Tra gli argomenti discussi: Borgese, Croce, Cultura, Democrazia, Fascismo, Filosofia, Intellettuali, Liberalismo, Libro, Politica, Storia, Sud.
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Critico letterario e scrittore
Buongiorno da critica militanti la filosofia dello spirito è spiritosa dovrebbe esserlo se e quando si risolve nel concreto
E lo è appunto dove deride i filosofi astratti ossia puri che giudica riprendendo la sentenza secondo cui sono puri asini
Confermano questo spirito anche il venticinquenne doti Crociani stampati ora in un quaderno del raffinato editore babbo morto
Gli aneddoti furono pubblicati per la prima volta nel settantesimo compleanno di Benedetto Croce il venticinque febbraio mille novecento trentasei
Anno di grande consenso del regime in cui Croce addolciti ma la sua idea di polizia
E si immergeva nelle storie verso sud
Il filosofo di Palazzo Filomarino costituiva allora una specie di governo ombra un Vaticano laico e in questa veste appare anche qui sa di dover calibrare con attenzione ogni attacco e non solo a causa della situazione politica la critica è un fucile molto bello deve sparare raramente dice
In un aneddoto chi lo sprona a stroncare un gentiliana già stroncato dalla filosofia si passa poi subito al boccaccesco con Rizzo citiamo lo stesse idealista attuale o che non sia per avventura Ugo Spirito
Considerare economica come il male ciò suggerisce al Croce l'avvicinamento a quella monaca di cui parla balzate alla quale riteneva peccato il soddisfare necessità di genti ma non potendo farne a meno sospirava signore a voi lo offro
Il teorico che insegue distinzioni e purezza estetica bene infatti se è vero anche con i puri esteti
Il dodici mo'erudito ospitato nella villa di bibliofilo
Ha nostalgia dei poveri banchetti di libri napoletani lo stuzzica la troppa bellezza per lui i libri non sono infatti alibi oziosi ma strumenti per pensare radici dell'operosità non degli stili in cui menti nella postfazione
Massimo Gatta osserva che sia il filosofo sia le di biografie dei suoi scritti tacciono sul libretto aneddotico
Ma proprio pensando al carattere che vi ha delineato viene quasi da sospettare che Croce rivedesse uno maggio poi eccessivo stilisticamente poco crociano
Non a caso alcune stoccate sono rivolte ai discepoli troppo zelanti medesimi in fondo che raccolsero gli aneddoti
E che con grevità ammiccante spettegolare un cui su personaggi che dicono di voler lasciare nell'anonimato e che poi invece Mara maldestramente nominano
Alla riga successiva in ogni caso nel libretto e comunque somigliante la maschera di Croce un po'da diritte un po'dal principe umanista un po'da molte giocatore avvezzo alla cruda vitalità della commedia napoletana sapore dei vincoli non meno che alle categorie filosofiche tedesche
è il filosofo a cui piace mostrare che le analisi più sottili sono traducibili in un morto di sano robusto buon senso ma che non sa abbandonare il mito della filosofia maiuscola
Questo suo equilibrio indispone tanti giovani letterati che sono cresciuti accanto a lui e sono poi divenuti Eretici decadenti pienamente novecenteschi Croce li punisce ma non ama nemmeno i discepoli Canini del tipo del Cione
Come approvare infatti chi perde il senso delle proporzioni nel seguire i consigli di un maestro che tutto proporzione
Il fatto che Croce vuole una corte ma vuole anche dei veri interlocutori così come contraddittoriamente vuole la Realpolitik ma anche la morale liberale in apparenza quanto alla Realpolitik negli aneddoti se la cava bene un pubblicista divenuto professore in America e stavolta per davvero non nominato ma credo sia Prezzolini
Il quale gli rinfaccia di aver contribuito a creare con la solita di politica come forza amorale il regime fascista
A cui poi per sentimento non per logica si oppone
Il filosofo risponde che cito è come dire che un fisico Galileo che stabilisce la legge della caduta dei gravi per la linea verticale dia il cattivo consiglio alla gente di gettarsi dalla finestra e capire come un grave per la linea verticale
Ma questo Croce convince poco prima di tutto perché crociana mente non funziona il confronto tra le scienze dure quelle dello spirito poi perché lo sviluppo del suo pensiero è un po'diverso
Come libretto stesso testimonia davanti alle offese personali gli era facile alzare le spalle ma quando si trattava di difendere la sua coerenza filosofica diventa tirannico
Gli aneddoti iniziano con uno sfottò contro Borgese
E dandogli diritto di replica voglio qui conclude mentre il piccolo clan crociano mangiava il maestro settantenne l'ex pupillo esule negli USA ricordava nel suo Golia che Croce aveva deriso i profeti inermi
Ma poi si era ritratto davanti ai reali politici usciti dalle sue pagine
Però lo aveva fatto senza ammettere l'errore e quindi cito privando il suo atteggiamento politico di tutta quella efficacia che avrebbe avuto con un rinnovamento personale
Uno come Croce quando sa di avere sbagliato a una tentazione che oggi non ci godiamo anche irritati cavarsela con una battuta
Lasciata cadere dall'alto atteggiamento comunque migliore della damnatio memoriae a cui nel secondo Novecento lo condannarono impuri filosofi puri asini a risentirci venerdì prossimo
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