Fine vita. Dilemmi bioetici e questioni giuridiche

E quindi benvenuti al convegno annuale del ventinovesimo anno di attività
Del Cile ombra del Centro interuniversitario di ricerca bioetica dedicato al fine vita lo dico perché ci ascolta da remoto anche ringraziamo radio radicale il presente
Il CIR bravo è un centro interuniversitario di ricerca che consorzi a nove atenei e quest'anno siamo molto lieti e grati di essere qui presso l'Università degli studi del Sannio a Benevento per il convegno annuale ed è la prima volta che siamo a Benevento quindi ringrazio il rettore i colleghi del direttivo
Di rappresentante dell'Università di Benevento in seno al centro per veramente questa splendida ospitalità di indirizzi è una giornata densa quindi inizierei subito con gli indirizzi di saluto chiederei appunto al magnifico rettore dell'università di del Sannio il professore Gerardo Count fora di
Mi indirizzo di di di saluto e liberamente grazie da parte del del CIR per questa per questa ospitalità prego rettore
Ora buongiorno per me è un grandissimo piacere
Da di oggi il benvenuto qui all'Università del Sannio per questo momento di confronto su un tema che probabilmente uno dei temi
Più compressi dedicati dei nostri tempi ringrazio il cibo ringrazio Andrea per aver voluto questo convegno qui all'università
Del Sannio soprattutto ringrazio per questo momento di riflessione che ci consente di ragionare insieme su un tema che tocca le nostre sensibilità che top carie diverse oggi ascolteremo interventi che hanno a che fare con la ricerca scientifica ma che hanno a che fare con l'etica che hanno a che fare con con il diritto perché questo è un tema trasversale tocca alle nostre coscienze
E quindi le conoscenze e le aree disciplinari si devono necessariamente parlare fra di loro e confrontare per comprendere tutta la portata delle del del tema di cui stiamo parlando
Il dibattito sul fine vita è un dibattito che è cambiato nel tempo e ne siamo arrivati in una situazione della quale oggi
Il concetto stesso di morte è un concetto che in qualche modo regolato
Io diciamo ricordo un vecchio libro di quand'ero studente all'università che introduceva i concetti di logica Fazzi
E diceva che quando un concetto ha bisogno di una legge o di una convenzione per essere definito vuol dire che è un concetto che di per sé non ha un mondo confine chiaro
E e questo è esattamente la situazione nella quale ci troviamo ma questo si incrocia con il tema della dignità noi diciamo parliamo spesso della dignità come un diritto che accompagna tutta quanta la nostra vita ebbene oggi dobbiamo interrogarci se la possibilità di scegliere
Una fine vita che sia consapevole che eviti per quanto possibile
Dolori inutili non faccia parte della dimensione di qualità della vita stessa con la quale spesso ci confrontiamo
Personalmente io ritengo che la possibilità di scelta sia una componente fondamentale della qualità di vita la possibilità di scegliere fino in fondo faccia parte
Della libertà individuale faccia parte del concerto di qualità ma nello stesso tempo ritengo che bisogna mettere in campo tutte le iniziative palliative di accompagnamento di consapevolezza
Che servono a farsi che la scelta non sia mai una scelta di disperazione come purtroppo ancora oggi troppo spesso succede è come detto è un tema sul quale siamo ci possiamo confrontare allungo io mi auguro anzi ne sono certo
Che questa sarà una giornata importante un'occasione di crescita di approfondimento
Io sono qua soprattutto per ascoltare da chi su questi temi diciamo ha speso parte della propria vita professionale e di studio ancora una volta ringrazio e auguro buon lavoro a tutti quanti
Ringraziamo noi il magnifico rettore anche per l'ospitalità e do la parola per l'indirizzo di saluto alla professore Francesco Asti preside della Pontificia Facoltà teologica dell'Italia meridionale
Che mi piace ricordare uno dei tre istituti universitari fondatori del Ciro Bra
Poi i saluti
Del Gran Cancelliere don Mimmo battaglia a questo nostro incontro di riflessione non saluto poi al magnifico rettore e al sindaco e l'onorevole Mastella
E in particolar modo al lavoro che si svolge da anni il centro interuniversitario di ricerca di bioetica e cioè questo mettere insieme discipline diverse e metodologie diverse
E questo è importante sottolineare che il per il la prima riflessione è una riflessione metodologica cioè su un tema come questo c'è bisogno di riflettere sui metodi che vengono utilizzati per il contenuto
Perché se no andiamo a finire questioni semplicemente giuridica e non invece ha un problema di fondo che epistemologico cioè quale metodo noi utilizziamo perché o quali metodi possiamo utilizzare i perché possiamo affrontare un tema come questo che interessa un po'tutti quanti noi
Spesso e volentieri noi passiamo dall'ambito soggettivo o come la morte del fine vita a una realtà invece oggettiva come può essere la legge
Quindi anche questo passaggio dal soggettivo all'oggettivo deve essere motivo di riflessione
Mi mi piace ricordare particolarmente questo che noi parliamo di persone concrete in situazioni concrete
Quindi anche questo noi dobbiamo considerare quando ci interfacciamo con temi come
Il fine vita
Ringrazio tutti voi non particolarmente i relatori perché possano ecco farci entrare in un discorso più profondo che quello epistemologico se possibile e di confronto con i contenuti grazie
Ringraziamo noi il professore astenere
Do la parola che da remoto è collegato al Magnifico Rettore dell'Università del Molise che invece è l'ultimo dei nove atenei che se consorziato nel nostro centro il professore Luca brune se
Sognando tono e sono anche molto contento c'è anche il nostro bene abbia aderito al consorzio le iniziative come quella di oggi sono di estrema importanza a volte sembra che siamo soprattutto noi elettori travolti dalle problematiche economiche
L'amico Gerardo Canfora che ha fatto un bellissimo intervento devo dire all'inizio
Lo ha spiegato bene e e quindi parlare i temi come questi che sono apparentemente più meno tecnici in realtà di estrema importanza
è per noi motivo naturalmente di grande soddisfazione quindi poter partecipa all'incontro Miotti credo che c'è anche proprio la necessità che le comunità vorrei dire scientifiche accademiche partecipino acquisti dibattiti perché significa allargare gli orizzonti
Dare ridare anche alle università il significato
Più autentico di un luogo di dibattito di discussione di di ricerca in tutti gli ambiti minimali era molto trasversale con la fatidica degli atenei oggi è un tema vuol dire delicatissimo io da poco faccio parte della commissione che si occupa dei non so tema
Forse più tecnico per alcuni aspetti quello della morte cerebrale che si accompagna a una serie di problematiche Silvio Natoli dei trapianti di di non poco conto
E devo dire che nelle prime riunioni della Commissione propendiamo spetti bioetici sono quelli che stanno oggi più a cuore a tutti
La necessità di non ampia
Trasversale discussione con la partecipazione di tanti contributi illustri come quella che e mi complimento con con presidente presso il padrone che sia messo in campo oggi è secondo me un punto non solo di partenza
O un modo di dire che su questo argomento le comunità accademiche le comunità scientifica ci sono sono pronti a dare il loro importante contro il grazie ancora per l'invito solo molto contento di poter ascoltare quanto di rete oggi grazie ancora
Grazie al professore brune se che per l'Università degli Studi suor Orsola il professore Lucio da vedetta D'Alessandro ha delegato la professoressa russo che
Componente del direttivo del CIR Beckett collegata
Grazie anche i presidenti professor Petroni Griffi grazie all'elettronica vorrei grazie all'ennesima dei almeno organizzato questo momento di riflessione scientifica promossa dal Circolo doni di far parte del comitato scientifico del direttivo del CIPE da molti anni
E posso testimoniare non solo l'interesse molto forte del mio ateneo per quello che è il lavoro nel centro di ricerca didattica Godard professor palloni chi sta svolgendo
E ha svolto negli anni precedenti nel cercare sempre di offrire luoghi di confronto luoghi di confronto aperti luoghi di confronto tra saperi e tra competenze sui temi delicatissimi della bioetica il tema di oggi si affronta sul quale sono molto lieto che io di poter apprendere dagli interventi
Che verranno proposti è uno dei temi cruciali che riguardano la vita delle persone e come è stato detto ottimamente del rettore Canfora naturalmente vanno a denotare quella dove l'attenzione che si deve avere Sempre per la dignità degli individui soprattutto nelle fasi terminali più delicate della propria vita
Il comitato di ricerca più antica svolge un lavoro molto serrato e ieri e questo convegno annuale con la ricchezza del programma
Lo testimonia come sempre per cui per me veramente ragione di grandi e uno un re potere portare il saluto del dio tenevo e soprattutto in ragione di grande interesse poter ascoltare
Da questa giornata contributi che sono certa
No cioè
TG quindi grazie ancora per la si dica Timiş Bernate di intervenire e sono molto lieta di prendere parte a questo convegno
Grazie ringrazio anche d'università suor Orsola e il il magnifico rettore di un'università partendo appena ci sarà ma si sa
Mi ha detto che o io non credo ora sia in linea si collegava a più tardi mentre gli altri rettori delle università consorziate ringraziava uno dell'invito avevano concomitanti impegni e auguravano
Buon buon lavoro quindi io procederei con i saluti della città che ci ospita e quindi chiamerei il sindaco Clemente Mastella
A rivolgere un indirizzo di saluto e quindi ringrazio oltre università anche la città di Benevento per l'accoglienza
Grazie grazie innanzitutto verrà scelto la città liberamente e quindi come tale
Il benvenuto
Il nome nostro introdursi all'interno di questo labirinti natura giuridica dello sulla morale abbastanza complicato
Peraltro vedo che le regioni stanno surroga hanno la capacità normativa che dorme se tipica del Parlamento
Ma con un Parlamento che ha perso una forma tolemaica di centralità evidentemente tutto questo può accadere per cui abbiamo una forma di paralisi generalizzata
E dove lentamente per una questione come questa che implica problemi di coscienza
Problemi come è stato sottolineato giuridici qua la vostra risposta sarà molto molto interessante
è ovvio che si amino a condizione di stallo totale e non siccome consentiranno ma questo miei dà anche l'opportunità di salutare la presidenza della corte d'appello il Presidente del Tribunale di Benevento
Per esserlo qua oggi non può essere dato mandato ai magistrati o le regioni cioè o la norma arriva superando una serie di obiezioni ha serie difficoltà che ci sono
E dove la qualificazione della legge ad improntare etere esser tale da certificare
Diciamo una forma di umanesimo molto forte la dignità delle persone
Evitando da un lato l'accanimento e dall'altro un lasciar corre o consentire che questo fine vita arrivi di improvvisamente è ovvio che ognuno ha matrici culturali religiose quindi affonda su questo e si pone il corredo ombra di cui
Stato editoriale che disciplina anche il modo con il quale c'è anche un contrasto di natura parlamentare io mi auguro che ho inviato una mano a questo punto di vista tornano anche io pongo qualche domanda
Polemica essere spacchettato fin dove l'etica riesce ad essere guard rail
Rispetto alle motivazioni di natura giuridica in un contenzioso che abbastanza complesso
Peraltro devo dire qua saluto migratori poi dirò qualcosa rispetto al mio vecchio amico Renato Balduzzi e la nostra Costituzione fatta dei costituenti non alimentava problemi di natura etica finito disposte Loredana
E a differenza nostra costituzione che servì un materiale e quindi come tale l'incedere un incedere a volte corretta volta approssimato
A differenza costituzione americana che cammini invece di platino per cui non si cambia mai la Rossa cambia ad ogni piè sospinto cioè referendum o quanto altro
Quindi siamo fermi e siamo anche abbastanza impacciati rispetto a questo
Dall'altro mi pongo in maniera laica
Io che son cattolico va in maniera laica prima sotto l'aspetto di natura di motivazione diciamo di questa forte forti umanesimo ma il dato all'interno di una costituzione di uno Stato che indubbiamente ha laico anche se fu diciamo la la la nella costituzione nostra vivo sottoforma diciamo di costituzione dovrebbero una tempra vitale si professorini la Cattolica
La cultura laico crociana e quindi a Thuram stilista comunista potremmo dire in quel periodo e fu una bella Costituzione
Ora debbo dire però rispetto a questo non è forse meglio consentire tipo come la norma americana che si provveda secondo coscienza anziché normare questo tipo di di dato che tocca tutti cotto Catuzzi cioè nel senso il cattolico sceglie assomiglia l'altro che laico sceglie la sua
Anziché normare rispetto a tutti cioè questo è un problema che fossimo porre da questo punto di vista perché viceversa le questioni possono apparire anche ai miei piuttosto irrisolvibili io spero che ho citato la mano
Io torero dopo quando arriva infine amico Vincenzo Paglia
Perché chi itinerario il cammino di un sindaco fatti tante cose e anche di dover ascoltare su questo che mi intriga particolarmente
E così salutare Renato Balduzzi chiedo di sapere correlato che fattura cosa che aveva problemi di natura etiche di natura di coscienza io ero sotto sia la difesa e Martinazzoli presentò questo giovane allora mo'allora questo giovane professore che facemmo la legge sull'obiezione di coscienza anzi
Ci fu un gravame incredibile voi sapete o quant'in casa di tanti illustri giuristi che il parlamento sciolto si convoco soltanto per ragioni eccezionali
Cossiga che era contrario alla legge mi dispiacque molto negli special molto di questa idea di così io non ho la sinistra democristiana Cossiga anche però avevo un molto su di guardare a queste cose
Cossiga feci unire il Parlamento rinviando la legge a Parlamento sciolto io anziché fa la campagna elettorale dovette rientrare a Roma è quella Renato Balduzzi non aveva problemi con rimedi ricercare i voti in giro
Facemmo questa legge che è stata poi legge insomma che ha avuto frutti sull'obiezione di coscienza per dire che con questo ringraziare nato per essere qua non è la prima volta che sei qua
No proprio oltre vieni qua
Senza l'abbiamo tracce però se avessi tante volte Corato quindi ho sempre stato anche messo la sanità non so se ha fatto meglio commessa la sanità o fa meglio verso Roggi insegna lite così se alla Cattolica faccio tanti umori saluto tante Mazzarella che leggo cede tanti di voi insomma che conosco
Ho ricordato il professor Patroni Griffi che il fratello tentò di fregarci Lalla capitale di Benevento quando vogliono associare col Governo col governo Draghi in onda Monti la lecite la Lampre incidere vento con quella di Avellino è insomma io ebbi sussulta questo punto di vista però debbo dire alla fine ecco come tale insomma la la l'ingrediente che tipi concert anche della napoletanità della saggezza tipica nostrani Miranda poi dalla il fratello consentì che questo non avvenisse che sarebbe stata una cosa da disfatta di chi amministra archivi dava anche le sorti della comunità del principe delle grazie saluta anche isteriche Songhua grazie a tutti e buon lavoro e buona vita a tutti quanti voi grazie
Ringraziamo il sindaco Mastella per la l'ospitalità della città e per il suo indirizzo di saluto ringrazio molto alla davvero tanto la la presidente Covelli la presidente della corte d'appello di Napoli per essere qui a rivolgere un suo indirizzo di di di saluto il ricordo ecco se posso di Beniamino Caravita di Toritto collega e amico che che manca tanti che appunto era legato era marito della della presidente
Covelli che chi fa piacere ricordare anche in questa sede grazie presidente
Grazie sono io che ringrazio il professor Patroni Griffi saluto il sindaco di Benevento tutte le autorità presenti
I docenti certamente è un convegno di estrema importanza che appunto raduna la presenza di docenti universitari costituzionalisti filosofi giudici e medici ma questo a dimostrazione del fatto che il fine vita
è un un tema di estrema complessità e che impinge numerosi ambiti la sfera etica la sfera giuridica alla speriamo medico-sanitaria filosofica
Perché riguarda il diritto della persona di decidere sulla propria esistenza e al tempo stesso il dovere dell'ordinamento e della società di tutelare la vita umana
Si tratta di decisioni quelle sul fine vita assunte in una situazione di estrema fragilità siamo alla fine della vita terrena della vita umana e sono decisioni di estrema fragilità psichica psicologica
Fisica decisioni che devono essere tutelate soprattutto che poi debbano essere decisioni di libertà deve essere cioè tutelato quella che è la autodeterminazione che della volontà della persona
Devono essere delle scelte di effettiva libertà anche il momento
Ma naturalmente
Il contemperamento tra principio di autodeterminazione il principio di sacralità della vita
Questo tema la complessità di questo tema è dimostrato dal fatto che viene variamente regolamentato nei Paesi del mondo dove si passa dalla legalizzazione dell'autonomia sia al divieto assoluto
è variamente affermato dalle corti dalle Corti costituzionali dalle corti supreme
Quello che ha detto la nostra Corte costituzionale non corrisponde a ciò che hanno affermato le Corti costituzionali austriaca tedesca la corte spagnola
Dove invece è stato affermato un diritto a decidere sulla propria vita anche con l'aiuto degli altri la nostra Corte costituzionale si è piuttosto rifatta i principi della CEDU
E alla corte del Regno Unito
Anche qui la la varietà di di soluzioni purtroppo è una varietà che nei fatti esista e in quanto manca ancora una decisi una una normativa generale ora il dibattito si è riaperto perché si è riaperto per una per la la approvazione di una legge regionale della Regione Toscana
Che ha inteso dare esecuzione alle e alle condizioni affermati dalla Corte costituzionale nel nostro ordinamento
Ciò che il fine vita avuto innanzitutto lo sprone della Corte di Cassazione la decisione Englaro è un po'la pietra miliare i cui principi poi sono stati ripresi dalla Corte costituzionale e dalla legislazione che ne succeduta sono importanti le leggi sul consenso informato sulle pure palliative la nostra Corte costituzionale però vale di diciamo precisare
A sicuramente riaffermato il diritto alla vita
E a e a assolutamente riaffermato il principio della autodeterminazione questi sono dei capisaldi
Atto tuttavia delineato una ristretta cerchia di non punibilità nell'affrontare la questione sul la l'aria rimessione alla corte circa il reato di istigazione al suicidio
Il e e la corte ha messo dei ha messo dei paletti ben precisi ritenendo appunto che questa area di non punibilità di chi aiuta ai supporta il proposito di di porre fine alla propria vita
Debba essere circoscritto alle persone che siano affette da patologie irreversibili che versino in situazioni di sofferenze intollerabili ritenute tali dalle persone intollerabile che siano sostenute data spunto sostegni vitali strumenti di sostegno vitale macché abbiano prendano queste decisioni in autonomia in libertà
Della della propria volontà
Questi sono ecco questa è una ristretta cerchia di persone sono quelle quelle persone che già hanno il diritto legalizzato di rifiutare rifiutare i trattamenti o interrompere quei trattamenti di sostegno vitale
E quindi dice la Corte costituzionale a questo punto il passaggio poi ad uno ad una situazione volitiva ma dice la corte io
Affermo quello che è lì il minimo il minimo imposto dal quadro legislativo di riferimento dalle disposizioni costituzionali ma spetta al legislatore
Il componimento le il punto di equilibrio
Fra questi diritti astrattamente confliggenti
E la corte costituzionale si è pronunciata varie volte e da ultimo anche a diciamo anche affrontato il problema sempre sottoposto da un giudice penale
Relativo alla nozione di strumento di sostegno vitale
Ampliando questa questa nozione ad ogni manovra che non sia soltanto di tipo meccanico ma che siano poi una manovra cui tuttavia è sempre legata la sopravvivenza di una persona ma una manovra che può essere posta in essere anche da anche da familiari
Ora la la e quindi spetta al legislatore dicevo che in questa cornice si sono poi attivate le regioni quindi abbiamo questa legge regionale tuttavia non ancora promulgata
Che ha ritenuto di mettere in esecuzione i dettami della corte costituzionale
Certamente questa una è una apertura molto importante la stessa legge regionale adesso oggetto di contrapposte valutazioni da parte anche dell'Accademia in relazione alla possibilità un meno del legislatore regionale di intervenire
Perché sapete della potestà che legislativa concorrente
Alcuni ritengono che sia altri tengo Dino comunque al di là
Della della diciamo di magari anche della possibilità di conflitti di attribuzione da parte dello Stato certo è che non può essere affidata alla singola regione la diciamo la regolamentazione di una materia di questo tipo in una sorta così di federalismo
Diciamo sanitario e e concerto illa la questione e delicata perché la stessa Corte costituzionale mettendo quei paletti ha tuttavia estremamente riaffermato il fatto che la verifica di queste situazioni deve essere attuata dalle strutture sanitarie e quindi vi è una procedura medicalizzata che la corte di la corte costituzionale ha riaffermato da qui effettivamente poi l'importanza di una organizzazione delle strutture sanitarie per affrontare questo fenomeno certo è che la stessa legge regionale
A comunque finalizzata all'attuazione ma su base volontaria quindi anche qui si a aprirà la questione
Della effettività di un diritto ad esigere queste prestazioni tuttavia su base volontaria quindi con una questione connessa legata all'obiezione di coscienza
E quindi diciamo anche qui bisognerà ecco prendere atto di di questa anche qui da parte del legislatore che tipo di posizione prendere
Certo è che ha oggi è interessato da questa questione ovviamente il giudice
Il giudice ha aperto la via con la sentenza in Gladio il giudice continua ad essere per destinatario di queste situazioni
Beh e non solo il giudice penale naturalmente le questioni arrivate alla corte sono relative alle fattispecie penali Marche hanno visto anche all'interno degli stessi processi penali
Differenti atteggiamenti da parte della Procura piuttosto che del giudice delle indagini
Eliminare i piuttosto che del giudice del dibattimento piuttosto che della corte d'assise
Ecco il fatto di lasciare al giudice naturalmente la purtroppo la la decisione perché il giudice non può non decidere nel momento in cui la questione viene posta al suo vaglio
Ma è evidente che la mancanza di una legislazione assolutamente necessaria di tipo generale
Fassi che ci siano delle decisioni le divergenti difformi perché naturalmente diciamo anche influenzate dal l'atteggiamento del singolo giudice e quindi è questo
Impinge davvero in un in una in una questione molto importante che poi la uguaglianza dei cittadini quindi di è il legislatore che si deve fare carico
Non può affidare al giudice questa responsabilità ma soprattutto è evidente che nel momento in cui continua ad essere il giudice a doverle affrontare è una il rischio di continue decisioni
Difforme è altissimo e ancora la Corte Costituzionale adesso anche a marzo affronterà un'ennesima questione legata alla alla ricorrenza o meno di queste condizioni nel caso del mal a del malato di cancro e quindi al di là di strumenti
Di sostentamento vitale quindi continuerà la Corte costituzionale però ecco è bene che il legislatore prenda atto e non è solo il giudice penale
Che viene investito da queste questioni ma anche il giudice civile perché nel momento in cui Biella ho Stratta possibilità del dovere della struttura sanitaria di farsi di mettere in moto la la procedura esecutiva ecco già il giudice civile viene investito anche della richiesta di provvedimenti urgenti cautelari di ordine alle alle strutture sanitarie di porre in essere queste
Di porre in essere queste misure
E ancora il giudice tutelare anche in quella fase è investito anche sì nella diversa prospettiva della ricostruzione della volontà della persona in relazione
Ma chi li ha alla all'aiuto dell'amministratore di sostegno
Quindi ecco come vedete c'è una diciamo ormai è una tale varietà
Di situazioni non più sostenibile perché il vi è un'assoluta un è un dovere a questo punto del legislatore di intervenire
Di a addivenire ad una composizione di questi interessi confliggenti al fine di dare uniformità di trattamento in queste situazioni così dolorose così di sofferenza che non possono essere lasciate e corpi diciamo in una situazione di così di di varianti varietà di soluzioni quindi io credo che convegni come questo e a hanno di hanno dando un grande contributo al dibattito che si è riacceso peraltro si è riacceso anche l'iter parlamentare ora fin dal due mila ventidue sapete che giacciono che si disegni di legge e e il fatto che si sia riacceso questo iter parlamentare è un'ottima cosa perché a questo punto diciamo movimentato dalle iniziative regionali a questo punto ci deve essere una decisione e la
La ecco per cui il confronto su questi temi
Solo con relatori così autorevoli io sono sicura che possa dare un ausilio un contributo al dibattito a quel dibattito però Pubblico sociale ma soprattutto politico e ai nelle regole delle demo della democrazia parlamentare che possa finalmente far trovare una soluzione uniforme quindi grazie agli organizzatori
E ascolterò con grande interesse gli autorevoli relatori
Grazie alla Presidente Covelli per questi spunti sicuramente offre al tavolo dei relatori per avere sottolineato la necessità di una legge statale anche dalla prospettiva del mondo giudiziario anche prima della legge quaranta no si parlava di un far west giudiziario sull'inizio vita
E chiamo il presidente del tribunale di Benevento il dottore mio Ricci per un indirizzo di saluto
Grazie io non non devo aggiungere molto a quello che ha già detto dal presidente Corelli solo due riflessioni
Dapprima e che giornate come questa ci ricordano come lo studio del diritto sia oltre che è faticoso anche appassionante e stimolante
Perché la discussione di oggi ci porta in quella terra di confine dove convergono conducono due strade della filosofia della scienza della religione
E diritto costituisce un po'la mappa che consente ai viandanti che percorrono in quelle strade
Di attraversare se lo vogliono a certe condizioni il confine
Perché il dibattito sul fine vita era di una riflessione sul fine vita una riflessione attualissima ma al tempo stesso antica due mila anni fa Seneca scriveva che
Non è un bene vivere ma lo è vivere bene non è importante morire prima o dopo ma due
Morire per bene o male e morire bene
Significa fuggire il rischio di vivere male ora su le concerto di vivere bene o vivere male su che cosa si intende sui limiti di queste impostazioni la Filosofia della religione e anche la scienza si sono affaticate nei sei coi danno indicazioni divergenti c'è un conflitto e il diritto è uno strumento di regolamentazione dei conflitti quindi anche su una questione così complessa ed estrema
Il diritto vere fornire delle indicazioni una via d'uscita una strada che non dico sia eticamente perché lei dica sì forse è una delle parti in causa per così dire insieme religione e ad assenze ma che sia umanamente e socialmente accettabile
E quindi grazie agli organizzatori ai relatori di questo convegno per darci la possibilità di navigare su questo oceano di complessità grazie
Grazie presidente Ricci per la presidente Stefano avvocata Stefania Pavone del consiglio dell'ordine di Benevento c'è l'avvocata Angela Abba mondi
Buongiorno a tutti porto i saluti della presidente Pavone anche purtroppo per un impegno istituzionale non è potuta essere presente e a nome del consiglio dell'ordine degli avvocati di Benevento ringrazio il l'università di Benevento il centro di ricerca interuniversitario per la ricerca Birobidjan etica
Per questo importante momento di approfondimento di ricerca di riflessione su un tema importante che appunto il fine vita dico subito che è un tema divisivo
è talmente divisivo che le forze politiche e la stessa opinione pubblica è stata da sempre divisa su quest'argomento
E anzi all'interno degli stessi partiti politici è possibile trovare posizioni diametralmente opposte e questo chiaramente arreso difficile
Un'unità di intenti in sede parlamentare quindi la difficoltà di partorire anche di fronte a maggioranze parlamentari solide e stabili la difficoltà di partorire un testo di legge condiviso
E non a caso tutti i moniti fatti dalla Corte costituzionale al legislatore di colmare un vuoto di tutela esistente sono sempre caduti nel nel vuoto
Quindi un tema delicato un tema divisivo che richiede proprio perché come è stato detto molto sicuramente in maniera eccellente quindi è molto meglio di me un tema di frontiera che attiene a tante discipline diverse l'etica la filosofia
La coscienza individuale quindi un tema di per sé delicato che va a affrontato con
Con discrezione con attenzione senza estremismi perché in realtà quello che è giusto fare di fronte a temi divisivi che creano dilemmi come dice il titolo di questo convegno
E cercare un giusto equilibrio e il giusto equilibrio in questo caso e quello tra i due valori in campo valori che hanno pari dignità e che sono da un lato la libertà di autodeterminarsi
E dall'altro la tutela della vita umana questo soprattutto in quei casi tutela della vita umana
Dove si è di fronte a situazioni di di disagio di difficoltà di debolezza come appunto nei casi del del fine vita
Evito le su couscous dal punto di vista giuridico perché la presidente Covelli è stata bravissima illustrato in maniera chiara
Tutti i passi che si sono fatti dal caso Englaro quindi alla legge sulle Dada alla prima e alla seconda pronuncia della Corte di Cassazione de de la Corte costituzionale
Per arrivare direttamente al punto e dire che la corte ha trovato questo equilibrio tra questi valori e e lo ha fatto riconoscendo la libertà di autodeterminarsi ma nello stesso tempo anche riconoscendo il diritto alla tutela della vita umana
Adopero parole che non sono mie arma del relatore Modugno e anche di Francesco Viganò che poi hanno scritto insieme l'ultimo l'ultima sentenza della della Corte costituzionale che la corte ha trovato questo equilibrio introducendo
E il concetto di pietas o di compassione inteso proprio nel senso etimologico nel del termine cioè a inteso
Riconoscere la tutela giuridica quindi legale laddove sembrerebbe appunto che questi concetti non possono trovare applicazione ma in realtà è giusto che sia così soprattutto se la giustizia la intendiamo anche qui nel vero senso del termine come giustizia
Giusta quindi anche andare incontro a quelle richieste di tutela
Dove
Appunto per una questione di dignità e quindi personale continuare a vivere diventa veramente poco dignitoso
Chiudo salutando gli avvocati del libero foro che oggi sono presenti per la formazione continua
Ma anche i tirocinanti della scuola di formazione forense che mi onoro di dirigere come come direttore abbiamo voluto la presenza di tirocinanti perché questo tema quello della
Del fine vita del suicidio assistito è sicuramente un tema che riguarda
Il diritto nella società di oggi su cui gli avvocati devono confrontarsi proprio per poter esercitare la propria professione ma sono temi che riguarderanno sempre più di avvocati del futuro quelli i nostri i nostri futuri avvocati nostri futuri
Colleghi
Appunto perché la la medicina fa passi da giganti si fanno progressi la vita umana si allunga sempre di più ma a quanto pare si allunga ma le sofferenze e e le compromissioni della dignità umana ancora non siamo riusciti ad eliminarli buon lavoro e seguito anche io con tantissima attenzione
Grazie e chiedo al al direttore Giovanni Italia ferro dell'Istituto superiore di scienze religiose di rivolgere una l'ultimo indirizzo di saluto
Grazie per questo invito che mi onora min. Tre
Porto i saluti dalla nostra comunità accademica dell'Istituto di scienze religiose grazie e saluto il magnifico rettore gli organizzatori e i relatori questa può dire uno psicanalista
Sul fine vita
Ne il gioco Priamo di raccogliere e stare sul confine
Di esplorare quel dolore
Un dolore che ma spesso si tramuta in in gesti
Quindi portato a parole
Cosa chiedono le persone
Quando sentono l'esasperazione di una vita che sta finendo in modo tragico e quindi a terminale
Il bisogno fondamentale dottore fammi morire
Non si
Ritengo che non si può leggere soltanto letteralmente ma e chiama due bisogni fondamentali
Non soffrire
Non voglio soffrire
Il secondo bisogno e non voglio rimanere solo
Freud il padre della psicoanalisi
Appunto questo tema
Chi richiama molto all'attenzione non soltanto mediatica perché la morte ci fa paura
La morte fa paura e il grande perturbante diceva Freya
Non voglio aggiungere nulla sono divieto ripeto di stare con voi ma voglio lasciarvi con una provocazione
Che cosa possiamo dire noi
Sulpicio che abilità integralmente il mistero dell'animo umano no
Grazie buon lavoro
Grazie grazie a tutti per questi gli indirizzi di saluto davvero non non non formali e con diversi spunti di dibattito che sono sicuro io verranno ripresi quindi possiamo innanzi iniziare i lavori del convegno annuale nel ventinovesimo anno di attività del delle CIR dal e a me è un introduzione dei lavori cercherò di occupare anche meno dei venti minuti assegnati relatori dare l'esempio ecco
E però è giusto spiegare perché io organi direttivi unanimi hanno deciso dopo gli ultimi eventi CIRM ricordo dedicati a bambini e adolescenti nel dibattito bioetico presso l'università
Partendo per nell'ultimo convegno annuale
Dopo la lectio di lavorazione dell'ultimo anno di attività tenuta da Paolo Benanti sul podio su potenzialità e sfide delle intelligenze artificiali alla Federico secondo
Di tornare invece proprio ad affrontare i temi della bioetica classica scegliendo appunto il fine vita quale tema del convegno annuale del due mila venticinque
Le ragioni di questa scelta credo possano essere evidenti era importante
Esserci come Ciro d'come luogo plurale di dibattito scientifico bioetico filosofico
Giuridico medico e non solo dei nove atenei aderenti per dare un nostro contributo in materia in un momento così delicato dopo che alle decisioni della corte costituzionale ha continuato a fare sintesi seguito un perdurante silenzio del legislatore nazionale che si scontra peraltro è su questo pure vorrei dire qualcosa un certo attivismo del legislatore regionale
Con una prospettiva anche di difficoltà che ricordava la presidente Corelli per il mondo giudiziario chiamato ad applicare il diritto al caso concreto anche del fine vita
Consentitemi però all'inizio di questa giornata di lavori di di rivolgere un un commosso ricordo al avere ricordi salpò già direttore del
Del Cerba del Centro interuniversitario
Di ricerca bioetica
Per recentemente scomparso e che è davvero stato amico per tanti di noi per me come direttore più giovane anche nei momenti che in un centro così plurale possono realizzarsi mi ha sempre saputo dare
Una una parole d'un consiglio e ha voluto esserci anche il ventisette gennaio nella fase
Finale della sua malattia a rivolta a svolge nelle conclusioni e per la per la giornata della memoria che come di consuetudine è stata commemorata nel nostro centro
Mi piace ricordarlo anche lui si è sempre dedicato a temi di che ha praticato proprio quella bioetica qualche quotidiana come il libro di di Berlinguer di un di un di una bioetica attenta agli ultimi vulnerabili tanto che il gruppo di ricerca CIR beh da me diretto sui vulnerabili ha deciso di dedicare il prossimo e in stampa volume della collana Ciro boh sulle vulnerabilità proprio alla memoria di Enrico di saluto
Era un doveroso ricordo della mia introduzione tre preti
Ovviamente personale il centro il plurale considerazioni nell'apertura di questa densa giornata di studio di dibattito sul sul fine vita
Ecco sul il primo punto è che davvero sul fine vita scontiamo una certa e
Vedremo se condivisa questa posizione per me proprio direi latitanza del legislatore italiano che ha obbligato
Diciamo la corte costituzionale a dare risposta etica esigenze interessi costituzionali
Forti legislatore che nel due mila diciassette riuscita a darci almeno una legge sulle disposizioni anticipate di trattamento che certo però la Corte ci ha detto non basta
Eppure fine vita e inizio vita
è una posizione una tesi che ho esposto nel mio le le regole della bioetica tra legislatori giudici possono essere considerati ambiti di leggi costituzionalmente necessarie
Naturalmente anche ampia
E in tali ambiti la discrezionalità del legislatore nella disciplina da dettare cioè non sono leggi appunto il muto costituzionalmente vincolato ma di certo il legislatore non è onnipotente
Nell'inizio vita come abbiamo visto per la legge quaranta e neppure lo è nel fine vita
E ed è possibile individuare almeno dei frammento di di rime obbligate dalla costituzione nella regolamentazione di questo crinale delicatissimo dell'inizio e oggi discutiamo del fine vita
Un divieto assoluto generale
Di suicidio assistito è incompatibile ritengo con l'ordinamento costituzionale così come per dire la corte poi lo ha detto negli nell'inizio vita era illegittimo un divieto generale e assoluto di fetente di fecondazione eterologa
Che la Corte costituzionale mi piace ricordare che quella sentenza fu scritta non da un bioeticista vado un giurista esperto e dotato di grande senso pragmatico come il caro Giuseppe Tesauro
Perché appunto censurò sul punto la previsione e la legge quaranta
Dunque si abbiamo ambiti di leggi costituzionalmente necessaria si devono realizzare ragionevoli bilanciamenti dei diritti dei doveri e degli interessi costituzionali in gioco
Il secondo punto che credo sia importante sottolineare quello più delicato cioè sui contenuti della legge da adottare credo è un tema su cui si gioca discuterà oggi il vero dilemma da affrontare una volta credo accantonato
Nella corretta prospettiva di una bioetica costituzionalmente orientata
Un assolutistico e e aprioristico e quindi ragionevole principio di indisponibilità della vita
Inteso come un modo per tagliare ad ogni possibilità di atti dialogo con le posizioni diverse
Il dilemma è comprendere se si possa tutto ridurre sull'altro versante al nero al solo principio di Aldo determinazione della persona
Ecco io credo che sul punto la corteccia Cerri sposto cioè la corte
Diciamo accogliendo un approccio Autry autenticamente liberale della bioetica
Ci ha detto c'ha chiaramente indicato la via dista seguire nel ragionevoli bilanciamenti che reca il quindi diciamo pongono una rete di protezione un
Campo di azione della stessa determinazione ma non assoluto alla stessa libertà di scelta che deve essere in primo luogo una libertà di scelta di scegliere realmente
Dico codesto per adombrare ad esempio la situazione di un soggetto depresso una certamente la depressione è una malattia ma è una condizione assai particolare oppure di un malato cronico molto anziano che Possa pensare sì ma quanto liberamente
Di una tali via di uscita del del fine vita per levare va be diciamo per levare il disturbo se la vogliamo dire brutalmente quindi e questo il bilanciamento da da realizzare con il cestello teniamo poi conto e qui abbiamo il presidente Renato Balduzzi che ha avuto anche esperienza
Di ministro della salute che da che da tempi come dire non recenti il nostro servizio sanitario Tilde di affievolimento di tagli delle risorse disponibile servizio sanitario nazionale che dovrebbe essere in grado per dirne una di assicurare davvero adeguate cure palliative
E siamo a Benevento siamo al sud
Mi piace dirlo almeno questo uniformemente in tutto il territorio nazionale
Allora io direi PRA anche in diciamo pragmaticamente se si può usare questo upper bio e ribadendo l'importanza di più quanto appunto la Corte ha reso i in tema di Fini vite di aiuto al suicidio credo che essi tratti di regolamentare con una legge statale
Di fronte al decalogo offerto dalla corte dei chip veniva anche ricordato la malattia
Rispetto alla malattia reversibile rispetto alla sofferenza intollerabile alla dipendenza da trattamenti di sostegno vitale al ruolo dei comitati etici ai diversi punti del dialogo
Si tratta di regolare rispetto a un decalogo che offerto e preziosissimo offerto dalla corte che lascia però inevitabilmente alcune zone grigie che compito del parlamento delle legislature nella sede in cui siedono i rappresentanti di una nazione disciplinare finalmente senza nulla
Togliere quindi a quanto in queste delicatissime rime obbligate ho trovato la Corte si tratta di rifiniti di edificare quel che può essere aggiunto al decalogo stesso certo senza squilibrare
Iniziano e questo è il terzo punto che vorrei a cui vorrei fare sia pure con un rapido cenno o iniziano Diversity come dire di addizionale a vedersi dei germi di quasi competizione delle regioni nella disciplina definibili
Ora il ruolo delle regioni in primo luogo ricordiamo che ci troviamo in uno stato regionale che non è quindi non ci troviamo di fronte a uno sia pure declinati al plurale come ci insegna Frederick
Di dei federalismi come Beniamino bollire chiamare la sua rivista federalismo appurare non ci troviamo in uno degli stati federali ma ci troviamo in uno stato se riconosce le autonomie attenzione perché questo ruolo che le regioni forse possono anche minimamente a bere ma è un ruolo meno che interstiziale
Ecco non può questa questo ruolo trasformarsi in una i ecco in quella già evocata Italia delli piccole patrie che forse abbiamo già rischiato di a vere nell'attuazione in una malintesa
Attuazione del centosedici terzo comma un regionalismo oppure del fine vita un regionalismo differenziato asimmetrico
Anche nel Fini vita
Non ci dovrebbero essere il mio modo di vedere procedure così sostanzialmente anche procedure così sostanzialmente perché la forma è sostanza
Di disciplina nel Fini vita in ciascuna legislazione regionale non ci può essere neanche una competizione ad attrarre quello che in un ossimori d'espressione il turismo io Tanassi sono una gara come Salvatori Prisco con cui ha avuto uno una uno scambio di mail richiamava una gara a diventare più svizzera degli altri da un lato e neppure tu
Più pro vita e anti sentenza della Corte costituzionale dall'altro in regioni politicamente orientate occorre credo e concludo così questa mia breve introduzione ma credo doverosa una legge dello Stato ma sentiremo la posizione degli altri relatori a dare in un'Italia a Just così profondamente ingiusta Idi vista sotto il profilo del Garante la garanzia del diritto alla salute sul territorio almeno ecco uguali diritti di fronte alla morte agli italiani tutti ovunque residenti e vi ringrazio
Sono stato però riprese tre no perché è importante invece che voi abbiate pienamente il tempo a partire dal primo relatore della sessione che ringrazio se collega
Atto spero il presidente Giuliano Amato
Ecco quindi ringrazio molto della presenza ecco di riaverla perché ha avuto anche la fortuna di averla sia pure da remoto a Ventotene
A tenere le conclusioni della nostra Summers culla allora affermare che Giuliano Amato non abbia alcuni direi bisogno di presentazioni credo non posso essere tacciato di piaggeria ma sia sia un dato reale e però vorrei soltanto sottolineare il contributo che il presidente e professore amato non solo ha dato in sede di dottrina e di giurisprudenza costituzionale
Sul sul tema della bioetica in generale e anche sul fine vita
Ma anche il ruolo svolto nal Cortile dei Gentili per quel dialogo proprio sullo suicidio medicalmente assistito qui abbiamo tre protagonisti di di quella sede di dialogo e ovviamente non è una scelta casuale quella fatta dal Cio
Quindi grazie molte al presidente Giuliano Amato che terrà la relazioni introduttiva di questa ricchissima
Giornata di studio proprio su fine vita questioni costituzionali e dilemmi bioetici grazie presidente
Bene grazie
Grazie a voi
A questo punto del convegno è già molto è entrato nel merito dei temi che intendete trattare
Quindi la mia sarà una relazione introduttiva a questo punto no è e già tutto introdotto in realtà ebbene ampiamente al punto è già stato notato l'intervento della Presidente Covelli ha già messo a punto buona parte non quasi tutto ciò che dal punto di vista etico giuridico si può dire sul tema
Io posso
Ripercorrere un po'la questione per come io spesso l'ho vissuta proprio così strappandolo netto tante volte
Che su un tema così difficile
C'è un organo come una corte arriva al decisione perché ha davanti un fatto della vita
Ha davanti nelle questioni non nella loro astratta contrapposizione sul piano etico filosofico
Ma così come le sta vedendo quell'essere umano che è stato portato indecisione davanti alla Corte
Questo era il caso del dirigente salvo per la sentenza duecentoquaranta due del due mila diciannove
Noi non avevamo davanti
Il diritto di autodeterminazione e l'indisponibilità della vita
Avevamo davanti un essere umano la cui vita era arrivata dal punto di questo giovane segnato
Da quei caratteri che poi sarebbero diventati in quello che qui è stato chiamato gli elementi del decalogo del corte
Per cui la decisione della Corte è stata
Va bene voi contrapponendo in questi principi
C'è l'indisponibilità della vita ma in questo caso si può punire chi aiuta a morire una persona in queste condizioni
Se volete
Io avendo fatto il mestiere di il giudice alla Corte il mestiere di parlamentare
Mettendola così potete anche essere meno se ne riverso la difficoltà che ha il Parlamento a decidere
Perché in Parlamento c'è poco da fare arrivano i principi che vengono contrapposti dalle parti non arriva quel caso su cui io devo decidere
Per cui io divento responsabile e corresponsabile di quella vita della sua prosecuzione
O no
E guardate
La contrapposizione di principio che
Anche nel cortile dei Gentili è un abbiamo imparato ad evitare perché cortile esiste per trovare terreni comuni d'intesa tra visioni diverse
Quindi revisioni entrano in campo ma alla ricerca dei punto comune
Beh è stato difficile è stato veramente difficile arrivare ad una intesa nonostante
Noi partissimo da un punto
Perché in realtà stranamente quasi ignorato darei cultori in Parlamento le contrapposizioni di principio
Che
La religione cattolica nonna una indisponibilità assoluta del vita non esiste nei in quella religione un principio di indisponibilità assoluta
Ce lo ha fatto notare più volte in occasioni come questa Papandreou Rocchetta
Proprio dicendo non attribuiti a noi in questo principio perché se esistesse
La chiesa non potrebbe
Pare santi o beati come ha appena fatto Salvo D'Acquisto le persone che rinunciano alla propria vita per salvare quel di altri
Dispongono della propria vita
Quindi anche per un cattolico di stretta osservanza la indisponibilità dipende dalle condizioni la indisponibilità dipende dalle condizioni in cui sono condizioni nelle quali la vita
Può essere disponibile anche quel versante
E allora a quali condizioni ecco il terreno di discussione deve essere questo
Nel quale è importante
Che chi si cimenta alla ricerca di una soluzione sappia comunque tener conto delle ragioni dell'altro ma ci arrivo
Prima mettiamo in chiaro i limiti del decisione della Corte
I problemi che se risolto in problemi che ha lasciato aperti ecco dicevo
Benissimo c'è questa discussione in questo caso che cosa facciamo
Non non è casuale che
Le condizioni indicati dalla Corte
Non perché Leo uscisse perché non poteva il derby vinto
Al suicidio assistito ma la non punibilità
Del aiuto al suicidio quindi una sorta di esenzione da una norma penale che rimane nel cinquecentottanta del codice penale
Quando
Si siano
Le condizioni del dj salvo
Prospettive di vita alberelli
Sofferenze non Leni idilli
Questo è un punto importante poi non non avrò tempo di ritornarci ma
Io
Consiglio l'avventura del documento del cortile per l'importanza che sonda al disponibilità di cure palliative per la persona che in quella condizione fondamentali ma attenzione in un caso come quello del dj Falbo non funzionavano neanche le cure palliative
Non non operavano perché dolori di gambe e braccia
Derivanti dalla permanenza né in quella macchina in cui lui era
Stretto costretto a vivere neanche le cure palliative erano in grado di lenire le
E quindi stabilire un obbligo di cure palliative come sento dire si farebbe per ricercare punti di incontro in Parlamento
Assenso l'ho già scritto se è un obbligo per il servizio sanitario di metterle sempre a disposizione dei malati no no un obbligo del malato dieci avvalere azione
Introducendo questo nuovo nel singolare trattamento sanitario obbligatorio comunque sofferenze non Leni Billi
Trattamento di sostegno vitale
Volontari chiaramente espresse di farla finita
E di essere aiutato a farlo
Ecco la corte ha deciso
In questo caso in queste condizioni
La incriminazione penale dell'aiuto eh costituzionalmente illegittima
In questo caso queste condizioni l'incriminazione dell'aiuto illegittima
Ora
Qui siamo rimasti
Da ormai sono passati
Quasi cinque chi più di cinque anni e qui siamo rimasti
Questa norma ormai esiste
C'è chi pensa in Parlamento e addirittura nelle posizioni estreme
Di poter adottare una legge che restringe ciò che la corte ha fatto questo non è consentito dalla Costituzione
Perché
Illegittima qualunque legge vada contro un giudicato della corte
Il problema è un altro
Come dare la migliore attuazione acquista nuova norma che è entrata nell'ordinamento nel due mila diciannove
Come regolare al di là se il Parlamento dove ritiene di questo caso
Il suicidio assistito
Perché altro è dire
è incostituzionale
Incriminare l'aiuto in queste circostanze
Altro è indicare ulteriori circostanze
Nelle quali l'aiuto non venga punito ciò di cui possibile che si arrivi a concludere che
Non è incostituzionale onere previsto anche in queste diverse circostanze il problema è qua
Naturalmente in assenza di una decisione parlamentare piano piano le
All'elementare ipotesi che potrebbero allargare la immunità penale arrivano attraverso i giudici
La prima e più vistosa lo sappiamo tutti è quella che riguarda l'esservi o non esservi la sottoposizione a un trattamento di sostegno vitale
è già andata alla corte di questa storia coloro che dura decisa con la sentenza centotrentacinque per l'anno scorso
Potrebbe derivare arrivare di nuovo ed ed è sottoposta al giudizio in questi giorni in più sedi giudiziarie se ne legge anche sulla stampa
Di oggi
Qui
Voglio dire due cose semplici intanto che la corte non ha detto macchine macchinari
Anche se aveva sott'occhio il caso
Di dj Falbo in cui c'era una macchina la corte ha usato l'espressione trattamento
E come ha chiarito con la centotrentacinque il trattamento non è necessariamente meccanico
Trattamento un termine molto ampio che può arrivare ad includere anche determinati trattamenti soltanto farmacologici
Da un lato dall'altro
Per all'esperienza che io ho fatto nel cortile
La scienza ci sono
Del versante di coloro che sono particolarmente sensibili alla
Indisponibilità assoluta o relativa del vinta
Per loro il trattamento l'essere nei un trattamento di sostegno vitale importante
Qui sono
Su un terreno che soltanto etico religioso non costituzionale
Ma Laura che parlerà dopo di me lo può spiegare anche meglio di me
La parte cattolica era arrivata a muoversi su questo terreno
Avvalendosi molto del principio dell'accanimento del no all'accanimento terapeutico del no all'accanimento terapeutico
Anche la vicenda personale che ne conclusi della vita
Di Giovanni Paolo secondo contribuì
A rafforzare e i i limiti dell'accanimento terapeutico ora dell'essere vero nei casi di suicidio assistito consentito
Un trattamento di sostegno vitale
Che può essere quindi dismesso quando appare manifestazione di accanimento terapeutico facilita il consenso da quella parte togliere il trattamento di accanimento terapeutico come requisito
Del immunità penale
Anziché cercare di allargarlo in via interpretativa può mettere a repentaglio il consenso di buona parte dei nostri consociati ecco questo un punto da tener presente
C'è poi
L'altro profilo delle sofferenze fisiche e o psichiche
La Corte New uso la e nel sentenza duecentoquarantadue nella discussione successiva
è venuto fuori ed è venuto fuori che anche nella nostra discussione interna al Cortile dei Gentili che
Se si va sulla o allora si va sui casi di depressione
Qui noi abbiamo avuto in particolare Massimo Ammanniti che s'intende molto di queste cose che ha sostenuto con buone ragioni con buone ragioni che la depressione grave
Coop condurre ad una condizione non dissimile da quella dei casi a cui si riferiva alla sentenza originaria della corte
E tuttavia all'interno del cortile su questo che è poi la Ovo il consenso non c'è stato perché si è intravisto qua il rischio che in inglese si chiama Dellas liberisti sullo della corda scivoloso perché Teach attacchi ma poi finisce giù
Che in italiano si chiama del pendio scivoloso
Se si ritiene che la disciplina che sia adottata
Abbia dei chiari confini intera il lecito il no lecito
Se si basa sulle sole sofferenze psichiche sì rischia molto sulle persone vulnerabili
Tenetelo presente questo tema
Anche di i fondatori del libertà di autodeterminazione laici come me
Hanno il dovere di tener conto che esistono anche degli esseri umani molto fragili e molto vulnerabili che possono essere manipolati dai loro stessi parenti perché arrivino a togliersi di torno
Non necessariamente
Per acquisirne l'eredità che in certi casi può non esserci ma per cessare di essere un peso famiglie non particolarmente benevolo degli esseri vogliono togliere di torno
Con la realtà umana contempla anche in questi casi
è un tema su cui i cattolici pongono giustamente l'attenzione attenzione ai vulnerabili a infrangere il non creiamo delle uscite
Che Saracini enti non ciò che bene
E poi
E poi c'è il caso cruciale dell'eutanasia
Che
Per i casi ai quali in questa nozione si applica eutanasia
Si applica a coloro che sono più o meno nelle condizioni del dj Falbo
No non di coloro che pensano di vivere male e che vogliono farla finita ulteriori crisi psicologiche o da altro
Per cinque è in condizione diciamo analoghe al dj Falbo
Una sentenza come la duecentoquarantadue
Diventa un parametro di trattamento uguale o differenziato ineludibile
Sì un qualcuno in una condizione simile a quella a cui si riferisce il decalogo della corte
Con un'unica differenza che non può neanche muovere la lingua
Ho un muovere le dita della mano per inghiottire da solo la pasticca opere spingere il il pistoncino della siringa
Che che in ragione di questa differenza non possa essere aiutato diventa un trattamento spaventosamente diseguali
Perché la sua è una condizione peggiore migliore
C'è un dettaglio che non è un dettaglio in questo caso l'aiuto significa ucciderlo non aiutarlo a morire
Ce lo siamo trovati davanti nella nostra discussione del cortile
Come un tema davvero difficile
Io devo dire anche sul versante
Laico che è quello che io rappresento che dentro
Si sente la differenza che quel documento chiama giustamente epistemologica
Tra l'aiutare
E compiere il gesto dell'uccisione
Ecco io cito sempre quando arrivò a questo punto il cliente Eastwood della fine di One Million Dollar Baby
Quando lui fa quello che la ragazzina pugile che rappresentava per lui vecchio allenatore il futuro
Ma che con l'incidente ha portato in una condizione che quel di cui prima parlavamo
Lei glielo chiede
E lui lo fa
Ma siccome le direi un astratto fortissimo dentro quest'uomo nella assecondare quello che è un giusto desiderio della ragazza
E che tuttavia impone a lui
L'atto del farla morire
Ecco
Come ne siamo usciti
E questo merita di essere sottoposto a discussione
Ne siamo usciti dicendo che oggi la tecnologia risolve da sola questo problema l'importante e metterle a disposizione di chi ne ha bisogno
In pratica chiunque oggi
Nella condizione
Di
Ordinare anche con un'occhiata o con una mossa dell'elaborato al computer
Di addirittura esprimere il suo pensiero in parole cosa che ritenevamo assolutamente impossibile fino a qualche tempo fa
Ebbene
E e già esiste la possibilità per chiunque si trovi nella condizione della quale prima parlavo
Di ordinare al computer minuti iniettare le in un il suo corpo il liquido letale
Questa tecnologia
Diminuisce per far confluire il nonno unica fattispecie reale
Il suicidio assistito l'eutanasia definendo anche i confini delle due sante scrive
Mi avvio a concludere
Tutto questo il legislatore dovrebbe avere il coraggio di affrontarlo e può essere soltanto il legislatore nazionale
Tornano i giuristi non abbiamo bisogno di farla lunga su questo un tema cruciale come questo del Italia e la morte è un tema che può essere regolato solo da legislatore nazionale
Ma questo non esclude
Che le Regioni facciano cose come quella che prima facie rilettura ha fatto la Regione Toscana che non è entrata assolutamente nel merito dei presupposti di legittimità o di scelta delle fattispecie di suicidio assistibile
Ma ha toccato soltanto i temi che riguardano le procedure
Da questo punto di vista io ritengo che ci sia una essenzialità delle legislature nazionale per un unico punto
Quello di garanzia di uniformità
Delle valutazioni dei comitati etici che istituiti solo con leggi regionali
Saranno ciascuno per conto suo uno in Toscana una Lombardia uno in Campania e uno in Molise e così via
Allora solo una legge nazionale può stabilire ad esempio che i presidenti ora presentanti di ciascuno dei comitati etici regionali
Costituiscono un organismo nazionale che confrontando
Le diverse impostazioni definisce delle linee guida uniformi che possano valere per tutti per evitare le diversità di trattamenti
Non dimentichiamo che noi vogliamo credo giustamente
Che il servizio sanitario nazionale sia coinvolto in tutta questa vicenda che non può svolgersi soltanto in ambienti privati
Per ragioni anche ora non è il tempo di rinunciare che tutti conoscete
Bene la disciplina delle modalità organizzative del servizio sanitario entro principi che garantiscano uniformità stabiliti dalla legge dello Stato
Possono che devono essere affidati anche avrà legislazione regionale
Quindi ecco prima di lasciarci andare a quegli argomenti che sono più da bar sport che da nostri convegni
Sul trasformazione del Paese vestito da Arlecchino
Teniamo conto del fatto che la regionalizzazione del servizio sanitario permette queste cose e che lo Stato Dede è esserci garantendo ciò nondimeno uniformità fondamentale ho finito e vi ringrazio
Grazie
Grazie al presidente Amato il riferimento all'indisponibilità relativa che non è relativismo della vita pensiamo anche ai martiri e anche avrebbero potuto rifiutare di diciamo rinnegare l'appartenenza religiosa per aver salva la vita
E e ed è importante interrogarsi su quanto libera sia la libertà di scelta di soggetti vulnerabili
Sul o ecco sulle procedure prestato evocato rispetto al Comitato etico io ho timore che anche sotto il profilo formale delle procedure nell'ambito del riparto delle competenze legislative tra Stato e Regione rispetto alla tutela della salute
Pd possono essere entrature per poi diritti sostanzialmente non formalmente ma sostanzialmente differenziati
Nel fine vita ma sono vera è veramente io ringrazio moltissimo il presidente Amato
Per essere stato qui e il Vincenzo Paglia monsignor Paglia e in arrivo e quindi io proseguirei nell'ordine verremo lui dopo la parola e ed è stata evocata da da più anche da me Laura parla Xhani perché è stato evocato il documento del Cortile dei Gentili sul suicidio
Medicalmente assistita assistito sapere come si è arrivati alla stesura di quel documento e come questo possa essere utile per il dibattito parlamentare perché la sede quella del parla mai del Parlamento nessuno più di Laura palazzi sani può dircelo filosofare bioeticista a tutti nove spiega tutti nota
Vicepresidente Giada il Comitato nazionale per la bioetica
De o oggi ordinaria di Filosofia del Diritto e bio giuridica all'Università LUMSA di Roma che ringrazio ancora per aver accolto l'invito bene grazie innanzitutto dell'entità
Sì consentitemi grazie al mio compagno di banco e professor Lucio Romano con cui abbiamo da tanti tanti anni forse decenni ma non lo dico
Un'amicizia diciamo scientifica e e umana siamo in ampie nata potrà incontrarsi parla di etica quindi grazie anche a lui di questo invito e grazie al presidente Giuliano Amato di questa splendida come sempre
E molto profonda introduzione che da un lato mi agevola davanti mi mette in difficoltà perché insomma le cose essenziali sono state dette quello che mi piace dire è che
Il Cortile dei Gentili presieduto dal dal presidente Giuliano Amato coordinato da monsignor D'Antoni era Raspanti
C'ha consentito un dialogo ne fa parte genio Mazzarella che qui seduto al tavolo con noi e tante altre persone di discipline diverse e anche di idee diverse che si sono messi intorno a un tavolo per discutere sui temi che sono ritenute particolarmente urgenti quindi per me è un grazie è un onore fa parte di questo cortile
Che consiste che mi ha consentito di proseguire quel dialogo che avevamo stabilito in modo molto
Forte nel Comitato nazionale di bioetica negli anni in cui abbiamo potuto far parte insieme con Lucio Romano al Comitato nazionale di bioetica penso alla presidenza Casavola presidenza dava anche che ci ha consentito questo dialogo interdisciplinare pluralistico
Perché dico questo perché io ritengo che questo dialogo non il titolo di questo documento del Cortile dei Gentili molto secco dialogo sul suicidio medicalmente assistito quindi la parola dialogo
è la base di questo documento che peraltro trovate e c'è un accesso libero su internati sul documento su un volumetto che è stato costruito intorno a questo documento con le diverse idee che ognuno di noi ha voluto anche dire in modo esterno al documento il documento
E qui mi piace citare anche la professoressa Cinzia Caporale con cui ho avuto
Il piacere e l'onore di lavorare insieme per poter stendere una bozza che poi è stata discussa
Piano piano con tutti attraverso telefonate e-mail discussioni on line in presenza sommari che a suo tempo ovviamente questa discussione perché partivamo da teorie diverse giustamente Presidente Amato
Ci ha aiutato
A nel punto di partenza anche soprattutto cioè non partiamo dalle teorie perché le TLC dividono la teoria della disponibilità della vita umana la teoria della indisponibilità della vita umana se uno le applicasse da una parte si dice
Cioè il diritto di morire dall'altra si dice c'è il dovere di vivere quindi come ci si trova difficile dialogare
A parte il fatto che come ha sottolineato giustamente il presidente Amato
Queste Timoria nella versione pura
Forse esistono ma forse non esistono nemmeno più perché indisponibilità assoluta della vita abbiamo visto non si può dire
Ma io credo neanche disponibilità assoluta della vita non c'è credo nessun teorico del diritto di morire che arriva a dire
Ognuno può decidere quando e come vuole
Come morire con l'aiuto di altri ma non nessuno può arrivare a posizioni così estreme ecco perché il dialogo è possibile ma è possibile soprattutto perché è importante partire dai casi dalle circostanze
E credo che questo sia il grande merito secondo me almeno la passione clone confronterà bioetica nasce da qua
Perché io sono filosofa di formazione ma la bioetica mette di fronte a dei fatti a dei casi e delle circostanze su cui il ragionamento
In eterno inevitabilmente non può essere una teoria periodiche applico ma un ragionamento che nasce all'interno proprio di quelle circostanze
E questo perché perché le trasformazioni tecnologiche e come è stato detto hanno dato opportunità mano che creato circostanze inedite una volta le persone in alcuni casi morivano in tanti casi oggi possono continuare a ridere ma come in situazioni che per alcuni sono accettabili
E benissimo così per altri sono inaccettabili siamo di fronte a una trasformazione della tecnologia
Ma siamo anche di fronte a una trasformazione della società inonda dobbiamo prendere atto di questo
Ecco perché nel documento Cortile dei Gentili di cui fa parte anche il professor Adriano Pessina
Tutti ci siamo trovati d'accordo nella sua sollecitazione Aldo viene di un'etica pubblica
Questo è molto importante oggi non possiamo rimanere chiusi problemi etici
Ci sono ma non devono essere solo della coscienza dell'individuo noi dobbiamo avere un confronto etico per elaborare un'etica pubblica che si rivolga a chi a chi poi delle decidere le regole
E informare anche la società perché è giusto che i cittadini siamo consapevoli dei problemi che stiamo affrontando
Per il dialogo dunque necessario come l'abbiamo realizzato e si realizza dal mio punto di vista solo a condizione di avere un tavolo di discussione interdisciplinare
Un tavolo di discussione pluralistico ma non basta questo ci vuole una disponibilità oserei dire epistemologica al dialogo ad ascoltarsi
A prendere sul serio quello che dice l'altro perché altrimenti il dialogo non è possibile e il dialogo a cosa serve serve proprio a confrontarsi per trovare dei punti comuni
Qualcuno dice Minini etici io preferisco dire massimi etici condivisibili in qualche misura il professor Zamagni membro del Cortile dei Gentili ha usato l'espressione dei punti di armonia un'espressione che ci è molto piaciuta e che abbiamo trovato sul Sicilia medicalmente assistita
In questo documento l'orizzonte da cui siamo partiti sono due punti fondamentali il primo ogni cittadino al diritto ad essere curato ad essere assistito
Per le sue malattie per le sue esigenze
Come questo fuori e effettivo ce lo dirà il professor Balduzzi ma non spetta a me però il diritto esiste di ogni cittadino ad essere curato da essere assistito e anche avere accesso alle cure palliative e come è stato già detto
Questo è il punto di partenza come il punto di partenza che c'era diciamo che abbiamo tutti condiviso è il no all'accanimento
Che veniva chiamato terapeutico al Comitato nazionale abbiamo cercato una nuova fin qui lingua opzionale l'accanimento clinico il no all'accanimento clinico
Guardate che sul no all'accanimento clinico ci sono stati molte molte molte discussioni nel campo della bioetica però siamo arrivati a un punto in cui c'è una condivisione dire che l'accanimento clinico c'è quando ci sono delle condizioni oggettive cioè malattie inguaribili prognosi infausta a breve termine
E ci sono condizioni soggettive cioè insopportabilità di quella condizione tutte e due ci devono essere sano non c'è l'accanimento clinico
Dico che siamo arrivati ad una condivisione anche perché la legge duecentodiciannove due mila diciassette
Riprende USA l'espressione ostinazione ragionevole delle cure forse sarebbe stato meglio dire ostinazione ragionevole dei trattamenti no più che delle cure però sostanzialmente dice proprio questo
E allora noi siamo partiti siamo tutti d'accordo a dire che c'è un diritto ad essere assistiti e curati siamo tutti contrari all'accanimento politico quindi costa cosa possiamo dire sul suicidio medicalmente assistito siamo partiti dai criteri che ha definito la Corte costituzionale già detti quindi non li ripeto però abbiamo voluto un po'precisati lì perché come diceva prima il presidente Amato su alcuni punti
Sarebbe sempre l'esigenza di una precisazione perché poi i casi sono uno diverso dall'altro però sostanzialmente ci siamo trovati d'accordo che laddove c'è una malattia irreversibile
Con limitata aspettative di vita
Dolore esso e sofferenza come diceva giustamente il presidente Amato non ho ma e sofferenza fisica psicologica insopportabile e no lei Mitilene i medici direbbero refrattaria
Là dove cioè autonomia adesso oggetto che viene non abbiamo aggiunto accertata da un da un terzo cioè da un medico che è estraneo rapporto alla relazione medico-paziente
E quarta astrattamente sostegno vitale che che non significa tecnologia ma significa anche i farmaci significa anche assistenza
Perché nel nostro dialogo il nostro documento abbiamo scritto che non importa tanto la natura
Del trattamento di sostegno vitale ma l'impatto che il trattamento di sostegno vitale a sul soggetto nella sua percezione soggettiva
E allora se voi leggete queste quattro criteri sono in fondo i criteri dell'accanimento clinico cioè condizioni oggettive
Irreversibilità della malattia e condizioni soggettive insopportabilità della della sofferenza l'invasività
Percepita dal soggetto dei trattamenti di sostegno vitale
E allora visto che sull'accanimento clinico già abbiamo una legge che dice qualcosa da duecentodiciannove due mila diciassette è importante dire qualcosa di più sì perché una cosa è identificare un accanimento clinico Meloni iniziali o sospendere un trattamento da cui segue la morte del paziente
Avete già letto tra le righe il caso Welby cioè il caso in cui staccò il respiratore il paziente muore la legge numero nove due mila diciassette l'atto in modo molto chiaro questo è un lasciar morire
Cioè il malato muore della sua malattia
C'è una contiguità temporale tra il momento in cui si stacca il respiratore e si pratica una sedazione profonda e il momento in cui muore il paziente ma lo sto staccare il respiratore praticare una sedazione profonda è un
Concausa della morte una morte data dalla malattie del soggetto quindi a un lasciare morire non è uccidere
Quindi ci siamo detti ma come si può giustificare questo passaggio vigono siamo pienamente consapevoli c'è una letteratura e norme
Nella bioetica una cosa e tu lette dai lasciare morire altra cosa detto Chilla uccidere provocare la morte
Non è così netta la distinzione ci sono dei grigi ecco come diceva prima
Il nostro presidente di questa di questo incontro ci sono dei grigi non c'è una distinzione così netta e sicuramente aiutare a morire significa dare qualcosa a chi si trova in una condizione in cui la sospensione di un trattamento di sostegno vitale non conduce direttamente alla morte
Ma si trova in una condizione in cui continua a vivere come nel caso di dj Falco che aveva era
Tenuto in vita da trattamenti di sostegno vitale la ventilazione non era permanente e quindi se si staccava la ventilazione e si praticavano assoluta una sedazione profonda li avrebbe continuato a vivere non sarebbe morto
E quindi questi sono le circostanze circostanze molto specifiche se volete sono entrata troppo nel dettaglio ma il dialogo del cortile gentili nasce proprio di fronte a queste circostanze dove ci sono delle esigenze evidente che chi chiede il suicidio assistite che pienamente convinto di non essere in grado di non accettare quella condizione
E la domanda etica e mai etico è immorale costringere quell'individuo a vivere quella situazione a questa domanda
Ovviamente ce la siamo posta
Chiaramente vada secche tutti i requisiti che la corte ha stabilito vanno mantenuti sistema sanitario nazionale commissione medica che verifica ecco un abbiamo scritto non deve essere una burocratizzazione bisogna garantire dei tempi
Comitati di etica molto importanti ma spranghe abbiamo sottolineato non quelli della sperimentazione farmacologica eh perché quelli
Rita tredici territoriali hanno delle competenze che riguardano l'eticità della sperimentazione farmacologica non abbiamo bisogno di comitati etici che abbiano competenze
Per valutare un caso clinico di fine vita quindi sono i comitati di etica per la clinica di cui abbiamo parlato comitato nazionale del due mila diciassette e già allora avevamo sollecitato il legislatore a regolari perché ci sono ce ne sono in Italia pochi
Ce ne sono non regolati nascono post conta mia mente perché c'è l'esigenza ma quando non c'è una regolazione è chiaro che la situazione è molto è molto difforme quindi speriamo che legislatore si sia sensibilizzato su questo punto altra altro elemento che abbiamo scritto nel cortile dei Gentili all'obiezione di coscienza che a nostro parere indispensabile per chi ritiene incoscienza di non sentirsi di di aiutare un soggetto anche in quelle circostanze che abbiamo delineato a morire
E anche abbiamo inserito l'obiezione di struttura cioè che ci visto che i casi di richieste di suicidio assistito non sono tante si potrebbe anche dare la possibilità ad una struttura che può essere presa in polo Spedali cattolico per farli in India
A non praticare esercito americano in prestito
E poi le cure palliative e che devono essere offerti a tutti
Questo tema della offrire a tutti ma non obbligare tutti alle cure palliative è un tema che avevamo già Espresso il Comitato nazionale per la bioetica nel luglio del due mila diciannove in un parere che è stato scritto dal Comitato nazionale con siamo abbastanza difficoltà ma alla fine siamo ricitazione un parere che prima della sentenza della Corte costituzionale la due quattro fu nel due mila diciannove
Sua del prestito al due mila diciannove
Abbiamo voluto insistere sull'aspetto delle cure palliative perché la disomogeneità è veramente un fattore estremamente negativo in un momento come questo dove i malati
Hanno una desistenza prolungata ma con dolore e sofferenze e il fatto di non poter accedere a volte per il luogo in cui si è o per mancanza di un personale che se adeguatamente formato per le cure palliative
è qualcosa di inaccettabile
Nel documento diciamo che noi ed è questo un punto credo abbastanza unico dal mio punto di vista tutti abbiamo aderito
All'argomento del pendio scivoloso International studia i temi di bioetica vede che chi e contro il suicidio assistito usa l'argomento del pendio scivoloso che a favore del suicidio assistito dice che il pendio scivoloso non c'è ma è comunque arginabile
Invece ci siamo trovati tutti d'accordo sul pendio scivoloso perché perché nei feti
Il grande pericolo che abbiamo oggi è che alcuni pazienti si debbano sentire
Nel dovere di giustificare il fatto di volere essere curati però questo non non è possibile lo dobbiamo darebbero per scontato questo magari non sarà effettiva ma deve essere scontato con almeno di principio come diritto
Non vorremmo mai che ci fosse il dovere di morire sua il sentirsi in dovere di chiedere di morire come diceva il presidente Amato situazioni in condizione di soggetti particolarmente vulnerabili
Dunque in conclusione abbiamo chiesto uno che la legge nasca da un dialogo interdisciplinare pluralistico
Due che ci sia una partecipazione della società cioè che i cittadini siano adeguatamente formati in modo consapevole e responsabile sui temi di fine vita
Tre che vada avanti una ricerca sia sul piano medico trovare le cure palliative che possano sempre più le mire dolori le sofferenze ma anche ricerche psico sociali
L'approfondiamo quali sono i casi di richieste di suicidio assistito perché è molto importante anche questo
Politiche sanitarie orientata l'assistenza medica ma anche al sostegno psicologico sociale non abbandonare i malati e una formazione degli operatori sanitari che c'è scritto da tutte le parti anche la legge durò nove due mila diciassette ma non si fa sicuramente abbastanza grazie
Ma grazie alla professoressa palazzi sane anche per il rispetto dei tempi e per avere evidenziato il contributo prezioso che questo documento dai lavori parlamentari poi su cui poi torneremo
Ora invece non sono veramente lieto di dare la parola Renato Balduzzi già ministro della salute del governo Draghi deputato non ti chiedo scusa
Del governo Monti deputato consigliere del CSM possiamo dire soprattutto nostro presidente quanto costituzionalisti per i costituzionalisti qui presente è stato appunto da noi ha letto del Presidente dell'Associazione Italiana costituzionalisti e allora il servizio sanitario alla prova del fine vita perché diciamo e e il risvolto che poi ci dà la concretezza dei dei temi
Quindi chi meglio di lui può darci illuminarci
Grazie Andrea parlo da in piedi perché ho l'abitudine di muovere le braccia e
Siccome a destra e a sinistra o due persone più robuste di me non vorrei ecco rincorrere dei dei rischi grazie per l'invito grazie per le parole grazie
Alle nostro presidente Andrea Patroni Griffi ai colleghi del Cerba saluto naturalmente ma adesso loro modo alcuni anche di di dialogare
Con alcuni degli interventi perché questa mattinata che in realtà
Ha dimostrato come spesso gli indirizzi di saluto arrivino no a sostanziare un
Ne approfitto anche per salutare naturalmente lavora palazzi anni e Lucio Romano con Lucio siamo stati diciamo colleghi di di Parlamento e ed Eugenio con cui non siamo stati colleghi di Parlamento ma abbiamo avuto tante occasioni di
Di incontro dicevo che gli indirizzi hanno già permesso ecco di addentrarci in questo tema a partire dalle sottolineature che faceva andato io ma il rettore cioè la delicatezza al confine tra dignità nei diversi significati di dignità ecco diceva il direttore Taliaferro esplorare il dolore no ecco evitare la sofferenza lo sfondo di quella delicatezza
Il presidente del tribunale se ricordo bene ha detto
Noi una vi diamo no sull'oceano della complessità hanno Complesso vuol dire in cui le varie parti sono intessute insieme sono legate insieme
E stiamo dentro al problema che poneva il Preside Asti cioè il problema epistemologico ecco
Quale metodo utilizziamo e nulla è scontato ecco neanche se ci debba essere una legge
Deve essere dato per scontato
Poi andiamo a vedere nazionale regionale qualche cosa evidentemente
Sono obbligato a dire anch'io perché il tema è il servizio sanitario nazionale no che naturalmente
E embricato con il sistema regionale
Mi ricordo che per molti anni nella discussione tedesco federale
Sì anche autorevoli colleghi tedeschi i nostri hanno sempre detto che non era opportuna
Una legge
Perché su questi temi il poker delle situazioni coinvolte e cioè il paziente e i suoi familiari il mondo medico sanitario il giudice e l'ordinamento il legislatore
Avrebbero dovuto trovare l'equilibrio non poi è cambiato il
Ragionamento in in Germania a seguito anche di un intervento del punto sotto a sud Kristol ma ricordo questo perché è veramente c'è un problema a monte col di capire quale l'approccio metodologicamente più e disse ed epistemologicamente più adeguato
Siamo naturalmente tra legislazione e giurisdizione lo ricordava Clemente Mastella e lo ha inquadrato perfettamente la la presidente Covelli che anch'io saluto con simpatia stima ed affetto
C'è una varietà tra le corti
Di cui la centotrentacinque la sentenza centotrentacinque del due mila ventiquattro ha espresso
Cosa che non aveva fatto la precedente duecentoquarantadue i termini essenziali
C'è una complessità delle questioni giuridico costituzionali ancora una volta e l'equilibrio
Trovato dalla corte quell'equilibrio che è stato ricordato
In più interventi a partire dall'intervento naturalmente del presidente Amato ecco e incontra
Un limite naturale vorrei dire quello del potere discrezionale del legislatore
è vero che l'articolo ventotto della legge ottantasette è stato assoggettato ad una interpretazione non so se costituzionalmente orientato costituzionalmente disorientante per cui si dice anche il giudice costituzionale come il i giudici comuni a un pezzo di discrezionalità che però non equivale completamente a quella del legislatore ecco e però siamo su un come dire un terreno scivoloso scivoloso in un senso diverso non inclinato ma scivoloso perché qual è il confine tra le due discrezionalità
Quella del giudice comune o costituzionale e quella del legislatore no
Assistiamo
Allora
Anche su braccati
Discorsi oggi sulla magistratura sulla
Alla base c'è questo tema
Bisognerebbe sempre ricordarselo una base c'è questo tema non è la questione lacca le carriere quella cioè non sono questioni diciamo
Vorrei dire di bassa politica avendo frequentato anche quei quei mondi me lo posso permettere ecco cioè ci sono delle questioni serie che sono a questo livello e ci sono dei surrogati delle questioni serie
Si tratta giustamente lo ricordava la rappresentante del Coni di un tema divisivo nodi visivo in modo forse ancora più trasversale di quello che che pensiamo
Qui però c'è una c'è una vulgata che mi permetterei Andrea è ironica sottolineatura che faccio la tua introduzione
Direi impeccabile anche perché si è riuscito a a trattenerla in in una numero di minuti veramente essenziale allora qui c'è un racconto lo dico soprattutto ai più giovani c'è un racconto che dice la corte costituzionale dopo cadere tante volte ha ammonito poi ha preso una strada diversa no tenuto conto che in tante altre situazioni di gli ammonimenti gli inviti gli auspici
Come dice la duecentoquarantadue convinto indecoroso auspicio ecco se ricordo bene è un passaggio di questo con vigore un auspicio
E poi ha scelto una strada diversa ecco momento mettiamo a posto i paletti dopo di che discutiamo ma i paletti vanno messi a posto
La sentenza Dooku l'ordinanza del due mila e sette a trecentootto e poi la sentenza due quarantadue del
Due mila e e diciannove o il diciotto soffice sviluppare dettati
Ecco
Viene
A un anno vengono a un anno a due anni dalla legge duecentodiciannove
La legge duecentodiciannove quella sulle disposizioni anticipate di trattamento su consenso informato non era il frutto di una inerzia
Il quelle generatore aveva deciso di fermarsi lì Davoli parlamentari lo dimostrano ecco era allergica quella legislatura
Ero già al CSM ma ero stato punto coinvolto in qualche modo nella nella vicenda
La corte sulla base di quel ragionamento che Giuliano Amato ricordava
è andata oltre ma non siamo nel nel figurino no il giudice costituzionale ammonisce legislatore inerte il legislatore non era stato inerte aveva scelto di fermarsi
A quel punto bisogna ricordarlo questo perché altrimenti le diciamo la vicenda viene letta in in un modo cioè partiamo da un punto di vista che non ci permette probabilmente di
Di capire la corte
Utilizza i materiali normativi del due nel due mila diciassette l'articolo uno e due della duecentodiciannove ecco però appunto non siamo in un caso Dinero sia non è pensabile
Contarla così perché poi altrimenti istruttiva quei rapporti tra giurisdizione legislazione Lissone siamo fin dall'inizio non riusciamo a inquadrare esattamente la questione
Quindi non c'è stata latitanza delle Jill attore nazionali si può discutere ovviamente la corte l'ha fatto se il legislatore nazionale
Sì sia rimasto al di qua dei vincoli che la Costituzione il sistema costituzionale ma è un altro discorso capite no bisogna mettere a posto le questioni
Le cure palliative niente
Giuliano Amato ha chiarito i termini diretti col giuridici della questione
Rilevando anche che non tutte le ipotesi
Ricomprese nei nel decalogo lui diceva nei paletti abbiamo anche l'uso di dire della corte costituzionale no sono rilevanti
E risolvibili con le cure palliative
Ed è stato anche ricordato in un passaggio
Molto
Elegante ma che ho colto e che non l'abbiano colto tutti di Andrea Patroni Griffi che questo è un problema un tema di differenziazione territoriale
Di grande differenziazione territoriale e qui il ragionamento sembra essere sempre il solito un po'avvitato su se stesso né ragionavamo venendo qui con Lorenzo Chieffi
è un problema
Di risorse ulteriori a supplementari per quei territori dove la Rete delle cure palliative degli hospice non ancora attecchito
Oppure è un problema
Diverso dire organizzazione quindi di affiancamento in quei territori più deboli
Di cui l'intero sistema si deve fare carico con riferimento alla Rete delle cure palliative ma con riferimento più in generale alla Rete sanitaria
Secondo procedure
Differenti almeno parzialmente da quelle sperimentate con i cosiddetti piani di riorganizzazione potenziamento riqualificazione rientro che non a caso sono stati poi declinati soprattutto
E non solo per una ragione che è una parola più corta viene meglio nei titoli come i piani di rientro finanziario
Nelle regioni in difficoltà no è e qui bisognerebbe davvero aprire una discussione complessiva che però rileva nel nostro campo perché
Le cure palliative e il loro problema non risolverà il cento per cento delle questioni che abbiamo davanti ma buona parte sì se vogliamo essere onesti
E allora bisogna fare in modo che non sia soltanto un disegno accademico no ho normativo ma che diventi un'esperienza pratica sui diversi territori
Lei poi abbiamo come costituzionalisti
Pensando era puntandomi una traccia per l'intervento sono andato a ripercorrere un po'i commenti no alla
Alla doppia pronuncia della corte poi alla pronuncia più recente la sentenza in gara cinque l'ora c'è un po'di tutto e ci sono alcuni che sono favorevoli anche questo lo dico per i più giovani al dispositivo ma non alle motivazioni
Alcuni che sono favorevoli nelle motivazioni ma non nel dispositivo alcuni favorevoli a motivazione dispositivo ma non allo strumento processuale usato la doppia pronuncia
Ci sono poi i favorevoli allo strumento processuale ma non alle motivazioni e o al dispositivo e questo in senso diverso perché troppo restrittivo perché è troppo estensivo allora
Tutta questa varietà di interpretazioni che è normale no perché siamo in un tema appunto che ha quelle caratteristiche che venivano enunciate Gianelli né i saluti introduttivi per quel normale non c'è da stupirsi però
Il tuo la tavola presenta questa pluralità
Tutte queste posizioni si riflettono
Sul tema che mi è stato affidato cioè il servizio sanitario nazionale alla prova del fine vita
Faccio un esercizio
Che possiamo dire di minimalismo proviamo a vedere se riusciamo a ridurre la complessità del tema
Non esagerando magari Ema proviamo a vedere se riusciamo ridurla preziosi forse riusciamo a capirci meglio
Come si si può cominciare dei con una domanda se
Il Servizio sanitario nazionale
Volto funzionalmente alla tutela della salute
E la tutela della salute ha a che fare con l'assistenza sanitaria
E l'assistenza sanitaria è prevenzione cura e riabilitazione
Qual è la postura che il servizio sanitario nazionale
Deve adottare di fronte al fine vita
Che naturalmente non può essere un tema di prevenzione non può essere un tema di riabilitazione la domanda è ha a che fare con la cura la mia risposta è sullo sfondo di quello che dirò sì
A che fare col prendersi cura più che con la cura
Che mi fa piacere vedere che
Lucio Romano
Che ha una professionalità diversa dalla mia
Esprime consenso su questa base vediamo se la potrei esprimere anche alla fine mi interessa visto che parlerà ai dopo di me con
Io sfrutterei poi due approcci estremi quello per cui il servizio sanitario nazionale debba
Aderire a qualunque bisogno soggettivo in nome di un'autodeterminazione intesa in senso esclusivo e di un preteso diritto a morire no non ricordava
Tra gli altri anche dalla palla Zanni che non trova agganci nel diritto positivo costituzionale italiano anche alla luce della giurisprudenza della corte quel piano inclinato no quell'antica sipari sull'opera e qui è evidente cioè la voi dobbiamo capire quale che cos'è che porta al piano inclinato tono al sui ritardi sull'otto
C'è un desiderio questo desiderio prende talvolta le forme del bisogno
Il bisogno tra passata nel diritto
Questo è il percorso logico che qualche volta consapevolmente qualche volta inconsapevolmente viene fatto ecco perché c'è un problema epistemologico grande come una casa perché è questo percorso che va ha sottoposto a
Ad diciamo a a valutazione
Il collegamento tra i due passaggi tra bis desiderio e bisogna tra bisogno e diretto e tutto Darko da
Argomentare l'onestà intellettuale di Giuliano Amato qui ha detto delle cose capitali no Larry dico con le parole mie
La la preoccupazione proprio quella che riguarda
In non netti ingombranti
Quei non netti ingombranti che può o possono essere ciascuno di noi
Magari chi ha vent'anni è meno preoccupato di questa prospettiva che ne ha settanta può essere più preoccupato ma quei nonnetta ingombranti può essere prima o poi ciascuno di noi
Ecco la ragione per cui su questi temi non si può fare guelfi e ghibellini
E non soltanto per la ragione che i Guelfi
Guardati bene da vicino non hanno quella posizione che a volte viene loro no fissata o che qualche guelfo inconsapevole si auto si auto fissa
L'altro estremo da cui fuggire evidentemente quello che
Vuole affidare in toto all'équipe sanitaria o alla pratica il compito di decidere quali trattamenti
E in quali tempi qui è un approccio del genere sarebbe certamente minimalista ma minimalista in senso riduzioni sta ecco non portato alle estreme non è non è sostenibile
è invece sulla nozione di cura che si può impostare un ragionamento giuridicamente robusto che non sia affidato alle sole impostazioni culturali e antropologiche che sono naturalmente plurali e plurime
Cura non è attività sanitaria e basta anche soprattutto lo dicevo prima prendersi cura vogliamo riferimento che non sia giuridico
Luca dieci venticinque insomma samaritano no
Cura melius e IGT si prese cura
Ci vuole una legge statale per definire
Gli equilibri e per bilanciare
Allora dalla nostra mattinata sono emersi alcuni
Elementi in proposito almeno ci muore o ci vorrebbe
Per chiarire
è stato fatto un cenno mai lo riprendo la libertà di coscienza
Quella quel passaggio
Ingiustamente criticato della duecentoquarantadue perché Giovanni non si capisce sì alla libertà del medico del sanitario non c'è solo il medico ce l'infermiere cioè ci sono delle altre figure
Ma è un'abitazione o è è chiaro che la corte non poteva parlare di obiezione di coscienza
Se no negando il suo e il suo è un punto di partenza
Perché l'obiezione di coscienza presuppone un dovere se c'è un dovere ci vuole dall'altra parte specularmente un diretto ma non siamo in questo condizione quindi la corte doveva per forza accennare la questione e demandare al potere discrezionale del legislatore il bilanciamento questo è un punto che non può essere eluso dal legislatore statale
Secondo il presidente Amato la legge statale dovrebbe anche fare
In modo di assicurare coerenza alle valutazioni dei comitati etici territorialmente competenti ecco io qui sfuma aerei solo su un punto vale a dire a me pare che
Più che in prima battuta
Alla corte coerenza delle valute dei pareri dei comitati esige prontamente competenti che naturalmente sono entrate nella decisione della Corte per il semplice fatto che era materiale di cui normativo già esistente ma prima dei comitati etici lo dimostrano
Tutti i tentativi che nelle varie regioni sono state fatte con legge o senza legge poi ci ci arriviamo e ci sono le commissioni medico sanitarie è lì forse che più ancora vanno date le indicazioni
Non so quanto
Sia un compito del legislatore in generale di dare queste indicazioni però certamente
Se è un compito che si vuole prendere e su e e prima sulle commissioni mediche e poi a cascata su quello che devono fare o che possono fare i comitati etici territoriali per dare una certa uniformità di di trattamento
C'è anche un altro profilo probabilmente
Emerso è emerso anche nella nostra mattinata e io lo sottolineo più forse solo la legge statale può
Rimuovere
Il vincolo
Alle Regioni in piano di rientro a mandare extra LEA questo è un tema però
Molto molto ancora ancora dedicato e scivoloso perché
Perché io ho qualche dubbio che la costruzione Queen chiamo proprio nel cuore di quello che mi è stato chiesto Andrea che la costruzione della risposta quel nostro problema passi attraverso l'alternativa Lea o extra LEA perché e lo vediamo insomma lo vedremo
Accenno solo al fatto che
Tutto questo motiva l'invarianza degli oneri ad esempio della legge toscana
Ma pone il problema che forse allora non è quella la strada non è quello la costruzione l'alternativa alle o extra LEA
Che cosa si oppone
Venendo alle leggi regionali no che cosa si oppone normalmente
Alla legislazione regionale che cosa oppone la discussione giuridico costituzionale che non è barocca Etò non non cioè non qualche volta la facciamo diventare barocca però ecco non è in realtà barocchismo
C'è un precedente una decisione anche qui lo ricordo evidentemente ai più giovani c'erano decisione della Corte costituzionale di qualche anno fa di nove anni fa alla due sei due del due mila e
E sedici era una legge
Friulana in tema di disposizioni anticipate di trattamento la Corte dice è incostituzionale perché tu non puoi visto che il legislatore il due mila sedici e non c'era ancora la duecentodiciannove legislatore sta lavorando statale ma non ha fissato nessun principio in materia tu non puoi come Regione fissare un principio che si riferisce a una competenza esclusiva la Corte fa riferimento all'ordinamento civile ma probabilmente poteva anche estendersi ai livelli essenziali probabilmente comunque si sottolinea soprattutto l'ordinamento civile cioè qualche cosa che va a incidere sulla
Diciamo sulla figura pro complessiva della della persona e della sua
Nella sua dimensione di principio
Presente nella giurisprudenza in quel momento era solo quello del diritto al rifiuto delle cure sentenza quattro tre otto del due mila otto dalla Corte costituzionale e
E non c'era evidentemente
Null'altro
Che cosa si obietta questo obiezione cosa si replica dice ma nel caso del
Fine vita stiamo in un'altra
Condizione perché qui c'è stata la sentenza della Corte che ha fissato non solo io principio Emma lo hanno declinato nel dispositivo quindi noi abbiamo una sorta appunto di decalogo come è stato detto per cui la legge regionale non andrebbe a disciplinare procedure
Nuove ma semplicemente a attuare procedure già presenti nell'ordinamento
Con la finalità si dice
Che sta dentro a alla logica della regionalizzazione in sanità di fissare all'interno della Regione criteri uniformi di attuazione no quindi in qua in questo modo
Superare le le prassi o meglio le prassi non non orientate
è davvero così nella l'obiezione nella replica non lo so
Forse
Ne siamo in presenza quindi condizioni
Che che sono un po'diverse
La nostra materia molto specifica e probabilmente bisognerebbe chiederci qual è il punto di contatto tra la liceità della condotta e la sua doverosità da parte del servizio sanitario nazionale mi pare che poi questo sia la domanda di fondo
C'è davvero una pretesa di prestazione in capo al soggetto interessato se io rispondo di no che c'è solo una libertà
L'obiezione che me in questo modo discrimini a seconda delle condizioni economiche e delle condizioni territoriali se io rispondo di sì che c'è una pretesa
E non riesco a distinguere tra il contenuto della pretesa dell'esistenza di un diritto a morire vado contro i principi affermati dalla Corte questa mi sembra
Ed il terreno su cui dobbiamo trovare un qualche un qualche equilibrio e allora e allora forse dobbiamo richiamare e vado verso ovviamente la conclusione dobbiamo richiamare l'assetto delle regole vigenti in tema di tutela della salute
Dicevo all'inizio prevenzione cura riabilitazione per questo obiettivo è stato istituito il servizio unitario nazionale che è il complesso delle attività e delle funzioni dei servizi sanitari regionali oltre che di enti e istituti nazionali
Quelle prestazioni sono assicurate dalle regioni attraverso le aziende sanitarie
E possibile per una Regione sulla base
Della cedevolezza rovesciata tu non ti attive intanto mi attivo io poi
Quando sentii sarai attivato le tue norme sostituiscono le mie questa idea perché era già presente nelle legislature friulano
Del della sentenza ricordata del due mila e sedici è è una sorta di autogol è una sorta di formidabile autogol perché se le cose stanno così tu mi stai dicendo che non è competenza
è vero che anche in in qualche sentenza recente sto pensando all'omeopatia sto pensando a una sentenza su una una legge trentina se ricordo bene in materia di Pizzone carente per i medici corte dice bene
Sei fuori dal dalla tua competenza vai oltre perché stai contro il principio fondamentale però intanto no hai fatto qualcosa ma lo dice su terreni dove c'è solo la tutela della salute
In campo non ci non c'è l'ordinamento civile o i livelli essenziali di assistenza dunque non non credo che si possa su questa base andare andare molto lontano
Non c'è in questo campo una competenza regionale a dettare disciplina ecco
Se mai c'è una competenza ad attuare la procedura medicalizzata disegnata dalla dalla corte
Fermo restando la libertà del legislatore statale disciplinare diversamente quella procedura se lo vuole sino a quando non lo fa residua
In capo al servizio sanitario nazionale cioè alla collaborazione tra livello centrale a livello regionale l'inserimento di questa particolare specificazione della cura
Poi non è detto che tutto debba essere disciplinato autoritativamente questo è il campo della soft uno delle buone pratiche delle linee guida questo punto di vista non ho ancora capito perché in questa direzione lo posso intuire ma non ho ancora capito dal punto di vista diciamo
Politico culturale oltre che giuridico perché il
Indagini cliniche momento centrale non abbia non abbia
Preso parola
E il cortile forse prima della corte futura esce dal problema ricorrendo alla tecnologia non ce lo diceva Amato con crudezza e le regioni da le Regioni probabilmente potrebbero più utilmente seguire l'esempio di quella regione che ha adottato una delibera amministrativa
Perché dico questo perché
Mi sembra difficile sfuggire all'alternativa o ciò che si vuole fare e definire condizioni di applicazione della procedura medicalizzata e allora la legge regionale non è necessaria o si vuole andare oltre
Ma allora la legge regionale non è competente mi sembra difficile sfuggire a questa alternativa
Tralascio tante altre ragionamenti perché giustamente Andrea Patroni Griffi mi sta ricordando che il mio tempo è scaduto da un po'perché è preferibile la deliberazione amministrativa
Ma non solo perché poi non possiamo saperlo c'è una maggiore o minore resistenza e dei corsi statali o una maggiore ma minore inclinazione del giudice comune rispetto a quella costituzionale ma perché il tono amministrativo per dire a così è proprio quello che permette di stare dentro al circuito
Andando alla conclusione anzi davvero credo che alla fine che il problema è emerso questa mattina ma lo vorrei sottolineare sia soprattutto di tipo culturale proprio sulla nozione di cura non ci devono essere scorciatoia ecco perché Laura il contributo del cortile importante
Perché va proprio in quella direzione non solo in relazione a culture religiosamente ispirata o ispirate da una particolare confessione abbiamo già fatto delle precisazioni e alle altre culture
Ma in relazione alle culture professionali
La formazione dei medici e dei sanitari i loro codici deontologici delle fonti ippocratica è è una formazione che va verso la cura come diciamo guarigione o comunque come aiuto ecco tutto questo naturalmente richiede allora una forte investimento una forte capacità è un forte investimento culturale di passare da curare a prendersi cura
E questo sicuramente qualche cosa che
L'accompagnamento alla morte si fa meglio in ospedale di malavoglia capitolo quindicesima nota D'Antoni riecheggiando un celebre passaggio dell'Utopia di Tommaso Moro no si sta
Non tutti andavano in ospedale perché erano trattati meglio che a casa
Oggi la nostra impostazione esattamente rovesciata
La casa è il luogo della cura eccetera
Dunque forse quella procedura punta dello lascio come domanda aperta chiedendo di perdonare ma questi sono temi che mi appassionano e quindi cumulo delle giacche su questi temi e quindi parlo più a lungo
Probabilmente quella procedura medicalizzata di cui parla la Corte costituzionale di cui la corte costituzionale ha dettato i paletti probabilmente andrebbe almeno in parte dei medicalizzata grazie
Grazie i tempi quelli solo quindi io io stesso nell'introduzione ha cercato di di di di rispettarli o sono molto d'accordo con quanto si è detto rispetto al riparto tra Stato e Regione completamente
D'accordo invece solo una precisazione diciamo certamente il legislatore nel due mila diciassette ha scelto legittimamente da tenere di tenere fuori il tema dalla legge duecentodiciannove certamente nel diciotto e nel la Corte ci ha detto che sostanzialmente il legislatore doveva intervenire
Certamente nel due mila diciannove la corte
Ha fissato il decalogo di cui discutiamo e quindi si può parlare fino al due mila diciotto di un legislatore inerte sul tema del fine vita
E mi domando se non ci fosse stata la corte nel diciotto diciannove
Con quale sarebbe la situazione rispetto a questi temi delicatissimi di cui ci sta
Stiamo discutendo oggi in in Italia quindi anzi per fortuna i letti la corte del diciotto diciannove eviterà che avremo prodiana di avere una legge come nel due mila quattro si ebbe finalmente sull'inizio vinta ma una legge contenente tanti parti tante parti
Profondamente incostituzionale censurate quindi nel tempo dalla corte e quindi questo legislatore che sta facendo ecco ce lo dice il nostro caro amico
Di lungo corso del del circuito del centro interuniversitario di ricerca biomedica amico mi permetto di dire anche personale l'uso l'uso romano già senatore già componente del Comitato nazionale per la bioetica
Prego chiusa la l'introduzione esentato dal calcolo dell'orario che mi è stato assegnato tre tempi vale a dire dell'intervento che doveva fare time tutto grazie grazie ad Andrea grazie al direttore del CIRM
A tutti quelli che hanno accompagnato il percorso del circa in questi anni io amici correlatori qui Renato Balduzzi Rau ora palla Zanelli Eugenio Lorenzo insomma persone con le quali c'è una lunga costo Manza di frequentazione sui temi più delicati inerente la vita stessa immaginate un po'come si possano far declinare questo tema in ragione di due aspetti la dimensione bioetica e la dimensione deciso nativa
Su temi che sono così delicati io cercavo di affrontarlo con voi in tempi estremamente brevi dando le spalle ad Andrea Patroni Griffi perché sicuramente fra un quarto d'ora mi dirà
Che devo chiudere e quindi poter guadagnare un po'di tempo ma voi mi sarete grandi alleate qual è il tema dedicato tema delicato di rappresentare alla vostra attenzione qual è lo stato dell'arte di una tematica che oramai accompagna il Parlamento da diverse legislature
Nella diciassettesima legislatura noi approvammo la legge sul consenso informato
Per le disposizioni anticipate di trattamento che già di per sé riportavano in quella legge alcuni punti che sono state di grande riferimento
Per quanto riguarda la stessa Corte costituzionale come vedremo insieme anche per quanto riguarda i disegni di legge che sono state depositate fino al Senato cinque disegni di legge
E tre petizione
E credo che questo sia importante perché debba dare una risposta a questo interrogativo che un interrogativo per me sostanziale fondamentale che non è limitato al tema tra una contrapposizione tra autodeterminazione e di indisponibilità della vita che non è che si perda di valore richiamando questi gli aspetti ma sono sinteticamente la rappresentazione
Di una domanda che io mi pongo continuamente che qual è il limite e prima ancora c'è un limite stallo oggettività di un valore come la vita e la salute nella soggettività delle Inter trazione e delle rivendicazioni dei singoli titolare già di per sé questa domanda
Mi dalla possibilità di uscire
Fuori dalla diatriba dalla dialettica dal confronto tra la dimensione sacrale della vita e la dimensione cosiddetta laica qualcun Licia laicista mano nella cisterna e laica
E credo che queste da spetti ci debbono accompagnare in un percorso che ci dia la possibilità di chiamare quelle che esso comune
Le la giurisprudenza costituzionale e le leggi di riferimento che sono tutte tutte richiamate
E devo dire un po'manipolate secondo le esigenze nei cinque disegni di legge ed eritrei petizione ma la mia attenzione essenzialmente concentrato al su quelli che sono i cinque disegni di legge
Quindi diciamo sia l'ordinanza dei medici otto ed è già ripetute citate sentenze quella del due mila diciannove e quella più recente dello De Mita e ventiquattro che trattava in particolare appunto dei trattamenti di sostegno vitale
E poi abbiamo le leggi quella dal trentotto due mila e dieci per quanto riguarda le cure palliative e l'altra già citata sul consenso informato questo rappresenta il caposaldo di qualsiasi dialettica a livello legislativo dati a dire
La sentenza la Corte costituzionale due quattro due del due mila e diciannove
A questa sentenza si richiamano tutti i disegni di legge
Tutti con qualche modifica
Che vedremo insieme secondo quale orientamento richiamarlo non era evidentemente il caso da porre alla vostra attenzione perché e una legge del da una sentenza perché voi conoscete benissimo e molto meglio di me in tutte quelle che sono le dinamiche in ambito soprattutto il diritto costituzionale e riflessione di ordine giuridico ma perché preferisco ancora una volta richiamarle questi quattro principi che rappresenta uno dei capisaldi perché il legislatore in tempi non sospetti in tempi non sospetti si ebbe modo
Ricordo anche in sede di comitato nazionale per la bioetica con la presenza palazzata ed altre di trattare questo argomento ricordando che inevitabilmente ineluttabilmente
Il legislatore non poteva derogare da questo sentenza non poteva derogare pur in ragione di quella che l'autonomia del legislatore quelle che sono le prerogative del Parlamento ma inevitabile non poteva andare in rotta di collisione con questa sentenza
E con questi quattro principi
Dove devo dire un'attenzione particolare deve essere richiamata al secondo criterio quando si parla di fonte di sofferenze fisiche o psicologica perché in questo caso la congiunzione disgiunti IVA Ovo è stata modificata in alcuni disegni di legge nella congiunzione copula attiva e e non è semplicemente una modifica di ordine grammaticale e sintattico ma è una significativa modificati ostile contenutistico
Perché si amplia o si riduce la sfera di coloro che possono richiamare questi criteri per applicare vivente mente la non punibilità dell'aiuto al suicidio cinquecentottanta del codice penale
Anche perché è opportuno che lo ricordi a me stesso queste sentenze non parlano
Di un diritto a morire
Pallone essenzialmente di una depenalizzazione tetti conseguenze legislatore poiché deve progredire a indirizzare o meno quello che l'orientamento che ne pensa di conseguenza perché ricordo questo perché poi la stessa sentenza diciamo una parola chiave
Che è fondamentale sia per il bioeticista sia per il giurista sia per legislatura quella parola chiave la si chiama dignità
E qui si apre un campo sconfinato di riflessione detta da parte mia e che in maniera molto sintetica si individuano tre tipi di dignità la dignità ontologica la dignità percepita della dignità attribuita
La dignità ontologica sì di coloro che ritengono che la vita sia un bene indisponibile usando una terminologia un linguaggio di ordine religioso la lite sacra che non può essere tolta
Questa la cosiddetta dignità ontologica ma io mi pongo una domanda
La dignità ontologica che è una dignità che deve essere mutuata solamente da un criterio di Johnson e una dignità in sé che appartiene ogni essere umano e che richiamata mais dalla stessa nostra carta costituzionale e non solo
L'altra dignità molto molto delicata nelle sue come le ricadute nella cosiddetta dignità percepita
Ed è quella dignità dell'uomo e della persona sofferente in una situazione di irreversibilità che percepisce la sua vita come non più degna DSL vissuto la terza pericolosissima nella predetta dignità attribuita al e lì bisogna essere molto attenti perché con la dignità attribuita
Si assiste si assegna o meno la dignità una persona in ragione del clima culturale sociale Doom modo di intendere che può essere difforme da una zona all'altra della stessa nazione di una stessa comunità
E anche a livello internazionale che voglio dire con questo che quando poi ci si lascia condizionare da una concezione di cosiddetta dignità attribuita tutte quelle che ne possono essere le conseguenze la vita perde il valore in sei
Sia come dato ontologico come dignità sia come percezione perché non è più la percezione soggettiva della persona autonoma ma diventa la percezione indotta da parte di un sentire sociale qui un tema vastissimo che evidentemente non possiamo trattare in questa sede ecco perché si crea quel corto circuito fra dignità e diritti individuale che legislatori si pone nel primo caso non abbiamo un un potenziamento dei diritti individuali che significa il principio soggettivo il valore contestualizzato latinità rimessa
All'auto determinazione
L'altro invece la dignità posta in per collegamento con i diritti individuali e una dignità che al di sopra dell'autodeterminazione quello che abbiamo definito dignità ontologica
è un principio oggettivo un valore a vocazione universale come dialogare tra queste due posizione laddove c'è un potenziamento e laddove invece si rappresenta un limite ecco allora a questo punto che che i vari disegni di legge che sono al Senato rispondono altri criteri altre finalità
Finalità in ragione di quelle che e il rapporto con la sentenza della Corte costituzionale
Ed in parte vediamo che un piccolo piccolo numero un certo numero diciamo di questi disegni di legge ampliano l'efficacia precettiva del giudicato costituzionale vanno oltre a quello che la Corte costituzionale aveva indicato con le sentenze sia sia con l'ordinanza del giudice otto sia con la sentenza del due mila diciannove sia l'ultima quella del due mila e venti quattrocentotrentacinque
C'è un altro invece disegno di legge non è un gruppo disegno di legge perché unito
Che subisce il pesce l'efficacia precettiva del giudicato costituzionale e non fa altro che trasferire i criteri della sentenza della Corte costituzionale inondò disegno di legge cambiando però cambiando però la congiunzione e non è più una congiunzione di Giunti IVA ma è una congiunzione ecco come attiva cambiavamo Inés e non è un dato di secondaria importanza
Terzo raggruppamenti realtà
Sotto il profilo concettuale dove c'è una musa gruppo avendo me realtà un solo disegno di legge l'ultimo il quinto disegno di legge che è stato presentato due mila ventiquattro due siti considerava efficacia precettiva
Della giudicato costituzionale mutuando la situazione normativa si fece il caldo di modificare la legge del due mila diciassette tra legge sul consenso informato e disposizione anticipate di trattamento
Vado molto rapidamente
Perché m'interessa poi fare una riflessione ultima sulla novità i prestigiosi né questa la legge che parla di persone affette da patologie inguaribili o degenerative
Anche non terminali o con disabilità irreversibili anche non terminale questo è un disegno di legge che va oltre il giudicato costituzionale
E infatti introduce determinati criteri che sono di per sé i criteri propri di un allargamento del ricorso al suicidio assistito e alle forme di eutanasia
Perdiamo questi due disegni di legge il primo che risale al due mila e ventidue
Dove si parla in maniera esplicita di suicidio medicamenti assistito e trattamento eutanasia quindi va dire si va oltre a quello che è stato il dettato della sentenza della Corte costituzionale
Si introducono questi criteri delle cure palliative nelle procedure nell'azione cure palliative sede di corso alla al suicidio assistito che all'eutanasia lei lei a vedere l'essenziale assistenza
Procedure a carico del servizio sanitario nazionale anche a domicilio vedete che ognuna di queste richiederebbe una riflessione bioetica giuridica legislativa di notevole importanza e di tempo che noi non abbiamo e il terzo aspetto che introduce l'obiezione di coscienza per quanto riguarda il personale sanitaria
Sulla stessa falsariga si pone l'altra tra l'altro disegno di legge l'atto senato cinquecentosettanta del due mila e ventitré dove si parla di un diritto di richiedere il trattamento eutanasia o c'è un dato particolare però
Rispetto al precedente disegno di legge che pur avendo lo stesso obiettivo si diversifica per quanto riguarda il tema dell'obiezione di coscienza
Mentre nell'altro disegno di legge si parla di un'obiezione di coscienza del personale sanitario questo disegno di legge non lo contempla fatto
Allora si pone la domanda se ci può essere a uno obbligatorietà nei confronti del personale sanitario che andrebbe ad eccepire come Bono professore Buccella mi disse mica te persone ma ci siamo recati criteri per immediatamente si è poi anche una norma deontologica che a quel punto deve essere assolutamente da guida da parte del personale sanitario ma l'assenza di un obiezione di coscienza mi interrogavo molto
Su una libertà da parte del personale sanitario di potere intervenire o meno o un principio se mi si consente di predire un principio di autonomia e non possiamo nemmeno parlare tipo uno opzione di coscienza perché o c'è l'obiezione di coscienza sull'opposizione di coscienza è tutto un dibattito che potrebbe aprirsi
Questo disegno di legge adesso pongo alla vostra attenzione
Riprende riprende quasi integralmente la sentenza della Corte Costituzionale del due mila e diciannove cambiando per loro cambiando però come dicevo prima la convenzione di di Giunti IVA in una producono congiunzione di tipo invece cooperativa perché non più fa quella divisione
Che possa contemplare un ricorso all'eutanasia o suicidio assistito sia per situazioni fisiche Amba anche per ragioni di ordine psicologico invece in questo caso le pone senta le in relazione e ponendoli detrazione riproduce anche quello che il disegno di legge che fu approvato nella precedente legislatura diciottesima legislatura approvato alla Camera che poi non fu discusso per in Senato perché ci fu la caduta del governo lo scioglimento del Parlamento anticipato vedete che in questo caso si parla ancora una volta di obiezione di coscienza personale del personale sanitario l'ultimo disegno di legge il quinto e l'ho riportato questo in ordine cronologico rappresenta un ulteriore finalità la terza quella che riponeva alla vostra attenzione poc'anzi e che indica che cosa di modificare di modificare la legge diciannove del due mila diciassette
Saber sapete benissimo meglio di me che in questa legge si parlava di nutrizione e idratazione artificiale come trattamenti di sostegno vitale ora che cosa invece qui si cerca di modificare quindi un'idratazione alimentazione pur se garantite attraversa stili tecnici non sono considerate trattamenti sanitari il non considerarlo trattamento sanitario a facciamo un ragionamento insieme significherebbe quindi introdurli nell'ambito della fattispecie di che cosa del trattamento di cura e qui si aprirebbe un campo sconfinato che è stato già ha aperto alla nostra attenzione dal professore Balduzzi
La dimensione della cura e la dimensione fondativa della relazionalità umana
Fondativa della relazione Tao umana al punto tale che vado molto per sintesi
Perché ci sia una relazione di cura c'è bisogno anche di interventi che risiede nel sul posto di tecnologie di competenze specifiche e quindi in ambito sanitario a me sembra che fare una distinzione tra trattamento sotto il profilo proprio procedurale trattamento sanitario e tratta quindi trattamento di Kuta
Mi sembra che ci sia una forzatura di ordine terminologica di ordine concettuale anche perché mi pongo una domanda
Le terapie del dolore dove le includiamo
Il trattamento di cura di una persona che richiede competenze anche di ordine psicologico come li mettiamo
Cioè evidente che si cerca di fare ancora una volta una divisione che a me sembra non opportuna tra un trattamento di cura è un trattamento di ordine sanitario
Come se il trattamento di ordine sanitario vediamo se sono chiavi in questo passaggio
è un rapporto di Kundera mentre solo l'accusa e una rilevazione dei contratti sono due concetti completamente diversi ma nella dimensione della cura si conta tra anche la terapia sono due procedure che possono essere diverse nella tecnica ma che insieme costituiscono il fondamento di quell'arte medica
Che veniva richiamato persone Balduzzi poc'anzi e che fondamento anche lasciata Ceruti caccia credo profondamente e fondamento anche della democrazia
Perché se non c'è relazione di scusa se non c'è l'assoluzione di irresponsabilità
Nei medici e coso siamo come espressione sempre la parola assistere io assisto una persona ma i latini che cosa ci insegnavano assistere da che serbo viene ad assistere io chi sono a fianco io e te camminiamo insieme in questa relazione di aiuto reciproco io e te non sia nostrani rimossa
Io e te siamo amici morale e nell'amicizia morale regolamentata dal diritto evidentemente il tête costruiamo un percorso che non significa assolutamente alla prevaricazione duro uno sull'altro
Vado verso la fine
Non dimenticando la prodezza che risale al cinque marzo quindi pochi giorni orsono ti posso assicurare nulla è cambiato fino al dodici di marzo fino a ieri sera poi non so se stamattina c'è qualche cosa in corso nelle Commissioni riunita
Che cosa si propone da parte dei senatori
Della Commissione secondo è bellissima
Che stanno trattando appunto il tema su questa norma assoluta alla fine vita Rete Manila semplice da parte mia
Più correttamente per quanto riguarda tutto il tema del suicidio medicalmente assistito hanno iniziato a far girare uno schema che nell'articolo due articolo uno e l'articolo due adesso cerchiamo di superare l'esame con l'ex ministro sono i cosiddetti articoli bandiera Tom agli articoli vale a dire che danno la dritta a quello che sarà poi evidentemente tutta l'articolazione che verrà successivamente
E vedete che i due relatori hanno presentato alla commissione ristretta che pondera alla commissione plenaria questo articolo due che riprende tutti quelli che sono i criteri riportate ancora una volta per ricordare nella sentenza della Corte costituzionale del due mila e diciannove
Di questi quattro criteri però se ne aggiunge uno che acquisita una particolare rilievo inquilini dice che la persona sia già inserita in un programma di cure palliative
Domanda che sia già inseriti in un cure palliative significa rivale interpretato in questo modo che sia stata data alla persona la possibilità di poter ma russo di un percorso di cure palliative
Io non posso intendere
Non posso intendere che la persona siano obbligata alle cure palliative per poi eventualmente fare una scelta di suicidio assistito perché comunque c'è la libertà c'è l'autonomia diciamo più correttamente c'è l'autodeterminazione anche nel dico urgente o meno alle cure palliative stesse domanda che a questo punto mi dovreste fare ma questo tipo di proposta è un passo innovativo oppure no io ritengo che sia un passo fortemente innovativo perché se avete seguito come avete seguito bene le varie articolati dei disegni di legge qualche disegno di legge uno in particolare riponeva in discussione proprio il fondamento della legge del due mila diciassette nel caso specifico invece sì uniforma alla sentenza della Corte Costituzionale vedete
USA anche in questo caso al secondo criteri non fonte
Di sofferenze fisiche e psicologica che lei potrà intollerabile qui non c'è una sintonia non solo quella che è la sentenza ma anche con un altro disegno di legge
Il però quarto che ho posto la vostra attenzione che evidentemente dà una possibilità di trovare una convergenza una convergenza che viene
Pc ficcata in uno spicchio una dichiarazione che è stata fatta dai relatori in cui si dice per ora è un'ipotesi di lavoro
Ripeto proprio testualmente la dichiarazione fatta è un'ipotesi di lavoro elaborato dal comitato ristretto per arrivare a un testo che abbia la condizione per mancata affermando di principi cardine la vita è un diritto inviolabile e indisponibile
Eccezionalità del ricorso al suicidio assistito in un certo qual modo mi sembra che cerca di ricomporsi cioè questi due aspetti che potrebbero sembrare conflittuale attraverso una proposta con l'articolo due che ponevo la vostra attenzione tale da poter costruire un percorso comune
Ed è molto importante questo perché se dice che la vita è un diritto inviolabile e indisponibile d'altra parte vediamo se superò l'esame di diritto costituzionale
Fa non mi sembra che la Corte costituzionale abbia detto c'è un diritto a morire non mi risulta che nella che nella stessa Costituzione
In Italia non ci sia riconosciuto un diritto a morire quindi di conseguenza al darebbe possibilità questo tipo di soluzione questo tipo di proposta di dar luogo quindi ad una legge che possano svilupparsi
E qui viene il bello nei tempi e dei mobili che non potremo mai sapere perché è evidente che i tempi demotape pongono posti dal legislatore sono tempi e modi che si giocano diciamo sull'in maniera molto franca sulle opportunità temporale sulle esigenze partitiche sulla coscienza del parlamentare su quelle che sono le norme preesistente su quello che la guida da Malta dalle sentenze della Corte costituzionale
E lo dico in maniera molto avvertita molto avvertita non è semplice in alcuni momenti Falcon limare far coniugale e far dialogare la dimensione della coscienza personale
Su quella che è la norma evidente che come legislatore io devo dare l'assoluta priorità a quella che la nostra dico tra virgolette guida di riferimento è la nostra carta costituzionale
Poi diventa il momento in cui implica questa la dimensione di una grande conflittualità nell'interiorità della propria coscienza
Ora quel punto bisogna avere il coraggio che lo si deve a venire esprimersi autonomamente senza alcun condizionamento nemmeno partitica
E lì
Ravenna libertà poi Terlizzi pathos e se posso dire qui abbiamo anche nostro caro Eugenio Mazzarella stato diverse volte deputato
Beh allora la sì segnato da dignità del parlamentare
Che segue un'idea segue la propria coscienza se quel dettato dalla dalla Carta costituzionale ma non si lascia condizionare no opportunismi nodo opportunità topos tunisini del momento quindi dobbiamo dare tesi empire questo spazio
Del non resistere non desistere il non resistere significa quindi no all'accanimento clinico
Il non desistere evidentemente quindi poteva essere e fa ricorso a tutti quegli interventi che non significano però assolutamente l'abbandono terapeutico clinico della persona
Se riusciamo a riempire questo spazi se non resistere e non desistere credo che veramente ci siamo presi a cura della sofferenza e delle persone sofferenti grazie
Grazie sia per il rispetto dei tempi e sia per aver offerto questa panoramica delle proposte di legge in materia di morte medicalmente assistita
Al Senato non facciamo coffee break però il punto Caffé rimane sempre aperto ovviamente pochi alla volta senza confusione quindi si può andare
E proseguiamo con i lavori e diamo il benvenuto a Marco Cappato che collegato con noi buongiorno sì sentiamo il tono lo sentiamo e lo vediamo Marco Cappato Benvenuto è a tutti noto per il suo impegno civile politico per le per la sua battaglia sul fine vita e sulla stessa legalizzazione
Dello Tani sia per per le vicende di cui stiamo discutendo do che sono arrivate alla Corte costituzionale
Personalmente credo che si dovrebbe sempre essere grati nei confronti di chi in modo pacifico e sulla propria pelle
Si batte per le proprie idee al di là del fatto se le queste idee siano condivise oppure no quindi cedo la parola a Marco Cappato per tenere appunto il suo intervento sulla legalizzazione dell'eutanasia
Grazie ringrazio per l'invito a salutò le autorità presenti
Mi dispiace non essere di persona anni lì con voi o voluto intitolare il mio intervento sulla legalizzazione dell'eutanasia
Per richiamare quello che secondo me è un termine che esprime bene la questione di fondo anche se è un termine che so essere magari più controverso dal punto di vista politico rispetto al PIL generico termine fine vita
Io sono affezionato al valore etimologico del termine eutanasia che non è quello significato utilizzato nel dibattito politico cioè l'eutanasia attiva per mano del medico
Mai appunto il morire
Forse
Bene non è possibile ma nel modo più simile a quello che ciascuno corrente alle scelte che ciascuno potrebbe fare e in questo senso è anche un numero più chiaramente riconosciuto credo dalle dalle persone ed è un nome un termine che non è nel Codice Penale non esiste nelle leggi
E a mio avviso il morire in un modo
Meno terribile doloroso possibile riguarda tutte le questioni
E che incrociano il fine vita e quindi dalle cure palliative al testamento alle disposizioni anticipate
Di trattamento all'aiuto medico alla morte volontaria il cosiddetto suicidio assistito e anche alle forme di aiuto attivo da parte del medico voglio ricordare un po'come come tutto è cominciato sicuramente com'è cominciato il mio impegno sul tema che non è stato
Ho da oggi mi voglio occupare di eutanasia ma perché il copresidente dell'Associazione Luca Coscioni Piergiorgio Welby nel due mila e sei
Malato di distrofia mi su un muscolare
Mi chiese ero parlamentare europeo all'epoca di procurargli dal Belgio il farmaco eutanasia con
Lì web e poi si convinse ad agire pubblicamente non di nascosto non voglio ripercorrere il dettaglio di quella vicenda da Amman per esprimere quello che altri relatori levatrici hanno detto cioè sul fatto che non vi sia una divisione assoluta
Praticabile entra in vari diversi temi dei quali stiamo parlando
Voglio ricordarvi le ragioni per le quali Mario Riccio
Il medico anestesista
Che
Staccò il respiratore di Welby
Sotto sedazione fu prosciolto ci sono ragioni che alla luce di quello che è successo nei quasi diciannove anni successivi sono importanti da andare a rivedere perché
Oggi tutti dicono
Diciamo
Chiunque abbia aveva diritto un diritto costituzionale nemmeno per la le successiva sulle interruzione delle terapie perché nessuno può essere sottoposto a trattamenti sanitari contro la loro volontà
E durante il caso Welby quando scoppiò il caso Welby tutti lo disse la il fu ripetuto però
Non si trova uno medico
Che si assumesse la responsabilità
Il diritto costituzionale di Welby era dato per assodato nella pratica
Era impossibile
Potere per lui accedere a questo diritto e se non si fosse trovato
Quel medico noi un grande luminare ma un anestesista del reparto di una terapia intensiva di Cremona
Per questo non sarebbe stato possibile e guardi Riccio fu prosciolto
Fu incriminato
Poi fu prosciolto
In base al risultato dell'autopsia
L'autopsia disse che il quantitativo di sedativo utilizzato da Riccio era inferiore a una dose letale
E quindi
Welby era morto come conseguenza del distacco del respiratore e non dell'overdose di sedativo
Questa differenza
Ha fatto sì che Riccio
Fosse stato completamente scagionato per avere fatto il proprio dovere se l'autopsia avesse detto
Che terriccio c'era andato giù troppo pesante così detentivo
Di una persona che comunque sarebbe morta quindi attenzione le implicazioni di questo sarebbe stato col condannabile nemmeno per il suicidio assistito ad da da cinque a dodici anni di carcere ma per omicidio da De Rossi del consenziente queste due leggi a volte si dice non c'è una legge eh no le leggi ci sono e queste due leggi del mille novecentotrenta ci sono entrambe e quindi per il fatto tecnico se la soglia di una potenziale overdose il sedativo fosse in tal
Superato o no
Rileva il discrimine tra l'assoluzione
Per avere adempiuto i propri doveri professionali di deontologia medica e la condanna fino a quindici anni di carcere
Una cosa che è meno nota
E che quella sera a casa di Welby
Oltre a Marco Pannella a me a Mario Riccio a Mina Welby naturalmente
C'erano anche due medici belgi ride applicare marca Rising che avevano l'aereo prenotato alle sei e cinquanta di Martina
Perché nel caso in cui Riccio non fosse riuscito a come si dice prendere la penna perché le pene di quel vi erano mai
Totalmente sfibrante in non si sapeva se la sedazione terminale avrebbe tecnicamente retto
Nel suo braccio
Welby accettò di seguire quella strada a condizione che ci fossero presenti anche i medici Welby Pickering bellici
Peccare Rising
Che avevano praticato in Italia a casa sua a Roma al quartiere Tuscolano la procedura bellica Joe l'avevano visitato un mese prima avevano fatto le verifiche mediche psicologiche eccetera e quella notte
Avevano portato un po'la loro la sostanza eutanasia canta al peggio
La domanda che faccio e prima ancora morale che politica cosa cambia
Da un punto di vista morale
Nel momento in cui a quella persona si è riconosciuto che ha diritto di morire interrompendo
La propria dipendenza dal dal respiratore artificiale potere farlo
Con una d'iniezione letale o con una somministrazione per bocca di un farmaco letale
In un mondo anche magari più rapido e sicuro da parte ovviamente di medici consenzienti si parla di obiezione di coscienza nemmeno in Olanda
Nessuno può immaginare di imporre un medico di praticare l'eutanasia quindi questa non è io credo che sia già garantita dalle attuali disposizioni costituzionali dieci ma si può discutere ma ovviamente
Il problema è se la struttura risponde
Alla richiesta del malato ma non che qualcuno voglia imporre al singolo medico di farlo e quindi nel caso Welby c'era già tutto oggi quel bene
Proprio in base al ragionamento della corte costituzionale
Che una volta che riconosce la persona di poter morire col distacco delle terapie ma perché non consentire di farlo attraverso l'auto somministrazione io farmaco letale
Però questo ragionamento della corte costituzionale oggi un una persona nel condizioni Webbe avrebbe potuto certamente accendere al suicidio assistito in base a quella sentenza
Perché tra l'altro al contrario di fa Abo di Fabiano Antoniani che sapesse distaccato respiratore avrebbe potuto sopravvivere a magari anche oltre una settimana
Welby
Aveva era permanentemente attaccato al respiratore quindi avrebbe potuto resistere pochi decine e ha resistito poche decine di secondi quindi da un a mio parere da un punto di vista morale etico mi permetto di dire ma quindi anche politico nel momento in cui la condizione del paziente quella che poi la tecnicalità sia la sedazione terminale la sospensione
Delle per terapie o l'auto somministrazione di un farmaco letale o la eutanasia per mano di un medico ovviamente su richiesta del paziente
Io non trovo una differenza morale e quindi non credo che ci debba essere una differenza da un punto di vista legale
Dobbiamo sapere che in Olanda dove si può fare sia l'eutanasia che il suicidio assistito la quasi totalità delle persone sceglie di essere aiutata dal medico perché per il non volere diciamo così intende magari complicazioni errori nel bere il bicchiere io personalmente ho riportato dalla Svizzera una persona che aveva paura di bere il bicchiere perché una operazione alla trachea
Le rischiava di ha di non di non consentirle avevo paura già andasse di traverso mentre beveva che senso ha
Far correre un rischio del genere ecco perché ho voluto richiamare al tema della eutanasia che non è un concetto giuridico del resto non sono un giurista nemmeno io anzi ovviamente il default delle tante competenze giuridica accademiche di oggi la mia competenza è quella di imputato di plurimi tutt'altro di pluri indagato oggi proprio ieri il Tribunale di Firenze la procura ha chiesto l'archiviazione per uno dei sette delle sette indagine
In corso nei miei confronti per avere aiutato delle persone ad andare in Svizzera ma voglio ricordare invece l'altro dei due processi
Perché si è parlato di Fabiano Antonioni dice farlo ma la procura di massa aveva chiesto
Per me e per Mina Welby tre anni e mezzo di carcere per l'aiuto fornito a Davide trentinità vede trentini non era attaccato a una macchina ma assumeva dei farmaci cosiddetti salvavita
Il tribunale di massa direttamente applicando interpretando la sentenza della Corte costituzionale di sei anni fa
Ci assolse la Procura fece ricorso contro l'assoluzione dopo avere chiesto tre anni e mezzo e si andò in secondo grado a Genova che confermo la decisione
E quella decisione in qualche modo a preparato quella che è stata poi la sentenza di luglio del luglio scorso con la quale la Corte costituzionale è ritornata sul quattro locus quarto criterio
Sempre in conseguenza di un'azione di disobbedienza civile nostra
E ha confermato il quarto criterio ma nuova neanche ha vinto un'interpretazione non so se chiamarla
Tecnicamente estensiva cioè che i trattamenti di sostegno vitale non sono solo i macchinari e nemmeno solo delle terapie in senso stretto salvavita ma possono anche essere dell'ente quindi terapie diciamo praticate da medici ma anche terapie praticate da caregiver e familiari lo svuotamento manuale delle feci il catetere
Noi ed è la ragione per la quale come Associazione Luca Coscioni insistiamo su questo punto il o in continuato con altri le azioni di disobbedienza civile anche dopo la sentenza
Della corte costituzionale di sei anni fa perché il quarto criterio quello della dipendenza dal trainante il sostegno vitale se applicato in modo rigido rischia di essere e di avere affetti
Per fortemente discriminatori senza che vi sia un uno a mio avviso una logica un senso sempre in Olanda
Due occhi richieste sul tre di eutanasia o del suicidio assistito provengono da pazienti oncologici terminali malati di cancro
I malati di cancro anche in fase terminale non dipendono da una macchina
E a meno di un con un considerare come pure è stato fatto in uno dei sei casi
Di suicidio assistito fornito legalmente in questi sei anni dalle ASL in Italia in Veneto dove la chemioterapia è stata ricondotta un trattamento di sostegno vitale questo potrebbe essere opinabile e UPI nato in un'altra ASL o da un altro tribunale perché non è l'interruzione della chemioterapia che immediatamente può portare alla morte
Di un paziente oncologico ecco perché noi abbiamo sostenuto in questi anni in particolare attraverso prima il tentativo di azione referendaria rispetto alla possibilità che fosse quindi una terza persona praticare l'eutanasia e poi con le disobbedienza civile di per superare questo quarto criterio
Che invece la la corte ha confermato ha confermato ma interpretando in modo più esteso a mio avviso sarebbe indispensabile questo lo può fare non so se lo può fare la corte davanti alla quale torneremo il ventisei marzo
Perché il Tribunale di Milano per un'altra disobbedienza civile ha rinviato la corte
Alle carte al alla corte costituzionale e quindi non so se sarà la Corte costituzionale o il legislatore a mio avviso cui il punto è quello di aggiungere una fattispecie
Cioè se non si vuole eliminare
Il criterio dei trattamenti di sostegno vitale a mio avviso è indispensabile aggiungere
La prognosi infausta a breve della malattia perché altrimenti noi siamo in una situazione dove paradossalmente Fabiano Antoniani dj Fabio oggi sarebbe ancora vivo non era un malato terminale
Era una persona in condizione di quello che lui chiamava un inferno di dolore
Ma non era la sua la condizione tempi terminale era una condizione chiamiamola disabilità gravissima Genco immobilizzato paralizzato
Sì decine di spasmi di dolore insopportabile ogni giorno ma avrebbe potuto sopravvivere fino ad oggi una persona malata oncologica
Alla quale c'è una prognosi infausta avrebbe di lì due settimane tre settimane un mese e che vuole il potere andarsene prima di non essere più nemmeno nelle condizioni di riconoscere i propri cari di salutare dei in una maniera di accomiatarsi alla vita e alle ai suoi affetti normalità dignitosa dobbiamo andare lì a vedere ve se l'interpretazione che quella è una condizione di trattamento di sostegno vitale o no io penso che questo per questo possa essere utile intervento del legislatore sono più scettico sul trasformare la o in e perché quando la sofferenza e psichica comunque devono valere gli altri criteri cioè la piena lucidità della persona e la irreversibilità della malattia quindi credo ci siano comunque gli strumenti anche giuridici
Per difendere la persona
Che sia in di una condizione di pressione magari più per per il fare morire e e comunque portare alla legalità
Quindi alla luce di queste situazioni credo che dia maggiori garanzie che non tenerle nella clandestinità
Terminò nel dire il ruolo delle regioni è in realtà in questo momento un ruolo molto importante perché un conto è il diritto è un conto l'applicazione del diritto vale anche per le disposizioni anticipate di trattamento
Che sono legali ma le fa almeno dello zero virgola cinque della popolazione anche perché la legge prevedeva una campagna informativa che non è mai falsata fatta come non è mai stata fatta sulle cure palliative
In sei anni di aiuto medico la morte volontaria sei persone l'hanno ottenuto legalmente
Ovviamente è impossibile che ciò corrisponda alla realtà sociale della questione del problema
Il primo caso Federico L. Carboni nelle Marche
Ha dovuto attendere più di due anni
Prima che la NASA gli andasse anche solo a fare la visita a casa tanto era noto spaventati perché sapevano che Federico era nelle condizioni previste dalla Corte costituzionale ci sono volute due condanne il tribunale di Ancona colazione giuridica di Filomena Gallo per imporre alla la di fare questo e allora
Siccome il sistema sanitario nella gestione organizzato a livello regionale è chiaro che avere delle buone regole sulle tempistiche delle risposte sulla metodologia un aiuto all'applicazione del diritto ed è inutile dire che si andrebbe su venti tipologie diverse perché oggi sono diverse per ogni ASL ogni ASL può essere chiamata a rispondere a una richiesta e in assenza di regole procedure almeno regionali ogni ASL è chiamata andare la propria risposta ecco perché e terminatore il mio tempo e quindi terminò ma termino brevemente ecco perché noi continuiamo a proporre alle regioni
Di approvare quella che attenzione in Toscana è stata anche quella una legge di iniziativa popolare che non sarebbe mai arrivata come stelle come ha detto il presidente
Del Consiglio regionale toscano Mazzeo non avrebbero mai avuto la forza di discutere quel tema se non fosse stata una legge di iniziativa popolare dobbiamo anche ricordare che il consenso
Dei cittadini su questi temi non lo dico io ma tutti i sondaggi molto ampio per avere delle regole che consentano la libertà di scelta alla fine della vita se il Parlamento vuole fare delle regole nazionali per chiarire se possibile estendere questa Bossi
Perdita
Credo che questo sia molto importante se fosse fatto per restringere possibilità che già esistono allora allora spero che non se ne faccia nulla perché io di questo non ci sarebbe non ci sarebbe bisogno grazie
Grazie grazie botte tabacco Cappato tesoriere dell'Associazione Luca Coscioni per averci ricordato come questi temi riguardano sempre la carne viva delle persone
Avere ricordato battaglie pubbliche di persone che non ci sono più che hanno inteso svolgere delle battaglie pubbliche piuttosto che risolvere
La loro fine vita nel nel non detto e del segreto di di di di pratiche che talvolta accadono anche negli ospedali
E every importante credo l'abbiamo condiviso CIR d'avere anche la voce delle associazioni e Marco Cappato probabilmente il più noto impegnato sul tema in una in una sede di occasione di convegno scientifico
E allora noi proseguiamo abbiamo o vi ringraziamo veramente moltissimo molto perché è stato un viaggio molto tribolato abbiamo saputo ringraziamo monsignor Paglia per essere qui Vincenzo Paglia presidente della Pontificia Accademia Accademia per la vita
E ed è veramente venuto da da da Agrigento era previsto prima il la sua Renault e relazione
E e quindi io ritmi ripristineremo diciamo secondo ordine dando all'Hui la parola è persona a tutti conosciuta
E quindi abbiamo discusso a lungo anche nel documento del cortile dei gentili io credo che sia persona ecco che non Helge minori ma semmai offre ponti di dialogo ecco dopo Marco Cappato abbiamo Vincenzo Paglia ed è un'occasione credo
Utile importante
Grazie
La grazie dell'invito appunto l'arrivo un po'travolto dai ruoli e dalle macchine ma tenevo molto ad essere presente qui
Una prima riflessione riguarda questo piccolo volumetto che il piccolo lessico di fine vita te poi mi permetterò dopo di fare qualche riflessione sull'attuale situazione del probabilmente legislativo qui in Italia questo piccolo lessico
Io ho voluto che fosse scritto perché noto una confusione gigantesca su questi temi
Da parte di tutti gli ambienti anche di quelli che dovrebbero essere responsabili
Di fronte a una tematica che è diventata molto complessa
Lo sviluppo delle tecnologie ci fa vivere in maniera prolungata negli anni e anche vediamo venti trent'anni in più rispetto al passato ma questo voi si ripercuote anche sulle situazioni di cosiddette fine vita che possono durare tantissimo tempo quindi è chiaro che tutto questo complica
Porto in mente
Sino conto a poter dire cosa vuol dire oggi morte naturale
Come lo intendevamo rispetto a qualche anno fa
Questo per sottolineare quanto
Via decisiva in questi tempi
La riflessione su la complessità di questo momento
Neanche
Che diventi un dibattito pubblico come questa mattina
E vorrei anzitutto per quel che mi riguarda su questo Lessico sono circa ventidue voci del piccolo Lessico e chiarire immediatamente che per me per gli autori
Va assolutamente messo da parte
Il dilemma qual è il il pensiero della chiesa e il pensiero rilanci
Questa dicotomia quest'opposizione non regge più a mio avviso anche perché qui il tema vada
Come dire non solo tanti laici la pensione come come la Chiesa e anche all'interno della chiesa ci sono diverse sfumature quindi anche questa semplificazione
Rischia di portare confusioni indebite
Ora
Quindi
Personalmente e non solo personalmente Marcon gli estensori di questo testo noi ovviamente proponiamo non siamo d'accordo
Crediamo che non sia giusta l'eutanasia non sia giusto il suicidio assistito e non sia giusto neppure l'accanimento terapeutico
Questo ultimo termine
Insomma anche la parola accanimento terapeutico a un po'a pugni perché la terapia per guarire quindi diciamo quindi io vinciamo non non c'è bisogno anzi persino il Catechismo della Chiesa cattolica dice che a volte l'accanimento terapeutico è un male
Deve essere interrotto
Questo lo dico a Giampiero dodici nel mille novecento cinquantadue a proposito della ventilazione artificiale
Ma vengo anzitutto al primo punto che vorrei sottolineare
Il tema della fibra e gelsi neri molto più largo delle questioni legislative
Perché ognuno di noi moriamo modo solo
In Italia siamo sessanta milioni
Sessanta milioni ognuna violi muore in un suo sua prospettiva nel suo mondo
Quel ch'egli oggi elemento
Quello che potrei chiamare l'abbandono terapeutico
Ed è purtroppo una prassi
Come dire
A ricca
Tantissimi muoiono soli abbandonerà
Perché manca una cultura dell'accompagnamento
Il one man Ray
Che essi promuovesse un dibattito
Non solo per risolvere alcuni casi limiti
Ma per non abbandonare la maggioranza
Questo cosa vuol dire vuol dire che quel
Ciò di cui noi manchiamo
E della cultura dell'accompagnamento
Che è una cultura umanistica
Che previene o meglio che presiede o deve presiedere
All'impianto legislativo successivo
Cioè
Stante l'Italia la legge del due mila dieci la legge trentotto
Per le cure palliative
Una buona legge
Praticamente totalmente dimenticato
Ignorata
Persino dal legislatore
Il legislatore
Di fatto non
Dà la possibilità a chi la desidera
Di essere praticante
Ci sono tantissimi luoghi persino dico pronto soccorsi ma strutture ospedaliere che non hanno équipe di medici palliativi non solo ma nella
Impianto universitario Pino a Como quattro anni fa le cure palliative restavano pura materia infermieristica
Con interventi plurimi ricordò
Con il rettore sia di Milano che Bologna riuscimmo finalmente apportare le cure palliative come materia ciclo universitario purtroppo ancora oggi quando si dice la valutazione se dice inutile
Questo mostra la pochezza
Della prospettiva umanistica dell'accompagnamento
Che ciò che fa paura
Mostra la debolezza
Delle
Cure contro il dolore
La gran parte dalla gente che vuol soffrire
Non vuole essere sola nonché fogli a morire
Ci sono dei dati
Il tre per cento degli italiani
Ecco questa deficienza a me impressiona
Che non sia
Come dire sottolinea già
Che non ci sia una promozione anche scientifica delle cure palliative che sono venti Yahoo
Che solo la lotta al dolore
Che sono ben di più
Del fine vita
Io sono preoccupato
Sul fatto che alcuni progetti
Della
Legge ancora sul tavolo del parlamento riscontrino di trasformare le cure palliative
Le ghiandole unicamente un momento del fine vita
Ecco questa assenza pensante
Molto pesante
Che favorisce l'abbandono terapeutico di migliaia e migliaia di persone che avrebbero invece bisogno di cure
Per di più la non applicazione di questa legge provoca il corto circuito che in realtà nasce da una eccessiva considerazione della medicina come guarito guarigione
Per cui che cosa accade
Che quando la medicina non può guarire
Che fallita
Non è così
Anche quando non si può guarire si deve sempre curare e sempre accompagnare
Questi principi umanistici pronto
Alla base anche delle legislazioni in materia
In questo senso
Questo piccolo Messico
Risponde a tutta una serie di considerazioni e non a caso la prima parola la più lunga accompagna
Ciascuno di noi istintivamente
Non vuol stare da solo
La tragedia del computer
E qui
Molti sono morti per solitudine
Ancor prima che per il tiro OSCE ora questa attenzione a mio avviso
Un piede a essere promossa a livello generale e popolare
Qualsiasi legge sul fine vita
Sarà sempre penultima
Anche perché lo sviluppo scientifico
Supera già la legge fatta
La legge comunque a mio parere insufficiente per definizione
Il che non vuol dire che non deve essere fatta
Ma a mio avviso
è curioso responsabilità di chi governa
Dover affrontare questo Periodo più lungo che malattia che crea eppure diversi problemi come giustamente il legislatore Pino al movente
Riuscito a legiferare attorno a una nuova prospettiva il curato della vecchiaia
Fino ad ora
Un popolo di quattordici milioni
Non era senza era senza pensiero
Politico economico giuridico spirituale
Trent'anni una generazione
Per fare che
Finalmente la legge è stata
Promossa approva
Manca ancora il decreto legislativo ma anche in questo caso io debbo sottolineare che il Governo italiano
è riuscito a dare una risposta
Prima
Nel mondo
Ecco questa stessa attenzione io credo che debba esserci anche sul fine vita anche perché oggi conti Fantola morte è tornata ad essere per gli anziani e gli altri bambini come accadeva sino a pochi decenni fa quindi si riequilibriamo controllino la prospettiva ora a mio avviso il tema Coluche Ale
E appunto quello
Della
Mi giuridico sulla così ho detto suicidio assistito
Ecco
Nella attuale nel Progetto di legge approvato
Al Senato
Dalla Camera e non dal Senato
Il primo articolo
Riporta ancora
Che
Il suicidio medicalmente assistita il reato
Salvo
Le quattro condizioni
Questa
Per l'utenza della corte
Avvenne esattamente dopo quello che Cappato inciampo si è detto per risolvere una situazione che indubbiamente
In un vuoto Kung giuridico ed io sono ero totalmente d'accordo
Sì ribadire l'affermazione di principio
E ti avvicinare in questo caso la condanna
Due Cappato
Ora
A che punto siamo
Io credo sia indispensabile lo dico molto
Con molta Mombelli umiltà è bene che ci sia una legge
Se si potesse fare a meno
Io sul fine vita non leggi Israele e lascerei
Parla quella che io chiamo l'alleanza terapeutica e cioè il malato i medici i familiari gli amici a decidere
Non si merita
Poiché senza una legge il rischio del far West
Alle porte ebbene allora che ci sia una legge quindi per parte mia per importante
Che
Ci sia una legge la fuga in avanti della Toscana io credo che sia stata una foca politica
E comunque esorterei se potessi l'intero Parlamento
A legiferare intaccate
E con una legge che io mi augurerei mosse la più larga con il giorno Darko consenso possibile
Non è una legge da fare a maggioranza
è una legge a mio avviso
Che deve prendere a cuore
La vita di tutti nessuno escluso
E di aiutare
Come dire e di accompagnare il termine della vostra lista
Con una chiara affermazione
La vita non si toglie
Ma è anche vero che a volte accussì e non è che possiamo bloccare il cammino della morte
Quindi non si toglie la vita
Ma non si può impedire l'arrivo della morte
Sono ambedue tentazioni a mio avviso Prometeia dice
Come se fossimo padroni
La vita
E mia
Io non non ho tanto favorevole
All'osservazione che l'ha vinta indisponibile
E qui è una piccola riflessione che faccio ogni ai cattolici
A mio avviso la vitale delibere
Essere disponibile
Certo crediti o no
Magico la data pannolini non perché l'accettiamo nel cestino o la sua atterriamo
Ma perché la moltiplichiamo
Perché ne facciamo un responsabile
E non è solo mia però
E anche degli altri
Quindi volitivi dualismo assoluto in realtà non è mai esistito mai
L'unica volta che ha insistito
Permettetemi un richiamo all'ordine FIAT
L'unica volta che è esistito un individuo solo fu quando fu creato da Dio
Il quale ha penato Guido
Disse subito mi sono sbagliato
E fece la donna
C'è l'elio
Tutto oralmente
Non è mai individuo solo
Ce lo dica l'ombelico
Per voi mi ha trovato un uomo o una donna penso ombelico ecco allora qual è l'intimismo assoluto otto
Quindi l'ha vinta
Ed è un problema decisivo la vita non è mai
Proprietà di un singolo certo che è anche suo ma non solo sua
Ora a mio avviso una cultura ieri per individualista
E ciò che sta frammentando e frantumando il mondo
Perché non c'è solo l'egoismo
Ma c'è anche il nuovismo
Italia first
Per non dire un'altra direzione
In questo senso anche in questa legislazione
Noi non possiamo sottolineare un'autodeterminazione assoluto
Certo la decisione dell'individuo l'ultima ma non è una decisione che può essere ripresa in maniera totalmente autonoma
Ecco perché io sono convinto che è indispensabile ultimamente il giudizio del malato
Di fronte alla sproporzione all'età dei mezzi
è indispensabile ascoltarlo
Nello stesso tempo e cure della comunità par sentire il suo calore nozione vicinanza nella sua come dire anche comprensione del possibile
Ora
Io credo
Sia
Decisivo in questi mesi
Suggerirei se potessi al Presidente del Senato
Di raccogliere i capigruppo di tutti i partiti
E attorno a un tavolo
Di costringerli tra virgolette
A promuovere un disegno di legge
Che trovi il consenso
Più più
Possibile
Perché è un tema appunto che non può essere affidato
Dire
A singoli
O anche aggiornati
Credo che sia possibile raggiungere un consenso
Alcuni contatti che ho me lo fanno sperare
E che sia una legge
Che promuova
Responsabili in mente
Quello che all'inizio ha detto
Una cultura dell'accompagnamento
Senza la quale anche la legge
Come spesso accade lungo un virus può diventare summa iniuria
In questo io auspico
Un'alleanza la più larga possibile dalle diverse componenti culturali politiche
Del nostro Paese e si ritrovi
Quello che fu trovato quando iniziò una scrittura della Costituzione
Erano uomini donne di fede di culture diverse ma riuscirono a scrivere un testo
E non era per la maggioranza
Erano costo ricostruire un Paese che fosse per tutti
Ci furono alcuni principi ne ricordo uno solo
Quando un giovane economista pagamento che aveva persino pronti convento
Più dodici a parlare di democrazia
Un tema non comuni all'interno della norma con pagine della Curia romana anzi di parte
Paga netto scrisse un piccolo testo sulla persona
Quindi non solo l'individuo quella persona che diede ad e gettato gli atti Togliatti che non era molto esperto di filosofia lo consegno a Concetto Marchesi batterista di fama
Il quale lo lesse e disse a Togliatti su questo ci può essere un grande accordo
E iniziò con questa pensi Bilica la scrittura della Costituzione
Ho avuto molti consensi su questo piccolo siccome mi auguro che possa aiutare la scrittura di una legge che sia davvero rispettosa della persona e che promuova quella cultura che a mio avviso indispensabile del prenderci cura gli uni dagli altri
L'unico modo per vincere
Anche lettera minate
Mi riferisco
Che è l'unico modo per convincere i soprani ISMETT
Che è l'unico modo per convincere anzi per evitare leghismi di diversa natura
O anche
Divisioni da regioni ecco questo lo spinge a fare importante in questo momento quindi culturali e invece che vanno per conto grazie
Grazie a volte Vincenzo Paglia per aver sofferto il suo piccolo Lessico del fine vita e per avere ricordato come la via sia quello di al consenso valoriale non la semplice regola di maggioranza quindi da costituzionalista
Questo questo questo ovviamente rivede totalmente eco felice di questo di questo richiamo ai lavori della costituente in cui si riuscì in quell'opera e chiaramente la bioetica
E e e il campo e ora vedremo proprio con Eugenio Mazzarelli come il diritto mite possa un'occasione di diritto vivente quindi io ricordo solo l'altro riusciamo a rispettare i tempi res son questo piccolo cambiamento è l'una e venti quindi chiudiamo invece che all'una e trenta alle due e così ognuno ai venti minuti
Previste di tutti quanti i relatori e riprendiamo invece Ali quindici e quindici quindi con un po'di ritardo
Va bene come diritto mite spero che i DAR recuperare qualche minuto anzi
Io
Dopo tante cose
Anche
Di corposo dettaglio che ho ascoltato forse diremmo riproporrò qualche riflessione
Genere in campo soffitte del poi possono essere
Ma
Che cosa si può fare si deve fare per raccontare il diritto positivo alle emergenze valoriali dell'etica di infinite indotto dal progresso tecnologico indicibili ci danno possibilità d'intervento prima impensate
Se non ci fosse ormai così affinata una tecnologia di sostegno alle funzioni biologiche anche queste anche quando queste vengono del tutto compromessa dalla patologia una domanda del genere neppure sicuramente
è un turismo un'ovvietà
Ma il peso dell'oblio non ci esime anzi ci obbliga a prendere posizione
E questo dovrebbe valere innanzitutto per il legislatore né che non vuol dire secondarie la pretesa che nell'etica di fine vita dell'ICI per il delitto come in generale in campo bioetico sì posso si debba giuridici Karin tutto
Approntare un protocollo giuridico per ogni caso concreto mi permetto di notare
Se ne fossimo in grado che non siano peggiori di ficcare queste materie forse avremmo alle spalle una società migliore
Anche la buona praticamente cassa che protocolli scientifici interrompete ci sono sempre da Inter Petrarolo letto del malato che una persona concreta un'individualità ispettiva anche come risposta meramente biologico dei terapie
E non è un caso clinico come semplici ricorrenza statistica di una fenomenologia patologica affrontabile sempre e comunque nello stesso modo
Dal letto del malato dalla stessa situazione critica di una vita in affanno con se stessa si possono venire richieste che sono insieme richieste giuridiche domande morali del tutto diverso disegno anche opposto
La richiesta ad esempio di un colpo di grazia che non sia in grado di darsi da sì e che immorale ha una sua storia ovvero dell'inversa grazie di non essere abbandonati fino all'ultimo respiro
Un'evidenza questa differenza per richiesta che può venire da una tinta nel repentaglio dell'anno hanno avuto su
E chissà PC veline sotto gli occhi
Dalla bella risposta del dottor Belli che chiedeva di essere aiutato a morire al paziente siciliano in condizioni analoghe
Alle sue che gli si era rivolto nei suoi ultimi giorni di vita per invitarlo a desistere dalla sua richiesta di essere aiutata a morire
A Salvatore Crisafulli quaranta enne quarantenne di Catania che dopo due anni di come a seguito di un incidente completamente immobile comunicava solo attraverso il computer
Bel mi rispose in modo toccante invitandolo a non vivere la propria richiesta come contro opposto alla sua che chiedeva di essere aiutato criteri gli scriveva così
Uno Stato che non ha pietà Mimì che non sa ascoltare dovranno vince sarà meno capace di ascoltare la tout court uno stato saprà rispettare le scelte di fine vita sarà più capace di rispettare le tante straordinarie vite che sia
In questo dialogo estremo i due uomini chiedevano una Pietà che insieme la stessa ed è diversa per l'uomo e la pietà per morire per l'altro pietà PD
Io penso che vorrei ci eticamente innerva anche sul fine vita dovrebbero tutelare tutti gli orizzonti della pietà quelli verso la vita e quelli verso la morte
In questo quadro anche una procedura eutanasia Ica potrebbe ben essere un articolo di legge
Che obbedisca alle ragioni della pietà per la vita al suo estremo quando ogni altra Pietà per la vita e non per la morte non sia impossibile
E questo nella consapevolezza che sempre resterà un margine extra giuridico alla pietà
Una Pietà sotto nicchie una pietà che voglia sentirsi tutelati garantita sempre nel suo esercizio
Non è neanche propriamente una pietra e l'esercizio deontologico di un codice o di un obbligo giuridico nell'etica di fine vita una pietà che chiedesse di chiudersi nel rassicurante perimetro di una norma di porsi sotto la legge non solo verrebbe meno a se stessi dal suo ufficio proprio nella concreta vita etica
Dove no non abroga la legge Mammì ma ne compie lo spirito come ben sa il cristianesimo ma potrebbe proprio far trovare nella legge e nella sua osservanza procedurale la possibilità dell'elusione della pietà
Che il vero rischio di una di ogni legislazione sull'eutanasia di cui possiamo di cui possono farsi scudo comportamenti umani impietosi nel privato
E tensioni tra interesse della persona alla salute interesse del sistema sanitario nel pubblico
Ci fu un caso alcuni anni fa nel mille novecentonovantotto dove fu proprio la legge a doversi mettere sotto tutela della pietà per venir fuori da una tragica tensione morale
Un insegnante di Monza Elio forza e da alcuni tubi che tenevano in vita la moglie in coma irreversibile
I giudici di primo grado sul presupposto che non fosse provato il consenso della defunta
Condannarono Forzatti per omicidio volontario mi piegando la penna con una seminfermità mentale che nessuno aveva chiesto nel verificato
La condanna fu di sei anni è semplicissimo
In appello il collegio trovo insopportabile sul piano morale la decisione andò fino in fondo nel contraddire con la pietà la giurisprudenza
Forzatti fu assolto perché si motivo che non era pieno provato che il decesso della moglie fosse stato causato dal distacco del tubo
I giudici evidentemente ricordare la notte l'amore era venuto a compiere la legge non ad abolirla
Non ci sarà la legge sull'etica di fine vita che potrà limitarsi di tenere a mente per la ragione giuridica la pietra d'inciampo di questo progetto che potrà credere di riuscire a governare fino in fondo nella previsione normativa
Il battito del cuore della pietà né dei proporsi di farlo
Vorrei dirlo citando un grande giurista
Che commentava tolta da fare fattispecie non di fine vita eppure essa stessa vita concretissima Peter Etica trattandosi di scioperi e di lavoro
Prendendo posizione sulla pretesa della norma di tenersi fuori dalla scuola con applicazione nella vita concreta
Il pubblico questa nel giro qui qui per le giuriste poi vi dirò chi era
Il pubblico ministero ha detto che i giudici non devono tenere conto delle correnti di pensiero
Ma che cosa sono le leggi se non esse stesse delle correnti di pensiero se non fossero questo non sarebbero che carta morta
E invece le leggi sono visibili perché dentro questo foro dentro queste formule bisogna far circolare il pensiero del nostro tempo lasciarci entrare
L'aria che respiriamo metterci dentro le nostre proposti le nostre speranze il nostro sangue
Il nostro pianto altrimenti le leggi non restano che formule vuote pregevoli giochi dalle i voleri affinché diventino Sante che esse vanno riempite con la nostra volontà
Ecco a mettere mano in diritto positivo sul tema della morte medicalmente assistito ne abbiamo bisogno di questo punto di vista il punto di vista di Piero Calamandrei il trenta marzo mille novecentocinquantasei davanti al tribunale di Palermo in difesa di Danilo Dolci
Promotore di uno sciopero all'incontrario di disoccupati al lavoro su una strada comunale abbandonata nelle campagne di Partinico
Di un diritto mite che eviti alla pietà all'abuso di umanità che appunto i corruttori
Sì ricorre in casi estremi di accompagnamento alla morte medicalmente assistita
Di incorrere nella punibilità del reato di incasellare urla nell'astrazione di una norma che non riesce a farsi Santa per dirla con Calamandrei
Ad essere giusto umanamente giusta
Ecco da questo
Da questo punto di vista ecco provare a Tora
A proporvi pur avendo contribuito con la Europa Lazzari sotto la guida di Giuliano amante al documento del Cortile dei Gentili sul suicidio assistito
Che è un invito assolutamente equilibrato
Alle senatore a recepire la sentenza della Corte sul suicidio medicalmente assistita alle condizioni di voi avete ascoltato
Il mio punto di vista che ho potuto esprimere quel testo se chi lo vorrà leggero troverà delle aggiunte
Che va oltre fu il minimo massimo etico giuridico che abbiamo curo raggiunto in quel documento e che in realtà hanno accennato il presidente Amato nella sua introduzione
Distinguere tra il suicidio mentalmente assistito eutanasia nel nella fattispecie concreta in Concilio assistita è stato traumatizzato dalla Corte costituzionale
Effettivamente diventa dal mio punto di vista una questione di lana caprina abbellirla con Calamandrei dalle cure
E quindi
Personalmente ASPI auspicherei una norma che
Tratti l'equivalenza sostanziale di questa di questa situazione il fatto che io non possa diciamo così
Andare multe da poter essere io a mettere imbocca la mia ho io a dare il comando alla macchina no
Questo mi farebbe passare da una fattispecie penale un'altra fattispecie penale uno non punibile una lieve resterebbe punibile ecco questa mi sembra un'ingiustizia sostanziale e peraltro non sono un giurista ma ho la sensazione che in un caso concreto un ricorso in questo tema chiederebbe
Uguaglianza dei trattamento costituzionale
Pistocchi e questa equivalenza posso essere sentita più che ragionato comma moralmente faticoso è stato un travaglio anche nel nostro al lavoro su un documento del Cortile dei Gentili
Però ribadisco non riesco a vedere differenza sostanziale logico operativa tra il premier e da sé il bottone della propria morto farlo premere da altri in contesti ovviamente fortemente garantiti ed garantite
Tanto più in presenza di una previsione concesso normativamente di intervento medico tutta circo in caso di inceppo della procedura suscitare improprio
Anche se c'è da chiedersi sì
Che cosa c'entri improprio poi in un'azione che ha bisogno di una complessa a sistema Satchel presenza operativa di soggetti singola istituzionale per andare ad effetto
Mi sembra che qui siamo ancora nella tradizione morale della richiesta del corpo di grazie dove il campo di battaglia al letto del paziente
C'è bisogno di aspettare per concederglielo che i suoi viscere Isserlis esposti da solo per un inghippo della procedura assistita
Non glielo si può evitare ricorro alla crudezza d'immagine perché la credo utile a far vedere la situazione concreta più che definitorio concettuale
E credo che alla fine la situazione concreta al letto del paziente in questa materia sia immorale che in diritto resti la migliore maestra
E tutto questo al netto del fatto che appunto questa norma potrebbe essere impugnata se garantisse solo il suicidio assistito il nome una procedura di tornarsene nel senso che io più accennato sarebbe impugnabile
Nella morte volontaria una vita che chiede perché non ce la fa più a sostenere la sua sofferenza di essere assistita di avere qualcuno accanto
Sul ciglio medicalmente assistite dall'Asia c'è la mano di un altro che ti sostituisce nel tuo ultimo gesto
Non sono un aiuto un'antinomia non obbediscono al due distinte contraddittori principi ma un unico principio la pietà e come tale in diritto positivo dovrebbe riguardare
Grazie grazie davvero il genio Mazzarella anche per avere dato qualche minuto ecco avere sottratto e venti minuti qualche minuto
E davvero lo lo ringrazio per averci spiegato no al diritto mite a maglie larghe sono espressioni utilizzate anche da Lorenzo Chieffi a cui sono rimesse queste non facili conclusioni
Lorenzo Chieffi va be'ordinario di diritto costituzionale Avant vitelli già direttore del CIRM ma soprattutto mi piace ricordare se posso proprio ricordo personale che lo devo all'origine intende diciamo aver coltivato anche questo filone di ricerca
Del bio diritto quando ci siamo conosciuti ormai più di trent'anni fa io dottorando
Lui mi portò al costituendo uscirebbero proprio le nelle prime e nelle prime occasioni devo dire la verità che più di trent'anni fa era guardato anche forse con un po'di sospetto il costituzionalista che si occupava di di questi temi ovviamente questi tempi sono profondamente per fortuna cambiati
Prego
Azione prendere io cercherò di essere sintetico e non sfinire l'uditorio in un orario non consueto l'incontro grazie
All'organizzazione dei colleghi del commissario l'identikit del CIPE debbo dire che è andato molto molto bene anche perché riuscito
A mettere in campo tutte le questioni che in qualche modo interessano le questioni di fine vita
Il il il il motivo di questo convegno era di prendere in esame questo interessante documento del Cortile dei Gentili dialogo su SICID geometricamente assistito che riuscito a raggiungere considerata la formazione culturale dei partecipanti
Una mediazione che
Coincide in RAI coincide con quella che è l'indirizzo che la nostra Corte costituzionale ha delineato direi che all'interno di questo documento che ha cercato di mettere inviato credenti e non credenti io ritrovo anche in pieno quello che l'intento del metodo laico del nostro è uno Stato laico
Dalla sentenza Casavola dell'ottantanove come principio costitutivo del nostro ordinamento giuridico è un metodo riprendo delle parole un bel saggio di Augusto base vera è un argomento che cerca in qualche modo di mettere insieme posizioni che sono questi portatrici di mezze verità
Di visioni parziali della verità ciascuna aperta la proposte alle Regioni l'altra insomma ciascuna parte non deve in in qualche modo portare avanti le proprie idee come una clava ad alta energia in qualche modo contro le altre culture il metodo laico e il pluralismo confessionale ma anche pluralismo delle culture politiche e tradizioni diverse e insomma Rillo documento del al Cortile dei Gentili e quindi abbiamo preso spunto per organizzare questo convegno è un documento che ci pone
Molte domande ma anche molto importante soluzione rispetto alle quali il nostro dei
L'attore
Continua ad essere assente Renato dice ma talvolta legislatori anche realizzato degli obiettivi ma perché Rita io cito sempre il fatidico anno settantotto in cui legislatori e per una contingenza favorevolissime riuscì ad approvare contestualmente la centonovantaquattro
La centottanta la legge Basaglia la riforma del sistema sanitario nazionale però il legislatore sulle questioni eticamente sensibili ma grosse difficoltà
Uno dei dei nostri maestri sei fa notare dice duo vuole essere il più realista del re ma non riesce a legiferare
Ricordo soltanto che la legge sull'aborto e all'esito di una sentenza della corte costituzionale
La la legge triste poi è stata demolita dalla giurisprudenza costituzionale sulla fecondazione assistita e all'esito di una giurisprudenza nuovamente della Corte costituzionale che ad esempio richiamava
Quel caos che si era determinato nella fecondazione assistita il fatto la corte notava che nell'eterologa
Sì era avviato Formenton giudici probabilmente poco attenti ai principi costituzionali disconoscimento di paternità doveva intervenire ci datore
Ridacchia la legge importantissima anzi io poi finito in qualche modo indicando quali sono le tecniche di normazione a mio modo di vedere su temi di questo genere ma dopo la sentenza della Cassazione sul caso Englaro
Aiuta suicidio dopo la sentenza duecentoquaranta due e si insiste la corte insiste richiamando ma potrei continuare
E pensate tutta la questione dello status dei figli di famiglie omosessuali che non hanno lo stesso status dei bambini nati naturalmente che la corte ha detto deve intervenire il legislatore petto
Garantire i principi di eguaglianza
E insomma
Il la nostra talvolta si dice è diventato la ripudia giurisprudenziali giurisdizionali piuttosto che il quello che il nostro costituente avrebbe voluto
Il giudice applica la legge la Corte Costituzionale verifica che tratteggia sia conforme a Costituzione non che io sia totalmente d'accordo col nostro collega Massimo Luciani ha scritto questo libro ogni cosa al suo posto
Aderisco più dura quello che invece Paolo Grossi
Ma in qualche modo sostiene ormai il mondo è cambiato insomma
Pensiero la soggezione del giudice al di al alla legge e più la suggestione del giudice al diritto che e composto di leggi scritte bene in un certo modo G. giurisprudenza che in qualche modo consente di risolvente quelli delle questioni che sono questioni in questo caso eticamente sensibile molto molto divisive quindi il problema è l'assenza attuale di una di una legge
La Corte costituzionale io non supera o in quella sentenza la Corte costituzionale in qualche modo a risolta ha cercato di mediare rispetto alle cose che ho sentito oggi io cercherei una linea mediana dicevo prima tra l'indisponibilità assoluta della vigna ma acuito amare e la disponibilità assoluta un relitto umano l'indisponibilità assoluta che vede
Alcune dottrine alcuni per i giovani
In qualche modo convinte si continuano a sostenere questo ricordo che non più tardi del due mila diciannove
Le tre religioni monoteiste hanno firmato una dichiarazione su
La ingressi probabilità assoluta e quindi contro l'eutanasia contro bevuto al suicidio ma anche la disponibilità assoluta nel modello svizzero della liberalizzazione del aiuto al suicido non piace neppure
La la vicenda di alcuni anni fa ricordate deluso ma anche lei che Valli per una depressione
Fare il suicidio assistito o ci fu cioè una sentenza della corte Edo di quella donna tedesca la quale ma era in perfetta condizioni fisiche ma era un ottantenne
E in una pronostico che pure oggi ho sentito in un pronostico di un aggravamento della malattia chiede di fare un tasso Icilio fa in Svizzera venuta suicidio è una linea mediana figlio cercherei in qualche modo
Di individuare e che è una linea negli anni che io ritrovo in questo documento della Consulta della Cortile dei Gentili che è stato più volte richiamata nal allora oggi in questo quindi baltico
Io sono assolutamente convinto del dovere dello Stato e quindi perché
Anche monsignor Paglia ma allo stesso modo Balduzzi
Lucio Romano il dove lo Stato di garantire in un'assistenza
Anche se i costi sono stratosferici
Resistendo un diritto all'assistenza che quel diritto ritenersi vivo
Io sono dell'opinione della importanza
E dei condizionamenti che i diritti sociali hanno sulla capacità di Oddo terminazione l'indirizzo io
Ai miei studenti tutti spiego sempre questa immagine immaginate in un mondo dove ci sono consultori nei resse a hospice e che commettono depressioni condizione di autodeterminare una nascita la propria esistenza la propria morte ma è un mondo che assolutamente attraverso la esercizio e la garanzia dei diritti sociali garantisce all'individuo la possibilità di scegliere in piena autodeterminazione in piena tranquillità la propria esistenza
E per fare questo ci vuole uno stanzone quindi qui ci vuole molta diciamo prevenzione
Nei confronti delle donne aveva avvolto nei confronti dei morenti per nella Cecilia nonostante ciò che ho detto anche Andrea Patroni Griffi
Nonostante l'importanza delle leggi la trentotto del due mila dieci la ottocento diciannove due mila diciassette
Ma ci sono anche leggi più recenti la centosei due mila uno ma ancora questo è una utopia in molte parti del nostro del nostro Paese e quindi manca quella prevenzione che consente all'individuo di effettuare una scelta
Consapevole
L'altro punto che è stato un po'pure accennato soluzione D'Andrea io ho definito l'aiuto al suicidio nel prisma della bioetica pratica e quotidiana a me
Andrea l'ha ricordato Kroldrup e il libro di Giovanni Berlinguer mi aveva dato molti spunti di riflessione
Giovanni Berlinguer dice la bioetica al di là delle questioni eticamente sensibili divisive e quel che avviene quotidianamente negli ospedali quindi è una granitica pratica il rispetto ai quali bisogna dare delle delle risposte
Ma allo stesso Giuliano Amato uno a Pluto ha detto tra una cosa e discutere nei salottini di ti orienti
E un altro e in quello che bene o male hanno dei civili sia dalla Corte costituzionale l'ha dovuto fare il caso concreto
Quindi mi piace citare anche un altro studioso autorevolissima diritto costituzionale Gustavo Zagrebelsky ben libricino ma in più senza maestri
Dice quando si rimane sul piano ideale qualcuno qualunque opinione vale il e cosa sei ma abili discutere teoricamente Luigino Accademia costitutivo salotto come se si trattasse di un gioco di una pensione cioè tra idee tutte sostenibili
Ma è una cosa e le autorità è una cosa invece quella sofferenza rispetto a cui bisognerebbe richiamandolo Francesca quel supplemento di saggezza per valutare i singoli casi e legati a situazioni esistenziali su cui la Corte costituzionale voluto intervenire forse la corte del da un po'di tempo
Dopo la riforma dei regolamenti interni amici comuni la consultazione di
E Sperti della società civile iniziata assumere un'altra visione più legata a certe concretezza e non a caso sono intervenute varie sentenze molto interessante in questa
In questa in questa direzione
L'intero attraverso cui la Corte costituzionale potuti intervenire secondo le sue capacità la sentenzia la sentenza interpellati dal godimento nella sentenza additiva è una sentenza auto applicativa una o dire fino a un certo punto la Corte costituzionale
Quindi non ha risolto tutte le questioni che l'aiuto al suicidio imponeva
La necessità di una legge e qui da tutti è stato detto
Che è una legge e necessaria ma quali utile
Nella legge certamente non può essere né in quella quarantadue mila quattro pervasiva e invasiva dell'autonomia individuale no la legge che garantisca nella parte procedimentale una certezza del diritto e fondamentale
Viscido un mio caso attualmente stiamo esaminando il primo suicidio assistito prigione campani
Che la situazione che vede
L'assenza assoluta non dico di una legge
Ma neanche di un atto amministrativo di una linea guida e io intravedo tra coloro che sono chiamati a dover esaminare soprattutto da parte dei medici alcune insomma perplessità alcune difficoltà
Alcune preoccupazioni né ricordiamoci sempre limiti Cine difensive che in qualche modo in corno di ASPI impediscono
Rispetto a queste incertezze e rispetto al caos pesci determinato suo aiuto al suicidio Park basterebbe citare come si stanno comportando grassa
ASL che autorizza Aso che non hanno autorizzato ASL che autorizza a specie della del malato
Ho la giurisprudenza di merito giurisprudenza di merito che respinge giurisprudenza di merito che addirittura ampliato la nozione di strumenti sostegno vitale insomma c'è un caos rispetto al quale Rino necessità di una legge
Però vediamo quale legge io la ritengo assolutamente necessaria
E certamente no la legge regionale io David giornalista
Che in qualche modo conosce insomma la rivela le che le querele del Levinson le evoluzioni del nostro Paese ricordo bene una fase storica
In cui nella quale lo Stato il Parlamento
No no legiferata con i principi fondamentali famose leggi cornice
Proprio grazie ad una legislazione regionale che rappresenta un impulso allora la positività e in quell'impulso fermo restando in Consiglio regionale potrebbe presentare un disegno dice stima statale cosa che
Certo
Poco efficace però la Regione avrebbe potuto anche intraprendere quella strada ma io non riesco a vedere una legge al di là del suo alcolismo citato anche dal presidente Amato dello Stato alle Ichino ma ci sono degli impedimenti anche la parte procedimentali incide sulle autodeterminazione
Più volte la Corte costituzionale ha detto che il sulle questioni scientifiche pensate la il le leggi sul testamento biologico
Le leggi sul elettrochoc spetta incidendo sull'autonomia dell'indirizzo incidente su questioni che attengono alla salute spetta al lo Stato quindi io non riesco a vedere una legge regionale
Il nella fase diciamo di vuoto vedo a volte addirittura mai di un atto amministrativo cioè delle linee guida che vengono adottate a livello regionale
Ho come nel caso che mi riguarda il mio comitato etico a livello di un'astuta che in qualche modo risolve il problema perché qui c'è
Non un diritto di Munich un diritto va ottenere con l'assistenza a suicidio Terna diritto che richiede un intervento di negazione dello Stato
Che garantisca tre esercizi questa delimitazione ovviamente
Entro la cornice entro la cornice che la Corte Costituzionale individui indicato e che i milioni attendere all'esito di una legge attraverso delle linee guida cioè io questo linee guida che devono essere elaborato e non dal politico ma non lo scienziato lasciando ampio spazio al rapporto medico-paziente quindi la legge che ha un limite
Rispetto al quale la punto di vista dell'evidenza scientifica della scienza deve intervenire l'atto sospeso lo e rispetto al quale bisogna lasciare l'autonomia del set al medico che hai nel rapporto con la paziente conosce la fisiologia e le condizioni che non possono essere generalizzate
Quindi il la la la legge regionale io non la ritengo assolutamente adeguata se no per la spinta
Mi era sembrato di capire che dopo legge Regione Toscana tra bloccata dal Collegio di garanzia attualmente all'esame del Collegio di garanzia
Mi sembrava di capire che la commissione si fosse
Parlamentari si fosse un po'riattivata
Ma non certo con quei progetti di legge che in cui alcuni
Si fosse riattivata perché occorre in qualche modo l'intervento quindi chiarificatore
E soprattutto di garantire che nei rapporti medico-paziente SISMI Dufour ci siano a maggior serenità
E rispetto alle responsabilità del medico è rispetto a quelle difese che il medico potrebbe adottare
Ecco quale motivo di legge
Quindi
Andrea possesso il genio parlo di mitezza
Qui la dottrina costituzionale in senso impose bizzarri intravidi posso citare espressioni come una legge tutti i tempi
è una legge elastica maglie larghe Stefano Rodotà
Contenuto minimo leggero tollerante niente Gustavo Zagrebelsky
Gentile in cortile gentile ispirato Paolo Zavattini è una legge gentile ah mi piaccio due espressioni Lunardi Lombardi Vallauri dolorosamente perché una legge dolorosamente perplessa c'è una legge che tenga conto della tragicità e della
Gravitare della sensibilità alla questione ma ancor di più mi piace lo contenga una legge fa ancora notizia
Quindi una legge che lascia al credente o non credente di poter decidere il credente medico ore sedici l'obiezione di coscienza
Il credente non visti
Avvia un'interruzione Avalon ricontare gravidanze non procede all'aiuto al suicidio ma allo stesso tempo questa legge deve lasciare degli spazi
Purché siano spazi molto ben definiti e quindi contro le liberalizzazioni ieri contro addirittura in previsione di una malattia ecco questo non è termini accettabile
Ma una legge che dia degli indù già anche fai la scienza io insomma in un'era della e incompetenza qualcuno ha definito il Medioevo del Parlamento io sono molto perché gli scienziati abbiano che sono per i medici quali un geometra avevano qui c'è Carlo uccelli che sa benissimo che quando ci fu la sentenza Corte costituzionale il presidente Agnelli disse noi non la faccia
E tu fossi pari parte credo della commissione che a tristi perché i medici presunto cittadina di gruppi italiani e le sentenze la Corte costituzionale sono costi induzione ricordo di una sentenza Corte costituzionale
Non è modificabile con legge ordinaria come Ray riduciamo lo spazio ci vuole una revisione costituzionale
C'è poco da fare ci vorrebbe un'altra sentenza Corte costituzionale alla corte posizionarono smentirebbe mai ma non si possono in qualche modo porre
Io a questo punto mi debbo assolutamente fermare via Veneto solo alcuni aspetti delle incertezze che noi continuiamo nella concretezza ma di cui ha parlato alla leva Alassane sui comitati
Eticità e rettamente competenti
Io faccio parte un comitato etico regionale siamo competenti non c'è un anestesista non c'è un palliativista quindi dobbiamo essere integrati ed è questo una la la Corte costituzionale
Ha scelto che i comitati etici avrebbe fatto ma non si sono in tutt'Italia quindi clinici e ma in parte in modo ed è un problema un altro problema che è stato sollevato
Da un altro da da un'azienda sanitaria della Pato alla Corte Costituzionale sedici
Leggete bene la sentenza non parla di capacità di intendere e di volere
Madre chiama cita di assumere decisioni libera e consapevole
Domanda la parte di questo dato
E i minori grandi dei cosiddetti minori adulti possono accedere
Ecco sono due delle risposte potrei vorrei pure il problema degli strumenti di sostegno vitale rispetta cui c'è stato un allargamento della corte ma non è ci vuole qualcuno che che gli scienziati ci diano qualche indi indicazione ecco ci sono varie problematiche rispetta regolare in primis con una legge quanti più possibile mite drastica faculty Zante
Due che il ministero a livello nazionale disse delle indicazioni sulle linee guida tre rapporto medico presente che non va messo da parte
Competenze
Grazie Lorenzo no io credo che sono state tenute proprio magistralmente le conclusioni di questa prima sessione del convegno
A annuale del ventinovesimo anno di di attività del circolo sul fine vita speriamo di avere offerto anche a chi CEI ha seguito da da lontano da remoto
Un temi e anche direi come dire spunti per per i lavori parlamentari quindi come dire credo che sia stato un un dibattito importante era col coinvolgimento anche dell'associazionismo del mondo cattolico oltre che ovviamente come convegno scientifico allora ci rivediamo per la seconda parte chiedono Antonella alle quindici e quindici in questa sede
E allora a più tardi grazie
Proprio
Riprendiamo
Senza una soluzione di continuità la sessione pomeridiana
Innanzitutto con un ringraziamento
Al centro interuniversitario di ricerca bioetica
Nella persona del suo direttore
Il professore Andrea Patroni Griffi di tutto il Consiglio direttivo era avrei voluto che il convegno annuale quest'anno si svolgesse a Benevento presso l'Università degli studi del Sannio
Un ringraziamento poi a tutti coloro i quali hanno consentito la realizzazione di questa iniziativa
In particolare
Tutti i colleghi del consiglio direttivo del CIRM i componenti della Commissione scientifica
I componenti del comitato scientifico del convegno e di componenti ultimi ma non ultimi della segreteria organizzativa i nostri giovani
Ricercatori dell'Università degli studi del Sannio alcuni già dottori altri dottorandi del dottorato di ricerca in persona mercato istituzioni
E un grazie a tutti i relatori intervenuti che da questa mattina ci hanno consentito di
Verificare come il dialogo interdisciplinare ed interculturale che si è svolto fino do ad oggi e che ha trovato in questa sede un momento di confronto dialettico ma volto a realizzare un comune interesse quello a verificare la percorribilità di un viatico di possibili soluzioni a una complessità di questioni che
Il titolo del convegno rivela fine vita dilemmi bioetici questioni giuridiche
Ci hanno mostrato di poter convergere intorno ad un primo nucleo portante quello che può sembrare banale definire ma è importante richiamare con riferimento ad un bisogno universale nessuno
Può essere lasciato solo declinato in senso attivo e positivo come oggetto di un diritto al non essere lasciati soli si tratta di un bisogno universale come quelli che fanno talmente tanto rumore da non poter rimanere inascoltati
E visto che il diritto e la bioetica sono profondamente permeati dalla cultura anzi possiamo e dobbiamo dirlo sono cultura non possono non tener conto del pluralismo delle istanze Rella attivamente condizionate dal contesto
Di riferimento in senso diacronico e abbiamo visto l'evolversi degli orientamenti degli indirizzi dottrinali e giurisprudenziali nel tempo ma anche nel contesto sì in cronico della comparazione tra diverse culture che si
Traducono scelte ordinamentali precise
A proposito di scelte invito prima di dare la parola la prima relazione a percorrere insieme a noi
I titoli dei temi che questo pomeriggio saranno affrontati
In essi si colgono alcune parole chiave sulle quali riflettere
Richiesta
Decisioni
Consenso
Rinuncia
Autodeterminazione
Il minimo comun denominatore tra queste espressioni linguistiche è dato dalla volontà non una volontà esclusivamente riferibile ad un centro di interessi determinato il solo a una volontà rapportabile
A diversi centri decisionali espressione della funzione
Del diritto di servire in prossimità dei bisogni quando questi assurgono a livello di interessi rilevanti e meritevoli di tutela secondo l'ordinamento giuridico
E della bioetica
Di garantire un bilanciamento
Interno e quindi caratterizzanti come Cannone che contraddistingue le scelte giuridiche
Tra i valori
Che sono scomodati dalle istanze in gioco il più delle volte prospettati come contrapposte
Ma come abbiamo avuto modo di vedere oggi che noi leggiamo come concorrenti e non contrapposte necessariamente
E di fatti nei titoli che vi ho richiamato emergono
Altri parole che vanno coniugati con quella volontà affinché non passi
O finisca per accedere ad una sorta di deriva di soli psichismo volontaristico
Come è stato detto in un recente convegno dove si sono riuniti e personalità del mondo medico proprio per una riflessione sulla funzione del medico Moncey accentui quella dura deriva sociale Chissi delinea alla luce
Di Subranni SMI individuali
Queste parole sono relazione
Libertà e circostanze
Tutela
Alla luce di queste espressioni
Emerge l'esigenza di una profondamente un approfondimento ulteriore sul piano tecnico-scientifico
Che prende le mosse anche dalla posizione di chi poppiera
Ha stretto contatto con i portatori disinteresse nelle decisioni di fine vita
Ecco la ragione per la quale questa sessione si aprirà con la relazione del professore Claudio come uccelli
E in merito di medicina legale dell'Università di Napoli Federico secondo già presidente già direttori del Centro interuniversitario di ricerca bioetica
Sempre presente
Nelle attività nelle ricerche e nelle proposte che il CIRM offre alla comunità scientifica accademica e alla società
Il professore Claudio Ponticelli terrà la sua relazione sulla richiesta di morte nella relazione di cura a lui la parola grazie
Allora
Grazie della possibilità che mi viene data dal direttore dell'Islam Cerba
Di poter essere qui allargare gli orizzonti
Delle mie riflessioni su questo tema ma soprattutto di ricevere degli input nell'eventuale anche discussione che dovesse seguire come è auspicabile acquista quindi a disposizione
Una richiesta di morte nella relazione di cura già onorata diciamo dichiarazione di antinomia forse perché la relazione di cura è una relazione in cui la finalità che si prefigge di ottenere il medico è quello di dare sollievo dalla sofferenza somministrando e non solo farmaci a un paziente che cosciente che liberamente determinato lei accetta e con le quali una a si spera qualche efficacia nella nel trattamento
Ed invece
Come che varrà anche questo
Come si fa avanti
Questo ecco l'unico canale ho premuto
E tutto questo avviene in una con testo di reciproco confronto
Che non è solo un confronto che ha come oggetto la medicina intesa come somministrazione di farmaci e il prendersi cura attraverso degli strumenti
Come sottolinea Cosmacini la medicina non è una scienza è una pratica basata sulle scienze che opera in un mondo di valori
E quindi a come non oggetto ma come soggetto uomo in quanto persona e di questo il medico deve tenere conto
E in questo rapporto in questa relazione
Sia il paziente che il medico assumono pari dignità
Non è passibile ci dice Tettamanzi parlare della relazione tra medicine dignità umana
Solo il riferimento alla dignità dell'uomo paziente trascurando anche l'uomo medico il quale vede la sua dignità messo in gioco in ogni atto medico che caratterizza la sua vita professionale
Quindi rispetto del paziente nella sua dignità di persona ma anche da parte del paziente rispetto della dignità del del medico
Ecco quindi questi valori in gioco
Che nella comunione dei due Grassi idealizzata quello che ormai da tempo viene chiamata la alleanza terapeutica ma che
Mi trovo perfettamente
D'accordo con che il professore romano è vera e propria amicizia morale nell'ambito della cammino che si fa assieme verso il miglioramento dello stato clinico comunque
Del cura ed è donazione in quanto integrale disponibilità personale del medico
E secondo quello che di Nespresso da un grande Papa Benedetto sedicesimo ogni singolo paziente anche quello che è inguaribile porta con sé un valore incondizionato
Una dignità che si ha il dovere di onorare che costruisce appunto questo rapporto questa relazione che unica
E il rispetto della dignità umana esige rispetto incondizionato di ogni singolo paziente
Sia tecnica malattie che possono aprire una valenza di menomazione della salute piuttosto lire sia per quelli che siano invece gravemente ammalati
Sta di fatto che proprio in questo mondo sentire valori il centro il nucleo fondamentale costituito dalla diritto all'autodeterminazione alla salute come ma come fa la posso sancito dalla Corte costituzionale con la nota sentenza a quattrocentotrentotto del due mila e ho colpito attorno al quale nucleo ecco si muovono una serie di situazioni editi i problemi che possono essere individuati nell'accanimento terapeutico
All'opposto nel rifiuto rinuncia alla terapia questa volta che vede protagonista e non diciamo soggetto passivo il paziente il la le dichiarazioni anticipate di trattamento il suicidio assistito dico subito che l'accanimento terapeutico
Una termine che porta in sé un errore fondamentale
Nel senso che alla accezione diciamo piuttosto dispregiativa dell'accanimento poi si associa il terapeutico intenzione della terapia non è mai un'intenzione cattiva anche se può far male il paziente
E quindi è molto più appropriato a mio avviso come è stato detto in più occasioni in piedi fin più testi
Alla terminologia del tipo ostinazione irragionevole oppure altri termini che sottolineava il un concetto che non è così diciamo dispregiativo come quello della dell'accadimento terapeutico
E i problemi sono non solo quello dell'accanimento terapeutico inteso come posticipazione della morte ma anche di fronte al rifiuto della terapia il rischio che si abbandoni il paziente perché appunto non ritiene di voler cominciare oppure continuare un determinato trattamento
Fino ad aggiungersi e questo è il tema il nostro incontro al suo alla richiesta di suicidio medicalmente
Sì scritto se non addirittura l'eutanasia che non è nient'altro che l'anticipazione della morte se volete una maniera di volevi per primeggiare sulla stessa morte il paziente non accetta la morte e quindi la precorre o ha congedandosi anticipatamente senza dolore o anche attraverso un sedazione che può essere fino a quella continua che sia con le cure palliative contro il dolore degli altri sintomi esistenti e che nella sua finalità e quasi sempre funziona è quello del miglioramento della vita
Ma come si è giunti all'accanimento terapeutico io credo che questa affermazione del mille novecentotrentasei di un famoso clinico medico
Che era un clinico medico napoletano peraltro oltre che clinico del lavoro
Sì delinei quello che era il concetto dell'epoca
Il medico all'Altissimo dovere di utilizzare sempre tutte le risorse dell'arte sua per rianimare la fiamma che minaccia di spegnersi
Per noi la morte il nemico riconciliabile e noi siamo per combatterlo sempre no per agevolarne il trionfo
Prima o dopo Isso esserci dice ma il medico si sacrifica non si arrende non si dà per vinto non rinuncia mai alla speranza di strappare al Cillo il fuoco che deve ravvivare la vita
Di fronte a questa ostinazione ad ogni costo il nemico da abbattere la morte è evidente che no non poteva non nascerebbe quello che a questo punto possiamo in relazione a questo chiamarlo addirittura accanimento terapeutico
E diciamo che con una con una con appropriatezza
C'è stato in prima un intervento del codice deontologico quelle delle quattordici
E poi di una legge nel diciassette che fa esplicito divieto l'uno la prima sulla i corsi ontologico sul piano della deontologia e quindi della correttezza professionale l'altro invece sul piano del diritto sul programma questa questo obbligo del medico di astenersi dalla dalle conclude che siano irragionevolmente somministrate che pongono solo sofferenza al paziente vorrei solo sottolineare vostri occhi
Come il codice deontologico sia stato più vicino ecco al paziente e al tempo stesso al medico della stessa legge perché mentre la legge parla nei casi di pazienti con prognosi infausta a breve termine o di imminenza di morte
Il medico deve Osten astenersi eccetera eccetera il codice deontologico non limita ne è temporalmente né nella qualità dello stato clinico del paziente il divieto perché sempre fa
Limite alla medico tenendo conto ovviamente delle volontà espresse dal paziente o del suo legale rappresentante
Di agire ad ogni costo con un intento terapeutico su di lui
E quindi quando prende corpo ecco l'intervento quando non c'è più il lo spazio perché lei e terapie convenzionali possano dare sollievo al paziente della dell'intervento dell'intervento palliativo con la medicina palliativa
Che ha come fine migliorare la qualità della vita tecnica vigili malato e non solo per il malato ma anche per alla famiglia chiesa accanto al malato e concetto deve essere ben chiaro che la medicina palliativa no non rappresenta non può rappresentare non può essere inteso come una forma larvata di eutanasia
Ed è sempre pienamente lecita e doverosa sul piano etico e deontologico così come prevede espressamente il Codice in Tirolo deontologico e come dichiarato nella legge duecentodiciannove del diciassette in ogni caso ecco nel momento in cui il paziente
Rifiuta il letterati sia o perché non è un intende iniziarne o perché non intende proseguì il allora viene a crearsi una crisi nella relazione medico-paziente
Perché rende inconciliabili il diritto del paziente ad affermare la propria volontà ad autodeterminarsi e mette in discussione il ruolo di garanzia che peraltro è un obbligo giuridico conferito al medico
Di potenziare e quindi sviluppa potenziali conflitti tra i diritti interessi del paziente il dovere e l'autonomia
Del dello stesso dello stesso medico
Come dire né sentito dalla dal medico questo questa situazione
Di rifiuto da parte del del paziente o peggio ancora il alla richiesta di morte che il paziente gli avanza terra uscire da una situazione
Di di grande sofferenza
è sicuramente viene a essere messo in discussione il fine principale della sua professione intenso per lo meno come tale in due mila e passa anni di esercizio della medicina e cioè l'impegno per la tutela della vita il medico si sente impegnato a non agì dice contro la vita perché nel momento in cui agisce contro la multa
Allora pone in discussione l'essenza stessa della sua professione
Ma qui ci deve far sì una considerazione con questo il medico non può negare il primo stessi non possiamo mai pensare di negare il diritto del paziente alla morte
Ma questo delitto del può essere deve essere inteso come diritto a lasciarsi morire
E non può pretendere sì che perlomeno questo è il mio pensiero che il medico debba essere o sentirsi obbligato a agire nei confronti del paziente determinandone la morte
E quindi è forte diciamo il
Pilla l'atmosfera di carattere deontologico in cui egli viene chiamato e viene richiamato a questo suo dovere fondamentale ancora oggi i laureati in medicina e chirurgia esercitano loro la loro professione dopo aver
Fatto il giuramento professionale in cui dichiara di perseguire la difesa della vita la tutela della salute fisica e psichica il trattamento del dolore e il sollievo dalla sofferenza nel rispetto della dignità e della libertà della persona
è il Codice deontologico ricorda in più articoli io ho portato alla vostra attenzione il tre il sedici e il diciassette che il dovere ancora oggi fondamentale
Espresso dalla matrice deontologico in cui si svolge la sua professione è quello di essere vicino al paziente
Per migliorare la sua la qualità di vita attraverso l'azione di sollievo sulla sulla sofferenza
Ma non è solo una sentimento ecco del nostro codice deontologico perché ricordo che ancora oggi la Associazione medica mondiale
Che di fatto riunisce centododici Paesi dei cinque continenti rappresentandone i medici con una le loro differenze pur nelle loro differenze di
Fede di cultura riafferma ancora oggi il suo forte convincimento che l'eutanasia si pone in conflitto con i principi etici fondamentali della pratica medica
Ed incoraggia fortemente tutte le associazioni mediche nazionali e medici
Ad astenersi dal partecipare all'eutanasia anche se la legge nazionale l'ammette o come nel nostro Paese sta per succedere la depenalizzata incerte circostanze
E quindi
Interviene il a il presidente della del della Federazione nazionale dell'ordine dei medici
Che ci ricorda come il principio deontologico coi alla fine sia lo scudo l'ombrello di protezione
Del
Del medico ma alla fine anche del paziente attraverso nei confronti di situazioni oggi la diciamo di pretese in qualche maniera che sit-in medico agisca diversamente da come il principio di carattere deontologico ancora oggi come arbitro fra un momento si si mantiene come tale
E il presidente Filippo Anelli
Sia sul posto il problema insieme naturalmente a tutti gli altri della consulta nazionale deontologica
Della conflitto che viene a generarsi tra l'articolo diciassette del nostro Codice deontologico
E una sentenza della Corte costituzionale riaffermata anche successivamente cinquecentotredici alla centotré trentacinque del venti che invece consente in determinate condizioni al medico di derogare all'articolo diciassette e quindi da adoperarsi per la morte del del paziente
I per far questo per eliminare quelle situazioni in cui il medico ha inteso invece derogare dall'articolo diciassette così come la legge
Ha preso così come la legge vorrebbe rendere non punibile i la partecipazione al al suicidio del paziente no legittimando il suicidio ma rendendo non punibile l'azione della di aiuto al suicidio ecco allora
Nel nostro codice deontologico attraverso in indirizzo applicativo all'articolo diciassette si dice che il comportamento del medico che partecipa allora si riconosce che partecipa al suicidio del paziente va sempre valutato caso per caso e comporta qualora sussistano tutti gli elementi sopra indicati cioè in quattro della della Consulta la non punibilità del medico da un punto di vista disciplinare però rimane sempre l'articolo diciassette non è stato ha cancellato né modificato si avverta soltanto la porta alla considerazione che vi può essere una deroga e quindi non creare quella conflitto tra il comportamento e l'obbligo di intervenire disciplinarmente nei confronti in cui lo stesso comportamento che ha violato l'articolo diciassette e l'unica maniera poi alla fine per superare i le situazioni di incompatibilità di carattere di carattere etico e di carattere deontologico
Non può essere altro che quello dell'obiezione di coscienza e fin quando non avremo una legge che chiarita questo punto ebbene ancora parlare dell'obiezione di coscienza perché euro ciò che può essere comprensibile che in una determinata atmosfera di carattere politico ideologico consente l'obiezione di coscienza potrebbe non essere tale quando esse la legge intervenisse in un'altra atmosfera s'che il problema c'è
Al punto che nell'ordinanza duecentosette del diciotto prende in considerazione la possibilità di obiezioni di coscienza del personale sanitario
Persona sanitario quindi non solo medico mi coinvolto nelle procedure ma poi la sentenza da duecentoquarantadue del diciannove
Sia pure come è stato detto
Molto efficacemente stamattina
Determina una inutilità della del dell'obiezione di coscienza
Nel momento in cui non è reso obbligatorio l'intervento del medico terra raccogliere la richiesta di morte del del paziente
E naturalmente la possibilità di non punibilità del dal medico che risponde alla richiesta di suicidio assistito trova una diciamo già rappresentata la illustrazione in considerazione di situazioni specialmente per quello che riguarda il consenso informato che compare nell'articolo uno della legge duecentodiciannove diciassette
Anche se questo l'ultima all'ultimo paragrafo della della dell'articolo uno il paziente non può esigere a trattamenti sanitari contraria a norme di legge alla deontologia professionale
E alle buone pratiche clinico-assistenziali potrebbe essere inteso diversamente nel momento in cui invece la deontologia professionale rende possibile l'intervento del medico
Sia pure rendendolo non sanzionabile su tutto il profilo allora deontologico
Naturalmente si potrebbe pensare che se non ci fosse la l'obiezione di coscienza riconosce
Giunta potrebbe valere che in più parti del Codice deontologico viene richiamata la clausola di coscienza alla clausola di coscienza ma molto più flebile rispetto all'obiezione di consigliere di coscienza
Rispetta la libertà quindi di agire diversamente contrariamente a una legge perché prescinde da un'esplicita legittimazione giuridica
Investe in prima persona la responsabilità del professionista per il professionista si assume la responsabilità di aver contrastato una legge che imponeva un comportamento diverso e perché quel professionista deve adeguatamente motivare l'azione del suo rifiuto e in come giustificare l'intervento dall'obiezione Dioguardi coscienza
Ce ne sono occupati in più riprese i giuristi e se ne sono occupati anche medici legali tra i giuristi Mantovani che ahimè anche organismi di bioetica ricordo che il secondo Tavani Picozzi salvati l'obiezione di coscienza un peso maggiore quanto più cupe basata sui valori fondamentali per la professione medica
è del tutto recentemente la scuola
Tradire Roma
A evidenziato che la coscienza del medico per quanto se ne dica rilievo pubblico nonostante la nostra carta costituzionale non faccia mai esplicita pensi menzione alla libertà di coscienza ed infatti ci sono tre maniere ecco di perlomeno agli occhi dei medici legali in terra
Prendere in considerazione l'evoluzione della dottrina in questo senso
C'è una prima diciamo Daniela di vedere le cose come negando l'obiezione di coscienza terre che questo rappresenterebbe un disconoscimento assoluto
Perché è un fattore di disgregazione dell'orientamento giuridico cioè una legge che porta in sé stesse il meccanismo di non essere applicata ecco questo è il è il non senso che viene rappresentato oppure scardinamento degli obblighi di solidarietà necessari per la convivenza sociale
Secondo altri c'è un comunque un aggancio costituzionale attraverso gli articoli due trittici di centonove il ventuno della Costituzione e secondo altri addirittura si tratta di un diritto costituzionalmente tutelato fondato sulla libertà di coscienza e che quindi non è nemmeno bisogni vuole
Di interpreti interposizione legislativa
Come si risolve questa antinomia si risolve con una constatazione perlomeno di carattere generale
è che non può essere consentito uno comportamento che sia contrario alla legge quindi se non c'è un'obiezione di coscienza non si può invocare
Un la libertà di poter agire in una maniera che sia contraria alla alla legge alla legge stessa
Qual è il per il il perimetro scomparso scriminante che è previsto dalla consulta è stato ricordato più volte questa mattina
L'irreversibilità della patologia irreversibilità significa da un punto di vista medico la inguaribilità della malattia non l'ha in cura abilità inguaribilità
La presenza di sofferenze intollerabili del paziente che deve complici sopportare dolori fisici
O psicologici io sarei dell'avviso che sia più forte e psicologici per le riflessioni che ha fatto l'amico Lucio Roma dipendenza da macchinario terapie di sostegno vitale
E capacità di prendere decisioni in modo libero e consapevole
Quindi il paziente deve essere in possesso della capacità di intendere e di volere deve prendere decisioni autonome
Che possano quindi legittimare il la richiesta o anche nel rifiuto del terapie
E invito quattro punti di carattere clinico diciamo trattenete presenti sono stati sottolineati più volte
Questa questa mattina il porrei l'accento sul fatto che si debba rispettare si debbano rispettare
Le modalità previste sul consenso informato e sulle cure palliative e non nel senso di una imposizione alle cure palliative ma nel senso di una messa a disposizione come obbligo è stato ricordato molto bene come obbligo sociale
Dello stato né avrà a disposizione del paziente cittadino della delle cure palliative e la verifica anche delle modalità di esecuzione da parte della struttura pubblica
E impallidire del comitato politico qui si apre una serie di discussioni
Il comitato etico territoriale come funziona come ha funzionato e continua a funzionare oggi dateli pareti di carattere vincolante non dei partiti ecco che siano facoltativi
E ha una competenza nel novanta per cento dei casi per mia esperienza personale nella vita ha preso parte a questo organismo tende a situazioni sperimentali di farmaci e quindi ecco questo investa la competenza di chi prende parte chi si prende parte a un comitato Tyco non è una competenza che e segnatamente rivolta a quello a quella del prendere in considerazioni vadano i e sottili aspetti della richiesta di morte del paziente e poi c'è da chiedersi ma quale come comitato etico una un comitato etico dei quaranta che la legge ha a con compattato tre dopo aver riflettuto sull'argomento che i novanta dunque c'erano prima erano troppi
Ho potrebbe essere uno di voi novantadue che non è stato riconfermato tra i quaranta
O potrebbe anche essere una comiche in un comitato etico per la clinica e forse questo è il diciamo in ultima analisi la la soluzione migliore perché qui il comitato etico si farebbe si formerebbe proprio in funzione di quella finalità e cioè dare delle dei pareri di su situazioni cliniche
Che sono che essi che si manifestano nell'ambito di DTT criticità di carattere etico
E il consenso informato che ci chiede
Vigilare che sia sì sì sì sì sì sì e venga espresso nell'ambito della richiesta della Sicilia assistito è quello che viene indicato nelle sue modalità proprio dalla legge duecento diciannove diciassette
Per quello che riguarda proprio le caratteristiche cliniche la natura della malattia
I possibili sviluppi di cure multidisciplinari la partecipazione ad esperienze spero sperimentale la possibilità di efficaci cure palliative palliative terapia del dolore
Ecco dovrebbe essere sempre l'oggetto
Della informazione che dirò di più della comunicazione del colloquio
Con il paziente anche se si fosse un obiettore di coscienza il medico non può mai sottrarci
All'obbligo questo significa prendersi carico del paziente anche se non si condividono le sue le sue le sue richieste
Ci sono cinque istanze però che sono state rivolte al legislatore dalla dalla dalla FNOMCeO in materia di fine vita difficile assistito e cioè l'attuazione omogenee completa della legge sulle cure palliative
Che diciamo
Che fa da contraltare alla richiesta di suicidio assistito perché in realtà più per cui i cachet sono la stragrande maggioranza in cui chissà funziona
La terapia palliativa non determina di per sé la morte nella paziente lo accompagna nell'evoluzione naturale della malattia
La formazione che venga favorita venga sviluppata venga realizzata perché lo è e poco realizzata ai professionisti sanitari sulle cure palliative stesse l'informazione ai cittadini
Dei di questa possibilità notate che attraverso brillante indagini che sono state fatte
Si è visto che non più che il trenta per cento dei medici è al corrente della possibilità delle cure palliative
E pochini medici sono quelli che la sanno praticare quindi l'esigenza che la cura le cure palliative la palliazione sia veramente ciò che può essere validamente
In quasi tutti i casi il posto a disposizione del paziente deve essere fortemente incoraggiata perché diventi una realtà su tutto il nostro territorio nazionale l'affinamento delle certificazioni dello stato clinico dei richiedenti attimo professionali i medici che dovrebbero essere vedere al loro interno un medico legale un clinico esperto uno psicologo
La tutela dell'autonomia dalla coscienza del medico di fronte a scelte così impegnativi in pratica la richiesta dell'obiezione di coscienza l'emanazione di norme conformi a una visione moderna del diritto
Quel diritto che avete sentito ha quasi alla fine della alla fine direi della
Della sessione mattutina che può essere un diritto leggero fine elastico e non non rigido
E concluderei dicendo come una lettore che non è certamente un lettore qualificato quale può essere un medico legale rispetto ai cultori del diritto specialmente a quelli del diritto costituzionale
Nei confronti della ordinanza più ancora voglio dirti che rispetto alla sentenza trova dei concetti che sono nella loro declamazione dei concetti condivisibili quali per esempio il fatto che non ci sia inteso
Avverare totalmente il l'articolo cinquecentottanta ma si sia inteso a renderlo non applicabile ai fini dell'incriminazione della punizione del medico che collabora al suicidio
Proprio per evitare il rischio di quella pendio scivoloso
In cui ecco anche al di fuori o forzando quelle che sono le previsioni del nucleo centrale
Delle situazioni cliniche che consentono tutto questo io posso essere un abuso abuso nei confronti proprio dei soggetti più deboli quelli cui vulnerabili gli anziani specialmente in cui gioco non molto anche problemi di carattere psichico e di carattere mentale poco fa discutevo con alcuni di voi e ricordavo
Che il professore Veronesi diceva che poi tutti sapete chiese fratello professore
Veronesi diceva Ghedini gli anziani hanno il dovere di morire che cosa significa dovere di morire naturalmente era una forzatura concettuale
Significa che nell'anziano
Ecco deve rendersi conto
Che alla sua età è possibile che posso incorrere in situazioni che possono essere anche mortali e quindi non fare poi molta resistenza a queste situazioni e natura
Ma leggete il rovescio della medaglia ecco un anziano così convince di questo è un anziano che più facilmente di altri può essere vittima di pressioni di carattere psicologico di un nucleo familiare
Che io lo convince che tutto sommato la sua permanenza Co tra il più in quella famiglia non è che poi sia l'optimum del desiderabile non so se rendo l'idea il cric
è estremamente pericoloso mi sapete dire
I lo Screen mine tra la legalità e l'abuso certe volte e molto sottile e quindi naturalmente non limitare a quel nucleo
Di situazioni cliniche la l'aiuto al suicidio potrebbe rappresentare una porta aperta adesso situazioni che nessuno di noi potrebbe mai accettare come risolutive
Di situazioni di grande difficoltà familiare ma soprattutto di drammaticità per la persona che lady
Che la di vi ringrazio per la vostra attenzione
Grazie al professore Buzzelli Pier la sua relazione che c'ha dimostrato tra l'altro nella ricchezza e articolata visione dalla lente del medico legale
E del rapporto in causa che la relazione medico-paziente la necessità di una prospettiva di univoca
Non guardi soltanto nella direzione in
I duelli Istica di una soggettività della dignità del soggetto che fa richiesta
Di morte ma che Proietti questo atto di iniziativa questo impulso questa manifestazione di bisogno in una relazione che poi regolamentata dal diritto
E l'articolazione tra un diritto positivo o di fonte legislativa ed un diritto positivo di fonte
Deontologica disciplinare che ha trovato una sintesi funzionale nell'armonizzazione ad opera soprattutto della giurisprudenza ci dimostra ancora una volta come il fatto il caso concreto li circostanze
Che alimentano anche l'adozione delle linee guida ad opera delle realtà rappresentative della specifica posizione dell'agire funzionale del medico come abbiano consentito un'evoluzione nel senso della relazione di scelte altrimenti proiettate nella esclusivo esercizio
Di un diritto soggettivo di matrice domenicali per come era stato riguardato in passato e di una relazione paternalistica che limitava fortemente questo dialogo prospettico tra chi deve prendersi cura
Deontologicamente doverosamente e chi chiede un'articolazione della cura che da De in oltre
E edile
Limitato orizzonte della guarigione
Ma se la costellazione delle questioni che il difficile rapporto che induce l'esigenza di armonizzare le fonti del diritto in ambito interno ci apposto fino ad ora
Alquanto complessa e di indice di un'articolazione sistematiche da assiologica delle scelte da intraprendere il panorama si fa ancor più complicato tanto da essere definito caleidoscopico se si guarda al panorama degli altri ordinamenti in un sistema delle fonti ricco pluralistico che soprattutto nella prospettiva del diritto comparato tra
Civil law common law
Propone diversi problemi e diverse prospettive di soluzione soprattutto in quel dialogo innegabile che sin dall'introduzione in quest'oggi della presidente della corte d'appello di Napoli li ci ha proiettato in un'inevitabile dialogo continuo tra giurisdizione e normazione
Ed è proprio in questo dialogo che si prospetta l'analisi degli ordinamenti
In materia di decisioni di fine vita nel diritto comparato che affidata alla relazioni di Paolo Passaglia ordinario di diritto pubblico comparato nell'Università di Pisa
Che nel due mila ventiquattro ha coordinato il curato per l'aria di diritto comparato del servizio studi della corte costituzionale un'interessante aggiornamento in materia
Di analisi comparata delle diverse realtà ordinamentali attraverso anche formante giurisprudenziale che sicuramente patrimonio prezioso di conoscenza
E di ispirazione per le scelte che si dovranno operare in materia a lui la parola grazie
Grazie presidente
Mi consentitemi di rubare trenta secondi per ringraziare innanzitutto il circa la l'Università del Sannio delle persone del signor Antony Patroni Griffi del professoressa certa gli approcci del professor del picchio
Ringrazio per l'invito e per il fatto
Di aver potuto assistere a un collant convegno veramente molto interessante stamane è stato ricchissimo di gli spunti sono stati moltissimi di ti interamente apporti da diversi punti di vista che
Non è semplice trovare tutti raccolti all'interno di un'unica mattinata quindi spero di non di non sfigurare troppo anche perché essendo il mio è un compito il compito del comparatista come diceva grazie comparatista comparare vuol dire
Il modo comodo per ignorante per evitare di giudicare quindi capite cioè a che livello superficiale che toccano ecco il tema è molto complesso quindi rischia non solo quello di assegni superficiale ma anche quello di essere molto parziale
Quindi cercherò di più limitare al massimo a questo rischio
Cercando di proporlo non
Come la posso definì una specie di griglia
Ho guardato un pochino e i vari ordinamenti che potevano essere più rilevanti all'interno della
Del della nostra materia e ho cercato di individuare alcuni criteri che possono valere per provare una tassonomia una bozza d'una tassonomia come sapete comparati si sono fissate sulle classificazioni
Diciamo non faccio non faccio eccezione allora ci sono moltissimi criteri che si possono utilizzare tranquilli vennero selezionate soltanto sei
Quindi di seguito di seguito belli veri dettaglio
Primo criterio il tipo di decisioni allora
Andando a vedere a livello a livello comparatistico appunto ci rendiamo conto che quando parliamo di fine vita sono moltissimi istituti che possono vivere in gioco però
Alcuni hanno un rilievo tutto sommato marginale non perché non siano importanti ma perché da un punto di vista comparatistico non dicono molto per esempio la cosiddetta eutanasia passiva
è una tematica che per il comparatista non è molto rilevante perché a parte qualche stato soprattutto dell'Africa subsahariana difficile trovare di clienti relativamente alla a pratiche di questo tipo
Mentre l'interesse si concentra soprattutto su due istituti stesso discorso ovviamente per le cure palliative
Di maggiore interesse si concentra a mio avviso su l'eutanasia cosiddetta attiva e sul suicidio assistito
Due istituti che apparentemente sono molto lontano cioè sono a Bossi indicativamente lontani
Ma che poi nelle soluzioni che vengono offerti dei vari ordinamenti spesso hanno sono i cliché di sovrapposizione perché quando troviamo come in alcuni casi il suicidio assistito che può essere poste in essere per sostituzione da parte del medico se colui che si deve suicidare non è in grado di farlo il il discrimine rispetto alla all'eutanasia passiva l'eutanasia attiva chiaramente si va un po'a perdere ecco giusto per rendersi conto di cosa stiamo parlando vi propongo un elenco in fondo può essere utile anche capire dove
Quali sono i paesi che si colorano dei dei dei diversi colori sul planisfero allora quali sono i Paesi in cui è riconosciuta l'eutanasia attiva come pratica legale
Allora abbiamo intanto un primo gruppo
Identificabile e Paesi Bassi Belgio e Lussemburgo che segue sostanzialmente la normativa belga
Di di con gli anni due mila due due mila due due mila nove che non Luxemburgo
Qui abbiamo la Spagna due mila ventuno Portogallo non so se dire due mila tre o se mettere il punto interrogativo perché in realtà la legge del due mila tre ma entrerà in vigore soltanto quando saranno stati approvati i regolamenti attuativi
Che al momento non ci sono quindi il Portogallo mettiamolo mettiamolo fra parentesi
Poi abbiamo il Canada
Due mila quindici due mila sedici e poi vediamo perché la Colombia
Qui la data le la data di inizio della del riconoscimento del mille novecentonovantasette il completamento
Almeno per il momento del due mila quattordici procediamo perché abbiamo l'Ecuador due mila ventiquattro
Infine
L'Australia per quanto riguarda l'ospedale a il territorio del Nord ove del Nord scusate mille novecentonovantasei che un territorio federale quindi non è uno stato membro
Per un anno riconosciuto l'eutanasia attiva fin quanto la federazione non la non ha fatto una sorta di
Di interventi in sussidiarietà per dichiarare illegittima la normativa del territorio federale nel territorio del del nord e la Nuova Zelanda tre mila diciamo no queste nota l'Asia attiva
Suicidio assistito
Il suicidio assistito intanto possiamo dire
Tutti i paesi che riconoscono l'eutanasia Fast Cars attiva riconoscono anche il suicidio assistito frammento il Belgio
Poi cerco di spiegare perché
Senta faccio un po'di rinvii per tenere divora attenzione
Poi abbiamo una decina di Stati membri degli Stati Uniti
Anni che vanno dal novantaquattro al due mila venti più o meno
Poi abbiamo praticamente tutti gli stati membri dell'Australia
Anni recenti due mila diciassette due mila venti
Poi abbiamo Austria due mila venti
Germania due mila venti Svizzera ho difficoltà disidratata
Allora
La difficoltà della Svizzera risiede nel fatto che le fonti sono un po'particolari le vedremo quando parliamo di un'altra di un altro criterio però adesso mi interessava soprattutto evidenziato il fatto che se essenze per l'eutanasia attiva tutto sommato abbiamo
Uno schema abbastanza consolidato quando parliamo del suicidio assistito in realtà noi parliamo di cose completamente diverso a seconda dell'ordinamento in cui ci troviamo perché in molti casi anzi direi un'élite colte dunque acidità
Il suicidio assistito
Il l'assistenza medica alla morte
Riconosciuta l'assistenza medica alla morte
In taluni casi estesa altri soggetti che a chi farà se c'era
Perché ci sono anche esempi di una assistenza medica un po'particolare che si sostanzia nella
Permettere l'assunzione diciamo la
L'auto assunzione di un farmaco quindi il medico che fa la prescrizione che poi verrà appeso affinché l'individuo interessato possa acquistare questo farmaco la soluzione che troviamo negli Stati Uniti ovviamente negli Stati in cui riconosciuta
E più di recente in Austria
Ci sono varianti ulteriori c'è la variante Svizzera in cui
Il suicidio assistito è in realtà una conseguenza a contrario ti un divieto
Che riguarda la impossibilità di assistere altri
Colui che vuole suicidarsi per motivi egoistici
Quindi tutti coloro che non assistono per motivi egoistici possono tutt'hanno questa possibilità
Poi abbiamo il caso bellica
Che appunto vi dicevo è l'unico caso in cui si riconosce lo Tanase attiva ma non il suicidio assistito e si riconosce il suicidio assistito in via indiretta cioè poiché il suicidio non è lì sì non è non è illecito l'assistenza un atto non illecito che alle scriminato
Nello schema più o meno in questo e poi abbiamo il caso secondo me più interessante di tutti ma su questo devo tornarci nel caso tedesco in cui possiamo parlare di un diritto al suicidio
Da cui ho chiaramente anche un giorno un suicidio la ricordarla legittimità di un suicidio assistito
Secondo criteri che soggetti decidenti qui c'è una un tema che non è stato non è stato trattato se non credo incidentalmente ma perché effettivamente è un
Discorso che rileva più che altro per il comparatista
Il genere SITA per presupposta la maggiore età
Però ci sono degli ordinamenti in cui la praticabilità eutanasia campo il suicidio assistito ammesso anche per soggetti minori
Ci sono un paio di ordinamenti in cui è il legislatore che l'ha previsto belli cerotti Olanda c'è un ordinamento Colombia due mila diciassette in cui è stato addirittura il Tribunale costituzionale che lo ha riconosciuto
Sotto altro profilo e soggetti potrebbero essere anche si potrebbe distinguere il soggetto in base all'interessato oppure il soggetto che lo rappresenta
Ci sono vari ordinamenti qui questa è possibile che qui però arrivò a toccare il terzo criterio che volevo semplicemente accennare cioè il momento della decisione
Perché sul momento della decisione abbiamo cheliceri niente allora configurabilità di direttive anticipate che riguardino anche la pratica di
Di morte assistita
Quindi tutta la tematica relativa al ai limiti della validità alla possibilità di inserire questo tipo di pratiche all'interno del del delle direttive delle direttive anticipate è un'analisi che sarebbe molto interessante ma che temo che se se andiamo approfondire rischiamo di di perderci un pochino perché si va un po'fuori dal dal nostro ambito
Piuttosto due parole su quarto criterio come avete capito mi soffermerò più sugli ultimi due che riguarda le condizioni
Perché
In genere non abbiamo una situazione una situazione solitamente
Clinica che legittima la villa richiesta di morire
Di solito abbiamo la malattia incurabile o terminale
Associata a sofferenze intense poi chiaramente le definizioni cambiano per esempio qui c'è unendo il caso pur portoghese molto interessante perché c'è una sorta di
Di dialogo nazionale un vero e proprio dialogo fra parlamento presidente che si rifiuta di di promulgare la legge in materia di di eutanasia e tribunale costituzionale che chiede definizioni specifiche delle condizioni in presenza delle quali si può addivenire a questa pratica
In qualche caso però abbiamo l'alternativa per esempio in Spagna
Da un punto di vista letterale la legislazione prevede Po la malattia grave e incurabile Po sofferenze intollerabili
Abbiamo poi un'altra situazione che mi sembra interessante anche l'uso di quello che si diceva stamani che è quella del degli stati membri della dell'Australia e del Nuovo Messico fra gli stati né degli Stati Uniti in cui si fa si inserisce anche una prognosi di vita quindi a seconda dei casi sei mesi o dodici diciamo una prognosi di un'attesa
Della morte entro i sei mesi o in certi casi dodici quindi si si trova a stabilire anche a livello temporale un orizzonte
Quindi ecco abbiamo queste varie queste varie soluzioni
Questo criterio il tipo di disciplina ora su un tipo di disciplina
Una costante direi è quella che in negli ordinamenti in cui viene affrontato il tema dell'eutanasia attiva e o del suicidio assistito
C'è stato praticamente se anche un confronto fra il legislatore la giurisdizione voi ordinari voi comune nel caso dei paesi punto giurisdizione costituzionale diffusa vuoi soprattutto dal parte del condor la Corte colla giurisdizione costituzionale nei sistemi accentrati
Ora se andiamo a vedere
Sì faccio dobbiamo fare una foto dei vari sistemi ci accorgiamo che la fattispecie che il più comune largamente più comune è una disciplina del di queste pratiche da parte del legislatore se però anziché alla foto ci facciamo facciamo riferimento a un'analisi un pochino più diacronica ci accorgiamo che in certi casi la legislazione è il frutto principalmente di una scelta politica quindi il legislatore decide di introdurre questa o quella disciplina
è quello che è successo negli Stati is australiani in Belgio e Lussemburgo in Portogallo e Spagna
Ci sono casi invece in cui
C'è una contestazione della giurisprudenza abbiamo la giurisprudenza della Corte Suprema federale che proprio scusa statunitense intanto il presupposto
Che progressivamente sia orientata nel senso di limitare
Il la la possibilità di autodeterminazione da parte del paziente
E in reazione a questa chiusura progressiva della corte della Corte suprema federale soprattutto al verso la fine degli anni Novanta abbiamo in reazione una serie di
Stati che introducono una legislazione
Che risponde alla logica della legislazione di common law che
Ho un addendum rispetta la giurisprudenza o un errata corrige quando appunto si vuole superare un un un
Un orientamento che non è gradito questo è il caso pesante della California Nuovo Messico cioè
Abbiamo voi i casi di recepimento da parte del legislatore di indicazioni giurisprudenziali in qualche caso indicazioni piuttosto vaghe
Paesi Bassi
In altri casi invece indicazioni
Abbastanza pressanti Camera post
Camarda
Lo sappiamo perché abbiamo visto l'ordinanza
Del due mila diciotto appunto che faceva la Corte costituzionale che faceva espresso riferimento a questo
La Corte Costituzionale faceva riferimento anche al Regno Unito il Regno Unito questa stessa indicazione non è almeno per il momento stata recepita infatti il Regno Unito attualmente vede
Inseriti alle in fase di elaborazione una disciplina sul suicidio assistito che però ancora abbastanza
Richiede ancora un po'di mesi tre richiederà ancora un po'di mesi per essere approvata eventualmente così come il caso lo stesso poi il caso della Francia
Vi dicevo la attingendo e nella fattispecie quella della disciplina legislativa fattispecie più comune però ci sono dei casi in cui c'è una disciplina giurisprudenziale
Ora chiaramente i casi che ho fatto prima Paesi Bassi Canada e a ossia sono casi in cui per un certo periodo c'è stata una disciplina giurisprudenziale
Però a questi casi possiamo aggiungere
Intanto i casi della Colombia dell'Ecuador in cui la Colombia con una serie di sentenze il Tribunale costituzionale introdotto che poi man mano
Degli diciamo esteso la possibilità di ricorrere al TAR che fasi che
L'Ecuador nel due mila venti queste febbraio due mila ventiquattro il Tribunale costituzionale ha fatto lo stesso e in entrambi i casi non abbiamo l'intervento legislativo almeno per ora
In Ecuador in corso però di approvazione
Ma abbiamo atti ministeriali quindi fonti regolamentari che disciplinano diciamo le procedure attraverso cui tardare esito a a questi spunti offerti dal tribunale costituzionale
Resta una categoria che è quella di ordinamenti nei quali abbiamo una decisioni giurisdizionale ma non abbiamo una legislazione che la segue quali sono questi tagli sono tre uno nello stato del Montana
Che è l'unico caso degli Stati degli Stati membri degli Stati Uniti in cui abbiamo una
Sentenza che però non è stata seguita dal legislatore ma è rimasta sentenza il che tutto sommato non ci stupì noci non ci pone particolari problemi perché siamo pur sempre un sistema di common law quindi non abbiamo l'idea che ci vuole per forza l'intervento legislativo
Il secondo in casa il caso tedesco
Che è un caso estremamente significativo perché
Il Tribunale costituzionale adottato una posizione che non ha
Non è comparabile a quella di alcun altro tribunale costituzionale Bonkers FAS che ristagna nel due mila venti ai fatti teorizzato il cosiddetto diritto alla morte auto determinata
Dire morte diritto alla morte auto determinata significa in sostanza
Riconoscere un diritto che il laico alla confluenza dell'arma per il principio di dignità e del principio di autodeterminazione
Che come tale ha come limite soltanto il fatto che non si può avere non si può azionare il diritto che qualcuno mi aiuti a morire
Però nel momento in cui o qualcuno che disponibile aiutarmi
Posso a posso far valere questo mio diritto quindi a una posizione estremamente chiara che ha che ha suscitato moltissime critiche proprio per l'estensione per il rischio anche di di
Diciamo di eccessi nella scusate che c'ha sole
Qui dieci ad offendere
Di eccessi anche di nella nell'attuazione di questa di questa di queste indicazioni
Il il bund sono assunti Rist a rinviato al legislatore tra attenzione e una rinviato per conformare questo diritto ma semplicemente per dare un'attuazione procedurale ha questo diritto
Allora quando si sente dire bene
Il terzo Paese cioè l'Italia
Tutto sommato riteneste gente seria se ne facciamo come tedeschi non abbiamo la legislazione attenzione perché un conto è dire
Se il legislatore sarebbe opportuno che legittimasse via perché disciplinasse gli aspetti procedurale la cosa è dire tale si visitatore disciplinare il bilanciamento fra il dovere di rispetto della vita il diritto all'autodeterminazione
è un po'difficile no
Paragonare le due le due situazioni quindi ecco mi sembra un aspetto piuttosto interessante da mettere in evidenza c'è poi il caso della Svizzera che è un caso completamente anomalo perché in realtà in Svizzera il suicidio assistito avviene come già accennavo dà un'interpretazione a contrario della della disposizione del Codice penale relativa
Appunto al signor scusate
Operativa appunto al al suicidio assorbe all'assistenza al suicidio per motivi egoistici questa interpretazione è stata rafforzata poi da fonti
Magari il cioè il formalista sto c'era un po'la bocca da fonti di auto da da
Di autoregolamentazione medica
Quindi solo fonti soffro sostanzialmente
Quindi ecco perché avevo difficoltà da desiata
è un processo che che si è consolidato nel corso di circa
Spero di non abusare troppo del vostro tempo con un ultimo l'ultimo criterio il sesto
Mettimi fare prestissimo l'ambito di applicazione allora l'ambito di applicazione un dato che mi sembra interessante che la stragrande maggioranza dei casi vede ordinamenti nei quali la disciplina
Della dell'eutanasia attiva code il suicidio assistito eh
Conforme a livello nazionale cioè tutti insomma su tutto il territorio nazionale abbiamo la stessa
Disciplina ci sono alcuni casi che fanno eccezione ora ve li passa in rassegna tanto si fa presto
Primo caso gli stati membri degli Stati Uniti ve l'ho già accennato una decina di Stati membri più il District of Colombia sul cinquanta prevedono il suicidio assistito e non gli altri e non gli altri stati quindi evidentemente ci sono differenze così come ci sono differenze in ambito nella nell'ordinamento sto Aliano dove ciascuno stato adottato adottato una sua disciplina salvo poi più o meno totale le stesse nelle stesse normative quindi alla fine si fa come
Come la libertà per Cadel tutti c'è come la chitarra erano tutti sono come vogliono ma tutti sono come fora libertà
Altro caso la Svizzera
Nella quale alcuni cantoni hanno introdotto una legge relativamente alcune leggi relative alle modalità di effettuazione della pratica del suicidio assistito all'interno delle strutture ospedaliere
Ma alcuni cantoni quindi è un problema procedurale sostanzialmente a questi elenca questa era in cui possiamo aggiungere il Canada non tanto per la situazione attuale
Che anzi è uniforme a livello federale ma per quello che era la disciplina del Quebec una quindi una delle Province
Una delle dieci province che prima della sentenza della Corte suprema del due mila quindici che ha legittimato l'eutanasia
Aveva previsto una disciplina che è stata poi sostanzialmente superata dall'attuazione della sentenza a livello federale della delle indicazioni della della giurisprudenza
Come dire
Se vogliamo trovare differenze
All'interno del territorio nazionale dobbiamo andare a vedere all'interno di Stati federali a forte propensione autonomistica prova ne sia il fatto che altri Stati federali che certo non sono non hanno non non riconoscono autonomia minima ma alle articolazioni territoriali sono comunque ancorati a una un'uniformità a livello nazionale siamo all'Austria la Germania Belgio
Perfino in questi stati abbiamo uniformità
A contrario ma al rafforzamento rafforzare questa tesi possiamo citare una sentenza del tribunale costituzionale spagnolo del due mila venti tre
Che ha dichiarato l'incostituzionalità di una legge della Comunità di Madrid tra che dettava una procedura speciale per la prestazione di aiuto alla morte in situazioni di incapacità del paziente
E l'argomento fondamentale che si rischiava attraverso questa legge di creare delle Keys Perenzin rilevanti all'interno delle comunità
Come dire
Non voglio parlare male del della legge della mia regione però
Teniamo conto di cui il diritto comparato quanto meno civili cita un caveat nel senso che se voi distinzioni puoi arrivare a
Creare delle discipline significativamente diverse fatti che succede soltanto all'interno di certi Paesi che hanno determinate caratteristiche che l'Italia evidentemente non ha mi fermo qui vi ringrazio per l'attenzione e mi scuso per
Grazie grazie al professor Paolo Passaia
E che la
La visione in una prospettiva di diritto comparato ci consente di
Proiettare lo sguardo nell'esperienza giuridica
Trovando una sintesi
Funzionale tra lo Hindenburg
E lo in action che ci dimostra anche quanto stia capillare
L'esigenza di un'analisi relativa a diversi aspetti le famose circostanze delle quali si parlava questa mattina e la prospettazione e di una
Normativa caratterizzata da una tecnica di soft law che sia flessibile che sia adattabile
Passa necessariamente attraverso l'analisi della prospettiva di Paesi culturalmente sensibili e di contesti ordinamentali nei quali commessi a illustrato il primato della politica
L'elemento trainante ma talvolta questo primato della politica si declina attraverso una politica giudiziaria quindi l'elemento trainante
Sì coglie nella necessario dinamismo dell'interpretazione operata in sede giurisdizionale che poi a sua volta stalle GIS l'attore cogliere e cogliere e nella maniera più adeguata
A quel bilanciamento che imprescindibilmente deve guardare al caso concreto molto interessante
Anche questa prospettazione per settori in particolare quella diciamo che cito invita a riflettere e quella sulle condizioni nelle quali la decisione una manifestazione del consenso è assunta per come questi si proiettano anche sull'agire funzionale ad esempio del medico nonché sull'ambito di applicazione che ci proietta all'interno della comunità diversificata della struttura ordinamentale di diversi Paesi e quindi lo ringraziamo anche per questo
E dalla visione
Oltre i confini dei singoli stati nelle loro diverse forme di Stato e di governo
Ritorniamo ad una visione che proietta la Scelta relativa alle questioni giuridiche ai dilemmi bioetici che
Per questo convegno sul fine vita ci pone
Nella sua declinazione
Tra consenso
Libertà circostanze
Libertà costituzionalmente garantite questa mattina più più volte si è fatto richiamo alle fonti del diritto interno internazionale sovranazionale che pongono al centro questo binomio o funzionali dignità
Libertà da declinare poi sul piano della responsabilità poi si è declinato e articolato il consenso informato nella relazione medico-paziente
Adesso ritorna il tema delle circostanze che scomode hanno
Il fatto
Del resto la fattualità del diritto come scienza pratica e del suo equilibrato comporsi con esigenze
Etiche
Declinate per la vita e e quindi il tutto l'universo dell'articolazione delle considerazioni dei valori
E dei principi in materia di un'etica rientrano in questo confronto che noi ascolteremo dalle parole del professore Alberto Maria Gambino
Che ringraziamo per la sua presenza ordinario di Diritto privato nell'Università Europea di Roma il presidente di Scienza e vita prego professore Gambino a lei la parola
Buonasera non si era rammaricato
Di non essere con voi che invidio quel raggio di sole che illumina il volto di Paolo Passaglia
Che saluto ma qui invece siamo in una situazione molto più uggiosa
Dunque io vorrei cominciare un po'dalla fine di delle circostanze rispetto ai procedimenti di fine vita e con la morte indotta e e cioè il luogo il luogo uno non è chiaro quale sia il luogo della prestazione da parte di un medico volontario che se la senta di assistere un paziente nella autoassoluzione di un farmaco letale
E cioè è piuttosto chiaro che la corte costituzionale non ha affrontato questo tema
Perché ha ben definito una sorta di protocollo sanitario per quanto riguarda la verifica dei requisiti l'accertamento il doppio pare vivere
Da parte della struttura sanitaria del Comitato etico la necessità che quei quattro requisiti e il prerequisito del coinvolgimento nelle cure palliative siano acclarati
Poi però quando si va a sporgere
Sulla fase ahimè terminale questo protocollo dice in modo perentorio non ci sono obblighi per i medici
è stato ricordato nelle relazioni soprattutto delle operatori sanitari che questo obblighi per i medici e anche essa le una circostanza interessante nel testo della sentenza perché non c'è un'espressione
Che fa leva su non obbligo pere il medico
Ma si dice non obbligo per in medicina
E i medici sono l'architrave del sistema sanitario nazionale sono uno dei pilastri nel nostro sistema potremmo dire che in qualche modo coincidente col sistema sanitario nazionale c'è il personale sanitario ci sono gli infermieri
E molto più più glielo dico ma ovviamente non potrebbe esserci un sistema sanitario nazionale senza i medici e allora qui mi viene da pensare che i casi che poi hanno portato a interrogarsi da parte della giurisprudenza e poi da parte del legislatore sostanzialmente a ratificare l'in questi ultimi anni
Sono dei casi abbastanza singoli solitari degni molto degni ma non per questo espressione di un allarme sociale su questo tema
E e quindi il tema del luogo
E invece suscita allarme sociale suscita la necessità di definire questa circostanza perché l'ospedalità per come nasce nasce nei millenni è il luogo di ricovero e luogo della cura
E il luogo della somministrazione delle terapie c'è una percezione sociale
Che magari poteva non esserci nel caso singolo che ha dato vita alle questioni giurisprudenziali cui poi il legislatore ha dato seguito con le norme
Ma che invece se seguiamo il corretto svolgimento della lettura
Democratica di un Parlamento che non si può rifare evidentemente a casi singoli o solo a casi singoli ma deve vedere quali sono gli interessi della collettività
Qual è lo sguardo sulla popolazione che si trova a frequentare l'ospedalità le corsie d'ospedale questo lo sguardo attento del legislatore
E quello sguardo attento delle legislature deve preoccuparsi nella prima circostanza e cioè
E possibile e legittimo e lecito che nei luoghi della cura Possa operarsi
In una assistenza da parte di un sanitari su base volontaria a che vi sia un paziente che sia otto Suma questo farmaco letale
E questo una domanda cruciale e anche è stata ricordata la legge toscana che a un certo punto su questo punto scivola un po'via no perché ricorda che non c'è l'obbligo però quella chiama prestazione sanitaria a un certo punto
Il legislatore dovrà dare una parola definitiva su questo io ritengo che questa sia la circostanza delle circostanze cioè il luogo della prestazione personalmente ritengo che se non ci sono obblighi per i medici non c'è obbligo nel sistema sanitario e quindi necessariamente occorrerà trovare dei luoghi
Che non sono luoghi dentro il sistema sanitario fate attenzione dovranno essere luoghi che hanno la caratteristica della gratuità
Che hanno la caratteristica della pubblicità che hanno la caratteristica dell'assistenza sanitaria certamente non si tratta di una privatizzazione del luogo
Ma si tratta di identificare in modo intelligente
Una situazione che non susciti allarme sociale nelle circostanze in cui il paziente si reca all'interno di una struttura sanitaria
Perché il paziente che si reca all'interno della struttura sanitaria deve avere tutte le garanzie che venga curato al meglio che non ci siano neanche lontanamente
Un riserve mentali o istanze efficientissimo perché possano in qualche modo condizionarne lontanamente lontanamente l'esito verso una diciamo fine vita indotto questo è un punto cruciale sul quale dobbiamo riflettere tutti trovare anche una soluzione da suggerire il legislatore al legislatore
Una seconda circostanza riguarda che la soggettività il soggetto qui in qualche modo è perché è stato detto ci sono dei disegni di legge che mettono insieme diversamente dalla corte costituzionale quel dolore fisico insieme anche al dolore psicologico
E cioè e si ritiene che lasciare soltanto al dolore psicologico la misura
Della volontà ti a un'autodeterminazione verso un esito provocato con un farmaco una esito finale
Probabilmente anche qui lascia aperti del degli spazi benché portano poi in servizio
Allora anche qui c'è una situazione molto concreta ci sono stati dei relatori che hanno fatto riferimento a altre normative e non mi riferisco ovviamente a Paolo Passaglia ma relatori della sessione antimeridiana è dopo un certo punto descrivono quei luoghi dove si sono verificate la lei alle aperture verso questo de protocolli sanitari come che a un certo punto che riescono a mettere anche dei punti dei paletti rispetto alla circostanza della piena consapevolezza della vicenda che intorno al malato e che talvolta invece e strettamente correlata anche a una possibilità psicologica di poterla percepire come sta
E questo è il tema degli stati depressivi è un tema enorme
Che che è un convitato di pietra e perché anche qui di nuovo la norma non può essere una norma che parte dal caso particolare e poi ne fa a questo punto il punto di riferimento per una legge generale
Ma viceversa ci si deve prima di tutto pure il problema che ne sarà di tutte quelle vicende di patologia depressiva che viceversa attraversano l'Italia come attraversano tutti i paesi del mondo e sono in realtà crescenti nel nostro Paese come in tanti Paesi del mondo
Quale sarà l'effetto quale sarà
La circostanza soggettiva e potrà indurre eventualmente ad una scelta laddove vi sia nella l'elemento di possibilità di accedere non insieme alla condizione di una sofferenza fisica ma in modo solitario a prescindere dalla sofferenza fisica
E questa è una circostanza direi soggettiva e induce anche ad aprire una riflessione su un altro tema
Che e quello di quelle vicende
Dove la sofferenza o meglio il dolore
Non è legato a una patologia che consuma l'organismo portandola a una morte che può essere più o meno imminente ma è una patologia che riguarda non è la integrità corporea che vede il suo del generarsi ma che riguarda uno stato penso alla disabilità
Che e fortemente connotata da una lettura invece psicologica di quello Stato che ne dà il soggetto quello incarna
E allora anche qui è la norma non va pensata sul caso singolo che può avere da parte di tanti che lo hanno seguito anche una un favore rispetto a vicende strazianti ma va visto nel nel macro sistema il macro sistema di un disabilità che oggi invece almeno in Italia contraddistingue un impegno importante da parte dell'istituzione pubblica dal mondo del volontariato del non profit con lo spirito di solidarietà
E potrebbe risentire di quest'altra circostanza di far slittare la patologia anche all'interno di condizioni che riguardano il proprio organismo che non è l'irreversibilità di una malattia e l'irreversibilità di una condizione sono tu
E lui reversibili
Ma il riceve esibire la condizione implica che ci sceglie una una vita lunga magari non accettata ma che non significa patologia questo un altro aspetto sul quale
Ai comincerebbe civilissima costituzionalisti medici
Stanno spero possano riflettere sempre di più c'è la terza circostanza che la chiamiamo preciso costanza
Quella del coinvolgimento nelle cure palliative
Allora qui io adesso sto sotto gli occhi i nuovi disegni di legge ecco allora bisogna un po'chiarisce
Perché è ovvio che se la si mette con bisogna prima procedere al palliazione poi si si potrà essere liberi di accetta si è si è posto maniera tutta me interrata la questione totalmente Ra
Perché hanno tutti ragione che non si può obbligare un paziente al la somministrazione della paglia azione
Ma non è questo quello che indica la Corte costituzionale
La Corte Costituzione indica un'altra cosa
Cioè esiste una norma che è finalizzata a lenire a contenere il dolore con la legge del due mila dieci
Che è stata pensata proprio per il contenimento del dolore non solo ma anche la legge del due mila diciassette la duecentodiciannove anche questa fa leva su delle
Fattispecie di cominciare dalla situazione che sono poi dalla risposta legislativa dell'ordinamento al dolore
E e lì finisce il tema sei dentro quella risposta legislativa
Si vuole instradare una soluzione invece di non più sopportabilità
E quella vicenda e bisogna che comunque prima si entri in quella vicenda legislativa e poi successivamente si potrebbe dire per me non è sufficiente quella vicenda legislativa
E quindi il mio dolore rimane intollerabile e vorrei avviarmi ad un esito provocato da me stesso
E questa e altrimenti vogliamo dire che la corte avrebbe dovuto abrogare anche le altre norme avrebbe dovuto dire no qui sono alla pari
La proposta della palliazione e la proposta del suicidio assistito sono alla pari ma non è così
E perché qual è l'altra circostanza devastante l'affetto sociale economico perché nel momento in cui bastasse una proposta
E per guardate che si vanno a depotenziare tutti i presidi che sono a macchia di leopardo sono anche oggi poco presenti sui territori che invece sono attuazione di un'altra norma importantissima che quella di a vere in ogni territorio
Un presidi opere la palliazione le cure del dolore la terapia del dolore
E invece nel momento in cui si passa a quest'altra prospettiva che non è quella della corte perché la corte non fa neanche come questi disegni di legge inserito anche con questo termine un po'burocratico parla di coinvolgimento coinvolgimento significa stare dentro quel percorso poi per carità si sta dentro un certo punto si prova non va bene ma ma non è un obbligo e quello che succede normalmente quando un paziente soffre non vuole soffrire mamma
Il tutto e terapia del dolore tutti i farmaci hanno quell'affetto allora se invece si rimuove
E si vuole dare invece una pari dignità tra i due percorsi facciamo attenzione perché la legge non svolge le sue funzioni non segue su obiettivi sta seguendo l'obiettivo di casi singoli e possono essere invece devastanti davanti una collettività che invece ha bisogno di portare avanti
Anche nella fase finale della propria vita
Un momento relazionale
Quando anche qui si dice che rispetto alla legge del due mila diciassette sono pochi quelli che hanno scritto un testamento biologico le disposizioni anticipate di trattamento e si dice bisogna promuovere la di più
Ma ah scusate se c'è un'emergenza sociale non c'è bisogno di promuovere la a un certo punto il la collettività i consociati sono contenti che c'è stata una legge attivano quelli che sono i protocolli di quella legge se non c'era quell'emergenza sociale allora certo che va promossa ma allora l'lo spirito della legge non è più quello di un interesse collettivo che deve seguire un percorso di benessere e beneficiari Rita maggiore
Diventa un percorso solitario che porrebbe essere messo a modello dell'intera collettività queste sono una serie di circostanze molto concrete
Per dire che le le nostre normative non sono innocenti in termini culturali
Perché le tutte le normative nel bene e nel male tracciano degli orizzonti che poi cambiano anche le prassi i comportamenti
La legge fa CUP banalmente la legge sul divieto di fumo nei locali pubblici affatto cultura perché ormai anche nelle case private dove invece si può liberamente fumare si sta sempre attenti quando si sta a cena con qualcuno recarsi vicino alla finestra
A chiedere sì si può accendere una sigaretta eppure non è vietato lì
Però quel divieto è stato ritenuto come effettivamente confacente ha un interesse sociale della collettività
Queste sono una serie di rilievi né che mi aiutano a un po'seguire questa filiera del consenso libertà circostanze
E cioè il consenso libertà
è una sorta di endiadi perché non è certamente il consenso civilistico nella dichiarazione di volontà non c'entra niente proviene civilisti anzi
Forse indebitamente ricco coinvolti perché non è quella categoria
La categoria dei consensi e quella della libertà
E l'espressione del proprio essere la la possibilità di poter vedere a vere la percezione di sé e poter dire sì o no davanti a proposte terapeutiche che magari non sono ritenute idonea al proprio essere al proprio alla propria sospettati IVA ai propri gusti quel questo
E un'India di consenso libertà ma quella libertà
Ma quella libertà
E condizionata
O è una libertà assoluta e e e quando anche qui
Si fa riferimento a un altro strumento particolarmente importante che sono i comitati che devono valutare no i comitati etici o se di una bellissima relazione di
Collega che rispetto a tutti i comitati che si sono dico ma forse i comitati di etica clinica sono quelli più appropriati facciamo attenzione il Comitato nazione bioetica si Espresso ci siamo espressi a maggioranza maggioranza mattanza rilevante
Dove invece abbiamo escluso che siano i comitati di antica clinica ma abbiamo attribuito proprio accetta i suoi comitati etici territoriali i famosi quaranta
Ma per un motivo molto semplice perché riteniamo che quel coordinamento nazionale che esiste solo nei cent'sia l'unico modo per rendere omogenei le prassi applicative che si faranno nei vari territori
Perché anche qui non è immaginabile che possa esserci un'etica della Calabria un'etica della Sicilia un'etica del Piemonte un'etica della del Veneto
Ci sarà bisogno di una armonizzazione e quindi è vero che quel comitati di occupano soprattutto di sperimentazioni perché non c'erano qui qui questi fenomeni legati al fine vita come
Prerogative legislative Queen cardinali comitati
Però è molto importante che invece ci sia un coordinamento ci sia una sorta di omogeneizzazione che si può poi trovare convocando i quaranta ragionando insieme trovando le specificità molto concrete anche questa e un'altra circostanza importante perché se invece i valutatori sono legati a dei presidi che in qualche modo non si confrontano con quello che può avvenire anche in altri in altre realtà territoriali
E c'è il rischio che poi si possa arrivare è una sorta di forum shopping dove a un certo punto uno si cerca il il il Comitato magari più vicino a quella che la propria prospettiva emerge comitato fa uno scrutinio anche sulla percezione individuale su quella autodeterminazione e quello che poi il primo un requisito che anche al più indicato la corte
La piena consapevolezza di quella vicenda con il caveat che quella piena consapevolezza e intrisa di fragilità proprio nel momento storico in cui ci si avvicina ha un esito ha un esito finale o comunque una patologia
Che diventa sempre più significativa le e delle circostanze dunque dentro la vicenda del consenso e della libertà
Mi fanno riflettere che il il consenso dentro una normativa che non lasci spazi a
Diciamo così a ombra a una
Possibilità di pensare anche a un'altra strada
Diventa una circostanza
In qualche modo che si cristallizza in una norma la quale poi fa sì che sia un presidio che potrebbe addirittura a contrastare poi con la libertà del singolo soggetto
La la difficoltà in nelle vicende
Tanti hospice dal
Antonella ricordato l'esperienza di scienza invitano e abbiamo un comitato scientifico di un ventuno
Gli scienziati esperti di cui alcuni lavorano negli hospice nelle con le cure palliative
E mi raccontano che effettivamente lì la richiesta una richiesta di relazione di affetto di vicinanza di possibilità
Di contenere al massimo il dolore raramente raramente cioè la richiesta di induzione alla morte
Raramente c'è quella richiesta
Questa è la realtà sociale su cui va costruita una norma
Allora se raramente c'è quella richiesta e noi dobbiamo suo fare una sorta di mimesi di quella che è la realtà non invece indurre a una percorso che posso tradire quella realtà e quindi circostanza della palliazione come prerequisito che invece a questo punto schiene estirpato e diventa una proposta come le altre
Inevitabilmente va a depotenziare quel percorso
Che alcuni di noi io sono tra questi ritiene più congeniale nella fase di fine vita che è quella di mantenere nei limiti del possibile una relazione senza dolore senza sofferenza con altri soggetti
E e non invece una sorta diciamo così di apoteosi dell'autodeterminazione quando magari con l'autodeterminazione potrebbe anche essere viziata da condizionamenti
Ciò Emma
Ma un pochino cambiata la prospettiva della lettura del fenomeno deve essere una norma e la norma ci deve essere a livello parlamentare di garanzia
Una norma di garanzia
Una norma che consenta anche casi estremi che invece volessero andare verso quell'esito di nonne incidere
Su quella che è una percezione collettiva del sistema sanitario della cura della palliazione delle relazioni cone anche il mondo che ci circonda perché tante in tanti casi sono malattie le catene che la solitudine che è una vera e propria patologia io nel concludere questo
Preventivamente o faccio solo un riferimento all'espressione protocollo il protocollo e molto importante quando ante arriviamo a delle vicende chiamiamole seriali
Quando ci sono delle vicende seriali i protocolli aiutano molto perché fanno un danno al sanitario al medico curante delle indicazioni
Che legate anche un'esperienza che si è ripetuta negli anni indicano la migliore delle terapie la migliore delle soluzioni
E il protocollo invece e quando possiamo davanti a delle situazioni che non sono legate a delle pure delle terapie dei farmaci che possono curare
è diventano protocolli molto insidiosi perché significa che si sono sedimentati quei protocolli non già nella percezione del beneficio di un paziente ma nella percezione dell'efficacia
Della termine della vita di quel paziente
E e questo mi fa pensare che ci possono essere dei protocolli anche in questo contesto ma non sanitari non sanitarie
Protocolli che hanno la necessità di dare una procedura perché la Corte costituzionale ha indicato quella strada è quella possibilità e quindi è corretto che legislatore Possa anzi avrebbe dovuto dare attuazione ancor prima a quel dettato della Corte costituzionale
Però non facendone un protocollo di sanità ma facendo un protocollo gratuito con un'assistenza volontaria pubblico non privato ma che possa non condizionare quella che è una percezione collettiva della nostra ospedalità ringrazio
Grazie ad Alberto Gambino perché ci ha proiettato con mirabile eleganza
Sul terreno o di dinamismo funzionale
Il civilista
Leggenda studioso del diritto decidesse nella funzione legislativa partendo dall'Anna di questa funzione e articolandone la prospettiva attraverso il quomodo
E di fatti nella sua declinazione
Applicativa contro tenendo conto della realtà sociali diversificata come tessuto connettivo di quell'intervento del
Ordinamento di rango legislativo nella sua funzione di garanzia egli sì lascia questo monito con riferimento ai luoghi di cura con riferimento al profilo della soggettività
Articolata cui l'interpretazione sul piano applicativo delle previsioni normative deve essere necessariamente riferita su un riferimento del teso da accordare sul piano valoriali ma anche cogente alla disciplina in materia di cure palliative ci lascia il monito del distingue frequenti ter monito sul quale siamo Home intervenuti questa mattina ad una condivisione che giustifica anche quella
Auspicio della più ampia convergenza alla base di un intervento legislativo ma monito che cd impone nella lente
Di ingrandimento del civilista di guardare anche alla delicatezza del bilanciamento
Tra due Poli innegabili del ragionamento giuridico sul piano delle scelte da operare e a questi poi dedicata la relazione
La rinuncia alle cure Caudo sta autodeterminazione e tutela della vita
Del professore Vincenzo Verdicchio ordinario di Diritto privato nell'Università degli studi del Sannio componente della commissione scientifica del Centro interuniversitario di ricerca bioetica al quale affidiamo la parola
I grazie presidente vorrei in limine associarmi
Come professore di questo ateneo al ringraziamento top al CIRM
Che per tutti nella persona del direttore invadono i rifiuti ad aver concesso al nostro ateneo il prione ma soprattutto il privilegio di organizzare questo importante convegno chi si trova come menta essere ultimo relatori al termine di una
Doppia sessione così intensa alla sensazione di solo oggetto e l'argomento di praticare una sorta di accanimento terapeutico sul malcapitato pubblico
Che non vede l'ora di liberarsi e appunto di riacquistare la libertà
Tornando serio diciamo chi parla per ultimo a il dovere di di chiedere scusa
Se sarà costretto per dare un minimo di organicità al discorso
Intende svolge dalla prospettiva
Del civilista del giurista civilista di inevitabilmente riprendere dei profili che sono stati già sottolineati
Seppure utilizzati per altro tipo Dida d'altro tipo di di di di considerazione
E al tempo stesso chiedere scusa perché essendo necessario contenere l'argomento la discussione in in limiti di tempo
Iscritti i limiti del tempo disponibile sono costretto a seguire un percorso talvolta assertori oppure senza poter sviluppare i singoli passaggi con le argomentazioni che pure meriterebbero allora il titolo di questa relazione si blocca tutto tra diritto alla vita e
Diciamo Autun terminazione con riferimento specifico alla rinuncia alle cure partiamo dal diritto alla vita
Il l'argomento è stato affrontato e direi sistematizzato in queste quattro sentenze della Corte costituzionale sono state richiamate
Soprattutto tre ci sono le due restituiscono alla penosa vicenda umana della povero dj Fabio l'ordinanza del due mila diciotto lucente sette
E la sentenza poi duecentoquarantadue di nel due mila diciannove
Ma è stato ulteriormente affinato nella sentenza numero cinquanta del due mila ventidue mentre le prime due che abbiamo citato si riferivano a una richiesta risorse dichiarazione di redditi legittimità costituzionale
Dell'articolo cinquecentottanta del Codice penale nella parte in cui incriminarla no il l'aiuto al suicidio non l'istigazione
La sentenza numero cinquanta del due mila ventidue è stato invece pronunciata
Con riferimento all'inammissibilità del referendum abrogativo dell'articolo cinquecentosettantanove questa volta quello che incrimina l'omicidio del consenziente e infine diciamo la riflessione
Della Consulta ha ricevuto al momento un ulteriore affinamento con la recente sentenza dello scorso luglio la numero centotrentacinque ancora con riferimento
Al problema della del diciamo della fattispecie incriminatrice dell'aiuto al suicidio allora direi che sul diritto alla vita la Corte costituzionale è stata estremamente chiara
Ha affermato che si tratta di un valore cardinale sono parole che ripetono proprio pedissequamente la la la i pronunciamenti della Consulta in queste quattro sentendo queste quattro decisioni che ho richiamato
Un valore cardinale imposizione apicale tra i diritti fondamentali della persona per quanto non esplicitamente menzionato dalla Costituzione rientra senz'altro nel novero diritti inviolabili ex articolo due della Costituzione in quanto presupposto logico fattuale di tutti gli altri
E quindi valore cardinale come tale aggiungo trattandosi rientrando quello zoccolo duro di dei diritti inviolabili fa parte di quel nucleo
Forte di principi che secondo l'elaborazione ancora della corte costituzionale caratterizzano in modo irreversibile direi l'ordinamento repubblicano
Non essendo rivedibili immodificabili neanche con il procedimento di revisione costituzionale previsto dall'articolo
Centotrentotto
Della carta fondamentale si trattava di un diritto affermato l'ha tutte le carte di diritti umani internazionale a cominciare dall'articolo due dei diritti fondamentali europee dell'articolo due della Shadow e da queste carte internazionali scaturiscono dall'altro obblighi vincolanti
Per lo stato italiano ex articolo centodiciassette primo comma e undici della costituzione di tutelare il diritto alla vita costituzione senza la corte costituzionale senza mezzi termini afferma che è un dovere dell'ordinamento di assicurare la tutela mano tutela effettiva efficace della vita attraverso la legge e l'azione di tutti i pubblici poteri
Detto questo la consulta riafferma la legittimità costituzionale degli articoli del codice penale che abbiamo richiamato in quanto che sono parole testuali è necessario non è opportuno e necessario apprestare una cintura di sicurezza funzionali a proteggere la vita delle persone
Rispetto a scelte irreparabili che per il giudica e libero definitivamente il bene supremo della vita e con esso evidentemente quale loro logico presupposto tutti gli altri diritti fondamentali previsti dall'ordinamento decisioni assunte
In ipotesi frettolosamente non pienamente libere collegate a situazioni magari solo momentanee difficoltà e sofferenza o anche soltanto soltanto non sufficientemente meditate badate sono parole
Della corte costituzionale o anche subdolamente indotte a terze persone magari non disinteressato
Non disinteressate
Naturalmente alla libertà di scelta della persona non resta
Preclusa in via assoluto precluso in via assoluta uno spazio di autodeterminazione vedremo tra un attimo in quali termini in che termini però la Corte costituzionale è chiarissima nello stabilire una direttiva di principio per gli interpreti naturalmente ma ancor prima per il legislatore direttiva di principio nel rapporto tra diritto alla vita e autodeterminazione dell'interessato
Ancora parole della corte costituzionale viene una insostenibilità costituzionale di una ipotetica disciplina che dovesse far dipendere dalla mera volontà dell'interessato la liceità di condotte che nega giorno la morte
A prescindere dalle condizioni in cui il proposito è maturato dalla qualità del soggetto attivo cioè colui che aiuta al suicidio
E di dalle ragioni da cui questo è mosso così come dalle forme di manifestazione del consenso comincia a sottolineare questo punto delle parole della corte perché quello sul quale vorrei poi alla fine di questo breve discorso
Diciamo far convergere alcune riflessioni da civilista ora pur riconoscendosi alle misuratore un significativo spazio anche queste sono parole della corte significativo spazio di discrezionalità aggiungo io di ragionevole discrezionalità e non di Rabito evidentemente nel dare un certo risalto alle scelte della persona se vogliamo la sua autodeterminazione la Consulta e però chiarissima nel ritenere che la soglia che la direttiva di principio poc'anzi ricordata costituisce ancora parole testuali una soglia minima di tutela della vita umana e si impone al legislatore chiuso il virgolettato
Il che val quanto dire che la vita umana e almeno tendenzialmente indisponibile
Del resto conformemente al all'insegnamento previsionale perlomeno nel senso che non è rimessa alla libera volontà dell'interessato
Buona volontà assoluta sciolta da presupposti e giustificazioni e sottratta a ancora parole della corte garanzie sostanziali e procedimentali volti a scongiurare scelte avventate ed autodistruttive
Questa è la prospettiva della corte né a tale conclusione possano secondo la lettura della Consulta gli articoli otto diritto rispetto della vita privata e quattordici
Divieto di discriminazione della Shadow poi che come rileva la Corte costituzionale gli stati secondo la Corte edu dispongono di un considerevole margine di apprezzamento in ordine alla contemperamento al bilanciamento di tali diritti corre con le ragioni di tutela della vita umana
Quindi diciamo l'autodeterminazione non può essere un principio tiranno cioè la vita umana non può essere trattata secondo il paradigma dominicale dell'assoluta disponibilità dello ius utenti accatta Boutin uniti che la tradizione ci consegna la tradizione romanistica ora quindi il diritto alla vita non può essere puramente e semplicemente fagocitato da un preteso principio assoluto di autodeterminazione che si vorrebbe tiranno neppure e anche questo la corte lo dice chiaramente attraverso le medio logico del principio di dignità pretesamente declinato in chiave puramente soggettivi Sica il che
Fini deve deve risolvere integralmente la stessa dignità nell'autodeterminazione cioè è vero che la dignità fonda la libertà e quindi alla determinazione ma non si risolve nella volermi azione semmai
Il principe De Mita pone dei limiti all'assoluta libertà dell'individuo quindi in definitiva il diritto alla vita non può volgersi nel suo contrario nel diritto alla morte
E perlomeno laddove si tratti di scelte autodistruttive dovuti a condizioni esistenziali debolezza e prova perché anzi e questo è un punto importante che la riflessione della Corte costituzionale ci consegna perché anzi ai sensi dell'articolo tre comma due della Costituzione è compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli come ben sappiamo e quindi sostenere semmai i deboli
E rimuovere gli ostacoli che impediscono l'effettivo esercizio dei diritti onde e necessario apprestare protezione e sostegno e qui la Consulta è chiarissima anche richiamare il legislatore ha un impegno reale ex articolo tre comma due della Costituzione
Per dare anche tutti i finanziamenti per fare anche le scelte di politica finanziaria che sostengano un sistema sanitario nazionale che tuteli chi soffre
Allora
Detto questo c'è l'altro corno della questione l'altro l'autodeterminazione ora l'autodeterminazione nella riflessione giuridica e poi né diciamo nei casi che sono sfociati all'attenzione delle corti e infine della corte costituzionale
Là dove le mie sorelle scelte di vita di fine vita si configura giuridicamente non come una una libertà diciamo tout-court auto determinata ma una diciamo libertà con www una libertà che rifluisce nella mozione di Alleanza terapeutica cioè allinea all'interno di una relazione intersoggettiva il medico paziente che esprime una logica di tipo relazionale qui naturalmente devo dare per presupposto saltare a piè pari tutto una serie di considerazioni sul superamento della concezione paternalistica del rapporto terapeutico sulla nuova configurazione di quest'ultimo in termini di medicina condivisa di rapporto equiordinato tra medico équipe medica e paziente di alleanza terapeutica
Basta basta dire insomma che questa nuova nozione di alleanza terapeutica è stata ricavata
Dalla giurisprudenza prima comune poi costituzionale
Sulla base del combinato disposto degli articoli due tredici libertà personale trentadue soprattutto secondo comma
Diritto alla salute della Costituzione da cui discenderebbe un diritto inviolabile del paziente al consenso informato risposta rispetto alle proposte terapeutiche del medico
E conseguentemente un diritto di rifiutare eventualmente queste ultime o di rinunziare bene in un secondo momento se già iniziate ora ma attenzione
Questo diritto nel nostro ordinamento questa possibilità si andava delineando non come conseguenza prestato
Regia mente detto molto meglio di quanto lo sto dicendo io prima
Dai precedenti relatori non come riconoscimento di un Allo stato assolutamente inesistente diritto di morire inteso come pretesa del paziente verso un medio che è obbligato a tanto
Ma piuttosto come conseguenza potremmo dire una sorta di effetto collaterale
Di un principio di tutela della dimensione corporea diciamo così da ogni interferenza esterna
Non mi in sostanza la Costituzione
Protegge la sfera fisica dell'individuo e se vogliamo la questione è questa non mi puoi mettere le mani addosso se io non voglio
E quindi non mi puoi curare se io non mi voglio far toccare se non mi voglio fa una sorta di Novello abbia sport fosse come è stato osservato ed è a questo modello che si hospice ispirata alla legge duecentodiciotto
Nove del due mila diciassette
Che nel ragionamento della corte costituzionale
Credo di avere ancora undici minuti presidente vero che nel ragionamento che la Corte costituzionale a a un ruolo centrale perché che cosa dice la Corte costituzionale a questo modello
E che si ispira
Quindi
Siccome secondo il modello il paradigma che la legge far proprio
Il soggetto dice ogni soggetto dice l'articolo uno
Della legge costituzionale sul trattamento sanitario può essere iniziato proseguito se privo del consenso libero e informato la Corte dà dignità legislativa a principi già affermati dalla giurisprudenza anche costituzionale
E poi aggiungere
Che ogni persona capace di agire
E qui dovremo aprire una brevissima riflessione quindi non minore non interdetta non in abilitata non sottoposto di amministrazione dico sostegno almeno quando l'amministrazione abbia Effetti incapaci tanti
E questo è il minimo
Ha il diritto di rifiutare in tutto o in parte cederà c'era con nelle forme
O qualsiasi accertamento diagnostico trattamento sanitario indicato dal medico della sua patologia o singoli atti a trattamento stesso ha inoltre il diritto di revocare in qualsiasi momento e con le stesse garanzie formali consenso prestato anche quando la revoca
Comporti l'interruzione
Del trattamento dopodiché si specifiche si specifica che SIP che sostanzialmente ove la rinuncia o il rifiuto quindi il rifiuto e quello iniziale non c'era
E quella trattamenti già in corso che dovranno evidentemente essere un certo punto interrotti
Per può riguardare anche trattamenti diciamo terapie salvavita come si dice
Aggiungendo che tali sono nella considerazione legislativa anche quelli che vengono definiti i trattamenti di sostegno vitale da quindi l'ANIA nutrizione e idratazione artificiale la ventilazione e l'ultima sentenza la Corte costituzionale
Aggiunge anche altro come pure è stato rilevato allora qual è il ragionamento della corte
La legge duecentodiciannove degli al due mila diciassette di cui sto parlando diciamo assume un evidente
Paradigma dal punto di vista ed è molto chiaro nei suoi contorni il punto di caduta etico della scelta normativa ecco che
La malattia può fare il suo corso
E se mortale conduce alla morte quindi la scelta della legge del due mila di La sette ecco quella che il soggetto con lasciarsi morire ma attenzione è la malattia che fa il suo corso
Anche quando il medico dovesse interrompere il trattamento che lo tiene in vita come la legge consente da un punto di vista e misti epistemologico non è per intenderci il distacco della spina che causa la morte ma la patologia già in atto
Con che va verso il suo esito inevitabile e finale porre la corte cosa fa dopo aver affermato in modo così forte il diritto alla vita e verdetto al legislatore badare visitatore tu non puoi
A
Non ti è consentito approvare una legge che arrivi come ci ricordava il secondo diciamo l'alternativa Ideal tipica che ricordava Lorenzo Chieffi in chiusura della prima sessione verso la liberalizzazione assoluta tu non puoi andare perché perché c'è un limite costituzionale detto questo dice però attenzione siccome per i soggetti che possono già lasciarsi morire secondo la legge duecentodiciannove del due mila diciassette quelli che già potrebbero lasciarsi morire
Diciamo per loro rinunciando a cui è salva vita rinuncia quali sono quelli che possono rinunciare si può rinunciare alle cure che può lasciarsi morire
Chi rinuncia cure salvavita quindi solo quelle che già in base alla perché era anche la legge la corte usuale può inventare le normative dal nulla non è legislature alla si deve agganciare un parametro normativo già esistente siccome i suoi dei soggetti possono già lasciarsi morire in base al duecentodiciannove sarebbe irragionevole lasciare fermo il divieto ex articolo cinquecentottanta obbligarli a un decesso più lento l'ho detto che i passaggi purtroppo devo tagliarli con l'accetta e quindi arriva a dare quello che diciamo forse non è proprio un decalogo dal punto vista di Moggio sarà letta tavolo non lo so ma insomma Andrea Patroni Griffi si parlava di dialogo e per venire a decalogo va benissimo così
Arriva a dire Canon è incriminato pile attenzione ecco cinquecentottanta non l'ipotesi dell'ispirazione in qualsiasi forma ma il mero aiuto a un suicidio
Laddove il proposito suicidare si viaggia autonomamente formato nel nel soggetto di cui trattasi quindi sia già autonomamente modulato laddove ci sia una patologia irreversibile perché deve agganciare ovviamente la fattispecie alla duecentodiciannove
Sofferenze fisiche o psicologiche abbiamo già fatto la questione sullo e le e quindi salto avanti assolutamente intollerabili tenuto in vita per mezzo dei trattamenti di sostegno vitale attenzione
Se il soggetto sia capace di assumere decisioni libere e consapevoli e quindi libera evidentemente da condizionamenti e Alberto Gambino prima sviluppato riflessioni molto attente è molto incisive a questo riguardo
Poi a garanzia dell'accertamento delle condizioni richiede la procedura medicalizzata cioè tutto questo può avvenire soltanto sotto l'entità diciamo così in della professione medica
E del ruolo di garanzia che allo statuto deontologico della professione medica garantisce seguendo le procedure di quegli articoli uno e due della legge duecentodiciannove quindi e e dovuto andare la Costituzione ha dovuto spinta dalla corte verso quella direzione ora
Che cosa voglio dire venendo a fare
Nei credo cinque minuti che mi restano e forse anche sei con il la benevolenza del Presidente
Il
Il mio mestiere di civilista che cosa laico diciamo la Corte è molto attenta quando mette come previsto fa come precondizione perché si possa andare verso questa scelta
Laverda l'essere stati coinvolti in un percorso di cure palliative e di terapia del dolore ci ha ricordato per perché questo evidentemente perché eh
Un passaggio un percorso che potrebbe far venire meno una delle condizioni quella delle sofferenze
Fisiche e per intollerabili e anche perché il venir meno di quei con il contenimento di queste sofferenze diventa una garanzia più utenti dica di un consenso libero
E veramente consapevole
è fuori discussione diciamo non c'è il tempo per sviluppare questo questo cioè se vi già nel diritto
Civile patrimoniale accanto alla nozione formale di capacità di agire c'è la mozione di concreta capacità di intendere e di volere che consente di invalidare l'atto
Ora figuriamoci in queste materia allora l'atto di consenso cui sarò telegrafico ormai danni e in tutta una serie di più fatemi usare un termine diciamo che che evoca morte discussioni
Gli atti negoziali riguardanti la persona o se preferite le scelte
Di libertà che riguardano la sfera personale pensate a alla scelta per l'aborto alle donazioni di organi
A la donazione di cellule tutti questi atti sono tutti caratterizzati per una ricerca molto forte di un consenso libero e consapevole e quindi diciamo mentre per i negozi diritto patrimoniale a cominciare dal contratto
La libertà interiore un comune una dichiarazione di volontà che corrisponda un effettivo intenti dovremmo mitigata dal principio dell'affinamento della a tutela della certezza dei traffici giuridici ed economici invece da tutta quella costellazione di norme i ricambia in relazione alla primaria rilevanza costituzionale e valoriale dei beni che quelli atti distinte incidono è del tutto pacifico pacifico a rivalutazione estrema proprio della della scelta di consenso intesa nei suoi fondamenti anche psicologici e allora Bangle dunque e e vado verso la conclusione
C'è un'altra regola dell'articolo di questa procedura medicalizzata regolata dall'articolo uno il quinto comma che ci dice che quando facendo uso di quel diritto
Il paziente esprima la rinuncia del rifiuto i trattamenti sanitari necessari alla propria sopravvivenza
Il medico prospetta is il medico prospetta al paziente se questi acconsente e i suoi familiari le conseguenze di tale decisione le possibili alternative attenzione e promuove ogni
Ogni significa tutte ogni azione di sostegno al paziente medesimo anche avvalendosi dei servizi di assistenza psicologica
Attenzione
La valenza sì di servizi di assistenza psicologica significa anche che ammesso che il paziente abbia una libertario terminazione limiti che abbiamo messo a fuoco si deve adattare di una scelta effettiva di un atto di vera libertà di una scelta di vita non di un atto dettato dalla disperazione o dalla depressione nelle sue varie forme
Come Stato come è stato ricordato e questo per il civilista pone un problema serio che purtroppo non posso sviscerare in profondità come avrei e gradito ma soltanto uno se per il rifiuto delle cure
La questione forse è più semplice per la rinuncia cure già iniziate
La questione diventa molto seria perché l'atto di rinuncia dico bene di rinuncia a cui agenziale è un atto di libertà quindi un atto lato sensu negoziale o comunque di autonomia
E
Diciamo un'autonomia per turbata che attinge il livello di quella che negli atti patrimoniali sarebbe qualificata come concrete incapacità di intendere e di volere
Rende l'atto invalido e sia e in questa materia attenzione non si può parlare di annullabilità cui sono tutti l'H da Cordoba è un presupposto di ammissibilità diciamo di riferita e quindi una richiesta sul filaria
Di questo turno di di rinuncia alle cure quindi proiettato sul jet esporrebbe seri problemi di parità un'ultimissima riflessione
Con riferimento al problema dell'eutanasia allora con la lucidità la profondità del filosofo di vaglia
Genova Zarrella cioè va approvato a far rifluire l'atto invasivo nella nella tradizione della filosofia morale che si inquadrare il cosiddetto colpo di grazia ora naturalmente il mio rispetto per Piero Mazzarella davvero grandissimo sotto ogni profilo
Te ne ho parlato anche con lui al tavolo parlato con le tavole di cui su poco fa però devo dire che dal punto di vista strettamente giuridico civilistico
Tutta quella congerie di norme che richiamavo prima prova a garanzia della
La genuinità del consenso caratterizza i consensi
In questa materia con li li connotato il crisma della necessaria revocabilità al contrario del consenso contrattuale che vincola forza di legge quel consenso è sempre revocabile
E allora forse anche sul più sul piano etico e giuridico una differenza tra il suicidio assistito e quindi colui che decide di dare un consenso a a al che che gli toglie la vita praticato da se stesso praticato da se stesso e l'eutanasia e l'ha tenuta magico aiuto di un altro
Può trovare una ragionevole giustificazione proprio in cui esso siccome lato irrevocabile fino all'ultimo
E per si tratta di scelte davvero tremende
L'unico che può decidere se si vuole ammazzare fino all'ultimo istante in cui come dire alla possibilità di azione e e il titolare
Della vita e non è che solo l'Unipol decide di non ci resta il problema di colui che non può farlo perché non si può promuovere bene il documento del Cortile dei Gentili in realtà ci aiuta a risolvere questa questione perlomeno laddove afferma che alcuni con gli attuali mezzi tecnologie consentono di far parlare di e
Quindi farà anche muovere persone che per operai sono in condizioni di totale morbidi mobilità anche soltanto con ponendo gli occhi ora per rende
Forse irrealistico per tutto la possibilità che uno non posso neanche do Sur riuscire a fare questo
Chiudo dicendo solo che insomma la morte fa parte della vita e quindi dal preso tremendamente sul serio perché la vita va presa tremendamente sul serio vi ringrazio per l'intenzione
Grazie al professor Vincenzo Verdicchio per aver delineato in maniera limpida forbita e ricca di riferimenti soprattutto la giurisprudenza costituzionale
Quella difficile per
Binomio
Tra fragilità ed integrità difficile binomio che si coglie soprattutto negli interpretazioni a fini applicativi del riferimento all'assoluta intollerabilità delle sofferenze
Che necessariamente deve combinarsi tuttavia con
La natura incondizionata
Della scelta libera e consapevole e su questo diciamo il l'elemento cardine delle circostanze e dell'analisi di quelle soglie minime di tutela dell'integrità della vita a fronte del concetto di dignità ci lascia ancora riflettere
Veniamo ora al momento conclusivo degli interventi programmati siamo qui
A collegarsi ed è forse già collegata alla Grimaldi ricercatore di diritto privato dell'Università della campagna Luigi Vanvitelli
Chi interverrà avvenimenti perché oramai il convegno volge al termine ed il tempo è tiranno tutti senza
Sì buonasera tutti grazie ad essi innanzitutto
Un ringraziamento agli organizzatori per l'invito e porto i saluti della professoressa Lucilla Gatta direttore del centro cresce Blair di cui anch'io sono un componente
E perché qui oggi rappresento e passando subito abile considerazioni suscitate
Dalle tante interessanti relazioni ascoltate oggi su un tema così importante ed attuale partirei proprio da nella legge toscano più volte oggi citata perché con questa legge si ripresenta ancora una volta la questione
Relativa come è stato più volte oggi detto a persone che sono tenute in vita grazie a tecnologia terapia farmacologica ma in condizioni che serie
Tendono e o avvertono avvenute tanto da farle spesso invocare la proposta perché come più volte ribadito durante i vari interventi ripropone le questioni non solo morali non solo etiche ma anche politiche giuridiche nello specifico una DS e indagare fino a che punto dai diritto di ciascuno di decidere della propria vita
Si pone l'evidente necessità di tener conto della pluralità di posizioni
Quella secondo cui abbiamo ascoltato oggi la vita è sacra e di conseguenza il singolo non mi può disporre fino in fondo
E l'altra che o a più riprese è stata sottolineata in scritti e convegni anche nella confesserà istanza della battaglia che considera oltre alla vita
Di uno circa la cosiddetta vita biografica
Perché e sono in quest'ultima lei si trova al centro si trovano al centro i valori della dignità e dell'autonomia della nessuna dunque anche sul piano del diritto una buona legge e quella di contempla queste diverse sensibilità Titti Storo nel nostro Paese
E alcuni
Hanno ipotizzato sono magari convinti che la strada migliore sia la depenalizzazione
Da d'altro canto invece magari la liberalizzazione non è sufficiente il legislatore dovrebbe intervenire le danzando
Per Natale proposito è certamente comprensibili anche in quest'ultima ipotesi lato preoccupazione diffusa
Di possibili distorsioni o abusi e che cioè la Nigeria diventi lo strumento con cui liberarsi di persone indigenti occhi possano essere considerata in qualche modo un peso
Anche nel il servizio sanitario sociale
Tale timore
è facilmente superabile dettagliando né bene l'impalcatura giuridica predisponendo un monitoraggio efficace della sua applicazione
In quest'ottica chi chiede di essere accompagnato alla morte non può essere lasciato sullo perché l'accompagnamento alla morte un diritto umano e pertanto ogni essere umano deve poter decidere
Quando dove e come bullismo dire valorizzando concretamente il consenso informato della persona nel senso però indicato dal professor Verdicchio cioè di una scelta che sia una scelta effettiva meditata non frutto della disperazione del momento
E proprio con riferimento a ciò concludo lasciando una proposta che abbiamo elaborato proprio all'interno del centro di ricercare c'è la che è la seguente
Niente ricollego un attimo alle alla relazione del professor Gambino che prima ci diceva giustamente relazione sempre ricca di spunti di riflessione soprattutto per le giovani studiosi faceva giustamente riferimento ai comitati territoriali
Ecco noi come centro rese allora proponiamo di affiancare anditi comitati gli sbarchi etici che il Consiglio nazionale di bioetica da proponila già nel dicembre del due mila ventuno provochino come in realtà da inviare all'interno di delle strutture sanitarie
Definendo questi spazi etici come luoghi di ascolto di incontro
Di scambio di esperienza di vita personali e professionali in cui dare voce ai singoli cittadini e alle associazioni che li rappresentano
La proposta viene formulata tenuto conto del fatto Kenia sperimentale sono su Ustica in primis parchi etici in alcune realtà sanitarie e chiave lei partirà la prima edizione in Italia del corso spazientisce negli spazi pubblici tra i quali anche le strutture sanitarie
Questo il pasti che in una realtà multiprofessionale
Probabilmente si possano uscire effettivamente a colloquio a a in confronto tra le varie esperienze che vengono riportate
E dai pazienti dai ai familiari e comunque con il quei supporti anche psicologici di cui ancora ci parlava
Anche il professor Bin vecchio si possa arrivare a questo consenso effettivamente meditato sì arrivi ad una coscienza effettiva nella Cinecittà Dini porre fine insomma la propria esistenza grazie
Grazie anche per questa proposta concreta alla professoressa Paola Grimaldi
Invitiamo ad intervenire la professoressa Emilia Cagli alla tela docente a contratto di etica e bioetica nell'Università di Napoli Federico secondo
Così credo che si senta adesso
Allora innanzitutto una ringraziamento al ringraziamento lo rivolgo al circonda
Al direttore il professor Andrea Patroni Griffi e alla moderatrice di questa sessione pomeridiana la professoressa Antonella Tartaglia porcini ovviamente il mio grazie va anche a tutti i componenti del comitato scientifico
E della segreteria organizzativa di questo convegno per il lavoro straordinario intessuto di coraggio
E il tessuto anche di grande pigrizia
Per l'ottica interdisciplinare pluralistica che siete riusciti a perseguire
Ovviamente il mio è un intervento molto breve calibrato solo su pochi minuti quindi debbo ovviamente premettere
Quanto già sottolineava prima l'ultimo relatore e cioè che molti concetti
Sono impliciti non sono sviluppati e sono solo accennate questa è solo una traccia di riflessione che poi se sarà possibile ampie arrivò nel corso del futuro quindi solo qualche considerazione
Che io credo possa riprendere anche molte nozioni che sono emersa nel corso della mattinata
Nozione mila problematici azione della nozione di autonomia ma problematici azione della nozione di vulnerabilità
E di paura intesa come relazione
Ora e noto che le nelle nell'ambito della filosofia morale nell'ambito della filosofia politica che le cosiddette etiche della cura maturate
E in per alcuni aspetti soprattutto nel dibattito nordamericano statunitense
Del vasto e articolato bacino decreta il pensiero delle donne abbiano profondamente cambiato gli orizzonti colto concettuali
Della riflessione teorica ovviamente sarebbe necessario premettere non lo faccio
Una riflessione sul rapporto tra etica della pure medicina che affonda le sue radici nell'antichità classica pagine platoniche dal Carbide in poi sono magistrali da questo punto di vista ma anche in una venendo più vicino al nostro tempo straordinarie le pagine di un autore come Karl Jaspers
Mille nei suoi saggi sul medico nell'età della tecnica ovviamente quello della cura e tema bioetico ampiamente sollevato nel corso degli ultimi decenni
E in una prospettiva di umanizzazione della fase finale terminale della vita costituisce un aspetto cruciale di riflessioni che hanno a che fare non solo con l'etica
Ma anche con una questioni di carattere politico istituzionale ed economico tutto ciò veniva fuori ampiamente questa mattina
E si è sottolineato volevo facevo riferimento in particolare alcune pagine molto belle
Delle piccolo lei si fa di fine vita
In cui si parla dell'accompagnamento nel finale della dell'umanizzazione della fase finale della vita come accompagnamento per lenire
Li risonanze emotive provocate dal dolore che coinvolge la globalità della persona innescando profondi sentimenti d'angoscia
E ovviamente da questo punto di vista una risposta e offerta dalle cure palliative ma forse e opportuno ragionare di USA in una fase così delicata come quella dell'approssimarsi alla morte una fase contrassegnata
Da un inesorabile logoramento delle reti relazionali dall'affievolirsi dei legami con il mondo e io credo che la giornata sulla cura da questo punto di vista
Posso consentire di dare impulso decisivo ad una visione più ampia delle questioni connesse e questa volta voglio sottolineare ad una cultura della cura
Che dovrebbe essere intesa come disposizione morale ma anche politica
Intesa a colori viene e ad accogliere la vulnerabilità costitutiva dell'umano intesa insomma come scelta eticamente responsabile di prossimità fisica ed esistenziale dell'altro ecco la speciale vulnerabilità della fase finale della vita
E quei momenti così difficili che purtroppo
Abbiamo attraversato attraversato del salutare le persone care del separarsi dalle persone care io credo che molto abbiano da insegnarci
Anche per una riconsiderazione complessiva dei significati della cura per tutta la nostra intera esistenza e quindi il Lessico della cultura della cura
I componenti i termini fortemente connotate in senso esplicitamente orientato al riconoscimento di valore ancora una volta sia morale che politico
Distanze solidaristiche legati a una serie molto articolata
Di operazioni intellettuali concreti interventi
Volti alla decodifica dei bisogni e qui bisogna una parola chiave su cui insiste la filosofia morale la filosofia politica anche a partire dalle riflessioni di Martha Nussbaum
All'attenzione verso le trame relazionali del vivere
Alla comunicazione rispettosa
E su questo sono in hanno insistito molto i relatori che mi hanno preceduto ma io vorrei ricordare le bellissime pagine di un bio giurista Paolo Guzzanti che si è molto occupato di questo tipo hanno la
Parole che entra noi così diverse io credo che sia una riflessione bellissima che insiste sulla permanenza ancora
Di punti di cui lui parla di punti di cecità comunicativa e questo sia credo che costituisca un aspetto della continuo rinnovamento della cura particolarmente rilevante
Un'ultima
Questione vorrei proporvi sarò rapidissima a partire dalle riflessioni di una studiosa me statunitense
Joan Tronto la Tronto nel mille novecentonovantadue novantatré pubblica un libro che
Sin viene tradotto in italiano con il titolo confini morali Came effetto dirompente ha un effetto dirompente viene tradotto in diverse lingue
Perché
Perché
Colloca sposta la cura dai margini al centro della riflessione morale
E questo con consente di Rifredi ridefinire i confini morali lei per questo parla dimora lombarda disse
Entro cui bisogna riesaminare le implicazioni politiche sul piano della cittadinanza democratica e della scienza giustizia sociale quindi l'altro conto ci Contucci sollecita a considerare la valenza universale della cura che a suo parere va sottratta al confinamento nella sfera familiare privata
Ecco queste sarebbero considerazioni molto importanti da riprendere
Se non si pone l'abbandono terapeutico probabilmente bisogna riflettere su un sostegno alle reti relazionali che non possono essere solo familiari
Nell'ambito del fine vita e quindi debbono prevedere un sostegno quel ferì istigò estremamente sostanzioso
Quindi sottrarre la la cura alla sfera familiare e privata che tradizionalmente veniva associate funzioni sussidiarie
E pubblicamente rilevanti e questo lo sottolinea un'altra filosofa morale purtroppo molte di recente a causa del Comité che Elena Pulcini
Il svincolate l'etica della procura dall'identificazione esclusiva con la moralità femminile
Cioè John trotto fa un'operazione di sganciamento dell'etica della cura
Da un
Visione essenziali spicca del femminile da un'emissione essenziali Istica del genere soprattutto di sganciamento della della etica della cura da una dal concezione esclusivamente legata al materno alla diate materna alla diate materna
Salto alcune parti quali sono i termini costitutivi di questa etica della cura
Trentenne possiamo dire conservare riparare sostenere sono gli obiettivi di pratiche che si configurano come un processo continuo sfaccettato funzionale a integrare i bisogni concreti delle persone nella sfera della giustizia e dei diritti perché nel suo saggio
La Tronto fa anche notevoli considerazioni
Il rispetto alle impostazioni della teoria della giustizia John John Rawls per esempio
E quindi l'etica della cura e un prisma attraverso cui scottare i profili non solo professionali ma pure i politici in un agile che si proietta verso un'autentica inclusione democratica
E quindi cura e democrazia rappresentano una dia de inscindibile decisiva per un radicale ripensamento scrive l'altro conto delle strutture di potere
E di privilegio che attraversano le nostre sollecitazioni nelle nostre società
Salto ancora delle parti di riflessione della Tronto più specifiche per chiudere sottolineando come la sollecitazione a ripensare insieme cura il democrazia
Credo che resti molto attuale
Anzi sono convinta che possa costituire per molti aspetti una sfida aperta anche per una compiuta umanizzazione della fase terminale della vita io vi ringrazio
Ancora una volta grazie
Grazie ad Emilia Taglialatela per queste riflessioni enormemente costruttive che ci proiettano o in un
Realtà costellata dalla dimensione culturale identica della cura
Che guarda alla proiezione in un contesto di solidarietà sociale che non può prescindere tuttavia dei fondamenti epistemologia ICI
La dell'esistenza e dalla concezione funzionale dell'essere nella sua dimensione relazionale quindi la ringraziamo molto per il suo apporto e chiamiamo qui Giuseppe Vacchiano per il suo intervento
Da associato di medicina legale nell'Università degli studi del Sannio caro collega
Rimane comunque sempre con noi
Grazie grazie a te Antonella grazie al cibo grazie tutti gli amici che mi hanno coinvolto in questa giornata di profonda intensità
Culturale etica morale e giuridica
Da medico io non avrei mai immaginato di trovarmi una volta che qualche anno fa quando Andrea Patroni Griffi venne qui a Benevento a discutere di questi argomenti non avrei mai immaginato che questo argomento avrebbe avesse potuto suscitare l'interesse del CIPE e di tanti altri colleghi
E da medico volendo rapidamente concludere perché l'ora tarda non mi consente di dilungarmi io voglio sottolineare le difficoltà operative
Che si mi troverete ad affrontare da me dico in un caso in cui potrei essere chiamato coinvolto a decidere in ordine alla suicidio assistito a una richiesta di suicidi assistiti
E sono partito subito dalla sentenze della Corte costituzionale che presuppone consenso libero e consapevole presuppone un consenso di una persona libera e consapevole
Ho molta difficoltà
Ad accertare la consapevolezza e alla libertà la piena libertà di questo consenso espresso da una persona che affetto da sofferenze fisiche o psichiche indisciplinati
E soprattutto ho la necessità di sottolineare come questo consenso non possa essere come dire recepito to cook ma debba essere l'espressione di un percorso metodologico particolarmente accurato particolarmente sensibile
Preceduto da una serie di informazioni non poche e soprattutto aste interamente meditato e attenta mente valutato con il paziente stesso e vedrei bene in questa de funzione come ha sottolineato in inciso il professore debbo uccelli il coinvolgimento di una commissione in cui oltre al medico legale sia nel presente uno psicologo o psichiatra un neurologo uno specialista della materia della particolare patologia di cui affetto il passi
Perché una decisione di tal senso di tale gravità di tale intensità non possa essere come dire precipita a cuor leggero ma vada condivisa e vaga responsabilmente accettata
Secondo punto la corte parla di trattamenti di sostegno vitale
Ma da medico mi sono interrogato quali su questi trattamenti e cosa dobbiamo intendere per trattamenti di sostegno vitale
Scusate ma io non ho trovato una definizione scientifica di questa di questi trattamenti
Lo stesso compose intendere da un punto di vista personale come dei trattamenti atti a vita viarie funzioni indispensabili per la vita
Ma ho notato quindi identificare questo tipo di trattamento in trattamenti invasivi in trattamenti necessari per supportare determinate funzioni
Ma ho notato in alcune sentenze successive a quelle della Corte costituzionale da parte di alcuni tribunali come si sia in atto il tentativo di allude a toccare le manchi edilizi Cisi ieri
Sia indirizzati verso una interpretazione sempre più liberale e più ampia del trattamento di sostegno vitale intendendo come trattamento di sostegno vitale anche il trattamento farmacologico
E allora mi sono posto il problema ne discutevo prima col professore bucce anche insulina per il diabetico è un trattamento di sostegno vitale
E se io privo il malato dell'insulina avvio impalato alla morte ma è il diabete una condizione per quanto magari ineliminabile per quanto incurabile una condizione tale da giustificare una tale richiesta
Non lo so lo pongo ai giuristi il problema io penso di no nel magari poi cc affronteremo ancora lei sofferenze indicibili ovviamente di tipo psicologico e Persico
Presuppongono una valutazione soggettiva del malato va una valutazione che è difficile poter capire comprendere e condividere se non con l'ausilio di uno spread specialist
Ed ancora
Scusate come dire la rivendicazione
La stenta addirittura intervenire in unità al tipo di attività
Viene a confliggere spesso e volentieri e poco confliggere fino all'orlo con la mia identità morale etica con i miei valori ovviamente l'obiezione di coscienza ovviamente
Un'obiezione di coscienza perché la mia
Professione la mia fuga si esercita in termini di libertà sono io sull'acqua che ho la facoltà da parte dell'ordinamento di decidere qual è la migliore pure da indirizzare sono richiesti potete intervenire o non intervenire su determinate situazioni questo però non può essere inteso in senso come dire coercitivo
Anche per il medico pubblico
Perché a mio avviso come dire il dettato etico il dettato di ontologico viene prima di ogni anno
Inoltre un'analisi quando non c'è più tanto niente da fare io credo che ci sia ancora molto da fare
In una sintesi
Di una nella visione di una prestiti una nell'accezione di una concezione olistica della persona che tanto care a nostro maestro e che come dire
Non posso non rifiutare perché si possa essere possa essere assicurata al malato alla persona che lo chiede non il diritto al morire ma il diritto a morire con dignità che è tutt'altra cosa grazie
E
Altro essere Vacchiano perché dal medico
Medico legale ha ha ripreso e puntualizzato esteriormente
I profili di delicatezza che involgono espressioni alle quali è inevitabile attribuire un significato concreto sempre secondo il monito distingue frequente errore e
Ultimo ma non ultimo chiamiamo quindi i LEA presidente del consiglio dell'ordine dei medici di Benevento
Pietra torna bene incremento ringraziandolo anche per la collaborazione che il Consiglio dell'Ordine ha ha offerto a questa giornata
Anzitutto
Ringrazio gli organizzatori quindi ringrazio il CIRM per aver scelto Benevento come sede per questo interessantissimo convegno da un profilo culturale
E umanistico eccellente per cui veramente grazie per aver scelto la nostra città
E grazie all'Università del Sannio che diventa sempre più un orgoglio per tutti noi di aver messo a disposizione questa splendida sala e e questo manifestazione appunto che veramente una città d'arte e ogni luogo ogni posto è bello dal potere per cui sono orgoglioso anche perché l'ordine dei medici sia stato invitato a questa manifestazione a dire il vero dovevo essere presente stamattina ai saluti ma oggi c'era il primo consiglio nazionale della nostra Federazione quindi sono stato impegnato a Foggia ma ho fatto di tutto per essere qui in tempo a portare il saluto dell'ordine dei medici potrei fermarmi assoluto però io credo che dopo tutto quello che ho ascoltato due paroline le devo dire perché mi compete mi associo tutto quello che ha detto il professore
Bocelli tutto quello che ha detto il professore varchiamo per quanto riguarda le cure palliative
Dio mi sento di dire che noi medici dobbiamo essere sempre i vicini al paziente Sempre vicini al paziente di alla famiglia del Presidente
Questo ce lo chiede l'articolo tre lo riprende l'articolo sedici del Codice deontologico Lori afferma l'articolo trentanove ma io dico che al di là di tutto quello che è scritto in questi articoli ce lo dice il nostro essere medico la nostra coscienza
Noi siamo vicini al presidente e curiamo il paziente anche quando sappiamo che non è possibile guarirlo
Questa è la nostra posizione decisa e convinta
Infine entità diventa tutto più difficile infine vi
Ma aperto un un un mondo di questioni etiche un mondo di questioni etiche
La Regione Toscana e partita altre regioni stanno seguendo a ruota la Regione Campania in essere una proposta di legge tra i cui firmatari c'è anche un nostro iscritto
Di Benevento il dottore Luigi Abate di un nostro consigliere e componente della commedia la quinta Commissione in quanto consigliere regionale uno dei firmatari di questa legge
E tra l'altro questo al momento è molto sentito anche dal comitato etico Campania uno di cui mi onoro di far parte abbiamo dedicato alle nostre insediamento proprio una seduta per trattare quest'argomento
Io non voglio essere ripetitivo perché delle cose gli ha proprio diciamo così risposte benissimo in modo eccellente io non sono sicuramente all'altezza del professore Bucciarelli però vorrei riprendere dei concetti chiave
Non solo come quale per il risolve
Ecco qua allora sicuramente
Nell'ambito della della Codice deontologico c'è un prima e un dopo due mila diciannove
Prima del due mila diciannove c'era l'articolo e c'è tuttora l'articolo diciassette del codice deontologico che reti FITA dal titolo atti finalizzati a provocare la morte
Il medico anche su richiesta del paziente non deve effettuare nel favorire atti finalizzati a provocarne la morte
La la sentenza della Corte costituzionale del due mila diciannove
Crea quindi un passaggio un passaggio al punto tale che il sei febbraio del due mila venti la federazione deve come sente il dovere di modificare l'articolo diciassette
E la modifica consiste proprio nell'adeguare questo a la situazione alla sentenza della Corte costituzionale che è andata ad individuare un'aria di possibile non punibilità e quando questo si realizza
Di realizzare in chi agevola l'esecuzione del proposito di suicidio autonomamente e liberamente formato sì di una persona tenuta in vita da trattamenti di sostegno vitale e affetta da una patologia irreversibile
Fonte di sofferenze fisiche o psicologiche
Che la reputa intollerabili ma pienamente capace di prendere decisioni libere e consapevoli sempreché tale condizioni input e le modalità di esecuzione siano state verificate da una struttura pubblica del servizio sanitario nazionale previo il parere del Comitato etico territorialmente competente
Tre punto dico che al nostro comitato etico ancora non è giunta alcuna richiesta di tal genere ad oggi quindi voglio dire speriamo non lo so quello che succederà
Ma la la farò macero a aggiornato il Codice deontologico dicendo non sarà punibile dal punto di vista disciplinare dopo attenta valutazione del singolo caso
Il medico che liberamente sceglie di agevolare il suicidio ove ricorrano le condizioni poste dalla Corte costituzionale in più va a precisare si tratta di quei casi nei quali l'aiuto riguarda una persona tenuta in vita dal trattamenti di sostegno vitale come ad esempio l'idratazione e l'alimentazione artificiale
E affetta da una patologia diversi delle fonti di intollerabile sofferenze fisiche o psicologiche ma che resta veramente capace di prendere decisioni libere e consapevoli
Se ricorrono tutte queste circostanze oltre ad alcune condizioni procedurali l'agevolazione del suicidio non è punibile da un punto di vista penale
Ma la farò macero non si è fermata qui perché anche deciso di allenare la punibilità disciplinare a quella penale
Perché questo per lasciare libertà ai medici di agire secondo la legge ma anche secondo la loro coscienza
Quindi restano fermi principi dell'articolo diciassette
Secondo il quale il medico anche su richiesta del paziente non deve effettuare nel favorire atti finalizzare a provocarne la morte
E ciò in analogia con quanto disposto dalla Corte costituzionale nel due mila diciannove che al di fuori dell'area delimitata ribadito che l'incriminazione dell'aiuto al suicidio non è di per sé in contrasto con la Costituzione
Ma è giustificata da esigenze di tutela del diritto alla vita
Specie delle persone più deboli e vulnerabili che l'ordinamento intende proteggere evitando interferenze esterne in una scelta estrema e arriverà a breve che quella appunto del suicidio
Ma nella pratica cosa è cambiato per noi l'ordine dei medici è cambiato soprattutto l'aspetto disciplinare quindi i nostri consiglieri disciplina che sono chiamati a valutare ogni giorno
Provvedimenti nei confronti dei nostri iscritti
Siamo in questo caso chiamati a valutare ogni caso nello specifico perché dobbiamo accertare se ricorrono tutte le condizioni previste dalla sentenza della Corte costituzionale e se così sarà il medico non potrà essere punito da un punto di vista disciplinare
E questo è stato fatto in modo tale che per tutelare la libertà di coscienza del medico che il principio di autodeterminazione del paziente
E nello stesso tempo l'autonomia degli Ordini territoriale nei procedimenti disciplinari correlando Licola perfetta aderenza ai dettami costituzionali
Corre organiche medici liberamente o cosa posso promettere che impegno posso prendere sicuramente come da statuto noi siamo garanti verso la cittadinanza non siamo un organo voglio dire protettivo verso la classe medica noi siamo garanti verso la cittadinanza
Siamo garante verso la cittadinanza ma siamo garanti anche verso i nostri scritti quindi quello che noi dobbiamo fare sempre e comunque pretendere e controllare il rispetto di tutti gli articoli del Codice deontologico
E in più con impegno che prendono ci siamo insediati a gennaio di quest'anno già stiamo facendo delle iniziative
La professoressa ha già partecipato a qualche nostra iniziativa l'impegno che prendo con tutti voi corna i professori con l'uni Sannio con la platea e che noi ci impegneremo a portare avanti a divulgare la cultura del fine vita
In che modo formando i nostri iscritti
E portando avanti campagne di sensibilizzazione di comunicazione per l'intera cittadinanza perché la tematica e delicatissime difficilissime per tutti noi addetti ai lavori figuriamoci per i nostri pazienti io vi ringrazio per l'attenzione
Si è al presidente Luca Milano per l'impegno assunto che chiude questi interventi con una dimensione concreta di prospettiva
Di collaborazione articolata tra istituzioni e a me illa
Difficile
Compito di chiudere questi lavori
è un onore del quale però non a Bussero
Mi limiterò a rinnovare un sentito ringraziamento
Al Centro interuniversitario di ricerca bioetica che plasticamente quest'oggi nelle due sessioni che hanno animato questo incontro annuali non lo dimentichiamo e l'incontro annuale del nostro sodalizio tra università e centri di ricerca ha dimostrato mirabilmente come la ricerca scientifica
Se
Sostenuta dalla competenza dalla passione e dall'impegno da la connubio
Di varie umanità
Varie culture vari sensibilità
Accomunate tutte da un agire funzionale nel senso di porre
L'esito dei saperi
A disposizione della società civile è in grado di concretizzare il monito di chi ci ha lasciato ed abbiamo ricordato oggi
Un uomo un medico un professore universitario presidente del Centro interuniversitario di ricerca bioetica una persona che siamo accompagnato fino all'ultimo istante della sua esistenza testimoniando nel convegno che a te ceduto di poco tempo questa giornata
Che l'anelito di vita
Rispetto al quale tutti siamo tenuti ad un compito di tutela e di promozione valoriale
Alimentato dal fine
L'autentico fine l'autentico Obiettivo quello di lasciare
Messaggi di costruzione
Di
Relazione intergenerazionale e qual è il messaggio che oggi noi
Possiamo lasciare ricordando quello che Enrico Di Salvo sia invitato a portare avanti sicuramente un messaggio di amore in senso operativo che può tradursi anche in un monito
Normativo
Il piano della regolamentazione dei rapporti in quella prospettiva che trasforma l'individuo
Come centro esclusivo ed isolato impersona come soggetto relazionale
Difficilmente in grado di auto determinarsi Dassi in sé e Pisti tant'è vero che
Ma i civilisti siamo portati a costruire la dimensione del consenso praticavano dura profondamente alla sua etimologia
Che il comma
Sentire sentire insieme non già commetterei sul posto bensì come ha prodotto di un processo che è naturale come innaturale la relazione umana
Un centro interuniversitario di ricerca bioetica che unisce la cultura giuridica
A quella biomedica a quella bioetica quella filosofica a quella dell'etica morale nelle sue varie declinazioni a quell'anche dello studio delle tecnologie e delle scienze delle neuroscienze
Perché oggi anche se non è stato presente fisicamente un testimone
Delle scienze
Psicologiche era un collante tra tutte le relazioni e le testimonianze che si sono avvicendate il bisogno di confrontarsi con la dimensione psichica della
Momento estremo
Della scelta ci dimostra che per soltanto attraverso un dialogo strutturato
Un dialogo convergente pur partendo da posizioni distanti si può approdare risultati costruttivi
Non possiamo lasciare solo il legislatore la corte non lo lascia solo la corte
Gli rivolge un monito che non si traduce in un giudizio di disvalore per quanto già operato e che elemento costruttivo sul quali sviluppare ulteriori determinazioni
Dobbiamo necessariamente accompagnarne
L'operatività come tutta la società civile che è espressione dell'autentico valore di uno Stato perché lo Stato nella sua capacità atti essere moderno e civile si riconosce non tanto per questi enormi successi in campo tecnologico
Scientifico bensì sente comunque dal modo attraverso il quale si rivolge a i cosiddetti ultimi a coloro i quali sembrano essere ai margini
Della concezione dominante ebbene un centro interuniversitario di ricerca bioetica
Si può offrire la possibilità di
Condividere il metodo quello del dialogo costruttivo dialogo costruttivo che anche la metafora della procedi mento Pellizza azione
Di quella unica che solo la autodeterminazione che altro non è se non sintesi di un motto di libertà che tuttavia può essere fortemente attenuato da circostanze condizioni che si non ledono tuttavia turbano o limitano l'assoluta libertà del volere
E quella e niente io sono mia che non è soltanto l'intervento
Autoritario di un soggetto terzo occhi pretende di decidere incidendo con la sua volontà sulla volontà del soggetto debole mai l'espressione metaforica degli insiemi
Di componenti che concorrono a la regolamentazione del caso concreto che altro non è se non il momento nel quale interessi rilevanti meritevoli di tutela vengono composti all'esito di un bilanciamento che non può non essere secondo ragionevolezza
La ragionevolezza c'è indicata insieme la proporzionalità e l'adeguatezza da quel monito che ci viene dalla corte costituzionale ed il legislatore mi può e ne deve raccogliere gli aspetti funzionali e in questo concordo pienamente con quello che ci ha consegnato nelle conclusioni vere di questo convegno oltre
Essere Lorenzo Chieffi non già attraverso una legislazione di decisione attraverso una legislazione di guida
Chiaro compagni questo processo di maturazione verso il raggiungimento di una consapevolezza piena che la morte è parte della vita concordo pienamente la morte anche una metafora del termine in senso giuridico perché ne è certo Lanna
Donne incerto il quando ed è proprio su questo quando che incidono la maggioranza delle ipotesi concrete dalle quali appresso le mosse questo evolve vere
Delle diverse posizioni scientifiche
è etiche
Istituzionali politiche ideologiche che oggi in parte si sono manifestate in questo consesso
Ebbene è stato detto la vita non è indisponibile
Ma questa non è l'assoluta indisponibilità deve essere necessariamente contestualizzata e soprattutto correlata a condizioni concrete perché lo ricordo a me stessa da giurista civilista ritornando proprio alle istituzioni
Il diritto soggettivo nella sua connotazione basilare si articola in almeno tre gruppi di facoltà quelle che si esprimono nel cosiddetto potere di godimento quelle che si scrivono nel cosiddetto potere di
Disposizione e quelle che si esprimono nel cosiddetto potere di controllo
Ora i punti dei bulli che poi sono i punti sui quali non a caso la legislazione nel suo evolvere sta focalizzando l'attenzione sono proprio il godimento
Cioè
La qualità di quella vita che dovrebbe o meno esseri meritevole di essere vissuta fino in fondo e quindi la dignità della vita guardata da un punto di vista non necessariamente individualistico bensì sociale
E dall'altro canto il controllo e chi deve esercitarlo ecco sul controllo sui comitati etici sulla ultima parola che dovrebbe essere più che una parola di decisione una parola di garanzia
Credo che la riflessione non sia ancora definitivamente maturata e quindi il mio auspicio con un ringraziamento a tutto il Centro interuniversitario di ricerca bioetica tutte le università che hanno partecipato a tutti i componenti di questo bellissimo momento di confronto aperto i dialogante provenienti da diverse partitella al nostro amato Paese e quello di continuare a riflettere di continuare a essere laboratorio funzionale di un pensiero critico nel senso della critica costruttiva
Per propugnare soluzioni partecipate e solidali dove la solidarietà si fa formante dell'intervento delle istituzioni in un ambito
Che ancora
Distante da una soluzione definitiva ma che proprio per questa ragione richiede giornate come queste momenti corali
E soprattutto il rispetto e l'equilibrio tra tutte le posizioni in campo
Finalizzato a
Celebrare in senso concreto dinamico e irreale
I valori della vita nella
Caratterizzante umanità che contraddistingue il tempo del diritto il tempo della bioetica il tempo del vivere o come un passione di
Un'esistenza
Meritevole di tutta l'attenzione possibile e di tutto l'impegno concreto nella dimensione del lui e di questo vi ringrazio buona sera