Presentazione del libro di Italo Cati "Cimiteri, fosse comuni e campi di prigionia. Memorie e dati sulle esumazioni dei caduti sul fronte russo. C.S.I.R - A.R.M.I.R. 1941-1943" (Tralerighe libri)

Per un ringraziamento
Grazie per
Scusarmi del ritardo
So che abbiamo degli amici
Come il gruppo del Friuli-Venezia Giulia il gruppo di troppo che ci ascoltano da
Da You tube
Volevo un po'anche raccontarmi
Da dove viene questa questa presentazione da dove viene questa amicizia da dove viene il
Terra
Il rapporto che ci porta qui oggi a scegliere di presentare questa realizzi questa questo libro questa
Realizzazione storica chiamiamolo così realizzazione storica ricerca e lavoro di mezzi e di anni
è un'amicizia che nasce tanti anni fa quando io facevo il forse anche il semplice cittadino prima di fare il vice sindaco Fogliano Redipuglia
Molto più reiterò
Ha creato quello che il museo del sacrario di Redipuglia
E lì
Nel sacrario di Redipuglia
Dopo la caduta del muro di Berlino arrivano alle prime salme degli italiani
Caduti sul fronte russo era un momento
Molto particolare
Perché all'epoca era un bambino come una bambina io ed era il momento dove per la prima volta ti rapportabili con una tragedia che forse solo
I familiari che avevano raccontato e spiegato quindi non potevo
Non non accogliere con favore quella che è stata la la richiesta o comunque la proposta di di Italo
Vi ringrazio ancora per essere qui ringrazio i miei colleghi che oggi hanno ha deciso di accompagnarmi in questa in questo racconto
L'onorevole Paola Chiesa che anche la responsabile per il mio partito dei delle di quello che leggi dipartimento difesa
E l'amico e corregionale Roberto Menia che tante volte le cose ce le insegna quindi oggi io ascolto
E ringrazio ancora interrotte per essere qui e mi scuso ancora per essere in ritardo
Grazie
Io stavo parlando però penso che
Dobbiamo lasciare tornano a protocollo secondo me
E deve parlare
Il colonnello
Contestano
Al nome del generale porli livello ufficio
Tuttora coltura dello stato maggiore difesa che io chiamo sempre onor caduti perché sono foto cresciuto con molta bruttezza
Perciò
Lascio la parola sto facendo un popolo che non devo fare mi dovete scusare
Grazie della parola ne ha già presentato al colonnello elogiato contestano sono la direttore della direzione est storico statistica del l'Ufficio per la tutela del mutuo che erano difesa UTC MD più semplice a dirsi come dicevamo meglio conosciuto come ex sono scaduti
Allora io sono qua intervengo al sostituzione del genere Poli che e per tre altre impegno e non diciamo non è potuto intervenire e quindi sono qua affare l'azionario su un libro che non ha de confessa non ho letto e però di cui conosco bene il contenuto perché perché fra le prime telefonate che ho ricevuto quando selezione l'incarico essa quello potente carie che mi chiedeva l'accesso alla ai nostri archivi e quindi so benissimo di che di cosa
Aveva intenzione di di parlare in questo libro
Quindi è un per quello che era il Pelletier che rappresento questo libro
è importante perché testimonia
Quella che è stata la l'oscuro lavoro lasciamola al duro lavoro del di ricerca delle vie missili ricerca nel degli anni dei primi anni novanta del già e Galasso apre e anche poi dei denti dei suoi successori a per
Appunto di portare a casa quelli che erano i il diciamo i caduti del della campagna di Russia del prezzi rea
Arguire che
Per dare un senso a quell'ora le dimensioni di di di questa tragedia era
Su duecentotrenta mila
Uomini partiti per queste spedizioni
Cento mila non sono mai cinquecento mila non sono mai entrati
Di questi venticinque mila morire in combattimento sette diciamo delle delle relazioni dei fatti d'arme
Settantacinque mila nei campi di prigionia quindi una tragedia perché ha il dovere di essere ricordata
E di questi venticinque mila
Con queste spedizioni di cui volete capire a cosa nel suo libro di queste
Campagne di ricerca
Circa la metà si si è riusciti a portarli a casa
Molti di questi non purtroppo non hanno non non hanno avuto la possibilità di essere identificate però molti tra questi sono stati da dati alle siamo stati restituiti alle famiglie circa un due mila cinquecento diversi capi sono stati prestiti alle famiglie e questo la cosa più importante quello di di riconoscere la la anzitutto il dovere morale del del della memoria di del sacrificio di questi cento mila uomini
Quindi diciamo che il libro del
Che qui ripeto non non hanno letto Marcon conosco benissimo il contenuto perché
Gli archivi sono
Diciamo sono sono sono custode di di di questa di questa diversi archivi l'attività la lunga attività esercitata diciamo dal gelo dal comincia già a Cavazza si è poi protratte nel tempo e continua ancora oggi
E anche con la collaborazione fra istituzioni e associazioni come l'Unire qua rappresentato
Ci vede ancora oggi fino a non meno di un anno fa anzi meno di un anno fa se a gennaio di quest'anno sono stati rimpatriati venti caduti dalla Russia nonostante la situazione geopolitica in corso
La dignità del caduto va oltre è necessario che è stata fatta anche un'opera di di diciamo di di mediazione con Stati terzi per per ottenere questo risultato quindi adesso lascio la parola all'autore che ci penserà comunque ringrazio tutti per
Grazie
Adesso cedo appunto ringraziando la la parola a Paola
Ammicca anche tale grazie grazie grazie francesi Carriero buona giornata a tutti
Ventidue anni fa e di anni ne ho quarantacinque
Abbiamo chiesto ed ottenuto dal Ministero della difesa di avere accesso ai fogli matricolari custoditi nell'allora Distretto militare di Milano l'attuale centro documentale perché questa ricerca
Perché
Parlando con i reduci del mio comune mi ero accorta che mancava una pubblicazione sui caduti e dispersi della mia zona della Comunità Montana dell'Oltrepò pavese nella tristemente famosa campagna di Russia
Mille novecentoquarantuno mille novecentoquarantatré e queste ricerche mi hanno davvero aperto un mondo che non conoscevo un mondo fatto di chilometri di archivi sotterranei contenenti tutta quella documentazione prima solamente ammirata studiati in pochi testi
Specialistici in particolare mi sono occupata dell'aspetto umano dalla campagna di Russia
Lettere dal fronte lettere dalla prigionia che davvero mi sono rimasti nel cuore
C'è chi dà l'estremo addio ai propri cari e chi invece è animato dalla moglie dalla speranza di sopravvivere c'è chi si affida a Dio e chi invece ha fede nel proprio credo politico
C'è chi descrive la fame il freddo le sofferenze subite e chi invece vuole tranquillizzare i familiari lontani che la vita al fronte russo è se non una passeggiata almeno sopportabile
Ciò che traspare però da tutte queste lettere è la foglia di rassicurare la famiglia e la voglia di dire stava bene ma c'è veramente la voglia di rassicurare
I familiari chi si pregava chi si confessava e che si si faceva il proprio dovere da italiani orgogliosi di indossare quella divisa
Io ho avuto la fortuna di conoscere due reduci della Russia eccezionale
Mio zio il fratello di mio nonno del terzo Reggimento bersaglieri chi ha avuto la fortuna di tornare di raccontare ciò che davvero approvato su quel fronte
Mario Rigoni Stern fonda il primo quella maiuscola che poi mi ha firmato l'introduzione di quella pubblicazione
Io ricordo mio zio e Mario Rigoni Stern tutte le volte fine novembre dicembre che cadeva la prima neve
Cambiare molto cambiare faccia le mani pregavano gli occhi diventavano Lucidi e gli affida ragazza mi sono sempre chiesta il perché
Per me che quando ne ricaverà un momento bello un momento di gioia mi chiedevo ma perché mio zio si commuove così tanto si incupisce perché Mario Rigoni Stern
Incomincia davvero a cambiare volto a sfregarsi le mani a cambiare faccia e l'ho chiesto dico ma perché e la risposta è sempre stata l'astensione non si conoscevano mio zio Mario Rigoni Stern
Perché il pensiero era sempre rivolto a tutti i compagni lasciati sulla neve con la promessa non ti preoccupare tornerò a prendersi grazie
Grazie
Quello che ci si rende conto quando si affronta questo argomento è che ancora oggi non se ne parli abbastanza non si racconti abbastanza di quella che è il dolore delle famiglie o quello che il
La storia del del nostro popolo e chi Meglio del senatore Menia la testimonianza di chi fa queste battaglie e di chi le battagliere fa camminare sulle proprie gambe e quindi
Ciò penta grazie grazie Francesca grazie a tutti voi anche per l'occasione viene data io dirò poche parole non sono certo io quello necessario
A me piace chiamarono caduti nella sono accaduti ma ringrazio chi scrive ringrazio chi di queste memorie fa una ragione di vita una delle trasmissioni di memoria con la memoria comune di un popolo intero
Io conosco Francesco tanto tempo e come lei ha detto lei abita propoli
In regola Trieste Redipuglia per me è usuale ho imparato a ad amare a sentire lo spirito di quei luoghi da quando ero bambino perché avevo un nonno sabato la Grande Guerra peraltro più vecchio di lei
E tante volte ho detto di fronte a quel marmo due se tu chiudi gli occhi e cerchi di ascoltare il silenzio sentire voci e questo sta tante volte a Carniacque ci sono tante cose che sono storia del mio popolo della mia gente credo che responsabilmente quando uno cresce
Deve comprendere questo in qualche modo assumersi sulle spalle anche il dovere di tramandare tante cose
La vicenda dell'Armir dei caduti di Russia e una di quelle storie tragiche
Ci appartiene ad una guerra e una memoria che è sempre difficile
E tanto difficile
Ci sono ancora sacche
Di uomini l'ideologia che per
Condanna preventiva
Fanno sì Edison non si possa parlare o si parli male o si parli con una sorta di gogna preventiva queste sicuramente
Questo caso niente noi invece che sappiamo che la nazione poi è un susseguirsi non solo di uomini e persone esistenti ma soprattutto desistenze ma soprattutto di memorie di valori
Noi non possiamo che a riconoscere questo valore a prescindere voglio dire dalle scelte e dalle appartenenze a quello del tutti questi erano soldati c'è rispondevano semplicemente al giuramento che o non avere tutti i soldati e quando tu vieni chiamato se la sorte Tiziano e se la guerra e cottura combattive fino in fondo e quanti sono rimasti
Nel quanti sono
Sono rimasti lassù e chissà dove e quanti non quante famiglie hanno piantine quanti sono quelli che sono diventati state le statue di ghiaccio come raccontare quanti di noi hanno letto poi con le storie si Rigoni stordita restrizioni estone cisterne tante e tante altre
Io domani è un caso e lo voglio dire sarò a Bari a Saqqara oltremare Donadoni
Quindi verranno traslata inumati i i ragazzi di Ossero quelli che difesero la nostra terra per ultimi era il venti aprile del mille novecentoquarantacinque erano collegate Semeraro quelle la tramontana sarà costituita in battaglie non è un tono
Un po'di italiani che difendevano Cherso italiana perché allora quell'isola
Sì se perderemo alle Sacrario dei Caduti oltremare pure una oltremare perché quella è la terra d'Italia
E allora una riflessione anche su queste di un saluto ed una ed un abbraccio ideale ai tanti ci attraverso tutta l'eguale attraverso gli anni attraverso i decenni attraverso i secoli hanno saputo illustrare il nostro tricolore le nostre vicende la nostra storia
Il loro spirito italiani ecco questo adatto e però neanche quello che facciamo oggi la presentazione di questo libro quindi che cita documentazione ulteriore di questo va ringraziato l'autore
E chi con lui ha voluto collaborare ecco un passo in avanti questo a tutela della memoria da italiani e quello che noi dobbiamo a mio modo di vedere da una parte e preservare dall'altra assolutamente tramandare perché poi le generazioni passano ma questo ricordo deve passare
Grazie
Grazie grazie Roberto grazie a Paola grazie al
Contro il fisco non è lo contestano
E avevo dubbio sul su perdoni
E e al e adesso ritorno la parola ai Calò grazie alla parola ittero
Nel voler condividere con voi l'emozione appunto perché abbiamo provato io e Paola lo scorso anno davanti a quelle famiglie che hanno scelto di essere sì nel ritorno della del del corpo del proprio sondato congiunto grazie
Posso chiamarti Francesca perché a me che ama c'è l'attrice mi sembra lei dice che la conosco da quando no io veramente la conosco da quando era po'più piccola male devo dire che
A
è brava ecco basta non dico altro
Ecco allora
Quel che è giusto è giusto io prima stavo parlando appunto che stavo dicendo come sono state trovate queste schede
Ecco a un certo punto c'è questo bensì e questo questo signore che
Quindi a questi mazzi di chiavi e apre il primo
Il primo diciamo armadio di circa tre metri quindi
C'era di tutto dalle schede alle lettere
Agli ai documenti migliaia insomma hanno aperto circa migliaia e migliaia e migliaia di trovato dis cede circa settantotto ottanta mila roba del genere
L'obiettore Gavazzi ha incominciò
A a diciamo a a contrattare su cosa fare di queste cose sia divenne alla al diciamo al al motivo per cui chi doveva farlo questi caduti dovevo orientale in patria da panzerotto era arrivato dei russi con un Elenco di cimiteri che il Cappellato imitare via allora avevamo già redatto con tutti i caduti notti cioè quelli che
Il cappellano abbiamo potuto riconoscere di quegli atti non era possibile
Mentre il il il il bisturi stili dette una lista di nominativi attenzione
Dica a tutti che erano sepolti in fosse comuni di diversi e cimiteri ellissi venne a sapere che i cimiteri
Dove erano sepolti questi caduti erano tantissime privo di quelli che il terzo abbiamo passato poteva supporre
Partivano Commissione si formarono i bimbi memoriali tutte queste cose qua seccati otto punto
Incominciarono a partire che previsione io in quel momento stava facendo servizio a a a a reddito no Massa
Al reggimento Nembo
A Gradisca d'Isonzo
E quando mi chiamò a mio comandante mi disse senti dice c'è un generale che ti voglio parlare a me Bossi era generale Cavazza invece io ho saputo che lei e il figlio di un regicidio Russia
Sì dico che ci porta quattro fanteria della Sforzesca Lammert aggiungere più massacrata che ci sia sui della Sforzesca vorrebbe vedere a Redipuglia Sacro militare
Dico con quale incarico avrebbe frapposto il museo no ricorda bene
Se il mio comandante vuole io vengo lì lì ho trovato delle persone fra cui più avanti che la persona che era in cui io dedico il novanta per cento del mio stare qui
Quella persona e si chiama tenente colonnello Armando di giugno che quel conflitto bene
Non era una persona umana è un angelo lui ha fatto tantissimo e purtroppo è morto molto giovane ma non abbiamo un bellissimo ricordo a Redipuglia
Bene
E lui mi disse ascolti recati io devo mandare delle persone sul mare caduti in Russia
Lei ci sta vorrebbe andare ricco
Di console generale senz'altro dove mi manda la mando in Ucraina
E mi ha mandato Oviesse
L'attuale l'attuale cioè in in piena zona di guerra io quelle zone cosa vedo aperte divisione dei commosso Saccà Staatsoper Sasso e che le cose con tutti
E da lì e ho incominciato a fare a fare queste esumazioni
Ma prima di fare questo mansioni e ho fatto un piccolo corso d'istruzione
E lì ho conosciuto gente gente incredibile conosciuto Bedeschi poco conosciuto il Comune Lorelli che era quello che confinava tutte tutte i noi che sommatori
E ho conosciuto tanta gente
Vicentini Caleppio onestà un po'e un bel giorno mi sento prendere il braccio così volto era un piccolo prete diciamo ciao Icaro Cirio sono don ma Donda Franzoni do nello Franzoni quello che ha scelto di rimanere prigionieri no
E non farsi non dista ed è stato lì per curare i suoi consiglieri EDF in prigionia
Dopo pranzo venisse guarda e dice
Quando tu allora in Russia ricordati che devi rubare i il cimitero di certi ospiti dove è sepolto don Mazzoni don Mazzoni e questo qui che sta in prima in prima pagina nel libro
Ecco questo qui do Mazzoni
E morto mentre soccorreva persona anziana Jan De Corato di maniera Dolo valor militare una prima guerra mondiale
Cappellano dalla seconda non esitò a uscire dal suo postazioni e adesso corretti bersaglieri che stavano morendo Ermete debiti diceva avrebbe colpito a morte
Ecco perciò tutta una serie di cose che molto molto particolari
Io volevo dedicare questo libro a tutti gli amici ma ho parlato del colonnello Aureli ma dotato di una persona molto particolare
Che in questo momento io penso che sia con me
Perché l'opportunità schermo che a mio padre
Dal quale ho imparato l'essere italiano il loro bene alla patria e nuova bene soldati
Qualsiasi in qualsiasi momento la patria la patria io vengo da una famiglia di militari con mio il luogo e le idee uno dei miei antietà antenati ha combattuto nella battaglia di Solferino San Martino con la brigata Savona
Parliamo di cose così
E mio padre era uno che che è partito con cinquantaquattro fanteria Sforzesca in tre mila duecento son tornati cento e uno ecco
Deve Luís lui soffriva soffriva di cefalee soffriva di tante cose all'assemblea dei mali
E soprattutto volta a volta di notte chiamava i soldati i suoi soldati incubi notturni ai suoi soldati che gli erano morti davanti
Eppure so quando lui disse
Il tuo Paese Russia mi devi fare una cortesia se capiti dalle parti dice Botta rischi porte né a casa mio capitano
E capita robot toscano
Io non gli ho promesso niente
Ma quando sono stato a
E ciascuno stato Arce bloccare i rischi la seconda tromba
Pur non portavo persino ma portava su una portavamo una una bottiglia
Ho rotto quella bottiglia ed era scritto capitano toscano avesse secondo Parks seconda compagnia dei cinquantaquattro fanteria comandante di compagnia caduto circa una bella calligrafia tutta anzi coccolata dico va bene lo prendiamo lo mettiamo al posto lo portiamo
E poi io sono tornato in Italia che sono arrivati i caduti e dalla Russia no tra cui la salma di questo capitano
Vado a parte sopra piagnone Vittorio Di Rao ricordo professore caduto partiamo in dialetto perché il caduto che devo dire una cosa Lugano fuori c'ho preso questo foglio
E l'ho fotocopiato ed ho portato me lo sono preso io
Poi vado a Radio Padania dico allora dobbiamo come stai come la Scala e il fatto quello che dicevo ma dico guarda ho trovato questo
Gli ho dato questo comincia a leggere
A un certo punto vede che ci blocca e comincia a piangere come un bambino ma ma ma ma questo l'ho scritto io
Quel foglio lì
L'aveva se l'aveva scritto mio padre lo vedevo perché mio padre era musicista perciò aveva una calligrafia tutta particolare chi occorre era in in era alla sua e poi i bilici sì mi ricordo che l'abbiamo messo e seppellito è morto lunedì tenente Rossi altri venti che l'abbiamo seppellito diciamo comunque il pestello non c'era più
Perché la perso in combattimento bisogna dov'era edonismo fatto con una bottiglia di spumante avanzata abbiamo messo dentro col foglio di carta quello chiudendo gli artiglieri per far verificare che è molto forte benissimo
E quella è stata una cosa che per me
Però diciamo ne ho viste parecchie di cose di così di cose molto particolari
Volevo dire allora in questo in questo libero voi trovate la prima parte che è una parte teorica ma la seconda parte c'ho tutti gli elenchi dei cimiteri
Ma soprattutto ci sono le mappe dei cimiteri
In tutte le zone della Russia dove ci sono le fosse comuni degli italiani
Perciò sono le misure ed etici sono tutte le indicazioni e tutte le freccette qui come arrivare a quale fosse il Comune
Io adesso mi rendo conto non possiamo sicuramente a riportarli a casa perché nelle fosse comuni e difficile
Non è possibile però
Se ovunque però se un domani verranno riaperte le succede no e volevo dire che questo lavoro qui queste queste cioè Schede lo dobbiamo all'UDR che l'unico è l'unico ente che ha fatto qualche lavoro io ho chiesto il permesso di averle menando gentilmente concesso ecco tu questo costo va detto
Perciò
Questi giovani che io parlo anche dei giorni perché voglio che questo che questo discorso che io sto facendo
Giunga anche a giovani guardate io ho fatto una postilla una postilla
Finale che vi voglio leggere
Perché era sì Tosi del pensiero meglio
A assi che è stato allora con esso un secondo ma io devo leggere
Allora io scrivo questo infine dico ai giovani
Rispettate la vostra patria simbolo di amore e dedizione
Dimostrate di esserne degni
E sappiate che ovunque i nostri soldati hanno combattuto sono sempre stati ben visti ed è apprezzati
Un giorno alla prima no accanto mentre ispezionava o le sepolture Weber Salieri che può abbiamo trovato un'anziana signora mi sta vicino
Portando una tazza di latte appena munto
Dalla sua unica capretta
Con la mano ho visto se il basco che io da orgoglioso
No urtavo perché lo facevo questa moglie facevo indivisa io non ho mai tolto la divisa che anche quando ho fatto e c'è una foto antico dimostra
Io ho sempre portato la divisa col mio stemma italiano perché volevo che vedessero i soldati italiani come si comportano
Bitossi basco sulla fronte traccia una croce mi e mi disse che mi porcellana tazza e mi disse che d'Italia spicca lascio
Italiani bravi e mi disse
Tale Paloschi
Nel calcio cuschi nel Carroccio
Cioè tedeschi non buoni flussi non buoni italiana scritta lascio alias i buoni
Spero che questo libro chiede aiuto e conforto a quelle che a causa del
La guerra hanno dovuto sopportare lutto iscritto sulla legge disagevoli andata a trovare le salme di questi soldati che grazie all'esumazione effettuate in territorio ex sovietico ora sono i supporti in tutta Italia
Sono partiti i giovani e come tali sono morti avevano alla limbo buono l'amore per la patria e la famiglia
Andate a trovare sul campi sterminati e della Russia
Dopo il posto non ancora nei campi di concentramento portate loro un fiore che viene dall'Italia se siete credenti dite una preghiera
Altrimenti riflettete sui mali della guerra la sua stoltezza che mandò a morire dovunque siano io li ho sempre nel cuore questo alla fine del libro
Può fare dire dovrebbe dire tante cose in questo momento mi sono dimenticato qualcuno ma come come in tutta la mia vita militare
Mi è sempre capitato di dover improvvisare ed arrangiarmi e come tale ho fatto e come tale hai fatto benissimo anche oggi te lo grazia
Grazie a nome di tutti
Chiedo ancora scusa appunto per il ritardo l'organizzazione davo la ringrazio tutti voi ringrazio in particolar modo i miei colleghi che sono passati sono andati su una rima Asti qui ad ascoltarli ad ascoltare Italo principalmente dovevi dire di acquistare il libro
Allora
Il libro il libro attualmente io non sono state scusate ma non ci ho pensato neri deportati e non dopo cariche io ma il mio il mio il mio direttore della collana il dottor Gian Masi non ha avuto il permesso di venire qui in quanto maestro elementare
Ha dovuto subire una collega malata
L'ha saputo ultimo mezzo ma questo edilizia la patria anche in questo
Esatto Borland Gatto non dico tanto perché i libri li aveva lui però Abramo adattissimo Friuli e io l'ho portati qui insomma lasciamo stare però alla fine quattro dopo Stati darò quelli che possono dare il resto lo potete ordinare risulterà levi che tra le righe di Tore trovate tutti i libri diciamo che sono già in commercio
E commercio adesso io provvedono a dare qualche qualche qualche libro le notti numerino in omaggio un ruolo fumo lo voglio dare alla
Ma io vengo a prendere in Friuli così un'altra occasione per vedersi va bene allora il suo il secondo hanno
E il terzo gruppo media
Il quarto
A carico lo contestano è il quinto odia volumi
Alla presenza del del precedente su uccelli dopodiché io ho finito le munizioni come diciamo noi
Allora concludo ancora ringrazio andò che ancora una volta ringraziando in particolar modo Maria che festeggia il compleanno la senatrice Nocco dalla Puglia che è qui con noi oggi
Grazie a tutti grazie ittero grazie Lumière
E grazie a chi ci ascolta da casa cui non manca il nostro cuore nostro pensiero grazie reperito in Friuli Élite inferiori ellenica e venite Caniato a gennaio la vita comunitaria Julia