Presentazione del libro di Andrea Riccardi «Rigenerare il futuro. Dall'io al noi» (Scholé)

Buona sera benvenuti
A tutti che ringraziamo tanto l'arcivescovo monsignor Paglia che qui il ministero Antonio Tajani il giornalista
Del TG uno Ignazio Ingrao
Editorialista e saggista al professor Mario Giro e soprattutto il professor Riccardo idee ci ha riunito per presentare questa suo
Ultimo libro libricino ma molto molto denso e interessante
E non troppo difficile anzi semplice da leggere in quindi abbiamo poi qualche ragazzo giocherà delle copie perché fosse interessato
Siamo molto contenti di riunirci anche quest'anno a fondi per questa iniziativa culturale che ormai caratterizza il rapporto anche dalla Comunità di Sant'Egidio con questa città
Di cui il professor ricade cittadino onorario alle tante diciamo organizzazione al comune di Fondi saluto il sindaco maschietto
E lo ringrazio per questa organizzazione per tutti coloro gli sponsor che hanno fatto sì che questa Chiostro sia ancora più bello del sorge dell'i esimo a questa sera veramente meraviglioso sul caldo si è potuto fare poco ma comunque siamo contenti riunirci il questore io ringrazio tanto Roberto Sever versando Simonelli che mi hanno aiutato nell'organizzazione di questa serata saluto il prefetto neo prefetto di latina
Che che è qui con noi e tutte le autorità a altre civili e militari che ci accompagnano il parroco di Santa Maria qui affondi
E tanti altri ospiti che non posso ora citare tutti per non prendere troppo tempo ma permettetemi di come l'inizio di dare la parola all'onorevole salute del neo che
Diciamo
Ha avuto l'idea di iniziare questi questi incontri quindi affondi e quindi è giusto che ci faccia un saluto
Prego Santa
Demagogico la sera dall'aramaico caro presidente io ringrazio della cometa e Sant'Egidio il nostro concittadino onorario per aver voluto condividere con la città di fondi con la comunità
E in questa estate calda una ulteriore occasione di confronto
Riflettevo nel pomeriggio che tante sono state le occasioni in cui Sant'Egidio attraverso la presentazione di a pubblicazioni varie ci ha dato la possibilità di riflettere a voce alta con illustri relatori questa sera ancor di più
Con Andrea Riccardi con tutti gli altri su questioni che possono sembrare a volte molto lontana
è vero la pubblicazione che presentiamo questa sera è molto breve ma di consiglio di leggerla perché nella sua semplicità il professor Riccardi apre così una o una finestra sul mondo
Facendo sci ovviamente riflettere su cose che ormai credo tutti dobbiamo prendere atto che il mondo è cambiato non perché qualcun altro più importanti di me lo ha detto non più tardi di qualche settimana fa che il mondo è cambiato prendiamone atto ma c'è bisogno che ognuno di noi faccia la sua parte all'interno di questi scritti di queste riflessioni io ho trovato la forza per ognuno di noi di poter interrogarsi su quello che il proprio ruolo che siano istituzioni che siano a autorità varie le organizzazioni di volontariato ma ogni singolo cittadino può e deve fare di più perché si possa rigenerare il nostro futuro
Guardando ovviamente alla cultura del noi non del dio domi già tovaglia qualche Estate fa aveva presentato ovviamente tutte le sue riflessioni su questo su questa crisi del noi
E voglio portarvi l'esempio lo dicevo a Marco Impagliazzo poco fa dell'Europa in questo momento più che mai l'Europa significa insieme significa nuovi significa la pluralità e monsignor Perego desco di Ferraro non più tardi di qualche giorno fa ha voluto proprio guardare al futuro come ovviamente l'insieme di pluralità
E la pluralità è un valore aggiunto ecco perché è importante che insieme si passa ovviamente raggiungere qualsiasi risultato e il professor Riccardi ci delinea nella sua semplicità questo percorso interrogandoci facendo riferimento ad una serie anche di mali tra cui quella del dell'individualismo definito addirittura un'epidemia
E la cosa che mi ha molto colpito il concetto di cambiamento culturale climatico che ancora peggiore del cambiamento climatico dove evidentemente si possono creare relazioni concrete sul cambiamento culturale molto più difficile allora credo che anche qui da questa sera fondi possano entrare un appello ed è il vero significato del titolo rigenerare il futuro partendo dal noi
E abbandonandoli io pur sapendo che lì a volte può sembrare più forte ma in realtà è soltanto un segnale di debolezza grazie ancora per questa occasione
Grazie all'onorevole Salvatore De Meo
Da lei prima di dare la parola Mario Giro io mi unisco diciamo le sue parole
Dicendo che questo libro parte da varie riflessioni diciamo di saggi di sapienti
E beh e verrà ebrei ma anche di sapienti di casa nostra più diciamo cristiani come Papa Francesco che nella sua enciclica fratelli tutti apposto diciamo questo problema
Più vasto della fraternità la fraternità universale
E è un libro è un libro che si snoda in quattro in quattro premi capitoli appunto al cambiamento
Climatico culturale il sogno fratelli tutti il falso nuovi la cultura della fraternità intergenerazionale
E credo che il titolo rigenerare il futuro dall'io al noi ci dice tutto di come anche a partire da un'analisi diciamo molto seria forse un po'severa della realtà come la realtà e oggi purtroppo in realtà si può pensare a un futuro per tutti un futuro migliore per tutti in questo passaggio dall'io al noi
Allora abbiamo chiamato come dicevo all'inizio
Importanti personalità discutere di questi temi che riguardano appunto il nostro futuro come società come al mondo come città anche come questa città di fondi
Coetanee per primo la parola seguiamo l'ordine alfabetico il professore a Mario Giro che è stato vice ministro degli Esteri
Professore all'Università per stranieri di Perugia ed è
Un editorialista e saggista del quotidiano domani ma anche un grande scrittore di diversi tipi di geopolitica
E quindi la sua visione spazierà io credo non soltanto sul nostro Paese ma si allargherà anche un po'al mondo intero grazie ma nel giro di essere con questa sera
Grazie
Saluti li ho già fatti Marco Impagliazzo a me tocca solo ringraziare tutti voi
E provare a dire qualcosa su questo libro che veramente denso e un concentrato di problemi cruciali del nostro tempo Ugo Parolo ad affrontarne alcuni innanzitutto l'ha già introdotto Marco il grande tema del futuro
Perché guardate di futuro si parla poco e in genere se ne parla come una minaccia
Abbiamo dimenticato perso la memoria
Della storia che rigenera o il futuro dopo la seconda guerra mondiale per l'Europa tutta distrutta e per l'Italia generando la democrazia
Repubblicana
Che è un dono per questo Paese
Abbiamo perso questa memoria dopo gli innumerevoli incubi del nazionalismo che avevano che sono incarnati soprattutto dalla Shoah dall'Olocausto perché avevano quasi fatto perdere l'anima l'Europa
Così è nata la nostra Repubblica e io penso che questo come anche dice il professor Riccardi è causa è causato anche dal divorzio che c'è stato e gli ultimi anni tra la politica e la cultura
Cultura intesa come storia tra il pensiero e la politica
Un legame che invece aveva caratterizzato le grandi culture politiche Tajani lo sa bene il popolarismo socialdemocratici eccetera la nascita della nostra democrazia alleandosi e la nascita del sogno europeo
Quindi quella generazione esistenti parte di un sogno comune di un voi e oggi dopo la sbornia tragica dei nazionalismi dei tanto di tanti io che si combatterono per due guerre mondiali oggi questa memoria si è persa
Che
L'uomo spaesato della globalizzazione di oggi cerca altre vie altri identità
Più emozionali
Diffidenti dei sogni comuni ripiegando sul culto del dio sul culto del piccolo territorio o sulla contrapposizione di un nemico
Sono falsi noi piccoli sempre più piccoli e volatili come lo sono le emozioni
E qui un secondo punto che mi sembra importante che richiama professor Riccardi qual è questa cultura dell'io solo e solitario direi è una narrazione vittimistica dissi
Loro per l'Italia del nazionalismo ne sanno qualcosa
Durante il periodo nazionalista la vittoria mutilata lo spazio vitale dei tedeschi dei nazisti oggi si parla di sostituzione etica cioè sempre il nemico è fuori e ci minaccia
Un una lettura molto vittimistica vittimismo come cifra e metodo per leggere la realtà
Ma questa è la cultura ed io solo
Sempre minacciato dagli altri che vede gli altri sempre una minaccia emanare un'opportunità
Rafforza la cultura del nemico
E cade in questa solitudine come scrive Andrea Riccardi di soli contro tutti quella dell'attimo presente circondato da appunto da nemici
La storia svanisce è una caratteristica del vittimismo che la cultura vittimistica
Pensare solo all'attimo presente scordarsi di tutto rinnegare i padri e non volere figli che poi è una realtà anche concreta della nostra società
Negare il passato oppure mitizzare l'uno scambiarlo per falsificare urlo
Non studiare la storia e poi non volere il futuro non guardare al futuro il vittimismo hanno ricordi vittimista non ricorda mai niente sembra un atto ieri è sempre tutto accade sempre soltanto all'Hui
Lui come persona lui come collettività avvolte lui come Paese il passato rimosso UE distrutti in maniera nostalgica e falsata
Si fa l'esempio adesso gli anni sessanta in Italia come se fossero un momento d'oro era un momento di grande vitalità ma ci ricordiamo quanto era povero elitario in quegli anni e quante molto più ricca oggi ma questo scompare il futuro eccome maledetto
E come maledetto perché forse sarà peggiore quindi non ne voglio parlare
In termini cristiani si può dire la morte dell'avvento della tesa
Non aspettarsi più niente in termini politici è il conte di incentrarsi su se stessi sull'oggi e mantenere l'acquisito e qui chiamo a testimone il ministro la chi Comino terno cioè tutta la fase precedente e quello attuale del del del dell'Europa nasce dal fatto che ci siamo solo concentrati manteniamo quello che abbiamo acquisito e basta
Senza spingerci oltre che ha creato una mentalità da chi come nota significa la ciò che abbiamo acquisito il nove Comunità europea
è un termine tecnico nel gergo europeo ma che dimostra questa questo ripiegamento l'inizio della fase di ripiegamento
E qui secondo me un terzo problema molto importante il problema dei giovani
Secondo me è il problema del futuro noi abbiamo pochi giovani in Europa e per cui non ce ne rendiamo bene conto ma i giovani sono tanti interi continenti sono pieni di giovani penso all'Africa ma anche all'Asia e l'America latina
A metà del secolo di questo schema secco le giovani africani is sotto i venticinque anni saranno circa un miliardo una massa enorme che vuole il futuro che cerca futuro
E è inutile riempirsi la bocca come si fa fanno i nostri esperti generazione Z questo e quest'altro in realtà quale risposta di futuro diamo a questi giovani giovani che sono o considerati come una minaccia in sei
Il bubbone giovanile dicono gli esperti i giovani africani giovani latinoamericani quelli che si muovono che si spostano che cerca un'opportunità
Oppure come i nostri giovani dei grandi lamentò usi rompiscatole il discorso sul sull'ambiente per esempio che riguarda molto i giovani e che gli adulti non vogliono ascoltare
In Occidente io penso che la questione ambientale diventerà una questione generazionale se non lo è già diventata cioè spacca le generazioni e qui bisogna capirci cioè abbiamo bisogno di un linguaggio per capirci
Noi più grandi ai più adulti siamo ancora nel mezzo del discorso sulla transizione i giovani vedono con preoccupazione al futuro e si sta preparando una separazione tra le generazioni su questo tema
E allora qui dice o scrive come scrive Andrea Riccardi si tocca con mano che il sogno appartenenti a più generazioni non c'è più
è un sogno di uni generazionale non esiste
è la parte una parte fondamentale di questo di questo libro
Un altro punto è il quarto e il falso mito della vittoria secondo me
Come ricercare il nome di un nuovo Navigli cosa deve essere innanzitutto deve essere un noi tutti un fratelli tutti
Perché vediamo intorno come scritto tanti falsi noi tantino i violenti preda canti caricatori settari
Suprema attivisti razzisti nuovi che escono in dono mentre siamo alla ricerca di un noi comune io penso che l'Occidente quindi ha commesso un grave errore quando si è aperta la grande fase di pace dell'ottantanove novantuno è caduto il muro di Berlino lo sappiamo abbiamo sperato che la fine della guerra fredda fosse un grande momento di pace lo poteva essere lo era già all'inizio
Ma abbiamo commesso l'errore di non condividerlo di tenercela per noi stessi politicamente è stato un errore non ci siamo resoconto resi conto che era l'occasione per un noi più grande abbiamo pensato di aver vinto
E questo mito della vittoria ci ha perso perché ce la siamo tenuta solo per noi ci siamo curati nel mito della nostra vittoria che è diventato un falso noi
Non abbiamo considerato il grande vuoto che si creava dall'altra parte
Dall'altra parte del muro che era crollato un enorme vuoto di senso un tempo di seconda mano che finiva nella discarica della storia uso le parole della premio Nobel bielorussa se trama Aleksej Ricci tempo di seconda mano
E in questo enorme vuoto non abbiamo visto che si poteva creare il mostro il mostro che oggi vediamo e che non sappiamo come domare
Che ha provocato la guerra in Ucraina l'aggressione in Ucraina
Per non parlare del disinteresse dello della dimenticanza totale di quello che accadeva in Medioriente un altro mostro che li esploso
Io penso che questa ossessione del vincere della vittoria del racket della narrazione dalla vittoria è un grande problema divide noi contro loro poi lo ritroviamo nella vita politica di ogni giorno nella vita sociale
E il falso
E qui io penso che
C'è anche una responsabilità grande per i cattolici per la cultura cattolica per la Chiesa
Di ricreare
Una cultura del no
Di del noi che sia posa aperti a tutti che Possa coinvolgere tutti concludo essere noi ci occorre l'altro come scrive Andrea e ci occorre un'immaginazione alternativa
La pace è il contrario della vittoria la vittoria prepara la guerra successiva e la rappresaglia infinita come vediamo la pace è un noi che si apre sul futuro ma non sappiamo quale e qui dobbiamo fidarci la guerra il presente scrive Andrea Riccardi questo libro il nostro tragico presente Ucraina Gaza Sudan Siria e cioè io me eccetera nomi del presenti Isma'dell'attimo presente si abituano alla guerra sono assuefatti
Alla guerra
Diventa un infinito presente un unito tragico che non vuole passare unico tragico che ripete se stesso all'infinito e vuole vivere solo per se stesso la pace invece un sogno comune ma qual è il nostro problema
E anche il problema di quanto è difficile fare l'Europa è che noi vogliamo calcolare i tutto prima
Vogliamo che questo lui corrisponde a quello che ci siamo che abbiamo in testa
E non cerchiamo l'immaginazione che va dal tira
è anche difficile fare l'Europa per questo motivo perché sì vogliamo controllare il tutto prima di farlo non lo faremo mai
Che cos'è questo noi europeo di domani
Invece di cullarci nel nemico le paure controllare calcolare quantificare soppesare dobbiamo fidarci del sogno comune dobbiamo cercare di andare oltre questo nostro
Essere dei contabili perenni
Che poi questa la mentalità europea ma non lo dico solo perché si parla di economia estensivamente perché crea una mentalità della quantificazione continua e quante volte non ci fermiamo in Europa per questo
Motivo e anche nei confronti del mondo credo che un punto cruciale sia la maturazione di una nuova espressione culturale cattolica
Che i curatori la vitalità vitalità nello scenario politico sia italiano europeo
Confrontandosi con questo mondo caotico che non è più quello di ieri che molto disordinato è molto contraddittorio
Dove c'è la guerra l'intelligenza artificiale dei cambiamenti sociali
Però lo scopo è sempre quello difendere la casa comune difendere la democrazia comune colmare i vuoti dissenso e non lasciare spazio
Aldo identità fondamentaliste
Ah col coraggio anche di andare controcorrente all'arte cultura azione in atto alla mancanza di cultura quel divorzio che dicevo all'inizio di cui parla Andrea Riccardi tra cultura e politica grazie
Grazie a Mario Giro per questa lettura così profonda che appunto allarga il nostro sguardo anche ad altri contesti europeo africano mondiale
E soprattutto che ci richiama alla appunto a una nuova fase culturale
Del nel nostro Paese in Europa per guardare il futuro con meno timore
Dare ora la parola Ignazio Ingrao lo ringrazio molto diversa di qui alla vigilia di un lunghissimo viaggio assieme a papa Francesco che lo porterà in Estremo Oriente appunto a partire dal due settembre se non sbaglio
E quindi lo ringrazio tanto lui come appunto inviato del TG uno
Vaticanista del TG uno a a questo impegno così importante ma non ha voluto rinunciare a essere con noi questa sera lo ringrazio tanto dello suo presenza che non è la prima volta che qui affondi e quindi si s'affeziona nonché luglio purché queste buono
Prego Ignazio Ravasi è vero io ringrazio voi ringrazio voi dell'invito che torno sempre con piacere a fondi per l'accoglienza sempre così affettuosa sincera di questa città e mi sono mi ha colpito cogliere tra due interventi tanto lontani e due figure con due storie tanto diverso e delle risonanze invece così comuni sto parlando dei Andrea Riccardi
E delle dell'intervento che ho ascoltato al Meeting di Rimini del governatore della Banca d'Italia Fabio Panetta che hanno in comune fondatore della Comunità di Sant'Egidio e il banchiere il governatore della Banca d'Italia
Un tema Panetta
Ha parlato della coesione sociale mi ha detto che non ci può essere crescita crescita autentica senza coesione sociale la questione sociale come fattore centrale della crescita e ha messo in evidenza un elemento l'Italia unico fra i Paesi della zona Euro è quello che spende pr interessi sul debito quanto spende per più o meno per l'istruzione e il tema che pone Andrea Riccardi nel suo libro il passaggio dal mio al noi anzitutto un tema educativo
E questo è centrale e dunque un tema di natura culturale come come diceva Mario Giro
E senza coesione sociale non ci può essere un'autentica politica demografica perché politica demografica significa anzitutto rapporto tra le generazioni e quindi coesione sociale
Tra le generazioni senza coesione sociale non ci possono essere sagge politiche migratorie al di là della delle soluzioni che si possono adottare che sono sul tavolo che sono state poste anche dal ministro ma la domanda è quale comunità abbiamo in mente che modello di comunità abbiamo in mente su questo sicuramente il magistero sociale della chiesa ci aiuta lo aveva colto settanta anni fa De Gasperi questo costruttore di ponti costruttore di Italia e costruttore d'Europa nel nell'intervento che fece alla primo congresso della democrazia cristiana nel quarantasei disse non siamo né socialisti e comunisti ne siamo solidaristica
E poi più recentemente nella nostra Costituzione aveva introdotto anche il principio di sussidiarietà oggi però di fronte alla crisi a questo problema della coesione sociale
Papa Francesco più propone anche quattro principi che servono proprio a costruirla che la traducono cioè che sono principi per affrontare costruire una sostenibilità anche dal punto di vista sociale
E cioè la realtà superiore all'idea la il tempo è superiore allo spazio
La né poi è la il tutto è superiore a una parte l'unità prevale sul conflitto e quindi ecco il il magistero sociale della Chiesa che ci aiuta ad affrontare quello che pare che Andrea Riccardi pone come uno dei dei drammi
Della della modernità delle questioni
Critiche della modernità e cioè le delle delle tre grandi parole della Rivoluzione francese libertà uguaglianza e fraternità il principio tradito la parola dimenticata e proprio la fraternità
Il liberalismo ha colto la l'importanza della della libertà con l'avvertenza che poi bisogna offrire a tutti uguali condizioni di partenza
Socialismo il tema dell'uguaglianza con l'avvertenza però che se si fa uguali tra diversi è una è la somma ingiustizia la fraternità la fraternità che fine che fine ha fatto come ricordava Mario Giro poi due secoli dopo la Rivoluzione francese abbiamo creduto che con la caduta del muro di Berlino la fine la cosiddetta fine della storia forse fosse arrivato finalmente il momento
Di vedere realizzata questa parola non è stato neanche quello il momento Girola spiegato
Chiaramente la sì dato molto bene poi è arrivata la pandemia trent'anni dopo Papa Francesco lo lo ricordiamo in quella piazza deserta il ventisette marzo del due mila venti leader che si faceva interprete delle nostre paure dello dello smarrimento del mondo ecco offriva una strada forse abbiamo creduto dopo la pandemia è arrivato il momento della fraternità
Neanche questo è stato il momento periodo il momento delle guerre dei conflitti
Din Din Din del nuovo di un nuovo scontro ecco allora
è chiaro che senza la fraternità noi sembrano diciamo irrisolvibili
Alcuni alcuni alcuni problemi alcune divisioni c'è qui accanto monsignor Paglia e la questione del fine vita
Cioè la lo scontro tra l'etica dei valori e l'etica dei diritti qual è questa la la la divisione quindi chi sembrano due prospettive irriducibili e di fronte all'irriducibile ITA di queste due prospettive di queste due strade
Non se ne esce non sembra di poter trovare una soluzione condivisa
Ma invece proprio allora se ne prendiamo una prospettiva di fraternità come costruzione di un bene comune di una comunità
Allora forse possiamo vedere che queste due prospettive l'etica dei valori e l'etica dei diritti
Non sono irriducibili così come il tema dei diritti civili e dei diritti sociali Magistero della Chiesa ci ha insegnato che non ci può essere autentica di difesa
E promozione dei diritti civili senza una realizzazione dei diritti sociali e qui di nuovo il tema della fraternità che viene avanti
Esatto Maritain il filosofo francese amico di Paolo sesto spiegava che bene comune non è la somma delle utilità individuali dei beni individualista per mettere in circolazione
I valori la quelle che sono anche gli eroismi individuali di libertà individuali dice tutto ciò che vi è di coscienza civica di virtù pubbliche di senso della legge ecco questa credo che sia la fraternità che ci indica anche Andrea Riccardi col suo
Con il suo libro
E ci mette e ci chiede di fare attenzione
Alla paura perché poi questo questa affermazione dell'indio non è un'affermazione dell'io legata al mito di Prometeo che ruba il fuoco degli dei per darlo agli uomini
E più legato mi sembra fosse al figlio di Arese di Afrodite c'è la paura una paura che se non diventa ponte verso gli altri e verso il mistero ci rinchiuderci limita la paura è la più grande nemica della fede sembra un paradosso perché sembra che la chiesa si è sempre detto che ha costruito che dopo aver costruito diciamo sulla paura la paura del castigo la paura del delle del del peccato della colpa diciamo la fede non è così poi invece la più grande nemica della della fede la paura allora i cattolici che cosa è affidato il compito di costruire speranza io credo che anche in vista di questo nel Giubileo è utile rileggere Spe salvi la l'enciclica di Benedetto sedicesimo sul tema della speranza e credo che di due due elementi siano di grande attualità in questo documento comunque diciamo nel confronto di questa sera
è il primo la speranza come giudizio storico
Ecco una speranza la speranza cristiana quindi che che guarda oltre come giudizio sulla storia e poi la speranza che non è mai e non può essere mai l'autentica speranza una speranza individuale
Perché non ci si salva da soli ci sanno sempre come collettività come comunità e quindi la speranza cristiana
Come ecco una una strada che ci può portare a costruire fraternità ma quale spazio c'è per i cattolici lo chiedeva mare Mario Giro me lo chiedo me lo chiedo a me lo chiedo anch'io
In questo in un contesto appunto di invece di dove si alimentano dove viviamo le Paure c'era di questo racconto di Kafka la tana
Che secondo me è una grande fotografia e scritto ne minaccia negli anni venti che è una grande fotografia anche dell'oggi questa talpa racconta
Come ha costruito in tutta la sua vita questa tana piena di
Nicoli di ostacoli e via via che però racconta come ha costruito questa tana che dovrebbe proteggerla da tutto e da tutti poiché testimonia e ne svela la fragilità la profonda fragilità ne siamo come questa questa talpa oggi
Allora i cattolici e domandato invece di costruire questa speranza ma che spazio hanno oggi non questo è una domanda che rimane aperta e che anche libro di Andrea Riccardi lascia lascia aperta qual è lo spazio della moderazione nella dialettica politica in una comunicazione che si vede sempre più polarizzata anche una comunicazione politica
Che sempre più polarizzata allora
Il la riscoperta del valore del dialogo
Di fronte all'affermazione dei diritti individuali valore della pazienza e dell'ascolto ecco la moderazione allora non come semplicemente un luogo di compromesso ma come un luogo dove si costruisce dove ci si ascolta il centro quindi non necessariamente come un soggetto politico ma come uno spazio democratico dove ci si può incontrare e collaborare e questo direi che è un tema ed è una sfida di oggi una sfida che però riguarda anche le chiese e concludo perché io credo che ne abbiamo di fronte anche un chiese che si dividono
Anche all'interno abbiamo vissuto in questa estate la la questione della della scomunica
Il timore di uno scisma anche all'interno della Chiesa cattolica ma più grave io vedo quello che accade ad oriente e noi cristiani non possiamo rimanere indifferenti di fronte quello che a chiave accade nelle Chiese d'Oriente una divisione una crisi che viene prima della guerra in Ucraina ma che paragona in Ucraina ulteriormente amplificato
Hai fatto e fatto esplodere allora le do di Andrea Riccardi ci dice che di fronte a tutto questo ecco le siamo chiamati in prima persona a farsi costruttori di fraternità a raccogliere questa sfida di questa parola di questo principio dimenticato e tradito
Grazie
Grazie molto Ignazio Ingrao per la chiarezza di questa vettura per aver sollevato con tanta forza intelligenza il tema della fraternità temo che come lui diceva giustamente
è stato piuttosto dimenticato ora siamo molto contenti di avere tra noi e monsignor Vincenzo Paglia che Duce anche da la presentazione diciamo del piccolo lessico diciamo sul fine vita diciamo una lettura di tutti i documenti diciamo vaticani pontifici su questo tema sul tema della cura del fine vita
Che è molto che molto interessante che avverto anche un dibattito diciamo nel nostro Paese ma poi monsignor Paglia venuto qui come è stato già ricordato da da un onorevole De Meo a parlarci del libro
Suo libro che anche in parte ispirato questo riflessioni di Andrea Riccardi il crollo del noi quindi grazie di essere qui tra noi anche lui affezionatissimo da ciociaro studiosi margine affondi
Sì Asfor viene affondi gli questo è sicuro a con con il contrario quelli Pavia Ernici Luisa Jerry qui io devo dire a un grande grazie per ritrovarci ancora questa sera è qui a riflettere sono tema
Su un tema che professor Riccardi coglie un grande acutezza questo libro valletto
Va a letto perché si legge bene
Perché non è molto lungo ma è un libro che Giray infuocato
La battuta verrebbe facile non è un fuoco di paglia
Questo libro
è un fuoco di legno stagionato
Cioè che non si spegne
Ma è un libro che
Pugliese circa il problema di questo tempo
Potremmo sintetizzarlo la vittoria dell'io
La vittoria dell'icona è il problema e la ragione di fondo delle guerre della disintegrazione
Dello spappolamento della Socìetas
E per questo è importante riflettere
Quando io scrissi il crollo del nuovi lo feci sull'onda
Del sogno che era nato dopo il crollo del muro di Berlino Mario Giro lo ha ricordato in tre anni sogniamo
Ci fu la pace non c'è mica Sant'Egidio
A Oslo
Gli israeliani e palestinesi si mi sono accorto
E oggi sembra un sogno impossibile
Trentacinque anni fa c'era
E Fini l'apartheid tre in Sudafrica uno dei grandi Paesi trent'anni fa
Ancora rideva
Neri e bianchi divisi anche nella Chiesa
Ecco dopo tre quattro anni è crollato
Questo sogno che tutti avevamo ed è crollato perché perché sono cominciate le rivendicazioni dell'io
è iniziato con la guerra balcanica tanto che oggi si parlava allora di balcanizzazione del mondo
Nella ex Jugoslavia e c'erano un milione e mezzo di matrimoni misti tra loro
Quindi voleva dire che si poteva stare insieme
In un momento si uccisero in pochissimi mesi all'interno delle stesse famiglie
E cominciò cominciò la corsa
Dell'io personale etnico di gruppo dilazione di gruppi di reazione
Si perse il sogno del minori ecco il crollo del noi ora questo i liberi individualismo così lo hanno chiamato
Alcuni filosofi francesi
Questa vittoria del divo assoluto è un attore fallace
Vittoria fallace
Perché li ho assoluto non è mai esistito
Ed è vero che la modernità si caratterizza per la conquista del soggetto quindi diciamo dell'io
Per fare un esempio nostrano qui nella nostra Ciociaria quand'ero bambino e matrimoni di combinava i genitori non i fidanzati
Oggi se solo si pensa è impossibile c'è una vittoria giusta del soggetto
La libertà i diritti quindi diciamo che la conquista della modernità illuminismo e alla conquista del soggetto
Quindi della persona
Nella scrittura della carta costituzionale fu esattamente il concetto di persona che ogni le diverse culture
Socialista comunista cattolica azioniste così oltre
In questo senso è una grande conquista
Ma dopo l'ottantanove degli anni novanta purtroppo si è avvelenata questa conquista
Riccardi parla
Ad un certo momento di
Slitta scivolamento verso l'io
Lo scivolamento è la patologia dell'irrisione
Quando l'io si pensa assoluto abbracci solutus otto sciolto da tutti
Un nostro caro amico Giuseppe De Rita parla di un nuovo culto che è nato la leggo la giuria
Il culto del dio
Sul cui altare si sacrificano anche gli affetti più cari
I femminicidi son qui
Solo così del culto del dio
Poi ci sono tante altre regioni
Ma in quella regione
Di un inno assoluto
E a dire che siamo voi
Tutti rigorosamente monoteistica
Non c'è altro Dio al di fuori di me
Certo si impara accademismo della vita che poi sarebbe pensa te fatti Affari tuoi ti devi realizzare devi vivere tu la tua vita
Questo assolutismo Trio appunto ha portato albero sgretolamento
Delle forze uniti diventa
Alla
A tutti il mento della profondità
Delirio
Perché l'io S per i minori fin dall'inizio
E non voglio scomodare
La fisica quantistica
Che ci dice che siamo tutti legati
Tutti
Non c'è il vacuum da me e voi
C'è tutto uno spessore
Anche biologico fisico
Ce lo dicevano quando diceva il battito d'ala di una farfalla in Brasile provoca il ciclone in California e questo siamo tutti legati ce n'eravamo dimenticati
Il corridoio ci ha dato una sberla
Vi ricordate
Gennaio parte onere in business class da One
Arriva in Germania
Cinque giorni dopo ricorso a Codogno che manco sapeva che esistesse io perlomeno essendo Giugiaro si è un po'provinciale però oggi
Una settimana dopo l'Italia
Era bloccata
Siamo tutti legati
Il anche individualmente
All'inizio noi siamo relazione
Tre figli alla mamma
L'ombelico ci ricorda che nessuno e autorizzato
Sì hanno frutti di una relazione
Ecco perché riscoprire la relazione la loro la sua forza quello delle relazioni cruciale
In questo tempo
Fare l'amore
Vuol dire fare essere
Sia biologicamente sia culturalmente sia esistenziali mentre
La relazione
Che permette a me e la relazione con voi
Che permette la mia esistenza
Ecco perché il divo assoluto non può esistere
Esistiamo noi fin dall'inizio
Qual è il problema il problema deve diventare una scelta
Una scelta politica
Una scelta economica una scelta culturale è una scelta spirituale
Il termine fraternità che ricorre ma anche uguaglianza e libertà sono tutte unite dalla neve la nazionalità indispensabile che ci unisce tutti
Quindi alla promozione di una lite relazionalità saudita
Il passaggio dall'io al noi
In questo senso allora
C'è un esame di coscienza da fare da parte anche dei cattolici
L'individualismo
Economico
C'è chi ha scritto
Che la determinazione ai supportare
La democrazia
E il liberalismo in realtà ha provocato quella che è una scrittrice chiama letta dell'odio
Dello scontro
Bauman parla di una società liquida cioè dove le relazioni non sono forti sostanziali
Il crollo delle famiglie
Il crollo delle generazioni la labilità
Ecco tutto questo incide in maniera negativa sul futuro del mondo siamo come una grande folla di mosche impazzite
Che sbatte sul vetro con la fatidica di creare una convivenza pacifica tradire si e a dire che il fatto che siamo tutti frantumati paghiamo lo scotto dell'assenza di una visione comune
Oggi ognuno leader perse
Non c'è una visione comune
L'Europa
L'Europa è un disastro perché ogni nazione pensa per sé non c'è più lo slancio
Dei fondatori
Non c'è più neppure lo slancio degli anni novanta
Cioè trentacinque anni trentaquattro anni fa
Parlando con Giovanni Paolo secondo o con Gorbaciov
Noi sentivamo l'Europa dall'Atlantico agli Urali
Orali sentivamo l'Europa due polmoni
Oggi tutto questo è scomparso perché
Perché abbiamo periferico rio annoi
Io ricordo nuovamente alla di Gorbaciov fra
Quando si sentì tradito
Dall'Occidente
E quello che vediamo oggi lo accennava prima Ingrao la tragedia della Chiesa d'Oriente bizantina
Ma come neo scandalizzarsi ad esempio di quello che è stato fatto l'altro giorno dal Parlamento non meglio dal Presidente presidente dell'Ucraina sulla costrizione alla Chiesa ortodossa dell'Ungheria distaccarsi da Mosca
Ha avuto ragione il Papa
A intervenire nessun politico è intervenuto anche tutti d'accordo sul tema delle armi si almeno su questa questione che tocca le profondità della ricetta
Silenzio
Ora io credo che la Chiesa cattolica ha una responsabilità enorme
Prima per un grande esame di coscienza e lo fa Benedetto sedicesimo ben deciso che tu hai citato e cioè Benedetto si domanda ad un certo punto
Come mai è potuto accadere che l'individualismo è entrato anche nella Chiesa cattolica
Come è potuto accadere che tutti pensiamo che ognuno deve salvarsi e la sua anima
Quando tutte le scritture scrivono chi non ce l'ha saggiamente si M o non ce la sappiamo o siamo noi o nessuno si salva da solo
C'è l'individualismo religioso
Interroga tutti noi io credo che il dove sta parroco non rido con quanti quello fatto anche al re quanta gente ci diceva
La messa in linea perché l'ho pagata
Questa l'individualismo religioso
è come se Gesù fosse morta perché qualcuno l'ha pagato
Questo va recuperato completamente ed ecco allora la dimensione della riscoperta delle relazioni tra tutti partendo dai più deboli dai più fragile questa è una profezia della Chiesa cattolica che oggi deve promuovere la Chiesa cattolica è chiamata a risvegliare la forza delle relazioni tra di noi
Tra cristiani con le altre religioni
E qui c'è una profezia una vocazione nuova
Tutte le religioni debbono collaborare per promuovere la fraternità tra i popoli
Un grande patriarca del secolo scorso amava dire chiese sorelle popoli fratelli
Se le chiese non sono sorelle i popoli non saranno fratelli con questo libro di Andrea Riccardi brucia di questo fuoco
Accoglierlo e farlo bruciare un po'anche dentro di noi
è importante
Perché quello che sta accadendo
Accade
O non accade
Anche per noi
Cioè ad un certo punto un passaggio
Nel libro
Molti fanno la guerra tutti possiamo fare la pace ecco io credo che anche questa evento di stasera fa parte di questo fuoco che deve aiutarci
A vivere per tessere le relazioni di fraternità e di pace tra tutti cominciando anche da fondi non è difficile perché si mangia che grazie
Grazie
Grazie a don Vincenzo per questa vettura
Così anche
Molto interessante sulla sul versante diciamo personale diciamo è una domanda sono domande che il vescovo pone anche la vita di ciascuno di noi
Giustamente su questo grande tema di cui stiamo discutendo
Ringrazio Antonio Tajani ministro degli esteri la cooperazione internazionale anche per come interpreta il suo ruolo di ministro
Rappresentando il nostro Paese diciamo con quell'umanissimo italiano che ci contraddistingue ci ha sempre contraddistinto
E bisogna sempre tenerlo alto ministro come come tu fai anche nei consessi internazionali non cercando mai lo sconto
Ma cercando riconoscendo diciamo i problemi ma cercando anche di trovare le soluzioni come Sant'Egidio siamo anche debitori diciamo di una battaglia di civiltà e di umanità che quella contro la pena di morte
Che facciamo da tanti anni che l'Italia fa che mi indicò il ministro ha un grande interprete anche a livello del Nazioni Unite sono contento di annunciare che la città di fondi grazie alla decisione del sindaco di tutto il Consiglio parteciperà anche quest'anno alle Città per la vita al trenta novembre
Contro la pena di morte
E non posso non citare anche ciò che il ministro fa per difendere diciamo la libertà di tanti dalla fede e dalla pratica religiosa e tanti cristiani di tanti che se nel mondo
Insomma Ministro allora la parola prego entro grazie buonasera tour
Grazie per essere qua ascoltarci presentazione
Di un libro che già nel titolo
Indica qual è il percorso da seguire parlo da politico per i politici cristiani
Noi non siamo nati per essere soli siamo nati per stare in mezzo agli altri
Era Sessera creazione che ce lo dicevano
Dio non volle che l'uomo fosse solo e crea una donna perché l'uomo non posso che non fosse solo
E noi siamo
Parte di un immenso
Creato viene in mente
Moro un po'
Pesante nel senso che sono tante pagine
Il genere cristianesimo di Chateaubriand scritto
All'inizio dell'Ottocento
Per contestare coloro che volevano cancellare la presenza di Dio
Dalla
Vita quotidiana e dalla natura
Come se la natura fosse qualche cosa diverso
Dal dalla creazione
E quindi noi siamo al centro della natura dove ci sono altre donne e altri uomini
Ma dove c'è il tutto il
Creato è un politico cristiano credo che debba
Testimoniare il suo impegno ormai non è più tempo
Del partito dei cattolici che ha fatto la sua parte oggi mi auguro che i cattolici si era intuito tanti in tutte le forze politiche
Però la testimonianza deve essere quella
Di difendere un principio cioè quello
Che non può essere l'individualismo
A
Garantire
La speranza che noi dobbiamo avere nel futuro
Purtroppo
Individualismi ancora molto forte
E in politica che cos'è l'individualismo in politica internazionale
E
L'autocrate che si oppone alla democrazia
E se non andiamo a vedere anche cosa sono stati gli autocrati anche nel senso nel secolo passato
Hanno cancellato la democrazia ma hanno anche cercato di cancellare di Roma
Perché i due materialismo in del secolo passato uno euro materialismo storico l'altro il materialismo biologico cancellavano l'esistenza di Dio
Perché c'era al suo posto l'autocrate
Sì adesso Hitler sia esso stanno
Non è così
Noi
Vediamo anche in questi mesi in questi anni
I grammi
Dell'io contro il noi
Perché è scoppiata questa guerra
Che sta infiammando il Medio Oriente
Qual è stata la scintilla e la causa
Dell'inizio
Il tentativo di impedire
Che Israele e Arabia Saudita
Potessero diventare un noi cioè diventare realtà che dialogavano ebrei e musulmani Stato ebraico
E lo Stato dove c'è la Mecca
Diventassero interlocutori
L'attacco di Hamas
Aveva come obiettivo del sette ottobre
Quello di provocare una reazione violenta di Israele come c'è stata
E quindi cercare di rompere
Il noi e favorire io non individualisti ma io da una parte Israele dall'altra il mondo musulmano per fortuna non tutti o meglio molti non sono caduti
Nella trappola però ci troviamo in una guerra
E lo stesso accade in Ucraina
Io l'autocrate
Contro un Paese che comunque più democratica con tutti
Deve ancora compiere alcuni passi in avanti in Ucraina
Ma certamente c'è stato questo
Un'aggressione
Militare
E non un confronto politico-diplomatica
E quando succede questo sempre
E nel confronto anche il Mondiale che c'è oggi tra le autocrazie e le democrazie possono essere confronti economici o possono essere confronti politici o confronti militare
Ma è sempre così l'autocrazia
E la democrazia io che pensa a se stesso cioè un autocrate
Al suo potere e la democrazia i Paesi democratici e liberali
Che
Credono
Che debba essere
Del Noemi la decisione
L'obiettivo della democrazia è quello di far scegliere al popolo i propri rappresentanti
E io credo che visto che si è parlato anche di cosa devono fare
I cristiani
In politica impegnati in politica devono combattere
Perché e noi prevalga sull'Iran
E non sempre poi noi però quei difensori sono così efficaci
Riccardi sottolinea l'importanza del ruolo delle Nazioni Unite
Nel suo libro
Siamo tutti d'accordo
Non è stata così efficace Nazioni Unite per fermare la guerra in Ucraina
Non lo dico soltanto io se le Nazioni Unite a Nietzsche visse trovato qualche
Leader
Occidentale ma che avevano interlocuzione con Putin forse sarebbe potuto cercare di far prevalere il dialogo sulla guerra
Nulla è certo
Come adesso certamente se vogliamo risolvere la
Annosa questione
Mediorientale e dar vita ad uno Stato palestinese che è giusto che ci sia
Ma uno Stato palestinese che riconosca Israele si è riconosciuta Israele
Perché se noi facciamo oggi diciamo la riconosciamo lo Stato palestinese significa riconoscere qualche cosa che non esiste perché lo Stato palestinese oggi diviso in due parti Gaza sotto il controllo di Hamas
E la Cisgiordania sotto il controllo più o meno
Del dell'Autorità nazionale palestinese
Bisogna a vere uno stato unico
E le Nazioni Unite possono essere i garanti
Di una fase di transizione
Anche con la presenza di un corpo militare come l'UNIFIL tram Libano e Israele a guidare hanno ovviamente
Rispetto diciamo presenza militare la quale mi siamo anche pronti
A dare un contributo
Perché poi il militare italiano come tutti gli italiani sa farsi concavo e convesso oggi militari italiani sono
Che sono presente in quella zona sono graditi Hezbollah sono graditi a Israele quindi sarebbero graditi ai palestinesi sarebbero graditi agli israeliani non è un caso che già
Il ministro il segretario di Stato americano Blinken mi ha chiesto nei anche se naturalmente anche al ministro la difesa
Già una presenza eventuale di carabinieri
Duecento carabinieri per cercare di cominciare ad addestrare
Anche la polizia
Palestinese in caso di cessate il fuoco e quindi anche un collegamento in collegamento con Israele in un'area molto complicata
Cristiani impegnati politici in politica devono battersi per raggiungere questi obiettivi
Ma proprio perché sono convinti che deve esserci una speranza deve esserci un futuro
Io non ho non voglio non tocca a me fare quello che fra don Vincenzo
Però credo sempre
Che i cattolici non sono parte
Di una organizzazione sindacale
Il cristianesimo non è soltanto
Essere buoni
E perché
Tu sei
In quella maniera e persegue gli obiettivi
Perché è sempre una visione trascendente
Ritorniamo al discorso iniziale se tu cancelli la presenza di Dio
Allora siamo tutti uguali perché uno può essere pure attendesse una bravissima persona perché una nevicata è cattivo
Però perché lo fai
Perché se è buono perché
Quel tuo agire a favore dell'altro
è finalizzata a una visione che guarda verso l'alto
E questo non è un tema
Da sacrestia
Non è neanche un tema
Di
Elitario
è un tema politico
Perché
La politica è anche se non me sostenuto da valori non ha alcun senso
Se noi abbiamo
Un impegno cristiano
Noi diciamo che deve esserci nella società una testimonianza che non può essere soltanto una questione privata
E allora
E questo diventa anche un fatto politico non partitico ovviamente
Politico
Perché io ho citato all'inizio di questo mio intervento
Il testo di Chateaubriand
E proprio perché lui contestava
Un pensiero che durante l'Illuminismo
Aveva fatto di tutto per cancellare la presenza di Dio dalla vita quotidiana dalla storia
E purtroppo e purtroppo
Quella concezione
A me
Mi ha spaventato
Quando ho visto in occasione
Dei giochi olimpici di Parigi
Il manifesto pubblicitario
Che rappresentata lesi invalidi e cioè il luogo dove c'erano i i feriti di guerra gli invalidi di guerra
In epoca
Napoleonica soprattutto
E in cima
Alla torre c'era
E c'è alla cupola c'è una croce
Nell'immagine è stata tolta la croce
Perché la croce
Darebbe dato fastidio
A chi non era cristiano
Ma non è che io credo che un non cristiano sia esso ibleo musulmano qua non rinuncerebbe mai la propria identità
A me non mi dà fastidio se c'è una stella di Davide c'è una mezza luna socio
Perché
Rispetto ma se
Vogliamo essere rispettati dobbiamo innanzitutto rispettarci
Ecco il tentativo di cancellare la presenza di Dio in qualsiasi forma
Purtroppo rischia di affossare
Anche la nostra
Identità
Abbiamo parlato Europa mal le radici dell'Europa sembra dirci cristiani
E lo sono indipendentemente da chi crede o non crede
La separazione tra Stato e Chiese figlia del Vangelo rendeva Dio perché Dio le vie d'accesso di quel che dicesse
Ma perché siamo contro la pena di morte
Perché siamo buoni e non vogliamo che a rotoli qualche testa a proposito ho trovato di pessimo gusto
In occasione dell'operazione di Olimpiadi per far vedere
Maria la testa decapitata di Maria
Antonietta esposta al pubblico
Ludibrio
Non è che
Si condannano
Sistemi politici
Tagliando le teste
E saltando
Perché siamo contro la pena di morte
Perché siamo buoni
Perché siamo convinti invece che ognuno
Possa redimersi nel corso della vita
Ti porto delle una testimonianza e mi colpì molto due killer della mafia partecipa a un convegno convegno religioso del dovere allora parlare di Europa
E qui si disse non siamo due ergastolani
Siamo pentiti
Ci siamo convertiti sì siamo una riserva convertiti nel senso siamo diventati
Convinti
Vogliamo sappiamo che dobbiamo rimanere all'ergastolo
Ma in carcere noi stiamo aiutando gli altri
A cambiare vita nel loro intimo cambia ritardi da quando sta in carcere
Al massimo fa una rivolta ma non è che
Ma cambiare vinta interiormente
Ecco perché siamo contro la pena di morte
Che non significa dire non bisogna espiare
La pena
Chi la pena poi
Consiste solo la privazione della libertà non me la perdita della dignità della persona
Ecco questo è
Il motivo per il quale
Io e noi
è un tema profondamente politico
Macché
Dimostra
Quello che deve essere l'impegno dei cristiani impegnati in politica qualsiasi partito appartenga
Per possiamo certo parlare del centro
Non voglio fare un comizio di corso Italia stasera
Voglio soltanto dire
Che c'è bisogno di questi impegni perché un impegno positivo
è un impegno per la pace
Noi vuol dire siamo in due discutiamo io contro un altro io vince chi è più forte il finisce là noi possiamo trovare una soluzione e il motivo per il quale
Come diceva von Clausewitz
Nella sua opera sulla sulla guerra
Che la guerra la continuazione della politica
Ma se la politica non è in grado di risolvere i problemi sbaglia e USA la forza e la violenza
Ecco perché serve
Sempre lavorare su Noemi
Cosa non facile
Però credo che il messaggio sul quale dobbiamo riflettere e proprio questo in politica
Non basta soltanto fare dell'analisi poi dobbiamo essere
Voi se e lo dico come
Cristiano impegnato in politica
Dobbiamo fare di tutto perché
Questo non l'incasso lire
Questo è e quello che credo che noi dobbiamo fare isola poi possiamo
Dissertare sulle mie capacità letterarie
Di Andrea Riccardi scritto tanti libri uno in più o in meno ma io credo che dobbiamo trarre uno spunto
E ognuno di noi traguardi diversi io ho cercato di entrare quello del politico perché non tocca a me fare mi il sacerdote non il giornalista lo ero nei
Lo scrittore quindi come politico credo che questo sia
Lo stimolo che mi ha dato questo libro leggendario
Compratore bisogna Gesù accusare
Anche essere un po'pragmatici
Peraltro la cosa più importante rischiosi Bisenzio messa in prova da così noi siamo tanti scan prevalente di ro quindi ecco ammettesse lo spunto che ha dato il libro di Andrea Riccardi per una riflessione
E soprattutto per
Spingermi ad impegnarmi per fare
Queste cose
Grazie
Grazie molto oltre ad Antonio Tajani per questa lettura personale da politico diciamo di questo tema che che ci unisce che ci
E ci fa guardare al futuro diciamo con più ottimismo ma sentirei l'autore ringraziandolo per questa sua grazie ultima fatica no io non credevo che fra che da un libero così piccolo si potessero tirare fuori tante riflessioni come voi questa sera avete trovato vi ringrazio ringrazio tutti
Voi che avete parlato ma anche voi che siete venuti avete assistito a questo dibattito a questa lettura
Io proprio scritto questo piccolo libretto diciamo rigenerare in futuro per uscire da questo clima un po'cupo di pessimismo che ci circonda
Saranno le guerre che il ministro Tajani hai vocato e anche Mario Giro
Sarà il senso di crisi che ci pervade
Che questo clima cupo poi lo pagano soprattutto i nostri giovani a cui noi trasmettiamo il messaggio
Che forse non ha avranno un futuro peggiore del nostro che debbono stare attenti che le sfide sono tante
Io direi da demografo che saranno poche ci sarà tanto lavoro per loro ma questo è un discorso che ci porterebbe
Ad altre riflessioni
Io credo che per questo clima cupo ha creato il vittimismo nella nostra società di cui ha parlato Mario Giro ringrazio di tutto quello che ha detto
Questo vittimismo che ci pervade e che è tipico di Dio
Di questo io solo che passa dall'esaltazione dell'autoaffermazione alla depressione
Più i depressi che gli esaltati ma poi nella vita viene sempre poi il momento della resa dei conti
Con questo progressivo ripudio del noi voi avete parlato di grandi nomi
Le Nazioni Unite monsignor Paglia che ringrazio molto per le cose che ha detto ha parlato della crisi dell'Europa
Ma io direi che è il noi di base
E il loro leader giocare dei bambini insieme e il noi della famiglia e il loro che la comunità e il loro leader pensarci con gli altri ci si pensa da soli
Ci si pensa da soli e questa è una grande fragilità della nostra società
Io non direi solo italiana
Io direi che definisca francese europea
Scrive con un grande sociologo la il limite la condizione normale della donna e dell'uomo e la solitudine
E allora ringrazio l'amico Ignazio in grado sempre così occulto
E che ha posto il problema fondamentale che è quello della coesione sociale
è è una società senza coesione sociale non funziona
Perché non c'è intraprendere ma non c'è libertà senza coesione sociale perché la libertà non è la solitudine ma la libertà ha bisogno di un nome
E allora
Quello che io ho voluto tracciare
Nel Grazio monsignor Paglia anche molto appunto a quell'affermazione che questo impressionante epidemia di femminicidi
Figlia di un culto dell'io riunito impazzito
Io credo che però il futuro si può rigenerare e c'è un grande passaggio
Possibilità di un passaggio dal dio al mondo voi
E qui
Mi colpì anni fa ad Assisi l'incontro tra Bauman
Questo sociologo
Polacco ebreo critico del comunismo dopo essere stato comunista approdato in Israele critico del confessionali su queste l'abbiano poi la fine divenuto inglese che ha ha analizzato la fragilità della nostra società Beerbaum si incontra con papa Francesco
Due personaggi così diversi lui è accompagnato da sua moglie
La signora canina forse nessuno ricorderà che cammina era segretario del PCUS detto no del Partito operaio polacco un
Diciamo un luogotenente sovietico in Polonia dalla signora canina sposata Bauman comunista
Però da buona polacca cattolicissima e era tutta appresa dalla problema di come ci si comporta col Papa sì bisogna braccia ricamano bisogna farla genuflessione se non bisogna far domande eccetera eccetera
E il marito ebreo polacco angolo polacco la il rideva e non gli dava sicurezza
E l'incontro tra i due fu molto interessante perché Bauman gli disse lei Santità e la luce in fondo al tunnel
Perché io sono un momento di grande pessimismo e allora il Papa gli disse ma siamo in due c'è pure sua moglie siamo in tre siamo e noi si può ricominciare
E con questa capacità e forse anche questo carisma del Papa lo licenziò dicendo si può ricominciare
E Paume era tutto contento e diceva la moglie si può ricominciare la moglie diceva ma io non gli ho baciato la mano avendo mostrando due prospettive profondamente diverso io credo che
Io credo che noi siamo arrivati ed Europa siamo fortunati
Perché bisogna
Parlare dei limiti del nostro essere europei ma noi europei abbiamo una chance
Che altre parti del mondo hanno che gli americani non hanno per non parlare degli africani per non parlare di altri continenti che quello della libertà che quello di un deposito immenso di culture di storia e poi ti ringrazio Antonio per aver recitato un libro che io ho letto due volte nella mia vita
E per me in un libro fondamentale che non legge nessuno anche se Einaudi ha fatto una bellissima edizione il Genio del Cristianesimo
Io ho letto in francese ho riletto in italiano
Ed è un libro appassionante
Perché che cosa vuol dire il genio ingegni Umma è la genialità creativa del cristianesimo e questo non è un fatto di fede è fatto di storia
Perché il cristianesimo ha profondamente plasmato questo continente e come l'ha plasmato la plasmato nel senso del destino comune
Nel senso del nuovo ogni
Lottando continuamente per mettere insieme particolarismi individualismi frammenti impazziti
Ti ringrazio delle citato questo libro perché io penso che questo sia un grande genio dell'Europa
E questo genio sta scritto nel cuore di un mondo come avete detto di cristiani che credono ma sta scritto anche e le pietre nella cultura nelle istituzioni sociali nella mentalità nell'etica che costruiscono una tavola comune per cristiani e laici
E anche per centri di altra religione perché l'onorevole Tajani non ha accennato anche perché credo sia stufo al dibattito sulla cittadinanza ai figli di immigrati
Io credo che noi che sosteniamo questo io almeno che lo sostengo e che mi sembra
Che sosteniamo questo
Lo sosteniamo non perché siamo convinti che il nostro Paese debba diventare un paese multiculturale
Ma perché siamo convinti della nostra cultura che ancora che capace di integrare attraverso un processo culturale in noi insisto è incapace
Anzi e capace ancora
Perché forse fra vent'anni non sarà più capace
Perché siamo tutti invecchiati ecco io credo allora
Che
Il mio scrivere questo libretto e vi ringrazio
Ringrazio Mario Giro il ministro tra gli anni monsignor Paglia Ignazio Greco Marco Impagliazzo e voi tutti ha voluto lasciare un atto di ottimismo
Purché non ci ritiriamo ora spaventati saltati della frontiera Di Livio e ciascuno può costruire il nove dei grandi orizzonti della pace
Ai piccoli orizzonti del proprio luogo del proprio pc in atto
Perché costruire il noi alla fine e più naturale più facile perché è una vocazione scritta nei nostri comunque promosso uomini
Infatti succitati la genesi in cui Dio guardo all'uomo e disse non è buono che l'uomo sia solo facciamogli
Un aiuto uguale a lui e questo aiuto era la donna
Non è buono che l'uomo sia solo io credo che qui c'è scritto tanto
Di quella che è la nostro carattere il nostro DNA di quella che diventa anche la vocazione
Tu parlavi di trascendenti mento ma il primo trascende vento e il trascinamento nell'io perché nel culto dell'io e nelle con la teoria c'è un ateismo fu fondo
Che nega gli altri come nega
Come nega la presenza di Dio vanno a chiedere a Gesù ma insomma in che cosa consiste la legge amerai il Signore Dio tuo con tutto il cuore l'anima e la mente il prossimo tuo come te stesso e questo è il grande noi del vivere
Un'ultima cosa avete accennato alle delusione dell'ottantanove novantadue
Ignazio era un bambino
Ancora alle prime armi del giornalismo lavorava per la CEI
Il c'è stata
Una grande il capovolgimento del mille settecentottantanove cioè che per cambiare il mondo
Ministro bisogna tagliare le teste
Lì si è cambiato il mondo la Polonia coltiva resta si Romania
Un po'di teste le hanno tagliato e purtroppo ma con una rivoluzione silenziosa
E senza una goccia di sangue che è una grande lezione europea su cui forse non abbiamo meditato abbastanza ma non voglio parlare troppo grazie grazie
Grazie ad Andrea Riccardi
Questa occasione che ci ha dato di riflettere su ripeto un tema veramente centrale decisivo per la nostra società le nostre famiglie il nostro mondo e ciascuno di noi personalmente
Prima di salutarci chiederei al sindaco
Se vuole
Ringraziandolo per l'accoglienza qui affondi se vuole dirci una parola e ringraziando tutti voi che siete intervenuti prego signor sembra
Grazie presidente anch'io mi associo il benvenuto ai saluti che hai fatto inizialmente tu
Non cito più nessuno perché li ha citati tutti tutt'altra tempra sia raggiunti anche il senatore persona l'unico che non avevamo salutato
In questi anni
Non mi ricordo quanti sono perché è stata un'iniziativa condivisa con onorevole temeva allora
E mi sono chiesto il perché della Comunità di Sant'Egidio nella nostra comunità nelle nostre comunità perché ci sono tanti sindaci
Credo che la risposta sia proprio
In tutto quello che stasera abbiamo sentito la condivisione con i valori della Comunità di Sant'Egidio ne abbiamo ascoltato i tantissimi ma soprattutto quello dell'accoglienza della solidarietà
Questo non lo commenta ma poi c'è un grande insegnamento personale per ognuno di noi
Perché
La condivisione all'accettazione al superamento della diversità non solo culturali sociali di religione sono quelle che impreziosiscono ancora di più la nostra coscienza di sensibilità
E mi piace che tu hai voluto citare anche che fonde la comunità di fondo il consiglio comunale di fondi abbia voluto spendere una sensibilità maggiore nei confronti della pena di morte io mi ricordo
Forse ero giovane consigliere comunale Salvatore De Meo mi mandò da teche veniste nel Chiesa di San Francesco per restarci
Condividere ma Magenta attizzare proprio sulla pena di morte con delle immagini molto forte molto dure e quindi quello davvero è stato un momento di grande crescita personale che questa sera credo di condividere con tutti noi
Non mi dilungo perché siete stati bravissimi voi saluto il nostro concittadino
Che ogni tanto si raggiunge ma siete tutti tutti coloro che oltre a essere benvenuti gratificano gratificano ancora di più la nostra città questa sera abbiamo avuto anche sua Eccellenza il prefetto che per la prima volta pervenuta con
E naturalmente arrivederci all'anno prossimo
Grazie a tutti e buonasera