Meeting di Rimini 2024 - Sostenibilità del debito pubblico e sviluppo economico. Con Fabio Panetta, governatore della Banca d'Italia

Buongiorno benvenuti a questo incontro dal titolo soste amenità del debito e di sviluppo economico che avrà come
Ospite relatore il Fabio Panetta governatore della Banca d'Italia invito ad accoglierlo con un grande applauso quale dovremmo
Abbiamo previsto questo incontro in questo modo dopo la mia breve introduzione ci sarà l'intervento del governatore
E poi la possibilità che abbiamo previsto di alcune domande fatte da me e da alcuni giovani do tale da poter approfondire il tema
E io comincio questa introduzione mettendo a tema
Soprattutto o la seconda parola della le del titolo modello di sviluppo perché tante volte si parla di il debito ma sappiamo benissimo il debito un rapporto e c'è una parolina che si chiama PIL che parla dello sviluppo siamo in una momento di passaggio un passaggio diciamo dalla economia
Finanziaria a un'altra idea di economia
In cui si parla di sostenibilità ed erroneamente si pensa che la sostenibilità sia solo il tema dello cambiamento climatico segue invece leggete i diciassette punti dell'ONU c'è molto molto di più c'è l'idea di un di rimettere diciamo al centro della della vita economica uno sviluppo che abbia l'uomo la persona
E anche un'economia reale l'anno scorso proprio da questo palco Porro giuro del gesuita che insegnava a Washington
Alla universali Wash la Cattolica di Washington ci diceva che il novanta per cento delle
Degli scambi finanziari è legato solo al dieci per cento all'economia reale allora quindi il tema di come lo sviluppo può riprendere è fondamentale soprattutto se pensiamo al nostro Paese perché se posso fare una critica un po'diciamo a lungo Periodo che noi parliamo giustamente di DPF fa parliamo di Finanziaria
Ma la politica industriale cioè l'idea di un modello di sviluppo che abbia a che fare la persona al suo centro il la produzione di beni
Come dire
Un po'disertata
E certamente non è una risposta l'assistenzialismo l'idea che tu puoi fare a meno del lavoro
E della produzione che il centro dell'azione sia
Quella basata su elargire denaro che non può e non si sa come fare da questo punto di vista o quattro punti che metterei a fuoco come diciamo provocazione alla presidente che evidentemente non sono oro esaustivi ma cercano di mettere al tema questa ritorno alle alla economia reale
Il Tremonti è ma è la disuguaglianza
Ieri abbiamo avuto un incontro o con Milano vince brani a Milano dice e Barroso sul tema della disuguaglianza di quello mondiale
Ed è stato interessantissimo perché quello che è venuto fuori che in questi nuovi studi la disuguaglianza non è il frutto della messa a tema come Weah il far cioè come redistribuzione di come dire di di più ricchezza fatte in qualunque modo ma un modo con cui si pensa allo sviluppo ed è un tema importante perché già a livello mondiale ci veniva detto ieri se l'indice di Gini
Fra paesi di l'uguaglianza fra Paesi è molto ho diminuito è aumentato l'indice cosiddetto Guidina all'interno dei Paesi c'è più povertà più povertà vuol dire lo dice anche il premio Nobel esterno del da Flo che
è un nel lungo periodo è una come dire una un freno allo sviluppo perché i ricchi ricchi ricchi non investono più consumano i poveri invece di risparmiare come è stato fatto per anni in Italia dando forza
Alla poi all'investimento non lo fa quindi il tema è querceto anche perché in Italia negli ultimi anni è aumentata la povertà relativa alla povertà assoluta
E quindi diventa fondamentale dirsi ma questo Champions è possibile un modello di sviluppo che metta nelle variabili dello sviluppo la disuguaglianza non solo come ridistribuzione
Ma c'è un tema fondamentale anche Conte sia fare uno sviluppo per i poveri per i ricchi implica il fatto di produrre e un secondo tema che strutturale soprattutto in Italia è la produttività negli ultimi quindici lì a nella maggior parte delle economie avanzate la produttività diminuita ma il nostro paese e qualcosa è un Paese che ha questa produttività strutturalmente più bassa anche in
Cui il è un in Europa che quel perché l'Italia tra il due mila e due mila diciannove
A fronte di una crescita media dei principali paesi europei tra l'ottanta e l'ottanta per la Spagna e uno a uno della Germania resiste un registra un valore parlo zero tre e di questa produttività con una pare un valore particolarmente basso nelle costruzioni e nei servizi ora non possiamo pensare a uno sviluppo discutiamo di tutto se non mettiamo a tema come rilanciare la produttività cioè come per intenderci la produttività vuol dire rapporto tra il prodotto e le persone occupate
Se noi non siamo in grado di fare questo tipo di intervento strutturale potremo godere di tutti gli interventi diciamo contingenti potremmo usare il Pnr ma dobbiamo chiederci come come fare un salto e quindi disuguaglianza produttività e qui legato alla produttività c'è un terzo tema che anche qui sarà affrontato nel nostro meeting
Che secondo gli studi più avanzati la produttività è legata allor incremento non solo degli investimenti in macchinari ma gli investimenti in capitale umano se vogliamo una tesi
Che ormai è a più di sessant'anni perché nel mille novecentosessantadue la scuola Diberti hard quali Chicago prese il premio Nobel per il nesso tra istruzione e produzione ma negli ultimi anni studiosi come negli USA e che hanno mostrato che è in realtà è un nesso legato alla qualità dell'istruzione non solo la quantità e altri
Premi Nobel come è Man hanno parlato di un capitale umano è un po'più dinamico solamente le conoscenze male con le suddette competenze trasversali fine della creatività la capacità di lavorare insieme la la stabilità emotiva il il rapporto l'apertura alla realtà
Allora cosa sta facendo il nostro Paese per quaestor abbiamo qui in prima fila la protettrice della mia università Giovanna ieri D'Antoni anche capa dei tre rettori tagliare della cui si parla spesso perché va bene abbiamo un problema di numero di laureati
Ma non è che noi risolviamo il problema o aumentando le telematiche forse dovremmo anche pensare a come migliorare la qualità dell'istruzione permettere questo salto
Che probabilmente potrebbe portare a un miglioramento della
Produttività
Appunto perché per costituire agli USA mostrano questo e i Paesi del far East che hanno investito in qualità dell'istruzione hanno avuto quarto salto del PC ma tutti questi tre temi hanno secondo me un un punto cruciale che di solito viene visto sempre in negativo che è l'Europa
L'euro noi non possiamo pensare di affrontare nessuno di questi problemi da soli perché come disse la felice battuta un po'di anni fa proprio qui Enrico Letta noi eravamo un grande paese in un mondo piccolo siamo diventati un piccolo paese in un mondo grandi
E pensate l'Europa che
Ha perso molto in competitività
Era pareva è quella a americana ora il sessantacinque per cento di tutto l'interscambio commerciale dell'Europa del due mila ventidue voleva otto mila quattrocento miliardi
Contro i ventisette mila duecentocinquanta miliardi del mercato domestico usa quindi c'è un tema generale
Però le la la capacità dell'Europa verso l'esterno pensate che oggi e pari al ventidue virgola otto per cento del PIL mondiale più degli Stati Uniti che il quindici per cento del del PIL mondiale ora l'Italia non è che può pensare ai Paesi a problemi detti prima da soli
Ma insieme col col tre ultime provocazione forse una politica industriale comune il tema della politica a destra non può essere affrontati da soli secondo tema
Come ospiteremo proprio Enrico letta l'ultimo giorno
Primo aprile ripensare il mercato unico lui ha fatto un rapporto su questo tema e terzo proprio un un un tema che la politica è industriale porterebbe a mitigare le disuguaglianze che non sono solo Minitalia ma solo in generale queste sono delle domande evidentemente parziali poi evidentemente il governatore
Amplierà come vuole questi Toma che gli poniamo dentro un quadro che per il meeting quello del domandarsi
Come la gente possa stare bene meglio vivere meglio e il vivere meglio a che fare con lo sviluppo
E c'è un bicchier d'acqua
Su
Buongiorno a tutte buongiorno a tutti prima di
Iniziare la mia relazione
Vorrei fare qualche considerazione sul meeting io ci sono
Qui per la prima volta evidente
Ho visitato grazie alla cortesia del professore Vittadini del presidente Scholz dottor Forlani o no visitato il meeting Hilary padiglioni e devo dire che estremamente emozionante vedere quante persone soprattutto giovani in qualche caso veramente molto giovani
Sono impegnati in iniziative sia tradizionali
Si è innovative confini imprenditoriali ma anche con fini altruistici confini solidali ed è
Veramente emozionante vedere con quanto entusiasmo vengono svolti gli uni e gli altri compiti
Sono molto contento di essere e ringrazio il presidente sciolse il professor Vito Intini per questo e invito
Presso di Tadini a toccato nella sua introduzione di nodi principali del vanno sciolti per conseguire una crescita economica e allo stesso tempo robusta equilibrata sostenibile tre cose vanno insieme
Il tema di quest'anno all'origine del meeting cioè la ricerca dell'essenziale è fondamentale il mare spesso trascurato nella frenesia delle attività di ogni giorno
L'essenziale rappresenta ciò che rimane quando il superfluo viene eliminato è il nucleo di valori e obiettivi che da direzione e significato alle nostre azioni eppure come ben sappiamo distratti dall'immediato e dal contingente perdiamo spesso di vista ciò che davvero conta il meeting con la sua partecipazione giovani come ho avuto modo di constatare oggi e vibrante offre un'opportunità unica per riflettere su cosa sia davvero importante nelle nostre vite e nella nostra società
La mia riflessione odierna sarà sui temi economici quelli che sono ammette consumi
Ovviamente lungi da me pensare che l'aspetto economico sia quello che definisce l'essenza della vita umana ne costituisce una parte importante per la funzione centrale che il lavoro e le scelte economiche hanno per le nostre vite
Non solo perché condizionano la nostra capacità di vivere una vita piena liberata al bisogna ma perché contribuiscono a definire letta nostra identità di membri di una comunità
Nel mio intervento io oggi analizzerò quindi uno dei temi fondamentali per il nostro futuro economico integrazione europea
Le domande che mi porrò sono numerose cosa rappresenta davvero l'unione europea quali sono le sue motivazioni profonde
E come contribuisce alla prosperità al bene comune alla convivenza pacifica in definitiva a ciò che è essenziale e questo è il tema del meeting
Parlerò soprattutto di Europa per svolgere poi al
Cure considerazioni sull'Italia
L'Italia e l'Europa sono intrecciate non solo dal punto di vista commerciale e finanziario ma anche sociale e normativo per capire l'economia italiani dobbiamo quindi partire da quella europea
Cominciamo con le lezioni che possiamo trarre dall'altra integrazione europea il progetto europeo ebbe inizio quasi ottanta anni fa
Dalle macerie della seconda guerra mondiale come risposta all'aspirazione collettiva di prevenire ulteriori lotte fratricide tra gli Stati del continente
I due conflitti mondiali che si sono susseguiti in soli trent'anni rappresentarono il culmine di una storia di dispute e combattimenti che aveva tormentato l'Europa
Per secoli con al centro per la contrapposizione tra la Francia e la Germania
La motivazione alla base dell'integrazione europea è ben riassunta nella celebre dichiarazione di Robert Schuman del nove maggio del mille novecentocinquanta e qui cito Schumann l'Europa non è stata fatta e abbiamo avuto la guerra la soluzione che lo stesso Schumann favorire proponeva era una unificazione economica che rendesse la guerra e cito ancora
Le parole di Schumann non solo impensabile ma materialmente impossibile
Questa visione ambiziosa e lungimirante portò nel mille novecentocinquantuno alla creazione della comunità europea del carbone e dell'acciaio ispirata da personalità illustri come lo stesso Schuman diciamo né Alcide De Gasperi di qui
Quest'anno ricorre il settantesimo anniversario della morte e corrotti Adenauer
Successivamente con il Trattato di di Roma del mille novecentocinquantasette si compì un passo ulteriore verso la creazione di un mercato comune di una unione doganale e di strumenti volti a ridurre le disparità regionali
Questa genesi aiuta a comprendere le finalità più alta del progetto europeo la creazione di interessi e intenti comuni tra Paesi con l'obiettivo di generare benessere e prosperità e il fine ultimo di garantire la pace
Nelle parole del presidente Mattarella pronunciate lo scorso anno in questa stessa sede
L'Unione europea fu un reciproco impegno di pace che i popoli che gli Stati si sono scambiati dopo l'abisso della seconda guerra mondiale
Solo mantenendo viva questa ispirazione essenziale possiamo affrontare con il giusto slancio le difficoltà attuale nel tempo l'integrazione europea ha portato in importanti benefici ai cittadini
L'abolizione delle tariffe doganali interni ha favorito la specializzazione produttiva e la realizzazione di economie di scala stimolando l'efficienza e la concorrenza e accrescendo l'occupazione e il benessere
Si stima che in assenza del mercato unico il reddito pro capite in Europa oggi sarebbe inferiore di un quinto i nostri clienti sarebbero di un quinto più basso di quello che sono
La creazione della unione europea nel mille novecentonovantadue e l'arrivo dell'unione economica e monetaria nel mille novecento novantanove hanno rappresentato due tappe fondamentali
Ampliando il coordinamento delle politiche economiche tra gli stati membri e i introducendo una politica monetaria
Dal mille novecentonovantanove a oggi il commercio tra i paesi dell'area dell'euro è uno intanto di un quarto in rapporto al prodotto interno lordo
E si sono intensificati i legami tra imprese all'interno delle filiere produttive europee
L'euro è diventato la seconda valuta mondiale rafforzando la nostra sovranità economica la nostra rilevanza internazionale quindi non abbiamo presso sanità abbiamo guadagnato le crisi che hanno colpito il nostro continente in meno di vent'anni hanno però messo a dura prova l'unione economica e monetario
La risposta alla crisi dei debiti sovrani del due mila dieci due mila dodici che fece seguito alla crisi finanziaria del due mila otto due mila nove ha rappresentato un passo falso del cammino europeo anche a causa dell'incompletezza dell'assetto istituzionale la dell'euro in quella fase
Le politiche di austerità allora adottate hanno accentuato in più Paesi gli effetti recessivi la crisi
Prendendo la successiva ripresa lenta e fragile e provocando fatture fratture economiche e politiche tra Stati membri
Le risposte alle crisi più recenti innescate dalla pandemia e poi dallo choc energetico hanno invece segnato un progresso nell'impostazione delle politiche comuni europee
Sono stati effettuati interventi di Bilancio significativi a livello comunitario in particolare con il programma Next Generation you per sostenere l'attività economica rafforzando così gli effetti della politica monetaria
Gli aiuti al settore privato sono stati affiancati da misure volte a innalzare la crescita potenziale i governi europei hanno ora il compito di non disperdere questo slancio e di proseguire lungo il percorso comune
Parafrasando già Dell'Orto un'altra figura di spicco dell'europeismo occorre affiancare al pompiere che spegne gli incendi un architetto che progetti palazzi per costruire un Europa più forte e più unita
Veniamo a una fase più vicina la fase che risente degli effetti delle crisi e delle tensioni geopolitiche il progetto europeo si trova ora di fronte a sfide sia interni sia Esterne che ne mettono alla prova la solidità e la questione
L'indebolimento della crescita economica la transizione dall'industria ai servizi della connessa maggiore frammentazione del tessuto sociale
Le difficoltà di integrazione di una popolazione immigrata sempre più numerosa i divari di sviluppo tra diverse aree del continente ampliati dalla crisi dei debiti sovrani hanno eroso la fiducia del progetto europeo in più Paesi
Sono emerse spinte nazionalistiche il processo di integrazione ha rallentato
La risposta comune alla pandemia ha solo attenuato questa tendenza
Sono fenomeni non esclusivamente europei che si manifestano anche a livello globale
La sequenza di Shock senza precedenti osservata negli anni scorsi dalla pandemia all'aggressione della Russia e l'Ucraina alla crisi energetica avuto ripercussioni economiche di ampia portata accentuando le spinte protezionistiche preesistenti
Dopo decenni in cui la globalizzazione sembrava inarrestabile le dispute geopolitiche sono tornate a minacciare il Sistema di scambi internazionali e la stessa stabilità dell'economia mondiale
E il commercio globale mostra preoccupanti segni di frammentazione evidenziati dalla Breaks zitti dal minore sostegno degli Stati Uniti all'organizzazione mondiale del commercio e dalle dispute protezionistiche tra Stati Uniti e Cina inoltre i maggiori Paesi mostrano una crescente riluttanza a dipendere da partner commerciali con cui non condividono relazioni consolidate o affinità politiche economiche e culturali
Questi sviluppi alimentano timori che il mondo possa nuovamente dividersi in blocchi contrapposti dal punto di vista economico politico e persino militare
Di fatto mettono in discussione i principi di cooperazione internazionale e l'assetto multilaterale che dal secondo dopoguerra hanno sostenuto lo sviluppo mondiale e contribuito alla pace tra le principali potenze
Vedete come sono
Legati i fenomeni di carattere economico con quelli di carattere sociale e politico e internazionale un tale scenario comporta rischi significativi per l'economia europea dipendente dalla domanda estera
Opera di materie prime e quindi vulnerabile in un mondo frammentato sul piano commerciale
Le autorità europee hanno ora quindi il difficile compito di garantire prosperità ai cittadini in un mondo meno stabile e meno aperto questo obiettivo richiede progressi in più direzioni
Anzitutto è fondamentale proseguire il cammino di integrazione un banco di prova per la nuova legislatura europea sarà la capacità di confermare il ricorso a progetti di spesa comuni e di avanzare verso un'unione più completa e più integrata sul piano sia finanziario sia fiscale
O il programma Next Generation Jump
Che terminerà nel mille nel due mila ventisei un orizzonte non necessario sono fatte politiche comuni è ora necessario avviare una riflessione sui prossimi passi il programma sta avvicinandosi al suo termine il disegno e la portata dei programmi futuri dipenderanno in larga parte
Dal successo di quelli in corso in particolare dalla capacità dei singoli Paesi di utilizzare proficuamente i fondi che sono stati loro messe a disposizione dai rispettivi piani di ripresa e resilienza
In secondo luogo è indispensabile per rilanciare la crescita non solo per garantire il benessere dei cittadini ma anche per continuare a contare nel mondo
Vent'anni fa sia l'unione europea sia gli Stati Uniti producevano un quarto del reddito mondiale
Da allora il peso dell'unione europea è sceso al diciotto per cento mentre quello degli Stati Uniti è rimasto invariato ne contiamo di meno Europa conta di meno economicamente
Il rafforzamento dell'economia europea deve avvenire su più dimensioni
Per cui liberando la sua dipendenza dalla domanda estera e valorizzando il mercato unico
Rendendola più competitiva ponendola all'avanguardia in campo tecnologico et energetico mettendo la in grado di provvedere alla propria sicurezza estetica
In precedenti occasioni ho discusso gli interventi possibili in questi campi e non lo rifarà oggi
Il mio discorso viene tra l'altro pubblicato sul sito della banca d Italia e li troverete tutti i riferimenti anche bibliografici alle mie affermazione troverete anche gli interventi fatti in passato
Con le misure che si possono mettere in campo
Per rilanciare la crescita europea
Oggi voglio però soffermarmi su alcuni aspetti particolarmente rilevanti
Cominciamo con la demografia e il mercato del lavoro
Le proiezioni demografiche indicano che nei prossimi decenni si ridurrà il numero di cittadini europei in età da lavoro
E aumenterà il numero degli anziani e la riduzione sarà
Questa dinamica rischia di avere effetti negativi sulla tenuta dei sistemi pensionistici
Sul sistema sanitario sulla propensione a intraprendere e a innovare persone anziane
Intraprendono e notano meno
E avrà effetti negativi sulla sostenibilità dei debiti pubblici per contrastare questi affetti è essenziale rafforzare il capitale umano e aumentare l'occupazione di giovani e dove avremo meno persone subita da lavoro dobbiamo evitare che siano sprecate risorse Giovanni le donne che abbiamo già a disposizione
Soprattutto questo dell'avvenire in alcuni Paesi tra cui l'Italia dove i divari di partecipazione al mercato del lavoro per genere ed età sono ancora troppo ampio
Anche misure che favoriscano un afflusso di lavoratori stranieri irregolari costituiscono una risposta razionale sul piano economico indipendentemente da valutazioni di altra natura sociale ovetti
L'ingresso di immigrati regolari andrà gestito in maniera coordinata all'interno dell'Unione bilanciando le esigenze produttive con gli equilibri sociali e rafforzando d'integrazione dei cittadini stranieri nel sistema di istruzione e nel mercato del lavoro
Vi è poi il nodo della produttività e della tecnologia
Anche con più occupazione e anche con più lavoratori stranieri il contributo del lavoro alla crescita sarà al più contenuto
Solo una maggiore produttività cioè un incremento del prodotto per ora lavorata potrà assicurare sviluppo e redditi elevati
Tuttavia in Europa la produttività c'ho ricordato prima il professor Vittadini la produttività cresce lentamente
Negli ultimi due decenni abbiamo accumulato un ritardo di venti punti percentuali rispetto agli Stati Uniti principalmente a causa della difficoltà che le imprese europee incontrano nell'utilizzare le nuove tecnologie nel processo produttivo
Secondo studi recenti questa debolezza delle imprese europee riflette la frammentazione delle attività di ricerca e sviluppo e la scarsa integrazione tra il mondo scientifico e quello delle imprese
L'industria europea è intrappolata
In settori a te come urgente la media è poco presente in quelli alla frontiera nonostante che in Europa vi siano molti centri di ricerca che producono ricerca di levato valore
Il caso dell'intelligenza artificiale
è emblematico
Questo è un esempio ma ne potrei fare altri
Sebbene in questo campo il campo dell'intelligenza artificiale le università europea producano ricerca di qualità le aziende continentali hanno una presenza trascurabile nello sviluppo della tecnologia
Tra il due mila tredici el due mila ventitré gli investimenti privati nel campo dell'intelligenza artificiale sono stati venti miliardi di dollari in Europa venti miliardi
In dieci anni contro trecentotrenta negli Stati Uniti e cento in Cina
Quindi creare che hanno un peso un po'minore in una rotonda pressoché equivalente investono delle somme che sono dimensioni molto diverse tra loro venti miliardi trecentotrenta cento miliardi
è evidente per motivi sia economici sia strategici che l'Europa non può limitarsi
Sì a essere un semplice utilizzatore di questa tecnologia deve ambire ha un ruolo attivo nella sua produzione
Una presenza significativo dell'Europa nel settore dell'intelligenza artificiale che oggi è dominato da pochi G. canti ecologici globali accrescerebbe la concorrenza
E determinerebbe benefici che oltrepassano la dimensione produttiva e riguardano i diritti essenziali dei cittadini quale la tutela dei dati personali e il pluralismo nel settore dell'informazione
Rafforzare l'Europa e con essa d'Italia non è solo una necessità economica ma e anche il modo per affermare la nostra sovranità sovranità strategica e i nostri valori fondamentali
Guardiamo in avanti adesso
Per superare le sue debolezze e tenere il passo con il progresso a livello mondiale l'Unione europea dovrà avviare riforme profonde ed effettuare investimenti ingenti
Nei prossimi anni riforme e investimenti
Tra le riforme ho già sottolineato l'importanza di creare una capacità fiscale comune
Senza la quale l'attuale governance europea che vi ricordo è caratterizzata una politica monetaria unica e da politico bilancio frammentata a livello nazionale rimane squilibrata oggi abbiamo una governance ruppe squilibrato
L'idea che l'unione monetaria possa funzionare efficacemente senza una capacità fiscale centralizzata è semplicemente un'illusione e va superata
Una politica fiscale comune correggere beh questo squilibrio e rafforzerebbe la cui sono tra Paesi membri facilitando la realizzazione di investimenti strategici sulla Scala come quelli nel campo dell'intelligenza artificiale video appena ricordato
Tra le riforme necessaria per la competitività delle vennero europea mi limito a ricordare l'allargamento del Meccano un mercato unico ai settori oggi esclusi come le telecomunicazioni Energia al fine di stimolare concorrenza ed efficienza
La realizzazione di un ambiente normativo favorevole all'attività imprenditoriale che possa trarre investimenti privati e incentivare l'innovazione
Il potenziamento dei legami tra il mondo accademico il sistema produttivo al fine di trasformare i risultati della ricerca in prodotti e servizi competitivi sul mercato globale oggi facciamo ricerca metro tutte di fanno altrove e questo non va bene
Anche sul fronte dei mercati finanziari nel quale l'integrazione e molto avanzata danni mancano in Europa progressi significativi verso il completamento dell'unione bancaria e la realizzazione di un mercato unico dei capitali
Quanti quanto agli investimenti
Leader europei hanno già individuato i settori chiave su cui concentrare l'impegno la doppia transizione la transizione ambientale la transizione digitale e comparti strategici come l'alimentare l'energia la sanità e la difesa nei quali è necessario ridurre la dipendenza dall'estero per motivi strategici
Abbiamo imparato che dipendere troppo dall'estero può essere pericoloso per un'area delle dimensioni dell'importanza come l'area dell'euro
Investimenti in questi settori saranno efficaci se realizzati a livello europeo con fondi sia pubblici sia privati
La stessa richiesta è talmente ingente dell'ordine di centinaia di miliardi all'anno per molti anni che irrealistico pensare che le sto le finanze pubbliche o i singoli Paesi possano sostenerla da soli
Nel testo del mio intervento trovati i ferimenti
Che chiariscono quali sono queste spese che comporta un'esigenza di investimento un fabbisogno di investimento di molte centinaia di miliardi all'anno per molti anni
Molte delle attività menzionate hanno poi la natura di beni pubblici sovranazionali e richiedono pertanto un approccio coordinato a livello europeo beni pubblici sovranazionali sono prodotti attività di cui qualcuno può essere il produttore ma molti beneficiano quindi è chiaramente un disincentivo per il singolo a investire in queste Turi perché ci sarebbe una convenienza aspetta che lo facessero altri quindi in questi casi
Più ragionevole attendersi un approccio comune a livello europeo ciò consentirebbe inoltre di beneficiare di economie di scala e di aumentare l'efficienza degli investimenti degli interventi
Vediamo ora a ciò che essenziale per l'Europa e per l'Italia
Molte delle debolezze strutturali dell'economia europea che ho appena elencato si ritrovano nell'economia italiani in qualche caso accentuata
Nelle considerazioni finali dello scorso maggio mi sono soffermato sui problemi strutturali che da un quarto di secolo c'erano il nostro sviluppo lo sviluppo dell'Italia
Dalla bassa crescita all'insoddisfacente andamento degli investimenti dalla stagnazione della produttività
Fino alla preoccupante prospettiva demografica
In quell'occasione non ho mancato di sottolineare i segni di vitalità emersi negli anni successivi alla pandemia nella nostra economia
Investimenti occupazione e crescita hanno mostrato una ripresa e le imprese italiane hanno dimostrato una capacità competitiva sui mercati internazionali che non va sottovalutata
Questi progressi ci consentono di guardare al futuro con fiducia senza indulgere in eccessi di ottimismo dobbiamo partire da essi per costruire uno sviluppo sostenuto duraturo inclusivo
La crescita resta l'obiettivo fondamentale per l'Italia ma per ottenerla dobbiamo affrontare con decisioni di problemi strutturali irrisolti
Dobbiamo concentrarci sulle finalità essenziali
Da forzare la concorrenza potenziare il capitale umano accrescere la produttività del lavoro aumentare l'occupazione di giovani e donne definire politiche migratorie adeguate
Il problema cruciale rimane però la riduzione del debito pubblico in rapporto al prodotto
Un debito elevato rende più onerosi i finanziamenti alle imprese frenando nella competitività e l'incentivo a investire
Espone l'economia italiana ai movimenti erratici dei mercati finanziari quindi ci rende vulnerabili
Sottrae risorse alle politiche anticicliche agli interventi sociali e alle misure in favore dello sviluppo
L'Italia è l'unico Paese nell'area dell'euro in cui la spesa pubblica per interessi sul debito è pressoché equivalente a quella per l'istruzione
Sottolineo questo confronto fra i tanti possibili
Perché è emblematico di come l'alto debito stia aggravando sul futuro delle generazioni giovani limitando le loro opportunità
Affrontare il nodo del debito richiede politiche di bilancio orientate alla stabilita e alle graduale conseguimento di avanzi primari adeguati tuttavia a riduzione del debito sarà ardua senza un'accelerazione dello sviluppo economico la strada maestra
Passa per una gestione prudente dei conti pubblici affiancata da un deciso incremento della produttività e della crescita questo circolo virtuoso tra politiche fiscali prudenti e crescita aumenterebbe significativamente le probabilità di successo rafforzerebbe la credibilità delle nostre politiche alleggerendo il peso della spesa per interessi
In conclusione quali scelte ci consegneranno un domani migliore
La risposta possiamo trovarla nei valori che hanno ispirato la nascita e l'evoluzione dell'unione europea
Dopo la devastazione della seconda guerra mondiale l'essenziale per l'Europa divenuto finalmente chiaro
Costruire una società prospera e soprattutto pacifica
Questo valore fondante deve continuare orientare le nostre scelte soprattutto in tempi in cui sono riemersi conflitti e tensioni
Le ricette sono quelli che ci hanno guidato sin qui basate sul principio della cooperazione che sull'obiettivo di costruire un'economia moderna capace di affrontare le sfide globali
Con il fine di conseguire una crescita sostenuta e inclusiva come condizione per il bene comune e la concordia
Il contributo dell'Italia sarà decisivo in questo percorso affrontato le debolezze strutturali ridurre il debito pubblico e promuovere una crescita elevata non solo rafforzerà la nostra economia
Ma contribuirà anche alla solidità dell'unione europea
Solo così potremo lasciare alle generazioni future un'Italia e un'Europa che abbiamo saputo distinguere l'essenziale dal superfluo orientando le proprie scelte verso ciò che conta date la semifinale
Grazie per sui esauriente discorso volevo cominciare la seconda parte del dell'incontro approfondendo
Tre temi diciamo di attualità di questo tipo il primo proprio legato all'Europa che abbiamo sentito siamo completamente d'accordo
Deve avere un nesso strutturale con all'Italia allora come superare i nodi che sembrano dividerci quando si discute sempre e solo del Patto di stabilità
Per esempio come superare l'idea che questo patto di stabilità debba comprendere anche gli investimenti che sembrano per alcuni osservatori e politici un laccio per il nostro sviluppo
E secondo tema sempre diciamo di criticità di questo nesso strutturale con l'Europa la politica monetaria sappiamo che in questi anni la BCE a per lottare contro l'inflazione adottato politiche restrittive aumentando il tasso d'interesse sulla moneta
Lei ritiene che proprio per attuare quello che lei diceva
Questo periodo sì al termine o dobbiamo ancora aspettare per il rilancio
E il tema in questo senso un affondo anche un po'contingente su quello che venne italiani ha parlato nel nel chiedere ciò you ormai siamo nel cuore di questo tema cosa pensa di come stiamo usando questi questo investimento può essere la possibilità di un ribaltamento della ripresa una crescita economica più stabile
Di di di o anche di un rilancio della produttività o è semplicemente una parentesi dopo di che dobbiamo come nel giorno della marmotta ricominciare da capo
Dunque allora grazie professore questo sono tre domande importanti interessanti cominciamo con la prima
Il patto di stabilità tu diamo in cui gli investimenti come vanno definiti gli aggregati che interno all'interno di quest'accordo che regola le politiche fiscali degli stati membri
Faccio una premessa io credo che la discussione sulle regole non sia discusso del più importante
Noi non dobbiamo ridurre il debito perché ci sono delle regole europee lo dobbiamo ridurre il debito perché è conveniente farlo nel mio intervento ho citato nato noi spendiamo per il capitale umano per la formazione per costruire il futuro tanto quanto per gli interessi sulle spese passate
Questo ovviamente non è una cosa ottimale non è non è conveniente non non è saggio noi dobbiamo ridurre il debito debito sicuramente sostenibile ma comporta comunque delle inefficienze corse così elevato lo dobbiamo investire sul futuro avere un debito così elevato ci costringe a spendere soldi
Per far fronte a spese passate gli errori del passato che come abbiamo visto non ci hanno portato una crescita sensazionale quindi il debito l'esigenza di ridurre il debito prescinde dalle regole europee
Il patto di stabilità o patto di stabilità che lei menziona io passato rilevato che forse investa di più coraggiosi in quel patto e introdurre insieme a delle regole
Nuove
In qualche progresso verso una fiscalità centralizzata a livello europeo questo non è successo l'altro obiettivo che era alla base la discussione europea
Sulla nuova governance alla semplificazione il Patto Nuovo è complicato almeno tanto quanto quello vecchio ci serve un ingegnere per capire tutti quanti i dettagli però c'è un progresso
Noi per ridurre il debito in rapporto al prodotto vecchio cappotto debito al numeratore prodotto al denominatore dobbiamo agire su tutti e due questi termini il debito e il prodotto per intervenire sulle tecniche via soldi dobbiamo adottare politiche fiscali prudente l'ho detto nel mio intervento per intervenire sul sul prodotto sulla crescita e dobbiamo fare le riforme fare investimenti aveva l'obiettivo di medio termine questo è stato introdotto un nuovo patto noi abbiamo adesso un nuovo patto di stabilità libero per una nuova governance europea che prevede che gli Stati aderiscano a dei programmi di quattro sette anni in funzione dell'ammontare di investimenti in funzione della qualità delle riforme egli è una discussione fa la Commissione europea e gli Stati membri su questo cioè sulla coerenza del piano completo di prudenza fiscale di riforme e di investimenti per mantenere la sostenibilità del debito quindi non è sufficiente che il debito sia sostenibile il debito italiano e ovviamente sostenibile ma non deve essere elevato in modo tale da costringerci a spendere soldi in ballo sub ottimale
Sulla politica monetaria ora
La banca centrale europea a
Adottato una politica monetaria restrittiva nei due anni passati per un motivo molto semplice c'è stata una elevata inflazione una fiammata inflazionistica che ha portato l'infrazione
Alla fine del due mila ventidue ha un picco massimo del dieci per cento ovviamente
Sapete che l'inflazione a una serie di effetti negativi sull'economia sul risparmio comporta una redistribuzione di risorse è una sorta di tassa occulta che comunque la banca centrale europea ha nel suo Statuto l'obiettivo di inflazione al due per cento quindi
è intervenuta
E si è evitato con l'intervento della Banca centrale europea che questa fiammata inflazionistica stile di cassette divenisse un'infezione persistente
Che potesse danneggiare l'economia e la produzione ovviamente questa ho avuto degli effetti ha ridotto l'inflazione ha frenato in qualche modo la crescita la fine della restrizione è già iniziata a giugno scorso abbiamo ridotto i tassi di interesse di venticinque punti base adesso c'è una discussione su quello che sarà il Consiglio della BCE a settembre e ovviamente la mia idea ce l'ho messo non metto qui a discutere
Un argomento che andrà dibattuto il in quel consesso che un consesso istituzionalmente preposto a decidere le misure di politica monetaria io credo che sia ragionevole aspettarsi che si vada da qui davanti
Verso una fase di rallentamento le condizioni monetarie perché perché l'infezione sta scendendo perché l'economia mondiale sta rallentando sicuramente la Cina a una crescita meno vivace degli anni scorsi l'economia americana abbiamo visto questa estate
Mostra qualche scossone forse c'è stata qualche esagerazione nelle reazioni dei mercati ma sicuramente l'economia degli Stati Uniti sta rallentando e anche l'economia europea
Attraversa una fase di bassa crescita o addirittura di stagnazione ovviamente quando la cresce più bassa le pressioni inflazionistiche sono minori e quindi la politica monetaria a motivo per essere meno restrittiva
Per quello che riguarda invece il il piano ex greci You e il piano nazionale di resilienza sua domanda che effetti avrà io credo ci siano le condizioni perché abbia degli effetti positivi sulla economia italiana è un piano
Di dimensioni molto rilevanti centonovantaquattro miliardi parliamo di oltre nove punti di PIL è un piano che viene finanziato per due terzi compressi
Per un terzo con sovvenzioni contributi a fondo perduto da parte dell'Europa è un piano basato su investimenti larghissima parte investimenti in in attività che contribuiscono a rafforzare la crescita del prodotto
Innovazione digitale diversificazione delle fonti di energia ed è un piano che viene attuato insieme a riforme della legge che deve accompagnare in cui si prevedono in misure di di concordi di riforme che devono accompagnare l'attuazione del piano leggeri viene discussa annualmente vi sono state già delle riforme nel campo giustizia civile della concorrenza tutte riforme che aumentano il Potenza in crescita
Noi abbiamo come altri centri di analisi delle stime e la nostra stima e che nel suo complesso dal due mila ventuno quando è iniziata al due mila ventisei il l'effetto delle piano nazionale di di riprese resilienza avrà un effetto sul PIL di nove punti percentuali
Dovuta la domanda l'impatto del degli investimenti e delle spese sulla domanda qui spetta un andamento di bassa un trend si ci si allontana verso l'alto cumulativamente per nove punti percentuali si torna sul trenta
Però vi sarà anche un effetto permanente sul credito potenziali peggio potenziare alla fine nostre stime starà più alto di circa quattro punti percentuali quindi non soltanto un effetto temporaneo di poveri assorbito si torna sul trenta ma anche un innalzamento di questo trend
Ovviamente queste sono stime sono soggette a una elevata incertezza per esempio dipinta dalla qualità delle riforme l'impatto del PNR sull'attività produttiva
Dipenderà da lui
Dalla qualità delle riforme che introdurremo di quanto rafforzeremo la concorrenza di quanto gli investimenti rafforzeranno la capacità di innovazione delle imprese però credo che vi sono le condizioni per avere un effetto persistente che potenzialmente permanente sull'economia italiana
Ho ultima cosa quello che è importante è che il Pnr R.
Segni un metodo cioè l'idea che lo Stato interviene nell'economia con più investimenti con investimenti
Volti a rafforzare il potenziale di crescita e con riforme se questo non sarà un evento una tanto una una la modalità di intervento una tantum ma diverrà il modo con cui il settore pubblico interviene a sostegno dell'economia gli effetti saranno di gran lunga maggiore
Al vertice molto contento di sentire ogni tanto oltre parole che ci dicono che siamo verso il baratro che ci sono delle possibilità positive
E non dette da una persona voluto dal governatore dalla Banca d'Italia perché poi questo si riflette sulla vita personale collettivo e politica di tutti noi
E da questo punto di vista vorremmo conclude l'incontro con
Le domande di alcuni giovani che appunto sono quelli che supera tutto dovranno vedere questo cambio di
E di di dirlo ad Alcamo voluto prepararla proprio vedo la possibilità di dialogare con lei chiama in cui esercitando Luca fare che se può che tra l'altro un sono tutti i giovani ricercatori in economia che hanno fatto loro Trophy dall'estro son tornati quindi sono gente del del mestiere così mi intimorisce
Oggi ore seduto grazie buongiorno a relazione la mia domanda riguarda più il di ruolo che le politiche pubbliche in particolare la politica fiscale possono avere in questa fase di profonda incertezza e instabilità economica come anche lei ha ha ricordato perché negli ultimi anni complici anche le le le emergenze che lei giustamente elencava abbiamo assistito ad un aumento del dell'intervento delle istituzioni pubbliche anche le istituzioni europee interventi necessari all'interno dell'economia un intervento sempre più pervasivo comunque maggiore rispetto agli anni passati quindi mi chiedevo
E volevo chiederle se questa presenza sempre più importante
Del settore pubblico diventerà un elemento caratteristico del nuovo modello di sviluppo oppure se sarà semplicemente una una fase che che che passerà grazie raccogliamo tutte puoi Andrea viola che voi
Buongiorno terzo del settore grazie mille per la relazione la mia domandati relativa al sistema bancario e come posso porta all'economia negli ultimi anni ha visto che grazie alla politica monetaria dell'Unione Europea da un lato le banche hanno potuto avere una grande crescita e Masi entrasse quindi una grande crescita e profitti
La conseguenza però per il mondo delle imprese una decrescita della disparità di credito
E questo in parte in particolare le imprese non finanziarie di piccole dimensioni che sappiamo essere la maggior parte delle il tessuto imprenditoriale italiano
Quindi da questa mia scovando domande
Proprio visto che questa impresa hanno come fonte principali finanziamento il credito bancario come le banche possono essere chiamati ad agire in questo contesto macroeconomico per continuare ad questo supporto alle imprese
E dall'altro come possono aiutarle a crescere dimensionalmente e magari aprirsi ad altre fonti di finanziamento alternative quali mercati
Salterà l'ultima domanda Anna Calvi
Amo
Il giardino e grazie all'inseminazione la mia domanda è relativa ai mercati di capitali
E che nella stanza di passi verso l'integrazione i mercati dei capitali europei sarà ancora frammentati poco sviluppati in particolare rispetto al mercato statunitense
E questo è vero chiederle quei cambiamenti sarà necessario perché passerà trarre mentre rivisto essendo e chi vuole passare i mercati dei capitali per rilanciare la crescita e la produttività grazie
Allora intanto
Grazie e e complimenti Perrotta
La conoscenza che dimostrate perché le domande non sono delle curiosità sonde domande che hanno a che fare con maturità con l'evoluzione economia degli scorsi anni e tocca uno dei punti importanti che sono molto di battute a volte controversi cominciamo con la prima
La politica fiscale avrà un ruolo maggiori in futuro si o no sì lei ha ragione abolire fiscale avrà probabilmente un ruolo maggiore nella stabilizzazione cicliche rispetto al passato
Per due motivi il primo è che gli gli eventi inattesi quelli che gli economisti chiamano gli shock economici sono diventati più frequenti sono
Rispetto al passato in misura maggiore globali molto ampio molto importanti e a volte la sola politica monetaria non ce la fa l'esempio la pandemia ricordate che quando
Scoppiata la la pandemia siamo tutti rimasti in casa in lo da vi era una crisi di fiducia depressione dei consumi e depressione degli investimenti la cui chiamo Italia non ce la faceva in quella fase a sostenere la domanda sostenere l'economia più vetro sciocca talmente grande caso a quei comuni paga non bastava
Secondo perché i tassi d'interesse in quella fase della banca centrale europea
Erano già negativi non si può andare troppo verso il basso quei tassi d'interesse vi è un limite alla possibilità di farlo in quel momento serviva il contributo alla stabilizzazione ciclica della politica fiscale questa primo motivo
Chi Shocker globali
Sono più frequente rispetto a prima e serve il contributo sia della politica fiscale sia della politica
Monetaria secondo motivo
E gli sciocchi e che abbiamo registrato negli anni scorsi sono quelli cosiddetti shock di offerta cosa vuol dire lo shock domanda quelli che colpiscono consumi e investimenti
Che sono le principali componenti da domande bisogna poi gli shock di offerta quelli che colpiscono la l'audizione la politica monetaria a Effetti efficace a potere sui sciolti domanda perché se i consumi e gli investimenti rispondono ai tassi d'interesse
Quando vi sono invece degli sciocchi che colpiscono l'incentivo a produrre la biga affinché monetaria a minore capacità di influenza li deve intervenire la politica fiscale ricordati presente che quando abbiamo avuto Grillo lo shock d'offerta per antonomasia lo scioccante prezzo del petrolio ambientato durante gli anni scorsi prefetto della della della della pressione russa all'Ucraina il prezzo del petrolio
E lato i comunitari poteva fare ben poco il petrolio è un bene il cui prezzo si determina sui mercati internazionali e non risponde alla politica monetaria dell'Europa è un prezzo fissato da un cartello di produttori l'OPEC che e al suo interno alcuni paesi che hanno mutevole
Influenza sul prezzo di mercato del petrolio anche se non avessimo abbassato alzati i tassi non avremmo avuto nessun effetto in quella fase sono intervenuti i governi per fare che cosa primo
Per sussidiare i consumi di energia cercando di dilazionare di spalmare nel tempo l'effetto dello choc energetico evitando che per lo shock temporaneo ha visto ieri effetti dirompenti permanenti sulla capacità produttiva
Secondo ancora la politica fiscale è intervenuta per incentivare il passaggio dall'utilizzo di energia fossile all'utilizzo di il chi alternative
Solare eolico e gran parte del programma PNR R. italiano sta incentivando il passaggio con il progetto fittavoli TV all'utilizzo di eolico e solare qui interviene la politica fiscale Tetra Brik comunitaria non ha effetto quando c'è uno shock di offerta
Questo vuol dire che la politica fiscale
E dovrà avere deficit maggiori no ovviamente no perché sono interventi anticiclici
Che sono più espansivi quando l'economia e in una fase di rallentamento ma possono essere meno generosi quando l'economia cresce quindi questo non avrà effetti necessariamente sui deficit tornando al sistema alla seconda domanda e sistema bancario sì il sistema bancario calo dei profitti molto rilevanti per due motivi essenziali il primo metaforica monetaria per risollevare la domanda in Europa la banca centrale europea è intervenuta con una grande offerta di equità di è stata l'inflazione e sono stirati sui tassi in modo molto rapido
Questa congiunzione tra tanta liquidità e tassi in aumento ha determinato un aumento dei tassi sui prestiti
E una stabilità dei tassi sui depositi perché perché le tre banche non avevano bisogno di competere per ottenere raccolta sul mercato del depositasse son rimasti bassi quindi
Un effetto della politica monetaria secondo motivo è che abbiamo avuto una vera inizialmente una recessione poi la ripresa in tutti e due le fasi del ciclo con profitti perché perché i governi sono intervenuti a sussidiare il lavoro cui abbiamo avuto la cassa integrazione guadagni a sostenere le aziende quindi insolvenze non ve ne sono state
è stato fatto questo per motivi di politica economica ma le sette tre banche hanno avuto molti profitti ora il credito
Si sta riducendo il ferito alle imprese abbiamo dell'analisi che cinico che però questo nesso soprattutto un effetto di domani alle imprese oggi hanno molti profitti investimenti stanno crescendo meno rispetto al passato hanno meno bisogno di credito e quindi credo si riduce non perché vi sia una carenza di offerta
Ma perché le imprese ne hanno meno bisogno non ci
Dubbio che e profitti non dureranno per sempre l'economia sta rallentando vi sarà bisogno che le banche sostengano con il credito l'impresa degli investimenti la domanda attività produttiva
Come le banche possono aiutare le imprese
A crescere dimensionalmente ma certamente dando assistenza finanziaria che favorisca una diversificazione delle fonti di finanziamento dando
Servizi di consulenza
Trasferendo conoscenze anche non solo finanziarie però una cosa a detta le banche non possono intervenire in tutte le fasi della vita di un azienda le aziende italiane son piccole per motivi che non hanno a che fare con il credito che non hanno a che fare con le banche per esempio
In alcuni casi
Vi è una carenza di una
Capitale umano non è
Necessariamente
Facile per il meglio gestiva piccola impresa diventare meno il gesto grandi imprese e quindi può darsi che l'impresa non vogliono crescere che trovano ottimale avere dimensioni ridotte
Vi può essere una riluttanza ad aprirsi a
Soci esteri quando l'impresa cresce di dimensionalmente delle attrarre capitali dall'esterno può essere una riluttanza anche culturale da parte del capitalismo familiare italiano ad aprirsi a esterni oppure può essere anche qualche motivo deteriore più si cresce più si è soggetti a visibilità a scrutinio
A norme amministrative che possono essere costose può essere la tentazione di non rispettare tutte le regole e si preferisce rimanere dimensionalmente P. quindi le banche possono aiutare le imprese ma vi sono fattori che vanno al di là
C'era una terza domanda ha sul mercato dei capitali beh sicuramente è una componente essenziale
Dall'unione europea il mercato dei capitali unico nelle unioni monetarie
Della condivisione del rischio che avviene in due modi uno che il bilancio pubblico e non ce l'abbiamo il secondo modo con cui si condividono i rischi dalle varie regioni di unione monetaria e mercato dei capitali l'italiano mi compro dei titoli di una società emessa in Germania
E quei titoli seguiranno le sorti dell'economia tedesca io sono italiano e diversi fico invece rischi non abbiamo nessuno di questi due canali sarebbe importante avere un mercato dei capitali unico per favorire la condivisione dei rischi
Perché non si sviluppa io credo che il motivo principale sia che manca un titolo
Privo di rischio titolo pubblico europeo se guardate alla storia dei mercati finanziari
Più importante del mondo tutti sono nati intorno a quello che si chiama il sei FAS Tito piloti sui titoli pubblici
Quando prendiamo il caso degli Stati Uniti la costruzione del sistema ferroviario nello stato formato dopo la la guerra civile comincio a industrializzare a costruire le le Ferrovie indebitandosi emettendo di titoli pubblici
Il emissione di titoli pubblici ha comportato l'esigenza di una serie di altri servizi finanziari di contorno al possesso di più titoli pubblici servizi di custodia servizi di gestione tutta una serie di attività che sono sorte nel tempo intorno ma questo è vero per il mercato finanziario
Del Regno Unito e è vero perché i principali mercati perché se guardate sui mercati finanziari gran parte delle attività svolta partendo da un tasso privo di rischio
Diversificazione di portafoglio il la la definizione del prezzo dei prodotti derivati tutto parte da una base che il Tito privo di rischio
Non abbiamo questo non abbiamo ancora innovato la governance europea per arrivare a una emissione i titoli comuni privi di rischio non abbiamo e sta difficile avere di mercato del capitalismo
Non è questo incontro ci ha insegnato qualcosa anche rispetto al titolo del meeting perché almeno tre cose
Prego in mente alla fine che cos'è l'essenziale
L'essenziale conoscere voler imparare
Perché io sono rimasto colpito che chi ha seguito l'incontro sentito dal governatore delle proposte positive e innovative rispetto al tema dell'Europa
Oggi siamo l'Europa diventato un tema quasi da calcistico il tifo sono contro sono a favore
Ma qui il problema è conoscere meccanismi per proporre perso solo l'ultima proposta
Dei titoli
Per migliorare allora bisogna voler conoscere i problemi
Per poter migliorare e questa è la prima cosa che riguarda che cos'è essenziale e forse segna molto anche al dibatto punta al dibattito pubblico che deve uscire dal tifo secondo il metodo è il dialogo
Perché io penso che oggi sia strano di solito che un governatore della Banca d'Italia possa parlare non solo esperti ma gente che che lavora in diverso modo in molti giovani imprenditori lavoratori e dialogare su questi temi in modo tale che ci sia allora quella nesso tra il istituzioni che sono fondamentali per lo stupro di gruppo e la vita della gente che ne fa un fattore di anche di speranza diciamo lì c'è un prima di speranza
E il terzo tema è la continuità io faccio il presidente la Fondazione per la sussidiarietà e dico che il meeting noi
E per voi tutti
Passaggio un attimo della vita di tutti i giorni in cui torneremo e faremo tesoro di queste cose in un altro punto
Perché l'impegno eh continuo non il festival in cui ci si va a curiosare ma come diceva giustamente il governatore rispetto alle domande dei giovani delle domande che ci permettono di migliorare
Quindi essenziale vuol dire conoscere dialogare e continuare per questo ringraziamo il governatore non solo per la sua competenza le cose interessanti che ci ha detto sul piano del contenuti ma anche per il metodo che ci ha insegnato e Lori vorremmo qui il più presto possibile grazie grazie grazie