"Il PPI forza di centro per garantire democrazia e governabilita'" Conferenza del Segretario nazionale del PPI Rocco Buttiglione (Catania, Cinema Golden)

Tocca a me il privilegio
Di dare il saluto a nome vostro
Al segretario Rocco Buttiglione
Ed in questo saluto
Ci sono racchiusi sentimenti
Di amicizia
Di gratitudine
Di speranza
Speranza soprattutto di riprendere il cammino
Interrotto
Speranza di uscire
Da una condizione di difficoltà
Incominciare in maniera seria determinata a costruire questa seconda fase della politica italiana a tutela difesa della democrazia e della rete
C'è in noi caro Segretario la consapevolezza di poter superare questo difficile prova
Nonostante i continui tentativi
Come quello che questa sera è circolato che domenica prossima alle tu non ci sarà l'assemblea degli eletti dei delegati del Partito Popolare Italiano unificato
Questo non è vero
Il Partito Popolare Italiano e qui in questa sede ed è unito
La diciamo dicevo siamo convinti
Che la politica possa tornare ad essere il riferimento è il motivo dello stipendio
La politica seria quella vena
La politica che deve riaffermava
Il suo primato
Che partendo dai valori
No Strings parole della famiglia del diritto alla vita
Per la libertà
Dai condizionamenti
Possa tornare ad essere il riferimento è quindi il momento di riequilibrio
E dire di armonizzazione dei rapporti che sono alla base della democrazia nel nostro Paese
E quando diciamo e auspichiamo che la politica ritorni ad assumere il ruolo proprio il primato che le compete non intendiamo affermare la prevalenza di questo livello nei confronti degli altri
Tendiamo a formare invece
Nella consapevolezza che il processo di democrazia senza politica è impossibile che la democrazia dal nostro Paese si può arricchire
Certo attraverso il confronto serrato ma senza ma è impossibile senza la politica
Questa nostra consapevolezza nasce dalla storia che abbiamo alle nostre spalle
La storia di cattolici democratici questo mezzo secolo e più
Che ci ha consentito di raggiungere i traguardi che abbiamo raggiunto
Con le nostre responsabilità con i nostri limiti con la nostra colta
Ma anche
Comunque l'orgoglio di avere difeso quando pochi credevano la democrazia nel nostro Paese
Quando abbiamo collocato questa realtà tra i popoli liberi tre paesi liberi nonostante
Egli stesso l'allora forse assai forte che volevo ricollocarlo
Nella negatività e nell'auto autoritarismo
La tua venuta qui da noi caro Segretario
Motivo di solidarietà e di conforto per noi
Per le difficoltà che viviamo giorno per giorno
Difficoltà di ordine politico di ordine sociale di ordine di di sviluppo
E solidarietà nella difesa
Di questa nostra specificità
Non per riscoprire come tanti fanno oggi questa nuova cultura del federalismo
Che ha portato a grandi ripensamenti
Ma noi non possiamo dimenticare quando siamo rimasti soli o quasi soli nella lunga battaglia per l'esaltazione delle Autonomie e della e del regionalismo da quello ci richiamiamo
Non abbiamo da riscoprire o da coniare nuovi termini ne siamo convinti fortemente convinti di questa autonomia che forse non abbiamo saputo spendere come dovevamo fare
Che forse non abbiamo saputo realizzare come avremmo dovuto avremmo voluto ma questo non significa che questa specificità ma da una sola parte
Che vada tentato un nuovo esperimento assai pericoloso per la possibilità del nostro dalla nostra realtà siciliana
E solidarietà per le difficoltà che abbiamo segretario del partito
Un partito che noi abbiamo voluto sin dal primo momento nazionale
Ma affermando
Ciò abbiamo certamente oggi più di ieri che ha fermato il nostro diritto all'autodeterminazione ora contribuzione nel processo di formazione dei progetti di sviluppo che debbono interessare a questa nostra realtà siciliano
Un progetto che non può avere
Fatti speciali
Che non può essere determinato da interventi particolari noi pretendiamo e abbiamo il diritto di essere parte essenziale nel progetto complessivo del Paese
Va bene
Noi non cerchiamo nuove forme di assistenzialismo
Noi cerchiamo quel giusto posto che ci tocca
Nel quadro politico generale del processo di sviluppo complessivo dell'Italia
Troppo spesso abbiamo registrato strumenti e interventi straordinari
Che non sono riuscito a recuperare il divario la forbice e che altrettanto spesso sono servite per altre realtà del nostro Paese
Questa tua presenza qui per noi
E la testimonianza di un modo diverso di concepire questo nostro partito
Un ritorno alle origini questo partito
Che si richiama ai valori della dottrina sociale della Chiesa che nasce qui
Nel mille novecentoquarantatré a Caltanissetta
Che nasce in una delle realtà più drammaticamente colpite
Dal processo di sottosviluppo
E quindi nasce come strumento di recupero di riequilibrio
Non come pregiudizio ma uno strumento
Che sviluppa il suo la sua attività sull'intero territorio del Paese
E che avendo alla base fondamentale la solidarietà riesca a recuperare ritardi
Insoddisfazione sotto sviluppo e processi di arretramento
E la nostra presenza qui
Caro Rocco persone delle tane per confronti in questo difficile delicato momento aria fresca
è una solidarietà genuina generoso
Fatta
Di gente comune
Che ama questo nostro partito picchiare visto ente
Un condottiero come ai tempi antichi
Come ai tempi gloriosi dall'avvocato Filomena
E si è stretta attorno alla tua battaglia
E chi è stato chiesto l'Italia
Ma la battaglia che tu hai intrapreso certo non per ambizione personale
Ma nel tentativo di riportare i valori dai quali noi deriviamo al centro della scena politica e quindi nuovamente riferimento del processo politico italiano
E quando questo disegno parti
Molti amici siciliana ricordano
Come eravamo così guardate con grande sufficienza
Nessuno osava scommettere
E tutti forse ci hanno lasciato qualche margine
Nella illusione che prima o dopo si arrivasse al fallimento
Ma il cammino che abbiamo fatto in un anno e forse meno
Il recupero del nostro ruolo all'interno del sistema politico italiano
La legittimazione di rispetto del nostro partito
Che non c'è mai sognato di essere inutile
Protagonista in un mondo che non ci appartiene
Civetteria degli altri
Ma Forza sincero di democrazia
Che al di là dei numeri e può e sa esprimere un ruolo di significativo nel suo nel sistema politico italiano
Riesce ad essere determinante nell'elaborazione delle scelte e dei progetti politici al di là del numero o della
Poca rappresentanza che noi abbiamo per un sistema elettorale
Occasione di compromesso
La cessione gratuito del nostro patrimonio della nostra storia
A quanti si affanna lei si ostinano a richiamarsi
Ai valori della democrazia cristiana certamente quando usciremo dal vivo di una battaglia che non ci dà il tempo per chiedere queste cose
Quando saremo più tranquilli chiederemo il conto di questa svendita di questa messa in fallimento del nostro partito
A quelle che oggi ritornano ad essere protagonisti
Io ricordo come lo ricordate tanti rivolo tutti voi come siamo lasciati soli nell'ordine come siamo stati lasciati soli nel novembre del novantatré
Quando il nostro partito chiuse le porte e non si presentò alle elezioni amministrative
Quando qualche autorevole si è chiuso nella sua Brescia poco avendo importanza il destino di questo partito
E tanti altri
Ma questo cagiona io non la voglio sciupare
Introducendo motivi di polemica non è nello studio dello stupro segretario
E io non voglio forzare la mano o anche il taglio di questa conferenza o di questo incontro
Però abbiamo tanto tanta amarezza caro Segretario
Perché abbiamo tanto lavorato per questo partito
Sin da ragazzi
Abbiamo tanto contribuito a questo patrimonio abbiamo tanto lottato contro quelli che oggi sono gli alleati nove alfiere della democrazia ci siamo scontrati
E quando noi affermiamo
La nostra alternatività quando qui in Sicilia
Abbiamo realizzato un'esperienza che sta dando frutti che ci ha riportato
Al timone del Governo dalla Regione
Dopo essere stati cacciati a conclusione di una stagione nella quale la forza del progresso erano assieme a minori
Quando siamo riusciti a riportare il nostro partito al più autorevole livello di rappresentanza
Questo
Avere ogni giorno o registra le polemiche
Contro di noi il tentativo di ridurre il nostro specifico c'era dolore ci amareggia
Per questo ho voluto inserire qualche nota che può apparire stonata ma ritorno immediatamente alla politica segreta mai gli siamo grati per le cose che stai facendo
Nel Paese per questo nostro partito ti siamo grati per la fiducia che ha dai hanno per il coraggio di continuare
Quindi una terra resa ancora più difficile non solo dalle difficoltà ambientale dal sottosviluppo socio economico
Ma da un meccanismo che comunque deve venire a capo
Sconfiggendo questa nostra presenza
Qui è più forte il disequilibrio dei poteri
Qui è più pericoloso fare politica osservata
Qui tutto diventa un motivo di dannazione
E molto spesso
Non riusciamo a trovare disponibilità dalla società civile assai preoccupante
Dio solo l'impegno in politica perché non si sente libero
Se non vuole rischiare
Quanta gente corre
Sotto altre vessilli
E verso altre ipotesi
Perché si sente più tutelate più garantito
Ma lei abbia voluto comunque rischiare segretario
Abbiamo voluto mettere su una linea politica
Che rafforza il disegno nazionale allora forse perché qui siamo forza di maggioranza
E quindi non speriamo di costruirlo perché lo abbia
Abbiamo realizzato un Governo
Con le forze riformiste liberali diaria repubblicane diaria e che se aria socialista
Che si è fatto carico delle emergenze drammatiche
Dalla questione del lavoro
Prima fra tutte
Ed è la questione
Che forse non
Per tenda non appena abbiamo valutato la portata quella del credito
Noi siamo forse sonno non riusciamo a trovare la soluzione
Alla fase conclusiva di questa esperienza amici
è anche componente del governo che siete qui presenti
Quando il livello della occupazione raggiunge in una società civile
Il tetto che ha raggiunto da noi non si trova più di fronte alla crisi
Di sviluppo ma si trova di fronte alla crisi
Dei valori e quindi alla rivolta reato e materiale
Quando non siamo più in grado di garantire alla speranza
Indico la certezza
Nel divenire di ciascuno di noi
Diventa difficile affermava la moralità delle istituzioni della politica e dei valori
Bisognava certamente di fronte grave il problema è che noi abbiamo un segretario
Il primo tra tutti quello della mafia
Assumere coraggiosamente un ruolo ad una funzione che non può essere quella della solita manifestazione politicizzata
Dobbiamo avere la possibilità di risposte diverse
Dobbiamo rendere certamente trasparente e credibile le istituzioni
Ma abbiamo anche il dovere di rendere morale le risposte alle domande della gente
Altri mentre questa battaglia non la recupereremo mai
Quando a fronte dalla questione del credito
Per concludere
Noi abbiamo
Carlo non il pericolo ma quasi
La concreta dimostrazione che tutto sta
Prendendo il volo verso altri destini
Se a questo ministro segretario la sorte di questo disperata per sarebbe segnato
Dicevo che in questa realtà siciliana
C'è stata
L'esperienza di moti rivoluzionari
C'è stata un'esperienza separatista
Non ci appartiene all'una dell'altra la sua cultura democratici moderati
Ma la domanda che io mi pongo che pongo a tutti che pongo a te
è sufficiente alla cultura
Per fermare
Quello che cova in atto in questa parte terminale dell'Italia
Io non lo so o non voglio dare questa risposta allora il compito nostro la nostra presenza il nostro impegno in questa direzione
Questo governo ha questo mandato
Noi non abbiamo risposto non espone a non rispondiamo a quelli che sollecito nel nostro pronunciamento sul sistema elettorale non credo che la grave crisi nella quale noi siamo si risolva con il sistema elettorale
Poco importa l'impresa ai giovani c'è il deputato verrà eletta collegio nove mila collegio proporzionale quello che importa sono gli strumenti che abbiamo a questa gente alla difesa dalla nostra economia
Chirurgia su questo versante significa che non ha idee e non vuole scommettono su questo avverrà le battaglie che ci attende nel nostro partito da verso la porta
Un partito libero aperto
Aperta tutti i contributi ma non un partito nel quale ciascuno entra ed esce a proprio piacimento
Nel quale ciascuno possa stabilire questa sera quello che fare e poi domani immediatamente mettere in dubbio quello che ha fatto
Noi questo non lo possiamo più consentito
Ripeteremo antichi errori
Che non sono più giustificati perché il sistema elettorale maggioritario non ha più bisogno di gruppi di gruppetti di correnti ma ha bisogno di un partito che discute che saprà affrontare i problemi che ha sabbia lavorare un progetto che si accredita che si è visibile in mezzo alla gente
E per essere credibile visibili non possiamo avere la lingua biforcuta o due pesi a secondo di quando sono i consiglieri nelle istituzioni o nei luoghi dove noi siamo rappresentati
Piaccia o non piaccia può apparire una linea dura qualcuno ma di ma chiamato despota
Ma è meglio questa linea rispetto all'equivoco che produciamo e alla confusione
L'agenda guardano ai con grande speranza ma guarda noi sappiamo dare un indirizzo di certezza un riferimento assai chiaro Esseneto per quello che vogliamo fare per quello che vogliamo adesso
La linea di Buttiglione e quella che ci appartiene non è modificabile
La linea che ci ha dato il congresso e quella che si vede attorno al segretario del partito chi cerca di trovare
Te o tenta di trovare scorciatoie
O di addolcire una scelta che va fatto
Sino in fondo deve essere convinto che non può appartenere a questo partito
Non c'è spazio Peyer primo ac o per quelle che vogliono giocare questa è la linea che non ci siamo dati in sede regionale segretario del partito quando abbiamo aderito non per scelta di poter
Ciascuno di noi aveva età
Da pagare a qualche appresso per questa scelta e lo stiamo pagando
Lo abbiamo fatto ed un riferimento ideale in un riferimento morale
Nei valori che continuiamo ad avere come riferimento dalla nostra azione politica perché vogliamo portare assieme a te in questo Paese nel tocco nove in questa realtà siciliana
Gli amici di Catania
Nel dare il benvenuto
All'onorevole Buttiglione segretario del partito popolare italiano
Si sono dati appuntamento questo locale
Non locale
Che non vedeva
Tanta gente
Dal mondano mille novecento novantotto
Ma nel novantuno
Le prospettive politiche gli scenari
Gli obiettivi e le realtà erano certamente diverse di quelle di oggi
Il popolo che tutti che vede qui assieme a te
Il popolo che animato di una grande fede
Una fede nella libertà e nella democrazia
Una fede che lega sospende
A superare tutte le difficoltà e le denigrazione
Per essere sicuri verso un Gambino
Il cammino tracciato da De Gasperi e raccolto date nella tua proposta politica
Una proposta politica
Che molte volte abbiamo sentito ripetere nei tuoi discorsi
è una proposta politica che noi facciamo nostra
La volontà
Deve costruire
Attorno alle fasce medie della società civile italiana
Quella cultura politica e appartenuto alla Democrazia Cristiana
Quella cultura politica più ai spingo Pandev Dinoi
Ad una appartenenza ad una vede Aldo nel ritrovarsi insieme per comuni e valori
Perché sappiamo che la politica non può che essere quella del ragionamento e dalla proposta
Quella degli obiettivi quella della ricerca del consenso quella del confronto che deve unire tutti noi
E noi siamo qui assieme a te
Perché crediamo che ancora oggi ci sono intere le condizione
Affinché la nostra proposta politica possa essere quella unificante della politica italiana
Quella della moderazione
Quella di voler costruire insieme su base solida e democratiche la vita civile di questo Paese
Nella vita civile di questo Paese onorevole Buttiglione
Ha bisogno di certezze
Quelle certezza che A due ha individuato nella tua proposta politica
Ma deve stare alla famiglia
La deve essere il più debole
Ma soprattutto è una proposta forte Ernesto a una volta per tutte a superare i disagi di tanta gente ancora in cerca di lavoro in cerca del quella certezza che deve appartenere ad ognuno di noi
Noi siamo convinti
Che è quello che è stato fatto con la legge elettorale cambiamenti volare
Ci ha danneggiato e ha danneggiato la democrazia
Non sappiamo se è possibile tornare indietro
Siamo certi di potere adottare tutti i sistemi che ci portò no legalmente a riprendere il cammino e la speranza
Ma la speranza di poter contribuire a superare le attuali difficoltà
Per non sentire più parlare d Italia divisa disintegrata
Ma per fare valere la ragione
Che hanno portato alle grande battaglie politiche
E le battaglie politiche sappiamo che non si vincono solo nell'ambito della politica italiana
Una politica italiana che ha bisogno di guardare ai sfere più alte per avere nel consenso mondiale nel consesso mondiale
Tutte quelle certezze quegli equilibri ai quali abbiamo concorso per tanti anni
Noi vogliamo che vengono ristabilite le condizione necessarie per per rimanere le nostre battaglie
Noi in Sicilia siamo pronti a riprendere questo cammino siamo pronte a riunirci tutti per una grande battaglia battaglia ideale
Nella quale possiamo ritrovare la possibilità ognuno di noi deve esprimere liberamente ed è vendere tutta la condizione che ci hanno spinto nella vita politica al servizio della gente per dare un contributo porte per la nostra Sicilia per la nostra terra
Signor segretario crisi nemici carissime amiche
Nel salutare di contanti entusiasmo
E si dovrà ringraziare nemico non in onorevole Nino Callipo segretario politico regionale
E suo appassionati impegno
Non solo in difesa dell'istituto autonomistico siciliano
E nella classe dirigente il nostro partito
Ma è anche e soprattutto per e vorrebbero punto insieme a noi cocciutamente la presenza da onorevole Rocco Buttiglione
Quest'incontro caro Segretario
Accresce la volontà di continuare
Non ho stava taglia
Aumenta la speranza
Rimuove le riserve
Tu oggi nella politica del Paese
Fatta di scontri violenti
RAI
I poteri dello Stato
Una rissa selvaggia tra uomini senza progetti
E potrei continuare a lungo tu oggi ripeto si l'unico soggetto politico
Tiene usi il linguaggio della chiarezza
Riaffermi il valore dell'uomo ogni la politica come strumento di crescita al servizio della società
Hai un progetto politico ampio ambizioso e strategico
No i siciliani abbiamo bisogno di maggiore riguardo per una serie di circostanze storiche civili e politiche che ci costringono a alla retroguardia malgrado la vivacità e l'intelligenza di tutto il popolo siciliano
Carissimo segretario noi da soli non possiamo riemergere
C'è tanta storia dietro le nostre spalle che non può facilmente ed improvvisamente cancellarsi o essere mutata se non gradualmente abbiamo bisogno di amici che spostino rilancio vero di questa terra
Dove la disoccupazione ha raggiunto i limiti insopportabili è giunto il momento e i tempi sono maturi
Delle proposte ed è l'azione ebbene parlare di riforme elettorali di regole che forse interisti sono ben pochi
Credo sia pure più utile intervenire con progetti ed iniziative che rilanci no
Sì concretamente la nostra economia
Che in questo slancio
Il nostro partito deve avere il ruolo primario interlocutorie umile tra la gente e tu carissimo segretario
Incontaminato Ray marasma i sociale poi sostenere con cristiana solidarietà la nostra speranza io ci credo viva Rocco Buttiglione
L'avvenuta in Sicilia dell'onorevole Rocco Buttiglione coincide con una fase molto delicata della vita politica italiana che vede il Pd alla ricerca della leadership nell'area moderata
La sfida del Partito popolare
Come affermato Buttiglione all'assemblea nazionale di sabato scorso a Roma
Consiste nell'affermare i nostri valori e le nostre priorità lavoro scuola e famiglia all'interno di un sistema di regole istituzionali costruito con il consenso all'unanimità o quasi dei partiti
La validità della scelta che abbiamo fatto
Sostenendo la tesi della continuità con la nostra storia e con la nostra identità culturale e politica consiste nella semplice possibilità di garantire da un lato l'identità di un movimento di centro e dall'altro una seria prospettiva di rilancio della democrazia solidale rispettosa delle libertà individuali
La scelta nazionale scaturisce dalla necessità di assicurare una rappresentanza al mondo cattolico democratico che si identificano i valori della tradizione popolare della società civile che sia autorganizzative sceglie
Che lavora per gli obiettivi del bene comune della partecipazione
La scelta nazionale imposta dall'esigenza di invertire il processo di polarizzazione verso le posizioni più estreme recuperando al centro la funzione di guida e di garanzia dell'equilibrio
Il centro come luogo metaforico della nostra esperienza politica è una necessità che non può essere superata nonostante le affermazioni perentorie di chi proclama la politica della inconciliabilità
Un centro responsabile senza confusioni e senza servilismo mi capace di aspirare ad un luogo di egemonia culturale e politica e la speranza che ci ha indotto a formalizzare scelta che sentiamo condivise da un seguito sempre più numeroso
Coerentemente con le scelte effettuate in campo nazionale la formazione del nuovo governo regionale è un tentativo una prova per il recupero della funzione di rappresentanza della maggioranza reale del popolo siciliano
Una maggioranza di popolo sana nel tessuto produttivo e sociale desiderosa di stabilità e coerenza forse disorientata da tensioni e presso
Ogni di provenienza non sempre chiara una maggioranza che non può essere tradita nelle sue convinzioni profonde e nelle scelte consolidate
Abbiamo ritenuto ingiusto e innaturale che una maggioranza politica abdica se al suo luogo perdendo la funzione di rappresentanza ed abbiamo scelto di percorrere fino in fondo alla via della responsabilità e dell'assunzione del ruolo naturale di governo
Dobbiamo tuttavia ricordare ricordare soprattutto alle stessi in primo luogo che in democrazia le maggioranze hanno il dovere di sottoporsi a verifica e approva
I prossimi mesi costituiranno per noi una prova durissima della capacità di essere coerenti con i principi che ci hanno portato a scommetterci da misurarci fino in fondo con la nostra storia e la nostra identità
In particolare abbiamo la responsabilità di ridefinire con esattezza e di garantire i ruoli reciproci della politica e delle istituzioni
Alla politica spetta il compito di definire i grandi orientamenti ideali e programmatici interpretando le aspirazioni della gente l'ansia di sicurezza e di progresso
Definendo i diritti e doveri con lo strumento legislativo agevolando la crescita culturale di coscienza
Per una politica così concepita sono necessari uomini che provengano dalla società civile dal lavoro dalle professioni dalla cultura e che si considerino prestati alla politica
Sempre pronti sinceramente a tornare al proprio lavoro dopo aver dato la propria parte di contributo al bene comune
Alle istituzioni spetta il compito di attuare l'indirizzo politico che si traduce in legge
Con la responsabilità di servire la società alla cui crescita sono funzionali con il dovere di perseguire fino in fondo gli obiettivi che la legge assegna loro con il diritto di operare con autonomia responsabile libertà nell'esercizio delle funzioni senza condizionamenti e senza strumentalizzazioni
Caro segretario di trovi oggi in una regione in cui un giovane su due e senza lavoro
L'economia soffre una situazione di crisi in tutti i settori e gli effetti di una congiuntura economica sfavorevole soprattutto per le piccole e piccolissime imprese come Hamidu chiamarle
Scontiamo la nostra incapacità a riorganizzare le amministrazioni pubbliche locali e ad offrire servizi adeguati per una sana crescita dell'intrapresa privata
Eppure tira assicuriamo la laboriosità all'ingegno la creatività la vivacità imprenditoriale dei siciliani sono morti in tutto il mondo e bianche voglia di riscatto e di successo
Non chiediamo non è interventi straordinari né leggi speciali lo diceva il nostro segretario calibro esigiamo però che nella politica ordinaria del governo centrale le nelle strategie di fondo dell'Unione Europea nei centri internazionali del potere politico economico finanziario la Sicilia sia presente e sia protagonista
Il treno
Il treno dello sviluppo ponte o non ponte sullo Stretto non è questo l'importante deve arrivare per la via maestra anche nella nostra regione
Le politiche relative a trasporti telecomunicazioni energia ricerca scientifica innovazioni tecnologiche ambiente e con tante altre devono esaltare le potenzialità che sono tante della Sicilia
Interlocutore naturale dell'Italia e dell'Europa con l'aria mediterranea
Caro Rocco ti vogliamo leader nel nostro Paese perché siamo convinti che saprà imporre
Siamo convinti che saprà imporre uno sviluppo equilibrato e contrarre i dualismi dualismi che secessionisti italiani e certo ambienti della stampa e del mondo politico internazionale soprattutto americano di recente vorrebbero che divenissero causa di frattura del Paese
Sappiamo che saprà imporre la persona umana al centro delle scelte politiche ed affermare in concreto i valori e le tradizioni in Q in cui tutti noi cattolici democratici abbiamo creduto e crediamo ancora oggi
I popolari siciliani come tu sai bene ti sono stati molto vicini né più recenti difficili momenti sotto la guida sapiente lungimirante di Nino Gallipoli nostro segretario regionale che tutti gira presente nel quale fortemente crediamo
Riconfermiamo il nostro più piena fuori
In chiusura caro Rocco vorrei ricordarti che anche noi sappiamo quanto sia stata importante per te Catania
Città nella quale si è diventato uomo e ti sei informato città dette ha dato guide spirituali e culturali maestri di vita ed amici per la vita
Catania
Catania e tutta la Sicilia qui oggi presente attendono adesso paziente fiduciosi segni d'amore testimonianze di affetto e di attenzione
Da parte tua e del partito popoli hanno popolare italiano che tutti noi contribuiamo a formare grazie Rocco
Gallucci
Come prossimo ringraziarvi per un'accoglienza così il primo ringraziamento è la promessa che cercherò di mantenere di essere breve
Perché un partito popolare
Partito popolare e un partito che condivide le pressioni
Condivide le virtù e condivide almeno un poco anche i vizi del popolo e so che c'è la partita in televisione
Fra cui dura popolare italiana la partita è una cosa quasi sacra non come la messa della domenica però subito sotto il livello nella versione della domenica
Ma c'è qualche area del Paese Del Piero prese altre dice potevo permettermelo
Dopodiché allora e ringrazio per le parole con cui sono stato introdotto mentre venivo qui parlavo con degli amici di Caltagirone
Mi dicevano che bisogna andare a Caltagirone
Bisogna andare a Caltagirone a fare una grande manifestazione a Caltagirone per ridire la nostra radice che il pensiero di don Sturzo
E mi dicevano anche che un onorevole
Perché sta dall'altra parte
Dice ma Buttiglione non parla mai su e a me veniva un poco da ridere
Perché di don Sturzo possono parlare tutti
Ma per parlarne in modo sensato prima e necessario oggi sono due condizioni
La prima e averlo letto
E questa non è una condizione riuscendoci ma c'è una condizione forse ancora più importante per parlare in modo sensato ricostruzione bisogna essere stati difficili almeno un paio d'anni il risultato quattro anni per quattro anni decisi della mia formazione per
Perché la cultura di Sturzo affonda radici profonde
In una storia in una tradizione in un modo di essere in una cultura popolare che siciliana che Sturzo ha tentato poi di portare a livello d'otto perché ha studiato ha formulato le verità di questa cultura diffusa in un modo a livello della grande cultura europea
Ma era lì che aveva le sue radici radici destrorso sono nella Caltagirone del suo tempo
Sono nella grande riforma della Chiesa catanese della chiesa siciliana condotto dal cardinale Dusmet
Sono in quella profonda umanità
Che e capace di guardare le contraddizioni della vita
E capace di vivere il dramma alla passione che serve per vivere il dramma
E al tempo stesso anche l'ironia di non prendersi mai troppo sul serio come mi insegnarono i miei amici di allora di ironia di sapere che in fondo la chiave del dramma dell'uomo ultimamente e nelle mani di Dio
E in questo profondo senso religioso che affonda le sue radici
Anche la cultura di don Sturzo e io sono grato a chi questo senso religioso me l'ha insegnato io l'ho imparato in Sicilia preparato dei miei amici l'apparato del mio maestro che era don Francesco Monsignor Francesco Venturino
L'ho imparato vivendo insieme la vita della gente perché mi hanno insegnato a vivere la vita della gente e a imparare dalla gente della Sicilia
Ricordo quando andavamo qualcuno di voi presente qui nel quartiere di San Cristoforo
E non ha insegnare ai bambini ci andavamo a fare i dopo scuola i bambini ma ad imparare ad imparare il senso della vita condividendolo per un pezzo con chi più lo soffriva
E allora più profondamente lo vive
Don Sturzo
Noi vogliamo ricominciare il cammino del Partito popolare qui dalla Sicilia
Da Catania ma idealmente anche da Caltagirone dobbiamo andare a Caltagirone
Dobbiamo creare un'occasione per andare a Caltagirone e riprenderlo simbolicamente in pellegrinaggio lì da dove e cominciato
E qual è il messaggio di Sturzo che noi vogliamo riprendere io credo che tanta gente lo ha capito anche senza leggere le opere di Sturzo
E ammettiamolo tanti magari anche senza essere mai stati difficili e il messaggio di questo scudo crociato
Vedete lo Scudocrociato
Sapete qual è l'origine dello Scudocrociato dove il primo scudo crociato
E il primo giornale di don Sturzo a Caltagirone
Si chiamava la croce di Costantino
E qui io mi domando qualcuno che dice che noi non ci siamo mai Sturzo perché perché qualcuno che dice queste cose
Qualcuno che dice queste cose e che
Magari ci contende l'eredità astucci Anna eredità dello scudo crociato
Ma non so davvero che questo è lo scudo che porta sopra la croce di Costantino perché c'è tutto un cattolicesimo di sinistra che ha tuonato contro l'età costantiniana della chiesa
Che ha detto che doveva finire l'età costantiniana della chiesa e vuole camminare dietro la bandiera che c'ha la croce di Costantino
Mi pare una contraddizione patente
E cosa voleva avere voleva dire la croce di Costantino per Sturzo
Voleva dire che i valori cristiani erano stati emarginati dalla società del suo tempo ridotti a vivere soltanto nelle famiglie nelle amicizie fra le famiglie nei gruppi informa ma nella vita pubblica erano banditi
Erano perseguitati ridotti nelle catacombe non con il metodo della non buttando i cristiani ai leoni ma con una persecuzione meno
Meno appariscente e forse più efficace escludendoli dalla vita dalla cultura
Lo scudo crociato e l'impegno di riportare i valori cristiani al centro della vita pubblica
Di dare una battaglia politica perché essi illuminino il futuro delle prossime generazioni che guidino anche l'azione collettiva l'azione politica nella vita del Paese
Riportare i valori cristiani riportare la radice cristiana della sede del nostro popolo dentro la vita collettiva contraddire
Il pregiudizio che il cristianesimo andrà bene per la vita privata ma quando si entra nella vita pubblica altri sono i criteri di riferimento altre cellule dottrina altri sono i valori
Bisogna
E già al tempo di don Sturzo già al tempo di uno sul soli dicevano
Ma come tu vuoi lo scudo per difendere i valori cristiani
Ma sono i valori cristiani e allora vuoi un partito confessionale se è un integralista
Estorsori c'era no
Sturzo non poteva citare l'enciclica Redemptoris perché non era ancora stata scritta ma se fosse stata scritta Sturzo avrebbe citato l'enciclica Redentore hominis e avrebbe letto attenti
Dio rivelando in Cristo la verità su se stesso su Dio ha rivelato anche la verità sull'uomo la verità è che l'uomo è una persona persone significa la cosa più alta che ci sia nell'ordine della natura
Uno una cosa che non è una cosa perché è un soggetto appunto è una persona davanti a cui l'unico atteggiamento giusto è l'amore
Inteso non sentimentalmente psicologicamente ma come il fatto che val la pena di dare la vita per affermare la dignità e il diritto della persona della
E questo
E questo il valore che poi si parla tanto di colori ma il valore uno solo e questo tutti gli altri dipendono da questo
Questo valore e un valore cristiano ma è un valore umano e di tutti
Tutti possono riconoscersi
Però nella storia questo valore quando non è sostenuto dalla croce di Cristo
Viene sconfitto viene travolto viene tradito viene dimenticato
E allora la croce di Costantino non era solo l'idea che lo scudo difende la croce più profondamente era che la croce più riferimento cristiano e ciò che permette ai valori più profondi dell'uomo di non essere travolti nella storia
C'è un discorso di Giovanni Paolo secondo che lui ha fatto ha Ostiense
Gli occidentali chiamano Auschwitz
Sulla tomba di padre Kolbe come parlava di padre Kolbe dicendo che era un padre Kolbe ha riportato una e il segno di una particolare vittoria dell'uomo per mezzo della fede
Perché lì dove i valori dell'uomo sono calpestati la sede consente di salvarli consente di salvare la dignità che il principio è un po'anche la sintesi di questi valori la dignità della persona umana
Sturzo il nuovo non aveva sentito Giovanni Paolo secondo ma aveva lo stesso maestro di Giovanni Paolo secondo che in Cristo e allora anche Sturzo diceva la croce
Il radicamento cristiano serve a fare in modo che i valori umani i valori dell'uomo
Non vengano travolti non vengano distrutti
E qualora il secondo significato dello scudo crociato l'impegno politico per difendere e portare i valori cristiani nella storia ma anche la consapevolezza che è affidato soltanto alle nostre mani affidato soltanto le mani degli uomini senza la presenza di quella radice che è Cristo
L'impegno per difendere i valori dopo un poco viene travolto penetra volto perché chi difende i valori viene sconfitto e Costantino senza la croce può essere battuto dal nemico viene travolto perché nel cuore di Costantino si spegne l'amore autentico al valore trionfa la voglia di vincere la voglia di sopraffare l'avversario la voglia di affermare se stesso e non la voglio riaffermare il valore questo è lo scudo crociato di don Sturzo e siccome stiamo parlando dello scudo crociato non dimentichiamo lo Scudocrociato non è solo lo scudo crociato duro Sturzo e anche lo scudo crociato di De Gasperi
Perché a questo valore simbolico originario si raggiunge uno ulteriore
Che guadagnato attraverso la storia nella storia italiana lo scudo crociato rimane legato alla data del diciotto aprile del mille novecentoquarantotto quando i cattolici italiani entrando in politica
Difendono allo stesso tempo in una grande battaglia vinta nel nome dello scudo crociato
Vinta nel segno di quel valore che allo Scudocrociato dello Sturzo
Vincono una grande battaglia per la libertà della Chiesa e per la libertà della nazione italiana per l'identità e la dignità della nazione Italia
La causa della chiesa e la causa della nazione che si erano separate nel mille ottocentoquarantotto quarantotto grande momento della storia dell'Italia cattolica
Già il quarantanove inizia il il diciotto aprile del mille novecentoquarantotto sì ricco dunque
E qui di nuovo qualcuno di quelli che ci contendono lo Scudocrociato dovrebbero riflettere su di un fatto il diciannove aprile del mille novecentoquarantotto non tutti i democristiani erano egualmente contenti
Perché c'erano anche quelle mo'cristiani guarì pensavano che
Che il compito della DC non era battere il comunismo sul terreno della democrazia pensavano che il compito della DC era quello di a fare un governo con i comunisti
Ragionavano più o meno così erano non erano i popolari e non erano in De Gasperi di Sturzo di Scelba no
Erano quelli che erano cresciuti sotto il fascismo che avevano vissuto l'alleanza con i comunisti non come un'alleanza tattica imposta dalla lotta antifascista ma con un'alleanza di valori
Come l'idea che l'Italia Futura doveva essere determinata da una sintesi di cattolicesimo e comunismo
E quindi erano a disagio quando De Gasperi una volta battuto il fascismo Rupert con i comunisti per costruire l'alternativa democratica ai comuni
E quelli che allora non erano tanto contenti
Erano anche quelli non loro molte di loro ahimè erano morti ma i loro discendenti erano quelli che non erano tanto ascritti il ventisette anzi il ventotto di aprile del mille novecento
Novantaquattro ventotto marzo scusato del mille novecento novantaquattro
Perché parlavano d'una sconfitta vincente vi ricordate quelli che parlavano della sconfitta vincente
Sconfitta la DC
Sconfitto meglio lo scudo crociato
In quel momento era già partito popolare sconfitto lo Scudocrociato ma vincente perché ci si poteva liberare della collocazione elettorale culturale sociale creata da De Gasperi e si poteva riprendere il cammino che il diciotto aprile del mille novecentoquarantotto aveva interrotto
Scusa
E allora se questa è la storia dello scudo crociato di Sturzo e di De Gasperi
Allora perché qualcuno a tanta difficoltà a capire perché
Che questa è la nostra casa
E altri forse in quella casa si sono trovati stretti ed in difficoltà
Ricordate il disegno politico di De Gasperi
Cosa voleva Degasperi
Non proprio quello che è successo dopo
Se ci sono state nella storia italiana delle elezioni
Bipolari
Senza un centro inteso come luogo del compromesso di tutti sono state le elezioni del mille novecentoquarantotto e quelle del mille novecentocinquantatré
E Degasperi voleva rafforzare il bipolarismo con una legge elettorale maggioritaria migliore per la verità di quella che abbiamo adesso perché era proporzionale rispettava
Di pluralismo politico però avevo un forte premio di maggioranza e obbligare i partiti a fare coalizioni star
Per consolidare il bipolarismo
E cosa voleva ottenere De Gasperi in questo modo costringere la sinistra italiana a non puntare su accordi consociativi
Con la democrazia cristiana ma a darsi una struttura moderna una struttura non comunista capace di competere per il governo del Paese
E se quella legge elettorale maggioritaria fosse scattata noi avremmo avuto una Italia meglio governata
E c'è un altro elemento che faceva parte del disegno politico di De Gasperi era la legge Scelba che fu approvata ma non fu mai applicata i più giovani forse non sanno cos'era la legge Scelba era la legge che metteva fuori legge che impediva
Effettivamente e concretamente la ricostituzione del partito fascista o la Costituzione di partiti di destra che avessero nostalgie fascista
Perché Scelba voleva e qui ricordiamo un altro grande popolare e un altro grande Sicilia
Perché c'è il bar voleva
Questa legge che poi non fu mai applicata perché voleva impedire la formazione del movimento sociale Italia
Voleva costringere
La destra italiani sin dall'inizio ad organizzarsi non in una forma nostalgica ma in una forma democratica voleva emarginare la parte irrecuperabile delle sue italiana e consigliere il resto a organizzarsi informa democratica come un partito che poi inevitabilmente avrebbe dovuto allearsi con il centro
O addirittura come una corrente interna alla Democrazia cristiana perché per una fase ci fu anche in qualche modo una idea di organizzare una destra interno alla Democrazia Cristiana chiaramente democratica che facesse da ecco da baluardo contro la destra non democratica
E in questo c'è il bar faceva voleva fare e non gli permisero di fare quello che in Germania ha fatto invece sta
Il grande dopo Adenauer l'altro grande leader della DC tedesca fu Strauss che costruì
Partito corrente una corrente partito una cosa a metà strada fra una corrente tra un partito regionale organicamente alleato con la democrazia cristiana tedesca che è stato in Germania il grande baluardo contro la destra
Perché perché ne ha assorbito le istanze democraticamente digeribile e ha impedito che si organizzasse una destra non democratica
Detto in un modo un po'fantasiosa se fosse passato il disegno politico di De Gasperi Alleanza nazionale sarebbe nata molto prima l'MSI non sarebbe nato affatto
E d'altro canto ne avremmo avuto da subito un sistema bipolare con governi stabili con maggioranze stabili queste son le regole di culto è semplice
Ma De Gasperi
Fu sconfitto fu battuto la storia italiana prese una via un cammino più tortuoso
Noi oggi vogliamo riprendere il cammino di Sturzo utile e vogliamo farlo sotto il segno dello scudo crociato che è stato di Sturzo perché sta
Una parola su la questione nazionale
La questione nazionale e il lavora
Noi siamo profondamente consapevoli che la questione della nazione italiana oggi e dare lavoro ai nostri già perché abbiamo raggiunto livelli di disoccupazione intollerabili e siccome siamo un partito popolare noi disoccupati ce l'abbiamo fra di noi perché io penso che ce ne sono alcuni in questa sala
E ognuno di noi comunque a un fratello un cognato un nipote
In fondo così spera di riuscire a
Il quale e in cerca di lavoro è un problema che sentiamo tutti profondamente
Cosa possiamo fare per il lavoro
Uno studio recente
Fatto da due discepoli direi di Paolo Savona
Ci dice che il motivo per cui le imprese italiane non riescono a dare lavoro ai giovani italiani soprattutto nel Mezzogiorno
E che esiste una dotazione di infrastrutture in Italia che è inferiore del venti per cento a quella dei competitori stranieri
è un'impresa che lavora con con meno infrastrutture
A delle diseconomie esterna
Le merci arrivano troppo tardi
L'Energia arriva e non arrivano i tavoli sono i blackout comunque costa troppo
L'informazione difficile da acquisire della situazione fattore strategico dell'impresario
E queste cose si pagano si pagano con meno produzione di ricchezza come lo posso dire
Diamo alle aziende italiane le infrastrutture di cui hanno bisogno è questo e produrranno i posti di lavoro che servono per i giorni
E d'altro canto costruire le infrastrutture significa da subito rimettere in movimento l'industria edilizia l'industria delle costruzioni che in Italia ormai è in coma sta per morire qualcuno dice che è già morto
Che è l'industria che più facilmente può assorbire se esistono le commesse quote massicce di occupazione
Noi abbiamo calcolato che esiste un deficit di opere pubbliche in Italia di cinquecentotrenta mila miliardi di lire
E che un piano decennale per recuperare il deficit infrastrutturale
Può creare settecentoquarantadue mila posti i lavori
E mi pare che questa sia la risposta più immediata più concreta più forte che noi possiamo dare al problema della disoccupazione non è tutto
La strategia della lotta contro la disoccupazione e complessa ci sono molti altri capitoli ma quando un paese nella nostra situazione la prima cosa da fare vedere i provvedimenti urgenti le cose che possono avere effetto subito
Quello che può avere effetto subito eh riattivare unitaria l'impresa quelle costruzioni
L'industria edilizia e dare al Paese nei grandi infrastrutture di cui il Paese ha bisogno e come le paghiamo un terzo le deve pagare lo Stato
Andando contro una tendenza per cui dovendo tagliare tagliare tagliare non sapendo tagliare gli sprechi abbiamo tagliato gli investimenti sull'infrastruttura
La prossima legge finanziaria non deve tagliare gli investimenti sulle infrastrutture
Un terzo lo può pagare l'Unione europea è disponibile a farlo ma noi dobbiamo dotare le nostre regioni di strumenti efficienti che consentano loro di dialogare velocemente con l'Europa e di avere per la Sicilia per le nostre regioni la quota di finanziamenti a cui abbiamo
Un terzo può venire dal capitale privato perché molte grandi opere si pagano da sole pensate al problema delle acque
Drammatico nel Mezzogiorno e anche in Sicilia
Noi possiamo
Avere un'agricoltura meridionale una ricottura siciliana con produzioni molto più ricche se avessimo l'acqua l'acqua cioè bisogna canalizzare bisogna portarla bisogna avere un piano delle acque che porti l'acqua dove l'acqua e necessari
I contadini son disposti sì a pagare l'acqua i coltivatori sono pronti a pagare l'acqua perché gli conviene
Quindi si possono anche fare delle concessioni le quali fanno le opere e poi recuperano il valore dell'investimento in un numero ragionevole
Dia su questo noi possiamo e dobbiamo mobilità iniziativa capitali capacità di inventiva
Il lavoro la prima cosa e questa ma ovviamente non è l'unica
La seconda cosa che è strettamente legata
E che ancora più importante nel lungo periodo e la scuola
La vera la grande risorsa della Sicilia e dell'Italia sono i suoi Giorgio
E smettiamo di parlare dei giovani disoccupati meridionali come se fossero la palla al piede del paese i giovani meridionali i giovani italiani ma importantissimi
Sono i giovani meridionali solo la speranza del Paese su questa speranza bisogna investire non c'è nessun investimento che rende tanto come quello sui nostri giovani perché se non facciamo questo investimento l'Italia finirà
Scomparirà dalla storia del mondo
E il primo investimento e darli a e già che ci siamo un'osservazione
Io sentivo qualcuno degli interventi di prima che diceva non vogliamo interventi straordinari sulle sociale siamo d'accordo perché l'intervento straordinario una serie di magagne che non vanno bene
Però attenti
A non lasciapassare una immagine sbagliata perché ci sono alcuni anni che noi subiamo una certa mentalità che ha incominciato la lega di Bossi e poi si è diffusa
La mentalità per la quale non esiste più un debito storico dell'intera nazione verso la Sicilia verso il decreto ora questo non è vero
Non è vero
Se negli ultimi quarant'anni ed è un merito della Democrazia Cristiana lo Stato in Sicilia ha speso forse più di quello che ha preso
Nei cent'anni precedenti ha preso molto più di quello che ha speso e così che si è creato il deficit di infrastrutture della Sicilia e in genere dell'Italia meridionale perché le infrastrutture che hanno fatto decollare
La Valle Padana sono state costruite con le tasse con le tasse dei contadini della Sicilia dei poteri nel Mezzogiorno e anche con i risparmi sistema bancario ad Renato in Sicilia e nel Mezzogiorno una volta creato il ritardo poi certo non è facile recuperarlo quindi un problema di solidarietà c'è
L'intervento straordinario per certi aspetti non è il modello giusto per far fronte a questo dovere di solidarietà ma dobbiamo perdere il complesso di inferiorità che ci ha imposto da chi crede che in fondo
Tutto quello che sta sotto l'Appennino tosco emiliano e un peso per l'Italia da trascinare a fatica meglio se possibile liberarsene non è così
Non è così è una parte fondamentale del Paese ed è qualcosa di più eliche ci sono le potenzialità vere di sviluppo per l'Italia di domani
E allora ci vuole decisione politica coraggio imprenditoriale il coraggio di investire su queste carte
Ma
La condizione prima per investire e inutile ricordarla
Nessuno investe nessuno lavora se non è sicuro della vita e Tridente
La criminalità organizzata e il primo principale più forte ostacolo contro il decollo Grella Ficini
Quando noi parliamo infrastrutture non dobbiamo mai dimenticare una cosa la caserma dei carabinieri è la prima infrastruttura di un paese civile perché dove non c'è questa certezza della legge
Beh non solo la caserma dei carabinieri naturalmente anche il tribunale e possibilmente un tribunale al servizio della giustizia e non di
Ma queste sono le prime infrastrutture
Le prime infrastrutture se non ci sono quelle le altre non servirà
E poi tornavamo tema la scuola perché il primo investimento sui giovani e l'investimento sulla scuola
L'abbiamo bisogno di investire massicciamente sulla scuola sull'università sulla formazione persona professionale sulla ricerca scientifica anche in tempi di vacche ma anche abbiamo bisogno di una riforma della scuola perché se no si buttano soldi dentro una una pentola bucata
Una riforma della scuola che crei condizioni di competitività di concorrenza di modo che la scuola buona
Sì gli ampli la scuola cattiva sia costretta o a chiudere può diventare buoni
Ed in modo che gli insegnanti bravi vengano contesi dalle scuole e gli insegnanti che bravi non sono vengono obbligati o a cambiare mestiere o a diventare bravi arc
Ci sono tanti insegnanti che danno
Alla scuola molto più di quello che prendono e tanti che prendono molto più di quello che l'anno che sono trattati esattamente lo stesso
E qui devo fare un appunto amichevole al ministro Lombardi
Persona piena di buone intenzioni che ha studiato i programmi della scuola italiana ma la sua che ha fatto un progetto di riforma che ha molti aspetti pregevoli
Ma non si riforma la scuola senza la collaborazione degli insegnanti
Proporre un progetto di riforma della scuola
Insieme con un contratto per gli insegnanti che offensivo
Perché non recupera neanche l'inflazione la perdita del potere d'acquisto dovuta lo scarto tra inflazione programmata e inflazione reale
Che impone nel momento in cui non dà nessun riconoscimento economico chiede impegni addizionali gravosi
E questo e far partire la riforma con il piede sbagliato
Facile prevedere che essendo di insegnanti esseri umani come tutti
Non accetteranno con entusiasmo di entrare nel cammino che il ministro indica e non avranno forse neanche tutti i torti
Quindi dobbiamo fare una profonda revisione dobbiamo forse sarebbe stato meglio fare il contratto un contratto vero un anno dopo anziché fare adesso un contratto per che non è un contratto vero
E fatto in modo tale da frustrare e scoraggiare la partecipazione degli insegnanti invece fondamentale per la scuola
Dentro questo contesto evidentemente deve scomparire la discriminazione contro la scuola cattolica
Perché vogliamo che non ci siano discriminazioni ideologiche che ogni scuola sia ammessa a partecipare secondo il contributo che ha da dare e invece evitare l'abbiamo avuto una classe dirigente liberale che contro tutti i principi liberali ha voluto una scuola di Stato perché voleva una scuola ideologica
Se vogliamo la scuola libera se vogliamo una scuola che si misura sui temi dell'efficienza allora dobbiamo aprire
Alcune di queste cose
Il ne dice anche il professor Prodi e ne sono lieto
Altre invece no
Non credo che Prodi
Dica le cose che diciamo noi quando noi sottolineiamo sul tema della scuola che noi non vogliamo semplicemente una scuola tecnica i giovani devono imparare molte cose ma i giovani devono imparare anche le virtù l'umanità la scuola deve essere scuola di vanità
La scuola deve essere il luogo in cui si impara il metodo per imparare ma soprattutto il luogo da cui escono dei giovani con la schiena diritta capaci di affrontare le difficoltà della ditta dotati di autodisciplina
Di laboriosità di dirigenza di creatività
E tutto questo entra in contraddizione con la riforma della scuola che è stata fatta
Un po'ufficialmente un po'non ufficialmente la scuola italiana è stata distrutta
Negli ultimi anni da una pedagogia d'accatto a metà fra John diluite da Herbert Marcuse la quale ci ha convinti che nella scuola bisogna socializzare non imparare
Che discipline laboriosità sono virtù del passato e che le virtù del futuro sono invece le virtù d'una società socialista che non è mai arrivato
Ne abbiamo allevato una generazione di giovani per una società socialista che invece non è arrivata e anzi Croma col risultato di mettere in difficoltà nella Società vera in cui devono guadagnarsi da vivere e costruire il loro futuro
E questo non è giusto che dobbiamo fare una riforma della scuola per importi quello che al centro per l'insediamento
Quindi dal componente umanistica non sia dimenticata ma si armonizzata con la componente scientifica anche perché
Nel futuro i giovani cambieranno mestiere
Facilmente o comunque dovranno continuamente aggiornarsi quello che serve loro e una solida preparazione metodologica la spina dorsale
La conoscenza sì delle materie scientifiche
E la capacità di imparare quello che c'è da imparare di volta in volta nel loro itinerario professionale allora il lavoro la scuola
E la famiglia
Perché perché la prima spina dorsale uno se la fa a casa
Ne abbiamo avuto uno Stato che ha sotto privilegiato le famiglie
Uno stato che oggi impone a chi ha figli di pagare lui per la funzione sociale che la famiglia fare città perché oggi c'è gente la quale
Con un salario civile da sola gente comune che con un salario cifrario sopra una famiglia e ne facciamo pagare le stesse tasse gli uni agli altri questo non mi stancherò mai di dirlo fin quando non ci sarà una legge che tolga questa ingiustizia è un'ingiustizia gravissima
Dobbiamo chiedere un fisco giusto
Che prenda come termine di riferimento il reddito disponibile procapite per membro della e dobbiamo sostenere il lavoro della donna nella famiglia
Perché abbiamo vissuto quella stessa cultura di cui parlavamo nella scuola
Tra l'altro anche la Conferenza episcopale italiana in un bellissimo documento sulla scuola dice che l'egemonia marxista sulla scuola sfasciato la scuola ed ha distrutto i valori cristiani della scuola è un documento che bisognerebbe leggere
Far leggere diffonderlo fra i laici e qualche volta anche nel clero
La capi tribù nei assumersi sulla Wola italiana patiscono la scuola
Allora noi dobbiamo
Sostenere il reddito delle donne nella famiglia in modo che possano scegliere in certi periodi della vita se stare e famiglia
Lavorare fuori dalla famiglia perché oggi una famiglia per vivere ha bisogno di due sale
E allora la donna deve fare due lavori perché c'è una serie di compiti sociali per la famiglia di servizio sociale della famiglia che poi di fatto ricadono sulle donne ci dice sempre che la società cambia bisogna dividerli cinquanta per al cinquanta per cento ciascuno poi di fatto non funzioni un po'per motivi biologici un po'anche per motivi culturali dei maschi italiani sono diseducativo però anche i motivi culturali si muovono lentamente
E allora se le mamme di oggi educano i loro figli in un altro modo forse domani sarà in parte non tutto diverso
Allora dobbiamo sostenere il reddito delle donne nella famiglia dando un contributo alla donna che le permetta in certi momenti di fare un lavoro parziale fuori casa
E di conciliare tempo della famiglia tempo del lavoro in altri momenti di essere totalmente assorbita dalle vicende della vita familiare
E questo e ciò che ci consente di affrontare in modo umano grandi questioni come l'educazione dei giovani
Senza la presenza della famiglia e della madre nella famiglia giovani non sia ma anche l'assistenza degli anziani drammatico problema
Voi avete visto credo molti di voi in televisione quel documentario in cui si parlava di eutanasia
E io mi sono domandato perché oggi tanta gente chiede di farsi ammazzare
Una volta non era così perché
Perché solo addetto qualcuno in sala certo
Il problema non è il dolore fisico perché il dolore fisico uguale oggi ieri anzi oggi è molto di meno perché c'è una ricca farmacopea antidolorifica
Permette di contrastare ma l'anziano e sono e abbandonato
Circa vent'anni fa io abbia occasione di partecipare ad una ricerca su questo tema
Il risultato della ricerca confermato poi da tante altre ricerche successive dice che chi sa che la sua vita è preziosa per qualcun altro che la sua vita è fonte di gioia per qualcun altro
Magari desidera di morire ma non che deve essere ucciso
Che ad essere ucciso chi è convinto che la sua vita è soltanto di peso a tutti quelli che gli stanno intorno
Allora
Per non arrivare in ritardo perché la cultura della ditta non deve arrivare in ritardo non dobbiamo arrivare quando ci sarà la proposta di legge sull'eutanasia dobbiamo arrivare prima a creare condizioni che svuotano le radici sociali di quella proposta di legge
Allora noi dobbiamo
Lavorare per l'integrazione dell'anziano nella famiglia neanche per l'assistenza agli anziani perché integrazione diverso dal Festival perché integrazione vuol dire che nella famiglia c'è uno scambio gratuito quando bisogno io mi aiuti tu quando bisogno tutti aiuto io e anche l'anziano tante volte nella vita della famiglia è in condizione di aiutare perché il problema dell'anziano essere parte di una comunità diventa parte di una comunità oltre e allora consentire alla famiglia di svolgere questa funzione verso l'anziano offrire dei sostegni di reddito
Di assistenza domiciliare
Quei sostegni i quali consentono di tenere il più possibile l'anziano della famiglia tra l'altro questo non costa niente fa risparmiare allo Stato
Perché quando lo Stato assume ai compiti della famiglia spende molto di più con risultati di molto peggio allora noi dobbiamo fare in appositi
E dobbiamo chiamare
I cattolici a confrontarsi su questi
Un'altra volta magari parleremo centro destra sinistra sistemi elettorali
Sopra sotto tutte cose serissime io coi son diventato uno specialista ma ne parliamo un'altra volta
I cattolici dobbiamo chiamati a confrontarsi su questo chi è che vuole queste cose chi è che ha una idea di una scuola in cui tornino al centro i valori in cui venga combattuto questa pedagogia che ha distrutto la scuola italiana
Chi è che vuole una politica sociale che centrata sulla famiglia
E chi magari invece vuole una politica sociale in cui le famiglie non ci sono oppure ci sono parlo le famiglie non tradizionali
Che non si capisce mai bene cosa siano perché perché la famiglia
Dice la Costituzione italiana non la Chiesa cattolica la Costituzione italiana è una società naturale fondata sul matrimonio
Niente matrimonio niente Francia e matrimoni vuol dire protezione della madre niente madre niente matrimonio che vale almeno potenziale niente matrimonio
Allora
è che difende la famiglia e chi la vuole sfasciare magari parlando di famiglie di nuovi modelli alternativi di famiglia che nessuno capisce bene cosa siano come lo si capisce benissimo cosa sono sono non famiglie
Discutiamo di queste cose
Parliamo di lavoro qual è la proposta terra il lavoro
Chiudiamo
Laddove abbiamo cominciato con Sturzo
Sturzo
Parlava di federalismo
Ne parlava già Sturzo tra verità le palanche Gioberti prima di Sturzo ne parlava Sturzo ma Sturzo parlava di un federalismo poi uso la parola autonomia Isma'che
Forse rende meglio e meno equivoca perché il problema e portare il massimo delle competenze il più vicino possibile all'utente del servizio all'elettore che è legge e al contribuente che paga in modo che questo possa controllare
Eletto che vede fare il servizio eh che chiedere tasse per pagare il servizio ne abbia bisogno di una gigantesco processo mi
Trasferimento di competenza non solo dallo Stato alle Regioni ma anche dalle non è comuni dei comuni alle circoscrizioni per portare il potere di decidere più vicino alla gente questo è l'autonomismo stuzzica e ho
Nonnismo che non è
Uno dei re i quali vogliono tenersi per loro i loro soldi e farlo semplicemente il conto di dare il meno possibile per la solidarietà nella comunità nazionali quello e un'altra cosa quello è un altro federalismo quello è il non è il nostro federalismo e
La nostra approvazione
Lo che punta sulla difesa dell'identità culturali sulla difesa delle grandi tradizioni delle nostre regioni della loro cultura popolare specifica quello che vuole costruire l'unità della nazione attraverso la solidarietà dove solidarietà non è il chiede
Una e le morti la la solidarietà e prima di tutto
Potremmo
Una volta quando facevo il filosofo scrissi un articolo per dire che solidarietà e imprenditorialità sono molto vicine perché cos'è la solidarietà e uno sguardo prima di tutto e la capacità di guardare l'altro è vederlo non comune disgraziato che non farà mai nulla nel vita e che devo mantenere con la gravità mai la capacità di guardare l'altro di diretto questo è un bel tipo questo potrebbe fare dei potrebbe fare bene in questa o in quella direzione diamogli una mano perché faccia bene perché produca ricchezza e poi alla fine ne beneficerà tutta la comunità nazionale la solidarietà di ora non è il dire io sono superiore tu se inferiore a tre ti tengo sull'orlo Della Morte personale in cari con una pensione fasulla di invalidità perché tu se morì poi arriva il parroco il papà piange allora facciamo così non è quello la solidarietà la solidarietà e la capacità di vedere l'altro come uno che potenzialmente può far bene e che per far bene ha bisogno che io vi do una mano e all'anche quello che più è handicappato poi scoprire che ha delle risorse da mettere il valore pensate a quelle coopera di handicappati e sani che si sono diffuse in hit è l'iniziativa tante volte del volontariato cattolico in cui l'handicappato eh scoperto come soggetto che è capace di lavora ore di darsi da fare di di svolgere servizi utili perché perché c'è stato uno sguardo che lo ha colto in questa sua potenzialità allora la solidarietà ve ma non è il contrario dell'imprenditorialità e vicina all'imprenditorialità perché fare impresa significa scommettere su di un progetto scommettere sulla valorizzazione d'una risorsa e la prima risorsa per l'uomo e l'uomo stesso Allo ora noi vogliamo un federalismo che inviti l'Italia una Grande scommessa una grande scommessa per la solidarietà con il Mezzogiorno per la solidarietà con la Sicilia una scommessa che questo non è qualcosa da trascinare pesantemente ma può essere qualcosa di grande
Per il futuro dell'Italia considerando le potenzialità
Inespresse di questi giovani di questa Regione costruendo una politica nazionale in cui la Sicilia non sia qualcosa che non si sa dove
Per esempio una politica nel alle e devo dire qualche democristiano c'ha provato senza grandi risultati ma un po'di buona volontà nei limiti stretti che aveva ce l'ha messa
Una politica la e che capisca che
Raniero la pace nel Maghreb lo sviluppo economico del Magra che è un interesse nazionale italiano perché se questi smetto di fare la guerra ecco mi sono lavorare a commerciare la Sicilia può diventare lo snodo fra il mondo sviluppato è un'area di grande sviluppo allora
Critica che costruisce infrastrutture c'è bisogno di una politica che lega hanja con Francoforte perché lì il centro del sistema economico europeo e da questo nasce la possibilità all'accesso ai mercati ricchi su cui giocare la carta dello sviluppo della Sicilia ma c'è bisogno di pensare anche ad una catena
Catania con Tunisi perché di nasce la funzione di ampliamento di sviluppo la prosperità dell'Europa non si difende reggendo barriere si difende allargandola avendo un grande progetto che trasforma il Mediterraneo in un lago di pace e di sviluppo questo certo non è sulla misura delle forze dell'Italia soltanto
Linea di politica europea che lo dobbiamo portare a Bruxelles per spiegare la per convincere utilizzando alleanza degli spagnoli che hanno interesse come noi quella dei francesi che hanno un po'meno interesse come il Dinoi ma non tanto anzi forse ne hanno altrettanto o anche di più per costruire l'anno
No la frontiera dell'Europa che non è solo l'ex e anche il Mediterraneo da qui per minacce di domani oppure da qui nascerà la grande prosperità del secolo prossimo allora dobbiamo avere coraggio coraggio di pensare non solo i problemi della Sicilia ma via e l'Europa a partire dalla Sicilia perché non siamo europei di seconda categoria non si può pensare a qualche volta uno dice dobbiamo entrare in Europa e dove siamo adesso siamo
Mica no non siamo in Africa non si può pensare la l'europea senza l'Italia non si può pensare la storia europea senza la Sicilia perché da qui sono partiti molti degli impulsi culturali che hanno far questo continente allora dobbiamo esercitare in pieno la nostra cittadinanza europea perché l'interesse della Sicilia Val ma e sia portato nulla dove efficacemente può essere fatto valere perché torni poi come impulso da Brussel d'una politica mediterranea dell'Europa
Che lungi mira perché se noi non faremo questa politica e Mediterraneo esplode anche l'Europa alla fine rischia di andare in pezzi allora questo e l'impegno che noi vogliamo fare riprendendo l'insegnamento di Sturzo che credevano Moro credevano
Moro non del lavoro falso inventato stata Rizzato non del lavoro socialista nel lavoro vero e che sapeva però che lo Stato ha un compito per creare lavoro per aiuta era il processo di formazione dei posti di lavoro e voleva che lo Stato lo svolgesse fino in fondo per la scuola e per la cultura per la famiglia
Che la chiave del progresso economico questa è la nostra politica per la Sicilia per l'Italia e per l'Europa dietro
Era dello scudo crociato il vostro sostegno ripartendo dalla terra di Sturzo io sono sicuro che noi possiamo portare
Grande messaggio
A tutta la nazione italiana ed anche all'Europa grazie per la pazienza tutti le