Aria del continente

Cari ascoltatori di radio radicale un saluto da parte di Niccolò Rinaldi oggi l'aria del continente un'aria più chiusa più viziata del solito perché parliamo
Di carcere ed Europa lo faccio in questa giornata perché nelle ultime settimane intorno a Ferragosto come ogni anno
Il partito radicale ha organizzato una vasto piano di visite a numerosissimi istituti di pena
Del nostro Paese visite effettuate da militanti simpatizzanti del Partito Radicale
Vi ho partecipato come faccio ormai da oltre quindici anni anche io recandomi presso le case circondariali di Grosseto di Pistoia ma oggi vorrei soffermarmi su quanto l'istituto carcerario non tanto per come lo conosciamo per come dovrebbe essere
L'idea di pena detentiva siano aspetti strutturali dell'identità di un'Europa moderna ed in Europa progressista
Per i faccio qua a un breve saggio di Tullio padovano fine giurista penalista
Dell'università di Sant'Anna
Pubblicato proprio dal partito radicale vi leggerò alcuni estratti delle sue riflessioni
Padovano ci ricorda che la pena detentiva
Ha una data di nascita non è eterna non è sempre esistita è nata con la riforma illuministica europea del settecento e aggiungiamo da questo sforzo di riforma si è poi qualche modo diffusa nel resto del mondo
Per il moto di pensiero che attraversò con l'Illuminismo come il vento liberatore tutta l'Europa
Per cercare di abbandonare gli assetti sociali le strutture economiche gli armamentario giuridici diciamo i privilegi del cosiddetto si avvicina
Prima della pena detentiva c'era un sistema penale
Fatto di pene corporali di pene capitali di bene infamanti di pene pecuniarie che ovviamente discriminava chi era ricco e chi era era povero la pena era addirittura
Il l'opposto di oggi cioè
Appena non era nascosta in un carcere
Che oggi paga lo scotto proprio della sua cintura
Era invece uno spettacolo per la società
Riaffermava la potenza del sovrano intimidita e divideva il bene dal male in una forma appunto scenograficamente splendida ci si recava nelle piazze per vedere persone implicate per le per vedere le persone chiuse
Nelle gabbie e appese a un Paolo per vedere coloro che venivano bruciati vivi sul rogo dall'Inquisizione cattolica il carcere era
Qualcosa che esisteva ma ci ricorda padovano serviva per custodire coloro che erano inattesa di subire un processo dal quale sarebbero usciti marchiati
Bollati portati alla gogna o quant'altro fosse necessario per pulirli ma poi soprattutto aggiungo io che aveva i soldi pagava un riscatto pecuniario finanziario e in questo modo evitava
Sanava il suo conto con la giustizia invece i formatori illuministi
Avevano idee alte volavano alto e riflettevano la pena detentiva in Europa doveva vivente diventare una pena tra ordinaria perché era una pena uguale per tutti
Tra
Libertà e detenzione tenendo conto che la libertà continua con Padovano è un bene di cui tutti sono ugualmente portatori quindi è una pena che si può infliggere al nobile al povero al potente al ministero tutti soffrono allo stesso modo per la privazione della libertà è una pena insomma uguale
Quando leggiamo nelle aule di giustizia legge uguale per tutti ecco questo questo motto questo imperativo morale discende direttamente da questo sforzo illuministico e siccome la riforma illuministica scopre in Europa il soggetto di diritto e cioè l'eguaglianza
In quella lena trova la forma perfetta di sanzione la pena detentiva si presentava come una vera appunto uguale per tutti proporzionate né all'infinito e come una pena utile
Questo è molto importante da ricordare perché
Il condannato durante il tempo in cui veniva recluso poteva essere rieducato e quindi restituito alla società riabilitato come un soggetto proficuamente abilitato arrendere un servizio ci fu un penitenziari vista dell'Ottocento che disse che la scienza penitenziaria veniva subito dopo la teologia perché chi si occupa di carcere lo scienziato penitenziario è un gradino sotto Dio
Perché entra nell'intimo della persona riforma la pensione la persona e poi appunto e qualcuno che dispone in qualche modo del destino nelle quattro mura del carcere del detenuto
Nel Novecento vira un po'il novecento afferma una consapevolezza che i conti non tornano
Che al cercare bisogna che bisogna cominciare a
Individuare una strada di verza
Ad esempio si comincia a dire che nel carcere non si devono eseguire le sanzioni Benedet perché non ne vale la pena è controproducente il carcere e criminogeno il carcere produce le recidive
Il carcere determina l'infezione criminale i soggetti vivendo insieme si comunicano tra di loro il veleno e magari questo insegnamento ricordato
Da padovano venisse fatto proprio da la nostra classe politica
Perché invece sembra voler
Ignorare pene alternative e costringere anche chi non è socialmente pericoloso
E potrebbe essere rieducato molto più facilmente fuori dal carcere a essere invece recluso allora almeno via le pene detentive e cerchiamo di fare strada alle alternativa quell'alternativa alla detenzione
Con una sospensione condizionale alla messa in prova Isle regime di semi libertà il Novecento è tutto un fiorire di quello che padovano definisce le fughe dal carcere
Con la consapevolezza che il carcere non può funzionare come la panacea di tutti in Mali aggiungo io prendo visitato tanti carcere ma
Conclusione duramente evidente il carcere funziona anche e soprattutto se non è sopra popolato
Se c'è una popolazione carceraria in eccesso non c'è veramente più nello spazio fisico né il tempo né il numero degli educatori nel numero delle possibilità
Di lavoro di formazione all'interno del carcere per avviare un percorso di redenzione
Nel mille novecentoquarantasette in Italia viene pubblicato un numero speciale de il ponte di Piero Calamandrei era una rivista culturale e questo numero
Speciale ospitò le riflessioni sul carcere di un nucleo di italiani molto particolari erano coloro che avevano firmato e sottoscritto il manifesto di ventottenne Spinelli Colorni Rossi
è una serie di altri intellettuale molto importante questo numero va bene
Allora non ricordarlo questo numero del ponte perché rappresenta come dire una
Interessantissima Condi congiunzione tra i federalisti europei e la riflessione sul
Mondo del del carcere il ponte contiene una posizione convinta il carcere non è riformabile e queste persone capirono esattamente gli autori di questo numero speciale come funzione
Ecco fermiamoci qua con padovano e aggiungiamo che oggi il dibattito è battito in gran parte ancora ancora offerto
E che rimane bloccato sulle posizioni che Padovano a ricordato anche proprio in questa dinamica di evoluzione su il mondo del carcere che ha caratterizzato l'Europa
Il carcere sotto questo profilo rappresenta oggi una fallimento rispetto
A le i presupposti con cui era nata la pena detentiva in Europa durante l'Illuminismo
Si fa ad esempio molta fatica a diffondere maggiormente le pene alternative
Ricordo come ad esempio a Pistoia mi è stato detto durante questa insiste effettuato
Il sedici agosto come dissi a un'associazione che ha undici appartamenti in appartamenti disponibili per ospitare detenuti in semilibertà naturalmente il regime di semilibertà
Rappresenta una straordinaria occasione per
Liberare posti dal carcere offrire perché il re per restare in carcere più aria ma anche più possibilità di rieducazione e per chi beneficiari del regime di semilibertà
O di tensione delle alternativa di arresti domiciliari la possibilità di una inserimento effettivo nella società cioè di questi undici posti che sono previsti per detenuti se ne sono occupati attualmente soltanto tre
Otto rimangono disponibili che spreco di questo perché le norme attuali della nostri
Procedimenti nostre predisposizioni dicembre disposizioni legislative purtroppo limitano la possibilità di ricorrere a questo tipo di misure cautelare il carcere resta in questo modo sovraffollato e come diceva Padova hanno resta quel luogo dove si trasmette il veleno della della recidiva
Già è stato evidenziato ha parlato spesso molti altri più volte di quanto sia importante la presa in carico da parte del territorio del proprio istituto di carcere
Di pena il carcere appartiene non a chi vi lavora e chi vie detenuto ma appartiene soprattutto alla città è un luogo importante per la nostra sicurezza ma anche per il nostro umanesimo
Per la protezione dei nostri cittadini ma anche per affermare un'idea alta di di società
E quanto è importante per un carcere beneficiare di programmi di educazione che vengono anche da fuori
Di sindaci che visitano regolarmente gli istituti di pena di religiosi che svolgono di tutte le religioni le loro attività all'interno del carcere di volontari che propongono laboratori corsi possibilità insomma di elevazione
Morale e culturale per chi è recluso nel carcere niente di peggio che un carcere che tutti vediamo perché vicino
A i nostri centri abitati ma anche in qualche modo eh abbandonato ignorato il carcere ha bisogno altro che proprio di una contaminazione da parte della società civile a Pistoia
Sono rimasto positivamente convive con con colpito ne ho parlato al notiziario di radio radicale di come l'ufficio impiego del Comune di Pistoia sì prodighi attivamente per trovare lavoro a detenuti
Anche ad avviare un programma un Progetto triste si chiama
Finanziato dal festa dei fondi europei di formazione non soltanto per i detenuti ma anche per chi lavora in carcere e Juan affronto
Brevemente l'ultimo punto che mi sta a cuore l'Europa entra in tutti i settori della nostra società a programmi di cooperazione di sviluppo di formazione di scambio
Per tutte le nostre categorie professionali
PRI ricercatori per gli artisti naturalmente per i politici e gli imprenditori per chi lavora nel sociale ma l'Europa e molto poco attiva nella cooperazione tra carceri mondi degli istituti di pena dei diversi Paesi europei non esiste una vera e propria carta dei le buone pratiche europee
Per quanto riguarda il carcere
E gli operatori che lavorano in carcere sono spesso costretti a muoversi in un ambito del tutto nazionale quanto io credo potrebbero beneficiare invece da finanziamenti europei che pure si potrebbero attivare in programmi di visita di scambio appunto di formazione quanto l'Europa al di là delle sentenze della Corte europea dei diritti dell'uomo di Strasburgo potrebbe lavorare per migliorare in una dimensione di diritto europeo e di moralità europeo Osio dire il mondo del carcere che invece ogni Stato membro ottiene un po'per sé si dice
Che non bisogna
Mettere le persone in cella e poi buttare via la chiave ma l'impressione è che questo accada da parte della nostra società e forse da parte della nostra Europa rispetto a tutto il pianeta carcerario c'è il pianeta del carcere la dimensione degli istituti di pena Compart agli comperano Compart ambientalizzato da in elitari paesi membri e si butta via la chiave di questo problema ognuno se lo risolve come
Meglio crede e in questo
Sto modo l'aria del carcere diventa sempre più viziosa
Permettetemi di dire onore al partito radicale che con le sue visite cerca di parlare del problema del carcere di allacciare fare allacciare rapporti tra la nostra società e
Il mondo degli istituti di pena ma questo deve essere soltanto un primo passo
Perché questo rapporto con l'esterno non riguardi soltanto la l'indispensabile relazione con i nostri contesti urbani
Con le nostre città e il carcere di prossimità ma deve investire anche l'Europa nelle sue istituzione un saluto da Niccolò Rinaldi