Udienza pubblica della Corte costituzionale

Buongiorno udienza
Teniamo la prima causa
Ordinanza settantasette del due mila ventiquattro ordinanza ventotto marzo due mila ventiquattro corte dei conti nel giudizio di parificazione del rendiconto generale della Regione Toscana per l'esercizio finanziario due mila ventidue Regione Toscana
Regione Toscana avvocato Marcello Cecchetti su delega degli avvocati Valentina venni Fabio Ciari Lucia bora
Senatore collega amoroso vicepresidente grazie grazie presidente
La corte dei conti sezioni riunite in sede giurisdizionale in un giudizio di parificazione del rendiconto generale della Regione Toscana
Per l'esercizio finanziario del due mila ventidue ha sollevato questioni di legittimità costituzionale
Che investe due leggi regionali la legge ventitré del due mila ventitré e la legge uno del due mila ventinove legge ventitré quanto all'articolo quattro e a tre punti della premessa della legge spessa tre considerando i punti tre quattro e cinque la legge uno del due mila nove
Viene impugnata con riferimento a varie disposizioni contenute nel capo sesto della stessa legge che riguarda l'ordinamento del personale cosiddetto di staff di supporto degli organi politici del regione articolo quarantadue quarantatré sono varie disposizioni nulle Elenco in particolare sono censurate
L'articolo quarantacinque che prevede un trattamento accessorio
Per questo personale anche l'articolo quarantanove comma quattro
I parametri sono numero Rossi sono di tipo competenziale i articolo centodiciassette secondo comma lettera l quindi ordinamento civile
Terzo comma coordinamento tra della finanza pubblica poi ci sono parametri che attengono alla equilibrio di bilancio e in genere e anche all'autonomia finanziaria della Regione stessa quindi l'articolo centodiciannove comma uno e quattro l'articolo ottantuno comma tre sulla copertura articolo novantasette comma uno le cui libro di bilancio e da ultimo anche sempre come parametri gli articoli tre e trentasei quindi sono plurime questioni due leggi regionali varie disposizioni censurate e anche plurimi parametri Lacorte rimettente
Espone che la sezione regionale di controllo per la Toscana ha parificato il rendiconto generale della regione estesa per l'esercizio due mila ventidue
In generale nei suoi conti componenti né che riguardano il bilancio lo stato patrimoniale e conto economico però con un'eccezione riguardante appunto sono due poste ma riguardano entrambe il per e il personale questo trattamento accessorio in favore del persona di supporto degli organi politici quindi sia giunta sia consiglio regionale che gruppi
La corte rimettente ritiene che c'è stato un incremento ingiustificato dispensa a carico del bilancio regionale stiamo parlando del due mila ventidue
Perché questi trattamenti accessori sarebbero difformi da quelli previsti dalla contrattazione collettiva in favore del personale delle per le funzioni
Locali e
C'è stata una erronea secondo la Corte rimettente imputazione al bilancio anziché al fondo salario accessorio questo per questi particolari questi particolari emolumenti la Regione Toscana ha impugnato la decisione
Della corte dei conti sezione toscana
Censurando appunto alla mancata qualificazione
Di questo di queste due opposte che riguardano il trattamento accessorio pressoché contemporaneamente nel il
La Regione approva con bilancio con legge regionale il bilancio stesso la legge trentadue del due mila ventitré
Articola quattro motivi di ricorso ed è in questa sede che la Corte dei conti sezioni riunite che solleva questa diciamo complessa
Questione di costituzionalità innanzitutto la Corte dei conti rimettente
Si ritiene legittimato a sollevare la questione in sede di parte parificazione del bilancio ricordando la giurisprudenza che di questa Corte che a partire dal due mila diciotto la sentenza centonovantotto del due mila diciotto acconto ritenuta legittima dalla Corte dei Conti anche in sede di parifica a sollevare questioni di costituzionalità anche con riferimenti ai parametri che non attengono strettamente al alla copertura e al Bilancio quindi ottantuno e novantasette anche parametri di competenza
E aggiunge alla Corte dei Conti rimettente della legge regionale che ha approvato il bilancio cioè la legge dei trentadue del due mila ventitré non ostacolano lei di impedimento a sollevare le questioni
Ciò posto in termini di legittimazione della corte estense sollevare la questione la corte offre innanzitutto il la ricostruzione del quadro normativo che e di una qualche complessità perché vengono in rilievo
In sequenza tre leggi regionali è una legge statale
Cioè la legge uno del due mila nove che reca proprio il testo unico
In materia di organizzazione ordinamento del personale legge uno
Del due mila nove poi la legge è dura del due mila ventitré che come vedremo abrogherà la legge uno del due mila nove poi un interviene il legislatore statale il decreto legge
Quarantaquattro del due mila ventitré che all'articolo teneri
Prevede e lo dico tra poco la possibilità per la Regione di regolamentare anche questi trattamenti accessori e da ultimo la legge ventitré reti
Della regione Toscana che ritorna un po'sui suoi passi e detta una nuova regolamentazione di questa materia più in dettaglio
Dunque la legge uno del due mila nove
A a previsto nel capo sesto
Una serie di disposizioni che riguardano proprio il rapporto di lavorò del personale distanza
Prevede per esempio l'articolo quarantadue che la Giunta regionale determina il trattamento economico dei responsabili delle strutture di supporto
Di questo trattamento economico poi in particolare la l'articolo quarantacinque prevede questo trattamento accessorio all'articolo
Quarantacinque parla di specifico emolumento
E e anche poi l'articolo quarantanove quarto comma anch'esso parla di specifico emolumento che viene determinato dal consiglio in quel caso perché l'emolumento a favore del personale di stanza a supporto del consiglio
Piccolo quarantacinque e il personale
Di supporto per per la Giunta regionale
Questa legge viene diciamo superata dalla legge successiva la dura del due mila ventitré
Perché la Regione diciamo va incontro alle censure mosse dalla Corte dei conti e con la legge due diciamo sia derivata quindi abrogare la legge abrogare plurime disposizione del capo sesta della legge uno del due mila nove e poi a all'articolo tre dispone
E dell'imputazione
Del trattamento accessorio a partire dal due mila ventidue
L'imputazione al fondo salario accessorio e non più al bilancio regionale questo proprio appena a definire alla censura che che aveva mosso la corte dei conti dicevo poi l'articolo sette prevede una serie di abrogazioni e vengono abrogate tutte quelle disposizioni che poi saranno censurata dalla stessa
Corte dei conti a sezioni sezioni riunite questa la legge due del due mila ventitré a questo punto interviene la il la legge statale il decreto legge quarantaquattro
Del due mila tre
Diciamo sembra che venga incontro a istanze delle regioni
Preoccupate proprio di queste censure mosse dalla Corte dei Conti censura diciamo che partono in realtà da una certa data in poi perché in nel passato
Il re e in realtà c'era sempre stata la qualifica
Anche con riferimento a questi trattamenti accessori la legge del due mila nove quella regionale ecco e è la Corte dei Conti aveva sempre parificato
Nel due mila uno ha mosso delle censure e nel due mila due e il
è diciamo l'annualità che rileva che rileva nel nel giudizio qui di nel procedimento di
Di parificazione a legge statale cioè l'articolo tre un'unica disposizione
Prevede che le Regioni possono applicare l'articolo quattordici
Del decreto centosessantacinque del due mila uno che prevede la funzione di indirizzo politico in generale quindi per le funzioni centrali
E quest'articolo quattordici estende questa funzione di indirizzo alle regioni
In simmetria con quanto previsto è stato sempre previsto dal dalla dal due mila uno io alta o due mila dal insomma dal Testo unico per gli enti locali e articolo novanta che prevede appunto las la la funzione di indennizzo ma
Relativo al agli enti locali
Quindi quest'articolo tre consente alle Regioni di svolgere la funzione di indirizzo politico previsto per le funzioni centrali e l'articolo quattordici punto del testo unico del due mila uno prevede in particolare il trattamento economico del personale di Stato e prevede la possibilità di determinazione
Di questo trattamento che diciamo che sostitutivo
Del lavoro straordinario e di altre prestazioni normalmente riconosciute dalla contrattazione collettiva ma viene determinato dal dall'organo politico quindi dal ministro per esempio
Per il personale di supporto del ministro spesso da questo momento in poi le regioni possono svolgete questa stessa funzione a questo punto la Regione Toscana
Fa marcia indietro e quindi e abbiamo dalla legge ventitré la legge ventitré e del del ventitré alleggeriti tre precede la legge di poco successiva che approva il bilancio regionale questa legge ventitré
Dunque a ed è quella censurata assieme alla legge uno del due mila nove
Prevede da una parte la reviviscenza
Di una serie di disposizioni della legge uno del due mila nove in particolare sono le disposizioni che ci interessano quel censurate dalla Corte dei Conti
E
L'articolo due che prevede a decorrere dall'entrata in vigore della legge stessa quindi Maggio due mila ventitré Big io non nuovamente
Una serie di disposizioni da cui articoli quarantadue quarantatré in particolare quarantacinque che parla del trattamento
Speciale il trattamento accessorio definito tale io lo stesso articolo quarantanove questi si aprivano nuovamente a partire dalla maggio del due mila ventitré poi a all'articolo quattro prevede una regolata che riguarda il bilancio ma solo il bilancio per l'anno due mila ventidue è quell'oggetto della parifica e prevede che il per l'il due mila de
Ti due il fondo del salario accessorio del personale
Del comparto è incrementato
Della misura
Corrispondente al trattamento accessorio riconosciuto per quell'anno due mila ventidue al personale distacco e quindi una regola diciamo di bilancio ma relativa al solo al due mila ventidue invece
Al regime sempre la legge ventitré
Che prevede e io una regola diversa e l'articolo sette prevede l'imputazione al bilancio regionale che era quello che a quello che già prevedeva la legge uno del due mila nove e che la Corte dei conti aveva censurato ritenendo che invece il il trattamento
Per il personale di istanze dovesse diciamo gravare sullo sfondo salario accessorio per il personale del comparto questo diciamo il quadro normativo di una certa complessità e qui si inseriscono le le censure
E che muovono da un presupposto diciamo interpretativo che viene contestato dalla difesa la Regione ed è questo articolo quattordici del testo unico del due mila uno sul pubblico impiego applicabile alle regioni in forza dell'articolo tre del decreto legge del quarantaquattro
La corte dei conti dice si è è stato riconosciuto era stato riconosciuto dall'entrata in vigore
Di questa nuova normativa quindi due mila ventiquattro
Dal due mila ventiquattro e inseguito in futuro le Regioni potranno svolgere quella funzione di indirizzo politico che
Che che l'articolo quattordici ha riconosciuto fin dal due mila uno quindi al testo unico alla
A alle funzioni centrali e e che l'articolo novanta del testo unico degli enti locali riconosce agli enti locali ora è riconosciuta anche alle Regioni ma per il futuro
Non per il passato questo è contestato dalla regione dell'argomento principale
La Regione ritiene invece che questo articolo tre che richiama l'articolo quattordici del testo unico ha una funzione interpretativa
Cioè era già corsi di e e e questa disposizione non fa altro che confermare riconoscere quindi la Regione
Di beni affatto quindi anticipando la difesa della regione estesa bene ha fatto ha imputare per esempio a bilancio regionale e non al fondo il trattamento del personale vista affollare corte dei conti invece ritiene
Che non c'è questa sorta di interpretazione autentica è una norma innovativa e quindi e il bisogna considerare
La parificazione del Bilancio due mila
Ventidue consistente tenendo conto della disciplina applicabile all'epoca e quindi la legge uno del due mila nove ancorché abrogata
E poi io ho già detto successi affluente riportata in vita ma riportata in vita dal Duilio ventiquattro in poi
Invece la la censura riguarda la legge del due mila e del del del due mila nove per come è stata applicata dalla Regione nel nel nel formare il bilancio del due mila ventidue e qui si innesta la censura che è quella principale della della corte c'è una violazione del parametro di competenza dato dal centodiciassette
Secondo comma lettera l ordinamento civile la regione non poteva regolamentare in particolare negli articoli
Quarantacinque quarantanove della legge uno del due mila nove non poteva regolamentare il trattamento
Accessorio che veniva stabilito quindi dal consiglio dalla giunta e non invece dalla normativa contrattuale nel fare ciò a
è intervenuta su un rapporto di impiego del personale distanze questa è materia
Che appartiene all'ordinamento civile cioè questo vizio diciamo di fondo questo questo vizio dal quale poi consegua no
A cascata la violazione degli altri parametri
Non essendo diciamo la legge regionale legittimata a disciplinare un aspetto anche se molto particolare quello della determinazione del trattamento economico accessorio questo non poteva essere oggetto
Di una spessa
Imputabile nel bilancio e quindi c'è anche violazione dell'articolo ottantuno terzo comma assume la Corte dei Conti rimettente c'è anche violazione articolo novantasette primo comma l'equilibrio di bilancio centodiciannove primo comma all'autonomia finanziaria della Regione
Centodiciassette terzo comma coordinamento della finanza pubblica quindi diciamo la catena di
Violazioni che però in realtà partono da questa ho ritenuto sconfinamento della legge regionale ci sarebbe anche violazione articolo otto reti
La motivazione più sintetica qui articolo trentasei insomma
C'è anche questo parametro ma non è particolarmente articolata la motivazione
Queste alla censura e
La posizione della Regione io l'ho anticipata la Regione ritiene che l'articolo quattordici richiama l'articolo tre del decreto
Legge quarantaquattro ha una funzione interpretativa quindi in realtà la Regione poteva
Già da prima dell'intervento statale fare quello che ha fatto e quindi
Giusta era la postazione nel Bilancio regionale non già nel profondo trattamento accessorio di questo trattamento per il personale di staff
Mi fermo qui perché poi vedo del professor Cecchetti che potrà sviluppare seriamente gli argomenti alla Regione che sono peraltro articolati anche in una memoria depositata in prossimità dell'udienza
Migrare presidente preso tutto non si
La società detiene subdelega di tre avvocati beneficiari e porre quindi è uno e trino
Presidente è una provocazione che ci sta tutta perché il compito è particolarmente difficile oggi arduo perché si tratta come emerso dalla relazione di tentare di chiarire semplificare una complessità particolarmente complessa oggi
Ci proverò e mi scuso fin da ora se non ci riuscirò pacco se non dovessi riuscire
Allora partiamo da quella che potremmo definire la topografia delle questioni che sono sottoposte acquista eccellentissima corte
E le questioni hanno due oggetti come ci è stato detto l'articolo quattro con i punti tre quattro e cinque del del preambolo della legge ventitré del due mila ventitré legge regionale e una serie di disposizioni specifiche che non stiamo a ricordare poi dopo magari ci torneremo della legge regionale uno del due mila e nove
L'articolo pentiti e scusate quattro la legge ventitré ora parleremo soltanto delle delle leggi per capirsi la legge regionale ventitré del due mila e ventitré è censurata sotto due distinti profili diciamo due questioni
La prima c'è stato ricorda
è censurata per violazione della competenza esclusiva statale sull'ordinamento civile con parametri finanziari e non connessi
Perché cosa avrebbe fatto cos'ha fatto la legge regionale ventitré
Anche le inventa il fondo salario accessorio per il solo anno finanziario due mila ventidue c'è un incremento che per il trattamento del personale di staff degli organi politici intesi con risorse aggiuntive prive del supporto nel conto nella contrattazione collettiva nazionale nella legge statale quindi questo incremento di risorse aggiuntive attenzione prelevate dal bilancio e versate sul fondo sarebbe privo di giustificazione nella legge statale e nella contrattazione collettiva nazionale lo anticipo subito queste risorse sono aggiuntive attenzione
Solo per il fondo perché ai fini del bilancio si tratta di una partita di giro
Presi dal bilancio emesse del fondo salario accessorio non c'è un incremento di spesa
Stavano nel bilancio da sempre e sono tornati nel bilancio con l'articolo sette che non è censurato solo per l'anno ventidue vengono messe appostate nel fondo salario accessorio
Attenzione sono le risorse destinate a diciamo remunerare questo emolumento sostitutivo del trattamento economico accessorio
Del personale delle strutture di supporto degli organi di governo della Regione degli organismi politici del Consiglio regionale delle segreterie dei gruppi consiliari
Quindi sono i binari destinati a questo emolumento sostitutivo vedremo poi perché questa cosa importa
La prima questione è questa violazione sostanzialmente l'assenza di titolo nel nella competenza del legislatore regionale
C'è una seconda questione
Che viene posta sempre su questa stessa norma che è la violazione del centodiciassette terzo comma principio di coordinamento della finanza pubblica fissato dal legislatore statale nell'articolo ventitré comma due del decreto legislativo settantacinque del due mila e diciassette il tetto di spesa il legislatore statale con questa norma del due mila e diciassette fissa
Per il trattamento accessorio del personale un limite di spesa quello del due mila sedici
La corte dei conti dice il giudice rimettente bisogna verificare anche che questo incremento del salario accessorio il fondo salario accessorio abbia rispettato il limite il tetto di spesa massimo
Fissato al due mila sedici quindi ho bisogno di sapere e di ricostruire qual era
Il tetto del due mila sedici per fare questo ho bisogno di verificare la legittimità costituzionale della legge regionale del due mila e nove
Ecco il punto
Quindi la questione
Che viene posta sulla legge regionale uno del due mila e nove quelle disposizioni
Serve in qualche modo è strumentale a verificare che la legge regionale del due mila e ventitré abbia rispettato il tetto di spesa come a dire
C'è bisogno di tornare indietro
Il giudice rimettente lo dice espressamente ho bisogno di verificare la legislazione regionale quindi anche la legge del due mila e nove al due mila sedici
Come vigente al due mila sedici perché quella era il tetto di spesa insuperabile per la legge statale
Questo è un punto importante attenzione perché la questione di questo rispetto del limite del due mila e sedici non è una questione autonoma
è una questione che la Corte dei conti pone in relazione alla legge del due mila e nove che vuol dire questo che la Corte dei Conti c'era stato tutta una querelle sia davanti alla sezione regionale
Sì della sede dell'impugnazione davanti alle sezioni riunite speciale composizione su questo modalità di calcolo del limite del due mila sedici il tetto di spesa
Queste modalità di calcolo secondo la sezione regionale come dire dovevano essere verificate solo con riferimento al fondo salario accessorio alle somme appostate nel due mila e sedici nel fondo salario accessorio
Mentre secondo le sezioni riunite della Corte dei Conti che hanno sposato mi hanno condiviso la tesi della Regione Toscana
Occorre valutare l'ammontare complessivo delle risorse destinate annualmente al trattamento accessorio
Prendendo le da tutte le voci di bilancio da tutte le poste di bilancio che sono finalizzate a pagare i trattamenti accessori non solo dal fondo salario accessorio
Quindi da questo punto di vista la corte dei conti a sezioni riunite ha condiviso la tesi della Tosca andiamo a vedere
Quali denari utilizzava la Regione Toscana nel due mila e sedici per pagare tutti i trattamenti accessori del suo personale a prescindere dall'ammontare del fondo salario accessorio come vi ho detto
Queste somme destinate a pagare quelle mulo momento sostitutivo non sono mai state nel fondo salari accessori della Regione Toscana dei bilanci della Regione sono stati sono
Sempre state nel bilancio e sono di ritornate nel Bilancio a partire dal due mila e ventitré stanno nel fondo salario accessorio solo per l'esercizio due mila e ventidue in ragione delle censure che aveva fatto la sezione regionale in sede di parifica del rendiconto ventuno
La Corte dei conti a sezioni riunite qui noi condividiamo il giudice rimettente
Dice correttamente che la norma sul tetto di spesa quella di coordinamento della finanza pubblica è violata o sarebbe violato risulterebbe violata
Dalle inciso attore toscano del due mila e ventitré
Sono se sono illegittime le disposizioni della legge regionale uno del due mila e nove come vigenti al due mila sei
Quindi la questione sulla legge regionale del due mila e nove serve a illuminare la questione di centodiciassette terzo comma coordinamento della finanza pubblica sulla legge del ventitré
Qual è dunque l'esito di questa topografia che il cuore delle questioni non è il risvolto del limite di spesa
Ma il cuore delle questioni riguarda proprio la legittimità del titolo di spesa e il giudice relatore da questo punto di vista ce l'ha detto
Il thema decidendum è costruito sulla asserita violazione della competenza esclusiva statale
E della contrattazione collettiva nazionale da parte di due leggi regionali ventitré due mila e nove che sarebbe un tesi non competenti difettose di competenza
Perché secondo la Regione Toscana invece le questioni Urso infondate e forse prima ancora almeno inammissibili
Allora in primo luogo valutiamo la differenza
Fra le norme regionali del due mila e ventitré e quelle del due mila e nove
Le due diciamo i due blocchi di disposizioni censura la norma del due mila e ventitré e attenzione censurato solo l'articolo quattro l'articolo sette
Quindi è censurato solo l'incremento del fondo salario accessorio
Scusate una piccola parentesi ma per chiarirsi il fondo salario accessorio ecco il fondo destinato a finanziare la contrattazione collettiva
Quindi sono denari che vengono messi a disposizione dal bilancio per remunerare quello che la contrattazione collettiva prevede
Solo per il due mila e ventidue la Regione Toscana per quell'esercizio ha spostato la medesima cifra che stava nel bilancio fin dal due mila sedici e la appostato nel fondo salario accessorio per remunerare questa è diciamo la l'operazione l'emolumento sostitutivo previsto per il trattamento economico accessorio del personale di staff
Quindi la prima norma quella del due mila e ventitré cosa fa
La prima norma non fa una spesa sostanziale non è una norma di spesa
Soprattutto non è una norma di spesa aggiuntiva questo dobbiamo dirlo chiaro
Con questa disposizione c'è semplicemente una partita contabile si prendono dei denari all'invarianza della spesa complessiva del bilancio
Si prendono dei denari dal bilancio e si mettono nel fondo salario accessorio
Quindi in questo dico subito c'è una criticità nel presupposto interpretativo del giudice rimettente nessuna spesa aggiuntiva
Cosa fanno le seconde cioè il blocco due mila e nove vigenti al due mila sedici e queste si prevedono delle spese sostanziali
Ma prevedono delle spese sostanziali per tutto il trattamento economico di questo personale il trattamento complessivo e mentre nel nostro caso quello che ci interessa è il trattamento accessorio
Il trattamento accessorio come ci dice il giudice rimettente quelle norme del due mila e nove ai fini di calcolare il rispetto del limite del tetto del due mila sedici
Ci servono in quanto regolano direttamente questo aspetto della retribuzione
E allora qui dico su sostituendosi alla contrattazione collettiva e allora qui dobbiamo fare subito una delimitazione
Delle norme censurate della legge del due mila e nove perché la questione a me pare giudice relatore ce lo ha detto tra le righe a mio parere e io condivido
Questa impostazione non sta negli atti difensivi a questa cosa che sto per dire
Ma la questione mi farei rilevante solo per due disposizioni della legge del due mila e nove l'articolo quarantacinque e l'articolo quarantanove comma quattro
Che sono le uniche due disposizioni che prevedono l'emolumento sostitutivo del trattamento accessorio di questo sopra
Le altre disposizioni censurate della legge del regionale del due mila e nove non c'entravo nulla con trattamento accessorio e con l'emolumento sostitutivo
Quindi a mio avviso c'è comunque un difetto di rilevanza
Per le per la questione riguardante le altre norme della legge regionale del due mila nove
Fatta eccezione per queste due che in effetti testualmente
Il poi vedrete perché
è importante ci dicono leggo l'articolo quarantacinque al personale delle strutture di supporto degli organi di governo fatta eccezione per il responsabile è corrisposto mensilmente per tutta la durata dell'assegnazione
Per le peculiarità dell'attività svolta uno specifico il monumento che integra le altre voci stipendiali fisse continuative che esclude l'attribuzione di Omar di ogni altro beneficio
No ma del tutto analoga per i consigli regionali le strutture di supporto consigli regionali e quella dell'articolo quarantanove comma quattro
Dove si dice che il trattamento economico
Di questo personale comprende per il personale con trattamento economico nun equiparato a dirigente anche qui una delimitazione la corresponsione mensile per tutta la durata dell'assegnazione a fronte dell'attività svolta
Di uno specifico il monumento che integra le altre voci stipendiali fisse continuative
Quindi solo soltanto queste due le disposizioni che ci interessa che sono rilevanti per illuminare la eventuale violazione del limite distesa da parte della norma del ventitré che è riferita esclusivamente all'emolumento sostitutivo del trattamento accessorio
Quindi eccepisco il difetto di rilevanza radicale
Delle disposizioni regionali del due mila nove fatta eccezione per quarantacinque e quarantanove comma quattro
Andiamo a vedere il merito ora noi abbiamo fatto anche un'altra eccezione
Negli scritti che è un'eccezione di generi città di carenza di motivazione da parte del giudice rimettente ora mi rendo conto che è molto delicata questa eccezione
Ma è un'eccezione che ci sta perché perché questi argomenti soprattutto quelli che su cui mi soffermerò tra un attimo di merito sono stati tutti ampiamente versati
Sia davanti alla sezione regionale di controllo insieme parifica sia nel giudizio d'impugnazione cioè la Regione Toscana queste cose anche chiesto a piedi
Le ha dette ampiamente e il giudice rimettente non si è confrontato con questi argomenti il giudice rimettente come dire a trascurato di relazionarsi di confrontarsi con argomenti che nel merito dimostravano la infondatezza delle sue censure ora questo naturalmente lo sottoponiamo il prudente apprezzamento e al vostro illuminato in giudizio però che succede quando un giudice rimettente anni gli atti di causa gli argomenti
Per contraddire infondate la fondatezza delle sue questioni e non ci si confronta va dritto per la sua strada
A me pare che questo possano essere una ragione per eccepire la carenza di motivazione da parte del giudice
E questo è il senso della nostra eccezione
Andiamo al merito perché il merito come è stato ricordato eccellentissimo relatore ecco fa leva prima di tutto sul titolo autorizzativo
Della podestà normativa regionale e il titolo autorizzativo è stato detto è l'articolo quattordici secondo lui del testo unico sul pubblico impiego il centosessantacinque del due mila e uno
Attenzione qui il punto ora poi andiamo a vedere la norma
Ma questa norma si applica alle regioni lo dico subito in anticipo non in forza di quello che il legislatore statale ha poi fatto il chiarito nel due mila ventitré col decreto legge quarantaquattro
Quello come dire è un elemento aggiuntivo se il legislatore del due del due mila venti ventitré abbia in qualche modo voluto fare un'interpretazione autentica secondo me se ne può prescindere
La nostra tesi è che l'articolo quattordici in forza dell'articolo ventisette
Dello stesso centosessantacinque del due mila uno si applicasse fin dalle origini alle regioni e autorizzasse le regioni ad adeguarsi a quello che previsto dall'articolo quattordici adesso lo vediamo
L'articolo quattordici ci interessa è vero che riguarda l'indirizzo politico amministrativo ci interessa nel quinto Periodo del secondo comma
è questo quello che circa
Il quinto perirono del secondo comma dice che attribuisce a un decreto adottato dall'autorità di governo competente cioè dal ministero
Dico concerto con il ministro dell'economia il potere di determinare senza aggravi di spesa e attenzione a questo inciso che è molto importante
Per il personale disciplinato dai contratti collettivi nazionali di lavoro fino a una specifica disposizione contrattuale quindi nelle more
Di una contrattazione collettiva che nel due mila e uno non c'era e che attenzione
Lo diciamo subito non c'è neppure oggi non c'è una specifica normativa contrattuale sul personale di staff dei ministeri o degli enti territoriali
Quindi fino a una disciplina contrattuale specificità
Il ministro
è abilitato a disciplinare il trattamento economico accessorio da corrispondere mensilmente a fronte delle responsabilità degli obblighi di reperibilità e di disponibilità ad orari disagevoli ai dipendenti assegnati agli uffici dei ministri
E dei sottosegretari di Stato gli uffici di diretta collaborazione
Tale trattamento consistente in un unico emolumento è sostitutivo dei compensi per il lavoro straordinario per la produttività collettiva e per la qualità della prestazione individuale
Questo stabilisce l'articolo quattordici per i ministeri
Uffici di diretta collaborazione
Cosa dice l'articolo ventisette di questo stesso decreto
Le Regioni a statuto ordinario nell'esercizio della propria potestà statutaria legislativa regolamentare e le altre pubbliche amministrazioni
Nell'esercizio della propria potestà statutaria e regolamentare adeguano ai principi dell'articolo quattro e del presente capo quindi anche all'articolo quattordici i propri ordinamenti tenendo conto delle relative peculiarità quindi qui c'è un'attribuzione specifica di potestà normativa badate non solo alle regioni a tutti gli enti pubblici
Ovviamente ciascuno con il suo potere normativo le regioni c'hanno anche la potestà statutaria
Legislativa e regolamentare gli altri hanno soltanto le potestà statutaria e regolamentare ma il punto è che tutte le amministrazioni pubbliche il dell'articolo si intitola criteri di adeguamento
Per le pubbliche amministrazioni non statali
Devono adeguarci
Al principio di gli articoli di questo capo tra cui l'articolo quattro
Noi riteniamo che in forza di questi due norme cosa che hanno fatto tutte le regioni e tutti gli enti territoriali ci fosse pacificamente fin dal due mila uno attenzione è in realtà fin dal novantotto perché dal decreto legislativo ottanta del novantotto più cioè questa disposizione questa previsione
Il potere di adeguarsi anzi dunque istituzionale di adeguarsi
Anche all'articolo quattordici cioè di fare quello che fa il Ministero per i suoni uffici di diretta collaborazione
Disciplina il trattamento economico accessorio mediante la previsione di questi signori che hanno un regime peculiare lo avete detto voi anche nella vostra giurisprudenza
Che ha un senso specifico la specialità del personale degli uffici di diretta collaborazione
Mentre
Tante uno nuovo unico emolumento sostitutivo del trattamento accessorio quindi
Dove sta la violazione della potestà legislativa statale si è lo stesso legislatore statale che ha affidato e autorizzato
Un potere normativo anche delle regioni non solo delle Regioni addirittura di tutti gli enti pubblici
Cosa che le regioni hanno perfettamente il fatto e la Regione Toscana per l'appunto con cui le due disposizioni
Che oggi vengono in gioco l'articolo quarantacinque e l'articolo quarantanove comma quattro ha optato esattamente per questa strada cioè ha detto alla sua Giunta regionale
E al suo Consiglio regionale prevede un trattamento un emolumento sostitutivo unico del trattamento accessorio del personale di supporto
Alla Giunta e al Consiglio
Ora
Questo è il primo aspetto dell'aspetto normativo a nostro avviso l'articolo tre del decreto legge quarantaquattro non fa che esplicita are come tra l'altro risulta nella relazione illustrativa esplicitare un dato normativo che esisteva almeno dal due mila uno
Non c'è problema di dire ma quella è un'interpretazione autentica vera oppure no semplicemente chiarisce quello che già dato normativo un dato normativo riparabile come sosteniamo noi dal combinato disposto dell'articolo quattordici dell'articolo ventisei
Del decreto centosessantacinque su questo per esempio dico le sezioni riunite speciali opposizione non si sono confrontati
Su questo aspetto e qui rimetto a voi alla vostra valutazione
Se quella possa essere considerata impedisce una carenza di motivazione sulla rilevanza
O anche sulla manifesta infondatezza
Veniamo all'ultimo aspetto perché il giudice rimettente e così chiudo il giudice rimettente dice nun avevi l'autorizzazione le diciamo la competenza normativa
Quindi erano leggi in carenza di competenza
E diciamo tipo proponevi Regione Toscana di sostituire la contrattazione collettiva nazionale qual è rapporto tra questa disciplina regionale censurata e la contrattazione collettiva nazionale andiamo a vedere
A innanzitutto primo dato come ho letto prima l'articolo quattordici
Che intesi secondo noi è la norma che applicato il legislatore regionale l'articolo quattordici del centosessantacinque dice chiaramente come ho sottolineato prima che questo trattamento sostitutivo con l'emolumento unico
A
è analizziamo abilitati a disciplinarlo primo anche non intervenga una specifica disciplina contrattuale
Per il personale disciplinato dai contratti collettivi
Bene la disciplina contrattuale non c'è
Il personale di sta non è contemplato se andiamo a vedere il contratto collettivo nazionale
Comparto funzioni locali non c'è una disciplina non c'è nemmeno per le amministrazioni dello Stato quindi siamo perfettamente dentro anche a volere prescindere dalla contrattazione collettiva
Ma il legislatore regionale toscano è stato molto più prudente
E non a affatto inteso prescindere dalla contrattazione collettiva anzi come abbiamo documentato
Nelle nostre difese le disposizioni normative che prevedono quel trattamenti economici richiamano tutte espressamente
Parametri
Disciplinati dalla contrattazione collettiva web parametrando il trattamento economico di questo personale quello complessivo a figure di dipendenti che esso uno
Disciplinati dalla contrattazione collettiva cioè si è auto limitato il legislatore regionale
Ha detto questo trattamento economico che prevede l'aggiunta o prevede il Consiglio
Quello complessivo per queste figure non può superare quella di determinate figure di personale dipendente disciplinate dalla contrattazione collettiva
Ma ancora c'è un altro elemento che è documentato anche nelle nostre memorie l'applicazione di fatto che è avvenuta in Toscana
Di queste di questi trattamenti compreso il tratto esattamente il trattamento accessorio con l'emolumento sostitutivo è stata certificata espressamente dalla parifica
Della corte dei conti sezione regionale per il due mila e ventuno come conforme pienamente conforme in termini quantitativi
A quanto sarebbe risultato se si fosse applicata in ipotesi simulata e modellata la contrattazione collettiva
E questo è documentato nella decisione di parifica
Del due mila ventuno al documento sette in atti a pagina quattro la Corte dei conti nel due mila e ventuno dice la regione Toscana ha speso per questo trattamento accessorio
Con l'emolumento sostitutivo una cifra inferiore rispetto a quella che avrebbe speso se avesse applicato modellando la la disciplina dei contratti collettivi
Quindi anche da questo punto di vista come dire siamo tranquilli non c'è nessuna spessa che vivono lassù sostituisce la contrattazione collettiva
Fermo restando che le norme statali
Cioè abbiamo ricostruito e che riteniamo applicabili autorizzavano espressamente a prevedere questo trattamento accessorio con l'emolumento sostitutivo fino all'intervento di una contrattazione collettiva che ancora non c'è
Per queste ragioni e vi ringrazio per la pazienza dell'attenzione
Insisto perché le questioni sollevate dalle sezioni riunite speciali composizione siano dichiarate almeno in parte inammissibili per le ragioni che ho esposto e comunque infondata elemento grazie grazie lei
Ci sono domande da parte Antonino
Quelli che hanno si è allargato verso Cecchetti lei ha detto alle regioni hanno fatto ce ne sento che hanno dato attuazione quindi al combinato disposto quattordici ventisette dei tubi
Prima ancora della legge statale due mine ventitré cioè c'è vuol dire che c'è una prassi legislativa o solo amministrativa
Questa domanda allora raccogliere potrebbe raccogliere anche altre prego prego io volevo soltanto chiarimento presso Cecchetti come come spiega questo passaggio normativo tra la legge regionale de due del due mila ventitré che abroga la legge del due mila e nove e poi diciamo la la legge successiva che ne determina la reviviscenza cioè qual è stata la la motivazione che ha indotto il legislatore regionale a a compiere questo percorso un po'tortuoso così distribuiti
Altre domande non ci sono prego
Allora la
Domanda del giudice Antonini diciamo rispondo
Con un po'di omertà nel senso lei le altre regioni altre regioni la gran parte direi quasi tutte fanno e applica conquista disciplina così come ci siamo detti a volte con atti amministrativi a volte con legislazioni
Per ragioni di cortesia istituzionale ce lo siamo domandati anche gli avvocati della Regione lo hanno se l'era uno posto anche in sede di difese scritte non riteniamo conveniente di dire a questa Corte quali sono le regioni che hanno discipline di questo genere precoce solo subita
Perché perché semplicemente tutti gli enti locali per esempio è stato ricordato dal eccellentissimo relatore l'articolo novanta comma tre del testo unico degli enti locali prevede una norma simile che autorizza le giunte comunali a prevedere questo trattamento accessorio con l'emolumento unico sostitutivo
Per il personale dei di supporto degli organi fondamentali del Comune alla se lo fanno i Comuni vi immaginate non lo fanno le Regioni
Ma certamente lo fanno le Regioni lo fanno anche le amministrazioni degli enti non territoriali
Come abbiamo letto nell'articolo quattordici
Quindi è una prassi assolutamente diffusa e che si radica sicuramente abbiano a partire dal due mila uno non ci chiedete di dire quali sono le regioni
Carlo ho fatto che hanno eventualmente delle disposizioni analoghe
Invece sulla domanda del giudice dicano vale la questione lì
Diciamo affonda le sue radici in questo dialogo e in questa interlocuzione tra la Regione ad Amministrazione regionale la sezione regionale
Ora lì c'era la parifica del rendiconto due mila ventuno in cui sono state rilevate da quella sezione regionale una serie di criticità
E le criticità attenevano per l'appunto da un lato all'appostamento
Di questo emolumento
E nel senso che la la sezione regionale
Ha contestato che si potessero imputare al bilancio letterale dal bilancio anziché dal fondo salario accessorio perché riteneva che questo emolumento promessi
Per per legge statale misurarsi con la contrattazione collettiva nazionale la tesi errate
Lo può fare sono se è previsto dalla contrattazione collettiva in conformità alla contrattazione collettiva
Quindi degli accostarlo nel fondo che serve ad alimentare per l'appunto ciò che deriva dalla contrattazione
La Corte dei conti ha rilevato questi criticità in sede istruttoria e la regione ha inteso adeguarsi cioè non le ha contestato
Ha inteso adeguarsi punto promettendo una modifica legislativa che quella poi intervenuta con la legge regionale due del due mila e ventitré in cui si è fatta un'operazione esattamente di questo tipo da un lato si è appostato
Per il due mila e ventidue anzi in realtà per il due mila e ventuno si era appostato
Al fondo salario accessorio si era un abrogate le disposizioni della legge del due mila e nove della legge regionale due mila e nove che non prevedevano il riferimento alla contrattazione collettiva
E si era detto e tutto dissimulato dalla contrattazione collettiva è così il bilancio il rendiconto del due mila e ventuno è andato liscio ed è stato parificato
Dopodiché dopo questa Lella corte dei conti si acquieta dopodiché è arrivato il legislatore statale che ha chiarito nel marzo del due mila e ventitré
Che si poteva bene applicare l'articolo quattordici con l'articolo ventisette il legislatore statale per la verità non ha usato un'espressione particolarmente felice non ha detto questa è un'interpretazione autentica
Ha detto nella sua relazione
C'è bisogno di dare uniformità orientamenti differenti delle corti dei conti sezioni regionali di controllo e quindi ci ha consegnato la la norma del due mila del marzo del decreto legge quarantaquattro a quel punto il legislatore regionale
Con la legge regionale ventitré ha detto allora i sistemiamo le cose come devono stare
Per il ventidue che non posso più modificare questo è il punto
Siamo nel ventitré io non posso modificare il ventidue mantengo quindi solo per il ventidue l'imputazione al fondo salario accessorio ma a questo punto perché lo incremento perché quei denari che io avevo messo per il due mila e ventidue nel fondo salario accessorio in realtà lo decurtato
Perché io avevo imputato una spessa a un fondo che aveva ventotto milioni di Euro mi pare di ricordare ventotto milioni di Euro complessivi scusate trenta
Io avevo imputate però una spesa di due milioni era diventato di ventotto il residuo allora Lorin bingo
Solo per il due mila e ventidue Lori porto a una cifra complessiva che comprende anche quei due milioni di euro e li tolgo dal bilancio regionale
Ma solo per il ventidue perché dal ventitré e riporto dovuto al bilancio regionale e vi faccio rivivere riporto in vita le mie disposizioni intesi compatibili con la legislazione statale
Che prevedono la possibilità di fare il trattamento
Accessorio con l'emolumento sostitutivo unico per il prezzo conta e divorzio
Questo diciamo alla storia vedi di questa un po'anomala hanno vicenda legislativa
Che però appunto in questa sede rischia di pregiudicare la legittimità di una legge regionale che ha fatto pagare il trattamento accessorio con il muletto sostitutivo a questi signori a partire dal due mila no
Cioè queste sono anche le conseguenze che discenderebbero da una declaratoria di incostituzionalità delle norme della legge del due mila e nove
Non solo sarebbe ricco conformato il limite il tetto di spesa del due mila e sedici ma dovremo andare a rivedere come abbiamo pagato tutti questi trattamenti a partire dal due mila e nove addominali vattene
Semplici altre domande sarà deciso grazie buona giornata
Signor un'altra causa
Ricorso nove del due mila venti
Quattro regione Campania contro Presidente del Consiglio dei ministri
Per la Regione Campania avvocati Angiolo Marzocca dello Almerina dove per presidente del Consiglio ministri o poca dello scopo giorni De Bellis Fabrizio Urbani neri
Relatore il collega Antonini
Regione Campania impugnato due disposizioni della legge di bilancio per il due mila e ventiquattro
La prima riguarda il contributo delle regioni ordinarie la finanza pubblica
La seconda riguarda il fondo per il teste di Next Generation si pensi inglese per la diagnosi delle malattie rare
La prima è il comma cinquecentoventisette dell'articolo uno in questa legge il bilancio che stabilisce un contributo alla finanza pubblica
Per il periodo dal due mila e ventiquattro al due mila e ventotto dettato da esigenze di contenimento della spesa pubblica e previsto nelle more della definizione delle nuove regole
Della governance economica europea cioè il passaggio dal vecchio patto di stabilità al nuovo piano strutturale di bilancio di medio termine
Aveva predetto contributo pari a trecentocinquanta milioni di euro annui sia ripartito in via prioritaria dalle regioni stesse in sede di autocoordinamento e in subordine dallo Stato che i problemi in proporzione alle spese correnti che risultano dei rendiconti regionali
Al netto cioè escludendo è questa la novità importante in questo diciamo alla prassi del coordinamento su quale poi torneremo dopo e al netto di quelle relative alla sanità politiche sociali in famiglia
Ciascuna Regione deve versare l'importo così determinato all'entrata del bilancio dello Stato entro un termine fissato mia tesi previsto che in caso di mancato versamento la Ragioneria generale dello Stato recupera le somme riducendo le risorse a qualsiasi titolo
Spettanti a Regioni inadempienti
Il corso introduce le censure ricordando che la Regione Campania sta già ripianando i disavanzi di amministrazione risalente al due mila e quattordici al due mila e quindici e che per gli anni dal due mila e il ventitré al due mila e venticinque
Leggi precedenti leggi precedente ha già stabilito un contributo a carico in tutte le regioni dalla finanza pubblica pari a centonovantasei milioni di euro anni ciò premesso qualcun sono impugnata quindi legislatore avrebbe introdotto una la materia concorrente del coordinamento la finanza pubblica con la previsione di dettaglio
Ed ecco la specifica modalità di contribuzione ossia il ripensamento del risparmio regionale conseguito al bilancio dello Stato
Quindi risulterebbero violate le condizioni poste dalla nostra giurisprudenza per la legittimità del coordinamento e la finanza pubblica perché da un lato sarebbero previsti limiti precisi e stringenti e rottami a finanziarie organizzative delle regioni
Dall'altro il contributo non sarebbe temporaneo dal momento che si estende fino al due mila e il ventotto e per di più nei primi due anni si aggiungerebbe all'altro già in vigore
Inoltre la modalità premi la modalità prevista sarebbe ravvisabile un riversamento del risparmio regionale al Bilancio del Statale che trasformerebbe la Regione una sorta di esattore per conto dello Stato info
Quindi tale meccanismo violerebbe quindi gli articoli cinquecentodiciassette verso il comma centodiciannove centoventi della Costituzione
Sotto un altro profilo il previsto riversamento per cassa al bilancio lo Stato violerebbe il principio di autonomia finanziaria
Garantito dagli articoli centoquattordici e centodiciannove la Costituzione perché lo Stato potrebbe anche di una nuova entrata senza che sia indicata la destinazione di tali risorse e a tal fine viene richiamata la sentenza nostra centosettantasei del due mila dodici
Una per le sue riguarda poi il fatto che il contributo è imposto anche alle Regioni in piano di rientro
Che verrebbe irragionevolmente ulteriormente ridotte le disponibilità di cassa in aggiunta ai vincoli legati al recupero del disavanzo
Qui sarebbe una doppia penalizzazione
Ricorrente segnala peraltro che legislatore statale a con riguardo agli enti locali al contributo a questi richiesti a in realtà esentato per gli enti locali quell'in dissesto finanziario in procedura di riequilibrio finanziario quindi sarebbe una irragionevole disparità di trattamento
In ogni caso avevamo impugnata violerebbe anche gli articoli tre e novantasette anche perché non consente alle regioni in piano di rientro nel luogo del ripensamento per cassa a favore dello Stato di trattenere nel proprio bilancio l'importo del contributo alla finanza pubblica finalizzando contabilmente da recupero
Del disavanzo
Da ultimo ordine corso lamenta che le disposizioni impugnate violerebbe l'autonomia finanziaria regionale quando prevede che in caso di mancato versamento del contributo nel termine stabilito
Si provveda recupero mediante corrispondente riduzione delle risorse a qualsiasi titolo spettante a ciascuna Regione senza più preservare qual è importante novità Cennamo prima cioè le spese connesse diritti sociali e la tutela della salute
Il secondo motivo di ricorso riguarda l'altra disposizione l'articolo uno del comma cinquecentocinquantasette nella parte in cui prevede che con decreto ministeriale sono gli inviati i criteri e modalità di riparto
Non che il sistema di monitoraggio deve il fondo per i test per la diagnosi delle malattie rare che annotazione pari a un milione di euro per l'anno due mila e ventiquattro
Escludendo ogni forma di coinvolgimento del sistema delle autonomie territoriali determinazione dei criteri di riparto delle risorse del Fondo verrebbe violato il principio di leale collaborazione si tratterebbe di un ambito
Arte attinente alla legislazione concorrente tutela della salute e avrebbe dovuto garantire la partecipazione delle Regioni ricorso richiamo in propose la sentenza di questa corte quarantadue mila e venti si chiede quindi la sentenza additiva di intesa
Si è costituito in giudizio Presidente Consiglio dei ministri rappresentata difeso dall'Avvocatura generale lo Stato che ritiene
Che le modalità le richieste a concorso regionale la finanza pubblica siano coerenti con la giurisprudenza costituzionale in materia
Sarebbe non fondata la tesi della ricorrente dirette a dare rilievo alla situazione delle regioni in piano di rientro perché tutte le manovre di finanza pubblica hanno sempre previsto per gli enti territoriali il contenimento la spesa anche per quelli che erano in piano di rientro
La difesa statale presidiate sicché riversamento dei predetti di risparmi all'entrata del bilancio lo Stato o il recupero mediante la riduzione delle risorse a qualsiasi titolo spettante a ciascuna Regione son la modalità essenziale necessaria
Perché si producano gli Effetti su tutti i saldi di finanza pubblica saldo netto da finanziare l'indebitamento netto è il fabbisogno l'autonomia regionale principe la leale collaborazione sarebbero comunque rispettati alla Roma perché rinvia a un accordo fare di un insediamento coordinamento ai fini del riparto del concorso e soltanto in via sussidiaria in caso di mancato accordo previsto l'intervento
Dello stato all'Avvocatura infine chiarisce che rientra nei disavanzi pregressi attenendo a un preciso obbligo che ricade su chi tali disavanzi ha prodotto non potrebbe ritenersi ostativo alla contribuzione in oggetto
Quando secondo motivo di ricorso a difesa statale ritiene che il dato letterale dell'impugnatura comma cinquecentocinquantasette quello sui test per la diagnosi e malattie rare non prevederebbe una competenza esclusiva dello Stato alla gestione delle risorse del fondo istituito e non escluderebbe a priori il coinvolgimento delle Regioni successive fasi di attuazione della disposizione nella campagna depositato una memoria impossibilità dell'udienza contestando l'argomentazione dell'Avvocatura generale dello Stato
Sono presenti le parti io mi fermerei qui e là Chéret poi a loro gli ulteriori approfondimenti grazie presidente
Dunque regione ricorrente e la Campania sentiamo l'avvocato
Almerina Bove
Grazie presidente
A partire dalla prima delle disposizioni impugnate c'era articolo uno comma cinquecentoventisette della legge
Nella legge finanziaria per l'anno due mila ventiquattro
Signor Presidente con riferimento alla norma che è stata autorevolmente richiamata sia in ordine al quantum del contributi finanza pubblica ho richiesto alle Regioni sia in merito ai criteri di riparto sia in merito al criterio
E al metodo di contribuzione la norma è stata modificata nel corso dell'anno di Mila ventiquattro
Esclusivamente però per quanto disposto in merito all'annualità due mila ventiquattro in ordine al quantum laddove nella originaria formulazione oggetto del nostro ricorso la norma imponeva
Alle Regioni un contributo alla finanza pubblica per trecentocinquanta milioni l'anno per ciascuno degli anni dal due mila ventiquattro mila ventotto per l'anno due mila ventiquattro il quanto ma è stato ridotto a trecentocinque milioni
Con riferimento alle modalità di riparto
Laddove la norma
Prevedeva per tutte le annualità quindi in termini generali
Quelle e che sono state autorevolmente richiamate su cui pertanto non mi mi soffermo e che rispetta le quali esclusivamente faccio rilevare che ad un sistema di autocoordinamento tali regioni laddove non conseguito
Sì prevedeva e si prevede un meccanismo sostitutiva cioè un riparto che ti viene effettuato a livello di di governo per limitatamente all'anno di mira ventiquattro
Il legislatore statale è intervenuto approvando a partire dal dieci agosto di mira ventiquattro come appunto la la novella di cui al decreto legge centotredici del due mila ventiquattro con vestito decentemente in legge
Una tabella che ripartisce il contributo per i trecentocinque milioni dovuti per l'anno di mira ventiquattro che prevedono in capo alla Regione Campania un obbligo di contribuzione superiore a trentadue milioni trentadue milioni centoquarantasei
Mila euro circa quanto alla alle modalità di contribuzione
Come pure rilevato noi nel ricorso avevamo in via subordinata rispetto ad altri ad altri doglianze e sulle quali tornerò molto brevemente tra poco
Abbiamo lamentato la palese irragionevolezza e il contrasto con tutti i parametri costituzionali richiamati anche da codesta coste
Della previsione anche in merito appunto alla modalità di contribuzione
Ritenendo che per le regioni in piano di rientro dal disavanzo la principale prioritaria modalità di contribuzione peraltro in applicazione di una norma di legge statale appunto quella impugnata che risponde ad installare dichiarati esigenza di contenimento della spesa la principale e fisiologica Montale modalità di contribuzione debba consistere nella destinazione della quota di contribuzione della singola regione in piano di rientro
Come a a titolo di ripiano del suo stesso disavanzo abbiamo richiamato cioè quella principale meccanismo di contribuzione da parte delle regioni che consiste nella effettuato un ulteriore contenimento della spesa regionale da destinare ad un'anticipazione
Del piano di rientro Che determini di rientro dal disavanzo già maturato
Ebbene questa doglianza trova soddisfazioni limitatamente all'anno Riviera ventiquattro nella novella appostata dal legislatore appunto nel corso di quest'anno Anna normali come da noi impugnata nel senso che appunto l'articolo è stato introdotto l'articolo uno comma cinque centoventisette bis
A mente inserito dalla richiamato decreto legge centotredici del nove agosto due mila ventiquattro
Mi a norma del quale per il solo anno due mila ventiquattro il contributo di cui al comma cinquecentoventisette e corrisposto secondo le modalità di cui ai successivi commi cinquecentoventisette ter quater e quinquies ebbene i commi richiamati che persino criticità non non leggo a codesta corta prevedono precisamente oltre alla quantificazione del contributo delle singole regioni che le Regioni in piano di rientro debbano contribuire non attraverso il versamento di ratto che era la modalità che abbiamo censurato
E relativamente alla quale rinnoviamo tutte le le censure già mosse ma punto una anticipazione del rientro del disavanzo regionale
Limitatamente alla alle disposizioni concernenti l'anno di mera ventiquattro la regione Campania dona interesse a coltivare il ricorso peraltro signor Presidente
Perché tutto l'impianto che si anni successivi
Resta intonso anche alla luce della novella portata appunto recentemente dal legislatore statale riteniamo di confermare
Nell'interesse a tutte le doglianze a partire da quella logicamente prioritaria in ordine alla totale illegittimità di una disposizione quale quella appunto impugnata
E cioè non soltanto relativamente alle modalità di riparto previste gli alle modalità di contribuzione imposte alle regioni e relative conseguenze ma a monte in ordine alla palese illegittimità costituzionale di una disposizione statale la quale nell'imporre un ulteriore un'ulteriore obbligo di contribuzione perché ricordiamo che per gli anni due mila venti nel due mila venticinque
Esiste già o un obbligo di contribuzione sancito dalle disposizioni di cui ai commi ottocentocinquantotto centocinquantuno della legge centosettantotto del due mila venti
Quella quelle disposizioni non prevedevano la modalità di di contribuzione attraverso il riversamento diretto
E questo è motivo per il quale la norma a suo tempo non è stata impugnata dalla Regione Campania
E tuttavia come abbiamo riferito per completezza nel nel ricorso in sede attuativa con un decreto ministeriale è stata imposta le Regioni questa modalità di contribuzione
Mai prevista precedentemente e pertanto organizzazione regionale ha dovuto impugnare
Innanzi alla giurisdizione questo caso amministrativa sul ricorso straordinario al Capo dello Stato che è stato presentato avverso il provvedimento attuativo di quella disc
Azione per lamentarmi la illegittimità
Di chi la fa chiaramente
De de delle modalità disposte e faccio presente anche al fine di dimostrare di suffragare ulteriormente il profilo di ridondanza della questione
Che con riferimento a quella rata di contribuzione che ammonta a diciotto milioni di euro non essendo stata riversata direttamente dalla Regione è è scattata la norma che prevede analogamente alla disposizione
Oggetto dell'odierno giudizio che la bella nell'amministrazione statale possa compensare le risorse a qualunque titolo dovute ebbene in in attuazione di quella disposizione sulla contribuzione delle regioni alla regione Campania è stata detratta mantenne imposte diciotto milioni
Da quanto dall'oggetto del trasferimento statale a titolo di compartecipazione all'Iva che ha è destinato prioritariamente alla al il finanziamento della spesa sanitaria
Dunque signor Presidente
La mia azione regionale
Ha già subito un danno rilevantissimo tenuto peraltro conto di tutti i giusti i i vincoli e e il i divieti che vigono per le regioni tanto più qui il piano di rientro
Dal disavanzo sanitario la Regione Campania cita al commissariamento ma è attualmente impegnata nell'attuazione il piano di rientro che impediscono alla Regione di destinare risorse ancorché di bilancio quindi risorse disponibili
Di sostenibile di bilanciare la spesa sanitaria in attuazione dei tetti di spesa cui soggiace in quanto appunto amministrazione regionale impegnata nell'attuazione del piano di rientro
Ne ne deriva che con riferimento all'impianto delle disposizioni dirti nell'articolo uno comma cinquecentoventisette impugnato
Persiste tutto l'interesse dell'amministrazione a dolersi innanzi a codesta eccellentissima coste della palese equitazione con Rezza della disposizione e di tutte le lesioni che son arrecati alle attribuzioni regionali centodiciannove primo comma l'equilibrio di bilancio centodiciannove terzo comma
Violazione elastico lo chiedo scusa novantasette primo comma
Novantasette terzo comma buon andamento perché chiaramente la la un'amministrazione costretta oltre che ad accantonare ogni anno sono duecento milioni che io ho citato i ricorsi centoventotto milioni che la Regione deve accantonare in ogni legge di bilancio per il disavanzo relativo a dagli anni due mila tredici due mila quattordici due mila quindici ammontano a centoventotto milioni e dell'imposto che indicato di ricorso ma esisteva anche un ulteriore nata per cui si arriva a duecento milioni l'anno che al netto di queste disposizioni sulla contribuzione appunto contingente straordinaria fare dovrebbe essere ma non è per l'anticipazione di liquidità
E l'amministrazione regionale
Ogni anno deve accantonare i duecento milioni che chiaramente sottrae ai servizi ai cittadini per ripianare il bilancio e quindi un disavanzo di cinque miliardi e sei del del del due mila quindici già due miliardi sono stati accantonati
E quindi richiamati ma signor Presidente capistazione non può essere posta in condizioni di non poter assolvere alle sue funzioni di convincere i cittadini
E per questo motivo che riteniamo palesemente irragionevole e di copiosissima giurisprudenza di questa Corte anche sulla ragionevolezza del bilanciamento di interessi che legislatore statale e tenuto a fare
Palese irragionevolezza di una norma che non distingua che per ragioni la situazione di appunto di relativa alla sussistenza di un piano di rientro oppure no
Quanto chiudo ho chiuso sul primo motivo
Sul secondo valga esclusivamente e e molto sinteticamente rilevate signor Presidente che abbiamo richiamato un punto di o autorevolissimo precedente di codesta Corte la sentenza numero quaranta del due mila ventidue l'unica differenza e che si allora si tratta degli stessi Testa
Lì o milioni di Euro che si siti la cui il cui riparto tra le amministrazioni regionali si affidava appunto alla alla alla a livello governativo e codesta coste ritenuto che fosse leso invece il principe sussidi articolo cinquecentoventi
E quanta l'unica differenza rispetto a quella norma che già podestà costa dichiarata incostituzionale
E che queste questi esami diagnostici
Quella norma li destinava ai pazienti oncologici questa ai pazienti affetti da malattie rare
Non è alcun altro discrimen e pertanto mi sia consentito di rinviare a tutto quanto già dedotto anche in ordine alla piena assimilabilità della fattispecie
A quella già scrutinata da codesta coste a beneficio della della della costa del collegio
Faccio rilevare che il riparto non è stato ancora effettuato
Grazie verticale richiama la posizione dello dello Stato che terrà conto anche di questa
Tenuto conto anche se cerca di quanto dell'otto ha ribadito dalla dalla Regione
No nella la questura ruota attorno a una scelta di due di due principi la Regione ha richiamato il discorso fatto che il piano di rientro prevale sulla regione in bilancio
Lo Stato ritiene invece che il vincolo posto di spesa piano di bilancio possa derogare
Ai vincoli dispensa presenti nel piano di reparto
Questa è la questione
In via di fatto che cosa vuol dire la tesi della regione
Quanto è stata appunto riprodotta la Regione dice mangia sono in un piano di rientro
Questo piano di rientro carattere ventennale prevede forti riduzioni di spesa in una rimodulazione delle spese
Adesso mi arriva come mannaia uno ulteriore contenimento di spesa da parte leggere il bilancio come faccio chiaro per tutto ciò mi pregiudica o comunque mi allunga i termini del del rientro
Ma il punto è realtà che se fosse vero ciò
Se la corte accogliesse questa tesi
Di fatto assisteremmo a una esenzione nella regione Campania per ogni intervento di legge di bilancio dello Stato che preveda un contenimento speso
E ancora di più
La Corte finirebbe che esiste un'esenzione generalizzata Valente per tutte quante le Regioni a non rispettare
Le leggi di bilancio che prevedono contenimenti di spesa
Se questa è la situazione di fatto l'ulteriore Effetto implicito diretto con le
Che verrebbe reso difficoltoso impossibile improbabile l'obiettivo del contenimento dispensa
Oppure del contenimento di spesa dovrebbe esserci modulato tenendo conto dell'esenzione che alcune regioni e quindi maggiormente aggravato nei confronti delle altre regioni
Per ovviare tra l'altro a questo incontro tra un piano di rientro che viene ulteriormente
Tagliato in alcuni suoi settori e un piano proveniente dalla legge di bilancio che prevede forme di contenimento della spesa la norma stesse al comma cinquecentoventisette
Prevede comunque
Un coinvolgimento delle regioni
Un coinvolgimento che un autore di autorganizzazione delle regioni stesse e poi un dialogo con l'amministrazione statale con
Con lo Stato
Perché c'è rispetto dei vari ambiti lo Stato fissa criteri di carattere generale
Ma sarà poi la Regione a praticare la normativa di dettaglio
Passato vuol dire come si deve fare
Risparmio distesa taglio delle entrate ma poi in dettaglio dice
Come deve essere fatto quel determinato settore subisce questo taglio quell'altro settore invece ne risente
Questa è la ragione
Quindi non ci pare che possiamo assistere a una indiscriminato e ragionevole contenimento di spesa pubblica tale da invadere prerogative regionali che restano infatti intatte
Per questo in conclusione sul comma cinquecentoventisette ritengo che sia infondato il principio implicito nella tesi della regione e cioè che i vincoli di spesa posti al piano di rientro prevalgono su ogni intervento in materia di finanza pubblica dello Stato
E ritengo invece che sia fondato per quanto detto la tesi proposta dall'esponente e cioè che l'equilibrio l'equilibrio di bilancio previsto nei confronti degli enti territoriali
Può subire variazioni o meglio non impedisce allo stato di effettuare una manovra economica che preveda contenimenti di spesa
Non prevede di fare manovre folli potenza dispensa anche nei confronti delle regioni che sono sotto forma di piano di riparto rispettando i principi e criteri dati appunto da codesta
Corte la sua giurisprudenza cioè di un principio che sia
Contingente
E transeunte come in questo caso dal ventiquattro al ventotto modulabile tra l'altro tre oralmente con l'intervento e la partecipazione regionale
Quindi in sostanza non vi è una invasione conferenze regionali
Lo stato di queste sue norme rispetta il principio di autonomia amministrativa delle Regioni
Che devono dire dove esattamente limite di spesa va applicato e quindi via un sostanziale rispetto del principio di collaborazione tra Stato Regione
Altro comma cinquecento cinquantasette qui invece parliamo
Vi distribuzione di fondi
Pieno liste pulsione di fondi fondo particolare o con una Generation humour con destinazione specifica a un ambito sanitario
Ma anche in questo caso il dato testuale esclude che vi sia una competenza esclusiva dello Stato a indicare la concreta determinazione in capo a chi
Questi soldi devono essere dati
Non c'è questo è vero che ci sta l'intervento di un decreto ministeriale
Non è mantenuto in maniera esplicita in questo caso rispetto al comma precedente a cinquecentoventisette come è stato ricordato anche dal ricorrente
Prevede una clausola di salvaguardia che anche uno solo di uscita cioè in mancanza di un accordo tra le regioni allora subentra lo Stato non subentro so sempre per dettare i criteri
Di attuazione di questo contenimento di spesa
Qui in quest'altro caso nel cinquecentocinquantasette si parla invece di erogazione di fondi ma è chiaro che non c'è una competenza esclusiva dello Stato non c'è un impedimento a priori
Nelle regioni le quali pur sempre dovranno partecipare necessariamente per indicare dove concretamente normativa di dettaglio tale distribuzione andrà effettuata la norma per come è scritto infatti attribuisce al ministero sanitarie MEF il potere di emettere questo decreto ministeriale per l'altro non ancora immenso il che fa pensare comunque a una già un come dire un aspettativa di collaborazione con l'Ente regionale legata soltanto a quello che è attribuito allo Stato la facoltà cioè di dettare criteri generali criteri generali sulla distribuzione di questa ricchezza
Quindi in conclusione chiediamo il rigetto di entrambi i motivi diciamo così
Se ti posso chiedere una cosa l'avvocatura prego rispetto scuola norma stata musicata due volte non la prima volta riducendo da trecentocinque gli importi ma senza incidere sulle procedure la seconda volta incidendo come Chocolat dava avvocatessa sulle procedure eccetera
E al punto che loro dicono non abbiamo più interesse voi
Ritenete via cogliere questa diciamo cessazione per mancanza d'interesse sul due mila e ventiquattro solo oppure no così in via cosa ne pensate o di questo
Allora premesso che in questo caso vi sarebbe una complicò
Che sospensione per sentire la presidenza
Del consiglio dei ministri lo devo dire necessariamente per obbligo di patrocinio perché nell'aderire o meno tempo tre un domani essere come dire inchiodato alla presidenza rischia Novartis è sostituito ad essa e quindi non possedendo una maggioranza tra l'altro
Ritengo tuttavia in questo caso che per quanto mi riguarda questa rinuncia possa essere accettata
Bene non ci sono altre domande
Sarà deciso
Oppure corrispondere anche questa Cristina
Grazie presidente sì intanto in ordine alla lo specifica aspetto della regime limita ventiquattro la novella introdotta conferma peggio diciamo la fondatezza del nostro ricorso per cui a maggior ragione riteniamo di di essere soddisfatti signor Presidente sulla sulla censura concernente invece il il comma cinquecentocinquantasette
Rispetto alla quale l'avvocatura sostiene che laddove la norma non Vietti e non vieta diciamo nulla prevede in ordine al perseguimento dell'intesa con le regioni allora dovrebbe ritenersi che la norma sia l'interpretare nel senso di impose la quasi questa intesa
E è fin troppo chiaro richiamare il brocardo secondo cui ubi lex voluit dixit e d'altronde la la fattispecie normativa e precisamente quella rispetto alla quale il podestà con la stessa cosa richiesta nessuna sentenza
Argentina le chiedo rispondo solo a domande mi si sta riprendendo il tema
Va bene grazie
Brevissimamente il testo dice il testo fissa un prima e un dopo il cuore lasciato la Regione il testo dice che il decreto ministeriale
Riguarda individua criteri e modalità di riparto del fondo
E poi il sistema di monitoraggio dell'impiego delle somme questo vuol dire che l'impiego concreto le somme lo Stato sesso dice Renaud spetterà adesso ispettrice
Sarà deciso
Chiamiamo causa successiva
Ricorso diciannove del due mila ventiquattro Regione Liguria contro Presidente del Consiglio dei ministri
Per regione ligure avvocati Andrea Bozzini Aurelio Domenico ma su quelli per presidente del Consiglio di ministri avvocati dello Stato Ettore Figliolia Fabrizio Urbani neri
E niente relatore collega Patroni Griffi
Grazie Regione Liguria impugnato l'articolo quattro comma uno del decreto legge sette ventiquattro come convertito nella parte in cui modificando l'articolo cinquantuno comma due del Testo unico degli enti locali Mboma previsto anche per i comuni con popolazione superiore a quindici mila abitanti
La possibilità di un terzo mandato consecutivo del sindaco
In altre parole si chiede l'estensione della possibilità di un terzo mandato consecutivo del sindaco anche comunità quindici mila e uno abitanti in su
Sono evocati numerosi parametri costituzionali il dato di fondo secondo la ricorrente che l'intervento legislativo nel portare a tre i limiti ai mandati consecutivi dei Comuni tra cinque e quindici mila abitanti
E si fonderebbe su un mero dato dimensionale che in sé non sarebbe in grado di giustificare la diversità di trattamento tra gli enti locali
I parametri costituzionali invocati sono ovviamente quarantotto il cinquantuno sotto il profilo dell'elettorato il diritto elettorato sia attivo che passivo
Gli articoli tre in novantasette in quanto testualmente ragionevolmente impedirebbe agli amministratori locali si svolge compiutamente le funzioni proprie del mandato
E infine gli articoli tre cinquecentoquattordici e centodiciotto in quanto testualmente non appare rispettosa dell'obbligo non solo di promozione delle autonomie locali in condizioni di eguaglianza ma anche di assicurarne l'autonomia
Nel merito si è costituito il Presidente del Consiglio dei ministri chiedendo che ricorso sia dichiarato inammissibile o non fondato
E nel merito il Presidente del Consiglio richiama essenzialmente i principi che asserisce essere stati affermati la sentenza sessanta del ventitré di questa corte
Rilevando che il legislatore ha effettuato un bilanciamento tra opposte esigenze esigenze prevedendo pur sempre una limitazione mandati consecutivi per i comuni di maggiori dimensioni ma calibrando la diversamente a seconda della relativa popolazione
In sostanza la questione di fondo evocata nel giudizio in esame è capire se nella discrezionalità del legislatore rientri la possibilità di introdurre un criterio di graduazione quanto i limiti di mandato dei sindaci
Oppure se pura messa la discrezionalità un criterio di ragionevolezza e di parità di trattamento imponga di trattare unitariamente i comunitari
Cinque mila abitanti in su con la conseguente che l'attuale disciplina che introduce invece una diversificazione come dicevo dai Comuni cinque quindici e da quindici mila in su
Sarebbe un irragionevole esercizio dir la sua discrezionalità anche sotto il profilo della disparità di trattamento con conseguente lesione dei parametri più indicato
Bene
Regione di Julio l'avvocato ma due
Grazie signor Presidente buongiorno
Direi che il tema in discussione è piuttosto chiaro e signor relatore lo strato in termini precisi
La sentenza sessanta del due mila ventitré
Parte da un presupposto direi quasi opposto a quello che muove questo ricorso perché in quel caso veniva censurata
Una norma della Regione Sardegna che aveva ritenuto poter disciplinare il tema della durata del
Quello
Il principio da cui muove invece questo ricorso è quello di prendere atto
Della discrezionalità esercitato dal legislatore
Abbiamo visto nel tempo come si è sviluppata e arriviamo a una situazione in cui sostanzialmente a partire dai comuni di piccole dimensioni che hanno avuto un trattamento particolare se ne prendiamo in esame la regola del terzo mandato consecutivo questa diventa una regola generale
Diventa una regola generale perché riferita ad oltre il novanta per cento delle autonomie locali se ci riferiamo alla Liguria parliamo di oltre il novantacinque per cento perché i Comuni
Rivoli son duecentotrentaquattro e quelli condivisi compiuti quindici mila abitanti sono dieci
Partendo da questo presupposto
Ci si domanda se la ratio che prevede questa distinzione sia ragionevole opportuno alla luce di tutti i parametri che sono stati evocati in ricorso che qui per brevità mi permetto di di richiamare
E nel ricostruire questa razione si è si deve constatare che residua che questa infondata semplicemente su una valutazione di un dato dimensionale a un dato dimensionale che se lo leggiamo alla luce di quelle che sono le argomentazione che diritto vivente che la giurisprudenza finora ha posto in luce per considerare
Nel bilanciamento di principi di diritti costituzionalmente garantiti importanti quali sono quelli del diritto di elettorato passivo e attivo ma soprattutto tenuto conto di quello che è il criterio di ragionevolezza che deve ispirare determinate scelte questa Regione non sussistono più perché se noi andiamo anche apprendere
Per buone queste argomentazioni
Secondo me la scelta del legislatore che alzato il famoso punto di equilibrio che teorizza interramento che la giurisprudenza ha posto in luce per poter giustificare questo tipo di ricettazione la situazione tra i comuni
Fino a quindici mila abitanti e oltre
Nera non trova giustificazione perché le motivazioni poste dalla giurisprudenza tenevano un profilo differente che era quello della giustificazione sostanziale di carattere generale per evitare un certo numero di mandati consecutivi le conseguenze potesse portare nel momento in cui ho sdoganato il criterio del terzo mandato questo criterio
Non consente più dato dimensionale di essere invocato per giustificare la differenza
Tra Comuni fino a quindici mila abitanti ecco
Questo direi che punto essenziale il punto essenziale
Anche perché alla luce di questa giurisprudenza queste esigenze si manifesterebbe manifesto rendono ancor più in maniera evidente per i comuni piccoli
Dove c'è un maggior legame tra il sindaco e la comunità di riferimento cosa che si stempera molto di più con il comune più
Il tema poi
Della delle ragioni di questa distinzione
Si ricava geneticamente che il problema è quello dalla difficoltà di reperire candidature
Nei comuni piccoli
Allora questo è un dato che non non viene contestato ma il legislatore a parte il fatto che dal punto vista Obiettivo considerare di piccole dimensioni comuni fino a quindici mila abitanti mi sembra poco proponibile anche perché comunque parliamo alla fine di circa il novanta per cento vedi dei comuni
D'Italia
In realtà il legislatore ha sempre tenuto conto delle esigenze e dei problemi dei Comuni piccoli ma i comuni piccoli come conferma anche questo intervento normativo sono stati dapprima individuato in quelle fino a tre mila abitanti poi fino a cinque mila tanto è vero che fino a cinque mila non c'è più nessun limite di mandato consecutivo quindi queste esigenze sono state disciplinate e soddisfatte
Con scelte che non mi non ci permettiamo minimamente di contestare tenendo presente questo dato
Da qui
Tutti ripeto i profili di contestazione che abbiamo posto in luce argomentato con ricorso che per brevità richiamo
E la domanda principale che è quella che muove dal presupposto come è stato posto in luce di una discrezionalità esercitata ma in quanto manifestamente irragionevole
Nove esaltata bene quindi consenta un intervento effetto additivo
Ma comunque in subordine come è stato scritto fa parte conclusiva del ricorso ora questo non si potesse giungere in ogni caso una declaratoria di incostituzionalità nella parte in cui dato dimensioni diventa un elemento discriminante è preclusivo
Concluderà
Grazie posizioni chiare spero che sia altrettanto incisivo e nel breve l'avvocato Nastari spero sperano anche io no
In questo caso abbiamo che la tesi della regione basata appunto su un dato statistico
Se il nove per cento novanta per cento dei Comuni medio piccoli a un limite il terzo mandato addirittura sotto i cinque mila nessun mandato ma perché non estendere a restante dieci per cento
Il limite dal secondo al terzo mandato
Per rispondere a questa non questo domanda questo quesito
Ritengo fare riferimento alla sentenza numero sessanta del due mila venti tre questa sentenza si è occupata dell'istituto del elettorato passivo e lo ha descritto fissandone di criteri essenziali
Che sono le dimensioni la popolazione
Della singolo
Luogo che va in elezione la tutela del diritto attivo di elettorato
La possibilità di ricambio della rappresentanza politica
Ha poi detto questa sentenza che tuttavia può esistere quello che viene tecnicamente cambi definito un principio di temperamento di questa regola e faccio riferimento a quanto affermato da questa Corte nella citata sentenza al paragrafo otto dove dice è legislatore statale a trovarsi nelle migliori condizioni per stabilire i contorni di dalla regolamentazione e per apprezzare eventuali esigenze che suggeriscano di modificare il punto di equilibrio raggiunto
Punto di quello raggiunto è quello che bis che si ottiene applicando il concerto di elettorato passivo elaborato dalla corte con i criteri che sopra ho elencato
Quindi esigenze di modifica
Dice la Corte come del resto ha fatto di recente aumentando per comuni
Di popolazione non superiore a cinque mila abitanti il numero dei mandati consecutivi
Quindi è già la corte che ha individuato all'interno di questa problematica all'interno della definizione generare del principe l'elettorato passivo la deroga della content nel contemperamento quindi permane principalmente per i comuni più più grandi
Cento mila abitanti duecento mila abitanti la necessità Lando che necessita di ricambio nella rappresentanza politica
E di necessità di scongiurare il consolidamento di posizioni di potere che limiterebbero la par condicio dei candidati
Queste esigenze sono garantite
E peraltro i due mandati essendo la consiliatura quinquennale
Garantiscono al sindaco cinque P cinque dieci anni di governo comunale che ci pare comunque sia una periodo di tempo ragionevole
Quindi insisto per il rigetto verso ricorso grazie signor relatore che vuol fare una domanda vorrei un chiarimento dall'avvocato della Regione
Perché sia nella discussione orale oggi sia nel ricorso sembra prospettarsi una domanda o c'è una domanda e poi c'è in via di mero subordine un'altra mi sembrerebbe dal ricorso che quello che si chiede è un additivo avvolta all'estensione della possibilità del terzo mandato ai comuni con popolazione superiore ai quindici mila domande
Cuccia quale sarebbe la principale quale la subordinata un chiarimento su questo aspetto proprio de del pentito Materazzi
Sicuramente la principale la Shattered additiva
Perché sul presupposto che appunto questa discrezionalità del legislatore esercita in subordine il criterio non sarebbe idonei perse a reggere se non si potesse giungere additiva e quindi incidere sul punto relativo al criterio distintivo
E anche per i Comuni tra i cinque e i quindici la possibile al terzo mandato no no in questi termini no il gruppone scritte cioè afferma riteniamo che l'arrivo del terzo mandato
Sia accettata nome accettabile il criterio della mancata estensione quindi
Cioè che non c'è la ragionevolezza sul punto della del criterio posto alla base di questa di questa distinzione
Bene grazie
Se ha deciso
L'udienza è chiuso a