"Popolari adesso. Identità progetto presenza" convegno promosso dalla Direzione Nazionale del PPI nella Sala Congressi dell'Hotel Serena Majestic

Paolo buffo hanno
Buffo
Siamo cinquanta iscritti a parlare non non sto arrotondando per eccesso solo solo cioè gioco Gran Premio dieci minuti non di più dieci minuti si ma io porto un piccolo contributo piccolo come anche l'uditorio
Che del viene dalla angolazione particolare che è stata quella di chi in questi ultimi tre mesi si è cimentato direttamente con l'elettorato in prima persona a distanza di pochi metri
Perché io sono stato candidato nella quota proporzionale della Camera in Liguria
E un mese dopo sono stato capolista della lista del Partito popolare a Sarzana che il corso secondo comune della provincia della Spezia dove si riportava per l'annullamento delle precedenti elezioni dell'anno scorso
Questa doppia esperienza ravvicinata mi consente una un'indagine attendibile dei flussi dell'elettorato perché io ho girato le case o si può dire le strade o anche le case a distanza di pochi mesi l'uno dall'altra
E e che cosa quali riflessioni ne traggo che possono essere di una qualche utilità rapportando il microcosmo al macrocosmo intanto la prima riflessione quella che il flusso i movimenti nell'elettorato anche consistenti non sono finiti
Anche a breve distanza di tempo anche in due lezioni dove si è votato me lo stesso posto
A distanza di poche settimane ci sono stati consistenti movimenti di elettorato questa è una prima osservazione importante che dimostra come il consenso non si è ancora consolidato
E questo badate vale non soltanto all'interno non soltanto all'interno dei due schieramenti per cui c'è stata una nostra crescita dentro il centrosinistra c'è stato uno spostamento da Alleanza Nazionale Forza Italia al CCD e CDU nello schieramento avversario ma c'è una ti va di papere ovvietà c'è una permeabilità anche fra i due diversi schieramenti questo io ho anche verificato nel corso di queste due campagna elettorale ravvicinate
è avvenuto per esempio nel nostro Comune capoluogo la Spezia che in alcune zone dove pure noi siamo globalmente un pochino cresciuti dove non dove non siamo riusciti ad essere visibili noi voti di Forza Italia sono andati addirittura il PDS
Questo dal senso dunque che c'è una mobilità ancora in in corso che attraversa che non è soltanto un assestamento all'interno dei due poli ma che attraversa anche il crinale fra i due poli
E se le cose sono andate così e sono andate così per esempio in Sicilia non credo che le ragioni siano soltanto quelle che dice Miccichè il coordinatore di Forza Italia per la Sicilia ma è sono quelle che appunto esiste un movimento rispetto al quale quello di due settimane fa forse è soltanto un primo tempo un primo passo di un movimento che può essere un movimento più più più ampio più deciso
Da questo derivano due conseguenze secondo me
La prima è che non dobbiamo preoccuparci soltanto di coagulare il consenso di chi ha già scelto l'Ulivo ma è irriducibile nei confronti del PDS che pure ha una missione importante quella di catturare hanno voi tutti coloro che hanno scelto già L'Ulivo ma che all'interno dell'Ulivo sono non non si sentono altro rispetto al PDS questa è un compito importante ma non può essere il nostro unico compito ce n'è un altro
E ce n'è un'altra di conseguenza che traggo da questa mia breve analisi che questa risacca verso il centro del centrodestra non è un fatto negativo
Non è un fatto negativo che noi dobbiamo esorcizzare in qualche modo temendo lo spettro della ricostituzione di un centro eccetera non è un fatto negativo
Perché se saremo credibili se saremo autorevole se il Governo per era seriamente se l'Amministrazione mostreranno l'originalità del nostro apporto molti farà molti che hanno fatto in questi nelle scorse settimane un primo passo all'interno del centrodestra da posizioni più radicali a posizioni più moderate potranno tranquillamente fare un secondo passo ci potrà essere un secondo tempo e noi non tutti questi e di altri molti di questi non vogliamo i generali e neppure i colonnelli più credo almeno io non li vorrei più ma la gente si la gente si vedete nella mia provincia la provincia della Spezia il panico polari alle politiche scorso sono andati abbastanza bene noi abbiamo avuto rispetto alla media regionale della Liguria che ahimè viceversa è stata una delle medie
Più basse della della della nazione abbiamo avuto un punto e mezzo in percentuale in più nella nostra provincia
E nella mia città nella città dove vivo Sarzana che al secondo
Centro della provincia della Spezia alle amministrative suppletive di qualche settimana fa siamo addirittura cresciamo cresciuti del quattro per cento siamo andati al dodici per cento siamo diventati il secondo partito io non posso vantarmi
Come il sindaco micro sindaco di Monte Silvano di essere addirittura rappresentante del primo partito
In questo comune però per chi vive in una zona rossa come la mia zona diventare il secondo partito quasi come diventare il primo qui e abbiamo preso parecchi voti ne ha presi Diversi ne ha presi parecchi anche il CDU apre lo circa l'otto per cento
Ma in quell'elettorato del CDU e scusate se io appunto l'attenzione sul questo microcosmo a credo che se ne possa trarre qualche lume anche per le questioni maggiore
In buona parte c'è del voto conservatore che a rifluire To da Forza Italia anche da Alleanza Nazionale per lo scarso radicamento che le liste di Forza Italia di Alleanza nazionale avevano all'interno della mia città
Ma fra quelli voti che han preso il CDU ci sono molti che hanno le nostre stesse cellule che hanno i nostri stessi tessuti i nostri stessi cromosomi
Io dico che noi siamo stati in questi ultimi mesi un partito con le porte aperte ma erano porte aperte dalle quali la gente usciva e di qualcuno non non me ne non me ne dispiace di qualcuno è stato anche doloroso vederlo andare
Credo che il fucile saprà se saremo attenti una stagione nella quale attraverso quelle stesse porte la gente potrà cominciare a rientrare all'interno del Partito popolare nel senso bisogna che noi la sappiamo conquistare con un esempio che la sappiamo rassicurare con il nostro equilibrio che sappiamo rappresentare coerentemente i nostri valori sì
Vedete qualcuno ieri ha detto e credo che non si sbagli
Che cerca di in Italia tendenzialmente i conservatori sono ancora oggi la metà più uno degli italiani e questo credo che sia vero lo stesso voto di un paio di mesi fa lo ha dimostrato
Bene in questa Italia nella quale tendenzialmente i conservatori sono ancora la metà più uno degli elettori degli italiani
Noi sapremo ancora attrarre
Molti sotto le insegne dell'Ulivo se ragioneremo così
Attrarli dico quindi non inseguirli fuori dall'Ulivo ma attrarli all'interno dell'Ulivo e questo è un equivoco che forse in parte degli interventi di ieri può essersi determinato attrarli all'interno dell'Ulivo non inseguirli fuori dell'Ulivo
Se noi faremo questo credo che renderemo all'Ulivo un servizio assai maggiore di quello che faremmo se arretrasse i modi un passo o se ve l'assicuro la nostra identità grazie
Casa Maniago Luisa
Grazie al presidente
E vorrei comunicare all'Assemblea che noi abbiamo fatto un esecutivo prima di partecipare a questa Assemblea
E abbiamo verificato che all'interno della nazione abbiamo creato cento settantaquattro gruppi di movimento che desiderano però lavorare insieme ai giovani e alle donne in una logica di integrazione fra generazioni
Perché questo a mio modo di vedere e il nuovo modo di porci
Vi faccio presente inoltre che volevamo ringraziare il segretario Bianco secondo noi non ha commesso alcun errore anche dentro l'ipotesi The lavoro
All'interno dell'Ulivo cosa vuol certo che il nuovo ciclo storico che si è aperto in Italia Silvio uno patto venne il bollito ha bisogno di un partito che sia capace di essere proponente
C'è un atto che al termine del secolo il cattolicesimo democratico e chiamato a vivere la fase più matura del rapporto fra l'ispirazione cristiana e la democrazia che ha segnato profondamente la storia del Novecento
Questo ruolo è assunto in Italia
Dalla leadership del Governo Prodi e nella coalizione del centrosinistra
Dal Partito Popolare Italiano io mi sento dentro il centro sinistra
E anche se come è stato detto ieri c'è bisogno di centro bisogna qualificarci quale centro noi vogliamo e dentro questa legge Littoria elettorale
Non possiamo che essere dentro il centro sinistra rendendoci visibili
Il partito popolare
Si mette in movimento come partito aperto come conti cantiere per la costruzione di un progetto politico
Della grande stagione di riforme in cui l'Italia ha bisogno e di cui L'Ulivo ha indicato le linee portanti
Io vi ricordo il programma che noi per la prima volta abbiamo avuto modo di porre all'interno del nostro Paese
Programma che adesso deve vedere l'articolazione di Progetti altrettanto veri vi devo dire che sono preoccupata
Proprio perché mi sembra che stiamo di nuovo rinchiudendolo ci anziché aprirci in una posizione nuova anche il congresso del partito non vede fare discorsi o coperture di documenti che non hanno significato
Ma corre in una progettualità che viene discussa anche in periferia che riproduca dei momenti significativi secondo me e io lo chiedo al capogruppo della Camera forse varrebbe la Beta la la la pena di riprendere dal novantaquattro la nostra grande conferenza che era stata fatta per Progetti
Riprendere questa tematica dei progetti e anziché fare congressi di corsa lì vedere che tipo di progetti noi vogliamo Caro Mattarella il discorso vero parlando sul serio con la società civile
La gente ci chiede un partito nuovo con Progetto intorno all'occupazione
Un partito nuovo compro oggetti intorno al tema dei servizi non c'è chi andando in un ospedale si ritrovi davanti a dei tabù che evidentemente non possono più essere accettati
Dalla società civile
è necessario che queste organizzazioni che ora rischiano di essere organizzazioni aziendali
A mi hanno riferimenti politici precisi e allora io direi perché non verificare
Dentro la Provincia
Uomini che sono in una posizione senza potere reale intorno al tema delle o unità sanitarie locali rifare un momento di collegamento
Politico con il secondo livello mi sembrerebbe estremamente significativi
La riforma dei servizi sociali
La riforma delle aziende che non possono più essere considerate tali ma che devono diventare proposte per risolvere i problemi della gente occorre che debbano essere rifatte Erri mobilitate
Il movimento anziani intorno al tema dello Statuto chiederà e ha fatto con il movimento giovanile due proposte la proposta di essere presenti all'interno del Consiglio nazionale
Nella logica di integrazione fra generazioni a noi non interessa più o meno avere il diritto di voto
A noi interessa delle sedi decisionali farà presente una linea perché lo Stato sociale a un grosso significato e l'UE nel fare in crisi ci ripropone imposizione vera mente
Preoccupante
Ecco perché noi vogliamo un congresso per discutere un congresso che può essere anche posticipato se c'è necessità di preparazione e di discussione
Un congresso che abbia un significato politico e dica a uomini e donne
Che ci siamo
Dentro una logica programmatoria
E non si dica come è stato detto ieri che le donne hanno intorno al tema della famiglia
Farneticando perché se il diritto di famiglia è una farneticazioni se tutto quello che stiamo tentando di dire anche a livello europeo intorno al tema della famiglia
Comunità con decisionale uomo e donna che insieme decidono dei fatti della comunità sono parole
La verità vera che queste parole sono entrate nella testa dei colleghi dopo ricerche
Noi li abbiamo all'interno delle comunità locali all'interno del Parlamento e all'interno del Parlamento europeo fatto una proposta intorno al tema della politica familiare il vero discorso era riprenderla
Con grinta ed essendo arrivato bianco dico a Bianco che l'esecutivo del consiglio nazionale del Movimento anziani lo ringrazia
Pretende che lui non corra in termini di dimissioni ma rimanga a produrre a produrre una linea che deve vederlo continuatore grazie
Anzi Luisa Nino Cristofori
Buongiorno a tutti io ho cercato ieri
Di seguire la relazione vedi Marini
E gli interventi cercando mi Di Mizio Rimini psicologicamente
Nella posizione dei tanti cittadini
Ci facevano parte del nostro elettorato tradizionale cioè di un elettorato
Rivolto ad un'area di centro sinistra tanto per intenderci
Ma di un'area riformista
E che non hanno dato la fiducia noi
Per cercare di pensare se fossero stati qui
Rispetto alla relazione agli interventi
Quali avrebbero potuto essere le ragioni di convinzione
Per ritornare a darci la fiducia
E devo dire che il progetto proposta di Marini
E parecchi degli interventi anche
Per i rapporti che ho potuto a vere in questo periodo dopo le elezioni politiche con tante forze
Si è sul piano provinciale che su altri livelli
Ho ritrovato una motivazione
Perché noi abbiamo uno spazio di elettori che oggi è alla ricerca di nuovo di un punto di riferimento non illudiamoci siano convinti di passare con noi
E mi sono chiesto se tutte queste risposte che noi abbiamo dato potevano essere motivi sufficienti
Io credo che molte di queste lo sia
Io credo che vada riletto attentamente e da noi visto che è stato pubblicato oggi sul Popolo di intervento di Marini
Che non è un intervento generico da alcune risposte impositivo e lancia alcune impostazione mentre mi lascia perplessi alcuni interventi
Chi ripropongono
Per l'ipotesi di un altro ricca farcita di consenso e di allargamento del consenso del nostro partito
Dei temi che a me sembrano logorati viola ho prestato buona parte dell'intervento di Pier Luigi Bersani sì ma devo dire che non ho capito approdo d'aver capito megafono certo certo dove dobbiamo portare gente nuova il più possibile dobbiamo formarla rilanciare una classe dirigente
A me sembra che rivolgersi alla gente
Ancora immaginando che la nostra classe dirigente non sia classe dirigente e quasi immigrare ancora essere cambiata e certamente la trasformazione sia una nella mansione ha pensato al nostro segretario Marini steso i nostri capigruppo ad altrettante persone Bodrato Granelli
Ma non è che la gente non siano non si è ritornata noi perché noi abbiamo questi uomini come gruppo dirigente problema non è questo problema è che chiede da questi e l'altro in uomini ed a coloro che sono in grado di contribuire al cambiamento e al rinnovamento
Per le proposte concrete delle soluzioni ai loro problemi dopo l'ubriacatura che c'è stato
Allora credo che
Su alcuni temi ormai chiari sparato ci si debba ritornare neanche era congresso
Il discorso della nostra identità cioè di un grande partito che e profondamente radicato dell'ispirazione cristiana cristiano sociale nella dottrina sociale della Chiesa come l'ha voluto Sturzo del resto
E che non esista l'ipotesi di partito democratico è già una risposta molto concreto di questo non c'è sia ampiamente stato spiegato
E che le nostre capacità e le nostre possibilità
Di avere un ritorno di consenso è nella capacità di coagulare nuovamente quelle aree che credono a questa risposta che del resto la data dei primi cinquant'anni da verbale dalla Repubblica la certezza di battere ogni forma di totalitarismo
La certezza di qualunque pericolo di slittamento verso posizioni estremiste una gestione del mercato che tende a inserire con forza di valori dello stato sociale
Un secondo aspetto
Motivo credo vada su cui c'è stata una risposta ma per una serie di approfondirlo ancora
Io non credo già sono d'accordo con Marini il pericolo che ci può essere né l'Ulivo non non era presentato da noi noi abbiamo fatto la nostra società la riconfermiamo anche in questo convegno
Noi denunciamo un pericolo che ci sembra abbastanza evidente lo vediamo la periferia
Cioè il tentativo del PDS via egemonizzare l'Ulivo il tentativo di trattare su questioni direttamente
Proprio quello che noi non non accettiamo
Cioè l'Ulivo è un'alleanza è una coalizione non so quanto tempo debba durare certamente per serietà impegno che abbiamo assunto con gli elettori per questa legislatura noi dobbiamo garantire stabilità Aldo
Di governo e certezza di Guida al nostro Paese in questa alleanza
Ma ci sono dei tentativi credo che ognuno dalla sua provincia di veder ma al di là di quello che ci vedono il giornale
Di uno scavalcamento di un tentativo di scavalcamento a destra del diversamente del PDS su un'infinità di questioni che per credo che non sia il caso per il tempo che abbiamo a disposizione di approfondire ma che io di cui sono testimoni cioè vuol dire che non è il nostro grido quello di dover dire antico indebolirsi sono d'accordo anch'io su questo suk con De Mita che non è che devo dire hanno voi vogliamo contare perché non non serve sono i fatti che noi dobbiamo compiere l'intelligenza politica in cui dobbiamo condurre l'azione che riporti il rispetto tra i contributi delle singole forze dentro l'Ulivo è un ruolo che all'Ulivo nella politica di gestione della distruzione del nostro Paese
Credo
Che ci sia sia da ribadire lo è già stato quindi mi limito Mutolo
Molto moto moto Bleve
A constatare che c'è questo grosso tentativo del PDS e di diventare un grande partito interclassista
Di raccogliere tutte le varie forze attorno alla Federazione della Sinistra
Certo non non è ci possiamo lamentare noi dobbiamo a nostra volta vedere quali sono leale sulle quali noi dobbiamo Ria allargare dorso spazia l'indicazione è certamente un'indicazione
Che tutti sappiamo alle sue di ricordargli l'idea di Marini la proposta che ha fatto con i Comitati Prodi con Maccanico direi la la cose lei più una cosa provocatoria tutti sappiamo che i Comitati Prodi hanno passano trasversalmente quindi naturalmente in Emilia o o i nella mia provincia è impensabile che i Comitati Prodi possano aderire alla nostra federazione non esiste però è una provocazione a mio modo di dire per rischiarare invece una serie di forze che possono ci sono le Comitati Prodi che possono impegnarsi direttamente nel nostro parcheggio
Io avevo visto da vicino ad esempio l'esperienza dei cristiano sociali che fecero cessione dei valori molto prima la molto prima delle vicende io sto sento dei cambiamenti
Di fronte alla follia anche questa a mio modo di vedere di Carniti di portare i cristiano sociali nel PDS poi che è avvenuto cento dalle forti reazioni abbiamo capacità di recupero così come abbiamo capacità di recupero ilare
Che avevano scelto il centrodestra che erano fatto punto di riferimento perché ci vergogniamo la darà della destra con leggi civili primo Concilium voglio dice evasione quale invece devo rivolgere no con lo spirito della vendetta
Ma certamente in una chiara Area di certa che noi andiamo a compiere nell'ambito del centro sinistra Giovanni
Volevo aggiungere ancora pochissime cose chiedo scusa dapprima io sono d'accordo con Guido Bodrato e sul suo articolo sul popolo che ha fatto recentemente sulla posizione rispetto alle riforme costituzionali
Però anch'io sarei molto prudente su questa questione prima vediamo il Progetto il progetto di riforma costituzionale che noi vogliamo fare le voci e poi discutiamo degli strumenti sono preoccupato come Bodrato e come tanti altri invece come penso segretario del partito di un'ipotesi perché chi la promuove come le forze di destra Nobel altrove in mente di fare in questa costituente ecco però cerchiamo di non creare e di comprendere anche posizioni che sono dentro al nostro partito ad esempio quella di Martinazzoli di comprenderla perché dopo che noi avremo un progetto e saremo in grado di vedere effettivamente gli strumenti possiamo prendere una decisione definitiva
Ci sono alcune dubbi che io sulla relazione di Marini molto Brellin moda brevemente
Uno riguarda la questione dell'organizzazione del partito sui collegi elettorali io credo che noi dobbiamo fare l'organizzazione di collegio elettorale ma quello è veramente il comitato elettorale
Non posso pensare di articolare il partito se non legato alle istituzioni e cioè alla Provincia e al comune immaginerei addirittura gli organi di collegio come avviene di nomine indiretta del congresso provinciale
Questo perché non esiste io vedo la mia esperienza ognuno di voi l'avete aveva sovrinteso regole etiche reati del modo di grande che non hanno nessuna ragione di stare insieme visti comuni investono tre province investono quattro di oggi parlano perfino un dialetto diverso nell'ambito dalla spesa preveggente non hanno nessuna motivazione e se noi pensiamo ricreare la parte i mezzi ti facciamo fatica a fare un congresso provinciale ardimenti noi a parte il problema delle sedi allora io sono d'accordo con Marini di fare l'organizzazione di collegio
Credo che sia un'intuizione giusta sulla quale dobbiamo operare ma però credo che andando a costituire dei nostri organi
Ne parleremo forse oggi pomeriggio in Consiglio nazionale con più proprio approfondimento noi dobbiamo puntare sul comune e sulla provincia quelli sono gli strumenti e quindi vi va bene i delegati eletti da dai Comuni mi può andar bene ma non capisco i direttivi dei collegi che vanno a far parte del Comitato provinciale noi rischiamo io credo che bisogna ripensare questa cosa secondo e tu ultimo riferimento ecco Marini introduce un
Un il problema è un problema vero
Ed è il problema dell'allargamento della partecipazione alle nostre scelte politiche di una larga area individua alcuni strumenti tra i quali quello della possibilità di una diversa doppi adesione non sono contrario in linea di principio ma sul piano pratico
Io ho qualche timore ho qualche timore di coloro che danno solo l'adesione per una disponibilità ma in realtà se possiamo trovare in qualunque momento da qualunque altra parte mentre credo che l'immagine del partito ha offerto la si costruisce mica attraverso due strumenti uno va indicato Marini
Nel caso di elezioni c'è delle primarie
Dove noi allora dobbiamo aprire a tutti coloro che sono disponibile a dichiararsi nostri elettori e in un secondo quello alla riferire mentre al discorso con le forze sociali tradizionali del movimento cattolico voi abbiamo dalle forze
Che tra l'altro sono le consunte diocesane negli organismi anche di natura sindacale lo faccio riferimenti per la Val Cordevole sono tante sono quelli di punti di riferimento
E noi dobbiamo trovare quindi i canali istituzionali scritti dallo Statuto interni per consentire a queste forze P non solo noi di ascoltarle ma noi di poter fare riferimento per le nostre proposte
Infine permetto di sottolineare veramente concluso un punto importante della relazione di Marini
Alla ricerca di coloro che ci hanno abbandonato per lanciare il nostro il nostro messaggio
Noi abbiamo perduto nelle elezioni
Dico in via generale quasi qualche provincia non sia avvenuta
Il mondo dei liberi professionisti il mondo dei lavoro io dei lavoratori autonomi coltivatori diretti artigiani come commercianti il mondo dei dirigenti d'azienda abbiamo incontrato qualcuno cioè un'area estremamente importante
Noi a queste forze un lo voglio dire a Castagnetti può aver letto frettolosamente sul popolo non diamoli con queste forze non abbiamo iniziato un discorso di di amicizia di convenienza abbiamo iniziato un discorso di proposta dobbiamo cercarci di di porsi nell'ambito dell'Ulivo come la forza che è in grado di fare una un progetto una proposta complessiva non perdeva accogliere in modo corporativo tutte le domande che arrivano da queste are
Ma un progetto che sia in grado di dare una risposta ruolo che Prodi spesso nessun intervento programmatico in Parlamento quando Prodi
Lo dico a casa magari parlava di un grande tema sull'occupazione che parliamo
A parlare dell'occupazione oggi l'occupazione sono queste aree che citavo prima che le possano ampliare perché le ristrutturazione che i giornali e allora proprio fare che queste aree sono adesso destinata a svolgere allora blanda ruolo
Non è a queste aree dobbiamo rivolgere certamente con delle proposte
Le proposte sul mercato del lavoro sulla flessibilità dei nuovi organismi sulle di incentivazioni che dobbiamo dare non più rivolte alla alla grande industria e mi riferisco anche al discorso comunitario ma proprio a quest'area di piccolo e medio ceto produttivo che è la forza sulla quale noi possiamo costruire un avvenire nuovo di occupazione
Sono fiducioso del nostro partito cosa rapidamente recuperare spazi ritornare ad un ruolo fondamentale come si proposto entrano prurito
Grazie
Cesare Montalbetti di Varese
Io sono P precariamente però visto questioni bianche non l'ha fatto stamani
Le sue generalità di chi interviene parlare non oltre dieci minuti perché vi sono io un numero elevatissimo di iscritti a parlare bisogna evitare di dar la parola al più alto numero possibile degli iscritti
Solo loro fa parlavo con un giovane i lavoratori bagnino gli chiedevo come va il lavoro
E mi diceva ma potrebbe andare meglio potremo avere più lavoro e più clienti se fossimo un pochino più organizzati un po'più socializzanti
E aveva ragione questo giovane perché facendo la spiaggia camminando per circa un'ora ho visto alcune zone ben organizzati altre lasciate proprio al disordine gli ho detto facciamo cooperazione mettiamoci assieme ognuno nel suo pezzo Macondo idee comune su alcune iniziative da prendere la risposta è molto difficile io vengo da Varese Varese tra l'anno novantuno novantadue sentiva l'onorevole Zamberletti che conoscete tutti perché patto diverse cose per l'Italia in certi momenti difficili
E veniva nel novantadue nuoto nuoto due dire queste cose a Varese noi torniamo a sabato cerchiamo di parlare con gli artigiani i commercianti poli industriali voglio curatori con le associazioni ma nessuno ci viene ascoltarlo allo o a cercare stranamente i nostri colleghi di certe regioni Italia Tonolo giovedì sera o il venerdì mattina perché sabato e domenica hanno impegni nei loro collegi elettorali
Ma era chiaro gli artigiani le associazioni piccolo industriali lavoratori sindacati si organizzavano da soli perché i politici su Varese provincia non gli interessava assolutamente nulla di vedere cosa stava decadendo
Questo lo dice uno che ha vissuto
Se non si ascolta non si dibattono dibattono il Partito popolare non può cresce a livello nazionale crescerà in alcune regioni tra i bisogni che ci sono delle persone
Non abbiamo le cooperative sociali dove sono sorte le cooperative sociali sono sorti in questi ultimi vent'anni quando la vicino faccia legale sull'attenzione a sociali al volontariato ai giovani che volevano lavorare
Le cooperative sociali sono il luogo di posti di lavoro che si fanno mensilmente nel Bresciano del bergamasco del Varesotto del Comasco
Ma presto anche nel Friuli questo ATP emotive e il e in Liguria e Lombardia e dieci e in in Emilia Romagna cosa vuol dire le capacità imprenditoriali non sono solo in alcune persone sono in tutte le persone che vengono formati alla formazione personale crescita tra sul personale crescita culturale crescita intellettuale partecipazione sociale
Non abbiamo giovani diplomati laureati che ormai non c'è con più posti in banca o il posto in fabbrica e che è difficile da cercare ma vengono a fare volontariato durante il servizio militare nelle cooperative sociali
Vedo lo come si lavora come si costruisce assieme come si pensi spendono quei pochi soldi che si guadagnino finiano do per fatto gli stipendi e Prato i contributi
E quando termina il servizio vengono a chieder lavori queste cooperative perché si partecipa si decide si approfondisce si fa Progetto lo si vive vogliamo col Partito popolare fare un qualcosa non di nuovo lo fanno esentate regioni dell'Europa qualcosa che veramente fa crescere la gente ragazzi e ragazze uomini e donne lo vogliamo è possibile
Le forze sociali e sono disponibili
Ecco politico è un'altra cosa ormai vicino a sessanta anni
Non ho nessun timore di lasciare il passeggio ovali che non vuol dire delle vado eleggono loro vuol dire mettersi di fianco vuol dire farli andare avanti mentre nelle amministrazioni fargli toccare con mano le difficoltà del costruire
In vent'anni non abbiamo abbiamo creato un baratro di Palombara con informazioni intellettuale ma di capacità operative
L'esser rimasti per quattro più quattro più quattro anni ai posti di comando ha fatto il vuoto generazionale è questa una grossa col collega pagare noi specialmente noi descriviamo le cattolici cominciando da me dobbiam pietra Padreterno perdono perché questo grande errore
Poi chiediamo anche al padre Georg e servono per le buone cose che abbiamo fatto un po'tutti perché l'errore umano ed sul cippo civili indù non può evitarlo
Io ieri ho sentito una crisi la carissima persona parlare qui è parlato quasi un'ora
Però mi chiedo questo
Quante persone in questi ultimi mesi nella campagna elettorale regionale connazionale m'ha detto
Finché questa passione sarà determinante del Partito popolare mi dispiace ma io il voto a te o ai tuoi non lo darò mai che non vuol dire che è stata solo l'ha fatto del bene non ha fatto cose greci
Però forse vuol dire che e ora di mettersi a lavorare Karel Caretto per il partito Sensi avere posizioni di comando perché ci sono atti che devono crescere
O facciamo queste cose oltre venti chiedo scusa o altrimenti noi diremo sempre il PDS ippici io mi ricordo a quattordici anni comitato lavorare
Negli anni situata due cinquantacinque litigavamo colpi ci può dire la CGIL e la FIOM nelle fabbriche perché è una rete degli stalinisti questi il padroni scusate i termini faceva quel che voleva
Fabbriche dove ci fa normali contratti non si rispettavano la salute e la pensano così la cosa pazzesca non litigano muta democristiani e comunisti perché c'è un problema di etica di comportamenti di valori
C'era qualcuno che era questo signore che negli anni Sessanta esigue dicevo che colpì sibili o cominciare a prendere posizioni cominciare a dialogare noi delle fabbriche per davo le botte le quelle PC
Anni più avanti qua deve tentato l'unità sindacale della fede Federazione metalmeccanici ci è stato detto che eravamo dei cattocomunisti dei non so che cosa il problema è uno solo arriva ormai i veneti a lavorare nelle regioni Lombardia
E veniva ricevuto io lavoro per manco io lavoro per meno novità sui contratti di lavoro
E noi stavamo costruendo per la socialità e per la giustizia un quadrato i loro espletarle per tutti
A questo punto ci dà una comunisti più avanti questa signor peggiore qua che lo rispetto a fare il segretario del Partito Nazionale per diversi anni
Genti noi a Varese ha fatto politica la classifica della classe dirigente da DC provinciali l'ha fatta fuori per corruzione è questo mare è segretario per tanti anni possibile non s'accorgeva che questi dirigenti a livello locale facevano cose che forse non ero correttamente alla giustizia
Io sono uscito ho saputo da due dalla polizia cristiana perché non facevo non aveva più possibilità di partecipare perché non vedevo una corretta amministrazione del partito a un corretto vivere civile ed economico di queste persone
Sonia tratto dal novanta cosa ho trovato le correnti o sceglierli la corrente o rimani fuori ho fatto la campagna elettorale personale come consigliere comunale non ho preso se lo quattrocento preferenze quando gli atti le prendevano sei mila
Nel novantadue sconcerto il il coperchio alla pentola si è sollevato purtroppo son sono negati tutti no
Abbia cominciato a ricostruire il partito la DC ma chi l'ha costruito la costruite una ventina di ragazzi sotto i trent'anni
Perciò i giovani si sono le forze ci sono mancavano gli adulti
Adesso il Partito popolare anche a Varese pur avendo una Lega così forti e purtroppo vedi Re numero richiesta di consiglio comunale poi ministro degli interni e lo conosciamo molto bene persone di di degnissima
Ecco andrebbe bene a fare il sindaco di Varese sarebbe già una cosa molto elevato
Però la lega non è fatta solo da persone ignoranti
Esosi egoisti incivili io figlio di case che è un leghista perché è universitario di Michael Frayn giardinieri Elettronica e fa qualche lavoro che per vivere
Berto su cento remissiva paio cento lire a fine anno cinquantacinque ne pago dalle varie tasse le più diverse io non mi sento di essere un grande italiano non voglio pagare queste cose qua se non vedo neanche come si spendono questi soldi
Perciò i leghisti della Lombardia non sono proprio tutte presso la bruciati sorta solo la convince perché una volta usano pratica cristiana questi solista un crescendo dello scoutismo dei gruppi giovanili con indirizzi precisi sociali di condivisione
Sono diventati abbastanza contro al nostro modo di vivere per questi ingiustizia questa diffusione di leggi di norme da rispettare bianca lo devo dire le cooperative sociali se vivono vivono perché c'è un dei giovani degli adulti che son convinti che sociale dell'esodo a promozioni Cristian è la prima cosa che ho portato in città
Pagare di persona ubbidire alla burocrazia hanno secondo accordi perché Succi
Tagliamo tagliamo perché chiede Ostenda nell'arco di un mese una settimana solo per burocrazia tu mi devi dire come facciamo noi
A fare veramente dall'economico ed essere dall'impresa che producono guadagno pagano stipendi Parolo contributi e avanzano soldi per investire
Questo il più possibile
E se non scoraggia giovedì sarà privato del suo da qui al due mila ricordatevi che l'Italia non saremmo al PDS non mi interesso Berlusconi
Sarà uno sfascio io a questo non ci credo quarant'anni che precedono crederci non abbiamo la forza e le capacità di reagire il partito deve aprirsi veramente a far spazio ai giovani non andando via agli anziani
Ma rimanendo al loro fianco per aiutarli a cambiare l'Italia grazie
Grazie Giovanni Sala
Non c'è Angelo Picano
Cari amici
Ieri sul Corriere della Sera
In un articolo in cui si parlava dei provvedimenti economici
Bertinotti diceva
Sì i provvedimenti vengono criticati dalla Confindustria
Vuol dire che sono esatti
Il mio timore che noi ci troviamo di fronte ad uno spirito anticapitalista
Nel sostegno al governo
Che può preoccupare soprattutto perché può continuare a introdurre nella legislazione specialmente quella che si fa nelle Commissioni perché gli elementi di socialismo reale che invece di liberare la struttura produttiva del nostro Paese finiscono per incapsulato
Noi siamo di fronte ad un nodo centrale a cui il movimento dei cattolici deve risponde
La fine di un certo tipo di struttura produttiva conseguente all'industrializzazione all'organizzazione terrorista
Ad una Società dell'informazione che sconvolge completamente gli assetti produttivi gli assetti sociali e gli affetti familiari
E la risposta che viene fuori di fronte a questo sconvolgimento in cui l'innovazione tecnologica permanente rapidissima
Che crea migliaia di disoccupati sposta biblica mente delle popolazioni specialmente negli Stati Uniti sconvolge gli assetti sociali e crea los la crisi dello stato sociale
Richiede delle risposte
Che si sta cercando di dare nei paesi islamici col fondamentalismo con il rifiuto del progresso e la difesa di assetti sociali e familiari unificati dalla religione
Nei Paesi industrialmente avanzati si sta rispondendo per la più parte con un liberalismo selvaggio con una contestazione dello stato sociale
Allora la risposta nostra qual è rispetto a questi problemi perché sono problemi di organizzazione dello Stato e ci rendiamo conto che lo Stato così come è macchinoso pesante freno allo sviluppo piuttosto che fa politica
E d'altra parte dove troviamo i nuovi mezzi per sostenere lo stato sociale nella considerazione che la popolazione invecchia sempre di più alle specie per lo stato sociale aumentano continuamente
Ecco la risposta che noi dobbiamo in qualche modo dare parte dalla centralità della famiglia nel nuovo assetto prodotti perché deve ruotare attorno alla famiglia alla nuova organizzazione produttiva nella considerazione che finita la grande industria
Deve ruotare attorno alla famiglia la nuova organizzazione sociale proprio perché lo Stato non può pensare non può far pesare sulle imprese gli oneri pesantissimi della solidarietà sociale
Allora viene fuori una risposta socialdemocratica tradizionale che è quella che cerca di dare il PDS ma che è una risposta superata
Perché quella di far sì che la grande accumulazione produttiva possa essere portata nel sostegno dell'assistenza pubblica
Dall'altra parte invece deve venir fuori una nuova organizzazione della solidarietà che abbia nella famiglia la sua centralità e allora noi ci rendiamo conto che esistono due problemi
Che ruotano attorno alla famiglia
Il problema è quello della violenza se voi vedete i dati della violenza sociale in tutti gli Stati più industrializzati del mondo vi rendete conto che quest'aumento ogni giorno più tanto che quasi richiede una specie di militarizzazione che ognuno di noi avrebbe bisogno di un carabiniere poi tra l'altro nel bilancio dello Stato italiano dove si riduce tutto alla Fini sia un puntino una da un
A una razionalizzazione e non si va alla radice del problema
La violenza nella società può essere e può avere una risposta solo se si porta avanti una politica della famiglia e riprende in mano la famiglia l'educazione della della pro e un altro dei problemi
Che noi ci dobbiamo porre e quello della comunicazione
Io credo che se voi leggete i giornali questa mattina
Vi rendete conto del grande spazio de tutti i giornali padronali danno alle vicende che riguardano il PDS come in qualche modo con mente lo favorevolmente di fatti che riguardi del PDS
Il problema è che io pongo possiamo avere una stampa libera
Possiamo avere garanzie che la nostra voce sia ascoltata nel Paese
Se l'informazione continua a essere un monopolio dei grandi gruppi capitalistici del nostro Paese che hanno interessi prima di tutto a tutelare i loro interessi e poi a dare una informazione libera
Io mi rendo conto che noi da soli non riusciamo a portare avanti una battaglia di riforma della proprietà dei mezzi di informazione
Perché saremmo assaliti però io credo che una battaglia a livello comunitario e lo dica al Castagnetti in particolar modo una battaglia a livello comunitario che porti ad una legislazione ad una direttiva comunitaria per cui il produttore di giornali siano degli editori puri credo che questa sia una delle grandi battaglie che oggi dobbiamo portare avanti nell'interesse del Paese
E allora se noi dobbiamo portare avanti una politica che sia attenta al precariato permanente perché noi ormai stiamo andando verso una società del precariato a tutti i livelli
In cui non esistono più garanzie per nessuno e quindi la famiglia deve avere una sua centralità questo il messaggio che noi dobbiamo dare al mondo cattolica all'elettorato cattolico
Senza in cambio Arsinoe schematismi
Ma con un'apertura completa per ricomporre attorno alle nostre tesi che sono le tesi di una nuova organizzazione solidaristica della società un consenso più largo che possa far sì che il Partito popolare possa ridiventare
Centrale nel sistema politico nazionale grazie
Grazie Angelo Vito Napoli
Non c'è
Sergio Zoppi
Negli ultimi messi
Prima della mia piccola avventura elettorale dello sbocco governativo
Ho avuto modo di portare avanti delle ricerche d'archivio su fatti di storia contemporanea
Non avrebbero naturalmente nessun titolo quelle ricerche di essere menzionate qui
Se non mi fossi imbattuto nel lavoro portata avanti
Dal dirigente della Democrazia Cristiana Luigi Sturzo
Responsabile per dodici anni del Comitato permanente per il Mezzogiorno in via delle Botteghe oscure
Che dalla mille novecentoquarantasette all'anno della sua morte quindi per oltre un dodicenne mio
Imposta all'intervento dello Stato a favore del Mezzogiorno
Da un contributo determinante alla sua attuazione ne segue giorno per giorno la realizzazione tra parentesi la storiografia fino ad oggi ha assegnato la impostazione e l'attuazione dell'intervento straordinario nel sud
Esclusivamente alla Banca d'Italia all'IRI e alla Svimez
Dimenticando del tutto questa azione assolutamente decisive risolutiva di Sturzo e del Comitato permanente della DC
Ma quello che a me oggi qui preme sottolineare pecche Sturzo credeva nell'intervento dello Stato
A condizione che fosse realizzato attraverso amministratori lontani dai partiti
Privilegiando le competenze tecniche dando continuamente conto dei risultati ottenuti
Più in generale accompagnava la sua elaborazione di un grande disegno politico e culturale
Quello che in genere
Affascina il politico tradizionale il sistema la grande idea azione il modello la costruzione egli Sturzo che si era misurato nel concreto
Facendo di fatto il sindaco a Caltagirone
E poi il cooperatore e poi assimilando la cultura empirica in Inghilterra e negli Stati Uniti
Egli progettava con attenzione forte a quella che si chiama l'implementazione l'attuazione
E pensate che Sturzo aveva ottant'anni quando si dedicava per dieci ore al giorno a questo lavoro credo che ne discenda un insegnamento guai
Alle teorie ai sistemi belli e perfetti anche nella politica
Se non si misurano con la realtà con la gestione che è più importante dell'ideazione
E questo varrà moltissimo anche per la riforma delle pubbliche amministrazioni d'altra parte anche una grande visione strategica di partito cosa sarebbe se nell'implementazione non potesse contare sul metodo democratico su questi e su contrappesi sugli uomini Prodi Prodi
Con il gusto di far crescere tutti i meritevoli mettendo in seconda fila comunque gli amici personali
Ecco io credo che fatte queste premesse noi siamo tutti ben consapevoli che per i popolari
La stagione politica non può essere di attesa e di idee lega al contrario richiede di essere creativa progettuale capace di costruire ponti e strade
Che permettano al più ampio numero di elettori di convergere su un progetto politico
Una stagione i cui risultati dipenderanno dalla capacità di elaborare prospettare perfezionare un progetto attraverso il dialogo intrecciato con la maggioranza dei cittadini
E di dargli poi corpo ecco l'implementazione l'attuazione la gestione
Sul terreno dei programmi di governo lo sappiamo sono la razionalità delle scelte la produttività dei risultati a occupare il campo una spesa pubblica frenata che si accompagni al netto miglioramento delle prestazioni da parte degli operatori chiamati a rendere servizi collettivi
Mentre Vacca continuamente accresciuta la qualità e quindi la competitività dei nostri prodotti destinati a confrontarsi sul mercato mondiale
Con l'operazione sì ma anche competizione solo cooperazione e competizione insieme sono le due parole che condensa in una strategia che sempre più informerà disse il vivere insieme delle persone
Però cari amici lo stesso produrre più o meglio si tradurrebbe in un traguardo in soddisfacente se non si accompagnasse al rimodellamento dei rapporti tra i cittadini e qui interviene la politica qui interviene il partito politico il ruolo dei partiti
Rispetto ai grandi mutamenti che sono nel mondo
Mutamenti
Per i quali non ci possiamo isolare separare
Perché da questi si rimodella anche la politica e l'azione di governo
Nell'Europa occidentale soprattutto i percorsi culturali ancor prima di quelli lavorativi si avvicinano tra loro
I problemi trovano soluzione in gruppi di operatori piuttosto che in singoli attori si affermano le reti nella scuola come nel lavoro
E in quel campo di crescente importanza che l'ambiente e la salvaguardia della natura uomini e donne sono continuamente chiamati a informarsi a mettere in discussione i propri convincimenti a sciogliere i nodi semplice intricati
Esplorare un'esigenza che anticipa nella ricerca senza sosta del cammino migliore lo spesso indispensabile progettare e poi eseguire il realizzare il saper mantenere innovare il controllare
Dobbiamo cari amici respirare continuamente l'aria l'aria del mondo avanzato ma sapendo la filtrare nei nostri polmoni
Sapendola rielaborare nelle nostre teste perché chi ha responsabilità politica
è chiamato a creare spazi dove ciascuno possa mettere a frutto i talenti di cui dispone
Ponendo fine a criteri perversi burocratici di separatezza e di indifferenza che svuotano il lavoro e vanificano il principio di sussidiarietà
Tutti i responsabili e tutti responsabilizzati
Risulterebbe ingannevole per fare un esempio trasferire poteri pubblici dalla capitale nuovi centri se nei fatti le logiche dell'accentramento dell'irresponsabilità continuassero a prevalere
Ecco di fronte a queste logiche della cooperazione della competizione
Della ci capacità di gestione occorre calare le scelte anche di governo verso il regionalismo rafforzato ma avendo anche il coraggio di cambiare gli apparati delle regioni
Decentralizzare ante facendo lavorare il personale al proprio interno con più forti poteri ai comuni perché sono le istituzioni più vicine ai cittadini semplificando la pubblica amministrazione centrale ma anche qui attenzione a queste visioni giacobine a queste Commissioni calate dall'alto che dovrebbero risolvere tutto
Se non si prende in mano il discorso della cooperazione delle reti del coinvolgimento degli attori
Guai a coloro che vogliono fare giustizia dall'alto
Magari portando modelli ripresi da altri Paesi da altre tradizioni culturali senza averne la capacità di mediare agli e di trasferirli
Commissioni di studio si ma a condizione che operino dentro un disegno politico condiviso
Consapevoli che per quanto nelle pubbliche amministrazioni ci possa essere anche arroganza e spesso inefficienza dalle pubbliche amministrazioni passa comunque la vita della nazione il consenso politico passa da qui in uno stato che è sempre più uno stato amministrativo
Se questo è lo scenario istituzionale io credo e mi pare lo dicesse bene Franco Marini nella sua relazione un partito non chiuso ma che si apra continuamente alla società non quindi un partito con gran
Lega piccola o non piccola nella mentalità prima ancora che nella realtà
Ma un partito
Lungo l'insegnamento che ha dato in questi anni il segretario politico Gerardo Bianco un partito non sono aperto sul territorio e parto ai giovani ma un partito che cerchi di respirare un'aria più larga che ricerche di attori della vita produttiva sociale culturale uomini e donne
Affinché chi è bravo Possa veramente a salire rapidamente in alto
Consapevoli cari amici che la vita è veramente democratica se apre spazi sempre più larghi di garanzie e di diritti ai quali corrispondono altrettanti
Doveri che permettano alle persone ai gruppi di riconoscere ed affermare
La loro identità ecco che ritorna il discorso della cooperazione delle reti questo discorso che vale nell'impresa
Che vale nel mondo delle pubbliche amministrazioni
Si riverbera nella sua interezza nella vita sociale culturale politica questo deve informare disse la vita di un partito
Io credo che questa sia la nobiltà la irrinunciabilità della politica oggi non una politica e scemo ne assorbente in nuce totalitaria
Ma una politica che affronti e vinca la sfida del progettare
Per realizzare e gestire istituzione che favoriscano l'intensità e la ricchezza della cooperazione sempre più necessaria qui le scelte scelte politiche e culturali insieme
A favore delle municipalità del comune delle grandi municipalità da riprogettare delle piccole amministrazioni balza in evidenza non è una scelta tanto burocratica una scelta politica e culturale
Perché autonomia sì coniuga con responsabilità e da qui deve venire anche il l'incoraggiamento del nostro partito a tutti coloro che rischiano per intraprendere
Per render CIR come popolari sempre più visibili io credo che occorra affrontare il terreno delle scelte tra Fini e alternativi
Non rimanere sulle logiche della bassa politica
Del centro del centro sinistra del centrodestra logiche che sono del tutto superate del tutto inadeguata ad affrontare i propri i problemi epocali che ci stanno che ci stanno di fronte
Non solo quindi efficienza non solo e tanto
Giacobinismo terrorismo ritorna il discorso sulle pubbliche amministrazioni non sono migliore distribuzione della scarsa ricchezza
Ma
Fini alternativi quali sono le grandi scelte di fondo da qui quindi le categorie dei valori ed è più nuove mi impegno del Partito popolare per la formazione per la cultura
è qui che si affronta puntando sui finestrini valori coinvolgendo tutti i cittadini il dilemma Stato mercato sempre attuale e vitale
Concludo cari amici allora la nostra identità per uno Stato snello però Autonomie locali e per un regionalismo spinto per una giustizia vera
Per le pari opportunità per tutti i giovani e ne siamo lontanissimi da questo per la scuola e la ricerca
Scuole ricerca che con le autonomie locali sono la vera via per la rinascita del Mezzogiorno in un ancoraggio forte all'Europa e al Mediterraneo
Io credo che ci dicono che ci dicono che queste ricerche e scelte ci impongono
Di declinare i nostri valori dando crescente visibilità alla nostra presenza così da favorire il recupero dell'identità nazionale e la composizione della frattura Nord Sud
Ne risulterà rafforzata arricchita allargato la classe dirigente che per essere poi realmente messe alla prova richiede siano banditi meccanismi selettivi perversi
Un confronto aperto che lasci spazio ai processi culturali per dare ordine chiarezza le idee mettendo in un canto gli arroccamenti nel proprio particolare
Per un progetto calato nella contemporaneità
Senza Nostalgia per passati irripetibili Brown proiettati nel futuro ma senza rinunciare agli apporti di una stagione centenaria che ha tanto elaborato prodotto sperimentato cambiati
Grazie Sergio Dario Franceschini
Vorrei
Far presente che questa sala a una pessima acustica o meglio la talmente buona che chiunque parli in sala si sente
Quindi vorrei sollecitare ad un maggior autocontrollo più di quanto non interviene nei convegni che il brusio di fondo anche se diventa forte anche sono pochi a parlare
Questo vale per la sala vale anche naturalmente per il tavolo la presidenza prego Franceschini
Abbiamo attraversato stagioni
Cariche di amarezza e cariche di delusioni
Abbiamo attraversato il buio di giornate che sembravano senza più speranza per la presenza politica dei cattolici democratici in questo Paese
Abbiamo anche attraversato momenti di divisione aumenti di diaspora momenti in cui molti di noi
Hanno fatto scelte diverse
Eppure oltre questi quattro anni di frastuono questi quattro anni di ubriacata confusione che abbiamo alle spalle le ragioni valori le voci del cattolicesimo democratico sono ancora vive e sono qua
è la prima volta voglio dirlo segretario Bianco che io partecipo dopo l'atto della fondazione a un'assemblea del partito popolare
Eppure mi sento come tornato a casa
Perché qua ho ritrovato voi
Ho ritrovato la parte migliore
Ho ritrovato una parte vera di quella democrazia cristiano in cui ho creduto dentro la quale con molti di voi ho combattuto battaglie cariche di valori e cariche di entusiasmo
Sono state prima
La malinconica rassegnazione di Martinazzoli
E poi il viscido opportunismo di Buttiglione a non farmi aderire a un partito popolare a farmi scegliere la strada dei cristiano sociale di Gorrieri
Mi sembrava strano strano e doloroso insieme
Accettare il maggioritario e contemporaneamente rifiutare il bipolarismo tentando contemporaneamente due imprese impossibili fare vincere il terzo polo e se non ci fosse stato il recupero proporzionale della tanto criticata legge Mattarella
Vincendo quattro collegi su quattrocentosettantaquattro la presenza stessa del partito popolare probabilmente sarebbe scomparsa
E la seconda strada impossibile tentare di tenere insieme tutta la Democrazia Cristiana
Dopo averne decretato la fine
Ma oggi siamo finalmente in una stagione nuova
Il Partito popolare può e deve essere la casa per tutti i cattolici democratici che hanno scelto l'Ulivo
Io credo che abbiamo per la prima volta di fronte alla linea stagioni inedita di stabilità
E voglio dirlo una parentesi anche a Gargani ad altri che hanno parlato di riforma
Della legge elettorale credo che oggi dopo avere faticosamente guadagnato un periodo di stabilità di governo una riforma della legge elettorale anche la migliore sulla carta rischierebbe di riportarci indietro di una stagione in cui le riaggregazioni comincerebbero
Gli spostamenti inizierei però da capo e invece questa stagione di stabilità
Noi dobbiamo utilizzarla per me smetterla di occuparci soltanto del contingente delle crisi delle alleanze delle candidature
Dobbiamo tornare a pensare al futuro a riflettere
Senza l'angoscia di scadenze immediate sulla via per uscire da questa lunga fase di transizione
Per i cattolici democratici si tratta di una sfida ambiziosa ma sicuramente carica di fascino e carica anche di responsabilità responsabilità perché sulle nostre spalle poggia il futuro dell'Ulivo perché dalla nostra capacità
Dal nostro cammino dipende il futuro della coalizione dobbiamo chiamarla così
Una collezione che potrei essere il PDS più tanti piccoli alleati subalterni o invece una coalizione che sarà l'incontro leale e paritario di culture e storie diverse
Non solo contro la destra ma torna un programma preciso
Per riuscire a fare questo credo che servano alcuni punti fermi il primo L'Ulivo è una coalizione di forze diverse ma è una scelta permanente da rafforzare da migliorare e non un'alleanza occasionale che si potrebbe tanto
Accantonare cambiare se cambiano le opportunità del momento se cambiano gli uomini dall'altra parte
La seconda il partito democratico non è una prospettiva oggi in portabile in Italia non soltanto perché D'Alema non vi crede quindi ci adattiamo questa sarebbe subalternità culturale ma perché la storia politica italiana
è stata fatta di forti appartenenza ideali e culturali se vogliamo è un'anomalia ma è così ed è proprio la condizione perché l'Ulivo cresca è che quelle appartenenze quelle storie non vengano mortificate ma anzi escano rafforzate
Dentro un'alleanza che non fa scomparire le differenze
Ma anzi le valorizza per migliorare insieme la proposta politica finale
è un disegno tanto diverso da quello dell'allargamento del PDS per centri concentrici
Assorbendo di volta in volta i piccoli alleati e inglobando lì in quella struttura partito che resta uguale che il disegno che io vivendo l'esperienza dei che stiamo sociale conosciuto bene
Il terzo punto ma proprio perché è questa la storia politica italiana
Diventa difficilmente comprensibile voglio dirlo questa portata distinzione che forse è stata utile per vincere le elezioni ma questa forzata distinzione tra il centro e la sinistra
Quando sento parlare di un centro dell'Ulivo in cui vi sarebbe spazio per tutti quelli che non sono del PDS
Mi chiedo
Può essere un motivo aggregante
Tenere il per tenere insieme forze storie diverse l'essere insieme soltanto perché si è diversi da qualcun altro con il quale pure si alleati
Non rischieremmo seguendo questa strada del centro di confondere di annacquare i valori dell'ispirazione cristiana
Portandoli prima nella mediazione del centro ancora prima di portarli al tavolo del confronto dell'alleanza non è meglio portarli intatti e difenderli sul tavolo dell'intera coalizione
Allora la strada credo debba essere quella di immaginare un ulivo con due gambe in cui alla gamba della tradizione socialdemocratica e laburista europea che sta costruendo D'Alema
Si affianca la gamba del cattolicesimo democratico costruita attorno al Partito Popolare
Oggi vi è uno spazio enorme per un disegno di questo tipo tra i cattolici che hanno votato l'Ulivo che sono di più di quel sette per cento che ha votato i popolari
Tra tutti quegli elettori laici moderati coinvolgibili come avveniva per la Democrazia Cristiana
Nell'esperienza di un partito laico di ispirazione cristiana credo che sia stato questo il senso perché ha voluto capirlo
Del discorso di De Mita rifacciamo la Democrazia Cristiana fatto ieri che naturalmente i giornali hanno brutalizzato dando la sensazione che si possa oggi pensare di rimettere di nuovo insieme tutte
Le anime della vecchia Democrazia Cristiana che pure hanno fatto scelte diverse non più conciliabili no credo che il discorso sia questo
Rifare la DC nel senso di recuperare la capacità che la DC aveva di raccogliere un elettorato ben più vasto che non quello strettamente d'ispirazione cristiana
E allora su questo disegno dobbiamo anche recuperare gli elettori del CDU e del CCD gli elettori nessuno della classe dirigente
Recuperando in un disegno forte con un'identità chiara
è una scelta precisa credo che il PIL Partito popolare poco compiere Celiento o chiudersi
Nella difesa di uno spazio capisco faticosamente conquistato
O invece aprirsi ad un grande processo
Pieno di rischi ma pieno anche di speranze se nei prossimi mesi al Paese però Offerta norme spettacolo di un congresso chiuso sugli equilibri interni
Ma invece una grande assemblea vi sono dei modelli nella storia della DC aperta a tutte le voci a tutte le intelligenze
A tutte le energie del cattolicesimo democratico che hanno fatto in varie forme in tempi diversi la scelta dell'Ulivo il Partito popolare sarà già la seconda gamba dell'Ulivo
E l'alleanza con il PDS l'alleanza tra le forze della sinistra e quella del centro moderato del Paese sarà leale sarà competitivo sarà stabile e sarà stabile perché sarà privo di paura
E all'interno di un partito non servirà più
Rivendicare i cambi vi era un partito di un processo di questo tipo non servirà più rivendicare i cambiamenti che la classe dirigente solo sulla base generazionale perché in un grande processo solo chi ha gambe per camminare andrà avanti
Soltanto chi ha idee vere riuscirà a farsi ascoltare
Io credo che abbiamo
Tutti il dovere di provare a seguire questa strada anche per rispettare quegli uomini quelle donne che hanno fatto la storia del popolarismo e del cattolicesimo democratico in questo Paese
Quella storia che non può essere cancellata per colpa di chi l'ha infangato la propria disonestà
Vedete quando i giornali dopo le elezioni siciliane hanno dopo i risultati del CDU e del CCD hanno scritto ritorno alla democrazia cristiana io ho provato amarezza ho provato fastidio
Forse anche è stata la molla o ultima che mi ha fatto tornare qua
Perché ciò che il cammino della democrazia cristiana si è concluso che la storia che va avanti che rende impossibile farla tornare in vita come era prima
Ma so anche che proprio perché quel cammino si è concluso noi adesso abbiamo il dovere di recuperare di rivendicare la parte migliore di quell'eredità politica
E con l'orgoglio di quelle nostre radici con l'orgoglio di quella nostra storia abbiamo il dovere di tenere vivi i valori e le speranze del cattolicesimo democratico
Grazie Dario Lino Duilio
Cari amici che non mi conoscesse io vengo dalla
Lombardia ancora per pochissimo tempo sarò segretario
Regionale essendo diventato Lo Foco parlamentare
Lombardi abbiamo avuto la fortuna poco tempo fa Santambrogio
Di ascoltare un discorso straordinario del nostro cardinal Martini che riprendeva il Qohelet diceva c'è un un tempo per tacere c'è un tempo per parlare
Io credo riprendendolo senza scambiare evidentemente il sacro con il profano
Che nel nostro partito sia maturato il tempo per confrontarsi per parlare appunto per interrogarsi
Sulle prospettive trovando il modo di intendersi anche al di là di quelle che sono le letture che poi sui giornali magari in modo forzato come costume del nostro giornalismo possono dare del proprio pensiero allora io che molto brevemente vorrei offrirvi sul futuro del nostro partito sul domani del partito c'è un adesso del partito ma noi dobbiamo interrogarci soprattutto sul domani
Del partito vorrei offrirvi non delle certezze evidentemente ma qualche convinzione si qualche convenzione che riflette peraltro il tessuto di una realtà come quella della Lombardia laddove come sapete ci sono fenomeni di Greganti e discreto vide negativi che devono trovare una risposta prima che sul terreno istituzionale sul terreno politico
Però io credo che non ci dobbiamo fare qualche domanda
Cercando di rispondere in modo chiaro e netto pensando anche a chi è fuori di qui a quelli che non sono iniziati alla politica quelle che vogliono parole chiare e forti qual è la linea politica nel partito popolare
Quale partito noi vogliamo quale classe dirigente noi vogliamo facendo anche giustizia di questo gioco degli equivoci sul nuovo e sul vecchio laddove io ritengo con le strumentalizzazioni da una parte e dall'altra non si riesce ad intendersi adeguatamente quale linea politica brevemente io penso che qui siamo abbastanza d'accordo tutti quindi non è il caso di produssi i sofisti creazioni filosofico politiche degna di miglior causa oggi noi abbiamo una coalizione che ha vinto io non so se sarà per rispondere a Franceschini una coalizione permanente che durerà per l'eternità
Non sono abituato a ritenere che in politica esistano delle cose
Permanenti certamente una coalizione che ha vinto che richiede che noi con assoluta lealtà
Dentro questa coalizione perseguiamo e conseguiamo un primo obiettivo e cioè quello del buongoverno per il Paese alla luce della consapevolezza che se ci sarà un buon governo questo potrà premiare
Anche i popolari se questa prova dovesse fallire saranno travolti anche i popolari
Ovviamente c'è un problema di prospettiva cioè come noi giochiamo dentro L'Ulivo L'Ulivo è un valore aggiunto
La Giunta ha detto qualcuno e come dice la parola io son d'accordo è un valore aggiunto nel senso che si aggiunge a qualcosa che preesiste
Si aggiunge ai partiti politici io ritengo che stiano maturando rima Turandot i tempi per apprezzare l'importanza per la democrazia dei partiti politici rispetto a coloro
Che volevano fare piazza pulita dei partiti politici e anche dentro l'Ulivo diciamo la verità anche dentro quelli che magari considerano l'Ulivo con me
L'anticipazione di un mitico Partito Democratico ci sono secondo me
Troppi abitanti senza casa anche per troppo tempo hanno disprezzato i partiti e che sognano un mitico nuovo soggetto magari esente dal peccato originale che dovrà fare piazza pulita della storia dei partiti e delle loro tradizioni
E delle loro culture
Io credo più positivamente che noi dobbiamo passare tra Scilla e Cariddi se così si può dire cioè dobbiamo evitare da una parte appunto questo mito di un Partito Democratico che se mai sarà
Non potrà che essere all'esito di un processo culturale e politico che determinerà poi qualcos'altro se mai ci sarà
E dobbiamo evitare lo stesso tempo anche questa Nostalgia di un grande centro che al di là delle parole
Cerca di pensare al di là delle parole insomma un ritorno con quelli con cui eravamo qui bisogna dire con chiarezza cari amici che noi non torneremo laddove abbiamo lasciato andare Buttiglione Formigoni tanto per essere chiaro
Perché altrimenti se non diciamo parole chiare su questo aspetto io penso che non ci capiremo
Ovviamente se dovremo passare tra Scilla e Cariddi ci dobbiamo domandare dicevo io spero che ci siano anche altre occasioni più positive
Per approfondire questo aspetto ci dobbiamo domandare che cosa dobbiamo essere qual è la rotta della nostra navigazione anche in termini di contenuti politici però io dico che
Noi dobbiamo essere capaci di sviluppare di elaborare una grande capacità di iniziativa politica e progettuale che certo vada a recuperare i consensi anche dei ceti medi di quelli che sono andati io ritengo scusatemi se sono un po'superbo
Ma è perfino banale osservare che noi dobbiamo andare a osservare i a recuperare i consensi di quelli che sono andati da qualche altra parte e persino banale io credo che il problema sia domandarci come possiamo recuperare questi consensi allora io dico che per adesso su questa cosa noi sappiamo che ci siamo spaccati come partito c'era chi diceva che questi consensi li avremmo recuperati inseguendo lì e quindi andando di là
Anche noi e che diceva invece che si restava dove si era perché dovevamo sviluppare una capacità di attrazione di questi consensi recuperando lì dunque facendoli venire una prospettiva di democrazia che non fosse la famosa deriva plebiscitaria di cui abbiamo tanto parlato
Però io dico che per fare una proposta politica e sviluppare una capacità di iniziativa insomma adeguata
Bisogna essere capaci di fornire una lettura della nostra realtà che sia giornata perché la nostra realtà è nostro contesto è profondamente mutato cari amici non possiamo illuderci che il tempo sia rimasto fermo
Forse potremmo coltivare questo sogno è questa ambizione non abbiamo una realtà che è profondamente mutata sul piano sociale
Capace di interrogarsi sul rapporto tra unità della nazione è diversa articolazione dello Stato sulla questione settentrionale sulla questione meridionale ieri non ho sentito nessuna parola da parte di nessuno sul fenomeno della Lega
Guardate che il fenomeno della Lega è un fenomeno che non purtroppo non è semplicemente un accidente un episodio è un fenomeno che va esplorato in profondità dicevo cercando di offrire risposte
Politiche prima che istituzionale dobbiamo domandarci come possiamo rimettere insieme un contesto che è profondamente frammentato dobbiamo domandarci come possiamo dare risposte a una realtà del Paese il mio accento forse tradisce le mie origini
Mi riferisco a quella meridionale là dove si stanno consumando oramai dei veri e propri drammi all'interno della nostra realtà economica
Sociale
C'è insomma una società la nostra che reclama una rappresentanza laddove interessi e valori non sono sempre convergenti e non sono identici
Dappertutto bene noi dunque dobbiamo diventare un partito moderno cari amici un partito che mette insieme la libertà e la modernità
Lo sviluppo e la solidarietà un partito interessante
Un partito intrigante se volete per certi aperti
Per esempio ci potremmo domandare ma è proprio ancora attuare questa lettura della realtà che parla di centro di destra e di sinistra con categorie così stereotipate insomma che forse sono dico che sono ferri vecchi ma non sono proprio così adeguati ad interpretare la nostra realtà
Forse non è il caso che noi ci domandiamo invece su quali sono i contorni della innovazione della conservazione
I contorni che definiscono il rapporto tra i poteri forti e i poteri deboli
La distanza che c'è tra i ricchi e i poveri nella nostra società perché ormai la o società ci distingue da ricchi e poveri
La differenza che c'è tra gli anziani i giovani che tipo di risposta non riusciamo a dare sì siamo adesso interessanti nei riguardi di questi di questi contesti io penso che non abbiamo tutti gli ingredienti per poter diventare interessanti rimettendo insieme cattolicesimo sociale il cattolicesimo
Liberale e producendo una sintesi che sviluppi passioni ed interessi noi dobbiamo essere capaci di arrivare alla mente di arrivare alla intelligenza ma dobbiamo essere capaci di suscitare grandi passioni perché la politica e da sempre è stata l'insieme di passioni ed interessi
Dobbiamo essere capaci di sviluppare profondi legami sociali perché su quest'aspetto io sono d'accordo con la RAI si faceva il presidente De Mita
Lo vedo anche Lombardia guardate che il PDS
Rischia di diventare la nuova DC degli anni Duemila nel senso più doroteo deteriore del termine
Quindi noi dobbiamo essere capaci di recuperare una capacità di rappresentanza in questo riprendo anche quando diceva Franceschini prima questo sì
Recuperare la DC un partito straordinariamente moderno il meglio di questo partito che diventa popolare nel senso più autentico del termine bene vado a finire
Domandandomi come secondo aspetto quale partito
Per fare questa cosa qui
Io credo che dobbiamo essere un po'partito è un po'un movimento
Quando dico movimento
Non lo intendo come avamposto di movimenti ecclesiali che è un po'a criticamente senza mediazione culturale e politica
Pensiamo di andare a portare dentro la politica un po'freddamente istanze speranze che pure condivido perché appartengono al mio mondo
Io credo che dobbiamo essere capaci di elaborare una cultura politica la mediazione politica che declini quegli straordinari valori che vengono da quel mondo in cui noi ci ritroviamo io credo che dobbiamo produrre una organizzazione laddove se è vero che la società oggi vede la compresenza di ricchi e di poveri un po'dappertutto se è vero che i due terzi diritti stanno incerte regioni
E d'altra parte i due terzi di poveri stare in altre regioni consequenzialmente dobbiamo sviluppare una organizzazione del partito che sia flessibile
Un partito delle Autonomie noi dobbiamo costruire cari amici
Un partito laddove l'autonomia a livello regionale sia non solo un autonomia organizzativa ma anche un'autonomia politica consegnandoci il compito poi di produrre una sintesi per Coop venga comunque preservato
Un partito nazionale che è una ricchezza che non bisogna assolutamente disperdere ma che sia capace di valorizzare le specificità e le differenze che esistono dentro e nostro contesto sociale e culturale
Ultima cosa la classe dirigente di questo partito
Cari amici c'è un vecchio adagio popolare appunto che dice che le idee camminano con le gambe degli uomini su questa cosa diceva prima che fisico sono consumati ancora si consumano
Querelle degno di miglior causa insomma con reciproche strumentalizzazioni io riprendo vero diceva Castagnetti ieri
Noi siamo convinti che bisogna mettere insieme la saggezza la sapienza e il rinnovamento e la discontinuità e siamo convinti di allo stesso tempo io sono fan sia Fanfani hanno sotto questo aspetto so che se uno nasce bischero rimane bischero quindi non è un problema diretta però nello stesso tempo noi non possiamo ignorare sarà crudele sarà ingeneroso che questo partito all'esterno deve essere eletto anche con il volto di nuove classi dirigenti che magari non sono ancora pronte ma che potranno acquisire esperienza solamente nella misura in cui si avrà il coraggio di responsabilizzare l'ex e magari la generosità di aiutarla di accompagnarle nell'acquisizione di una maggiore maturità quindi finiamola con questa storia del vecchio e del nuovo finiamola con il gioco degli equivoci finiamola con l'ipocrisia di chi pensa o con Edoardo
Rimuovendo ciò che è accaduto che è passata la nottata i ragazzini possono andar via e torniamo a com'era prima perché così non andiamo da nessuna parte cari amici questo bisogna che ce lo mettiamo in testa
E più positivamente cerchiamo di renderci conto che nel nostro partito
Ci sono delle grandi ricchezze che si caratterizzano caratterizzano non solo per una condizione anagrafica quindi rimettiamo insieme
Il meglio di ciò che c'era con il meglio di ciò che può venire avanti per costruirsi un domani appunto agendo adesso agendo subito però
Agendo subito anche per quanto riguarda il congresso
Io lo dico con grande chiarezza se c'è qualcuno che pensa che il Congresso bisogna fare uno e due mila e bisogna tipica invece connesso bisogna farlo subito entro l'anno bisogna fare il Congresso avendo la capacità di rischiare avendo la capacità di investire se noi vogliamo costruirci una prospettiva perché da fuori ci guardano dobbiamo diventare interessanti ma agendo da subito quindi io dico
Anche a quelli che hanno esperienza noi abbiamo avuto la sfortuna quando dico noi dico quelli come me
Che è in questo periodo vado a finire in questo periodo
Hanno agito io credo forse con un po'di inesperienza
Ma comunque resistendo a quelli che volevano portare il partito da qualche altra parte
Non sono andati via dico a Franceschini quelli che hanno visto il visito comportamento di Buttiglione è fortunatamente sono rimasti ad evitare che il partito facesse
Una brutta fine non lo dico per polemica lo dico perché a me fa piacere che sia tornato Mario una risorsa
Come lui lo dico perché dicevano e dobbiamo costruirci un futuro e allora io faccio un appello a quelli che hanno esperienza maturità
Dateci una mano noi non abbiamo avuto grandi maestri come voi voi avevate di Dora Catena la temo Rovati De Gasperi allevateli Marcora noi siamo stati giovani mandati allo sbaraglio senza padri e senza maestri
Dateci una mano con un po'di generosità
A generosità vuol dire restate dentro restate con noi magari come dire in qualche modo stigmatizzate la nostra superbia quando c'è ma cercate di ambire a costruire un domani del partito non a riconquistare il palcoscenico grazie
Grazie Lino
La prossima volta Lino parlerai quattro minuti di meno
Raffaele Cananzi
Albertina Soliani lotta feroce
Vi chiedo scusa ma arrivo da un'altra riunione rapida
Mi pare che ieri
Si siano dette sia nei momenti in cui la sala
Era piena
Sia nei momenti in cui la sala era semivuota
Delle cose molto interessanti
A me pare che l'obiettivo
Che ci poniamo in questo passaggio storico
Sia certamente quello di concorrere
Alla rinascita politica
E allo sviluppo della democrazia nel nostro Paese
Ma perché questo accada occorre che noi siamo noi stessi nella novità
Cercando di recuperare consensi in un elettorato moderato che non è incolore
Ma che certamente può essere meglio qualificato che si può meglio convincere che come qualcuno giustamente ha detto si può meglio persuadere
Anch'io credo come è stato detto ieri che dobbiamo ripartire cari amici dobbiamo ripartire dalla Costituente del mille novecento novantatré novantaquattro e dobbiamo farlo con un linguaggio adeguato uscendo da vecchie metafore
Con un atteggiamento non di risentimento rispetto alle condizioni alle questioni che si sono verificate nell'arco di questi anni
Ma realistico e costruttivo
Noi ebbene questo sottolinearlo
Non siamo messi in angolo da posto fascisti e da post comunisti
Ma da un elettorato che ancora va convinto che anche noi siamo post democristiani
E non si è posto democristiani se si dice che chi ha sostenuto o sostiene l'Ulivo
E chi ha avuto o ha difficoltà in politica
La difficoltà c'è ma non è nei confronti della politica
E nei confronti di molti partiti alcuni dei quali certamente incapaci di essere aperti leali e coerenti
Questa difficoltà ha comportato e continua a comportare che molta gente alla necessità di ritrovarsi nell'ambito culturale di una coalizione piuttosto che nella scelta specifica e peculiare di un partito politico
E allora ecco la ragione per la quale noi Partito Popolare Italiano dobbiamo renderci credibili
Per l'identità che non basta per la proposta che di per sé non basta senza l'identità per le scelte concrete si tratta di una triade inscindibile
Attraverso
In una impresa difficile
Quella di cogliere in essi della storia ma di cogliere anche le discontinuità necessarie perché la storia si svolga secondo un certo itinerario abbiamo vissuto come cattolici democratici
Trent'anni di peculiare momento sociale sul finire dello scorso secolo
Abbiamo vissuto settant'anni di forte momento politico
Ispirandoci come ieri è stato ricordato da Marini alla Rerum Novarum e non solo alla quadra Jesse mo'anno ai messaggi di Pio dodicesimo
Fino alla Pacem in terris di Giovanni vige Simo terzo in una incarnazione politica fatta certamente da molti cattolici con intelligenza e passione che hanno compiuto chiare nobili o altre scelte politiche
Questa ispirazione queste scelte di personalismo di democrazia di libertà di europeismo di integrazione mondiale di stato sociale
Di forte unita in una peculiare autonomia hanno fatto il Partito Popolare di Sturzo e la Democrazia Cristiana di De Gasperi
Ma negli anni settanta la nostra politica
Si avviluppa tassi se stessa si è annebbiata
Sì è distorta nel mero potere dagli anni settanta ad oggi si è peraltro verso il su altro versante ha aperto un significativo momento storico con nuove coordinate il cattolicesimo democratico allora in questo contesto che ha radici antiche
Ma a sviluppi nuovi nell'orizzonte del terzo millennio deve ricercare questa novità di sviluppo quello che a me sembra necessario fondamentalmente anzitutto una rinnovata tensione etica
Un'assunzione consapevole dei cattolici democratici della svolta conciliare
Noi dobbiamo saper riassumere incarnare per questo tempo i principi della gaudium et spes dell'otto gesti ma deve evidenza della la Bohème che search and della sollecitudine ai socialisti della Centesimus annus
Dobbiamo avere come ieri è stato ricordato la consapevole coscienza
Che è finito il mondo cattolico non si ricostruisce la Democrazia Cristiana
Non è finito però l'evidenza pubblica del cattolicesimo che è una cosa diversa
E che va invece tenuta alta e forte attraverso le varie forme attraverso le peculiari lei singolari possibilità di incarnazione nel politico
Di questa ispirazione cristiana
Dobbiamo avere alla consapevole volontà di un nuovo inveramento che tenga conto sì delle novità della dottrina sociale della Chiesa ma anche che tenga conto della novità del tempo storico che attraversiamo
Mi pare cari amici che abbiamo bisogno di un colpo d'ala nello spirito e nella forma con la quale ci presentiamo al Paese
Nella stessa ispirazione sì ma con scelte nuove con una capacità di inserirci nella novità del momento
Il maggioritario la coalizione l'alternanza ieri da questa tribuna ho sentito ragionamenti in virtù dei quali e per i quali sembra che noi avessimo o abbiamo ancora il trenta per cento
Dei consensi elettorali oppure che siamo il partito di maggioranza relativa al governo
Oppure che ancora invece del maggioritario ci sia il proporzionale
Noi dobbiamo fare i conti con il maggioritario con l'alternanza con la coalizione incerto una coalizione nella quale noi esso vogliamo essere un perno importante
Una forma importante un centro significativo
Una possibilità espressiva di politica forte
Con una dialettica aperta anche negli sviluppi e nelle modalità vedete la coalizione per sua stessa natura non è il partito non è neppure a mio modo di vedere la coalizione di De Gasperi quelle cioè che De Gasperi formava ai fini di costruire il governo
De Gasperi fece queste coalizioni per il governo del Paese noi invece queste coalizioni le facciamo per trovare la strada
Di un programma politico
In qualche maniera omogeneo attraverso forze politiche diverso e con culture origini diverse di provenienze diverse che hanno una storia alle spalle diversa ma che intendono però in qualche maniera ritrovare attraverso punti e valori forti in comune
Nuove consonanze nuove vie nuovi sviluppi dove porterà tutto questo certamente legittima la domanda ma forse ancora impropria intempestiva una risposta
Noi abbiamo da fare però ora il nostro compito che quello di essere noi stessi in questa coalizione
Per offrire un'anima questa coalizione un'anima che derivi da i nostri valori e dalla capacità di esprimere in questo tempo appunto i valori del cattolicesimo democratico
Si tratta di scelte nuove
Che devono caratterizzare la linea politica del partito
Che dobbiamo cercare di operare con fantasia e creatività sui grandi temi ieri ne sono stati accennati alcuni io me li ricordo c'è una proposta espressiva della nostra identità che deve partire dalla concezione dello Stato che noi abbiamo Stato pluralista democratico parlamentare
E attraverso questa concezione dobbiamo in qualche maniera provvederei ad elaborare un progetto organico
Che colga le riforme della Costituzione la forma perciò dello Stato del Governo il tema del federalismo e le due grandi questioni collegate a questi di carattere anche sei più generale quale la riforma della pubblica amministrazione e dell'amministrazione della giustizia
Su questi temi noi abbiamo una peculiare concezione che avrà i suoi riflessi fin nelle minime norme e bisognerà stare attenta ad essere fedele coerenti a questa concezione
A partire da i nostri grandi principi del personalismo della sussidiarietà e della solidarietà e possibile un disegno equilibrato e adeguato certamente alla modernità
L'altro grande caposaldo che ieri è stato richiamato e quello della famiglia
Orientare una serie di politiche a questo soggetto politico per noi importante e per noi in qualche maniera determinante che la famiglia
è il terzo punto
E il problema del Mezzogiorno per i profili culturali per i profili amministrativi per i profili economici
A me pare che attorno a questi tre grandi temi sia ad articolarsi la nuova proposta del partito popolare Italia nel convincimento che la profezia della politica non è impossibile in questo tempo
Ha bisogno però cari amici di menti giovani come qualcuno ricordava di cuori nuovi di aperte speranze
Chi non crede al nuovo ha già chiuso con la speranza cattolica e con il riformismo del cattolicesimo democratico costruì è già entrato nel girone dei fossili abbiamo bisogno di una semina abbondante
E i giovani invitati accolti sostenuti indirizzati possono essere l'identità dei Popolari adesso ma anche la vera progettualità per questo ora magnifica e drammatica della storia anche della nostra storia grazie Raffaele
Albertina Soliani
Poi Francesco Milan poi Giorgio Merlo
Le cose che più mi hanno interessato in queste due giornate
Il dibattito del programma
Sono quelle che più cercavano di aiutarci a capire
La fase nuova che stiamo vivendo
Perché sono persuasa che se c'è una cosa che dobbiamo pensare adesso da popolari
Che dobbiamo pensare innanzitutto
Non è neppure come dobbiamo essere io che cosa dobbiamo fare
Ma qual è il senso della fase dei grande tempo storico che stiamo vivendo perché il resto viene di lì
E noi forse
Non abbiamo capito del tutto
Penso che nessuno posso presumere di avere capito del tutto
Che cosa sta succedendo qual è il contesto entro il quale ci muoviamo
Allora la cosa più importante da fare innanzitutto è aiutarci a capire
E voglio dire cari amici che
Quel certo disaggio
Quelli soddisfazione che da tempo accompagna il nostro essere popolare il nostro modo di essere popolari
Sta forse qui nel sentirsi in fondo dobbiamo confessare ce l'ho perché come dire non è responsabilità nostre responsabilità della storia
Nel sentirci in un qualche modo non adeguati
Ha il compito
Perché
Le cose che diciamo
Gli interventi che facciamo i gesti che compiamo i modi e i riti che perpetui amo
Noi sentiamo che non sono adeguati al compito
Perché se avessimo questa comprensione profonda
Allora avremmo di più il senso della misura
Il senso delle proporzioni
E questo senso della misura e delle proporzioni ci consiglierebbe di più
Sui silenzi sulle parole sull'ascolto sulla ricerca aperta delle vie migliori per aprire al Partito popolare italiano le vie nuove quelle che lo possono portare avanti nel futuro
Allora fuori da ogni equivoco mi pare che dobbiamo dire sì per essere veri dentro la storia di oggi
Che parlare di rifacimento della democrazia cristiana anche solo usando questa espressione semplicemente fuori luogo
Perché se c'è una cosa che dobbiamo fare
è il Partito popolare italiano dobbiamo anche dirlo se no sì non ci facciamo capire ci facciamo capire male
Io credo che a questo
A questa riflessione ci porta quella che io chiamerei una lettura contestuale dei processi in atto
Non so se sia più caratteristica consentitemi del punto di vista femminile fare la lettura contestuale delle cose perché occorre tenere insieme tante cose dalla mattina alla sera
Ma è proprio essa che ci fa capire
Che noi siamo qui per noi a Montesilvano ma non solo per noi
Ci fa capire che noi siamo dentro qualcosa che è più grande di noi
E noi non avremmo senso se non capissimo il senso della cosa più grande del tempo più grande del quale siamo dentro questa allora per dirla in breve
E la fase straordinaria
Che ridefinisce le ragioni gli strumenti il ruolo della politica
E con essa con la ridefinizione della politica si ridefinisce nella coscienza del Paese il senso della convivenza nazionale
L'essersi stesso del Paese le prospettive del suo futuro noi cari amici sia se siamo lì
Se siamo nel cuore di questa riflessione sei selezioniamo le priorità e le riflessioni più importanti innanzitutto se mettiamo tutto sullo stesso piano il vecchio e il nuovo io obiettivi e gli strumenti e non li mettiamo in linea di consequenzialità credo che non aiutiamo molto la politica ritrovare le sue ragioni come necessario allora la nostra identità
Il tema di Montesilvano per dirla francamente
Non stanno è il passato anche se lì alle sue radici e un'esperienza che ha fatto la storia dell'Italia
Sta nella capacità di declinare i nostri valori nel futuro nella funzione di servizio rispetto ai problemi del Paese
La gente riconoscerà l'altro dai frutti non d'altro
Allora il nostro Progetto è il nuovo e irripetibile contributo del cattolicesimo democratico alla nuova fase dell'Italia
Il senso del nostro esserci sarà nel contributo che sapremo dare per orientare l'uomo
Per orientare la Società per orientare lo Stato per orientare la storia sulle sfide degli anni che ci stanno di fronte
Allora la nostra presenza è per la costruzione della politica nel suo valore
Nella sua capacità di dare orizzonte di costruire le condizioni reali perché il Paese e noi con il Paese possa vivere e vivere al meglio della sua capacità ma allora cari amici
Come orienterei Hammond
Verso quali obiettivi se noi stessi fossimo poco orientati un poco disorientati
Se non investisse mole inerzia e soprattutto nella capacità di discernimento di elaborazione e di comunicazione
Così è stato del resto per i cattolici democratici dei momenti cruciali del Paese a cominciare da cinquant'anni fa discernere
Allora guardare fuori guardare alle grandi questioni che la politica oggi deve affrontare ripeto l'oggetto non siamo noi il nostro senso la identità la presenza il Progetto è fuori di noi nelle sfide che ci interpellano
Che cosa abbiamo da dire intorno a che cosa dobbiamo lavorare intorno a ciò che è decisivo per il Paese lo dirò in tre parole
La capacità di costruire l'Europa per i prossimi anni
Secondo
La capacità di fare solidarietà
Che vuol dire lavoro
Ed è lavoro Europa stanno insieme come si è visto al vertice di Firenze
Stato sociale
Rette delle famiglie
Nei termini moderni delle politiche di conciliazione tra famiglia e lavoro
Il dialogo nella Società delle mille differenze e in terzo luogo il ridisegno dello stato delle Autonomie
La nuova architettura che ripensa la democrazia la rappresentanza i poteri ma la lettura contestuale di queste riforme ci dice
Che le istituzioni per noi sono le istituzioni della solidarietà e per la solidarietà per favore
Lo stesso disegno dell'autonomia scolastica ha bisogno del progetto formativo
La rete dell'autonomia perché cosa per dare Orizzonti ai giovani orizzonte per saper stare dentro la vita e non ritirarsi dalla vita come sta succedendo in questi ultimi tempi ma per poter stare dentro la vita e dentro la Società e lavoro
Questi sono i punti essenziali
Mentre è più forte si è fatto il mercato più globale la competizione
Più impellenti le domande di Stato e di democrazia nei livelli nevralgici per il governo della complessità
Più incerti i valori e i punti di riferimento della convivenza più acute le tentazioni dell'autoritarismo dell'individualismo del corporativismo dell'intolleranza che la destra in Italia rappresenta allora cari a Nietzsche il Partito popolare italiano può e deve mettere a tema la nuova cittadinanza sociale e democratica
Il valore umano i diritti umani universali come fondamento e obiettivo dell'agire politico
Ed è l'azione istituzionale con la bussola della sua cultura cristianamente ispirata delle sue proposte laicamente elaborate
Dino Boffo
Semplicemente cari amici semplicemente libertà ed uguaglianza sull'orizzonte del nostro esserci del nostro pensare del nostro agire ripeto come nei momenti decisivi della nostra storia passata
Ma oggi nei termini esigenti della modernità
Allora il nostro modo di essere
Deve semplicemente rappresentare tutto ciò
Lo dico con le due parole nell'Assemblea costituente partito aperto che oggi deve rinascere in queste settimane in questi mesi cari amici per la terza volta
Un partito che agisce come eroi coerentemente con il suo orizzonte culturale politico con comportamenti stili mentalità scelte organizzative coerenti con ciò che vuole che sia la politica del Paese come un esempio dello spazio sociale dello spazio democratico che vuole realizzare nel Paese
Allora un partito nel quale si percepiscano fortemente la tensione morale e civile l'elaborazione culturale e programmatica l'apertura e il coinvolgimento dei molti soggetti
Un partito che essa che fuori di questo orizzonte oggi semplicemente si muore
Allora lo statuto e il percorso congressuale debbono essere lo statuto e il percorso congressuale TA a mente e ha come obiettivo le cose nuove allora lo statuto e il percorso congressuale vengono dopo o insieme a questa riflessione se le cose sono queste
Lei leadership e l'essere classe dirigente che pure è un problema di un'organizzazione politico come il partito
Si misura da ciò
La domanda del dirigente di chi vuole guidare non è che cosa può accadere a me come io posso stare nel gioco
Ma è invece come può continuare a vivere la generazione futura la generazione futura dei popolari allora vere
Classe dirigente adeguata alla nuova fase è un problema per noi se vogliamo essere questo che abbiamo detto allora il problema di far crescere con generosità e apertura questa nuova classe dirigente
è questione di età
Perché la storia sta mutando così profondamente che le biografie individuali sono dentro i processi che li hanno visti protagonisti
E se i processi finiscono in un certo senso finisse il ruolo di protagonisti ma non è solo questione di età è questione di capire i giovani adulti anziani
Che cosa sta succedendo e allora il nostro agire il nostro porsi come classe dirigente non può prescindere dalla capacità della comprensione dalla generosità con la quale ci aiutiamo a capire ad ascoltarci gli uni con gli altri allora concludo
Un lavoro di squadra
Un lavoro aperto di donne e uomini che stanno con la gente sui problemi orientando e rispondendo ai problemi coniugando insieme giorno per giorno idealità e prospettiva con la concretezza delle scelte
Non mi pare che si possa capire in questa luce quel percorso ipotizzato della doppia adesione qualcosa di molto più semplice e immediato ci vuole
Né mi pare che sia come dire utile al disegno l'unità di base del collegio sì però oppure far fare il collegio elettorale comunità di base del partito perché non mi pare che risponda ciò
L'organizzazione popolare mi pare che possa fondarsi essenzialmente su due pilastri
La proposta politica il riferimento al livello istituzionale a cominciare dalla base venti comuni circoscrizioni eccetera il coinvolgimento dei cittadini ai mondi vitali su di essa intorno ad essa e tenendo conto di ciò e quello che ho detto fin qui di questi che sono i pensieri delle donne
Di coloro che vivono e governa no di giorno la complessità sociale la famiglia il lavoro i servizi
Questi pensieri delle donne queste che sono i pensieri che ci siamo scambiati con i giovani popolari e con il movimento anziani in questa sorta di mix che dà una visione necessariamente dinamica delle cose
Ecco allora noi proponiamo questa Assemblea
Un brevissimo Documento di Indirizzo dei lavori successivi del partito
Che metta in valore
La grande capacità di riflessione lavorazione culturale e programmatica
Il ruolo del Partito popolare dell'Ulivo nel nuovo disegno strategico del sistema politico italiano
Il protagonismo dei molti e non dei pochi come deve essere appunto un partito popolare e brevissimamente perché è una pagina leggo il documento che lascio all'Assemblea perché possa se si ritiene essere accolto come indirizzo dei lavori futuri
Un nuovo ciclo storico sia aperto in Italia in Europa e nel mondo
Al termine del secolo il cattolicesimo democratico e chiamato vivere la fase più matura della rapporto tra l'ispirazione cristiana e la democrazia che ha segnato profondamente la storia del Novecento
Questo ruolo è assunto oggi in Italia dalla leadership di governo di Romano Prodi e nella coalizione di centro sinistra dal Partito Popolare Italiano le prospettive che sono davanti a noi le responsabilità grandi alle quali siamo chiamati richiedono primo
Che il Partito popolare si metta in movimento come partito aperto come cantiere per la costruzione del progetto politico della grande stagione di riforme di cui l'Italia ha bisogno di quell'Ulivo indicato le linee portanti
Secondo che si elaborino tesi pro politiche
Il rapporto soprattutto all'azione del Parlamento del governo nazionale dei governi locali
Da presentare in autunno e da portare alla discussione del partito a livello periferico nei mesi successivi con un grande coinvolgimento popolare dei soggetti sociali
E con un intenso dialogo con l'area centrale dell'Ulivo anche attraverso la partecipazione propositiva i comitati per l'Ulivo
Terzo
Che si realizzino sul territorio progetti ed esperienze di lavoro politico ricercando prioritariamente un tronco qualificato rapporto vitale con i cittadini le famiglie
Le organizzazioni soggetti sociali le istituzioni superando i confini ristretti delle sedi di partito
Nasce di qui e prende consistenza la visione del partito come spazio aperto nel quale la società possa trovare il suo rapporto con la politica
è importante abbandonare per sempre la visione di un partito da occupare con una visione strumentale che può accontentare al massimo qualche persona ma non certo il partito nel suo complesso
Il congresso nazionale dovrà costituire il momento di arrivo della prima vera tappa nel cammino dei popolari che deve iniziare ora segnando così la terza nascita del Partito popolare italiano dopo quelle gennaio del novantaquattro e quella della Resistenza nei primi mesi del novantacinque
Quella che si determinerà di Khanbaliq sei I la proposta dei popolari nel tessuto vivo da il Paese oltre che sui livelli istituzionali e di governo
Per la promozione il coordinamento di questo percorso congressuali a tutto campo
Si propone la costituzione di una commissione nazionale agile rappresentativa di un partito aperto nel senso sopra indicato che riparta dai contenuti dell'Assemblea costituente
Grazie
Francesco Milan
Si prepara Giorgio Merlo
Prego accelerare così guadagniamo tempo non a caso indico chi viene poi anche per ridurre
Al massimo e i tempi morti
Abbiamo un sacco di persone che vogliono parlare prego
Sono vice segretario provinciale di Rovigo e socio fondatore del Partito popolare veneto ad Abano Terme
Io credo
E di puntare voglio puntare nella mia breve riflessione su due questioni preliminari
Il Partito popolare l'Ulivo
E la forma del partito
La discussione sul Partito popolare l'Ulivo a mio modo di vedere ha preso una piega
Che toglie
Per certi aspetti peso ad una scelta di grande coerenza che il Partito popolare ha fatto nel sostenere l'Ulivo in queste in questi mesi difficili per il Paese
Non ho dobbiamo penso contrapporci all'Ulivo
Né possiamo pensare di perdere l'identità del partito popolare all'interno dell'Ulivo
Sono due aspetti convergenti di un equilibrio che occorre ricercare ma perché proprio bisogna ricercarlo non deve nascere da contrapposizioni o da come dire dalla preoccupazione di perdere riferimenti
Paradossalmente però a forzare l'Ulivo e far vincere l'idea dell'Ulivo e non del centro sinistra semplicemente occorre rafforzare l'identità del partito popolare all'interno dell'Ulivo sembra un paradosso ma non lo è
Proprio perché dall'analisi dei risultati elettorali
Si avverte da un lato che c'è davvero quel valore aggiunto rappresentato dall'Ulivo
E dall'altro anche che l'Ulivo non rappresenta a tutt'oggi la maggioranza del Paese anche se abbiamo vinto le elezioni
Non voglio di spiegarmi su questo dato perché credo che gli elementi essenziali siano a tutti voi presenti
Ebbene se partiamo da questo presupposto dobbiamo anche renderci conto di un altro particolare
Il voto alle ultime elezioni politiche è stato ancora un voto fortemente ideologizzato è stato ancora un vuoto fortemente schierato
è vero come è stato detto nelle relazioni introduttive che c'è un forte una forte componente di voto in movimento all'interno del Paese e si è visto le ultime elezioni amministrative che questo movimento premia il Partito popolare come altri partiti di centro che però hanno scelto la destra come il CCD essere U ma è altrettanto vero che le elezioni politiche sono state sono state per l'elettorato elezioni di scelta
E all'interno di questo processo
Che è di forte schematismo e di forte politicizzazione noi non possiamo pensare di svolgere un ruolo che non sia di normalizzazione del Paese
E la normalizzazione del Paese dal punto di vista politico significa innanzitutto la normalizzazione di una confronto bipolare anche se non bipartitico in cui in un quadro di riferimento con principi solidi essa e salti
Non nulla può accadere al Paese alla democrazia di questo Paese se una volta vince il centrodestra e una volta vince il centro sinistra se questo è vero allora noi dobbiamo prepararci a raccogliere il consenso non solo schematismo
Dobbiamo prepararci a raccogliere il consenso sulla proposta politica e sull'identità che noi rappresentiamo per il Paese e questa la strada che ci può consentire di recuperare quell'aria di voto moderato che tutti questa sala abbiamo detto che perse il nostro punto di riferimento dal punto di vista elettorale
Io vorrei porle l'attenzione scusate mentre Milano si gioca il suo intervento qui c'è troppo rumore movimento sulle fasce mettiamola in termini sportivi però chi sta dentro ascolta perché la caparra per essere ascoltato a sua volta quando farla mi sembra addirittura uno scambio equo quindi silenzio poi uscire grazie presidente io sono nate evitato che non possiamo più di essere chiamato proprio perché la sala è talmente piena che presupponevo che gli interventi sarebbero stati di personaggi di ben più spessore del mio però io credo che il partito nasca e si costruisca con la presenza e la testimonianza anche dei militanti come me
E io vorrei rivolgermi a chi invece dirige il partito perché ho sentito dei discorsi che pensate a specchio ho avuto l'impressione che che stiamo tornando indietro stiamo facendo dei passi indietro
Ho avuto la sensazione che non abbiamo capito che questo è il Partito Popolare
Tra l'altro non è neanche il Partito Popolare di Martinazzoli al Partito popolare che è passato attraverso dei valichi durissimi che è passato attraverso delle crisi pesantissime
Che è passato attraverso il dolore fisico e se mi consentite anche dei militanti e le divisioni profonde
Io non ho paura delle divisioni amici
Non ho paura delle divisioni perché sono ritornato nel Partito popolare pur non essendomi mai allontanato da esso quando e se n'è andato Buttiglione ore a chiedere quanti quale trovano sostenuto Buttiglione pur conoscendo la storia di Buttiglione
Cedendo il partito ad un personaggio che nelle sue impronte genetiche aveva già scritta la storia e dove ci avrebbe portato
Ricordatevi che Buttiglione prima che con Forza Italia che aveva portato confini perché quella è la strada politica di un certo modo di intendere la politica che non è popolare ma è ambiziosa
Allora fatta questa premessa chiedo scusa e vorrei tentare di sviluppare questo ragionamento brevemente ovviamente allora dicevo non ci dobbiamo chiedere
In questo momento un certo elettorato moderato ha già votato il centro sinistra ed un altro
E in un altro ambito di ceto moderato di voto cattolico democratico non ha votato il centro sinistra
Ebbene noi dobbiamo muoverci su una strada che da un lato ci consenta di dialogare con l'elettorato che non è venuto con noi ma dall'altro lato ci consenta di dialogare con l'elettorato che già ci ha votato
E il rischio del territorio indietro e il rischio di cominciare perdendo
Quote di elettorato perdendo quote di entusiasmo perdendo quote di partecipazione e perdendo quote di rappresentanza
Questa è la preoccupazione che volevo così sottolineare io ringrazio presidente che interrompendo il via mi ero scritto non sono bravo a a parlare Scola con le cose scritte allora ne viene fuori il ragionamento sull'Ulivo il problema dell'Ulivo dicevo non è quello di demonizzare l'Ulivo di averne paura è quello di cogliere l'opportunità che l'Ulivo rappresenta per i popolari
E diciamo quello non è neanche quello di non è neanche di perdere la propria identità ma di saper costruire la propria identità all'interno di un progetto politico che non può avere le gambe di due mesi
Ma deve avere le gambe della come dire dalla passione politica dell'entusiasmo politico dell'Utopia la politica non si fa con Utopia ma la politica senza utopia e morte è pragmatismo e ciclismo era è opportunismo
Questo è un attimo di riflessione che volevo fare allora attenzione il voto non è scontato i popolari
E il voto non ci può venire nemmeno dalla dal riacquisto di presenza all'interno dell'associazionismo cattolico perché il voto dei cattolici è un voto libero come il voto di tutti gli italiani allora noi dobbiamo riconquistarlo attraverso il la nostra nostro programma e Attraverso ecco il ragionamento che volevo fare sul partito
Azioni concrete e coerenti e modalità coerenti anche di costruzione del partito a parte
Ed è l'ultima riflessione che volevo fare con voi
Partito parto ne ho sentito parlare
Lo sostengono sulla mia nella mia provincia però tensioni partito apparato per me non è l'esperienza che abbiamo già vissuto delle assemblee costituenti però sembra dell'ottantatré poi della della sala mi pare si chiamasse Assago Milano
Cioè la l'esperienza degli Interni iscritti militanti e degli esterni
Il partito aperto è il mettersi in discussione il mettersi in dialogo
Non è né cooptare cioè prendere magari l'ultimo il più ingenuo della della della Fuci faccio per dire o o dell'Azione Cattolica e Cop tarlo all'interno del partito dandogli apparentemente un ruolo dirigente apparentemente
Salvo scoprire che se ha una testa e pesa per conto suo farlo fuori immediatamente attraverso il gioco delle tessere e nella politica
Non è questo il partito a parte impartita parta e prima di tutto una modalità culturale è una scelta è una setta di dialogo è la costruzione del rapporto attenzione non è nemmeno in rapporto con l'associazionismo come l'abbiamo vissuto all'interno della Democrazia Cristiana che era un rapporto in cui le associazioni che allora controllavano i voti è oggi non li controllano più
Attenzione bene in cui noi c'eravamo dal punto di vista programmatico delle posizioni a favore dell'associazione coltivatori diretti a favore del sindacato ha favorito solo se siano iscritto al sindacato quindi segretario D'Antoni sono uccisi nove non me ne voglia per queste era quindi da un lato loro ci chiedevano determinate scelte e noi sostenevamo a livello di governo governativa e questo era il rapporto politico non è neanche questo che dobbiamo costruire con le associazioni ma dobbiamo lavorare con la gente che lavora nell'azione nella nell'associazionismo costruire momenti di dialogo interni ed esterni cominciare insieme a ragionare a riflettere sulla politica italiana sulla politica locale
Voglio dire nei prossimi giorni molte Province si cela non i congressi bene
Non è quello il momento per fare la prima parte da parto è quello il momento per Salieri partito a parto e costruirlo nell'arco di un anno
Partire con dieci dirigenti arrivarne con quindici
E cinque che siano gente nuova che non è entrata per cooptazione ma perché è stata convinta dal progetto politico ed ai comportamenti coerenti che i nostri dirigenti dal basso hanno cominciato a praticare questo è quello che volevo dire
Vi ringrazio
Giorgio Merlo si prepara Lusetti personalmente non credo che le giovani generazioni o per lo meno quella che si riconoscono ancora
O per lo meno le giovane generazione che si riconoscono ancora nel Partito popolare non credo che si entusiasmi no
Eccessivamente quando sentono parlare di Rinascita della Democrazia Cristiana
Non lo credo perché mi pare che noi per poter evitare e per poter dare una risposta credibile ed autorevole a Piero Citati a tutti i pifferi che sulla grande stampa
Tessono l'elogio funebre dei cattolici impegnati in politica
Non possa essere l'unica risposta quella di riproporre l'esperienza della democrazia cristiana così come è stata sino ad oggi e questo lo dico non perché dobbiamo rinnegare la nostra storia per poter essere presenti con credibilmente nell'agone politico contemporaneo
Ma perché se limitiamo il nostro futuro solo e soltanto a ripetere noiosamente che noi siamo gli eredi di quella storia il migliore eredi
E che noi vogliamo il limite a riscoprire quel soggetto politico ma rischiano di essere di fare un azione
E di condurre una militanza politica all'insegna della Nostalgia e all'insegna di una battaglia di retroguardia
Ecco perché allora a me pare che dopo il voto del ventuno aprile
Con il decollo concreto del governo Prodi e con l'avvicinarsi del congresso nazionale noi dobbiamo sciogliere due grandi nodi e sono due grandi nodi strettamente connaturati tra di loro e che oggi devono trovare una risposta
Il primo non è tanto l'identità del partito quanto la sua collocazione è il secondo è il nodo della classe dirigente
Vedete sul primo aspetto quello della collocazione del partito
E mi dispiace che oggi non sia più presente tra di noi l'onorevole Bressa noi dobbiamo essere molto chiari
Dobbiamo essere chiari perché non possiamo lo diceva prima l'amico di Rovigo
Non possiamo permetterci il lusso con un partito del sei per cento che vive ancora in alcuni suoi settori che coltiva ancora i sogni dell'onnipotenza democristiane
Che pensa ancora che tutto sommato la battaglia tra correnti interne sia una ricchezza non una povertà
Non possiamo permetterci il lusso ogni settimana di dire quello che noi dobbiamo fare cioè di dire che siamo nell'Ulivo che non ci vogliamo sciogliere che dobbiamo che non dopo che non possiamo coltivare il sogno del soggetto politico dell'Ulivo perché altrimenti rischiamo di essere cancellati e che dobbiamo rimarcare la nostra storia appena la nostra cancellazione
Questo equivoco va sciolto
Io debbo dire che ieri mattina ho preso atto del bell'intervento che ha fatto presa qui perché ha chiarito qual è la finalità precisa di questi amici lui non si coltiva se pur all'interno di una logica di coalizione
L'ambizione di far sì che noi siamo protagonisti all'interno di questa storia secondo me se non chiariamo e l'appello va direttamente ai nostri dirigenti centrali che noi siamo simili ma non uguali
Che noi siamo determinanti all'Inter all'interno di quella coalizione ma che non ci possiamo sciogliere se noi non chiariamo quell'equivoco noi rischiamo di perdere progressivamente quadri dirigenti periferici
Non possiamo lasciare i nostri quadri periferici nell'incertezza quotidianità
Se noi siamo parte dell'Ulivo o se facciamo o si dobbiamo confonderci scioglierci nell'Ulivo su questo ci vuole secondo me una parola chiara
Dobbiamo dire con chiarezza che noi facciamo parte dell'Ulivo ma che non ci Sogliano
All'interno di quell'alleanza
E dobbiamo al contempo rimarcare la nostra presenza ricompare la nostra memoria storica senza pari Weston riparatore delle storie della Democrazia Cristiana
Io non credo che noi all'interno di questa coalizione dobbiamo essere conosciuti per quelli che si contraddistinguono per la battaglia sulle tessere da un atto operarla conta congressuale dall'altro non dobbiamo essere presenti solo e soltanto per quella dimensione ma questo equivoco secondo me va sciolto perché se non si vogliamo quell'equivoco noi rischiamo da un lato di essere stati coloro e questo giustamente di aver sventato
La tesi secondo la quale ci volevano e questo grazie a Buttiglione tutti coloro che perché ho seguivano la corrente clerico moderata dello schieramento di destra
Ma non possiamo neanche dall'altra parte estere catalogati come coloro che inesorabilmente
Rischiano di essere catalogati come gli indipendenti di sinistra nell'arco dello schieramento dell'Ulivo non dobbiamo correre quel rischio per evitare di cadere in quel tranello dobbiamo essere chiari con noi stessi e soprattutto nei confronti della nostra della nostra militanza periferica la seconda considerazione e chiudo e credo che sia un po'il centro anche di questo convegno peraltro molto importante riguarda la classe dirigente vedete sulla classe dirigente circolano sempre dei luoghi comuni
Normalmente circolano quando c'è una crisi della politica
Le rivolte generazionali io ho trentacinque anni non ci ho mai creduto non ho mai creduto nel potere dell'età
Ma non ho mai creduto soprattutto di chi diffida dei giovani non ho mai creduto di chi diffida del nuovo non ho mai creduto soprattutto di chi diffida di coloro che possono avere anche delle capacità seppur sono Giovanni
Dico questo perché secondo me la personalizzazione della politica da un lato il potere della televisione da un l'altro oggi chiedono al Partito Popolare una cosa soprattutto
E la periferia nostra e attenta a cogliere un dato tra i tanti non è tanto attenta a cogliere se noi rimarchiamo la nostra identità o se noi facciamo parte dell'Ulivo
E attenta a cogliere chi sarà il gruppo dirigente di questo partito
E attenta ed è curiosa sapere chi lo guiderà e se veramente ci sarà una squadra che riuscirà a far decollare questo partito io credo che sotto questo profilo dobbiamo essere noi a cambiamenti perché non ancora morto ma dobbiamo essere molto grati a Gerardo Bianco perché ASS conto fondato centrale ha sempre detto svolge ha svolto svolgerà un ruolo di transizione in questo partito ma se c'è un elemento a cui noi dobbiamo prestare attenzione da cui non possiamo far finta che non sia vero che dobbiamo cogliere dall'esperienza
Dei comunisti prima e del PDS dopo è questo loro hanno avuto la capacità senza traumi senza polemiche per lo meno pubbliche
Senza drammatizzare questo cambio disattenti aver saputo costruire un gruppo dirigente solido visibile concreto questa è stata la grande sfida che il PDS ha lanciato alla politica italiana noi a questo dobbiamo essere in grado di dare oggi una risposta
Di dare una risposta come diceva ieri Castagnetti come pare ha detto anche Marini cercando di fare questo mix intergenerazionale non soltanto fare una battaglia con le carte d'identità lo diceva da Fanfani tanti anni fa chi è cogli onere sta codione anche se è giovane
Ma ritengo che in questo momento dalla base dalla periferia dai quadri periferici periferici ci siano le risorse le capacità per poter valorizzare una nuova classe dirigente o a noi cogliamo oggi questa occasione oppure noi possiamo ancora rimarcare a rivendicare la nostra identità la nostra memoria storica ma credo che non avremo più una lunga vita ecco perché allora di qui al congresso di cui al Consiglio nazionale noi dobbiamo essere in grado da un lato Piccioli era il primo equivoco non sull'identità ma sulla nostra collocazione all'interno dell'Ulivo di cui ne facciamo autorevolmente parte e dall'altro lato di guardare con maggiore attenzione alla selezione della classe dirigente
Lusetti si prepara Giampaolo D'Andrea
Ma cari amici visto il poco tempo
Voglio solo fare due riflessioni molto rapide
La prima sul partito visto che il tema che abbiamo affrontato in questi giorni è l'identità la presenza del Progetto con riferimenti allo Statuto
La seconda riflessione su questa sorta di ricambio generazionale che ormai è diventato un po'un tabù o comunque un elemento di polemica in questo dibattito
L'Albertina Soliani ha posto in maniera molto chiara e forte il tema dei poteri e del riassetto istituzionale
Credo che in questo contesto noi dobbiamo parlare e introdurre il tema del partito politico nell'Italia federale Duilio si lamentava che nessuno ha fatto riferimento alla lega i problemi che la lega pone beh io credo che il rinnovamento della forma di Stato dello Stato in senso federalista
Ponga concretamente al centro il confronto politico istituzionale sul tema del federalismo e non può vedere il Partito popolare fuori da questa discussione sul federalismo
Anche a parti della sua struttura interna e dalle articolazioni interni al Partito Popolare
Le elezioni politiche del novantasei sanciscono il ritorno alla politica perché negli anni precedenti era ho perso il significato vero della politica
Abbiamo oggi un governo politico e siamo orgogliosi di contribuire a dar manforte questo governo politico ancorché è un governo di coalizione governi in cui parte
Certi partiti di oggi hanno meno mezzi sono più poveri rispetto a quelli di qualche anno fa ma credo che siano ricchi di progetti e di ideali
E allora questo processo non è estraneo il Partito Popolare però lo dico a Franco Marini che ieri ha fatto questa relazione introduttiva
Do sei
Però Franco il partito non ha bisogno di qualche ritocco o di un po'di restyling non è un'operazione di lifting quella che noi stiamo facendo oggi il partito ha bisogno di grandi cambiamenti nella struttura nel gruppo dirigente e nel modello di gestione
Ora pare che sia diventato un po'un tabù parlare di ricambio generazionale io non voglio parla di ricambio generazionale perché ci dice che non si fa politica parlando di ricambio generazionale però dobbiamo porci il problema
Del rinnovamento del gruppo dirigente in questo nostro partito
Dobbiamo porci il problema del rinnovamento di chi sta nella cabina di comando in questo nostro partito
Non basta portare qualche segretario regionale in Parlamento per parlare di nuovo gruppo dirigente è una condizione sicuramente necessaria ma non sufficiente
Non basta portare qualche trentenne in Parlamento per parlare di nuovo gruppo dirigente anche questo una condizione necessaria ma non è sufficiente
Io credo che la nuova classe dirigente si formi sul campo con sacrificio con passione con impegno con quella militanza vera che forse in molti abbiamo dimenticato e mi ci metto anch'io
Ad esempio nel governo delle comunità locali come hanno delle comunità locali che hanno avuto con Sturzo un punto di riferimento storico molto forte perché appena a intuito prima della dell'appello gli per i forti il tema dell'autonomia bene noi possiamo dire che da un anno a questa parte e cresciuta nelle città nelle Province e nelle Regioni una nuova classe dirigente
Che ha sperimentato una nuova cultura di governo fatta di concretezza idealità capaci di fare i conti con le mille difficoltà finanziario burocratiche sociali e culturali che frenano lo sviluppo civile del Paese
Tra l'altro i governi locali che amministratori e lo sa
Si è consolidato un nuovo spirito di coalizione nella nell'aria democratica e progressista
In cui i cattolici democratici del Partito popolare hanno una forte presenza è un forte peso affrontando l'esercizio quotidiano della responsabilità verso i cittadini
Certo oggi la democrazia cristiana non è più proponibile
Non facciamoci fuorviare dal voto siciliano c'è qualche interpretazione giornalistica un po'forzata dall'idea di voler fare il titolo in prima pagina
Io credo che oggi il Partito popolare sia funzionale alla logica del maggioritario e siano mai costruito nello schieramento bipolare
E allora dobbiamo capire quale tipo di partito vogliamo in questa nostra società non un partito leggero questa formula lasciamo a quel gruppo di persone che si riconosce nella sigla di Forza Italia ma un partito strutturato
Non un movimento politico mi dispiace di sentire con Duilio il movimento si fa nel movimento giovanile il partito un'altra cosa ma un partito nazionale a struttura federale noi dobbiamo anticipare il federalismo nel partito prima ancora che nel Paese
Cioè è necessaria una forte autonomia delle strutture di partito a livello regionale e a livello di municipalità locali
Il comitato regionale non deve più essere la periferia deve essere il cuore delle scelte politiche in termini di proposta in termini di alleanze e anche in termini di candidature che devono essere sottratti all'oligarchia centralistica del far
Il Centro nazionale deve mantenere un ruolo di indirizzo politico generale
Di coordinamento delle varie autonomie territoriali e di controllo questo sì leggero sull'attività del partito a livello regionale quindi non sto deve essere un partito nazionale e federalista che supera lo stereotipo di vecchia struttura burocratica e clientelare cuore e simbolo del centralismo di mezzo secolo
Non solo accademici in gioco modelli astratti più o meno per effettivi Lizza ma è in gioco il destino del cattolicesimo democratico e il destino del popolarismo riformista in cui noi ci riconosciamo
Io voglio respingere forte fermamente gli attacchi di Buttiglione e Casini che ormai sono diventati garzoni di bottega di Berlusconi
Voglio respingere questi attacchi quando dicono che noi siamo gli indipendenti di sinistra dell'Ulivo non è assolutamente vero cari amici
Noi non sia nacque Remo in un indice in un indistinto partito democratico il nostro è un partito di centro di ispirazione cristiana
Che contribuisce in maniera determinante alla coalizione di centro sinistra
Con grande autonomia dalla sinistra democratica perché necessario instaurare anche un rapporto dialettico con il PDS una sorta di collaborazione e competizione che necessaria per rendere più vitale l'Ulivo e la coalizione di governo
Quindi cari amici una forte regionalizzazione del partito
Regionalizzazione tanto declamata ai tempi della Democrazia cristiana ma mai realizzata
Le ragioni le regioni del mille novecentosettanta potevano anche essere fondate sulla eredità burocratica delle vecchie circoscrizioni amministrative ma le regioni d'Italia federale oggi devono avere una ben altra che consapevolezza disse
E allora credo che questo modello di partito in cui noi diamo oggi sia veramente inadeguato perché c'è bisogno di gente nuova
Con idee nuove per un partito nuovo io guardate non solo malato di giovanilismo o di nuovismo voglio solo contribuire con tanti altri con umiltà e compassione ma anche con un forte senso dello Stato con un forte impegno civile a costruire il tessuto democratico di un partito che ha bisogno di nuova linfa vitale nel proseguire il suo cammino
E allora voglio dirlo a De Mita non so se cioè in sala lo dico io posso dire con l'affetto del figlio
Voglio dire che certo essere giovani non vuol dire essere intelligenti ha ragione però voglio dire la Delfina De Mita con l'affetto appunto del figlio lo dico a suocera perché nuora intenda che c'era un certo calo di che diceva che essere giovani significa avere un'anima
E credo che sia forse un po'il nostro ideale per un'anima e partirà quest'anno per alimentare il nostro spessore culturale e politico beh voglio dire cari amici nessuno scontro generazionale in questo partito però in campagna elettorale io non girate tante di
Di posti di zone di borgate di quartieri io di giovani ne ho visti molto pochi purtroppo di giovani che hanno fatto campagna elettorale per il partito e quando parlo di giovani
Parlo di giovani veri non dei cinquantenni presi a forza di saltare generazioni ormai anche i cinquantenni sono giovani
Beh voglio dire cari amici noi da un lato abbiamo i giovani che non si votano perché non li vediamo perché non li conosciamo perché non li rappresentiamo dall'altro mi perdoni ministro dalla sanità questi presente dall'altro però rischiamo di perdere i voti dei pensionati per qualche gaffe che è stata fatta
Allora cari amici cari amici mi si deve spiegare qual è il futuro del partito se continuiamo a perdere consensi in queste posizioni di tali mi si dice soli tra le polemiche ma lo faccio appunto per provocare
Mi si dice che noi popolari abbiamo rinnovato i quattro quinti del Parlamento mi sembra un po'l'idea di vedere il vecchio partito comunista che cambiava gran parte dei gruppi parlamentari ma a comandare erano sempre gli stessi
E allora cari amici io credo che si debba andare oltre questo tipo di discorso per dire cosa
Per dire che il problema non è di una nuova generazione anagrafica il problema è di creare una nuova generazione formata politicamente cresciuta politicamente nelle città nelle amministrazioni locali nei gruppi di impegno sociale e civile e non i freddi e vuoti apparati di partito
Cari amici questa generazione è una generazione che va al di là dell'età e che si vuole affacciata alla guida del partito con una nuova mentalità ed è necessario in questo senso anche lo subito in questo senso fare in modo che al nostro livello ci si impegni su una serie di temi abbastanza forti che devono avere un impegno forte da parte di nuova generazione porto polare io non ho fatto riferimento in particolare voglio semplicemente dire che solo una nuova generazione e un nuovo gruppo dirigente
Possono condurre il Partito Popolare verso una grande riforma politica collocata in un orizzonte più ampio del rinnovamento dello Stato
Grazie la parola ad Andrea si prepara Sergio Mattarella
Invece
Vaccaro presidente cari amici
Quando tra un anno noi saremo chiamati a rinnovare i sindaci e i consigli comunali delle più grandi città italiane
Quelle nelle quali nel mille novecentonovantatré misurammo sulla nostra pelle
Quanto fosse doloroso per noi passare dalla cosiddetta prima alla Seconda Repubblica
Noi non potremo sfuggire
Al giudizio sulla nostra consistenza è sulla nostra appesa di futuro
E raccoglieremo allora
Quello che saremo stati capaci di seminare in questo hanno in questo anno dico non due mesi prima delle elezioni allora forse il quadro generale sarà più chiaro
Probabilmente saremo in grado di giudicare l'operato del governo Prodi sapremo già se potremo partecipare alla prima fase dell'unione monetaria europea o no
Sapremo se avremo registrato alcuni successi nella lotta alla disoccupazione
Sapremo pure se si sarà realizzato perché ormai il congresso del PDS si sarà fatto
Il disegno di D'Alema di una sinistra europea moderna una via di mezzo tra Tony Blair è François Mitterand
Che si estenderebbe seconda i giornali fino a Giuliano Amato e ai socialisti terzi
Sapremo probabilmente quali elementi nuovi emergono dal processo di ristrutturazione in atto sulla nostra destra
E che va avanti più in fretta e forse anche in maniera più tumultuosa di quello che noi talvolta sembriamo accorgerci
Noi raccoglieremo allora dicevo quello che saremmo stati capaci di seminare in questo anno
E in questo anno noi potremo fare una semina efficace alla sola condizione di riuscire a costruire e di riuscire a trasmettere una precisa idea sul nostro futuro il Partito Popolare italiana
Non ci aiuterà
Molto il nostro passato lo dico a De Mita ieri De Mita ci ha con tono di rimprovero fatto rilevare che quasi quasi noi non ci accorgiamo della ingiusta condizione nella quale sia eredi dei fascisti ed eredi dei comunisti sono legittimati a disegnare il nuovo gli eredi dei cattolici democratici no è una costatazione di fatto molto dolorosa
De Mita sesso per la verità ne ha trovata
La motivazione nella seconda parte del suo discorso il dramma vero e che la storia del nostro declino fa ombra alla storia della nostra grandezza ed è difficile per noi che dobbiamo rivendicare la continuità di quella storia
Riuscire a fare una proposta alta sette rispetto a chi avendo un passato di cui liberarsi ne dichiara la discontinuità e può investire in una prospettiva di novità
Ma questo è il dramma vero culturale
E questo passaggio della vita politica del nostro Paese che noi non possiamo assolutamente sottovalutare se vogliamo capire che però ora ancora il nostro passato non ci aiuterà a riproporci con credibilità all'interno della nuova s'
Colazione poi forse sarà rivalutato come accaduto in altri momenti della nostra storia
Ma guai a noi se noi per dire che abbiamo un futuro lo volessimo caratterizzare con la garanzia del nostro passato questo è io credo la sfida che noi abbiamo di fronte a noi
E ci aiuta poco io lo dico con chiarezza questo poi per equità anche il nostro presente
Cioè non basta far allora registrare dagli elettori
Che noi siamo tornati al governo anche perché al governo qualche volta ho rispetto al governo qualche volta ci comportiamo come allievi non sappiamo nemmeno più noi fino in fondo se li facciamo parte o non vi facciamo parte
Io non capisco perché non riusciamo a determinare una sorta di reddito politico dalla nostra posizione di ritorno al governo del paese
Considerando che negli enti locali e in quasi tutte le Regioni ci siamo ormai da un anno e dovremmo oggi incassare il risultato non della gestione
Ma dell'essere riferimento dei processi di trasformazione in atto e della capacità di guidarli verso un obiettivo determinato
Allora ci aiuterà solo dicevo la nostra capacità di futuro io ragiono solo su questo su questo elemento non c'è tempo per fare un ragionamento più complesse su quindi mi avvio rapidamente alla nostra conclusioni
Noi potremmo riuscire cari amici a riaccendere interesse e attenzione
A suscitare consenso ad offrire ragioni di impegno forte ai quadri e ai militanti vogliosi di andare oltre l'istinto di sopravvivenza solo se dimostreremo di avere un futuro possibile
Se dimostreremo come classe dirigente di crederci noi per primo se sapremo descriverlo se sapremo comunicarlo fin dei dettagli
Senza farci distrarre da esordisce ma senza in malinconici nelle nostalgie salottiero televisive o culturali che siano quando un basso si rompe io lo dico spesso
Non è impossibile non è utile
Metterne insieme i cocci con il collante si farà un prodotto più debole di prima
E necessario rifare tutto l'impasto per ricominciare a costruire un vaso possibilmente grande ma partendo dalla omogeneità anche il piccolo ti può garantire
E noi abbiamo fatto sotto la guida illuminata di Gerardo Bianco in quest'anno l'avvio di questo tentativo
Ora dobbiamo approfondire la ricerca che ci dovrà impegnare da qui al congresso
Io lo dico con estrema chiarezza a tutti gli amici che hanno parlato e a quelli che saranno i nostri interlocutori nei mesi successivi
Il futuro del Paese è già cominciato o non li sapremo stare dentro il futuro si organizza senza di noi cominciamo subito a prendere atto di questa rivoluzione copernicana della polizia fetta essa al dentro il futuro è necessario avere idee chiare ma cominciare a fare atti chiari è credibile
Dico a Franco Marini che ha fatto una bella relazione anche sui contorni del partito nuovo
Che se noi non cominceremo già da domani a realizzare la nuova struttura del partito
E il fatto che approveremo lo statuto o che al congresso decideremo di organizzare il partito diversamente non servirà a nulla se noi celebreremo i congressi regionali come purtroppo già è cominciata da cadere
Con le regole vecchie qui forse non possiamo farci nulla ma con riti vecchi noi non riusciremo a conseguire il risultato che dobbiamo Conte ma credo anche presidente un minuto ancora ma credo anche che se noi non riprendiamo il discorso del dialogo sul centro pre segretario Bianco
In maniera più seria ed attenta di quando ci capita di fare di tanto in tanto
Noi ieri abbiamo assistito ad un dibattito selvatico la proposta di Marini ha fatto bene io glielo sottolineo ad offrire un qualcosa di più a Prodi rispetto al patto federativo dei gruppi parlamentari
La risposta di Bressan le argomentazioni di De Mita e di altri bene credo che l'ha già detto un po'Castagnetti Bressa ci ha detto che non si è pronti diciamo la verità a fare un ulteriore passo avanti
E poi ci ha ricordato che bisogna tener conto del valore addizionale dell'Ulivo come tale ha ragione non c'è dubbio c'è un valore addizionale della coalizione come tale
Lui lo ha sintetizzato nell'affermazione che i parlamentari devono ricordare che senza l'Ulivo non saranno rieletti
Castagnetti ieri ha ricordato che senza i cattolici democratici non ci sarebbe l'Ulivo
E senza i cattolici democratici Prodi oggi non sarebbe la guida del governo
Noi io e Marini
Io e Marini ha Bressa
E forse anche Pistelli possiamo ricordare
Che senza i cattolici democratici
Non sono probabilmente non ci sarebbero stati eletti i parlamentari che oggi fanno parte del gruppo federato ma molti di questi non sarebbero stati nemmeno candidati e non sarebbero candidati in un appuntamento futuro stiamo attenti
A non fare l'errore di Sacchi
Che ha immaginato avendo incassato una vittoria
Di poter far scendere nella seconda partita la squadra di riserva per conservare la prima squadra per la terza partita ha perso la seconda partita non abbindolata Erza ed è stato inutile il disegno
E credo che questo Cecchi Gori che esperto che il calcio ho visto che annuisce potrebbe servire a molti amici io avrei tante cose da dire voglio solo aggiungerne una noi dobbiamo riprendere a ragionare laicamente di politica io l'ho detto anche in un'intervista all'Avvenire
Anche con quelli che se ne sono andati dalla Democrazia cristiana
Non per rifare latticini io non ho questa tentazione anzi devo dire che sono assai perplesso su questa indicazione se si tratta di rimettere insieme spezzoni
Mi affascina onda andino se si tratta di rimettere insieme una forza cioè di ricollegandoci agli elettori
Ma per far questo state attenti un partito dicendo deve essere il partito del dialogo e deve dialogare con le altre forze alla pari pretendendo il dialogo alla pari
Non può durare a lungo e concludo presidente l'anomala condizione per la quale Bertinotti e Fini flirta no
Dalla Emma badare occorre e poi fa l'accordo anche con Berlusconi e se noi poco a poco facciamo una battuta in favore di Casini suscitiamo scandalo non vuol continuare non vuol continuare non perché si vuole avviare un processo trasformisti coi io sono contrarissimo a un allargamento trasformisti code la maggioranza
Ma se noi vogliamo essere il perno centrale dell'alleanza
O siamo in grado di apportare all'alleanza l'elettorato moderato e di centro o alla fine l'Ulivo non riusciva a trasformare la sua vittoria elettorale
In una vittoria politica e non riuscirà a consolidare i seggi che ha in una presenza di reale maggioranza del Paese che oggi secondo i risultati elettorali oggettivamente ancora non c'è ecco io credo che noi di fronte a noi abbiamo tanta strada ai tanti impegni
L'errore che possiamo fare
è quello di pensare al Congresso come una sorta di gara per il tiro al piccione
Facciamo alzare in volo uno poi lo abbattiamo facciamo alzare in volo l'altro poi lo abbattiamo siamo poi così sicuri di avere tanti piccioni che possano alzarsi in volo e soprattutto tanti in grado di volare alto
Sergio Mattarella si prepara Lapo Pistelli
Cari amici proseguo un po'la riflessione che faceva Giampaolo D'Andrea
Il nostro il nostro tema popolari adesso
Mi ha personalmente avvocato
Due riflessioni due motivazioni
La prima è una riflessione che viene fatta di rado
Perché ci poniamo noi come altri partiti
Il problema di come deve essere ripensato il partito
Perché c'è stato in questi ultimi due cinque stile accendi in questi ultimi tempi soprattutto una crescita prorompente di protagonismo della gente del nostro Paese di maggiore volontà
Di protagonismo di crescita democratica che hai rosso com'era fisiologico è un rabbino e spazio ai partiti
Questo comporta questo prete processo storico democratico imponente è un successo della politica è un successo de la democrazia è anche malgrado loro qualche volto un successo dei partiti cantari pensato adeguatamente quando si leggeranno meglio gli anni di questa democrazia
Ma c'è un altro motivo e quello che ieri andrei ieri sera qui ricordava Lanzi ha diffuso nel nostro partito sul proprio avvenire
Non sulla sicurezza della propria dei propri ruoli ma sull'avvenire dell'idea che rappresenta questo partito
Bene questo quest'ansia questa preoccupazione
Che si collega anche al sette per cento del dato del ventuno aprile questa Hatchet
E va affrontata è questo il nostro problema
Per questo riflettiamo su cos'è oggi deve essere il Partito Popolare
Il PDS nel prossimo congresso darà vita adorare di sinistra dentro l'Ulivo ampia
Il più ampia possibile
La domanda dobbiamo farci è cosa dobbiamo fare noi nel centro dell'Ulivo
è quello che poc'anzi D'Andrea e altri ancora hanno chiesto in questo dibattito se non abbiamo noi odia concorrenziale l'alleanza non ci poniamo questo problema per contenere o per competere con il PDS ora si sa democratico col chiamarsi non abbiamo questa concezione e la manifestiamo giorno per giorno anche nell'atteggiamento di maggioranza
La manifestiamo perché di fronte a chi parla di sopprimere prefetti o la Corte dei conti ascoltiamo con rispetto di pasta di maggioranza evitiamo polemiche
Vorremmo che fosse lo stesso anche negli altri casi
In questo dimostriamo un senso della coalizione della ma dato di governo intenso convinto il maturo
Anche rispetto a quel che poc'anzi diceva Lusetti sulla sanità
Si diceva ieri quando ramo ridotti a poche decine qui dentro non c'è bisogno di proteggere i nostri ministri si poté Gondo asse
Però di fronte a quella che è stata proposta di governo seria di un problema che c'è dobbiamo essere più consapevoli che noi e gli altri parte di maggioranza devono rispettare edizioni che si fanno
Di fronte opposto nella sanità che è stato proposta seria
Noi dobbiamo essere consapevoli che manifestiamo in questo modo capacità di governo
Ma ripeto lo facciamo in riferimento a ciò che agli altri fanno abbiamo un forte senso di coalizione alla quando ci poniamo il problema di cosa fare delle nell'Ulivo di come organizzare di come sviluppare un centro forte visibile
Non lo facciamo per spirito di competizione per concorrenzialità lo facciamo perché c'è una riflessioni basse gli elettori dell'Ulivo nell'Ulivo sono di centro con non minor peso il ventuno aprile di quanto sono di sinistra
A questo peso equilibrato fra gli elettori non corrisponde un peso adeguato di forze politiche
Il nostro problema è come tradurre questo peso di elettori lo adeguato peso da forze politiche nella coalizione per questo cioè il tema e non basta in questo la collaborazione non basta neppure anche se importante perché le diceva De Mita trovare le ragioni forti l'alleanza le abbiamo lo poc'anzi ricordate le abbiamo e li avvertiamo in un governo che ha cominciato bene
E detto qui tra parentesi in un governo che ha cominciato bene con una manovra economia coraggiosa con l'annunzio al tasso di inflazione al due cinque per cento con la manovra che i gruppi parlamentari appoggiano con convinzione
Ma non basta pur se importante avere ritrovare le ragioni forti dell'alleanza non è questo il nostro problema a me sembra problema eccome organizzare forte il centro dentro l'Ulivo
Età micenea abbiamo in questi anni difeso la nostra identità
L'abbiamo difesa per evitare che fosse travolta e perché sopravvive S di fronte l'ondata di destra e di fronte all'ondata iconoclasta l'abbiamo difesa
Abbiamo evitato che fosse affogata nel recinto della destra l'abbiamo fatto un convinzione tutti dentro questo partito e abbiamo vinto abbiamo salvata questa identità
Siamo reduci da una lezione che non ci ha soddisfatti per intero siamo tornati al governo abbiamo garantito questo risultato
Ma dobbiamo chiederci cosa fare in questa identità
Quali sono le nostre prospettive io credo che sia il momento adesso di pensare liberamente umilmente averla salvata come investire questa identità
Se abbiamo contemplarlo ha come in una teca o dobbiamo investirla in qualche cosa
Ponendoci in discussione domandandoci che cosa dobbiamo fare perché chiediamoci tante energie tante persone tanti elettori tante realtà impegnate
Non si vogliono identificare il nostro partito e pur solo analoghe affini vicine in sintonia con noi
Abbiamo rimette in discussione il modo di essere il nostro partito
Dobbiamo pensare anche al di là dei confini partito a come non organizziamo come fa il PDS la sinistra nell'Ulivo
Ma come concorriamo organizzare un centro forte visibile nell'Ulivo questo il nostro problema mettendoci in discussione anche mettendo tutto e mi scuso di noi stessi cercando cioè di capire come investire l'ho sentita che abbiamo salvata
Ha detto ieri Bressa che la Federazione non va bene
Probabilmente ha ragione
Una federazione l'osservazione con la federazione tra chi è strutturato e chi non lo è somiglia o potrebbe rischiare somiglia ad un assegno ad un assorbimento
Troviamo un'altra formula un altro modulo ma dobbiamo e non è in discussione perdono identità
Ieri qualcuno ha parlato di orgogliosa storia io avverto fortemente lo volevo solo storia l'avverto
Non è che more da quando da quando sondato potrà dire
L'avverto fortemente ma per questo con l'abbiamo renderla moltiplicando gli effetti investendo la in qualche cosa che dia del centro dell'Ulivo un ruolo più visibile più forte e più incisivo dentro la coalizione
Questo è il problema che abbiamo questo è quel che dobbiamo fare cerchiamo allora formule moduli ma dobbiamo trovarli assolutamente questo il tema del nostro congresso
Non è il problema se l'Ulivo si organizza con icone di Prodi come reliquia detto Bressa non è alternativo non è confliggente lo attraversa nostra strada non è questo il problema
Fermo restando che esclusa ogni ipotesi di partito democratico di partito unico perché il centro sinistra c'è si realizza si esprime vince se centro sinistra che sono diversi
Questo non incide in nulla né la linearità della lealtà dell'alleanza nella convinzione su prospettive ma perché sia più forte si consolidi vinca occorre che abbia forti una Sesa democratica è un centro questo il tema dello Stari flessione come dar vita a questo visto che nei limiti in cui siamo questo non riusciamo a garantirlo
Questo e allora il nostro problema non certo un centro come dire con gli infedeli quando si sente dire
Che se si legge si ascolta delle ricostruzioni anche sui dati siciliani o su altri dati
O sua ricostruzione pseudo seduto storiche come Prodi citati solo pubblica giorni fa
In cui si parla di ex democristiani come ambigui ammiccanti
Insincera eri che son rifugiati da qualche parte per sopravvivere pronti poi a uscirne se conviene si dà a una un vita uno stereotipo falso in cui noi non ci riconosciamo non è questo
Il nostro percorso nostro percorso non neppure so bene colera queste imprese De Mita ieri quando l'ho detto rifare la DC non perché si esecrabile ma batterici non è un giocattolo che si scompongono Silicon
Di raggruppare tutti gli elettori del centro tutti gli elettori che hanno si sono dispersi da varie parti ma son di centro intorno a formazioni di centro dell'Ulivo intorno a quello che noi rappresentiamo e con altri vogliamo rappresentare
Questo è il problema che abbiamo non per non per soltanto per contrastare tentazioni egemoniche non le tollera avremmo non le tolleriamo ma non è questo il problema non è negativo in positivo
Non è per soltanto per evitare che viso tentazioni e espansionistiche a sinistra
Ma è per dare sostanza alle scelte politiche che hanno bisogno del centro e lo vediamo in questi giorni
Ieri qualcuno ha detto sulle riforme della Costituzione poc'anzi ricordava Soliani è vero anche su questo
Forse sappiamo che siamo minoritari in Parlamento sulle nostre posizioni ma anche su questo dipinto del centro c'è bisogno del centro forte in questi giorni è per così poter tema de la prospettiva del centro forte per la RAI io per lei nel di fronte a rischi di abbracci tra sinistra e destra rio rivendichiamo nella lealtà dell'Ulivo e per questa lealtà delle scelte che siano fatte in piena collaborazione tre il centro la sinistra che governa questo Paese
Per questo però c'è il tema che abbiamo tutto davanti intero di fare un centro forte per accogliere gli elettori di centro tutti dentro l'Ulivo
Si è parlato di congresso amici ripeto questo il tema del congresso questo è il congresso se non non non sarà un congresso
Se partiamo dei nomi o da un contrasto tra nomi partiamo dalla fine
Io sono personalmente meno interessato
Come tanti come tutti immagino qui dentro lo spero
Chi sarà il segretario se bianco un altro piuttosto dai cosa vorrà fare il segretario la cosa vorrà fare il Partito del Congresso
Questo il tema che abbiamo quello di come fare sulla nostra identità da investire un centro forte dentro l'Ulivo che stabilì di questa esperienza ma coda protagonismo vero forte nei numeri e nell'iniziativa del centro dell'Ulivo
Questa preoccupazione e quella che credo dia unica la proporzione di questa tema di questa riflessione respirano soppresso guai se partissimo col piede sbagliato
In una chiave diversa
Per il congresso
Partiremo per un congresso senza respiro senza orizzonte mancando o l'occasione storia che poi lo potremmo recuperare il tema è ripeto come costituire come concorre a fare un centro forte dentro l'Ulivo
E qualche preoccupazione amici
Chiudo Giovanni qualche preoccupazione voleva segnarla
Non vorrei rompere un clima formale dibattito ma sono preoccupate lo rassegna di qualche tensione di qualche incomprensione
Stiamo attenti amici non dobbiamo rompa dobbiamo perdere il clima di motivazione forte unita compatta che accompagnato queste ultime esperienze del partito
Dobbiamo ritrovarle Matteo tutto intero perché così soltanto di affrontare questi temi strategici che il partito di fronte i temi di come si organizza di come si dà una fisionomia l'ubi consistam del partito questo
E del Centro Ulivo questo il tema del Congresso guai se perdiamo quel clima
Certo alcune cose possiamo dice subito intanto sul partito
Certamente abbia bisogno di mettere in prima fila quella generazione che va dai trenta ai quarant'anni abbia bisogno di energie nuove da spendere subito
Ma impegnare abbia bisogno di pensare al partito come io non trovo sempre positivo che noi rispetto alle politiche aumenti a mo'di voti quando sia la proporzionale
Perché c'è la preoccupazione che mi affiora ogni tanto che nel nostro partito visioni impegno maggior debito le preferenze piuttosto e quando non vi so
Questo riguarda la natura il partito la motivazione la sua militanza la nostra motivazione dobbiamo riflettere a questo dato che ci conforta
Vederlo mentale voti del partito voglio capire anche se tutto positivo seppure c'è qualcosa che chiede un intervento sul partito perché sia motivato sempre non soltanto quando sono le preferenze in ballo
C'è una
Multare un'altra riflessione sul partito di vedere con serietà con serenità che rapporto c'è tra voti iscritti da zona a zona
Che ci sia una reale fisiologica potente positiva relazione tra iscritti e voti
Che vi sia poi un partito che non sia un albergo a ore da cui si esce per le lezioni e si rientra nei congressi
Perché questo è un tema che abbiamo
Un partito
Un partito è un'avventura comune
Sulla base di comune con comuni convinzioni comune sensibilità di Comuni progetti ma che vincola che tiene insieme
Non può esservi una Alda vento a fasi alterne alta corrente alternata ripeto non si può uscire in un momento rientrare un altro sovente come capita appunto talvolta come capita uscì prevenzione dentale per i congressi
E c'è info infine dagli amici
Una conti azioni fondo che riguarda tutti riguarda anzitutto chi ha responsabilità
E per la mia parte per quanto riguarda il gruppo Tione soltanto i popolari ma un gruppo che federato ma in più popolari son tanti
Contante potendo individualità contante potenzierà diverge da valorizzare
C'è una continuazione vediamo nella mente sempre tutti qualcuno ricordava mi pare Duilio poc'anzi discorso il cardinal Martini sul Colle
Sulle classi aste c'è un tempo per ogni cosa
Vede amici se non capiamo che per noi oggi e per il Congresso il tempo della fantasia dell'iniziativa
Il tempo della fantasia dell'inventiva noi abbiamo perduto l'occasione storica abbiamo tutte le regie per farlo che quel sia per noi il tempo della fantasia della creatività dell'inventiva
Lapo Pistelli si prepara leopoldo Elia
Cari amici se siamo venuti tutti qui a Montesilvano è perché siamo convinti che dopo il ventuno aprile l'Ulivo il PPI debbano crescere qualcuno faceva la battuta che il primo nemico che il Partito popolare ha il suo stesso nome dobbiamo essere un po'più popolari cioè se un po'più numerosi
Per essere popolari perché il ventuno aprile ne abbiamo vinto l'analisi del voto che qui non c'è il tempo di fare ma che abbastanza condivisa abbiamo vinto con un gol nell'ultimo con un paio di azioni positive un gol negli ultimi minuti e quindi con un risultato molto risicato
Ma sarebbe folle anche se è possibile vincere una partita all'ultimo minuto sarebbe folle quel allenatore o quella squadra che aspettasse di vincere un campionato aspettando ogni partita il volo all'ultimo minuto sarebbero state già suicida
Allora noi oggi riflettiamo sapendo che questo è l'obiettivo la crescita dell'Ulivo e dei popolari dentro l'Ulivo
E sapendo però che c'è un ventuno aprile alle spalle siamo anche tutti d'accordo è stato detto molto ieri la platea reagito in genere a queste sollecitazioni che l'alleanza con la sinistra
Non ci ha regalato e non ci regalerà niente perché in politica non esiste un vuoto quando c'è un vuoto questo vuoto viene occupato e la sinistra oggi occupa tutto quello che trova se c'è un vuoto ci si pone e quindi questa alleanza non sarà gratis non sarà facilissima
Siamo altrettanto d'accordo e su questo ieri alcuni interventi hanno particolarmente insistito che dobbiamo provare a recuperare a rivendicare una storia che non può essere certo riconducibile alle scritture molto folcloristiche che sono abbondante negli ultimi giorni che scambiano qualche aggettivo di costume per le analisi
E siamo tutti angosciosamente colpiti dal fatto che il post comunismo il posta sciismo trovano nuova legittimità nuova dignità
Mentre il cattolicesimo democratico stenta a trovare lo stesso spazio anche se io invito a riflettere su un dato
Che c'è anche una certa qualche responsabilità nostra se è vero come è vero che nelle nostre scuole la storia la se smette di studiare cinquant'anni fa e quindi è facilissimo fare questa operazione di verniciature riscrittura perché vi è nella formazione delle nuove generazioni un cinquantenne di vuoto di buio che quindi affidato così all'estro dei giornalisti del day by day però però questa assemblea non si tiene il ventuno di marzo cioè un mese prima delle lezioni politiche si tiene il ventuno giugno time due mesi dopo le elezioni politiche allora il ventuno aprile ci ha anche insegnato alcune cose importanti
Per la prima volta e non si tratta di vedere degli interventi degli oratori e quante volte si cita più o meno il nome di Romano Prodi o l'Ulivo
Il programma del PPI anche se con il paradosso che Castagnetti descrive da è diventato programma di governo non mediato e non mediabili le con le forze politiche cui siamo costretti stati costretti a mediare in passato col primo centrosinistra
In tutto questo anno ci siamo detti ma qual è lo specifico dei Popolari dentro l'Ulivo
C'è uno specifico ma non c'è al tempo stesso perché non c'è una sola riga una sola tesi una sola parola del programma che oggi è il programma di governo di un'intera coalizione
Che non possa essere rivendicato che non appartenga allega dice la perizia del cattolicesimo democratico del popolarismo e questo fatto importante che carica di grande responsabilità
La seconda cosa questo è un ammonimento per tutti noi molto importante
è cambiato profondamente cambiato il rapporto che c'era in passato cioè al governo e partito
Io voglio dire perché sono dei sono stato per dieci anni democristiano prima del Partito popolare ma ricordo con una certa angoscia come dei ragionamenti interni
La logica era i migliori al partito gli altri al governo
L'analisi la costruzione del partito era sempre la cosa più importante il governo veniva dopo
Oggi anzi lo vorrei dire a Ciriaco De Mita che tante volte poi lo ha ha ricordato negli anni a venire l'investitura al governo è spesso stata per voi l'anticamera della subì l'azione delle esperienze migliori
E allora quando noi parliamo oggi del recupero degli ex voti democristiani sia in termini di geografia politica cioè i voti del centro moderato che non si sono fidati dell'Ulivo
Sia in termini di categoria allora si dice piccoli imprenditori e gli artigiani eccetera eccetera le professioni
Noi il recupero di questo consenso o l'acquisizione di questo consenso non ce lo giochiamo più sulla raffinatezza di un'analisi fatta in Congresso ce la giochiamo sulla capacità del governo di risponde a quei problemi
Se siamo capaci di rispondere a quei problemi il voto ritorna non ritornassero evochiamo nostalgicamente in virtù di un rapporto abbiamo avuto il consenso in politica è sempre in prestito non è mai acquisito definitivamente
Noi oggi siamo guadagnati un certo consenso il ventuno aprile se ce lo vogliamo riguadagnare nel nuovo millennio c'è quindi stallo fra cinque anni
è il governo che oggi deve essere il punto non formale di appoggio perché ne siamo parte ma sostanziale è lì che troviamo la chiave per interpretare tante diffidenze nei confronti della nostra esperienza
Una cosa ha detto ieri presta c'era poca gente ma è molto importante perché fuori da qui questo aspetto è sentito
Molti di noi dirigenti nazionali periferici parlamentari avvisatori comunali sentono oggi la novità che il maggioritario introdotto anche sul rapporto con la militanza oggi vi è una doppia militanza di partito e di coalizione
Molto spesso siamo chiamati a fare iniziative di partito ma molto spesso siamo chiamati a fare iniziative di coalizione e quindi riflettere sulle modalità con cui il partito tiene conto di questa novità
è un modo per non guardare all'indietro per capire che il maggioritario ha cambiato anche il modo di essere dei partiti
E ancora il rapporto con gli altri i colpi con il centro con il rafforzamento di questo centro io voglio dire quando si chiede di allargare la interlocuzione dei cattolici democratici ad altre tradizioni non si chiede
Di imbarcare in una grande zattera un po'di boat people un po'di profughi un po'di reduci da tradizioni nobili ma decadute se lo facciamo anche questo qui sì un po'di orgoglio viva Dio lo facciamo perché quei valori che una volta erano rivendicazione esclusiva e talvolta isolata del cattolicesimo democratico oggi stanno diventando ed è un grande successo per noi valori universali
Per tanto tempo la famiglia è stata attribuita quasi in via esclusiva
Alle rivendicazioni che il cattolicesimo democratico faceva in politica oggi perfino la sinistra laburista si rende conto che società forti vivono solo se esistono famiglie forti non dobbiamo arrabbiarci di questo è una contaminazione
Positiva è diffusa di un'idea che una volta era solo nostra che oggi allarga
La sua storia di consensi allora solo su queste basi vi è la possibilità di dialogare con le altre culture non per sommaria che aritmeticamente consenso
Ma nel momento in cui in cui quelle culture si incontrano con valori che noi da tanto tempo abbiamo affermato su quello un rapporto è positivo che da ospitare con grande immediatezza perciò io credo che non non c'è polemica con nessuno ma se guardiamo quindi a domani credo che alcune riletture che la stampa ha fatto anche oggi sul dibattito di ieri in generosamente riassunto nei titoli che tutti abbiamo letto se i mass media talvolta come successo ieri l'altro invitano il nostro segretario Gerardo Bianco soltanto se il tema del giorno esseri fa o non si rifà alla DC insomma hanno i tutte queste cose non ci aiutano con molta franchezza a far capire che ci facciamo apprezzare non in virtù di una storia avuta ma di una capacità di guardare a domani questo non ci aiuta con grande franchezza può rinsaldare l'orgoglio può farci tornare tutti più giovani ma non ci aiuta
E allora io volevo dedicare la seconda parte dell'intervento a provare a fornire il mio contributo a questo tema identità Progetto e presenza perché perché non è la prima volta che ne facciamo iniziative di questa natura dove partiamo dalla premessa che occorre avere un'identità e nel corso degli interventi diciamo occorre avere un'identità dobbiamo manifestano studenti capo di questa entità raramente se ne faccia un si riesce a capire poi e su questo tema nel concreto che cosa si dice io vorrei provare a suggerirgli una parola che almeno per me è stata importante
Che è una parola che lega la nostra analisi della società e del futuro e legale ricette che proponiamo che non sono errati che casuali fra di loro ma dovranno avere viva dio un filo rosso che le tiene insieme per me questa parola è la responsabilità
Noi citiamo spesso il cattolicesimo democratico mette come tradizione culturale non me ne vogliano gli storici seri assumo brutalmente
La
Il filo rosso che i cattolici democratici opposero agli anti modernisti molto tempo fa fui del riconoscimento che la democrazia è lo strumento con cui si affrontavano le sfide della modernità che non c'era un ritorno al recinto
Che si accettava una politica in campo aperto
Io mi chiedo oggi qual è il filo rosso che lega le cose che noi diciamo su tanti temi e che legano la nostra analisi de la Società per me è la responsabilità
La responsabilità è la mia è la naturale evoluzione la naturale evoluzione del MOT della ragione per la quale tanti aderirono a quel manifesto di Mino Martinazzoli qualche anno fa
A quanti hanno passione civile nella passione civile si chiedeva l'orgoglio di un riscatto
Il modo di decantare quell'orgoglio che ci scosse qualche anno fa ma che oggi ha bisogno di essere declinato sulle cose della politica affronta la responsabilità è oggi o e ciò che oggi si differenzia dal centrodestra dalla sua cultura della delega dalla cultura del leader carismatico
Dal conformismo Acqui Bodrato tante volte dalle rischio del conformismo cui tante volte Bodrato ci richiama sull'editoriale del popolo la responsabilità spiega la nostra ricetta istituzionale non siamo federalisti perché la lega c'ha sopravanzato su questo terreno non siamo per il cancellierato perché siamo attenti a una imitazione di un modello tedesco in modo astratto
Siamo per il federalismo per il cancellierato per il federalismo perché conosciamo il valore dell'autogoverno delle comunità della responsabilità
Delle gare degli amministratori a loro comunità siamo per il cancellierato perché crediamo che la responsabilità dei cittadini di scegliere una maggioranza è un leader e affidati alla responsabilità di quelli dell'investivo dal Parlamento
Superi ogni rischio carismatico e plebiscitario
Siamo per la responsabilità oggi quando parliamo del risanamento dei conti pubblici perché siamo per introdurre un po'più di etica pubblica che ciò che è mancato negli ultimi anni allora quei questo si spiega
Siamo qui la responsabilità nella educazione e allora ecco perché l'investimento sul sistema formativo e sulla scuola da parte dell'Ulivo
E vengo all'ultimo punto che ci mi permetti delle due o una cosa sul partito siamo per la responsabilità verso il futuro Castagnetti novantaquattro novantacinque tante volte
CIA
Citato negli interventi congresso alle nostre assemblee un bel testo degli Onassis sul principio di responsabilità la responsabilità verso il futuro amici oggi ha trentadue anni
C'è una cosa che mi ha convinto all'indomani del ventisette marzo
Quando alcuni dei nostri amici un po'scioccato e dal risultato ci diceva lo andiamo a prendere i voti inseguendo il consenso là dove sia andato
E il mio sciocca avvenne quando ascoltai per radio la replica dell'allora presidente del consiglio Berlusconi al dibattito che si era tenuto ci fu un passaggio che mi fece venire i brividi
E dopo il quale cattivo che con quella cultura non avrei potuto avere niente a che fare
Quando intervenendo su una replica rispetto a un problema dell'ozono è anche questa responsabilità verso l'ambiente verso il futuro Berlusconi disse i nostri estetici dicono che questo problema non sarà in realtà molto grave prima del due mila trentasette
Io pensai che allora sarei morto ma mia figlia vaticani sarebbe stata viva io pensai che chi ha responsabilità verso il futuro e prende la responsabilità come parola chiave del suo impegno politico non può stare da quella parte non può stare da quella parte l'Ulivo e popolari sono oggi la responsabilità verso il futuro
Quando si parla della scuola e si e si chiede durante una campagna elettorale di investire su sette milioni e mezzo di cittadini che non votano perché sono ancora piccoli noi abbiamo una responsabilità verso il futuro perché sappiamo che la mia qualità
Dell'est il pensionato fra trentacinque quarant'anni dipende dagli investimenti che io faccio oggi su chi è piccolissimo su che la politica non sa nemmeno che cos'è
Questa è la grande riferì di Faenza e allora però amici applichiamo questo ragionamento sul nostro partito responsabilità verso il futuro vuol dire ho finito Giovanni rapporto con il tempo
Amici il tempo oggi è una variabile fondamentale in politica
Non si può immaginare che un'analisi buona per la sua definizione sia buona sempre e che un tempo per cogliere una novità che ci si muove nel partito e la società la si possa replicare fra un anno fra due fra tre perché il tempo corre e allora il tempo non è solo la memoria il tempo che è stato il tempo che deve venire
E il futuro in questa sala lo dico io con molto rammarico la generazione giovane non sono i cinquantenni come diceva Lusetti mai più giovane lamentano trent'anni hanno venticinque come Francesco Russo mancano i diciottenni
Ma anche le diciottenni fate questo conto fate novantasei meno diciotto e arrivati asset al mille novecentosettantotto vi è una generazione di elettori nel novantasei ha votato per la prima volta una generazione di elettori che è nata dopo la morte di Aldo Moro
Questo se nel passaggio del tempo utilissimo senza abusare di Inter metto o dei grandi cambiamenti ma il tempo corre veloce erogano i questo lo dobbiamo porre alla nostra attenzione anche quando parleremo del congresso
Anche quando parleremo del Congresso il passaggio del tempo importante vi è una squadra non soltanto al centro in periferia
Di gente giovane giovane anagraficamente ma giovane politicamente perché non è popolare in quanto ex democristiana anche popolare perché popolare per la prima volta e alla quale dobbiamo una risposta alla quale dobbiamo una risposta
Il Partito Popolare di Sturzo seppe cogliere una cosa ai primi del secolo c'era ancora lo Stato liberale faceva politica il due per cento degli italiani per quella legge elettorale e seppe cogliere dalla cultura delle Autonomie
E dai dai movimenti popolari della sinistra dal movimento cattolico viene il tarlo che avrebbe inevitabilmente caso al suolo il vecchio Stato liberale e così avvenne quindici anni dopo
La DC di De Gasperi seppe cogliere un consenso composito il consenso dei cattolici democratici ma anche un consenso conservatore seppe prendere anche tante paure
Ma non fece una politica fondata sulle paure
Fece una politica che incanala otto tutto quel vario consenso su un grande progetto democratico di ricostruzione di consolidamento Della democrazia di questo Paese
Allora a me oggi c'è una sola una sola parola della relazione di Marini che peraltro condivido che non che non mi piace lo voglio dire con grande amicizia nell'ultima riga o nella penultima riga Marini dice l'Italia ha bisogno ancora dei popolari ma perché mi sono ancora non ha bisogno ancora perché ne siamo qualcosa che viene dal passato e dobbiamo testimoniare di essere utili le diamo quello ancora perché dà la sensazione inevitabile di una Nostalgia bella ma una Nostalgia
Noi abbiamo un campo davanti a noi c'è più forte delle nostre malinconiche è molto più forte oggi la sinistra ha varcato le colonne d'Ercole lì non va oltre il trenta per cento del centro e delle crescere è una prateria enorme davanti a sé deve muoversi
Veloce come il tempo corre veloce allora io vi lascio su una cosa su una frase che non è una frase in Do maggiore di quelle con Queen generi si concludono gli interventi quella retoriche sul futuro migliore ma penso un po'inquietante di un giovane narratori italiano molto bravo Alessandro Baricco
E nel suo primo romanzo c'erano Mariae riporta questo dialogo strano che a me ha molto inquietato quando l'ho pensato applicato alla politica e al nostro rapporto come partito con la politica e il cambiamento generazionale
Dice il giovane protagonista che cosa stiamo aspettando ma D'Anna Madame sta un attimo di silenzio e poi dice stiamo aspettando che sia troppo tardi
Leopoldo Elia si prepara a Sergio D'Antoni
Neo
Faccio uno sforzo vapori forse proprio
Va bene fare un'infermiera
Cari amici
Condivido molto di quello che è stato detto prima
Dico da coloro che hanno parlato prima di me circa soprattutto da D'Andrea e da Mattarella circa la situazione in cui ci troviamo attualmente noi stiamo ricominciando dopo la vittoria elettorale stiamo ricominciando pedalando in salita anche in Parlamento e anche nel gruppo che ho l'onore di presiedere al Senato ma siamo all'inizio di una grande partita nulla e perduto non scambiamo avvisaglie anche preoccupanti per sconfitte già subite
Invece
Cresceremo però solo se lo meriteremmo
Nulla e garantito nello stesso tempo non abbiamo perduto ma nulla è garantito che ci sia una nostra crescita in futuro questa crescita ci sarà se Lameri terremo
Ecco siamo in una situazione anche molto singolare per quello che riguarda il nostro passato
Manchiamo di una diffusione nel Paese sia della storia delle nostre glorie delle nostre vittorie nel passato sia di una storia del nostro declino sia di un'analisi del nostro declino cioè questo spiega anche perché le nostre botte d'orgoglio non riescono convincenti per il Paese perché in realtà manchiamo sia di un approfondimento e di una diffusione
Della della fase dei nostri successi sì stralcia De Gasperi da tutto il resto
Non è solo citati che ha maltrattato la DC e anche Sergio Romano che riceve recensendo
La biografia di Dossetti ha stravolto completamente la comprensione la possibilità di capire quello che Dossetti ha rappresentato alla Costituente e nella storia della democrazia italiana
Allora se questore
Se questi due
Bisogna che noi guardiamo soprattutto al futuro guardiamo alla nostra futura San Pellegrino e partiamo e partiamo da più lontano per volare più alto
Ci sono grandi problemi collegati ma non direttamente derivanti dalla mondializzazione dei dell'economia e dal cambiamento del nostro del della nostra vicenda sociale
Alludo soprattutto alla crisi dell'individualismo
La crisi dell'individualismo deve diventare il tema principale della nostra futura San Pellegrino l'individualismo finora
Era stato quello trionfante dell'emancipazione anche dei nuovi diritti rispetto ai vecchi diritti dell'uomo oggi è un individualismo della crisi della solitudine
Della fragilità della persona e allora dobbiamo su questo fermare la nostra attenzione
Anche sulle nuove diseguaglianze all'interno dei famosi due terzi diseguaglianze nuove che mettono in pericolo che mettono in pericolo quella eguaglianza dei punti di partenza
Quella eguaglianza delle opportunità delle chance che è fondamentale in ogni democrazia
Ecco dobbiamo affrontare questi temi insieme ai problemi istituzionali
Questi problemi istituzionali vanno affrontati senza Complessi nuovi cisti
Noi non dobbiamo cedere anche se nel mondo cattolico c'è qualcuno che ha aperto a questa disponibilità sbagliata non dobbiamo cedere ai complessi del nuovismo
è sbagliato e aprioristico contrapporre i presidenzialisti innovatori ai sostenitori del Coni del cancellierato visti come conservatori il problema si risolve se si sceglie la forma di governo che nel contesto italiano valorizzarne la miccia Ornella maggior misura possibile il principio democratico evitando squilibra anti concentrazioni di potere
In uno dei soggetti istituzionali
Bisogna bilanciare la democrazia di investitura con la democrazia di partecipazione
Con la parte democrazia che a differenza di quello che avviene in Francia
Garantisce la ricerca del consenso sulle proposte noi siamo contro il parlamentarismo delle crisi ripetute noi siamo contro la sindrome dei parlamentari che vogliono tutti diventare ministri a rotazione
Noi siamo per i governi di legislatura
Ma non vogliamo che quando l'elettorato ha preso delle infatuazioni come quella per Berlusconi nel mille novecentonovantaquattro che poi per forza
Perché c'era prescritto il medico istituzionale
Ci dobbiamo tenere Berlusconi per sei anni o per sette anni
Ma
Accanto alla capacità di respingere il e il così il Complesso nuovista non dobbiamo avere nemmeno il Complesso della Nostalgia il proporzionalismo
è stato sepolto da chi non ha saputo renderle renderlo più selettivo e meno proiettivo durante il quinquennio ottantasette novantadue
E allora e allora ecco il partito deve fare scelte chiare su questi temi
Il Presidente della Repubblica deve ancora essere un organo di garanzia nel nostro sistema di allora non potrà essere eletto direttamente dal popolo ma non è detto che debba essere eletto dal Parlamento come oggi in sostanza dobbiamo cercare un collegio elettorale
Per il presidente che faccia appello
Ai comuni che faccia appello atto a gran parte degli enti locali in modo che la rappresentatività per la garanzia sia più piena di quella che può essere assicurata oggi
E la stessa cosa dobbiamo fare
Per
Le scelte nel tema così ambiguo come oggi ancora del federalismo dobbiamo scegliere una conciliazione tra regionalismo e municipalismo perché altrimenti pur essendo le regioni la materia prima per fare il regionalismo
Ecco non possiamo nemmeno nemmeno diciamo vedere come e sia pericoloso affidarsi alla frantumazione delle municipalismo che può privilegiare in futuro dei piccoli
Dei piccoli sorgenti che si sentono presidenti degli Stati Uniti alludo ai sindaci delle grandi città che stanno perdendo il contatto con la realtà
Che stanno perdendo il contatto con la realtà degli altri Comuni
Che sono medi e piccoli e che non possono essere sacrificati a qualche mania di grandezza ma dobbiamo scegliere anche al nostro interno sul bicameralismo
Vogliamo il Bundesrat il Consiglio federale
Alla tedesca vogliamo la Camera delle Regioni o no su questo dobbiamo pronunciarci non possiamo andare avanti nell'incertezza il nostro partito deve prendere posizione a ragion veduta
Modello tedesco significa forte amministrazione regionale
Possiamo possiamo equilibrare come equilibrare la distribuzione tra potere amministrativo tra Regioni e comuni e province
Quale potere legislativo delle regioni quello che abbiamo avuto fino ad oggi che ci ha procurato solo un enorme contenzioso davanti alla Corte costituzionale o dobbiamo cambiare
Anche il potere legislativo concorrente rendendolo
Più disponibile
Alla possibilità di unificare di far convergere esigenze nazionali rispetto ad esigenze puramente locali e sul tema politico su cui concludo noi dobbiamo dobbiamo correre senza timori
Una competizione virtuosa all'interno dell'Ulivo mentre noi dobbiamo concorrere dobbiamo concorrere con un partito democratico della sinistra molto forte abbiamo i nostri ex democristiani nel centro ex popolari nel centro nel Paolo che attendono una eredità dei Lozio buonanima la nostra posizione
è profondamente diversa la nostra posizione non è gli atteso di una eredità la nostra posizione è di una concorrenza di una forte capacità e volontà di concorrere con l'altra o con l'altra forza che nell'Ulivo ma per fare questo
Noi che siamo ci sentiamo fortemente impegnati all'attuazione di un programma che abbiamo valorizzato di fronte agli elettori noi
Dobbiamo non tanto preoccuparci di ciò che altri facciano o non faccia
Facciano il partito socialdemocratico vinca D'Alema sulla rispetto ad altre tendenze noi non possiamo interferire
Ma facciamo quello che dipende da noi
Facciamo quello che dipende da noi portando capacità di proposta essendo propositivi
Da lei ma ci dirà che nei suoi contatti con Berlusconi
Tratta argomenti che sono nell'interesse di tutti che sono di politica costituzionale
E che scavalcano perfino il perimetro dell'Ulivo ma gli dobbiamo chiedere in questo di non essere unilaterale di non ascoltare soltanto le voci che vengono dal Polo sul presidenzialismo
Deve ascoltare anche le ragioni di chi invece sostiene all'interno dell'Ulivo
Il
Cancellierato e non deve mostrare una preferenza
Per gli opinionisti solo perché teme che nella opinione pubblica si diffonda inarrestabili in mente la tendenza al presenzialismo se il presidenzialismo
Reca dei mali va contrastato non può essere accettato a criticamente noi dobbiamo invece risolvere i nostri problemi i nostri problemi riguardano i rapporti con l'Ulivo io li affronto però in un modo del tutto empirico dico qual è il nostro problema
Non certamente formare alla pari una federazione o una unione con un Ulivo che comprende esponenti e diciamo iscritti alla Partito democratico della sinistra come sarebbe possibile una per così dire federazione con un soggetto che comprende iscritti ad altri partiti sarebbe la confusione delle lingue noi dobbiamo invece stabilire un legame specifico
Con quelli esponenti dell'Ulivo che escono dal mondo cattolico che hanno le nostre stesse radici che hanno la nostra stessa vicenda
Politica fino a qualche anno fa noi dobbiamo ristabilire questo collegamento
Questo è l'unico collegamento realistico che possiamo realizzare dobbiamo avere anche noi nell'Ulivo uomini che hanno contemporaneamente la dell'adesione all'Ulivo e la tessera
Della Democrazia Cristiana questo è il problema a vere anche noi ristabilire anche noi questa situazione ma per fare questo
Bisogna che altri bisogna che questi esponenti cattolici dell'Ulivo questi esponenti cattolici dell'Ulivo che ci sono affini che erano omogenei con noi
Ecco non provino a ridire sulla vita interna del nostro partito non basta proclamare bisogna realizzare nei fatti
Modi diversi di fare politica da quelli che ancora in parte come è stato detto anche nei congressi regionali e negli altri congressi sopravvivono nel nostro partito abiti correntizia giochi di tessere
Conte congressuali non attirano coloro che usciti dal mondo cattolico sono oggi esponenti dell'Ulivo o noi riusciamo ad abbandonare queste pessime abitudini
E allora ristabilire Emo questo contatto o altrimenti il nostro tentativo non può riuscire il nostro congresso non deve essere una competizione di nomi ma deve essere una competizione soprattutto di tesi ti linee politiche
Di di premesse
Di il non impersonate naturalmente da candidati alla segreteria all'Ulivo chiediamo però la vera comprensione dei propri interessi
E soprattutto da noi e qui finisco e soprattutto da noi
Che Prodi può trovare l'equilibrio delle due gambe all'interno dell'Ulivo bisogna che il dibattito politico dei colli e si sviluppi
Questa premessa questo inizio di Montesilvano è un inizio assolutamente positivo e che noi dobbiamo continuare nella vita del nostro partito grazie
La parola Sergio D'Antoni che ringraziamo per la sua presenza al suo intervento la costante attenzione
Si prepara a Rosi Bindi
Ho accettato
Volentieri l'invito che mi è stato rivolto di partecipare a questi lavori di portare il mio contributo
Ad una iniziativa che reputo interessante importante significativa
La relazione di Marini mi sembra una risposta convincente
Alle questioni che
Il partito affronta e mi sembra anche un tentativo forte di dare identità Progetto presenza in una fase così complicata così difficile della nostra vita
Delle dei nostri problemi
O anche la convinzione che soltanto in una grande ambizione può accompagnare una fase di cambiamento come quella che attraversiamo
Soltanto una grande persuasione che e possibile anche in questa nuova fase candidarsi per capire questo cambiamento per guidare questo cambiamento per dare adesso contenuti di socialità
Di giustizia e di equità ci troviamo davanti a sfide senza precedenti
Abbiamo davanti a noi un assetto mondiale che cambia con una velocità impressionante e la risposta e le questioni che si pongono trovano molti soggetti impreparati spesso risposte vecchie a problemi che sono assolutamente nuova
Di fronte alla cosiddetta globalizzazione di fronte al fatto che questa competizione senza frontiere rimette in discussione certezze assolute certezza di condizioni di vita di milioni di persone
Certezze delle condizione dello stato sociale certezze con cui siamo convissuto i per lunghi anni e che oggi vengono radicalmente messe in discussione
Oggi ci troviamo a competere non più è soltanto in una condizione di parità ma il nostro rapporto è questo incredibile l'inaccettabile con il bambino indiano che produce a niente e col detenuto cinese che produce prodotti che anche noi compriamo nei nostri supermercati
Questo qui questo tema così forte si risolvesse i governi nazionali capiscono che solo una risposta sovranazionale è in grado di fronteggiare fenomeni di questa natura la tentazione invece visibile che i governi continuano a dare risposte nazionali a problemi che non sono più nazionale
Per questa ragione
Le carte nuove gli equilibri nuovi la possibilità nuova di concepire un nuovo ordine mondiale ritrova nella grande tradizione del cattolicesimo sociale democratico alcune spinte fondamentali io penso ma non lo dico qui per ragioni di legame a questa iniziativa io penso che le parole più moderne sulla globalizzazione li ha detto in questi mesi il Pata
Io penso che il Papa sia quello che più di tutti in questi mesi appuntato alto apporto capitale e lavoro come nuova risposta per far fronteggiare una situazione di questa natura
Io penso che se non c'è una discussione un dibattito che esca fuori
Dai provincialismo i cui siamo abituati è difficile uscire dalle nostre questioni dai nostri problemi da quelli che consideriamo le questioni più serie
E più drammatica del nostro Paese a partire dalla mancanza di lavoro e in particolare di molte zone di questo Paese
Se è vero tutto questo le parole concertare partecipa nuovo incontro capitale e lavoro sono parole fondamentali
Sono parole entro le quali è possibile costruire un nuovo rapporto di democrazia un nuovo incontro capitale lavoro una nuova possibilità concreta di affrontare la competizione non solo sul versante dei costi
Ma la competizione anche sul versante del rapporto qualità costi cioè del rapporto che chi è andato avanti può difendere le sue prerogative senza invece essere costretto a regredire continuamente come un mondo che guarda solo indietro e non guarda più avanti in questo i valori di giustizia la solidarietà la tenuta insieme la coesione sociale diventa nei temi fondamentali
Che noi abbiamo davanti e in questo una democrazia articolata con capacità di governo ma anche con capacità di sviluppo dell'associazionismo di tutte le sue forme comprata agonismo dei grandi soggetti collettivi diventa la carta su cui spendersi per affrontare questo nuove frontiere per questo c'è qui in nuce tutto il potenziale per determinare questo nuovo versa
Perché noi abbiamo una concezione della democrazia aperta una concezione dell'associazionismo forte
Una concezione della non subalternità a nessun livello tra grandi soggetti collettivi forme di partito ed istituzioni abbiamo vissuto questo sia la vera grande eredità
Che ci viene consegnata abbiamo vissuto proprio questa concezione la nostra autonomia
Il rapporto costante di non essere subordinati a nessuno e alla ricchezza che noi abbiamo offerto a questo Paese ed essa è la base per ricostruire le condizioni in vere della nostra democrazia nel prossimo futuro
Se non riusciamo
A capire tutto questo se non diamo a tutto questo spessore politico se non riusciamo a dargli quella visibilità che io credo sia la sostanza del tutto questo noi certo facciamo l'errore ma quel che è peggio condanniamo questa società
Ad atteggiamenti di retroguardia la mancanza di una prospettiva di futuro adeguati
Per queste
Il centrodestra era inadeguato incapace assolutamente inadatto a governare una società moderna
Per questo il centrosinistra era l'unica risposta e per questo nella nostra autonomia noi ci siamo schierati perché il centro sinistra doveva vincere perché se non vinceva
Perché se non vinceva i rischi di un arretramento complessivo dalla costruzione europea come risposta a questo tipo di esigenza sovranazionale venivano meno
Il nostro segretario Bianco ha ricordato sempre che l'Europa è la nostra frontiera
E in questo ha sempre ritenuto che l'Europa fosse
La vera carta che il nostro Paese non solo il nostro deve giocare in una prospettiva di questa natura
Bene gli altri non avevano nessuna idea di Europa i guasti che hanno fatto in quell'anno sono inenarrabili ancora si ricordano si ricordano
Delle delle Dell'Atti della caduta di credibilità impressionante che l'Italia ha avuto per recuperare la quale speriamo in poco tempo questi nuovi governanti possono fare quello
Recuperare quei disastri che invece sono stati compiuti in quei pochi mesi e per questa ragione hanno gli serviva Sr
Una capacità di governo adeguata
Per questa ragione era indispensabile chiarire a tutti come si vinceva
Come si spostava come si determinava sull'asse del moderatismo un richiamo che diventava forte è troppo forte perché faceva la discriminante
Di una coalizione quella verso cui si rivolge alla nostra simpatia e troppo egemonizzata da una forza politica per questa ragione per quel che mi riguarda per quel che ci riguarda noi abbiamo speso questo patrimonio e quando i miei mi dicevano stai attento
Perché poi se vengono gli altri ce la fanno pagare a noi io rispondevo sempre state tranquilli ce la fanno pagare lo stesso perché noi saremo le prime vittime di quel tipo di indicazione di quel tipo di concezione dalla politica di quel tipo di in cultura che vede nella società nelle sue evoluzioni negli assetti democratici un ostacolo alla governabilità invece essa è una ricchezza
Alla governabilità
Per questa ragione io credo che l'inizio di questo governo la sua conferma di voler proseguire sulla via la concertazione
Sulla via cioè dalla partecipazione alle grandi decisioni di politica economica e sociale e anche alle piccole decisioni
Chiariamo una volta per tutte concertare non è consociati
Che l'equivoco verso cui anche opinionisti di chiara fama continuano a ad a vere concentrare significa darsi degli obiettivi
Ed assumere da parte di quei soggetti che condividono con gli obiettivi l'impegno di avere comportamenti coerenti con quegli obiettivi
Non c'è lo scambio alla concertazione
C'è la condivisione degli obiettivi non scambiamo nulla se diciamo l'inflazione si deve abbassare tutti si devono impegnare a fare in modo che i comportamenti siano coerenti per far abbassare infrazione cioè tariffe basse i prezzi delle imprese basta il salario basso perché così noi difendiamo il valore reale delle retribuzioni
E insieme abbattiamo il nostro dall'inflazione
Questa qui fanno aumenta
Fanno finta fanno finta di non capirlo perché vorrebbero soltanto invece un modo e poi quando quando gliela poniamo dicono che è con sociale che è un modo classico per cui non mettiamo sotto controllo una cosa il salario per esempio e il resto resta come nel mercato nel mercato
Che questa cosa va al mercato poi ci pensa al mercato
Per cui se la benzina aumentar perché è aumentato il prezzo del petrolio allora il mercato provvede ma se il prezzo del petrolio diminuisce la benzina non deve laici il mercato non provveda e allora
E allora dov'è stata questione la questione Stein un assetto di governo che sia capace di darsi obiettivi ambiziosi ed avere strumenti coerenti per fare in modo che questo obiettivo vengano raggiunti
Noi continuiamo che il governo Prodi abbia questa forza questa capacità e confidiamo nel fatto
Che questa sua azione che è partita con il piede giusto sia tale da garantire questo percorso è giusto avente l'obiettivo ambizioso dall'UE gol due e cinquanta per cento nel novantasette è giusto perché fondamentale per noi
Ed è giusto che noi si sia impegnati su questa linea Cuesta a differenza lo dirò più avanti tra quello che si deve a concepire come un centro che governa una sinistra che governa perché appena si affronta un problema sobrietà scappano questa è una questione che fa differenza non tanti non tanti discorsi tante cose no no poi le questioni che contano sono i comportamenti concreti
Per noi è abbattere l'inflazione significa abbattere i tassi d'interesse abbattere i tassi d'interesse significa risanare la finanza pubblica senza massacra lo stato sociale altra via non c'è
Non c'è è inutile qui ora sono tutti bravi come vedete sul debito pubblico scaricano tutti su gli altri su gli altri e siccome noi siamo eredi e cioè noi non avremmo titolo perché siamo quelli
Ma questa è una grande sciocchezza se c'è il debito pubblico è perché ognuno come dire otteneva qualcosa mettiamola così
Non
Non non vuole pagare le tasse eh non è pagare nessuno tedesco Orba vuole qualcosa in più vediamo che se può fare voi cioè c'era questa go era decotti non ci sono innocenti cioè non c'è questa specie di ogni volta deve cominciare rabbiosa
L'ala destra si è presentata come quella che non c'entrava nulla io ricordo sembra un episodio vi porto un po'di tempo ma perché serve a dare giustificazione nostre scelte cioè un episodio rappresentava la piattaforma su con la S sulle cosiddette pensioni di
Annata per
Per i pensionati che c'era una disse non me la spiego qui che sarebbe troppo lungo
Presentando una piattaforma di cinque mila miliardi che era tanto ci impressionano però dicemmo poi ce la taglia io ho imparato a quella volta che bisogna presentare quello che si vuole mai di più perché poi rischi che ti danno ancora di più del
Il il provvedimento di legge il provvedimento di legge che accolta quella richiesta sapete a quanto costò alla fine
Ventidue mila miliardi e sapete che era il relatore di quel provvedimento oggi Novello destro che fare lezione agli altri l'onorevole Fiori ecco questa è la la questione
Cioè il problema è che rispetto a quello ormai il è il dato guardiamo al futuro il futuro è che in Italia
Ogni italiano a trenta milioni di debiti e c'è sempre una battuta erano fatti confermato la cambiavate ma Celia però per ogni italiano che a trenta milioni di debiti cementare hanno che a trenta milioni di crediti
Perché italiano il debito pubblico
Purtroppo non sono la stessa persona
Se no la questione sarebbe risolta ed essendo persone diverse essendo persone diverse
Tu devi abbassare i rendimenti
Perché se non abbassa il rendimento Togliatti non ha per dare ai possessori di Bot e CCT questo è il problema è stata costi non c'è non c'è alternativa qualcuno anche all'interno dalla nostra tra virgolette quale fiore pensa che ci siano alternative
Chessò passiamogli botte usciamo dalla NATO e tutto si risolve l'ideale sarebbe poter tassare alla NATO è uscita dai botti e tutto si risolverebbe purtroppo purtroppo non si può fare se non si può fare non c'è alternativa bisogna battere l'inflazione
Quindi avere comportamenti coerenti quindi essere lì pronti questo qualifica la diversità nel governo dà il senso la misura se si collega a questo la questione dello sviluppo ci si accorgerà
Che in Italia è possibile avere un margine di sviluppo superiore agli altri Paesi europei perché noi abbiamo questa differenza
In Italia possiamo rilanciano la domanda interna
E avere una fase di sviluppo e di occupazione che altri Paesi purtroppo non tirano più come vedete in Europa la Germania e la Francia sono zero cinque significa che sono mercati per noi più difficili non è il cambio il problema il problema che non crescono
Non è il cambio il cambio è stata un'opportunità ora è giusto che si stabilizzi non abbiamo industriali che si lamentano sempre sia quando il cambio troppo debole perché dice che è troppo debole crea problemi e quando è troppo forte perché è troppo forte crea problema quella è la loro capacità
Io li invidio in questo lo dico sempre sindacalisti
Che si lamentano a loro volta c'hanno la sindrome del negativo Magi quell'isolamento sempre degli altri però detto tutto questo il nostro problema vero è coprire questo margine di sviluppo
Come sostenendo la domanda interna e non inseguendo la in termini salariali ma al contrario facendo in modo che con la tutela del valore reale delle retribuzioni e le pensioni la domanda si rilanci quindi abbattendo l'inflazione ecco la scommessa ecco la scommessa
E questa è una scommessa persa nel governo e aperta tra le sue impostazioni ed ecco come viene facile tra virgolette ritagliare le potenzialità per qualificare una forte sa che sia tale da garantire al Paese capacità di sviluppo di lavoro di distribuzione del reddito
In questo senso le questioni che si accompagnano e che sono decisive sono la questione del lavoro dalla formazione
Dalla famiglia io qui non mi soffermo perché non oltre
Ma io credo che ci sia questo punto il governo Prodi ha una grande opportunità
Si abbatterà inflazione e riprende la questione del lavoro ed ha il lavoro dove ci sono i disoccupati ed evita questa disfunzione incredibile che insieme alla questione settentrionale la questione meridionale del nostro Paese
Non si trova più
In molte zone del Paese un disoccupato questo significa che è quella la questione settentrionale che non ci sono più le condizioni per un equilibrio per uno sviluppo che sia tale da garantire una crescita complessiva questo perché perché non si può riproporre nel due mila una setto di sviluppo che riproponga l'emigrazione come costante alla propria vita perché questa è una fissazione
Che si devono togliere
Dicono tutti flessibilità mobilità ed è verissimo io sono d'accordo flessibilità mobilità contrattiamo flessibilità mobilità ma non si muovono solo le persone si possono muovere anche l'impresa
Perché testimone impresa è
Sessi no non è impresa si crea sviluppo finalmente la società meridionale si è avviata verso una nuova fase la mafia la camorra 'ndrangheta sono oggi nemici storici è finita l'epoca dell'invincibilità è crollata quando si organizzazione hanno due mila pentiti vuol dire che sono alla vigilia il problema è oggi subito ricreare condizione perché non te le forme e la condiziona lo sviluppo e mettere insieme questione settentrionale questione meridionale e uscire da questa logica perversa
E di moda che oggi presenta la questione meridionale come antitetica la questione settentrionale
E la e sono le due facce della stessa medaglia se si risolverà al Mezzogiorno
Si risolverà il Nord
Allora allora
Sotto tutto questo so tutto questo noi noi questa tradizione di cattolici democratici impegnate in politica nel sociale abbiamo le carte in regola
Per poter proporre al Paese una azione politica forte ed il rilancio della nostra iniziativa
La mia risposta è sì c'è uno spazio politico che lo accoglie la mia risposta è sì c'è una coalizione che raccolta la mia risposta è sì L'Ulivo
Ma l'Ulivo è troppo sbilanciati
A questo problema l'unico non è una coalizione tappa
è una correzione e non è colpa di nessuno è colpa che è così secco al paga e così noi abbiamo il diritto dovere di trasformare quello che impari impacci cioè noi abbiamo a
è inutile è inutile lamentarsi dagli altri è giusto far notare agli errori ma lamentarsi è inutile perché non serve a niente l'ho imparato a mie spese
Nel sindacato cioè quando ottengono più spazio è inutile che ti lamenti il problema se sei in grado tu
Di non offrirgli uno bene se è così allora io penso che oggi ci sono tutte le condizioni perché i cattolici democratici e riformisti laici tutti coloro che si sono ispirati alle grandi tradizioni vere popolari di questo Paese
Tutti coloro che hanno la capacità la visibilità la forza ma anche un grande patrimonio di solidarismo cristiano di capacità vera
Di mettere insieme le persone tutti questi si sentano non orgogliosi del loro passato che serve mi dispiace a poco si servano proprio si sentano protagonisti del futuro
Cioè in sostanza il problema è diverso in sostanza noi dobbiamo avere l'ambizione nell'Ulivo vi è fra l'altra gamba mali extra una campana il venti per cento Puerta è una questione
Questa è una questione e allora è inutile allora
Allora è inutile discutere come spesso si fa discutere ma questo qua no noi siamo questi abbiano questa ambizione dobbiamo lavorare perché l'ambizione non sia solo un sogno pazienti realtà può diventarlo
Può diventarlo a dimostrare a dimostrare che è possibile io penso io penso io penso
Io penso che ci sia anche qui
Come dire uno sbotta uno smottamento che è possibile riprendere se ci qualifichiamo nell'azione politica nell'azione sociale nell'azione di governo ciascuno facendo il suo compito non abbiamo ragione di mischia
C'è una giusta nel governo che deve funzionare non è nota l'avremo
Lo dobbiamo tale donare non ci saranno deleghe in bianco non ci sa io sono contento che l'Ulivo ha vinto ma non ci sarà in nessun momento un atteggiamento di tenerezza di pacca sulle spalle non esiste perché altrimenti metteremmo a rischio noi stessi questa nostra forza
Questa nostra capacità contemporaneamente bisogna avere un battito ambiziosi cioè a obiettivi forti sull'inflazione sul lavoro e sul noi sul partito bisogna che ciascuno di noi comprenda al di là di come è stata vissuta quest'ultima fase
Al di là del fatto che rafforzare il centro significa gregario
Al di là del fatto che rafforzare il centro malato significa far vedere questi valori e questa visibilità e dare ad esse
Il significato vero che noi vogliamo attribuire c'è una grande forza che però che in campo che ha la sua visibilità che ha il suo modo di concepire la politica e i rapporti con le persone
Ed è qui io credo non solo la risposta ai problemi che giustamente a questo dibattito si è posto ma e qui anche la possibilità di avanzare
E qui anche la possibilità lo dice Marini nella relazione di dare un significato serio compiuto alla nostra azione noi non abbiamo da rimproverarci come dire elementi di tali che ci hanno portato in maniera diversa noi abbiamo scelto abbiamo contribuito a scegliere Prodi
Abbiamo contribuito a fare in modo che tutto questo fosse poi un'alleanza ma oggi è il problema di tutti l'alleanza della vera dure due un centro visibile e forte
E Prodi ha tolto le interessa questo centro sia visibile e forte se il suo governo Tremonti donare altrimenti rischi saranno forti
E contemporaneamente una sinistra democratica che si allea con questo centro a parità di condizioni sui contenuti sui contenuti
Se fosse possibile io qui non entro nel merito di nulla dico soltanto che se fosse possibile organizzare prima del congresso un momento programmatico serio effettivo in cui la sensibilità sia autentica in cui ciascuno della società di forze sociali di capacità possa portare il proprio contributo per una sintesi che sia visibile allora tutte le questioni programmatiche di gruppo dirigente
Diventano più semplici perché a quel punto sia chiaro quello che vogliamo dove vogliamo andare e con chi vogliamo andare capovolgendo però
Una delle questioni di fondo di questi mesi
Che era sempre quella prima Licci continue andare e poi dici ti sei e che cosa vuoi no no
Noi diciamo insieme cosa siamo cosa vogliamo
E dopodiché diciamo anche con chi lo vogliamo fare non mai il contrario che è uno dei difetti fondamentali che ha caratterizzato il dibattito politico in questi anni del tutto questo io concludo
Dico soltanto che tutto questo bisogna guardarlo con fiducia tremendo e noi stessi con grande
Sono accusato al sindacato di ottimismo con grande spirito ottimistico con una come dire con una visibilità che sia anche il frutto di superamento di tristezza e di tristezza
Di pessimismo i divi d'inizio
Il proprio perché è un agente politico un agente sociale di trasferisca cura del proprio lo dico sempre sindacalisti agli altri non mi permetta se avete tristezze culatelli poi andata tra la gente perché altrimenti non funziona
Per questo bisogna dare la sensazione di un po'al corso
Di una forte iniziativa che sia capace di aggregare di richiamare queste nostre tradizioni ma di liberarla sul futuro di trasformarla in un grande momento di futuro
E di paese noi siamo in grado di farlo c'è una vecchia frase
Di Robert Kennedy che visse Chennedy quando
La mattina in cui fu ucciso
Vogliono scrissero come epitaffio la tomba disse molti vedono le cose come stanno e si chiedono perché
Io disse Luigi vedo la cosa come mai sono state e mi chiedo perché no
Ecco la domanda da farsi è proprio questa
Perché no un grande partito popolare una grande aggregazione di centro che sia protagonista non solo di recuperare il consenso
Elettorale ma protagonista di una proposta forte per questo Paese portarlo in Europa farvi darvi sviluppo lavoro e occupazione determinare cioè la condizione vera per cui questi Italia sia pari nel mondo e noi siamo i protagonisti tutto questo grazie
La parola Rosi Bindi
Ieri sera
Non ho potuto sottrarmi
A
Tener fede ad un impegno che avevo assunto
Tempo addietro prima che
Questa data di questo nostro incontro fosse scelto non ho potuto sottrarmi a
A ad un invito che mi aveva rivolto un sindaco una sindaco anzi del del mio collegio voi sapete che io sono è stata eletta
Nella Toscana dove ci sono sempre stati tanti ulivi ma
Le origini politiche della mia regione sono
Ben caratterizzate da tempo
E con un ho potuto sottrarmi a partecipare alla presentazione di un libro
Sul diventare cittadini il voto alle donne di
Rossi Doria
Tra le cose delle quali abbiamo discusso ieri sera c'era un interrogativo
Presente nel libro che chi lo ha presentato
A posto all'Assemblea come mai le donne
Che raggiunsero questo risultato così importante così tardi
Ma che se lo conquistarono dopo la Resistenza poi furono così determinanti
A far vincere nel Paese la conservazione contro il progresso
Non avevo un pubblico popolare ieri sera
Però mi sono permessa
Forse senza tanti analisi storiche
Di far presente che il paradosso di questo momento
è quello che ci fa assistere ad una reciproca legittimazione tra la Repubblica di Salò e gli anni del terrorismo
E che fa diventare la Democrazia cristiana un partito conservatore
Perché questo è uno dei paradossi di questo tempo
Di questa stagione che stiamo vivendo
Allora io ho chiesto che
Ci sia all'interno delle culture
E delle storie politiche che in questo momento
Sostengono la coalizione di governo un impegno preciso a rileggere la storia tutta intera
Dentro la rilettura di questa storia
Non può non esserci
Io credo
La
Corretta interpretazione di quello
Che la storia del cattolicesimo democratico è stata nella vita di questo Paese
Che certo non è stata storia di conservazione che anzi è stata storia di crescita di crescita democratica di crescita economica di crescita civile e culturale
Come dire
Mi sono rifiutata in una in una situazione non facile per far capire
Che cosa questo significhi
Mi sono rifiutata di accettare una interpretazione storica
Che può essere come dire può
Essere culturalmente strisciante penetrare senza che noi ce ne accorgiamo
Poi questa mattina venendo qua apro i giornali
Nessuno più dimessa
Quanto gli scivolate comunicative si costruiscono insieme
E quanta via responsabilità
Sia per chi le fa che per chi è trasmette
Però che sia o che non sia uno scivolone comunicativo con le responsabilità da parte di tutti
Mentre chiude la serata
Tentando di non cadere vittima di un falso revisionismo storico trovo i titoli che dicono rifacciamo la DC
Allora io credo che noi
Siamo nel mezzo di questa storia lo dico
Può sembrare paradossale ma è così
Ecco allora
A me pare che se non vogliamo cadere vittime di una
Strisciante revisionismo storico che potrebbe colpire la storia del cattolicesimo democratico nella vita di questo Paese
E colpirlo nella sua parte più forte cioè
La storia della democrazia in questo Paese in fondo si è costruita facendo cogliere le contraddizioni
E l'attentato democratico di posizioni
Di destra e di sinistra
Paradosso vorrebbe che
Ci trovassimo in un certo senso delegittimati da una rilegittimazione reciproca
Da parte
Delle contraddizioni di queste due culture
Ma credo che per far questo
Per evitare che questo succeda e io credo che culturalmente sia più presente di quanto noi possiamo pensare
Io credo che a noi spetti stare dentro questa fase della vita del Paese starci
Sa collocandoci pienamente consapevolmente e responsabilmente in questo presente
Per guardare con forza consenso progettuale strategico al futuro
Che cosa vuol dire questo io sono evidentemente molto confortata dal di dal dibattito di questa mattina dagli interventi di questa mattina ma voglio ritornare su questo punto
Rete io credo che non ci sia altro modo oggi se non quello
Di stare dentro con grande responsabilità nella prospettiva politica che abbiamo scelto
E di starci davvero
Io in certi momenti io l'impressione
Che si stia in un certo senso ancora lavorando per una prospettiva politica diversa
Mi pare che siamo tutti d'accordo
L'Ulivo è la strategia e il progetto politico per il presente e per il futuro
Dentro l'Ulivo c'è bisogno di un partito popolare forte
Dentro l'Ulivo c'è bisogno di un centro forte
Io dirò subito non perché deve riequilibrare la sinistra
Il problema non è dei rapporti di forza all'interno della coalizione problema è diverso e culturale secondo me è profondamente politico
Ma perché ma perché questo non ci riesce
Paradossalmente perché ci sono gli elettori
E non c'è il partito
Non c'è la federazione di centro
Aggiungo non ci sono leadership e visibili
Perché i voti ci sono
E insomma il PDS a un risultato preciso l'Ulivo ha vinto con ben altre percentuali questo vuol dire che l'elettorato di centro sia affidato dell'Ulivo
Ed ha votato per l'Ulivo
Ma perché tanta difficoltà
A trovare un una rappresentanza certa che traduca questo consenso in termini anche numerici di rappresentanza politica
Perché
Perché non c'è una leadership visibile
Che va a incontrare il Nordeste la Confindustria media sette perché non c'è perché questa leadership politica è solo di sinistra in questo momento
Io do la mia interpretazione top faccio la mia parte in questo dibattito questa mattina lo faccio
Perché credo che noi passeremo questa fase anche se assumeremo fino in fondo quelle che io ritengo contraddizioni ancora presenti
Perché io credo che ci sono ancora troppe componenti di centro dentro e fuori il Partito Popolare
Che stanno ancora lavorando per il bene di medio periodo ad un bipolarismo diverso che non è quello tra il centro sinistra e il centro destra che non è quello tra l'Ulivo e il Polo
Ma che in fondo si sta dentro l'Ulivo per preparare un bipolarismo diverso che quello tra il centro democratico e la Sinistra democratica
Consentitemi di dire per questa strada non si conta niente dell'oggi e ci si condanna in qualche modo ad un futuro incerto
Se questa se questo sarà se questo sarà sarà in virtù della capacità che avremo di guidare i processi oggi
Dentro l'attuale bipolarismo nella vita del Paese
Ci sono dichiarazioni esplicite in questo senso io do atto
Al presidente Dini
Di dire che lui sta con l'Ulivo ma che lavora per un bipolarismo diverso
Io credo che ci sono posizioni che componenti sociali culturali e politiche hanno tenuto
Durante questa fase di formazione di questa coalizione e che stanno tenendo concerto pendolarismo stare dentro ma lavorare per un'altra prospettiva
Consentitemi di dire
Questo è il motivo principale per il quale noi noi
Diciamo a dare rappresentanza certe visibile sull'elettorato di centro che c'è
Allora io credo
Apro una parentesi
Io non escludo che il futuro
Futuro prospetti la prospettiva futura del Paese ci possano anche riportare
Ad un bipolarismo diverso io credo che anche parte della sinistra lavora per questo
Credo che ci sia dentro la sinistra italiana in questo momento chi lavora per rafforzare la coalizione dell'Ulivo
E chi lavora
Per un bipolarismo diverso l'Ulivo è una fase di passaggio per ritornare a un bipolarismo tra il centro la sinistra democratica sono speculari queste due posizioni
Dentro la sinistra ed entro il centro
Io non escludo che questo succeda so soltanto che perché si possa cadere e ci possa trovare protagonisti noi non possiamo non giocare un ruolo da protagonisti leali e fino in fondo convinti della prospettiva strategica dell'attuale bipolarismo che si è venuto a creare nella vita del Paese
Non saremo mai protagonisti
Se non staremo fino in fondo dentro questa coalizione
Lo dico con convinzione
Premettendo un avendolo detto credo più di molti altri io non credo alla prospettiva del partito democratico non credo che l'Ulivo possa mai diventare un'unica formazione politica dove c'è
Un'unica appartenenza dove c'è un'unica cultura
Se ciò dovrà avvenire come l'altra trasformazione del bipolarismo sarà comunque frutto del nostro capacità di costruirlo oggi come incontro tra culture e politiche diverso nel quale ciascuno alla propria di entità e la propria dignità
Siccome io sono profondamente convinta di questo io credo anche che noi non potremo non passare con convinzione profonda Traverso questa fase che ci troverà protagonisti se noi ci saremo fino in fondo
Se io posso
Il rischio di
Di rapporti di forza che
Che possono in alcuni momenti non trovarci pienamente soddisfatti io credo che in parte dipenda anche dalla nostra non consapevolezza di stare fino in fondo dentro questo processo che va comunque avanti e che perché ci trovi protagonisti
Come lo siamo stati nella lavorazione del Progetto per il paese c'è bisogno della nostra presenza forte dentro
Il partito che riprende la sua visibilità che elabora il suo progetto che si confronta con un nuovo modello organizzativo che affronta il problema della classe dirigente
Che lo affronta con grande serenità
Lo dico questo
Aggiungendo forse un altro motivo che mi auguro sia
Di riflessione io
Sono convinta che il Partito Popolare è una realtà nuova destinata
Ad aggregare consenso che la democrazia cristiana non ha mai avuto
Sono anche però molto convinta che lo il Partito Popolare è oggi la casa di chi è stato davvero cattolico democratico nella vita di questo Paese
Stiamo attenti stiamo attenti però a non identificare la possibilità
Dire intercettare questo elettorato semplicemente Riesi vendo
Classe dirigente del passato
Perché probabilmente la rottura con un certo tipo di elettorato è avvenuta proprio in virtù della capacità di rinnovamento della classe dirigente di rinnovamento del linguaggio di rinnovamento delle categorie politiche con le quali ci siamo rivolti al Paese
Da questo punto di vista io credo che il nostro futuro si misurerà con la capacità che avremo di stare anche dentro
Questa fase di governo del paese
Termino è questo io credo la scommessa vera dei popolari dove la nostra cultura di governo
Deve guidare di fatto questa coalizione
Non sono i rapporti di forza ma è la cultura di governo di cui in questo bisogno momento c'è profondamente bisogno
I ragionamenti che ha fatto D'Antoni ci hanno dato l'impressione per un momento che le cose non fossero così complesse
Io ho l'impressione che aver vinto le elezioni
Sulla prospettiva europea e sulla sintesi rigore sviluppo e solidarietà
Non sia non non trovi la soluzione dietro l'angolo o la percezione che questo percorso di governo sarà un percorso di governo molto impegnativo
E senza un forte sostegno politico anche una compagine di governo forte secondo me non avrà vita facile perché il consenso di cui si ha bisogno per realizzare nella prospettiva europea questa sintesi tra rigore e sviluppo e solidarietà
è un consenso che non si misura con i voti in Parlamento è un consenso che devi avere radici profonde nella società perché richiede una stagione nella quale o c'è il coinvolgimento forte
Di tutta la classe dirigente del Paese o non ce la facciamo
Io mi trovo personalmente nella fase se posso dirlo più delicata di tutta questa vicenda
Perché se nel momento in cui si persegue il rigore si rilancia lo sviluppo ci si dimentica della solidarietà purtroppo la solidarietà non può fare a meno di confrontarsi con il rigore con le esigenze dello sviluppo
Ne ho fatto una prova in questa prima vicenda
Te la cosiddetta manovra
Ho già detto ed è già in agenzia che io mi assumo tutte le responsabilità
Del mio scivolone comunicativo che ho pagato e che dovevo pagare ringrazio De Mita quello lo devo pagare da sola
Non potevo anche pagarlo da solo
Ma nel merito nel merito delle questioni nel merito delle questioni io vorrei pensionati ed industria farmaceutica
Per un attimo far vedere come trovarsi nel punto della solidarietà significa dover fare comunque i conti con il rigore con lo sviluppo
E trovarsi ad essere comunque l'anello debole se non c'è forte un sostegno politico e se non c'è un atteggiamento coerente da parte di tutte le componenti che sostengono la coalizione
Il problema delle prede i pensionati
Vedi non credo Lusetti che abbiamo perso i voti dei pensionati può darsi che se si vota domani
Può anche darsi che sotto l'onda emotiva della comunicazione questo posso anche a venire ma io credo d'aver posto un problema serio
Che è il problema del riequilibrio tra le generazioni
Che lo si misura soprattutto nello stato sociale e credo d'aver posto un altro problema serio molto serio molto fare
Momento soltanto un problema molto serio che è quello della trasformazione della cultura dello stato sociale in questo fine
Perché gonne eccone con il problema del debito pubblico è come con il problema del debito pubblico anche con il problema dello stato sociale dalla sua cultura non siamo tutti corresponsabili
Perché tutti siamo responsabili la cultura stato sociale uguale quello che dà a tutti
Lo stato sociale in Italia che deve fare i conti più di tutti con le risorse lo si salva se diventa nella nostra cultura quello che chiede a tutti qualcosa per dare a tutti ciò di cui hanno realmente bisogno
Questo è il passaggio ed è un passaggio culturale
Che ora si porta avanti tutti insieme
O non valgono nelle scivolate comunicative dei ministri negli accanimenti sulle scivolate comunicative dei ministri
Questo è il fumo
Allora riguarda
Che riguarda da una parte le forze sociali e dall'altra le forze politiche
Il problema c'è ed è forte e siccome lo non potremo non affrontarlo dico anche che questo sarà il modo care Lusetti di riprendere il consenso degli anziani perché sarà l'unico modo con il quale questa società con serenità si confronterà con questo problema
Perché non vorrei che fra qualche anno
In questo mondo che sente pesanti bambini e non li fa nascere pesanti gli immigrati e li vuole risolvere con i problemi di polizia
Scusate mi pesanti le prostitute le vuole riconquistò il vere
Riaprendo con problemi di ordine pubblico mi limito a dir questo
Non vorrei che un bel giorno ci accorgessimo anche che sono troppi gli anziani in questo Paese e si innescasse quella cultura per la quale
Già presente
Già
Caffè io
Già presente nel mio nel mio settore in altri Paesi europei dove certa diagnostica e certi interventi atti a una certa età non si fanno più perché non sono più produttivi socialmente
Siccome io credo che noi dobbiamo anticipare
Anticipare l'esplodere
Di questi che sono conflitti sociali che neanche un governo di centrosinistra potrebbe rischiare di non governare io credo che su questo problema superata la scivolata comunicativa valga la pena che ci mettiamo a lavorare sul serio e lo facciamo presto molto presto
Tocco l'altro problema e concludo per dire quanto mi pare difficile tenere coniugato rigore sviluppo e solidarietà in questo governo e le soluzioni non sono dietro l'angolo io sono molto ottimista molto
E faccio la politica Sempre pensando che i problemi sono risolvibili mi pare impossibile su capi data in quello che dicono i misteri ministero che esplosi medico possibile che non volendo non sia possibile fare queste cose possibile che non sia
Che non siamo in grado di far funzionare un dipartimento possibile che non siamo in grado
Di rimotivare in questa stagione le ittiti e tante risorse umane a un nuovo momento di progettualità della sanità che non assolveremo non la rissa salveremo con Italia salveremo con gli investimenti produttivi ma con gli investimenti
Ora questo ottimismo ma non vede i problemi risolvibili dietro l'angolo faccio il problema tocco il problema della farmaceutica
Io mi sono limitata ad applicare una norma che era in finanziaria la non applicazione della quale e in fase pre elettorale un governo uscente può anche permettersi di non applicare le norme della Finanziaria ci ha fatto perdere settecento miliardi è un principio molto semplice medicine con lo stesso principio attivo con la stessa confezione con la stessa via di somministrazione non si capisce perché devono avere prezzo diverso
Mi è stato detto sono accusata sono accusata da una lobby molto penetrante che riesce anche ad avere degli agganci con i tribunali del malato
Di essere responsabile dopo di aver affamato i pensionati degli otto mila licenziamenti che l'industria farmaceutica farà nella prossima o tu
Allora primo io faccio il ministro della Sanità
Io ho due finalità fondamentali curare bene la gente spendere bene i soldi che mi danno per curarla bene
Allora io
Se ho perso dal mio fondo settecento miliardi per non aver applicato una norma io provvedo ad applicarla perché queste trecento miliardi mi servono
Per curare bene i cittadini forse anche attraverso farmaci ma che non si distinguono per il colore delle scatole ma per la capacità innovativa che hanno verso per esempio determinate malattie come l'AIDS l'epatite e la sclerosi
Perché questo è l'ANIA finalità e siccome quell'atto è diventato un atto di governo quella non è la manovra della Bindi sulla farmaceutica quella è la manovra del governo Prodi sulla farmaceutica
Esiste poi il problema dell'industria farmaceutica in questo Paese certo che esiste
E chi non può non porsi questo problema tocca al al governo nella sua collegialità magari attraverso l'iniziativa questa volta non del ministero della Sanità ma del ministero dell'industria
Si sappia però che tutte le industrie farmaceutiche del mondo si leghi si reggono sulla ricerca non sugli informatori farmaceutici
Si regge sulla ricerca non sugli informatori farmaceutici o sulle spese di pubblicità che in questi giorni sono sul giornale
E che ringrazia il popolo di non aver accettato e che ringrazio il popolo di non aver accettato cosa che invece altri parti par giornali vicino ad alcune forze politiche hanno accettato e anche questo la dice lunga
Di quanto sia difficile avere la cultura di governo
Gli ho portato due esempi
Per dire
Che l'Ulivo ha e non può smarrire questa prospettiva politica ma consentitemi di dirlo noi non la smarrire in modo se dentro ci sarà un partito popolare forte
Con la sua cultura di governo
E con la sua unica grande unica finalità
Che è quella di governare a partire dalle esigenze delle fasce più deboli
Sapendo che oggi tutto questo chiede di confrontarsi anche con una razionalità e con una cultura che forse in qualche modo oggi nel Paese è carente quanto carente quella dell'attenzione alle fasce più deboli
Allora questa è la scommessa ecco perché dico stiamoci dentro fino in fondo perché non abbiamo legati a noi soltanto le sorti della nostra forza politica abbiamo legate a noi le sorti del Paese e a e ancora una volta la partita e più importanti
Grazie dobbiamo prendere qualche decisione insieme a questo punto una la
Se consentite sembra quella barzelletta di marziani in cui uno rideva la barzelletta prima che l'altro non è se raccontata ecco questo mi pare l'unico esempio calzante
Procediamo color verde prima cosa la presidenza una sua decisione la Presa sentendo si usa dire gli umori e qualcosa di più o i tempi le possibilità di viaggio il Consiglio nazionale che era previsto per oggi pomeriggio non avrà luogo ma avrà luogo no non mi sembra una cosa degna di applausi ragionamento logistico ecco grazie avrà luogo lunedì uno luglio alle ore quindici a Roma
E all'ordine del giorno avremo la discussione e l'approvazione dello Statuto cosa che consentirà anche ulteriori approfondimenti sapendo quanto tutti sono attenti studiosi rispetto a queste cose
Ho allora il problema quando chiudere in orti lo come organizzare il nostro tempo io ancora
Trentaquattro persone iscritte a parlare e non è colpa mia anzi mi sembra buon segno e voglia di partecipazione dal partito quindi non mi pare è francamente che ci sia nulla per cui rammaricarsi
No nessuno verrà nominato cavaliere però un buon sintomo questo invece
Gerardo Bianco ovviamente è disponibile a restare e non solo lui tutti noi qua fino a notte inoltra non fa problema
C'abbiamo anche un altro problema è arrivato in questo momento il ministro Andreatta che il capo dalla delegazione al governo
Non esistono capita correggo
Io mi chiedo se sia il caso di mi pare di no va bene
Scusate io
Allora sono felicissimo
Dalla
Sono felicissimo
Della passione intorno a Gerardo bianco chiedo se
Coloro che erano iscritti a parlare
Può solo consegnare un intervento scritto per esempio che il popolo con acribia filologica ripeto con acribia filologica pubblicherà se questo se questo è l'orientamento se ho capito scusate però vorrei un attimo di silenzio
Io darei la parola al segretario per chiudere edonista dei lavori
E mi pare e che la decisione comune
Consentitemi non c'è stato niente di demagogico nella mia conduzione
Ah risarcisca tutti anche coloro che non potranno questa volta essere ascoltati semmai avranno un delitto di Prato troveremo bollino per e il prossimo consiglio nazionale grazie la parola azzerare
Grazie grazie
Care amiche
Care amiche e cari amici cari colleghi
La introduzione di Giovanni Bianchi
E l'articolata
Secondo mi
Profonda
E da me condivisa relazione di Marini
Mi facilitano il compito perché una serie di problemi sono stati affrontati ed anche coi successivamente approfonditi da un dibattito che ho seguito per la gran parte mi scuso se ieri alle sei mi sono assentato per andare a chiudere la campagna elettorale in due importanti centri dove si vota domani ma l'ho seguito credo per la gran parte che poi se non vado errato c'è stata solo una conclusione che si è protratta nel tempo del discorso di De Mita quindi diciamo anche ieri sera avevo scortato pressoché tutto
E mi pare che e
Gli obiettivi di questo nostro incontro siano stati in gran parte raggiunti
Ci siamo riuniti qui per una riflessione lo vorrei dire soprattutto agli amici giornalisti per una riflessione sul modo di rapportare il partito
Alle realtà nuove della Società italiana io dico della società italiane chi vive gli stessi mali e agli stessi problemi delle società opulente dell'Occidente gli stessi problemi delle società come li definiscono soprattutto i sociologi francesi malate dell'Europa non ci siamo riuniti qui per una sorta di prova d'orchestra per preparare il congresso il congresso si avvierà poi successivamente quando faremo consiglio nazionale del sei e del sette di settembre dove cercheremo di trovare appunto le strade più opportune per far sì che comincino a farsi di rilancio del nostro partito
E il questa iniziativa nasce
Da una decisione della direzione nella quale io avevo posto un problema che mi tormenta da tempo
E che Marini assunto
Come una questione alla quale dare una risposta
Lo dico in modo molto rapido e Breve perché non voglio abusare del vostro tempo
A me pare che e
Questa impostazione questa struttura questa organizzazione del partito sia tutta collocata dentro una cultura ottocentesca
Il partito degli iscritti che pure va mantenuta come organizzazione ottobre struttura
Risponde a quel modello che nasceva
Da una impostazione ideologica su una società che era divisa per grandi classi semplificate in grandi classi che era quello appunto dell'Ottocento
Una realtà che vedeva i lavoratori da una parte imprenditori dall'altra separati da grandi fratture poi c'è stato il tentativo di risposta originale dei popolari ma questo è un altro discorso
E e il tesseramento la militanza
Praticamente rispondeva a queste forme semplificate direi di organizzazione della società italiana della Società europea
E questa struttura aveva ed ha comportato una serie di fenomeni di rigidità che poi la storia di questo secolo ha dimostrato
Oggi noi ci troviamo di fronte ad un dato
Direi profondamente diverso
Ad una questione che si apre e che dobbiamo secondo me aprile ad un punto alto di analisi
Ecco perché io non credo lo
Che noi possiamo dare una risposta già in questo incontro o anche in altri che noi faremo per approfondire i problemi credo che non riusciremmo a dare una risposta neppure forse al Congresso questo lo dico agli amici è direi una procedura per avvicinamento
è un modo attraverso il quale noi dobbiamo atteggiarci rispetto ai problemi della società stiamo attenti a non lasciarci prendere
E diventare prigionieri delle delle parole perché le parole mi permetto dire lei espressioni che oggi sono in uso non sono più capaci di dare risposte
Lo dobbiamo procedere
Mi si passi l'espressione come un grande filosofo francese diceva Cartesio per avvicinamento per processi che via via cercano di guadagnare la realtà delle cose la verità delle cose mantenendo però fermi alcuni dati alcuni principi
Perché c'è un elemento fondamentale
Ieri De Mita ha detto
Modo ragionevole altre amici poi lo hanno anche sottolineato precedentemente che non possiamo immaginare una organizzazione che prescinda
Da una visione della società eh io dico in termini sempre sintetici da una cultura che li ispira ma direi che questo è evidente il modello organizzativo di per sé è stato un momento dalla cultura del nostro partito come è stato mutuato peraltro ad altre cultura ed altre ideologie ma di per sé oggi appare in tutta la sua direi negatività abbiamo abbandonato noi anticipammo anche la critica questo modello oggi dobbiamo cercare di capire che cosa accade che cosa avviene all'interno della società
Per poter fare politica
E la vera questione io ne accenno perché sento questa esigenza che dobbiamo affrontare nel cinema il vero problema oggi e di capire come si fa politica
Nella nostra lealtà italiana e occidentale
Se la politica la politica quando noi diciamo queste espressioni che sono i ci mandi Rebbe la retorica del progresso la politica con la P maiuscola
La politica che è in grado di determinare dei processi o comunque di guidarli di portare a soluzione i problemi
La questione di fronte alla quale questo ramo dal punto di vista direi proprio del pensiero culturale è la politica oggi è in grado di dare le risposte che sono proprie dello Statuto dalla politica chiesto il punto fondamentale
La politica per quella che i greci hanno intuito come forma capace di organizzare la società e di dare risposte per realizzare un'armonia sociale oggi il pensiero attuale è in grado di dare queste risposte
Ecco perché la nostra impressione deve diventare profonde ed io mi permetto di aggiungere non posso in questa sede farlo ma lo faremo in altre tre
Incontri che noi contiamo di realizzare e qui dove si colloca il problema a mio avviso della identità del partito ed è la nostra irriducibilità
Alle altre posizioni politiche qui dove noi non possiamo e non dobbiamo rinunziare
A dire la nostra parola perché le due risposte che vengono dai due grandi filoni
Che rappresentano per dir così gli indirizzi fondamentali ispiratore dei movimenti politici parlo dei due classici filoni quello del liberalismo e quello dalla tradizione socialista socialdemocratico isolare versioni
Non sono in grado di arrivare a questa
Diciamo radicalità del problema che decidano di pronto la radicalità di problema che cosa intendo dire
Vedete la politica nell'Ottocento nel primo Novecento ha cercato di dare due risposte che peraltro sono le due risposte che oggi la storiografia curiosamente il prende in esame
Una è stata quella della nazionalizzazione delle masse fenomeno straordinario grandioso che Bari verificato dovrebbe essere la storiografia cattolica riesaminare questi problemi e l'altro è stato quello che indubbiamente andato sotto
La formula del collettivismo quello appunto del comunismo
Ebbene queste due risposte
Sono state risposte che la politica dato con due ideologie
Che sono fallite clamorosamente che hanno portato la grande tragedie sia inserito dentro in termini positivi Moggi entra in crisi un altro terzo filone
Che in parte è stato utilizzato anche dalla cultura cristiano democratica la cultura
Dei popolare di cattolici democratici dalla cultura cristiano democratica europea ed è stato una sorta di combinazione fra la cultura liberaldemocratica la cultura del socialismo e con questo abbiamo dato risposta ad alcuni problemi del nostro tempo
Cioè quella di una politica che doveva attraverso le istituzioni e le regole temperare
La prepotenza del potere la grande problematiche almeno quattro secoli ci trasciniamo dietro come riuscire a realizzare l'obiettivo della politica che governa la Società la unisce ma nello stesso tempo tempera le deviazioni di alterazione del potere e l'altra in termini positivi che è stato il passaggio concettuale e politico direi straordinario
Il passaggio cioè dal concetto tra libertà da come dicono i filosofi dalla libertà di che è stata quella di consentire alle società di integrarsi attraverso la utilizzazione dell'economia
A parte la politica
Praticamente da una parte il fallimento
Del comunismo d'altra parte la utilizzazione di quello che faccio una indicazione nominativa che quella di Keynes cioè
Il la utilizzazione della economia che si impone al servizio dalla politica per determinare i processi
Di integrazione sociale per creare problemi di distribuzione di risorse e per combinare insieme questo è stato la risposta che ha funzionato per un certo numero di anni che poi dato anche una serie di derive che oggi si criticano sit-in sensatamente senza capirne analisi cioè di combinare insieme problemi di distribuzione di risorse problemi di sviluppo
La domanda giunta che determina appunto ulteriore occupazione che determina contemporaneamente una distribuzione di risorse questi
Queste risposte questi due modi attraverso i quali la politica democratica è prevalsa sulle due grandi scelte che erano stati operati in base ideologie diverse che ha portato al fallimento di questa ideologia oggi a mio avviso è in crisi questo il punto lo dico sempre permettete in termini un po'come dire astratti è in crisi
E oggi il problema qual è e che la economia queste grande questione cerca di sottrarsi nel pensiero della destra al governo della politica
E la politica e priva di strumenti attraverso i quali può portare avanti processi di integrazione questa situazione e una delle grandi tematiche sulle quali noi possiamo dobbiamo dare risposta per ora si tenta una risposta per dir così puramente morale etica stamattina Lapo Pistelli faceva riferimento ad un filone del pensiero importante che pensa di recuperare questo aspetto attraverso il recupero dalla responsabilità che certo è un concetto molto vicino alla visione etica ma che non è sufficiente a mio avviso
A dare delle risposte complessive
Perché dico questo perché su questi argomenti che secondo me noi dobbiamo ripensare quando si leggono oggi io non sono un esperto in materia
Che e all'interno del dibattito economico c'è qui Andreatta la grande questione che si è aperta e la questione della incapacità del pensiero economico di dare risposte alla questione della appunto integrazione quando noi ci troviamo di fronte a fenomeni che io francamente ritengo inquietanti che devono essere analizzate
Che cioè la economia in certo senso distrugge se stessa perché non penso che possa considerarsi la economia costruzione di se stessa quando arriva alla conclusione che aumentano
Un dato che oggi viene registrata sulla borsa di di New York ma anche in altre realtà dell'Europa che aumentano
I guadagni dei possessori delle finanze quando aumentar la disoccupazione e diminuiscono questi guadagni quando la disoccupazione Ubaldo diminuisce c'è una contraddizione c'è qualcosa
Di razionale che deve essere recuperato tutto questo pone al pensiero politico
Al pensiero politico dei cattolici democratici un ripensamento profondo che deve essere in certo senso fatto e portato avanti e dico queste cose perché io ritengo che la nostra identità il nostro ruolo la nostra funzione
La nostra ripresa di una guida all'interno della situazione italiana ma direi anche europea e quella di ritrovare una cultura politica che l'anima e questione essendo ancora di più l'esigenza perché vedo per esempio a livello europeo dove operiamo insieme con Castagnetti
Lentamente e Barbie
Ne è un testimone lentamente come dire scivolare la cultura democratico cristiana verso una sorta di conservatorismo che praticamente accetta le logiche che solo determinate
Da alcuni centrale dove non c'è più questa originalità e dove non c'è più questa ricerca
Che secondo quello che ci insegnavano è sempre il tentativo della politica di dare risposte ai problemi dell'uomo i problemi della organizzazione dell'umanità
Io
Vorrei ricordare rapidamente un dato nel mille novecentotrentasei uscì un libro che ha avuto grande importanza e grande
Rilievo la nostra formazione e che in certo senso anche ispirato il pensiero politico democratici cristiani
Parlo di umanesimo integrale sessanta anni fa Foucault tentativo più rilevante importante per tentare di dare una dottrina una sostanza politica al nostro movimento io penso che quel sogno quella idea
Della cristianità oggi è un dato fortemente superato ma la esigenza non di un'organicità di pensiero che indubbiamente è difficile da raggiungere ma quella di alcune idee guida di alcune scrivi alcuni problemi
Che noi dobbiamo in un certo senso stimolare sono una esigenza profonda e reale sulla quale dobbiamo a un certo punto come partito se vogliamo diventare come qualcuno ha detto io sono d'accordo come partito Progetto come partito
Che è in grado di pensare le cose come partito
Che in grado di elaborare vogliamo dare delle risposte
Ed è a questo punto che dobbiamo cominciare a renderci conto anche di alcuni aspetti da alcuni dati che sono più propriamente Polito
Conduttore di un pensiero sociale estremamente rilevante importante e incisivo che può alimentare la nostra cultura ma si tratta di una fase preliminare rispetto al pensiero politico che lo dobbiamo portare avanti dobbiamo riuscire realizzi dare e questa questione che peraltro ci porta anche ha dei problemi che sono nuovi sono nuove perché sono problemi epocali vedete la crisi di quello di ciò di cui ho parlato porta questioni che sono in qualche maniera affrontabili solo con la loro cultura perché le grandi questioni che ne abbiamo non sono più come una volta il conflitto sociale e i conflitti sociali e qui vengo ad un ragionamento per dire doveva fondato secondo me anche la natura della nostra posizione moderate ipo e conflitti sociali erano in certo senso come viene detto dai politologi conflitti risolvibili perché erano conflitti che nascevano su questioni di sviluppo su questioni distribuzione delle risorse oggi la crisi
Dell'individualismo che porta al radicalismo nichilisti Co del collettivismo che ha consumato la sua tragedia sappiamo come porta alla ricerca soprattutto in questo ceto medio qui è il punto è stato giusto mettere al PCI troppo questa attenzione ad una sorta di perdita di ruolo e di identità e alla ricerca di un'identità su compiti che non sono risolvibili perché la frontiera nuova sulla quale noi ci misureremo saranno problemi che in c'è toh senso non sono mediabili sono ancora loro cultura che li trascende avremo i problemi degli scontri i razziali avremo i problemi che sono presenti gli scontri linguistici sono presenti in tutto il mondo avremo problemi come dire di scontri etnici avremo problemi di scontri tra culture locali che si ergono ad essere motivo assoluto di identità sono realtà che presenti in tutta quanta la struttura dei Paesi industrializzati che sono presenti anche al nostro interno l'esempio e la questione della lega non è risolvibile soltanto non è interpretabile soltanto come un fatto anche se grazie a Dio è un dato minore secondario di scarse portanza ma il segnale di un malessere profondo che dimostra come nella crisi delle e situazioni appunto economiche di una politica che non riesce a svolgere il suo ruolo nascono questi conflitti che portano a una
Difficoltà di integrazione se non c'è uno nuovo cultura che ci spire se non saremo in grado di dare queste risposte e allora qui il dato importante io non credo
Che le risposte possono venire per esempio da una filone che parla delle regole come delle nuove regole come soluti vede i problemi dei conflitti
La idea che e le regole siano di per sé capaci di risolvere i grandi le grandi separazioni per dir così le grandi lacerazioni che sono interno dalla società come bene ha detto vale indoor
Marini ha fatto bene a richiamare questa attenzione è la dimostrazione che non è risolvibile soltanto per far quadrare il cerchio attraverso quella strada bisogna cercare qualcosa anche ora di più efficace di più profondo non possono essere risolte da visioni puramente nascenti dalla cultura socialdemocratica e qui il limite che c'è in questa concezione che a mio avviso è alla ricerca di nuovi tentativi come fa Blair ma che ha dentro una concezione udire in un punto di partenza concettuale che non consentirà di poter superare la situazione appunto di crisi o di aporia che ci al proprio interno ecco perché il pensiero come dire dei cattolici democratici a nostra ispirazione
Che si basa su di una visione che è appunto di valori aggreganti attraverso mediazioni che possono essere operate con una direi anche e una senta che va in direzione di alcuni punti di forza e qui i punti di forza sono l'uscita da una visione puramente conflittuale ecco perché io non accetto come se con do Met come motivo di costruzione di una politica la ripetizione stanca dei concetti del bipolarismo i concetti della conflittualità che possono diventare elementi perfino come dire negative fuorvianti la questione del ceto medio che è una questione seria che la questione più importante che la questione fondamentale sulla quale noi dobbiamo misurarci una questione che potrò dare risposta soltanto sei riusciamo alle andare a Reda a ridare a i ceti medi la prospettiva di una ripresa di sviluppo di una funzione all'interno della società di una prospettiva che sia in grado di mediare
La loro fusione in una concezione più ampia e più sviluppata della nostra società i ceti medi come elemento cardine di una fase di sviluppo ci sono praticamente una serie e di passaggi che devono essere portati avanti e ci sono dei punti di partenza che possono essere individuati uno è stato detto e non mi soffermo è ripartire dalla famiglia ripartire dalla famiglia come elemento fondamentale elegante ma aggiungerei anche che l'altra grande questione è partire dalla città la città è il momento di al degrado negazione più importante all'interno della città dove si dissolvono le questioni molto tempo vedo che voi guardate l'orologio Gio naturalmente il discorso che io volevo fare è un discorso che porterebbe ancora molto tempo per l'esplicazione ma lascio questo come e del momento come dire di stimolo se permettete anche se in modo un po'come dire
Un fuso come elemento di riflessione diciamo pure comune elemento che ci portava insoddisfazione delle risposte che possono venire e chiedevano stimolare ci con inquietudine a cercare altri tipi di percorsi e di ragionamento ma questo punto qualche riflessione rapidissimo su temi che sono stati sollevati ieri e che sono da questo punto di vista come dire più vicino a noi ieri si è sorto il discorso se rifare la democrazia Cristiana o ricostruire il nostro partito vedete io credo di capire il significato di questa provocazione che provocazione si tratta qui siamo riuniti per guardare avanti o forse circo di spingerà anche lo sguardo oltre quello che nello stesso dibattito qui si è verificato
Ma
Credo che non ci sia mai termino siamo qui per un amarcord non siamo qui per una riunione per come dire neppure fare un'analisi storiografica delle ragioni per cui il partito della demo l'ansia cristiana ha svolto alcuni ruoli e secondo me l'uomo altamente positivo la nostra democrazia non è oggi più possibile rifare la Democrazia Cristiana la risposta è semplice perché non ci sono più le condizioni storiche per realizzare i cui se il partito popolare si attardarsi a cercare una impossibile prevalgono di questa tendenza fallirebbe i suoi compiti e noi non riusciremmo assolutamente ad andare avanti a scrutare l'orizzonte e quindi a spingere o
Come io cerco come io cerco di fare e c'è però un modo cerco di fare è un modo però che gli e de deve essere anche studiato all'interno dell'Ulivo
Non vogliamo fare la democrazia cristiana vogliamo essere un partito popolare che sente l'esigenza della sua identità perché sente ripeto la insoddisfazione delle risposte che vengono dalle colture dagli altri filoni ma questa nostra risposta la facciamo all'interno di un'opposizione che cos'è L'Ulivo che cos'è l'Ulivo vedete io qui voglio dire una cosa molto semplice l'Ulivo è una coalizione ma non si può non riconoscere come ha detto Marini che c'è un qualcosa che in certo senso Ulivo aggiunge e c'è secondo me una ragione proprio perché noi siamo in qualche maniera dentro e fuori la risposta che dobbiamo dare ai problemi del nostro tempo proprio perché si ha mo'dentro ancora un partito che ha queste rigidità di cui parlavo c'è un partito sostanzialmente ancora di militanti dei tesserati che cerca in modo molto difficoltoso di aprirsi all'esterno proprio per questo l'vivo in qualche maniera da quel valore aggiunto perché apre la possibilità a tutta una serie di presenze nella società e dagli una che sentono di potersi aggregare senza dover vivere le rigidità che ci sono interno al partito quindi c'è un aspetto positivo
Che non può essere
Che non può essere assolutamente ignorato naturalmente c'è un modo per arricchire Ulivo l'errore che secondo me che si concepisce ed è l'errore che viene attribuito a Veltroni io peraltro c'ho mai parlato non ho mai approfondito questo termine comunque alcune sue uscite fanno pensare questo l'errore è quello di una sorta mi si passi l'espressione di ideologizzazione dell'Ulivo
Cioè l'idea che l'Ulivo possa diventare una formazione artificiosa in cui non solo ci si dissolve ma che in qualche maniera Ulivo sia per dir così capace di pro vorrei una strategia una risposta ai problemi profondi di una società ripeto malata e che per essere curata bisogno di risposte teoriche filosofiche dottrinali e politiche radicali
Se non c'è questa risposta non c'è questo retroterra l'Ulivo rimane una combinazione una combinazione che peraltro si impoverire ebbe Say It partiti all'interno per dei sono loro di entità per cui il rafforzamento dell'Ulivo a mio avviso passa proprio per l'apporto che ciascuna forza politica
Deve portare all'interno della coalizione perché porta le proprie sensibilità porta la propria cultura porta le proprie risposte a problemi che sono indubbiamente densi di difficoltà e che soltanto nella capacità
Ma ciascuno di integrare l'altro possono trovare una risposta alta e positiva e quindi L'Ulivo come una coalizione di partiti che collaborano e costruiscono insieme secondo un progetto che è stato già definito qualcosa anche perché sia ben chiaro
Se noi dovessimo far fallire quel progetto e non ci sarebbe neppure il destino di un partito popolare sarebbe secondo me neppure il destino di un partito socialdemocratico altro che il Pd esso appare sarebbe sul il fallimento con ritorni indietro e con frustrazione che potrebbero essere pagate praticamente care però all'interno
Dell'Ulivo c'è un problema che è stato da qualcuno posta che io sento noi dobbiamo essere liberi di fare l'alleanza dell'Ulivo
Noi non possiamo stare alleanza dell'Ulivo per una sorta di costrizione ma dobbiamo stare all'interno l'alleanza dell'Ulivo
Dobbiamo stare all'interno dell'alleanza dell'Ulivo per un convincimento culturale politico di analisi della destra che io qui non l'ho fatto perché diciamo in questo periodo mi sono occupato quasi soltanto di questo il tempo non me lo consente
Ed è qui dove danno i toni ha sacrosanta ragione il problema dell'essere pari non è un problema di quantità certo che sulla piano della cultura vi dirò qualcosa la pienamente che
Noi ci confrontiamo ma il problema della parità significa avere già di per sé è dentro il nostro partito la forza di stare con gli altri per nostra libera scelta e non per la sorte di posizioni ecco il valore
Culturale politico e noi
Per raggiungere questo sia ben chiaro io l'ho detto in modo come dire troppo affrettato sempre permettete diciamo forse anche confusa anzi senz'altro confuso per fare questo il versante la grande scommessa è sul versante del ceto medio di quello che si chiama i ceti moderati vedete la storia del ceto medio non è un discorso astratto la storia del ceto medio per i secoli deve essere praticamente fatta con grande attenzione perché il ceto medio non significa come qualche filosofo secondo me diciamo di di di di scarsa qualità sostiene è moderatismo perché non è soltanto questo il ceto medio può diventare anche come diventato rabbioso la vera grande questione che il ceto medio è un cento decisivo sempre più decisivo la società contemporanea e alla questo ceto medio va data una prospettiva dato una risposta va dato un indirizzo va data per dir così la capacità di aggregare e di ottenere consensi su quel versante che ne dobbiamo
Naturalmente realizzare questo secondo un'idea secondo un progetto non abbiamo portare avanti allora
All'interno della coalizione come ci stiamo io vi dico con molta franchezza che
Non mi pare che i sia utile ripercorrere le strade di vecchie intese fatte al tempo del centrosinistra quando ogni giorno bisognava dimostrare che noi o gli altri parlo dei socialisti erano indipendenti
Di perché gettava ove il bastone sul tavolo o battevano i pugni sul tavolo secondo me questo non è un fatto positivo io so che ci sono difficoltà soprattutto in periferia con il PDS non è semplice ma non è semplice neppure dal
Volta al nostro interno chiarirci sempre così immaginate nulla porto complicato e complesso con altre forze politiche e quindi
è evidente che con il PDS ci sarà una competizione anche se poi tutto viene enfatizzato ma noi non possiamo non riconoscere io questo lo dico
Che oggi le cose vanno bene funzionano bene che ci sono positive intese che possono dare respiro al Governo Prodi e noi dobbiamo aiutare questa respiro naturalmente nella chiarezza delle posizioni e anche
Nella difesa de proprio rapporteur propria identità vedete lo dico con una battuta bis tra Polo applauso non ci siamo venduti l'anima via dell'anima non già la venderemo neppure da quest'altra parte ecco perché dobbiamo lo dico la battuta
Molto banale
Che è così di solito ma vede lo dico in termini sintetici ma la nostra storia dalla dobbiamo realizzare secondo una capacità di proposta noi secondo me non possiamo in
Dobbiamo dire fermati perché non ci siamo noi vada pure avanti D'Alema tratti naturalmente tratterà soltanto per suo conto con Berlusconi che non può rappresentare anche noi visto che non siamo interpellati questo mi pare ovvio ma io non credo vedremo sarà un momento in cui forse dobbiamo andare anche noi a sondare il terreno perché alla libertà degli altri anche la nostra libertà ovviamente questo è un dato
Naturalmente nella chiarezza delle posizioni possiamo dare consigli ma non vogliamo insegnare niente a nessuno non vogliamo insegnare niente a nessuno se però queste cose come dire non rovino loro alleanza si sono veramente aperto
Pure per portare avanti ancora in modo più solido più sobrio nello stesso tempo più efficace l'alleanza perché noi acquisto miriamo far sì che l'alleanza vada avanti che cosa accadrà
Ma Labini di mi dispiace da da via ha incominciato a immaginare ero che all'interno del partito ci siano quelli che stanno adesso l'alleanza pensando che domani questa alleanza potrà essere superata e lavorano per
Un alla previsione di centro eccetera ma io non lo so vero penso che se noi come dire pensiamo al futuro sulle grandi questioni epocali che sono aperti ma facciamo la politica cercando di realizzare le cose con coerenza per le scelte che ha
L'hanno fatto lo raggiungiamo questo risultato positivo perché ipotizzare creare fantasmi noi siamo dentro l'
Alleanza di centro sinistra per Prodi per il governo Prodi con coerenza in modo fermo deciso la storia futuro possiamo prevedere in Historia non esistono ai lei reversibilità perché può darsi che ci si possa trovare di fronte a situazioni completamente nuove ma ciò che non è praticamente configurabile non è possibile non ecco un po'compì
La bionda è possibile neppure su ciò che non è configurabile costo di una politica la politica si costruisce in base a valori in base a principi in base a sensibilità in base a tradizioni in base a una difesa di alcuni dati sì che sono importanti quello di costruire in termini ancora più netti e forti la nostra democrazia ecco in che senso noi dobbiamo costruire il partito e allora concludendo io voglio dirvi che abbiamo tre quaestio aperti una è una riflessione culturale di fondo noi alla fine di
Luglio ci rivedremo per capire meglio che cosa può significare una ispirazione cristiana della politica per misurarci sulle questioni che ho cercato di affrontare abbiamo in previsione caro D'Antoni proprio quello che tu hai chiesto
Entro la metà di ottobre c'è un convegno incontro programmatico per definire alcune cose e qui voglio dire solo
Anche per una risposta da dare io condivido in pieno la impostazione e l'indirizzo l'orientamento che qui D'Antoni a esposto con molta chiarezza e con molta non ho da aggiungere molto è il percorso che è stato segnato e la linea che Andreatta anche che è un po'il nostro come dire teorico dell'economia indicato all'lotta all'inflazione come dato fondo e poi l'altra questione che è centrale per noi e che credo con grande coerenza abbiamo difeso che è l'orizzonte europeo agganciare la moneta unica europea è praticamente la grande battaglia che va con dotta con coerenza su quello vanno misurate le politiche che il Governo fa mi pare che sia dato importante sposare la battaglia per portare al due e mezzo per cento è indubbiamente un obiettivo che coincide con quest'l'altra finalità che noi abbiamo significa ridurre i tassi inflazione far riprendere la le porse ripartire anche la nostra economia ma non mi soffermo di più su questo perché condivido le cose che sono state dette un'ultima
Parola su all'interno del partito per il partito le dobbiamo avviarci al congresso
Io credo che un partito debba essere in grado di creare la circolarità
Qui sono state dette cose importanti come per esempio la idea del partito regionale io sono convinto che la cosa va fatta però c'è un dato
Che dobbiamo tener presente
Il rischio il rischio che
Un grande sociologo aveva individuato dei partiti dei tesserati
Della oligarchi diserzione delle chiusure io credo che in questo momento dobbiamo procedere in questo modo cioè la forte regionalizzazione ma dobbiamo essere anche in grado di garantire che i gruppi regionali quelli che siano i parlamentari di eletti non si rinchiudono in se stessi praticamente impediscono la vita del party
Do
Molte volte
Molte volte io non vedo adatte la corrispondenza lo dico con franchezza non vedo la corrispondenza fra le parole e il modo di poi operare sento da molti partito aperto partito aperto c'è
Che il partito non può che essere aperto perché il partito che si rinchiude in se stesso se praticamente vive la legge dell'entropia muore e noi siamo forti anche per questo oltre che per altre cose comunque partito aperto ma la realizzazione di questo è
La grande scommessa e credo che uno dei problemi che ne abbiamo di fronte proprio
Il problema di come realizzare insieme una forte capacità di guida accerto anch'io condivido il gruppo dirigente nazionale come il momento della elaborazione come dire dalla linea politica degli indirizzi che non sono solo naturalmente prerogativa dei gruppi dirigenti nazionali ma che vengono anche dal basso e dalla periferia e quindi una sorta di con legge Rita che costruisce ma politica e che trovi la identità nella condivisione di alcuni profondi valori pur di bar
Il problema della classe dirigente è la grande questione
E la grande questione però ecco io sono
Come dire è stato nel passato lo sono ancora oggi
Favorevole a creare le condizioni ma più che dire come in questo congresso dice cambiamo certo se si può cambiamo io sono pronto a dire cambiamo
Però il problema vero non è quello di dire cambiamo oggi creiamo le condizioni perché si possa cambiare sempre questo il punto perché ci possano essere la il Colari tanti
La circolarità però perché si possa determinare un processo di Scelta per cui le selezioni avvengono perché conquistate sul tam perché i migliori emergono è una grossa questione che nessun partito ha mai ancora è riuscito praticamente a risolvere inventeremo troveremo le primarie sono le contraddizioni dobbiamo per
Tutto insieme ma un dato è importante e io ringrazio Mattarella di averlo sottolineato in questo anno difficile dove le insufficienze mie sono state notevoli
Ma dove queste sufficienza sono state coperte dalla collaborazione franco Franca di Franco Franca leale
Leale e generosa di tanti amici siamo riusciti a pilotare secondo me la nave da lei si che io non sono soddisfatto
Io ringrazio ieri De Mita che ha detto devi essere contento come naturalmente segretario del partito perché c'è stato una grande vittoria perché abbiamo evitato una deriva perché abbiamo degli evitato una involuzione storiche io sono convinto di questo è vero
Abbiamo evitato una involuzione storica profonda è vero lo ringrazio perché in certo senso sembra giustificazione di una pilotaggio che è stato portato avanti ma io sono anche consapevole di un dato che poi è stato rilevato sommessamente la D'Antoni con il sette per cento non abbiamo stabilizzato una posizione per dir così di Autun io lo ripeto di libertà del nostro agire l'abbiamo strenuamente tentato di trovare forme di intesa di aggregazione
Non informi certo non la coerenza la linea politica con l'Unione democratica con le altre formazioni laico socialiste ci siamo un poco anche retoricamente riempiti poi vedi soprattutto i repubblicani ci hanno portato parlo di Lamar no più danno che vantaggi ma questo è un altro discorso abbiamo cercato l'intesa con Dini seriamente abbiamo impegnato a qualche amico autorevole perché questo si realizzasse perché sentiamo l'esigenza di rafforzare questo Polo all'interno della coalizione di centro sinistra ma il sette per cento lo dico cari amici non è sufficiente per creare quella libertà uso questa espressione di movimento e di azione e io lo dico
In qualche maniera dobbiamo puntare oltre dobbiamo fare qualsiasi sforzo per realizzare questo
Noi in questo anno però abbiamo operata ecco mattarello lo diceva con grande unità diciamo pure che quella dato eroico
Che alimentava la mia fantasia di ragazzo un romanzo che mi leggevano sembra un poco perché sia amato pure l'avventura ero anche se l'ho fatto solo sempre seduto al tavolino più che girando per il mondo delle vite dei Tre moschettieri che dicevano tutti per uno uno per tutti noi siamo stati tutti per uno uno per tutti questa è stata la forse gruppo dirigente non ci sono state ci sono state discussioni fra anche forti all'unità se noi arriviamo al Congresso disperdendo questo noi abbiamo ammazzato una grande prospettiva
Dobbiamo farcela in chi
Per poter far questo
Dobbiamo farcela insieme fra passo in movimento tra passo
Per la storia futura null'altro perché dobbiamo ovviamente continuare la nostra storia perché siamo necessaria la storia lato ha detto togli quell'ancora Franco io sono d'accordo con l'altra toglie quell'ancora noi siamo necessari alla storia di questo Paese
Siamo necessari perché vedete la risposta forte culturalmente fatti con USA che dobbiamo creare ogni nuovo pensiero politico e dobbiamo riuscire a fare esprimere al mondo dalla cultura cattolica ma con il quel senso direzione che non ci ha mai
Fatto sbagliare scusate la come rivendicazione di questo lei momenti tempestosi dalla storia perché qui come ho scritto in una breve e ironica risposta citati noi non abbiamo mai sbagliato sulle grandi questioni della storia europea la storia di questo Paese abbiamo fatto altre ma non certo quelle di orientamento non certo quelle di orientamento
Ebbene dobbiamo fare questo passaggio in modo solidale ma c'è bisogno di uno spirito ed è quello che io sento di dover o fuori dal partito e che spero se spero che tutti quanti vogliono portare
Avanti lo dico anche all'amico Lusetti Lusetti ha posto con forza il problema del rinnovamento acerbe Di Caro Lusetti un primo rinnovamento che deve essere fatto sono le cose s'diventano legge noi non dobbiamo rivendicare nulla
Dobbiamo dire agli altri che siamo pronti a servire il partito se gli altri ce lo chiede