"Umanita' e disumanita' di fine milennio: possono i Vangeli dare un contributo alla politica ?" organizzato dall'associazione Oltre il chiostro, la Libera universita' della politica e il movimento Umanita' nuova in occasione della pubblicazione dei Vangeli da parte de "l'Unita'" (Napoli, S.Chiara)

Passa trattarlo il nazista e per allora chiamiamo
Per rimediare
Per me è un motivo di grande pregio evitare
All'incontro di oggi pomeriggio c'è un elemento che accomuna un valore arriviamo profondamente palestinesi anche la nostra
Personalmente queste parole speriamo che la
La via opposta nella dagli affari esteri e la necessità se non questo è il dialogo autentico quello che serve ed economici
Per i monumenti accessibili le riversa
Perché pur nella diversità
Possiamo andare
L'incontro di stasera risponde destinato alle donne Vender il sedicenne in tanta parte della nostra società anche se faticosamente viene portata avanti ed anche questo
Definizioni dei continenti aria leggendo rinviare non riescono a soffocare l'esasperazione che attraversa il mondo
E tanti ideali intorno al Verano sono
Che questo desiderio tale forte
Noi l'associazione molto inchiostro
La Libera università nella verifica il movimento umanitario
I nostri relatori ma non solo tutti voi che siete intervenuti siamo in vigore all'espressione di questa invenzione
E di questi ultimi giorni significa dettata tutto esordì in questi anni abbiamo
Movimento da allora
Ha come scopo specifico di lavorare per una sinistra che si stringono inestricabile
Eliminando un mondo
Non ho remore Veltroni e direttore dell'Unità giornale e anche nella Sace pubblicare
Ha confermato l'intenzione via
La ricerca di iniziative leggibili riuniti di fronte al degrado morale bene questa nostra tempo
Quindi la mia serenità di un mondo unito e la grandezza degli uomini da oggi non ovviamente simili reati non può essere dove grazie
Ma sono un'azienda instancabilmente rinasce che ci senza impegno per l'uomo e non vorremmo
L'incontro di questa sera
Oneste Pansa segnala questa francese
E a
Ma la buona sera innanzitutto un ringraziamento a radio radicale per la sua presenza
Per il fatto che registrerà trasmetterà quest'incontro
Ma io entro nel vivo dell'argomento per consentire una brevissima
Brevissimo sguardo panoramico su questo su questo tema prima di lasciare relatori la parola il confronto e prima di lasciare anche a voi la possibilità di intervenire in un secondo momento
Ma i nostri incontrarci stasera come ha detto Diana due ragioni fondamentali la prima consentire anche più personale anche se frutto di un rapporto che con diversi amici con i quali condividiamo questa esperienza va avanti nel tempo
E credo che e l'ansia comune che accomuna tanti di noi di fare qualcosa e di spendere la propria vita per la nostra città il nostro Paese il nostro tempo più in generale per costruire una società più umana
Ed è questo anche il motivo per cui tanti idoli sono anche direttamente impegnati nel sociale e nel politico
E dall'altra credo c'è la consapevolezza di tutti noi presenti qui che se non vogliamo essere sterili inutili anche nel nostro impegno sicuramente la costruzione di una nuova umanità
Avviene contanti con tanti altri che probabilmente non condividono la nostra le nostre convinzioni ma che sono impegnati nella stessa direzione
E allora se la politica la ricerca del bene comune credo che il senso di questi incontri è tutto politico consentiti ma in questo senso nella ricerca comune che facciamo insieme di una società più giusto e più a misura d'uomo
E allora in questo senso l'esperienza di dialogo anche tra concezioni diverse serve sicuramente va incontro all'esigenza di costruire una comunità più umana per gli uomini e le donne del terzo millennio
Allora credo che forse possiamo approcciarci insieme con due concetti da una parte la memoria e dall'altra l'utopia
La memoria per avere consapevolezza di quello che accade per capire i processi che sono in atto nel nostro pianeta
E dall'altro l'utopia per un progetto al quale adeguare che al quale finalizzare i nostri sforzi e il nostro impegno
Quali sono le realtà che stiamo vivendo e quali tendenze sembrano caratterizzare questo fine millennio
Io credo che questo mondo molto differenziato e pluralistico dove le differenze culturali razziali di civiltà in questo momento rischiano di essere un vantaggio uno svantaggio insieme
Un vantaggio perché certamente accrescono le opportunità di interazione di dialogo di incontro
Dall'altra però c'è il pericolo e gli anche realtà già da qualche parte del mondo che le diversità si scontrino dando origine a conflitti oppure ad equilibri costruiti su conflitti
I processi differenziazione indicano la presenza anche di un altro aspetto che caratterizza i processi sociali attualmente in atto e quello della interdipendenza dei destini sociali economici e politici
Io credo che in una sola battuta possiamo dire che alle soglie del Duemila
Il villaggio globale che ormai nelle nostre case grazie anche al processo allo sviluppo tecnologico che ha caratterizzato questo secolo
Questo villaggio globale di petto rischia di essere una grande occasione di incontro una grande occasione di scontro e di conflitto
Lo sviluppo tecnologico ha portato veramente il mondo è nostre casse ha favorito le comunicazioni e diventato uno strumento fondamentale di comunicazione tra gli uomini di ogni latitudine di ogni razza di ogni cultura
Però questo anche moltiplicato le disuguaglianze le disuguaglianze sociali anche economiche perché l'innovazione tecnologica porta con Sea
Perché qualcuno può permettersi di acquistare e accedere sui benefici altri non posso
E allora se guardiamo questo nostro mondo io voglio accennare soltanto a tre grandi fenomeni che sono oggi in atto e sono tre problemi concreti che ci troviamo davanti ai nostri occhi da una parte il problema ecologico
Le risorse a nostra terra le falde acquifere alle foreste oggi sono in grave pericolo e minacciano fortemente un equilibrio un incontro tra l'uomo e la natura che in questi secoli andata avanti
Dall'altra il fenomeno
Della popolazione a livello mondiale ci sono dei grossi flussi migratori oggi in atto perché ci sono zone del nostro nel nostro pianeta
Dove c'è uno sviluppo che consente occupazione consente lavoro consente ricchezza e ci sono enormi zone del nostro pianeta dove una popolazione sempre più abbondante sempre più straripante oserei dire e incirca concreta di lavoro di sviluppo di occasioni dividere una vita dignitosa
E questo insieme porta con sé un problema di distribuzione della ricchezza livello internazionale
La Società dei due terzi e dell'un terzo che abbiamo costruito che sotto i nostri occhi oggi chiede risposte concrete chiede un intervento concreto a tanti di noi che a livello ripeto ecclesiale sociale politico siamo impegnati alla fine di questo millennio
E allora che futuro vogliamo dare alle nostre generazioni ci futuro vogliamo dare hanno gli stessi quale uomo e quale donna vogliamo che abiti il Duemila del nostro pianeta
Se insieme
Non solo lui anche gli altri facessimo un salto di mentalità e cominciassimo a scoprire oggi per quello che ho detto prima pel per un forte per una forte interdipendenza che esiste oggi a livello planetario Cynthia facessimo un salto e cominciassimo a pensare
Ad avere consapevolezza che ogni nostra azione personale ogni nostra azione sociale ogni nostra azione politica ha un riflesso
Per questa grande interdipendenza che c'è sul mondo intero sul destino del mondo intero
Se riuscissimo ad avere per un attimo consapevolezza che siamo davvero un popolo disteso su questo nostro pianeta
Forse tante cose cambierebbero forse tante risposte che oggi ci sembrano definitive tante risposte che io che oggi ci sembrano assolute probabilmente ognuno di noi metterebbe in discussione e si metterebbe in ricerca della possibilità di costruire un mondo diverso
E allora la vera discriminante e chiudo tra umanità e disumanità di questo fine millennio
Mi sembra oggi di fatto la capacità di saper pensare coniugando due principi che sembrano apparentemente contrapposti L'Unità e la distinzione la possibilità di vivere la pluralità delle diversità presenti sul pianeta a tutti i livelli in ogni campo in ogni condizione e la possibilità di avviarci sempre di più immunità che mette insieme che arricchisca che confronti che mette in comunicazione ogni diversità esistente
Una
Un rapporto tra unità che e disse diversità che consenta
Di costruire non un mondo di assolutismi a tutti i livelli sia politici che sociali che economici mo'e guardate che e neanche un mondo di conflittualità esasperata e pensate quello che sta accadendo oggi alle alle porte del nostro Paese anche nella ex Jugoslavia
Io credo che per noi che stiamo riflettendo su questi temi oggi che siamo in continua ricerca non possiamo non tener conto pertanto il noi che provengono anche dall'esperienza cristiana
Che in questo ragionamento in questa vita si inserisce anche un altra esperienza che ripeto riguarda tanti di noi
L'esperienza del Dio di Gesù
Un dio comunità Dio Trinità
Un Dio che Gesù ci ha svelato
In quel Vangelo di Giovanni Bucci dice il padre io siamo uno
Ecco io credo che insieme forse potremmo scoprire anche avvalendoci di questo patrimonio che l'esperienza cristiana
E che anche Walter Veltroni ha definito un patrimonio dell'umanità quando il suo giornale ha presentato e pubblicato i Vangeli probabilmente stasera confrontando insieme varie esperienze varie realtà
Potremmo anche trovare un contributo una strada nuova comune che possiamo intraprendere ripeto rispettando fino in fondo le nostre diversità le nostre identità
Ma ricche indole di una possibilità comune di incontro di dialogo e di esperienza
Io passerei la parola a padre Alvaro Cacciotti per un input per uno sguardo su questo contesto che parta da un approccio teologico etico e anche culturale e politico
Come ha detto Beppe
Approccio culturale politico tutto insieme in una volta
Proviamo
Grazie grazie a tutti grazie gli organizzatori per l'invito ma
Sono contento questa sera di poter dire qualcosa che credo un contributo parzialissime mo'a livello teologico spero abbastanza critico ma soprattutto per suggerire qualche idea forse forza senza pretendere nulla è un adagio che ho imparato fin dall'infanzia diceva che è meglio lavorare con chi non ti paga che parlare con chi non ti capisce
Sono cambiati forse i tempi da quell'Adagio ma certo se almeno ci si può trovare insieme e capirsi è già importante credo che da parte mia l'intervento a livello teologico che vorrei proporre
Vuole essere proprio su questo fatto cioè sono i cristiani che oggi secondo me
Non troviamo ancora e non usiamo un linguaggio per capire il problema e questo approvare il linguaggio significa risolvere tante cose nella vita e allora il mio intervento Prospero possa essere almeno almeno lontanamente utile per questo io credo che abbiamo scambiato la Chiesa di Gesù Cristo
L'esperienza della fede in Gesù Cristo noi cristiani per primi in molte altre cose
Presente infatti morali o in una morale
E abbiamo dimenticato che è una vite
E sotto questo aspetto
Venendo a Napoli questa mattina pensavo che
Bisogna forse essere un attimo serio con se stessi e credo che i cristiani e l'esperienza di coloro che insieme fanno anche se da punti di vista diversi con realizzazioni di verze e non solo tra cristiani ma chiaramente il mio intervento
Si limita almeno in questi ambiti no noi cristiani dobbiamo riapre io per a riappropriarci di un senso di dignità sotto questo aspetto perché perché pensiamo con idee già bell'e fatte
Noi sentiamo con idee belle fatte
Ho proviamo assenti ma già con idee belle fatte non vogliamo
E vogliamo con idee belle fatte io credo che ci sia una falsità di fondo
Proprio su questo
Sull'essere persone che sentono che pensano che vogliono con cose già bell'e fatti
Allora oggi in tempi certi tempi e di certe cose parliamo di disordine parliamo che c'è bisogno di qualche piano e certamente questo è utile ma se non torniamo a capirci su certe cose
A trovare il linguaggio per arrivare l'uno al all'altro credo che tante fatiche lasciano il tempo che trova quello che fa campare una società credo prima di tutto sotto quest'aspetto
Siano i i capolavori
Ebbene noi forse troppo
Apparteniamo a un'immensa turba di gente
USA cose belle che fa e di questo dobbiamo criticarci
Prima di tutto questo
Vedete il partito del bell'e fatto dunque vive di una istanza di una stanchezza che è instancabile chi lavora si stanca dorme si riposa
Può pensare può confrontare
Chi invece vive di una stanchezza di una pigrizia mentale perché USA idee sentimenti cose già belle che precostituite non si stanca mai perché instancabile sotto questo aspetto
E questo genera una specie di intellettualismo
Che vede in un certo senso provocare
è un se si può dire così perché non lo è un pensiero è un pensiero dannoso
Poiché dalla vecchiezza dalla pigrizia dalla stanchezza non è mai uscito fuori nulla
Non si è mai io origina originato nulla ed è un problema anche di fisica dire
Per questo dobbiamo smettere
Secondo me certe vesti che traducono continuamente concretamente il cristianesimo
No in idee da usare da consumare
A bella posta
E non riappropriarsi magari di qualcosa che magari non so come chiamare forse un tarlo quelle parole
Del Padre Nostro e rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori cioè queste parole che noi milioni ripetiamo instancabilmente
Meccanicamente tutti i giorni se prese sul serio alle parole se pensiamo alle parole che diciamo lì qualcosa accade
Questo è uno sconvolgimento del mondo del denaro del lavoro dei rapporti
Allora abbiamo costituito una morale intorno al fatto cristiano nel senso più negativo della parola e non siamo più colpiti dalla grazia perché perché non possiamo essere più feriti non siamo persone oneste
Tra parentesi essendo un sacerdote francescano posso dirlo come ci confessiamo io non faccio mai niente di male
Perché noi siamo persone oneste è una persona onesta una tale onesta una tale Corazza
Che non può essere più bagnata come si diceva una volta dalla grazia di Dio ecco perché la grazia di Dio rialza i peccatori ecco perché i Vangeli sono pieni di quella umanità che funziona sempre perché sono un capolavoro
E Gesù Cristo che incontrando certi peccatori
Sono rialzati
Perché perché si portano dentro una ferita così grande perché non sempre e ben saldato al proprio destino ma chi ha giudicato che la propria vita e già posto non sarà mai toccato dal nulla
Questa tragicità
Non viene neanche recepita da noi cristiani e credo che dobbiamo tornare a un pensiero teologico del genere cioè una critica che vagli le ragioni no della figlia
Perché lì dove la fede può e deve suggerire una critica di questo tipo lì anche in un mondo di disordini al limite può nascere qualcosa ma in un mondo di abitudine
Che ci fa usare cose belle fatte ebbene siamo già morti
E non certo con loro collaboreremo a qualcosa di di buono questa schiavitù dunque del bello e fatto è veramente la schiavitù dell'abitudine
Ripeto se dunque non si è mai visto una schiavitù di questo tipo una pigrizia mentale
A questo proposito proposito che abbia generato qualcosa di buono allora il lavoro il compito che rimane da fare secondo me per noi cristiani
Quello di testimoniare Gesù Cristo cioè il compito la nostra vita no non è semplicemente quello di essere prete e suora frate padre madre spazzino è quello di sapere perché cantiamo
E come dunque capiamo chi in un modo che null'altro
Quale contributo dunque i Vangeli possono dare alla politica questo contributo critico non soltanto sui valori ma sui motivi dei valori non quello di ridurre il cristianesimo di volta in volta a una morale a un comportamento più o meno giusto ma un motivo per
E credo che sotto questo aspetto possiamo tutti interrogati non so se
Quello che ho appena accennato e mi fermerei qui può essere utile mai certo è una cosa lo dice
Un un paio di millenni di testimonianza storico sociale culturale e così via che appartiene al come penso non si possa dubitare al patrimonio dell'umanità lo dice dunque una storia che è la storia dei cristiani nella storia della Chiesa certamente la grazia di Marino operante perché i ritiene il proprio unico criterio perse giusto e non è verificato nella propria coscienza dalla presenza dell'altro che prima di tutto è il diverso
è un pilastro come dire della nostra coscienza ciò che è diverso
Questo non significa che un ascesso
Ma significa che veramente acquisisce verità perse
Direi allora che forse allo spunto migliore per che può derivare il nome nome chissà causa ma che può derivare alla politica oggi da parte dei Vangeli e cominciare a costruire una umanità lì dove questo pensiero
Del Vangelo che entità può trovare un mobili disponibili ad essere disponibili scusate la ripetizione non onesti
Non bravi ragazzi che hanno studiato dalle suore
Ma disponibili alla verità
Grazie
Ma io ad Antonio Baggio sollecitato anche dalla dalle cose che diceva padre Alvaro vorrei chiedere proprio questo se ci mettiamo appunto in questa disponibilità in questa ricerca in questa anche questa provocazione che viene dal Vangelo
In questa società con questi problemi con questa realtà è che anche ho tratteggiato prima cosa ci può dire e cosa può fare quale contributo può offrire anche la politica in senso più stretto
Sì è la domanda che
Mi è stata posta dalla natura stessa del convegno quando
Avete proposto diciamo di prendere la parola
La cosa migliore che ho pensato la meno peggiore che ho pensato di poter fare di partire da un riferimento personale
Dicevo che
Volevo partire da un riferimento personale come sentite dalla come adesso sentite da dal tono dalla dall'accento non sono romana non lo sono Veneto e già mancavo da parecchi anni dalla mia terra d'abitudine da mattina leggendo il giornale cercavo quello che era veneto diciamo tra le notizie e mi ricordo che una mattina eravamo fosse i primi anni ottanta mi è caduto l'occhio su un cognome che minacciava appunto di essere venne per i fatti il cognome era rami la notizia del giornale diceva che un giovane missionario comboniano cioè prese chiederanno in
Che era appunto immissione in in Brasile nello stato di sì il Paraná
Era stato ucciso da dei pistolero osservi un latifondista
Tornava la notte fonda in automobile insieme ad un laico quindi un prete un laico tornava verso la chiesa
Gli avevano teso un agguato
Ora la cosa mia colpito molto e ho voluto cercare di capire perché che cosa ci facesse in mezzo alla giungla un prete intorno all'una di mattina
E i problemi che aveva avuto Ezechiele Ramin erano questi
Che ad un certo punto la domenica doveva annunciare un Vangelo e spiegare alla gente che aveva davanti
Che Dio e padre che loro sono figli che hanno la dignità di essere figli di Dio ma non non lo capivano
E come mai avrebbero potuto capirlo se
Il padre molti di loro
Non l'avevano conosciuto ad altri era stato sottratto quando erano piccole la dignità di essere uomini non l'avevano ancora sperimentata perché di sistema è quello di far coltivare per un anno un pezzo di terra in modo da arrivare al primo raccolto e poi gli atti fondista caccia questi contadini poveri perché vadano a dissodare un altro pezzo di boscaglia
Andando avanti in questa maniera l'età media arriva sì e no i trentacinque anni come nell'Inghilterra dalla prima rivoluzione industriale
Allora questo giovane missionario si è posto questo problema se io prima non fatto sperimentare loro di essere degli esseri umani di avere una dignità di avere diritto ad un padre e una vita normale non potranno mai capire che Dio il Padre
E allora si è messo ad organizzare i contadini e tornava appunto da una riunione in cui cercava di mettere insieme questa gente per rendere coscienti
Dei loro diritti per organizzarle e poter poi finalmente dire in chiesa la domenica delle parole del Vangelo diventate comprensibili
Aveva in sostanza sperimentato che se non c'erano degli uomini non potevano esserci dei cristiani
Che non potendo fare dei cristiani senza avere degli uomini si è messo a fare degli uomini e quindi di il cerchio tornava in sostanza
Ora qualcuno si è anche chiesto potrebbe chiedersi anche adesso
Ma in fondo padre rami se n'è andata a cercare e quando è stato ammazzato non faceva il prete
E io direi proprio di no invece
Perché
Padre rami non ha rinunciato alla fede non ha rinunciato all'annuncio
Ma ha vissuto così in fondo che così in profondità la propria sede da arrivare a fare esattamente la stessa cosa che è stata fatta dal suo capo da colui che quella sera era iniziata
Cioè morire di una morte da sacrificare
Da innocente quindi quando si agisce quando si fanno queste opere non è che si rinuncia a dire la fede così come ma la si vive così
Con pienezza la si porta una tale pienezza che a quel punto parla da sola a quel punto quando uno l'annuncia allora può dirla con il diritto di dirla gli altri perché ha pagato e ricordo anche che dopo aver letto queste notizie sulle se chiederà mi dissi ecco qui si versa del sangue
E dopo che si è versato del sangue si può anche versare dell'inchiostro nel senso che quando un'enciclica della dottrina sociale cristiana viene scritta è sempre in seguito a delle esperienze vissute
Allora il collegamento era chiaro sangue versato lì in Brasile ecco si può scrivere qualche cosa a Roma e uscì dopo poco la sua dicitura di socia che incentra no proprio il concetto di strutture di peccato in un duplice senso strutture che provengono dal peccato
E strutture che a loro volta generano peccato generano ingiustizia come poteva la Chiesa scrivere qualcosa del genere se prima ti darà mano all'inchiostro non avesse versato anche qualcosa di proprio
Allora
Questa Commissione tra l'umano cristiano
Che cosa mi mi sembra si può dire
Si può dire che esiste un rapporto col Cristo non soltanto da parte dei cristiani
Ma da parte di tutti gli uomini in che senso
Da chi è costituita la comunità dei cristiani
Da coloro che vedono il Cristo crocifisso è un fatto storico
E credo no
Nel Cristo risorto
Di Christie sostanza vendono entrambi i lati
Quello dell'annichilimento del tradimento del dolore e della morte e quello poi della resurrezione quindi possiamo definire i cristiani in un certo senso come la comunità del risorto
Però nel Cristo crocifisso
Si possono riconoscere anche tutti quanti gli altri
Perché perché non c'è un uomo che nella sua vita non abbia provato una volta di essere tradito di fallire in qualche suo compito o di scoprire i propri limiti o di andare incontro alla malattia di vedere la morte di un amico
Chi
Può non riconoscersi in un volto sofferente come quello di cresta
In un certo senso nella nostra cultura e qui parlo per chi anche non ha fede
Cristo è anche un simbolo
La presentazione da due mila anni
La storia del dolore innocente che ha percorso in maniera tremenda fino ai giorni nostri fino al di là dell'Adriatico oggi
Le vicende umane in sostanza se noi ci chiediamo da cristiani anche da chi ha fede da parte di chi ha fede qual è il volto di Cristo oggi non possiamo descriverlo
Perché non eravamo presenti due mila anni fa
Se però noi mettiamo insieme tutti i volti sfregiati degli uomini d'oggi tutti i diritti violati tutte le ingiustizie le mettiamo insieme noi siamo in grado di ricostruire il volto del Cristo oggi così come è stato crocifisso
Allora esiste una comunità del risorto che è fatta dai cristiani che vedono come tutto questo dolore poi prova misteriosamente una soluzione ma esiste anche una comunità del crocifisso dell'abbandonato del morto
Che è costituita da tutti gli uomini nella misura in cui partecipano a qualche cosa di doloroso che Cristo nel suo essere nel suo simbolo interpreta in profondità
Ora questa duplice ricchezza
Quella della comunità del risorto diciamo è quella della comunità del crocifisso era colta in alcuni testi almeno prova ad essere raccolte che sono appunto costituiti dalla dottrina sociale cristiana
Che da un fondamento proprio alla collaborazione
Alle azioni reciproche reazioni fatti insieme da parte di chi ha questa sede
Da parte di chi non ce la perché perché a fondamento della dottrina sociale cristiana se proprio quel Cristo che attraverso i suoi due volti raccoglie sia chi crede sia chi non crede
Se infatti nell'ultima delle encicliche sociali la Centesimus annus
Un ragionamento
Che ci spiega chi è il soggetto della dottrina sociale cristiana e francamente non ho trovato molto approfondito questo aspetto perché per sua natura rivoluzionario anche per gli elementi e fisiologici
Che che da che si possono tirar fuori da questo tema
Perché parla l'enciclica di un grande movimento umano
Di milioni di uomini che nel corso dei secoli e della storia hanno operato secondo il principio degli uomini di buona volontà cioè hanno operato facendo il bene
Ora tutto questo bene dice l'enciclica si cerca di raccogliere unica dottrina sociale cristiana
Ora chi scrive la dottrina sociale certamente la Chiesa quindi potremmo dire il soggetto della dottrina sociale e la Chiesa
Ma se sono tutti quanti gli uomini nella misura in cui fanno qualcosa di buono a contribuire a questo allora vuol dire che anche i non cristiani sono soggetto e non solo oggetto della dottrina sociale cristiana
E questo è qualche cosa di sconvolgente perché in sostanza è scritto in un testo dottrinale qualche cosa che a renderlo esplicito e io non essendo teologo fosse posso permettermi rincorrere in qualche rischio diciamo
Si sta dicendo in sostanza che la dottrina
Contribuisce la dottrina anche chi non ha la fede
Che il vero soggetto della dottrina sociale cristiana e il soggetto umano
Che poi alla luce della fede viene Espresso al massimo livello se vogliamo allora dal punto di vista cristiano ma è l'uomo che trova espressione nella dottrina sociale cristiana non è semplicemente il cristiano c'è dunque una tendenza che vede il cristiano e l'umano a convergere in uno quando tutto questo sarà risolto quando avremo un'umanità degna pienamente di questo nome
Allora nella dottrina sociale cristiana non esistono soltanto alcuni valori
Esistono tutti i valori tutte le cose buone che si è riusciti a capire che sono buone
Tutto ciò che siamo riusciti a desumere dalle varie esperienze di pensiero e di azione e che siamo riusciti in qualche maniera tutti noi a mettere dentro questi testi
Quello che ancora uno può sentire che non c'è e che non si trova e perché ancora va elaborato che attende di essere scritto fosse attende di essere vissuto quindi la tensione a vivere queste cose e anche una tensione di tipo teorico dottrinale dobbiamo vivere poter scrivere nuove insidie che se non lo facciamo noi nessuno può scrivere sulla nostra testa un'enciclica su questo argomento
Ora abbiam parlato di soggetto umano
E uno si può chiedere cosa c'entra questo col fare politica quando la condizione fattuale per fare politica e prendere una parte e per forza di cose operare una scelta anzi
è un concetto fondamentale della democrazia avere consapevolezza che si è una parte inguaia chi presume di essere il tutto mentre opere in politica allora come possono stare insieme questi due elementi di un soggetto umano
Quale ognuno di noi dovrebbe essere quando opera e la necessità di fare una scelta
La divisione in politica a vari motivi a varie spiegazioni io mi permetto di ricordare che veniamo da decenni di politica fortemente ideologica le grandi tradizioni politiche che noi abbiamo ereditato
Erano grandi tradizioni ideologiche qui non uso il termine ideologia in un senso neutro intendendo c'è un'ideologia che soli Perale un'ideologia di tipo più comunitario no usi ideologia nel senso marziano che poi anche il senso che è utilizzato dalle ultime encicliche sociali che hanno fatto proprio il senso di marzo nell'uso di questo termine
Cioè intendo ideologia come un modo errato di pensare
Cioè Marx diceva che l'ideologia è un pensiero apparente un pensiero rovesciato un pensiero che si presenta come universale ma invece nasconde un interesse particolare un pensiero totalizzante ecco in questo senso l'ideologia non si può ammettere che se ne di giusto di sbagliato in questo senso proprio in sei sbagliato all'ideologia
Io mi ricordo i primi degli anni novanta
Ai suoi primi i primi giorni del novanta
Sono tornato da un lungo viaggio all'Est avevo perso l'abitudine ai ragionamenti politici italiani e attraversando romane da Fiumicino la trovai tappezzata di enormi manifesti della democrazia cristiana
Che riferendosi al crollo del Muro dicevano sostanzialmente avete visto
è crollato tutto l'avevamo detto avevamo ragione noi
Ora
Io da una parte ho detto sì
Qualche elemento vero c'è in questo che viene detto bisogna darne atto però mi sono anche cascate le braccia perché ho letto questi non han capito niente non hanno capito che è crollato un mondo non è crollato solo un muro
Sono tutti i muri ideologici che stanno scricchiolando e in sostanza adesso siamo a giugno del novantacinque mi pare che oltre al muro di Berlino non ci sia più neanche la DC il che dimostra che qualche cosa non tornava in quel ragionamento
Cosa significa questo mi sembra e non non è che dò per certo e la riflessione che sto facendo insieme a degli amici
Che il fatto il fatto che un'ideologia abbia mostrato le sue tre per i suoi limiti è l'occasione per noi l'occasione storica di rendersi conto
Che tutte le ideologie hanno dei limiti e sono modi errati di pensare cioè l'occasione per passare ad una politica non ideologica
Il che non significa rinunciare una tradizione di pensiero
Ai valori specifici che uno fino a questo momento ha nutrito e ha cercato di applicare no non significa gettarsi in un miscuglio in cui nessuno è più uguale a quello che era prima
No conservare l'identità ma dei biologi usare la propria appartenenza
Cioè riuscire a distinguere dalla propria cultura quello che è il valore vero ideale
Da la costruzione teorica che è ideologica con il quale quell'ideale si è cercato di realizzare e che molto spesso è stato di limitazione di un ideale o negare che il liberalismo sia un fenomeno umanistico ma nessuno si sentiva di dire che quello che poi è diventato liberismo ha fatto vivere in condizioni di libertà le società capitalistiche
Dove invece spesso questa libertà diventato legge del più forte e nessuno può pure negare che in qualche maniera il movimento comunista attinga un valore reale che è quello della comunione da sempre presente nell'umanità e guai a perderlo
Ma non si può neanche dire che i regimi dell'Est europeo nel secondo dopoguerra siano stati delle oasi comunitarie dove la persona era libera in una comunità di persone
Ora
L'occasione di dei dell'utilizzare le proprie parte mense
Si esprimerebbe in questo di cercare insieme di di distinguere l'ideale dall'ideologia cercare cioè insieme nuove forme e qui ci vuole una teoria qui la dottrina sociale cristiana può aiutare perché e teologia ma è anche filosofia dottrina sociale cristiana può essere vissuta da chi ha la sede può essere vissuta da chi la fede non se la ma si riconosce nei principi di ragione che in essa sono contenuti
Infatti ogni enciclica può essere letta in due modi alla luce della fede e alla luce della ragione
Si possono tirar fuori le stesse cose perché la dottrina sociale cristiana e proprio una frontiera in cui la teologia si mette a rischio e accetta di dire i contenuti della fede in un linguaggio che non è quello della fede
Quindi è proprio il punto di sutura in cui fede ragione devono per forza andare d'accordo che se non c'è accordo si sospende il giudizio
Ecco questo è un po'il panorama delle encicliche non scritte
Cioè quelle che dovremmo scrivere noi
Trovando la maniera
Di rivestire di teoria e di azione questo nostro processo di liberazione
Dall'ideologia e dal modo totalitario prima anche il professore diceva appunto è facile e non fa fatica chi ragiona sempre applicando il proprio schema una volta si diceva il compagno che la linea intascano per darti sempre la soluzione
è questo un modo ideologico di pensare
Non va più fatto così quale contributo del Vangelo in sintesi
Io riporterei la nostra attenzione nell'immagine finale
Per quella che tutti possiamo condividere del Cristo che il Cristo che grida
Un grido alto
Ricordiamoci che quell'uomo non dorme da due giorni è da ore appeso alla croce
Le braccia tese quindi quasi in stato di Apamea diaframma non può a un'oscurità di pensiero è alla fine usa le sue ultime energie
Quindi l'ultimo pezzo di di di ragione di forza che ha dentro di sé per dire qualche cosa e di non prega non chiede perdono non fai tre cose pone una domanda
Dice Dio mio Dio mio perché mi hai abbandonato e in quel momento ci dice sia per chi ha fede
Sia per chi fa soltanto una lettura del simbolo e non ha la fede e vede il contenuto umano di questo lì ci vuol dire che l'uomo arrivato all'ultima fibra è uno che è capace di chiamare un altro cioè uno che è capace di andare al di là disse
Questo vuol dire che l'uomo in qualunque situazione nella più profonda e più buia delle tane delle prigioni dove può essere messo è uno che per sua natura può il sale la testa e chiamare il nome di un altro
E in quell'atto si libera e si fa capaci di andare al Dida della situazione presente quindi il contributo del Vangelo uno
Dei molti che si possono presentare mi permetterei di offrire loro questo questa sera come diceva prima il professore la capacità critica di tirarsi fuori di tirarsi su di andare sempre oltre lo stato presente di cose per cercare di cambiarlo
Quando l'Unità pubblicò i Vangeli
Ci fu molta attenzione
E anche molte domande sulla ragione per la quale noi avessimo fatto questa scelta
Qualche giornale scrisse
La decisione vorrei ricordarlo risale all'incirca all'autunno dell'anno scorso
Qualche giornale disse che non avevamo deciso di pubblicare con unità i Vangeli perché questo faceva parte di una raffinatissima strategia per la conquista del consenso dell'onorevole Rocco Buttiglione
Qualcun altro scrisse che
Era una operazione di carattere editoriale la maggioranza invece capi
Qual era il senso di quella scelta che nasce da una come spesso accade nella vita nasce da un
Da un incontro
Io sono vengo dalla formazione cattolica
Il mio imprinting originario è quello appunto di chi ha frequentato conosciuta ho cercato poi a un certo punto la mia vita le scelte sono fatte diverse
Nonostante questo io ho mantenuto una costante
Come dire ansia
è una costante voglia di capire di cercare di forme interrogativi
Di non fermarmi mai alle risposte
Che di volta in volta la ragione sembra considerare conclusive
E dunque in questo lavoro di di ricerca in questo itinerario più personale che collettivo
Io mi sono incontrato con i Vangeli con la lettura dei Vangeli
E rileggendo i Vangeli Nino tratto la convinzione che sarebbe stato in qualche modo un segno assolutamente straordinario se un giornale che porta quel nome
Che a quella storia che porta su di sé non il peso ma in qualche misura anche l'onore di una grande tradizione
Diventasse un giorno
In qualche modo uno dei tanti veicoli sui quali diagnosi viaggia e ha viaggiato nel corso dalla storia
La parola del Vangelo
Ma il piaceva cioè pensare che in tante case non so in quanti di queste già vi fossero i lancieri probabilmente nella stragrande maggioranza delle case dei nostri elettori
Ma in tante case potesse aprirsi la coscienza di chi
Si avvicinava a questo testo
A questa voglia di cercare in fondo il Vangelo è perché ha fede ma grande conferma è una grande miniera io ho ascoltato con grande
Rapimento credo come tutti voi le cose che hanno detto
Alle al bar poi Baggio da ultimo mi è sembrata straordinariamente bella questa Maggi né delle ultime parole di di Gesù e questa questa attenzione alla ricerca di un altro
Come in qualche modo il punto di conclusione di sintesi più alta della testimonianza dei Vangeli
Mi sembrava straordinario che questo orizzonte questa finestra si potesse aprire anche per chi quella finestra in casa propria non l'aveva vista poi magari per decidere se affacciarsi
Se guardare di fuori o se invece tornare a chiuderla
Però mi sembrava straordinario portare nelle case di tante persone questa opportunità
E quindi per questo abbiamo fatto
Se un segnale volevamo mandare forse sì
Questo segnale voleva essere un segnale di ascolto
Vorrei dire persino di contaminazione se questa espressione si poi si potesse usare senza che essa possa apparire diverso dal significato che si vuole attribuire di ricerca di ragioni e forse anche di origini che hanno un'area di
Universalità molto superiore a quella che nel corso di questi anni per tante ragioni siamo stati costretti a credere io degli amici francescani che stanno in due o in tre la splendida abbazia che sta sopra Spello che si chiama versi Sasso vivo
Ci scriviamo ci siamo incontrati io ho conosciuto molto da vicino la la esperienza la storia seppure non l'ho mai incontrato i testi di una straordinaria figura come è stata padre Carlo Carretto
E in uno di libri di padre Carlo Carretto trovato una espressione credo mutuata da un
Da un vecchio modo di dire Braico
Nel quale nella quale siti
Qua fa il bagno nuota torna si riveste e poi si chiede dove fosse ma
Come a dire ciascuno di noi ha di fronte a sé
In questo caso è ovvio che quello che sto per dire ha una particolare temperatura perché ha fede Manea un al tempo stesso una evidente e comunque lacerante anche per chi fede non abbiamo di fronte a nuovi tante certezze
Che solo l'incapacità di sistemarle dentro di noi al tempo stesso di distaccarsi per guardarle di parteciparvi per coglierle ci impedisce di dare ad esse
Il senso
Che questo possono avere per poi guidarci per poi aiutarci forse la parola aiutarci è più utile della parola guidarci
Per questo i Vangeli costituiscono per tutti una straordinaria testimonianza per l'umanità intera una straordinaria testimonianza
E dentro di essi c'è un nucleo di valori che sono universalmente valida
E che sono l'attenzione verso gli ultimi e che sono il senso lo spirito che la solidarietà perché sono in qualche misura ciò che Gambale ha detto introducendo
Quella forma di particolare straordinario turismo che attraversa ciascuno di noi che siamo talmente egoisti da pensare
Che per essere felici abbiamo bisogno di non pensare su come stessi
In fondo nel Vangelo c'era chiuso tutto questo
Poi ciascuno passando attraverso quelle parole passando attraverso quelle letture può scegliere sul piano della propria coscienza
Sentieri diversi
Quello che è certo che però poi c'è una base a alla base della montagna dalla quale questi sentieri questi viottoli si dipartono che è comune questa comunanza è una cosa di straordinario valore e straordinaria importanza per il tempo che abbiamo di fronte perché forse e qui c'è una grande responsabilità della politica
La politica ogni tanto perde la ragione del suo fine
Perché la politica ha un fine
Spesso la politica è diventato un fine in sé stesso
Cioè la politica viene assunta come un obiettivo io faccio politica perché attraverso la politica voglio ottenere il Governo e magari confonde il governo col potere po'il potere serve a rigenerare politiche si stabilisce un circolo assolutamente non virtuoso la politica diventa un fine e non uno straordinario mezzo quale per cercare di affermare le ragioni e i valori nei quali si crede il fine è vero che la politica è occuparsi della qualità della vita degli uomini
è occuparsi cioè di trovare con la discrezione è necessaria e senza l'ambizione di proporre modelli di felicità che attengono alla sfera individuale di ciascuno di noi che in nessun modo possono essere dieci scalpita modelli politici quali si propongono la nostra felicità quella ci pensa ciascuno di noi
E tuttavia la politica a un grande compito che è quello di creare delle condizioni
Di universalità di diritti
Di universalità delle condizioni di vita di universalità delle opportunità per le quali ciascun uomo sia messo la condizione ciascun essere umano sia messo nella condizione nel corso della sua esperienza
Di spendere le proprie chance di valutare attraverso le proprie capacità completamente la propria immaginazione alla propria fantasia la propria sensibilità la propria fortuna
I spendersi la propria esistenza
E dunque quello di cui la politica si deve occupare come fine
è la condizione di partenza dell'esistenza umana cioè io devo creare le condizioni per le quali le donne e gli uomini di questo mio Paese possibilmente non questo non esce non solamente questo mio Paese possano vivere in determinate condizioni di partenza che sono
Può sembrare una contraddizione in termini la partenza la nostra vita e il fine della politica
Cioè io devo creare delle condizioni per le quali la gente vive in condizioni di pace per le quali non ci siano differenze sociali intollerabili per le quali non ci siano differenze di conoscenza intollerabili per le quali l'aria sia respirabile per le quali non ci siano differenze di sesso intollerabile se non appunto il fatto che invece il sesso è portatore di per sé di una differenza che come tale deve essere valorizzata non ci sia un tessuto di violenza intollerabile
La condizione di base di una società che poi consenta a ciascun cittadino di spendersi
Le proprie risorse questo il fine della politica ma questo fine si è perduto
Praticamente la qualità della nostra vita ci si occupa molto poco la politica immersa in discussioni
Complicatissime su la data delle elezioni questo è l'unico paese al mondo in cui da mesi l'unico oggetto in discussione è la data delle elezioni che il massimo di come si dice a autoreferenzialità
è un paese impregnato ancora oggi lo diceva Baggio molto bene con la definizione di ideologia che assolutamente condivido di ideologia
Perfino in maniera grottesca
Si evocano tempi che per fortuna non viviamo più
Ed è un Paese che dal punto di vista della sua consapevolezza politica dei compiti io in fondo credo in questo il dover parlare
Dei compiti della politica dei doveri che la politica ha perduto le finalità
Io mi guardo intorno
Quindi quando intorno e vedo che il paesaggio del mio Paese un paesaggio carico di inquietudini
Molto radicata molto profondi
Parlo qui parlo in Campania
In Campania il sessanta per cento dei ragazzi che hanno meno di venticinque anni non hanno un posto di lavoro
In Italia il sei per cento dei ragazzi prende la laurea
L'anno scorso trenta mila bambini hanno lasciato a scuola prima della fine dalla scuola dell'obbligo
Tre cifre presa caso dalla memoria
Se solo si pensa si impone potrei utilizzare molte altre per raccontare cose che don Milani cioè insegnato tanti tanti tanti anni fa e che purtroppo si ripropongono assolutamente con la stessa con lo stesso tono
Ma penso poi alla vita quotidiana all'esistenza di un di un figlio di questo tempo all'inizio Gambale ha detto immergiamoci nella memoria e proiettiamo scene futura sempre un ottimo modo di di lavorare di ragionare
Perché la memoria non è necessariamente un deposito delle cose perdute perché il futuro non è necessariamente come dice un grande cantante un buco nero in fondo a un tra sono due dimensioni che bisogna esplorare l'una con il coraggio critico e l'altro con l'ottimismo della ragione queste due anime messe insieme possono darci un buon presente o per lo meno un presenti impegnati
Io a fondo nella memoria
E cerco di immaginare proprio facendo un'operazione quasi ho visto prima museo la straordinaria ricostruzione consentita da delle foto tratte dal Museo Alinari mi ha fatto pensare al fatto che viviamo in questo singolare tempo in cui un prodotto del mille trecento può ritornare alla luce può essere rivisto alla fine del Novecento in ragione del fatto che qualcuno un giorno usando una macchina fotografica affermato per un istante
Quel lungo bassorilievo prima che una bomba o un incendio lo distruggersi
è come se certe volte le immagini che si trattengono avessero la forza di restare nel tempo cosa che non necessariamente avviene in maniera immagina la proviamo a fare lo stesso gioco con il tempo che abbiamo vissuto
Sì io penso agli anni sessanta che sono gli anni squadra mia esperienza più significativa grandemente due immagini
Viene in mente l'immagine di Giovanni ventitreesimo che parla fa il discorso sulla luna che fu credo qualcosa di straordinariamente importante per tutti noi
Mi viene in mente ma questo è una mia debolezza fare nascosta l'immagine dell'assassinio di John Kennedy
Mi viene in mente la grande speranza costituita dal primo uomo che ha messo piede sulla Luna allora ci sembrava davvero
Che il mondo fosse una grande cavalcata nel giro di sette otto anni improvvisamente era arrivata la televisione mondiale era arrivato a scolarizzazione di massa erano arrivati
L'industria culturale di massa ora arrivavamo sulla luna stavamo sconfiggendo la grande malattia sembrava che l'uomo stesse impegnato in una cavalcata trionfante in cui le idee della politica le relazioni tra gli uomini la guerra che si considerava ormai qualcosa di molto lontano e di non più immaginabile interamente sembrava che il primo
Decennio di autentica pace qual è stato come negli anni sessanta si accompagnasse alla al trionfo dell'esperienza
Poi vennero gli anni Settanta se dovessi dire un'immagine degli anni settanta mi verrebbe in mente
Il manoscritto di Paolo sesto tra le tra le Brigate Rosse uno dei testi più belli nella storia della letteratura di questo secolo in qualche modo anche il racconto di una sconfitta in fondo non dimentichiamolo Paolo sesto quando celebra la morte di Aldo Moro
Non so come dire per non turbare nessuna sensibilità ma nel suo discorso quella cerimonia come un moto di stizza nei confronti di Dio perché non aveva ascoltato la sua preghiera
Gli anni ottanta gli anni Ottanta forse sono un'immagine che li racchiude tutti sono stati anni terribili somme tanti anni orrendi
E l'immagine un'immagine del primi anni ottanta immagini di un bambino che gioca per strada
E che casca dentro un buco dalla terra
E non c'è nessuna macchina di quella portentosa scienza che solo dodici anni prima c'aveva lasciato con l'uomo sulla Luna che riesce a tirar fuori quel ragazzino dal buco dalla terra ci devono provare i nani ci devono provare
Filiformi ci devo provare un'umanità generose disperata
Che non riesce a salvare quel bambino è come se quel ventre che la Terra si stesse consumando una grande sconfitta della scienza e persino la speranza
E ora gli anni novanta
Se noi mettiamo insieme le immagini degli anni novanta
Abbiamo intanto il riprodursi di fronte ai nostri occhi di una cosa che pensiamo di aver cancellato dalla nostra mente che la guerra
Io non so se a noi in fondo siamo vaccinati
Fa la stessa impressione che fa ad un bambino ad un ragazzo
Che oggi ha quattordici anni ma io certe volte provo a immedesimarmi nella sua vita nella sua vita concreta non quello che raccontano i settimanali che stecche che ogni giorno definiscono i ragazzi di oggi con un'altra definizione
Ma penso che cos'è la vita quotidiana di un ragazzo che oggi ha quattordici a quindici anni che si dischiude alla vita tanto quanto facevamo noi nei nostri tempi
Penso che cos'è per lui il rapporto con l'altro sesso
In un tempo in cui l'amore e può essere anche sinonimo di morte
In un tempo in cui Eros e Thanatos sembrano davvero essersi riuniti
A configurare un orizzonte non forse non ce ne rendiamo perfettamente conto
Ma pensare che colui che può essere oggetto del tuo amore possano essere anche causa della tua morte è una rottura epistemologica
Nella nel formarsi una generazione di una radicalità tremenda
O la guerra un ragazzo vede immagini che io non vedevo
Per me è c'era una guerra lontana quella del Vietnam ma in fondo quelle una guerra politica in cui c'era chi sbaglia perché aveva ragione c'era una liberazione un oppressore era tutto più chiaro
Adesso si vedono i morti nel lago Victoria o si vede Sarajevo tutti i giorni bombardata nell'indifferenza totale di tutti noi che lo guardiamo in televisione come se fosse OK il prezzo è giusto
Con lo stesso grado di in fondo di cinismo seppure ciascuno di noi portandoci dentro una misura di torno
Ho penso alle questioni ambientali
O pensa la violenza terribile che ci attanaglia io lavoro in un giornale forse dista un giornale più segnato da tutto questo
Guardate che l'universo di fatti violenti che oggi ci imprigiona e non ha paragoni con quello di nessun altro Paese proprio per la sua gratuità
Un tempo c'era la violenza la terribile violenza che sono dei banditi come Cavallero e Notarnicola che sparavano per rubare ma rubavano per vivere
Oggi c'è una violenza assolutamente diffusa gratuita
Figlia di una violenza
Nel bisognerebbe guardare nelle biografie di coloro i quali sono responsabili tra violenza c'è sempre un segno di violenza
Come una sorta di maledizione dalla storia
In quell'operaio che malato di AIDS che ha stuprato tre bambini c'è una violenza minorile
E così è per tanti altri casi
Noi dai ragazzi che buttano i massi dai cavalcavia delle autostrade
Quelli che lasciano le siringhe infettate dai DS puntate nei sedili dei vagoni dei treni a quelli che vanno allo stadio come se andassero in guerra che cosa diavolo c'è dentro la coscienza di questo Paese quale di devastante solitudine c'è che le gerarchie dei valori non sono più quelle che non qualcuno ha stabilito che siano ma quelle che sono per le quali una partita di calcio vale meno di una vita
Di una vita spezzato di una vita consumata quale quella di chi uccide e non solo quella
Perduta di chi ha ucciso che cosa c'è di deserto chi lo deve riempire questo deserto ciascuno per la sua parte certe c'è una responsabilità o c'è un dovere o c'è una missione di coloro i quali hanno da trasmettere una fede ma chi ha responsabilità politiche non può affidarsi acquisti
Chi ha responsabilità politiche deve creare quelle condizioni di base nulla di più assolutamente nulla di più per carità nulla di più
Quelle condizioni di base che possano consentire a quel ragazzo
Di capire che ammazzare una persona buttando gli massi dal cavalcavia di un'autostrada è una o orribile fesseria
Bisogna che la società abbia dentro di sé un sistema di educazione di valori non c'è nulla di male che una società si proponga di suggerire di valori perché dei valori ci sono giusto l'ingiusto illegale di illegale di alta via discorrendo
Come stimolo ad una vita migliore poi ciascuno faccia le sue scelte
In fondo la politica questo dovere io dico dove ai doveri anche di ritrovare la sua identità perché la politica che cos'è
è il governo e cioè la buona amministrazione il fatto di occuparsi dei problemi concreti dell'acqua che non c'è delle scuole che cadono a pezzi dei quartieri che sono devastati dal traffico occuparsene concretamente ma poi la politica anche qualcos'altro
E tensione ideale e impegno morale
E senso di partecipazione ad un cammino collettivo
Le cito sempre una bellissima frase appunto di don Milani
Che quando parla delle società in crisi dice che tanto più una società in crisi e tanto più è necessario uscirne insieme che sono due parole che per noi sono antitetiche nella letteratura politica
Corrente e che invece messe insieme hanno un suono assolutamente straordinario uscirne indizi
Se può avere un senso visto da chi appunto convinzioni religiose radicate non l'idea di aver aiutato l'opera di evangelizzazione di promozione umana
Diffondendo la lettura dei Vangeli
Se un senso politico può avere è solamente questo
Restituire ossigeno
Alla coscienza di ciascuno di noi
Perché da questo ossigeno
Poi ne discende una a reazione migliore dei nostri polmoni civili e politici
Si respira meglio
E se si respira meglio ci si muove meglio si ragiona meglio si vive meglio Consolo individualmente ma anche collettivamente penso che questa sia
La grande riconoscenza che ciascuno di noi abbia fede o anche non l'abbia deve ad un testo come Soliman Chuck
Primari passare a un breve momento di dibattito cioè al nostro amico e volevo finisce il contributo di un pezzo di chitarra classica lo ascoltiamo volentieri credo che forse questa è anche l'occasione per insieme
Riflette anche sulle cose che abbiamo ascoltato
Veri
Comunque
Un
Cioè
Più
Va bene giovani tra
Umanità
Così messe
La
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Salute
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Allora
Sì
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Rispetto
Sì
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Bene
C'è la piattezza
Preoccupato
C'è
Assolutamente salvo
Ecco
Come Jones proferì ex post Francesco costa sulla base
E ma questo
Tutti
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Capito rispetto qua
Fa qua
Tutto
Insieme didattico cerchiamo di prendere certo
Certo si intorno alle otto
Allora e allora
No
Ci troveremo avversari
Scorecard
No
Noi facciamo alle banche pronto stiamo
Sembra essere la pistola
Le le
I soldi
Nel ringraziare ancora il maestro Esposito dare la parola Massimo Villone che si è chiesto parola per un suo intervento questo contributo e lasciando anche aperto a voi la possibilità di quattro cinque domande prima di una replica prego Massimo
Funzione
Ma se
Opere massacrata comma resta
Dopo
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A fare Alvaro per una replica veloce così riusciamo anche a consentire a tutti di potere in maniera in sala fino alla fine faccia a faccia
Nell'incontro
Brevissimamente
Sempre con
Il desiderio di offrire un punto critico non di più
Accettando fin d'ora che sbaglia ma attenzione bisogna conoscere parlo naturalmente da cristiano cristiani
Almeno per coloro che non sono bisogna conoscere le cose della propria storia perché chi ha una memoria corta non come serbatoio di cose fa sciocchezze dopo e il futuro è fantascienza per cui bisogna sapere certe cose la dottrina sociale della Chiesa non è lo stesso a cosa che la dottrina della fede
E non metterle sullo stesso piano e vedere tante differenze ma non era su questo altre non si sente più vicino si sente se dunque volevo anche sottolineare un luogo comune che si sente in giro perché i cristiani comunque vivono mali di lo dice anche lui cristiano non è chi è cristiano la certezza delle cose e risolve presto non so forse solo un cattivo cristiano comunque sono cristiano detti certezze non ne ho molte
Nel senso che la vicenda di Gesù Cristo che l'incontro in una storia ben precisa
Apre una vicenda ad un rapporto un incontro non è un supermercato dove si comprano con garanzie certe cose
Questo forse è un altro aspetto che noi abbiamo dimenticato e anche chi e quei cristiani prima di
E cioè si apriva un ufficio per fargli vedere la pensione prima che morissero faceva più furbi intelligenti
Questo è l'appello del Vangelo a uomini svegli che non vogliono svendere il cervello e il cervello bisogna curarlo
Il protettore di Parigi Sant'Elia e certe leggende non sono inventate se non con una un certo tipo di morale quando viene decapitato e dunque sale al cielo torna indietro perché si era dimenticato la testa
Allora
E questo queste leggente tra virgolette venivano inventate apposta perché avevano una morale ma
Il problema secondo me è un altro attenzione il contributo che i Vangeli può possono devo andare possono dare e debbono trarre sono i cristiani quando capiscono che non usando cose belle fatte ma usando cuori cervello intelligenza tutto bene non lasci c'erano
Se stessi e gli altri cadere nel bell'e fatto per usare l'espressione dosato nel mio intervento di prima la cosa peggiore contro questo non è neanche il peccato
è l'abitudine è usare le cose per bene che sono belle fatte e rinunciare a capire la fatica di capire ecco perché io credo che si è importante capire che
Il contributo che i Vangeli debbono dare i cristiani debbono dare voi se tra di voi ci sono dei cristiani non lo so come assortita Laura
Bene è questo il Vangelo vivo
La chiesa dei suoi
E non ci prendiamo in giro questo non
è un qualcosa alla quale siamo chiamati per solidarietà dare un'ora della nostra vita una volta a settimana perché è un valore questa il compito della vita
Ed è una certezza queste
Perché oltre il fatto che il Padreterno cioè e vive tra i suoi tutti gli altri problemi rimangono eccome siamo realisti il contributo che il Vangelo dunque può dare quello di costruire la dignità dell'uomo la cultura come diceva bene Baggio e l'onorevole contro
E questo è non è un altro questo con intelligenza con caparbietà con le capacità e dicono a che abbiamo bisogno di capire che questa è forse l'unico dovere allora il il compito della vita rimane questo e questo signore la testimonianza Como dei sentito dire io forse due utili più io queste frasi il volto di Cristo
Ma sarebbe andato allo stadio
Ora il problema secondo me scritte Mino è proprio questo non lasciare che l'uomo cada
In questa china irreversibile dell'abitudine
Ebbene è quello di non assomigliare l'uomo un prodotto da consumare
Ma a farsi che l'uomo risalga ad acquistare Cina questa è la vicenda di Gesù Cristo e al di là delle chiacchiere chi si ritiene cristiano che non svolge questo compito è solo l'ostacolo che magari tetto sì avremo da fare il confronto e forse potremmo essere feriti da qualcosa colpiti da qualcosa afferrati da qualcosa questa che o che sia la vicenda del fatto cristiana non per niente Veltroni ricordava Paolo sesto che alla fine non solo della sua esistenza personale ma di pontefice
Ricordava con Fo forza scrigno di non essere stato ascoltato ma questa è la vicenda di chi chi è fesso s'accontenta solo chi è fisso può essere ci dice in questo modo invece noi abbiamo bisogno di tutta questa responsabilità e i Vangeli sono questo contributo non
I Vangeli non quelli che raccontano due mila si anche quello perché lì la memoria viva d'accordo ma il Vangelo che siete voi come dice San Paolo
Grazie
Sì Dio vorrei dire due cose su una delle questioni poste quello del rapporto tra dottrina sociale cristiana ideologia che non è mi sembra un tema astratto qui abbiamo una situazione davanti che è quella di collaborare e per
Costruire qualcosa di buono collaborare in politica nelle azioni sociali in tutti gli aspetti della vita
Le persone che vengono a questa collaborazione appartengono a culture diverse c'è chi è la fede che non si era poi all'interno di chi è la fede non è che gli c'è un monolitico Isma'ci sono forti diversità loro sanno che adesso la Chiesa sta preparando il convegno di Palermo che è molto importante perché uno di quei convegni che poi per dieci anni dall'impronta dell'azione ecclesiale nel nostro Paese
Io faccio parte del comitato preparatorio e mi è stato dato da di coordinare proprio il gruppo che si occupa dell'impegno sociale e politico quindi io ho visto le diversità di appartenenza culturale che pur nella medesima sede ci sono all'interno della chiesa quindi son tutte cose che vanno risolte si tratta allora di capire come collaborare cercando di cogliere i frutti migliori della diversità senza cadere negli in ai pericoli negli rischi di pluralismo sia
All'interno di chi era se invece all'interno della chiesa siano i rapporti tra chi ha la fede e chi non c'era perché se
Un credente un cristiano e un non Christian diciamo si mettono insieme per una stima reciproca ci deve essere la stima e rispetto reciproci cosa vuol dire per esempio vuol dire che il cristiano non deve farsi assorbire interamente in modo che la sua identità sia cancellata d'altra parte un problema forte c'era anche l'altro perché se questo cristiano si mette insieme a me non credente e per su cosa basa il suo rispetto nei miei confronti perché io mi vuole sotterraneamente convertire
E questo è un delitto dal punto di vista dell'angelo dal punto di vista la verità guai se uno pretende di convertire l'altro U ai dice di non volerlo fare però poi sotto sotto ci spera vuol dire che non si fida del fatto che quell'uomo così come ha qualcosa da fare a questo mondo anche se lui non si mette in testa di dargli d'unità sei perché non è nelle sue capacità poi perché non viene da da un uomo la sede no ma allora il rispetto di quest'altro su che cosa io lo basso in che senso riconosco che anche lui ha una verità
Allora una piccolissima riflessione su questo la Chiesa ha ricevuto la verità nel senso che è custode depositario della rivelazione nel Vangelo di cui stiamo parlando stasera viene detto che da parte della Chiesa che Dio si è rivelato pienamente in Cristo questo significa che la Chiesa può in un certo senso dire di possedere la verità se la cosa finisse qui saremo nei guai più profonde perché ci troveremmo di fronte ad un soggetto che ritiene di possedere la verità ora una posizione di questo genere appunto l'ideologia e incapacità di dialogo perché dovrei collaborare con qualcuno se non come tattica per portarlo dalla mia parte ma la cosa non finisce qui il cristiano non è che possiede soltanto la verità perché perché il nucleo centrale di questa verità consiste in questo
E la verità è stata immersa nella storia cioè Dio si è incarnato questo vuol dire che la verità essi posseduta nella fede ma non è posseduta nella storia nella storia va cercata i cristiano deve cercare oggi nella storia cosa significa la verità che nella fede lui sì effettivamente ritiene di possedere quindi non può mai dire questa è la verità si fa così no deve dire io cerco la verità e siccome la verità dipende da tutti gli uomini che in questo momento sono nel mondo dipende nel senso che si manifesta con loro Ratzinger di cui tanti parlano male ha scritto un capolavoro Susan buona per tutti su San Bonaventura dove crescono dove spiega che nella visione della teologia della luce di Bonaventura si rende proprio evidente come il cristianesimo una verità che si data ma poi matura nella sua consapevolezza nella storia c'è dipende da quello che noi viviamo sì capirla sempre di più quindi la possediamo si solo il primo aspetto del rapporto tra il cristiano la verità secondo aspetto che la verità va cercata e non come ricerca personale ma insieme agli altri qui c'è il fondamento del rispetto che io o nei confronti di chi non è cristiano perché lui è portatore di verità per questo io non devo cercare di convertirlo perché è lui che mi deve dare una verità pensate per un attimo cos'era la dottrina sociale cristiana prima del grande confronto tra Chris senesi ma il marxismo che ha impegnato tutto questo secco no la dottrina così com'era espressa era per molti aspetti priva di una dimensione realmente sociale comunitaria ha dovuto imparare dal marxismo a cerca aree dentro il Vangelo i valori che il marxismo cercava di vivere in che modo è discutibile si può discutere ma sta di fatto che dalla storia che la chiesa ha imparato a scoprire dentro di sé la verità di cui è depositaria quindi è uno dei tanti che si di che si potrebbero fare per cui qui sta il fondamento della collaborazione che l'altro è comunque portatore di verità poi c'è un terzo atteggiamento del cristiano nei confronti la verità sta possiede Silla cerca ma il terzo è che la costruisce la storia per il cristianesimo in ciclo aperto quindi l'incarnazione di Dio significa che le cose che sono qui hanno valore
Che ha valore il momento di adesso se io adesso dico una stupidaggine che è possibile ho detto una stupidaggine
Non è che poi il ciclo del tempo si ripete io però infinite possibilità di rifare quello che ho fatto adesso no ho buttato via un'ora adesso ho fatto del male adesso quindi va costruita la verità quindi noi realmente non s'sappiamo esattamente cosa sia il cristianesimo da questo punto di vista attenzione non lo sappiamo perché è qualche cosa che continua a rivelarsi nuovo nella misura in cui troviamo scopriamo verità insieme agli altri se teniamo fermo solo il Primo atteggiamento del possederlo allora caschi amo nella malattia ideologica che è la peggiore perché niente è più difficile da strappa are dall'ideologia nessuno è più difficile di chi c'è dentro con la convinzione che
Gott mit uns
Allora è realmente diciamo una tragedia però se teniamo presente queste tre questi tre modi questi tre atteggiamenti mi pare che abbiamo il fondamento per una collaborazione che salva l'identità nello stesso tempo e rispettosa purché ci sia l'onestà nel nel voler lavorare insieme
Nel dare la parola a Walter per le conclusioni volevo ringraziare nuovamente i francescani frati minori per l'accoglienza in questa meravigliosa sala e per la collaborazione all'organizzazione di questi incontri invitando tutti voi non adesso ma in altra occasione a visitare il bellissimo museo che è stato inaugurato la settimana scorsa il Museo dell'Opera di Santa Chiara in occasione veramente da non perdere negli altri giorni della settimana potrete visitarlo
Nel chiostro maiolicato volevo ringraziare anche il professor Antonio Maria Baggio perché è venuto qui nonostante l'influenza della febbre via tutore mi sembra importante ringraziamo anche da parte di tutti voi perché non ha voluto mancare a quest'appuntamento ringrazio ancora il maestri Esposito per la sua collaborazione padre Alvaro e anche Walter Veltroni per avere accettato e contribuito a questa bellissima serata credo di incontro e di confronto perché veramente possiamo insieme uscire dalla crisi lascio la parola a cioè provinciale
Saluti anche provinciale dei frati minori per la sua
Lascio la parola a Veltroni per le conclusioni
Fatto più vasto
Dal fallimento del matrimonio sì
Risponderò molto brevemente la domanda era su quali siano le nuove povertà
Come sposa combatterle ma l'espressione nuova povertà è un'espressione non sembri un paradosso linguistico molto ricca perché include
Il concetto di povertà
Che tradizionalmente riferito solo la sfera delle condizioni economiche materiali e poi include il concetto di nuova queste due parole messi insieme appaiono in contrasto con la teoria secondo la quale la crescita della società lo sviluppo tecnologico
Lo sviluppo dei mercati di per sé sono portatori dell'assoluzione di tutte le contraddizioni la verità non è così e anzi abbiamo visto che e uno sviluppo non regolato che la crescita della società comporta l'emergere non solo non comporta la riduzione del fenomeno della povertà ma comporta l'emergere di dove povertà
E quindi ecco che torniamo al ragionamento e facevo prima la politica dovrebbe servire esattamente come strumento atto ad affrontare questo problema
Perché in Italia per esempio
Abbiamo tante povertà abbiamo le povertà materiale siamo un Paese che ha sei milioni di persone dichiarate poche a un milione di bambini che sono poveri è un paese in cui lo diciamo prima l'abbandono scolastico
è elevatissimo dell'obbligo scolastico elevatissimo è un Paese nel quale molte regioni le condizioni di sopravvivenza sono messi in discussione
è un Paese con un elevatissimo numero di disoccupati il più elevato numero di euro queste sono le povertà
Le povertà tradizionali che hanno però una loro novità perché certo la condizione
Di un popolo di oggi è una condizione ne parlavamo prima passeggiando dentro Santa Chiara un frate che ci accompagnava la condizione della vita di tanti poveri è una condizione
Tanto più in una società così violenta violenta nei suoi valori violenta nelle sue manifestazioni di valori è una condizione molto più drammatica di quanto non potesse essere quindici o venti anni fa quindi abbiamo questa specie di aperta che quella che richiederebbe
Una società più equa più solidale e più più più capaci di fornire appunto
Pari opportunità
Poi ci sono le povertà interiori prima ne abbiamo citate molte la perdita di senso dell'esistenza la perdita di ragioni individuale e collettiva il cinismo la gollismo esasperato darwinismo sociale che finiscono con l'essere un atteggiamento di vita e come tale anche uno strumento molto pericoloso con il quale si offende il prossimo e si fa anche del male a se stessi perché tutte le manifestazioni patologiche che prima abbiamo descritto avremmo potuto aumentare le l'elenco attingendo ogni giorno al ai fatti di cronaca quelle manifestazioni patologiche sono il racconto di una solitudine
Sono la testimonianza di un disagio
Sono la manifestazione di una povertà interiore
E poi ci sono le povertà nuove che sono quelle figlie delle nuove guerre
Io non credo che abbiamo tutti quanti Regione di spaventarci di noi stessi quando il Papa non è riuscito ad andare a Sarajevo non è stata una sconfitta del Papa
Quando sui libri di storia tra quarant'anni si leggerà
Che il Papa ha dovuto rinunciare ad andare in viaggio a Sarajevo perché Longo ha sconsigliato perché non c'erano le condizioni di sicurezza avremo la testimonia Enza
Di quanto probabilmente la chiesa e le associazioni di volontari
E
Le poche persone che si sono impegnati costruttivamente per alleviare la pena di quella guerra siano rimaste sole tra diplomazie occidentali furbe un po'cinica tra affermazioni roboanti che minacce pesanti mai seguite da atteggiamenti coerenti quando si dice c'è il rischio che l'ex Jugoslavia quale rischio ci sono duecento mila morti un milioni di profughi gente che a Sarajevo che sei anni fa no no non sei ma insomma di quindici anni fa era
La capitale delle olimpiadi invernali adesso a Sarajevo non si può mettere la testa fuori di casa che c'è un cecchino che ti sparo
Ci sono le pulizie etniche
E francamente tutto questo avviene il totale disinteresse nel sostanziale disinteresse del mondo la povertà e la loro che muoiono ma la povertà è anche la nostra che non ci sentiamo in grado non siamo capaci e non abbiamo la forza o le energie ho il coraggio
Di fare quelle scelte che magari ci possono portare a sacrificare qualcosa certo non c'è il petrolio in guerra lascia la vita delle persone che vale probabilmente per il tempo che viviamo nella Petronio
E poi ci sono le morti per fame ci sono le guerre le devastazioni prodotte dalle via che si rivoltano io ripeto il Ruanda lì Comuna testimonia anzi una delle
Di questo mondo separato
E ci sono i morti per le malattie che ci avrebbe detto che la fine
Il secolo sarebbe stata punteggiata da titoli di giornali che ripartono della peste oltre che dall'AIDS che parlano del Colle era o che parlano di una malattia nuova sconosciuta e terribile come Ebola ecco se io dovessi dire conclude
Emilio tra le tante manifestazioni di bisogno di religiosità o di religiosità che ci sono io francamente non mettere le tante Madonnina che piangono in giro per per questo paese
Se io dovessi citare la manifestazione più alta di religiosità
Che mi è capitato di gelidi di incontrare
In queste ultime settimane mi verrebbe da citare una per tutte il caso di quelle sei suore che sono morte di Ebola
Stavano lì e a lavorare
Condizione di totale abbandono da parte del mondo ci sono delle aree di conflitto delle aree di povertà delle aree dolore nelle quali arrivano solo questo tipo di messaggio solo questo tipo di fede solo questo tipo di impegno
E quindi se dobbiamo parlare di nuove povertà e a questa purtroppo troppo vasta gamma di manifestazioni alle quali dobbiamo
Rivolgere nostra attenzione al nostro sguardo e questo appunto comporta ricca
Ebbene dovere della politica di riscoperta dei propri fini delle proprie ragioni del proprio senso cosa che un pochino c'è stata consumata tra le mani e che però oggi si si propone come un grande bisogno davvero l'ultima cosa che voglio dire quando io vedo tanti ragazzi che si avvicinano all'impegno sociale e politico o per loro una grandissima ammirazione
Perché la mia generazione arrivata la politica perché c'era una specie di vento che ti spingeva chi prendeva non te ne accorgevi neanche chi sollevava e ti portava laddove si trovavano altri tre attualità perché era una grande speranza era la la presunzione che magari colmo entro che tagliando della tua testa riusciti a sollevare a cambiare il mondo bah una grande illusione di tale una grande carica di energia un ragazzo che oggi ha quindici anni sedici anni la politica l'ha vista in televisione sotto la specie di processi brutte notizie o di urlare o di improperi o di guerre ideologiche a vista sempre come una manifestazione
Molto respinge quei ragazzi che oggi si avvicinano alle
Regno sociale civile politico sono per ciò che riguarda l'Italia il migliore antidoto a quelle nuove povertà delle quali parlava ossia quelle materiali sia quelle che attengono attengono alla coscienza di ciascuno