13° Congresso Nazionale della CGIL (Confederazione Generale Italiana del Lavoro) "Il lavoro a congresso" organizzato dalla CGIL presso il Centro Fieristico - Palacongressi nei giorni dal 2 al 5 luglio 1996

Con le compagne e i compagni delegati di consegnare il cedolino allegato alla delega alla commissione verifica poteri
La parola a Mario Loizzo si prepari Gabriella Poli segretaria dello Spi del Veneto
Compagni compagni
Dico subito che condivido molto la strategia dell'imminente nella relazione di Cofferati
Per la piena occupazione del riconoscimento sociale del lavoro
E all'interno di questa strategia la centralità del Mezzogiorno
I fatti è difficile negare che purtroppo la disoccupazione ormai coincide in gran parte con la questione meridionale
E che i veri rischi di rottura democratica di lacerazione sociale con effetti devastanti sono nelle punte di disoccupazione di oltre il trenta per cento in alcune zone del Sud
E nel destino senza futuro di migliaia di giovani meridionali di ragazze e di ragazzi
Agli sciagurati propositi di secessione
Di pura avventura politica della lega di Bossi
E certamente indispensabile rispondere con atti concreti e significativi riaprire quindi la strada per la costruzione del federalismo democratico e solidale
è utile però evitare soluzioni sommarie e semplicistiche
E cercare invece con pazienza intelligenza la necessità di combinare la salvaguardia dei diritti universali di cittadinanza con le ragioni forti dell'autogoverno e della responsabilità delle regioni
Insomma lo spirito di rivalsa all'egoismo che anima tanta parte delle popolazioni del Nord
E possibile rispondere no non con il turismo
Ma con un nuovo modello di riorganizzazione dello Stato e di efficienza dalla pubblica amministrazione
Che ricostruisca le ragioni forti della solidarietà e di un nuovo patto unitario
Alla costruzione di questo percorso il Mezzogiorno deve partecipare da protagonista
E tuttavia
Noi sbaglierei mo'
Se considerassimo l'affermazione della lega
Esclusivamente come capacità di captare rappresentare un disagio come dire vero un disagio motivato positivo
Io credo di no
In quel risultato elettorale c'è invece un in modo evidente
E forse più esasperato di ieri
Non solo un'idea pericolosa di società
Basata sull'individualismo sull'egoismo
Ma c'è anche una forte componente di vera e propria regressione culturale e civile
C'è in quel voto
Un antimeridionalismo intollerabile
Contro cui
Va data secondo me è un'esplicita mirata battaglia politica e culturale
E quando questi aspetti negativi regressivi questi disvalori toccano iscritti alla CGIL al movimento sindacale
Io credo che vi è anche per questa ragione un problema di primaria grandezza per noi
Bene ha fatto
Il compagno Cofferati a ribadire con forza che il mezzogiorno è una questione nazionale
Infatti assumere questa priorità
Definire coerentemente e in tempi rapidi da parte del governo misure efficaci per il lavoro e lo sviluppo delle regioni meridionali è la condizione per raggiungere la piena integrazione europea
Innanzitutto non è più rinviabile
Una vera e propria vertenza nazionale
Per assicurare al Mezzogiorno pari opportunità nella dotazione di reti infrastrutturali nell'accesso al credito nella qualità dell'insieme dei processi formativi nella ricerca
è stato richiamato
Nella relazione il fatto che tutti i programmi pluriennali dalle Ferrovie a Telecom all'Anas palle Società Autostrade destinerà al Sud le briciole
E assurdo ancora una volta constatare come il potenziamento del sistema ferroviario o la realizzazione della rete cablata interessi prevalentemente le aree territoriali già impositive condizioni di sviluppo e di vantaggio economico
Occorre invece rovesciare questa logica
Spostare il baricentro dell'investimenti infrastrutturali
Per questo è necessario richiamare sia la coerenza delle scelte del Governo rispetto agli impegni assunti ma anche l'esigenza di una iniziativa sindacale conseguente
Infatti giustamente
Ribadiamo l'esigenza di innescare lo sviluppo delle regioni meridionali che faccia leva essenzialmente sull'ammodernamento delle reti infrastrutturali su una nuova politica del credito
Sull'efficiente dalla pubblica amministrazione sulla qualificazione dalla formazione dal sistema scolastico sul rilancio della lotta alla criminalità organizzata e a tutte le forme di illegalità
Sul recupero
Delle grandi periferie degradate delle città del Mezzogiorno
Ma quando si passa alle proposte concrete
Sul tavolo del confronto politico e sindacale rimangono esclusivamente le richieste di riduzioni salariali
La diffusione e la moltiplicazione di rapporti di lavoro sempre più precari e senza diritti
In questo persistente atteggiamento di pura enunciazione di esigenze giuste
E in assenza di concrete ed efficaci programmi di investimento e di politica economica ed industriale sociali mirate allo sviluppo del Mezzogiorno si inserisce l'offensiva della Confindustria
Per l'introduzione di deroghe contrattuali che non creerà un solo di rapporto di lavoro in più come dimostra purtroppo la lunga storia di sotto salario e di lavoro nero nel Mezzogiorno
Ma in realtà la Confindustria punta a scardinare il valore unificante solidaristico dal contratto nazionale
Si punta a scaricare sui lavoratori tutti il costo delle diseconomie esterne
Si punta a mantenere il sistema delle piccole e medie imprese del Mezzogiorno in una condizione di assoluta Sōbu subalternità nella divisione del lavoro
Nello stesso tempo
All'attacco dalla Confindustria
Occorre rispondere con uno e precisi iniziativa
Che ponga un argine
Al netto peggioramento dalla condizione dei lavoratori
Al diffondersi delle forme più aberranti del lavoro nero di sotto salario
Che colpiscono il Mezzogiorno e non solo il Mezzogiorno
Occorre porre un argine alla violazione sistematica di tutte le norme di prevenzione di sicurezza sul lavoro occorre porre un argine all'introduzione delle nuove forme del caporalato anche nei settori produttivi che non avevano mai conosciuto questa forma odiosa di negazione diritti
Dobbiamo cioè impedire
Che si affermi nel Mezzogiorno un'idea che l'unico lavoro possibile quello precario non tutelato sottopagato senza diritti
E possibile invece a mio parere creare una nuova consapevolezza diffusa
Vincere la rassegnazione che colpisce tanti di noi superare gli atteggiamenti rinunciatari
Qui è possibile cioè costruire una iniziativa sindacale di massa che sappia coniugare il rafforzamento dell'azione repressiva degli organi allo Stato
La pratica selettiva degli accordi di gradualità
Per la fuoruscita certa e verificabile dall'illegalità del sotto salario
La definizione di meccanismi di difesa del reddito delle lavoratrici e dei lavoratori che si ribellano al ricatto del lavoro nero e subiscono il licenziamento
Coniugare tutto questo con una lotta sindacale per dare fiducia sulla praticabilità dell'Obiettivo dalla qualità del lavoro della sua valorizzazione del miglioramento la convezione complessivo da lavoratori
In questa sfida difficile
Ma obbligata
In cui c'è spazio enorme di interlocuzione positiva con le associazioni imprenditoriali
Ma anche di conflitto sociale ci gioca a mio parere la capacità del sindacato nel Mezzogiorno e non solo di essere effettivamente rappresentativo dell'insieme da lavoro dipendente altrimenti
Se non sappiamo giocare rapidamente questa sfida il sindacato cambia natura e si riduce alla tutela di quota sempre più ristrette i lavoratori garantiti
In questo contesto
Il nuovo quadro legislativo che abbiamo costruito che ha sostituito il vecchio intervento straordinario
L'utilizzazione piena delle risorse dei programmi comunitari
Può consentire una precisa inversione di tendenza positiva verso il rafforzamento del sistema delle piccole made in prese dell'artigianato
Sì nella costruzione della dei loro processi di specializzazione produttiva nell'acquisizione di livelli di competitività
A seguito non dalla pratica dei bassi salari e nella deviazione diritti ma segue di processi di innovazione tecnologica e organizzativa e di sinergie positive con i sistemi industriali del Nord
Le esperienze dei patti territoriali
Che stiamo facendo in Puglia ma in tutto il Mezzogiorno
Le sigle esperienze dei patti territoriali per palladiano tra realtà penso alle esperienze più avanzate di Lecce di Brindisi e delle altre realtà che si stanno in questi giorni costruendo
Quell'esperienza secondo me riassume un valore straordinario e ricco di potenzialità
Infatti care compagne e compagni intorno ai patti territoriali è incorso nel Mezzogiorno una sperimentazione di grandissimo valore
Che punta a far crescere dal basso una nuova progettualità che vede impegnate l'insieme dei soggetti istituzionali economiche sociali
Una grande esperienza di progettualità dal basso finalizzata alla costruzione di un autentico sviluppo altro propulsivo dell'impresa te del territorio
Insomma e finisco a me pare che attraverso questa esperienza straordinaria stiamo cercando di rompere una lunga sequenza
Che ha visto il Sud essere pensato da altri e quindi stiamo tentando un riscatto del Mezzogiorno che lo riporti essenzialmente o nelle mani dei meridionali
Affinché questa prospettiva prenda consistenza
Per consentire al mezzogiorno di camminare sulle proprie gambe
Per indispensabile
Assicurare quelle pari opportunità che prima richiamavo in termini di asset infrastrutturali di qualificazione processi formativi di infrastrutture materiale meno materiale che sono le condizioni per il riscatto e la rinascita dell'intero Mezzogiorno
Un'informazione la commissione verifica poteri e alla sala rossa il compagno Bernardini è pregato di venire alla presidenza
La compagna Poli impegnata nella commissione Statuto al suo posto parlerà la compagna Maria Grazia fiori delegata della Cirio di Napoli si prepari Sandro Morelli della funzione pubblica nazionale
Manigrassi fioriti nel CDA di Napoli
Allora Sandro Morelli della funzione pubblica nazionale
Morelli
Richiamo la compagna Maria Grazia fiori delegate dal figlio di Napoli è in sala
Andiamo avanti Sandro Morelli Funzione pubblica nazionale
Graziella Bertani
Luciano De Gasperi per segretario generale del Veneto
Non sa
Un momento dobbiamo consentire a Luciano De Gasperi dei suoi appunti
Si prepari Agostino Megale
Luciano De Gasperi
Ma io non lo sa
Compagne e compagni lo credo
Che la relazione di Sergio di ieri
Abbia rappresentato sicuramente secondo me più nella prima parte che nella seconda un ragionamento utile per il nostro congresso anche per il nostro lavoro
Io vorrei vedere se riusciamo uscire da un dibattito un posto contato insomma da una relazione che in qualche modo copre rassicura tutti
Per vedere invece quali sono
Alcuni nodi grossi che noi continuiamo ad avere nella nel nostro cammino da superare
Il primo nodo e a mio giudizio sicuramente questo cioè il sindacato
Ha un ruolo politico
Che cresce nel Paese
Ma ha anche una rappresentanza negoziale
E qualitativa che cava questa è la mia convinzione insomma questo mi pare che sia anche il dato di fatto
E dopo la crisi dopo l'uscita dalla crisi degli anni ottanta che ha avuto come diceva Sergio ieri
Il suo punto più delicato più appunto nel luglio del novantadue noi oggi abbiamo le condizioni per parlare un'altra per parlare di un'altra fase
Io credo per esempio per dirla come la penso
Che sia proprio sbagliato pensare che noi veniamo da una serie interminabile di sconfitte
Ho visto questa riproposizione da alcuni documenti ho visto che sta riproposizione anche in alcuni protagonismi dentro questo congresso
Che non condivido
E cioè che io sono convinto che il sindacato negli anni ottanta non sia stata solo la sconfitta dei trentacinque giorni alla FIAT
Non sia stata solo la fine di una organizzazione lavora grande impresa
E che anzi proprio perché noi ci siamo attardati in questa analisi non abbiamo capito o meglio una parte di questo sindacato continua a non aver capito e a non capire che il mondo del lavoro è cambiato
E nel mentre noi eravamo attardati a quest'analisi pure interessante sulla grande impresa il mondo del lavoro andava da un'altra parte e noi venivamo esclusi da questa direzione e cioè la piccola impresa e cioè il lavoro
Cosiddetto atipico che sono noi continuiamo a chiamare atipico proprio perché non è il lavoro del nostro linguaggio
Io credo che il congresso e ripeto la prima parte la relazione di Sergio gli di
Forse quella meno apprezzata dalla congresso spesso abbia invece fatto un'analisi sul lavoro sulle particolarità sulle proposta insomma che io trovo di grande interesse che può costituire un elemento di di arricchimento nostro dibattito ecco questa è il punto il primo punto insomma e questa se è vera questa analisi io credo che noi appunto non possiamo a ridurre un'analisi sul passato di tipo liquidatorio perché ripeto ci sono state le sconfitte ma ci sono stati anche i grandi accordi ci sono stati le le crisi e la gestione delle crisi
Ci sono state anche alcune intese che hanno evitato che si andasse appunto ad ulteriori ad ulteriori sconfitta dalla mia proposta molto chiara guardiamo avanti
Se ne siamo capaci
Oppure sono convinto che saremo costretti ad agitare bandiere ideologiche o dispute fra Dinoi sul passato
Voglio dire anche qua tutta per mascherare i nostri limiti sul futuro i nostri come dire limiti sulla lettura di un mondo del lavoro che
Cambia sul quale è difficile appunto a vere analisi corrette avere analisi
Adatte alla alla all'attesa dalla sfida
Io sono convinto ognuno di noi fa sindacato insomma ognuno di noi fa accordi ognuno di noi fa trattativa e ognuno di noi sa che non ci sono che non cede tra sindacato chi fa tutti gli accordi buoni e chi fa tutte le sconfitte
Ci sono accordi tenuta ci sono accordi di avanzamento e io sono convinto che noi abbiamo fatto questo anche in questi anni ma allora guardiamo avanti
Se dobbiamo guardare avanti io credo che il punto centrale del nostro guardare avanti si chiami crisi della contrattazione cioè le condizioni per essere dentro il cambiamento le condizioni per esser dentro questi sconvolgimenti che lavoro c'ha proposto sono fondamentalmente due a mio giudizio su queste mi voglio soffermare la prima è la forma del sindacato la seconda solo gli strumenti di lavoro gli arnesi del mestiere che sono vecchi spuntati e facciamo fatica ad averne di nuovi
Sulla prima questione
Io ho trovato l'analisi di Cofferati sulla sull'unità sindacale debole
Debole un po'arroccata
Io vorrei che il congresso della CGIL
Non avesse dubbi
Ecco non vedesse ombre
Pure i comportamenti schizofrenici che in qualche volta o forse più di qualche volta CISL e UIL hanno manifestato però se proprio è vero questo una ragione in più perché la CGIL faccia una scelta chiara
Perché la CGIL dica con questo congresso non parliamo con questo congresso sulla prospettiva dell'unità
Io credo che l'unità sia una prospettiva ineludibile non vedo alternative ad un'accelerazione della prospettiva unitaria e credo che sia la CGIL che debba guidare questo percorso
Non possiamo rimanere fermi ai personalismi eppure ci sono e che pure visto urbano ma che però non bastano lo dico francamente a giustificare nostre titubanze rispetto alla strategia di questa portata
Allora asta risolviamo le due questioni che ci sono e credo che siano risolvibili le proposte della relazione ieri danno un contributo quelle della democrazia e quelle della rappresentatività
Io penso come dice la relazione che la democrazia vada o dissolta all'interno degli statuti del sindacato
Vorrei evitare francamente l'ipotesi che se non ci mettiamo d'accordo le tre confederazioni ognuna regola democrazia in casa sua perché mi sembrerebbe una forma dell'unità molto debole
E poi invece va va iscritta in qualche modo la forma della rappresentanza della presenta attività appunto attraverso l'iscrizione la nuova iscrizione al sindacato attraverso la verifica da se Luca naturalmente attraverso attraverso la legge
Ma l'autonomia il nodo e su questo io credo che la CGIL abbia fatto bene faccia bene a essere ferma
è l'autonomia oggi paradossalmente più anziché ieri è l'autonomia il vero problema
è una società non barare è una scelta non scontata
Io credo che debba essere se la relazione di ieri ha voluto mettere un freno a questa corsa all'accreditamento che qualche volta CISL e UIL fanno verso i governi credo che abbia fatto bene
Ma se è una titubanza della CGIL io non sono d'accordo solo per te il congresso la CGIL che un momento di sintesi delle posizioni
Non è o momento di discorso è un momento di sintesi di punto della situazione io sono convinto che su questo punto noi dobbiamo essere più piani
Poi dobbiamo essere più decisi noi non siamo per il governo a Milito non lo siamo per il sindacato amico del governo su questo abbiamo fatto bene a dirlo e continuiamo a dirlo è bene che questo congresso sia chiaro
Ma fatta questo questo puntualizzazione va altrettanto detto chiaramente che per la CGIL non ci sono prospettive diverso di quello dell'unità e io chiedo su questo
Che se ci sono dei problemi a livello nazionale e mi pare ci siano i territori laddove è più matura questa sperimentazione possa andare avanti
Se nel Veneto ci sono le condizioni non per fare l'unità da soli questa una banalità
Ma per provare a sperimentare per rompere cura incrostazioni che evidentemente continuano a esserci a livello nazionale io credo che questo sia il ruolo che noi dobbiamo assumerci qui nella mia regione in un'altra è una categoria dove si può proviamoci altrimenti ripeto che stiamo impantanato
è questa la prima questione la seconda questione riguarda la contrattazione
Vedete Compay compagni e io penso che non sia il problema dalla contrattazione solo un elemento di organizzazione e basta vi dà un dato noi della nostra regione e credo che sia un dato comune perché io ho salvo sempre molto attentamente e quello succede in giro nelle altre regioni categorie
Noi facciamo mediamente venti mila nuovi iscritti
E sono tanti non è facile fare venti mila nuovi iscritti in un anno è difficile soprattutto la realtà di piccola azienda diffusa come la nostra degli ognuno di questi scritti è sudato è difficile farlo
è pure questi vini venti mila nuovi iscritti
Non bastano anzi diventa uno sforzo enorme e non basta recuperare quelli che perdiamo
Non li perdiamo solo perché c'è una distacco dal sindacato anzi quella parte minore li perdiamo perché il mondo del lavoro sta cambiando e noi non riusciamo a leggere
Li paghiamo perché c'è una grossa mobilità
Li paghiamo perché c'è un mercato del lavoro che cambia perché c'è una propensione al lavoro autonomo perché abbiamo strumenti negoziali inefficaci siamo poco credibili questa è la crisi del sindacato di oggi
No la serie interminabile sconfitte o una disputa nominalistica sul ventitré luglio sì ventitré luglio hanno questo significa continuare a guardare indietro io voglio guardare avanti
Voglio guardare alle sfide che ci aspettano io vedo sindacato sulla contrattazione ancora poco credibile
Anche nella nostra della nostra
A realtà che pure è stata sotto i riflettori in questi mesi secondo me anche a sproposito noi come CGIL ci siamo cimentati forse forse come pochi altri
A non
Seguire questa moto all'insuccesso insomma del modello economico Veneto e a guardarsi dentro
E a guardare le aree di contraddizione di sfruttamento di condizioni di lavoro inaccettabili irregolari che ci sono dentro questo grande modello dentro questa modello così
E infatti dato così è saltato
E appunto siamo abbiamo capito
Seppure con grande difficoltà che oggi il punto sta lì e abbiamo però ancora difficoltà a intervenire
Abbiamo difficoltà a far crescere la nostra rappresentanza non solo in termini numerici ma in termini politici interni di riferimento allora io non credo che noi continuiamo a essere carenti semplicemente sulla
Applicazione o meno ma il ventitré luglio
Noi siamo molto carenti sulla cooperazione articolata facciamo bene secondo me a esigere un'applicazione totale per quanto riguarda il primo livello di contrattazione cioè deve funzionare come recupero reale dei tassi effettivi
L'inflazione ma sulla cooperazione articolata sia essa territoriale
Sia essa aziendale noi siamo e difficoltà su quella territoriale abbiamo sperimentato alcune forme di contrattazione sullo stato sociale sui servizi sul rapporto tra pubblico privato
E sul luogo di lavoro siamo ancora in grande difficoltà
Allora io faccio anche qui una proposta e concludo io credo che noi dobbiamo attraverso alcune
Nuove intuizioni ragioniamoci
Ragioniamoci vediamo se in autunno noi riusciamo a fare questo la proposta precisa Dio avanzo al congresso
Una conferenza nazionale sui cosiddetti lavori atipici esistono menti negoziali che servono per contrattare le cose che abbiamo davanti si presentò davanti il lavoro nero il forme per esempio Di Sario territoriale per tutte quelle piccole aziende che non vengono toccate dalla contrattazione articolata qualche volta neppure nemmeno dal contratto nazionale
L'aumento della scuola dell'obbligo il fatto cioè che noi abbiamo lo sviluppo che mette in crisi la scolarità
Facciamo un'analisi seria sulla bilateralità sulle cose positive che la bilateralità proposto e sui limiti che ancora che ancora ci propone
Io credo per esempio che l'idea della riduzione di orario generalizzata pure lanciata ieri nella relazione in tempi mi pare abbastanza
Graduali non sia una risposta
Esaustiva della questione dell'orario perché a quest'ora l'orario ha bisogno di applicazioni articolate ha bisogno di destinare l'orario ad alcune obiettivi chiari per esempio la formazione allora assenso sperimentare anche forme articolate riduzione d'orario
Altrimenti noi restiamo dentro un impianto generare che può andare se va appunto nell'insieme dell'Europa del Paese ancora
Forme di lavoro precario di lavoro di lavoro nero le cose che diceva mi pare
A Moretti ieri che riguardano il suo settore ma non solo
E infine anche orari articolati durante la vita
La vita lavorativa del lavoratore lavoratrice che si combinino con le esigenze di lavoro perché oggi non li ho mai abbiamo l'esigenza di lavoro l'esigenza di vita che vanno che si sommano che si intrecciano
Intimamente con le esigenze dell'impresa e se noi vogliamo contrattare la flessibilità in termini non subalterni ma combinando l'esigenza del lavoratore della lavoratrice con quella ripresa noi dobbiamo avere una grande articolazione di strumenti
E anche una grande articolazione territoriale strumenti io non credo appunto agli slogan agli obiettivi che coprono tutti perché poi sappiamo che restano lì
Allora è bene che queste cose ce le diciamo così come stanno no fuori dai microfoni ce li siamo qui anche in una serie ufficiale grossa importante come come il congresso
Io ho tolto e concludo nella relazione questo sforzo
Di parlare di merito insomma
Questo sforzo di andare dentro questa grande questione del lavoro
Dico anche di più ho colto anche un linguaggio insomma sindacale che finalmente si toglie appunto da questa
Da questa a retorica e qualche volta ci caratterizza ma ho colto anche e concludo una grande preoccupazione politica soprattutto nella seconda parte della relazione
Cioè mi sembra aver capito se sbaglio poi
Vediamo il progresso è ancora lungo
Mi sembra aver capito insomma di aver visto la CGIL preoccupata da un lato
Che nella governo vinca una linea moderata anziché una linea di sinistra
E poi mi sembra aver anche colto un pericolo la preoccupazione insomma che dentro il sindacato non nella CGIL ma in qualche modo forse anche nella CGIL possono avere avanti nuovi o vecchi collateralismi
Io penso che questa idea che sta attraversando il nostro congresso della Costituzione la corrente comunista sia un errore e allora diciamolo diciamo la prima di fare un altro errore dentro questa nostra organizzazione che poi ci vogliono anni per rimediare agli errori
Bene allora aver fissato la posizione della CGIL il punto della CGIL il suo ruolo suo autonomia ma attenzione però e concludo attenzione alla Roccavento
Perché sono proprio questo il momenti dei quali bisogna aprire discutere
No sentirsi coperti dalla nostra bella bandiera
Ma vivacizzare dibatto politico proponendo appunto nuove dimensioni dello scontro
Nuove dimissioni dalla contrattazione e anche un nuovo sindacato perché secondo me non basta una cosa se non si fa l'altra
Nuovi strumenti di contrattazione e nuovo soggetto sindacale solo le due facce della stessa medaglia o vanno avanti tutte e due o continuiamo a rimanere dentro questa crisi
Agostino Megale segretario generale dei tessili
Un po'colto di sorpresa
Vorrei affrontare sostanzialmente
Tre questioni
Intanto la relazione di Sergio
Ci da un punto di riferimento solido positivo importante
A tutto il congresso
Che ci permette di delineare
Una politica un'azione e una prospettiva non solo per i prossimi mesi
Ma anche per i prossimi anni
Il punto dal quale però dobbiamo partire
E se noi stessi
Siamo adeguati nella nostra discussione nello stesso dibattito congressuale
Nella ripetitività anche dei diversi momenti e a volte nella ritualità
A cogliere i cambiamenti che ci sono tra di noi nel mondo del lavoro e nella società
Forse varrà la pena di flat riflettere
Che è un congresso pure importante di cambiamento e di svolta come il nostro
Forse dovrà realizzare per il futuro
Anche un cambiamento della forma congresso sei sette congressi in una stagione sono troppi rituali ripetitivi
Dovremmo interrogarci
Se non ritornare ad esperienze del passato nel rapporto tra confederazioni nazionali categorie e regionali
E comunque forse distinguere rendere più specifico attinente la discussione per ogni struttura alle scelte che deve compiere è un problema che c'è dovremmo rifletterci
In secondo luogo
Esiste
La necessità
E anche l'opportunità di ragionare così come abbiamo fatto sui temi del lavoro
Della nuova divisione internazionale del lavoro del significato di globalizzazione e di internazionalizzazione della produzione
Ho ascoltato anche in questo dibattito congressuale
Che abbiamo svolto nei mesi e nelle settimane passate
Più di qualche volta
Valutazioni e giudizi ancorati alla nostra storia e alle iniziative di oggi degli anni passati
Tutti chiusi in una visione un po'angusta è un po'nazionale della lotta tra capitale e lavoro
Quando invece siamo di fronte a determinarsi di uno scenario tra i più innovativi sul piano dei mutamenti internazionali del significato di globalizzazione dell'impresa del mercato del lavoro
Che pone a tutto il sindacato da tutto il mondo del lavoro un nuovo livello di confronto di competizione internazionale
Non solo l'industria manifatturiera del nostro Paese ma la stessa industria europea non può competere se non attraverso un forte livello di innovazione tecnologico e di prodotto con i Paesi del Sud-Est asiatico del nuovo est europea del Nordafrica in un rapporto in cui la competizione si basa sul semplice elemento del costo del lavoro
Non c'è competizione tra una camicia prodotta in Italia con un costo orario a ventiquattro mila lire une in Ungheria due mila e quattrocento e una in Cina duecentoquaranta
Quel che si richiede uno sforzo del mondo industriale dell'Europa dell'Italia verso un intervento sulla politica industriale che sappia coniugare l'azione nella nuova divisione internazionale del lavoro
Per cogliere non solo gli elementi non negativi della globalizzazione ma anche le potenzialità che essa può offrire in termini di internazionalizzazione di nuova espansione la produzione
Per questo però bisogna battersi per affermare il rispetto dei contratti e delle leggi e di una politica industriale in Italia e per affermare il rispetto dei contratti e delle leggi in tutto il mondo non si tratta della vecchia solidarietà di cui abbiamo parlato
Si tratta di una nuova solidarietà che noi dobbiamo realizzare a livello internazionale
Noi abbiam posto al nostro congresso al congresso dei tessili il tema del lavoro minorile il tema del lavoro dei bambini nel mondo nel sud est asiatico
Abbiamo parlato di duecento milioni di bambini tra i sei e i dodici anni che lavorano nei nostri settori e non solo abbiamo parlato dell'opportunità
Di costituire di realizzare un'iniziativa in tutti i Paesi industriali
Per affermare anche per i nostri prodotti l'idea non solo della clausola sociale ma del marchio dei diritti sui prodotti
Io penso e propongo al congresso che nell'ambito delle nostre decisioni finali
Si proponga al governo e alla Comunità europea che per quanto riguarda i prodotti di importazione ma anche per quanto riguarda i prodotti nazionali
Tutti questi debbano a vere nel rapporto con il consumatore il cosiddetto marchio dei diritti
Cioè nel quale ogni consumatore possa sapere che quel vestito è non solo di Armani ma quel vestito il fatto rispettando il divieto al lavoro minorile e rispettando il diritto delle persone alle leggi ai contratti nazionali
Per questa ragione
Noi tessili unitariamente
Proporremo la costituzione di un'associazione nazionale aperte alle forze della cultura della chiesa agli intellettuali che riproponga al Paese il tema della lotta contro il lavoro minorile in Italia e nel mondo
Ed è per questa ragione
Che noi pensiamo che il primo problema che abbiamo davanti lo dico anche a chi nel suo congresso sia interrogato sugli ultimi vent'anni dell'azione sindacale
Sulle ragioni e sulle valutazioni
Della politica sindacale in questi decenni
Traendone una sorta di valutazione per la quale l'azione del sindacato ha prodotto sconfitte e sconfitte e di sconfitta in sconfitta non si arriva di certo alla vittoria
Vorrei far riflettere sul come il problema vero che abbiamo non è tanto quello di correggere l'impostazione politica degli ultimi anni
Verso la grande impresa verso il mondo del lavoro tutelato il problema che abbiamo nell'azione del sindacato verso quella parte del mondo del lavoro meno tutelato
Dove lì c'è più bisogno di solidarietà e di diritti
Noi parliamo di rivolgerci ai giovani
Noi evidenziamo la contraddizione tra il dire e il fare tra chi è occupato e chi magari entra in fabbrica con una politica di scambio
Noi che evidenziamo la contraddizione
Quando si parla di utilizzo degli impianti nelle riprese tra chi è al lavoro su cinque giorni e vorrebbe mantenere il suo orario senza cambiare e chi invece dovrebbe entrare in una condizione in cui per superarla disoccupazione deve entrare con turni particolarmente disagiati
Noi dobbiamo recuperare un rapporto verso quella parte del mondo del lavoro il nero la piccola impresa l'artigianato
Che nel corso di questi anni non ha visto una vera azione è un vero intervento un vero salto di qualità
In fondo
Se c'è un limite nella stessa relazione di Sergio sul piano della politica generale dove sta
A mio parere sta nella mancata analisi di come gli errori sindacali della CGIL ed è la sinistra negli ultimi vent'anni
Possono essere ricondotti al fatto che la nostra politica centrale è stata guidata dalla grande impresa
Dai nuclei più tutelati in parte dallo stesso piccolo dallo stesso Pubblico impiego la vera assenza è stata la politica industriale verso la piccola impresa verso i lavoratori della piccola impresa verso quelli meno tutelati
Cresce il Nord Est
Ma nel Nord Est sia realizzato nel voto una sorta di blocco sociale tra il piccolo imprenditore è un operaio nel Nord Est sia realizzato un attacco per la quale da destra
Ha parlato agli imprenditori anche a quei lavoratori
Con un atteggiamento per il quale noi eravamo additati come coloro che dai prepensionamenti alla mobilità alle tutele hanno sempre privilegiato i nuclei più tutelati a scapito degli altri
Tutto falso non tutto in parte c'è qualche fondamento in un'intervista a rassegna sindacale Sergio Cofferati evidenziava il mea culpa nei limiti sul terreno della piccola impresa e un mea culpa che abbia assunto ma è un mea culpa che va recuperato spostando il terreno di intervento d'iniziativa
E questo lo spostiamo a partire dal Mezzogiorno perché non è vero che il problema del lavoro dell'occupazione può essere assunto se non come questione centrale del Mezzogiorno
Ho visto che i compagni della Lombardia del congresso CGIL da Lombardia
A proposito dei temi del lavoro del mezzogiorno e anche della lotta al lavoro nero
Hanno assunto con un ordine del giorno votato dal loro congresso una posizione contraria agli accordi di gradualità che stiamo realizzando nel Mezzogiorno
Ed hanno assunto sulla base del fatto che secondo quel congresso tale scelta produce le cosiddette gabbie salariali
Vediamo compagni e compagne di parlarci chiaro le gabbie salariali nel Mezzogiorno ci sono e sono quei settanta ottanta mila del mio settore che oggi lavorano cometa salario
Commetta contratto e che non sono in grado di chiedere l'applicazione del contratto perché non c'è il sindacato non c'era RSV esse sono avanzano un problema vengono lasciati a casa e licenziato il problema semmai è quello di superare queste gabbie salariali e allora non bisogna confondere l'azione del sindacato tessile in Italia che attraverso gli accordi di gradualità
Punta in tempi certi
Stabiliti a superare le gabbie e applicare i contratti per tutti con il presidente della Confindustria Fossa che invece non solo non vorrebbe applicare i contratti per questi ma vorrebbe addirittura che per i nuovi posti di lavoro si realizzassero villa gabbie salariali
Cari compagni e care compagne quale miglior risposta anche al presidente della Confindustria se non quella di dire che le gabbie salariali non vanno fatte per i nuovi ma maggiore
Ho anche una proposta e compagnia Lombardia mi piacerebbe
Poter discutere il direttivo nazionale della Filt Thea
Il direttivo della CGIL lombarda e perché no il direttivo della CGIL Puglia o Campania su come si realizza una vera politica per il Mezzogiorno in rapporto alla solidarietà ai diritti e al lavoro
Possiamo non soltanto misurarci sul piano dei principi con le votazioni al congresso discutiamo concretamente perché in questo modo noi affermiamo e facciamo avanzare una politica
In terzo luogo io vorrei
Che non avessimo chiaramente presente
Che quando nella relazione
Che io condivido totalmente
Si afferma il pieno integrale rispetto dell'accordo del ventitré luglio sia nell'azione verso gli imprenditori sia nell'azione verso il governo noi dobbiamo sapere che per questa via noi dovremo non solo difendere quel protocollo dagli attacchi della Confindustria non solo richiede nella sua applicazione piena nei confronti del governo su tutte le questioni qui indicate
Ma io vorrei anche rendere evidente come alcune nostre posizioni possono favorire in parte un obiettivo della Confindustria e che Federmeccanica reso chiaro
Quando il presidente di Federmeccanica dice che fare il contratto non è un obbligo e noi facciamo bene ad affermare che non dovremmo lasciar soli i compagni metalmeccanici non dovremmo lasciar soli neanche i lavoratori delle pulizie ma neanche i lavoratori artigiani per cui apriamo rinnovo contrattuale oggi
Noi dobbiamo aver presente che nella Confindustria all'atto dell'appuntamento del giugno del novantasette sulla verifica dell'accordo del ventitré non sono esaurite quella valutazione di una parte degli imprenditori che continua a ritenere il nostro modello contrattuale su due livelli azienda
E nazionale un modello anomale in Europa perché in Europa c'è solo il contratto perché in Europa c'è il contratto hanno perché continua a essere un'anomalia avere l'uno ed altro
E da qui allora teorizzano bisogna scegliere e c'è chi dice si scelga l'impresa e c'è chi dice si scelga il contratto nazionale
Noi dobbiamo aver presente
Che mai come in questo momento
Pur partendo da un'esigenza giusta di difendere il potere d'acquisto
L'idea di meccanismi automatici o di salvaguardia rischia di andare in braccio l'avversario consegnando all'avversario una posizione per la quale se il tema è difendere il potere d'acquisto ogni anno non c'è miglior soluzione che il contratto hanno sui salari io penso che questa posizione vada battuta
E noi battiamo questa posizione se difendiamo quel modello contrattuale essi all'atto della verifica del giugno del novantasette noi sapremo anche superare i limiti di quel modello contrattuale
E quali sono questi limiti nella ma nella mia categoria stanno nel fatto che nelle aziende sotto i cinquanta dipendenti si sono fatti accordi aziendali per il quattro per cento dei lavoratori
Pure sotto i cinquanta dipendenti ci sta all'ottanta per cento per i lavoratori ecco se ci sono i testi di
O anche lei meccanici sotto i cinquanta dipendenti accordi aziendali se ne fanno pochissimi o anche nelle di o anche da altre parti non è forse giunto il momento di affrontare in un modo più pieno questo sì intermediazione per il rispetto del ventitré luglio e di una sua correzione di prevedere in quell'ambito la contrattazione territoriale per il distretto
Ecco perché allora noi dovremmo rilanciare una nostra politica per il Mezzogiorno con al centro una proposta per il lavoro per il Mezzogiorno e per l'emersione dal nero rilanciare una proposta sulla piccola impresa che rimetta al centro i distretti e la contrattazione non tanto tutta la discussione che noi abbiamo fatto in questi anni difendere il potere d'acquisto è un obiettivo di tutti e noi dovremmo farlo con l'azione e con la lotta io non ho mai capito
Chi teorizzava che col modello del ventitré luglio bisogna superare il conflitto
E non ho mai capito che cosa potesse significare realizzare il conflitto come proposta in sette semmai il problema è che a un modello partecipativo ha bisogno di relazioni industriali più avanzate di forme di partecipazione più avanzate
E se queste non si realizzano e non è possibile rinnovare i contratti alle condizioni stabilite la lotta non solo va fatta ma è nel codice genetico del sindacato
è una discussione che ripropone questo tema mi sembra francamente paradossale
Il tema non è passare dal sindacato della partecipazione al sindacato del conflitto è passare al sindacato della proposta che sostiene con la lotta alle sue proposte se queste si devono affermare
Ed è per questa ragione che io penso che noi dobbiamo avere poche incertezze anzi nessuna sull'avvio della fase costituente per l'unità e dobbiamo realizzare quest'unità avendo a mente che servono basi solite durature
Molto spesso ho visto
Che si attacca anche la posizione della CGIL e del suo segretario generale in rapporto alle valutazioni chianche Sergio ieri ha svolto sui ragionamenti relativi all'autonomia ai rapporti con CISL e UIL e alle valutazioni relative alle regole di democrazia interna e di mandato
Io vorrei avanzare ad Antonio Valenza questa riflessione
Insomma
Noi che veniamo da una storia un po'particolare
Che è quella della CGIL con le sue correnti passatempo socialiste comuniste
Noi parlando di noi abbiamo vissuto che cosa vuol dire concretamente in stagioni nelle quali si era al Governo e all'opposizione il problema dell'autonomia
Abbiamo vissuto nel mille novecentottantuno
Quando si è parlato del fondo di solidarietà dello zero cinquanta
E Luciano lama firmò quell'accordo e la reazione che produsse nel Partito comunista allora fu conosciuta e visibile
L'abbiamo verificato
Nel momento in cui nel mille novecentottantaquattro anche come CGIL sull'onda di quelle situazioni ci siamo in parte divisi all'interno e con CISL e UIL e il giorno dopo abbiamo dovuto recuperare
Ma questa nostra capacità di leggere criticamente il passato
Non ha mai fatto mancare una capacità di vedere che tali problemi esistevano anche in altre forze e anche nella CISL e anche nella UIL oggi siamo in una situazione completamente diversa
Abbiamo un governo in cui condividiamo culture e valori
Però non ha senso se noi vogliamo costruire quel sindacato di larga unità quel sindacato unico confederale della solidarietà e dei diritti non ha senso che è Sergio D'Antoni sia tutti i giorni sui giornali o perché è costruisce il centro e le liste elettorali con Dini o perché ha realizzato una sorta di pre-accordo con la Rosi Bindi sulla manovra
Oppure perché concerta con Prodi il due cinque d'inflazione dobbiamo avere una capacità di sapere che proprio per i processi politici che si realizzano
La Casa de L'Unità devi avere basi solidissime
Quando in passato non ci furono queste basi solidissime basta l'azione che io ricordavo per spazzar via la Federazione unitaria ecco perché allora o oggi dobbiamo darci queste basi che facciano questa casa forte Forte di fronte alle intemperie capace di resistere capace di discutere anche aspramente a fare i lavori ma una volta che queste regole ce ne andiamo tutti quanti stiamo al gioco della democrazia della maggioranza e della minoranza
Con questo coraggio e con questa forza noi allora possiamo non domani ma oggi fare il nuovo sindacato unitario d'Italia
Alcune informazioni i compagni Agostinelli Benzi Casadio Chiriaco Fammoni Frasca gli echi mercenario pulcini Rinaldi montagna Leone ceo
Alle ore undici si riuniscono alla Sala Rossa
Ricordo che per quanto riguarda gli emendamenti il tempo scade con la fine di questa seduta per quanto riguarda gli ordini del giorno entro le diciotto Dini questa giornata
La Commissione la Commissione ristretta
Per lo statuto si riunisce alla sala bianca
Alcune formazioni sullo svolgimento dei lavori della mattinata
Adesso si svolgerà la seduta tematica sul tema globalizzazione Europa solidarietà il ruolo del sindacato
Subito dopo
Tra un'ora un'ora e un quarto circa
Prenderanno la parola
Larizza D'Antoni ed Epifani concluderà i lavori della mattinata
Leggo alcuni messaggi che sono pervenuti
Il primo da parte del segretario generale della Presidenza della Repubblica Gifuni
Signor segretario generale rispondo al cortese invito da lei rivolto al Presidente della Repubblica ad assistere ai lavori del tredicesimo Congresso nazionale della CGIL che si terrà dal due al cinque luglio novantasei nel rendermi anzitutto interprete il ringraziamento del presidente Scalfaro quel suo gentile intendimento debbo purtroppo comunicarle che il capo dello Stato nel rispetto di una prassi costantemente osservata non interviene ad assemblee di confederazioni sindacali o di categoria
Egli tiene peraltro a far giungere a lei e da tutti i partecipanti all'assise fervidi auguri di buon lavoro ed i più cordiali saluti cui unisco volentieri i miei personali
è pervenuto un messaggio da parte del ministro degli Esteri Lamberto Dini cui do lettura illustre segretario generale
Ecco un vero rammarico che mi trovo costretto a declinare il suo cortese invito a partecipare ai lavori del tredicesimo Congresso nazionale della CGIL
Sopraggiunti impegni istituzionali non mi consentono di essere presente a questo importante avvenimento il congresso di domani si apre uno scenario di significativo rilievo se si considera il mutamento del quadro politico attuale rispetto a quello del precedente congresso di cinque anni fa
In questi ultimi anni il contributo del sindacato ai problemi del Paese ha consentito il raggiungimento di risultati importanti
Nel campo del risanamento economico ed ha determinato un'azione di sostegno fondamentale al processo di ripresa avviato nel Paese oggi l'attualità del congresso ricade purtroppo su un tema delicato
Quello della lotta alla disoccupazione un problema che coinvolge drammaticamente l'intera Europa e che è stato affrontato all'interno dell'Unione Europea con preoccupazione ma anche con la determinazione di tutti
I rappresentanti a svolgerle ogni sforzo per ricercare le soluzioni più rapide ed efficaci attraverso un piano adeguato di sviluppo economico
In questo contesto il concorso di tutte le parti sociali promosso dagli accordi del luglio novantadue del luglio novantatré sarà determinante per consolidare l'azione di chi opera cercando di coniugare il raggiungimento di indispensabili obiettivi di risanamento economico con la realizzazione di quella equità sociale
Che è caratteristica fondamentale di un paese civile mi auguro che nel rispetto delle proprie identità e sulla spinta dello spirito di grande solidarietà che ha caratterizzato in questo periodo il confronto delle forze sindacali
Con quelle politiche questa assise congressuale confermi la ferma volontà a proseguire in un impegno comune proteso alla soluzione dei problemi che ancora impresso nel nostro Paese con questi sentimenti formula lei ai delegati agli illustri ospiti da tutti i partecipanti gli auspici di proficuo lavoro ed invio ogni sincero saluto augurale Lamberto Dini
Passo ora la presidenza a Lettieri
E diamo avvio alla seduta tematica prego le compagne e compagni non solo per l'interesse del tema
Ma anche per la partecipazione di importanti ospiti internazionali di rimanere in sala
Spagna e compagni di nuovo buongiorno diamo inizio ai lavori di questa tavola rotonda sui temi che sono stati annunciati l'Europa la globalizzazione
La sfida è la risposta per i sindacati consentitemi prima di salutare in modo particolare
E a ringraziare le oltre settanta delegazioni internazionali
Che con la loro presenza al congresso ci onora no del loro interesse della loro amicizia nei confronti della CGIL
La decisione di temere questo momento particolare del congresso dedicato alle questioni dell'Europa e della globalizzazione
Voglio dire subito non è un tributo per così dire pagato a una certa moda per cui tutti i discorsi
Sulle questioni interne hanno un cappello per così dire internazionale
Noi viviamo in una situazione come era evidente dalla relazione del segretario generale e come era evidente da molti interventi l'ultimo dei quali quello del compagno Megale
Situazione nella quale nessuna analisi e nessuna strategia o Sr efficace se non inquadrata nel contesto internazionale in cui ci muoviamo
Questo contesta il parco dall'Europa e più in generale di quella che definiamo la globalizzazione dei mercati a livello mondiale
Questo mese di giugno è stato singolarmente caratterizzato da una serie di eventi che hanno avuto come tema specifico questi temi
Giugno è cominciata con la conferenza internazionale del lavoro a Ginevra il cui tema fondamentale era appunto
La dimensione sociale dei processi di globalizzazione immediatamente dopo abbiamo avuto la conferenza tripartita Roma sui temi dell'occupazione in Europa nell'Unione Europea
Abbiamo avuto successivamente
Il vertice di Firenze che concludeva il semestre di presidenza italiana dell'Unione europea e poi il G7 la riunione dei capi di Stato e di governo dei sette Paesi più industrializzati del mondo
E infine il congresso infine ma non meno importante per noi il congresso della CISL Internazionale
Che si è appena concluso a Brussel venerdì scorso e il cui tema fondamentale era appunto le sfide della globalizzazione
Quali sono stati i temi al centro di questi eventi internazionale fondamentalmente due
Il primo è stato e possibile introdurre una dimensione sociale nei processi di globalizzazione e il secondo tema diverso ma connesso può essere riassunto in questi termini e possibile difendere e portare avanti il modello sociale europeo di fronte all'attacco che proviene appunto dai processi di internazionalizzazione o questo modello deve cedere il passo a un modello di tipo asiatico giapponese
O al modello americano questo i due temi
Fondamentali su questi temi abbiamo chiamato a discutere qui amici e compagni prestigiosi che godono dal nostro rispettata la nostra stima della nostra amicizia
Lui San verso lui Sanderson è segretario generale dell'ora X l'organizzazione interamericana del lavoratore
Abbiamo Edi loro essendo che il segretario generale aggiunto della CISL Internazionale
Giuseppe acquerelli che qui a nome del direttore generale della del vette
Il professore Gai stende indire economista direttore della dipartimento del Lavoro del prete a Ginevra
è ultimo ma senza bisogno di presentazioni Emilio Gabba aglio segretario generale dell'accesso
Vorrei fare ancora una considerazione di ordine generale per introdurre brevemente a che fare tavola rotonda il rivolgere alcune domande ai nostri ospiti la considerazione di ordine generale è la seguente
Noi siamo alle prese con un processo di internazionalizzazione dei mercati e dell'economia
Col processo di globalizzazione e dobbiamo confrontarci con conseguenze di grande rilievo e che suscitano grande allarme la crescita della disoccupazione dappertutto nel mondo compreso nei Paesi più avanzati e più industrializzati più ricchi come la stessa Unione Europea siamo confrontate con la crescita di diseguali diseguaglianze sociali dappertutto con processi di esclusione di emarginazione di interi Paesi di interi continenti come è il caso quasi generale dell'Africa ebbene e questa la conseguenza ineluttabile necessaria automatica del processo di allargamento e di espansione dei mercati bisogna sacrificare a questo processo
Le conquiste sociali bisogna pagare un prezzo sociale un prezzo umano a questi processi
Io non lo credo io credo che il problema non è quello dell'ampliamento dell'allargamento e dell'interdipendenza dei mercati
Che in qualche modo sono una tendenza storica costante del capitalismo e dell'economia stessa dei mercati il problema
E probabilmente nelle forze economiche che dirigono questo processo nelle multinazionali nel capitale finanziario che si muove senza ostacoli nel mondo ad alta velocità favorita dalle nuove tecnologie
E probabilmente la responsabilità del disagio sociale delle fratture sta nell'ideologia
Si parla di morte dell'ideologia ma io dico che c'è un'ideologia che governa questi processi l'ideologia neo liberale che al di là del neo è una vecchia ideologia che ha due secoli di storia un'ideologia che fondamentalmente si fonda si basa sulla del regolazione sulla riduzione da la funzione degli Stati e in definitiva sulla riduzione della funzione dei sindacati come istituzioni
Fondamentali della regolazione sociale dei mercati del lavoro
Su questa base io vorrei rivolgere tre ordini di domande
Ai nostri ospiti la prima domanda
E di qui e questa e possibile introdurre una dimensione sociale
Se volete una clausola sociale
In grado di garantire i diritti individuali e collettivi di base
Il bar standards
Nei processi di mondializzazione del commercio
Come possiamo spingere in questa direzione
E questo un terreno effettivo di solidarietà internazionale
Seconda domanda
è possibile contrapporre un'alternativa di crescita di sviluppo bilanciato equilibrato
Ai piani di aggiustamento e di stabilizzazione del Fondo monetario internazionale della Banca mondiale
Con quali responsabilità per il sindacato con quali possibilità soprattutto nel sud del mondo in America latina in alcuni Paesi dell'Asia e in Africa
E terza domanda a quali condizioni con quale nostra capacità di rinnovamento delle nostre strategie Della nostra rappresentatività possiamo noi difendere
Rinnovando lo il modello sociale europeo
Queste questi insieme di domande rivolta ai nostri ospiti
Io darò la parola
Perché così abbiamo concordato in ordine a Giuseppe coerenti
Del
Dei tempi a lui Sanderson errori
Sky standing
Ai dell'Orissa
E per ultima Emilio cabaret non avremo moltissimo tempo
Ciascuno dei nostri amici
A farà un parlerà per Roma immagino un quindici minuti
Arriveremo quindi a una conclusione in tempi relativamente rapidi la parola adesso Giuseppe coerenti che invito
A prendere la parola grazie
Grazie presidente
Dopo aver
Trasmesso al tredicesimo congresso della CGIL i saluti
Più sinceri e calorosi del direttore generale
Del dette miscela non serve
Vorrei osservare immediatamente che in realtà
La domanda che ci viene posta è molto facile è come sempre la risposta più complicata e più difficile ma la domanda è in sostanza come trasformare
Una minaccia
In una opportunità o addirittura in un grande disegno di sviluppo internazionale
La globalizzazione oggi io non ho nessun dubbio è vissuta come una minaccia
Prima di tutto mi pare che la globalizzazione non sia globale
Senta globalizzazione si intende un processo che lentamente
Ma progressivamente
M a globalmente la società crea delle condizioni più uniformi certamente la globalizzazione alla quale stiamo assistendo non è per niente globale al contrario
Alcuni Paesi aumentano vertiginosamente la loro partecipazione al Commercio internazionali
Alcuni Paesi attirano tassi sempre più elevati di investimenti diretti
E altri Paesi rimangono totalmente esclusi da questo processo
C'è un continente intero tranne poche eccezioni l'Africa che è totalmente escluso da questo processo
Possiamo apprezzare altri elementi negativi di questo processo
Non solo accentua i differenziali di sviluppo
Non solo permette una mano libera senza nessun controllo democratico alle multinazionali
Ma anche nei Paesi industrializzati
Nei paesi delle aree forte
La ristrutturazione introduce necessità di dolorose ristrutturazioni
La competitività internazionale introduce elementi di pressione verso il basso dei salari e certo delle grandi minacce
La sicurezza sociale
Induce a produrre con meno intensità di lavoro e quindi favorisce la disoccupazione
Favorisce il lavoro precario quello che alcuni amano chiamare flessibilizzazione
Vorrei dire che se nel passato si diceva che
I Paesi poveri diventano sempre più poveri e i Paesi ricchi sempre più ricchi ci possiamo consolare perché almeno qualcosa è cambiato adesso anche i Paesi ricchi hanno la minaccia di diventare più poveri
è tutto negativo
Anche se così fosse devo dire che
Il fenomeno sembra irreversibile e abbiamo imparato alcuni secoli fa che distruggere le macchine non serve
Il problema è dunque come approfittare delle fantastiche possibilità che offre la tecnologia moderna
E che lo stesso processo di globalizzazione se governato può offrire
Innanzitutto c'è un elemento positivo
Che dobbiamo ricordare
Lo ricordava molti anni fa un grande socialista europeo vibrante in un famoso rapporto
Che è molto famoso ma devo dire forse non è stato meditato abbastanza
Questo processo non è un processo a somma zero
Dobbiamo perdere questa idea che per incrementare le nostre risorse le dobbiamo per forza portar via a qualcun altro
Come introdurre governabilità ed elementi di equità in questo processo
C'è un livello nazionale e
Questo congresso in sostanza si sta occupando molto dettagliatamente
Delle politiche che la CGIL e nel suo dibattito con le altre organizzazioni il movimento sindacale italiano intende perseguire per riportare il lavoro l'occupazione al punto numero uno dell'ordine del giorno delle politiche nazionali per impedire che si instabili una ideologia di liquidazione dei meccanismi di solidarietà
Che minaccerebbe non ho solo lo sviluppo economico ma la stessa stabilità democratica di un Paese posto che sopra quei meccanismi di solidarietà si basa un contratto sociale
Ma devo dirvi che assume una importanza uova
L'azione internazionale in questo processo
Internazionale in generale quella che esercitiamo nel sistema delle Nazioni Unite ciascuna organizzazione con le sue responsabilità e l'azione internazionale sindacale
Ci sono qui illustri rappresentanti del sindacalismo internazionale c'è il mio collega Cai istante in esperto di economia internazionale che certamente apporteranno degli elementi
Per rispondere alla domanda
Ma cerco perlomeno di indicare tre campi possibili dell'azione internazionale
Per dare sostanza alle belle parole che abbiamo sentito e che abbiamo visto scritte al vertice sociale di Copenaghen
Devo dirmi prima di tutto che io non credo alle ipotesi apocalittiche
Della guerra di tutti contro tutti
Un recente studio francese condotto da un'équipe di ricercatori di studiosi guidati da Boston
Conclude in sostanza con due possibili scenari che mi sembrano abbastanza realistici entrambi
Uno scenario possibile è quello di una cooperazione internazionale
Che sia basata su un autentico desiderio e strumenti di governabilità del processo di globalizzazione
L'altra è quella di una cooperazione internazionale fra le aree forti per dividersi i mercati e lo sviluppo mondiale
Come dare sostanza soprattutto a tre grandi assi usciti dalle conclusioni di questo vertice di Copenaghen
Prima di tutto per creare un ambiente internazionale favorevole all'occupazione
Dobbiamo arrivare a un coordinamento delle politiche macro economiche introducendo in quelle politiche nello stesso disegno di quelle politiche una dimensione sociale
E a voi immaginate come non intenda io specialmente in questi giorni di polemiche interferire con decisioni del governo italiano che possono essere piaciute o meno a in altre istanze ma devo dire che mi pare che quel coordinamento di politiche macro economiche
Possa permettere all'economia mondiale
Di sopportare dei deficit fiscali più elevati come base per un rilancio dell'economia internazionale
Che possa permettere quel coordinamento di politiche internazionali senza penalizzare questo o quel Paese con fuga di capitali
Possa permettere di abbassare i tassi di interesse e di arrivare più facilmente a manovre espansionistiche senza perdere per questo il controllo
Su fenomeni inflazionistici
Per tutto questo è necessario anche a livello internazionale un sindacalismo forte e pragmatico
Affinché le risorse che si creano con questi tipi di manovre di al rilancio vadano nelle giuste direzione l'Organizzazione internazionale del lavoro sta facendo
Tutti gli sforzi possibili per arrivare
Secondo le conclusioni di questo vertice di Copenhagen a un coordinamento delle politiche con il Fondo monetario internazionale
Con la banca mondiale e se possibile in futuro con l'organizzazione mondiale del commercio
Non è facile
Sono organismi dotati di grandi mezzi anche di mezzi di pressione sono organismi dotati come sapete di grandi risorse e devo anche dire sono organismi dotati di idee molto chiare
Che possano essere qui condivise o meno a un'altra questione
Credo che l'organizzazione internazionale del lavoro per poter assicurare questo coordinamento
Per poter introdurre degli elementi nel disegno delle politiche macroeconomiche monetarie mondiali basati su criteri di solidarietà di redistribuzione delle risorse
Abbiamo grande bisogno del vostro appoggio
Deve farlo da una posizione di autonomia
Deve portare il suo messaggio in queste sedi istituzionali a livello degli organismi di Bretton Woods e lo può fare Colli sufficiente grado di autonomia
Grazie alla sua struttura tripartita e soprattutto grazie all'appoggio che il movimento sindacale nazionale e internazionale gli assicurano
La seconda cosa fondamentale secondo
Campo d'azione che vorrei indicare
A livello internazionale
E quello della protezione di alcuni diritti fondamentale
Lavoro sì ma non qualsiasi lavoro a qualsiasi condizione
Il lavoro forzato la repressione sindacale il lavoro dei minori
Le discriminazioni basate sul sesso la religione la razza
Se qualche Paese le prende come base per il proprio sviluppo credo che non abbia diritto di stare nella comunità internazionale
La globalizzazione richiede norme universali
Queste norme esistono in tutti quei campi sono state ricordate al vertice sociale delle Nazioni Unite
Sono le convenzioni internazionali dell'organizzazione internazionale del lavoro
Sui meccanismi per farle applicare
Ci possono essere diversità di vedute
Come rappresentante del direttore generale
Del Bate e qui non posso esprimere opinioni personali in materia ma sono certo che le vostre campagne le campagne a livello nazionale a livello internazionale del movimento sindacale indicano alcune strade molto interessanti da percorrere e osservo anche
Che in termini obiettivi
Mentre si parla di clausola sociale si di clausola sociale nuovo
Le clausole sociali o qualcosa di simile
Già esistono ci sono paesi che le applicano e naturalmente nessuno si meraviglia che le applichino secondo i loro propri criteri
Ci sono gruppi di Paesi che cominciano ad applicarle anche se nessuno si meraviglia secondo i loro criteri
Credo che la campagna del movimento sindacale internazionale e nazionale sia molto importante per far capire soprattutto ai Paesi in via di sviluppo che non si nasconde nessuna trappola protezionistica
E che meccanismi multilaterali comunque si chiamino
Meccanismi multilaterali dove essi stessi partecipano sono molto meglio di quelli che si stanno disegnando e dove essi non hanno assolutamente nessuna voce in capitolo
Il terzo campo d'azione che vorrei toccare molto brevemente per concludere è che tutto questo si deve fare
Con la partecipazione della società civile
In questa sala a un congresso della CGIL ci sono e chi gramsciani in queste parole questa grande rivalutazione della società civile per la prima volta l'abbiamo visto scritto in un documento ufficiale delle Nazioni Unite
Voi siete tanta parte il movimento sindacale
E tanta parte di questa Società Civile
Dei suoi valori
Delle sue aspirazione
E con voi
Con il movimento sindacale italiano con il movimento sindacale internazionale
L'Organizzazione internazionale del lavoro
è fiduciosa
Di poter piegare pr orientare alcune logiche perverse verso obiettivi di sviluppo e di giustizia sociale grazie
Ringrazio il nostro amico quel Randy e lei ci ha detto che la globalizzazione offre anche possibilità il grande impossibilità ma qual è la realtà del lavoro delle dalla situazione sociale in Paesi del Sud del mondo per esempio in America Latina
Bene lui Sanderson
Può parlarci di questo con l'autorevolezza che gli deriva dalla sua lunga esperienza di direzione sindacale
Nessuno dall'America nell'insieme del sindacalismo americano
Una
Scusami Louis una comunicazione della compagna Laura Mentasti
Richiesta alla sottocommissione Statuto nella Sala Bianca
Prego Luis
Grazie al Torrino grazie presidente grazie terminata grazie presidente
Caro compagni
E i campani aperto in ambulanza quel volo sto Lina quanta con al collo Baiano porgervi un'altra voterò nominati da Maria Callas a un altro primo anno delegati dei delegati andassimo per fare congresso della CGIL
A questa tredicesimo Congresso nazionale di Raciti
La proliferazione delle ove per la visione
In una di ovale coltivando
Apparecchi radiotelevisivi eolico viveva con qualche si è moltiplicata oleum elencazione tutti i cittadini John Pomponio tanto è finito con la rappresentare diciamo un enorme nuova in Umbria rumori e inquinamento va barocco ormai dell'uso di questi mezzi c'è stata quest'processo di globalizzazione che aveva per il filo fatto sì che vi fosse una globalizzazione della produzione in tutti gli angoli del pianeta pompelmo Patrone
Presumibilmente vero in un ambiente di lavoro non è si è modificato negli anni nonostante la globali vergogne un'ora cessa tese la Morrison molto simile a questa lingua universale incarnata esasperando no che avrebbe dovuto servire cioè poter comunicare con tutti con tutti Ciccolini del mondo
Partendo dal ventunesimo secolo tuttavia diciamo la globalizzazione vogliono la nuova
Non è una nuova utopia una nuova ideologia la globalizzazione per molti possono assegnare la fine dell'ideologia è un vuoto di utopie in questa fine di secolo questo scorcio di secolo in cui noi stiamo diverso dal controllo tutto i fini che si propone la globalizzazione sono Fini molto molto pragmatici
E quindi dovremmo essere molto chiari nel senso che non va confusa con un'ideologia che ha finito col fallire lei come lo è ideologia della globalizzazione vengono riprese frequentemente i vari mezzi di comunicazione internazionale come se punto la globalizzazione rappresentasse il frutto di una serie di ideologia in questo modo Musolino allora diciamo possiamo meglio spiegare questo processo alla luce di una serie di fattori economici che sono quelli io l'ho citati da molti ma ci devono essere le
Altre cose tesi verificano perché ci possa essere un risultato favorevole dei Candiani i politici che si sono avuti dai decenni coinvolto sessanta che hanno portato alla liberalizzazione dell'economia di mercato e della concorrenza internazionale col l'accordo con questo forse è un aspetto che viene meno sottolineato della globalizzazione
E il suo volto nascosto che la globalizzazione questo aspetto secondo me va analizzato attentamente e per poter rispondere a un'emorragia a questo costringe il crollo
Posizione che sembra essere sempre più diffusa nel movimento sindacale nella Saraceno alimento sindacale che la globalizzazione può portare a un ulteriore di vario livello sociale creare tensioni politiche
E concentrare eccessivamente diciamo la ricchezza i privilegi nelle mani di parte dello
Dalla mi mi riferisco alla caduta del muro di Berlino favorirlo la globalizzazione ha occupato olio in quell'epoca quello che diciamo è stato diciamo l'Archimede il guerra mondiale e quindi dopo la caduta del di Berlino morde venuta a cadere questa contrapposizioni fra le varie ideologie politiche avviare geopolitica che hanno dominato il mondo per cinquant'anni che al tempo si pensa però hanno consentito a una giallo interpretazione chiara dell'uno rispetto all'altro il giorno odierni sono giorni che non vedono dei disco sente nativi vi è un altro discorso tratta ora lo sa la da una promessa che fino ad oggi non è ancora stata realizzata di potere
Alla bambina le aree i vantaggi della crescita economica cala alla maggioranza tramite un processo di globalizzazione non ci troviamo in presenza di enorme difficoltà Walter mettere a punto un'alternativa fra la sconfitta del comunismo la proprio diciamo il progressismo che deve essere portano avanti dalle proprietà coinvolga alcuni precursori Davidiani globali della fine dell'ideologia
Però il proprio global war dicono che viviamo in un mondo più globale in un mondo più a Roberto Trovo laddove i discorsi sono a tema fino a giugno le opere sono aperti questo è avvenuto con la caduta del muro di Berlino
Niente
Lo strappo adesso l'acqua però in un certo senso avviene vengono smentiti
Osservato dalla realtà dei fatti perché viviamo in un mondo chiuso malgrado dove non esiste un dialogo il dialogo diventa sempre più difficile non sappiamo neanche su cosa si discuta o se vi sia una possibilità di discutere su qualcosa
Gli augurano noi
Diciamo che al capitalismo era stata hanno date delle risposte da parte del comunismo mentre a livello di socialdemocrazia si hanno meno successi nel dare un una risposta vi sono una serie di nodi irrisolti che vengono accompagna aprire in tutti i Paesi
è un'indicazione la mancanza di referenti sociali la globalizzazione polso
Non può sostituirsi con forza i discorsi diciamo che venivano fatti da una parte al comunismo e dall'altra del capitalismo alcuni Walter Reitano che non si riapre si debba non aumentare i conflitti ma pensare in termini di un mondo unico indivisibile universale dove la legge è vero mercato possano essere applicate in modo omogeneo
E che essere
Governativa l'addetta alla se si dovesse caratterizzare con un unico termine il significato della globalizzazione io direi che l'omogeneità di organico
La differenza di carattere culturale in qualche modo sembra ostacolare una piena applicazione nella globalizzazione cioè produrre dei i computer deve essere frutto dello stesso processo in Cina e a loro in Italia a prescindere dal fatto diciamo che la cultura delle condizioni ambientali sono tipicamente tipiche di un paese come l'Italia o della Cina quindi molto diverso
Ma diciamo che l'organizzazione della produzione Fabio e la cultura imprenditoriale del lavoro deve essere eguale
Per il professor molto insomma
Se c'è una qualche differenza questa differenza deve essere modificata per poter tener conto di questo padrone universale per cui incide un computer lei deve essere identico una parte all'altra della ventosa
Le multinazionali io parlo con sporco fossero sul
Sono quelle che portano avanti questo processo di trasformazione oggi queste imprese sono responsabili del trenta per cento all'interscambio mondiale
Programma Quadro Curzio mentre danno lavoro non solo al quattro per cento dell'insieme della forza lavoro del pianeta questa rapida espansione imprese multinazionali si è verificata causa d'Eon riduzione nelle varie ere tariffarie che facilitano quindi lo spostamento da una frontiera all'altra quindi una liberalizzazione dei movimenti di capitali la delocalizzazione il decentramento delle attività industriali i paesi in via di sviluppo oltre al massimo hanno deciso di promessa attirare gli investimenti stranieri in modo massiccio cercare di ammodernare le proprie industrie obsolete ridurrei lì le spese pubbliche è ridurre glielo ha costi del lavoro e aumentare i costi relativi dell'inquinamento qualcuno no diciamo sostanzialmente come avviene industrializzati cambiamenti si osservano a livello mondiale sono una minore partecipazione
Relativa dei Paesi tradizionalmente presenti al commercio mondiali come l'Europa e gli Stati Uniti a favore di altri Paesi che hanno una crescita più dinamica come il Sud-Est asiatico quindi si riduce la domanda di materie prime industriali la molto alto e si realizza un decentramento di tutte le imprese quindi una crescita della produttività in alcuni Paesi industrializzati una caduta rosso
Ecco
Verticale e preoccupante della produttività in altri paesi l'occupazione si è ridotta in tutti i Paesi industrializzati luogo
Quanto è stato ma dove si è mantenuto a questo livello
Praticamente si è generalizzata la precarizzazione del quindi a un livello di crescita economica dei Paesi sviluppati cioè un livello relativamente modesto mentre la crescita economica di altri Paesi può il Sud-Est asiatico
L'attribuzione dei livelli molto elevati quasi elevati come quelli che tradizionalmente sì però si registravano in Europa negli Stati Uniti fino dopo la seconda guerra mondiale fino agli anni occorre sessanta sono stati già state date alcune risposte alla globalizzazione gli imprenditori dal canto loro hanno chiesto di mantenere un alto indice continua produzione altri hanno utilizzato in larga misura le nuove tecnologie e quindi
Particolarmente in determinati settori come i testi i settori chimico e la abitazione di autoveicoli per citarne solo alcuni dei più rilevanti una strategia molto ampliata cos'era quella della diversificazione della produzione che ha portato dice associazioni a livello mercati internazionali oggi le imprese non si occupano di produrre
O più semplicemente di un certo tipo di beni inattivi nostra
Estenda produzione ad altri settori come strategia per potere sviluppare il mercato dei beni
Ove vi è una declino della domanda per poter avvantaggiarsi di una crescita di domanda in altri settori altri impresa invece hanno seguito un la strategia cui cercano diciamo il consenso del mercato gioco si specializzano nella produzione di una gamma di beni di consumo selettivi che vengono richiesti diciamo Italo il mercato Lorenzo e infine ambientali a cui è stato un altro fenomeno che se realizzato conoscete molto almeno in Italia che decentramento all'interno e all'esterno della produzione quella all'esterno e la frammentazione del processo produttivo perché potesse avvenire al di fuori delle confini del Paese o quindi il fatto che una parte del processo produttivo venga trasferito in altri Paesi tutto ciò è reso possibile dalle nuove tecnologie con l'informatizzazione è una riduzione anche dei costi del trasporto
La delocalizza sull'intervallo compreso il decentramento interno che ha a che vedere con il subappaltatore microimprese all'in terra del paese in cui che vengono trasferite alcune componenti del processo produttivo al questo al fine di ridurre in particolare i costi del lavoro questa strategia portata avanti dalle imprese
La si sono scontrate con
La difficoltà esistente con una serie di limiti varie diversifica su una strategia di diversificazione molto si scontra con il problema dei
Una debolezza di domanda interna Watters voleva pur cioè non vi è una crescita forte di questi attività soprattutto in un contesto mondiale di tasso modesto di crescita economica la strategia che mira alla riduzione dei costi del lavoro
Dopo il luglio provoca un deterioramento delle condizioni di vita della maggioranza dei cittadini e cosa più importante
Pone termine al cosiddetto mercato interno ad un lavoro cioè un un mercato diciamo sfrutta le conoscenze acquisite diciamo
Nel corso del tempo con una stabilità
Cioè a fine tuttavia questo processo alla fine di questo processo di globalizzazione che cosa si è fatto da parte nostra come sindacali come anche noi come sindacati abbiamo chiesto un determinato livello di protezione nei confronti della concorrenza internazionale con le stesse conseguenze di cui si è parlato in precedenza
Cioè il fatto che siano stati ripristinati dei controlli sulla mobilità dei capitali all'interno e può portare solo ad un determinato scenario internazionale cioè vi è una paese una regione da sei non può in qualche modo distaccarsi rispetto a quelle che sono le condizioni che avvengono in altre parti del mondo altrimenti si garantiva una fuga massiccia di capitali qualcosa di analogo prova
Va be bop diciamo avviene in quanto è stato detto dall'amico quelle indire lo sforzo fatto per l'adozione di una clausola sociale Francia può questa produzione della clausola sociale
Ha una validità reale se effettivamente porta a dei miglioramenti nelle condizioni dei lavoratori di pace tutti i paesi di altre organizzazioni sindacali hanno adottato un'altra via per la via della flessibilizzazione dei rapporti di lavoro hanno può negoziando contrattualmente conica una riflessione
Il padronato e con l'organizzazione solo l'organizzazione del processo di produttivo
Ottanta diciamo per un salario afferrare legata alla produttività e redditività dell'impresa alcuni risultati che sono stati evidenziati nei Paesi sviluppati in favore sono diciamo un divario crescente fra i salari dei imprese che hanno una prudente la levata e quelle che hanno una produttività mille con una conseguente maggiore concentrazione della ricchezza e paradossalmente nei Paesi dove è stata mantenuta da occupazione tramite questa flessibilizzazione
I divari sono cresciuti
Mentre nei Paesi dove non vi è stata questa Glory contrattazione sulla flessibilità
Abbiamo un incremento della occupazione strutturare tutte queste situazioni compagne e compagni sono evidenti nei Paesi industrializzati per abbiamo già visto come gradatamente i paesi in via di sviluppo omologa pericolo come l'America Latina abbiano adottato dei strategie per inserirsi in questo processo di globalizzazione che ha dato luogo a un un aggravamento della povertà della emarginazione processo
Per Giulio
E una il mio scrisse dei processi di esclusione sociale risente in Messico lunga Silvio esatto una caduta del quarantacinque per cento del salario reale dei lavoratori e contemporaneamente
Forse paglia il Messico si trasformavano quarto Paese nel mondo per il numero di multimilionari
Posso solo Roma il processo di globalizzazione anche dato luogo perché poi le spiego perché a un affetto Dilo deterioramento generale a livello mondiale Bergoglio
Nel mondo oggi all'improvviso non meno di trecentocinquanta multimilionari Wall il cui reddito & Company diciamo anemica del quarantacinque per cento di tutta la la popolazione mondiale
Posso siamo flebo processo quindi ci troviamo in presenza di un processo lesioni integrazione sociale che ha dei risvolti politici molto chiari che non vengono evidenziati dal la sua neoimperialismo una dei rigidi meno ok un giro di legittimazione del sistema politico avviene in base ma tutto i Paesi avrebbe del mondo tranne i Paesi asiatici dove non esiste ancora la democrazia o ai membri ora democrazia non parlo qui della scomparsa della democrazia ma del fatto che vivono gravi sono molte carenze della democrazia attuale che unitamente agli effetti di questa nuova rivoluzione industriale finisce allora
L'altro l'appello distruggere i principi fondamentali da democrazia sono le le solidarietà eguaglianza e fratellanza linea liberalismo richiede i principi di organizzazione della società
Sia quello della concorrenza economica questa conferenza faraonica deve avvenire sempre che non sia un intervento alle gli attori politici del signor Cappelli senza tener conto dell'aggressione su questo il pubblico se ne avete voglia
Questo processo non può essere portato avanti in questo modo nei disordini sociali la rottura dei vincoli di solidarietà che ha portato con sé in questa nuova rivoluzione industriale non può essere risolta in termini di economia di mercato
Dei problemi d'eguaglianza sono stati risolti Veranopolis con il comunismo la sfera politica e la sera che dovrebbe dare delle risposte
La disgregazione sociale che stiamo vivendo parte da una inserimento dell'aspetto sociale nella sfera politica non penso primissimo
E in questo clima il definizioni si passa di passare raggiungere un risultato positivo per molto tempo si è parlato di una definizione di pubblico contrapposto al privato quando si parlava della riforma è vero
Dallo stato della partiti politici la la politica deve dare una risposta privilegiata
All'articolazione sociale alle richieste le domande che provengono dalla società civile i nuovi attori di questo processo di trasformazione
Non solo si sono presentati in ogni attori ma ogni giorno vediamo nuove necessità che si fanno strade nuove necessità e richieste non potranno essere articolati come in passato
In termini diciamo l'intervento della Stato da parte di quelli che sono gli agenti politici tradizionali pure Sergio Silva dalla sfera produttiva si esprimono una serie di necessità regia andiamo menzionato
Dalla sfera sociale
Per la viene avanti è una richiesta per una valorizzazione del ruolo della donna della società nell'attesa delle decisioni proprio le organizzazioni dei giovani che esprimono le loro richieste perché i loro interessi possano essere presi in considerazione la storia
E i nostri paesi in sviluppo e Fondazione se queste necessità vengono rese ancora più Forti per la crisi è il dramma provocato dalle politiche economiche fallimentari che sono stati adottati dai governi negli ultimi decenni
Vuole proprio graffio la nostra democrazia vuole
La rappresentazione slogan dove la rappresentanza dei cittadini e rispetto dei diritti umani fondamentali sono presto che è un'utopia grazie quale disse
Voto ma nei nostri Paesi Guatemala Colombia salva da strass Sedan assiduità sono paesi dove gli assassinati attivisti politici sindacalisti corre solo il Tour per per il semplice fatto che lavorano nel sociale voce fuori fuori dal i nostri paesi ancora oggi vi sono cento mila bambini nelle strade che partecipano al mercato del lavoro era per cui sono vittima di tale vittime di violenze mentalità tedesca durante l'uso violenze che vengono condotte dai capitalisti che ritengono che questi bambini costituiscono una minaccia ancora oggi in Brasile nelle zone rurali John Lennon assassinato idee contadini che hanno occupato le terre prepara semplicemente primario per poterle coltivare e per poter sopravvivere telai con il frutto del loro lavoro
E poi
Oliver Hardy quindi le al liberalismo generazione
Nove ordinare l'acqua aperta nella sua idea di riorganizzare l'apparato dell'artista statale per renderlo più efficace abbia ha dato luogo a un caos generalizzato i cambiamenti sono stati molto forti e non si è dato alcuno spazio al processo di transizione
Questo ha dato luogo a una situazione di caos
Che rappresenta diciamo il connotato politico più evidente della società latino americana dell'uomo il ora cari amici interno Haring fra la sfida che viene posta i sindacati da questo processo di globalizzazione è una sfida che si potrebbe riassumere Bobo a mio modo di vedere i una come con due considerazioni una di carattere economico proporre delle formule di flessibilizzazione risalgo la fermentazione evitando una segmentazione dei mercati
Oltre il sindaco e soprattutto giù evitando un aggravarsi dell'esclusione sociale l'assunto al politico seconda politica unificare alla organizzazione assunzione
Unificare le organizzazioni sociali
Perché possano portare avanti una un'agenda sociale per il cambiamento per la transizione verso una nuova forma di civiltà venuta dal trittico aprendo i cui termini e le cui caratteristiche conosciamo appena oggi Lord
Nonostante quanto si è detto prima in una analisi Dalrymple la finale si ritiene che questa credo che ci siamo posti di fronte a un imperativo imprescindibile ci dobbiamo pensare in termini globali Walter la dobbiamo in transito
Creare e consolidare quelle istanze che consentano al movimento sindacale di intervenire in modo efficace e con successo a livello globale dare avvio alla globalizzazione
La località sullo la globalizzazione con l'applicazione di un modello di inserimento e di sviluppo neo liberista
Costituisce un uno simile una sfida molto grave che si pone al movimento sindacale i cambiamenti che sono intervenuti in domus ultimo sogno no negli ultimi anni del decennio Passacantando più nell'enorme quantità di cambiamenti che ancora oggi sperimentiamo comportano degli adattamenti profondi che devono essere fatti dal movimento sindacale a tutti i livelli internet e in particolare a livello internazionale proporre al Consiglio
Con i viola possiamo tutti organizza essere presidente procedeva a velocità d'accordo nel sostenere quella CISL Internazionale l'unica organizzazione internazionale dei lavoratori che ha la forza la rappresentatività e la credibilità
Per poi
Portare avanti e dare slancio a un progetto di globalizzazione che compisse comprenda come il suo fulcro la sua dimensione sociale la gravità roboante
Il grande interrogativo che ci possiamo porre solo se sarà possibile profuga fra formazione realizzare due profonde trasformazioni interne assicura un anno
Infrastrutture a garantire che le sue strutture volesse sì ma naturale Savova esprimano a questa sua natura di carattere ingloba alle quindi la sua rappresentatività globale motoria e non come fino ad ora limitata ai Paesi industrializzati azioni
E
Secondo punto assicurare e garantire che le proprie proposte
Olivetti dal Festival le proprie proposte politiche sociali
E il suo piano dazioni rifletta Palmieri
Un autentico dal Fondo monetario internazionale ma politico per quanto lo scontro con le politica del Fondo monetario internazionale con le politiche della banca mondiale Rouault cari compagni e compagne
Allora lui su
A nostro modo di vedere necessario non te lo so proprio
Che si addotti da parte nostra Pettenò una politica che in Effeti Fossa condurci a delle società più giusta e più libere & è un processo per ruoli soffiò il boudoir soffio e che il processo di mondializzazione di globalizzazione va be'il professor Luca
Che secondo noi è un processo in cui Luca è necessario costruire delle società che riducano a questa drammatica differenza che sussiste fra il nord e il sud del nostro pianeta
Del veicolo che condannano centinaia di milioni di donne e uomini alle esclusioni all'immaginazione alla povertà e a un processo di esclusione sociale già dell'azione repressiva grazie molte perché vi auguro il migliore è successa privata Progress
Grazie a lui Sanderson ma per la sua testimonianza così ricca
Vissuto
Sofferta egli ci ammonisce sul fatto che quello che doveva essere il nuovo ordine mondiale si trasforma e si rivela sempre di più come un grande disordine mondiale
Disordine sociale un disordine che può portare a gravi rischi anche politici le democrazie deboli le democrazie che stanno cercando di svilupparsi in molti Paesi
Emergenti vorrei ricordare che lui Sanderson
E Bruno Trentin
Hanno fatto una conversazione sui problemi e le sfide del movimento sindacale nel sud del e nel nord del mondo
Questa conversazione molto ricca e interessante e pubblicata in italiano in un libro recente delle DS ed è in corso di pubblicazione IMI spagnolo con questo voglio dire a Luis Andersson anche continueremo a lavorare sui temi che qui ci ha proposto ora la parola va Against tendenti economista direttore del dipartimento del politiche del lavoro del veti e DG nera prego che ai
Me ne scuso dover parlare in inglese a al posto del solito spendiamo Aiace per Naida telaietto che noi endurance qual è l'Italia vorrei anche esprime il mio dispiacere perché ne vitale nell'Inghilterra hanno vinto la non la quando io replica il Four Cocciante invece gli europei di calcio di ogni compressa esce nuance dal non era compensazione rappresentata esaurito e invece nell'Italia e nell'Inghilterra vostri testi già mani hanno perso nella partita contro la Germania
A là e tutto chiudessimo vorrei parlare di questa mattina Atahotels
Senza bugie stracolma rileva l'Istat due argomenti che sono come nazisti ed anzi
Riferite ai carabinieri dolenti preferiti quando ero studente al teste o mai stati per saggezza
Sono tuttora appassionato di questi argomenti Buena questo ai ringhiera pièce dai venendo qui ieri al sito delle segrete stanze mi sono fermato a parlare con degli studenti
Andare oltre che in data lei questi studenti parlavano di come far soldi quella questi denti quando io ero studente sinistra cioè sperperi occhi c'erano gli argomenti che ci impegnano tutto il tempo
Quando uno era sguardo intenso asma agiscono secondo quello che facevamo a misura del possibile questua guizzo tra l'altro ma ci spostiamo a quello che facevamo più possibile l'altro era quello di cui parlavamo più possibile
Now and Nay Zin anche adesso negli anni novanta quando attraversa che è uno di questi argomenti è diventato un tabù Alliata sagge mentre l'altro eccolo passa molti altri appalti
Argomento a cui è legato un concetto di colpa
Dottoressa oggetti
Primo argomento Essex se il sesso e così quando il reggente perché uno dei grandi mutamenti and blow bollendo monetizzata last man mercato globale del lavoro negli ultimi trent'anni
Spende pena dai sei cessato la femminilizzazione anche del mercato del lavoro nasce a livello internazionale
Adesso e dalle foci Latifa Ben Antimo questo è un peccato per gli uomini e per le donne andare spazzando guado nella maggior parte del mondo
Ed io Coop nasce ricordate gli annessi Alessandretta negli anni Cinquanta guarda il TIR oltre waldbaum's Michaud provenisse fioriti
Si rileva l'era della cosiddetta manda aumento della sicurezza e questo osovani dirà
In mezzo c'è stata anche un'era nella quale la regolamentazione legislativa alla quindi aspetti esigua Hottest State qualche essendo in sì
La capacità di regolare per legge uno stato sociale redistributivo diventavano sempre più forti viene Nineteen Cervantes negli anni settanta posto vuol quando tutto il mondo abbiamo assistito sottopongo smorfie lei basta all'avanzata a a un fermarsi nella avanzata del Movimento dei lavoratori tende Nineteen hai chiesto da da insidie nella stampa negli anni novanta
Guidare dir il set abbiamo vissuto all'era dell'insicurezza alle dir ad un moschettone che lei era della regolamentazione vuole
Dei mercati né in tutto il mondo fenomeni così si fa adesso
E imprudente ci sono molte cause compresa la tecnologia rientra sulla esca presso la crescita dei Paesi di nuova industrializzazione cioè in Germania giro io strategie mutamento delle strategie dalla hostess scelte imprenditoriali e il crollo del socialismo di Stato perenne spiare gli altri in questo periodo però peccare Kyoto lei dal marchese del carattere del mercato del lavoro è mutato profondamente all'esito buono Awards lento ed è per questo che globulari session lei lo ma vorrei ricollegare la globalizzazione del mercato del lavoro stessa lecco hanno un'altezza
Il secondo argomento dapprima più paga as well rivestire del Sud di cui parlavamo sempre quando eravamo studenti Agueci ma X-Men ippico un'auto che al giorno d'oggi Pio Lanka molto Bok mette a disagio molte persone o addirittura
Porta queste persone a dire che è un argomento che non ha nessuna rilevanza destrorso
Ed è la classe vendono divisione delle classi ad AGEA esterni ed è tutto un problema di come si affrontano le disuguaglianze la proprietà l'antenna in tre negli anni novanta
Cui alle linee nei lager viviamo in un'era e Moretti Sly Stallone la normale gli economisti dell'offerta
Ha ragione lei chiede lei Cimone guai hanno dominato esercitato una totale egemonia De Franco guai estendersi al palazzo in modi diversi in diverse parti del mondo
E nelle ballate incantati i paesi in via di sviluppo mostra sola già questa egemonia si chiama aggiustamento strutturale queste migliorate cabine ora potete notare che l'ex prende il nome di flessibilità del mercato del lavoro
E visto il mio causando la l'Europa dell'Est prende nome di terapia d'urto
Per il nuovo palazzotto Poirot
Da lei ma in ogni parte del mondo il mercato del lavoro presenze invece specie impone il secchione ha vissuto una sempre maggiore insicurezza
Ray dei posti di lavoro eletti una sempre maggiore flessibilità dei salari e insicurezza del Regio di Tondo sceglie l'abbaglio lavoro
Sempre maggiore flessibilità funzionale Andenna tra le sette in questo processo Spena Klaus Fragments esce
La
Vi è stata una segmentazione della classe in tutto il mondo analizza in che tempo tutto cioè gli uni e non credo che sia importante per movimento sindacale alle coop presso il tempo e per tutte le forze del progresso Changing carezza esaminare il karate o l'altra cioè Henze nasce non è
E il modo in cui la struttura di classe muta livello internazionale
Pertanto
Il primo luogo abbiamo visto
De Corato questo borgo al Marconi e nella crescita di quella che potremmo chiamare una élite o accettati suo nasce non è che lei cioè il sesto una élite che sfugge ai sistemi normativi e regolati viene per la nazionale
Che è al di fuori dello stato sociale dettagli Session opzione che sostiene e richiede la privatizzazione delle politiche sociali perfetta anzi
Sono secondo antiglobal Michael Russell anzi in questa divisione in classi
è quella sarà o che ottenemmo Alexis chiamare
Una mostrato che anche se sfugge al controllo collettivo
Per il tempo cui Avenue al di sotto dei quali trenta ottobre utenza sai c'è un gruppo che emerge con un gruppo di grande potere nella società ugual Michaux professionisti potremmo chiamare quelli che ce la fanno degli esperti confortino Indépendants i forti cioè persone molta autonomia avevate Karl dipendenti atenei previste il tam tam Welfare State che sfuggono ai sistemi normativi e regolati derivano personale ai meccanismi dello stato sociale
è uno strato di forza da lavoro che non è facile sindacalizzati
Annual mai come andando a un mezzo Obama vuol potremmo chiamarli nomadi del mondo moderno
Leone Berry
Forse provengono sono un gruppo in forte crescita
Avente o apprese sente rallentavo andrò in e incauti hanno sempre maggior potere è un reddito sempre più alto collaudato quand'sino al di sotto di questo strato nella frammentazione della classe andiamo e anche il quello che è il nucleo tradizionale della forza lavoro
All'idea Wiart dov'è che dagli spot prossima questo livello dobbiamo riconoscere che in tutto il mondo ovunque enclos e cioè in che la vecchia classe operaia uno strato sempre più ridotto e imprevista inglese
Tema ben sempre di più o la vecchia classe operaia presenzialista viene espulsa dalle posizioni più tutelate entrata andavo al strozza o per lei va forse e viene spinta verso gli strati inferiori della forza lavoro
Plaude mentale
In realtà anti sovrastato tradizionale della superare quello che chiamerei i riflessi lavoratori
I lavoratori flessibili e nell'ex Teniers i prossimi dieci anni degli ex pois letters questi lavoratori flessibili guarda Cam al maggiore c.d. canteranno la maggioranza
In tutto il mondo
E il terzo in realtà
E chiedo che spento se guardiamo la Spagna o va forte riempiono e più della metà degli occupati con aumenti a Empoli attualmente hanno contratti a tempo determinato impazza e muore
Lavorano a tempo parziale voi
Oppure lavorando e lavoro autonomo mancanti cerca in nel mio Paese in Gran Bretagna
Paolo Foti nel senso più del quaranta per cento Orissa citati processo della forza lavoro e si trova in questo tipo di posizioni no dancefloor
Questo gruppo di lavoratori chiese a lei questo stato di lavoratori senso non è facile da impiegare nell'ambito di forme di organizzazione collettiva ammette nota e non sai umanista sono lavoratori ed ex che non hanno diritto a molte forme di tutela sociale
Angelo dai tre notti ai contropiede sionista sei nel senso che non pagano i contributi sociali nella stessa misura in cui lo fa la classe operaia tradizionale dea Ugo Beckham
Dei tre poi questi lavoratori
Orca legge di ogni anno Barbato diventeranno le figure centrali dei sindacati come forma di organizzazione collettiva dei lavoratori solo se i sindacati saranno capaci di adattarsi a questo tipo di forza lavoro
Under nel tema Deiana implora i al di sotto di questo strato di lavoratori abbiamo i disoccupati RAI Penghua che in sentiva liste mio rattoppato negli ultimi anni ho lavorato nel nell'Europa centrale del sta avente proclamavano importanza in questi paesi problema della disoccupazione e sbalzi le qualità D'Alema è molto più ampio di quanto sia in Europa occidentale
Beni abbiano implora ex molti disoccupati o all'altro dei o dell'astuzia States non risultano dalle statistiche di questi Paesi
Bravo dai insomma ecco vorrei però ricordare anche a scena aggiunte mestruazioni sulla una discussione che ha avuto con ministro degli Affari sociali in Russia
A Moana è alto guai gli utenti quando le ho chiesto perché avere alzare la ritiene entra che si ci sia tanto silenzio sui disoccupati in Russia città insieme io insistetti lei devo mi ha guardato e mi ha detto
Prevalga ventitré a Falun ai videogiochi compatti semplicemente se ne stanno zitti a casa all'ora e muoiono analizza in che tempo spopolato al seguente all'esaltante per tutti noi in Europa occidentale giù aprirsi ai spiega il nome sì
Renderci conto dell'enormità del declino lascia gli ucraini
Agli che si sta verificando in Russia in Ucraina in tutta l'Europa del sta l'Hi tech spetta in sede le aspettative di vita degli uomini la sciatteria Russia oggi estetiste a Van Miert
Un'aspettativa di vita di cinquantasette anni dell'Hi tech spetta in sigle l'aspettativa di vita degli uomini può essere ieri el è calata negli ultimi sette anni di sette anni
Women Slight Expert l'aspettativa di vendetta delle donne e anche essa calata partita nella Shoah ma anche in Russia ex-membro schioppo Charlot
Buona sono i lavori maschili i lavori degli uomini sono i posti di lavoro degli uomini che si sono persi picco di quelle più che così lavoro delle donne da pesca guai a presenze in What natalizio
è il modo migliore per presentare che cosa è avvenuto est sei d'se ci può essere è di che la situazione
Per il lavoratore medio confessa maschile è ancora peggio della situazione vissuta per le donne
Quello di alle glorie al di sotto dei disoccupati ed prove in gruppo costa Staiti abbiamo uno strato sociale sempre crescente le nostre società
Battezzato che è emarginato spaccato almeno le donne un po'carezza ce n'era una forma di sotto sottoproletariato che riguarda un'area di persone sempre più vasta
Quella di un governo vuole Hauts in qualsiasi parte del mondo gestire che si vede una crescita del lavoro nero
Il sei metterà mano leccese usare Emilio Paesi può usare la terminologia che ho trovato usata in Ucraina e Russia Istria martire o il sei o lei con morti e cioè un'area del mercato del lavoro controllata dalla mafia
A posto vuoto quantistico in tutto il mondo vediamo persone Vopos trentotto streets che sempre di più finiscono ore in strada sono sempre più senzatetto sempre più in condizioni di miseria meno tutelati ai sindaci prima che lei dalle normative di legge al annui by e nei una popolazione che non viene coperta né raggiunto ad alcun meccanismo istituzionale
Hai già scandalizzata perché la torno adesso dal Sudafrica
Where we appena open negavano sullo sfondo morti abbiamo fornito nostra assistenza al Governo per una riforma del mercato del delle politiche nei confronti del mercato del lavoro ad Vegas proprio Andenna ogni problema più grande che esiste oggi in Sudafrica su questo tema fondi UE che aveva comunque è stata
Era straordinaria che segue alla caduta dell'apartheid
Questo Balthus Lambro people finale entro la grande quantità di persone che sono finite nella criminalità Ande dettati pazzo per lei da morti
E la parte del mercato del lavoro che sfugge a ogni controllo e che e che è finita nell'emarginazione
E nei night States negli Stati Uniti in quei quei tanti in Gran Bretagna Euracea in Russia pensata proprio in Sudafrica immediata pazzo dopo in molte altre parti del mondo dettati strozza il modo la va beh pazzesca allo stato marginalizzato nella divisione in classe A uno strato che diventa sempre più ampio
Bar
Ma al Focene triestine purtroppo
No penale
Da aprile apparentemente questo strato degli emarginati non ancora sufficientemente grande Dida e creare una sensazione di paura fra coloro che sono al potere settecento on board
Andai tale Michele forti finalmente ad affrontare il problema e a darsi una strategia reale motivi language e Nicoletti per affrontare l'ingiustizia la disuguaglianza e la povertà nella società
A nel senso da un certo punto di vista quale del Black Friday tesa dalla infine una delle grandi tragedie degli anni Ottanta anche e negli anni Novanta ed sia è il timore Quercia indiscussa e Zé Carlos di Weah che in passato
Che intrinseche stia ha portato a cambiare la posizione dei lavoratori no c'è ingiusto Zeitz Chelli
E lei smaltata il sei
Chiusa antenna Baldini con mentre spinti dalla paura dei lavoratori vi era stato un mutamento nella poi nelle posizioni di chi sta al potere gli anni sessanta e settanta o oggi non c'è abbastanza paura per cambiare di nuovo atteggiamento che cosa il Senato ottenne dalle membra della intese c'è un'altra cosa che ricordo negli anni Sessanta verbalmente dispersa intesa che quando parlavamo di questi argomenti guidare senza venga avevamo un senso di rabbia dentro di noi dentro perché nel primo esposto poco sentivamo che
Tutto era possibile sullo sfondo
Dei justice is o stessa e altri per eliminare l'ingiustizia dalla società
Per Now emendamenti Nineteen oggi negli anni novanta guide no verso il pesce Angra non sentiamo dentro di noi rabbia a sufficienza hanno idee non non abbiamo dei clan
Una visione adeguata a Dalmine pioppeti e strategico su qual è la nostra strategia per una redistribuzione fra le classi Hanan gioia sta gestendo che non ne aggiungiamo non costruiamo questo tipo di strategia
Lettore esplora indecente
Cambierà molto poco
E nato al sex in questo contesto avete un paio di Presley sono stato invitato recentemente gioca ne esce Isetta quasi ad un organo a partecipare ad una commissione creata dai sindacati sudafricani tedesca stalking già per discutere il futuro
Dei sindacati
Al quinto mese stato cioè di Renzo che il messaggio e nell'ex Decay
Un atto detta in l'avere i sindacati del prossimo decennio dovrà essere ancora pensare globalmente agire localmente Friends a Macao
Hai un certo strane visioni hanno suonato Chance e accarezzare i sindacati dovranno mutare pelle oboe il pronto al destino Faenza l'ambiente abbandonare le vecchie categorie e i vecchi settori industriali giù in paese in camion leccese
Oppure al collega morte e costruire una rappresentanza delle comunità locali del mercato del lavoro nove anni ove Night and flex guai che adesso perché presenti costruendo la capacità non solo di organizzare i lavoratori flessibili ma di esprimere i loro interessi reali
Ha nel governo e poi Neil stati eccessi sindacati dovranno andasse a trovare delle nuove strategie di ridistribuzione del dei profitti nella società
Da evocato il fine
Rozzano eccetera e dovranno trovare costruire una visione alternativa
Ottavo ci proponete in campo su come fornire una certezza una sicurezza del reddito coda dalla orrenda per lei da Marquez per coloro che si trovano nelle posizioni maggiore debolezza nel mercato del lavoro
E la NATO guai poc'anzi detto esercenti possiamo vederlo
Un mutamento di come un mutamento nell'epoca e nelle muovere regolamentazioni di cui c'è bisogno nostra era emendamenti in sé stesa Nineteen Cervantes negli anni morta Staccioli vedi la rissa negli anni sessanta e settanta la forma principale della regolamentazione era attraverso la legge
Elena in Sinai Chiesa negli anni ottanta negli anni novanta ed altri in e ora Moschetti Bagley scelto la il potere regolante è stato attraverso il mercato
Per più giorni riportate qui io ora oboi
Ma che lei Jean nel futuro la regolamentazione deve avvenire dando voce alle ali di soggetti alle volerti Birger lui o c'erano atti guai a Bouygues scritti si dovranno cioè trovare dei modi alternativi di redistribuzione del reddito Guaratto pecan ai Strong portava l'agenda
E questo dover de dovrà divenire una parte molto importante dei nostri programmi per out ma lei fino alla fine dei conti però rimaste in modo angoli ad altri dobbiamo imparare a vivere maggiore rabbia nei confronti del linguaggio della disuguaglianza e delle ingiustizie
Da top lot plaudo Liza dice un po'così antica Gigi rischiai che sono parte integrante della delle politiche delle strategie di globalizzazione che abbiamo oggi di fronte alla seguivo fa io spero e la fiducia che per il futuro concentreremo nostro lavoro molte delle io ne ho visti con maggiore chiarezza
Sulla proposta di una strategia redistributiva
Ora ho perso perché senza questa strategia saremo tutti più deboli
Anche D'Alema grazie molte
Credo che mica estende Inge con la sua analisi ci abbia fornito
Una sorta di lezione sulla quale varrebbe la pena dei riflettere
Più tranquillamente che ho più compiuto tempo sul rapporto che esiste tra la globalizzazione la deregolazione dei mercati del lavoro
A livello mondiale e la Costituzione di una nuova stratificazione di classe è un tema molto importante che dovremo tenere presente sul quale lavorare ancora adesso la parola ai di Loris sembra che le segretario generale aggiunto della CISL Internazionale il cui ultimo congresso era dedicato appunto a le sfide della globalizzazione dei mercati prego Edi
Grazie Antonio
Se il collega se delle chiese
Il dei titolari con lei lo relegarono disastro imminente che il tema della globalizzazione dovevano sonore un ruolo importante la faccia convivere lo zio come s'erano loden organizzativa ANAGE-Kondor richiamo ad una cosa che il congresso
Cinese uno scritto della scena internazionale ha dedicato tre giorni a discutere il tema della globalizzazione che per noi rappresenta il l'argomento che ci occupa il preoccupa di più
Proprio è ovvio che il fenomeno della globalizzazione i suoi obiettivi significa una cosa diversa verso varie persone e per i vari istituzioni oppresse
In linea di massima
Lei allora in relazione onde mafia nei giorni della liberalizzazione dei mercati voglio internazionale con l'esplosione dei mezzi di comunicazione come lo sfruttamento
Intelligente del progresso tecnologico deve consentirci di e creare un clima favorevole verrà giù lire livelli mai conosciuti prima sul piano della crescita e della cooperazione fra in tutte le parti del Globo
Perché presso dovrebbe quindi potete addurre con la creazione di posti di lavoro e condizioni di vita sorte convenienti e decenti
E della forza è la forza che per Felipe nuove risorse un potenziale enorme di risorse che dovrebbe consentirci di combattere la povertà e la migrazione le frazioni a riscoprire nazione a ingiustizia nel mondo qualche secondo ha potuto mai nessuno ha negato che la crescita economica espansione industriale le nuove tecnologie dovrebbero essere al servizio e a vantaggio di tutta l'umanità
Va benissimo purtroppo cari amici proprio questa globalizzazione nulla fa un passo noi non abbiamo ancora avuto e vista
Voglio un quello che noi vediamo perché è la realtà che noi vediamo che viviamo sono gli effetti nefasti di una globalizzazione replica tratta prese in ostaggio dai conduttori di un e il difensore di del libero mercato incontrollato e incontrollabile
Se l'accusa è la borsa la
Veramente la alla competitività che considera vincitore quello che si apre prezzo inferiore poco importa al costo umano Pelé
Il lavoratore opere tutta la società potassio e l'aumento della dislocazione della povertà
In tutte le regioni ma è l'aggravamento dello scandalo date
Lavoro minorile della Vorosca rinforzato e la riduzione delle condizioni di lavoro e di vita e la minaccia di più tutti quelli che osano resistere all'apparizione è la comparsa un po'ovunque
Delle zone franche soluzioni risoluzione eternamente miracolo per evitare delle legislazioni esistenti per il lavoro per consentire abusi i quesiti antico contro i lavoratori e che e tutto questo al riparo di qualsiasi indiscrezione interne eh fragili sessioni di lavoro precario e anche un indurimento
Ho degli atteggiamenti antistanti sindacali
Accuse a tutti questi problemi in se stesse a tutti questi ST distruttivi della droga
Gli aggiustamento consulterà imposti dal Fondo monetario internazionale fuori e e delle Politiche provocano a loro volta e le perdite massicce di posti di lavoro e che spingono migliaia di lavoratori nelle zone grigie del settore increduli informale politiche che comportano riduzioni di cui ed in sanità di i trasporti pubblici e tutto quello che riguarda la posizione sociale tutela sociale hanno riduzione degli armamenti delle spese per gli armamenti o i i veri utili corruzione a livello di Cittiglio circa gli affari o oggi i governi ci si dice che qui si sacrifici tesi ai lavoratori sono inevitabili ma solo temporanei solo avvocato questo mi ricorda ciò che successe all'inizio degli anni settanta quando correva secondo i nostri economisti ristrutturare le nostre industrie e i nostri sistemi di produzione
A quell'epoca abbiamo vissuto nei Paesi industrializzati un lungo periodo per passi in cui disoccupazione non oltrepassava il due per cento nel maggior parte dei casi in pochi anni questo tasso è esploso e andato oltre il dieci per cento una situazione che crea un possibile solo dei Paesi del Terzo Mondo
Anche lì civili si faceva che si trattava di un male necessario ma solo temporaneo o sul oggi vent'anni più tardi russo il dieci per cento dei su quattro sempre presente credo che non cambierà mai e non riusciamo a cambiare la volontà politica
La successione soluzione polipi nel tutto ripeto e politica non può essere soltanto economica poiché l'economia e il mercato degli finanziario sono nelle mani dei neo liberali compiti sempre i nostri dove ne hanno perso potere devono riprenderlo dobbiamo spingerli aiutarli a riprendere questo poteri mandiamo ovviamente nessun il Governo ci può riuscire verso uno stress se sono sinceri su quello che dicono sulla povertà la discriminazione i diritti fino in fondo in tali educazione il futuro del nostro pianeta i governi saranno costretti ad agire insieme in questo senso quasi ecco perché la nostra azione la nostra pressione deve anche di quel dare il club dei grandi tipo G7 l'OCSE l'Organizzazione mondiale del commercio il globo di Parigi il Club di Parigi
E di istituzioni di Bretton Woods ecco quindi cari amici alcuni commenti sull'analisi politica
Beh la gestione il problema che ci preoccupa prima di tutto sette intesa di non sapere che cosa noi sindacati possiamo intraprendere a far compere convertire insieme con altre forze progressiste
Che cinque circondano l'agro valutazioni distintiva che noi stiamo vivendo validazione consulti trasformarle in globalizzazione costrittive a quelle a cui aspiriamo vorrei condividere quindi con voi alcune delle idee
Sulle priorità che di cui abbiamo discusso a lungo nel congresso della CISL che terminato qualche giorno fa
La propria la prima più ricca forse consiste nel rinforzare la nostra solidarietà ecco operazione internazionale per promuovere e difendere la libertà sindacale
L'abbiam biologiche l'ultima inchiesta delle accise sulle violazioni dei diritti sindacali nel mondo ha rivelato che la mondializzazione dell'economia ha provocato un aggravamento di queste Emilio reazioni in in molte parti del mondo come già l'ha indicato Luis Andersson
Nel nel suo intervento quasi quattrocento sindacali sono stati assassinati anno scorso a causa dei loro impegno nella lotta sindacale
Migliaia altri sindacalisti sono stati imprigionati torturati o o licenziati per le stesse ragioni dei paesi in cui la giustizia nazionali non basta per proteggere i nostri compagni
La solidarietà è non e l'azione internazionale spesso è la loro speranza di protezione don e nel contempo dopo dobbiamo aiutare arriva a forzare il movimento
Nei paesi in cui i sindacati sono deboli se noi vogliamo rimetterlo fermo a lo sfruttamento autorizzazione lo sfruttamento dei lavoratori dobbiamo già aiutarli a difende i loro sindacati indipendenti in questi Paesi
La deviazione l'ultima la seconda scusate la seconda priorità e quindi consiste nell'impegnare più a fondo
Il confronto con alcune pratiche delle società multinazionali
Occorre passione dopo le cooperando con i nostri colleghi delle internazionali settori alle accise passerà una base di dati e meccanismi gli scambi di informazioni
Con l'aiuto delle ultime le moderne tecnologie che ci consentirà di analizzare il comportamento delle multinazionali di formare una rete con le organizzazioni sindacali
Dei vari Paesi grosso con me una compagnie che trasferisce inglese sue tecnologie da un paese all'altro da un settore all'altro quando l'IBM licenzia quaranta mila lavoratori negli Stati Uniti e pretende poiché il cambio credo un gran numero di ogni posti di lavoro da parte del mondo sappiamo che è un mito ma dobbiamo approvarlo e quando una multinazionale segue una politica di speculazione sui mercati finanziari piuttosto che e d'investimento introduttivo dobbiamo denunciarlo con fatti in mano con le prove il prezzo sia previdenti quando una società è nota per il suo atteggiamento antisindacale Expo per la mancanza di rispetto per i lavoratori dobbiamo informando i marmi e tutti i sindacati degli altri paesi interessati e aiutarli a mobilitare le forze necessarie
Per difendersi ossia migliori la teste a priorità consiste nel rafforzare la ratifica e l'applicazione delle norme internazionali del lavoro e cioè sulle norme del
Ce lo Iquique
Che il Pci operazione lavoro
Qualche anno fa compenseranno che gli accordi come cervello del movente servivano soltanto a proteggere rilevatore del terzo mondo e che i Paesi industrializzati per sempre avevano è andati oltre queste norme oggi sappiamo benissimo che nessuno chiuso contare su questa su questi privilegi sul piano internazionale regionale anche dobbiamo cogliere ogni occasione per fare impressione imprese c'è pressione sulle istituzioni internazionali specie quelle finanziarie
Perché anche questi del intervengono se aiutare appoggiare di le regole e le norme adottate del Ufficio internazionale del lavoro ella quattro priorità purché la nostra lotta terre che dobbiamo condurre per includere normi sociali lungo andare a livello internazionale è stata una lunga battaglia ma veniamo da lontano una cosa è chiara e certa oggi è quella del legame fra i privilegi commerciali
E a dispetto per i diritti elementari dei lavoratori e che sanno fosse sul Claudio dibattito equilibrata nel contempo continueremo a proseguire con lasciarvi giudico nella fermezza
La nostra lotta per fare adottare appunto se fare adottare certe norme nei trattati regionali e internazionali dopo l'Europa l'azione sindacale è stata decisiva per fare il cileno si sforzi in questo ambito nei Caraibi nel Sud-Est asiatico e in altri altre regioni del mondo che potrei citarvi vedo ma la nostra lotta sapere la clausola sociale non è adesso la campagna internazionale più importante principale condotta del nostro sindacato la nostra lotta contro il lavoro dei da Lilli e nostra protesta assieme all'accesso presso l'Unione
Europea in questo campo comincia a far male accetti governi che credevano di essere intoccabili dottor De Rossi o delle ossa denuncia presso il mass media e persone delle opinioni pubbliche internazionali sul fatto che il la signora Stallone vero sono utilizzato durante la la gara internazionale il campionato del furgone era costruito dalla sul in condizioni di subappalto nel dai lavoratori che erano veramente maltrattati però forse il rafforzamento della nostra capacità di lanciare puntuali compiti e precise in quest'ambito delibera presentano sta quinta priorità e la l'ultima delle priorità di azioni sul piano internazionale
Che vorrei qui citare il la necessità per il movimento sindacale di cercare di stabilire sempre costantemente forse alleanze con altre forze progressiste e sociali che condividono con noi gli stessi principi gli stessi obiettivi nella lotta per la giustizia sociale e la democrazia
Ho detto uno degli scopi principali che noi dobbiamo perseguire in questa programma comune spetta alla globalizzazione quella che il testo sul figlio immediatamente della sospensione decisa deregulation
Nasce sul mercato mondiale ha bisogno di un Regolamento mondiale i governi devono assumere le loro responsabilità per sospendere
Le politiche e del lasciar fare il liceo liberale la clausola sociale un elemento essenziale in questo contesto è questo non basta
O se trasfuse negli Stati Uniti il ministro del lavoro Bonaccorsi ha proposto introdurre unico succeda con un sistema che offra vantaggi finanziari alle società che rispetto alle loro responsabilità comunitaria sociale e che condanna quelle che e li ignorano tutto noi foto non dobbiamo lasciarci sfuggire questa proposta e queste occasioni e forse la sua idea
è ispirata da un altro studio americano quello queste prova che in Giappone un'azienda in trasformazione
Proprio da a considerarla priorità ha precedenti acquisti i lavoratori la seconda a la infrastruttura dell'azienda e la terza ai suoi azionisti
Così facili negli Stati Uniti come si fa esattamente il contrario più pura vi ricordo che il Giappone malgrado la depressione economica il prossimo anno
Attraversa oggi anche tutto sommato Winnie una situazione con un tasso di disoccupazione di tre e mezzo per cento già varato contabili e Priori
Tale e gli obiettivi dell'azione sindacale di fronte alla globalizzazione di cui mi sono permesso di parlare di un po'più in dettaglio non è una serie di slogan rappresenta invece ne seguì e campi concreti in cui il nostro movimento ha già compiuto un enorme lavoro e ha realizzato ho tenuto notevoli successi ma in cui certamente dobbiamo rafforzare ancora di più e in permanenza le nostre capacità se noi vogliamo assicurare una dimensione sociale la globalizzazione dell'economia ecco perché dobbiamo fare tutto quanto è possibile subiamo da parte nostra per salvaguardare tutta la nostra azione unità d'azione la nostra solidarietà che da sempre rappresenta una nostra arma più temibile
Cioè con vorrei concludere le mie osservazioni
Affrontando un aspetto della posizione dell'Europa rispetto alla dimensione sociale della globalizzazione remote del sostegno il modello sociale europeo oltre ogni importanza cruciale essenziali del mondo operaio e sindacale ben al di là delle frontiere del vecchio continente pure la caduta o il declino di questo modello avrebbe ripercussioni in enormi in erano numero di paesi compreso nel il continente asiatico americana anche qui credo che la cooperazione internazionale a dal dare un grande contributo il da deve dar prova di essere uno strumento efficace che e funzione nei due sensi vola ecco io dove si esprima quello che pensavano dibattito che pensano quelli che hanno partecipato la stima scorsa congresso internazionale della CISL se non siamo per lo sviluppo armonico di tutte le regioni del mondo noi spingiamo il protezionismo che è un concetto anti interna risaliste e antisindacale ma siamo contrari altresì tutti insieme a modello di sviluppo basato sullo sfruttamento dei lavoratori
Propongo che il congresso della CISL ha cercato di consolidare la nostra strategia comune di rafforzare il nostro e limitazioni concrete le linee di cui disponiamo abbiamo bisogno di tutti voi per e metterle in opera Javier Lozano per imporre il nostro modello di sviluppo il nostro modello
Della globalizzazione
Grazie credo compagni
Grazie ai dei Loris Senna alle sfide della CISL Internazionale sono molto importanti
Voglio ribadire qui che la CGIL ma non solo la CGIL la CISL e la UIL la CGIL insieme siamo impegnati nella CISL Internazionale non solo per il conseguimento di questo obiettivo i ma abbiamo ritenuto e continuiamo a ritenere che sia necessario un grande sforzo
Di rinnovamento vuol delle strutture della strategia Della stessa leadership della grande CISL Internazionale che ormai rappresenta quasi l'insieme del sindacalismo mondiale certamente il sindacalismo libero e democratico il nostro impegno che anche un impegno critico non mancherà come non è mancato
Nel corso dell'ultimo congresso adesso la parola va Emilio che abbaglio segretario generale della Chess sullo per l'ultimo intervento grazie mille
Cari amici e compagni innanzitutto un saluto fraterno da parte della Confederazione europea dei sindacati quale aggiungo il ringraziamento più osceni cervo per l'impegno della CGIL e di tutte le vostre categorie dell'azione sindacale europea impegno condiviso con CGIL con CISL e UIL linea comunità di intenti un segnale unitario che spero posta ben augurare per altri più importanti sviluppi unitari
Nel nostro Paese
Detto questo vorrei rispondere a una delle domande poste da Tolmino all'inizio di questa discussione
Rispetto al fenomeno della globalizzazione
Ruolo posto dell'Europa
Innanzitutto condivido con gli altri colleghi che la questione della globalizzazione
Si può porre in questi termini
Come trasformare una minaccia un rischio gli un'opportunità
E che in definitiva la questione e la questione del controllo del governo della direzione di questo processo
Mi sembra fuori discussione che di fronte alla pervasività
Del fenomeno la sua estensione alla sua accelerazione
Nel piano dei mercati dell'economia ma anche al di là ogni ripiegamento nazionale e privo di senso
E solo attraverso una più forte cooperazione internazionale che si può raggiungere l'obiettivo di indirizzare altrimenti in questo processo affinché Ezio ossia effettivamente al servizio dello sviluppo del lavoro e dei diritti insomma per dirle in beve globalizzazione dei mercati la risposta deve essere globalizzazione della giustizia sociale e dei diritti
In tutto questo
La mia tesi è che l'Unione europea
A un suo ruolo molto importante da svolgere
L'Unione europea può essere parte di questa risposta
L'Unione Europea e qualche volta lo sottovalutiamo è una costruzione unica al mondo si tratta di una non ancora di un potere propriamente sovranazionale ma di un potere che va al di là della semplice cooperazione intergovernativa
Insomma esiste una delega di sovranità un potere autonomo
Che nello spazio che gli è proprio
Può essere un elemento di regolazione
Del mercato e della vita economica e potenzialmente quindi una prima risposta di regolazione e noi l'abbiamo già
Nello spazio europeo
E questo non essenza influenza al di là delle frontiere dell'Unione per il ruolo e il peso che in termini economici commerciali di relazioni a l'Unione europea nel resto del mondo
è dato ugualmente questo è possibile questo ruolo a due condizioni
La prima condizione e che noi siamo capaci di conservare la specificità dello sviluppo europeo quello che chiamiamo il modello sociale europeo sottoposto anch'esso naturalmente
L'attacco robusto
Attraverso l'uso del l'uso politico chiede la globalizzazione si fa da parte delle forze oggi dominanti anche sul piano culturale penso all'ideologia di Davos per intenderci
Dobbiamo quindi a rispondere
Ma come rispondere
Difendendo
Questo modello così come modello costruito a partire dalla seconda guerra mondiale in condizioni sociali politiche economiche tutt'affatto diverso e delle attuali oppure il modo migliore per rispondere è di prendere noi l'iniziativa e di guidare il cambiamento
Di guidare quel processo di riforme che sono indispensabili per da una parte e conservare i valori e il resto
Istituzioni fondamentali di questo modello e allo stesso tempo adattarlo alle mutate circostanze quindi è solo attraverso una risposta di questo tipo che noi possiamo garantire
La sopravvivenza del modello insomma cambiare per preservare
Preservare
Livello di protezione sociale il ruolo del sindacato e del concertazione sociale e un livello di servizi pubblici insomma opporsi alla deroga l'azione ad a ogni costo a una flessibilizzazione
Non controllata del mercato del lavoro è la prima risposta che dobbiamo dare se vogliamo
Che l'Unione europea all'Europa possa rappresentare un'alternativa rispetto alla logica della globalizzazione
Secondo l'evento è che l'unione europea come tale deve darsi gli strumenti per diventare un vero soggetto
Sul piano internazionale e questo conduce a una discussione intorno
Alla rafforzamento delle istituzioni certo istituzioni democratiche una capacità di decisione che oggi queste istituzioni non hanno uno sviluppo della dimensione quindi democratica di questa Europa e anche del suo profilo come soggetto politico quanto gesti da fare mi sembra del tutto evidente basta pronunciare il nome Bosnia per capire qualità Europa
Di quante Europa avremo bisogno per svolgere quel ruolo di cui stiamo parlando
In questa logica mi sembra che due questioni sono particolarmente importanti
La questione
Dell'unione economica monetaria e le alla riforma dei trattati
L'Europa sta vivendo oggi una situazione di grande difficoltà lo viviamo una crisi sociale profonda
Basta ricordare venti milioni di disoccupati e sessanta milioni di persone vivono al di sotto della livello della povertà nell'area più ricca e sviluppa saremo scusa Emilio
Vogliono il Congresso ha visto che il l'onorevole Presidente del Consiglio prove è arrivato il fallito adesso alla presidenza
Voglia dare il nostro benvenuto al venuto dal Congresso al Presidente del Consiglio poi ci dirà quali sono le sue intenzioni adesso vorrei pregare Emilio che abbagliano dei continuare nel suo intervento fino alla conclusione e vorrei pregare i compagni e gli amici prendere posto
E rimanere attenti o più attente grazie
Per quanto riguarda l'unione monetaria il problema non è l'obiettivo eh il percorso per arrivarci
Nella situazione attuale
In cui l'Unione europea e caratterizzata da un alto livello di disoccupazione
Non è possibile che gli orientamenti di politica macroeconomica continuino a tener conto parlo sul piano europeo
Essenzialmente dei vincoli monetari e di bilancio
Che noi non neghiamo ma che fanno troppo poco posto alle esigenze dello sviluppo e dell'occupazione
Tanto più che stiamo rischiando un rallentamento grave
Per non parlare ancora di recessione dell'economia europea che porterebbe a una cravatta mentre ulteriore della disoccupazione
I soba creerebbe delle condizioni secondo noi nelle quali il passaggio non è monetaria non sarebbe certamente possibile ne potrebbe contare sulle esteso consenso sociale di cui ha bisogno
In questo senso è per noi grave la battuta d'arresto assegnata a Firenze
Per quanto riguarda la proposta del presidente Santer per un patto europeo di fiducia apre il lavoro
Avremmo voluto che il Consiglio
Desse un appoggio più esplicito a queste ipotesi
Che noi sosteniamo pienamente e che presentai elementi che non sono facili nemmeno per il movimento sindacale
Risposte anche noi dobbiamo dare ci siamo impegnati ad Arcore
Certi documento l'ipotesi patto è rinviato adesso alla presidenza irlandese
E noi rilanceremo questa discussione
Che riteniamo che al prossimo vertice decisioni concrete e chiare debbano essere presi nessuno si fa illusione che il problema della occupazione possa essere ha risolto a livello europeo richiede la mobilitazione di tutti i soggetti istituzionali politici sociali economici a tutti i livelli
Ma diventa difficile pensare che l'Europa si posso compare di tutto salvo che dà la questione del lavoro esisteva quindi un livello un contributo che l'Unione europea deve e può dare alla questione della lotta alla disoccupazione e alla creazione di lavoro questo e non più di questo noi chiediamo del resto credo che sia chiamo che unione monetaria e occupazione debbano andare di passi pari passo non c'è un prima è un dopo c'è un insieme che lo dobbiamo afferma
La seconda questione e la questione della riforma dei trattati
Se vogliamo che l'Unione europea diventi quel soggetto politico
Capace di esprimere un ruolo di riferimento alternativo rispetto alle logiche oggi dominanti della globalizzazione
è chiaro che occorre un rafforzamento tanto più che l'Unione stessa prepara il suo allargamento ad altri paesi in particolare alle nuove democrazie dell'Europa centrale e dell'Est
è quindi importante
L'impegno che il movimento sindacale europeo deve sviluppare in vista della né dei negoziati per la revisione del trattato
Bisogna che sia chiaro a tutti
Che Unione europea non può essere sinonimo unicamente di mercato di monete
Ma anche di lavoro e di diritti
Bisogna completare la costruzione di Maastricht
E troppo spesso si dimentica che prima di Maastricht c'erano due conferenze intergovernative una per l'unione monetaria è una per l'unione politica e sociale
Ma alla fine la prima è stata conclusa la seconda in pratica è stata abbandonata occorre riprendere questo cammino e completare il disegno dell'Unione
E naturalmente
Noi abbiamo posto sul tappeto alcune rivendicazioni precisi
Il lavoro l'occupazione deve trovare nel nuovo trattato lo stesso trattamento riservato alla moneta
Il protocollo sociale di mastri deve essere pienamente integrato l'insieme dei diritti sociali della carta
Dei diritti comunitari dell'ottantanove da pensiero eccepita diciamo costituzionalizzato da nel trattato occorre insomma dare un profilo un contenuto sociale più forte all'Unione
Per noi e per il suo ruolo esterno nei confronti dei processi a livello mondiale
Di questa Europa del resto come ci hanno detto i colleghi che hanno parlato prima di me hanno bisogno i lavoratori i popoli del resto del mondo
Amici e compagni certo noi dobbiamo batterci per questi cambiamenti sul piano politico istituzionale degli indirizzi di politica economica europea
Dobbiamo anche costruire uno strumento sindacale più forte nello spazio europeo questa è la migliore garanzia del resto di quell'Europa sociale che vogliamo
Da questo punto di vista abbiamo compiuto dei passi avanti significativi permettetemi di ricordare che senso problema è quello di costruire spazi e strumenti
Di regolazione adattati alle nuove circostanze di controllo dei processi di integrazione dico validazione
Noi abbiamo con il protocollo sociale di Maastricht acquisito una capacità di contrattazione collettiva a livello europeo
Che dal movimento sindacale europeo facoltà
Possibilità che non sono comuni che non esistono in altri luoghi e in altre situazioni di questo dobbiamo trarre profitto l'abbiamo già fatto firmando un primo accordo
Con il padronato in materia di permessi
Parentali
Ci accingiamo adesso ad aprire un negoziato sulla regolazione del lavoro atipico
Per il part-time e di altre forme nuove di lavoro una questione al centro anche del vostro dibattito
Credo che anche in questo modo noi contribuiamo a costruire una capacità di regolazione di controllo sociale del nuovo spazio
Di Merry del mercato integrato
E ancora vi ricordo il grande passo avanti che abbiamo compiuto per quanto riguarda la costituzione dei comitati d'impresa nelle multinazionali europee onere multinazionali a base altra americano giapponese operanti in Europa anche questo spazio di nuovi diritti è stato costruito grazie all'esistenza di un quadro sovranazionale atipico come quello dell'Unione europea e delle possibilità che in esse ci sono
Per noi di batterci per ottenere nuovi sviluppi sul piano sociale questa regolazione questa legislazione sulle valute nazionali non è tanto importante
In sé e per il diritto di informazione chi è di consultazione che abbiamo acquisito ma i soprattutto secondo me perché impone alle società multinazionali
Mille duecento società multinazionali d'Europa il cuore
Del potere economico finanziario industriale del continente di riconoscere l'esistenza di una rappresentanza transnazionale dei lavoratori
Inquadrata dalle federazioni della Confederazione europea dei sindacati discutere negoziare
Con loro i diritti di informazione abbiamo aperto cioè una pista che potrebbe portarci lontano nello sviluppo della nostra capacità di essere vero sindacato nella nuova dimensione europea
Insomma cari amici e compagni europeizzare il sindacato è la risposta
Con maggiore convergenza delle nostre piattaforme rivendicativa e nei vari Paesi Dom potremmo cambiare come necessario attraverso riforme negoziate il nostro sistema sociale ed i nostri sistemi di impiego se non lo facciamo in un quadro di riferimento europeo non esistono più
Decisioni e soluzioni puramente nazionali
C'è una dipendenza è un'interdipendenza dei livelli e ancora rafforzare le strutture del sindacalismo europeo la Confederazione europea dei sindacati le nostre federazioni di categoria sul piano europeo tutto questo
Concludendo significa un isolamento europeo Uria piegamento su noi stessi
Non lo credo proprio non abbiamo certo bisogno di rassicurare i nostri colleghi di altre parti del mondo
è il modo migliore per rispondere alle nostre responsabilità qui e ora di fronte ai lavoratori europei per aprire nuove strade di sviluppo e di progresso sociale ma è anche il modo migliore perché il movimento sindacale europeo quel pezzo di sindacato che ancora mantiene del mondo basi forti e solide
Fossa
Realizzando il suo gli obiettivi interni contribuire a quella globalizzazione della giustizia sociale
Dei diritti e della solidarietà senza la quale la globalizzazione dei mercati e dell'economia avrebbe il sopravvento non sarebbe più a servizio dell'uomo e dello sviluppo va contro
Grazie OPA
Grazie a Emilio D abbaglio
Egli ci dice
Che la costruzione dell'Europa un'Europa che sia insieme economica politica ma anche sociale
Può essere la vera alternativa a una forma di globalizzazione perversa dominata come abbiamo sentito dalle dottrine dalle teoria dalle ideologia della deregolazione questa tavola rotonda si è conclusa
Per i suoi contenuti per l'autorevolezza
Di quelli che hanno portato il loro contributo meriterebbe riflessioni e commenti che però il tempo non ci consente come tutti avete intuito abbiamo una situazione nuova che ci porta a cambiare la nostra agenda prima di dare la parola Pietro Larizza e a Sergio D'Antoni
Prenderà infatti la parola gliene siamo grati siamo grati perché de ha voluto partecipare alla nostro congresso il professor onorevole Romano Prodi Presidente del Consiglio presidente
Amici
Sono qui venuto a portare
Un breve saluto non a fare una lunga conferenza un breve saluto
Che
Mi è caro
Rivolgervi in questo congresso
Non solo occupa
Pagine dei giornali e dei mass media ma che diventa e diventerà ancora di più un punto di riferimento
Per la politica economica del paese
Saluto sarà prese perché
Sono
In transito verso Bruxelles dove alle sedici orda fa la relazione per la conclusione del semestre europeo e quindi come dicevo adesso a Cofferati il cammino più breve tra Roma e Bruxelles passa oggi da Rimini quindi era obbligatorio venire qui a fare saluto
Volevo dirle
La il piacere e anche la difficoltà
Quindi accennare in pochi minuti ai grandi problemi che ci uniscono perché ci dividevano i grandi problemi di fronte a cui noi sia
è stato scritto ed è stato detto ieri dalla relazione di Cofferati ma noi
Non a abbiamo sposato nessuno noi non siamo
Cinguetta succede mi sono verissimo uguali
Se noi avessimo questo tipo di rapporto o se nemmeno lo sospettasse tra il sindacato tra così sindacato il governo
Non c'è mai stato nella mia mente
Non mi sfiora nemmeno lontanamente
C'è un in ogni Paese democratico un grande gioco dialetti con un grande impegno di portare avanti le proprie posizioni perché la politica economica non la si fa soltanto
Nella consiglio dei ministri non la si fa soltanto in stanze chiuse lo si fa con un grande divertito con la difesa degli interessi passa a coloro che il sindacato senza al coperto in ogni Paese democratico
Che ho sempre pensato questo e non cambio certo il mio parere oggi e in cui
Ho assunto una responsabilità complicata
E
Proprio vi assicuro che
Non c'è stato mai un momento in cui ho condiviso l'opinione di chi ha scritto questo è il governo del sindacato
Questo è un governo che il governo del Paese
E nemmeno voi
Avreste alcun vantaggio compiacere alcun
Remunerazione ad avere un governo amico un governo catena di trasmissione vanno al governo di tutto il Paese
E con questo spirito che mi sono accinto a fare la manovra finanziaria
Proprio appena arrivato alla come si dice in linguaggio semplificato ravvivato al potere
No alla Finanziaria che potevamo anche
Far fare ai predecessori che potevamo anche portati avanti
Che potevamo anche fare meno severe
Mi sono accinto e l'ho fatta perché io credo che
Questo governo debba cambiare pagina debba fare cambiare pagina l'Italia e non la può fare cambiare con le mezze misure con gli equivoci con i provvedimenti inespressi proprio fatto l'operazione
Cioè è stata pesante di oltre sedici mila miliardi Conti due terzi
Che sono state di minore spesso ma volutamente
Perché c'erano determinati equilibri fiscali che non potevano essere toccati e perché soprattutto ricordiamoci che noi dobbiamo cambiare il Paese o si cambia soltanto con una manovra che abbia effetti duraturi in Italia e lì milioni spesi hanno effetti molto più duraturi che le maggiori entrate e quindi abbiamo sottoposto il Paese a un enorme
Sforzo
Ma per la prima volta nella storia italiana e voi esaminato tre manovre non voglio fare
Dell'ironia e non desidero che sia fa dell'ironia su problemi che toccano la vita di noi tutti ma esaminata attentamente e la manovra
è la prima volta che vi è una manovra così forte
Che non ha risultati iniqui nella ridistribuzione dei redditi che a risultati invece di una migliore distribuzione dei redditi è stato lo sforzo grosso perché molto più facile in questi casi aumentare le imposte sui beni di largo consumo fare manovra che era strano molto più denaro col disposizioni molto più semplici
Ed era chiaro che distribuendo largamente la protette siano meno
Meno problemi
Ed è stata la manovra in cui anche sotto l'aspetto tributario
è stato un grande cambiamento in qualità è stato detto ritirato ieri
La nostra politica non prevede l'accentuazione della lotta all'evasione fiscale
Vorrei dire che questa manovra tra le maggiori imposte soprattutto
Dalla lotta una forma più sottile di che non è evasione ma la fronte sentire di
Sfuggire il fisco che l'elusione fiscale
Ed è in quanto ha toccato forti proventi elusione fiscale che è stata fortemente controbattuto che è stata violentemente avversari vorrei anche aggiungere però che la lotta all'evasione fiscale
è stato un punto fermo della nostra campagna elettorale
Resta un punto fermo della nostra attività di governo
Non si può mettere in cifre in un'operazione finanziaria perché sarebbe disonesto
Ma vi assicuro
E porto anche
Qui la
Voce autorevole del ministero Finanze che queste l'accentuazione massima del Governo perché sappiamo benissimo che siamo di fronte sacrifici siamo di fronte a problemi che possono essere e debbono essere supportati tutti assieme altrimenti non hanno significato
Ecco questo quelle una
Semplice esposizione di alcuni problemi ma da cui il governo non si potrà e non si potrà distaccare nel proprio futuro perché per noi l'entrata in Europa e la condizione fondamentale per costruire la novità la condizione vitale per il nostro futuro e quindi la lotta all'inflazione
Un punto fondamentale c'è stato sotto questo aspetto o la crisi il momento di tensione
Venga
Di PS che ha stabilito l'inflazione al due e mezzo per cento ribadisco qui con molta chiarezza primo
Che è mio dovere è dovere del governo fare una strategia attiva di avanzamento nei confronti dell'inflazione quindi porre le due e mezzo per l'anno prossimo nelle mutate condizioni economiche del mondo che sono tra l'altro state discusse qui da questa mattina diventa quindi un obbligo per il governo
Vi assicuro
E riconfermo quanto detto ieri il mito del lavoro che questo non tocca assolutamente gli accordi che sono stati presi
Con i sindacati e con la Confindustria con le parti sociali
Perché non pensiamo
E questo è un altro pilastro del Governo e ho detto chiaramente ognuno deve fare la sua parte il ruolo del governo non può essere mai conformi infuso nel coro del sindacato nel coro della Confindustria ma ricordiamoci
Che nella nostra filosofia nella strategia di governo la concertazione
E parte fondamentali e non mi spaventano quindi di siti le tensioni problemi perché la concentrazione significa partire da punti di vista diversi e arrivare alla concertazione
Non vi sarebbe dice di concertazione se non vi fossero questi punti di vite vista DiVersi che noi abbiamo sotto molti aspetti ma che noi dobbiamo portare alta perché avvenga la sintesi politica su cui si costruisce la novità
Ora quello che la concertazione ha dato
Grandi frutti e ricordati ritiene
C'è una differenza enorme Sormani in questo
In questo grande movimento intellettuale e politico che vi è in tutto l'Occidente in cui posizioni precedenti
Si confondono in cui gli aspetti della dottrina vengono continuamente cambiati dalla cambia l'Inter alta dice l'altro due grandi concessioni dell'economia di mercato il capitalismo passano proprio Traverso l'uso o il non uso dalla concertazione
E cioè passano attraverso pur fondandosi fondandosi tutti sul mercato passano attraverso la correzione del mercato con la concertazione Hollande non correzione assoluto del mercato senza nessun
Atto di concertazione questa è la grande distinzione che divide l'Europa in questo momento che fa dell'Europa continentale qualcosa di diverso
Dagli Stati Uniti o dalla Gran Bretagna in questo momento
Che dei no tra la diversità di una politica
E quindi credo che
Sbagliano fortemente quelle che ritengono che il disco se la concentrazione sia un fatto transitorio che possa essere messo in crisi se vie nel governo la correzione ripeto doverosa da parte mia di un obiettivo da lottizzazioni
Progettazione è
Una
Stile di governo che è l'unico che può portare il Paese
Nel nuovo secolo in modo da evitare le rotture i problemi
Questo è soprattutto in un periodo di grande disoccupazione come noi abbiamo adesso e le
Anche è sepolto le forze sociali che noi chiediamo sarà
Avrà il punto culminante nella riunione di fine mese
Un di di fine settembre una azione comune
Nella lotta contro la disoccupazione che il nostro obiettiva assolutamente prioritaria chiaro che il Governo uscirà
Prima della fine di settembre con provvedimenti riguardo alla lotta alla disoccupazione soprattutto nel Mezzogiorno
Ma dovremmo culminate con nazioni duratura che sia costante negli anni che ad una strategia di lunga veduta che comprende proletari certe prove dell'innovazione il problema soprattutto dei giovani delle donne che
Prenda tutti gli aspetti della disoccupazione questo dovrà essere fissato assegni
Nell'incontro tenuto a Lima sette tanto però al governo non posta al fermo su questi capitoli
Non abbiamo mai concepito la nostra strategia come strategia in due tempi
Cioè prima la severità e rigore poi il rilancio perché questo è un Paese che ha bisogno
Di sentirsi capito che prima di partecipare che ha bisogno
Dalle rilancio assieme
Alla severità assieme alle misure del giustamente compenetrazione
Parte ma per settimane e destini eventi
Una quota notevole delle privatizzazioni per il rilancio dell'occupazione nella scarsità delle risorse dei problemi che il paese ha noi siamo costretti a fare queste garante operazione innovativo
Proprio perché noi
Non è che abbiamo un concetto
Della privatizzazione dello Stato che si vuole disegni
Terrò vale ma in questo caso anche per trovare le risorse per il rilancio dell'occupazione
Lei è un nuovo impegno che il governo sì assume proprio perché ricordato che
O noi rifacciamo il Paese adesso
O è troppo tardi
Mi sono accorto negli incontri internazionale di questi giorni
E lo ripeto di fronte a voi
Che settanta tesa nei confronti dell'Italia ma sì tanta tristezza
Nel vedere come ormai mille volte l'attese nei confronti del nostro Paese è rimasta delusa come ci sia il desiderio che noi ritorniamo ad avere un ruolo di pace un ruolo di costruzione del futuro un ruolo di moltiplicazione di risorse nell'ambito del Mediterraneo che la parte più in crisi di tutta la politica mondiale c'è bisogno di Italia Inghilterra
Lo chiedono tutti e noi non siamo stati sinora in grado
I fasti della nostra politica che non sto ad elencare non siamo stati in grado di mantenere questa richiesta divenne l'incontro alla esigenza che tutti hanno i nostri confronti e non possiamo continuare a degli ultimi ricordiamoci che l'Italia allo stesso livello di ricchezza pro-capite della Gran Bretagna siamo vicini a livello francese ho detto
In questi giorni io destato qualche scandalo mai bene ripetercelo perché vede che noi sappiamo da dove partiamo
Ebbene questo Paese con tutte queste potenzialità con tutte queste prospettive questa sua grande capacità creativa non conta nulla ancora nell'ambito internazionale ma se ci sia in altri confronti una speranza ci hanno fatto una cambia ora noi la dobbiamo onorare
L'abbiamo Novare mutando la nostra politica interna allora noi dobbiamo cambiando il Paese e vado bene cambiare assieme lo dobbiamo cambiare ricostruendo la ricerca l'innovazione la scuola dando fiducia ai giovani Riva organizzando tutta la nostra struttura politica del Paese e lo stiamo facendo e usciremo nelle prossime settimane a ritmo incessante
Con proposte di leggi che il Parlamento avrà di fronte come messaggio di cambiamento dell'Italia ora ricordato ricchi
Come dicevo prima è difficile fare un cambiamento così forti un momento così difficile senza quella che viene chiamata con continuamente ed elevato comunemente la concertazione
Questo non significa che fra venuto qui a chiedere sconti non chiedo sconti di nessun tipo
Io chiedo semplicemente che in un momento dalla storia nel nostro Paese si ponga attenzione all'interesse comune risponde attenzione agli obiettivi su cui noi abbiamo spera su cui abbiamo speso tanti bei mesi di costruzione politiche su cui abbiamo costruito delle nuove alleanze che sono alleanze di apertura verso il futuro
Che sono alleanze di speranza che sulle alleanze queste sì che sono ritenute innovativo da parte di tutti gli osservatori politici stranieri che sono alleanze che danno la prospettiva di superare dogmi etimologie per dare assieme
Un'organizzazione nuova alla prospettiva di sviluppo del Paese ecco mi son venuto a fare questo discorso questa proposta semplice non o chiedere sconti e quindi io spero che avremo anche in futuro dialettica confronto scontro ma nel modo con cui lo sia in un Paese democratico
Perché noi andiamo rappresentiamo problemi
Rappresentiamo interessi diversi vuol dovete rappresentare interessi grande interesse i lavoratori italiani
Io rappresenta in questo momento la sintesi d'interesse del Paese e quindi noi dobbiamo avere un confronto continuo abbiamo spiegarci su questi temi
Ma ricordiamoci che però un compito lo abbiamo da farsi dobbiamo completamente a rifare l'Italia perché fra poco è troppo tardi grazie
Amici e compagni
Delegati io credo di dover esprimere
Al presidente del Consiglio Romano Prodi un ringraziamento non formale per questa sua partecipazione al congresso e per questo intervento
Voglio
Voglio dire che il presidente ci ha detto che non chiede annui degli sconti noi non vogliamo fare sconti però noi saremmo lieti e felici di poter cooperare collaborare ha una strategia che affronti il Presidente del Consiglio alcuni dei temi essenziali che lei ha citato
La lotta all'evasione fiscale importante per ragioni economiche per ragioni politiche di civiltà di questo Paese
La lotta all'inflazione ci ha visti impegnati nel corso di questi anni forse senza il nostro impegno all'impegno generale del movimento sindacale italiano l'Italia avrebbe rischiato molto non solo sul piano economico ma possa anche sul piano politico
E istituzionale lei ci ha detto della lotta all'inflazione e noi non possiamo anche essere d'accordo ma ci ha detto una cosa importante per questo congresso sulla quale io non posso fare in questo momento commenti ma posso assicurarle che sarà un tema ancora di queste due giornate di congresso vale a dire le posizioni del governo quali che possa essere l'apprezzamento che se ne dà
Non potranno significare violazione dei patti e degli accordi che sono stati assunti questo è molto importante
Gliene siamo grati con l'ultima parola lei ha detto in autunno bisognerà lavorare vedersi discutere e concordare sul tema della disoccupazione ecco questo è il tema centrale di questo congresso
Della CGIL del movimento sindacale
Italiano su questo punto noi verificheremo effettivamente sino in fondo in via conclusiva e definitiva quali possono essere i rapporti costruttivi io spero feconde tra questo nuovo governo e il sindacato italiano che un un vecchio sindacato ma nuovo nelle sue forme di rapportarsi alle grande questione del Paese la ringrazio ancora onorevole presidente
Bene ancora qualche attimo perché giusto dare tempo anche al presidente del consiglio di allontanarsi poi prenderà la parola come è stato annunciato compagno Pietro Larizza segretario generale della UIL lo accogliamo con grande piacere ovviamente come sempre
Ascolteremo le sue proposte le sue osservazioni
Naturalmente
Care compagne e cari compagni
Io interverrò
Dicendo come al solito esattamente il punto di vista della mia organizzazione
Con la speranza anzi con la certezza che anche sui punti
Che dovessero apparire di dissenso poi come al solito si riesca a trovare la via maestra dell'unità
Io credo che ogni congresso si porta dietro una chiesa speciale interno al sindacato
Ed ogni congresso ed in ogni congresso si respira l'aria politica che in quel momento circola nel Paese
Per essere sempre franchi per decenni dal dopoguerra ad oggi
Dal dopoguerra in poi
La CGIL ha respirato sempre la stessa aria
Quella di un sindacato collocato d'ufficio nella zona collaterale dell'opposizione politica
Che poi fosse o non fosse vero non era rilevante rispetto all'immagine accreditata presso l'opinione pubblica
E siccome gli esami non finiscono mai
Oggi al ruolo invertito continua l'esame scrupoloso dell'autonomia
Un esame molto accurato dei nostri comportamenti nei confronti di un governo la cui maggioranza politica abbiamo esplicitamente sostenuto
Abbiamo dichiarato che non faremo sconti a nessuno il Presidente del Consiglio già detto poco fa che non vuole sconti non abbiamo dichiarato e ripetuto
Ma sembra e non basta
Credo che dovremo dimostrare giornalmente
Ciò di cui siamo già Arci convinti
Che ci comporteremo con il governo Prodi con la stessa autonomia di giudizio dei passati governi e dei governi futuri
Credo però che dobbiamo stare attenta a non perdere l'equilibrio nei nostri comportamenti
Cioè misurare il grado di autonomia del sindacato
Col metro della conflittualità verso il governo
Sono da tempo convintissimo
Che stiamo pagando prezzi sindacali ingiusti
Per poca trasparenza e chiarezza nel nostro rapporto con la politica
E prezzi ancora maggiori rischiamo di pagare per il tasso di ambiguità che ancora manteniamo tra l'azione politica e del progetto sindacale
Lo strumento dalla politica dei redditi il modello concertativo
La Costituzione diffusione delle rappresentanze sindacali la scelta della partecipazione nelle sedi di indirizzo e controllo sia pubblico che privato l'attuazione dei primi elementi di democrazia economica
L'accesso nel sistema economico dal capitale e lavoro mediante i fondi pensione
Questi sono soltanto alcuni prodotti dell'azione diretta del sindacato italiano
Da molto tempo operiamo dentro questa cornice politica e sociale ma unitariamente non abbiamo mai prodotto due righe dico anche solo due righe nelle quali c'è scritto che il sindacato del presente e del futuro a questi connotati
E si muoverà entro questa disposizione strategico
L'abbiamo fatto
E continuiamo a farlo
Non lo abbiamo mai detto e continuiamo a non dirlo
Per la verità Sergio nella sua relazione ha difeso questa scelta e nelle vostre tesi congressuali
Ci sono indicazioni che la conferma
Ma siamo lontani da un progetto unitario compiuto
Io credo che sia arrivato il momento in cui i nodi che ci riguardano debbono essere sciolti
E necessario precisare cosa siamo e cosa vogliano
è una risposta che dobbiamo fornire al mondo del lavoro
Credo che sia la condizione per conoscere il destino dell'unità sindacale
Guardate la scelta dell'unità sindacale
L'abbiamo assunta dopo la rottura dell'ottantaquattro dall'ottantacinque l'abbiamo formalmente tutte e tre assunta già dal mille novecentottantanove
La sua costruzione
C'è la costruzione dell'unità
E invece la traduzione di questa scelta
I precisi contenuti e regole
Cioè il progetto dell'anima politica del nuovo sindacato che vogliamo costruire
Personalmente sostengo da anni
Che le fasi costituenti si possono avviare in un solo modo
Con un progetto definito da sottoporre alla verifica al giudizio e la la correzione degli scritti
Fare oggi o domani L'Unità
Senza un grande progetto sul disco e come realizzare come dicono gli scienziati la fusione fredda
C'è un esperimento da laboratorio a bassa energia e pochissimo calore
I connotati
Del nuovo sindacato debbano precedere la Costituente
Questi connotati dovranno essere conosciuti e giudicati dagli iscritti e dai lavoratori
E dovranno costituire la ragione fondante
E non la conclusione del processo un processo che deve coinvolgere tutti
Sapendo che probabilmente non tutti arriveranno all'appuntamento
Se la politica dei redditi il modello concertative la partecipazione vengono assunti come strumenti strategici Della politica del nuovo sindacato
Alla bisogna renderle efficaci e paganti
Per prima cosa debbono essere sottratti alle alterne vicende dalla politica
Per fare questo il sindacato deve essere protagonista nei processi di riforma istituzionale che dovranno riguardare anche se stesse la sua funzione
Tutti siamo convinti che il federalismo sia possibile solo se sarà figlio dell'unità nazionale e non padre della divisione ma anche il federalismo nell'unità
Produrrà una nuova articolazione dei poteri a cui dobbiamo rispondere in forma parallela
La politica dei redditi ed il modello concertativo
Devono perciò essere attuati non solo al centro ma anche in periferia nelle regioni e per fare questo
Ci vuole una legge di accompagnamento
La politica dei redditi
Ed il modello concertativo non possono e non debbono dipendere dalla natura della coalizione che vince
Non possono cioè essere una varia ed eventuale dalla strategia del sindacato italiano
E non è tutto
Uno va stretto politico sociale e istituzionale
Non può basarsi sullo spontaneismo organizzativo
Sull'autocertificazione della rappresentatività
Sulla concessione imprenditoriale dalla partecipazione
Dovremo essere noi perciò a proporre leggi attuative degli articoli trentanove quarantasei della Costituzione
Questo secondo noi è necessario se vogliamo veramente passare dalla propaganda quanti via quotidiana
Alla definizione strategica del nuovo sindacato
E siccome questa è materia delicata e che crea contrasti voglio essere chiaro fino in fondo
Io non parlo e non penso nemmeno ad una nuova frontiera ideologica
E considero sbagliato
Forzare le normali diversità per farle diventare forzati ideologici
Questo produrrebbe più divisioni che unita la UIL sostiene invece una scelta politica trasparente
Che si attua attraverso modelli e strumenti e soprattutto la rendono efficace per tutelare al meglio l'interesse di cui siamo portatori
Care compagne e cari compagni non abbiamo un passato di impegno e di lotte forse senza uguali in Europa in tutto il mondo occidentale
Credo che questa senza questo sindacato
Avremmo un'Italia diversa
E più povera
Più povere in termini sociali produttivi politici ed anche democratici ma se questo sindacato forte della sua storia
Non si trasforma progredisce
Sarà il secolo che interessante per il lavoro che cambia per l'Emilia timida che nascono per i nuovi sogni che si manifesta nel si stanno già manifestando
Nel novantadue abbiamo accettato una nuova sfida economica e sociale con qualche problema ed una certezza
Senza l'accordo del novantadue non ci sarebbe stato quello per noi assai più importante del mille novecentonovantatré
Non so se sia vero
Che abbiamo salvato l'azienda Italia dalla bancarotta
Sono però sicurissimo che il risanamento finanziario e produttivo era e resta una scelta essenziale
Per il lavoro il salario le pensioni
Vincerà la maledizione in piazza inflazionistica come viene chiamata
Questa scelta è stata la ragione fondamentale di tanti accordi per noi ridurre per non la riduzione dell'inflazione e decisiva così come un sano come sono decisivi patti sottoscritti per il rinnovo dei contratti
Sono due priorità
Che non debbano entrare in contraddizione fra di loro
Sarebbe contrattualmente assurdo
Fare dipendere i diritti salariali
Dalle variazione dell'inflazione in corso d'opera
Nello stesso modo lo dico con franchezza sarebbe incomprensibile
Se proprio noi chiedessimo l'inflazione più alta per difendere i patti salariale
Abbiamo mantenuti intatti quando l'inflazione è stata rivista verso l'alto
Debbono debbono mantenere intatti
Ora che viene rivista verso il basso
I parametri salariali per noi ci sono e non si cambiano
Mancano invece i vincoli i vincoli necessari per i prezzi e per le tariffe
Ora dobbiamo aggiungere anche i canoni di locazione
E non sembri strano
Che stanno diventando uno dei fattori principali delle nuove povertà
Questo è l'unico chiarimento che dobbiamo pretendere
Per evitare contraddizioni
Che per nove sarebbero comunque penalizzante
Contraddizioni
Fra diritti contrattuali intangibili e la lotta all'inflazione
E se questo chiarimento non avviene io credo che non abbiamo alternative è stato ricordato pure stamattina da un compagno
C'è chi teme una variazione dei modelli contrattuali ma se ci trovassimo una condizione di incompatibilità è sanabile tra diritti contrattuali da cui non possiamo prescindere
E lotta all'inflazione che una delle Regione fondamentale la nostra scelta
Ma probabilmente dovremmo chiedere di revocare il modello di verifica biennale e passa la quello della verifica annuale
Delle condizione del reddito e del salario
Noi stiamo faticosamente gestendo le tappe per l'Europa delle monete
Ma non esiste ancora alcuna disponibilità verso l'Europa del lavoro
Ed il vertice di Firenze su questo punto è stato un vero e proprio fallimento
Secondo i risultati di quel vertice riportati da tutti i giornali
La disoccupazione e problema nazionale
Che ciascuno deve risolve improprie secondo i propri mezzi
Bene io mi chiedo vi chiedo
Sì queste la logica
Dove sta lo scandalo
Se ciascuno percorre tappe dell'Europa secondo le proprie gambe
A differenza dei rigoristi professionali
Non condivido le critiche mosse al governo che ha dimostrato volontà europea e la necessaria prudenza sociale
Siamo tutti europeisti
Senza avere mai chiarito così è per noi l'idea dell'Europa unita
Nemmeno a livello sindacale europee è stato chiarito
L'Europa della moneta unica
Senza la seconda tappa dell'unione economica e senza indicare il traguardo dell'unità politica
è un'operazione che riguarda i banchieri e di moneta visti è una scelta Hristo pratica
Che può fare a meno anche la partecipazione dei cittadini
A volte si ha una sgradevole sensazione
C'è sparso ovunque il dissesto più o meno ampio della finanza pubblica
E quando il distesi il dissesto diventa allarmante
La prima ovvia considerazione e quella di ridurre le spese strutturali
Per ridurre in modo significativo
Bisogna intervenire sul capitolo maggiore
Che appunto lo stato sociale
Uno Stato sociale in alto in Europa che in questa regione
Oggi viene rimesso in discussione con un forte impatto emotivo che si chiama Maastricht
Se uno propone gradualismo né i tempi attenzione nelle decisioni prudenza dell'impatto sociale
Viene accusato
Di attentato all'Unione Europea
Lo dico con franchezza e una specie di terrorismo
Che viene diffusa a piene mani
Dai sacerdoti del Moneta risponde
Che sono poi i nuovi fondamentalisti che circolano in Italia in Europa
Il governo ha annunciato una manovra che prevede riduzioni alla spesa pubblica per oltre ventuno mila miliardi
Però la conosciamo solo i titoli
Vedremo vedremo tra breve i contenuti
Ma è facile prevedere che non saranno rose e fiori
Alcune cose non quadrano già nelle premesse
E sono fondate le nostre preoccupazioni sulla spesa sociale
Il ministro Ciampi che una persona molto franca nell'incontro che abbiamo avuto per la politica dei redditi
Ha detto che è intenzione del governo
Ridurre l'area delle prestazioni gratuite ai cittadini e assicurare maggior concorso degli utenti
Al pagamento dei servizi
Quindi una sorta di riequilibrio tramite manovre fiscali
Io dico che queste scelte sono corrette correttissime
Se fossi mini Svezia
Credo siano molto di meno se applicata all'Italia
In questo paese nel nostro Paese
Si concorre
Secondo un reddito presuppone che per molti anzi per moltissimi e tanto presunto da essere zero o vicino all'ozio vero
Vorrei fare
Anche una piccola osservazione di metodo
Lo dico ora l'avrei detto presente il presidente del Consiglio
A me non sembra una garanzia di equità come crede il professor Prodi
Il fatto che il documento sia stato criticato sia da noi che dagli industriali
Il Presidente Prodi
Dovrebbe sapere
Che non c'è alcuna simmetria
Tra chi difende i profitti
E chi difende il lavoro ed il salario
Non c'è simmetria
E quindi non c'è nemmeno equilibrio nelle
La questione è stato sociale e aperta
Se ci limitiamo a difenderlo così come io credo che andiamo incontro alla sconfitta
Dobbiamo essere onesti e dire lavoratore dei pensionati che c'è un solo modo per mantenere lo stato sociale
Riformarlo
Per renderlo più efficiente e meno costoso
Dobbiamo fare come per la previdenza
Essere noi stessi
Essere protagonisti avanzando proposte sulle riforme per noi possibili e praticabile
Anche perché se non li formiamo noi
Io sono sicuro
Che lo ridurranno le varie manovre pezzetto per pezzetto
Avremo perciò sempre meno morti protezione e sempre più inefficienza
Questi
Sono i problemi maggiori per oggi e per domani
E non parlo del lavoro e del Mezzogiorno
Che poi sono la stessa cosa
Troppe parole sono state bruciate
Su questo argomento è Daniel senza risultati
Nei prossimi giorni sapremo
Come già annunciato il Presidente del Consiglio se ci saranno fatti concreti
In quel momento capire con l'impegno vero nei confronti dell'emergenza occupazionale ed il significato la Conferenza governativa di settembre
Io in questi ultimi giorni
Risento parlare di solidarietà dei lavoratori perché all'uomo lavoro
Se venissero fuori queste proposte io non sarei d'accordo
Con la politica salariale che pratichiamo
Stiamo fornendo il massimo contributo al sistema produttivo poco perché le aree nuovo lavoro
Di più
Non si può fare e aggiungo che sarebbe disonesto anche solo proporlo
Sarebbe poi per la Will inaccettabile
Utilizzare in modo strumentale
Il bisogno di lavoro
Per trasformare come forse qualcuno pensa la differenza inflazionistica dello zero cinque per cento in fondo di solidarietà
Mi auguro che se qualcuno lo pensa non produca questo pensiero in proposta
Ci dovrebbero grandi contrasti
E grandi problemi
Mi avvio velocemente alla conclusione care compagne cari compagni
Per analizzare compiutamente il presente ed il futuro del sindacato unitario
Dovremmo discutere di molte cose compreso il contesto politico in cui operiamo
Discutere cioè senza tabù
Di questa transizione senza fine e con molte incognite
Per la prima volta nella storia ci siamo espressi unitariamente a favore di una come dire coalizione politica
Non abbiamo compiuto nessun atto di coraggio
Ne abbiamo ceduto pezzi d'autonomia
Con il sistema bipolare abbiamo importato una quota di normalità europea rendendo esplicita
La nostra collocazione naturale
Lo abbiamo fatto confermando la nostra assoluta autonomia verso il governo è verso la coalizione
Di cui siamo stati sostenitori proprio in questi giorni
Abbiamo continuato a dare prova di questa autonomia
Con il risultato paradossale che ora il governo ad essere accusato di mancanza di autonomia nei nostri confronti
Credo che sia la conferma
Che dopo la vittoria dell'Ulivo siamo sotto esame più di prima
E presso le Franco fino in fondo
Siamo sotto esami tutti noi
Ma la CGIL in maniera particolare
Ogni vostra scelta ogni dichiarazione o intervista vengono misurate secondo il metro dei poteri politici
Un potere squisitamente politico
Che viene attribuita al sindacato
E la la CGIL prima di tutti
Queste ciò che appare Cuesta e la scena che viene rappresentata
Dietro questa rappresentazione
Che può fare gonfiare i muscoli agli ingenui c'è però un grana Grandin Silvia
Cioè la implicita corresponsabilità di scelte che non ci competono
E peggio ancora
La complicità per scelte mancate
Che i lavoratori i pensionati i disoccupati
E di giovani
Continua ad attendere con grande urgenza
Allora dobbiamo chiarire ripetere fino alla noia
Che c'è una differenza incolmabile
Vi funzione responsabilità
Tra l'azione di governo
Ed il ruolo del sindacato
Siamo stati zitti
Su alcuni aspetti della recente manovra d'aggiustamento
Quasi che fossimo appagati
Dallo scampato pericolo per i pensionati
Abbiamo fatto male
Perché la manovra contiene un provvedimento sbagliato sulla spesa farmaceutica
è un provvedimento inaccettabile sui patronati
Nel primo caso
è stato surrettiziamente introdotti il farmaco di Stato
Che danneggi i cittadini l'industria ed i lavoratori
Nel secondo caso
Si è decisa la lenta autonoma sia dei patronati
Come se fossero enti inutili a cui ridurre le sovvenzioni
Il governo di centrosinistra
Ha esibito la sarta di credito signore e signori come potete vedere anche il sindacato paga
Ed in effetti è vero
Non pratichiamo il lavoro nero e rispettiamo la legge e quindi dobbiamo pagare
Io li considero miserie ingiustizie
Perché di questo si tratta
E noi siamo stati zitti
Forse è bene si sappia
Che la fiducia
Che ancora abbiamo verso questo governo
Potrà essere mantenuta solo ci sono gli atti saranno improntata a correttezza impegno per il lavoro equità e solidarietà
Non chiediamo miracoli e ci rendiamo conto della situazione
Mantenendo il nostro sistema democratico e impossibile
Spianare una montagna di più dei due milioni di miliardi miliardi di debito
Ma stabilizzarlo
E conviverci
Non solo è alla nostra portata
Ma è assolutamente necessario
Il consenso honoris dissenso nascono solo dal modo con cui si arriva a questo traguardo
L'equità sociale secondo noi e il primo be'requisito essenziale per un'operazione del genere
Sappiamo anche
E non faremo una grande operazione negarlo sappiamo anche che nessuno di noi si può chiamare fuori
E non vogliamo nemmeno chiamarci fuori
Ma dobbiamo pretendere che innanzitutto entrò dentro
Tutti coloro e sono tanti che lucrano molto non non hanno pagato
E continuano a non pagare nulla
Se il governo cerca la carta di credito o carte di credito
La carta di credito e può spendere in con noi e questa naturalmente insieme a quella per il lavoro
Questo vostro congresso il primo dopo la formazione del nuovo governo
è indubitabilmente importante per tutti voi
Ma credo che non sia meno importante per la UIL per la scissione
Noi attribuiamo un valore appare un valore particolare ad un punto che consideriamo essenziale il percorso realistico
Per l'unità sindacale
Non solo non tanto per sapere se quando faremo il sindacato unitario
Quanto per acquisire una consapevolezza collettiva del dovere morale e politico
Di rappresentare interessi e bisogni
Che escludono divisioni e rotture
Su questo punto
Sergio è stato molto chiaro ed io sono completamente d'accordo
Nessuno nessuno potrà credere ma
Alla prospettiva dell'unità sindacale
Se non garantiamo in premessa l'unità d'azione
A maggior ragione ora che ci misuriamo con il futuro economico politiche sociale con molte incognite
Rispetto al quale non possiamo permetterci il lusso di rinunciare ad essere unitariamente protagonisti
Come spero sia chiaro non mi affido ai sentimenti e non predico pace
Tra l'altro di conoscere sa bene che non è questa la mia virtù principale
Esprime invece una certezza
Collegata ad un preciso interesse comune
Quanto più saremo uniti
Tanto più il futuro economica e sociale salo rispondente ai bisogni alle attese agli interessi che legittimamente gli autonomamente rappresentiamo queste l'augurio che io faccio questa è la certezza che manifesto sapendo che dalle conclusioni del mostro del vostro congresso non so dipenderà molto
Per i lavoratori italiani ma dipenderà moltissimo per il cammino prioritariamente dobbiamo compiere vi ringrazio
Credo di poter esprimere a nome del congresso ringraziamento al compagno Rizza che ha fatto un discorso ovviamente non formale ma di merito schietto tra l'altro mettendo poi come punto centrale del del discorso come architrave la questione dell'unità sì ovviamente è una questione centrale per tutti e per il nostro congresso e gli ha fatto anche delle proposte di merito sulle quali converrà e sicuramente sì discuterà ancora nel complesso stesso se mi è consentito un'osservazione sulla questione Europa
Unione monetaria siamo partiti da approcci in qualche modo differenziate nel corso dei mesi credo che adesso però siamo a un punto in cui questi approcci diversi siti unificano nessuno di noi la pensa come il commissario Monti
Si può discutere tutto dal Governo ma le idee del commissario Monti sono sbagliate politicamente è in via di fatto non è possibile accelerare il processo di realizzazione
Dei parametri di Maastricht non è possibile sicuramente per quanto riguarda il disavanzo pubblico ma questo non significa che l'Italia rinuncia che noi rinunciamo
Che il governo debba rinunciare al fatto che l'Italia entri nell'Unione monetaria che si farà
Il primo gennaio novantanove insieme con i grandi paesi dell'unione monetaria che diventa poi unione economico non è politico unione sociale
L'Italia non deve rimanere indietro non è necessario che rimanga indietro per due ragioni la prima è che la decisione politica sarà assunta dai capi di Stato e di governo nella primavera del novantotto
E sarà una decisione politica non semplicemente il vaglio aritmetico di alcuni parametri e se noi ci troveremo ancora con qualche difficoltà la Germania e la Francia avranno anche loro difficoltà
Quindi non si può essere come dire
Lo dico tra virgolette disfattisti e dire oggi quello che succederà fra due anni e anticipare un'Italia che rimane indietro in una posizione di di secondo ordine
Il suo il ragionamento di Monti nonostante tutte sbagliato anche in via di fatto perché non c'è nessun punto del Trattato di Maastricht che dica che i parametri vanno raggiunti entro il novantasette se l'Italia li raggiungerà nel corso dal novantotto così come e previsto noi saremo in grado di realizzare questo obiettivo però metto tutto ma è una parte dell'obiettivo della costruzione dell'Europa chiedo scusa per questo osservazione non del tutto presidenziale ma forse valeva la pena essendo un punto importante toccato anche da Prodi
Adesso la parola
Per li l'intervento che l'ultimo intervento di questa sessione Sergio D'Antoni segretario generale della CISL
Grazie Sergio
Grazie a voi
Ho troppo rispetto le vostre zuccheri per
Per essere sintetico quindi farà uno sforzo eccezionale
Credo che
L'interesse
Suscitato dal vostro congresso
La grande attenzione
L'esterna ed interna che
La relazione di Sergio hanno prodotto
E il dibattito che ne
Conseguenza siano la dimostrazione commenta
Che su di noi sul sindacato italiano
Cioè
Un'attenzione è un interesse importante e significativo
Io credo che questo sia il merito alla nostra politica che tutto questo non ce l'ha regalato nessuno
Che sia il frutto dell'azione delle scelte degli obiettivi che in questi anni difficili noi abbiamo portato avanti
Relazione di Sergio dà un contributo
Importante significativo
All'evoluzione del sindacalismo italiano è internazionale e anche le sue scadenze
Anche ai suoi appuntamenti
Io credo che anche la la parte
Dialettica di critica nei confronti del posizione degli altri
Ho in particolare dalla mia organizzazione c'è questo sforzo questa volontà convinta
Di discutere
In questa occasione come in altri per trovare tutti insieme la risposta migliore il tentativo forte di adeguare l'azione del sindacalismo italiano alle sfide così importante e così significative profondamente innovative che abbiamo davanti
Io credo che anche il mio contributo avrà queste caratteristiche le caratteristiche di un rapporto franco esplicito nella volontà comune di costruire insieme questo nuovo sindacato nel nostro Paese
Il dibattito che ha proceduto questi interventi finali dibattito sulle questioni internazionali e sulla questione della globalizzazione
Erano la testimonianza precisa che è fondamentale capire il senso nuovo di questa globalizzazione le conseguenze che ha e quali rischi e anche quali opportunità può aprire per noi per il futuro del nostro Paese per il futuro dei valori e degli interessi che noi rappresentiamo
Rischi tanti
Un'involuzione un ritorno indietro l'aumento dall'aria dell'esclusione in tutto il mondo e anche nel nostro Paese ma anche delle opportunità più sviluppo più mercato più paesi che partecipano alla divisione della ricchezza internazionale
Tutto questo però ha bisogno di conseguenza di cambiamenti profondi per fare in modo che le opportunità prevalgano sui rischi
Per fare in modo in sostanza cioè che prevalga un governo sociale che sia in grado di utilizzare queste opportunità
Fino a quando invece il tutto sarà lasciato senza regole per cui dobbiamo competere col bambino indiano che alle ditte piccole può fare i maglioni velocemente senza nessuna tutela e il rispetto che nessuna legge poco al detenuto cinese che in quanto detenuto può lavorare senza reclamare nulla in alternativa o in cambio al suo lavoro
Fino a quando le condizioni saranno queste è chiaro che tutto sarà più difficile più complicata
E tutto porrà delle questioni autenticamente nuove Agli Stati ai governi ai soggetti sociali collettivi come sono i sindacati o agli stessi individui e alla loro vita
Per questo le conseguenza che si pongono sono conseguenze completa e complessiva cui dobbiamo stare molto attenti
Non esiste una via nazionale che possa rispondere alla globalizzazione da qui l'Europa è tutto la sua problematica e le sue scadenze non c'è una sola competizione sui costi che altrimenti ci vedrebbe perdenti prima ricomincia ma ci deve essere una competizione qualità costi che l'unica garanzia perché noi possiamo avere un futuro
Infine si compete da sistemi e trustee stemmi
E questo pone problemi complessivi sulla collocazione di ciascuno tutto questo pone la questione del lavoro del lavoro tradizionale ma soprattutto per i lavori nuovi per le forme nuove che sono chiamate atipiche ma costantemente diventano più numerose e quindi più tipiche di quello tradizionalmente tipico
Per questa ragione la collocazione di tutti i soggetti individuali e collettivi cambia
Per questa ragione noi dobbiamo respingere alcune spinte sugli assetti di valori dalla nostra società una spinta all'individualismo sfrenato
Alla possibilità di risolvere tutto da soli a questa prospettiva così nefasta che crea mostri nella nostra società
Ma insieme a questo dobbiamo convincere tutti che l'altro la base della democrazia
L'individuo si realizzasse ha in testa l'altro qualunque sia il colore della sua pelle alla sua razza la sua la Regione e l'altro il modo per qualificare te stesso e per aprire atta spesso una prospettiva in avanti
Ma questo pone il problema più complessivo dei soggetti collettivi del ruolo delle grandi organizzazioni
Un grande sindacato dalla solidarietà si colloca al Governo di questi processi sociali non li affitta non li delegai
Perché sono l'elemento cardine dalla sua concezione autentica
Libertà autonomia solidarietà le cosa che ci hanno visto nascere crescere in questo grande patrimonio nel nostro Paese e non solo nel nostro Paese
E quindi che il nostro sforzo la discussione il dibattito è così impegnativo perché la ricerca di qualcosa in più
Che ciascuno di noi cerca di mettere in campo proprio perché convinto che se la sfida è così alta l'impegno alla ricerca dell'essere altrettanto alta e altrettanto adeguata a questi cambiamenti
Da qui le parole per noi determinanti
Non sono solo modi per esercitare il nostro ruolo sono molto di più
Cioè una cultura è una politica può essere una strategia cioè significa in sostanza anticipare i fenomeni collocarsi in maniera tale da garantire che quello risultato sia adeguato
Agli interessi valori che rappresentiamo e che non sia affidato a qualche altro ma che ci veda protagonisti sin dalla nascita di quel problema
Sin dalla anzi prima per cercare di fare in modo che quel tipo di orientamento sulla politica economica e sociale sia rispettoso delle nostre indicazioni dei nostri valori del nostro impegno
Da qui tutta la questione la priorità del lavoro tutta la questione che centrale in questo vostro congresso
Della necessità che lavoro sia la priorità nella politica di un Paese e dell'Europa da cui la necessità che per noi esercitare questa priorità
Dobbiamo sapere quali sono gli obiettivi intermedi le politiche e qual è il nostro ruolo alla nostra collocazione per questi concertare fondamentale perché se vogliamo aprire una fase di sviluppo noi dobbiamo necessariamente avere una bassa inflazione bassi tassi di interesse più sviluppo più lavoro
Non c'è alternativa a questo percorso e per questo abbiamo praticato la politica di questi anni e l'abbiamo praticato nella consapevolezza che la difficile qualche volta impopolare che non inseguiva mode
Valeva la consapevolezza di sfidare noi stessi per approdare a risultati concreti purtroppo l'abbiamo fatto ma le condizioni peggiori
Con governi stabili che si sono succeduti con velocità ogni volta ripartendo da zero
Purtroppo non abbiamo potuto ottenere tutto quello che questa politica può e deve frutta
Purtroppo tutta la fase che si è accompagnata D'Amato in poi poi successivamente con Ciampi con Berlusconi Condini è stata caratterizzata proprio da questa instabilità da questa precarietà
Gli ultimi quattro anni sono stati anni da questo punto di vista durissime impegnativi ma incredibilmente forieri di rischi
Di conseguenza io dico solo ai dubbiosi di questa politica divergesse uno studio di un ricercatore giovane che ha fatto delle come dire la figura azioni nel caso in cui non si fosse fatta questa politica che sarebbe successo nel nostro Paese
E da alcuni risultati sull'inflazione sulla tenuta
Del del delle retribuzioni e delle pensioni sull'occupazione sullo sviluppo ecco io credo che i dubbiosi gli incerti dovrebbero approfondire questo tipo di temi prima di avviarsi a giudizi drastici
Ma vale per tutto l'espressione che ha usato proprio in questa tribuna Turenne grande sociologo francese
Che ha con tutta la sua forza dimostrato che i processi nelle società moderne o si anticipano e trovano il sindacato protagonista oppure non si inseguono perché a quel punto la loro forza è dirompente
Turella cercato di spiegare questo anche i francesi
E non c'è riuscito
E ha avuto coraggio nel dirlo ai francesi perché dire francesi come non gli ha detto dovete fare come fanno gli italiani
Non è facile per un francese vive francese vocazione come matti gli italiani però lui l'ha fatto ed io spero che gli italiani si siano convinti che bisogna fare come hanno fatto gli italiani proprio per evitare rischi cadute
Che altrimenti ci porterebbero in percorsi sbagliata tutto questo presuppone un governo stabile
Possibilmente orientato alle sensibilità che noi esprimiamo che creda in questa politica che sia commenta che questa la politica giusta tutto questo porta alla necessità di avere interlocutori che abbiano questa caratteristica è solo questo solo queste foto
C'ha spinto in un percorso che era inusuale per un sindacato italiano ci ha spinto cioè in altri termini dando una prova incredibile a mio giudizio di autonomia ci ha spinto a schierarci
Ci ha spinto a dire ai lavoratori dove bisognava andare senza rete caricature senza infingimenti perché rischi erano quelli era il rischio una politica un ruolo era il rischio cioè l'avvio di una democrazia che non si condannasse
A vedere aumentare gli esplosiva che avesse la garanzia che la possibile una battaglia per includere per avere più lavoro più occupati è una maggiore giustizia sociale
In questo senso abbiamo dato il nostro contributo e lo abbiamo fatto in piena consapevolezza che nel fare quello noi facevamo un servizio agli interessi ai valori che rappresentiamo
E oggi per questa ragione
E più facile se si vuole rivendicare autonomia e più facile
Dire che noi ci comporteremo come ci siamo sempre comportati
Ma dirlo non per fare un piacere a qualcuno non per fare sconti o non ricevere sconti dirlo perché noi siamo portatori di una politica più alta più forte
Perché non ci sarà governo al mondo senza la mediazione sociale senza il consenso sociale che ha può affrontare i cambiamenti e le sfide o trova un accordo con noi o a tutti i governi rischiano comunque composti comunque formati e Cuesta la questione nuova delle società moderne e questo il Ponto che si deve a capire fino in fondo non c'è un problema
Ci confrontiamo poi tu la pensi in un modo io la penso in un altro modo ognuno prende la sua strada certa questo è normale e nella normale dialettica democratica ma questo sarebbe una iattura questo sarebbe contro gli interessi che noi abbiamo perché ci condannerebbe ad un fallimento ci condannerebbe a cioè in sostanza al fatto che è possibile fare una politica che va aggiunta guerre sono stati e invece per incomprensione o peraltro tutto questo non si fa ma acquista la grande sfida di autonomia di progettualità
Se noi abbiamo proposte che riguardano gli interessi e i valori che rappresentiamo è che esse siano tali da garantire uno sviluppo a tutto il Paese
E la sfida del sindacalismo confederale che è sempre stato un sindacalismo generale
Noi abbiamo sempre detto senta che il sindacalismo confederale si chiarisce a tutti gli altri se è in grado di fare gli interessi dei lavoratori dei pensionati e disoccupati ma in un quadro di interesse generale conciliata con l'interesse generale perché questo fa la differenza
E qui sta qui
Io credo il problema vero che abbiamo come si fa a rilanciare lo sviluppo come si fa a rilanciare gli investimenti come si fa ad avere più lavoro più occupazione più giustizia sociale come si fa a tutto questo andando in Europa
Io credo che si fa se loro e lanciamo la domanda interna se noi lanciamo in margine dopo la fine della vicenda del cambio se noi rilanciamo
I Verdi margini di crescita intensa il cambio si è stabilizzato quindi le esportazioni non sono più così favorito
C'è un margine in Italia
Che non hanno gli altri Paesi che è quello di allargare la domanda interna
E la si allargasse si anticipa se non si insegue l'inflazione ma la si abbatte
Se si va al processo contraria
Cioè se si ottiene il risultato di farla cadere proprio per così ottenere un maggiore valore reale delle retribuzioni e le pensioni e così ottenere un rilancio la domanda interna quindi più investimenti più lavoro più occupazione
Ecco perché l'obiettivo della CISL
Io credo che tutto il sindacato italiano pur nella differenza che ci sono state nel dibattito piace di a vere il due e cinquanta nel novantasei
Io vi prego di non andare dietro le caricature
Dietro queste queste forme lo dico a Megale che qui lo ha pronunciato lo dico a quanti altri
Se siamo in dissenso su un punto siamo in dissenso discutiamo ma non andiamo dietro le caricature le dietrologie quello che c'è dietro non c'è dietro nulla
C'è una volontà che a nostro giudizio è fondamentale
Cofferati ha definito questa posizione sospetta non c'è nulla di sospetto da Tarantelli in poi noi siamo convinti che l'unica maniera forte adeguata nelle sfide che abbiamo e anticipate
E sbagliamo allora discutiamo se sbagliamo ma non perché dobbiamo fare un favore a qualcuno o dobbiamo come ho sentito CISL utilizzare il governo CISL rizzare il governo non so se chiaro vedete la composizione di questo governo
E noi ci candideremo a CISL e Zabel come la storiella quando quando bestia fermavo entrarono in guerra
L'avete sentita questa storiella ebraica fra il primo giorno fece un milione di prigionieri cinesi e telefono amavo gli disse ho fatto un milione di prigione deterrenti
E disse no io continuo il secondo giorno stessa scena due milioni di prigionieri cinesi terzo giorno tre milioni quarto giorno quattro milioni al quinto giorno ma un telefono a bestie fedi visse arrendi ti sei circonda riecco sarebbe lo stesso
Sarebbe lo stesso in questa composizione noi avremo queste queste queste voglie queste volontà mai ma finiamola parliamo di delle cose serie
Le cose serie sono il fatto che noi siamo convinti che questa è la strada giusta
Che questa è la possibilità coerente di raggiungere i nostri soldati che questo si raggiunge acquistava suicida Sierra John cioè se gli altri si comportano come ci comportiamo no allora noi dobbiamo chiedere al Governo di essere conseguente con l'obiettivo non diamo non diamo suggerimenti facciamo richieste dobbiamo essere consapevoli di tutto questo
Facciamo richieste di comportamento se si vuole ottenere questo risultato ci sono i margini perché le imprese abbassare i prezzi
Ci sono i margini perché le tariffe diminuiscono
Si sono questi margini si tratta di fare una battaglia politica
Se si vuole raggiungere questo risultato e rilancia la domanda interna le tariffe debbono diminuire diminuire non debbono aumentare perché in questi anni
è diminuita l'occupazione è aumentata la produttività è diminuito il costo a lavoro quindi ci sono tutte le ragioni perché le tariffe ti tradiscono ma perché noi dobbiamo mettere in discussione l'obiettivo e non costringere invece a comportamenti consequenziali
E il risultato si è visto e quello di questo mese
E bastato che la nostra battaglia sulle tariffe fosse ascoltato perché noi abbiamo finalmente peraltro le condizioni che sono determinanti un cambio stabile
Una condizione di stabilità e di credibilità del governo un costo del lavoro sotto controllo tutto questo porta al fatto che l'obiettivo si può raggiungere se si raggiunge noi avremo più investimenti
Più lavoro più occupazione questa è la questione non altra e questa questione io spero possa trovare tra di noi il percorso giusto per garantire l'efficacia e il risultato che tutti speriamo ci sono conseguenza salariali a mio giudizio no
A mio giudizio no sia per i contratti fatti sia per quelli da fare
Ai sindacalisti ai lavoratori
Mi hanno sempre spiegato che interessa la cifra totale
Che arriva non il modo come essa è composta
La cifra totale non può differire per nessuno
Sia per i chimici per i meccanici per il Pubblico impiego per i servizi non ci sono interi testi lì non ci sono differenze
Sia perché la somma si può fare sulla base del tempo che passa a tracolla Mater reale quando è passato il tempo
E c'è il dato reale
Sia perché c'è un altro elemento fondamentale che riguarda la produttività se è vero che abbiamo fatto la contrattazione aziendale in un terzo delle aziende italiane abbiamo una quota di produttività che si può recuperare quindi conseguenza salariali non ce ne sono
A me dispiace che questo sia stato oggetto lo dico a Sergio che particolarmente sì diffuso su questo io credo che su questo non ci sono preoccupazioni ha imparato ai corsi quando ho cominciato che è l'obiettivo
Raggiungere come dire una linea salariale che sia di soddisfazioni in questa impostazione così penso che bisogna garantire se la con un atteggiamento che sia legato a tutto questa nostra dice il modo come si raggiunge ognuno s'usa i suoi argomenti ma da questo punto di vista non se ne possono ricavare conseguenze diverse sarebbe un grande errore se noi neri chiamassimo conseguenze diverse in ogni caso e importante abbattere questo mostro all'inflazione figlia e c'è una grande ragione
Oltre a quella che ho detto
Se vogliamo andare in Europa ed è a battere il mostro dei tassi d'interesse
E il mostro e tasse interessa non ci serve per rilanciare gli investimenti ma anche per risanare la finanza pubblica ormai siamo in avanzo primario siamo in avanzo primario
Se il nome non tagliamo la la la la spesa per interessi noi si facciamo
Robe nodo ma al contrario tagliava la spesa sociale pensioni e la sanità e lo diamo ai possessori di Bot e CCT
Cioè questa è la conseguenza che si ottiene se non abbattiamo l'inflazione abbattiamo i tassi d'interesse per questo c'è la priorità non peraltro questo ci porta in Europa altrimenti sarà difficile complicato
Vedete il debito pubblico italiano non è drammatico come il Messico è pesante
Debito pubblico am l'equivalente come tutti dicono ogni italiano a trenta milioni di debito
Come dire ognuno fa la battuta ma io non l'ho firmata non è vero eccetera si liberò per ogni italiano che a trenta milioni di debiti c'è un altro italiano che a trenta milioni di crediti
Il problema è che non sono la stessa persona
Se no la cosa sarebbe facile risolta e se non sono la stessa passa una bisogna battere questo mostro e io credo che la strada per farlo sia quella quella maestra quei qui si comprende la posizione del governatore Fazio
E qui noi dobbiamo spingere perché la posizione di Fazio sia una posizione forte che costringa governo impresa ad abbassare i prezzi alla pasta e tariffe perché così otterremo il risultato compiuto
In questo io credo che c'è da parte nostra una sfida ulteriore
Ed è la questione fiscale
La riforma del fisco nel nostro Paese è arrivato il momento abbiamo l'interlocutore giusto per proporre una riforma una vera e propria riforma costi fissi finisce di protestare si comincia ad agire in Italia protestano quelli che non pagano
Quelli che pagano sono più seri
Per questa ragione noi dobbiamo imporre una riforma questa riforma deve avere tre percorsi ne cito soltanto per il tempo
Era una riforma dell'IRPEF seria puntuale che riguarda il reddito delle persone e deve salvaguardare la famiglia
Tutto questo bisogna farlo santo avvennero le entrate quindi c'è un problema di ricomposizione del reddito per uscire da una logica individua insieme a questo c'è un problema che Sergio apposto ed è la questione del superamento del contributo sanitario si fa
Se c'è una nuova imposta sul valore aggiunto ecco concerta
Ecco concertare noi dobbiamo portare al tavolo per spiegare quali sono i vantaggi di questa nuova imposta se non è impresa continueranno in questo sistema non pagare perché possono scaricare i debiti e quindi alla fine l'inviato ce l'ha di nuovo a noi come ci dicono siamo d'accordo a superare il contributo sanitario ma
Lo facciamo recuperando la dall'IRPEF siccome riflettere il settantacinque per cento del lavoro dipendente quello che guadagniamo dirà lo paghiamo dica il che stava possono attenere cioè a noi interessa se c'è un vero progetto di riforma
Come la terza questione il federalismo fiscale per questa ragione
Noi abbiamo bisogno di una fase che punti seriamente allo sviluppo è al lavoro e in questo sta la questione giostra che Sergio sollevato la questione meridionale
A mio giudizio con una sottovalutazione su un punto noi abbiamo bisogno di un accordo per il Mezzogiorno
C'è l'accordo del luglio a rispettare ma abbiamo bisogno di qualcosa in più ce l'abbiamo bisogno che il Paese si convinca
Che oggi affronta la questione del lavoro dove ci sono disoccupati è un problema del Mezzogiorno ma è anche un problema del Nord la questione meridionale oggi a faccia speculare alla questione settentrionale
Per questa ragione abbiamo bisogno di forte attenzione e di una capacità quindi adeguata di un evento forte
Che faccia farà l'accordo al governo alle parti sociali senza avere preoccupazioni per questioni che possiamo e dobbiamo risolvere
Se pensiamo alla questione la flessibilità salariale basta pensare che facciamo contratti di emersione al sessanta per cento quindi siamo in grado di sostenere un impatto di trovare soluzioni unitarie più efficienti per questa ragione io penso seriamente che bisogna spiegare a tutti che continuare in un po'o non paese così disuguale sul versante del lavoro in un Paese in cui quel dato dal dodici virgola tre per cento è un dato falso
Perché il dato che corrisponde a zone a piena occupazione Piazzoni invece a drammatica disoccupazione continuare a fare politica uguali per Ponte di partenza disuguali e fare una grande ingiustizie
Lo diceva don Milani e secondo me aveva ragione solo politica disuguali potranno garantire la possibilità per le zone più svantaggiate avanzare sul versante dello sviluppo vale per il fisco
E per la cosiddetta legge Tremonti
Vale per gli interventi sul mercato del lavoro se continuiamo a dare il contratto di formazione lavoro indistintamente senza differenza nel Paese e chiaro che non creeremo le condizioni per avvicinare le distanze avanti nel Mondiale
Sta qui la sfida forte adeguato
Come sta su altre questioni che per ragioni di tempo non posso trattare alla formazione dall'impegno da metterci alla questione dell'orario che trovo giusto nel modo come Stato indicata da Cofferati alla questione della partecipazione
Come strumento essenziale di democrazia nel luogo di lavoro
E fuori dal luogo di lavoro in sostanza si apre una prospettiva diversa
I lavoratori non sono più quelli che ricevono le cose da fare ma sono i protagonisti debbono diventare il protagonista
In un sistema contrattuale partecipato in un sistema contrattuale che possa fare avanzare anche una democrazia economica nei luoghi di lavoro
Dalla questione io credo degli assetti ai fondi pensione alle questioni del del modo come si è risolta ieri l'Alitalia emerge una possibilità di cambiamento
Se si vuole produrre bene fare qualità e conciliare qualità costi i lavoratori se lavoratrici gli uomini e le donne del lavoro devono diventare i protagonisti dalle decisioni e le aziende devono cedere potere
Per fare tutto questo ci vuole un forte e adeguato sindacato con un forte nuovo è adeguata sindacali
Che non può essere la sommatoria di Cgil Cisl
Noi siamo adeguati abbiamo tanti problemi ma non può essere sarebbe una rinuncia
Noi abbiamo bisogno di un soggetto nuovo unità forte
Che non sia solo questa sommatoria
Abbiamo bisogno cioè di qualcosa che sia talmente adeguato da garantirci l'un l'altro da garantirci l'un l'altro
Ci teniamo rischi di autonomia reciproca
Ma solo se c'è un grande soggetto di dentro sarà più possibile se restiamo separati tutto questo sarà si presterà a tutte le caricature
Si presterà al fatto che è la cifra si muove Rincon cioè fa questa cosa terribile darebbe
Il foglietto alla Bindi per fare cose sul pensionati poi esce dal dire va a vedere se Dini può fare le liste e poi vada lì e va in un altro posto per vedere se il Prodi di falli inflazione programmata ma di che parliamo
Vediamo seriamente la nostra autonomia è stato il frutto di dure battaglie come la vostra quindi il problema è la garanzia reciproca non facciamo processi alle intenzioni giudichiamo le posizioni perché altrimenti allora perché la CGIL è più dura
La CGIL più dura perché così un partito sta al Governo la CGIL stava la società io non credo io rispetto invece le posizioni per quello che sono non faccio dietrologia credo che sia giusto per tutti e non fa me
Puntiamo fortemente ad un sindacato unitario autonomo in cui la garanzia dei nostri comportamenti siamo noi stessi siamo cioè la garanzia dello stare insieme perché così usciremo alla le caricature altrui ed entreremo
In una nuova stagione
In questo a me è sembrato lo dico con schiettezza rinunciataria la proposta di Cofferati lui dice abbiamo una fase costituente
Bene quando come
Una fase costituente deve avere un inizio e una fine
Non può essere la riproposizione di quello che siamo altrimenti è la federazione non avremmo fatto grandi passi in avanti
Una fase costituente un modo un annuncio forte che dobbiamo dare ai lavoratori italiani si costruisce questo nuovo sindacato con questa caratteristica facciamo un appello a tutti per partecipare cominciamo e speriamo di finire qua non finiremo in questo tipo di percorso
Questo rende il valore aggiunto la politica
Che io vi propongo ad una riflessione attenta ad un tipo di valutazione che vi prego di considerare per la sua schiettezza per la sua
Per per le per il modo come viene valutata da noi come l'elemento cardine per uscire per svolgere il nostro ruolo fino in fondo
C'è un punto che ancora ci divide
Questo della legge la democrazia
Noi sulla questione della legge però dice se c'è l'unità
Per una questione perché voi ci tenete tante ore dipendesse da noi non la legge non la vogliamo non crediamo che un diritto per legge sia più esigibile di un delitto contrattuale
Noi crediamo molto di più nel diritto contrattuale
Io non capisco come fate ad avere tutte queste certezze
Diffidati in autonomia giustamente del governo e l'avete avuta questa certezza sul Parlamento io molto vero certezza di voi
E temo che ci possano essere avventure parlamentari però mi fermo dico che se questo è il prezzo otto o chiamo così
Nel mio linguaggio comunque la condizione per fare l'unità noi una legge che indichi l'indice di rappresentatività una delle due proposte del sacco farà e che dica
Che sulla base dell'indice di rappresentatività quelle organizzazioni sono rappresentative e lei dice non si ottiene solo con il voto anche con il voto di tutti i lavoratori e poi con il numero degli scritti
Perché questi sono i due indici di una grande associazione i volti di Totti perché decide per tutti
E poi gli scritti perché sono la base associativa che garantisce la il percorso da questi due indici otteniamo
L'indice generale di rappresentatività una volta che l'abbiamo lo statuto di quel nuovo soggetto garantirà il percorso democratico
Questo il più esigibile bene
Noi siamo pronti ad accoglierlo se questa è la condizione
Quello che non accettiamo è la legge senza l'unità
Faremo una battaglia contrario perché non ci fidiamo perché siamo convinti che ci vogliono mettere le
Come volete
Gli ostacoli una malintesa forma di democrazia annullerebbe l'associazionismo e la sensazione ISMA è uno dei beni più preziosi per la democrazia per la nostra storia
Non toglie nulla al fatto che democraticamente noi dobbiamo avere rapporti con tutti i lavoratori iscritti non rispetti
Ma non fuori siamo convinti
Che la democrazia vive se ci sono blocchi grandi o ossa associazioni che vivono decrescono che la democrazia vive sei posti in termini rivivono Pontano partecipano che la democrazia vive se la gente può trovare forme di accoglienza forme adeguate
Di sostegno alle proprie azioni che la democrazia vive se tutto questo è il risultato
Di grandi corpi sociali che vivono si mettono insieme danno questa prospettiva e a maggior ragione nel momento in cui le grandi complessità della società moderna
La complessità che ne deriva da tutto questo e che frammenta che frantuma ha bisogno non solo di istituzioni efficienti
Ma ha bisogno di corpi intermedi di associazioni visibili forti che diano il senso il senso di una democrazia diffusa e non di una profezia che si restringe
Che ha affidato tutto a percorsi istituzionali o televisivi ma la democrazia che sia il frutto dello stare insieme del contarsi insieme del discutere insieme e solo grandi associazioni possono garantire tutto questo in questo senso
Io credo che la nostra unità unità forte tra diversi
è un'unità pluralista come ci siamo detti in cui nessuno deve avere preoccupazioni per prevaricazioni altrui
In cui tutti discuteremo ma alla fine sempre penseremo
Ma in cui tutti porteremo questo contributo così adeguato di superamento
Dei nostri ritardi dei nostri assetti burocratici del fatto che tutto si deve fare per tre che è una cosa diventata non più gestibile per tutto quello che è avvenuto fuori e dentro il nostro Paese per questo crediamo ancora
Di offrirvi un terreno serio di riscossione di incontro un patrimonio adeguato che possa essere messo al servizio delle sfide che attendono il mondo del lavoro nel nostro Paese
E troppo e poco io credo che sia fondamentale io credo che noi possiamo proprio sulla base di quello che abbiamo fatto in questi anni darà la prova in più e la prova in più e il nostro cambiamento il nostro assetto nuovo e il sindacato nuovo da costruire e da portare visibilmente
Ai lavoratori io non lo so e poi concludo io non lo so se è vera la cosa che dicono tutti i sondaggi che molti lavoratori non iscritti alla domanda se ci fosse un nuovo sindacato unitario
Ti iscrivi ma non ti iscrivi la risposta è per il settanta per cento mi scrive
Se è vera questa risposta
Mi accontenterei del venti non del settanta per cento
Cioè gira Ciavatta
Ma se è vero tutto questo beh allora che aspettiamo
Aspettiamo di dover fare un percorso faticoso lento otto cioè ad o invece non diamo questo segnale forte ma penseremo allo stesso modo no la nostra ricchezza e la nostra diversità
La nostra storia
E la nostra diversità
La nostra ricchezza e il modo di porsi in maniera tale che ciascuno veda in noi qualcosa di diverso ma anche di unito in questo senso il grande patrimonio credo la lezione di Rama sia il segnale più forte noi
Questi dirigenti di questa stagione debbono essere all'altezza
Non c'è una spinta di base in tutto questo
Probabilmente
Se è il gruppo dirigente noi tutti qui capiamo che questa è la sera allora allora è possibile se invece ritenessimo percorsi più faticosi più lunghi più lenti questo non sarebbe adeguato ed è chiaro che a quel punto ciascuna organizzazione dovrebbe vedere come adeguarsi come fare questo sarebbe un grave un grave peccato
Ecco perché io ho fiducia che questo vostro congresso invettiva
Questa strada io ho fiducia che finiscano i momenti di tentennamenti io ho fiducia che si apra questa prospettiva perché credo che quello che abbiamo davanti ci compete e ci compete fino in fondo
Cioè la governabilità sociale della società complessa e il fatto che in questa società possono prevalere i nostri valori i nostri interessa e troppo probabilmente ma è una sfida cui val la pena di spendersi fino in fondo per questo amo molto una frase che cito sempre e ve la cito anche qui
Perché la il senso di questa misura di questa difficoltà ma anche di questa consapevolezza
Bobby Kennedy il giorno che fu ucciso poi glielo scrisse una tomba nel suo epitaffio disse questa frase
Molti vedono le cose come stanno e si chiedono perché
Io disse Luís vedo le cose come mai sono state e mi chiedo perché no
Ecco e la domanda da farsi perché no
Una società più giusta e più adeguata al mondo del lavoro perché no un sindacato nuovo più forte autonomo in grado di tutelare questi interessi e questi valori la mia risposta è perché si è possibile grazie
Anni io devo darmi delle comunicazione e quindi ancora un momento no non prima però di avere ringraziato Sergio D'Antoni l'attenzione con alla quale tutti abbiamo seguito nel suo intervento testimonia l'interesse che abbiamo portata un intervento che è stato molto chiaro Sergio D'Antoni non ha avuto reticenze non ha avuto remore nel mettere in evidenza quelle che sono anche le divergenze sulle quali noi stiamo discutendo e continueremo a discutere
E tuttavia anche sottolineato e questo è importante il terreno di quello che può diventare una ricerca comune una ricerca che continueremo glielo possiamo assicurare in questo congresso è oltre il congresso e tutti noi tutti possiamo dire hanno gli stessi perché no ciascuno essendo disponibile a verificare se a verificare con franchezza e lealtà deposizione dell'altro
Finita così la sessione politicamente mi pare importante le comunicazioni che debbo dar vi sono le seguenti
Innanzitutto è scaduto il termine per la presentazione degli emendamenti
In secondo luogo alle diciotto di oggi scade il termine per la presentazione degli ordini del giorno
La sottocommissione per il documento politico si riunisce alle quindici e trenta nella sala rossa
Alle diciassette e trenta la Commissione Statuto
Presso
Ah plenaria
La commissione programma invece alle ore sedici nella saletta dietro il box della direzione i nostri lavori care compagne cari compagni debbano riprendere il più rapidamente possibile
Entro le quindici e trenta perché abbiamo diversi adempimenti come il voto sullo Statuto e poi bisogna riprendere il dibattito e intanto interverrà Guglielmo Epifani all'inizio della pomeriggio vi ringrazio
Siamo in quale
Documento
La commissione per il documento politico correzione non alle quindici e trenta ma alle quindici nella sala rossa
Se
La commissione Statuto alle diciassette se continua a star qui si anticipa tutto di mezz'ora
Grazie rivederci
La
Nuovo invitiamo i compagni dell'organizzazione di invitare i delegati che stanno qui nell'atrio entrare in sala
Prima di dare la parola alla prima è scritta che la compagna Gabriella Poli
Leggo alcuni messaggi che sono pervenuti al congresso
Il presidente della Corte dei Conti
Indirizza al segretario generale
Un invito di buon lavoro
E
Si dichiara impossibilitato a partecipare direttamente
Enzo Bianco dell'Associazione Nazionale Comuni Italiani caro Sergio Tinti io il mio messaggio per l'importante assise che si sta svolgendo a Rimini in questi uniti ringrazio per l'invito rivoltomi e spero tu possa comprendere la mia assenza dovuta agli impegni che si susseguono con un ritmo incessante
Ci sono altri indirizzi di saluto che eventualmente nel corso dei lavori leggeremo
Diamo la parola quindi per il primo intervento la compagna Gabriella Poli segretaria generale dello Spi del Veneto
Che le compagnie cari compagni io volevo affrontare nella mio intervento tre questioni
La prima per esprimere il mio accordo con quanto sostiene Cofferati nella relazione
A proposito della manovra economica e con predisposta dal governo per il prossimo anno e con le preoccupazioni che sono state espresse io credo che non si è esagerato
Denunciare un pericolo pressoché certo che è quello se dovesse essere quella la manovra di una ridimensionamento della spesa sociale si è non si opera anche sul versante delle entrate
Mi chiedo allora se può bastare la espressione della nostra contrarietà
O se non sia indispensabile proprio per non giocare di rimessa e per non dover poi raccattare i corsi di uno stato sociale nuovamente ha rimesso in discussione
Deciderà il come organizzazioni sindacali di procedere come abbiamo fatto per la riforma della previdenza
Definendo e quindi giocando d'anticipo costringendo il Paese a misurarsi sia su una proposta di riforma fiscale
Così come della proposta del resto già Lancet lanciata dei sindacati dei pensionati per la riforma della contribuzione sulla sanità
Noi siamo interessati più di altri
Per difendere immutare nella sostanza i contenuti del Welfare State per mantenere i contenuti solidali ovviamente pensando ad uno Stato sociale profondamente rinnovato
Io credo che sia questo necessario anche per un'altra ragione per rendere credibili i contenuti e le proposte del sindacato sul Progetto dei diritti che sono poi quelli io l'affondamento dell'iniziativa dei sindacati pensionati
è ovvio che quando parliamo delle prospettive di uno sviluppo dell'economia sociale almeno per una prima fase questo tipo di sviluppo ha bisogno di risorse
Investire sui servizi alle persone investire in servizi sul territorio presuppone anche quando ragioniamo di questo risorse
Ed allora se noi vogliamo mantenere esaltare i cui contenuti della proposta sul Welfare State o interveniamo sul versante delle entrate quindi lanciando una grande proposta nostra sulla riforma fiscale
Considerando la non soltanto un problema di equità ma proprio per avere o meno le risorse per cambiare la qualità della vita delle persone e per affrontare l'organizzazione sociale a me pare che non sia affatto rinviabile una proposta nostra una grande iniziativa di organizzazioni sindacali sulla riforma della finisco
La seconda questione
è ovvio che in una organizzazione sindacale come la nostra le attenzioni si concentrino sulla contrattazione
E io condivido le osservazioni che sono state fatte da più compagni sulle carenze della contrattazione articolata vorrei però che noi andassimo un pochino oltre
Non basta più la costatazione che ci sono dei limiti più evidenti che si registrano nella contrattazione territoriale
è opportuno che la riflessione sia più approfondita sia sui contenuti che sulle forme con le quali pensiamo di esercitarla
Parlare di contrattazione territoriale vuol dire affrontare quella parte di problemi che in genere non rientra nell'esperienza confederale nemmeno quando si è in presenza di scelte di governo di un territorio basterebbe che ognuno di noi
Ponesse mente locale all'esperienza sindacale più complessiva per rendersene conto
Vuol dire parlare di contrattazione territoriale entrare nel merito delle scelte
Delle amministrazioni comunali delle regioni in tema di servizi sociali e sanitari di qualità della vita
Di ambiente e di cultura vuol dire in buona sostanza pensare ad una contrattazione articolata che non riguarda gli addetti ai servizi di cui parliamo ma che riguarda i servizi per la collettività e per l'utenza a cui noi pensiamo
Vuol dire allora se questo è l'approccio andare oltre la semplice fotografia denuncia su una società sconvolta da profonde modificazioni con una presenza in aumento di popolazione anziana edile immigrati
Con abbisogni di servizi sociali e sanitari diversi da quelli finora offerti in crescita esponenziale che rimangono inevasi
Vuol dire presentare una ipotesi di organizzazione sociale e sanitaria che rispondano a queste diversità questi bisogni
Non è la semplice difesa dell'esistente è qualcosa di più profondo e significativo
Vuol dire allora assumere
Il lavoratore come un cittadino portatore di diritti diritti che abbiamo sempre sostenuto si esercitano nei luoghi di lavoro ma anche nei luoghi in cui si vive sapendo che è qui che si esalta non si negano dei chili dei diritti
Vuol dire pensare modulare diversamente sia le nostre politiche ride indicative
In rapporto alla domanda di servizi e alla realtà dei territori
Prezzi pensare ad un Welfare State della promozione sociale
Pensare a nuove occasioni di lavoro se la concessione della contrattazione territoriale questa è ovvio allora che occorre ripensare globalmente all'iniziativa del sindacato in azienda nel territorio e dare
All'una e all'altra pari dignità di intervento discutere di case di riposo dirette di partecipazione alla spesa di ridimensionamento dei posti letto delle strutture di ricovero per privilegiare servizi nel territorio deve diventare per la CGIL altrettanto importante come quando si discute di salario e di qualifiche
L'avventura che noi abbiamo tentato di fare della contrattazione territoriale o se si vuole
Del tentativo di porre al centro dell'iniziativa sindacale le questioni della qualità della vita delle persone non può essere limitata o delegata all'ospite
C'è bisogno di queste Cuesta diventi la scelta delle confederazioni della categoria era ed è questo tutto sommato il senso della scelta di pensare ad un sindacato dei diritti della solidarietà
Questa organizzazione la nostra CGIL ma anche Cisl UIL secondo me hanno bisogno di elevare qualitativamente il loro modo di essere sindacato di forzare l'iniziativa le idee i programmi della Società del terzo millennio
Parlare di orario di lavoro di modelli produttivi di salario sono certamente i punti fermi del confronto ma questi non possono più essere argomenti trattati fuori
Dal contesto sociale delle qui della e della e situazioni in cui si collocano un contesto sociale che è fatto del mondo di lavoro del mondo dei servizi dei bisogni quelli espressi e quelli inespressi
Trasformare allora la forza contrattuale in Terna al mondo del lavoro in forza contrattuale della qualità della vita dei cittadini giovani studenti lavoratori pensionati anziani immigrati
Lei la scommessa che consentirà di aumentare una nuova cultura della solidarietà e della partecipazione che è poi la senso esatto anche della nostra proposta sulla Progetto dei dei diritti e della solidarietà
La terza ed ultima questione
Sono i rapporti tra lo spiega CGIL
Non sono mancate nel dibattito congressuale polemiche
Disagi insofferenze io credo che sia obbligatorio per le nostre organizzazioni per l'ospita una parte per la Confederazione dall'altra capire le ragioni per superarle e con pazienza tornare a discutere di una operazione politica
Di valore compiuta dalla CGIL che io ritengo non sia ancora nella consapevolezza dell'insieme della nostra organizzazione
Penso alla scelta fatta di costruire la Confederazione dei lavoratori e sindacato generale dei pensionati per rappresentare il cittadino nella sua globalità per allargare gli spazi dell'intervento di tutela e di rappresentanza
è un progetto che esalta la confederali ITA intesa appunto come una capacità di rappresentare gli interessi generali
Fuori da una visione corporativa dell'organizzazione e che esclude le ipotesi anche qua stranamente che ritornano a galla ogni volta che si tenta di ragionare su quelle che possono essere le prospettive
Della nostra organizzazione di pensare di riserve dirli dislocare i pensionati
Nelle categorie d'origine ma anche qua io credo che sia giusto e corretto precisare
Che non è la nostra una sorta di malcelata difesa corporativa
Ma perché rappresenterebbe il venir meno di un progetto politico di ampio respiro quello che la CGIL si è data quando ha pensato alla costituzione di un sindacato generale dei pensionati e degli anziani
Che arrivasse voce protagonismo a quelli che sono stati lavorati
Arrivi i protagonisti del rinnovamento della società di oggi però se ci sono insofferenze
E se ci sono e ci sono se ci sono avvisati
è bene non fare gli struzzi e affrontarli nel modo dovuto è indispensabile se noi riconfermiamo questa scelta e questo valore
Posto dalla organizzazione sono indispensabili tre condizioni la prima è una struttura organizzativa adeguata un sindacato pensionati quindi una CGIL che ovviamente ha bisogno di una presenza decentrata nel territorio
Colleghi e comunali di distretto con le leggi del possibile quelle a cui noi abbiamo pensato flessibile tra l'altro in rapporto alle presenze di interlocutori di controparti sul territorio e si è vincenti se c'è un sistema organizzativo per la CGIL per l'ospite che aderisce alla realtà
La seconda questione è un protagonismo di pensionati ed anziani confermando la scelta già fatta con lo statuto di una presenza degli attivi a dirigere il sindacato pensionati però attenzione
Se è un valore insostituibile questo tipo di scelta e altrettanto un valore insostituibile
Per il sindacato per la CGIL la presenza alla direzione del loro sindacato dei pensionati quindi non come un fastidio che l'organizzazione sindacale ritrova ma come una ricchezza che va espressa in tutto il suo potenziale anche in questo allora la rivendicazione del centro regolatore aveva questa caratteristica questa se questo senso un centro regolatore per la politica dei quali per l'attività della formazione io ritengo che ci sia un'altra sottolineatura da fare è bene anche valutare diversamente come la CGIL in veste i e fagli Investimenti nei quadri che si pensa di portare alla direzione del sindacato pensionati io credo che debba cambiare l'ottica con la quali in genere si guarda il sindacato pensionati noi dobbiamo pensare invece che nell'hospice investe per preparare quadri per utilizzare questa ricchezza e per pensare anche ad una utilizzazione dei compagni che hanno fatto l'esperienza dentro lo spin altri punti della direzione confederale
Allora il centro regolatore che era stato che è stato uno dei punti di discussione probabilmente di maggior tensione aveva anche questo tipo di caratteristica con un'attenzione particolare alle questioni del rafforzamento e dell'investimento che sulle strutture deve essere fatto Laterza ed ultima condizione
è quella di forzare anche noi contenuti della processo unitario noi abbiamo fatto credo anche come sindacato pensionati un passo in avanti non secondario io credo che ci siano le condizioni per andare oltre allora si dà anche dal Congresso confederale
Arrivano proposte concrete e precise a cominciare dalla costituente per l'unità ma operando su un progetto per costruire le rappresentanze unitarie sul territorio dei pensionati è un modo concreto per dare anche come CGIL come sindacato pensionati un contributo non indifferente al dibattito sull'Unità
L'ufficio di segreteria sollecita i capi delegazioni dei regionali e delle categorie nazionali
Di indicare chi sono i delegati dei posti di lavoro individuati per gli interventi perché all'ufficio di segreteria c'è una mancanza di tale tipologia di interventi
A la parola la compagna Maria Grazia fiori delegata della Cirio di Napoli
Allora sono la delegata dei lavoratori dello stabilimento di Caivano della Cirio Polenghi De Rica azienda leader nel settore Conseil Piero presente in più parti del territorio nazionale
Sono approdata al tredicesimo congresso nazionale della CGIL dopo aver seguito tutto l'iter congressuale campano
Il contributo che sento doveroso dare ai lavori congressuali si limita ad un invito all'accelerazione del processo di cambiamento all'interno della nostra organizzazione
La CGIL non può infatti fare a meno di accogliere come stimolo il pressante bisogno dei lavoratori a che i problemi inerenti le condizioni di lavoro
I rapporti sempre più difficili con il datore di lavoro
E il conseguente disagio degli stessi vivano giornalmente nell'espletamento delle proprie funzioni non vengano disattesi
Ho avuto modo di soffermarmi sull'argomento in un altro momento congressuale promulgando la partecipazione attiva del sindacato ad una programmazione industriale ed economica per salvaguardare i diritti elementari delle persone che lavorano
Per la libertà di organizzazione
La base minima di tutele sociali per dirla con le parole del nostro segretario nazionale
Oggi mi preme sottolineare un altro aspetto che sicuramente deve essere inserito nel dibattito in corso
Per far ciò ora i farvi partecipi della mia piccola esperienza di delegate ai primi passi nell'assolutezza azione sindacale
Dicevo poc'anzi di aver partecipato a tutta la fase congressuale avviata due mesi fa ho assistito in questo Periodo alla trattazione dei piccoli grandi temi che oggi fanno parte delle problematiche sindacali
La mia attenzione verso i vari argomenti
è stata pressoché totale fino al punto di arrivare a farmi carico della proposta a cui ho accennato in premessa al mio rientro in azienda però quando ha cercato di riportare quanto ascoltato e quando ho cercato di trasmettere la forte spinta di rinnovamento che in qualche modo è risultata in ogni intervento da parte delle varie segreterie
Ho notato che i miei compagni risultavano scettici al riguardo assumendo un atteggiamento disincantato
D'altronde io stessa mi sono accorta che giorni trascorsi fuori dall'azienda hanno distorto la mia attenzione dai piccoli grandi problemi che pure avevo riportato nelle sedi congressuali
A questo punto mi sono resa conto che pur avendo esorcizzato le problematiche mi ero fatta prendere dalle grandi tematiche economico sindacali praticamente mi ero dimenticata di quanto poi alla fine fosse duro lavorare in certe condizioni e abbia certe condizioni
Tutto ciò
Mi ha portato a realizzare che seri di rinnovamento si deve parlare allora che se ne parli fino in fondo si creino le condizioni per cui il sindacato si è messo totalmente nella realtà lavorative
I responsabili sindacali facciano in modo che ogni lavoratore si senta parte di un'organizzazione attenta vigile e responsabile
Nelle aziende più volte si assiste ad atteggiamenti di rassegnazione rispetto alle dinamiche aziendali che penalizzerà tutti i livelli lavoratori spesso quest'ultimi si sentono abbandonati a se stessi e poco garantiti
Pagano in realtà lo scotto di un'assenza di una politica di programmazione industriale da parte dei governi che si sono alternati fino ad oggi
Il sindacato
Non poté aspettare
Dei veri a prepararsi del proprio ruolo viaggiare su due binari parallelamente
Da un lato partecipare alla programmazione economica come dicevo prima dall'altro riaffermare con forza i diritti dei lavoratori che non si limitino alla salvaguardia dei vari privilegi ma la salvaguardia delle condizioni di lavoro a garantire che la dignità del lavoratore stesso non venga calpestata
Per far ciò ribadisco l'importanza che il nostro sindacato sia il sicuro punto di riferimento per il lavoratore stesso un sindacato visibile quindi attivo e soprattutto dinamico
Pronto e attento sindacato fatto dei lavoratori e con i lavoratori
Un sindacato sensibile alla realtà che cambia grazie
I delegati della FIOM sono convocati questa sera conclusione della votazione che dovremo fare sullo Statuto nella Sala Verde al primo piano
Ha ora la parola
Il compagno Giampaolo Patta della segreteria regionale della Lombardia
Non è presente
Allora la compagnia Graziella Bertani del sindacato della comunicazione la delegata
Compagne e compagni sono innanzitutto molto emozionata per questa mia prima partecipazione ad un congresso nazionale della dell'Udinese CGIL quindi scusatemi anche se il mio non sarà un linguaggio forbito
Ho circoscritto le schiere della Pigneto linguaggio sindacale
Dicevo emozionata ma anche con un rapporto forse un po'sofferto con questo rapporto posso offerto alle spalle con questo nostro sindacato
Perché in questa CGIL stanno le mie radici
Perché la mia è una storia normale di figlio di metalmeccanico che ha parzialmente riscattato le origini divenendo concedendo mis termine intellettuale organico
Però per quanto riguarda il mio lavoro all'ambiente in cui lavoro lo spettacolo e quindi la cultura e sono in questo momento per la prima volta con questo congresso che mi trovo di fronte al vero sindacato della solidarietà
Per troppi anni la cultura dell'industria ha permeato l'azione ripeto di questa gloriosa e rigorosa CGIL escludendo se non completamente almeno in buona parte fasce di mercato del lavoro
Prodotto e ampliato sì grazie anche alle azioni sindacali
Parlo appunto del lavoro intellettuale di formazione umanistica
E che come ben saprete è caratterizzato da tre e fortemente caratterizzato dal precariato anche se alcuni come me e pochi hanno un contratto di lavoro a tempo determinato
Si tratta di lavoro precario anche per chi svolge un lavoro dipendente perché a meno che si svolgano delle missioni delle Nazioni ministro attive tradizionali le altre professionalità non sono ancora sufficientemente tutelate
E perché soprattutto i tempi dello spettacolo impongono ogni giorno il costante aggiornamento
Se non si è produttivi sul piano delle idee dei Progetti il rischio è quello di perdere la propria mansione
Però sino alla fine da addetto alle pubbliche relazioni si arriva a fare il segretario forse non si perde il posto di lavoro e questo è già un grande merito
Quando parliamo di musicisti attori di quanto minimi di ballerini aggiungiamo anche i traduttori per l'editoria aggiungiamo anche tutta una fascia di lavoratori che che agiscono all'interno della comunicazione e più in generale
E quindi più tiene chi più ne ha più ne metta
La situazione catastrofica
Il precariato talvolta e fortuna ci troviamo di fronte alla fortuna di avere quarantacinque giornate lavorative lavorative retribuite con regolare contratto in un anno
Il resto è tutto nero evasione rinuncia a qualsiasi speranza
Nello spettacolo e nella cultura e più in generale siamo già oltre la soglia delle condizioni dei lavoratori degli anni Cinquanta
Ha ragione Cofferati quando dice che prima di adottare ulteriori provvedimenti a carico dei lavoratori e dei pensionati è necessario colpire l'evasione ma chi è più evasore un giovane che per comperarsi la pizza
Accetta di suonare quattro ori in pubblico a quaranta mila lire invero per tutta la serata
Con la spada di Damocle dell'amico che tipo scusate il termine fregare il posto
Se si permette di richiedere un pagamento regolare quindi con regolare versamento di contributi occhi con la scusa facciamo sempre un esempio della musica dal vivo raddoppia il costo delle portate delle bevande nel proprio locale e non c'è non c'è niente
Addirittura siamo di fronte a delle situazioni
Oserei dire che ha fiale chi in questo ambiente decide di seguire la legge a volte viene difficilmente capito
Ormai la risposta definiamola dei lavoratori creativi tanto la pensione non l'avrà mai e meglio quindi avere cinquanta mila lire di più e adesso
Qui o schematizzato molto la situazione però e in questo settore è necessario l'impegno dell'intero sindacato ed è necessario chiedere delle riforme radicali
Permettetemi di dire qualcosa anche circa le posizioni che io personalmente contestare i della CGIL di qualche anno fa
Quando sul tema lavoro
Diceva che era necessario favorire la costituzione di cooperative di associazione
Queste cose sono state favorite senza chiedere regole
Ebbene questo tipo di strutture attualmente sono quelle più di regolamentate
Sono necessarie regole chiare anche per questo settore oltre al volontariato mi fa molto piacere che il segretario generale nella relazione lo abbia ribadito un'ultima questione l'unità sindacale
Se diamo per scontato che il sindacato non debba ripartire degli utili non pensate che proprio il precariato possano essere una fonte di grande unità grazie
Grazie compagna
Altri messaggi
L'Arci Nazionale il coordinatore Nuccio Iovene
Esprime soddisfazione per le impegnative dichiarazioni continue relazione introduttiva augura buon lavoro il comitato regionale dell'anni ci dell'Emilia Romagna
Fiduciosa nell'avvenire migliore collaborazione augura buon lavoro
Ha ora la parola la compagna Fiorella Cattini della lega Spini di Livorno centro
Compagnie e compagni
Dopo il film nel suo ricordo di ieri di Luciano lama profondamente ha toccato ciascuno di noi
E dopo la relazione del compagno Cofferati
Che ho trovato giusta
Concreta e incisiva
La sensazione che ho provato e che provo è di benessere e di fiducia di vaglia di rassegnarci e di combattere
Ma nello stesso tempo ecco una sensazione di apprensione e di preoccupazione
Preoccupazione di non farcela
Preoccupazione per i troppi e difficili problemi che abbiamo di fronte e magari non riuscire a rispondere alle aspettative di tanti uomini e donne che guardano a noi con fiducia e da noi tutti aspettano un determinante contributo alla soluzione dei loro problemi
Consentitemi una breve considerazione personale
Sulla fase con congressuale ecco concludiamo in questi giorni qui a Rimini
Dall'avvio del dibattito dalle prime assemblee nelle nostre leghe
Il dibattito sembrava povero di contenuti politici
Prevaleva mondo un confronto franco supposizioni diverse sui dare e linee diverse
Ma rischiava di essere una semplice conta di consensi a queste a o a quella mozione a questo o a quel documento
Mamma no però che il dibattito procedeva i congressi si svolgevano ai vari livelli
Nelle categorie dei comprensori nelle camere del lavoro il confronto si faceva più alto aumentava di sono gli argomenti affrontati si riempivano di contenuti veri di problemi della gente
Si sono messi in campo idee e progetti per una società migliore fino ad oggi ai livelli meglio dire con la relazione di Cofferati nel dibattito che si sta svolgendo
Abbiamo io credo dichiari di che essere soddisfatti
E dobbiamo proseguire su questa strada
Ed è in questo senso in questa direzione che voglio cercare di svolgere ancora qualche semplice riflessione con l'intento di portare un contributo a questo dibattito
Si è detto in più occasioni ed è così così è lo slogan del nostro congresso il lavoro a congresso
Ed è il lavoro il problema vero un altro però io credo è lo stato sociale i diritti la solidarietà
Io credo però che le due questioni siano strettamente collegate e condizionanti dell'una o dell'altra
Di conseguenza la loro soluzione è strettamente interconnessa
Per assicurare livelli accettabili di stato sociale occorrono risorse
Per assicurare una pensione ai nostri giovani di oggi occorrono risorse
Ma come questo può essere garantito
C'è una massa notevole di quei giovani di questi giovani non al lavoro e quindi non può seppure in un sistema pensionistico nuovo cambiato non possono contribuire alla realizzazione di quelle risorse la piena occupazione e il riconoscimento sociale del lavoro
Sono temi fondamentali nel dibattito per la costruzione dell'Unione Europea
Ed in questa direzione
Degli obiettivi della nostra azione dobbiamo lavorare tutti
Ogni suo oggetto della Società ognuno per la propria parte e con le proprie specificità
Ma con tutta franchezza le conclusioni del Consiglio dei ministri d'Europa a Firenze nei giorni scorsi hanno a mio avviso dato un segnale preoccupante
Che non va nella direzione della costruzione Dine un'Europa che abbia come connotati fondanti il lavoro i diritti la solidarietà
E non abbia sono attenzione ai problemi esclusivamente economicistici
A questo proposito l'elaborazione le proposte del sindacato pensionati e della felpa sono ampiamente all'altezza di questo dibattito e devono diventare il patrimonio della CGIL tutta e di tutti i soggetti preposti e impegnati nell'azione quotidiana e nella battaglia per la costruzione dell'Europa
Occorre sperimentare verificare e perseguire la strada che mentre fa emergere nella sua totalità la domanda di servizi servizi alla persona alla vicario alla città si ricercando risorse che né dare risposta a quella domanda creano ottimamente posti di lavoro
E in questo senso si migliorerà complessivamente la qualità della vita di tanti uomini e donne
In particolare delle donne che sono sempre e comunque le prime a pagare per servizi che non ci sono per lavoro che non c'è
Purtroppo quando si parla di stato sociale debito pubblico risanamento automaticamente si ipotizza non solo è soltanto tali
E non si pensa ad una vera e concreta azione di lotta all'evasione e all'elusione
Non solo a parole però ma con atti concreti con volontà politica di arrivare a sanare questa piaga che nessun Governo fino ad oggi si è posto seriamente
Ma purtroppo e questo è ancor più triste conta constatarlo nemmeno l'attuale governo pone questo problema al centro della sua azione anche se a questo proposito stava in mattinata onorevole Prodi anche in caso di rassicurarci c'ha detto che questi programmi erano andate al suo programma elettorale Elia presenti nel suo programma di lavoro del programma di lavoro del suo governo da ma prendiamo atto ma io credo non ci accontentiamo vogliamo verificare con i fatti questi pronunciamenti
E io credo e sono convinta che nessun governo potrà avere il nostro apprezzamento se non mette nei propri programmi un Progetto nero di lotta alla grande evasione anche qui è bene dalla grande evasione e all'elusione
Un'ultima grande riflessione sul sindacato pensionati nel quale io da circa un anno mi sto impegnando all'inizio lo confesso con poco entusiasmo
Ma mesto è cresciuto ma mano che è entrato nel problema dell'ottanta ma mano che scopriva un dibattito ed una elaborazione veramente alti
Che affrontano i diritti elementari delle persone che vanno dalla difesa del diritto alla salute all'assistenza alla prevenzione
Ho scoperto
Anche un sindacato pensionati cambia che sta profondamente cambiando nella propria struttura basti pensare a quanti pensionati giovani
Per libera scelta verrà scelto obbligata e quindi un sindacato che si adegua alle mutate condizioni non solo dei propri iscritti ma dei pensionati e degli anziani in generale
Un sindacato che oltre a difendere i diritti che prima dicevo alla salute
All'assistenza dagli altri aiutare difendere vivi a spazi ed occasioni di ricreazione di cultura diventeranno essi i più disparati e soprattutto dobbiamo lavorare ed impegnarci per far diventare l'anziano il pensionato soggetto attivo e risorsa per una società migliore
E per questo io credo ci sia bisogno dell'impegno e della determinazione del sindacato pensionati ma consentitemi io credo ci sia bisogno dell'impegno e della determinazione di tutte le categorie e nella Confederazione generale
E sono certa che con il compagno Cofferati e con tutti i compagni tutti indistintamente
Da lui all'ultimo compagno prezioso che da attività nelle nostre lei che io credo che tutti noi tutti insieme possiamo farcela buon lavoro a tutti i compagni e compagne gran
Un altro messaggio di rilievo Vincenzo Visco il ministro delle Finanze il tredicesimo congresso la CGIL si celebra in un'importante per saggio della storia della Repubblica la CGIL arrivata all'appuntamento con uno straordinario patrimonio di militanza in difesa dei diritti dei lavoratori
Ma anche di cultura cresciuta di pari passo con l'evoluzione degli assetti sociali politici ed economici del Paese
Grazie a tale evoluzione la CGIL come tutto il sindacato ha contribuito in maniera decisiva al superamento delle fasi più critiche attraversate dall'economia nazionale e ad avviarne il superamento nella certezza che l'impegno del governo è quello del sindacato potranno insieme a tutte le componenti della società italiana a raggiungere il difficile approdo del risanamento economico e dell'equità sociale
Auguro ai dirigenti della CGIL a tutti i delegati un proficuo lavoro per il rafforzamento della Confederazione per il bene il Paese Vincenzo Visco
Diamo la parola
A Fulvio Fammoni segretario generale del Sindacato lavoratori della comunicazione
La commissione Statuto si riunisce nella sala dove già si è riunita nodo ore nella sala Statuto
Immediatamente
Care compagne e cari compagni
Condividendo la scelta metodologica della relazione di approfondimento e aggiornamento delle decisioni congressuali
Senza però rimettere in discussione le indicazioni fondamentali che sono venute dal pronunciamento degli scritti
Anche in questo io vedo novità positiva
Mi soffermo spero con lo stesso metodo su alcuni punti disse
Il primo il tema dell'unità sindacale
Con questo congresso non dobbiamo decidere contenuti e dare un mandato
Per l'apertura di una fase costituente di un nuovo soggetto unitario
Da presentare al parere degli iscritti e dei lavoratori
Superare quindi la fase di discussioni unità si unità no e proporre il tema unità come
Le fasi di confronto come l'attuale anche a volte accesa
Testimoniano la necessità di un approccio al tema fondata su regole precise
Non è pensabile infatti ad un processo che annulli le diverse identità
Sergio D'Antoni intervenendo stamattina ricordato come proprio in questa sala alla Conferenza nazionale della CISL
Che aveva al come titolo
La Conferenza nazionale della CISL e che aveva come titolo più identità per l'unità alcuni anche fra di noi si sono stupiti o indispettiti per questo slogan
Io lo ritengo normale
A nessuno ma sottolineo a nessuno
Infatti si può chiedere di rinunciare a cuor leggero la propria identità
E non sarà certamente questa la caratteristica di adesione al nuovo soggetto unitario
Ma se questo può essere un approccio comune
Allora il tema delle regole diventa fondamentale e ineludibile
Su cosa intendiamo per autonomia la relazione è stata estremamente chiara
Questo è il nostro approccio anche per il sindacato futuro
Cosa intendiamo per rapporto democratico con i lavoratori e i pensionati quando si tratta di approvare accordi che valgono per tutti sapendo che su questi temi come su quello della delega
Dopo i referendum la discussione parlamentare senza alla scadenza elettorale avrebbe già probabilmente concluso il suo iter
Che da lì ripartirà rapidamente
E che riterrei francamente inconcepibile che il sindacato unitariamente non fosse il primo attore di questo processo
Lo dico per noi
Che abbiamo presentato una legge di iniziativa popolare che abbiamo già adottato un dispositivo sul rinnovo delle deleghe
A maggior ragione chiedo a CISL e UIL se esiste in questa contingenza politica lo spazio per una proposta unitaria al confronto parlamentare
Come mi è parso di capire o se questa questione e e sarà solo contrappeso sulla nostra disponibilità teorica sui tempi dell'unità cosa che mi salverebbe francamente sminuendo e di questo percorso
Ancora
Cosa intendiamo per termine confederali ITA ruolo delle rappresentanze sindacali unitarie elette da tutti i lavoratori e non terminare di CGIL CISL e UIL
Quale ruolo e potere degli iscritti nel nuovo soggetto sindacale
A questi concetti
Vorrei aggiungere alcune proposte proprio del documento di autoriforma che approveremo in questo congresso
Temi come le risorse la titolarità delle diverse strutture i mandati la verifica del rispetto delle decisioni
L'incompatibilità fra il ruolo di contrattazione gestione di retta dei risultati della contrattazione come ad esempio la previdenza complementare
Sono temi che riguardano noi
Ma disegna lo anche per quanto ci riguarda alcune caratteristiche importanti del futuro sindacato evita unitario su cui dare risposte chiare e comuni
Secondo punto il tema della manovra economica e del rapporto con il Governo
Molte cose sono già state dette stando all'essenziale quando il Presidente del Consiglio l'ha fatta anche stamattina qui
Parla di interventi strutturali
Duraturi nel tempo farla finita con la logica dei piccoli aggiustamenti odiosi nel contenuto e che non risolvono la sostanza i problemi noi non possiamo che dire che sul metodo concordiamo
Anche se abbiamo verificato come difficile mantenerlo proprio nel corso della manovra di aggiustamento ad esempio sui contributi per i pensionati
Il problema è che in un Paese che attente contemporaneamente un così alto avanzo primario e un così rilevante deficit i margini di scelta sono molto limitati e precisi
Veniamo infatti da dodici tredici manovre finanziarie dal novanta ad oggi
Per un totale di oltre quattrocento mila miliardi per la gran parte di tagli di spesa
Tutto questo ha pesato fortemente sui consumi e sugli investimenti pubblici
Siamo al limite
Ormai per i grandi aggregati di spesa del bilancio dello Stato
Puntare prevalentemente su tagli significa incidere profondamente o sui grandi capitoli sociali sono le pensioni e la sanità o sul personale entrambi sono capitoli per noi inaccettabili
Per questo dico che i margini di scelta sono molto limitati e precisi anche per un governo di centro sinistra
O politiche di sviluppo o riforma del fisco o tagli di proporzione rilevanti ai diritti fondamentali
Credo che molti fra di noi io compreso
Preferiscono che queste scelte siano affrontate da un governo di centro sinistra
Ma siccome dobbiamo sapere che lo scontro di interessi a cui prepararsi sarà rilevante e in questa ottica si può meglio leggere l'atteggiamento di Confindustria di queste settimane
Ritengo profondamente giuste le obiezioni di merito che la CGIL ha sollevato parlare per i prossimi tre anni Dima nove economiche improntate per i due terzi su tagli di spesa è sbagliato
Produce gli effetti che prima richiamavo e non potremo essere d'accordo è una scelta che va cambiato
Così come il tema dei tassi di inflazione programmata ci propone il problema del rispetto degli accordi sui quali anche stamattina il Presidente del Consiglio è intervenuto dicendo che nulla cambia ma forse più che a noi questa cosa è meglio che la dica la prossima assemblea di Confindustria
La concertazione e la politica dei redditi da tutti richiamati
Vedete l'accordo del ventitré luglio
Non è uno strumento dama di Mola da manipolare a proprio piacimento e fra l'altro di strumento stiamo parlando
Stamattina Sergio D'Antoni a proposito della concertazione
Parlava di strategia e fino lì lo posso capire
Parlava di politica e che uno strumento come la concentra come la concertazione centri con la politica capiscono di quello a quando si parla di cultura francamente comincia ad arrivare ad un terreno che non capisco che non capisco più dicevo non è uno strumento da manipolare a proprio piacimento ma neanche un dogma
Passi indietro parti non compiute inapplicate non lo renderebbero credibile mentre rispetta quell'intesa si può e si deve andare avanti
Sono questi i nostri vincoli che emergono dalle assemblee con una evidente apertura di credito che si condensa in alcuni riferimenti principali e per noi dunque essenziali
Quantità e qualità di lavoro e salario certe dignitose
Un sistema di tutele per tutti ed in particolare per i più deboli livelli di culture di sapere diffusi e accessibili a tutti insomma quelle priorità su cui si caratterizza il livello di civiltà di un Paese
Per questo non astrattamente
Proponiamo come punto motore di questo processo la valorizzazione delle risorse umane e della risorsa lavoro e a chi sulla stampa in questi giorni rimprovera alla sinistra di non saper più enunciare il tema della piena occupazione
Io vorrei ricordare che questo è il titolo del documento di maggioranza di questo congresso la piena occupazione nella società che cambia
Infine il tema della confederali ITA
Se mai nella CGIL albergato una concezione che divideva i ruoli di tutela di interessi e di rappresentanza della solidarietà concezione purtroppo suffragata vuote da atteggiamenti contrattuali contraddittori o unicamente da giudizi a posteriori magari un po'Saccenti la nuova fase non ce lo consente più il confronto è sulla qualità dello sviluppo del Paese
Sapendo che qualità sociale produttivo ormai si tengono inevitabilmente se vogliamo battere una concezione esistente di società di mercato che una parte della politica e del mondo imprenditoriale propone consolidare qualificare lo sviluppo dunque non è uno slogan ma un obiettivo reale
Le tutele previdenziali passano anche dallo sviluppo di nuove occupazioni la necessità di riqualificare sburocratizzazione intervento pubblico passa anche da una politica di valorizzazione del lavoro
Le politiche di investimento verso le aree più deboli sono un tassello per il risanamento del deficit i contratti non possono mettere contraddizioni generazionali ma anzi avanzare sul piano delle tutele e così via in sostanza qualificazione all'espansione del lavoro che c'è che verrà per consolidare lo sviluppo per rendere possibili risorse e politiche più complesse verso settori nuovi e di grande potenzialità occupazionale quali quelli ambientali sociali il punto e culturali
Consolidare lo sviluppo produttivo per invertire la tendenza prevalere dell'economia finanziare su questi su quella reale
è in questo contesto altrimenti resisteremo Mannoni invertiremmo le tendenze in atto
Che occorre sviluppare concreti interventi proposte sull'orario sulla precarizzazione sul modello sociale futura
C'è invece una visione sbagliata
Di parte degli imprenditori italiani che considerano il lavoro in termini di piena subordinazione ai bisogni dell'impresa e alla sua capacità economica di competere sui mercati
In questa logica chi crea ricchezza e non deve avere alcun riconoscimento dalla società in questa logica si incentiva il rischio alla corporativi esazione
Ecco il senso e il ruolo della confederali ITA e per non parlare di altri dico che tutte queste sono scelte che attraversano in gran parte la connotazione del sindacato della comunicazione che con questo congresso nasce la comunicazione eh e diverrà sempre più Croce sia crocevia decisivo per l'esercizio pieno della democrazia della conoscenza della cultura al contempo uno degli elementi trainanti dello sviluppo economico di questo Paese
Occorrerà governare questi processi sia dal punto di vista delle regole fondamentali generali che delle politiche industriali occupazionali dell'organizzazione del lavoro e del tempo
Passare cioè da un dibattito tutto troppo incentrato Sulle nature societarie a cosa serve per lo sviluppo equilibrato non solo in balìa delle regole di mercato orientato ad arricchire le opportunità critiche dei cittadini
Non contribuendo a creare ulteriori diseguaglianze in un Paese già così diviso insomma anche in questo caso quel concetto di universalità che uno dei punti fermi della nostra riflessione congressuale
Naturalmente la cosa non è semplice
Non sempre la sintesi fra aspettative dei lavoratori il nostro punto di riferimento prioritario
I rapporti unitari i rapporti di forza con le controparti e in settori delicati come quelli della comunicazione i diritti degli utenti e una sintesi facile
Ma se queste la scommessa di partenza per noi come sindacato dei lavoratori di comuni della comunicazione
E l'obiettivo comune di un congresso questo che confermando il sindacato dei diritti e della solidarietà fa la scelta della definitiva caratterizzazione di sindacato di proposta
Per la fila dell'istituto Santi Buggero e blog se salutano i delegati al tredicesimo congresso con la quale CGIL ci unisce un recente accordo di collaborazione sottoscritto dal se generale Sergio Cofferati per la tutela dei nostri connazionali all'estero
Le nostre comunità all'estero guardano con interesse e speranza al congresso della CGIL che con il suo prestigio nazionale internazionale la sua forza può farsi portavoce dei diritti da tempo da troppo tempo mi sconosciuti
Allora la parola la compagna Nicoletta Rocchi segretaria generale della FISAC
Compagne e compagni
Condivido la relazione del segretario generale brevemente intendo trattare tre punti specifici
Il ruolo del sindacato confederale nell'attuale contesto politico sociale ed economico
La definizione di una strategia che essa stanzi la natura confederale solidale dell'esperienza sindacale italiana per proiettarla negli anni a venire
La questione creditizio nell'ambito delle politiche economiche orientate allo sviluppo e all'occupazione
Sul primo punto credo che diventi oggi assolutamente prioritario direi la priorità delle nostre priorità ridefinire le forme della rappresentanza sindacale nel nostro Paese
In una fase in cui è in discussione ogni forma di rappresentanza politica e istituzionale ritengo che il sindacato non posso assolutamente rimanere uguale a se stessi
Il sindacato in Italia
Dal dopoguerra ad oggi Porsenna dopo la fase di un accordo sulla base di un accordo politico di un accordo tra partiti politici è sempre stato un sindacato confederale un sindacato generale un sindacato solidale
Un protagonista che tra alterne vicende ha connotato la storia non solo economica del nostro Paese
Il brano del film di commemorazione di Luciano Lama che ha aperto i lavori del tredicesimo Congresso a emblematicamente rappresentato questa importante funzione del sindacato
Attraverso la riproposizione di alcuni episodi salienti della vita di un suo ineguagliabile protagonista il sindacato italiano questo è stato questo è questo avvenne continuare ad essere e nessuno ha saputo svolgere un prezioso ruolo di tutore della democrazia nelle fasi tragica degli anni settanta
Esso saputo reggere un compito di vera e propria supplenza politica nel difficile periodo di transizione dalla Prima alla Seconda Repubblica
Tale ruolo di supplenza ha oscurato spesso i problemi specifici del sindacato del suo rapporto con la sua aria di rappresentanza per le sue modalità di funzionamento democratico
La CGIL ha ben compreso per prima e più acutamente tale situazione tanto da mettere in discussione la presunzione di rappresentatività del sindacato nelle modalità in cui storicamente esse si erano andate definendo
La CGIL per prima deve lanciare alta oggi la sfida per l'unità sindacale
è ormai un dato ineludibile ed è ed è non è più accettabile il rimpallo di responsabilità a cui si sta assistendo da troppo tempo
Di fronte a una società che tende a fronte a frantumarsi indifese di gruppo o a chiudersi in piccole o grandi corporazioni a difendersi come può da un futuro che rifiuta perché avverte gravido di incertezze e di rischi di arretramento
Dobbiamo essere noi all'altezza di interpretare rielaborare sintetizzare una proposta alta e solidale che parla alle coscienze delle lavoratrici e dei lavoratori
E questa proposta non può che essere lo ribadisco l'unità sindacale
L'unica in grado di riaffermare in per il futuro i valori della solidarietà dell'apoliticità degli interessi rappresentati il ruolo di sindacato generale
E deve essere chiaro a tutti che l'alternativa non è il mantenimento dello status quo
Ma la proliferazione di forni sindacali corporative di rappresentanza professionale
In cui il più forti e garantiti tentano di proteggersi cercando anche spesso spontanee e sponsor Aziz sponsorizzazioni di natura politica i più deboli quelli che stanno fuori fuori dagli steccati invisibili ma solidissimi e Sempre più difficilmente sormontabili continuano a restare fuori
Sempre più fuori
Quando saltano questi presupposti e si rompono la solidarietà tra generazioni tra sessi tra aree geografiche il degrado civile garantito e con esso l'arretramento politico che ne consegue
Care compagne e cari compagni per costruire il sindacato unitario sono a mio avviso sufficienti due punti ma questi due punti debbono essere assolutamente fermi e chiari il primo è l'autonomia
Condivido totalmente le scelte della CGIL di questi ultimi anni e condivido le proposte contenuta in proposito nella relazione del segretario generale
Ritengo pertanto cioè non occorrano ulteriori aggettivazioni né nuovi sostantivi per definirla
E il sindacato
Forte nella sua autonomia
Ha però bisogno di regole certe per l'assunzione delle sue scelte e l'attuazione delle stesse
Altrimenti si tiene nel rischio che pure è stato chiaro in questi ultimi giorni rivedere continuamente messi in discussioni da ognuno dei contraenti accordi giudicati storici come ad esempio quella del ventitré di luglio del novantatré non per spirito di corpo otto e compagnia di schieramento anche perché ho condiviso anche molte delle cose che ha detto qui stamattina Sergio D'Antoni però io giudico sbagliati
I colpi di piccone che gli ha dato in questi ultimi giorni a quell'accordo
Ad esempio sul caso
Soggiorno gli accordi una volta fatti valgono per tutti e la forza del sindacato si sostanzia non sono nella fase negoziale vera e propria
Quando tutti i riflettori sono accesi sulla trattativa ma che nelle fasi forse più scure ma altrettanto indispensabili in cui si lavora per l'attuazione di quegli accordi
Gli accordi vanno attuati interamente neppure è possibile cambiarlo in corso
Questi rischi non possono però neppure mettere in discussione una giù una scelta che giudico assolutamente irreversibile il metodo della concertazione
Questo metodo deve trovare conferma è nuova spinta nel nostro congresso
A mio avviso non esistono alternative possibili tema la suddetta la subalternità pena la sconfitta degli interessi danno i rappresentati in primo luogo quella delle fasce più deboli ed esposta la rivalsa padronale
Infatti la concertazione rappresenta un'autentica svolta nella relazione tra le parti sociali
La componente essenziale di una politica dei redditi che rafforzi la base produttiva crei nuova occupazione salvaguardi il potere d'acquisto delle retribuzioni e delle pensioni consenta una crescita sensibile ed equilibrata dell'economia
In questo quadro il sistema creditizio e finanziario vado rapidamente all'ultimo dei punti che intendo trattare lo farò molto brevemente
Il sistema creditizio finanziario dicevo al suo come un ruolo determinante
E qui devo dichiarare ancora una volta mi spiace che egli non sia presente al segretario generale la mia insoddisfazione per vedere circoscritta in sole due righe A pagina undici della sua relazione e in modo non del tutto rispondente alla verità le considerazioni le sue considerazioni in proposito
Infatti non può sfuggire a Luís come non può sfuggire a tutta la confederazione
Come le banche svolgano un ruolo strategico in funzione dello sviluppo attraverso l'allocazione delle risorse disponibili la selezione della domanda la riallocazione proprietaria del sistema delle imprese
Non può altresì sfuggire come le banche si trovino in una fase delicatissima di transizione essendo venuti meno i caratteri protettivi del carattere del mercato domestico
E se non si caricate degli affetti di quella che nella stessa relazione del segretario generale ha definito la crisi gran la crisi economica più grave con l'esplosione delle spinte le sofferenze dei salvataggi ed avendo le banche stesse una debolezza strutturale in termini patrimoniali dell'INPS dimensionali di redditività
Tutto questo produce un mix ad alto rischio non solo per la struttura creditizia e finanziaria ma per il sistema Paese
Beh noti sono i prodromi e non investono banche di piccole dimensioni pensi riguardano pressoché tutta la rete bancaria meridionale e non solo quella
I dati di bilancio delle banche italiane anche le semestrali del giugno novantasei confermano che anche le aziende più sane hanno redditività bassissima
La FISAC dunque oggi chiamata insieme alle altre organizzazioni sindacali del settore a fare il suo mestiere sindacale in termini nuovi Diversi più complicati
Noi non ci tireremo indietro ma così come per tutti gli altri settori che hanno vissuto fasi di riorganizzazione profonda e diffusa in passato abbiamo bisogno di essere sostenuti i problemi hanno spessore e qualità tali che occorre una progettualità ben diverso
Non certa una politica dirigistica ma una regia complessiva che accompagni la ricerca di maggiore redditività e di ammodernamento con adeguate linee guida ecco le necessarie misure di sostegno
Occorrono cento iniezioni di cultura nuova anche nella dirigenza del settore ma occorre un protagonismo delle istituzioni preposta al governo del sistema
In primo luogo il ministero del Tesoro la Banca d'Italia e il ministero del lavoro
Presso il quale si aprirà nelle prossime settimane il tavolo di Englaro triangolare anche in questo caso previsto dall'accordo del ventitré di luglio sulle questioni occupazionali del settore
Occorre un sistema di relazioni sindacale più compiute moderno anche da noi su questo terreno la categoria non può essere lasciata da solo credo non solo per specificità di interessi rappresentati
Ma soprattutto perché non se lo può consentire una confederazione che si propone di interloquire con il governo per una politica di sviluppo per una politica economica volta lo sviluppo e l'occupazione
La pasta elevata è molto elevata dimenticare un aspetto motore fondamentale come quello dell'intermediazione finanziaria e creditizia sarebbe a mio avviso sbagliato potremmo venire incendiato Grazia
Gianfranco Benzi segretario generale la Fly
Si prepari Luciano Gabrielli delle acciaierie di Piombino che della RSU delle acciaierie
Credo che la relazione di Sergio abbia indicato con molta chiarezza intervenne sulla quali siamo impegnati a verificare Ida raccogliere le sfide che abbiamo posto dentro nostro dibattito congressuale
Fare la scelta su piena occupazione valore del lavoro in una dimensione europea significa essere guidati da una nostra idea dello sviluppo
Che investe il nord e il sud del Paese
Che riconosceva che riconosca una forte dimensione sociale del processo di crescita
Credo che questo sia il terreno su cui siamo chiamati a misurarci
Ed è il primo terreno su cui già si verificavano i contenuti dell'importazione congressuale ma che credo debba crescere nella nostra concrete iniziative
Si è fermato in tal senso il concetto di sviluppo sostenibile
La discussione infatti io credo ci deve già oggi consentire una progettazione attenta sulla valorizzazione delle risorse sulla valorizzazione delle opportunità
Per questo la Fly ad esempio ha dedicato proprio uno sforzo programmatico di merito
Parte rilevante della sua discussione congressuale
E sancisce una centralità del tema dello sviluppo agroalimentare ambientale come opportunità non solo di una dimensione dell'iniziativa nazionale ma anche di una dimensione d'iniziativa regionale territoriale
Io credo che rispetto alle questioni dello sviluppo vi è qui un terreno importante di ricerca e di lavoro che ritengo non ancora pienamente realizzato
Questo significa conoscere la realtà fare scelte conseguenti e coerenti quindi darci un progetto che hanno il lavoro nella sua qualità dei suoi diritti il suo asse centrale
Credo che questo sia molto importante da qui anche un'opzione netta sul rilancio del processo
Di industrializzazione del Mezzogiorno di un processo di valorizzazione con particolare riguardo anche alla filiera agroalimentare
Nel Mezzogiorno e non solo come scelta fondamentale in un'ottica di sistema che ripropone stile infrastrutturazione competitiva nel Mezzogiorno ancora non compiuta
Ma pone anche lì la questione dalla qualità del lavoro del ruolo della formazione e dei diritti
Credo che passi da qui un punto importante che era la nostra iniziativa sulle nuove economie sociali in particolare l'economia legati alla tutela e la valorizzazione dell'ambiente
Vi è quindi qua dentro una certa importante di equilibrio tra nord e sud di questo Paese
Chiamato a misurarsi non solo con un processo di deindustrializzazione del nord del Paese ma anche nel sud del Paese dove l'industrializzazione arretra significativamente e non lascia che macerie sul terreno abbiamo bisogno di lavorare significativamente in questa direzione assumendo però la dimensione reale dei processi con cui un processo oggi di industrializzazione chiamato a misurarsi
Competizione sovranazionale nuovo assetto dei consumi e delle politiche di prezzo
Oggi comportano un processo di scelta qualitativa sullo sviluppo agroalimentare nel Mezzogiorno e non solo un processo di innovazione di qualificazione dell'impresa e del lavoro
Se questa è la scelta il ruolo dell'impresa la loro capacità di innovazione di riorganizzazione diventa elemento costante permanente in questa direzione il lavoro e risorse essenziale la sua distribuzione la sua creazione con la sua piena terre tutela né coerente corollario
Non c'è impresa competitiva in cui lavoro sia schiacciato nella marginalità in cui manchino riconoscimento di diritti sociale contrattuali fondamentali
Questa l'origine della battaglia per la piena affermazione del ventitré luglio nel suo riconoscimento in tutti i comparti agricoltura compresa
Ciò non ci fa sfuggire la rilevanza
Aperto dallo scontro per il rinnovo del biennio dei meccanici ma voglio dire con molta chiarezza che la battaglia in tal senso è già aperta su altri tavoli nel comparto agricolo come in quello cooperativo dei quello forestale e nei tavoli dei contratti provinciali dell'agricoltura
Kaká chiamati per l'esito anche dallo stesso contratto nazionale oggi al svolge una funzione di contrattazione integrativa e di contrattazione di potere di tutela del potere d'acquisto nazionale non si può pertanto sottovalutare la sfida che su questi terreni aperti
Aperte io richiamo l'intera organizzazione ad un'attenzione e una sensibilità significativa perché proprio lì
In questo comparto ci giochiamo la tutela di diritti fondamentali degli strati più deboli e più esposti del mondo del lavoro che vogliamo re rappresentare ecco perché lo sforzo principale e ristabilire anche in quei contesti la piena trasparenza trasparenza dei rapporti di lavoro ecco perché è importante la fuoriuscita dall'illegalità con la piena contrattualizzazione degli stessi rapporti
Non c'è appunto una prospettiva che neghi di sviluppo che neghi i livelli di tutela del lavoro spesso ecco perché diventa essenziale in questo contesto affrontare anche il tema del mercato del lavoro in cui flessibilità ma anche la certezza dei diritti diventino e si devono coniugare in modo indissolubile
Ecco perché è importante la battaglia per il registro d'impresa delle imprese agricole per la certificazione dei rapporti di lavoro
Il terreno su cui siamo chiamati già da tempo a misurarci su cui conduciamo anche con non sempre linearità dei comportamenti anche di questo governo battaglie importanti ma ecco perché diventa anche importante
Battersi per nuove modalità d'incontro tra domanda e offerta su cui ci stiamo già misurando e anche perché le controparti imprenditoriali agricoli assumano questa dimensione come essenziale alla ricostruzione di nuovi rapporti e di nuove relazioni sindacali tra le parti
Non vi è un'alternativa la battaglia obbligato ecco perché caporalato lavoro nero oggi sono terreni di impegno a cui non possiamo e non vogliamo sottrarci
Se questo è il lavoro sono i lavori la sfida è di grande rilievo
Dall'assistenza si deve passare i diritti
Dall'assistenza si deve passare al pieno riconoscimento dalla contrattazione
L'universalità dei diritti deve guidare la nostra iniziativa
Ecco perché dobbiamo constatare ancora un ritardo grave nella riforma previdenziale che viene negata nei suoi affetti più significative ad una parte importante come il mondo del lavoro in agricoltura
Ma ecco perché pretendiamo anche la riforma del sostegno ai redditi connettendo la pieno riconoscimento dei salari contrattuali e all'effettivo lavoro svolto
Insomma l'universalità dei diritti che guida la nostra iniziativa
Pretende però anche dall'organizzazione nel suo complesso un mutamento di cultura non possiamo parlare dai lavori e continuare a muoverci secondo il principio del lavoro i lavori sono articolati lavori pretendono quella sforzo di un e di battaglie di terreno dell'universalità per noi fondamentale
Ecco perché non ci può essere solo lavoro industriale strutturale vero strutturato nella nostra pratica di riferimento sociale
Occorrerà a operare uno scarto significativo in questa direzione assumere queste centralità e non l'ha centrali da una sola centralità Piero che abbiamo bisogno qui di innovazione culturale significativa a me pare da questo punto di vista di dovere dire che abbiamo anche un problema significativo importante sul terreno del potere del lavoro dell'impresa
I processi di riorganizzazione oggi avanzano avanzano in modo impetuoso il rischio è che anche noi abbiamo una posizione meramente passiva
Di mera registrazione degli effetti sociali e di loro a tutti mentre noi oggi abbiamo un problema che credo non affrontato adeguatamente
Nelle tesi nello stesso documento congressuale ma anche accennato solo come riferimento nella stessa relazione credo che abbiamo al problema dell'evoluzione dei poteri del lavoro nell'impresa il problema diventa il potere sulle scelte dell'impresa
Le forme con cui questo potere si esercita devono essere oggi l'orizzonte su cui noi ricerchiamo nuove forme anche ad iniziative nuove forme di relazioni
Non possiamo accontentarci del rapporti così definiti dal ventitré luglio abbiamo bisogno di a Valdarno abbiamo bisogno di farlo avanzare se vogliamo che il lavoro conti nell'impresa
E significative sono da questo punto di vista le vertenze aperte in tutto settore alimentare
Sono vertenza in cui si gioca e si discute gli stessi esiti danno apporta importanti si gioca e si discute questa partita più significativa quale potere dal lavoro in che modo io in agisco e interagiscono con le scelte d'impresa
Ecco perché credo che questo sia un terreno importante di esercitazione della nostra riflessione e della nostra iniziativa sotto questo profilo ritengo che quanto sostenuto da Sergio nella relazione in merito alle questioni anche del rapporto con il Governo siano del tutto da sostenere e da sottolineare non mi ha convinto devo dire proprio Prodi ci richiama al metodo della concertazione bene io credo che a Prodi si debba dire che al metro dalla concertazione che conviene condivide oggi bisogna praticarlo non è un problema di enunciazione c'è un problema di praticarlo
E le scelte fatte fino a oggi non sono andate in questa direzione credo che questo sia importante ma credo ancor di più è importante che Prodi
Dia risposte segnali precisi sul terreno del lavoro lì è importante che noi cogliamo se ci sono novità significative e impostazione effettivamente di rottura col passato sul problema della tutela e dello sviluppo del lavoro
Abbiamo qui questioni importanti
Non abbiamo approfondite del tutto dentro nostro dibattito congressuale quali sono gli interventi le iniziative straordinarie che superano del lavoro per dare risposte significative soprattutto nel Mezzogiorno ne mettiamo ITA
Ah Preve anch'e anche a medio periodo sapendo che la scommessa sul medio periodo richiede proprio per interventi a cui ci richiamava la relazione sul terreno anche delle convenienze
Convenienze che però non possono avere nel salto salario nella negazione dei diritti fondamentali loro punto di riferimento vedete compagni
Se questo fosse vero l'agricoltura sarebbe la California di questo Paese non è la California
è luogo dalla negazione dei diritti e nuove dalla marginalità del lavoro e luogo in cui il lavoratore non ha un ruolo il riconoscimento pieno della sua professionalità
Quello è gli scarti salariali quali sono i differenziali praticati nei fatti ed ecco perché non possiamo rinunciare in questa direzione ad una scelta di coerenza anche rispetto alle proposte che ancora stamane ho sentito Visconti tra lariani come leva dello sviluppo
Questo non è questo ci dimostra la nostra prassi questo ci dimostrano sta pratica
Credo che in questa direzione il lavoro debba continuare la nostra posizione debba essere approfondito sul terreno del merito non certamente sulla mera posizione di acquiescenza a sollecitazioni e richieste che non convincono e che non possiamo condividere
Così pure se vado concludendo io credo che l'intervento di D'Antoni abbia sollecitato la nostra attenzione la mia attenzione sicuramente particolare
Attenzione rispetto non certo a fare dietrologia non è questo che ci interessa non è la dietrologia sulle posizione le ragioni delle posizioni altrui esistono ancora differenze di valutazione
Esistono differenze importanti di valutazione di merito ancora rispetto alle questioni che sono state sollevate di linea di strategia ma credo che sia importante non sottovalutare
Il segnale che c'è venuto da questa da questo da questo che in questo congresso un segnale di disponibilità ad affrontare pur sotto
Un minimo uno un ritratto quasi sui tempi della dibattito sull'Unità il segnale ad affrontare oggi la questione legislativa della regolazione per legge dei diritti
Di rappresentanza del lavoro e dei diritti anche sindacali dei lavoratori rispetto al pronunciamento alla democrazia sindacale l'ora che sia importante il segnale che c'è venuto
Ma credo che si apre altrettanto importante uscire noi anche dall'ambiguità abbiamo bisogno di compiere questa scelta in modo netto
Sergio ci ha offerto un percorso io credo che quel percorso debba essere mi immediatamente messo in movimento per poter andare a stanare a vedere le carte di tutti su questo terreno
Sapendo che l'obiettivo per noi è sicuramente quello di definire un nuovo soggetto è quello di avere regole certe sostenuto dall'azione legislativa è certamente anche quello
Di avere forme di finanziamento trasparenti ma sono punti questi sicuramente rinunciabili
La prospettiva importante dell'unità
Non possiamo a non sottovalutare un aspetto le stesse Rsu l'esperienza che abbiamo messo in moto in questi mesi vivesse vive dentro un progetto Duferco solitario ecco perché io ritengo importante muoversi in questa direzione e chiamare tutti alle coerenti
Non è possibile che ancora nel comparto agricolo non si riesca ad arrivare alla definizione delle RSU in agricoltura
Questa la considero una cosa negativa devono segnare ancora di una contraddizione che rimane dei percorsi nelle stesse scelte negli stessi messaggi che sono stati dati in questa pratica
Io credo che siano importante queste questioni per questo credo
Che abbiamo idee abbiamo proposta abbiamo obiettivi su cui lavorare che ci possono consentire di stare in campo e ci possono consentire anche di marciare di avanzare con concreti risultati sulla linea tracciata dal Congresso
C'è un altro importante messaggio
Del ministro del tesoro desidero rivolgere per suo tramite un saluto e un augurio e delegati al congresso della CGIL che rappresenta una parte così significativa del mondo del lavoro italiano
Se l'Italia è oggi in condizione di vedere l'uscita da un lungo tunnel di incertezza in campo economico e sociale lo si deve in parte rilevante al grande senz'di responsabilità nazionale con il quale i lavoratori e le loro organizzazioni rappresentative hanno onorato gli impegni assunti in questa sede
Il ricordo del lavoro della passione dell'impegno di tutti attorno a quel tavolo del luglio novantatré ben presente nei oggi quale ministro del tesoro del bilancio sono ben consapevoli dell'esigenza di proseguire sulla strada tracciata in quel protocollo al fine di favorire la crescita e l'occupazione
E l'abbattimento dell'inflazione
Salto alcuni passaggi e ci sono altri punti importanti
Tre sono le direttrici lungo le quali il governo ha iniziato ad operare intende muoversi nei prossimi giorni nel quadro di quell'intesa e al fine di darle attuazione piena in primo luogo la politica tariffaria che deve rispondere ad una duplice esigenza quella di contribuire alla formazione di un sistema che anche nel settore dell'erogazione di servizi non faccia pagare agli utenti i costi dell'inefficienza è quella di stroncare ogni possibile ripresa dei processi inflattivi
In secondo luogo c'è il problema del monitoraggio più generale dei prezzi che il governo intende rilanciare con forza con l'istituzione di un apposito comitato presso il ministero del Bilancio
Il terzo il più importante versante dell'impegno del governo è quello legato all'occupazione e proprio in questi giorni l'agenda del governo del ministero del viaggio in particolare
è la ripartizione di risorse aggiuntive destinate alle aree depresse la riprogrammazione di ingenti risorse comunitarie la cui utilizzazione rischia di essere impedita da intralci e ritardi
Solo scelto che per le passate esperienze non mancherà questo impegno del Governo il decisivo apporto dei lavoratori e della vostra organizzazione con questo spirito e con la prospettiva di intensificare il dialogo
Tra governo e parti sociali di rinnovo l'augurio di buon lavoro Carlo Azeglio Ciampi
Diamo ora la parola al Luciano Gabrielli della RSU delle acciaierie di Piombino si prepari Pietro Marcenaro segretario generale del Piemonte
Ma io credo compagne e compagni
Che intervengo questo congresso anche compone mozione per raccontare
Proprio la storia
Un po'in generale dei lavoratori
Di questo comprensorio di Piombino e la situazione delle RSU che ogni giorno si trovano a discutere con il padrone padrone vero questo caso allochi siderurgia per affermare comunque i diritti
Dei lavoratori l'esigenza
Voglio partire sperano annoiarvi rispetto a una storia che ha più o meno iniziata nel mille novecentonovantadue
Con le prime privatizzazioni decisa dal governo Amato Bellillo passava Lupini vedete
In questo comprensorio a quel tempo i lavoratori
Nella Cirielli Masiero Beppe mi trentotto milioni per affermare un delitto non licenziamento
Poiché
Quello che possiamo definire un arretramento una sconfitta rientriamo fabbrica
Devo dire com'è difficile
Quando coi i telefoni non sono più quando gli operai per la paura mille casa integrazione
Non vengono più a consigli di fabbrica non si confrontano e riuscire a ricostruire nel tempo un rapporto con tutti i lavoratori
Quelle possiamo definire annaffiare un germoglio per fare crescere la fiducia nel sindacato ai suoi personaggi
Questo è stato fatto in questi lunghi anni oggi siamo di fronte ancora ad alcune difficoltà
Infatti le vicende la magone di Piombino siamo a livello di battaglie legali articoli trentotto tutti i giorni questo imprenditore le vicende la Cirielli
Quasi uguali quindi voglio dire ogni giorno ci dove ci troviamo di fronte ad affrontare queste responsabilità
Io credo però che il nocciolo delle questione sì a quello che tutti ci dobbiamo assumere le responsabilità ognuno nel proprio lavoro
Ognuno nella propria postazione a vari livelli da segretario generale all'ultima RSU
Cosa voglio dire voglio dire che ricostruire nei luoghi di lavoro una fiducia la vado io a quattro importante così come è importante discutere le cose generali che sono per il salario dei diritti a più alto livello
Io credo che questa discussione che non è che mi appassiona tanto il fatto della concertazione della conflittualità
Perché chiaramente quando siamo in trattativa non esclusa l'azienda se possiamo fare un accordo chiaramente lo vediamo se non possiamo farlo la strada non ci rimane altro che la conflittualità quindi che credo che queste due cose possono andare insieme
Sicuramente affermando sulle questioni più ci stanno a cuore
Vedete io voglio raccontare alcuni episodi penso che il disagio maggiore
Che hanno provato lavoratori a me ne ho vissute nelle quarantasette assemblee che abbiamo fatto in tutti i luoghi lavoro di Piombino in prese succede così via
Il disagio e la madre di Samuele giovarsi
Una CGIL sui tre posizioni
Diceva qualcuno nelle loro interventi in assemblea di un'ora magari due ore spiegare le tre posizioni con i tempi di ciascuno
Lavoratori verso l'anno molto capito anche perché li mandiamo a casa il tipo a Pierre
Diverso livello
Pochi lo legga non soggette lavoro e quindi poi danno fiducia a chi magari
Penso di poterla darà Manin dare me le migliori
Quindi credo che lo sforzo che non dovevo fare per il futuro amo partiti con due posizioni l'ultimo la penultima volta di siamo a tre ma lo sport se vogliamo che dobbiamo fare e quelle trovare una sintesi
All'interno della discussione della CGIL una sintesi e possa portare veramente
Le questioni poste
Dei lavoratori e che sono molte
Rispetta i diritti al salario al lavoro una posizione vincente con le nostre controparti
E lo sforzo che la dobbiamo fare
è quello comunque dare fiducia ai giovani
Vedere in questo tempo parlavo prima delle mille persone in casa dichiarazione gli ultimi lembi Jones vale centotrenta assunzioni per lo stabilimento la cosa che ha dato maggiore soddisfazione vedere giovani
Mario l'orecchino a quelli lunghi
Non tale la nota di redazione ventidue anni ventitré anni venire avvicinati al sindacato
Entrare nel Comitato degli iscritti venire a congressi mette nel direttivo come abbiamo fatto a Piombino quello questo credo sia un fatto importante
Per essere noi testimone di un futuro mo'testimoni solo di noi stessi
Quindi chiedo che dobbiamo dare più spazio ai giovani
Non cercare sicuramente di fare formazione non cercare quindi dare possibilità in modo che credo sindacato posso andare avanti
Vengo alla questione o più generali
Io credo che sull'unità sindacale siamo da importante
E possibile
Però credo che sinceramente non possedesse sicuramente la sommatoria
Delle varie organizzazioni come credo
Che ci voglia anche un cambiamento culturale notevole
E che non è solo ad alto livello ma anche le reazioni che sono salutate sicuramente con entusiasmo vicino difficoltà di rapporto
Di fare le cose viaggiando magari in tre come diceva qualcuno vista umani
Ma che comunque al fatto che ci vuole un cambiamento culturale partendo a tutta l'organizzazione ma che domani la principale
Dalla civile che abbandoni anche la politica sicuramente di un certo tipo anche clientelare all'interno dei vari posti lavoro e così via chiedo lo scorso vada fatto tutti insieme sicuramente il pezzo su questo pezzo sicuramente relazioni ricoperati
Diceva delle cose importanti che verbali no perseguite
Credo un'altra cosa importante se al patto del contratto dei metalmeccanici
Ecco su questo
Io rido comportante il passaggio per la cura della sua relazione credo che sia un fatto importante è necessario che si possa chiudere
Questi contratti perché badate anche la contrattazione articolata non è che vada molto avanti
Si diceva che il trenta per cento in Italia non va avanti e la grande e media industria ma Novati e non è la piccola industria
E quindi chiedo che oltre a porta avanti cercare porta avanti la contrattazione articolata il fatto di chiudere il contratto metalmeccanici è un segnale sicuramente positivo
Sia a livello politico ma anche per i bisogni e necessità dei lavoratori
E così come è importante
Fare una battaglia per difendere lo Stato sociale
Per dare un picco più giusto
Vedete noi abbiamo rischiato e che lo stiamo ancora rischiando due questioni importanti la prima lo scontro fra le varie categorie
Va per i dipendenti commercianti
Sì ora che protesta chi non paga le tasse questo momento
Ci può essere una rottura nel Paese su queste basi quindi è necessario con urgenza andare al discorso di riforma fiscale che possa dare equità da questo punto di vista
Per evitare il cose per evitare anche ci sia diviso nel Paese
Allora io che cosa mi aspetto da questo congresso
Mi aspetto anzitutto che in questo congresso si possa andare a una sintesi unitaria delle posizioni
E che credo che da questo punto di vista relazione Cappato compagno Cofferati
Mi convince in pieno rispetta deposizione che spesso e credo che sedato ma è la Rognoni noi comincia a lavorare si porta a casa molte José su una rete della relazione chieda dopato dei giganteschi passi in avanti
Quindi credo che che bisogna lavorare su queste cose e chiedo che questo congresso devo dare un forte segnale per quanto riguarda sia l'unità del Paese ma sia una spinta essenziali per dare un futuro ai giovani a nostra italiano sul territorio un futuro che se a patto di lavoro
Sì a patto d'una riforma dello studio e per garantire un salario lo stato sociale degno di una civiltà come quella dell'iter come quella dell'Italia
E qui voglio dire solo queste piccole cose credo che sia importante che questo congresso ha domandato si mette a lavorare su queste cose per fare un salto di qualità
Importante per il nostro futuro per il futuro nel nostro sindacato grazie
Pietro Marcenaro segretario generale della CGIL Piemonte si prepari Alibaba Faye
Decleva toscano psichiatra californiano racconta una storia
Piuttosto che parla di un ubriaco che cerca delle cose sotto un lampione passano due poliziotti richiedono cosa sta facendo l'edificio perso le chiavi
E questi si mettono e lo aiutano a cercarle e non trovano nulla e dopo un po'gli dicano ma lei è sicura di aver perso le chiavi proprio qui
Giudice no delle verità le chiavi le ho perse la dietro dove c'è buia perché Lecce che qui dice perché qui c'è la luce qui c'è l'ampio
Ecco noi siamo secondo me sottoposte pertanto spesso a questo rischio di in qualche modo ricercare nei posti e sui terreni dove siamo più sicuri le soluzioni ai problemi nuovi che abbiamo di fronte
Si è molto discusso nel corso di tutto questo congresso è anche in questo congresso nazionale
Delle trasformazioni del lavoro si è molto discusso
Di quel fenomeno che abbiamo campionato della precarizzazione del lavoro che non solo cambia la faccia delle aziende cambia la faccia
Le mode lavora in generale ma che appunto introduce figure con le quali noi non siamo abituati a un confronto no naturalmente viene da domandarsi cosa c'è di nuovo in queste in fondo noi non siamo sempre stati
Abituati a fare della lotta al lavoro irregolare all'evasione contrattuale uno dei capisaldi della battaglia sindacale non pensavamo in fondo che questi erano segni di una arretratezza che lo sviluppo e le stesse nostre lotte avrebbero portato a superare
In fondo l'abbiamo sempre concepito e pensato così questo tipo di lavoro
Oggi ci troviamo di fronte alla situazione radicalmente diverso da quello che una volta consideravamo come una forma di tre capitali sono comune assiduo che diciamo così lo sviluppo avrebbe superato ci torna d'osso sfiorite abbiamo di fronte come invece l'espressione della modernizzazione come l'espressione diciamo così ieri
L'atto che configura un processo un modello competitivo i processi di globalizzazione eccetera eccetera eccetera
Ecco qui c'è io penso un cambiamento radicale
Che oggi è di fronte a noi tornerò su questo punto diciamo di fronte a questi processi di queste di fronte a questi fenomeni l'espressione che noi tradizionalmente usiamo l'espressione di sindacato generale un'espressione che chiede una verifica concreti
E siamo in qualche modo di fronte
A nuovi Problemi di rappresentanza nuovi premi di tutela che ogni volta che tocchiamo con mano nell'esperienza sindacare nel tentativo di affrontare le appunto
Di cercare una soluzione vediamo che le risposte a questi problemi
Non sono
Costruibile semplicemente aggiungendo alla vecchia situazione al vecchio sistema di diritti qualcosa di nuovo ogni volta che noi affrontiamo questi problemi che tentiamo di mettere le mani e di rappresentare e tutelare di difendere
Questo tipo di lavoratori noi vediamo che questo comporta una rimessa in discussione del sistema tradizionale di rappresentanza e degli stessi strumenti contrattuali che noi avevamo costruì
Io penso che questo sia oggi uno dei grandissimi problemi che stanno di fronte al nostro congresso che stanno di fronte alla CGIL che stanno di fronte a movimento sindacato con sindacale confederale che voglia affrontare il problema del suo futuro che non accetti di essere condannato ha un ruolo residuale
E si pongono tante questioni io le ricordo sommariamente Aldo Moretti ha riproposto qui un un cavallo di battaglia tradizionale della Filcams quale la questione dell'argano un ex con uno strumento essenziale oggi per garantire
Una tutela a fasce di lavoratori che altrimenti noi non rappresentiamo io chiedo se non ci sia da fare
Porre con più forza
Un problema
Diciamo ancora più se vogliamo di altra dimensione io mi chiedo se di fronte a questi problemi che oggi attraversa e caratterizzano al mondo del lavoro alle nuove questioni che si pongono non sia anche in questa situazione politica
Il momento di riproporsi il problema della riscrittura dello Statuto dei lavoratori di riscrivere un vero e proprio Statuto dei lavori cioè
Di provare a ripensare in modo organico diciamo così a una questione che diventa una questione decisiva per definire caratterizzare il modello di società al quale noi pensiamo sapendo che oggi parlare
Del diritti di questi lavoratori proporsi di riscrivere uno statuto dei diritti dei lavori
è esattamente la stessa cosa esattamente la stessa cosa che proporsi di intervenire con un progetto sulla questione della riforma dell'welfare sulla questione della riforma dello stato sociale sono due facce della stessa medaglia
Noi non riusciremo a costruire nessun intervento efficace nel suo intervento che non si limiti semplicemente la dimensione difensiva della nostra azione sulle piste dello stato sociale se questo non avverrà insieme alla ricostruzione di un sistema di diritti
Con tutti i problemi anche qui difficili che questo comporta con tutti i problemi difficili che questo comporta nel senso che molto complicato impossibile nella pratica
Della realtà di pensare un'esperienza di questo tipo semplicemente appunto come una Giunta quello che c'è
è un lavoro che comporta delle scelte a volte noi abbiamo passato in passato io penso pagato dei prezzi nel rapporto con le persone nel rapporto con i lavoratori perché queste scelte questa responsabilità non siamo stati in grado di assumere penso alla questione di cui si è parlato poco fino a qua in questo congresso
Penso alla famosa questione dei trentacinque anni voi sapete che nel nord in particolare nell'industria in particolare questo ha rappresentato un punto dolorosissimo di rapporto con la maggioranza dei nostri lavoratore delle volte lavoratrici nel corso della vertenza sulle pensioni
Eppure io penso riflettendo oggi criticamente su quell'esperienza che forse se noi fossimo stati in grado di dire per tempo
Che i trentacinque anni non riguardavano tutti che non era la stessa cosa per impiegati operai esistevano aree per le quali questa cosa aveva un senso creare invece per le quali questo non l'aveva
Forse avremmo potuto ottenere su questo piano un risultato diverso ma questo comporta appunto un'ipotesi del sindacato
Che non è proteso al di nella quale la questione della democrazia non si riduce a una pura questione di organizzazione del consenso
La seconda questione come devo dire questa queste trasformazioni del lavoro
Hanno degli effetti molto rilevanti sul ruolo sulla natura della lotta sindacale dell'esperienza sindacale
Noi eravamo in passato
Nella in tutta la nostra esperienza eravamo sostanzialmente abituati a vedere carattere prevalentemente diffusivo delle esperienza sindacale la lotta sindacale
Conquistava diritti non solo per quelli che erano lì
Ma tendenzialmente allargava questo spazio che era in qualche modo un fenomeno di allargamento della partecipazione delle possibilità di riduzione delle disuguaglianze non solo per quelli che erano i protagonisti diretti dell'azione ma anche per quelle che intorno a loro stavano in questa situazione dobbiamo sapere che questo non è più vero come lo era prima anzi molto spesso
Una lotta sindacale che non abbia un progetto corre il rischio di essere non un fattore di uguaglianza ma un fattore di gerarchizzazione di gerarchizzazione di divisione di rottura molto spesso
Citati da tante volte di una lotta sindacale che non riesce a costruire una luce politica e tendenze che abbattere i muri delle differenze deve costruisce o le rende più spessi
E qui c'è secondo me è uno dei problemi politici essenziali degli ultimi anni
Una delle contraddizioni che hanno caratterizzato il secondo me in parte caratterizzano gli anni fra il novantatré e novantacinque da un lato abbiamo avuto un ruolo una legittimazione del sindacato italiano come raramente
Gli era capitato di vedere in passato e come raramente capita in altri Paesi europei
Dall'accordo del ventitré luglio del novantatré fino all'accordo almeno sulle pensioni il ruolo politico istituzionale la Lilt legittimazione del sindacato è stata veramente una cosa molto importante
Ma io vi chiedo di riflettere su un punto a questa legittimazione a questa forza non ha corrisposto una popolarità se posso usare questa parola anzi molto spesso come poi i referendum impattano verificato anche sul livello più generale
C'è stata questa sfasature questa contraddizione fra questa capacità
E dall'altro il grado di consenso e vedete questo ci pone mi riporto alle cose che dicevo prima
Diciamo non basta essere riconosciuto scusate se uso questa espressione un po'sociologica come un attore per essere conosciuto anche come un attore giusto
E non sempre oggi nel Paese nel rapporto con l'insieme del mondo del lavoro nel rapporto con i movimenti popolari con gli strati popolari ai quali noi ci riferiamo noi siamo riconosciuti come un attore
Come un soggetto giusto
E la ricostruzione di questa dimensione è uno dei grandi problemi che stanno appunto di fronte a un sindacato generale costituiscono uno dei grandi temi mi pare di questo momento di questo congresso
Dico questo perché perché questa questione ci riporta alla natura appunto del sindacato che oggi abbiamo
Al problema non solo come declamazione ma come costruzione cosa vuol dire oggi ricostruire un sindacato generale cosa vuol dire ricostruire un sindacato confederale davvero noi pensiamo di essere tornati a una fase nella quale le questioni si pongono i termini tradizionale della contraddizione fra categorie confederazioni
O invece abbiamo il compito di tentare faticosamente difficilmente di elaborare una linea che ricostruisca una competerà alita dal basso io l'ho chiesto nel mio congresso lo chiedo qua tutti gli altri compagni e le altre compagnie
In quanti accordi nella contrattazione aziendale
In quanti accordi una contrattazione aziendale si affrontano i problemi di quelli che hanno i contratti a termine di quelli che stanno in formazione lavoro di quelli che stanno in condizioni di debolezza pochi mi risulta sono pochi in Piemonte ma mi pare che siano pochi in generale
E invece ne conosco diversi nei quali questo tipo di lavoratori
Queste figure sociali più deboli incerte sono escluse dai benefici della contrattazione
E allora ho ricostruiamo un'idea in cui la Confederazione non è una cosa che sta chissà dove e interviene chissà quando quando la
Le scelte e le decisioni reali che influenza non la politica sindacale sono già consumate o ricostruiamo la dimensione della politica confederale che parte dal luogo di lavoro perché lì a
La capacità la preoccupazione di assumere il problema de L'Unità e di tutte le mediazioni delle scelte
A volte anche difficili che sono necessarie per costruirle
O a me pare che noi vivremo diciamo rischiamo di esaurire una fase una fase molto importante della nostra storia senza riuscire a innovare la e a rivitalizzare alla nelle nuove condizioni
Questo comporta mi pare scelte di grandissimo rilievo anche sul piano politico a partire da quello in primo luogo delle scelte contrattuali noi abbiamo oramai una situazione un'esperienza della quale lo ricordavano
Diversi compagni che sono intervenuti nella nostra esperienza di contrattazione di rapporto con le aziende sempre più spesso noi verifichiamo uno squilibrio uno squilibrio di potere uno spirito di rapporti sempre più spesso
Noi vediamo un sindacato che viene considerata interlocutore come diceva qualcuno quando c'è da discutere di crisi e dei licenziamenti e Fini c'è di esserlo quando c'è da discutere di assunzioni di sviluppo ricostruire una dimensione nella quale la questione della politica industriale si incentra su una capacità di contrattazione delle politiche del lavoro a partire da quelle politiche del lavoro che fanno parte delle strategie d'impresa
Secondo me questo è uno degli altri punti siamo cioè una fase nella quale mi pare che le distinzioni tradizionali fra politica economica e industriale da un lato le politiche del lavoro dall'altro saltano e anzi al contrario siamo in una fase nella quale come dire la posizione sul lavoro la posizione sul lavoro diventa il punto che distingue diversi modelli sociali diversi modelli di competitività e a me pare che questo sia il punto con quale rapidamente arrivo alle conclusioni dovremo misurarci con la svolta politica in corso ma diciamoci la verità per quelli almeno della mia generazione
Diciamo noi non siamo a una cosa che eravamo abituati a vedere il ventuno aprile ha costituito un evento straordinario
Non solo la fine di un incubo da un lato ma la possibilità e l'apertura di una speranza di una possibilità io penso che questo sia una cosa largamente diffusa nel corpo dei nostri militanti
Di una speranza di una svolta effettiva di una svolta effettiva che in qualche modo vedesse le possibilità di muoversi di realizzare per costruire grandi obiettivi sui quali ci siamo impegnati sui quali ci siamo battuti e io penso che questo debba essere il punto questo è il punto sul quale io penso che le cose dobbiamo vedere sono tutt'altro che assestate
E penso che dobbiamo sapere che diciamo la svolta politica che c'è stata convenzione il ventuno aprile non è affatto un fenomeno stabile un dato che possiamo considerare in modo rassicurato come una cosa acquisita
Chi guarda ai risultati elettorale al Nord a chi guarda come stanno le cose nella società nelle culture che si muovono Nene comportamenti che determinano vede che siamo una situazione di grande instabilità
E noi dobbiamo riuscire a conquistare all'idea che senza una svolta sul piano economico e sociale anche la svolta politica è una svolta precaria che è destinata a regredire per questo io penso che la questione davvero essenziale sia
Di chiudere con una fase come quella della politica dei due tempi di dire che il problema oggi per noi di pronte le grandi questioni del
è quello di aprire una grande discussione di società per sapere come vogliamo cambiare le cose
Dove vogliamo andare dove vogliamo portare cos'è un nuovo stato sociale e fatta questa discussione discuteremo come abbiamo sempre fatto dei vincoli delle compatibilità dei costi necessari per affrontare questa cosa
Ma il ragioniere dello Stato per quanto sia una figura importante non può esser Luís a decidere
Il futuro dello stato sociale non lo prevedono le regole della democrazia e questo a me pare veramente la questione essenziale ma questo richiede un sindacato
Che affronti l'insieme dei premi chiede di fronte
Non solo come una fondamentale discussione sugli strumenti sulla concertazione sulla contrattazione sul ventitré luglio ma che ricostruisca i suoi scopi che ricostruisca i suoi Pini
Noi dobbiamo dire ai lavoratori se l'alternativa alla vecchia sicurezza che viene meno con la diminuire dei posti tradizionali è l'accettazione
Dall'insicurezza tout-court se flessibilità vuol dire accettazione dell'incertezza della precarietà o se invece il sindacato si propone come un soggetto capace di rielaborare
Nuove risposte a questi bisogni risposte adeguate alla modernità ma proponendo sia appunto una sfida propositiva per questo io su questo è l'unico punto su cui devo dire rispetto alla realtà di Sergio pongo un interrogativo
Io non credo se spero che non si è questo senso un sindacato che fa un passo indietro dal punto di vista della sua ambizione politica e culturale della sua capacità di Progetto
Penso che è una cosa che naturalmente non svolge un ruolo di supplenza altro sarebbe se noi pensassimo veri diciamo rinunciassimo alla costruzione di una prospettiva di lungo periodo infine l'ho concluso l'ultima cosa la voglio dire sulla questione dell'unità sindacale cerco di dire nel modo più chiaro quello che penso io penso che ne sia un partito in questo congresso ponendo al centro l'obiettivo dell'apertura della fase costituente dell'unità sindacale
Per me è un grande obiettivo una cosa importante penso che l'unità sindacale sia essenziale secondo me sbaglia chi si sente rassicurato dà un quadro politico in fondo meno ostile che pensa di che di lì in particolare per noi per la CGIL possono venire meno minacce faccio una previsione quando abbiamo votato alla FIAT due anni e mezzo fa tre anni fa si sono presentati solo FIM FIOM UILM CGIL CISL UIL
Alle prossime elezioni che dovrebbe essere circa fra un anno io temo che ci saranno molte più organizzazioni sindacali che si presenteranno fra organizzazioni autonome di vario tipo chi più radicale che i più ricchi più moderato
Noi dobbiamo sapere che senza una risposta
Politica importante le cose non sono destinate a rimanere ferme come sono
Ecco la decisione dell'apertura dalla fase costituente una decisione importante io penso una cosa semplicissima la CGIL
Non può decidere in questo congresso l'apertura della fase costituente e poi non succede niente
Non si fa niente e le cose rimangono al punto di prima una cosa del genere provocherebbe io penso una reazione di delusione avrebbe un effetto negativo sull'insieme della nostra esperienza sindacale penso che Noemi
Dobbiamo realisticamente guardare la situazione
E penso che questo congresso debba dire se esistono o no le condizioni oggi per aprire la fase costituente non per enunciare nel l'esigenza ma di dire se oggi esistono le condizioni e io dopo una né risposte io penso di sì piogge esistano queste condizioni ve lo dico non solo perché oggi D'Antoni ha fatto ha detto una cosa relativamente nuova sulla questione della legge non solo perché ha detto un'altra cosa che io considero più importante della legge e cioè che il nuovo sindacato deve essere un sindacato pluralista nel quale in partenza sappiamo che ci sono opinioni diverse la democrazia che le regola
Ma per un'altra cosa io penso che ci siano le condizioni perché ho fiducia
In noi ho fiducia nella CGIL sono una CGIL sfiduciata in se stessa può pensare di non essere in grado di vincere la battaglia per l'unità sindacale
E invece noi siamo con tutti i nostri difetti con tutte le cose le quali spesso parliamoci diciamo ancora una grande organizzazione con tante energie
Che è in grado mi pare di impegnarsi in questa storia per portava un esito di straordinaria importanza per l'insieme dei lavoratori italiani
Alì Baba Faye del responsabile dipartimento immigrati della confederazione si prepari vari Agostinelli
Domani mattina alle ore nove presso la saletta della commissione Politiche a casa di io Valeria Fedeli Ranieri brutti lo Izzo Lettieri Garibaldo Rocchi Nicoletta
Sono convocati per il lavoro del gruppo ristretto della commissione Politiche
Compagni e compagni
Io
Una difficoltà
Individuale personale
Non solo di collocazione rispetto a questo congresso ma anche una difficoltà di comprensione del nostro dibattito
Di quale scala di priorità noi diamo alle cose
Delle cose anche che riguarda i concetti che noi utilizziamo
Io penso che se i congressi
Servono per fare dei bilanci
Analizzare indagare i nuovi scenari che si trova prospettano che si devono dire io residenti orizzonti entro i quali noi ci muoviamo ridefinire una nuova proprio progettualità
Allora è bene partire dall'ultimo congresso che ne aveva abbiamo fatto qui a Rimini nel novantuno
Dal novantuno a Rimini siamo usciti con un progetto di sindacato dei diritti e della solidarietà
Allora per esigenze di bilancio io ritengo
Di fare alcune considerazioni sulle cose che si sono potuti realizzare e altre che non lo sono potuti essere
Per quanto mi riguarda
Dico che ci sono delle difficoltà oggettive di realizzazione del sindacato dei diritti della del della solidarietà
Non sto pensando diciamo e scenari che sono destinati sia a livello globale e la discussione sulla globalizzazione ha evidenziato alcuni elementi che ci servono
Per meglio inquadrare il contesto entro il quale noi ci muoviamo
La crisi economica
La crisi sociale
I processi di regressione dello stato sociale come l'intervento di Pietro righe ricordava
Sono alcuni aspetti
Che secondo me diventano anche effetti di processi che si delineano e Cano cose molto più grande
Il mondo è mutato
La società sta conoscendo delle trasformazioni che noi abbiamo cercato in questi ultimi anni dalla conferenza di programma che abbiamo fatto a Chianciano fino adesso a sfruttare nuove piste di riflessione che riguardano il post fordismo
Che riguardano le trasformazione dalla Società le trasformazioni del mercato del lavoro dei lavori
Che
Ci devono permettere di capire quale oggi il nostro ruolo la nostra identità la nostra funzione quali sono diciamo i mutamenti che riguardano la nostra azione strategica il sindacato dei disperati solidarietà non ha decollato non soltanto perché esiti esistono difficoltà esecutive esistono anche dei fattori endogeni che sono fattori di natura culturale che derivano da una del da una deficit della nostra collaborazione sui lavori
Io penso che in questo congresso lei congressi cuochi
In cui ho avuto l'opportunità e l'onore di partecipare sia parlato più tanto di lavoro di lavoro di di di lavori si è parlato di contrattazione di orari di condizioni di lavoro
Di flessibilità di precarizzazione del mercato del lavoro
Ma si è parlato molto meno dei lavoratori
La data e noi
Come dire
Rifiutiamo
Una interpretazione delle domande sulla flessibilizzazione del lavoro sulla mobilitare domande di mobilità del lavoro dimentichiamo sicché queste sono riferiti a a dei divide le persone in carne ed ossa chi è come dire flessibile e prima di tutto un lavoratore o una lavoratrice
Allora le persone assumono l'incontro questo quadro nono un ruolo importante perché decisivo perché sono loro che accettano o meno determina determinate condizioni
Di lavoro determinati comportamenti lo assumono lo
Allora ripartiamo da qui
E penso che la centralità della persona
Attentati per nel nostro caso del lavoratore e importante e il Rimini era questo nel novantuno
E i suoi diritti ripropone al centro della nostra deflessione dalla fazione i diritti individuali e collettivi
è ancora secondo me una questione di grande importanza che noi non possiamo continuare a ignorare dico questo per dire una cosa semplice
Là dove mai
Ci pronunziamo a favore
Dall'emissione dell'orario di lavoro
Vuole una questione importante alla fine di una ridistribuzione del lavoro che c'è
Forse ci sono dei soggetti
Che sono presenti nel mercato del lavoro che spingono
Per fare ancora straordinario perché vedono in questo l'unico mezzo per avere una un accrescimento del proprio reddito reddito da lavoro
Laddove non proponiamo
Sarà cioè la la tutela universale per quanto riguarda il salario
Di fatto si delineano nel mercato del lavoro nuove forme di rotture che non sono forse direttamente individuabili come istiga le gabbie salariali ma che di fatto sono questi
Le diciamo che siamo contro le gabbie salariali ma di fatto con i contratti vuole dire di formazione
Così come sono utilizzati anche in alcune realtà non c'è differenza
Rispetto al Polo cuoco ciò che noi rifiutiamo
Io penso che questo sia una cosa fondamentale su qui partire per ripensare una Rikugun riposizionamento strategico come sindacato
Dicevo che le condizioni di quadro sono talmente difficili
E noi
Per quanto ci riguarda dobbiamo ripartire da una lettura sociale nuova
La società attuale non è più la società industriale tradizionale dove le linee di confini
Erano delle nate sul secondo una linea netta del conflitto di classe da una parte il movimento operaio dall'altro la parte padronale che si contendono e le idee erano chiari i nemici erano chiari l'oggetto del contendere della della del del contendere era chiaro
Oggi i meccanismi di quote di cosa di conflitti sociali sono diversi non c'è più una linea netta di demarcazione certa anche all'interno della nostra base anche all'interno del mondo del lavoro succedono nuovi conflitti
E sta a questo punto di vista prendo spunto per portare una questione che mi sta a cuore anche per dovere di responsabilità è di un ruolo che svolgo dentro questo riproponendo qui la questione del razzismo
E delle discriminazioni
Che
Sapendo l'interconnessione che esiste tale condizione sociale le condizioni di lavoro
La linea di demarcazione che si potrebbe anche definire in termini di bipedi binomio tra inclusione esclusione anche del mercato mercato del lavoro questo sì avviene avviene a volte assume anche dico letti con i connotati di un conflitto etnico di di di concorrenzialità giornale è di razzismo e discriminazione questo è un punto fondamentale e noi non possiamo ignorare
La relazione di Cofferati
Alla fine alla fine
Io devo dire che non diciamo condivido la relazione di Sergio per tutta la parte che ci risparmiava questa questione e ci ha detto
Degli immigrati all'ultimo momento era forse meglio
Perché non si tratta soltanto di di parlare di legge organica ma che le dinamiche sul mercato del lavoro coinvolgono immigrati direttamente le questioni del lavoro
è questione del deduzione dell'amore la mobilità dei turni di lavoro sono persone che si torcono direttamente ed è in questo quadro che noi dovevamo estere inseriti nella relazione non fare una cosa a sé
Prendendo atto con un atto liberatorio del fatto che ci sono pochi immigrati pochi disabili e poche donne che sono sottorappresentati non mi pare una impostazione culturale diciamo avanzata rispetto a quello che è la tradizione della nostra come dire
E lavorazioni
Allora si è quali è se così è io ritengo che due sono le quote fondamentale su cui noi dobbiamo agire anche per quello che noi abbiamo scritto meno sui documenti che riguarda l'autoriforma della CGIL è vero i delegati sono pochi
Immigrati son pochi
Quelli eletti nei nei direttivi regionali son pochi
Ma è singolare un fatto semplice cioè al non lo so se è semplice fatto che noi abbiamo verificato la partecipazione degli immigrati
E vediamo che ci sono alcune categorie che hanno fatto
Uno sforzo e hanno delegato uno o due
Immigrati lavoratori immigrati
Ma anche le strutture regionali da questo punto di vista hanno dimostrato uno un arretramento nessuno dei responsabili
Regionali coordinatori regionali degli immigrati è stato delegato a questo punto nessuno tutti persone che abbiamo recuperato perché avevo un Rispo inibire qualche invito questo non è partecipazioni
Questo non è partecipazione se noi vogliamo rappresentare tutti i lavoratori
Per evitare che si scateni etica scatenano dei meccanismi anche a volte inconsci di discriminazione anche dei meccanismi della rappresentanza queste persone vanno devono essere affrontate con delle regole certe delle regole che pongono diritti e doveri delle orde dell'organizzazione altrimenti il rischio e
Che noi continuiamo a poppa a firmare contratti a pensare alla validità donne dei contratti mai le dinamiche reale sul mondo del lavoro diventano altri allora questo il rischio e da questo punto di vista io richiamo qua molto molto formale alle le che tutte le categorie alle loro responsabilità soprattutto quelle dove ci sono una presenza massiccia di immigrati lavoratori immigrati e immigrate un'assunzione di responsabilità atta a partire da una necessarie azioni informativa di sindacalizzazione perché molte volte noi le cose che poi proponiamo vengono vissuti da alcuni immigrati come ennesimi dei propri diritti io amo fare l'esempio
è i le delegazioni delle Marche fosse lo sapranno di questa
Azienda che
Di costruzione navale la Santa Maria dove sindacato unitario propone la riduzione dell'orario di lavoro a parità di salario
Quarantadue dipendenti erano la maggioranza erano immigrati hanno bocciato la riduzione dell'orario di lavoro perché lo vivevano come lesivo del diritto a all'integrazione del reddito guardate caso allora cari compagni se questo sono le dinamiche avvertono noi dovremmo pensare a questi soggetti
Come soggetti da tutelare da rappresentare
Anche risplendo Ponte delle specificità nel piano delle difficoltà della condizione di svantaggio sociale in cui si trovano ma perché immigrati si dice alcuni di loro sono disponibile anche a lavorare la domenica un soggetto tabù con un sindacato come il nostro
Allora gli lo dico per quanto mi riguarda per affermare la necessità di avere chiaro
L'intreccio che esiste tra la rappresentanza sindacale
E la questione della cittadinanza sociale
Perché se gli immigrati
Non hanno spazi di socializzazione se la domenica non fanno niente guardano la televisione quelli che al calcio al massimo al limite
Se gli si offre la possibilità di guadagnare di più
Perché no è questo rischia di scatenare un meccanismo che non non si non non ti poni apponiamo alcuni premi rischiano
Di portarci lontano nelle tasche né da parte l'esasperazione delle dai conflitti tra lavoratori
E è giunto il momento di uscire secondo me dai proclami per far decollare il sindacato dei diritti e della solidarietà è importante partire anche dalla riscoperta delle soggettività
Non si tratta di aspettare di dire che c'è ci sono la politica dei due tempi prima il lavoro come se il lavoro era un'antichità astratta fatta solo dal lavoro delle macchine da lavoro morto è che le persone non esistevano quali si dice il secondo momento
Allora pensiamo ai soggetti immigrati
Disabili donne e qui pensionati e così dicendo it problemi
Devono essere affrontati nella loro globalità e da questo punto di vista non esiste separazione da un punto di vista dell'approccio perché questo si porta a di a fare avere quest'approccio sempre di mettere la ciliegina sulla torta che non va bene
La dobbiamo leggere questi fenomeni dobbiamo indagare la soggettività i comportamenti che possono indurre a al forme di frammentazione del mondo del lavoro perché se noi continuiamo a credere che nella possibilità di un sindacalismo confederale di una rappresentanza generale della dei dei lavoratori come unica strategia che si può permette di difendere il lavoro le ragioni del lavoro e dei lavoratori noi non la possiamo fare tutelando una parte sono del mondo del lavoro la tutela deve essere generale e per per possa essere generale va come dire
Ricollocato ha indagato in fondo le soggettività che stanno alla base diciamo di questi
Di questi di questi elementi quindi allora per chiudere vorrei fare una considerazione semplice
Io penso che ebbene che noi facendo il nostro mestiere
Parliamo troppo spesso di lavoro ed i lavori
Però secondo me uno dei deficit di elaborazione che noi conosciamo
Riguarda anche il fatto di non aver mai avuto
Anche per ragioni culturale il coraggio di dire
Di indagare qual è
Quali sono i luoghi dove vengono proprio questi lavori ne parliamo di lavori produzioni ignorando che esiste un entità uno e si chiama impresa semmai non cominciamo oggi a indagare l'impresa
Lezione sulle dinamiche non riusciremo muore mai a
Capire come oggi i processi di ristrutturazione in chi nuove nuove forme di Ring neri e di gestione delle risorse umane la loro o organizzazione che oggi centrale della vita e dell'impresa anche per i parametri della competitività allora per fare l'aggancio tra questi tutti questi elementi e le persone che stanno come dire
Sulla al centro di queste queste attività per chiudere io voglio lanciare una un appello che riguarda le forme organizzative perché rischiamo di un'antica FI congressi servirà servono a bare fare i bilanci la dobbiamo tentare un bilancio lei congressi territoriali
Ci sono alcuni territori regioni
Piano proposto degli emendamenti al alla all'ipotesi di Statuto per mantenere così come l'ex articolo sedici
Dal vecchio Statuto del Statuto ancora in vigore per qualche ora
Per riprodurre a tutti i livelli quali elementi immigrati quali soggetti autonomo di rappresentanza dei degli immigrati
Ci sono altre altre realtà
Più avanzate che stanno già sperimentando nuove forme di assunzione complessiva della tematica da da parte di tutta l'organizzazione come l'Emilia-Romagna
Io non entro nel merito di quali lamenti chi quali elementi non sono superati non sono superati io mi auguro che da qui al due mila e cinque tutti i coordinamenti immigrati saranno superati ma per ora la realtà dei fatti ci impone un come dire uno una forma di organizzazione che permette diciamo agli immigrati i nuovi arrivati di avere un canale di accesso al sindacato di aprire una un nuovo parco di dialogo tra lavora questi lavoratori alle lo stesso sindacato secondo me in alcuni luoghi e prematuro parlare di tipo di superamento dei coordinamenti per quanto mi riguarda
Io ritengo che è rispettabile
Sì a chi dice che vanno rafforzati coordinamenti laddove esistono
Come rispettabile anche la posizione di chi avendo fatto un lavoro certamente importante e pregevole ritiene l'esperienza chiuso io penso che il traguardo debba essere quello
Indicata dall'Emilia Romagna ma non oggi nei tempi dovuti perché ora anche la nostra presenza
Al Congresso come rammentava il compagno Cofferati testimonia delle difficoltà degli immigrati a trovare piena cittadinanza in queste CGIL e le l'altra alla lo statuto che avevano votato dal novantuno parlava di sindacato
Molti etnico dei diritti e della solidarietà io continuo a sognare
Voglio continuare a credere nella possibilità per questa CGIL che una grande forza sindacale che che è una grande fossa sociale
Una grandezza un grande serbatoio di solidarietà con uno sforzo culturale
è enorme riesce anche delineare quelle che oggi le ragioni di tutto i il mondo del lavoro voglio dire le forme di solidarietà fra tutti i lavoratori senza l'unità tra i lavoratori il sindacalismo confederale di vela una chimera non è possibile la sua realizzazione concreta e a partire dall'unità dei lavoratori
L'unità tra lavoratori che mai riusciamo ad avere a difendere diciamo
Il sindacalismo confederale che oggi è vittima se posso così dire di un attacco virulente da parte dalla parte da datoriale sembra lo dico con una battuta e comincia a tinte che ci sia una rivendette del capitale rispetto alle ragioni del lavoro
Detto è una battuta che può essere un po'diciamo molto a cuore un po'vetero però voglio dire noi dobbiamo anche ripartire da qui capendo che senza uno sforzo e norme senza un po'di sacrifici anche da un punto di vista dello studio per capire le dinamiche che possono portarci verso una rappresentanza generale dei lavoratori noi
Questa sindacalismo confederale non la potremo più fare ultima cosa sull'unità sindacale e chiudo davvero
Io voglio qua dire
Che per quanto mi riguarda ho la netta sensazione
Tutti noi parliamo di unità ma intendiamo cose diverse
Anche perché c'è una diversità culturali ho sentito D'Antoni sentito la dichiarazione in televisione di nobili via
Che è stato presente al presidente dei nostri lavori ma temo che prima dell'inizio del l'unità tra CISL e UIL forse non ce la faremo più facilmente appare l'unità con la CISNAL con Cisal perché D'Antoni ha un alto concezione del sindacalismo e separati le quote che elencava come condizione per avviare il processo della Costituente sono quelle penso che i tempi non sono ancora maturi e spero che mio figlio che sta per nascere verrà militare i sindacati del sindacalismo italiano ed unità soprattutto più cosa più importante dei lavoratori
Leggo un importante messaggio che ha come primi punk firmatari Giuseppe Dossetti Paolo Barile Francesco Paolo Casavola
Lo stato della discussione sulle riforme istituzionali nonostante l'adesione principi e le procedure della Costituzione che sta a fondamento della maggioranza di governo continua a parte sorgere gravi preoccupazioni
Come convinti assertori della democrazia della Costituzione repubblicana noi pensiamo che l'impianto della Costituzione sia pienamente valido e adeguato alla realtà attuale
Che debbano essere adottate tutte le riforme necessarie per superare gli ostacoli Silura frapposti alla sua attuazione e che ogni modifica costituzionale non possa essere approvata se non seguendo le procedure previste per la sua revisione dalla Costituzione stessa
Perciò non riteniamo né giuridicamente né storicamente ammissibile la convocazione di un'assemblea costituente
Al punto che una decisione in tal senso non potrebbe essere assunta dal Parlamento e non dovrebbe dar luogo a promulgazione da parte del presidente della Repubblica
I rettili Bertallot pluralismo politico il diritto all'informazione e diritti sociali devono essere il perno di ogni riforma costituzionale vanno difesi contro ogni minaccia devono essere fatti valere dall'Italia anche in sede europea
La governabilità deve essere assicurata con riforme che garantiscano la sovranità del Parlamento la responsabilità del governo di fronte ad essi alla sua piena funzionalità democratica
A tutto ciò dovrà concorrere una riforma costituzionale rivolta potenziare al massimo le autonomie regionali e locali
Soddisfacendo il bisogno di partecipazione politica dei cittadini salvaguardando l'unità nazionale la solidarietà tra le portiere deboli
Ed associando le Regioni anche attraverso la ristrutturazione di una delle Camere al governo del paese
Perché tutto ciò sia realtà non passa un dibattito interno al mondo politico agli specialisti del diritto bisogna che i cittadini stessi si sentano responsabili ha difeso del miglioramento gli istituti costituzionali ed in particolare che i lavoratori facciano sentire la loro voce su questi problemi ci rivolgiamo perciò a questo congresso
E per mezzo sua le altre associazioni sindacali a tutto il mondo del lavoro auspicando che voglia prendere posizione in questo senso è che si faccia espressione della preoccupazione
Dei lavoratori di tutti i cittadini per la difesa e lo sviluppo della democrazia della Costituzione nostro Paese
Diamo la parola al compagno Mario Agostinelli segretario generale della Lombardia si prepari i compagni Emilio Viafora
Scorreva ieri mattina sotto i nostri occhi
Il ricordo di Luciano Lanna
A un certo punto la sua voce echeggiando sopra l'immagine della strage di Piazza della Loggia a Brescia
Fa appello alle forze del lavoro
Quando scandisce queste parole la piazza risponde con una certezza rabbiosa e una immediata auto identificazione
A distanza di più di venti anni mi chiedo se varrebbe lo stesso cemento lo stesso straordinaria otto riconoscimento del mondo del lavoro
Quella trasformazione dei lavori che partita allora nel settantaquattro tra la nostra sottovalutazione assunto oggi un'accelerazione così evidente
Non ancora assimilata dall'organizzazione sindacale d'obbligare ci ad un'analisi ad un congresso in netta discontinuità
Con il passato e di svolta autentica rispetto agli anni Ottanta se non si vuole registrare la riduzione è lenta ma irreversibile del nostro insediamento
La domanda resa bruciante dal ricordo e dall'affetto per il leader sindacale mi è sembrata al centro del tredicesimo Congresso o almeno l'esito principale richiesto dalle dieci mila assemblea svolta in Lombardia
Ho una piena condivisione della relazione di Sergio Cofferati delle prospettive politiche che apre del ruolo che affida al sindacato in questa fase delle risposte individuate di fronte le posizioni di Confindustria e di fronte agli annunci di manovra economica del governo
Per queste ragioni non dedicò l'intervento a ripercorrere i tratti di una rielezione che considero da approvare
Ma avendo concluso una campagna congressuale in una regione con grande vivacità sindacare che ha fatto emergere una riflessione anche impietosa su cos'è oggi il lavoro e sui ritardi del sindacato
Sento un mandato quello cioè di porre a questo congresso alcune questioni che si scrivono nella prospettiva strategica dei prossimi quattro anni e che la relazione non sia incaricate di assumere in tutte le loro implicazioni in sostanza su quali gambe
Con quali innovazioni coraggiose lineari della nostra strumentazione politica contrattuale organizzativa che sono urgenti
Con quali tempi realistici
Teniamo la scena politica assi ma contemporaneamente questo mi sembra il nodo riconquista pianori unifichiamo al lavoro creando così condizioni favorevoli alla lotta per la piena occupazione
E ancora
Senza un passaggio che comprenda le ragioni del nostro arretramento dagli anni ottanta nei luoghi di lavoro
E prescinda dal cambio di paradigma produttivo che ridisegna lo spazio di vita oltre che di lavoro dei nostri iscritti è possibile
Essere così ambiziosi da correggere le conseguenze di una politica economica che anche con il nuovo governo si giustifica soprattutto per la riduzione del debito pubblico
Senza porsi il problema delle norme contraddizione del modello di sviluppo
Del costo occupazionale e sociale della riorganizzazione su base internazionale della produzione dei servizi
Come finanziare allora come dice la relazione scelte di politica economica con al centro il Mezzogiorno
La qualità dell'occupazione e contemporaneamente
Mantenere il potere d'acquisto dei salari non monetizzare i diritti e non spuntare la solidarietà con una politica dello scambio che ha contribuito a rendere più inefficace lo spazio negoziale riservato sindacato queste sono risposte che oggi Sergio D'Antoni è l'uso ma da cui passa a mio giudizio la risposta alla crisi del sindacato e su cui si ricostruisce appieno anche il carattere nuovo della sua autonomia
La CGIL ha detto Cofferati nella relazione non delega a nessuno la propria rappresentanza sociale
Credo che l'applauso che ha accompagnato questa affermazione non valga solo per il rapporto con il Governo
Vale anche per la faticosa ricostruzione di rappresentante d'insediamento del sindacato nel mondo del lavoro senza la quale anche l'ammonimento al governo avrebbe il peso
Dia un'autonomia ineccepibile dal punto di vista formale ma di scarsa efficacia per dare spazio politico alla questione sociale come la intendiamo noi
Vero nodo e autentica speranza sollevata tra le lavoratrici e i lavoratori dopo il ventuno aprile
Credo si sia aperto un conflitto modernissima
Il modello produttivo che viene avanti impietosamente spinge a fare gradire la solidarietà sociale
E a contrapporre mercato socialità mentre l'irriducibilità dell'esperienza umana rilancia modelli di qualità della vita di convivenza di partecipazione come cardini da riconsegnare alla politica
E la vera novità di questo novantasei e la consapevolezza che i processi in corso abbandonati a se stessi affidati sono le reti dal mercato Berengo verranno pagati non solo dalle parti più debole dalla società
Ma con l'arretramento della socialità il degrado dell'ambiente la mortificazione degli stati di convivenza
Ecco io credo che c'entri molto sindacato nella possibilità di consolidare il risultato elettorale in un mutamento stabile a favore del mondo del lavoro
E noi per primi dobbiamo fornire confrontandoci con i processi con i problemi che ci riguardano una risposta propositiva offensiva non solo di opposizione difensiva
E misurare su questo cambio di marcia le novità da portare alla tradizionale nostra concezione del dell'autonomia
Per cui resto
Quando la relazione rilancia subito la riduzione dell'orario
L'accordo con le associazioni ambientaliste per un piano di occupazione
La difesa intransigente della riforma pensionistica l'appoggio di tutto il sindacato la lotta dei metalmeccanici per dell'allevamento sindacale da un segno netto dei valori e delle priorità che la nostra rappresentanza mette in campo
Credo che venga proprio da questa impostazione la critica al decreto che oggi il presidente Prodi ha cercato di difendere il nostro orientamento innovativo sulle risorse da nobilitare
Gli unici fondi disponibile in verità ingentissimi sono quelle occultati dall'evasione o l'elusione fiscale
E quelli io ritengo e su questo io credo abbiamo troppe reticenze
Prelevati dalla rendita che dobbiamo dirlo con coraggio frena l'accumulazione di capitale contrasta la crescita e di occupazione si appropria dei guadagni di produttività a danno del lavoro
Questi sono i fondi noi diciamo che devono essere destinati altrimenti a un progetto di incivili mento dell'economia e della società italiana quindi ha un interesse generale
Anche noi il presidente del Consiglio lavoriamo per il Paese
Individuate le risorse occorre calendarizzare precisare le loro destinazioni a cominciare da sostegno una grande campagna negoziale per la riduzione d'orario
Alla creazione di nuovi lavori di lavori concreti capaci di soddisfare bisogni che il mercato non soddisfa
Questo obiettivo del tutto nuove ambizioso non meramente difensivo può procedere a mio giudizio solo seri montiano contemporaneamente nel conflitto che ci oppone nelle aziende sui luoghi di lavoro e che è stato sottratto in larga parte alla nostra pratica contrattuale
Viviamo un esperienza che agisce nel profondo dei nostri rapporti duraturi con lavoratrici e lavoratori
La natura di quello che abbiamo definito posporlo divismo si può individuare nella riduzione dei tempi di vita ai tempi della produzione
La verticalità del processo produttivo e distributivo è sconvolta in una nuova dimensione orizzontale territoriale non c'è più la concentrazione nello spazio nella cadenza nel tempo
Il posto di lavoro è considerato un artificio sociale residuo di un'epoca di conflitto di compromesso oggi non più necessario ogni garanzia ho diritto ogni autonomia oltre Rita sono sottoposte al criterio di efficienza
E di produttività di andare
L'organizzazione del lavoro attuale rigidamente strutturate in posti di lavoro si tramuta nell'insieme il florido dei lavori che devono essere fatti dato che la mancanza di flessibilità connaturata al posto di lavoro è un lusso
I dati della trasformazione del lavoro in Lombardia sono impressionanti
Le imprese sotto i cento dipendenti consentono ormai l'ottantasei per cento degli occupati si perdono posti di lavoro dipendente crescono quelli da lavoro autonomo il trentatré per cento dei posti persi non torna sul mercato il venticinque per cento passa costretto a part-time
Nel novantacinque nella regione più ricca i contratti a termine costituiscono il quaranta per cento delle assunzioni il part-time è aumentato del duecento per cento i passaggi diretti raggiungono il ventuno e cinque per cento
La percentuale d'irregolarità registrata dall'INPS riguarda sessantacinque per cento delle imprese
Muore per incidente un operaio al giorno
Il quaranta per cento degli occupati lavora regolarmente oltre le quaranta ore doppio lavoro raggiunge il dieci per cento della forza lavoro l'ottanta per cento degli addetti all'industria sotto i ventiquattro anni ricopre attività manuali
Qui dove la crescita è più alta e sembra più stabile il fenomeno di un lavoro socialmente disprezzato sembra proiettarsi verso il Duemila
Altroché vecchi arnesi
Le potenzialità produttive sono sostenute dagli straordinari
Dalla flessibilità smodata delle assunzioni e dalle prestazioni dal dilagare del lavoro nero dall'espandersi del lavoro non dipendente cioè in luoghi prestazioni relatore dove il sindacato non c'è o è risultato sconfitto
Per questi ultimi tour de la Paloma produttiva che si ha per me non cambia in Lombardia è in larga parte intercettato dalla lega il trentatré per cento degli operai lombardi ha votato per la lega
Passa anche fra i nostri iscritti un discorso centrato sul rilievo per l'interesse economico
Che rifluisce in posizione anti solidaristica perché esiste già un terreno favorevole ad influire sull'azienda lirismo su uno corporative abilitazione della società
Che possiamo verificare tutti i giorni sui luoghi di lavoro nella pratica ad norme dello straordinario nella chiusura verso i giovani le donne gli immigrati
Così come si evidenzia dalla contrattazione
Si rischia che i processi in corso
Che hanno origine nella produzione e nei servizi e che dilagano nella società e premono sulle istituzioni siano destinati a minare alla base ha poi travolgere le nostre difesi e quindi a ridurre anche la funzione politica della nostra rappresentanza sociale che pure in questo congresso abbiamo rivendicato con così grande forza
Se non si morde con una contrattazione innovativa estesa con una ricomposizione su base territoriale
Con un'attenzione straordinaria gli aspetti qualitativi a partire da un progetto di riappropriazione del tempo che accompagni la riduzione dell'orario allora la monetizzazione
Che sembra l'esito preoccupante di una contrattazione meramente acquisitiva
Potrebbe essere il prezzo di un arretramento sul terreno politico e sociale
Perché se l'orizzonte
E lo dico non è nostra esperienza in questa regione lo scambio fra retribuzione diritti sociali e la contrattazione collettiva e residuale nell'esperienza complessiva allora il lavoratore può scegliere noi e insieme a noi la lega siamo a un punto di svolta
Per la prima volta la CGIL può mettere in campo un'analisi del cambiamento quando esso è in corso e ne può determinare segna misurandosi mentre le sue contraddizioni e operano non a ciclo concluso
Ma non c'è molto tempo e non ci si può azzardare nelle strade a noi sconosciute
C'è bisogno di un cambio netto di priorità di ricerca
Di una coerente di una credibilità che a tutt'oggi purtroppo non abbiano non vogliamo assumere con tutte le conseguenze e a cui questo congresso se non si scuote potrebbe non dare sufficiente risposta
è urgente scegliere che si torna all'offensiva e che è finita la politica dello scambio
Ed è sbagliato a mio giudizio
Cercare di fare assolverà l'accordo del ventitré luglio una funzione aldilà
Delle sue prerogative esauriente di tutta la nostra iniziativa che alla luce della trasformazione in atto e della svolta di cui abbiamo bisogno noi non avevamo francamente nel mille novecentonovantatré contemplato
Ormai l'evoluzione del modello contrattuale del ventitré luglio è matura
Credo che occorra aggiornare una riflessione senza dover passare tra gli schieramenti Richini scrive l'orizzonte strategico in un compromesso sindacale legato a una fase molto precisa
E di chi viceversa ne disconosce perfino gli elementi di svolta piogge proprio Confindustria vorrebbe negare
L'evoluzione di quell'accordo io ritengo non deve portare ulteriori livelli di concertazione poste in conflitto con l'estensione della contrattazione quanto piuttosto la ricostruzione del sistema negoziare sotto il profilo non meramente del salario
E in chiave non sono redistributiva se deve contemplare in posizione preminente come abbiamo detto la riduzione dell'orario
è indispensabile allora riproporre una linea visibile concreta di solidarietà nuova
Facendo fino in fondo i conti con la fase dello sviluppo produttivo e tecnologico che produce emarginazione e non produce più nuova occupazione precarietà i posti di lavoro
In conclusione alla fine io vorrei dire che non si può come d'altra parte mi appare un po'finora nel congresso sottovalutare che una maggiore incisività nella contrattazione
è possibile solo se si affronta per quello che è diventato il nodo della questione salariale
Questione di nuovo rilevantissima anche se mascherata occultata dallo scambio con la monetizzazione
Io penso che rispetto dell'accordo alla restituzione del potere d'acquisto con il riallineamento richiedono quella fermezza e quale estensione della lotta che già la relazione prevede ritengo tuttavia che se i tetti che il Governo avanza sono evidentemente come apparsi impraticabile occorre allora fa riferimento a un concorso delle parti almeno per definire l'inflazione prevista
E il contenimento transitorio della dinamica salariale al ribasso così da essere finalizzate esclusivamente alla stabilizzazione in senso anti inflattiva nella politica dei tutti i redditi
E non invece come potrebbe diventare alla programmazione unilaterale della riduzione del salario reale
Con modalità che spuntano al negoziato e che possono preludere alla contrattazione annuale del salario e alla regressione della contrattazione decentrata
Vanessa allora in campo una misura sanzionatoria che eviti ogni spostamento che eviti che ogni spostamento ricada solo sulla penalizzazione del lavoro salariato
Oltre a un intervento sul Peretti è quindi indispensabile che operi una clausola di salvaguardia che consenta di garantire il riallineamento delle retribuzioni in caso di scostamento oltre certe soglie tra inflazione reale e prevista
Sul piano organizzativo e vado alle conclusioni un'evoluzione strategica è possibile sono in un governo rigorosamente policentrico della CGIL
Che oggi non mi sembra ancora all'ordine del giorno
E con un decentramento delle prerogative dei poteri della CGIL nazionale secondo un progetto compiuto e in direzione non difforme dai processi in campo sul piano economico e istituzionale
Sì allo snodo di un federalismo solidale eviti tra noi una logica prefettizia mantenga la funzione dalla programmazione consenta un'autonomia territoriale periti la ricaduta nel centralismo sono consapevole compagne e compagni che Rinnovamento delle strategie delle pratiche del movimento sindacale può costituire la vera alternativa alle pressioni della Vespa confindustriale politica
è il viatico migliore per un'azione di governo che sappia rompere con le pratiche del passato e risponderà alle speranze delle lavoratrici e dei lavoratori
Grazie Sergio per le buone notizie per le fermissima intenzione che vengono dalla tua relazione le ritengo un sostegno appeso
Per la ripresa indispensabile di rapporto e collaboratrice lavoratori
Che se però non dovesse ristabilirsi come esperienza e pratica di massa nei luoghi anche nuovi dove il cambio ma anche al lavoro
E nei risultati che sindacato tiene produrrebbe un ulteriore pericolosissima scissione tra economia e società a tutto danno anche della politica
Emilio Viafora segretario generale della CGIL Calabria e si prepari Andrea Montagni segretario regionale della Toscana
Compagni e compagne nella discussione congressuale nella mia regione ma penso in tutte le strutture meridionali ci siamo posti interrogativi importanti
E credibile
E come far vivere l'obiettivo della piena occupazione del riconoscimento del valore sociale del lavoro in realtà che presentano tassi di disoccupazione di alcuni punti superiore al venti per cento
E dove grandissime sono le aree del lavoro nero di quell'informale fuori da ogni tutela contrattuale
Quali sono le piste da battere i percorsi su cui lavorare affinché quell'obiettivo non diventi una velleitaria seppur generosa parola d'ordine
Come ridare fiducia ad una società in cui sempre più profondo e il disagio e di cui drammaticamente in sé esemplificativa e la crescita della disoccupazione della povertà
Ce la fa il Mezzogiorno da solo a rompere il circuito negativo dello sviluppo mancato
Abbiamo scandagliato dress dentro questi interrogativi per evitare che la scissione immanente tra i non c'è azione pratica possa trovare un'oggettiva giustificazione in una linea che potrebbe essere percepita come scarsamente credibile alimentando la sfiducia verso il sindacato
Perciò condivido le indicazioni contenute nella relazione del segretario
Perché offrono alle strutture meridionale un utile ancoraggio alle iniziative e ai movimenti che in autunno
Bisognerà mettere in campo per dare visibilità forse rappresentanza al grande disagio sociale che attraversa oggi il Meridione
Negli anni che ci separano dal Congresso precedente il Sud ha visto peggiorate le sue condizioni economiche e sociali
Producendo grandissime sofferenze sia nelle condizioni materiali che nelle opportunità di vita per centinaia di migliaia di persone di lavoratori gli anziani di ragazzi e ragazze
Ciò in un quadro di crescita del Paese oggi che quella crescita rallenta diventa sempre più stringente ripartire dal Sud per rilanciare una politica di sviluppo e di crescita
Verso il governo di centrosinistra si sono create nel Mezzogiorno grandi aspettative guai a deluderle ciò Mencarelli pericoli di un ulteriore allentamento nel senso di appartenenza alla comunità nazionale
Che già si è manifestata nel Mezzogiorno con un'affluenza scarsa alle urne il ventuno aprile
Care compagne e compagni
In questi anni la società è stata attraversata da grandi speranze
Ma ad altrettanti pericoli in un mondo sempre più piccole in cui la mobilità delle persone delle relazioni sono cresciute normalmente
Aumenta la solitudine l'abbandono la perdita di senso e di valore della vita
Non sta forse qui tanta disperazione giovanile il senso di vuoto che a volte né pervade l'esistenza
Abbiamo vissuto anni davvero eccezionale e mutato tutto il sistema della rappresentanza politica le forme e le modalità della sua né delle della sua legittimazione vorrei dire a D'Antoni ad Antonio che ciò costringe anche noi apporre in modo più forte rigoroso
Il problema di una soluzione legislativa alle questioni della democrazia sindacale in una moderna società e su questa stessa scia il problema della validità erga omnes dei contratti
Per tutelare soprattutto i sentimenti meno protetti del mondo del lavoro
Siamo stati impegnati con grande coerenza coraggio e capacità innovativa contrastare i tentativi di smantellamento gli essenziali diritti sociali e non solo è questo il senso più profondo del grande movimento dell'autunno
Le ragioni forti di quel conflitto hanno fari favorita a mio avviso la dislocazione di soggetti sociali hanno inciso dell'orientamento generali di vasti ceti di società italiane
Sono state fermate quella cultura anti solitaria liste corte curative che sembravano egemoni nella società italiana
Perciò la riforma previdenziale corto del ventitré luglio sono stati percepiti oltre che per il merito come significativi punti di riferimento per affrontare i grandi nodi dell'economia e dello sviluppo sociale del Paese
Perciò rivendichiamo l'applicazione integrale dell'accordo del ventitré luglio per noi un punto forte soprattutto nel Mezzogiorno perché in esse sono contenute importante in materia in direzione di una politica di riequilibrio certo anche per noi non è un feticcio ma guai a non capire i problemi che ha una sua caduta rappresenterebbe per tutto il sindacato
Mi paiono perciò tutte condivisibili le valutazioni che il segretario nella relazione sul documento delle il segretario a nella sua relazione ha esplicitato sul documento di programmazione economica e finanziaria del governo
Il Mezzogiorno è grandemente interessato ad una politica di ripresa degli investimenti e dello sviluppo ed è interessato
Hanno anche accade la domanda interna stante la sua struttura imprenditoriale scarsamente incline ai mercati internazionali
Cofferati dice la relazione che cresce il divario tra Nord Sud
Il fatto vero è che si è rotto anche a causa dalla crisi fiscale un vecchio modello di sviluppo che ha fortemente penalizzato il Mezzogiorno consegnandolo ad una condizione indipendenza e di assistenza
Quel modello e in crisi e con esso quel tacito compromesso sociale e politico su cui si è retta la stessa unità politica del Paese
Oggi perciò bisogna ripensare e di intervenire sui caratteri nella struttura economica nazionale
In questo senso la questione meridionale questione nazionale nel senso cioè che fuori da ogni retorica
Non si difende l'unità del Paese senza affrontare la questione d'un inaccettabile modello duale che rischia di produrre un incolmabile divario di civiltà
Il Mezzogiorno rifiuta questo modello
E pone al Paese il problema di fare i conti con la necessità di grandi politiche di coesione sociale
E perciò necessario proprio in questa fase mai mettere al centro delle scelte economiche la questione del lavoro e della lotta alla disoccupazione di massa
Non possiamo rassegnarci non ci rassegniamo a considerare normale ed evoluta una società in cui centinaia di migliaia di persone
Rischiano di non lavorare mai e per le quali bisognerebbe solo pensare a quali misure assistenziale mettere in campo
E un rifiuto dettato non solo da rilevantissime ragioni etiche ma anche dalla considerazione che non si possono bruciare immense risorse ed energie un grande patrimonio di saperi e di speranza
Possiamo perciò lanciare da questo congresso la proposta
Di diffusi interventi sull'ambiente sulla riqualificazione urbana
Sul recupero del vasto patrimonio artistico architettonico e culturale come grande possibilità per decine di migliaia di giovani meridionali e per intervenire nella qualità civile le aree delle aree del Mezzogiorno più degradati
Una politica per il lavoro
Dunque per essere efficace deve saper guardare ai diversi tipi di riso occupazioni che oggi convivono nel Paese
Io ho sentito poco fa l'intervento gli Agostinelli e di mercenario e ci chiedevamo insieme ad alcuni compagni quante diversa la nostra pratica quando e diverso anche il modo di porsi rispetto oggi alle questioni del lavoro
Noi abbiamo dicevo due tipi di disoccupazione quella determinata da forti processi di innovazione tecnologica e che produce anche la trasformazione di tanto lavoro dipendenti intanto lavora autonomi e quella determinato dalla mancanza di sviluppo
Perciò bisogna far leva su più strumenti
La riduzione del lavoro è solo uno di essi ed è forse quello diciamoci la verità che è meno incide nella realtà dove maggiormente si concentra la disoccupazione
E infatti del tutto ovvio che non è possibile redistribuire il lavoro che non c'è è necessario pertanto uno sforzo davvero eccezionale dell'intera comunità nazionale
Per determinare le condizioni di un patto per il lavoro e lo sviluppo al Sud senza il quale avremo un ulteriore indebolimento della società meridionale e aumenterebbero i rischi disarticolazione del Paese guardate che l'unità del Paese
Pozzi ha esposto il Salsi prima ancora che sul terreno politico su quello sociale ed economico
Quanto potrà reggere la situazione se masse enormi di persone saranno condannate a non avere un futuro se cadono le speranze esse in certezze precarietà si impadronì l'anno della vita
Oggi in Calabria una famiglia su sedili in condizione di povertà
E la caduta di vecchie tutele pratiche a volte degenerate in i dell'assistenzialismo aumentano
La fascia delle persone che rischiano di precipitare nel tunnel dell'indigenza
Sono infatti sempre di più non solo i giovani
Ma le persone i lavoratori di quarantacinque cinquanta anni
Che perdono il lavoro poche finiscono i trattamenti di mobilità poche vedono terminare il loro impegno nei lavori socialmente utili e che non hanno nessuna possibilità di rientrare nel mercato del lavoro così compagni
Non so tra cari compagni non so trasferiti i sentimenti di impotenza e di tanta sofferenza che viviamo ogni volta che quella percentuale di disoccupati
Diventa persone comincia ad avere un nome quando queste si rivolgono a noi per sapere se si apre una possibilità se c'è una speranza nuova di lavoro ecco perché bisogna puntare a rilanciare gli investimenti
Ciò riguarda certo la capacità di mobilitare la moto la massa non esigua di risorse comunitarie ma essenzialmente di ricalibrare la politica dei grandi dubbi gruppi verso il Mezzogiorno
Mi riferisco alla necessità di aprire un confronto serrato con l'aspetto con le teste collana scuole società autostradale con l'ENEL
Perché sui piani di investimenti nel settore delle reti infrastrutturali delle comunicazione della distribuzione di energie sulle acque sul cablaggio
E dall'altra con il Governo per affrontare i nodi della Cal della legalità e della giustizia dell'erogazione del credito del costo del lavoro che al sud e oggi e tre punti percentuale in media più alto che nel resto del Paese
Sulla necessità di processi ampi di riqualificazione nella pubblica amministrazione sul potenziamento dell'intero sistema formativo e della ricerca
Proposte tese cioè a modernizzare le condizioni di contesto
Che possono dare sostegno alla debole imprenditoria meridionale che chiede dopo la fine delle vecchie fiscalizzazione nuove qualificate e più organica e misure i sostegni sono queste compagni
Le ha scelte che abbiamo unitariamente assunto nella Conferenza dei quadri e degli allegati e che abbiamo ripetuto a Catania
Dobbiamo però chiederci con grande sincerità perché non si avanza su questa linea per quei perché queste scelte non diventano pratica verte anziano e contrattuale permettetemi di dire con grande franchezza
Che ciò non avviene perché c'è una scissione troppo evidente tra la politiche confederale rinuncia azione di principio ed una pratica contrattuale di molte categorie
Ho spesso l'impressione che richiama le questioni del Mezzogiorno anche dentro la CGIL siano più un esercizio retorico un mettersi d'
Coscienza apposto
E vi empire un capitolo di un documento che un lavoro a quinta a cui attendere con la necessaria coerenza e continuità
Anche dentro di noi ha scavato una cultura degli egoismi si abbassati una tensione etica del nostro agire
C'è una caduta nell'esercizio a praticare una politica confederale generale anche dentro questa CGIL è forte la pratica degli interessi forti o meglio di quelli che sono più rappresentati
Ebbene queste una condizione non più sopportabile
La CGIL meridionale ha saputo affrontare la più la fase difficilissima della fine dell'intervento straordinario e ha rifiutato con grande coerenza e a volte in una condizione di solitudine lo scambio meno diritti per un improbabile crescita dell'occupazione
L'abbiamo fatto consapevoli della necessità che la difesa del contratto nazionale essenziale per tutto il mondo del lavoro soprattutto nel Mezzogiorno
E che dentro l'accordo del ventitré luglio vi fossero i margini per governare innovativi processi organizzativo e di utilizzo degli impianti in un quadro di convenienze per l'impresa e di difesa dei diritti dei lavoratori
è questo il significato degli accordi sottoscritti a Gioia Tauro o la Marzotto a Praia a Mare
La larga pratica dei contratti di riallineamento di gradualità
Ci hanno consentito di porre al sistema di imprese meridionali la necessità di rompere con quel reticolo di pratiche illegali che hanno contribuito alla le quali alla dequalificazione del sistema delle imprese nel Mezzogiorno
Per il Mezzogiorno bisogna puntare ad allargare la base produttiva non reggiamo se non si fa queste pena un progressivo indebolito indebolimento di tutta la sua struttura economica e sociale
In quest'ambito stiamo sperimentando i patti territoriali
A cui non consegnamo la risoluzione dei problemi
A cui invece però consegniamo la possibilità di costruire sistemi locali efficaci in una logica di cooperazione e non di separatezza tra i soggetti pare compagni e compagni
Quando rivendichiamo coerenze nazionali non ci sottraiamo a nessuna delle nostre responsabilità perciò vogliamo far vivere anche dentro la nostra organizzazione le ragioni del Mezzogiorno
Pensare al sud dal Sud vuol dire per noi fare i conti fino in fondo
Con la nostra storia con la pratica contrattuale rivendicativa Ettore e porre contemporaneamente il problema di una nuova soggettività del mezzogiorno dentro la confederazione
Quello che si presenta questo congresso è una CGIL che nel Mezzogiorno ha saputo far fronte ad una condizione davvero difficile pensiamo avvertenze estreme come quella di Crotone
Senza richiami lamentò ossia pratiche solidaristiche
Una CGIL che si sia avuta assumere le proprie responsabilità
Anche di fronte necessari mutamenti nella struttura dello stato e che dal punto estremo della crisi del Mezzogiorno la Calabria
Ha saputo avviare un'autonoma riflessione sulla trasformazione in senso federalista dello Stato in un'ottica unitario in grado di assicurare una solida base di diritti sociali e di cittadinanza ugualmente fruibile in tutto il Paese
Chiediamo che questa trasformazione avvenga non dentro una logica solo solidale ma in un quadro in cui a tutti siano assicurate uguali opportunità
E sul come faremo vivere questa linea generale sulle coerenze che saremo in grado di praticare lei misureremo la nostra capacità di far vivere per intero l'autonomia del sindacato della CGIL
Noi vogliamo e dobbiamo far vivere il nostro punto di vista sicuri della nostra parzialità
Ma certi che l'autonomia dei grandi soggetti sociali e componente essenziale per la tenuta democratica del Paese a cui dovrebbero essere interessati più di ogni altro oggi le forze che governano questi Paesi questo Paese
La nostra autonomia e inoltre l'unica garanzia che possiamo offrire ai lavoratori ai disoccupati nella difesa dei loro diritti e dei loro interessi e questo tra l'altro condizione essenziale per la costruzione del nuovo soggetto sindacale unitario è un dovere a cui dobbiamo assolvere per dare più forza ai deboli e ai meno garantiti e per cercare di dare voce a chi troppe volte volte rischia il silenzio
La parola d'Andrea
Montagni del regionale CGIL della Toscana poi i compagni ci sarà un ultimo intervento quello di Becquerel lì e daremo la parola al portavoce della commissione dello statuto che ha concluso i suoi lavori naturalmente dato l'importanza di questa fase dei nostri lavori
Vi chiediamo una presenza h in questa parte
Della nostra giornata per ovvi motivi perché dovremmo votare gli emendamenti e la proposta di Statuto prego contento grazie
Ho apprezzato della relazione del segretario generale
La parte conclusiva
Quella che parlava dell'oggi dei compiti dei problemi del sindacato delle scadenze delle parole che dobbiamo usare nei confronti dei padroni e del Governo
In particolare ho apprezzato la sottolineatura dell'autonomia
E voglio su questo sottolineare un aspetto il governo Prodi rappresenta per milioni e milioni di lavoratrici e lavoratori anche per quelli che non l'hanno votato che non hanno votato la coalizione che lo ha sostenuto rappresenta una speranza un aspettativa di cambiamento
E allora noi come CGIL
Che pure abbiamo avuto un peso
Indiretto ma un peso nell'orientare anche il voto di tante nostre scritti e scritti di tante lavoratrici e lavoratori dobbiamo avere ben chiaro che non possiamo accettare
Pena
Il deludere queste aspettative in deludere queste speranze
Il rafforzare una destra e socialmente presente
Non possiamo accettare che si persegua come prima una politica liberista
Non possiamo accettare
Un'impostazione programmatica che non traduca l'impegno a fare del lavoro la questione centrale in provvedimenti
Economici decise l'attività di sostegno al lavoro
Ho detto apprezzato la relazione del segretario su questa parte ma c'è un punto su cui mantengo
Una forte riserva e riguarda l'impianto strategico generale della nostra organizzazione
Su questo dissenso è netto
Il bilancio dell'applicazione dell'accordo di luglio
Il bilancio nei rapporti con il governo Dini ed oggi con il governo Prodi nella battuta iniziale
Non può portare a rilanciare la pratica della concertazione il modello concertativo che invece va superato
Va recuperata la capacità di contrattazione non è un fatto contingente non può essere una condizione del momento occorre che sia la ridefinizione di una scelta strategica
Uri acquisire da parte del sindacato confederale
Di una propria capacità che parte dalla definizione
Di rappresentare degli interessi di essere una parte della società la parte del mondo del lavoro e che a partire da questo attraverso lo strumento della rivendicazione della contrattazione
Mettendo sul tappeto la forza le idee la volontà delle lavoratrici e dei lavoratori porta a concludere accordi anche di portata generale
Su questo compagni la nostra riflessione l'orientamento maggioritario della nostra organizzazione continua a segnare un punto di vista che se verrà perseguito nei prossimi mesi tradirà anche
Gli impegni che sono stati assunti e che verranno assunti in questi giorni
Voglio poi utilizzare i pochi minuti di questo intervento per sottolineare due aspetti cercando di collegati tra loro
Noi siamo impegnati in una lotta per garantire i diritti e le tutele per estenderli ai lavoratori che vivono condizioni precarie di lavoro a quella vasta ormai
Quantità di donne e di uomini
Che non hanno l'occasione di un lavoro stabile che hanno soltanto occasioni di lavoro saltuario che hanno l'incertezza totale sulla prospettiva di vita perché appunto non avendo la garanzia del lavoro non hanno neanche
La garanzia dell'avvenire
Ed è una lotta giusta occorre estendere le tutele
Ma estendere le tutele riconoscere i diritti ricondurre al lavoro dipendente le forme di lavoro pare autonomo combattere il lavoro nero
E tutte le sue forme significa praticare la convivenza con la precarizzazione del lavoro
Allora noi dobbiamo riprendere con forza la lotta per il lavoro
E io indico nella lotta per il lavoro una questione centrale
Dobbiamo fare nostre rendere visibile alle centinaia di migliaia di disoccupati del nostro Paese non solo ai giovani macaco ed io sono stata espulsa dal processo produttivo alle donne agli immigrati
Che noi ci battiamo per dare a ognuno di essi
Che questa nostra conta una occasione di lavoro una possibilità concreta per il lavoro li chiedendo con forza una politica del lavoro che vuol dire una una politica fatta di piani industriali
Discente generali di scelte di bilancio cioè una politica orientata centralizzato dal Governo
Che risolve i problemi dell'incontro tra domanda offerta di manodopera ma a partire da una volontà comune di lottare per il lavoro però compagni non si fanno le nozze con i fichi secchi
Una politica attiva del lavoro richiede Investimenti
E questo rimanda la questione fiscale
Noi siamo in presenza di una pressione fiscale inaccettabile sul lavoro dipendente
Allora occorre riprendere
Dare concretezza quello che scriviamo nei nostri documenti congressuali tanto in quelli di maggioranza quanto in quelli di minoranza
Se si vuole ottenere una diminuzione della pressione fiscale sul lavoro dipendente e contemporaneamente
Reperire le risorse per le politiche attive del lavoro
Reperire le risorse per estendere i servizi alla persona e garantire lo stato sociale ritorna con forza la questione dell'imposta patrimoniale
Ritorna con forza la questione di chiedere a tutti i redditi di concorrere al mantenimento dello stato di concorrere al risanamento dello Stato dobbiamo strappare di mano
Alla lega alle forze di destra la bandiera della questione fiscale
Per ricondurla nei termini in cui va posta è stato fatto bene ieri a sottolineare che il governo non ha speso una parola sulla questione dell'elusione e dell'evasione che sono questioni centrali ma la questione Della patrimoniale del concorde la tassazione di tutti i redditi
è una questione decisiva per rappresentare e mantenere in questo Paese
Lo stato sociale i diritti di cittadinanza delle lavoratrici e dei lavoratori
Delle pensionate dei pensionati e per poter parlare di politica attiva del lavoro in termini concreti e non soltanto in qualche convegno magari a settembre
Grazie
Il portafoglio della compagnia Scala Brellin Simonetta sta presso la postazione dei carabinieri
Può andare a ritirarlo
Domani mattina alle nove e trenta nella sala rossa sono convocati i compagni amaro Anna boutique De Gasperi Oddone
Ora l'ultimo intervento compagni di Assuero Vecchiarelli il segretario generale della CGIL umbra
Per quanto fossi profondamente convinto che le diversità presenti tra di noi
Costituissero un valore irrinunciabile all'inizio di questa vicenda congressuale
Ottenuto che l'ennesimo confronto tra tesi complessivamente alternative ci avrebbe fatto perdere un'occasione irripetibile ed insostituibile per un dibattito di bere il vero che si misurasse con i nostri problemi
Giustamente Sergio ieri mattina ha parlato di una scommessa dall'esito non scontato non era scontato
Che ne saremmo sopravvissuti agli sconvolgimenti di questi anni che abbiamo alle nostre spalle non è ancora scontato questo è il mio punto di vista se noi riusciremo in una prova difficilissima qual è quella di ricondurre tutta la complessità di condizioni e interessi presenti nel mondo del lavoro
A darsi una rappresentanza all'interno della dimensione del sindacato confederale
Le nostre difficoltà a presidiare il nuovo sviluppo a parlare con i giovani lavoratori
Così come con i disoccupati ci dicono in buona sostanza di una partita che è ancora aperta e che forse ci accompagnerà diventando un fatto fisiologico in tutti i prossimi anni
Le condizioni per essere all'altezza di questa prova che di volta in volta si riproporrà sono a mio avviso principalmente tre
La prima è quella di accettare una rappresentazione vera della complessità
Che si muove anche in termini conflittuali con la nostra cultura nel mondo del lavoro dipendente escludendo pretese assurde di soluzioni lineari di sintesi preconfezionate
Ma anche superando le tentazioni di far rientrare dalla finestra letture che sono uscite dalla porta principale della storia per reparto delle grandi trasformazioni intervenute in questi anni nella nostra economia
Trasformazioni che sicuramente ci hanno riproposto una questione acuta della condizione del lavoro industriale e produttivo del lavoro dei settori privati di un disagio di esso che è molto più che salariale ma tutto questo in una dimensione di grande frantumazione non solo di condizioni e di forme dei rapporti di lavoro ma anche degli approcci delle aspettative delle assegnazioni di valore che si dà al lavoro il termine indipendente prima ancora che ambiguo sul piano politico mi sembra impotente rispetto alla difficoltà di interpretare tutto questo per l'idea del lavoro che ha alle spalle
La questione è che se da una parte è giusto immaginare che per il sindacato generale la competerà Rita debba essere riconquistata ogni giorno da un'altra è legittimo attendersi dai nostri quadri dirigenti che si di fuga dalla tentazione dell'indifferenza e dell'impotenza
Rispetto a quella che è la condizione prevalente del lavoro
Una condizione che richiede percorsi adeguati che neanche il ventitré luglio fornisce a quel novanta per cento di lavoratori occupati nella mia regione in imprese con meno di cento lavoratori a quelli delle cinquanta mila aziende della mia regione che lavorano in aziende con meno di dieci addetti
La seconda condizione
Che noi dobbiamo realizzare con la nostra azione per aver successo nello sport Zoo direi Beha dire inverare una idea forte di sindacato confederale
E quella di rompere lo scarto tra il dire e il fare che proposte spesso in passato ha contraddistinto la nostra azione è un problema non solo nostro
E questo soprattutto a partire dall'emergenza lavoro che si sta riproponendo non solo nel meridione del Paese ma anche in alcuni territori di frontiera del centro nord indistinti ospedalizzato
Una emergenza assunta da noi come priorità senza che questo avesse comportato anche qui la individuazione di percorsi negoziali veri pur non volendo riproporre logiche assistenziali e sostitutive del mercato
Credo dobbiamo dire che senza uno sforzo straordinario di riorientamento e promozione da parte dello Stato ed è il governo dei vari livelli di governo dell'impresa degli operatori economici
I soggetti investitori non andranno verso quelle nuove opportunità di cui parlava Sergio ieri
Dell'ambiente e dei beni culturali delle produzioni di qualità che possono colmare quel deficit di lavoro lasciato inalterato dalla qualificazione dalla innovazione dei settori tradizionali
Noi in Umbria da due anni
Ragionando sul carattere di una ripresa che non produceva lavoro e che aumentava le distanze lo squilibrio tra i territori abbiamo proposto l'idea di un piano e di un fondo regionale per il lavoro si tratta di un'idea importante
Che potrebbe conquistare uno spessore nazionale se fosse collocata al centro di un progetto capace di superare le logiche che ancora pretendono di costruire le politiche del lavoro a livello centrale
E però adesso diciamo che occorre fare appunto occorre fare non ci sono più alibi
Per una sinistra che di governo ma neanche per un sindacato che in questo non può accontentarsi una mera proposizione di intenti autonomi
Un sindacato che quindi anche su questo punto deve inverare percorsi negoziali tangibili e visibili
La terza condizione
Necessaria al successo della nostra scommessa è davvero quella di fare fino in fondo il nostro mestiere in autonomia guardando in faccia le novità per quelle che sono la sinistra che va nel suo insieme a conquistare un ruolo di governo e allora sicuramente una grande novità
Altrettanto grande
è una difficoltà di un centro sinistra che è chiamato a fare i conti con la crisi dell'unità nazionale ed a coniugare risanamento dell'economia dei conti pubblici con l'affermazione di un forte progetto riformatore capace di allargare e migliorare
Le condizioni di cittadinanza promuovendo lavoro e stato sociale
Lo abbiamo detto più volte si è rotto un equilibrio fondato su determinate dimensioni dei flussi di spesa
Su cui oltre alle fortune della sinistra in alcune regioni del centro Italia si era detta anche la identità di intere collettività regionali
Le regioni che hanno avuto in quei flussi di spesa gestiti sicuramente diversamente che nel Meridione la camera di compensazione e di riequilibrio dell'economia e dei territori
Io non so se il centrosinistra sarà all'altezza di questa sfida se riuscirà a governare i processi che il Polo richiede federalismo di cui pure parla con la necessità di contenere e ridurre il debito pubblico asfissiante anche a livello locale imporranno
Lo dico guardando l'Italia dall'Umbria una regione dove da cinquant'anni la sinistra governa e dove sta mostrando la corda proprio su questo punto
Noi abbiamo comunque è un dovere
Scommettere su questa occasione storica irripetibile sicuramente in caso di sconfitta per un lungo periodo ma io ho una certezza credo che noi abbiamo non abbiamo alternative alla necessità di fare fino in fondo il nostro mestiere penso che su questo punto la relazione di Sergio rappresenti un approdo importantissimo per fare il nostro mestiere
Con autorevolezza tuttavia occorre qui ed ora
Far compiere un salto all'unità sindacale occorre battere il pericolo di un collateralismo che è fuori e dentro di noi
Che può essere battuto appunto solo facendo progredire la pratica unitaria
Io sono convinto di questo ma non condivido sinceramente le critiche che ho sentito su questo punto riguardo alla relazione la spinta di un processo
Costituente di una fase costituente mi sembra un obiettivo alto anche se detto senza enfasi si tratta piuttosto di riempire la nostra agenda di lavoro si tratta anche qui soprattutto di fare senza ulteriori reticenze e non aspettando di essere uniformi per fare l'unità si tratta di partire piuttosto dalla definizione di quel tessuto di regole necessarie per garantire democrazia pluralismo che mi sembra abbia avuto una importante apertura di credito da parte di D'Antoni io credo che abbiamo a questo punto l'obbligo di andare a vedere
Compagnia conclusione della parte dei nostri lavori
Relativa Allo Statuto presso la Sala Rossa è convocata la sottocommissione politiche atti deve valutare gli emendamenti sullo stato sociale e il mercato del lavoro
Compagni un'altra avvertenza in questa parte dei nostri lavori utilizzeremo dovremo utilizzare il la chiave che vi è stata consegnata insieme alla delega
Naturalmente il possesso della chiave è condizione indispensabile per poter partecipare al voto che procederà attraverso questo sistema elettronico
Verrà utilizzata la pulsantiera nella quale quindi dovete inserire nell'apposita Spina la chiave
E
Nel momento in cui per RAI il comando inserire di votare se era chiaro beh questa è la prima indicazione
Quando verrà dato il via libera per la votazione avremo il tempo necessario la manciata di secondi necessari per votare sino o astenuto
A conclusione della votazione in tempo praticamente reale vedremo il risultato
Tra una votazione e l'altra passeranno circa trenta secondi quindi eventualmente se notate dei Piccoli tempi morti sono dovuti a queste questioni tecniche
Lascio adesso la presidenza per questa parte dei lavori al compagno Angelo Airoldi
Come risulta dalla dai documenti in vostro possesso
Esistono
Nella proposta emendamenti nera la proposta di nuovo statuto della CGIL
Cinquanta emendamenti più un ordine del giorno
Noi abbiamo poi ricevuto
Degli Yeah successivi emendamenti da parte della Filt e della FIOM ma da parte della FIOM e un solo emendamento da parte di delegate e delegati del congresso
Quindi abbiamo teoricamente oltre cinquanta emendamenti
Il l'utile lavoro molto utile che abbiamo fatto
Consente
Con una serie di motivazioni che poi via via vi saranno rese sui singoli
Emendamenti di procedere accorpamenti a come riconsiderazione sugli emendamenti proposti oppure considerarli più attinenti a discussioni di Regolamento dello statuto generale
E quindi è possibile sulla base di questa lavoro fatto da parte
Della commissione della sottocommissione poi ancora dalla commissione in seduta plenaria avere un numero di votazioni inferiori
Noi questa sera
Procederemo solo alla votazione degli emendamenti
E sui singoli emendamenti
La maggioranza richiesta è quella Dei votanti
Quindi dei votanti dal momento in cui verrà inserita la chiave e verranno espressi voti sui singoli emendamenti
Il
Testo conclusivo
Dista tutto
Che richiede invece una approvazione
Qualificata
Del settantacinque per cento dai delegati accreditati pensiamo di farlo domani
Però abbiamo ritenuto utile procedere stasera a completare il lavoro
Che la commissione sullo Statuto ha fatto anche con il voto sui singoli emendamenti quindi noi procederemo alla lettura spiegazione motivazione delle posizioni che sono emersi dal lavoro dalla commissione
E poi alla votazione dei singoli emendamenti il voto invece generale sullo Statuto lo faremo domani ovviamente lo faremo domani perché occorrerà creare delle condizioni di praticabilità dell'obiettivo
Perché se i presenti sono inferiori al voto ricca numero richiesto è inutile procedere a un voto che non ha nessuna
Interesse dal punto di vista dalla sua capacità di sancire definitivamente il valore dello Statuto noi procediamo anche in questo modo perché abbiamo considerato che queste la proposta di nuovo statuto
In termini generali e quindi su è possibile procedere in questo modo
Come è stato annunciato abbiamo avuto anche su questo una discussione
Quindi su ogni emendamento vi sarà espressa l'opinione della commissione
L'opinione della commissione eh o favorevole o contraria diciamo interni di unanimità o di larga prevalenza oppure c'è stato un voto che segnala come si dice una prevalenza minore
Quindi la Commissione illustra il suo lavoro il sarà la sua posizione e lo sarà anche il giudizio della Commissione medesima
è chiaro
Bene
Allora io sarei per procedere alla illustrazione dai ha preso la procedura prego
Storia
Sulla procedura nome la prima volta che non congresso noi votiamo nuovo statuto proprio in questa sala cinque anni fa noi votammo il nuovo statuto non semplicemente dell'emendamento
Può essere più o meno radicale la differenza tra questo e quello precedente ma insomma abbiamo un precedente
Allora io propongo dal punto di vista del metodo del voto che si adotti lo stesso metodo adottato la volta scorsa cioè che sui singoli emendamenti interni a ogni singolo articolo ci sia il voto a maggioranza semplice come o più per costituire l'articolo poi come deciso e fatto la scorsa volta
Che sui singoli articoli ci sia un voto uno per uno e senza richiedere in questo caso la maggioranza dei tre quarti degli aventi diritto però ripeto come lo scorso congresso si richieda la maggioranza dei tre quarti dei votanti
Questa era una questione che abbiamo affrontato allo scorso congresso risolto in questo modo unanimemente dopo una breve discussione su questo terreno metodologico per dare garanzie a tutti l'argomento in un secondo
Può essere che su un singolo articolo
Ci sia una minoranza di compagni consistente con motivazioni però più o meno convinte magari un punto fondamentale che ne so un quaranta per cento di contrari col metodo dello scorso congresso quest'articolo nella forma proposta non passa
Se non c'è questo metodo
Se c'è semplicemente la maggioranza assenti o se si salta al voto sul singolo articolo
Per consentire di vociare magari quel punto significativo bisogna bocciare l'intero Statuto è ovvio che pone praticamente di fronte a un ultimatum ai congressisti
E può ridurre il senso reale reale delle discussioni tra noi anche su questioni importanti cui ripeto io propongo non una cosa nuova semplicemente di adottare le stesse mettendo adottata allo scorso congresso qui sulla stessa questione il nuovo Statuto
Sì sarai
Brevemente il parere maggioritario della commissione che in qualche modo ha già anticipato Angelo noi pensiamo per l'appunto che in ponendoci gli statuti regolamenti due tipi di modalità di voto
Ho la maggioranza qualificata sui voti rappresentati con la maggioranza semplice la proposta di Grisolia sia totalmente il rituale
Perché introduce una forma spuria impropria di maggioranza qualificata che non ha nessuna riferimento con gli statuti e i nostri regolamenti quindi pensiamo che sia più corretto
La procedura di costruire il nuovo Statuto che poi si presenterà domani come emendamento complessivo al vecchio Statuto
Con i voti con il voto a maggioranza semplice sui singoli emendamenti e domani invece la maggioranza qualificata essendo domani il momento di Massimo garanzia
Di tutte le minoranze perché voi sapete che lo statuto viene costruito non sulla base del principio dalla maggioranza politica ma del massimo di consenso quindi noi proponiamo che venga approvata la procedura avanzata la proposta D'Angelo erotiche respinta la proposta di Franco Grisolia
Sì però va bene vuote va bene allora c'è una proposta della corsa
Proposta compagno Grisolia e ovviamente è prevista anche l'astensione che già la
Quindi facciamo la prima votazione dalla serata
Sul voto procedurale votate
Allora
Bene
Penso che Franco di retrovia socio del Stato perché la percentuale che in qualche modo risponde positivamente anche il proprio al problema che ho posto lui quindi possiamo procedere con il massimo
Della condivisione
Io prima di illustrare il primo emendamento o l'obbligo di fare due premesse
La prima c'è una raccomandazione che la Commissione
Si assume nei confronti del Congresso
Di
Badare nella stesura finale dello Statuto che vengano corrette tutte le espressioni di tipo sessista che ancora seppure in misura ridottissima rimangono in qualche articolo
Secondo secondo considerazione preliminare
Oggi noi faremo un lavoro abbastanza complicato però se lo faremo con pazienza penso che ci metteremo poco tempo
Perché dovremmo combinare il il giusto sostegno dei diversi punti di vista con l'assunzione della responsabilità
Di garantire poi il varo dello statuto che è uno dei momenti formalmente sostituzione e sostanzialmente più significativi per organizzazione perché lo statuto è ciò che si lega e quindi voglio sottolineare qui come segnale molto positiva in questa direzione un ordine del giorno approvato dallo congresso dello Speedy che su questioni delicatissime che hanno visto una discussione vivace nello spirito e lo spia la confederazione
Valorizza i punti di approdo dello Statuto anche se non sono soddisfacenti di tutte le questioni che sono state poste perché appunto vuole tenere insieme la giusta sottolineatura dei problemi con un'assunzione forte di responsabilità
E infatti lo Spi poi su cui gli articoli che lo riguardano in particolare l'articolo dodici ritira gli emendamenti che erano stati proposti che ho voluto valorizzare anche questo atteggiamento perché sicuramente il modo giusto e corretto con cui noi dobbiamo lavorare fatte queste due premesse io passerei allora al primo emendamento
Il primo una terza via premesse
La commissione ha scelto di valutare gli emendamenti con due modalità
Una quella
Di massimo consenso per cui quando io vi dirò la commissione propone vuol dire che nella Commissione eravamo tutti d'accordo oppure c'erano elementi di dissenso tale da non portare avuti contrapposti qualche voto di astensione
Quando invece ci sono voti contrapposti allora io dirò alla Commissione propone a maggioranza quindi sull'emendamento numero uno la commissione
Propone di respingerlo perché tutte le questioni che vi sono sollevate sono dette in modo più ampio più diffuso e più convincente nell'articolo due quindi non è nel merito ma proprio nel fatto che viene chiesto un emendamento all'articolo uno in una posizione sbagliata su argomenti che poi l'articolo due riprende tutti quindi noi proponiamo di respingerlo
Allora ovviamente siccome siamo in fase di voto vengono accettati due
Interventi eventuali uno favorevole e uno contrario
Se però io non ricevo nessun segnale io procedo al voto
Chiaro
I proponenti non allora votiamo il primo emendamento
Su cui la commissione ha espresso come diceva ma propone il voto negativo
Si voti
Scusate è stata scusa state a sentire al quando
Le frasi di rito sono la commissione propone vuol dire che la commissione aveva un parere unanime o con delle astensioni che può sono danno senso di prevalenza
Quando invece la Commissione aveva opinioni differenti verrà detto che la Commissione propone a maggioranza sì Mario anche un detto
Su questo primo emendamento che la commissione propone quindi a a stragrande prevalenza umanità in questo caso il no
Ecco posso chiarire perché la domanda che fa ne compaiono Compagnon fondamento ci sono due possibilità che noi abbiamo cioè che si voti a favore del testo così come è
Oppure che si voti no all'emendamento noi proponiamo per chiarezza procedurale
Che si voti sugli emendamenti quando quindi io propongo il no chi vuole appoggiare la proposta della commissione voterà no
Invece vorrà contrastarla proporrà sì quindi non non esce non seguiamo la procedura parlamentare che ha nega gli emendamenti ribadendo il testo di partenza noi votiamo gli emendamenti perché ci sembra più chiaro insomma ecco quindi su questo emendamento la proposta che vi fa la Commissione è quello di votare no per le motivazioni che ho detto
Bene allora poi c'è un'altra questione tecnica dopo l'etica che quelle che sono devono fare
Governare la macchina
Voglio che si dica si vota da parte del presidente che sono io nel frattempo scusate l'interruzione c'è una macchina targata CS
Quattro undici cinque sette sei che Ada disattivare l'antifurto in più se qualcuno non ha la chiave per attivare il meccanismo se va fuori all'apposito segreteria la può ritirare poteva pagherà anche una multa ma alla segreteria e Congresso nell'ultimo io parli solo affittare allora abbiamo capito come non è che io vi devo dire votate sino ovvia astenete come presidente la commissione propone un Regolamento il voto ovviamente è libero però ripeto a o si vota
Il primo emendamento
Pezzo sei no si vota il secondo no no al momento prima il primo rispedivamo dal metodo di voto non facciamo confusione
Ha notato
Possono essere ripetute i numeri perché non le hanno sostato in copia
La loro devono copiare o verbalizzare
Si può chiedere che ripetano allora bisogna ripeterlo che non abbiamo registrata la votazione supremo emendamento
Votare
Il metodo mi chiedano di ripeterlo io mi fido più di voi che di loro il metodo è esattamente quello che io vi ho proposto va bene che votate sulle proposte della Commissione c'è la commissione dice nasce dei conventi votate no
C'è la proposta quando si dirà di sì voterete sì e alla madre o remoto di più contro va bene ok l'avete copiato sei ok emendamento numero due
Dopo si propone di sostituire la parola sindacato con quella di organizzazione sindacale a noi sembra che nel con testo sia più pregnante i in effetti organizzazione sindacale quindi proponiamo di votare sì all'emendamento numero due
Ci sono obiezioni
Allora si vota
Cos'è l'opinione del sì della commissione votare
Cinquecentoquaranta
Sì cinquecentoquarantanove quarantuno e tredici
Bene
Appena mento numero tre sì qui si propone di aggiungere
Ho a sempre al primo paragrafo pensionati e pensionate anziani anziane a noi pare che questa è un'innovazione che ha introdotto lo spiega un interesse anche per la Confederazione quindi proponiamo di votare sì all'emendamento numero tre
Sono obiezioni chiesti si vota la proposta del sì
Si vota
Calma
Se c'è sul francesi ciò tra i suoi tempo
Si vota e avete visto seggi
Bene adesso abbiamo finito di votare gli emendamenti sull'articolo uno
E adesso dobbiamo votare invece in contrapposizione l'emendamento nazionale all'articolo uno presentato da Franco Grisolia quindi adesso
Franco Grisolia immagino illustrerà il suo emendamento e poi li voteremo in contrapposizione
Per la verità
Lo statuto della nostra organizzazione fino al mille novecentonovantuno cioè fino allo scorso congresso conteneva il concetto
Che lo scopo finale della CGIL era all'emancipazione completa del lavoro questi sono i termini esatti di quello che era nel nostro Statuto fino a cinque anni fa
Poi con un errore a mio giudizio questo concetto è stato eliminato dall'ultimo Statuto
Ora il senso del mio emendamento riformulando anche vecchi statuti della nostra organizzazione
Di riproporre questo concetto
Io credo che la scelta del novantuno fosse anche figlia
Di un po'di impressioni che derivavano dalla situazione nazionale internazionale di quel momento
Per dirla con una battuta schematica era appena caduto il muro di Berlino un anno e mezzo prima
C'era una concezione in cui passava per la maggiore la diminuzione del ruolo della lotta di classe e in definitiva era opinione corrente che il capitalismo era l'ultimo e immodificabile nelle sue basi fondamentali sistema della società umana si parlava di fine della storia
Mi pare che questi cinque anni hanno smentito nei fatti questo tipo di concezioni basta guardare quello che è successo nel mondo e dico solo un esempio
Se qualcuno fosse venuto qui non so un anno fa
A dire che riteneva possibile che non in un lontano paese ma in un grande paese tra i Paesi capitalistici più avanzati dell'Europa
Ci sarebbe stato un movimento di massa con uno sciopero generale prolungato di trentacinque giorni
E con lo sciopero dei trasporti per tutto questo periodo che ha trovato che avrebbe trovato il sostegno dalla stragrande maggioranza della popolazione probabilmente qualcuno avrebbe pensato essendo luglio detto un anno fa che aveva preso un colpo di sole
E si sarebbe sbagliato perché non abbiamo visto ripeto in Francia un qualcosa che ha sconvolto questo Paese come mai dal mille novecentosessantotto credo che ci siano quindi e concludo le condizioni
Per imporre nel nostro Statuto ripristinare nel nostro Statuto il concetto che quali che siano le concezioni diverse che noi abbiamo non consideriamo questa società l'ultimo sponda della per i lavoratori e per l'umanità
Ma che noi abbiamo come sindacato quindi con le nostre diversità di opinioni lo scopo che era contenuto nei nostri statuti fino al mille novecentonovantuno di arrivare fino all'emancipazione del lavoro in una società più giusta e più guardi quello attuale grazie
Bene allora ricorda che a Prato che anche lui ha convenuto con noi che era un minuto il tempo per fare una dichiarazione però no no no no no non non dicendo ricordo tutto
Quindi votiamo votiamo in questo modo si sostiene il testo con la modificazione
Introdotte dà i voti precedenti no sostiene la posizione che ha illustrato
Grisolia astensione significa astensione
Si vota
Ma insomma
Possiamo procedere
Passiamo all'articolo due e all'emendamento numero quattro ne me da mento che non solo rientra in quelli della CGIL lombarda ma anche in quelli della FIOM noi abbiamo considerato un emendamento soppressivo
Di di del discorso dell'inciso su basi di parità di pari opportunità riconoscendo le differenze la commissione a valutato che
Il ragionamento introdotto da questo emendamento aveva come punto fondamentale di attacco
Il discorso nuovo che nella cultura CGIL entrato rispetto alla questione dell'uguaglianza
Cioè non come omologazione ma come riconoscimento delle differenze e rimozione degli Stati cori che impediscono di valorizzare le differenze
E che quindi rispetto a questo dato di partenza probabilmente l'elemento che creava più difficoltà era il termine parità perché sta dentro una costellazione
Culturale che ha significati precisi che corrono il rischio di non essere chiari nella nell'inciso e quindi allora noi abbiamo
Chiederemmo ai presentatori di accettare una riformulazione se sono d'accordo su cui la commissione eh
D'accordo che di questo tipo togliendo di parità e scrivendo su basi di pari diritti e du Port unità riconoscendo le differenze
Sposi è un po'banale perché è una discussione molto lunga e come potete comunque immaginare richiamo in campo
Un bel discorso politico culturale viola banalizzo però per evidente ragione di tempo ma penso che tutti i compagni e le compagne
Abbiano capito il senso dell'emendamento della CGIL lombarde della FIOM la considerazione forte che ne ha dato la Commissione e il tentativo di riformulazione unitarie che è stato fatto per cui e chiederei ai presentatori sono d'accordo di ritirare i loro mandamento e di accettare quello riformulato dalla commissione se così si vota solo su quello riformulato della commissione ce la dobbiamo fare due voti quindi aspetto un segnale
Procediamo prego è una compagna
Minuto però bisogna consumarlo parla
Prevedo
Io parlo per la FIOM nel senso che non ha avuto modo di sentire la delegazione lombarda
Il senso che non abbiamo valutato di questo emendamento
Non ci pare ha colto
Nella riformulazione anche se l'introduzione di un concetto di diritti e utile
Non ci pare accolto perché il senso di queste di un altro emendamento simile è quello di superare il concetto del riferimento alla parità e alle pari opportunità
Ritenendo non a nostra pratica nella tradizione
Ormai consolidata del lavoro
Tra le lavoratrici per le lavoratrici da riferire a riconoscimento della differenza della diversità e non al criterio delle pari opportunità per questo non ci riconosciamo nella riformulazione
Beh bene allora occorre evidentemente votare due volte sull'emendamento soppressivo dell'inciso sulle basi di parità e di pari opportunità riconoscendo le differenze
Ovviamente la Commissione esprime una parere negativo e contro propone invece la riformulazione che vi ho proposto quindi io proporrei di votarle in contrapposizione le due formulazioni sapendo che in questo caso chi vota sì vota per l'emendamento FIOM ma e chi vota no invece vota per la contro proposta della commissione la procedura non può essere altra perché evidentemente essendo modificativo del testo passa per primo il primo emendamento quindi allora
Ripeto voteranno sì quelli che vogliono l'emendamento soppressivo della FIOM ma voteranno no a quelli che invece vogliono l'emendamento proposto dalla Commissione modificativo del testo come violetto cioè sulla base pare un diritti d'opportunità riconoscendo le differenze è chiaro
Si vota
Bene procediamo
All'emendamento numero cinque l'emendamento numero cinque
Che è proposto anche dalla FIOM molto che CGIL regionale lombarda
è soppressivo
Della parte
Che
Dice promuovere la società anche attraverso la contrattazione una politica di pari opportunità fra donne e uomini e ogni forma il suo ordinamento interno al principio di una grande la non discriminazione fra i sessi
La Commissione ha valutato a maggioranza in questo caso
Che
La proposta di cancellazione di quella frase correva il rischio di lasciare nei nostri principi fondamentali una vuoto che era più negativo che positivo quindi ci sembra che la formulazione che pure come tutte le formulazioni può essere sottoposta poi una considerazione altro comunque colgo un punto importante
Di come ci si deve impegnare la CGIL per quanto riguarda irriconoscibile l'affermazione dei principi fondamentali cui in cui crede e quindi la maggioranza della Commissione propone di respingere l'emendamento soppressivo
Allora
E chiaro ci sono
Interventi
Si vota allora chi voterà no
Respingerà l'emendamento soppressivo
Chi voterà sì invece Ricci manterrà il testo vede per respingere l'emendamento soppressivo si contano sono si vota sì come abbiamo fatto finora come se non ho capito niente però in questo caso
Allora la il sei il sostegno alla posizione della commissione Inda a
Una capitolo in via un buon feeling con la platea visto siccome la commissione a maggioranza ma pare no chi vuole sostenere la posizione della commissione votano e quindi elimina l'emendamento che invece vuol sapere all'emendamento
Va bene d'accordo variava no l'ho in caso caricavo la prossima volta che farà invece ha una grafica pelata così almeno perlomeno ciò un applauso va bene siamo pronti si vota
Variante
Benissimo adesso entriamo con gli emendamenti dal sei in avanti
In una articolo molto delicato che è quello della democrazia sindacale
Io qui devo fare una premessa brevissima
La novità dello statuto che approviamo in questo congresso riposa anche nel fatto che noi passiamo da uno statuto rigido ha uno statuto flessibile
Finora noi abbiamo avuto degli statuti che dovevano normare tutto obbligatoriamente perché erano immodificabili da un congresso all'altro abbiamo visto che questa procedura creava delle gravi contro indicazioni
E quindi abbiamo introdotto invece la novità dello Statuto flessibile cioè su alcune questioni di grande rilevanza che però devono mi confrontarsi con la contingenza politica sindacale come la democrazia sindacale
Lo statuto all'obbligo di indicare il i principi inderogabili e però poi lasciamo al comitato direttivo nazionale con una maggioranza qualificata l'obbligo di dare poi sostanza regolamentare alle decisioni conseguenti
Dico questo perché mi capiterà da questo momento in avanti di motivare e lo farò sempre più brevemente alcuni no della commissione non al merito stretto dell'emendamento
Ma proprio su questa base cioè alcuni compagni e compagne hanno in qualche modo emendato secondo una logica più simile a quella del vecchio sta tutto rigido piuttosto che di questo nuovo Statuto flessibile
E quindi allora se noi vogliamo mantenere l'articolo sei nella sua profonda rata ragione e nessuno infatti ha contestato ragione articolo sei alcune eccessi di precisazioni non possiamo fare altro che respingerli ma proprio perché la logica è diverso non tanto perché il merito dalla proposta in sé non è accettabile detto questo allora
Io parte comincerei con l'emendamento numero sette
Qui la il no della Commissione e motivato non solo per questo discorso procedurale ma anche per un eccesso di contenuto nel nel nell'emendamento perché pretendere vera ogni atto contrattuale la rappresentanza di ogni struttura regionale nelle delegazioni che contrattano ci sembra anche nel merito una richiesta sicuramente eccessiva quindi diciamo no
Per il metodo perché sicuramente ci sarà poi un regolamento che normerà il modo come si costruiscono le delegazioni che vadano a trattare ma qui anche c'è una nostra riserva di merito perché la formulazione ci sembra in effetti ridondante ed eccessiva
Quindi la commissione propone no all'emendamento
Numero sei
Bene è chiaro
Allora si vota
Mentre compare il voto la Commissione elettorale
Siccome vedere grazie a cure delegazione hanno chiesto un tempo di riunione
No non è più convocata spinga e continuità rispetto alla fine del voto sullo Statuto
Ma un'ora dopo non più di un'ora dopo
Bene procediamo alla emendamento numero sette
Qui la decisione della Commissione prese a maggioranza e quindi avremo da lavorare un pochino di più con il voto
La Commissione maggioranza dice no
Non tanto perché essi ostile ovviamente all'obbligo di accertare il parere vincolante ma questo emendamento collocato in fondo alla al paragrafo Bigli in qualche modo il contraddittorio con la dichiarazione che c'è in quel paragrafo relativamente alla necessità di avere regole condivise
E quindi allora a noi sembra che sia importante che il paragrafo B
Contenga la disponibilità alle regole condivise e contemporaneamente però l'affermazione della
Di una procedura democratica per quanto riguarda la necessità di una procedura democratica per quanto riguarda la definizione l'approvazione delle piattaforme Red indicative
Che sicuramente poi il Regolamento o le decisioni politiche del comitato direttivo di volta in volta decideranno puoi sul piano unitario come questo processo deve svilupparsi
E che quindi gli elementi di democrazia che qui sono proposti vanno più correttamente collocati all'interno di questo pro cesso
E quindi no per questi due elementi che io ho detto
Si tratta di regole condivise e quindi non possiamo normare non lo statuto in modo unitario un un alterarle si tratta di regole democrazie però c'è l'impegno della CGIL su questo terreno a sviluppare un'iniziativa democratica e quindi il processo di definizione sarà poi materia per quanto riguarda il comitato direttivo che sicuramente secondo la commissione dovrà tener conto anche di questo emendamento perché è un altro elemento di novità
Che noi introduciamo e che su una serie di emendamenti noi non vi chiederemmo di annullarli con il voto
Ma a cominciare da questo di chiederemmo di votare contro come di chiediamo e però la presidenza della Commissione Statuto si impegnerà a trasferire queste formulazioni a cominciare da questa alla presidenza del Comitato direttivo quando si comincerà a discutere Regolamento perché comunque sono elementi di merito rispetto ai quali è bene che la discussione il comitato direttivo parta avendoli presenti
Bene detto questo allora siccome nel dibattito alla commissione come è stato spiegato siero delle articolazioni ma anche c'era una riserva su un'ipotesi di riformulazione del detesto la pupilla parola compagna Mentasti
E allora Maria Sai diceva che nello Statuto occorre inserire in particolare in questo articolo sei quelli che noi intendiamo sia dei principi inderogabili
E quindi in questo articolo i principi inderogabili per quanto riguarda la del come si sviluppa democrazia sindacale
Alcuni compagni e compagne della commissione in hanno inteso quindi che come si sviluppa la democrazia di mandato non possa che essere definito per la nostra iniziazione
Principio inderogabile del resto già il vecchio Statuto all'articolo sette punto di conteneva la formulazione testuale Chino che io adesso riproporrò
E la riformulazione riproposta a nome mio a nome del compagno Franco Grisolia e a nome della compagna Liliana Rossetti che facevano parte appunto come della Commissione Statuto
Noi intendiamo mantenere la prima parte del punto b c'è dalla ricca ventidue alla riga ventisei perché questa parte fino a per il rispetto della loro realizzazione perché questa parte attiene a norme di democrazia Interna alla CGIL
La seconda parte invece di questo punto b
Attiene alle regole che noi dobbiamo ricercare che siano condivise con CISL e UIL rispetta la democrazia nel rapporto con le lavoratrici e i lavoratori
Proponiamo quindi di distinguere questa seconda parte del punto b dalla prima riformulando la in questo mondo
La ricerca di regole condivise fra le organizzazioni sindacali per la definizione e l'approvazione delle piattaforme rivendica attive e degli accordi che deve comportare l'accertamento del parere vincolante delle lavoratrici e dei lavoratori
E la convegni lo la convocazione per la verifica e la sintesi
Della consultazione delle assemblee di delegati e delegate degli organismi dirigenti delle strutture sindacali interessati abbiamo cioè ha ripreso testualmente
Il vecchio punto di dell'articolo sette del vecchio Statuto ricollocando lo distintamente in questo nuovo Statuto dalla prima parte che riguardava le regole interne alla CGIL
Bene
Allora
Allora
Ovviamente il punto debole secondo la maggioranza della Commissione di questo emendamento esattamente quello che ha spiegato Laura Mentasti perché riproporre in un contesto nuovo la formulazione del passato Statuto che aveva una struttura diverso cioè rigidamente questo e flessibile secondo noi non risolve e anzi ugualmente complica il raggiungimento di quegli obiettivi su quali come vedete di democrazia e su quali siamo tutti d'accordo quindi la proposta chi il intanto di vedere se i presentatori dell'emendamento che stiamo discutendo che cioè l'emendamento numero sette lo ritirano riconoscendosi in questo
Così faremo una sola votazione se non le facciamo due
Non vedo nessuno quindi nel mi pare che dobbiamo fare due votazioni allora
Io proporrei intanto di cominciare a votare dall'emendamento che ha proposto
Adesso lavora Mentasti a nome degli altri due compagni e compagnia
Sapendo che il parere della maggioranza della Commissione no quindi sì ritiene di condividere il parere della maggioranza Commissione porteranno invece ritiene di condividere il contenuto dell'emendamento proposto dalla ora Mentasti voterà sì bene
Si vota
Bene mi è sembrato un voto più sulla procedura che sulle intenzioni mi pare che su questo invece il nostro congresso no non sia così diviso
Bene adesso proporrei in contrapposizione l'emendamento numero sei al testo dell'articolo sei sempre con la stessa procedura
La commissione a maggioranza dice no all'emendamento numero sei quindi chi condivide la posizione della maggioranza voterà no invece condivide l'emendamento voterà sì
Va bene si vota
Va bene
Cioè ometto è più veloci della ma
Rotta
L'esercito
Sì sì
Passiamo allora l'emendamento numero otto
In questo caso il parere della Commissione maggioranza essi perché l'emendamento non solo è un emendamento che si riferisce atti che sono nella potestà della CGIL
Ma richiama poi un impegno generale che noi collochiamo nell'articolo due quando diciamo parliamo della come uno dei principi fondamentali della verifica del mandato conferito dalle lavoratrici e dei lavoratori dei lavoratori quindi la proposta a maggioranza della Commissione e che si voti sì all'emendamento numero otto
Bene Moretti un minuto
Sono contrario a questo emendamento intanto osservo che la commissione contraddice la logica che ci ha spiegato prima
Nel merito si tratta di una dichiarazione pleonastica perché è vero che già facciamo così e quindi inutilmente ridondante propagandistica
O si precostituirsi all'alternativa una linea unitaria oppure semplicemente una provocazione agli altri
Se passa questa norma i dirigenti della Filcams sono soggetti ai provvedimenti disciplinari per il fatto che mettono la firma su contratti di talune categorie studi professionali collaboratrici familiari e altri senza poter applicare queste regole
Naturalmente in questo caso vedremo di regolarsi con rinunciando a fare questi contratti nuoto organizzandoci per difendersi dagli strali della Commissione di garanzia
Allora
Esistono
Quindi in questo caso se intendete
Condividere la posizione a maggioranza della commissione votate sì all'emendamento numero otto se invece intende condividere le posizioni che si contrappongono votate no
Sì Gotti
Bene
Vedo che finalmente ci appassioniamo che nello Statuto che non era una gran pratica
Ed eroi passiamo all'emendamento numero nove
L'emendamento numero nove propone di aggiungere
E degli accordi laddove si parla
Delle piattaforme la commissione è d'accordo per accoglierlo
Bene
Se no no
Allora se si può procedere al voto quindi non solo delle piattaforme ma e degli accordi sì per la commissione la commissione si si vota
Passiamo quindi all'emendamento numero dieci numero undici qui la commissione propone un accorpamento dei due emendamenti ovviamente se poi il la regionale Lazio la funzione pubblica ci aiuteranno e riformulando il testo dello Statuto lì come vedete si ragiona su i criteri di garanzia per quanto riguarda l'esercizio della democrazia diretta da parte degli scritti e delle scritte la CGIL
E noi ci siamo trovati di fronte a due
Problemi
Uno quello che era orientamento comune della commissione che il tema della democrazia deve essere affrontato lo statuto nel modo più aperto e diffuso possibile
Due però il fatto che la diversa dimensione e la diverso modalità organizzativa nei luoghi di lavoro fra una struttura e l'altra fa una categoria all'altra comporta il fatto che stabilire delle norme
Particolarmente rigide corre il rischio di non risolve il problema per esempio un semplice abbassamento della percentuale accompagnata da una minimo necessario per chiedere la convocazione di assemblee a poteva addirittura peggiorare la situazione di democrazia rispetto a questo allora la controproposta che ne facciamo è la seguente
Che laddove si parla di un decimo delle scritte di un quarto dei componenti si dica
Su richiesta fino ad un massimo di un decimo delle scritte scritte
E fino a un massimo di un quarto dei componenti di organismi stessi sulla base dei regolamenti di cui essi si doteranno in questo modo mi sembra aver risposto positivamente alla questione qui sollevata cioè e lo statuto fissa una limite invalicabile per quanto riguarda la forma di organizzazione della democrazia diretta ai però poi permette ai vari livelli sulla base dei diversi statuti di rimodularlo la ovviamente in modo più vantaggioso a seconda delle situazioni a secondo del modo con cui nei regolamenti noi decideremo se quindi la funzione pubblica
E il Regionale Lazio
Ci aiutano dicendo che questo nostro proposta risponde alle loro esigenze io farei solo votare l'acconto la riformulazione della commissione
Statuto
C'era un segnale se vogliamo segnare se possiamo sonnolenta ma volevo un po'retata in sebbene finora vice perché abbiamo lavorato in Commissione
O possiamo procedere
Cioè col considero quindi che va bene solo la riformulazione è come se lo Statuto ho capito bene
Non ci sono obiezioni bene benissimo allora ovviamente chi è poco voterà sì chi è d'accordo con la riformulazione della commissione Statuto voterà no chi pensa invece che su questo testo non deve essere cambiato niente
C'è qualcuno che è chiaro saltata forse c'è qualcuno che vuole intervenire
Tu devi intervenire sì
Sì lo so uno era di e uno era provato che il congresso l'altro era di minoranza ma noi quando Flora costruiamo lo Statuto non facciamo queste differenze perché lo Statuto e di tutti
No rispetta l'invito che faceva assai per la delegazione del Lazio di ritirare
L'emendamento e accettare la riformulazione e della Commissione ovviamente neanche io ho potuto sentire compagni della delegazione del Lazio ma è evidente che questa è un emendamento proposto dalle minoranze potati congresso quindi io riproporrei cava perché insieme ad altri abbiamo arrosto in quel congresso a questo emendamento che contrasto nazionali si pronunci sulla definizione autentica dell'emendamento e non sulla forma riformulazione della commissione benissimo
Allora la procedura è questa prima noi voteremo i due emendamenti nella formulazione che avete nella cartellina sapendo che su tutte e due il parere della Commissione no
Fatta questa votazione sì ovviamente verranno respinti
Allora vi proporremo di portare la riformulazione della commissione è chiaro che se invece lascia passare uno dei due emendamenti al mese la cosa diciamo tre voti allora ai voti quindi prevalessero emerso nell'emendamento numero dieci la Commissione ho detto di no ma di mantenere una commissione per il no si vota
Bene allora adesso bisogna avere pazienza fino a quando si libera
Io intanto al rilievo morti sulle mie sull'emendamento numero undici la commissione dice no
Va bene
Allora asserì vuota sull'emendamento numero undici
Mario Cal pareva la commissione si voti
Un attimo e aspettiamo con calma tirate cronologia celato dal Porta del Paradiso
Sotto il prosecco
Però si vota
Via
Allora mentre
Bene bene allora essendo i due emendamenti
Respinti
La commissione è per ripresentare la sua riformulazione del sud sì sì sì noire presentiamo la nostra riformulazione poi liberi di attuarlo no Congresso può respinge la ma noi siamo come si dice cioè favorevole a questa formulazione che abbiamo Prati Parioli ha presentato ci sembra più utile che se è una questione è fondata
Anche se poi dobbiamo dare voti contrapposti questo in qualche modo non devo portare un'azione di reazione se fondata l'abbiamo trovato una soluzione
Che ci sembra giusta mente mediata nulla riproponiamo perché le questioni vere rimangono vere al di là del Guarini timori siamo state indossasse o meno no adesso si vota
Ovviamente si vota sì alla riformulazione
Della commissione
Rispetto al testo di proposta di Statuto si voti
La stanza della non ve la ripeto quindi fino a un massimo secondo il Regolamento
Bene
Emendamento numero dodici che ha proposto non solo dalla Silvio Ricci si dalle Regione Lazio ma anche dalla FIOM con l'aggiunta sì sì siamo alla colonna tre bit dove si dice anche nella l'affermazione
C'è una l'emendamento dice a partire dai comitati gli scritti aggiungiamo delle leghe dei pensionati fino agli esecutivi non che su questo emendamento aggiuntivo la commissione dice sì
Dichiaro aumento numero dodici con questa precisazione sì c'è una precisazione siamo per il sì
Si vota
Emendamento numero tredici
In questo caso invece la Commissione è per respinge l'emendamento
Perché
Al in questo Statuto è scomparsa di riferimento alla norma antidiscriminatoria e quindi abolire quell'inciso per quanto riguarda il
La non discriminazione tra sessi
Ci sembra un'operazione pericolosa non positiva quindi allora noi siamo per dire no all'emendamento soppressivo
Che l'inciso stabilendo che nessun essere si può essere rappresentato di sodo quaranta per cento di sopra Santa per cento eccetera
Bene troppi gli errori
Si vota
Bene emendamento numero quattordici qui la commissione propone a maggioranza di respingerlo per quella ragionamento che vi ho già fatto queste uno statuto flessibile introduce procedure che attraverso i regolamenti normerà hanno le questioni ivi comprese quelle relative alla formazione selezione dei gruppi dirigenti
Per cui non abbiamo un'ostilità generale e di fondo alle indicazioni che vi sono contenute anzi riteniamo che queste debbano far parte di quel pacchetto di proposte che comunque il congresso dovrà passare alla comitato direttivo perché quando diceva suo Regolamento ne tenga conto come primo punto di partenza
Però
è essendoci alla alla alla alla punto it dell'articolo sedici l'indicazione che l'intervento sui gruppi dirigenti deve essere fatto obbligatoriamente
Ci sembra che l'eccesso di definizione che qui è contenuto corre il rischio di essere contraddetto anti non corre rischio sia contraddittorio
Con la logica che vi ho illustrato già due volte contenuta dall'articolo sei per quanto riguarda la democrazia sindacale quindi questo caso
A maggioranza diciamo no e però ovviamente riteniamo che quando si tratterà di discutere con lamenti questo sia un punto che non scompare dopo il voto ma di cui il comitato direttivo nazionale dovrà tener conto quando avvierà la discussione sul regolamento allora siccome
Da CGIL del Lazio lo ripropone de anche perché una ipotesi di riformulazione di di assunzione come la Commissione aveva avanzato non sembra sufficiente
Si procede lo voto però sì è una stazione Serena
Votare per due compagni la discussione che c'è la camera non va mica bene si può anche lasciar perdere
Sì a due chiavi Semeta unità scade non è utile
Si vota e l'opinione della commissione no
Si vota
C'è qualcuno a scusa grande bene scusate costruito in modo tale da sospendiamo al voto
E sono da annullate
Allora io non voglio rischiare la paralisi regna un minuto
A sostegno
Non voglio tradire un conservatore come diceva assai all'inizio Noemi almeno dalla CGIL di Roma e del Lazio
Riconfermiamo questo emendamento sia perché fu o nella conferenza d'organizzazione che non avevo fatto due tre anni fa stilato e oggi congressuale mente votato immesso nello Statuto
Sia perché noi dei fatti l'abbiamo applicata abbiamo esercitato quella pratica quanto è contenuto nell'emendamento detto questo noi comunque prendiamo atto dell'itinerario che voi volete farà bene a questo emendamento e ad altri emendamenti che fan parte del sesto capire però riconfermando per sostenendo ecco il secondo no giusto
Che per coerenza rendessimo esplicita al Congresso questa nostra posizione allora scusate
Nella nella discussione nella commissione sotto da e commissionare Gatta noi siamo disponibili a seguire un pro percorso di spostamento in una serie di emendamenti alla discussione successiva una volta determinato lo statuto in sede regolamentare e applicativa
Però
Dico ai compagni proponenti del Lazio e a quelli successivi che se c'è un voto c'è un voto che che decidere su la proposta che avevamo fatto non c'è stata accolta quindi se votiamo e il voto l'emendamento viene cassato poi si discuterà erano vagliati e vagliati come emendamento cassa
Mio presidente giustamente severo su questo invece si vota
Allora la parere la commissione no con quelle motivazione grazie fatto chiederà di novanta enne quindi il Lazio dice sì
Emendamento numero quindici
Anche qui si solleva una questione di grande delicatezza sulla quale la Commissione non è per nulla ostile ma il parere negativo esattamente motivato come parere negativo come il parere negativo che abbiamo dato
Rispetto all'emendamento numero quattordici perché dobbiamo valorizzare gli elementi di novità
Dello statuto che sono due non solo la flessibilità ma anche poi un raccordo più forte
Fra lo Statuto confederale e gli statuti delle dei regionali e delle categorie nazionali per cui abbiamo un sistema normativo questa volta più articolate più democratico e quindi introdurre elementi di rigidità
Non risolve nessun problema e ovviamente non pro problemi che invece possono essere sciolti dentro un percorso che da eguale le stesse garanzie quindi no per queste motivazioni non tanto per il merito
Né si vota
Sono sceso basso
Bene emendamento numero sedici qui invece la Commissione propone di approvare quindi di votare sì perché in questo caso l'emendamento non è di natura regolamentare ma è di natura definitoria di principi che in quanto tali hanno coerenza con lo Statuto
Perché appunto sottolinea come principi inderogabili di democrazia sindacale l'elemento di rinnovamento e l'utilizzazione delle esperienze e quindi sulla l'emendamento numero sedici il parere della Commissione sì chiaro sono opinioni
Si vota
Via
Prima dell'emendamento diciassette c'è un emendamento sedici bis che propone unitariamente la Commissione e che si colloca alla parare va grafo dell'articolo sei che comincia al comitato direttivo quindi se leggo bene deve essere il terz'ultimo paragrafo avete individuato
Ecco
Il tredici si comincia dalla riga trenta
Ok colonna tre Bjelica trenta andate alla riga trentasei lì c'è stato un errore materiale
Perché quando si parla
Del tre per cento riferito agli iscritti agli scritte ovviamente si deve anche aggiungere delegati delegato perché anche attinenza con il congresso
E però siccome gli errori si possono correggere solo formalmente quindi noi proponiamo un emendamento aggiuntivo di delegati e delegate
Come parere col parere unanime della Commissione quindi chi accoglie questo emendamento votassi
Sì trarrò dell'emendamento sedici bis c'è un nuovo emendamento tredici bis che risolve un problema di di formulazione del testo
Si vota
La macchina lentissimamente in padella letterale
Bene
C'è un emendamento l'emendamento numero diciassette
Che propone di modificare la maggioranza dei due terzi per definire i regolamenti
La commissione a maggioranza propone il no a questo emendamento per due motivi uno di equilibrio quando venne formulato questo e paragrafo dell'articolo sei si tenne in equilibrio buono per dare garanzie a tutti sia ai singoli che all'organizzazione
La clausola del tre per cento con quella dell'abbassamento del quorum per quanto riguarda la definizione del Regolamento quindi ci fu un accordo che soddisfaceva
Una serie di esigenze in più la nostra obiezione e di tipo fattuale
Con una maggioranza qualificata più alta noi non siamo riusciti a darci in quattro anni il regolamento di funzionamento del comitato direttivo il rischio di in una vera i regolamenti attuativi della democrazia sindacale non lo consideriamo pericolosissimo
Non ci immaginiamo un'organizzazione che sta per quattro anni impossibilitata per un contratto troppo alto a decidere di materie così delicate e quindi ci sembra che la qualificazione della maggioranza di due terzi sia non si da un lato elemento di garanzia
Per i singoli e le minoranze ma anche di garanzia l'organizzazione ha tutti gli scritti e le scritte
Quindi noi siamo per proporre a maggioranza no all'emendamento numero diciassette bene dà la parola
Coppa teste
Le parti dello Statuto che attengono alla definizione di maggioranze qualificate per votare su aspetti particolarmente delicati devono ovviamente avere una loro coerenza e tenersi una loro uniformità ora la proposta di Statuto che stiamo discutendo in vari punti
Prevede la maggioranza qualificata di dei tre quarti per l'approvazione in determinati passaggi è il caso della approvazione degli statuti regionali delle categorie nazionali
è il caso della definizione dell'affiliazione ovvero della non affiliazione a soggezione internazionali è il caso dei regolamenti per l'avvio delle dei delle sedi congressuali
In questo quadro io ritengo di proporre una riformulazione dell'emendamento numero diciassette
Chiedendo che quindi coerentemente con le maggioranze qualificate richiesti in questi altri momenti altrettanto si faccia in questo caso quindi per la definizione del Regolamento di applicazione dello statuto quindi la riformulazione prevede la maggioranza qualificata dei tre quarti che appunto la stessa maggioranza qualificata che si propone in altre situazioni l'osservazione che faceva Maria assai è un po'singolare perché insomma siccome anche a questo congresso si chiede la maggioranza qualificata dei tre quarti del congresso
Per approvare lo statuto allora a rigor di logica stando a quello che diceva Mario Sai anche questo potrebbe proporre questioni di immobilismo e allo stesso livello tutte le maggioranze qualificate richieste in altre parti dello Statuto su altri punti proporrebbero rischi di immobilismo
Quindi questa francamente non può essere una motivazione accettata
Bene allora sono adesso noi abbiamo un emendamento riformulato
Per cui non siamo più i quattro quinti marziano come è stato
Ai tre quarti no votiamo tutto bisogna non non aspetto fare è stato rivelato trequartisti
No no tre qualcosa allora siccome mi pare che perdiamo del tempo a chiedere di ritirare è qui facciamo due volte anche d'intesa prima su i quattro quinti e poi sul traguardo va bene sì
No no no no Aldo posso spiegarti queste emendamento è stato presentato in Commissione Statuto a norma di Regolamento ed è stato illustrato adesso era per era nella commissione sei lo statuto da facoltà allora emendare lo statuto ai membri della Commissione e altri cinque per cento dai delegati siamo siamo perfettamente regolare allora là fuori formulazione è stata presentata noi chiediamo a chi ha proposto i quattro quinti se lo ritirano
Odori motivano
O se non vi è nessuno io penso lo ritirano no no così non si può fare perché non si può fare non sta la compagna del Lazio a rimotivare che la sua
Votiamo resi sedici forse che ce la caviamo triennale
Quindi io potei fare votare prima il nostro i quattro quinti ovviamente a maggioranza e poi il no sui tre quarti del subemendamento avanza proposto in Commissione qui riproposto da Laura Mentasti sapendo che la maggioranza della Commissione su tutti e due è di parere è per il no
A sinistra Roncolato Solone va be'allora un modo solo allora siamo solo sui tre quarti proposti da lavora Mentasti
Il parere a maggioranza della Commissione no bene si vota
Avanti emendamento diciotto qui si introduce un emendamento che modifica le norme di incompatibilità
La commissione ritiene che in una situazione così difficile per quanto riguarda l'aut l'autonomia delle organizzazioni sindacali non certo per decisioni della CGIL
Questo emendamento corre il rischio di introdurre elementi di rischio
Mentre ci pare che per quanto riguarda l'attenuazione della compatibilità delle incompatibilità
Sia sufficiente il terz'ultimo paragrafo
Dell'articolo sette che per l'appunto introduce quegli elementi di flessibilità sull'incompatibilità che possono risolvere i casi più evidenti inutili inutile rigidità sul tema su questo tema quindi per quanto riguarda l'emendamento numero diciotto la commissione è per il no bene in chiaro
Si vota
Emendamento numero diciannove con le stesse motivazioni del diciotto la commissione per il no si tratta anche qui di questioni di compatibilità e ve l'ho già illustrato
Allora siccome le motivazioni sono esattamente quelle di prima però bisogna aspettare
Possiamo riformulare tecnicamente il voto
Si vota
Si vota
Arriverà
Questo nuovo
Questo è no no è quello di sempre
Si vota
Sì
Riteniamo cosmetici
Ok
Emendamento numero venti
Ecco su tre Sivo
All'articolo otto
Della di definizione le CGIL regionale Federazione sindacati nazionali di categoria e lo spinge sopprime l'ospite la commissione di parere
Contrario quindi propone no a questo emendamento
Bene opinioni
Si vota
Prima si vota
Bene adesso grazie alla vostra pazienza siamo arrivati tranquillamente a un punto molto delicato degli emendamenti
Sono un insieme di emendamenti che vanno dal ventuno al ventinove
A cui si aggiungono poi degli emendamenti della FIOM e della figlia nazionale che hanno natura Nane Oca che hanno a che fare con una delle questioni più importanti per la CGIL
E anche per la definizione dello statuto e cioè le forme di autorganizzazione delle donne
E sono quindi collocate all'interno dell'articolo otto negli ultimi
Paragrafi
La proposta che avanza la Commissione e l'ha avanzato l'unanimità
è la seguente
Lo statuto riconosce il principio dell'autorganizzazione delle donne e questo riconoscimento ha un valore assoluto
Ciò che l'articolo otto deve tendere a normare e il moto come le forme dell'autorganizzazione sono riconosciute dalla CGIL
Quindi nell'articolo otto noi non discutiamo le forme di autorganizzazione delle donne
Che discutiamo il modo come la CGIL riconosce queste forme di autorganizzazione
Nel dibattito che si è realizzato in questi mesi e che poiché è rappresentato dagli emendamenti
Ci sono proposte di Formentini perse per quanto riguarda le modalità di autorganizzazione
Con una novità
Che le compagnie si sono dato reciproco riconoscimento delle forme diverse di autorganizzazione e questo dicono gli emendamenti
Che ci sono forme diverse di autorganizzazione e che le compagnie le riconoscono reciprocamente
Sulla base di questa considerazione la commissione ritiene che questo sia un passo in avanti che si colloca felicemente dentro il tema dell'autorganizzazione che fa passare anche alla cultura dell'organizzazione il passo in avanti e per questo non debba essere sottoposto a un botto
Che quindi debba rimanere il testo dello Statuto nella sua formulazione generale così come proposta aggiungendo però
Alla lì al la colonna cinque a riga sei e le risorse perché evidentemente nel modo di riconoscimento dell'autorganizzazione non bastano i poteri le prerogative ci vogliono anche le risorse
E
Facendo dell'insieme degli emendamenti che sono stati qui presentati più quelli della FIOM e della Filt
Materiale da consegnare al processo successivo di definizione del modo come concretamente si realizzeranno queste forme di autorganizzazione aggiungendo
Che che la formulazione dello statuto spetta inoltre il comitato direttivo delle CGIL decidere
Le forme specifiche di rappresentanza per quanto riguarda le forme di autorganizzazione della donna delle delle donne debba essere inteso non come un vincolo procedurale imposto dei comitati direttivi alle forme di autorganizzazione ma come un obbligo dei comitati direttivi di rispondere positivamente alle proposte di autorganizzazione che in modo diverso e con reciproco riconoscimento le compagnie avanzeranno
Ecco perché chiediamo
Sulla base di queste formulazioni e fermo restando appunto che si accettereste questa proposta e non sottoporrete al voto l'insieme degli emendamenti per la loro specificità verranno salvati e riproposti alla discussione
Della CGIL
Di chiedere appunto che gli emendamenti dal ventuno al
Il vero ventinove più quelli della FIOM e della Filt che non sono inseriti per un ritardo nella consegna ma che noi abbiamo valutato e che fanno ragionamenti analoghi di approfondimento su questa
Non vengono messi in votazione però vengono mantenuti secondo la proposta che io vi ho fatto questo è un atto
Importante noi chiediamo alle compagnie di fare un atto importante perché come dire non vanno non continuano una battaglia che hanno fatto è stata una battaglia grande importanza
Ma chiediamo anche un atto importanti al congresso perché deve con questa accetterà questa proposta dare finalmente un fortissimo elemento di riconoscimento
All'autorganizzazione delle donne alle forme con cui si manifesterà in questo devo dire facendo fare un passo significativo alla cultura che purtroppo nella CGIL ancora su questo punto piena di contraddizioni e io ne sono uno di quelli ampiamente coinvolti come tanti altri contanti
Perché è la proposta noi abbiamo ripeto ho cercato di fare un delicatissimo sforzo chiedendo il massimo di collaborazione e come diceva Mario queste una conclusione unitaria in più facciamo una Giunta sulle risorse che non esistevano che richiedano una formalizzazione
Ci sono richieste
Bene
Allora noi riteniamo che tutti questi emendamenti dal ventuno al ventinove più quelli della sfiducia tre
E quelli della FIOM siano assunti secondo le modalità che sono state proposte dalla Commissione e che adesso invece si fa la votazione sull'inserimento tra la la specificazione risorse
Alla pare paragrafo non mi ricordo più sì l'ho indicato è la colonna cinque a riga sei bene si vota su risorse ovviamente la commissione lo propone
Si voterà il sì
Bene
Viene il voto dice che abbiamo imparato tutti qualcosa soprattutto penso che l'abbia imparato l'organizzazione possiamo procedere quindi con più
Sicurezza indo voi
Emendamento numero
Pap appunto
La ventinove
Ho trentatré
Cioè quello che dice sulla base delle proposte di sessi coordinamenti
E ce n'era qui ripetuto due volte però essendo lo stesso lo possiamo unificare
Su queste invece il parere della commissione eh no per analogia con quanto abbiamo fatto finora cioè nel senso che avendo affermato principi di autonomia e di autorganizzazione e però non avendoli formalizzati
Per quanto riguarda il discorso che abbiamo fatto su un punto delicatissimo e decisivo come quello dell'autorganizzazione delle donne
Debba valere anche per questi emendamenti per cui la nostra opposizione non è di merito
Ma è proprio di metodologia abbiamo scelto questo metodo e quindi fermi principi generalissimi contenuti nell'articolo otto poi evidentemente il processo normativo
Dovrà comportare tutte le indicazioni che sono contro
Contenute nell'articolo otto e quindi anche l'attiva partecipazione dei soggetti che sono coinvolti che procederanno insieme l'organizzazione le loro forme specifiche di organizzazione quindi la motivazione per analogia no ma e rivendono avrebbe io e altre metodologia va bene sono uguale li possiamo rivendicare
Si vota
Tutte e due
Ok trentuno
Sul trentuno facciamo un ragionamento analogo a quello che abbiamo fatto prima qui viene introdotto un elemento di specificazione per quanto riguarda il coordinamento degli immigrati
Noi qui facciamo due anzi tre discorsi il primo e che
Lo statuto ricco dà visibilità questa tematica perché non solo chiude con una specifico impegno per quanto riguarda le forme di aggregazione degli immigrati di immigrate punto finale dell'articolo
Otto ma nell'articolo
Due dei principi fondamentali
Il un elemento fondante che deve caratterizzare la politica di promozione di uguaglianza solidarietà e afferma valorizzazione delle differenze e riferito non solo alle donne e agli uomini ai nativi relative ma agli immigrati e alle immigrate quindi sul piano politico questo elemento e riconosciuto nello Statuto con una forte visibilità politica
Secondo elemento
Sul piano però metodologico noi pensiamo che questo debba essere un elemento da cui inderogabilmente parta la
Di finzione regolamentare
Delle forme di organizzazione degli immigrati ma inserirlo nel testo correrebbe il rischio di creare uno o uno squilibrio che sul piano delle scelte complessive di procedura proposto da articolo otto sicuramente non positivo
Mentre
Ovviamente
Creerebbe una
Conseguenze questa la terza considerazione che facciamo rispetto alla libertà di autorganizzarsi degli immigrati negli statuti delle categorie nazionali dei regionali
Cioè nel senso appunto che dovendo adesso noi abbiamo un sistema composito di
Normazione dei nostri diritti che non è solo più lo Statuto confederale ma sono anche gli statuti di categoria e regionali e questa è una grande opportunità perché permette a tutti
Di
Organizzarsi cogliendo delle specificità che altrimenti se avessimo normato rigidamente nello Statuto confederale non sarebbero accolte ad esempio una discussione
Differenze il modo con cui gli immigrati e le immigrate intendono realizzarsi in Emilia o in Lombardia già questa una discussione fatte possibile negli statuti ecco quindi per queste tre motivazioni
E l'ho fatto pur lunga perché come vedete il tema è di grande rilevanza non è piccola cosa la commissione propone di dire no
Al l'emendamento trentuno però di tenerne conto secondo le i modi con cui che io ho illustrato bene
Prego
Allora Noya
In quanto immigrati
Dal novantuno novantadue hanno fatto questo articolo sedici dal vecchio Statuto
Io parlo dalla mia esperienza personale anche col qui anche credo che c'è un risultato che si è visibile cioè la presenza di immigrati in questo congresso tutti immigrati
E credo che nessuno di qui che presente può negarlo che solo qui oggi sono qui perché c'erano questi coordinamenti anche se oggi altra una realtà come l'Emilia Romagna dice che c'è c'è una è un superamenti ci vuole un superamento però la stragrande l'altra maggioranza dell'altro territorio italiano non è così
In Lombardia in Piemonte in campagna e ci sono ancora dove non ci sono questi coordinamenti o per lo meno sette sono non c'è niente di non sia stato matto fatto niente allora in Lombardia
E in Piemonte noi è una bocca d'ossigeno è una finestra si sa lo toglie
Io personalmente non sarei qui oggi
Allora io dico la pensiamo solo a quelli che diciamo così loro hanno lavorato hanno avuto anche la possibilità di lavorare cioè quelli dell'Emilia pensiamo agli altri cioè la stragrande maggioranza che non hanno avuto la opportunità che hanno avuto questi qui dell'Emilia
E credo che questo la CGIL lo deve agli immigrati oggi
E questo congresso si si chiude negando chiudendo la porta in faccia immigrati io non vorrei essere tanto pessimiste ma credo che sarebbe una grandissima ingiustizia verso immigrati verso degli immigrati che credo che ancora oggi hanno fiducia alla CGIL è quel trimarano averlo nonostante che comunque ci sono delle obiezioni ci sono delle forzature che tendono sempre e comunque a chiudere le porte ma io credo che qui compagni tutti quanti vogliamo tutti la stessa cosa cioè di avere la possibilità di avere un rappresentante Putin si difende e difende i diritti di tutti quanti noi immigrati
Il coordinamento chiamatelo come vogliamo possiamo anche dire strutture possiamo però abbiamo bisogno e di questo è nello statuto nuovo statuto è troppo generico quelli dite che ci sono anche le donne ci sono anch'io e handicappati ma scusate cioè noi non vogliamo fare quindi paragoni
Però
Ivi grati ci sono in penso che hanno tutto il diritto anche di avanzare delle proposte e noi abbiamo fatto solo una proposta che purtroppo nello statuto nazionale credo che c'è c'è stato un colpo basso verso immigrati e permettetemi di dirlo perché è vero che qualcuno cui dice che diciamo così c'è una certa maturità ma è altrettanto vero che questa maturità tu l'hai avuto perché ha avuto la possibilità di dimostrarlo e noi per dimostrarlo abbiamo bisogno di questo Statuto grazie viene chiede momento
Agli occhi
L'intervento a favore per il suo intervento contro
Sì Valerio valutazione
Allora io credo che il compagno che è intervenuto nel merito di questo di questo andamento ha tenuto conto soprattutto da di una situazione del territorio di alcuni territori che ha seguito anche l'intervento di Alias potuto rilevare che certamente anche l'aspirante segretario generale c'è una mancanza di presenze dei migranti ma non è tanto dovuto al buon funzionamento al porto o al cattivo funzionamento dei dei probabilmente ma quanto a una latitanza dell'organizzazione allora perché io molti vuoti il no a questo emendamento
Perché uno abbiamo una realtà che è diverso ormai nel novanta novantuno quando ci facciamo il congresso si poteva giustificare un tale organismo perché era il momento dell'accoglienza rappresentavamo soprattutto gente che non era nella nella realtà lavorativa
In tutti iscritti iscritti era al novanta per cento disoccupati dieci per cento attivi a adesso chi va a leggere gli scritti sono novanta
Per cento attivi e sette per cento dieci per cento disoccupati allora si trattava
Di trovare una mediazione ma in Emilia-Romagna abbiamo deciso di superare questo fondo di coordinamento che certamente te un fatto positivo è rischioso lo riconosciamo però apre una pressione politica Libardo di organizzazione ed ha più responsabilità alle categorie di far fronte a una realtà nuova che è quella dei migranti
Il secondo elemento che oggi bisogna trovare una mediazione certamente su questo che sono siamo consapevoli che chiudendo i complementi da Roma in giù forse chiudiamo la porta della CGIL a immigrati però questo non può essere una scusa
Soprattutto nel momento in cui per quattro anni alcuna realtà non hanno potuto mettere in piedi in Parlamento e quindi non sono i siti ricitato risultati incredibili
Oramai si diceva che il condannato non è più lo strumento efficaci visto che non ha permesso di fronte di avere risultati credibili perché riproponga lo stesso strumento devo riflettere su altre forme organizzate nel più per cui si cerca di aver più su questo la proposte a CGIL comunque impegnata a promuovere forme di aggregazione degli immigrati e degli immigrati delegando alle regioni alcuna alle alle ai regionali
Le il compito di definire strutture e autonomia di queste di questi soggetti più i no
Bene
Allora è chiaro che da non lo somme non come dire questo non è una discussione eh
Da no possono non solo uno uno io tenterei di tirare una conclusione allora mi pare che il secondo intervento
Appoggiando la proposta della commissione di respingere a maggioranza
L'emendamento numero trentuno non nel merito ma per i problemi procedurali e anche di differenziazioni situazioni sono stati richiamati abbia introdotto comunque un elemento di specificazione
Che
Devo dire io considero utile importante so che su questo in effetti forse un po'la procedure Aldo Moretti in questo caso avrebbe ragione di richiamarmi di rete quel redarguire mi però siccome abbiamo fatto
Anche se in pochissimo tempo una discussione vera importante e abbiamo preso atto di quanto è Fertile avanzata la discussione fra i compagni dei compagni immigrati che lavora CGIL io allora proporrei di votare comunque
Delle il
Il testo
Con le proposte di modifica sono state a a a portate qui dal secondo intervento che mi pare indicano
Con più cogenza agli statuti delle regionali l'obbligo di comunque intervenire nelle forme che decideranno cosa che del resto nello Statuto se ricordo bene già l'Emilia e la Lombardia hanno i loro statuti regionali hanno fatto quindi allora se si insiste nel mantenere l'emendamento numero trentuno ovviamente io lo metto vivo hai votato a votazione
Con il parere contrario della commissione però annuncio che poi farò votare
Il le ultime due righe dell'articolo otto con le modifiche proposte dal di un che va presidenza della Commissione se non viene retribuito redarguito e smentita fa propria e ripropone al congresso è chiaro
Allora se i proponenti del trentuno
Non lo ritira no noi procediamo al voto
Sul successivamente ovviamente
Dipende dall'esito del voto la commissione presentare una riformulazione dell'articolo che tenne conto delle considerazioni che qui sono state esposte
Viene viene tenuto il trentuno
Sì allora si procede al voto sul trentuno proposto dalla dalla Lombardia con la che ha avuto un intervento a sostegno su cui a maggioranza la commissione ha parere negativo si vota
Bene si vota adesso il trentuno bis
Che poi lo riformula braccio ma poi non lo scriverà che dice la CGIL comunque impegnata a promuovere forme di aggregazione degli immigrati delle immigrate
Dando vincolo alle CGIL regionali di decidere lo statuto le forme di autorganizzazione nell'autonomia
Che poi immigrati proporranno un riassunto malamente lui l'ha fatto molto bene ma se poi lo scrive però mi pare che sto forse il senso insomma ecco quindi
Se anche su questo non mi fate delle obiezioni lo farei votare così sono che sono affari mesto la formulazione di aglio non la mia ecco che mi si sono reazione ha sbagliato che fosse possiamo procedere un poi irritualmente sì va bene sedotta trentuno bis la commissione dà parere positivo
Prego
Sai
Va bene
Adesso andiamo all'emendamento trentadue sul quale io consegno con a dichiaro la mia totale ignoranza nell'affrontare la questione
Perché
Modifica una formulazione che contenuta nell'articolo nove
L'articolo nove dice tra praticamente fa originare l'auto las specialità dell'autonomia delle province di Trento e Bolzano dalla Province
Questo emendamento invece sembra fare originare la specialità è la specialità di Trento e Bolzano dalla Regione Io confesso la mia ignoranza ma devo dire che anche gli altri membri della Commissione erano il mio stesso livello di non riuscire a capire ecco qual è la cosa giusta per cui se ci fosse un compagno di Trento e di Bolzano una compagna ce lo spiegassero sarebbero assolute saremo assolutamente felice perché se no non siamo nelle condizioni esprimerà un parere perché per colpa nostra non abbiamo capito
Diciamo se però nessuno ce lo spiega ovviamente io dovrò mantenere accettazione
Ah no io dovrà mantenere il testo originario
Arriva arriva atto a destra c'è una così
Passa poi consigliare ma mano che compagni scorrono con l'occhio gli emendamenti se qualcuno vuol parlare di prepararsi già sotto al catafalco perché forse così risparmiamo tempo un attimo
Ma
Cioè non è una banalità solo per un problema tecnico cioè la autonomia evidentemente le due Province autonome o deriva dallo Statuto regionale e non viceversa come appare dal testo che era formulato qui
Allora
Questo risolve la nostra ignoranza quindi sulla emendamento numero trentadue la Commissione da parere positivo sì
Si volta
Perfetto siamo all'articolo undici qui invece votiamo in contrapposizione
Il testo dell'articolo con l'emendamento
Presentato da Rosi Rinaldi la Commissione dà parere negativo perché questa proposta tende a disarticolare
No
Ah sì no parliamo
Scusa eh no no dobbiamo parlare dell'undici
Dove vedete c'è un emendamento contrapposto
Che dice da convocarsi in via ordinaria ogni quattro anni a distanza di due anni congresso confederale e via straordinarie qual vuota si riferisce ai congressi di categoria
Tende Samantha loro un elemento disarticolazione fra livello confederale quello che che di categoria che noi non consideriamo né utile né positivo quindi parere dalla commissione negativo
E
Dopo le dichiarazioni dal PCC s'se ci saranno verranno posti in contrapposizione questo con la parte dell'articolo undici che formula in maniera diversa
Va bene
Sono dichiara l'oralità Voghera lozioni no nessuno allora ci è nota in contrapposizione volta ecco perché per mantenere l'articolo undici così come votassi chi invece appoggia l'emendamento presentato da Rosa Rinaldi votano
Si vota
è stato respinto l'articolo undici rimane così Sindacato pensionati articolo dodici qui c'era una
C'era l'ordine del giorno del sindacato pensionati che come dicevo molto responsabilmente chiedeva di non modificare in nulla l'articolo dodici abbiamo però convenuto che la modifica dell'emendamento numero trentatré convenuto con l'accordo dei compagni dell'ospite in qualche modo fosse utile e a precisazione e quindi abbiamo ritenuto di accoglierla quindi articolo trentatré che introduce al rigo quarantanove del sei B l'inciso in accordo la commissione propone che venga accolto con il sì
Bene
è chiaro
Allora si vota
Sotto
Passiamo invece alla votazione dell'emendamento nazionale contrapposto
Il parere della Commissione eh no per i motivi che ho già esposto più di una volta segnatamente per l'indicazione che contenuta nell'ordine del giorno dell'ASPI e quindi da questo punto di vista ci pare che concordando il parere della missione con l'ordine del giorno il congresso nazionale di rospi l'emendamento proposto Grisolia debba essere respinto e quindi procederemo qual è la foto
Si pone in contrapposizione
Realmente preciso che dal punto di vista della
Numero percentuale qui indicato questo numero percentuale già esistente in attuazione dell'articolo della norma transitoria articolo tredici fu votato da un direttivo nazionale CGIL tant'è vero che compagni alle pompa ne sanno che sulla base di questa quota percentuale che c'è stata la delega questi congressi allora mancano brevemente per spiegare il senso di metterlo qui secondo me questa cosa va mantenuta mancavano due elementi uno la motivazione io ho cercato di mettere una motivazione logica del perché di quella differenti mi sembra corrisponda alla realtà
Secondo credo che debba essere messo
Perché noi non possiamo andare come qualche un paria proposto a vedere di congressi in Congresso la dica in una battuta non possiamo fare i sindacalisti tra di noi quindi al prossimo congresso discuterà il vent'sì cinque no e il trentanove il venti bisogna prendere a partire da un concetto di realtà che quella che abbiamo risolto anche questa volta con queste regole poi in questo congresso di avere una norma definita una volta per tutte e visto che c'è una l'articolo dodici che io condivido che specifico sull'ospite l'importanza che allo spin ma per le caratteristiche che ha che allo speaker edotti anche questo concetto debba essere normato statutariamente non del mandato a un Regolamento otto Anton peggio lo ripeto discusso un po'contrattualmente tra di noi di congresso in Congresso siamo seri decidiamo una volta per tutti poi se non va più bene lo verificheremo nei prossimi statuti ma manteniamo l'in termini generali bene allora
Quindi votassi quelli che pensano di mantenere l'articolo dodici nella sua integrità con l'unico l'emendamento che abbiamo approvato prima invece votano no quelli che accolgono l'emendamento di Franco Grisolia siderale sei si vota sui Veron tecnicamente non è propriamente in contrapposizione perché aggiuntivo ma siccome
Forza una logica per brevità di voto li mettiamo in contrapposizione tra ragione Franco tecnicamente non sono contrapposti perché questo e aggiuntivo esatto esatto ragione sì sì alla Antonioni sbagliano chiedo scusa si vota
Comunque rimane il sì per il dodici e il no per l'emendamento
Anti l'emendamento numero trentaquattro è stato ritirato ed entrato inopinatamente nella
In l'emendamento numero trentacinque noi chiediamo di ritirarlo esattamente per le stesse motivazioni che sono contenute nell'ordine giorno dello spicco in se qualcuno delle miglia mi segnala che accoglie questo suggerimento della commissione dello Spi noi non lo votiamo sono lo votiamo perché risponde a quella logica di responsabilità di cui ho parlato nessuno mi segnala niente allora votiamo
Il parere sull'emendamento numero trentacinque negativo sì ma guarda lire dall'ordine del giorno dello spirito che ho già richiamato più di una volta sì votare ritirato ritirato non si può non si vota più grazie
Allora articolo suo emendamento trentasei siamo l'articolo quattordici qui si tratta di introdurre la questione della direzione
Il parere della Commissione a maggioranza e no per due motivi uno diciamo
Di procedi procedurale non esiste nessuna carta costituzionale che indica un organo con la giunta dove istituita perché nelle carte costituzionale gli statuti sono indicati gli organi obbligatorio gli altri organi che non sono obbligatori per l'appunto devono essere normate in modo diverso
L'articolo quindici norma anzi l'articolo sedici norma come il comitato direttivo si darà un suo organismo con funzioni di direzione operativa
Devo dire che poi questo procedesse a disposizione degli statuti di categorie regionali infatti ci sono regioni come la Lombardia che hanno già ha deciso di darsi una direzione come organo altri Statuti come quello dello spiccano
E si è deciso di darsi una direzione come coordinamento quindi la la la la a maggioranza la commissione propone no non perché questo non si è una tematica ma perché collocata qui è il rituale e per giunta invece percorso un processo che permette alle strutture sulla base della grande novità te il valore forte chiediamo loro statuti di decidere questo livello secondo le caratteristiche
Queste ritengono più confacente al loro livello quindi emendamento numero di erano sei no con questa motivazione sono però si vota
Bene l'emendamento trentasette se ho ben presente ci fa fare un passo indietro cioè ci riporta al sette di e in circolano assetti e di nella parte alta prima del titolo tre dove
Sì definiscono valorizzazione eccetera eccetera risorse umane strumentali logistiche qui c'è un profugo una un emendamento
Emilia Romagna che aggiunge anche finanziarie e la commissione ritiene che sia corretto l'emendamento quindi propone il sì all'emendamento trentasette si vota
Bene per adesso gli emendamenti trentotto trentanove e quaranta sono stati ritirati dalla funzione pubblica nazionale quale popolarità mi compete per
Però dare un minimo di motivazione sul senso degli emendamenti
Mi compete Simeto trenta secco
No lo devo alla funzione pubblica perché se io non facevo questo la funzione pubblica che faceva votare quindi ecco
è un piccolo compromesso cioè la funzione pubblica ha sollevato una questione che è relativa al procedimento del commissariamento lo Statuto propone che siccome in questa fase di avvio Iren enti delle categorie dei regionali sono di fortissima derivazione del regolamento nazionale ed essendo la procedura il commissariamento procedura dedica fissi ma Conti la proposta delle strutture dei centri regolatori
Ma la decisione ultima con debba stare in capo al comitato direttivo nazionale la funzione pubblica Acea indicato questo emendamenti che forse è bene valutare un processo in avanti dove la possibilità di Inter
Dire per quanto riguarda le strutture di categoria possa essere demandata al livello del comitato direttivo della categoria interessata ecco quindi io accolgo questa sollecitazione a riflettere in avanti però inteso
Rimane come allo stato quarantuno no per la stessa motivazione che abbiamo proposto prima quando abbiamo Rispi
Toh la questione direzione laddove
Quindi sull'emendamento quarantuno propone la commissione no si vota
Alla metà degli anno è risultato due comunicazioni uno riguarda la delegazione della dai
Che è convocata per l'ora dopo
In piedi immediatamente e la seconda per la sottocommissione
Politica mercato del lavoro è stato sociale politica sociale convocata pure questa alla sala rossa
C'è un quarantuno bis che ha proposto la commissione andiamo alla colonna otto Bindi riga tre
Colonna otto B riga tre
Liceo una precisazione da fare perché il commissariamento scatta per violazione di principi e norme fondamentali dello Statuto e ovvero
Per
Contrarietà con gli statuti delle CGIL regionale delle federazioni sindacati la formulazione infelice perché sembra quasi che per quello confederale valgano le norme fondamentali invece per quello degli statuti CGIL regionale federazioni qualsiasi viola Simone ovviamente è un errore di formulazione e quindi l'emendamento che lo troviamo tende a dire che sia per il livello confederale che per quello Reggio Nale e di categoria vale la violazione dei principi delle norme fondamentali quindi era uniamo di votare sia questo emendamento si vota
Poi
A
Bene avanti emendamento numero quarantadue e qui si no reiterava ed aveva nove avanti
Dallo esultato è
Emendamento numero quarantadue qui si introduce di fatto la figura del tesoriere
E siccome questa è stata una discussione vera nell'organizzazione ne abbia parlato anche la Conferenza organizzazione però lo statuto ha scelto una procedura diversa cioè di non avere una figura può
Riti Cammariere una figura funzionale e allora per rispettare la razza dell'equilibrio del nostro Statuto la Commissione ritiene di respingere l'emendamento numero quarantadue
Si vota
No
Va bene procediamo all'articolo quaranta all'emendamento quarantatré
Che fa riferimento all'articolo ventitré è
Primo paragrafo righe dodici tredici e quattordici dove si tratta di normare le forme di sostegno che non siano i contributi volontari Massimo altre forme di sostegno la proposta della CGIL l'Emilia Emilia Romagna praticamente formula il testo introducendo l'elemento della polenta vieta che qui non era previsto la commissione ritiene che la riformulazione del testo con questo elemento della volontarietà sia accoglibile e però questo lo fa maggioranza quindi la commedia nella
Religiose Noemi ma lo vi propone di votare sì all'emendamento quarantatré a maggioranza sono interventi
Guarino
Però si anche con la gamba corta tallero d'
Restare qui che al momento
Ai diamo
Cioè sempre la volontarietà normare saltuariamente
Un atto che fa parte dell'i testi contrattuali che di volta in volta vengono definiti mi pare una forzatura politica quindi io propongo e chiedo chi sia confermati back presto
Bene ai voti ai voti chi Pia appoggia il parere dalla commissione votassi che appoggia il parere di Guarino votano votare si vota nel lamento quarantatré
Davanti emendamento quarantaquattro qui la Filt introduce una precisazione che noi consideriamo importante sul piano sintattico la sintassi è anche lei politica quindi
Proponiamo di botte di accogliere positivamente l'emendamento numero quarantaquattro trasformando tutti i componenti in ogni componente il parere da selezione si si vota
Vuoto vuoto stavo tanto
Potessi sarebbe già votassi se c'è fiducia
E
Hai trovato quell'accordo succede
No
Faccia ma l'accertamento
Molto bene ha vinto la sintassi di questo cosa importante articolare lotti quaranta emendamento numero quarantacinque il parere della Commissione sin lì si sa indica una ovvia e garantista norma di distinzione
E fra il soggetto che colpì l'istruttore colui che esprime il giudizio finale e gli attori e la commissione si quindi emendamento quarantacinque sì
SI.CO.T.
Sì
Sì Potosí se
Si vota e aspettiamo anche se verrà venuta o no
Sarei
Bene adesso abbiamo un quarantacinque visse un quarantacinque ter che sono due emendamenti presentate da cinquanta Hz The delegati
Il quarantacinque bis va collocato riga dieci articolo ventuno Rica venticinque laddove si dice l'appartenenza al comitato di garanzia incompatibile con incarichi si indi Licci si propone una modificazione che rende meno assurdamente Risi dalla norma aggiungendo dello stesso livello la commissione per il sì e chi è no quarantacinque bis io l'ho letto la commissione per il sì si vota
Siamo quasi alla fine quarantacinque ter invece la Commissione a maggioranza propone no il quarantacinque per tende a consiglio a considerare come invitati tutti i presidenti de degli organiche non ci diamo quindi i presidenti del sotto quel degli interregionali dichiara sia il presidente dei sindacati revisori il coordinatore degli ispettori eccetera la motivazione del no maggioranza della commissione e che essendo la ratio dello Statuto quella della ovvia divisione dei poteri
Corriamo rischio questo atto di creare invece di nuovo una commistione che non sarebbe né buona né giusta quindi per quanto riguarda l'invito dei presidenti Dick Dick
Questi organi a che il quarantacinque per a maggioranza la commissione propone il no
Piffari
Avevamo presentato con il compagno Ghezzi altri firmatari questa perché se l'emendamento in realtà il problema dell'autonomia ovviamente sacro sa tanto e va rispettato nella nostra storia né vecchi statuti era già previsto che i presidenti delle Commissioni dei sindaci presidenti delle commissioni di garanzia partecipassero ai lavori del comitato direttivo noi chiediamo che quello che era come dire la nostra prassi è sempre stato fosse tra introdotto anche adesso anche perché non si parla né di membri di diritto né di prerogative pari agli altri membri del diretti unicamente del diritto di partecipare ai lavori del comitato direttivo va da sé che per alcuni organi questo è importante il giusto pensate soltanto alla questione dei sindaci che poi dovranno relazionare dovranno intervenire né comitati direttivi o su altre funzioni analoghe per questo io credo anche contrariamente alla maggioranza espresse si in Commissione che questo emendamento abbia una logica vada sostenuto
Bene altri
No votiamo allora allora
Il comitato a maggioranza propone il no e quindi chi vota per il parere a maggioranza della commissione votano chi vota in
E cioè per lo il parere che questo qui Epifani potrà si si vota
Forse questo va rifatto avanzo pari
Fatta un momento
No dobbiamo sospettare della macchina perché è sempre stata così lei che improvvisamente si è messa andare veloce quindi c'è forse confuso allora macchine aspettare sì stesse
Sì
Allora mentre aspettiamo che si cancelli il dove sia la commissione a maggioranza ha espresso il no quindi passa al
Sì no quindi e allora se nessuno chiede la verifica del voto lo diamo per buona questa votazione no sì no che dobbiamo fare
Bene indicava Verena
Gara va bene allora la maggioranza della commissione per il no Guglielmo ha sostenuto le ragioni della minoranza dalla Commissione che è per il sì sì si vota
Vedete che le verifiche democratiche sono sempre cose buone minore onere mai paura delle verifiche democratica Van quarantotto qui c'è la sostituzione per quanto riguarda i tempi relativi
Via le nostre procedure amministrative di Bilancio del mese di marzo con il mese di aprile ci sembra che sia l'operazione di verità e quindi la commissione è per il sì emendamento quarantotto si
Quarantasei quarantasette siamo già un attentato in passato ovviamente no evasi era già ragione torno coi dietro scusate ho girato mare una pagina facciamo il quarantotto perché avevo già annunciato se non mi disturba e poi torniamo indietro a quarantasei quarantasette o si vota e quarantotto
Quarantotto è spostamento da marzo ad aprile delle scadenze per quanto riguarda le ore si sia ordinamenti amministrativi si vota
In
Senza
Stravolgere
Bene a al quarantasei il parere della commissione negativa perché per quanto riguarda la questione delle risorse che esistono regioni a statuto speciale o province autonome secondo noi indifferente quindi il nostro parere
è no
Passa chiaro
Vuota
Allora quarantasette
Spetta Navarra votando studiò bisogna votare
La prima è quella di quarant'
Quarantasei
Stiamo votando il quarantasei
Sono anche
Bene quarantasette
Cioè quindi quarantasei abbiamo votato quarantasette
Qui a
Maggioranza la commissione esprime il no alla proposta di istituire delle casse di resistenza alle motivazioni che porta per il no sono tre
Non è nella nostra tradizione di CGIL
Moderna non è fra l'altro materia statutaria al massimo potrebbe essere materia regolamentare e per certi aspetti potrebbe correre rischi addirittura di limitare il diritto di sciopero quindi noi siamo per il no però essendo una
Orientamento a maggioranza
Franco Grisolia
Sì sì
Vitalone Grisolia motiva il sì così lo chiamo
Bisogna io credo che hanno fatto bene i compagni che hanno steso questo emendamento perché bisogna anche leggere nessuno pare acquisì parla facoltà degli organismi nazionali regionali e comprensoriali quindi non vedo come potremo autolimitarsi diritto di sciopero è una tradizione antica che non esista effettivamente l'ultimo periodo dalla storia della nostra relazione sindacale per una tradizione importante esiste in moltissimi probabilmente la maggior parte dei paesi europei e anche nel mondo nei sindacati permette lo sviluppo di scioperi di lungo durata io credo che se noi pensiamo all'epoca in cui viviamo e conflitti che abbiamo anche a qualche sciopero che comportava lottò contro la ristrutturazione che è fallito perché non c'erano i fondi per sostenerla magari si andava raccoglie appare le collette giorno per giorno che do che dire che è un pezzo delle quote che ci danno i lavoratori gestite con facoltà dagli organismi messe da parte per sostenere lotte particolare in particolare conto ristrutturazione come si fa in tutti i Paesi del mondo credo che sia una cosa che mi
Beh essere messo in questo Statuto bene sono chiare le motivazioni per il no della commissione per il sì di Grisolia si vota
Ultime due e quindi noi quattrocento che siamo sopravvissuti bisogna che proprio ci facciamo i complimenti siamo stati bravissimi
Ma emendamento numero quarantanove
Qui sì di nuovo si introduce la figura del tesoriere e la Commissione dice no per le motivazioni che abbiamo già avanzato quando abbiamo fatto il voto precedente sulla figura il tesoriere quindi al quarantanove la commissione dice no sì
Botta
Se si vota e adesso se c'entra ecco allora
Abbiate pazienza che tutto spesso
Ultimissimo
Questione delicatissima
Per quanto riguarda il divieto di fumare nel riunione d'ogni
Livello confederale di categoria
Alla so che questo vale quasi un congresso e ce lo siamo tenuti perché meritavamo una battaglia politica vera la fine di questa serata
Allora la commissione a maggioranza proponessi con due motivazioni di fondo uno perché la coscienza civile nel mondo intero è evoluta in questa direzione ed esistono leggi nazionali e secondo perché
La salvaguardia e il rispetto della salute dell'integrità fisica non è solo tema della Costituzione ma anche del nostro statuto e però essendo questo un voto sia maggioranza
Poi penso che qualcuno motiverà in modo diverso
Allora e tiene e chiaro che a ogni congresso noi votiamo su questa cosa no non è che decide se c'abbiamo il segretario con la Tipo non fumatore un voto secondo
Scienza votazione si vota si vota allora non ci sono osservazioni quindi chi è per il parere a maggioranza della commissione votassi alle mie
Do cinquanta copie contrario vota no accanto
Ho fatto male a parlare bene di voi ci siamo fatti del male ma la maggioranza e la maggioranza ringrazio tutti abbiamo finito il nostro lavoro allora abbiamo fatto bene lascia qualche miliardario un attimo qua e là fermi lei la commissione è politica con quella del programma è convocata domani mattina alle ore nove e trenta in seduta plenaria
Ripeto la commissione politica e programma unificate sono com'Gatti domani mattina alle nove e trenta la sala blu lo ha già detto la Fly sono convocati come tutti gli altri
Allora la commissione verifica Poteri informa che lei che sostituzioni coi tetti ai delegati con i supplenti sono possibile fino alle undici domani mattina ripeto un DCT domani mattina
Ancora
Non non ha più l'automatico capo dello sfortunato
La commissione ha detto rare convocata tra un'ora dopo le riunioni di delegazione
Buona serata
Diventa
No comandare
Mamma