"Le frontiere della democrazia" org. nell'ambito del 53° Congresso Nazionale della FUCI (Federazione Universitaria Cattolica Italiana)

E io sto momento intitolato le frontiere della democrazia
Abbiamo con noi appena arrivato il professor Maurice Duverger
Non esisterebbe di presentazioni
Comunque diciamo che è iniziata come professore di diritto alla facoltà di Bordeaux nel mille novecentoquaranta
Si è avvicinato può ai circoli della resistenza cattolica
Ha sostenuto la tesi dell'illegittimità del Governo di Vichy già dal quarantatré sì occupate continua ad occuparsi di sistemi partitici e di sistemi istituzionali
A cavallo tra diritto costituzionale scienza della politica
è stato inoltre deputato europeo dall'ottantanove al novantaquattro per l'Italia
Poi abbiamo il professor Valerio Onida
Expo osceno presidente del circolo di Milano dal cinquantacinque al cinquantasette
Già professore ordinario di diritto costituzionale all'Università di Milano
E adesso dal trenta gennaio di quest'anno giudice costituzionale
E infine pro il dottor Marcello Veneziani
Giornalista collabora l'atto con il Messaggero già direttore dell'Italia settimanale
Ricordiamo poi fra le ultime pubblicazioni l'anti novecento in replica al saggio di norma di Norberto Bobbio Sinistra e destra
Ci aiuterà in questa nostro pomeriggio
Stefano Ceccanti
Dottor Stefano Ceccanti dottorando di ricerca di ricerca in teoria dello Stato
E istituzioni politiche comparate
E presidente Fusi dal mille novecentottantacinque al mille novecentottantanove e che per questo ringraziamo di darci una mano
In questa opera di traduzione
Nell'ordine quindi avremo ora leggeremo alcuni saluti
Fa avremo la relazione introduttiva
I primi due interventi poi faremo un dieci minuti di Brecht
In modo che dato che oggi va un po'più di tempo
Ci riposiamo la mente per cinque mesi cinque dieci minuti e poi chiuderemo
Con l'intervento del professor Duverger a seguire il dibattito chiuderemo per La sette io chiamerei a leggere
I tre quattro saluti che dobbiamo leggere
Francesco
Illustri Presidenti ringrazio vivamente per l'invito così cortesemente rivoltomi a partecipare al cinquantatreesimo congresso nazionale della Fuci che si terrà dal venticinque al ventinove il prossimo aprile prossimo
Spiacente purtroppo di non poter essere presente desidero esprimere il senso della mia ideale partecipazione alla significativa manifestazione
E formulare nel migliore Aguri per il centenario di fare di fondazione della federazione
Desidero altresì far giungere a loro e a tutti gli intervenuti all'importante congresso fervidi voti augurali di buon lavoro il mio più scordare caloroso saluto Lamberto Dini presidente del consiglio dei ministri
E in ringraziato per il cortese invito ad intervenire al cinquantatreesimo congresso nazionale in occasione del centenario della federazione le comuni Coco che concomitanti impegni non mi consentono purtroppo di essere presente
L'occasione mi è però gradita per augurare la la manifestazione pieno successo ed inviare a lei e agli intervenuti i miei più cordiali saluti Carlo Scognamiglio presidente del Senato della Repubblica
Ricevuto suo cortese invito per il congresso nazionale della Fuci e nell'impossibilità di intervenire desidero rivolgere un cordiale saluto a tutti i presenti e l'augurio sincero affinché i lavori del congresso possono avere la migliore riuscita
Irene Pivetti presidente della Camera dei deputati
Abbiamo poi ricevuto alcuni saluti dai partiti purtroppo non sono non sono arrivati tutti pur avendo invitato tutti a mandarci cari Presidenti sono COMU convinto che dalla vostra riflessione sulla delicata situazione politica italiana verrà un prezioso contributo di approfondimento
è mia convinzione che la crisi vada al di là della stessa politica e che tocca il cuore stesso della società economicamente sviluppate
L'espansione enorme di ceti medi economicamente e socialmente robusti ma senza precisi riferimenti ideali e senza bussola politica nei termini a una situazione a mio parere di diffusa indifferenza che induce l'egoismo e la democrazia al populismo e perfino a disperazione nichilisti
Il rischio dunque quelle di una società ingiusta che accetta di essere tale pena la rivolta esiste cioè un grande tema che sintetizzare così come dar senso respirava democrazie contemporanee
Gerardo Bianco segretario del Partito popolare
Cari amici della Fuci vi ringrazio molto per l'invito a partecipare al cinquantatreesimo congresso della Federazione che celebra in questa occasione Centanni e di una storia sempre giovane purtroppo l'impegno di questi giorni non mi consentono di essere presente fra voi
Sarà comunque mia cura informarmi sui contenuti emersi durante le vostre giornate
In particolare vi prego di farmi pervenire le vostre osservazioni in merito alle questioni di politica universitaria che come ha ripetutamente dichiarato sono giustamente all'apice del governo che mi appresto a costruire sono comunque interessato anche agli approfondimenti ulteriori che vi siete prefissi nel congresso che investe nel futuro della vostra democrazia nella cornice europea
Sono infatti che la Fuci gioca da sempre un ruolo di partecipazione culturale profonda su queste frontiere la storia del nostro Paese sarebbe stata meno ricca se non ci fossero stati generosi tentativi fucine di coniugare cristianesimo e democrazia identità e apertura dell'indiano
Solo per limitarsi all'ultimo cinquantennio basti ricordare il contributo alla rinascita democratica maturato con lo studio negli anni del regime con impegno della Resistenza nonché nell'ultimo decennio l'incubazione delle novità culturali e politiche
Che stanno supportando il passaggio ad una vera democrazia dell'alternanza
So bene che contributo della Fuci e tale da trascendere qualsiasi logica di parte e confine di schieramento nonché quella logica del breve-medio periodo in cui la politica stessa costretta a ridursi
Tuttavia mi sembra giusto ricordare che l'elaborazione fucina degli ultimi anni è stata importante per superare le persistenti nostalgica di una democrazia senza conflitto e senza ricambio
E le storiche diffidenze a dar diffidenze a dar vita ad ampia aggregazione programmatiche dentro le quali le identità lungi dal perdersi si arricchiscono reciprocamente nella logica della parabola dei talenti
Conto sul vostro contributo come accaduto per le suggestioni dei referendum elettorali per l'iniziativa sul sul contrappesi per le minoranze
So bene che avrà in voi come presidente del Consiglio degli interlocutori esigenti e spesso critici vi ringrazio anticipatamente
Confido però che sappia che capiate che il contratto di legislatura che abbiamo stabilito con il Paese
E che presto confermeremo in sede parlamentare potrà finalmente farci uscire da quella logica di corto respiro di mera sopravvivenza di un certo politico immobili su cui da tempo la vita politica si era bloccato
Credo che sappiate che una pagina nuova può e deve aprirsi e spero che che vi possiate collocare dentro questa novità infedeltà alla Chiesa al Paese all'università con viva cordialità Romano Prodi
Approfitto anche per salutare Giorgio Tonini Gianluca Salvatori l'ho vista arrivare adesso e tutti gli altri che sono intervenuti questo pomeriggio
Dimenticavo già presidenti nazionali forse
Abbiamo iniziare le frontiere della democrazia il titolo di oggi
è inutile negare che la democrazia contemporanea si trova da alcuni anni di fronte ad alcune domande ed interrogativi che ne hanno minato la forza di fronte alla scomparsa degli avversari l'attenzione critica rivolta fino ad allora verso gli altri si è rigirato su se stessa mettendo a nudo i limiti delle domande che fino ad oggi erano rimaste sottese
Anche la campagna elettorale appena conclusa nel nostro Paese ha evidenziato una serie di problematiche relative al modo di intendere il ruolo della politica della necessità di ridefinire sia a livello istituzionale che socio economico
Natura e compiti dell'organizzazione statale
Non si tratta soltanto di individuare ricette che risolvano il problema del debito pubblico quanto ad individuare i nodi centrali per proseguire quel processo di maturazione del nostro sistema democratico
Per questo ci pare necessario prima di entrare nel merito dei problemi fare alcuni passi indietro
Abbiamo assistito al progressivo svuotamento del mito della politica intesa come capacità di definizione di un progetto di società
Le democrazie centrate sull'impostazione finalistica dell'azione statale
Hanno lasciato quasi totalmente il campo a modelli democratici ovvero modelli in quella capacità di incidenza del politico sulle dinamiche sociali non solo è ridotta ma non è neppure auspicata
Il fenomeno definito con la locuzione di secolarizzazione della politica
Appare eminentemente legato alla crisi della modernità
Ovvero alla tesi di quella capacità di definire progetti univoci universali che attraversa il nostro panorama culturale
Temo calcinacci dentali si trovano ad affrontare quindi una fase di profonda crisi che legano oltre il problema politico il problema economico
La progressiva internazionalizzazione dei mercati sia dal lato della produzione che la lato finanziario
Ed il conseguente potenziamento degli organismi comunitari
Hanno svuotato le politiche economiche nazionali di un potere di incidenza reale
Al punto che la politica si trova spesso nella condizione di dover sancire a posteriori a sette di interesse già autonomamente regolati dai mercati
La progressiva differenziazione sociale culturale e religiosa ha posto di fronte alla politica il problema della convivenza
Si aprono conflitti spesso insanabili di fronte alla pretesa regolativa dei comportamenti sociali da parte delle politiche pubbliche
Mentre si assiste ad un sempre più accentuato potenziamento dell'entità sovranazionali
Vorremmo però uscire da quel suo brano meccanismo che voi a considerare il nostro secolo come il capolinea della politica della cultura e della storia
Il nostro sottolineare l'urgenza di un recupero delle categorie di nel mare ricerca si spende proprio in questo senso
Una corretta valutazione del percorso storico politico non crediamo si possono appiattire su opzioni relativistiche che dimenticano totalmente il mantenimento di una ricerca di nuovi itinerari di speranza
Ovvero di nuovi itinerari politici attraverso i quali garantire un livello di dignità sempre maggiore alla vita degli uomini del nostro tempo
Come già accennavamo negli scorsi giorni è una prospettiva che riceverà il pensiero della possibilità che è scevro da qualsiasi dimensione salvifica della politica
Ma che allo stesso tempo mantiene fiducia nella possibilità dell'uomo di definire prospettive cantieri e progetti di convivenza e di vita
Si pone allora il problema di come restituire dignità al ruolo della politica
Soprattutto di fronte alla necessità di restituire capacità di partecipazione alla cittadinanza
Al momento ridotta sia per la qualità che la quantità
Crediamo che la situazione qui descritta presenti alcuni limiti ma anche nuove prospettive
Di fronte alla minor capacità della politica di incidere sulle dinamiche socioeconomiche
Sia per quanto riguarda il lato della redistribuzione delle risorse
E la relativa a tutela dei diritti sociali
Sia per quanto riguarda la pretesa del mantenimento di un'omogeneità sociale culturale diviene necessario ridefinire gli spazi per un possibile ruolo regolativo che tuteli la cittadinanza di fronte alle derive possibili di un'anarchia del mercato
D'altra parte occorre fare i conti con questo depotenziamento della politica
Non basteranno certo svolta elettorali a restituire capacità di incidenza a modelli politici ormai non più rispondente alle istanze sociali
è un problema che pone almeno nel nostro Paese all'ordine del giorno la ridefinizione del patto sociale perché anche un ruolo regolativo mantiene aperta una prospettiva di riferimento di valore che che non può non essere condivisa dal corpo sociale
Una fase di transizione e di crisi strutturale della democrazia
Allora c'era una parentesi saltano per abbreviare il nostro patto sociale ha manifestato in questi ultimi anni alcune preoccupanti segni di cesura
Comunque non era censura era autocensura
Dicevamo una fase di transizione di strutturale della democrazia che apre nuovi itinerari di possibilità a partire dalla necessità di restituire un nuovo significato e spessore alla cittadinanza
Quella che chiamavamo ridotta capacità di incidenza delle politiche pubbliche crediamo possa essere risolta nella duplice accentuazione del ruolo risorsa di una partecipazione diffusa sia a livello istituzionale che a livello socio economico
Anche il nostro Paese risente di una evidente generale delegittimazione del politico
Come in questi anni si è tentato di sfuggire cercando di trovare dall'esterno nuovi spazi di legittimità
Da una parte attraverso la delega di potere di quel potere giudiziario ha goduto in ampi stralci dell'ultima fase politica
Dall'altra attraverso la ricerca di nuove legittimazioni che pervenissero dal mondo aziendale o imprenditoriale
Quasi volendo sostituire allo Stato vero della politica sconfitta con l'azienda paradigma del mercato vincitore
La strada che già con la promozione del referendum istituzionale del mille novecentottantanove individuammo di una restituzione di un ruolo reale di incidenza la cittadinanza ci pare non si appresta non sia stata percorsa
Anzi sminuita in molte delle sue possibilità
O a volte esasperata come nell'uso debole ed eccessivo dello strumento referendario
Crediamo invece che sia proprio la restituzione ai cittadini di un potere reale di controllo di incidenza sulle dinamiche politiche la vera frontiera della democrazia contemporanea
Proviamo allora ad individuare alcuni percorsi possibili per il nostro Paese
Di fronte alla necessità di un rapporto più trasparente diretto tra cittadinanza al momento politico
Ci pare che la strada da percorrere sia quella di una prospettiva progressiva verso l'autonomia federale delle nostre comunità locali
Questa prospettiva si colloca nella necessaria ricomprensione del ruolo del pubblico ma per allo stesso tempo nuove possibilità di radicamento nella memoria delle comunità locali e reali spazi di incidenza e partecipazione
Ed è ormai giunto il momento di restituire dignità alla prospettiva federale svuotando la dà interpretazioni riduzioni insiste che vogliono leggervi l'esasperazione dei localismi o logiche secessioniste
Il federalismo sia attuata attraverso un processo di autonomia graduali
Apre nuove prospettive alla dimensione della rappresentanza
E poi mantenere aperte prospettive l'intervento sussidiario da parte della comunità statale
La cosiddetta questione settentrionale inoltre ancora una volta sottovalutata da entrambi gli schieramenti
E posta nuovamente come stanza dal voto alla lega dovrà infatti definibile soltanto come protesta ma radicata questione che interpella l'intero Paese e si pone come il passo decisivo anche per la crescita del sud
Anche il problema delle riforme istituzionali crediamo debba essere ricompreso all'interno di un di questa prospettiva
Se l'attuale sessione elettorale ha segnato un'ulteriore tappa verso la definizione di un'alternanza reale
Attraverso la legittimazione della sinistra però di governo rimangono tuttavia alcune anomalie creando nel nostro sistema elettorale ed istituzionale ancora inadeguata alle istanze di una democrazia veramente competitiva
Crediamo che il problema istituzionale non passa comunque essere risolto esclusivamente nell'ottica di una riforma che garantisca stabilità agli esecutivi come gli ultimi dibattiti hanno evidenziato
Non si tratta infatti sono di autolegittimazione dei governi quanto di mantenere una dialettica tra rappresentanza governabilità e garanzia ci pare allora che in questa prospettiva discorrere di presidenzialismo sia veramente l'ultima delle urgenze
Quanto l'apparente palliativo prospettato da una classe politica che pare avere di fronte a sé sono la prospettiva di un'auto perpetuazione
è comunque elemento di garanzia per affrontare serenamente nelle sedi appropriate
Il problema la sconfitta di chi vedeva nelle elezioni pure ferendo mi istituzionale
Al di là delle diverse architetture che si possono concepire bisogna comunque recuperare l'idea di una democrazia delle regole in cui i vari attori di una società sempre più segmentata
Riescano a trovare un efficace definizione del proprio ruolo e delle loro responsabilità in questo senso riforma istituzionale
Significa individuare gli strumenti di garanzia e contrappeso di un sistema maggioritario un primo banco banco di prova della nuova maggioranza sarà proprio la sua capacità di tutela del ruolo garante dell'opposizione e l'avvio della definizione di regole precise che non affidano le garanzie alla buona volontà dalla maggioranza di turno
Riforma istituzionale significa riavvicinare restituzione al territorio anche attraverso una ricca la riforma della pubblica amministrazione
Significa tutelare gli interessi diffusi potenziare gli strumenti della cittadinanza attiva razionalizzare i processi di produzione delle regole e non ultimo riformare radicalmente gli strumenti di partecipazione dei partiti e fuori dai partiti
A questo proposito anche alla luce della recente campagna elettorale ci pare doveroso sottolineare come entrambi i poli abbiano mantenuto un atteggiamento ancora eccessivamente ancorato a logiche di tipo proporzionalisti come che sta impedendo il passaggio all'auspicata democrazia competitiva
Abbiamo assistito sia in fase di formazione delle coalizioni sia nella definizione delle candidature ad una gestione dirigistiche spartitoria che aveva tenuto per niente in considerazione il radicamento territoriale le preferenze degli elettori
Accetto andò in molti casi la disaffezione della cittadinanza nei confronti dell'aggregazione politica
Se invece come crediamo le possibilità di sviluppo dell'attuale legge elettorale magari corretta con l'introduzione del doppio turno
Sono ancora vive diviene necessario operare una forte democratizzazione del sistema di determinazione delle candidature
Ad esempio secondo il modello delle primarie già sperimentato in molte democrazie
Quella sera deve corrispondere un altrettanto radicale ridefinizione del sistema dei partiti ed una maggior trasparenza della struttura degli stessi
è inconcepibile il permanere di un people bipolarismo frammentato in cui si era debole definizione dei leader che le differenti forze contrattuale dei cespugli
Rendono meno evidente rapporto responsabilità rappresentanza su cui si fonda un corretto modello maggioritario
Due ulteriori banchi di prova si porranno immediatamente nei prossimi giorni nella scelta dei ministri del governo la suddivisione dei gruppi parlamentari
Una corretta impostazione del maggioritario impone l'abbandono di logiche spartitorie ora chiara responsabilità di Scelta da parte del leader incaricato di formare il governo
D'altra parte pur tenendo viva la necessaria autonomia delle diverse aggregazioni partitiche
Ci pare inconcepibile che la coalizione presentata si è unita di fronte al le coalizioni presentate si unite di fronte all'elettorato tornino a dividersi in Parlamento costituendo gruppi parlamentari del tutto separati tra di loro
è quindi un problema che investe la classe politica e le aggregazioni e su cui è difficilmente levare architetture proponibili possono incidere fino in fondo
Un'ultima considerazione sul rapporto politica economia cui accennavamo all'inizio
Se è vero che da una parte il modello economico di sviluppo sta attraversando del nostro Paese sta attraversando una parte una forte fase di crisi
è altrettanto vero come sul lato della regolamentazione dei rapporti privati il nostro sistema giuridico politico sembra essere più carente
Si manifesta la necessità di ricondurre il ruolo economico Della politica entro nove binari che si pongano in un'ottica di controllo e di regolamentazione delle dinamiche del mercato
Abbandonando la pretesa di ruolo di iniziativa propulsiva
La necessità di un rilancio per ora regolatore garante che si manifesta in tutta la sorgente di fronte al nostro modello di sviluppo
Ancora troppo legata al potere di pochi centri finanziari produttivi il problema troppo spesso esaurito in termini di par condicio
Informativa si pone con forza anche di fronte alla nuova maggioranza
Che su questo piano dovrebbero indirizzare un'impostazione manifestata a partire dal processo di privatizzazione avviato dal governo Ciampi che ha favorito in maniera eccessiva solo alcuni grandi blocchi finanziare gli industriali
Ma allo stesso tempo si impone la necessità di un i rivali una rivalutazione del ruolo che la cittadinanza sociale attiva può svolgere sebbene sostenuta dalle politiche pubbliche
Per individuare nuovi itinerari di intervento economico e produttivo ed una nuova soggetto all'età che si ponga come via intermedia tra pubblico e privato
Ci riferiamo al cosiddetto settore del no profit qua al settore della cooperazione ma anche ad una prospettiva più ampia di investimento delle politiche nelle risorse economiche ed imprenditoriali che emergono dall'iniziativa privata della cittadinanza radicata nel territorio
Alla luce della riflessione che verrà condotta ci pare si possa evidenziare allora nel nuovo politiche prepolitico della cittadinanza una delle frontiere centrali però una scommessa delle democrazie contemporanee
Ed una via di uscita anche di fronte alla fase di stallo teorico pratica che risiede nell'indebolimento delle potenzialità degli Stati
Un investimento che parte dalla nuova scommessa sulla territorialità sulla dica mente locale aperto ed inserito in prospettive di globalità nazionali ed internazionali ma di questo affronteremo domani politiche culturali ed economiche
Ma l'investimento che allo stesso tempo richiede ci preoccupa sottolinearlo una scommessa sulla formazione di una cittadinanza attiva come corpo intermedio necessario alle democrazie contemporanee
Ecco che l'urgenza formativa che abbiamo posta conclusione delle nostre tesi congressuali ritorna anche come frontiera della democrazia
Un'urgenza che si sconta nella riforma dei luoghi formativi di cui abbiamo parlato ieri
Ma anche in un nuovo investimento sui giovani e sulle politiche giovanili intese come politiche dei e per i giovani
Per questo ci preme oggi rilanciare la necessità che a livello locale e nazionale si individuino spazi di partecipazione di intervento dei giovani nella vita istituzionale e politica del nostro Paese
Come il Consiglio nazionale della gioventù su cui la foce si è speso in questi anni
Ma una scommessa sulla cittadinanza che deve passare come abbiamo visto anche da una discussione complessiva dell'assistemmo istituzionale nell'ottica dell'apertura di un processo costituente fondato sulla cultura dell'emendamento
L'elettorato ha manifestato una certa maturità rispondendo in buona parte alle stanze poste dal maggioritario
La classe politica invece pare essere ancora una volta come già nel novantuno un passo indietro
D'altra parte la maggioranza politica che può permettere la governabilità non riesce ancora a fugare rischi di precarietà del sistema
Ancora oggi minacciato da quella velata voglia di centro che ciclicamente riappare nel nostro Paese e che rischia di inceppare il processo di maturazione del nostro sistema
E in questo senso il voto può essere interpretato anche come un ulteriore segnale per affrontare in maniera serena ma decisa quelle riforme istituzionali e politiche che ormai il paese attende
Non si tratta di radere al suolo per ricostruire ma di riformare per restituire significato alle regole e sovranità ai cittadini
Lascio la parola al professor Onida resteremo internamente
Grazie
Il secolo ventesimo è stato possiamo dire secondo la democrazia
Iniziato sin quando da poco si era avviato Travaglio lento che doveva portare i sistemi rappresentativi a base elitaria sorti dalla rivoluzione della fine del Settecento
Trasformandoli sistemi rappresentativi di massa
Scontrato con la formazione dei grandi partiti organizzati nel Paese segnato questo secolo nel suo primo ventennio dal crollo definitivo delle vecchie forme politiche sopravvissute alla rivoluzioni
Della fine settecento e e quindi anche del crollo del mondo create queste forme politiche era legato con tutti le sue arretratezze ma anche con i suoi valori segnato dalla estensione del principio di nazionalità come principio di aggregazione delle comunità politiche
E dal primo timido affacciarsi dei diede la comunità mondiale delle nazioni che applicasse anche i rapporti fra Stati
Quelli principi non dissimili da quelli che avevano portato alla sostituzione della forza del diritto alla forza dei privati nei rapporti fra individui
Secolo ancora sconvolto negli anni dai venti ai quaranta
Dall'avvento di nuove forme statuali che da un lato in nome della democrazia sociale ed economica svuotavano gli istituti della democrazia politica dall'altro
Di regimi che rimettevano radicalmente in discussione gli stessi principi delle rivoluzioni liberali a favore di concezioni gerarchiche e autoritaria della società politica
Fino al grande rogo del secondo conflitto mondiale
Che ha segnato la definitiva caduta di dei maggiori regimi almeno fondati su ideologie autoritarie la fine dell'era del colonialismo politico-militare
La ripresa il consolidamento dell'idea di una comunità mondiale fondata sulla pace sul diritto e sulla giustizia fra le nazioni
E secolo infine che ha visto dopo la scomparsa dell'Europa delle ultime forme politiche ispirate a concezioni autoritarie la svolta dell'ottantanove che ha portato alla pacifica anche se travagliata trasformazione
Dei regimi dell'Est ha portato a superarli superamento del bipolarismo mondiale fondato sui due blocchi sul terrore atomico
Ha poi rapportato all'estensione quasi universale delle dottrine democratiche come fondamento ideologico delle forme di organizzazione politica
Oggi possiamo dire che da estinti a Città del Capo da Londra Tokyo da Toronto a Santiago del Cile il mondo sembra aver acquisito l'ideologia democratica come fondamento almeno teorico della convivenza e come potremo dire linguaggio comune della politica
Naturalmente non possiamo e non dobbiamo chiudere gli occhi di fronte al fatto che nonostante questo in tante parti del mondo e talvolta noi vicinissime
Guerre massacri deportazioni violenze oppressione sono ancora realtà quotidiana
Dalla dall'irrisolto conflitto jugoslavo alla permanenza a permanere dei tribalismo i nell'Africa nera i fondamentalismi intolleranti in certi Paesi dell'isola alla evidente alla fragilità delle democrazie sudamericane
All'enigma del regime consolidato sì nessun continente cinese molte troppe sono ancora le realtà che sembrano smentire smentiscono in realtà qualsiasi visione ottimisticamente Iren istigano ridire del mondo
E tuttavia
Tanti muri sono effettivamente crollati
Le comunicazioni di scambi non solo di beni ma di persone fra tutte le aree del mondo sono cresciuti come non mai
Tanti luoghi storici dove principi opposti a quelli democratici sembravano dominare e attuarsi incontrastati sono venuti meno
Gran parte del mondo sembra ormai parlare con linguaggio dei grandi principi
Quelle verità di per sé evidenti che duecento anni fa i costituenti americani enunciava nella loro dichiarazione d'indipendenza eguaglianza libertà diritti dell'uomo governo fondato sul consenso dei governati
E che sono alla base questi verità di per sé evidenti del costituzionalismo europeo
Principi che per noi per esempio sono solennemente espressi in quel testo costituzionale
Che lungi dall'essere obsoleto come da troppe parti e con troppa leggerezza leggerezza a mio avviso si è fatto credere è fra i più completi e coerenti nel parlare il linguaggio dei grandi principi di cui dicevo
Diritti inviolabili dell'uomo sia come singolo sia le formazioni sociali doveri inderogabili di solidarietà pari dignità sociale eguaglianza davanti alla legge positivo impegno per rimuove gli ostacoli di ordine economico e sociale
Per lo sviluppo delle persone l'effettiva partecipazione di vita dove dal lavoro potestà ultimo di decisione spettante al popolo che la esercita le forme nei limiti della Costituzione citato come vi rendete conto articoli la Costituzione
Limitazione a sovranità statale necessarie a un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le nazioni
Questo è il linguaggio dei grandi principi questo è il linguaggio delle Costituzioni contemporanee questo è il linguaggio che la Costituzione italiano naturalmente una cosa è il linguaggio delle carte costituzionali e altra cosa è la realtà dei fatti
E direi l'obiezione del giornalaio fiorentina un celebre aneddoto raccontata da Piero Calamandrei la Costituente per porre in dubbio l'opportunità di inserire nel testo costituzionale lei non c'è azione di obiettivi lontani dall'essere raggiunti si diceva l'obiezione come quel giorno avete gridava grandi vittorie gli alleati ma poi sottovoce aggiungerà ma non è vero niente ecco voglio qui l'obiezione del ma non è vero niente
E anche oggi nei fatti quante violazione di diritti inviolabili
Quante offesa l'eguale dignità delle persone quante disuguaglianze giustificate fra individui
Pur proclamati in via di principio uguali quante situazioni contrastanti con la per la pace e la giustizia fra le nazioni l'articolo undici della Costituzione richiamo
Eppure nonostante questo evidente contrasto fra proclamazioni realtà è tutt'altro che indifferente che i principi quei principi siano Accolti proclamati nelle costituzioni
Non solo infatti è sempre possibile si deve distinguere fra il diritto e la mera forza è il diritto ha di per sé una sua forza almeno fino a quando c'è qualcuno che vi crede
Finché masse di persone prive di ogni altra difesa ne fanno la propria difesa
Finché a Berlino è altrove vi saranno giudici che lo producono questo diritto in pronunce che si contrappongono la prepotenza del più forte
Non era indifferente che don Lorenzo Milani nella sua scuola di Barbiana
Ai suoi giovani allievi potesse mostrare e insegnare che i principi nei quali essi credevano
E nei quali speravano per il loro riscatto stavano scritti solennemente nella legge fondamentale dalla quale ed alla quale soltanto i poteri legali traevano come traggono la loro legittimazione di più l'evoluzione degli ordinamenti politici nazionali e internazionali mostra una linea di crescita di perfezionamento e di arricchimento degli strumenti giuridici di garanzia e di attuazione dei principi supremi
Basta pensare alla grande espansione conosciuta negli ultrà che negli ultimi anni in tutta Europa all'Ovest come all'estero dagli istituti della giustizia costituzionale
Ripa giurisdizione che posta propriamente a tutela delle costituzioni dei diritti costituzionali
E per altro verso parte pensare ai seppur timidi cenni di rafforzamento di istanze giudiziarie internazionali a tutela di diritti umani
Restano dunque sono gravi certo le lacune e le contraddizioni ma la linea sembra segnata
Del resto l'affermazione
Dei principini specie dei principi costituzionali fondamentali
Degli ordinamenti democratici ha sempre preceduto nel tempo e anche di molto la loro effettiva realizzazione
E dunque le contee la contraddizione fra principi e loro parziale attuazione o loro inattuazione segna tutto il corso della storia costituzionale anche di questo secolo della democrazia
E non solo a causa del sorgere ideologia di regimi che quei principi esplicitamente si contrapponevano proprio per la parola contraddizione fra realtà e principi
Facile fare degli esempi così nella patria di quella stessa di Pietralunga stessa patetico la dichiarazione d'indipendenza
I cui padri avevano proclamato con tanta chiarezza la verità di per sé evidente dell'uguaglianza di tutti gli uomini dotate di loro creatore dei diritti fondamentali di vita libertà ricerca dalla felicità cito grazie indipendenza americana
Per decenni è sopravvissuto nei territori istituto nei territori anche i termini giuridici
L'affermazione in principio dell'uguale diritto di tutti i cittadini di fronte alla legge ha convissuto a lungo come noto in tanti Paesi anche nel nostro con sistemi di restrizione del suffragio per censo per cultura per sesso che ne costituiva la negazione
E con l'affermazione del diritto di tutti i popoli a darsi propri liberi ordinamenti ha costituito a lungo evidente contraddizione costituisce ancora oggi in parte la pratica della dominazione coloniale
E così ancora i diritti sociali proclamate dalle costituzioni democratiche del Novecento
Esprimono ancora oggi obiettivi che in molti il ruolo di tempi casi sono lontani dall'essere raggiunti
Diritto al lavoro e disoccupazione endemica diritto all'istruzione abbandono scolastico diritto all'assistenza sociale e permanenza di fasce di individui sotto la soglia della povertà assoluta sono contraddizioni evidenti
Non sono dunque
Le pur clamorose e persistenti contraddizioni dell'attuazione che possono inficiare la validità di quei principi
Finché questi costituiscono un punto di riferimento ideale sostanzialmente indiscusso per gli individui e per le comunità
E possiamo allora dire visto che il secolo ventesimo avuto questo svolgimento questo viene svolgimento possiamo dire che la democrazia nonostante tutto ha definitivamente vinto
Possiamo dire che il secolo democrazia consegna le generazioni a venire un patrimonio ideale se non di realtà concreta definitivamente consolidato attorno a questi grandi principi il cui linguaggio come ho detto e oggi parlato in tutto il mondo
Ma tutti avvertiamo le ragioni che ci impediscono di dare una risposta così incondizionatamente ottimistica queste domande
Intuiamo che nuovi formidabili pericoli e difficoltà
Dovranno essere affrontati nel prossimo futuro perché il patrimonio che ci perviene dal passato non è così al sicuro
Alle nuove frontiere della storia la democrazia vedo affacciarsi almeno un grande pericolo è una grande sfida
Il pericolo e quello che definirei il pericolo di perdita della fede nella democrazia
La storia dell'empatia è stata finora una storia di progresso e di espansione nonostante tutti gli ostacoli le resistenze
La realtà poteva essere e spesso era contraddittori ma il traguardo e la direzione apparivano fuori discussione
Oggi invece compaiono segni e proprio nelle società più mature
Che possono far pensare ad un arresto a Veltroni inversione di tendenza indico semplificativamente tre sintomi
Il primo
Per più di un secolo o di un secolo e mezzo gli ordinamenti penali dei paesi più sviluppati sono andati sviluppando sì nella direzione di una trasformazione della funzione punitiva dello Stato volesse esplicita l'ordinamento penale
Da semplice sostituzione
Alla vendetta privata di una vendetta pubblica
A quella di una difesa sociale non dissociata nostro non non lo stesso spaccata dei principi di umanità della pena
E la pena di morte è apparsa quindi come un residuo destinato a scomparire mano a mano che i principi cui le società esplicitamente si ispiravano trovavano Pierre più piena attuazione
E di recente abbiamo assistito e proprio nel paese a cui guardiamo come luogo
Della possibilità anche se non di rado non augurabile anticipazione del nostro futuro abbiamo assistito alla reintroduzione della pena di morte gli Stati che l'avevano abbandonata
Abbiamo assistito ad una ripresa vigorosa di questa pratica
Penalistica Barbara
Abbiamo letto di numerosi candidati autocandidati al ruolo di voglia volontari
E di altri gruppi Riva offerto dai poteri pubblici il triste spettacolo dell'esecuzione come soddisfazione del loro voglia di vendetta
Abbiamo letto ancora dirà restaurazione di pratiche carcerarie che credevamo superate
Sono solo segni prodotti speriamo passeggeri di isterie collettive di tensione non governate ma sono segni pericolosi perché si diede per la prima volta danno la sensazione di una marcia all'indietro anziché in avanti dell'orologio della storia su questo terreno
Si può essere più o meno ottimisti sulla linearità del progresso nella storia dell'uomo come individui e come collettività ma quello che è certo è che almeno nelle ore in cui viviamo
Era fondamentalmente acquisita fino ad oggi la linearità del progresso complessivo delle leggi e dei principi del diritto come espressione dei fondamenti cui gli uomini cercano di spiegare l'organizzazione dalla comunità
E questo mi pare un primo sintomo di pericolo
Secondo sintomi
La democrazia del Novecento era ed è nutrita di libertà ma anche di diritti sociali
Il concetto di effettività dei diritti
Legato all'Eliseo all'esistenza di meccanismi sociali di garanzia
Fa parte integrante delle DIA democratica
Anche se molto diverse possono poi essere le traduzioni in pratica
Ebbene quando oggi avvertiamo proporsi da qualche parte sull'onda della ben nota crisi fiscale dello stato della ribellione di molti al carico fiscale avvertito come eccessivo intollerabile quando avvertiamo da qualche parte non già l'affacciarsi di semplice spesso giuste indicazioni o ricette di riforma di semplificazione di riduzione dell'elefantiasi di limitazione degli sprechi di flessibilizzazione
Tutte indicazioni più che legittima deve durare in molti casi necessarie ma avvertiamo vere i la faccia se di vere e proprie dottrine di rovesciamento degli abbandoni o dei fondamenti dello Stato sociale in nome di una nuova sede
O nell'essere in un nuovo le tipo di laissez faire o la degli di interessi prevalenti gli interessi prevalenti di quella che è stata chiamata la Società dei due terzi
Quando si diffondono slogan come quelli per cui i cittadini al diritto non già ad uno Stato efficiente parsimonioso bene organizzato certamente ma avrebbero diritto di lavorare per se e non per lo Stato e non per la collettività
Quando assistiamo a tutto questo viene da domandarsi ancora una volta se non corriamo il pericolo di allontanarci dai fondamenti stessi di quella democrazia che avevamo creduto di far nostra definitivamente
E che presuppone la solidarietà di fondo fra i componenti della collettività e che presuppone la comune condivisione di principi di giustizia all'interno della collettività
E in parallelo con questa tentazione si affaccia talora quella e al Senato anche dalle sei produttiva di una drastica riduzione dell'area della politica come intesa come arte del Governo dalla comunità
Non solo cioè secondo certe prospettazione la politica non potrebbe ma non dovrebbe preoccuparsi di orientare i processi di sviluppo sociale ed economico dalla collettività
Badate qualcosa di molto più a ben guardare
Di teorie di sempre di una ripresa del laissez faire Dellera liberale perché nell'Est nell'era liberale era ben Pacifico ad esempio che lo stato e dunque la politica
Avesse il dominio e il controllo dei cosiddetti interessi nazionali
E degli strumenti per garantire questi interessi dalle varie forme di protezionismo all'uso della potenza bellica nei rapporti con gli altri popoli o l'espansione coloniale per esempio
Oggi invece nel mondo della globalizzazione e del dominio della finanza
Sembra talvolta che si creda da taluni non solo necessario ma giusto che i destini dei popoli e in definitiva degli individui siano possano essere determinati per tutto quanto sfugge alla responsabilità in degli individui o dei piccoli gruppi ed è molto come sappiamo siano possa essere terminati da anonimi operatori finanziari che spostano ricchezze enormi premendo il tasto di un computer quasi trasformando il mondo delle colonie in un gigantesco casino doveva qualcuno poco identificabile
Gioca d'una invisibile roulette capitali enormi che in definitiva rappresentano la ricchezza e il benessere di miliardi di individui
Non lo dimentichiamo
Nella storia la democrazia ha sempre avuto a che fare coi poteri di fatto è l'illusione che tutto possa determinarsi per via politica e da tempo caduta essendo tra l'altro oggi caduti anche quei regimi che avevano in qualche modo cercato di incarnare questa illusione
E tuttavia ciò che oggi colpisce non è tanto il manifestarsi di nuove variabili difficili da governare e ce ne sono tante se ne saranno sempre di fronte alle quali quindi la politica si trova
In difficoltà o o o misura l'inadeguatezza dei propri e strumenti come poteva accadere in passato di fronte ad altri fenomeni che sono le catastrofi naturali fino all'epidemia
Ma quello che oggi colpisce l'affacciarsi dei sintomi di una radicale sfiducia nel ruolo della politica e dunque del diritto
Come strumenti di giustizia anche sociale
Il terzo sintomo tocca agli stessi fondamenti gli stessi strumenti della democrazia politica sembra talvolta e in questo caso mi riferisco
Soprattutto al nostro Paese all'annoso dibattito sulle istituzioni che di fronte alla complessità dei problemi e alla difficoltà del governare fuori discussione
Di fronte al blocco o alla burocratizzazione eccessiva dei processi decisionali si affacci una certa sfiducia nel metodo stesso della democrazia che comporta come ben sappiamo ampia libertà di discussione consapevole
Trasparenza dei processi decisionali paziente confronto di idee paziente armonizzazione di interessi anche diverse e contrastanti
E si affaccia la tentazione crescente di uscire dalle difficoltà di cercare di uscire dalla difficoltà affidandosi a semplificazioni drastiche
Come la delega leader carismatici che non siano tanto espressione di forze sociali organizzate quanto collettori di un consenso ad personam
Magari fragile e reversibile ma comunque fondato sulla immagine più che non sulla concretezza delle idee e delle azioni
E la tentazione di quella che viene chiamata democrazia plebiscitaria ed è anche l'illusione di una democrazia senza partiti
Questo dunque il pericolo che vedo sintomi del pericolo che vedo ma c'è soprattutto
Una sfida nel nostro orizzonte vicino sfida democrazia
Una sfida che attiene non tanto al mondo delle idee delle convinzioni profonde come quelle che ho indicato invece quei pericoli di Cindy quesito mi di sfiducia attengono proprio al mondo delle idee del mondo delle convenzioni
Ma invece questo caso la sfida tiene a manifestarsi di condizioni radicalmente diverse Codice di fatto radicalmente diverse da quelle che abbiamo conosciuto in passato nelle quali siamo stati abituati a vedere e vivere attuarsi o faticosamente inverarsi i principi della democrazia la democrazia anche quella liberale delle origini
Tanto più quello sociale del Novecento si fonda sul presupposto di una fondamentale comunanza di interessi e di aspirazioni nell'ambito di una comunità
A cui corrisponde l'eguaglianza dei diritti fondamentali è il metodo del confronto e delle decisioni a maggioranza per l'adozione delle scelte comuni ed è noto che per una certa che una certa omogeneità sociale ma certo motilità della comunità
Costituisce un presupposto di fatto necessario per poter efficacemente organizzare una convivenza democratica
Ora gli Stati usciti dalla rivoluzione liberali avevano cercato per lo più di risolvere il problema dell'omogeneità come fondamento della democrazia attraverso la formazione del principio nazionale
L'omogeneità di fondo su cui si basava l'operazione politica quella nel cui ambito venivano vale a valere quei principi di uguaglianza di uguale libertà eccetera era corrono generata dalla comune appartenenza ad un popolo che aveva di per sé prima di organizzarsi a stato vice direi caratteri quindi interessi comuni
Al di là di tutte le possibili esistenti differente fra individui e gruppi al suo interno
E ancora oggi e ben evidente la forza di questo principio basta guardare per esempio
Angel modi che conosciamo
Ma oggi come tutti sappiamo il principio nazionale è ampiamente messo in crisi
Da una parte e dall'emergere o dal riemerge di differenze locali e regionali che tendono a porsi come nuovi fattori di identificazione collettiva oltre o contro quello nazionale
Dall'altra parte i fenomeni di globalizzazione dalla caduta delle frontiere intese come contenitori di comunità relativamente stabili e chiuse
Ecco dunque la sfida attuare i principi la democrazia in una società da un lato più frammentata
Dall'altro per converso sempre più multietnica e multiculturale
L'istanza egualitaria che è connaturata alla democrazia tutti gli uomini frate grati uguali diritti eccetera si scontra con l'aspirazione a fare emergere identità e differenze
Nella storia di Stati moderni hanno già dovuto affrontare il problema di questo tipo con riguardo l'incidenza del fattore religioso incidenza civile e politica del fattore religioso passando come nodo delle antiche soluzioni che facevano prevalere l'identità cui ho sorregge maestre ligio a quelle intermedie di un confessioni Isma'temperato da regimi di più o meno larga tolleranza dei culti diversi da quello maggioritario
A quelle infine di una più matura separazione di pluralismo religioso in un ordinamento politico unitario in cui il riconoscimento della differenza religiosa non intacca il nulla l'uguaglianza dei diritti
Sono dovrebbe intaccare
La sfida di oggi non riguarda più tanto la differenza religiosa anche se questa qua e là come come si sa conserva
Le sue conseguenze manifesta diciamo così le sue conseguenze storiche anche se il fattore religioso come noto pure non è del tutto estraneo al problema ai problemi di una società multiculturale
Ma direi la sfida di oggi riguarda soprattutto diversi fattori di Enti di identificazione collettiva da quello linguistico culturale a quello nazionale
Vissuto nel contesto delle migrazioni di massa
Non è un caso che oggi la frontiera della difesa e della tutela effettiva dei diritti di libertà anche i diritti tradizionali di libertà libertà civili si gioca largamente su quella differenza fra cittadini e stranieri
Che in passato
Identificava pacificamente i criteri di appartenenza alla comunità politica quindi l'esercizio dei diritti che la comunità politica riconosceva ma che oggi non può più avere lo stesso significato una volta che le comunità territoriali vengono ad essere composte per quote importanti
E in modo stabile non transitorio da non cittadini è una volta che il riconoscimento dei diritti fondamentali ai soli cittadini
Cioè momento come dobbiamo Ambra dobbiamo affermare che il riconoscimento di diritti fondamentali ai soli cittadini
Verrebbe a costituire oggi in queste condizioni una contraddizione non meno profonda di quelli aperti in altre epoche storiche fra la concezione universalistica dei diritti dell'uomo e il permanere di discriminazioni
Con essa incompatibili
Non sarebbe meno profonda riscrive la la contraddizione nascita che oggi volesse permanere nel riconoscimento pieno nella tutela piena dei diritti dell'uomo come ci vengo dalla sua tradizione costituzionale limitandola ai cittadini
Di cui dello Stato e negando la o negando la parzialmente ai non cittadini
Se le democrazie liberali sono nate negando valore alle vecchie differenze di ceto
E democrazie sociali sono nate affrontando in chiave di uguaglianza da riconoscere e da raggiungere le differenze di classe e di appartenenza sociale
Lei democrazia di domani dovranno affrontare la sfida dell'uguaglianza di diritti in una società di diversi sempre più priva di un fattore unico di identificazione collettiva come era la nazionalità
E che sempre più chiederà sia l'eguaglianza di diritti sia il riconoscimento delle differenze
La democrazia del ventesimo secolo ha vinto in qualche modo le sfide di ieri
Ma dovrà cercare di vincere senza perdersi anche la sfida di domani grazie
Ringraziamo il nuovo il professor Onida anche per la bellezza dell'intervento passa da Prada per Veneziani
Ma io cercherò di mettere a frutto due dissonanze rispetto al professor Onida in generale ai relatori e di questo incontro la prima dissonanza è quella di essere un giornalista e quindi cercherò di partire per lo meno dalla realtà politica del nostro paese della nostra democrazia in Italia cercando poi di mediare tra l'osservazione della realtà
E diciamo così l'osservazione più approfondita
Dei principi e delle culture che muovono questa realtà
E dall'altra parte cercherò di mettere a frutto un'altra dissonanza
Nella dissonanza di una provenienza culturale diversa una provenienza culturale che con qualche approssimazione si può definire di destra o conservatrice come preferite e che io onestamente lealmente premetto al mio intervento partirei appunto dalla considerazione proprio empirica della lotta politica che ci siamo lasciati alle spalle recentemente partendo da due osservazioni critiche incrociate che hanno caratterizzato il il dibattito politico e la polemica politica degli ultimi tempi
Da una parte veniva rimproverato io credo con molto fondamento alla coalizione di centrodestra di avere un'idea avventuri Istica della democrazia
E dall'altra parte io credo con altrettanta attendibilità veniva attribuita la responsabilità diciamo così al Polo di centro sinistra di rappresentare un'idea continuista della democrazia italiana
Se noi andiamo infatti a scandagliare anche come dire le parole chiave che hanno in qualche modo rappresentato è caratterizzato la battaglia politica del centrodestra e del centrosinistra non troveremo espressioni che in qualche modo confermano questi due tipi di interpretazioni
Da una parte la parola ricorrente era riforma riforma istituzionale in senso presidenzialista riforma fiscale nel senso che la detassazione comunque in via di rinnovamento di cambiamento con la deriva di avventura che poteva ovviamente essere legata a questa impostazione e dall'altra parte
L'idea di la parola chiave era difesa difesa dello stato sociale difesa della Costituzione difesa della democrazia parlamentare e si potrebbe aggiungere difesa insomma degli assetti preesistente quindi siamo reduci da una battaglia politica in cui i ruoli dei due poli sono stati in qualche modo rovesciati almeno in base alla logica delle posizioni cioè noi avevamo un polo che per definizione veniva definito conservatore ma che non aveva alle sue basi una credibile cultura conservatrice e dall'altra parte avevamo un polo
In qualche modo definito progressista che viceversa
Sì assestata su posizioni in qualche modo di difesa o di conservazione di assetti preesistenti
E questo mi sembra un dato significativo che va sottolineato per sottolineare al tempo stesso la debolezza del dibattito sulla democrazia nel nostro Paese io credo che siano emersi però in modo abbastanza confuso incerto e tentennante due modelli diversi di democrazia che se fossero stati come dire portati a rigore cioè se fossero stati elaborati ed approfonditi in base a un coerente disegno politico avrebbero potuto arricchire in senso bipolare il dibattito nel nostro Paese
Da una parte c'era una idea di democrazia che veniva definita con qualche approssimazione democrazia o Repubblica di tipo presidenziale
C'è una democrazia che poneva l'accento e la centralità della politica nel luogo dell'esecutivo e nella decisione
Cioè l'importanza di stabilire un rapporto diretto e fiduciario di responsabilità tra chi governa e chi è governato e questo è un tipo di democrazia che ha piena legittimità e piena cittadinanza nelle democrazie occidentali
Anche se può a vere che va riconosciuto e detto preliminarmente anche una sua deriva una deriva di tipo plebiscitario di tipo tribuni zio di tipo demagogico ed è una deriva con cui bisogna fare i conti per evitare appunto che possa in qualche modo essere semplicemente la protesi di una deriva che ci porti un po'fuori o per lo meno ai margini della democrazia
Dall'altra parte c'era un progetto altrettanto legittimo dichiarò di democrazia che si potrebbe definire ancora con qualche approssimazione di democrazia parlamentare c'è una democrazia che pone l'accento
E la centralità sulla luogo della rappresentanza e quindi sulla sovranità dei cittadini però attraverso la mediazione ma delle Diana democrazia delegata ecco la belga ai partiti e soprattutto ai rappresentanti in Parlamento
Questo progetto ha una sua plausibilità sia radicati nella storia repubblicana del nostro Paese e a anch'esso va detto una sua deriva che in parte abbiamo vissuto è scontato in questi cinquant'anni
Ed è la deriva oligarchico partitocratica
Che è una deriva con cui obiettivamente fare i conti c'è una deriva in base alla quale in qualche modo il processo diciamo così di decisione viene espropriato dai luoghi
In cui in qualche modo sono derivati diciamo dalla sovranità popolare e viene attribuita ai luoghi della rappresentanza dei partiti o peggio ancora a luoghi ancora Esterni ai partiti di oligarchi finanziari e così via
Ecco questi due propone oggetti di democrazia una democrazia di tipo presidenzialista e la democrazia di tipo parlamentare sono due progetti che avrebbero potuto configurare un'ipotesi dialettica di due progetti di democrazia che si confrontavano democraticamente
Civilmente invece diciamo un po'che questi progetti sono rimasti sullo sfondo
Anche perché c'è stata una carenza di lettura politica e Polito logica per quanto riguarda proprio la senso della nostra democrazia
Noi oggi dobbiamo fare i conti con un nuovo soggetto inquietante nella nostra democrazia a cui ho sentito anche un accenno mi sembra più che legittimo nella introduzione
Il soggetto che in qualche modo sembra mettere a repentaglio la democrazia è un soggetto che per certi versi può apparire rassicurante e che anzi considerato come uno delle precondizioni
Necessarie per arrivare ad una democrazia mi riferisco al mercato
Il mercato e sicuramente una esigenza come dire fisiologica di ogni società civile e democratica ma diventa patologica quando il mercato diventa la misura di tutte le cose visibili invisibile e l'impressione della nostra democrazia e più vasta mente delle democrazie occidentali e che il mercato stia diventando il punto fermo e la democrazia la variabile secondaria rispetto al punto fermo che appunto al mercato
Ecco questo mi sembra un pericolo molto importante anche perché il mercato assume una funzione utile se concepito dentro la città diventa patologia quando la città è concepita dentro il mercato cioè quando i valori di mercato diventa i valori fondanti di una società questo mi sembra
Importante sottolinearlo anche perché larga parte del dibattito politico degli ultimi due anni si è viceversa assestato su un'adorazione critici Istica del mercato che ha contagiato la destra come da sinistra
Attraverso progetti che spesso sembravano intercambiabili
Un progetto di liberismo di Rivoluzione liberale in senso liberista un progetto direi che raggiungeva rivolte ai limiti dell'ossessione di privatizzazione un progetto cioè continuo di dominio del mercato
Attualmente si trattava di correggere i guasti gli sfasci di un sistema assistenziale parassitario che aveva sicuramente determinato delle grandi contraddizioni e che finiva con lo ritorcersi sulla stessa come dire utilità generale
Però bisogna fare pure i conti con quello che è stato in questi ultimi due anni il prodotto politico più ossessivo ossessionante Rivière cioè di considerare la politica una periferia rispetto al mercato ecco questo mi sembra un dato importante che va sottolineato abbiamo vissuto una ubriacatura liberista
E bisogna fare i conti oggi col tentativo di risalire da questa ubriacatura senza ricadere né i vecchi mali di un come dire di una forma di socialismo di Stato larvata che fondo ha caratterizzato per alcuni versi la storia politica del nostro Paese
Però è importante per arrivare a questa considerazione anche di liberarci
Da una sorta di demonizzazione preventiva e mi riferisco a una idea e ad una cultura dello Stato che nel nostro Paese non abbiamo ancora coltivato
Noi proveniamo da una serie di culture politiche che sono state in fondo culture politiche che soprattutto nei loro ultimi tempi si sono affermate come culture antitetiche ad una elaborazione della cultura dello Stato
Noi abbiamo avuto una cultura cattolica che poneva direi quasi naturaliter
Univa l'esigenza di valorizzare la società la società civile nella sua complessità rispetto alla società politica rappresentata dallo Stato esigenza indubbiamente valide ma che posta come dire come esigenza prioritaria finiva col far deperire in qualche modo una sana cultura dello Stato
Dall'altra parte avevamo una cultura di sinistra
In senso lato che proveniva pur sempre da elaborazioni filosofiche che puntavano alla soppressione o alla abolizione dello stato e come giustamente sottolineava vent'anni fa Norberto Bobbio
Non è stata mai approntata una teoria positiva dello Stato a sinistra perché erano tutte teorie miranti alla soppressione dello Stato all'abolizione o nella migliore delle ipotesi alla estinzione o auto estinzione dello Stato
A supporto e di Rea curano a coronamento di queste culture
Del non lo Stato
E giunta negli ultimi anni la cultura liberale liberista che è una cultura per sua definizione della limitazione dello stato e per certi versi e in certe dosi salutare ma una cultura della limitazione dello Stato non può che produrre una non cultura dello Stato
Sì che ci siamo trovati al termine del nostro percorso di cinquant'anni di storia repubblicana a dover considerare questo che l'unica cultura dello Stato che avevamo a disposizione era una cultura di grande spessore ma fortemente antidemocratica cioè la cultura elaborata da Alfredo Rocco da Giovanni Gentile ed a tutta la scuola
Nazionalista o fascista di tipo non è esistito il tentativo di e lavorare una cultura democratica dello Stato
Una cultura che avesse in qualche modo un senso dello Stato e che riuscisse in qualche modo a trasmettere nel nostro Paese il senso dello Stato
Questo non è un discorso astratto il discorso di pura politologi sia perché la mancanza di una cultura dello Stato ha prodotto anche soggetti politici in campo privi di senso dello Stato o per lo meno con un senso dello Stato molto carente e noi oggi ci troviamo di fronte ad un centrodestra che in qualche modo vorrebbe rappresentare i valori di uno Stato che decide autorevole in grado cioè di esprimere addirittura una riforma nel senso istituzionale in senso presidenzialista ma senza un retroterra di cultura dello Stato e dall'altra parte una non cultura dello Stato attraverso questa idea comunque di limitazione dei poteri di regole che pur sempre ripeto hanno una loro validità ma non una elaborazione positiva dell'idea di Stato
E quindi ci troviamo realmente in questa situazione
E quindi forse sarà necessario in questa fase cominciare ad elaborare una cultura dello Stato che sia concepita in sintonia con idea di democrazia
E quindi forse è necessario cominciare a pensare davvero traendo lo spunto da letture e studi e analisi che sono state fatte negli anni scorsi ma non sono state come dire metabolizzate nelle culture politiche del nostro Paese
Quelle culture che hanno posto l'accento su alcuni caratteri che a me sembrano fondamentali per rielaborare una moderna cultura democratica
Ovvero una democrazia che possa essere al contempo partecipativa decisionista comunitaria ed anche meritocratica uso queste espressioni cercando in qualche modo di mediare dal gergo scientifico e politologico al gergo politico civile dei nostri giorni che cosa voglio dire con Democrazia partecipativa noi abbiamo creduto e questa è stata la debolezza della democrazia nel nostro Paese che si potesse pensare la Democrazia dentro il sistema dei partiti
Laddove invece una corretta democrazia prevede i partiti all'interno della democrazia non ci abbiamo esaurito il pluralismo all'interno del sistema dei partiti e da qui deriva la partitocrazia o il fenomeno ancora più aberrante della lottizzazione perché quando la democrazia è concepita dentro
I partiti e non i partiti dentro la democrazia i partiti diventano i soggetti che regolano la democrazia che stabiliscono i canoni i termini i limiti della democrazia
E quindi probabilmente Dibiasi una democrazia partecipativa dovrà passare da un allargamento del sistema delle rappresentanze e passare anche da una considerazione delle Autonomie locali e ho sentito utili indicazioni in questo senso
Da una allargamento in senso federale della concezione politica della nostra democrazia
Evitando ovviamente quella dispersione Three balistica che la deriva la controindicazione connaturata diciamo così alla tendenza
Federalistica che è in atto un po'in tutto il mondo
Noi viviamo realmente come dice Debray una fase in cui gli oggetti si vanno globalizzato e i soggetti si vanno tribali Zambuto ecco questo è un fenomeno che a cui dobbiamo prestare attenzione
Però per evitare che vengano come dire che entrino dalla finestra questi fenomeni tribali è necessario che vengano assorbiti e metabolizzati dalla porta cioè che abbiano un reale rapporto con la nostra democrazia e quindi l'idea di una democrazia partecipativa che possano attivare un reticolo di rappresentanze anche locali e un essenziale ingrediente per fare quel passo avanti in senso di una democrazia partecipativa
E quindi una democrazia partecipativa è una democrazia che riconosce anche legittimità al ruolo delle lobby per esempio le lobby se sono visibili
Se sono plurime cioè se sono pluralisticamente antagonista se antagonista se sono trasparenti e quindi se in qualche modo rispondono della loro presenza possono avere una utilità in un sistema di democrazia avanzata diventano invece pericolo per la democrazia quando sono realtà opache autoreferenziali che non devono dar conto a nessuno e alla cittadinanza tanto meno e quindi quando dispongono in qualche modo del potere senza rispondere in qualche modo al potere e quindi alla sovranità popolare
Credo che sia importante attivare in questo reticolo di pluralismo nel nostro Paese e quindi i partiti sono uno dei soggetti all'interno di una società realmente pluralistica non il soggetto e anche per questo mi sembra importante che i partiti vengano ricondotti in questa loro funzione fisiologica di laboratori come dire a cielo aperto in cui si selezionare una classe dirigente sulla base di un progetto politico di un'idea di fondo che rappresenta un po'il punto di riferimento e questo e quello che abbiamo perduto lungo la strada attraverso l'idea di una democrazia che ha sempre più degenerato in partitocrazia
Però io credo che sia importante in questa fase e questa è un'istanza che in qualche modo viene colta in con minore
Direi urgenza mi sembra da da da molti dei sostenitori della democrazia partecipativa l'importanza di una demo democrazia che valorizzi il luogo della decisione
Il luogo della decisione è un luogo importante per garantire non solo la governabilità ma per garantire a mio avviso un principio che è molto molto fondamentale in ogni democrazia e direi in ogni forma poi ed è il principio di responsabilità
Cioè il della democrazia della decisione è una democrazia che pone l'accento sul principio di responsabilità
Colui che governa risponde direttamente fino in fondo e non attraverso la mediazione dei partiti ma risponde direttamente fino in fondo di ciò che ha fatto e di ciò che non ha fatto ai cittadini
Qui io credo che il principio di responsabilità sia davvero il nocciolo il punto forte
Di una democrazia fondata sulla centralità della decisione e importante la decisione soprattutto laddove ci sono dei processi dispersivi nella società
E soprattutto laddove Poteri altri di altra legittimazione possono in qualche modo diventare i poteri dominanti anche in questo caso come nel caso delle lobby discorso sui poteri forti è un discorso che non va demonizzato a priori i poteri forti sono benedetti se sono antagonisti Cissé sono tanti se sono visibili e si rispondono
Cioè se hanno un principio di responsabilità alla loro base diventano pericolosi quando sono o panchine autoreferenziali sconfinanti quando debordano e quando non vivono in un regime di antagonismo con altri poteri quando non c'è dialettica tra vari Totti quindi credo che sia importante recuperare il senso di una democrazia della decisione
Ma faceva anche riferimento l'idea di una democrazia comunitaria
Ecco io non credo che possa esistere
Un una società politica che prescinda dalla radicamento nel tessuto nazionale popolare civile e religioso di un Paese non credo che possano nascere delle astratte geometrie o ingegnerie costituzionali e politiche che possano prescindere da questo tessuto
E credo che sia quanto mai importante recuperare il senso e il valore della identità popolare della identità nazionale anche per evitare che questi valori lasciati in cantina diventino forme di irrazionalismo politico e producano forme di darwinismo politico perché il nazionalismo nasce laddove si de valorizzare il valore della identità nazionale e nasce come forma come surrogato egoistico
Come surrogato aggressivo
Di una necessità di identificazione in un contesto comunitario di identità nazionale che invece un valore positivo quindi è importante dare cittadinanza a questi valori e non a priori ritenere che questi valori conducano necessariamente sulla strada
Di un egoismo nazionalistico o di una darwinismo nazionalistico cioè il primato della mia nazione sulla tua nazione viceversa proprio lì il valore della identità comunitaria è un valore reciproco cioè un valore che si fonda sulla reciprocità
Intanto la mia patria senso e valore in quanto ha senso e valore la tua patria e nel momento in cui io difendo il diritto tuo a sostenere la tua patria sostengo il diritto il valore della mia patria e la sua legittimità ad esprimersi diciamo attraverso un contesto di legame culturale l'identità culturale
Quindi credo che sia molto importante riuscire a mettere a fuoco un tipo di Democrazia fondato su valori di partecipazione di decisione di comunità e che abbia anche come espressione la capacità di selezionare una classe dirigente di consentire una libera circolazione delle élite
Perché è necessario in ogni democrazia riuscire a mantenere viva la dialettica te tra democrazia e un e De Witt
La deriva oligarchica
è una deriva che non va letta come come dire la fatalità di portarci ad un governo dei pochi ogni governo in governo dei pochi la aberrazione De Longhi del dell'oligarchia è che un governo dei pochi nell'interesse dei pochi
Questa è la vera per azione dell'oligarchia laddove invece una apertura dialettica tra democrazia diritte consente una circolazione attiva tra un governo dei pochi nell'interesse dei tanti attraverso proprio una libera circolazione un libero controllo è una libera selezione
Delle energie positive che sono in una società quindi è importante attivare anche questo circuito per avere una democrazia compiuta nel nostro Paese e infine fari riferimento a quella osservazione che veniva fatta nell'introduzione che mi sembra fondamentale noi abbiamo acquisito bene o male forse più male che bene negli ultimi anni la l'idea della utilità della proficuità di una democrazia bipolare in cui c'è un centrodestra e un centrosinistra sono liberamente e democraticamente presenti
E la vittoria dell'uno non consente all'altro di dire che cessa la democrazia Manzi verrà reciproco riconoscimento e la conditio sine qua non di una democrazia e questa mi sembra un'acquisizione molto importante
Però esiste e sta riprendendo piede proprio nei nostri giorni e qui torno a pieno nella veste del giornalista e quindi dell'osservatore della realtà quotidiana sta riprendendo piede quella tentazione centrista cioè quel tentativo di mediazione di ammorbidimento e in definitiva di liquidazione
Del sanno contesto bipolare che dovrebbe invece rappresentare l'Acquario indispensabile per una precisa e articolata rappresentanza delle opinioni e degli interessi diversi che ci sono nel nostro Paese luce rischiamo ancora di scivolare in una delle malattie storiche del nostro Paese che proprio quella del centrismo
Che è una delle due grandi malattie del nostro Paese
Nostro Paese ha sempre oscillato tra la guerra civile lava consociazione senza mai fermarsi nel mezzo cioè l'avversario o è il diavolo nemico da battere o è la persona con cui arrivare a Patti e tre scalare attraverso forme di trasformismo
E come dobbiamo imparare ad accettare che l'altro ente e diverso da noi a diverse opinioni e con cui dobbiamo ingaggiare una sfida conflittuale ma nei limiti della civiltà della democrazia del reciproco riconoscimento dei diritti e dei doveri
Altrimenti ritorniamo in quella malattia del centrismo che a mio avviso sul e rappresentata esemplificata in un piccolo aneddoto che mi piace ricordare in conclusione di questo intervento e riguarda un parroco un parroco di Capalbio
Nel secolo scorso c'era un brigante nella Maremma che aveva creato con la sua attività di brigantaggio una spaccatura nella popolazione di Capalbio c'è a metà della popolazione che l'osannata perché aveva compiuto gesta che in qualche modo recavano vantaggio a metà della popolazione di Capalbio e metà della popolazione viceversa lo avversava perché erano stati danneggiati dalla presenza di questo brigante tribù sì si chiamava quando morì questo brigante la popolazione si spaccò in due metà voleva seppellirla nel camposanto cioè in terra consacrata e metà pensava di farlo seppellire in terra sconsacrata cioè fuori dal campo santo
Allora il parroco di Capalbio decise di seppellirlo sotto il muro di cinta del camposanto in modo che metà del suo corpo fosse in terra consacrata
E metà in terra sconsacrata beh io credo che la nostra democrazia ha fatto un grande passo perché si è liberata del muro di Berlino
Ma non si è ancora liberata del muretto di Capalbio
Ora come promesso facciamo in dieci minuti di Brecht se chiaramente senza caricarsi decisamente fuori perché non c'è lo spazio per me seicento persone comunque dieci minuti
Ritorniamo fra dieci minuti per la relazione del professor doversi
No tra professor dove c'è
Ovviamente il professore parlerà in francese
Dottor Ceccardi ci aiuterà relata produzione quindi si alterneranno dunque che non capisce il francese sarà ogni tanto due-tre minuti ci si fermerà per la traduzione
Lascio la parola
Pone voglie
Questo se
Nell'oppure vuole credo son sembra diverso
La ucciso versione del Governo siluri oppure la Belmondo l'asso di comporre più il PIL tagliando un po'proprio forse questo può
Unipol decise d'uso del parte clip non difficili
Nella tregua Yeager sorgeva diverse e ove la Fucci
Se dovesse repressi giù ma quella Vernon Grasso e dove più ricchi italiani
Mi piace vi si evolve Tirrena Porthos fondo avvolta al Polo e la del mocassino su quanto Mina sacra provare sensi sono tutte con loro di Fantini ambisce
Cioè circa ossia una congrui
A modifiche non Parigi telefono non talché esaminato dal Kosovo dirlo Pedroni Calciopoli Toffolatti si è passati per mano ve la fa somme preso a volte mi muovevo share
Sette ad avviso volto a colpire ex privato preso atto no la pause Yukos certe Bove o no in Italia
Corrisponda agli orsi alla Belfodil dobbiamo soldi chi dice Dell'Acqua ossia un film Teresita aprire sorpassi e poco c'è riavrà FLI
Sì ho vanno o di Pavia età brevi rovesci politiche ficcarsi Padalino su dovrebbe Aldo Moro e hanno ricoverato in lire
Il resto cioè sulle forme moderno lo assistendo vale occhio opposizione Clifford la sensibilità sfiorò per se la consegna una Turchia Inacio chi è l'opposto Helveg offensive di dazio San Francisco a Vladivostok cava il ciuffo otto di decreta Grassi vi ringrazio propria califfo Omar ellenica di
Nessuno avrebbe potuto prevedere che il centesimo anniversario della Fuci sarebbe stato celebrato sei giorni dopo
L'inizio della seconda Repubblica né che avrebbe ride che questo inizio avrebbe rivestito un'importanza fondamentale per l'Europa e la democrazia facendo di questa primavera nel mille novecentonovantasei quasi un'ora del ventunesimo secolo
Questa situazione mi ha portato a modificare non vede fondamentali che avevo l'intenzione di sviluppare davanti a voi poiché esse sono fortificate dall'avvento del ventuno dall'evento del ventuno aprile
Ma il modo di presentarle
Memoria e ricerca questo slogan del vostro congresso esprime più o meno esattamente il pensiero del nuovo capo di governo italiano che corrisponde alla bella formula di Blackstone che descriveva la coscienza umana come appoggiata sul passato e spinta verso l'avvenire
Se Romano Prodi riesce a stabilire un regime politico efficace attraverso l'alleanza di cui sognavano Aldo Moro Enrico Berlinguer restaura avrebbe così sotto una forma moderna il sistema di valori che fonda la civiltà europea
Ciò concerne tutte le nazioni che riposano su di essa da San Francisco a Vladivostok e quali soffrono altrettanto del suo declino quanto della disoccupazione intellettivo uguaglianza
Oh Dio
De ci preme le prove si fonda non tu ricorse a una fonti è opera di Boccacci Recoba riconosce al fare monco lei lo potesse agli Onida
Lo sciopero secchiello eterno pasticche udienza tra Previti cremonesi nel concreto no la Fasson Goli tali Poletti Onfale oblato esser fonti allora ok Odin Democracy doppia leggersi ah no ottuso e vado al mondo il calcio dormire saresti Criscito dove pranziamo Guoyong sceso al dettaglio si sente vecchio debba altre due lui Lewton tenda né lo nominò e flebili ma Nord Pas de Pavol Osaka
Non entravamo ciondoli godimento sempliciotto data adesso alla Fucci
Chi poso fresca pulita all'anno le donne e Sack dopo governo do la sua missione densi Donadio molto Ristori
Kaká un figlio fallì pure al nonno o un fallo su forme dopo corpi
Invece di parlare dei principi fondamentali che riguardano la frontiera della democrazia tema che ha già bordato mia collega professor Onida
Il tema particolare del vostro congresso in questo pomeriggio ventisette aprile vorrei descrivere concretamente il modo in cui l'Italia potrebbe super andare al di là di questa frontiera divenendo una democrazia in pieno di pieno esercizio
Prima di tutto
Bisogna che essa si dia le Institut le istituzioni che i più chiaroveggenti uomini di Stato ed intellettuali dibattono da circa trent'anni
Il momento è venuto in cui gli attori alle parole devono seguire gli atti
Il mio intervento di oggi è una specie di messaggio alla Fuci che cerca di porre chiaramente quasi brutalmente le questioni usarle soluzioni esatte del problema la cui risoluzione deciderà del ruolo storico assunto dal Governo
Che che sta per farsi attualmente
O bisogna Pavia tasti dunque o meno Solazzi avere von costituisce o nel non è responsabile politico del Bazo del Pilon tonfo calze pochi poi sia un fatto infatti cioè sui soviet costate che anche a Frontex pochine
Lessi tua gli Alitalia li hanno dove dormire Ranegie sono assessor politiche a sé stante tira Comont bombole OSCE sbaglia Sinclar vogliose exception
Pongo Tomasson ufficialmente per l'occasione dal ciglio
Dieci posti all'epoca spacchiamo pose ne avrà forse l'Albania
Un Robbins fa
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Tele la maison polacche
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Forse
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A
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Il primo compito del nuovo governo sarà di fare le riforme costituzionali di cui i responsabili politici dibattono dal vari decenni senza che ciò abbia molto migliorato nella pratica
Cioè è successo però un fatto straordinario i cittadini hanno dato l'esempio mostrando con i loro voti una chiaroveggenza eccezionale
Non si troverà senza dubbio mai una tale opportunità per agire purché il problema per venga chiaramente posto
Ho ieri la Francia la Germania oggi Israele si sono impegnati sulla via di una democrazia moderna essenziale capire bene loro esperienze perché arriva via su cui l'Italia può impegnarsi
Questa è la ragione per la quale mi avete domandato un parere corrispondente alla mia competenza che definirei di architettura politica termine più modesto ma più preciso di quello di scienza politica
L'architetto politologo
Va solamente a precisare le modalità dell'elezione a suffragio universale del reale capo di governo chiave di volta della Seconda Repubblica italiana con il sistema maggioritario a due turni per i deputati
Però questa elezione si può fare con tre diverse modalità
Di cui si parla con un po'di confusione nei vari testi nei vari interventi anche nel vostro Paese
Una sola di esse una sola di queste modalità può essere efficace le altre invece potrebbero rivelarsi pericolose e qui con questo paragrafo è terminata la premesse professor diverge e ora si entra del primo punto all'illustrazione sul presidenzialismo americano
Coffa
Canotto docente richiama siamo Italia ho paura dove ci riceve i Paesi l'Ocean
Sovrapporsi vicende cinghie gli grazie al nostro sistema mi ricca
Che vieta il mio padre chi sono e Polita lì al mio padre
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Allora il primo punto superata la premessa si intitola il miraggio del sistema presidenziale americano
Prima di entrare nel merito il professor giudice ha fatto una promessa nelle pubblicazioni che esistono anche qui nel nostro Paese
C'è una grandissima confusione si parla di presidenzialismo di semipresidenzialismo coprendo una serie di regimi molto diversi l'uno dall'altro cosicché si possano trovare accorpati sotto la medesima categoria un sistema come quello americano
Che non prevede il rapporto di fiducia a Parlamento governo
Un sistema come quello francese che ha sia l'elezione diretta ma anche il rapporto di fiducia
Il sistema israeliano che prevede invece l'elezione diretta di un primo ministro in con contestualità con quella del Parlamento e così via quindi vengono costruite delle categorie che in realtà non funzionano molto bene
Allora
Questa è la premessa
La Francia della terza e della quarta Repubblica mille ottocentosettanta mille novecentocinquantotto evitare da prima Repubblica quarantotto novantatré praticavano Ave erano riusciti a entrare nelle frontiere della democrazia
Ma non erano avanzate fino al cuore dell'esperienza democratica Parigi e Roma praticavano dei regimi parlamentari arcaici in altre occasioni professor diverge li ha definiti Arché o parlamentari un vetero parlamentari
Fondati sull'egemonia apparente delle assemblee che mascherava un'impotenza pratica degli eletti dei governanti e dei cittadini
Gli eletti erano incapaci di realizzare una maggioranza parlamentare stabile e omogenea
I governanti non ottenevano né stabilità né decisione da parlamentari sparpagliati tra partiti multipli indisciplinati che potevano abbattere i governi e paralizzati ma non permettere loro di durare di agire
I cittadini avevano soltanto il potere di modificare la ripartizione dei seggi tra i partiti grande
La scelta del primo ministro e della sua maggioranza con come pure la loro revoca eventuale scappava loro del tutto
Ora la democrazia consiste prima di tutto nella capacità del popolo P designare quelli che vanno a legiferare a governare
E di sanzionarli alle elezioni seguenti senza l'alternanza la democrazia è una mera parvenza
I sintomi compreso ansia richieda della fine di dieci chiarisce
Nel sistema americano del system presi da un sì all'americana
E prevedeva fatti elette del debito Paschi pienamente riconosciuta ripresi da un palo ad assiomi e uscire fuori ma un ricorrere nubile pacco da un sì al palo non tantissimo forse a a in Italia poi la voce da un mercato Podarcis quasi universale l'auspicio non parlo no che avete Tecce dove cavolo non lasci eredità voi siete contro vada un sei Lupu a Blois poi ricopre don Tarcisio Desailly stoccava e dei Burruano ha trovato declino UD costo assi ho notato attrarre stola
Lo presenta le presidenziali svedese tangibili e Lapponia incarnazione darci il fax può prendere la bici che ammiraglio settanta o Tuturano davvero diversa
L'antenna se tassa Ventucci
Nell'esserci figiano Pasca la separazione pouvoir nel piano né padrone alla nascita resistente davo perché all'esilio il pass decide ma il divario di realismo dei pasti lenti si prenderà un mondo se chi mi apparve maggiormente sorridendo o con grave per leggere troppi sensi e vesti io quel carte serve poi si dava il Real non fu asili Paolo il proprio e sanzione parli
Me latte o no sembra già unite Paolo non te rettili sua comune poi da una truppa di sudore polvere
Il Papa se avessi tu Aia l'isolamento dei confligga oppure Paolo non terribili
Paolo affetto
Il pertanto esce dal voto di Eluana che crede Plains man troppa sia pressione sulle parole non fare può Toniolo dell'Wakil mettere nel sistema è amico uscì quasi sempre io l'ho detta il ritorno in patria
Storicamente più antico perché data dalla fine del diciottesimo secolo il sistema americano è comunque molto più democratico del vetro parlamentarismo francese perché permette la scelta del presidente della nazione dei membri del Congresso
L'antico parlamentarismo alla francese o all'italiana
Prolungava nel quadro del suffragio unico universale un'istituzione sviluppata nel quadro del suffragio ristretto
Per fare contrappeso alla potenza dei monarchi ereditari attraverso una rappresentanza degli aristocratici e dei borghesi attraverso dei clan e delle corporazioni
Quindi rispetto al monarca ereditario si creava con suffragio ristretto un bilanciamento da parte di queste assemblee
Odia Hristo creatrice di borghesi il pressioni il presidenzialismo dagli Stati Uniti si presenta come la prima incarnazione di un suffragio popolare allargato anche se anche riammesso un certo tempo per diventare universale
L'alternanza di sia installata subito mense rimaste insufficiente perché la separazione dei poteri non ha permesso di dare al Paese un sistema che permetta agli eletti decidere
Malgrado il dualismo dei partiti l'indisciplina dei loro membri voi sapete che nel congresso nel Senato non c'è una disciplina di voto per partito
Impedisce la formazione di maggioranze efficaci che gli elettori possono investire o bocciare
Sono il presidente è realmente scelto dal popolo e sanzionato dal voi ma l'alternanza delle maggioranze parlamentari illusoria
Non potendo sciogliere il Congresso il Presidente degli Stati Uniti non può rendere i cittadini gli arbitri del conflitto tra i parlamentari a lui
Attraverso il Veneto presidenziale poi impedire il voto delle leggi che li dispiacciono ma non può far votare le leggi che mi piacciono il sistema è concepito per indebolire lo Stato non per dargli forza
Ho sette asini
Il santino democratiche profonde non trova fine
Lo federalismo Ippoliti Libia Mali sui condomini limite otto vite dell'età
Allora nel sistema nappa desideri vero invitati o quasi non sia Meglio bische tre ex novo donne nascevano ungo le opinioni pubbliche panca tre passi Gadol fu più il più bel tecniche
Un Canino proteica dei cittadini invece a me pare avvenga evitabili io per falso un piano Valnontey Democracy fonte firmava i cinque si dà un sia tipa merita
Caro imparano son tre cartelle pavé pattini il tip e a discipline fonda la foto la togliamo retribuito alla carriera pulita lite Lapponia vivibili
Lo appresi da pressa più riesce insomma un danno azionato che essa creerei discreta brusio del sito aliante può ACK decremento possano
Qui e ora i Volsci ove alla Bicocca assicurava Italia UDC condutture Romolo impostate Elessar rende Paolesi in Paesi d'Occidente dibattito America
Negli Stati Uniti in cui il sentimento democratico è profondamente radicato e dove il federalismo politico liberalismo economico limitano l'autorità dello Stato il sistema non ha deviato verso una dittatura presidenziale
Il rischio è molto grande invece nelle nazioni in cui l'opinione pubblica non è inquadrata qui c'è un gioco di parole perché inquadrate posso divergeva usato in Francia in una parola da questi guard fu che sarebbero letteralmente parapetti
Però la parola Garbo fu vuol dire anche protezione da in atti guard fu quindi c'è un gioco di parole come protezione contro i pericoli si che fisicamente blocca dei parapetti ma anche contro i pericoli personali appunto
Nessun altro Paese giunto a stabilire una FIAT in modo permanente una democrazia fondata sul regime presidenziale americano
Quando i Parlamenti sono indeboliti da dei partiti multipli e indisciplinati come accadeva anche in Francia una terza e una quarta Repubblica nella Prima Repubblica italiana
E si mostrano incapaci di agire il presidente può appoggiarsi sul suo mandato nazionale il solo che sia chiaro e indiscutibile
Per agire attraverso decreti superando a poco a poco i deputati scavalcando poco a poco i deputati deputati la cui impotenza è evidente per i cittadini che non sono quindi affatto pronti a difenderli
Evita tour dell'America latina sono fondate su questo meccanismo che rende difficile fragile la loro evoluzione verso la democrazia visibilmente frenata dal regime presidenziale
Sette lo so tutto tight Fini nove due l'Italia chiude alla Libia lascia un Leon Blum libiamo Socialist avete avvisato cioè offrono Scarpelli Impregilo ossia all'America on Plas l'altri sono preceduto al Monte
A Mila Schon sacca un serissimo monco lei lo confessiamo proprio dal che ha indirizzato molto ricche a un qualcosa che ci sia un popolosa Express no duello cioè non è in balia giorni sette da un tempo all'idea del della Libia passione avanza
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Questa lezione non può essere ignorata dalla nuova Italia le ombre il leader socialista
L'idea socialista aveva ipotizzato al momento della liberazione che un regime presidenziale americano potesse rimpiazzare il vecchio regime parlamentare la Francia il professor vede nel di cui l'autorità è grande in materia diritto costituzionale pro propose espressamente non cinquantasei l'adozione di un regime presidenziale in Francia
A cui avevo anch'io ho pensato né quarantacinquenne la mia nella pubblicazione dal mio primo corso di diritto costituzionale ma alla fine mi è sembrato che la tradizione monarchica per di più combinata con la tradizione giacobina della rivoluzione del settanta del mille settecentottantanove potesse rischiare di trovare nel regime presidenziale americano il modo di
Svilupparsi e di abbattere la democrazia
Definito il primo punto il primo punto su il miraggio del sistema presidenziale americano ora passiamo al secondo punto sul rischio del sì regime sempre sì presidenziale
Il regime sciami Procida ossia il Golia ai piedi immagine buon pesce la degli assiomi allora i film può esibire le deviazioni di recente presi da un sì all'America
E siete sì che Richard reo dose dotati che oggi il mondo dei file venti a Napoli il
La lira ossia nella famosa che ha un senso
Repliche obsoleto da opposto resistendo alle Carol lo chef divulghiamo un dolce appelli Bubbiano sui rettilinei Palazzo lei si situa Ya aumento anche le repliche
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E secchielli falle sette sceglie del fare allora dicendole che su scala pugliesi da operare più voli chi sette Music Farm diverse composita civili
Nel calcio recitava insieme
Ne parli tu guarda una verità riuscendo pure a un anno
Persino il sì su attese sei Pavan quando il ministro che opera con fior di Palermo
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No ma al nuovo del sistema e che tali si merito al Monte
Liguria un anno e Tau e gli otto alla scena responsabile Lolli e mi presi non sia fischio presi da un da Repubblica effettivi riuscirono mettono America
Tutta la sinistra francese una parte la destra del centro temeva una deviazione analoga verso la dittatura
Del regime semipresidenziale stabilito da De Gaulle nel mille novecentosessantadue anche a partire dallo schema su cui avevo diventato il modello esposto nei due articoli pubblicati dalle mondo il venti e ventuno aprile cinquantasei anche questo è un anniversario
Il replica al progetto di vederlo
Il generale si era reso conto che la sua costituzione del mille novecentocinquantotto mantenendo il testo così com'era quindi con un'elezione che originaria del presidente Repubblica che non era direttamente se cinquantotto era per un collegio di grandi elettori
Avrebbe permesso ai partiti che che erano fermamente intenzionati di tornare al vecchio parlamentarismo impotente della terza e della quarta Repubblica una volta che lui fosse scomparso
Il regime semipresidenziale consiste nel fare eleggere il Presidente della Repubblica attraverso il suffragio universale dei cittadini come negli Stati Uniti
Tuttavia il presidente così eletto non ha il potere di un di un vero capo di governo che sono esercitati da un primo ministro che deve avere la fiducia delle Camere
Le quali possono essere dissolte dal Presidente da Repubblica il sistema è così metà parlamentare nel senso che esiste per un verso la fiducia
Che il Parlamento dal governo e per altro verso e per metà presidenziale perché vi è un'elezione diretta del presidente a partire da questa riforma introdotta nel mille novecentosessantadue
Cautela maggiormente Paolo notte alla memoria un tasso Politi corpo esibito se vi si legge sulla direzione effetti della nazione alla foie passi pouvoir paesino e parla la Plisson sfila come l'ideogramma Giolitti
Sul pontone oppormi Vinicio
A Silvio rissa ossia ritrova il dubbio non tal e ci sono i servizi può vivi visto che continuo conclamate pure a un anno lo poni e ministro forse a dossier cava magre turbo Cupido pouvoir effetti
Che non avere poi il ministro di Paolo non tardissimo fosse davamo minacciosa cautele tu per non avere lo ogni ministro proprio quesito di puliamo il mondo al system Paolo nonché Alitalia
Dal primo in davamo minaccia Catone ancora
Che non ha mai sopite parole notte e top Museo presiedo cioè che t'ahimè dà fuoco
Oggi Sasso Acanfora siti da Sciacca poveri Edilazio accanto all'altra la fa capo all'anca
Assumo Mola lotto ogni ministro Elio nato a persone viola politicanti aria dopo mesi donne otto il parroco
Caponi e ministro patagio Antonio Antonio Jean nuove troppo acido la comprenderà politiche ci si avvia lui cisterne eletto ANCI stampano Lo Monte
Me
Di una cisterna
Da un passo del dossier mucca accluso approvò la coabitazione quando Lucca-Aulla può incidono in scena fino all'abbacchio fritte Paolo notte Condor letti e due gol tono tutti soli gli Stones dopo Isidoro
Pupi dunque ci scheda e mi chiamò tondo disosso scattò uso e con le mani no trascinava
No Lupoi cito al largo mite un canutiglia in maggiori che oppose un po'Isidoro l'assistenza occhio IFO inciampa in giacca e va dovrebbe Fassoni faccia tra via
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Quando la maggioranza parlamentare siamo sempre nel semipresidenzialismo Allo stesso orientamento politico del Presidente è è il presidente che esercita la direzione suprema del Paese e soprattutto perché il leader della Maggi leader reale della maggioranza
Tuttavia il primo ministro assicura l'essenziale della direzione del Governo
A me nonostante tutto anche in caso di coincidenza di maggioranze il primo ministro ha molti più poteri effettivi che nel parlamentarismo francese di prima del cinquantotto nel parlamentarismo italiano di prima del novantatré viceversa quando la maggioranza è opposto al presidente il cosiddetto caso di coabitazione che si è verificato tra l'ottantasei e l'ottantotto il tra il novantatré e novantacinque
Il primo ministro è il padrone assoluto della politica interna rispetto al presidente e condivide un po'la condotta della politica estera quindi regine funziona praticamente con un sistema parlamentare
Tuttavia in tutti e due questi casi cioè quando il Presidente il vero capo alla maggioranza oppure quando il vero capo alla maggioranza in caso di coabitazione Primo Ministro
Tutto il sistema funziona se le elezioni stabiliscono all'Assemblea nazionale una maggioranza coerente
Se tale maggioranza non c'è il presidente non ha i mezzi di mantenere il governo al potere dei danni in modi di decidere allora si vedono apparire nei paesi in cui le democrazie non sono profondamente radicati gli stessi pericoli che si hanno nei regimi previdenziali latinoamericani
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Silvio Berlusconi e gli ho detto complica un po'al diritto allo Toritto
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Un volo questi dollari più Bricolo Polimeni agli più che un italiche colmo una bottiglia al sistema ha potuto al Cristo
Quando noi parliamo di sistema semipresidenziale dobbiamo stare attenti perché noi copriamo un sistema che funziona quello che la Francia attuale ma copriamo anche dentro questa categoria un altro sistema che invece non ha funzionato a quello di Weimar
Tra il mille novecentoventi e mille novecentotrentatré
Nel nella Germania di Weimar in cui la democrazia non era affatto solida e in cui soprattutto la proporzionale impediva la formazione di maggioranze il regime semipresidenziale non ha resistito alla grande crisi economica degli anni Trenta è caduto nel nazismo
Il nell'Italia di oggi il sentimento democratico certamente molto più radicato che non aveva Germania agli anni Trenta tuttavia fine considerato Mussolini come il più grande uomo di Stato europeo del ventesimo secolo ciò che porta a seguire su il suo esempio piuttosto che allontanarsene
Berlusconi ha appena condotto una campagna elettorale autoritaria giacché si è rifiutato praticamente di considerare l'alternanza sostenendo che la vittoria della sinistra sarebbe stata l'ultima lezione ma pratica
Non si può escludere il rischio di una di di una deviazione dittatoriale soprattutto se si vara un sistema in cui da una parte sia una letto diretto da parte del popolo e dall'altra un Parlamento che messo ancora in condizione di essere frammentato tuttavia il problema principale di oggi non è il rischio di un'avventura autoritaria ma è quello di un semplice ritorno all'impotenza della Prima Repubblica questo il pericolo ancora più grande
Di tutti i regimi sei presidenziali che hanno funzionato in Europa occidentale senza cadere un'avventura di tipo israeliano mussoliniano
Quello della Francia in realtà il solo dove delle maggioranze correggo venne attive si succedono regolarmente e dove esse sono condotte la più parte del tempo dal presidente La Repubblica in qualche caso dal primo ministro negati i così detti di coabitazione
Tre
Cosa fanno
Chi ha detto a rendere i film Keep fatti che il sistema voi sapete in chi può attinto esistente missioni precisa ossia del PD sulla salute umana
Orfano lottò interi paesi dai che tra i voucher SCAU vista stancato runner PAC Ilia pure panorama Paolo presidio annuo agli under resiste alla pressione sovietica e da un pesce colpito mi rendevo Causi proprio il da qui col ministro registrazioni dal sesso
Cumulo toglietevi presi dopo non vedo affatto non diminuire
Meda tutto Sansone nasciamo idoneo può esitano ad oppormi ministro la stabilità era previsto Houses necessaria compose la Song maioliche Paolo non per che grossa la proporzione Nocera Umbra adeguiamo mostrarlo e pare che Lebed rubiamo e non fare da un dente Pd dal sovrano oppidum l'Allende dubbio pare dovrebbero ciechi e la moglie deve migliorare di Gurgaon mondo Lapponia Repubblica Italia
Donna demmo Classics soli lenizione presi da oggi quasi universale Negri da un padrone non più dalla fine Rossi Serban presi da un palo novanta classi
Ora è costato a Helsinki mio costata vien curiosi al quesito aiuti qualche indicazione del inoltre al pouvoir Pasquita dei maggiori sette Di Livio con i ministri Messina Parbat fiorite di applaudire o non sono io
Ora costata Lisbon
Occhio stata di operare o constatare i giardini
Da sempre io uscì biliare presi d'olio circoli reazionari grappe proprio non lo strappai complica ionico una lista della componente di diffondere detti Scalco qua donnità diventano ove
Offerto un sample don Prospero su Sondel presi da un saldo liti il Filottete epico sui fogli di via San Prospero al mondo una poco sexy detriti e il tuo avvolgeva dire giurista Kimi appare l'assistente Shami precisa ossia o se a lobbies della ditta credo dove pieni una dei pochi passive panforte nuova fine sola di i letta non fa o suo nonno dov'è il migliore lo feci Tosi tua dance ex dei mocassini proprio il chi vale appena un metro perfetto da lei presenti dalla devono farsi il profilo Appiano metodo passo della De Luca della ditta Antioco ministro da un gruppo di cattivi me dove per il ricordo la Polonio pareggiò me uscì dagli con la Ubaldi Ilia i e merenda Jovin si autorizzi ottenne il rinvio o pochi sua ditta Tojo o o ad essi e osservabili Settala Ciccioli quasi non sia gli opposti accettano excel nove cinque pongo leghista Attilio chi ombroso quando sedevo Cochise cioè Pascal pulita lì sotto papa di tu lo decide i ricorsi al TAR Carruth sul la Rocchetta otto dice su turni detta vi svolse decimo forti maschio suppongo se il raìs diretto virare il sì ma adesso post Navigli al ruolo opposto cioè la loro responsabilità dal quale stabilità ditta chiedo e un uso soffrire
Polo Bobo le Scholes passi via proposte Saccuti io no mia un fa lo rischio sulla chat nuovo occupando va be per il porto d'armi perché io prendere che la forza dodici dal sottopasso
In Finlandia l'autorità del presidente è stata molto grande fino al un altro caso di sistema semipresidenziale è stata molto grande fino al mille novecentottantanove anche se più debole che in Francia
Perché l'autorità del pesce presidente dava al Paese la forza di resistere alla pressione dell'Unione Sovietica che voleva farne una democrazia popolare
Dopo dell'ottantanove evidentemente l'autorità del presidente fortemente declinata
Ma essa non ha mai dato ai governi e primi ministri la stabilità e la potenza necessari per compensare l'assenza abituale di maggioranza parlamentare che comporta governi deboli e precari
I governi finlandesi hanno una media durata hanno di un anno come quella Prima Repubblica italiana
In una democrazia solida invece l'elezione del Presidente della Repubblica al suffragio universale non li dà
Più in più anni più influenze che un capo di Stato parlamentare classico eletto dal Parlamento lo si constata Vienna Lisbona a Dublino a Reykjavik come a Helsinki
In una democrazia fragile esseri dai mezzi di poter stabilire la sua dittatura
Il sistema semipresidenziale francese sembra efficace per aiutare dittature comuniste a trasformarsi in democrazie senza però garantire a priori che se non passeranno altre forme dittatura di di diversa matrice tipo magari neofascista
Quindi al massimo può essere utile per dei paesi che si democratizzare anche se lesto non è garantito ma non sembra particolarmente convenire all'Italia
Preso di Vercelli corda che ha una storia democratica più travagliata promesso diverge ricorda quanto fu travagliata anche adozioni in Francia mille novecentosessantadue
Lui con un gruppo di intellettuali si schierò a favore dell'elezione popolare diretta del presidente nel mille novecentosessantadue sostenendo che non ci sarebbero stati i rischi democratici
Pierre Mendes France leader della sinistra francese
Lì disse nel clima di quei giorni stare attento perché lei porterà forse a responsabilità per averci condotta una dittatura professor diverge dice che allora ritiene visto giusto cercherà giusto appoggiare quel passaggio elezione popolare diretta
Tuttavia non se la sente di consigliarlo anche all'Italia e per questo dopo aver scartato al presidenzialismo americano il semipresidenzialismo di tipo francese ora passa alla al terzo punto quello in positivo quello consigliato sulle cime semi parlamentare
Al punto che più o meno esposto alcuni secchi dall'Egitto
Lo SUAP l'elezione del disastro calcolata
Uno o su abiti da poco dopo nel progetto va il più posso bisogna aggiungere comunque che Pierre Mendes France ammise di aver avuto torto la sera del maggio mille novecentottantuno quando François Mitterrand Foletto direttamente Presidente da Repubblica
So che comunque Thurmond prosciutto opere buone abisso SUAP occupa questo prova che tutti si possono sbagliare anch'io questa sera quando parla voi
Allora un problema no termine concludono Chelli più del purché si sia Ochotsk può mettere circa il cappellano erano crescente su ogni parola volta diciamo poi si può Lapponia fu affetto denominazione
Potessi niente remora Belpoliti che ho preso temi l'esattezza di un mondo di dal Sosa Council s'e che già dare gli occupanti che ne valga il gol a obblighi crea così come aveva chiuso nel paesino ossia se Truffaut vuol dire un folk-rock Coleci emissioni presi da ossia le recinzioni prodotte la diceva Rossella me Cotton Paolo Dante dormi preda Dante del visibile Caronte i lette giacché lo compriamo Hatchet
Ha offerto
Sergi mi sento un uomo veramente idee se tale regime Paolo a monte rischio lo share Liguria come o no deponga dal marchio vite di Palermo
Vecchie torinesi da ossia l'ISEE si attende passò rischi legali affatto indebite che al cavalchi e tetri diretto no pavese retta
Impiego in per designare questo terzo modello in positivo per la prima volta in questo caso la denominazione di regime semi parlamentare in altre occasioni professor diversi ha usato il termine neoparlamentare
Per designare il modello politico che ha già descritto negli articoli pubblicati sulle montagne novecentocinquantasei e che invece ritorni del gol due anni più tardi obbligato a spostare verso il regime semipresidenziale
La differenza delle denominazioni in sedi parlamentari come semipresidenziale assomiglia un po'a quella che separa un bicchiere mezzo pieno e mezzo vuoto quando è riempito a metà
Si tratta di un regime parlamentare perché il primo ministro il governo dipendono dalla maggioranza parlamentare
Ma questo regime parlare parlamentare e anche presidenziali Zac in qualche modo perché il capo del governo ha di fronte ai deputati una sua autorità propria come per certi versi si anellini presidenziali
In quanto il è espresso direttamente dal corpo elettorale
Totò capovolto sui regimi servì Paolo non crea una parete nobile per spese tecniche più Tivoli poco se Cai insisteva
Il tonfo al poco passino anni fa rischio dai fan costituisce Almeyda di razza cafona Catto a una Poselli Reg a un decidano chi Messapica ecco Dawson pulita
O selezione di partito Mendes eletto da Doretta di Israel definirono deposita il séparé lotta con i ministri dei ventisette
Chi vola via Novara possa concludono Pancaldo San Siro all'iniziativa delle piste Oudéa disse agli show ad iniziative di polveri
Se tu strumenti Giorgio che fonde sulle tipo dargli retta allora il rimpallo nota e avanza Cousins
Tra un sposa ex attorno l'Ottava nota visto dopo vent'anni
Perché le fondazioni de qui la Libia maschio
Lei Song e non ho punito ossia Oscar brutta dotarli di ruolo proprio sito ciò avviasse del nipote bene mi che decidevamo in soccorso sa Swanson sai
Se eletta Mona del rock non o troppo buono oppormi prime ministro
Onde il segnale di tutti i componenti
Le situa gli al gioco mio Cuoiopelli squadristi dopo mi ministro vogliamo veda Jole da Fischer Etò albo interni
Toldo Comune di Capri da locale che il verbo compirà fotografi di ridere o di parti conflitti o poli e ministro tergite perché sì Ramponi e ministro CBA Odoardo Defiance degli su un sito
Ne
Aumenta oggi sorgono i sopra offerti so le idee Azzolino laico bisogna non paghi salito ora a pois formidabile
Oslo Mao Ugliola attenua Baggio Itema ENPA
Le cose siamo batterò beh io ho Douai al egli di proprie ministro può qua Pascalis risiede Odyssey un mobile se Panfilo bulbo Peppa se conclude Monti già vissuto
E nove e gossip e poi va a ruba pure voglia come parassita la cacca Hope attuabile visto però Verzedo agli anta una vuota
Stimola lo il meccanismo che fondano un tale Silvia al meccanismo Palano
Per quarant'anni questo regime semi parlamentari che avevo descritto nel suo coordinate fondamentali negli articoli di le Monde cinquantasei non è stato nominato perché restava puramente a livello teorico in questa primavera del novantasei prenderà dice in Israele in cui la riforma costituzionale del mille novecentonovantaquattro ne ha posto le regole rinviando la sua applicazione due anni più tardi
Nelle prossime elezioni israeliane del ventinove maggio gli elettori che segneranno in due schede separate in una votazione contestuale il primo ministro i deputati
Che vivi ritorneranno insieme davanti agli elettori in caso in cui il Parlamento voti la sfiducia al governo o in caso in cui il capo del governo decida lo scioglimento
Queste esattamente la struttura che d'altronde esattamente la nostra legge elettorale comunale
Che del resto quando ci proponemmo indiretti di fare riforme tra comunale si ispirò volutamente al modello del professor diverge nel bambino a centocinquantasei
E questi attico del cinquantasei che proponevano un vero regime parlamentare questo era il titolo di uno di questi quattro articoli cercando di trasporre esattamente il parlamentarismo inglese come ha funzionato almeno dalla Liberazione
L'inglese ne hanno preso coscienza un po'tardi nel libro del loro compatriota bene mi
Delle Milano centosessantacinque il monarca elettivo lo sviluppo del potere del primo ministro questo è il titolo designando i deputati alla Camera dei Comuni cittadini del Regno Unito scelgono insieme a loro il primo ministro che con che guiderà la futura maggioranza
Se voi guardate la campagna elettorale inglese si vede che nei collegi il candidato locale usa addirittura più la faccia e il nome del candidato primo ministro che non la immagini se stesso in quanto candidato locale
Primo Ministro che l'idea del partito vittorioso a cui la disciplina dei parlamentari assicura una maggioranza efficace e stabile
Se il primo ministro è colpito da un voto di sfiducia scioglie la Camera e perde allo stesso tempo il potere tuttavia la spinta la coesione fortissima ricordava il professor diverge che in questo momento John Menchov a solo un voto di maggioranza i comuni e a una maggioranza disciplinati Sina perché maggio maggior può costantemente dire ai propri deputati che se qualcuno di loro si sbarcherà dalla coalizione di maggioranza
E farà cadere il Governo su provvedimenti importanti lunghi andrà subito allo scioglimento e perderà si il posto lui ma molto probabilmente lo perderanno anche loro visto i sondaggi che danno i laburisti in testa quindi l'arma dello scioglimento è un deterrente fondamentale
Che si può e si deve usare per impedire la dissociazione all'interno alla maggioranza
Pongo avvolta nel suo meccanismo colpo ciò che esista un tutto parti discipline Chiocchetti Ochotona e Paolo scritta maggioritaria ma adesso il tuo sperperi azzurro Patrick danno il tipo altissimo Fossella Nesta Council une partie te non-voto discipline i massoni compone attaccò l'abbiamo recepita Pavel Reform elettorale Sant'
Va bene tale séparé lecito Allende il signore all'acqua le deflettere era quelli loghi con sei
Semplici e tanto belli dicendo il vissuto Rashomon si vede perché voterà soffio con con lui Fulvio Conti Julio col figlio della coppia non scatti la donò onde
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Questo meccanismo quello inglese non riposa tanto sul regole scritte ma riposa su un dato materiale sull'esistenza di due grandi partiti disciplinati favorita dallo scrutinio maggioritario a un turno che la Gran Bretagna ha sempre praticato
Invece nel multipartitismo francese in cui i partiti erano numerosissimi indisciplinati la mia idea del cinquantasei era che si potesse raggiungere lo stesso obiettivo del sistema inglese attraverso una semplice riforma elettorale
Attraverso due schede separate i cittadini lo stesso giorno avrebbero scelto i deputati da una parte e il Presidente del Consiglio dall'altra
Potendo il Presidente del Consiglio sciogliere la Camera Sessa avesse votato la sfiducia contro di lui o se li avesse rifiutato la fiducia legando così in maniera indissolubile la sorte del Parlamento e quella del governo il governo quindi di legislatura
Questo avrebbe aperto al popolo la possibilità di scegliere autenticamente il capo del governo e di decidere l'alternanza se l'esercizio del suo mandato avesse convinto non viene giorno
Meno esistente
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La semplice elezione di un capo del governo non assicura automaticamente la formazione di maggioranze chiare stabile disciplinate
E neanche la minaccia la minaccia dello scioglimento garantisce automaticamente il sostegno al Parlamento cerco l'elezione diretta del capo del governo impone di scegliere un uomo capace di a di ottenere l'accusa fiducia popolare lì da un autorità incontestabile
Ma ciò non assicura un raggruppamento solido del Parlamento in due parti la destra da un lato la sinistra l'altro
Il che è il solo modo di stabilire una vera alternanza tra due alleanze ciascuna delle quali a dei progetti diversi perché in Inghilterra il punto fondamentale che i partiti che sono in grado di ottenere la maggioranza assoluta sono solo due
E un partito che da solo si trova fare maggioranza in Parlamento e chiaramente più coeso che non una coalizione per di più esistono alcune convenzioni consuetudine al modello inglese che non vi sono altrove
Per esempio Biella convenzione adottata da ambedue i tre maggiori partiti che se un deputato vota la contro il Governo su un disegno di legge chiave secondo il voto di fiducia o di sfiducia automaticamente non sarà mai più ripresentato candidato da nessun partito
Il modello quindi può aprire un piccolo negozio i commerci altre cose ma non può tornare a fare il deputato quindi ci sono una serie di incentivi che chiaramente fanno sì che il sistema funzioni in maniera perfetta
Il moderno e per questo il modello proposto nel cinquantasei rispetto al modello israeliano aveva un secondo punto di forza in più che era il collegio uninominale maggioritario a due turni
Che era analogo per i deputati che per il capo del governo simultaneo
E il funzionamento a regime israeliano dopo l'azione del maggio novantasei si regime che prevede da una parte l'azione diretta del capo del governo ma dall'altra un Parlamento eletto con la proporzionale
Mostra se basta solo azioni capo del Governo o se ci vuole anche un ritocco al sistema elettorale
Ora in realtà in Israele labili polarizzazione c'è per certi versi già malgrado il sistema proporzionale integrale
Ma questa è legata al fatto che c'è una minaccia esterna degli integralisti musulmani che conduce a fare blocco intona personalità forti
Lo Stato di Israele costretto a una tale disciplina da quando esiste perché si è sempre trovato una situazione di guerra con indici
Ma nella misura in cui la pace come tutti noi speriamo si stabilirà il rischio di una disaggregazione dei partiti in Parlamento a causa della proporzionale si accrescerà con tutta probabilità
E quindi siamo riportati al problema iniziale si tratta di eleggere un capo di governo e basta o si tratta in qualche modo di scegliere una maggioranza di governo che abbia anche un leader
Allora nubili e Pacchioni tali
Se la riforma elettorale impose parlare Fernando mobilitò soltanto avanti
Chi ha permesso di troppa aveva la bipolarità azione Italia URSS con un minimo accenno appena ritrovato il vero rischio Nietzsche
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La riforma elettorale imposto dal referendum novantatré ha fatto fare all'Italia un grande passo verso nomi polarizzazione delle alleanze dopo la vittoria di Berlusconi della destra grazie a questa riforma ora la vittoria da sinistra con Prodi fa entrare l'Italia nell'alternanza
Ma ciascuna delle due alleanze e dislocato dal turno unico del suffragio maggioritario con l'aggiunta di una proporzionale limitata in modo confuso
Il turno unico e terribile in Paesi in cui ci sono più di due partiti perché consente l'elezione anche con maggioranze relative molto risicate e parzialmente temperato recupero proporzionale male col proporzionale messo dentro questo sistema indebolisce la logica maggioritaria
Anche la vita del governo Berlusconi sarebbe stata più semplice se i rapporti di forza tra i partiti componenti fossero stati stabiliti e direttamente dagli elettori in un primo turno al quale sarebbe seguito un secondo turno risolutivo
Anche oggi i rapporti del PDS i gli uomini di Prodi con i dipinti Rifondazione sarebbero più chiari se la proporzione delle forze in Parlamento fosse stata stabilita da un primo turno elettorale e quindi poi ci fosse stato un secondo tono risolutivo
Ma attenzione un vero secondo turno senza nessun recupero proporzionale a cui sognano alcuni che vorrebbero distruggere fondamento stesso del regime maggioritario con una tale dose di recupero non ci sarebbe stata maggioranza parlamentare in Gran Bretagna nella Quinta Repubblica francese
Non fate della Seconda Repubblica italiana una decorazione di cartapesta
Che maschera bene intorno agli errori da prima Repubblica bisogna che gli elettori possano essere responsabile di una vera scelta con un sistema elettorale integralmente maggioritario a doppio turno senza recupero proporzionale
Sulla dei
I futuri
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Roma è già entrata nella via di un regime semi parlamentare attraverso l'evoluzione dei partiti politici e attraverso la chiaroveggenza e sui cittadini
In Francia in Germania in Israele riforme costituzionali ed elettorali sono state decise dalla classe politica e dei partiti esistenti
In Italia due dei tre grandi partite sono stati colpiti dalla rivoluzione dei giudici il PC si è trasformato in PDS par nello grazie l'ostinazione di Occhetto a portare fino al suo termine rivoluzione provocata da Berlinguer l'abbandono tra proporzionale è stato imposto da un referendum popolare Silvio Berlusconi è riuscito nel compito non facile di creare un'alleanza di destra di cui era il leader incontestato
Nel novantatré assente è stato portato al potere da elezioni parlamentare che hanno di fatto designato i deputati ma anche il Presidente del Consiglio
Come in Gran Bretagna o come nel sistema sedi parlamentari israeliano il ventuno aprile novantasei i cittadini hanno nello stesso modo votato per Romano Prodi
Già in ambedue i casi in ambienti siamo già qui in un sistema di fatto se mi parlamentare poco alcuni problemi ma in ambedue i casi la dislocazione la la rottura dell'alleanza con dovrebbe condurrebbe con tutta probabilità
Non solo a colpire il capo del governo in carica ma anche fatalmente a sciogliere il Parlamento
Luisa Toshiro
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Nel passaggio mille novecentonovantaquattro novantasei la transizione non ha avuto gli stessi automatismi che si hanno in un regime britannico semi parlamentare
In un primo momento dopo la rottura alleanza di destra si è cercato di mantenere in tutti i modi i parlamentari in carica
E non vi sbagliate i parlamentari avranno sempre la tendenza a restare al loro posto buttando i governi se Prodi non vuole seguire l'esempio di Berlusconi deve fare completare deve completare il tutta urgenza un regime semipresidenziale potrebbe farlo con una semplice riforma elettorale
Che permetta di evitare le difficoltà di una revisione costituzionale esplicita prevedendo esplicitamente l'indicazione del Presidente del Consiglio sulla scheda elettorale quando si eleggono i parlamentari non si potrebbero disconosce i risultati di questo voto anche se essi non implicherebbe una conseguenza giuridica formale
Infatti non si potrebbe dopo ammettere che l'eletto dal popolo sia messo fuori dai deputati e dei senatori anche se essi continuerebbero ad averne lo stretto diritto
L'intervento del presidente della Repubblica sarebbe d'altronde decisiva in questo caso come leggo è stata nella successione al Governo Berlusconi e poi lo scioglimento del Parlamento che ha provocato l'alternanza
Questo sottolinea la garanzia essenziale del regime semi parlamentare se il primo ministro eletto dal popolo vuole abusare dei suoi poteri il capo dello Stato potrebbe impedirgli di farlo
Presidente Scalfaro ha reso un immenso servizio la democrazia italiana su questo
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Bisogna poi tu
L'organizzazione politica odore poco
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Un altro un altro aspetto della riforma in corso in meno percepibile la nuova destra costruito da Berlusconi era staccata dalla religione
E sono riposava che sull'integralismo del mercato di un padrone in privato il nazionalismo autoritario di un di un ex fascista e il quasi separatismo della media borghesia delle regioni ricche
Il PDS si caratterizzava per un abbandono del marxismo leninismo rimpiazzato da una socialdemocrazia laica
Questo corrisponde una modernizzazione della LIPU della vita politica italiana così liberata dall'influenza papale
Le elezioni del mille novecentonovantasei differiscono infatti profondamente dall'evoluzione interiore siano ormai oltre la vecchia battaglia che almeno apparentemente si basava solo tra un scontro tra laici progressisti e cristianesimo conservatore come eredità ideologica del diciannovesimo secolo
Quando il primo ministro Romano Prodi si dichiara Cristiano incarna questo nuovo Cristianesimo che difende la democrazia e l'uguaglianza contro regimi dittatoriali e tendenze capitalistiche interisti che la sua alleanza con nuovo socialismo il PDS riprende l'evoluzione comincia per la filosofia dei Lumi e prolungata alla Rivoluzione del mille settecentottantanove quella che alta al suo fondo una morale un'etica tratte dal dall'ispirazione cristiana ma che nella Scizia che le rende valore comune
Un passo decisivo è stato stabilito dal fatto che per la prima volta in elezioni due liste della sinistra si poca ma centrosinistra e la destra centro destra
Non è soltanto un modo di attirare suffragi del centro che fanno la vittoria e anche il riconoscimento che due blocchi spingono ciascuno verso uno degli aspetti di una cultura che insieme tendono a condividere
Si è detto dell'Italia che era orientata al centro essa riconosce ufficialmente la prima che il cento e che il centro non può agire soltanto che all'interno di un abito autorizzazione dove si alternano a sinistra dominato dalla sua frazione Destra dalla sua Mezzala destra e una destra dominata dalla sua frazione dalla sua Mezzala sinistra
In questo meccanismo il centro destra e centro sinistra hanno la capacità di governare durante tutta la legislatura applicando ciascuna il loro progetto
Nel vecchio centesimo proporzionalisti Co. nessuno governava mai i cittadini erano esclusi cento diventa una parola una palude mi si consenta una formula UDACE che qualcuno in alto da cui qualcuno in alto spero che mischia mi assolverà
Non deve esistere una Democrazia Cristiana ma due di cui ciascun apparterrebbe all'una delle due grandi coalizioni la vita politica italiana quella del Polo destra e quella del Polo sinistro
Ma dopo tutto un'organizzazione politica in due poli non è naturale per quelli che credo non diventare persone
Allora
Abbiamo cercato trenta minuti di tempo proprio stando larghi alle diciannove e venti e venti ricordo c'è il treno perché deve vera Montecatini quindi
Diciannove e venticinque
Sicuramente taglierò alcune dell'intervento non ho il potere di rappresentanza tale però non si possono fare tutti chiamò Giuseppe gola dell'ordine questi preparati operette
Del Trento
Sente le domande al massimo dura sinteticità trenta secondi dodici e mezzo
Allora mi ponevo questo problema che è stato lanciato anche dal presidente del medico nel suo saluto di apertura ai lavori del nostro centesimo congresso
Dove diceva indispensabile andare ad un superamento del mercato come unico elemento regolatore della convivenza civile e sociale questo è un dato lo hanno sottolineato in qualche modo si al dottor veneziani che il professor Onida e però si tratta di vedere in che modo dal momento che in questo momento
La cosa non sembra davvero possibile cioè la dinamica del mercato la dinamica economica sembra davvero l'unico elemento capace di di fare sintesi tra i diversi interessi probabilmente anche perché esistono ancora le questa suddivisione gli Stati nazionali esistono ancora non sono definitivamente crollate le barriere nazionali allora io chiedo sì al dottor Venezia mica professor Onida il processo di integrazione europea che sempre però viene rimarcato solo nel suo aspetto economico
In che modo può aiutarci nel momento in cui diciamo così si si apre anche alla dimensione politica
Perché modo può aiutarci ad arrivare al superamento del mercato non nel senso del suo annientamento ci rendiamo tutti conto che le dinamiche economiche sono fondamentali o per lo meno non si può andare allo smantellamento di quello che fino a ad oggi ha tuttora sussiste come unico elemento di regolazione ma in che modo esplicito a superare questo sistema
Per arrivare a qualche cosa che sia rispettoso anche dalla dignità della persona perché avrà possiamo solo dire tutto quello che vogliamo su chiuso il tempo qui non lo diciamo grazie Giuseppe sale operatorie Trento una domanda sola delle Pro Vercelli si prepara Grazia villa la prima allora una battuta dottor Venezia veneziani ma vorrei sentire anche un c'è una risposta anche da il professor Onida Veneziani non ha citato quando non ha citato una cultura di sinistra che fosse in qualche modo non anti statale ha detto sì se forse io credo anche in parte semplificano forza che per il tempo che la sinistra acculturati statale come sappiamo che esiste anche una linea di pensiero che dal patriottismo costituzionale di Habermas
Fino alle riflessioni di umori tre Birol in qualche modo pone a un concetto primi ciò ordinazione come identità basato su concetti di terra di sangue di nazionalismo
Oppure anche il concetto di patriottismo costituzionale e quindi di un patriottismo
E di un identificazione con dei valori civili con una coscienza civile che stava scritta la carta costituzionale una battuta grazie grazie Avella stessa cosa una domanda sola allora farà Giovanni Guzzetta rinuncia alle domande professare un'idea che occasioni di vedere più spessa
Valico appellante Hutter veneziani di fronte a queste partenze vidi confronto tra poteri forti che dovrebbero consentire questa democrazia comunitari Nyarco in merito grafica
Nonché decisionista la domanda è chi regola chi fa dare un mitra tra i poteri forti e quindi chi esercita il controllo
Nella nella dizione si faceva riferimento a queste parole controllo regolare regolazioni Martini ci sono con quali sistemi un'annotazione invece agli amici della Fuci rispetta questa tavola rotonda e i invitare i i costi tutte realistici spinge ad un tale io di riflessioni sulla democrazia di tipo molto garantista e molto legato alla difesa tra virgolette del sistema democratico
è una sfida che secondo me dovrebbe nasce da un cantiere di fronte al paradosso e anche quella di capire
Il fallimento alla crisi della democrazia di fronte alla globalizzazione alla fallimento e sul mancato del controllo del mercato e e quindi
Aggiornare il Sud oltre questa democrazia avendo anche il coraggio in un'architettura
Di carattere anche ed cui scusami se Stt a i buchi nelle chiese romaniche che si vedono sono con le sono le vecchie i ponteggi e uno dice guarda che bravi questi architetti che facevano i Buzzi in realtà è una conseguenza di una scelta tecnologiche di architettura
Abbiamo un pochino più di coraggio anche un congresso a quando il nostro a sfidare la soluzione dei paradossi
Giovanni Guzzetta
E Antonio Bassolino si prepara
Io avrei una da pone una domanda professor divergenti
Con l'occasione saluto di Fucini compiacendosi del fatto che ci si trova sempre
Come ex presidente sì ma insomma non è importante un ex Fucino
Compiacente nel fatto che ci si trova sempre in una realtà in cui la capacità di di comprendere la complessità Libera un po'dal dalle fatiche del dibattito quotidiano soprattutto dibattito che su questi temi oramai sembra articolarsi sempre più tra i per decisioni spieghi per garantisti che si danno reciprocamente
Addosso
E l'augurio anche che ciò perché ha vissuto l'esperienza referendaria dalla Fuci con quel contributo che la fusione affronta dato piccolo per quanto è stato di non cadere nella trappola dei profeti di sventura di avere il coraggio di continuare a dare il proprio contributo
E di non vivere il travaglio e il senso di colpa più del necessario anche se con responsabilità la domanda è questa il professor diverge a presa in considerazione tre modelli
Ma secondo me sottovalutando la creatività tipicamente italiana ne ha dimenticato un quarto che quello che forse più in questo momento è gettonato
Ed è il modello di un semi presidenzialismo che potremmo divide definire cui è più cauto in cui cioè all'assegnazione alla diciamo alla all'attribuzione di un criterio di elezione diretta del Presidente da Repubblica non si assocerà ebbero poteri decisionali e di indirizzo politico e quindi il presente Repubblica sarebbe una sorta di garante però eletto direttamente
O comunque smise poteri ora poi chi conosce meglio gli arcana del dibattito prenderà allora io personalmente ho dei dubbi su questo modello nel senso che mi pare il più tutto sommato pericoloso però per le ragioni che vengono addotte in genere per con contestare gli altri
Prima di tutto mi pare pericoloso perché impoverisce lo la l'ordinamento di una di un organo che per essere organo di garanzia a me non pare possa essere eletto a botte di maggioranza popolare in un Paese che come la fusione ripetuto oggi in un ordinamento in cui la il pluralismo a deve essere garantito e le libertà individuali debbono essere garantire a me pare che il gol presenta la Repubblica debba proprio essere quello
Tanto più in un sistema federale in cui i contraccolpi saranno numerosi di rappresentare l'unità del Paese io non credo che l'unità del Paese possa essere compatibile con campagna elettorale a botte di maggioranza
La seconda considerazione che secondo me il presidente La Repubblica detto direttamente ma senza poteri di governo rischia di avviarsi verso una deriva plebiscitaria che è molto superiore a quella cui può avviarsi un capo dell'esecutivo che abbia poteri garantiti e legalmente definiti l'esperienza del Presidente del presenza Repubblica Italia penso per esempio al potere di esternazione
Dimostrare secondo me che ogni qualvolta si interrompa quel rapporto tra responsabilità e potere e quindi poteri sono acquisiti sempre più in via di fatto in via consuetudinaria e non prestabilite atti versa in una cornice legale il rischio e maggiore che in altri casi vorrei chiedere al professor diverse una opinione su questo grazie
Grazie a Dio anche Antonio si prepara don Nunzio Bruno no
Giudice io volevo fare una domanda al dottor veneziani sono da Cordova la critica sulla rinnovata voglia di centro sui rischi di consociazione che questo potere che questa voglia potrebbe corta
Un solo rilievo come garantire il controllo alle opposizioni non pensa che il tentativo di offrire la presidenza di una delle camere all'opposizione fermi restando i rischi vada in questa di Simone in questo senso è ovvio che la maggioranza si misurerà sulla sull'azione di sull'incisività dell'azione di governo e l'opposizione si misurerà sulla costruttività che saprà impostare a maggior ragione se sarà dotata di adeguati strumenti di controllo poi sulle lobby e sui poteri forti mai fatta la domanda una sola
Avanti prossimo
Allora nostro a quote si sbaglia tolti allora io vengo da da Palermo quindi più di avere le fonti democrazia per la democrazia dalla periferia
E abbiamo parlato di architettura costituzionale però l'abbiamo parlato di nuove forme di partecipazione
La democrazia comunque incompiuta vedendola dalla periferia del nostro paese Paolo fare questa domanda per un reale rinnovamento della politica per una riapprovazione la politica da parte dei dei cittadini uno stato sociale moderno può essere utile
Lo stato sociale non soltanto assistenzialista anzi non assolutamente senza vista ma che promuova nove strumenti di partecipazione quindi lo stato sociale
Che da questo punto di vista e duttile cittadino alla partecipazione e però non è stato toccato nel rinnovamento della democrazia italiano il ruolo del volontariato
Delle associazioni non profit e gli hanno dato un grosso contributo l'evoluzione del nostro sistema democratico ora chiederei a veneziane unirà un loro fare una loro opinione sul ruolo dello Stato sociale sul ruolo del volontariato
E in questa trasformazione
Della del mostro democrazia però anche coinvolgendo non soltanto i livelli costituzionali ma anche la partecipazione reale effettiva dell'elettorato
Sergio storie
Ma una domanda sulla provocazione conduttore veneziani ma comunque rivolta a tutti e tre
Su questa risorsa altre risorse di istanze democratiche che non sono rappresentate io in vista di questi cantieri e progetti mi allargherei un po'di più incominciando a sognare anche loro qua
E a un sistema di elezione parlamentare europeo e quindi di una camera di rappresentazione che non sia esaustiva della democrazia europea del pensiero europeo
Allora mi chiedo in una situazione quale quella dei tempi e degli universitari o dei giovani comunque che non verranno magari presi in considerazione subito dei progetti politici europei
E quindi magari questo pensiero di forme di contrattuali ITA nei confronti ad esempio di un eventuale elezione di parlamentari deputati europei come superare il rischio che delle piattaforme che si potrebbero creare non diventi una delle forme sindacalisti che cioè nel momento in cui non avremo i soldi anche avendo superato il problema dell'unità nei confronti della proposta al potere politico come si farà a non appiattirsi sulle organizzazioni e sulle strutture già esistenti
Del potere politico della partecipazione politica strettamente partitica e quindi i punti di riferimento classici del Partito socialista europeo del partito e via dicendo insomma
Per fare la più vasta scala di rappresentanza come e in quali forme pensare queste forme di dialogo politico non partitico in Europa
Scusa io mi scuso con i restanti prenotate per interventi ma anche esigenze tecniche di relativa al al locale ci costringono a chiudere il dibatto quindi dopo la parola in ordine ai tre relatori cominciamo dovessero ridato elezione Duverger chiederei di rispondere solo alle proprie domande Tolmezzo il propulsore divergenze sostanziali e le altre
Sovranità d'Oltralpe
Mica voglio farlo quattro domande svolte a me o ai pm vola
Beh
Io sintetizzerei così Stealth telegraficamente come governare il mercato e la domanda della politica regge più risposte queste la dinamica della politica questa la la dialettica della politica
Che il mercato non debba essere governato e oggi una prospettazione forse ancora anzi credo ancora minoritaria ma che comincia a ricorda mente ad affacciarsi a questa io alludevo quando parlavo di un pericolo per i prezzi perché questo risposta implicherebbe un superamento dalla democrazia
A pettini
Patriottismo costituzionale certamente questo è uno degli elementi credo della cultura europea che ha favorito il consolidamento della democrazia io non credo
Ecco qua forse negli di sogni vividi sento un pochino a qualche detenuto veneziani che peraltro invece su altri terreni con cui concordo su altri terreni
è vero che in Italia abbiamo storicamente un deficit di cultura dello Stato ma è anche vero che negli ultimi cinquant'anni questo debiti ed è stato lo dico colmato ma certamente abbiamo fatto dei passi in avanti quindi per esempio per quanto riguarda il mondo cattolico che conosco meglio per provenienza e vero che i cattolici sono nati come dire antistatalisti ma non c'è dubbio Caro metabolizzato un'idea dello Stato ormai molto più molto distante diciamo così dal dal Teoria del dell'epoca del non expedit
Che poi questa questa idea dello Stato questo culto dello stato non si sia tradotta in una pratica sempre molto spesso in una pratica politica
Conseguente che ricche altri difetti tradizionale del nostro Paese dal trasformismo alla al clientelismo
Alla diffida al particolarismo alli all'Iper localismo tanti altri difetti abbiano giocato nell'impedire la creazione non di una cultura dello Stato ma di una pratica dello Stato democratico questo è un altro discorso ed è vero
Intarsi Amedeo stesso è la stessa cosa si potrebbe dire credo per la sinistra
Democratica c'è anche qui certo è vero che le forze marxiste se non lo sono nate ideologicamente in una concezione antistatalista almeno nel nell'accezione che noi diamo esso allo stato scure non trovando possiamo entra nei particolari ma è anche vero che in questi cinquant'anni passi se ne sono fatti sul campo della cultura io credo che veramente il nostro deficit oggi non è tanto a sinistra del cultura vedica dalla cultura dello stato mai più a destra paradossalmente oggi e nella nel confronto odierno il la mancanza di cultura dello Stato aveva destra mentre a sinistra Polo che ma anche una pratica una capacità di praticare lo Stato è un'altra cosa
A D'Annunzio
Rettifica dalla periferia dice democrazia incompiuta
E chi è regola può essere come lo stato sociale erodere volontariato io risponderei così sinteticamente a mio parere lo stato sociale
Non devi tanto non è tanto la costruzione di istituti che favoriscono crediamo che realizzino la partecipazione lo stato sociale
Ecco è complesso ed istituti che tendono a rendere effettivi i diritti ed effettivo quel tanto di eguaglianza che è indispensabile per la democrazia questo è lo stato sociale
Poi c'è la società alla quale autonomamente deve essere capace di sviluppare le proprie capacità di partecipazione a prevedere non può essere una partecipazione come dire guidata diretta dall'alto quindi ecco anche il volontariato protratto è una forma di espressione
Della società
Che quindi deve essere autonoma un volontariato come dire non tutelato promosso ma protetto un punto in un volontariato indotto dall'alto non sarebbe vero laureato in una trattoria espressione genuina di una società che deve essere autonoma anche dai poteri pubblici quarta e ultima Astori
Già ho capito bene
Come immaginare in Europa una forma di democrazia che vada al di là degli strumenti esistenti Berio anche quasi con Massimo sinteticità di direi da tempo chi ha riflettuto sulle sulla Europa si dei processi integrazione europea ha messo in luce come ci sia un'auto il cosiddetto deficit democratico delle istituzioni europee cioè le situazioni europee sono nate come nell'e con un protetto di diritto internazionale quindi di trattativa fra governi e fino ad oggi non hanno saputo fare il salto verso istituzioni pienamente democratiche oggi ci si interroga la la legittimazione democratica l'acido europee può ancora fine darsi esclusivamente sui governi nazionali ed eventualmente i parlamenti nazionali o non è venuto il tempo di immaginare di pensare una costituzione europea e quindi va bene perché l'azione diretta delle istituzioni europee
Grazie grazie al prestigio del segnale
Sì sarò anch'io didascalico ecco perché non non posso fare in modo che diverso e la prima osservazione che veniva fatta a proposito del mercato e della possibilità in qualche modo di stabilire qualche modo per governare il mercato beh io non credo l'osservazione che veniva fatta che il mercato sia favorito nella sua ipertrofia
Dalla presenza delle barriere nazionali come viene detto io anziché sostengo io ritengo che sia anche diciamo così implica mente con probabile che oggi le barriere nazionali sono un argine contraddittorio negativo finché vogliamo ma sono un argine alla esplosione del mercato globale
Alla totale F. utilizzazione della nostra economia al servizio di un'economia di una macro economia legata poteri transnazionali quindi dobbiamo fa i conti anche con questa realtà alle volte sono proprio gli Stati nazionali ad essere un argine rispetto ai mercati internazionali
La seconda osservazione che mi veniva fatta a proposito di una idea dello Stato a sinistra con il riferimento ad Habermas Viroli a proposito appunto del patriottismo costituzionale ma io innanzitutto osserverei che una cultura dello Stato a sfiorato solo marginalmente le culture di sinistra d'altra parte il riferimento fatto a Viroli credo che sia un po'la prova che soltanto marginalmente
Ci si è posti il problema di un patriottismo costituzionale comunque riuniti e dello Stato poi vorrei sottolineare che l'idea di un patriottismo ancorato al una carta costituzionale è un'idea che mi si Ambra estremamente fragile considerare che una cultura comunitaria possa essere legata al riconoscimento di una carta prescindendo dalla storia dalle identità
Popolare e religiosa civile nazionale di un popolo credo che sia molto riduttivo cioè c'è il rischio di ricadere in quella forma neo illumini Istica il laicista che ha caratterizzato certi patti completamente estranei dalla realtà e dal tessuto reale della società
E poi ecco c'è un'osservazione a proposito dei poteri forti chi fa da arbitro rispetto ai poteri forti
Ma io credo che già la compresenza di poteri forti che abbiano confini stabiliti accertati sia già una forma di limitazioni io credo che i poteri forti abbiano come arbitro arbitro il potere antagonista cioè il limite del potere forte dato dal controllo incrociato il guaio e quando i poteri Sco in anno quando non hanno limiti quando possono giudicare non solo nel merito della propria materia ma anche andare oltre senza vere possibilità di diciamo incrociarsi con altri limiti altri poteri altre forme antagonisti che in qualche modo comunque di Ali
Dialetticamente diversificate rispetto a quella rappresentata da quella da quel potere forte e in questa chiave a proposito dei controlli mi sembra anche giusto all'osservazione che veniva fatta a proposito dell'assegnazione della presidenza della Camera all'posizione io credo che andrebbe andrebbe anzi istituzionalizzata questa pratica cioè l'opposizione dovrebbe avere la presidenza della Camera dei deputati questo anche per una questione di proprio di diversificazione dei ruoli ovviamente non è questa la panacea per tutti male cioè per stabilire una forma di controllo rispetto all'esecutivo mai sicura a mente simbolicamente un valore importante quello di ritenere che la presidenza della Camera possa in qualche modo di esercitare una funzione dialetticamente anche in questo caso contrapposta diciamo così alla ruolo dell'esecutivo ovviamente è un giudizio che prescinde da una considerazione invece degli equilibri istituzionale
E un'altra osservazione che veniva fatta mi avvio ecco la conclusione di queste
Osservazioni e a proposito della ruolo diciamo così della democrazia partecipativa come rendere realmente partecipativa e il riferimento era fatto allo stato sociale al volontariato
Certamente lo stato sociale rappresenta a mio avviso una acquisizione che può essere modificata riformata ma che non può essere buttata a mare ritengo anzi che lo stato sociale sia da ridisegnare del nostro paese ma non assolutamente da abbattere lo stato sociale sicuramente agisce nel senso di una democrazia partecipativa altre forme di democrazia partecipativa possono essere per esempio il decentramento delle rappresentanze a livello locale o la forma di le nuove forme di rappresentanza oltre quella politica ne abbiamo due camere che potrebbero essere diversificate nei luoghi della rappresentanza
Così come abbiamo un Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro che potrebbe essere a sua volta potenziato e reso effettivo in grado di rappresentare un altro tipo di pluralismo sociale
Credo abbastanza importante ultima osservazione che faccio solo marginale al alla l'intervento naturalmente eccellente alle procedure Jack è che l'ipotesi che l'UE disegnato in Italia ha trovato quale che approssimativa diciamo così dimensione pratica nella Progetto di segni di un sindaco per l'Italia ed è un progetto che però ha trovato eco qui è forse la difformità con l'analisi ha trovato più rispondenza e più consenso nelle aree del centro destra rispetto a quelle del centrosinistra
Grazie dottor veneziani
Emerge
Alla gabbia con l'accusa di aver chiuso al Global Hawk bresciana Ocrida posto a spasso e credo offrono la voce
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Cauta scade Guzzetta
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Da
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Collo non offre tale portarci
Tre flash prima replica Veneziani se queste delle sostiene adesso la sinistra a me non interessa l'importante che questa riforma si faccia quando abbiamo approvato in Francia dativo decoroso
Ce l'ha provato a destra a sinistra non la voleva proprio la sinistra grazie a questo sistema solo grazie ad esso governato in Francia per quindici anni cosa che non ha paragoni altri cani demo anzi secondo sovrapporre parlamentare europeo attualmente deputato e la parte debole anche perché i deputati europei non ho niente da dare ai loro elettori terzo punto questa trovata del genio italico di eleggere direttamente uno che formalmente non ha poteri è un'idea assolutamente folle che scatta le soluzioni serie con idee apparentemente brillante perché una persona direttamente schema senza non collegato alla maggioranza parlamentare non collegate dei poteri reali scatenerà una lotta chi fa più demagogia dato che poi dovrà rispondere di nulla
Quindi visto che non sarà un governante vero e proprio ma che sarà una figura ambigua vincerà chi farà più promesse propaganda pubblicità più o meno fasulla è fatale per vedere che in una versione del genere potrebbero essere andati Berlusconi Bertinotti Fini Bossi ovvero sia tutti coloro che hanno più una dinamica la leader plebiscitario e non da effettivo governante
E così si crea in qualche modo il rischio effettivo con una riforma fasulla di creare un vero pericolo dittatoriale io visto che per quarant'anni or sono quaranta anni che parlo Rita riforma costituzionale che comunque non posso continuare ad altri quarant'anni temo che con queste idee qui finirà che per altri cinquanta anni voi dovete continuare a dibattere forma costituzionale questa volta ci sono delle chance veramente forti forse maggior rispetto altri periodi storici e spero che si faccia una cosa seria
Allora
Ringraziamo il loro professore venga Torre serve sordocieche con l'ultima domanda con l'ultima risposta a risposta che a quella domanda di chi poneva il perché
Si sono fatte queste scelte dei relatori perché la riforme struzzo anale per la pulce ha una sua centralità allentare la nostra riflessione introduttiva
L'abbiamo contestualizzata in un contesto più ampio e quindi questa già la risposta a quella domanda durato e tecniche la prima e per l'immediato celerità nello spostarsi alla stazione
La seconda che la giornata di domani avrà una composizione assai dinamica l'orario ricordo domattina anticipato di mezz'ora per il treno chiederò ad un responsabile per ogni albergo
Quelle che sono state indicate Nietzsche colica come capo albergo divenire stasera alle undici avete il Sanremo imbarazzare che si possa chiarificare tutta la situazione della giornata di domani e quella di domenica grazie al treno