Impero, Nazione e Europa nel pensiero e nell'opera di Alcide De Gasperi (1ª giornata)

Allora io mi trovo nella condizione di presiedere una sessione che si compone di un solo intervento quindi è una presidenza diciamo un po'bizzarra ma in realtà perché diciamo ero nel programma però teoricamente in questi giorni ero ero previsto all'estero poi per varie ragioni non sono partito e quindi o me ne approfittò per a per avere il piacere di essere qui oggi pomeriggio e e ne approfitta diciamo per portare essenzialmente quindi visto che come presidente serbo poco per portare il saluto
Il saluto della della LUISS ovviamente
Io sono il direttore della School of government questa diciamo iniziativa si svolge sotto gli auspici del Dipartimento di Scienze politiche
Però in quanto storico in quanto diciamo la persona all'interno del senato accademico della Louis che ha tenuto vivo l'ancoraggio e la presenza delle scienze umane all'interno della delle scienze sociali generali di cui si occupa questa università penso di poter aprire diciamo il titolo per fare per fare questo per fare questo saluto innanzitutto naturalmente per ringraziare tutti quanti voi
Della vostra presenza qui oggi pomeriggio perché per ringraziare ovviamente la Louis che ci ospita qui rappresentata in platea dal direttore generale Giovanni Lo Storto grazie di essere qui Gianni con noi
Oggi pomeriggio
E e semplicemente insomma per dire veramente due parole di introduzione alla al discorso di Gaetano
Naturalmente noi qui stiamo diciamo siamo qui a parlare di De Gasperi nel settantesimo anniversario della sua morte
Però apriamo questo questo convegno anche con un omaggio a Piero Craveri perché naturalmente sono anche quasi sei mesi dalla scomparsa
Dalla scomparsa di Piero e adesso punto poi ne parlerà Gaetano volevo soltanto insomma
Appunto semplicemente dire un paio di parole a mo'di introduzione
Mi sembra che per molti versi insomma il dibattito storiografico
Sulla stagione degasperiana e su De Gasperi resti un dibattito storiografico ancora aperto e vivace e ci siano punti di vista punti di vista diversi
E quindi
Ci sono solo all'interpretazione del di De Gasperi e la stagione degasperiana Degasperi smog ha dato Piero
Poi diciamo continua a essere affiancata da altre interpretazioni che sono interpretazioni su alcuni punti divergenti differenti che prendono punti di vista e danno e mettono accenti accenti diversi e credo che tra oggi e domani sentiremo anche molti di questi punti di vista differenti e insomma avremo uno spaccato di questo dibattito su una stagione che insomma ormai sufficientemente lontana da noi per essere storicizzata che però è stata un nodo di tali e tanti questioni storiografiche da potere appunto alimentare ancora grazie a Dio per fortuna e come deve essere un dibattito straordinariamente vivace
Però insomma una parola volevo semplicemente dire la per dire che ne avevamo un punto già odo giorno avuto modo di parlarne ma il mi sembra che insomma l'approccio storiografico di Piero Craveri
Continua a essere un approccio di straordinaria fecondità di straordinario interesse nella capacità che aveva Piero di collegare la dimensione della storia politica
Con la dimensione della storia politica internazionale con la dimensione della storia economica internazionale e con la dimensione biografica
A me sembra che questo sia stato un contributo importante della storiografia di Piero su De Gasperi non soltanto su De Gasperi ma più in generale direi su tutta la parabola storica della Prima Repubblica
Quindi insomma una una grande attenzione alla storia politica e anche per così dire alla alla political alla politiche politiche Sienna alla politica come come tattica quotidiana nelle tutte le sue complessità però anche la capacità di collocare questo all'interno di un contesto internazionale e oggi non è ovviamente parliamo di impero nazione ed Europa
E la capacità di collocare questo all'interno del contesto economico e in particolare del contesto economico internazionale e poi una grande sensibilità alla dimensione personale dell'azione dell'azione storica
E questo secondo me diciamo ha consentito a Piero di fare dei passi in avanti importanti da un punto di vista storiografico
Anche rispetto a mio avviso diciamo in particolare talvolta a una certa minor sensibilità della storiografia politica in particolare per la dimensione economica
Soprattutto diciamo della la storia di questi ultimi decenni mi sembra che questo sia stato un contributo un contributo importante
Detto questo diciamo era soltanto per introdurre il ragionamento di Gaetano anche insomma per dare un senso alla mia
Un one man preside anzi qualche Symphodus titletrack via presidenza di un solo intervento vi ringrazio ancora moltissimo Gaetano ti lascio la parola
Grazie grazie Giovanni e io mi mi associo ovviamente ringraziamenti
Giovanni ha già espresso ringrazio anch'io Gianni Lo storto per rappresenta la LUISS in
Questa occasione e che sottolinea no con la presenza un momento sicuramente rilevante nella vita della nostra università perché tra le tante iniziative degasperiana certamente questa è la più completa diciamo poi
Vedremo appunto i risultati questo questo lo diremo al al alla alla fine
Apriamo diciamo questa giornata con un doveroso omaggio Piero Craveri che forse per tutti in quest'aula è stato o maestro un collega un amico e per alcuni è stato anche tutte e tre queste cose
Il suo libro forse non il non per forza il migliore ma quello su cui certamente ha più lavorato e la biografia di De Gasperi
Io insomma mi collego a quello che ha detto Giovanni cioè aprire questo convegno con
Questo intervento
è un modo per allargare diciamo il campo non per in qualche modo dare una traccia obbligata ma credo che appunto la storiografia degasperiana
è una storiografia plurale che si è poco confrontata
Probabilmente somma ecco
Inserire all'interno di questo confronto quello che io ritengo un caposaldo degli studi su De Gasperi
Il libro di Piero è una cosa che fa bene al dibattito storiografico
Ovviamente è un libro come sapete molto molto ampio che
Insomma su cui insomma o no non lavorato cercando di recuperarne tutti i tratti salienti del venuto fuori un una relazione molto lunga chi vorrà in una in bozze non corrette
In in distribuzione sono ben venticinque cartelle se la legge essi insomma la la presidenza di Giovanni sarebbe non soltanto di una sola persona ma anche quella di un'intera giornata e quindi per evitare questo riporterò soltanto alcuni punti nodali della sua trattazione
Io ho scelto un titolo continuità e rotture della storia d'Italia nella biografia scritta da Piero Craveri perché credo che questo consenta di evidenziare gli aspetti diciamo più nuovi
E anche quelli diciamo più controversi del lavoro di Craveri in quanto De Gasperi
Nonostante diciamo le sue origini asburgiche
Molto importanti che come sapete sono state
Indagate
Da Paolo Pombeni in un apposito contributo è uno di quegli uomini politici che ha attraversato tutte e tre le grandi fasi della storia nazionale Stato nel periodo liberale stato del periodo nel ventennio fascista ed è stato poi invece un protagonista della ricostruzione
Repubblicana nel periodo liberale ha avuto un ruolo assolutamente non secondario immagina perché
Appena eletto nel diciannove proveniente appunto da quel Trentino
Insomma tra va a far parte del regno allora
Venne immediatamente
Eletto Presidente del gruppo popolare
Alla Camera dei deputati allora il presidente non era la funzione più importante la funzione più importante era quella di segretario ma comunque appunto
Si trova immediatamente in qualche modo o sul proscenio della politica italiana e qui c'è uno un primo
Diciamo giudizio di il Craveri che e in qualche modo no che va sottolineato e cioè reti è convinto che
Questa diciamo questa
Parabola politica abbia portato ad un apprendistato incompiuto e cioè che Degasperi sia stato in qualche modo spinto sul scena politica nazionale senza il necessario dalla necessaria sedimentazione diciamo dei tempi e dei modi
Propri dello scontro politico nel regno e Cuesta sua diciamo questo suo tratto biografico
Per Craveri è fondamentalmente anche una metafora del ruolo del PPI cioè lui ritiene che il Partito Popolare nel diciannove per il consenso che aveva avuto avrebbe potuto giocare un ruolo chiave
Perché da una parte
Partito che poteva in qualche modo o opporsi diciamo alla
Marea rossa tra virgolette
Parlo nel segno della novità e non evidentemente dell'Ancien Régime
Ecco questo ruolo che non comprende fino a piedi fino in fondo o che non può esplicare anche per le sue divisioni interne
Che la sua azione
Eccessivamente rigida viene letta da Craveri anche come un deficit nella comprensione del livello a cui era giunta la crisi dello Stato dello Stato liberale
E dunque questo evidentemente porta hanno svolgere un ruolo anche per il rischio di sembrare
Iscriversi all'interno di quella deriva conciliatori lista che porta il Partito popolare a recuperare un po'di integralismo tra virgolette
Proprio dell'esperienza cattolica
Soprattutto nei confronti di Giolitti
Che diciamo in una prospettiva più ampia si giustifica poco soprattutto tenendo conto della disponibilità e poi il lo stesso partito ebbe nei confronti del primo il Governo nel primo governo Mussolini quando appunto fino all'approvazione della legge Acerbo cercò di salvare il salvabile
In ogni caso quello che va sottolineato Hoecke secondo Craveri tra Sturzo De Gasperi in quel periodo si si instaurò una sorta di gioco delle parti
Laddove Sturzo fu
E assunse lì il ruolo del custode diciamo dell'arca santa del popolarismo
De Gasperi quello che invece è in prima linea cercava di salvare il salvabile anche con il sostegno non detto del fondatore
Del partito a testimonianza di ciò la lettera che De Gasperi scrisse
A Sturzo nel venticinque quando si dimise da segreto chiede dimissioni deve quindi Intini irrevocabili da segretario del PPI dicendo
A questo punto il sacrificio è fine a se stesso non serve più perché non c'è più nulla dato salva
Ovviamente la
Biografia indaga il periodo o del Ventennio il lungo esilio forzato in Vaticano e qui
Tra veri è quasi
Uno storico delle dottrine che non diciamo uno storico politico perché l'indagine approfondisce quelle che sono state le letture e anche diciamo le aperture di nuovi orizzonti che questo ventennio però offre a Degasperi con il ritorno alla democrazia
L'angolo visuale del biografo cambia perché appunto da un approccio che privilegia la Teoria si passa ad un approccio che privilegia la politique d'abord
Ora questa non è soltanto loro una Scelta
Dovuta alla considerazione e cambia il ritmo dei degli avvenimenti e del tempo storico il tempo storico accelera
Questa scelta è anche motivata da una convinzione profonda di Craveri e cioè che il De Gasperi che diciamo esce metaforicamente dall'esilio o vaticano è già un eccellente tattico politico è un grande
Manovratore
Questa cosa viene sostanziata con e la il suo operato nella fase di formazione del partito e in qualche modo confermata da una citazione di monsignor Tardini
All'inviato personale di Roosevelt tali da che fa il nome di De Gasperi come possibile futuro primo ministro Tardini parla cito di abilità
Cospicua e aggiunge cito se non eccessiva ecco Craveri in questa parte della biografia spiega bene su che cosa appoggia quel giudizio di Tarantini ecco successivamente in questa fase secondo lo Craveri il primo la prima preoccupazione di De Gasperi
Quella che tra le altre cose gli consente una certa sintonia con la Chiesa
Evitare il rischio giacobino e questo rischio Lugli lo identifica in questa fase certamente degli azionisti
Nel vento del al nord ma soprattutto in questa prima fase in Pietro Nenni che uno dei suoi due interlocutori obbligati
O Nenni a Roma Togliatti a Napoli possiamo dire ecco il suo punto di riferimento in questa battaglia
Togliatti
De Gasperi ha chiarissimo
Che in prospettiva per i cattolici c'è la possibilità di un accordo con i socialisti
E invece questa possibilità manca con i comunisti ma questo è un discorso di prospettiva e se si vuole di lunga durata
Sul momento egli comprende assai bene che nel suo sforzo anti giacobino Togliatti può essere una sponda e Nenni no innanzitutto perché secondo Craveri e questo lo documenta con
Dei riferimenti molto precisi e credo che questo sia un aspetto molto importante De Gasperi comprende le ragioni per le quali
Stalin ha riconosciuto il Governo Badoglio e comprende anche qual è l'obbligazione che questo pone a Togliatti
E in secondo luogo perché in perché Luís ritiene che
Togliatti lo scrive con chiarezza a Sturzo non è non sia interessato ad una rivoluzione intesa come rivolgimento immediato ma piuttosto scrive proprio queste parole ad un da conquista dello Stato dal basso casamatta dopo casamatta riprendendo la formula gramsciana eh
Infine perché e convinto che il Partito Comunista assai più che alla rivoluzione è interessato in quel momento alla intronizzazione del partito all'interno dello spazio diciamo
Istituzionale ecco perché si giunga a questo risultato fondamentalmente a all'interno De Gasperi alla sponda
Togliatti e all'esterno se posso dire così alla politica estera cioè l'intuizione l'altra intuizione di De Gasperi in questo momento
E che conquistando la politica estera del Paese si riesce anche a regolare
La ricostruzione dal punto di vista istituzionale si riesce anche a incidere sulla sfera economica tante che De Gasperi avrebbe sempre presidiato il ministero degli Esteri tranne un brevissimo periodo in cui ci fu Nenni a volte allungo direttamente e per un altro periodo attraverso il conte Sforza di cui si fidava ciecamente tant'è vero che lo avrebbe voluto Presidente della Repubblica al al posto di Einaudi ecco in questa prospettiva si innestano alcune evidenti e non taciute diciamo così tra virgolette come non vorrei dire polemiche ma confronti storiografici che Craveri insomma esplicita e lo fa facendo nomi e cognomi
Craveri non nega che
Questa soluzione avrebbe sarebbe stata nel segno di una stabilizzazione
Di una stabilizzazione moderata
E la tesi di M. G. Rossi nel suo libro su De Gasperi è stata e statali
Scusa sud-est via Gasperina Sturzo e non nega neanche che a De Gasperi riuscì quello che a Sturzo non era stato concesso ma in qualche modo capovolge il giudizio di Rossi
E questore diciamo cito la sua la sua opinione sul punto
Questo è l'esito cioè quello della stabilizzazione moderata del compromesso tra capitalismo e democrazia che storicamente si determina in tutte le democrazie europee
Con il passaggio dallo Stato borghese alla società di massa
Esito necessario per una società economia di mercato
Stabilità sociale e democrazia politica ne sono i parametri imprescindibili
Questo processo è diverso nei vari Paesi europei
Sia per la periodizzazione sia per i soggetti politici che determinano la transizione fine della citazione Francia Inghilterra in Francia Inghilterra lo avrebbero compiuto nel primo quindicennio del Novecento
Le forze radical repubblicane ora liberali e che qua già si inizia a comprendere qual è il grande merito che tra veri attribuisce a De Gasperi
E cioè di averlo fatto in quanto cattolico di essere riuscito a compiere questa stabilizzazione
Pur essendo diciamo l'interprete di una storia che era stata a lungo una storia di opposizione allo Stato allo Stato-nazione
La spessa rincara la dose
Nel confronto con la storiografia azionista e qui vive arriviamo al punto al confronto tra Parri
E De Gasperi e si pone naturale perché evidentemente segna un passaggio di testimone alla alla guida del governo è questo passaggio è stato da molti letto come il passaggio dalla rivoluzione
Alla restaurazione
Ecco anche cui Craveri ritiene
Questo giudizio diciamo tra virgolette
Stereo criptato e un po'superficiale
Innanzitutto perché ritiene che gli elementi della rivoluzione
In Italia non ci fossero vi fossero ancora meno che nel primo dopoguerra
Anche per la mancanza di un mito così forte come era stato quello del fare come in Russia negli anni immediatamente successivi alla prima guerra mondiale
In secondo luogo ritiene quindi che la rivoluzione fosse diciamo così un residuo paretiano del tempo diciamo della resistenza che i partiti di sinistra facevano fatica a gestire a sedimentare
In secondo luogo Luís accetta per De Gasperi il giudizio di restauratore
A condizione che
Si chiarisca che quello che veniva restaurata era una democrazia classica a a
Fronte di democrazia diversamente aggettivi Zarate
Democrazia progressiva d'epoca zia dei consigli e così via ma non altrettanto bene esplicitate sotto l'aspetto sotto l'aspetto o teorico e cui anche c'è una diversificazione
Rispetto alla interpretazione di Pietro Scoppola che a mio avviso e diciamo rappresenta l'altra grande popolarità del dibattito su De Gasperi
Craveri fondamentalmente ritiene che questo periodo lì in questo periodo l'operato di De Gasperi fu portato avanti
Alla luce dell'obiettivo di conseguire la continuità
Sostanziale dello Stato e che i problemi che si ponevano erano problemi così grandi ed emergenziali
Che essi avevano il sopravvento su qualsiasi scelta pregiudiziale di accordo e alleanza politica
Fondamentalmente ritiene che il rapporto con la sinistra laddove vi fu non fu un rapporto esclusivo e soprattutto fu un rapporto legato alle necessità ai fatti alle
Evenienze che bisognava mettere in pratica per salvare il Paese piuttosto che a vere diciamo tra virgolette una natura ideologica e che affondava nella in un antifascismo con la a maiuscola l'antifascismo era assolutamente all'interno del dell'un dell'universo degasperiana dell'orizzonte degasperiana ma mediato
Dal la priorità da assegnare alle esigenze pratiche ecco questa interpretazione ovviamente
In qualche modo interessa anche negli anni della cosiddetta svolta
Moderata quella nella quale si ruppe il tra i partiti Isma'e ci fu evidentemente l'uscita delle sinistre dal governo
Qui continuità con appunto la tesi della
Della del De diciamo così del primato della pragmaticità fondamentalmente
Craveri ritiene che in quel periodo al centro delle preoccupazioni di De Gasperi ci fosse innanzitutto la situazione economica del paese
Siamo negli anni dell'appello di Einaudi contro la cosiddetta infine inflazione
Ritiene anche che il viaggio in America fu un azzardo che De Gasperi decise di compiere proprio per le condizioni economiche del Paese
Ritiene che quel viaggio non fu un viaggio nel quale ci furono determinazioni conclusive
Né da parte degli americani né tanto meno da parte di De Gasperi i primi non sapevano se dopo sei mesi De Gasperi sarebbe stato ancora al
Governo
De Gasperi sapeva di non poter promettere nulla agli americani
Soprattutto Craveri compie diciamo così un carotaggio di carattere cronologico per lui ritiene che il viaggio si compì
Tre mesi prima che la svolta in America si fosse alla fine determinata e quindi ritiene che in quel momento la politica americana era ancora una politica fluida in fase fondamentalmente di di transizione
Ecco il quindi la svolta
Operata
In due tempi con la crisi del terzo e poi del quarto governo per dar la possibilità di una politica dare agibilità ad una politica economica qui Craveri recupera appieno l'attesi
L'interpretazione di Guido Carli cioè la svolta non avvenne fondamentalmente contro i comunisti
Avvenne soprattutto affinché la linea politica di Einaudi si potesse in qualche modo esprimere e non trovasse fondamentali diciamo
Boicottaggi intenti
Evidente che in questa fase agli occhi di Craveri
Sì agli occhi di De Gasperi secondo Craveri si pone con assoluta chiarezza la vera anomalia del sistema politico italiano che non sarebbero stati comunisti sui quali c'è un'analisi piana cioè si sa tra Degasperi Safina dove può arrivare
Con una politica di collaborazione che mette in atto soprattutto nella fase emergenziale ma il vero o la vera anomalia sarebbe stato il partito socialista che in qualche modo rende le lezioni del quarantotto un
Un un azzardo questa anomalia
De Gasperi da una parte la sfrutta perché è intorno a questa che riesce a costruire la coalizione del diciotto aprile Obiettivo tutt'altro che scontato dall'altra parte evidentemente la subisce perché
Perché evidentemente quelle elezioni sono elezioni soprattutto in una prima fase non scontate
Per il colosso
Ecco arriviamo alla prima legislatura repubblicana e qui il giudizio viene sintetizzato in un rigo e mezzo cito nessun'altra legislatura quanto interventi legislativi
è altrettanto proficue decisiva di quella in cui De Gasperi è primo ministro
La trattazione successiva serve in qualche modo a sostanziare questo questo s'giudizio cui per tra veri sì consolida nella prima fase della legislatura la propensione di De Gasperi a governare
Secondo o un un modello istituzionale che a suo avviso si avvicina molto al modello istituzionale inglese cioè al governo di gabinetto
Lo ripete molte volte all'interno della biografia fondamentalmente la concezione di De Gasperi e quella di governare diciamo dal punto di vista istituzionale la situazione dall'alto
Con un primo ministro che poggia la sua autorità
Sui gruppi parlamentari gruppi parlamentari coesi
I quali poi evidentemente hanno un rapporto con il partito che non ha un ruolo ancillare ma non è mai il decisore
In ultima istanza su questo aspetto diciamo la distanza tra luglio e Dossetti il principe
Insomma teme il principe cattolico cristiano di Dossetti e ovviamente molto chiara e abissale tra veri però
E questo io credo che sia un altro punto molto importante della sua biografia d'
Si rende assolutamente conto della diciamo contraddizione implicita e questo schema a nel momento in cui sia applica a un sistema bloccato
A un sistema che non può avere ricambi
Questo porta tutta una serie di contraddizioni
A
Scaricarsi sul partito nazione sulla democrazia cristiana che diventa per forza di cose
Da un pub da partito si trasferì si si trasforma quasi in un mondo
E qui appunto la correnti d'azione come come come scelta obbligata come conseguenza obbligata di questo processo le correnti sono proibite come avverata per uccisa fino al cinquantuno però fondamentalmente questa prima legislatura è una legislatura nelle quale nella quale le correnti fondamentalmente
Prendono la mano essi affermano ovviamente questa contraddizione e molto più forte nel momento nel quale si passa ad un riformismo spinto
Nel mille novecentocinquanta noi abbiamo la Cassa del Mezzogiorno abbiamo la legge stralcio sulla riforma fondiaria abbiamo o il piano Vanoni e poi dopo la fondazione dell'ENI dopo un po'ovviamente nel momento del quale De Gasperi a apre il capitolo delle
Delle delle riforme ha bisogno questo sforzo riformistico ha bisogno dell'unità del partito
E quindi il modello diciamo del governo di gabinetto gli si squaglia tra le mani
E quindi per questa ragione Craveri è convinto che nel momento più
Alto della politica degasperiana che individua nel marzo mille novecentocinquanta seguendo l'indicazione che viene dallo stesso De Gasperi vi sono già tutte le ragioni della crisi successiva
Ci sono le ragioni di un di una incapacità
Di una impossibilità che questo sforzo riformistico si trasformi in un processo identitario
E cioè che il centrismo acquisisca una sua identità positiva
E non sia soltanto una necessità diciamo
Contro la possibile deriva vai Meridiana cosa che diventa ancora più chiara dopo le elezioni amministrative del cinquantuno e soprattutto del cinquantadue
Io credo che ci sia un altro o aspetto
Della biografia di Craveri che vorrei sottolineare perché lo trovo molto originale rispetto a questo punto che poi un punto che sottolinea anche Orsina nella sua biografia su Malagodi rispetto a questo periodo
E dei ancora più importante perché Piero lo accoglie se passatemi il termine Dalla parte degli infedeli cioè guardando dalla parte dei dei laici
E cioè che questa difficoltà di trasformare diciamo uno sforzo incredibile riforme in qualcosa di identità realmente forte
Viene ulteriormente indebolito dalla cosiddetta operazione Sturzo cioè che
Un a un episodio sul quale il partito cattolico e De Gasperi personalmente pagano un prezzo altissimo anche in termini umani
Tenete conto che De Gasperi che fondamentalmente era stato l'uomo che era stato chiede dopo l'operazione Sturzo di essere ricevuto dal Papa per l'anniversario del suo matrimonio e Pio dodicesimo gli nega
La la la possibilità
Ma questo sforzo enorme invece dalla parte diciamo degli alleati laici DM letta come un pericolo costante di clericali d'azione della coalizione e questo ovviamente porta ancor di più
A e a indebolisce ancor di più la possibilità che quella coalizione si presenti come un un
Come come qualcosa di identità realmente molto forte
E dunque in questa chiave
E la legge elettorale del cinquantatré su cui si è scritto tanto fondamentalmente viene vista come due cose insieme da una parte il tentativo di raddrizzare uno schema istituzionale in qualche modo che si era struzzi era tra virgolette incrinato
Risolvendo il problema dell'autonomia
Dell'esecutivo c'è quel problema che in una prima fase non si era posto per l'autorità e la forza politica di chi guidava quell'esecutivo e dall'altra parte con un espediente invece più di breve periodo per ridare anche
Un po'di gioco interno alla coalizione centrista
Craveri sottolinea molto questo che l'ampiezza del premio sulla quale poi evidentemente si determinò diciamo la rottura di alcuni pezzi che poi determinarono il risultato di quelle elezioni De Gasperi lo voleva perché credo riteneva di dover dare qualche seggio in più ai socialdemocratici che vedeva come il più o sacrificati all'interno della coalizione
E perché Luís all'interno di uno sviluppo del sistema politico italiano riteneva che questo si sarebbe potuto compie solo se si se se se si arrivava prima o poi ad un'inversione dei rapporti di forza tra Nenni tra Nenni e Saragat ecco le ragioni della sconfitta del cinquantatré
Sono tutti lì fondamentalmente
Non scatta questa volta la sindrome
Anticomunista e in secondo luogo il centrismo non arriva con una proposta identitaria forte e coesa a quelle elezioni come sappiamo la coalizione i quattro partiti ebbero una maggioranza molto risicata di seggi ma questo ovviamente non fa tacere a Craveri il fatto che quella fu la sconfitta di De Gasperi ecco l'ultimo capitolo viene intitolato la solitudine di De Gasperi
è oggettivamente una sintesi dell'ultima fase della vita dello statista trentino è anche un omaggio alla libro scritto dalla figlia Maria romana che appunto si intitolava De Gasperi
Un uomo solo Louis fu incaricato lo volle assolutamente Einaudi soprattutto per preoccupazioni di politica estera ma fu proprio la politica estera che gli parlerò la possibilità che quel tentativo in qualche modo andasse in porto la fase era cambiata la guerra di Corea
Era finita senza vincitori e dei vinti Stalin
Era morto l'anno prima fondamentalmente il ritorno al governo di Churchill apriva la porta una piccola a una piccola distensione
E persino si iniziavano a vedere gli aspetti diciamo equilibrando i della cosiddetta deterrenza ma De Gasperi tende duro sulla linea atlantista questo gli devo qualsiasi possibilità di trattativa
Fu o battuto in aula
Fu la prima diciamo di una serie di amarezze accettò di fare il segretario provando a mettere insieme diciamo mo'un trama che si era molto slabbrata ma nel settembre del cinquantatré la ricevette forse a mio avviso l'amarezza più dura cioè nelle urne
I i vecchi amici popolari mi aveva preso nel frattempo un rapporto con i giovani di di di gli amici popolari
Non lo votarono votarono in gran parte Scheda scheda bianca e qui appunto l'ultimo quando aspetto che in qualche modo si ricollega all'inizio della sua della sua biografia è l'ultima sua battaglia se vogliamo l'ultima sua spina sulla cento e quando lui se ne andò la in Valsugana
Ecco si fece promettere
Soprattutto da Fanfani
Il partito avrebbe fatto una battaglia su questo aspetto Luís riteneva che l'articolo trentotto era in qualche modo Hull articolo trentotto del trattato che lui aveva voluto
Contro lo stesso Schumann forzando la mano allo stesso Suma che si preoccupava invece della compatibilità con la Costituzione francese
Lui che l'Italia avrebbe votato indipendentemente dalla Francia diciamo così che
Questa promessa fu gestita nessuno la disattese fino in fondo ma nessuno aveva voglia di fare una battaglia ricordandosi anche che cosa era stata la battaglia per la NATO che ritenevano inutile perché la finestra di opportunità della CED si era definitivamente chiusa Craveri ricordo una frase di De Gasperi cioè dice
L'importante non è avere ragione subito ma dopo vent'anni
Forse se guardiamo diciamo all'attualità possiamo dire tende ancora di più dopo dopo settanta ecco però questa sconfitta
E qui appunto chiudo
In qualche modo Craveri la utilizza per segnalare un paradosso e cioè alla fine la vita di De Gasperi si conclude con una sconfitta sul piano interno nessuna sconfitta sul piano sul piano della politica estera e questa cosa in qualche modo limita fortemente il passaggio della sua esperienza diciamo nella storia nazionale che sarebbe venuta dopo
E qui il paradosso per l'uomo che era riuscito a garantire da cattolico la continuità dello Stato e fondamentalmente la continuità di una linea economica
Paga questo sforzo
In qualche modo non trasferendo la sua esperienza alla continuità della storia d'Italia Grazia
Grazie buona sera a tutti è per me è una
Posso dire che è per me un onore presiedere questa tavola rotonda evita particolarmente piacere
Intanto l'attestato di stima che mi viene età
E soprattutto mi fa piacere perché due parole le parole di Gaetano ci hanno riportato hanno riportato Craveri hanno riportato il suo pensiero hanno riportato le sue riflessioni e queste sue riflessioni questo questo suo anche che CRDi discutere è qualche cosa che io personalmente di cui io personalmente ho avuto molta esperienza oltre alla stima che io ho per questo studioso scomparso e c'è tutta la mia amicizia
Nel senso che
Ho sempre anche per una vicinanza diciamo casuale perché nel senso che ci trovavamo in campagna insieme a spesso a discutere a confrontarci
E ed è stato per me è un dialogo veramente molto fecondo spero che non sia stato anche per l'uso grazie
Adesso a si può si può finire con voglio finire questa non è un'introduzione naturalmente
Però visto che introduco una una parte che è dedicata alla all'Impero Europa in azione
Allora e così topico finire con la citazione del di uno degli ultimi discorsi di Craveia rifatte a Parigi nel ventuno aprile del mille novecentocinquantaquattro quando
Quando De Gasperi dice la nostra patria e l'euro
Mai come in questo momento naturalmente mi pare o opportuno ricordare questo
E allora dando la parola a Martin con con Huey dell'Università di Oxford che ci parla del caso di De Gasperi però all'interno dell'intricatissima storia europea e della complessa storia dei partiti cattolici in Europa prego professore
E che pare non censiti all'ex ante o meno speaker residenza ha annunciato a sui pm Luis annuncia il pesca suo tesoriere lei
Appassionava il sei più accessori ha detto lei e sulle membrane da Pavone spinto il cui titolo che hanno spendo può sono più persone Fois associazioni e aveva and can Stroke scenari ora prendano anche infette is
Agita lo sa Sauer How ricostruzione spasmo Bau profferì riporre dedicata presso est de facto Chiesa frontiera Jorge sul Trentino la fa dati Sessa in show se dopo Tex qui spendeva occorse ritiro interponenti sulle fasce somme Menicucci superiore interrotta
Anche i cross dal Duguay e due dispone o profeta Pica spinte point quei luoghi mai come assai grave IR Top crescono scelte oppure esterna io ora piene integrale Jean
Otto da Saccà muovo I Can't Stop some fai con l'accesso la ditta sommerso adesso segua offrono da fare un profeta pathos sui due facce Terrence proprio sotto il Piccolo sta l'OCSE e ne perché credo mai un vanto raviolo attenenti cresce Andenna questa tra cui trenta e spero Rea guidato dal Polo lui sparò
Però c'è un problema e ne sto for me ne sto Parisse ma allora immani guai is entrando sulle spiagge cioè Enti io al termine somma ortodossa che un uomo OP suoi assoli sull'esproprio da queste in Giamaica
Per samba dei Amanda Forema Orte Gaspare il teste
Posso frutto europei le può io spingo il sito che io ho avuto Pienza avvocato persone faecalis violazioni sloveno o sorso di organi ispettivi Centrica non solo viola sacrificarlo ad una Ital natura studenti
L'uovo i tenga aperte Casperia spieghi Goggi europea lui Tengen va a rimorchio nome cicheti Twice a Park sporte dai piccolo sto letto
Il lettone integrare scandaloso tono anche in Sex il sesso e si è che quel night al e Cindy ai smentita o c'è il voto ex dei andata no anche se questi spicca in pratica un suo e chiudo Ivo Salice dei Costa offrono socio l'espatrio in i Fenici ti stai se ne avrò da che alle otto e qui citati visto che l'hai sei scendo Fonteno patite francofono e cioè il Paese che mi fai ti Defender vocalizzo franche fine spicca il e il prossimo Avossa evidente che si separò cipollotto ex pensate Gianola Cnosso andai per i propri dipendenti sette per voi se non lascia va oltre
Luo che freni scia X sparò
From the Gasparri e se fa lui Café fritte Gasperi stecca
Lui ma lungo
Avvio ma Chance
Violata adatto Armanda fa del sistema touch ricava Inzaghi proprio Francesco di questo spot quali Max Pollon completo a padiglione attende Feibusc miliziani e Nike infetti fumo Samara Urien fosse stesse tipi in talune Inc
A De Gasperi Flat Correa queste sporge viola Palma scuola conto tocca varie tuttavia pare Kaoui a Shaddai
Che spiccano & esploda com'è adesso e medici proprio il cui giro d'appello
Albi dentro alla stanza ma dopo completo Anna Amex mai no a Epifani dollari dei fine peso Infocom Guidi ora Duguay e numerici Naish ogni ora per le han fatto tali costrinse trombosi o lo Spring mancasse
E non si allenta e discorrere a Zurigo la lite no anche in folti se ne intendono anche infette
Una volta Derrida banchetti in B a in dove cioè e proprio su quei Crasso Ernesto reo perfetto o De Gasperi nostri Dave Gueye Luigi e scure cioè che i suoi acceso ma in questi Istat mai a un allochi Man Samanamu è non so
Sentisse Sacchi niente la rissa cristalline sodo SM nello stato di salute casta Reitano ha bloccato il fiuto affievolito o MD Weston risolverla in cui ce ne misura cioè curato da Annalisa scienza un'attenta leso sparsi storica discusso botte entrano seconda stando ai Too Much con Clarks Thein Amex Pesach Sherwood
Nalut suo che va a fuoco tennis lo scopo e si nasce non le so
Sucker lei pesa invece non ce ne questioni forchette viola lei dei e intenso molle sonda con sedi senza tenga e sulla Ingo e dice anti Isak Cernusco trovato tra le stuoie s'han fallito guai due chip presa insieme sa o fa quel saio Mycroft senza of ah sapete che lo sfondo alle scuole poco t shirt
Se c'è sta questo farà scattare Strings pista scivolosa
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Poter tornare a riflettere sull'esperienza di di De Gasperi
Mia concentrano la l'attenzione sulla prima fase del del suo percorso come sappiamo come Stati parte ricordato in una fase una fase decisiva per metà della sua vita De Gasperi è stato un cittadino asburgico
E il periodo trentino rappresenta forse qualcosa di più di un semplice apprendistato un lungo apprendistato politico
Quando nel giugno del ventuno viene eletto deputato del Regno d'Italia a quarant'anni dunque ancora piuttosto giovane ma alle spalle già vent'anni di esperienza pubblica maturata ne ricordiamo
E non si sente ricordiamo in diversi qualcos'si sente me lo tengo bello vicino così sentite benissimo no dicevo che a quarant'anni quando viene eletto deputato ma già vent'anni di una lunga esperienza pubblica maturata in diversi ruoli
Stato agitatore politico organizzatore sindacale membro del Comitato diocesano
Ed è la direzione del partito Popolare Trentino direttore del quotidiano cattolico locale deputato al Parlamento di Vienna membro della Dieta tirolese consigliere comunale a Trento è ancora vicepresidente della Banca industriale
Lei per un giovane nato in un piccolo paese di montagna cresciuto in un contesto abbastanza
Umile si tratta di un percorso senz'altro molto significativo
Ora non potrò richiamare tutte le dimensioni in cui si espresse in quegli anni su impegno politico e concentrano l'attenzione su su singoli aspetti cercando dialogare soprattutto con i con i temi al centro il convegno quindi mio titoli ad alta non è molto e generico nella relazione cercò di dichiara corre di dialogare soprattutto con Conte ne appunto al centro di di questo convegno e dunque riflettono in particolare sul ruolo che l'elemento nazionale gioca nell'elaborazione della proposta politica De Gasperi Anna nel periodo trentino
E dunque sulle caratteristiche della dinamica nazione impero nella cui cornice si svolge il suo impegno politico
Un impegno politico che si traduce in una azione incisiva tra le fila del Partito Popolare Trentino
E qualche pensiero poi cercherò di dedicarlo al terzo elemento messo ho messo al centro il convegno l'Europa
Ragionando sullo spazio sul ruolo che l'Europa ha avuto nella riflessione degasperiana di inizio Novecento
Parto da alcune considerazioni di ordine generale legate al contesto nazionale in cui il giovane De Gasperi matura la propria esperienza politica cose note ma vale la pena ricordarle
L'impero austro-ungarico nato dallo splash del mille ottocentosessantasette lo sappiamo era un organismo piuttosto singolare nel contesto europeo
Era un filtro a cascata
Uno stato formato da più popoli frutto di un mosaico etnico nazionale che sul finire del diciannovesimo secolo ha mostrato lo sappiamo un equilibro sempre più precario
La crescente consapevolezza nazionale le aspirazioni all'autonomia dei diversi gruppi etnici tra cui boemi slavi del sud italiani polacchi ebbero un impatto significativo sul destino dell'impero
La difficoltà nella gestione del diverso aspirazioni nazionali affrontate l'auto in per i dalle autorità imperiali attraverso vari tentativi di compromesso fare concessioni
Creò una fortissima instabilità politica di cui di cui le Casper e fu un osservatore molto partecipe
Io sto italiani che occupavano il Trentino Trieste Litorale Adriatico costituivano un gruppo nazionale minoritario secondo il censimento del mille novecentodieci
Raccoglieva pena l'uno virgola cinque per cento di tutti sudditi della monarchia
La degenerazione i rapporti nazionali si era estesa a inizio Novecento anche alle Province austro italiane al Trentino
Dove si produssero scontri molto violenti tra le spinte germanizzata Ricci alimentata in particolare dall'associazionismo nazionale tirolese e le parti della società trentina più
Diciamo così più sensibile alla rivendicazione del carattere italiano delle terre a sud di Salorno
Il tentativo di fornire una traduzione politica il carattere nazionale del Trentino fu in questo senso una vera e propria risposta all'espansione del patriottismo regionale tedesco tirolese di stampo conservatore
Legato com'era l'idea del Tirolo come culla della corona è come un vero proprio baluardo cattolico contro le minacce della modernità
Ecco a cavaliere tra i due secoli la costruzione dell'identità italiana del Tirolo meridionale promossa in particolar danno tale abilità intellettuali trentini sulla base di un una sorta di enfatizzazione dei caratteri nazionali della cultura locale
Non metteva necessariamente in discussione la legittimità per la legittimità dell'autorità asburgica
Da parte da componente maggioritaria
Della classe politica la difesa dell'identità nazionale del Trentino veniva tentata anzitutto sul piano della negoziazione per un riassetto politico-amministrativo del territorio
E come dimostrano varie fonti istituzionali dell'epoca il carattere marcatamente nazionale della popolazione del Tirolo del Sud non era affatto sin sinonimo di tendenze irredentista
Ma cos'era un'azione per i trentini quale senso della patria condividevano e come si posizionava De Gasperi in questo dibattito
Ovviamente non è facile fornire una risposta in termini sintetici
Se si guarda agli ambienti più periferici del territorio trentino si rileva un senso della patria legato più alla dimensione del paese della Val di appartenenza che non alla nazione italiana la storiografia che negli ultimi decenni ha dato voce alle scritture popolari della gente trentina ha messo chiaramente in evidenza il carattere molto composito dell'immaginario nazionale della popolazione locale
Spesso difficilmente riconducibile alle categorie che siamo soliti utilizzarle per rileggere la storia politica degli ultimi due secoli
Sulle caratteristiche di questo spirito patriottico un po'sui generis
Avrebbe riflettuto lo stesso De Gasperi nel dopoguerra Perillo cito per i trentini scriveva nel dicembre del ventuno riferendosi alla frattura grande frattura rappresentata dal conflitto
Per i trentini è mutato il concetto stesso di patria io Rizzon ti si sono allargati è finito microcosmo prima dell'annessione quando scrivevamo paese intendevamo trentino
E questo Paese su dividevamo addirittura in regioni di fatto le valli
è un elemento quello sottolineato da De Gasperi in chiave prospettiva è che ebbene teneramente perché conferma quanto il tema nazionale venisse declinato informe che non guardavano diciamo così Alitalia come orizzonte esclusivo
La questione nazionale coincideva per molti con la questione trentina ossia con la salvaguardia della popolazione di lingua italiana e con le rivendicazioni di una maggiore autonomia amministrativa del Tirolo meridionale
Una delle caratteristiche del pensiero nazionale di De Gasperi riguarda proprio la coesistenza l'intreccio tra più livelli in dialogo tra loro quell'imperiale quello nazionale e quello locale
E pur in un contesto come quello del popolarismo Trentino in cui i riferimenti culturali guardavano ovviamente al mondo italiano
L'elaborazione di un pensiero nazionale era il frutto di una costante mediazione tra le istanze e spero che espresse tra queste tre dimensioni del fenomeno
Per i Popolari trentini la politica imperiale non era la manifestazione di una tendenza univocamente germanizzata dice la difesa dell'elemento italiano non doveva rimandare inevitabilmente a un progetto irredentista la tutela degli interessi della popolazione trentina
Poteva anzi doveva essere perseguita all'interno delle strutture della doppia monarchia
In risposta all'accusa del cattolicesimo conservatore tirolese che negava addirittura l'esistenza stessa della categoria storico geografica del Trentino che di conseguenza etichettata la politica dei cattolici locali come schiettamente avventista
De Gasperi sottolineava la possibilità di una difesa degli interessi locali all'interno del nesso asburgico
La tutela dell'italianità delle vallate costituiva una forma di contrasto alle velleità dei Tanger maneschi tirolesi al tempo stesso era l'occasione per una differenziazione dall'opzione nazionale seguita dai liberali trentini
Come sappiamo la proposta dell'unione politica Popolare del Trentino che nel mille novecentocinque assume il nome di Partito Popolare Trentino
Si costruisce in reazione a quella di liberali e di socialisti
è un elemento centrale di questa costruzione diciamo così a contrasto improprio spazio di azione politica
Riguarda lo sviluppo di una coscienza nazionale dei tratti abbastanza peculiari
Degasperi l'avrebbe definita coscienza nazionale positiva un'espressione su cui si è scritto sta scritto parecchio penso anzitutto a a Paolo Pombeni è una stazione che merita pronti pazze l'approfondimento
La prima volta viene usata questa espressione coscienza nazionale positiva in occasione di un intervento sulla Voce cattolica del settembre del mille novecentocinque in cui le Gasperi ripercorre le vicende legate allo scontro nazionale nato intorno al tema dell'università
In aprile era stato discusso al Parlamento viennese il disegno di legge per l'apertura di una nuova facoltà vicenza giuridiche politica Rovereto la proposta aveva incontrato vivacissimo posizioni non solo da parte delle forze politiche
Liberali socialiste arroccate su posizioni molto nette diciamo e condensate nel motto Trieste o nulla
Ho la facoltà a Trieste oppure nessuna facoltà ma anche da varie voci municipalità trentine
De Gasperi riflette sulle differenze tra l'impostazione nazionale dei trentini quella dei cugini adriatici
Scagliandosi contro il nulli ISMU così lo definiva che veniva elevato a strategia politica antigovernativa e invocando sostanzialmente la necessità di un programma politico più aperto all'ottenimento di conquiste molto più concrete
Proponeva dunque lo sviluppo di una coscienza nazionale positiva capace di sostituirsi a quella che definiva la politica piazza gli vuole la e frasi agli Wola
Del nazionalismo Adriatico espressione abbastanza colorita definiva la camorra adriatica
Il migliore interprete di questa politica nazionale sarebbe dovuto essere per De Gasperi il Partito Popolare Trentino
Il quale fornendo al popolo istruzione e l'elasticità necessaria i suoi pensieri avrebbe contrastato la frasario l'Elia delle altre forze politiche
Ecco qui a dire il vero dovremmo aprire una parentesi per riflettere sul ruolo del Partito popolare un ruolo nei fatti diciamo così abbastanza subalterno a quello del Comitato diocesano ma il tema ci porterebbe un pochino fuori
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Queste posizioni sarebbero state ribadite in termini ancora più espliciti nella primavera del mille novecentosei in occasione di alcune conferenza di presentazione del programma del partito
Dei programma politico del Partito popolare anche qui mi permetto di citare un passo tratto da un intervento che riga Sprite inabile Lagarina vicino Rovereto davanti a un gruppo di contadini che gli artigiani cito nell'opera nazionale conviene distinguere c'è chi grida sempre vogliamo l'università italiana vogliamo l'autonomia e lo fanno in modo tale che quando il governo respinge le nostre domande possano dire vedete che governo cattivo non li abbiamo
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Noi invece vogliamo fare una politica nazionale produttiva ne vogliamo formare nel popolo trentino una coscienza nazionale positiva
Sulla coscienza nazionale positiva come metta luminosa del Partito Popolare Trentino così l'ha definita sarebbe tornato a più riprese nel corso degli anni successivi
Nel marzo del mille novecentootto esplicitava i contorni questa espressione
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L'uso in termini programmatici della parola tre intimismo sarebbe avvenuto nel settembre del mille novecentosette pochi mesi dopo il travolgente successo elettorale dell'unione politica popolare
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In un numero monografico della rivista Tridentina il periodico dei giovani intellettuali cattolici Degasperi parlava espressamente di uno spirito di onesta indipendenza
Che si potrebbe chiamare di fronte alle tradizioni della gente di mare tra intimismo
Era la dimostrazione plastica delle caratteristiche peculiari del pensiero nazionale dei cattolici trentini che declinava l'identità in una prospettiva regionale ed era al tempo stesso espressione di una sorta di posizionamento di classe
In parte è figlio delle fratture che separavano la borghesia cittadina in particolare la borghesia cittadina adriatica
Dalle comunità rurali delle vallate trentine
Anche qui sarebbe interessante approfondire un altro aspetto della dimensione popolare della pratica politica degasperiana
Che fa riferimento al al senso di appartenenza appunto alla classe popolare alla gente di montagna dunque no ad una componente sociale diversa rispetto a quella dei dei signori come li definiva Degasperi dei signori a cui guardava con una certa diffidenza ritenendoli espressione di un corpo sociale poco incline a difendere gli interessi della povera gente
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Una delle traduzioni politiche che Degasperi forniva altre intimismo e dunque la coscienza nazionale positiva del popolarismo trentino
Riguardava le rivendicazioni dell'autogoverno di acqua di forme di Occhetto autogoverno locale
Tra metà Ottocento inizio Novecento sappiamo erano stati presentati numerosissimi progetti di autonomia da parte dei rappresentanti politici locali tutti naufragati di fronte all'aumento dell'attenzione nazionale l'intero impero asburgico
Degasperi sostanzialmente venne a patti con questa indisponibilità mostrando un atteggiamento abbastanza moderato di fronte alla questione dell'autogoverno
In un articolo del mille novecentododici contro il tirolesi smontano furbo
Riconosceva come condizioni di esistenza del Trentino il diritto di un proprio sviluppo nazionale di conquistarsi nella vita pubblica tutte quelle autonomie che a tale sviluppo sono necessari
In quegli anni margini manovra per una politica dichiarante dichiaratamente autonomiste erano proposta Anza ristretti ci fu un'ultima fiammata di quattordici in seguito le lezioni di tali di inizio maggio ma la guerra di fatto avrebbe congelato tutto
Nel primo dopoguerra lo scenario sarebbe mutato che la confluenza del Partito Popolare Trentino nel popolarismo spot stiano avrebbe permesso di rilanciare con forza un progetto politico di stampo autonomista
Anche in questo caso ed è un elemento di continuità tra il primo De Gasperi e il suo impegno
Nelle istituzioni dell'Italia liberale pre fascista la dimensione locale regionale avrebbe svolto un ruolo significativo connotando le posizioni De Gasperi di coloriture peculiari
Il dovrebbe del diciotto riflettendo sulle sfide che il Trentino avrebbe dovuto affrontare col passaggio al Regno d'Italia Degasperi l'ha definita la nostra resurrezione politica
Sarebbe tornato a chiedere dalle pagine del del quotidiano che dirigeva nuovamente l'esplicazione d'un Trentino Isma'pratico ancora una volta il quale non vuole certo essere spirito di Gretto localismo
Quanto invece proposito di dare all'Italia nel giorno della pace definitiva non un Paese sgretolato e atomizzato ma un organismo ordinato capace di vivere da sei
Nel maggio del diciannove si trovava a dover rispondere alcune accuse invece di localismo
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Immaginando una sua possibile evoluzione una possibile evoluzione il tre intimismo attraverso una piena partecipazione dei trentini alla vita nazionale
Da più di cent'anni scriveva De Gasperi la nostra letteratura politica se imperniata sulla difesa della trentinità
Da Clementino Fanetti alla costituente di Francoforte dalla campagna autonomistica fino alla lotta contro il folk spunta la parola d'ordine fu il Trentino ai trentini
Degasperi accentuando in parte termina questione specificava che il termine trentinità valeva quale sinonimo di italianità e autonomia locale aveva il sì avuto il significato di indipendenza politica l'esperienza della guerra aveva condotto l'ingresso del Trentino nella vita della nazione italiana aveva permesso di allargare la visuale politica trentina
Figlio di un poco angusta
Ma la tradizione di un secolo sottolineava ancora De Gasperi la prospettiva sotto cui per anni ed anni fumo costume nati di vedere che giudicare le cose non scompaiono d'un tratto né d'un sol colpo si possono cancellare
Siamo i noti quindi ad ammettere proseguiva che ancora oggi di nel giudicare i nostri rapporti con la grande famiglia italiana intenti Nismo influisca sul nostro criterio e sul nostro modo di vedere de Gasperi riconosceva dunque i limiti di un approccio localistico la politica nazionale ma rivendicava in fondo la bontà di quello stato d'animo che non andava combattuto come un nemico
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Nell'immediato dopoguerra l'antidoto al localismo veniva rinvenuto nell'accelerazione del processo di partecipazione alla vita nazionale
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Era definito dunque al programma autonomista che per De Gasperi non rappresentava ha fatto un semplice avanzo del regime giallo nero un avanzo del regime asburgico ma rappresentava un ideale che in linea con il programma politico
Sto anziano avrebbe dovuto rappresentare un reparto modello per il riassetto politico amministrativo dell'Italia liberale
Come sappiamo le conseguenze del passaggio del Trentino Regno d'Italia furono tutt'altro che indolore per la popolazione locale
Le stanze critiche sollevate nei confronti del governo italiano non erano espressione per De Gasperi di un Cantona lirismo ancora una volta ereditato da da costruzioni storiche di fatto superate ma di una particolare declinazione dell'idea di autocrazia di popolo così l'ha definita che veniva proposta come modello per il superamento del centralismo liberale
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Nel primo dopoguerra Degasperi continua a fare di fatto ciò che aveva fatto nelle istituzioni austroungariche difende gli interessi della popolazione trentina e delle amministrazioni locali
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Il termine Europa se utilizzato in un'accezione prevalentemente storico geografica e culturale non è non è ancora un progetto un'espressione molto più generica
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E qui permettetemi breve inciso Degasperi ha guardato le vicende continentali all'evoluzione del movimento cattolico europeo lo sappiamo con grandissima attenzione fin dai primissimi fin dalla gioventù
La sua visione politica deve moltissimo la fascinazione
Che su che se lui ebbe l'esperienza cristiano sociale Austria cara l'esperimento del centro germanico le varie declinazioni cattolicesimo sociale immerse nella cultura vellicare francese
Quindi pur diciamo così baricentrato sulla dimensione su una prospettiva abbastanza locale il suo è stato fin da subito uno sguardo davvero autenticamente europeo
La vecchia Europa come l'ha definita spesso De Gasperi era però per lui un'esperienza attraversata da una profonda crisi morale spirituale civile e politica
Poco prima dello scoppio della Prima guerra mondiale
Le Ruini di questa vecchia Europa collante come le chiamava gli aperitivi apparivano in tutta la loro evidenza
Come sottolineava in uno scritto del febbraio del mille novecentotredici me cito come è nuda come si rivela in tutto il suo crudo egoismo codesta Europa moderna proclamata sì tante volte nei congressi nelle esposizioni internazionali madre disinteressata di progressi umani
Eppure la mente si ribella al pensiero che la crisi manifestatasi negli ultimi anni diventi un male incurabile e letale
Qualche settimana prima in un intervento piuttosto pungente a tema carnevalesco rifletteva ironicamente sui pericoli a cui andava incontro l'Europa
Cito anche qui l'Europa balla e fa carne ovale che importa se ce ne quotidianamente fra le angustie del rincaro e se fa debiti sopra debiti
Questa vecchia signora non si confonde persi poco e ne ha passate di peggio ed in ogni caso paga con carta colorata
Quando l'Europa fa Carnovale e l'unico momento in cui il concerto europeo esiste davvero e l'accordo perfetto tra le potenze non è una menzogna convenzionale
De Gasperi si augurava che si trattasse solo di una crisi passeggera di un sussulto momentaneo in fondo della vecchia Europa chiosava c'erano ancora grandi forze morali da far rivivere fruttare la leva per un possibile risanamento di quello che chiamava l'organismo europeo
Era rappresentata dal grande patrimonio secolare dell'idealismo cristiano
Si trattava di un convincimento che per sua stessa ammissione poteva forse sconfinare nell'illusione ma la politica e le visioni di futuro ricordava si nutrono anche di illusioni
La guerra universale come l'avrebbe definita già nel mille novecentoundici presagendo né i contorni avrebbe rappresentato sappiamo uno spartiacque l'Europa sarebbe sprofondato in un'immensa rovina ma io implodere non era stato sul Progetto non era stato un progetto politico unitario di respiro diciamo così sovranazionale ma per De Gasperi insieme di singoli percorsi nazionali
E con esso l'idea stessa di una cornice culturale che spirituale comune
Nel primo dopoguerra il discorso degasperiana sull'Europa non cambia sostanzialmente di segno la connotazione attribuita al concetto ancora diciamo così storico culturale con una particolare attenzione invece andato spirituale in cui veniva rilevato il vero collante ideale tra le nazioni europee
Tra le due guerre le attenzioni
E via De Gasperi si sarebbero concentrate sulle sorti della cultura cattolica nel contesto europeo più che sull'edificazione appunto di un progetto politico comune che come sappiamo accadde avrebbe rappresentato una sfida centrale nell'ultima parte del suo impegno politico ma questa è un'altra storia il tempo a mia disposizione è finito vi ringrazio per l'attenzione
Grazie Maurizio cavo e mi è sembrato purché ci fosse una sintonia perché in fondo Maurizio Caucci ad un po'andando alle origini beh riprende ci dà un po'di altri elementi per capire il discorso sul nazionalismo che faceva Cornwell
Ecco perché
Ora io voglio capire come bisogna procedere nel senso che
Cioè attacchiamo facciamoglielo avvenimento
Rimandano allora da urlo
No non le opinioni lo dico io no Magliana
No dell'edizione di The Bitetti chi deve sloggiare
Alloggio lodevole violento la grande richiesta è arrivata l'ora ci sarà un perché
Lui ha avuto luogo il primo rimaniamo solo noi allora facciamo veramente un bel attenzione pop su queste due belle relazioni con l'esecuzione si accompagnano
Matteucci allora
Benvenute
Allora
Entità la parola a Maria Luisa
Lucia serve
Dell'Università di Roma Tre perché lei ci parlerà della chiesa e le ricostruzioni belliche tra impero Europa inazione pratica sul tema centrale di oggi
Greco Mario grazie
Allora parlare dei due dopoguerra significa ovviamente riferirsi a quel processo di traslatio imperi che si colloca tra il declino degli Imperi centrali nel primo dopoguerra e l'affermazione di nuove egemonia mondiali nel secondo dopoguerra
Resto la Chiesa ha risposto questo processo
Declinando in varie forme il mito del legame costitutivo frappè di civiltà ora attraverso gli episcopati locali nelle sintesi nazional cattoliche cioè non ha pastorali di conservazione dell'ordine costituito quindi in funzione auto difensiva
Ora invece riproponendo visioni universalistica internazionalisti che con le quali la Santa Sede tenta di in qualche modo di legittimare la funzione arbitrale della papato nelle dinamiche geopolitiche questo ovviamente in estrema sintesi
Per assumere la prospettiva degasperiana ovviamente partiamo dalla crisi degli Imperi Centrali
Anzi dall'epilogo di quella controversia fra opposte concezioni della Mitteleuropa che risaliva alla ha disputato sul bus sia nel secondo Ottocento quindi da una parte l'idea dell'impero asburgico come più il tuo in crescita tre cioè è stato multietnico come era stato definito nelle ed è di origini delle nazioni minori dell'intero centro anticipa maschi il famosissimo queste fasce Stazzi idee del mille ottocentosessantasei secondo cui l'impero appunto multietnico cioè formato da nazioni che spontaneamente si erano aggregate per difendersi dalla penetrazione ottomane che poi erano via via sei progredite verso un modello multinazionale e l'altra concezione invece Pippo era prevalsa nella storiografia di indirizzo che sa molto dolce nel secondo Ottocento
Secondo cui invece tedeschi non devono essere tra il fuoco c'è un popolo fra gli altri ma che apre Volk popolo dominatore
Costruire una Mitteleuropa tedesca monolingue che si colloca tra Occidente e Oriente
Segnate questo lo scrive Friedrich Naumann nel fortunatissimo Mitteleuropa del mille novecentoquindici fortunatissimo perché aveva venduto tante copie ma tragico quali per quello che andava teorizzando una Mitteleuropa segnata da frontiere trincerate però con una vocazione allo spazio vitale posto si riduce l'espansione adesso
Naturalmente fra queste due visioni e la Chiesa propende simpatizza per la prima
Nel senso che vede nell'impero asburgico cattolico
L'antemurale nei Balcani alla diffusione alla propagazione della Russia ortodossa zariste ancora di più l'antemurale alla propagazione del protestantesimo nell'Europa mediterranea per cui tendenzialmente portata nominare
Degli ordinari diocesani
Che hanno la capacità di mediare fra i conflitti di nazionalità questo in astratto perché poi nelle varie regioni dell'impero
La situazione cambiava a seconda dei contesti locali per esempio perché le regioni più industrializzate come la Boemia dove la borghesia e alla guida del processo nazionale quindi il nazionalismo eh
Una diciamo derivazione della teoria della sovranità popolare allora in quel caso la Chiesa simpatizza per la nobiltà transnazionale legata alla corona asburgica e il caso per esempio appunto il mio in Boemia
Dell'episcopato di Emmanuel Jal degli
Invece nelle regioni agrarie come la Polonia o l'Europa centro-meridionale quindi stiamo parlando ovviamente dei polacchi ventenni degli slavi del Sud dove la borghesia non esiste in quel caso e il clero alla guida
Di un percorso di autocoscienza nazionale basato sulla lingua su fattori storico linguistici quindi in questo caso siamo in presenza di un nazionalismo che non è di matrice ovviamente liberale ma piuttosto organi cistico cioè la nazione come organismo legato alle condizioni
Storiche della lingua delle Tinian all'ereditarietà del passato
L'episcopato di Anton mani cinque azioni è un esempio
La caratteristica del Trentino asburgico e di essere eccentrico rispetto a questo schema binario nel senso che ha delle caratteristiche comuni a entrambi i modelli però rielaborati in modo originale è una società contadina però interessata ho scritto Paolo Pombeni da una profondo da una profonda modernizzazione agricola nel secondo Ottocento
La borghesia è egemone fra i patrioti di tendenza liberale e massonica quindi la Chiesa
Non è irredentista non è nazionalista però non simpatizza nemmeno con la nobiltà come invece gli altri conservative in dei distretti rurali della Bassa Austria imporrà al bere il Tirolo
Ma guarda con interesse all'esperimento cristiano sociale dell'Alta Austria volto a responsabilizzare le masse contadine con perché non se ne Ciappi Wiese nel cioè i sistemi cooperativistiche mutualistici
Quindi una originalità territoriale nella quale si colloca quella guarda hotel cercando cow invece migliore ovviamente si colloca quella presenza nazionale positiva su cui non tornerò perché è stato abbondantemente
Analizzato mi limito a sottolineare che questa teoria a una sua originalità anche rispetto al magistero ecclesiastico nel senso che è doppiamente anti nazionalista
Cioè non soltanto contro il nazionalismo borghese il De Gasperi lo scrive tante volte la religione della patria dell'umanità e Cialente al positivismo e romanticismo
Neanche contro lette non nazionalismo innanzi una Lisma organi cistico che nelle valli del Trentino parla con il linguaggio dello il dolce fare bande
Che rappresenta ovviamente il Pan Germani stimola prima saldatura fra identità religiosa anche se in questo caso protestante e appartenenza nazionale
L'opposizione al Panchen malissimo non è però soltanto di origine confessionale cioè cattolici quanto protestanti perché e la critica all'eterno nazionalismo è comune anche alle riflessioni di monsignor Hendrik C in generale nei confronti di tutti i tentativi di ibridazione fra religione e politica
Sappiamo nel mille novecentotredici scriva un bellissimo discorso ritroviamo negli Acta episcopali a che cito a memoria contro quei cervelli confusi
Che usano un clericalismo condanne vuole destinata impingere piaghe gravissime alla moralità dei popoli appunto per la strumentalizzazione della religione a fini politici
Che poi effettivamente lo vediamo nella prima guerra mondiale
Durante la quale Degasperi prende degli appunti
Che sono stati citati però in modo
Logicamente non sempre corretto però sono punti veramente molto belli soprattutto quelli che lui scrive in qualità di membro della Commissione Becker per il soccorso e profughi quindi lui visita
Le varie regioni di questo impero in declino e prende degli appunti contro quello che chiama il parossismo nazionale parole sue ricondotto sia al pericolo irredentista sempre parole sue ma anche al ultra nazionalismo della il dolce far banda che ad ogni giro scrive in tedesco con undici Wooden come gli ebrei cioè il cattolicesimo romano gli ebrei
Quindi è un imperialismo razzista molto pericoloso
è un gruppone appunto la coscienza nazionale positiva
Nel teme moltissimo il ritorno di concezioni e nostalgiche medievali legata al mito del villaggio chiuso in se stesso l'isolamento della comunità
Lo scrive mentre viaggia nei territori della Boemia e della Moravia Aldo quando assiste all'innalzamento della la piazza Vecchia di Praga del monumento di Janus quindici sono tutte delle di pressione sull'utilizzo politico della memoria storica in chiave nazionalista che ovviamente lo vede contrario
E utilizzava la metafora dell'orologio della torre del Rathaus nel mille quattrocentonovanta per indicare la comunità che ascolta il battito del tempo nel suo splendido isolamento ma dice De Gasperi se questo isolamento torna con la censura contemporanea imposta dai comandi militari che cosa avremo nel dopoguerra cosa dobbiamo aspettarci
Da questo stato d'animo medievale parole sue uniformità e unilateralità della concezione della vita intolleranza di religione di razza vittoria dell'assoluto sul relativo poi in un'altra punto sempre dalla stazione di dolci brodo che nell'attuale Boemia
C'è un passaggio anche molto bello purtroppo nel tempo di citarlo mi ascolta le leggi la malinconica del violino zigano di un soldato ungherese di origine Luigi appunto gitana e pensa sì però il genio appartiene all'umanità
Bach appartiene all'umanità Verdi appartiene all'umanità non è vero che la cultura è Kultur come intendono non citare delle però è chiaro che c'è questa polemica contro la concezione di cultura come Folco Kai Steno identità autoreferenziale chiusa sembra invece pensare a qualcosa di più simile alla tipizzati sono cioè non l'adesione dettata dal patto involontario biologico del sangue ma l'adesione ai valori di una comunità per scelta razionale e volontari
Quindi critica queste nazioni che stanno distruggendo l'impero Lu usa due volte il termine tedesco zero Rai sumero che molto forte innanzi a un se vai su un grande zero RAI sono cioè tra pare proprio dilaniare
E ci sarebbe interrogarsi sull'autenticità del famoso episodio citato da Federico fonda in fondi esterni insolite che parte citato anche nel carteggio con Andreotti e Corsini cioè Degasperi che nel tardo autunno del quattordici si interroga sul futuro
Del Trentino qua si auspicandomi
Insomma una sua collocazione ancora nell'Austria va va bene troppo lungo da la super Macci su questo diciamo che la l'importanza di questa critica del nazionalismo e tanto più importanti in una prima guerra mondiale che vede la sacralizzazione da parte di un clero zelanti in tutta Europa
La sacralizzazione della guerra patriottica secondo uno schema un disegno provvidenziale nel quale tornano più volte in Tom volta argomenti di tipo temporali stinco e intransigenti e che pone le condizioni nel primo dopoguerra per l'affermazione di quei movimenti fanatici che creano che utilizzano il repertorio di simboli religiosi per come forme di manipolazione del consenso il culto funerario dei caduti
Nella raffigurazione messianica della personalità del capo solitario una tentazione a quel cattolicesimo non è estraneo perché se no appunto vi sono queste sintesi nazional cattolica anche nel fascismo pensiamo agli umili è il cardinale Schuster alla scuola di mistica politica che hanno Dusso lini e poi naturalmente il franchismo
Sintesi nazional cattolica significa una società organic cistica strutturati intorno a quei principi
Religiosi di autorità confessione disciplina opposti al cosiddetto relativismo della democrazia dei partiti
Il franchismo che Degasperi condanna assolutamente tant'è vero che nel Diario dell'esilio Vaticano appuntati aver tentato nel trentasette di far pubblicare una dichiarazione dell'episcopato belga olandese contro il movimento clerico fascista
Milioni Degrelle Rex e poi critica la decisione di monsignor Rizzardo di non pubblicare un articolo di Dalla Torre in cui si prendeva le distanze dalla guerra civile spagnola
Una posizione comune anche a don Luigi Sturzo questo è molto importante perché su nei vari articoli che pubblica in esilio dovrebbe abbondi Arre
Manchester Guardian
Condanna l'uso della violenza nella guerra civile spagnola usata anche dai cattolici perché c'è la violenza la guerra il metodo del massacro non sono mai legittimi anche quando sono a difesa dei valori più alti come appunto la religione e la Pati di qui quell'istanza di cui già scrivendo il ventinove in nella comunità internazionali il diritto alla guerra istanza alla creazione di una società sovranazionale
Che Weber allineamenti rivendichi il monopolio della forza legittima quindi la a limitazioni della sovranità nazionale degli Stati l'affermazione di un primato del diritto internazionale su sugli ordinamenti pari particolari quasi mio cantiamo perché negli stessi anni anziché alterna sta scrivendo
Ed aspro belle supremi tetto eccetera eccetera in cui arriva a conclusioni molto simili
è molto originale quest'atteggiamento che porta poi alle prime rifinizione federalisti che in ambito cattolico quando nel quarantadue il primo punto del programma di Milano in dodici punti parla di federazione di Stati europei retti da regimi di libertà
L'ultimo paragrafo il settimo della Codice di Camaldoli parla delle nazioni che devono liberarsi dalla schiavitù degli hard a degli armamenti attraverso punto metodi di concertazione sovranazionale infine le idee ricostruttive della democrazia cristiana in cui verrà aspri parla appunto di organismi confederali collega mi continentali e tanto più originale per il fatto che siamo in quest'Europa
Mediterranea dove la tentazione dell'anziano al cattolicesimo e fortissima e tant'è vero che De Gasperi nel novembre del quarantaquattro scrive a don Luigi Sturzo
Cito testualmente ci sono due grandi pericoli che campeggiano sul nostro orizzonte politico da una parte lo Stato totalitario socia al comunista dall'altra il colpo di Stato alla Francisco Franco
E non a caso poi da presidente del Consiglio nel gennaio del quarantasei scriva consentirà alla che era il presidente del Governo repubblicano in esilio in Messico
Una lettera in cui dice tra la Nuova democrazia italiana e il regime di Franco non può esserci nessuna concorrenza politica ribadisce la adesione convinta al più alla dichiarazione di posta ma che prevedeva appunto una successione a Franco di tipo democratico d'altra parte questa è del tutto non scontato perché io insomma un visto nelle carte inedite del pontificato di Pio dodicesimo costruito il tentativo di anche l'Herrera Oria monsignore Herrera Oria
Che era stato il fondatore di El De battè aveva tra i cofondatori di Axum Popular QT Robles il tentativo di costituire in Spagna una democrazia cristiana di tipo italiano nella previsione di una successione costituzionale monarchica al franchismo e la Santa Sede gli dice non siamo interessati quindi disconosce questa questa prospettiva i rapporti tra Franco la democrazia etica Cristiano Italiano sono pessimi perché sugli atti che era una rivista dei cattolici franchisti si dice peste e corna contro la Democrazia Cristiana italiana che ha dimenticato i valori della dottrina sociale della Chiesa
Articoli poi ripubblicati sulle volte a nazionale che era l'organo di stampa del movimento sociale
Adesso e mi avvio alla seconda parte nove
Mi sento non stiamo ascoltando con molto interesse no grazie perché soldi sorreggeva un convegno alla LUMSA dove ogni tre minuti guida perché oppresso adesso è una donna devo dire no no vegetariana genere annovera tra non lo so che a voi come voi poi nell'articolato in quel in alternativa chiama ah ecco la droga carissimo amico navali che abbiamo evocato più volte la Nicolis di questo convegno i rapporti invece sono diversi tra franchismo è la destra dell'azione dei V c'è un bellissimo libro di ben sette ASCII ma nel progetto anche queste dove c'era non spaniel che ricostruisce i rapporti tra franchisti destra del Lazio e di Roma
Tant'è vero che dopo agli accordi di Peters Burg nelle quarantanove che consente la Repubblica Federale Tedesca di accreditare ambasciatori all'estero
Il primo ambasciatore viene mandato a Madrid è un esponente dell'estrema destra bavarese Adalberto di Baviera esponente di quel pensiero
Dell'Occidente ultraconservatore degli anni venti che era in qualche modo sopravvissuto alla sconfitta del nazismo però la nostra ambasciata che tra l'altro è retta da un cattolico modernista che Gallarati Scotti scrive dei dispacci a De Gasperi estremamente preoccupati vede i aggirarsi a Madrid Eberhard forestiere Rudolf Rahn e che erano stati i gerarchi del Terzo Reich che si erano riciclati come uomini di affari
Ed è in questo contesto che nasce una sorta di trance nazionale cattolica
Di ultradestra che il senso europeo di documentazioni informazione fondata Santander dall'ambasciatore Alfredo Sanchez belli a direttore del l'Istituto di cultura ispanica che fonda questo cento euro a suo modo europeista in concerto con la band lei dice accademico di ai Statte a band lei dice voi sapete significo occidentale era una a accademie di pensiero affinché si tenga che si ispirava alla blanda la rivista Occidente degli anni Venti dovettero Occidente s'intende ad creazione di un nuovo impero carolingio
Alternativo non solo all'impero sovietico ma anche agli Stati Uniti perché gli astri negli Stati Uniti sono accusati di voler universali dosare modello laicista di società permissiva non coerente con i valori cristiani
Questo incidente invece deve basarsi sui valori religiosi sui valori cattolici una perfetta sintonia corrispondenza tra noi legittimazione politica anticomunista e religione tutto questo è con del tutto divergenti invece dall'impostazione europeista di Degas speriamo visto un De Gasperi che durante la prima guerra mondiale aveva ripetuto su culture stilizzazione adesso questo pensiero incontra negli anni trenta il pensiero di Jacques Maritain e come è noto lo incontra Maritan già dalla quindicina del giugno del trentaquattro dell'illustrazione vaticana quando recensisce per il bene comune in cui si parla della necessità di separare religione politica di evitare l'uso politico della religione
E in questo caso quello che è importante è la riflessione sulla differenza tra religione e civiltà religione il più il più perché era un libro del mille novecentotrenta di Maritano a questo punto maritale che cosa dice da una parte c'è la civiltà radicata nel solo della vita civile è poi c'è la chiesa
Scrive Maritan poeticamente che ha radici nel cielo della vita soprannaturali a questo punto la civiltà cristiana è una pura astrazione di tipo ideale
Che nel momento in cui vuole realizzarsi quindi si partì con Larizza non può non perdere la sua unità estratta
E particolari Zanzi cioè entrare nel campo del particolare e del concreto che è per definizione l'ambito della politica e del diritto in cui il dialogo e il confronto sono sempre possibili a partire da queste riflessioni che De Gasperi pronuncia
Il famosissimo discorso del quarantotto sulle basi morali della democrazia
In cui ricostruisce quel percorso di convergenza fra laici e credenti intorno al valore della persona umana
D'altra parte De Gasperi o sappiamo condanna
Il come dire
Un europeo un ritorno all'Impero carolingio nel mille novecentocinquantuno al Senato dice non vogliamo perdi ci dietro concezioni retrospettive di stampo medievale nell'aprile del cinquantaquattro la conferenza parlamentare europea dice se io affermo che all'origine della nostra civiltà europea c'è il cristianesimo non intende introdurre alcun criterio confessionali esclusivo nell'apprezzamento della nostra storia
è una posizione un po'diversa però da quella di più dodici perché in un famoso discorso con gli acidi o copie Bush nel cinquantatré più dodici in qualche modo prende le distanze dalla amministrazione americana dal Progetto di riunificazione continentale legata agli effetti di lungo periodo del Piano Marshall si smarca dalla da queste visione esclusivamente il gioco politico della ricostruzione europea per affermare che l'Europa deve trovare i suoi riferimenti nei nel cristianesimo in quei valori della civiltà greco latino universali iniziati dall'intero umano
Un più dodici quindi che non è il cappellano dell'Occidente l'aveva scritto già Ennio Di Nolfo in Dear poco Santa Sede diploma sui rapporti critici fra Santa Sede e diplomazia
Anglo americane questo è emerge anche dagli studi che sono in corso i cantieri di ricerca sul più dodici che sono fondamentalmente tre li cito dolcemente le l'esercito di Fidus recesso un cuoco dell'Ecopass da Pam
Global punti etichette catalisi se mentiva Jaddouh col del Deutsches Historisches istitutivo a me e Ochs si tenta esse dell'Università Gregoriana è un torneo uomo pericoli tra questi tre cantieri di ricerca è uno studio recente citava per esempio una udienza del dicembre cinquantuno relativa Walter Tropez
Nieri udienza con il Papa
E il governo inglese invitava la Chiesa non adottare una posizione di neutralità nel conflitto che vedeva il mondo libero Porzio comunismo cioè il Papa sembrava addirittura troppo poco impegnato nella crociata anticomunista da un punto di vista anglo americano queste perché effettivamente c'è un evoluzione nella orientamento
I più dodici in tre fasi così come sta emergendo appunto da questi cantieri di ricerca c'è una prima fase dal trentanove al quarantacinque
In quel Papa sottolinea la necessità durante la guerra appunto di progetti di civilizzazione cristiana quindi ritornano gli schermi fondamentali di quell'argomentazione apologetica
Utilizzati dai suoi predecessori rispetto al franchismo nel quarantacinque quarantanove invece nel mondo duale in cui domina
La tragedia delle crisi a Silenzi il dramma di di indigenti di decisi e il tema dominante quello della pace e della libertà però anche con una una importante proiezione mediorientale perché il Papa interviene sulla questione dell'internazionalizzazione dei luoghi santi nel quarantanove la nascita di Israele non Marco bel problema dei profughi palestinesi
Che vede la Santa Sede appunto non indifferente poi la terza fase dal cinquanta al cinquantotto il tema è quello del materialismo ateo non soltanto quello comunista anche quello di un Occidente senza valori
Indifferente nei confronti di quei paesi dell'Africa e dell'Asia che adesso stanno raggiungendo la loro l'emancipazione attraverso il processo di decolonizzazione Elena Spinone
Estraneo a tutto questo dibattito interviene sulla decolonizzazione presepi in un discorso al cinquantuno io sono d'accordo con quello che è stato detto prima sul Degasperi del quarantasette che cede a malincuore le colonie però nel cinquantuno invece interviene il più all'indomani della denuncia unilaterale del accordo annui egiziano da parte del Cairo richiamando i sentimenti di amicizia che legano l'Italia Licini offrendo
L'Italia come ponte come attore incapaci di conciliare Paroli di De Gasperi le giuste aspirazioni di questi popoli con la necessità di difendere la nostra comune civiltà mediterranee c'è tutto un carteggio interessante tra il nostro segretario generale della fantaisie Farnesina Vittorio Zoppi
Renato Prunas che era l'ambasciatore al Cairo sulla necessità appunto di aiutare i Paesi occidentali agli atti con l'Italia
Prendere le distanze dal colonialismo in qualche modo una sorta di anticipazione possiamo dire punto interrogativo della scelta Miotto antica dei governi successivi
E poi c'è il grande dramma del profuga ATO
Il dramma del tuo fugato ovviamente che la una delle più grandi conseguenze della seconda guerra mondiale che ispira
Ha
Eleanor Roosevelt ma tutti gli intellettuali che collaborano con Lerna Rita spesso gli articoli tredici quattordici quindici
Della Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo sulla diritto di migrare di ottenere asilo e protezione internazionale di cambiare cittadinanza quel tema del provocato torna anche e vi lascio con questa citazione di nerastre questa davvero la conclusione
Nella Lettera a Emilio Sereni a proposito dei profughi dell'esodo istriano
Degasperi scrive il fenomeno dell'esodo
Le esecuzioni in massa nelle poi delle deportazioni non sono un'invenzione propagandistica mano realtà provata da certamente documenti quindi il fenomeno e spontanee determinato dalle circostanze non è vero che pilotato che sorretto
I profughi sanno perfettamente qual è la sorte riservata loro in Italia ossia l'abiezione materiale morale dei campi profughi e tuttavia perquisiscono questo alla permanenza nelle zone originari
Abbiamo il dovere di assicurare loro l'ospitalità e la solidarietà questi infelici che hanno la sola
Hanno avuto solo sfortuna di nascere dalla parte sbagliata di un compitino non è dettato da motivi di di nazionalismo Adriatico perché nella stessa lettera e questa mi dica vi lascio con questa con questo De Gasperi insomma che riflette a trecentosessanta gradi il problema interessa tutta l'Europa ormai come non pensare la simpatia con simpatia alla piccola Grecia
Coppia solo cinque milioni di abitanti di fronte un milione di profughi dall'Asia Minore
E stanno vivendo una vicenda che certamente non meno dolorosa di quella dei profughi della zona
Grazie Maria Luisa grazie per questa densa relazione veramente molto interessante e non l'avrei Furness una intenzione di interrompere perché stavamo tutti ascoltando con grande interesse questa complessità infinita del mondo cattolico e adesso la parola va
Davvero a capire uccisi vera Carter uccisi parlerà di
Dell'università ovviamente della Luiss De Gasperi e la riflessione sulla rappresentanza dimensioni imperiale nazionale e sovranazionale prego grazie grazie mille
Allora prima di entrare nel merito specifico del mio intervento ho pensato che fosse opportuno anche alla luce tra Prodi e il titolo della mia relazione chiarire un po'l'obiettivo che
Intendo cioè che mi che mi propongo che trovo la linea che trova seguire in questa analisi cioè
Provare a ricostruire in una prospettiva ovviamente di lungo periodo l'evoluzione del pensiero e delle scelte politiche di De Gasperi proprio alla luce di una categoria di analisi specifica cioè la rappresentanza politica
E allora l'intento è quello da un lato di provare a capire se sia possibile individuare delle costanti
Che avrebbero accompagnato nel tempo la sua riflessione su quel tema
Dall'altra parte se queste costanti abbiano poi assunto declinazioni diverse il rapporto alle peculiarità
Dei tre sistemi in cui il problema della rappresentanza per De Gasperi si sarebbe posto cioè ovviamente la stagione imperiale quella del Regno d'Italia nel periodo compreso tra le due guerre e poi i quello della costruzione del consolidamento del regime democratico
Avere in questa prospettiva
Mi pare opportuno partire da un aspetto che emerge da tutta la sua parabola politica e cioè che pure in questi contesti profondamente diversi
De Gasperi sarebbe sempre rimasto fedele ad una visione della politica e della rappresentanza basata su almeno tre presupposti ovviamente semplificando il primo la profonda fiducia nel sistema parlamentare e nel suffragio universale
Entrambi strettamente connesse al tema della sovranità al tema dell'America e al tema delle forme di organizzazione della rappresentanza
Secondo asse la centralità riconosciuta al pluralismo cioè ad una concezione plurale della rappresentanza
In antitesi ad una concezione unitaria o integrale l'ultima a unità di rappresentanza questa volta più circoscritta
Al mondo cattolico ma costruita sul principio
L'abbiamo anche sentito della piena laicità dell'azione politica e quindi sulla separazione tra sfera Puppo critica e sfera religiosa
D'altronde un'analisi appunto dei discorsi e degli scritti pubblicati pronunciati tra l'inizio i primi anni del Novecento il secondo dopoguerra
Restituisce bene
La cornice di questa forte continuità mi presupposti
E disegna bene anche il processo che padre deportato De Gasperi a maturare quelle idee senza indugiare come ha sottolineato appunto Paolo Pombeni in diversi lavori in questioni teoriche o dottrinali
Ma e qui passatemi il termine permettendo di appunto di attraversare di fatto la storia
La percezione di un percorso rispetto al tema della rappresentanza della costruzione di un'idea di rappresentanza
è importante anche per sottolineare un altro aspetto
Cioè se questi fini Rossi queste condizioni che ricorrono si strutturano nelle fasi che ho appena richiamato
è innegabile però che il modo in cui poi De Gasperi avrebbe guardato la rappresentanza sarebbe stato fortemente condizionato dal sistema all'interno del quale si sarebbe trovato ovviamente adoperare allora qui anticipo una conclusione che però è anche un po'il filo conduttore
Di tutta quanta la mia la mia analisi e cioè il discorso degasperiana sulla rappresentanza
Si sviluppa lungo un percorso che se da un lato è segnato
Dal permanere di alcuni principi dal dal fatto che alcune assidui fondo rimangano punti di riferimento ma è altrettanto evidente appunto che questo percorso si è anche questi principi siamo stati anche declinati in base alle diverse scelte tattiche pragmatiche che poi si sarebbe troppo
Ma si sarebbe trovato ad operare e allora vado velocemente sulla prima esperienza quelle imperiali per ciascuna di de delle tre fasi ovviamente mi limiterò a fare alcuni richiami
Sugli aspetti utili alla lettura che intendo proporre allora è dentro la cornice dell'intero ma abbiamo anche sentito che si pongono le premesse della sua visione politica
Ma anche è intero a dettare alcune condizioni specifiche di esercizio e di traduzione sul piano politico e costituzionale di una certa idea di rappresentanza di quella visione politica
Alle sue radici asburgiche si deve sicuramente la possibilità di conciliare pluralismo della rappresentanza e unità dello Stato
Difesa della democrazia democratizzazione politica e dunque il principio della partecipazione politica popolare la creazione di un partito
Come strumento di organizzazione della rappresentanza e poi la presenza dei cattolici in politica
Declinata ovviamente se non in forme ancora autonome certamente distinta rispetto alla sfera religiosa
E questi sono nodi che emergono in maniera piuttosto evidente negli scorsi i discorsi e negli scritti di quegli anni mi fermo su tre di questi nodi
Nella direzione della possibilità di tenere insieme pluralismo e unità
Andavano sicuramente la lotta combattuta nelle organizzazioni giovanili cattoliche a favore della creazione appunto dell'università italiana l'ha ricordato Maurizio cow
Ma soprattutto la di la difesa dell'italianità del Trentino tanto contro il Pan Germania esimo quanto conto contro tendenze separatiste sempre più marcate
Allora a difesa di uno sviluppo autonomo del Trentino della sua integrità nazionale ma con quelle specificità che appunto abbiamo sentito prima ma nel rifiuto di qualsiasi ipotesi irredentista si combatteva ma dentro la cornice costituzionale dell'intero dell'intero questo questo questo tema Degasperi sarebbe tornato più volte cito soltanto due
Interventi significativi in un articolo pubblicato sul Trentino nel settembre del sette anni a ridosso delle elezioni per il rinnovo del parlamento di Vienna
Suggeriva tutti di ricordare qui riuscito che siamo in Austria stato pluri nazionale e non tedesco
E che l'intenzione del Trentino era quella di svilupparsi liberamente ad una vita propria senza toccare i diritti dello stato e delle altre nazioni
D'altronde era la stessa costituzione imperiale che già dal sessantasette riconosceva ai gruppi etnici diritti di uguaglianza identità linguistica culturali istruzione eccetera
Allora era dentro quello spazio che la rappresentanza di una delle minoranze andava difesa e combattuta nord contro lo Stato bensì dentro lo Stato e qui la condizione di suddito dell'intero poteva convivere con quella di Trentino proprio grazie la distinzione sebbene complessa sebbene di una definizione complessa ma tra nazione è stato se la nazione veniva intesa come un dato culturale e sta poteva convivere con altre identità nazionali pur rimanendo all'interno della stessa unità statuale
Era poi troppo il secondo nodo era poi proprio il rapporto tra il pluralismo e l'unità ad orientare anche il modo in cui De Gasperi avrebbe guardato alla democrazia cioè a regime democratico
In questo modo stava forse uno degli aspetti più originali del pensiero politico conclude del pensiero politico degasperiana di quegli anni cioè in questa saldatura affatto scontata per il mondo cattolico dell'epoca ma insomma se vogliamo anche rispetto a fasi successive tra la democrazia e il cattolicesimo
E allora sul tema della democrazia come ha sottolineato Scoppola
Superando la concezione leonina della democrazia come una delle possibili forme di governo Better De Gasperi diventava la forma di governo cioè la condizione che avrebbe consentito l'affermazione
Dei diritti in nome della partecipazione popolare alla vita politica e dunque del pluralismo della rappresentanza e allora la sua visione politica si arricchiva del riferimento al popolo come fonte di legittimazione della sovranità cui si connetteva il tema del suffragio universale della legge elettorale proporzionale della centralità del Parlamento e poi l'importanza di organizzare la partecipazione attraverso i partiti
Sono tutte battaglie che De Gasperi avrebbe combattuto appunto nel periodo compreso tra i primi anni del Novecento e lo scoppio della Prima guerra mondiale sulle quali richiamo
Piccoli passaggi fondamentali a partire dalla rilevanza che acquistava il discorso sull'estensione del suffragio
E sulla modifica della legge elettorale per il parlamento di Vienna
C'era già stata una riforma nel mille ottocentonovantasei che appunto attraverso la istituzione della quinta curia aveva affiancato al sistema tre classi il principio della rappresentanza individuale be'poi nel dibattito che avrebbe portato
Alla successiva riforma del mille novecentosette dicasteri sarebbe stato uno dei principali protagonisti tratto il forte opposizione soprattutto nei confronti dei liberali contro i quali usa parole piuttosto pesanti liberali saltimbanchi della democrazia
I liberali portatori di una politica bugiarda e camorristica e insomma contro questi farisaico sì così li avrebbe definiti
Della democrazia
Opponeva una riforma capace di assicurare il suffragio universale vero traggo un po'di diciamo frasi dai suoi scritti ma
Così
Validi un suffragio universale vero una rappresentanza equa e quindi senza distinzioni tra collegi dei comuni rurali i collegi delle città e delle borgate l'abolizione del voto indiretto e una cosa interessante l'introduzione della proporzionale ma con una specifica c'è la proporzionale solo se finalizzata a dare forma al pluralismo e nonna rappresentare acqua diciamo a bilanciare
Le debolezze di forze politiche non più garantite dal sistema maggioritario a era proprio l'allargamento del suffragio da un lato a rilanciare al portare l'attenzione sulla questione della centralità del Parlamento anche qui ci sono molte citazioni di quegli anni mi limito a una
Nel dicembre del sette il Parlamento e l'organo della palestra della democrazia
E Sempre al suffragio universale dal dal suffragio universale deriva anche la necessità di confrontarsi con le modalità di organza di organizzazione della rappresentanza
Rendendo esattamente decisivo il ruolo del Partito quell'organizzazione l'abbiamo sentito diventava l'unione politica popolari trentina in cui De Gasperi avrebbe detto rivivono le idee della del della democrazia cristiana in cui è segnata la via di rilevamento nazionale demente non mi soffermo poi sulla questioni sul complesso percorso
Che avrebbe segnato la parabola appunto della di quel partito ci sono l'unico l'ultimo aspetto sottolineo di questo quadro della stagione imperiali cioè certamente quella prima forma di organizzazione politica dei cattolici costituiva un un unicum
A soprattutto rispetto uno un unicum all'interno della cornice dell'intero soprattutto
Rispetto poi alle quelli esperienze del cattolicesimo politico italiano insomma sono gli anni del fallimento dell'esperienza di Murri insomma di di tutte questioni che
Che sappiamo bene
A rispetto a questo quadro lo scoppio della Prima guerra mondiale
E soprattutto le conseguenze che essa avrebbe prodotto sulle forme di organizzazione della politica
Se avrebbero segnato un primo momento di necessario riadattamento della riflessione degasperiana sulla rappresentanza anche quindi meritiamo i tre nodi
Su cui questa adattamento appunto mi appare più evidente il prima Polo ancora una volta del rapporto tra pluralismo unità già declinato nella fase precedente
E che nel primo dopoguerra diventa evidente nella posizione che De Gasperi assume ovviamente sulla complessa questione anche qui è stata ricordata della missione del Trentino arringa d'Italia una battaglia che Degasperi combatte conto l'attrice integralismo è che per lui è retaggio non soltanto dell'esperienza asburgica mai in alcuni scritti condanna anche gli stessi errori compiuti dalla classe dirigente italiana nel mille ottocentocinquantanove mila ottocentosessantasei quindi anticentralisti mo'
In nome del rispetto delle tradizionali autonomia dei territori
Al fine di evitare politiche vessatorie nei confronti delle minoranze ma soprattutto al fine di favorire l'integrazione nella comunità statuale e permettere la convivenza nei territori misti
Allora De Gasperi ribadiva come non ci fosse incompatibilità tra autonomia e pluralismo tra autonomia e quindi pluralismo della rappresentanza in unità e che anzi proprio riconoscimento delle autonomie potesse rappresentare lo strumento per consolidare la tenuta dello Stato unitario l'appello restava sempre al popolo come fonte di la sovranità un popolo che doveva poter scegliere chi lo rappresentava con il proposito è quindi uscito di dare all'Italia non un Paese sgretolato e atomizzato ma un organismo ordinato capaci di vivere da sì
Questo riferimento all'autonomia e al pluralismo tornava centrali anche nel secondo aspetto sul quale mi soffermo cioè la concezione che De Gasperi matura un recupera nel primo dopoguerra del rapporto tra partito il Parlamento in questa direzione ovviamente ad orientare la visione di Gasperi Jana era ancora una volta la necessità di combinare i principi e tattica questo perché perché chiaramente il contesto un contrasto diverso rispetto alla stagione precedente
Il Parlamento del Regno d'Italia non è ovviamente il Reichsrat ma soprattutto il Parlamento del Regno d'Italia nel primo dopoguerra non è e Parlamento del Regno d'Italia della fase precedente la guerra mondiale
All'introduzione della legge della proporzionale della legge elettorale proporzionale con voto di lista non soltanto modificavano come sappiamo bene la geografia parlamentare ma soprattutto segnava il passaggio ad un modello parlamentare in cui i canali della rappresentanza Etò passavano nelle mani dei partiti
In questo quadro che quindi appariva più solido rispetto al circuito democrazia rappresentanza ma per molti aspetti più rigido
Rispetta le garanzie di governabilità del sistema
Insomma De Gasperi ridisegnava la sua concezione del rapporto di definiva diciamo così la sua concezione del rapporto tra partito e Parlamento e questa ridefinizione anche qua
Potremmo citare diversi interventi
Però questa ridefinizione diventa particolarmente emblematica in occasione quindi cito questa in occasione della polemica che si apre
All'interno del partito popolare tra il venti e il ventitré e sulla linea collaborazionista o piuttosto che intransigenti sta e su questo passaggio sulla posizione di De Gasperi richiamo l'articolo che viene pubblicato sul nuovo trentino nell'aprile del venti proprio a commento di risultati del congresso del partito poco il secondo congresso
Nazionale del Partito popolare LA lì insomma in questo articolo dei gatti Degasperi specificava che mentre per i socialisti il nodo della collaborazione era una questione di massima
Per i popolari era una questione di tattica
E le questioni di tattica in tutti i Paesi e per le questioni di tattica in tutti i Paesi costituzionali abbiano in questo che il gruppo parlamentare agisce sotto la responsabilità propria il partito approva o con la no
A dunque diciamo che basterebbe questo a dare conto della visione degasperiana insomma del rapporto partiti Rappresentanza Parlamento però aggiungo l'ultimo passaggio di quell'articolo
Degasperi diceva Napoli invece il congresso si è sostituito al gruppo
I deputati hanno preferito venire al congresso a cercar di una direttiva tattica che si non si erano saputi dare ma siccome le ragioni che determinano una tattica sono ragioni parlamentari
Era prevedibile che da un ambiente extra parlamentare non potesse appendersi lume che non si era trovato in Parlamento allora il Parlamento restava centrale
Perché adesso spettava riflettere il pluralismo della rappresentanza ma anche tradurre quel pluralismo della rappresentanza in un preciso indirizzo politico rispetto in particolare alla formazione delle maggioranze il Governo in questa direzione appunto come vi dicevo ci sarebbero in realtà moltissimi interventi accanto a questo forse uno dei più emblematici o o alcuni dei più emblematici restano quelli pronunciati in occasione della modifica della legge elettorale del ventitré di Casperia ovviamente partecipa è parte attiva di quel processo non soltanto come è stato ricordato capogruppo dei popolari alla Camera
Ma soprattutto in veste di membro della commissione di diciotto insieme a Micheli
E dunque rispetto a quella legge è De Gasperi si sarebbe ovviamente fermamente opposto alla modi all'introduzione della legge Acerbo
Tuttavia non in nome di un attaccamento pregiudiziale alla proporzionale riteneva proporzionale un ottimo diciamo sistema elettorale ma correggibile ma correggibile poi d'altro canto la l'esperienza storica avrebbe avrebbe dimostrato ma l'opposizione alla legge Acerbo nasceva esattamente veniva motivata da De Gasperi esattamente in nome della denuncia di una sproporzione tra voto e premio
Che avrebbe alterato alla base il principio della giustizia rappresentativa appunto qui con qualche anticipazione rispetto a quelle che poi saranno le vicende dell'Alpitour esalterà e anche nelle anche più recenti
E qual è il ruolo che in questo primato del Parlamento spettava ai partiti beh anche qui vado Diretta nella posizione degasperiana
Ciò che definiva l'identità del partito era la definizione dei contenuti e delle motivazioni dell'azione politica allora una distinzione di ruoli che non si traduceva ovviamente di un rapporto di subalternità
Certamente di reciproca differenziazione e integrazione la conquistata centralità dei partiti portato appunto di processi che ho detto prima
Doveva essere contenuta entro un argine al centro un doppio argine il primo rappresentato dal pluralismo delle forme di rappresentanza sulle quali poi tra un attimo vado e il fatto quindi che il partito non fosse orario che ho una delle modalità attraverso le quali la rappresentanza si organizza il secondo costitutivo costituito proprio dalla diversità di funzioni e ruoli del partito rispetto alle istituzioni
Parlamentari
La questione dell'autonomia in quella frangente hanno indubbiamente investito anche una volta la questione del rapporto tra politica e religione ma insomma abbiamo sentito riferimenti a questo mi limito soltanto a dire che pure è un onesto in un quadro profondamente diverso la politica nazionale il Partito Popolare quindi completamente rovesciato rispetto a quelli che erano stati gli anni imperiali e quindi nonostante i molti limiti e le molte le caratteristiche del contesto Degasperi sarebbe comunque rimasto fermo nella difesa della separazione dei piani d'azione
Di una politica cui spettava il compito e qui dal sito di riaffermare la tradizione cattolico democratica di interpretare custodire il rapporto con l'autorità religiosa ma in modo autonomo dalle gerarchia in modo autonomo dalle gerarchie
L'ultimo nodo l'ultimo brevissima riferimento al periodo tra le due guerre lo fa lo faccio rispetto al tema del la rispetto al fatto che i partiti non esaurisse ero l'idea di una rappresentanza plurale
E qui il riferimento a una riflessione che De Gasperi è un tema che emerge molto nel secondo dopoguerra fatti tra un secondo ci vado però è un tema che Degasperi affronta attraverso la rilettura del corporativismo
In questo il agli anni compresi tra cioè gli anni tra la prima e la seconda guerra mondiale sono anni determinanti è una riflessione che De Gasperi Adriano avvia negli anni Trenta
E che in questa fase diciamo così ovviamente c'è una virata corporativa del fascismo che insomma c'è tutto un contesto che poi induce a quel tipo di riflessioni ma insomma
In questa fase il riferimento al corporativismo è forse l'elemento su cui la virata è maggiore rispetto la la torsione maggiore rispetto alla fase precedente perché almeno ora il messe il riferimento al corporativismo avrebbe per De Gasperi assunto la forma
Della difesa della specificità del messaggio corporativo di matrice cattolica
E quindi della dimensione plurali di quel discorso e soprattutto dell'evidente asperità del corporativismo cattolico rispetto al progetto fascista ovviamente
Qualche anno più tardi invece poi di fatto il discorso sul discorso nel discorso sul corporativismo De Gasperi
A mio avviso avrebbe troppo preso
La distanza netta e dalle declinazioni in senso politico ad all'introduzione al libro di Toniolo insomma diciamo Pacelli prima Maurizio cavo ha studiato bene questa cosa quindi rimando a luglio per l'approfondimento di fare di questi di questo aspetto
Vado sull'ultima fase cioè la transizione
Eccolo il Circle consolidamento del sistema repubblicano
E anche qui di fatto gli elementi di continuità si combinano in inevitabilmente con alcuni elementi di adattamento di riaggiustamento di quell'idea di rappresentanza
Beh in gran parte ovviamente determinati dalla cornice completamente diversa da un assetto politico costituzionale ancora diverso
Una cornice segnata dal punto di vista culturale da un certo avvicinamento che De Gasperi matura già negli anni Trenta
Alla tradizione cattolico-liberale enquiry c'è anche un discorso culturale che incide su quella che per la visione successiva
E dall'altro ovviamente dall'esigenza di fare i conti con una il ruolo che De Gasperi ricopre dentro il partito dentro il sistema ma anche rispetto
Agli equilibri gradualmente condizionati dalla dalla guerra fredda
Questo nesso di Berta democrazia
è un nesso che risulta evidente bene già dei primi documenti fondativi della democrazia cristiana i primi documenti programmatici ed è proprio il nesso di Berta democrazia a costituire il presupposto stesso per De Gasperi della ricostruzione post fascista
Questo nesso che rivela quella che Piero Craveri ha definito una concezione in integrale della democrazia da parte di De Gasperi che poi sul piano istituzionale si sarebbe tradotta avrebbe avuto quattro ricadute diciamo si sarebbe tradotta in quattro
Assi fondamentali cioè il primo la necessità che definiscono anche la sua nuova diciamo nuova di adattate idea di rappresentanza il primo la necessità di non confondere le istituzioni rappresentative della democrazia con la politica popolare dei partiti di massa
Il secondo l'idea che i partiti fossero strumenti determinanti nel funzionamento delle democrazie rappresentative ma che il loro ruolo non dovesse ambire
A modificare il regime democratico al terzo alla difesa di una concezione plurale della rappresentanza però declinata soprattutto a partire da una certa fase in avanti nella cornice del principio maggioritario e infine la in un forte senso dello Stato ma anche qui che trova un limite nel fatto e che esisteva un pluralismo sociale che prescindeva la dimensione statuale del quale appunto occorreva tenere conto e allora in chiusura mi limito a fare ad accennare gli ambiti in cui questa costanza di elementi si adatta alla alle circostanze dettate dalla dal dall'assetto politico
E più o meno recuperando i temi che ho sviluppato del la prima e la seconda fase quindi il tema del rapporto in questa nuova cornice il tema del rapporto tra pluralismo unità
Che nel secondo dopoguerra per De Gasperi chiama direttamente in causa la questione della democrazia rappresentativa il grande tema della sovranità popolare
Una sovranità che trovava un limite non soltanto nera tradizionali distinzione dei poteri dello Stato
Ma soprattutto nel ruolo e nella formazione delle assemblee elettive
La cui alla cui possibile ogni potenza riflesso di una concezione integrale della rappresentanza Degasperi avrebbe contrapposto una concezione diciamo la previsione e la possibilità di dare vita
Ad un'assemblea nazionale degli interessi organizzati su base regionale
Da affiancare esattamente l'assemblea politica espressione del suffragio universale
Diciamo questo lecco di questo dibattito sarebbe diventato forte come sapete tutti nel corso dei lavori della Costituente nel dibattito sull'articolo uno no la sovranità appartiene al popolo e tutto quello che nasceva intorno al termine appartiene
Il la grosso dibattito che nasceva intorno al termine appartiene ma soprattutto un tema che starebbe tornato centrale nei lavori della Costituente per quello che riguardava la seconda parte cioè l'organizzazione dello Stato in particolare la la la formazione della seconda Camera appunto sta
Ma del pluralismo la nascita di un'assemblea su base regionale che rappresentasse gli interessi organizzati eccetera sono gli accenno solo perché questo tema c'è anche nel dibattito costituente e allora alla base torna ma l'idea di un pluralismo sociale
Che non si esaurisce nello Stato
Ne nei partiti
Ma che deve trovare riflesso dentro le istituzioni rappresentative cioè deve trovarla col significato dell'asta della dell'Assemblea fin qui la seconda assemblea pensata in quel modo
Dentro le istituzioni rappresentative perché ad esse e sarà avesse spetta ricondurre quel pluralismo all'unità nazionale che poi sarebbe stato appunto il presupposto della funzione rappresentativa sancita dall'articolo sessantasette della Costituzione
Questo che ha da questo demente che ripete deriva un limite all'azione di partiti
Da questo deriva soprattutto la declinazione del rapporto partiti Parlamento governo qui l'ha ricordato prima
Professor Quagliariello a un governo di partiti e somma che stenta a verso il quale il sistema sembrava avviato De Gasperi ovviamente opponeva riferiva avrebbe preferito una forma di governo molto più simile al modello di governo di gabinetto
Quindi governo una forma di governo dettata dal principio di maggioranza
Che poneva il Governo il rapporto diretto con la maggioranza parlamentare a sua volta il rapporto diretto con i gruppi parlamentari a sua volta espressione
Dei partiti questa visione nuovi piuttosto in continuità con nelle fasi precedenti
E soprattutto insomma ribadiva rifiuto dica speriamo di intendere i partiti in senso strumentale rispetto alle istituzioni ma certamente anche nella rimanere fermo sulla distinzione di cani di azione
E di competenza qui c'è famoso discorso nove dicasteri fa
Bisogna distinguere stipole stimolare preparare è del partito di liberare del Parlamento eseguire è del governo
Non vado oltre perché altrimenti sport troppo
L'ultimo piano del secondo dopoguerra riguarda le forme di mo'sul su quali chiudo le forme e le modalità di rappresentanza dei cattolici quindi il partito cattolico e i rapporti con la Chiesa
Anche su questo punto Degasperi recuperava li esperienze precedenti ma ovviamente l'inseriva all'interno di una prospettiva più ampia
La difesa del ruolo della democrazia cristiana passava attraverso la firma rivendicazione della sua autonomia che per De Gasperi era il presupposto stesso della sua nella sua unità non soltanto il riferimento al cattolicesimo non implicava quindi una dipendenza dalla Chiesa
Ma per certi aspetti rappresenti la presentava anche il punto da cui partire perché ambire ad un progetto più ambizioso cioè trasformare la democrazia cristiana nel partito della nazione
Un progetto che implicava ovviamente una diversa declinazione di riferimento alla rappresentanza dei cattolici
Non più o meglio non solo un partito dei cattolici
Hanno ma un partito aperto alle istanze plurali della società
Collegato un autonomo rispetto alle organizzazioni collaterali interclassista garanzia di difesa della democrazia come elemento determinante dell'unità nazionale insomma un partito che il suo richiamo alla nazione
Sul rifiuto dello Stato cattolico sull'idea di una rappresentanza a maglie larghe costituisse la garanzia migliore per la difesa della libertà e della democrazia chiudo con una diciamo un piccolo riferimento citazione del nord che non ricordo però il il capo letteralmente ma insomma su questo discorso dell'autonomia
Nel partito di stato di gerarchia rispetto al mondo cattolico che non significa non collegamento ovviamente ma appunto differenziazioni autonomia
Cioè a un certo punto un passaggio per la commento dell'operazione Sturzo di come era andata la questione relativa all'operazione Sturzo somma a un certo punto dicasteri annota sarebbe opportuno che
Dentro i seminari sì non soltanto si insegnasse come stare in ginocchio ma si insegnasse anche come stare in piedi prego
Grazie vera per questa bella relazione anche questa su delle su dei temi che erano molto cari anche a Piero Craveri naturalmente e a tanti altri studiosi loro
Allora mi si dice non è una mia iniziativa ma mi si dice che c'è una pausa
Fa una pausa di dieci minuti nomi di più tutti contenti mi rendo conto e poi però dobbiamo sentire Ivan correlatore e poi il dibattito s'che spero ci sia grazie ci vediamo tra dieci minuti diventerò severissima eccetera
Le belle iniziative
Ventuno
Doveva
Per avere
Allora
Francesco
Bene allora ecco Bonini eccetera tanta lo conoscete tutti è inutile che allora grazie molte
Grazie molte per per l'invito e anche per tutte le cose che abbiamo ha preso io mi limiterei a sottolineare alcune formule che sono emerse nel corso di queste
Di queste relazioni e di questo pomeriggio così interessante
Innanzitutto in un lungo periodo e largo
Noi ci troviamo di fronte a un novecento espanso direi
Slalom Gatto
Su una Europa che in realtà non è bastevole a se stessa
In tutta la in tutto il il Novecento sulla dato
Non è bastevole a se stessa anche con diciamo così la la retro formula cattolica che sì targata per per definizione
E in questo lungo periodo e largo
Le relazioni hanno suscitato hanno hanno proposto appunto alcune formule
La prima a proposito dell'Italia
O più esattamente del tra virgolette nazionalismo italiano crede stata la relazione iniziale ma non solo perché poi il tema si è si è sviluppato
A proposito dell'Italia e qui c'è secondo me c'è una mia curiosità
Quando o come forse qualcuno sa
Io mi sono laureato con Claudio Pavone e
Claudio aveva una strutturale diffidenza nei confronti dell'utilizzazione da parte cattolica e non solo del termine nuovo Risorgimento per la resistenza
E
Questa idea appunto del nazionalismo italiano
Così come è stata presentata da
Martin
Kuwait
Secondo me ha una stretta attinenza in con il tema del Risorgimento
Nelle nei due aggettivi che ha utilizzato flexible
Consigli attore
Flessibile e conciliativo e conciliativo
E di e aggiungerei anche ed esser pregiato le relazioni opti mister
Come
Qualifica la Costituzione oppure il processo costituente italiano un politologo tedesco americano francese e cioè Lowenstein
E quindi un
Diciamo così una un centro a firma Eige un new pecche Ching
Di questo di questa Italia usiamo poi la parola
Che come si
Diciamo così commessi
Apporta con il classico tema dell'Italia che il Risorgimento
Il che il classico tema dell'Italia in Europa Risorgimento è una delle poche parole che non sono tre tradotte sono calcata in tutte le altre lingue europee
Ed è questo del Risorgimento un tema straordinariamente eclissato in questo momento dal dibattito storiografico europeo e italiano
Viene il la vicenda italiana viene diciamo così Ri su chiatta del Southern Europe in un indistinto Southern Europe quindi credo che uno dei primi risultati di questo pomeriggio sia proprio fare ritornare il tema della caratteristica del dell'Italia e del nazionalismo italiano
In questo in questo il mio pacchetto Ing
Indubbiamente bisogna chiedersi qual è il posto
Del cattolicesimo
E dei cattolici e del della politica dei cattolici e e di De Gasperi in concreto se è vero che appunto questa
Questa immagine Degasperi Cavour insomma diciamo così nel nell'immaginario nell'immaginario del lungo periodo italiano
Cioè appunto la parte del cattolicesimo in questo in questo aprendo in questo pacchetto invio dei dei valori che caratterizzano
Una Italia una Italia nuova la Parodi Legazpi non è nuova Italia ma Italia nuova la l'aggettivazione nel
Nel suo nel suo lessico
De Gasperi nel famoso discorso di Predazzo mille novecentocinquantadue quello in cui celebra
Cos'è quarant'anni di vita politica
Si definisce un vecchio militante del cattolicesimo sociale voi sapete che il cattolicesimo e qui ieri qui qui si è visto
Il cattolicesimo viene aggettivato cattolicesimo politico cattolicesimo liberale cattolicesimo sociale cattolicesimo democratico e chi più ne ha più ne metta
Vecchio militante del cattolicesimo sociale
E qui e qui appunto ci sono alcuni temi che sono emersi nel corso delle relazioni
Prima di tutto direi è stato citato il famoso discorso a Bruxelles del mille novecentoquarantotto in cui parla del trinomio
Libertà giustizia sociale pace
E poi la questione del rovesciamento della idea del tema della persona reale dello Stato in uno stato appunto
Democratico e pluralista
E questi e questo direi e questo direi fa parte fa parte di questo processo per cui appunto la rimodulazione della diciamo chi chiamiamo diciamo sbrigativamente dell'Italia o della donazione Tien conto di questo di di questi elementi che entrano che entrano in maniera flessibile conciliativa in questa idea in questa idea di di Italia
L'altra formula che volevo sottolineare attiene alla
Può è una semplificazione di questa coscienza nazionale
Positiva e produttivistica che è stata utilizzata nella nella seconda nella seconda relazione cioè l'idea di un principio di attrazione
Cioè
Il nostro tema in per un'azione Europa nel pensiero e nell'opera di Alcide De Gasperi si risolve in una idea se è vero che abbiamo un cambiamento di immagine e un new Packaging
In un in in una forza attrattiva
E una forza attrattiva principio di attrazione principio di attrazione
Basato su una diciamo così su successive stagioni di realismo
Il realismo
Nel parlamento di asburgico il realismo
Nell'immediato dopoguerra italiano il realismo durante l'esilio interno il realismo durante il processo costituente il realismo durante il processo durante il percorso di governo cioè questo realismo diventa principio di attrazione nei nei diversi processi di di di ricostruzione
E qui siamo all'altra formula io non ho seguito tutta la relazione di Gaetano Quagliariello ma ho preso una formula finale
Raddrizzare lo schema istituzionale
Cioè noi veniamo in tutto questo processo del novecento espanso preferiscono così ritornare sulle formule
C'è c'è un tema costituzionale e istituzionale ai diversi livelli è stata citata la Costituzione austroungarica dell'ottantasei del del sessantasette e poi tutte le successive costituzione
E e c'è il problema e e e c'è il problema appunto di raddrizzare lo schema istituzionale
Raddrizzare lo schema istituzionale è il la preoccupazione di De Gasperi
In tutti i contesti
E qui abbiamo
La delusione del primo dopoguerra italiano
Perché
La cosa a cui più teneva De Gasperi era uni un'idea di ricostruzione statali un principio autonomistiche è stata negata sia nella breve convulsa fase liberale e poi e poi nella fase
Diciamo né anche nella primissima fase fascista quella nel governo di unità nazionale
E poi i compromessi del secondo dopoguerra
Cioè la gestione dei compromessi del secondo dopoguerra a livello italiano e a livello europeo
Raddrizzare lo schema istituzionale
E e questo è un processo infinito
è un processo infinito
è un processo infinito
Perché
Perché appunto richiede uno spazio politico
Qui ci sono le le riflessioni sul partito che faceva da ultimo vera
Le riflessioni sull'Internazionale democristiana che suggeriva
Maria Luisa Sergio
Richiede uno spazio richiede uno spazio ci sono degli strumenti che De Gasperi utilizza Degasperi qui si parla di pensiero e opera in realtà e pensiero opera sempre tutte e due le cose insieme non possiamo isolare l'una dall'altra
Gli strumenti sono è stata citata da da da Marialuisa Sergio ma ritengo mio novecentotrentaquattro
Cioè l'idea che poi Maritain perfezione andando negli Stati Uniti cioè un percorso diciamo così pluraliste personalista che può incontra gli Stati Uniti
Nel a a cavallo della seconda guerra mondiale e che poi influisce nell'idea delle istituzioni europee
Questo è il percorso culturale in cui di cui il corporativismo è un accidente De Gasperi è diffidente in maniera radicale nei confronti del corpo a chi lo accetta diciamo così come discorso
Ma non non lo lavora anzi lo tiene il frigorifero anch'già durante gli anni Trenta già dura e voi dopo lo riprende diciamo così per convenienza ma senza alcuna convenzione il suo modello è il Belgio non è l'Austria
Il Belgio
Il Belgio del del TAR tra Otto e Novecento e non l'austero degli anni Trenta che pure piaceva a Pio a Pio undicesimo l'idea di fare dell'Austria il laboratorio che era stato il Belgio cinquant'anni prima cinquant'anni prima
De Gasperi queste cose De Gasperi
Segue il percorso appunto
Democratico popolare
Democratico popolare che trova trova in Maritain
Ovvero lei francesi personalistici che poi dopo però utili scoprono gli Stati Uniti come il miglior pensiero francese riscopre gli Stati Uniti
E quindi poi rifluisce su un'idea di democrazia a livello a livello europeo a livello europeo
Utilizza questo
E lo utilizza con la consapevolezza che tertium non datur
Nelle recensioni che lei prima citato c'è questa formula tertium datur
è questo l'interrogativo che noi ci poniamo
è un è una cosa pertinente
Sì da un terzo
Prima tra bolscevismo e fascismo prima tra liberalismo e
E e fascismo
Poi tra
Tutti i vari tutte le varie alternative De Gasperi a metà degli anni Trenta dice terzi un dato e poi nelle nelle nelle lettere con dalla Ratti Scotti pre citato prima dice qui prima dobbiamo batterei nazisti e poi dopo vedremo
E appunto perso in dato uno ovvero questo spazio che c'è e non c'è
Questo spazio politico che c'è e non c'è
E anch'io volevo concludere con una con una citazione
Che dal libro dal libro dei proverbi
Del libro dei proverbi
Quando
Dopo la sfiducia al suo ottavo governo il tre agosto mille novecentocinquantatré dichiara all'Ansa
Leggete la Bibbia nel libro dei proverbi al versetto quattordici centoventicinque in realtà è il perfetto quattro venticinque perché siamo andati a controllare
Vi è scritto non deviare nel verso sinistra né verso destra
E questo è diciamo così il
Il problema e il tema e il tema della collocazione di questo mio Packaging di questo mio pacchetto e poi della sua fruibilità politica grazie quindi a tutti i relatori terra tante cose
Problema del Terzo Polo melomani meno
E grazie naturalmente grazie Francesco Bonini allora né io direi e se c'è un'area replica
Cardia dia dei dei dei relatori punti oppure
Pro ah va bene domande del del colto pubblico mi dice Francesco fornirci
Chi vuole intervenire lì come fu al chiuso il culto pubblico limpida Gueli vita il sistema ai caccia una domanda io
Perché rivolgo rivolgo in particolare a Conway
Cioè a Martin e però anche alle altre
Perché il problema è ritorna sempre sul discorso nazionale
Al nel suo impegno internazionale ed europeo durante il trattato di pace
De Gasperi USA non so se la usa letteralmente ma Martina di c'è ma De Gasperi deve presentare un'Italia prigioniera del fascismo
Cioè tutto il suo sforzo è quello di ridare un'identità dell'Italia e però ci sono i conti da fare di un mondo cattolico che il fascismo no a e in tutte le sue componenti osteggiato anzi nella maggioranza
Non l'ha osteggiata come
Questa è semplicemente la mia domanda perché i propri voli battuto a tutti i relatori e le relatrici nel senso che è una domanda che che non è stata fatta in queste relazioni
Grazie
Chi vuole parlare
Chi vuole intervenire
E se no cominciamo con
Ce ne sono altre di domande
Abbiamo le raccogliamo prego
Il prendetene intanto c'è un microfono lì che gira
Allora facciamo allora ricorriamo subito il relatore chi sono i relatori che vogliono intervenire Martin
Quindi Palma
Poi nuovi
In essa i Kew contro
Non accorciasse speaking né invece Nanda abbiamo anche la rima circuisce eccidio come il Satin Kyo quali prometteva il pare mosso anch'io ente se son qui al San qui certe inchieste un aspetto De Gasperis al suo popolo senza problemi sempre settimo falsetto così nostro crescerle Express
Però penso lei perché su questione se suonata diviso due nasce verso Hunter trascorsi nel sanguinoso in modo assoluto invece al nuovo senso far nascere smentendo inviso duetta acceso de due testi sta in questo nasce adesso mi ha detto ai TIR costa Inc perfora specchi terra quattro recite d'histoire pace c'è sembrato nasce una sopra contro il cisto Guardascione supercross
E non se ci vai scende accezioni quel Senna dei andranno anche in foto insegue se par lui il Wind non scendere poi per sei offrire tra Vienna e scienza sta stava finché c'è un assessore Chisso nasce basta
Alle coste sposa so essere fax con un'ascia una sonda così quelle introversa vostro territorio cioè di sangue colpite dal affinché la Chiesa Inc
Cuomo ex Oviesse Valdes nascituro insomma seguisse in casa lui orrendi sparisce
Offre e nasce una sentenza da Mazzini e il Risorgimento tre decenni nasce sono da quello che in una rimasto indenne dai jeans ancienne Anna senza essere se infatti quei noto mi la gente sui costi Nar Pinca che ISPA errori Michele imparassero
Gridò Soltan Fornace cresce lui e lei Anteo esporre in una cresce nell'orto cioè il aquiloni cessazioni rasoi code proprio no noncurante a se ne esce l'antica taverna esce a seguire senza stesse strategie praticante scasso Nagelsen vorrei nota la cui Fonsai nota insomma Varrone tutto non solo non essendo esperto dei Nekron accingi porre rimedio riesco Worms fatiche ethos The Times
Caforio ieri locata De Gasperis acceso Fanfarillo che c'è sua andate in pezzi suonati cambi Cammarota
Aggiungo forme ci squalificò Thuram CP Causin disco riguardava Cisl annuisce Nisi Stefana in quei cinque Von contarsi andassero votava esponenti Chiatti on-line come ce ne sono stati aggiunti che mio marito che in Francia sei potesse
Volesse fare una colletta nasce loop
Sua firma esponendo eccetera Andretta sex esso guai sommerso San cemento guai in cui c'è l'agente nasce adesso nel mio nel sonno
La nuova ex la
Lui non è che in barba che ministro dei Beni esagera Egidio nel Salmo spegne perfetto Fornaci lui longevo esoterico osare osare set o questi equivoci andate imperversò proprio Coulthard sesto chiamandolo sul banco e ci
Al suo arrivo benché o più
Accerto
Ho una salute sono un Bernardi per chi non mi conosce allora Maria Luisa Sergio ottobre mentre scomunica del mio novecentoquarantanove santo uffizio
Ci può dire qualcosa di più alla luce di questi documenti oggi accessibili e poi verrebbe era verrà che Perucci un po'lo diciamo anche prima però forse sarebbe interessante
Dire qualcosa di più sulla proporzionale per quanto questo questa riforma Fabio
Influenzato forse appunto la concezione del partito così se potevi soffermarsi di più su questo passaggio diciannove ventuno diciamo
Rispetto a quella che poteva essere anche la visione del partito Stroppa Sturzo e De Gasperi se me me mi sembri tu dicessi di una coincidenza diciamo di i veduti sensibilità o se con sé la proporzionale in qualche modo invece poneva diciamo una possibile differenza azione cioè due però ecco mamma mia provocazione
Grazie grazie Bernardi
No fra annessi rientra ma insieme al PPI amenità Maria Latella entro ha mai cresceva sta sa a palazzo qui ciò che Walter Villa oggi o dei cileni a posporre voci penso di quindi no da De Castri fate veri la questa IFO Crastolla King può essere noi stupendo queste questa Lazio
Mai quiescenti esistano Enzo
Due Gsi tattica Stefan The Facta devo passarci a differenza ai geologi bit quindi no fece lì pensabile metri casa nostra ecco a frodi di fissi chi ha scisso
Savoy Rizzoli a indizio l'altissimo rilanci quasi a In euro è il cane perché un quei fornitori vasetti storia sa cioè non è che D Antona canestro gira indizio in tante inghippo a dischi fra maybe Sanza riesce implica che indossi Frances finché pentito ricca
Lo chiamo erano stati
Ma due due brevi repliche uno sul problema del nazionalismo
L'altro sul sulla conferenza di pace nessuna conferenza di Parigi ma sul nazionalismo come si sa c'è insomma da sempre questa
Insomma diciamo non questa polemica ma siamo a questo dibattito sul famoso libro sul sul sul libro di Chabod se i due nazionalismi no quello della volontà quella dell'organicità Sata
Una forzatura di Chabod per cercare di salvare l'idea di ideazione in un momento nel quale fondamentalmente era molto difficile
Salvarlo oppure se evidentemente c'è un fondamento io sono sempre più convinto che questo fondamento ci sia che oggettivamente i nazionalismi si declinano al plurale e questo oltre che una riflessione sull'Italia è una riflessione su altri Paesi lo rende ancora più evidente
Da ultimo questo bel libro di Daniele Stasi sulla Polonia
E ma lei come si fa a riportare quei nazionalismi allo ha una radice ha una radice unitaria e in questo senso
Io credo che De Gasperi dà un contributo importante per diciamo tra virgolette l'invenzione di un nazionalismo cattolico
E questo riporta alla sua esperienza suburbicarie alla divisione netta precisa che è una delle costanti tra stato e nazione questa cosa gli dà la possibilità appunto di
Elaborare un'idea di nazionalismo se vogliamo di patriottismo cattolico inedita e in questo il fatto di non essere stato partecipe diciamo nella vicenda del cattolicesimo politico italiano
Se non dal diciannove un oggettivo vantaggio perché fondamentalmente anche la sua idea di autonomia e tutta quanta dentro il suo rapporto con Hendrix cit quello lo puoi prendere è
E portarlo con una sorta fedele per tutta la vita dediti al tipo
Per quel che riguarda invece appunto la domanda di Simona quella sul trattato di pace e li secondo me quel discorso a diciamo così una parte nobile una parte efficiente
Era parte nobile
De Gasperi la può interpreterà diciamo così tra virgolette con facilità di non era niente facile è per il fatto poi di essere stato l'unico Tuttle ricco di rilievo che ha conosciuto il carcere durante il fascismo ci sono dei patologie
Insomma sono stati uccisi sono dei cattolici che sono andati in esilio ma l'unico che ha conosciuto un periodo di carcere consistente è stato è stato De Gasperi e lì però lui da questa premessa parla a nome di tutta l'Italia cioè si fa carico anche dell'Italia fascista nella prima parte del discorso
Cioè la appunto la una cosa notevole di quel discorso è innanzitutto Cuesta mentre la parte più gente si gioca tutta sul problema del del confine orientale dove Luigi oggettivamente gioca in difesa
Vede una difesa che si prolunga e poi sempre nell'idea che poi alla fine gli alleati avrebbero optato per l'Italia ma in quel momento Luís vede come unica soluzione il congelamento del problema congelare il il il problema diciamo della
Fondamentalmente di Trieste perché l'alternativa a lui non aveva sponde perché l'alternativa era quella del colloquio diretto con con titolo di usarli che era sia la soluzione degli alleati
Sia la soluzione la soluzione dell'Unione Sovietica sia la soluzione del del Partito comunista
Interno all'interno col quale con col quale era alleato quindi secondo me la difficoltà e in quella seconda parte nella prima Toma
Per me aveva tutte le carte in regola perché parlando diciamo da antifascista che ha conosciuto nel carcere a nome di tutta l'Italia quindi anche dell'Italia era stata col regime
Il problema appunto dei cattolici che avevano appoggiato il fascismo non si pone più viene superato e viene ricompreso in qualcosa di più ampi
Passano sempre rintervenire i relatori prego sul
Allora la responsabile li comprò a alle suggestioni che sono venute come magari facciamo un altro giro
Allora grazie per la domanda sulla cattolicissimo i rapporti col fascismo e veramente fondamentale mi consente anche di tornare sull'interpretazione di Camerini
Caveri dice De Gasperi esce dalle sito vaticano accreditandosi come l'uomo della Santa Sede nella mediazione quegli Stati Uniti realtà forse mi scrive in un momento anteriore poi a tutta la messa a disposizione della documentazione
Sia degasperiana che Vaticano allora Degasperi scrive il dieci settembre al Milan del mille novecentoquarantatré a Sergio Paro netto adesso la lettera diventata abbastanza famosa l'antifascismo deve essere la pregiudiziale ricostruttiva di questo Paese perché non possiamo non fare i conti con le responsabilità della Chiesa cattolica o col fascismo
E il fascismo è stato molto di più di un partito politico è una mentalità che rischia di essere ancora radicata anche fanno i cattolici quindi dobbiamo fare i conti con questa eredità e lui scrive questa cosa Sergio baronetto nello stesso Periodo settembre quarantatré in cui lui manda un articolo che poi realtà non è un articolo destinato a vita pensiero di gemelli
Ma è un memorandum e gemelli avrebbe dovuto girare alla Santa Sede in questi tre chiaramente i cattolici che guideranno la transizione posto fascista non devono essere stati collusi in nessun modo con il passato regime
Questo per prevenire la tentazione di un fronte cristiane di un blocco cattolico quindi Luisa benissimo in quel momento di non essere l'uomo della Santa Sede perché nel maggio del quarantatré bocconcini Dukas scrive ha mai contare non dicendo guardate
No quale partito cattolico una vecchia accusa che ci viene rivolta ma non abbiamo nessuna intenzione di creare un partito dei cattolici o cattolico cioè non è la scelta immediata spontanea della Santa Sede tant'è vero che nel dicembre del quarantatré quindi ancora dopotutto questo dibattito Tardini scrive all'amministrazione americana
Noi siamo per promuovere la democrazia però con senza fretta e limitando l'azione dei partiti cito virgolettato basso e quanta De Gasperi non ha mai avuto
Responsabilità di governo non possiamo sapere se ne capaci quindi ancora nel dicembre del quarantatré per Dini non investe De Gasperi perché sappiamo benissimo che c'è tutta la questione del Pentagono Vaticano partito romano che propende per la
Soluzione di tipo franchista confessionale
Quindi c'è una moltissimo in De Gasperi e la riflessione sul sulla
Consenso cattolico a regime questo mi consente anche di
Ritornare su quello che diceva non era mi è piaciuto moltissimo tutta la sua relazione la presa di distanza dal corporativismo non c'è nel diario di De Gasperi nel trentacinque se non ricordo male in cui
Un gemelli di porta che Gemelli avrebbe detto nella dottrina cattolica non ci sono limiti all'intervento dello Stato quindi giustificando quel modello corporativo allora il Papa
Interpella nel Brolin indica che era il gesuita il teorico gesuita tedesco che nei circoli di tennis vinta
Stava tu proponendo un superamento del corporativismo verso un moderno Stato sociale un solidarismo cattolico non legato all'azione dello Stato quindi già De Gasperi e trentacinque
Sì di si distanzia da da da questo
Un il tema è effettivamente molto grande e quindi ci sarebbero tante cose da dire a proposito Grassi
Cosa sappiamo della scomunica del quarantanove allora metto che non ci sono grandi emergenze documentali su questo sebbene c'è un collega francese Fabien lascia un po'e sta studiando la ricezione reticolare della scomunica nel clero e nelle associazioni cattoliche ma in una prospettiva di ricerca interessante ti posso dire
Ritornando a quel conflitto col franchismo che è uno dei leader di
Del la stesso Sexion d'esproprio dello stupro Pagani dista sa che era
Prima dell'Opus è l'associazione cattolica che gestiva i rapporti fra fango mondo cattolico era
è la base del consenso cantori dal franchismo chi Carlo viene in visita nel quarantanove in Italia su Alma punta peste e corna contro la DC poi vede campeggiare sulla basilica di Assisi
Il proclama della scomunica di e più dodici contro i comunisti e dice vede il Papa è dalla nostra parte il Papa aveva ragione noi non antica scrive che evidentemente si sapeva
De Gasperi non voleva questa frattura di ordine confessionale allora ritornando anche di nuovo suo camerino mi viene in mente più scusate se faccio associazioni di idee
De Gasperi secondo Scoppola sarebbe stato insomma favorevole ad un dialogo almeno con le sinistre laiche per motivi ideologici no
De Gasperi quando scrive il pericolo della mentalità fascista ancora nelle nostre file si riferisce anche alla tentazione perfino nelle sinistre democristiane di una nuova cristianità che sia Dio di nuovo queste sintesi palingenetiche
Di
Di avvento di un regno Cristiano Lobbia molto paura di queste sintesi religio politico religiose perfino da Dossetti e quindi vuole prevenire queste rotture di ordine confessionale e e
Perché non se c'era ovviamente per
Però c'è Paolo Pombeni al tavolo mère scritto tutto su cui cinque
Era lavori interpretazioni scoprono anche di Paolo Pombeni quindi in realtà era un modo per evitare fattore confessare al Paese evitando il ritorno di queste visioni palingenetiche di stampo cattolico e su questo volevo anche intervenire su con quei
And I Wonder riff che Kinshasa o quei Di penta trecentotré Confiteor Guidi nette Caspio and Vatican Aia Marchese ed invece quindi intendo le nude Leakey contro una sia nato il Between German conservatori insomma socio cattolici se me in i terribili cose Aulas European ISE non ove Degasperi was Wundt intatte con section Maritan sono qui capo oppure di
Spoken Jo in Get the auguroni Nations o a seconda dei né con section detto cosa accade ad polpi punching attaccato di più volte che invecchio e tutti palingenetiche con Fashion alle INCE quantistiche
Vision obbedì
Pollice ci Pergine Europe
Ente
Quell'incendio illuminismo and Religion grazie grazie Maria Luisa verso il microfono al collega spende di organismo così notte e tulle tutto molto lui cristiani Session ombra del continente e tolto
Perché io la giù
Grazie sono Andrea Ciampa anni Stork reduce da appunto un convegno
Molto importanti credo
Su un laboratorio politico Roma Alitalia la Santa tra sede mille novecentoquarantatré novecentoquarantaquattro
E questo convegno che è stato tutto costruito insieme anche ai colleghi Brusca in camere Andrea Ungari ha ragionato sulla discontinuità
Che viene introdotta anche alle luce delle carte vaticane tutti noi vi ho lavorato sulle carte vaticane per un paio d'anni rispetto al periodo precedente e anche a dispetto naturalmente al periodo che segue quindi per comprendere il periodo che segue bisogna comprendere il periodo precedente
E quindi abbia una sorta di atelier nel tempo perdiamo chiamato così per così dire tra mille novecentotré settembre quarantatré il giugno quarantaquattro e in questo periodo
Cioè effettivamente un vero la la boria Dorio politico in cui agisce non solo Tardini per cittadini è un aspetto meno della questione ma per l'Italia l'uomo chiave accanto Pia dodici
Monti la Battista Montini sostituto
Accanto a Maione che gestisce i rapporti con l'Italia
Con l'Italia sotto il profilo dello Stato italiano siamo poco più di settanta anni da Porta Pia e la posizione la Santa Sede e accanto allo Stato italiano cosa significa questo solo per fare un accenno non riconoscere mai da Repubblica sociale italiana
Mai riconosciuta il rappresentante lo Stato italiano debba Bush o Rizzo stava in Vaticano e dal Vaticano agiva per la resistenza
In questo quadro
Abbastanza chiaro come Montini avviasse una riflessione governasse una riflessione con i partiti che si stanno creando nel Comitato di liberazione nazionale
In questo il quadro solo per solo un accenno non imparò l'humus intervento ma solo un accenno
Promuove nel dicembre del quarantatré Licastro affidato a Ludovico Montini e ha Vitorino veronese
Come luogo in cui la dimensione sociale diventa preparatorio all'impegno politico e documenti che poi saranno pubblicati tv ora leggere appunto vanno nella direzione di un sostanziale appoggio la Democrazia Cristiana
Contemporaneamente la Santa Sede
Come in parte sappiamo interviene a favore di alcuni esponenti politici antifascisti a parte il laterano che ospita il Comitato di liberazione nazionale
Per esempio noto Vassalli che venne liberato per intervento vaticano ma accanto a questi per esempio Luigi Pintor Antonello Trombadori Carlo Salinari
Muscetta eccetera
Ma tutte queste persone
Ovviamente San lo stesso anche Bruno Buozzi
E da altri e non solo a ponente molti militari eccetera queste persone sanno benissimo che la Santa Sede si muove in loro favore
Dunque c'è un vero e proprio laboratorio quello che succederà dopo
Accadrà sto aprendo che è accaduto questo
Che è accaduto questo e quindi in questo senso
è un è un tema molto interessante che i prossimi studi aiuteranno a comprendere meglio grazie grazie a testa
Beh noi ci riteniamo la presidenza si riduce penso intestati fatta di questo dibattito e allora vi ringrazio ricordatevi che diciamo il convegno continua
Però adesso c'è una lunga pausa c'è per cui
Negli uffici vedo