Presentazione del libro «Il diciannovismo. Come l'Italia divenne fascista» di Pietro Nenni (Harpo)

Sì colme abbiamo dei tempi contingentati
Sarà bene perché diamo inizio ai nostri i lavori
Io vorrei
Innanzi tutto
Ringraziare lui
Per aver voluto partecipare
A questo incontro
No non preoccupatevi non faro relazione il con questa voce il clic sonante rilascerà una parola
Frattini
Se a gestire le corde vocali maniera migliore
E non solo
Volevo appunto ringraziare tutti
Per aver partecipato volevo sottolineare il portanza
Di questo libero arrivato alla sua quarta edizione
Il dice al nuovissimo termine coniato
Da Pietro Nenni
Riguarda
Gli anni dai diciannove al ventidue
Prenditi una complessità guardate io metta arrivavo prima con compagno carissimo
L'ho letto diverse volte
E non è di facile comprensione
Nel senso che si si vogliono registrare le date va beh
Ma
Per esempio il rapporto e questo lo dico da vecchio sindacalista
Il rapporto per il partito e la Confederazione generale del lavoro in quel periodo era un buon rapporto complicato
I nonni sintonia
Bravo
Che conflittuale proprio da una parte le anarco sindacalismo
Dall'altra parte discorde terreni
Farà il filo
Rothschild
I riformisti durati anni
Il tentativo della costruzione presso pietre
Donne sposato dalla Confederazione del lavoro perché temevo vanno con violente la visione di campo
Nelle materie sindacali
Già è stato veramente un prete io voglio estremamente complesso orditi finanziabile
Interpretazione difficile sintesi
Però
E la cosa che più mi hanno
Conclusione se posso usare questo termine
è l'attualità di questo libero quante analogie
Comunque il nostro per l'importo
Neri la
Provvisorie Teramo della vita politica
Bidello ore di oggi
Per il
Sorgere del cadere vi personaggi improbabili
Anche se poi ci sarà l'avvento di del fascismo con Mussolini il che è tutt'altro che improbabile
Però è un libero
Che davvero barile appena leggere conoscere
E casomai leggere più volte bello per quanto è successo a me
Per cercare di cogliere tutti questi aspetti che vengono riassunti in questo dizione nonnismo
Bene io non voglio cascinali da oltre
Seguendo un po'
Il
Programma dei lavori
Senta
Però il suo rapporto con
L'attualità
Parte il dato nel calendario
Cambia poco
Nel senso che
Oggi l'anno scorso ancora di più
Come
Cent'anni fa
Ci troviamo in una situazione di vuoto politico
Che viene riempito
Con
No polemiche vista
Cambi di collocazione parlamentare
Tutto quello che
Vediamo
Quotidianamente
Comprese
Le piazze io sarò all'antica nata
Quando ho sentito la vicepresidente del Senato
Minacciare di portare in piazza i cittadini con le il netto
Testuale
Per contestare la legittimità
Di una commissione del Senato nominata dalla presidenza del Senato
A fare il suo mestiere
Mi sono venuti i brividi prima
Poi lo so che i scusate che i cittadini con l'elmetto del metodo nella migliore delle ipotesi Rosarno per andare in motorino
Lo so che ringraziando Dio finora
Non ci sono stati assalti alle Camere del lavoro eccetera
So tutto però
Il vuoto politico che è quello che Nenni
In questo libro denuncia e che poi nella sua vita successiva
Rappresenterà sempre per lui
Il rischio assoluto
Ce l'abbiamo davanti agli occhi
E abbiamo davanti agli occhi partiti o sedicenti tali
Che
Sono del tutto incapaci di confrontarsi
E di dialogare io non è che sia
Unire distrarre la politica
Mi ricordo una volta Giuliano negli anni caldi di Tangentopoli
Quando
C'era l'illusione che cambiando la legge elettorale
Ci sarebbe stata una
Dialettica fra un polo e l'altro
Disse che tutto sommato andava bene così tutto illudermi che ci sarebbe stata questa dialettica fra un po'nell'altro
E
Siamo arrivati alla marmellata in cui ci troviamo
E quello che più mi ha impressionato nel parallelo
Fra quello che è accaduto cent'anni fa e quello che sta accadendo adesso
E quella sorta di autismo
Che caratterizza oggi le forze politiche
Come le caratterizzano
Trent'anni fa
Questa incapacità di trovare Accord compromesse
Questa assoluta
Sansepolcro
Quelli che ci andarono non erano né di destra né di sinistra
Come dire
Il Partito socialista che pure aveva vinto
Relativamente le elezioni dell'autunno del diciannove
Guardava il proprio ombelico
E quando proprio per una botta di vita guardava all'ENEL
Non guardava a quello che succedeva
In Italia
Partito popolare che era nato dalla volontà
Del mondo cattolico di uscire dalla logica
Del patto Gentiloni
Si ritrovò con tutti e due i piedi dentro il Gentiloni Suma e comunque non si guardò bene
Dall'aprire qualsiasi ragionamento con l'altra grande forza popolare che era appunto
Partito socialista e viceversa
Beh io quando
Vedo
Al telegiornale
Il sorriso che abbonda sulla bocca di buona fede buona fede si chiama con buona fede al merito
Mi viene istintivo di chiedermi una cosa avrà da ridere
E
Mi rendo conto che il il suo problema non ha nulla a che vedere
Con i problemi del Paese ma solo come cavoli del suo movimento del ruolo della posizione che quel movimento cupa
C'è nel libro una considerazione in N
Che denuncia questa situazione
Dicendo che adesso cito a memoria senza fargli perdere tempo dicendo
Che i partiti di allora
Non erano capaci di rapportarsi con gli interessi generali del popolo
Gramazio
Coltivavano il proprio orticello più o meno propagandistico ma non
E ma è venuto in mente
Che invece adesso dovremmo avere almeno a sinistra
Un partito a vocazione maggioritaria
Meno così avevo letto poi può darsi che si capito male
A differenza
Tra la vocazione maggioritaria la cui essenza denunciava Nenni
E quella evocata
Novant'anni dopo da Veltroni
E che Nenni pensava
Ha una vocazione maggioritaria cioè a una capacità di ciascun partito di rapportarsi
Con i problemi oggettivi del Paese con gli interessi e questi problemi è terminata no
In base a una scelta politica è una linea politica
Novant'anni dopo si è pensato che bastasse cambiare una legge elettorale per determinare la vocazione maggioritaria belle fatta non è stato così
Non voglio farla lunga
Credo che
Non bassi avere
Un capo del governo che nutre fiducia
Che si chiami fatta o che si chiami conta
Penso
Che siamo arrivati al punto in cui possiamo scegliere
Se
Procedere secondo il copione indicato qui
E quindi dopo il diciannove Feltrinelli mille novecentoventi mille novecentoventuno magari una bella scissione di Livorno
E poi mille novecento e ventidue
Adesso dice che la marcia su Roma la faranno domani
Però sopra fanno a piazza Santi Apostoli venne erano merce
Ma mi preoccupa granché se non forse per il traffico forse
E
E ci sono c'è l'esigenza di una svolta a me quello che mi terrorizza e che quando uno parla delle cose concrete
La risposta che si danno un solo
Nell'ambiente cosiddetto politico ma anche
Sui mass media nel dibattito pubblico
è in sé ma che ci vuoi fare se non si vota
Io non sono personalmente interessato ad accelerare neanche a ritardare
Il ricorso al voto degli italiani
Però mi sembra una risposta povera
In Italia abbiamo avuto nel periodo repubblicano altri momenti
Pericolosi come questo
All'inizio negli anni Sessanta
Aldo Moro ebbe il problema
Di uscire dall'avventura del governo Tambroni
Si inventò le convergenze parallele
E ci sono ancora dei cretini che ridono quando però a quella cosa così arzigogolata si è dovuto a una svolta che bene o male governato il Paese
Per una ventina d'anni
Settantasei
Andreotti si trova di fronte a uno stallo Dc e Pci avevano preso l'ottanta per cento dei voti e quasi
E si inventò la non sfiducia
Nel novantadue
Amato che aveva una maggioranza da cui metta aveva già un piede in galera
Ebbe coraggio di fare un prelievo forzoso sui conti correnti
Nel due mila e undici Napolitano fece dimettere
Il governo più votato dagli italiani
Tale era il Governo Berlusconi in quella legislatura
Insomma basta vedere
Un po'di coraggio e un po'di fantasia che le soluzioni si trova se non si trovano non è detto
Che si debba restare immobili come sembra predicare l'attuale presidente del consiglio che tutte le troppa fiducia
Nessuno è capacità di mediatore talvolta che
Nella sua competenza giuridica nonostante gli studi sarà opportunamente condotte
Quindi
Io credo che leggere questo libro ci debba indurre
A non seguire la deriva
A fare in modo che dopo il diciannove non ci sia il ventuno
Men che meno il ventidue
E quindi
Il motivo per cui
Daniele Repetto ha deciso di
Ripubblicare in questo volume che tra l'altro
Per me è anche un ricordo autobiografico perché la prima il mio primo lavoro
Di matricola all'università fu
Appunto sullo sudicia nuovismo sull'occupazione delle fabbriche netto di via quindi in qualche modo per me è un ritorno all'inferno alla gioventù
Comunque ripubblicare questori leggerlo adesso
Si vede indurre
A rompere l'asse quella perché altrimenti anche questa volta da a finire molto male grazie
Buonasera a tutti ben ben trovati a tutti gli amici e tutte le amiche
Io desidero anche in qualità di moderatrice fare dei ringraziamenti innanzitutto la casa editrice quindi Atene ripeto come appunto ha già citato Luigi perché per avere ha avuto il l'idea di ripubblicare questa nuova edizione che quindi non è soltanto una riedizione perché son passati cento anni ma perché come mi ha detto la loro casa editrice intende dare un contributo per capire meglio il passato
E poteri interpreterà pari quindi il presidente e delineare il futuro
Ringrazio tutti i presenti ringrazio in particolar modo ovviamente Mondoperaio e la Fondazione
Nenni della delle persone del segretario generale Carlo Fiordaliso e del nostro direttore scientifico Antonio tedesco
Che ringrazio in particolar modo perché mi hanno fatto rileggere un libro che avevo letto ai tempi dell'università quindi non proprio ieri e probabilmente non l'avevo apprezzato tutta anche la drammatica
Attualità
Ringrazio vivamente Ugo Intini perché ha Pierpaolo Nenni e Giuliano Ferrara insomma non è che ci troviamo a rileggere un libro il diciannovesimo che si inquadra in onda fase drammatica storica era il dopoguerra c'erano stati cinquecento mila morti
Le feriti anche dei di chi tornava in patria e forse anche la disillusione di quello che era stata invece la spinta propulsiva che va portato taluni a credere che la guerra potere potesse essere la panacea di tutti i mali
E il partito socialista che aveva avuto una giusta posizione ma all'epoca era contraria del non interventismo
Perse una grande occasione quella di poter a un certo punto trovandosi invece dalla parte giusta della Storia perché il malcontento generale
Perse l'occasione di raccogliere tutto il diversificato malcontento sociale in un'unica famiglia in un'unica direzione di massa
Questa è anche la storia è una storia della STET nella storia perché libero a una vicenda tormentata come Antonio Tedesco ha ricostruito minuziosamente
La storia di una corsa contro il tempo e la storia di una corsa contro il fatto e la storia di una corsa contro l'avvicendamento tumultuoso della forza delle forze fasciste
Ci sono tre giovani protagonisti Pietro Nenni Piero Gobetti e poi Carlo Rosselli tre giovani uomini oggi diremmo ragazzi Maria sparò due trentenni un ventenne
Tutti e tre avevano erano accomunati dal desiderio di riavviare
La spinta propulsiva della lotta all'ente all'antifascismo e capire partendo soprattutto a Roma Lisi critica cioè che cosa abbiamo fatto
Che cosa è potuto accadere quali spazi abbiamo lasciato aperti perché una lì perché la l'iniziativa fascista abbia preso tutto questo potere fino poi alla tragedia della fine dello Stato liberale
C'è un altro giovane diciamo un altro deputato socialista Giacomo Matteotti che segna un po'uno spartiacque con il suo rapimento e l'uccisione del del ventiquattro i fatti questi tre ragazzi di cui parliamo erano tutti e tre protagonisti sono stono stati diciamo Autori di altrettanti libri su questa atto fortissimo immaginate la la l'uccisione di un deputato
Gobetti aveva scritto la rivoluzione liberale che era diventato anche un un giornale lo stesso Nenni assassinio di Matteotti processo al regime e Rosselli non mollare mollano questi ragazzi beh intanto Gobetti chieste del colloqui con Nenni gli chiese di scrivere un libro un libro che non fosse solo una ricostruzione storica
Ma che partisse dall'analisi critica dell'errore degli errori che tutto sommato il partito socialista aveva fatto e stava facendo il diciannove e il venti e il ventuno e il ventidue fino che fino a lasciare ampie praterie alla presa del potere dei fascisti
Le vicende si susseguono tumultuose ovviamente non voglio togliere spaccia la ricostruzione che Antonio ci racconterà perché l'ha fatto nei particolari ma fu una corsa contro il tempo e contro il fatto lo stesso Gobetti
Che in una lettera accorata pensate a un giovane ventiquattrenne
Scrisse a Nenni sbrigati caro Nenni perché voglio uscire per l'in maggio due mila e mille novecentoventicinque otto e ho è urgente questa questa pubblicazione
In realtà i gli eventi si susseguirono a settembre furono anche malmenati tutti e due
La casa editrice
Di Gobetti fu chiusa così anche la il quotidiano di Gobetti e quindi Nenni disperato richiedevano scritto che nel frattempo aveva consegnato
Pensava di poterne fare una pubblicazione interna partito ma andò in antitesi egli stesso con il partito quando chiese ed alla direzione nazionale del congresso dis di promuovere l'unificazione con i socialisti riformisti di Turati dello stesso Matteotti che era stato ammazzato e la direzione rispose di no
Louie questa lettera atto questa lettera appello fu trovata
Diciamo dalla da i fascisti fu anche pubblicata in maniera con scherno e con printemps persecutorio dalla stampa fascista
E degni di si dimise dal dalla direzione dell'Avanti però questa lettera
Aveva colpito anche il giovane Rosselli il quale bussa alla porta di Nenni gli dice senti tu hai scritto il documento più interessante sulla quale le coste sul quale sulla base del quale ne possiamo riavviare la lotta antifascista
Partendo dal presupposto dell'unità
Dell'unità delle famiglie socialiste che quali la quale unità non può essere la somma algebrica
Delle diverse compagini diverse sensibilità ma solo cosca turiste
Da un vero profondo rinnovamento teorico e politico teorico e politico
Di analisi e di proposta di individuazione degli obiettivi e di soluzioni per raggiungere questi obiettivi e quanto mi sono ritrovata nel presente tutto il tuffata nel presente chi oggi si sta occupando di questa profondo rinnovamento teorico politico che ponga al centro il miglioramento della persona umana che ponga al centro il miglioramento delle condizioni spirituali e materiali degli uomini di tutti i cittadini
Bene il partito fece una serie nel diciannove perciò poi Nenni con la sua capacità descrittiva parlo di diciannovesimo perché nel ciclo diciannove ci sono i germi prodromi di tutto il non scatta fasce in buona sostanza
E pure avendo dopo il congresso dell'ottobre del diciannove su che due sul quale nel quale si affermarono posizioni massimaliste
Avendo conseguito dopo delle elezioni
Con il suffragio universale che intanto consentiva consentito la riforma di agosto del Governo Nitti il gol il i partiti socialisti votare una socialisti presero due mi due milioni di voti
Su cinque milioni di voti ebbero un consenso straordinario bene non seppero usare questo consenso ed anche qui che analogia con il presente nella capacità di smobilitare di affabulare
Nella nella fase della campagna elettorale e quindi quanti quante volte si seguono i sondaggi
E il rischio che la classe dirigente da leader diventa diventi follow up e questo è è un dramma in cui ci ritroviamo probabilmente tutt'oggi con questo profilo Pro di fregargli appunto di sondaggi e si fa la politica con il bilancino appunto di quel voto in più che prendi ma senza poi avere le idee chiare su come utilizzare questo quel consenso la mancanza di una vocazione maggioritaria
Cos'è la vocazione maggioritaria è anche la capacità di andare oltre il tre gli interessi di parte e di partito per capire le problematiche generali del Paese e su quelle problematiche
Propone sì una soluzione che abbia una visione di parte o di partito si deve distinguere dall'altro questo sì
La mancanza innovazione peggiori Italia caro Luigi come dici tu non può essere il è illusorio che possa essere determinata automaticamente
Dalla legge elettorale maggioritaria tant'è che lo sappiamo l'esperienza del all'italiana non è stato un bipartitismo di stampo anglosassone
E di alternanza Chiara è stata Natalia Tell all'italiana il bipolarismo
Un bipolarismo con insieme al nostro amico Gianni De Michelis bastardo che in ogni coalizione c'era una minoranza che poteva mettere ricatto della propria visione minoritaria la coalizione stessa
Ad agire ma quando si parla di equilibrio fra poteri Simba si parla di un principio di vasi comunicanti
Un principio fisico il PRIT tre poteri dello Stato e legislativo esecutivo e giudiziario sono come i vasi comunicanti io ne aggiungerei anche altri oggetti potere culturale il potere mediatico il potere dell'innovazione tecnologica
Del governo dei database a livello mondiale della finanza sono vasi comunicanti quando uno si svuota
Completamente gli altri prevalgono perché livello deve andare in una sorte di cui Vibrio chimico-fisico
E allora una domanda che vorrei porre a chi come voi aveva già dei ruoli diciamo di protagonisti che cosa è accaduto per esempio del novantadue come questi due ragazzi che si incontravano Gobetti e Nenni e dicevano ma che cosa abbiamo combinato come è possibile che spazi vuoti abbiamo lasciato io chiedo che spazi vuoti
Abbiamo detto lasciato nel partito socialista affinché un grande partito riformista un grande partito socialdemocratico
Una grande forza che aveva posto l'Italia al centro del mondo protagonista del mondo
Con il Craxi che lì che si aveva anche lanciato una riedizione teorica con il suo vituperato Vangelo socialista
Come è potuto accadere quale vuoto abbiamo creato per poter spazzare via una delle più grandi esperienze socialdemocratiche del nostro Paese
Allora gli ho nel proseguire il nostro dibattito do subito la parola Giuliano Ferrara
Dunque io sono stato formato in anni complicati
Il più o meno nel mille novecentosettantasei decreto un anno prima dell'assassinio Moro l'anno della cacciata Luciano lama dall'Università di Roma sono stato formato nell'idea
Che
Che
Quello che a un certo punto Berlinguer con grande scandalo chiamo
Il diciannove Isma'o o con la solita formula un po'ed un quaranta elementi di diciannove risma
Era un un fenomeno ricorrente nella storia del Novecento italiano
E e Gramsci lo aveva giudicato
Alla stregua di Pietro Nenni nel suo celebre pamphlet
E lo aveva giudicato dicendo fumo un elemento di dissoluzione della società italiana
Per il movimento operario nelle sue diverse componenti
Liste elettorali confederazioni sindacali tendenze riformiste tendenze nazionaliste
Comunisti lei mi misti
E internazionalisti della scissione di Livorno
Insomma
Questo mondo di riferimento
Questo con riferimento fu un elemento di dissoluzione della società italiana
E ho sempre pensato che questa fosse una una verità storica la ritrovo nel libro Di Pietro Nenni che avete deciso
E mi sembra una magnifica idea di per ripubblicare in una nuova edizione molto ben curata e accudita
Dalla Fondazione Maeght
Naturalmente Danny
A una
A una vera
In modo brillante di essere giornalista tribuno
Uomo politico resistente militante trascinatore osservatore a una temperie nervosa
Che che lo porta a scrivere un libro
Che hanno un oggetto preciso chiaro definito in un perimetro chiaro definito ha una tesi
Che storicamente mi sembra difficile
Contrastare però è un libro molto disordinato
Felicemente disordinato direi
Nel senso che in parte cronaca in parte restituzione quasi indiretta di in parte è un è molto concettualizzare atto discusso con Gobetti eccetera sappiamo abbia avuto il racconto della ripresa del racconto diciamo filologico di come nasce filologico storico e critico di come nasce questo libro
Però
Vorrei andare al al al dunque io non sono un esperto di storia socialista di cultura socialista
E quindi non ho non ho nessuna autorità per per andare oltre questo giudizio sommario che appena enunciato
Però visto che la ripubblicazione era prevista per un anno
Il due mila diciannove
Che era diciamo il il primo anno a me mezzo di festeggiamento
Del governo del contratto cioè del primo esperimento di potere populista in Occidente se facciamo esclusione del fenomeno Trump
Nell'Occidente europeo comunque certamente un'azione di sfondamento che che in modi obliqui si era si era concretizzata in quel governo anomalo
E ibrido il governo del contratto doveva essere pubblicato in quel momento c'è un retropensiero che che fa parte dell'operazione editoriale e culturale e politica
E che è parte di molte altre operazioni editoriali culturali politiche e storiografiche che era quello di mettersi sul terreno delle analogie che cosa c'è di comune tra
Il nel mille novecentodiciannove il due mila diciannove
Che cosa c'è di comune tra i due diversi vuoti politici in cui si incunea l'incalzante offensiva
L'incalzante offensiva di formazioni e movimenti
Incerti sotto il profilo della democrazia costituzionale della democrazia liberale quando non direttamente e chiaramente trasgressivi
E trasgressivi in modo ultimativo drammatico dei principi cardine di una democrazia liberale costituzionale
Che cosa che cosa lega i due periodi o è inutile stare a fare
Credo
Così della le analogie le analogie devono essere a volte sono come dice scintillanti e abbaglianti che arrivano negli occhi e nella testa i giudici gli accidenti
E ti stupisce ti meravigli la tua meraviglia il tuo stupore sembrano strumenti e umoristici di scoperta di di di di di invenzione diciamo nella nella storiografia di una cosa che che si ripete
A volte non è così le analogie sono più vaghe sono impalpabili si confrontano invece con tutte le differenze con tutte le particolarità e le individualità
Io se mi posso permettere non non seguendo la traccia
Ondivaga brillante intelligente che offriva
Luigi Covatta all'inizio io vedrei questo impasto di Analogie di differenze
Un po'sotto il profilo di dei caratteri permanenti della storia italiana cioè
Noi
Noi siamo un Paese costruito attraverso il trasformismo
Il connubio il compromesso
Dal compromesso Cavour Rattazzi o connubio Cavour Rattazzi
Compromesso tra la destra liberale
è un è quella che allora era una possibile sinistra
Democratico risorgimentale col liberarli risorgimentale
Ed è quello che portò al al al mille ottocento insomma la proclamazione del Regno d'Italia
Sessanta altro connubio
Altro connubio decisivo è stato in ordine alla stabilizzazione del fascismo il concordato
E poi si è riprodotto all'epoca in cui Togliatti De Gasperi
Concordarono la remissione nella Costituzione attraverso l'articolo sette concordato si è riprodotto in un altro schema che ha dato poi luogo al con suo scialpinismo
Cioè una ha una forma anche nel conflitto nel conflitto aperto drammatico disperato avvolto il sanguinoso etico in quel conflitto però c'era un una sottostante vena
In cui diciamo una vena in cui scorreva il sangue
Vivo di una ideologia che era quella della distribuzione delle parti il Partito Comunista sta dalla parte soccombente di Yalta
Governa
Vediamo le le le casematte dell'egemonia la democrazia che vi siamo al Governo un sistema ad alleanze variabile che poi arriverà fino alla al allo sforzo eroico riformista del quanto meno del primo centrosinistra e si arriva poi al compromesso storico un'altra
Un'altra un'altra filosofia del connubio adattata all'epoca del del terrorismo alla
Ha degli elementi di di di di crisi di destabilizzazione del mondo uscito dalla guerra fredda eccetera eccetera eccetera
E quindi una vera fondamentale e quella del trasformismo
Per cui le leggi elettorali cambiano le istituzioni si riformano e non si riformano tutti i progressi sono assumono la forma di una rivoluzione passiva
In realtà è la società che va avanti che si modernizza
Ma non viene mai accettato non viene mai accettata una guida a programma
E una leadership che in incarna quel programma
Io ho fatto recentemente verso un una riflessione se volete banale ma se uno storico non banale e attrezzato mille volte più attrezzato di me decidesse di lavorarci di fare un ricerche non farebbe male secondo me
Tutti coloro
Che hanno comandato in Italia questo il risultato di questa riflessione impressionistica tutti coloro che hanno comandato in Italia
Sono finiti male
Questo non è tipico di tutti i Paesi dell'Occidente europeo nostri cugini parenti
E così De Gasperi è finito che pure ma insomma è un creatore è finito diversamente
Grazie ad Hanau era in una in una sorta di sì adesso poi lo faranno santo ma quando è accaduto è accaduto perché è caduto politicamente sulla legge truffa è caduto
Vittima di trappole esterne e interne
Ha interrotto bruscamente nel rancore e il risentimento nell'amarezza il suo percorso di governo che era il percorso niente mi niente di meno che della ricostruzione nazionale
Fanfani
Fanfani non è mai diventato presidente della Repubblica e a e a per una campagna durissima contro proprio l'idea di del consolidamento della sua leadership e nonostante un profilo di uomo di Stato
Diciamo non smentite ile
E insomma è finito nel referendum sul divorzio in una specie di orgia di orgia
Così di orgia
Credicard confessionale che smentiva che smentiva alcuni grandi presupposti dello stesso popolarismo e della sua incarnazione democratico cristiana dov'è finito male Moro è finito morto ammazzato
Craxi
è finito in esilio
O latitante io non non sono per i formalismi in questo caso perché comunque alla ti tante in un caso come il suo si attribuisce ipso facto il carattere di un di un esilio politico
Andreotti sepolto da accuse di mafia e di omicidio
Dalle quali si è riscattato malamente insomma
Nella con suo padre
Se lecca viziata ma in una caduta vertiginosa
Cioè quelli che hanno comandato quelli veramente hanno mandato se vogliamo arrivare anche a Renzi ma è ancora un mistero paradossale questo
Questo questo questo ragazzotto che conquista una città contro il parere della nomenclatura del suo partito come Firenze da lì conquista dopo aver perso la battaglia una volta un partito nel partito di di maggioranza relativa dell'epoca il PD
Va al governo
In quanto titolare di questa legittimazione politica ottenuto attraverso il voto alle primarie ci sta a tre anni fra alcune cose
Decisive e e e finisce diciamo sotto lo schiaffo del referendum della gogna
Di una diffusa antipatia politica che ARPACAL cominciato a pervadere tutto il Paese e e e finisce oggetto di un ridimensionamento che nonostante il tempo duramente sia gentiluomo per i giovani ambiziosi ha tutto il sapore di una sconfitta radicale
Insomma è un po'tutto così e ha potuto così adesso non compì Veltroni D'Alema
Prodi va be'anche Prodi è finito male raccomandato ma insomma è un altro fenomeno un'altra cosa io parlo proprio delle figure
Allora
Trasformismo mancanza di leadership intese come
Programmi con internazione personale e di gruppo ma relativa diciamo a a un interprete a un interprete sommo
Queste sono le le chiavi di volta del del della storia italiana
L'alternanza è stato un breve episodio inaugurato da da
Recente inaugurato da quella fatale clamorosa decisione di Berlusconi per salvare la sua roba per salvare
Il blocco sociale che in qualche modo faceva riferimento
A a Craxi a al pentapartito eccetto la sua decisione di di entrare in lizza nella politica
Determinò obiettivamente larghi aggregazione al su una su un asse di centrodestra
A nascita di un asse di centrosinistra e l'alternanza di forze diverse alla guida del governo della nazione l'unica alternanze che abbiamo conosciuto
E sta era stata invece l'alternanza di regimi appunto trasformismo la destra storica di trasformismo
Lo Stato liberale giolittiano che era una variante del trasformismo il fascismo il regime repubblicano quello dell'arco costituzionale eccetera eccetera insomma
Non quando ho visto che Covatta si si lamentano molto dello Stato delle cose oggi quando noi riflettiamo oggi sul vuoto politico sui rischi sui pericoli sulle analogie con gli anni venti e gli anni Trenta e con il diciannove Isma'con tutto ciò che è testimoniato in questo libro
L'analogia peggiore quella che riguarda la rissa tra i capi
Perché a un certo punto Nenni dice
Sì va bene insomma
Se fatta in un certo modo e anche la scissione di Livorno poteva avere un senso era un marciare divisi per colpire uniti erano maturate le distanze tra riformisti
E rivoluzionari c'era il blocco massimalista che non sapeva ma insomma a da un da un giudizio dà un giudizio così visi però il problema è che si è arrivati al punto che nessuno è in grado di colmare
Il vuoto politico perché tutti pensano di ricavare un vantaggio particolare sulla base dello svantaggio che arrecano a tutti gli altri e quindi l'impazzimento tendenzioso fazioso personalistico
E la divisioni in gruppi riconciliabili del del fronte così detto di resistenza al fascismo montante alle pulsioni nazionaliste e appunto diciannove liste determinava questo questa questa impotenza sostanziale di cui Pietro Nenni è testimone e questa poi è l'analogia fondamentale però alla luce proprio di quel del suo racconto alla luce della riflessione che noi facciamo su queste analogie io vi inviterei a considerare che
Diciamo il il partito grillino da Grillo e Casaleggio padre Casaleggio figlio Di Maio per non parlare di tutto il resto è una Burglar storica
Che però è stata il prodotto
Di una di un di un cedimento della democrazia dei partiti all'incalzante offensiva anti-casta dei partiti che nasce a corso di Porta vittoria a Milano e finisce con i trionfi della demagogia
Più spietata fino al trentadue per cento del quattro marzo due mila diciotto
Dei grillini il
Il riciclaggio
Di questa forza gonfiata si è poi esplosa politicamente nell'alleanza ibrida del contratto con la lega di Salvini
Che invece ha una certa maggiore solidità perché è un impasto di esperienza di governo di autonomia regionali e locali
E che poi è stata caratterizzata da questa scelta
Truce demagogica Duce esca di nazionalizzazione politica del patrimonio lasciato a Salvini da Bossi nella forma di un generico le Venise Moro benissimo all'italiana
Senza fantasia gestita in modo molto stupido finita con un tuffo dove l'acqua è bassa sulla spiaggia del Papeete eccetera eccetera
Però nel rapporto con questa roba qui questi si erano dei composti e quando questo equilibrio che sembrava un equilibrio rivoluzionario questa gente che leva ai vitalizi agli ex parlamentari questa è gente che da i quattrini del reddito di cittadinanza in famiglia non si sa quali sconquassi nel bilancio dello Stato
Pur di rovesciare radicalmente
Con con i piedi in aria la testa in terra le politiche di austerità questa gente che è scarsa la linea riformatrice del sull'asse diciamo della della previdenza eccetera eccetera prima di tutto tutto questo non è stato vero perché poi alla fine tutt'cioè tutte queste cose sono state più o meno fatte sono più o meno reversibili
Ma sono state fatte mantenendo il deficit pubblico a livelli compatibili europei con le procedure di infrazione negoziante ritirate dalla Commissione di Bruxelles
Quindi diciamo la rivoluzione in Italia è molto difficile da farsi anche quando sia dei Brum Brum incompetenti inesperti senza storia e si prende il potere in modo così occasionale
In più si sono suicidati allora il riciclaggio di questa robetta o robaccia chiamiamola come vogliamo
E non sanno governo trasformista che ha come orizzonte la risposta povera
Ma non so poi se così povera che
Ogni sfida sui pieni poteri viene respinta ogni tentativo di aggiungere al vuoto ideologico e culturale un vuoto politico esplicito
Cioè l'assenza di un governo che viene riempito da una ondata demagogico elettorale viene respinto e ci si industria punto per punto momento per momento
Non dopo la vittoria elettorale dei grillini
Il quattro marzo del due mila diciotto dopo la loro decomposizione nel rapporto con Salvini chi si industria riciclare questa Armata Brancaleone e a e a stabilire con con un uomo dalle lobbies centrali parla democristiane questo avvocato
Così di grande medietà alla testa del del Governo il visconte come lo chiamo io ecco ci si uccisi industria stabilire le condizioni per la ricostruzione
Di un profilo più alto più credibile
Trasformatore riformatore facendo intanto delle cose che non ci facciano vergognare di noi stessi
Questo questo equilibrio lo si può giudicare con indignazione lo si può respingere perché
Perché non ha niente di puro è una chimica che non si sarebbe neanche potuto immaginare che nascesse eccetera ma alla luce
Delle preoccupazioni politiche che ho sentito espresse qui e che sono anche un riflesso di una cultura storica in cui il libro è rappresentata alla luce di tutto questo alla luce del fatto che appunto fu un movimento di dissoluzione della società italiana e non sapemmo respingere il fenomeno Arcori nazionalistico demagogico del diciannovesimo con una proposta di pieno politico
Che avesse che avesse un senso alla luce di tutto questo io sarei più prudente
Nel in questa rivendicazione di purezza e in questa presa di distanza da un mondo politico certo che non ci appartiene che non ci assomiglia che non ci piace che mille miglia lontano dalla da da quella che oggi sembra un miraggio di Nostalgia Serena vitale di Perth dei partiti ma che tutto sommato diciamo è un impegno del fatto che siccome si sa che quando le cose possono andare peggio in genere varia o peggio ecco in questo caso quando le cose possono andare un po'meglio ebbene diciamo fare in modo di non togliere lo sgabello sotto il cumulo di chi questa pratica diciamo così la sta facendo che era
Grazie grazie Giuliano per gli stimoli che cita il dibattito io passo quindi la parola anche a uno storico esponente del partito socialista Ugo Intini e se magari ci vuole dare anche qualche indicazione sul ruolo della mancanza di una visione a livello internazionale quindi un posizionamento di paese nel mondo allora come ora
Grazie
Sono arrivato in ritardo e quindi mi solo scusare parlando poco cosa che mi è facile perché ho sentito delle analisi che condivido al cento per cento
Bisogna ringraziare Repetto perché ha gettato un faro di luce su una storia che serve a capire il presente
E naturalmente la prima domanda che ci facciamo e se veramente il presente in qualche modo ricorda quel diciannove
Ci sono delle differenze evidenti ed enormi
Allora quel diciannove uscivamo da una guerra catastrofica oggi usciamo da settantacinque anni di pace
Oggi c'è il coronavirus ma allora c'era la spagnola che aveva fatto da venti a cinquanta milioni di morti non mille
Allora l'Italia è un Paese di giovani e oggi lo è di vecchi allora era un paese di giovani
Che non stanno come oggi a vivere con la mamma ma che avevano imparato a sgozzare altri giovani piantando lì una baionetta
In mezzo la testa
E quindi avevano imparato una violenza mostruosa allora non c'era il reddito di cittadinanza per i nullafacenti ma persino chi lavorava e faceva rischiava la fame
Quindi differenze enormi
Il diciannovesimo
Era caratterizzato non da un estremismo ma da due due estremismi contrapposti
Da una parte il fascismo dall'altra il filo bolscevismo
Estremismi contrapposte
E che però mentre si massacrarono
Tuttavia avevano dei tratti comuni esatto comune principale era il disprezzo però democrazia per il Parlamento e quella che oggi si chiamerebbe la antipolitica
Ci sono figure simboliche di questo pensiamo a Bombacci
Era un leader della parte estremista di sinistra del Partito socialista poi il leader e fondatore del partito comunista
Poi fascista
Poi durante il ventennio si mette in disparte perché considera che il fascismo sia troppo poco rivoluzionario
E poi al quarantatré ricompare
Va da Mussolini e dice finalmente si fa la rivoluzione come quei diventa ministro della Repubblica di Salò e poverino finisce appeso in piazza Loreto
Dunque gli opposti estremismi avevano dei tratti comuni il tratto comune come dicevo era il disprezzo per la politica il Parlamento e questo è un tratto comune a ciò che accade oggi
è la copertina ce lo spiega in modo perfetto il parla
Entro che brucia
Del diciannove
Oggi il Parlamento non bruciano rischia di bruciare però e completamente svuotato sbeffeggiato delegittimato trattato come un ente inutile
E allora guardiamo alla storia
Per individuare i tratti comuni tra quel diciannove e oggi
In Italia
Ciclicamente
C'è sempre stato un magma di ben vista
Che ogni tanto riemerge Eva ed esplodeva con una eruzione antidemocratica
E questi magmi di ben visti i ricorrenti
Queste eruzioni
Sempre hanno cancellato un periodo di prosperità e di progresso
Abbiamo avuto la Belle Époque
Con le figure dominanti di Giolitti di Turati il diciannovesimo ha distrutto tutto questo
Poi negli anni Sessanta abbiamo avuto un periodo di sta per straordinario sviluppo di progresso Moro e Nenni
E il terrorismo rosso e nero
Ha distrutto
Quel periodo felice poi abbiamo avuto la Milano da bere degli anni ottanta e l'Italia degli anni ottanta
Craxi è la democrazia cristiana c'era qualcosa da bere in quegli anni
Quel periodo di progresso è stato travolto da Mani pulite
Facciamo una fotografia allora dico quel novantadue novantaquattro quello appunto di Mani pulite nello ricordavi prima
Lo ha ricordato anche Giuliano Ferrara
E il Mag Maribel lista di oggi è lo stesso di sempre
Già quello di Sansepolcro diceva Covatta e certamente e simile a quello del novantadue novantaquattro allora c'erano giustizialisti di sinistra fasciste uniti nell'antipolitica
Paolo Franchi ha scritto un bel libro uscito
Poco fa
Che parla del tramonto del sole dell'avvenire
Fa un'analisi molto giusta osservata che i grillini i leghisti sono in qualche modo gli eredi e continuatori di quel ma Maribel lista del novantadue novantaquattro
Quello simboleggiato dalla folla che lancia le monetine contro Craxi
Cosa è seguito alla rivoluzione di allora novantadue novantaquattro se vogliamo chiamarla rivoluzione
Sarei scorretto nel vedere un rapporto di causa ed effetto
In ciò che succede oggi sul piano della crisi economica
Però
Anche se i problemi che determina una crisi economico sono molto più complessi
E si può però parlare di un trentennio perduto per l'Italia se ci guardiamo alle spalle
Perché Betta con semplicità
Nel novanta
Il PIL italiano più o meno era a livello di quello francese inglese o tedesco oggi trenta per cento in meno abbiamo perso il trenta per cento
Per questo la gente confusamente si avverte a disagio perché non legge le statistiche non sa che abbiam perso trenta per cento per o senza quello che sta accadendo
E lo si sente in tanti modi
Proprio in questi giorni debbo con le ha fatto un'osservazione molto intelligente che noi abbiamo un investimento netto negativo
E cioè succede quello che succede nelle case dei vecchi e difatti l'Italia è una casa di vecchi
Nelle case dei vecchi non ci sono i soldi per investire
E quindi quei pochi investimenti non compensano la perdita di valore
Della Casa che deriva dal degrado
Dal dall'obsolescenza delle strutture e l'Italia in queste condizioni che le strutture decadono e non si investe nemmeno quanto basta per rimetterle impari
Qui sulla cosa catastrofica
La crisi economica
Come quello che lo tenne a lungo su questo io temo che sia irreparabile nei tempi medi per una ragione che va detta con brutalità
L'Italia come osservavo prima è un Paese di vecchi e non si è mai visto che la vecchiaia si un motore per il progresso l'innovazione e lo sviluppo
E questo lo sanno tutti
E i giovani questo lo si sa almeno non soltanto vanno all'estero massoni in meno istruiti
Del mondo occidentale non so alla scuola questo e siccome i bambini
Non si fanno nell'arco di una legislatura non crescono nell'arco di una legislatura e non arriva università tanto meno l'arco di una legislatura il problema mi pare francamente di difficilissima soluzione
Cosa porterà il Mag Maribel lista di cui parlavo di oggi
L'antipolitica di oggi
Ma
Bisogna dire che
Chiudo su questo
Una sorta di diciannove Isma'di magma ribelli sta c'è stato sempre non solo in Italia ma dappertutto
Il fascismo nel diciannove venti però
Soltanto in Italia sia fermato rapidamente e poi ha fatto scuola in Germania e in tutto il mondo
Il Sessantotto poi Fossa San Totò con la violenza e il terrorismo c'è stato la per tutto
Ma soltanto in Italia Argentina ha portato un terrorismo diffuso
Dopo il crollo del muro di Berlino
Una Mani pulite in qualche modo è scoppiato dappertutto pensiamo a quello che è successo alcol e qualche anno dopo
Dappertutto si avvertiva la necessità di cambiare perché non c'era più la guerra fredda e però soltanto in Italia è stato distrutto un sistema democratico
Oggi una crisi della democrazia c'era per tutto altro che
C'è chi teme che sia diritto una crisi strutturale
E però soltanto in Italia dei partiti
Sostanzialmente anti-sistema populisti come Grillini e lega hanno superato il cinquanta per cento
Quindi l'Italia è un caso di debolezza strutturale democratica unico
Il perché ce lo spiegano gli storici
Io non lo sono e però probabilmente questo magma ribellismo dapprima ricordato che ricompare ciclicamente contribuisce molto alla spiegazione
Grazie grazie Ugo Intini questo magma ribelli sta contribuisce contribuiamo invece anche la ricostruzione di quella che è stata quelle vicende di questo libero così interessante dando la parola D'Antoni e Tedesco
Sì grazie grazie Gabriella Stato detto tanto
Anche difficile intervenire dopo Ferrara Covatta Intini che è stato veramente un piacere è una fortuna
Ascoltarli ascoltando il su un tema importante su un libro importante per questo in primo luogo mi preme fare i complimenti all'editore per questa
Idea questa esperienza editoriale Daniele Repetto ha fatto bene perché è un libro
Straordinario un libro che va letto un libro una lettura difficile è vero che è un libro scritto in modo un po'arte come diceva Ferrara un po'così artificioso anche un po'
Complesso eccetera ma è una lettura che va fatta forse una lettura dalla quale non si può prescindere se vogliamo comprendere come uno Stato liberale possa poi abdicare
Le proprie funzioni e confessarsi battuto prima ancora di aver ingaggiato una battaglia contro i suoi avversari perché di fatto di questo parla
Parla il libro divenne un libro importante dove forse troverete il miglior millenni
Troverete indenni
Col suo stile di grande giornalista troverete indenni che ci mette il suo patto su storico incredibile quella sua prontezza dell'intuizione la secchezza della prosa l'efficacia delle immagini e dei riferimenti aveva una capacità sintetica
Straordinaria Pietro Nenni
è un libro importante forse il più importante che ha scritto Pietro Nenni
è un libro che nasce dalle discussioni come accennava Gabriella prima
Tra un altro grosso protagonista un altro giovanissimo protagonista dell'antifascismo che Piero Gobetti le discussioni con Nenni alla direzione dell'Avanti a Milano o al Caffé
Manzoni sempre a Milano tra il ventitré e il ventiquattro e quindi i due discutevano
Dell'esperienza socialista e della situazione politica che in Italia aveva permesso al fascismo tra il diciannove e il ventidue di prendere il potere ecco proprio Gobetti
A suggerire a Nenni nella primavera del ventiquattro di scrivere un libro con la sua per la sua casa editrice su quel periodo gli chiese perché non scrivi la storia di questo o di quel di questi quattro anni
Perché né Gobetti chiese Ann Andie di scrivere questo libro perché Gobetti pensava che Nenni forse era l'unico capace di avere quella lucidità quella capacità di descrivere
Quel processo storico quel periodo storico così complicato così drammatico eppure Gobetti due anni prima l'aveva definito un personaggio incapace un plebeo romagnolo i poco istruito piccolo borghese due anni prima sul rivoluzione liberale
E perché
Perché Nenni in poco tempo chi era Nenni nel mille novecentoventiquattro per comprendere
Questo libro verso comprendere indenni del mille novecentoventiquattro bisogna capire che cosa fanno Annie dal ventidue al ventiquattro macchie Nenni
Nenni si iscrive al partito socialista nel ventuno
Non è stato un esponente di spicco del partito repubblicano altro glorioso storico antico partito
Italiano che nasce come sappiamo alla fine dell'ottocento è stato protagonista il leader anche dell'interventismo democratico nella prima guerra mondiale
Un personaggio che protagonista leader anche della settimana rossa abbiamo visto il le sue tappe sono tappe Luís attraversa tutte le fasi più importanti dei primi decenni del nostro secolo da protagonista ventuno con una autocritica che è poi
Contraddistingue Pietro Nenni
Troverà la forza di andare a di andare avanti di guardare al futuro proprio all'autocritica io penso che questo sia un evento non so se Luigi Covatta d'accordo su questo forse l'elemento più straordinario di membri questa capacità di fare autocritica
Perché fa autocritica perché capisce di aver sbagliato sulla prima guerra mondiale che è stato un abbaglio che non era una guerra di liberazione non era una guerra risorgimentale ma invece era una guerra imperialista
Capisce lui la definisce una lezione di Marco Polo di marxismo straordinaria
E per questo quel nemico Nenni
Maturo provato dalla scadenza della guerra che lascia il partito repubblicane a braccia il partito socialista è un Emmy che scrivo un libro bellissimo nel mille novecentoventiquattro sull'assassinio di ma di Matteotti lo scrive in quattro giorni
E vende otto mila copie
è un NI che va in carcere perché ne scrive tre di opuscoli condannando il regime
è un ENI che forse prima di tutti capisce la pericolosità del fascismo e forse prima di tutti capisce che le divisioni a sinistra sono nociva io penso che in questo libro si trova questo tema
è un libro che ha delle una fortuna
Editoriale
Subito dopo la Seconda guerra
Mondiale grazie a una bella edizione della mandi che avanti che ha fatto bene a riprendere Repetto con lei introduzioni di Pietro Nenni che sono straordinario ecco una bella prefazione di Luigi Covatta
è un libro nel dopoguerra
L'autovettura la prefazione Rete del Dono Ravenna media
Con una bellissima prefazione del due mila diciannove diciamo
E un libro come dicevo che ha c'è una vicenda molto tormentata
Perché Gobetti di commissione questo volume un volume che sostanzialmente fino al mille novecentoventisei non riuscirà ad andare
In stampa
Un po'per i timori dello stampatore di Gobetti il quale siamo in un periodo in cui iniziano a esserci le prime leggi liberticide quindi le prime leggi
Fascistissime
E quindi Gobetti poi non riuscirà a portare a compimento questo progetto editoriale molto importante perché la sua casa editrice verrà chiusa e quindi questo libro verrà ripreso in mano da un altro grande esponente dall'antifascismo un altro grande
Sociali socialista liberale come Rosselli che con la sua cara sedici Trichet Quarto Stato riesce a confezionare un una bella pubblicazione che però verrà nell'ottobre del mio novecentoventisei avrà vita breve avrà vita breve perché con l'attentato a Mussolini dalla fine all'ottobre mille novecentoventisei con l'inasprimento delle leggi fascistissime il libro sostanza metro non uscì non mi uscì uscì rampa in questura
Una delle pochissime copie che siamo riusciti fece abbiamo dovuto recentemente ho trovato una delle pochissime forse l'unica copia
Che la famiglia Nenni a consegnato lo scorso anno alla Fondazione Nenni ebbe fortuna l'unica copia del mille novecentoventisei le altre sono andate completamente distrutte
Per Mino con
Un'idea che a proposito di esperienze di intuizioni editoriali una un'idea che ha un'associazione che Spazio solidale
Qui c'è il presidente Antonio Martino il quale quest'anno ho portato avanti un progetto molto bello che SIAN Nenni per tutti volevo ristampare il diciannovesimo macchine tutti gli scritti di Nenni per gli ipovedenti e per i non vedenti quelli stanno mi fa piacere citarlo assieme una bella esperienza ed editoriale che per oggi qui presentiamo ma mi fa piacere anche affiancarla anche a un progetto che una bella socia azione sta portando avanti ed e auguriamo sicuramente di portare avanti questo progetto perché in Italia stampare libri conquistare libri per gli ipovedenti per i non vedenti e complicatissimo costano migliaia di euro anche un singolo volume quindi sicuramente l'esperienza da incoraggiare siamo in un posto i cui che la Federazione Nazionale Stampa Italiana i cui ci auspichiamo è sicuramente i giornalisti possano porre all'attenzione questo tema questo progetto grazie
Se grazie antenati tedesco ogni tutta l'attualità del pensiero dell'epurazione politica e di Nenni e quindi abbia il pallone mi dà la parola per saluto
Volevo semplicemente ringraziare tutti presenti che ringrazio dell'editore per questa grande opera ricordo come se fosse ieri quando mi ha telefonato qualche mese fa dicendo di stampiamo diciannove lirismo siete d'accordo detto ma assolutamente sì
E quindi è stato sono molto felice di vederlo qui è di di parlarne insieme a voi
Non voglio fare un intervento perché abbiamo detto praticamente tutto volevo fare una semplicemente una riflessione
Velocissima sulla sinistra io leggendo questo libro rileggendo questo libro mi sono sentito proiettato in quell'epoca
E effettivamente c'erano un elemento di grande potenza di grande suggestione che aveva la sinistra che era quello della rivoluzione la Russia cioè c'era un una prospettiva una visione a cui guardare no che ho capito cos'è che mi mancava oggi no
Sono di sinistra e sento sempre un po'un senso di vuoto no quei certo disabili uno
E ho capito adesso finalmente qual è questo disagio cioè non abbiamo non non abbiamo una visione adesso no
E come socialisti noi e lo schiva che Nenni
Viviamo di visione del futuro di osservazione del presente no oggi siamo siamo chiusi un po'in questo presidentissimo che ci sta che ci ci sta un po'soffocando sarà un problema di generazione di di maggioranza la generazione una certa età come dice Ugo
Se sarà un problema di incapacità dei nord la nostra classe dirigente attuale immaginare il futuro
Fatto sta che così non si può tanto andare avanti quindi io mi auguro che arrivi qualcuno che si cominci a riprogettare un po'il futuro
Grazie grazie
Grazie voi ringraziamo quindi l'editore Perrelli accorato e di aver ripubblicato indicendo vivissimo speriamo che il pensiero politico socialista ritrovi la capacità di ripensare di riflettere sul presente per progettare il futuro saluto tutti e ringrazio tutti e alla prossima iniziativa
Vediamo la
Perizia