Impero, Nazione e Europa nel pensiero e nell'opera di Alcide De Gasperi (2ª ed ultima giornata)

Uno
Grazie buongiorno a tutti
Io ringrazio anzitutto per l'invito che mi è stato fatto a presiedere questa sessione di questo interessante convegno ci intera nazione Europa nell'opera nel pensiero e nell'opera di Alcide De Gasperi
Mi scuso perché ieri non sono
Stato presente
A causa di un altro impegno
Che riguardava Matteotti tanto per essere originali di spot in questi giorni
Ma ho avuto il piacere di leggere la relazione del professor Quagliariello e e quindi mi sono in qualche modo introdotto nell'atmosfera
Dei nostri lavori che mi sembra appunto
Tutto a giudicare almeno da questa
Relazione molto molto interessante io credo che mi ha mi relazionerò allora proprio a questo questa brevissima
Dunque se ne separò introduttive
Che vogliono poi naturalmente assai soprattutto spazio ai relatori e poi alla discussione che sarà
Introdotta aperta dal dal professor Renato Moro
Perché ho pensato che e quanto mai opportuno è stata quanto mai opportuna questa apertura del convegno su una questione storiografica ecco io credo che questo sia molto importante perché di fatto quando si parla di una figura di o personalità come quelli di Gasperini che ha avuto un ruolo così importante nella storia d'Italia
Evidentemente non si può e non si deve prescindere dalla
Da ignoti storiografici che questa figura come dire porta con sé e quindi ovviamente anche dal dibattito storiografico che si è stratificato nel tempo lo dico con una punta di polemica nel senso che vedo molti studi apprezzabili magari di persone giovani quindi magari anche più comprensibile ma insomma che è spesso prescindono da questa eredità come dire storiografica che è sempre importante naturalmente ma nel caso poi di Degasperi particolarmente importante da questo punto di vista partire da un'OPA sicuramente fondamentale
Come quella di di Piero Craveri Nicola punto su su De Gasperi
Stata mi pare una scelta molto saggia molto significa il significativa anche perché questa presentazione in modo molto efficace ha ha riproposto il lì i nodi fondamentali dell'interpretazione di cadaveri di questa della figura dello statista
Trentina ma
Io semplicemente aggiungerò a questa voce un'altra voce che come dire mi compete anche un po'per motivi di percorso biografico cioè quella di Pietro Scoppola che vorrei ricordare come un altro dei grandi interpreti di di De Gasperi addirittura anche con il merito di essere stato un po'il primo a proporre qualche cosa di particolarmente significativo
Sicuri seppure legato soprattutto agli anni della fine del fascismo e dei primi anni della pubblica ma che in qualche modo però proponeva già un'interpretazione robusta
Della figura di De Gasperi provando un pochino a riflettere e tentando una sintesi che come tutte le sintesi assolutamente come dire tranchant
Credo che la figura che ci ha proposto Craveri e che ieri ci ha ricordato Quagliariello è in qualche modo la figura di un De Gasperi come dire più liberale in un certo senso più liberale perché Caveri sottolinea soprattutto gli elementi della continuità con la tradizione liberale intesa naturalmente in senso molto ampio molto
Non legato ovviamente alla presenza politica delibera che dopo quella che anzi secondo Craveri è una presenza che ha ha portato del Partito liberale in qualche modo a destra lasciando quello spazio centrale che Degasperi a occupato questa è la tesi di carabinieri con una interpretazione appunto
Ampia della tradizione liberale nel mutato contesto del dopoguerra se dovesse anche qui dire una parola sul Degasperi Scoppola direi che idea si è Coppola è un Degasperi più democratico democratico nel senso cioè che tiene conto della tradizione liberale a cui Degasperi si collega e ci sono molte pagine nella proposta politica di dicasteri appunto Di Pietro Scoppola che sono molto significative della legame di De Gasperi con la tradizione liberale europea
Quella francese quella tedesca
A che con le sue peculiarità ma
Legame con la con col col centro ma e così via ma in qualche modo il De Gasperi che nel dopoguerra a preso in qualche modo le le le redini
Della politica italiana è certamente un De Gasperi che si muove con molta convinzione nel contesto dei partiti di massa cioè lui stesso è stato ovviamente
Ha esercitato quella dittatura morale come ha detto e quindi non solo tra i principali fondatori da democrazia cristiana ma anche il suo leader
E anche che colui che l'ha ha pensato in qualche modo il ruolo della democrazia che si era nella politica al dopoguerra pensando naturalmente nel contesto di altri partiti di massa e quindi naturalmente con tutte
Le conseguenze di questo e quindi naturalmente abbiamo una serie di nodi storiografici che sono stati visitati Monti diversi faccio un piccolo esempio
Peraltro molto noto agli addetti ai lavori e cioè quella della crisi di del mille novecento la crisi di governo del dicembre mille centoquarantacinque la crisi che ha portato all'avvento di De Gasperi per citare un famoso Libero di Leo Valiani quale naturalmente ante interpreta è stato forse la prima interpretazione molto poi Coccia iniziata senza per interpretazione storica di quella bento in chiave di restaurazione questa era poi la chiave
Che
Dei Valiani ha attribuito appunto alla all'avvento di De Gasperi e questo passaggio è stato invece visitato i termini completamente diversi da Pietro Scoppola che invece ha respinto appunto questa interpretazione
Anche Craveri la respinge per altro verso con un'altra integrazione sua volta differente e su questo come sapete ha scritto anche una pagine importanti
Giovanni Orsina ecco per esempio ecco questo è uno dei nodi storiografici
Da cui è impossibile prescindere ciò che si può naturalmente aderire a una di queste interpretazioni chi la vede come quella crisi uno spostamento in senso conservatore
Quindi in qualche modo una vittoria dei liberali che avevano punto aperto quella crisi chi la vede come Pietro Scoppola come il momento in cui invece e prevale la dinamica in una dinamica incentrata sui tre principali partiti di massa
E chi invece appunto
La riga soprattutto in termini di chiusura di un di quel di una fase che era la fase come dire del vento del nord e delle ipotesi anche di discontinuità dello Stato che in qualche modo sì concludono diciamo così proprio con quel passaggio
Ecco è solo un esempio ma ecco è un esempio di come non si può non confrontarsi con altre interpretazioni e non si può non tenere conto di come attraverso queste ricostruzioni non in realtà stiamo parlando della storia del Novecento perché parlare di un Degasperi liberale o di un De Gasperi democratico
Attualmente un De Gasperi democratico che è anche liberale perché leghiste corrieri principi le istituzioni liberali sono incorporate nella concezione democratica di De Gasperi e poi forse in tutte le concezioni veramente democratiche
Ma ecco di ripeto per interpretare Degasperi in senso liberale nel senso democratico significa di fatto anche leggere la storia del Novecento in un modo o in un altro e poiché l'arte del Novecento l'abbiamo ereditata anche nel ventunesimo secolo
Sono quei nodi che ci aiutano anche a capire il presente ma qui il discorso andrebbe troppo lontano mi fermo qui
Ringraziandolo ancora volta dell'invito e e dell'attenzione
Che avete rivolto alle alle mie parole e dopo subito la parola
Attanasio Gino Capozzi nazista gli studi sul suo solo Orsola Benincasa il quale si parla della nascita della DC continuità e rotture col popolarismo
Grazie
Grazia presidente Giovagnoli grazie a tutti all'amico Gaetano Quagliariello sia pure in contumacia tutti
Gli altri organizzatori che sono qui presenti per questa magnifica occasione di dialogo di confronto di riflessione in apertura voglio solo sottolineare due aspetti che sono secondo me venuti fuori
Dal dibattito di ieri dalla relazione di quel livello che opportunamente ora riassumeva anch'il cui senso che assumeva anche Giovagnoli la
L'approccio storiografico di carrelli che sono contento che sia stato adeguatamente ricordato da Quagliariello era tale da cogliere le sfumature
Nella figura di De Gasperi da da adeguarsi alle diverse fasi della sua biografia politica intellettuale a coniugare l'analisi delle dottrine delle idee con quella della politique d'abord e delle fasi anche della strategia politica di De Gasperi e tutto questo mi pare che è stato riassunto da ieri sera molto bene da da Guido Formigoni quando ha detto il pensiero e l'opera il pensiero e l'opera sono sempre la considera insieme non vanno mai disgiunta ecco in questo spirito io credo può essere letta anche la questione
Della nascita della democrazia cristiana e questa chiave di continuo passaggio tra pensiero e azione pensiero pena sia adeguata comprendere il ruolo che De Gasperi gioca
In quella delicatissima fase come è noto
La Fondazione la democrazia cristiana non è un momento ma è un processo di un processo
Che a una incubazione piuttosto lunga e che va avanti ha un'incubazione comincia alla fine degli anni Trenta inizio anni quaranta e che va avanti diciamo almeno per due anni nelle sue varie tappe
Di costruzione di elaborazione e che vede coinvolti molti soggetti
Che portano ciascuno un contributo differente che si confrontano che si rispecchiano e che compongono un mosaico che già dall'inizio è un mosaico estremamente
Frastagliato
Questo mosaico ovviamente si va componendo sotto una guida è sotto una strategia che è di evidentemente quella di De Gasperi per la sua autorità che gli veniva dal fatto che
A Stato l'ultimo segretario del Partito popolare aveva rappresentava simboleggiava anche da quella che era stato il percorso dell'antifascismo
Dei popolari ed ex popolari con il carcere con il suo confinamento in Vaticano ecco all'opera discreta che aveva svolto durante gli anni Trenta anche di di riflessione di contatti ma anche soprattutto perché aveva un'idea aveva una strategia in testa e e guida questo processo con discrezione ancora una volta ma con autorevolezza anni in un nella convinzione che
Ovviamente rispetto alla storia del Partito popolare fosse necessaria una riflessione critica
Ma che non andasse dispersa
Quell'esperienza e che le soluzioni successive avrebbero dovuto tenerne conto
Di quella storia in qualche modo comporre una una continuità e non una rottura
Che il Partito Popolare fosse consegnato alla storia
Lo disse nel nell'esilio giù newyorkese già Sturzo
Quando disse la storia non si ripete l'esperienza del Partito Popolare Italiano fu unica che quindi fosse necessario un salto di qualità
Era diciamo convinzione comune delle dei dei vari frammenti del cattolicesimo politico che erano rimaste o siano ricomposti come avverte come procurare questo salto di qualità è una questione tutta per
Sicuramente le componenti cominciano a comporsi
Dall'inizio degli anni Quaranta il nucleo più stretto è quello che fa
Ceva capo direttamente a De Gasperi e il circolo riunito intorno a lui a partire dal quarantuno di cui facevano parte Gerardo Bruni Gino Giordani Guido Gonella insomma e le persone che nel nella biblioteca posso ricavati Cana nella L'Osservatore Romano hanno più diretto contatto con lui
E ma anche altri ex popolari Mario Cingolani Stefano Jacini Giuseppe Spataro Mario Scelba
E ellissi cominciava già a lavorare su alcune bozze programmatiche per un futuro raggruppamento politico ma su un piano più allargato da fin dal mille novecentoquaranta De Gasperi aveva stabilito un contatto con il gruppo che si incontrava Roma Casa di Sergio pallonetto
E metteva a confronto sui temi socioeconomici ex popolari
E laureati di Azione Cattolica studenti della Fuci
Sul piano ancora più ampio è questo esercita un in
Una influsso decisivo sulla piega che prendono diciamogli momenti preparatori della nascita della democrazia cristiana Degasperi stabilisce un contatto all'inizio degli anni Quaranta con il nucleo del movimento quel Fondazione lombardo movimento guelfo
Sappiamo era stato l'unico vero gruppo organizzato di antifascismo cattolico i suoi dirigenti avevano pagato con la con Nanni di di carcere
La loro attività cospirativa alla fine degli anni Trenta usciti dal carcere
Innanzitutto Piero Malvestiti Gioacchino Malavasi avevano chimiche abbiano cominciato di nuovo a riunire clandestinamente il gruppo e dopo il quaranta si aggiunse a questo gruppo l'imprenditore
Enrico Fourche e si aggiunge Luigi Meda che era figlio dell'ex deputato popolare Filippo ed esponente dell'Azione cattolica milanese ed erano però anche in contatto con ex popolari come Achille Grandi e appunto Stefano Jacini che rappresenta
Un punto di connessione importante credo che anche Gerardo Nicolosi si soffermerà molto più di me su sull'importanza della sua figura
Questo gruppo
Produce nel mille novecentoquarantuno il primo autentico documento programmatico del cattolicesimo democratico posto popolare che sono i dieci punti
è un programma culturalmente ambizioso in cui si trovava la sintesi dell'originale in in ispirazione neo Guelfa che era una critica severa tanto agli esiti della cultura liberale posso risorgimentale quanto a quelli del popolarismo
Che entrambi erano considerati in qualche modo naturalmente dal punto di vista Guelfo corresponsabili dell'avvento del regime dittatoriale fascista
E ad essi si contrapponeva un universalismo democratico le cui origini venivano rintracciata nell'esperienza comunale del Medioevo e che mal vestiti
Individuava come elemento di unione tra cultura politica cattolica cultura laica risorgimentale ai quali non sussistevano nella pratica delle differenze secondo lui fondamentale
In questo documento si enunciavano i principi fondamentali dei diritti umani secondo un'accezione cristiana
Si invocava nella stessa chiave
Il federalismo europeo si sosteneva la sacralità del diritto di proprietà aspetto non trascurabile e relativo all'humus anche socio economico lombardo che stava alla base del movimento Guede
Si sosteneva anche la partecipazione a penna e alla gestione delle imprese ma come alternativa al corporativismo
E il decentramento amministrativo su base comunale regionale
Attraverso medaglia scimmie Fouché Degasperi prese contatto con i neo guelfi e nell'agosto del quarantadue si tenne tra le due componenti una serie di incontri come è noto a Sella di Valsugana casa di De Gasperi e e di Eduardo Clerici
Che verrà poi lo sviluppo in autunno a Milano a casa di farlo
Prevalentemente a casa appeal dialogo non era facile perché la distanza critica del neo quel finissimo dal retaggio popolare isteria notevole ma Degasperi teneva tessere quella rete
Perché era convinto della necessità di unire l'elaborazione prevalentemente teorica del nucleo romano Daloui animato con i fermenti del cattolicesimo democratico lombardo che era vicino agli umori dei ceti imprenditoriali e più attivi
E anche perché convinto che la riflessione dei guelfi cogliesse un punto fondamentale per quello che sarebbe stato il cattolicesimo politico del dopoguerra
Cioè l'insistenza su un universalismo etico politico in grado di accumulare cattolici e laici
E una collocazione dell'Italia all'interno di un più ampio contesto politico economico e culturale continentale
Proprio negli incontri trentini ebbe luogo la serrata discussione sul nome da dare al nuovo partito e in essa prevalse proprio la proposta di Malvestiti di riprendere la denominazione di democrazia cristiana
Ma non nell'accezione Muriana
Ma in un'accezione che la trascende varie altamente per sottolineare il protagonismo che cattolici avrebbero dovuto esercitare nella ricostruzione della democrazia dopo l'epoca delle dittature
Il fondatore del movimento guelfo nel cinquantatré in una lettera al senatore a Mostar tu fuori avrebbe ricordato così quel momento decisivo
Cito da Malvestiti io parlai lungamente proprio per dimostrare che era venuto il momento dei cattolici che rappresentavano una secolare protesta contro tutta una civiltà di cui la stessa guerra all'evidente fenomeno patologico
Che le masse avevano già condannata questa civiltà fatalmente sbucata nel fascismo nel bolscevismo nel nazismo nel massacro e che era quindi psicologicamente oltre che politicamente opportuno parlare schiettamente di Democrazia Cristiana
E come si vede nella frase era venuto il momento dei cattolici si può egregiamente sintetizzare il pensiero che in quel momento al di là dei diversi percorsi e delle diverse valutazioni politiche sulla storia precedente accomunava la componente ex popolare con quella guelfa
E che veniva interpretata da De Gasperi con il paziente lavoro di tessitura che stava mettendo in opera
Anche per questo negli incontri di Sella di Valsugana Degasperi sostenne molte delle posizioni mio guelfe e la sua mediazione scossone la formazione di una commissione congiunta di cui facevano parte tra l'altro Malavasi falchi Meda Jacini grandi Gronchi Clerici che fu incaricata di stilare un manifesto di sintesi proprio partire i dieci punti di questi ultimi
Quel manifesto appunto che in nell'autunno fu stilato a Milano e perciò porta anche il nome di programma di Milano detto anche dei dodici punti
Fu elaborato a partire dall'ottobre del quarantadue e poi fu reso pubblico del luglio del quarantatré dopo la deposizione di Mussolini
In esso degli ex popolari sostanzialmente facevano propri i principali
Capisaldi della dell'universalismo propugnato dal Gruppo Lombardo
Quelli che abbiamo già ricordato
Sì aggiungeva qualcosa e si toglieva qualcosa cosa si
Toglieva fondamentalmente la differenza fu
Che nel secondo documento venivano eliminate alcune frasi che erano presenti nel manifesto neo guelfo che sottolineavano con decisione la caratterizzazione cristiana della visione della società
Che in essere non ce l'ha fatta
Come l'enunciazione della spiegazione cito alla restaurazione della cristianità secondo lo spirito dei tempi nuovi e comoda in istituti e quella uno virgolette stato libero e sovrano nella Chiesa universale soprattutto questa dizione non piaceva
A De Gasperi Jachia più vicino
La comune la componente ex popolare della commissione aveva chiesto di smussare gli accenti che nel gruppo di Malvestiti erano ancora legati all'eredità degli intransigenti su e che si prestavano una visione più spiccatamente confessionale della vita sociale e politica inadeguata nell'ottica degasperiana al volo protagonisti Covi cattolici avrebbero tutto svolge nel quadro della democrazia pluralistica del dopoguerra
E però
Contemporaneamente il gruppo di lavoro romano di De Gasperi procedeva autonomamente nella primavera del quarantatré a elaborare un documento che si intitolava
Che fu intitolato idee costruttive della democrazia cristiana
Nato da una riunione tenuta in casa di Spataro il diciannove marzo
Il cui titolo adottava già la denominazione di democrazia cristiana che era stata concordata qualche mese prima con il movimento qua
E la cui preparazione faceva tesoro anche negli incontri svolti nel precedente inverno con altri rappresentanti di raggruppamenti di opposizione al regime liberali socialisti azionisti in particolare
Nelle idee costruttive si disegnava
Qualcosa di più che un quadro di principi uno schema istituzionale di quella che avrebbe dovuto essere la democrazia del secondo dopoguerra cui la DC si impegnava a dare il suo contributo
Una democrazia rappresentativa fondata sulla divisione dei poteri sulle autonomie regionali su una costituzione
La cui elaborazione doveva s'è s'è affidato a un'Assemblea costituente e sulla quale avrebbe vigilato una Corte Suprema di garanzia
Che avrebbe dovuto tutelare lo spirito e la lettera della Costituzione cito testualmente difendendola dagli abusi dei pubblici poteri e dagli attentati di parchi
Inoltre si indicava la necessità di promuovere i valori cristiani tutelando la libertà di coscienza il matrimonio la famiglia e la fraternità dei popoli in continuità
Questi principi l'uno con l'altro
E in economia si sosteneva la necessità di perseguire la giustizia sociale l'accesso alla proprietà e la piena occupazione attraverso una riforma agraria la lotta ai monopoli industriali la partecipazione degli open agli utili dell'impresa e la dei proletari Zazie o nella classe operaia
Con il sostegno pubblico agli studi per i meritevoli bisognosi
Quest'ultime misure quelle più specificamente economiche si collocavano tra la tradizione della dottrina sociale della Chiesa e le soluzioni dell'economia mista o terza via all'epoca già diffuse discusse nei Paesi a economia di mercato
E complessivamente questo
Questa suggestione questa influenza
Configura degli accenti meno simpatia etici tout-court verso la libertà di impresa rispetto a quello che c'era scritto nei dodici punti e ancora il Pyunik dieci al programma neo guelfo e viceversa si avvertiva qualche eco
Dell'influenza degli intellettuali diciamo cattolico sociali quelli attraverso quelli con i quali attraverso pallonetto e gli altri De Gasperi aveva iniziato in quegli anni in dialogo
E proprio in quell'anno lo sforzo di elaborazione programmatica intrapreso dal gruppo del Movimento Laureati dei professori della Cattolica che era in corso da anni vide una intensificazione significativa in particolare dopo Gadio messaggio natalizio di Pio dodicesimo del quarantadue e si concretizzò nel luglio del quarantatré nell'incontro di Camaldoli
Dove si gettano le basi teoriche del celebre Codice che fu pubblicato poi
Nella primavera del quarantacinque
Il codice è una interpretazione della filosofia politica filosofia sociale cattolica
E poiché la dottrina sociale della Chiesa alla luce delle sfide del Novecento
Lamentando la crisi di civiltà prodotta dal razionalismo secolarizzato dalle ideologie
Dalle sperequazioni dell'economia capitalistica e proponeva in alternativa una visione aggiornata della concezione organi cistica corporativa della società impegnata sul sistema di garanzie sociali contro le disuguaglianze e
Sull'intervento pubblico in economia
è una missione che da un lato offriva elementi di spiegazione a quello che sarebbe stato il nuovo partito
In direzione di uno specifico modello italiano di economia mista dall'altro i proponeva da un punto diverso da un punto di vista diverso da quello del Democratic mo'Savona Moriano neo guelfo
Unica di protagonismo politico dei cattolici che si spingeva fino a una di cristianizzazione della società e rispetto a queste due suggestioni il Savona gollismo da una parte
Il neo corporativismo sociale dall'altra Hill Inner Circle di De Gasperi
Risentiva di alcune suggestioni dell'una e dell'altra soprattutto della prima ma cercava di mantenere una linea di equilibrio il più possibile ecumenica senza concedere forzatura cultura rivoluzionaria rispetto all'esperienza popolari sta
E questo si vede dopo l'otto settembre negli ultimi documenti che vengono prodotti da De Gasperi e che si rafforzano la prospettiva programmatica della neonata di ciglia cioè il programma della democrazia cristiana
Del novembre quarantatré e l'opuscolo la parola i democratici cristiani del gennaio mille novecentoquarantaquattro che raccoglieva che articoli pubblicati già sul popolo
E nel primo Degasperi connetteva la politica sociale della DC innanzitutto al pensiero di Toniolo e questo non è a casuale evidenziava
In questa politica sociale una concezione cristiana della democrazia
Affidata soprattutto alla spontanea ti colazione della comunità
Nel secondo egli delineava la posizione dei cattolici democratici come azione per la giustizia all'interno però di una distinzione chiara tra la sfera religiosa e la sfera civile
E sottolineava sulla scia dell'evoluzione che nel frattempo aveva attraversato il pensiero di Sturzo la fondamentale convergenza tra libero mercato e visione cristiana della società
In conclusione sotto la guida di De Gasperi la DC prendeva forma e cominciava assumersi con ritorno il tre del pluralismo le prime responsabilità politiche dirette all'interno di una visione che aggiornava e ampliava la prospettiva culturale
Originario del popolarismo ma ne conservava l'impostazione laica non confessionale tradotta nell'idea di un partito dei cattolici e non di un partito cattolico
Tout-court volta inserirsi con libertà nella dialettica politica di una democrazia pluralista economia di mercato nel contesto che veniva prefigurato se n'è parlato ieri
Da molti punti di vista entra nel con in un contesto internazionale che nel quale soltanto la politica
Economica e la politica interna italiana poteva trovare nel dopoguerra il suo senso nel delineare questa impostazione De Gasperi e attento a schivare ogni possibile assolutizzazione neo intransigenti Stapane teocratica corporativi sta
Come ha scritto Piero Craveri
De Gasperi metteva le mani avanti in tutte le direzioni giacché voleva costruire una grande forza di centro il partito dei cattolici che potesse essere anche quello di tutti i moderati
Oltre lo stesso steccato cattolico nel cui recinto doveva comunque raccogliere tutte le energie fossili
Naturalmente questa era solo loro
Il preludio il prologo anche se non in cielo di quella che sarebbe stata la storia della democrazia cristiana è un'intuizione fondamentale
E di una storia che si sarebbe sviluppato in una dialettica intricata
In un quadro nazionale che sarebbe molto molto mutato rispetto a quella fase embrionale
Però indubbiamente
Il mantenimento della formula che Degasperi aveva
Contribuito in maniera decisiva a a mettere insieme in quegli anni di incubazione e poi di gestazione
Il mantenimento di quella formula fino alla fine della prima legislatura Ayub repubblicana avrebbe fissato uno standard un metro di paragone per il cattolicesimo politico e per l'intera politica italiana
Che ancora oggi indispensabile a comprendere le evoluzioni e i principali fattori di crisi
Più ampiamente la strategia del degasperiana nella costruzione del partito
Non è funzionale a costruire un partito fondato su una leadership individuale
Ma né un partito di biologico e accentrato ma come ha sottolineato opportunamente in sede storiografica b h Petrucci
Permette di ricondurre la nascita delle correnti alla fase genetica del partito
Permette di capire come la democrazia che se ne sia stata fin dall'inizio fin dal fin dalla gestazione un partito plurale un partito ed è in attivo di diverse componenti politiche e culturali e e questa sia stata la caratteristica che a influito di più sulla stabilizzazione
Della democrazia nell'epoca Repubblica
Grazie
Grazie Eugenio Capozzi per questa
Interessante relazione che opportunamente c'è ricordato come la fondazione della democrazia cristiana non sia stato un momento puntuale ma piuttosto un processo
E credo che proprio a questa impostazione che
Riflette l'aria la la vicenda storica si colleghi poi anche questa conclusione sul carattere e in qualche modo pluralista di di questo partito che appunto nasce da un processo di cui Degasperi a in gran parte tenuto le fila ma tenendo conto appunto anche di realtà ambienti contesti molto diversi a proposito di dibattito storiografico
Signals sottolineo soltanto una affermazione che cioè Degasperi ha voluto dare un'impostazione laica non confessionale del partito dell'intero qua del tutto d'accordo
A perché anche questo è un punto invece su cui si si è discusso
Si è discusso talmente che quando poi finita l'esperienza storica democrazia cristiana
Si è tentato nuove esperienze politiche a partire proprio dall'idea che la democrazia che sta la cosa è stata un'esperienza troppo confessionale e questo ovviamente
è un giudizio come dire
A posteriori ovviamente che risente del contesto del degli anni novanta ma che
Dal punto di vista storico ci pone problemi perché se andiamo a rivisitare Stato adesso appunto fatto quelle origini e invece questa impostazione laica non confessionale
Emerge in tutta la
La sua chiarezza e la e la sua forza tanto che poi sappiamo quanto anche lo stile Degasperi personalmente abbia poi anche dovuto pagare dei prezzi per questa
Sua fedeltà a quelle che Scoppola chiamava le le le vecchie teorie e Comeglio che De Gasperi stesso chiamava disco vecchie teorie che hanno
Di questa impostazione
Bene grazie ancora do subito la la parola a Gerardo Nicolosi dovesse agli studi di Siena che ci parlerà di De Gasperi e del liberalismo italiano dall'antifascismo alla stagione repubblicana
Grazie grazie presidente anch'io ringrazio gli organizzatori per l'invito a questo convegno anche per aver pensato a me diciamo su questo su questo tema che si presenta abbastanza complessa o poco fa ne faceva cenno anche Giovagnoli su De Gasperi esiste una nutrita storiografia
Però diciamo proprio per l'esistenza di questa nutrita storiografia non sempre l'immagine risulta diciamo nitida cioè esistono su alcune questioni
Delle versioni contrapposta ecco a mio avviso il il il rapporto di De Gasperi con il liberalismo in genere con India liberalismo italiano in generale diciamo in particolare costituisce una una di queste questioni il tema è stato trattato dalla da da molto
Da una buona storiografia a partire da dai contributi di Moscati di Galasso della metà degli anni Settanta
E poi appunto il la proposta politica di De Gasperi di Scoppola Scoppola dedica un un secondo capitolo molto lungo sulle nuove e le vecchie teorie di degli altri in cui appunto tratta
Di questo contatto con il con la tradizione del del liberalismo italiano poiché esistono
Interventi più recenti che hanno fatto nuova luce su questo su questo rapporto
Qui mi riferisco agli studi che sono stati portati avanti da Pier Luigi Ballini sui quaderni degasperiana e soprattutto a agli Studi Federico Mazzei
Sul De Gasperi degli anni negli anni del del fascismo e del suo rapporto con me Jacini che a mio avviso diciamo a un'importanza decisiva in questo senso e certamente poi anche la monografia di Craveri anche questa ricordava Giovagnoli te diciamo individua alcuni aspetti del del del del problema
Quindi diciamo che ecco il passaggio a quella questa storiografia emerge come
Il passaggio attraverso il fascismo antifascismo costituisce una fase determinante di questa acculturazione liberale di di Degasperi sappiamo dagli studi Pombeni la sua formazione era avvenuta
Nel cattolicesimo asburgico diciamo in un clima oggettivamente distante dal dal liberalismo tra l'altro in quegli anni e oltre frequenta diciamo gli ambienti del belle cristianesimo sociale del sindacalismo cristiano
E anche diciamo personalità che rappresenta un opinioni integraliste antimodernista e uno di questi è il ordinare di dogmatica alla facoltà di teologia cattolica Ernest comma quindi ecco basso passaggio attraverso al fascismo contribuisce a questa scoperta del liberalismo inizialmente si tratta di un approccio critico questo si vede diciamo delle sue dalle considerazioni che riguardano il Risorgimento cui De Gasperi risulta essere oggettivamente distante è stato scritto di incompetenza asburgica a questo proposito
La sua reazione Patti lateranensi è ambivalente
Degasperi diciamo recepisce con preoccupazione concordato per i possibili sviluppi neo confessionali dello Stato fascista però quando poi Mussolini chiarisce la situazione con il discorso alla Camera il tredici maggio Milos mille novecentoventinove
Quello in cui in sostanza sub discorso in cui subordinava la posizione di privilegio concordataria della chiesa alla sovrana concessione dello Stato quando Mussolini disse
Che la chiesa nello Stato non era ne è sovrana nel libera ecco Degasperi inserisce questo ragionamenti e quindi tutta l'operazione concordataria nel solco della tradizione anticlericale del risorgimento e qui ciao
Accreditava diciamo la la versione mussoliniana di una continuità
Tra la politica ecclesiastica fascista e quella liberale del Risorgimento al contrario invece di chi opponeva
Al tentativo di Mussolini di presentare lo conciliazione come un adempimento della politica cavouriana come Croce com'è noto che invece considerava il concordato come assolutamente contrario alla politica ecclesiastica di Cavour
Un atto di rottura del separatismo che era stato garantito appunto dalla legge delle guarentigie
Qui c'è questa preoccupazione di De Gasperi in questi anni di
Diciamo ma preoccupazione comincia a essere quello di una conciliazione della cattolicità con i valori della libertà è questo emerge chiaramente nel rapporto con Stefano Jacini
Vicini erede
Di una delle più importanti famiglie della tradizione del cattolicesimo liberale in Italia e in qualche passaggio di questo carteggio si nota come gli acini per esempio chiama De Gasperi scherzosamente una zucca clericale
E gli acini che lo introduce importanti ambienti diciamo nei salotti dell'antifascismo liberale Albertini Carandini Bracci papà Fava e poi il salotto di Maria Cittadella Vigodarzere
E la cognata di Tommaso Gallarati Scotti amica di Croce
Ed è lei da mediatrice fra De Gasperi Benedetto Croce
Il primo incontro avviene in un siamo nel marzo del mio centotrenta viene
Nella casa di Maria Cittadella a Porta Pinciana e il primo incontro non fu proprio un colpo di fulmine in una lettera Jacini degli altri scrive ieri una una serata
In onore di Benedetto puntini puntini sedicesimo
Dio ce ne liberi inizierebbe ironici
E quando poi Degasperi recepisce molto criticamente la storia d'Europa Maria Cittadella lo giudica in Curia alato e vaticani Zanato da capo a piedi è cosa e questo dispiace Motta degli altri che respingeva questa critica
Diceva Jacini o sono semplicemente undici incrociato ed effetti ecco un altro momento importante il la la critica alla lari la ricezione della storia d'Europa di Croce nel mio albergo pubblicata il mio centotrentadue
Sì a De Gasperi che gli acini prendono di le distanze dal dal volume lo giudicano inopportuno politicamente perché diciamo
Sanciva una incompatibilità tra cattolicesimo e libertaria andava a escludere da parte importante dell'antifascismo quindi anzitutto c'è un giudizio politico
Però c'era anche una considerazione diciamo più sostanziale cioè perché quell'opera secondo gli Alcide De Gasperi era una negazione di tutta la storia del cattolicesimo liberale che a un certo punto Degasperi chiede Jacini cito siccome a sentire il Croce nessun credente della vita Ventura può essere un liberale cosciente sai dirmi ove potremmo collocarci noi ed un discreto numero di nostri antenati spirituali
Ed è la risposta Jacini che pure lo dava molto curato la battaglia ideale di Croce
Però o manifestava tutta la sua irritazione per questa assimilazione della cattolicità al più bieco clericalismo e non aveva alcuna di distinguere correnti cattolico liberali della venne montava Berna Cordero de l'Avenir e che invece avevano avuto influenza decisiva sul nostro cattolicesimo liberale ecco quelli che per Croce erano fermentazioni trascurabili per Jacini invece erano le manifestazioni più profonde della vitalità immortale della Chiesa attenzione perché si tratta di nomi che
Oboi
Compariranno nella nei documenti Degasperi anni della fa nella fase della ricostruzione della Democrazia cristiana come vedremo quindi c'è in De Gasperi in questi anni una scoperta chiamiamolo così del cattolicesimo liberale nel cristianesimo era possibile riscontrare un'attenzione verso la libertà era caratterizzato tutto il diciannovesimo secolo ciò di cui i cattolici dovevano essere uscente e qui Jacini chiude nella sua lettera degli altri se non vogliamo attribuire al liberalismo come tale alcune delle sue rivendicazioni più belle
Semplici riflessi inconsapevoli utilizzazioni
Della grande tradizione cattolica ripeto queste idee
Vengono assimilate da da De Gasperi e anche questa visione concorrenziale nei confronti del liberalismo si ritrova il De Gasperi
Rispetto a un'altra considerazione di grande interesse sulle
Ragioni del crollo del sistema liberale in Italia
Che De Gasperi imputava la fine del sistema liberale Italia non tanto alla degenerazione delle istituzioni quindi non erano ragioni di carattere costituzionale ma di tipo morale cioè il problema era stato lo scetticismo della classe politica liberale il vostri arianesimo come lo chiamava De Gasperi
Che aveva impedito a questa classe dirigente di essere un esempio di fede di bontà di disinteresse e quindi una sorta di rovesciamento della storia d'Europa di Croce cioè ha non era stato il cattolicesimo ad avversare la libertà
Era i liberalismo nella sua versione laicista che aveva avversato i principi religiosi
E degli altri faceva poi espresso riferì
Penso alla necessità di un contrappeso delle tradizioni conservatrici senza il quale secondo lui un regime politico di libertà non avrebbe potuto ero esistere e scriveva
Cito per essere liberali nella pratica politica senza che il bene sociale ne soffra bisogna avere serie religione costume ciascuno per conto proprio è tanto più quanto sia in atto un riferimento appunto una classe alle posizioni di me diciamo
Alla classe dirigente e da un altra letteraria Cine nello stesso periodo si deduce una piena accettazione del metodo liberale questo lo dice espressamente medievale come criterio pratico secondo De Gasperi l'unico modo per governare il mondo eh chiede all'amico
Qui ritorna questa visione concorrenziale non credi che se fossimo arrivati al governo noi governando da liberali avremmo infuso nel sistema quello spirito di conservazione che ci deriva dall'ispirazione cristiana
Quindi la ecco diciamo quindi rapporto così stretto con gli acini gli studi condotti nella solitudine della Biblioteca Vaticana assolutorie vicende che non facevano parte del suo bagaglio culturale la frequentazione degli ambienti liberali il confronto con Croce con la sua religione della libertà quindi lasciano un segno in questo nel percorso politico di De Gasperi
E qui ecco a parte il maturare di una intesa di natura moderata con i liberali e che poi si manifesterà negli anni della transizione alla democrazia qui ci sarebbe molto da dire anche
Sull'idea di partito
Vera per un ciliari ne ha parlato faceva cenno anche professor Quagliariello a questo aspetto ma in particolare ci sorte cioè che esistono già Degasperi nei nella sua idea delle istituzioni rappresentative ma qui siamo cioè uno scarto andrebbe maggiormente approfondito carica ma a mio avviso si lega a questa
Frequentazione di temi e di e di principi liberali e ci sono anche alcune considerazioni sui rapporti tra il partito è il CLN che andrebbero considerati ecco di questo confronto con il liberalismo che avviene la metà degli anni trenta si trova traccia nei documenti a cavaliere documenti Degasperi anni che vengono prodotti a cavaliere del crollo del regime
In questo senso il testamento politico che è iscritto tre mila centoquarantadue mila centoquarantatré
Costituisce diciamo un documento di straordinario interesse perché ritroviamo le stesse considerazioni della critica alla storia d'Europa di Croce
Questo documento De Gasperi ripropone le la tesi del contributo che il cattolicesimo aveva dato alla causa della libertà sin dalla Rivoluzione del mille settecentottantanove
Mentre era stata la successiva reazione violenta giacobina che aveva ritardato l'avvento di un regime costituzionale di libertà ordinata
Poi si ricollegava al protagonismo cattolico negli anni Trenta nei movimenti costituzionali in Francia in Belgio e infine analogo il fascismo italiano a proposito del quale citava i nomi di Manzoni Rosmini Carlo Trulli poi Capponi Gioberti Luigi Tosti Tommaseo sino ad arrivare al Cesare Balbo della monarchia rappresentativa a proposito del quale scriveva cito i governi rappresentativi non sono un'invenzione nuova di nuove ideologie ma un prodotto della civiltà progredita uno svolgimento della natura umana conformata dal creatore ecco
Secondo De Gasperi i la tradizione del cattolicesimo sociale e quella dei democratici cristiani si collocavano in questa scia e questa è
Una forzatura da un punto di vista storico questo lo nota Craveri nella sua
Monografia ma sua preoccupazione era quella di qualificare in senso liberale il suo cattolicesimo democratico quale superamento del popolarismo e qui dico anche che appunto su questa idea democratica ritornano molto spesso le citazioni di Bryce di cui parlavo soccombe di ieri sera accenna
Appunto varesine citato spesso a libertà politica non era che la partecipazione di tutti i cittadini al governo della comunità e lo stesso concetto del duplice senso della Rivoluzione francese e poi i nomi
Dei quindi la Corder monta la Berto il Manzoni riferimento i al al al movimento neo guelfo ritornano in molti documenti pubblici successivi anche nel confronto
Interno della democrazia cristiana con le altre componenti compresa la sinistra
Dossettiani e questo secondo spopola
Con ferma l'accetta per i cattolici italiani una piena accettazione del Risorgimento nazionale bisogna dire che per De Gasperi questo rapporto con il liberalismo nasce
Diciamo a alla metà alla metà degli anni trenta un un una frequentazione a mio avviso ma pur
Beh ancora più eloquente un altro documento che è stato citato ieri discorso di Bruxelles del venti novembre mille centoquarantotto le basi morali della democrazia
Qui davvero non soltanto degli altri ribadisce la libertà politica come necessità di difesa contro gli eccessi del potere pubblico contro lo Stato centralizzato ore
Libertà politica ove il presupposto della della giustizia sociale
In più c'è una porta in causa è un discorso cui inizia con grande elogio della del dell'apporto del cattolicesimo belga alla al processo sì funzionale degli anni trenta degli anni trenta e l'Ottocento
Però qui porta poi in causa la differenza tra l'ottimismo rivoluzionario di matrice lusso Viana
E la constatazione che era la sua constatazione della debolezza naturale dell'uomo cioè della sua libido possidente di e libido dominanti cioè è un un pessimismo di fondo che nasce dalla considerazione della realtà che è un'idea tutta liberale cioè che induce a ricercare le opportune cautele costituzionali e quelle pratiche di governo capace di garantire la libertà politica come salvaguardia della democrazia
Un altro terreno di incontro con il liberalismo si realizza invece sui temi del rapporto tra libertà politica libertà economica e giustizia sociale quei è qui bisogna dire cioè qui diciamo avviene grazie alla ricezione delle tesi di di laddove che è un economista svizzero introdotto in Italia da Einaudi che nel mio centoquarantadue recensisce sulla Rivista di storia economica il suo quello che poi diventerà ciò Trotti italiano la crisi sociale del nostro tempo
Einaudi poi conosce personalmente Repka durante il suo esilio svizzero
Ecco le tesi diretto che diventano subito patrimonio del nuovo liberalismo economico io e viene messo a punto per il ricostituito PLI proprio da Einaudi dal mio centoquarantadue mila centoquarantatré
Ma sono tesi che circolano riscuotendo molto favore anche negli ambienti cattolici in quelli milanesi del movimento neo quel po'di Piero Malvestiti citato prima infatti torno un po'discorso di genio
E in questo senso e e e e e circola circola soprattutto immerso tra i laureati cattolici con particolare attenzione da parte di Sergio pallonetto
Sergio baronetto contribuisce con i suoi suggerimenti anzi la seconda parte del testamento politico di altri e di baronetto per quello che riguarda la la giustizia sociale
E si può anche e poi vecchia aggiunge anche a De Gasperi degasperiana sicuramente un lettore dirette perché i suoi libri in tedesco sono presenti nella sua biblioteca ecco nella recensione duecentoquarantadue Inaudi aveva messo in evidenza come eretiche
Diciamo critica ma non l'economia di mercato ma quello che via via veniva definito il capitalismo e il liberalismo storico cioè tutto il sistema che si è attuato Chavo Durand durante il diciannovesimo secolo sino agli anni quaranta
Del
Del novecento di qui la necessità delle di difendere l'economia di mercato cito questo Einaudi contro le informazioni derivanti dalla disuguaglianza dei punti di partenza e contro il prepotente
Degli interessi particolari trincerati in situazioni monopolistiche
Quindi la e ipotizza una terza via come via d'uscita tra capitalismo o liberalismo storico eh collettivismo quello che però è inaudito provava peculiare dire che era il considerare il problema economico semplicemente come un aspetto ed una conseguenza di un più ampio problema
Spirituale e morale e questo ovviamente dovette piacere a De Gasperi che apprezzava soprattutto il contenuto morale delle considerazioni
Delle sue considerazioni economiche forse a differenza di Einaudi apprezzava più diciamo il coté
Filosofico politico dirette piuttosto che quello economico e quindi certamente ma apprezzava l'insistere sulle radici cristiane del liberalismo e sicuramente apprezzava la teoria degli interventi conformi al mercato cioè dello Stato
Poteva anzi doveva intervenire a tutela della libertà di e mercato
Gli stessi accenti Einaudi ani si trovano nel testamento politico di De Gasperi in cui si cita espressamente reca quindi attraverso la trasmissione diciamo di parole addolcito questo il testamento politico la costituzione economica e non si crea dal però col ceco automatismo delle forze liberali gara come aveva sperato sperati liberalismo classico ma si forma sotto il vigile controllo dello Stato che deve intervenire e dice disciplinare le forze libere
E preservarle dagli uomini di preda e quindi uguale consonanza tra Einaudi e hanno è De Gasperi all'ombra diretto che diciamo si riscontra rispetto poi ad altri aspetti
Ma spetti come i rischi della proprietà Rizzo azione i favori per la difesa per la diffusione della piccola proprietà l'importanza dei corpi intermedi la necessità di uno Stato forte che era un altro dei grandi temi
Degasperiana è stato forte non significa divinizzazione dello stato totalitario reazionario ma
Uno Stato che far rispettare la Costituzione e tutte le leggi che sono in vigore
Ecco ore e quindi la storiografia recente messo in evidenza diciamo come il ricorso a queste teorie permetteva Degasperi un recupero della dottrina sociale della Chiesa
E da sempre diciamo era stata attenta alle basi etiche delle economie e alla e dell'economia e alle necessita di una moralizzazione del modello capitalistico industriale per inciso io voglio ricordare che
Le tesi dirette che circolò anche nella sinistra democristiana
Certo noi Dossetti
Ma Moro per esempio esprime una bella recensione
Nel mio centoquarantasette
Il libro era sobri caduta Giulio Einaudi per volere del padre nel mille novecentoquarantasei e Moro mettiamo in evidenza appunto questo sincero sforzo dell'autore di agganciare la civiltà liberale all'idea all'idea
Da cristiana
Quei però una considerazione mi permetto di avanzare perché diciamo il ricorso al rec e anche un po'diciamo strumentale sempre a questa visione concorrenziale nei confronti del del nuovo liberalismo organizzato cioè dimenticavo l'economista svizzero aveva denunciato la decadenza culturale politica delle vecchio liberali del liberalismo diciamo ottocentesca questa private Gasperi uno spazio di manovra politica
Dal quale lanciare poi portare a compimento con successo la sua sfilata per la guida dell'Italia moderati
Quindi ecco corrette oltre una serie di altri fattori però ecco e la convinzione di Rea astri e la libertà politica è legata alla libertà economica aspetto
Più volte ribadito la condivisione della terza via diretto e favorisce diciamo questo incontro fortunato con Einaudi nell'esperienza del quarto governo del maggio mille novecentoquarantasette quindi si è parlato molto di solidarietà cristiana di stima reciproca ma indubbiamente c'è anche una consonanza
Di vedute re da un punto di vista diciamo della politica economica e qui si deve citare una bellissima pagina del libro di Piero Craveri
Che attraverso l'esame dei rapporti interni alla democrazia cristiana riesce a fare emergere con originalità tutta la valenza politica della linea Einaudi
Che De Gasperi accetta toto corde riuscendo a vincere la resistenza della componente dossettiani a convinto che quella politica economica costituisse cito questo è tra veri una antidoto alle gli eventuali pretese integraliste del partito cattolico e quando poi il Partito liberale italiano
Di villa Brunone quarantanove rompe la solidarietà
Centrista fuoriesce dal Governo De Gasperi alla Camera nel dibattito parlamentare corso della crisi
Esplicita nuovamente non esistono contraddizioni di natura ideologica con i liberali
Era ridicolo polemizzare col liberalismo come si faceva cinquant'anni fa perché evidentemente l'alternativa semplice rude che allora esisteva
Del collettivismo da una parte del capitalismo dall'altra era stata era stato superato e qui tornata la citazione di rette della sua teoria degli interventi conforme al mercato e non è un caso che Luigi Einaudi Presidente della Repubblica nel mio centoquarantanove disapprovo totalmente la fuoriuscita del Partito Liberale dalla dalla dal Governo di unità democratica ecco ballo conclude diciamo il rapporto tra De Gasperi ed Einaudi ente è uno dei delle caratterizza uno dei pilastri possiamo dire sul quale si regge poi la formula centrista ecco segna un momento di massima vicinanza tra la proposta politica dello statista trentino trentino
E il liberalismo italiano mi piace concludere con le parole che in altri pronuncio il costituente in sede di ratifica del trattato di pace il mio centoquarantasette
Nei confronti del quale come è noto liberali fu si spaccano cioè alcuni vota procede al voto contro ecco il famoso discorso costo di Einaudi e la spada di Satana e della Spada di Dio cioè l'idea eterna della volontaria cooperazione per il bene comune appunto in cui Einaudi vedeva nell'accettazione del diktat e nell'avvio di una politica di cooperazione europea la strada da percorrere per risollevare le sorti del Paese che c'è un pazzo significativo tra gli applausi dell'assemblea in cui Einaudi auspicava
E cito il sorgere di mobilità bene a dimostrare ai popoli europei la via della salvezza cioè la speranza in una nuova classe politica capace di gettare le fondamenta di un'Europa unità ecco non è da da dubitare che tra questi uomini questa nuova classe politica Einaudi imprudenze e Alcide De
Già
Grazie per questa interessantissima
Relazione su un tema di grande interesse di grande importanza
Io credo appunto che
Quel giudizio sul De Gasperi vaticani Zatopek che critica Croce fosse eccessiva ecco e del resto la redazione che abbiamo sentito lo ha dimostrato ampiamente anche perché io credo che per capire il pensiero di De Gasperi occorre tenere conto anzitutto ovviamente che si tratta
Di un politico cioè quindi certe forzature sono anche comprensibili in base alle circostanze naturalmente e tuttavia è un un un politico che ha una grande capacità di pensiero storico cioè la sua forza nei confronti del che emerge appunto nella critica alla libero di di Croce e la proposizione a un filosofo qual era a croce di un rapporto tra cattolicesimo e Libertas visto invece in chiave storica
Per cui de Degasperi fa un'operazione in quegli anni
Che non è assolutamente nelle come dire contro ogni schema perché no recupera alla causa della libertà
Anche il cattolicesimo come dire più elettrico se così possiamo dire ma non non fa soltanto forzando
Le le cose
Io credo che sia un po'riduttivo questo discorso la forzatura lo fa sulla base di un pensiero storico cioè di una capacità di comprensione chiamiamo l'eterogenesi dei fini quello che ma per cui la Chiesa come corpo storico
E qualche cosa che lavora per la libertà questa è la grande convinzione di essi si citava Bryce eccetera cioè questa è la sua grande convenzione per quei poi anche i parchi
Che e qui c'è l'analisi secondo me un'interessantissima di che Degasperi fa dell'altro della parabola del cento tedesco perché anche nel momento in cui i papi Leone tredicesimo la come dire
Vede
Frayn hanno e ostacolano
L'azione di questo partito che un partito dicastero sottolinea tantissime volte
Che nasce costituzionale cioè non nasce confessionali cioè nasce dentro un'accettazione piena del sistema liberale che nasce come partito politico appunto da quel partito confessionale
Anche nel momento in cui leone tredicesimo blocca l'iniziativa per come dire ai suoi rapporti personali con Bismarck e via dicendo e in realtà invece favorisce il pluralismo ecco questa chiesa che favorisce il pluralismo è di fatto per De Gasperi i Grande Punto d'incontro poi con la tradizione liberale e più tardi democratica
E queste cose sono tanto più importanti perché lui le dice nel momento più buio perché siamo i primi anni Trenta siamo dopo il Concordato siamo nel momento in cui il cattolicesimo ha sposato l'idea che il fascismo come sistema autoritario illiberale faccia davvero gli interessi della chiesa e lui storicamente cerca di dimostrare e a mio avviso ci riesce
Che l'avvenire il vero interesse delle chiese un altro perché vedete assai Chiesa ebbe la libertà e questo ripeto anche nel momento in cui le massime autorità della Chiesa dicono esattamente il contrario diciamo quindi io credo che questo capacità di lettura storica sul lungo periodo
Vada tenuto presente al di là appunto e qui anche la differenza del rapporto con cucina di perché Croce
Alla fine un filosofo diciamo no mente Einaudi e e io e molto interessante un liberale ma un liberale di di vedute molto più ampie che che rompe con i suoi stessi che come dire compagni e così via diciamo quindi c'è effettivamente come dire anche qui se vogliamo la trama delle grandi questioni del Novecento che forse spiegano anche al di là diciamo della singola presa di posizione in questo o in quel momento
Io ringrazio ancora per questa bella relazione mi dicono che è il momento di una pausa e quindi la facciamo volentieri riprendiamo bravo
Novecentosei va
Va be'poi vedremo le le posizioni al tavolo ma io credo che sia opportuno riprendere i lavori e anche perché il putto la mattinata è molto interessante e molto molto nutrita
Ecco non trova più forte
Bene che allora abbiamo adesso la redazione di Lorenzo Castellani della LUMSA che quindi di casa
A alla prova del governo De Gasperi i tecnici e il governo dell'economia
Grazie prego e prende la parola grazie grazie mille grazie anche i complimenti tra Brera cappelluccio e non vedo per l'organizzazione di questo interessante convegno
Per l'invito dunque per affrontare questo tema io parlo di De Gasperi diciamo in maniera più indiretta ma sono possibili due collegamenti realtà con le relazioni precedenti
Perché lì quel che diceva
Eugenio Capozzi che ha parlato di tessitura di De Gasperi cioè la capacità di costruire una serie di reti di relazione quello che avviene anche con gli elementi più tecnici diciamo così dei suoi governi e invece per quanto riguarda il professor Nicolò si la relazione in particolare compare un netto di cui su cui mi mi soffermerò
Fondamentalmente per introdurre e per sviluppare il tema del rapporto tra tecnici e governo dell'economia mi soffermerò su tre figure fondamentali a cui ne fanno di contorno altri
Perché perché il tema è classico tema che si pone anche a cavallo del passaggio di regime in cui le continuità con il passato sono particolarmente rilevanti almeno a mio avviso è le tre figure
Intorno a cui si può articolare la discussione diciamo così che rappresentano questo passaggio e qui in cui poi inserire anche speranza degasperiana sono Alberto Beneduce Donato Menichella e Sergio Parlamento
Il sistema diciamo il cosiddetto governo perenti o amministrazione perenti non si può capire se non sia chiara l'architettura finanziaria industriale
Di rapporto tra Stato e mercato che originale
Diciamo nell'esperienza del Liri ma più diffusamente nell'esperienza degli enti Beneduce perché hanno come molti ovviamente sanno una ispirazione di tipo nicchiano quindi partono dall'esperienza e Lina nel mille novecentododici e poi si sviluppano nel corso degli anni Venti
E degli anni Trenta
E di fatto dentro questo numero limitato di enti perché parliamo di meno di una decina di clienti dal tre di otto a Licci può all'istituto di credito navale a limi e Allieri fondamentalmente naturalmente alla Banca d'Italia
Nasce una leva potremmo dire così di giovani tecnici dei giovani tecnocrati che attraversa il periodo fascista e poi si rende protagonista soprattutto della prima fase della stagione repubblicana tanto per circa tanto per citare alcuni nomi appunto di Beneduce per certi versi il il capostipite il suo direttore generale Donato Menichella naturalmente nella transizione allievi
C'è il ruolo anche della finanza cattolica quindi il ruolo di Saraceno che anche lui passa per liberi
Cioè ruolo riparo netto ci sono i primi passi di carriera di Guido Carli e di Enrico Cuccia
Genero di Alberto Beneduce c'è naturalmente la figura di Raffaele Mattioli
Queste operazioni diciamo così di di sviluppo di enti sono interessanti perché perché spetta a regime fascista marca una sorta di peculiarità i tecnici che fanno parte istituti Beneduce sono per lo più dei non fascisti o persone che hanno scelto una convivenza una collaborazione con il fascismo senza provenire dal partito fascista caso appunto di Beneduce in primis ma appunto di tutti i suoi per certi versi allievi e elemento di congiunzione non solo tra settore pubblico nel settore privato ma anche di rete trasversale tra potremmo dire laici e cattolici cioè tra l'ispirazione Nicotiana e d'ispirazione cattolica
Tutto questo in un contesto anche internazionale in cui si discuteva soprattutto negli anni venti e trenta
Di tecnocrazia di integrazione diciamo tra mano pubblica e settore privato anche all'interno ovviamente una crisi del liberalismo non solo in Italia dove questo assume la forma degli enti appunto che il Governo perenti dell'economia ma diffusamente nel resto del mondo basti pensare all'esperienza americana indegno dirla in politica si sia un del del francesi a alcuni degli senza che nelle conseguenze economiche della pace scrive fondamentalmente il futuro delle economia dovrà basarsi su venti
Nesta tali né di mercato ma autonomi in qualche modo dal potere politico e questa idea diciamo dell'autonomia manageriale è un'idea che si radica in maniera molto forte lo si vede iscritti Beneduce ma in particolare in quelli di Menichella e poi passa anche nella stagione degasperiana
E il sistema Beneduce appunto che si instaura che ha qualcosa in più diciamo di una semplice creazione di enti ma di una Rete appunto tecnocratica che ha una serie di caratteristiche ben precise la prima punta è questa fiducia nella tecnica nell'idea
Della scienza a servizio dell'economia e dello sviluppo industriale e quindi potremmo dire
Una forte attitudine all'industria lirismo che resta nella fase repubblicana molto forte soprattutto attraverso gli scritti in Parlamento su cui dopo mi mi soffermerò
L'idea in qualche modo di creare una tecnocrazia che siate Croazia nazionale cioè che abbia la capacità di esulare dai contesti locali di guidare l'economia della nazione
Ma allo stesso tempo mantenendo un rapporto forte con quello che potremo chiamare il vincolo estero cioè con tutta quella serie di relazioni necessarie in un certo qual modo all'Italia soprattutto dal punto di vista finanziario
Per arrestare
Dentro il treno diciamo così della ricerca di uno di uno sviluppo basti pensare in questo caso a tutte le relazioni internazionali
Che passano soprattutto con la finanza americana e con poi mondi dei della banca centrale la Banca regolamenti internazionali prima attraverso la figura di Beneduce nell'epoca repubblicana attraverso la figura di Menichella
E in questo elemento già così noi inseriamo appunto la tutta quella serie di tecnici e poi cara strizzano la stagione degasperiana quindi posto Beneduce pallonetto Saraceno Vanoni Agostino Rocca parete Formentini Guglielmo Reiss Romoli Mario Ferrari Aggradi Giuseppe Cenzato
Se siamo dentro ovviamente un filone di personalità che si spostano tra il pubblico e il privato ma e che si spostano anche linea tra la politica e la tecnica e naturalmente in questa transizione c'è poi il ruolo della Banca d'Italia quindi l'influsso di Luigi Einaudi soprattutto rispetto a Menichella cui poi parlerò e la creazione del servizio studi della Banca d'Italia come uno delle roccaforti diciamo e messa in sicurezza del sistema economico affidato a Giorgio Mortara che c'è un grande amico di Beneduce da cui poi per esempio
Crescerà la figura di di Paolo Bassi quindi da questo punto di vista queste idee transitano nella Repubblica soprattutto appunto negli ambienti cattolici
Ma come vedremo negli ambienti cattolici ci saranno diciamo delle evoluzioni del sistema Beneduce che viene mantenuto ma integrato da alcuni elementi in cui si diceva prima
Tanto per come dire dare così qualche pennellata Potì stelle Poli sin qui mi piace ricordare Craveri che pochi mesi prima la sua scomparsa ho avuto una chiacchierata molto interessanti su questo e ciò è sempre stato uomo attento alle istituzioni alle politiche no derivano da questo schema il Piano INA-Casa
Impianto stradale lo schema Vanoni ovviamente la Cassa per il Mezzogiorno la conservazione del Liri quindi tutta una serie di politiche che Stigliano direttamente dalla stagione diciamo così del della tecnocrazia ieri bene Luciano Menichella
è invece una figura interessante perché Menichella e una sorta di padre nobile di moderatore di coordinatore di tutta questa tecnocrazia che sopravvive al regime fascista che caratterizza l'età repubblicana ma soprattutto termini che nella a colui diciamo che alla influenza maggiore che risente maggiormente del pensiero il liberalismo einaudiano RAI non solo ultimamente sulla nota questione
Dell'inflazione del quarantasette ma diciamo a un'interpretazione delle governo dell'economia di tipo patrimoniale in cui gli elementi cardine sono l'accumulazione di capitale
L'ordine nei rapporti tra finanza e industria Menichella è colui che nel mille novecentoquarantaquattro attraverso rapporto Camarca sostanzialmente convince gli americani
Che le banche non devono però tornare ai privati citazione lo stesso medica del rapporto Camarca perché perché in una ottica di sfiducia verso il capitalismo italiano che era proprio per molti aspetti anche di Einaudi
C'è questa idea che in Italia non esistevano finanzieri moderni nel termine anglosassone quindi era meglio preservare le strutture pubbliche creare una tecnocrazia pubblica che integrasse l'industria e il management privato
Da qui anche altre esperienze in cui diciamo così c'è l'influsso di Menichella per esempio la nascita di Mediobanca che nasce da le tre banche di interesse nazionale
E che ha naturalmente Enrico Cuccia del suo promotore del suo architetto
Cuccia stesso prende le mosse da un'esperienza pregressa quella appunto di di Beneduce della Bastogi cioè dell'idea di un luogo dove regolare gli elementi del capitalismo italiano da questo punto di vista quindi mille rapporto anche tra Menichella e De Gasperi si vede una grande attenzione a una serie di fattori in generale l'elemento del risparmio di elemento e risparmi elemento fondamentale perché perché l'elemento che permette in qualche modo la rinascita economica
E che permette l'accumulazione in un Paese che considerato da sempre povero di capitali e sotto capitalizzato e che in questo contesto permesso allo Stato di esercitare una funzione finanziaria quindi il mantenimento degli enti Beneduce volti alla specializzazione in qualche modo del credito il secondo punto è il controllo dei consumi privati c'è un approccio questo di Menichella che potremmo considerare in qualche modo austero nel senso che le politiche pubbliche devono andare verso un sostegno allo sviluppo dell'industria verso il sostegno allo sviluppo delle infrastrutture ma non devono tradursi in qualche modo in sussidio Guelfa troppo generosi tali da innescare elementi soprattutto di tipo inflazionistico quindi da qui l'elemento diciamo così della lettura patrimoniale
E Menichella e forse in questo trova un alleato in De Gasperi colui che ancor più liberi voce che naturalmente operano con testo di di di ditta dittatoriale quindi può illimitatamente esercitare questo anche se cerca di farlo
Di indipendenza del management pubblico dalla politica questa diciamo la questione
Mediche Liliana molto nota in cui i vertici apicali anche del aziende statali devono avere una loro autonomia c'è la modernizzazione del capitalismo sostanzialmente viene seguendo tra le peculiari via italiani c'è grande influenza dello Stato almeno nei settori cosiddetti strategici o di industria pesante dell'epoca
Ma attraverso un autonomizzazione del manager dalla politica cosa che sarà possibile almeno in campo ieri fino alla creazione del ministero delle partecipazioni statali
Proprio appunto attraverso questa triangolazione tra Einaudi Menichella
E e De Gasperi Degasperi mostra bene di accettare questo schema nelle discussioni che riguardano la Cassa per il Mezzogiorno nel senso che Degasperi ha inizialmente favorevole a una creazione di un ente che ha delle caratteristiche più tecnocrati che il cosiddetto comitato dei ministri e la Cassa del Mezzogiorno che fortemente avversato da Menichella un emendamento Fanfani e lo stesso De Gasperi nella discussione sulla casa mezzogiorno dice ora non ce l'ho scritta ma insomma alla memoria una frase del tipo possiamo fare questa questo tipo di politica pubblica solamente nel caso in cui questa non sia rimessa alla pubblica amministrazione tradizionale cioè De Gasperi a diciamo così assimila questo principio potrà udire nicchiano Beneduci ano e Menichelli hanno di autonomia degli enti rispetta l'amministrazione pubblica e di fuga dal centro dello Stato che naturalmente un problema che abbiamo ancora oggi in termini storiografici ma che diciamo viene considerata l'unica possibilità in qualche modo di influire e altro elemento che su cui diciamo e Michele De Gasperi vanno abbastanza di pari passo l'idea di interpretare il proprio ruolo in una logica di autorevolezza e moral suasion o no basti pensare alle considerazioni finali di Menichella di questa epoca come elemento di raccordo anche con la politica governativa venendo invece la componente capo
Unica e alla tessitura di cui si diceva prima naturalmente ci sono una serie di figure importanti
Le più note ovviamente intorno a De Gasperi sono Giovanni Battista Montini
Poi Pasquale Saraceno Ezio Vanoni ma forse colui che a un rapporto più intellettuale anche con De Gasperi
Sergio pallonetto Sergio pallonetto di fatto
Alfa Moffa in modo che la rende diciamo così che la transizione verso la Repubblica panetto Moriero stanno nel quarantacinque comunque verso il dopoguerra no guardando al futuro dei cattolici sia quella in un certo qual modo di mantenere ciò che di buono si poteva mantenere dell'economia mista integrandola con una visione cattolica con una visione influenzato da da sicuramente dare che ma influenzata anche personalistiche
Cattolici c'è l'idea diciamo così della della persona all'interno di un sistema che è in grado di garantire giustizia sociale ma una giustizia sociale che deriva sia dalla redistribuzione sia dallo sviluppo industriale cioè questa leva dei tecnici all'elemento diciamo così degli di industriali Isma'che resta sempre molto forte ed è quasi una precondizione per determinare no una ridistribuzione dall'economia alla alla società
E quello che emerge quando si guarda all'opera di Paro netto e appunto a tutto i nomi che partecipano alla discussione consentì l'abbiamo sentito anche prima la casa di Parlamento può essere diciamo così riassunta in questo modo
Sistema di accumulazione controllo del sistema di accumulazione appunto attraverso gli enti pubblici l'affermazione di uno specifico interesse pubblico nel campo dell'economia reale questo poi trasposto ovviamente anche nella Costituzione la scelta industrialista il risparmio
La condizione prioritaria il vincolo estero cioè l'idea di incardinare il Paese prima attraverso Bretton Woods poi attraverso i rapporti con la Banca mondiale attraverso i rapporti Menichella coniugi in Black per esempio presidente la Banca mondiale
La disponibilità di adeguate cabine di regia di di natura primariamente tecnica il monitoraggio il depotenziamento della congiuntura questi sono un po'tutte le idee che emergono dal punto di vista anche tecnico
Dalla dall'analisi della visione di di Paro netto
Ma appunto Parlamento impone anche una sorta di potremo dire pedagogia di tipo cattolico cioè su come mantenere in equilibrio lo sviluppo economico del Paese e appunto evitare sperequazioni in particolare questo viene in un certo senso interpretato nell'ATO più liberale devo dire così
Come un bilanciamento virtuoso tra le grandi esperienza industriale e le piccole e medie imprese attraverso anche quello che abbiamo sentito prima elementi di sussidiarietà anche a livello industriale spinte che vengono soprattutto appunto da nord integrale invece alla visione la grande industria pubblica
E questo diciamo così viene invece traslato sul lato più Guelfa registico soprattutto nelle idee
Di Saraceno no in in una forma di redistribuzione
Degli utili industriali e della del dell'il sistema fiscale verso la costruzione di un Welch far diciamo così più robusto e più profonde verso investimenti sociali come venivano chiamati appunto all'epoca da i tecnici d'area cattolica che permettessero lo sviluppo del Paese
Per riassumere tutto questo cioè andando in elementi concreti di policy questo è un po'ha riassunto in rapida successione che questo gruppo di tecnocrati con l'avvallo di De Gasperi il contributo fondamentale il Parlamento e di Vanoni rinasce ottenere tra il quarantasette cinquantaquattro ovviamente svolgimento del Piano Marshall piani tecnico economici dell'industria affidati a Saraceno
Attraverso liriche coordinamento del Segretariato per la ricostruzione con gli enti pubblici attraverso Mario Ferrari Aggradi conferma degli ieri nuovo statuto dell'ente e il mantenimento della legge bancaria
Iniziò l'attività di Mediobanca e Centrobanca e poi Medio Credito Centrale retto da Guido Carli
Piano Fanfani Ina Casa intervento straordinario Cassa per il Mezzogiorno legge di riforma fondiaria agraria segni riforma ma non il sistema tributario
Diciamo coordinamenti Tadini coordinamento dell'economia attraverso di intervento straordinario con la figura di Pietro campi istituzioni ovviamente dell'ENI
Di Enrico Mattei e questo tutto inserito però dentro un contesto di tipo internazionale mille novecentoquarantaquattro Bretton Woods adesione al Fondo monetario internazionale partecipazione alla costruzione dello esce diciamo Q quaggiù era la gestione del Piano Marshall a livello europeo rapporto con gli Stati Uniti viaggi Degasperi al quarantasette a cui partecipa lo stesso Menichella
E per fare questo appunto c'è questa generazione che ha una intreccio tra gli uomini d'oro del lini posti dell'IRI possiamo dire quindi la la parte diciamo di tecnocrazia deve Luciana
In italiana e invece i cattolici dopo la morte di De Gasperi qui dopo cinquantaquattro sì cerca di proseguire quell'esperienza con altre iniziative con lo schema Vanoni comitato stradale la legge Romita con il Piano Fanfani per l'edilizia scolastica
L'Euratom inventato Francesco Giordani che era vicepresidente dell'IRI già ai tempi di Beneduce e poi naturalmente i trattati europei altre figure rilevanti che in un certo qual modo i cui piani Corona si intrecciano con quelli della DC degasperiana ovviamente Oscar Sinigaglia che diciamo ha avuto già questa idea di siderurgia ciclo integrale
Negli anni del fascismo poi impossibilitato a realizzare questo piano piano che ripropone nel novecentoquarantotto famoso discorso rifare l'Italia al congresso democrazia cristiana
Il nemmeno centoquarantotto viene approvato dal governo italiano
Questa idea appunto di siderurgia ciclo integrale e da qui anche naturalmente l'adesione alla cieca che permettono indossa italiana dell'acciaio una grande crescita una crescita sia in termini di produzione che non presentano improduttività che spinge diciamo il meccanismo degli
Illustra l'inflazione del Paese attraverso questa cooperazione tra tra pubblico e privato
Ovviamente l'altra grande figura è quella di di Vanoni Vanoni partecipano anche appunto a
Il primo il pensatoio che si genera intorno al codice di di Camaldoli a poi tutta una serie di altre iniziative la Fondazione la signore della Svimez i piani tecnico economici ancora una volta gestiti da lì ieri Lisco all'Istituto per lo studio e la congiuntura sono tutte organizzazioni finalizzata a risolvere diciamo così tutto un problema di sviluppo industriale congiunturale attraverso l'imposizione potremmo definire impostazione potremmo sempre definire di continuità con l'elemento bene Luciano
Baronetto aggiunge anche elementi più sociali quasi sempre un'idea del fisco che posso essere più redistributiva e la capacità o l'idea in qualche modo di ridurre il divario territoriale naturalmente nel rapporto tra il Settentrione e meridione
Italiano e anche qui c'è questa idea di possibile virtuosa collaborazione né tra sistema pubblico e sistema privato che forse rappresenta un po'un un unicum diciamo di una stagione italiana
Una cosa interessante che che invece emerge appunto nella discussione intorno al programmi della DC e programmi De Gasperi riguarda il rapporto tra Parlamento Saraceno perché per il saraceno ha un'impostazione in qualche modo cerca un elemento intermedio tra quello che lui considera due estremi cioè il liberalismo e socialismo
Parole tu invece diciamo così non ama molto questa impostazione compromissoria diciamo intermedia e cerca ricerca una sintesi più più alta questo anche con i contributi
Di Montini cioè come una formula originale dello Stato nel pensiero nel pensiero cattolico lo lo si diceva appunto appunto prima
La con questa idea non solo delle formazioni sociali e dei corpi intermedi ma anche questa idea degli investimenti sociali in cui la tutela la proprietà privata e quindi prima parola Capozzi
Sì interseca con una serie di provvedimenti sociali infrastrutturali che permettono una crescita regolata ordinata e di ridurre
Essenzialmente le le differenze quindi da questo punto di vista l'influenza come dire il pensiero di Saraceno sarà molto importante egli stesso
Prima della morte fornirà De Gasperi una sorta di metà Progetto una scaletta ragionata per un piano generale la ricostruzione post bellica Saraceno invece appunto con un'impostazione più mediana si occuperà dei piani di primo aiuto soprattutto richiesti dagli dagli americani
Dopo la guerra e quindi diciamo così da qui prenderà avvio a quella stagione di di di crescita economica e di convivenza tra pubblico e privato di cui si diceva prima pallonetto inoltre a diciamo così aveva avuto anche il merito di coinvolge all'interno di questa discussione non soltanto meno Algernon soltanto persone che venivano dall'industria dalla finanza ma anche ad esempio una folta schiera dei giuristi da Di Gregorio De Gregorio Asquini
Niccolò Capograssi per il Codice di Camaldoli e quindi una sorta di legame anche tra diritto ed economia
In cui i tecnici dell'Economia parlano con i giuristi e naturalmente c'è una sintesi poi di tipo politico
Per concludere diciamo quello che si può in definitiva credo sostenere che ci sia stato un potremo uso un termine da politologi a un lei ieri in gara diciamo così cioè una stratificazione in cui gli strati
Più risalenti quindi gli stradini piani Beneduci anni vengono un certo qual modo integrati rii pensate di sistematizzata all'interno di un contesto ovviamente democratico e in cui all'elemento dell'industria lirismo della tutela del risparmio della stabilità finanziaria si aggiungono elementi di tipo Uefa realistico di sviluppo infrastrutturale di anche pedagogia diciamo così comportamentale del risparmiatore né dell'investitore e soprattutto l'elemento della rilevanza sociale e dell'interesse pubblico nelle attività nelle attività di di impresa
E mi pare diciamo dal punto di vista storiografico le questioni aperte restino fondamentalmente in due un che riguarda diciamo più il passato ma riguarda più il futuro cioè passato è l'elemento della continuità e discontinuità nel rapporto tra il sistema del Duce e diciamo il sistema pallonetto De Gasperi di cui di cui si è parlato su cui forse ancora diciamo così si può lavorare ampliando le maglie forse della storia politica anche alle istituzioni economiche pubbliche più di quanto non si sia fatto e l'altra invece poi perché per molti aspetti questo sistema di tecnocrazia pubblico-privata a un certo punto entra ciò motivazione diciamo sono sono conosciute ma entra in in una sorta di decadimento già dagli anni sessanta e poi accelera sempre di più negli anni settanta ad eccezione forse di dire pochi pochi uffici della Banca d'Italia e quindi anche qui su come poi la costruzione di un di una tecnocrazia pubblico-privata importante viene a indebolirsi a perdere il suo il suo ruolo in cui mi fermerei grazie
Grazie per questa relazione che ci permette certamente di affrontare un aspetto importante
Della figura di De Gasperi per tornare appunto lui e cioè il rapporto con questa tecnocrazia pubblico-privata che la quale e questo rapporto ci dimostra ancora una volta l'originalità di De Gasperi perché questo rapporto
è un rapporto in cui noi non Degas anche diciamo in cui lega spessi mette in una posizione diciamo così di ascolto lui stesso lo dice no io sto imparando nota da anche l'incontro con pallonetto che pure era molto più giovane di lui insomma quindi rapporto anche molto interessante in quei in realtà non è possibile classificare un De Gasperi
Capp
Cattolico sociale in senso tradizionale perché questo evidentemente s'sono interlocutori di tutt'altro tipo e però non è neanche
Evidentemente il libero mercato in senso ideologico perché e qualcos'altro diciamo quindi questo ancora volta ripeto ci dà l'idea della originalità di De Gasperi
Per altro verso che cosa ha rappresentato De Gasperi per questi appunto tecnocratica parte poi giovani pare unito e Saracino che paiono anche cattolici comunque diverse fatture come è stato detto giustamente baronetto non è saracena viceversa e e beh Degasperi ha rappresentato la democrazia ha rappresentato l'antifascismo perché queste persone non è l'anno toh come dire
Organica fascismo questo è chiaro c'è pallonetto a un Renato potrebbe spiegarcelo meglio di me diciamo a un suo Susanna volta la categoria della fascismo cioè a un altro tipo di collocazione rispetto al regime e così via e tuttavia tuttavia insomma il io odio messaggio del quarantadue di Pio dodicesimo non di non usa la parola temo
Sia la userà due anni dopo il Codice di Camaldoli
Che nasce nel quarantatré ma poi ne pubblicato nel quarantacinque in pratica ugualmente non c'è questa scelta per la democrazia e qui io credo che è molto importante quello che De Gasperi ha rappresentato politicamente per questa generazione
Democrazia e direi anche più precisamente antifascismo ecco forse ottanta
Ancora oggi abbiamo parlato poco stamattina dell'antifascismo e legati questo è un'altra questione storiografica
Per scopo ma io sono d'accordo con lui la l'antifascismo ente Degasperi qualche cosa di molto importante soprattutto in rapporto al mondo cattolico che proprio su questo terreno
E ovviamente sappiamo la la fine particolare e via dicendo aveva come dire punto aveva rifiutato acque e invece Degasperi nel faglie lettera pallonetto sono molto significative in questo senso mi fa una discriminante
Fondamentale ma anche qui il discorso sarebbe lungo invece noi vogliamo ascoltare i prossimi relatori forse conviene fare un un camion ricambio
Si svolge
Prezzi
Bene grazie allora a lei
I relatori che adesso ascolteremo cominciamo subito da Nicola Lupo
Anche in questo caso università LUISS e quindi di casa il parlamentarismo la prova De Gasperi e la prima legislatura repubblicana
Grazie grazie presidente Tognoli e grazie agli organizzatori per aver amico in volto
è un invito che mi ha fatto un po'tornare indietro negli anni io
O tra fase in cui frequentavo abbastanza intensamente gli storici e gli studi storici
Grazie tra gli altri Gaetano Quagliariello e a Giovanni Orsina
Poi mi sono dedicato agli studi giuridici parlamentari istrici particolare
Cercando sempre di mantenere una un'attenzione all'evoluzione storica devo dire di recente
Ogni storni intensificando il il dialogo con gli storici e con con grande piacere quindi dire un un invito che mi ha fatto un po'tornare indietro negli anni ricerche ho condotto in particolare il punto sul periodo mille novecentoquarantacinque novecentocinquantatré in Parlamento
E però che appunto mi
Mi ha portato a fare qualche passo avanti spero e ovviamente in poco la clemenza insomma di così autorevole platea di storici rispetto alla cultura duttili sin qui un pontile tante allo sbaraglio somma su questo ma
Il tema
Più della del mio mia relazione sulla si incentra sul parlamentarismo nella prima legislatura repubblicana e su luoghi De Gasperi
Su questo
Secondo me di grande interesse perché la prima legislatura
Ha un'importanza cruciale non solo e non tanto perché ovviamente la legislatura in cui si approvano perlomeno si avvia l'esame di un una serie di leggi attuative della Costituzione ma è soprattutto quella in cui si formano
Quelle che ne giuristi chiamiamole prassi le convenzioni le consuetudini costituzionali che sagoma no il sistema costituzionale
Integrandone i disposti che come noto risposte la Carta fondamentale sono catena di forma di governo piuttosto generici necessariamente in particolare anche caso nella costituzione repubblicana per cui l'effettivo figurino e dei diversi organi costituzionali la dinamica stesse la forma dicono parlamentare
Che come è noto si può particolare secondo modalità diversissime e si è articolata anche la storia d'Italia repubblicane ma modo molto variegato si delinea appunto in questa fase
Ovviamente
Si possono valutare
Queste queste dinamiche in chiave di continuità con il regime statutario o piuttosto in chiave di innovazione di novità e in qualche caso ovviamente la novità è necessitata trattandosi di organi nuovi del presidente Repubblica per tutti ma poi corte costituzionale CSM Piemonte altre volte invece
Fatica di più a a fermarsi
E questo è il caso dei raid degli istituti che riguardano appunto i rapporti tra governo e parlamento che sono al centro e la nostra analisi in cui la spinta continuista evidentemente evidentemente molto forte
Questa spinta continuista è una spinta che emerge e risulta prevalente
Nettamente prevalente in sede di approvazione dei regolamenti parlamentari
Tanto alla Camera quanto al Senato si seguono vie diverse
Su cui vado piuttosto rapidamente ma è noto che su questo ci fu una c'è stato un dialogo piuttosto vivace tra trentadue
Che considero tra i miei maestri insomma in particolare Paolo Ungari
Si schierò chiaramente a difesa di questa continuità della scelta in particolare
Della Camera
I deputati di riadottare addirittura in maniera tacita
Senza dedicare neanche una parola nella prima seduta
Al fatto che si continuava tranquillamente a procedere applicando le regole
Fascista quello del d'inizio secolo con le aggiunte del mille novecentoventi me novecentoventidue tipo era stato lo stesso non a caso che aveva ispirato però per espressa previsione nella
Costituzione provvisoria lavori dell'Assemblea Costituente qui neanche non c'era nulla si procede tranquillamente in questa direzione
E e Ungheria
Esalta mette in luce i vantaggi evidenti nell'appoggiarsi a all'epoca statutaria pre fascista
E invece Andrea Manzella che ha criticato duramente questa questa tesi e questa questa opzione questa opzione continuista nel senso di dire che in questo modo si svalutare uno profondamente tutte le innovazioni
Che la carta costituzionale poche ma significative quanto al
Razionalizzazione rapporto fiduciario quanto a ruolo al governo nel procedimento legislativo che la carta costituzionale conteneva
E che quindi si andava addirittura da Cuba riprodurre un meccanismo che poneva favorito l'avvento del fascismo in qualche modo mediatica di Manzella e piuttosto severa rispetto
Di questo che spetta a questa opzione
E questo sicuramente un tornante significativo intorno a te significativo
Che appunto emerge andandosi a guardare i i lavori lavori della della prima il parlamentare ha prima legislatura repubblicana in particolare poi per quanto riguarda la
Profilo regolamentare
Che emerge come dire qualche elemento anche nella scelta per esempio di de del relatore relatore alla Camera Gaspare Ambrosini
Gaspare Ambrosini era stato il principale studioso delle modifiche
Apportata devo lamento parlamentare nemmeno centoventi ventidue
Di quella logica era come dire quella logica respirata e quindi è chiaro che si muove nel tentativo di valorizzare al massimo in coerenza con il sistema è tra proporzionale con i partiti dei gruppi delle commissioni permanenti e non è un caso che
Tra gli istituti nuovi introdotti in Costituzione quello che riceve
Più immediata attuazione
E quello delle commissioni che pure era formulato in termini faculty Zanchi
Dall'articolo settantuno la Costituzione e regolamento può prevedere il regolamento immediatamente prontamente viene modificato nel mille centoquarantanove per introdurre la possibilità di approvare direttamente in Commissione
I progetti legge tanto alla
Alla Camera nell'ottantanove al Senato invece il Senato si dà un regolamento nuovo
La cui dedica anche una decina di sedute insomma quindi un dibattito piuttosto piuttosto intenso però con poca originalità
Il modello di riferimento è il modello camerale
Dice lei segnalerei che l'istituto più interessante su cui c'è più dibattito non a caso
Insieme al senato e la questione del voto segreto anche queste emblematica nella nella configurazione di rapporti Governo Parlamento è anche questo
Segno di continuità discontinuità evidente qui la Cameraria adottando il precedente Regolamento aveva mantenuto l'istituto statutario della votazione finale obbligatorio dei progetti di legge
Che era stato discusso in costituente ma alla quale sulla quale non si era avuto costituzionalizzare questa scelta invece la Camera e adottando implicite quella quel Regolamento si schiaccia sulla produzione statutaria
Il Senato invece dibatte di questo dibattiti questo si divide
Con votazioni a scrutinio segreto piuttosto strette
E alla fine ne esce con una soluzione che non è esattamente quella statutaria nel senso che non c'è più viene non passa l'idea di votare obbligatoriamente a scrutinio segreto leggi nello scrutinio finale ma prevalse del passa comunque subito dopo un'ulteriore votazione la regola per cui quando viene formulata la proposta e scrutino segreto questa prevale sulle altre
Sapete che queste regole faranno compagnia al Parlamento repubblicano fino alla fine degli anni ottanta non a caso insomma quindi saranno quelle poi ribadite nei nuovi regolamenti nel settantuno
Perché mi sto soffermando su questo mi sono soffermato su questo esentati poi chiaramente esemplificativo perché la prima legislatura
Viene spesso tutti in sede storiografica è stata spesso letta come un'eccezione
Rispetto alle legislature successive
E lo è stato curiosamente questa lettura è stata proposta due cervi dire diametralmente opposte come dall'altra comunque molto diverse una dall'altra
Personalmente invece tendo auto sottolineare come la prima legislatura sia
Prodromica in qualche modo abbastanza consistente anzi proprio quelle classico le convenzioni con le consuetudini si stavano la prima per durare a lungo alcune fino ad oggi altre punto fino agli anni Ottanta almeno
L'ad una prima lettura e quella dovuta Alberto preghiere e poi ripresa letta Rutelli che fa leva appunto sul continuismo della forma di governo
Che addirittura di Chico non ricorda quella del periodo giolittiano e non ha nulla in comune testuale rispetto a quella designata la Carta repubblicana visto rifiuto e la maggioranza D'Arpino seguito al processo di attuazione costituzionale
Una seconda lettura invece
A mio avviso opposta rispetto a questa però entra anche questa volta sottolinea l'eccezionalità della prima legislatura
E questa sottolinea il particolare ruolo di protagonista giocato De Gasperi mentre la prima lettura De Gasperi esce come quello che a l'ostruzionismo di maggioranza non ha bloccato l'attuazione alla Costituzione
Nella seconda lettura invece esce come colui che ha tentato tentata fatto prevalere un parlamentarismo all'inglese
Nel quale la leadership degasperiana risulta assai simile a quella c'è tata sistema britannico e questa è Giuseppe Maranini
Leopoldo Elia e più recentemente addirittura si è parlato di modello Westminster e di dualità G. Barbieri di premierato ante-litteram
Non mi convince né l'una né l'altra dicevo perché la prima a un a
è volta soprattutto e non a caso fu formulata quando fu formulata quando si accelerò di nuovo il processo di attuazione alla Costituzione
Presidenza non pronti per intenderci
E quindi come dire vale soprattutto e a
Segnalare discontinuità rispetto a quella fase e non considera peraltro alcune significative novità che nella forma di governo prima legislatura pensarono per tutte il ruolo del presidente La Repubblica
Che già nella residenza Inaudi non si configurò come una presidenza meramente cerimoniale per intende
Quindi parlare di riproduzione la forma di governo e le poche aggeggio dichiara mi sembra molto forzato ma soprattutto la seconda tesi è molto interessante perché indubbiamente coglie il peso della indiscussa leadership i De Gasperi anzitutto all'interno al suo partito e poi anche la coalizione di maggioranza
E coglie secondo me a la la caratteristica di essere una
Un'aspirazione negli scritti dopo deviazione sono particolarmente significativi in questo scritto cinquantuno sul governo con un comitato direttivo della maggioranza che emblematico di questo cioè cercando di teorizzare un qualcosa che in realtà avvenne solo in parte
Avvenne solo in parte quello cioè appunto di svolto in cui dal Governo nel ruolo di comitato direttivo della maggioranza conformemente al modello inglese
Tuttavia trascura alcuni elementi che meraviglioso non sono affatto marginali uno
Il fatto di Castel non fu mai anche se l'Italia di cinque ristoranti che fu il leader indiscusso ma insomma le dinamiche con l'ergastolo ricostruito attraverso i vostri lavori mi paiono essere piuttosto vivace all'interno del partito specie nella seconda parte della legislatura e quindi
Non mi sembra questa separazione tra leadership e premiership che poi accompagno sostanzialmente tutta l'esperienza della DC al governo mi sembra avviarsi già allora in qualche modo e poi soprattutto lo diceva già Gaetano Quagliariello gli
E di il fatto che come ricordando Craveri in questo ma il fatto che non fosse possibile in quella forma di governo un'alternanza
E l'alternanza e ludico il sistema del modello Westminster
Se non abbiamo quella ben difficilmente quelle prassi quelle convenzioni possono instaurarsi all'interno
Della forma di governo e quindi a mio avviso questo rappresenta un elemento indefettibile
Della della di quel modello per cui le dinamiche parlamentari
Che si sono realizzate anche la prima legislatura sono assai diverse della contrapposizione frontale tra maggioranza e opposizione
Cito per tutti un dato che quello delle leggi approvate in commissione in sede deliberante legislativa
Che come sapete per costituzione hanno bisogno dell'AST di un larghissimo consenso almeno di un non dissenso da parte di un decimo dei componenti
Nella camera e del senatore tre quarti del totale delle leggi approvate prima legislatura sono attuali nettamente in Commissione e parlare di modello Westminster rispetto a questo attingere a questo modo di legiferare mi sembra decisamente forzato
E quindi anzi
Affermerei che nonostante la leadership degasperiana si delinea una distinzione tra maggioranza di governo e maggioranza legislativa che poi caratterizza larga parte della
Evoluzione del sistema parlamentare italiano qui in realtà si potrebbe fare una riflessione sulla lega ovviamente sulla legge truffa cosiddetta legge truffa e sulla se Lello scatta fosse scattata se il sistema sarebbe andato in
In direzione diversa ovviamente con tutti i limiti un ragionamento di questo genere
Su maglia
Probabilmente sarebbe stato tentativo era riversa storno su questo in conclusione ma quello che è interessante notare e che non so che la legge truffa no non scattò seppure per poco ma fu immediatamente abrogata
Qui c'è un cenno al nei libri Romanelli che dice la logica avrebbe voluto che la legge rimanesse in vigore fino a un certo punto insomma ecco una volta che il quel passaggio parlamentare così sofferto e divisivo
Qual era stato appunto il il percorso di approvazione legge truffa non produce il suo esito anzi abbastanza logico
Andare fare evolvere il sistema nella direzione diversa rispetto a quella che avrebbe portato l'approvazione truffa tragitto fate pure con l'incognita del Senato che indubbiamente era l'incognita molto grossa perché il sì del Senato sarebbe stato eletto comunque consiste mentre proporzionale ma
Quello è un punto a mio avviso significativo in sostanza se volete brava semplicemente per richiamare alcune regole prassi destinati a durare che insieme al volante perché mai provata prima legislatura appunto alcune già abbiamo accennato il voto segreto che
Sia pure con modalità diverse consente un negoziato molto vivace all'interno della della maggioranza non a caso si oppongono al voto palese
Diversamente dal dibattito in Costituente parecchie anime della DC insomma che sono ben consapevoli del della possibilità che perderebbero la loro possibilità di intervenire e
E quindi il fenomeno dei franchi tiratori la pole percorribilità il procedimento legislativo in Commissione in sé delle piante legislativa badate anche il il decreti legge sono pochissimi prima legislatura ma sono emendabili ed emendati
In parlamento
Quindi anche l'emendabilità dei decreti legge si afferma per la prima volta nella prima legislatura repubblicana
Il bicameralismo con indirizzi e maggioranze non coincidenti non ricordiamoci il peso la componente mettiamoci pesa componente non elettiva del Senato che in prima legislatura molto forte ma anche con regole e procedure vuole e prassi procedurale diverse
Le due giunte per il regolamento tentano un coordinamento per adottare regole conformi riesce molto in parte questa operazione pur avendo matrici simili per cui abbiamo per le prego elegge il computo gli astenuti che fino al due mila diciassette
Ha retto con più in base a criteri di radicalmente diversi tra Camera e Senato e si forma in questa fase
Molto significative qui meriterebbe un'attenzione specifica che non ho il tempo di di dedicare e la fermasse le prassi delle questioni di fiducia e persino le questioni fiducia sui maxiemendamenti
Particolare tipo con legge truffa Kfar il precedente qui c'è un caso molto interessante di dimissioni
Del presidente della Camera Gronchi
Che puliva limitarne le conseguenze procedurali in polemica con il suo vicepresidente Leone
Che era invece su posizioni molto più filo governative sul punto
Prevale Leone
Poi si Ronchi viene confermata alle dimissioni rigettate ma
Quindi la prassi
Qui se volete a favore del governo che poi ripresa più avanti ha consentito è oggi più di trent'principale strumento attraverso cui il governo compatta la sua maggioranza nasce allora e infine più gente in generale
Il pensate al tema dell'instabilità governativa
Sì
Abbiamo un unico Presidente del Consiglio ma abbiamo tre governi con diverse maggioranze in questa fase in questa legislatura abbiamo nonostante un uso intenso intenso del rimpasto del cosiddetto rimpasto anche questo fenomeno che si configura in questa legislatura abbiamo tre distinti esecutivi appunto con
Coalizioni diverse e formatisi sulla base di percorsi tutt'altro che agevole
In conclusione
Provando a riflettere un minimo sulla
Sulla figura dicasteri né in tutto con tutto questo a me sembra che ci sia un un errore di fondo con la superficialità di un approccio posteriori ovviamente
Nella classe politica di allora e in qualche misura nello stesso De Gasperi che e quello nella su che consiste nella sottovalutazione del rafforzamento istituzionale del governo
Conformemente all'approccio dominante l'Assemblea costituente si nutre fiducia pressoché esclusivamente sul dato politico partitico
Oltre che sulle doti di leadership ma non si mira a stabilizzare questo ruolo con meccanismi giuridico istituzionali
Tant'è che poi messi all'angolo si ricorre alla scorciatoia rappresentata la riforma del sistema elettorale
Ma quando lo si fa
E sì ci si scontra con i limiti della mancata costruzione di regole
Idonea rafforza la posizione del governo la sua maggioranza in Parlamento l'iter della legge truffa drammaticamente a conferma di questo e in questo una nota del libro di Craveri
Mi hanno molto colpito nel senso che ricorda come De Gasperi nel mille novecentoquarantanove avesse sollecitato Meuccio Ruini
Dubbio protagoniste lavori della Costituente e poi presidente del senato legge turno a caso probabilmente a predisporre una riforma dei regolamenti le due Camere
Iniziale evidentemente volte a rafforzare la posizione del governo come comitato direttivo e non come comitato esecutivo
Del Parlamento
E questo lo dice venuto bene creare ieri appunto dice prassi parlamentare si consoli davano improba menti antiquati mutuati all'epoca pre fascista
E rimanevano enti soggetti nuovi erano è determinante non i partiti
Che quindi il il tentativo direi a questo punto solo parzialmente riuscito
Più nella prima fase che nell'ultima fase la prima legislatura di fare il Governo il comitato direttivo del Parlamento anziché il suo comitato esecutivo
Fece leva pressoché esclusivamente sul fattore politico autorevolezza e presidente del consiglio della sua leadership più che sul fattore istituzionale e dunque come dire non è stato purtroppo duraturo vi ringrazio
Anche in questo caso abbiamo sentito una relazione molto interessante e né rassicuro subito il nostro relatore sull'interesse degli storici per la sua relazione visto abbiamo parlato tanto di continuità discontinuità che come dire il pane quotidiano
Della riflessione storica e quindi ci siamo ritrovati assolutamente a nostro agio e di e ovviamente anche molto di più perché personalmente ma naturalmente qui confesso la mia ignoranza su questi temi
Mente la continuità iniziale diciamo così e
Come dire mia è più facilmente comprensibile e interessante invece la tesi di una continuità tra la prima legislatura e le altre appunto anche dall'alto
Critiche criticamente l'ispettore alle ipotesi a lungo prevalenti sul sul eccezionalità punto della la prima legislatura
Implicitamente attualmente e abbiamo credo tutti apprezzato anche l'interesse di queste riflessioni nel contesto dell'attuale dibattito sul premierato e così via ma questo punto non fa parte della nostra riflessione di questa mattina e che invece adesso ascolteremo Emanuele Bernardi
Sita sapienza che si parlerà di De Gasperi la nazione e il Mezzogiorno sulla scorta dei suoi
Corposi stupirà conosciamo prego
Grazie grazie
Professor Giovagnoli grazie per l'invito veramente un piacere anche l'emozione tornare la Luiss
Dopo tanto tempo e quindi insomma vi ringrazio per questa occasione dei confesso oltre all'emozione di asse molto stimolato fin da ieri su tantissimi punti in qualche modo precipitano anche in questo tentativo di e riflessione
Che
Presento circa
Faccio tre brevi premesse
Innanzitutto partirei da un elemento strutturale
Tra Otto e Novecento l'Italia è un Paese duale
Strutturalmente duale
Questo ce lo spiegano gli storici economici anche recentemente nuovi dati
C'era il divario all'inizio quanto ovviamente non mi soffermerò su questi aspetti economici però questo ci interessa perché è la base
Di quello che potremmo anche chiamare come un possibile ipotetico dualismo politico che in qualche modo si si affaccia già
Il due giugno e quanta sei in particolare ma più in generale attraversa sia la Democrazia Cristiana che i governi De Gasperi
Osservo velocemente che
Oggi gli storici economici tendono quasi unanimemente a salvare il Periodo proprio che va
Dal Milano centocinquanta almeno centosettantatré alla crisi petrolifera
Perché le linee relativa al PIL
Ci parlano di una convergenza possibile fra il divario sembra ridurre ridursi
In questa fase storica e questo aspetto insomma
Di cui dobbiamo tenere conto
Secondo elemento
Vado un po'come dire dritto come è stato lui rilevato nel Trentino De Gasperi nona una visione diretta Chiara strutturale del Mezzogiorno comunica la Sturzo
Lo dico diciamo al principio ma questa visione matura nel tempo e e da qui anche il tentativo la mia relazione c'è vorrei provare a muovermi da quelli che sono gli aspetti culturali a quelli che sono gli elementi di contesto con cui De Gasperi si misura
Da presidente del Consiglio
Cercherò di essere più chiaro infine altra veloce premessa mi piacerebbe forse in sede di pubblicazione insieme come spero questa relazione sano lubrificante
Introdurre più che una di Atene nazione mezzogiorno nazione Stato e Mezzogiorno che mi sembra anche da un punto di vista storiografico rappresenti bene
Una sorta di sincretismo storia più utile no
A impostare meglio questa questa questo mio contributo
Allora
Cercano andare veloce in modo chiaro io avrei individuato quattro momenti diciamo all'interno del centrismo del centrismo comunque nella fase post bellica
All'interno dei quali il tema politico del Mezzogiorno nelle sue diverse sfaccettature si afferma l'attenzione Degasperi centocinquantasei quarantasette quarantotto con l'avvento nella guerra fredda il quarantanove cinquanta
Con punto la già ricordata Cassa del Mezzogiorno riforma agraria ricordo che cinquanta sardine lo sappiamo però redatto su dimentichiamo anche l'Anno Santo e vari si ricorrerà
E infine le elezioni amministrative cinquantuno cinquantadue che insomma si tengono in gran parte al sud
Allora
Ieri un uno degli stimoli e Marano arrivati ecco che avevo già diciamo impose sviluppato e che condivido con voi un brevissimo passi indietro alla alla proporzionale al passaggio del diciannove
Perché ci sono degli appunti intitolare di senilità siamo all'undici luglio il ventuno che ci permettono di
Così porci una questione
Beh in che modo De Gasperi riflette sulla forma del partito l'allargamento del suffragio il cambiamento del sistema elettorale
E il Mezzogiorno
E qui cito da questi appunti il mare più grave però ci vuole un altro è quello della senilità di fronte alle innovazioni portava necessariamente la proporzionale codesti uomini quindi fa riferimento a liberare ovviamente la classe dirigente liberale in maggioranza meridionali
Sono rimasti gli stessi di cinquant'anni fa niente la fama personale guadagno usurpata guadagnato usurpata consorteria scopo mafioso talvolta di difesa contro la mafia ma sempre consorteria tutto questo sostituisce costituisce nel Mezzogiorno
Ma in qualche lembo ancora il Settentrione la liti la linea programmatica e la disciplina dell'organizzazione sostituisce nel Mezzogiorno linee programmatiche la disciplina dell'organizzazione
Ora il programma è l'organizzazione costituiscono per l'uomo politico delle sbarre che gli salterebbe volentieri
Specie alla Camera e se finisco la libertà dell'ambizione riduco le possibilità di salire tagliano la via cercherà richieste dicevo di passaggi nessun deputato ci si adatta ai bond voglia quando non vi sia educato ormai danno interiore disciplina molto meno ciò può attendersi da deputati che non sono responsabili di fronte a un partito organizzato non vanno soggette al suo controllo la sinistra liberale la sinistra liberale soffre di vecchiaia o rinnovarsi o perire
Cioè questo
Come dire forti
Accento diciamo no questa questa lettura del della della proporzionale del del della forma partito che va cambiando
Che appunto investe il succede il suo giudizio sul sistema giudiziario in questo in qualche modo voi ritornano dopo
Allora
Confrontandomi con questa sono io purtroppo non non potrò fare riferimenti specifici però proprio appunto che rilievo anche Chabod ieri si citano
Effettivamente guardando
De Gasperi
Già da quarantaquattro ha avuto modo di accedere a queste carte del Nunzio apostolico proprio recentemente all'Archivio vaticano le ho viste diciamo già citate da Giovanni Sale in una contributo precedente però
L'ho potuto diciamo vedere anche di persona
Insomma
De Gasperi tasta un po'il polso a questi due voterei hanno reso imperfetto il fascismo qual è l'orientamento della Chiesa avere all'orientamento della monarchia in particolare rispetto a questa transizione che lui sa bene di
Rappresentare in un certa misura qual è la loro
L'influenza sul nel Mezzogiorno eccome in questo passaggio si legge bene questo tema dell'antifascismo e del rapporto con con il recente passato
Non ho da questi
Non possiamo soffermarci sul tema della Chiesa nel Mezzogiorno per richiamo alla vostra attenzione una un'intervista o una sorta di intervista che
Array Umberto
Igiene parlano anche con
Non Garri che viene pubblicata dal New York Times nel piano Piovan ben duecentoquarantaquattro quest'intervista si intitola Italia marchi Massimo bluff
De Castella vi farà riferimento nel cinquantatré quando la polemica con il partito monarchico sarà particolarmente virulenta al momento in cui il partito monarchico sostanzialmente si farà espressione della protesta
Degli scorporati che la riforma agraria
Quindi la monarchia
Diventa in quel momento come dire oggetto di una riflessione
Ieri si parlava giustamente di spazio politico secondo me Degasperi sta cercando uno spazio politico entro cui immaginare questa transizione concepire questa attenzione e concepire le riforme perché in questa in questa intervista e in un incontro con il Nunzio apostolico Umberto matto secondo dice
Mi ha detto scrivere
Francesco Bruno Gini Duca
Anch'io sono seria di socialista nel senso che in questo momento di di così grandi disastri di così numerosi bisogni necessario promuovere tutte le buone oneste riforme sociali ma occorre che la nazione si pronunci in tutta libertà
Umberto secondo
Quando nel cinquantatré De Gasperi farà riferimento a questa intervista dirà la monarchia non può protegge una sola classe se lo facesse si metterebbe contro gli interessi del popolo
Ma chi ha seguito evoluzione sociale e così quando Umberto e la già citata intervista disse
Che la monarchia al pari di tutte le istituzioni politiche le proposta elica si muoverà verso sinistra io non mi scandalizza è davvero in quanto compresi che sinistra voleva dire un movimento di progresso e di riforma
Quel richiamo l'assonanza con la famosa espressione discussa e discutibile un partito di centro la DC partito di centro che Simona sinistra mi pare
Interessante così ci deve invitare a riflettere io
Vado veloce ma
Ho fatto ma ricerche hanno ancora non non definitiva diciamo sul sulla banca dati dei discorsi e delle lettere
Questa espressione viene utilizzata più volte da De Gasperi nel quarantacinque il cinquantunenne cinquantatré
E quindi il partito partito interclassista gelano Aga Rossi ne aveva aveva riflettuto qualche anno fa partito non della borghesia ma anche della borghesia
Popolare nazionale e così via
Insomma un tema poi destinato anche forse anche nonni civici ne parlerà Enzo robusto Del Noce
Qualcosa aveva scritto ad ogni modo rimanendo a quarantasei De Gasperi attraversa il paese ne parla di nuovo annunzio è stato in Sardegna
E dice
Secondo il Nunzio parlando l'onorevole De Gasperi ha soddisfatto il suo viaggio siamo nel maggio del quarantasei mi diceva che la Sardegna essenzialmente meridionale e perciò anche monarchica
Parlando poi del continente gli devo quali erano le sue posizioni risposta la parte meridionale d'Italia fino a poco più a sud di Roma dal voto in favore la monarchia nella proporzione del settanta per cento sopra ovulazione di circa diciotto milioni
Invece nel resto d'Italia proporzione sale al settanta per cento per la Repubblica su circa ventidue milioni
Quindi questa avrà la maggioranza sicura
Il
Allora
Salto qualcosa questa bipartizione sappiamo diciamo così che si realizza nel voto del due giugno
La questione meridionale torna in costituente in forme meno esplicite di quanto generalmente
Si può cogliere si dica ma in realtà c'è in che forma a mio modo di vedere
La questione meridionale sta dentro la rifrazione il dibattito sul regionalismo in che senso
Alla innanzitutto ricordo che negli stessi giorni in cui si consuma la crisi del governo De Gasperi con l'esclusione dei partiti di sinistra
Questa documentato dalla dalle dei verbali di audizione del PC e anche in parte a quelli della DC
I due partiti si scambiano le posizione
Quindi
Il PC diventa regionalista scrive rotto gli atti dice le Regioni potranno essere
Sono e dove
La democrazia potrà svilupparsi tra noi insomma potremmo esercitare la nostra influenza e la democrazia cristiana da posizioni regionalista e diventa di fatto centralista
Ecco allora dentro questo noto anche mi pare un nodo storiografico
Io collocherei anche la questione meridionale
Ma così teneri verso spiegherò anche meglio costerebbe un altro elemento di tutt'altro genere che ha a che fare con la guerra fredda Sempre quarantasette
Il Mezzogiorno l'Italia come sappiamo mo'devo spiegare a voi riacquista velocemente l'uscita scusate che acquista velocemente legittimità importanza all'interno del Mediterraneo e in questa riacquisizione di importanza geopolitica acquistano importanza di nuovo le isole e il Mezzogiorno
Pesava picchiarlo con la NATO la guerra di Corea ma è la fine del quarantasette come sappiamo alcuni verbali assumere pubblicato il ventunesimo secolo
Che all'interno una democrazia cristiana si parla del Mezzogiorno come area di rifugio nel caso in cui vi sia un'azione militare di forza da parte del Partito comunista italiano insieme al Partito comunista in uno stadio nell'Italia settentrionale
Tra l'altro c'è una lettera anche nel nel nelle visto Leo De Gasperi del quello on line nella Fondazione trentina
Che dimostra come De Gasperi si interessasse insieme siamo intorno al cinquanta con Scelba della dislocazione di forze di sicurezza in Sardegna come elementi di garanzia di retrovia
Quindi
Molto semplicemente
Quest'area acquisisce una rilevanza non soltanto diciamo così economico sociale ma anche ai fini della sicurezza del Paese all'interno della guerra segreta
C'è il Piano Marshall contestualmente
Non vi leggo una lunga citazione nord e sud sono solidali dice
Il due luglio il quarantotto al Senato
Tutto quello che può essere fatto per la giustizia sociale sarà fatto i limiti necessari saranno quelli che sono insuperabili per gli uni e per gli altri parla di collegialità è contrario all'istituzione di un ministero per il Mezzogiorno e questa sarà una costante del suo pensiero
Non ce n'è bisogno sostiene sostanzialmente cioè porzioni al vicepresidente del Consiglio
Da qualunque parte venga l'impulso innovatore certo che nel momento della decisione collegiale interviene un attimo nel quale riconosciuto il limite dello sforzo comune e diventa comune anche la responsabilità della divisione
Allora le riforme non possono avere una dimensione regionalizzata se per regione vuol dire
Istituzione delle Regioni
Questo spiega molto bene anche in un incontro con condanna l'ambasciatore americano a Roma
Lo scrive Segni a Degasperi fin qui dice ad esempio quando si fa la riforma agraria regionalizzata dice segni viaggia evitare a mio avviso che si arrivi ad una riforma attivo vestito di Arlecchino
In cui Toscana ed Emilia rappresentano i quadri rossi che so io Puglia Sicilia e quadri di ieri anche il mio potrebbe tingersi di rosso
Scrivere scrive Segni
E per uno sciopero mi chiamano farà un report a Washington e in cui appunto dirà
Le regioni e il dettato costituzionale sulle regioni insomma va congelato perché altrimenti PC avrebbe potuto prendere
Forza rappresentanza all'interno delle aree rosse
E questo avrebbe potuto poi costituire un
Determinare un effetto esplosivo sull'unità del Paese insomma riassumendo
Vado a una prima conclusione
Se gli strumenti di politica economica di cui abbiamo sentito parlare anche prima sul rapporto con i tecnici la competenza
Allora in primo luogo c'è il timore che localismi forti nel Mezzogiorno
Si trasformino in clientelismo
Questa è molto critico già preoccupato in questo molto vicino Rinaldi tra l'altro viceversa teme che i localismi facciamo prevalere i poteri forti locali contro le riforme in chiave conservatrice
Ok viceversa come dicevamo per l'insufficienza delle ricette i corpi intermedi questo è già stato richiamato ieri sul pluralismo i corpi intermedi un altro aspetto molto importante
Invischiati coi poteri conservatori i governi locali possono favorire l'affermazione delle sinistre
Quindi le riforme vanno in qualche modo centralizzate
Del di cui lo Stato
So che sto semplificando troppo no
Sempre in modo un po'diretto le riforme però si devono fare
Che qui richiamo la vostra attenzione sempre su un altro documento
Di di un incontro pubblicato sul foro invece un segnale States l'incontro l'ambasciatore da una che mi sembra poco citato la storia becero trovo molto interessante
In cui De Gasperi prima preoccupato della sconfitta della democrazia cristiana un certo punto si dice preoccupato del fatto che la DC vincerà imbarcando
Assumendosi il consenso di una fitta di conservatori
Cioè di quelle forze che possono essere utili per come dire affermare dal grazie si chiama
Né alle elezioni ma contro le quali quelle riforme in qualche modo
Quasi inevitabilmente andranno a ricadere su andavano a toccare
Quindi dobbiamo anche la questione della composizione sociale della DC come Giancarlo si diceva per l'autosilo anche Maugeri
Sud della composizione sociale della DC
Allora perché arriva a mezzogiorno i tecnici non mi soffermo su questo gli interlocutori politici ovviamente Sturzo Comitato permanente del Mezzogiorno Scelba per la Sicilia sabato dal dice Vincenzo Rivera per l'Abruzzo
Gennaro Cassiani per la Calabria Emilio Colombo in particolare per la Basilicata e non solo
Tecnici uno non ripeto archelao i nomi avete giustamente richiamato aggiungerei Mario Rossi Doria altra cultura politica e Press fondamentale della riforma agraria in Calabria
Che dà anche l'idea di questo centrismo che capace di appunto dialogare con forse come dire appunto diverse da quelle da quelle propriamente cattoliche
La visita che fa in Calabria alla fine quarantanove
Quella che farà in Basilicata nel cinquanta
Insomma
Se posso permettermi così in osservazione lo dico veramente col massimo rispetto
Non ho capito perché i discorsi che fa in questa in questa occasione non sono stati pubblicati nella selezione
Dei discorsi Degasperi anche il Mulino Sossi Cerro
Perché invece furono dei passaggi importanti in questo in questo contesto comunque c'è un agguerrito movimento contadino sappiamo c'è una politica repressiva di questi movimenti che si intreccia alle all'obiettivo delle riforme Melissa Montescaglioso ricordare per ricordare i momenti diciamo più tragici e difficile però c'è un elemento che torna forte anzi due elementi e vado vado veloce alla conclusione che a cui però tengo
Che pongo soprattutto in termini di riflessione poi mi rendo conto che sarebbe importante lo farò in sede poi finale di risponde un po'quella sollecitazione anche Quagliariello ieri
E richiamava leggendo Craveri sul perché il riformismo degasperiana hanno non riesca a tradursi in una identità riformatrice vero e proprio cioè come nodo come nodo diciamo storiografico interessante
Ma appunto su questo richiamo re velocemente altri tre elementi
Allora il primo documenti più recenti ci fanno capire come De Gasperi tocchi quella le contraddizioni le strutture i limiti di quella struttura sociale che l'Italia ha ereditato dal periodo liberale da fascismo e qui la questione della lettura del Risorgimento si fa più complicata non è soltanto una questione come dire culturale
è una questione proprio di pratica i proprietari terrieri fanno pressione sul Vaticano per non essere toccati dagli espropri proletari terrieri
Fanno pressione sull'ambasciate perché hanno rapporti sono spesso americani inglesi di altre nazionalità fanno pressione sull'ambasciata e per ma non essere toccati da meccanismi degli espropri e della redistribuzione allora quando parlavamo prima del nella logica del mercato quarantanove cinquanta costituisce un problema interpretativo da questo punto di vista
C'è in questi documenti hanno obbligato decentemente forse una delle cose più interessanti all'incontro con Torlonia complici dei Torlonia del Fucino
Non so vorrei rubare troppo tempo però forse vale la pena Degasperi scrive assegni raccontando questo incontro tra l'altro ha sentito raccontare anche la Maria Romana De Gasperi in in persona quindi stato anche così una curiosa coincidenza De Gasperi scrive non ho mancato di osservare che la ridistribuzione delle terre
è diventata induttivo ineluttabile che proprietari dovrebbero a loro interessa soprattutto l'interesse nazionale contribuì alla riforma con larghezza di vedute
E colloquio però mi ha richiamato il problema del lavoro e dell'occupazione ci ha preoccupato altre volte
Non ci sarà pericolo e andare incontro a un periodo di completa stasi lavori agricoli che sarà difficilmente superabile con misure coattive e non saremo presi allora fra due fuochi cioè fra le citazioni disoccupati e l'inerzia dei proprietari
Questo mi sembrava
Per salto ma il passaggio come riassunto secondo aspetto la questione del tempo castano rosa storicamente importanti i tempi del centrismo
Quindi Gasperini spesso sembra ondeggiare più e ci sono certamente le fasi spesso crea delle commissioni secondo il conflitto con ingestibile ingovernabile crea delle commissioni per sì per depotenziare tentare di trovare una camera di compensazione di confronto fra gli interessi
Però l'idea di un intervento del Mezzogiorno della riforma agraria è netta c'è un passaggio una testimonianza di Vittorio Ronchi siamo nell'agosto del quarantotto che gli propone
Di riprendere anche con argomentazioni tecniche importanti l'idea l'intervento del Mezzogiorno e di sviluppo agricolo di lungo periodo
Allora gli risponde mi dice subito con un prezzo con franchezza scrive Ronchi il suo dissenso in quanto pur apprezzando il controllo tecnico delle mie idee
Non le ritiene non ritiene realizzabile proposte sul piano politico
Che invece reclama assai radicali provvedimenti diversa distribuzione della proprietà rompendo senza indugi grandi complessi monopolistici latifondisti ciclabile da altre imprese del Riera
Nel lungo quel cordiale conversare comprando subito che tutto è compromesso da impegni precedentemente presi tra i partiti e la resistenza e mi rendo anche conto come la politica lunga scadenza io proponevo
Non fosse realizzabile di fronte alle pressioni delle masse che richiedevano provvedimenti immediata attuazione
Due anni dopo
Quando ci sarà una proposta simile per una data Carmine De Martino firmata da centodiciassette i parlamentari scriva Sturzo un passaggio noto che richiamo per chi non lo conoscesse
Il progetto di Martino si fondava sulla premessa che esiste con lama classi dirigenti proprietari che abbiamo la capacità e la volontà di collaborare volenteroso mente
Non è vero imprenditori illuminati come De Martino sono poche eccezioni gli altri sono inerti per tradizione riottosi per egoismo se non li costeggi non riesce a nulla
è vero o grossi timori per l'attuazione della legge non solo perché i comunisti sono abili Ruggero Grieco e semplifica Dori ma perché non si sono deboli incerti talvolta qui interessati lo status quo ma non c'è da scegliere
Infine è per sospetto
La questione meridionale è un problema nazionale è una questione nazionale ma è anche un tema europeo e Atlantico allora
Credo che questo sia un fronte forse di ulteriore
Punto di di ricerca e di osservazioni in un certo senso potremmo dire che con De Gasperi dopo De Gasperi la questione europea sia quantizzazione bizzarre certi grazie se no andiamo a Lecce diciamolo Canfora sottolineava sì ho finito veramente
Sozzo otteniamo questo aspetto cioè l'alleanza atlantica non deve esaurirsi inaugura essenziale e difesa dei confini ma deve aprire un contenuto economico sociale nel Mezzogiorno
Si collocherà
All'interno quindi di più piani che ci aiutano forse a capire le difficoltà
Di questo di questo processo delle riforme messe in campo al centrismo lega speriamo perché forse potremmo rivalutare grazie
Scusate nella lunghezza nato
Mi dispiace perché se la cosa è molto interessante anzi grazie di pelle negli spot su un tema così complesso come detto tu andando dritto quindi cogliendo e proponendo ci degno di molto interessanti certo
Emerge un alto De Gasperi anche qui ma è sempre lo stesso naturalmente ma insomma Degasperi riformista e che che ci rimanda tra l'altro alla grande questione del centrismo un centrismo molto più dinamico forse di quello che spesso come lo rappresentiamo parlavamo prima comportò Pombeni
Centrismo dinamico un Degasperi formatore intorno all'asse dello stato dello Stato centralizzato come lo strumento per le riforme e quindi ecco una visione ecco delle delle riforme e tutto questo naturalmente a ruota intorno al Mezzogiorno in modo particolari grazie ancora ora la parola Giovanni Mario Ceci
Roma Tre
Degasperi dopo Degasperi quindi il De Gasperi di Aldo Moro di Giulio Andreotti e del gusto e dello
Dato ricordo andate ok
Grazie grazie presidente grazie mille davvero di cuore è socio con enorme piacere ringraziamenti fatti finora gli organizzatori a Brera Maria Elena e tutti gli altri organizzatori verrà rinvenuto qui oggi
La Costituzione diceva adesso che me emerso atto Degasperi con la mia relazione ne emergeranno tanti in realtà di De Gasperi
Al plurale realtà
Ettaro rispetta tutti voi faro decisamente un salto in avanti temporale
Parlando non di De Gasperi ma delle immagini e delle dei miti come vedremo la fine eleganza
Sessanta preparativi trent'anni sostanzialmente in avanti
Perché partiva dal settantasette nell'ottantasette
Che come è noto è stato un anno
Decisamente importante a tratti drammatico per il Paese
Ricco di passaggi chiave forte
Abbiamo capito poco corso tempo un crocevia fondamentale tra un'Italia che stava scomparendo un anno vitale che stava invece prendendo fu
Se tutto questo è noto meno noto invece forse il fatto che il settantasette fu anche inaspettatamente ma come vetro non cercò di votare tra poco non così sorprendentemente a tutti gli effetti un anno degasperiana
In realtà già nei mesi precedenti negli anni precedenti c'era stato un ritorno di attenzione per De Gasperi
Però interinali
Era quello che
Di un processo a De Gasperi nel settantasei quindi pochi mesi prima delle rispetto al mio arco cronologico gli appelli uscì un libro edizione ebbe di mille pagine in cui si raccoglievano più di duecento testimonianze su De Gasperi
Ma il clima era appunto Degasperi anni antica speriamo non a caso il termine sostanzialmente più acque M. delle testimonianze settantaquattro c'è quindi il ventennale della morte
E invece il settantasette fu un anno di svolta per molti aspetti
Nuovi problemi iniziarono emergere nuove linee nuove tendenza e Gino Sacchetti subito sostanzialmente nel gennaio settantasette
Uscì per la fortunata serie di Laterza adulta al tempo di famosa intervista di Laterza uscì una molto fortunata intervista su De Gasperi
Di Giulio
E come anticipo adesso sa la cui trattazione Gasperi a mio avviso è tra quelle più sorprendenti per
Poche settimane dopo quindi siamo a gennaio poche settimane dopo
Uscì un libro che ha sancito una vera e propria svolta storiografica e non solo come circolo di storia di dimostrare ovvero la proposta politica di De Gasperi di Pietro Scoppola che mi scuso con gli organizzatori in realtà anche per completare il discorso è il quarto attore nel titolo ovviamente nella mia relazione perché scopa tornerà varie volte come un attore di primissimo piano del dibattito anche perché tutti e tre gli altri Moro Andreotti
E Del Noce si confrontarono qualche volta polemicamente la quota molto polemicamente con le tesi proprio di Scotland Yard ostacoli
Nonché quindi Andreotti Scoppola sia Del Noce che Moro in quell'anno dedicarlo diverso interventi del non ritorno Degasperi dopo aver fatto ciò dopo averlo postume attenzione gli anni precedenti sono alla guida degli altri ma ci tornò come vedremo tra poco un'altra chiave rispetto al passato e Moro proprio nel settantasette ecco perché parto da qui
Dedicò uno dei suoi o interventi questa può essere un dato sorprendente come ci andrà dopo esplicitamente è interamente dedicati a Vegas
Allora prima di guardare i nostri quattro personaggi
Vale forse la pena interrogarsi sul perché nel settantasette allora c'è stato questo ritorno a De Gasperi enti chiave ci si è soffermati su quegli aspetti
A mio avviso le ragioni sono strettamente due primo è una ragione ovviamente di anniversari nel senso il quarantasette era il trentennale di quarantasette
E quindi chiaramente questa una valenza e però valenza tre ancora più simbolica questo secondo motivo perché il trentennale cadeva in un contesto in cui da un lato era ormai più che è esplosa la questo democristiano Nadal post divorzio fosse eterno dubbio settantaquattro ovviamente il tema da questa democristiana il tema della crisi la centrale non cristiana per riprenderemo la definizione degli Agostino Giovagnoli
Era ormai siamo all'ordine del giorno
Accompagnata però all'indomani del sessantacinque e soprattutto del settantasette ovviamente dall'esplosione della questione comunista
E quindi dalla questione non solo dell'ascesa del PC ma del problema di come corsi di fronte ai e allora se questo è il quadro non sorprende a che ci sia un ritorno a De Gasperi chiaro aggiornare su De Gasperi e non sorprende la novità detengono affrontare soprattutto perché non sto apprende che il tema principale per discussione nel settantasette fu sostanzialmente il tripartito la crisi del tripartito e qui vedremo tra poco dopo Scoppola e quindi il tema dell'apposizione di De Gasperi nei confronti del partito comunista
Fu ognuno un antico un
Sa e come lo fu e fino quanto lo fu erano sostanzialmente i temi nel discorso quindi il mio intervento si concentra sostanzialmente sulla richiesta di questi due intellettuali gli ovuli di cinque Spinesi andando però diciamo collocandoli dallo riflessione più
Generale
Avendo il doppio obiettivo di guardare le loro riflessioni ma chiaramente attraverso lo riflessioni gettare uno sguardo alle loro posizioni in generale nei confronti di questi temi
Nel tempo perdonare ministro estremamente schematico siete tutti sì ben conoscitori dei quattro personaggi curarlo l'avete visto ognuno di loro si potrebbe fare la relazione integrale quindi per mi permettete almeno di essere schema
E partire robot la Scoppola
Perché i suoi saggi e le sue relazioni sapete tutti benissimo che era in sala settantadue settantatré apparsi Degasperi grazie anche a nuove acquisizioni documentali e soprattutto di porre settantasette non solo ha sancito untori in poi storiografico decisivo come diciamo qui va ma
Ha contribuito segno dei tempi evidentemente cinquant'anni dopo i tempi sono cambiati ma contribuì notevolmente anche all'apertura del dibattito pubblico sulla figura di De Gasperi
Qual è il tema diciamo che soprattutto De Rigo di Scoppola
Emergeva appunto era l'insistenza sul premio quarantacinque quarantasette in particolare l'ultimo capitolo del rapporto poi De Gasperi c'è il tema della rottura del tripartito
Qual è il tema centrale possono Scoppola in quel capitolo
Che tanto catturò proprio quel carico attenzione pubblica il tema appunto De Gasperi
Ed epici
Qual era il punto di partenza che sarà centrale dello perché sarà un tema di scontro o con gli altri alcuni degli atti da cui si dibatte scopa vita quel capitolo dicendo sostanzialmente vado a memoria
Mi perdonerete anzi mi correggete esistono di fatto biblioteche ricche piene di citazioni sull'anticomunismo dire
Così come aggiuntiva Scoppola i suoi eredi nel partito e sporadici ricordano costantemente e faccia avendo fatto dell'anticomunismo e De Gasperi un topos centrale del patrimonio di modestia
Bene
Se questa è la ritiro Scoppola in quella stessa prima pagina del capitolo però aggiungeva che a questo punto però occorreva liberale sostanzialmente faccia parole mie De Gasperi dalla gabbia dell'anticomunismo
Da questa c'è linea interpretativa che vale anche qui a memoria
Giudicava tanto monotona quanto ripetitiva
Ovvero l'oggi l'obiettivo dello storico Scoppola era quello di storicizzare l'atteggiamento invece speri verso i comunisti
Il che significava nella lettura scopo Liliana enfatizzare lo diceva ciò che conta li evoluzione nella posizione Degasperi verso il PC piuttosto che appunto ipostatiche zanne la figura farne una gabbia
Anticomunista valida
Allora e perse e quindi qual era la conclusione di Scoppola no dalla quale poi partiranno tutte dibattito perché c'era stata la rottura del tripartito
Non per questioni di metafisica se non ricordo male ha però usato a scopo era esattamente in testa
Ma per politiche scelte politiche diceva Scoppola legate a ragioni contingenti accidentale di fatto in particolare il contesto internazionale ed espose nella guerra fredda
Qual è la conseguenza ovviamente del discorso di Scoppola nell'Italia del settantasette
Era che da un lato la liberazione di un mito di De Gasperi o di un immagine Degasperi anticomunista
Valido perse diciamo eternamente anticomunista
Essenzialmente anticomunisti
Dall'altra questa distinzione tra contingenze senza aver semplifica
Lasciamo avverto sostanzialmente due nudi
Problematici due questioni aperte
La prima una volta de essenziali insacca de Ivo stabilizzato l'anticomunismo i De Gasperi
E una volta dunque delle condizioni fossero pura l'azione è lo spirito di collaborazione PC col pc
Interrotta per necessità contingenti del maggior quarantasette poteva e doveva addirittura essere ripresa eccome in quale forma nell'Italia settantasette
E secondo nodo sì nel caso avrebbe dovuto prendere la staffetta di viale De Gasperi per realizzare questo passaggio
Naturalmente Scoppola da storico non si poneva
Queste domande nel però
Come giustamente ha ricordato Cosimo Giovagnoli
Sono pienamente d'accordo la Rose politica dicasteri era chiaramente un libro di storia e quindi non analizzava
Il passato diciamo
Alla luce del presente all'uso delle scelte del presente ma come giustamente ha allo stesso tempo ricorda Giovagnoli nella proposta voglio dicasteri c'era chiaramente anche l'obiettivo di studiare il passato
Per dare delle risposte interrogarsi perlomeno sul presente e qui presenti di Scoppola era un presente legato idealmente diciamo a Moro e forse più a Zaccagnini che a Moro per alcuni aspetti al diciamo ma chiedo guardo chiedo conferma come dire
E soprattutto io muore interpretato alla alla alla scherma
E e quindi sarò d'accordissimo con quanto scrive
Giovagnoli non soltanto questo ma non c'è dubbio che nell'analisi emerge chiaramente una di Scoppola emergeva la speranza è la parola che lo usava Giovagnoli Dini vedere in Moro
E alcuni libri tra cui Moro riprendesse questa famosa statuetta interruttori astemi
Ne è molto significativa dell'articolo pubblicato all'indomani la morte di Moro sulla discussione Scoppola definisse il Moro come De Gasperi gli uomini dell'Alleanza cioè gli uomini capaci di fare questa alleanza
Se quindi questa domanda il nastro di fatto inevase per per acque a specchio solo immaginata nel libro di Scoppola ma sarebbe una speculazione eccessiva
Siamo in confronto a quel punto a Roma del mondo cattolico politico rispetto
E i protagonisti furono se strettamente Del Noce amore Andreotti
E le tre risposte a quelle domande in realtà si muovono su un continuum abbastanza sorprendente
Perché il lungo questo continuo da un lato come vediamo tra brevissimo c'era Del Noce su un po'l'opposto che dichiarava assolutamente De Gasperi
è stato il più anticomunista che la storia dell'Italia repubblicana riconosciuto Moravia una posizione intermedia come vedremo in realtà a il più propenso alleggerirne l'Italia settantasette un Degasperi aperturista e anzi pronto compromesso storico era proprio Giulio Andreotti
E cercò di darne cercherò di darne una spiegazione anche piuttosto evidente come dire vediamo allora la prima risposta
Fra i Del Noce sostanzialmente sarò sinteticissimo subendo cioè come su Moro Andreotti potrebbe aprire un discorso e sui cross di Del Noce
E De Castris poteva avere un discorso veramente ampio
In termini generali si deve sottolineare che Degasperi rappresentava per del Noce una figura centrale sin dagli anni cinquanta è una bimba centrale Del Noce per due ragioni per ragioni prima di finire turistiche e per ragioni politico-culturali ci euristica perché per De Gioia io sono arrivato per lo meno a questa conclusione per del Noce Degasperi Isma'
Torneremo a nessun a carico di parlava di Degas asterismo
Era un per ritenere categorie dello chalet un soggetto della storia chiaramente filosofi naturalmente pari solo quand'anche riuscissimo della storia dell'Italia repubblicana
Gran sciismo inteso le sue varie declinazioni da da Togliatti a Rodano a Berlinguer
Ma
L'interesse di del Noce palesemente non era solo ovviamente euristico c'era anche un palese Interest
Politico culturale perché Degasperi ISMU rimarrà dagli anni cinquanta agli anni Ottanta fino credo alla sono otto e ottantanove
Un modello un modello di riferimento una sorta di Italtel loro sostanzialmente per Del Noce centodiciotto rapidamente il perché
Anche se del Noce non risparmiava tipicamente Del Noce Anna dure critiche duri limiti diciamo come dire anche all'operato Del Noce in quanto non troppo anticomunista questa senza diciamo allora vado per slogan su Del Noce esso io dello ciò sulla lettura sostanze mente unitaria degli astri dagli anni cinquanta agli anni Ottanta però a mio avviso se si analizza con attenzione la sua opera posi veniva alle tre fasi principali
La prima è la fase degli anni cinquanta come dire cinquanta milioni sessanta e il De Gasperi del luogo dell'incontro per usare lo slogan
N egli Del Noce studioso del De Gasperis mo'e fautore dell'asterismo attenzione come dicevo prima Del Noce non parla di centrismo al massimo usato un'acqua di partito mamma identifica filosoficamente data la sua lettura tra Spolli dica appunto
Nel De Gasperis nuovo un qualcosa che va oltre la politica un qualcosa che ha una funzione diceva organica e positiva sorriso rosso nazionale cos'era il De Gasperis ma quale Luís vorrà costantemente tornare il monello
Era sostanzialmente qui incrociava un qualcosa che diceva stamattina Gerardo Nicolosi era sostanzialmente l'incontro tra liberalismo cattolicissimo
Socialista
Mancava socialismo stamattina naturalmente
Era un incontro per del Noce straordinariamente positivo ed era stato però ecco il punto un incontro possibile da qui la Regione filosofico dello cioè a
Perché si realizzano però tre condizioni contesto diciamo tutte e tre insieme cioè il cattolicesimo si era spogliato del suo clericalismo senatore Robert cioè
Il liberalismo e qui è il nodo che ne ha già stamattina
De Gasperi all'imputato un liberalismo spogliato del suo laicismo lui parlava il suo dogmatismo laicista e qui rapporto con croce rapporto complesso secondo Del Noce ma non abbiamo tempo per affrontarlo
E socialismo si era spogliato del suo utopismo ed al suo marxisti solo mediante il superamento di tutte e tre queste visioni dei questi loro limiti questo incontrastato possibile
Seconda fase della riscoperta di De Gasperi infatti dando voce e visse gli anni settanta quota assolutamente diverso
E l'immagine dei di Del Noce è un'immagine differenti Gasperi
E il contesto della distensione nell'immagine Noceto all'India distinzione diversa da quella che non siamo tendenzialmente Sandra se internazionali ed immagini Degasperi sostanzialmente difensore della civiltà cristiana
Per De Gasperi per Del Noce
La distensione si era si stava di fatto risolvendo traducendo in un processo di morte del sacro di fronte a questa morte del Sacro frutto con diciamo di una convergenza dell'ateismo marxista sovietico dall'altro però del tentativo kennediano
Di diciamo riformismo altrettanto secolarizzato su Abruzzo il contesto era quello di la morte del sale
E allora
Se questo era vero i cattolici non devono cedere a quella cultura e la resa alla quale sta procedendo e qui l'obiettivo era scopre gli altri come vedremo tra benissimo
Ma dubbi vano ecco De Gasperi tornare alla guerra fredda non proprio idee chiaramente espresse dagli ultimi sei anni settanta
Devono tornare a quello che Del Noce difensiva un trittico fondamentale Pio dodicesimo
Alcide De Gasperi e poster da nel senso doveva tornare a quel moderno modello essenzialmente difensivista diceva denuncia non offensivo quindi l'idea di contenimento culturale appunto di difesa delle tradizione cristiana non occidentale tradizione cristiana
La parola ci renderà la parola della categoria di Luciana
Facilmente comprensibile ovviamente non c'era mente invece molto presente nuocere al settanta quella di tradizione
L'ultimo punto su Del Noce pompato più veloce sugli altri
è il Del Noce settantasette e Del Noce l'anti Scoppola per eccellenza come dire
Del Noce è stata sette presenta sostanzialmente il De Gasperi anticomunista è l'anticomunista De Gasperi
Devo cedola dubbi
De de De Gasperi aveva posto una chiusura comunismo netta ferma svolta il nome di una linea cattolico democratica liberale e la ricerca della rottura ragionino andavano individuati in principi metafisici andavo scusarmi
Di Francesco planano individuati in principi metafisici e in particolare in quella categoria di totalitarismo che era intrinseca di fatto sorriso nella comunismo
In questo Del Noce si scontrava esplicitamente decima lunghissima recensione al volume di Scoppola
Individuando mi dispiace dover correre su questo individuando sostanzialmente l'interpretazione scopo reale
L'applicazione
In ambito storiografico dell'organismo senza mezze parole cioè praticamente Del Noce riteneva che l'interrogativo che scoprono a posto non è un interrogativo Scoppola come Rodano alloro bene in mente un'idea che di fatto
L'idea di Degas sperimentazione scopo leale Damiana si stesse compiendo col compromesso storico e col progetto di Moro negli anni settanta
Perdonate mila la rapidità e quindi Moro in tutto ciò appariva come
Cui protagonista principale questa vicenda
Per Del Noce lo si è visto era Moro agli occhi di Rodano il vero continuatore il vero imperatori realizzatore della quindi all'Est degasperiana Rodano dirà che nel tondo e e Del Noce aggiungeva
Amore vicinissimo Degasperi non ha Bega Del Noce era è vicinissimo Scoppola politicamente quindi come dire l'idea di Del Noce era accomunare i due e allo stesso tempo grazie insomma concordo net punto con con Tognoli è oggettivamente De Gasperi scopre in quel momento
Voleva sperava che una sua immagine come dire disco di di De Gasperi sì inverarsi in mora in quel momento
Allora forse dire cosa pensava Moro del libro di De Gasperi e cosa pensavo Linate di disco riscopre cosa pensava pathos interessante
In termini generali
Grazie all'opera straordinaria edizione nazionale e possibile oggi sapere innanzitutto quante volte de Moro ha citato nella sua biografia politica
E anche in parte prepolitica
Alcide De Gasperi
Ma le opere quasi completa credo che il quadro non cambia tanto con gli ultimi volumi di Galliani cinquanta perché erano gli anni in cui i caschi ancora vivo quindi non credo che Moro pilastri tantissimo
A carico ebbene Moro viene ci De Gasperi citato da Moro per duecentoventicinque azioni dodici concorrenze
A De Gasperi numeri in Sicilia poco ma parliamo loculo di Sturzo
Sturzo sono centoventidue occorrenze di fatto De Gasperi eh
Più c'è di fatto il doppio come citazioni da parte di Moro rispetto appunto struzzi però però io lancio qui come ipotesi perché va vista con però voglio condividerlo con voi mi sembra che a questo dato quantitativo non corrispondono ad un qualitativo per la prima analisi fenomeno che ho fatto io stimo
Ho però mi sembra che la centralità di De Gasperi nella di flessioni Morosina sia meno rilevante rispetto al appunto alle citazioni perché per due motivi che semplifico uno in genere licitazione di Moro appaiono piuttosto retoriche nel senso fare un un richiamo retorico alla figura di De Gasperi
E Moro contrariamente ad Andreotti
è contrario palesemente mento tra citazioni all'idea dell'uomo solo De Gasperi sostanzialmente insomma sappiamo essere una già un'immagine molto forte a questo punto di vista morose si vedono le citazioni De Gasperi
Moro è invece convinto in questa zona centralità certo che c'è mai relativa di fatto inserisce quasi sempre De Gasperi in un più ampio patrimonio democristiana
In un grande Pantheon democristiano la fase di Riga di Moro è da De Gasperi in poi come dire quindi non è
Una come dire specificità non c'è una specificità una peculiarità tipica meno in questa primissima
Analisi diciamo su De Gasperi e confermato in secondo dato pochissime sono le riflessioni esplicita di Moro su De Gasperi mentre agli otto iberica libri comprensibilmente ovviamente a carico di collaboratori
Ma molte attività democristiani da dicono articoli libri cioè non c'era Moro diciamo molto meno
Dedica molti meno contributi esplicita figurativa bene Moro commenta sul popolo quattro agosto se non mi ricordo male del settantasette inizio costa ottantasette il libro di Scoppola
Sappiamo anche che realtà Moro scrive
Nelle carte scopre conservato un biglietto a quale scopo era particolarmente legato scrive un biglietto ringraziamento a a Moro
Dicendo in una cosa non da poco se posso farti un complimento
In tutto del resto rispondente alla verità vorrei dire che saremo in grado di aprire per questa mia esperienza politica un interprete del Cusio appunto l'obiettivo come tu appari in questura quindi è un endorsement febbraio il termine sintetico particolarmente
Serio e pesante
Come deve innanzitutto in evidenza Moro nel volume scoppiano una cosa non banale per un bimbo qui siamo nell'epoca non calcoliamo il dibattito storiografico apriamo un democristiano dell'epoca cosa enfatizzava Moro innanzitutto
Ma le palizzate ADISCO di del di De Gasperi in particolare
L'idea il tentativo di contribuire a un processo profondo di democratizzazione del mondo cattolico italiano era questo il cuore della Rizzoli primo
Attraverso diceva Moro un continuo dibattito con il proprio elettorato concorrenti di opinioni che non si erano dissolte dopo la scelta pregiudiziale per democrazia e quello diceva ieri
Paolo Pombeni Guido Formigoni c'è Moro raccoglieva in questo pienamente legale Degasperi c'è la consapevolezza che ancora negli anni Settanta nell'elettorato democristiano ci fossero così come De Gasperi ha incontrato delle sacche di resistenza come dire Moro parla aveva con l'insegna gli anni settanta viva questa importante area di destra nel Paese e quindi questo è il primo tema
E qui criticava regali PKK Scoppola e lo criticava
Diciamo garbatamente proprio perché Scoppola ad avviso di Moro aveva ripresentato sia pure ovviamente in sede storiografica di Marilungo solo De Gasperi invece Moro
Fa presente a De Gasperi che non era solo situato non era solo stato appunto De Gasperi a condurre il popolo cattolico verso la democrazia ma siamo stati ampi settori del mondo ampi i versi settore mondo cattolico
Però cosa ci dice Moro nella di del rapporto radici PC e qua hanno interessa tanto non solo per l'analisi Degasperi ma anche per quello che voleva fare Moro nel settantasette Dc Pci
C'è un'evoluzione Moro uno dei primissimi interventi Ignazio nato vorremmo segnalato peraltro di Moro su De Gasperi è una brevissima recensione che Moro fa al famoso intervento di Degas spiazzato Brancaccio e quarantaquattro e in quelle quattro righe Moro mette in evidenza
Un De Gasperi aperturista verso i comunisti in realtà dunque diciamo stiamo parlando di Arezzo su studi una parte cinque ed il primissimo intervento di Moro su De Gasperi è una sottolineatura di un Degasperi aperturista
Ovviamente queste passaggi sarebbero scomparsi in De Gasperi e Moro negli anni successivi e e in realtà il tassello chiave integrazione Moro Thea di De Gasperi io nel mio intervento non non li cito
Ripreso due interventi chiave la prima commemorazione di segretario di Moro del cinquantanove di De Gasperi avute cinquantanove e famosissimo discorso di Napoli sessantadue in entrambi i casi lo sarà per tutti gli anni sessanta cinquanta sessanta la chiave di lettura di di Nuoro
Su De Gasperi feci è chiarissima De Gasperi
Anticomunista un fermo anticomunista parlava di rigide ferma posizione antitotalitaria ed era anticomunista in quanto titolo Italia questa è una posizione chiarissima e Moro che viene ribadita costantemente morirà
Nel sessantadue la contrapposizione dici comunismo resta senza fondamento alcuno menti significato dei d'intensità
Sin da quando è intervenuta con De Gasperi la prima seria chiarificazione nell'Italia democratica del dopoguerra e questo è il dato fondamentale nella politica italiana
Palesemente e ovviamente e comprensibilmente nel modo settantasette
Le date circostanze Moro che propone la lettura De Gasperi e dei Nas del PC sensibilmente differenti
Cosa diceva Moro commentando Scoppola o cinque minuti ok
Dibattito allora ne prendo tre
Cosa diceva Moro
La rottura quarantasette è stato lo rottura inevitabile
Ma il lungo e ribadiva un dato di fatto pur se assolutamente democratico De Gasperi è stato sempre citazioni Moro fortemente anticomunisti
Ero ereditati Morri veniva ancora pali da questo è un punto fondamentale erano visitati riteneva ancora valida
Nel contesto stampate
Moro riteneva ancora valida i dati della citazione di Moro profonda diversità tra democrazia cristiana e Partito Comunista pur contando unione attenuazioni attivazioni che però morì conduceva sostanzialmente alla
Percezione dell'elettorato delle buste del PC non tanto e non solo a una oggettiva evoluzione parte uno
Cosa ci dice Moro Palio vado a braccio direttamente così più di una parola sullo schizzo Andreotti perché mi rendo conto non voglio sforare millibar
Qual era il suo dicastero la lezione De Gasperi era una lezione essenzialmente di imprudenze
Se si legge il commento di Moro al libro di Scoppola a mio avviso emerge una posizione di Moro siamo dell'abuso è stata sette pochi giorni prima era stato il
Firmati in Parlamento di fatto gli accordi programmatici la lezione di Scoppola è una lezione la lezione di De Gasperi per Moro mi copro tipici avanzo di prudenza e di realismo
Il quadro è mutato bisogna trovare una posizione in Parlamento per trovare persone appunto politica
Perché i numeri ce lo impongono ma a mio avviso io non ho individuato nemmeno in questo pezzo posizioni aperturiste il più aperturista di tutti fu invece Giulio Andreotti che disse mi prendo l'ultimo minuto su questo vi cito solo un pezzo
Fa tutto a parte Sondrio Titti lascio perdere gli atti
Dice Andreotti a settantasette a Gambino che lo intervistava per la terza De Gasperi nel quarantasette ed è un capovolgimento è stata curata e tradotta fino a quel momento sarebbe stato favorevole a continuare la collaborazione con le sinistre se appena avessi avuto l'impressione che le sinistre non faceva un doppio gioco e che in tal modo attraverso la stessa interprete di confusione teniamolo conduceva il Paese verso la catastrofe quindi si può anche dire che nella sua visione
Dato quello che era il suo giudizio natura composita Sladjana vi era qualcosa che si muoveva nella direzione di quello che oggi si chiama il compromesso sto
Quindi di fatto perché questo finisco su questo a mio avviso ragione tutta all'attacco politico Andreotti era nel gennaio settantasette come tutti ben sappiamo Presidente del Consiglio di un governo su che si basava sull'astensione PCB e quindi
Mirava pienamente a dare legittimità politica non solo all'operazione ma mirava dai gira politica assistesse solo come leader di quell'operazione facendo fuori Moro da questo punto di vista nell'operazione sono io il garante dell'operazione
Icbc non a caso nel settantaquattro pochi anni prima
Andreotti aveva insistito Soon Degasperi aperturista verso i liberali era quella la matrice arriverà sappiamo tutti che nel settantadue settantatré andrò a casa capo di autogoverno e secondo me perdonatemi kamikaze sono stato così
Diciamo un secco penso che diciamo la chiave sia qui interamente la più deboli scusate
Grazie risparmi miei commenti visto che tra l'altro sono stato abbondantemente citato e prego Renato di venire qui riprendere l'arrestato evolveranno se no no no ritorna rispondeva di scarsa
Da un po'di sole diciamo no non istituzionali non è quello sino
Locale un seguito il dibattito vota
Da allora intanto permettere di ringraziare anch'io per invito come ieri si sta dimostrando così importante interessante
Permettete anche di dire una parola di ricordo dice Piero Craveri
Sempre seguito la sua attività di ricerca con grandissimo interesse
Granda uso sempre grandissima stima del suo lavoro
L'ho letto molti in molti dei suoi lavori
Abbiamo cominciato però a lavorare insieme proprio in occasione dell'edizione nazionale delle opere di Aldo Moro io non amo apprezzato moltissimo quella voce
Per il Biografico che Carreri scrisse
Ed da lì parti un lavoro anche su Moro le volevo ricordare semplicemente perché oltre che un grande storico di di De Gasperi Craveri è stato anche un grande storico credo io la seconda grande figura della storia dell'Italia repubblicana
Come è stata come è stato allora se relazioni
Ora tardissima tantissimi assistenti
Dico subito che ho trovato le relazioni davvero importanti complesse e articolate e convincenti quindi tutto quello che dirò
E solo per animare una discussione che ritengo importante
Di mente ricorda qualche cosa nella scuserete
Richiederà un po'd'attenzione un po'di tempo da talora però spero che mi perdonerete allora oggi la sezione e dedicata a De Gasperi National virtù cioè al De Gasperi e la costruzione del paese e io vorrei cominciare
Osservazioni volevo fare partendo paradossalmente alla fine cioè non non dall'inizio
Cioè da quel mito a cui Nannicini ci accettava in apertura della sua della sua relazione
E io credo che anche questa sia una chiave fondamentale non ce lo dobbiamo dimenticare niente
Per leggere la storia di un Paese Racers una recente ricerca dice Marcello ravveduto ha guardato all'atto
Uno mastica è il multi della Repubblica nella toponomastica Caldirola il primo che Aldo Moro
Due mila centocinquantasei intitolazioni di strade e piazze i secondo e Alcide De Gasperi
Mille settecentosessantaquattro intitolazioni di strade e piazza
Seguito hanno notevole distanza da Pertini mille sessantuno e poi da Togliatti lontanissimo a seicento trenta
La gerarchia mi pare emblematica comprensibile
Moro e De Gasperi fanno ancora in qualche modo la storia del Paese nel senso che da un lato l'hanno costruita certamente con l'azione politica
Ma che in qualche modo ogni anno determinato una certa identità dopo la fine della loro esperienza politica in qualche modo la loro immagine il loro unito
Continua a costruirla questa storia e forse ci dovremmo occupare di più anche di questo principale a De Gasperi ventidue dedicato film documentari forse sarebbe interessante
Anche guardare a quest'immagine
Diffusa mediatica
Di queste figure storica
Cioè ci ci ha spiegato
Mi pare molto bene il retroterra politico di quel dibattito io però gli vorrei fare una domanda da questo punto di vista anche se so che non spesso che accennano anche so che una domanda non facile
Allora al di là del problema tattico politico del settantasette in quel dibattito c'è stato qualche elemento di un mito
Di De Gasperi in senso identitario fondativo
Per il Paese per la nazione oppure assolutamente no risposta può essere anche assolutamente no
E vediamo invece alle altre agli altri contributi questa mattina cioè il De Gasperi dell'azione politica
Comincia da capo sì
Conclusione pienamente indiscutibile che quindi De Gasperi ha avuto un ruolo decisivo a dar forma
A un Progetto di partito democristiano aggiornando prospettiva popolare ma mantenendo allora l'ispirazione laica
Io vorrei suggerire un allargamento adesso che credo che capire fino in fondo il ruolo che De Gasperi ha avuto in questo processo appunto Complesso federativo
Ci sia bisogno di aggiungere l'elemento della conflittualità
Nel senso che questo processo non fu un processo naturale di convergenza di tendenza Terme un mondo cattolico che non vedeva l'ora di immigrare in un partito comune ma fu esattamente tutto il contrario
Andreotti il nuovo rilevati fu l'eccezione no la regola la regola fu esattamente il contrario furono percorsi di arrivo la democrazia cristiana difficili e complicati animati da da da da tanti
Conflitti Scoppola nel suo libro insiste secondo me da questo punto di vista in maniera assolutamente fondamentale
Sulle eredità che il fascismo aveva lasciato acconto Cesariano e senza la quale di De Gasperi ed è la sua azione in quel momento poco si riesce HP
Solo qualche elemento tanto per darvi qualche suggestione
Il gruppo di par di casa paramento fondamentale De Gasperi ma detesto invitato che da sentire è stato ricordato il gruppo prescinde da De Gasperi non è un gruppo Peyer contribuire al lavoro politico di De Gasperi ebbe gastriche Valli a imparare i per il suo lavoro politico
In nel gruppo libro di Torrisi è emblematico da questo punto di vista ci sono degli scontri furibondi uno tra Gonella e il Parlamento su come rapportarsi all'antifascismo all'azione clandestina insomma e dimentichiamo della morale professionale cittadino scritta da promettono nel settembre novantatré e tutt'altro che innocente alla democrazia cristiana che baronetto aderirà i cristiano sociali e non alla democrazia cristiana politicamente
Lo stesso vale per il gruppo della Cattolica il gruppo di cassa padovani
Dove uno la pigra si dichiarerà sempre favorevole l'idea di un partito cattolico e
Lo dirà pubblicamente ma gli altri
Si muoveranno non solo in un'ottica assolutamente contraria a un unico partito cattolico ma l'idea di un pluralismo politico dei cattolici Marigliano a formulare un programma Progetto di loro partito
A formularle un programma del quale non abbiamo purtroppo ancora trovato il documento fondativo ma abbiamo disposizioni ciò che Fanfani ha ricordato di quel documento nei suoi diari svizzeri
Ed è un programma
Totalmente alternativo alle idee ricostruttive cioè a tutti i programmi che abbiamo sentito adesso e questi e saranno poi esponenti decine decisivi della DC Dossetti Lazzati Fanfani arriveranno al partito solo nel quarantaquattro e con grandissima
Fatica e lascio per il caso di Moro che nostro calcio complicatissimo di arrivo alla DC
Quindi più che una domanda diciamo temi un elemento aggiuntivo nel senso teniamone conto perché questo aiuta a capire ancora meglio il ruolo fondamentale di raccordo che De Gasperi ha giocato in una soluzione così difficile
Ovviamente non c'è stato solo De Gasperis è stato anche un processo di trasformazione che storica che poi ha portato alla convergenza sulla DC
Però in questo processo di diciamo di involuzione Degasperi avuto sicuramente un ruolo determinante
Liberalismo Nicolosi trovato molto convincente il discorso è anche molto interessante
Il il riferimento corretto che militare un caso veramente emblematico
Perché di nuovo come è stato chiaramente spiegato è un riferimento non univoco ma in qualche modo ambivalente vale per Einaudi
Ma tale per Paro netto e per Moro quindi
Suggerisce di pensare al liberalismo
Non necessariamente nei classici termini
Liberali
Di un nuovo liberalismo come è stato ricordato ottimamente
O addirittura di liberalismo e naturale cioè che in qualche modo questa categoria di liberalismo nel quarantaquattro quarantacinque si declina per perché i nostri personaggi in maniera plurale o almeno tante
Possibili
Letture rurali
Castellani
I tecnici dell'intervento dello Stato qui o una domanda che fare io a lui ma anche a Nicolosi perché le domande sono rivolte anche tutti nuovi
Sturzo e la polemica furiosa contro tecnocrazia che intervento dello Stato allora in che modo dobbiamo interpretare questo rapporto importante con pallonetto
Ricordiamo com'era unito poi muore nel dicembre del quarantacinque quindi in qualche modo e la sua eredità è quello che lasciano in pensione dicasteri più che una possibilità di incidenza diretta
Però come dobbiamo interpretare questo rapporto con il mondo dei tecnocrati Cione e contro ho accanto la scelta per Einaudi voglio dire
Un elemento di riequilibrio
Che riequilibra un lumino opzione liberale
Ho De Gasperi la pensa in un altro modo sarebbe interessante c'è un approfondire credo questo
La relazione di lupo sul rafforzamento istituzionale del governo anche qui mi ha suscitato una riflessione le sue conclusioni sul fatto della di lignite eventuale noti un De Gasperi non ha saputo vedere il rafforzamento del sistema necessita di un rafforzamento istituzionale del governo
Aggiungerei c'è tutto il tema della corsia protetta no De Gasperi è stato assolutamente contrario a ogni ipotesi di democrazia protetta in quel contesto
Anche qui mi veniva in mente un raffronto con Moro
Perché Ina periodo diverso in ambiti diversi ma anche Moro è stato sostanzialmente contrario a ogni ipotesi di riforma costituzionale come De Gasperi
Ha guardato ai partiti al Parlamento come io uniche stili di in cui i problemi le profezie di massa andavano necessariamente risolti
Allora
Questa come dire ostilità di due dei grandi protagonisti della politica democristiana del dopoguerra alle riforme istituzionali è un caso
O c'è dietro qualcosa che ha a che fare con l'identità e con le culture occorre cultura e politica
A Bernardi vorrei chiedere di allargare la sua se può la sua annotazione finale e di sintetizzare insomma come il lungo il valutare alla fine questo riformismo centrista di cui c'ha illustrato anche tutte le difficoltà nella sua relazione
Vorrei chiudere mi scuso ancora averla pazienza che dichiarato con due parole sulla questione del De Gasperi dell'interpretazione di De Gasperi De Gasperi moderato non moderato anticomunista non anticomunista
Una lunghissima discussione nella quale appunto ieri Gaetano Quagliariello chattato un ottimo spaccato seguendo però neri
Ai nomi che son stati fatti ieri sono ridotti io ne vorrei aggiungere però uno che non mi pare nessuno abbia fatto che quello di Gianni Baget Bozzo perché l'interpretazione di Biaggi di di di Bo Baget Bozzo che ha contato forse relativamente nel mondo Dinoi studiosi di storia accontato però tantissimo nel mondo della pubblicistica del giornalismo per creare un'immagine di De Gasperi e quindi mi sembrava importante ricordarla al torniamo dibattito interpretativo un dibattito fondamentale lo accennava oggi
D'Agostino Giovagnoni apertura di questa seduta
Io vorrei richiamare sull'aspetto forse banale
A me pare semplicemente di buon senso
Non per unirei mica femminile tentativo di mettere insieme le parti ma per cercare di collocare meglio in maniera più precisa tutto il discorso che si sta sviluppando cinque Stellone
De Gasperi moderato una moderato ma stiamo parlando di una collocazione assoluta o relativa cioè mi sono sempre cerco di spiegarmi io sono sempre stato impressionato dalla vecchissima osservazione degli anni settanta vecchio classico premieremo interruzione sarà contemporanea
Su come l'asse politico del secondo dopoguerra
Sì forse radicalmente spostato a sinistra
Le destre
Erano impresentabili dopo l'esperienza nazista e fascista
I conservatori e i liberali venivano
Cioè erano in difficoltà perché una diffusa percezione dell'opinione pubblica li accusava di avere in qualche modo UA Perton la strada o di non aver saputo resistere abbastanza alle dittature
E quindi se si spostò tutto a sinistra analoga conservazione l'ha fatto in un altro grande classico molto più recente tondeggiante può suonare anche lei
Prevalente mentalità progressista la socializzazione sono le cose che ci ha ricordato anche Bernardi con le sue citazioni pochi minuti fa allora cosa implica questo
Certo che De Gasperi rispetto ai radicali e giacobini ai social comunisti agli azionisti è un moderato
Ma si può definire un moderato in senso assoluto
Probabilmente con le teorie di oggi Degasperi sarebbe tutt'altro che moderate
Allo stesso tempo io credo che questo discorso sulla moderazione di De Gasperi in qualche modo rimanga anche valido in un'altra prospettiva e in un quadro io direi più ricco è diverso
Un'altra lettura che mi è sempre sembrata molto interessante di un altro grande studioso è quella di George Mosse
Del ruolo delle corsie cristiane nell'Europa del secondo dopoguerra secondo mosse la novità sta nel fatto che le marce che si avevano a occupare lo spazio politico lui dice che in precedenza avevano occupato i partiti liberarsi offrono al mondo
Una visione totale
Totti no no
Non totalizzante come quella totalitaria ma una visione della vita completa essendo basate sulla visione cristiana una visione tradizionale sicura una visione che però dopo l'esperienza tragica dei totalitarismi rivendica quell'ideale di libertà individuale
Che avevano fatto proprio i partiti
Di allora
I partiti liberali
Non rinascono sono molto deboli quelli che rinascono
Nell'Europa continentale
Le socialdemocrazie
Un po'rivendicano questa posizione ma
Non dappertutto e con molte difficoltà ci sono poi degli intellettuali isolati quindi lo spazio resta libero e aperto proprio per i partiti democratico cristiana
Allora attenzione
Mossa
Liberale che significa libero
Cioè significa certo liberale ma è una categoria di liberalismo naturalmente ampia che arriva alla democrazia come dire certamente escludendo me ogni lettura radicale
Quindi secondo me questo aiuta a collocare i sintomi De Gasperi io in questo contesto più generale senza ridurlo in una in una lettura unioni univoca diciamo
Bonini ieri ci ricordava che De Gasperi cd finiva sono un vecchio militante del cattolicesimo sociale e questo vale forse per sessant'anni della sua vita
Non solo Scoppola ma anche Craveri ha assistito nell'introduzione al suo libro sul fatto che De Gasperi poi è stato essenzialmente un democratico cristiano
Permettetemi di chiudere queste due parole con con una citazione proprio dal libro di Chiarelli che a me è sempre piaciuto moltissimo Craveri cita una lettera di De Gasperi a Mario Vinciguerra di almeno centocinquanta
In cui da Degasperi già parla settantenne parlano di un possibile ritiro però ancora avrà anni di attività
Dice che allora andava a frugare le sue vecchie carte
Perché cosa vuole fare
Cito vuole documentare disse naturalmente la speranza tenace dei tempi malvagi
Vuole provare come un cattolico ortodosso e credente attraverso l'illuminazione dell'esperienza altrui e quella propria
Sia divenuto politicamente umanista il ricettivo di ogni cosa buona e di ogni fede nella libertà e tolleranza civile
E la parte meno nota è tuttavia la più schietta la più vera mi dicono abile aggiunge De Gasperi in mano Grieco non è sempre un complimento preferirei ed estreme un uomo diffide
Disposto così no novantaquattro allora qualcuno o rapidamente dei relatori si è sentito chiamato in causa
Allora se io farei una proposta se siamo d'accordo che cioè il pranzo
La il rientro è previsto alle tre e mezzo mi pare alle tre
Insomma abbreviare il pranzo a farlo ora e prenderci invece tre quarti d'ora per discutere poi dopo con calma quindi potremmo fissare insomma il rientro alle tre alle alle due e mezza due un quarto anche alle due e un quarto in modo che abbiamo tre quarti d'ora di discussione senza incidere sulla sessione successiva
Va bene qui come proposto allora io pranzo poi alle due e un quarto celebriamo questa azienda
Presso
Sì siamo qualche bene allora abbiamo questa interessante continuazione del nostro dibattito vedo che Renato si è messo lì ma prima o poi tornerà dovrai tornare anche tu a a parlare
Vista vieni vieni
Va be'giustamente porta aspetti da quale bene allora a questo punto la parola ai relatori anzitutto magari anche ad altri se vogliono qualche intervento lo so no forse manca anche due
L'unica cosa attimo
Vediamo di nuovo ripartire scusa io ciò il problema le minacce che
Mi impongono
Ecco allora ricominciamo il primo intervento ore lo stesso della nell'ordine a mattinata quindi Eugenio proposte che si grazie alla sollecitazione pensammo prego io
L'unica cosa che devo dire che faccio mia assolutamente quello che il suggerimento del professor Moro che peraltro già con i suoi studi ha abbondantemente dato elementi in questo senso la conflittualità del processo attraverso il quale ed è di i diversi segmenti della cultura
Politica cattolica
Addivengono poi via a comporre quel mosaico di cui parlavamo e assolutamente le cose io faccio mica logo lo prendo come un presupposto diciamo di fatto del di di di questo lavorio che naturalmente come lui giustamente ha detto non solo esalta l'opera strategica
La visione politica Diega spendi
Al quale dobbiamo chiaramente dai il il ruolo storico che che gli spetta ma ci fa capire anche quanto impellenti fossero una serie di circostanze esterne che all'inizio degli anni Quaranta in qualche modo mettono questi diversi segmenti sia pur molto conflittuali tra loro
Nella necessità e nella di inequivocabile necessità di trovare un punto i di dialogo se non d'incontro ecco questo sicuramente è un tessuto che deve essere sottolineato in ogni in ogni ricostruzione storica di questo di questo difficile processo perché non non è teleologico comunque pessimo sappiamo tutti però ogni tanto magari tendiamo a a dimenticarci che le l'esito che è stato e a uno dei tanti esiti che avrebbero potuto essere che sarebbero così gli esseri diversi grazie
Grazie
Prego
Allora
Allora Gerardo Nicolosi lo dico a beneficio di casa neonazi anch'io ringrazio il professor Moro per
Le sollecitazioni suggerimenti nichilisti per integrare diciamo il l'intervento se diventerà un contributo in sede di pubblicazione
Del degli degli atti ecco
Dunque su parole ecco credo che
Lorenzo Castellani posso dire più di me però volevo fare una precisazione sulla partecipazione dei tecnici al quarto governo o De Gasperi quindi sulla previsione di Napoli come mi sembra di aver capito che si che professore dunque e qui c'è una versione accreditata diciamo dalla storiografia
Secondo la quale Inaudi entra appunto in quota tecnici ora da alcuni interventi recenti anche grazie ad alcune fonti recenti si visto che ci fu una mobilitazione in grande stile del PLI
A a a a a sollecitare degli altri ed prima Einaudi era molto recalcitrante non voleva entrare
è fu Croce e impersonale Aspen una telefonata furiosi stima Milano devi entrare perché diciamo non possiamo non esserci nel primo governo senza il sociale comunisti quindi è una scelta
Chiaramente che crociere presidente onorario
Presidente onorario quindi chiaramente una una scelta di tipo polizza auto non dimentichiamo che Einaudi al terzo congresso del PLI cioè il primo dopoguerra centoquarantasei aveva partecipato al congresso con un intervento politico cioè non parlo di moneta
Parole fece un intervento congressuale di tipo politico e quindi diciamo era il quota PLI però degnamente
Vi è anche De Gasperi poche media è fa passare la cosa come il ricorso grande tecnico
Una figura di garanzia anche sul piano internazionale soprattutto eccetera eccetera tre considerazioni che conosciamo
Pertanto voleva chiedere qualcosa
No solo su questo punto però aggiunge Olanda chiedo scusa ma perché tardiva
No chiedo una ulteriore precisazione perché
Per capisco il punto di vista di Croce
Però la complessa genesi di quella crisi
Spingono De Gasperi davvero io credo a volere
Più il tecnico che il politico in questo caso a garanzia diciamo no del anche perché la la crisi a due falsi
Nella prima fase di questa crisi
Speditamente Degasperi chiede Inaudi di entrare nel nel governo ma prima ancora che sia decisa la fine della collaborazione ripartite
Perché questa decisione che poi è stata enfatizzata all'espulsione mi associo al comunisti eccetera arriva piuttosto dopo nel nel corso del mese di maggio mente Degasperi
Apre la crisi in aprile addirittura perché in cioè la sollecitazione del cosiddetto quarto partito degli speculatori e dei pavidi come definisce per cui senta il bisogno di rafforzare l'immagine del sull'esecutivo con una figura che garantisca il quarto partito
E anche gli imprenditori poi ovviamente c'è questo colloquio con Valletta appena tornato dagli Stati Uniti alla fine di aprile eccetera quindi io concordato mettiamo questa risposta che mi sembra molto illuminante volevo sottolineare l'altro punto di vista cioè quello di De Gasperi nei confronti del denaro o
Però scusa credo che devi
Petruccioli rinuncio al microfono
E a volte lo
No io credo che l'altro motivo di di di vicinanza tra i due era che entrambi avevano la stessa concezione del rapporto tra nazione è stato perché le due cose non coincidessero e che era possibile
Per una nazione insomma rapportarsi anche a una realtà sovrannazionale questo Einaudi l'aveva espresso già dagli ultimi anni dell'Ottocento
E e poi appunto l'aveva ripreso ancora per la Società delle Nazioni e l'aveva ripreso nel dopoguerra questo portava secondo me a un altro elemento di vicinanza tra i due che era all'importanza
Del vincolo esterno cioè entrambi si rendevano assolutamente conto della debolezza dell'Italia e della debolezza del tessuto economico italiano
E che un rapporto con le istituzioni sovrannazionali
In quel momento per forza di cose economiche ed erano le istituzioni di Bretton Woods che poi in auto incerto con forza avrebbero rafforzato il il Paese e questa è una cosa che ne libera nello nello scenario liberale
Einaudi aveva molto più chiara di tutti di tutti gli altri ed era oggettivamente un motivo di vicinanza con con De Gasperi concordo questo spiega anche appunto questo scarto piena odiosa differenza rispetto a alla classe politica liberale del tempo che invece sul trattato di pace si divise
A parte diciamo tra l'altro molto sorprendente apposizione di alcuni giovani che parti i vecchi diciamo tra virgolette una croce e Orlando legarle evidentemente a un altro tipo di però per esempio alcuni o se trovato Dondup tra le carte Pannunzio ecco Pannunzio in giunta voto contro cioè era contrario al al al diktat da e quindi e composizioni evidentemente un po'differenti da appunto Inaudi che invece della diciamo in tutt'altra concezione e sicuramente sul piano dell'europeismo si realizza una consonanza assoluto
Se se posso aggiungere conferma di questo nella stessa dalla dinamica della crisi del quarantasette Nitti e Orlando giocò un ruolo alternativo di casa
E mente Inaudi di fatto un suo alleato accuse
Grazie
Grazie per la domanda su allora Castellani tesoriere Castel Sant'
Va bene giudizio che registra un grazie per la domanda suo Einaudi De Gasperi dunque realtà molto d'accordo con quelle dice ora Gaetano nel senso che de Gasperi secondo me inaudita almeno diciamo così nella nella fase iniziale sono più alleati che concorrenti questo per un pragmatismo di fondo di entrambi cioè Einaudi per molti aspetti dismette il piano e liberista intransigente o meglio lo spacchettamento induce alcune cose a elementi internazionali c'è l'apertura come accetta nazionale la bilancia dei pagamenti e il contrasto all'inflazione
Lo è fondamentalmente tramite Menichella
E ovviamente tramite la sua azione prima e poi tramite mica la si assicura questi elementi ma non mira come alcune frange di Confindustria alcune frange per deliberare dallo smantellamento per esempio dell'intervento pubblico
Perché sa che questo avrebbe aperto un problema politico rilevante perché fondamentalmente Einaudi Menichella sono d'accordo con o grosso modo d'accordo con la tesi originare anche di Nitti per cui alcuni settori centrali per lo sviluppo e l'industria pesante erano sottocapitalizzate i e quindi l'unica forza che si poteva avere era quella del Liri
Qui però si dimentica sempre secondo me che cos'era ieri di quegli anni perché noi siamo abituati a pensare ieri quegli anni come per tratti in inganno dal nome che punti su valori cosa industrali e realtà era una holding finanziarie all'epoca
Non era il controllo sulle aziende aveva rilevato tre banche che si erano dimostrate incapaci nella gestione dei privati di aprire di dare credito alle industrie attraverso la famosa crisi delle banche miste e quindi ciò agiva come ogni finanziaria non agiva come holding industriale come poi sarà dopo dal mille novecentocinquantasei in poi quindi diciamo da questo punto di vista se non me più è un esercizio di realismo
Di Einaudi De Gasperi e in cui si inserisce anche la faccenda pallonetto perché come se tutte queste cose fossero spacchettato e se ne va letta in una breve spacchettamento ciò Libre Mariuccia Salvati è stato industria che spiega abbastanza bene tutta la questione
E in cui appunto un pezzo si richiama la terra liberista classica un pezzo si richiama al cattolicesimo sociale
Un pezzo si richiama punta elementi di mediazione di pragmatismo di intersezione diciamo tra una piccola media impresa già all'epoca abbastanza brillante
Gruppi industriali che necessitano di un capitale Italia dallo Stato
Prego Nicolosi
Non lo Sco il chiedo scusa tedesco Lupo chiedo scusa
Grazie grazie delle
Reazioni e in particolare a domande flusso Moro su
Che ricordo brevemente
Se l'ostilità di sia di De Gasperi sia di di Aldo Moro alle riforme istituzionali sia un caso se sia figlia della di una cultura politica comune e rispondo a due livelli rispondo al primo livello nel senso che la mia sotto i trent'sottolineatura del limite era riferita
Essenzialmente alle regole parlamentari
Per dire citato posseduto palese non ho citato l'idea di limitare i tempi
Nella se saggio degli costruita obiettivo dice in modo chiarissimo perché il governo abbia la possibilità di sovrintende lavori parlamentari occorre un controllo una limitazione del tempo addirittura con prefigura in due righe quello che oggi conosciamo come il contingentamento dei tempi ce la ripartizione dei tempi tra i gruppi
Non solo siamo lontanissimi nettamente dal contingentamento dei tempi si riesce a seguire la conferenza dei presidenti la fatica le mie novecentocinquanta la Camera soltanto
Anche
Antesignana conferenze capigruppo per intenderci
Ma il contingentamento i tempi tra regime come è noto tra gli anni ottanta e gli anni Novanta tanta al Senato alla Camera quindi stiamo proprio abissalmente indietro ma anche il minimi tentativi di introdurre dei limiti
Temporali massime agli interventi
Ho di dire che gli emendamenti si presentano ventiquattro ore prima rispetto a quando sono discussi qui incontra un'ostilità completa da parte dei Togliatti anzitutto e il PC ma anche insomma si vede che non c'è un un consenso su queste quindi bassi mi riferivo realtà soprattutto a questo tipo di regole però la domanda ovviamente la domanda molto intelligente e più sistematica insomma ecco attimo si collega anche l'osservazione
Sull'ostilità alla democrazia protetta Rocchetta cioè c'è effettivamente la cultura politica
Fondatissimo fondatrice della della Repubblica l'idea che viene prima vengo qui e partiti e poi l'istituzione no in qualche misura e che questo fa sì che ci sia massima fiducia nella lei va partiti politica la politica pura e fiducia un pochino meno marcata nella delle cliniche ritmo istituzionali e in attuazione dell'ordine del giorno prassi nella parte in cui prevede meccanismi di razionalizzazione del parlamentarismo
E ovviamente emblematica insomma ecco quindi in qualche misura sono vere entrambe quale sia la percentuale a seconda delle questo per ridurre de e certe e anche qui in qualche misura l'unico meccanismo che viene avvertito come e trombe che meccanismo drastico perché quel premio di maggioranza
Cioè rispetto all'impatto di una leggenda rigetto RAI la fiducia legge trovare come unico meccanismo istituzionale che
è una scorciatoia in realtà rispetto a meccanismi invece che lavorava essere lavorato di più sul rapporto del Governo e Parlamento in qualche modo però questo almeno a mio grazie ancora
Anche anche su questo visto che gli viene intanto visto che old come dire la fortuna avere qui microfono
Pur vorrei fare una considerazione
Vediamo di carattere generale e cioè il motivo cioè ovviamente c'è un nesso se non sbaglio quel caso mai questa un'altra domanda tra la mancata razionalizzazione
Lavori di lavori parlamentari
E e l'esistente e il ruolo dei partiti ovviamente e quindi anche un senso diciamo nella mancata il mancato ricorso a una regolamentazione più precisa e più avanti magari anche a delle riforme istituzionali
Nella misura in cui i partiti stessi in qualche modo si assicura assicurano una funzionalità del Parlamento
E natura non a caso il problema poi è diventato più acuto
Con la crisi dei partiti diciamo e allora si è sentito di più questo questo tipo di problema per questo la la questura sottovalutazione a sua volta credo vada storicizzata no secondo me deperire basta
Grazie all'abile stavolta se Capello allora grazie grazie presidente allora io
Faccio due riflessioni grazie per la domanda sul riformismo collegherei brevemente questa risposta la questione dei tecnici di cui mi sono occupato anche in altre altre occasioni diciamo di pubblicazioni più vecchia diciamo
Allora innanzitutto contrariamente alla famosa tesi diamo ammise Worth sulla sulla crisi del mio cento quarantasei quarantasette
In Italia secondo le analisi delle direzioni dei per dei due partiti PC dici c'è una crisi profondissima
Quindi che cosa voglio dire voglio dire che all'interno del pc si è si si è talmente consapevoli diciamo di questa crisi che si è pronti ad accettare un'eventuale piano di aiuti
Americano
E quindi Sivori ci si orienta i eventualmente in questa direzione quindi sono c'è una crisi estremamente profonda ma lo dico come elemento di contesto per capire come mai allora quella quell'ex per Tiso e quella quella cultura quel quel network che spaccava Inaudi diventa nella nella prospettiva di De Gasperi così importante e centrale
Ancora
E quelle è quel network che che imbastisce le trattative con la Banca mondiale per il prestito che poi ci sarà alla Cassa del Mezzogiorno
Che riceverà i finanziamenti del Piano Marshall e anche quelli della Banca mondiale quindi le bonifiche i progetti e le tre anni eccetera eccetera
Nascono anche e in primis all'interno di quegli ambienti qui di nuovo mercato stato privato o pubblico appunto no
Allora questo questa Expert ISE questo questo approccio Dod dove De Gasperi poi fa fa pesare anche la sua la sua sensibilità ad esempio se andiamo a vedere sui gruppi dirigenti alla Cassa per il Mezzogiorno il presidente il direttore non sono uomini politici
E nella direzione del partito cioè lo scontro con Fanfani lo scrive anche il diario no che polemizza con Dossetti
E viene nominato Rocco presidente veniva dal Consiglio di Stato il direttore un altro giurista quindi ci sono due figure appunto che non sono dei politici e in questo appunto il nuovo De Gasperi manifesta una certa concezione diciamo della della dell'amministrazione e lo fa anche per credibilità rispetta quegli attori internazionali di cui abbiamo parlato prima
Il riformismo e quindi in questo senso diciamo queste politiche perché poi non si traducono in un elemento identitario diciamo
Allora intanto temo che questa domanda ci ci costringerebbe a riflettere su Fanfani
Sul dopo De Gasperi
Perché chiaramente la cassa e la riforma agraria ente prima ecco prima di dare dei risultati visibili anche politicamente apprezzabili fa sostanzialmente De Gasperi
è uscito sì è uscito dal quadro
E appunto diciamo questo picco riferimento che ha fatto allo scontro con Fanfani sulla cassa dall'idea di questa diversa concezione per Fanfani partivo pesante il partito che
Prende la cassa e ne fa quello che probabilmente degli astri non voleva che che fosse fatto
Secondo secondo aspetto
Certamente al questo si vede molto bene a livello territoriale la conflittualità politica che questi provvedimenti
In qualche modo alimentano
E il tipo di risposta scusate io Corridor Rosenthal contesto in un certo senso appunto anche dei territori abbiamo parlato di centro e periferia in fondo la mia relazione ho provato un po'a ragionare su questo alla alle dinamiche territoriali ci restituiscono
Un riformismo che che fa una grandissima fatica appunto a a realizzarsi n scale quei meccanismi e lo sviluppo che si pensava di poter facilitare attraverso la mano pubblica
E chi è veramente c'è il tema del rapporto con le sinistre ma anche con le forze laiche e quindi gli enti di forma voi enti di sviluppo la cassa
I nuclei industriali quando sarà più avanti insomma
La storia davvero complicata quello quello che è certo
Così tutte cose che un po'sapete però che rimarcherà negli
De Gasperi si lamenta cinquantadue cinquantatré la riforma soprattutto al sommaria ma anche la cassa
Manomesso contro i proprietari hanno mano fatto guadagnare i contadini
C'era questo diciamo che andava che andavano raccontando
E forse nel modo migliore riassumere
Una una prima risposta a questa sollecitazione grazie
Sulla prima cosa che dicevi che ci riporta la crisi del quarantasette
è molto interessante cioè la posizione ricevi della direzione comunista nazionale perché
Una volta di più secondo me conferma che le interpretazioni classiche
Che diamo del quarantasette e cioè per esempio il ruolo fondamentale del cambiamento degli equilibri internazionali non sono sufficienti a spiegare quella crisi
Perché a anzitutto per un problema cronologico perché in realtà la rottura avviene in agosto a livello internazionale e di conseguenze sono sempre più marcate settembre ottobre eccetera eccetera
Questa disponibilità perché è un'unità trovata l'altro un riscontro nel fatto che il discorso di Togliatti alla fine della crisi e molto moderato cioè Togliatti che commenta la crisi da cui sono stati espulsi sono comunisti no no non sono alle trombe come dire dell'opposizione come avrebbe potuto
Cosa che farà in seguito quando poi interpreterà la chiude il quarantasette come restaurazione capitalistica che poi è diventata molto ingombrante anche sul piano storiografico come tipo di interpretazione
Ma quel passaggio non e quello che dicevamo anche prima cioè in Audi
Come dire smonta un po'l'idea semplicistica del quarantasei da Greco è perfetta come di una svolta a destra
Fu un'operazione più complessa se vogliamo un un momento di un processo che poi si è in realtà affermato successivamente e e che che non era del tutto appunto per tornare a tre volte l'ecologia non era del tutto scritto appunto Linda tanto ricordiamoci che l'annuncio del piano Marshall è soltanto del giugno del quarantasette quindi anche questo resta non determinante nelle fasi precedenti
Sono insomma intorno
Davvero brevissimo
Una battuta sul tema riforme istituzionali l'aggancio anch'io
Mettendo insieme la domanda quello che diceva prima House Antonioli secondi
Nel senso che penso che il tema esplodere riforme istituzionali esattamente in connessione con la crisi dei partiti i primi segni divertiti e quindi non è un fenomeno connaturato avuto quindi ricominciare da dove diciamo prima anche con così sonori perché la terza generazione pensavo a De Mita cioè democristiani quindi però è terza generazione ma è un democristiano ovviamente tout-court
E e sarà uno dei protagonisti ovviamente del dibattito con tutta una nuova generazione di intellettuali cattolici e democristiani che porrà il problema
Quindi le due cose siano essi volevano in in quei centauri partiti anche in casa democristiana
Evidentemente non è un problema naturale ecco insomma a mio avviso si
Invece per la domanda sarò anche qui rapidissimo
Se c'ero un mito del Degasperi costruttore diciamo tra Repubblica a a mio avviso no
Ovviamente Scoppola si è un discorso diverso chiaramente storiografico e non è un mito un'analisi chiaramente mentre invece non c'è e non mi stupisce perché a mio avviso è una cosa apparentemente non so se troppo banale ma siamo se non è ancora in pieno contesto di mentalità di unità da guerra fredda
In cui il patriottismo di partito con i suoi miti di Partinico prevale nettamente su un possibile patriottismo costituzionale un repubblicano comunico comune siamo ancora ben lontani diciamo nasce da aprire diciamo questo disgelo possibile tra i vari Comuni ecco insomma quindi si fa bene per la tattica anche l'intesa col vide Castrica per PC
Ma è il nostro aspra
Conto obiezione
Il Degasperi della ricostruzione questo è un mito che c'è
E negli anni già negli anni Quaranta e via dicendo cioè il presidente della ricostruzione colui che ha voglia ricostruito l'Italia poi naturalmente Camus è un mito quindi la storia un'alta questo però è un mito
Nazionale in parte Andreotti a settantaquattro oltre a parte le battute su Andreotti prima
Pure l'ontologia Degasperi la ricostruzione in cui proporre altri tutto democristiano
Tutto democristiano quindi non repubblicano di costruzione e anzitutto andreottiano la riga che viene fatto nel senso che e l'uomo del pragmatismo e della concretezza di sola parola
La parola casa perché conosce Andreotti ovviamente a distanza di ideologie radici come dire nel senso però abito l'anonimato un patriottismo di partito non potevo un mito ricorrente c'è quindi ok
Ero al a livello popolare
A livello comunale diverso cioè il di gas la la la barra di De Gasperi che viene fermata a tutte le stazioni no quando torna a Roma
E lì c'è un sentimento popolare non so quali Garozzo una rogna diciamo nel nel cinquantaquattro questo mito fosse così non lo so è mandandoli credo da sempre
Non so se c'è uno stile io c'è c'è Maurizio cow
Ecco per il quale Di Costanzo parlavamo di questo
Diciamo ha lavorato proprio sulle indagini di un cane cos'è Degasperi quindi non so se può aggiungere qualcosa no invece viene citato
Cedo volentieri no
No qui veniamo qua ci vuole gestazione
No rilevavo semplicemente che fino ai primi anni Cinquanta su una ricorrenza dell'immagine Gasperini Anna nel settimanale L'incontro incredibile sono oltre quattrocento i record
Delle presenze dei frammenti che raccontano De Gasperi anche anche dopo la squadra dopo la sua morte però no non voglio semplice non voglio rubare
Tempo ad altri il il mito o comunque viene creato
In in quegli anni e la separazione dei funerali loro lo ricorda in maniera abbastanza plastica sono Ciani che vengono riprese in contesti poi ci matura feci molto diversi tra loro lo stesso Pasolini
Lancia la rabbia a partire da quelle sequenze che poi vengono espulse dal dal ciclo produttivo del film per varie ragioni però diciamo così è una di un immaginario che molto le
Gatto con la celebrazione della scomparsa di grande costruttore quindi effettivamente già in quegli anni c'era c'era era molto percepibile andata agli anni Settanta
E poi si presenta quest'anno grazie molto interessante altre prego vano
Domando
Certo
Solo incluso perché Alitalia rinchiusi non ci sono ci spettava
E allora sono bene accolti vuol dire mi chiamo Guglielmo Scarlato
Che detto per inciso sono stato parlamentare democristiano solo democristiano non ho ritenuto di aderire al Partito Popolare dopo la conversione e non mi sono più ricandidato
La cosa che mi ha colpito e il riferimento fatto dal professor Lupo alla prima legislatura repubblicana alla precarietà dei governi in quella circostanza alla necessità avvertita non so se in modo appropriato inappropriato di introdurre una riforma del sistema elettorale con la cosiddetta legge truffa
Alla sconfitta politica della legge cinque truffa come va il mancato raggiungimento per un pelo della maggioranza assoluta che avrebbe decretato
L'attribuzione del sessantacinque per cento dei seggi e poi alla soppressione della STET
E mi scatta naturali e un confronto con quello che avviene oggi
Noi dal due mila cinque votiamo con lista bloccata
Il porcellum dichiarato incostituzionale non aveva soglia minima per l'attribuzione del premio di maggioranza
E ci sono voluti
Otto anni
Perché la nove anni perché la Corte Costituzionale nella sentenza numero uno del due mila quattordici dichiarasse l'incostituzionalità di quella legge elettorale
La quale fu sostituita temporaneamente
Dalla
Dalla legge elettorale definita da Sartori Italicum
Legge che non ha mai avuto attuazione perché su tre punti fu dichiarata incostituzionale dalla Corte costituzionale prima della sua sperimentazione sul campo
Con la sentenza numero trentacinque del minore il due mila diciassette adesso votiamo con il loro sapere il rosa Pellumb ma prevede liste bloccate tuttora per l'attribuzione di cinque ottavi dei seggi e i residui tre ottavi vengono distribuiti con collegio uninominale ma senza voto disgiunto
Per cui c'è effetto di trascinamento delle liste bloccate
Per cui di fatto noi dal due mila cinque non eleggiamo più parlamentari i parlamentari sono designati e nominati dalle segreterie dei partiti e questo ha cambiato l'Antropologia del parlamentare
Il parlamentare oggi è un cortigiano dei capipartito
Là dove a suo tempo il parlamentari era un uomo che rappresentava un territorio ed era portatore di una forza autonoma di cui i partiti non potevano fare a meno
Ora è in corso un progetto di riforma costituzionale che non si sta ponendo in anticipo il problema della riforma della legge elettorale
E che viene varato da un Parlamento eletto con questa legge elettorale quindi un Parlamento di nominati
Progetto di riforma costituzionale che prevede l'elezione diretta del Presidente del Consiglio dei
Con l'attribuzione automatica di un premio di maggioranza
Si oscilla tra il cinquantacinque per cento il cinquantuno per cento
Con questo premio di maggioranza il Presidente del Consiglio eletto al quarto scrutinio elegge il Presidente della Repubblica
Con il Presidente della Repubblica eletto nomina cinque giudici della Corte costituzionale
Con quella maggioranza assoluta elegge cinque giudici della Corte costituzionale sono dieci elegge i membri di nomina parlamentare il Consiglio Superiore Magistratura
E di più se non si riforma la legge elettorale si vota con questa legge elettorale il Presidente del Consiglio che capopartito
Avrà scelto quei cinquanta e più per cento di parlamentari che rappresenteranno la sua maggiore
Allora la domanda che mi viene spontanea è questa
Quella stagione politica che sperimentò un tentativo di stabilizzazione attraverso legge maggioritaria
Dei governi e che una volta sconfitto nell'unica sperimentazione sul campo ha deciso di metterla da parte
Confrontato con questa stagione politica
Era superiore per moralità
Era superiore per capacità intellettuale era superiore per sensibilità
O era semplicemente un portato di quella stagione storica e oggi la storia è diversa i partiti sono divenuti personali e quindi è inevitabile che tutto questo accada ecco la domanda è questa
è possibile invertire questo trend oppure dobbiamo inevitabilmente sentirci rassegna
Bisogna siccome
Ogni è questa però possiamo dire da storici che nulla è inevitabile il proprio si può esser eh messo in discussione
Consolandi
Bene altri interventi dei relatori o anche non dei relatori
Renato
Io ringrazio alle repliche che hanno aggiunto molto materiale semplice
Bene allora anch'io ringrazio di questa ricchissima mattinata che è diventata anche un pezzo di pomeriggio
La sessione di questo pomeriggio io
Prendo soltanto trenta secondi per ringraziare gli amici e colleghi della dell'Università Louis per avermi invitato a tenere questo ruolo a partire da Maria Elena Cavallaro qualche mi ha contattato ma anche vera cappe lucida Gaetano Quagliariello che non vedo Suma che c'è qui nei paraggi
E Rosario Forlenza che anche assieme a tutti gli altri colleghi di questa università
Questa sessione è quella nella quale andremo ad affrontare la dimensione europea dimensione che già abbiamo ovviamente che è già emersa in più di uno dei degli interventi di questa mattina io lo sono purtroppo sono stato assente a quelli di ieri ma son sicuro che è emersa anche in quel caso il focus di questo pomeriggio sarà in realtà esattamente su questo la sessione
A anche un bel titolo perfetto diciamo che riprendo dalla dalla locandina del convegno De Gasperi e l'Europa una mediazione fra impero e nazione un titolo dicevo ad effetto che sono molto bene che chiaramente si rifà
è ispirato alla biografia politica percorso biografico di Degasperi stesso e che però credo che si possa leggeri in vari modi e forse uno dei modi nei quali si può leggere questo interrogativo diciamo che che è posto a titolo di questa sessione e anche con una lettura se vogliamo parla più moderna del concetto di imperio una lettura diciamo di guardare a pensare l'impero come a un contesto generale nel quale uno stato un Paese un Paese di dimensione media diciamo come l'Italia si trova in qualche modo adoperare si trova in qualche modo a
A muoversi
Con relativamente scarsa capacità di influenzarlo o comunque misura soltanto parziale ma invece essendone molto influenzato fin nelle sue dinamiche internet dal punto di vista politico economico sociale e quant'altro ecco se questa idea di mediazione fra Impero e nazione non fosse anche un modo di concepire i percorso i primi passi della costruzione europea proprio come elemento in qualche misura per aiutare per facilitare i il governo di una serie di fenomeni politici economici economici e sociali con i quali i primi governi guidati da cineteca specie provavano ad avere a che fare
Insomma una concezione per dirla in modo ancora più se vogliamo semplice diretto e ampia per riprende uno storico che è stato citato prima da Emanuele Bernardi
Alla meno anche se non fosse l'Europa anche uno strumento per facilitare il Governo della nuova Italia Repubblica corno strumento di nation building come è stato detto
Detto questo cedo la parola alla prima delle nostre relatrici a Maria Elena Cavallaro ha bisogno di essere presentata naturalmente per cui le lasci miratamente la parola la sua il suo intervento è intitolato europea ismi dal primo al secondo dopo
Grazie grazie per la presentazione
E grazie per aver accettato nostro il nostro invito
Allora del mio intervento cercherò di contestualizzare appunto quella che è stata lei l'idea di Europa
Nel periodo tra le due guerre e quindi cercare di capire quali furono i progetti che si svilupparono in quel periodo con perché si parlava di in che cosa si intendeva all'epoca per unificazione europea e poi cercando di fare riferimento appunto al tema principale poter unificazione parleremo soprattutto di di federazione europea anche se imprese diciamo in in premessa dobbiamo dire che il tema della Federazione spesso si fa riferimento appunto a unificazione federazione ma non si aveva in mente quel modello federale che noi oggi alterniamo a quello intergovernativo quello confederale però si fa si parlava comunque e lo vedremo lo vedremo per esempio nel caso di Brianza ma si fa riferimento a una a una federazione anche quando appunto di si parlava di un modello poco confederale perché tutto questo perché queste tematiche le tematiche che si associano all'idea di Gropparello vedremo poi nel secondo dopoguerra ma anche in questo Periodo sono fortemente associate a una serie di temi che poi ripercorre l'iter ritorneranno nella nella costruzione appunto del il secondo dopoguerra ricorre ricorre mi torneranno saranno parte anche delle politiche degasperiana e sono collegate alla a fondamentalmente si collegano alla crisi dello Stato dello Stato nazionale alla crisi della civiltà occidentale
Il tema dello stato emesso molto di più uno ma anche appunto il tema della della civiltà occidentale il peso del protezionismo
Delle barriere doganali il rapporto franco tedesco il futuro della Germania la la relazione tra politica ed economia e poi la necessità di un esercito e successivamente anche di una politica estera comune
Ecco tutti quanti siamo abituati a a declinare al secondo dopoguerra in poi tutti questi tutte queste tematiche che poi confluiranno in maniera dimessa all'interno del processo nel costituendo processo di integrazione europea
Ecco qui quello che io cercherò di fare è vedere in che modo questo dibattito che poi si sviluppa nel secondo dopoguerra sia debitore in alcuni passaggi di tutto quanto un dibattito da da non certo senso intellettuale da un altro politico e indecisi realizzò già nel periodo tra le due guerre
E credo che fino poi al mille novecentocinquantaquattro che e l'hanno dell'anno del fallimento della sempre l'anno della
Della scomparsa di dicasteri fino a quel momento credo che l'influenza appunto di questo dibattito del periodo tra le due guerre sia stato molto forte nella negli nell'identificare una serie di punti appunto del processo di integrazione europea del secondo
Del secondo dopoguerra diciamo l'intervento lo divido in due parti fondamentalmente una prima parte molto veloce anche la seconda sul volto veloce ma comunque in cui da dice descrivo da appunto questi concetti carlinga della crisi dello Stato della civiltà occidentale degli altri temi rinunciato
Alla a alla modo in cui sono associate al progetti federali
In linea più generale per poi analizzare una serie di figure o per lo meno alcuni spunti di una serie di figure che sono sia nazionali che internazionali quindi vedremo come sono ripercorsi da Einaudi da Brianza
Da cui Genova e Palermo gita Robbins e da Spinelli
Allora questi appunto il in personaggi che ho scelto e poi nel corso spiegherò per quale motivo allora
Inevitabilmente il tema dell'unità europea appunto parlando in generale di del modo in cui è destinata
Dal federalismo Silvio sì sviluppa soprattutto come intanto come una un dibattito teorico del periodo tra le due guerre in minima parte sarà un dibattito politico ma poi non troverà una sua diciamo applicazione
Applicazione pratica
E il tema si si collega naturalmente alla al al al tema della guerra accertare una risoluzione ha un problema al problema della guerra al problema della guerra che non è intenso per i federalisti ove
Venga a come su un tema diciamo futura comunque ma
Gente ma un tema strutturale
Cosa vuol dire vuol dire che c'è tutti a altri ci sono naturalmente altre correnti politiche si sono occupate poi della del tema del tema della guerra di come arrivare a evitare appunto di lusso la risoluzione cioè come risolvere controversie senza arrivare al tema della guerra secondi poi democratici era l'antidoto diciamo della sovranità popolare
Per i liberali era più l'apertura
Delle frontiere al commercio internazionale
Per i socialisti era diciamo la socializzazione dei mezzi di produzione poi una sorta di internazionalismo proletario ecco corre i federalisti invece era il problema è collegato assolutamente alla creazione allo stato finché ci saranno in quel sistema internazionale gli Stati con ci saranno dei di degli basati su rapporti di forza
La guerra viene utilizzata per forza di cose con uno strumento per risolvere le controversie e quindi per raggiungere la pace l'unico modo che bisogna anche qui si può mettere in campo è quello di ridurre il testo il testo della
Tutto questo a attiene diciamo soprattutto a partire poi questo lo vedremo meglio nel caso di nautiche lo metti
Se si naviga Robbins in maniera più chiara ma a partire dalla Seconda rivoluzione industriale soprattutto perché nel momento in cui
Nel momento in cui appunto una fase di interdipendenza economica e determinata dalla rivoluzione industriale e gli Stati non sono più sufficienti dicono a governare la modernità
Potranno farlo soltanto quegli stati di col di dimensione continentale quindi abbiamo già una a una divisione diciamo tra quelle che sono gli Stati Uniti che poi sarà la Russia poi l'Unione Sovietica appunto a
Rispetto al tema della a al al tema anche di un rapporto tra piccoli stati testati e Stati continentali la sovranità entra in contraddizione quindi con questa interdipendenza
E economica ecco cosa fa spinge inevitabilmente al alla guerra e all'imperialismo a una a una forma diciamo di
Espansionismo che non può fare altro che portare appunto all'espansionismo degli stati e quindi all'inevitabile
Guerra anche la lettura che sarà data successivamente della dell'esperienza fascista è collegata a questi a questi temi la e il fascismo
Viene visto diciamo come una risposta alla crisi dello Stato
E e come una come fortemente collegato anche a ragioni di natura economica la è una portato di un protezionismo eleggibile abilitazione diciamo delibera con
Ed ha fatto aumentare le forze dei monopoli che aveva porta alla ascesa di una
Quindi nuovamente
L'unico modo è quello della risoluzione
Diciamo che l'eliminazione limitazione del
Questo il il modello di riferimento principe anni è quello che viene utilizzato è quello della il modello federale americano
Tutto questo diciamo sono di temi che vediamo in in in linea generale come ho detto anche il tema del negli Stati la differenza tra Stati piccoli Stati continentali
Si vede ma alla visti ma ancora gli Stati europei tra gli anni venti e più fra gli anni venti e gli anni Trenta non sono manifestavo delle resistenze diciamo alla
A qualunque
Poi reale Federazione una cosa il dibattito intellettuale una cosa questo dei progetti politici veri e propri perché perché in fondo la so ancora c'è un legame troppo forte con la sovranità la sovranità viene considerata come un elemento distintivo nella loro forza e quindi della loro capacità di stare nel contempo un testo internazionale e con questo si farà
Si farà diciamo si faranno i conti
Poi nel corso della né all'indomani del periodo tra le due guerre poi soprattutto anche dopo la seconda guerra mondiale in cui tutti questi temi saranno ancor più fortemente evidenziati se guardiamo alla alla diciamo ad alcuno alcuni aspetti che e Einaudi approfondisce su questi temi vediamo che la sua riflessione parte da un
Il tema è quello di dalla fine del dell'Ottocento la considerazione degli stati europei che non è più adatta
A contenere le l'evoluzione economica che è richiesta dalla dall'evoluzione degli spazi
Degli spazi continentali dobbiamo tutta una serie di scritti e che vanno dal dal mille centoquindici al mille novecentoventicinque realtà inaudite
Aveva fatto aveva scritto su questo anche nel anche prima ancora dello scoppio della della prima guerra mondiale ma in questo periodo diciamo quindici venticinque
Si confermerà il sì si si concentrerà
Sulla appunto sulla crisi dello Stato
Sulla distinzione tra Federazione confederazione proprio perché questo tema non era un tema chiaro nel dibattito ci sarà una critica al funzionalismo
Un'analisi delle ragioni che portarono alla prima guerra mondiale e poi una critica alla Società delle Nazioni anche ancor prima che la Società delle Nazioni appunto prendesse
Rendesse forma prima ancora tutto che che
Prima prima di Bernasconi alle diciannove lo farà anche in particolare abbiamo degli articoli del del mille novecentodiciotto in cui in cui appunto ci sarà una una forte è presa di posizione
A favore dell'intuizione della Società delle Nazioni contro il suo sviluppo pratico
E l'analisi delle perché le le ragioni del anche per esempio sul tema delle delle ragioni della prima guerra mondiale si si ricollega a quello che dicevo prima in forma generale cioè il quello che si è cercato di fare anche l'imperialismo è una forma di per superare
L'uso della guerra occorre strumento per la risoluzione la controverse come diceva anche Gerardo Nicolosi prima
Il tema della della spalla di Satana che viene giudicato mentre la l'alternativa a questo è invece quello della Comit
E quindi si parlerà di un appunto di un progetto di unificazione che a questo punto diventa poi una o un simbolo contingente appunto per in per impedire lo sviluppo di altri di altri diciamo di altri di futuri conflitti il modello che lui ripercorre
è il diciamo il modello di creazione di uno Stato federale in cui non c'è una delega totale ma una delega appunto quella tipica del modello del modello federale in perché riguarda il commercio l'altra
Commercio commercio delibere circolazioni la moneta la sicurezza e la politica estera il resto delle delle questioni rimangono appalto degli stati è non non non mettono in comune tutto appunto ma rimane una discreta autonomia
Per gli stati egli enormi alla dal mi capita ai tempi della Prima guerra mondiale aveva mostrato anche un certo interesse verso il metodo funziona il mistico però per giungere alla alla Federazione
Tuttavia successivamente questo in in altri scritti dette saranno successivi al quarantacinque invece ritornerà su questi e su questo concetto perché difenderà più che altro il il sul tema dell'unificazione però una c'è un figlio a una lettura secondo secondo la quale il passaggio dalla dal metodo funzionalista a quello federale non poteva essere un passaggio automatico ente non poteva essere un passaggio casuale mandava diciamo stabilito regolarizzato a priori ma uno dei punti per sui quali mi soffermerei di più e quello che riguarda la sua critica
Alla Società delle Nazioni
Tu
Al appunto come dicevo già dal mille novecento diciotto ne parlerà in un articolo
Sul Corriere della Sera in cui in cui appunto
Utilizzerà il tema della critica la somma alla alla Società delle Nazioni proprio per criticare la forza dello dello Stato sovrano e di dice forse perché e qui lo cito forse perché esso dogma dello Stato sovrano è riuscito a penetrare quasi inconsapevolmente nel patrimonio su spirituale degli uomini d'Europa urge dimostrare spesso in contrasto insanabile con l'idea della Società delle Nazioni
E ancora aggiunge che l'idea che
L'idea del dogma della sovranità assolute perfetta in se stessa è massimamente Malefica bisogna distruggerla se si vuole che la Società delle nazioni nasca vitale e successivamente farà degli degli appunto quando e si vedrà Conte socio variazioni non non mette in dubbio il tema della il tema della sovranità degli stati dirà che questa appunto finisce per in veleni le ragioni discordie di guerra quindi di fatto nata per risolvere il tema delle controversie di fatto non farà altro che
Non farà
Tutto questo sempre sul tema della Inter
Internazionale e qui lo cito nuovamente lo Stato isolato sovrano bastevoli a se stesso è una finzione dell'immaginazione non può essere una realtà all'eredità dell'idea nazionale noi noi apparteniamo alle stessi bisogna accompagnare la verità della comunanza delle nazioni non appena teniamo anche agli altri temi questi che poi saranno ripresi in un altro articolo dettaglio sul sul mito dello Stato sovrano contro il mito dello Stato sovrano sempre della del mille novecentodiciotto intesi fa un'analisi della degli anche del
Prende proprio il modello per spiegare la differenza tra modello federale e confederale della della costituzione americana cioè il primo momento quando
Vi erano stati gli articoli e malati al Corriere
Dal congresso approvati nel mille settecentottantuno si era creata un'unione non Novissima che però in poco tempo aveva minacciato di dissolversi mentre poi con la costituzione americano termine settecentotré
Ecco questo un modello
O che in quel momento
Popolo che creava uno Stato diverso e superiore agli Stati agli stati agli stati precedenti e quindi e come tale appunto
Permetteva
Di carattere di e di creare dis di stabilire una nuova una nuova realtà e in questa introduce anche il discorso di o il discorso di una disabili imposte a livello sovranazionale e anche di creare emerge il tema della necessità di un esercito sovranazionale padroni l'amministrazione anche diversa
Sua rispetto alle amministrazione dei singoli Stati
Un altro autore
Che si sofferma su questi punti a ma lo fa da una prospettiva diversa appunto non più partendo da un'ottica economica
Sono sul ciambella da ciò partita dalla riflessione di cui nove Calergi sulla sul suo volume che è quello sul banco all'Europa
Del mille novecentoventitré il il punto importante qui è che appunto la prospettiva i temi affrontati saranno gli stessi sono arricchiti e sono però affrontati da una prospettiva diversa giù politica dicevo
Illa il punto e la riflessione è sua
Mi richiamo anche a quanto è stato detto
Ieri se ne parlava poi con decoro per De Gasperi ma cute nove fa una una riflessione da un punto di vista della disintegrazione degli imperi e dal punto di vista in particolare della disintegrazione
Del della
Dell'Austria Ungheria e quindi la sua anche questa come quella di cocktail questa radi Degasperi qualche degasperiana e visione di un'Europa mitteleuropea
Il l'idea qui d Europa europeismo ecco l'idea
Ha quasi come una sorta di premio di consolazione viene presentata rispetto al fallimento della Società delle Nazioni c'è qui già viene messo in campo il fatto che la Società delle Nazioni o siccome era stata ideata non non poteva
Risolvere il tema delle delle controversie e ed era fallita era figlio fallita sin dall'inizio per cute nove non soltanto per
Ed insiste sul tema della mancata cessione di sovranità ma anche per gli al fallimento diciamo della di principi universalistici del guizzo Nismo che poi di fatto non sono stati applicati alla alla Società delle nazioni dell'Europa
Per me era derivata era un'Europa divisa smembrata e che non poteva certamente essere foriera di un nuovo ordine internazionale durevole
La e quindi questa questo progetto paneuropeo ardore apre avrebbe dovuto avere una funzione geopolitica il cui compito era quello di anche di riscattare in un certo senso il ruolo del
L'uomo degli stati cioè arginare e questo è un doveva arginare l'espansionismo sovietico e allo stesso tempo avrebbe
Tra gli Stati
Parlo parte de
Di continuare a conservare
All'interno
Quindi c'è ancora una volta
Attenzione alla a al ridimensionamento del ruolo degli Stati alla alla alla
Al disgregarsi di quello per della politica di potenza e nello stesso tempo però c'è una volontà
Resistere a tutto questo un altro punto che viene affrontato sempre
Dalle nove leggi è quella della della come fare per questa per attuare questa impedire
La risoluzione delle controversie attraverso lo strumento che la guerra era la riconciliazione franco tedesca naturalmente questo avviene anche nei momenti dell'occupazione della Ruhr avviene in un momento in cui appunto però il tema della riconciliazione franco tedesca appare come un lo snodo centrale terra per affrontare quello che sarebbe stato va quello che era diciamo lo smembramento dell'Europa all'indomani di tratta
Ecco alcune di queste riflessioni credo che si ritrovino anche su questi stessi temi su questa riflessione diciamo da un versante giù politico e da di attenzione
Come diceva ieri sera Pombeni appunto dal punto di vista Degasperi mitteleuropea si ritrovi anche nelle riflessioni Degasperi di questo di questo momento
Perché appunto lui parte dall'osservazione della dissoluzione dell'Austria Ungheria e parte anche da quest'altro punto che era stato richiamato ieri dalla relazione di
Di Quagliariello che richiamata anche nel libro presa appunto dalla delle riflessioni di Craveri che la stornelli attende anche quella sua incapacità di essere diciamo una tutela plurietnica che
Che garantiva anche a tutela diciamo delle di essere uno Stato l'organizzazione proviene mica che che garantiva la tutela delle minoranze territoriali e quindi anche da questo versante si vede uno sgretolarsi di quello che era stato fino a quel momento un caposaldo
Dell'equilibrio dell'equilibrio europea
Però questi due geni questi temi diciamo
Si intersecano e secondo me nel pensiero coi il pensiero nell'azione politica degasperiana ritorneranno sia naturalmente quello dell'Arrigucci della della della riconciliazione nell'asse franco-tedesco per cioè di per la risoluzione anche delle delle controversie comunque Larizza l'aggiunzione per riunificazione europea e nello stesso tempo una sorta di progetto europeista che sarà una garanzia contro l'espansionismo sovietico con questa non non gli deriva direttamente non vi dividerà per Degasperi direttamente dal pensiero europeista ma dal pensiero diciamo dal dal dall'atlantismo degasperiana dove dove però sappiamo bene che l'atlantismo ed europeismo sono fortemente sono fortemente collegati
Anche il tema cartella a integrazione del quadro della Germania anti cioè integrazione della Germania nel quadro di riferimento della ricostruzione europea è un altro tema sviluppato in questo momento e che poi
Se passiamo
Alla fine
Di Aristide Briand vediamo che qui è il primo caso di invece di riflessione più politica a e non soltanto teorica anche se anche e e e anche di difesa in un certo senso di quello che era di difesa o se se volete di difesa e di confusione rispetto a quella che era il tema della sovranità rispetto alla al ruolo che essa poteva essere esercitata all'interno della Società delle Nazioni Briand difenderà fortemente la la Società delle la Società delle Nazioni la creazione di una di un'Europa all'interno di questo quadro già già stabilito e parla di federazione però di fatto parla di di istituire un legame federale già nel ventinove e poi nel trenta con il memorandum
Ma la la sua idea è quella di
E quella di stabilire un legame di solidarietà costante tra i popoli europei paesi europei che permetta loro nei casi in cui fosse necessario
Di entrare in contatto per lo studio e la discussione i problemi di interesse comune quindi il tema è assolutamente lo ritroveremo poi anzi quasi delle definizioni del delle formule confederali ma in questo caso appunto abbiamo questa diciamo sorta di confusione otto conclusione linguistica il tema per lui era molto importante da affrontare era quello della frammentazione territoriale ma vuole risolverlo come dicevo all'interno della all'interno della società all'interno della Società delle Nazioni il piano fallisce eh fallisce anche perché un piano che sì sì turismo delle commissioni di studio ma viene poi fortissimamente burocratizzato e quindi come tale diciamo non non riuscirà ad avere non avrà neanche il sostegno di tutti gli Stati del membri delle società delle Società delle Nazioni se passo alla Gran Bretagna faccio riferimento alla alla Unione federale britannica in particolare all'opera di Robbins perché perché nel suo abbiamo opera siamo avanti anzi arrivo del mille centotrentanove con le sue economica o sordo cuore allora
Robbins farà un riferimento specifico parlando appunto di come può svilupparsi questa questa Europa e non questo progetto i progetti europei e non credeva che si potesse avviare una stabile ricostruzione
Tra tra diciamo ricostruzione economica e svincolandola dal problema politico e questo è un tema molto interessante che poi anche questo
Sarà ripreso nel secondo dopoguerra e sarà ripreso anche da De Gasperi il quale non lo s'imporrà mai emerso in maniera chiara anche nelle nelle relazioni precedenti questo tema diciamo di rapporto forte tra tra diciamo politica
Politica ed economia mentre fino a questo momento le due cose venivano trattati in maniera in maniera separata Robbins collegante il tema della federazione
E della della Federazione europea alla salvaguardia della società occidentale e anche nuovamente ci sarà una riflessione
Sulla sul problema sul problema tedesco cioè a risolvere il problema tedesco ma la risoluzione del problema tedesco deve avvenire all'interno all'interno del quadro europeo e naturalmente poi ci sarà anche qui anche Sting Robbins per esempio una forte influenza del pensiero di Einaudi sul tema della interdipendenza economica la lecito brevissimamente nemmeno tutta la citazione perché ho poco tempo
Ma Robbins dirà come la polvere da sparo ha reso antiquato il sistema feudale così l'aeroplano rende antiquato il sistema delle sovranità indipendenti europee proprio per sottolineare invece la dipendenza la interdipendenza
Europea
Se passiamo al Periodo bella
Nella seconda guerra mondiale se arriviamo sino a Spinelli abbiamo in un punto centrale che è quello si diffonde sempre di più l'idea dell'appunto l'idea di una federazione federarsi o può o perire o morire che era un tema che era stato già trattato appunto negli anni Venti ma qui diventa ancora ancora più importante e ancora più forti
Sono gli accenti al fatto che la guerra non soltanto appunto le guerre sono cambiate e e e inevitabilmente bisogna eliminarle in quanto altrimenti ci sa proprio un'eliminazione ritorna il tema dell'eliminazione della civiltà occidentale e della nella civiltà europea
Anche qui la riflessione
Secondo spiragli tutto
C'è dura
Cinque
Democratica attraverso la costituzione la convocazione di una Costituente europea e nuovamente ritorna il tema della Germania come fondamentale
Attento data per la per la per per la riuscita di questo progetto di integrazione tedesca per cercare appunto di comprenderla senza umiliarla e senza senza esasperare
I suoi sentimenti i suoi sentimenti nazionalistici naturalmente tutto questo sarà ripreso con illa pone il Manifesto di Ventotene ci sarà una fortissima il manifesto naturalmente è una un atto d'accusa possiamo dire contro la sovranità assoluta dello Stato e e e la degenerazione poi del nazismo che la scusa penalizzazione del nazionalismo
E e ci sarà un giudizio però accanto a un giudizio che
Era
Condiviso anche da altri un giudizio negativo naturalmente sul fascismo
E sul totalitarismo ci sarà anche un giudizio negativo sulle possibilità di cioè che cosa fare dopo il ritorno alla democrazia alla democrazia pre fascista e considerato come assolutamente insufficiente
E bisogna appunto trascende i confini nazionali e costruire una ha una struttura federale a livello sovranazionale qual è il punto più importante di tutto questo
E qui un'altra brevissima citazioni di ha di spine di perché mi serve per ricollegarmi a Degasperi parlando di se se questo qualora appunto
Fosse
Qualora ci fosse stata soltanto una una restaurazione un altro tema che è emerso
Di una democrazia più fascista la Spinelli dice ci sarebbe il suo edificata la lava incandescente delle passioni popolari nel vecchio stampo
E risorge sarebbero risolte anche le vecchie assurdità e allora dice che quelli che vedranno come compito centrale invece la creazione di un solido Stato
Internazionale indirizzerà hanno verso questo scopo le forze popolari e anche conquistato il potere nazionale lo adopereranno in primissima linea come strumento per realizzare l'unità internazionale
è il tema questi questi sono dei punti che appunto noi troviamo anche poi successivamente nell'esperienza ha nell'esperienza di De Gasperi va bene poi anche tutto quanto
O un tema che qui del fatto che tutto questo non sarebbe avvenuto in maniera passiva per grazia divina ma ci vorrà con grande impegno da parte da parte di tutti è un tema molto presente alla al all'interno del all'interno del Manifesto e un altro punto importante è quello di sottolineare la la la lo spostamento o della lotta politica
Da un piano nazionale è un piano internazionale
Questo è un tema affrontato il assolutamente assolutamente centrale Degasperi sarà influenzato molto da Spinelli nella diciamo nel sui sulle tematiche poi di costruzione europea nel suo discorso in un discorso che fa nel mille novecentocinquantatré al Consiglio d'Europa dice che per per unire l'Europa di è forse più da distruggere che da edificare e questo in un certo senso significa una una parte di sul punto di scomposizione
Così come lo paragona dice quello che era stato che che che si fece per fare l'Italia l'Italia unita dove c'era uno scontro uno scontro interno
Tra le varie città del sud
Sovranazionale Degasperi in questa e qui davvero e qui davvero chiudo
Però che cosa recuperata da tutta questa stagione soprattutto dagli anni Quaranta in poi recupera il tema appunto della politica estera come chiave
Di politica interna e come centrale per la per la definizione di una politica interna per la definizione di una politica economica in questo naturalmente è stato detto ieri è stato scritto da da Craveri è stato scritto da altri appunto c'è una forte influenza c'è una forte influenza della stagione del popolarismo ce l'ha con sottoscritto anche da da Antonio massoni cella
L'influenza della comprensione delle la convenzione diretta delle dinamiche della guerra fredda
C'è c'è l'idea dell'europeismo italiano non può che essere collegato all'atlantismo ma io credo che la facciamo sulla contingenza sul senso del momento propizio per il lancio di un progetto europeista
Ci sia anche una una un collegamento forte con con l'esperienza con esperienza di gli spinelli e qui poi si apre un anche un dibattito storiografico del quale eventualmente ritorneremo in fase di in fase di discussione perché sulla diciamo sulla definizione della appunto delle di quanto Degasperi sia stato federalista
E se è stato un federalista a diciamo tra virgolette ideologico o sia stato o se il suo federalismo e sia stato un federalismo tattico il fatto che la fine della sua esperienza politica
Sì avvenuta nel mille non ce vanta quattro
Nel momento in cui ancora l'esperienza e l'idea del progetto di integrazione andava verso una formula federale in un certo senso lascia lascia aperto infatti una serie di altri storici tra cui Daniela Preda quando si sono mossi appunto in informa il diciamo in una in una linea diversa da quella di Piero Craveri ma il tema è capire appunto quanto questo sia stato un esperienza tattica o meno ma questo spero lo vedremo dibattito grazie
Avellana ma bella panoramica sul pensiero europeista fra la fa il periodo fra le due guerre nell'immediato secondo dopoguerra ovviamente di pensatori e di modalità di pensiero europeista ce n'erano tante ma insomma ci hai dato veramente una serie di spunti importanti attraverso alcune delle personalità di maggior spicco chiaramente la domanda fondamentale quella che facevi se alla fine insomma poi di fronte a come si giudica quanto quelle idee hanno davvero influenzato le scelte che poi effettivamente sono state fatte no nell'immediato dopoguerra forse questa è una delle questo in qualche misura ci sarà stata una dimensione ideologica un l'Europa come fine
In sé e in qualche misura sarà stata una scelta tattica forse difficile andare a cercar di capire in quale misura l'una e l'altra ma poiché si parla si va a parlare sostanzialmente di di quelle stesse scelte passo subito la parola ad Antonio Vavassori
Che il cui intervento intitolato non a caso De Gasperi fra scelte patriottiche scelte europee e fedeltà
Grazie in realtà poi devo dire che d Europa parlano abbastanza poco
Il perduto grazie grazie agli organizzatori grazie Gaetano Quagliariello che servirmi coinvolto alle colleghe e colleghi della l'UISP aveva organizzato questo questo convegno da qui devo dire ho imparato molto
Mentre mi ha suscitato anche tutta una serie di degli interrogativi di di ripensamenti
Partiamo dal fatto che naturalmente su De Gasperi esiste una bibliografia la storiografia diciamo sufficientemente ampia ne abbiamo avuto una dimostrazione
In questi due giorni
Però per quanto riguarda diciamo che il suo ruolo in politica estera accetta non esistono dei contributi devo dire alla fin dei conti non è per rendere quaggiù omaggio dovuto ma fin dei conti la biografia di di Piero Craveri
Non si limita alla dimensione interna ma ha dedicato tutta una serie di pagine importanti anche
Alla dimensione internazionale ciò non toglie che rinvenuti non esiste una che io sappia almeno una trattazione
Organica che prende in considerazione non poco tutti gli aspetti della politica nella politica estera degasperiana
E nell'ambito di una politica estera degasperiana alla fin dei conti esistono anche sarà tutta una serie di biglietto anche basterebbe pensare ai padri fondatori Schuman De Gasperi Adenauer e così via
Che vengono molto spesso ripetute queste affermazioni retoriche Matteo la mia sensazione ci spiegano poi abbastanza abbastanza poco
E e ieri devo dire Marte in favore per esempio così individuava questo tema del nazionalismo
In De Gasperi chiedo è questo per esempio si è un aspetto importante tra l'altro devo dire uno degli aspetti su cui ho cercato di soffermare la mia attenzione anche in altri termini per quanto in maniera sintetica quello che ho cercato di fare proprio cercare di carpire al di là di queste interpretazioni di queste valutazioni ha spesso retoriche
Quali fosse quasi è stato veramente vien fuori in sede Gasperi sul ruolo internazionale dell'Italia
Cercando di capire immenso insistente fra la difesa degli interessi nazionali l'impegno europeista dalla scelta atlantica e i legami tra la situazione interna e scelte di carattere internazionale
Io partirei da una considerazione che può sembrare banale ma forse lo è meno di quanto possa apparire
E cioè che De Gasperi fu alla guida del ministero degli affari esteri in due diversi periodi il primo dal dicembre del mille centoquarantaquattro l'ottobre del mille centoquarantasei
Il secondo dal luglio del mille centocinquantuno l'agosto del mille centocinquantatré questo però significa che tra l'ottobre mille centoquarantasei nell'estate del mille novecento cinquantuno alla guida il ministero degli affari esteri furono altre persone
In realtà membri però per il tempo brevissimo tra immensi tra l'altro devo dire cercando di fare una politica estera che certamente non era coerente con le posizioni quali posizioni De Gasperi
Ma esperienza molto bene e poi soprattutto al appunto al quarantasette fino al cinquantuno Carlo Sforza e non dimentichiamoci che sfotte insieme la diplomazia in fondo è colui che ha gestito l'adesione dell'Italia al Piano Marshall adesione al Patto Atlantico l'adesione al piano Schuman valigie una al piano Ravenna
Non solo ma anche una parte dei negoziati sull'ex colonie e rinegoziati naturalmente è una questione di Trieste allora è chiaro che De Gasperi non è che fosse estraneo naturalmente tra a queste attività cioè l'azione di forza
E c'è stato detto che lo anche ieri che certamente sotto De Gasperi Polito condividevano la stessa visione quindi l'idea di dover di fronte vendere gli interessi nazionali ma allo stesso tempo per favorire la scelta occidentale tra scelte europee
E così via però non dimentichiamoci che alla fin dei conti De Gasperi si fidava disposta e gli ha lasciato una ampia libertà d'azione
E non è detto che sempre poi avessero le stesse opinioni io faccio solo due esempi cerco di farmi imputati visivamente il primo accordo sporta Bevin del mille novecentoquarantanove
In base alla quale Italia rinunciava all'Eritrea che sarebbe passata sotto la sovranità dell'Etiopia e De Gasperi che scriveva sporco sa e si capisce che non è convinto di questo accordo sull'Eritrea perché perché dice ma questo non difenderà ebbe le comunità italiane a Massaua e e alla sbarra però alla fin dei conti poi Degasperi accetta la posizione di scorta
Un altro esempio inizi mille novecentocinquantuno
Si comincia a discutere sulla possibilità dell'ingresso della Grecia dalla Turchia nell'Alleanza atlantica
Sforza immediatamente dichiara di essere favorevole
La posizione viene contestata da una serie di ministri all'interno del governo e anche da alcuni influenti diplomatici italiani i quali sostengono che questo avrebbe creato diciamo avrebbe sminuito il ruolo italiano nel fianco sud della NATO De Gasperi scrive una lettera scrivono i trasporti e gli chiede conto perché tu sostieni questa posizione
E Sforza devo dire abbastanza facilmente gli risponde diceva tanto alla fin dei conti io sono convinto che gli Stati Uniti diranno di sì
Quindi anche se gli altri membri della NATO non sono d'accordo alla fine poi la posizione americana finirà col prevalere quindi è meglio che noi ci sostenga la posizione americana ovvie posizione un po'così portato al pube esca e De Gasperi l'accetta per quindi in due occasioni in realtà quello che prevale la posizione di forza rispetto rispetto a De Gasperi non dimentichiamoci inoltre che questo implica che nell'azione quotidiana
Perché sulla politica estera non è fatto solo dal presidente del Consiglio soprattutto in periodi come questo
Mentre gli affari estero con importante e la diplomazia fuoriporta
E non dimentichiamoci voglio dire
L'apparato diplomatico dopo lo ripeterò dopo era un apparato diplomatico entrato voglio dire interni durante il periodo fascista ed erano forse non erano fascisti però certamente non nazionalisti su questo non c'è dubbio però sono quelli che gestiscono tutto il resto vale a dire in maniera anche importante però questo non dobbiamo dimenticarcela allora diplomatici avevo ruolo molto più forte rispetto a quello che avrebbero avuto ed è venuto dopo allora veniamo invece il periodo in cui De Gasperi fu effettivamente alla guida del ministero degli affari esteri
E quindi il primo quello appunto dal totalmente infine quarantaquattro quarantacinque trafila quarantasei
Beh elemento fondamentale è il trattato di pace
E la difesa degli interessi italiani
Io dico a voi parlava di nazionalismo possiamo chiamarlo patriottismo però alla fin dei conti De Gasperi Defender o naturalmente il rifiuto della cessione dei territori lungo il confine con la Francia Parigi
Difende naturalmente il confine orientale su base all'inaudito difende la sovranità italiana sul sul titolo e difende naturalmente
Quello che veniva dei
Unito il ritorno il ritorno in Africa
Uno potrebbe dire ma queste sono posizioni legata al passato fondamentalmente allora quello che mi chiedo è poteva fare qualche cosa di diverso da noi dobbiamo tener conto di chi sta spazi cioè l'opinione pubblica italiana con l'opinione pubblica che si era lavata la coscienza i venti anni del fascismo e della sua politica estera e considerava il trattato di pace un trattato di pace punitivo ed ingiusto
Non dimentichiamoci che in fondo il Ignazio Marino sbaglia ancora influente in questo Paese in molti settori dell'opinione nell'opinione pubblica italiana
Poteva andare De Gasperi contro la volontà della maggior parte dell'Italia Pendolino
Probabilmente credo che anche gli chiedesse di difendere gli interessi nazionali e allo stesso tempo però non dimentichiamoci lontani contraddizioni alla fine i conti Degasperi ripete la contraddizione
Della delegazione italiana la conferenza da parte di versare perché da un lato sostiene naturalmente le tesi italiane sul confine orientale linea Wilson è ovviamente sulla base del concetto fondo del criterio di nazionalità però lo stesso tempo lo nega per quanto riguarda il Sudtirolo su base naturalmente che sono diverse che son quelle politiche economiche eccetera eccetera
Ora si potrebbe obiettare sì però alla fin dei conti Degasperi accetta l'accordo con Gruber sull'autonomia naturalmente la popolazione di lingua tedesca il Südtirol però possiamo chiederci dalla firma dell'accordo fino alla De Gasperi naturalmente la cerniera mila centocinquantatré ma questo accordo è stato veramente attuato Cuba avrei dei dubbi se no non avremmo avuto tra la fine degli anni Cinquanta dieci anni sessanta rivendicazioni della comunità di lingua di lingua tedesca e a questo proposito io vorrei ricordare che dovremo interrogarci sul ruolo del famoso ufficio
Zone di confine il quale era gestito da Giulio Andreotti il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio e quindi un uomo vicinissimo al a De Gasperi e questo ufficio
Difende in questi anni l'italianità e la presenza italiana India Sud Tirolo allegro la questione dell'opzioni però naturalmente non abbiamo tempo mi affrontare questo aspetto
E pensiamo alla difesa italiana del cosiddetto ritorno in Africa da parte da parte di De Gasperi e in questo si giustifica sulla base di tutta una serie di considerazioni che sono patriottiche nazionaliste usato il termine anche preferite
Cioè l'idea di fondo o una diciamo di fondo e che non dimentichiamoci qual è l'obiettivo fondamentale la politica estera dell'Italia repubblicana da allora ad oggi il recupero dello status di media potenza regionale e l'idea negli anni quaranta e gli anni Cinquanta e che se ci deve essere una media potenza regionale sullo stesso piano la Francia la Gran Bretagna ci deve avere una quanti ordinatorio anche piccola la Somalia Eritrea alla Libia
E questo è un aspetto che non va
Trascurato
E a questo proposito l'AVEPA qualche citazione questa per nostra fortuna il Breve
Nel quarantasei mega spese appellatum Anna siamo nel nel maggio e scrive a proposito di Colonia Pasquale Colonial queste non verde francese evidente Scrooge fama ricca
Fu differenti formule de ordine diciamo qui c'ho intuito ove Population perfetti unico anche mutui slave quell'ora riprende quei fasciste ritrovi se tu erano a stando sostituì la legge cioè per fondamentalmente si recupera poi
La retorica dell'Italia liberale in parte ripresa al periodo fascista lo sbocco migratorio rappresentato a questo punto delle ex colonie e l'idea della missione civilizzatrice della potenza della potenza europea naturalmente non è che fosse niente di strano in questo periodo tutti i video europea pensano spesso allo stesso modo
Anche l'europeista Schumann sosteneva voglio dire la presenza francese in Indocina
L'Algeria francese e così via non dobbiamo più diciamo pensare col senno di poi ciò che dirà la mentalità degli anni quaranta gli anni Cinquanta
E quindi alla fin dei conti Degasperi anche in questo caso non fa altro che fare una politica patriottica nazionalista come vogliamo chiamare insomma io devo dire preferirei patriottica nazionalista ma insomma su questo si può non si può discutere e però ecco qui io aprirei una piccolissima parentesi su cui purtroppo noi sappiamo abbastanza poco
Figlio sostanzialmente a quarantanove proprio la decisione da parte del logo
Lo diciamo che l'Italia o meglio il ministero dell'Africa italiana tira devo dire condizionato da funzionari fascisti
E conversavano lì
Avrebbe attuato tutta una serie di iniziative eterodosse
Per usare diciamo nel femminismo per fondamentalmente tutte iniziative condotte concorrente Operation in funzione anti inglese questo il Somaliland euro ho sperimentato sulla questione di Mogadiscio in Libia successivamente
L'invasione fossero particolarmente contenti non possiamo benissimo immaginare
Ma chi era chi aveva l'interim del mio dei il ministero dell'Africa italiana legate adesso è vero che poi dopo successivamente la responsabilità passa prima Bocuse nasca e poi a Moro come sottosegretari agli esteri
Io immagino che De Gasperi non avesse tempo di seguire l'attività del ministero dell'Africa italiana
Però sapeva qualche cosa non lo sapeva perché queste iniziative devo dire sono questi psichiatriche nazionalista e teatro molto non molto patriottico
Veniamo alla questione dell'ingresso dell'Italia nella diciamo nel sistema occidentale alleanza atlantica e va be Peter sappiamo che il ruolo centrale è stato svolto alla fine i conti
Da Sforza da Tarchiani perché sente adattare il provvedimento arriva all'azione perché c'era fra alleanza atlantica e
Naturalmente la questione e più complessa perché la questione fosse quella della
Del rapporto tra Degasperi gli Stati Uniti
Quindi io credo che De Gasperi avessero intuito quindi al quarantacinque gli Stati Uniti erano l'unico interlocutore possibile per l'Italia è anche ovvio degli altri vincitori come ci si potesse molto fidare il loro atteggiamento negativo
E qui una questione anche questo che probabilmente andrebbe approfondita io mi ricollego un po'quello che ho sentito nel convegno la scorsa settimana ricordava braccia tali quarantatré quarantaquattro Roma e così via
Ecco le fu l'influenza della Santa Sede che molto presto capisce qui importanza degli Stati Uniti come interlocutore e avrebbe potuto assicurare la ricostruzione economica dell'Italia ma anche evitare lo scivolamento dell'Italia
Va be sotto il controllo diciamo del comunismo dell'unione dell'Unione Sovietica queste posizioni alla Santa Sede influenzarlo l'atteggiamento di De Gasperi
Questa è una cosa su cui penso si potrebbe ulteriormente approfondire le nostre la nostra indagine ciò non toglie che De Gasperi fu sempre molto cauto nel rapporto con gli Stati Uniti
Pensiamo momenti campi dell'arte che alla fin dei conti solo due missioni negli Stati Uniti
Quindi non solo due incontri con tuba va per non dobbiamo proiettare le cose oggi oggi si incontrano un giorno sì e un giorno così allora non era una cosa o comunque cioè questi contatti venivano abbastanza raramente e nel mio centoquarantasette non sappiamo che Tarchiani respinge profondamente perché Degasperi va negli Stati Uniti e Degasperi accetta solo la proibizione
La condizione che naturalmente ci sia un qualche forma di sostegno economico nei confronti dell'Italia anche se devo dire la verità
Se noi andiamo a vedere i documenti non era sicuro e gli americani discutono almeno due settimane prima di decidere di dare questo sostegno economico all'Italia
Naturalmente io scherzo sempre andate a vedervi nel maggio dell'istituto dell'Istituto Luce
Molto buffa dai perché segretario al Tesoro firma l'assegno lo passa a De Gasperi che Bolton imbarazzo che lo passa Tarchiani e perché se lo mette in tasca
Che devo dire abbastanza buffo e qua mi chiedo ma c'era proprio bisogno di firmare un assegno possono eppure questo è quello che timbri la targa altri blogger molto forte infatti anche il fatto che ha comunque c'è un altro allarme proprio collaborerà serrati nella
Quindi una grande cautela viene una grande cautela prima delle elezioni del diciotto aprile quarantotto Camus perché è un breve periodo di chi esce nei rapporti
Tra le umana Degasperi
Quando De Gasperi rifiuta l'idea americana della consegna di tra armamenti alle forze dell'ordine
Perché il timore a quello di una va be risposta violenta da parte del Partito comunista peggio degli altri aveva ragione perché se la cosa che doveva venire in forma segreta fosse apparso sulla stampa Pecchia vantaggio sarebbe andato a giornalmente al Fronte democratico popolare
Stesso discorso dopo l'adesione all'Alleanza atlantica ma Degasperi esempio è molto cauto sulla questione del riarmo
Perché perché ritiene che questo posso andare a svantaggio nella ricostruzione la ricostruzione economica oltre che naturalmente sempre i timori nei confronti dell'opinione pubblica intere
A questo proposito io credo che il momento di svolta sia stato veramente lo scoppio la guerra di Corea
Perché lo scoppio la guerra di Corea
è anche il momento in cui infondo De Gasperi subito dopo
Sviluppa il forte interesse nei confronti della costruzione della costruzione europea e per me diciamo
In questa scelta europea la scelta atlantica il recupero della Germania di di Adenauer
Vanno in qualche modo messi messi insieme e scusate Nunzio effettivamente due minuti
Non c'è qualcosa di più di due minuti
Beh questo è una citazione un po'lunga però credo che valga la pena per capire quale fosse la posizione degli altri
Perché questo riguarda il suo viaggio in un secondo ultimo viaggio negli Stati Uniti settembre il cinquantuno padella tra cui appena diventato ministro degli affari esteri a un incontro conto umane questa funzione è stata fatta nei documenti americani
Degasperi dice non dovremmo sottovalutare gli sforzi della propaganda comunista attraverso gruppi con i partigiani della pace sono ben organizzati capaci d'enormi invenzioni
De Gasperi ha affermato che il Festival di Berlino per quello in rapida nella pace
Non è stato interamente un fiasco nonostante gli ostacoli frapposti molti giovani italiani si sono recati a Berlino attraverso l'Austria e la Germania e sono tornati a casa pinta casa pieni d'entusiasmo per i discorsi sentiti sulla pace
E per la possibilità di incontrare giovani francesi tedeschi e di altri Paesi
L'Occidente non ha organizzato manifestazioni come quella di Berlino l'Occidente fece una puntina di creditori questo
Ci dente ha bisogno di qualcosa di positivo per la gioventù del mondo occidentale
Dobbiamo evitare di metterci sulla difensiva enfatizzare l'aspetto militare della difesa
Dobbiamo invece parlare di ricostruzione di unità dell'Europa e di democrazia non possiamo fondati sulla paura dei russi perché specialmente perché essi possono sviare l'attenzione dalla paura lasciandoci senza alcuna base
De Gasperi ha suggerito un comitato congiunto della NATO per coordinare i programmi positivi nei Paesi membri e necessario che catturi diamo l'entusiasmo dei giovani delle nostre nazioni ai concetti di libertà e di democrazia essere dato un senso positivo e dobbiamo dare anche al Patto Atlantico uno scopo positivo piuttosto che solo difensivo e De Gasperi questo l'avrebbe ripetuto per esempio al Consiglio Atlantico del quindici dicembre del del cinquantadue questo è anche il periodo in cui De Gasperi punta fortemente
Sulla
L'unità politica europea quindi famoso articolo trentotto del trattato del trattato cent'
E come ho detto in realtà poi di organismo ne parlo poco nel senso che va be
La solita domanda è stata posta anche da da da ben Elena
Posizione federalista i De Gasperi la conversione federalista come Saulo di Tarso sulla via di Damasco furgonato da Spinelli e cose di questo genere oppure è un éscamotage per superare devo dire la debolezza politica e militare italiana
O mettendo il tutto in un quadro federalista sovrannazionale
Allora io una volta sosteneva questa seconda tesi adesso sono meno diciamo cattivo dico ugualmente le due cose potevano stare potevano stare insieme però diciamoci la verità
Degasperi almeno che io sappia ha mai spiegato esattamente come avrebbe funzionato la comunità politica per per mai piegato quali sarebbero stati gli organismi strutture il processo decisionale i rapporti tra gli Stati
Non mi pare
Quindi resta l'idea importante certamente cioè io non lo nego non voglio negarlo però che si lega questo concetto che io definisco di comuni tanto antica e difesa degli interessi nazionali cioè tutto si tiene strettamente non c'è contraddizione
Io
L'altra breve citazione
Quindi al Consiglio Atlantico del cinquantadue in quei Degasperi dice
E questo però ci dice anche come la guerra fredda il timore del comunismo il timore del comunismo all'interno attualmente abbia svolto un ruolo importante
Picasso gli dice le mie considerazioni riguardano il fronte interno cioè quella politica di penetrazione di erosione che l'Unione Sovietica pratica sistematicamente e che è stata apertamente formulata del saltata dal maresciallo Stalin
Nel suo discorso al congresso comunista
La prima linea d'attacco precostituito dei partiti comunisti dei nostri paesi che Stalin ha chiamato le brigate d'assalto nella lotta internazionale per la conquista del potere e di cui ha rivelato innegabili che di cooperazione stretta
Gli organi capo del Cremlino B su questa base devo dire che certamente De Gasperi anticomunista al punto giusto dove il ma io credo che se noi la portiamo tutti al all'inizio degli anni Cinquanta credo che tutto fosse ovvio
Quasi naturale fosse così il e non dimenticandoci contemporaneamente De Gasperi in questo stesso periodo fa la forte battaglia su Trieste
è una battaglia appena i volti di retroguardia e per giunta su basi fragilissime
Per De Gasperi richiede alla fin dei conti di la restituzione di tutto già eletti sulla base della dichiarazione ripartita dal marzo del quarantotto fatta quando le condizioni dei rapporti tra la Jugoslavia del mondo occidentale erano completamente completamente diverso
Naturalmente voglio dire poteva fare qualche cosa di diverso io credo di no
Perché l'opinione pubblica italiana era fortemente condizionato audizioni Trieste col senno di poi ci fa quasi sorridere Marina Cosi all'inizio degli anni Cinquanta ma si può pensare che il nazionalismo italiano
Fosse morto all'improvviso perché con la morte della patria Raffaele dire
Su cosa si erano formati buona parte della borghesia italiana e non dimentichiamoci studenti universitari dell'inizio degli anni Cinquanta tutti nazionalisti
Protestavano per Trieste italiana contro l'Inghilterra contro gli Stati Uniti da posizioni di destra questa era la futura classe dirigente nel Paese quindi devo dire credo che De Gasperi non potesse fare
Diversamente e naturalmente anche qua ci sarebbe da chiedere
La questione relativa all'ufficio Tonadico ufficio zone di confine
Che noi sappiamo finanziarla naturalmente gruppi nazionalisti a Trieste tra cui il movimento sociale italiano
De Gasperi lo sapeva non lo sapeva nella contro nel momento devo dire anche questa è una domanda che resta devo dire senza una risposta una risposta precisa e comunque vorrei alle
Alle conclusioni realmente
Sappiamo che cinquantatré ventiquattro per cinquantatré degli altri in fondo è costretto a così concentrare l'attenzione sulla campagna elettorale sulla questione legge in maggioritaria e quindi non ha modo di presentare e ritiene che non ci sia la possibilità di presentare il trattato cioè ed in in sede parlamentare veniva per la ratifica
Noi sappiamo che elezioni ovviamente andarono come andarono e quindi rappresentano una sconfitta per De Gasperi e qua io credo che sia abbastanza interessante la conversazione che degasperiana con la signora gli USA pochissimi giorni dopo le lezioni quindi con quando ormai sapeva che
De Gasperi era stato sconfitto georgiano maggioritaria non era non era passata e devo dire c'è un colloquio De Gasperi a che mi aveva colpito perché i toni sono molto poco degasperiana
Frontoni molto centri quasi non dico disperati per il no non è il termine esatto però di un uomo che
Frustrato che capisce che qualche cosa non non va più anche della sua leadership politica
E lui dice chiaramente
Dice che il risultato elezioni è naturalmente il risultato della campagna di male in copia per la pace della convenzione occidentale che la morte di Stalin rappresenti la distensione la coesistenza pacifica
Attribuisce la colpa accederci della sua apertura nei confronti dell'Unione Sovietica attacca la politica britannica
Attacca la politica americana perché non hanno concesso a perché hanno tagliato gli aiuti all'Italia e così via addirittura giunge a dire che
Se si fosse continuato su questa politica
Si sarebbe consegnata la Germania Ovest e la Francia le forze socialiste neutraliste e provocato il ritiro delle forze americane in Europa e quindi la fine del predominio americano in Europa naturali parole
E poi dopo aggiunge che dice fortunatamente la questione di Trieste non è stato al centro la campagna elettorale perché se no la la addirittura lui dice l'Italia potrebbe essere già perduta per la questione di Trieste e dice che devo la comunità e l'unica soluzione se no l'Europa destinata al comunismo
Poi conclude dicendo che avrebbe condotto lottato fino fino alla fine per portare a compimento la sua politica aperte virgolette fino alla sconfitta un fino alla morte
Ad aspettare testuali parole di De Gasperi alla signora alla signora gli USA e quindi io concludo dicendo che ma io penso che sia
è possibile affermare che difesa degli interessi nazionali patriottismo atlantismo ed europeismo
Indagato che si legarono prettamente e non erano in contraddizione fra loro
La sua politica estera più fronti profondamente condizionata dalla situazione internazionale in particolare dalla guerra fredda e dalla convenzione soprattutto dopo il mille centocinquanta
L'esistenza di una incombente minaccia sovietica di quei partiti comunisti non erano per gli strumenti
Tale pericolo potrà essere combattuto solo attraverso l'unione delle nazioni dell'Europa occidentale e grazie a uno stretto legame tra queste e gli Stati Uniti
Sebbene egli non trascurasse la presenza dello strumento militare rappresentato dalla NATO l'azione dell'Occidente doveva fondarsi prevalentemente sulla ricostruzione economica
E sull'individuazione di un ideale politico positivo europeo che attirasse le opinioni pubbliche in particolare le giovani generazioni
Se questi obiettivi rivestivano carattere generale e c'erano ancora più importanti per l'Italia
In questo caso De Gasperi non poteva trascurare le questioni rimaste aperte al trattato di pace le colonie fino al quarantanove la sorta di Trieste e il pieno inserimento dell'Italia nell'Alleanza atlantica nel processo di integrazione avrebbero inoltre favorito il radicamento della democrazia in un Paese le cui fondamenta democratica erano ancora molto deboli io sottolineo questo aspetto basti ricordare
Che alle elezioni il cinquantatré le forze politiche anti-sistema conquistarono quali il cinquanta per cento dei un ATC vicini socialisti comunisti
E che molti elettori democristiani
Votarono più in funzione anticomunista
Che non devo dire periodo convinzioni radicate democratiche sì repubblicane
Credo ci fosse un sondaggio in cui molti elettori democristiani giorno sì ma in fondo il fascicolo è stato poi così male
Il vero problema è stato il meno centoquaranta uso gli ha dichiarato guerra naturalmente alla alla Francia finché la Gran Bretagna
E ultima osservazione proprio io dicendo che il parziale fallimento violazione degasperiana in campo internazionale
Fu anche la conseguenza di mutamenti sia sul piano interno sia su quello internazionale
Per cinquantaquattro cinquantacinque si sarebbe concluso prioritaria lungo dopoguerra con l'inizio di una nuova stagione politica rappresentata da lezione dei conti al Quirinale
E fino a cinquantatré con la morte di Stalin si apriva la cosiddetta dapprima distensione
In altri termini non solo era finita l'era De Gasperi Anna quella finta un'erba
Ho capito come si affrettano politico interno
Perché avanzava una nuova generazione democristiana
E dall'altro lato naturalmente sul piano internazionale perché si apriva una nuova fa se nei rapporti tra Est e Ovest sempre guerra fredda ma combattuta in maniera in maniera diversa e grazie per l'attenzione
Grazie grazie Antonio perché sta bella relazione devo dire molto
Impostata sulla Realpolitik se vogliamo poter e non è un accusa spontaneo dire Bulatovic una constatazione naturalmente mi par di capire non l'hai detto in modo così esplicito ma che sono fondamentalmente l'idea di fondo era lo scontro quasi una
Sovietica e l'Europa in qualche misura rivestiva un ruolo strumentale in questo scontro qua il soprattutto devo dire dopo la guerra di Corea
Da più di tre mila centocinquanta veramente un momento replica
Va bene grazie allora passiamo alla prossima relazione che quella Disario Rosario Forlenza il cui titolo è la declinazione degasperiana del concetto di abendländ quindi siamo probabilmente sempre dalle stesse parti diciamo entro il corrente bel Florida credo che lontano offre alla alla relazione internazionale a te la parola politica grazie Lorenzo grazie
Ancora qui grazie in particolare a Gaetano Quagliariello che ha organizzato
Ne ha voluto coinvolto nella
L'azione con
Compagni di viaggio si vuol dire Company
Una nazione politico
Va bene
Allora io partirò dalla geografica dalla scrittura della terra che è una delle attività più in voga del
Genera confini
Territori rivendicazioni e contro indicazioni assegniamo cambia nuovi i luoghi e qualche volta in forma di vendetta anche in forma violenta in maniera più immediata
No giornaliera
Ho capito Bajraktari in maniera più immediata
Dà forma alla nostra immaginazione geopolitica intesa non gioco ridiventata nome nella maniera
Ottusamente determini sta in cui si usa nella pubblicistica ma come il modo in cui pensiamo il mondo come diverse unità
Spaziali territoriali che si elezione le une alle altre in determinate maniere e questo contributo nasce dalla mia curiosità per due importanti in qualche misura discordanti categorie Norbert Elias direbbe figurazioni all'interno di questa immaginazione occidente o un mondo occidentale e Europa
L'Occidente il mondo occidentale non sono luogo sono un'aspirazione culturale che politica i cui riferimenti geografici o i referenti geografici sono cambiati nel corso del tempo
Europa invece un continente come tutti i continenti dovrebbe essere un luogo preciso delimitato invece soltanto una propaggine dell'Asia una espressione geografica dell'Asia direbbe para per parafrasare Metternich i suoi confini quelli a est sono stati molto non sono stati mai molto chiari e hanno creato nella storia contestazione scontri conflitti anche allora chi appartiene all'Europa quali sono i suoi confini chi è d'Europa e chiedo all'Europa cos'è l'Occidente cos'è l'Oriente cosa vi divide li separa un riunisce e io ovviamente sono domande a cui impossibile rispondere ad una ditta men che meno in venticinque trenta minuti ma tenterò di riflettere su queste questioni utilizzando il nostro De Gasperi a partire dalla sua esperienza politica ed alla sua vicenda esistenziale
E ora degli elementi forse più affascinanti dell'avventura politica e umana di De Gasperi e che si è snodata nel tempo attraverso tornanti storici
Insomma di grande complessità deputato a Vienna attivista cattolico politico antifascista costretto al carcere impiegato nella biblioteca vaticana commentatore della politica internazionale fondatore della democrazia cristiana
Battagliero protagonista della lotta politica nell'Italia della guerra fredda Primo Ministro ministro degli Esteri padre marito affettuoso uomo dalla fede profonda come tutte le figlie
Profonde tormentate ma forse c'è una linea rossa scaricherà lessa questa varietà questa complessità detiene insieme alcune delle cose se non tutte quelle che dicevi tu prima Antonio
Ed è il suo atteggiamento nei confronti del nazionalismo e al e la sua fedeltà all'idea di un Occidente ancorato a un luogo storicamente determinato definito come civiltà ai sottoposto all'attacco di malattie emesse dal suo interno
Allora collochino la prospettiva spazio temporale di De Gasperi
Nel contesto di una costellazione di idee significati sull'Occidente incapsulante dal termine abendländ
Fidene significati che in essere un circoli intellettuali cattolici tedeschi subito dopo la prima guerra mondiale che rimandavano uno spazio simbolico e sovranazionale
Tra la Russia materialista bolscevica e l'America liberale ma altrettanto materialista
Il mio argomento che De Gasperi arrivò a sviluppare strette affinità con questa visione che era anti materialista antisocialista e antiliberale allo stesso tempo bellicista e gerarchi
Basata sulla idealizzazione della Europa cristiana medievale la res publica Christiana il suo principio organizzativo era quello dell'Occidente cattolico premoderno precedente la riforma protestante
Proprio per questa ragione abendländ non sarebbe mai potuto diventare nazionalista né tantomeno fascista
E come ogni posizione veramente cattolica
Nel senso etimologico di catholicos cioè universale era contraria al nazionalismo senza per questo diventare internazionalista un termine che ovviamente nel corso del ventesimo secolo sarebbe stato sempre più associato sociali al marxismo
Questa visione emesse nel primo De Gasperi avrebbe detto
E come famoso titolo di Paolo Pombeni ma in forma mutata abendländ ebbe un ruolo importante anche nella rinnovamento politico dell'Europa occidentale nel secondo cui
Bene la collaborazione consuma meno Abenante
Più che una ideologia abendländ su De Gasperi quella che e Beilin definirebbe una Symbola esistono experience simbolizza azione traduzione bruttissima articolazione di esperienze politiche esistenziale
Prima di andare su De Gasperi lasciatemi dire però qualche cosa sulla Bellandi che cos'è attendeva
Da un punto di vista filo logico il termine abendländ letteralmente il Paese urla terra della sera o anche il luogo dove tramonta il sole
Entra per la prima volta nella lingua tedesca come contrappunto semantico alla traduzione dell'Oriente o l'estetica
Martin Lutero come Morgan Lambert la Terra del Sole nascente in connessione con l'antica tradizione Emilio tropicale
Fu soltanto dopo la Rivoluzione francese gradazione di attendibili un Occidente cristiano medievale acquisì un preciso significato politico ideologico e gli intellettuali controrivoluzionarie cattolici del tempo De Maistre non vale
Certo Briante iniziarono utilizzare Lab entrando medievale il mondo di Rex paté d'Europa Carlomagno il papa Gregorio Magno come il contrasto organico alle pretese dell'Illuminismo
Dell'ateismo e della frammentazione moderna
La bella de era concepito come la reazione alla doppia idea di sovranità tipica della modernità politica la sovranità dell'individuo sopra la propria coscienza la sovranità dello Stato nazionale generata da un contratto costituzione
Tra individui atomizzate liberi per tutto il diciannovesimo secolo i cattolici tedeschi utilizzavano il termine abendländ preferivano a Berlanda Europa perché quest'ultima significava protestantesimo nazionalismo e sovranità dopo la Grande Guerra questo materiale grezzo e frammentario divenne una ideologia quando nel mille novecento diciotto appare deve per un targa anche adesso avendo Landers di Oswald Spengler una teoria della Storia della civiltà in termini di morfologia biologica nella traduzione italiana e per la verità anche in quella inglese e il francese il titolo il tramonto e il declino dell'Occidente non trasmette il senso di imminente distruzione presente nell'originale tedesco un'intera bianca affondare andare sotto
Che a volte in inglese tradotto con il più enfatico da un fondo oppure in italiano caduta rovina o anche Collazzo un gruppo Occidente minacciato dal non occidente cioè Russia peggio né che per Spengler era una comunità spirituale da non ridurre a Europa
Spengler veniva da circoli protestanti ma il suo abendländ fu appropriato da un gruppo di pensatori cattolici come modo di pensare un ordigno organico europeo gli umanisti Teodora belle Herman classe
A cui per un momento fu associato anche Robert Schuman
Quando nel mille novecentoventicinque Palazzo il filosofo Halloween stent fondare una rivista dedicata alla cultura alla politica e all'economia europea la chiamarono appunto abendländ
E l'orizzonte ideale di questi pensatori lo dava intorno all'idea di un Occidente cattolico che trascende S gli orrori del materialismo uscita sovietico senza cadere nel nazionalismo nel revanscismo tedesco e che sanasse le ferite inflitte all'Europa dalla rivoluzione dalle idee del mille settecentottantanove
Dal materialismo dall'ateismo dal protestantesimo dal liberalismo dall'individualismo
Ciò che gli intellettuali dell'appellando avevano in mente ed alla ricostituzione neo calore carolingia dell'Europa occidentale
Una è un'utopia premoderno anti individualista basata sui valori spirituali e senza tempo della cristianità medievale
Il carattere multinazionale del Sacro Romano Impero che combinava un'ampia comunità
Normativa di cultura cristiano cattolica come una variegata senso con un variegato se serie di giurisdizioni sovrapposte di particolarità locali e la Presa come potente antidoto al nazionalismo moderno intellettuali di abendländ erano antiliberale ma non nazionale al centro spirituale del progetto c'era l'incrocio tra Francia e Germania all'Arena il centro dell'impero carolingio
Lo spazio dove antichità germanica il cristianesimo si erano incontrati nella più felice di tutte le sintesi il treno era la corrente mitica diceva
Però sa il simulacro del Sacro Romano Impero dunque prendeva la forma di una comunità spirituale Geist rimane Shaft
E per questa ragione
In linea con la ispirazione originaria per gli scrittori della Berland pane Europa di non Calergi era il male assoluto perché l'ha dominato da la materia e non dall'uso
Comunque il cosmo partiti ISMU cattolico non decollo umani
L'immaginario dell'Havilland fu presto sopraffatto dalla crescente inesorabile deriva nazionalista della politica tedesca molti intellettuali conservatori cattolici divenendo anzi antisemiti e la maggior parte di essi accolse con favore l'ascesa al potere di Italia e ora Degasperi Luigi Sturzo ebbe frequenti contatti con gli autori di ammendante e anzi scrisse sulla non ho trovato articoli di De Gasperi sulla attivista non mi pare di aver mai trovato nei suoi scritti o discorsi in tedesco la parola abendländ ma Maurizio cavo potrà diciamo contadini e magari termini indicare se invece così ma sin dai primi e formativi anni di attività
Politica tra il Trentino Vienna la visione di De Gasperi secondo me ed è intessuta da una costellazione di significati che rimandavano alla simbologia dell'arrembante
Questo per esempio con l'approssimarsi della prima guerra mondiale quella che George Kennan
Fini di Original catastrofi la catastrofe originario Pieraccini Staterini intera generazione Degasperi sentì scricchiolare l'Europa in cui si era formato politicamente umanamente e allora nel mille novecentotredici e credo che
Ieri proprio Maurizio Causio critico questo articolo insomma contro questa minaccia di decadenza dietro le frasi del moderno stanco e il grande patrimonio secolare dell'idealismo cristiano si riferisce a questa aspetto e pochi mesi più tardi nel luglio del due mila tredici De Gasperi articolo che insomma commentato svariate volte auspico l'istituzione di un cogente strutturato sistema di nazioni e stati sotto l'ala protettiva di una organizzazione politica
Sovranazionale che avrebbe contenuto evitato i conflitti provocati dall'eccesso di nazionalismo si riferiva a Dante qui alla filosofia politica di Dante
La nuova organizzazione diplomatica avrebbe potuto sostituire l'impero romano germanico avuto vita civile somma è suprema che lasciava la massima autonomia alle Nazioni e ritorna qui
Poi vi dirò ancora del rapporto nazionalismo internazionalismo nazionalismo patriottismo
Più tardi ora negli anni Trenta
Insisteva ancora sulla via cattolica come modalità di coordinazione tra la dimensione nazionale quella sovrannazionale
Bisogna partire scriveva nel trentacinque bisogna partire dalla nazione e sostituire all'universalismo internazionalista ignaro dei vincoli naturali l'universalismo cristiano che avendo carattere organico riposando cioè sulla subordinazione coordinazione degli organismi naturali della società ispiri una collaborazione internazionale che provveda alla pace tra i popoli senza intaccare la coscienza nazionale
Questa concezione adesso ritorno su alcune cose che sono state dette ieri questa la concezione positiva della nazione sostanzialmente diversa o quella nazione delle nazionalità diresse dalle posizioni nazionalistiche illiberali poté nazionalistico dei socialisti una politica nazionale positiva da opporre a ride irredentismo generico
Lo dicevamo dietro una concezione della nazione non nazionalistica esclusi mistica egoistica ma solidaristica avverte universale che non si cristallizzano lo Stato-nazione Stati e nazioni non potevano e non dovevano diventare religione insieme probabilmente in quest'ottica deve essere interpretata la frase prima cattolici coi trentini che poi tante volte sarebbe stata usata dagli avversari politici
Come argomento di dibattito insomma
Di polenta
Prima dell'appartenenza a uno Stato minima l'appartenenza a una cultura che poteva e doveva essere condivisa con altre in un quadro istituzionale multiculturale e questa concezione della nazione della nazionalità inteso per quello che dicevo prima servendomi di questo
Filosofo teorico della politica dei Green era semplicemente ideologia c'è una categoria di riflessione di secondo ordine ma all'Anzhi immunizzazione l'articolazione di un esperienza esistenziale prima ancora che politica l'esperienza di un uomo nato in un luogo Limina
L'esperienza di vita in uno stato chiusi nazionale in cui la nazionalità
Doveva essere difese promossa contribuenti con tutte le altre nazionalità alpine comune
La reazione dell'abendländ
Sopravvisse all'orrore nazista la seconda guerra mondiale frammento la percezione dell'ambiente slava entrambe e parte della visione filtro nella nascente concettualizzazione dell'Europa sovranazionale
Il linguaggio dell'appellando può appropriato dai partiti democratici cristiani europei dalle loro reti transnazionali la nouvelle équipe internazionale per esempio ma su questo
Scritto tanto Wolfram Calise
Tra gli altri e da questa prospettiva l'Europa era sempre stata un'entità dell'Occidente cristiano una comunità spirituale e culturale diceva Schumann
Da ricostruire in un contesto storico diverso e logo ambendo Lande si basava su compromesso franco tedesco il fatto che il confine fosse sull'erba Inici astensione di è diceva anche Corrado Adenauer la tradizionale demarcazione millenaria tra Oriente e Occidente l'aria tra l'aria dove si era fermata la sintesi Romano germanica chiamata feudalesimo
Ilaria immune da questa sentenza e profondamente appropriata
Ora
Quello
E vi risparmierò la storia che insomma tutti sappiamo dei padri fondatori che venivano da luoghi di confine per i quali probabilmente la sovranità nazionale non era in sé un valore una precondizione per creare i significati politici come era stato Penta mazzette di risparmiano questa questa storia per dirvi di perché come quella che in un articolo pubblicato su Contemporary utopie anche sui ho definito dal ponte X Piave Englander la politica dell'a Berlanda poteva attrarre o attrasse Degasperi non soltanto degli astri e gli altri
Politici democratici cristiani impegnati nel progetto europeo e avere un ruolo fondamentale nella politica europeista di di De Gasperi che diventava progressivamente sempre più federalista diceva prima Mariella allora uno c'era prima di tutto l'idea motivante del risveglio europeo incidentale
La visione di un futuro migliore l'anno in costruzione spirituale di un mondo distrutto dal materialismo attimi pagano nazismo e ora minacciato dall'attivismo Bossi
In altre parole c'era la diagnosi e il trattamento adeguato alla crisi dell'Occidente al suo vuoto spirituale la dimensione spirituale dell'Europa cattolica era il miglior antidoto al ritorno passato secondo motivo di attrazione politica la Pelanda era la soluzione perfetta al problema dei problemi cioè il posto della Germania nel continente e i suoi rapporti con la Francia un problema che l'Europa si trascinava indietro almeno una dal mille ottocentosettanta sulla base dei comuni valori di attende lande la Germania senza la sua parte protestante prussiana orientale dove si era rotta l'unità della bella ma con la riforma protestante e dove si era fermato il nazionalismo la tesi
Il nazismo e dunque il comunismo poteva ritrovare e ritornati al suo posto legittimo nella comunità occidentale
Mi risparmio qui i vari discorsi di Konrad Adenauer che più di ogni altro come dire contribuì a formulare il linguaggio della della band landa vogliamo che la nostra cultura ritrovi di nuovo le sue basi nella cultura della band la come disse nel quarantacinque i suoi primi discorsi pubblici
E probabilmente alcune decisioni
Prese da adesso invado il campo degli storici delle relazioni internazionali che ovviamente Massa creeranno Mian grande gioia prevedono ogni ed è alcune decisioni prese da De Gasperi devono essere comprese entro questa ottica per esempio la non adesione all'Italia patto di Bruxelles e nel mille ottocentoquarantotto che è stata interpretata oltre insomma decisioni mio che poco strategica era motivata precisamente dalla volontà di pensare alla nuova Europa con una flessione
Aggiornata di abendländ in cui la Germania non poteva essere esclusa dal processo di ricostruzione il nucleo il motore dovevano essere esattamente la riconciliazione
Franco tempo perso e probabilmente per quello che abbiamo detto ieri od sul nazionalismo la nazione patriottismo
Il c.t. Antonio Vieri Gaetano Martin con al di là della rinascita spirituale dell'Europa e della integrazione della Germania a la visione via abendländ la visione idealizzata dell'Occidente cattolico pre nazionale
Offriva un'eccellente soluzione a una questione spinosa del nazionalismo non soltanto nella sua forma tedesca
E al dilemma nazionalismo internazionalismo che tante volte era stato al centro del dibattito del cattolicesimo politico si
Dalla fine della diciannovesimo secolo nel mille novecentocinquantuno il pubblicazione forme fantastica bilingui destinata agli Stati Uniti
Umane definì il sistema internazionale degli Stati
Nazionali in termini teologici come una e l'insidia
Il risparmio la lunga
Citazione ma comunque l'ordine della Storia della civiltà europea era stata distrutta dal razionalismo moderno dalla a sua associazione con le teologiche e politiche del fascismo ed
Nazionalismo questa era in sintesi la discorso ti e di Suma
Tuttavia e quindi domani nazionalismo in qualche maniera superare il passato attraverso una cooperazione che superasse gli Stati nazionali comunque il nazionalismo erano obiettivi espliciti della politica Schumann quindi Degasperi dietro a e pur tuttavia non era davvero possibile sbarazzarsi dalla nazione da un giorno all'altro
Dopotutto
In aggiunta ai gli elementi che detto tu prima Antonio i partiti cristiano democratici europei erano legittimati dalla politica nazionale partecipavano elezioni Cebano elezioni nazionali erano i parlamenti nazionali
Inoltre almeno a partire dalla Grande Guerra di cattolicesimo politico era diventato profondamente consapevole della questione della nazione e si era preoccupato di come adatta de religiose a specifiche politiche nazionali
E infine molto più antropologicamente si potrebbe dire i sentimenti e le tradizioni nazionali importa se inventate immaginate spontanee avevano fornito la cornice simbolica per l'integrazione
Degli individui delle comunità nella politica moderna per più di un secolo
Immediatamente dopo la seconda
La soluzione all'enigma era allora incorporare la nazione e allo stesso tempo trascenda ma attraverso un progetto
Sovranazionale era quello di di attualizzare ideale medievale cattolico nella bella in un'epoca in cui la nazione l'altra più momento giù volitivo fugace ma una costruzione politica data
Storicamente datata
E se nel mille novecentotredici dicasteri immaginato con Dante l'istituzione di un sistema di nazioni e stati sotto l'ala protettiva di una comune organizzazione politica ora nel diverso contesto del se del Secondo dopoguerra la parola la parola chiave era sovranazionali Moss sovranazionale
Si trattava di unire gli stati per creare un superstato sto citando ancora da Schumann ma di trascendere i confini nazionali non per indebolire la nazione ma per dotarla di una sfera di attività più ampia e più elevata
In un discorso del dicembre del mille novecentocinquantuno Consiglio d'Europa di Strasburgo in poi Adenauer definita gente Degasperi
Spiego come le sovranità nazionali non dovevano essere represse ma anzi esaltata in una volontà
Politica superiore capaci di riassumere ideali più comune delle Nazionali Associate li faccia brillare alla luce di un focolare comune
Ancora nel cinquanta
Insomma nel famoso discorso dell'Europa come mito sorvegliato anche qui significa esprimere in questi termini insomma non occorreva cancellare non bisognava cancellare una storia
Ma aggiungere
Ma aggiungerne una nuova e allo stesso tempo completarla il nazionalismo ed è incompatibile con l'Europa sovranazionale ma non lo erano il patriottismo l'amor di patria e le identità nazionali intese come sistemi aperti di esperienze e memorie
La distinzione provvisoria tra
Patriottismo nobile essa no nazionalismo totalitario anormale
Potrebbe sembrare la risoluzione simbolica che Schumacher Degasperi cercando di dare qualcosa disse essenzialmente risolvibile ma in effetti era dogma cattolico sin da quando nel mille novecentoventidue papa Pio undicesimo
Le civica Ubi arcano aveva denunciato
Lo smodato nazionalismo estremo immotivato una nazione Samut
Discendendo invece motivata carità spazio
La politica dell'appellando dunque permetteva a Degasperi di formulare un rapporto tra europei nazione intera dialettica non di opposizione radicale
Di articolare un azione all'ISMU sublimato in una forma sovranazionale di patriottismo
E gli permetteva linea con la concezione sovrannazionale cattolica di delineare l'immagine della futura Europa come padre ideale e morale come naturale sviluppo della fatica tradizionale gli consentirà inoltre di promuovere presso gli italiani e le italiane con il crollo del nazionalismo fascista una proposta di ricostruzione politica che evitasse lo spirito rivoluzionario dell'internazionalismo socialista
Rendendo possibile la creazione di una identità
Nazionale
E infine e qui vado veloce e qui concludo
Nelle circostanze della guerra fredda abendländ permetteva ovviamente anche la di invenzione dell'impero carolingio come baluardo contro l'Oriente il segno rientrare ora sotto forma delle norme è stato bolscevico ma ovviamente poi
Guerra fredda con la sua struttura recettiva dicotomica rimpiazzo la nozione intere bellica della band lande come l'idea antica radicale di un'Europa che voleva essere terziaria tra gli Stati Uniti capitalistica atomistici e l'Unione Sovietica Communiste collettivista visioni neutraliste divennero impraticabili
L'atlantismo divenne per De Gasperi lo sfondo il contesto di riferimento su cui sviluppare la strategia ulteriore operista qui una citazione dal mio grande amico Paolo Acanfora in ogni caso
Ovviamente la macro appartenenze occidentale si identificava con la civiltà euro europea con l'Europa con il diverranno anche avrebbe come ha detto
Guido Formigoni ieri eppure De Gasperi tipo la parola fu molto cauto forse tu non intende in senso culturale nei confronti dell'America come come molti
Finisco
Gli anni Jesus is Democracy avrebbe detto Martin con quei sono terminati da tempo la fine della guerra fredda la frammentazione dell'Unione Sovietica la fine del blocco orientale la complessa questione dell'allargamento dell'Europa esiste
Recenti vicende della guerra in Ucraina hanno rimesso in discussione ancora una volta cosa significhi dove inizia e dove finisca l'Europa e hanno messo a repentaglio il progetto di De Gasperi degli altri leader
Fare dell'Europa una versione Ampola ampliata con giudizio accortezza dell'Unione Europea
Cosa siano Occidente Oriente Europa non è
Chiaro da un pezzo Vanna tradizione dell'appello devono ancora successo è ancora qui con noi e sopravvissuta alla fine della guerra fredda e alla fine della DC
E giace in fondo alla comprensione e alla percezione che l'Europa a dice e della sua
Identità culturale
Funziona come condizione di possibilità per la definizione di Oropa attraverso un altro
L'Islam è la Turchia neoliberismo negli Stati Uniti gli extracomunitari coloro che non appartengono alla comunità immaginata oppure i rifugiati figure eliminarli proiettate oltre lo stato giuridico di eccezione e la Russia post sovietica
E questo la caratterizza come una più o meno di uscita comunità immagina rimane la tentazione di invocare l'incompatibilità dell'Europa con tutto quello che non è Europa ricreando nuovi confini rimborsi che sembrano continente che progressivamente non appartiene più a nessun porre nessuna cultura specifica
Sempre più problema grazie
Sì grazie Rosario bella devo dire una bella no bella panoramica un bel racconto di questa di una vicenda che per me è meno conosciuta ma come dire che contribuisce a dare un quadro anche di una serie di riferimenti culturali in qualche modo dell'Europa dell'epoca dei Progetti europea delle va a partire dall'utilizzo del termine comunità
Che credo sia qualche cosa che ha radici in qualche misura in questo mondo conservatore in qualche modo odi o che si rifà a determinati valori tradizionali di cui si fa difensore
Bene passiamo all'ultima relazione quella di Michele ma non c'è il pomeriggio ma l'ultima nulla di tutto ecco alcune quella di Michele Valenti
E ha intitolato De Gasperi e l'accendo fra l'interesse nazionale e rilancio europeo Michele attuale
Grazie grazie della parola intanto anch'io un dovuto ringraziamento a Gaetano Quagliariello è alterato feroce ma Elena a parlare a Rosario Forlenza insomma tutta l'organizzazione di questo bellissimo convegno
Capisco che l'orario la la posizione sia un un po'infami però serve sempre un ultimo
Normale
Se come sarebbe un primo Serrault Emerald all'ultimo nel di scarsa vende io presto un penultimo
E
La mia riflessione diciamo intanto per cominciare parte da una ricognizione storiografica sulla questione della sette De Gasperi i il tanto che si è scritto parlavo prima con Gaetano Quagliariello del di questo numero monografico di vent'anni fa
Di ventunesimo secolo dove c'era un interessantissimo saggio proprio di quale livello dedicato appunto alla questione dell'azienda
Che peraltro veniva prima insomma vera raccolta di scritti discorsi politici che sono usciti negli anni successivi quindi al netto di un quadro storiografico intenso sul tema il mio tentativo è stato innanzitutto quello di capire quanto e se la questione dell'azienda fosse utile per studiare Alcide De Gasperi
E parto diciamo così da alcune conclusioni finali nel parco e ricostruire credo che lo sia a queste accede e lo sia per quattro ragioni essenziali
Prima di tutto perché la questione della sente è lo specchio nel quale si riflettono le considerazioni le elaborazioni degasperiana né sul parlamentarismo e sulla liberalismo la continua insistenza i continui richiami all'idea di un corpo rappresentativo di un'assemblea rappresentativa europea sono frutto ma di quelle riflessioni a cui faceva riferimento tra gli altri soprattutto vera Castellucci che maturano
Tra gli anni venti e gli anni quaranta in secondo luogo
La questione dell'azienda è lo specchio delle capacità ma anche dei limiti e di De Gasperi di adattare potremmo dire la sua interpretazione sull'evoluzione del quadro politico europeo quadro politico il quadro economico europeo
Alle dinamiche globali in una rapida diciamo così in rapido mutamento sì sì ha citato l'avvio della guerra di Corea ma anche la fine della guerra di Corea
La morte di Stalin l'avvio della prima distensione quindi la questione delle aziende mette in luce tutto il realismo degasperiana no ma anche i limiti di questo federalismo
In terzo luogo l'azienda serve lo specchio a mio parere nel quale si riflettono tutte le difficoltà del sistema politico e partitico italiano nell'elaborare una politica estera univoca
E che De Gasperi paga in prima persona proprio a partire da inizio cinquantatré con la totalizzante contesa sulla legge elettorale maggioritaria che trascina
Il tentativo ultimo di ratifica della Comunità europea di difesa da parte di e Castri
E infine almeno insomma in questa mia queste quattro considerazioni e anche
Lo specchio della capacità degasperiana di storicizzare l'europeismo al Diana e oltre ad una lettura deterministica i finalistica del dell'europeismo stesso
In questo senso a mio parere la lettura del De Gasperi federalista europea va molto ma molto sfumata e la la questione dell'azienda ci aiuta
Allora se queste sono le le le quattro considerazioni sono anche quattro i tempi attraverso i quali io cercherò di ricostruire il percorso di questa questione dell'azienda
Vi è un primo tempo che è fatto di scetticismo e consenso solo subordinato da parte di De Gasperi nei confronti del Progetto del cosiddetto piano piano
è un è quasi un anno di tempo quello che va dall'autunno del cinquanta all'autunno del cinquantuno nel quale poi vi entrarono i dettagli appunto si può parlare a mio parere di scetticismo o come o comunque di consenso subordinato ad una serie di pregiudiziali sulla questione
Poi gli è un anno e mezzo di intenso attivismo
Si può parlare addirittura di un vero e proprio attivismo costituente sul tema della dell'accende questi sono almeno sei mesi di pausa tra una pausa obbligata legata soprattutto alle questioni relative alla alle elezioni alla questione della cosiddetta legge truffa fino all'autunno del cinquantatré e poi una ripartenza la che però io non vorrei definire che che giunge fino alla alla alla vera e propria fine della ditta di De Gasperi che però non vorrebbe finire fintanto come il testamento politico
Degasperiana no
Ma quanto un utilizzo
Del tema dell'azienda del e del ruolo diciamo così di De Gasperi di utilizzo dell'azienda terre trovare un ruolo italiano in un'Europa che oramai a tutti gli effetti un'Europa franco tedesca
Allora veniamo al primo di questi tempi cioè quello del consenso scettico o del consenso su
Ordinato
In realtà tutto ciò è profondamente legato al fatto che inizialmente ventiquattro ottobre del cinque del cinquanta piano piano presentato all'Assemblea nazionale in realtà la vi è una reazione una ricezione piuttosto timida in particolare da parte degli Stati Uniti del Progetto ed il piano ed il piano piano AN
E non a caso dico io De Gasperi che interviene sul tema più volte nell'autunno del mille novecentocinquanta tra gli altri anche con un intervento al Senato
Dice esercito europeo può costituire un passo importante per costruire una maggiore solidarietà europea ma
L'esercito europeo non devi intralciare la piena realizzazione del patto Atlantico perché quella la nostra garanzia di sicurezza
Quindi qui è evidentissimo come e l'interesse nazionale italiano è quello di tenere in equilibrio l'atlantismo ed europeismo in più peraltro nel piano Platone diciamo così al quale come sappiamo bene ha lavorato tutta l'équipe di molle non è altro che un tentativo di traslare il lavoro che era stato fatto sulla comunità europea del carbone e dell'acciaio quindi alla cieca sulla questione dell'esercito e questo significava mantenere fuori Londra da questo tipo di discorso e dal punto di vista di De Gasperi si profila sul tema della difesa un primato franco tedesco l'Italia finirà per essere schiacciata da questo primato franco tedesco quindi questo aumenta
Diciamo così i dubbi e questo consenso subordinato e poi fin dall'inizio questo è il terzo elemento è l'ultimo diciamo così questo parte legata questo consenso scettico
Oppure più o meno subordinato di De Gasperi
Fin dall'inizio dicevo De Gasperi dice come è possibile pensare ad un esercito integrato senza un nucleo centrale di potere politico comune serve qualcosa che assomigli ad una costituente europea lo dice fin dall'inizio
Come si passa dalla diciamo così dallo scetticismo all'attivismo costituente ma c'entra molto innanzitutto il fatto che e Jean Monnet convinca
In particolare Eisenhower della bontà del Progetto
Conta molto quel richiamo che faceva prima Antonio Pastori alla fatto che innanzitutto De Gasperi in tutto questo diventa poi ministro degli Esteri nel luglio del cinquantuno ma soprattutto fa quella visita di stato negli Stati Uniti che tra l'altro se non erro è l'unica vera visita di Stato dovrebbero del quarantasette non era non è nemmeno ascrivibile
Ad una ad una visita di Stato e nel corso dalla quale ottiene molto tra le altre cose fondamentalmente la rimozione totale delle restrizioni del trattato di pace ottiene altro diciamo così denaro e soprattutto si rende conto che gli Stati Uniti
Non sono più così scettici di fronte al tema e di conseguenza appare un po'impossibile oramai per Roma opporsi all'esercito comune ecco la capacità e il realismo di De Gasperi molto meglio a questo punto e lavorare per far sì che accanto al tema dell'esercito
Si possono lavorare attorno ad una più ampia comunità politica ecco allora che si inserisce la fase di un anno e mezzo di grandissimo attivismo di De Gasperi uno dei punti chiave adesso qui insomma farò due o tre citazioni è sicuramente il famoso discorso di De Gasperi a Strasburgo di fronte al Consiglio d'Europa del dieci dicembre del cinquantuno è un po'lunga la citazione che farò ma a mio parere è di grande importanza perché dice due cose fondamentali De Gasperi da un lato dice se non costruiremo altro che degli amministratori mi permetto di dire se non si fa cioè se riferimento alla data hanno un'attualità clamorosa queste affermazioni perché dice ce l'ho e non costruiremo altro che delle amministrazioni comuni senza che vi sia stata una volontà politica superiore
Vivificata ad un organismo centrale nel quale la volontà nazionali si incontrano si precisano i siriani e Moro in una sintesi superiore noi rischiamo che questa attività europea compaia il confronto delle vitalità nazionali particolari senza colore senza vita ideale potrebbe anche apparire ad un certo momento una sovrastruttura superflua e fors'anche oppressiva quale apparve in certi periodi del suo declino il sacro romano intero
E poi nel lungo discorso c'è l'altra parte a mio parere interessante la citazione nella quale dice la comunità europea di difesa deve poggiare su due pilastri fondamentalmente per creare questo ponte cito è evidente che il primo intendo appunto dei pilastri il principale pilastro deve essere un corpo eletto comune e deliberante anche con l'attribuzione di decisione di controllo
Limitata ciò che amministrati in comune e dal quale dipendono organismo esecutivo collegiale il secondo pilastro
Interessante è anche questo sarebbe formato da un bilancio comune che tragga in parte considerevole su entrate da contributi individuali cioè dal sistema di tassazione questa fase costituente procede il verbale della riunione dei ministri degli Esteri della conferenza per l'esercito europeo dia un'insistenza negli interventi di De Gasperi sul tema della comunità europea che necessita di un corpo rappresentativo
Si dice ancora comprendo che la creazione di un'assemblea rappresentativa può desco può destare qualche preoccupazione
Presso i Paesi minori ma poi dice come potremmo giustificare il trasferimento a organi comuni di così importanti parti della sovranità nazionale se non diamo il tempo spesso ai popoli la speranza di realizzare idee nuove
E quella la sola maniera per combattere i sorgenti nazionalismi peraltro sempre in questo intervento dice se la Comunità europea di difesa non rappresenta qualche cosa di più di quanto è stato stabilito dalla NATO
Sarebbe inutile e inoperante quindi dice se manca la dimensione politica allora è più che sufficiente è più che sufficiente la la NATO
Il punto forse più alto di questa di questo attivismo a mio parere lo si raggiunge quando nel momento in cui dopo la firma del trattato traccette quindi siamo appunto la firma viene a Parigi il ventisette maggio del mille novecentocinquantadue
Di fronte alla stampa Degasperi dice in realtà la democrazia italiana ravvisa nella comunità di difesa oltre ad uno strumento di sicurezza due altri aspetti eminenti non è solo una questione di difesa
E dice uno e che il Trattato dovrà significare la pace definitiva e consolidata tra la Francia la nazione sorella la quale ci stringono comune cultura comuni sentimenti e una Germania
Democraticamente e liberamente rinnovata l'altro che la comunità darmi come abbiamo sempre affermato nelle stesse formule giuridiche previsto dovrà dare vita per necessaria evoluzione ad una comunità politica ed economica più vasta e più profonda
Il volontarismo esso attivissimo se già citato tornassero già citato l'articolo trentotto vi è una vera e propria rivendicazione del ruolo italiano e dell'attivismo italiano la comunità europea difesa diventa lo strumento ripeto ancora una volta per fare emergere questo attivismo tra diciamo così e il rischio di rimanere schiacciati
Tra l'asse Parigi bon
Tutto ciò però ci porta alla terzo punto cioè a quello dell'impazza a quello della pausa
Attenzione è una pausa in larga parte determinata da questioni di politica interno italiano e da un'evoluzione di politica internazionale legata appunto la morte di Stalin tra la fine della guerra di Corea
E una però pausa nella quale diciamo così De Gasperi
Lotta per fare in modo che venga tenuto in vita questo tema
L'idea di cercare di motivare il perché l'Italia si trovi in difficoltà nel non ratificare
La Comunità europea di difesa è continua
Cito tre momenti un lungo appunto che il ventiquattro e tra il ventiquattro e venticinque febbraio del cinquantatré De Gasperi
Manda a tutti di referenti diplomatici perché lo lo facciano passare ai ministri degli Esteri di Belgio Francia Germania Lussemburgo e Olanda nel quale si dice il governo italiano ha di fronte a sé un problema di tempi
Anche in relazione alle prossime elezioni politiche difficoltà varie possono essere sollevata dall'opposizione che ha iniziato una vivace campagna
Vi è inoltre un aspetto militare di fronte ad un anti Europa che alle nostre porte conserva la piena sovranità delle sue forze militari ciò che può creare altre difficoltà nell'opinione pubblica
Il governo italiano è pronto ad affrontare tali difficoltà per la ratifica da caccia ma non può esporsi al rischio di essere poi smentito dai fatti che cosa che sta dicendo
Per gli altri noi siamo in difficoltà ma attenzione perché c'è un richiamo diretto all'altro
Paese in difficoltà che essenzialmente la Francia e infatti dice per quanto riguarda la posizione francese egli rileva come dall'esposizione del ministro Bitossi vedi chiaramente quanto interesse debba avere proprio la la la Francia al completarsi di una solidarietà difensiva ed oltre property che la sicuri una solida difesa dietro cui dedicarsi nell'interesse europeo ai compiti che le spettano oltremare cioè la Francia faccia subito questa ratifica perché poi si deve occupare d'oltremare in realtà detto tra parentesi Quaroni da tempo praticamente un giorno sì è un giorno pure sta mandando di spazia Degasperi dicendo a Parigi la comunità europea di difesa non verrà mai ratificata
Ancora a dimostrazione però che diciamo così De Gasperi a un atteggiamento seppur in di grande difficoltà in questa fase però volontari vista sul tema
Posso citare la lettera segretario di Stato Hutcherson del ventiquattro marzo del cinquantatré nel quale parla esplicitamente dell'ostruzionismo svolto in Senato dall'opposizione contro la riforma elettorale domi no in questo momento tutta la situazione politica
E assorbirà tutti i nostri sforzi
Prima dello scioglimento della Camera quindi sta diciamo così cercando motivazioni c'è anche una una risposta ha dato inaugurato il venticinque marzo del cinquantatré nel quale Adenauer ha scritto per sollecitare la ratifica a del trattato accede nella e la replica
Di De Gasperi è un tentativo di rassicurazione ma si arriva praticamente a poche settimane dal voto dalle elezioni legislative
Che De Gasperi intervistato da US News and World Report interviste poi ripubblicato dal popolo il dodici maggio del cinquantatré nel quale esplicitamente l'intervistatore chiede perché l'Italia non ha ratificato il Trattato sull'esercito europeo
Ho dovuto ritardare il passaggio di molte leggi importanti a causa dell'ostruzionismo comunista
Ho dovuto dare la priorità alla legge di riforma elettorale stando così le cose i mesi consumati per ottenere l'approvazione della legge elettorale con mezzi legali
E costituzionali Anita Rato le elezioni e naturalmente chi dice di conseguenza anche la ratifica della accende
Entriamo così nel quarto e ultimo momento quello della cosiddetta ripartenza della dell'iniziativa sul sul tema dell'azienda allora naturalmente non mi soffermo sulla tentativo perché ricordiamo che vi è un tentativo di governo De Gasperi dopo
Il il voto dopo il voto legislativo del ci cinquantatré
Il tentativo non va in porto nasce il governo Pella non sto a soffermarmi diciamo così sul l'utilizzo che il Governo Pella farà della questione della già citata insomma questioni di Trieste
Come questo si intreccia al tema non dimentichiamo che il famoso avvicinamento di De Gasperi alla al Movimento federalista e di questa fase handler è in larga parte di questa fase
Che peraltro altresì occorre ricordare che De Gasperi prende anche la guida della segreteria della democrazia cristiana in questa in questa fase nel settembre del mille novecentocinquantatré dicevo a proposito dell'incontro con i federalisti eh famoso l'intervento di De Gasperi
Alla congresso del movimento federalista dell'ottobre del mille novecentocinquantatré nella quale non a caso Degasperi parla di un vero e proprio disorientamento delle diplomazie francese ed italiana
è che è un po'paradossale perché il
Il disorientamento di quella italiana è un disorientamento con De Gasperi alla guida di quella diplomazia però insomma il il il termine è di un certo interesse il cinque gennaio del cinquantaquattro cade il Governo per la
Il tentativo di Fanfani rappresenta per certi aspetti e la possibilità l'idea che vi sia uno spiraglio
Per la ratifica dell'azienda il diciotto gennaio del cinquantaquattro il il giorno prima del tentativo di Fanfani
De Gasperi scrive a Fanfani caro Fanfani e certo che nell'esposizione programmatica col viene dar rilievo all'azienda a me pare che si farebbe buona impressione annunziando senz'altro la ripresentazione del trattato
Prima della Conferenza di Berlino a a fine gennaio è prevista alla Conferenza dei quattro a Berlino perché sostanzialmente dice prima della Conferenza di Berlino lo stesso De Gasperi lo dice dopo e specie dopo la Francia non avrebbe più nessun valore
Effettuare la ratifica sarebbe sappiamo che va male a Fanfani
Per certi aspetto per certi aspetti va male anche a Berlino dal punto di vista della comunità europea di difesa
Quaroni continua a scrivere da Parigi ed è oramai Parigi che detta le sorti della comunità europea difesa per quale ragione
Perché fondamentalmente in tutti i posti di rilievo all'interno della del contesto politico fa del contesto politico francese e vi sono degli antichi se visti
è stato eletto Presidente della Repubblica René Coty che incautamente ha una posizione critica su questo punto
Il generale limite alla commissione Esteri della difesa ma soprattutto il tredici maggio del cinquantaquattro accade ciò che accade appunto di ambiente fu un elemento fondamentale non solo accade l'Indocina ma dal punto di vista francese d'Indocina accade senza nessun aiuto degli Stati Uniti cade naturalmente il governo l'agnello arriva quel Pierre Mendes France che travagli altre affermazioni dirà che la Comunità europea di difesa può costituire uno dei peggiori casi di coscienza nella storia della Repubblica francese nonostante tutto ciò un De Gasperi che il ventiquattro maggio meno di dieci giorni dopo l'accaduto in via in via fu diventa presidente dell'Assemblea della cieca
Cerca ancora potremmo dire di spandere ottimismo e possibilità che si arrivi ad una ipotesi di ratifica
Anche qua ci sarebbero molte
Molte citazioni
Colgo solo questa intervista di De Gasperi del trenta maggio del cinquantaquattro alla discussione nella quale alla domanda e pensa lei che il Progetto per l'esercito europeo sarà presto ratificata in Italia Francia dice
Non intendo qui lasciarmi andare a delle profezie ma sono stato sempre del parere che se si vuole tranquillamente lavorare
Alla ricostruzione morale e materiale dell'Europa è necessario renderà i nostri paesi la tranquillità mettendoli al riparo da ogni minaccia mediante un valido strumento di difesa
Sarà in realtà questo vari strumenti di difesa appunto la otto e non
L'accende
Il tredici agosto del cinquantaquattro però Pierre Mendes France porta davanti al governo francese una proposta di compromesso
Sulla comunità europea di difesa che in realtà lo svuotamento dall'interno del Progetto di comunità europea difesa che era emersa dalla piano piano della dell'ottobre
Mille centocinquanta e sul quale De Gasperi aveva così tanto lavorato
E che il giorno successivo per la famosa più volte citata lettera a Fanfani del quattordici agosto del mille novecentocinquantaquattro cinque giorni prima poi della scomparsa
Di De Gasperi di questa lettera e qui davvero mi avvio a concludere mi interessa però
Sottolineare tre
Punti fondamentali
Al di là di del soffermarsi sulla l'amarezza dell'uomo De Gasperi di fronte a sarà quella che appunto aveva definito nella lettera per agosto cinquantaquattro la mia spina l'accende dice
Sì le notizie che giungono oggi dalla Francia sono vere anche solo per metà ritengo che la causa della Xantia perduta e ritardato di qualche lustro ogni avviamento dell'unione europea
Che una causa così decisivo universale se divenuta oggetto di contrattazione ministeriale proprio far gruppi democratici gruppi nazionalisti
Chi sogna ancora la gloria militare degli imperatori veramente spettacolo desolante ivi triste presagio per l'avvenire però i due punti a mio parere fondamentale della lettera sono i due duri attacchi uno alla Germania e uno alla Francia per poi chiudere con il punto di vista sull'Italia e duro sulla Germania perché dice
Qualunque sia la formula finale dell'azienda quello che resta riarmo tedesco in fondo i tedeschi volevano il riarmo e avranno il reame dice esplicitamente vede ciò e più importa sia per l'unificazione tedesca sia per i rapporti con l'America cioè da volle l'America e poi e duro con la Francia e dice ma la povera Italia che ci sta a fare
Noi dovremmo sottoporci al semi dissolvimento del nostro esercito ecco De Gasperi interessi nazionale solo per poter partecipare al campionario di truppe dislocate in Germania ed avere l'onore di un più in Francia usato comando a Parigi
Ma soprattutto le proposte lasciano capire qui credo che insomma sia interessantissime devo cattivo poi ciò che accade però racconta dopo ma soprattutto le proposte lasciano capire che la Francia tenta di creare un provvisorio per trarsi ora dall'imbarazzo
Ed essere libera domani di mutare a fronte essa vuol salvare loro al sistema paganti comma con la riserva domani di poterlo abbandonare
Tutto il progetto ispirato da di Fidenza estrema verso quelle nazioni che sono chiamate oggi alla comune difesa
Se così dice
Fondamentalmente forse irritato dalla ratifica fonte dalla nostra debolezza può d'altro canto essere utilizzato
Per dire dal Parlamento italiano non accoglierebbe mai le proposte modificazioni in fondo il fatto di aver ritardato può essere utilizzato come una leva di forza
Per concludere che cos'è in fondo la comunità europea della difesa terra De Gasperi credo che sia un duplice strumento lo strumento affinché interessa italiano posso svolgere un ruolo equilibratore
Da un lato della coppia atlantismo ed europeismo e dall'altro fare in modo che l'interesse nazionale venga vivificato e non risulti schiacciato dal trentotto dell'Asse franco tedesco
L'esito della questione delle aziende credo invece che porti
Italia suo interesse nazionale ad essere in larga parte schiacciato dal primato per las franco-tedesco grazie
Lele grazie Michele
Io prendo la domanda da farti però preferirei parlare subito la parola no Gabriele Paspardo
Come facciamo Antonio ce ne andiamo
Allora sono i Bisca assente dell'ultima sessione e per illustrarli mio stato d'animo e forse anche il vostro credo possa tornare utile la parafrasi di una nota frase videocassette
Che la conferenza di pace di Parigi lo si sente di allora poche dicevo per illustrarvi il mio stato d'animo Rita forse anche per indovinare il vostro può tornare utile la parafrasi sì della famosa frase di Alcide De Gasperi la conferenza di pace di Parigi
Sono sicuro
Sento che tutto in questa sala mio favori meno la vostra indisponibilità ad ascoltare un mio lungo e articolato intervento
Quindi cercherò di essere sintetico ma la sintesi io poi sono toscano come si sente abbastanza bene quindi o il dono della sintesi
Non mi esime da ringraziare gli organizzatori per avermi invitato né mi esime dal dire che tutti i quattro ori
Relazioni che ho che abbiamo ascoltato sono relazioni molto interessanti molto
Stimolanti ebbene bene articolati parto mettendo in luce qualcosa che solo apparentemente forse banale poi diciamo con un faro in qualche modo anche un pochino gli elementi forse anche provocatorio forse no
Ma diciamo forse non è banale sottolineare come tutte le razze lei relazionando ero messo bene in luce il nesso inestricabile tra i vari temi di cui abbiamo parlato l'atlantismo l'europeismo le questioni di politica interna il patriottismo e nazionalismo a seconda di come lo si vuol declinare
E e anche altre questioni come quella su cui si è in particolare soffermato Antonio Pastori che fosse quella diciamo o più nuova più originali parzialmente
Ovvero quella della difesa a la questione coloniale chiamarla così su cui Antonio a a parlato abbastanza io vorrei partire proprio da questo perché la diciamo la la il titolo di questa sessione conterà parola mediazione la mediazione se non ritorno ovvero nazione e europeismo
Ecco io credo che la questione cogliere serate essere molto molto importante o quanto meno una questione che vorrei sottoporre all'attenzione e quindi anche eventualmente risposta dei relatori
E anche talmente di chi ascolta
A vorrei particolare soffermarmi sul rapporto tra questioni coloniali e integrazione europea che ha un rapporto che non sempre valorizzato ma che invece proprio la relazione di Antonio
Mi sollecita a apporre all'attenzione di tutti i relatori apportati ricchi di chi mi ascolta
Ora noi sappiamo che quel rapporto si manifesta in particolare con la formula delle ora ricca che è un concetto che come sappiamo nasce prima della nascita della istituzione della creazione delle istituzioni comuni Nenna all'inizio degli anni Cinquanta
Ma che torna diciamo a abbastanza a con forza nel dibattito pubblico europeo alla fine degli anni quaranta
Proprio nel momento in cui Alcide De Gasperi avverte i comincia ad avvertire una certa chiarezza la crisi del sistema coloniale dei sistemi coloniali in particolare veramente il problema delle colonie dell'economia italiana
Tuttavia questa consapevolezza di De Gasperi come tra l'altro Craveri che è stato spesso ricordato
Che citerò anche successivamente avete faccio riferimento la biografia di De Gasperi
Vecchia Degasperi avverta la fine sistema coloniale De Gasperi non accetta mai l'idea che venga soprattutto britannica per i motivi che sono insomma tutti noti di una sorta di inadeguatezza meglio di indennità dell'Italia Adele colonie per così dire o quanto meno ma svolge un ruolo posto coloniale queste qualcosa e De Gasperi non non accetta ora è vero che De Gasperi difende gli interessi coloniali come sappiamo anche per contrastare respinge le critiche che strumentalmente socialisti e soprattutto i comunisti li facevano evidentemente se incapace di difendere il nostro interesse nazionale ma ammette pari che tutto questo naturalmente sintetizzo emotive ha detto prima non possano essere semplicemente ridimensionato a Risiko di un passato che non si riesce a superare
Anche perché in realtà quei motivi solo una parte non la più importante questo deve essere chiaro non voglio non voglio proporre evidentemente interpretazioni forzate
Ma solo una parte dell'impegno europeista dell'Italia e non solo dell'Italia provò senza accogliere queste interpretazioni forzate
è indubbio che prima la Gran Bretagna con Belinda e poi più concretamente la Francia videro l'altra metà della cooperazione europeo e la Francia delle istituzioni comuni europea che come sappiamo romano contribuisce grandemente a far nascere uno strumento per condividere il peso degli imperi coloniali per continuare a gestire gli imperi coloniali naturalmente adeguando per la gestione ai nuovi tempi e per garantire la sopravvivenza di quelle di quelle colonne questo
Prima del mille novecentocinquantasette quando poiché la politica prenderà forma concreta associazione col territorio dei territori d'oltremare
Solide come quelle restando però ci come quelli curarmi cani come quella di di quello di hanno assente io non son due studiosi scandinavi
In cui si sottolinea molto bene come i governi guidati da De Gasperi sostennero l'integrazione regionale cioè l'integrazione europea anche per difendere certi tre
Economici italiani nelle colonie
Per esempio Bazzoli ha scritto dell'interesse che l'Italia aveva per i rottami di ferro Angelini delle materie prime algerine che come sappiamo era tempo sotto
Il controllo francese partecipando all'unificazione europea
Il nostro paese questo tema forse appunto non troppo scandagliato no pose promettenti
Aveva anche non principalmente non su Roma anche l'obiettivo di perpetuare un sistema coloniale che come ha scritto una studiosa molto brava nel processo d'integrazione europea Katia sei del che conoscenti
E lo ha scritto in un libro recente tiratore intenti Grotto
Vedeva nell'integrazione europea un modo per promuovere un colonialismo comunque era tipo non più un coro nel colonialismo compiti tv tra gli stati europei
E ripeto tutto questo non nasce soltanto dopo il cinquantacinque cioè dopo il così detto rilancio del processo di integrazione europea perché qualcosa di cui si parla già congresso dovrò fare mille novecentoquarantotto all'Aja
Credo che no poi via processo interazione appena se ne parlerà alcuni documenti dei movimenti federalisti che Degasperi frequentava come abbiamo sentito molto bene se Parma anche
è stato ricordato dalla data
Da Barzoni mi pare prima nella dichiarazione Schuman è proprio esplicitato a cosa quindi quindi credo che questo sia un tema la che appunto rafforza e va nella direzione di quel titolo giusto direi appropriato della mediazione
Tra Impero in questo caso non è l'intero diciamo da qui veniva appunto da cui veniva De Gasperi ma è l'intero inteso come appunto impero coloniale questo è
La osservazioni e vengo il più rapidamente possibile ai temi il tema di Antonio
La parte dall'UE perché diciamo è una questione che proporremo riguardare tutti i relatori
E tu hai detto esplicitamente non mi occupo solo di Europa
E pizza occupati alleanza atlantica appunto di questa coloniale eccetera
Nella tua scelta secondo me c'è anche il desiderio di in qualche modo relativizzare inteso della scelta europea compiuta dall'Italia a in quel periodo
Allora la domanda che io ti faccio è questa quanto questa tua scelta
Diciamo coerente e accetta una interpretazione storiografica di cui magari ho già parlato con alcuni soprattutto con quelli che si occupa di interazione perché si sta facendo largo diciamo tra gli studiosi di storia d'integrazione europea ed era interpretazione aprendo la larga va arrivo rapidamente al punto che trae la sua origine da in realtà studi postcoloniali
In particolare gli studi di di pesce chakra parti che ormai molti anni fa ha scritto un libro intitolato provincializzato nell'Europa provincializzato in Europa nell'ottica di questo studioso post coloniale cioè che promuove gli studi postcoloniali significa sottoporrà serrata critica a gli assunti discorsi dei categoriali che promuovono l'idea che l'Europa sia il modello che gli Stati non loro Paesi quelli arretrati debbono seguire e che sia in qualche modo era diciamo depositaria del dei valori universali
Sulla base di questa idea alcuni studiosi ritirasse la pena hanno proposto una interpretazione che voltano la Provincia Rizza nell'Europa ma provincia rizzare il l'Unione europea ovvero a togliere l'Europa
Però punita evidentemente dal centro in qualche modo della politica internazionale che nasce in Europa ad almeno centocinquanta in poi in altri termini e arriva rapidamente al punto
La comunità europea che nasce da anni cinquanta
Sarebbe quale of many come dicono gli studiosi una delle tante istituzioni comuni paragonabile all'Unione Europea di paramenti paragonabile al Consiglio d'Europa
Paragonabile a rovesci e così via è soltanto negli anni settanta e ottanta quando nasce il mercato interno quando nascono insomma le politiche comuni
La cooperazione politica europea e così via bene solo in quegli anni in cui i due decenni la comunità europea
Diventerebbe effettivamente qualcosa di realmente importante alla domanda che io ti pongo è se questa tua relativizzazione in qualche modo anche nell'impegno degasperiana perché in fondo ha detto va be'De Gasperi è stato ministre vero sì seguiva ovviamente era responsabile evidente però insomma è stato ministro degli esteri per un periodo limitato
Ebbene se questa interpretazione che Thor dai sia in qualche modo un'interpretazione
Che raccoglie questa questa nuova nuova a idea vengo
In ordine spero di non sbagliare l'ordine a Maria Elena che ha fatto una ricostruzione molto molto puntuale di grandi grandi figure del del federalismo Altiero Spinelli Robbins inaudite
Quote no pronti e anche Ristich bianche non so se si possa definire o federalista ma comunque sappiamo che propone un richiamo federale esatto certamente allora io ho molto apprezzato la la la puntualità e diciamo la la
La precisione della tua l'interesse della tua della tua ricostruzione
C'è un punto ci sono alcuni punti diciamo che lo sono punti critici sono diciamo domande che timore che ti vorrei porre la prima
Quanto in realtà De Gasperi negli anni in cui diciamo questi uomini elaborano dello ride elaborano qui tue parla degli anni venti e trenta diciamo di un altro Baker quanto De Gasperi seguiva quei quei dibattiti quanto realmente poi tutto questo abbiamo avuto un'influenza su De Gasperi perché sicché vero
Ne sappiamo che a un certo punto De Gasperi intrattiene rapporti stretti con i federalisti Agostinelli tutte cose ricostruito ovviamente ma il punto io vorrei porre questo ovvero anche né mi ricollego a quanto scritto da Craveri nella sua biografia di De Gasperi che ci ha tenuto da veri secondo me giustamente dice ma è veramente utile proficuo
Stare qui a discutere questo tema che è stato tornato è stato proposto da altri se De Gasperi fosse un federalista fossero prevista ci serve veramente questo oppure dice lascia intendere Carreri
In fondo oltre a essere un po'stucchevole alla fine questo confronto e che poi diciamo visto ci federalisti se ne appropriano di anti federalisti respingono l'appropriazione
In fondo uno può anche e mi pare è emerso chiaramente dalle vostre azioni arrivare a conclusione che De Gasperi semplicemente tra le altre cose
Si adattava doveva adattarsi al contesto il contesto in qualche modo ne in diciamo forgiato a mode slava sagomato a quello che poi è una sua scelta quindi questa questa è la seconda cosa è de Gasperi secondo me certo c'erano elementi di idealità può negarlo ma la sua azione politica lo abbiamo sentito anche prima era azione politica che intrisa di realismo Degasperi accetta la cieca ma sa benissimo anzi è favorevole al fatto che promuove la la la conciliazione franco tedesca ma c'è di più c'è di più perché questa può essere considerata anche una citazione idealistica fino de Gasperi sa che Giovanna propone il piano Schumann a te che salva il piano Monni
E queste qualcosa e De Gasperi sa benissimo e e questo è
Come
Perché salva il piano Monni Salvaterra Monnet quindi diciamo c'è un elemento dichiaro realismo in tutta l'azione e allora mi chiedo appunto quali sia il gioco tra la dialettica tra questo realismo poi c'è un altro aspetto però questo lo vorrei ricordare alla relazione di marche cioè il fatto che per i federalisti il loro la Federazione salverà guerra che è una cosa di cui poi vorrei
Parlare ricollegandomi alla relazione di chimiche
Poi è venuto il turno di Forlenza se non ricordo male allora io qui confesso diciamo che sono un po'disarmato nel senso che non conosco l'argomento come lo conosce Forlenza
Ha io ho letto per un libro che sono sicura ha detto anche tu anche perché questo libro reni molto citato di Old ex lui Renew vuol e il sottotitolo della civilizzazione dell'Europa dopo la seconda guerra mondiale il titolo e il sottotitolo dice tutto qui civilizzare i loro ora da diciamo buon conoscitore di questi temi a me è parso in certi momenti ora la tua interpretazione un po'forzata se posso dirlo
Paul Betts nel suo libro schema a lungo di di di a pedante abbastanza lungo cita solo due volte De Gasperi
è una in una di queste quattro chiamati cassieri traccia
E tutta la sua analisi è legata Adenauer e per Atena opera importante forse il tuo discorso perché tra le altre cose oltre a quelle a ritroso consentiva anche di mettere un po'da parte il problema della riunificazione tedesca ed era evidente perché no però però insomma il fatto che ora per carità si può avere anche opinioni divergenti rispetto a Paul Betts evidentemente ma diciamo ammette pari che i legami diciamo no no a me pare appunto
No e ci sia qualche c'è un altro elemento eterna colpita tuo se non ho capito male dice che l'Italia non entra nella nella patto di Bruxelles ha perché non c'era la Germania se ho capito bene beh noi l'anno dopo in capo della NATO dell'alleanza atlantica
Questo è un altro elemento c'è o ci sono elementi anti uccide anche occidentali Isma'forse anche presente la cultura cattolica del tempo mi pare e quindi e quindi questa forse qualcosa no ma qualcosa su cui diciamo TTT ti invito a ripeto io di Pietro diciamo a a reagire Polito ha fatto giustamente cenno se ho sentito bene anche vedere mentre l'antisemitismo che pure era presente in questa questa concezione non ho capito male
Ma spetta magari mi mi rispondi amici sponde dopo
L'ultima l'ultimo intervento è quello di di Michele Marchi che ha parlato di un tema lo ha detto lo stesso Michele su cui c'è scritto tantissimo ma se è riuscito ad appassionare
Questo forse non depone a mio favore dice
Al ora se ho anche capito bene
Diciamo nella tua analisi tu sottolinea anche gli aspetti diciamo dell'interesse nazionale italiana Stradella cioè se ho capito bene quindi forse non è diciamo il punto massimo del federalismo che di di di di De Gasperi
Certo si è che la cioè del punto di è un punto di svolta per la strada di interazione opera queste qualcosa che va che va sottolineato è un punto di svolta
E questa diciamo è la parte della domanda che un po'si collega a quello che diceva prima ha la Cavallaro perché perché e vero la Federazione serviva ad evitare la guerra fra gli stati
Però il processo di integrazione europea all'inizio degli anni Cinquanta va avanti lungo la strada federale perché c'è la necessità di costruire un esercito
Quindi il punto fondamentale è che diciamo la cede è una svolta anche perché radicalizza il dibattito sull'integrazione europea e d'Italia anche la Francia Michele lo sa benissimo e questo punto ecco su cui vorrei sentire il punto di vista di
Di Michele
Lo radicalizza nel senso che
Infrange l'unità del mondo federalista
Perché non sono più soltanto i socialisti e comunisti che si oppongono Deventer presidenza della scelta ma c'è tutto il mondo diciamo persa forzista della democrazia o una parte una parte del mondo terza forzista della democrazia laica il ponte nuova repubblica Jemolo Calamandrei Vittore di che spezzano diciamo l'unica federalista perché vedono nel comunicati difesa europea diciamo la fine della neutralità della Europa e soprattutto diciamo Lassie servitù europea nei confronti degli Stati Uniti
Questo è il punto uno dei punti uno dei punti fondamentali quindi in qualche modo per quel mondo federalista cioè il tradimento dell'idea che la Federazione appena serba a creare un Europa neutrale perché questo era il punto
E a creare soprattutto in Europa che sia strumento di pace dice secondo me non slittamento di senso fuse tra pacifismo e Progetto di pace sulle cose non necessariamente sì che sta che stanno insieme
Ed ecco vorrei appunto sentire da da da Michele
Qualcosa su questo in Italia i fondi dibattito sulla Sheldon dibattito
Che può essere parafrasa quello francese un grande banco anche anche quello italiano in Francia c'era che era ed è la sede come sappiamo mi sembra che in Italia ci sia qualcosa di di abbastanza di abbastanza simile
Spero di essere stato sufficientemente
Grazie grazie a Daniele mi sembra una bella serie di questioni io per dargli una curiosità c'è c'è
E non ricordo
Mi sembra
Entrano o
Pongo
Federalismo europeo di Einaudi sia appeso dagli inglesi
Te vero via ma quasi tra
Volevo
Grazie io vista anche l'ora tarda uditorio sempre più ridotto forse se c'è qualche altra questione si potrebbero accogliere subito e poi lascia
Prego malvagio osservazione o no
Prezzo no
Meglio detrazione
Rissa
Fino a fare ma
Con l'impiego
Quindi
Glielo quasi in breve diciamo un proprio
Presidente ultimo
Questa è
Il suo nome
Pressione militari decidono in modo ordinato ancor più con
Un matrimonio combinato disposto
Contestualmente
Grazie grazie Manuele altre questioni domande
Vi lascio la parola allora va bene caliamo nell'ordine delle relazioni ok Maria Elena e
Bene
Allora era
Sul punto sul conto di quanto Degasperi seguisse il dibattito mise facevo cronologicamente iniziamo da qui
Cioè lui lo segue in Italia attraverso secondo me è la fonte privilegiata ci d'interesse
Poi è quella di Einaudi e e attraverso questo riconosce cioè conosce comunque
Riflette più che conosce su alcuni punti
Che poiché mi ricollego anche a quello che diceva Gaetano che poi passeranno nella linea italiana del federalismo italiano anche attraverso quella che era stata quello del federalismo inglese in questo io sono assolutamente d'accordo
Ne avevamo anche già già parlato la la cronologia sui e quindi c'è fa parte diciamo di questo fa parte di questo dibattito e poi il dibattito avviene avviene intorno i i cioè il momento di massima secondo me di massima riflessione
è proprio il intorno agli anni Venti in particolare intorno al agli anni al ventitré cioè intorno al momento che poi io non so se per caso qualità esce pane Europa nel ventitré e che nello stesso momento dell'occupazione della Ruhr nello stesso momento in cui si parla di che fare con la Germania che se ne parlava anche prima naturalmente
Però tutto questo un tema Degasperi il tema del il tema della dell'eredità dell'intero se lo poneva anche prima se lo pone appunto già dalla
L'indomani della seconda e della prima guerra mondiale però tutti questi temi secondo me confluiscono in questa fase probabilmente non sono
Non solo il focus centrale però poi influenzeranno delle posizioni e successive quando si troverà appunto a
A a da un'azione non più soltanto di riflessione ma un'azione politica poi sul tema sul tema dell'Europa
Per tornare sul punto invece della cronologia sì i discorsi che io ho citato di Naldi a parte ce n'è uno
Nel mille ottocentonovantasette che noi abbiamo quello utilizzato in un altro volume collettaneo farci pubblicità sul sul sull'Europa appunto della sovranità che è uscito da pochissimo con Rubbettino
E già Egitto e gialli in Einaudi dice una forte riflessione appunto abbiamo chiamato il trittico degli articoli che abbiamo citato contro uno Stato sovrano quindi in quel momento è già chiara questa questo tipo di di definizione e anche il tema della della interdipendenza economica fra gli stati sotto i temi che poi saranno ripresi io appunto citato soltanto l'opera che poi avevo fretta ma citato soltanto le cause economiche ed economico o sotto il ruolo di Robbins ma naturalmente anche in Lord lotti Anna si ritrovano e in tutto il movimento federalista
Britannico questi temi sono centrali quindi c'è sicuramente un'ibridazione ma credo che parta da che parta dall'Italia partecipata da da ogni per quanto riguarda
Un'ultima cosa per quello che diceva e che dice Emanuele anche il posizionamento politico intorno al intorno al federalismo dice anche c'è anche il il federalismo se anche il federalismo fa da cioè nasce e questo fa naturalmente parlo del federalismo del durante la seconda guerra mondiale cioè parlo di Spinelli e dopo la seconda guerra mondiale
Nel manifesto per esempio c'è dietro tutta quanta quella sorta di nuova definizione c'è il Manifesto di Ventotene fondamentalmente anche una crisi che la crisi è una una critica è una delusione
Che Spinelli ha rispetto al rapporto che hanno avuto fino a quel momento col Partito comunista Luini
Ridefinisce anche i termini di di progressisti reazionari richiama intorno a che cosa intorno al termine adesione o meno ai principi del federalismo europeo quindi da una parte è vero che viene usato diciamo chiare partitica ma anche il federalismo tende a ridà a a ritirare diciamo delle nuove categorie per leggere la contemporaneità politica con quell'obiettivo quello della finalità della della della pace e ma della pace e e di uno spostamento diciamo della anche nella costruzione di una di rapporti su un piano sovranazionale cosa che i comunisti diciamo col internazionalismo comunista non avevano non avevano fatto non avevano secondo lui compreso
Quindi c'è questa doppia secondo me un po'l'immagine immagine aspetto
Va bene quindi fermo qui do la parola verso Antonino voga
La domanda che che che mi ha imposto
Sì e no
Nel senso che non vorrei giungere a questa idea di provincializzazione mi sembra scusa che mi sembra eccessiva anche perché
Quando dementi no voglio dire l'Unione europea dei pagamenti non è la Comunità economica europea non è nemmeno la cieca e naturalmente al Consiglio d'Europa sappiamo tutti che non conta niente
Ecco tra l'Inter all'inizio e conta poco tuttora quindi mentre la Comunità europea del carbone e l'acciaio è importante delle ragioni inutile star qui da a sottolineare
Sì nel senso che
Diciamo il fenomeno della costruzione europea non si comprende se non si guarda al contesto internazionale più ampio mica lo so devo dire a poco ha poco significato è quasi banale voglio dire dal l'integrazione europea nasce perché c'è la guerra fredda perché gli Stati Uniti lancia un piano Marshall per sono gli Stati Uniti a farla partire questo no anti oserebbe perché oltre il non lo sappiamo
Però è evidente
I naturalmente non dimentichiamo quello che tu hai ricordato che è un tema che apparentemente una
Dieci quindici anni fa sembrava che dovesse essere studiato prestato abbandonato che appunto quello della io grafica ce lo prendiamo Apruzzese inglese voi aveva ferite sorvegliano dal punto di vista dal punto di vista francese
La questione che mi lascia un po'perplesso diciamo sono i tempi no
E naturalmente il loro apporto alla posizione alla posizione dell'Italia
C'era nella difesa italiana il ritorno in Africa questa visione europea che l'inserimento in un contesto europeo
Difficile dirlo nel senso che sforzo lo dice più di una volta nei suoi contatti soprattutto con gli inglesi
Dice il realtà noi dobbiamo sviluppare una visione comune degli europei nel nostro rapportarci nei confronti
Dell'Africa e tra i termini generali naturalmente del mondo del mondo non europeo
Non solo c'era tutto che fosse qualche cosa di radicato o no che non fosse in realtà
Un semplice strumento per dire va be'dovete farci delle concessioni perché alla fin dei conti condividiamo tutti gli stessi interessi e mi chiedo se non c'è tutto lo posso più legato al passato che colpevole un'Africa è una prospettiva certa
Ciò fosse legata dal passato cioè non sappiamo i francesi sono gli unici che sostengono nell'ambito del trattato di pace il ritorno delle colonie l'italiano ma non perché volesse come dagli italiani ma semplicemente perché l'idea oh mio Dio
Gli inglesi daranno l'indipendenza la Libia se la danno alla Libia noi che figura ci facciamo con l'algerina il Marocco la Tunisia che sono decisamente più avanzati rispetto rispetto alla Libia
Per quindi è un modello che noi non vogliamo quindi meglio gli italiani però
è una cosa legata al passato più che diciamo un progetto è un progetto futuro ecco questo
Mi lascia diciamo delle delle perplessità se posso aggiungere due cose sulle sulle altre relazioni
Devo dire sulla questione del patto di Bruxelles
Dopo non sono assolutamente convinto perché in realtà l'Italia non partecipa al patto in un centro di tutto all'inizio quando viene creato
Perché ci sono le elezioni emendi dice il patto di Bruxelles è il nuovo patto anti gomme interna
Quindi l'idea è un patto per la guerra etc ricorda quindi Degasperi dice è meglio che non ne parliamo perché se no questo non funziona durante la campagna elettorale
Però dopo la campagna elettorale italiani cercano di evitare l'impatto di Bruxelles
Il famoso tentativo che fa il ministro degli affari esteri a tramite Gallarati Scotti
Chiami edizioni via Di Vittorio Zoppi
Va dagli inglesi l'idea è per il momento non solo gli Stati Uniti al centro del processo di creazione un'alleanza occidentale alla Gran Bretagna con cui noi abbiamo dei problemi molto forti tra le colonne
Vanno e addirittura
Ai Gallarati Scotti perché non ci credeva è costretto a chiedere dice sul sulla base dell'indicazione del ministero gli affari entri e noi siamo pronti a entrare dentro Pato il consenso però poniamo tre condizioni
Ma che voi pensiate la questione di colonne e addirittura dicendo
Noi voteremo a partecipare all'Agenzia internazionale dell'auto per lo sfruttamento delle risorse del carbone tedesco perché c'erano gli inglesi gli rispondono
Ecco ci ha capiti insomma cioè siete fuori di testa ma che cosa chiedete non ha nessun senso e devo dire la cosa finisce lì se non se ne parla e usarla parla più per i poi vede superata dopo dal patto dal Patto atlantico invece quello che che diceva Rosario a mio giudizio e la questione dei confini dell'Europa
Che è veramente una questione centrale preside ci pensiamo l'Europa comunitaria fino voglio dire al mille novecentosettantadue piccole Europa Fonsai Paesi un e vi devo dire non è questione che restano fuori solo i comunisti che solo brutti e cattivi non ci possono stare quando allora e falsità Scandinavia dove li mettiamo e la Spagna il porre la Spagna il Portogallo dove li mettiamo
è una questione più veramente complessa no cioè l'idea di questi confini dell'Europa che sono i confini assolutamente assolutamente mobili per quello che tu hai detto una cosa veramente importante perché la questione consente che unisce i paesi europei e quindi determina i confini dell'Europa perché è una questione che abbiamo adesso
Per ritirare la Russia non fa parte dell'Europa
Per un certo periodo di tempo abbiamo detto da Russia o parte dell'Europa
Cioè i confini son veramente mobili e io credo che veramente il grande cambiamento
Del primo allargamento è proprio questo cioè la fine dell'idea dell'Europa cattolica l'istituto entrarvi dentro la Danimarca e la Gran Bretagna facciamo per l'Irlanda Gambetta ma voglio dire è chiaro che non è più l'Europa cattolica c'è un'Europa
Che ha ora e punti di riferimento che solo solo diverso interamente insomma più naturalmente il fatto che lo stesso a mio giudizio io l'Ulivo al fatto della lo diede cambiamento dalla posizione Astra che so tonica dopo il Concilio Vaticano secondo per l'Europa non è mica più cercare cattolici suona più egocentrico Pio dodicesimo roccia in cielo il però per lui cederà il poiché la Spagna il Portogallo veramente dopo va be'l'Africa America latina cosa inversa insomma Paolo sesto cosa è una cosa differente chiaramente tutto questo veramente quello giudice importante perché è una questione
Diciamo complessa complessa che si sovrappone poi agli aspetti politici c'avevano Clement alita di cultura non fa veramente lì
Ci sarebbe da studiare anche l'ambiente realmente veramente molto insomma su questo sono realmente convinto insomma
Allora intanto dico scusate mi sarebbe piaciuto moltissimo l'idea di Antonio versori post coloniale
Sarebbe stato bello Aldo Grasso scolo sopportare è stato bellissimo
Dunque si allora
Rovine Avenue alla di di Paul Betts sostanzialmente pone che che conosco benissimo
Insomma l'articolo che ho citato anche durante la relazione the Politics di abendländ qui scendemmo così India ed io di Europe After War Curtius pubblicarla contemplativo piena Missouri nel due mila diciassette
E e sostanzialmente Polonia poi detto anche una volta guarda scusa se non ho messo più virgolette citando Dino era scritto molto bene in coma tu sei stai a Oxford io scrivo in angolo
Italiano meridionale come possibile e quindi e poi insomma come visto omicida eccetera mio articolo più citato quattro invece dei soliti sei due o tre lettori quindi e ed è siamo sulla non credo ci siano differenze anzi siamo convergenti è ovvio quello che dici tu se non altro per una questione linguistica soprattutto da Adenauer e che e costruisce diciamo così il discorso della band landa anche nelle direzione dell'unificazione
Durante la relazione l'ho detto a un certo punto lascio perdere Adenauer e che è quello che i più in queste ore negli ultimi tempi riprendendo quello artistico quell'articolo
Dove de Gasperi citato un paio di volte ho voluto vederci di più perché come diciamo nella relazione Sturzo scrive sulla rivista quella delle venticinque Schumann ha contatti strettissimi poi in una pagina del diario scriverà la mia idea di Europa nasce lì nel primo dopoguerra quando parlavo con la Teodora vele questi intellettuali
Cattolici
Adenauer eleggere il tedesco nuovo letti Jole
Il tedesco ovviamente
Ho cercato nella rivista non c'è
Non credo abbiamo fatto termine però credo che ci siano una serie di differimenti di cose che possono rientrare in questo discorso che quello dei confini sostanzialmente quello del rapporto tra nazionalismo internazionali
Ed è una visione che poi come ho detto forse troppo brevemente alla fine della relazione viene displaced
Messa da parte quando arriva la struttura
Percettiva dicotomia della guerra fredda non c'è più spazio per
La terza via e però come dicevi tu nella campitura cattolica rimangono o cose anti America e hai voglia sì am Bam non è necessario andare a Dossetti
Andiamo con i comitati civici manifesto famosissimo del mille novecentoquarantotto
Il vota il lavoratori cristiano che schiaccia la testa a due mostri uno è un dragone rosso comunismo e un altro è una specie di
Rana che vomita
Soldi e c'è scritto capitalism
Quindi secondo me permanente quella idea di terza via adesso purtroppo quando diciamo terza via ci sembra Tony Blair segretariato affronta quindi però credo che permane antisemitismo allora Lines un forse non mi sono spiegato bene
Alcuni di quegli intellettuali cattolici che scrivono nella rivista Vendrame mille novecentoventiquattro venticinque ventisei a un certo punto quando arriva il nazismo alcuni di loro si associano al nazismo diventano
Preferivo assolutamente a De Gasperi mi al secondo dopoguerra perché perché poi l'altra cosa importante finisco qua e che
Io credo i concetti di simboli sommerso seguaci anche di Reinhart con Selleck cambiano nel tempo nella storia soprattutto quando l'attraversano periodi di crisi e di transizione come la grandissima frattura della seconda veramente l'ha cambiato le società cambia individua cambiato anche i cingoli quindi diciamo anche a Vendola diventa tutt'altra cosa non c'è una ideologia precisare diciamo materiale una costellazione preferisco le tappe quando premiato il totale dei caschi blu dice Premio Carlomagno di cinquantadue lo citava anche Martin con cui ieri e insomma poi sì c'è anche tirare al Parlamento lasciando lavorare le fasi sono cadere sopra l'hanno anche quote no
Grazie comunque qua io una parte una battuta rapida rispetto alle considerazioni di Daniele che ringrazio
Io non voglio essere un feticista della periodizzazione però è importante cioè a mio parere quando la Comunità europea di difesa o all'esercito comune europeo
Diventa anche un progetto sostenuto dagli Stati Uniti
E allora però è credo che sia quella la linea di frattura tra il discorso del cori del federalisti terza forzisti perché
Per De Gasperi la sette tiene insieme l'atlantismo
Perché lo vogliono agli Stati Uniti tagliare l'europeismo cioè del tenere insieme della vere diciamo così un ruolo nell'Europa bon Parigi
Quindi e anche la discussione sul De Gasperi federalista non federalista europeo mi sembra che sia un po'il voler prendere
Da Degas cioè se vediamo De Gasperi sulla Comunità europea di difesa
Comunità politica assemblea rappresentativa bilancio comune tutto questo ne farebbe un federalista se però poi prendiamo l'atlantismo e non è più un discorso terza forzista e quindi non è federalista io credo che la categoria non non abbia molto senso applicarla fondamentalmente a a De Gasperi
E poi alla risposta piano dalla politica e strappi alla politica interna Zani realtà con la sua considerazione risposte Manuele perché ha perfettamente ragione che finisce per sovrapporsi
Un certa battaglia sui temi della pace e tutto il resto voi con quella contro la legge truffa Torre
Siamo qua col segretario record grazie Michele beh allora la sessione finita nonostante la stanchezza è stata anche questa molto bella ricca e interessante credo che gli organizzatori vorranno dire due parole di conclusione io penso di no
Insomma figuriamoci
Una sola non non duramente grazie a tutti innanzitutto a chi diciamo ha resistito qui fino alla fine insieme sono state due giorni tre due giornate molto proficue insomma convegni forse si dovrebbero fare così perché si è discusso che io credo in questo di via poter associare in questo ringraziamento Maria Elena vera Rosario grazie anche al l'università e a quanti hanno lavorato questa all'organizzazione speriamo appunto di poter ripetere altri momenti altrettanto proficui grazie
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