Quali province per il futuro della Repubblica

Buongiorno a tutti benvenuti a questa presentazione del dossier di mondo operaio quale Province per il futuro della Repubblica un tema più che mai attuale curato da da quest'ottima rivista che
Avete avrete modo di di spogliare anche durante il corso di questo convegno e anche
Più tardi ringrazio l'onorevole Marco Cerreto vera per
Avuto l'iniziativa di ospitare questa questo questa presentazione li lascio la parola
Allora buongiorno a tutti grazie di essere qui grazie al senatore Castelli dottor Carpi a tutti gli altri interlocutori
E autori del assaggio contenuto in questa bellissima rivista che ha ospitato appunto
Una introduzione e una introspezioni nonché un'indagine sullo stato delle degli enti provincia ringrazio in maniera particolare il direttore di Mondoperaio per essere qui con noi ringrazio tutti gli intervenuti
E
Voglio dire anche una parola prima di addentrarmi nel nel tema anche se purtroppo mi scuso in anticipo ma lui alla Camera siamo purtroppo in votazione qualcuno ha arricciato il naso mi ha domandato ma dice ma come tu è un uomo di destra presenti
Il mondo operaio alla camera olio dico in maniera molto chiara che a parte questa rivista fondata da Pietro Nenni una rivista storica è una rivista molto stimata molto seguita
Da una parte se l'onda tutta
La destra politica italiana e poi ritengo che penso unitamente anche a Guido che è stato poi colui che da già responsabile enti locali a profuso diciamo la sua riflessione che è stata ospitata sulla rivista io ritengo che in un'epoca in cui il dialogo anche da posizioni diverse oggi viene sempre meno perché si dà spazio alla polemica sterile
Si dà spazio magari ad un linguaggio
Non troppo civile o addirittura ridotto a cinque Tiber comunicazione politica legata ormai alla dinamica dei sociale c'è sempre meno spazio per l'approfondimento per il confronto
Questa parte politica ha voluto dimostrare anche questo con questa presentazione chiedendo al mondo operaio
Di poter venire a presentare questo focus alla Camera dei deputati perché noi crediamo ad un confronto anche partendo magari da posizioni diverse però riteniamo che la politica il sale della politica sia anche fare incontrare magari soggetti opinioni e idee che pur partendo da posizioni diverse possano creare un confronto che sia produttivo per il Paese noi abbiamo bisogno di comprendere
Queste province che da quando erano enti di primo livello oggi con una riforma non compiuta monca eccetera eccetera non lo so ma comunque sono come dire ferme
Ad un ad uno stato
Di enti di secondo livello dove almeno parlo per la esperienza da uomo meridionale che quindi è più vicina alli ragioni delle questioni diciamo del mezzogiorno e questi enti direttore mi sembra tanto che si siano completamente allontanati dai cittadini indipendentemente poi dal discorso sulle competenze se esse siano stati o meno assorbite dalle regioni
Parlo come percezione dell'ente in sé che soprattutto nelle regioni grandi soprattutto dove esistono le aree metropolitane per lei realtà urbane per i municipi che erano più distanti dalle aree molto pulita nella provincia è un punto di riferimento
Era un importantissimo punto di riferimento era laboratorio di tanti attività io sono stato assessore in Provincia
Dario se lo ricorderà perché casertano come mi
E era la Provincia ovviamente dove si votava l'elezione diretta del Presidente i cittadini potevano concorrere nel votare
E come assessore alla provincia ho fatto tante belle cose ho aperto uno sportello europeo fatto un progetto con la Camera di Commercio ha mandato cinquanta giovani
A fare dei viaggi istruttivi e distruzione di master all'estero e con tante cose che comunque avvicinavano i cittadini a quell'ente oggi i cittadini non sanno assolutamente più cosa succede nelle province
Non seguo i consigli provinciali la Provincia è diventata una questione che si gioca tra sindaci e consiglieri comunali non esce niente sui giornali nessuno sa quello che succede nessuno sa chi fa le determine nessuno sa come fanno legare nessuno sa di cosa si occupa più la provincia poi le strade sono piene di buche crollano i ponti le scuole sono le scuole sono non iscritte catastalmente in maniera regolare e succede quello che purtroppo succede allora io penso che Mondoperaio avuto una sensibilità importante rispetto anche a una dinamica che oggi il centrodestra ma voglio sperare con tutta la l'arco parlamentare
Si sta chiedendo se valga la pena
Ho tornare indietro o comunque indagare e verificare se invece questo processo di sia degno di essere comunque compiuto perché secondo lui certamente Allo stato attuale mi sembra di capire
Che insomma ci sia qualche grossa falla che la politica deve necessariamente
Come dire deve necessariamente andare a colmare perché così come un ente come la Provincia non ha ragione di esistere io vi ringrazio mi scuso se tra qualche minuto dovrò lasciarvi e
Auguro a Guglielmo gli a tutti i relatori che seguiranno un buon lavoro vi ringrazio
Grazie all'onorevole Marco Cerreto per il suo intervento che c'è un po'portato nel cuore immediatamente de del dibattito
Lascerei subito ringraziando la parola al professor Cesare Pinelli Ordinario di diritto costituzionale la sapienza e direttore di Mondo operaio
Che a appunto diretto questo dossier e al quale chiedo perché un dossier sulle province sulle città metropolitane
Grazie intanto io desidero ringraziare molto onorevole Cerreto per averci ospitato alla Camera dei deputati della presentazione di questo dossier e anche per le parole sostanziali che ha detto perché non si è limitato
A fare un saluto così istituzionali drammatica ma ha parlato proprio del tema
E ne ha parlato a nostro avviso con lo stesso spirito con cui noi abbiamo pensato questo dossier
Dario Caprioli Gaetano Palombelli hanno immaginato questo dossier assieme a me
E cioè il punto è questo noi siamo a dieci anni dalla legge Delrio che ha
Cambiato completamente il panorama istituzionale a questo proposito
E dovevamo sentivamo la necessità di fare un bilancio
Non se ne parla quasi mai
La comunicazione in Italia ma anche fuori per la verità è sempre più affidata a mezzi di comunicazione che non consentono neanche una discussione un po'approfondita su queste cose
Nello stesso tempo questo tema non è un tema in cui la divisione destra sinistra prevale su tutto
Perché ci sono moltissime questioni che non possono essere affrontati se non insieme
Questo è un classico tema come il tema delle regioni come il tema del più tutte le autonomie locali è un tema tipicamente trasversale
In cui in realtà non dobbiamo fare noi come Paese mi permetto di dire dobbiamo fare una scelta
E la scelta è fra ulteriori divisioni
E una cooperazione fra tutti gli enti di cui si compone la Repubblica compreso lo Stato naturalmente ma anche gli enti locali in questo contesto la riflessione solo per INCE ecco su
è cruciale perché è cruciale perché è stata una riforma perlomeno possiamo dire lasciata a metà sappiamo bene questa riforma si combinava con una riforma della Costituzione che non andato in porto
Conseguentemente noi anche dal punto di vista giuridico ne parlerà Lorusso che sta a Napoli successivamente
Che è una costituzionalista noi ci troviamo e e molto a mezz'aria perché
La la la Costituzione diciamo non disegna un ente Provincia un ente di area vasta come come quello che è disegnato dalla dalla legge vedi questo mi sembra evidente
Allora il nodo è quello della io non posso parlare molto perché
Perché abbiamo tempi costituita il però una cosa la voglio dire il nodo e credo che ne rigenera dai dibattito nel dibattito successivo è quello della elezione dire deve ritornare elezioni dire
Ma il ritorno all'elezione diretta vuol dire semplicemente marcia indietro oppure vuol dire mettere insieme l'apprendimento di quello che c'è stato in passato e di cui
Per esempio Gianvito Mastro Leo che è stato un un senatore importante che a prepara lavorato molto
Su questo tema nella prima fase la Repubblica che ci ha consegnato un articolo che noi pubblicheremo a gennaio
A commento di questo dossier ecco già allora questa questione era veramente molto forte qual era la questione che poi è emersa sempre più chiaramente nella seconda fase della Repubblica
Che le Province venivano istituite
Così così molto a caso molto vogliamo essere buoni molto accanto con degli obiettivi
Che certamente non hanno niente a che vedere con i servizi ai cittadini perché questa è la vera questione che anche giustamente l'onorevole Cerreto apposto in evidenza
La conseguenza di questo abbandono è che i servizi ai cittadini non vanno non funziona non ci stanno proprio più tante volte non ci sono allora dobbiamo lavorare su questo tutti insieme
E dobbiamo però anche pensare contemporaneamente a un meccanismo istituzionale e giuridico che consenta di evitare che nel momento in cui si rifanno le Province
Si riparte con la caccia bisogna liste bisogna lavorare un disegno un disegno di quali province perché questa proliferazione che ha caratterizzato la seconda fase della Repubblica non va bene assolutamente non ha niente a che vedere con i servizi ai cittadini quindi le due cose vanno messe insieme
Io non posso parlare oltre e quindi cioè
Grazie Milan professor Pinelli per il suo intervento saluto l'onorevole senatore Guido Castelli membro della sesta Commissione permanente Finanze Tesoro e autore anche di un articolo all'interno del dossier di mondo operaio
Ma lascio la parola
Mondoperaio non mi sento in difficoltà a scrivere su Mondoperaio anzi diciamo che nel mio pedigree euro iscriverò tra le cose che mi sono sembrate anche sintomo di quel bel confronto che sicuramente merita un argomento del genere
I sanitari chiedervi io allora io vi parlo io sono arrivato qui dove il fatto il Consigliere comunale provinciale regionale il sindaco quindi diciamo che ho sperimentato direttamente la Del Rio
Mi ricordo anche il cinque agosto del due mila undici dodici per cento al cinque agosto due mila undici ha ragione Sant'Emidio patrono la mia città Ascoli Piceno è anche patrono i terremoti e io sono collegato sapete alla questura di terremoti mi occupo di ricostruzione
E arrivo alla lettera di Trichet e Draghi
Ricordate
Si inizia il decennio onorifico per le Autonomie in Italia ci scrivono una serie di cose
E tra cui le Province io pensavo che addirittura dopo le turbolenze la grande crisi del due mila nove dieci tutto il problema dello spread fosse annessa così grande importanza sistemica l'abolizione delle Province che dobbiamo dire affatto il Palio quella lettera con una sorta di clima antipolitico che in qualche misura evocava Gianantonio Stella era il frangente eravate Imperia
Temperie del del momento quindi prima considerazione perché devo essere sintetico sicuramente la legge Verrio riposava su un sentimento che in qualche misura delegittima ma complessivamente le istituzioni una classe dirigente perché si associava lo spreco e quant'altri faceva il suo bambino acqua sporca corregge
La devi io come è noto nasce nel presupposto di una riforma costituzionale che non c'è stata quindi noi ancora viviamo in un telaio istituzionale disassato
Perché la del rinvio ha detto una cosa che doveva essere confermate perfezionata di una riforma costituzionale che non c'è
Statale
La veridicità del Rio doveva portare semplificazione beh mi pare che così non sia stato la Del Rio doveva portare riduzione e di costi e così non è stato perché al di là delle famose indennità e torno al discorso della delegittimazione della classe
Dirigente netta
E e in lo vedete il mio giudizio è molto duro e negativo nonostante i veri sentimenti amicizia che mi legava grazie all'arrivo del tra l'altro è stato presidente dell'ANCI quando io ero delegato su sua indicazione a gestire la finanza locale dell'Anci quindi absit iniuria verbis o nulla
Contro la persona
Del Rio però questa smania di riforme istituzionali che inseguì sentimenti popolari qualche misura tradisce dei problemi che poi noi scontiamo io me lo ricordo come fosse ora quando la legge di Bilancio due mila quindici stabili con una grida manzoniana
I sedici mila dipendenti delle province devo in qualche modo essere collocati in pensione oppure trasferite alle Regioni il caso ha voluto che io facessi anche l'assessore al personale della Regione qualche anno dopo e ho dovuto gestire miriadi di contenziosi tra province regioni realtà vera né
Ente entropia
Una entro pria che però si è portata dietro conseguenze tuttora stiamo chiaramente pagando quindi sappiamo che ci sono diverse ipotesi disegni di legge che dovranno essere presi in considerazione
Ma per presagire un futuro dell'ente di secondo livello perché poi questo è il tema dobbiamo avere presente quello che è accaduto
Quello che è accaduto e che negli anni compresi fra il due mila dieci due mila venti
Beh il principio dell'autonomia in Italia è stato compresso e come dire limitato in una maniera io oso dire anche di dubbia costituzionalità
Io sono sempre sordo ricordare l'articolo cinque della nostra Costituzione che inserisce l'autonomia all'Italia una e indivisibile
Riconosce
E tutela l'autonomia una e indivisibile riconosce plagio ma in realtà i i nostri padri costituenti non l'hanno messa del titolo quinto e basta l'autonomia l'hanno messa tre principi fondamentali
La grande crisi la finanziarizzazione vedi attività istituzionali ha fatto sì che in realtà tuttavia la dimensione dell'autonomia venga vissuta ormai dopo il due mila dieci due mila undici come dimensione finanziaria
Gli stessi sindaci ho fatto il sindaco ormai esercitano attività nella misura in cui a livello centrale venne più o meno dotata la dimensione finanziaria delle politiche pubbliche
Io mi ricordo ma lo dico perché questo credo che può essere e fare da sfondo come ragionamento al cosa fare domani
E mi ricordo che quando ci furono ora dove siamo tutto tutti i sindaci sono abituati a rispondere ai bandi no
Il principio del bando dell'organizzazione di gerarchia delle cose da fare ormai dopo il PNR è è la nostra grammatica una B non era così prima
Io mi ricordo i primi bandi sulla rigenerazione urbana furono nel due mila sedici diciassette
Io non ho nulla contro i bandi faccio una riflessione spero di poter dire approfondita quasi da letteratura scientifica
Ma l'autonomia cozza con principio di bande in cui ci sono altri a livello subordinato e ti dicono cosa è bene fare ma il mondo ormai va così
Ormai noi abbiamo viviamo una dimensione in cui la componente finanziaria economia quindi la sostenibilità economica
E l'elaborazione a livello centrale di finalità e obiettivi sono temi ormai acquisiti al pensiero corrente quindi quando si parla del futuro
Dobbiamo tener conto di questo aspetto quindi cosa fare in un mondo in cui in Italia in particolare l'unica
Lo dico congedandosi l'unica e con una considerazione politica l'unica riforma istituzionale che ha riguardato il territorio è stato ottimo quinto
Ma abbiamo scoperto recentemente che anche chi lo ha voluto non lo riconosce più quindi è delegittimato anche a chi è ora modo sta questa cosa e l'autonomia la cosa strana perché
Viviamo in un'entropia permanente e ora vincoli esterni le questioni contabili ci creano dei condizionamenti anche per prefigurare il futuro morale cosa pensa al senatore Castelli e come dire
Carico delle sue esperienze amministrative che io alla fine ripartirei dall'articolo centodiciotto la Costituzione in cui si dice che funzioni amministrative appartengo ai comuni
Salvo la loro inadeguatezza che evoca l'esigenza di un livello superiore
Io credo che il per come siamo messi non so gli amici del dubbio sarebbe Saro per mettere ordine in questo tema bisognerebbe ricondurre i disegni IRI geometrie istituzionali
A un secondo livello che comunque in qualche misura tenga conto di questo pavimento istituzionale incerto su cui costruire l'elemento di secondo livello del resto
Se quasi tutti i paesi europei diventò più ottusi disco hanno un livello intermedio beh io penso che e un'esigenza oggettiva sia quello appunto di garantirlo attraverso io personalmente penso una rappresentanza diretto perché è una legittimazione utile siamo diciamo work in progress lavorando partendo dal presupposto che però non me ne voglia all'amico graziato è un esempio di cosa non fare quello che abbiamo visto con la del rinvio perché le istituzioni sono una cosa troppo delicata per poter essere modellate sulla base di referendum in cui si scoprirà che qualcuno sostiene che l'esigenza di comprendere risorse della del del delle Province deriva dal fatto che fu necessario sostenere gli ottanta euro per poi la chiacchiera e girare questa professore insomma che c'è la necessità di trovare risorse che quindi le Province siccome erano sufficientemente rispondere diciamo comunque diciamo che quello era il gossip poi qua bisogna Farkas allora che facciamo ce lo dice Trichet anche Draghi non esita a dire rispondiamo alla lettera del cinque agosto due mila undici e facciamo un po'di cassa le riforme non si fanno per trovare soldi le riforme si fanno anzi in generale ti chiedono più soldi e con questo
Diciamo considerazione ringrazio mondo letterario dell'
Bella e stimolante occasione avevo capito benissimo greco
Grazie
Grazie al senatore Castelli per l'ottimo intervento passerei la parola salutandolo al dottor Dario Alberto cabrio dure del dossier qui chiedo un paio di battute rapidissima che stiamo un po'lunghi quei tempi
Ci sarò veramente rapido perché abbiamo ancora tanti interventi
Due lustri da quando è entrata in vigore la legge del rio e il tempo giusto per capire se una riforma ha funzionato o meno
E per una rivista come la nostra che è una rissa che si occupa di cultura politica
Non solo della prima Repubblica come dice il senatore Acquaviva che saluto qui in prima fila ma si occupa anche di attualità politica e
Era il tempo per fare una riflessione su questo argomento ringrazio il direttore Pinelli per aver permesso a me a Gaetano Palombelli di fare questo dossier sul
Gli obiettivi di questa riforma erano sostanzialmente due
Cioè quello di ridurre i i costi e di semplificare il primo secondo la Corte dei conti cioè quello di ridurre i costi la Corte dei conti ha certificato che la riduzione dei costi non c'è stata l'abbiamo scritto
Nel dossier
Il secondo tema quello di semplificare che per me è il cardine del fallimento di questa riforma
Molte delle competenze sono state tolte alle Province e poi la città metropolitane
E sono spuntati come funghi tanti altri enti ambiti alto bacini consorzi chi più ne ha più ne metta che si occupa di servizi fondamentali per il cittadino utente
L'acqua i rifiuti eccetera
Oggi sfido tanti affida di strade a chiedere ai cittadini ma chi li gestisce l'acqua chi li gestisce rifiuti molte volte cittadine ci risponderà non lo so
Accanto a questo sì dobbiamo anche dire che molti di questi enti hanno introdotto per i loro amministratori compensi e quindi ho tra a non semplificare hanno anche aumentato le le spese
Abbiamo rotto quindi al cittadino la possibilità di scegliere con il voto i propri rappresentanti e il cittadino per questi servizi fondamentali come l'acqua per i rifiuti non a quella possibilità di scegliere
Non mi piace come viene gestito il servizio di rifiuti non mi piace come gestito l'acqua dopo cinque anni potrei cambiare votare un'altra coalizione otto forza politica Cola dell'io questo non è più possibile
Non mi dilungo ci sarebbero Hunt andiate i temi come la città metropolitane la differenza
Tra le varie città metropolitane che è una sola fatto alla dell'io che la legge poiché alla fine la le ha istituite di fatto perché sono arrivato soltanto nel due mila uno è la nostra Costituzione è la prima legge che le che lei l'enorme restituisce è stata la la Delrio ma nel dossier c'è tanta roba anche che riguarda Città metropolitane come sempre perso del direttore del della città metropolitana di Napoli
Che a me piace particolarmente citare perché
Spinge sulla mancata differenza tra le varie città metropolitane a Roma i due terzi
Della popolazione vive a Roma a Napoli due terzi la popolazione vive nella città metropolitana l'aria metropolitano nel capoluogo però il il sindaco metropolitano è sempre quello del della città capoluogo quindi c'è anche uno squilibrio che andrebbe rivisto tra il cittadino e i delegati
Ringrazio all'onorevole Cerreto
E ci ha permesso grazie mille Marco un caro amico Marco
Non mancheranno altre occasioni per fare cose con lui che voglio ringraziare tutti coloro che hanno collaborato alla dossier da in particolare il senatore Castelli e anche il senatore Del Río chiara scritto il pezzo di apertura e anche lui ha messo in discussione diciamo a la la norma che porta il suo nome grazie
Grazie al dottor cabrio in viva avvenire rompe Roberta uno Presidente della Provincia di ieri a prendere il posto del dottor cabrio
O dell'onorevole cervello che si sta
Si sta recando in aula a votare quindi ringraziamo l'onorevole Ceredo ulteriormente sindaco di Fara Sabina e sindaco di Fara Sabina
Marco complimenti
Fare una carenza una bellissima provincia fra l'altro la sua alla quale siamo tutti molto affezionati almeno che abitava nel Lazio
Ringraziamo la presidente e per essere una qui con noi alla quale chiedo proprio da amministratrice quindi come può una provincia aiutare il proprio territorio adesso oggi
Sì grazie buongiorno buongiorno a tutti grazie per averci coinvolto io ringrazio anche Gaetano Palombelli verrà verrà
Coinvolto noi presidenti della della regione Lazio ha partecipare a questa relazione di particolare importanza ma anche a livello tematico in questo momento per quello che riguardano le innovazioni e le nuove progettazioni che si stanno ragionando sulla modifica
E del dell'ente Provincia io partirei per rubare la risposta a questa domanda da so che ha detto prima poco fa l'onorevole Castelli
Con il quale ho una grande rapporto di collaborazione perché noi stiamo collaborando nella zona del cratere a quella che è tutta quanta la fase di ricostruzione
Che si sta lavorando unna il l'assessore regionale Manuela Rinaldi e che sta portando ad una vera innovazione sul nostro territorio provinciale
E mi rivolgo al lui perché il passaggio che ha fatto l'onorevole Castelli ci porta proprio a ragionare su quello che oggi potrebbe essere la Provincia sta iniziando ad essere la Provincia
E partendo dalla centodiciotto dove appunto si dà è questa importanza prioritaria all'ente Comune
La provincia diventa in un certo senso di rimbalzo la fazioni di supporto e coordinamento a tutte quelle fasi che sono critiche per la lavorazione del Comune
Perché il Comune per quanto oggi abbia e tutte quante le idee di che li competenze ha comunque delle difficoltà soprattutto nei piccoli territori pensiamo ai comuni che sono al di sotto di cinque mila abitanti nella provincia di Rieti abbiamo settantaquattro di comuni di cui è ne abbiamo più di venti che sono tra centocinquanta duecento mille abitanti quindi dobbiamo immaginare che ci sono degli enti comunali che hanno un dipendente
Un dipendente dunque il sindaco si sostituisce e anche in tutte quante le pratiche che riguardano ad esempio l'ufficio tecnico lì l'ente Provincia devi diventare è lente di supporto di coordinamento che grazie alla creazione ad esempio della stazione unica appaltante che noi abbiamo istituito circa due anni fa nella provincia di Rieti
Diventa effettivamente Lante che riesce a dare i servizi e strutture ai piccoli comuni che non sono più in grado di gestire da soli determinate
E situazioni lo stiamo facendo anche per quello che riguarda le assunzioni quindi la provincia diventa è la fazioni che effettua dei falsi
Dei concorsi alle quali comunisti consorzi siamo contrari dei convenzioni e scorrendo le graduatorie riescono a fare anche di procedure di assunzioni per il personale
Quindi queste sono o anche ad esempio della fase giuridica dei contenziosi la provincia diventa la stazione che eseguì tutta quanta la fase del contenzioso per i Comuni
Quindi la provincia diventa quell'ente di supporto e di coordinamento che riesce a a garantire a fare da tramite
Tra il territorio che eroga direttamente il servizio al cittadino
E e la Regione piuttosto che lo Stato
Un esempio di cui in questo caso mi faccio portavoce ad esempio per il dimensionamento scolastico che è una delle ultime competenze che è rimasta la Provincia
Io insieme
A Lupi e Regione Lazio mi sono fatta portavoce di tutte quante quelle situazioni critiche che riguardano le aree interne le aree montane che è un problema che riguarda prioritariamente per la nostra regione
La provincia di Rieti
Ma che ha un risvolto importante a livello nazionale
E quindi mi sono fatta da portavoce e tramite verrà la creazione di un emendamento che ora
In dibattimento e speriamo che passi è con la legge di bilancio pietre la conferma delle piccole classi anche non basandosi su un buco nero
Laddove ci troviamo in comuni montani dove il presidio della scuola rappresenta un servizio primario
E per i nostri cittadini quindi la Provincia che con una le sue competenze che chiaramente però devono essere rafforzati perché quello svuotamento che essa ha vissuto nel due mila quindici
E ci ha privato di dirigenti di personale quindi poter assolvere anche a quelle che sono e le strutture di è coordinamento è necessario che si facciata dopo aver ricostituito anche la struttura della Provincia secondo quelle che possono essere un disegno nuovo di competenze ma che comunque necessita di personali e specifico che segua e possa essere di vero supporto al territorio
Grazie della Presidente ringrazio i partecipanti di questo lavoro in via dei partecipanti del secondo tavolo Emanuele Ramella prolungo presidente Aurunci Biella Gaetano Palombelli di certe un prete Cristina Napoli docente a cui ai quali chiedono di essere cortesemente brevissimi perché ci sarà un altro evento qui alle undici quindi per rispetto anche di Cbm dopo dovremmo lasciare tassativamente la sala alle dieci e cinquantacinque
Per continuità lascerei la parola a Emanuele Ramella prolungo presidente della provincia di Biella che ringrazio per essere qui con noi quest'oggi al quale chiederei qual è la posizione dei presidenti di provincia rispetto ad una possibile riforma degli antichi
Grazie
Ringrazio naturalmente io per le per l'invito
Per poter citare questa occasione di dire punto di vista delle Province che lo diranno poi a Valleve nuovamente lo diranno perché la realtà non è che non l'hanno mai detto hanno continuato dirlo
Per anni i presidenti appunto avrebbe hanno un appuntamento importante che il congresso nazionale nel quale sostanzialmente abbiamo predisposto come ufficio di presidenza un documento che sottoporremo naturalmente all'approvazione di tutto il plenum dei presidenti e che contestualmente daremo naturalmente al futuro presidente delle province perché i presidenti delle province e le province
Compresi i dipendenti sono persone serie strutture seria
E pertanto
In questi dieci anni di particolare confusione
Hanno cercato prima di tutto di continuare volgare servizi alla cittadinanza
E io guardate che vi dico con sincerità credo che ci siamo riusciti con i pochi strumenti e pochi mezzi che aveva i cittadini stessi non è vero che ci sono disaffezione nati o hanno percepito che la Provincia non esiste più
I cittadini e regolarmente chiedono l'intervento la Provincia rimangono sufficientemente confuse sul tema del perché loro non partecipano all'elezione diretta del loro presidente o della loro preside
Ed è per questo che in modo trasversale perché abbiamo punti di vista diversi chiaramente tra presidenti di Provincia appartenenze politiche diverse ma in modo trasversale
Abbiamo approvato un documento che pone due grandissimi ponti il primo è il punto economico perché ci siamo detti senza risorse
Poche cose possiamo fare
Il secondo è quello della rappresentatività
E cioè per andare incontro alla cittadinanza
E per andare incontro ad un senso di rappresentatività e di
Riconoscimento di ruolo riteniamo che l'elezione diretta del Barça al momento introdotta anche perché è vero che la nostra carta costituzionale di per se ne prevede una meravigliose di elezione indiretta che quella del presidente della Repubblica però punto gli enti territoriali hanno una reazione violenta
E noi siamo in questo senso quindi un'anomalia
Le riforme si fanno seriamente e mi avvio a concludere
E si analizzano quelle che ci sono stati in modo serio bisogna anche dire sì in modo serio che cosa ha funzionato all'interno della riforma agraria
Ad esempio il concetto dell'assemblea dei sindaci lo diciamo nel documento eh
Un importante tematica che è stata voglio dire istituzionalizzata all'interno delle odierne province oggi i sindaci effettivamente parlano da pareri al presidente da un canto e nell'assemblea dall'alto quindi gli abbiamo dato un punto di incontro le garantisco che non territorio come il mio con centottanta mila abitanti settantaquattro comuni da gestire sono compressi in un'assemblea però comunque un punto dove questi ultimi si incontrano c'è un tema che poniamo al al legislatore che quello che avete accennato assenso alla moltiplicazione degli atto quando il legislatore nazionale ha previsto le Province come assemblea dei sindaci e come gestore dei sindaci direi di no sono tutte funzioni che possono svolgere con serenità alle Province con professionalità alle Province la collega accennava
Funzioni che abbiamo iniziato ad assolvere malgrado di per sé la legge non ci ponesse in capo che sono la stazione unica appaltante
Che sono addirittura gli uffici legali rivolti nei confronti dei comuni perché io Microcosmi da centottantanove abitanti quindicenne o micro cosmiche
Magari ci avessero un dipendente vi sicuramente le province sono consapevoli del pericolo
Gradiremmo che ne fosse per il tutto tornasse esserne consapevole legislatore nazionale del ruolo di un ente intermedio prezzi schiacciare tutti Europa e lo dico da sindaco o sul Comune
Ho schiacciare tutto sulla Regione che invece è un ente voglio dire
Giuridicamente istituito con dai costituenti e poi ci abbiamo messo un bel po'nella realtà a farlo partire ancora oggi
In alcune situazioni zoppica e soprattutto frantuma il territorio nazionale nel senso non è normale questo lo diciamo al documento che vi ho concludere
Che le
Famose funzioni delegate in questo caso dalle regioni che derivano sicuramente in parte dal Titolo quinto però vengano esercitate
In un modo diciamo almeno da Arlecchino nel panorama nazionale la Regione Piemonte trattiene alcune funzioni nel concedere altre alla Regione Lazio retrattile tutte da regione Lombardia retrattile tutte in un miscuglio di confusione anche economica perché se è vero che ci devono essere
Io ero Cattini i contributi economici per farlo non sempre questo viene ma nella responsabilità assoluta dei presidenti
Che hanno guidato degli enti in un periodo difficilissimo e ho letto tutti gli articoli e almeno di questo la ringrazio senatore del rilievo che redatto nella sull'altra cosa potrebbe discuterne con Graziano sarà una tematica al massimo personale però entrando qui i dati e le hanno portate a non affondare perché c'è stato un tentativo d'immenso che avrebbe potuto sicuramente implodere un ente
Nella
Momento che veniva respinto il referendum costituzionale e alla fine sicuramente al cittadino se c'è una cosa certa che non avrebbe ricevuto servizi essenziali parliamo di istruzione
Parliamo di collegamenti viari cioè parliamo di tenere insieme una nazione perché la nazione sta insieme grazie alle strade delle province grazie
Grazie al presidente la provincia di Biella Ramella prolungo lasciare la parola al dottor Gaetano Palombelli dirigente dell'Unione Province vitale direttore di dubbi l'opzione
Sì grazie diminuisca ringraziamento a non avevo Cerfeda Mondoperaio per l'organizzazione di questo incontro che permette di fare una valutazione di che cosa è successo con la riforma dei video a dieci anni di distanza la la legge cinquantasei è stata concepita stato detto esplicitamente come disciplina transitoria in attesa di una riforma costituzionale che doveva portare all'abolizione delle province
E legislature ha pensato di riordinare gli enti locali puntando sulle città metropolitane Ghioni di comuni lasciando quelle regioni da riorganizzazione degli enti di aria basta non a caso nell'accordo sancito in Conferenza unificata e di attuazione della legge cinquantasei lo stato affidato a alle Regioni il compito di riorganizzare
Le province e quindi il compito di ordinare gli enti locali
A valle di questa scelta del legislatore con la legge cinquantasei la la legge di bilancio del due mila quindici la centonovanta ha portato un Tajoli importante di risorse alle Province i famosi tre miliardi che complessivamente hanno determinato una riduzione del personale dimezzamento del personale delle province e hanno portato a fare in modo che le Province versasse era in dieci anni allo Stato undici miliardi
Di quelle che sono le loro entrate che derivano da tributi propri quindi c'è stato un un indebolimento della del dell'ente Provincia
Il legislatore regionale è riuscito a fare quest'opera di riordino io credo che possiamo dire che questa cosa non c'è stata perché se e la legge del dio mirava a riorganizzare l'amministrazione locale sulla base del principio di sussidiarietà trasferendo a comuni unioni di Comuni Città metropolitane le funzioni che erano le le province invece le leggi regionali sono andate nella direzione dell'accentramento delle funzioni a livello regionale
Sì dobbiamo dare un giudizio complessivo voci sono differente fra regione e regione e sarebbe importante un approfondimento anche specifico territoriale
E nelle regioni a statuto speciale dove le Regioni hanno il dominio dell'ordinamento locale si è assistito a undici anni di commissariamento delle Province ancora oggi in Sicilia in Sardegna le province sono commissariate
Nella regione Friuli sono state abolite province e apposte province c'è un ente strumentale
Regionale quinte tutto accentrato in mano alle Regioni questo è il modello che si è seguito non attuando il principio della autonomia previsto in costituzione inseguendo un po'il mito del federalismo che più che unire l'Italia
Rischia di dividerla
E i risultati della legge sono stati raggiunti gli obiettivi
Da prospettiva di svuotamento delle province
è venuta Mina con alla fallimento del referendum costituzionale la legge cinquantasei oggi assomiglia un ponte che poggiata una parte
Sul terreno della legge cinquantasei dall'altra parte non poggia a nessuna parte quindi non regge come impianto ordinamentale le leggi approvate
Dallo Stato hanno lasciato le Province per lungo tempo in stato di abbandono a che ci sono stati solo interventi che hanno cercato di mettere toppe di rattoppare buchi che
La legislazione sugli enti locali a tutto il tessuto degli enti locali si è indebolito è stato detto dal senatore Castelli perché in questi anni
Nella legge gli interventi di decretazione sugli enti locali hanno portato individua dell'evento non solo delle province ma anche dei comuni
Le città metropolitane non sono diventare il volano dello sviluppo come si era ma ipotizzato nessuna legge regionale investito sulla città per metropolitane perché c'è una competizione fra regione città metropolitane nel governo del territorio la l'accentramento a delle funzioni a livello regionale non ha permesso nemmeno di valorizzare le Province come enti di coordinamento dei comuni le cose che sono state dette invece che dimostrano l'esperienza sulle stazioni appaltanti sindaco tre i concorsi sono stati avvenute perché le Province erano fatte non perché la legislazione regionale andata in questa direzione quindi a decenni sì sì a decenni di distanza quindi io credo che sia giunto il momento di valutare quello che si è fatto di rimettere ordine al sistema partendo dall'esperienza non ritornando indietro ma partendo dall'esperienza dal fatto che le Province gestiscono le scuole gestiscono estate hanno ottantasei stazioni appaltanti che convenzione erano due mila trecento comuni del territorio hanno raddoppiato gli appalti che gestiscono in questi anni
Si possono riformare le Province si può unire alla riforma delle Province la riforma del testo unico degli enti locali per fare in modo che si dia sicurezza tutte le istituzioni locali previste in Costituzione
Comuni province città metropolitane Roma Capitale perché anche Roma Capitale a Roma sua dimensione specifica in Costituzione deve essere disciplina ringraziamo per questo convegno ripassa ripartire la spinta alla riforma delle Autonomie grazie mille direttore
Lascio la parola docente e ricercatrice di istituzioni di diritto pubblico diverse a lavorare la sapienza Cristina Napoli
Grazie ringrazio anche io molto per il gradito coinvolgimento in questa iniziativa in particolare il direttore della rivista professor Cesare Pinelli
Mi pare che si possano concludere insomma non che voglia concluderà al posto del professor Pinna Lima
Chiedendosi se ci sono delle ragioni per intervenire in tema di elezione diretta delle delle province ecco vorrei subito rilevare che tra le Reggio tre tra le ragioni per un come dire per un per rintrodurre il all'elezione diretta degli degli organi provinciali non si può fare menzione
Come dire della giurisprudenza costituzionale ecco non c'è un monito non ci sto non c'è la necessità di allinearsi alla giurisprudenza costituzionale nella misura in cui la posizione inaugurata dalla Corte costituzionale nel due mila cinque
E poi confermata nella giurisprudenza successiva
è quella per cui la natura costituzionalmente necessaria degli enti di quell'articolo centoquattordici della Costituzione e il carattere autonomistico ad essi impresso non implicano e l'automatica indispensabilità degli organi ad elezione
Ad elezioni che gli organi siano eletti direttamente
Da ultimo è stato nel due mila ventitré sottolineato sempre dalla corte come il carattere rappresentativo delle tipo degli organi di governo non viene meno in ipotesi di elezioni di secondo grado
è noto tuttavia che la dichiarazione di non fondatezza da parte della corte costituzionale di uno o più questioni di costituzionalità
Non equivale a dare a quella disposizione una patente di costituzionalità
Quella di Sposito quella questione nei termini in cui è stata sollevata non è ritenuta fondata
Ed ecco che si può come dire fare il passo avanti e provare a individuare delle ragioni per ritornare a per ripensare l'elezione diretta innanzitutto delle ragioni di natura di natura costituzionale
La
Ottava disposizione transitoria e finale della Costituzione fa espresso riferimento agli organi elettivi delle amministrazioni provinciali con questo diciamo soprattutto se abbinato alle elezioni alle pensioni dei consigli regionali non si fa fatica a pensare che non si riferisca questa disposizione alla all'elezione diretta all'elezione a suffragio universale diretto ancora la configurazione del delle Province come cassa dei comuni mi pare scontare
Lo anticipava il il senatore Castelli mi pare scontare un complesso coordinamento con l'articolo centodiciotto della Costituzione
E e con i principi di sussidiarietà differenziazione atterrato contezza che devono presidiare l'allocazione della funzione amministrativa e su questo la corte costituzionale
Eh sì altrettanto chiara nella sentenza numero duecentoquaranta del due mila ventuno viene poi in rilievo l'articolo tre della carta europea delle autonomie locali ratificata rettificata dall'Italia
Secondo cui l'autonomia locale esercitata dai consigli e dalle assemblee
Composte da membri non soltanto Frilli I like That e ma anche eletti con un sicure Ballotta
Ente onde Thesis o Direct i quali Universal suffragi ecco sì che quanto meno le le attività dell'organo assembleare andrebbe
Riconsiderata
Grazie grazie
Vorrei ringraziare tutti eh
E dobbiamo assolutamente proseguire la trattazione di questo tema sul mondo operaio quindi continuare siete invitati a darci articoli descrivere lavorare specialmente gli amministratori locali soprattutto loro grazie tutti per essere intervenuti