Radio Carcere: "Le lettere dalle carceri" - Le persone detenute raccontano il loro quotidiano fatto di degrado e di abbandono

Perché cadesse torno anche nella linea che abilitate aumentate Magenta immaginare qualcosa aprite
Come è possibile che potete fare quello che ho fatto
Scusi secondi no secondino una simpatica superiore
La verità quello italiano il tribunale numero cinque interverrebbe centotrentacinque del codice di procedura penale
Già novantotto italiano la corte d'appello di Palermo seconda sezione
Data cinque attivabili per novecento
Buonasera buonasera e ben trovati ben trovati all'ascolto di radio carcere da parte di Riccardo Arena oggi utilizzeremo il tempo nostra disposizione per dare voce alle persone
Detenute persone detenute che Bush non hanno nonostante le vergognose condizioni detentive che sono costretti a subire in barba ciò che prevede la legge e il diritto
Tradotto persone detenute che oggi sono senza voce senza diritti neanche quelli minimi stabiliti dalla nostra Costituzione come il diritto alla dignità o il diritto alle integrità psicofisica
E dovremo voce
A chi bussa una attraverso le lettere le tante lettere che ci hanno scritto le persone detenute e che ci sono arrivate dalle carceri
Durante il mese di agosto lettere dalle carceri che spiegano bene la disperazione l'abbandono che si deve subire in istituti dello Stato dove non regna la legge
Non il diritto ma regna il degrado e l'arbitrio istituti lo Stato chiamate carceri
Dove il sovraffollamento è tornato a livelli allarmanti
Visto che contiamo oltre sessantuno mila settecentocinquantotto persone detenute a fronte di circa quarantasette mila posti effettivi ovvero seicentoventicinque dietro in più rispetto al trentuno luglio oltre quattro mila e duecento detenuti in più rispetto a un anno fa è soprattutto oltre quattordici mila e seicento detenuti in più
Rispetto alla capienza effettiva che appunto di circa quarantasette mila posti
Istituti dello Stato chiamate carceri che per le persone detenute più fragili comitati detenuti tossici pendenti o i sempre più numerosi
Detenuti che soffrono di un disagio psichiatrico o psicologico rappresentano spesso un vero e proprio colpo di grazia non si resiste
A quel degrado
A quella barbarie a cui la negazione della persona e del suo domani non si ricevono assistenza adeguata
Si vive nell'abbandono si smarrisce la speranza e così un giorno si decide di impiccarsi o meglio si è indotti a uccidersi un fenomeno quello dei suicidi
Che ha coinvolto dall'inizio dell'anno ben settantuno persone compreso un ragazzo ristretto nel Cpr di Ponte Galeria
E temo che questo drammatico punteggio sarà destinato ad o mentale nei prossimi mesi però però attenzione nelle carceri
Non ci sono soltanto i suicidi c'è anche chi muore
Perché non curato oppure c'è chi in carcere non doveva starci ma in carcere muore bruciato vivo esattamente quello che è accaduto agli USA
Basso che aveva solo diciotto anni e era affetto da problemi psichici il sesto che è morto carbonizzato in una cella
Del carcere San Vito di Milano
Ma ci si domanda abbiamo toccato il fondo
C'è qualcosa di peggiore c'è qualcosa di ancora più grave bene a ben pensarci
Forse sì c'è qualcosa di più grave e quello che è peggiore quello che è più grave rispetto a questa vergogna che sono le carceri rispetto alla morte anche di Youssef
Forse uno che è più grave e l'indifferenza e l'indifferenza che diventa assuefazione rispetto alla sofferenza al non rispetto di diritti fondamentali della persona un'indifferenza che tocca purtroppo
Siano cittadini sia gran parte della politica
Una politica sia essa investa od di sinistra che avrebbe il dovere
Per non dire l'obbligo di intervenire perché anche nelle carceri lo Stato rispetti le proprie leggi e diritti fondamentali della persona
E comunque diamo ora voce alle persone detenute che Bush un anno questi sono i loro lettere queste le loro sofferenze questo e il loro abbandono un abbandono amplificato
Dall'indifferenza anche di chi avrebbe l'obbligo di intervenire eppure non fa nulla
Allora ci scrive Roberto che persona detenuta nel carcere di Novara Roberto che afferma Carlo radio carcere vi seguo sempre che ci tengo anche io a raccontarvi la triste realtà presente
Nel carcinoma infatti e come tanti altri detenuti sono costretto a vivere la mia pena stando chiuso in una celletta sovraffollata
Una celletta dove di fatto non abbiamo lo spazio per poterci muovere e dove le finestre sono schermate tanto che non riusciamo neanche a vedere
Un pezzo di cielo pezza scrive ancora Roberto Takashi Novara pensa che qui dentro abbiamo solo un bagno una specie di c'è il setto che pure molto buio dove non solo ci facciamo il bis nostri bisogni
Ma dove anche siamo costretti a cucinare ci ma al di là di queste mosse condizioni di vita che potrebbero bastardi perse qui abbiamo anche il problema che non possiamo fare nulla per tutto il giorno
Infatti ancora Roberto attaccarci Novara infatti oltre a dei corsi che sono anche i terminati e che hanno riguardato soltanto quindici detenuti
Sono solo due i detenuti in occasione di Novara che lavorano nella tipografia del carcere e tutti gli altri centosettanta detenuti secondo te che fanno domanda giustamente Roberto da calci e Novara
Nulla risponde
Nulla semplicemente nulla e il resto chiusi nelle celle per tutto il giorno
Ora ti faccio un esempio segmenti un gatto che pure buona magari chiuso in una gabbietta dandogli a quel cibo pilotine chiuso per un mese poi per un altro mese
Quando lo vide Rai anche se prima era buono sarà cattivo e furioso è ovvio
Ecco scrive ancora Roberto HC Novara ecco la stessa cosa accade a noi detenuti che veniamo trattati allo stesso modo anche se siamo degli esseri umani con famiglia e dei figli
Vedi scrive ancora Roberto da carcinoma rari il punto è che
è vero che noi abbiamo sbagliato e dobbiamo pagare la nostra pena
Ma non in questo modo che ci toglie la dignità e ci fa uscire peggiori carcere rispetto a quando in siamo entrati infine infine mi domando scrive con Roberto Akashi Novara ma il governo o il ministro Nordio si rendono conto delle pessime condizioni in cui siamo costretti a vivere
Si rendono conto che nelle galere la gente muore perché massacrata e non ce la fa più ed infine lo hanno capito no che anche i nomi di tenuti ci siamo corti che il decreto carceri non serva a nulla anzi peggiora le cose
Vi saluto con un grande abbraccio la lettera punto e firmata da Roberto persona detenuta
Nel carcere nel carcinoma e Roberto è difficile dargli torto e questa non è una pena
Questo vuol dire mette una persona chiuso come fosse un pacco in un magazzino lo chiudili come un gatto diceva giustamente Roberto comunque attorno a capitolo chiudili per un anno due anni
Tre anni e poi quando esce sarà isterico e il questo mi sembra abbastanza mi sembra abbastanza evidente però ecco Roberto mi raccomando lo dico anche i tuoi compagni dietro le acacie Novara mi raccomando scrive dice ancora perché perché è importante anche avere la vostra voce dal carcere Novara un'ultima considerazione la domanda che pone Roberto la facciamo nostra
Il governo il ministro Nordio si rendono conto davvero delle pessime condizioni in cui vivono oggi le persone
Detenute si rendono davvero conto della negazione della dignità della negazione di diritti fondamentali che si consuma ogni giorno vendicarci italiane e questa domanda
Poi ci scrive Matteo da caserma mangiava di Viterbo Matteo che afferma carissimo carissimo Arena intanto ringrazio te radio radicale per il vostro immenso lavoro che fate per noi detenuti ora ti scrivo perché mi trovo desumere circa quattro mesi mi trovo ristretto del così detto reparto penale calci Viterbo un reparto che secondo loro
E tra i migliori
Ma che qui chiamano la giungla e ti lasci immaginare il motivo con la Giunta una giungla appunto scrive
Matteo dal carcere ma maggiore Viterbo una giungla che pure sono affollata visto che in piccole celle che sono state progettate per una sola persona noi siamo così ti a viverci in due e ti assicuro che è terribile
Vivere qui dentro anche perché non abbiamo neanche due metri quadri attesta per poterci muovere non abbiamo neanche due metri quadri attesta per poterci muovere
Inoltre che ancora Matteo dal carcere dividerlo inoltre qui dentro l'acqua calda non esiste come non esistono le docce dolce che siamo costretti a fare in un locale a parte che tra l'altro è anche pieno di muffa e poi e poi l'estate è stata distrutta terribile infatti siccome le celle sono sempre esposto al sole la sera il cemento si surriscaldava
E se fuori c'erano trentotto gradi alle sette di sera dentro le nostre celle ce n'erano minimo quarantacinque secondi più ti rendi conto
Ma oltre a questo oltre a questo sia ancora la tonaca Civita Bolt Guiso
Noi detenuti nei casi Viterbo subiamo anche un enorme problema dei servizi che case dovrebbe fornirci
Io ad esempio suo qui da quattro mesi eppure non ho ancora mai visto né un educatore né uno psicologo nonostante abbia fatto decine e decine di di richieste tra l'altro siccome ho anche problemi di tossicodipendenza ho fatto ben più di cinquanta domandine per poter incontrare i medici del SerT
Ma ad oggi non mi hanno ancora chiamato
Considera che io si procura Matteo carceri Viterbo cos'è che io non sono un caso isolato e questo perché quindi cacci Viterbo ci son tanti detenuti che aspettano da oltre otto mesi di poter parlare come educatore o con uno psicologo eppure pure nessuno si fa vivo nessuno li considera con la conseguenza che noi viviamo abbandonati a noi stessi
Come delle scimmie in uno zoo abbandonato
Allo stesso modo sia ancora Matteo dal carcere di Viterbo allo stesso modo
Qui su seicentottanta detenuti sono circa trecento i tossicodipendenti o gli alcoldipendenti ma purtroppo non vengono seguiti va be'non soltanto imbottiti di psicofarmaci e lasciati lì a dormire per tutto il giorno
Altro che il recupero della persona qui dentro siamo solo degli oggetti accatastati in piccole celle qui dentro siamo soltanto degli oggetti accatastati in piccole scene
Pensa scrive ancora Matteo Mecacci Viterbo pensa che Mecacci Viterbo se è un detenuto alla famiglia che vive lontano
è difficile anche riuscire a fare una videochiamata e questo perché ITA Berté sono pochissimi rispetto ai tanti detenuti presenti in carcere
Infine ti segnalo che nei casi Viterbo
Si esce solo a fine pena
E non esistono misure alternative perché non vengono applicate non a caso qui ci sono ragazzi a cui macro pochi mesi da scontare ma pur potendo non riescono a terminare non lo pene in modo diverso da quella carceraria
Mi chiedo
Dove sono le leggi
Dove sono i nostri diritti domanda Matteo dal cachet di Viterbo aggiungerei giustamente insomma conclude Matteo Mecacci Viterbo insomma caro amico nostro qui devi combattere per non lasciarti andare e credimi e credimi ecco durissima
Ciao e grazie di tutto la lettera appunto firmato da Matteo persona detenuta nel carcere
Mamma gialla ma maggiore di Viterbo
Personale di tenuta
Ha ragione Matteo se tutto ciò che dice viene confermato la realtà ha perfettamente ragione
Quindi carceri Viterbo anche recarci Viterbo la legge dello Stato i diritti riconosciute anche la persona detenuta non esistono a quel punto
Se non sei più destinatario di diritti in quanto persone
A quel punto non sei più non sei più persone a quel punto ha ragione Matteo quando scrive nella sua lettera qui dentro siamo solo degli oggetti accatastati in piccole c'è questa è la verità purtroppo
Poi ci scrivono Mara Paoletta e altri cinquantasette donne detenute recarci Torino
Sono le ragazze di Torino come abbiamo chiamarle che salutiamo con tanto affetto re al sito di Locarno intrapreso una lotta non violenta
Uno sciopero della fame a staffetta ad oltranza
Uno sciopero ha fame cui sono invitati tutti i detenuti ad aderire chiaramente un qui
Scrivono Mara Paoletta e altre cinquantasette dove ritenute nel calci Torino caro Riccardo Di informiamo che tutte noi donne detenute Mecacci Torino abbiamo iniziato uno sciopero della fame a staffetta che iniziato il cinque settembre
E che proseguirà ad oltranza uno sciopero della fame che ha come obiettivo quello di richiamare più attenzione possibile sulle pessime condizioni detentive
Perché venga approvata o la liberazione anticipata speciale o qualsiasi altro strumento che sia capace a ridurre il crescente sovraffollamento e sappia far fronte
All'emergenza umanitaria che vive
Tutta la comunità
Penitenziaria vedi scrivono ancora maratoneta e altre cinquantasette donne detenute in casi Dorino vedi la verità è che in queste strutture fatiscenti e insalubri
Facciamo fatica a gestire anche la nostra esistenza
E dopo un'estate che è stata terribile tra suicidi decessi roghi sovraffollamento e agenti feriti
Noi donne detenute a Torino ci siamo decisi a mobilitarci tutti insieme facendo lo sciopero della fame
E chiediamo a tutti i detenuti a tutti i detenuti in Italia di unirsi a noi in questa lotta pacifica per far sentire la nostra voce e per denunciare
Tutte tutte le ingiustizie
Che subiamo nelle carceri
Noi scrivono ancora le ragazze devono
Perché di Torino noi
Ci rendiamo conto che tanti ragazzi detenuti
Sono stanchi e disillusi ma speriamo che anche tramite gli amici
Di radio carcere tanti compagni vogliano aderire al nostro sciopero della fame che è una lotta per la nostra dignità è una lotta per la nostra sopravvivenza un abbraccio galeotto tutti la lettera appunto
è firmato da Mara Paoletta e altre cinquantasette donne detenute
Nel carcere di Torino tanto di cappello alle ragazzi Torino che hanno intrapreso queste iniziativa a cui aderì radio carcere aderisce immediatamente e speriamo che tante persone detenute
In tutte le carceriere vogliono aderire
Perché si salvi la vostra dignità in carcere perché si salvi il vostro futuro aderito allo sciopero ha fame promosso dalle Ragazzi Torino potete scrivere anche qui a Radio Carcere inviando chiaramente i vostri nomi e cognomi come al solito e quanti siete a fare lo sciopero ha fame e per quanto
E per quanto tempo
Altro che rivolte qui serve la lotta non violenta
Per come diceva Pannella per conto vincere
Ma ora ce ne andiamo in una delle carceri più sovraffollati Italia forse più sovraffollati d'Europa ovvero nel carcere di Poggioreale
Infatti ci scrive Giuseppe che appunto persona detenuta adesso nel carcere
Poggio reale il Napoli Giuseppe che afferma cara radio carcere ti scrivo dall'inferno dei calci di Poggioreale ovvero un carcere che potrebbe ospitare circa mille trecento detenuti
Ma che oggi conta ben Duemila cento persone che vivono letteralmente ammassate
Una sull'altra
Ti dico solo scrive ancora Giuseppe dal carcere di Poggioreale ti dico solo che qui ci sono talmente tanti detenuti che nelle celle siamo costretti a viverci in nove
In dieci ma anche in dodici persone insomma celle affollatissime che ovviamente hanno soltanto un cessi e ti lascio immaginare in che modo possiamo sopravvivere
E non pensare non pensare che io ti dica questo perché sono un Novellino che si scandalizza anzi
Tutt'altro scrive Giuseppe HC Poggioreale
Infatti prima di essere portato qui
Ero detenuto da circa vent'anni
Nei casi Secondigliano e di cose brutte non visse credimi poi siccome mi hanno accusato di tenere in cella un telefonino mi hanno trasferito qui nell'inferno nell'inferno di Poggioreale
Arrivato qui scrive ancora Giuseppe da casi di Poggioreale arrivato qui ho trovato una realtà che mai avrei creduto esistesse ancora ho trovato un mondo dimenticato un mondo fatto di tanta povertà
Di tanta ignoranza ho trovato tanti stranieri abbandonati a se stessi a se stessi e ho sentito il dovere di scriverti per raccontarti tutto lo squallore
Che esiste ancora oggi qui dentro nel carcere di Poggioreale
Uno squallore scrive ancora Giuseppe
Per casi di Poggioreale uno squallore che diventa anche negazione della speranza e ti dico questo perché qui su tanti detenuti che sono stati condannati in via definitiva pochissimi sono quelli che possono fare qualcosa di utile come un lavoro o dei corsi formativi
La conseguenza conseguenze che a Poggioreale si scontrò le pene ostando chiusi in celle sono affollatissime o andando a fare l'ora d'aria che altrettanto affollata all'interno
Dei cortili insomma insomma Poggioreale è e resta un cimitero per vivi ma ciononostante scrivo ancora Giuseppe del casi Poggioreale ma ciononostante vorrei dire a tutte le detenute evidente a tutti i detenuti
Non mollate mai non mollate mai tenente acceso val sempre la speranza perché alla fine del tunnel arriva sempre arriva sempre la luce ciao Riccardo e grazie per quello che fai per noi detenuti anche perché dare voce a chi non c'era la lettera appunto e firmata Giuseppe persona detenuta nel carcere Poggioreale di Napolitano a Poggioreale
Non soltanto era ed è un inferno non soltanto era ed è uno scandalo ma hanno pensato bene
Di spenderci ancora i soldi cede invece di chiuderlo di farci che ne so ampliare il tribunale sta attaccato al tribunale
Di Napoli insomma no invece di buttarlo giù
Hanno pensato di ristrutturarlo quindi
Sono stato spendendo milioni e milioni di euro per rifare Poggioreale ma non per il pari farlo moderno notte ristrutturarlo in euro e stavo conservativo
Come dire spendiamo spenderemo milioni di Euro per mantenere
Quella Medda viene Poggioreale
Ditemi voi se tutto questo ha un senso invece di chiudere
Poggioreale di convertirlo quella struttura con lo spaccio convertirlo in alta di situazioni continuano a spendere milioni e milioni Hierro di soldi pubblici soldi pubblici evidentemente buttati
Poi all'OCSE in media radio carcere chiocciola radio radicale punto ITC scrive un gruppo di persone detenute ristrette dalla sezione i alta sicurezza dei carceri vicenza un gruppo di persone detenute che afferma carissimo Arena
Anche nei casi di scienza e al di là del sovraffollamento viviamo in condizioni disumane e degradanti e i diversi reclami che abbiamo fatto al magistrato di sorveglianza non hanno sortito alcune affetto
Inoltre i pochi educatori che ci sono non ci offrono una sufficiente attenzione
Con la conseguenza che il nostro reinserimento è pura utopia come resta un'utopia la possibilità di poter frequentare corsi formativi o attività lavorativi che siano davvero utili
A questo deve aggiungersi un'ancora questi ragazzi detenuti nel carcere di vicenza acquisto di raggiungere i prezzi folli dei beni di prima necessità che possiamo acquistare in carcere
E cosa non da poco il cibo che ci danno cibo che di scarsa qualità ed è anche poco ma non finisce qui infatti nei casi di vicenza
Anche se siamo in teoria divisi
Di fatto di fatto siamo tutti mischiati e questo perché noi detenuti dell'alta sicurezza siamo collocati nello stesso padiglione dei detenuti comuni
Una promiscuità o meglio una convivenza che penalizza noi detenuti dell'alta sicurezza anche perché dobbiamo subire le urla dei detenuti più problematici commisi psichiatrici o i torsi di pendenti che in carcere evidentemente non dovrebbero proprio starci urla che rendono la nostra detenzione una vera e propria tortura
Infine si va ancora questo gruppo di persone distrutte
E Casini vicenza infine anche qui ebbe il problema della tutela del diritto alla salute
Devi sapere infatti che nei casi di vicenza ci sono pochi medici
E tra questi pochi medici molti di loro sono giovani e inesperti tradotto ogni giorno dobbiamo sperare e pregare di non stare male perché altrimenti sono guai
Ti lasciamo con una domanda che ci facciamo ogni mattina
Ma al ministero dalla giustizia sono consapevoli delle condizioni in cui siamo costretti a vivere e se lo sono perché non fanno nulla per migliorare le nostre condizioni di vita e renderle più conformi alla legge
Ciao e grazie la lettera appunto è firmato da un gruppo di persone detenute nella Sicilia alta sicurezza dei calci di vicenza
Bella domanda bella domanda è la domanda che ci potevamo anche prima
Ma al Ministero Giustizia lo sanno come siete costretti a vivere e se lo sanno perché non fare nulla ora ad agosto è stato convertito in legge il decreto carceri dei credo che siccome mi sono al buio
Servirebbe per umanizzare la pena e beh insomma
Insomma come fa entrare un quadrato in un cerchio e è un po'duetta perché decreto che purtroppo è purtroppo servirà a ben poco anzi danneggerà anche il regime darebbero se anticipata
Tutto a quel poco che sembra certo non servirà ad umanizzare la pena renderà le cose più confuse di prima
Insomma e altro umanizzare la pena non è certo questo ma le ripetiamo questa domanda
Chi beffarda Akashi vicenza perché la domanda che abbiamo già posto prima ma insistiamo al ministero dalla giustizia
Sono consapevoli delle condizioni in cui sono così servile dei detenuti e si sono consapevoli perché non fanno nulla per migliorare le condizioni di vita nelle carceri renderle più conformi alla legge
Ci risiamo siamo sempre lì perché non fate nulla
Ma adesso ci mandiamo una bella Sardegna perché ci scrive Francesco che è persona detenuta
Nel nuovo tra virgolette nuovo carceri Sassari Francesco che alla lunga esperienza
Detentiva e che nella sua lettera afferma caricandolo settant'anni di cui ben trentasei trentasei passati presso le patrie galere e ti posso dire che in questi anni di detenzione non viste di tutti i colori Maggi
Ora però ti scrivo perché ti posso dire grazie alla mia esperienza
Detentiva che si stava meglio quando si stava peggio etilico penso perché in questi lunghissimi anni di carcerazione sono sono in ben dieci otto calci diverse
Molte delle quali era così vecchie però molto solide in parte
Funzionali e ora che mi trovo nel nuovo carceri Sassari che in teoria moderno perché è stato realizzato soltanto nel due mila e tre nel due mila tredici
Vedo che non funziona nulla
E ciò che era nuovo eh già è già guasto ed è già rotto ad esempio scrive Francesco appunto dal nuovo carcere di Sassari ad esempio qui tutte le porte sono elettrificate ovvero si aprono con un pulsante
Peccato che però
Non di funzione nessuna
Allo stesso modo in tutte le celle ci sono termosifoni come ci sono i fondi per asciugare i capelli peccato che neanche loro funzionano e poi e poi
Quando piove l'acqua entra nelle nostre celle anche mentre dormiamo e allaga anche i corridori insomma scrive ancora Francesco Percassi Sas insomma
Il cosiddetto nuovo carceri Sassari
è un colabrodo ed è tutto un guasto esattamente come lo sono le nuove Cansiglio distano di Tempio e di Cagliari quindi ripeto
Dopo trentasei anni di carcere ti posso dire che si stava meglio quando si stava peggio e non voglio pensare a quanti soldi pubblici hanno gettato al vento
Ma oltre a questo scrive ancora Francesco recarci Sassari ma oltre a questo
Prima agli agenti lavoravano in maniera diversa ad esempio ora e tutto burocratizzato mentre prima c'era il maresciallo anziano che ti capiva e che si poteva ti aiutava
Vecchi marescialli che ti dicevano io ti do tutti i tuoi diritti ma tutt'Mirai tutti i tuoi doveri
E ricordo che c'era un grande rispetto tra di noi ma ora ma ora non so e tutto cambiato e temo non in meglio ti saluto e ti ringrazio per quello che fai la lettera appunto e firmato da Francesco persona detenuta
Nel carcere di sassi e di un certo io spero che tu presso riuscirà a ritrovare la libertà perché insomma trentasei anni di carcere non sono certo
Non sono certo dei noccioline anzi tutt'altro però insomma
Sa cosa fa riflettere
Appare dettato che ci vogliono anni per costruire nuove carceri poi sono molto costose ma perché su tutte uguali è perché se li fanno sempre gli stessi costruttori ma tra l'altro soppresso fatte male ha ragione Francesco
Cagliari Oristano Sassari solo tra le ultime costruite son carceri che quando piove
Fuori piove dentro son calci dove i cancelli elettrificati non funzionano ma non soltanto in Sardegna anche in altre parti d'Italia penso al di là se non sbaglio ci sia lo stesso problema
Cioè strutture nuove costosissime che
Poi si scopre nonostante le ispezioni ministeriali si scopre che sono state costruite male non succede niente
Nessuno chiede i soldi indietro nessuno chiede di di fare i lavori di nessuno chiama la ditta per dire ovviamente poco qua tu stesso l'ho pagato per questo lavoro questore fatto ma nessuno fa niente per carità infatti Picasso soldi loro così nuove carceri
Più che nuove carceri servirebbero a calci diverse ovvero strutture pensate per la tipologia di persona che degli scontenti appena quindi di diversificare ma più che carceri nuove
Servo calci diverse anche dal punto di vista progettuale
Pensate in Spagna hanno creato quel se carceri modulari dove c'è sopra la zona notte e sotto la zona giorno il detenuto vide tutto il giorno nella zona
Nel primo piano raso al giorno ed è vietato salire su nella zona notte da noi al contrario da noi è vietato uscire da Rachel
In quelle calci modulari non esistono questi corridori
Pieni di cemento con Pieretto lunghi sessanta metri sono aperti
Perché non ce n'è bisogno
In quelle calci modulari il comandante responsabile non è un agente un ispettore
Un civile le guardie gli agenti si limitano a fare appunto le guardie guardo il mio guardare intorno alle mura
Serve il proprio una grandissimo sforzo di fantasia anche pensando a un tema spinoso come quello devi disse evidenziare abbandoniamo tutto ciò che è stato fatto fino adesso ripensiamo ripensiamo completamente il domani in Spagna l'hanno fatto perché non lo possiamo fare anche qui
Ma ora sposiamoci un'altra perla del penitenziario
Italiano perché ci sposiamo nel carcere Sollicciano di Firenze si scrive infatti da lì un gruppo di persone detenute che afferma carissimo Arena tutti noi tutti noi qui viviamo in condizioni Bergognone se pensa che in piccole celle ci fanno vivere fino a tre
Detenuti mentre in quelle un po'più grandi ci fanno ridere fino a sei detenuti ovvero una situazione di grandissima difficoltà anche perché la maggior parte dello spazio che abbiamo nelle celle è occupato dei letti a castello letti che di fatto cito con la possibilità di muoverci tutti insieme all'interno
Di queste celle inoltre scrive ancora questo gruppo di persone ristrette recarci sull'edizione di Firenze inoltre come se non bastasse viviamo anche in ambienti fatiscenti ovvero pieni di muffa e di infiltrazioni
Ambienti dove si stacca l'intonaco dei muri e che sono freddi d'inverno e bollenti prestate ma anche ambienti che sono invasi da scarafaggi da topi da zecche e da cinici
Cimici che ci pongono le gambe per su che Archie il sangue e che ci ritroviamo ovunque nei letti e perfino nei vestiti e non solo scrive ancora questo gruppo di persone ristrette
Nel carcere
Sull'isola di Firenze non solo qui quando piove le nostre scelte si allargano tutte e nonostante i nostri sforzi ci vogliono giorni e giorni per asciugare il mentre nel frattempo siamo costretti a camminare sul pavimento bagnato
Pensa che qui anche farsi la doccia è un'impresa infatti locali del dolce che sono fuori del nostro celle sono pieni di muffa e sono in condizioni igieniche vergognose
Inutile diritti che qui casi Sollicciano a Firenze
E viste le pessime condizioni in cui viviamo tanti detenuti si imbottiscono di psicofarmaci
E il resto a dormire per tutto il giorno ma chiediamo cosa altro potremmo fare per resistere a questo degrado se non buttarci sulla branda
E dormire
La verità domando giustamente la verità scrive cura questo gruppo di persone detenute nel carcere chiamarlo carcere
Chiaramente è un complimento di sull'isola di Firenze la verità è che dopo tante promesse fatte in questi anni da tanti troppi politici
Sarebbe l'ora di chiudere questo carcere un calice che è marcio dentro in carcere che fa marcire anche noi
Detenuti grazie grazie davvero per averci dato voce la lettera appunto è firmata da un gruppo di persone
Detenute nel carcere Sollicciano di Firenze è vero è vero e è vero hanno fatto tante visite tanti proclami dei Cascini Firenze
Ma quel carcere rimasto sempre lì ed è andato sempre più a peggiorare non solo adesso vogliono investire altri
Milioni di euro per costruirci non per rifarlo ma per costruisce un capannone farla ora i detenuti per le grandi Marche e di moda forse sarebbe il caso prima di ne terrà possono che di va be comunque sia sta di fatto che voi avete talmente tanto ha ragione che la magistratura di sorveglianza di Firenze si è messa in moto tant'è che sono cinque sei sette
Le ordinanze
Dei magistrati sorveglianza di Firenze che riconoscono uno sconto di pena diverse versioni del do ut des che proprio stando lì nei casi Sulic evidenze hanno subito trattamenti disumani degradanti trattamenti che in sintesi sono quelli che voi avete elencati in questa lettera però mi raccomando scrive dice ancora dal carcere di Firenze perché era rotta ancora deve andare avanti avete ragione quel carcere è marcio quel carcere va più se bassa altrove altri soldi pubblici per far capannone va buttato giù e basta mi sembra evidente
Ma c'è andiamo adesso nel carcere di Messina perché ci scrivo una persona detenuta che è ristretta nel centro clinico del carcere di Messina ovvero quelle strutture che dovrebbero essere specifiche per curare le persone ristrette e che hanno chiamato il suo gli hanno cambiato nome
Gli hanno cambiato nome ma non la sostanza leghiamo lo sai servizio di esistenza intensificata dicono gli hanno cambiato la sostanza perché molto spesso nei centri clinici
Non si riesce ad assicurare il diritto assoluto le persone detenute tranne eccezioni chiaramente comunque
Sì è questa persona detenuta nel centro clinico nel sai dei casi di Messina Carraro io carcere sono uno dei tanti detenuti malati che stanno in carcere vive ogni giorno con la paura di morire
Ora ti scrivo dal centro clinico nei casi di Messina che loro chiamano sai ovvero al Servizio assistenza intensificata un posto che in verità intensificato non ha proprio nulla se non le nostre sofferenze
Pensa sia questa persona ristretta nel centro clinico del carcere missiva pensa che prima e proprio a causa delle mie patologie
è ristretto e casi di Arghillà dove i medici però mi curavano ma poi mi hanno portato qui nel centro clinico di Messina dove a malapena ho visto il medico in tutti questi mesi
Ti dico solo che durante questi quindici mesi chessò qui dentro non hanno fatto nulla per me e mi hanno fatto soltanto soffrire
Chiaramente il mio avvocato ha fatto un'istanza per avere la sospensione della pena in modo da potermi curare ma loro hanno rigettata perché dicono che qui i medici mi possono curare stando in carcere
Ma dico io
Se possono curarmi perché non lo fanno Bellaguarda perché dopo quindici mesi di su qui le mie condizioni di salute sono peggiorate invece che migliorare
Loro sì ma ancora questa persona ristretta nel centro clinico di casi di Messina loro fuori da questo reparto hanno messo la scritta assai ma in verità quella scritta significa che tu detenuto sai che qui singolare
Ora mi è rimasto poco per finire di scontare la mia pena ma credimi
Spero solo di farcela e di uscire vivo da qui dentro ti invio una forte stretta di mano la lettera appunto è firmata da una persona detenuta nel centro clinico
Dei calci di Messina cui adesso hanno cambiato nome lo chiamo lo sai ma insomma la sostanza
Rimane la stessa questo è un problema perché molte persone detenute che stanno nelle parti normali sono malate
Già non riesco a essere curate poiché i più gravi le mandano in questi sai in questi centri clinici Gentilini dice che però molto spesso non riescono a dare un'offerta di medica adeguata di conseguenza si cade spesso dalla padella nella brace ora io sentite sbaglierò però io ho una sensazione sembra che abbiamo inventato questi centri clinici che adesso chiamo lo sai
Non per curare i detenuti malati ma per trovare una scusa
E negare così la sospensione della pena per motivi di salute perché insomma non c'è non c'è altra spiegazione non tengono in carcere non c'è voluto il centro clinico del sai
Contro la sospensione a vedere che senza e anche se non di ruolo allora sì ma quasi che lo fanno affossava
Ho risoluto Massimo che persona detenuta nel carcere capanni di Perugia dove non è tutto oro quello che luccica
Saluto Dino Decca Jimi tergo e Massimo da casi vedi che ci chiedono i moduli per presentare istanza di grazia parziale
Al presidente a Repubblica lasciandoci un attimo organizzare e cerchiamo di spedirli poi segnali infine
L'uscita del periodico diversamente liberi che è curato dall'associazione mi giro le ruote che opera le carceri di Ebolitana
E insomma queste le lettere scritte delle persone detenute queste sono le voci di chi non ha voce
Di chi sta in carcere di chi bio vive oggi in carcere perché da avranno pure sbagliato ma vivono in condizioni disumane e degradanti vivono in condizioni contrarie alla alla legge contrarie al diritto
Anzi vivono in condizioni vietati vietate
Dalla legge queste le loro voci qui se loro parole così preziose
Che ci fanno a volte venire i brividi perché con una sintesi di fanno presente
Girare il sangue comunque sia il tempo a nostra disposizione sta per finire qui io ringrazio per l'assistenza in regia ma ora ecco i nostri le carte di ovvero come entrare in contatto con noi di radio carcere
E allora come al solito di ricordi non si è recato Igino Deroma come entrano in contatto con noi di radio carcere prima di tutto il numero di telefono di qui di radio radicale con cui appunto entrare in contatto con noi radio carcere ovvero zero sei
Quattro otto otto sette otto uno ripeto zero sei
Quattro otto otto sette
Otto uno chiamate ci si siede da poco uscito dal carcere per raccontare la vostra esperienza detentiva chiamate crisi sei stati vittima di un errore
Giudiziario vi ricordo anche il nostro indirizzo di posta elettronica ovvero radio carcere chiocciola
Radio radicale punto i t ripeto radio carcere chiocciola
Radio radicale punto ITT vi ricordo che siamo presenti sia su Twitter sia su Facebook perché su Issa gran e soprattutto le persone detenute
Ricordo l'indirizzo dove inviare le vostre lettere dalle carceri lettere che per me sono così importanti
E che leggiamo ogni giovedì alle ore ventuno lettere dalle carceri che tra l'altro sono delle fonti di informazioni uniche perché voi ci potete raccontare ciò che avviene nelle carceri ciò che nessuno lo sa quindi scrivete scrivete scrivendo dalle carceri queste l'indirizzo
Radio radicale rubrica radio carcere
Via principe Amedeo due zero zero uno otto cinque Roma ripeto radio radicale rubrica radio carcere via principe Amedeo due zero zero uno otto cinque Roma come dico sempre
Scrivete scrivete scrivete
Dalle carceri a Radio Carcere perché le ingiustizie subite tutte le ingiustizie che subite
Non rimangano nascoste protette dal silenzio ed è quelle quattro sporche Mura bene io ringrazio per l'assistenza in regia e grazie grazie di vero cuore
A tutti voi che anche questa sera
Da una casa da una macchina da un camion
E da una cella sovraffollata vederci sulla radio per ascoltare una piccola voce la voce di Radio Carcere l'informazione sul processo penale e la distinzione a tutti voi davvero a tutti voi un caro saluto da Riccardo Arena
Una volta con l'italiano il tribunale
Cinque codice di procedura penale abbiamo l'appello di Palermo seconda sezione
Dal cinque aprile del mille novecento