"Cronisti sotto tiro. La guerra tra spettacolo e tragedia" nell'ambito di "Professione reporter. L'immagine del giornalismo nel cinema", manifestazione organizzata dall'Associazione stampa subalpina e l'Ordine dei giornalisti del Piemonte e della Valle d'Aosta (Torino, 22 marzo - 1 aprile)

Signore e signori buonasera incominciamo a questa questa secondo appuntamento presso il centro congressi
Dell'Unione industriale che ringraziamo per la collaborazione del nostro iniziativa io mi chiamo Gigi Padovani sono dell'ordine dei giornalisti sono uno degli organizzatori di questa manifestazione
In questa manifestazione professione reporter come voi sapete che organizzata dall'ordine dei giornalisti del Piemonte e dell'Associazione stampa Subalpina dall'Aiace dal Museo nazionale del cinema dall'Università di Torino il premio Grinzane
E che ha avuto il patrocinio e la collaborazione della Regione Piemonte della provincia di Torino e della città di Torino
E anche vicino a dirlo perché gli sponsor in genere
Sono poi contenti e noi lo siamo perché abbiamo lavorato bene sono quattro aziende cittadine che in qualche misura hanno contribuito a realizzare un'iniziativa che ha un peso e un rilievo nazionale e sono la banca CRT c'è la Cassa di risparmio di Torino
Giugiaro designer che ha realizzato il lay out cioè in sostanza il manifesto e tutta la parte grafica e poi l'Italgas e la SEAT divisione stette abbiamo anche la collaborazione di molti altri diciamo enti giornali cittadini la Repubblica la Stampa che ci dedicatario hostess questa sera e quindi diciamo che è una manifestazione che fino ad oggi sta viaggiando direi
Bene con buoni risultati abbiamo al cinema Massimo i film e abbiamo questi dibattiti cioè abbiamo pensato che come abbiamo spiegato la volta scorsa
Fare un ciclo di film dedicati al giornalismo sia anche un modo per discutere della nostra professione della professione del giornalista cento e diciamo in questi tempi molto
L'attenzione dell'opinione pubblica e crediamo che questo secondo dibattito dopo dopo quello dei direttori con istrici sotto tiro possa essere diciamo un'occasione di grande attualità diciamo discute del nostro mestiere noi abbiamo una scaletta che li vado a spiegare qui lascio la parola ai relatori Paolo Garimberti che conduca
Che si articola in questo modo cioè in sostanza noi abbiamo il video che ha realizzato dal Aiace
Sosta censo dall'associazione
Il cinema d'essai
Con Umberto morte Paolo Rossi che l'hanno realizzato come quello della prima serie
Poi avremo gli otto relatori
Che fanno un primo giro di interventi rapidi abbiamo chiesto a tutti televisivo potremmo dire cinque minuti ciascuno ma voi abbiamo un secondo firmato video ha realizzato per Mixer nel quale invece non c'è fictio non c'è un film ma c'è la realtà di un inviato di guerra Ettore Mo che presenta che cosa vuol dire
Con una videocamera che lo segue fare l'inviato di guerra in Cecenia Agostini recentemente infine abbiamo delle interventi
Ci sono soci possono spiega da uno o che porterà di guerra quali sono i nuovi del mestiere infine diciamo con una tabella che non è troppo tardiva abbiamo l'ho costruita con i microfoni dare
Rinunciamo Croce chi vuole chi fare domande i colleghi
Sono disponibile a rispondere ovviamente ricorsero ma ma prima si passa
C'erano all'avvio e al fine di questa serata
Noi vogliamo dare un segnale
Avere un momento di riflessione e direi anche da memoria nei confronti di quei colleghi di quelle sei vite che sono state spezzate sul fronte della notizia al servizio di un'informazione obiettiva
Attenta ai fatti proprio là dove si svolge e sono i sei colleghi che hanno perso la vita
Nell'ultimo anno e mezzo
Dei fronti di guerra ai quali credo sia giusto dedicare questa sera
E sono Marcello Palmisano
Giornalista e operatore del TG due che caduto il nove febbraio del novantacinque a Mogadiscio in Somalia Ilaria Alpi
Nella lista dell'Aga inviata del TG tre
Milan Hrovatin che è caduto anche noi con Hillary anche Mogadiscio e poi Marco Lucchetta Alessandro Sasha OTA e Dario Ance direi che a questi colleghi
Mettiamo la sera
Noi abbiamo questa sfida ringrazio
La sì la signora Cristina Palmisano che ha avuto scrive il coraggio si esce possiamo restare
Di a Torino con il suo a della
Davide oggi abbiamo fatto come Giorgio dei giornalisti al Circolo della Stampa una breve cerimonia abbiamo consegnato settarie
D'argento che ricordano la memoria di questi colleghi e credo che sia come dire un fatto che debba rimanere non tutti affinché queste cose non succedano più
E che soprattutto nessuno dimentichi questo quanto è successo
Io non Sala
Il collega Fulvio gomma
Il giornalista
Li Trieste tipo credi alzarsi grazie il quale presidente
Di una fondazione
Che si è costituita subito dopo la morte
Dei colleghi
Triestini che sono stati uccisi in Bosnia la Fondazione si chiama appunto Fondazione Luchetta oca otto ad Angelo Hrovatin per le vittime per i bambini vittime di tutte le guerre ha sede a Trieste non è il Presidente e si noi che ci dicesse e quali sono gli scopi di questa fondazione
Per la quale noi come ordine giornalisti abbiamo comunque deciso di dare un contributo per posso lavorare e dare anche ai bambini vittime della guerra un sollievo sì cercherò di essere telegrafico
La fondazione nata proprio per quello che diceva con la prima per ricordare perché se non si ricorda più e come se non fosse successo niente
Per Trieste la morte del primo dei tre colleghi uccide a Mostar poi l'altro collega ucciso a Mogadiscio è stata credo uno dei fatti più gravi dopo dopo la seconda guerra mondiale
è stata forse la prima volta che Trieste si è accorta che la guerra era lì proprio a due passi ma avevamo passato dei carrarmati bianche mai sorgere senso citava Artaud fattore si faceva finta di andare avanti
Però dicevo per ricordare e soprattutto per
Per far sì
Che venissero accolte in qualche modo di una casa in una casa a Trieste perché Trieste rappresenta un po'la frontiera
I bambini vittime appunto di tutte le guerre ma soprattutto quelle della ex Jugoslavia il fatto che i parenti
Dei nostri colleghi abbiano voluto fare questo ha un particolare significato nel senso che questi bambini potrebbero essere i figli di coloro che sono stati attirare quella maledetta Bomba
La Fondazione si è costituita da il primo di febbraio cioè due giorni dopo che sono caduti collega mostra
Nel abbiamo messo su una casa che c'è stata concesso da Provincia di Trieste
Abbiamo raccolto dei fondi in vari modi e in questa casa coglieremo le famiglie
Con dei bambini che hanno bisogno di cure
La malattia peggiore come dice il nostro amico medico delle zone di guerra e la guerra quindi cercheremo di rubarle in qualche modo di portargliela anche se non avranno esattamente bisogno di cure fisica potremo farlo con dieci famiglie alla volta e non è molto
Per mantenere questa iniziativa questo volevo segnalarlo
C'è una bella cosa che sta nascendo si chiama mosaico dell'amicizia fatta da artigiane del pordenonese è un grande grandissimo Mosaico che verrà messo su una scuola a Mostar non la metteremo adesso perché sono diventerebbe un bersaglio
E questa da questo mosaico idealmente opera scomposto in duecento mila tessere che verranno vendute in tutta Italia con questi soldi speriamo di riuscire a portare entro giugno perché la casa è quasi finita i primi bambini dall'ex jugoslave da altre parti vis dico sempre una piccola cosa però è una cosa fatta di mattoni che esiste una delle poche che sono state finora realizzata grazie
Grazie
Questa sera sul programma come avete potuto vedere erano previsti i genitori
Di di Ilaria
Il professore Giorgio Luciana
Il professor Murgia Giorgio Alpi un medico un noto Cure Romano ed è stato anche luglio operato in questi pochi giorni quindi non ha potuto essere presente per questa specifica ragione
Però ci ha mandato una lettera ci ha mandato un messaggio che io pregherei una nostra ma ma Fassio della ufficio stampa di legge che prove che sentiste perché una lettera che ci farà Rifle
A tutti i partecipanti alla manifestazione il nostro grazie e l'augurio di un proficuo lavoro
Cronisti sotto tiro
Negli ultimi tempi si è posta la domanda con accenni a volte di dubbio gusto
Se vale la pena di mettere a repentaglio delle vite per informare vorremmo sperare che questo interrogativo sia formulato perché allarmati da un numero così imponente di cronisti uccisi nell'adempimento del proprio dovere
Non crediamo purtroppo che questa sia la chiave di lettura esatta per dare una risposta è un ulteriore prodotto di una nuova ideologia che sta facendo sempre nuovi proseliti l'ideologia individualistica
I cronisti attraverso la televisione entrano nelle nostre case e ci impongono di vedere le tragedie che insanguinano questo nostro mondo e indirettamente ci obbligano a volte ad un esame di autocoscienza
Prendiamo ad esempio la tragedia somala fra le tante cause di questa tragedia affiora sempre più la responsabilità di una politica corrotta della cooperazione perché parlarne perché vuole che obbligarci a porci delle domande in una lettera della rubrica Scalfari risponde una signora scrive
Perché non lasciamo che si ammazzino tra di loro perché non lasciamo che le loro bombe cadono sulle loro teste la signora si è posta ad esempio la domanda da dove vengano quelle loro bombe
Tragedie lontane in Paesi che non sappiamo neppure trovare sul mappamondo ma altre tragedie hanno insanguinato il nostro Paese
Venti anni di misteri se qualche frammento di verità e affiorato lo dobbiamo a cronisti che molte volte hanno pagato con la vita la ricerca della verità
Ma ecco riapparire l'ideologia dell'individualismo lasciateci in pace lasciateci godere beautiful e champagne si arriva al punto che un giornalista consiglia i colleghi della RAI statevene a casa
E come fa notare un gruppo di operatori del TG uno TG due tutti i TG tre suggerisce sotto sotto la sua lettera non mi farete ammazzare eviterete di sprecare soldi pubblici stenta vicino invita a non fare il nostro dovere
A questo proposito ci pare doveroso sottolineare che Ilaria mai toccata dalle indagini sulle spese gonfiate partì per la Somalia con un Budget per le spese di produzione per dieci giorni di tre milioni
Questo giornalista sembra non conoscere la risoluzione numero cinquantanove dell'Assemblea generale dell'ONU del quattordici dicembre mille novecentoquarantasei cioè l'informazione è un diritto fondamentale dell'uomo e la pietra di paragone di tutte le libertà noi non siamo giornalisti ma come i genitori di Ilaria abbiamo il dovere di cercare la verità di un omicidio premeditato che ha stroncato la vita di due operatori dell'informazione
Ilaria e Miran erano in Somalia per raccontare la tragedia di un popolo distrutto dalla fame e dalla guerra tribale
Nella loro trasferta Bosaso informarono l'opinione pubblica che su una nave sequestrata da IMI Giuntini erano tenuti prigionieri tre italiani
Raccolsero inoltre notizie che dovevano toccare interessi oscuri fa fede di ciò la scomparsa dei block notes di Ilaria rivolgiamo un appello i giornalisti che credono ancora loro impegno di informare ci aiutino in questa lotta senza informazione non c'è democrazia cordiali saluti
A questo punto io devo lasciare la parola la regia non prima però di aver ricordato che questa serata
Trasmessa in diretta radiofonica su tutto il Piemonte da Radiocor posta e che conduce questa trasmissione Caterina canna vacche condivide come per l'Associazione Stampa Subalpina la responsabilità di questa organizzazione a questo punto direi alla vigilia che può partire il filmato dopodiché parlerà e conduca Paolo Galimberti editorialista
Ore reale avrà
Rinviare
Meno
Qui
Va
Bene
Come
Bene
Alligator guardava non ha parlato del Salvatore
Io non sono mai stato all'esorbitante
Ammazzano la gente poi è dunque che questa procedura abbiamo vedrà che ti piaceva un sacco fosse l'ospite
Proprio questa è la mia ultima occlusione dico sul serio se riesco a fare qualche pelo foto di guerra per la pipa giù tanti dei soldi
E Davide sono qui ci spaventapasseri
I successi un incidente stradale
Marius
Morbido con saranno dopo Domenico Alisarda mi comunica
Flamengo salvaguardando così sì ho capito ma economico
Che il colonnello fibroma bigotti fanno un regalo questo Bridget è proprio di fronte
Son proprio vista
No
Dieci giugno e da quel terribile
Scritte del Fronte sandinista dappertutto
Peccato
Quello che si
Ventiquattro impietose dovessero
Tung
Un tumore uno uno
Grandi fotografie
Robert Capa Ricciardi USA
Perché non lavorano per i soldi uno fissavano ma la nobiltà delle sofferenze umane quello tra quello disponibile tutto il morto su studi operativa sì ma lì c'era qualcosa di più lui fisso il perché della morte cosa riuscì a cogliere piatto il senso della tragedia di quella
Poi lo si saprà se giocasse dello stesso livello sui dividendi
Ti devi fare sotto licenza
Per cogliere la verità
Giampaolo però
Ora
Ore
Alla
O
O regolare
Che cosa con le partite di ritorno
Per il Carlo io molto grave
O
O
O
Da un avvocato
Fino al rango
Al al collo hanno anche
Ad occupare l'occhio al allora attuali e che cosa vuol al quale aiuto proprio
Ramo
Giorno esterna altre magari trenta le sigarette
Tali lei cita
Sei contro se fate per contaminati allo stato tralasciare fa
Del basso bordo svenuta Milva Sabatini poi vanno a buon fine dalla ad Hannover Perrone patria da nella zona l'attore allora o almeno votato allora chiesto posti
Di salvo naturalmente i musulmani io me lo mangio quello per schifosa mangi come noi francesi perché non sai meglio di noi a Fatima Cipro
Non ti permettere di tanti altri mangia
Se non vi interrogate Numancia
In omaggio numeri come voi sono affari tuoi ma se lo mangi morire
Di trovate nella metà sentimenti ma cosa pensi che conti molto di più del dovuto sì però non sanno molto qualunque io sono un giornalista si sono bensì qualcuno tutta la Francia per lui c'è un pezzo di metà senza nome
Cioè ricca civile perché altrimenti vetri segrete io le seguiamo da tempo
La lite
Io
Per un fotoreporter
Quando sei virgola sessantaquattro proprio nella Cambogia
Periodica Fiorillo fino a un certo punto non mi vergogno a vedere filologo avevano Greco e avrei voluto Ettore Colla colpevole promotore da valutare per bene
Per poter richiedere dolore pietre per
Non lo so a una partita
Io voglia per poter ricevere vorrei per produrre un appello contro la Copra dal genitore l'ottavo pareggio a Washington con avanti un barbecue e ora lui Corvaglia al privato non mi ricordo adesso
Virtuoso corruzione
Meno
Io vivo male sua mamma Paola luogo a tutte le parti
Allora distrugge ci sono dopo divertito del comando sull'argomento
E in futuro la dizione snidare distruggere va sostituita con cercare e ripulire cercare ripulire intesi intesi dallo slogan
A giocare
Qui manca il finale
E il finale
E il sangue giocherà il morto con tutto quel casino le gru gli avremmo mangiato quel curato io non l'ho visto
Baggio si alzano spiegato ne pubblichiamo due tipi di storia
Marines che spendono la paga per comprare ai gialli dentifricio deodoranti tipo da parte di sedurre i cuori ok estate dei combattimenti con un sacco di morti tipo come vincere la guerra avrà visto tracce del sangue
I corpi trascinati chi aveva signore
Bella sono entrata esiste la legge delle probabilità riscrive la mente ciambelle a tal fine almeno un morto
Sì dei programmi
La cioè una per la quota le
Totale queste e mio fratello
Bene
A
Ci sia
No
Periodo Obodo gioco all'Hotel Continental unioniste
Los Hombres usate
Allora
Avremo
Qua ci sono questi due due giornalisti
Periodo di stasi sui quali una foto Petrelli faccia saltare la testa mio gente poco
Perché volevo chiedere perché lo fotografa
Ha detto se mi fotografie ancora
Io ti ammazzo
Ma
Mandano
Ma ma non mancano mai andare avanti con la sua domanda ma bisogna fare una televisione ma abbiamo vogliamo
Tanto abbandonava
Dalle
Presente vocazione la moderna avanzata
Al
Nella nella
Del giovane trovare va bene prendiamo
In ogni padana
Glielo mostriamo
Lara Lara Lara Pata Pata Pata Pata Pata Pata Pata Pata ma l'annata parlava nata
Parlare
Ora Fiore valida per salvare ore
Politologo Angelo poi all'avanguardia può fare penso ad Antonio Pacchioni Galliani porre Galli mi pare
Abbandonava
Va bene certamente
La la conformemente a quello manuale
La
Del dentro entro
Giugno
In ogni
Buona sera uno dei film uno di spezzoni di film che abbiamo visto questa sera Under Fire sotto tiro l'istituzione
Racconta l'abbiamo visto le immagini anche dei quel giornalista che viene ucciso
Dopo aver mostra di documenti viene messo al muro e lì non ci sono in tessuto collega amico fotografo tosta fotografando
Faccio questo film ha fornito il titolo suggerito il titolo per una serata di questa sera cronisti sotto tiro
Se il comunista e il giornalista per eccellenza
Forse avrei preferito questo convegno si chiamasse professione cronista più che professione reporter perché oggi si tende a pensare che il cronista nel giornalismo sia qualche cosa di serie B mentre in realtà è la quintessenza del giornalismo il cronista credo che chi non ha fatto un po'il cronista nella sua vita non possa essere un buon giornalista qualunque cosa faccia dopo
Beh se il cronista dicevo è l'essenza del giornalismo il cronista di guerra è la quintessenza del giornalismo
Credo che molti di quelli che sono intorno a questo tavolo stasera con me
E molti altri giornalisti
Hanno avuto voglia di fare questa professione
Leggendo i reportage di guerra io personalmente ricordo quelli essendo forse il più vecchio di quelli che sono appunto si fa Federico Bugno e ci dividiamo questo onere
Personalmente dicevo ricordavo vere le cronache della guerra d'Algeria degli anni fine anni cinquanta le prime cronache del Vietnam quando già cominciava a fare appunto il cronista ma di cronaca cittadina Gemma
E certamente erano dei modelli che tutti noi desideravamo imitare e delle forme di giornalismo che avremmo voluto pratica
E quindi c'è il mito del cronista di guerra
Un mito che il cinema poi come abbiamo visto ha fortemente alimentato
Ecco il il reportage di guerra è molto cambiato
Negli ultimi direi trent'anni trenta trentacinque anni
Cambiato perché sono cambiate le guerre perché è cambiata la politica mondiale
Il giornalismo di guerra in Vietnam era ancora il cronista sul campo che raccontava stando insieme soldati quello che accade
Perché quella era una guerra di posizione che è durato moltissimi anni e anzi il ruolo che hanno avuto i cronisti di guerra una guerra in Vietnam è stato fondamentale parlo soprattutto di quella stampa americana
Perché c'è stato un periodo in cui la grande stampa americana e gli editorialisti la grande stampa americani direttori della grande stampa americana erano a dalla parte del governo e volevano la guerra in Vietnam sostenevano per il Vietnam chi ha fatto cambiare opinione
All'opinione pubblica intanto e poi gli stessi direttori di giornali sono stati di reporter un vestirsi di giornalisti che stavano sul campo che raccontavano quello che vedevano che raccontavano che una guerra impossibile da vincere per gli Stati Uniti
Tanto che a un certo punto uno dei grandi editorialisti dei grandi direttori del del giornalismo americano del giornalismo televisivo Walter concrete si è trasformato è tornato anzi a fare quello che faceva
In gioventù ciò il cronista di guerra è andato in Vietnam è tornato ha fatto un reportage
E si dice quando Johnson ha visto reportage rivolte concreto ha detto
Per me è finita infatti non si presentò alle successive elezioni perché concreta aveva spiegato quello che i giovani cronisti sul campo da tanto tempo cercano di far capire cercherà una guerra perduta e anche una guerra sbagliata
Ci sono state nel periodo stesso del Vietnam e poi anche dopo guerre come quelle dei sei giorni in Medioriente devo anche purché sono state guerre molto diverse Brevi di durata in cui è stato molto difficile raccontare qualcosa guerre essenzialmente combattuto dalla direzione
Così come una guerra senza mente combattuta radiazione in cui cronisti sul terreno ben poco hanno potuto vedere a contare è stata la guerra in corso
Ma intanto ci sono state altre guerre
Guerre locali guerre nate per esempio dalla caduta del sistema sul quale si è retto il bipolarismo europeo per cinquant'anni
Qui abbiamo chi ha seguito per esempio
Una guerra civile così possiamo chiamata che è stata l'accaduto dice Lucescu e la crollo del comunismo in Romania che è stato un collo sanguinosa differenza del coro del comunismo in altri Paesi d'Europa orientale
E ci sono le guerre che si combattono in questo momento
E che sono il frutto di un appunto un mutamento dell'assetto politico mondiale
Dove non ci sono più due potenze due super potenze egemoni gli Stati Uniti e Unione Sovietica che si spartivano al mondo esperto indosso il mondo avrà anche la capacità di influenzare o di impedire i conflitti locali
Faccio un breve esempio sono stato corrispondente a Mosca nella stampa proprio negli anni in cui era l'anno in cui c'era la guerra Yom Kippur mille novecentosettantatré è una guerra che sta minacciando di allargarsi
Henry Kissinger volò a Mosca incontro presume e la guerra finì Fini molto rapidamente perché c'erano due grandi potenze che
Al di sopra di Ray delle Nazioni Unite che erano in grado di condizionare quello che si chiama ritualmente l'intero scacchiere internazionale oggi non è più così oggi viviamo un momento in cui uno delle due superpotenze
è venuta meno e ai problemi suoi pensiamo alla guerra in Cecenia
L'altra superpotenza è sempre più riluttanti a impegnarsi
Nei conflitti così detti locali gli Stati Uniti lo hanno dimostrato proprio in Somalia
Dove hanno fatto un'operazione molto televisiva ma politicamente e militarmente assolutamente inefficace poi hanno lasciato la patata bollente in mano agli altri
E quindi abbiamo un mondo pieno di incertezze piena di conflitti locali
Beh il paradigma di questi conflitti locali è certamente l'ex Jugoslavia e qui questo tavolo ci sono molti testimoni Drago era nelle sequestrati
Ma poi ci sono altre situazioni di cui parleremo certamente stasera situazioni che sono state per noi anche dolorose perché ne abbiamo parlato all'inizio di questa nostra serata
La Somalia appunto dove ci state vittime italiane come ci sono stanche tra i giornalisti italiani vittime di una guerra
Nella ex-Jugoslavia
E quindi in questa situazione mutati io direi che è molto più difficile fare
Il cronista di guerra è molto più pericoloso
Che personalmente ho fatto un'esperienza due esperienze
Di cronista di guerra una proprio in Vietnam è una nella Rhodesia
Della fine degli anni Settanta l'Udinese passava all'indipendenza e che è una situazione di Guerra di fatto
Per il Vietnam era una situazione in cui i cronisti avevano un fronte definito
Dove su quale operare aveva un'assistenza molto precisa che se state al sud era ovviamente quella degli Stati Uniti
E si è stati annovera
Molto più limitato e molto più difficile quella
Del Vietnam del Nord
Oggi il fronte non c'è
Il fronte molto labile il rischio di trovarsi dalla parte dove non avrebbe dovuto essere è molto alto
E il rischio che se ti trovi dalla parte sbagliata fai una brutta fine o rischi di fare una brutta fine è altrettanto molto
E quindi c'è da riflettere su come questa professione è cambiata negli anni
E c'è anche da riflettere su
Quello che io definirei senza tante perifrasi
Un'operazione di sciacallaggio sistematica che viene fatta per ragioni che non hanno niente a che vedere
Con l'analisi seria della professione
Quando accadono certi fatti
Canta merce Carmela sorella che di questa operazione di sciacallaggio è stata una recente vittima dopo quello che è successo
Al povero Marcello Palmisano in Somalia
E era estesa
E le riflessioni che sono state fatte sono riflessioni che prescindevano totalmente da un'analisi del lavoro della necessità di reporting cioè di riferire di raccontare quello che succede
Se non vai sui posti
Se non vai a mettere il naso
Del tuo obiettivo
Per tuo microfoni
Della tua penna
Da dove vengano i fatti non puoi racconta
Chi se non i racconti non fai bene il tuo lavoro
Cronista di nera deve andare sul luogo del delitto il cronista di guerra deve andare là dove si spara
Fa parte del mestiere
Chiunque su questo Monti diritti discussioni che Pseudo discussioni fa un'operazione di reale sciacallaggio che così la definisco così dal consiglio
Quindi queste polemiche secondo me devono stare fuori dal nostro dibattito di questa sera
Perché non meritano di essere preso in considerazione altre cose meritano di essere presi in considerazione
Cioè come appunto si è cambiato e sta cambiando questo lavoro come soprattutto questo lavoro sia cambiato
Nel momento in cui la televisione lo sviluppo del mezzo televisivo
Abbia profondamente mutato quello che il ruolo del giornalista carta scarpe stampate viceversa se vogliamo
Quando appunto c'era il Vietnam
In genere quello che accadeva
Insomma da Nanga Wei
Nel delta del Mekong
Arrivava nelle case degli americani con tutta la crudezza delle immagini ma arrivava dopo molti giorni perché altri hanno i mezzi di cui disponevano i i cronisti televisivi americani infatti non furono le non fu il il telegiornale di ogni giorno che portava le nelle nelle case americane le immagini Vietnam furono proprio molto di più i cronisti della carta stampata che ogni giorno racconta
E poi tutto questo è molto cambiato pensata da quella del corso
E quindi come lavora oggi un giornalista di un quotidiano che sacche molto di quello che ha visto e deve raccontare è già stato visto perché mostrato dalle televisioni
E come può la penna di un cronista rivaleggiare inefficace con le immagini di una cinepresa
O di una telecamera
è un problema molto grosso reagisce ci pone un altro problema cioè in che misura oggi abbia ancora senso fare parlo della carta stampata
Della cronaca dal terreno e non sia piuttosto meglio cercare di fare qualcosa di più e di diverso andare al di là della cronaca dal terreno a cercare per esempio di spiegare perché certe cose succedono
E quindi fare quella che si chiama l'analisi d'approfondimento
L'inchiesta
Che in qualche misura prendo spunto dei fatti quotidiani per andare al di là dei fatti quotidiani e credo che di tutto questo dovremo pagare questa sera io
Credo di non doveva dire niente di più
Preferisco che lo dicono i miei colleghi che accanto a me al tavolo e che poi lo dicano loro stessi stimolati dalle vostre domande avremmo spazio spero per le vostre domande per fare quindi un reale di Watteau anche se siamo molti ma penso che tutti riusciranno strani cinque minuti previsti
E se non ci riuscirà meglio col potere di togliere la parola c'è un pulsante rosso che mi dà un grande potere
E quindi comincerei con Lucia Annunziata Lucia Annunziata del Corriere della Sera
Lucia
Coperto come si dice in gergo la sua prima guerra almeno centottantuno ho pensato
Io ho la fortuna di avere a questo tavolo tra persone che hanno lavorato con me Lucia a Repubblica
Beppe Zaccaria alla stampa e Carmen Lasorella nel mio bene hanno anzi undici mesi due giorni alla RAI
Breve ma intenso tra settembre e quindi dicevo Lucia Annunziata quindi conosco tutti molto bene ma anche quelli che non hanno lavorato come ovviamente dolci ha cominciato nell'ottantuno come Salvatore ha fatto parecchie guerre tra cui quella del Golfo dove è stata per molto tempo a Baghdad testata l'unica cronista
L'unico cronista usiamo maschile che vale per tutto
Perché è riuscito a andare sia pure brevemente a Kuwait City durante proprio durante la la mesi che hanno preceduto la Tempesta nel deserto
E quelli si chiamava Scuto nel deserto
E vi racconto questo episodio scusate prima ancora un minuto perché fu tipiche episodio di cronista di guerra luci riuscì andare
A cui il sito approfittando del fatto che a Baghdad c'era
Dice Jesse Jackson reverendo nero
E Jesse Jackson
Che luce conosceva per averlo seguito una campagna elettorale andava a cui zitti
In giornata e Lucia si aggregò mentre due giornalisti americani se non ricordo male non andarono perché non ritennero etico andare con de Jesse Jackson Martucci era italiana e le questo problema l'eticità non si poneva io per tutto il giorno non avevo notizie Lorca poliestere pubblicano notizie Lucia Annunziata
Tanto che a un certo punto
Telefonai Jorge al capo degli assegni al Times che era un mio vecchio amico e tempi di Mosca perché se aveva notizie del suo giornalista perché io non avevo notizie del mio giornale
Mi si maniere in albergo ha battuto gli ho parlato poco fa
E questa disgraziata ricopre finalmente alle sei e mezza di sera telefono dicendo sono stato a cui zitti cosa che io non credevo che
Vitelli ma c'era stata realmente
Sì Déco anche un premio per questa cosa se non ricordo male
Ecco quindi Lucia
E gelosie invidie tanti colleghi certi allora ci ha detto in base a quello che ho detto come premessa
Tu sei una giornalista della carta stampata
Vale ancora la pena di fare il cronista di guerra per la carta stampata oggi con la concorrenza del mezzo che è diviso come è cambiato lavoro dall'ottantuno
All'ultima guerra che il fatto che quella del Golfo
Quindi in dieci anni grosso modo di arco di tempo
Cinque minuti per dire tutto questo
Ma io su questa storia del rapporto tra carta stampata in televisione ho avuto un buon banco di prova che era per l'appunto la guerra del Golfo che è stata la prima guerra completamente detti televisione insomma in cui la carta stampata apparentemente scomparsa
Ma devo dire che non ho avuto nessuna invidia televisiva perché o li ho scoperto una cosa molto importante
Che sessista sufficiente che la televisione ha un ruolo cioè sta di fronte alla storia chi scrive proprio perché viaggia leggero proprio perché si può confondere proprio perché non ma tempi diversi e meno comprando eccetera
Può stare molto sotto pelle della storia
E nello stare sotto pelle soprattutto se si sta dentro giorno dopo giorno dopo giorno dopo giorno non sia solo delle persone che si vengono paracadutati in una storia
Io credo che si riversa punto a dare al proprio lettore quello che la televisione ti fa capire ma poi non cita quello che le tensioni che annuncia e poi ti togli immediatamente cioè nella notte in cui ci sono i bombardamenti un ricordo questo un pezzo che non dai effetti acque Paolo
I i bombardamenti venivano descritti dalla CNN benissimo dove che dopo i bombardamenti succedeva una cosa tutto ritornava buio
E si sentivano le pietre che cadevano piano piano e facevano KKK e della gente comincia a volare piano piano della gente che usciva pazzo degradanti dava delle cose cioè c'era tutta la notte poi entrava un cane poi c'era tutto c'era tutta diciamo questa atmosfera che era quello che era successo dopo le bombe
Che la televisione non avrebbe potuto dare soprattutto non davano anche perché non aveva microfoni così sensibili ecco secondo me questo è un tipico caso di perfetta divisione del lavoro che però richiede una cosa richiede una cosa che per rispondere a quello che ha detto tu Paolo
Ha a che fare con come cambia il mestiere
Io nell'ottantuno cominciato a fare questo lavoro ho avuto la fortuna di farlo con americani con gli americani quindi in qualche modo mi sono come dire mi sono abituata mediatamente allo stile di lavorare che forse no probabilmente non avrei trovato se fosse rimasta partendo dall'Italia su queste cose
E quello che non veniva chiesto in particolare in questo centro America dove non cioè di non potevano dire corrispondenti tradizionali con le mogli figli perché non c'erano scuole né niente eccetera eccetera
E e dove per l'appunto è cresciuto nuove generazioni di giornalisti dopo quella del Vietnam
Si chiedeva noi di stare dentro la storia tutti i giorni ventiquattro ore al giorno sette già la settimana trenta già nel mese e così via
Cioè io per dieci giorni con Repubblica poi perché pubblica sono entrati vedere nell'ottantatré fino al novantadue nel nel per dieci per otto anni in America centrale
Io ho fatto dieci mesi guerra undici mesi di guerra se questa del calcio ero lì come tutti sostanzialmente c'è quindi sì girava da una cosa all'altra è questa ci dava un rapporto molto intimo con la storia molto profondo
Che ci permetteva come dire di valicare con grande capacità questa cosa e così la guerra del Golfo ci è stato chiesto di star dentro oggi per me il maggior cambiamento ed è un cambiamento molto pericoloso
Non è il fatto che tutto sommato c'è siamo incoraggiati a star meno dentro la storia
Anche per via delle tecnologie perché si accetta che la televisione fa meglio Dinoi eccetera eccetera
Per via delle tecnologia da una parte per via come dire di note spesi crisi cose di questo tipo dall'altro comunque c'è un generale scoraggiare
Lo stare sulle storie sette per cui quando e come ci vendiamo dentro scendiamo in maniera da paracadutato per fare quei tre giorni in cui la storia in prima pagina quei morti su
Secondo me di sciacallaggio nei confronti di chi e lì e nei nei confronti nostri
Io sto quasi per finire su questione spiegazione tardare al di là naturalmente delle crisi della televisione della tecnologia che pure parte tutto questo io credo che molto di questo nuovo atteggiamento della stampa che evitare poi fortissimo c'è un fortissimo disinteresse ormai per gli Esteri
Ha a che fare anche con quello di cui ha parlato Paolo prima cioè cambiato il quadro politico internazionale cambiato il fatto che la guerra nel Golfo poteva dava tutti la sensazione che se qualcosa succedeva lì poi succedeva che da noi cioè legame che all'improba le che ci dava la politica di visioni superpotenze e come se si fosse staccato da parte dell'Occidente perché poi Irform corrisponde sono una figura occidentale tradizionalmente e si è staccato in Occidente il legame emotivo di interesse ma anche di interesse volgare che l'Occidente aveva nei confronti degli altri costi come dire chi se ne frega dal momento che la loro guerra non arriverà più da noi a noi non interessa più ecco io vedo in questo un dato molto forte di indifferenza di crescita e di indifferenza tende dell'Occidente ed è la prova per l'appunto che persino in America persino le grandi cose della della Somalia eccetera vengono come dire non sono più in gradi di muovere quasi più nulla sostanzialmente e quindi io credo che con questo con questo nostro disinteresse è questo il punto in cui gli altri sono diventati definitivamente altri ha detto qualcuno questo
E e e che se è vero come ha detto Paolo e ho concluso che questo mestiere e il mestiere per eccellenza è la gigantografia di quello che significa investire la mia opinione è che oggi non ci stacchiamo dalla gente della Jugoslavia della gente da sommarie e domani ci sta che Remo dalla Sud e dopodomani Stacche Remo da da dando il tanta la gente che vive proprio al di là della delle mura di cinta della città
E del centro del potere
La Russia sinteticamente apposto
Varia molta carne al fuoco ma ha detto una cosa che è molto vera cioè che oggi c'è la tendenza nei giornali a consumare in fretta le storie perché appunto si è evoluto anche il modo di arrivare sulle storie pensate che cosa voleva dire arrivare su una storia quaranta cinquanta anni fa con i mezzi di comunicazione anche cinquanta mi fa e oggi oggi certi aumenta la tendenza a prendere un inviato a mandarlo sul posto finché la storia e calda quando la storia non è più calda non interessa più
Mentre per parlare di un mitico cronista di guerra che era Egisto Corradi del Corriere della Sera
Visto quadrati andava in Vietnam dove si è fatto appunto la fame di un grande reporter riguarda non solo legittima ma soprattutto in Vietnam Mele mandava magari il primo articolo dopo due settimane dopo tre settimane che era lì
Anche perché diversi erano il modo di possibilità di trasmettere trasmettere a sei con per esempio con un vecchio arrugginito TLX ed era l'unico modo non funziona neppure il telefono
Quindi c'era la possibilità di di approfondire di più di raccontare di più e
Di fare forse anche articoli imposta ricchi qualche maniera mentre oggi la fretta non sempre consente di articoli scritti però ecco nel caso di Federico Bugno che lavora per L'Espresso quindi un settimanale forse è rimasta un po'la vecchia ottica del grande reportage rimasto alla vecchia ottica di Potter meditare prima di scrivere
Pur essendo magari anche tu paracadutato come gli altri e sul momento in cui il fatto accade ma poi ha il tempo dovuto all'uscita settimanale del tuo giornale
Ecco in che modo il reportage del settimanale e diverso rispetto a quello del quotidiano e in che modo ti pare di poter più approfondire questo rispetto agli altri
Sì le portare del settimanale diverso in effetti però è diverso malgrado i direttori i dirigenti oggi dei settimanali
I quali anche loro vorrebbero consumare le storie tutto in un numero perché sette giorni dopo a molti sembrò troppo lunghi per poter continuare a parlare della stessa cosa di cui si è parlato sette giorni prima in realtà poi investire il testo dello scrivere per un settimanale che ti porta
A affrontare diversamente le cose
Faccio degli esempi molto banali ma probabilmente rendono l'idea quando io vado in un posto può essere questo
Un posto in cui si tiene una guerra civile come quella rumena o un'altra guerra
Che alcuni dicono civili civile ma che non è una guerra civile come quella nera ex Jugoslavia
Se io dovessi lavorare per un settimanale o per un mezzo proprio per una radio per una televisione io sarei costretto credo tutti i giorni tutte le mattine andare al Meeting
Del comando generale andare alla conferenza stampa del Presidente cercare
Di vedere il primo ministro o altri personaggi che poi sono quelli che fanno la storia giorno per giorno in quella guerra raccontano i fatti che sono successi di cui bisogna dare conto
Io queste cose se posso le faccio ma se non le faccio non me le cale più di tanto perché
Io quando vado in questi pose cerco di vedere un po'al di là ecco se prima diceva Lucia
La televisione sponte si pone di fronte alla storia e la stampa scritta sta sotto pelle alla storia
Io credo che del caso di un settimanale si stia davvero proprio underground nel senso che si cerca poi davvero
Di portare fuori non soltanto le ragioni più profonde di una guerra
O di un conflitto quanto anche gli umori veri di quel popolo della gente che soffre o protagonista di queste guerre
Non vado parlo della mia ultima esperienza un'esperienza abbastanza lunghi ho passato
Nell'ultimo anno e mezzo circa sei mesi
Del mio del mio e della mia vita professionale a Sarajevo
Forse anche un po'di più
Sarajevo Nocita particolare
è una città che io lo confesso e per la prima volta da quando faccio questo lavoro che esco un po'dalla obiettività del cronista mi sono lasciato coinvolge sono fazioso quando parlo di Sarajevo
Storia è una città particolare dicevo perché lì si scopre come la guerra postura anche alimentare muovere dei pensieri
Delle prese di posizione delle situazioni altamente etiche cioè che sarebbe difficilissimo trovare in un'altra situazione
Altrettanto grave altrettanto drammatica come quella di Sarajevo
Quindi
Quando si parte per questi posti si parte cercando appunto di pensate di pensare di trovare una approccio diverso l'approccio se possibile più profondo a queste a queste situazioni questo però e lo dico malgrado il giornale perché il giornale vorrebbe in genere un pezzo che loro chiamano ma in questi nuovi linguaggi trasversale che passi attraverso le notizie e che Possa bene o male dare un'idea con qualcosa in più di quanto hanno detto i quotidiani questo è un modo sbagliato secondo me qualcuno lo fa ma secondo me è un modo sbagliato di affrontare questo mestiere tra l'altro
Per uno che sta in un settimanale c'è anche l'esigenza quando
Si scrive di far sentire al lettore quello che lui ha provato
Quando ci fu la stranezza riterrà mentre io ero in piazza
Ma non ero in piazza perché ero più bravo degli atti
Ero in piazza perché accadeva nella notte tra sabato e domenica il mio giornale sarebbe uscito il sabato successivo
Già la domenica e il sabato televisioni e quotidiani avrebbero arato tutto il campo possibile dell'informazione su questo soqquadro successo io volevo raccontare cosa si provava stando in piazza
Quindi è questo il motivo perché io sono andato lì è un fatto da cronista
è lo stesso motivo che mi ha mi che mi ha nostro invece a Sarajevo autentica orizzontali orientando in maniera diversa
Quindi mettere il naso raccontare che si è sentito l'acido lattico ai polpacci campielli campi percorrere via queste cose qua
Altrimenti l'alternativa è quella delle news analysis che perché i giornali chiedono ma chi ai loro commentatori che stanno seduti
E alla scrivania o del giornale o di case fanno questi queste queste analisi raramente le chiedono
All'inviato
Va be'poi porre un altro tema per una successiva discussione rapidissimo che quello delle guerre che sono cambiate
E lo dico anche per stimolare un attimo che la discussione
L'ultima guerra l'abbiamo sentito vera in cui si stava da una parte o dall'altra nel senso si andava inviati su un fronte o inviate su un altro
è stata la guerra in Vietnam che è durato a quello che è durato che ha permesso a quello che è ai giornalisti di fare quello che hanno saputo fare
Dopo di questo le guerre sono cambiate dopo quelle di traino per sommi capi
E non sono cambiare soltanto perché non si sapeva più qual era la trincea il fronte che non si doveva attraversare sono cambiate anche perché dentro queste guerre si sono sviluppati altri conflitti altre guerre se vogliamo e guerre portata avanti da bande criminali
Io credo
Che sia la morte di varianti ritrovarci sia quella di Palmisano probabilmente qui su quest'ultimo però io non so se era stata io che non so nulla ma certamente quella di italiano
Sia una morte dovuta a uno guarda di bande criminali cioè si è morto e non perché si era laddove c'era la guerra in Somalia balla perché si combattevano guerre o per le banane o per la cooperazione o pretrattati traffico d'armi o peraltro altre cose e quindi si è morte
In quella situazione così come si si poteva forse morire
Per mano della 'ndrangheta o per mano della mafia
Questo è una cosa che accresce ancora di più il pericolo perché va a far seguire questi avvenimenti
Perché una volta o deve essere colpito da una granata
Potevi essere colpito se seguire un'azione di guerra di una pattuglia e tu sapevi quello che rischia qui si rischia invece due volte di più perché ci sono anche fenomeni che non sono messi subito in del conto e che magari si scoprono quando è troppo tardi grazie
Peccato che qui non ci sia un o qualche direttore di giornale perché mi pare che lo sviluppo del tema è un conflitto tra il cronista direttore la concezione di giornali oggi e e il fatto che appunto i cronisti poi lamentano anche i giornali non rispondono
Appieno a quello che la loro esigenza di raccontare e Maria hanno altre esigenze sono sempre più i giornali impressionisti cinque
Chiede nessuno escluso
Impressionismo non sempre va d'accordo
Con il reportage scrupoloso
Però Federico Bugno ha fatto un esempio da Fini ha posto un tema la fine che è molto interessante e che mi consente di dare subito la palla Santo Della Volpe perché che è un un inviato del TG tre
Con il quale fecondato con cui abbiamo lavorato insieme sempre dalla guerra del Golfo io stavo appunto da fare commenti al tavolo caro Federico
E mentre Santo era hammam se non ricordo male allora
Del tema appunto di
Il cronista di guerra economista di Massimo
Santo da cronista di guerra diventato comunista di mafia e allora qual è la differenza
Io quando per rispondere a questa domanda per rispondere a questa domanda che poi ci poniamo in tanti che abbiamo fatto abbiamo attraversato
Questa esperienza rispondo con quello che ha detto all'inizio se il cronista la quintessenza del giornalismo cronista si è ad Amman a Baghdad in Salvador sia a Palermo si è a Corleone si è a San Giuseppe Vesuviano
Il problema è che
Qui io devo ringraziare chi ha organizzato questo dibattito perché mi dà la possibilità di parla che dopo tanto tempo in cui ho preferito il silenzio su alcune cose
Vi spiegano anche perché se è vero questo minuto in più ma cerco di stare ai cinque minuti
Perché vedete il problema vero e che è cambiata questa professione quando una generazione di giornalisti di Giovanni sono si sono affacciati sui grandi avvenimenti internazionali
E questa generazione è quella che è arrivata alla guerra del Golfo
E non perché ne sono stato in qualche modo se pur piccolo protagonista ma perché c'è stato lì l'abbiamo verificato Lucia
Zaccaria se lo ricorderanno eravamo insieme in quel periodo proprio abbiamo verificato anche lì le differenze Federico prima diceva cena si dividevano i cronisti al bar fra quelli che raccontano di quando erano in Vietnam e quelli che invece cominciamo no a cercare di
Discutere quello che avevano visto il giorno stesso in quel in quella città in quel modo
Cosa è successo io parlo della televisione
è successo che improvvisamente in quel periodo nel mille novecentonovantuno ci siamo trovati tutti quelli che erano di fronte a questo avvenimento alle prese con un evoluzione tecnologica che invece di favorire la comunicazione in realtà ci impediva di far capire che la mente quello che succedeva
Perché la tecnologia non riusciva a dare il senso della guerra
E chi come noi come me arrivava dalla cronaca
Dal cronista qui a Torino poi a Roma
Cioè dall'approfondimento stando sul campo come diceva Paolo abbiamo fatto una scelta in quel momento ed era quello di dire portiamo le telecamere
Fra quella che si dice la gente fra la popolazione fra chi soffre fa chi è sofferente così come altri che per noi erano maestri di giornalismo aveva fatto prima di noi nella carta stampata
Prima nelle televisioni non succedeva spesso c'erano alcuni esempi io ricordo Ferrari collega del TG due
Ma quanti altri giornalisti invece che facevano le analisi Fowl comprando magari le immagini anche da delle agenzie di stampa e poi mettendo chief soltanto la loro presenza alla fine per dire noi siamo qua
Questo non perché non volesse Roma perché c'è un'altra cultura che che a quella dell'analisi e non quella invece della cronaca della guerra soltanto in Libano io ho visto delle cose mi ricordo
Fatte dalla televisione italiana in cui un collega Gino Nebiolo fu trasmise perché ci capito in mezzo un un'esplosione di una bomba di un'autobomba
Soltanto Ferrari aveva la possibilità sempre lì imbevuta di far vedere la sofferenza della gente ce la fece vedere molto altro ed ha confuso non c'era
Allora è successo che forse perché la tecnologia ci impediva alcune cose forse perché eravamo noi cronisti che eravamo arrivati al fronte forse perché avevamo anche queste immagini abbiamo visto nei film
Forse perché avevamo una cultura diversa una cultura sociale siamo arriva siamo andati a portare le telecamere e a far parlare dentro i campi palestinesi così come i colleghi
Alcuni colleghi non tutti anche lì alcuni colleghi ma comunque una certa tradizione della carta stampata io ricordo che a Torino i maestri insomma che
Che abbiamo avuto non li voglio citare perché se l'avesse sono sembrati far torto ad altri ci sono stati dei maestri
Nella alla stampa ER prima ancora la Gazzetta del Popolo quanti di questi che porta ci facciano vedere quello che succedeva fra docente
Ora far vedere questo
è un percorso un'analisi nel film salva Salvador si vede che a un certo punto una persona che dice ti devi far sotto per cogliere la verità far sotto intesa ma forse in tanti modi però far sotto in quel modo volevo dire arrivare lì per far vedere con la macchina fotografica con la fotografia con la descrizione giornalista quello che succedeva in quel momento
Attenzione la televisione di esibire quando quando circa
Il giornalista e visibile io ad Armani a Baghdad ero abbastanza mimetizzati diretta come qualcuno anche scritto sui giornali ma la telecamera non ero mimetizzati dire
E allora vedere far vedere quello che succedeva e questo riportarlo in Italia creato un modo di fare giornalismo anche nei campi palestinesi nella città nel suk nelle nel dopo il bombardamento anche quando fu nel novantatré mi è capitato di stare sotto i bombardamenti a Baghdad in quella specie di guerra falsa che fu la
La vendetta di Boucher no dell'ultimo giorno
Stare a far vedere cosa cercare di far capire quello che prima luce Annunziata diceva cioè il dopo bombardamento atte a far vedere i pezzi di muro che cadono alla gente che soffre
Questo riportato nelle redazioni in questo contatto continuo vuol dire delle cose ben precise che hanno inciso anche nel cambiamento forse della cultura televisiva
La truppa
Abbiamo parlato di Marcello prima
E Marcello Palmisano quadrate per noi la truppa non è l'operatore che la troupe e il gruppo il giornalista l'operatore insieme lui è il mio occhio e io son quello che riguarda le spalle quando lui circa e lui guarda con l'altro occhio se succede qualcosa mentre io faccio un'intervista noi siamo in disturbi
Quello che lui vede il mio occhio l'ambiente vicenza siamo in campo qui ci sono anche dei filmati sono stati proiettati voglio soltanto ricordare una frase mi ha colpito un film recente una frase di Pessoa
Poi poeta portoghese quando dice il pensiero è nato cieco
Ma sa cosa significa vedere noi abbiamo cercato di far capire quello che si vedeva attraverso quell'occhio meccanico elettronico della telecamera che e anche qui si è girato quel la truppa la persona noi noi due tre quando siamo in tre o due
A Corleone o appellativi nel suk di Amman o a Baghdad
Siamo sempre due persone che cercano di vedere di cogliere per poi trasmettere per far capire per cercare di dare un contributo alla conoscenza
E indissolubile questo sì io sono come Marcello Marcello e come me e come gli altri come Toni Cerra come ebbe Peppino Belviso come Alberto Calvi come l'Iran come tutti quelli che sono stati in questi posti siamo indissolubili
Questo significa delle cose ben precise perché quello che si vede attraverso la telecamera non è più soltanto il camera car ma sono persone sono emozione sono sofferenze sono
Sono degli elementi di vita
Oppure se non degli elementi di morte
Questo è il messaggio questa il cambiamento far vedere soltanto attraverso le canne che fisse delle delle agenzie spesso non è la stessa cosa che farò vedere con la telecamera quando ci andiamo insieme quando c'è la tu perché si muove
Il giornalista dalla carta stampata
Così chiamata
Ha poi preso questo con questo messaggio questo modo di fare
Spesso oggi i giornali ricordava appunto giustamente Paolo Garimberti poc'anzi i giornali hanno preso queste storie che sono state raccontate attraverso la televisione a Siena ne esce male chiamo le top story se noi le chiamavamo le storie per cercare di stare le storia per stare nella storia con uno slogan che abbiamo coniato tanto per ridere con alcuni amici
Ecco la carta stampata il giornalista ha cominciato a cercare di prendere quello che veniva dalla deriva proprio dall'esperienza dell'operatore telegiornalista
Della televisivo per cercare di coglierne anche lì le essenze e i giornali sono anche cambiati su questo e noi siamo cambiati poi inseguito anche giorni sarà carta stampata ma cosa è successo
Che spesso anche questo
E diventato appiattimento ed è questa anche l'arco il io sono profondamente d'accordo complice Annunziata Conte con Federico
Sono profondamente d'accordo sul fatto che riceve quando c'è troppo e così è stato anche il sacrificio spesso sembra scivolare sull'impermeabilità di questi morti che si vedono in televisione
Sempre come se fosse un lontananza doc che si vogliono dimenticare si vuol dimenticare la sofferenza degli altri popoli per dimenticare anche quella del vicino
Della persona che la vi inviterei al al nostro al nostro incrocio si vuol dimenticare quindi scivola tutto perché tutto poi diventa mescolato all'interno della televisione fra quello che succede dentro il telefilm americano e quello che succede poi nella realtà e che viene posto al posto davanti a tutti dalla dal telegiornale
Noi dobbiamo certamente che io sto arrivando chiude lo dobbiamo assolutamente però a far vedere e far capire e questo e l'impegno che abbiamo preso appunto a Corleone a Palermo come ad Amman
Un'ultima cosa
In questa situazione in questa situazione con queste telecamere questo giornalista scendono nella realtà fino in fondo
Fanno vedere cerco di far vedere sino in fondo il mestiere diventa veramente difficile io lo chiamo ancora mestiere come dei ciclisti il giornalista e severamente in pericolo
Perché io perché dicevo prima una cosa che mi sono contento di parlarne qui proprio a Torino c'è stata un po'
La mia città adozione perché vedete quando si parla da da lontano per telefono si raccontano dell'emozione colleghi guarda cosa ho visto io te lo faccio dei faccio il pezzo se ho visto delle cose incredibili son cose che mi a parte
Quella persona che dall'altra parte entra nel dibattito con Paolo Telco delle dirette facciamo per telefono cosa vedi cose viste lo facevo dei che ti mando e poi ne discutete voi insieme in studio
Dall'altra parte spesso ci sono colleghi che crescono su questo come è successo ultimamente io sono passato parli di mafia
Dei giovani cronisti come Ilaria hanno cominciato a prendere il nostro posto nelle guerre successive
E allora ecco che diventa pericoloso perché quando si crea quando io telefono abbia redazione parlavo dall'altra parte confida con Ilaria al quale dicevo letti a passi era passata il mondo arabo mi diceva ma tu cosa cosa coltivi di io io parlo l'arabo vorrei essendovi Conte parliamone
E veniva fuori questo che all'insieme
Il tentativo che abbiamo cercato in questi anni forse senza riuscirci come telegiornale come telegiornali alcuni queste regionale di creare finalmente l'insieme fra quello che vedevamo e vogliamo far vedere l'analisi su quello che accredita
E questo che deve strumenti e pericoloso io ancora un tormento da un anno che mi che che che la base della lettera poi dei dei genitori di Ilaria
Se è veramente così pericoloso vale veramente la pena di farlo allora questo mestiere in questo modo non stando soltanto negli alberghi usando le immagini magari anche così
Beh io su questo una risposta mia personale per quanto riguarda me per quanto riguarda quello le scelte che io faccio ripeto oggi in Italia
O ieri nel mondo può darsi domani nuovamente nel mondo credo di sì per me stesso ma non ho una risposta che riguarda tutti gli altri
Perché sono risposte estremamente personali e non so e forse non lo posso chiede anche da altri colleghi qui
Se veramente c'è una una risposta che obiettivamente vale per tutti se veramente non vale la pena i genitori di Ilaria dicono di sì del giusto
Io rispetto loro ma per quanto ricco per proprio per quello che ha detto anche Federico per come questa sono diventate guerre per bande per come difficile lavorare in questa maniera io dico per me vale la pena farlo ma per gli altri vi lascio ognuno la risposta vi ringrazio
Santo la passione che ci hai messo giustifica il tempo più lungo che però era il doppio anzi qualcosa di più che non ti avrei perdonato usa il tuo direttore televisivo passo dunque Carmen Carmen Lasorella
Ancora umane inviata da TG due
PET giro la domanda che si stava facendo Santo Della Volpe perché tra Giro perché io ho detto prima
Che non voglio discutere di certe polemiche stasera novantotto caso di farlo credo sulla polemica che non hanno secondo me senso come ho già detto e quindi non voglio darti questa tribuna per parlare di questo credo che tu stesso ma vorrei che parla
Voglio però chiede che quello perché è stato ucciso all'inizio ma che
Punto chiedo a te per particolare vicenda che con understatement istriano particolare dicendo che è vissuto recentemente cioè se ne vale ancora la pena io fuori far notare anche a chi ci segue questa sera che intorno a questo tavolo ci sono due donne ora è importante questo fatto in padani sono due donne tra cronisti di guerra perché è una testimonianza di come piano piano
Finalmente anche nel giornalismo si arriva un'eguaglianza vera
Beh e i tempi in cui facevo io cronista
La disparità era
Sembra perché siamo vecchi Federico la disparità era molto notevole un altro vecchio comunista come Francesco formali che siete solo ricorderà altrettanto bene
Oggi sta seguendo quello che è stato poi comunque una tradizione di Paesi giornalisticamente secondo me più avanzati come gli Stati Uniti
Quanti erano per esempio cucire donne che lavoravano contee varato una banda di donna lavorare nella America
L'attenzione molte senza altre donne sette senza generi tanto perché per
Estremamente assessore consente quello per le donne erano comunque abbastanza scatenate
E tanto per alleggerire omento atmosfera facevano anche una un concorso
A chi aveva il capo il capo degli esteri con la voce più sexy salivazione ogni tanto le prove telefoniche ritelefonava la sua collega per sentire con la Venaria voce motore Lucia poteva sentire la voce e il suo capo e così via quel trema scatena tranne no non è cambiata
Beh insomma un po'è cambiato allora camme torniamo alla domanda che ti ho fatto
Ne vale la pena e sì chiederei anche di un po'sintetizzare il discorso che abbiamo fatto fino a questo punto il veto che prese appunti sono molti spunti
E quindi se ci riesci anche andare al di là di questa domanda e affrontare anche tutti i temi non tutti ma su una parte dei temi isolato emissione all'oceano metto anch'io via
Allora qualche secondo in più
Ne vale la pena ma io proprio di fronte a me o Adelaide
E dinanzi ad Adelaide dinanzi ai tiranni dinanzi a Cristina i difficile ovviamente dire ne vale la pena
Come si fa a sostenerlo con serenità
Però ecco io più una tenda prima mi chiedeva il santo che queste pene africana ecco questa penna invece e made in Torino me l'hanno regalata due ore fa
Passeggiavo per via di arrivare qui
A un certo punto mi hanno fermato
Tu mi un ragazzo e una ragazza io veramente certa se fossero somali o etiopici
Tonino detto noi siamo di Addis Abeba al che io mi son portato a sete di etnia amare perché l'etnia dominante perché sapeva sono gli amaranto hanno detto sì quindi ciò colto
E lei mi ha detto lei
Mi ha detto lei era nel mio Paese in un momento in cui il mio Paese era in crisi
E ha raccontato ha raccontato attraverso i suoi reportage nei servizi quello che accadeva in Etiopia la ringrazio
Ecco
In quel momento sono stata molto contenta
Molto ma molto di più utili tante tribù nei molto di più voti tanti momenti che la televisione proprio per la vetrina che comporta è in grado di regalare
Perché e qui Metta comprò i discorsi che sono stati fatti
Non devo dimenticare la funzione di questo mestiere oggi troppo spesso ci si perde dietro aspetti esteriori spetti che non hanno niente a che vedere con il valore di di questa antica antica professione anzi smettiamola di rappresentare continua a parlare di mestiere
Questo è un mestiere che svolge un servizio ed è un diritto dovere di informazione
C'è chi non ne vuole sentir parlare di quercia
C'è chi tantissimi che rimangono indifferenti alle guerre perché in fondo ecco che la televisione continua ASCO dell'Harley continuamente anche all'ora di pranzo e quella signora cui faceva cenno il professore altri nella sua lettera
Lettera che la signora ha scritto il Venerdì di Repubblica dice a un certo punto ma io all'ora di pranzo non voglio vederla così
Quindi l'indifferenza totale dinanzi ai fatti del mondo
Quello della funzione del giornalista che sicuramente non si può immaginare come una funzione capace di cambiare il corso degli avvenimenti anche se come ricorda vedere inverte i tempi del Vietnam la stampa ha svolto un ruolo e un ruolo importante
Ma è stato unico per certi versi forse no forse c'è stato un bis proprio per la Somalia perché nell'agosto del novantadue anzi sì licopene agosto novantadue prima che cominciasse la missione furono proprio quelle immagini le immagini dei bambini col ventre gonfio le immagini di quegli scheletri imiti quella miseria di quella farne immagini che scossero l'opinione pubblica
E che indussero
Furono dietro lì una piccola spinta perché si decide se l'intervento intervento che poi rispondeva ad altre ragioni perché si valuto allora e Bush anche alla fine del suo mandato ricorderete
Che fosse
Più
Tranquillo più Placido poter approdare sulle coste del Benadir piuttosto che Stari infilarsi
Nel pantano jugoslavo e quindi si sciolse la Somalia per questa grande come ricorderete reparti operazione televisiva uno sciocco
Io ricordo la notte dello sbarco a Mogadiscio eravamo seicento giornalisti mai tanti giornalisti in un luogo africanus ai cento giornalisti le tv di tutto il mondo la possibilità di dirette in tempo reale quindi dell'avvenimento
Arrivarono questi marines con il viso pitturato sui Comuni
Con le armi in pugno armamento sofisticatissimi no Rambo era così una finzione cinematografica la realtà era molto ma molto più forte
Evitare uno di naturalmente immaginando di trovare il nemico
E lo trovarono trovarono nuovi che li assalivano perché diventarono Brad interviste di di subito di di immagini perché dovevamo raccontare la guerra dovevamo raccontare quello sbarco
Per quanto riguarda la Somalia è improprio parlare di guerra perché per esempio però non l'ha mai voi sapete che l'uomo classifica lezione la somma leone sono di guerra e aree di crisi
Quindi tra l'altro che morì sommario minore neanche in guerra more malumori guerra muore in un'area qui crisi
Ci sono perfino problemi di assicurazione
Perché cambia asseconda appunto del luogo supercar però ecco che la televisione proprio perché sta raccontando le guerre e lo sta facendo appunto in Bosnia in Somalia nemmeno su fronti difficili sulle tante guerre dimenticate tipo l'Afghanistan ecco che è abituato il pubblico
Che tuttavia sempre il Sipra telecomando può cambiare a vedere la guerra e però il faticoso io mi ricordo in più circostanze servizi che sono costati tanto perché magari ci dicevano cambiate strada perché di lì sparano e lo dicevano dobbiamo andare lì perché se no le immagini non ce l'abbiamo
E che per telefonavo giornale dice non c'è posto come non c'è posto
Non gli abbia oggi abbiamo rischiato la pelle e non c'è posto ce l'ha ma ci sono stati dei morti no ci sono stati morti per fortuna non c'è posto
E allora è questo il punto cioè e la cronaca non può fermarsi a contatto quotidiano perché evidentemente allora non si capisce e poi c'è l'overdose di sangue
E quindi a quel punto non dico che abbia ragione ma sì però alla lontana perfino lasciare un micro spazio quella signora che dice all'ora di pranzo io non voglio la guerra cioè la TV proprio per cercare di re proprio per la forza dirompente che ha per le immagini che arrivano fortissimi addosso
Ecco che si sforza di pagare i dare qualcosa di più spesso tantissime volte ma trova poi la barriera del proprio giornale io mi associo alla protesta degli altri
Perché tantissime volte noi arriviamo sul posto
E c'eravamo purtroppo anche questa volta
Per raccontare ma senza fare niente di speciale si è lì per un lavoro quindi lo lo si lo si svolge e poi il pezzo non passa per tutta una serie di ragioni tra i quali quelli della considerazione dell'audience e quindi il dato dell'indifferenza e nel conto
Ed è anche il dato che poi fa considerare a chi naturalmente programma un giornale un telegiornale che in fondo ma perché dobbiamo mandare l'inviato abbiamo dei Circuiti tanto di agenzia
Quanto di immagini quanto la possibilità di un copyright perché ci sono una serie di giornali associati di vari Paesi che fanno un unico pezzo il Polo vendono si traduce e che ma sugli altri giornali come le immagini sono immagini stereotipate tirate da troppe sul posto da lungo tempo perché ecco il giornalista rogge paracadutato sui cuochi cioè arriva quando stanno cadendo infatti si propone al proprio giornale andiamoci prima perché dalle notizie che ho stappare credere un fatto
Ed è Tikhonov aspettiamo potersi tra una carta
Quindi quel certo tipo di giornalismo che racconta che cerca di far capire proprio per chi lo fa e qui c'è tanta amarezza tante volte perché viene veramente forte la domanda ma ne vale la pena ne vale la pena di rischiare
Ma non sul piano del rischio non vale la pena di investire perché ogni volta che si torna a casa tra l'altro come diceva a Lucia Annunziata per ci sono una serie di cose che che si si sono anche raccontate nel prezzo ma tante altre si portano semplicemente dentro
E sono tutte quelle serie di cose che poi in qualche modo un po'ti cambiano l'esistenza che fanno sentire un po'Titti un po'disagio magari nella vita quotidiana delle redazioni e nel contatto con la vita ordinaria di ogni giorno perché su esperienze fortissima lacerante
Senza non non voglio assolutamente scivolare nella retorica
Comunque ecco che ci si domanda ma ne vale la pena siamo qui stiamo rischiando siamo venuti perché il nostro lavoro lo facciamo ogni volta ritrovando un entusiasmo che quando si è tornati dal viaggio precedente magari uno dice non ci vado più e poi ci vai e politici ritrovi
Che invece invece magari quel fatto
Perché la pagina politica preso troppo spazio perché c'è un pezzo di colore che piace fa audience e così via quel pezzo non va in onda ed è un problema è un problema perché fa questo mestiere
Il rischio il rischio più forte oggi perché appunto la televisione dei che non staccare l'analisi l'analisi si fa quando si può perché l'analisi fa meno audience e i giornali in effetti el e loro hanno più spazio a maggior ragione settimanali perché Xi giustificati più il proprio ruolo
Lo dobbiamo essere sulla notizia temo di tanto in tanto lo spazio di uno speciale che finalmente consente il respiro consente il piacere il gusto delle immagini consente insomma di fermarsi sulle situazioni però ecco che ci ritroviamo dinanzi a questa spettacolarizzazione essa generata
Che sicuramente non è lì nelle corte di chi fa questo mestiere questo mestiere fatalmente ci porta dinanzi a situazioni così dirompenti ti persi
Che non c'è veramente bisogno di enfatizzare alle non c'è assolutamente ed è impensabile Sperlì a ad esagerare qualcosa che è già troppo forte
Prima avete visto quelle immagini terrificanti non so dei corpi su una collina che mentre tassa scivola una zolla di terra e cade addosso cadavere
E a me avevo creato un momento proprio in Etiopia Addis Abeba era esploso un deposito di munizioni e c'era un dei gas tossici e c'erano oltre ottocento morti
E misto scene a Bangkok anzi con corpi carbonizzati
Immagini che però oggi sono andate in onda in minima parte perché poi dal nostro punto di vista si pone anche un altro problema
C'è un senso di responsabilità delle immagini non si può mica mandare in onda tutto ciò mi fa segno devo dire ancora tre mila cose mi devo fermare sì sì giustamente voglio dire solo una cosa sulla mafia dentro la guerra
La mafia dentro la guerra
C'è
E ovvio c'è la mafia nella pace quindi e impensabile immaginare che non ci sia la mafia in una situazione scoppiata come la guerra dove si possono fare proprio perché manca la legge proprio perché è una situazione così che sfugge a ogni controllo che non ci siano le mafie però io vorrei dire anche questo
Questo mestiere proprio perché si fa in prima linea comporta il rischio della morte
Senza enfatizzazioni senza un briciolo di retorica
Quindi vorrei anche invitare ma non vorrei che venisse letta in maniera sbagliata questa cosa a considerare al di là del desiderio lecito sacrosanto di capire che cosa succede dietro le tragedie
E fermarsi soltanto un attimo su un fatto sì sì e lì si può morire
Quindi parecchie Peschiera levando sì da questo tavolo
Un tema nel tema non so se i cronisti sono sotto tiro
Del fuoco
Dei soldati ha sortito dei direttori
Poi però ragazzi volete scusate richiama ragazzi insomma ragazze vorreste dei giornali o dei telegiornali e troppo migliore rispetto al paese dove si trovano
Spesso mi dispiace
Molto sui non è giusto provarci ma non fatevi eccessive illusioni usava ci viene sempre detto ma avete visto la vittoria del tributo hai visto no hai visto che è stato il giornale e poi dopo si si impedisce di fare leggo nel mondo un altro giornale
Sì ma dico peggio che c'è la Francia Chirac peggio che se l'Italia
Un torniamo al tema
Abbiamo parlato di guerre che sono cambiate e quindi hanno fatto cambiare il modo di raccontare
Però c'è stato una guerra che
è rimasta invece i cannoni agli schemi dette diritto dalla guerra quindici diciotto lunga lenta guerra di trincea Guerra di
Di grandi massacri
Guerra molto dimenticata sempre nell'ottica del discorso che in fondo il cronista viene mandato là dove H del fatto quando fatto accade troppo a volte troppo a lungo non è più tale
E quindi persino l'uomo che morde troppe volte il cane non fa più notizia
E questa guerra è stata la querela in Iraq
Una guerra che i giornali italiani hanno molto trascurato
Ed è stata una guerra molto importante perché poi in fondo
è una guerra che ha portato delle conseguenze nel momento in cui c'è stata la guerra del Golfo lago corso in qualche modo è nata
Da le conseguenze a posteriori appunto della guerra in Iraq
Ed equilibri in quella regione
Andrea Purgatori del Corriere della Sera la seguito alla guerra in Iraq
Purgatori oltre a seguito delle minacce l'autore della sceneggiatura di un film su nella vicenda di Ustica ne sta preparando se non sbaglio Andrea dovesse punto perso una serie di un altro su la vicenda Ilaria Alpi
Ma io vorrei che stasera proprio ci raccontasse soprattutto ci parla sì di un una guerra tipica che tu hai vissuto credo che tu sei l'unico di questo tavolo ad averla vissuta che la guerra in Iraq che è stata appunto molto diversa dalle altre
Sì è stata una guerra diversa
Per diversi motivi
Intanto perché tutto sommato non l'abbiamo seguita soltanto quando c'erano delle delle grandi fiammate delle grandi offensive
Che
Si paventava che potessero in qualche modo coincidere con il crollo di quello che allora era considerato il baluardo
Occidentale nei confronti dell'integralismo islamico vale a dire dell'Iraq di Saddam Hussein
Poi le cose sono cambiate si sono modificate e quello che era il nostro la nostra sentinella diventato il nostro nemico
Questa guerra è stata una guerra molto interessante sul piano dell'informazione
Perché non è stata dimenticata soltanto da noi italiani ma per lunghissimi periodi è stata dimenticata anche da dagli organi di informazione stranieri che noi citiamo sempre come ha fatto Federico Bugno poco fa come esempio di attenzione
Devo dire che in questa in questa situazione che è poi andata avanti per circa otto anni otto anni e mezzo
I giornalisti che si sono ritrovati a raccontare quello che accadeva
Hanno vissuto una una doppia situazione
Dalla parte irachena fronti iracheno avevano delle coordinate dei punti di riferimento quello che si diceva prima appunto il fronte certi quindi noi andavamo a vedere che cosa accadeva o era accaduto la maggior parte delle volte sul fronte iracheno
Con un margine di sicurezza direi piuttosto accettabile
Dall'altra parte invece c'era il caos e c'era il causa anche in situazioni in cui si immaginava che si potesse essere tranquilli e sereni
Per cui in alcune offensive molto molto importanti
Che poi sono state anche segnate come diceva Paolo da da massacri
Ci siamo ritrovati a raccontare un fronte che non c'era non si capiva bene che cosa stavamo raccontando
Vedevamo migliaia di persone dentro buche scavate nella sabbia o nel fango con un pezzo di cellophane intera in testa con un una pezzo di focaccia in mano e poi e poi c'era questo fronte e c'erano questi Regnani che ci portavano a vedere dove alla li aveva condotti e molte volte ci portavano oltre la loro prima linea e di fronte alla prima linea era che era quindi in mezzo
Ai due fuochi ecco io ricordo che il il problema principale al ritorno era quello della trattativa con il giornale cioè cercare di spiegare che cosa stava accadendo e cercare soprattutto di sfilarsi da un ruolo di protagonisti rispetto a quella che era la situazione oggettiva che si cercava di raccontare sempre nei limiti di quello che si era visto delle informazioni che si riusciva a ottenere la trattativa in sostanza pervenire anche a un a un tema che stiamo discutendo e che mi sembra molto importante
Era quello di tentare di convincere di i rispettivi come dire caporedattore io vicedirettori e direttori che la notizia non era il giornalista del Corriere della Sera che sta sul fronte ma notizia è
Il disastro questo delirio di morti che ci stava ovunque e che bisognava testimoniare
Con un senso molto forte di frustrazione perché
Proprio riuscire a dare delle dimensioni a quello che si stava raccontando
Quindi io ricordo di aver fatto queste trattative a volte spuntando le a volte no come ricordo per esempio
Essendo arrivato tra i primissimi nella città irachena del Kurdistan iracheno di Allah cioè laddove essa da Mohsen fece la prima grande prova
Di di uso a tappeto di armi chimiche
Massacrando quattro mila cinque mila civili o so stato lì ma insomma contarli era francamente un'impresa impossibile
Ricordo che insomma alla fine al rientro di aver riportato proprio con grande convinzione
Alcune emozioni che che vi vorrei trasferire perché poi non se n'è parlato molto e mi sembra invece importante parlare
Intanto una una mozione di come dire una sensazione di profonda in coscienza
Io sono stato due ore soltanto ad allaccia poche ore dopo il bombardamento in una situazione in cui Frontera insomma si combatteva qualche centinaio di metri cogliere che passavano eccetera ecco una sensazione di profonda in coscienza perché francamente il modo in cui ci siamo arrivati il modo in cui siamo tornati è stato così un una specie di roulette russa
Mi ricordo che stavo con dei medici di medicine senza frontiere che sono dei volontari straordinari che si trovano in tutte queste zone del mondo dove sempre in prima linea
I quali su questo elicottero sovraccarico ministro Ivano su quello che avrei dovuto fare in caso i gas fossero arrivati ancora e quindi mi davano questa maschera queste l'iniezione se c'è l'iprite ti fa l'iniezione io quindi sono sceso con una specie di Palombaro
In questo in questo delirio che era questa città con tutti questi morti per terra
Credo che insomma poi alla fine il risultato sia stato quello come dire di un rapporto talmente forte sul piano emotivo che non so se il risultato coi di quello che ho che ho fatto cioè di quello che ho scritto
Abbia avuto una corrispondenza reale rispetto alla a alla alla forza di quello che io in quel momento potevo testimoniare e poi alla fine appunto un senso di frustrazione
Cioè il problema di dover trattare un tanto al chilo la notizia un tanto al chilo i morti un tanto al chilo
Quello che stava accadendo
Finché nella seconda guerra del Golfo
Sulla sul finire io stavo sempre in Iran
Ci portarono in Kurdistan di nuovo a vedere la grande fuga
Dei curdi dall'Iraq verso l'Iran dopo un un viaggio di una giornata lunghissima scarpinata in cima una montagna girammo un costone di roccia proprio come un firma
Dopo tanta fatica ci trovammo di fronte alla postazione della CNN che stava trasmettendo queste immagini indiretta
Per cui insomma abbiamo detto arrivederci grazie e torniamo a casa perché noi non avevamo più nulla da da raccontare
Ciò detto io credo che ecco per esempio nella guerra Iran Iraq anche forse con grande puntiglio sul piano proprio della del lavoro da cronista di essermi trovato tante volte anche a discutere
Quelli che per me erano delle degli elementi importanti che e non erano soltanto le immagini di morte o di battaglia che si potevano vedere quanto altri dati che potevano servire a fornire un'analisi più completa sul piano militare sul piano politico della situazione come si stava sviluppando mi ricordo di aver discusso per quasi un'ora al telefono in condizione un po'complicate perché le comunicazioni erano così così semplici sul fatto che io ero riuscito a fare una comparazione tra i dati che c'erano
Ufficiali sulle missioni dell'aviazione iraniana e gli aerei che io effettivamente avevo visto volare mi sembrava una cosa importante perché come dire era un modo per poter cercare di fare un discorso sul potenziale che l'Iran metteva in gioco rispetto a quella che era la propaganda
Ho questo era molto secondario dice ma tu sei stato ad allacciare il racconto sei tu che sta in mezzo ai morti ad Allah cioè insomma e di fronte a queste cose appunto c'era una una grossa difficoltà è una grossa trattativa ciò detto io credo che comunque il discorso sulla testimonianza
Quindi sul lavoro dei corrispondenti in guerra sia un un elemento del quale non si può fare a meno questo in guerra come ovunque perché credo che la testimonianza dell'informazione non sia soltanto un un esercizio dovuto di testimonianza appunto di controllo
Ma sia uno specchio del quale non possiamo fare a meno io credo che se ci tolgono questo specchio la mattina quando apriamo il giornale o quando accendiamo la televisione guardiamo un telegiornale se ci tolgono questo specchio ci tolgono
Una finestra sul mondo e ci tolgono anche la possibilità di confrontarci con noi stessi con le cose che stanno accadendo intorno a noi
E credo che dobbiamo stare molto attenti perché tutto questo non accade
Non è che ci lascia ha chiesto il permesso di uscire
Non credo che dicendo che siamo cinquanta minuti di ritardo sulla scaletta
Però non c'è niente di più disciplinato da un cronista di guerra fra dunque prima Camera cioè ricordando la lettera dei genitori Ap parlava della signora che non vuol vedere la guerra alle tredici
O comunque durante il telegiornale mentre mangiava Inter ciecamente pranzi e cene però spesse volte non ci siamo posti il problema
Ecco camminato di al momento giusto perché c'è una cosa che doveva ricordare ma insomma
Ci siamo posti il problema
Se far vedere certe immagini non servisse per ricordare che esistevano certe situazioni e quindi con queste testimonianze in qualche modo scuote l'opinione pubblica nella speranza che scuotendo l'opinione pubblica si discutesse anche un'opinione politica cioè si è detto per troppo tempo ma non si fa nulla per lei ricordati
Non si fa nulla per la Somalia
Non si fa nulla per il Ruanda perché non si fa nulla per questi Paesi perché l'Occidente non interviene perché da guerre nella ex Jugoslavia continua ormai che si rinnova ad ogni fine d'inverno perché appunto come dicevamo oggi con Giuseppe Zaccaria finisce per finisce la neve si può di nuovo spostare i mezzi pesanti e combattere
Ecco tutte queste denunce servono serva a qualcosa servono veramente a far sì che poi ci sia una presa di coscienza e quindi un intervento apparentemente no
Io ho sempre pensato che dovessimo dare certe immagini anche immagini molto dure per esempio perché venivano da Ruanda erano immagini molto dure
Ricordo che un giorno durante il telegiornale delle tredici TG due delle tredici produce appunto Carmen
Arrivo arrivarono mi dissero che stavano arrivando le immagini delle bombe la bomba sul mercato infradito che fece sessanta morti questione
E c'era da chiedersi se mandarle tra l'altro c'era anche un problema di questi mali non potevamo selezionate stava arrivando in quel momento quindi bisognava prende le così come arrivano a rischio di far vedere cose molto crude però io decisi in regia in quel momento come spesso faceva quando quando c'è un telegiornale decide di mandare in onda a scatola chiusa con un rischio gravissimo perché dicevo bisogna che il mondo sappia noi non possiamo che continuamente
Cioè per dopo c'è dribbling fa ascolto ecco il discorso sugli ascolti non è sabato e alle tredici e diciotto non ricordo ancora tredici e ventidue bisogna che andasse in onda dribbling ed è una trasmissione che ha sempre fatto molto ascolto Dio sa quanto mi piace lo sport e il calcio però ho detto chi se ne frega dell'ascolto e di libri cioè noi dobbiamo a un certo punto dare un messaggio forte alla gente perché non possiamo anestetizzata continuamente facendo vedere il calcio
Però mi pare Paolo Rumiz sentiti io in causa su questo tema perché tu se un veterano prolusione del piccolo se non altra parte scusate che chiedo ti chiamo in causa perché tu hai seguito moltissimo forse più di tutti noi tutti scusa Federico perché è sempre stata ottavo più di tutti i colori da cui aveva in ex-Jugoslavia
Però questa guerra nonostante tutte le denunce non finisce perché secondo te perché poi queste guerre sono tanto simili queste guerre locali sondando simili una all'altra qualcuno ha parlato di Federico Oliva dettato tutti tribù o di o di mafia intervengono in queste due
Le mafie e perché poi c'è un costante ripetizione di schemi in queste due
Ma io sono un comune vigliacco eppure faccio lo stesso l'inviato di guerra
Lo faccio non perché appunto a mio il rischio a mille scrive Alessandro ma perché la guerra mi fa riflettere cioè stare in guerra mi consente di ripensare alla pace
E alle fasi di gestazione della guerra quando ancora la pace qualcosa di apparente con occhi completamente diverso
Cioè dietro l'adrenalina del lavoro del cronista esiste un lavoro di riflessione
Direi che in sé la guerra è relativamente poco interessante perché la fase terminale di una malattia la fase senile di una crisi
Molto più interessante e ripensare alla luce delle distruzione che sono avvenute alla fase di preparazione
Di questi venti perché vorrei distillare davanti a voi una serie di episodi una cronologia degli eventi che hanno preparato
La crisi dei Balcani
E circa invitarvi a riflettere su di essi
Mille novecentottantasei esplode la Tangentopoli jugoslava un buco da tre mila miliardi sia tre in una delle più grandi aziende del Paese spalancando
Un buco nero di corruzione dal top del management fino alla classe politica e poi attraverso i partiti fino della gente comune
L'anno seguente
Esplode un altro fattore il leghismo delle Repubbliche del nord tra che accusano la capitale ladrona di monopolizzare e di burocratizzare e il le ricchezze del Paese
L'anno successivo abbiamo la risposta a tutti questi eventi in particolare la risposta alla corruzione che è una risposta monca non genera giustizia
Vagina da una parte una ventata di giustizialismo qualunquista e dall'altra parte
Un intervento dei giudici che essendo non completo diventa uno strumento di regolamento di conti al vertice della classe politica che era stata responsabile
Di quella si
Nello stesso tempo inizia tra i partiti delle diverse Repubbliche lì il pluralismo era sempre all'interno del partito comunista ma erano pur sempre partiti diversi e in lotta tra loro
Una guerra che oggi si scopre essere molto simile alla nostra c'è una guerra di tipo tribale non più tardi di pochi giorni fa repubblica ha ha messo in spalla un articolo in cui parlava di guerra tribale
Basata sull'ossessivo ricorso al al l'enfasi del complotto Esterno Notte dei problemi che in realtà avevano una radice interna basata sulla continua delegittimazione dell'avversario
In cui anzi direi la classe politica traeva alimento dalla delegittimazione dell'avversario stesso era diciamo ci trovammo di fronte a un fenomeno in cui la classe politica di vertice scopriva di poter riciclare se stessa attraverso la libanese l'azione del paese
Siamo al mille novecentottantanove
Abbiamo un grave un altro grande episodio che segna questa escalation vede la lotta per il controllo del potere sui mass media e soprattutto sulla televisione di Stato
C'è un uomo che acquista questo potere lo difende fino all'ultimo persino con i carri armati inaugurato con avere conquistato questo potere per un linguaggio nuovo molto più aggressivo molto più manipolato
Si arriva alla demolizione della costituzione nato nel dopoguerra e si arriva agli attacchi alle più alte cariche dello Stato siamo al mille novecentonovanta
La psiche collettiva della gente dei Balcani comincia aver appare verso verso una china senza ritorno
In cui prima ancora dell'odio nasce la voglia di sognare il senso di insicurezza il bisogno di appartenenza il bisogno di una guida
Forte per un ultimo episodio e questo è proprio la ciliegina abbiamo il della degenerazione finale
La il il il lo sport e spettacolo per eccellenza che il football il calcio si trasforma da strumento di consenso e di coesione si trasforma in palestra in grande rappresentazione dello scontro di là da venire
Le due repubbliche rappresentate da due squadre di calcio si scontrano lo stadio di calcio si trasforma in un immenso campo di di di di di rugby anziché di una partita regolare e e sarà vitali come ripeto una rappresentazione di quello che di lì a pochi metri sarebbe accaduto qui dico questo non per dirvi che siamo il nostro paese è alla vigilia di una guerra ma per dirle che per anni abbiamo sbagliato a considerare i Balcani come qualcosa di non europeo semplicemente i Balcani sono la prima manifestazione di qualcosa di profondamente europeo di qualcosa di profondamente radicato nel nostro tempo non sicuramente un relitto del Medioevo ci troviamo di fronte a una serie di episodi che hanno una patologia comune ha ragione Della Volpe quando dice che da Corleone Androsoni
Certe cose hanno una loro ripetitività
Di meccanismo
Le guerre in sé sono solo la conseguenza di di di questo fatto io direi che il il giornalista lo scopre molto tardi dopo avere speso Nesi e certe volte anche anni a studiare le diversità
Delle singole realtà religiose culturali economiche e psicologiche
Dei diversi Paesi impegnati in queste guerre tribali che stanno disintegrando il nostro il nostro mondo
Dopo avere perso tutto questo tempo scopre dietro a questa Babele di diversità scopre
La disarmante semplicità ripetitività dei meccanismi del villaggio globale cioè scopre che a Mogadiscio come ha dichiarazione Aldo Rosini come a Corleone si muore per traffici di mafia per questioni di traffici d'armi per speculazioni su aiuti umanitari
Per lavoro di persuaso ori occulti o per propaganda
Cioè ci accorgiamo che fino a quel momento descrivendo l'aspetto esteriore dei tribalismo altrui
Abbiamo alimentato ma i lettori la illusione pericolosa che le crisi degli altri siano altre crisi diverse da noi e quindi non ci potranno toccare quindi abbiamo noi stessi alimentato il disinteresse
Per le nostre stesse
Storica
Quindi direi che che che queste guerre non sono altro che evoluzioni cutanei e di una malattia comune
Che i conflitti etnici altro non sono che
La l'un éscamotage con cui un potere una lobby di potere rafforza se stessa e accumula potere e anche capitale in senso finanziario
In modo da prepararsi al tempo a venire
Ecco direi che quando il giornalista e qui concludo entra in questo tipo di meccanismi cioè va oltre il sipario quasi folkloristico delle diversità che contraddistinguono i diversi conflitti che ci circondano
Arriva a mettere le mani sulla grande similitudine di questi meccanismi e su questi traffici allora molto spesso il giornalista
Muore non muore perché andava in un luogo dove si tiravano le bombe ma muore perché ha conosciuto qualcosa di più ringrazia
Giuseppe Giuseppe Zaccaria della stampa non è vero che negli ultimi saranno i primi nel senso che beati gli ultimi perché non avevo tempo gli ha chiesto conto per recuperare questi anche del giornale di casa quindi aveva un senso di ospitalità e quindi sul tema ma par condicio per niente frivolezze guarda aveva sventare che visto che tutti poi dall'interrogatorio dibattiti c'è una figura che deve essere sempre presente è quella del cattivo se no le cose non funzionano ci vuole qualcuno che faccia e allora vorrei tirando un po'verifica di alcune cose che ho sentito dire dei tecnici dei convegni eccetera
Provare a rovesciare un momentino l'ottica Spector posso partire da questo statali vado la stampa io la parola Stato all'abito rosa quindici Vernon
Non sono molto frequenti rispetto dico incontro Cesare Martinetti che un collega che ha trascorso due anni come corrispondente da Mosca
Scambio di saluti come va
Vi racconto assai non mi manca Mosca e che qui ci crede Garimberti sa benissimo cosa accade dopo due anni trascorsi di solito che tra l'Italia passa sei mesi dico Zelig riprendere riprende la vita normale può essere invece mi diceva che disegna cosa che gli manca davvero che ne ha fatto una sua rivela che quella di Cecenia è però assai mi manca mi manca cosa
Vi manca l'adrenalina di cui faceva da cui facevo ceduti esprit
Quindi tanto per introdurre due o tre elementi su cui poi se volete poi potremo discutere
è vero probabilmente la categoria alla quale mi onoro di appartenere e composta da gente che a una sorta di assuefazione offre di assuefazione alla faccio dirigente che dopo la prima emozione forte
Spaventosa dopo poster prova
Il bisogno di tornare non solo per l'emozione naturalmente ma questa è una componente importante è questo che ci ha per quello che potrebbe essere accaduto a questa categoria
Io quello che ancora non ho ben capito che cosa che tutto voi nel senso di pubblico naturalmente non intendo aprire una guerra col pubblico di questo sa
Ci siamo interrogati soprattutto con Federico
Sulle questioni di bosniache è una cosa che che ci appassiona Totti per e non solo colui cioè quasi un club degli unionisti direi che ormai parteggiava apertamente parteggiavano per la vostra tanto vale dirlo aperta cosa che cosa sta succedendo di ed è una cosa che ancora io ancora mi sono spiegato è stato nessun altro senso la guerra non è quella fra Iran e Iraq di cui parlava il collega prima che sicuramente devastante ma lontana quindi dicevo
Non è l'Olanda none Burundi adesso è una cosa che ha detto a un'ora di volo adesso non sto bene in quale direzione
Eppure eppure da quanto tempo non vi occupa non pensate alla Bosnia non vi ponete il problema bosniaco
Oh quante volte gli è successo di fare zapping avvocato
Alla all'apparire dell'ennesima immagine
Truculenta sui fatti dopo
Anche per aggiunge molto memento su disco su televisione che finora abbiamo fatto solo parlando di quanto è importante televisione quant'è così belle cose portato
A tutti noi e come aveva modificato il modo di informazione
è un poco ogni una tesi materia io credo che la televisione abituato il pubblico a considerare la guerra come una strada una storia intanto la sua normale
Cioè l'avvocato la regione da consumare a colazione qualcosa che ha un inizio uno svolgimento possibilmente più o meno di fronte a una fine come un film
Ne abbiamo visti centinaia la cosa che io ho l'impressione che il pubblico non accetti da qualche parte della sua potrebbe suo cervello e il fatto che Corradi potevano addetti che non ci siano svolgimento ogni tanto c'è una cosa più feroce e le altre
Ogni tanto un'esplosione di interesse quella cosa torna cadere
Perché domanda che mi permetterei riferivo a voi anche se forse per in questo caso fatemi facenti parte del mio mestiere sull'intero tessuto perché non vinca da la Bosé non interessa più che è successo
Tre cosa che ha spinto in casa questo rimozione perché noi non trovo altro termine tre anche distrazione
C'è un meccanismo che spinge quasi tutti noi a toglierci dalla mente né questo né può invece far torni a far finta che non esista a far finta che non non non si abbia una guerra potenziale a un passo dall'altro termica
A questo punto a cui su questo mi auguro che poi si possa discutere
Ultimissima
Ho notavo nella nel filmato che ha introdotto il perché è molto chiacchierata
Un passaggio che sta che se non è proprio perfetto per illustrare quello che voglio dire forse c'era un fine che mi pare fosse ricomincio daccapo e quello su se ricordate due fotografie caricando le macchine farcela ma tu perché la guerra certo Moso ne vale la pena devo rispondere a Sospiro sono segnato
Perché splendido fissare la nobiltà delle sofferenze umane recitava Robert Capa il grande fotografo Robert Capa si dà il caso che straordinari fotografo ed era già diventato famosissimo per una foto fitta che era quella del non so se non ricordo che ora riguarda il veneziano
Domanda preferite una realtà finta preconfezionata Aulas crudezza della realtà così come grazie
Abbiamo adesso un un ritiro
Mixer trasmissione che credo molto io amavo riconosceranno
Facendo una serie sul inviati di guerra e un inviato di guerra per eccellenza Ettore Mo del Corriere della Sera vediamo questo video vediamo che cosa dice Ettore Mo delega mestiere appunto di cronista di guerra
Www almeno
Tutto nella tua stanza nel pretendere Fontana infatti
Utili scimmiottare
Con sincretica
Io parto tutti costretta verbali assistita verbale
Ma io stesso mi sono reso conto sotto tanti servizi grammatici non è possibile
No contro senso il cittì
In Cina non ci sono riuscito ma non è mai riuscito nessuno
Le bambine
Che si butta dalla finestra undici anni
Non puoi più becero così
Non si ammalasse perché era soltanto è su due piani Rachel rompe le gli scanner spese e in ospedale per la seconda volta si butta dalla finestra Pomponio reggente poi allora va avanti
Consentiva di non sa
Era su un'autostrada
No no su
Qui c'è anche pensi
Adesso Orlando
Dice che
Alcuni supporti questo fino quanto un minimo di come come compiuti fatto starci
Come conti patrimoniale denunciare esigua Bersani convive nel privato
Sentito internazionalisti dicessero che si è venuta a rifiuti annuncia di non vedere più guerre
Chiamasse perché non
Invece su una parte di essi sessantuno
La preveggente logorare curioso un'obiezione Matisse al Meazza pervenuto chiudere la guerra quindi invece c'è chi intravede SIM
Tu tutti hanno con gli farà il mio mestiere nastro sì scuso voglio dire Tucci chiedo ma perché tu lo puoi fare per dimensione mostra molto Messico questo è inutile raccontare le palle che noi andiamo
Siamo coinvolti nei grandi problemi
Morali
Veramente neanche pollici morali morali la gente che soffre della gente che viene a marcia
Indurre le scarpette un altro istinto è quello di si cerchi di documentare queste tragedie fa parte anche
Per pensionamenti mille chilometri non
TIM istinto personali rimettersi sito personale
Il che matura se tu sei continua ad andare avanti su questi itinerari
Il
All'indecenza in futuro che tu non puoi più probabile
Sì turbolenze su questi itinerari deve disperazione collettiva
Così precisi etiche
Tutti spesso il personale
Nel carcere
No problemi del mondo sembra che caccia no non sto vale
La conosceva bene
Voglio dire che io mi son messa su una strada
Raccomanda in qualche modo posso intende
Ma non è chiaro sapendo sicuramente nessuno custodito così perché questioni il cammino
Complice una lista impressioniste
Non è che certo punto etici adesso apprendo un altro sentiero
E dare dei tempi commissivi ebbene a Copenaghen come si chiamava stoppato non lo posso dire
Sì tutto il mese strumenti questa rotta
Disperazione umana
E qui inizia dunque quindi se se c'è di che vengono alla fine
Non esce l'attore abbandonare perché il treno si ferma alla stazione tredici adesso scendo errando e a farmi un picnic
Caro Romano dopo
Quello che vorrei dire e
Che scatterebbe un certo meccanismo
Con
Nasce più gente tecniche
Ordini fino che avete visto finalizzata ad anni della Gabanelli che è una collaboratrice di Mixer la quale gira con una videocamera una indicano a mano e da sola fa tutto cioè l'intervista va incisivo Fava giornalista fa la porta l'abbiamo i salari poi lasciamo le domande volevamo solo portare un contributo suo un collega un reporter uno di quelli che con la camminare rischia va in giro è stato in tutti i Paesi del mondo è un torinese che vive e qui e poi in giro per il mondo
Volevo questo il tarlo Franco Guarino
L'abbiamo con noi io volevo che licenze creato alcune proposte è un cento di consiglio
Ma io avevo preparato un discorsetto ma alla fine quando ho visto Ettore Mo
Io una volta ho rischiato l'attende per Hutter per lui eravamo in Afghanistan
Io mi ero mimetizzato da afgano e nessuno mi conosceva
A un certo punto lui incontra
Eccolo qua il palazzo cosa fare
Tenete presente che io ho per entrare nella raffineria tornerà raffinerie di eroina
Vi sono Linda che l'Afghanistan
Mi ero fatto passare anche per molto perché se scoprivano che erano un occidentale
E lui mi parlò per dieci minuti ritmo ancora ma si PACS ma come perché non pare e io ero al diciamo in mezzo ai trafficanti
E poi andò via medici massetto trippa infastidito
E avevo io poi gliela raccontai questa storia Timisoara
Nel dicembre dell'ottantanove
E io ho imparato anche molte cose è una sera Radiocor la sera del trentuno dicembre dell'ottantanove
Lui stava per andare a dormire hai detto senti Ettore abbiamo poi per questo ricevuto una telefonata
Pare che stasera la se contate
Attacca il nostro per e trovava fatti furbo vai a dormire
E io ho detto ma Ettore senza etero siamo gli unici due ti stimo andiamo a fare il nostro lavoro così uscimmo e passiamo tutta la notte in un carro armato con il
Delle visto dal fiume
Comunque ad ogni modo
Io questa sera come se avessi visto che avuto firma il i colleghi che sono le mie spalle hanno raccontato tante cose che anch'io ho visto iniziato a vedere i carrarmati
Il ventuno aprile mille novecentosessantasette ad Atene
E poi non volevano racconterò nulla dico soltanto che
Nella guerra dei sei giorni e il primo giugno sessantasette
Frutta Orban dato per la prima volta ho presentato centinaia e centinaia di volte
Io sono
Di Torino come adozione sono nato a Taranto però diciamo vi vivo qui quindi probabilmente ci sarà a che altre occasioni per incontrarci quindi non voglio rubare molto tempo voglio solo ricordare una grande guerra che stiamo perdendo che la guerra tra l'altro io ho dedicato quasi quindici anni
Per venirne a capo nella lotta al narcotraffico soprattutto fuori dall'Europa
Nei tempi nei grandi teatri dove la la droga viene coltivato il prodotto così ho iniziato un lungo viaggio e mi ha portato Triangolo d'Oro
Birmania Thailandia Laos
Poi Afghanistan Pakistan in via in America Latina
Colombia boliviana Perù sono andato in fondo ho parlato anche con Pablo Escobar a casa sua rischiando per riuscire a venirne a capo per chiudere il cerchio
Posso dire che questa è una guerra ancora aperta però
C'è un una grande delusione che è quella che è una guerra che i politici in particolare vogliono Perry perché io personalmente conosco
Nel novanta per cento delle zone di produzione e i grandi trafficanti e se riconosco io riconoscono che chi di dovere ecco questo capitolo che io voglio dire volevo ricordare la guerra alla droga che e che è aperta
E non vi dico i rischi enormi ora io questo cinquant'anni
E qualcuno che se ne vale la pena
Per me vale sempre la pena lavorare informare fare servizio pubblico però ha fatto una scelta mi fermerò perché sono trent'anni di seguito che viaggio mi fermerò per dedicarmi ai giorni
Quindi prova con l'occasione di questa sera
Proporre un centro di documentazione
Dei reportage e di informazione politiche e geopolitiche che possono aiutare sia i reporter o giovani Kemp vorranno partire i colleghi anche anziani che vogliamo delle formazioni
Anche i che possono essere utili per la sicurezza quindi questo centro potrebbe nascere a Torino e io sarò onorato di diciamo eventualmente di dare una mano mi fermo anche perché sono stanco ma non sono stanco fisicamente
Perché viaggiare e come viaggiare nel tempo non è che si viaggia solo nei chilometri sulla in Cina e in posti dove sono due mila anni dietro di noi
Si vanta in posti dove accendono in quel continente non stiamo parlando c'è chi accende il fuoco coraggio pietra focaia
E quindi diciamo
Che a un certo punto la stanchezza e immensi nel tempo immergersi nel Medioevo inglesi nel due mila anni fa immettersi nella Silicon Valley
A in California per la dove il mondo è già avanti di dieci anni rispetto anche a noi
Quindi io mi fermo perché sono stanco di viaggiare nel tempo
E finisco qui grazie
Franco-indiana adesso lasciava allo Galimberti fornitore le domande ci sono i microfoni quindi chi ha la voglia le prove delle domande siamo avevamo fatto uno story board hanno una scaletta che abbiamo Pato
Però abbiamo perché vuole la disponibilità del alle domande
Diciamo facciamo mezz'ora di domande stiamo e non andare oltre mezzanotte chi vuol fare domande per favore dica a chi è indirizzata la domanda così evitiamo che tutti disponiamo insieme prego
Se mi chiamo Roberto Guarino
La domanda un po'a tutti mi mi sembra che stamane trovino a uno o una in onore a chi vuole rispondere perché si son viste per nel primo filmato dei pezzi di firme
E si è visto un pochino il il reporter nella storia del cinema e ci sono essenzialmente tre modelli sarà distrarre portare la seconda guerra mondiale quello di Obiettivo Burma che non era altro che e diventa un giornalista che si passò al dato Eva con i soldati
Nel sessantotto quando John Wayne ha fatto Berretti verdi c'è reporter che parte come un uomo indipendente e poi si schiera con gli americani contro gli elementi
E poi c'è sotto tiro che nel filmato si è vista la scena clou quando c'è la mistificazione il giornalista si schiera il reporter e fa una patto falsa per aiutare i guerriglieri mostra al mondo ha praticamente una foto da cui per far credere che è il capo dei guerriglieri è vivo ed è pronto a combattere
Ingannando quindi il suo pubblico io mi chiedo uno di uomini che che vuole rispondere e giusto e lecito scendere così in campo in questo modo
è ingannare il pubblico per una causa
Grazie
Intanto cominciamo col dire una cosa Pieve Porto sono dei giornali beni sono una cosa le porte del film insomma
Io non credo che le porto c'è un protagonista nelle guerre in cui va cosa che invece nel cinema reporter è spesso un protagonista protocolli stabiliti
Accettiamo quello che ha detto mo'sì andiamo perché non se abbiamo forse fare altro ma anche per portare una testimonianza ma non più di una testimonianza
Quanto poi
Se mi ricordo bene l'Obiettivo Burma i reporter muore alla fine
Se è un film dubito per piscine anni fa non l'ho più rivisto
Che sono stati dei periodi probabilmente in cui anche nell'etica del giornalismo lo schierarsi era un fatto positivo
Perché ci si schierava
A e indifesa di alcuni valori e in cui si credeva fermamente
Nella seconda guerra mondiale
Ci son stati ingenui si erano schierati c'è poco da fare da una parte forse per forza ma dall'altra probabilmente per convincere
Io non sono d'accordo per fare una foto farsa come quello che si vede in Salvador
Non dimentichiamoci che visti dar notizia di un periodo storico ancorché limitato fortemente ideologizzato
E in cui alcuni cioè non problemi non c'è stato mai un giornalista che ha fatto quella foto farsa ma se l'avesse falsa fatta probabilmente era un giornalista che viveva in pieno un periodo fortemente ideologizzato e divisa come è stato il play quegli atti sono stati quegli anni in quella parte del mondo e anche quindi considerando il fatto che il giornalista che parte per un giornale è sempre una cosa diversa da quello che si vede nel film
C'è il fatto che il film poi danno alle porte un'immagine che un'immagine del proprio tempo di quel tempo al dirà forse anche la stessa professione reporter che qui lo faceva però su quella guerra credo che Lucia possa dire qualcosa di più lei l'ha vissuta titolo che c'era un giornalista avrebbe fatto poco dopo aver fatto una foto falsa
In quel periodo il Salvador
Ma è generalmente la la guerra centramericano estate per i generalisti americani un altro Vietnam nel senso che ha vissuto della coda del fatto che i giornalisti facevano bene a schierarsi che cosa che avevano scoperto Nanda quindi sicuramente quello è stato un periodo di grande ideologizzazione però io non non credo che niente del genere li si è mai successo c'è un caso per caso famosissima negli Stati Uniti Brembo alle perché RAI il giornalista del New York Times
E che era molto schierata non era molto schierato era anche altro schierata l'amministrazione insomma su quella quindi come dice lui era una polarizzazione lei ha molto attaccati è morto sotto sempre sotto scrutinio dell'ambasciata
Rimanda un giorno un pezzo in cui raccontava con delle fonti futuri appunto attribuiva alla sue fonti Messico raccontava che delle tortore decani della guerriglia erano stati fatti in presenza di alcuni membri dei tibetani egli all'America gli americani non potevano farlo passeggeri perché erano lì soltanto come addestratori non viene non dico per infetta fece grande scalpore e wall street journal trovò che era apparso e lei non è stato richiamato e la sua carriera e praticamente infinita fino a quattro anni fa quando poi il al Times la ha funzionato una finestra devo dire in Africa e quest'anno è stato uno dei candidati al Pulitzer teso padre cita il Ruanda non sa se l'archetipo di fare la metà di quest'anno paterna
Resta ma comunque Dubai direi è uno dei candidati a potesse pericolante a quest'anno ecco prezzi queste riserve e questa è una risposta lui fece un gesto di grande superficialità di grande se voi estremismo
Est ha pagato un prezzo molto grosso naso vedere neanche finita presso Guanda non è non ha non ha fatto errori insomma ecco non ha mosso giudice non è una linea curva contro ci siano proprio un attimo solo che forse può valere come esemplificazione del furto
Tre anni fa mi succede in Croazia di sentire quelle prime cose su violenza addominale contro don insomma
Vado in ospedale Zagabria non mi fanno entrare mi rivolgo al mercato perché la Fratellanza musulmana e questi dopo lunghe trattative attese anche due-tre giorni di attesa finalmente acconsentono a portarmi in ospedale
è in questo andargli incontro cinque sei sette ricordo più donne tutte giovani tutte scomposte ma non troppo avere era cosa questa del terrificante di stupri in massa eccetera
La cosa esce sulla stampa tatuata autocitazione esce sui giornali faceva una sezione dopo le parole su vecchi insomma scoppia il caso
Dello stupro etnico che il vero reale terribile concreto feroce beh io dopo la settimana circa sfogliando documenti di questo naturalmente
Mi accorgo che le sei o sette donne con Crono parla come ho parlato per sei o sette cinque signore o signorine del mercato
Che avevi avevano ognuno me l'ha letta una pagina di una deposizione fatta da una vittima vera
Probabilmente perché le vere vittime non volevano farsi vede comprensibilmente all'inizio è un falso tecnicamente per dire di sì
A Kyoto con le fatture o di regolamenti di sì non è il confine spesso non è così netta fra le cose
Scusi sì tanto utili sensibilizzando i genitori hotel rispetto a Torino
E il pieno pronunce campanile strutturata l'India no quando si trova davanti a quegli sofferente partecipa a questi sofferenze
Eccomi Nagni abbiamo poi l'anno dopo ripartiti uomo ha detto ieri queste sofferente non si sente un qualcosa dentro per cui dice io non voglio più vedere queste cose perché mi mi commuovo annotano fondi rendano Moltrasio ci sono le azioni che sono poi
Far saltare subito ecco dunque futili tutte queste estera Cinti tipo Terna
Non può suscitare negli animi diciamo dove c'è la guerra diciamo in questi a livelli suscitare un desiderio di a ricercare ancora continuare all'infinito a questa guerra
Queste guerre
Signora prima domanda averli non so cosa ci sono le azioni che questo rialzo di personalissime quindi
Ognuno reagisce a suo modo la mia è stata la prima le prime volte è stata di rifiuto sicuramente di rifiuto cioè
Ho disse un posto che magari fino a Ostia dove non si era mai visto e quello uno è andato dove delle cose terrificanti che lo sconvolgono molto più di quanto poi non senta uno perché spesso per queste cose sì
L'effettivo sei posti letto per Umberto riscopre magari anche dopo lo sa bene
Quindi applicazione questa
Poi poi credo che vinca la curiosità se vogliamo metterla positivo insomma se al per esempio andare a vedere come sinistra la prima storia com'è finita che è successo nel posto in cui ho sostato per la prima volta ho visto queste cose poi la persona che ho visto che mai usato con la volta dopo che fine aveva fatto insomma questa questa la molla che comincia a far
Insensibilità anni non direi
Non direi le spiego nonviolente in questo senso è chiaro che c'è un un un certo distacco professionale uno deve creassero anche perché se no passerebbe notti ha pianto a singhiozzare vestito bene mi sembra dico ecco però non non è vero che poi funzioni tant'è che anche dopo anni
Come dicevo prima a me è accaduto nel caso bosniaco diciamo ex jugoslavo in generale invece di sentirmi particolarmente coinvolto come non non mi accadeva delle primissime rock forse perché è un fatto dire che proprio e l'emblema di questa fine millennio nel concentrato il settore dei quiz e possibili
Senta ecco se poi le interessa un un altro piccolo costretti con risvolto psicologico una cosa che forse andrebbe analizzata in chi fa l'inviato di guerra
Abitualmente insomma
E l'effetto che ha sulla sua vita quotidiana personalmente vedo che mi è servito molto mi serve ancora moltissimo
Affrontare la vita normale con meno anzi affrontare i problemi che abbiamo tutti
Con una croce con un certo questo sì distacco salutare non riferito agli altri ferito le mie cose persona
C'è una domanda per Carmela sarebbero volevo aggiungere soltanto una cosa brevissima telegrafica quello che le ha detto signora per fortuna siamo arrivati ormai a tantissime cose ma non siamo ancora arrivati al fatto che si facciano le guerre perché riprenda la tv o perché le scrivono i giornalisti
Quindi non è un problema di chi le sta facendo la guerra
E per non è chi alimenta la guerra il fatto che ci siano giornalista sul posto che le stia raccontando
Anzi
Per invece ecco il il tatto aspetti che potevo dire Gresko ucciso volevo dire ancora che questo per quanto riguarda i luoghi per quanto riguarda i col tornare per quanto riguarda tornare come se e siccome la guerra continua a quelle situazioni continuano non tornarci è come lasciare una storia metà quindi in fondo ci si torna proprio per i motivi che diceva il collega perché quella storia continua perché siano delle chiavi di letture in più in quanto la si conosce meglio e meglio perché ci si è stati non peraltro e allora ci si torna per vedere come sta andando avanti
Allora sempre per Carmen Lasorella un'altra domanda
Se non Mirella campeggia in questi due ultimi interventi hanno chiarito in parte quello che volevo dire ma c'è un bellissimo film di Splendor
Dell'ottantuno che si chiama l'inganno
E e qui si vede come un preposte cede le armi e rinuncia a questo suo lavoro ora stasera non è emerso da nessuna di queste
Partecipazioni un sentimento di di sconfitta così cocente come quello che in quel film viene descritto
Ma è
Volevo chiedere come che questo film non è stato selezionato ma forse voi non siete in casa
Riportano però per quanto riguarda le sezioni del film
Quindi quella domanda allora signora ecco la domanda era questa perché non ci sono né mai è che non si era sentita questa cosa che è descritto nel film ma voi l'avete ha detto momento prima quindi io d'per quanto riguarda il fatto che c'è un'insensibilità verso i fatti della Bosnia da parte dei telespettatori
Ma c'è anche il fatto che c'è tanta fiction che ci travolge talmente con immagini così violente
Che è anche possibile che non se li con il documento televisivo sul posto a poteri veramente colpire le coscienze
C'era come lei sa io vengo da una situazione tragica che ho vissuto che i recenti avvocati show
Rispetto al quale eravamo partiti in due e sono tornata da sola
Quindi dinanzi a un fatto come questo ecco si potrebbero ma vere dei sentimenti legati finta di sconfitte
Però lei assicurò che non è stato questo il sentimento dominante è stato il sentimento tirar via
Che ti spetta azione sentimento di profonda indennità che parente dinanzi a fatti come questi
Sconfitta la si avverte quando si continua a lavorare cioè carenza sconfitte quella cioè la sconfitta e quando il messaggio non arriva
Quando si è in certi luoghi ci si sforza i semplificare perché ci si rende anche conto che non tutti hanno un interesse dominante a seguire quel fatto quindi bisogna anche tra virgolette di decodificare un po'la situazione specie pubblico televisivo per renderla più accessibile non perché il pubblico non sia in grado di capire ma perché non la segue tutti i giorni e quindi non è così consequenziale come può apparire a chi invece la sta vivendo
E e quindi il senso di sconfitta la si prova quando tutto rimane come quando le guerre continuano quando i governi continuano a ignorare le ragioni dei popoli e quindi Taormina Dalmine cinismo
C'è una risposta a Giuseppe Zaccaria
Chiede una risposta è una risposta però ribattere comunque la domanda da parte del pubblico lei ha detto e cosa succede il pubblico come mai è diventato così insensibile c'è secondo lei Nené che forse diventati insensibili alcune volte c'è la maggior parte delle volte capita è un fatto nuovo e c'è un bombardamento totale su questo fatto c'è la gente tutti i giorni rivedere la stessa cosa è dieci volte al giorno perché i telegiornali quei sono più volte nel corso della giornata sempre uguale sempre di seguire una telenovela che poco per volta cambia qualcosina allora il giorno dopo c'è qualcosa in più che viene presentato può improvvisamente non si sa più niente della notizia perché successo qualcos'altro forse anche meno importante come il caso di lariana del della figlia di Al Bano
Si è fatta una una traccia eleggibile innescate
Se fatta una notizie grandiosa per un fatto che forse non era così importante si trascurato altro e che comunque la ed sulla guerra in Bosnia non si è più saputo niente cioè io cioè io aprendo pare che per queste cose perché mi interessa no e quando vedo che una non c'è una guerra che importantissima può improvvisamente non si sta più perché ci sono altri fatti
Allora forse non è protestano nostra insensibilità ma diventa questa queste Courtenay notizie che zona ripetitive uno vive incasso bere alta quasi no
Come non sia stato in neanche cosa distinguere tra nato nel novero mai cos'è veramente la realtà
Ma ma della ragione tattiche avevo parlato all'inizio di questo meccanismo che si è innescato nella nei media italiani
Avvenuta diversa
Ma siamo stiamo facendo un tempo che in questo momento nel senso che
Io so se il primo ad ammettere i difetti del sistema attualizzato dell'informazione attuale non ed han parlato
A lungo informazione gridato informazione superficiale informazione
Che scompare dopo pochi giorni radio ciò non toglie che mi domando Nancy Sinatra cosa succede quando anche con La sette secco allora potevo anche che la sia questa la la colpa se di questo sistema di formazione che probabilissimo
Ma che è successo davvero la gente questo cosa ha provocato io ancora non l'ho capito lei mi dice delle cose per esempio che mi perdoni mi conferma quello che a cui mi era sembrato di arrivare così altri volando da solo ho sentito anche prima la signora di prima che parlava della telenovela no del meccanismo
Per il quale ci abituiamo a vedere delle cose come se no c'è una come posso dire c'è stato una specie di liquefazione dei valori no una una
Lo slittamento del senso comune ormai cieco differenza fra possibile che lo la differenza fra un si riapre una
è un
Un fatto accaduto poche ore prima non si avverta questo mi domando
E al anche perché se avessi la risposta
Attualmente mi adoperai per quello che posso perché questa differenza invece emergesse in maniera più netta
Sono sensibilità sulla Baudelaire anche questo io vedete non ho mai visto in tre anni forse se ne se mi è sfuggita di chiedo scusa non l'ho mai visto un corteo proposte alternative ammesso che serva
Ho una però visto proprie colpe proprie tirando la parte sbagliata tema queste ci eravamo diciott'anni fa però sai messo nel passato di tempo è quella casa vede casomai la parte giusta oggi volendo dico io non ho mai visto una
Mobilitazione scusiamo vecchio dolorose insomma non ho mai visto un coinvolgimento come mai il sabato di un coinvolgimento reale
Della del Pubblico tal musa del solito l'agente su problemi come questi
E non riesco a capire perché
Tra l'altro avviso anche che poi in realtà c'è un tanta altra gente che invece fa delle cose manda aiuti manda fiumi di denaro fa Rafa scherzosamente come se quasi quasi vergognandosi di questi criteri perché io veramente un pretesto fa perché vergognarsi c'è il problema è che spesso molti dei canali di quello che succede in questa realtà che siete voi in qualche modo che agite
Non arrivano la televisione ma anche perché non è necessario che tutto arrivi alla televisione
Cioè il canale del volontariato un canale che non per questo deve essere per forza reclamizzato ma che lavora che funziona spesso ammassi aperti a tutto questo tema spesso questo non tiene neanche segnalato ma perché comunque funzionario sono una cosa volevo dire alla signora
E che ha è intervenuta prima sia io credo che il problema è questo che se passa all'indifferenza la sconfitta e di tutti non è soltanto di noi giornalisti che magari sono sconfitti perché e di tutti e di tutti voi
Allora ancora una domanda per Carmen Lasorella
Siamo fallito non vorrei fare polemica Colosseo non so per loro è solo vizio di questo quando sia vallate nello sbarco chiamate seicento giornalisti a me basta solo sì o no e le ripeto non voglio far polemica
Lei non si è sentita che quella notizia non era bella considerando contrasto proprio lo spiego in sicuramente in Bosnia con il Torrino la conformazione del Torrino seicento giornalisti Rordorf potuto concentrarsi per fare tutte queste riprese lei come giornalista come etica solo visto non si è sentito
Forse che erano una notizia non non è una bella come tipo di notizia
Ben vengano i mulini Colemi no no nella vi hanno raccontata io sotto c'ho messo la musica che accompagna tocca a Lipsia
Proprio per se per sottolineare come fosse tutto afferma poi volevo volevo solo far questo a costo Postiglione ho visto molti giovani signor Donno chioma gas perché credo che cinquantenne come me Morogoro avuto tutto il favore
Il lavoro per rapporto di guerra e per fortuna ci sono molti giovani e io credo che valga la prima biforcazione
Io volevo tornare in argomento con il signor Zaccaria perché ho considerato la sua domanda istrione in questi provocatoria ma stimolante allo stesso modo diversamente da quanto è stato detto ritengo che il problema Bosnia
Sia stato rimosso dalla coscienza europea
Nel senso che mentre in Ruanda e altre e altri paesi gli altri paesi si trovano molto distanti da noi geograficamente la Bosnia sedici mila e le cause che hanno prodotto per la quella guerra potrebbero riprodursi nei nostri Paesi per cui per una forma di egoismo
Gli operai preferiscono rimuovere questa guerra non pensarci
E a questo volevo ricollegarmi anche al discorso il signor Santo Della Volpe quando dice che i mass media devono cogliere gli aspetti orrori PC della guerra secondo me dice una cosa vera
Però non bisogna dimenticare che a Brindisi scusi horror Rifici della guerra quando i mass media colgono gli aspetti Orifici mostrano le immagini del sangue in televisione
Compiono operava in come abile perché fanno in modo che la gente senta direttamente cosa polista della guerra
Quanto lo mo'posto prima durante una guerra questo trovo che sia giusto
Però trovo che sia altrettanto giusto compiere un'analisi corretta che approfondita sulle cause della guerra per fare in modo che la gente che le cause stesse non abbiano a riprodursi in futuro
Ora mi scusi
Crazy ci sono due due questioni che che crede riproponga
Beh no cercano gli aspetti erano difficili che invece mi sembra particolarmente interessante perché intanto io ecco racconta prima Garimberti della volta in cui il capitano ristudio indiretta le immagini del mercato di Sarajevo no
E sicuramente fu anche se in come te non le ho viste perché o da quella parte però non ho visto che presenterà il TG due però sicuramente era uccide giusto trasmettere così com'era
Io però mi sono accorto credo di essermi accorta nel tempo di un'altra cosa che l'orrore nella ex Jugoslavia è stato usato da tutte le parti in lotta l'una contro l'altra
Il fatto che è quella di di cosa facesse diventata una guerra nonché anche tribale come questa definizione uno Gerhard carica
Una guerra medievale dalla storia innestato la marcia indietro secondo me è stato dovuto anche all'uso del terrore fatto dalle varie parti private storicamente prima dei serbi poi li ha trovati adesso anche lei del presidente bosniaco musulmane
E anche questo sarebbe un di un discorso lungo compì complesso quindi lasciamo perdere questa sera perché comunque mi sono sempre chiesto io quanto i serbi
Tanto il Carso stati primi abbiano usato gli orrori e la documentazione degli orrori da parte dei media occidentali per terrorizzare gli altri l'uso del del giornali e dalla televisione di questo sto parlando come propagatore di orrore
E non non non solo come proprio l'informazione questo sarebbe un tema su cui interrogarsi se ne riparlerà le mie posizioni potrei parlare per anni un giorno forse arriveremo una conclusione
Però una cosa va detta gli aspetti horror difficile un brutto Modotti cioè io non credo che usa posata ma io vi dico solo una cosa che è importante
Quando si fa un servizio in zone particolari io per facciamo un esempio un po'a parte il Kurdistan no quando si arriva in Kurdistan e si vedono i cadaveri per terra che bruciano ancora
Il il mio compito e quello di non solo far vedere quei cadaveri perché non non mi serve di per sé se io non do una spiegazione
Una spiegazione del par deve partire da un dato di fatto e allora devo accompagnare questo anche con un'altra dimensione tra popolazione Ettore Mo diceva una cosa bellissima nella sua tragicità bellissima perché rappresento tutto
Il nostro è un itinerario nella disperazione collettiva ma l'itinerario deve esserci
Il problema è che quando arriva nella scatola cioè nel televisore nell'elettrodomestico casalingo quello che io faccio vedere di è sullo stesso piano di Terminator
Allora il problema è quello non che io devo censurare mi io non posso censurarlo io devo far vedere io devo dare una spiegazione devo cercare di far capire lei che dall'altra parte
Ma se questo poi ha prima e dopo altra sangue inutile e ma non separato nettamente questo diventa una marmellata
Allora nella televisione marmellata non si può fare informazione
E questo è un problema collettivo di tutti noi di questo sistema informativo
E non solo del giornalista giornalista si sente impotente quando prevede questo ma il sistema che poi danneggia tutta la collettività creando quell'indifferenza nella marmellata non ci vogliamo stare e questo è un tipo discorso che però va al di là del singolo che si trova dall'altra parte a far vedere quello che c'è è un discorso ripeto che di tutti noi ed è un discorso collettivo di quello che succede oggi nel nostro Paese
Zaccaria che con la sua domanda nel suo intervento ha provocato la reazione degli degli dei nostri spettatori ancora una domanda
E appunto con medici alla signora è una risposta
Per me personalmente e la vergogna il senso di colpa di avere una guerra a così pochi chilometri
E non non sapere cosa fare e Serinelli e questo può portare a non avere il coraggio di guardare quindi a nascondersi se non è la stampa e la tv possano risvegliare nostre coscienze
Evidentemente la Borsa provo allora visto che non c'è ragione era una parola a Boston e diceva nervo scoperto perché qui abbiamo un inviato di pace si può definire
Sì in realtà non vorrei iniziare il mio intervento con quella che
Come dire una contro provocazione del tutto vorrei positiva
A Zaccaria vorrei iniziare con un altro punto mi è parso interessante questa sera che sia emerso come e l'informazione non solo racconti la realtà ma anche con la realtà interagiscano
Credo che questo è un dato che forse non sottolineiamo mai abbastanza però la demo con otto quando voi parlavate del Vietnam se colto molto bene quando Paolo Rumiz parlava dell'uso dell'informazione come uno di quei tasselli che ci consentono di capire
Come si è stato possibile la genesi
Del fatto guerre jugoslave
Sì
Io ora vorrei porre come dire un problema di uso dell'uso strumentale dell'informazione che credo ci coinvolga tutti
Se io dico l'aggettivo islamico
Voi che cosa pensate
Io ci associo terrorismo cioè socio integralismo cioè socio pericolo
Io vedo ripetutamente in queste settimane e in questi mesi in televisione
Narrare una parodia di ciò che l'Islam la sua cultura la sua gente
I suoi diritti
E associo questo fatto
Con un altro fatto con un documento che è stato presentato nel novembre del mille novecentonovantuno all'attenzione del Parlamento italiano
A firma dell'allora ministro della Difesa onorevole Rognoni che si chiama
Il nuovo modello di difesa lineamenti di sviluppo
Delle forze armate italiane degli anni novanta dove guarda caso
Alle forze armate italiane viene assegnato esattamente il ruolo di
Gendarme naturalmente come dire in sinergia con quelle che sono alle strategie nato su quell'area che è un'area cruciale per i nostri interessi
Allora io per tanti motivi ovvi non è il caso che io ricordi più la presenza del petrolio e di altre risorse
Voglio chiedervi questa sensazione di strumentalizzazione che io porto e e alle voi la toccate nel lavoro che fate
Vi siete posti il problema di che cosa si intende il quale sia il rapporto tra la gente magari gli immigrati
Se viene ritirata questa rappresentazione come dicevo prima un pochettino a di parodia tra culture islamica
Seconda cosa rapidissimamente Zaccaria diceva prima che non l'aveva visto manifestazioni o prese di posizione ecco quando i seicento inviati stavano sulla spiaggia ad aspettare lo sbarco dei marines
Io ma non non conta che ci fossi io io e altra gente che cercava in questa sala questa sera
Stavamo in due mila persone per nel centro della consegna stavamo entrando a Mostar e a dopo non essere riusciti a entrare in sala a a tentare la città di Sarajevo
Ma sarà io c'eravamo stati sei mesi prima nella per novantadue in cinquecento siamo entrati disarmati abbiamo portato viveri ha di nuovo fatto delle ambasciate di pace a Sarajevo siamo ritornati ancora dopo
Dove sta
Non voglio dire dove sta disattenzione perché non voglio fare la conta provocazione ma
Possiamo aiutarci a lavorare insieme
Così carico da c'è una domanda qualcuno specifica o ingenerare passare solo sanitari direttore la prima parte la sdraio nei vero direttore adesso non sono più quindi Togo questa responsabilità alla dogana qualcun altro
Alle telecamere cedano il controllo se passa o no scusi
A guardi io invece ripulirsi lancia lei invece una piccola provocazione siccome stipati nelle facciamo moltissimo
Poi ci fermiamo sempre in coda a questi dibattiti che eretico così insomma giusto con la stessa spontaneità con cui lei ha fatto la sua obiezione sempre alla fine finisce nel buco del fatto che poi la pre la stampa è va bene non va bene pensano pesa c'era però comunque la stampa non rispetta del reato le persone reali io credo che invoca Arci in quello che lei ha detto anche se io rispetto moltissimo quello che lei dice
Ci riporta secondo me appunto zero nel senso che io stasera questo dibattito di stasera è stata una di quelle cose
Che probabilmente avuta una delle maggiori sincerità tra tutti i dibattiti che io conosco allora noi vi abbiamo tentato di dire come siamo presi in mezzo tra mercato editori stampa gente le nostre personali opinioni e c'è e cioè mi sembra che sono di parlare a questo punto a noi e di farci questa domanda riporta il discorso azere nel torneo maestri nemici dell'opinione pubblica sono se da fondi dati questa già non vi abbiamo dato tutte le sfumature della presidente questo nostro lavoro e io non mi voglio sentir dire francamente anche dalla persona responsabile rispettabile come lei perché non ci abita che c'abbiamo lavorato insieme cioè è un po'un tornare indietro questo discorso capisce
C'è un'ultima domanda sì è vero quello che lei dice infatti come dire non volevo che ci fosse di pistole indica m'interessa molto di più la prima parte della domanda molti delle persone che sono ritratto li conosco personalmente e in quel cammini di Bolsena li ho fatti insieme
Non c'è quindi nessuna nessun altro intento se non quello di dare uno stimolo vengono nessun dubbio sulla correttezza professionale e sull'onestà di voi anzi vi ringrazio per il lavoro che fate era un incontro stimolo
Ore per il ricovero sulle scommesse capitano ma non so dopo il ballo hanno molto brevemente molto così oggi è stato ucciso il trentesimo giornalista
Algerino direttore del più grande giornale e del più antico giornale in lingua francese per giudicare
Questo è un modo di poter di affrontare sempre il discorso sull'Islam e sull'intolleranza del fondamentalismo islamico detto questo
Questo è come i governi oggi concepiscono in Europa pervasi da una visione miope il problema islamico io stando molto a lungo a Sarajevo molto lungo in Bosnia
Penso una cosa ecco su questo chiudo che se davvero dei governi europei a voi avessero voluto offrire o un baluardo al fondamentalismo islamico in Europa avrebbero avuto dovuto aiutare fino in fondo l'Islam di Bosnia i musulmani bosniaci
Perché erano tutto e sono ancora tutto fuorché fondamentalismo e solo ventuno euro
Chiudo io credo
Non Mezzanotte e cinque suini ancora consolato con quello che che ha detto Federico Bugno su questo punto perché è vero che fonti i musulmani bosniaci sono tutt'altro fondamentalisti e quindi sarebbe stato un ottimo modo per aiutare dei musulmani che non sono sinonimo di quello che lei diceva prima se con una certa percezione io non credo che però la percezione per rispondere alla sua prima domanda sia esattamente quella che dice lei
Immediatamente si associ ai Islam il concetto di terrorismo o di fondamentalismo non credo che sia così è vero che c'è una mancanza di conoscenza del mondo islamico che ci porta a volte avere i per semplificazione nella valutazione di questo momento ed è un problema dobbiamo porci perché risolve un problema che dobbiamo affrontare seriamente tanto più che poi sono un miliardo e duecento milioni sono il guaio in tutto il mondo e quindi il problema del rapporto tra l'Occidente Elisa ma un problema che si porrà sempre di più nel futuro io comunque credo che sia giunto il momento di chiudere questo nostro dibattito che ha posto un problema molto serio che credo che sia forse più importante è venuto fuori questa sera aldilà dei discorsi su se ne vale la pena o no e cioè il problema di come sono fatti nostri giornali
Qui c'è un una lamentela comune di di chi fa il cronista lasciamo bene se riguardano De Ficchy fa il cronista in generale e in particolare il cronista su quello che accade nel il mondo per la grande distrazione che c'è nei giornali italiani per quello che accade nel mondo una distrazione che sempre più evidente che si traduce in una compressione degli spazi
Mi spiace appunto questa sera non ci sia stato qui qualcuno dei nostri colleghi sono anche amici miei
Direttori perché è un discorso che riguardava soprattutto loro è un discorso che riguarda il fare dei giornali che riflettono quasi sempre e soltanto il grande teatro della politica italiana
O del teatrino per essere più precisi della politica italiana senza accorgersi di quello che accade intorno nel mondo
Ecco questa è una tendenza che andrebbe invertita
Prima che temo non si invertirà tanto facilmente perché il teatrino monta ogni giorno di più
E ogni starnuto di Berlusconi Fini D'Alema diventa una pagina mentre nel mondo muoiono di persone mentre il mondo ci sono delle crisi internazionali io oggi ho guardato l'Herald Tribune che un giornale che credo tutti noi guardiamo che noi facciamo questo mestiere ogni giorno
Dopo aver visto i giornali italiani è previsto DiVersi credo sette otto
Non ho trovato una sola notizia
Perché erano i giornali italiani prime pagine forse la prima pagina del Trivio
è vero che aveva o del financial times patogenetico quadrato è vero della tv USA molto speciale che si stampa Parigi che fanno da giornali americani che ha un'ottica veramente internazionale ed europea ma non c'era una sola notizia c'erano però
Quattro-cinque cose sue Tribune che avrei voluto leggere sui giornali italiani e che invece non lo ha letto per cui poi oggi ore tu per onorare le Tribune è in un'ora letto tutti gli altri giornali italiani
Ma non perché io sono più interessato alle questioni di politica internazionale che alle questioni di politica italiana ma perché il modo in cui certe volte le questioni politiche italiane non non di politica
Le questioni di questa società di bric-à-brac italiano che la politica italiana oggi modo in cui vengono trattate un modo francamente eccessivo
Ora
Nessuno dei direttori prudente ascolterà o leggera di questo dibattito spero che qualcuno glielo racconti perché ci si renda conto che hanno dando non si faranno una bella risata luce perché prima o poi finiranno dire per rendersi conto che questi giorni ma di fatti così diventano sempre più provinciali perché l'Italia diventa sempre più province e quindi in Italia i giornali che si merita che i giornali è un paese che si merita con questa cosa qui mi associo a nome dei colleghi
Con questo in all'ottimismo come dice come dice Carmen chiudiamo questa nostra serata non dimenticandoci però di ringraziare la signora Parmigiani sui figli che sono stati negano di tutta la sera credo che non sia stato una serata faccetta
Il modo in cui l'hanno seguita è un modo che fa loro molto onore e vi ringrazio
Picco prendo la parola fare mentre il pubblico ancora attento qui e per ricordare che professione reporter ringrazia gli ospiti di questa sera sono venuti da tutte le parti d'Italia e che i suoi appuntamenti profughi gli appuntamenti di professione reporter continuano domani alla libreria Città del sole in via Po cioè la tentazione del catalogo di professione reporter e mercoledì alle ore diciotto e mercoledì di nuovo qui al centro congressi e l'Unione industriale per tutte le donne del giornalismo vi ricordo Miriam Mafai Daniela Brancati Angela Buttiglione Lilli Gruber da la De Zulueta che non ha potuto venire nella serata dei direttori Lietta Tornabuoni e Franca Zamboni né vice direttore di famiglia Cristiana sempre alle ventuno più al centro del picco grazie dell'Unione industriale grazie per l'attenzione al prossimo appuntamento di professione reporter