"L'Italia e l'Europa di fronte alla sfida del 1996"

Credo che possiamo se volete Trova tardi credo che possiamo cominciare
Possiamo cominciare
Giornata di discussione
Io credo di non dover
Vere tempo a fare nessuna particolare considerazione sono particolarmente lieto del pubblico numeroso che è qui con noi oggi vorrei semplicemente rivolgere un ringraziamento è un saluto
Signor Lammers che con noi e a tutti gli altri che sono che sono qui oggi
Io darei subito la parola a
Presidente del del consiglio regionale lombardo
Perché Ria che rivolgerà un saluto a nome del Consiglio regionale che voi successivamente al dottor Zanello che rivolgerà un saluto a nome dell'amministrazione provinciale dopodiché potremo immediatamente cominciare con i nostri lavori
Prego
Caro Presidente signore e signori rivolgo un saluto e un ringraziamento
Agli amici del Movimento federalista europeo di Milano
Per la loro funzione di monitoraggio permanente delle vicende europee
Chi continua a snodarsi nei pressi dei comunitari
Richiede il sistema in Italia qualche calo di tensione dovuta alla situazione politiche generali farla presenza di oggi dimostra che c'è grande volontà di riprese la Conferenza intergovernativa del novantasei e le scadenze della terza e ultima fase dell'unione economica e monetaria costituiranno un passo in avanti verso la realizzazione di quell'unificazione europea il nostro Paese persegue Bonardi formalità cinquantasei quando vennero sottoscritti i trattati di Roma istitutivi della
Il primo nucleo federale europeo previsto per il novantasei novantasette e il traguardo della moneta unica
Previsto per il primo gennaio novantanove sono gli altri obiettivi importanti che ci aspettano
E ai quali guardiamo con grande attenzione e senso di responsabilità
Questi accordi apriranno la strada a scelte politiche idonea a superare immersi in una situazione finanziaria certamente di più
Che ha caratterizzato la vita del nostro Paese in questi mesi e non solo del nostro Paese il traguardo di una federazione di Stati
Previsto per il novantasei novantasette non potrà prescindere da situazioni interne che devono tendere al contenimento del deficit pubblico
Al controllo dell'inflazione al superamento delle disfunzioni della pubblica amministrazione
Il Trattato di Maastricht
Ci impone delle scelte e degli adempimenti ai quali non è possibile sottrae
Danni da Lombardia svolge un ruolo attivo nei confronti dei problemi europei
Ben consapevole che come Regione ad alto sviluppo tutto quanto accade nell'ambito dell'unione deve essere venuto nella massima evidenza
Con la Lombardia altre cento sessanta realtà regionali non potranno né trascurare l'Europa né essere trascurate dei futuri assetti europei in special modo
Non si potrà parlare seriamente di assetto europeo se non verranno risolti i nodi veri ruolo delle regioni nei confronti dell'Europa comunitaria
E della rappresentanza diretta delle regioni nelle istituzioni di Bruxelles
Ciò comporta la partecipazione delle Regioni alla formazione delle decisioni comunitarie e la presenza attiva delle regioni stesse nell'attuazione del diritto del
è auspicabile in tal senso una revisione della Costituzione peraltro discusso ed approvato il nostro consiglio male
Nel dicembre del
I rapporti interregionali già esistenti
Vigili danno buoni Lombardia
Sì Natale avviare in quattro Comuni d'Europa
Supportano Muldoon meno disponibilità della nostra regione e delle regioni europee ad essere protagonisti del processo di unione federale
Concludo cari amici rinnovando un ringraziamento al Movimento federalista europeo di Milano per avere indetto questa riunione così attuale opportuna
Che consente la ripresa di un discorso importante per la vita politica ed economica delle nostre comunità locali nel quadro nazionale e nel quadro europeo
Presidente Zaccaria certamente per quanto riguarda il Movimento federalista europeo l'unica osservazione che mi permetto di fare che esiste questa lunga Lulli pluridecennale tradizione di ottimi rapporti tra tra il Movimento federalista della Regione Lombardia in genere tutte le strutture locali nella nostra città della nostra regione questo proposito né gradito dare la parola al presidente Zanello ricordando che anche l'amministrazione provinciale di Milano ha una lunga tradizione di rapporti estremamente positivi non emette
Signor presidente signori commissari signore e signori anche la Provincia di Milano particolarmente grata quest'oggi al movimento federalista europeo aver voluto ancora una volta portare al centro del dibattito politico i problemi connessi all'Unione Europea
E credo che la circostanza
Proprio di questo momento che ci vede all'apertura di una campagna elettorale seppur amministrativa ma che rischia di avere forti connotazioni politiche
E una circostanza estremamente appropriata
Però ricordare a tutti noi quanto l'Italia in questo momento stia correndo il rischio di perdere posizioni importanti per quanto riguarda l'unificazione europea
Un dibattito politico estremamente forte stranamente accesso
Rischia di trascinare l'Italia verso un l'allontanamento dall'Europa verso l'allontanamento da quegli obiettivi
Comunitari che l'Italia a
Il pericolo che le parti politiche facciano il ruolo dei dei polli di Renzo che si beccano tra loro è un pericolo reale
Ed è un pericolo che a mio avviso può essere stentato
Soltanto confrontandoci sul piano internazionale soltanto rendendosi tutti conto che questa situazione politica può essere risolta
Non con una forte divisione del Paese tra tra destra e sinistra ma con un accordo più generale tra le parti nel e le reciproche differenze nei reciproci ruoli di di maggioranza e di opposizione ma con un accordo che faccia sì che l'Italia posso a recuperare le posizioni le posizioni che sta perdendo credo che siano questi i momenti importanti nella storia un popolo nella storia di un Paese
Io mi auguro che occasioni come queste mi auguro si possono anche ripetere
In momenti così importanti aiutino tutti noi a riflettere su questa situazione particolare dell'Italia e che quindi questa sfida del mille novecentonovantasei venga affrontata dall'Italia non da un italiano litigioso al proprio interno va da un'Italia che lavora per costruire un Europa più unità l'Europa migliore e soprattutto un'Italia con maggior benessere di maggior serenità ringrazio da ultimo gli organizzatori e auguro a tutti un buon lavoro per la prosecuzione
Se il presidente tranello io credo che punto sia mio dovere dare la parola presidente dell'UE
Francesco Rosolino
Vorrei fornire una precisazione che non so se sia nota a tutti
Il signor Lammers parlerà in tedesco
Ci sono le cuffie disposizione per chi eventualmente non avesse ancora provveduto chi ne avesse bisogno di me
E chi non avesse ancora proprio
Dopodiché apriremo il dibattito seguendo il il calendario che ci siamo previsti la parola Rossoni
Grazie presidente
Abbiamo ritenuto di invitare però che a Milano l'onorevole Lammers perché come la maggior parte di voi sanno onorevole l'amore se uno dei coautori e si può dire il principale ispiratore di un documento che è stato redatto a cura della frazione del Bundestag se devozione su e che è stato pubblicato il primo settembre mille novecentonovantaquattro primo settembre l'anno scorso che ha avuto una importantissimo funzione nel dibattito politico europeo
In quanto va in un certo senso gettato un sasso nello stagno del posto nei suoi termini reali il problema che dovranno affrontare i governi europei alle scadenze del mille novecentonovantasei con la Conferenza intergovernativa e del mille novecentonovantasette con la possibile inizio del a terza fase dell'Unione economiche monetarie questo documento è un un documento importante sia per le proposte che contiene sia per gli argomenti che usa sostegno di queste proposte e che si segnala a mio avviso per una per la forte consapevolezza del da intrinseca indissolubile legame che unisce la politica tedesca con la politica europea e quindi più in generale le politiche nazionali con la politica europea
Direi che la preoccupazione di fondo che muove questo documento è proprio il timore di una volta e caduto lo schermo costituito dalla il muro di Berlino e della contrapposizione tra Est e Ovest si apre nella parte orientale dell'Europa uno spazio tale per cui se la Germania con la sua forza economica e demografica non sarà legga in una solida struttura istituzionale di tipo federale al resto dell'Europa la Germania possa essere percorsa cita
Tentazioni
La difficoltà è Monico e che tende a creare un equilibrio alternativo rispetto a quello costituito dalla unione europea
Intesa nella sua concezione tradizionale un nuovo equilibrio che aveva sarebbe comunque un equilibrio catastrofico in quanto la Germania non avrebbe in sé la forza sufficiente assicurare un'alternativa evolutivo al al progetto di unificazione europea
Quindi
Questa era la preoccupazione essenziale
Il documento
Risponde a questa preoccupazione con una proposta che ha fatto rumore
La proposta è sostanzialmente che si tratta di quindi dare forza
Unione europea per impedire questa possibile
Deriva della Germania che peraltro non sarebbe una deriva soltanto dalla Germania ma una deriva di tutti gli altri Stati nazionali in quanto il nazionalismo è un'agendina una tentazione che è in agguato per tutti in assenza di un solido ancoraggio europeo che questa alternativa deve essere di tipo federale quindi basato sua istituzioni che vedano un all'attribuzione del potere legislativo del parlamento europeo in tutti i settori di competenza dell'unione
La trasformazione del consiglio dei ministri
In un Senato delle Regioni Biella trasformazione della Commissione in un vero e proprio governo europeo ma
Il documento parte da un'altra constatazione e queste considerazione essendo questa riformò ormai indilazionabile e considerando voi da diversi situazione dei diversi Stati europei è impensabile che una riforma istituzionale radicale Possa aver luogo nei tempi previsti dal il Trattato di Maastricht per la sua revisione per l'inizio della terza fase dell'unione economica e monetaria
Nell'attuale compagine dell'cioè se si vuole andare avanti sulla strada di un Europa federale bisogna che questa strada sia imboccata
Da un nucleo di Paesi che hanno la capacità e la volontà di bisogna che qualcuno incominci sostanzialmente non nel senso che si debba creare un nucleo chiuso che esclude gli altri ma nel senso che bisogna che qualcuno dia l'esempio che qualcuno crei un punto di attrazione che consenta agli altri riavere un
Il punto di riferimento
Che consente loro di portare avanti le politiche di fare sacrifici necessari per aggiungersi a questa a questo nucleo iniziale
Questa è la proposta essenziale contenute nel documento della gruppo parlamentare sentenze su come sia riuscito in Italia a questo documento io direi che la reazione è stata sostanzialmente tenute sostanzialmente dell'
E direi per due motivi apparentemente opposti ma di fatto intrinsecamente connesso uno per
Tradizionale sotto un certo profilo ma cresciuta sotto un altro profilo indifferenza della politica italiana parla con il titolo
Molti
Molti partiti molti gruppi politici
Hanno ho ritenuto che il problemi dal lo sviluppo del processo di unificazione europea fossero irrilevanti ai fini del no attraverso azioni che da un po'di tempo contraddistingue in un modo particolarmente sgradevole nella vita politica Italia
L'altro tipo di reazione che peraltro è stato connessa a questa è stata addirittura una reazione non soltanto di indifferenza ma addirittura di tipo nazionalistico cioè si è potuto scorgere da più parti
La tendenza a vedere in questo documento che peraltro dalla maggior parte degli uomini politici italiani è stato conosciuto soprattutto attraverso sintesi giornalistica e non certo attraverso alla sua lettura diretta una forma di decisione da parte della Germania declassare l'Italia una sorta di paese serie evidentemente questo reazione
Tendenza a ritornare alla vecchia idea che la guida delle scelte politiche dal governo italiano debba essere il criterio del difesa dell'interesse grazie cioè in poche parole della difesa della sovranità nazionale
Come se non fosse ormai abbastanza chiaro
Che le idee di interesse nazionale e di sovranità nazionale
Viste in un contesto
Scissione staccato dal progresso del processi di unificazione europea
Avessero un consenso come se di fatto l'affermazione del cosiddetto interesse nazionale alti fuori contro l'interesse proprio di fatto non posso
In modo che non può portare crea conseguenze
Dal punto di vista del benessere della sociale stessa so delle istituzioni democrat
Mi pare non è quello di protestare perché l'Italia potrebbe e non è detto che lo debba essere ma potrebbe essere esclusa da questo nucleo iniziale
Di Paesi disposti a procedere verso l'obiettivo della federazione
Il problema è quello di proporre politiche di raccogliere energie per fare in modo che l'Italia possa entrare fin da subito comunque fin da una la fase sufficientemente avanzata in questo nucleo di Paesi disposti a ad avanzare verso la creazione di istituzione di fede
Questo tecnicamente è possibile
Il vero problema che la classe politica italiana deve affrontare
è evidente che un obiettivo di questo genere
Evidentemente impone sacrifici impone politiche rigorose
Impone un atteggiamento di estrema coerenza
Difficilmente cui
Molto più che difficilmente non c'è nessuna possibilità che possa essere conseguito in un clima politico dominato dalla contrapposizione frontale dal Risset la reciproca pressione
Una a obiettivo di questo genere può essere raggiunto soltanto se la politica europea
E qui riprende un'espressione che è stato usato in passato dal ministro Martino in una prospettiva diametralmente opposta
Sì la politica europea viene concepita come una politica bipartisan cioè come una politica che coinvolge tutti i partiti e tutti i settori
Dello schieramento Prodi
Proprio perché un impegno di questa dimensione una politica che impone sacrifici di questa portata evidentemente non può essere portata avanti in un clima di permanente instabilità e di permanente conflittualità ma è anche evidente
Che è possibile raggiungere un accordo di un clima di collaborazione tra le forze politiche sul tema dell'Europa a una sola condizione cioè la condizione che tutte le forze politiche o la maggior parte delle forze politiche prendano chiaramente coscienza che il problema dell'Europa per la politica italiana oggi costituisce la prima delle priorità
è evidente che nella misura in cui il problema europeo viene considerato soltanto un problema di dettaglio tra gli innumerevoli problemi che o occupano il la giornata dei politiche dei dei bonifici nazionali e nella misura in cui su tutti gli altri temi il clima rimane quello dell'Orissa e dello scontro frontale è impensabile che soltanto sull'Europa si ricrei questo clima di collaborazione e di concordia che costituisce la premessa indispensabile perché l'Italia possa diventare fin dall'inizio parte
Ora
è evidente che questo non significa che
La dialettica politica in Italia debba essere soffocati è evidente che il dibattito politico italiano deve continuare ed è evidente che i le differenze di opinioni costituiscono la base stessa del dialettica poi
Ma una cosa mi pare essenziale ed è che se questa prese di coscienza si dovesse diffondere ed è ora si diffonde viva Dio perché in ultima analisi siamo di fronte un'occasione che non se ne presenterà mai più e siamo d'altro lato sull'orlo di un palazzo che potrebbe rischiare addirittura di inghiottire le istituzioni democratiche in Italia
è ora che le forze politiche si rendano conto il dibattito deve continuare ma deve avere l'Europa come suo tempo fa è ora che le forze politiche si schieri noi su questo fronte e che il dialettica tradizionale tra destra e sinistra venga sostituita da un dialettica che di fatto anche in due questa divisione faccia dividere la fra le forze tra coloro che vogliono procedere verso la costruzione né di un'Europa federale verso l'ingresso dell'Italia nel nucleo duro e coloro che invece si oppongono a questa a queste notizie
Questo direi
Era l'essenza del grande messaggio che Spinelli ci ha lasciato con il manifesto di De
Molti di voi si ricorderanno appena la frase che ha che qualifica il Manifesto di Ventotene e che sotto un certo profilo definisce la stessa identità dei federalisti era proprio quella frase in cui si diceva che ormai il la differenza tra progresso e conservazione
Negli Stati nazionali del secondo dopoguerra non dipende più dal maggiore o minore quantità di liberalismo Old socialismo che ognuno intende inserire nel nelle istituzioni e nel nelle politiche nel funzionamento della società ma dal fatto che ci si schieri sul fronte della lotta per le Federazione europea o che invece ci si attesti su posizioni di difesa nazionale
Questa direi che il
Il problema essenziale per la politica italiana di oggi questa è la preoccupazione che ci ha spinto a invitare oggi l'onorevole la RSA
A Mila
Il problema del futuro del dell'Italia legato in modo indissolubile col problema
Del futuro dell'Europa
Ed è questo nuovo schieramento sul quale si tratta di prendere posizione
Qualunque
Elezione nazionale che non si sia combattuta su questo tema
Ma sia combattuto una volta di più su temi nazionali
Non farebbe altro che ieri consegnarci un parlamento quindi permanente pericolo di scioglimento
Istituzioni democratiche minacciati da dissoluzione e un Paese comunque sull'orlo del una crisi di sottoscritto
Noi ci auguriamo che l'avvenuta dell'onorevole Navas possa contribuire a a dare un segnale alla classe politica italiana che peraltro ho oggi è qui rappresentata ad altissimo livello
Perché io ringrazio
Per il suo intervento
E mi auguro che il dibattito che seguirà il rapporto del onorevole nano se questo mio o spiccio evidentemente non si rivolge ai due commissari europei che ci hanno fatto l'onore di essere presenti e che sono comunque al di sopra della mischia io mi auguro che gli uomini politici che partecipano a questo dibattito o sì astengano dai toni che oggi prevalgono nel dialettica politica nazionale e che invece
Usino il tipo di argomento che il più gradito pubblico del Movimento federalista che quello
Va direttamente al cuore dei problemi si oppone infatti di azioni e di prospettive e non di invettive e i risse tra le fazioni
Questo è tutto
Grazie presidente
Grazie Rosolino per
Utile importante introduzione
Il nostro incontro passiamo ora alla relazione
La relazione svolta
Aggiungere soltanto un particolare differimento di un particolare ringraziamento al fatto di avere scelto Milano
Questo dibattito e per questo incontro è un ringraziamento che grazie due Francesco rosso il sia all'ANAS avere accettato di essere qui da noi
Ricordando la grande grandissima tradizione federalista di Mila no che risale al fatto della fondazione del movimento stesso per quantità tre la parola onorevole Lancet
Non è un fosse tsunami Vanda surfer danno tra ospedali Camões Dexia azione disciplinare di fronte gli Ash macellati tribù cui sono
E se farne serata siano tranne De Patto vale tra forze del sincro
Di io hanja collega nostre Secure CSV fazioni fuoco avuta in un'ovvia consultabili Anzio Stones
E cioè fendere Salzano cose che aveva disse Nanni falso approvando questo nel cartoon supervisionati virtuosa mozioni
Quanto i farmers Fund Index vengano Ciclope da Susa o soldi cisti creste
Io io
Ne esce nuova quindi AMCI tu foto fare so no no fanno cosa fornisce del patto Formia ripartizione
Il Stories Dessì vegani
Vuol sabato specie ossa lancia
Sette Italia dice no se me ne stavo visi divisa Hamm pranzo anzi significa qua fuori
Del apporto tornavamo s'imponga al sottratto foco contrario
Sia esatto esclusa l'idea tastiere pensione INPS Massimo ce l'ha fatta pagare a strisce OPA nebuloso ma di Nada al passo un che avvertendo invece ha visto ben preciso per l'autista risolve est s'io Ones governati
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A vai e mi scuso l'Ordoviciano relativo al signor Edwards papà
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Piano non so mai non antica etica
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Maastricht
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E spesso
Non s'no madrina e non Kuffour quanto
Per ricordare Arthur della nostra convinzione
Io spero che la nostra comune convinzione che interessi fondamentale degli europei sono i tempi il dottor perfettamente sei saranno anche interessi particolari anche molto importante dove possiamo avere delle posizioni Tiberto ma io voglio veramente sottolineare che per tutti i problemi fondamentali per tutte le questioni fondamentali l'interesse degli europei sono in precedenti specifici
Grato di deve le infinite importanti che ci minacciano dall'esterno ubriachi tratti di occasioni per noi
Quando per esempio parliamo anche la garanzia del benessere dei nostri Tarquini è vero noi dobbiamo capire che o abbiamo un futuro insieme o insieme Nonda diamo un futuro e questo è un dato di fatto e questo chiaramente non è nulla di nuovo
Ma evidentemente alcuni hanno delle opinione che a me sembrano opinioni di folli ed è per questo che è importante che ogni tanto bisogna ricordare questo futuro comune
Ma da cosa dipende il fatto che non abbiamo interessi comuni dipende dal fatto che e le tendenze sopranazionali e del nostro modo di vivere della nostra civiltà
Ormai hanno assunto una realtà sovranazionale hanno una realtà europei accomuna
E queste già lo vediamo nell'economia e lo vediamo anche nel crimine organizzato a livello internazionale e noi lo sappiamo benissimo che le istituzioni dello Stato nazionale devono per rendere parto e e non sanno tuttavia dare una risposta a queste caratteristiche sovranazionali ed è per questo che molti non capiscono quanto sia importante avere delle istituzioni europee come Munich
Che portano quindi risolvere questi problemi e ora la domanda che occorre porre esiste una cooperazione intergovernativa sia sufficiente oppure servono delle istituzioni comuni
E questa Europa deve essere federale oppure se questa Europa
Debba per essere un Europa comunitaria questo significa quindi a vere un Europa in cui le decisioni vengano prese a maggioranza questo è il nucleo di tutto
Noi e voglio dire non solo gli autori del documento non solo la mia fazione al mio partito
Ma mi fa anche molto piacere dire che i pretese che in grande maggioranza ne sono profondamente convinti PC una collaborazione intergovernativa non sufficiente
Che sempre meno sufficiente man mano che i aumenta il pressing anticamere Problemi
Ed è per questo che mi ha fatto molto del piacere esistente era il commento della signora Agnelli che ha sottolineato molto chiaramente
Che l'Italia può contraltare che la via già intrapresa da quarant'anni e quindi una linea intenso di un'Europa federale sia la linea giustamente posso fare un'osservazione vorrei anche teiere
Che sarebbe veramente un dolore molto profondo proprio l'Italia fra tutti i parenti e proprio l'Italia dovesse abbandonare questa via chiaramente signori e signore noi sappiamo perfettamente iniziamo consapevoli del fatto
Perché la costituzione dell'Europa dovrà eri ferree ed Priverno da dai modelli tradizionali diventati deputati federali ma dobbiamo sempre per rendere in considerazione e capire che indebita delle comunque orientare nessun Pontelli storici
Come sotto anche utile per quel che riguarda l'esperienza storica che non va mai dimenticata abbiamo due tipi di risultati
Abbiamo i risultati che si evolvono e arrivano diventare risultato federale paghiamo portati che tipica trucco no questo è quanto ha detto il job Monnet e dobbiamo anche ricordarci che l'Unione europea già osceno
Mia al suo anni cita fonti
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Esatto
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Da stilisti alla ora chiediamo un tasso no Denia alle su consentirmi Clito dea ogni giorno sedici anzi alle politico a fare il servizio online senza spettrali embolia un doppio tradimento ai negavo avviando a scuola o dopo non Ponts si deve andando in festa in casa subiti in definire tra piani nemici l'uso di finire tassi ed è già a estinto dividendo io ad che altri incontri che noi politico papale assentarmi contabili io e su Ortis Marquardo stavo pesce AN in spot sesso cent con tema
Alto
Variabile di metri
Solare dice quindi Scardino vota Pd ma bandisse flessibili tetto c'ha le stimmate Mantis esporsi accetti con forse letta tacca mandi biondo un ai non so definirlo cotto canestro indotte scritte all'istante interno tua Thea Sacconi
Benissimo no no grazie implica orti maestri su cui canti Mitridate o pesce non Dion Santana facendo o scostato un interesse il gufo attraverso un formaggio esce dello stesso hanno soci spezzini Coppo equity guida del liceo perché un sì in ancorché a quattordici improprie che non fattrici Gallozzi cinquanta addenta per il gufo attraverso alcuni mesi io non salgo si è sposato s'avventura
La dieta offerti Susanna barra tredici gol Indaco fondamenta santo dio contando esteti in datati di lo fa hanno o se ne andrà secco perseguiti essendo socio nessun vertice due insomma presto
Si calmi ottiche bensì credo comunque a un vita scende no convenzionale FIGC agisce in student io Pezzuto insomma cui sguarnisce Meg ridondante
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Parlava di andò all'Inter cupo invece le tre ottobre questo innanzi ove ci metto punti sotto costante gastrico corso davanti al sponda tra i cliché al museo all'orgoglio arbitri
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Il colosso di Angelo assuma Anna Clyne non Coop indietro male parto so che
Nell'isola gli aggressori marzo fonti nell'infarto Miss vale zero Scanzo che stanno politici o no oppure gestisce l'UBS Global esce nutrendo esso
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Sì ma andando affatto a otto ponti fatto Alonso dodici lasciare pensò ce lo sto trovando acconti LaRoche estinti da tempo rogo pass Cannavò con Anna potrà senz'altro caos PACS
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Grazie l'onorevole Lammers mi pare che l'applauso del Pubblico sia un sufficiente commenta alla al eccellente
Rapporto dall'eccellente relazione che ci è stata presentata
Sulla quale
I federalisti europei
Esprimono credo loro assoluto accordo coi loro assoluto consenso
Passiamo adesso dalla fase del dibattito comunque abbiamo presenti alcuni importanti esponenti della classe politica italiana abbiamo anche i due commissari italiani sono lieto di salutare la signora Bonino al professor Monti
Abbiamo subito se commissario Bonino è disponibile diciamo al tavolo e
Prego
Grazie grazie davvero di questa opportunità anche in questa occasione che a mio offrite
Io ho preso alcuni appunti mentre
Il collega Lammers parlava ovviamente al rapporto che è stato diffuso che in qualche modo ovviamente conoscevamo
Che mi consentirà forse spero in modo abbastanza Francoforte di introdurre qualche altro elemento
Rispetto ad un processo per crederci appassioni entrambi e che ha come primo punto intanto come prima scadenza diciamo la conferenza del novantasei innanzitutto condivido con lei intanto un approccio metodologico ovvero il rischio credo che dovremmo essere capaci di evitare non so come quindi è quello di un approccio minimalista alla conferenza del novantasei
Che invece pure una grande tendenza un po'per indifferenza un po'perché il dibattito Langue un po'per scelta politica
E credo che uno dei rischi maggiori e che dovremmo in qualche modo per questo l'iniziativa di oggi credo sempre di più vedere insieme come e portare avanti una campagna
Riuscire a dibattere abbattere dall'inizio un approccio minimalista alla conferenza del novantasei nel quale insomma si dica che novantasei serve per fare qualche piccolo aggiustamento sostanzialmente di percorso senza neanche aprire un dibattito una riflessione vera sul futuro a medio termine dell'Europa
Per fare questo e quindi aggiungo un elemento a me sembrerebbe forse per vecchia pendenza o vecchia storia parlamentare ognuno c'ha le sue deformazioni professionali probabilmente
Ma mi sembra più di questo a me sembrerebbe
Un errore ripetere appunto le l'errore del del Trattato di Maastricht ovvero l'esclusione del Parlamento europeo e dei parlamenti nazionali
E quindi poi dall'opinione pubblica o meglio una parte consistente di responsabilità politica dal processo di preparazione di negoziato di questa conferenza so che è un dibattito aperto in alcuni cadendo alcuni diciamo settori non è in generale e io credo che l'occasione chiede presidente Santer e la commissione offrirà con un primo seminario interno il venti aprile
Debba essere intanto un luogo dove la commissione a maggioranza o non a maggioranza ma insomma in qualche modo ponga il problema della portata della revisione e e anche dei componenti e degli attori di questa revisione l'altro elemento e che il due giugno assiste si insedia il gruppo dei saggi
Ora a parte
Facile o non facile polemica rimane il fatto che è o appare ad oggi un gruppo di saggi che si insedia in pratica senza mandati il che può essere anche visto dal punto di vista positivo sostanzialmente ma io credo che da Messina in poi invece un dibattito che già affronti magari in modo polemico Fondo andare sempre tutti d'accordo non è un gran mettono perché finisce che poi il livello di mediazione
Inadeguato sostanzialmente ma che apra un primo dibattito serio quale mandato di preparazione di documento di via a questo comitato dei saggi
Secondo quale parte avrà nella Conferenza stessa
O è un comitato che prepara la conferenza e poi saluta oppure è un comitato che in qualche modo avrà un suo ruolo e quale ruolo
Solo questo sole in termini di procedura rispetto a venendo nel merito solo due osservazioni
O elementi forse aggiunti è indubbio che a me sembra che in generale oggi a assistiamo ad una
Situazione diciamo un po'di scontento dell'opinione pubblica europea e mi sembra che c'è un po'a questo modo di si diffonde in questo modo di guardare a Bruxelles a mercanti e tecnocrati
Perché io credo in qualche modo anche nel Trattato di Maastricht e quindi poi di conseguenza manca una gamba sostanzialmente importante a tutta questa costruzione chela cambia più eminentemente politica
Io non sottovaluto ovviamente ha fatto l'importanza dell'unione monetaria e ci mancherebbe altro dico però io una prima domanda e che faccio a lei
Ed è è esattamente questo come possiamo pensare ha da ad una unione monetaria senza unione economica dico in nel giro di poco tempo e soprattutto come possiamo pensare ad un'unione economica senza un governo politico della situazione
Questo io non credo che quando dell'orrore parlava del governo
Del diciamo del Governo economico dell'Europa implicasse alle riunioni dell'Ecofin
Credo e mi auguro che implicasse forse ben altro introspettiva e in effetti e a me sembra che forse uno ruolo anche in questo campo un ruolo di governo di tutta questa materia mi parrebbe che debba essere assunto in modo più deciso dalla commissione in un al quadro istituzionale dell'Unione profondamente diverso dal dall'attuale
Allora
Se questo è l'ipotesi e quindi di avanzamento rispetto all'Unione politica e per me non è per noi fosse dalle e che non è solo un problema di avanzamento e che estremamente in ritardo rispetto ad altri settori
A me sembra che forse chi è più ha dentro e chi ha più Chiarotti dettagli ai percorsi per l'unione monetaria
Non entro qui nel dibattito se Italia sì Italia no ma insomma
Di e procede i processi dell'unione monetaria non può non pensare ad un'Unione economica altrimenti non si regge e che tutto questo impianto non può reggersi con l'Ecofin cioè non può reggersi francamente su una situazione in cui lei istituzioni e anche la trasparenza delle responsabilità siano chiare a livello europeo io credo che uno dei problemi che all'opinione pubblica in qualche modo che abbiamo anche loro veramente che ci lavoriamo
è un certo tipo di mancanza di chiarezza e di trasparenza di e chi prende le decisioni
In parte è la commissione del Consiglio
è la codecisione col Parlamento perché la varietà delle procedure e dei
E delle Politiche tra la quelle politiche comuni e le altre implica obiettivamente un dato di poca affidabilità e in qualche modo un dato anche di scetticismo no di diffidenza
Ricordo una volta il Presidente
Amato disse una cosa che mi mi colpi molto io da cittadino italiano europeo non mi sento molto più garantito dalla sola Bundesbank
Sicuramente grande mastodonte eccetera ma servono un contrappeso politico e di procedura
Democratica della formazione del controllo evidentemente anche dell'economia non è che diverse il nel governo dell'economia
In quanto tale mi rassicuri più di altro rispetto ad una dialettica di partecipazione
Il secondo punto e che secondo me lo stesso dibattito che lei peraltro a che è molto presente nel rapporto tra allargamento e approfondimento adesso non entro nel diciamo nelle varie varietà a a geometria variabile a due velocità eccetera dico che lo stesso problema dell'allargamento che ormai è alle porte ed è un un mi sembra irreversibile
E non mi pare possibile senza una revisione profonda del Trattato di Maastricht
Mi sembra che un trattato previsto con tutte le modifiche
Per sei Stati e che adesso è a Doha dodici è stato poi adesso è a quindici e che già così a meccanismi come dicevo prima farraginosi che
E in me immaginiamo di un allargamento a trenta senza che profondissima avente gli stessi meccanismi vengano rivisti con una mi pare
Inserimento di le le ed elemento fondamentale politico dove per politica si intende
Giustamente come lei diceva da una parte le decisioni a maggioranza che questo implica l'assunzione di responsabilità trasparenza eccetera eccetera mai implicava mio avviso se pensiamo al
Nel due mila agli inizi del due mila a un'Europa trenta Paesi implica una modifica profonda dei cardini del trattato e io credo che la conferenza del novantasei debba essere l'inizio di una riflessione profonda della modifica altrimenti succederà
Semplicemente che se non ci avremmo pensato a modificare il meccanismo e ci troveremo un bel giorno a trenta dove si scoprirà che l'Europa politica non è possibile
E quindi ci troveremo con una grande zona di libero scambio come forse qualcuno ha sempre voluto dall'inizio avrà ottenuto il suo scopo ma forse noi che avevamo un altro non dobbiamo credo io
Cedere nella trappola e non cominciare a dire alto e forte che dal novantasei per il novantasei dal novantasei una revisione profonda e necessario per garantire un'Europa oppure
Un ultimo elemento che vedo chiuso
La posizione a pilastri poco consentitemi di immagine di dire che i tempi delle dei vari Paesi delle loro economie dei loro adattamenti sono senz'altro possono essere diversi e quindi possono avere un talmente ma il quadro istituzionale deve essere unico
Io credo che il problema del continuare con gli occhi in auto oppure con cioè credo che sia proprio
Intini inaccettabile c'è il quadro istituzionale deve essere unico i tempi
Di maturazione o di
Effettiva adesione a questo tipo di politica possono essere discussi ma il quadro istituzionale le Pauline minimo Latilla Chicco Militaire cioè il minimo delle politiche che sono comuni devono essere comuni foto tre quattro va bene alcuni Paesi faranno un'altra strada
E in questo senso
Io credo che già nel novantasei prova anche per dare un segnale siamo tutti appassionati credo in questa sala
Non solo di Europa ma di politica estera comune dell'Europa e di politica di difesa comune dell'Europa e che uno dei problemi dell'opinione pubblica la scarsa presenza
è dell'Europa sulla scena internazionale in termini di efficacia
E sarà certo difficile arrivare al novantasei anzi qui nessuno si illude più di tanto per avere una politica estera comune una politica di difesa comune nel novantasei
Però consentitemi un suggerimento forse per andare in questa direzione e che ho maturato in questi pochi mesi di attività sul suo in campo umanitario
E in campo umanitario io Costanzo semplicemente che l'aiuto umanitario che pure mille cinquecento miliardi di lire
E di cui credo dovremmo anche in termini di efficacia andare orgogliosi non ha menzione nel Trattato di Maastricht
Costato che non è stato stupendo ovviamente fanno una scelta politica che e condividono non solo perché in qualche modo la gestiscono ma io credo che debba trovare la politica umanitaria comune e proprio questo sto pensando specialmente parte affrontandolo da questo punto di vista una menzione rilevante nell'ambito di una revisione del trattato altrimenti manca persino una base legale la parte giuridica perché mai sostanzialmente e a norma di quale articolo del trattato l'Europa faccia fortunatamente dico bene fortunatamente una politica umanitaria
Forse può essere questo senza essere troppo ambiziosi ma forse può essere questo un primo filo da tirare in termini di politica virgolette estera comune che può forse
Dare in un impulso ad un'accelerazione di quell'altro su questo credo di voler
Di aver disdetto le mie riflessioni sperando che insieme possiamo intanto abitare l'approccio minimalista alla conferenza del novantasette grazie
Collina io non vorrei dilungarmi nel commentare darei subito la parola all'onorevole Boniperti
Montesquieu
Ammette
Già
Prego
Sia Lammers cari amici
Io non sono un politico di professione
Sono uno sportivo che ha avuto modo di conoscere grazie allo sport
Realtà diverse di Paesi molto diversi fra loro e posso testimoniare grazie alle esperienze vissute
Che lo sport sta affratellano sa affratella re e unire indipendentemente dalle divisione in Stati nazionali sovrani
Non lasciamoci condizionare nel nostro giudizio tagli esempi negative delle violenze greca gratuite che esistono nello sport come nel resto della società
Girando l'Europa per ragioni legate alla mia attività ad esempio ho avuto modo di conoscere e frequentare le ricche metropoli occidentali
Così come le sue desolate realtà dell'Est europeo e ovunque ho potuto constatare che l'attività sportiva unisce anche nei momenti più difficili
Oggi però dobbiamo guardare al futuro della nostra Europa con un ottica diversa compose progetti concreti
L'obiettivo per noi ma soprattutto per i nostri figli deve essere quello di realizzare finalmente una comunità europea intorno intesa come una vera e propria federazione di Stati sul modello degli Stati Uniti d'America
Con il primo gennaio del novantasei l'Italia assumerà la presidenza di turno dell'Unione Europea il nostro Paese ha quindi oggi una grande responsabilità
Se vuole arrivare a questo appuntamento con le carte in regola occorre infatti che in tempi brevi le forze politiche italiani non perdano di vista l'obiettivo della partecipazione dell'Italia alla scadenza prevista del Trattato di Maastricht per la creazione dell'unione monetaria europea
Quest'ultimo quest'ultima come noto dovrebbe entrare in vigore a partire dal primo gennaio novantasette o al più tardi entro il mille novecentonovantanove
Condizione perché ciò avvenga è che l'Italia dia corso necessario risanamento economico finanziario rassicurando i partners europei sulla nostra volontà di rispettare i parametri previsti dal trattato
Se sarà così anche il nostro Paese al pare di Germania e Francia protratto far parte del nucleo federale che sta nascendo intorno ai Paesi fondatori della Comunità europea
La Germania ha già espresso a questa volontà come il documento del settembre scorso della CPU crederci SV
Mentre l'impegno francese è stato ancora recentemente ribadito sia dal governo che dai più autorevoli candidati alla presenti alla Presidenza della Repubblica
Di fronte a queste iniziative che coinvolgono i governi dei principali paesi europei ci si deve attendere un ruolo ugualmente attivo del Parlamento europeo
E notti infatti che a partire dal novantasei
Inizierà anni i lavori della Conferenza intergovernativa incaricata della revisione del trattato di matrice per tener conto dell'ingresso di nuovi Stati e della necessità e della necessità di assicurare un film un efficace governo democratico delle istituzioni comunitarie
Occorre pertanto che il Parlamento partecipi a questi lavori con una propria proposta costituente
Che prevede l'attribuzione di maggiori poteri all'Assemblea di Strasburgo e la trasformazione dalla Commissione europea in un vero governo democratico dell'unione europea
L'Europa deve trasformarsi in una federazione efficiente solo così troveremo nuovi posti di lavoro solo così troveremo una stabilità economica collettiva e garanzia di pace sociale ITIS solidità sul piano finanziario
Non possiamo permetterci di rinviare ancora o di fallire del nel progetto di unità europea che ha già subito troppe rallentamenti
L'unità e anche il modo più efficace forse l'unico per eliminare i focolai di guerra alimentati dalla rinascita dei nazionalismi e per garantire la pace
Quindici nazioni ricche di storia di risorse e di potenzialità economiche politiche enormi anni e devono avere la forza per creare una vera e propria comunità di popoli ed è un'occasione ghiotta non perde pena una retrocessione collettiva nella panorama mondiale
Per quanto riguarda in particolare l'Italia sono convinto che l'instabilità monetaria e economica attuale non rifletta in concreto la nostra realtà
Paghiamo a una classifica e consentitemi un paragone sportivo di serie B
Mente potremmo militare la serie a sì come ho detto prima sapremo adottare gli opportuni provvedimenti finalizzati a ridare al nostro Paese il tradizionale l'uomo ruolo di guida dal processo di unificazione europea ricordiamo infatti che il diciotto luglio del novantanove l'ottantotto per cento degli italiani si è espresso a favore della Federazione europea
Perché l'Italia non ha nulla da invidiare a colossi come Germania e Francia e nell'Europa federale e pronta ad assumersi le responsabilità che le competono
Il movimento Federer federalista europeo sta attuando tutto il suo impegno perché ciò avvenga in questo convegno è uno dei tanti stimoli che tengono vivo l'interesse nazionale sulle scadenze prossime affinché la storia i cittadini cd omicidio ricordi materia positiva
Grazie saluto a tutti i presenti e a offrire sempre
Grazie grazie molte all'onorevole Boniperti la parola all'onorevole Fassa
Prego
Sa
Ringrazio anch'io movimento federalista per la cortesia dell'invito
E anch'io come il collega Boniperti avevo preparato una relazione che esporrò sinteticamente e che trucca guarda caso taluni dei punti
Così ampiamente illustrati da chi mi ha preceduto
Per maggiore chiarezza espositiva lassù dividerò in tre parti
Nella prima mi permetterò di evidenziare taluni nuclei problematici della costruzione dell'Unione Europea per ciò che l'Unione europea attualmente che ho avuto modo di riscontrare nella mia peraltro assai Preve esperienza di parlamentare europeo
Nella seconda cercherò di evidenziare taluni mutamenti a cui mi pare soltanto a livello europeo si possono fare fronte e nella terza cercherò di individuare talune cose da farsi
Vediamo dunque alla prima parte e cioè alcuni nuclei problematici attinenti alla costruzione dell'Unione Europea
A me sembra che possano essere individuati in cinque punti fondamentale il primo un crescente senso di disillusione sul potenziale del Trattato dell'Unione Europea
Cioè il malcontento nei confronti degli accordi di Maastricht poggia stranamente su due considerazioni antitetiche fra loro
C'è chi li considera troppo vincolanti e troppo limitativi della sovranità degli Stati e c'è invece chi li considera una riforma tutto sommato timida appena abbozzata e lasciata a metà
La verità credo è che l'Europa disegnata da Maastricht sembra essere nata all'insegna del motto italiano vorrei ma non posso
Lo spirito europeistico da un lato è stato normativamente concretizzato al limite massimo della sua espandibili ITA in quelle situazioni politiche ma nello stesso tempo tale espansione è stata circondata da mille cautele come è dimostrato dalla macchinosità stessa delle procedure in esso previste onestamente l'europarlamentare quando partecipa alle procedure
Con cui contribuisce a decidere insieme con la Commissione onestamente molto spesso non si rende nemmeno ben conto di a che punto sia la pratica e questo perché perché è mancata una riflessione concettuale prima ancora che una volontà politica e cioè non ci si è chiesti io credo sei l'Unione europea debba rappresentare un rappresenti l'ultima fase della crisi della forma stato nazione ovvero se rappresenti la prima fase del suo definitivo superamenti
Secondo non quello problematico
E lo scarso livello di attuazione in concreto dei precetti comunitari in particolare per quanto riguarda l'Italia e sottolineo in concreto da qualche anno il nostro Paese fa una volta all'anno una legge la cosiddetta legge comunitaria che fa diventare automaticamente diritto interno tutto quel Tirinto comunitario chi sono i regolamenti le direttive cosiddette auto esecutive che
Non opera già direttamente nell'ordinamento giuridico italiano
Ma voglio dire fare una legge che automaticamente converte in norma italiano la norma comunitaria non significa poi assolutamente che queste norme siano in concreto praticate ad esempio dalla nostra pubblica amministrazione o dei nostri tribunali personalmente nella mia assai privi attività di procuratore legale e di praticante in uno studio legale
Non ho visto mai citare da avvocati
Regolamenti o direttive dell'Unione Europea cioè il loro tasso di ad ma questo per la semplice ragione che dal momento che nel processo civile valgono le norme che illegale mette davanti al magistrato ne deriva qual è la logica conseguenza che queste vengono poco attivate perché poco sono conosciute
Non parliamo poi della nostra pubblica amministrazione
Terzo vi è stato un atteggiamento piuttosto conservatore probabilmente non avrebbe potuto essere altrimenti ed è un ulteriore nucleo problematico nell'uso dei nuovi meccanismi istituzionali previsti da Maastricht in particolare la politica estera e di sicurezza comune e quella attinente agli affari interni alla sicurezza pubblica tralascio qui tutta una serie di argomentazioni che si potevano portare a corroborare questa tesi
Vi è poi un quarto nucleo problematico che è quello su cui si è soffermato il
Rappresentante tedesco e cioè la considerazione che i parametri dettati dagli accordi di Maastricht consentono oggi di stabilire con sufficiente grado di certezza
Se uno Stato europeo e o non è idoneo ad un più spinto processo di integrazione
E proprio questa novità
Jacco rimaste sotto sotto questo profilo hanno avuto un aspetto indubbiamente positiva se prima ci si poteva genericamente definire europeisti
E
Si poteva come dire non pagare il taxi
Con questo trattato le cose sono cambiate perché misurabile il
Euro quello del nocciolo duro della servitù liti dell'Europa a geometria variabile
E queste varie dottrine sono animate da un unico motivo conduttore che cioè i Paesi in grado di rispecchiare gli accordi di rispettare gli accordi di Maastricht non devono fermarsi ad aspettare gli altri
Devono invece procedere più avanti tutti assieme al fine di creare quell'ente sovranazionale davvero sovrano cui a poco a poco verranno accostando sì gli altri
E il tema della cosiddetta Europa a due velocità meglio credo sarebbe parlare di Europa integrazione variabile
Ora su questo punto io non credo che bisogni drammatizzare come molti hanno fatto in Italia perché per la verità dacché esiste l'Unione europea so al suo interno erano previste delle norme per cui certi Paesi attuavano prima certi altre attuavano dopo
Non è questo il vero problema
Va peraltro evidenziato questo che in tutta la normativa euro P ER vigente
Le norme che consentono l'integrazione variabile
La stabiliscono come l'eccezione e non come la regola e le stabilità stabiliscono come strumentale ad una migliore integrazione fra gli stati
Quindi sì a qualunque integrazione variabile che abbia in primo luogo un carattere transitorio e in secondo ruolo che stabilisca S. strumentale alla uguale velocità per tutti
Infine l'ultimo punto problematico è il venir meno del dibattito sul federalismo
Di federalismo per esempio in Italia si parla tantissimo per quanto attiene alla riorganizzazione in Terna dello Stato ancorché io mi sia divertito a censire i vari significati con cui il termine federalismo viene usato nel dibattito politico italiano e sono almeno nove
Alcuni dei quali assolutamente antitetici fra loro a livello europeo peraltro non si parla molto di Europa federale
Ora nello stesso tempo e vengo alla seconda parte del mio intervento stanno venendo dei mutamenti soprattutto nell'ambito economico nell'ambito delle comunicazioni che rendono sempre più urgente
L'attivazione l'integrazione comunitaria indipendentemente quasi dalla volontà degli Stati
Basterà ricordare che già adesso moltissimi rapporti economici rilevanti non sono più disciplinati dal diritto di alcuno Stato nazionale perché le parti contraenti possono scegliere o di farsi il loro diritto da sei
Ovvero possono scegliere il diritto di uno Stato di riferimento che però diventa non più il diritto di uno Stato sovrano ma il puro e semplice strumento consortile
Fra parti che instaurano fra loro dei rapporti che più che internazionali sono ormai trans nazionale in secondo luogo nel campo delle telecomunicazioni
Nonostante tutto il parlare che se ne fa in Italia credo che ormai l'esistenza della possibilità di collegarsi via satellite con le televisioni e l'esistenza delle reti telematiche che consentono con un personal computer
Pagando la bolletta del telefono in buona sostanza di collegarsi con le banche dati di tutto il mondo rendono abbastanza risibili di tentativi
Del nostro Parlamento di porre in essere normative contrari al monopolio della informazione so di essere in controtendenza rispetto al punto di vista del mio partito ma amicus Plato sed Magis amica veritas
Ed è qui che l'unione europea deve entrare in campo riponeva non è che lo Stato non debba disciplinare queste cose e semplicemente che lo Stato nazionale e inidoneo
A disciplinarla
E lei che forse il professor Monti poi potrà correggere ma è venuta meno la tradizionale identificazione fra Stato e mercato almeno per le cose rilevanti
Ultima parte il da farsi
E quindi a farsi lo divide in due sezioni la prima abbastanza veloce cioè se si rimane all'assetto normativo attuale ecco due cose andrebbero fatte probabilmente e c'è un'armonizzazione dei regimi tributari degli stati membri perché
La loro mancata armonizzazione si presta a fenomeni illegali di elusione fiscale
E la seconda lo spezzare il legame di complicità che oggi ancora intercorre fra governi nazionali e grandi imprese private un po'in tutti gli Stati d'Europa ed in particolare in quelli chissà perché che sarebbero idonei a entrare nell'Europa di Maastricht sotto il secondo profilo il da farsi io credo ad alcune misure la prima unificare il metodo elettorale del Parlamento europeo oggi i Parlamenti europei nascono dalla sommatoria di parlamentare dei di elezioni nazionali che si svolgono con i metodi più disparati che dà luogo grosse ingiustizie io personalmente sono per la regola proporzionale
Per la semplice ragione che il Parlamento europeo non propriamente esprime un Governo sì teoricamente potrebbe anche togliere la fiducia alla Commissione di cui abbiamo qui due autorevoli rappresentanti ma di fatto le maggioranze richieste sono tali che almeno da questo punto di vista possono dormire i loro sono i più che tranquilli
Ora è non solo io non credo che mai il Parlamento europeo esprimerà propriamente un governo e spiegherò poi il perché
Il secondo a cosa da fare è rafforzare la politica estera e di sicurezza comune la terza il costituire uno autorità europei al per le telecomunicazioni
Cosa che credo consentirebbe anche all'Italia di uscire da un'impasse in cui qualunque cosa si abbia dire su questo argomento sembra strumentale a biechi interessi partitici nazionali temo che lo sia anche
Riformare la Presidenza del Consiglio della Commissione credo che sia una quarta cosa da farsi in particolare perché l'allargamento dell'Unione Europea come ha sottolineato prima il commissario Bonino
Imporrà
Esigenti rispetto di esigenze più pronunciate di continuità nella presidenza al fine di dare una maggiore unidirezionali da ai lavori dell'Unione europea e infine rafforzare il federalismo
Pervenendo io credo gradualmente ad una vera e propria presidenza dell'Unione Europea
Il cui punto terminale dovrebbe essere l'elezione di un presidente dell'Unione Europea con i poteri più o meno corrispondenti a quelli dell'attuale presidente della Commissione direttamente a suffragio universale
Che potrebbe passare attraverso una serie di passaggi come ad esempio un collegio di grandi elettori rappresentata tutti dei parlamenti nazionali
Un letto dal Parlamento europeo o eletto dal Parlamento europeo e dei parlamenti nazionali ma il punto di caduta credo dovrei più opterei nella situazione attuale per un'elezione Parlamento europeo e i Parlamenti nazionali
Punto di caduta potrebbe essere davvero l'elezione popolare diretta e non per ragioni retoriche ma perché perché il tipo di problemi che si tengono ad affrontare a livello di unione europea stante l'attuale normativa sono problemi che molto spesso difficilmente vengono risolti da un'assemblea parlamentare in quanto richiedono una rapidità di decisione Tuna tecnicità dell'approccio che di fatto impone un regime presidenziale Opara presidenziale attualmente il regime dell'Unione Europea e vagamente simile a quello di una monarchia costituzionale pure in quel posto verrà e c'è un pool di governi che designa il presidente della Commissione i commissari
Ma
Difficilmente un parlamento per esempio eletto con la proporzionale e quindi con maggioranze parlamentari molto variabili riuscirebbe Agis a creare dei governi duraturi
L'applicazione di un metodo maggioritario rischierebbe di creare dei ghetti democraticità o il prevaricare dei paesi più forti a scapito di quelli più deboli
Un presidente eletto direttamente che designa se lui la Commissione il cui mandato non fosse rinnovabile onde evitare pericolose concentrazioni
Credo possa essere nel medio-lungo periodo una ipotesi di soluzione non credo infine che l'Europa a due velocità abbia alcunché a che vedere col problema del federalismo questo dico perché non ci vedo alcun collegamento logico
Un conto è dire l'Europa a due velocità perché alcuni Paesi possono entrare negli accordi nell'Europa di Maastricht e altri no
Ma in realtà il federalismo io credo sia l'esatto contrario cioè il federalismo presuppone un'autorità federale
Che possa decidere con poteri di governo su un minimo comune denominatore in cui tutti gli Stati dell'Unione europea sono coinvolti
Dopodiché sì alcuni Stati dell'Unione sono in condizione di realizzare ulteriori cose rispetto a questo minimo comun denominatore ben venga
Perché federalismo e separazione dei livelli di governo mentre qui di fatto si assiste ad una specificità di alcuni Paesi che fanno alcune cose altre non le fanno cioè l'esatto contrario del governo federale per simile a un modello confederale grazie
Onorevole passa chiamare questo punto il commissario Monti pregandoli di rivolgere rivolgendo agli anche un particolare saluto di benvenuto
Grazie presidente
Io desidero esprimere tutto l'apprezzamento al Movimento federalista europeo per avere promosso questo incontro
E l'ammirazione all'onorevole Lammers per quello che ci che ci ha detto mi pare che sia chiaro a tutti noi che gli sta avendo un ruolo davvero fondamentale nella costruzione del futuro dell'Europa
Vorrei prima di tutto riprendere un'osservazione dell'onorevole Lammers sul rapporto che si è stabilito tra la Germania
E il resto dell'Unione Europea attraverso il Trattato di Maastricht o per meglio dire attraverso il modello economico sociale che Maastricht propone l'Europa ha adottato le linee del modello economico sociale tedesco
Questo va credo detto chiaramente e io condivido quello che ha detto al riguardo non onorevole Lammers e cioè che questo non è avvenuto per pressione della Germania
Ma per una sorta di imitazione di un modello che ha dimostrato di funzionare e questo prima del Trattato di Maastricht è della seconda metà degli anni ottanta la graduale adozione da parte della Francia
Da parte dell'Italia da parte della Spagna dei vari pezzetti del modello economico sociale tedesco il mercato la concorrenza
La solidarietà sociale certo ma non attraverso il disavanzo pubblico
La disciplina di bilancio la stabilità monetaria l'indipendenza dalla banca centrale poi è venuto il Trattato di Maastricht perché senza chiamarla così a eretto ha trattato la Sociales ma virtù charter del modello tedesco
Quando è apparso nel settembre il documento Lammers scioglierle
Non tutte le reazioni in Italia sono state negative mi ha fatto piacere che l'onorevole Lammers l'abbia voluto ricordare io devo dire mi ero ero tra quelli che si erano pronunciati positivamente sulla lucidità del disegno che cercava di conciliare approfondimento e allargamento avevo solo osservato grosso errore aver menzionato i Paesi che forse non ce la faranno per la seconda fase
Per la terza fase in retrospettiva mi chiedo se non ci fosse stata quella menzione dei paesi ci sarebbe stata la stessa attenzione di opinione pubblica non lo so
Sulle due velocità o contermine che mi piace molto di più sulla che Hernan ovvero fa
Mi pare che su questo tema si stia passando giustamente da una visione imperniata sul prestigio ha una visione imperniata sugli interessi
Per quanto riguarda il prestigio io ho trovato che in settembre siano state un po'fuori luogo determinante reazioni
Perché la integrazione europea è spesso proceduta a due velocità e spesso i Paesi nella seconda velocità per l'integrazione sono stati nella seconda velocità di proposito perché non si ritenevano maturi per la prima l'Italia nella integrazione monetaria e finanziaria è stata di sua scelta in seconda velocità fino al mille novecentonovanta per quanto riguarda i movimenti di capitale
è stata a lungo nella seconda velocità perché ha scelto di avere una banda del sei per cento e non del due venticinque per cento in questo momento è fuori dall'accordo di cambio
Spesso l'attenzione si concentra su cosa accadrà in futuro se si sarà o no nella prima o nella seconda velocità
E si rischia di perdere di vista il presente da questo punto di vista so che il governo italiano sta facendo tutto per recuperare sul piano tecnico ma dobbiamo osservare che dalla mezzanotte di oggi per quanto riguarda un aspetto che non è comunitario che intergovernativo e che è quello dell'accordo di Schengen l'Italia non sarà io credo solo per qualche mese nella prima velocità nella quale si troveranno sette Stati membri dell'unione
E ma dicevo l'attenzione si sta portando al spostando sul piano degli interessi e in termine di duplice velocità in questi ultimi mesi mi pare che sempre di più nei paesi della caverna poi troppa le imprese si stiano chiedendo ma sarà poi bene lasciare fuori le monete così libere di fluttuare verso il basso degli altri paesi
E cosa più pericolosa nei Paesi le cui monete svalutano qualcuno comincia a chiedersi ma sarà poi bene cercare di entrare nella prima velocità o non si sta meglio così
Ecco a me sembra molto importante sottolineare come i benefici della svalutazione anche se in questa occasione per Italia Regno Unito Spagna
Sono stati più prolungati del solito perché più virtuose sono state le politiche economiche fatte all'interno da questi Paesi
Prima o poi questi benefici dalla svalutazione finiscono intanto c'è un impoverimento reale col peggioramento delle ragioni di scambio e quindi a mio parere rimane l'interesse ad entrare nella Europa a cambio fisso e nella unione monetaria ma senza attenuare la convergenza bensì avendo superato l'ostacolo dei criteri di convergenza e mi permetto di osservare che il concetto di convergenza andrebbe secondo me sempre più esteso non solo a all'Unione economica monetaria
Ma anche alla convergenza di cui i diversi Paesi danno prova nell'attuare veramente il mercato unico
E dopo avere detto credo tante cose sentite positive sul sul sulla Germania mi sia consentito di osservare che per quanto riguarda il la trasposizione delle norme relative al mercato unico europeo la Germania è un po'in ritardo e ci si aspetta che acceleri auto avuto certo difficoltà essendo stata così impegnata nella riunificazione e avendo una struttura federale che complica le cose ma credo che possiamo dire di aspettarci dalla Germania una accelerazione in questo Campo
Conferenza intergovernativa condivido molte cose dette dalla mia collega Emma Bonino
Credo che unione politica politica estera e della sicurezza comune saranno i temi dominanti per quanto riguarda l'Unione economica monetaria chiedo a lei onorevole Lammers sviluppando quello che lei ha detto da una parte viene voglia di dire non tocchiamo niente di ciò che economico e monetario perché se no si riapre il vaso di Pandora sui criteri di convergenza io non sarei favorevole a questo
D'altra parte se vogliamo passare da un mercato unico che funziona abbastanza bene a un mercato unico che funziona veramente bene
Certi temi di armonizzazione fiscale andranno pure affrontati e con la regola dell'unanimità è difficile fare grossi passi avanti mi chiedo se questo non vada considera infine ultimo punto l'onorevole l'ANAS ha ricordato la tradizione federalista italiana
Io vorrei semplicemente dire che l'Italia qualche volta in questa fase si sente in ritardo nel processo di
Si sente in ritardo nel processo di integrazione per certi aspetti lo è davvero
Ma dovremmo credo ricordarci che abbiamo un grande assente in questo momento la materia prima più scarsa in Europa nel processo di integrazione e l'opinione pubblica favorevole all'integrazione europea i sondaggi mostrano che l'Italia ha una percentuale di favore all'Europa molto grande
Se onde richiamo questa percentuale con la popolazione è in Italia gran parte della materia prima di opinione pubblica favorevole all'integrazione europea si dirà è un favore un po'poco pragmatico non ci si rende conto di quali sono le conseguenze in termini di comportamenti pratici che occorrerebbe adottare
Però mi chiedo
Cambiare la finanza pubblica per migliorarla è una grossa impresa
E l'Italia questo deve attendere
Ma cambiare l'opinione pubblica che in altri Paesi non è molto provò europeista in questo momento e farla diventare pro europeista è un'impresa forse ancora più difficile noi almeno questa non dobbiamo con grazie
Benissimo ringraziamento commissario Monti lucidissima contributo che ha voluto portare a questo nostro dibattito e è nostra ospite il senatore Caputo che noi il Movimento Federalista Europeo ha pubblicamente attaccato ma siamo molto lieti che il senatore Caputo siepi oggi con noi e che posso partecipare a questo dibattito di chiedermi volere interventi
Prego
Buongiorno io credo che bisogna partire da un punto di vista ha molto preciso in Italia siamo tutti europeisti dice chi ritiene di poterlo essere
Al di là delle possibilità
Pratiche di realizzare l'Europa in questo momento cioè chi guarda a questa realtà e dice
Facciamo quello che in questo momento possiamo fare per questo in un articolo forse esagerando un po'affini giornalistici io ho definito l'esercizio del novantasei come il più difficile dopo la quadratura del cerchio
In altre parole noi Hutchison in cinque anni dalla firma del Trattato di Maastricht troviamo rimettere mano alla costruzione europea
Questo che era già previsto dal Trattato stesso evento una certa misura forse lo è anche di più in seguito agli sviluppi che ci sono stati in questo quinquennio perché dobbiamo rimettere mano a questa costruzione primo perché a Maastricht tutto sommato ci si concentrò quasi esclusivamente sull'Unione economica e monetaria
Ai inviando a una seconda fase la costruzione degli altri due pilastri non meno importanti cioè la politica estera e di sicurezza comune e la cooperazione in materia di giustizia e di sicurezza interna compiti che dobbiamo affrontare adesso non a dodici ma a quindici e dopo l'ingresso di tre nuovi partner sulle cui idee in materia di federalismo
Anche di politica estera e di difesa forse ci si fanno alcune illusioni
Il secondo motivo e che abbiamo cambiato la faccia dell'Europa nel frattempo so benissimo che già nel novantuno era accaduto il muro di Berlino che si preparava l'evoluzione cui assistiamo adesso nell'Est europeo però non al ci si rendeva ancora conto dell'ampiezza di questa evoluzione
E delle sue conseguenze
La conseguenza prima è stata che ci viene Offerta una occasione straordinaria probabilmente unica un treno che passa una sola volta nella vita per abbattere definitivamente concretamente quella barriera che aveva diviso però quasi un un mezzo secolo l'Europa chi in due
E
Che bisogna Pera a fare posto a questi nuovi partner che balla che bussano alla nostra porta
Cambiare molte delle regole molti dei dell'accordo molta della cornice che era servita egregiamente per l'Europa sei
Desidero vita bene per l'Europa dodici
Serpeggia un po'meno per l'Europa quindici certamente non può stare in piedi così come per un'Europa a venticinque o trenta come si pensa che avremo Etò la fine del secolo o poco dopo
Inoltre ci siamo resi conto che la mancanza di una politica estera e di sicurezza comune e forse oggi la cosa più sentita dagli europei
Gli orpelli
Hanno o si sono gradualmente avvicinati anzi a ASS assuefatti
Ai vantaggi che gli ha portato le le vuoto economica ci speravano ma non sono proprio sicuri non meno non tutti ne sono sicuri che l'unione monetaria gliene porterà degli altri
Certamente hanno sentito molto forte
E molto traumaticamente il fatto che di fronte alle nuove emergenze internazionali che si stanno profilando pochi si sono già profilate l'Europa come entità politica e impotente
E qui io vorrei introdurre un primo elemento di direi di di rottura
Cioè oggi mentre sull'Unione economica e monetaria ci sono non solo delle difficoltà da parte italiana su cui tornerò in un secondo tempo ma anche delle perplessità dalla parte della Gran Bretagna
Da parte della Danimarca e anche della Finlandia e forse anche della Svezia
E da su un sulla necessità di una politica estera comune io ho constatato durante la mia breve permanenza al ministero degli Esteri
Come sottosegretario agli affari europei una volontà pressoché unanime cioè cento da parte di tutti i paesi europei la coscienza che l'Europa deve trovare un modo di però farsi sentire di più soprattutto nelle cose che la riguardano da vicino
Quindi lì questo mi sembra dei tre punti oggi chi dei tre pilastri oggi quello che potenzialmente può crescere con maggiore facilità e io credo che in una posizione difficile come sarà la conferenza intergovernativa del novantasei su questo dobbiamo fare leva
E non lo dico soltanto nell'interesse dell'Europa lo dico anche nell'interesse dell'Italia perché mentre sul primo pilastro siamo abbastanza indietro
Che se non mettiamo la testa a partito
Credo che in mancanza di una interpretazione dinamica come si suol dire adesso che vuol dire
Molto
Molto generosa ed elastica dei parametri di Maastricht rischiamo di rimanere molti
Fuori però molti anni ancora sul secondo pilastro
Possiamo entrare a pieno titolo fin dal primo momento
E fare parte sì vidi un nocciolo duro ammesso che di nocciolo duro sia bisogno che ci sia bisogno che non si possa fare un cerchio in cui comprendere se non tutti quasi tutti
E allora che cosa bisogna fare qua io non credo
Che ci sia ancora da parte dei singoli Stati la volontà di comunitarizzare la politica estera che un passo che forse il più lungo della gamba
Certamente c'è una volontà di andare oltre allo stato attuale e a questo ci ha poi ci hanno portato alcuni sviluppi che fosse non sarà inutile menzionare
Anzitutto la crisi jugoslava la crisi jugoslava ci ha fatto vedere
Che senza una una mente comune a Bruxelles i Paesi europei tendono andare ognuno un po'allo sbando con il risultato che si combina assai poco
Secondo
Bisogna in qualche modo affrontare il problema del nostro rapporto con la usiate oggi in qualche modo viene scopato sotto il tappeto se ne parla poco
Perché non ci si riesce bene ad afferrare che cosa sta succedendo in Russia e soprattutto non si trova il bandolo della matassa di una politica estera comune nei confronti della Russia
Terzo c'è il può fidarsi
Temo
P uno nuovo pericolo che minaccia l'Europa sulla sponda meridionale del Mediterraneo e cui qui si dobbiamo fare fonte comune perché l'interesse comune talmente evidente che nessuno lo può negare
E dove francamente con quasi con mia piacevole sorpresa ho trovato anche la concordanza dei paesi più a nord della del dell'unione che mi sarei aspettato piuttosto tiepidi questo confronto
E poi a medio e lungo lungo termine anche la a formulazione di una politica comune nei confronti degli Stati Uniti d'America una politica che oggi è in uno stato di flusso
Basata sulla sul presupposto che nulla cambi nel rapporto transatlantico dopo la scomparsa della minaccia del dall'Est
Ma acché forse tende a chiudere gli occhi di fronte a certi sviluppi interni degli Stati Uniti che non credo che dobbiamo sottovalutare
E qui mi riferisco in particolare al problema della politica di sicurezza europea
Che al al momento attuale che un un vaso di coccio
Noi il Trattato di Maastricht ha affidato la sicura politica di sicurezza europea a un organismo l'Unione Europea Occidentale che poco più di un guscio vuoto
Una una cosa che era stata tenuta così di riserva una specie di adesso
Come dire neanche di
Satellite della NATO una specie di piccola gamba europea della NATO che senza quel che la NATO di inviare che praticamente impossibilitata ad operare se non per operazioni di piccolo cabotaggio ora lungi da me e questo vorrei che fosse ben chiaro invocare lo con la costruzione della UEO in alternativa alla NATO prima sarebbe una follia
Perché comprometterebbe in maniera ulteriore dei rapporti con l'America
Che già non vi sono oggi come oggi poco più idilli agì come una volta
Ma oltretutto comporterebbe unità Investimenti nel settore della difesa di una misura tale che nessuno Stato europeo con i chiari di luna attuali sarebbe disposto ad affrontare però qualche cosa bisogna fare una politica estera comune senza una capacità militare sia pure limitata è una politica estera senza unghie senza denti
Senza voler essere ottiche è chiaro che senza di questo una politica estera vera non si può fare né io con Lavia né da nessuna parte
E allora abbiamo questa UEO che proprio durante l'esercizio del novantasei dovremmo in qualche modo integrare nelle ne nell'Unione Europea esercizio
Estremamente Complesso perché non esiste coincidenza di appartenenza cioè non è che tutti i Paesi de beh della dell'unione europea siano anche membri dell'Unione Europea Occidentale o viceversa
Al al massimo alcuni dei dei nuovi membri
Consentiranno quasi bontà loro a diventare osservatori che vuol dire quasi nulla quindi quei poco questa è una delle questioni centrali che vogliamo dobbiamo affrontare perché Mastro distesa e c'era pure scrive e qui siamo veramente molto vicini alla quadratura del cerchio bisogna combattere le tendenze neutraliste di radicate della storia di alcuni dei nuovi ebbe dei nuovi membri e nello stesso tempo contemperare la necessità di una politica di sicurezza europea
Con un buon accordo con gli Stati Uniti nell'ambito della NATO che qualunque cosa accada per almeno dieci anni si sarà indispensabile per fare le cose sue
Le cose serie
Potrei andare avanti per molto tempo ma credo che non una ma non voglio abusarne vorrei semplicemente tornare un momento sul problema del dell'unione economica monde ma monetaria e della
Richiesta ai partiti De Jong una politica europea comune fatta al suo discorso introduttivo dal presidente o si illude
Ora io non credo che manchi la volontà di una politica e di considerare l'Europa come il traguardo comune di tutti
Il fatto è che per entrare in Europa a pieno titolo e cioè nell'Europa di Maastricht a pieno titolo
Non basta sicuramente la politica estera la politica estera è semplicemente l'espressione di una politica che deve essere Tusa si muto e cioè per entrare a per a rientrare nei parametri di Maastricht
L'Italia deve cambiare non solo la sua politica fiscale non solo la sua politica Pablo a budget budgetaria non solo la sua politica sociale praticamente deve cambiare tutto
Perché il disse voi ci pensate un momento rientrare dalle centoventitré per cento del PIL come di debito pubblico
Al sessanta per cento prescritto da Maastricht che che come abbiamo appreso dall'onorevole Lamela su non ci verrà scontato neanche di un centesimo
Richiede sangue sudore e lacrime e sangue sudore e lacrime
E potrei continuare fino alle cinque e mezza sempre con questo ritornello per i non è la politica estera verso europea comune dobbiamo metterci d'accordo su tutto quello che noi facciamo in Italia
Altri venti dall'Europa di Maastricht diciamocelo francamente nonostante le dichiarazioni di volere partecipare di volere farne parte di volerne fare parte
La necessità di farne parte come ha giustamente sottolineato l'onorevole Lammers non c'è la faremo quindi la politica nella politica europea su cui dobbiamo metterci d'accordo
E tutto il resto di in funzione della politica europea
Chiudo con un riferimento al così detto terzo pilastro che fino adesso è stato molto trascurato e di cui praticamente soltanto la Germania
E è stata fino adesso una grande asse attrice con qui vorrei sottolinearlo il contributo non determinante perché non siamo in grado di dare il secondo un contributo determinante quando non facciamo neanche tempestivamente
Gli adempimenti per atecnici per entra a far entrare a far parte degli accordi di Schengen ma per lo meno con il contributo di ideologico dell'Italia conto con le resistenze francesi e conto con le resistenze inglesi che si sono piegate soltanto parzialmente al Consiglio europeo di essere quindi io credo che qui di nuovo l'Italia ha una sua carta da giocare a patto che metta la sua casa in ordine
E almeno faccia funzionare il computer di Fiumicino che incidentalmente vorrei dire qui anche perché non c'è ancora non per mancanza di volontà politica ma perché gli accordi di Schengen
Sono stati ratificati il ritardo dal Parlamento così in ritardo
Che a quel punto non dorsista non c'erano
Non si erano potuti fare gli stanze mega stanziamenti adeguati e quindi siamo arrivati come al solito con l'ultimo treno non per mancanza di volontà politica ma per mancanza di organizzazione te questo è inutile che ci torni sopra è veramente credo uno dei punti più deboli dell'Italia
Quindi cerchiamo di recuperare su questo terreno e cerchiamo sul terzo pilastro di essere insieme con gli amici tedeschi all'avanguardia perché ritengo che la la natura transnazionale del crimine già a menzionata qui
La necessità di una politica comune dell'immigrazione che si farà sentire sempre di più può più in conseguenza di delle degli accordi di Schengen
E nello stesso tempo la necessità di una armonizzazione
Di come menzionata al commissario Monti dei di politiche fiscali e anche quindi di politiche sanzionatorie se vogliamo richiede una maggiore collaborazione qua quindi non piangiamo ci addosso per il fatto che adesso siamo in ritardo
Rendiamoci conto che andare a a poco a mare in Parlamento come ha fatto lodevolmente il presidente del Consiglio Dini che noi vogliamo rispettare i criteri di Maastricht non basta per rispettarli come non basta per entrare nello SME dirlo appunto nel discorso programmatico cerchiamo di fare le cose specchietti dobbiamo fare seriamente
Ma approfittiamo delle cose dei dei punti il secondo il terzo pilastro dove siamo in grado di fare parte di un nocciolo duro non c'è scritto da nessuna parte
Che le ruote Isma'di un Paese debba essere misurato sulla sua virtù economica monetari come ha detto giustamente Mario Monti si può misurare perfino se vogliamo
Solo il consenso dell'opinione pubblica all'idea europea anche se qui consentitemi in parte questo consenso è dovuto fa ignoranza
E e a a incapacità di afferrare che cosa significa essere europei da parte di chi viene interrogato quindi non dividiamoci chine euro entusiasti eurogol scettici
Be'tutte questi animali che non hanno nessun senso soprattutto se si mettono a discutere inutilmente tra di loro cerchiamo di essere come io dico Ewok dai realisti uguale diamo l'Europa in faccia come rendiamoci anche conto che difendere i propri interessi nazionali in Europa non è un delitto perché lo fanno tutti i Paesi quando noi abbiamo combattuto abbiamo sfidato anche il Parlamento europeo per farci ridurre l'ammenda sulle quote latte siamo stati schedati ma io credo che di il contribuente siano stati ben felici di avere risparmiato mille duecento miliardi quindi non diciamo che i difendere gli interessi dieta nazionali in Europa è un peccato è una cosa che rientra nel gioco bisogna difenderli fino a un certo punto cioè fino a quando non entrano in conflitto con interessi più grandi però non farlo che è una cosa a dir poco suicida grazie
Senatore Caputo la parola al senatore giuridico vizio
Grazie prego scusate posso parlare è questo il motivo
Benvenuti
Ma innanzitutto voglio dire che
Io sono istituzione no
Dicevo innanzitutto una informazione su il mio ruolo in Senato il federalismo europeo
Mi sono assunto il compito su invito del Movimento federalista europeo di costituire l'intergruppo parlamentare federalista europeo in Senato reti ho piacere di comunicare anche se queste cosa già avvenuta
Da da qualche settimana anche il l'intergruppo esiste e funziona è cominciato a lavorare
L'altra l'informazione relativa a un altro ruolo affinché che quello nella unione interparlamentare cioè quel gruppo che prevede il rapporto tra il Parlamento italiano e i parlamenti di altri paesi
E la prima cosa che ho richiesto a questo riunione del pool interparlamentare italiana
E stato di considerare
Che noi abbiamo l'Italia in questo un gruppo la possibilità di riferirci a qualsiasi Parlamento
Gli altri Paesi ma non è mai stato prevista un rapporto tra il Parlamento italiano e il Parlamento europeo
E allora ho chiesto l'ho chiesto a nome del Movimento federalista europeo che si fosche fosse istituito un gruppo sia pure sperimentale progettuale di rapporti tra Parlamento italiano al Parlamento europeo
Questa cosa è stata questa cosa sia consentito all'unanimità devo dire mi ha fatto molto piacere il presidente Martinotti presidente che è succeduto ad Andreotti
A segnalato Mac come rappresentante per questo rapporto tra i due Parlamenti centro di fare questa cosa al meglio e alla fatto ciò anche se io sono commensale amico Caputo un un tiratore d'orecchie nei confronti dei dei della politica esterna Ricucci come concepita o come io ritengo che sia concepita
Da Livio Caputo D'Antonio Martino
Ricordo che la prima questione fu quando Martino venne in Senato proprio sulla politica di Maastricht cioè sul ruolo che l'Italia avrebbe dovuto avere su sul progetto europeo di Maastricht punto e basta
E
Lamentavo come l'Italia avesse raggiunto da
Da da da quando era poi il una una stella di riferimento per i Paesi europeisti la più europeista quelle che aveva dato il referendum se ricordate valori eccezionalmente alti rispetto agli altri Paesi
Era diventata
Resta scavalcato un po'la posizione thatcheriana che sicuramente non non è particolarmente vicina amica posizione delle europeismo insomma
E
Dicevo che mi sembra di temere mi sembra di temere un femminismo ritardo
Che la posizione dell'allora governo rispetto all'Unione Europea fosse ancora quella che al molti anni fa in cui si pensava all'Unione europea come l'Europa dell'impresa con l'Europa e gli uomini d'affari per cui si vedeva l'Europeo l'Unione europea ancora troppo come se fosse il vecchio Mac cioè un servizio risoluzioni tra nazioni molto simile per struttura economica l'una all'altra che potesse appunto ricevere benefici le une e le altre da allargamenti doganali da da servizi comuni diciamo così ecco io credo che il profilo su cui dobbiamo andare sia molto più ampio
E devo dire che ha ragione Caputo sia quando dice siamo tutti europeisti in Italia sia quando dice che mancano elementi di consapevolezza in chi oggi in Europa istruttrice sono molto d'accordo su questo anche se non opportuno porre in termine negativo non accuserei di ignoranza il i il cittadino in genere che sento europeo perché credo che comunque si sulla valenza emotiva verso l'Europa che non va sottovalutato
E che lui voleva andare verso l'Europa è comunque una linea di demarcazione
Tra molti ripensare il ruolo del Paese
Ma è vero che bisogna introdurre contenuti e consapevolezza maggiore in ciascuno di noi in ciascun cittadino che crede nell'Europa perché sennò avviene come sta avvenendo in gran parte anche in Italia
Che cittadino vittima magari di modelli o di mode diverse
Possa sfuggire a questa sua consapevolezza questa sua voglia di Europa
Proprio perché non l'ha effettivamente maturata nella sua interezza e allora c'è chi pensa all'Europa dicevo prima come l'Europa dell'impresa e c'è chi pensa all'Europa come all'Europa delle nazioni e credo che anche questo sia un concetto sbagliato
Perché potrebbe ridurre a vedere l'Europa come un tavolo permanente di contrattazione in cui ogni nazione cerca di ottenere per sé quanto più possibile rispetto all'altra azione e quindi sarebbe un reintrodurre gli elementi dell'azione antismog paradossalmente a un livello di contrattazione europea quindi io dico no a un concetto alla consapevolezza che l'Europa se questo vuol dire Europa delle reazioni in questa accezione
E c'è chi vede alla consapevolezza dell'Europa nei termini di Europa dei popoli concetto molto romantico e anche questo io rifiuto perché lo ritengo arcaico
Tutt'oggi è è particolare questa visione di molti colleghi io parlo di senatori con cui mi trovo a parlare che amo tutto ciò che comincia perfette hanno questa sensibilità
Per cui si illuminano alla logica del federalismo però hanno poi il Sudoku accezione molto atipiche peculiare del concetto di federalismo spesso portandolo a assimilandola al concetto di localismo o di diversità locale
E allora
L'altro ieri proprio l'avevamo all'ambasciata del Sudafrica
Eravamo un gruppo di parlamentari e si parlava non meramente in meno ha veramente con l'ambasciatore alcuni addetti dell'ambasciata sui temi della va be'alta quindi politica non tanto economica e della democrazia quindi nel loro Paese e negli altri Paesi naturalmente nel nostro considerando che si tratta di un Paese che appena fatto delle scelte molto complesse che quindi attraversa problemi di rinnovamento democrazia molto ampi
E si parlava tutti
Come mettere insieme Pezzi di di di di Stati e di popoli di lingua eccetera molto diversi problema tipico del Sudafrica
E quando questi nostri colleghi citarlo del federalismo come soluzione non capendo che quelle esoterismo in quell'accezione avrà un significato ben diverso da quello che loro davano pieni Italia e proprio visto che correre un brivido tra tra i nostri interlocutori e poi abbiamo saputo
Che il motivo era che il termine federalismo con l'approccio federalista chissà in quale altra accezione naturalmente il Sudafrica e la bandiera degli zulu
Allora capite che pone dei problemi particolari per il sudafricano parlare in termini Federico accettare il termine federalismo questo per dire che parlare di federalismo in modo spiccio è improprio ed è pericoloso
E allora quando si parla di Europa dei popoli quando parlavano questi amici federalisti in questa accezione d'Europa dei popoli io dicevo loro che e loro sottovalutarlo l'elemento di federalismo europeo c'è un'Europa dei popoli sì ma insomma intanto dobbiamo fare rende federale il nostro Paese e gli altri Paesi liberare i popoli in un certo senso questa accezione molto romantica io dicevo loro che se
Un tessuto organizzato un tessuto di comunità
Ma se si crede nel federalismo come costruzione dal basso quindi come il federalismo europeo è e si crede in un'Europa federale o federalista
Allora ci sarà anche la possibilità e lo spazio per tutti i localismi perché proprio lo scioglimento dell'idea della l'azione dello Stato centrale d'del del vecchio concetto di nazione sì
Smaltire ebbene la più ampia idea di SDI nazione europea di Unione Europea e allora ecco che lo di dare spazio e localismi non sarebbe più elemento di disgregazione ma sarebbe una Turandot elemento di accomodamento in una Europa senza confini
Allora
Io aggiorna dico qual è la via accezione sessione che io preferisco ed è quella dell'Europa dei cittadini
Cioè un'Europa in cui ciascun abitante di ciascun paese che fa parte dell'Europa possa sentirsi prioritariamente
Cittadino europeo e non solo perché ciò lo ritiene nobile e puro ma perché comprende fino in fondo che ciò rispecchia il suo interesse
Questo è il punto far capire a ogni cittadino di ogni Paese che essere cittadino europeo non è una sua possibilità romanticamente suo diritto ebbe esattamente il suo interesse nella situazione politica economica mondiale nazionale di oggi e aggiungo su questo e concludo voglio esser lungo su questo punto un'aspirazione
Noi quando parliamo e curdi di euro per i cittadini a cosa penso anch'io penso alla necessità di introdurre un concetto
Apparentemente nuovo
Che è quello della partecipazione dei cittadini in generale alla cosa pubblica quindi alla costruzione dell'Europa
Loro partecipazione significa dare ai cittadini delle istituzioni attraverso le quali partecipare nel modo più diretto possibile
E noi viviamo in una democrazia rappresentativa che ha molti vantaggi ma che comunque costruita ancora sulla logica di un Montesquieu che non conosceva il telefono la televisione e molte altri ammennicoli dei generi che hanno cambiato abbastanza la nostra vita è fornito abbastanza strumenti innovativi al processo democratico
Essa è questo ripensamento democrazia non poteva essere fatto dal momento in cui c'era un conflitto tra blocchi perché rimettere in discussione la logica politica di uno dei due blocchi significava accedere si sarebbe sospettato d'intervento del KGB
Oggi questo non è più così oggi si può rimettere in discussione la nostra democrazia perché diventi una democrazia più partecipate in quanto la partecipazione la migliore ricetta contro qualsiasi tentazione di tipo plebiscitario
Verso l'acquisizione di quella consapevolezza del diritto e e l'interesse di essere cittadino europeo che prima dicevo
E allora io vorrei tanto che questi temi fossero recuperati e nell'Europa dei cittadini che sia un Europa economica sociale ma anche in questo senso politica
Farà l'onorevole la
Prego onorevole
Io vi ringrazio di questo invito ho partecipato volentieri anche perché credo che la convocazione che partita provocazione alla riflessione che partito dall'intervento del Lazio di uccelli sue dal corretta presa di posizione insomma di questo sole due o la mostra peer era sicuramente un diciamo un importante invito alla riflessione
E dico subito che il pur considerando mi federalista ed essendo il più delle volte in sintonia col Movimento federalista non ho condiviso
Interamente l'entusiasmo diciamo del Movimento federalista in Italia anche se l'ho considerato un entusiasmo abbastanza tattico che in quel momento
In cui diciamo si rimproverava credo giustamente al governo italiano del tempo
Un impegno scarso rispetto all'Europa e sostanzialmente una accettazione direi anche gioiosa del fatto di non essere nucleo
Il motore d'integrazione europea a quel punto forse era anche tatticamente utile mostrarsi in un certo senso non voglio dire amici del giaguaro ma comunque mostrarsi entusiasti di una posizione che misurava
Tanto più severamente
La posizione italiana ed era anche mi pare si appellava delle aspettative anche degli impegni che come già ricordato in particolare il commissario Monti l'opinione pubblica italiana aveva più volte positivamente sanzionato persino con un referendum se pur solo consultivo ma comunque diciamo un atto politico solenne
Io che sono insieme alla a una mia collega tedesca Claudio copresidente del gruppo verde al Parlamento europeo
Sono anche coautore di una critica che noi abbiamo espresso alla posizione della c.d. utile visure voglio prima esprimere questa critica per poi dire dove invece vedo dei degli importanti punti di stimolo la critica riguarda intanto una visione a mio giudizio forse un po'troppo forse si potrebbe dire Bismark Chiana
Dell'unificazione europea c'è un l'unificazione intorno a un nucleo forte in cui poi gli altri si trovano un pochino punto davanti a fatti compiuti
E voglio dire che anche al di là del del pericolo diciamo così bis marchiano io credo che il modello di nucleo europeo che ci è mostrato per esempio dagli accordi di Schengen
O per esempio dalla costituzione dell'Euro occorre non è quella che vogliamo ciechi quelli che si sentono pronti tra di loro fissano una cosa
La utilizzano
Concludo negli accordi intergovernativi e dopo un po'dicono siamo aperti all'adesione
Questo vuol dire che chi dopo deve aderire si trova a cose fatte
In questo senso troviamo nell'idea del nucleo europeo anche qualcosa di discriminatorio nei confronti degli altri ed in particolare l'esperienza di segni né dell'aereo colti sembra esattamente quel tipo di nucleo europeo che non desideriamo e rispetto al quale non perché il nostro paese magari non è compreso tra quelli di prima classe
Ma più in generale insomma non consideriamo questo il modo migliore per procedere all'integrazione europea anzi vediamo in questo una riedizione elitaria dell'Europa intergovernativa esattamente il contrario di quello che pure l'ha messo oggi qui rivendicava c'è un'Europa non intergovernativa ma comunitaria
E quindi federalista e quindi che decide a maggioranza ma che decide e con la partecipazione di tutti e non dicendo che gli adulti intanto si ritirano nella stanza degli adulti concordano tra loro alcune cose
E poi quando è il momento si suona il campanello si apre e quei bambini che vorranno mettersi al tavolo potranno farlo
C'è anche sull'Unione monetaria mi pare un pericolo io non sono un esperto quindi mi inchino alla saggezza e alla alla alla conoscenza di chi ne ha però penso che l'unione monetaria o comprende tutti o non è unione monetaria in questo devo dire che condivido più la posizione di Martino
Perché l'unificazione delle monete altrimenti possiamo servirci del marco
E poi non voglio che si dimentichi che dello stesso partito del quale viene il sito urlava si viene anche per esempio gioca ovale che dice che che abortiste
Le se la moneta esperanto che sarà la moneta unica europea
Quindi ricordiamoci appunto che gli strumenti europee devono essere comuni
E devono essere realmente comuni anche che credo che l'Europa debba poi sanzionare chi non sta al passo e chi non condivide o chi non rispetta non chi non condivide chi non le rispetta le decisioni legittimamente prese in questo senso per esempio insomma la qualcuno di voi lo sa anche lei per i Verdi hanno votato al Parlamento europeo contro il Trattato di Maastricht
Perché noi riteniamo di essere rimasti fedeli alla posizione che il Parlamento in prima battuta aveva espresso ritenendo Maastricht troppo poco europea
Troppo poco politica troppo poco federalista e anche troppo poco parlamentare non perché ci sembrava Topa Europa ma chi ci sembrava troppo poca
Adesso invece voglio dopo aver perché anche altrimenti qui solo non concordi di applausi e di consensi quindi mi pare che sia importante anche rappresentare i dissensi dove ci sono però voglio dire dove invece mi pare che l'impegno soprattutto se viene dalla Germania
Può essere oggi uno stimolo utile dove vorremmo anche andare avanti dei coperchi soprattutto dalla Germania perché ci può essere il pericolo che la Germania che è stata peraltro come l'Italia e come altri paesi per lungo tempo diciamo una fedelissima europeista
Oggi in un certo senso rischia di non aver più tanto bisogno dell'Europa la Germania per esempio per la sua unificazione
Ha avuto molto bisogno dell'avallo europeo avuto molto bisogna anche in una specie di diciamo così di valutazione d'impatto ambientale positiva che l'Europa hai messo credo non c'è pericolo sono europei
Non ricadranno
In certe cose del passato oggi ci potrebbe essere la tentazione di uscire da queste quindi in questo senso dico esplicitamente da verde che ho molto apprezzato il forte impegno europeista che i in particolare anche oggi lame spia ribadito di fronte all'idea che in Germania da qualche parte i rimettete direbbe
Oggi potremo fare anche a meno diciamo così del pretesto europeo siamo abbastanza forti da fare da soli e tutto sommato
Siamo abbastanza attraenti rispetto ai nostri vicini in particolare anche dell'Est per fare da soli allora dico la prima idea in cui invece condivido che vorrei ulteriormente sviluppare qualcosa che contenuto nel appunto nella loro presa di posizione
Dicono che l'integrazione europea
Ha oggi bisogno io adesso lo traduco nel mio linguaggio ha bisogno da un lato di un completamento diciamo così territoriale dell'integrazione che si rivolgono in particolare all'Europa centrale e dell'Est
E richiamato la necessità di tenere conto anche della Russia
Allora io traducendoli in un linguaggio che non è esattamente il loro dico che affermano l'esigenza che accanto al processo di integrazione europea
Chi sia un processo diciamo così di integrazione complementare un processo tinte
Sono è complementare all'Est che probabilmente riguarda la Russia fosse qualcun altro ma che comunque riguarda qualcosa che troppo grosso e forse anche troppo diverso per essere semplicemente una parte delle dell'unione europea
Ma che al tempo stesso non deve essere nemica
Cioè nei essere posta fuori e tanto meno essere minacciata o poter diventare minacciosa quindi occorre un processo diciamo di integrazione complementare
Diciamo non di matrimonio Van probabilmente di cucinato non so di che cosa ma comunque un processo di metri d'integrazione complementare io dico però e in questo mi rivolgo al commissario Monti
Alla commissaria Bonino e e in particolare alle forze politiche italiane io credo che occorra anche un altro processo complementare ed è quello mediterraneo o quello euromediterraneo da questo punto di vista io credo che la conferenza che si aprirà a Barcellona
Nel novembre di quest'anno
Sia una parte importante e imprescindibile
Imprescindibile
E diciamo poi di quello che avverrà col novantasei che se non si apre anche un processo di integrazione complementare sul lato sud di qualcuno vi ha fatto cenno anche prima
Allora rischiamo in particolare per i Paesi del Mediterraneo rischiamo di diciamo di non trovare una struttura adeguata e quindi io dico da subito che si a un'integrazione di tutti i paesi europei quindi a un'Unione Europea di tutti
Ma si anche a due processi complementari uno euromediterraneo che potrà sviluppare anche le sue istituzioni
Una sua assemblea parlamentari forse dei suoi accordi multilaterali fosse una sua commissione esecutiva un giorno suo consiglio un qualcosa
E non più rapporti protocolli finanziari capo in cui forse anche altri problemi spinosi come quello della Turchia potranno trovare una collocazione più adeguata
Fosse anche un altro problema oggi non più così spinoso cioè quello del rapporto con Israele col mondo arabo che non sono più oggi tra loro incompatibili speriamo quindi processi di integrazione complementare una seconda osservazione
Giustamente si insiste molto da parte del degli europeisti tutti sulla comune politica estera più difficile diventa la seconda parte e di sicurezza
Voi capirete che dalla mia posizione politica
Io voglio innanzitutto domandare quali sono i contenuti e quindi saremo noi molto più felici se si cominciasse a parlare di politica estera di pace so che può essere intesa la stessa cosa
Ma fa una differenza se si dà la precedenza alla costituzione di un euro corpo militare come oggi di fatto sta venendo o se per esempio uno dei primi passi fosse e mi riferisco a quanto Emma Bonino ci ha richiamato prima sugli aiuti mo'umanitari
Se uno dei primi passi oggi fosse la costituzione di un euro corpo di pace prevalentemente civile dico prevalentemente perché non escludo anche una dimensione militare so che su questo non tutti i Verdi anche del nostro gruppo sono unanimi
Però un euro oggi sono entrati nell'Unione Europea Paesi come l'Austria come la Svezia come la Finlandia e abbiamo dentro già Paesi come l'Olanda come la Danimarca come l'Irlanda
Che sono paesi che hanno una e dorme esperienza in missioni ONU immissioni di diciamo di mitigazione dei conflitti
Abbiamo oggi una grandissima esperienza sono stato di ieri per cui mi è ancora fresca e del monitoraggio degli europei nell'ex-Jugoslavia
Abbiamo di un corpo di osservatori che ha sviluppato una capacità di agire insieme una capacità di come dire di di di prevenzione
E di monitoraggio che a mio parere è un peccato non considerare un elemento prioritario allora perché vogliamo cominciare dagli euro colpi militari perché non cominciamo dallo sviluppo di alcuni strumenti di pace
Dove io concordo con l'Ames quando dice che quelli dell'ONU e quelli della o SC sono poco efficaci perché hanno il principio dell'unanimità
Ma l'alternativa non è necessariamente o non subito fosse l'esercito europeo io credo che sviluppare altri strumenti qualitativamente oggi assai urgenti e che peraltro mancano e che nessuno con tanta efficacia può mettere in piedi come chi può contare su una politica coerente su una coesione
E al tempo stesso però forse su dei valori democratici
Condivisi insomma che che dovrebbero anche dare una qualità e come dico alcuni dei nostri paesi forse i piccoli più crede che i grandi e fossi neutrali più che quelli allineati nelle alleanze militari
Hanno un un un savoir faire hanno una un know how insomma in proposito che andrebbe sviluppato
Un altro punto che voglio richiamare riguarda quello della che oggi mi pare assai trascurato e che a me sembra che dovrebbe diventare nella conferenza di Maastricht un punto forte
Oggi quando un Paese soprattutto dell'Est bussa alle nostre porte noi in genere alziamo il dito e tra le varie predichi che facciamo a loro c'è anche quella come trattate le vostre minoranze ora purtroppo l'Unione europea oggi non ha ancora un suo diritto
Diciamo della convivenza etnica lo chiamerei più più che delle etnie o delle minoranze
Lo stesso Parlamento europeo da quindici anni ci prova e non è riuscito non è riuscito ancora a varare una sua diciamo normativa quadro sulla convivenza etnica i suoi diritti delle minoranze delle etnie e è un po'tutto e non solo ma alcuni dei nostri Stati per esempio non hanno neanche ancora firmato e tanto meno ratificato le relative convenzioni del Consiglio d'Europa
Su questo per esempio manca un'azione politica comune ai sensi del Trattato di Maastricht che non costerebbe niente tra l'altro allora sì su questo oggi c'è il sale diciamo l'idea di fondo
Che ha ispirato la comunità e poi l'Unione europea cioè quella che di non volersi più fare la guerra ma di garantire un quadro di convivenza pluri nazionali in cui le identità si rispettano quindi non melting pot
Ma in cui diciamo anche la la le diciamo l'epurazione etnica la prevaricazione etica esclusa beh allora facciamo di questo una politica forte e diamoci però anche diciamo qualche strumento credibile e per non dover noi predicare agli altri e poi non avere un quadro su questo io vorrei ma non non non so che non c'è più il tempo dire ancora altri due o tre cose le accenno soltanto uova
Mi pare che riguardi la questione dell'ambiente mi consentirete di dirlo noi oggi paghiamo molto di come far quadrare il bilancio di come pagare il debito pubblico però c'è un debito
Quello verso l'ambiente
Che noi continuiamo ad accendere sul quale oggi non abbiamo mi nessuna niente che ci che oggi nel nei nostri trattati
Non c'è niente che ci impedisca di dissipare oggi quello che delle generazioni future o quello che appartiene diciamo a popoli lontani da noi
Anche da questo punto di vista diciamo io credo che che la credibilità della coesione europea aumenterebbe molto se questo fosse tra le politiche
Diciamo esigenti comuni e non invece come oggi succede con la scusa della sussidiarietà una specie di di sconto nazionale che si torna praticare invece che appunto invece che aumentando il livello l'ultimo punto che mi permetto di richiamare non devo svilupparlo molto perché mi rifaccio un po'quello che ha detto il presidente del consiglio regionale lombardo che era seduto qui appunto Zaccaria di cui ho il girato il cartellino perché non siamo tutti poi dei vice Zaccaria ma su questo
Punto io vorrei richiamare quello che ci ha detto a mio giudizio giustamente ci ha ricordato la necessità che l'Unione europea rappresenti non solo un'alternativa credibili credibile agli Stati nazionali diciamo così verso l'alto
C'è un un un trasferimento di poteri statuali verso la dimensione sovranazionale ma dovrà rappresentare anche uno stimolo credibile e anche forte
Di trasferire poteri a livello internazionale ora alcuni dei nostri nostri stati oggi questo ce l'hanno già informa anche molto avanzata
E altri semplicemente non ce l'hanno e non se ne curano e oggi l'unione europea è molto severa
Nel richiedere ai suoi diciamo potenziali aderenti che so un controllo del tasso d'inflazione
Non è per niente severa non è per niente esigente nel richiedere un decentramento del potere diciamo verso le istanze locali
Ora se noi vogliamo che l'Unione europea non si perda nella come dire nel in un grande deficit davvero di di di partecipazione civica
E non si perda e appunto per cui io dicessi poteri sono partiti da me cittadino
Dal mio Parlamento nazionale e non sappiamo se siano arrivati da qualche parte dovremo pur valorizzare quelle stanze dove i cittadini possono partecipare possono controllare possono interloquire e da questo punto di vista mi sembra che per ora la dimensione del decentramento regionale e locale per ora sia una specie di opzionale nell'Unione Europea
Chi chi lo vuole chi per sulla tradizione nazionale giallo pratica ben venga
Ma chi non lo vuole può anche non farlo
E su questo mi pare che la Conferenza intergovernativa dovrà diciamo fare dei passi in avanti il nostro gruppo aveva scelto di di riunirsi a esserne alla vigilia del del consiglio europeo del vertice di dicembre
E in un certo senso in polemica con Lammers e con i suoi amici avevamo scritto sul nostro striscione
Perché non l'OPA sistemo cattivi cioè il nucleo dell'Europa e la democrazia
A noi piacerebbe che io diciamo in questo senso l'idea che fa parte del nucleo chi pratica le virtù europee
E in questo senso appunto non diventa più un concetto discriminatorio e allora possiamo anche dire certo ci va bene insomma che ci sia come un incentivo a far parte di questo di questo nucleo non ci andrebbe bene evidentemente se viceversa questo intendesse una specie di di appunto di idea egemonica o di idea di appunto seria inseriti come l'ha chiamata Boniperti nel suo intervento in questo caso ci troveremo ovviamente di senso grazie
Fazzone
Grazie prima prima di dare la parola al sottosegretario
L'ambasciatore
Schermate del Murgolo
Vorrei brevemente richiamare che abbiamo ricevuto numerosi messaggini di adesione di cui non no vi darò lettura perché sono parecchi non parliamo evidentemente anche se sono veramente
Importanti vorrei ricordare quello dell'onorevole no io vorrei ricordare quello dell'onorevole Boldrini vorrei ricordare quello del presidente del Senato Scognamiglio
Mi pare che questo dibattito comunque abbia dimostrato che l'intuizione del Movimento federalista europeo sia stata positiva e che certamente ci sia molta attenzione da parte dell'opinione pubblica di cose di cui eravamo certi e da parte anche della classe politica sui temi che sono stati
Portati all'attenzione sui temi che sono i temi del dibattito europeo in molti paesi europei un po'meno in Italia e dei quali il documento del sede UE bellezza SV di cui la
Onorevole l'ammessi ha parlato rappresentano un punto estremamente importante comunque io prego l'ambasciatore Scamarcio ad intervenire
E a questo dibattito apportare suo contributi
La ringrazio neopresidente seguito credo come tutti qua con profondo interesse
In tutto quello che si è detto perché si sono sentite voci di persone di diversa collocazione pubblica
E di diverso orientamento politico
E si visto peraltro una vasta vastissima convergenza di idee su certi punti base è vero che viene nel Paese una perdita di posizioni sul piano di certi aspetti della nostra presenza internazionale come è stato detto proprio all'inizio quindi questo
Dibattito credo dal Presidente Zaccaria o dal Presidente e della provincia dall'inizio
è vero e come italiani dobbiamo rendercene conto stringerci diciamo sul lavoro sul nostro impegno sulla non necessità di risalire certe chiede
E anche vero che viene una certa indifferenza in certe istanze politiche per il programma europeo
Presidente rosso Lillo e credo che sia un buon segnale anzi sia al mese l'assolutamente necessario e utile che il Governo riceva sempre più un chiaro segnale la classe politica nel suo complesso oppure su questa necessità e questo avveniva aspirazione del popolo italiano che occorre peraltro o direi raffinare nel senso che non basta Udine europeismo di maniera ci vuole un europeismo di di fatti
Ne umorismo di un europeismo di fatti per il quale
Sono particolarmente grato all'onorevole Lammers perché sia oggi
Che in riunioni a Roma alcune settimane fa proprio di un'Europa di fatti abbiamo parlato e anche di fatti concernenti l'Europa nel senso che
Taluni problemi che Luigi con molto riguardo del resto e amicizia ne sono certo
Per il nostro Paese solleva necessitano la della nostra attenzione meritavano uno sforzo da parte di noi tutti
Io
Penso che per quel che riguarda il nostro ospite tedesco il professor Monti abbia con magistrale sinteticità ed esattezza
Detto delle cose che meritano appunto nostra la nostra meditazione tanto più che il
Documento della CDU il documento del
L'onorevole Lammers e del onorevole show le era proprio di era un un resti refezione non spartire era proprio un documento volto a suscitare interesse del nostro e in tutti gli altri Paesi
E credo che l'onorevole Lammers abbia nei suoi uffici un pacco di ritagli stampa di tutti i giornali d'Europa alto quaranta centimetri io stesso ho potuto contribuire a Roma l'altro giorno
E perfettamente esatto
Che
Un
Un'Europa più velocità lo smentisce Varmo prima al condono che l'onorevole Boniperti sarebbe il grande esperto della classe la la classe dei limiti vero dicevamo questo con riguardo e con l'affetto che dobbiamo a questo grande italiano tanto benemerito e ben vero che
In taluni settori come i movimenti di capitale la banda di oscillazione Schengen proprio oggi e altri due o tre casi vi sono stati dei dei rallentamenti e delle situazioni di due velocità
E perfettamente anche vero che c'è chi preferisce seconda velocità almeno per qualche tempo
Ma la posizione del nostro governo su questo delicato punto e credo che l'onorevole Lammers bene lo sappia di già
E che
Noi
Non
Possiamo considerare delle formule che ci permettano
Quindi considerare in prospettiva una Europa alla carta dove poi ognuno fa quello che vuole questo sarebbe anche contrario
All'ispirazione che muove questo movimento e credo anche contrario al pensiero profondo della CDU che parla di una Europa
Federale e non di un'Europa intergovernativa con scelte aperte
Quindi mentre non vorrei
Fare e credo che nessuna persona seria possa fare dell'Europa a due velocità una sorta di formula tabù perché ci sono state queste diversi di lo cita nel passato
E ci sono ancora oggi intendo dire che il Governo
Guarda a questa formula con la massima prudenza e con riserva proprio perché non diventi parte di programmi o parte di situazioni di fatto che poi vadano consolidandosi nel diritto col passar del tempo
Non dimentichiamo peraltro
Che quando si parla di
Dinamismo
Nella interpretazione dei criteri quando si parla cioè come si è fatto oggi due tre volte
Tutti una valutazione dinamica
Dei criteri io mi riferisco anche all'articolo centoquattro c del trattato che esplicitamente introduce questo concetto Kondo riguardo a almeno due con la con riguardo a due punti che sono poi nel protocollo elencati su come punti di convergenza e precisamente il disavanzo e il debito
Consolidato dello Stato per cui quando io non posso ammettere ironie sull'espressione che l'onorevole ministro
E anche il presidente del consiglio hanno usato a questo riguardo quando parliamo di interpretazione dinamica abbiamo una idea precisa in testa e intendiamo del resto anche riferirci a posizioni di altri paesi a noi molto vicini il Belgio per esempio in cui proprio la esistenza di un forte
Deficit poco debito pubblico tuttavia già
Sotto controllo almeno da qualche settimana siamo in un in Europa veramente il movimento rende necessario considerare Kondo rispetto anche quanto il Trattato dice su questo punto
Il richiamo poi al fatto che il trattato sia stato dall'Italia firmato e ratificato implica anche che si guardino queste altre
Questi altri aspetti delle disposizioni
Noi ci rendiamo conto quindi di esigenze tedesche e di esigenze di altri paesi che vedono con una certa preoccupazione certe situazioni di un Paese che peraltro profondamente amano
L'Italia ma dobbiamo anche considerare con forza che non ci è facile di
A mettere
Formule differenziate che che possono consolidarsi nel tempo e creare delle situazioni che mettano un Paese di quasi sessanta milioni di abitanti in una posizione difficile o in una posizione discriminata
Sempre che da parte di questo Paese
Questo forte afflato europeo federale
Unitario nel senso del nostro continente non venga meno
Al massimo è possibile immaginare per essere realisti e come lo siamo credo voi sempre stati
Che una differenziazione di velocità nell'avvicinamento a certi obiettivi o beni comuni per esempio la moneta o altri possono avere una connotazione transitoria
Perché non lasci posto perito nuclei duri o molli di Paesi presunti per può così perché molte volte vi sono anche delle presunzioni insomma in giro che perché noi passò che pretendono di dettare il passo
Senza tener conto delle legittime esigenze degli altri partners e senza tener conto del fatto che se il nostro Paese si trova oggi in una situazione difficile e perché coraggiosamente affrontato un processo di Morillo moralizzazione
E interna che molti ci invidiano
Quindi noi possiamo benissimo vedere formule di differenziazione quale strumento di avvicinamento gridi silenziato nel tempo ha un obiettivo comune obbligatorio
Questo sul punto un po'diciamo difficile delle doppia velocità sul resto sarò molto rapido per ricordare ancora alcune cose dette da oratori che mi hanno preceduto perché
Credo che molti contributi gli interessanti siano stati dati dal dall'onorevole sindaco Fassa per esempio su problemi molto interessanti che abbiamo annotato con molta attenzione anche per per tenerne conto delle nelle nostre elaborazioni
Sia naturalmente dal professor Monti che ho avuto l'onore già digitare che dal caro amico
Mio illustre predecessore il senatore Caputo
Tiro anche che molte cose che ha detto il senatore John ricordi sono degna della massima attenzione su su un piano dell'Europa concreta
E che pure quanto dice l'onorevole Länder mi ha colpito anche se problemi come il Mediterraneo
Lesto onorevole gli africani aggiungo asiatici e pacifici gli abitanti del Pacifico e dei Caraibi sono ben presenti della programmazione comunitaria così come vorrei soltanto brevemente dirle che per le minoranze l'Europa
Comunitaria si rimette volto al al Consiglio d'Europa al all'indice e ad altre iniziative proprio per non creare naturalmente le Nazioni Unite in parte per non creare duplicati pericolosi
Sì ma credo onorevole che sia in corso questa cosa è che c'era soltanto una difficoltà di ordine costituzionali interno da superare testo potremo poi parlarne anche a Roma per darle la giusta più precisa ha risposto
No voi inseriremo il Gruppo di riflessione a Messina indoor due tre di giugno
Secondo le istruzioni delle determinazioni del Consiglio europeo di forme di Corfù e inizieremo la preparazione della Conferenza intergovernativa nel mille e novecento sessantasei all'inizio della nostra presidenza
Novantasette quando dico noi intendo dire evidentemente il Governo in piena coerenza e congiunzione con il con l'unione europea
Naturalmente delle prime sedute del Gruppo di riflessione qua riprendo uno dei punti che sono stati sollevati saranno caratterizzate da una sorta di lavoro piuttosto interno perché sarà poi ecco il consiglio europeo di Cannes a dare le direttive rispondo
Allora gruppo di riflessione naturalmente a noi è ben presente al Governo nel suo complesso
Tutta una serie di scadenze importantissime che sono davanti a tutti loro in questo periodo e credo che il ruolo dell'Italia
Sia ben conscio funziona svolto in maniera ben conscia con la estrema delicatezza di questa fase
Come il ministro Agnelli e il Presidente del Consiglio hanno detto in Parlamento vi sono oramai delle innovazioni indispensabili da introdurre nel nell'edificio
E il Gruppo di riflessione troverà anche da parte del nostro rappresentante personale del ministro Agnelli una forte propositività
Il gruppo potrà muoversi
Dopo
Che il Consiglio europeo avrà tenuto conto di un rapporto della commissione del consiglio dei ministri ma anche da di un rapporto del Parlamento e questo è forse un segnale nella direzione da parecchi oratori qui oggi auspicata per quanto riguarda il ruolo di questo di importante organo
L'Italia è lontana da una da un approccio minimalista nelle righe nelle attività della conferenza intergovernative tale come possiamo oggi incominciare a immaginarla
Anche se naturalmente non pensiamo che una radicale revisionismo posso essere utile perché rischiamo di paralizzare tutto il processo
Ci sarà quindi estremamente attenti a considerare da un lato i temi che già sono obbligatori per la Conferenza intergovernativa perché sono stati fissati
Agli agli anni in atti da uno dei Consigli europei alcuni temi molto specifici e molto precisi
Quanto a materia da rivede mentre altri argomenti ancora sono da definire nel prossimo futuro
Non richiamiamo affatto onorevole Lammers mi rivolgo all'amico onorevole Lambert in particolare
Di modificare o di chiederemmo lettori discussioni sugli sci aspetti del trattato relativi all'Unione economica e monetaria
Questo punto non è del resto mai stato presente al Governo italiano anche se
è stato al governo italiano attribuito dalla dalla stampa o da osservatori che non parlavano con molta diciamo precisione specifica
Quanto alle tematiche prioritarie
No ci si ci POR dobbiamo porre ai voti mi limito qui a dare una
Rapida visione di queste cose riprende rifondere azione dei voti
Generalizzazione del voto a maggioranza qualificata in seno al Consiglio questi saranno indubbiamente degli argomenti che la la conferenza dovrà affronta riduzione del numero dei commissari con molta probabilità al fine di rendere più governabile dell'esecutivo stesso dell'Unione
Riforma dell'istituto dalla presidenza mi ha fatto piacere di averne sentito parlare stasera da qualche oratore perché bisogna forse rendere più visibile l'immagine interna ed esterna dell'Unione
Vi è poi un problema di gerarchia delle norme che deve est provarla vedova eletto regolamentazione più precisa anche per evitare grosse difficoltà di nelle attuazioni giuridica della dell'unione
Dobbiamo controllare il rispetto del principio della sussidiarietà sussidiaria lieta per evitare le sovrapposizioni o degli o degli scavalcamenti assai pericolosi io per evitare legifera azioni che non siano azioni legislative che non siano quelle più adatte alla al caso di specie soprattutto sul certe Patelli
Noi vorremmo auspicabilmente
Che alla fine dei lavori della Conferenza intergovernativa che dovrebbero concludersi nell'alla fine del mille novecentonovantasei almeno secondo i voti di molti anche perché se il processo di revisione durasse troppo non sarebbe certo un buon segno speriamo alla fine di questo processo che il prossimo trattato sia più simile a una Costituzione nazionale che non all'ingrosso
Documento che siamo oggi costretti a consultare non senza talvolta qualche cd difficoltà
Fondamentale sarà il rafforzamento della pesca su cui si è parlato pareggio stasera
Anche se non NIS non sottovaluto uno
Le le dissi che non sottovaluto le difficoltà che in realtà si presenteranno quando si tratterà di affidare lo strumento cioè tutti son d'accordo in principio molto meno lo saranno al momento della decisione e allora sarà anche l'Italia
Che su queste cose potrà dire una parola forte
Non appunto applicando dal nostro ruolo che considero vediamo tutti così importante
E del resto il senatore Caputo ha sottolineato l'importanza di altri pilastri oltre al primo
Noi pensiamo che non si debba indebolire il ruolo della Commissione
E che non si devono sostenere opzioni che possono frammentare il quadro istituzionale unico ci occuperemo
L'Italia con gli altri suoi partners anche di architettura
Per cercare di rendere tutto la struttura comunitaria più adeguata e più semplice
In tutto questo sappiamo che terreno sarà complicato dalla presenza di scadenze elettorali importanti anche per nuovi una
Probabilmente e abbiamo ben presente peraltro che queste elezioni se possono in qualche modo talvolta non entrarci
Fanno parte dei diritti dell'importante ruolo spettante al popolo europeo che i dopotutto siamo qui per servire ringrazio molto
Molto per il suo intervento
Prima
Prima di dare la parola nuovo al all'onorevole Lammers che vorrà penso sia pure molto brevemente replicare comunque commentare
Alcuni interventi molto importanti e molto interessanti che abbiamo ascoltato
Consentitemi
Così a nome del Movimento federalista europeo di fare una brevissima precisazione o per lo meno un brevissimo commento
Che credo posta anche questo servire contribuire al dibattito
Io anch'io ovviamente ho ascoltato con molto interesse con molta attenzione gli interventi che sono stati fatti penso in particolare alcune cose dette dall'onorevole Langer alcune cose dette dall'onorevole Caputo in genere a questo problema che è stato sollevato circa l'opinione che i federalisti il Movimento federalista europeo ha espresso in rapporto all'ipotesi formulata a suo tempo del cosiddetto nucleo duro del quello che non abbiamo in realtà ha definito come il nucleo federale
Io credo che il merito il grande merito della proposta che cara costituito l'ossatura di questo di questo documento che fra l'altro è un documento molto ricco e che credo che molto giustamente qualcuno ha detto che andava a letto nella sua interezza e non soltanto negli aspetti diciamo così
Un pochino troppo superficiali manifestare idee giornali
Tra l'altro una cosa credo che vorrei sottolineare che nel documento si parlava di cinque o sei Paesi che in un paio di circostanze ovviamente
è chiaro che nel momento in cui ne consideriamo questa proposta
Dobbiamo porsi il problema che questa proposta pone il problema del salto
Perché noi siamo tuttora io credo in una situazione in cui siamo molto vicini all'irreversibilità del processo costituente europeo ma non abbiamo completato questo processo siamo ancora in una fase in cui ci sono molti segnali in giro per il mondo che ci indicano che questo è un rischio reale in cui noi potremmo effettivamente non trovarci tra qualche anno nella situazione in cui ci troviamo oggi in questo senso se è vero che il problema è di fare un salto in definitiva perché comunque il passaggio all'Unione economica monetaria sia pure nei termini descritti da Maastricht è un salto costituzionale
Questo pone il problema che non si capisce perché debbano essere quindici Paesi o venti Paesi io ho dodici Paesi o sei Paesi assai è chiaro che il salto lo fa chi si sente di poterlo fare
E credo che sotto questo profilo noi non possiamo non ricordare che l'Europa è nata per iniziativa di sei Paesi avrebbero potuto essere cinque avrebbero potuto essere sette non le circostanze storiche specifiche
Hanno fatto sì che ci sia stato un primo nucleo di Paesi che hanno dato vita alla prima esperienza non primo tentativo dalla Comunità europea di difesa della comunità politica europea che poi si è trasformato nel mercato con che pure ha dato sviluppo all'al mercato europeo
Il processo è cominciato col dire le condizioni del processo non le possiamo dettare in maniera apodittica noi pensando a come sarebbe bello il mondo se fosse tutto unificato chiaro che i federalisti per definizione pensano sempre che poi il punto d'arrivo e la federazione mondiale
Però nel momento in cui si parte è chiaro che si parte con chi
Pensa di poter io non non fare quindi un discorso di adulti e di bambini a fare un discorso con il dettato delle condizioni obiettive storia
Il merito credo del documento del della servitù di cui poi in maniera così efficace sia illustrato l'onorevole Lammers anche tutta un'altra serie di aspetti non meno importanti
E proprio quello di porre sul tappeto il problema di come si comincia perché si tratta di cominciare è un processo il processo è già arrivato a un elevato grado di sviluppo
Ma il processo è arrivato un punto in cui il passo successivo non è più un continuum è probabilmente un salto di carattere costituzionale
E in questo senso è inevitabile che la Svezia o la Finlandia Olaus te o altri Paesi non si sentano di fare è chiaro che la posizione della Gran Bretagna e la posizione della Danimarca specifiche sul problema dell'unione economica questa è chiarissimo hanno detto che non lo farà
Voi non lo facciano lo facciano le facciano questo è un altro discorso ancora però è chiaro che hanno fatto una scelta è chiaro che in questo contesto bisogna prendere la posizione di dire chi lo vuol fare lo fa
Detto questo sul piano di carattere generale
Sul piano specifico del ruolo dell'Italia appunto mi pare poi per professor Monti ho parlato con molte più chiarezza e competenza di quanto possa fare io il proprio chiaro che noi come i nel mondo nella misura in cui oltre ad essere cittadini oltre a sentirsi cittadini europei federalisti cittadini mondiali eccetera di fatto siamo anche cittadini italiani è chiaro che per noi il problema lo si lo si sente in termini come dire forti è chiaro che e veramente poco come dire
Impensabile l'idea che non so il paese di Spinelli paese del molto che il Movimento Federalista Europeo Renato non partecipi a questa a questa prima però è una partita tutta da giocare
E dire che qui che alla fine noi in un certo senso chiediamo la classe politica italiana
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Altre volte allora
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