FaiNotizia - Oltre il Manicomio #6 - La puntata settimanale

Benvenuti
Il formaggio inchieste due
Quindi sempre uniti
In questa puntata torniamo a parlare di salute mentale il ventisette giugno scorso è stato infatti presentato in Senato il disegno di legge mille centosettantanove disposizioni in materia di tutela della salute mentale con primo firmatario Francesco Zaffini di Fratelli d'Italia
Si consolida così in qualche modo una tradizione che vede ogni legislatura presentare diverse proposte di riforma della legge centottanta del settantotto quella nota come legge Basaglia
E dell'assistenza psichiatrica peraltro mai giunte a discusse né tanto meno al voto in aula il ddl in questione ha come intento appunto quello di ridefinire l'offerta dei servizi di salute mentale puntando si legge nel provvedimento sulla valorizzazione dell'attività di prevenzione al fine di evitare che il disturbo mentale assume il carattere della cronicità nonché di assicurare le persone affette
Da disagio e disturbo mentale l'accesso ad un'assistenza sanitaria e sociosanitaria che tenga conto delle loro specifiche esigenze garantendo la tutela della loro sicurezza incolumità non che quello dei loro familiari di tutti professionisti
Che operano nei servizi per la salute mentale per questi ultimi il presente disegno di legge si propone di ridurre al minimo se non eliminare gli episodi di violenza di cui troppo spesso sono stati vittime anche attraverso l'intervento tempestivo da parte delle autorità ecco queste promesse il queste premesse non sono bastati a rassicurare gli addetti ai lavori il coordinamento nazionale per la salute mentale che coinvolge trentatré associazioni nazionali tutte
Cento associazioni attive nelle diverse regioni regioni italiane
Ha diffuso un appello per fermare quella che viene definita come una tragica nostalgie di Manicone
Nell'appello dei manufatti elencati diversi elementi di preoccupazione che trattori scolato da questa proposta dalla responsabilità degli interventi posta in capo al ministero dell'Interno e a quello della giustizia allo sdoganamento di misure trattamenti quote dei fisici farmacologici ambientali fino a raddoppio della durata del TS o portata quindici giorni e rinnovabili
In questa sede di puntate nei vogliamo proporvi anche in vista della manifestazione indetta
Dalle associazioni per novembre una serie di approfondimenti sulla salute mentale ne parliamo oggi con Giancarlo cerberi direttore del Dipartimento di salute mentale delle dipendenze di Lodi pone ascolto e ne torniamo in studio solo per i saluti tra venti minuti
Ti amo Giancarlo ceneri sono il direttore del dipartimento di salute mentale dipendenza della ai sensi del team di Lodi SOS esista per l'azienda socio sanitaria territoriale
E io dirigo sostanzialmente il tutta l'area della salute mentale nella provincia di Lodi che riguarda sia il L'Unità operativa di psichiatria in quella di cui io sono indirettamente direttore
Che anche le unità operative delle dipendenze il neuropsichiatra infantile che Corteno in qualità di direttore del Dipartimento di salute mentale
Ecco lei lavora un dipartimento che all'inizio dell'emergenza come sempre può trovato nell'epicentro della crisi cosa ricorda di quei giorni come come avete reagito come vi siete organizzati soprattutto come Dipartimento di salute mentale
Io di quei giorni ricordo tutto perché ci siamo trovati veramente
Per un certo periodo al centro del mondo nel senso che da noi tutto è cominciato come forse sapete il venti di febbraio mentre per il resto dell'Italia emergenza convivenza realmente l'otto di marzo il venti febbraio al pronto soccorso di Codogno si è stato la dottoressa Manara una collega che lavora quindi anestesia e rianimazione
Trovandosi ad avere a che fare con un giovane soggetto che è poi diventato famosissimo il famoso paziente numero uno sono nuovo
Primo quarant'anni che aveva fatto corse aveva partecipata Martone nella settimana precedente aveva fatto feste cene aveva visto migliaia di persone sembra è stata la sua vita è stata poi in qualche modo resa pubblica in ogni dettaglio però non aveva visto persone
Cinesi cinque persone provenienti dalla Cina e non era stata in Cina nonostante questo aveva una polmonite molto forte che non risponde dei trattamenti è che che dice ed era molto molto grave
E la dottoressa dall'aria decise di farne il carbone a quel punto questo è successo il venti febbraio il ventuno di febbraio io ricordo benissimo che ho iniziato a sentire le ambulanze hanno iniziato a arriverà quindi fuori delle notizie
Notizia che io avevo letto devo dire prima di partire per e miniere lavorare volendo sul sul sito di un quotidiano on line
Che era stato trovato il primo caso di obietta non proveniente dall'estero in Italia ed era stato trovato a Codogno all'insorgere incredulità
L'incredulità si è trasformata improvvisamente in qualcosa di diverso perché quello che è accaduto e lo ricordo perfettamente che hanno iniziato a girare ambulanze in tutta la provincia l'altra cosa che è successa in pochissimi giorni è stato che di fatto tutti quelli che stavano a casa che soffrivano di polmonite
Sui soldi versati in pronto soccorso
Lunedì il pronto soccorso di Lodi era colmo di persone che non respiravano e le ambulanze giravano per tutta la provincia quello che poi è successo è stato credo che tutti ricordino
Il l'istituzione della zona rossa l'istituzione della zona rossa che riguardava la parte sud della provincia di Lodi
Un gruppo di Paesi per un totale più o meno di cinquanta mila abitanti forse oltre a Codogno c'erano Casalpusterlengo Cerano Castiglione d'Adda ed erano paesi che sono stati in qualche modo chiusi dalle se l'esperto qualunque comunicazione esterna nessuno poteva entrare e uscire dalla la rossa
Tutto questo nella come il piede nel tentativo di arginare la diffusione di quello che era considerato il primo classe extra cinese
Di di Covent forse più o meno dello stesso periodo di quelli Rania non però di cui poi si sa se saputo molto molto meno
Quello di Codogno invece è diventato il primo cluster nel mondo occidentale ma conosciuto riconosciuto e che ha dato un po'indicazione su che cosa fare nel caso di emergenza comiche insieme a quello di
Voi organico in Veneto però era molto molto molto più piccolo perché quello riguardava un paese piccolo con pochi abitanti era più semplice in qualche modo a contenere qui c'erano qui si parla di un un gruppo di Paesi che in tutto fa cinquanta mila abitanti e quindi sta in Parlamento veramente di un anziano inno
Ed è ricambiato cambiato tutto nella mia
Nella mia organizzazione di vita nel mio lavoro perché di fatto
Io lavoro sul territorio ci sono gli elettori di un dipartimento che coinvolge tutta la Provincia la provincia rimasta spaccata Lothar e cioè la parte sud perché era torna Rossano si poteva entrare uscire la parte nord che invece considerata zona gialla cioè bisogna fare attenzione ma tutto sommato ci si poteva muovere
Io come molti dei miei colleghi avevano l'onere di lavorare sulla salute mentale dovuto continuare a lavorare
Tutti i presidi di salute mentale considerato che nella provincia di Lodi il
I prestiti ospedalieri sono quattro cioè sono due nella parte nord che sono all'ospedale di Lodi che l'ospedale più grande
E un altro ospedale il più piccolo che Sant'Angelo Lodigiano nella parte sud ci sono un presidio piccolo a Casalpusterlengo e un ospedale con pronto soccorso a Codogno
Perché tutti si ricordino che poi è stato chiuso il pronto soccorso di Codogno tutta l'emergenza è stata trasferita sul pronto soccorso piloti a Codogno sono rimasti alcuni reparti di degenza
Tra cui il reparto di psichiatria perché nella provincia di Lodi reparto di psichiatria Vienna nell'Ospedale di Codogno sempre nella parte sud della provincia c'erano un servizio per le dipendenze Casalpusterlengo un servizio un ciclo un centro di salute mentale sempre a Casalpusterlengo e un servizio per la neuropsichiatra infantile
Quello che è stato fatto quindi è stato cercare di garantire
I servizi di salute mentale nella parte sud della provincia mantenendo aperto il centro di salute mentale la tenda partono Monti al servizio per le dipendenze per la somministrazione del metadone
E dall'altra parte doveva continuare a garantire i ricoveri nel reparto di psichiatria che di fatto il ricordo di chi erano già in atto nel senso che c'erano quindici persone ricoverate in quel momento nessuna di queste quindici poteva più essere dimessa
Perché essendo in zona rossa nessuno poteva uscire dalla zona rossa per cui dovevano rimanere
Questo ovviamente ha creato delle difficoltà enormi perché la zona rossa era circondata da una serie di accesso e presidiati dai militari e anche tra i giornalisti perché io ricordo in quei giorni lunedì il lunedì
Mi sono trovato per la prima volta doveva decidere se andare o meno all'ospedale di Codogno perché quello era un po'un
Come dire un passaggio importantissimo non si sapeva niente non si capiva esattamente che cosa stesse succedendo c'era la tantissima paura un grandissimo timore da parte di tutti c'era l'idea che potesse essere il partito mi eccezione di cui non si sapeva nulla sembrava che il problema fosse solo nella zona rossa che tutto il resto dell'Italia certo con grande orgoglio avesse problemi di copie c'era un clima di terrore io mi sono trovato la necessità di scegliere se andare
Reparto di Psichiatria dove
Passò alcune ore alcuni nei giorni della mia settimana lavorativa oppure rimanere nella zona gialla quelle s'dato una chance molto difficile perché devo dire che anche una famiglia anch'io ho dei figli anch'io ho avuto paura però dall'altra parte come molti dei miei colleghi
Abbiamo deciso che era fondamentale mantenere commedia del nostro dovere
Da medici e consenta di dare il basso dal prefetto e abbiamo come dire siamo entrati nella zona rossa devo dire che
Per andare a lavorare nella nell'Ospedale di Codogno come tantissime collega fatto ma in quei giorni ci sembra una cosa normale destro in quei giorni è stata veramente una scelta
Ma in quell'ambiente difficilissimo oggi a distanza di oltre un anno e mezzo quali sono gli strascichi importanti effetti a lungo termine sulla salute mentale della popolazione in questa situazione che lei ha descritto
Bene non conosciamo ancora quello che è successo sono usciti numerosi studi a cui anch'io ho partecipato quello che è successo che di fatto nella prima fase nella fase quella di lombarda quello che poi abbiamo conosciuto tutti dall'otto marzo in poi quello che è accaduto è sostanzialmente che le persone hanno ci pensò di rivolgersi agli ospedali se non verrà problemi di Covent nel senso che tutti avevano paura di andare in ospedale l'ospedale era ritornata ad essere qualcosa di simile a quello che era nel cinque cento cioè un luogo dove si andava solo se se non c'erano altre possibilità del cinquecento e del seicento si poteva curarsi sicura una casa in ospedale se andavano solo le persone come dire considerate quasi inguaribili era più un asilo dove
Venivano accolti i casi disperati ecco
In quel periodo purtroppo in ospedale nessuno ci andava più perché tutti avevano paura di ammalarsi e questo è stato il primo passo è successo anche per la salute mentale John c'è stato un periodo in cui gli accessi in pronto soccorso sono molto diminuiti questo vale per tutta l'Italia e gli ho partecipato a diversi studi su questo ambito questo è chiarissimo
Quello che abbiamo osservato sempre nella fase dell'ottavo perché è vero che sono diminuiti gli accessi ma anche alcune tipologie di accessi non sono diminuiti sono rimasti stabili ha colpito molto ne abbiamo blindato per lavoro su questo argomento
I tentati suicidi sono rimasti stabili e sono cambiati in qualche modo nel senso che è come se tutta una serie di persone si rivolge nel pronto soccorso come venuta in quel periodo me ne son venuti alcuni luoghi
Che son venuti comportamenti appunto del imposti nei psichiatri riteniamo parassitari cioè tutti quei comportamenti che mettono a rischio la vita in qualche maniera in modo più o meno grave
E molti di questi erano persone che non erano mai state viste dagli dei servizi di salute mentale
Tale erano persone per esempio che avevano problemi sociali avevano problemi lavorativi erano persone che sono state forse più colpite dalla pandemia un po'per la paura e la pandemia ha prodotto un po'per lo stress generale anche per gli stress più specifici come la perdita di lavoro hanno partito le persone che erano meno tutelate meno protette molti molte delle persone che arrivano me lo auguro Fitto Empoli indeterminato hanno avuto una serie di tutte le sette satinato lo sbarco working aveva le norme che dal punto di vista economico non hanno partito siano in altri lavori informale sicuramente
Al partito molto di più e questo ha creato tantissime sofferenza
Il gli altre possibilità credo che sia anche la convivenza forzata che aumentato
A volte la conflittualità familiare la violenza domestica insomma ci sono tutti questi aspetti io ricordo sono ovviamente questi sono dati che voi abbiamo pubblicato ma ci sono anche delle commedia del delle immagini
Ci rimangono coi nella mente di di
Noi medici lavoriamo poi quotidianamente ricordo una mattina che erano in reparto mi ricordo che erano ricoverate tre persone che avevano tentato di farsi del male gettandosi nel fiume della tutte ricoverate in quello stesso lunedì mattina e mi ricordo che Prometeo nell'ordine un provincia ricchissima d'acqua
E devo dire che mi ha colpito perché ognuno dei tre si era buttato in un film diverso cioè senso c'era uno nel poco nella uno in un un altro fiume che passa in questa zona sensori della persona che lo conoscevamo nove è stato un momento molto molto particolare non c'è tutto quello che succede invece per lo stress cronico questo lo stiamo ancora studiando non ci sono ancora dati per esempio sul sulle superfici Dario ne abbiamo fatto un lavoro sulla fase fino davano e sul primi mesi dopo lo mandavano adesso stiamo raccogliendo i dati anche per tutto quello che è successo
Nel resto dell'anno cercando di capire che cosa è successo nella nei mesi successivi dopo la seconda terza ondata perché poi
Ora la maggior parte degli studi sono stati fatti sulla prima ondata che ha colpito non tutto il Paese tra l'altro perché ha colpito in modo più specifico alcune amare come
Nordico immonda Pergamo Brescia Piacenza insomma ci sono tutta una serie funerale del Veneto ci sono una serie di aree del paese che son state toccate tantissimo
Alcune aree del Paese non hanno avuto banche case nella prima ondata arco quella che è successa a marzo sostanzialmente
Del due mila e venti ecco e appunto tra gli studi che l'ha condotto insieme ad altri colleghi uno di prossima pubblicazione si concentra prossime cioè sulla sul personale sanitario fa continua in prima linea
Cioè in prima linea in particolare anche sui lavoratori delle delle salvo le residenze per anziani chiunque cinque ostile rispetto a questi primi dati raccolti
Allora questi sono USA come che era un'area di ricerca abbiamo portato avanti sull'onda di una necessità Clini
Io le dicevo le date sono importanti in questo caso perché dove siamo stati colpiti in anticipo
Sul copie per l'appartenenza perdenti di di febbraio per tutti per un po'di settimane sembrava che il problema fosse solo a Lodi
L'otto di marzo è diventato un problema nazionale vede noi abbiamo cominciato ventisette di febbraio mi ricordo che il direttore del dipartimento di emergenza-urgenza al dottor Pagliaro che è poi diventato famoso perché quello che gestiva al pronto soccorso di Lodi con cui sono sono amico mi ha chiesto
Mi ha detto ha portato al pronto soccorso dell'ordine fatto vedere che cosa stava succedendo il dramma che stanno vivendo gli ha chiesto aiuto per i suoi per le persone che lavoravano con lui perché dice ma sono esposte uno stress intollerabile stanno male hanno bisogno di essere aiutati ed abbiamo attivato
Un servizio ambulatoriale specificatamente rivolta in quel momento agli operatori del Pronto Soccorso della rianimazione e poi anche allegherà agli operatori del reparto copia cercando di fornire sollievo cercando di dare uno spazio di parola uno spazio di riflessione quando c'era sofferenza anche un intervento come dire se era necessario più squisitamente farmacologico
Questo
Perché perché le persone stavano male
Abbiamo chiesto aiuto anche all'Università di Pisa alla professoressa dell'osso professoressa Carmassi per avere delle di specie completa cinque cosa andare a guardare e abbiamo anche raccolto dei dati per cercare di capire un po'che cosa stava succedendo e abbiamo pubblicato dei lavori sul personale sanitario piloti in cui risultava in quel periodo subito dopo la pandemia che molte persone avevano dei sintomi depressivi e ansiosi facevano pratica dormire di notte facevano fatica a lavorare e avevano in un numero consistente di casi dei sintomi Disturbo post-traumatico da stress consistente vuol dire che fino al cinquanta per cento delle persone
Quel momento erano esposte allo stress elevatissimo erano state ha cambiato tutto nella loro vita adesso un come dire sembra una cosa diventata norma ma in quel periodo veramente senza una preparazione perché poi siamo arrivati senza sapere molto di che cos'era il copie abbiam dovuto cambiare le nostre vite c'è una distanza di un anno quindi dell'otto marzo invece due mila e ventuno abbiamo iniziato dall'otto marzo due mila e ventuno per un mese viene esatto una valutazione analoga sul personale
Delle case di riposo delle RSA approfittando di una collaborazione che abbiamo con la Fondazione onde quel circuito dei bollini rosa argento una circuito DRS anche partecipa alla
Www come dire a una valutazione sull'umanizzazione delle dell'assistenza delle nelle case di riposo
Ebbene erano abitati a un anno di distanza per capire che cosa era rimasto sul personale sociosanitario sanitario delle case di riposo della pandemia sapendo che le case di riposo sono stati uno dei luoghi più duramente colpiti dalla del Bihar quindi le persone decedute il cambiamento di modalità di lavoro né la paura la tensione e quello che abbiamo scoperto a distanza di un anno è che questo vale anche questo è il primo dato famose importante credo delle nostre ricerche che questa è stata una guerra con il Covent l'iconografia della guerra è stata riportata tantissime volte però il primo dato che questa guerra è stata combattuta soprattutto dalle donne rispetto alla
Come dire all'iconografia classica della guerra che viene combattuta dagli uomini in questo caso il settanta per cento delle persone che noi abbiamo indagato sono persone di sesso femminile perché la maggior parte di queste persone che ha operato in questo periodo erano donne
E quello che è rimasta a distanza di un anno
Un come viene un grado di depressione e di ansia che consiste se perché impatta sulla vita che riguarda il dieci quindici per cento di queste operatrici dei sintomi di PTSD cioè di disturbo post-traumatico da stress che riguarda quasi il trenta per cento di questi soggetti
Un numero consistente di persone che appunto un impatto significa dico cioè quindi una difficoltà significativa legata a questo fenomeno sulla vita sociale ma anche sulla vita lavorativa cioè suo persone che fanno più fatica a lavorare sono persone che fanno più fatica a vivere le una vita relazionale dopo tutto quello che è successo sono persone che sono affaticate
Da un un anno e mezzo di tensione e di paura perché poi rimane
Come dire
La difficoltà gestione dei ricordi che in tutti gli assetti comunitari tutti i cassetti soprattutto sanitarie tutto questo stress questa tensione continua sta lasciando degli strascichi io credo che sia fondamentale avere un approccio capace di cogliere difficoltà del personale capace di riconoscere la fatica che il personale ha fatto personale sanitario e socio sanitaria fatto in tutto questo periodo e capace anche di valorizzare tutta questa tattica cercando di trovare delle risposte perché quello che sta succedendo io lo vedo molto è che la stanchezza del personale sanitario e socio sanitario sta puntando molto persona ad abbandonare
Questo lavoro perché la fatica diventa troppo diventa subentrano sintomi e ansiosi depressi che invadono la pista del soggetto in queste persone finiscono poi per abbandonare quello che è un lavoro che hanno scelto Carlo portata avanti
Hanno svolto con grandissima passione anche con grandissimo senso del dovere e che però però non riescono si diventa troppo devono riuscire devono per salvare loro stessi devono allontanarsi da questo lavorio credo che a questo aspetto sia un aspetto centrale che debba portare una riflessione ampia
Ecco e per queste persone tra l'altro insomma le percentuali che lei citava sono sono decisamente alte che accesso hanno pessimi questi lavoratori appunto queste persone ai servizi di salute mentale che accesso hanno all'ancora oggi
Bene quello che come dire su cui io posso rispondere è stata il fatto quelle che è stato fatto per la la struttura dove lavoro io che per molte strutture sanitarie cioè al Dipartimento di salute mentale
Durante l'emergenza Codino ha dovuto cambiare pelle tutti gli ospedali perché poi noi abbiamo vissuto moltissimo la prima ondata ma poi alla seconda ondata in poi tutti quanti hanno vissuto le sto per sé cosa e cambiare bella significato cambia l'organizzazione del lavoro mettere al centro la salute del anche fisica
Delle persone che venivano ricoverate che venivano curate la salute degli operatori degli altri ospiti sono anche ripensare alle strutture fisiche che
Di cui l'assist che la salute mentale occupa cioè sono stati tutti questi cambiamenti ma un altro cambiamento è stato la vocazione all'interno dall'ospedale cioè nella Dipartimenti di salute mentale iniziato occuparsi
In maniera io direi tale da qualche parte di più da quelle parti credo però occuparsi in maniera diretta anche della salute mentale degli operatori sanitari
Quello che è successo nelle delle strutture socio socio assistenziale cioè delle case di riposo io lo conosco di meno su questo aspetto immagino che ci siano delle strutture più grandi che hanno anche migliaia di dipendenti che abbiano in qualche modo si siano occupati di questo abbiamo avviato una riflessione al Parco dei servizi alcune strutture sono più piccole hanno pochi dipendenti si appoggiano per esempio su cooperative
Di persone che aprivano dall'esterno per lavorare su questo io non lo so esattamente lo so bene che che tipo di intervento è stato proposto per aiutare certo è un tema su cui vale la pena discutere perché se noi affidiamo i nostri persone nostri cari a queste strutture vorremmo che le persone che lavorano in queste strutture siano sufficientemente capaci di
Di rispondere di porre attenzione avverte la paziente la voglia di Asti stelle quota vedere la dolcezza di concertare sufficientemente bene se si sta male tutto con tutto questo sessista male
Per tutto questo diventa impossibile ovviamente
Assolutamente e senta di un altro aspetto che lei citava prima era appunto quello delle difficoltà economiche della crisi economica più in generale perché dal suo punto di vista è cruciale che questa labbra quando questa tempesta perfetta perfetta sia contrasta anche con un potenziamento dei servizi di salute mentale e che cosa rischiamo sì non agiamo adesso in questo senso
Bene il
Un'altra come dire un'altra evidenza che è emersa tantissimo in questi ultimi anni ma soprattutto con l'emergenza According che chi vedere
Ci sono dei servizi che rimangono che sono visibili che sono utili e che sanno dare delle risposte
E i servizi di salute mentale sono stati sono stati in questo in questo periodo perché io ricordo bene durante la prima ondata per esempio nell'area rossa
Provvedere ai servizi di salute mentale avevano urlato in poche dei pochi servizi che rimanevano funzionanti molti dei servizi sociali le si sono in qualche modo spente in quel periodo pescherecci erano come dire non c'erano gli elementi non c'era neppure
Cioè se desertificato in qualche modo il territorio e la salute mentale rimasto con le poche risorse visto questione rimpasto uno dei pochi elementi per quello di cui ci siamo resi conto è che le modificazioni in qualche modo prodotte dal Coding tutto quello che Covip a causato su tantissime aste se ci pensiamo Lillo guardava con che ha protetto dal punto di vista fisico la popolazione a annientato per un numero consistente di persone la possibilità di contatto relazionale
Perché se pensiamo per esempio ai nostri figli
E al fatto che loro sono riusciti in qualche modo ogni social con la comunicazione telefonica mantenere delle relazioni in pole magari ci pensiamo anche sulla scuola perché anche lì qualcosa non ha funzionato e anche il rischio come dire di sofferenza per i più giovani sta diventando sempre più evidente però per esempio sugli anziani se ne parla poco però la perdita di relazione ha prodotto un senso di solitudine incredibile che produce poi un danno alla salute psichica questo si si osserva in tantissimi casi c'è stato un peggioramento
Della salute viene a della popolazione la salute mentale generale della popolazione legata Kipar
Io la perdita di relazione in parte al cambiamento di abitudine in parte anche alla diminuzione dell'attività fisica perché poi c'è stato anche questo ce l'ho fatta una provocato tutta una serie di altri affetti il paura le difficoltà del sonno la paura di infettarsi e anche la da detta di molte persone care una delle
Delle cose di cui ci siamo occupati per esempio è stato anche il tema della dell'urto il lutto complicato che ha una come dire una condizione che si crea in cui quando non si riesce a elaborare la perdita di una persona cara e ci sono delle caratteristiche che rendono lutto complicato più come dire più frequente che possono essere fatto per esempio le potuto salutare una persona cara
No dal fatto di non essere potuto restare vicino alla persone sono tutte queste cose vi ricordo che per l'invio durante la prima ondata della zona rossa cessati dei paesi che hanno perso tanti hanno avuto tantissimi lutti e questi lutti avvenivano con delle ambulanze che portavano via la persona Barbata la portavano a Lodi
Quindi pronto soccorso e chi abitava in questi paesi non poteva muoversi tali per cui mi veniva data la notizia a distanza di giorni e
Marito padre il nonno erano deceduti all'ospedale di Lodi e non potevano salutarono potevano vedere un po'dall'assessore Nieri quindi lui tutto questo prodotto una
Sofferenza che ancora adesso Gabo comprendere dobbiamo imparare a raccogliere e abbiamo bisogno di di risorse per poter fare questo è l'aspetto e l'aspetto fondamentale perché è senza avere le persone per poter dare risposte questa sofferenza rimane inascoltata e se rimane inascoltata se non c'è un come dire una possibilità i aiuto questa sofferenza
Tenderà a diventare sempre più rilevante intensa fino a invadere sempre di più la vita di queste persone
Ecco LA citano appunto le risorse la mia domanda in conclusione per lei sarebbe proprio questo scarso investimento diciamo di risorse che facciamo il il settore della salute mentale in Italia scontare mai a livello strutturale danni
è solo un problema diciamo di soldi di fondi che non ci sono si sconta anche in qualche modo una scarsa attenzione e lo stigma che tuttora circonda la malattia mentale tutto quello che riguarda la salute mentale
In questo tema occorre che credo che
Abbia diversi aspetti il dà il primo forse quello più appunto in questo momento è che
Le dicevo che molte persone sono andate via molto persone chi ha potuto è andato in pensione ci siamo molte persone hanno lasciato il servizio sanitario pubblico perché
è diventato veramente gravoso affrontare certe situazioni tutto questo ha creato un bisogno di personale infermieri e medici che in alcune regioni
Soprattutto del Nord Italia sta diventando drammatici siano cioè ci sono dei addirittura dei servizi che vengono chiuse per mancanza di personalità ci sarà poi un errore clamoroso di programmazione ci sono
Delle aree che sembrano perdere dico c'è la possibilità di affrontare nuovi bisogni ma fanno fatica a rispondere ai bisogni che c'erano prima questo è
Sicuramente un aspetto drammatico che vedrà nei prossimi anni una sfida colossale credo che dovrebbe essere il punto primo dell'agenda del ministro per la Salute trovare personale per dare delle risposte uno all'ordinario perché in questo momento in alcune aree del Paese mancano le risposte all'ordinaria e l'altra questione invece capire che la salute mentale è un elemento fondamentale del buon funzionamento del paese e quindi diventa un investimento per il presente è un teste è un investimento per il futuro della del nostro Paese e questo è un problema anche i pregiudizi e visti ma ricerche la salute mentale non sia solo qualcosa che riguarda un un gruppo di persone come dire il poco interessante ma che umbra un elemento centrale nel benessere del Paese
è un paese come dire che funziona è un Paese che al centro anche un investimento noi intenso sulla salute mentale di tutti del delle persone che soffrono di tali patologie psichiatriche delle persone che hanno problematiche di tendenza delle persone che hanno disturbi della condotta alimentare dei degli adolescenti che soffrono di patologia psichica ma anche dei lavoratori che sono esposti a stress che so scolastici vantarsi che se no diventa un paese in cui come il che si imbottisce che si
L'improbabile rieccoci studio solo per i saluti questa era l'intervista Giancarlo Cerverí direttore del Dipartimento di salute mentale e delle dipendenze di Lodi
Per oggi è tutto fa notizia si conclude qui torneremo appunto nelle prossime settimane a parlare di salute mentale
Ricordiamo come sempre che potete seguirci anche su Facebook e Twitter basta cercare fa notizia nel tocchiamo lunedì prossimo a ventitré e trenta e in replica lunedì successivo alle sei del mattino
Un saluto e una buona settimana da Daniela favola