"Un secolo di impegno della FUCI" org. nell'ambito del 53° Congresso Nazionale del FUCI

Anche se non si da otto un'opposizione o una reciproca esclusione di metodo e verità
Il metodo e medita ceo Studium
è infinito approfondire approfondirsi nell'una verità
Mediante una pluralità di approcci conoscitivi che sono ad un tempo riconosciuti come autonomi e che vengono unificati in via intrinseca dalla visione della fede
Una visione che per parte sua più che come tranquillo possesso si presenta come una irruzione dissenso una in un predeterminati detonazione suscita attrice di nuovo interrogare
Qui si palesa un altro decisivo aspetto del metodo formativo Fucino una ulteriore fondamentale caratterizzazione della sua dimensione critica la Fuci ha insegnato che nella ricerca condotta la luce della fede si deve necessariamente dare un momento radicale di sottomissione di noi stessi e di tutto il nostro conoscere al giudizio crisis della parola di Dio
Un momento di ascolto di decentramento dissi di obbedienza tuttavia la fucina sempre del parente del pari tenuto ferme coltivato l'idea che questo momento o meglio questo atteggiamento obbedienza sia le non toglie la libertà della riflessione
Ma intreccia con questa una feconda dialettica un'attenzione produttiva se viene realizzata
Come per altro possibile con onestà intellettuale e schietto desiderio di verità
La fiducia così educato moltissimi giovani alla responsabilità del pensare e del sapere e ha suscitato il loro la percezione di che cosa grande e drammatica sia la fede cristiana per la vita e per il pensiero
Deve essere aggiunto che il metodo educativo della Fuci non è stato solo formatore di una convenzione ideale ma ha sempre insieme mirato e mira a plasmare una posizione esistenziale un cammino e uno stile di vita
Questo cammino è orientato dall'idea che la fede cristiana e amica della libertà del desiderio di sapere dell'umiltà e della passione della ricerca d'altro lato insieme fondante della Fuci la coscienza che il mistero di Dio trascende da ogni parte la nostra capacità di comprenderlo ma che proprio questa trascendenza e sollecitazione a decifrarne le tracce
Ad ascoltarne la silente presenza ad approfondirne l'auto né inglese orribile donazione
A viverne nell'atto concreto l'appello senza pretendere di chiudere in una forma in una formula definitiva il cammino della fede e la dialettica tra le libertà ancora la Fuji insegna che la fede cristiana ha necessariamente un rapporto con la dimensione positiva di una parola e di una comunità che lungi dall'intralciare il cammino cristiano ne sono fonte generosa e contesto fecondo di crescita
Questo aiuta a evitare uno spiritualismo e anche un moralismo religiosi così come la percezione della infinita trascendenza di Dio e il sentimento della libertà sono antidoto nei confronti dell'integralismo e del fondamentalismo infine la fucina promosse promuove quello che io ho chiamato che ho chiamato l'atteggiamento del pensare allargato cioè del pensare che tiene conto del punto di vista dell'altro
Che si sforza di Enuff Dias ascoltare ed enucleare la verità interna in ogni posizione e ciò senza abbandonare la ricerca della verità e le esigenze oggettive che ne derivano
Altri aspetti caratterizzanti dovrebbero essere aggiunti quanto ho qui esposto nasce dalla mia personale esperienza e dalla mia specifica rimeditazione della vicenda fucina ritengo che non sia improprio parlare di un carisma educativo della Fuci
Scaturente dal modo peculiare nel quale immessa vengono coltivate insieme in reciproco rapporto in seconda pensione la vita come ricerca e la fede cristiana assunta nella totalità e nella pienezza delle sue dimensioni
Oggi la chiesa in Italia e in Europa sperimenta al vino in ciò che visibilmente appare una certa aridità spirituale profetica
Che non può venire compensata dall'OSCE più pubblico di cui la religione cristiana e in particolare alcuni aspetti della sua etica sociale sono fatti oggetto
Nella società e nella cultura difettano visioni che si alimentino di un'Ave Maria di di una memoria viva del passato e siano all'altezza della complessità del mondo contemporaneo
Il peso di determinismo i cosiddetti oggettivi di tipo economico tecnologico e l'assenza di prospettive teoriche pratico sul senso globale del vivere minacciano di soffocare le possibilità che si aprono di estinguere le attese e di gelare le speranze in particolare dei giovani trasformandolo in deluso risentimento o favorendo ripiegamento e fuga dalla realtà
Occorrono massimamente luoghi in cui si realizzi un'attenzione viva e si cerchi una sintesi aperta di pensiero e Profezia come la Fuci
Il secondo secolo di vita della Fuci lungi dal poter né dichiarare superata le impostazione fondamentale
Acquisisce perciò la percezione della necessità che la federazione resti fedele al suo carisma educativo e nei circhi ancora sempre realizzazioni originale e creative come sta facendo
La parola al professor Michele Nicoletti grazie
Ringrazio anch'io gli amici della Fuci per la richiesta che mi è stata rivolta a rileggere il contributo che la Fuci adatto in questa storia centenaria
Sul piano della formazione sociale e politica
Il contributo più appariscente che la Fucci ha offerto al mondo sociale politico è stato certamente un contributo formativo
Chissà contribuito infatti in questi anni a formare personalità significative capace di stare dentro la storia e la società
In modo pensato aperto responsabile
E questo era d'altra parte ciò che esse si proponeva all'inizio
E tuttavia sarebbe riduttivo limitare questo contributo alla funzione di una formazione di una classe dirigente cattolica secondo la felice espressione storiografica
Sarebbe riduttivo in certo senso anche ingiusto perché si correrebbe così il rischio di interpretare questa esperienza in chiave solo strumentale come una sorta di preliminare o di anticamera alla vita sociale vera e propria
Con ciò si farebbe torto a tutti coloro che avendo partecipato all'esperienza della Fuci non hanno poi assunto incarichi direttivi nella società e nella vita politica
Ma hanno espresso la loro testimonianza nella realtà quotidiana della vita familiare e professionale ecclesiale e civile ma ancor più si finirebbe per non cogliere la ricchezza stesse di queste esperienze associative
Che in sé etica sociale e non solo preparazione ad essa
L'associazionismo non è una sorta di preliminare alla vita sociale e politica ma è in sé elemento costituente ordito
Anima della vita sociale culturale e politica e lo è in particolare delle democrazie che non possono sopravvivere come somme di individui frammentati
Ma vivono che si nutrono di questa sperimentazione societaria che avviene nelle associazioni
In questo senso la Fuci e sta fede non solo luogo di preparazione ma parte integrante snodo essenziale della vita democratica
Proprio attorno alla questione della democrazia mi pare si possa ritrovare un filo conduttore nella storia centenaria sul versante del contributo Fucino la società e alla politica
Potremmo trovare questo filo conduttore nell'impegno per la democrazia
Cent'anni fa l'anno la Fuci nasce entro l'atmosfera le aspettative del primo movimento democratico cristiano e fino ai suoi ultimi passi quelli celebrati in questo congresso
Le sue riflessioni sul versante sociale politico hanno di nuovo a cuore la democrazia
Il modo di rinnovarlo gli strumenti per garantirle
Quale impegno per la democrazia e quale formazione alla democrazia esce da questo quadro centenario
Un impegno anzitutto per una democrazia intesa come modo d'essere e di pensare di agire dell'uomo
Democrazia e qui anzitutto un modo di vivere di uomini che pensano con la propria testa affermano la loro libertà si riconoscono come eguali
Quante volte torna questo richiamo al pensare con la propria testa negli anni bui del regime fascista
Bisogna cercare scriveva Richetti agli inizi del mille novecentotrenta la feconda e ardua fatica di pensare con la propria testa secondo l'ispirazione della propria vita
Bisogna avere la forza per strapparsi e la facilità dei più per conquistare la gioia di una consapevolezza più alta e di una vitamina fittizia
E chiaro il risvolto formativo sul piano sociale e politico di questo educare a pensare con la propria testa
è un tentativo di difesa nei confronti di un regime che si propone non solo di controllare i comportamenti ma anche di forgiare le coscienze
Ma è anche più profondamente l'intuizione che il totalitarismo aveva potuto nascere potrebbe nascere perché molti avevano cessato di pensare con la propria testa perché si erano smarriti stancati impauriti e avevano preferito consegnarsi nelle mani di un regime che avrebbe pensato per loro
Pensare con la propria testa non era solo uno stupro una stratagemma difensivo per neutralizzare i condizionamenti esterni
Era e della scelta di un modo di stare dentro la chiesa dentro la società dentro l'università come persone vigili coscienza in piedi decise ad orientare da sé le proprie scelte alla luce di valori scoperti come assoluti
Pensare con la propria testa non era in quegli anni una scelta solo intellettuale ma una scelta morale la fuoriuscita della mentalità servile
L'assunzione di responsabilità la decisione di autogovernarsi nella Fuci rimaneva una scuola appunto di autogoverno quella virtù civile senza cui nessuna democrazia può reggere in modo autentico questo distacco critico la Fuci sestese accettarlo negli anni del fascismo
Il pensare con la propria testa si trasformò quasi naturalmente per molti nella partecipazione alla Resistenza intesa come rivolta morale contro la tirannia ma anche contro costumi corrotti e servizi
Riporta morale che non si consumò per molti fucine nello spazio dell'interiorità ma divenne resistenza attiva culturale politica anche militare
Ma lo stesso distacco critico lo troviamo anche negli anni successivi del dopoguerra quando uomini della stessa associazione ricoprivano incarichi di governo
Sul piano morale quello che era stato impegno di uno stile di Resistenza divenne impegno la formazione di una rigorosa etica civile
Subito dopo la guerra si scriveva Alfredo Carlo Moro sulle pagine di ricerca
Non basta professare si cristiani quando poi si nega ogni giustizia individuale o sociale
E si pone il mito della violenza insigni che la libertà e con essa l'uomo e Dio e si pone nella vita privata che pubblica il costume di una immoralità dilagante
Che proprio questi anni andrebbero forse riletti per ritrovare quanto vi fosse appunto l'attenzione per una rigoroso ed esigente etica civile
Concepita non solo come essenziale per la morale per la religione ma come elemento necessario per la vita stessa della democrazia
L'azione morale era allora interpretata come un vero e proprio tradimento dell'ordine democratico che per sostenersi ha bisogno si scriveva di una più alta vita morale
Non si può non riconoscere il valore di queste denunce preoccupazioni alla luce di quanto poi è accaduto e forse solo ora possiamo comprendere appieno l'importanza del rifiuto del tempo realismo e dell'attivismo
Così come del settarismo di cui sono ricche le pagine di ricerca in quegli anni
Vi è poi un secondo modo di concepire la democrazia che potremmo definire sociale l'eccezione della democrazia come azione in favore del popolo
Così presente all'inizio nei primi anni di vita Associna l'attenzione agli strati più deboli della società
Non solo per studiare i problemi ma anche per agire concretamente a favore degli studenti con mezzi più limitati ma anche a stretto contatto col mondo operaio e contadino
Alla luce di questa costante anche la partecipazione successiva alle vicende della contestazione studentesca della fine degli anni sessanta
Sia pure con aspetti critici che non possono essere ignorati valletta all'interno di una concezione della democrazia che si sostanzia della partecipazione ai movimenti sociali e non si esaurisce nella dialettica delle forze politico partitiche
Cultura della mediazione era anche questo un tentativo di realizzare un rapporto dinamico tra Stato e società
Attento da un lato l'esigenza della governabilità dall'altro l'irriducibile ricchezza della vita sociale
E in terzo luogo l'impegno Fucino sul piano della democrazia si è sviluppato
Sul piano di una formazione
E di una consapevolezza alla democrazia come forma di governo come insieme di regole istituti volti e garantire il rispetto dei diritti umani e civili fondamentali del pluralismo sociale di un'effettiva partecipazione di tutti i cittadini al governo del paese
Era questa l'attenzione alla realtà del diritto dello Stato al momento delle regole e dell'ordine al momento dell'universalità che supera il particolarismo per abbracciare il punto di vista di tutti del bene comune
Questa attenzione al mondo del diritto dell'istituzione che abbiamo anche sentito prima ricordate che si poneva accanto all'attenzione del teologie la filosofia che si espresse in così tante vocazioni di giuristi uscite dalle file della Fuci
Ha svolto un ruolo essenziale di mediazione tra il piano teologico il piano della realtà concreta
Promuovendo quel senso di le città che forse uno dei maggiori contributi alla vita della Chiesa del Paese
Questo senso di le città e concludo è un modo di intendere l'incarnazione nella storia come un atto appassionato e discreto al tempo stesso appassionato sia impegnato fino a dare tutto disse assumendo su di sé le estreme conseguenze delle proprie azioni
Ma questa appassionata donazione disse è accompagnata da un senso fortissimo di rispetto per la storia per l'altro tra una consapevolezza della relatività che della particolarità della propria scelta
Che non può essere in alcun modo sacre Lizza atta demonizzando l'avversario
L'esempio forse più esplicito di questo stile ci è fornito da quel richiamo così frequente nella vita della Fuci degli anni della guerra del primo dopoguerra
All'amore dei nemici che si intreccia così bene col tema delle amicizie col tema del ascolto dell'altro prima evocati
Un amore dei nemici che non veniva solo predicato ma che era vero e proprio ideale normativo
Si pensi agli anni della guerra può anche quelli della Resistenza come vengono ricordate da don costati in un'omelia citando alcuni esempi di partecipazione fucina
Con livelli tradusse il suo animo scritto diceva don costa nella nota preghiera del partigiano dove amore speranza donazione sacrificio sono i grandi temi
Bianchi fucilato a Fossoli salutando brevemente il padre nelle carceri di Milano ricordo i gravi maltrattamenti subiti solo per conchiudo richiamava come fratelli quelli che lo avevano percorso
Pierobon fucilato a Padova il diciassette agosto mille novecentoquarantaquattro volle abbracciare mentre stava per essere ucciso un compagno universitario che tristemente era tra quelli che avrebbero sparato su di luglio
In questi eventi si esprime concretamente ciò che vuol dire stare nella storia e compassione ma al tempo stesso consenso di umiltà accettando la parzialità di ogni scelta storica e politica
Lontani dunque dalla superbia intellettuale di chi preferisce non sporcarsi le mani così come dal fanatismo di chi non vede altra ragione che la propria questa lezione a mio parere così preziosa per l'oggi per il domani della presenza dei credenti nella vita culturale sociale e politica del nostro Paese
E questo iter e questa storia centenaria e si tramanda di generazione in generazione non solo attraverso un patrimonio di idee ma anche attraverso la memoria di uomini concreti
Penso a quanti con hanno conosciuto l'esilio la violenza nell'età del regime fascista
A quanti in anni più vicini a noi sono caduti per mano della violenza terroristica e sono stati prima ricordati nome di Aldo Moro Pd Vittorio Bush lei a quanti ancora come don Puglisi assistente della Fuci di Palermo hanno incontrato la morte
Questa memoria assieme a quella di molti altri conosciuti e sconosciuti sottolinea il senso storico e politico e non solo morale vorrei litigioso di questo amore dei nemici
Qui richiamava cinquanta anni fa Vittorio Bash lei sulle pagine di ricerca là dove scriveva
Agire bisogna certamente parlare anche a voce alta e sicura tutte le volte che sia necessario che spesso molto spesso è necessario agire e parlare con coraggio
Ma soprattutto è necessario agire e parlare con amore
Questo può essere più difficile oggi in una società spezzettata quattordic'in cui ogni piccola frazione sente il dovere di chiudersi nella sua piccola fortezza puntando sulle altre le proprie batterie
Può essere più difficile per gli uomini che si trovano nel fuoco della lotta politica con le sue miserie con le sue slealtà con la sua acre polemica
Per questo io stimo moltissimo gli uomini politici che sanno nonostante tutto conservare questa forza di amore
Romolo più problemi
Ecco
Se se io mi fossi una persona seria
Dopo interventi che mi hanno preceduto
Dovreste al titolo
Hanno hanno volato alto tutti gli amici che mi hanno preceduto io
Pur in una straordinaria convergenza straordinario lo sentirete assolutamente lineare convergenza sulle cose dette
E mi muoverò al mio livello
E
è una vertenza prima di cominciare brevissima
Il mio mio per intervento sarà soltanto una enunciazione
Qualche apporto che spiega enunciazione qualche riflessione su questo e qualche conseguenza
Sul piano vive settario
Settore che mi ha affidato
Prima di cominciare però io non posso non ricordare
Che
Soltanto dopo la frequentazione nel mille ottocento e novantaquattro di nuovi studi tra virgolette nuovi studi come egli definisce nel suo epistolario
In questa università romana de la Sapienza
E soltanto dopo la sollecitazione forte che gliene derivò
Soltanto in quel momento che Romolo Murri venticinquenne dopo il seminario nelle Marche e l'Istituto Capranica di Roma
Si determinò a fondare il Circolo Cattolico universitario di Roma impegnarsi per la promozione della Fuci che nacque nel mille ottocento e novantasei
E anche da quella personale e diretta esperienza in questa sede universitaria romana khettara ispirazione insieme ad altri la prima fu ucciso questo va detto perché non è stata di una circostanza storica occasionale ma perché e assolutamente ogni circostanza causante fondativa Bertucci
L'enunciato dopo quanto è stato detto è abbastanza semplici
In estrema sintesi va detto che la storia della Fuci e la storia dell'incontro tra la Chiesa e l'università
All'interno della storia della società e della Chiesa in Italia incontro travagliato ma ricercato programmaticamente dalla Fucci
La Fucci avuto l'ambizione di porre il problema di dio
In tempi e modi diversi agli universitari e ai docenti italiani
Portando il Vangelo a dialogare con i problemi della cultura
E portando gli uomini della cultura a verificarsi alla luce del Vangelo in uno scambio reciproco e rispetto
L'enunciato è già stato esplicato nelle sue radici e filosofiche e culturali e storiche i cristiani
Seguono una pista consolidata e mi riallaccio immediatamente direttamente l'intervento di Vincenzo Cappelletti
Ancor più va sottolineato che per raggiungere questo obiettivo la fucina la sua storia ha costruito progressivamente
E qui lo specifico mi sembra di poter dire
Una pedagogia un metodo formativo specifico peculiare per il mondo universitario che gli elementi l'elemento coesivo di tante generazioni
Nei suoi caratteri essenziali fondativi e sui definito in quelle note per gli studenti richiamate sia da Ivan riuscirà Cappelletti
Raccolte nel mille novecentotrenta da Studium e ripubblicate nel mille novecentottantadue sotto il titolo coscienza universitaria di Giovanni Battista Montini come è stato detto aggiungo con la prefazione di Igino Righetti
Possiamo ben dire che esso sembra metodo pedagogia sembra aver superato l'usura del tempo
Acquisendo un valore permanente quanto all'ispirazione e ai punti di riferimento
Valore dinamico in quanto vive e si trasmette nella testimonianza delle persone
Anche se successivamente dopo la guerra situazione di rapido cambiamento e di violenza
Penso al sessantotto universitario e ad alcuni anni tragici del decennio Settanta
Hanno messo a durissima prova la federazione che ha faticato esprimere una presenza universitaria efficaci
Per riprendere poi negli anni ottanta a recuperare proprio in forza dell'ispirazione di allora
Quella che sarà comico in un intervento ha definito questa continuità misteriosa è riemersa poi dopo c'è un cenno anche dell'intervento del Papa questa mattina c'avete hanno dato quando accennata quei vent'anni difficili
E dunque tornando all'enunciato
Dagli anni venticinque in avanti che la proposta formativa della Fuci si completa viene a maturazione si approfondisce diventa scuola originale significativa sia in università sia nella società italiana
In quanto essa sa dare unità interiore alle persone che lo avvicinano
E che hanno il dono e il privilegio di averla avvicinata
E le prepara alle più esigenti domande discende dalla società delle professioni della politica dà frutti copiosi nascosti ed evidenti al servizio del Paese
Perché educa generazioni dediti al lavoro ordinario
E anche capaci di testimonianze supreme
Soprattutto negli anni della resistenza al fascismo prima e contro il terrorismo poi che sapeva prendere la mira contro i migliori difensori della democrazia e dell'ordine civile
Questo enunciato che è stato già illustrato ampiamente le chiama preceduto
Alcune idee in cui si riconoscono intere generazioni forza idee forza di questo itinerario formativo lo studio in quanto ricerca della verità
E vocazione e materia della più alta moralità
E ascesi
All'interno di un austero ed esigente programma di vita
Anche questo va detto all'interno di un austero ed esigente programma di vita sono poco contemporanee questi sensibilità cioè disciplina morale e spirituale e impegno che coinvolge tutta la persona
L'università in quel testo fondante che è stato richiamato ripetutamente e considerata come il momento più elevato dello studio come la maggioritari intellettuale dice Righetti
Qui appare evidente quel tratto di idealizzazione dell'università che malgrado i più evidenti e anche attuali tradimenti è sempre stato tipico della Fuci e in fondo continua ad esserlo
La preoccupazione è quella di formare nei Fucini una coscienza universitaria che significa coscienza critica educazione ad uno stile di vita rigoroso immaturo
Senso di responsabilità personale
La coscienza e il nucleo interiore della persona in cui si compie la mediazione tra fede e storia
Tra fedeltà alla vocazione cristiana e libertà di ricerca
è appena il caso di sottolineare che il primo autore di queste idee forza dell'itinerario formativo dura Fucci e quel medesimo don Giovanni Battista Montini che diventando papà promulga Le Clèzio non sua
Lei ciclica che sceglie il dialogo come via permanente per l'incontro tra una chiesa e il mondo e non altre forme meno rispettose che abbiano il peso della coercizione
E che sempre Paolo sesto sempre nell'esercizio del Maggi del supremo magistero ecclesiale conduce la Chiesa promulgare innovativo e lungimirante decreto sulla libertà religiosa
Negli ultimi giorni del concilio Vaticano secondo in mezzo difficoltà le discussioni che fanno rivedere ripetutamente il testo
E il medesimo autore di coscienza universitaria che afferma
Se lo studio e ricerca appassionata della verità ha un valore insetto
E ha dignità pari alla preghiera
E ancora
Dio se ringrazia sia che faccia di fuggire la chiarezza dello studio e della ricerca per opera di chi esplicitamente si dice suo fedele sia per opere di chi e o sembra lontano dalla Chiesa cattolica
Il tempo è breve non possiamo commentare rivendicando d'altra parte sono eloquenti questa impostazione rivendicando la dignità del lavoro culturale come tale la Fuci supera una concezione strumentale e apologetica della cultura
E afferma l'idea di grande rilievo e senza formazione delle coscienze allo spirito critico risulta precaria la stessa formazione religiosa
Sta in questo convincimento la conquista di quel particolare punto di forza che auspica e riconosci Chiesa e università sempre più compagni di strada
E alleati su obiettivi distinti ma convergenti
Che considera conquista preziosa reciprocamente per ambedue oltre ogni pregiudizio
L'incontro affascinante tra ascolto dalla parola Parola rivelata e conquiste della ragione umana
Sono poche sommari capitoli che vi ho ricordato in questo momento di un impianto culturale e spirituale e morale religioso che sorreggono una esigente proposta che vale a orientare una vita che ha orientato molte vite
Consentitemi terzo passaggio di conseguenze che sono evidentemente tirate via con grandissima rapidità perché i tempi vanno rispettati che altrimenti la presidente mi richiama molto severo presidente
Non è stata anche attingere col senatore Taviani e con altre vie
Una conseguenza immediata che ovvia
La Fucci si presenterà università come un gruppo di amici aperto
Che offre e chiede libertà
Non è falange e non e schieramento
Non è l'hobby che difende interessi di gruppo
Non è il gruppo di pressione che lavora a interessi propri
Considera e vive l'università come casa comune di docenti e di discenti ove non può essere considerata feconda e utile la formazione rappresenta di intellettuali organici a qualunque sistema ideologico
Le intellettuali integralisti o fondamentalisti
Sarebbe un partecipare al tradimento della vocazione intellettuale e al metodo critico universitario così compiutamente illustrati in questa sede
La Fuci lavora per formare intellettuali insieme contemplativi e impegnati
Perché attenti alle dinamiche profonde della società civile
A servizio del riordino dello sviluppo anche strutturale didattico dell'Università
E Dio sa quanto ce ne sia bisogno
Questo istituto che deve recuperare le sue proprie finalità educative per produrre cultura primati addestramento professionale che deve smetterla di essere eccessivamente referente solo a se stesso
Pena la sua ulteriore decadenza
La Fuci lavora per formare personalità impegnate ad aiutare i coetanei a prendere decisioni
Ad affrontare la fatica
E il rischio di decidersi
Circa l'orientamento da dare la propria vita
Sotto ogni profilo
Per fuggire duca personalità impegnate a dialogare
A un'attenta integrazioni dialettica nel rispetto delle diverse culture e con qualunque interlocutore animato da onestà intellettuale con l'avvertenza la faccio mia riprendendola Non ho parole il centro del cardinale Martini
Con l'avvertenza di preservare con la massima cura la differenza e la peculiarità della parola cristiana rispetto alle parole correnti
Sapendo che proprio così la parola sarà efficace sia sotto il profilo strettamente culturale sia per la salvaguardia del costume morale
Ho detto poco ma concludo
Ho cercato qualche parola che il congresso non abbia già detto
Anche se raccolta contenuta implicitamente
E conclusiva del metodo Fucino
In sintesi estrema la pedagogia dalla fusione ritrovo me Samo quarantatré ispirato da Sant'Ambrogio
Devi tacere quando non trovi un interlocutore disponibile
Va rispettato
E bisogna lavorare per farlo diventare disponibile
Dei di parlare quando il Signore ti concede una lingua sapienti
L'obbligo della preparazione cristiane culturale insieme
Così da rendere efficace il tuo discorso
Nel cuore dei tuoi gli ascoltatori
Ne era cosciente e responsabile dei tuoi ascoltatori
E un itinerario lungo e faticoso mai solo produttivo di effetti duraturi capace di fare storia nella libertà i di realizzare alleanza con il Dio incarnato nella storia
Concludono il presidente Sava sempre
La parola tornano in non per la pretesa di di sta per concludere ma come simbolo del fatto che ecco ripartiamo noi che siamo in fucile oggi
Non vogliamo fare una sintesi di questo congresso perché è stato davvero ricco e sarebbe difficile così ancora caldo
Riassumere sarebbe sicuramente imponente e neppure vogliamo concludere perché anzi sentiamo la necessità di dover ripartire è un po'retorico dire che guardiamo al secondo secolo sicuramente guardiamo al domani all'impegno che ci attende nelle nostre università
Prima del congresso perché in tempi durante il congresso non ce l'avrebbero concesso prima del congresso avevamo pensato alcune piste di impegno da rilanciare così questa sera
Ecco a conclusione a ripresa di di un incontro e di un lavoro
E le riproponiamo anche se ci rendiamo ben conto che andrebbero corrette arricchite dal contributo di tutti quelli che sono intervenuti hanno camminato con noi in questi giorni
Tre punti allora a proposito dei dei tre ambienti in cui siamo chiamati ancora spenderci l'università la chiesa e il Paese
Ci sembra allora che nell'università come Fucci occorre recuperare a tutti i costi di Tarita e visibilità
Non per amore di pubblicità
Ma perché il nostro definirci universitari non è un dato anagrafico non è il solo scelte di formazione attraverso quelli che chiamiamo lavoro culturale lavoro teologico
Ma è ineludibile responsabilità la presenza e al servizio nei nostri atenei
Solo nella misura in cui sapremo farci promotori di una serie costante riflessione sull'università
Che sappia toccare con molto coraggio premi le dimensioni di questo mondo e che sappia coinvolgere tutti i soggetti che lo abitano
Il nostro dirci universitaria acquisirà senso pieno
Altrimenti continueremo a essere Scolari o erogatori di denaro
La Fuci di questi ultimi anni ha molto parlato di partecipazioni e di ordinarietà dell'impegno
Ma abbiamo forse limitato tutto ciò alla vita chiusa dei nostri gruppi
Se avremo saputo incontrare gli studenti nella concretezza dei loro problemi
Potremmo allora forse trovare concreti contesto per maturare insieme
E far crescere le esigenze di approfondimento di sapere critico di cui estrema necessità nel clima di vacuità e piattezza che spesso caratterizzano le università italiane
Non abbiamo la pretesa come Fucci di animare le vite la vita dell'università ma sicuramente abbiamo il compito e il dovere di porre domande dimettere l'università con le spalle al muro
E poi cercare insieme le risposte
Solo allora potremo anche forse far nascere l'esigenza di una fede vissuta è incarnata di una fede coerente
In questo modo diventeremo noi stessi mediazione vivente
Come espressione della Chiesa in università e come portavoce dell'università nella chiesa
Ci attendono oggi numerose responsabilità
C'è chiesta innanzitutto di aprire le porte di farci piazza di ripartire dalla periferia giovani tra i giovani
La ricchezza del nostro essere laici che è ancora molto da scoprire da valorizzare va investita innanzitutto a partire da una seria formazione
Oggi nei giovani siamo giustamente accusati di ignoranza religiosa e allora vogliamo rinnovare l'impegno alla riflessione teologica presupposto fondante per una presenza attiva e consapevole nella chiesa
Dobbiamo anche imparare che se preziose la compagnia degli assistenti noi dobbiamo diventare protagonisti delle nostre riflessioni e delle nostre ricerche teologiche
Pena rischia di ricadere continuamente in forme più o meno evidenti di clericalismo
Hanno ieri messa anche la responsabilità di riflettere con tutta la Chiesa attorno alle nuove mediazioni culturali che ci sono richieste in quanto credenti il rapporto fede cultura scientifica i problemi legati all'annuncio per via telematica il rapporto tra teologia pastorale
Inoltre da più parti arriva alla Fuci la richiesta di farsi promotrice di un'azione serie continuata nella pastorale universitaria
Alla Fuci Lucky sacchi da una presenza significativa nei cammini sinodali
Non possiamo tradire le nostre responsabilità in questi ambiti
Ma dobbiamo anche stare attenti a non tradire il nostro stile che sceglie il dialogo la ricerca che sa farsi critica e la denuncia coraggiosa
Tutti questi saranno aiuti concreti per non cadere in quella fuga nella religiosità emotiva cui assistiamo oggi
La ricerca seria di Dio e la ricerca appassionata sull'uomo non sono per noi cammini separati
Ma sono al contrario inseparabili strade per comprendere per poter essere fino in fondo luoghi ponte ponte tra un uomo e a un altro ponte tra fedi e culture diverse tra diverse discipline tra diverse professioni
Anche per quanto riguarda il rapporto fucile politica ci sembra necessario sottolineare l'urgenza vivere l'impegno nell'ordinarietà e nella partecipazione senza cadere nel ripiegamento e nella chiusura
La crisi dei luoghi tradizionalmente deputate alla formazione sociale e civile minaccia anche la Fuci è rende perciò urgente la necessità di rivitalizzare la riflessione il dibattito su tali questioni
Occorre saper tenere insieme al ruolo di formazione delle coscienze e l'impegno nella vita civile secondo lo stile le forme rispondenti alla nostra identità e alle nostre scelte
Coniugare la spendita costante incisiva nelle mie nelle nostre realtà locali dove i gruppi sono inseriti creando occasioni di dibattito pubblico in cui proporre le riflessioni le proposte concrete
Sostenendo Casini di incontro e confronto
Occorre continuare la riflessione iniziata sulle questione delle politiche giovanili tanto a livello nazionale quanto a livello delle singole consulte cittadine
Ma tutto ciò rischia di rete di restare attivismo estemporaneo se non è inserito in un costante e continuo lavoro di pensiero politico siamo chiamati a pensare a proporre il futuro politico nel senso di una nuova democrazia nella definizione di un nuovo patto sociale per una presenza forte dei cittadini nella vita del Paese
Ma per noi e questo congresso ce lo ha insegnato ci ha fatto toccare con mano
Per noi tutto ciò non può avvenire senza l'incontro con chi ha cominciato prima di noi i percorsi di riflessioni di impegno in tutti questi ambienti
La straordinarietà del centenario attestata occasioni di incontro e confronto con le generazioni precedenti deve tradursi in un ordinario stile di incontro e di reciproco sostegno solo così la Fuci potrà vivere quella stagione della memoria di cui abbiamo tanto parlato in questo congresso
Vivendo con coerenza le nostre responsabilità verso il presente e dando fondamento alle nostre speranze i nostri progetti per il futuro
Prima di concludere ringraziando ancora oltre i relatori chiamo un attimo Davide per le note tecniche sul
L'udienza dal presidente
Però volevo ricordare che i bagagli delle persone che andranno da Scalfaro sono sei pullman che li porteranno al Palazzo del Quirinale quindi non ci sono problemi per tutti gli altri indaga ieri potete ritirare alla fine del convegno presso la cappella dell'università altre notizie tecniche questa morti importante perché ha intenzione di alloggiare anche questa notte presso l Davos è pregato presa da una Spice stasera di e tagliata di regolarizzare le proprie quote nel caso l'ha già fatto con Emanuele Pasquini che siederà l'Adamo Spice poi a tematiche tecniche non c'è nesso
Alle sei agli autobus quale sei agli autobus si
C'è anche Chiara
Guazzoni una comunicazione
Grazie
Allora al termine di questo cinquantatreesimo Congress nell'anno del centenario della Fuci che ci ha visto in cammino si ricordi caratteristici della storia della nostra federazione
Per ripartire poi con gioia ed entusiasmo verso mete sempre nuove volevamo dire il nostro grazie ai membri di presidenza che concludano oggi il loro mandato e quindi chiamare
Chiara
Chiameremo è qui anche gli altri membri presidente è Giuseppe Francesco se sono in sala e chiara vedo solo Giuseppe
Canteranno anche alcune
Perché arrivano aspettiamo
Senza nessuna retorica volevamo dire allora grazie per la gioia con cui hanno offerto allora servizio alla Federazione in questi due anni grazie per l'amicizia che hanno compiano accompagnata veramente ciascuna di noi
E grazie per l'entusiasmo con cui hanno nascosto anche i momenti di fatica che certo non sono mancati soprattutto nell'organizzazione di questo congresso e in questi giorni di congresso
E quindi grazie per tutto quanto ed è stato veramente tanto hanno saputa dare a ciascuna Dinoi alla Federazione tutte attraversa la Federazione alla Chiesa e al nostro paese
E iniziare i lavori di questo pomeriggio conclusivo dal nostro cinquantaduesimo congresso
Sole
Amo i lavori di questa giornata conclusiva del congresso nazionale salutiamo tutti gli amici Puccini
Ed ex Puccini che solo a questo pomeriggio si incontrano con il congresso
Ci scusiamo per il ritardo dovuto a un ritardo dell'udienza del pontefice lì questa mattina ritardo che non siamo riusciti a riassorbire negli spostamenti successivi
Ci scusiamo forse anche un po'per la stanchezza che mi sembra evidente sui volti sia dei congressisti sia degli amici che ci hanno seguito perché questi cinque giorni o soprattutto quest'ultima notte sono state tutt'altro che riposante anche se densi di di riflessione lavoro e speriamo di proposte per i lavori successivi
Possiamo iniziare questo momento più a Roma con un saluto del autorità locali venuto prima il sindaco tutto Rutelli e purtroppo non si è potuto trattenere ad attendere il sì per lavori
Ha lasciato il suo saluto a tutti i partecipanti augura a tutti Fucini di poter continuare nei lavori iniziati e di cui abbiamo parlato un attimo se fatto raccontare cosa abbiamo fatto ci lascia i suoi auguri
Deve invece in strada presidente della regione dottor Badaloni le invitiamo portare un saluto e con
Io sono un po'incerto perché fare delle cose da dire abbraccio però mi ero preso degli appunti siccome gli appunti sono frutto di una riflessione allora vorrei far prevalere dà ragione sul sentimento e quindi
Magari se poi mi lasciate trenta secondi in più aggiungo anche alla fine il sentimento sono solo due cartelle però sono scritte con il cuore perché ho cercato di
Vivere almeno dalla mia parte
E di chiedermi che cosa potesse rappresentare per me questo anniversario così importante questi cento anni
E quello che ho tirato fuori nelle mie elucubrazioni notturne che questo pressione serve almeno per quanto mi riguarda per riflettere sull'importanza della cultura nella formazione delle generazioni
Però vorrei partire da questo
Perché nella sua storia la Federazione degli universitari cattolici ha vissuto fasi diverse
Offrendo spesso molto spesso contributi importanti alla vicenda culturale e politica del Paese momenti di grande visibilità
Momenti di lavoro più discreto
Il centenario cade
Secondo me in un momento di questa seconda specie e cioè se vogliamo dirlo con franchezza il momento difficile
Dalla fine degli anni sessanta una gran parte dell'associazionismo cattolico vive in una condizione di difficoltà io credo che dobbiamo essere franchi fra di noi
E la Fuci
Non sfugge a questa situazione anzi la sua stessa natura associativa la risposta ai colpi più duri del processo di secolarizzazione che ha accompagnato l'ingresso degli italiani nell'era del benessere
Nella università divenuta di massa in una società che ha vissuto la modernità anche come cancellazione di molti valori tradizionali il ruolo dei giovani intellettuali si è profondamente modificato
Rendendo sempre più difficile la visibilità di una cultura cattolica che invece non ha smesso di pensare e di motivare tanti giovani all'impegno pubblico e nelle professioni
In altre parole la Fuci ha continuato la sua missione di evangelizzazione dell'intelligenza scontando però pesanti pedaggi in termini di omologazione di successo
Paradossalmente ma non troppo l'ottimismo della stagione conciliare della chiesa con le sue aperture
Tanto volute nei decenni precedenti non è bastato a contenere le contraddizioni di uno sviluppo civile attraversato da altre egemonie culturali
Senza contare che pur all'interno del corpo ecclesiale si sono alimentate correnti diverse e anche contrastanti io credo che sia giusto essere franchi anche in questo
In questa piaga non benigna della storia la Fuci ha continuato
Con la soddisfazione non piccola di esserci ancora oggi
In una società che certamente non premia i giovani la Fuci svolge invece un ruolo decisivo di intelligenza degli avvenimenti e di formazione delle coscienze
Un ruolo prezioso nella transizione che il paese sta vivendo in questi anni e che ne sono convinto finirà per aprire spazi alle nuove generazioni dei cattolici impegnati
La lunga onda della cultura radicale che per molti anni ha condizionato la vita democratica ha finalmente esaurito la sua spinta e già adesso la società mostra chiaramente il bisogno di un umanesimo più credibile e vero
Parlo dell'umanesimo cristiano che non è mai un dato acquisito
Ma un lungo percorso
In cui si intrecciano intelligenza e bisogni alla ricerca di risposte sempre più utenti
E di questo umanesimo ha bisogno da nostra società nel suo insieme anche la sua parte politica direi soprattutto la sua parte politica come cattolico impegnato in politica so quanto siano preziose le indicazioni di chi studiando e divenendo la condizione intellettuale
Conosce il segno dell'umanità e del futuro
E per questo vi ringrazio
E per questo vi auguro con tutto il cuore di esserci ancora con lo stesso entusiasmo di oggi con la stessa forza di verità che ha sempre segnato la storia della Fuci e che resta la grazia più grande per il suo futuro
Questo è il discorso che avevo scritto
A margine vorrei aggiungere semplicemente questo
Che divo con grande commozione questo incontro di oggi questo incontro ravvicinato del terzo tipo fu per quanto mi riguarda
Perché è un ritorno alle mie radici è un recupero di aria sana è un modo per ricaricare mille batteria
In un compito che non vi nascondo è molto difficile molto duro lo accennavo prima e l'assistente al vostro punto di riferimento spirituale che lo è anche idealmente per me
Perché noi adesso abbiamo una grande occasione con la g eccolo maiuscola
Ma dobbiamo
Saperla sfruttare in senso benefico
Altrimenti io credo che dovremo soltanto piangere amaramente
E questo significa che dobbiamo far crescere il circuito il circuito virtuoso tra società e politica
Dobbiamo in altre parole essere coerenti con i nostri impegni
Può sembrare una banalità una massima
Kattali Ana ma non è affatto così perché qui sta la nostra sfida la coerenza fra le parole fra gli impegni che prendiamo del nostro comportamento
Io ce la sto mettendo tutta e a voi chiedo soltanto idealmente di starmi vicino grazie
Ringraziamo il dottor Badaloni e salutiamo anche tante altre vice son venuti a trovarci questo pomeriggio non ricordo che già ci ha seguito per tutti questi giorni ma permette di salutare con particolare affetto
Non ora Moro
Il professor dalla Torre che vettore della LUMSA professor Monti icone
Abbiamo Carlo Alfredo Moro presidente nazionale abbiamo Giovanni e Francesca Pacileo
Abbiamo
Abbiamo anche qui con noi molti amici del Mac che già questa mattina c'hanno seguito in San Pietro all'udienza e ci accompagnerà anche lavori di questo pomeriggio
Detto anche Gian Diego del Movimento studenti che già ci ha salutato venticinque conclude con i lavori
A tutt'altre persone che sono qui con noi il nostro saluto e ringraziamento
Dare la parola al gruppo di Roma l'ultimo dei tre gruppi ospiti di questa settimana
Liliana la presidente criterio
Il gruppo Fusi di Roma Italia Bassini
Saluta le autorità presenti ringraziando avete l'attenzione elastina ospitata nei confronti della federazione
Diamo il benvenuto a tutti voi avete vissuto questo congresso itinerante e ai tanti chi sono i cannoni oggi in questa prestigiosa mistica
Prestigiosa senz'altro eppure i nomi non nascondiamo indicato le difficoltà che incontriamo proprio qui
Dove tocchiamo con mano l'assenza di una vera comunità di presente e di studenti e dove può accadere di sperimentare che la cultura e la formazioni sono altrove
L'appalto del quesito essere qui sino in questa università e particolarmente significativa di importanti
Perché si permette di porsi nella prospettiva del cantiere
I nostri io di fare di questa città e della sapienza il cantiere il nuovo difforme
Simoni tra fa una nuova spinta innovi entusiasmo da questo connesso che non sta per chiudersi in attesa facciamo sappiamo bene infatti quanto Nina federazioni permanga la riflessioni sul vissuto e quanto frutto parti Consi ogni momento di incontro per i nostri gruppi
La diminuzione degli Anzio ci appartiene in quanto cristiani etene patrimonio genetico sino la funzione itinerante
è in movimento eliaca dinamica e dirompente e comunità in viaggio pronta un'ora a raggiungere i nuovi sentieri i nomi circoli di preghiera che ascolto di elaborazioni culturali di promozione umana
In assediando dunque senta Nanni ha incontrato i binari paralleli pensiero e Cristina e qui si siamo certi di linea ancora con tristezza nella vita del nostro esseri Fucci
Grazie a tutti voi erano contribuito in questi giorni a far rafforzare i nomi gruppo di Roma la richiesta il desiderio Dinan tennistica e di una bella Fucci
Questo applauso ringraziano anche tutto il gruppo di eroina che si è dato da fare per l'organizzazione tecnica di queste ultime giornate
Perché concludere questo nostro congresso con un'ulteriore riflessione qui alla Sapienza
Riteniamo importante tornare a centrare l'attenzione dopo tutti i lavori del congresso sul tema della formazione tema che ha attraversato un po'tutti i lavori
Catherine fu Circelli ripercorrere cammini formazione mascelle soprattutto di iniziare un processo di formazione che non è mai concluso perché e inesauribile la possibilità dell'uomo di cambiare per questo parliamo di formazione Conti ha terminato l'esperienza fucina ormai da tempo
Persone che hanno vissuto la Fuci e che ora si trovano a dover la ristudiare troppo alcuni anni per riproporle giovani Fucini e persone che sono qui con noi a ricordare l'esperienza vissuta con la formazione in Fucci
Anche se passa l'età della Fuci non s'interrompe la relazione con gli altri e con il mondo e questo S. mia relazione nella misura in cui è vissuto come sforzo concreto di ascolto e di accoglienza
E spazio tornare definizione di se stessi della propria storia
Come abbiam detto nelle attese credere in questa dinamicità creativa e relazionale inscritto nella natura dell'uomo diventa anche una scelta d'impegno credere che l'uomo è fatto per cambiare e quindi è fatto per il futuro è segno concreto di speranza
Ma che cosa forma l'esperienza il fucile
Ciascuno di noi ha trovato e trova tuttora elementi differenti di crescita
Se dovessimo sintetizzare che cosa si propone la Fuci potremmo dire che la Fuci mira a formare persone più se stesse persone più mature in umanità
Se l'esperienza di questi anni Fucini non ci porta questo patrimonio potremmo dire che son anni forse passate anche un po'in bagno
La Fuci dunque non è solo un bel ricordo anche perché si trova a viva nove all'appena finita
Le urgenze del tempo presente cioè e le nostre precisa responsabilità sono un appello ineludibile all'impegno
La Fucci non può non essere occasioni formazione al dialogo alla ricerca serie critica formazione alle scelte all'impegno civile ed ecclesiale
La grande intuizione forse del questo secolo di impegno formativo della Fuci
E che forse ci si forma facendo il Fucino si rimanda ad un domani lontano il tempo per assumersi responsabilità
Se chiamate fin da subito a spendersi in prima persona spendersi nel proprio gruppo spendersi nel proprio ateneo e spendersi in quelle realtà ecclesiali e civili in cui fucili sono inseriti con umiltà e con l'aiuto degli altri
La formazione però si dà nella misura in cui sappiamo essere uno con gli stessi
Proiettate verso il cambiamento e verso il futuro
Ma non certamente sradicati da un passato da una storia e da una memoria
Formazioni fatta viene a partire da ciò che si è e da ciò che sia guardare in modo critico la propria storia senza esaltazione o rinnega menti è il primo passo da cui partire per progettare in continue dialettica tra passato e futuro
Per questo come ulteriore passo nel nostro congresso diano la parola cinque persone che sono stati Fucci in epoche diverse e che in modi diversi ne hanno studiato la storia non hanno vissuto esperienze diverse
E che comunque di questa nuova esperienza hanno fatto e continuano a fare una sintesi sempre nuova è utile per i Fucini di oggi e quindi non siamo qui forse con quello spirito che ieri ci invitava solamente a fare memoria di una storia della Fuci ma siamo qui per riappropriarci con forza di un'identità che ci è stata donata ai nostri predecessori
E che merita il nuovo studio e di nuovo approfondimento
Modererà questa tavola rotonda a cui interverranno il quattro autori dei quattro
I capitoli principali del testo sul centenario della Fuci che avete visto diffuso in questi giorni modella questa tavola rotonda professor Vincenzo Cappelletti che presidente vicepresidente e direttore scientifico dell'Istituto dell'Enciclopedia Italiana
Ma che soprattutto in questi mesi c'è stato vicino con un impegno uno sforzo veramente ammirevole anche per la sua pazienza la sua attenzione nei confronti della Fuci attuale
In quanto è stato con noi e tra i promotori dell'iniziativa della Fondazione Fucci
Anche questo Nietzsche attiva di cui abbiamo parlato nei giorni scorsi proprio una fondazione che si pone tra i propri obiettivi
Da un lato la riscoperta di un patrimonio storico che la Fuci deve rivalutare e che è chiamato ad assumersi una corresponsabilità a conservare arricchire dall'altro a favorire le attività formative della Fuci
Per cui dando la parola professor Vincenzo Cappelletti ma la gratitudine non solo di chi in questi mesi ha avuto la fortuna di lavorare con lui
Ma di tutta la federazione perché se qualcosa di questo centenario resterà di concreto di utile forse la fondazione è uno di questi
Grazie professore passo due la parola tanta varato
L'avrei preferito non scrivere perché
Bello parlare eccome si fosse in casa di uno di noi ma nella splendida allocuzione nella indimenticabile testimonianza che Claudio Leonardi a tenuta in apertura del congresso a Firenze tutto era scritto
Tutto ed erano cose anche intime di quelle che uno più volentieri dice di quanto non le scriva che allora c'è un'università seria che sta al gioco che che accetta certi stili e certi modi di fare anch'io le poche cose che ho da dire Leo scritte grazie delle parole care è stato come per chiunque lo sarebbe stato un ritorno molto bello e una resa di giovinezza e di entusiasmo ognuno di noi io ho l'avvocato conti Celli il collega il Baldo collega Nicoletti e Romolo Pietrobelli abbiamo abbiamo poco tempo abbiamo un tempo limitato
In questa tornata di lavori che conclude alla Sapienza il cinquantatreesimo congresso nazionale
Della federazione degli universitari cattolici italiani
Il congresso del centenario la Fuci fu anticipata
Dalla rivista vita nuova rivista universitaria di letteratura esclusi sociali che uscì nel febbraio mille ottocentonovantacinque con la direzione di Romolo Murri e dal programma di una federazione cattolica universitaria formulato nel novembre dello scoop dello stesso anno
Nel novantasei fu poi costituita la Federazione che pochi mesi dopo fu assorbita nell'Opera dei congressi dimesso si Murri con il nuovo nome di federazione universitaria cattolica italiana ecco da quel momento esistiamo con lo stesso nome la stessa identità
Sociale e culturale il congresso che oggi si conclude in uno spazio non soltanto insidie perché abbia studiato in questa università perché sia
Diventato professore in questa diversità di la l'Aula Magna a tanti ricordi e veramente tante risonanze affettive
In uno spazio non soltanto insigne ma anche Saccaro per la coscienza fucina perché segnato dal duplice martirio
Di Aldo Moro e di Vittorio passione congresso ha avuto come tema memoria ricerca cantieri e progetti nei paradossi della speranza
Il tema non è di qualche ispirato accademico ma e dei fucili tesi studenti
Ed è veramente evocativo come accade
Quando le parole hanno referenti al di là dell'esperienza e conservano l'alone dell'allusivo del metaforico e del Simone
Avvertiamo nel tema ora ricordato un richiamo ad essenze e uno alla storia vissuta ed attività l'essenza dell'università anzitutto che non si ricava dal dato storico istituzionale
Ma dai concetti di relazione interpersonale pedagogica di soggetto pensante di unità e totalità del pensiero
Lo psico patologo il filosofo Carlo gli Aster
Con l'esperienza della Diletta universitario fai del verde
E dal punto di vista di una coscienza religiosa ma non confessionale negli anni Venti
Ci ha dato l'ultima approfondita riflessione sull'essenza di cui abbiamo fatto cenno
Riproponendo la negli anni quaranta e sessanta con emendamenti non sostanziali c'è
Un pensiero in progressione infinita
I cui presupposti provenienti da opposte visioni del mondo si incontrano per interrogarsi e immettersi in discussione a vicenda l'università è lo spazio di questo pensile
E la Moran della virilità
Dias persa parla in questo saggio bellissimo di università filosofico
Università e Filosofia
Da intendere come pensiero critico e consapevole nelle più diverse applicazioni
Sono tra loro università e filosofia così strettamente congiunte che scriveva gli Aster Ross of sempre riacquistato il senso della filosofia attraverso il fatto e l'idea dell'università
Sette anni dopo la gli Aster si Anna il De idea Université che del mille novecentoventitré
Usciva un opera di Terrassa
Scarna essenziale lucidissima
Coscienza universitaria di Giovanni Battista Montini
Allora a trent'anni assistente ecclesiastico degli universitari cattolici poi negli anni sessanta e primi anni settanta
Papà di una chiesa in dialogo con il mondo sui temi della persona umana della giustizia e della pace
E singolare la sorte di certe opere penso all'apologetico di Tertulliano
All'imitazione di Cristo di Tommaso da Camp fissi al Piccolo libro del nulla di Charlotte Borrello
Alla visione cattolica del mondo di Romano Guardini opere smilzi Tillack dargliene
Che superano appena la dimensione minima del volume
Ma con la forza della sintesi imprimono e impongono il loro messaggio di autenticità di verità e di saggezza
In sessant'anni quanti ne sono trascorsi dalle dall'opuscolo di donna Montini a oggi
L'impegno formativo della Fuci sia svolto ispirandosi alle idee contenute nelle pagine Montini Anna
Con la testimonianza che la santità di Piergiorgio Frassati e la morte di Moro e di passione vi hanno portata e con l'esplicitazione e l'arricchimento
Di due altissimi figure gli assistenti ecclesiastici don Emilio Guano e don Franco costa
Ma quali erano le idee i momenti le ricordo in breve
La centralità per la formazione dello studente universitario in quanto persona umana
Di ciò che è centrale nel cristianesimo
L'esservi un pio
Che si è fatto uomo e un ovvio vissuto su questa terra che e e e un uomo vissuto su questa terra che era avvio e morì per gli altri uomini le senza intima dell'uomo di Ilio
Costituita dalla sintesi di pensiero parola entità sintesi espressa in amore e misericordia università l'Università di Montini come scuola di eccellenza eccellenza relativa ma comunque sempre
Tralasciamo il termine eccellenza ai sostituiamo lo con l'espressione vertice del sistema scolastico il vertice formativo
Deve assimilare l'esemplarità del Cristo
Deve essere scuola di pensiero anzi del pensare scuola di moralità pensante Scuola del Libro ma soprattutto scuola rapide
Cose che a dirle così sembrano l'ovvio dell'ovvio e sono invece la lapidaria assiomatica essenzialità
Di quel che gli universitari cattolici hanno fatto nell'università e per l'università italiana
Certamente dagli anni trenta oggi è forse dagli anni novanta del secolo scorso
In Montini troviamo un percorso parallelo e quasi certamente autonomo rispetto all'insigne saggio di e gli astri verso sull'idea dell'università
Non altrettanto sicuro potrei dirmi dell'autonomia Montini Anna rispetto ad altra opera di grande importanza quindi luminosa bellezza
Do ai zia open University Tiffany & è
Illustra il terzo di John Newman del cardinale Newman rettore dell'università cattolica di Dublino in particolare
Il quinto dei nove discorsi compresi nel primo dei due volumi dell'opera dovevano essere presi ma il terzo confluì medi si storie col Sky Cis new Magnani ieri quinto discorso dicevamo con la sua difesa dell'educazione liberale rispetto a quella utilitaria si ritrova identica Monti
Ma sappiamo che le somiglianze nascono non di rado Arché tipicamente da affinità intuitive e interdittive
Se Newman è passato in Montini e non ne abbiamo la certezza siamo invece certi che in Montini è passato nella Fuci
Alla quale rimase sempre vicino
Come sostituto alla Segreteria di Stato come pastore della chiesa di figlio a Milano e poi come papà
Venne alla Sapienza il cinquanta cui il cinquantuno
E vi tenne un discorso di insuperata almeno per me è bellezza nello spazio spirituale dove oggi ci troviamo disse
Quale fissi sia la vostra facoltà vostro studio proiettate lo sullo schermo dell'essere e vedrete ingigantita la vostra esperienza della realtà
La mia vita intellettuale di studente comincio ad avvertire quel giorno
La necessità allora dolorosa per chi non aveva mezzi per mantenersi di proseguire gli studi oltre la laurea in medicina verso la filosofia
E certamente
Anche tu fraterno amico Vittorio page lei e tu presidente Moro
Ascoltaste quelle parole che si dispieghi c'ero poi
Come sei mesi secondo in ciascuno di noi né legami da cui fummo uniti e nel sacrificio delle vostre vite
L'università è cambiata e sta cambiando necessariamente illegittimamente
Le professioni che erano fuori e dopo sono un adesso ed entro numerose diversità il mondo del lavoro avanza proposte e richieste che la pedagogia universitaria non può pensare di rifiutare ma la formazione può cambiare solo analogicamente non sostanzialmente non è morta e non può morire la conoscenza fine a se stessa la conoscenza liberale Newman
Non è morto il sapere critico in continuo accrescimento la filosofia di Jaspers
Non ha cessato di esistere e di operare la coscienza universitaria di Montini con il suo forte richiamo alla trascendenza della verità
Ed ha un'etica che sia la stessa nel pensiero e nella nei cantieri Fucini della speranza solo l'uomo interiore potrà ispirare e guidare l'uomo storico anche nell'università alla costruzione del domani
E ora devo dare la parola nell'ordine a quattro amici cominciando dall'avvocato conti Celli
Abbiamo anche questo del libro veramente che uno dei risultati destinati a restare mi congratulo molto poco Eleonora molto bello e con quelli che lo hanno scritto insomma i promotori hanno la loro parte
Ponticelli appena fatto
Grazie presidente grazie presidente della Fuci per tutta questa iniziativa
Nei pochi minuti concessimi
Vorrei con voi
Riflettere su che cosa può significare l'esperienza centrale della Fuci
All'occhio dello storico dentini
Pensando proprio ad un contributo della Fuci
Al pensarsi della chiesa all'ecclesiologia
Tutti noi abbiamo vissuto Mimma immediatezza di esperienza nella Fuci
E abbiamo percepito
Una struttura invisibile
Di cui non sempre abbiamo preso coscienza
Partire da me
Ma rileggendo le fonti le fonti di questa storia centenaria
Dagli statuti ai contributi delle figure più eminenti dei membri degli assistenti dei pensatori che hanno collaborato a questo esperimento ecclesiale
Ne viene fuori un filo ininterrotto che attraversa le tre grandi fasi dell'esperienza della Fuci Nesta nel contesto italiano l'esperienza dello Stato liberale
L'esperienza dello stato totalitario l'esperienza dello Stato democratico e le come proiezione di varie dimensioni di Società Civile
E il filo unitario
Di questa esperienza di cristiani
Di questa esperienza al pensarsi della chiesa mi parso di rintracciarli in due strutture fondamentali
è la riscoperta all'interno delle della chiesa della dimensione orizzontale
Della tre garze spontaneo
Ed è il riscoprire all'interno della chiesa il luogo del farsi della chiesa nel mondo nella secolarizzata
Pensiamo che l'inizio e la Fuci si apre su uno scenario che vedeva al di là dei dissidi fra al vicende delle vicende scaturite dalla unità italiana
Vedeva ancora un pensarsi della chiesa in termini di relazioni di potere di comando di ubbidienza dove tutto il pensiero il trattate fisiologico era strutturato in termini di potestà
Il laico era ancora per una lunga tradizione del diritto pubblico ecclesiastico sostanzialmente il principe
All'Hui poi come intermediario era deferito del rapporto con il popolo cristiano con tutti gli obblighi conseguenti
L'esperienza della Fuci ripropone attraverso il contributo intellettuale fondamentale di Giuseppe Toniolo
All'interno nella contemporaneità dell'esperienza dello Stato liberale un nodo
Esiste oggi in questo contesto di fine Ottocento la libertà negativa del soggetto affermata ridendo cioè liberali e Toniolo con grande capacità interpretativa dice che c'è un altro risvolto che il diritto d'associazione
Dove l'accendi Bertagna allacci deve essere un processo di convergenza spontaneo e qui la fondazione
Di quella diritto di associazione di quella esperienza spontanea di aggregarsi che Toniolo vede non solo all'interno della società civile ma vede interpreta come esperienza ecclesiale
Quindi la spontaneità associativa della Fuci
Non è soltanto un fenomeno che rientra ed è comprensibile all'interno dei nuova delle nuove aggregazioni tradizionali del movimento cattolico spesso di carattere reattivo in tutte le tensioni che nasce che erano all'interno dell'Opera dei congressi ma è portatrice di una contributo
Direi originale
Perché nel momento stesso dell'associazione l'interpretazione tono Liliana lì c'è esperienza di Chiesa
In una lettera che mi è parso di grande di difesa della Fuci a Pio decimo
Toniolo dice diciamo di scrivendo la nostra esperienza di gruppi di Fukushima dei giovani che si prima leggere il Vangelo dice dici tu digito Cybei estetiche
Questo è esperienza richiesta
Qua c'è un gusto una strutturarsi di un processo quando ancora potremo dire la la natura della Fuci non aveva avuto una comprensione direi qualificata sotto il profilo giuridico
Tanto che si parlava e si andava parlando prevalentemente specialmente dopo la crisi del mille novecentocinque di addirittura associazione privata di cristiani
Sono dei cristiani dei cattolici che vivono nell'università e che si riuniscono la e viste invece una struttura di fraternità cristiana
Questo contributo questo contributo che riscopre un'antica realtà della Chiesa quella della fraternità e della dimensione orizzontale come politici come struttura primigenia prima della qualificazione
E della relazione potestà attività
Questo è un esperienza che tutti noi abbiamo vissuto è il recupero che poi sarà successivamente approfondito da don Guano e da da costa in quel tema dell'amicizia
Questo tema dell'amicizia non è un tema di generica o di vacua spiritualità è una struttura portante delle relazioni nella chiesa
Se la radice del diritto e la chiesa della Carità
E lo è la la legge prima e lo è il fondamento l'amicizia che come dire era il tema ordinario di spiritualità e di predicazione all'interno della Fuci è in realtà la struttura caratterizzante della chiesa
Qui c'è una riscoperta da parte della della speranza fucina di fonti patristiche nettissime proprio attraverso la mediazione che attuano e poi in particolare costa riproporrà
Riscoprire questo lato di Frey non della Fuci ma che la Fuci fa riscoprire a tutta la Chiesa
E quello che dovremo compiere possiamo compiere eleggendo delle fonti di una storia che ci rappresenta in primo luogo un ordine della fraternità cristiana un ordine arte della fraternità Christie
Il secondo elemento che sembra percorrere in modo continuo no il percorso della Fuci in queste diversità
è l'accentuarsi direi acuto preciso della condizione universitaria non come ambiente
Ma ma come condizione dove l'assili ve la vocazione il Brennero
Mi è parso che questo recupero di uno spazio specialmente a partire dalla società liberale da quel contesto universitario che dobbiamo dire certamente di una élite intellettuale
Quale era connotata la sequenza della negli studi universitari fra la fine dell'ottocento e i primi decenni del Novecento
In cui il pensare e l'intelligenza diventa luogo stesso dell'esercizio della carità cristiana
Io penso che questo profilo disse con la vita
Di Seckau di Chiesa che si riscopre in un luogo secolare
Che si riscopre nella fraternità entro un luogo secolare
In realtà nella con la Fuci con l'esperienza e la Fuci tende a ricomporre una parte scissa che la esplicito Lucia le cresime già cattolica aveva perduto nella controriforma e nel periodo con la riforma
Come dire recupera insieme con quella struttura orizzontale con quella tendenza di collegialità che invece sarà accentuato a proprio dalle chiese la riforma del nord europeo
Per Cuper anche quella appartenenze senso della secolarizzata che sarà proprio di una lunga tradizione di spiritualità delle chiese della riforma
Sembra quasi che la Fuci recuperi permetta di recuperare nel contesto della vita e della fedeltà alla Chiesa cattolica
Aspetti profili che vicende storiche unilateralità azioni accentuazioni avevamo messo in un bar
Questo profilo della se con la Rita e quello che poi metterà di esplodere dopo l'incubazione fu uscite Monte di Righetti di Montini fasi come dire di di recupero di comprensione
Proprio la fase di incubazione di pensiero di spiritualità nella immagine profetica della presenza del cristiano che caratterizzerà poi la Fuci negli anni del secondo dopoguerra
Perché lì emergerà con nettezza la figura Dellai ricco chi non si adegua mai che non si adegua mai al modello dato ma che ha sempre un elemento di anticipazione
Il contributo di Vittorio Bash lei in questo senso
è così netto così anticipatore ed è oggi confermato dalla sua testimonianza ed è quella capacità di vedere la dimensione del cristiano profeta dentro il secco no
E che riconduce la Chiesa dentro il luogo poco della vita che la vita della società
In questa prospettiva io penso che il contributo che la Fusi come esperienza in chiave unitaria nelle diverse fasi storiche è un contributo sostanzialmente unitaria legato alla recupero di una fraternità cristiana come struttura portante della chiesa
Legata fondata e radicato nella carità e legata alla centralità della figura laicale come spiritualità del tempo del tempo secolare
Il contributo potremmo dire di chiusura che mi pare anticipi poi e che poi come dire tiene consolidato codificato nel pensiero del concilio Vaticano secondo oggi pone pone però a noi dei grandi interrogativi
Come continuare questa tradizione
Se la fucina è riuscita a dare forme di cittadinanza ecclesiale
Nuove forme di cittadinanza ecclesiali in questa età di Travaglio oggi la Fuci si trova a domanda a domandarsi quali forme di cittadinanza ecclesiali in un'età postmoderna
Io credo che debba ricatti in genere al suo patrimonio spirituale al suo mezzo di scoprire davvero nelle fonti originarie dell'esperienza biblica dell'esperienza dei padri anche nuove idee nuovi contributi e ti sei
Nuove esperienze
Per questa condizione del credente nella città nella città postmoderna grazie
Parola al professor Marco Rivaldo
Desidero in primo luogo ringraziare la Presidenza della Fuci per il grande onore che mi ha fatto invitandomi a redigere una parte del libro del centenario
Sulla cultura
Dato il tempo ristretto che ho a disposizione ho pensato di sviluppare per iscritto il tema che mi è stato affidato formazione allo studio critico
è impossibile illustrare la visione fucina della formazione allo studio critico senza riferirsi al modo in cui Giovanni Battista Montini
Nelle sue note per gli studenti aventi per titolo coscienza universitaria ora così suggestivamente evocata dal professor Cappelletti
Tratteggia i caratteri fondamentali della formazione a proposito dello studio Montini approfondiva il suo significato rileggendolo sullo sfondo della sua provenienza dal latino Studium
Non pensate voi domandava l'antico assistente che una religione che uppercut di nella sede possesso implicito della verità divina
Debba avere necessariamente un altro l'atteso da la ricerca la passione l'attenzione avida e insaziabile verso questa verità esplicitamente svelata
Tensione che si chiama amore
Che tutto ciò nell'ordine del pensiero umano limpidamente figurato nel processo logico della parola Studium
D'altro lato la critica non è per Montini cito la assoluta libertà di giudizio ma è l'impiego prudente e coraggioso di indiscutibili e costringe enti verità elementari
Ovvero un'altra citazione l'impiego di una verità di una conoscenza per valutare per scoprire altre verità altre conoscenze così il passo Monti Miano
Studio significa meditazione conoscitiva medita Zio
Studiò e tensione in appagata verso l'una inesauribile verità
Che si declina come infinito approfondimento di essa sì che cercare e trovare non si escludono ma inseparabili mente si richiamano
Cerchiamo per sapere
Ma non cercheremmo se non fossimo abitati da un presentimento del vero
Da un'irrequieta certezza
D'altro lato ogni conoscenza se è reale ed effettiva e sempre percorsa dal sentimento di una limitazione allude ad altro da sé
Ha un non conosciuto ha uno sfondo ulteriore in abbraccia bile che suscita nuove domande appella il nostro pensare provoca il desiderio di cercare ancora
L'orientamento critico significa in questo senso Havas impegni Handy capacità di scoprire e di enucleare nuove conoscente mediante analisi discernimento giudizio
Studio critico non ha perciò nulla a che fare con la statica custodia di un mondo culturale passato anche se include un rapporto vivente
Una memoria creativa della tradizione annodata al di sotto delle cesure storiche delle discontinuità epocali che per altro non vengono ire misticamente sottaciute
Nello studio critico significa anarchismo metodico gusto della novità per la novità anche se esso richiede un momento di invenzione ed indipendente ricerca realizzata in responsabile libertà
Correndo il bel rischio del pensare da sé che non deve essere mai disgiunto dal pensare mettendosi al posto degli altri o dal pensare allargato di cui il campus ha parlato
Ancora Montini riconosce l'essenza del metodo formativo Fucino nella unificazione