Pensatore e politico - Mario Tronti, senatore della Repubblica

Di oggi siamo qui per parlare di Mario Tronti
E subito il nostro ringraziamento va al gruppo del Partito Democratico in Senato che in collaborazione con la rivista e la rivista infiniti mondi ha voluto parlare di Mario Tronti come senatore della Repubblica
Tremonti è stato senatore per due volte la prima volta durante l'undicesima legislatura quella dal novantadue al novantaquattro che è passata alla storia come la legislatura più corta
Della storia repubblicana nelle file del Partito democratico della sinistra poi è stato senatore una seconda volta recentemente nella diciassettesima quella fra il due mila tredici al due mila diciotto
Nelle file del partito democratico quindi ringraziamo il Partito democratico in particolare l'ufficio studi e ricerche del gruppo il suo direttore Andrea Bianchi che hanno voluta Pluto fortemente questa iniziativa in cui da una parte ricordiamo Mario
Senatore dall'altra e volevamo un po'appunto presentare questa rivista infiniti mondi che parla proprio di Mario e la collaborazione fra Andrea Mario ha portato a compimento questo libro uscito tre Durning il diciannove che si chiama il popolo perduto per una critica della sinistra è un libro interessante che e ha permesso alcune considerazioni che Pato facendo io mi chiamo Lorenzo Teodonio con Mario ho iniziato una collaborazione circa più di vent'anni fa insieme al Centro per la riforma dello stato attuale diciamo
Questa collaborazione sfociata in un'amicizia
A Mario piaceva molto il termine amicizia politica e con Andrea ci siamo detti di fare un'iniziativa in cui da questa parte del tavolo ci fossero tutti amici politici di Mario quindi perlomeno kermesse sarà molto emozionante difficile cercare di mantenere
Diciamo un atteggiamento calmo
Perché l'emozione è tanta soprattutto perché
Nel febbraio del ventitré il ventitré febbraio del ventitré con con Paolo Aquilanti abbiamo presentato l'archivio che Mario ha voluto versare all'archivio storico del Senato poco dopo nell'agosto del del ventitré il sette agosto Mario è morto quindi questa questa occasione è molto molto importante e anche delicata da un punto di vista delle mozioni e della e del pensiero che sempre abbiamo nei confronti di Mario
E e l'Archivio storico nelle persone ITT seppe Philippe detta e Giampiero con un uomo è stato veramente
Un approdo importante per le carte di Mario abbiamo lavorato l'abbiamo quasi tutto finito e schedato ora manca il lavoro più importante che è quello di scavare all'interno di questa montagna di carte che Mario ci ha lasciato quindi questa occasione vuole anche essere diciamo un punto deve dire a che punto siamo in questa ricerca di queste carte che sono davvero infinite che stanno in questo edificio quindi
Appunto un interesse che che dovremmo che dovremmo in qualche modo continuare a a a sviluppare e questa questa amicizia politica con Mario dura da più di vent'anni e e quello che facciamo cioè cercare anche di dare in qualche modo Santa linguaggio del Mario operai sta una linea di condotta di come Mario anche qualche modo voluto lasciare la sua eredità
E quindi da una parte c'è questo libro che ha curato con Andrea che è un libro intervista in cui Mario fa il punto sulla sua esperienza politica e e poi subito dopo come ha voluto fare un libro che si chiama
Per una memoria della per quaranta della memoria operaia e diciamo questi due libri costituiscono un po'quell'aspetto di di Mario politico
E che in qualche modo ha voluto lasciarci insieme all'archivio e l'altra all'altra parte del pensiero di Mario perché come dice anche il titolo Mario sempre stato pensatore politico ha voluto anche lasciare un testamento politico che uscirà a giorni per il Saggiatore
Che un libro che si chiama il proprio tempo ha preso corpo insieme una citazione che gli Anna che Mario voluta a tutti i costi ed ha in qualche modo in continuità anche editoriale lavoro precedente che era dello spirito libero quindi Mario ha voluto in qualche modo dare da una parte delle coordinate politiche quindi per una critica della sinistra da una parte come recuperare il popolo perduto dall'altra come innanzitutto con con la memoria quindi questa questa uso che deve fare la politica della memoria contro la storia vera richiamarci invece un lessico di Mario un po'più recente
Quindi questa è un po'la la linea di condotta pratica per la linea condotta teorica che questo libro in uscita io chiaramente ho avuto la fortuna di legge fra ci sarà modo e tempo per parlarne
Intanto direi ed è importante fare oggi un po'il punto su quello che ha fatto Mario in Senato quindi darei subito la parola
A Paolo Aquilanti che è stato segretario generale della Presidenza del Consiglio per molti anni consigliere parlamentare del Senato Arca conosciuto Mario durante questa prima legislatura degli anni novanta il padre ha coltivato negli anni questa amicizia politica
E e quindi sono molto contento di dargli la parola e penso che anche Luís abbia un po'di emozione e quindi lo ringrazio molto proprio perché so che non è una banale o semplice testimonianza ma è proprio un qualcosa che lo tocca molto profondamente grazie
Grazie Lorenzo grazie a tutti voi
Sì anche per me naturalmente un'occasione come era stata già quella ricordata da Lorenzo
Della rappresentazione dell'archivio personale di Mario consegnato che l'archivio storico del Senato
Allora avevamo tra noi ancora Mario presente
Per una consuetudine di rapporti che si è avviata ormai più di vent's'era avviato ormai più di trent'anni fa che è continuata nel tempo anche in quella legislatura la seconda
Di Mario Tronti come senatore
Proprio nella prima io ero nella Commissione che Mario al quale partecipano a mare la Commissione affari costituzionali poi ne parlerò
Brevemente Mario Tronti fu senatore per due mandati come ha ricordato Lorenzo distanti molto distanti nel tempo l'uno dall'altro una prima volta
Nell'undicesima legislatura la più breve e una delle più drammatiche della storia repubblicana tra il mille novecentonovantadue e il mille novecentonovantaquattro con i governi Amato e Ciampi e nella dissoluzione della repubblica dei partiti
In quel frangente Tronti esercito la funzione elettiva nel modo che gli era propria da politico di pensiero
Mario non piaceva affatto e questo va espressione richiamata anche nel titolo che abbiamo qui il la definizione di pensatore politico ma amava preferiva quella di politico di pensiero
Tale anche nei suoi eloquenti e riflessivi Silenzi
Pochi meditati interventi in particolare nella Commissione affari costituzionali in uno di questi nel settembre mille novecentonovantadue durante una discussione sulle questioni istituzionali Tronti dissentiva dalla proposta di sottoporre a referendum popolare ipotesi alternative di riforma anziché solo quella approvata dal Parlamento
Invece nella ferma convinzione
Circa la necessità che la classe politica dovesse assumere la piena responsabilità di una possibile revisione costituzionale concernente la forma di Stato e la forma di governo Tronti auspicava piuttosto un nuovo patto tra i partiti politici secondo quello spirito costituente che aveva dato vita alla Carta fondamentale
Dunque nessuna concessione
Né indulgenze verso qualsiasi forma di abdicazione della classe politica già in piena crisi di legittimazione che sarebbe stata ancora più distruttiva del rapporto democratico tra élites e popolo fondato sul principio di rappresentanza aggiungo per inciso che quella proposta di un referendum su testi alternativi di riforma era stata avanzata in quella stessa seduta di metà settembre della Commissione affari costituzionali da Gianfranco Miglio con il quale per quelli tra noi che hanno un'età un po'più matura me compreso
In egli era solito intrattenere delle lunghissime conversazioni anche fuori dalle sedute nei corridoi del Senato a testimonianza di un dialogo
Intellettuale molto intenso
Tronchi fuori eletto in Senato oltre vent'anni dopo nel due mila tredici come ha ricordato Lorenzo legislatura lunga durata fino al due mila diciotto segnata
Dopo un esito elettorale inaspettato dal tormentato avvicendarsi di tre governi a guida democratica Letta Renzi Gentiloni
In quella legislatura egli era nella commissione affari esteri mi seguiva i lavori con assiduità
E con la consueta discrezione e misura di parole
Anche i suoi interventi in assemblea furono concentrati su questioni essenziali talvolta assai rilevanti e disposte da inoltre lo svolgimento più comune della discussione corrente
Il leit motiv fare ancora il primato della politica ormai travolto da lunghi anni di qualunquismo pervasivo che aveva trovato persino un'espressione assai consistente nella composizione delle Camere
Per Tronti al contrario l'azione politica era alla guida della trasforma delle trasformazioni reali
Nei rapporti di forze tra dominati e dominanti capace di incidere sulle cause delle disuguaglianze di classe anche se mascherando l'impostura
Di una rappresentazione dei conflitti nei caratteri della denigrazione indiscriminata del ceto politico e dell'aggressione le istituzioni democratiche pulsioni ricorrenti e quasi endemiche nella storia d'Italia
Ebbene in un caso soprattutto ci ha menzionato in altra occasione che ha ricordato prima appunto le Lorenzo dedicata Tronti qui in senato quando Mario era ancora tra noi egli confermò il suo rifiuto di seguire il senso comune allora assai in voga
Della polemica antipolitica e antiparlamentare
Il ventiquattro ottobre due mila diciassette anniversario centenario della rivoluzione russa
Tronti prese la parola nell'aula di Palazzo Madama
Per affermare tra l'altro che l'esperimento dei soviet secondo una lucida strategia dei bolscevichi era fondato sulla guida della rivoluzione democratica
Per portarla alle sue conseguenze naturali nella rivoluzione socialista
Egli si domandava retoricamente se democrazie Kratos in mano al tema ossa quale strumento più democratico dei consigli degli operai e dei contadini
Ma i soviet aggiungeva dovevano farsi Stato dovevano assumere l'interesse generale invece si sono fatti partito forse la vera causa della catastrofe dell'intero progetto
Tuttavia continuava Tronti quella democrazia non ha niente a che vedere con l'attuale sedicente democrazia immediata
Questa non solo non si fa istituzione ma è anti istituzionale e dunque antipolitica e allora e persino reazionaria
Infine vorrei ricordare un episodio personale
In occasione del suo ottantacinquesimo compleanno
Mi procurai per Mario una copia della prima edizione in lingua italiana dei il richiamo della foresta il racconto di gente London che si tramanda fu amato anche da Lenin insieme ad altri dello stesso autore
Quella prima edizione era del mille novecentoventiquattro proprio l'anno della scomparsa del capo bolscevico
Secondo quella tradizione egli avrebbe tenuto il romanzo dello scrittore americano tra le letture ascoltate dalla voce della moglie Nadia stacco skaja durante la sua lunga infermità e finanche presso il letto di morte
Parlandone con Mario convenimmo che la suggestione di un legame tra Lenin il racconto delle vicissitudini di Buck il cane protagonista della storia era molto plausibile persino persuasiva
Perché era una storia di riscatto individuale e collettivo dalle angherie subite a causa dell'avidità di alcuni e tanto che la pagina finali del libro
Poteva essere interpretata come uno dei alla leadership di guanti erano stati sempre sottomessi
Ecco le parole che concluse nel racconto
Quando vengono le lunghe notti invernali lo si può vedere correre alla testa del branco nella luce pallida della luna un vecchio Coccaro molti errori dell'aurora boreale
Balzando gigantesco innanzi ai compagni e dalla possente gola tonante si leva il canto di un mondo più giovani
Grazie mille Paolo
Jack London è sempre stato una lettura Mario raccontava che quando entra nella sede del pane la sezione del partito comunista gli dietro il tallone di ferro che è una specie di romanzo di formazione per molte persone perché Jack London comunque ha molte affinità con la nostra tradizione darei ora la parola da Anna Finocchiaro che durante la diciassettesima diciassettesima legislatura è stata compagnia di Mario all'interno dei gruppi parlamentari e prima da presidente della commissione Affari costituzionali successivamente
La ministra dell'i rapporti con il Parlamento durante il Governo Gentiloni in realtà il legame con Mario anche più profondo nel tempo quindi volevamo un po'chiederle un un racconto di di Mario visto all'interno della sua vita di senatore quindi nel ringraziarla le dare la parola
Abbiamo tempo
Non abbiamo fretta furono le parole che Mario Tronti pronuncio concludendo una riunione che avemmo a Italia decide il diciotto maggio del due mila ventitré a pochi mesi dalla sua scomparsa
C'eravamo trovati e Italia decide ma Paolo Aquilanti a Sandro Palanza a Flavia Nardelli piccoli
Ad altri amici che qui sono presenti
Daniela Viglione e sollecitati appunto da Mario ETA Paolo per una riflessione su un Rovello comune
Avevamo anche un documento che Paolo e Mario avevano scritto per orientare la discussione
Il rovello comune era per dirlo con le parole di Mario Tronti come ricostruire la politica
Nel tempo dell'antipolitica nel tempo della rinuncia dei partiti esercitare loro proprie funzioni quelle di dirigere ieri entrare
Nel tempo in cui piuttosto forte era stata la tentazione per i partiti che
Vi avevano ceduto anche il nostro
Ad assecondare
L'opinione Giammario che è l'opinionismo e nemico della politica Gaver per Cioran
Nel tempo quindi della rinuncia a formare e selezionare le classi dirigenti da parte dei partiti insomma quello che ci interessava e che era diventato un interesse comune prima ha detto rovello
Era come uscire dall'orizzonte stretto in cui la politica e i poca cosa ancora Mario diceva la piccola politica che vivacchia per descriverla no
E come sconfiggere il male
E il male del disincanto ma ancora di più il sentimento di rancore e addirittura di disprezzo nei confronti della politica davanti
Ad una quotidianità di una vita senza dignità per troppi
Dunque ricostruire la politica anche come presupposto di dispensa vile per ricostruire la sinistra cioè una valutazione comune
Che l'assenza di politiche il trionfo del populismo costituiva un habitat favorevole per la destra ma che la sinistra non avrebbe potuto vivere sopravvivere crescere radicarsi fuori
Dalla ricostruzione della politica
Ora è in quel abbiamo tempo e non abbiamo fretta che furono le parole vedere con cui Mario conclusi alla riunione
C'era la condensazione di un metodo
L'idea che occorresse riflettere affondo per costruire solida l'azione politica
Sapendo come diceva Mario che occorre la Polare fine Shelley delle visioni e però nella realtà occorrerà navigare a vista
Insomma
Mario quello lo sintetizzò questo metodo no con le parole pensare estremo agire a corto
Ed era un un metodo vere e proprie rilievo l'ho visto lo ha ascoltato l'ho l'ho l'ho visto e rappresentato ogni volta che Maria intervenire in aula Paolo
Me ne può dare
Ragione io ho riletto quasi tutti gli interventi di Mario in aula di quegli anni in questi giorni e in ognuno di essi volete potete farlo pure voi ognuna di esse lo schema meglio il metodo più propriamente il metodo
E quello di
Affrontare la questione
Quale essa è naturalmente leggendo la nel dibattito che si sta rappresentando collocandola nella realtà quindi misurando la strettamente
Con la realtà ma tutto questo è scrivendo lo in una riflessione di cornice che è una riflessione che appunto quel pensare estremo di cui parlava Mario lui diceva
Tanto più riesci
Ad essere utile alla politica a fare in modo che la politica
Si nutra delle idee
Quanto più riesce a rovesciare i termini della questione fino a bando e fino a dove e possibile presto il metodo per fare entrare le grandi idee nella storia
E io non credo di sbagliarmi se dico che i due tempi i due modi
Che contraddistinguevano che come dire
Segnavano l'articolazione del suo pensiero durante i gli interventi in Aula perché di questo stiamo parlando corrispondessero no no a Mario Tronti politico e Lario l'altro a Mario Tronti filosofo
Ma le due cose non sono mai vissute Luna senza l'altra al contrario
Riusciva a realizzare una sintesi i così in equilibrio che se l'osservatore distratto l'osservatore
Ma lei Polo
Avrebbe potuto osservare eh va beh sì però pensava estremo però non votava mai in dissenso cogliendo la Comuna debolezza invece no stava proprio lì la forza della sua posizione
E del suo volto
E io credo Mario non voto ma in dissenso e ostentava la sua avversione contro il voto in dissenso
E forse lo lo può capire per davvero
Solo chi come come me Francesco è giovane ancora ma insomma più o meno la spianata la giuria generazione
Che ha la una generazione che ha conosciuto i partiti come una irrinunciabile esperienza collettività
Governati da regole
E nei quali si sa corresponsabilità
E questo un tema che più volte con Marie abbiamo affrontato perché nel tempo dei partiti leader istrici
Dell'elezione diretta delle leadership parola assai equivoca comprimaria aperte nelle quali il prato di chi passa per strada conta di più degli iscritti a un partito
Ciò che è caduto insieme a mio avviso la legittimazione dei partiti politici e il principio di responsabilità reciproca nei confronti dei componenti della comunità politica alla quale appartiene
So che è una considerazione forte e ha sparato
Però
Io credo che sia così
E Mario Tronti e rappresentava con il suo agire proprio quel dovere
Di responsabilità
Bisogna sapere come vive alle agenzie mi diceva
Perché è un mondo che è cambiato è che le cose che sapevamo non servono più nel senso che servono per avere memoria e nutrire la nostra riflessione ma non rappresentano più la realtà
Quel sentimento di malumore che lui avvertiva quando viaggiava in autobus sempre andava e veniva da casa al Senato e viceversa in autobus si muoveva in autobus
Non apparteneva alla schiera di quelli all'evento che alle ventuno vanno all'Auditorium del tre luglio lo spettatori
E anche quel suo essere irrequieto intorno alle diciannove
Anna ma queste votazioni finiscono
Mario
No ancora dovremo votare ancora per un po'a pranzo McKinney da fare di questi uccelli alla comincia un posto al sole
Badate bene è un fatto politico
Perché
Ne abbiamo parlato vedere un posto al sole significava tante cose significano innanzitutto
Come dire condividere
Una conoscenza di personaggi di situazioni che appassiona ma tantissime persone
Non quelle che vanno alle ventuno all'Auditorium le altre
Era un modo per immergersi in una rappresentazione della vita assai più vicina alla vita reale
Ed era un modo per avere anche argomenti con cui come dire agganciare la discussione con le persone con le quali si trovava sull'autobus delle interminabili
Trasferta
Verso casa sua e quindi non c'era snobismo c'era questa ricerca e questo Morris spettò per l'esperienza concrete di dita
Degli altri
Ritenendo che questo rispetto nutrisse la politica
C'era anche
Questa convenzione
Che la politica deve nutrirsi di parole chiare anche se il pensare può essere difficile
Io credo che
E le cose che abbiamo raccontato io prima Paola qui lampanti restituiscono l'immagine di Mario probabilmente
Meno
Lasciatemelo dire meno austera
Di quanto normalmente
Non sia e però Mario era tutto questo ma allora era perché appunto ha sempre considerato la politica come un'esperienza
Squisitamente umana oltre che un'esperienza squisitamente culturale e intellettuale verserà Mariano
Era questa straordinaria miscela
Di queste due cose sintesi ed equilibrio straordinarie quindi
Anche grande rimpianto
Grazie mille e ora restando negli intrecci della vita di Mario
Pensioni abbiamo pensato di dare la parola ad Antonio caso Antonio caso è stato direttore la biblioteca della Camera
E con Mario hanno approfondito molti argomenti tra cui l'utopia infatti noi il il titolo dell'intervento di del dottor Caso è proprio Mario Tronti e l'utopia e in particolare facciamo riferimento a questa rivista oggi dice in sala anche Gianfranco Nappi e di infiniti mondi oltre a essere il Direttore anche personale e poi implacabilmente in fabbrica qui mentre la cura la fa e pensa a questa a questa rivista quindi
Dare la parola ad Antonio Casu ringraziandolo anche di una cosa che poi dopo parleremo che è questa stanza Mario aveva all'interno della Biblioteca della Camera e che per diciamo da da dalla a parte la la parentesi del come sempre un posto dove tutti noi potevamo andarla a trovare quindi nel dare la parola ad Antonio lo ringraziamo anche per questa cosa
In realtà sono io che ringrazio Mario di averci consentito di attivare questo percorso di riflessione sia tra noi che con altri che ha avuto inizio anni fa e la sua prima realizzazione concreta diciamo il numero undici del mi pare del diciannove
Infiniti mondi dove siamo diciotto firme quindi una riflessione corale
Un po'di scuola napoletana un po'di scuola romana altri le ultime pagine di Giulio Giorello ed altri
Una bella riflessione su vari aspetti su vari personaggi ma in realtà il filo conduttore la l'utopia
E io oggi vorrei proseguire questa riflessione a con Mark con gli anni con Mario e con gli altri
Sia rispetto alle cose che ci siamo detti sia rispetto alle cose che abbiamo ipotizzato di fare
Sia rispetto ad alcuni scritti che sono arrivati dopo penso a quello di Andrea Bianchi che è comparso da poco su critica marxista da altri contributi
La riflessione di Mario si appunta sul presente per preparare il futuro senza rinnegare il passato
La ricerca di nuove strade il lui matura da una profonda consapevolezza delle contraddizioni insite
In un contesto internazionale assegnato da vedere sono state correttamente definite le dure repliche della storia
E si confronta in particolare con il crollo delle illusioni seguito alla fine della guerra fredda naturalmente sono molte ma se dovessi indicarne tre che ricorrono negli scritti sono la pace durevole
Che non c'entra nulla con la pace perpetua recante
Il trionfo della democrazia tanto conclamato da volerne legittimare l'esportazione
Questo è un periodo che bisogna sporta la moneta universale come fondamento di un nuovo ordine economico sociale politico performante
Mentre l'unico dato realmente aggregante è una nuova sedicente libertà economica una nuova l'ex mercato Oria che non favorisce la libertà pacco dieci che generalizza la dipendenza funzionale dei ceti disagiati
Tanto da far dire con Massimo Cacciari in una prefazione un libro perché mi è venuto in mente mentre parlargli di di Miglio
Su guerra di guerra pace diritto di circa dieci anni fa
In cui Massimo cacciano di dice non soltanto lo spazio c'è il contratto
In un solo spasmo ma anche il tempo determinando per contro come non di rado avviene nei tornanti della storia
La necessità di dare un senso nuovo
Alla caduta dei ai processi storici alla caduta di paradigmi nomenclature consolidati la frase che usa tutto va resi significa
Però come il contesto storico successivo alla caduta del muro di Berlino che in Italia corrisponde è stato ricordato anche questo con grosso modo alla fine la cosiddetta Prima Repubblica
Alla fine dei partiti tradizionali all'avvento del liberismo
Alla ad un processo di disfacimento delle comunità intermedie Dellas dei partiti dei sindacati della sanità dell'istruzione
E credo osserva Andrea Bianchi
La ricerca di Tremonti si orienta sull'isomorfismo tra profezia e politica
Cioè sulla ferme dall'annuncio profetico che possono essere rielaborata nel pensiero nella trasformazione dello stato di cose esiste
Non ha notato che il suo di dialogo col linguaggio religioso tutt'altro è strumentale e neppure episodico
Ma viene osservato
Funziona raccoglierne le semantiche inutili al linguaggio politico di fin e secolo
La domanda è antica
Per andare ad opere per fare che cosa
E lui risponde a se stesso parecchie domande vuole una nuova risposta
Per questo Mario Tronti cerca nuove armi intellettuale per la vecchia guerra civile rectius si corregge Civita civili civilizzata
Che è stata la lotta di classe
Per non lasciare il dominio sul passato chi attualmente lo detiene nel presente e dunque per riacquistare la disponibilità a progettare un futuro migliore
Per attualizzare e dunque rende utile
Lo strumento culturale e politico idoneo a rappresentare i bisogni e le speranze delle classi subalterne
Una ricerca e un approccio senta re e coerentemente anti dogmatico che è un dato caratterizzante del pensiero in meglio
La stessa esperienza dei Quaderni Rossi il Polito a superare e io aggiungo laboratorio politico che la testimonianza e è stato rilevato che questo e da più d'un autore per il tentativo di liberare questo forse sono le parole di andare di liberare il pensiero marxiano ecco tra virgolette così non me ne a Peruzzi
Vedo con altruismo Dell'Anna meccanici tra dalla tradizione marxista oltre che dall'ipoteca mortale del socialismo reale confrontandola come tradizione con le contraddizioni sociali del presente
Facendolo ancora una volta in alternativa al pensiero idealista e storicista crociano che ha allungo
Ispirato alla sinistra
Che poi a questo punto in questo pressante esigenza di cercare ancora secondo le esperienze di Claudio Napoleoni
Con l'obiettivo di giungere
In nuove terre per antiche strade e l'aspetto una citazione della sorellina che la profezia si interseca con l'utopia
La sua visione nitida
Non è tempo di utopie pronto per questo è necessario tornare a parlare di utopia
Di questa consapevolezza trova conferma nel numero nel successo che quel numero di Philip manderebbe
Che dando vita a un filone cioè con una partecipazione molto diffusa dalla parte di molti
Tanto da osservare che il bisogno di Utopia cioè
Ritorna anche se non si può dire che sia oggi un bisogno di massa
Tanto per contrastare quello che lui definiva un devastante evoluzionismo politico che penalizzato il passato si determina di fatto della critica teatrale contemplando il futuro come il prodotto
Naturale di questo presente
Impostati Zandonai
Mentre come sostiene che non si può progettare il futuro senza memoria del passato delle sue ombre
Ma anche delle sue luci
è necessario tornare a parlando di utopia dunque
Lui sempre con un approccio concreto realista
Scrive che sta frase noi dietro per raggiungere le coste dell'isola di utopia
Si arriva attraversando un mare in tempesta non certo curandosi nella grande bonaccia delle Antille sembra
C'è bisogno di spine Tronti presenta l'utopia come virgolette una multa con la realtà che ancora un disperato grido di speranza che perfezione non può che assumere un segno tragico
Perché prosegue la passione utopica un'istanza soggettiva spezza la storia ora mette sottosopra
E contro cioè e ma non contro ciò che è stato questa definizione sottolinea il carattere critico di Utopia
Che non è un semplice solo sogno irrealizzabile nominato dischiudere resistenza nei confronti dell'esistente
Nei confronti dell'essere
Quasi una prefigurazione assenze citazioni
Del dovere adesso rispetto ad essa utopie richiede di affrontare tempestiva la vita non di cercare rifugio in convincimenti o finanche in dottrina rassicuranti
Continua utopia per me un al di là esito a dire mondano
Perché il mondo utili si identifica con questo mondo esattamente ciò che mi respinge ogni spinge cercarono oltre
Sento vicina per questa via ogni misura dimensione trascendente senza identificabili con le forme archeologiche che essa assuma proprio niente e ultimo giudizio compensare e un particolare
In misura politica
Che metaforicamente o all'Ico riccamente accenna qualcosa d'altro da qui da questo
C'è un terrorismo già in questa sola scelta
Perché camoscio Mario Tronti sana che non ha giocato punteggiatura non è irrilevante
Scandisce ogni fase dell'articolazione del ragionamento
Non sono virgole punti
Nasce una fase di un ragionamento che vuole evidenziare
L'ultimo Pio descritta come un bel al di là
Che indica la ricerca di una volta questa parola che ricorre spesso il buio oltre rispetto alla realtà attuale questo oltre
Abbiamo detto che non è necessariamente
Incardinati riforme religiose e tuttavia il linguaggio il dialogo con linguaggio religioso che è un elemento centrale del pensiero dei tarocchi
Egli utilizza differimenti teologici come il Magnificat Perrucci sottolinea riordinando la giustizia sociale sentite travolti
Nel Magnificat leggiamo
Abbattere i potenti innalzato gli umili ecco il tecnologico comunque martedì potenti Lazzari gli umili ecco il politico
Non è solo un richiamo religioso si intreccia con le pratiche politiche
Questo approccio suggerisce che l'utopia radice non sono politiche ma anche spirituali
Perché evidenzia l'aspirazione al cambiamento profondo delle condizioni sociali
Ed è un richiamo potente
Perché
Rettore profondo perché il Magnificat l'unico testo del Nuovo Testamento in cui si trova Dominioni umiltà no ricorre come nelle altre sei volte
Feroci aprendo il termine tappeto rosso Ines schietti indica che come umidità si latino cerca un'accezione che include un profilo di modeste di limitatezza
Personale e talvolta anche in alcune eccezioni di consapevolezza soggettiva ditale limitatezza
Da cui deriva la parola Italia rappresentata Pino
Ma la parola usata cappellino fruscio è un vocabolo che segna altre conclude dibattito classico sulla fra Unisys
Da frane è un giudico consiglio o senno stanno studiando diano etica di cui si parla di alimentato un grande dibattito quinto dito dalla politica del resto
Per una sapienza distinta dalla sua figlia
Che significa
Appunto introdurre tosse grezza pratica dunque concreta
è andato a prendere un punto in cui c'è di nuovo quella che lui sta a cuore la concretezza
La saggezza concreta
Che quindi non comporta la mera soggezione al divino al destino individuale
Ma implica una partecipazione attiva una scelta consapevole
Massenzio
E in questa ripartizione degli ambiti la perpetrazione del futuro che nasce dall'analisi del precedente risento necessità della mediazione della politica
Laddove sia proprio ridò la parola magica
Non ho proprio mentre in sostanza sostiene praticamente dichiarando blocchi una parola casi Ezio Borciani
E ancora molto più grave nominare del tutto diversamente il nome di tutto quel nome si era perduto e non mai trovato che mi ricorda un po'
Una spezzoni vari di Massimo Cacciari
Che introduce questo numero
Quando parla
Doyle
Del Santa Daniels Peruzzi trova esaltata
Non c'è proprio non lo fa forza messianica adattare il nostro pensiero
E De Torre nostro pensiero a una debole forza messianica ma è tutto quello che che possiamo coltivare
Perfetto che la solare utopia concreta che oggi c'è concesse a tenere insieme viene specificato dalla linea credo che l'articolo due della prassi sociale di Max Davidson sono laggiù intimo di Kierkegaard infranto al mondo Cambon abbandonare il vecchio per dare spazio in modo che a tal fine
Al calcio altra frase
A mio avviso è straordinaria
A tal fine democraticamente il tavolo decade a Massa
L'individuo libere Asti linguisticamente non sale a persone
Purtuttavia teologico politica dietro di cacciata in interiore o meno
Dall'altro riconosce una dimensione religiosa nell'utopia un'aspirazione cioè romana a qualcosa di superiore che risponde a un bisogno umano fondamentale di giustizia e redenzione
La sua concezione futura include una domanda di redenzione dalle ingiustizie
Suggerendo che il cambiamento sociale ha detto che non sono un'analisi critica prevale la rotta manca una visione che trascende la dimensione esclusivamente materiale cercando una salvezza sociale
Non individua
è questo che intende quando parla in redazione
Do la parola ancora lui redimere quelli che stanno in basso nella società dalla loro condizione di subalternità in perfetta coerenza con gli assunti che sosteneva fin dall'inizio della sua deposizione
L'emancipazione del proletariato era all'inizio come una prova emancipare tutta l'umanità la definisce utopia non realizzata conclude amaramente ma
Senza l'assegnazione tant'è che mentre non si è realizzato
Il passaggio dall'utopia alla scienza
Facilmente avviene
E precisa e non da oggi
Quella è un'utopia alla distruttive i casi sono infinite
Per questo emerge un rinnovato bisogno di utopia hanno tutti a che assume una connotazione di nuovo un inciso forza necessariamente teologico e politico
Eccoci concludo con le sue parole
Cioè per riconoscere lucidamente coraggiosamente nell'utopia anche un'ambulanza la sua moto religiosa e del religioso cristiano perché c'è l'aspirazione a qualcosa che qui non c'è l'attesa di una venuta del tempo o altro
E qui faccio una brevissima pausa per dire anche l'uso del tempo qui
Non è promosso non è il tempo quantitativo
Non ho in mente il Kairos il tempo porto che prima il tempo dell'attesa e poi il tempo opportuno quello delle scelte
Non è una dimensione quantitativa è una dimensione attiva
Qualitativa
Ebbene dice c'è la domanda di redenzione dalle ingiustizie
Cioè intravedere la meta finale di una storia della salvezza cioè
Concludo non ci viene concessa papà conquistata
Grazie Grazia Antonio e molto interessante il riferimento all'italiano di Mario alla lingua di Mario chiaramente la scritta Asor Rosa quindi non possiamo dire nulla
Ma nel dare la parola Miramax per esempio sottolineo una cosa che mi colpì tantissimo a un certo punto allora con Miriam io mica me Mario sì siamo consigliarci arresti quindi ormai non in
INA d'anni fa poi chiaramente il rapporto ha proseguito ha proseguito azionate proseguire in questa stanza bellissima del senatore dove potevamo vedere Porro Menia passato poi alla stessa stanza invece della Biblioteca della Camera altrettanto bella
E Mario è stato un maestro per noi però la cosa bellissime che non è mai stato non solo su un piedistallo come magari un maestro e uno pensa che deve passare ma soprattutto non è mai stato paternalistico e cioè sempre riconosciuta noi un'autonomia su tutto quindi a un certo punto all'interno del CRS ci fu un po'una una specie di dire Mario e scrisse una lettera e attenzione era una ditta rivolta a i giovani del CRS però Mario giustamente anziché usare il sostantivo i giovani lo so l'aggettivo e scrisse una lettera ai più giovani compagnie CRS e io credo in questa scelta di passare dal sostantivo
Che chiaramente ci poteva stare alla CTV c'è molto di Mario c'è proprio l'idea che lui era semplicemente anagraficamente più vecchio Dinoi ma non è che noi eravamo i giovani quelli a cui dovrà insegnare qualcosa ai Ramones Pinetti più giovani ma era una constatazione anagrafica non c'era nulla di del maestro che sale in cattedra per questo come li ha mai abbiamo abbiamo pensato di raccontare quello che è stato un po'l'apprendistato che mira ma uso da Mario in tutti questi anni quindi nel darle la parola la ringrazio
Prendiamo atto racconta
Grazie grazie
Tutti per essere qui grazie per avermi dato questa opportunità di scambiare
Questo momento così che sento così affettuoso sebbene aulico di ricordo di Mario
Io appunto racconterò qualcosa di di personale di personale sul mio percorso politico P. crescita di apprendimento
Ma anche sullo scambio quo avuto con Mario
Un apprendimento che Rita
Che esca seguito al al mio incontro con Mario che ha anche segnato delle scelte di vita fondamentali
Graziella alle riflessioni e le grandi riflessioni
Che facevamo insieme
Nel contesto appunto del CRS come diceva Lorenzo
Mi ha mi ha aiutata interrogarmi su come impiegare la mia conoscenza il mio studio la mia testa il pensiero
Verso dove dirigerlo eh dove dove investire le mie energie in effetti precisamente un apprendimento che mi ha aiutata di interrogarmi su dove stare
Questa era una domanda che Mario si poneva e si poneva sperso dove sono qual è la mia parte
Meditata tantissimo da vicino e poi da lontano
Così condividendo un qualcosa di me con voi stasera vorrei a onorare la memoria di Mario politico del pensiero filosofico anche un uomo
Pieno di dire uniati di affetto Imam di gioia
Di
Di momenti molto molto spensierati che abbiamo passato
In questo senso
Questo non è un caso in questo senso vorrei in qualche modo mi propongo di superare quel dualismo fra mente e corpo per un po'dominante che che rivali il il card dominato un po'il modo di descrivere la realtà soprattutto per la realtà delle persone chi è quella persona un pensatore
Quali le merchant un ballerino quello invece un
Quindi creando una artificiosa mi ha visto
Divisione Trust fra mente e corpo
La mia riflessione sul pezzo è proseguita successivamente grazie anche al alle letture alle pratiche femministe però devo dirvi stasera che
La prima persona che per me ha rappresentato ha incarnato per l'Unione
Molto armonica ma sempre intenzione in un certo senso fra mente e corpo è stato Mario Tronti
Io l'ho conosciuto nel due mila cinque all'incirca
Arriva il suo arresto e grazie all'invito della mia relatrice di testi la professoressa Rita Di Leo da me stimatissima anche molto temuta
è
Avevo ventitré anni e stiamo lavorando va bene su una tesi sulla Paris sestina
E l'incontrai diverse persone a cui sono ancora legata come Lorenzo Teodonio OPAS quale Serra Michela Cherie mele che per cui ho ancora un grande affetto sconosciuto Tronti
Il padre indotto notissimo padre dell'opera Isma'italiano che in quel periodo impazzava suo malgrado perché ai movimenti studenteschi lo associavano a anteriori Negri che in quel momento era molto forte nella nell'ispirazione del proteste dentro le università
Per via dei libri e delle pubblicazioni sulla moltitudine eccetera
Il grande filosofo
A
Se posso commenta con noi perché eravamo un gruppo i più giovani del CRS non solo con grande gentilezza
In un modo da farti sentire visto riconosciuto ma anche con interesse con curiosità ponendoci delle domande mettendoci di fronte a ai quesiti che lui stesso aveva
Quindi in qualche modo riconoscendo cinque in una situazione di
E quelli Lanza oserei dire
E insieme pensavamo ai grandissimi temi della lotta dell'organizzazione politica della crisi del partito
E dei sindacati da quel momento da cui in quel periodo la mia passioni forse direi che è nata proprio in senso di nuovo anche
Di interesse proprio tipo non solo intellettuale per il lavoro organizzato per il sindacalismo
è noto che è nata lì ed è proseguita in seguito anche all'estero ma tutt'oggi lavoro per il sindacato della conoscenza la Flc CGIL
E quindi anche questo lo devo a un certo senso a Mario Tronti
Allo stesso tempo mi piace raccontarmi che alle nostre riunioni esistenze parlava spontaneamente
Di come stavamo di cosa facevamo
Non non mancava Mario di accennare ai Grandi Progetti di Antonia ai viaggi di Carlo prima di conoscere Lenna sua moglie
Sapevamo già in qualche modo della sua grande forzato il suo calore umano
Nemmeno in largo mentite Abu per noi non c'era una divisione netta fra
Il il il il pensiero
Politico lo sforzo è il riconoscimento di chi siamo anche come esseri umani
Perciò per me è stato molto importante poi va be'
Sempre per rimanere in Xu questo ambito
Per qualche altro secondo ci fu un evento di gioia travolgente quando nacquero i suoi nipoti cioè veramente che volle condividere con grande con grande con grande gioia in seguito alla nascita di vittoria mi ricordi io
Mi ricordo scoprì
Gli imperdonabili di Cristina Campo
C'è una storia dietro rispetto a Mila al nome della prima nipote di Mario e a questo libro e quindi anche lì infilati in Unione il collegamento fra momenti di vita e momenti di di apprendimento intellettuale
Quando ci parlava dei suoi nipoti Mario era
Molto sicuro del fatto che per loro per noi in quel momento erano la cosa più importante riserva
Mi ricordo quasi letteralmente diceva quando arrivano loro qualsiasi cosa io stia scrivendo lo stia leggendo stia pensando facendo butto tutto
Faceva proprio così
Oltre tutto e vado da loro perché loro sono per me una finestra una finestra su qualcosa di nuovo qualcosa che per me sconosciuto e affascinante qualcosa dai dal dalla quale io posso apprende qualcosa che non vorrei mai perdere
In questo
Vorrei sottolineare che era un buon filosofo estremamente raffinato
Molto umano sempre molto ma non ha raccontato e tanto anche della sua militanza della sua politica attiva sin dagli anni Cinquanta fuori dalle fabbriche
Dal poi dentro e fuori il PC dentro è fuori i DS il Partito Democratico
Quel periodo
In quel periodo c'è stata anche la ripubblicazione di operai e Capitale quindi un Mario
Dei primi diciamo dei dei fra e non proprio dei primissimi però dei dei primi scritti possiamo dire abbiamo letto quelli quel largo libero con grandissima voracità
Era un periodo anche da un punto di vista politico di grandissima incertezza sul presente su quello che sarebbe stato del partito del
Del PD su quello che era il mondo del lavoro provvedevamo da un trentennio di controrivoluzione neoliberista
Un trentenne o che aveva fortemente indebolito come è già stato richiamato i partiti sindacati ma anche da un punto di vista oggettivo economico la classe lavoratrice
E quindi c'era una grande incertezza
Eppure
In tutto può essere Mario non ha mai rinunciato nel suo dialogo comunque noi a a
A parlare dell'azione
A parlare di una pensiero che sia e in qualche modo tolto alla costruzione di un'azione perso secondo me è l'insegnamento più significativo più prezioso che io ho raccolto da Mario
Però dall'altra parte anche lì dovetti sembra che ci sia un deserto
Pensare a immaginarla trova la essi utile ad essa
Verso la cosa che mi ha che mi ha segnata di più processato anche un periodo comunque di
Di alcune azioni politiche che abbiamo fatto partecipavamo alle manifestazioni abbiano operato questo gruppo che cercava di cercava una sponda ecco abbiamo avuto anche una
Di un avvicinamento alla FIOM per per che poi ci ha consentito di di scrivere un libro su Pomigliano sulla
Una lotta politica sindacale a Pomigliano molto importante
Sicuramente in questo periodo è nato per in me un fortissimo desiderio di militanza quello che di dicembre poi mi ha portato a seguire
La strada del sindacalismo del sindacalismo tuttavia internazionale infatti inseguito attraverso una borsa di studio nella sapienza sono andata a fare una ricerca in altri luoghi
Il Sudafrica un Paese fosse rivoluzionario dove la lotta politica era
Molto accesa e per dirla come come per dirla con Mario un tempo in cui il conflitto era altissimo tra capitale e lavoro
Ylenia comunicazioni con Mario e sono rimasto io ho continuato a informarlo
Era un po'ambivalente è perché gli dispiaceva di questa mia scelta ma nello stesso tempo
Condivideva con partita la mia gioia
E le mie il mio entusiasmo infatti
In quel periodo mi sono impegnata molto nel movimento operaio sudafricano che era un un soggetto politico fortissimo
Nonostante le sproporzioni di forza da un punto di vista economico fossero incredibili anche molto peggiori di quelle che avevamo qui in Occidente però o da un punto di vista appunto di di forza nella società è di di di risposta politica e impatto anche ideologico era ancora un soggetto forte
E quindi in questa in questa militanza di nuovo io ho aspirato
A di nuovo a collegarmi con la
Con un un pensiero di una visione della militanza che avevo apprezzo grazie a Mario una visione della delicatezza che collegata alla libertà
In questo senso è stata da una parte nel se guardo indietro un processo di presa di coscienza della sconfitta storica per la sofferenza in cucina avevamo
Di questa realtà che ci sovrasta
Del fatto che il
Nostro nemico in quel periodo sembrava più potente che mai
è però un desiderio anche una consapevolezza di una certa responsabilità nei confronti di questa realtà nei confronti di pensare oltre immaginare oltre la realtà che vediamo
Secondo i mari era importante vedere il filo che collegava immoli né monarchie assolute e le democrazie contemporanee secondo Mario il il nemico
Era in quel periodo un senso comune maggioritario che crea comportamenti e pensieri omogeneizzati
E perso il il nemico del pensiero libero passo che io che nomi che io volevo combattere e questo pensiero omogeneizzato caratteristico secondo Mario dell'attuale di disordine democratico
In questo disordine democratico
C'è una pretesa
Che io ho potuto mettere in discussione anche grazie ad una istanza non solo intellettuale ma anche fisica una pretesa che in Occidente si viva nel migliore dei mondi possibili
E che non potrebbe essere altrimenti potremmo forse solo un per migliorarlo ma che è un mondo sostanzialmente perfetto
Questo disordine invece secondo Mario secondo me produceva una servitù volontaria e maggioritaria di cui è necessario prendere coscienza inoltre come dicevo prima la la libertà è per me anche questo lo apprezzo
Responsabilità responsabilità individuale e coscienza di essere parte di qualcosa di più grande di qualcosa di collettivo attraverso sia la memoria che la ricerca di altri che vedono nelle relazioni necessarie alla riproduzione sociale nel sistema capitalistico dunque nello sfruttamento dell'estrazione
Di più del di plusvalore scusate illecite il maxi a Nancy poco dell'uomo sull'uomo
Il grimaldello da fare saltare quindi cercare queste persone riconnettersi alla memoria e vedere se come partenza di di di collettivo qualcosa di grande e che c'era prima è che ci sarà
Così la responsabilità ci spinge ad anelare la costruzione di un noi e ci spinge alla lotta politica
Cito travolti il pensiero di libertà non può essere il privilegio di pochi non si è mai completamente liberi da soli
Grazie a Milano grazie mille del tuo intervento ora dare la parola a Marotta dice che con Mario avuto un'amicizia tra pluriennale risale ai tempi dei tempi e quindi e neanche c'è bisogno di presentarlo quindi dare la parola a Mauro e lo ringraziamo per questo suo intervento
Ci siamo sì
Beh io intanto come come fa tanto nel caso vorrei perché da un riconoscimento e un ringraziamento
Gianfranco Nappi alla rivista che in qualche modo è diventata l'occasione per questo nostro incontro che pubblica tra l'altro anche questo mio intervento diciamo ciclico nel senso queste stagioni di tronchi che io non vi recito di nuovo
Ma che
Come dire furono inaugurate in occasione dei settant'anni di vario allora
Andata quel con vento di Siena
Stupendo
E poi dieci anni dopo ci fu un aggiornamento poi a Nova ogni dieci anni aggiunge una parte pratica di Luca chiamava la mia dice porta con la tua poesia testo si caratterizza soprattutto per la brevità diciamo così
E a questo punto il pubblicate ringrazio molto
Gian Franco anche sulla rivista
Ora
Io citerei ricordare abbiamo fatto anche in occasione della presentazione che abbia fatto a Napoli
Da Bassolino alla fondazione sud
E quello che poi il gruppo si tende inevitabilmente a dimenticare o anche quasi a catalogare come una fase chiamiamola così giovanile di Tronti
Questa fase dell'opera Isma'
E in generale io richiamo sempre perché probabilmente puro si dimentica le cose ma insomma la rivoluzione dei congressi
Cioè quello che nell'ortodossia marxiana rappresentò il passaggio dal capitale crudelissimo
E e questo è proprio è una specie di lotta di liberazione caso usato a un certo punto questa parola dal dogmatismo che per un'intera generazione di intellettuali giovani informazione come appunto era era la mia
E fu una una grande liberazione
Perché passando diciamo così dalle gabbie del materialismo storico e dialettico a una specie diciamo di rivoluzione epistemologica
Il libro ebbe una grande fortuna e in ronde risse erano alla leva e D'Alema era molto semplice problema dov'era l'accumulazione del capitale il problema era la lotta allo sconto
Marion sposto diciamo ci fu un bellissimo saggio formativo fondamentale di Umberto Coldagelli sulla mobilitazione del lavoro delle campagne per indossare in Inghilterra perché era importante perché in realtà lo scontro cominciarla
L'accumulazione del capitale avviene perché bisogna sottrarre
Al manodopera
Dei telai e vede filatura diciamo così delle campagne il controllo allora l'aggettivo certamente questi non si muoveva la mandavano in città ci teneva ad attenersi il loro come dire punto di forza che era agricolo che aggiusta aggiungevano questa e e ed è un po'sembrava assai ordinario perché il fenomeno da cui poi nasce la manifattura manifatture una centralizzazione non technology anche tecnologico ma di potere
Posso il marchio distintivo di Mario Tronti per tutta la sua vita cioè la cifra dello scontro come dinamica diciamo così
Potremmo dire quasi del mondo del pianeta insomma ecco perché in lui c'è questa settorialità che ritornerà poi in varie vesti momenti fasi eccetera
Però è importante anche perché e in quella rottura che si crea potremmo dire il brand Tronti oggi si potrà più no perché c'è questo questo pensiero che regge poi e regge grazie ad una serie di caratteristiche sono state richiamate
Uniche lo stile di Mario
Che Alberto in una di queste occasioni proprio a Siena mi ricordo definì parata dico cioè lordo Lost vive nella affermazione
Non ci sono al mondo in dimostrazioni Mario Tronti ci sono degli scenari affermativi trattati fra il tono molto la mentalità dei giovani insomma no a meno del giovane chiamiamoli così
Tendenzialmente rivoluzionari non non non non ci fai continui mettiamo da argomenta dopo un po'capisci che il meccanismo è quello Mario era così e questo stile naturalmente ha creato una fascinazione straordinaria ed è rimasto lo stesso nel tempo
Pur variando potremmo dire gli argomenti
Tratto Mario ma una volta mi ricordo disse una frase del tipo io poi qualunque cosa dovessi scrivere io sarò sempre quello per gli operai e Capitale ma lo diceva con annesso dell'impianto di rassegnazione com'era durissima prigionia registrata ma in fondo diciamo
E così e questo fenomeno va capito anche per per come dire comprenderla lunga durata di questo pensiero la sua
Come dire il residente oggi si verrebbe popolarità presso un pubblico dalla sinistra molto ampio molto ampio
Poi c'è la stagione dell'autonomia del pulito
Anche di questo adesso si parla poco ma guardate io poi per carità son finito a fare il politologo quindi in qualche modo mi sono accorto che tratta la politica veniva studiata autonomamente
Da generazioni eclatante tanta gente ma l'idea che Mario mettesse la politica al primo posto
Nel contesto appunto del determinismo storico e dialettico per cui prima c'è la struttura e dopo i rivali la sovrastruttura e poi ci stavano pure i partiti dal come si dice è una specie di intendenza di seguire a questa Ford per il movimento operaio dell'epoca veramente una rottura e come al solito un anticipo perché poi dopo un po'si arrivò al compromesso storico si arrivò all'idea che in realtà forse forse si poteva pure prendere il potere
Però questo rifiuto di andare a prendere il potere
è quello che crea il bipartitismo imperfetto come dire che ci ha condannato per quarant'anni si potrebbe dire ad una opposizione
Posteri re perché in fondo nelle città tanto quanto si poteva pure commettere diciamo così il sacrilegio di vendersi
Il governo ma per andarsi a prendere quella ce l'hanno perché noi stavamo da un'altra parte Mario
E Mario comincia a ragionare sul voto utile politico un libricino delizioso peraltro sempre con quella chiave storica che è stata anche qua richiamata propose il suo rapporto con Miglio riposante Barion pensatore straordinario veramente eretico
Perché Mario fa questo libro con due suoi collaboratori
A proposito della rivoluzione vincente
Perché lui va a prendere questo passaggio di cromo del stato rivoluzione in Inghilterra verso i cento perché data la prima rivoluzione borghese e gli interessa andare a capire come e perché quella cosa ha funzionato
è una anche questa è una pista assolutamente inedita diciamo così che poi si ritroverà in quella sua consuetudine con con Miglio
E con tutta la squadra di Miglio che non è la lega ma è la scuola diciamo della storiografia costituzionale tedesca di cui poi rotte schiera faranno una meravigliosa antologia
Che va a guardare diciamo un anno il modello di costruzione centralizzata dello Stato liberale post assolutistico ma invece questa costruzione per ceti costruzioni praticamente per nuclei chiamiamoli così sociali di politica Takuto nascono i partiti
Mario su questo era estremamente attento a passarsi attento da sdoganare potremmo dire oggi Carl Schmitt molto prima che venisse sdoganato
Gianfranco Fini diciamo così quindi questa autonomia del politico e l'appuntamento che lui anticipa e al quale il partito
Come dire accomuna i soliti dieci barra dodici anni di ritardo e poi a quel punto e parte tanti perdiamo la perdiamo la parentesi negli anni ottanta prendiamo l'aggancio alla possibilità del potere gli anni Ottanta continuiamo a essere lentamente
All'opposizione Mario aveva già dato il tracciato una linea
E poi non spunti
Quindi attenzione cioè una fase molto importante molto ricca di simbiosi fra il suo pensiero e la pulizia
è vero che poi a un certo punto questo
Si interrompe è vero che giustamente molti ricordano Rita Rita developer prima che poi varie era un grande togliattiana
Insomma i libri per affascinare come si dice tutti nuovi è però la politica andiamo sordo cerchiamo di e e questo era una sorta di non di doppiezza diciamo di dualismo che con Mario funzionano molto bene
Quindi
A questo punto mi tocca sì fare un riferimento invece e questo anche è stato ripreso il suo stile di vita di scrittura la scrittura l'abbiamo già detta lo stile di vita ne ha parlato Anna Anna Finocchiaro insomma i kosovari era unico
Abitava al Laurentino trentotto
Si ricava un umane una metro per arrivare qua
Ma dico io scusate ma dove ho trovato un altro intellettuale così
Quale che sia diciamo così l'arco della sinistra cui fate riferimento
E questo faceva parte del fascino del carisma di Mario questo stare sempre insieme la persona il pensiero
In questa sua
Incredibile come dire
Umanità
La parola più semplice para così chiunque lo conoscesse
Rimaneva anche molto sorpreso impegni sia di mare atterriti
Non faceva sconti a nessuno
Io mi ricordo una volta quando uscì quell'uomo suo libricino
Posso su sul Secolo sul Novecento adesso mi sfugge come il titolo eccetera mi toccò fare una trasmissione teso
E inclinati Versace a che peccato ci è toccato la parte sbagliata del Novecento questa cosa alluda ripeteva sempre
E io fra me e me confesso compra forse come si dice di
Insomma a Polignano c'ha i suoi limiti però pensavo caspita in quell'altra metà abbiamo fatto sessanta milioni di morti sa in due guerre civili europee francamente Belisario risparmiati ma Mario su questo
Poi si parlava dei nipotini e ed era tutto il ciuccio nel diciamo così
E questo era era era fatto così insomma e
Della mitezza diciamo così del tratto umano non ti doveva ingannare sul assoluta durezza del tratto per tratto teorico
E come dire un ottimo accenda inevitabile appunto come come richiamato Lorenzo
Io ho passato una vita con Mario nel senso che insomma la vita mia perché qui cioè vent'anni più e quindi
L'ho conosciuto da da piccolissimo
E naturalmente la prima fase è stata molto influenzata da Mario
Fino agli anni di laboratorio politico
Marisa che tanto per capire qual era il clima intellettuale dei primi dei primi anni Ottanta vendeva a tredici mila copie ma vi immaginate voi adesso tredici mila persone che si configura ISS a lecco no come laboratorio politico
E era anche il periodo in cui Mario aveva messo mano a questo grande qua vedete una poliedricità cioè quell'autonomia del politico l'aveva portato se ne parla pochissimo
A riflettere su questa ricerca sul partito sta suo l'ATC lui cercava sempre questa strada righe ma cerchiamo di capire come e perché poi tutti ci siamo abituati all'idea del partito sta e anche dello stato dei partiti di appartenenza pazzo categorie abbiamo come dire recuperata Mario aveva cominciato questo lavoro molto insieme anche ad Aris Accornero
E e ed è stato come dire un impianto
Metodologico importante che dentro l'operazione laboratorio politico si ritrova quindi anche una mente molto curiosa la corsa di Mariella straordinaria quando si parlava diciamo
Potito
E appunto io mi sono ritrovato poi dopo a prender la mia strada
Il politologo chiamiamolo così non ortodosso ma insomma
Certo in qualche modo
Sempre con la sua curiosità e però la cosa che mi piace ricordare di cui sono veramente più
Ma veramente felice io sono rimasto per tutta la vita un amico ordinario un amico e dalla sua famiglia
Cioè stavamo passavamo insieme come si dice infine l'anno nella casa di campagna
Quando
Va be'insomma andavamo a trovarli a Ferentillo c'era sempre un'attuazione terribile radioso
E quindi lo facciamo con le bambine la staffetta Paola mia moglie rio queste bambine fuori dal finestrino e Marielle Ina che pigliavano e portavano in casa e poi una volta alcun allargamento terribile sull'autostrada rimanemmo bloccati Mariano
Ma insomma
Era così
I infine vanno insieme in campagna e questi viaggi io ho fatto con Mario due viaggi bellissimi
Uno appunto in Francia sembrano
Dove c'era questo un mulino che noi avevamo preso e e lui stava di questa calda chiamava il Cupolone questa questa Camera stava
Ed era così era diciamo
Di una assoluta normalità
Anche qua raccontavo prima l'episodio ma insomma lo dico in trenta secondi in vita per riempire m'aveva detto mi raccomando
Non quelle cose meridionali vari uno che la sera non c'era proprio e io la prima sera eccome perché a loro ci fermammo accenno antico che io me ne vado Protection panino Mario lasciato va in camera
E la mattina lo vedo un po'perplesso a un certo punto ci fermammo turni uno di questi gioielli romanici
E etico meglio ma non lo so più mi rendo conto che tu non ce l'andiamo al ristorante fra il look
Dico ma Passigli ma come no insomma ci facemmo una di quelle mangiate in periferia con in uno di questi Rognoni che poi qui veniva da quella zona lì del mercato figura di io che pensavo che dovevamo andare avanti a pastine e quello nel seggio controesame Rogno fisso e Mario era questo qui
E poi invece si insomma l'altro un altro viaggio bellissimo
In in Austria
L'assessore chi e Cecoslovacchia era prima diciamo così
Del Grande Crollo credo sarebbe stato l'ottantaquattro ottantacinque
E ed e due aneddoti anche qua chiave diciamo per capire l'uomo naturalmente dove mo'fermarci a Mark San Floriano a Mario piaceva moltissimo Bruckner e come ente Bruckner e come entrammo
Stacca scoppiano praticamente l'organo che Bruckner aveva suonato praticamente fino alla morte come se ci avessero aspettato
E a un certo punto abbiamo nella criptate rendere omaggio al grande prudenza
E e lo facciamo in tempo ad entrare che arriva Sacco
Requisiti agrituristici vale il gruppo che stiamo andando petto ma noi propone e e qui si PC si dispongono i ad arco e parti un coro meraviglioso insomma l'abbiamo fatta apposta Mario in questo era era veramente particolare
E a Vienna naturalmente la visita d'obbligo fu al karma Zoff
Che uno quando lo vedo io mi commuovo ancora
E questo fortilizio operaio
Per la resistenza fina
E a
Dunque a proposito mi viene un po'da ridere proprie a proposito di di finale diciamo così l'ultima volta con Mario
E poche settimane prima che si ammalasse l'ultima volta che l'ho visto
è stata in ascensore
Si è fermata l'ascensore dove abitava ventesimo che hanno poi dice
E si bloccasse ascensori ci siamo rimasti Meggiorini
Parola memoria lena che si disperava avanti indietro valore delle mille cento persone ambizione pazienza a te è è la è naturalmente passabili qualcuno Laurentino del talk c'è voluta la verzura Borra e e Mario stava là insomma che di Cima che c'è qualche problema no ma fino al mare quasi cioè malarica noma Figo ah va bene tutto bene allora ci stanno dicendo a proposito insomma c'è un dialogo naturalmente anche questo molto come si dice
Quasi potremmo dire paradigmatico dov'è che puoi fare l'ultimo dialogo se non su questi ascensore
Che fa su e perché grazie
E l'assenso di cui noi avremmo la tempura sugli ascensori quando andammo a Madrid dalla Camera dei deputati il fumo e ospiti di Palo Iglesias prendiamo Mario l'ascensore evidentemente
C'è un problema o gli ascensori rimanendo bloccati nella nell'ascensore della Camera chiaramente la compra commessa che ci accompagnerà preoccupatissima perché vedeva che noi eravamo tutti così pesce marionette è stato il primo arriverà a cercare di tranquillizzare questa ragazza che era preoccupatissima pure lì la differenza Samo dentro la Camera dei Deputati spagnola la cosa si sarebbe risolta imprevisti infatti si risolse in brevissimo però evidentemente c'era un rapporto tra Mario di ascensori abbastanza
Complicato e nel dare la parola a un altro amico politico di Mario che anche l'intervento conclusivo Francesco Bertucci
Mi piace quest'ultima diciamo quest'ultima considerazione che faccio certo però parla tutte persone del Sud doppio meno del Sud Francesco
è del Sud relativamente nel senso che delle Marche e quindi è interessantissimo no il legame che Mario aveva con l'Umbria ora ma ora ha ricordato la la casa bellissima di Ferentillo dove tutti siamo andati ma magari alcun legame fortissimo poi la Valnerina finisce fisso dove cioè questo manoscritto di dell'infinito di Leopardi che Mario aveva la cartolina riprodotte teneva nello studio quindi era un rapporto con tutta quella parte dell'Italia molto molto intenso quindi mi piace anche un poche appunto a a finire di parlare di Mario attivarli proprio di quelle colline marchigiane che tanto ci piacevano e pressione a Mario quindi nel dare la parola Francesco ringrazio ringrazio ancora la presenza di tutti voi andrebbe anche organizzato questo incontro nel dare la parola Francesco cerchiamo anche di e capire come come proseguire questo dialogo di oggi che avete visto è stato molto bello perché dal personale al politico e viceversa e quindi speriamo che sia d'inizio di di un qualcosa grazie Francesco
Grazie a Lorenzo Teodonio per questa rappresentazione per aver coordinato questo incontro
Così ricco così bello dove c'è
Tanta profondità ma anche tanto tanta umanità tanto affetto come diceva Miriam tant'tanto personale
Ma io devo confessare all'inizio intanto la la la gratitudine per poter essere qui poter partecipare
A questo incontro da relatore potrei essere anche annoverato tra gli amici politici di Mario Tronti voglio ringraziare il motore di questo incontro
Andrea Bianchi direttore dell'ufficio studi
Del gruppo del partito democratico senza cui quest'incontro non non ci sarebbe stato che ha scritto delle cose
Di grande profondità su Mario Tronti che con Mario come veniva ricordato ha curato un libro bellissimo pubblicato nel due mila diciannove e poi fate neri fate ringraziare anche da parte mia Gianfranco Nappi perché noi siamo qui per infiniti mondi questa rivista
Davvero o un un manuale pieno di di di ricchezza di spunti per chi voglia fare politica per chi intenda la politica come militanza come come cultura politica io devo confessare all'inizio di questo intervento innanzitutto
Appunto una mia difficoltà è una mia inadeguatezza di fronte a Mario Tronti
Cioè io quando leggo Mario ho sempre io dà un senso di vertigine innanzitutto spero di non essere l'unico ma io ho sempre questa questa sensazione perché c'è appunto un'enormità del pensiero una forza del pensiero una una una chiamata anche di questo di questo pensiero che è sempre di grande suggestione fortissima e poi lo stile che qui prima
Mauro ricordava uno stile che sin appunto da operai e Capitale
Ha saputo fare innamorare intere generazioni non solo degli anni sessanta e poi degli anni settanta ma anche in un tempo recente non è un caso che Mario Tronti sia tra i pensatori italiani uno uno dei più tradotti all'estero è uno dei più studiati anche nelle università fuori dall'Italia non è un caso
C'è una grande forza dirompente il suo pensiero io ricordo distintamente
Concede anche a me
Un passaggio personale
Ricordo distintamente quando conosciuto Mario
Era il mille novecentonovantasette la prima novantasette io mi ero appena laureato e stavo facendo
Un avevo un contratto presso l'ufficio studi nazionale delle ACLI che sono le associazioni cristiane dei lavoratori italiani
Lì e
Dentro dentro le ACLI da un po'di tempo c'era una una fucina che dava vita non so se c'è ancora in sala Claudio Sardo
Forse dovuto andar via che dava vita ad un esperimento intellettuale assolutamente originale
Che si chiamava bailamme rivista di spiritualità e politica
E
I Mario teneva moltissimo a quella rivista cui uno degli animatori l'animatore penso insostituibile poi qui c'è Antonia e ci sono lena che che penso possano essere d'accordo come di quella rivista era Giuseppe Trotta
A quella rivista Mario teneva tantissimo a a quel filone che teneva insieme appunto spiritualità il politica la teologia politica la sua forza
Rivoluzionaria Pino Trotta
Il capo ufficio studi te delle ACLI con il quale io lavoravo a Tino troppo la volle dentro le ACLI portare avanti una ricerca sul sull'opera Isma'politico
E quindi ricordo distintamente quel giorno quando
Devo dire con accomunando un grande ritardo sull'orario nostro appuntamento Mario arrivo che varia dal fratello è arrivato penso eravamo a a Trastevere ma verso la stazione di Trastevere arrivo penso a piedi da casa
Aveva camminato parla Mario di queste sue camminate lunghissime per per la città che lo rendevano libero anche in questo suo testo molto bello che il testo per i suoi novant'anni che poi è stato pubblicato nel due mila ventuno da un'editrice che ha ripubblicato tutti i testi dell'opera il mo'che si chiama derive Approdi
E che si intitola la saggezza del potere insomma Mario arrivo e mi colpì immediatamente mare ragiona figura leggendaria appunto di innanzitutto per il il carisma del dell'opera Isma'
E la sua umanità era disarmante la sua semplicità il suo tratto umano che ha sempre conservato
E ha alla quale io otto assolutamente una imprescindibile formidabile insuperabile categoria politica Mario
Era le cose che lui diceva e questo gli davano tutta la sua forza
Se io dovessi dire
Anzi prima di questo devo dire per per traumi d'impaccio ripetente di questa Ina inadeguatezza manifesto devo dire che l'attualità oggi di Mario e gigantesca prima la culti la sinistra e per la cultura politica dalla sinistra
Dopo decenni in cui la sinistra dall'ottantanove importata traumatica per per Mario Tronti non solo per Mario Tronti ma su cui Mario torna sempre come data periodi Sante dalla quale non si può prescindere
Dall'ottantanove in poi a Anna qui tu interrompi mi si addicono a una cosa sbagliata
La la sinistra ha passato i suoi decenni a tentare di nascondere quello che era da dove veniva a tentare di de ideologizzare
De politicizzare storicizzare mimetizzarsi fa
Finta di non appartenere a nulla in particolare e ha finito appunto per non essere più identificata con nulla non essere più riconosciuta
E la sconfitta gigantesca che noi abbiamo Unasca innanzitutto di questi tempi una sconfitta politica di fronte a una destra che invece è assolutamente politica ferocemente politica anche se in maniera in maniera regressiva ma che tende appunto a riconquistare sempre spazi politiche Ripoli tipizzare tutto fino a cercare di rompere anche il legame il substrato che c'è tra la la la il nostro da le basi della nostra Repubblica e il sentimento comune popolare e quindi l'attualità di un anno la gigantesca e e e dico una cosa
Stando a Mario
E questo suo testo e Mario dice
Senta io sento di essere sanno di essere uno dei terminali infinitesimo
Storia di lunga durata
Storia millenaria eterna delle classi subalterni
Io ho imparato questo da Mario Tronti
E dentro quest'insegnamento c'è tutto c'è l'insegnamento soprattutto nei tempi più difficili a cercare di non perdersi come veniva detto cercare di capire
Da che parte depistare qual è la parte che devi cercare di rappresentare e Mario dice
E perché qui c'è un altro concetto fondamentale per chi voglia tentare di fare politica
Non voglio cercare di farla solamente come occupazione mediatica magari appunto saltando di trasmissione in trasmissione e il lasciando ad altri però di decidere le le sorti di milioni di di di di di di persone dentro i gabinetti economici o finanziari
La classe operaia che appartiene di diritto alla storia le classi subalterne
Io sento di essere solo di essere uno dei terminali delle classi subalterne
Di fatto si scrolla di dosso il peso storico della subalternità aspira ad essere classe dirigente e poi aggiunge anche è un tema complicato
Tenta di farsi classe dominante ma a noi basterebbe dire attenta di essere classe dirigente forse basterebbe questo senza arrivare a alla proposizione successiva
Senza questa consapevolezza
C'è solo subalternità e dentro la SPÖ litigi inserzione che c'è oggi noi diamo il tema della continua subalternità di chi oggi è più debole senza esserne consapevole senza coscienza politica senza appunto poter maturare
Anche
Diritto all'emancipazione che esso stesso il nucleo della nostra
Della nostra democrazia
Senza questo c'è solo l'anelito alla protezione ma protezione senza emancipazione qualcosa di regressivo che va bene per per la destra che su questo lucra mettendo i deboli contro quelli ancora più deboli per cui Trump può dire
Oggi mentre si propone il Pd vincere nuovamente le elezioni gli Stati Uniti con una politicizzazione feroce continua
Ai più deboli io sono quello che impedirà a quelli che sono ancora più deboli di voi e non importa se siano i vostri nipoti i vostri fratelli lontani
Di venire qui e di competere con voi e di togliermi il lavoro la casa quel poco misero che avete conquistato fosse anche un dollaro
A fronte appunto e a dirlo sono appunto il il multimiliardario e con lui anche uno di quei cinque che determina
Maschio appunto i di
Quel dominio della del del del del della tecnica
Sul sulla società su
Che appunto controllo assoluto senza alcuna senza alcuna regolazione
A
Questo è l'insegnamento più più forte di di Mario c'è un testo e cerco di concludere senza abusare di troppo tempo c'è un testo dove che che da principio infiniti mondi questo numero infiniti mondi di Massimo Cacciari in cui Cacciari torna su una caratteristica distintiva veniva detta di Mario Tronti come teorico della crisi
E questa è la grande lezione
Ovvero la lotta tra soggetti classiche entro il sistema sociale che noi che noi viviamo e quindi anche il tentativo di non perdere mai questo riferimento
Della lotta di classe anche nel tempo di oggi in cui non sappiamo più quali siano le classi ma sappiamo che però c'è un mondo subalterno
Frammentato che cerca emancipazione e che cerca una rappresentanza politica che il nostro compito è quello di cercare punto di dare una rappresentanza politica nel tempo dell'Ascoli tipizzazione della
Neutralizzazione del conflitto del conflitto sociale
C'è un'altra parola c'è un altro motto di Tronti
Perché Mario appunto procede per per per per per notti
Che che però sono un grande insegnamento politico io quando penso a Mario penso sempre a questo e devo dire ci penso anche
Cerco di pensarci anche quando
Quotidianamente quando vedo alcuni accadimenti sono parole di Mario quello che sto per citare no non si può accettare un ordine del mondo intriso di ingiustizie e le forme di vita che esso
Rappresenta
Anche questo poi diventato il titolo di un libro di Mario no non si può accettare quante volte noi dovremmo quotidianamente ogni giorno dire dentro noi stessi
Non lasciando cadere neanche la più insignificante delle cose che che vediamo non trincerati
Docili
Dietro la nostra forza il nostro status la nostra vita che ci porta sempre un'indifferenza pericolosissima che può sfociare nel populismo anti politico nel qualunquismo quante volte noi dovremmo dire
No non si può accettare no non si può accettare
E questo è un insegnamento gigantesco perché dentro questo in jet insegnamento c'è il punto di vista
Della classe che storicamente se chiamati a rappresentare cioè la capacità di non perdere il bandolo di un di un impegno di un di un di un di un pensiero politico
Anni dopo quel intanto quella ricerca poi
Ha ha trovato un suo compimento in un libro molto significativo secondo me che è stato curato da Fabio Milana e da Giuseppe Trotta purtroppo pieno Trotta
Era già scomparso quando venne pubblicato quel libro sull'opera Isma'politico degli anni Sessanta cui Mario teneva tantissimo
Per rivendicare anche
Siete
Voi più lucidi time in questo ma per rivendicare anche la difesa
Una differenza di storia
E rivendicare come il suo fosse il suo diciamo il vostro fosse un filone
Che di cui la sinistra poteva essere orgoglioso senza macchie
Senza macchia senza errori
Senza errori perché poi dice Mario
Per lottare bisogna sapere in bisogna imparare a saper lottare anche questo è un grande è un grande insegnamento
E dice non non basta una vita per imparare a saper lottare anche appunto evitando evitando errori tra i tre agenti o in quell'apprendimento che ho avuto in in quegli anni novanta stando insieme al loro leggere ho avuto l'opportunità di leggere delle delle carte magnifiche
Ad esempio private ma molto politiche tutti i carteggi
Di ragazzi giovanissimi che avevano all'epoca forse io avevo appunto ventiquattro venticinque anni forse ancora più giovani di me e mi riferisco appunto a a Mario Tronti a ad Aris Accornero a ad Alberto Asor Rosa Umberto Coldagelli Anita Di Leo certamente c'era una figura più grande di Raniero pensieri poi siete arrivati
Tutti voi che siete qui ma quella poca c'erano loro e qui questi scritti erano meravigliosi
Perché erano appurerà un apprendistato giovanile che già diventava di persone cortissime
Di di grandissimo livello Raniero pensieri definiva
Tronti una giovane Marx
Letta appunto di Quaderni Rossi e di di classe operaia
E e c'è in quel anche in quelle pagine una una una grande vertigine devo dire concludendo invece in anni successivi
Con un gruppo di di i giovani relativamente giovani diciamo avevamo a
E non sulla soglia dei quarant'anni
Chiedemmo a Mario di darci una una una mano dentro il tentativo di rinnovamento del partito democratico eravamo tra
Ai tempi della segreteria Bersani
Il richiamammo Mario facemmo un convegno che si intitolava le forme della politica organizzata il tema del partito che ha un grande rimosso appunto della sinistra anche il Partito Democratico e chiamammo cancellato con Paesi ti appunto disastrosi anch'esatto da dopo l'ottantanove dopo il tema referendario appunto e Mario aveva buon gioco a dire ma se noi facciamo così
Se noi sinistra facciamo così allora la diamo vinta a chi come Margaret Thatcher
Thatcher dice no non non esiste più la società ci sono solo gli individui se non facciamo più società con la politica se non tema Tiziano più il la questione del collettivo del del delle forme organizzate della politica
Dopo quell'esperienza ma non insisto di quella certamente in virtù della sua forza
Mario diventò perché quel convegno nel due mila dodici Mario poi tornò appunto in Senato nel due mila tredici è quella quella comunanza con con con Mario fu
Fu Stratfor straordinaria fu bellissima fu
Un un enorme giganti il gigantesco insegnamento quotidiano
Ascoltarlo guardarlo lavoro lavorare con la sua umiltà con la sua capacità appunto di saper leggere sempre le fasi la crisi della politica e la crisi della sinistra che sono tutt'uno
La sinistra che appartenenza destino comune
Coscienza politica allora chiudo come ho iniziato
Con un insegnamento di di di Mario imprescindibile nonostante la tra la raffinatezza del suo pensiero anzi insieme alla raffinatezza del suo pensiero a a alla vorticosi tarda i suoi scritti
L'umanità irriducibile
A cui Maria appartiene e che a mio avviso al nei Totti tuttora suoi nel vita enormità del pensiero il suo più grande insegnamento perché diceva Mario dobbiamo far sapere
A chi vogliamo rappresentare che cosa sono con la semplicità del messaggio e tutto questo è racchiuso
In una targa che affissa sul muro della casa dove Mario e nato nel quartiere Ostiense
Ieri ogni volta leggendolo io spero che in tanti la legga non si soffermi non stiano a testa bassa ma lettiano quella targa perché lì c'è tutto e c'è tutto anche per la
Per la politica per la militanza per la sinistra che voglia nella per la quale ci sentiamo in ancora ingaggiati e che vogliamo ancora
Costruire anche nei punti più difficili e come quelli che viviamo
In quella targa c'è scritto
Sono cresciuto nel quartiere Ostiense di Roma
Una periferia urbana i miei lavoravano ai mercati generali
Mio padre faceva lo scaricatore ed era comunista mia madre aveva un banchetto gli operai e i tranvieri della sezione Ostiense
Del partito comunista sono stati la mia scuola politica mi insegnavano che cos'era la lotta per la buona causa e le regole perbene condurla
Considero tutto questo il mio plusvalore umano penso che Mario ha sostato innanzitutto
Buona sera grazie della vostra presenza