Giustizia dell'incontro e giustizia riparativa: testimonianze e prospettive. Vittime e responsabili della lotta armata a confronto

La tutti
Grazie Presidente imposto forse anche qui davanti qualche sedia c'è ancora fa molto piacere
Vedere questa sala bellissima piena di studenti colleghi con il che avvocati e anche i rappresentanti dell'associazionismo e della società civile io lascerei subito la parola a chi ci ospita ma cioè la nostra università e in particolar modo il dipartimento di Giurisprudenza al nostro direttore che ha sposato fin dall'inizio idea di questo incontro quanto mi ha parlato al professor Dal Canto se dimostrato subito straordinariamente accogliente direi entusiasta all'idea di dedicare pomeriggio anti esperienze dell'incontro e della giustizia dell'incontro che gli ha chiesto già all'epoca erano appunto la prima parte dell'anno di collocarlo entro il mese di ottobre perché c'è un passaggio di consegne che riguarda la direzione del nostro dipartimento il Francesco Dal Canto voleva essere qui oggi a portarci i suoi saluti anche di questa sensibilità ringrazio Francesca
Grazie mille buon pomeriggio a tutti
Vivente di giurisprudenza
Così
Importante ne ho sbagliato microfono
A più
Così importante non è la prima volta che
Un'iniziativa promossa dal dipartimento di giurisprudenza ad oggetto proprio questo tema della giustizia riparativa ci siamo incontrati
Un annetto fa sempre grazie a Valentina Bonini che ringrazio l'ho ringraziata allora e la ringrazio ora aprire questa sua determinazione sensibilità di seguire questo tema così
Affascinante ma anche così difficile dipartimento ci ha creduto ci ha creduto l'altra volta quando ci siamo incontrati su con un convegno fra virgolette scientifico eravamo insieme al ministero della giustizia tanti operatori a tanti
Relatori che portavano anche la voce di altre esperienze
Vicino alle nostre dove il tema della giustizia riparativa proviene da un po'più lontano quella francese in particolare
Fu un convegno molto bello è oggi e lo sarà altrettanto il taglio di oggi ancora ringrazio Valentina è un po'diverso nel senso un convegno ma si vuole partire soprattutto dall'ascolto di testimonianze che hanno vissuto in qualche modo questa difficile esperienza e anche suggestiva direi
In concreto
E quindi diciamo così un'occasione diversa in cui l'università dipartimenti l'università tutta svolge non solo la missione di ricerca ma un'altra missione importante che è quello di fare terza missione che mi fa particolarmente piacere che siano presenti così tanti studenti credo che ci sarà anche degli avvocati
Mi fa piacere che questo
Questa iniziativa sia stata pensata con Valentina insieme anche alla Fondazione Alto Tirreno con la quale facciamo molte cose insieme la sensibilità in comune con gli avvocati appunto degli ordini che sono raccolti sotto la Fondazione Alto Tirreno
In un certo senso la giustizia riparativa un po'una scommessa
è una scommessa che cerca di tenere insieme da un lato un principio costituzionale che esiste dal quarantotto quello che
La pena per avere una finalità rieducativa in sede declinata in positivo scommessa non facile
E dall'altra tenere insieme anche gli interessi di chi è vittima dei reati di chi soffre di chi è parte lesa mettere insieme le due cose con questo istituto in fondo abbastanza nuove abbastanza in qualche modo che guarda molto avanti non è facile
Tant'è vero che in Italia questo tipo di idea
Diciamo Concetta circola dagli anni novanta ma si è rafforzata soltanto da pochissimo con la riforma cartaria che tutti conoscete che ha investito in quest'istituto
Un investimento non facile aggiungo soprattutto in tempi difficili
Dove mettere insieme quegli interessi che io dicevo
Può essere particolarmente difficile l'idea di riparare la ferita che è stata inferta andando laddove la ferita nata e rimettere insieme le le parti
è veramente molto suggestivo molto affascinante ma anche molto difficile e non facilmente comprensibile
Quindi ben vengano questi momenti di terza missione dove in qualche modo
Ci si sensibilizza insieme al tema e quindi momento anche di ascolto etilisti testimonianze perché appunto il presupposto di questa scommessa
Che credo in Italia non si è ancora risulta nel senso che la riforma Cartabia c'è Mattia realizzare questo tipo di prospettiva ce ne vuole
Credo che il presupposto principale sia diciamo la consapevolezza della società civile ero
Sulla l'importanza di questo tema perché è troppo facile non capirlo e troppo difficile capirlo e quindi momenti in cui questa consapevolezza ed era in qualche modo
Diciamo ravvivata sono fondamentali che senza appunto la società civile che educata a questi temi è difficile che questi tempo tra Roma e serializzati quindi grazie a Valentina grazie a tutti gli organizzatori per un momento invece in cui si cerca di come dire fare un passettino avanti questo tipo di consapevolezza grazie e buon pomeriggio
Ed ora chiederei a il collega presso Marco Cerri che sa dire due parole saluto perché oltre ad essere un'occasione incontro aperta alla società civile alla collettività destinata trova forse come principali destinatari almeno in origine per come era stato pensato
Questo appuntamento i nostri studenti
E abbiamo collocato quindi questo incontro all'interno di un progetto di didattica speciale che appunto stato costruito essi iniziativa del processo per generi
Volto a un coinvolgimento diverso degli studenti ora qui nella nostra il nostro posizionamento sentiamo un po'replicare
Le formule tradizionali del convegno un po'verticalizzata e anche no nella trasmissione del sapere mamma mattina i nostri ospiti prenderanno la parola
Già credo che sarà molto no immediato il prendere consapevolezza di come si tratti invece di un appuntamento di trasferimento non di conoscenze ma di arricchimento e di esperienza anche per i nostri studenti Marco chiederei rapidamente con saluto pro per illustrare anche quella che il filo conduttore del nastro Progetti didattica speciale
Anche perché io sono assolutamente abusivo nel programma quindi grazie ma insomma era solo per dire che facciamo con questa questo momento e anche con gli altri che ci saranno l'aveva pensata finitudine su tutto va processato unica ritrosia cioè varato in questo progetto costruito da me non è assolutamente vero la costruzione ma al di là di questo
Io ho solo scritto quindi ma al di là di questo credevamo che quando lei mi ha chiesto questa cosa gli ieri sera mia Beyoncé intestata insomma da ieri sera la parola sgradevole che è una parola che usa Paolo Grossi capo del diritto che un po'credo un po'tutti conoscono che scomparso di recente e ne parla come il diritto come effettivamente una cosa sgradevole che apparentemente sempre legale dall'altro che il diritto penale ancora di più sgradevole perché comunque parla di conseguenze schierati quello che volevamo un pochino confrontarci con gli studenti era proprio questa idea inversa a per cui il diritto può essere invece occasione di composizioni conflitti strumento di composizione lo dico da storico che presenti in questi giorni sta
Parlando con gli studenti che
Diritto altomedievale finito in diritto penale che composizione prima ancora che sanzione lo dico con un po'di vergogna perché imprigionati Tommaso Greco
Che ha riflettuto per il terzo sulla fiducia e quindi credo che anche da questo punto di vista di vita possa essere qualcosa di diverso vediamo che cosa succederà
Spetterà poi al loro insomma dare il contributo maggiore pugno
E poi oltre alle università oltre i nostri studenti c'è però una dimensioni incontro di questa giornata che e coinvolgimento dell'avvocatura ed è un coinvolgimento al quale teniamo particolarmente perché peraltro questo appuntamento si cala all'interno di quello che è stato minicorso chiamato così dalla dalla sua ideatrice dell'avvocato a Giovanni passati presidente dell'Ordine di Massa Carrara
Sulla giustizia riparativa che si dipana lungo una serie di appuntamenti
Che
Amore
Se le complessiva di cui siamo debitori di una sua costruzione complessiva anche alla Fondazione Alto Tirreno che riunisce gli ordini degli avvocati cinque ordini l'avvocato appunto della dell'alto Tirreno e che ha trovato poi come ospiti locali
L'ordine degli avvocati di Pisa e clienti lascerei la parola ringraziandolo per averci ospitati
Erano
Della delle post iniziative formative all'avvocato non sento
Pizze
Due parole non voglio rubare tempo al convegno che è molto importante
è veramente un qualche cosa di innovativo e che sicuramente sarà il uno come
Del futuro sono convinto portò i saluti del consiglio dell'ordine degli avvocati di Pisa
E in particolare del presidente
Paolo l'IVA ma anche di tutti i consiglieri di cui faccio parte che sono sempre molto contenti
Nel momento in cui si
A trovare una sinergia come in questo caso tra università scuola forense ordini per veramente un'iniziativa che a mio parere molto importante dal punto di vista di questo strumento che purtroppo coppe ha detto giustamente Kia autore
Preceduto purtroppo ancora uno strumento in fieri
Però sta molto noi come operatori del diritto riuscire a far camminare questo strumento sulle proprie gambe e con uno autonomia l'avvocatura in questo in questo compito credo che possa suocere veramente un ruolo importante soprattutto in un Periodo quale quello attuale che ha caratterizzato da una spettacolarizzazione del processo penale
Con una deriva del processo mediatico e perché veramente rischia di togliere tantissimo tantissimi diritti tantissime possibilità di azione diretta rispetto al processo penale e io credo che questo strumento
è proprio adatto per giungere a
Diciamo trovare di Toni più adeguati e più consoni
Rispetto a quello che deve essere e che è stato poi il il meccanismo anche che ha portato a questa nuova vece chi accendere la luce sul dette il reato ma questo accendere la luce deve a scacciare della luce come ha detto giustamente il professor Dal Canto prima e che io condivido in maniera totale
Deve deve avere come riferimento quello della pena rieducativa
E cos'è merito per la rieducazione che riuscire a trovare un punto di equilibrio tra vittima e colpevole credo che strettamente la la sublimazione del principio costituzionale
E questo ripeto credo che sia importante soprattutto in questo momento dove noi accendendo la televisione in qualsiasi momento ma anche sfogliando un giornale prendendo qualsiasi mass media non dette i social network dove il discorso è veramente ipertrofico abbiamo sempre e Toni fuori dalle righe fuori dalle righe con delle spettacoli spettacoli pizza azioni che non fanno bene io ritengo noi riteniamo a nessuno
E questo strumento che ovviamente ha bisogno sono d'accordissimo troppo il professor Brancato siamo lontanissimi anche da
Una partenza rispetto a questo strumento però
A me fa molto piacere vedere la platea di questa sera su una platea molto molto composita vanta i giovani universitari ai giovani avvocati agli avvocati a alla componente universitaria quindi veramente è un qualche cosa di trasferte
E io credo che questa trasversalità necessaria perché
Questo strumento delicato di un di una fragilità e di una delicatezza veramente quasi unica
Però è uno strumento che sicuramente dobbiamo portare avanti tutti tutti nelle nostre contro componenti ed io credo che per far questo
Incontri come questo Orsi come questo siano necessari
Perché è l'unico modo per far capire l'importanza di questo strumento e per potere poi anche maneggiare ora l'incontrista se l'importantissimo perché fa propone la realtà
Ma proprio nel nella carne viva del del del problema
Quindi è veramente secondo me il più importante di tutti scusate la modestia perché ha pigiama veramente andare nella carne viva fa capire veramente
Che questo strumento può andare a toccare quelli che sono i grandi problemi per la società attuale
Oltre questo porto anche i saluti della fondazione scuola forense Alto Tirreno che Sempre in prima linea e molto contenta di riuscire a instaurare questo tipo di collaborazioni soprattutto con l'Università di Pisa per progetti tanto importanti tanto belli tanto utili
E ripeto mi fa molto piacere tanto frequentati perché vedere veramente una sala dove non ci sono posti più posti a sedere perché sono tutti occupati
E vedere le persone in piedi ripeto con questa frase
Da io veramente mi riempie di gioia Petyr coniglio
Perché ride ritengo che questo sia veramente inizio di quello che possiamo fare con questo strumento
Grazie a Dio ci sono tutte le componenti che hanno capito l'importanza di questo strumento
Perché chiaramente il lo strumento la giustizia riparativa è uno strumento che ha bisogno anche di giudicanti soprattutto per essere portato e io nella nostra realtà di Pisa
Constato con molto piacere che ci sono dei giudici che credono veramente in questo sonetto e questo è veramente molto importante
E ripeto PPI porto i saluti doppi del sia della della Fondazione escono Forenza praticano dello degli avvocati di Pisa con molto orgoglio con molto piacere sempre pronti ovviamente a andare avanti su queste bellissime iniziative ma soprattutto iniziative utili
Grazie all'avvocato dolcemente per questa ben oltre il saluto no diremo anche introduzione al tema con lo sguardo interessato e partecipe
Dell'avvocatura un tema che abbiamo costruito anche nel titolo della locandina strutture politiche sono molto vicini l'esperienza della giustizia dell'incontro e la prospettiva una giustizia riparativa che sta per debuttare dovremmo insomma anche se a passi molto molto lenti però approssimandoci a quella che è la costruzione di quella macchina complessa anche dal punto di vista delle istituzione degli uffici coinvolti che rappresenta però venga la condizione necessaria per far poi operare le le norme e la giustizia riparativa di cui la giustizia dell'incontro è è stata forse l'esempio più alto
L'esperienza più alta più intensa credo anche più complessa di quelle che si sono avute nella nel panorama italiano è una materia che incerto tutto il diritto relazioni quindi implica anche no una dimensione esperienziali ma questa è una materia che più di altri credo non possa esaurirsi in una diciamo didattica tradizionale ognuna dimensioni convegnistica può asfittica perché è stato detto beni anche dall'avvocato non c'entra che fare con un materiale umano
E con un materiale umano incandescente
Che ma
Che chiede anche no di essere trattato nella sua concretezza una concretezza che spesso la giustizia tradizionale con Sai forse non pone anche accogliere nella sua doverosa dimensioni pubblicistica generale ma anche astratta dove questa astrazione è un astro della norma ma è anche quella del conflitto
Che la violazione della norma integrando ecco quindi trasse compresa la giustizia riparativa bisogna non solo di conoscenza certa di conoscere le norme di conoscere i primi le prime evoluzioni giurisprudenziali le tante anche raffinatissimo costruzioni dottrinali
Ma la giustizia riparativa parte richiede anche esperienza la componente esperienziale l'esperienza dell'incontro che apre alla e fatta di narrazioni di narrazione del proprio vissuto agito o stupito di ingiustizia e la sua dimensione concreta per l'appunto e la sua dimensione individuale e relazionale che elemento tipico dell'incontro
Insomma la storia personale del vissuto di ingiustizia
E anche un po'quella di cui sentiremo parlare oggi eppure i fatti
I fatti di cui da cui partiamo oggi in questa
Presentazioni vive testimonianze di vittime e responsabili della lotta armata sono fatti che
Hanno tragicamente più recentemente emesse relazioni i nostri gli ospiti che ascolteremo
E e non sono fatti rimasti inesplorati della storia diciamo così con la S maiuscola cioè nella pagine storiografica
Delle commissioni d'inchiesta e anche nella storia giudiziaria nelle vicende giudiziarie
E sono tutti passaggi che hanno tracciato no la la loro rotta della storia secondo traiettorie diverse sempre quella giudiziaria sarà inevitabilmente una traiettoria di indagine più circoscritta perché la giustizia e si occupa di di frammenti quel frammento che sta all'interno della fattispecie di reato più ampie saranno sicuramente le indagini storiografiche realizzati in altri ambiti
Ma tutti questi elementi tutti questi percorsi diciamo tutte queste rotte nella storia al forse un elemento in comune quello di guardare al queste vicende nella loro dimensione pubblica sociale collettiva diciamo sopra individuale esclusivamente nella dimensione sopra individuale
Tutto sommato disinteressandosi come fa il processo penale
Per certi versi un po'anche doverosamente disinteressandosi della storia
è una storia complessa degli individui di ciascun individuo perché anche il processo penale si concentra solo su quello frammento che ha rilievo penale e non lo colloca all'interno della più complessa storia della persona ecco invece la giustizia dell'incontro
Consente di spostarsi anche sulla storia personale la storia degli individui immessi in relazione una relazione pur così difficile e conflittuale come quella del reato c'è una frase
Dai dati credo
Possa un po'rappresentare quesiti terzi piani noti analisi della storia all'interno di un libro dell'incontro
Si dice che i fatti di cui avete trattato sono parte della storia del nostro Paese che appartiene a tutti
Il nostro prodigio nostro protegge che si siano incontrati gli essere umani al di là di una storia che piomba come un avvoltoio sulle vite di noi tutti ecco
La giustizia penale tradizionale è un po'una Fortugno sulle storie individuali che tengono o ricostruite addirittura picchi selezionate solo a Vienna
Misura in cui serva ad interessano all'accertamento pubblicistico i fatti che hanno tutte le responsabilità ecco
Proprio per la storiografia dove la la verità giudiziaria non può arrivare lì si offre e forse si deve offrire tirare un'altra strada che appunto la strada dell'incontro per l'incontro con l'altro tenda
Possibilità di narrare l'intera storia del proprio vissuto che quindi la memoria individuale parte coltivato in modo anche un po'solipsistica o divisivo
Si fa storia nella relazione con l'altro nell'incontro con l'altro luogo non solo di narrazione ma ti ascolto di un ascolto accogliente nascosto non giudicante
E quindi del riconoscimento dell'altro oltre la categoria il ruolo processuale di imputato condannato spifferi vittima un'altra storia inizia qui no per recuperare il titolo di un bellissime suggestivo panche teen Marta
E Adolfo Ceretti anche un'altra giustizia comincia da qui poi quella storia la giustizia per l'incontro l'avete
Già attraversata e vissuta e potete oggi farcene un po'parte attraverso la narrazione delle poste le testimonianze la storia della giustizia riparativa quella in casa dell'alta nella disciplina organica della riforma Cartabia deve ancora partire ma speriamo che canta molto le mosse da quella che è stata la vasta esperienza e quindi al di fuori
Nell'ordine con la sequenza con la libertà che e e l'armonia che che sapete trovare lascia anche questo microfono
Allora buona sera a tutti grazie per averci ospitato qui
Sono Giovanni Ricci mio padre era uno degli agenti di scorta dell'onorevole Aldo Moro ucciso il sedici marzo del settantotto dalle Brigate Rosse
Questa è l'antefatto
Perché
Altre domande Cherchi
Mi sono ritrovato in questo percorso di giustizia riparativa
Perché i feriti quando attutisce anni fidi la foto di tuo padre purtroppo senza scuola
Con sette proiettili
Protestano chi lascia un qualcosa
E con una rete
Avete presente le reti in cui purtroppo così Cagliani del figlio
Le tartarughe marine
Purtroppo quella reti che è fatta tappa ma
Annamaria
E i processi dalla maglia
Delle testate giornalistiche
Dalla dalle mani di quelle
Della società civile che ti circonda
E ti rendono diverso nasce naturalmente in tutti
Una sorta di risentimento che non posso negare che è stato quello di
Iraq piena di odio nei confronti di chi mi ha fatto male
Ma più passa il tempo poi si diventa adolescenti sì si studia e si va avanti nella vita più passava il tempo più mi ritrovo in questa rete che inermi inevitabilmente gli stringenti ti trascina verso il fondo
Mi ricordo una volta parlando con il Agnese un quadro
Gli dissi Sernesi
Forse arriverà il momento in cui un giorno vorrò incontrare
Coloro
Che hanno agito in via Fani
Per ieri
Perché quando hai un figlio nacque dato lo stesso nome di tuo padre e ti rendi conto
Fa una domanda ma se domani mio figlio dove si è frequentare la scuola e l'università con i figli
Di queste persone
Cosa dovrebbe fare dovrebbe odiare provare da Appiah
Foglietti di giustizia partiamo dal concetto a me la giustizia penale mandato
Nata ad assolutamente nulla
Non è che penso si possa essere soddisfatti se qualcuno ha fatto
Dieci anni chi ha fatto quindici gli ha fatto in
Che siano stati in carcere queste persone in un sistema carcerario ai limiti della legalità
Figuriamoci stavo parlando degli anni di piombo degli anni settanta
E quando si avverte dei licei
La conoscenza di questa di questo percorso tra giustizia riparativa che prevedeva che
Incontrare l'altro quello che non
Che forse inconsciamente io io lo spedì finiti all'interno del libro dell'incubo
Erano i miei
Mostri Nieri neve mostri più bui quelli che sono altri Iraq
Anzi bambini hanno paura chiede al papà lascia la luce accesa perché ho paura ecco io mi sono ho capito giorno che dovevo per forza affrontare questo mio
Questo dimostra che Missaglia trascinando sempre più a fondo
E satelliti
Quando è iniziato questo percorsi gestisse riparativa
Sita in le io forse sono stato uno dei ultima entrare nel nel percorso di giustizia riparativa vi ricordo che
Parlai con
Padre Bertagna insieme ad Agnese Moro Adolfo Ceretti e o la grande Mazzucato sembra a
Erano era novembre o forse ottobre del il due mila undici
A gennaio del due mila dodici ha incontrato Franco Franco Bonisoli Valerio Morucci Adriana Faranda
Perché sono arrivata quest'incontro perché era forte la voglia di di confrontarmi
Attenzione
C'ho lavorato molto perché grazie alle Alagna ai mediatori che se non c'è la mediazione inutile non è si può pensare di di farcela
Ad incontrare coloro che ti hanno fatto inevitabilmente non possiamo negarlo del
E lì category spiega col sono e che si categorizzazione S. persone
Vengono categorizzate come e ma non è solo la persona e la società
Lì
Domande
Ma
I
Li abbiamo chiamati con i nomi disparati assassini prolissi
Sono stati indicati come
Persone senza scrupoli eccetera eccetera
Per quanto non facciamo
Loro colpi
Sono ormai note
Non è noto il fatto che
Quando li ho incontrati queste persone hanno scontato completamente la loro pena continuano anche non venire in quest'incontro
E allora li capisci che forse
Non è
Un incontro normale
E forse quell'incontro che ti permetti
Non più malissimo definisce la teoria delle classi cuccette sceicchi
Chi allontanare da quel forte allora arti da quel fatto che ha colpito la provincia più cerchi di andare avanti più cerchi di essere forti più cerchi di uscirne fuori inevitabilmente
Purtroppo da questa storia quella che la Storia con la esse maiuscola
E più mi ritiro inevitabilmente ti trovi trascinata all'indietro sceneggiati rientri cilindri
Ci rientri vecchi cioè sedici marzo o in pace Cirilli perché vengono fatte i
E i libri
Ci rientri perché
Ti chiamano altare una testimonianza del tuo ricordo di quel giorno testimonianza
Che in quarant'anni che vado in televisione e radio si sono ridotte altri così
Chiedono sempre le stesse domande
Dov'era quella mattina cosa faceva aperto una
Non c'è niente non c'è nessun'altra domanda così come ha vissuto che cosa ha fatto cosa ne pensa
Non c'è e allora
Ho fisso ho intravisto in questa occasione un qualcosa per dire
Voglio incontrare queste persone
Per tale una svolta a questa mia vita perché non è bello svegliarsi tutte le mattine e averi
Quella sensazione
Che di tuo padre io dico sempre raccontando anche soprattutto nelle scuole chi sia rimasto inflitto un frammento che quello che vuole
La storia
Il sedici marzo
Quell'immagine delle due macchine
Crivellati di colpi
Io invece orrori appropriarmi della mia storia familiare perché ciò prima
E c'è un dopo nella mia famiglia
E allora c'era la necessità di incontrarli e attraverso
Benissimo
Pertanto Claudia Mazzuca ricorso Ceretti ci siamo incontrati
A Roma mi pare che era il signor Franco Rizzi dodici
Dodici dodicesimo cinque gennaio
Giorno va be inizi di gennaio del due mila e Tucci
Ci siamo incontrati
A la cosa che a me ha lasciato
Perplesso ricorda ancora
Quindi incontro mi ha mi ha lasciato un segno incredibile perché
C'era Adriana Faranda
Che tremava
Mi chiamava Giovanni
Ma alla voce tre una
Era spaventata a morte
Franco mi ricordo le sue parole che sono state le parole che mi hanno colpito perché ha detto
Io non non posso didattico padre però insomma Chiarini qualsiasi cosa io io la posso fare ce la faccio
E poi c'era Valerio Morucci che accerto otto mentre parlavo con lui
Mi ha detto ma Giovanni ha capito che io sono
L'assassino di tuo padre
Colui che ha sparato otto quadri
E io gli ho risposto si Falerio lo so che tu sei l'assassino di mio padre
Però finito
Proprio per quel discorso che facevo prima dei figli che pagano poi le colpe dei padri
Vedo caro Valerio che tu porti una croce che è molto più grande della mia
Perché tu ancora oggi
Io sono la vittima
Quello che comunque e secondo la concezione della società e quella purtroppo chi
E rimpiangere il passato la vittima di viaggio in quella
E quella c'è se c'è un famoso libro è stato scritto sulla vittimizzazione primaria e secondaria
Secondo molte persone infatti vi racconterò un attento parolacce
E
Ho detto sì Valerio però la croce tu porti è molto più grande a monte la mia perché
Tu sei ancora all'interno di questa situazione per cui Tusa e Santo categorizzato e si è stato definito una sassi
Ma tu hai scontato l'atropina
Hai pagato il tuo debito con la giustizia e non anzi sì qui forse per metterti in gioco nei miei confronti questa la cosa
Che i giornalisti non capiscono nemmeno oggi
Quando vanno dalle famiglie delle vittime tu mandare un ma lei è disposto a perdonare
Quando invece
Se non ci fosse questo clamore mediatico
Come è successo a me in questa più riservato curato
La vittima cerca il confronto con chi ti ha fatto con chi gli ha fatto del male
Ma perché fan parte della tua vita
è un qualcosa che tu non puoi capire puoi capire le loro idee il perché che passato tutto il nostro percorso
Che abbiamo fatto durante gli incontri
Che sono durati riuscirà
Perché dopo l'uscita dell'impero dell'incontro tra il due mila sedici milioni due mila e quindici mai abbiamo continuato gli incontri
Ci siamo parlati abbiamo aperto anche altre persone
Che bene in sede di quelle il discorso principale
Che se non avessi riconosciuto la giustizia riparativa
Se dovessi incontrato Franco che devo dire è diventato uno dei miei migliori amici
è una di quelle persone che quando il mio avvocato perché ancora ci sono i procedimenti aperti
Mi chiama e mi dice ma sesso vedendo un attimino io prendo il telefono faccio comune di Franca sedici chiedo Franco scusa prima di questa cosa ne sa qualcosa tu ma proprio perché c'è un rapporto che si è aperto non con una persona
Che si ha fatto del male ma con una persona che si è presentata critici rendo
Io ho sbagliato adesso sono qui a raccontarci come vorrei insieme atti poter far portare questa nostra esperienza anche nelle carceri nelle scuole nella società civile
Per terremoto alle persone
Incontrarsi cos'è che manca oggi più che mai il dialogo erano uno delle tue parole fondamentali del pensiero Moro tecnico del pensiero di Aldo Moro
Ascolto e girato oggi manca l'ascolto manca il dialogo
E noi abbiamo dialogato con Franco abbiamo dialogato con Adriana
Che vada a trovare ogni mese atti Adriana anch'purtroppo non sa nemmeno dato ben questo periodo
Perché sono persone mi sono rimasti intatti nel cuore
Perché hanno messo la loro vita nel libro mica male
Dicendo che quelle parole fai di me quello che fuori
E lo capisce l'importanza
Cosa può fare la giustizia riparativa
Ti cambia la vita non anticrisi incallita quella richiede
E trovi la forza
Tiri prenderti in mano la storia della tua vita
Quella storia è fatta di fotografie quella storica fatta di racconti quella storia fatta di i profumi di sensazioni quella che tu arrivi abbandonato
Perché magari in soffitta neri una valigia piena di articoli di giornali
Di quel periodo
Che si ellisse se si vanno a rilento Cirene con l'occhio di adesso
Capisci
Quanto la stampa di allora sia stata specialmente nel periodo del sequestro Moro in quei cinquantacinque giorni sia stata manipolata
E ancora oggi a chi mi dice
Dice
Che i brigatisti dovranno di tutta la verità sapete che cosa rispondo
Per Signori
Almeno agli atti processuali ci sono le loro dichiarazioni e sono le uniche
Perché altri non fisse
Beh che ho visto altre dichiarazioni sui sei processi ci sono stati
Quindi io
Devo dire fondamentalmente
Grazie alla giustizia riparativa non solo perché mi ha liberato da quella sensazioni di oggetti rabbia e forse anche di voglia di vendetta
Ma perché mi sta permettendo di vivere una vita
Più sana
Mi sono ripreso in mano la storia della mia famiglia di cuoco ricostruito per chi alla metà allora c'era il cinema si vedevano c'erano letizia cinematografiche quindi ho ricostruito ordini risaldato i pezzi dei questa pizza cinematografica
In cui che la storia della mia vita
E in più ho avuto l'occasione
Di capire l'importanza del per riconoscersi delle riconciliarsi cosa che in questo Paese non riusciamo inevitabilmente a fare
Riconciliarsi con il nostro passato
Riconciliare sci con il nostro dolore più grande
Che non significa cancellare significa ricordare ma farne una memoria sana
Una memoria che ti dà la forza di andare avanti e allora ecco che quell'elastico che inevitabilmente comincia ogni esiti riporta indietro
Né si spezza ma si modifica diventa allungabile all'infinito questo spero che è di avere
Chiarito quella è stata la mia esperienza di
Bene grazie Giovanni grazie a tutti
Ne soffrono io a dire qual è stata la mia esperienza
Va be'qui pubblico quasi tutti i giovani e quindi penso che non abbia molto da bisogno di raccontare qual è stata la esperienza sulla lotta armata al suo interno
E quindi vado direttamente alla al nuovo patto da una parola amicizia
Per cui ha parlato Giovanni
E che è una parola che nel nostro gruppo di quelli che hanno fatto l'esperienza del gruppo dell'incontro tra non ricorre sempre più spesso
Ma non è più che
Pronunciarla come parola la richiamo come tale e questa grande miracolo che è stato per me Pierfilippo
Dalla mia esperienza
Di cui
Insomma fatto passare lotta armata diciannove anni ho fatto decise totalizzanti pensando di attraverso l'uccisione
Di persone rappresentavano lo stato e quindi riconosciuto come il male
Bisogna costruire un mondo migliore
E qui è il grande abbaglio
Si può prendere ma che ormai storicizzato in quegli anni quello che è stato un po'alla lotta armata
Il mi ricollego il discorso che dicevamo
Giovanni sulla categorizzazione
Che loro come vittime potevano ovvero nei luoghi comuni nei nostri confronti ed è la stessa logica credevamo noi
Nei confronti e coloro che ritenevamo definiamo come nemici
Che la logica dello scontro non l'han portata ai massimi livelli con la logica di guerra
E la logica di guerra lo vediamo è su tutti i giorni
C'è un presupposto che uno non riconosce l'altro
L'altro diventa una categoria
E noi nella nostra logica avevamo fatto la stessa cosa
Coloro che erano i padroni ricchi politici che difendevano lo Stato capitalista a secondo delle teorie insomma vota questa cultura marxista leninista dove c'eran tante
Settanta teoria su questo voglio dire tante analisi e il coloro che definiamo nemici per base era quello di spersonalizzare lì disumani Zarrilli reificato prenderli cosa simboli
In ruoli
E nella logica di guerra sparisce la dimensione della persona
E questo è ciò che ti fa andare avanti che ci permette
Chiedere la forza di attaccare
Il corpo di un'altra persona
Il di tutta questa storia va be'io sono finito in carcere storto arrestato ventitré anni ha fatto come diceva Giovanni prima citava in carceri
Oggi potremmo dire al limite della legalità ma allora non considerate legali questo circuito alle carceri speciali è un circuito riuscimmo sulle isole con l'Asinara e Pianosa che allora erano del Cayenne e proprio adesso sono diventati astratte tartufo del carcere son dei parchi naturali allora sommaria vuole avere l'isolamento non c'erano i sistemi di comunicazione che ci sono adesso
I nostri familiari facevano nelle vite terribili pervenuteci a trovare quell'ora di tempo una volta al mese quando riuscivano a venire
Il problema è
Ecco di tutta questa esperienza che io ho fatto vissuto per dire spallata prima della giustizia come ancora con gli artigli sì io ho avuto dalla giustizia
Condanne nel periodo dell'emergenza che arrivavano come
Di default si direbbe oggi ergastolani città dove andavo avere i processi Milano Torino Genova a Roma quattro processi quattro ergastoli più centocinque anni
Distribuiti su processi minori che avevo avuto quindi senza
Ero capo di allora per il futuro overnight grande speranza che avessi tante vite per poterle passate tutte
Però insomma alla fine di tutto questo non c'era possibilità di dialogo quindi più il carcere da duro più le condannerà dura era era un tumore
Io mi indurito sempre di più e quindi
Continuavo a essere anche una volta arrestato ho continuato a far parte dell'organizzazione armata ci organizzavamo all'interno
Per studiare fare proseliti e poi puntare alle passione espressioni che venivano diventavano anche sfociava nel rivolte violente e nonostante il carcere forse durissimo all'ora verso il circuito proprio ci di di di super controllo paradossalmente noi volevamo l'esplosivo
E l'abbiamo accusato che doveva servire per ritoccare i muri per uscire però entravo insomma come possibile dall'Asinara Pianosa entri ed è pure entrava della serie
Non esiste un sistema repressivo che riesca certe condizioni a limitare la possibilità di commettere comunque dei reati anzi addirittura Rinaldo e reato diventava sempre più alto sempre più violento
E questo è stato troppi potrei parlare per ore raccontando un po'tutte queste storie ma voglio arrivare al dunque perché
Ovviamente se io sono qui libero oggi dopo tutte le condanne accomunato c'è una ragione
E la ragione è stata il primo passaggio primo che io sono riuscito andare per fortuna c'è appunto la verità su un dato in crisi
Ed è stato un momento di apertura all'interno di quelle chiusure
Di apertura di dialogo
E su qui cito nel quella che è stata la mia esperienza un direttore che al dottor Suraci che oggi vive a Roma fra l'altro in pensione
Che era il direttore del carcere vallette che arrivati noi in tanti brigatisti dall'altra associazione dal Toro ha organizzazione in prima linea per dei miei questi mega processi
Che venivano fatti allora nelle gabbiette nel sole vedete per i processi di mafia Malena moldavo curate nove quelli e di fronte a queste l'arrivo di brigatisti tra i vari carceri per questi mega processi in cui noi avevamo costituito molto Pellice arancia diciamo verso arriveremo faremo faremo eccetera
Quindi le misure di sicurezza potevano essere considerate una un'opzione più che giustificabile quindi direttore fronte a questa commenta le misure di sicurezza paradossalmente o fece fece l'opposto
Appreso Vito
Aprì la possibilità di dialogo c'è
Come il modo molto semplice uno di sebbene mi chiamò il suo andai perché da delle cose perché il caccia era appena stato inaugurato appena aperto c'è un sacco di casini sarà guardi facciamo così fate la corruzione
Quattro
Mi a a parlarne dichiara espormi problemi e cerchiamo di risolverli insieme con un atteggiamento molto aperto molto tranquillo presto e come averci cambiato completamente al tavolo di gioco
E quindi ci siamo interrogati ammettono che facciamo
Va bene accettiamo comincia e da lì ha cominciato un dialogo accusano fa seguiti tutta una serie di
Aperture
Un processo che è durato alcuni mesi e quindi quindici state fatte le sperimentazioni anche di avvicinare i rapporti tra assetto del femminile e quella maschile
E contatti dialoghi con l'esterno son state fatte tra servì cose che sembravano impossibili il nostro livello di belligeranza completamente
Calato
Via Torino preso il quarto ergastolo quindi a livello di
Pena processuale non è che è stato qualche qualche cosa che ha modificato calato il cito qualcosa ma l'atteggiamento di gestione Rizzo nel carcere cambiato molto tant'è che quando sono tornato finito il processo al carcere di Nuoro dove provenivo
Ebbi lo shock che viti da un lato gli agenti che erano della polizia penitenziaria un agente di custodia col militarizzati cavo lati sul fatto che noi fossimo arrivati Condi braccialetti con le perline
Queste cose qui perché le ritenevano cioè Lorena rimasti nella logica ancora dello scontro e lo scontro ci lascia due parti è come se noi paradossalmente forse un po'sottratti
E l'altra cosa che mi colpì fu sentire i miei compagni che erano rimasti lì per tutto quel tempo
E che avevano un vocabolario di parole limitato sempre duro che probabilmente era sarebbe stato il vino s'o
Ma sto lì e non avesse avuto la possibilità
Andando per questi processi ne hanno fatto incetta tra Roma Torino
Prima ancora Milano sotto via quindi parecchio tempo avere all'impossibilità di dialoghi con l'esterno poter cuocere qualcosa di più e quindi mi disse va beh siamo fuori di testa cioè mi accorsi come il mondo era
Stava cambiando fuori e come lui era fermo
E da lì
La crisi fu ancora più grossa perché non vedevo possibilità di uscita
Lottato dottrina niente secondo la legge oratore di giustizia colluso dalla parola così famoso pentitismo no che molti proprio però erano diventa collaboratore di giustizia
Oppure il carcere duro dove dove i muri giorno per giorno senza possibilità di uscita
Questa crisi per fortuna
Dico per fortuna perché è stata molto dura però perché c'è tutto mi son visto crollare il mondo nuovo più creduto in quello che era stato ciò per cui avevo dato la mia vita
E cui avevo poi tolto la vita anche ad altri comunque contribuito a toglierla
Ed è stato un momento in cui ho detto basta la mia storia qui è finita
I l'unico modo dignitoso che ho visto che non ci credo più non c'è niente che mi sopporta più è quello di chiudere anche con la mia vita
Ho avuto la fortuna di avere un compagno di pena che viveva la stesse condizioni anche l'unica ad Alberto Franceschini peraltro uno dei fondatori
Dello dalle Brigate Rosse
Che il giorno stesso dramma ma era difficile parlarne Lonati tra di noi perché potevi passa dalla parte del traditore
Pentito l'infame e via e quindi c'era uno scontro che divenne addirittura all'interno del carcere uno scontro fratricida qualcosa di tremendo
Per villa fortuna
Proviamo a fare uno sciopero della fame ci parliamo del tempo iniziamo uno sciopero della fame fino alle estreme conseguenze ramo convinti che non ci avrebbero dato niente proviamo l'unico modo lo vediamo vidi sporco
E abbia pensato così perché non vedevo altre possibilità anche perché se si pensavo che se fossi uscito un giorno
Perché fossero cambiate le condizioni politiche del Paese
Tutto il peso di quello che lottò sono arrivato addosso di colpo
Quelli che interrogano epidemici cominciavano diventando alle persone
E quindi cominciamo ad avere più senso quello che avevamo fatto poi pensare danni che avevo fatto a mia famiglia
A a quel dei compagni che avevo convinto a entrare in questo avventure questo rivoluzione che posseggo mostrava giorno per giorno fallimentare
E quindi pensare che potevo chiudere solo in questo modo il carcere non ci offriva nient'altro abbiamo iniziato questo digiuno solo in sei contro tutti
Naturalmente fu atti sane dei traditori la la l'idea della della rivoluzione armata
E il siamo andati avanti per giorni finché ci fu un fatto
Imprevedibile completamente imprevedibile quanto scandaloso che il cappellano del carcere al quale non c'eravamo rivolti per dire raccontare un po'questa esperienza stava questo questa nostra iniziativa
Uscì pubblicamente con una lettera che andò sui giornali in cui
Si era rifiutato di celebra la messa di Natale al carcere di Nuoro perché scrisse se i miei fratelli stanno morendo in carcere
E badate bene era il mille novecentottantatré
Pieno emergenza
Lo ebbe il coraggio di chiamarci fratelli mentre un altro le pagine dei giornali sempre con i peggiori criminali e considerati
E rese pubblica questa questa lettera quindi non solo scrisse personaggi
E dietro lo scandalo enorme
Questo scandalo che mosse finalmente i politici che prima del tutte le denunce che c'erano da parte dei comitati dei che lavoravano sul carcere dei parenti eccetera non si muovevano
Cominciarono a considerare che forse c'era qualcosa che non andava nel sistema penitenziario
E va be ho vissuto perché sa proprio di retta perché in quei giorni lì dal utenti sette dicembre
Nel mille centottantatré
Trentuno dicembre ci fu un via vai di delegazioni di partiti che venivano da Roma in Sardegna per causa stava succedendo perché questo sorvola la fame era diventato un fasto massmediatico ne parlavano tutti i giorni che quindi tutti dovranno venire a sentire che cosa stava succedendo
E successo poiché ci fu una presa di posizione del no allora ministro Martinazzoli che si peggiora togliere quello che era l'articolo novanta ovvero come oggi il quarantuno bis di cui si parla tanto ma
E il ma e italici Cesarotti riprendono alimentarci cosa che abbiamo fatto a quel punto perché non ha più senso continuare
Avevano diritto altri detenuti siamo andati avanti con questo tipo di iniziative di attenzione sul problema del carcere
E per me ha voluto dire
Uscire
Proprio dall'interno i terreni
E passare come dice Dante della quel retto che alla natura
Che Orio
Il Purgatorio perché intanto mi ero liberato c'è passando attraverso la
In via della
Si è sentito io parlo senza dico
Pronto Tocai
Gli aveva liberato
Da quell'angoscia che che è ormai ritenevo che vi stava soffocando e dall'altro mi ha permesso di ritrovarmi in un'altra situazione la devo fare il breve perché ci sono stati momenti lunghi
Complessissima I quelli ma di cui è iniziato un dialogo con la società che ha portato negli anni negli anni a a dialogo con le istituzioni con la società che ha portato a due leggi che sono state la legge perché di siti sociale alla lotta armata
Senza quindi dovere diventare collaboratore di giustizia ma subendo ce le proprie responsabilità
Avere una riduzione di pena e poi la legge di riforma penitenziaria del mille novecentottantasei Pippo ne hanno usufruito tutti i detenuti e sistema penitenziario italiano che era stato denunciato alla Corte Internazionale delitti dell'uomo
Era stato denunciato da Amnesty International comune
Sistema dove veniva praticate
Utile all'eccezione paragonabile alla tortura divenne il più moderno d'Europa stilato dagli altri Paesi quindi come le cose possono cambiare
E questo livello generale a livello personale perché siamo qui oggi io ho vissuto in questa trasformazione questo cambiamento che è stato qualcosa di molto lungo complesso difficile e sofferto
Quello di sentire l'esigenza di un dialogo con le persone a cui abbiamo fatto dei danni irreparabili ho pensato che non dovevo non è al discorso di chiedere perdono perché non non ha senso questa la parola nel nostro gruppo dell'incontro la parola perdono non compare praticamente mai
Cioè se io uso la parola perdono avrà diritto a un certo punto sul giusto perdonare me stesso
Ma non vado a chiedere
Vado a chiedere un incontro un dialogo di comprensione umana abbiamo iniziato con questo dialogo c'è voluto molto tempo venuto un ruolo fondamentale i tre mediatori che sono i curatori del libro dell'incontro
E una parte di società civile che hanno iniziato quando ha iniziato questi nostri incontri a partecipare
Una parte di giovani meno giovani universitari come potreste essere voi che son venuti ad ascoltare
Questi nostri incontri no
Contri dove non c'è la madre cos'erano molto l'argomento si erano molto molto pesante ma soprattutto in potrà improntati alla verità
Siamo andati avanti con questi dialoghi
E su questo io ho riscoperto ho trovato ecco riscoperto ho scoperto una possibilità
Che non avrei mai immaginato io pensavo questi incontri poter incontra una persona come quando incontrai Agnese Moro Newton ruolo molto importante
Sulla fine che ha fatto
Suo papà come il papà di Giovanni
E non avrei mai
Immaginato di trovare un ascolto così profondo e così vero
Come non l'ho mai trovato da nessuna parte nonostante che avessimo ormai contratto storici giornalisti disposto ad ascoltarci vai c'è stato uno scontro di carattere diverso ad una profondità tale
Che ci ha portato a scoprire verso ne è stata una cosa veramente difficile anche l'inizialmente da da da da tanta carta capire ho dovuto accettare quello dell'amicizia ed amicizia Tenchi oggi sento profondamente e chi vi porta a dire che se come vediamo nella guerra nel Pro Tour della guerra e così da un tutti i giorni
Non c'è limite al male
Se facciamo altre scelte questo è stato uno dei percorsi possibili che noi diamo fatto ci può non essere limita il bene questa per me oggi è la vera rivoluzione grazie
Come dire
Il mio è una storia un po'diverso
Anche perché c'è un tipo di violenza che è molto diverso rispetto a quello che raccontava
Allora corpi quello che ha subito Giovanni
Perché la violenza che io subisco
Avviene intanto nel corso di una manifestazione antifascista
Ventotto maggio settantaquattro piazza spero lo faccia
Ed è una responsabilità
Ormai acquisita
Che riguarda la destra
I neofascisti
Quindi è una dimensione da un certo punto di vista culturale è molto diverso rispetto a loro
Inoltre io diversamente tra
Giovanni a quella manifestazione Cichero
E la vivo indiretta
Ripeto c'era mia moglie ai miei amici
Colpiti da quella bomba eppure semplicemente per una pura casualità ero leggermente spostato io rimango non colpito
è chiaro che in quel momento
Il primo elemento che
Che si determina in mezzo
E come dire quell'idea di casualità perché io
Sono sopravvissuto a quella bomba
Che cosa significa questo
E nello stesso tempo
Chi ha colpito
Bobbio diceva che lascia tracce
E rasenta quasi il male assoluto
Perché
Dice umanizzati persone in quanto le persone sono trasformate in puri e semplici oggetti oggetti che devono lanciare messaggi
Tu non sai a chi
Ma le persone che vengono colpite hanno un ruolo non non non più riconosciuto come persone in quanto tali ma semplicemente come dei numeri che servono a lanciare appunto dei messaggi rispetto ad una finalità e quindi un processo di totale e assoluto cantici umanizzazione
Alla quale poi si aggiungerà quella terribile
Definizione che sentiamo normalmente quando si parla di stragi
Strage di Piazza della Loggia otto morti e cento feriti strage alla stazione di Bologna ottanta elargire duecento feriti eccetera eccetera
Le persone ci ove non ci sono mai sono totalmente annullato
Perché la morte in quel caso lì la violenza deve servire a generare ponga a rompere i processi di relazione all'interno della società per raggiungerlo finalità molto precisa che entra nel nostro caso l'ha messo in discussione del sistema democratico del nostro Paese
Questo ti manca resta il punto di partenza
Però che cosa produce dentro di te questo elemento il fatto di trovarsi di fronte che avvisare immediatamente quella violenza genera tenta urlato un quasi un senso di colpa
E dall'altro la perdita di fiducia
Il consenso di colpo perché e che nel momento stesso in cui
Io vedrò mia moglie colpita
Il primo pensiero fu quello di dire speriamo che lei non ci è successo nulla e si è successo gli altri mi dispiace per loro ma gli altri morti crediti erano gli amici coi quali la sera prima avevamo cenato insieme
E quindi questo si trasformerà in un senso di colpa per me
E cioè perché potuto pensare soltanto lei e non dagli altri
E qui c'è il primo interrogativo
Perché troppo spesso noi pensiamo mai al fatto un Elio allontaniamo tra noi stessi determinate condizioni determinante pericoli perché pensiamo che tanto succinta agli altri e perché deve proprio succederle e quindi l'allontaniamo nel tempo va allontaniamo nel tempio Pieraccioni per cui quella violenza esplosa
E quindi io me la sentì come un senso di colpa da questo punto di vista dall'altro lato è chiaro che soggettivamente
In quel momento quella pompati determinano determinerà Agnone un senso di sfiducia
Nei confronti dell'uomo in senso generale
Per la società nel suo insieme ma come noi da fame piazza per difendere i diritti di tutti e c'è chi sia colpito e Luca sepolta fiere indifesi el Gordo non possiamo farci nulla
Ma è davvero così
E chiaro che in quel momento uno degli elementi che nasce per poterti pensare di recuperare è il senso e la domanda di giustizia
E la giustizia badate bene questo è un una giusta necessità
Perché altrimenti in quale società
Un ritiro reato che la rottura di un equilibrio che si stavano all'interno della convivenza civile
C'è questa se questa rottura questa frattura non è saltata ed è il processo che deve saldare questa questa fase frattura e chiaro che ti senti come dire quasi un cittadino di serie B
Dai tempi venti e qui però il il senso di giustizia può avere anche un altro elemento poi ritornerò sottoritmo
E cioè può diventare per la vittima soprattutto là dove c'è una condanna ma non soltanto per la vittima anche per la società una rammento come dire quasi consolatorio
C'è stato un fegato abbiamo individuato il colpevole e tutto diciotto in realtà non è diciotto assolutamente ai diciotto concerto quel fatto che a me è mancato
Per quarantatré anni doveva primo colpi due colpevoli per la strage di piazza dello Moccia nel due mila e diciassette cioè quarantatré anzitutto
E quindi è importante certamente individuare la responsabilità e con le conseguenze che la sfidante qualche modello appena diventano altro
Ma è chiaro che l'atto come per di più tu non la trovi in che termini in che modo tutti troppo
Però ecco la condanna può diventare processo consolatorio ho risolto un problema ma in realtà esso rischia di allontanare la domanda di fondo perché è accaduto
Un altro aspetto
Io non avevo rapporti qui in tribunale non è ormai entrato nella mia vita fino col fino all'inizio del processo in un'aula di tribunale
E quindi lo vedevo un po'così lottando
Mi ricordo però due cose
Il primo giorno del primo processo qui diciamo attorno al mille novecento settantasei settantasette
Mi ricordo un particolare
E cioè quando vidi quegli imputati al di là di un nuovo erano tutti estremamente giovani
Tant'è che oggi ma in questo periodo stiamo facendo un processo per la strage di Piazza della Loggia pensate voi il cui imputato tiene è un minorenne era minorenne all'epoca e il processo si svolse nell'aula del tribunale minorile anche su questo soggetto praticamente a quasi settanta
Questo per dire perché così giovani che cosa significa possibile che l'organo Ortiz uscire fatto ma soprattutto che cosa vi ha spinti
Ha deciso in questo vuoto
Perché non ci sono resi consapevoli di ciò che stavano compiendo
E questa era la prima domanda
A secco e quindi non avremo risposte da questo punto di vista quindi assisto al processo e mi rendo conto di un'altra esperienza strada facendo in quelle aule di tribunali in quella miriade di processi che Soro
Perché mi sentirò titolo prescelta
Affrontare mi sono reso conto
Che il processo penale perlomeno fino in particolare vincoli l'epoca erano fondamentalmente ma credo che da questo punto di vista circa un piatto il processo al creato in cui l'elemento centrale era quello di dimostrare come se quell'intricato quegli imputati effettivamente ostativo
Ma no rispondeva ad una amica esigenza al di là delle sue conclusioni
E cioè nella misura in cui esso viene condannato però il processo non risponde l'elemento centrale che ricordava anche Priebke richiamava prima bruscamente Ricci chi sono coloro che uccidono
Possiamo noi ignorare una domanda di questo tipo
Possiamo semplicemente come dire rifugiarsi dentro la dimensione della mostri cita
Non sono esseri umani sono mostri e quindi risolviamo tutto ci sono mostri non fanno parte della dimensione umana li allontaniamo da noi
Come se il male forse soltanto l'espressione di chi lo compie e non invece il prodotto
Oltre di un di una condizione di un modo di pensare di un modo di agire e di un modo di vivere la stessa realtà degli stessi
Gli stessi obiettivi quindi questi sono stati degli elementi ai quali cercavo per le strade di rispondere ma questo presupponeva che ponendovi questa domanda dovevo anche mettere
Sciogliere quel nodo che li vedeva di fronte a un bivio cosa faccio io dopo questa perdita su qual è la strada che io voglio fare
Posso scegliere di restare nella dimensione di vittima che anch'essa può diventare a un certo punto consolatoria
Perché però questo elemento di come come dire di vittimizzazione che mi possa che mi portavi chiudermi dentro me stesso diventa inevitabilmente anche una rinuncia al teste
E a restare nella figura della vittima
Impeto la Pizzi la dimensione della vittima può essere anche un elemento consolatorio perché giustifica qualsiasi qualsiasi mirata e badate bene
Che la società il potere ci spinge a far sì che la vittima resti nella dimensione della vittima
Perché nella misura in cui invece la vittima incomincia ad interrogarsi incomincia a porre domande allora non è più in quella dimensione comincia a diventare a iniziare un altro percorso
Può la vittima ridiventare ed essere fondamentalmente ritornare ad essere di un cittadino con un altro che si interroga sulle ragioni della violenza
Io credo che deve incominciato a ragionare attorno a queste cose
E di aver fatto questa scelta
Io voglio riprendere la mia vita ma per riprendere la mia vita devo partire da un po'da un presupposto voglio capire non soltanto perché storicamente o giudiziariamente il fatto è avvenuto non voglio anche pormi la domanda chi sono coloro che hanno agito in perché hanno potuto agire in quel modo che cosa li ha spinti soprattutto così giovani
Questo apriva un discorso tattile
Che era quello di dire ma chi mi può dare la dimensione del perché ci uccide
Io fra il voluto dire avrei bisogno incontrate il mio colpi
Giovanni e Facchetti Franco si sono incontrati
E avevano quel chiamiamolo così per la dimensione che li teneva insieme tra vittime e colpevoli ma io non ricordo vivo il colpevole come potevo fare il tutto ciò
Ecco che quindi
In convince un percorso di testimonianza
Perché nello stesso tempo mi rendevo conto che la strage di quel tipo di guardava l'insieme della società
Anche perché il pomeriggio in cui è accaduto il fatto nel momento in cui vengo via dall'obitorio e rientri in piazza Della Loggia quella piazza le persone di quella piazza mi dicono una cosa fondamentale
Ricordati che quella pompa ha colpito tutti
Perché i suoi obiettivi era quello ti mette in discussione la nostra convivenza quindi ho fatto il tuo fatto e semplicemente chi sei stato colpito come cittadino più di altri ma il tuo fatto privato a seconda io rispetto alla alla complessità del fatto nessuno insieme
E quindi inizia un percorso di questo tipo che inizialmente un un percorso di testimonianza è unico percorso però che mi porta sempre di più a sentire il peso di quella mancanza incerto storicamente e culturalmente posso affrontando Corbaccio
Non mi rimane sempre quel poco prima
Chi è il volto della di colui che ha commesso questo reato perché non posso e mi mancava quell'idea di fondo che è fondamentale
Io ho bisogno di avere il di vedere colto dal colpevole ed impotente dialogare con lui tempo di direttamente anche le domande più estreme
Per capirlo
E capirlo significava evidentemente cercare anche nello stesso tempo non soltanto di penetrare le ragioni di colui che aveva compiuto quel male ma contemporaneamente di riflettere in che termini in che modo io avevo come dire come mi ero comportato rispetto a quel male
In che termini non l'avevo capito eccetera eccetera
E quindi sempre pesato molto queste ecco che allora trentacinque anni dopo o nel due mila e nove quando mi viene offerto di entrare in questo processo formiche ha chiesto di pietre lo accetterò molto volentieri ma ero mosso da che cosa
Da un lato da una come dire da una curiosità
Chi sono Conforti cito dal momento che io non conosco nessuno che ha ucciso
Perché si ci
Ci sono dei mostri le persone che hanno ucciso e donate bene che può apparire stupido
Ma la prima volta che io li ho incontrati coloro che avevano compiute dagli atti violenti
Beh nella mia prima difficoltà è stata quella di tutti di trovarmi a pensare sarà in grado di stringere loro la mano
La mano che ha ucciso e poi mi sono reso conto che se volevo fare dovevo anche propone quel mio muro e mi son trovato di fronte ad una Manno umana quanto la mia
E badate bene che questo gesto significa dire si stringo quella mano la sento come la mia vuol dire che ho di fronte a me una persona e io non posso pensare in un altro modo se non ho di fronte a me una persona la quale ha commesso certo quello che ha commesso ma è pur sempre una persona e quindi per il potere cercare di mettermi nel nel nella nella condizione di ascolto devo partire dal presupposto che ho di fronte a me non vostro mondo appresso
E che la devo ascoltare e che per ascoltarla devo mettermi sullo stesso identico piano
Questo io credo che sia uno dei principi fondamentali della giustizia riparativa la volontà diretta da un lato e incontri mettermi nella condizione di ascolto dell'altro
Tenete però presente
Che io andavo a incontrare persone che avevano fatto la lotta armata come Franco
Non andavo a incontrare persone dalla destra perché non sapevo che ci fosse
E quindi trovare in una condizione molto precisa difformità un'ulteriore domanda
Che cosa io che appartengo al allo stesso mondo culturale
Allo stesso un loro mondo culturale perché io ho fatto invece una scelta diversa e non ho scelto
E vedete bene questo è un elemento estremamente importante perché attraverso questa domanda ci pone un problema di fondo
E cioè proprio non soltanto della riconoscibilità rispetto all'altro
Ma belle responsabile delle precise responsabilità che io non posso soltanto chiedere a colui che ha commesso il reato di dire chi devi rendere conto di ciò che hai fatto
Ma devo contemporaneamente chiedermi anch'io che cosa non ho fatto ho atti giuro facilitato fare perché quella violenza trovasse espressione
E quindi io ho avuto una prima lezione nel dialogo con loro
Scusa se uso il loro
Per facilità
E ciò mi sono trovato a pensare a quel punto che anch'io dovevo ripensata alla mia storia
E allora per usare uno ditte di esempi classici chiuso spesso mi sono reso conto di una cosa
Che quando io andavo nei cortei tenete conto che quando avviene piazza Della Loggia io avevo trentasei anni e quindi avevo vissuto tutto quel periodo
Che quando io andavo nei cortei gridarono anch'io uccidere un fascista non è un reato è chiaro che io saltavo la violenza e chiaro che dava una indicazione precisa
E l'indicazione precisa che era che l'altro che non la pensa come me è io De Mico e dalla parte opposta chiaramente avveniva la stessa identica cosa
Quindi esaltavano soltanto la violenza mai esaltato anche quella contrapposizione che è la negazione assoluta del proprio del dialogo e badate bene che questa contrapposizione e quella che stiamo vivendo oggi in Italia laddove non viene mai riconosciuto
Per esempio per fare un esempio non sono invece abbiamo fatto un percorso dalla memoria con un percorso un memoriale che contempla tutta l'elencazione di tutte le vittime del terrorismo indipendentemente dalla loro coloritura politica ebbene poi a volte mi trovo di fronte o che viene per esempio
Saltata la figura di rame e e gli altri non c'entrano assolutamente
La logica quindi di identificare mi sul mio morto è uno degli elementi che che gente nacque esalta ancora una volta questa contrapposizione perché si basa sul processo di identità identità assoluta che mi importa hanno riconosce nell'altro in tutti i sensi ecologica fondamentalmente del nemico è la logica della guerra
La logica della guerra e io non ti riconosco la guerra istruzione dell'altro
Il dialogo invece comprensione e dialoghi di atti apertura di dialogo con il riconoscimento dell'altro
Quindi mi trovo in questa condizione con il con loro e apriamo un dialogo a fondo su queste ragione sul perché io avevo fatto una scelta come aveva fatto un'altra
La faccio breve stiamo qui ad affrontare la collegano alla mia esperienza di fabbrica di lavoro in fabbrica S tre S
Questo io credo che sia stata
Una lezione estremamente importante
Ed io ho capito
Proprio anche il valore
Il valore del senso e del e della complessità della giustizia
La quale implica inevitabilmente
Non vorrei che fosse vissuto solo ed esclusivamente come il tema del rapporto tra la vittima tra la e il tuo colpevole in realtà la giustizia riparativa certo che parte da qui
Ma mette anche in discussione
L'ex una forma culturale nella quale molti italiani
Una forma culturale che riguarda
Prima Giovanni parlava di prevenzione
Del conflitto che riguarda le modalità
Con le quali noi esercitiamo esercitiamo la nostra vita pubblica
Perché riguarda poi la responsabilità di ognuno anche di ognuno di noi in che termini in che modo ci approcciamo
All'alt
In che termini in che modo viviamo in rapporto con l'altro in che termini in che modo partiamo dal principio dall'esclusione di qualcuno piuttosto che tale inclusività l'esclusione significa esaltazione della violenza inevitabilmente perché l'esclusione di qualcuno significa che qualche d'un altro gol sul groppone
Vuole sopraffatti vuol importi la sua logica la storia è piena di questi recenti a partire dalla tragicità della Shoah
Perché quando tu del futuro con un tema di escludere qualcuno gialli accettato le basi per una inevitabilità partita riprodursi dalla violenza e poiché riproduce esattamente esattamente
Ecco che allora
L'esperienza che ho vissuto dalla giustizia riparativa mi ha riportato esattamente a questo
Io ho cercato di trovare delle frazioni del dialogo la Compaq
Per certi aspetti sono stato facilitato
Nel senso che l'impunità fino al due mila diciassette
Di facilitava questo discorso non ho nessuno e allora a maggior ragione devo interrogarmi su perché al di là delle ragioni dell'impunità INCE depresse ma proprio la mancanza del voto dove potranno comunque questo
Quando il due mila diciassette scusate la parentesi io mi sono offerto ho dichiarato la mia disponibilità a dialogare con uno dei colpevoli perché nel frattempo poco tempo dopo il secondo il secondo è morto ma questi rifiuta il dialogo Kobe ed evidentemente io non ce l'ho col tempo
E qui c'è un punto frontalmente anche attraverso l'esperienza che si circola oggi introdurre nell'ambito del processo non la giustizia riparativa che deve ha come presupposto fondamentale della volontarietà
E non può essere una imposizione
Perché ma deve essere fondamentalmente una scenetta poiché se non è una scenetta diventa un'altra rischia di diventare così un elemento di sfruttamento magari di di di di qualche condizione
E se interessa
Ecco io credo di aver fatto in questo percorso dietro il tratto proprio profondamente questa convinzione di fronte la giustizia riparativa può risolvere indubbiamente lattuga dimensione personale
Come Franco Giovanni dimostrata ma nello stesso tempo utili trenta cultura
Che è ingrato
Di esprimersi all'interno della società
Oppure traffico rischia di restare rilegata in un rapporto tra due persone e Tizio e Tazio e qui problema del processo e della della diventa estremamente importante
Perché coinvolge la responsabilità della vittima
E cioè credo che il processo penale
Almeno per come l'ho vissuto io a un punto di debolezza da parte della fitti
Che è quella che si affidano accusa
E affidarsi all'accusa significa che tu Fittipaldi partì dal presupposto che che l'imputato è già colpevole
E invece non è così
Ma questo dovrebbe presupporre anche nel corso del del colpevole
E cioè che alla fine il Processo può portare o alla soluzione buona condanna
E quindi è chiaro che uno dei due componenti del processo la vittima
O il colpevole inevitabilmente uno dei due resta resta
Come dire tra virgolette deluso delle conclusioni per carattere processuale quindi io credo che allora il tema della giustizia riparativa
è importante anche all'interno del processo non può essere solo ed esclusivamente quella quello strumento
Che che dovrà servire a seguire la prima o una condanna e quindi la giustizia riparativa vi può andar bene perché cerco di recuperare colui che è stato condannato io credo che invece per poi essere possa avere possa avere una funzione anche
Durante lo stesso processo stress con tutta una serie di di di di difficoltà
Probabilmente anche con distinzione tra un certo tipo di reato piuttosto che in una che un altro di una gravità ad un certo tipo piuttosto che un altro ma indubbiamente può essere un momento estremamente importante perché può porre al centro anche questa dimensione che prima no no cita completamente richiamando che il processo oggi come oggi e soltanto il processo ha creato non dobbiamo anche cercare di capire chi è colui che ha fatto quel reato e che cosa lo ha spinto a fare quel reato e quindi anche alla sua umanità ecco io che dalla dalla dal percorso che ho fatto dalla giustizia riparativa ho tratto questo mostrato anche come diceva Giovanni quella convinzione che il dialogo mi ha permesso di ricostruire nei
Nella mia vita e nello stesso tempo come dire trovare altre modalità che mi hanno portato a dire a dire la fitta può riprendere aldilà della sofferenza che tu hai avuto non significa dimenticare ma significa evidentemente saper cogliere e portarti appresso quel tuo passato ma sapendolo filtrare contemporaneamente nella sua logica nella sua giusta dimensione
Vi ringrazio
Grazie non ho che è difficilissimo credo intervenire dopo aver sentito le vostre parole
Per l'intensità
E
Per le tante cose sulle quali siamo chiamati credono a riflettere lasciando neanche un po'sedimentare
Ecco perché ho lasciato anche questo compito difficilissimo due amici un'amica un'amica che
So che per sensibilità oltre che per competenza hanno possono svolgere questo compito meglio di chiunque altro però una coppia terminologica non mi sento di mentre Mimmo Stefania siete un'OPA di sottolinearla che a quella da una parte della il nemico parola nemico che è riaffiorata tante volte che evidenza per la divisione è netta che un poco le logiche divisive conflittuali della giustizia penale del processo penale contribuisce a creare e dall'altra quella della dell'umanità
Quindi il recupero di una dimensione umana nell'approccio con l'altro
Che appunto è difficile spesso coltivare all'interno anche di percorsi giustizia penale classica per quella tripartizione implicita di ruoli che ci diamo che vengono attribuiti la livello
Normativo e forse la giustizia riparativa vedremo con quali con quale intensità di quel rapporto di complementarità che è stato scolpito dal legislatore uscirà un po'a farci trovare la quadra fra queste guerra coppie semantiche quesiti stanti di certo c'è una
La componente di umanissimo giuridico di nuovo umanesimo giuridico possiamo trovare e restituire Piero da una dimensione individuale veramente noi interrelazionali anche un po'è una dimensione intermedia divenne siamo abituati a pensare alla giustizia penale come diritto pubblico no all'aria pubblicistica quindi qualcosa che riguarda l'intera collettività
A volte i critici che la giustizia riparativa dicono un po'un modo di privatizzare il conflitto di ridurla una gestione così inter pares Malipiero c'è un elemento intermedio che quello che interessa e coinvolge la collettività e crea anche la collettività ha una capacità di guardare all'altro come appunto a un altro essere umano al quale stringere la mano ringrazio lascio la parola non so in quale ordine forse prima l'avvocato Stefania Amato poi all'avvocato Michele passione entrambi non solo per esperienza giudiziaria avvicinino questi temi ma anche per quelle che sono le loro riflessioni inerti di caratura scientifica anche se non si tratta di strutturati universitari e il contributo anche all'interno delle commissioni ministeriali che su questi temi hanno lavorato il prodotto tanto ora stanno cui dopo la produzione normativa
Cercare di dati
Vita grazie Stefania
Grazie buonasera
Sì dobbiamo passare alle testimonianze alle prospettive perché quest'era in doppio titolo dell'incontro di oggi non è semplice perché dopo
L'intensità del racconto che che abbiamo sentito noi dobbiamo un po'spostarci sulla proiettarci il racconto di esperienza passata ma comunque che continua perché come vedete sono
Queste persone hanno hanno creato un rapporto che che prosegue ben oltre l'esperienza poi confluita nel nel libro dell'incontro dicevo adesso ci spostiamo sulle prospettive e con l'ottica ovviamente degli degli avvocati perché noi questo siamo minimo anche anche del legislatore in qualche modo perché ha partecipato alla alla redazione dell'articolato e della disciplina organica della giustizia riparativa quindi non è facile questo spostamento di prospettiva però ci ci facciamo aiutare data un'immagine mi siamo in un posto bellissimo molto suggestivo questa gipsoteca
Ci sono anche delle produzioni del del fregio del Partenone guardavo prima e ce n'è una che che raffigurata una processione evidenti mammari neanche a farlo apposta di quindi persone che accompagnano gli ovini al sacrificio al tempio
Esso sembrerà forse è un po'arte come come collegamento però e l'idea che comunque è già stata evocata prima dal presidente dell'ordine se non sbaglio che della della vittima nella nella sistema mediatico soprattutto di di oggi della società che gli diamo noi la vittima spesso strumentalizzata
Lidia utilizzata e esaltata in qualche modo e però in qualche modo offerta un sacrificio perché e è un ruolo che che pesantissimo non parlo solo della vittimizzazione secondaria cosiddetta del processo ma anche questa sovraesposizione acquisire sottoposta
è un tema pesante un tema forte tant'è che avete sentito Manlio Milani dice io politico voluto anche uscire da questo da questo ruolo in qualche modo imposto voluto andare avanti Agnese Moro parlava dell'elastico e diceva insomma c'è questo tentativo anche nostro di allontanarci dalla da questa esperienza
Tragica fine scettici ha segnato la vita che questa questo aspetto noi lo viviamo dal punto di vista dalla prospettiva dei e degli avvocati difensori difensori di imputati persone accusate che quindi affrontare un processo quando abbiamo con le persone offese sappiamo che c'è anche un tema terminologico no perché il termine è vittima e dal pochissimo che si affaccia anche nella nella nelle sicuro e processuale non sono pochissime le le disposizioni del codice di procedura penale che usano questo termine che invece deriva dalle fonti sovranazionali ne parliamo di persona offesa dal reato
E questo anche questo è oggetto di discussione di riaffermazione nella nell'ambito del del dibattito tra gli avvocati penalisti dicevo quando ci rapportiamo e alla al vittima nel nel processo che la nostra controparte viviamo credo che molti di noi lo lo lo possano raccontare esperienze abbastanza traumatiche
Abbiamo la la sentenza assolutorie pronunciata dal giudice e abbiamo la reazione della mi capitato personalmente ne parlo spesso perché è stato per me è veramente uno shock abbiamo una reazione degli dei parenti della vittima in questo caso una persona morta che aggrediscono fisicamente il l'imputato che viene importato figlia bella abbraccia dalle dalla polizia penitenziaria per sottrarlo ha una reazione istintiva e violenta in quel caso che perché evidentemente in c'è una sentenza che non soddisfa le aspettative
Ma neppure una sentenza di condanna come ci diceva Manlio Milani spesso soddisfa le aspettative perché c'è un qualche cosa che manca al processo penale
E che io personalmente nella mia dell'esperienza professionale danni info è un qualcosa che adesso io
Personalmente credo che invece la prospettiva della della giustizia riparativa apposta finalmente portare perché
Io credo che
Quel pezzo che manca quella difetto di spazio e di tempo adeguato nel processo per le persone offese
E si possa trovare invece in questa stanza separata dal processo anche se in qualche modo collegata della giustizia riparativa quindi la mia in prospettiva di avvocato penalista e quella per cui queste nuove lenti per guardare la la realtà e questo strumento sia abbia delle potenzialità importanti
E sulle quali dobbiamo adesso impegnarci a ragionare
Però il fenomeno che si registra anche nella all'interno dell'avvocatura e di questi tempi lo sappiamo bene
Che è un po'anche comune potuti gli ambiti della vita è è quello di una polarizzazione vinti opposti perché
Ci sono
Siccome Intini
Autori sostenitori della giustizia riparativa per anche per per esperienze Mattolini poi sono bresciana non li abbiamo Manlio Milani che è un tesoro cittadino questa esperienza che io poi ho conosciuto attraverso il libro dell'incontro credo abbia cambiato davvero la la lite la prospettiva di tanti io mi ci metto
Però poi abbiamo dall'altra parte dei compiti detrattori della giustizia riparativa ci sono fortissime resistenze dell'avvocatura penalista lo sappiamo bene
E con anche una un argomentare anche di tipo tecnico scientifico di tutto rispetto e legittimi per carità
Però secondo me questo non fa bene alla al ragionamento all'approfondimento non siamo reduci da una dicono i perché c'era c'era anche minimo dal congresso dell'Unione delle camere penali italiane a Reggio Calabria
Il fine settimana scorso dove e è stata portata avanti dalla promossa dalla dalla Camera penale a cui io appartengo la Lombardia orientale ma sottoscritta anche data altre camere penali una mozione congressuale con la quale si sottolineava questo fatto si diceva cerchiamo di uscire da questa polarizzazione per quanto legittime siano le tutte le critiche tutti i timori delle reticenze
Però cominciamo a ragionare in modo sereno e confrontiamoci sulla base innanzitutto della conoscenza della disciplinati non è non è scontata perché molti insomma tergiversa non pone il dallo studio
E per arrivare appunto a una a a promuovere occasioni di studio di confronto e valutare se i timori che sono legittimi siano effettivamente fondati quindi pensiamoci
Questa mozione è stata non c'è stato neanche bisogno di votarla perché la Giunta dell'Unione delle camere penali l'ha fatta propria presidente lo ha ben
In conclusione del congresso
E anticipando la la costituzione di un osservatorio sulla giustizia riparativa
E peraltro però puntualizzando soprattutto con riferimento all'ambito dell'esecuzione penale che è quello in cui maggiormente diciamo
La giustizia Riggio quello più adatto alla giustizia riparativa quindi parliamone quando il processo concluso la condanna irrevocabile e con esperienze come quelli che abbiamo sentito oggi mentre nel processo
Cioè quando il processo
E accanto quando della della responsabilità si deve ancora discutere
Lì
è un problema e ripeto le resistenze ci sono e sono forti
Su questo non è questa non è l'occasione per
Approfondire sicuramente la disciplina perché ci sono altre occasioni nell'ambito di questo corso Stiglitz
Si parla della degli aspetti più prettamente tecnici e poi poi e poi parla Mimmo di questo io mi limito a una
Considerazione
Che che mi sembra però posso avere un costrutto noi non dobbiamo pensare sempre e solo al caso paradigmatico
Imputato chiamato a rispondere di un reato che qui sostiene di non aver commesso quindi che si proclama gente innocente e quindi che
Posso dire nella nell'ottica di qualcuno la pressione e invio da parte del giudice addirittura udite udite da parte del pubblico ministero che sarebbe quasi una costrizione
A a sottoporsi al problema sottoporsi a un po'si legge questa un programma di giustizia riparativa
E quindi alla fine essi tiene ribaltata la presunzione si diventa presunti colpevoli c'è una addirittura massimi si persegue una già colpevole senza neanche la seccatura di avere un avvocato tra i piedi perché tanto l'avvocato resta fuori
Dobbiamo solo pensare a quel caso paradigmatico il il il processo che ha il diritto penale contempla
Tante tipologie anche di di reati e e allora mi viene da pensare lo dico sempre a quanto invece prezioso potrebbe essere questo strumento nell'ambito dei reati colposi
Pensiamo alla alla colpa medica pensiamo ai sinistri stradali pensiamo tutte quelle occasioni insieme ragiona la prima in cui il diciamo il fatto storico e inconfutabile la persona e morte sta in Italia c'è stato l'intervento chirurgico che è andato male la persona
E quello che è mancato a e e allora magari si arriva alla querela casi di procedibilità a querela per lesioni mediche per esempio o comunque la denuncia
Quello che manca per e la parola è stato proprio il il dialogo quante volte il
Parenti del paziente morto non riescono a vivere
Un confronto cenno con con il medico che ha sbagliato che loro pensano abbia sbagliato non riescono a parlarci
Sottovalutando il fatto che la la legge professionale
Adesso presuppone proprio la il tempo della parola come tempo di cura quindi tiene meno il tempo della parola e quindi
Resta qualcosa in sospeso una serie appena partiti gallica si passa al processo penale però siccome discorsi sulla responsabilità in questi casi diventa si astrae molto diventa una
C'è il profilo della componente personale della responsabilità la dell'accorpati minore non è messo in dubbio ciò che è accaduto ma quanto questo sia ascrivibile con i canoni del diritto penale alla alla persona che ha agito e allora forse in questi casi magari una
Potrebbe esserci un percorso
Proficuo costruttivo che poco
A un risultato che il processo sicuramente non può non può dare ma questo nessuno uno dei casi
Per cui adesso abbiamo una legge è legge dello Stato un'ultima cosa che dico per passare poi la parola Mimmo
Io credo che anche sotto un profilo deontologico l'avvocatura possa più sottrarsi a un confronto con questa
Questa
Questa strana cosa che adesso però è legge dello Stato che abbiamo un dovere deontologico di di formazione di informazione anche nei confronti dei nostri assistiti
L'uscita da questa sorta di agnosticismo che molta avvocatura ora mantiene
Questo strumento mi sembra doverosa e indispensabile sul
Per cui
Adesso per altri
Ragionamenti poi si è un po'più costruttive però non sa entrava che non avrebbe avuto senso prepararmi nulla di il costruita perché quando si sente Raffaele le esperienze che stima neanche
Degli amici che abbiamo sentito saltano tutti gli schemi e diventa quasi automatico pensare che dalle testimonianze si debba passare alle prospettive che queste prospettive e ci siano e siano positive insoluti
Buona sera a tutti e grazie per questo invito così prezioso io in realtà diciamo tradiscono le ha e indicazione di Stephanie non so se posso dirgli aspettative perché per una volta no no proprio intenzione parrebbe fuori posto di fare il tecnico legislatore
Il quello che le repliche al racconto
Come è andata la letteratura distrattivo centocinquanta quali sono le resistenze vuol appunto avete un corso
La possibilità polpetta ritrasse qualcuno diciamo delle un sito Assimoco a bordo sul voto in realtà avuto quote proporrà trasferire
In un luogo pieno di falchi e di Stato Stefania
Più corto di Brescia arriva proprio di qua
Ma è obiettivamente evocativo parlare i morti e di vivi etico selettive che si possono trasformare in un luogo circondati da statue da calchi
Però dicevo io non sono venuto qui quando Valentina ce lo ha chiesto ovviamente l'ho detto subito sì non solo perché adoro Valentina
Ma perché mi pareva un'occasione preziosa per come dire e cercare di mettere al Tesoro le cose che ho studiato che abbiamo provato a fare per questo
Sì Venturato paese cambiare denti
Allora vorrei provare a trasferire al loro ma quindi mettendomi molto da parte ammazzando leggo che M
Diciamo trasferire loro delle domande che il suo trovano spazio nella mia testa come trovavano spazio le domande a cui facevo quando ero un ragazzino studiava giurisprudenza e cercavo sempre gli interrogarmi sulle ragioni sottostante gli istituti che studia so adesso mi viene sempre in mente quando studiamo il patto di sindacato diritto del lavoro in diritto commerciale c'era qualcosa insomma che mi mi interrogava e mi chiedevo perché in quel modo perché non altro ecco
Però consentitemi di riannodare i fili partendo dalle esperienze che mi hanno consentito Giovanni l'ho incontrato due ore fa insomma
Ristorante
Ma invece ma non è aneddoti nasce sono per me è stato molto importante
Nell'ordine io ho cominciato a occuparmi di giustizia riparativa dopodiché quando è arrivata la prima volta la lettera di un ministro che mi unificava imposta paraggi senza riparativa mi sono stupito perché io in sala c'è una mia giovane collega di studio che ha peraltro si è laureato adesso la giustizia riparativa
Però insomma sa bene che io mi occupo di cattivissimi di solito
Cioè quelli che hanno le condanne come ha avuto fra cioè che si incontrano due cifre ma non a se negli anni due mila cioè quando arriva arriva quella è invece trovavo a parlare anche di persone che avevano su a parlare a studiare le questioni che riguardavano vi risparmio le ragioni che mi sono state date per il tra virgolette giustificare quella presenza ma è stato in quell'occasione era al due mila quindici che io ho conosciuto Mario e ci lo conoscevo tanto in un posto bellissimo Como sul lago quando noi Longhi mo'con il tavolo tredici degli Stati generali
E io conoscevo la sua storia ma non lo conoscevo personalmente
E adesso mandrie insomma da se no sembra che ci siamo messi d'accordo però obiettivamente quell'incontro ignare zittito fortissimo il senso come quando studiavo il patto di sindacato
Delle ragioni sottostante a quello che stavamo provando a fare
E a scrivere
L'anno dopo conosciuto Franco Pozzo in una circostanza che sommate secondo me è bene richiamare perché dà il senso dell'importanza del nostro essere qui oggi
E nel due mila sedici da porre degli stati generali erano adesso non mi ricordo più bene ma forse definitivo stavano finendo sapete quell'esperienza tanti tavoli che hanno messo accanto a proposito del mettersi in relazione l'uno con l'altro
Intelligenze l'importante di questo paese io c'ero finito per sbaglio evidentemente ma insomma persone che peraltro loro formazioni
Culturali molto diverso e non erano affatto sono giuristi ma c'erano figure professionali e non solo professionali di tantissime tipi perché di tante questioni si parlava e non solo di processo penale
E sappiamo come è andata ma poi dopo ci sono state altre esperienze di altre Commissioni speciali una delle quali ha diciamo generato la riforma Arcadia sul punto dalla giustizia riparativa
Per farla breve alla scuola magistratura a Scandicci ed ha organizzato un incontro peraltro organizzato da un direttivo che nel momento in cui si celebra quest'incontro era un direttivo uscente si era già insediato il nuovo direttivo debbo dire guidati in onda due signori culturalmente ostili a questi temi tutt'altro perché parliamo di Valerio Onida
E di Gaetano Silvestri insomma due signori che hanno fatto la storia costituzionale di questo Paese
E quindi diciamo l'incontro era un incontro come quello di oggi però avrebbero dovuto esserci Franco Bonisoli vado a memoria mi pare anche Adriana Faranda ma non sono sicuro e Agnese Moro
E e altri che avevano partecipato
A questo percorso Passarelli jazzistici a Baggio Affori la relazione
C'erano un centinaio di magistrati Aventina dei quali venivano dall'estero
E mentre non coordinava questo corso falda Mazzucato che avete già sentito nominare che saprete certamente mentre noi eravamo lì a Scandicci arriva loro erano sul treno ed ero credo fossero a Scandicci possiamo già scesi dal treno ma insomma erano stavano per arrivare arriva la notizia che questi amici non possono entrare perché
In particolare una magistrata insomma con una comprensibile glielo mi permetto di giudicare deputati sanno condivisibile ma comprensibile
Posizione diciamo ostile alla narrazione di un'esperienza dunque per questo per me umanamente comprensibile culturalmente incomprensibile tanto più perché proviene da un magistrato
Diciamo scatena peraltro ho tardivamente perché come ha detto questo incontra progettato da quel dì è derivato dal secondo direttivo entrava però una reazione di fuoco
Che porta il CSM
A invadere culturalmente e giuridicamente la libertà di azione formativa che la scuola magistratura a per legge
Perché una volta del CSM che diciamo si occupava della formazione oggi indica le linee diciamo i perimetri e poi la scuola sono assoluta autonomia
Per informazioni
Tutto questo quindi viene
Stavo per usare un verbo che bene che non si potesse farne lo detesta diciamo viene amputato
Viene amputata questa possibilità e noi ci interroghiamo se alzarci andarcene o continuare
Devo dire con grande sofferenza deciderà ma con grande convinzione decidiamo di continuare per rispetto a chi era venuto per sentire quelle voci che non aveva la voce
E quindi lo facciamo ma denunciamo pubblicamente l'accaduto
Io lo dico solo non certo per insomma perché ci tengo perché questa cosa per me è stata molto importante io ho scritto pretese finisse protocollata la mia richiesta di non percepire alcun compenso da quell'incontro
Da quel appena tre giorni formazione perché era la mia forma di protesta oltre che un articolato documento che sta alla e che nessuno avrà letto ma insomma intanto standard che giustifica il mio disappunto
Perché ho raccontato questo non solo perché è testimonianza e memoria perché anche di testimonianza e memoria si parla in questi incontri ma soprattutto di prospettiva di cambiamento possibile
Ma perché con tutte le difficoltà e i Marosi eccetera eccetera che abbiamo davanti beh un po'di strada se n'è fatta perché la scuola di magistratura per esempio da allora
Dove peraltro le reazioni furono fortissime
Anche in termini di adesivi sia quella decisione di amputare quest'incontro
A oggi affatto enormi passi avanti io stesso ho partecipato a una serie di ne avrà fatti o questo libriccino che da qualche parte ho messo ci sono le grosse Irnerio
Al due mila ventuno cioè da quando sono stato nominato commissione ministeriale
A oggi qui ho notato appunti presi in tantissimi incontri che abbiamo fatto giro per l'Italia ma la sola scuola di magistratura
La prima io personalmente ne avrò fatto quattro cinque
E quindi non è che è chiamato solo me impropriamente e quindi diciamo se ne parla è legge dello Stato
Si sono abbassate delle resistenze che permangono e permarranno ancora pertanto
Ne faceva cenno Stefania e soprattutto all'interno dall'avvocatura perché come fisiologicamente accade quando c'è qualcosa di nuovo e sovverte la regola epistemologica del processo penale farsi che quella ricostruzione non passi più attraverso l'avvocato del magistrato ma conosco possa conoscere
Se volontariamente decisori esperire quel percorso una un un percorso appunto diverso è affidato ad altre persone ebbe tutto questo spaventa ma non certo per ragioni di bassa lega come pure
Forse esistono c'è che ognuno abbia cura di perdere un po'di potere un po'di quattrini un po'di clienti o quant'altro
Ma perché si fa proprio fatica a cambiare punto di vista allora pattuiti pone del quale mi scuso vorrei provare però a
Chiedere
I i miei amici nostri amici
L'appello forse da una
Considerazione che oggi traggo da un commento sul libro dell'incontro che è uscito un bel po'di tempo fa
Scritto da Domenico Politanò che è stato magistrato professore avvocato
Che chiude un lungo articolo
Dicendo che l'itinerario più importante scusatemi devo avvicinare che sono diventato letteralmente Ceccon
Al di là dell'orizzonte della giustizia istituzionale non è quello in cui il civile della ricomposizione autori di vittime né dell'eventuale perdono
Ma la ricostruzione del nesso tra responsabilità e giudizio fluido fa questa considerazione pensando
A percorsi di giustizia riparativa c'era quel tipo di esperienza di quindi non ha la responsabilità del giudizio che vengono
Affermati
Al termine di una vicenda processuale e ancora ed è l'ultimo richiamo le faccio
Che traggo c'era uno diciamo un commento di Domenico Politanò al libro dall'incontro questo libro del conto
E c'è un
Dicevo l'ultimo riferimento e pace per poi se lo ha consentito consentite porre delle domande perché è molto più interessante ascoltare voi dell'esproprio sto facendo io
Scrive Adolfo Ceretti a proposito della coerenza narrativa e statuto di verità va be'la roba te diciamo a che fare con il tema che voglio porre dopo aver letto questo
Dice Adolfo che
Queste osservazioni delle che sviluppa prima di quello adesso vi leggo ci mettono dunque in guardia
Dalla ritenere immediatamente vera la descrizione di un fatto narrata da una vittima da un familiare o da un ex appartenente alla lotta armata
Anche se su di essa si fosse formata un'unanimità di consensi o viceversa di dissensi da parte di tutti gli altri interlocutori citando da Ruffo dice che il racconto di un fatto può essere narrativamente coerente senza per questa ragione essere una descrizione vera dei fatti non esclude anzi che non aerazione coerente sia falsa
Allora a me interessava capire perché una delle obiezioni che c'hanno mosso parlo al plurale non perché pensi di essere Napoleone ma perché mi riferisco al diciamo a colori quale condiviso l'esperienza dello scrivere la legge
Una delle obiezioni che c'hanno mosso diciamo così da sinistra per dividere il mondo in cui misterico
Diciamo da sinistra cioè quelli che vogliono bene alla giustizia riparativa potrei fare dei nomi ma non li porta a fare
E è dire va be'ma poi non ha descritto nella legge e soprattutto non avete difeso per la scelta che per attivare un percorso di giustizia riparativa bisogna riconoscere quanto bene infatti essenziali
Cioè io non mi metto a sedere comando milanese non gli dico guarda amico mio
E difficile però io riconosco che
E io questa è una cosa che rivendico in assoluto come fondativa potrei liquida la vicenda non è rende lega eravamo legislatore delegato
Non è stata posta quella delega quindi perché dovevo scriverlo ma io sono assolutamente incerto persuaso
Anche alla luce di questa cosa l'ho letto che ha scritto Adolfo allo scrittoio
Che il possibile incontro sia appunto un possibile incontro e perché un incontro alle si decodifica la realtà
Vera o la realtà o la narrazione di un fatto
Poi in realtà attinenza così insomma
Non sia possibile porlo come premessa di un percorso massiva possibile come risultato come si insomma per dirla tutta per dirla più semplicemente peggio ma forse più chiara
Io trovo francamente faccio sempre questo lavoro esempio stupido ma insomma se io credo mio figlio a cui ho detto
Questa cosa risentono la faccia è quello la fa lo stesso e io lo vedo che l'ha fatta e la riffa e la riva il riconoscere diciamo e capire che non la deve fare che sarebbe bene che la facesse non passa attraverso detto visto Tosca ma tutto l'ha fatta perché se quello continua a farle diceva non l'ha fatta quando c'ha la marmellata in mano non serva a nulla che glielo dica lo mette di smaltimento alla parata davanti ebbene che l'UE riesca a riconoscere
La violazione di quel precetto e quindi l'importanza di quel precetto diciamo anche dell'averlo violato ma riconoscerlo non è una premessa ma per me è una
Come dire una possibilità
Kakà dall'esito di un percorso difficile
La seconda poi ognuno potrà eventualmente dire se ed anche ammesso che si sia capito perché
La
Beh sullo stare dalla stessa parte e quindi diciamo avere la possibilità di incontrare il proprio interlocutore
Ma lui ci ha detto punto che non lo ha potuto non ha potuto incontrarlo ma se l'avesse incontrato non sarebbe stato dalla sua stessa parte il che avrebbe fatto una bella differenza fra chi magari condivideva un'esperienza diciamo di provenienza di Area
Che naturalmente sollecita altri tipi di domande interrogativi che sono quelli che si è posto varie ci ha raccontato però invece
Mi chiedo
Diciamo e di chiedo perché anche su questo io ho la mia opinione va è interessante più avere la vostra
Se ritenete che
Io non riesco a pronunciare questi nomi ma purtroppo c'è quelli sono
E va bene
Diciamo l'esperienza incontro
Con una vittima aspecifica naturalmente perdonate diciamo in questo tavolo ci sono
E qui davvero perdonati due persone che hanno avuto l'esperienza sottolinea hanno avuto perché
Non si vittima o non si deve essere vittima per sempre l'esperienza di vittima
In questo tavolo replicando alla l'orrore che le cose che sto dicendo una una vittima aspecifica e l'altra invece è popolari che va
Allora evidente che c'è una differenza è evidente che non si può come dire
Fare giustizia parlare a nome di altri
Ma siccome io penso che questo mio lamiera grecata condizione sulla quale vi chiederei un un eventuale dissenso al senso o insomma penserò articolato diversamente
Che non si è meno vittima sono perché non è trovato il promotore perché quello si è negato all'incontro turo sei fintanto che ti senti così lo sei tale e quale anzi forse se più statua che uccello perché non c'è riuscita a trovare
E allora non ho mai capito per quale ragione da dove una parte del tutto legittimamente non intende incontrare Stefania Amato o Franco Bonisoli
Stefania Amato Franco Bonisoli siano impediti dalla loro possibilità di affrontare questa esperienza incontrando Maglio mila evidente che Manlio Minale non incontro e non potrà fare a quelle domande che magari avrebbe voluto fare domande o non domande mettersi a piangere con quella persona fare un'altra cosa
Ma chi può dire che non possa trarre un'esperienza di cambiamento
Diversa ma chi lo sa anch'io se incontra un'altra donna invece di quelle contratto era lamentando arriva non lo so cioè nel senso non lo sappiamo
Allora io credo che diciamo su questi temi strutture tecniche o malamente posto piuttosto che parlare l'articolo quarantaquattro dei limiti ai confini della gestione operativa anche Duval cioè no
Possa essere l'occasione per così ascoltare approfittando del fatto che
Ci sono delle persone se esperienza l'hanno fatta
Il loro punto di vista così soddisfano con la curiosità dello studente dove stava cercare sotto il patto di sindacato perché se l'aspettavano in quel modo
E magari cerchiamo Ciro cerco di capire se e quando l'abbiamo scritto in quel modo attirando cd strade da tutte le parti
Abbiamo fatto bene abbiamo fatto male almeno per tre penso che sono sedute qua
Che in questo momento però per me diciamo sono tre non sono il tribunale che dalla sentenza sul viene domande ma sono diciamo l'autorevole voce ed esperienza di vita
Che forse queste domande un po'così può soddisfare sottili rivoli tra il cuore
A parte che mi sono un po'perso perché
Capisco degli avvocati e dei valori vent'cioè Cassinari un po'il giudice distrettuale
E
Il assenso dell'incontro
Dà un'immagine e mi aveva colpito fa dopo la partenza di questa esperienza
Che ho fatto io sentivo questi jeans ad incontrare le vittime incontrate alcune quando ero ancora in carcere
E la cosa era abbastanza diversa
Perché
Quando si è in carcere
La dimensione psicologica dalla persona che viene poi condannata prima autore di reato quando viene arrestato in carcere comincia a sentirsi a sua volta vittima no
E quindi incontrare un'altra vittima di cui tu stai pagando la pena un poco ti senti quasi assolto Giovanni Fava molto importante per il cielo assolute incontrarmi che avevano già finito la loro pena che poi con le leggi Pometto prima regia dello Stato paio pagato tutta la mia pena no quindi non teoria dovrei niente fatti tanti miei amici hanno cercato di dissuadere marzo sei pass solo voi senza andare incontrare sai già pagato appena ci ha fatto il punto sei sei sul carcere duro bastano Cozzi la vita cioè
Non è che
Se siete però se sarà questa esigenza incontrare e mi ricordo che in questo percorso fra persone che essi
Sentivano sui controlli per per il controllo Palermi don Bertagna per altre attività di volontariato
E mi ricordo che mi disse ma se su questa sede mi indicò una poltrona lì nel suo ufficio al centro culturale San Fedele
Dice si sedessero a raccontare la propria storia
Una vittima degli anni settanta senza specificare
Ho
Ho qualcuno che ha partecipato prestato autore di reato che ha vissuto quell'esperienza e quindi senza anche lì specificare e il tipo di vittima il tipo di di reato cambierebbe qualcosa
Io subito non riuscì a capire no perché insomma
Sembra come confessionale del Grande Fratello insomma c'è questa poltrona questi passi racconta
E viscerale era nessuna cosa si dimostrò fondamentale e non l'abbiamo fatto questo
Nei primo incontro
Non so se lo dico perché non so se tutti lo sanno i primi incontri che abbiamo fatto
Che in gruppo come gruppo dell'incontro sono non si sa mai definitivo metà comunque
Era a San Giacomo di entrarci in una casa tesi dato in gestione i gesuiti fuori dalla nel cuneese fuori dal mille duecentoventi posto fantastico dove non prendevano i cellulari e quindi si si staccava proprio no
E facciamo questi incontri tra noi
Noi che siamo qui a altri c'era invece c'era Giorgio Bazzega c'erano altre persone Mario Ferrandi Mario Maran mi ricordo veniva provenienza tra le più diverse
No e e poi c'era una parte ripeto di società civile no erano giovani e meno giovani che veniva ad ascoltare
Il prima volta che ci siamo incontrati c'era proprio hanno stabilito una sedia dove se andava i sia fra
Contava la propria esperienza
Chiaramente per quanto mi riguarda io non la raccontavo solo ad Agnese Moro che era lì la sua presenza però era qualcosa di forte
Ma c'erano anche gli altri
Tant'è che in questo racconto e poi andò Agnese coniando Murdoch ognuno raccontava la sua storia noto come vissuto quel periodo
E e e il proprio travaglio e su quella sedia
Senta assistere
A un certo punto anche mia figlia che allora priva vent'anni
Chiamata
Da Giorgio Bazzega
Figlio del brigadiere maresciallo del esibiti pubblica sicurezza ucciso da Walter Alasia brigatista nella mille novecentosettantacinque lui aveva tre anni allora cresciuto un percorso sulla sua storia la trovate anche su internet tanti suoi interventi voleva conoscere i nostri figli
I percorsi degli ospiti cosa voleva dire avere vissuto cioè il loro dolore acuto interesse e vi scopre contratto mia figlia per altri motivi una volta coglie chiese proprio espressamente che vinse l
Le cito divenire
E raccontò la sua storia cosa colletto dire
Essere figlia di una persona come me che ha avuto la sua storia e che è stato in carcere quindi Renata
Durante i primi permessi cioè corretti sfilerà legge Gozzini quando cominciano i primi permessi ed ancora tre persone in tenuta anti figli per uno di quelli
E ad appunto a allora aveva vent'anni questa questo tipo esperienza ecco quindi lì non c'era un discorso di
Tutti ci si sentiva in parte vittime i PAC protagonisti di qualcosa l'elemento fondamentale
è stato quello di togliere le categorie ognuno singolarmente si raccontava per quello che era stato
E lì c'è stato un grande grande salto di qualità nella relazione e la cosa importante di quei giorni in cui ci chiamavamo appunto vittime
Ex della lotta armata società civile che poi nel libro li ritrovate come primi terzi sul si vedono poi una loro identità nel tempo no parlava docente Sabrina stati a parlava dalla consapevolezza del pub la consapevolezza nella società civile di queste cose ed era iniziato in nuce tra noi in quel modo
E l'incontro è stato quello che ha e raccontarsi senza filtri come dice Agnese disarmati
No messo state tutti i nostri incontri
Questo non ha posto ha fatto sciogliere tutto quel discorso delle categorie
E quindi cominciamo diventare Franco troppa Mario Beatrice di Attilia cioè e
E e gli altri ragazzi voglio dire che anche quelli che venivano ascoltati che a un certo punto dopo in questo percorso hanno poi raccontato anche il loro la loro storia perché è una storia che anche se non vissuta negli anni settanta hanno avuto modo o di confrontarsi
Su queste tematiche umane
Che sono poi quelle che oggi permettono a partire da queste nostre esperienze forti fortissime indiscutibile perché insomma parliamo di lotta armata negli anni settanta con tutto ciò che ha voluto dire
No al fatto di questo incontro tutto ciò che c'è sciolto e di tutto ciò che si è arreso possibile fino arrivare a questa amicizia che effettivamente
Vere qualcosa che
Per me qualcuno sporco di miracoloso però c'è
Al fatto di vedere come la giustizia riparativa sculture l'ora non ne parlavamo del TAR Lecce poi diventato ci siamo agganciati filone culturale dalla giustizia riparativa che origini lontane nono dall'America eccetera
Siamo poi così
E diventato
Qualcosa che oggi ci apre fino in fondo alla prospettiva alla prospettiva al guardare avanti e il campo relazionale no dove scioglie il discorso fitti Bow Obiettivo categoria di vittime o meno ma tra due persone che confliggono
Come potere uscire da questo conflitto
E riportò il discorso lo deve soprattutto i vari incontri oggi siamo qui noi facciamo incontri continuamente no
Purtroppo spiegarci perché Rita fa dicono e convalido
E Giorgio Bazzega facciamo questi incontri questo centro a Milano
Dove vengono affluiscono le scuole superiori solo l'anno scorso solo in quel cento per contato tre mila ottocento studenti per dire e quindi sono vuol dire che c'è una grande decidere attenzione ma
Ciò che colgono i ragazzi vediamo quanto ci scrivono perché ti diamo un po'di silenzio darci dei feedback eccetera quello che svolgono non è
E tutto ciò che noi diciamo sulla storia le cose ma il fatto che
Tra persone questi incontri che sembrano impossibili sono possibili ne ricorda una ragazza che scrisse la coda per la bambina inglese Moro Lin questo su questo palco dice la prima cosa che noto che
Il moderatore non era in mezzo mela di latte eravamo viciniori che c'erano dei segni di amicizia e questo è il fatto
E poi possiamo riassumere in una battuta vera che i due ragazzi vi sono traditori sul tema allora a questo punto se ascoltarlo orobico io dovrei andare da quello spruzzo del mio vicino di casa costretti a
Con cui ha litigato andargli a parlare magari chiedergli anche scusa
La ragazza è stata curvi sebbene
Se ci sono usciti i loro ci può riuscire anche tu e questo secondo lei è l'elemento importante che si può tradurre e questa è l'occasione siccome storica
Che c'è che non avevano assolutamente visto
Quegli funzionale del squadra l'addestratore veramente la cosa
Quasi ridicola però c'era dentro tutto questo è questa l'abbiamo fatto proprio perché siamo riusciti
A
Le materializzarsi no cioè contatta tutto ciò che quegli orpelli no che normalmente ti porti dietro eccetera io stesso mi sono
Uscito
Da questa dimensione proprio dalla dalla dal dal dalla figura nove della
Dell'autore di reato ma anche qui quello che ha fatto la lotta armata in questo è stato un percorso di non so sociologiche ricco poi il mondo nuovo che guardi avanti
Dopo il dovere di altre cose sul complesso di colpa e sul senso del Conseil d'amore sul posto
Comunque non sono solo gli avvocati che parlano tanto
Allora
Va bene come si dice Parlamento mi considero soddisfatto dal no questo corri se non ho capito male diciamo questa questo tuo riferito da adesso a che fare con la come dire destrutturazione del destrutturazione del ruolo cioè sia quando sei in carcere e diventi vittima di un meccanismo infantili Ganthet terrificante eccetera eccetera sia in percorsi di dialogo che si potrebbero definire il vostro caso forse dei Circle anche molto allargato cioè non era un anno rapporto di mediazione diretto ma un po'larga e quindi forse quello la domanda che ho posto fisiologicamente nella vostra esperienza
A questa risposta qua cioè siete tanti siete tanto Diversi siete non tutti legati alla stessa storia quindi invece però quindi tempi modi e luoghi evidentemente condizionano questo possibilità di cambiare ruolo
Invece però mi interessava capire
Ritornando quella cosa ha scritto Adolfo cioè non sempre Piero quel che appare e soprattutto non esiste la vittima buona che portatrice di verità e che ha diritto alla all'opera di contrizione come dice al massimario della corte di cassazione il perdono e la sua forma spettacolare pubblica la contrizione il cilicio
I ceci sotto le ginocchia c'è traccia
è non è questo perché ci può essere il paradigma Pitti Mario la diciamo la Vibo araldico vale per capirsi la vittima attiva
Che bandi a fare per l'esperienza ma in realtà sta cercando un'altra cosa magari con la gratificazione nel processo offerto magari non c'ha avuto neanche il processo insomma
Quindi ecco mi interessava capire se l'Averno iscritto anzi non l'aveva scritto che il riconoscimento dei patti essenziali dovesse costituire presupposto indefettibile per a cominciare nella vostra esperienza di sembra cosa buona e giusta o invece è una cosa sulla quale si dovrebbe esigere una parola di verità per cominciare per avviarsi
Allora
Non vorrei fare brutta figura perché sinceramente
è un portato arti curata dal suo magari chissà però Cipro
Corrado fu ci siamo fatti lunghe passeggiate
E ci siamo sempre chiesti
Ma la presenza
è sicura
Ordinò
E fino quello che ci stanno raccontando
Scusi tra la domanda viene spontanea
A quel punto voci critiche ottenendo
Perché questi sono
Perché non
Non credere con tutto il rispetto chi non vuole i criteri perché ripeto ogni
Come diciamo sempre che la giustizia riparativa è una giustizia che viaggia accanto alla giustizia penale e che non è la via unica perché giustamente nel pieno rispetto di coloro che hanno criticato con forza il diritto all'odio
Che io rispetto
E lì comunque essere
Participi
Lei cosa del e che io alla fine
Così come fra ci siamo messi l'uno nelle mani dell'altro
Io e in questione in questa Unione delle nostre mani ci siamo guardati negli occhi
E ci siamo affidati Rispetto
Tra due persone
Ci siamo riconosciuti come persone non più nella categorie rivisitazioni lui reo io vittima a due persone che si parlano
Dove i servizi sono parlati si sono raccontati si sono che io mi ricordo vedete quando facevamo le riunioni il bosco con Adriana Faranda riunite si cenava alle otto e mezza di nove e si chiedeva facesse politici disuguali
E Coventry all'Avana Faranda si parlava fino alle tre alle quattro di mattina
Di quello che era stato il mio caso Manenti
E ci si ragionava sopra e Cisi
E ci si parlava ci si confronta se io non ero sicuro
In me stesso
Che io e Adriana ci stavamo parlando e lei mi stesse dicendo la verità
Allora forse era meglio che non ci andavo
Che messa da casa
Che a me non interessa fare essere qui e fare la vittima quella che si racconta come e perché ho partecipato al libro dell'incontro fatto questi percorsi no
Primarie Giovanni soci
Quello che
Ha ricevuto tra l'amico Franco Bonisoli Camila Adriana Faranda dall'amico Valerio Morucci cosa a ricevuto ha ricevuto la possibilità di vivere
Di nuovo una ricerca
Perché
Pensate che noi siamo saliti semplicemente a amici ce le siamo anche dette le cose quando quando sorvolare le serie in questo i gruppi e
Questo gruppo quindi quando poi c'è il riconoscimento da ambo le parti ecco allora quanto ci si riesce a riconoscersi lungo negli occhi dell'altro liti cambia che si scioglie
Si sciolgono tutti noti
Spero che ne riconosca disposti parta questa sulla vittima in sette sulle vittime
Tipiche o atipiche posso rispondere in questo modo
Io sinceramente rispetto ad esempio una sezione con aglio come Paolo Silva che basito stragi di piazza Fontana io mi ritengo fortunata perché almeno i nomi dei miei colpevoli riconosco
Io sono veramente stato fortunato
Perché so chi sono stati Chiacig fa chi ha gestito il sequestro morchia ucciso Aldo Moro
Il medesimo nei genitori
In cui la violenza politica negli anni Settanta ucciso ragazzi dai sedici ai ventidue anni ancora oggi al Como
O i loro parenti perché sono venuti a mancare cerca ancora la giustizia e non riesco a trovare un penso appunto maglie ecco ed ai suoi quarantatré anni o situazioni come quella di piazza Fontana
Io io mi ritengo veramente fortunato
Forse e forse la mia solidarietà la più alla vittima di Pica perché perché ancora oggi sta lottando per per avere quella vita non ormai che io adesso oggi sorridendo
E gli esco e riesco a a
A ritenere le foto di di mio padre tranquillamente della mia famiglia
Senza più pensare a
A quel sedici marzo è logico non si può scordare ciò che essa e come usando le parole che che dice
Grazie a Crema
Ex prima
E cicatrici si sono cioè il sangue non scorre più però c'era Piavoli che ci raccontano il nostro passato però suturano sanguinando più riusciamo a guardare con occhi benevoli il future attrarre
Miglior insegnamento porterà smettere volume racconta Franco
Su quel discorso di Giorgio ed affidati Beatrice
Quel discorso mi son fatto tante volte io
Sui figli che devono pagare le colpe dei padri
Ecco allora io sinceramente penso di averne tratto poi ripeto nell'ottica della
Per rispetto anche nelle altrui
Posizioni
Io sono ma
Non sai io mi allaccio proprio costruttivo ricordando un fatto
Alcuni anni fa avviene ovunque caso particolare alla cattolica attività
Alcuni ragazzi entra uno della segreteria del dell'Università Cattolica e sostanzialmente gruppo hanno un po'qualche pacco di carta
Da fotocopia
Vengono naturalmente individuati eccetera eccetera un giorno due dopo la Stampa di Torino esce con un articolo dicendo
C'è stato questo furto chi è che che ha fatto questo furto tra questi c'era il figlio non voglio star qui a fare i nomi di un pr
Ora è chiaro che questo qui è un grosso problema
Perché evidentemente vi si poneva una sorta di continuità tra il padre e figlio
Perché non può essere così
E questo è uno degli elementi fondamentali di strumentalizzazione fra
E cioè quasi che fosse impossibile separare l'uno rispetto all'altro conosce ognuno non abbia la propria vita e le proprie responsabilità
Quando ci siamo
Qualcuno ha delle ragioni per cui ci si c'eravamo incontrati
Il mio problema era quello partiva anche da questo perché Franco anche altri
Chiedono dopo aver contatto l'antenna
Perché allora quando ci siamo incontrati quello appena aveva tre figli
Vogliamo incontrare le vittime
Cosa vi spinge a ciò
Io credo sette pettorine Franco diversamente mi scuserà
Anche loro sentivano il bisogno delle consegne di capire le cui e di vedere concretamente le conseguenze che che loro avevano prodotto coinvolge
E in una certa misura un percorso come dire di di umanizzazione di se stesso
Proprio perché se prima
La vittima che tu avevi prodotto
Uso il termine che avevo usato prima Franco avviene in un processo di identificazione cioè chi ho davanti e chi no stop di uccidere la posso uccidere se non la considero più una persona ma l'ho conosciuto quella persona che impedisce il mio processo di evoluzione
Il portare avanti via processo rivoluzionario
Che è la stessa cosa in una certa misura quando dicevo prima con la strage che a me non ce ne importa niente delle persone che abbiamo davanti l'importante e però uccidere perché l'uccisione di in sei perse e già un messaggio
Questo però del momento in cui si poneva e ti potevi questa domanda partiti anche da un principio dire ma io come vittima
Vado a questo incontro perché ho bisogno anch'io tipi umani Zanni
E io credo che questo sia uno dei punti fondamentali
Però tutto sommato questo che cosa cinque CD portatile
E dice chi dice che Handke le vittime sono le portatrici di una ferita quasi asciutta io sono convinto che le che le vittime non ci sono assolutamente portatrici di verità in che senso
Possono raccontare la loro esperienza
L'esperienza della sofferenza di ciò che hanno subito eccetera eccetera ma non sono in grado di rispondere perché è avvenuto il fatto
E io ho bisogno anche se vuoi per certi aspetti anche come necessità in alcuni casi magari inizialmente che io pensavo chissà che andando l'incontro con loro possono dirmi delle cose che diversamente no non emergono per tantissime ragioni e quindi c'era anche un po'di di un picco di strumentalità ma di curiosità di capire anche a anche questo ma io ce l'ho dice mi interrogo sulla ragione della violenza ho bisogno della loro voce perché la loro voce mi dice perché sono arrivato al fatto
Io invece posso descrivere le conseguenze del fatto
E come vittima descrivo questo per oggi però se il mimetismo nello stesso tempo anche come cittadino
Di che cosa ho bisogno ho bisogno e di collocare anche la mia vicenda
Compreso il racconto dalla mia vicenda di sofferenza nel contesto storico per cui i fatti sono accaduti e nella storia che noi dobbiamo trovarlo però queste nostre storie questi nostri esempi diventa un elemento estremamente importante per da un lato un processo di umanizzazione ma in questo processo di umanizzazione c'è lascio contemporaneamente l'assunzione di responsabilità Ricci
Rispetto a quel contesto ecco perché prima dicevo io mi sento colpevole in una certa misura di quanto accaduto in Piazza Rosa perché invitavo esaltavano i coltelli a violenza
Poi la violenza è capitata addosso anche a me euro a pasto ha cambiato il rapporto
Mi ha fatto facilitato nel rapporto umano nella ricerca di questo umanizzazione ma resta il nodo fondamentale che il riflesso a sulla società
Intanto e corretto quello che dice Franco quando noi andiamo nelle scuole reciprocamente degli studenti le sbarre striatura completamente si trovano di fronte a mamma mia che sta succedendo
Qui la vittima incolpevole che tranquillamente si parlano si stringono la mano ci sorbitolo voi qualche cosa ti do la caramella perché stai un polacco perché stretto scendo piuttosto cioè quei gesti umani Cozza quotidiani
Che per loro diventa una cosa incredibile perché sono fissati nella figura del rapporto questa la vittima queste colpevole in uno cinese di mezzo noi con questo esempio concreto che fa bene a noi perché abbiamo ricostruito anche la nostra vita e l'abbiamo ricostruita assieme al lavoro
E poi resta ovviamente ognuno poi nel proprio passato resta ciò che è io resto la vittima e Franco è stato il il colpevole di ciò che ha combinato è chiaro che questo cioè però ora nello stesso tempo quel passato è un bagaglio che abbiamo ma che ha portato ad un processo di trasformazione e questo processo di formazione io oggi non forte che non è attorno
Ecco il perdono che vuol dire perdono donate ma che cosa dovevate se io ti ti faccio il pedone faccio un mio gesto importante ma che consola me ma ma resta il fatto che io non so chi sei tu
Il tema di fondo invece il tema della relazione ma il tema della relazione è un tema che riguarda le e Franco riguarda l'insieme della nostra società
In che termini questo aspetto si sviluppa non faccio riferimento io alcuni giorni fa era in una scuola dove dove uno di questi studenti ha ucciso una persona non ditemi non chiedetemi quale scopo
E ho capito che quei ragazzi
Di fronte a una storia Birke di raccolta erano estremamente interessati perché cercavano di capire attraverso le mie parole che cosa poteva fare spinto il il loro compagno alta Cina nel modo che avevo accettato e quindi è diventato un elemento di interrogazione per loro
Ecco io credo che qui allora il passaggio fondamentale della giustizia di far
Noi dobbiamo renderci conto che la giustizia riparativa non è un rapporto tra le due persone interessate
Certo che c'è fondamentalmente anche questo ma non può bastare Chiusoli
Il libro dall'incontro nasce da con questa prospettiva
Cioè quando ci siamo incontrati abbiamo detto d'accordo e tenete conto per tra parentesi che non tutti hanno concluso quel percorso perché molti se ne sono andati via perché non reggeva
Pertile che non è stato un confronto semplice e fa come Stato estreme però alla fine non ci siamo trovati dire questa esperienza
La riserviamo tra di noi occorre pochi per la società terzo Intercity e oppure deve diventare qualche cosa di più
E guardate che presentare questo libro è scaturito ricorda Visconti Ricci
Ma per arrivare ma ha avuto ULEB CUP attrito uno del sesso per certi aspetti positivo Scandicci perché perché successivamente ed era uno degli obiettivi di fondo che noi volevamo
Ci è stato possibile presentarlo davanti al presidente adesso al presidente del Senato che ed a Karachi in quel momento gli abbiamo detto caro Presidente del Senato noi consegniamo questa storia non perché la nostra storia certo che se dentro anche la nostra storia
Ma perché è un esempio è un papà e una modalità che noi dobbiamo offrire alla società questo che cosa significa che anche la società nel suo insieme si deve interrogare rispetto al passato che cosa ha significato la violenza
I clienti terroristica di quegli anni che cosa ha prodotto quali conseguenze ha determinato e perché non l'abbiamo ancora elaborata e che uso si fa strumentale di quella storia questo è il tema fondamentale della giustizia riparativa
Che implica l'impeto modifica dei linguaggi dei comportamenti eccetera eccetera io faccio sempre un esempio la facevo anche sabato scorso in questa scuola dicevo ma scusami pronta a fare a fare questo semplice domanda c'è io sono il tuo vicino di banco ti porto fino alla penna tu che cosa fai o distrutti prendere per il collo ecco prove invece è un'altra cosa
Perché non proprio di scusa perché mi hai portato via la penna e non per la richiesta è un cambio radicale di partito ma
Perché perché attraverso questa domanda io ti chiedo e mi metto in mora condiziona di ascolto della ragione per contribuire ne ha portato via dall'ottica Polo comunque e dietro questo gesto ci può essere una spiegazione alla domanda un non detto e gli ti metto nelle condizioni di perché questo è il tema di fondo la violenza dobbiamo capire che ponga delle domande e noi dobbiamo andare alla radice tanta violenza dobbiamo cercare di capirne i meccanismi le ragioni per cui essa si esplicita perché diventa strumento nel rapporto con gli altri o meglio no rapporto con gli altri eccetera e su questo che noi abbiamo quindi fa benissimo e condivido in pieno il fatto che siamo diventati amici però guai a fermarsi a questo ecco allora il valore di inserirla nell'ambito del penale
Perché può rompere quella
Situazione anche a livello di società per cui il condannato ed apprendere buttar via la chiave certezza nella prima che cavolo o di Attilio
Appena io non ho ancora capito però va be a prescindere da questo ma e qui il tema di fondo che noi dobbiamo cogliere o concepiamo la sto la la con la giustizia ripartito con una cultura del cambiamento
E dei rapporti tra più persone e quindi nei rapporti con la società
Oppure diversamente diventerà sino cosa perché non ce la siamo fatta appena siamo diventati amici
Rimane un rapporto tra di noi
Questo il salto di qualità e e la pubblicazione del libro del dell'incontro ha avuto questo da allora ci sono moltiplicate enormemente pensato io non mi ricordo quanto ci siamo di audizioni
Ecco questa è una prima però pertinenti uscito nel due mila e dice quindici ecco una parte di questi temi dei soldi di questa questa pubblicazione
E stata viene dato tutti gli anni alla Casa della memoria per finanziare il memoriale delle vittime del terrorismo cioè i diritti d'autore
E quindi quei crediti d'autore cedui
Cervetti cedenti ci siamo
E qual è l'elemento più importante non l'abbiamo scritto nella nelle nella
Nell'elenco dei contributori di questo percorso abbiamo messo Illy gli autori del libro dell'incontro
Proprio per dire esattamente questo ciò che noi dobbiamo cercare di capire e il rapporto umano
Ma non passa il rapporto umano che risolve i nostri pubblicità spazio tra di noi quei rapporti umani possibili crebbero anche nella società e ci responsabilizzano
Ognuno di noi nel cambio di linguaggio nel cambio di comportamenti nell'assunzione di responsabilità rispetto alla alla alla realtà che stiamo scrivendo eccetera eccetera
Io io sento così enormemente proprio noi vaccinarsi immediatamente una cosa ma le guerre non sono il risultato della mancanza di dialogo
Era non è forse l'amplificazione enorme di quello che noi abbiamo fatto e che purtroppo nella società
Non è arrivata per cui ancora una volta si ricorre a una guerra quindi alla violenza e comunque lo strumento che si pensa di risolvere
I conflitti ma in realtà quanto proprio in risposta era più avanti perché quando uno dice adesso vinto sì mai preparato la fossa per la prossima
Quindi ecco questo è
Non non vorrei apparire troppo pretenzioso di questo però quanto nelle scuole qui vediamo questi ragazzi che ti ricordi rivolta a Verona
Avevano dal istituto di Verona
Iniziamo questo incontro e c'era Franco Colonnese eccetera
Chiedendo agli studenti
Che in primo luogo fossero loro a introdurre il tema
Beh era talmente l'attacco incolpevoli convinti loro di fare un piacere a una che a un certo punto franco diceva prima io vado via
E foulard dieci articoli vaticano tu stai
Alla fine dal dibattito i ragazzi sono andati da perché pure non maggiormente ancora capire come lui che aveva era riuscito a fare le scelte che ha fatto non quelle violente ma quelle posti cioè quella dell'incontro con voi
Ecco cioè voglio dire che e qui il grande valore ecco perché io mi arrabbiai a Scandicci quando non fu sospeso qualcosa e ce l'ho ancora qui del potere stia
Perché la rabbia mi veniva anche dal fatto come forma voi magistrati che dovete giudicare vi rifiutate di capire il perché è uno ucciso e l'altro invece pur avendo subito riesce a trovare un rapporto un po'
Questa è stata la dramma ferro di quel Scardi superato per far progredire quindi rimane ricco ma elemento di storia istoriati una difficoltà di un percorso ma che però è riuscito ad avere ecco quindi nel due domande questo è il tema fondamentale a mio avviso
La vittima dobbiamo saperli ascoltare ma sapendo con convinzione che non non racconta la verità
Ma racconta una parte della sua sofferenza di ciò che ha visto e così anche loro
Anche loro raccontano la loro verità e allora questo contrasto tranquillità dovette può trovar soluzioni certamente non in una in una in un'aula giudiziaria
Perché il processo alla finalità di stabilire se io ho commesso il reato conta sono un po'come sono Ciccio sufficienti prove ci assolto ce ne sono discordi
Ma e sul piano della storia e qui coinvolto in incidenti alla società
E non è un caso rate infine che è molto importante che anche gli storici si stanno punendo questa tomba
Prendete il bellissimo libro riduttivi vittime Luzzato su storia della della
Genovese
Qual è il personaggio che giudice e questo ragazzo futura che ha ucciso riconosciuta che diventa il paradigma
Di tutta una storia complessiva ecco finalmente si è capito che nella storia vanno collocate anche questo individuali ma che le storie individuali sono una parte di una storia di carattere complesso
Qui nel e punta allora forse riusciremo anche a capire
Per farlo tutto di natura storico-politica che quando nel settantaquattro la strage di Piazza della Loggia avviene in una certa misura
Perché c'era sul tappeto la proposta di compromesso storico forse la lotta armata differente invece un trapasso storico
E perché perché porterà all'abdicazione e alla distruzione di un percorso che poteva apparire invece a un dialogo tra le forze politiche e noi stiamo qui poi a pesare
Finito eccetera insomma
Evidentemente
E tantissimi lo sappiamo ritengo e ringraziamo tutti per il tempo che ci avete dato per le cose con cui ciascuno di noi credo stasera esce da Bava casa sono tanti no
E la domanda di Libero preclusi sarò una una chiusura quella la prima che hai fatto
Sulla ammissioni riconoscimento dei fatti sostanziali del caso con tutta la complessità con la quale lei condita
E che ha trovato una bella risposta credo nelle parole di Giovanni Ricci
E nella dell'esperienza no che che ci ha riportato è una parola
In particolare la della fiducia ha detto neanche dobbiamo stare qui a raccontarci io ci credo non ci credo è un po'un patto di fiducia quel riconoscimento quello che incarna quel riconoscimento di fatto estinzione del caso questa provincia da qui stasera c'abbiamo in prima fila
Tommaso Greco e allora forse davvero no per il cambio di paradigma che ci richiede la giustizia riparativa quelle svizzere gioca molto la legge della fiducia
E basta no ma non credo però che intorno a sé non voglia sanità fece in qualche modo altrimenti abbiamo utilizzato ai nostri tempi era Popper salutare anche per ringraziare di essere stato piccoli questo pomeriggio