Il referendum promosso dai Club Pannella per l'abolizione dell'ordine dei giornalisti

Gismondi giorno allora e su questo tema specifico ordine sì ordine no questo è un po'il
Il tema della giornata per quanto riguarda questo confronto dibattito tra Pannella e penna quale posizione ma devo dire che io personalmente ma anche un circolo culturale futura del quale faccio parte
Abbiamo discusso dei referendum questo è stato uno quale tutti siamo stati d'accordo siamo stati d'accordo nel senso della dell'abolizione dell'ordine che tutti riteniamo una sovrastruttura burocratica ed assolutamente inutile e non incompatibile con la libertà di stampa questo dimostrato appunto dal dall'episodio di ieri io non sono favorevole a violare le leggi finché queste leggi esistono sono naturalmente per cambiarle le leggi salvo che in un caso cioè quando una legge chiaramente lede il diritto costituzionale fare dei cittadini l'articolo ventuno della Costituzione parla chiaro dice che insomma tutti i cittadini sono liberi di esprimere le loro opinioni con stampa la parola e qualche in mezzo e questo spirito istituzionale deve intendersi rivolto a tutti i cittadini e non solo agli iscritti all'albo devo dire che qualche decennio fa noi giornalisti che eravamo contro l'albo allora eravamo pochi attuando un'altra iniziativa cioè quella di dare il nome noi di giornalisti iscritti all'ordine per consentire a determinare i giornali di ius dire io mi presi anche una querela per la verità perché rifiutai di visiona aree quello che andava che veniva stampato proprio per lasciare la libertà coloro che lo facevano Titti DTT scrivere quello che volevano ma comunque anche quello però era un'accettazione diciamo della epico tenta di un apparato sono un Paese libero cioè che solo un giornalista iscritto all'albo potere de gara garantire consentire all'uscita di un giornale credo che questo paradosso vada vada assolutamente è superato perché è un giornale rispetta perché un giornale si un foglio qual fiati rispetta le leggi nel senso che non in cade nessun reato non c'è assolutamente nessun bisogno perché non debba uscire senza alcuna
L'autorizzazione che non il rispetto della legge insomma ecco morta riflessione in questo tema
Referendario a per così dire nelle prime battute vedremo oggi come andrà il dibattito comunque le prime battute urtato un modo anche serio secondo me la suscettibilità del dell'ordine sesso degli organi adesso Coni se ci sono state le reazioni anche piuttosto dure nei confronti dei riformatori di coloro che hanno promosso questo referendum
E è stata una mossa azzeccata sul giudizio
Ma
Io penso che quanto ho un partito che ti dice riformatore fa una iniziativa non debba chiedersi se questa iniziativa popolare tornò debba chiedersi se questa iniziativa è giusta è una mutilazione dei giornalisti Gismondi del
Nell'ordine l'aver
Il re dell'ordine naturale l'ordine i viene minacciato di scioglimento e quindi a una reazione negativa io debbo dire anche una cosa per la verità e cioè che in questo momento in questo momento contingente l'ordine dei giornalisti con la prece pensa di Petrina mi sembra più sensibile alle ragioni della libertà di stampa per esempio ha preso delle posizioni più interessanti su questa cosa della par condicio eccetera di quanto non si è sindacato che invece è un organo proprio assolutamente politicizzato che non non reagisce mai quando ci sono delle violazioni della dette proprio della libertà di stampa come per me la par condicio però questa è una questione che è una questione contingente perché il presidente dell'ordine oggi un uomo come mai Mario Petrina che a diciamo una impostazione libera male su questi problemi il problema vero riguarda proprio la l'intento della legittimità dell'ordine quindi i giornalisti sono sono divisi naturalmente parte sono utili dall'inizio insomma da quanto l'ordine è stato costituito anzi mi ricordo che il primo a sollevare dubbi sull'esistenza dell'ordine fu quando nella in una riunione fa molta che ne facemmo nel settantanove dei giornalisti democratici al Teatro dei papiri ecco allora noi diciamo ritenemmo che non fosse il momento diciamo il più adatto perché questa organizzazione più Rava allora raccogliendo il non ritenevamo doverla dividere su questo punto però devo dire che impartite prime fasce diciamo del giornalismo italiano c'è la convinzione che l'ordinanza furia una corda incompatibile diciamo con una con una reale ribaltato in tal se la libertà del decreto noi riteniamo come io ritengo e molti altri ritengono che il soggetto della libertà di stampa siano i cittadini e non inizio giornalisti cioè lì iscritti e i componenti di una corporazione ecco devo dire una cosa io ho fatto per tanto tempo rinviato nel mondo nella guerra eccetera e tutti i giornali tutti i Paesi del mondo quando umbro che lasciavano diciamo Liala all'ufficio stampa per esempio militare durante la guerra del Kippur tanto per fare un esempio in Israele lasciavano il il loro documento che era il signor Tizio o Caio Stalingrado agenzia eccetera eccetera e io lasciavo un documento l'ordine nazionale dei giornalisti che questi gli addetti così giravano da tutte le parti perché non gli risultava da questo ordine io fossi insomma perché noi eravamo gli unici che avevamo questa questo tipo di regolamentazione ogni giornalista in tutte le parti del mondo e fitte in quanto a un giornale presso il quale lavora e non nel momento in cui il perito arrivi metterà questo giorno tale insomma noi abbiamo tra l'altro anche dei giornalisti avvinta ai giornalisti che si sono parlati a fare altri mestieri eccetera ma che per esperta di scrittura alta nell'ordine restano giornalisti abitasse invece sì scusi prego titolari di un diritto del quale un cittadino il quale intenda farne farne uso non è credibile quest'mi sembra una cosa che a prescindere da quello che pensano noi giornalisti perché sono il settanta dalla parte del quaranta dall'altra eccetera mi sembra un argomento diciamo di tipo generale di tipo costituzionale che debba vede molto in ritardo sul quale i giornali
Si devono riflettere ma che comunque non possono essere solo loro a decidere questo io da giornalista che faccio questo mestiere da quarant'anni debbo riconoscerlo onestamente insomma un'ultima battuta Flash proprio sulla sindacato sul
Sulla Fnsi nei mesi scorsi si è parlato se ne è fatto promotore poco diaconale insieme a Mottola direttore del tempo e a e altri di l'idea nasce di una la possibile nascita di una secondo sindacato nazionale dei giornalisti
è una proposta che è ancora nell'aria anche
Se vedremo come andrà a finire anche su questo sul giudizio con un mio giudizio il sindacato unico specialmente in materia che attiene
A all'opinione eccetera è una costa da De Luca paesi totalitari insomma sembra questa queste associazioni degli scrittori che cacciavano Pasternak tenevano dentro personaggi che che che servivano al regime insomma ecco io non vedo perché debba esistere un sindacato unico col sindacato unico può esistere di fatto qualora questo sindacato interpreti diciamo così le
L'opinione interpreti l'orientamento eccetera di tutti i giornalisti nel momento in cui questo sindacato sì da una maggioranza politica che
è assolutamente ben precisa delinea tant'è che non si nasconde in nessun modo eccetera B non vedo come possa rappresentare coloro che sono di una opinione diversa tanto più quando in questo in questo Paese vengono in discussione temi come la par condicio che vanno a
Regolamentare per decreto legge per decreto legge The e mi attenenti alla libertà di stampa e temi attinenti alla libertà delle aziende che fanno informazione come per esempio le
Piccole televisioni le grandi televisioni la radio eccetera eccetera ecco a questo punto io trovo che il il sindacato unico dei giornalisti non hanno nessuna ragione di esistere etichette per una sola ragione e cioè per la pigrizia di coloro che sono contrari cioè la pigrizia e per ormai all'interno del sindacato in ogni azienda nei comitati di redazione eccetera un certo numero di professionisti del sindacato i quali possono dedicarsi al sindacato da mattina a sera e fanno anche carriera all'interno e l'eterno vedi Giulietti per esempio che è deputato al Parlamento e mentre coloro che fanno questo mestiere seriamente per sono impegnati dalla mattina alla sera non hanno il tempo e la possibilità di di un impegno sindacale a tempo pieno ecco l'unico problema è quello che noi giorno i giornalisti che vogliono fare il sindacato trovino da di dedicarvi io so che Arturo diaconale ti è molto dedicato a questo argomento però Arturo diagonale uno che dirige un giornale quindi alle sue giornate occupate cioè noi non abbiamo fra noi professionisti del sindacato ecco questo cioè io sono favorevole all'esistenza del sindacato però se mi dicessero di come dire di di di di dare la mia attività io non potrei darla ecco questo è il problema
Bene l'appuntamento dunque per oggi alle dieci pensa di partecipare
Io l'ho saputo solo in quel momento storico Caputo prima avrei organizzato la mia giornata del partecipare mi dispiace proprio la ringraziamo molto prego ma
Siamo molto