'occupazione riaffermazione di principi fondamentali di dignità umana e professionale dovere civico e morale di difendere le conquiste della nostra democrazia
Mi sembra che questi siano elementi che riguardano non soltanto la vertenza del gruppo Monti ma riguardano assolutamente tutte le altre vertenze che ci sono in Italia per te in questo momento
Penso per esempio all'Indipendente penso ai colleghi delle della Mondadori potrei citarne altre di vertenze
Siamo in una situazione nella quale i giornalisti italiani la base dei giornalisti quelli che lavorano nelle redazioni
Hanno paura o cominciano ad aver
Però dico anche che se il venti sì il vento dell'utopia semmai dice
Può servire a spazzare via la bandiera bianca della resa che rischia di sventolare sul nostro sindacato allora ben venga un po'di vento dell'utopia
Perché le redazioni
Sono in una situazione di assoluta
Fiacchezza di paura siamo arrivati all'assurdo che la parola sciopero non fa paura agli editori fa paura alle redazioni che hanno paura di adoprare uno strumento come questo
è quindi necessario che si ricrei da questo congresso della Federazione della stampa
Un una squadra di Governo un gruppo che lavori
E che ridia fiducia a tutti i colleghi che lavorano in tutte le redazioni d'Italia
Io penso fra l'altro che questo congresso dovrebbe partire e lo dico con grande umiltà
Dal concetto dei contenuti dovrebbe partire da una domanda quale giornalismo vogliono i giornalisti italiani
Perché stiamo vivendo in una situazione nella quale l'appiattimento la rincorsa ai gadget tutti i fenomeni come questi hanno ridotto la qualità della nostra informazione a livelli infimi
E io penso che da questa dequalificazione dell'informazione discende poi anche un pericolo concreto per quanto riguarda ovviamente le vendite per quanto riguarda l'audience quindi per quanto riguarda l'occupazione in senso generale
è un po'il cane che si morde la coda
E da un problema può essere torna al primo problema che ha provocato tutto questo
Penso che sia il momento che da questo congresso esca un segnale molto forte
Contro il ricatto o ricatti costanti
Di un mondo imprenditoriale editoriale che è stato negli anni autore responsabile di disastri incredibili
Che ha aperto e chiuso giornali ha aperto e chiuso emittenti ha cercato di straziata in vari modi quella che è l'informazione televisiva nelle in varie forme
Credo che il segnale di questo congresso debba essere il segnale di una categoria che si risveglia
Io per carità vorrei non fare assolutamente polemica con nessuno ne è assolutamente entrare le discorso di schieramenti di un tipo di un altro io credo che la Federazione della stampa debba essere una federazione unite
Però ritengo anche che a un'unità semmai è possibile si possa e si debba arrivare
Non secondo il vecchio con cento di spartizione o alleanze fatte all'inizio a quello si può arrivare ma dopo bisogna partire innanzitutto dai contenuti rispondere alla domanda quale giornalismo vogliamo perché il sindacato deve farsi carico di un qualcosa che ha sindacato indubbiamente non compete ma che in una fase come questa non può essere lasciato nelle mani degli editori
Siamo di fronte a una giungla dal punto di vista dell'editoria una giungla nella quale il terreno dell'informazione è percorso è squassato da compagnie di ventura di tutti i tipi
La qualità anzi la non qualità dell'informazione viene fatta dagli stessi editori che poi fanno pagare hanno i giornalisti i conti
E fossimo solo noi forse sarebbe il meno
Questa debbo all'irrigazione dell'informazione viene fatta pagare ai cittadini che invece hanno il diritto di essere informati compiutamente in maniera corretta
Allora di fronte a questo vuoto che si è creato a questo imbarbarimento
Penso che il sindacato dei giornalisti debba farsi carico di un qualcosa che va al di là della semplice tutela dei diritti o del semplice rispetto di un contratto nazionale di lavoro
Dobbiamo porci noi stessi fin da questo congresso come garanti di un rilancio della qualità dell'informazione perché questa categoria che in certi casi ha ragione è stata accusata di aver lasciato perdere tante cose con il tempo perché questa categoria riacquisti una credibilità sia nei confronti della gente sì ovviamente nei confronti di quelli che sono gli editori e di quelle che sono le controparti di tutti i tipi
Perché questa categoria diventi un ritorni ad essere testimone di un processo democratico io ritengo che questo sia un elemento fondamentale
L'unità poi può nascere su questi punti però bisogna che sia molto chiaro che da questo passaggio bisogna indubbiamente passare tutti insieme se si vuole passare tutti insieme
è assolutamente necessario
Che il il cui il contratto di lavoro ad esempio sia rivisto rifatto io penso a un contratto quadro che dovrebbe poi non prendere
I vari comparti produttivi
Penso ai poligrafici
E penso che sia arrivato il momento di stabilire alleanze consultazioni patti dazione
Con quei lavoratori che lavorano al nostro fianco e che rischiano come noi all'interno delle aziende perché poi i problemi nostri stanno diventando sempre più i problemi loro e viceversa
Penso che sia necessario arrivare a chiedere al governo
Delle regole chiare per il mondo dell'informazione delle regole che ci garantiscano tutti delle regole che debbono essere rispettate
Sia dagli editori e dai giornalisti poche regole secondo me come nella Bibbia ma ferme perché non è più ammissibile che avvenga quello che sta succedendo all'interno del gruppo Monti
Perché non è più ammissibile che la nostra stessa categoria al di là di qualche presa di posizione non possa avere nessuno strumento per incidere laddove la tragedia e il dramma avviene quando all'inizio ha parlato di bandiera bianca di resa del sindacato volevo intendere proprio queste
Io do atto a a colleghi che hanno lavorato in questa Giunta da Vittorio Roidi a Gabriele Cescutti di aver fatto il massimo ma quando una macchina
Ha soltanto tre ruote manca la quarta ruota anche essendo il campione del mondo di Formula uno la macchina non va qui va completamente cambiata la mentalità ritengo e vanno cambiati gli strumenti
La nuova federazione dovrà avere
Le consulenze delle quali abbiamo parlato tante volte gli uffici legali consulenti del lavoro consulenti sui bilanci dei grandi gruppi
La nuova federazione dovrà avere il coraggio di riformare lo statuto e di riformarlo dando voce
A coloro che per troppo tempo non hanno avuto un diritto di cittadinanza
Io penso al precariato a coloro che fanno informazione che vivono di questo lavoro che continuano ad essere in certa parte ghettizzati e chiusi in un settore diverso
Penso a un concetto di riscatto
Scusate mi si adoperò una parola che ormai è stata talmente adoprata che è diventata quasi vuota
Io questa parola e dignità
Penso che da questo congresso debba venire un forte segnale un segnale chiaro per un recupero di dignità umana e professionale
Perché attraverso il concetto della dignità noi potremo avere la credibilità per riprendere i tavoli di trattativa con la Fineco con gli altri potremo essere tanto più temibili quanto avremo da una parte gli strumenti tecnici da un'altra parte la determinazione
Dall'altra la dignità per le cose nelle quali nere crediamo esiste anche un'altra parola che è caduta in disuso troppo troppo tempo e che quando viene pronunciata viene viene ascoltata come quasi con con il riso Lino di chi dice
Chi sente o pensa che sia una parola vuota
Questa parola ideale ci sono degli ideali dei quali questa categoria una buona parte della categoria e metto me per primo si è scordata
Ci sono degli ideali che fanno sì che la rifondazione del sindacato debba essere contemporaneamente anche la rifondazione dell'ordine
Perché i problemi dei quali ho parlato la qualità della professione la correttezza la necessità di essere trasparenti sono tutti i criteri che attengono anche all'aspetto deontologico della nostra professione
E quindi la riforma dell'ordine
Che deve essere fatta in tutti i modi che dobbiamo essere noi i primi a fare a proporre prima che qualcuno magari con un referendum spazzi via
L'ordine dei giornalisti ecco la riforma dell'ordine deve tener conto di queste cose di questi aspetti
Quindi l'intreccio
Mi sembra evidentissimo l'intreccio di elementi che non sono più né squisitamente sindacale né soltanto deontologici siamo di fronte a una fase dell'informazione in Italia
Per la quale abbiamo assolutamente bisogno di riaffermare questi principi ed eri a fermarle con assoluta forza
Io mi auguro che da questo congresso possa venire
Forse un po'anche di quel vento dell'utopia che spazza le bandiere bianche grazie
Grazie si tiene la favola
La mozione leggo
Beh e niente su questo punto scusate Age essa Sieni mi ha portato prima di venire qua per l'intervento una bozza di documento debbo informare il Congresso tutti i delegati ricordando la loro non avendo non avessero ancora letto il Regolamento
Cara come del Congresso prevede che un ordine del giorno per essere presentato alla Presidenza e quindi posto in votazione deve essere sottoposto sottoscritto da almeno due terzi dei componenti di una delegazione ovvero da almeno venticinque delegati in caso contrario l'ordine del giorno sarà costato come raccomandazione sia sottoscritto da almeno dieci delegati ora una vicenda ora una vicenda così rilevante come questa se voi volete la posso la portiamo la facciamo come
Hamas dalla delegazione
Allora Ahmed
Allora il documento allora questo punto lo consideriamo valido se volete lo leggiamo il ventiduesimo congresso della Federazione della stampa denuncia l'aggressione all'autonomia delle testate e dei giorni e dei giorni del gruppo Monti il rapper sardo il Resto del Carlino la Nazione e Poli presso da parte di un'azienda che sta mostrando cieco è l'assoluto disprezzo per la libertà di stampa e per le regole più elementari delle relazioni industriale
Il Congresso denuncia inoltre il tentativo pervicace di unificare né fattibile giornalista orge come la Nazione il Resto del Carlino usando questo fine ogni mezzo per stroncare la giusta opposizione dei corpi relazionali
In questo quadro allarmante che comprende anche lo smantellamento dall'Agenzia Poli presso si inseriscono incredibili episodi di censura e ritorsioni di ogni genere il congresso nell'impegnare fin d'ora i nuovi organismi della Fnsi
Ad attivarsi nella maniera più ferma sollecita nel contempo un intervento urgente e deciso da parte del governo dello stesso Parlamento
Poiché i giornalisti del gruppo Monti Rui Fraser stanno combattendo una battaglia che riguarda tutto il mondo dell'informazione ed irrinunciabili principi della nostra democrazia
Allora il documento mi pare approvato immediatamente
Dobbiamo all'ufficio stampa perché provveda
Da farne copia diffonde
La parola ad Antonio Velluto della delegazione dell'associazione dei giornalisti della Lombardia
Vorrei approfittare della Fortugno privilegio di essere fra i primi per a parlare per esprimere ai colleghi
Dell'associazione sarda e assi di in particolare la gratitudine Emilia spero del Congresso per il lavoro che hanno fatto nell'organizzare questo convegno Desideri e poi esprimere una ringraziamento
Al segretario della federazione al presidente
Per le cose che hanno detto in apertura dei lavori
Perché hanno introdotto nella maniera meno rituale la più concreta una serie di temi che credo debbano essere posti al centro del nostro dibattito
La ritualità può essere il nemico di questo congresso
Perché venire qui e dire che si è contrari a ogni forma di abuso
Degli editori
E cosa troppo semplice
Non aiuta attenere aperti i giornali
Dire che lottiamo contro la disoccupazione
Perché conosciamo per esperienze dirette e personali o parenti esperienze indirette di amici
Che la disoccupazione ferisce fortemente la dignità dell'individuo e cosa facile ma bisogna dire che cosa bisogna fare per cercare di ridurre se non di eliminare questa pianta
Occorre dire che cosa bisogna fare per far leggere un poco di più i giornali nel nostro Paese
Dove la
L'indice di crescita si è arrestato dopo sembrava un promettente inizio
Di sviluppo a cominciare dagli anni ottanta
Tutto quanto questo
Rischia di far cadere il congresso non affrontando di questi temi nel processo della ritualità che non aiuta a costruire uno unità positiva e costruttiva
Ci sono state rivolte P alcune domande significative dai nostri colleghi
Che presiedono gli organi di categoria
A cominciare da Petrina quella Cescutti
Poi da Ferrara
Tutti e tre hanno detto hanno riconosciuto nello privilegio di esseri organi di queste categorie hanno riconosciuto nella Federazione la sala stampa la madre delle organizzazioni che presiedono all'attività complessiva della categoria
Ebbene io mi
Rendo conto che queste testimonianze sono testimonianze vere vorrei vedere nel prossimo triennio che queste testimonianze vere divengano davvero volontà seria di collaborazione
Cito un esempio che è il più banale
Non si è ancora riusciti a creare un'anagrafe dei giornalisti italiani
Che tenga conto del contributo ai d'appartenenza dei giornalisti al sindacato all'ordine alla Federazione alla alla Casagit e all'Ipc per una gestione complessiva e unitaria di questa nostra categoria non sappiamo quanti sono i sindacalizzati e quanti non solo non sappiamo nelle redazioni oramai quanti sono quelli che si sono dissociati dall'esperienza sindacale
Allora io dico che probabilmente gli organi di categoria se vogliono davvero affrontare assieme problemi uno di questi
Il primo credo debba essere alla base del lavoro futuro
Ma attenti non è questo evento significativo
Un altro elemento pensiamo un poco al costo delle pubblicazioni della categoria
Al costo di galassia al costo del giornale dell'Impregilo al costo Della giornale la Casagit non è proprio possibile riuscire ad avere una sola pubblicazione per tutti e tre o per tutti e quattro gli enti
Ho detto queste cose che sono marginali in un rapporto
Ai temi essenziali
E vorrei affrontarli se possibile nell'ambito di questi dieci minuti magari per titoli
Quando si chiede una modificazione quando
Delle regole del sistema dell'informazione in Italia io credo che va vada detta una parola che ha suscitato nel passato qualche difficoltà ma che comunque va recitata noi chiediamo al Parlamento della Repubblica
Uno statuto dall'impresa giornalistiche
Che lei finisca i diritti e i doveri dei rettori definisca i diritti e i doveri dei giornalisti definisca i diritti e i doveri dall'imprenditore
Perché azioni di pirateria da chiunque dei tre soggetti vengano compiuti o o azioni di parassitismo da ciascuno dei tre
Elementi venga messa in atto sono questi i primi sento amico della giustificazione dei fenomeni di degrado che hanno toccato la categoria compresa la disoccupazione
Non ci dobbiamo rendere conto
Che la concentrazione dei giornali in atto
Alcune volte è giustificata dalla necessità di ridurre i costi
Altre volte giustificata come per esempio nel caso del Carlino e dall'azione che si viene a così drammaticamente delineato rispondono nella logica dell'editore alla necessità di voler fare un quotidiano nazionale
Ma tu
Sì abbiamo predicato per anni cioè la Viglia della crescita della diffusione dei giornali passava attraverso la crescita dei giornali regionali
L'uccisione dei due giornali un attentato alla libertà di stampa senza nemmeno la giustificazione di un fatto di concentrazione che possa far crescere il giornale
è puramente illusoria quell'operazione
Ma con chi ne parliamo
Con il signor Liffe serve
Che ha trattato il comitato di redazione alla maniera in cui si è mi ha detto
Dobbiamo andare a parlare con chi con noi ha firmato il patto a questo costituisce il fondamento della rapporto fra giornalisti ed editore cioè la figlia
Ma non è forse il ritardo nella elezione del presidente della FIEG l'assenza qui
Di una rappresentante degli editori uno degli elementi inquietanti
Cioè determina da parte nostra un'assunzione di responsabilità maggiore perché saremo costretti a far la parte dei giornalisti
è la parte dai genitori per migliorare il prodotto e poi cercare riavere più lettori e quindi per cercare di avere più lavoro nel nostro sistema dell'informazione
Ma per far questo il soggetti devono essere almeno tre
Il soggetto
Delle istituzioni Parlamento governo
Il soggetto della rappresentanza dai datori di lavoro il nostro soggetto che diventa un soggetto più capace vi interpretare nel senso che la trasformazione e di dare risposte adeguate
Noi ci troviamo di fronte a un dato
Di cui non riusciamo a volte a comprendere tutti gli elementi
Poi cercherò di fare la Chiesa anche per far capire
E il processo di unificazione dell'Europa e dell'economia europea che è già avvenuto
Cioè chiesto una ritardo nelle istituzioni nello sviluppo delle istituzioni europee la mancanza di poteri per il Parlamento la immissioni degli elementi spuri come per esempio attribuire poteri di legislazione e di esecuzione alla Commissione europea
L'inconsistenza reale del lavoro del Consiglio dei ministri d'Europa possono indurre noi a pensare che l'Europa non c'è ma l'Europa dei padroni lo dico fra virgolette già fatta
E l'Europa delle concentrazioni non può non vedere noi assenti
Noi abbiamo già dato all'Europa anche ai Paesi europei qualche volta un atteggiamento masochistico inutile
La carta che regola la presenza dei comitati venerazione nei giornali
Oggi e dei ventuno da di Renan diventata carta di Milano mi rinvio l'argomento alla lettura degli atti della giunta è diventato l'argomento attraverso il quale si confrontano tutti i sindacati dei giornalisti d'Europa
Per riconoscere a ciascuna relazioni a ciascuna rappresentanza dell'azione la compiutezza dei propri diritti e anche dei propri doveri
Però mentre noi abbiamo fatto della strada abbiamo camminato più velocemente che gli altri giornalisti d'Europa siamo in ritardo in un rapporto alla comprensione dei fenomeni economici che apportano alle concentrazioni e non siamo ancora in grado di dare una risposta a questi a questi problemi
Come lo abbiamo rispondere al dato che è un'azienda giornalistica costruita con l'intento di col di fare profitti
Ecco l'intento di
Allargare il numero delle voci
E quindi far crescere foulard Isma'
Passiamo attraverso la demonizzazione che se è una impresa giornalistica non produce profitti dovrà essere venuta comunque in piedi
Non debba licenziare
Queste sono domande non banali
O crediamo alla libertà d'impresa e quindi regoliamo il nostro rapporto con gli editori Lina relazione all'affermazione del libero mercato oppure ci nascondiamo dietro un dito dietro un massimalismo inutile che non fa crescere l'occupazione
Alludo
Con qualche riferimento preciso all'intervento
Della presidente delle FS RTI Rebecchini
è venuto qui a dirci però abita con molta grazia
Che in Italia ci sono settecento in palese che fanno radio televisione privata e locale
Dice che duecento e cinquanta di queste potrebbero in qualche maniera sopravvivere sul mercato ma che se fosse per lui soltanto settanta hanno titolo per restare sul mercato
E allora perché lei Ferretti si è rifiutata in Commissione per la pubblicità alla presidenza del Consiglio di dire
Tutte le aziende che utilizzano contributi dello Stato per la pubblicità
Debbono fare effettivamente venticinque ore di trasmissione giornalistica devono far lavare ai giornalisti
Non ad hoc operatori dell'informazione a giornalisti
E allora parole dobbiamo anche trovare il coraggio di dire
Dove li collochiamo tutti quei ragazzini che fanno i presunti giornalisti nelle settecentocinquanta imprese radiotelevisive
Italiani
Nel nero ma nemmeno nella illusione più brutale perché faremo di questi disoccupati in eterno perché non cresceranno in alcuna maniera perché non ci sarà nessuna scuola che rimedierà questo danno
Allora la riorganizzazione dal mercato con le regole del mercato i giornali devono essere attivi devono poi trovare lettori passa anche attraverso la consapevolezza di alcuni nostri ritardi come per esempio il fatto che i giornali non li sappiamo fare bene come si dovrebbero fare
Per farli leggere a tutti per fargli a leggere di più
E però questo come si fa
Attraverso le scuole di giornalismo
Giorgio Santerini Sabatini ad uno dei passaggi che non mi ha convinto del tutto
Glielo dico con la franchezza di un amico
Là dove affermava
Cioè in un periodo di grave situazione economica e di grave contingenza per l'occupazione era legittimo in sostanza se ho capito bene
Di chiudere le scuole
Di sospendere l'immissione nell'epoca della professione dalle scuole per tentare così di dare sostegno all'occupazione
E io
Vedo contratta il SITA questa soluzione
Perché perché intanto l'accesso in Italia
Viene sostanzialmente regolato no dalla acquisizione di ragazzi che escono da scuola
Ma dall'acquisizione di quel processo qualche volta clientelare qualche volta no legato ai poteri politici ai poteri economici ai poteri amicali ai poteri professionali che consentono di fatto l'ingresso nella professione
E allora la limitazione dell'accesso dalla scuola che in sostanza il più garantito
E forse
Limitate Ivo perché dovremmo introdurre per la la pari uguaglianza dei diritti un analogo provvedimento di restrizione dell'accesso ai giornali
Quando sappiamo che l'accesso ai giornali avviene attraverso la via molto più semplice che qualsiasi altra scuola che il precariato reso ufficiale da tanti
Capi servizio da tanti capi redattori da tanti direttori che smettono la funzione dall'essere giornalista e quindi titolari del diritto a garantire una buona informazione per sono soltanto testimoni degli interessi dai padroni qualche volta eccessivo qualche volta Center limita questo è il dato del problema sul quale ci dobbiamo confrontare
E allora
Allora le vie non sono semplici
Perché per esempio alla domanda libero accesso alla professione dobbiamo dare una risposta
Qual è quella degli spagnoli
Che hanno istituito in tutte le facoltà
Di Spagna all'università di giornalismo
E che mi mettono sul mercato ogni anno quattro cinque mila giornalisti
La sola concludente l'Università di Stato di Madrid ne fornisce due mila l'anno
Il mercato ne assorbe centocinquanta duecento sono ottocento disoccupati che escono dall'università con il titolo di disoccupati
Ecco la risposta peso di giaccone
è soltanto per il giornalistiche o volete il numero chiuso si esce si trova il lavoro
Ma perché gli italiani non hanno avvocati o medici o ingegneri disoccupati perché dovrebbero essere soltanto ai giornalisti che escono che vanno sul mercato e non trovato il posto di lavoro
Oggi questa illusione purtroppo anche chiudendo anche restringendo il numero di scuole non si risolve non si risolve
E allora qualche altro meccanismo per regolare l'accesso alla professione lo dobbiamo trovare lo dobbiamo trovare non più in una logica italiana
Lo dobbiamo trovare una logica europea
Vi cito un caso per rendere subito esplicito il discorso viene un giornalista inglese che parla di lingua di madrelingua italiana
Ma con passaporto inglese chiede in Italia di aprire un giornale
E gli chiede di essere iscritto nell'albo dei professionisti venendo da un Paese nel quale per essere più giornalisti non occorre proprio niente basta andare in un giornale dire io sono giornalista se riesce a scrivere a essere pagato se un giornalista questo viene in Italia sulla base del Trattato di Roma e sulla base del Trattato di Maastricht e aggrava
Le condizioni di libero accesso alla professione definiti dal Trattato di Roma
C'era di essere iscritto lordi l'Italia dice di no e perché
Tant'è che questo collega al ricorso alla Corte dei diritti dell'uomo
Allora non occorre riuscirà a mettere mano dà una risposta l'amico Mario Petrina non occorre riuscire a mettere mano alla riforma dell'ordine tenendo conto del quadro normativo europeo
Senza inibizioni lunga io non ci credo che i gli inglesi e francesi siano più bravi di noi ma certa
Devo chiudere niente
Va be allora finito vi ringrazio che io mi rendo conto questo erano argomenti che meritavano qualche qualche osservazioni più chiudo il con due elementi
Io mi auguro che la nuova dirigenza del sindacato
Porti avanti in tempi rapidissimi
La conclusione effettiva
Del contratto di lavoro
Proceda alla definizione delle parti non risolte
Perché quel contratto che è costato sangue fatica al segretario al Presidente e alla Giunta la commissione contratto nulla se non impegna gli editori al di là del vincolo che pure è significativo
Di carattere economico
Occorre che noi consegniamo ai Comitati di redazione
Che devono riscoprire il gusto la voglia di essere rappresentanza sindacale
Di essere testimone degli interessi della propria relazione di essere capaci interlocutore di testi di retorica diventano più strumento ai padroni che hanno lo strumento della rappresentanza degli interessi dei cittadini
Se non riusciremo a coinvolgere quei azioni in una nuova esperienza
La più forte esperienza sindacale probabilmente tutti problemi mille problemi che possono lacerare la categoria
Potremo affrontarle più assieme al più uniti e più capaci di risolvere grazie
Grazie Dell'Orto
La parola Roberto seghetti dalla
Delegazione di Roma
Cercherò di farlo
Mettere insieme qualche riflessione forse
Un po'schematiche Emma
Raccogliendo e ampliando
Gli spunti che questa mattina ci ha offerto Giorgio Santerini
Però se mi permetti Santerini senza parlare di quello che tu hai definito
Industria lirismo
Perché sarebbe singolare
Se considerassimo l'industrializzazione una novità
Anzi
Io credo che una parte dei nostri guai
Dipenda da un declino della cultura industriale degli imprenditori Nonda troppa cultura industriale degli imprenditori
Cultura industriale intesa come cultura della progettualità della costruzione di iniziative destinate a produrre ricchezza prodotti declino di questa cultura e vittoria invece la cultura di tipo finanziario
Investo in giornali quanto rende investo in Buoni ordinari del Tesoro quanto rende
No utili e dividendi e non prodotto non quale prodotto è questo il fenomeno al quale stiamo assistendo
Quindi o caso mai parlare di scarsa cultura industriale
Detto questo vuole partire le mie riflessioni se mi permettete da un episodio piccolo piccolo anche un po'brutale sembra quasi una barzelletta invece è la verità
Accaduta un collegato un grande giornale italiano
Uno dei più importanti
Chiamo la sua redazione centrale dice
Arriva questa cantante dagli Stati Uniti è molto importante
Facciamo qualcosa
La risposta dalla redazione centrale
Ma è gay
Se è gay cinquanta righe se non è gay niente
Ecco io credo che noi dobbiamo partire da questi piccoli durissime cose
Che si ripetono nei nostri giornali che sono frequentissimi nei nostri giorni
E porci alcune domande
Io me le pongo quanto meno
Che sono queste semplici di base
Ma i giornalisti servo ancora
Perché questo è un punto che ci viene contestato i giornalisti servono ancora questi giornali fatto in questo modo servono e visto che siamo al congresso della Federazione nazionale della stampa
Questo sindacato serve
E perché guardate
Molti cominciano a sostenere che i giornalisti non servono o che comunque la loro utilità si è assottigliata e basano il loro ragionamento su alcuni fatti durissimi per noi ma che esistono le nuove tecnologie aprono nuovi canali nuovi mezzi
Moltiplicano l'accesso diretto alle fonti di informazione
Rendono più flessibile la produzione né i mezzi tradizionali nei nostri giornali nei periodici nelle tv nelle radio
E poi c'è un pezzo dell'informazione che è in crisi è un pezzo maturo dell'industria dell'informazione
Che l'editoria
Perché ha scarse risorse pubblicitarie
Perché alla concorrenza di altre tecnologie perché i costi sono elevati in termini di carta naturalmente e in termini di costo del lavoro ma non per colpa nostra perché e qui sono d'accordo con Giorgio
Il neo feudalesimo che dipende dai grandi gruppi che possiede i nostri giornali ha fatto esplodere il numero dei dirigenti dei quadri dirigenti dei giornali
Con compensi che poi nelle medie al tavolo delle trattative ci vengono ribaltati contro
E infine c'è un mercato del lavoro che in qualche modo ci mette in difficoltà all'interno di questo ragionamento
Perché c'è una cittadella chiusa dei grandi giornali e delle grandi redazioni assediata c'è una grande pianura di precari
Ci sono i giornalisti non il pseudo giornalisti ci sono i giornalisti che non hanno contratto Fnsi ma hanno contratto CGIL CISL UIL e sono colleghi
Tra l'altro un sindacato quantomeno deve avere l'obiettivo di rappresentare la sua base e non di escluderlo
Ecco da questi fatti gli editori
In minima parte per motivi di costo in larga parte per l'interesse a fare quello che vogliono
Cominciano a dire ma giornalisti servono un po'di meno
Perché hanno una debolezza culturale
Pensano e scambiano l'involucro il giornale per il contenuto
Pensano di poter vendere pubblicità
Di poter vendere gadget e quindi di poter vendere copie non si rendono conto che la gente non compra i giornali perché i cittadini gli ascoltatori i lettori vogliono notizie
E questo cercano il caso di extra del gruppo Monti
E esemplari
Fa un giornale che ha queste caratteristiche pensa di vendere e non è né niente e non vende niente perché giustamente è pieno di niente
E che cosa accade che il risultato di questo fallimento viene scaricato sui colleghi della Nazione del Carlino che sono due signori giornali
Questo è il punto però non sono solo gli editori
E c'è anche il ceto politico col quale non dobbiamo fare i conti
è vero il pericolo diciamo di una vittoria di un gruppo che poneva al centro la dissoluzione dei contratti nazionali è scongiurato
E però intanto non esistono per un sindacato governi amici
E poi anche da questo punto di vista il problema di chi fa informazione è un problema delicato
Guardiamo le proposte di riforma dell'emittenza si continua a parlare di reti
Si continua a parlare di reti due qua duellato è come se uno dovendo informatizzare una grande amministrazione pensasse solo acqua all'hardware al computer
Chi ci lavora dentro che cosa c'è dentro quelle reti quale preparazione quale deontologia hanno i comunicatori e gli informatori di questo non parla nessuno
Ne perché il problema è sempre quello il problema è che c'è poi tanto i giornalisti non servono e invece proprio perché ci sono c'è questo passaggio tecnologico i giornali si servono di più
Nel momento in cui le informazioni si moltiplicano fino a confondere confondere chi le riceve
C'è bisogno di piume di azione non di meno mediazione c'è bisogno di chi seleziona sintetizza spiega interpreta offre chiavi di lettura
Piume di azione non meno mediazione è un errore è un errore di cultura industriale
Decidere di fare un settimanale mettendo quattro foto perché tanto voglio computer li mettiamo insieme infatti non vanno la Rizzoli ha preso dei bagni terribili con queste scelte e loro dirigenti sono sempre lì ma i nostri colleghi sono in cassa integrazione
Queste pur
La FIEG che parla sempre più spesso di liberalizzare i punti vendita
Di tariffe postali
E di qualità quando parliamo perché vedete colleghi la qualità a questo punto si lega con l'occupazione
Perché senza qualità non c'è occupazione se si continuano a fare i giornali così l'occupazione cala e quando affronteremo altre nuove tecnologie il cavo e gli altri mezzi di comunicazione se non si risolve questo problema calerà ancora
E questo sindacato che può fare è un sindacato debole
Non diviso debole
Troppo tempo è rimasto anche senza parola
Troppo tempo poco legato al corpo della nostra categoria
Io credo che noi nonostante questa debolezza dobbiamo avere l'ambizione di rompere la sedia
E per farlo bisogna che costruiamo le alleanze perché da soli non ce la facciamo
Le alleanze cominciando dalle relazioni
Riprendendo il dialogo con le redazioni
Rimettendo in comunicazione ogni redazioni con le altre redazioni
Quando al Corriere della Sera c'è stato il famoso referendum ma io non so quali siano i motivi che l'hanno generato non so se è stato bene in quella situazione farlo o non farlo ho visto le facce dei colleghi nelle altre redazioni
Quando hanno visto che lì c'era stato un pronunciamento
La paura dei gruppi dirigenti la soddisfazione dei colleghi che dicevano cavolo si riparla
E questo è un è un elemento che dobbiamo tenere presenti noi dobbiamo rompere l'assedio e per un per l'assedio però bisogna aprire non chiudere
Non si può andare per le camere dei sottosegretari e pensare che il movimento
Che il movimento sia utopia
Perché l'e sterno nella società della comunicazione ma anche nella politica le alleanze contano e pesano
Tanto quanto la necessaria mediazione nelle stanze segrete del potere e tuttavia per fare questo per aprire non chiudere noi dobbiamo avere un programma chiaro con alcune scelte chiare
Entro su alcuni punti
Perché credo che siano quelli più importanti
Le grandi riforme di sistema
L'emittenza come ho detto non possiamo lasciare che si parli solo di hardware di reti dobbiamo intervenire con una nostra proposta o che
L'editoria non è questione di dare soldi ai giornali Giorgio l'idea di fare una riforma dell'editoria per dare nuove provvidenze è fuori dalla possibilità di oggi è fuori
Fuori
Dico però che ci vuole anche la riforma dell'ordine perché se noi abbiamo l'ambizione di fare quello che dobbiamo fare se non leghiamo dignità qualità al e occupazione ebbe noi dobbiamo avere un ordine che forma di più
E che fa rispettare di più la deontologia il collega Tucci presidente dell'Ordine di Roma
è intervenuto quando Mara Venier
Ha fatto la famosa intervista Berlusconi giustamente dice ci sono tanti colleghi perché non farla fare a loro quell'intervista giustissimo
Però noi non siamo gli unti del Signore
E giusto anche farsi la domanda opposta quanti colleghi avrebbero fatto un'intervista migliore di quella che ha fatto la Venier perché la nostra forza fa nella vostra qualità se non c'è qualità non c'è forza
Non basta al tesserino rosso
Tra l'altro
Singolare coincidenza mano nodo senza fare polemiche
Nel segretario del presidente dell'ordine hanno citato l'incombente referendum io credo che noi dobbiamo andare a una riforma radicale non perché ci sia il referendum ma perché ne abbiamo bisogno
Formazione universitaria durissima
Deontologia che si fa rispettare
E poi niente più guarentigie per nessuno
Chi ha l'abilitazione a fare il giornalista
è giornalista se lavora lavora se non lavora non lavora non è possibile tenere altri sistemi perché non regge l'Inpgi non regge la Casagit non regge il nostro sistema non ce lo consente più la società e poi c'è il quadro contrattuale
è vero la riforma del contratto io ricordo pugno chiuso svolsi Giorgio Santerini una riflessione sul contratto per settori mi guardavi un po'preoccupato oggi siamo in molti a dire che il contratto va adeguato ai diversi settori
Va adeguata i periodici vai adeguato alla radio va adeguata alla televisione
E però c'è da fare di più
Oltre al contratto dei dipendenti c'è da fare contratto dei freelance
Perché è una realtà i freelance vanno inquadrati contrattualmente
Siamo riusciti a ottenere un incontro e un l'avvio di un discorso con la FIEG non basta bisogna portare a casa queste cose
E poi la piccola emittenza la piccola editoria
Io credo che noi dobbiamo fare una scelta coraggiosa io appartengo a un'associazione Stampa che in nella preparazione della piattaforma contrattuale ha posto questo problema con grande forza ed è stata sconfitta chiedevamo il contratto a doppia velocità
Voglio entrare con i piedi sul piatto
Non reggono le piccole emittenti col nostro contratto non reggono
E infatti e infatti stanno lì i nostri colleghi col contratto CGIL CISL UIL ma non delle piccole emittenti perché l'ultima riunione che abbiamo fatto con la Fininvest il problema c'è stato posto nella prima emittente privata nazionale
L'attuazione del contratto FRT del tele reporter alla Fininvest
Aver ritardato aveva ritardato nel prendere atto di questa cosa aver messo la testa come lo struzzo chi sotto la terra ci ha portato a un rischio gravissimo o lo recuperiamo adesso o difficilmente potremmo recuperarlo la gradualità qui non c'è
Perché le cose già
Realizzate nella realtà non si recupera
Credo comunque voi ci sia un punto fortissimo
Che sia la riforma di questo sindacato così come non va non ci può essere un segretario che di fronte a questa sfida di fronte a questa complessità da solo regge con tutte le tele che di fronte a tutto non è possibile
Certo che è prevista è previsto l'istituto della belga nel nostro statuto
Io dico che bisogna creare una squadra nazionale
Dove ognuno abbia la sua delega dove definito un programma fatto un accordo ognuno vada avanti dove il segretario sia un regista con grande trasparenza non che le cose si vengono a sapere all'ultimo momento
Non che le cose si vengono a sapere l'ultimo momento troppe volte è accaduto troppe volte è accaduto
Noi dobbiamo
Andare ad un accordo interno chi è inevitabile
E però dobbiamo andarci nella grande chiarezza
Gli ultimi mesi
In questa Giunta l'ultima parte della trattativa contrattuale sono stati contrassegnati anche da forti tensioni che poi ci sono recuperate
E tuttavia io credo che bisogna andare nell'unità
Nella chiarezza
Su punti concreti sapendo se per esempio all'appello della Santoro
Rappresentante della CGIL si risponde sì o no e non solo per i poligrafici per tutte le altre figure professionali per un rapporto politico complessivo con CGIL CISL UIL perché se ci isoliamo perdiamo e ci siamo isolati non l'abbiamo voluto non l'abbiamo cercato
E siamo isolati e dobbiamo recuperare
E anche questa avevamo detto è utopia estremismo io non credo che si estremismo la ricerca di alleanza
Caso mai è la categoria del riformismo e della ricerca delle possibili graduali
Mete da raggiungere
Grazie alla ricerca di alleanze ci siamo isolati abbiamo lasciato le nostre redazioni frantumate da sole
L'afasia creava atomizzata
Se vogliamo riavere dignità
Chiedere e ho concluso di poter dare con dignità ma anche con bravura
Con una selezione dei nostri quadri che dipenda dalla nostra bravura
E non dall'appartenenza a questo o a quella cordata
Io credo che noi dobbiamo chiedere di essere giudicati con rigore per poter dare il nostro contributo al passaggio democratico e di allargamento della democrazia che noi possiamo dare in questa fase difficile del paese
Grazie sedete
La favola male Marco Volpatti dato dal saggio est della Lombardia si prepara Domenico Castellano
Colleghi questa mattina io ho ascoltato con qualche avvocato emozione la conclusione della relazione di Santerini poi ci sei tu
Uso la parola emozione non per ragioni sentimentali che non avrebbero
Particolare tesoro la somma come questa
Ma perché quell'indicazione del vento dell'utopia che concludeva quel discorso
Era secondo me era ed è un indicazione di un passaggio
Estremamente difficile
Che ci pone
Delle necessità di di di di rimettere insieme molte cose
Ho sentito anche alcuni interventi dei colleghi che mi hanno preceduto
Bene colleghi se non mettiamo quel pizzico di vento dell'utopia io credo la risposta a una domanda che poco fa ho sentito fare consentita fare diciamo in in termini talmente
Come dire freddi che mi ha un po'di Alciato cioè ci serve ancora questo sindacato ci servirà ancora
Il rischio che una risposta
Come dire di somma dei problemi di somma delle difficoltà di somma delle insoddisfazioni Tissot Umma
Delle divisioni che ci sono nella categoria potrebbe essere una risposta no
Ma allora
Questo congresso
Evidentemente celebre Rebbe che cosa
Celebri le ombre
Beh intanto alcuni risultati
Io credo che si debba dare atto a Giorgio Santerini di alcune cose
A Giorgio Santerini alla Giunta cento
Di avere intanto concluso un contratto in condizioni concluso e completato anche nella fase famosa del decreto un contratto in condizioni
Che non esiterei a definire impossibile
Io ero tra quelli che non ci credevano
E ancora adesso mi chiedo
Come sia stato possibile
Un'altra cosa di cui credo dobbiamo dare altro Santerini e di aver
Garantito l'unità di questo sindacato evitato le tentazioni di dispersione di scissione
Garantito per lunghi anni una gestione unitaria di questo sindacato
Sofferta certo perché l'unità è sempre molto sofferta soprattutto e sofferta in un sindacato come questo
Il
Titolo di questo congresso e uniti nel se ne esce
Vedete colleghi
Questo sindacato ha quasi un secolo ma era in atto cinquant'anni fa come sappiamo per una scelta libera di tutti i giornalisti italiani e da allora è stato il sindacato di tutti i giornalisti è l'unico sindacato dei giornalisti non era scritto
Le leggi
Nelle leggi fasciste c'è un sindacato unico richiamo ma delle leggi della repubblica democratica non c'era scritto questo
E quando liberamente quei colleghi di cinquant'anni fa
Ricostituire uno la Federazione della stampa lo ricostituirono in una situazione di divisioni che più
Laceranti non poteva non essere c'erano quelli che erano reduci da sala e c'erano quelli che erano reduci da Mosca
E Luciano Violante per piccola notazione era lontanissimo e non era nemmeno all'orizzonte
Eppure
Con quel tipo di divisioni verticali
Così sconvolgenti
Quei colleghi avevano la consapevolezza che all'interno di un realtà sindacale della categoria dei giornalisti liberamente scelta e quindi trasversale rispetto alle grandi divisioni che attraversavano il Paese tutti erano più forti e tutti erano più liberi
I giornalisti
Dei giornali di partito che allora erano tanti e forti e combattivi i giornalisti dei giornali che allora si chiamavano
Di informazioni indipendenti
Chi erano
Numero
Quale era il noto di questa di questa unità così difficile perché io non lo so ovviamente non c'ero
Ma
Era un'unità difficile era un'unità sofferta e lo è stata a lungo tutta la strada
Del di questo si tratta
Era un'unità basata sulla dimensione dicevo trasversale della autonomia
Dell'autonomia del sindacato dei giornalisti
E il fatto che non sia mai accaduto da allora fino ad adesso
Che al di là di qualche tentazione
Al di là di qualche minaccia al di là di qualche malumore non sia mai accaduto che qualcuno abbia creato un secondo un terzo sindacato un sindacato di sub Categorie
è un fatto significativo secondo me non c'è niente che lo che lo vieti
Non c'è niente che che lo impedisca ci sono categorie più o meno numerose delle nostre che hanno
Frantumazione i sindacati tutti
E questo invece non è mai accaduto nel sindacato dei giornalisti per quale ragione
Secondo me perché nelle diverse epoche si è sempre realizzato nel senso che si è sempre concepito questa dimensione della trasversalità di questa presenza sindacale
E di quella autonomia intendiamoci questa autonomia è facilissima da concepire in termini concettuali difficilissima veramente difficilissima da definire giorno per giorno ed è una conquista di giorno di ogni giorno
Per che
Questa autonomia deve essere realizzata combattendo contro diverse
Diversi nemici diverse forze che cercano di annulla
Le forze imprenditoriali le forze delle appartenenze politiche
Le forze della pubblicità
Questa è una questione relativamente più recente ma fino a un certo punto certo più drammatiche oggi l'autonomia della professione rispetto alla pubblicità per esempio è un problema gravissimo che abbiamo costantemente il richiamo dell'aziendalismo
è un richiamo costante perché sempre nelle aziende ma ancor di più negli ultimi tempi c'è sempre qualcuno che ti dice la tua solidarietà e qui non è l'ha con quegli altri che sono i nostri concorrenti
Perché sul piano delle coppie o sul piano degli ascolti dobbiamo combattere e sopravvivere
E quindi digerisce di anche i gay getti digerisce ti anche la pubblicità in un certo modo digerisce di un sacco di cose
Bene noi abbiamo sempre
Trovato
Nella dialettica nel contrasto
Non mi pare nella rissa
Qualche volta
Ma siamo riusciti a eliminare anche questi
Badate una delle difficoltà dell'autonomia sta in noi stessi stai noi stessi perché in termini molto diversi evidentemente rispetto a cinquant'anni fa
La logica dell'appartenenza per esempio l'appartenenza politica ma anche l'appartenenza
Aziendale
O di settore
Televisione e carta stampata
è una logica che attraversa le nostre stesse persone
Per cui noi stessi dobbiamo prendere le misure di questi confini dell'autonomia
Ma attenzione non perché la questione dell'appartenenza politica sia come dire una minaccia un qualche cosa che perché per esempio l'atteggiamento diciamo le militanze politiche o le opinioni politiche sono sono idealità nel campo civile sono passione civile
Io farò un solo esempio e vi prego di
Credere che è una cosa che io cito non con intenzioni provocatorie
Ma perché mi sembra significativa
E perché poi mia
Toccato e coinvolto
Mi riferisco alla vicenda del referendum sulle reti televisive
Vittorio Roidi che io conosco da un numero di anni che non voglio nemmeno ricordare abbiamo lavorato insieme al giornale radio
Per una ragione che credo di aver colto
Proprio perché lo conosco per una ragione di passione civile
Presidente del nostro sindacato ha ritenuto
Di dover
Far parte
Del Comitato del Sì questo ce lo ricordiamo
Come
Scusa mi pare che tu
Mi pare di aver ti di avvertisse sentito rappresentare le le le ragioni del sì
Va bene
Ti faccio le scuse
Ti faccio le scusa hai creduto io è un è un mio uomo grave elemento di disinformazione però di aver rappresentato queste ragioni del sì credo di sì quello in maniera anche estremamente pubblica
Vittorio io so che tu questo l'hai fatto
Per una profonda convinzione ma so anche
Che io e qualcun altro che poi siano pochi o tanti all'interno di una all'interno di una categoria questo credo che abbia un'importanza relativa
Ci siamo
Ci siamo chiesti
Quali erano i confini della nostra autonomia dentro un sindacato e quali erano i confini dell'autonomia dei dirigenti di questo sindacato io sto citando questo esempio
Ripeto senza
Niente da dire credo che quello sia stato un errore non perché il sì perché il referendum e andato in un certo modo
Nemmeno perché penso che quel referendum commi commettesse l'errore fondamentale di trattare con l'accetta questioni che devono essere trattate con strumenti più sottili
E a accurati
Credo che sia stato un erano questa la mia opinione
Sulla quale il dibattito probabilmente è ancora aperto evidentemente
Ma dico questo esempio eccidi tutte Vittorio
Proprio perché di conosco bene e perché sono che quella tua scelta era una scelta dettata da passione politica Ida convinzione della
Compatibilità del tuo atteggiamento con i confini dell'autonomia del sindacato di cui ieri preside
Quindi vedete questo problema dell'autonomia è un problema
Che noi dobbiamo definire anche dialetticamente insieme Man dialetticamente giorno per giorno sono confini che tracciamo ogni sera sulla sabbia come fosse su questa spiaggia
Che c'è qui sotto e poi arriva il vento non quello dell'utopia e li cancella e dobbiamo rifarli ogni volta e questa è una questione che ci si pone ogni volta e io che sono un po'vecchio di comunque di congressi trovo che questa questione debba ogni volta essere ride fino
Ho citato questo esempio ma naturalmente per questioni sono moltissime
Marco come sono importanti dovreste aver chiuso da Marco trentasei
Vado subito alla conclusione
Proprio nei termini dell'autonomia
Ne dobbiamo stare attenti ad una questione è stato detto e lo condividiamo tutti non esistono governi amici
Non esistono non sono mai esistiti in realtà
Ma c'è sempre la tentazione che al di là dei governi esistono quadri politici Amicucci
Quadri politici
Più convenienti è una tentazione che abbiamo avuto negli anni tra il settantasei e il settantotto
Quando si parlava di solidarietà nazionale quando si parlava di fermezza quando in questo settore dell'informazione imperava il dettato del blackout più su questo il sindacato
Ha avuto difficoltà si è diviso e chi allora c'era occhi si prende la briga di andare a leggere qualche cosa moscio
Adesso la situazione e diversa ma io sento in qualche modo che qual che suggestione di questo tipo potrebbe venire attenzione
Io sono convinto che non esistono nei governi amici
Nei governi nemici per definizione i governi sono tutti controparte
E lo sono stati e lo saranno ancora di più
Allora i termini dell'Unità e vado a concludere scusa
Sono i termini di una unità dentro un sindacato con tutte le differenze con tutte le identità diverse
Che noi abbiamo sempre avuto e che continuano a vivere in forme ovviamente diverse con tutte quante le componenti il il sistema elettorale che abbiamo che è un sistema elettorale proporzionale che venne lanciato da un mio caro amico di cui tra qualche giorno ricorre l'anniversario della morte Walter Tobagi
Fu lui a dire questa cosa
In un congresso in cui non era nemmeno delegato dobbiamo a vere la forza di dividerci perché soltanto se ci dividiamo salveremmo realmente l'unità il suo concetto che io sposo perfettamente
è che sono le divisioni del sindacato quelle che gli danno la forza soltanto dal confronto e dall'eventuale ricomposizione di quelle divisioni
In cui tutti però si badi bene accettino
E condivida hanno la rispettabilità delle posizioni degli altri soltanto in quel modo L'Unità può fare un passo avanti grazie
Grazie colpa della parola Domenico Castellano si prepari Carmine Fotia
Io ringrazio la Presidenza per avermi concesso la parola faccia per la verità aveva intenzione di fare un intervento un po'diverso da quello che sono
Poi gli interventi che mi hanno preceduti
Mi hanno fatto convincere
Che forse e senza forse
Son passati quattro anni
Di questa gestione unitaria della Fnsi
E quattro anni gestioni elitaria
Anche se con una certa diversità abbiamo affrontati una serie di problemi
Oggi però debbo verificare di evidenziare che i tempi sono cambiati
Sono diventati difficilissimi
Io la società che ci circonda sta cambiando velocemente e quindi di conseguenza la famiglia giornalistica sta cambiando più velocemente della società
Ma questo non ci deve spaventare o per lo meno io penso io non mi spavento
Non ci deve
Diciamo mente è una posizione di disagio ma ci deve invece a baciare
Sempre più stretti
Sempre più uniti
Mettendo da parte le strumentalizzazioni che si fanno e si continua a fare gli steccati Proietti chi trasversali
E bisogna invece confrontare confrontarci fra i colleghi
Parlando di professionalità
Di occupazione giovanile di solidarietà seria
Disoccupazione
Vieri imprese editoriali che nel nostro Paese nessuna è pura sono oltre il tempo l'onere
Di giornalismo femminile
Il precariato
Di lavoro nero di Publicis ma precario di pubblici il modo serio e non finto come qualcuno stamane
Accennava perché il dipinto pubblici ritmo chi è solo la speranza di essere remunerati
E Dio sa solo quanto e quando
Per quando riflette il discorso dei sindacati noi tre anni fa i colleghi della Giunta la segreteria si ricorderanno che dopo mesi e mesi di lavoro
Quasi incessante riuscimmo a firmare un protocollo di intesa per gli uffici stampa da parte delle segreterie della CISL e CGIL e UIL la
Dopo sei mesi
Con attraverso intrighi trasversali
Vengono fuori dalla commissione Aran presieduto allora dal professore Treu oggi ministro del lavoro delle assurdità
E degli intrecci paurosi
Che stavamo cercando di superare poi caduto il governo poi ci son parte edizioni e ci auguriamo nei termini questo nuovo governo si possedeva fritto riaffrontare l'argomento bisogna quindi che tutti bene è stato definito il congresso
Di questo congresso uniti che la Fnsi
Dobbiamo essere tutti uniti che la federazione
Dobbiamo parlare di problemi dell'informazione scritta e parlata e non di numeri io direi a Napoli di numeri al lotto
Non ti percentuali
Non serve più questo discorso
Bisogna voltare pagina questo sì ma
Con molta attenzione
Bisogna voltare pagine ma bisogna fare attenzione agli Loggetta il libro come bisogna cambiare una porta ma senza l'istruzione alla casa
Amnesia collegi
Per l'utente se questo si manifesterebbe
Io allora noi commetteremmo un grosso errore oggi ha in questi giorni
No scusate colleghi e collega addirittura al chi è favorevole dinamica e questa ipotesi o questo mio la mia considerazione può anche non ridere ma piangere perché è piangerà domani
Quindi il perché secondo me è un errore imperdonabile quello che stiamo per commettere ok commetteremo io mi auguro che non commetteremo
Dove le nuove generazioni del giornalismo sia esso a tempo pieno che appartenga non solo non riuscirebbero a comprendere il significato di questa posizione mai essi
Non farebbero altro che trovarsi in una situazione ancora più disastrosa Ricoeur laccetti disastrosa oggi
E parlo dell'editoria scritta parlata e anche ritornata secoli
Perché
Se noi non lo saremo uniti
Ma saremmo sparpagliati cara collega gesso viti
Allora
Gli editori
Che non sono riusciti a dividerci
Durante i contratti e l'ultimo contratto
Un contratto difficilissimo sì divideremo noi sui sparpagliati noi non ci sarà più contratto non ci sarà più Fnsi tessili spenta unitaria per i fili per interessi degli operatori dell'informazione queste alla verità
Chi solleva sorrida pure ma non s'arriverà poi piangerà duramente non ci sarà solidarietà seria o poco seria tre potrà venire incontro
Io allora
Caro gli amici e colleghi
Bisogna cioè i problemi in un discorso unitario è sentito reale e concreto vengono affrontati
Vengono sviscerati
E parlo dei problemi dei disoccupati in prima analisi del precariato dentro recare egli crea una casa traligna in un sindacato perché tende a pensare che è un sindacato unitario possa pensare di difendere i garantiti buttare nel cestino e Londra latente
Perché ha imparato avete detto ai segretari solo coloro i quali sostengono le associazioni regionali e la Federazione azionato la stampa come l'ordine regionale l'ordine nazionale amici alcolica
Allora dobbiamo parlare
Del re dei giornalisti sottopagati nell'emittenza locale bello segreti hai detto al vero
Non ho mai letto ancora
Che noi Federazione equestre aggiungono Italia questa dirigenza Galizia presentato oggi al congresso stiamo da sette mesi da un anno da due anni subire continue prepotenti sinuose
C codice anti e interventi in Giunta affinché essi realizzato soli tre protocolli d'intesa
Proprio per il samba per l'emittenza locale ma non Carletto volto locale per locale provinciali e interprovinciali o regionali quelli periodici delle posizioni chiare
Perché
Dovevamo raggiungere obiettivi chiari
Gli interventi trasversali le postazioni alle volte non per iniziare la diversità nell'unità non ci hanno permesso fino ad oggi
Di poter
Raggiungere un obiettivo concreto Petri ringrazio caro le Bettini presidente aveva e berretti perché
Io ho incontrato i cinque rappresentanti a Napoli in una tavola rotonda delle cinque associazioni nazionali all'emittenza locale in quella sede
Sì alla FRT e alle altre associazioni terzo poiché agli altri si sono dimostrati interessati a un protocolli d'intesa che rispettavano le norme
Successi rispecchiavano i norme nel contratto la pur vista normativo invece si rispecchiava un protocollo dal punto di vista economico perché è vero caro seghetti Tesser questo contratto l'ultimo che abbiamo fatto
Cioè non è che ha portato a una grande aumento ma indubbiamente ha avuto un aumento in percentuale
Lo andassimo ad applicare l'emittenza locale provinciale o comunale dovrebbe chiudere non in ventiquattro ore ma in ben tre quattro secondi
Quindi ancora e altri colleghi mal pagati sottopagati invece altamente massacrati il Guarini si ritroverebbero ugualmente a non dover guadagnare neanche trecento mila lire al mese ma doveva eventualmente
Il cercare delle strade
Poco sane per sbarcare il lunario o questa specie di mezzo un lunario o di sotto l'una quindi amici quando parliamo non parliamo
Per messaggi parliamo per problemi reali concreti
Problemi che sono sul tavolo
Ce ne possono essere affrontati se c'è la volontà reale di affrontarli a portarli a soluzione
Anche a costo di doversi scontrare e di fare muro contro muro continuerà a parte avversaria ma non del giornalisti della parte a colori quali con cui dobbiamo trattare per risolvere il problema
Pacifista
Il problema delle nuove figure del giornalismo di Conan
C'è il problema venne Rance
C'è il problema del fotoreporter situazioni si devono riunire a Napoli hanno tappato hanno fatto la situazione regionale a votare porte bene hanno fatto i colleghi ma debbono essere riuniti a livello nazionale
Per ottenere dalla Federazione nazionale dalla stampa il riconoscimento e il gruppo di specializzazione
Denota
Decime operatori venga amici esitante altresì cure
Che è ormai sono alle porte
Solo l'inattesa
Non era solo FRT Ferretti che ci ha praticamente cercato di superare con un contratto differenziato da quello contratto giornalistico
Ci sono altre insidie
Altri tentativi altri ammiccamenti altre possibilità di intrecci strani autori
Cioè dobbiamo noi come sindacato abbiamo il dovere di smascherare abbiamo il dovere di combattere abbiamo il dovere di tutelare i nostri iscritti altrimenti non siamo un sindacato
Tua per finire Carosi ciò diversa Obama sto per finire
E quindi
Quindi
C'è stato poi una lunga parentesi
Abbiamo avuto due anni fa
Un congresso straordinario con gli stessi delegati il pugno chiuso per la riforma della Fnsi una riforma che hai s'impegnava in particolare sull'articolo due giornalisti part-time giornalisti a tempo pieno
Abbiamo avuto momenti particolari io debbo ringraziare Santerini Petri nata il Boca Cescutti Giulietti a maggior ragione Serventi Longhi per avermi dato una grossa mano nel portare a termine con la proposta di riforma della dello Statuto la federazione
Però Perben una manciata di voti limato ingresso di tre giorni non è passato in quel congresso di tre giorni non è stato
Non ha prodotto frutti
Ed è stato una iattura anche qui
La riforma dell'ordine
La riforma del Nord è un altro argomento importante
Una legge a quello attuale che è ancora pronto
Fa acqua da tutte le parti
Non esiste il diritto della certezza in quella legge
Deve essere una riforma globale
Una riforma fatta da tutti con la collaborazione di tutti dove bisogna introdurre un articolato per gli esami scritti e orali per tutti economica sono iscritti all'ordine
Sia per i giornalisti professionisti sia per i giornalisti pubblicisti perché la pari dignità
è la pare posizione in un in un albo deve essere diciamo assunta e difesa
Stop al finire si minimo minuto per concludere abbi pazienza
Poi vorrei dire al collega Cescutti al presidente Cescutti grazie
Per quell'apertura ed Evans
Questo è stato l'esito di battaglie lunghissime di cui ho portata avanti con molto calore nelle riunioni della dei congressi nazionali ai quali dirigenti
Dove finalmente si è avuto a questa apertura
Caro Gabriele ma non è solo questa l'apertura avevamo parlato dagli articoli due e dodici e trentasei che ne facciamo le collaboratori a quegli anni che ne facciamo le corrispondenti che lo facciamo nella sezione centrate
Sono quelli anche degli argomenti importanti
La Casagit caro Mimmo ti ringrazio
Per la tua relazione per la tua disponibilità e la tua apertura a Bonerba entrare tutti nella Casagit però mi devi fare la gentilezza che aveva chiesto due anni fa
Un anno e mezzo fa la riapertura dei termini per coloro i quali non sono nuovi iscritti in questo Paese per iscriversi alla Casagit in un momento particolare nella vita del mondo sanitario di questo Paese questo
Infinitamente sta finendo entrino in quattro parole
Sul contratto un contratto però fatto difficile
Di cui si può dire tutto e il contrario di tutti però è stato parliamo è stato affermato insomma grazie a Giorgio Santerini vogliono questo contratto
Che
è stato un risultato di forza
Potrà poi vedere
In prosieguo come dovrà essere organizzato il processo delle scuole di formazione lavoro un'organizzazione i risultati è quello della di occupazioni disoccupati
Ebbene colleghi io ho finito vorrei dirvi soltanto una cosa
Soltanto se siamo tutti uniti
Soltanto se siamo tutti
Nella impostazione del Lambro professionalità dell'unità
Della solidarietà reale
Noi possiamo dire di esistere ancora e noi possiamo dire o di essere un sindacato unitario altrimenti non correremo il rischio
Di frantumarsi altrimenti correremo il rischio di buttare dico buttare a o napoletano
Dico a buttare ai futuri giornalisti di giovani operatori all'emittenza locale al precariato non so dove ma certamente si dovranno buttare solo in un burrone perché non saranno mai più tutelati da nessuno grazie
Grazie Castellana la parola Carmine Fotia Delegazione di Roma membro di diritto subito dopo morì zio Blasi ragazze le Marche
Controllo
Naturalmente
Mi scuserete se dopo il pirotecnico intervento del collega Castellani in viva voce voce voi me io mi apparirà una serie di grigie considerazioni ma problemi per le propongo così come le ho pensate ma io penso che lo sforzo principale
Che
Dovrebbe fare questo congresso se vuole tener fede
All'osso Logan che
Campeggia dietro le nostre spalle e anche all'esportazione che il segretario c'ha fatto nella sua introduzione
Noi dobbiamo provare almeno a nominare
Alcuni nodi
Che rendono complicata l'unità del sindacato
E questo è un bene
Perché anch'io sono convinto che l'unità di un sindacato non può nascere da
Patteggiamenti e accordi di vertice ma deve fondarsi
Su una capacità
Di rappresentanza
Della categoria dei suoi problemi e delle sue nuove sfide
E credo che dobbiamo interrogarci tutti assieme penso che sia una responsabilità collettiva bel perché
Non scusate mi nell'ultimo anno di gestione ma nei quattro anni che ci separano da pugno chiuso
Alcuni problemi non sono silenzio per cortesia scusa che hanno sempre un po'di brusio e va be'ma il brusio e umano
Con il pubblico nella
In questi quattro anni dicevo
Quali sono stati i problemi e le ragioni che non ci hanno consentito e questo credo che dobbiamo riconoscerlo tutti assieme
Senza gettare la croce addosso a nessuno ma per fare una riflessione comune
I problemi che non ci hanno consentito di tener fede a tutti gli obiettivi
Che a pugno chiuso ci pone
Io penso
Questa è la mia opinione
Che
La sconfitta al congresso straordinario sullo Statuto sia stato un punto di crisi
Di quella strategia che ci eravamo posti
A pugno chiuso
E credo che
I colleghi che allora impedirono
Che passasse la riforma statutaria
Di fronte alla quantità di problemi irrisolti
Che oggi ci troviamo davanti dovrebbero riflettere
Su quanto Packard perché
Perché in realtà
La questione principale
Dell'unità del sindacato
E se
Il sindacato
Riesce Ono
Ad affondare le sue radici
Dentro la professione
A rappresentarla nei suoi mutamenti
E a governare questi mutamenti
Questo era il tentativo
Della riforma statutaria
Questo è ancora oggi l'obiettivo uno degli obiettivi principali
Di questo congresso
Vedete io ho sentito parlare
Ed è un argomento che conosco bene perché
Tutta la mia vita professionale
Si è svolta si svolge
Dentro quella che viene chiamata
L'editoria debole
Quel settore
Dell'editoria mi suggerisce alle spalle giustamente Castellano raccolgo il suo suggerimento
Povera più debole povera di mezzi
Di risorse finanziarie
Ma io vorrei
Che noi avessimo anche un rovesciamento di paradigma
Guardatevi in giro
Guardate le redazioni dei giornali
Guardate le redazioni dei telegiornali dei giornali radio guardatevi intorno e scoprirete
Che questa editoria povera
Di mezzi è stata anche de una straordinaria fucina i giornalisti di bravi giornalisti
Che hanno imparato il mestiere
Nella difficoltà
Che hanno imparato il mestiere in redazioni dove
Vige uno scambio continuo di esperienza e non lo dico per
Valorizzare questo settore ma per dire che sbagli eremo
Se
Continuassimo a guardare a questo settore solo come a un problema e anche una risorsa
Noi abbiamo bisogno di portare dentro il sindacato e dentro la professione non cosiddetti giornalistica di colleghi noi cosiddetti giornalisti io la conosco l'emittenza locale
La conosco
Per
Per quello che fa
E so che lì dentro si sviluppano tante professionalità
Ci sono tanti colleghi che imparano lì il mestiere e che lo fanno bene
Senza tutele a rischio
Un sindacato che si rispetti
Non ha il problema di mettere le medagliette
Non ha il problema di distribuire le tessere
Un sindacato che si rispetti hai il dovere di difendere la professione in tutti i luoghi dove la professione si esercita
Un sindacato che non fa questo non è più un sindacato rappresentativo è un sindacato che rappresenta una parte della professione
E scopriremo scopriremo
Se guarda eremo con questi occhi
Alla professione
Scopriremo che
Siamo di fronte a una contraddizione lacerante
A uno sviluppo impetuoso
Dei mezzi di comunicazione
Al proliferare di saggi e di discorsi che ci spiegano come viviamo nella società della comunicazione
E
A verificare che nel momento in cui paradossalmente
Gli studiosi di economia ci dicono che il futuro della società dell'informazione
Che l'informazione è anche una risorsa economica scopriremo che abbiamo il più alto tasso di disoccupati tra nostra storia allora qui c'è una contraddizione che un sindacato deve vedere a cui deve dare una risposta
Io non è che ce l'abbia o una riflessione da fare però
Io penso
Che
Più che una
Cultura industrialista
Stia prevalendo
Né gli editori
Una cultura aziendalista
Non nel senso della razionalità e dell'efficienza
Che credo debbano essere valori condivisi nelle imprese editoriali
Ma nel senso di un sogno insano
Di un'azienda senza lavoratori
Di una scomparsa della figura fisica dei lavoratori
Il sogno di giornali telegiornali settimanali periodici fatti senza redazioni
Senza più luoghi cioè dove il giornalista non è solo quello che scrive la notizia
Che manipola la notizia che la organizza ma è anche quello che contribuisce a ideare il giornale
A farne uno strumento vivo
Uno strumento che ha un suo volto riconoscibile
Ma io vorrei dire agli editori però
Noi dobbiamo aprire nei confronti degli editori un conflitto molto pesante su questo
E la questione della nazione deve diventare emblematica del nuovo sindacato deve diventare il luogo sul quale diciamo non si passa non si passa su questo piano
Ma nel mentre abbiamo un conflitto con questa parte più retriva più arretrata più aggressiva del mondo dall'editoria
Io
Penso che
Si possono anche usare le parole i padroni pensare che così
Sì abbiamo a più forte capacità contrattuale ma vorrei dire che nel mentre contrastiamo la parte più padronale più volgarmente padronale
Da vittoria ne dobbiamo essere capaci di rivolgerci alla parte più avvertite più attenta dicendo attenzione
C'è un rischio anche per voi in questa dimensione selvaggia dell'impresa
Ma domandatevi perché non vendono i giornali domandatevi perché domandatevi se non ci sia un nesso
Tra il fatto che i giornali non vendo e il fatto che questa questo sogno di scomparsa delle redazioni questa annullamento della soggettività creativa del giornalista non stia creando una omologazione giornali sempre uguali che il lettore non distingue più prodotti poco appetibili insomma la qualità lo diceva bene segreti la qualità e anche una è la risorsa principale
Dei giornali
Degli presentarti con un volto devi essere riconoscibile il lettore deve sapere che troverà nel tuo giornale
Una cosa che non trova da un'altra parto una chiave di lettura che non trova un'altra parte qui torno al tema
Del così detto settore debole che non voglio vedere così separato
Perché dall'ICI vengono anche tanti insegnamenti
Di fantasia di creatività quando si hanno poche risorse spesso sì utilizza lo strumento dalla fantasia del coraggio del rischio dell'innovazione
Di questo hanno bisogno oggi i nostri giornali e penso che questo congresso non possano invitarci
A
Discutere soltanto di questioni sindacali
Questo congresso deve lo diceva sì ENI secondo me faceva bene a dirlo non è un caso che ce lo dica chi vive in prima persona il punto più duro di questo conflitto
Abbiamo bisogno di domandarci quale giornalismo di se di quale giornalismo ha bisogno oggi questo Paese sono passati quattro anni dal novantadue se secoli secoli
Tutto è cambiato un sistema politico crollato un'intera classe dirigente è stata spazzata via può il giornalismo italiano non interrogarsi su se stesso su come è stato dentro questo passaggio
Quale ruolo ha svolto e dico adesso mentre mi avvio a concludere anche
Una cosa su quale ruolo deve svolge attività conclusa sì dottore mi avviavo uno due minuti e finisco
Fisco
Vedete
Io penso
Che stare dentro la fase degli anni passati è stato molto difficile
Però
Io non accetto
Che si dia una lettura una lettura di questi anni
Un po'fatta col senno del poi
Prendiamo la questione del referendum io sono stato nel comitato promotore del referendum
Lo rivendico come un merito
Come un diritto civile che nessuno mi può togliere
Come un merito
Ci sono stati errori nel referendum non c'è dubbio
Siamo apparsi noi che eravamo per il siccome
Coloro che volevano piuttosto fiere che sviluppare e questo è un errore
Però io vi domando
Ma il nostro sindacato di fronte a un movimento di cittadini
Che poneva la questione della libertà dell'informazione
E della riforma del sistema
Poteva essere totalmente assente
Noi giornalisti Como voltare la testa dall'altra parte
E dire non ci interessa o impegnarci in una battaglia dura difficile sì di minoranza
Che ha perduto ma che ha lasciato il segno di una questione importante che ha posto problemi che oggi dovranno essere risolti affrontati
E non ha importanza se poi
Abbiamo pagato un prezzo per aver fatto quella battaglia non ha importanza
Le battaglie non si fanno solo quando si è certi di vincere si fanno soprattutto quando si è determinati nel pensare che devono essere fatte
Allora io penso che se il nostro sindacato avesse giocato un ruolo più attivo dentro la questione della riforma del sistema forze
Anche gli errori del movimento referendario potevano essere
Potevano essere risolti vedete io penso
Che
Noi oggi dobbiamo non salire sul carro del vincitore
Chiunque esso sia
C'è tra noi
Chi è sempre stato fuori dal TAR lungo la strada
Ci sono coloro che si sono esercitati invece spesso nell'arte di salire su diversi carri non uno solo diversità io penso che noi come sindacato dobbiamo stare fuori da questo carro
Per strada insieme ai cittadini
Per svolgere quella funzione critica
Che la libera stampa deve svolgersi e che è essenziale nel sistema del maggioritario
Dove chiunque vince si crea uno sbilanciamento libera stampa indipendenza e autonomia della magistratura sono i capisaldi della democrazia dobbiamo difenderli assieme però
Dobbiamo rifare la storia
Perbene
Senza dimenticarci che questo sindacato l'abbiamo tirato fuori
Negli anni ottanta
L'abbiamo tirato fuori da una storia quella degli anni ottanta che era una storia di collateralismo
Con quel governo quel regime con le forze politiche
Noi non dobbiamo ripetere quell'errore
Questo deve essere un sindacato orgoglioso dell'autonomia sua e dei giornalisti e allora
Io penso che
La richiesta di unità
Che ci viene proposta dal segretario non debba essere
Respinta
Debba essere coltivata da questo congresso ma sulle questioni che ho cercato di nominare che altri colleghi hanno posto la riforma del contratto la riforma dell'ordine la riforma della struttura del sindacato la riforma dell'accesso alla professione sono tutte questioni su cui ormai non possiamo più pensare di eludere questi problemi
L'unità sarà tanto più forte quanto più saprà dare risposta a questi problemi e su questi problemi sarà cosa farà costruire un nuovo gruppo dirigente
Che rappresenti la le le nuove forze della categoria la sua omologa configurazione i suoi nuovi problemi un gruppo dirigente che non rappresenti
Le componenti attuali del sindacato ma che rappresenti la categoria per come oggi e la categoria come vogliamo che sia rappresentata domani un gruppo dirigente nuovo
Rinnovamento all'altra parola chiave su questo credo che dobbiamo essere tutti quanti d'accordo perché non è una parola che deve essere usata contro qualcuno
è un'esigenza di tutti tutti sappiamo che se vogliamo L'Unità se vogliamo una buona unità dobbiamo praticare un grande rinnovamento grazie
Grazie ai cani e Maurizio Blasi si prepari Paolo Girola
Io credo che la vita la morte dei sindacati non sia mai scritta da nessuna legge che non sia mai un atto dovuto
Una cosa sulla quale ci si può appoggiare garantiti da questa o da quella norma Rizzo scusi un attimo colleghi per cortesia grazie
Credo che la forza dei sindacati sia soprattutto legata a un concetto che hanno detto altri colleghi prima di me quello della capacità di rappresentare le basi sociali che ad essi si appoggiano e di modificarsi quando queste basi sociali si modificano
La sensazione che io e credo molti altri colleghi hanno è che la nostra capacità di rappresentare nel senso sindacale del termine
Sia venuta progressivamente de prendo negli ultimi anni e stia entrando pericolosamente in crisi
Credo che questa crisi di rappresentanza della Federazione della stampa galoppi in modo evidente nelle ristrutturazioni di alcuni grandi gruppi editoriali su questo non vale la pena di spendere troppi secondi perché è cosa troppo evidente
Credo però che cresca anche tutte le volte che le redazioni non parlano
Oppure tutte le volte che quando una redazione parla viene lasciata da sola oppure tutte le volte che quando una redazione chiede di votare su un direttore di testata sul suo piano editoriale sui comportamenti che l'editore o il direttore ha viene circondata di un atteggiamento di di politica diffidenze la prima cosa che ci si domanda è che trucco c'è
Che c'è dietro
Anche su questo secondo me su un atteggiamento di diffidenza e messa a rischio la ragione stessa della vita dei sindacati e cioè la capacità di rappresentare
Ma il punto di rischio maggiore sulla capacità di rappresentare senza la quale consiglio a tutti di cambiare mestiere perché sindacati se non rappresentano non servono
è a parere mio in un comparto del quale troppo poco si è parlato non me ne voglia il segretario nella relazione nella relazione introduttiva e penso come ovvio al comparto radiotelevisivo
Io vorrei che se ne parlasse di più e senza tabù
Prima solo per quesiti ogni anno in Italia si spartisce una torta di quattro mila cinquecento miliardi di pubblicità tra le emittenti televisive nazionali e locali pubbliche private radiofoniche televisive
Ne parliamo in Federazione della stampa visto che questa è una materia che va a comporre presumibilmente la legge di ricorda regolamentazione sulla quale presumibilmente né tra le mani il ministro Maccanico che facciamo
Come all'epoca della legge Mammì in quell'indimenticabile agosto del mille novecentonovantuno quando per usare un paragone calcistico venimmo presi
Così brutalmente in contropiede parlandone troppo poco e tra troppo pochi
Io propongo che se ne parli adesso senza paura credo di poterne parlare io che lavora la RAI tranquillissima mente con i miei colleghi di Telemontecarlo con i miei colleghi dei media sette conica lei che lavorano nell'emittenza locale anzi vorrei parlarne proporsi vedo
Che il congresso dia mandato alla Giunta della Federazione della stampa
Per definire un coordinamento stabile di tutta l'emittenza che rompa la cintura di opportunistica omertà che troppe volte si è legata attorno a questo fatto
Di quello che cambia nelle tecnologie televisive ne vogliamo parlare io ne sento parlare poco
Che cambia in termini di tv da satellite tv codificata
Cablatura delle città rispetto al lavoro che fanno tanti giornalisti professionisti o non nel campo della radio televisioni credo che cambi moltissimo che si costruisca un gruppo di lavoro
In federazione presto e bene che noi che facciamo li coraggio di questo settore che dia materiale di conoscenza su queste questioni se no facciamo lo stesso autogol o del novantuno quando lo dico al margine non per aprire polemiche
Ma per rendere onore alla storia
Non tutti i giornalisti erano così d'accordo nel fatto che la legge Mammì fotografando l'esistente rendesse un servizio al Paese
C'erano colleghi e anche colleghi che legittimamente gradivano quel tipo di di iniziativa legislativa va reso onore alla storia dicendo che c'erano tanti colleghi che fecero tutto quello che potevano per evitare quella legge
Lo dico e lo sottolineo non per riaprire polemiche che in questo congresso non servono non sono utili e fanno perdere tempo che sembra la cosa peggiore ma semplicemente perché
La memoria è una delle nostre forze più grandi che non va mai persa per fare tesoro degli sbagli passati ed evitare di ripercorrere nel futuro
In questo comparto oggi noi che facciamo i sindacalisti abbiamo grosso modo due mila persone rappresentate dalla Federazione tra la RAI le grandi reti nazionali e qualche po'che riusciamo a rappresentare su scala locale
Ci lavorano a occhio almeno dieci mila operatori dell'informazione professionisti o non gli altri otto mila chi li tutela è inutile che spariamo sui confederali o sulla FRT perché firmano contratti infischiandosene della legge del mille novecentosessantatré fanno in un certo senso il mestiere loro nel senso che coprono il vuoto che noi abbiamo lasciato colpevolmente coprono un vuoto tutto quello che possiamo fare adesso cercare di recuperare in volata nel più breve tempo possibile un deficit di rappresentatività sindacale che rischia di devastare la come dire la rappresentatività dei giornalisti per come lo eravamo abituati a pensare a non funziona più così tra tv via cavo tv da satellite connessioni con le tv locali e da satellite scende vedere scendere centinaia di canali televisivi su tutto questo
Come non eravamo abituati a pensare la rappresentatività dei giornalisti Telegraph radiofonici e televisivi non serve più in un certo senso dobbiamo ripensare strumenti di rappresentatività profonde nuova
E anche aveva ragione chi lo diceva prima di me meccanismi contrattuali che non siano volta dopo volta la pura e semplice fotocopiatura della piattaforma la volta precedente con qualche limatura detto per inciso l'apertura che lascia l'accordo del luglio novantatré sul rinnovo dei contratti integrativi a decorrere dal marzo del prossimo anno contratto di rete possono cominciare subito mi pare
Una occasione da non perdere detto fuor di metafora sociologica o riusciamo novità contrattualizzare questa area di operatori dell'informazione oppure faranno da soli
Faranno senza di noi rischiamo di diventare una grande stanza di zombie magari molto uniti materie prime presentano sempre meno
Ma che rappresentano sempre meno rappresentare significa anche a parere mio al di là degli aspetti più squisitamente di tecnica contrattuale
Riuscire a riconquistare un minimo di prestigio di popolarità rispetto all'opinione pubblica all'esterno non con inutili prediche
O con cose gridate al microfono che non ci servono né qui né fuori significa per esempio ritirare fuori un paio di tasti sui quali degnamente si può parlare con l'opinione pubblica io ho ascoltato
Con sincera preoccupazione
Un intervento stamattina quello del presidente dell'ordine che se l'ho capito bene è riuscito a non citare ma il tema delle carte dei diritti che è uno dei biglietti da visita migliori che potremmo esprimere rispetto all'opinione pubblica che fine hanno fatto
Il Giurì e scusate le sanzioni per i giornalisti che fanno le porcate che fine hanno fatto
Quando nel giro di sette otto mesi si va al referendum sulla legge del sessantatré cosa di cui troppi troppo poco parlano noi conche biglietto da visita ci presentiamo fuori che diciamo che voi amo mantenere o modificare il poco quella legge perché come lo spieghiamo come si giustifica la funzione sociale di questa nobile professione che tanto diede alla patria se non tiriamo fuori questi tasti
E la nostra capacità di rappresentare che dicevo prima
Come riusciamo esprimerla se non avviamo pacatamente ma con grande determinazione una rivoluzione vera dello statuto della Federazione nei capitoli in cui si dice chi rappresenta chi io non voglio che siano leggi dello Stato a decidere quali settori sociali sono rappresentati dalle organizzazioni sindacali così succedeva nei paesi comunisti e non va bene
E non va bene soprattutto perché è un danno per qui
Da questo punto di vista secondo me
Cioè dalla necessità di trovare strade profondamente nuove che ci riconquista Tino rappresentatività interna
E quindi credibilità Esterna è possibile imbastire un ragionamento sulla nostra unità che non sia una predica
Lì c'è scritto uniti nella Fnsi slogan sicuramente condivisibile assolutamente appropriato per questo come so però è anche uno slogan che va bene sempre e comunque non c'è congresso di odontoiatriche non garantisca che alla fine gli odontoiatri sono tutti uniti
Voglio capire uniti succosa perché e su quale progetto altrimenti
Il rischio che abbiamo è quello di avere un sindacato unito all'interno ma rigorosamente privo di fascino all'esterno e quindi privo di prestigio
Per tornare alla storia della modifica della legge sull'ordine quando si arriverà ai giorni caldi a quel punto che facciamo lobbismo da corridoio di Montecitorio andando col piattino a piangere dal deputato amico del Polo e dell'Ulivo gridando per favore non mi tocca ripresi in leggi e non è un po'troppo poco e quanto pensiamo di andare avanti su questa strada qui se non avviamo da subito un forte itinerario di modifica dei comportamenti prima e anche secondariamente per
Conseguenza del gruppo dirigente dopo io ho poca fiducia in una unità del nostro sindacato costruita prevalentemente su effimeri patti tra componenti non dico che non ci si debba parlare
Lo trovo una cosa utile lo trovo una cosa doverosa ma dico anche che questo è un elemento accessorio se non ci capiamo prima su che cosa dobbiamo fare con chi per esempio rapporto coi sindacati confederali mi pare che sia stato pericolosamente trascurato
E perché su quale tipo di progetto
In questa fase voglio chiudere con una battuta
Molto semplice cioè io sento parlare di un vento dell'utopia che dovrebbe attraversare il nostro sindacato
E troppo questa roba per estremisti per massimalisti sindacali io non lo voglio il vento dell'utopia tra l'altro perché mi viene il dubbio che il vento dell'utopia è una roba che Atta Aversa i congressi ma che dopo nella gestione quotidiana delle federazioni e delle organizzazioni sindacali si trasforma nella bonaccia allora se devo avere il vento un giorno
E la bonaccia per altri trecentosessantaquattro mi accontento di una cosa più moderata più misurata e più prudente niente di massimalismo
Mi basterebbe avere una piccola brezza di rinnovamento che modifichi comportamenti e che di conseguenza modifichi contatto e con saggezza i nomi le persone e le figure dei gruppi dirigenti
Grazie
Grazie a Blasi anche riconoscendo che è stato molto molto preciso dentro i tempi
La parola falò Girola dalla sorpresa dalla sala stampa Subalpina si prepari Bruno Ambrosi nel frattempo peggiora l'aveva chiedo a voi sempre
Ritenete più opportuno chiudere alle otto le otto e mezzo c'è la prima giornata faticosa di dibattito
Abbiamo ancora dopo Girola avremmo in teoria uno due altri tre interventi io direi le facciamo die presse della corda poi andiamo a fare la degustazione prima della cena grazie Paolo Girola
Grazie presidente fa devo dire che ho ascoltato con una certa soddisfazione molte implicite autocritiche in questi interventi prima fra tutte credo perché credo che parlassero non a titolo personale ma in seguito a una riflessione che maturata all'interno quella che viene definita una componente del sindacato per la disse ghetti adesso anche da parte di Blasi mi riferisco al fatto
Della comprensione dei diritti della piccola editoria delle radio e tv locali dei contratti differenziati se addirittura seghetti usato il termine contratti a due velocità
Ma quanto a posizione è stata fatta su questo tema
Quanto c'è voluto perché cadessero delle barriere ideologiche su questi argomenti e vero forse meglio tardi che mai ma sempre tardi avremmo meno caos meno precari se prima fossero accadute queste barriere ideologiche
Credo però questo faccia parte anche di quella complessità di cui ha parlato stamattina nostro segretario nella sua poderosa relazione la complessità dei problemi da affrontare
Un primo passo sulla strada per cercare sulla strada giusta per cercare di affrontare questa complessità al contratto l'ha fatto il contratto che Santerini ha tenacemente voluto anche nei momenti più bui della trattativa contrattuale
Ma la complessità una complessità che era sconosciuta o non riconosciuta in tempi anche non molto remoti
Si disegna degli scenari nuovi di fronte ai quali servono sempre meno le vecchie bandiere i vecchi slogan servono dei fatti
Non credo sia necessario ripercorre tutti gli scenari che ha percorso stamattina Santerini non ce ne sarebbe neanche il tempo però non possiamo far finta di non vederli
Di non pensare che l'incerto presente e il futuro difficile come ha detto il segretario siano una parentesi solo patologica
Che lascerà poiché una volta passata la malattia tutto come prima che sia facilmente superabile no io credo che lascerà
Che lasceranno un quadro diverso della professione giornalistica
E che se noi non contribuiremo a disegnare questo quadro allora sì Cobas di estremismi le tentazioni separatiste di cui ci ha parlato stamattina
A aumenteranno saranno alimentati cresceranno a dismisura
Dobbiamo invece affrontare una sorta di navigazione questa navigazioni in mare aperto con molto coraggio con molta fantasia ma anche con molto rigore
Si è parlato di lì di industriali ISMU giustamente stamattina io dico che l'industria Isma'non si batte con l'assistenzialismo
L'industria minimo che taglia le redazioni riempie i giornali di gadget si batte innanzitutto con rigore professionale
Che rende migliori mezzi di informazione di rende indispensabili per i cittadini per i lettori e li fa diventare un elemento fondamentale per la democrazia
Rigore significa autonomia
E io penso che nel servizio pubblico nel quale lavoro significa anche neutralità oggi la parole usate usata Tosato dal presidente del Consiglio dal vicepresidente del Consiglio
Ma non posso dimenticare che al congresso di Merano dell'Usigrai questa parola se c'è paura se non addirittura scandalo neutralità del servizio pubblico
Non vedere la complessità significa anche non vedere che di fronte ai vecchi schematismi avanzano nuovi contratti sono stati ricordati qui ha parlato addirittura il Presidente Dellai Ferretti
Contratti veri e propri non sottoscritti da qualche piccolo riottoso irresponsabile sindacato ma da CGIL CISL e UIL dalle confederazioni sindacali nazionali
Santerini li ha ricordati en passant ricordati
Il contratto è Ferretti abbiam detto per le tv private che disegna la figura del Tele cinque giornalista ben al di là dei limiti posti nell'integrativo RAI alla figura del tele Cino operatore e ora recentissimo al contratto Ústí Confapi CGIL CISL e UIL che un passo ulteriore che rischia di essere decisivo nella disarticolazione per via del contratto collettivo unico nazionale
Ed è rivolto ai giornalisti così è scritto i giornalisti che lavorano nei giornali aderenti all'USI Spini molti Giomo altre testate periodiche minori
Noi in Piemonte abbiamo cercato di affrontare questa complessità già tempo fa da almeno un paio di anni cercando di adattare con contratto con una branca dell'UCPI comunale con una trentina di settimanali che sono usciti dal lustri sottoscrivendo un con un un accordo che adattava al contratto nazionale di lavoro alle esigenze di questi piccoli giornali
Non senza però resistenze anche all'interno del nostro sindacato subalpino
Di fronte a questo di fronte a un precariato che vede comunque la prospettiva di un contratto di lavoro ma anche di fronte a dimensioni aziendali per le quali è stato finalmente detto qui è difficile sostenere costi di lavoro più elevati
Magari di fronte a cooperative che gestiscono questi mezzi che cosa dobbiamo fare limitarci a condannare a scomunicare a urlare che non ci sta bene
O peggio far finta di nulla
O cercare di comprendere questa complessità che è figlia anche di una solidarietà che non siamo riusciti a tradurre nel concreto
Una solidarietà con le fasce più deboli della categoria
Capire per studiare soluzioni in campo inesplorati per non abbandonare quelli che non riescono a stare al passo
Facendo attenzione però a non commettere un errore o gli errori che sono anche stati commessi fino ad oggi e che ci fanno avere responsabilità ce l'ha ricordato il segretario nella relazione stamattina nell'allargamento a dismisura dell'area del precariato
E ripeto la sua domanda e corporativo difendere i disoccupati
Condivido la sua proposta sulle scuole di giornalismo a differenza dell'amico per l'urto che possono oggi essere più utilmente utilizzate come centri di aggiornamento professionale per i disoccupati
E chiudo rapidamente con un notazione sul congresso
L'unità non deve essere una scelta opportunistica obbligata dà i numeri
L'unità deve essere al riconoscimento che pur con diverse esperienze nella Fnsi tutti quelli che intendono difendere la libertà l'autonomia e anche perché non dobbiamo dirlo un livello economico che sia garanzia di indipendenza hanno diritto di cittadinanza
Il sindacato non è un partito e tanto meno è un Parlamento nel quale è necessario che siano rappresentate forze contrapposte che si controllino a vicenda
Proseguire quindi secondo me ed esperienze di pugno chiuso e possibile è importante
Sono d'accordo
Che se c'è la riaffermazione di una volontà unitaria non ci debbono essere nei detti né pregiudizi nell'esclusione di legittime richieste di alternanza
Solo una Federazione della stampa unità è forte al di là degli estremismi disgregato riprovo può perseguire quella utopia della riforma come l'ha definita Giorgio Santerini con una frase che mi piace molto
E incalzare su questo terreno sia il Governo sia le forze politiche grazie
Grazie Paolo
La parola Maurizio Calzolari associazione giornalisti dalla Lombardia mentre arriva alla tribù la do lettura di un
Nota Interna dico comunicazione interna
L'agenzia esterna Ovest
Insieme a trazione lombarda dei Giornalisti CGIL CISL e UIL
Ha messo appunto ha pubblicato un libro raccolta degli articoli comparsi sul mio sa agenzie
è servizi in ordine ai colleghi italiani paese e paese or e paesi va chiedo scusa ai colleghi della ex-Jugoslavia sul problema dei Balcani nel novantacinque balcanica novantacinque proprio il punto
Il titolo del libro prese di abolirlo dalla F ne sei trovate il testo
All'ingresso ricettiva pro di solidarietà
Professionale non assistenziale quindi invitiamo i colleghi a sta visitare lo stende acquistare anche se possibile il libro che ha un prezzo sindacale dei cento mila lire sconti saranno praticati ecco acquisterà più poco copie
Maurizio Calzolari mi pare non c'è sbaglio
Allora passiamo a Bruno Ambrosi chiuderemo con Franco Rosati
Ma care colleghe e cari colleghi ho il massimo rispetto della vostra pazienza e quindi sarò letteralmente brevissimo
Avete sentito richiamare più volte nel corso di questa giornata il problema delle scuole è un problema di cui io stesso avevo come dire scarsa conoscenza fino al momento in cui ho deciso di praticare il mio chiamiamolo volontariato dei giornalista estromesso dal servizio pubblico per dedicarlo alla formazione dei giovani
A Milano è nata una scuola vent'anni fa esattamente vent'anni fa
Per togliere agli editori agli amici degli editori ai direttori e agli amici dei direttori dei loro cognati
La possibilità di creare nuovi giornalisti cioè di creare i giornalisti attraverso un corso di preparazione molto preciso che li sottraesse appunto a quello che è sempre stato il tradizionale veicolo d'ingresso nei giornali
Questa scuola funzionato stamane ho sentito con piacere citare da Santerini
Così riaperto subito la sua relazione con una definizione di Curzio Maltese venne Curzio Maltese uno degli allievi usciti dalla Scuola di Milano non dico che siano tutti Curzio Maltese
Però dei quattrocento e passa personaggi usciti dalla Scuola di Milano tredici oggi sono direttori di quotidiani o di settimanali nazionali
Una sessantina fanno parte dei quadri dirigenti dei giornali inviati capiredattori eccetera
Questo cosa vuol dire vuol dire che a modo suo la scuola funzione e su quel modello di scuola come sapete ne sono state create delle altre
E sono state create a Roma Perugia alcune con le facoltà universitarie eccetera adesso il Consiglio universitario nazionale ha varato il corso di studi per la laurea in giornalismo è una cosa di cui poco si parla
Ma che sarà o che rappresenterà quindi la nuova formazione delle i giornalisti nel nostro Paese mi auguro che non raggiungano i dati citati da velluto che tra l'altro ringrazio appunto per le parole che ha speso per le scuole
Cioè i due mila dell'Università Complutense di Madrid e ogni anno
I nostri allievi in totale gli allievi di tutte le scuole italiane sono poco più di cento rappresentano quindi il tre il quattro per cento del ricambio fisiologico normale
Della categoria
Credo che cento centodieci persone che escono ogni due anni dopo una laurea dopo due anni di studi intensi beh non siano undici Doro per la categoria
Io trovo anziché una delle poche legittimazioni dell'ordine e ve lo dice un consigliere dell'ordine sia proprio quello di essersi dedicato alla formazione e stamane lo stesso Petrina lo ha riconosciuto
Cosa intendo dire
Vero il problema dei disoccupati il problema del contratto i nostri allievi dopo tutto la fatica che fanno per arrivare al termine del loro corso biennale fatto a tempo pieno
Quelle stesse cose non voglio entrare nelle vostre biografie personali che poi magari anche la mia le stesse cose che hanno i faticosamente abbiamo fatto sulla nostra pelle
Col precariato con magari un comune un redattore più paterno che ci spiegava qualche cosa a quell'altro invece che ci chiudeva la porta
Bene queste cose i gli allievi ed è lieve delle scuole di giornalismo le imparano
Bene scientificamente
Condotte da colleghi autorevoli con un piano di studi estremamente rigoroso contro le esercitazioni pratiche quotidiane
Cerchiamo di fare dei buoni giornalisti ora questi buoni giornalisti non vengono riconosciuti dal contratto non è stato possibile riconoscerli nel contratto siglato Ultimo perché indubbiamente c'era lo spettro della disoccupazione
E quindi bisognava tutelare i disoccupati giusto però anche i nostri ragazzi sono giornalisti praticanti non sono persone prese per strada illuse con dei corsi a pagamento o con diciamo così telefonini chat line sono persone che hanno affrontato una selezione durissima i quaranta di Milano sono il frutto di cinquecentoquarantatré candidati che si sono presentati e una volta iscritti all'ordine come sono come giornalisti praticanti avrebbero anche loro il diritto di essere riconosciuto cosa voglio dire e concludo appunto per non abusare della vostra pazienza
Vedrete circolare qualche documento vedrete una mozione od altro giusta la strada della formazione le scuole ormai create e collaudate hanno anche la possibilità di diciamo così di riciclarsi di Foro divi
Trasformarsi in strutture permanenti per la formazione dei giornalisti per la formazione intendo dire per la riconversione di molti giornalisti
Pensate soltanto a quello che sta succedendo nel campo della telematica
Argomento magari un po'trascurato stamane e nel campo nel campo della profondissima trasformazione tecnologica della nostra professione e vedrete quanta utilità eccole quanto bisogno ci sarà di riff carri trasformarci tutti quanti per per dirla con un'immagine eravamo abituati a percorrere così piccoli sentieri fangosi dell'informazione con le nostre biciclette con le nostre automobiline
E adesso abbiamo le autostrade informatiche ma nel sulle autostrade informatiche bisogna anche saperci andare non è che si nasca imparati viene anche in questo campo bene voi stiamo cercando a questi giovani che abbiamo come dire
In affidamento dei insegnare anche questo se tutto questo lo trovate disdicevole diciamolo
Se pensate che i giornalisti si nasca come alcuni teorizzava no diciamolo se tutti quanti siamo nati imparati affermiamolo
Se no
Alle scuole diamo la loro precisa funzione e non agitiamo inutilmente lo spauracchio della disoccupazione perché cento dodici persone ogni due anni ben formate
Non devono fare paura nessuno e meno che meno
A Colletti che si dicono tali vi ringrazio
Grazie angolosi chiamiamo ancora Calzolari c'è
Va bene Franco Rossato e allora
Non a caso l'aveva trasferiamo domande
Sale all'ultimo intervento questo scusi sarà un caso che prima dell'annunciata degustazione dei prodotti della terra prenda la parola un giornalista agricolo
Però ecco sì quindi io penso di buon auspicio
Per l'attività che la stampa agricola svolge e soprattutto per l'agricoltura italiana io prendo la parola brevemente perché il Presidente
Coiutti e il Consiglio nazionale dell'un'Aga hanno voluto che portassi qui alcune considerazioni
Lunatica
L'unione nazionale delle associazioni dei giornalisti agricoli nata dalla trasformazione dell'Associazione Nazionale della Stampa ritrovato in associazione regionale di giornalisti agricoli raccoglie oltre trecento tra giornalisti professionisti e pubblicisti
In tutta Italia impegnati in quotidiani in settimanali il redazioni radio televisive della RAI e di altre reti e nella stampa specializzata
Una stampa specializzata che a detta di alcuni amici dell'Ústí dopo l'informazione cattolica rappresenta rappresenta con centinaia e centinaia di testate specializzate il secondo grande filone dell'editoria italiana lunatica
Gruppo di specializzazione della Fnsi e quindi una realtà che rappresenta un mondo giornalistico palpitante e in quotidiane attività seppure vero d'altra parte chiedo che l'associazione viva ancora oggi qualche problema organizzativo dovuto anche al passaggio da una struttura nazionale che aveva tutto che aveva una lunga e gloriosa storia a numerosa soci azioni regionali non tutte in grado di corrispondere con la stessa intensità di impegno a ruolo di servizio e sostegno ai giornalisti agricoli ma ci stiamo lavorando sopra
E quindi speriamo in un prossimo futuro di avere devi i risultati migliori oltre a raffica riaffermare il legame dell'un'Aga a la Fnsi a tutti i soci dell'una anche richiesta la soglia azione obbligatoria alla Federazione essendo un gruppo specializzato di questa intendo approfittare di questa occasione molto brevemente
Per evidenziare la ghettizzazione e l'indifferenza e di cui l'informazione agricola e oggetto nelle redazioni dei giornali soprattutto dei grandi giornali in proposito
Vi riferisco un recente episodio che dimostra dalle mia affermazione sia svolto nei giorni sei e sette maggio da Otranto il con Silvio dei ministri europei dell'agricoltura un adempimento ordinario nell'ambito del semestre italiano di presidenza dell'Unione Europea
Erano accreditate le massime testate europee che hanno mandato i loro inviati speciali da le Monde affinando Solstice a Zeitun a Liberation ai Pais per dire solo alcune delle prime testate che mi vengono alla mente i giornalisti estivi erano ad Otranto una cinquantina la BBC
Che ha mandato una troupe da Londra ha preteso una postazione fissa da cui inviare quotidianamente servizi nei principali telegiornali inglese le altre due puro come hanno mandato da Roma i loro corrispondenza e l'Italia la pattuglia italiana era composta da due battagliere attiviste collega lei che dell'Ansa
Da un inviato da Milano di Radio corre dal corrispondente locale dell'Agi dai redattori de la Gazzetta del Mezzogiorno e di altre otto testate locali e della RAI e qualcuno della RAI con
C'erano i rappresentanti delle testate agricole ovviamente il coltivatore L'informatore agrario terre vita completamente assenti ad Otranto gli inviati della grande informazione nazionale
Eppure i temi all'ordine del giorno del dibattito erano di primo piano l'apertura da parte dell'unione europea di nuove zone di libero scambio e così via la disattenzione dei giornali italiani Varzi problemi agricoli cade però quando scendono in piazza cento mila agricoltori come avvenuto l'otto maggio a Milano ma anche qui a leggere bene la cospicua rassegna stampa in primo piano non sono i problemi del mondo agricolo ma la dimostrazione di piazza i servizi hanno evidenziato il significato sul piano politico della posizione del mondo agricolo uno in rapporto alla protesta della lega ora in relazione alla formazione del nuovo governo
Vero è il prodotto lordo vendibile di tutta l'agricoltura è di cinque a sessanta mila miliardi pari cioè al fatturato della sola FIAT vero pure però
è che sono circa tre milioni i componenti delle famiglie italiane che vivono del lavoro agricolo tre milioni di italiani ricordiamolo bene
Che leggono i giornali e che per trovarle le notizie che li interessano maggiormente sono costretti ad affidarsi alle sole testate specializzate o al ghetto come lo chiamano alcuno delle pagine speciali
Del Sole ventiquattro Ore del Corriere della Sera della stampa della nazione del Resto del Carlino e del Secolo d'Italia
Non mi sembra che ce ne siano altre nel panorama quindi veramente è un panorama ben delimitato che io spero e auguro che voglia campi cambiare
L'auspicio e quindi
Auguro a tutti voi una buona degustazione
E che venga superata questa sorta di vergogna che ogni italiano hanno alle proprie radici contadine per rivolgere una nuova attenzione verso quel settore che non a caso definito primario
Nell'economia del Paese ma è ultimo nell'attenzione degli organi di informazione che nelle stesse previsioni per la formazione del nuovo governo pensate non risultavano i tabelloni ci avete fatto caso in quasi tutti i giornali si parlava del totoministri ma del toto ministro per quanto riguarda l'agricoltura non si parlava quasi mai questa veramente io credo che sia una disattenzione verso il mondo primario e verso la stampa agricola che bisognerebbe migliorare grazie grazie a Rosati e anche perché sei stato il primo dei gruppi di speciazione intervenire
A mostrare che questi gruppi vogliono restare saldamente legati alla vita unitaria della Fnsi
Domani interverranno i colleghi dell'OSCE ai colleghi dell'Unione della stampa sportiva a questo punto colleghi nel chiudiamo la serra la la seduta
Prima di chiudere due annunci i lavori riprenderanno domani puntualmente alle nove e trenta ci sono tantissime richieste d'intervento per le romane sono già sessanta
Quindi vi prego di essere puntuali e dei consentire proprio il lo svolgimento ordinato preciso dei lavori nell'arco di tutta la giornata
Avremo interventi anche di colleghi Esterni probabilmente che verranno a farci visita colleghi che o autorità diverso se che hanno annunciato il loro arrivo domani mattina che a Villasimius adesso a cuore a tutti una buona degustazione allo Stand è che di fronte alla sala del congresso vicino alla piscina
Grazie a tutti e buona sera