Da Trieste in avanti. Temi e prospettive della settimana sociale

Buonasera a tutti ci ritroviamo qui per un incontro una tavola rotonda sul tema da Trieste in avanti temi e prospettive della Settimana sociale
Ci ritagliare un confronto basato su interventi brevi tenderei a mantenermi su una decina di minuti in modo da dare aggio di intervenire a tutti e possibilmente di avere qualche momento di confronto
I temi e le prospettive della Settimana sociale fondamentalmente ci impegnano a riflettere sui sulla cinquantesima Settimana sociale al cuore della Democrazia
Io non ho partecipato quindi il tasso di interesse che ora gli interventi di quelli che sono al tavolo altissimo ma quello che ci tengo a fare a servizio di questo tavolo di confronto è ricordare che dalla Settimana sociale esce fuori non solo diciamo il compimento di una confronto ampio ma l'avvio ho il desiderio di avvio di un processo che dovrebbe animare il senso di partecipazione
Attraverso l'elaborazione anche di alcuni strumenti che dovrebbero servire ad aiutare le diocesi a vivificare culturalmente i loro territori
Questi strumenti sono le piazze della democrazia incontri pubblici su temi di interesse locale in cui verranno invitati esperti e testimoni per individuare proposte di impegno condivise
I dialoghi delle buone pratiche cioè incontri pubblici che coinvolgano buone pratiche dei territori associazioni imprese sociali amministrazioni
Valorizzando spreme esperienze promuovendo collaborazione i villaggi delle buone pratiche che avrebbero una strutturazione comunicativa un po'più da spazi espositivi estende ma con i medesimi contenuti incontri di condivisione tra amministratori di formazione cristiana dei diversi schieramenti per individuare campi di collaborazione per il bene comune
Patti di collaborazione fra cittadini e Pia attraverso il metodo della partecipazione e della corresponsabilità per il bene comune poi altre iniziative
Che citeremo più velocemente come Consiglio comunale di ragazzi e ragazze comunità energetica lì rinnovabili e così via ora in realtà quello che noi dovremmo fare seguiremo uno stretto ordine alfabetico giacché insomma si tratterà di buona sera così no
Si tratterà di confrontarsi proprio su gli aspetti rilevanti da inserire all'interno di una condivisione di un confronto è proprio quello di fare diciamo memoria ma anche diciamo condivisione delle questioni che possono essere riprese e retail su tutte all'interno di questo processo di stimolo alla partecipazione
Quindi io diciamo non indulge Ray oltre darei immediatamente mite ritengo esonerata anche dal presentare gli interventori nei loro molteplici ruoli e nel loro curriculum veramente impegnativi Leonardo Becchetti a te la parola
Sì in ordine stiamo seguendo un rigoroso controllo a forma di coccodrillo erogazioni a scuola mi sa che arrivano presto che il mio
Allora se niente io partirei dal da quello che anzitutto io per sono andato a Trieste mi è sembrato veramente un un evento di successo dall'altro
Da organizzatore dei due precedenti quindi incagliare Taranto
Ho trovato una continuità e anche qualche cosa di di interessante il nuovo cioè la continuità il discorso delle buone pratiche che abbiamo iniziato nove con Cagliari voi invece questa capacità di coinvolgere anche il territorio di fare le cose in città che sarà molto molto bella apprezzata
Andando alla al sodo io diviso la mia dieci minuti in dove sta il problema punti di forza punti di debolezza strategia allora il problema
è un problema essenzialmente come ha detto Mauro qualche tempo fa sul Corriere di secondo me innanzitutto di deprivazione culturale cioè c'è un prova proprio culturale da cui nascono tutti gli altri nove alla povertà di senso del vivere diseguaglianze la povertà alla e il clima
E questo problema culturale io lo lo lo attacco da due punti di vista ovviamente risento della mia formazione
Il primo è quello della buco della lo dice anche sempre Zamagni no della fraternità cioè se noi abbiamo il pensiero liberale Libertà al pensiero socialista eguaglianza la fraternità è finita
In soffitta o in diciamo in sacrestia come diceva Pierangelo Sequeri e questo secondo me la causa di tutto è l'io l'ho poi per dialogare laicamente la chiamo intelligenza relazionale
Cioè noi nella terra dei Giovi inibire l'economista spieghiamo molto bene cosa vuol dire l'intelligenza relazionale dato quali sono le difficoltà del cooperare del fidarsi rischi come lo scambio di doni crea quella gratitudine e riconoscenza e reciprocità che poi produce cooperazione quindi c'è tutto proprio una una una scienza della della fraternità che secondo me andrebbe un pochino approfondita
E e quindi il primo punto questo e su questo ci siamo trovati straordinariamente raccordo con Francesco Chetta con cui anche collaboro col Progetto della Fratelli tutti voi sapete che la Fratelli Pavan a creato questo progetto internazionale sulla fraternità convocando i premi Nobel a dire dobbiamo cercare di comunicare con la cultura contemporanea su questo carenza su questa carenza di fraternità e quindi sono nate del di una serie di iniziative non abbiamo fatto lo spartito che fondamentalmente il tema delle relazioni dell'interdipendenza visto da tutti i punti di vista sociologico economico eccetera eccetera mitili quindici di acque abbiamo la abbiamo lavorato a questo e Francesco sta facendo il dizionario sulla fraternità ma fondamentalmente siamo assolutamente anzi siamo anche un pochino integrando le missioni da questo punto di vista l'altro banche quello che io chiamo queste molto taglio economico
Il riduzionismo antropologico cioè noi il mainstream Moggi la la la la cultura la koinè lago e la cultura economica la cultura economica dice che l'uomo l'homo economia Schifone mentalmente i bisogni dell'umano sono e i consumi e reddito questo è e quindi taglia completamente dopo una parte cominciamo a dire noi stiamo lavorando su questo proprio tra gli economisti quindi iniziamo a dire l'uomo innanzitutto un cercatore di senso quindi il tema del sì e del senso
L'uomo e bisognoso di riconoscimento e di relazioni quindi il tema dei beni relazionali
Lei per la generati vita è la chiave della soddisfazione ricchezza di senso di vita
E ultimo pezzo è molto bello perché stiamo facendo un lavoro comma Guidalberto Bormolini quindi sull'economia e spiritualità
Cioè la trascendenza il bisogno di infinito introdotto tra i bisogni dell'umano quindi stiamo facendo questo lavoro per rompere questi riduzionismo
Questi questo lavoro ci ha portato a scrivere un manifesto l'anno scorso manifesto della rinascimento economico che è stato firmato da trecentocinquanta colleghi italiani
Che ha dato vita ad un primo convegno e ne seguirà ha ormai saranno annuali questi convegni del tra l'altro vi manderò se volete la Cole Porter perché interdisciplinare
E ci ha portato poi ad arrivare anche una versione internazionale che abbiamo scritto in una prima versione io Jeffrey Sachs che trovate sul sito delle Nazioni Unite e quindi questo è un un punto di attacco l'altro punto di attacco è stato lo spartito che abbiamo presentato in ventisei città italiane e secondo me noi dobbiamo ripartire dobbiamo ripartire dalle da quei quali sono i punti di forza punti di forza piccoli punti di forza il fatto che ne abbiamo una rete di buone pratiche che abbiamo imparato a individuare di imprenditori sostenibili che tra l'altro vogliono il ruolo politico cioè partecipano come le iniziative eccetera
Abbiamo delle reti penso ASICS penso alla re della lotta al della lo scontro la povertà penso agli mischiamo ci penso a e insomma tutte quelle che che abbiamo che conosciamo quella di quella di ieri Francesco Chetta
Connessioni eccetera quella di ieri Ernesto quindi abbiamo delle reti abbiamo degli eventi culturali che ormai sono diventati trenta in Italia diretta confessi vanifica qua siamo fa facciamo festiva la Mastro sappiamo anche fare gli enti culturali devo dire e però ecco quello che conta secondo me adesso è unire i generative bisogna unire generative perché il mondo che c'è fuori è un mondo terribile vediamo tutti i giorni si sociale quindi quei punti di debolezza no io li dico tutti i giorni a a mani nude via Zuffo vana
Con i negazionisti come cosa ovvia beh siamo anche entrando una sorta di introspezione psicologica detto molto bene Michele Serra negazionista è uno che vuole rimuovere fondamentalmente oggi sono tre forme di rimozione di fronte a problemi non esiste non è colpa dell'uomo esiste ma non c'è niente da fare e sono cose con cui alla fine di mette in pace la coscienza certo continuare a vivere come dei prima e questo dono respinge molte persone andare molte insomma non è non è non esageriamo neanche
Abbastanza persone andare in quella direzione
Cioè questo desiderio di distinguersi dicendo anche cose abnormi per farsi notare anche questo è un bene relazionale alla fine però distorto no
E e ci sono dei mezzi che secondo me dividono perché poi socia al c'hanno avuto una loro logica per cui il conflitto è meglio che e poi c'è la difficoltà delle persone di alzarsi dal divano io una cosa una mia Sly deluso tanto dalla Ruta degli scatola felici per essere felici ci vogliono i piedi
Bisogna bisogna camminare già mettersi in modo bisogna fare una fatica
Quindi al punto alla conclusione qual è la mia la mia conclusione la mia conclusione è che dobbiamo fare una serie di cose cioè innanzitutto fare squadra fare rete tra di noi
E una proposta che abbiamo messo sul tavolo e che poi a disposizione di tutti è questa che noi come Piano B abbiamo ho cominciato ad organizzare con con Ernesto con con Occhetto ha con rapidamente Realacci con Borgomeo cioè una rete che si chiamerà con ex che si chiama frame e che vuole creare adesso per per capirci dai sovrani una sorta di Leopold arabico c'è un evento pubblicò molto partecipato dove tutte queste reti e anche persone esterne vengono che fondamentalmente si fonda oltre che sulla presentazione del paradigma relazionale
Sull'idea di fare incontrare secondo me i tre protagonisti della nostra vita che devono parlarsi ma non si parlano quasi mai perché qui siamo facendo un evento tipicamente di solo di uno dei tre chessò di intellettuali
Invece i tre programmi si sono gli intellettuali e gli addetti ai lavori e gli amministratori locali
Secondo me questi tre attori si devono poi chiaramente ognuno di noi magari è stato più cose momenti diversi valida però questi tre si devono incontrare e alla luce del paradigma relazionale devono provare ad elaborare risposte e soluzioni per il Paese quest'elemento che organizzeremo a Marco a marzo e che con alcuni abbiamo già condiviso che ovviamente condivideremo con tutti che fa parte anche del temi della rete dei fessi Valle nasce quindi da tutto il gruppo non Sabino Giovanni cioè
Dobbiamo cercare di sviluppare sempre quelle soluzioni che creano anche Cittadinanzattiva civismo e partecipazione perché questa è il sale della democrazia ecco perché siamo affezionati alle comunità energetiche alla amministrazione condivisa
Al volo col portafoglio non perché siano le cose che in assoluto risolvono tutto ma perché sono strumenti che favoriscono la partecipazione cioè io credo che il nostro obiettivo
Ambizioso più che magari sarà anche quello un giorno di dichiarare un nuovo partito è quello di creare uno spartito facciano rabbia lo spartito
Cioè di creare uno spartito che possa essere attrattiva può essere essere suonato da più possibile pur persone possibili
Perché secondo me il problema del cattolico oggi in politica e che è costretto a suonare spartiti di altre io parlo di tre spartiti populista
Ultraliberista radical chic cioè alla fine tu dentro un partito risuonare con insomma
Puoi poi cercare di dire la tua però non è non è facile guardato adesso non la sua amica Stefania Proietti quando viene intervistato da Repubblica cioè però
Quindi questo
E e quindi l'idea l'idea è dare sempre più forza ridare forza a questo occupando questo diciamo Gatto buco questo buco culturale però con la con l'ambizione con l'obiettivo di partire da lì
Ieri avevo i delle risorse delle risposte concrete che incidono sulla politica non solo sulla cultura sulla vita dei cittadini questo
Quello che volevo dire
Grazie chiara grazie Leonardo anche per essere stato nei tempi
Ugo De Siervo
E Dio ho partecipato alla Settimana sociale insieme ad altre a un gruppetto di altri giuristi
Che hanno avuto esperienze di gestione delle istituzioni italiane
E ci siamo trovati tutti stranamente l'accorta cioè senza concorrenzialità senza spintone degli uni e degli anonimi e di tutti estremamente preoccupanti
Del contesto nazionale e internazionale entro cui viviamo
Ed entro cui bisogna ricostruirne il nostro paniere le regole della democrazia può sembrare una pena
Presunzione ma io ricordo se impropria occasione anche proprie sacri rileggere non pubblicamente due righe del cardinal Bergoglio due mila tredici quindi prima della
Lezza nomina pontefice lui ha scritto dobbiamo recuperare la missione fondamentale dello Stato che quella di assicurare la giustizia e un ordine sociale giusto al fine di garantire ad ognuno la sua parte di benedicono comuni
Rispettando il principio di sussidiarietà è quello di solidarietà parole semplici ma esternamente
Impegnative ed estremamente contraddette al nostro correre
Dalla crisi dal contesto nel quale viviamo
E in cui bisogna dirci che molti di noi sono turbati profondamente del degrado gravissimo non solo su sopra siamo entrati ad accettare la le guerre no Charmaine però è in ciascuno di noi siamo ma insomma viviamo con due guerre
In Europa o in margine dell'Europa e che guerre guerra nelle quali l'oggetto fondamentale sembra essere quello della distruzione delle popolazione al di là degli eserciti al di là dei gruppi armati
E insomma e il fatto è drammatico ma come drammatico scusate
Il degrado delle democrazie le alla fine della seconda guerra mondiale bene o un male
Forse male forse in modo insoddisfacente ma si erano ricostruite le democrazie liberal sociali
Desirée ricostruite mediante il nuovo costituzionalismo democratico attraverso l'accettazione della fine del colonialismo
Sì attraverso il la creazione dell'ONU e delle carte di diritti che l'ONU
Proprio documenti adottata indicava ecco a distanza di non moltissimi anni ci troviamo dinanzi a una società dominata da
Le spinte più forti perso il neocolonialismo verso una super
Quindi è un super liberismo o che non guarda in faccia nessuno
Attraverso il un integrato per le popolazioni tale che si è rimesso in moto il meccanismo delle migrazioni di massa
L'immigrazione sono sempre state sono sempre esistite noi siamo un Paese di immigrazione storicamente siamo un Paese d'immigrazione ai primi del Novecento qualche milione all'anno mandavano via
Da dall'Italia verso lei America
Poi tutto è cambiato
Ma abbiamo ormai una società nella quale le zone sviluppate sono sono da conquistare a ogni costo e colonie
Il rischio di ogni cosa da parte delle masse sottosviluppate
E questo è un una cosa allucinante per il dei credenti dei cristiani chiamati a una certa scala di valori
Allora
In tutto questo abbiamo una crisi della politica
Anche lì insomma non è possibile che si continui per
Per anni e anni a seguire le vicende sempre più degradate della della grande politica deve adesso aggiorni aspettiamo una scelta elettorale
Che sarà eccezionalmente importante ma ogni giorno ogni settimana ogni mese abbiamo votazioni abbiamo e che non danno nulla di rassicurante e comunque nel migliore dei casi
Nel migliore dei casi estremamente preoccupante queste vicende elettorale
Quindi abbiamo una politica che non ha più il
Il ricordo insomma il ricordo dei grandi valori democratici e sociali del dopoguerra del primo del secondo dopoguerra
In tutto questo bisogna Cristian si rimbocca le maniche e umilmente umilmente
Operino per rifondare il costituzionalismo democratico e le democrazie funzionanti
Nel ricordandoci sempre che
Le democrazie funzionano se ci sono valori di fondo accomunando no se c'è l'odio sociale non se c'è l'aggressività reciproca non se c'è l'ignoranza sistematevi sistematica
Quindi c'è una bambina di nome
Come dire una prateria enorme che ci si apre in una responsabilità conseguente per tutti noi non è possibile
Che dinanzi al fenomeno dell'immigrazione che non è il peggiore dei fenomeni ma certo fenomeno estremamente grave grande si risolvano le questioni come non dico non parlo di Albania
Perché sarebbe troppo facile
Ma insomma di immigrati ammessi fino a qualche misura
Nel circuito economico e sociale italiano
Non hanno cittadinanza spesso
Domando trattamento e guardi qua e là eguale a quello degli altri uomini e donne che lavorano allo stesso tavolino allo stesso luogo di lavoro
Si sopportano vicende di degrado sociale che non conoscevamo le le baraccopoli meridionali
Lei marginalizzazione nelle grandi città insomma nella mia città Firenze
Insomma quando c'è stato un gravissimo incidente sono mi pare sette persone di queste cinque erano migranti Rex i grandi
Collovati ormai cura parole dure venivano da Brescia tutti i giorni immaginata a Brescia attinenza lavorare
Tra i lavori cosiddetti specialistici altri toni erano venivano sta più vicino a un vacanti finiranno immigrati
Immigrati spesso sconosciuti agli uffici pubblici
Spesso malpagati e spesso curdo peggio pagati allora
In tutto questo ho finito
Su questo bisogna perdere la pazienza
Bisogna che il mondo cattolico
Sì ieri sulle ma anche i verso mille iniziative invenzione
Credo solidarietà crei sussidiarietà frei la sussidiarietà
Verificare ovviamente termine non è mai esistita nella storia francese quattro anni fa la Cassazione ci siamo insomma fraterni dei comunque allora mi quattro anni ma la rivoluzione francese non è di quattro anni
Ma tutto grazie
In linea mentre domani
Tanto una sera tutte tutti buonasera grazie dell'invito io
Mi ascrivo avere voce altro insomma intellettuale del sovrano balzo aveva detto lavori non sono amministratore altro con tre incontri nemica
Vedendo con gioia nel senso che importante recuperare lo spirito de della della Settimana sociale di Trieste
Piccoli piccole cose che sono significative anche magari sembrano soltanto di cornice Mona questa chiesa in uscita che era visiva visibilmente in uscita ma questa questo invade le Trieste le piazze di Trieste quindi uscire anche dal salone al dove dove dove i delegati e gli invitati potevano confrontarsi quindi già questo credo che sia un passo molto bello della dell'esperienza di Frears proprio perché Trieste saprà esperienza per tutti è stata un'esperienza per una città città che comunque sappiamo
Che vive di confini vive insomma di di di sacrifici dice
Di tante contraddizioni né questo stato un bellissimo già se ne chiese l'uscita che parlava a tutti a tutti e non soltanto agli addetti ai lavori questo è un primo dato essenziale la seconda cosa è il metodo è il metodo perché a Trieste siamo sono dei momenti di ascolto comune di relazioni comuni poi c'erano quarantaquattro gruppi per venticinque persone gruppo vescovi cardinali chi c'era c'era insomma presidente associazioni militanti associazioni eccetera
Che si confrontavano con un metodo che aveva tanti nemici lo abbiamo oggettivamente riscontrato ma che dava la possibilità a tutti di parlare ascoltarsi sentirsi ascoltato e anche prendere qualche decisione e se ci facciamo un pochino di attenzione
è un po'il metodo che la Chiesa ha scelto anche per il signor Aldo
Pensionato mondiale no che si è concluso poco poco tempo fa non non è un mezzo inventato da Renzi alle posta ma è questa è una cosa un po'diversa mica posso qual era l'ottavo di tondi per il resto ecco questo potersi ascoltare e e poter poi cercare di discernere no ecco nel deperita sulle quali discutere è un metodo una macchina importante perché ha dato la possibilità ai delegati di sentirsi coinvolti e avere anche un mandato ma son le cose chi è prima sì prima si si raccontano
Le questo mandato perché si può contribuire tutti la democrazia passa con bella volto di speranza rispetta democrazia non ha escluso nessuna critica nessuna né nessun problema è stato sottovalutato nelle settimane sociali ma
Alcuni punti fermi una cornice è stata amministrata anzitutto quell'appunto che siamo tutti coinvolti coinvolto anche migranti dettava lavoro mediante che cercavo nel nostro Paese come la persona disabile come il politico
E come l'intellettuale come letterali settecento insegnanti e quindi tutti possono e devono contribuire spesso contribuire e però necessità appunto di un ascolto reciproco che oggi è un po'spiazzato per chi ha la responsabilità di assumere su di sé la la la la le le fatidiche delle speranze i bisogni delle persone quindi la politica oggi
E e in crisi è in crisi di identità o quanto meno rischia di essere un'élite un pochino lontana dal popolo e questo la e quindi la la rende più sterile con anche conseguenza nella sfiducia nelle istituzioni
Ecco quindi il tema dell'ascoltare è stato un altro punto principale perché ascoltare perché ci sono tante energie nel abbiamo visto alcuni esempi che non ci sono esempi terzo
E sono rari ma sono esempi concreti di come si può costruire dal basso la democrazia così torno
E e quello che ci serve quello che serve la Settimana sociale ecco di tessere insieme sedime rimettere insieme punto appunto a cercare di connette tante esperienze che anche da un altro primato
Insieme al ci diceva no a tutte queste queste reti le reti delle reti cerca di mettere insieme senza sopra abbondare ma cercando di comporre un Monza Mosaico
Nel quale si può proporre e decide anche qualcosa decidere qualcosa proporre avere anche il coraggio poi di prendere qualche decisione di proporre qualcosa anche di anche di forte prendere posizione questo questo un pochino ma anche cattolici che sono sempre attento a non offendere nessuno e fanno per primi se stessi la propria intelligenza
E l'altra cosa poi una volta che abbiamo deciso qualcosa cercare anche di accompagnare c'è un altro dato che è stato usato molto alla settimana sociale
Che è stato è stato è stato riproposto tante volte nel nelle varie relazioni questi di accompagnare tutti i vari processi questo identifica due aspetti che delinea una democrazia secondo il Vangelo secondo Mattarella secondo Zotti uno dice la democrazia
Si fa dal balzo arte esperienza democrazia parte dal basso e non dall'alto il secondo dice la democrazia accessi esiste un noi la consapevolezza Giannoni cercare di riflette su queste due cose non era nemmeno scritto sicuro fatto io ora però è fondamentale sta democrazia
Che invece la la cerchiamo solo dall'alto come cercare grazie al basso quali domande porci quali quali bisogni quale aspettative a cui non si sta rispondendo oggi invece e emerge questa questa necessità
In una democrazia che protegga senza l'articolo quattro della nostra Costituzione
L'ultima cosa così ho ho concluso
Come associazione come associazione abbiamo fatto
Tre cose semplice ma qualcuno va be'una e la proposta di legge due proposte di legge che abbiamo presentato un pochino prima ma in modo particolare la Settimana sociale insieme la sua preziosa argomenti due mila poi so se ne parlerà il mesto
Una su articolo quarantanove la costruzione quindi legiferare sui partiti è venuto il momento
Di chiedere che i partiti abbiano più uno statuto pubblico che non privato con trasparenza democrazia e finanziamento pubblico questo va tutto contro quello che nelle arti si pensava nel novantatré certo su questo discusso con tanti miei soci
Ma e siamo convenuti che meglio un finanziamento pubblico dove c'è trasparenza e democrazia che non assiste alle scene cui abbiamo assistito in Liguria o che si possa assistere in tante altre parti d'Italia la e il poi previe di fare politica tutti perché può far pulizia sociali sorge la capacità di attrarre Solti questo è è la è l'altro punto e l'altro aspetto invece come dell'Assemblea partecipative che non so spiegare qui è un pubblico molto
Molto attento male assemblee partecipative come palestra di democrazia come altra forma perché democrazia non è soltanto decidere chi ci governerà in questo momento in questo ente quell'altro
Niente né soprattutto attivare la partecipazione e se non ci danno degli strumenti delle palestre dove ci si può allenare
Ecco il rischio poiché si chiami direttori soltanto nel momento delle elezioni questi angeli sono troppo presi risultato soprattutto
Del dell'astensionismo poi abbiamo presentato un libro abbiamo cercato un po'di politici e non politici associazioni questo sfidare il realismo prendete le molto bello ma soprattutto per portare a Trieste anche o la voce di tanti parla appunto di una politica che si deve confrontare con qualche magistrato agili papa Francesco e quindi la politica che non può che non essere a di tale e e l'ultima cosa invece è stato questa sul documento che abbiamo fatto come associazioni avevamo fatto una impreparazione terrà più accento la pace un documento che appunto sostiene anche una scelta quella pur di di difendere la nostra la nostra Costituzione ma magari chi chi c'è qui ed era scrive il documento più di me
Potrà dire tuttavia qualcosa di più ci sono tanti segni che sono che sono pronti per le settimane sociali stanno riparare a terra ma sappiamo già a terra come detto anche prima molto molto molto dura non per questo non dobbiamo fatica grazie
Venne
Emiliano Giuseppe
Grazie buona pomeriggio buona serata a tutti davvero un piacere ritrovarsi per condividere questo tempo di discernimento sulla su quel questa settimana sociale che anche io condividendo la valutazione che ha già fatto nato perché ti dicono al quale abbiamo condiviso l'organizzazione del due precedenti di edizioni credo che sia molto in continuità ma anche restando in discontinuità nel senso che ho trovato davvero tante novità interessanti soprattutto questo desiderio di fare della Settimana sociale uno spazio di confronto
Tra il cattolicesimo sociale politico e del paese il desiderio il più possibile di aprire quando meno di invitare di convocare credo che questo sia una un punto interessante che ha mostrato l'esperienza di Trieste e cioè quella di una di cattolici impegnati a vario livello che in maniera generosa
Gratuita
Hanno a cuore la vita di tutto il paese di tutti questo a far prendersi cura della democrazia
Mettere a tema il cuore diciamo della della delle regole per il bene comune no non prendiamo sparò la nello spazio pubblico non per
Difendere qualcosa che interessa noi o solo alla vita della comunità anche in senso positivo a ma lo facciamo con una pensiero al bene comune questo credo che sia qualcosa che non è emerso moltissimo nei racconti che si è fatto la settimana è già allarme peserebbe sottolineare perché
Credo che esprima anche lo stile con cui in questo tempo
Grazie grazie anche alla perché no perché no incoraggiati da questo straordinario ma magistero di Francesco che in questi anni ci ha portato a fare i conti a fare tante revisioni di vita tante c'ha messo davvero una una prospettiva di conversione pastorale
Credo che abbia anche cambiato innanzitutto questa idea del processo ecco The Lab della priorità dei processi della consapevolezza anche del valore di accompagnare di curare i diversi passaggi di mobilitare di attivare sono tutti i Verdi che dicono di una di un desiderio che si muove in quella logica del noi che anche prima Emiliano ha ha ricordato
Ecco che da da da da Trieste venuta fuori anche una grande ricchezza io lo vorrei dire diciamo insieme ad alcuni di voi giro continuamente questo nostro
Lungo e stretto paese incontro tantissime comunità e mi confronto con una realtà ecclesiale vivacissima piena di esperienze di testimonianze
Di impegno a diverso livello della vita sociale non solo dell'associazione che rappresento ma anche delle altre realtà ecclesiali non solo delle realtà ecclesiale ma anche delle tante realtà sociali eppure tutto questo
Non basta evidentemente perché l'immagine che abbiamo di questo Paese un'immagine assolutamente decadente declina inesorabilmente declinando tristemente declinante
Non c'è qualche cosa della quale noi non riusciamo a capire perché questa vivacità o computer che potremmo fare io leggere talvolta come residenza comuni
Una con una un lavoro che le persone le comunità fanno per resistere un pochettino alle alle politiche rischi alle alle trasformazione scambiando dal tetto ma alle volte c'è anche tanta creatività grande intuizione tanta tanta impressione globale
In tante intende discrasia quindi è evidente che c'è bisogno di qualcosa che cala catalizza penso che la Settimana sociale si candidano
Forse come lo sono stati anche in alta stagione storica esse lo spazio che potrebbe in qualche maniera favorire questa catalizzazione di queste di queste realtà e che lo faccia in questa prospettiva non solo
Di per organizzare questo mondo cioè non cioè
Una delle delle prospettive sulle quali si sta lavorando si deve pretendere e chiaramente questa ma anche nella nella prospettiva generativa di quella generosità spesa per il bene di tutti e quindi va in quella idea potremmo dire evangelica di lievito
Che che credo che debba essere una prima una prima misura diciamo della dell'azione
Sociale del dei cristiani una seconda prospettiva lo diceva già a Milano ma lo vorrei riprendere credo che sia importante
Sia importante Cerri leggevate Cimarosa già nella prospettiva del cammino sinodale non solo del sisma universale ma del cammino sinodale delle chiese italiane di questo diciamo ragione faticosissima
Difficilissimo
Di riforma o potremmo dire non vogliamo uso la parola riforma perché usata nei documenti del del cammino sinodale io diciamo un terminale diciamo ignoranza dell'Auser regole con più prudenza però siccome tali la riprendo ma direi di di attualizzazione del bar della linea gotica della coraggiosa finalmente di un coraggioso intraprendente
Lungimirante ingresso nella prospettiva il Vaticano secondo che con il cammino sinodale la Chiesa italiana sta faticosamente cercando di partorire
è importante perché da un lato il Papa era lo ha chiesto a noi laici lo ha detto l'Azione cattolica ma quando dicendo l'Azione cattolica la detto tutto il laicato organizzato accesso che il cammino Simona non fosse qualcosa di autoreferenziale
Di mi ha detto a me di astratto minatore senza sull'astrattezza non mi non
Mi fermo ma sull'autoreferenza dei tassi l'autoreferenza lenta è fare di questo percorso sino a dare un occasione senza semplicemente per regolare alcuni aspetti organizzativi della vita pastorale del nostra commenta sarebbe davvero troppo poco
Allora incrociare e leggere rileggere l'esperienza di tenersi alla luce del cammino sinodale significa come dare veramente un respiro a al cammino sinodale cioè a questo desiderio della Chiesa italiana di camminare insieme di ritrovare las la sua capacità anche di comunicare siccome una realtà anche di per insieme che esprime una fraternità al servizio delle comunità locali in qualche maniera alle al servizio di una di una fraternità anche
Più ampia credo che questo questo incrocio sia importante quindi io vedo diciamo la la prossima asta
Assemblea le due assemblee sinodali quella di novembre quella di in marzo io le vedo in linea con una prosecuzione anche di alcune linee la Settimana sociale lo dico anche perché mi sono preoccupato di scrivere alcune
Pezzi per il prossimo seguendo la Boris proprio dove si offriva ai tavoli questa questa cosa
I un'altra cosa che credo sia importante
Senso positivo che è emerso dalla dai dalle giornate triestina è stata anche questo di alcune iniziative invece richiamarmi a due una cioè visto come associazioni insieme un lavoro che è stato un lavoro più che altro di di di amicizia di cordialità abbiamo voluto in qualche maniera RIS corrispondere anche l'invito del presidente Mattarella fatto sul tema delle riforme d'rilanciando in qualche maniera il tema del della necessità delle riforme condivise è un tema che rimane attuale
E quindi riconosciute come dire il fondamento
Costituzionale che come dire dal deve essere recuperato nella prospettiva delle riforme cosa che ovviamente molto complicata in questo in questo momento proprio all'indomani voglio dirgli una vita di di lunghi anni diciamo di di di una logica politica di alla come dire che si si si si si esprime all'insegna dello sconto
E quindi questo tema delle riforme che per noi è stata anche il riconoscere che c'è un pluralismo nel nostro mondo c'è una intima verità anche di di posizione di divisioni che vogliamo considerare comunque una
Una ricchezza qualcosa che non ci non ci limita nella possibilità di incontro ecco questa cosa noi vorremmo che la la ci su questa cosa ci vorrebbe vorremmo lavorarci ancora di più all'interno della vita ecclesiale perché poi lo possiamo fare anche a livello sociale
Per restituire alla politica e la capacità di guardare al pluralismo come la forza di una dialettica per il bene comune
A blog realismo non significa necessariamente lo scontro lavori forse c'è un legame forse
Con
Indiretto Complesso tra questi la la
La l'avere lì rinvenuti di nuovo l'aver fatto come dire la la l'avere in qualche maniera considerato alle la guerra comunque un fatto quasi normale quello che sta succedendo in questo tempo che è una cosa incredibile impensabile noi che abbiamo tra l'altro la nostra costituzione centotré va particola undici e questa come violenza diffusa questa per questo questo scontro Condino questa difficoltà di di far dialogare posizioni diverse
Ecco io credo che noi è un eccolo qua è un compito che abbiamo in maniera quasi stereofonica da un lato alla vita cristiana c'è
Uno stare nel pluralismo su considerando le differenze che ci sono con me un qualcosa che ci permette di camminare insieme di ritrovarci di avvicinarci di discutere in maniera argomentata di rendere conto
Qualcosa che attiva un cammino non non lo impedisce lo fa lo fa progredire
E tutto questo dovremmo mettono anche a servizio della vita della vita sociale perché riprenda l'arte difficile la politica perché la politica non sia soltanto una uno un un arrendersi alle differenze che ci sono per per per per rimanere sostanzialmente fermi per rimanere fermi per non Vernant sperimentare per non guardare avanti
Vorremmo aderire quell'immagine un pochettino As Roma restituire un po'di di futuro al dibattito al dibattito politico un po'come dice anche papa Francesco nella l'offerta di tutti gli altri iniziativa e chiudo credo che sia interessante iniziativa che è nata da da questa rete di amministratori che si sono
Dissi noi come associazione già da alcuni anni ci siamo resi conto di una cosa sente su questo vorremmo continuare a lavorare
Proprio nei mesi negli anni della dello scontro che quando la bolla come rivela lo scontro muscolare che abbiamo visto diciamo della Seconda Repubblica l'impegno politico è stato guardato con grande sospetto alle nostre comunità quindi abbiamo raccolto in questi anni il bisogno delle persone fanno una scelta impegno politico e che lo fanno spesso maturando la nei nostri cammini formativi nei nostri percorsi vorremmo continuare ad accompagnarli accompagna gli anni nella misura della del nostro associazione ecclesiale questo significa anche dare una una una dignità la vocazione all'impegno politico la all'alta forma di carità questo è credo che sia importante forse questa questa rete fa anche un piccolo passo avanti c'è una consapevolezza di una domanda di buona politica che oggi non trovata una uno riconoscimenti uno sbocco un processo
Dal basso interessante che credo che vada guardato con grande attenzione anche con grande rispetto perché rimanga un processo dal basso un processo plurale un processo capace di di di portare dentro tutto questi nodi critici che ci sono e che non possono essere eliminati non risolti troppo facilmente troppo velocemente
Grazie
Cambio della guardia manterrei rimaniamo qui con Sebastiano al tavolo Ernesto Preziosi ed erano Pucci a Giovanni tardi Barbieri possono venire io approfitto del tempo e così non lo rubo nessuno per inserirmi con un paio di osservazioni dal mio punto di vista la prima è che la democrazia e senta Reno un bilico delicato deve funzionare perché altrimenti c'è il rischio che la tentazione della soluzione forte
Della deriva totalitaria per realizzare in concreto ciò che è riconosciuto in astratto sia sempre presente ecco questo lo so nella libriccino sulla democrazia di Salvemini questo è scritto in un modo molto
Molto chiaro e quindi occorre custodire una effettività della democrazia e quindi occorre colmare quello che qualcosa di percepibile da parte di tutti cioè un gap tra la teoria e la pratica bella a riconoscimento dei diritti in Costituzione un gap che visibile anche percepibile che sofferenze che stacca le persone
Dall'amore per la democrazia che è stato così bene raccontato nella relazione alle settimane sociali da Michele Nicoletti e poi un'altra piccola diciamo notazione dal punto di vista di ciò che l'istituto sta facendo l'idea un po'del meeting Democracy worker c'era questo libro del novantaquattro di parte mamma sull'esperienza delle tradizioni civiche della toscana che tanto diciamo alimentato anche l'immaginario sulla capacità dei tessuti e delle relazioni di essere foriere di vitalità per i territori alimentando la Democrazia dal basso
Ebbene occorre ricostruire e si ricostruisce con la formazione con la formazione delle persone il lavoro qui che l'istituto sta
Ormai da un triennio svolgendo è quello della l'investimento importante su una scuola di alta formazione politica che annualmente incontra trenta giovani e segue un percorso qui ne abbiamo uno che si è palesato diciamo senza senza previsione ma insomma e l'investimento proprio quello sulla formazione delle persone per ricostruire un livello di collocazione dei temi politici esattamente dove era devono essere posti cioè un livello alto
L'asticella sui temi sui Problemi sugli inquadramenti non è solo da mantenere
Sulla contingenza e sulla soluzione del problema del qui e ora perché quello che noi costruiamo è qualcosa di duraturo che risponde a un piano che è per tutte le generazioni ma che ci impegna a parlare
Un linguaggio contemporaneo
A questo punto è il momento di Ernesto Preziosi
Grazie aggiungo qualche elemento da mettere insieme riflessione comune che credo
Sia molto importante perché costruire la prospettiva che va dalla settima sociale in poi attraverso con confronto ampio
Tra più soggetti possibili
Può aiutare anche a chiarire alcuni passaggi del cammino che sono fondamentali per evitare di fare false partenze partenze che voi deludono che lasciano disatteso anche nell'atteggiamento di aspettativa che diffuso sicuramente nel Paese una delle cose che registriamo girando tanto è una grande aspettativa le persone si aspettano qualcosa quindi ogni volta che parte anche solo come intervistano proposta unici allora e lì la soluzione andiamo in quella direzione egli possa essere anche molto cauti e prudenti nelle nel calibrare le proposte di confrontarle eccetera
La prima sottolineatura è la opportunità l'importanza della settima di Trieste nel cammino della ripresa che che data dalle foto del nuovo secolo ma l'importanza della scelta del tema
Perché come se magari forse ho anche la lettura per cui si è arrivati alla scelta del tema è come se la Chiesa italiana diciamo così non avesse messo a tema uno dei tanti temi anche particolari come quello che la settimana
Taranto eccetera delle settimane precedenti ma col cuore della democrazia al cuore della democrazia messo a tema come dire quello che il punto più delicato della transizione che stiamo vivendo non è un aspetto o l'altro che va difficoltà è una democrazia stessa quasi a dire e questo a me pare molto importante
Che i credenti dentro il paese in cui vivono
Non sono mobilitati per questo o quell'aspetto anche socio politico ma per la democrazia stessa perché è lì che si gioca la carta di tutti noi siamo tanto odio lo dico quello mi guarda anche con l'atteggiamento dico ma non siamo qui per difendere i valori questo valore o quell'altro volo tutte cose importanti legittime mai sentito a difendere il bene comune cioè l'interesse di tutti perché facendo questo realizziamo il massimo obiettivo della presenza dei credenti nella politica se facciamo questo facciamo una buona politica e dal nostro punto di vista dei credenti più o meno impegnati
Facciamo ad una sorta di Prevalle irritazione perché la gente dice come mai questa competenza questa gratuità perché si muovono in questa direzione e non su singoli aspetti
In questo e povero
è fuorviante anche l'impegno di amici che si impegnano nell'impegno politico su singoli mono temi anche in maniera un po'fondamentalista un po'rigida porta fuori strada anche quello che la storia dell'impegno politico dei credenti
La lunga storia di impegno politico differenti che appunto serve lo sottolineava prima nel secondo dopoguerra accentrato col tema della democrazia un tema importante che si era estraneo come tradizione e che abbiamo assunto e su cui ci siamo fatti portatori anche di una certa tradizione quindi l'importanza di questo tema
Il recupero necessariamente storico del percorso dei cattolici mi piaciuto quel passaggio che Francesco fa nella fratelli tutti al numero tredici quando in un contesto un po'diverso però parla della perdita del senso della storia
Che provoca ulteriore disgregazione possiamo disgregata e anche per la mancanza del senso della storia per non avere questa coscienza anche del da dove veniamo no io per preparare
Esterno quella piccola pubblicazione con Vita e Pensiero dicevo da Camaldoli avverte per un percorso un cammino non improvvisiamo non veniamo da oggi non ci interessa solo questa attualità da qui l'importanza del dopo Trieste l'importanza del dopo settimane sociale fondamentale perché vedete ci potete fare la sua deluso ma lasciamo stare facciamo sono le ultime edizioni cos'è accaduto dopo le ultime settimane sociali temi importanti nodali
Quella di Torino presso quella di Bologna temi che c'entravano con l'agenda politica ma tutti quei temi discussi sono confluiti in un volume di atti qualcuno ha pensato a un certo punto che anziché pittrice avvenivano pubblicare col bulino perché circolano di più non conoscendo il mercato editoriale tiravano giusto le colpe che la CEI comprava detto fra parentesi
Quindi a diffusione era pari a zero ma confuso gli atti ma quello che è grave non formavano mentalità non dico niente non diventino patrimonio comune delle nostre comunità cristiane quei temi non erano più diffusi in qualche modo e qui c'è il tema della crisi dell'associazionismo e la mancanza di una cinghia di trasmissione
Ed è un tema non non indifferente per il dopo Trieste si gioca anche sulla capacità di far circolare quei temi attraverso la precarizzazione di quelli che sono i canali che già esistono che vanno in qualche modo sollecitati ma anche l'individuazione di appunto possibili risorse come il Comitato con l'ufficio della Cei competente sta facendo che prima chi modera li assumeva anche quelle piste sono fatti importanti perché vedete dietro questa fatica della democrazia e qui abbiamo due elementi che non dobbiamo dimenticare da un lato quello che abbiamo detto più volte negli ultimi due o tre decenni i cattolici ormai votano come tutti constatazione che è facile dire ma poi questa delle conseguenze votano come tutti perché così esprimono quando votano che riferimento culturale hanno c'è chi visione anche no del del bene comune hanno e l'altra affermazione quella che Pagnoncelli mette in luce molto bene nel suo rapporto i cattolici italiani ci sono e come pensano del marzo due mila ventitré cioè che anche tra i cattolici praticanti abbiamo una forte flessione di partecipazione elettorale
Una forte un forte calo di partecipazione al momento elettorale tra i cattolici praticanti tra questi due aspetti
Tutti votano come tutti non c'è più la distinzione non c'è un voto cattolico non c'è un paio di avviamento ok
E l'altro il calo di partecipazione tra i prezzi a quelle quello zoccolo duro si fa per dire dei praticanti in calo peraltro non nel nostro Paese
E sonde campanelli d'allarme richiestissimi bidoni a cui la presenza di un si sa che ispira e alimenta uno come dire un sentire anche per la democrazia che Ciampi anche
Fare quello che il bene comune per tutti allora io credo ci sono delle delle priorità delle sottolineature che sono importanti non vanno tralasciate non basta suonare la tromba per convocare lo dico con rispetto delle persone e dei protagonisti di una stagione ormai abbastanza distante da noi ma i momenti mobilità attivi nel nostro Paese non hanno aiutato la coscienza politica dei credenti
Perché il momento mobile critico punta ad impedire la piazza chiunque ci sia al di là di quello che pensa
E non è così che risolviamo i problemi non abbiamo risolti mi pare in questo modo anzi abbiamo ulteriormente disperso un'identità culturale di un cattolicesimo politico
Allora credo che sia importante la sottolineatura scontata papà paradossalmente di tenere distinti il piano ecclesiale quello più propriamente politico questo l'aspetto importante è una distinzione lessicale
E la chiesa a per suo ufficio l'annuncio del Vangelo imparò le opere gli esseri umani la dimensione dell'umanità
E al centro delle sue preoccupazioni e la guarda con l'attitudine della Misericordia la guarda come luoghi in cui si rivela il Vangelo dunque il luogo in cui sforzarsi di assecondare incoraggiare processi di umanizzazione
Questo vale anche per la politica rispetto alla quale il compito delle realtà ecclesiali e quello di essere da pungolo costante rispetto la dignità dell'essere umano
E dunque di preoccuparci di indirizzare la politica verso le forme e non sono le scelte che fanno della dignità della persona il cuore dell'agire politico la dimensione dell'impegno politico sta invece su un altro piano quello di chi è chiamato a fare di qui diciamo così dello scandalo della Croce il pungolo per rendere la politica sempre più fedele all'umanità
E allora questo aspetto riguarda una sorta di necessita di elaborazione culturale
E e di conseguenza anche il luogo dello elaborazione culturale fra gli strumenti fra le le opportunità del dopo Trieste ne abbiamo bisogno di mettere a fuoco ritengo anche luoghi o un luogo più luoghi di elaborazione culturale
Mettere insieme persone capaci di pensare che in quella distinzione dei piani non facciamo il corto circuito
Non puntino a momenti mobilitati appuntino a momenti di elaborazione che esattamente sappiano mediare ispirazione evangelica la dottrina sociale della Chiesa in termini culturali laici da offrire a tutti per avere un consenso largo questo è fondamentale perché se non facciamo questo passaggio e c'è una fatica voi come amici gli argomenti due mila abbiamo lavorato per tre quattro anni abbiamo prodotto un Libro bianco sui problemi del Paese che presenteremo a dicembre in Parlamento la pubblicato Cittadella di la Cittadella di Assisi ma è un esempio di centocinquanta pagine in cui mi ha messo a fuoco sui temi dell'agenda politica delle proposte
Chi facciamo liberamente come tendenti ma son proposte per tutti son proposte intercettarli questo tema dell'elaborazione nella distinzione dei piani è fondamentale infonde anche richiamo l'esperienza del Codice di Camaldoli
Che come sappiamo fu un momento di elaborazione ma che si poteva avvantaggiare l'ora di un associazionismo cattolico che era un volano distributore
è un forte volano distributore
E raggiungeva la parte periferica perché vedete accanto elaborazione culturale diciamo così virgolette alta dove andrebbero richiamate le università cattoliche i ruoli di pensiero i centri studi le mille realtà che abbiamo ancora almeno strutturalmente sul territorio
Ci potrebbero essere anche aiutati da un richiamo in questo senso ad andare più incontro a quella che la loro finalità fondativa rispetto magari qualche dispersione lei laici Zante negli anni recenti ma accanto a questo c'è un tema fondamentale che la formazione di base
Perché la fine della democrazia cristiana la fine di un periodo di un percorso di quella tipo di mediazione di rapporto con la politica
Ha fatto in quanto modo scoloriti refertano diretto issare nel sentire comune del cattolicesimo italiano concetti fondamentali come la laicità della politica
La distinzione no della politica la sua separatezza la sua autonomia
Concetti che in qualche modo anche attraverso l'esperienza della DC collocata dentro il vissuto della comunità cristiana erano passati fra la gente Cicci percepivo la distanza una differenza oggi corto circuito molto più pericoloso
Il fondamentalismo è molto più pericoloso e come dire a un terreno davanti all'ora il tema della della formazione di base anche sulla sul livello provvedere quota cristiane incrocia l'avete già detto
Un paio di interventi l'incrocio molto bene raccordo si modalità democrazia
L'ultimo numero della rivista testimoni che abbiamo stampato nei giorni scorsi ha proprio questo titolo il dossier centrale sino dall'Italia con grazia da cristiani nella Chiesa e nel mondo questi due temi sono fondamentali perché nella seconda metà della democrazia sì evita quell'eclissi dall'io al Nonino sentite Papa Francesco ci segnala molte volte come il contratto è scusa da poi all'invio
E papa Francesco ci segnala più volte
E perché dentro il tema della sino dall'italiano grazie anche una grande scommessa che queste grandi parole d'ordine che nella Chiesa si muovono periodicamente in seguito ad eventi convocazioni
Riesco a diventare mentalità diffusa opinione diffusa mentalità comune perché se si ferma solo a qualche convegno a qualche iniziativa inutilmente la mentalità della gente voi capite ne abbiamo un danno sicuramente
Anche nel intermedi si modalità vivibile di modo di percepire diceva Giuseppe prima
L'obiettivo di realizzare ancora il Vaticano secondo con le grandi aperture che ci ha consegnato manteniamo un danno che sul piano della resa democratica perché in democrazia ci vuole il consenso
Voglio dire francamente avere per tanti anni investito sulla formazione di scuole di formazione sociopolitica nere di oggi è stato anche importante ma l'illusione di formare nuova classe dirigente quando non c'era più una base in qualche modo che attraverso l'alfabetizzazione democratica poteva contrariamente naturalmente votare per quelle persone è stato un equivoco grave
Perché aveva formato frustrazioni più che classe dirigente nuova non ha funzionato per palinsesto quindi il tema della formazione di base che questi temi diventino formazione comune e fondamentale e allora credo che una democrazia che non è
Sono procedure norme non può essere solo e enunciate diritti e mezzo di leggi democrazia per noi deve essere creare le condizioni
Perché dato che tutti concorrono le scelte di fondo per tutti si apre la possibilità di un domani migliore dovremmo chiederci cattolici che contributo possono portare ad una politica democratica c'è oggi tende sempre più a ripiegarsi sul presente con le sue ingiustizie le sue fratture e non riesce a misurare quel che viviamo sul metro del futuro possibile quanto i cristiani possono contribuire con la loro speranza teologica alla speranza politica che è essenziale per la democrazia
E allora il richiamo a De Gasperi che chiamava metodo democratico un principio che assume la convinzione che le scelte politiche sono l'esito di un confronto e di dialogo che assume in modo programmatico l'idea che la politica e luogo della costruzione di un consenso che coinvolge tutti
Il metodo cioè il processo della discussione del voto ci arriva al termine di un'elaborazione comporta l'assunto che la propria posizione non è quella giusta ma è un contributo alla costruzione era possibile Scelta
E così contributo di di Aldo Moro quando ricordava che democrazia significa consapevolezza che nell'interlocutore per quanto lontano da me alberga sempre un frammento di verità
Il punto è cruciale il contro
Uto che i cattolici oggi possono dare democrazia io ritengo sia la scommessa grande del dopo settimane di Trieste attraverso una ripresa di fondo
Della formazione ecclesiale di base quindi l'incrocio con la signora Rita con la partecipazione di vino nelle comunità
Attraverso l'individuazione degli strumenti anche nuovi fantasiosi e creativi
Per rispetto alla situazione che abbiamo attraverso l'elaborazione culturale che aiuti ad entrare sulla scena politica con temi che non sono solo rappresentativi della nostra istanza democratica ma sono quei della democrazia di tutti
La fase storica che stiamo vivendo
E passare della Democrazia Cristiana alla democrazia dei cristiani la democrazia delle donne e degli uomini di questo tempo dentro questo spazio abbiamo una chiamata la testimonianza
Nel ringraziarvi adesso chiede ci grazie
Allora non c'è dubbio che
Le settimane sociale di Trieste sono stati un evento lo sono stato molto più delle settimane sociale precedenti
Hanno avuto più ecco hanno avuto più impatto hanno avuto più risonanza mediatica si continua a parlare anche dopo perché
Si possono fare varie ipotesi ci sono una serie di fattori sicuramente erano le settimane sociali segnate da presenze istituzionali di alto livello presente la Repubblica il Papa
Ma direi anche sono stabiliti al sociale che si sono collocati in un momento in cui nel Paese c'è un bisogno di messaggi
è riuscito a dare una risposta una sfera sociale
Lo vedremo
Non non si esaurisce con l'evento ma non c'è alcun dubbio che è stato un evento e credo che è stato un evento anche per il messaggio che è stato contenuto in modo particolare direi da tre interventi quello del presidente quello del
Cardinale presidente della Cei e quello del Papa che hanno dei contenuti importanti che hanno tenuto hanno dei messaggi importanti
E poi a un'assemblea che forse più delle altre volte è riuscita ai fare esprimere in qualche modo anche nella sua composizione la vivacità molteplice plurale variegata del cattolicesimo italiano Bocci
Ma
Come cosa guardare in avanti
Io un po'per professione un po'richiamando l'eredità conciliare che già è stata nominata penso che sia fondamentale
Vivere la dimensione che padre esce nudo amava dire del Cristianesimo nella storia del fatto che noi siamo chiamati a
Vivere il nostro cristianesimo nella storia in cui ci troviamo
E in cui dobbiamo provare a cogliere i segni dei tempi per usare un'altra espressione conciliare
Allora a mio parere il problema non è quello di trovare formule o modelli
Più o meno
Come dire perfetti precisi
Da replicare modelli che possono essere
Politologi ci ho anche Creso logici in qualche modo la formula magica ma il mio proprio il problema secondo me nostre quello di stare dentro i processi della storia
Di oggi innanzitutto ricordando che la democrazia almeno dal mio punto di vista non è una formula Vattimo innovazione è un processo o forse sono più process
Allora credo che ci sia una domanda che venga permettersi di fronte al tempo della storia
Tre
Non esaustive ma quelle che a me sembrano alcuni tre problemi principali io penso che il punto numero uno all'ordine del giorno anche nel ragionare sulla democrazia e sul futuro il nostro paese non può che essere la guerra
Cioè la c'è una drammaticità del momento che stiamo vivendo
Che non può essere edulcorata o come dire derubricata e poi assorbita in un ripetere modalità consuete
E non mi soffermo su quanto sia drammatico la questione che a essi cultura della guerra che si diffonde ma è anche guerra vera e propria pericolo di una guerra molto più ampia
Secondo sfida è quello della democrazia
Allora
Io credo che la questione sia molto radicale io non mi trovo d'accordo con quello che dice Ugo De Siervo
Cioè il problema non è Dio giustamente il problema di ripensarla la democrazia
Perché la democrazia è un un fenomeno storico quindi non è che c'è una volta una formula che essi individuale che si evince che era uguale sempre ma
Non foss'altro che la società in cui è nata la democrazia di massa novecentesca non è più quella quindi vari forum pensata diceva Ugo De Siervo riscritte le regole che forse un
Non so se nella formulazione tra un giurista uno stesso di storia possano collimare e coincidere e poi il terzo elemento non mi ricordo chi di dei timidi chi del relatori che mi ha preceduto appare in declino dell'Italia forse Giuseppe
Adesso non so il termine declino però io vorrei dire che c'è una provincializzazione dell'Italia
Che
E però anche una provincializzazione dell'Europa perché se ne parliamo di più dell'Italia da parlato anche il declino dell'Europa perché non è negli anni novanta
L'Italia è in declino in crisi all'Europa riferimento oggi purtroppo non è più così quindi è un contesto più complessivo
Di crisi per usare questo termine dell'Italia e dell'Europa in cui non ci dobbiamo collocare
Di fronte a questo
Un messaggio che mi sembra che venga dalla Settimana sociale importante
è questo problema che poi riprende cose che dice il Papa questo questo discorso del ricco della ricostruzione del Noemi no
C'è stato un ecco importante di questo a Trieste e credo che
è un punto su cui si gioca il ripensamento le riscritture delle regole della democrazia
Cioè e in cui il tema dell'inclusività della solidarietà non sono accessori
Rispetto a i meccanismi di funzionamento del sistema politico delle istituzioni perché sono sostanze tessuto di una democrazia che si ripensa
Faccio riferimento solo a tre temi che mi son venuti in mente che però sono anche risuonati a a Trieste uno è il tema delle migrazioni
Allora qui c'è veramente un unità nazionale dei partiti politici scusate sarà nella non approvazione di una legge sulla cittadinanza negli ultimi vent'anni che un nodo decisivo per la democrazia
Cioè se non si riforma la cittadinanza e non si riconosce nella società italiana oggi è composta pienamente non solo da chi pre indigeno
Ma anche da tanti sono nati in Italia non pochi
O sono in Italia da piccoli da bambini vivono pienamente le dinamiche della nostra società che sono parte di quel Noemi se non riconosciamo queste non troviamo Lesmo i modelli insieme sì ma come si fa a parlare di democrazia
Torniamo a una forma di sistema liberale di cittadinanza del fatto riconosciuta solo a una parte della popolazione
Ho un altro esempio lo cito solamente il discorso delle periferie
Che qui diciamo di di periferie desertificata e prive di viveri prima e quindi anche di canali di inclusione di partecipazione o anche dell'ultimo
Il fatto che anche nell'humus culturale civile della società sembra venir meno quella spin
Tra dei istituzionalizzando te così forte nell'Italia degli anni settanta ottanta Malpensa due figure di mezze una Basaglia
L'altra per parlare di un mondo del mondo nostro cattolico don Benzi no per fare due due esempi
Cioè questa idea e
La democrazia passa per
La fine delle istituzioni totalizzanti qual era il il manicomio occorreranno istituti per i disabili ma oggi non ritrovo torniamo a un
Da nuove diffusione di istituti
Per disabili per malati mentali tremare psichiatrici e la grande diffusione delle forme di istituzionalizzazione come risposta ai bisogni di una parte
Crescente della popolazione che sono gli anziani ad esempio ci si pone che vuol dire una democrazia in una società che non è mai stata così vecchia com'era in precedenza e che quindi c'è il problema dell'inclusione del riconoscimento dei diritti di chi è anziano
Allora tutto questo dico sono domande
Per la democrazia e sono domande per la presenza incisiva dei cattolici nella realtà del paese
Le settimane sociali sono state un evento
Ma credo che hanno bisogno di
Uno slancio in più per andare avanti
Non possiamo accontentarci di una pure l'importante funzione fondamentale che non potrà mancare di tipo pedagogico
Ma credo che c'è il problema di elaborare idee dentro questo tornante della storia di cui noi ci troviamo metodo si va benissimo ma ci vogliono idee
Ci vogliono idee con cui stare dentro la storia
E con cui anche accendere passioni perché siamo in una società spente cariche di passione
Allora in questo senso si potrebbe parlare di molti aspetti si può parlare diciamo della forte tensione che viene dall'impegno sociale dei cattolici si può parlare della necessità
Dini
Pensare con creatività che cosa voglia dire fare politica oggi
Perché non è quello che era ieri e nemmeno quello che era l'altro ieri e nessuno lo sa cioè siamo in una fase come dire di creativa elaborazione di costruzione di un futuro che è un'incognita
Ma penso anche che c'è bisogno di un impegno o per dare spessore culturale quando dico che c'è bisogno di te ci vuole spessore culturale ci vuole visione
Perché non è tanto è vero che noi abbiamo tutte queste idee
Che a volte diciamo unici abbiamo ridendo associa ascolta non lo so a volte sono riproposizioni di cose che vengono ripetute in maniera piuttosto
Ordinaria stereotipata non rinnovata non calata nella storia di oggi credo che c'è bisogno anche per noi
Di elaborare idee c'è un tessuto c'è un terreno da cui si possono credo fare queste questo tipo di lavoro culturale tenendo conto e con questo concludo che pensare la democrazia difendere la democrazia costruire la democrazia lottare per la democrazia che cosa di cristiani
Oggi non è come quando non è non è quello che era nel quarantatré
Perché è un ma è un mondo diverso
E faccio se ho fatto io so che è sempre di prima l'inclusività discreti inclusione degli stranieri come un un credente democrazia oggi non era questo nel quarantatré c'erano altri problemi altri sfide ma così come diverso è il il contesta il tessuto in cui pensare l'azione
Allora credo che da Trieste
Emerga
Un mese più che in Messico diciamo la spinta a una elaborazione culturale che dia spessore a quel messaggio abbozzato a Trieste per
Assessore Cristiani nella storia di questo tempo così drammatico ma le cui sfide non possiamo eludere niente
Bene grazie all'ultimo degli interventi in programma Giovanni Carli Barbieri
Grazie ed essendo l'ultimo c'è anche tutte le difficoltà come dire di non pubblico di evitare di ripetere cose
Cose dette diciamo da altri ma a sulle quali sono peraltro largamente d'accordo e sono largamente d'accordo
Ma dunque io alla settimana sociale di Trieste ho partecipato a una delle piazze della democrazia intitolata istituzioni autonomia rappresentanza governabilità che poi dico
Ti faccio contermini diciamo di su dieci di piccolo momento ma insomma abbiamo cercato come dire di dire di dire qualcosa
E nel mio intervento che non ripeterò evidentemente
Però sono partito sono partito da Moro nel dar l'ultimo discorso di Moro quello ai gruppi parlamentari democrazia cristiana nel febbraio del mio centosettantotto
La famosa frase meno
Se fosse possibile dire saltiamo questo tempo e andiamo direttamente a questo domani credo che tutti accetteremmo rifarlo ma cari amici non è possibile oggi dobbiamo vivere oggi era nostra responsabilità si tratta di essere coraggiosi fiduciosi al tempo stesso si tratta di vivere il tempo che ci è stato dato con tutte le sue difficoltà
E credo che questo sia una citazione preziosa perché oggi noi rischiamo due atteggiamenti pericolosissimi come cittadini e prima ancora come cristiani
Il rimpianto del passato e il pessimismo invece diciamo
Non si può essere pessimisti perché diceva Giovanni ventitresimo non ho mai visto un pessimista servirà a qualcuno o a qualcosa e papa Francesco lo ha ripetuto più volte il cui esito
E e anche il rimpianto del passato è un atteggiamento sterile quindi bisogna fare i conti e fino in fondo con la realtà e con le sfide perché questo tempo ci mette davanti
Con la consapevolezza e questo è il secondo punto che ma non lo dico io l'ha detto il Papa
La nostra democrazia non gode di buona salute
Scritto proprio lui nel suo intervento prima della messa insomma per l'ultimo giorno questo suo interesse ci preoccupa lui ha detto perché è in gioco il bene dell'uomo e niente di ciò che è umano può esserci estraneo
E allora ecco questa crisi è una crisi che dove è stato ricordato da chi è intervenuto prima di me va studiata e va studiata a fondo per cercare di trovare come dire le soluzioni per come dire
Rinfrancato una
Per rimetterla INAIL si con le esigenze dei nostri tempi
Sappiamo che
Ci sono tante sfide oggi che hanno contribuito anche a questo fenomeno e decisi fenomeni sociali componente ambientale climatica alle componenti geopolitiche le componenti migratorie
Tutto questo è un dato fin troppo banale nostro ma che con i numeri come dire assume una certa evidenza
Si sono tradotte in un astensionismo diffuso oggi oggi siamo in Italia uno dei paesi in cui si vota meno partendo invece da dati in cui via erano assai più diciamo eravamo fra paesi in cui ci costava di più
All'Europa e lo sappiamo ha votato meno di un italiano su due
Dato peraltro anche in parte drogato dall'election day perché son votati anche insieme le amministrative pretestuose parasole europee tutti gli osservatori ci dicono sarebbero stati dati ancora peggiori ma in Liguria
I ruoli ha votato il quarantacinque virgola novantasette per cento che è un dato lordo perché se ci si sommano le schede bianche e nulle e il dato scende al quarantaquattro per cento
E chi ha vinto avvinto in valore reale con il ventuno virgola sette per cento dei voti
Non è diretta del presidente della regione con i poteri che ha è c'era con il ventuno virgola sette per cento calcolato sugli aventi diritto
Tra il cinquanta per cento nodi cui si legge si vede in televisione no
Ma e e questa è la democrazia locale che dicevamo comunque sta meglio di quella nazionale no
Se andiamo a livello locale invece comunale decorso sono ancora peggiori non abbiamo letto il sindaco di Bari al ballottaggio con il trentasette per cento dei posti
E il sindaco di un Comune grande come Torre Annunziata con il ventinove per cento
Nei comuni più piccoli giusto per pubblicare un lavoro su questo nei comuni più piccoli sotto quindici mila abitanti sono ormai numerosissimi casi in cui si presenta un'unica lista
E in cui non si riescono nemmeno a trovare tanti candidati quanti sono i consiglieri comunali
No era qual è la risposta che oggi si sente dare dalla politica eliminiamo il ballottaggio
Aumentiamo i mandati dei sindaci perché non non si trovano più
Classica risposta fra il discutibile l'emergenziale no
Rispetto al quale ecco credo che davvero da qui debba venire uno sport perché questo dato è drammatico
Che però ci pone una domanda
Ma e crisi del rappresentante ore anche crisi del rappresentato
Che ne è delle istituzioni del pluralismo della nostra Repubblica attuale
Al convegno dei costituzionalisti dell'anno scorso Massimo Luciani è è stato impietoso da questo punto di vista scolato una piccola citazione no dice oggi siamo in presenza di una molteplicità sociale manichea polarizzata
Indisponibile al dialogo e al compromesso tutta tesa all'affermazione esclusiva dell'interesse di cui volta in volta si proclama portatrice che sia l'animalismo l'ambientalismo il tradizionalismo il fondamentalismo religioso
E o quant'altro e del tutto insensibile agli interessi concorrenti de'quali si fanno carico simili anche specularmente aggressivi competitori mai inclusivi e sempre esclusi
E e allora ecco
Siamo in presenza di un contesto in cui come dire dominano le tifoserie domina la contrapposizione
E difficilissimo oggi riuscirà a trovare come dire sintesi efficace
E la risposta qual è quella che dicevo prima io spesso la semplificazione ora scusate non posso entrare nel merito di processi di riforma che essi vengono prefigurando del nostro paese ma mi permetto di dire che sono una risposta all'insegna del massimo della semplificazione
No sia sul versante della forma di governo sia sul versante dei rapporti centro-periferia sia sul versante della separazione dei poteri no
Cioè domina ecco una logica di semplificazione e allora qui che cosa io vedo importante ha ragione chi mi ha preceduto è non è soltanto questo ma la dimensione educativa e formativa diventa fondamentali ci sono state tre parole
Nel documento che ha preparato alla settimana sociale che voglio riprendere ricerca pazienza coraggio
Ecco io credo che siano come dire tre sostantivi da quali si dà per ripartire proprio sul piano metodologico no
La ricerca è ricerca guardati vuol dire che non si possono dare risposte semplici a problemi complessi
E mi aspetto molto da questo punto di vista dal mondo cattolico perché guardate in questo Paese non c'è soltanto una questione politica c'è anche una questione culturale intellettuale
Che nel mio mondo io vedo con grande chiarezza
Non c'è soltanto una crisi della polizia sciagurati della intellettualità sicuramente in questo Paese
Ma forse anche in Europa
Pazienza pazienza vuol dire un metodo di confronto che non può essere come dire le urla no che allontanano
Persone che hanno che sulle ricerca di risposte
A loro bisogni come dire a quotidiani e coraggio il coraggio di guardare avanti anche di dare risposte parate che possano sembrare o possono apparire talvolta anche impopolari ne cito una che non è diciamo sa ma che ha parlato prima di finanziamento pubblico dei partiti non mi fa piacere ma meno male
Che finalmente si ha il coraggio di dire che partiti hanno un fondamento costituzionale
E che certo bisogna come dire presidiare lì in ordine alcuni principi e valori che devono rispettare la democrazia interna ma all'interno di questo finanziamento che lo trovo doveroso abbiamo abbandonato il finanziamento pubblico pensando che il finanziamento privato fosse la soluzione e abbiamo visto che cosa è successo
Anche in termini come dire di opacità e di corruzione che non è finita a questo Paese con il mille novecentonovantatré
Ecco chiudo davvero con un richiamo alla partecipazione io credo molto alla partecipazione ma da questo punto di vista a livello locale lo scopo come dire una palestra congeniale
Qui Baratta ci sono alcuni strumenti poco previsti dalla legge che dovremmo come dire in qualche modo esplorare nord al testo unico degli enti locali
Ha un'importante legge che è passata sotto silenzio ma che mi permetto di segnalare no il Protocollo addizionale alla carta Europa dell'autonomia locale
Che all'insegna poco del diritto di partecipare agli affari delle comunità locali e legge che contiene anche misure per l'attuazione del diritto di partecipare
Credo che davvero si possa
Ripartire da qui e diciamo perché io credo che dai territori possono come dire nascere iniziative nuove che posso davvero rilanciare attraverso percorsi partecipativi
Il alcuni dei principi fondamentali che chiudo
E nel nostro Paese purtroppo parlo delle più giovani generazioni si conoscono anche poco
Non abbiamo con legge previsto educazione civica nelle scuole ma io vorrei che si facesse un Bilancio serio senza di te di come questo insegnamento sta funzionando nelle scuole
Perché io quando vado a parlare nelle scuole e parlo di costituzione ecco che Milano bello bello bello ma dice ma non ne avete mai parlato c'erano e allora capite bene che questo questo è un problema serio che Moro Adam postata fino agli anni cinquanta quando ha messo la pubblica istruzione
Ma mi pare che nonostante le leggi si faccia fatica e questo come dire è un terreno sul quale dobbiamo fortemente impegnarci vi ringrazio
Ma allora grazie dobbiamo stati bravissimi perché siamo rimasti nei tempi tirando fuori molti aspetti interessanti per la discussione prima di cedere il il microfono a Sebastiano Nerozzi per le conclusioni mi limito a riprendere un accenno di Giovanni Carli Barbieri quando dice dominati la tifoseria e questo diciamo fa perdere molta della qualità
Anche alla capacità di tenuta delle decisioni comuni
Le cose vengono fatte e dissi fatte e dentro non c'è mai un processo di consultazione ampio da andare oltre l'idea del colpo di maggioranza che porta a casa un risultato
Qui occorre ragionare in chiave un po'condominiale perché alcune decisioni meritano le mie le maggioranze diciamo semplici
Alcune altre decisioni forse su capisaldi delle istituzioni forse meriterebbero degli aggravamenti diciamo di quorum decisionale per rendere un po'più stabile convergente per incentivare il confronto in modo più autentico leale fra le parti politiche posto che se ne diano le condizioni ma la mia osservazione che se dominati Fo seria
E perché nella società italiana
Nel rapporto tra politica e istituzioni amministrative né il rapporto tra istituzioni amministrative cittadini nel rapporto tra politica governo ed esperti ed intellettuali d'accademia è completamente carente la fiducia che è il motore dell'agire cooperativo
Di diamo un tempo in cui c'è paura e la paura viene in qualche modo consacrata da una ossessiva compulsione delle GIS l'attore a scegliere sempre la via della proceduralizzazione dal comportamento dell'amministrazione generando l'impossibilità che l'Amministrazione scelga il bene
Perché gli agenti etici cioè quelli che vogliono fare il bene si prendono la responsabilità delle cose buone la compulsione a limitare a comprimere la discrezionalità viene meno quando quando la discrezionalità l'agire etico ci serve nelle emergenze quando ci sono le catastrofi e allora si ritempra era l'agire discrezionale
Questo è un tema perché moriremo della burocrazia che la legislazione ci sta imponendo perché la legge è la procedura scaricano l'anima della scelta del legislatore di andare verso un'opzione che garantisce apparentemente e il procedura lirismo n più nemmeno che è un'eresia
E questo è un tema
è un tema che noi dobbiamo affrontare è un tema che non ci consente di andare verso strade scorciatoie di semplificazioni perché è un tema che ci impone di immerge soci dentro questo mondo di complessità
Metastatica che abbiamo prodotto e di ritrovare prima che questo corpo muoia per involuzione o rivoluzione come diceva Carnelutti a tirar fuori qualcosa di vivo
Io sposo dopo
Uno più grave nuovissimo
Ogni
In tempi di anticorruzione e gli onesti e competenti sono lontani dall'azione di governo si usa Rosa che Hermann quando studia la corruzione negli anni novanta lo dice e noi isoliamo c'è uno scandalo sanzioni più elevate qual è l'Effetto ci dicono gli economisti quando la sanzione cresce nell'unico affetto che produciamo a parità del rischio di controllo avere un aumento del tasso della tangente che noi dobbiamo pagare per corrompere
Ma la qualità della legislazione dove l'istruttoria dove tutte queste clausole di invarianza finanziaria che vuol dire che l'amministrazione come deve fare le cose se l'Amministrazione poi fa amministrazione difensiva ce la prendiamo con l'amministrazione all'amministrazione sotto la legge
Certa
Cioè Kitchen diamo
Quarantenni lignaggio o anche al leggio
Ma permette innanzitutto mi solo una piccolissima battuta dove il pentito impegno van pena lirismo dove ci porta
Anche a riempire le carceri dire c'è anche questa conseguenza negli ultimi due anni sono state approvate leggi che hanno introdotto pene per quattrocento settantasette anni di carcere in più
Questo puramente teorico ma il fatto che si riempiono le carceri purtroppo è vero e tra l'altro la cosa più inquietante i migliori il le ivi le carceri i milioni che vengono incarcerati sono aumentati ma scusate questa la battuta che non mi sono tenuto perché era molto interessante vostro dibattito no io volevo semplicemente ringraziare per i vostri interventi perché sono stati molto interessanti sono stati molto importanti
E credo anche di aver colto anche questo è molto importante una una una sintonia diciamo tra le cose che avete detto nella diversità delle opinioni come è giusto che sia e questo pure credo che sia un valore un valore importante
Qui ecco io volevo dire che naturalmente anche credo nome di Nicola ma poi forse alle direttamente l'Istituto Sturzo e sostanzialmente interessato a
Offrire ecco una sede di riflessione ecco perché poi la fine stiamo questo come nostra come identità vocazione quindi un luogo di riflessione ma mi fa molto piacere che gli interventi che avete fatto vanno molto in questa direzione sulla necessità di di riflettere assieme
Non accontentarsi delle idee che crediamo di avere che magari invece non abbiamo parte oppure a sonorità elettriche sono superate dalla realtà perché invece la realtà pre prescrive ecco richiede anzi scusate di essere analizzata è affrontata in modo molto chiaro qui forse io non voglio essere pessimisti perché è giusto non esserlo io forse aggiungerei che c'è anche una questione di tempo nel senso che c'è anche un po'una questione di fretta nel cioè voglio dire queste una riflessione all'interno del nostro mondo molto importante però deve anche un po'tener conto di quello che succede intorno a noi
E qui io mi ritrovo o nelle parole molto preoccupate per la verità che avete detto tutti perché una notte di preoccupazione io l'ho notato in tutti gli interventi
Forse Ugo De Siervo la la come di esplicita del modo particolarmente chiaro e e io credo che abbia ragione perché la la democrazia ne parliamo perché è in crisi e questa crisi ma insomma c'è qualche segno che stia andando verso la catastrofe
Non voglio come dire appunto essere eccessivamente pessimista però io credo che non abbiamo tutto questo tempo infinito di fronte a noi
Quindi quello che i cattolici possono fare in Italia che non è poco si inserisce ed ecco perché ha un grandissimo valore in un contesto in cui c'è un'urgenza che forse prima non aveva perché è vero tutto quello che avete detto cioè la polarizzazione
Le le tifoserie tu dicevi no questa la politica è diventata di tifoserie però c'è un punto d'arrivo della polarizzazione e delle tifoserie
Permettete negli USA e una vecchia parola autoritarismo cioè è chiaro che una politica in crisi alla fine lì deve andare e li sta andando ma non dico in Italia soltanto questo è la cosa preoccupante è un problema insomma siamo tutti trepidanti breve delle lezioni particolarmente importanti
Che stanno per per avvenire siamo tutti preoccupati anche per quello che succede in Europa chi perché non è più così chiaramente quella casa di diritti che è stata in passato
Quindi io credo che da questo punto di vista noi abbiamo bisogno di chiarirci le idee
Ho sentito come dire io io vedrei bene che questo nostro vostro gli omicidi inserisco diciamo
Momento di riflessione mi piacerebbe che andasse avanti un giorno due giorni cioè in cui ci chiarissimo leggendo per esempio cedesse indetto molto democrazia dall'alto dal basso giusto
Però c'è bisogno di un po'di tutti e due forse e c'è bisogno di formazione giusto
Però poi c'è anche bisogno di intervento perché poi la storia Cutolo avanti non possiamo solo pensare che formando le future generazioni perché forse dopo averle formate consegneremo a questi giovani nuove generazioni un mondo terribile in cui loro non potranno più che e cambiare ecco quindi in questo senso
Una riflessione bella profonda importante concreta stringente e e anche in tempi relativamente rapidi capisco che più o meno sognare l'impossibile però forse credo che sarebbe opportuno farlo concludo accennavo alle iniziative dell'Istituto Sturzo la ne abbiamo in mente già una e abbiamo anche la data questo importante diciassette dicembre in cui vogliamo partire da una riflessione come dire concentrata su o un una anniversari importante nel Natale del mille novecentoquarantaquattro
Il papa Pio dodicesimo ha usato in un radio messaggio spedirgli un documento ufficiale molto importante
La parola democrazia dicendo che la democrazia è preferibile agli altri sistemi politici è la stata la prima volta in tutta la storia della Chiesa che la Chiesa appunto dal la sua massima espressione del Papa
Ha preso posizione oltre la tradizionale indifferenza dei regimi politici quindi ha detto democrazie meglio e l'ha detto molto interessante perché in quel contesto anche la democrazia si stava dimostrando qualche cosa che era agli antipodi della guerra
La la la democrazia come qualche cosa che frenava impediva la guerra e via dicendo magari consenso storico è cambiato ma questa lezione io credo sia una grande lezione
Ed è una grande lezione e qui il Papa è stato più bravo dei cattolici perché a Camaldoli davano democrazia non c'è nel Codice di Camaldoli che pure è stato pubblicato nel quanta Singapore democrazia non c'è ma Pio dodicesimo è andato oltre diciamo ha rotto un tabù in un certo senso perché ci voleva molto coraggio per fare una scelta di questo genere
Allora che perché questa come dire non è una commemorazione abbiamo chiesto anche al Italia zuppi di venire per iniziale con questa iniziativa una serie poi di altre cose che vorremmo fare nel nel proseguo su sui vari temi che avete toccato voi oggi
Perché volevo fare questa riflessione non solo per ricordare questo momento ma anche perché questo il quell'atto è stato come dire significativo di una scelta che la Chiesa i cattolici hanno fatto nel Novecento per la democrazia
E e naturalmente il Papa è venuto perché prima c'erano stati di Sturzo e De Gasperi eccetera eccetera insomma evidentemente dopo di lui poi ci sono stati ancora De Gasperi Moro
E così via quindi non è stato lasciato isolata però è stata una scelta che poi ha ripreso Giovanni ventitreesimo che poi ha ripreso il Concilio Vaticano secondo che poi ha continuato Paolo sesto dunque una una scelta forte convinta profonda duratura fatta
Inutili
Definitiva questo io l'ho credo e lo spero però e anche una domanda no che io credo che oggi ci sia bisogno di rinnovare quella scelta cioè di dire che cioè che quella è la scelta non dei cattolici perché si trovano ma perché risponde profondamente a quello che loro sono credo un e così via scusate io ho rubato in
La parola Sebastiano Nerozzi per le conclusioni
Grazie più che conclusione direi che rilanci ripartenza difficile concludere spettante garanzie non vorrei proprio concludere le tante belle cose le spinte
Stimoli cresciuto oggi da voi anche perché questo è un momento anche qualificato di confronto fra persone che hanno dato tanto ben prima della Settimana sociale sia all'azione dei cattolici in Italia sia alla riflessione
Su che cosa i cattolici hanno fatto in questo Paese siamo in un luogo che da questo punto di vista ha un alto valore non solo simbolico ma sostanziale rende è molto importante anche l'invito a incontrarci e qui cioè che è un invito che si può sicuramente accoglierà anche in prossima occasione e dirò anche perché può essere importante
E in un passaggio successivo allora avete colto molto bene
Le alcuni degli aspetti fondamentale dell'esperienza che abbiamo vissuto a Trieste dico l'abbiamo vissuta un po'tutti a partire da chi lo organizzava perché il risultato finale è stata la componente di tanti
In tennis di tanta partecipazione c'è stata il coinvolgimento di tante associazioni di tante componenti del mondo cattolico abbiamo cercato che fosse davvero il più variegato possibile così è stato
Devo dire che questo è anche il risultato di una di un ascolto che è stato fatto rispetto a quello che il precedente comitato io uso penso di dirlo sente perché qui ci sono Giuseppe Leonardo ma altri sono stati evocati ma siamo partiti da una riunione fatte col Comitato precedente ricevere delle indicazioni su la direzione da prendere al come le cose che abbiamo fatto al teste ce l'avete dette voi con molta argomentandole e c'avete convinto della dell'opportunità di andare in quelle in questo in questa
In questa traccia e quindi credo che l'evento l'abbiamo fatto tutti contenti benissimo adesso
La domanda è una domanda che non ci siamo fatti anche un po'prima nel definire nella speranza che tutto andasse per il meglio e forse è andata anche oltre a quelle che erano le nostre aspettative
Ma
Il tema che cosa succederà ora il nostro punto il cuore del nostro impegno è stato quello proprio di avviare processi con gli strumenti che avevamo questo passaggio questo messaggio
E passato molto chiaramente a Trieste voi lo avete svolto le diocesi stanno accogliendo che significa andare avanti adesso voi l'avete detto
In molti modi ci sono vari piani d'azione
Un primo piano è un piano che di animazione pastorale
E su questo diciamo il comitato
In accordo con la scienza perché c'è stato un Consiglio permanente in cui questa riflessione è stata fatta è stato dato un mandato anche chiaro alle diocesi perché portino avanti alcuni degli strumenti proposte a Trieste
Questo è un primo piano che è molto importante viene portata avanti anche per gli uffici diocesani quindi c'è un impegno propriamente pastorale perché perché la democrazia ci sta a cuore anche come comunità cristiana quello che ha detto molto bene
è una partecipazione che risponde alla vocazione dei cristiani indipendentemente dalle loro loro un ruolo specifico i laici cattolici e le comunità cristiane sono luoghi di socializzazione all'interno di una comunità più grande
Che deve essere in
Il faro deve essere l'obiettivo è una Chiesa che deve essere in uscita
Trieste in questo è un piccolo esperimento nelle chiese anche non è perché missionaria nel momento in cui si occupa del bene comune quindi questo è un elemento che riguarda la senza vetri del della comunità cristiana quindi riguarda propriamente Lello dimensione pastorale gli strumenti che sono stati offerti da domani inizieremo un ciclo di seminari di web minarono l'anima proprio per spiegare un po'meglio anche per dare alcune testimonianze alcuni me strumenti pratici alcune esempi pratici di che cosa si può fare sono un modo per camminare nella linea di cinesi e quindi quello che è stato Trieste lo si può vivere in molti modi alcuni strumenti sono questi non è non è detto che siano gli strumenti migliori sono i primi che ci sembrava di poter proporre ma non stesse ci stiamo interrogando su altri aspetti che forse andrebbero sottolineati sia in termini di temi ma anche interni proprio di motivi di modalità presente c'è tutto il tema che non è al momento non abbiamo ancora su cui non abbiamo fatto proposte che il tema della vicina dei giovani alla partecipazione politica è una cosa molto importante sono le scuole di formazione politica ma queste assumono in qualche modo già una sensibilità una voglia di impegnarsi altro tema invece riportare la politica laddove i giovani vivono dove i temi del bene comune i temi anche nella loro vita spesso non incontrano la dimensione collettiva quindi riportarle riscontri aiutarle a te sintonizzarsi con i temi del bene comune
Non abbiamo fatto una proposta perché ci rendiamo conto che è molto importante ed è un tema molto complessa quindi anche abbiamo chiesto e chiediamo ancora aiuto suggerimenti e l'Associazione diciamo monitorando alcune esperienze che ci sembra interessante e innovative
Per questo sicuramente un aspetto importante quindi un lavoro pastorale che va in questa direzione
C'è poi una come dire una una mobilitazione che hanno mobilitazione di
Laici impegnati in politica laici impegnati elimina amministrazioni che noi abbiamo ricevuto con un regalo a Trieste non l'abbiamo osservato come qualcosa che nasceva dal basso andrà bene li abbiamo
Anzi si è preso uno spazio che mai abbiamo abitato anche lo stava costruendo e che adesso cammina con le sue gambe che la rete degli amministratori escono è un segno di speranza molto bello
Amministratori di formazione cristiana che sentono il bisogno di incontrarsi di parlare sì
Di superare gli steccati di ritrovare i fili di un linguaggio comune che viene dalla formazione che hanno ricevuto che ancora una formazione viva ancora che può dare dei frutti e questo è un percorso che sta continuando
Sta crescendo non è naturalmente lo salutiamo con grande simpatia umana
Non è compito del Comitato certamente quello di definire tempi modalità è un percorso che c'è noi invitiamo quello che facciamo invitare chiaramente gli amministratori
Che hanno questa formazione
Nel loro bagaglio di collegarci ricercare l'incontro di cercare di partecipare a questa a questa novità sembra molto molto importante
E poi c'è un terzo piano che voi avete richiamato in modo molto molto con diversità d'accenti ma mi sembra con una grande sintonia di fondo c'è anche dell'elaborazione culturale
Il Pian dell'elaborazione culturale
è un piano sul quale effettivamente c'è un grande bisogno
Il rischio qui
Di il rischio che richiamava Agostino di accontentarsi delle vecchie crediamo di avere bellissima questa definizione proprio questa rischiamo di pensare che già ne sappiamo perché abbiamo la dottrina sociale
Perché abbiamo tante esperienze di volontariato che ci dicono come certe cose si possono fare ma quando poi proviamo ma calare alla dottrina sociale sui temi del paese prendo sociale naturalmente ha un respiro universale proviamo a scalare le esperienze delle singole associazioni delle singole reti su alcuni temi specifici
Ha una dimensione politica e ci rendiamo conto che le cose non sono così semplici
Occorre un'elaborazione
E occorre che questa elaborazione sia una elaborazione che non è solo l'abrogazione di alcuni che magari hanno avuto idee io su questo non sono d'accordo smentite nuove a Trieste e in giro ne vediamo tante
Di idee nuove secondo nel mondo cattolico né tante di esperienze valide ce ne sono eccome che andrebbero scalate andrebbero rafforzata andrebbero valorizzate quindi di Trevi esperienze ne abbiamo tanto il problema è che spesso c'è una grande frammentarietà c'è una grande autoreferenzialità c'è il rischio che ognuno si fa un po'il suo piano c'è un po'di rispetto ognuno si fa un po'la sua strada
Questo può andar bene perché arricchisce il dibattito mare in un momento in cui dobbiamo avere il coraggio e la pazienza la pazienza di ascoltarci e cercare punti condivisi
Perché è successo il tema dell'autonomia differenziate noi cattolici usciamo magari composizioni interessantissimo ma che sono diametralmente opposte un molto lontane tra di loro è chiaro che rischiamo sì cadere immediatamente nell'irrilevanza
Se invece cerchiamo su alcuni temi anche con sensibilità diverse però di trovare una una visione di sintesi
Che nel Paese evidentemente manca e la troviamo prima di tutto al nostro interno questo può diventare un punto di riferimento importante un regalo da fare al Paese perché già la sintesi di posizioni che non sono univocamente in mono legittimamente determinante
Il mondo cattolico è già espressione di un grande pluralismo e questa è una ricchezza ma questo non è il suo per essere efficace ha bisogno anche di momenti dissente cinque poi ognuno ritorna a fare le sue elaborazioni a coltivare le sue comunità a coltivare le sue speranze ma ci vuole anche un momento di sintesi e questa sintesi
Dev'essere la sintesi anche sul piano culturale per essere concreti
Sul tema della guerra
Lo diceva Rocco
Quante ne abbiamo sentiti di posizioni diverse anche internamente al mondo cattolico in questi anni
Siamo capaci da intellettuali Esperti addetti ai lavori nelle richiamava lettere chiamato prima Leonardo molto importante Esperti amministratori e politici
Di trovare delle sintesi che siano fondate però su una parola si infondate anche da una lettura di valori
Che vengono dal Manchester ma che non si fermino all'enunciazione dei valori
Siamo capaci di fare per se siamo capaci di fare questo allora c'è una speranza
Se ognuno rimane con la sua interpretazione il rischio è che rimarremo abbastanza irrilevante
Soprattutto perché le tifoserie politiche tendono poi ad assorbire le singole proposte del singolo quindici dal cattolico di destra e di sinistra di centro
E c'è tranne uno catturato dalle varie tifoserie in cui è chiara la marginalizzazione di quelle culture di quella cultura di quelle idee
Dico invece siamo portatore dove il tema non è di natura organizzativa prima di tutto che il tema di natura culturale è chiaro però che trovarsi incontrarsi
Per mentre appunto effettivamente delle soluzioni che ci convincono abbastanza che ci sentiamo di proporre le altre richiede anche un minimo di mezzo dove c'era anche un minimo di organizzazione su questo è chiaro dobbiamo lavorare non è compito del del comitato nel concreto di tutte le realtà che qui rappresentate anche di quelle che magari se non sono venute ma che sono interessate a questo processo quindi c'è bisogno
Mentre ognuno coltiva giustamente la sua vita associativa le sue reti
Di trovare poi anche nei momenti di sintesi allora mi sembra che questa sia una consapevolezza che da Trieste emersa in modo chiaro e vengo su un tema ben ne scelgo uno
Tra i tanti
Ed è il tema dell'Europa giustamente molti di voi hanno sottolineato che la democrazia in crisi non solo in questo Paese a me sorprende che un Paese come l'Argentina in quel movimento impopolare hanno avuto un ruolo così importante in cui passo la parola di papa Francesco penso si ascolta in una lingua prediletta
Abbia avuto una deriva autoritaria con quelle che l'abbiamo visto certo da un punto di vista storico non mi sorprende perché sappiamo tutti qual è lo stato dell'Argentina ma la speranza che qualcosa di nuovo
Potesse venire fuori e non quello che stiamo vedendo in questi mesi era forte quindi perché anche quindi vedete
Come il tema della democrazia di questa illusione che effettivamente può portare guardate noi alle ultime elezioni europee il partito in misura raccontate sommate
I voti raccolti dai partiti tradizionalmente Pro europee che hanno rappresentato l'asse del processo di integrazione stavano all'ottantacinque per cento fino a pochi anni fa sono caduti al cinquantaquattro cinquantasei per cento
E temevano di andare sotto che c'era questa grande paura era chiarissimo
Allora è chiaro però la tendenza è questa cioè noi o rilanciamo quel Progetto oppure il progetto è finito
E già al di là dei numeri nel Parlamento europeo noi abbiamo un problema
Che è un problema legato alla composizione del consiglio europeo in cui molti e giocano
In modo autoreferenziale non giovano certo per la costruzione della casa comune
E questo chiaramente impone problemi di governabilità non da poco
Su questo si gioca il il progetto di rilancio europeo ormai anche inviato reti nelle lettere commissari Ursula von der Leyen in via sostanzialmente dei riferimenti
Al piano Draghi e al piano d'Italia ottimo ottimo rapporto Draghi sulla competitività in Europa ottima cosa
Però se voi andate a leggere
Il documento ci dovete prendere qualche può dire qualche giorno sono quattrocento pagine però quello che trovate grande una visione effettivamente un po'innovativa rispetto a quelle che erano le politiche economiche finanziarie europee molto interessante
Finalmente si vede qualcosa di nuovo l'idea di una politica industriale l'idea di una condivisione di risorse più sostanziosa
Però si vede anche come dire dopo aver insensato in vari modi il modello sociale europeo si vede anche una grande povertà di proposte su queste perché di welfare non si parla di diritti nell'ora non si parla e quando si parla di regole si dice che queste regole vanno smantellate o ridotte in modo significativo perché sono un ostacolo alla crescita economica alla competitività rispetto naturalmente a Cina e Stati Uniti una competitività che è un problema perché non sappiamo che l'Europa
O si attrezza per lavorare insieme oppure essa stessa rischia la totale irrilevanza il totale declino definire simili in tantissimi indicatori economici sì a conti fatti che qualitativi il punto qual è e che la ricetta per uscire da questo destino è una ricetta che insiste soltanto sulla costruzione di grandi campioni industriali europee e sull'abbattimento delle regole non si parla di armonizzazione fiscale contro gli arbitraggi fiscali sapere sono il più grande nemico della che noi abbiamo per avere un welfare sostenibile perché è chiaro che
Questo welfare può e deve essere finanziato quindici son tanti aspetti che mancano le domande chi ce li deve mettere chi deve fare queste proposte sul piano culturale sul piano delle idee dal mondo cattolico italiano e magari dal mondo cattolico europeo può arrivare a qualcosa
Può arrivare qualcosa abbiamo qualcosa da dire su questo
Allora sono domande importanti io credo che continuare il processo di Trieste vuol dire anche da dei momenti più o meno lunghi per trovare una fare delle proposte non solo analisi ma anche proposte che vanno nella direzione dei valori e dell'esperienza di cui siamo portatori grazie
Grazie allora buona serata a tutti
Senta dunque no grazie il relatore tutti amici tutti pane in quasi tutti i soci dove Istituto Sturzo e io credo che l'urgenza di cui parla Nerozzi sia
Si aggiusterà sia impegnativa impegnativa per tutti Agostino parlava di fretta nero sedi di tempi medio lunghi io credo che prima si inizi non va
Una riflessione e l'evoluzione di alcune proposte di alcuni progetti merito è
Recuperato tutto c'è già tutto un movimento di iniziative in atto io posso dare semplicemente la la disponibilità dell'istituto veramente con la sua esperienza di ricerche
Col suo intervenire il suo argomenti del dibattito pubblico avete parlato del regionalismo differenziato ma
Di tutto storto che non c'è stato il primo istituto imita unica a fare una riflessione organica c'era la pandemia ancor prima ancora dalla pandemia sopra sorregge novità e continueremo a farlo
Credo comunque che la situazione sia molto a soprattutto sul tema della democrazia
La tendenza dagli indici che avete
Dato tutti indici economici sociale storici eccetera
Ha un politologa uno con poco motivato da politologi
Da dell'intirizziti verso quella che tecnicamente si chiama oggi democrazie illiberali
Cioè la somma tra sovraordinazione dalla politica sono stato o meglio quando si dice sono azione dalla polizia sono stato significa Sovere Virzì ordinazione delle maggioranze politiche sono state oggi la maggioranza questo
E crede di poter fare quello che vuoi
A prescindere cambiare la Costituzione mettere in moto meccanismi
In tutti in tutti i codici dal Codice penale del Codice civile mettere fare la sua progettazione amministrativa
Ora questo è
Ewing
Che l'indice cui si sono spostate sempre e sono nate le democrazie un liberale
Non teme di quelle che ci sono oggi ma quelle precedenti invito tutti a leggere qualcosa di Carl Schmitt ma quando la politica
E superiore ha mostrato si ritiene capace di modificare lo stato a sua secondo alcuni intirizziti
Beh allora c'è qualche problema
E così non aveva ragione a dire che nel nella Codice di Camaldoli non c'è il termine democrazia
Ma c'è un altro termine dal primo nel primo capitolo del Codice di Camaldoli scusa forse intervenne Capograssi
C'è un termine molto importante lo Stato regola si organizza coi suoi regolamenti il vero grande problema per il futuro e che la politica non sopraffatti intercetta
Che la politica non sopra il ghetto questo nere un giurista qualsiasi Capograssi
La politica che sopra fra i territori come ha detto chi l'ha detto Salvini fattiva esigenze
Prima di contare qualcosa
Ciò che si riconosce solamente il politico
E questo è un principio che una banda
Attuato in un ghetto tutta Visegrád attuato questo principio quindi va bene noi siamo disponibili grazie e auguri a tutti