Una data che si situa tra il colpo di Stato del 1922 favorito dalla monarchia e le leggi fasciste, fascistissime, del biennio 1925-1926.
Nel centenario della morte di Matteotti, questo volume si lega al libro su Piero Gobetti editore e presenta in edizione anastatica il saggio dedicato al leader socialista pubblicato su La Rivoluzione Liberale, subito dopo stampato come pamphlet e che ebbe la tiratura di ben settemila copie.
L'impegno di … Matteotti si caratterizzò nella puntuale denuncia delle violenze del fascismo, per il rigore intellettuale, il rifiuto della retorica e la serietà non demagogica.
Condivideva con Gobetti l'analisi di un regime che rompeva la continuità istituzionale.
Matteotti era un socialista riformista con tratti di intransigenza assoluta.
Dopo il 10 giugno 1924, è bene ripeterlo, l'Italia subì una svolta autoritaria che fece scuola in Europa e la dittatura si impose.
Un pensiero originale di Matteotti è stato quello di aver auspicato già nel 1923 la necessità degli "Stati Uniti d'Europa", suggestione poi ampliata da Carlo Rosselli e sviluppata al confino da Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi nel "Manifesto di Ventotene".
leggi tutto
riduci