Giacomo Matteotti nella storia d'Italia. Tra crisi dello stato liberale e avvento del fascismo

Cominciamo allora
Buongiorno a tutte a tutti mi presento come buona abitudine io mi chiamo Massimo Meniconi e sono uno dei due vicepresidenti nazionali dell'ampia l'associazione nazionale perseguitati politici italiani antifascisti
Alla mia destra c'è Sparta Co.Ge. Petit che il presidente poi c'è l'altro vicepresidente qui Marco Miccoli
E siamo quelli diciamo che abbiamo proposto come idea di partenza questo convegno che sta per iniziare su Giacomo Matteotti
Che come avete detto e si intitola Giacomo Matteotti nella storia d'Italia fra crisi dello Stato liberale e avvento del fascismo
Prima di tutto ovviamente
Spetta doverosamente partire dai saluti e io comincerei visto che già collegata con noi on line
Dalla vicepresidente del Senato Anna Rossomando che ha supportato che noi ringraziamo particolarmente perché ha supportato il voluto questa iniziativa e ovviamente con lei permettetemi di ringraziare in anticipo il cortesi signor gentilissimi a alla per le persone che lavorano nello staff qua del Senato e quindi
Permettetemi anche di ringraziare anche anche loro
Quindi per partire a questo punto visto che la senatrice appunto Helmut Kohl
Io se lei ci sente
Io leggerei a questo punto ringraziando l'ancora per tutto quello che ha fatto le darei immediatamente la parola prego senatrice ci sente tutto a posto
I signori sento Davis era diretti sia reciproco
Bene intanto un caloroso saluto di Benvenuti anche un ringraziamento all'ampia per questo importante incontro che vorrei dire nel brevi parole di saluto che voglio fare a molti aspetti di attualità di riflessione molto seria
Intanto diciamo che il diario della nostra democrazia che ne descrive genesi e sviluppo contiene l'idea che ogni storia e Storia contemporanea
Ovvero alloggi anche il prodotto di un'eredità ricevuta
Che cosa vuol dire oggi un'elevata ricevuta pensando alla biografia di Giacomo Matteotti intanto diciamo che e doveroso ricordare dicendo insicure
Che rappresentano un patrimonio morale e politico di lotte idee sacrifici è un richiamo antico e profondo perché abbia a cuore la democrazia italiana
Ciò che abbiamo letto e che i relatori saranno bene approfondire altri lo hanno vissuto e tra questi già con Matteotti figura rilevante del socialismo riformista italiana dell'antifascismo di ieri e di oggi
Vittima di un delitto di Stato
E vittima di una verità vistato stabilita da un breve Processo dopo il quale gli assassini grazie a quattro anni condannati al carcere preventivo rimarranno in carcere per soli Nesi
Allora intanto nate oggi matura la sua coscienza socialista ai braccianti del Polesine
Territorio tra i più arretrati l'Italia ha scritto collega Federico Fornaro dove imparavano la miseria tassi altissimi di quell'area di tubercolosi dove la sua gente come ha ricordato Scurati
Era fatta di squallidi contadini i bambini lividi per il freddo
Di madri di vent'anni e ne dimostra quaranta lui comincia il suo percorso politico per far guarire Alitalia ad antiche ingiustizie e dei privilegi tenera non la causa
Per il riscatto ed emancipazione dei lavoratori
Per Matteotti riformismo voleva dire sostenere la costituzione delle lega delle cooperative come strumenti per la lotta di classe spingere i braccianti l'acquisire coscienza
Della loro condizione e a darsi un'organizzazione sindacale in politica promuovere la nascita di asili e scuole biblioteche strutture sanitarie dare importanza lo studio di bilanci dei Comuni e segnalarlo
Agli amministratori socialisti
Non a caso la questura di Rovigo scrisse senza sulla sua scheda personale fa propaganda infra nei paesi della provincia con buon profitto essendo individuo capace e trascinare le masse
Quindi un riformismo come politica pratica ma non prima divisione generale
Visione generale con cui mosse l'autocritica il Giolitti Isma'distinguendosi in questo da Turati da tre viste è con tutta una serie di considerazioni che appunto tratteggiano un un ritratto una persona politica a tutto tondo ora diciamo che
Numerosi sono stati anche come dire gli appunti e le critiche che ma anche oggi all'epoca già nel dibattito che albergava diciamo così nelle opposizioni metteva in guardia da divisioni ideologiche su prospettive ancora lontane
Ma che potevano mettere in pericolo e minare l'unità del partito socialista alle organizzazioni sindacali come inesistenti poi antenne e tutto questo si tramutò in un'incapacità di costruire un'alternativa perché ogni una di queste formazioni coltivava in realtà una rivendicazione identitaria che prosegui in realtà purtroppo anche dopo il delitto Matteotti
Ora quindi non possiamo dire che il motivo dell'omicidio di Matteotti fu il suo impegno per la democrazia con cui trasformare lo Stato e nacque da qui la contestazione dei risultati delle elezioni politiche che si erano svolte con la legge Acerbo
Con quelle celeberrimo discorso pronunciato alla Camera sappiamo che la richiesta di Matteotti fu l'atto finale della sua vita
E la motivo il trenta maggio riportando all'Aula le violenze la violazione della segretezza del voto
Lei regolarità della presentazione delle liste in sei circoscrizioni su quindici una illegalità che aveva anche portato all'uccisione a Reggio Emilia del deputato socialista Piccinini
Per i fascisti a Matteotti che già nel dossier del gennaio documentato omicidi agguati pestaggi
Abbinando delle parole del Duce la complicità dello stato in cui prefetti avevano sciolto trentuno amministrazioni provinciali cinquecento quarantasette comuni amministrati dei socialisti dei popolari a quel Matteotti che nella giunta del bilancio ha dimostrato che il DDL per l'esercizio provvisorio era un falso poiché parlava di pareggio mentre vi era un disavanzo di due miliardi a quel Matteotti andava chiusa la bocca e questo accade il dieci giugno e del resto già il tre maggio il Popolo d'Italia aveva scritto quando a Matteotti volgare mistificatoria notissimo Virga posso incertissimo ruffiano sarà bene che egli si guardi che se dovesse capitare di trovarsi con la testa rotta ma proprio rotta non sarà certo in diritto di dolersi dopo tanta in orbita
Allora il regime sebbene fu scosso dall'indignazione popolare si consolidò e ne approfitto
Per stendere un velo sull'intreccio tra affari e politica è rappresentato dal una vicenda che è rimasta un po'più in ombra cioè quella della Sinclair Oil che Matteotti aveva ricostruito in un articolo che vedrà la luce dopo il suo assassino
Allora certamente con Matteotti l'Italia ha perso uno dei suoi figli minori e noi dobbiamo capire che cosa vuol dire raccogliere e non abbandonare quell'eredità dica perché il suo discorso fu un discorso non soltanto di denuncia ma fu un discorso a difesa della democrazia parlamentare
E del principio di rappresentanza oggi abbiamo sentito riecheggiare quel segue
Parole così nette quando il presidente della Camera lo interruppe lo invitava a parlare prudentemente
Sono risuonate quelle parole io non parlerò non esclude interventi alle imprudentemente ama parlamentari a mente
Ecco questa ha un significato grandissimo cioè dove tra l'altro tutto questo ci fa capire che la sua la sua vita politica la sua biografia era una lite in cui difese il parlamentarismo fortemente radicato nelle lotte sociali
E questo appunto un elemento di riflessione molto seria importante quindi questo noi dobbiamo capire dibattere per dare buonsenso all'impegno di di tenere alta la memoria e i ricordi e dare un senso di attualità e io credo che sia oggi più vivo che mai
E quindi se noi non vogliamo consumare ci diciamo così nella nell'evocazione della dell'antifascismo mai dove le condizioni politiche per farlo sono molto chiare
E sono quelle di un'agenda politica che abbia alla base i valori della costituzione vera attuare le sue potenzialità economiche sociali giuridiche per i diritti
Per il principio di uguaglianza e quindi però in secondo luogo vediamo affermare chiarire che lei basi dell'identità repubblicana nata dall'infausta l'antifascismo sono i valori costituzionali e difendere il Parlamento mentre era immerso nella battaglia e l'impegno praline incitazione del bisogno e il lascito Di Giacomo Matteotti
E quindi c'è una sfida oggi a noi stessi
Per impedire che venga riscritta la Costituzione
E stravolto l'assetto istituzionale è ragionare invece sul parcheggio un calo di partecipazione dei cittadini al volto perché c'è una sfiducia nella politica e che cos'è la democrazia parlamentare e cos'è il principio di rappresentanza
E quindi il vero patriottismo ore costituzionale o no né e ogni innovazione va fatta in questo quadro ciò significa lasciare intatte le prerogative del Presidente della Repubblica
Ciò significa non eleggere un capo che accentra i poteri su tutti suddivise
E ciò significa anche e Rizzi dobbiamo ripetere contrastare una plastiche ormai molto consolidata c'è il governo che essa ha operato legislativo lo svilimento del Parlamento attraverso la decretazione tutto urgenza maxiemendamenti senza l'esame di merito voti di fiducia
Votazioni ripetute in Commissione dopo un esito sfavorevole alla maggioranza
E l'insidia all'autonomia e l'indipendenza della magistratura nella sbandierata riforma del giustizia e per ultimo ma non ultimo anche le minacce alla libertà di stampa o alla libertà di manifestare come accaduto gli studenti i più Iva
Allora c'è molto da lavorare per rinnovare il nostro Paese
E l'incontro di oggi di cui ringrazio l'ampia e gli altri promotori fa capire meglio
A quali maestri guardare quali debbano essere i nostri riferimenti la nostra condotta è la strada da seguire e mi auguro buon lavoro vi ringrazio per aver promosso quest'incontro perché ci bisogna molto di sapere di capire e di avere Grandi consapevolezze grazie
Rossomando solamente grazie
Grazie anche all'aiuto che ha fornito praticamente anche all'attuazione di questo convegno ovviamente
Va bene la il l'aiuto viene da voi perché c'è bisogno proprio di parlare però
Allora un un piccolo ma diciamo importante intermezzo nel senso prima di pagare di continuare con i saluti noi avevamo invitato alla senatrice Liliana Segre
La quale non poteva per vari motivi soprattutto di salute però ha ritenuto di mandarci una lettera che io ho qui davanti
E che francamente penso sia doveroso che io legga diciamo ma velocemente adesso passo proprio alla lettura
Allora punto se serrata tribù senatrice riteniamo un caro saluto a tutti i convenuti Inca in Sala Zuccari del Senato della Repubblica per il convegno dedicato alla figura e all'opera di Giacomo Matteotti a cento anni dal barbaro omicidio per mano fascista
Purtroppo non potrò essere presente di persona nella sala di Palazzo Giustiniani ma ci tengo giungano a tutte le presenti e a tutti i presenti i sensi della mia vicinanza e gli auguri di buon lavoro
Saluto ovviamente la presidente Anna Rossomando tutte le autorità le relatrici relatori un pensiero particolare alle amiche agli amici dell'associazione perseguitati politici antifascisti insomma l'ampia
Convegno importante quello di oggi perché non solo definisce il profilo politico intellettuale di Matteotti ma inserisce la sua figura e soprattutto il suo assassinio nel contesto di un drammatico passaggio d'epoca per il nostro Paese
Non è dubbio che quello di Matteotti è stato il più grave omicidio politico del Novecento forse persino più di quello che coinvolse Aldo Modo la sua scorta in anni comunque tragici per la nostra Repubblica
Matteotti non fu infatti solo uno dei tanti massacrati uccisi dal fascismo la sua morte segna un cambio di regime segnò la fine dell'Italia del riso
Toh dell'Italia liberale dell'Italia dello Statuto
Ed è il sistema particolare parlamentare quando il fascismo era già al potere dall'ottobre mille novecentoventidue
Ma quel dieci giugno mille novecentoventiquattro caddero le ultime illusioni di quanti liberali democratici popolari
Per due anni e alcuni mesi dopo avevano accettato di collaborare con Mussolini
Il dieci giugno mille novecentoventiquattro l'Italia si avviava a diventare un regime integralmente totalitario il famigerato discorso del tre gennaio mille novecentoventicinque in cui Mussolini rivendicò la responsabilità della morte di Matteotti
E di tutti gli altri antifascisti segnò appunto il passaggio definitivo al fascismo come totalitarismo
Ne sarebbero seguite vent'anni di tirannia terrore razzismo che sarebbero culminati con leggi razziste del mille novecentotrentotto e poi con la guerra al fianco di Hitler
Temi tanto tragici quanto importanti per questo auguro ogni successo ad una giornata di studi che costituisce il giusto doveroso omaggio del Senato della Repubblica della Repubblica la memoria di un grande italiano Giacomo Matteotti
Di nuovo un caro saluto a tutte e a tutti Liliana Segre
Ovviamente Odin grazie a mente ideale alla senatrice Segre penso che di poter interpretare diciamo come dire intenzioni di tutti
A questo punto noi abbiamo qui presente il professore per mille al dottor assessore alla cultura del Comune di Roma
E che era già stato presente al convegno dell'ampia sulla marcia somma del del del due mila e ventidue nove Lodi accogliamo molto volentieri e gli passiamo la parola
Grazie grazie buongiorno a tutte e a tutti
Saluto la vicepresidente del Senato la senatrice Rossomando
E ringrazio l'ampia per aver promosso
Questa giornata di studio di riflessioni sul Giacomo Matteotti
Diporto saluti del sindaco Roberto Roberto Gualtieri
Sto occasione pubblica
Mi consente di condividere con voi
Un recente sconcerto che ho avvertito come cittadino come storico come assessore alla cultura
Rispetto alle parole
Di apprezzamento il plauso si è parlato di svolta
Che hanno accompagnato recenti dichiarazioni
Della Presidente del Consiglio Meloni
La quale
Bontà sua
Ha affermato che Matteotti è stato vittima dello squadrismo fascista
E sottolineo lo sconcerto perché vorrei ricordare che non c'è stato un solo secondo
Nella storia d'Italia
Dal dieci giugno del mille novecentoventiquattro
A oggi
Che è un solo italiano
Abbia potuto dubitare
O abbiamo dubitato che Matteotti
Non fosse stato vittima dello squadrismo fascista
L'affermazione della premier
Al riguardo equivalgono
A sostenere che
Il colore del cappuccio di Cappuccetto rosso e rosso
Ciò che si è discusso
Si è discusso
Per un secolo
E si continuerà a farlo
è la responsabilità
Diretta o indiretta
Quindi la qualità della responsabilità
Dell'allora presidente del Consiglio
Benito Mussolini
Del Duce del capo del fascismo
Questo è stato ed è l'oggetto
Del contendere
Devo dire che recenti ricerche perché di studi
Per nostra fortuna continuano
All'ombra delle polemiche all'ombra del presidentissimo
Stanno portando
Acqua al mulino della tesi di una responsabilità diretta
Di Benito Mussolini
Ciò detto ci sono almeno tre aspetti della vita di Matteotti
Che meritano
Il solenne ricordo
Di questi mesi
Il primo si riferisce
Al suo pensiero alle sue scelte
La biografia di Matteotti racconta di un uomo che ha saputo vivere fino in fondo il proprio tempo
Portando avanti la fiaccola
Del socialismo
Riformista
Era un tempo quello come è noto in cui l'evoluzione delle masse come protagoniste della storia
Aveva spinto le parti politiche a fare fronte in un modo o nell'altro a quella straordinaria novità antropologica e sociale
Organizzare le masse alfabetizzare Arlene inquadrarle
Fomentare l'Harley
Arginarle disciplinarle farli innamorare di un leader
Portarle a morire
Nelle trincee
Devo Oropa
è stato detto nazionalizzare farle
I valori l'ideologia gli interessa i calcoli e le circostanze spingevano a fare un po'l'una o l'altra cosa
Certo quello che non si poteva fare
Nei primi anni del Novecento era ignorare
Ignorare le masse la loro irruzione
E la storia
L'adesione al socialismo di Matteotti piene appassionata
Ci dice della sua idea di perseguire con determinazione la giustizia sociale
La dignità del lavoro
L'allargamento dei diritti dei lavoratori
Realizzata a partire al sodo del al sostegno ed al sostegno alle lotte braccianti lì nel suo Polesine dicevo un impegno riformista destinato a scontrarsi con un'altra visione dell'organizzazione sociale di cui lo squadrismo fascista proprio nelle sue terre
Si sarebbe fatto ben presto mano armata per difendere i proprietari agrari dalle rivendicazioni dei lavoratori
Ora Matteotti scelsi all'ora
La parte giusta della Storia
Da quale parte stare e dobbiamo dire che un secolo dopo
Le ragioni della sua scelta
Dentro un grande conflitto che ha attraversato la storia della sinistra del Novecento
Conservano ancora una modernità e una capacità di parlare al nostro tempo che merita di essere sottolineato
Qualche giorno fa ha avuto la possibilità di presentare c'è qui l'otto ore
Un nel libro monografico concentrato sulla scuola e Matteo il pensiero di Matteotti e la scuola
Vi assicuro
Da dichiarazioni e da interventi pubblici di Matteotti risalente al mille novecentodiciannove
Pronunciate alla congresso dei Comuni socialisti
Potrebbero essere oggi una buona piattaforma
Per definire i programmi della scuola delle forze progressiste italiane
Rivendicazione di una scuola laica rivendicazione di una scuola libera
La rivendicazione di una scuola gratuita
La rivendicazione
Di un allargamento dell'obbligo scolastico
Ho provato un brivido sottile nel constatare che a dispetto al diciannove oggi siamo a sedici anni
E basta
è una riflessione davvero molto interessante lo dico a quanti
Hanno sostenuto e sostengono
Il tema dell'alternanza tra scuola e lavoro
La rivendicazione di quanto la scuola debba essere
Un tempo libero può etico e astratto sono queste le tre parole
Che Matteotti nel diciannove pronunciava
Libero poetico astratto cioè lontano
Da una meccanismo che deve portare un giovane nella scelta del suo impegno scolastico a pensare necessariamente a quale sarà il suo lavoro nel mondo del lavoro
Il secondo aspetto riguarda la fede di Matteotti una democrazia parlamentare
Ricordava la senatrice Rossomando
è stato un sincero democratico attento le procedure della democrazia
E a un'età in cui il parlamentarismo
Aveva i suoi critici a destra e a sinistra
Voi questo non dobbiamo dimenticarlo
E
Per il Parlamento Matteotti nutriva un rispetto totale
In quanto luogo deputato al confronto politico e civile
Lui aveva visto trasformarsi sotto i suoi occhi
In uno spazio di sopraffazione e di violenza
Ma Matteotti scende il Parlamento quello scranno non verrà più assegnato stata bella la decisione che è stata appresa
Dal presidente la Camera forse uno dei Effetti positivi forse l'unico della riduzione del taglio dei parlamentari e quindi
Può consentire queste scelte
Matteotti sceglie il Parlamento e quello scranno
Per far sentire la sua voce nel discorso del trenta maggio del ventiquattro denuncia le violenze in cui si è celebrata la campagna elettorale
Le votazioni lo scrutinio
Decide di parlare in quel consesso tempio della democrazia e in qualche modo in quel tempio egli consapevolmente inizia a morire
Il suo stesso discorso
Diventano il luogo della sua morte
E il suo ultimo discorso incarna in qualche misura poi quel corpo quel corpo sparito
è un discorso la Cerato dalle ingiurie sempre sul punto di essere soffocato dalla sopraffazione degli avversari politici fascisti
Che improvvisamente velocemente hanno assunto l'aria arrogante dei nuovi padroni eppure è un discorso capace di riprendere forza
Di arrivare sino alla fine
E di lanciare un vigore il suo grido di denuncia ora questo grido di denuncia cento anni dopo davvero non lo sentiamo retoricamente
Come un grido
Che parla ancora noi e alla necessità di tutelare sempre l'autorevolezza del parlamento
La terza ragione
La terza ragione
Una miscela forse ineguagliata
Di coraggio e di lungimiranza
Coraggio personale
Mattiotti capisce tra i primi che è in gioco il futuro stesso Della Democrazia ma allo stesso tempo è capace di intravedere che cosa sarebbe accaduto
E lo fa in momenti in cui ancora in molti
Forse in troppi
Considerano il fascismo una parentesi passeggera se non addirittura un ponte tutto sommato abbastanza confortevole per traghettare l'Italia fuori dalla minaccia rivoluzionaria
Bolscevica
Già nei primi due anni dalla presa del potere da parte di Mussolini
Un periodo in cui la storiografia stessa
Non rintraccia i caratteri del regime totalitario
Che poi sarebbe durato
Per un ventennio bene Matteotti da subito lancia con preveggenza il suo grido d'allarme per lo smantellamento la democrazia per l'attacco la libertà di parola per le intimidazioni che avvenivano
Anche in Parlamento
Dal ventuno al ventidue nel ventitré
Le violenze anche in Parlamento
Dove giravano uomini e parlamentari arma
Che venivano perpetrati dagli squadristi all'ordine del Duce ma squadristi
Molti dei quali hanno diventati parlamentari
Tutti elementi che ne IMEI
Successivi sarebbero diventati l'ossatura autoritaria del fascismo trasformato sì
Finalmente verrebbe fatto di dire
In regime finalmente perché
La consapevolezza di ciò una consapevolezza
E venne fatta propria anche dai popolari
E venne fatta propria anche dai liberali
Una trasformazione
Che ha una data fondamentale proprio nel discorso che Mussolini pronto pronuncio il il tre gennaio del venticinque ma ancora non bastò perché noi dobbiamo avere sempre l'umiltà e il coraggio di leggere
Sì confermò la fiducia
Al regime il tre gennaio del venticinque quando Mussolini
Rivendicava di essere a capo
Di una associazione a delinquere
Cioè pregati parente sì quell'idea di ponte aveva ancora il tre gennaio del venticinque una sua capacità di seduzione
Matteotti non è stato il solo opporsi con vigore al fascismo questo è chiaro
Ma la sua tragica parabola fa apparire la sua voce a posteriori la sua voce quel trenta maggio del ventiquattro una sorta di vox clamans in deserto
E il suo sacrificio proprio in ragione del suo isolamento vera mente quello di un martire della nostra democrazia
Non è stato il solo opporsi ma certamente lo ha fatto con un coraggio personale che ancora oggi sorprende perché era un coraggio arricchito dalla consapevolezza dei rischi terribili che stava correndo
Queste tre ragioni e concludo
Io credo che siano tre ragioni
E parlano al tempo di oggi
Che ha senso o riportare diffondere ai più giovani ma rispetto a cento anni fa siamo tutti
Giovanni
E perché sono delle virtù
Che certamente si sono forgiate nella lotta e nel conflitto politico ma al tempo stesso hanno la qualità
Per avvenire come dire una propria spiritualità una propria a temporalità
E sono queste quindi io credo le ragioni per cui
Ricordare Matteotti oggi
Ricordiamo tanti spiriti nobili
Evidentemente nella nostra storia
Però merita di farlo con una particolare con una particolare trasporto particolare attenzione grazie
Grazie grazie grazie professor Gotto professore assessore prima di dare la parola adesso per i saluti al nostro Presidente
Presidente nazionale ampia Spata Co.Ge. Petti volevo ricordare solo brevemente che il convegno è stato reso possibile anche dalla voto dello staff dell'ampia allora prima di tutto volevo ricordate la nostra segretaria nazionale se ne è una colonna che in fondo alla sala
E che è una lavoratrice infaticabile
E tutti gli altri Maurizio Galli Anthony Santilli Fabio è ricca che sono qui presenti che hanno dato una mano credo sia opportuno ricordarli tutti sinceramente prego Spartaco
Allora boh buongiorno a tutti
Per cominciare mi unisco subito immediatamente a ringraziamenti che Massimo ha fatto alle sarte dell'ampia allo staff del Senato
Perché senza di loro non avremmo potuto fare questo
Convegni
E allora a questo punto dico onorevole parità illustri ospiti cari colleghe e colleghi
Compagni compagni amicizie
Il titolo innanzitutto esprimere la mia profonda gratitudine
Alla vicepresidente del Senato onorevole Anna Rossomando
Aver reso possibile questo significativo convegno che si svolge in una sede così prestigiosa in questa dalla sala
Con il partito patrocinio del Senato della Repubblica e che costituisce un'importante occasione di riflessione su un periodo cruciale dalla nostra storia
è compito nostro dell'ampia cercare di stimolare questi incontri e quindi ricordare per le sostenere e portare avanti quello che ha detto prima l'onorevole Rossomanno che poi dopo lo stesso assessore ha rimarcato e quindi in un momento in cui ce li abbiamo il centenario dell'assassinio di Giacomo Matteotti è fondamentale ribadire l'importanza di valorizzare la sua figura come simbolo di coraggio e impegno civile
Matteotti dirigente socialista convinto antifascista martire del fascismo incarna valori di dignità libertà e democrazia
Che costituiscono un patrimonio fondamentale per il nostro Paese
Da questo punto di vista credo che tutti noi qui dobbiamo ringraziare il comitato per il centenario della morte di Matteotti
Presieduto dal professor Dell'Innocenti
Non solo per averci dato il suo patrocinio ma soprattutto per il fondamentale lavoro che sta svolgendo
L'ampia l'associazione nazionale dei perseguitati politici italiani antifascisti che ho l'onore di rappresentare
Ha da sempre svolto un ruolo imprescindibile nella valorizzazione nel bando nella valorizzare la memoria dei perseguitati politici vittime
Delle persecuzioni fasciste
Attraverso il suo impegno instancabile lampi ha contribuito a preservare la memoria storica e a promuovere l'accorta coscienza di un perito la conoscenza di un periodo oscuro della nostra storia nazionale
Per fare questo abbiamo da sempre accordato un valore inestimabile alla ricerca scientifica
Perché è una corretta e rigorosa ricostruzione storica del ventennio fascista è la sola soluzione che conosciamo per garantire integrità e prospettive serene alla nostra repubblica
Ricerca scientifica come quella che si vedi oggi riuniti
Riveste infatti una duplice funzione di estrema importanza
Da un lato e rigore scientifico nella ricerca rappresenta l'unico antidoto contro strumentazioni politiche e revisionismi sterili come li abbiamo visti troppo frequente mente negli ultimi anni
Dall'altro
La ricerca scientifica devi essere il fondamento della costruzione di narrazioni accessibili alla società civile capaci di coinvolgere e sensibilizzare l'opinione pubblica su temi di cruciale importanza
Per questo il convegno di oggi rappresenta per noi un impegno isolato
Pochi mesi fa eravamo ad Argenta per ricordare attraverso un altro convegno la figura di don Minzoni sacerdote antifascista ucciso a bastonate dagli squadristi il ventitré agosto mille novecentoventitré per questo stesso motivo abbiamo inaugurato qualche mese fa sull'isola di Ventotene il primo memoriale del confino in ricordo delle migliaia di confinate confinati e furono letti e portati con lo scoppio di reprimere il dissenso politico
è costituito la rete delle isole di di confino che ha messo in Rete i centri studi presenti nelle isole di Ponza Ventotene Ustica Lipari e treni
Presentazione che abbiamo fatto proprio qui in Senato alla fine del due mila ventidue
E poco meno di due anni fa nell'ottobre del due mila ventidue abbiamo svolto un importante convegno sulla marcia su Roma
Presso la sede della città metropolitana di Roma gli ha ricordato prima Massimo e dove era presente appunto l'assessore patto i cui atti sono stati pubblicati alla fine del due mila ventitré
Abbiamo contestualmente inaugurato a Milano il ventotto ottobre due mila ventidue voluto principalmente dal rappresenta quel presidente presidente della piano orario Major tempesta e dall'ex direttore del nostro giornale
Gino Morrone che purtroppo non è in grado più di portare avanti Izzo lavoro
Il e il morale dedicata al sette perseguitati antifascisti che hanno fatto la storia dell'Italia libera e democratica dando un contributo fondamentale alla scrittura della carta costituzionale e alla creazione dell'Europa unità
I personaggi sono Sandro Pertini
Umberto Terracini
Teresa Noce
Camilla Ravera Giuseppe Di Vittorio Teresa Mattei e Altiero Spinelli
Uomini e donne di formazione politica culturale diversa ma che si apra prendere vera ma ci fatti che seguirono l'omicidio di Matteotti la grande lezione dell'unità
Con convergere prima nella Repubblica nella Resistenza e poi nella creazione della Repubblica fondata su valori di democrazia libertà e giustizia sociale
E ne sono il fondamento dal settantotto anni
Promuovere la ricerca quindi con lo scopo di miele le forze con tutte quelle realtà del territorio sensibili ai temi ai tali temi
L'ampio fronte di soggetti associazione e fondazioni coinvolti in questo convegno tra cui Lezzi fa la Fondazione Gramsci
E la Fondazione Turati insieme al Forum delle associazioni antifasciste della Resistenza dimostra la coesione e la determinazione nel valorizzare il carattere antifascista della nostra Repubblica
Un valore che non deve essere inteso come mera reazione a contrapposizioni ma come insieme di valori positivi che sono il fondamento stesso della nostra Costituzione ed erano stati entità nazionale
Un'identità nazionale ed europea profondamente e geneticamente antifascista
L'antifascista è il nome del nostro giornale che quest'anno festeggia i suoi settant'anni che trovate nella cartellina
Il cui primo direttore fu Sandro Pertini
Da oggi abbiamo un nuovo direttore Giampiero Gramaglia che è qui presente con noi docente alla Sapienza di Roma e giornalista da lungo corso è stato direttore dell'ANSA e corrispondente estero da Washington e davvero da Bruxelles per molti anni
Il direttore ha preso le redini del nostro periodico che saprà con la sua sensibilità e professionalità condurlo verso le nuove sfide nel tempo presente in conclusione mi auguro che questo convegno possa rappresentare un momento di arricchimento culturale e di riflessione profonda su temi di vitale importanza per il nostro Paese
Ringrazio ancora una volta tutti coloro che hanno reso possibile questo evento e invito tutti i presenti a contribuire attivamente ai lavori odierni grazie
Grazie sta Spartaco dunque mi permetto di ringraziato mi tutti per la presenza e il presidente nazionale dell'Anpi Gianfranco Pagliarulo ok è qui presente in sala
I senatori presenti
E ovviamente a questo punto io passerei la parola invitandola poi alla presidenza dopo che ha finito l'intervento la professoressa Paola Carucci
Dell'Iraq si fa per lo dico per il noto Manni come me anche se io mai imparato a conoscere l'istituto romano per la storia d'Italia del dal fascismo alla Resistenza prego professoressa
Grazie
Sono onorata per l'adesione dell'istituto che presiedo l'istituto romano per la storia va al Fascismo la Resistenza a questo importante convegno su Giacomo Matteotti una delle figure più rappresentative della lotta contro il fascismo e della difesa dell'istituzione parlamentare
Il suo assassinio si colloca come ha ben rappresenta il titolo del convegno tra la crisi profonda dello Stato liberale l'avvento del fascismo
Mi sembra rilevante infatti che le relazioni non affrontino soltanto il tragico epilogo della sua vita anche se in questo ampio e con significativo con testo ma ne traccino prima il profilo intellettuale e politico
Matteotti infatti di solida formazione giuridica persona colta e sensibile anche alle arti
Riusciva a declinare lo studio a sostegno dell'attività politica e amministrativa come scrive Maurizio degli Innocenti
In un bel profilo viene la commemorazione di dieci anni fa alla Camera
Provenendo dal centro degli dei proprietari terrieri era considerato un traditore dagli altri agraria a sostegno
Mentre questa sua condizione lo portava a conoscere a fondo i problemi e le difficoltà dei braccianti del Polesine particolarmente poveri sfruttati
Univa all'esigenza del metodo riformista ecco un temperamento intransigente l'impulso ad agire sempre in prima persona sono ancora parole di Maurizio degli Innocenti
Si impegna concretamente nei problemi dell'autonomia e dell'amministrazione locale ritenuta fondamentale nei confronti del centralismo dello Stato nell'esigenza dell'istruzione come elemento fondamentale per garantire l'effettiva promozione del
E classi lavoratrici nella formazione amministrativa e contabile dei nuovi soggetti che dovevano imparare a gestire la cosa pubblica per poter contrastare il predominio esercitato dalla borghesia dagli istituti capitalistici
Di qui l'importanza conferita all'ente Comune alla scuola e soprattutto alla cooperativa nella lega
Intesi come mezzo di difesa e promozione dei lavoratori
In aula entrato in Parlamento dal diciannove
Si impegnò come pochi altri sia in aula che nelle Commissioni
Dedicandosi tra l'altro alle questioni economiche di finanza alla riforma della legge elettorale amministrativa all'ordine pubblico richiamando l'attenzione del Parlamento sulle violenze fasciste nel Polesine nel mille nella Romagna
Divenne anche segretario della Commissione parlamentare per la riforma della burocrazia
In sintonia con Turati diventa segretario del partito socialista unitario a seguito della scissione dei socialisti massimalisti mantenendo sempre bellissima
L'opposizione al fascismo accentuando nella dimensione Hunt centrando la dimensione etica di tale nota pur nella contestazione puntuale dei fatti
E mantenendo la distanza dai partiti borghesi di Indirizzo liberali o liberaldemocratico quanto dal socialismo massimalista dal comunismo
Ricordo che in occasione dei cinquant'anni dall'assassinio di Matteotti l'Archivio centrale dello Stato organizzò una mostra molto bella somma Leo Matteotti fosse stata la mostra più importante organizzata dall'Istituto
Posso dirlo serenamente in quanto io purtroppo non vi partecipai essendo impegnato in un altro Progetto
Anche in quella circostanza si partita al profilo intellettuale e politico della persona
Non volendo vincolare la sua rilevanza alla con alla coraggiosa denuncia della corruzione e delle violenze fasciste e dei brogli elettorali che lo avrebbero condannato a morte
Ma proprio in relazione alla morte ricordo un documento trovato da Mario Missori
Che ci turba profondamente si trattava della minuta redatta dal sottosegretario all'Interno Aldo Finzi
Del discorso che Mussolini in qualità di presidente del Consiglio e ministro dell'Interno lesse alla Camera il dodici giugno sulla scomparsa di Matteotti Mussolini pensa della Camera
Sì ansiosa di avere notizie su Matteotti e con Air France si afferma
Che se le notizie fossero tali da legittimare l'ipotesi di un delitto S. compiuto non potrebbe non suscitare lo sdegno alla commozione del Parlamento e prosegue con il discorso con altre affermazioni retoriche
Confrontando la minuta del discorso pubblicato negli atti parlamentari
Si nota che finse aveva scritto sdegno e compianto
Parola quest'ultima cancellata e sostituita con la parola commozione
L'espressione compianto si usa quando una persona è morta dunque sia Finzi che Mussolini ben sapevano da subito che Matteotti era stato vittima di un delitto
Purtroppo Ambrosi questa minuta nella collezione dei documenti che a vario titolo sono pervenuti al Renzo De Felice
Renzo De Felice tra gli storici il meno incline a considerare Mussolini mandante dell'omicidio
Ma alla cieca cui appartenevano di gli gli esecutori del delitto
Facevano parte di una polizia non dipendente non della pubblica sicurezza ma di persone di seguaci di Mussolini all'ordine del Presidente del Consiglio ed erano di casa dentro Presidenza del Consiglio
Forse ingenuo pensare che un Presidente del Consiglio metta per iscritto lordi debba mettere per iscritto all'ordine di far fuori un pericoloso nemico del potere politico
Il Mussolini cerca di stornare le accuse che convergono sul suo capo il Consiglio dei ministri accetta le dimissioni di finanziati da Bono capo della polizia e lo stesso Mussolini stila un ordine qua non confermato di arresto per Pinzi
Mentre il periodico satirico l'asino battezza queste manovre come il palleggio delle responsabilità
De commemorazione di Matteotti cominciano subito prima che venga ritrovato il corpo i giornali dell'opposizione denunciano subito che si tratta di un delitto ad opera del governo fascista
Ma purtroppo non esito il tentativo di bloccare con uno sciopero generale di protesta al ventisette giugno l'attività produttiva di tutta l'Italia per trovare il cadavere di Matteotti si dovrà aspettare ancora fino al sedici agosto
Il convegno soprattutto nella relazione del pomeriggio affronterà la situazione politica del Paese il processo Matteotti
Che nonostante fosse inviato ha dichiarato in maniera seria dalla magistratura romana si risolve poi in una farsa sia per quanto riguarda la procedura in Senato ha costituito un'alta quota di giustizia nei confronti di De Donno
Sia per quello che è noto come il processo di Chieti che porta l'istruttore del delitto all'assoluzione o a miti condanne peraltro non non eseguite
Eppure nel Paese si era levata un'entrata di sdegno per il feroce primi indette ebbe ripercussioni anche all'estero
E mise in crisi il governo Mussolini Mussolini impartisce direttive alle ambasciate alle delegazioni in America in Europa per arginare il diffondersi di un clima di ostilità al fascismo
Ma il perdurare dell'indecisione delle divisioni tra i partiti dell'opposizione e ancora una volta il comportamento del sovrano
E si guarda bene dal difendere le libertà costituzionali garantendo invece l'appoggio della corona al capo del governo
Consentono Mussolini e di riprendersi dalla crisi editare inizio formale alla dittatura con il famoso discorso del tre gennaio
Grazie professoressa
Venga venga pure si accomodi pure
Allora io a questo punto darei la parola al professor Maurizio degli Innocenti che e interverrà successivamente anche come storico
Ma qui saluterà con nella sua duplice veste di Presidente del Comitato per il centenario dalla morte di Matteotti e il presidente della Fondazione studi Filippo Turati
Prego
Porto il saluto del Comitato nazionale per le celebrazioni della morte del centenario della morte di Giacomo Matteotti concepisco questo evento oggi in un'aula del Senato come quasi un elemento che non si contrappone ma in si integra perfettamente una giornata che il trenta maggio si è tenuta la Camera dei deputati Camera deputati è stata un momento celebrativo importante qui al Senato oggi con facciamo un momento di di approfondimento che riflessione
Con porte spinta verso un'attualizzazione anche della tematica quindi le vedo questi documenti porta qui saluto anche con grande favore l'iniziativa in sé che è promossa
Grazie all'interessamento della senatrice Rossomando dall'Associazione nazionale dei perseguitati
Italiani antifascisti e che vede anche la collaborazione della Fondazione Turati e dell'Istituto Gramsci l'opzione ma dimenticare che importanza di queste collaborazioni ho mi piace fare solo un accenno alla lettera che abbiamo ascoltato della senatrice segreti giustamente sottolinea come il delitto Matteotti è da considerarsi forse il delitto politico più importante novecento
Abbiamo promosso qualche giorno fa all'Università di Padova proprio un convegno sul delitto politico
Tra le due guerre effettivamente il delitto Matteotti assume un'importanza particolare
Specialmente per il per l'Italia ma non solo per l'Italia perché stabilisce una sorta di spartiacque fra un'Italia diciamo fascista maggioritaria è un'Italia minoritaria che poi sarebbe sopravvissuta nelle carceri nell'esilio a confine
Che però nelle sue varie profili e diramazioni invero poco
Quella resistenza che i cui valori sono alla base della carta costituzionale italiana cioè valori identitari della Repubblica italiana
E la presenza nelle varie manifestazioni credo anche dieci giugno prossimo venturo del Capo dello Stato lo Stari affermava o di Matteotti mi si consenta di di avvalorare un'immagine martire della libertà libertà liberatrice veniva chiamata martire della libertà liberatrice devo dire una libertà concepita non come qualcosa di astratto e conseguito una volta per sempre
Mo'come se fosse un recinto da difendere ma comunali beh sulla libertà che si rivolge agli atti si fa espansiva inclusiva
Quindi non è un traguardo che si raggiunge una volta per sempre ma è un esercizio difficile che va esercitato tutti i giorni
Grazie
Sul punto io inviterei invece Francesco Jazzy della Fondazione Gramsci
Se cortesemente appunto ricco
Buongiorno grazie a allora innanzitutto i ringraziamenti
Alla senatrice Rossomando
Presente all'ampia che capofila
E a tutti gli istituti che hanno collaborato
E al Comitato nazionale
A a me pare evidente
Che questo scelte centenario Matteotti hanno sia caratterizzando per la ricchezza delle manifestazioni
E per il considerevole numero di iniziative utili
Anche perché non ci dobbiamo sempre chiedere in che misura le iniziative promosse in occasione di una ricorrenza contribuiscono
All'aumento dare la conoscenza storica quando si tratta di celebrazione noi abbiamo il dovere di commemorare di di ricordare qui celebrare appunto
Ma dobbiamo sempre chiederci che cosa ha reso cosa rimane
Del manifestazioni organizzate in occasione di decennali centenari
In che modo le manifestazioni concorrono alla formazione dello spirito pubblico
E alla consapevolezza storica sapere storico soprattutto quando si tratta di di gli anniversari di grande interesse nazionale le mostre
Le iniziative di ogni genere dallo spettacolo teatrale alle ai documentari appunto i convegni le conferenze e le iniziative editoriali le trasmissioni televisive le pagine dei giornali con inserti
C'è da chiedersi se l'attenzione suscitata
Dall'anniversario attraverso approfondimenti e ricerche sia stata in grado tra l'altro di ridare senso
Alle doverosi e manifestazioni
Alle commemorazioni dei riti civili diciamo così come quelle che si svolgono ogni anno ogni dieci giugno sul lungotevere Arnaldo da Brescia
Intanto io direi che in generale le ricorrenze sono sempre occasioni utili ci sono stati pure i fallimenti
Ma io credo che dal centocinquantesimo dell'Unità d'Italia quindi da più di quindici anni a questa parte le occasioni non siano state sprecate
E ciò che resta è tanto
E ciò che va apprezzato sempre di più e io non ho dubbi e la pubblicazione critica delle fonti che si fa in queste occasioni la massima valorizzazione della documentazione che
Spesso sepolta negli archivi e quindi la promozione di nuove di nuove ricerche storico le celebrazioni degli anniversari hanno anche un costo
E quindi ci dobbiamo chiedere come spendiamo il denaro pubblico le risorse della rete
Il bilancio va fatto
E noi siamo un Paese in un inverosimile ritardo per quanto riguarda letti digitalizzazione e la pubblicazione delle fonti
Nostre biblioteche i nostri archivi sono in ritardo non soltanto rispetto alla maggior parte dei pezzi europea
Ora vedremo quali frutti daranno
Le risorse straordinarie che sono state investite nel corso dell'ultimo biennio triennio io sono molto fiducioso
C'è da rilevare che gli anniversari appunto hanno dato sempre una forte spinta nel settantesimo della Resistenza ad esempio sono state riprodotte dagli istituti innanzitutto all'Istituto nazionale poi dagli istituti
Provinciali della Resistenza le più significative fonti sulla liberazione
E della pubblicazione delle fonti prima si diceva le le ricerche si la pubblicazione delle fonti poi alla fine il migliore antidoto a ogni forma di negazionismo
E offre le basi più solide per impostare ed alimentare
Dibattito pubblico
Basta pensare al fatto che le carte delle Brigate Garibaldi sono state come carte direzione nord per i volantini manifesti sono stati integralmente digitalizzati ordinate e inventariate sono consultabili
Dall'Australia e dalla Russia questo l'ho ribadito anche in un con confronto interessante con la professoressa Carlucci in occasione della festa della Resistenza faceva freddo ne abbiamo parlato
Ne abbiamo parlato il
Alla vigilia del del venticinque di aprile quindi mio apprezzamento va all'edizione nazionale delle dei dei processi Matteotti
Ex post sì questo importantissimo quindi alle nuove edizioni dei testi Matteotti anni quindi si il Comitato del Comitato
Nazionale per le celebrazioni del centenario della morte di Matteotti sta facendo un ottimo lavoro e questo mi pare proprio evidente ripeto
E ci sono un gran numero di iniziative che sono arrossate poi promosse più o meno spontaneamente ma che sono di grande serietà
Quindi
Apprezzamento al fatto che sia in grado di ideare a realizzare un metterà numero di iniziative di tenere assieme
Ricerca storica e divulgazione documentata
Anche perché Matteotti un mito
E in quanto è un un mito
Guai a a pensare di poter alimentare alimentare la forza di questo mito senza documentare senza rafforzare la fondatezza
Di questo mito politico e civile dell'Italia contemporanea
E infine apprezzo molto il fatto che il Comitato della Fondazione Giacomo Matteotti
Abbiano coinvolto generosamente gli istituti culturali più più diverso e non soltanto in questa in questa occasione in questo o convegno promosso dalla dall'ampia
E
Un'ultima annotazione un ultimo apprezzamento ultimo apprezzamento va al fatto che la maggior parte delle iniziative hanno consentito di ripercorrere poi la come dire la storia italiana e ancora di più
è stato valutato ecco questo mi pare anche evidente stato valutato il contributo il concorso del socialismo la storia di questo Paese una grande è una grande occasione ripeto oltre agli approfondimenti come quello odierno quello odierno è un approfondimento sulla biografia intellettuale politica di di Matteotti la sua figura in un contesto Matteotti nel suo tempo
C'è anche il Matteotti dopo dopo la scomparsa perché ce l'ha sessione pomeridiana
Sulla sulla sulla crisi
Allora me ne ne ha me ne ha parlato un po'di un po'di mesi fa Claudio Natoli fammelo dire Claudio me ne ha parlato mentre era immerso in carte documenti anche nuovi nel senso di inediti que son son stati rinvenuti recentemente sulla
Sul sul sul Gramsci
Che torna in Italia all'indomani della sua elezione in Parlamento e fino alla promulgazione delle leggi eccezionali fasciste anzi un po'prima perché viene arrestato prima della la promulgazione sommerso da carte e quindi ha incrociato poi alla fine questo vale anche per per Leonardo Rapone che cura gli scritti di di Gramsci recarci rari alle anche per D'Alessandro che si è occupato di giustizia di giustizia fascista di tribunale speciale della difesa dello Stato detti giustizia fascista ancor prima ecco sono ricerche che si incrociano
Mentre e conclude il dovere il degli istituti di conservazione di ricerca rendere accessibili in ogni modo
Tutti i documenti che ordiniamo e conserviamo
Che hanno il dovere di collaborare hanno il dovere di collaborare di collaborare ancora di più attraverso accordi mirati che la più generale collaborazione
Che va consolidata tra gli istituti di conservazione e di ricerca grazie
Grazie
A questo punto io chiamo Carlo Ghezzi vicepresidente nazionale dell'ampi approfitta approfitto per ricordare che questo è un giorno particolare per lampi
Perché diciamo oggi lampi compie ottant'anni
E credo grazie all'applauso Feltri ha dovuto credo che farà piacere anche al presidente Pagliarulo alle diciassette e trenta quando finiamo noi sostanzialmente ci sarà un incontro in Campidoglio poi un concerto alla Garbatella penso sia giusto ricordarlo come dire una giornata dove c'è molto antifascismo a Roma oggi te non è poi un patto così negativo diciamocelo francamente prego prego prego grezzo
Sono lieto ed onorato di poter portare il contributo il Forum delle associazioni resistenziali antifasciste
Nel centenario di Matteotti al convegno organizzato dall'ampia
L'ampia voluto questo incontro raccogliendo generosamente all'ospizio espresso dal forma a più riprese
Perché nel definire i nostri programmi vi fosse una qualificata riflessione sulla figura e sull'opera di Matteotti organizzato in una sede istituzionale prestigiosa e colgo l'occasione di ringraziare anche la senatrice Russomanno
Permettetemi di esprimere l'apprezzamento anche per la qualità dei relatori dell'incontro di oggi cosa che ci consentirà la prego
Di approfondire il prezioso lascito da lasciato vicino a Matteotti nella sua ricchissima militanza
La sua figura il suo impegno le sue idealità devono essere proposti alle attuali alle future generazioni
Sappiamo che nell'immaginario collettivo degli italiani Matteotti
E visto come un intransigente figure il parlamentare socialista e denuncia i brogli elettorali del fascismo e che per questo verrà ucciso
Poco d'altro si sa di Matteotti al quale pur tuttavia sono intitolate numerose vie e piazze copia nessun'altra personalità italiana del Novecento
Ma la gran parte degli italiani io ora chi fosse davvero cosa abbia fatto la sua intensa militanza quale eredità politica abbia lasciato all'antifascismo italiano
Matteotti ha saputo cogliere a fondo l'essenza del fenomeno fascista
Un'essenza che altri dirigenti democratici hanno sottovalutato coltivate in parte la fallace speranza di costituzionalizzare o Matteotti invece cercato di contrapporsi al fascismo vincente senza mediazioni mi ha disvelato il carattere di ha finito per pagare col prezzo supremo della propria vita queste sue scelte
Pochi sanno che è stato un giurista particolarmente impegnato negli studi penalistici un amministratore locale che ha fatto il sindaco consigliere comunale provinciale
Che è stato un organizzatore dell'associazionismo delle Autonomie un sostenitore del movimento cooperativo un militante socialista capace di qualificate relazioni internazionali
Un deputato al Parlamento italiano che ne difendeva la centralità mentre era particolarmente impegnato per la corretta gestione dei bilanci dello Stato e a favore di un'incisiva e moderna riforma fiscale
Nell'impegno per l'emancipazione del lavoro dell'allargamento della cittadinanza politica sociale attribuito grande importanza la funzione dell'ente locale e in essi o del ruolo dalla scuola
è stato un militante impegnato nei movimenti per la pace un dirigente sindacale chi aveva chiaramente presente il valore del lavoro e la sua centralità Matteotti organizzate iniziative lotte contro le strutture economiche capitalistica il suo tempo con una visione chiara sui problemi da affrontare
E soprattutto su quale fosse la parte giusta la quale collocarsi
Quella guidata dalle forze ispirati al socialismo e quelle guidate dalle grandi organizzazioni economiche sociali quali movimento cooperativo il sindacato
Nel suo classicismo sempre vissute nel più profondo rispetto alle regole della convivenza civile è stato sempre presente il recupero del conflitto sociale del suo radicamento del lavoro né i ceti popolari
La sua concezione del riformismo è stata segnata da una grande concretezza dalla necessità di sviluppare una coerente e conseguenti iniziativa
è stata caratterizzata del rigore delle proposte dal protagonismo politico dagli obiettivi che ci si doveva porre dalle lotte necessarie da mettere in campo per conseguirli
Va messo in risalto come Matteotti come già è stato detto è sempre stato a fianco delle che Pratchett Antilia il Polesine la cui attività sindacali organizzativa era caratterizzata da un aspro confronto con agrari carretti e reazionari
Che imponevano i lavoratori condizione pesantissime e condizioni di vita precaria
Ma che oggi ha sostenuto il conseguimento di un salario giusto e dignitoso ha sostenuto ore le che le loro iniziative nelle mobilitazioni nelle trattative per il quindici dei soprusi degli attacchi portati dagli agrari e dal gendarme
Si è impegnato per il riconoscimento delle leghe come espressioni sindacali e bracciante dato e per la loro gestione dell'imponibile di manodopera
Nel gennaio del ventuno Matteotti eletto nel collegio Ferrara Rovigo non prese parte al congresso di Livorno
Dovete fare precipitosamente ritorno a Ferrara dove gli esponenti del fascio di combattimento guidato da Italo Balbo circondavano armati
Senza che alcuna autorità civili a settembre
Costoro organizzarono pesanti provocazioni e in Val Gerola fino alla Camera lavoro e negli scontri il fumo dei morti
Il sindaco di Ferrara e il segretario del sindacato vennero arrestati
E Matteotti lasciò Livorno assunse una responsabilità di segretario generale dalla Camel loro di Ferrara non tralasciando di citare una lotta che rimane sia rigorosamente su un terreno di legalità
Poco nota ma importante è stata la vicinanza di Matteotti al di patto sindacale
Soprattutto quando gruppo dirigente della Confederazione generale del lavoro si pose il problema di decidere quale atteggiamento tenere nel confronto del governo Mussolini insediatosi dopo la marcia su Roma
Negli schieramenti democratici italiani nel sindacato orientamenti si manifestare un contraddittori se non addirittura contrastanti
Matteotti era divenuto segretario nazionale del Partito socialista unitario dopo l'espulsione dei riformisti un PSI al suo partito aveva diritto incrocio dei dirigenti sindacali della Confederazione generale del lavoro
Ma Matteotti fu severo con molti di loro e con le loro valutazioni portò anche una battaglia politica dura schierandosi contro le tentazioni di una collaborazione tecnica che il fascismo prefigurare col fascismo prefigurata da molti che auspicavano trovare dei compromessi
Matteotti fu durissimo in più occasioni con D'Aragona con Colombini lo Combal Desy con quelle parti del sindacato che sosteneva di avere il compito di trattare di trattare di trattare sempre e comunque
E l'agosto alle ventitré impedì di fatto costoro di realizzare un'intesa col Governo Mussolini che vedesse il segretario dalla CGIL Gino valdesi quale ministro tecnico del lavoro
Solo Bruno Buozzi non la segreteria CGIL sostenne che col fascismo era stupri interloquire
Un altro aspetto che ha contraddistinto Matteotti fu quello legato le strenue battaglie politiche contro ogni guerra e anche su questo è sceso nei decenni un'incredibile silenzio
Matteotti è stato uomo di pace un determinatissimo dirigente socialista anch'impegnato contro l'avventura coloniale in Libia
E soprattutto contro Primo conflitto mondiale Matteotti contrasto alla scelta fatta Partito Socialista guidato a Costantino Lazzari ed ebbe duri dissensi anche con Turati al quale era molto legato
Fu critico sulla parola d'ordine non aderire non boicottare per lui il compito supremo dei socialisti di ogni Paese si era quello di evitare la guerra e contro il conflitto mondiale Matteotti riformista alieno da ogni forma di violenza e del forti principi etici arrivò a proporre lo sciopero generale a richiedere iniziative che avessero carattere quasi insurrezionale
A chi pensava la guerra come strumento gl'interamente o gli Imperi Centrali ai diversi interventisti democratici e di sinistra che si agitava nel Paese
Matteotti parlò di una Germania che poté uscire dal conflitto bellico sconfitta e umiliata e perciò ancor più pericolosa
Parlò e scrisse con una straordinaria preveggenza di una Germania che dopo la sconfitta non avrebbe potuto non prepara la propria rivincita un'altra nuova e terribile guerra
è stato una figura poliedrica rigorosa acuta Lucile straordinaria colta e raffinata che compresi lucidamente la natura del fascismo
Fu attento nel guardare oltre gli angusti costa figli del nostro Paese e si è battuto sempre a fondo per le sue idealità socialiste con collegamenti coi socialisti austriaci con le sinistre inglesi coi protagonisti di tante realtà
Era così attrezzato politicamente e culturalmente nel riflette sulla crisi la democrazia europea che per il proprio epicentro proprio in Italia destinato ad allargarsi tragicamente in Europa
Mattiotti comprese gli attacchi ai quali veniva sottoposto al Parlamento e non poteva essere umiliato nel privato e le proprie prerogative ieri come oggi
Compresi i pericoli immani che gravavano sulla fragile democrazia italiana e proprio perché avversario intransigente determinato del fascismo venne assassinato su indicazioni Mussolini
La sua ricche complessa vicenda politica e umana ci impongono di continuare a ricordare a studiare ad approfondire i tanti aspetti che han contraddistinto la sua esemplare minore militanza buon lavoro e Grazia De Luca ci
E che ci avete fornito
Grazie a Carlo che qui grazie raramente
A questo punto per un breve saluto darei la parola al nuovo direttore dell'antifascista Giampiero Garavaglia prego
No
Buongiorno a tutti grazie al presidente del nostro incontro il presidente dell'associazione
Io sono Giampiero Gramaglia sono un giornalista sono letteralmente l'ultimo arrivato in questo consesso perché
In pratica assumo la dichiarazione dell'antifascista della rivista dell'Associazione dal prossimo numero
Anche se io ho già dato un contributo al numero che trovate
Nella nella cartellina
E sono anche quindi quello che almeno voce in capitolo
Quindi mi limiterò a ringraziare l'associazione
Dal presidente a tutte le sue componenti
Per la fiducia che mi ha accordato per questo nuovo lavoro
Fa
Mandare e qui come ha già fatto il presidente c'è petti
Un
Omaggio fraterno
Un sincero profondo apprezzamento professionale
Al mio predecessore il collega Luigi Morrone
Per il lavoro che ha fatto insieme a una redazione
Che ho trovato
Ridotta di dimensioni come è giusto che sia ma molto motivata fortemente motivata che preparata a portare avanti il lavoro
L'antifascista
E
Una rivista che sta per compiere col prossimo numero compirà settant'anni
Che ha una storia di presenza all'interno dell'associazione anche una storia di direttori
A partire
Da Sandro Pertini che è stato il primo come Francia ricordato il presidente c'è petti
Che mette un po'di soggezione professionale
Io spero che continui a restare che sappia continuare a restare sono certo che resterà uno strumento importante di comunicazione
All'interno dell'associazione per tutti i soci dell'associazione per tutti quelli che sono vicini all'associazione
Ma con la condivisione dell'ampia
Con il contributo dell'una
Redazione che spero mantenga
Motivazione e determinazione
Vorrei anche che usando gli strumenti di comunicazione più strumenti di comunicazione più moderni più vicini
Ai giovani
Riesca a diventare
Uno strumento per comunicare
La conoscenza delle dei personaggi la condivisione dei valori
Alle generazioni più giovani
Certi ricordi
Certi
Momenti sono in buona parte comuni a quelli che sono oggi presenti in quest'aula anche per motivi generazionali
Parla secondo me tenuti vivi
Anche con gli strumenti della comunicazione dell'informazione attuale
Fra i giovani perché non si spenga non è al ricordo ma vengono portati avanti ed informazione la comunicazione il giornalismo hanno anche questo ruolo grazie
Allora
Salutiamo come presenti quindi consigliere della Regione Lazio Claudio Badalotti Adriano tocca la l'assessore comunale al Comune di Albano Laziale Gabriella Sergi il professor Alberto Aghemo presidente della Fondazione Matteotti
E il presidente modo Montali responsabile settore storia Fondazione Di Vittorio il generale Potito Genova
Dell'Associazione Nazionale Under the Pieve dice patriottiche Edward ufficiali per offrire ogni presidente dell'Associazione italiana dei ciechi di guerra
A questo punto iniziamo come si dice il convegno due brevissime cose che ci sentiamo di dire
Come ampia per quanto riguarda proprio l'aspetto storico del convegno quindi non sono saluti
Allora molto brevemente non va quando noi intesi come enti abbiamo pensato di proporre un convegno su Giacomo Matteotti cogliendo l'occasione del centenario del suo assassinio compiuto qui a Roma dai sicari della Ceka fascista lo abbiamo fatto
Pienamente consapevoli di due cose
Che ovviamente non non non non non come dire non risolvono tutto il pensiero di Matteotti né tanto meno non la pretesa di farlo
La prima è già stata ricordata la sintetizzo molto velocemente
E che era importante approfittare di un'occasione del centenario per parlare non solo e non tanto per Matteotti martire
Ma di e perché è ovvio che il suo assassinio è stato uno snodo fondamentale della storia italiana chi potrebbe dire diversamente ma della sua opera del suo pensiero
Che poi spiega anche il perché è stato ucciso perché mi ricordo da manuale scolastico c'è sempre c'è sempre stato questo
Giacomo Matteotti ucciso il dieci giugno del ventiquattro difficilmente Coop non si capiva bene il perché si era un avversario di Mussolini ma va bene però per dove in perché motivi e poi dopo il tre gennaio c'era il discorso per gennaio del venticinque di inizio della ditta
Io su questo non mi soffermo perché mi sembra che la cosa si è già stata detta da tante parti e quindi noi avremmo un convegno che penso ci parlerà di un Matteotti vivo
Non solo del Matteotti martire che per carità è una dimensione giustissima e chi
Nessuno né tanto meno non ci possiamo permettere di discuterla anzi
Però è anche giusto forse a ormai a accentando e di distanza
Di parlare del Matteotti vivo del suo pensiero e delle sue tutti importante articolazioni
Ecco poi invece questo diciamo è il primo punto poi c'è un secondo punto che certo è un po'più specifico e diciamo la verità cit
Crediamo ci competa anche come associazione noi siamo l'associazione di Umberto Terracini e Sandro Pertini e poi di tante altre di tanti altri che non nomino cui per brevità donne e uomini di partiti diversi
Che avevano ben presente quale valore fondamentale adesso è l'unità di tutti gli antifascisti e credo che noi ce l'abbiamo presente anche oggi tutto sommato
Che però ricordando l'esperienza comune del carcere del confino delle spacco della guardi Spagna che avevano condiviso si riunivano dopo la fine della seconda guerra mondiale con l'intento sto citando letteralmente lo Statuto
Combat quindi quello che c'è scritto posto sta tutto scritto nel mille novecentoquarantasei
Combattere contro ogni fuoco contro ogni fascismo in tutte le sue forme vecchie e nuove palesi occulte o di simulate e contro ogni sua manifestazioni ideologico d'azione
Far conoscere ciò che fu il fascismo nel passato chi avendo nelle origini nel processo di formazione
Fine della citazione ma questo è lo il nostro sta tuttora vigente originale del mille novecentoquarantasei Matteotti è stato da vivo
Il più importante leader ce ne fondò altri ma lui era sicuramente l'idea più importante dell'epoca in Italia che vide con chiarezza dove i fascisti volevano andava a parlare
Non fu molto ascoltato questo lo possiamo dire
Sempre dal vivo naturalmente netta non né da molti che erano vicini a Luís politicamente e culturalmente e tanto meno da quelli più lontani da Luís
Stiamo parlando sempre di un campo tendenzialmente comunque antifascista pagò con la vita il coraggio di denunciare quello che stava succedendo e così è diventato fumante tanto poco ascoltato invita tanto celebrato post mortem le via Matteotti insomma è già stato ricordato anche qui il Nord fosse un riflesso inconscio di Monti già subito dopo il suo assassinio
La sua capacità quello che ci interessa il famoso secondo punto di capire prima di tanti altri cosa fosse veramente il fascismo
Ha interessato ancora oggi ci sembra e in primis ovviamente non può non interessate la nostra associazione visto diciamo le sue finalità cosa permise a Matteotti di esprimere un giudizio così chiaro già allora
Forse il suo pacifismo è già stato coerente e radicale sul rifiuto della violenza aspetto tutt'altro che secondario del suo pensiero almeno a me così vale il fatto che lui nel suo Polesine vide subito la vostra gli squadristi
E vedi Comi agire quando chi li pagava ricordiamo sempre già stato ricordato teloni andò a Livorno nel mille novecentoventuno al famoso congresso che vede la famosa scissione
Per sostenere Turatti ma se ne tornò a quali subito dopo era stato spiegato anche ampiamente prima perché al Kavala c'era un problema
Dimentichiamo dico abbiamo tutti che in quel congresso si fece si discusse di tutto sappiamo bene come andò a finire ma di fascismo non si parlò mai
E questo è rimasto diciamo per la questione
Poi ci sono altri fattori magari dopo oggi dopotutto per il congresso ne sapremo dopo il convegno ne sapremo di più
L'augurio appunto che questo convegno posso dacci un taglio di strumenti per capire come Matteotti e di con le sue giuste analisi
Erano giuste perché pochi mesi dopo la sua morte la dittatura vivo quindi la sua analisi è difficile non poterla definire sul Po qualche mese dopo il suo omicidio
E poi c'è un tema sullo sfondo che io rinuncio e basta che però oggi è molto in discussione
Quand'è che una democrazia compiuta esternamente in pericolo pensiamo all'oggi naturalmente
Bisogna leggere certi segnali in anticipo e poi quali sarebbero questi eventuali segnali si corre il rischio queste storie rinunciando dell'ipotesi non sto dando delle soluzioni che peraltro non no
Si corre il rischio di passare per dei visionati e profeti da quattro soldi che vedono tracce di pericoli per la democrazia in ogni ombra
Certo bisogna aspettare fino a quando dove adibito segnali inequivocabili ma quando ci fossero questi segnali inequivocabili non sarebbe poi troppo tardi
Forse una domanda legittima che quella
No
Magari appunto è un argomento ovviamente Complesso molto dibattuto anche oggi come penso tutti sappiate
E crediamo che analizzare anche da questo punto di vista ovviamente non sono da questo lede e la storia diciamo la parabola di Giacomo Matteotti possa magari aiutarci
Questo diciamo sono solo due brevissime a questo punto io darei la parola al professore Leonardo Rappone
Che
Ecco lo buongiorno professore se si vuole vuole se vuole se dove vuole se vuole sedersi io vuole andare al allergico dove ritiene meglio
Benissimo questo Leonardo Rapone il quale ed è di Università degli studi della Tuscia e parlerà di carattere antiretorica azione Giacomo Matteotti conto il fascismo ok pur
Prego
No no quelle rare scuse quella relazione successiva e va be'che c'era non c'era la fine traduzione è un'altra chiedo scusa visto che
Prego
Grazie grazie all'ampia per l'organizzazione del convegno perché vi invito che mi è stata rivolta io partirò da due osservazioni
Forse banali
Ma utili per avviare un ragionamento
La prima il destino di Matteotti fu sicuramente eccezionale
Di norma il fascismo una volta al potere per mettere a tacere i capi dell'opposizione uso agli strumenti ordinari della giustizia penale
Uso anche l'intimidazione esercitata con una violenza fisica
Ma non l'omicidio politico
Il solo altro caso e quello di Carlo Rosselli
Seconda osservazione
Matteotti fu una vittima oculatamente prescelta
Per il carattere eccezionalmente insidioso della sua opposizione
Sono constatazioni certamente non originali ma anche opportuno richiamare perché da questi dati di fatto obiettivi è derivata la tendenza più o meno inconscia scrivere ed intera esperienza umana e politica di Matteotti in una cornice di unicità e di eccezionalità
Egli diventa così l'unico con la U maiuscola
Una personalità fuori dell'ordinario di moralità superiore indomito coraggio che sin da quando sul Paese incomincia a stringersi la morsa del fascismo
In bocca senza esitazioni e senza curarsi dei rischi il cammino che lo porterà alla morte
Opponendo sì nel modo più risoluto ha una forza politica e poi a un regime che gli apparivano la negazione di ogni principio di Civita
Questa rete di cooperazione a indubbiamente ampi riscontri nella realtà
Ma c'è un rischio
Il rischio è che essi fulmineo e quasi si perdano l'appartenenza di Matteotti a un movimento collettivo il movimento operaio
Il suo essere espressione di un partito il partito socialista
L'innesto della sua azione politica su una tavola di valori e su una visione del mondo fatta non ideali genericamente umani e civili ma fortemente orientate caratterizzata nel senso appunto del socialismo
La rappresentazione di Matteotti come reo segretario rischia anche di far perdere di vista che l'antifascismo fu sì un fenomeno di minoranza ma non limitato a un pugno di spiriti superiori
Fu espressione di un'attenzione collettiva e di sentimenti condivisi e non solo i singoli individualità eccezionali come Matteo
Il paradigma dell'unicità e dell'eccezionalità non opera solo nella sfera mitologico celebrativo ma spesso condiziona anche il discorso più propriamente sto
Frequentissimi sono negli istituti i riferimenti all'isolamento di Matteotti all'interno del suo stesso campo
Alla natura singolare e atipica del suo essere socialista
Al carattere sui generis dell'azione politica Dalu visto
L'insistenza su questi aspetti a volte si spinge fino a mettere in discussione o ad avvolgere tra i distinguo
La possibilità di ricondurre comunque a pieno titolo l'individualità all'interno di quel filone riformista del socialismo italiano di cui pure il ma i cui pure il partito del quale Matteotti era il segretario
Cioè il Psv costituite l'estrema troppa ci
Sebbene possa apparire paradossale se si considerano i lineamenti dell'azione politica di Matteotti sin dall'inizio del Novecento
E poi le chiare scelte di campo da lui compiute in occasione delle ripetute lacerazioni scissioni del socialismo italiano alla storiografia si è posto come un problema quello dell'effettiva natura del suo socialisti al di là dell'appartenenza formale ad una determinata tende
Così cioè che gli ha attribuito un atteggiamento sempre improntato a diffidenza nei confronti di Turati
Volendo così accentuare la distanza di Matteotti dal corso principale del riformismo socialista
Altri Mino benevolmente hanno costruito attorno a Matteotti un'immagine di doppiezza presentandolo come un uomo dai due volti incendiario nel Polesine legalitario in Parlamento
Si tratta di giudizi a mio avviso da cui traspare una rappresentazione distorta del riformismo socialista ancora prima che della figura di Matteo
Nella sua concreta esperienza storica il riformismo non fu un blocco monolitico
Ma un'aria contraddistinta da un'ispirazione comune rispetto ad alcune discriminante di fondo e però articolata al suo ente con differenze e sfumature
Non si può pensare del riformismo
Come un sistema in cui tutto quotarsi attorno a Turati e fare del grado di RAI di allineamento alle scelte alle posizioni di Turati l'unità di misura qui rapportare ogni altra posizione
Quanto all'immagine di un Matteotti di fronte che è di origine fascista
Va ricordato che l'immedesimazione nelle lotte dei lavoratori della terra con la loro carica di attacco alle gerarchie sociali è uno dei caratteri costitutivi del riformismo socialista come tale
Profondamente radicato nelle campagne della Val Padana
Solo che trascura la simbiosi di riformismo politico del radicalismo delle leghe contadine può considerare anomala o equivoca la condotta di Matteo
Come si sa la tendenza a separare il socialismo di Matteotti dal socialismo reale del suo tempo ha il suo precursore in Piero Gobetti
Che in un famoso saggio commemorativo presentò Matteotti come una sorta di eretico del socialismo
Un socialista non riconducibile alti umano e morale più diffuso nel partito
Gobetti leggeva l'intera biografia di Matteotti alla luce del Matteotti che aveva visto agire con i suoi proprio il solo i cui avesse conoscenza diretta
Il Matteotti cioè divenuto protagonista della scena politica nazionale
Per la sua incessante azione di contrasto del fascismo
Per la denuncia documentata delle violenze fasciste per la critica puntuale dei provvedimenti del governo Mussolini per il costante richiamo alla necessità di una opposizione inflessibile
Effettivamente questo Matteotti soprattutto il Matteotti del periodo successivo alla marcia su Roma
è quello a cui più si attaglia all'immagine del diverso dai suoi stessi compagni del socialista fatto di un'altra pasta
Fu lui che più di ogni altro e scontrandosi con tante resistenze
Si sforzò di dare un'anima al partito che i socialisti riformisti avevano costituito proprio alla vigilia dell'avvento al potere di Mussolini
Fu lui con poco sostegno ad avvertire la necessità di gettarsi a capofitto nel lavoro di organizzazione
Affinché il partito non restasse un partito di testimonianza il depositario di una tradizione ma tesse quotidiane proprie di vitalità
La sua figura svetta nel panorama di quei mesi non solo per il carattere particolarmente intenso della sua attività
Ma anche a confronto dell'inerzia quando non dell'inclinazione al compromesso che caratterizza altre figure rilevanti del superstite riformismo socialista italiano
Verso le quali Matteotti non cessa di svolgere un'azione di pungolo quando l'ostacolo da rimuovere è la passività o di aperta critica politica
Laddove entra in gioco la questione di principio della condotta da tecniche di fronte al fascismo
Se dunque nell'ultima fase della sua vita la personalità di Matteotti emerge con spiccati tratti peculiari
Altro e proiettare questa singolarità sull'intero arco della sua biografia politica
Sino a farne uno socialista a sé stante una sorta di irregolare del socialismo e quasi estraniata lo dalla storia delle organizzazioni nelle quali i attraverso le quali egli intese tradurre in azione politica la sua idea di socialismo
Intendiamoci non bisogna certo arrivati al mille novecentoventidue per cogliere nella politica di Matteotti aspetto i toni proposte rivelatrici di una sua originalità e autonomia di Cutty
Ma questo e tipico delle personalità politiche di spessore che vivo dalla militanza non con spirito gregario ma portando il contributo e lasciando l'impronta della loro intelligenza creativa
Perciò se l'originalità di Matteotti è fuori discussione non per questo la sua azione può essere disgiunte men che meno contrapposta alla vicenda della componente riformista del socialismo italiano
Questo però non implica a mio avviso che se ne possa intendere storicamente l'opera semplicemente risolvendo la in tale sua ispirazione riformista
E facendoli di Luís una delle molteplici espressioni di una riformismo indistinto
Si rischia così di tornare sia pure da un diverso punto di partenza a un'immagine Onizuka del riformismo
E di anni e tiare sospinge indolenza secondo piano la forza istintiva dello specifico contributo di Matteotti alla dialettica interna del socialismo italiano
A quasi sessant'anni di distanza
Mi pare che si raccomandi ancora per il suo equilibrio l'impostazione che al problema della natura del socialismo Mattiotti hanno diede un maestro degli studi del socialismo italiano Gaetano Arfè in un saggio del mille novecentosessantasei assieme Art MTM risalto la singolare personalità e l'originalità politicanti Matteotti
Osservando però come tali come tali qualità si saltassero a una tradizione il socialismo di Matteotti scriveva non si stacca dalla matrice riformista
Pur conquistando e conservando rispetto ad essa una originalità che emerge solo nei momenti decisivi Mallorca con caratteri di assoluta intransigente
Per tenere assieme da un lato il riformismo di Matteotti
Dall'altro la sua combattività la sua fermezza nella difesa dei principi il suo intransigente antifascismo
Ma ti volti Mattiotti viene a volte definito un riformista rivoluzionario
Una definizione che echeggiata anche nella celebrazione del trenta maggio alla casa
Si attribuisce a Matteotti stesso una predilezione per questo ossimoro
Ricordando che una volta nel mille novecentododici egli affermò di ispirarsi a una risoluzione approvata in un congresso socialista e dieci anni prima
In cui per motivare la politica possibilista all'indomani della svolta giolittiana e difenderla dalle critiche dell'ala rivoluzionaria del partito
Si proclamava la complementarità di riforme e rivoluzione
Battersi per le riforme non significava essere meno rivoluzionari ma essere uno nell'unico modo possibile era cioè la sulla scia che poteva condurre in Italia a una rivoluzione dei rapporti sociali
Rivoluzione nel senso più lato del termine cioè mutamento radicale dell'ordinamento sociale non nel significato di conquista del potere con l'uso della forza
Quindi le riformismo rivoluzionario nasce come formula retorica coniata in una precisa contingenza dai riformisti tout-court
Basti pensare che il presentatore di quella mozione congressuale era stato Ivanoe Bonomi
E non può essere inteso come insegna però preti Matteotti o come pure si è scritto di recente come un'ardita innovazione Daloui introdotta nel modo di intendere il socialismo
Peraltro in una sola congiuntura Matteotti invoco il ricorso ad azioni estreme
Nel mille novecentoquindici nel pieno dello scontro tra neutralista interventista
In aperto dissenso con Turati sostenne allora che il PSI atenei dove Eredi opporsi con tutte le armi possibili all'intervento anche con un'agitazione rivoluzionari
Aggiunse che da buon riformista non aveva mai negato le possibilità Illy necessità rivoluzionaria introducendo tra una distinzione di fondo
No alla rivoluzione come ti al potere sì alla mobilitazione extra istituzionale se si trattava invece di evitare un maggior male quando cioè erano in gioco le libertà o la pace
Ma questa particolare presa di posizione non del non determina una riedizione dell'impostazione generale del suo socialismo Chiusa infatti la parentesi del conflitto che lo vide sempre oppositore risoluto della guerra
E critico verso le manifestazioni di solidarismo patriottico di molti esponenti riformisti nei giorni di Caporetto del Grappa e del Piave
Chiusa la parentesi del conflitto non ci sono altri momenti in cui Matteotti si sia orientato verso innesti rivoluzionari sul tronco del riformismo socialista
A mio avviso non c'è quindi materia per dare corpo alla categoria delle riformismo rivoluzionario sempre che si voglia dare al termine rivoluzione il senso suo proprio
Né penso che il riformismo di Matteotti abbia bisogno di essere nobilitato con la Giunta dell'aggettivo rivoluzionario come se il solo sostantivo potesse non bastare può celare uniti
Oltretutto Matteotti non fu un teorico ma un politico pratico
Contiene per cioè evitare espressioni che possano adombrare l'idea di una terza via di cui Matteotti sarebbe stato ispiratore o promotore per superare il dilemma tra riforme e rivoluzione
Se si vuole fare se si vuole dare risalto come tubuloso fare ai tratti di
Sì Intini del socialismo di Matteotti e anche alle accentuazioni particolarmente radicali che assume in determinate circostanze durante la guerra di fronte al fascismo
Conviene mettere da parte il nominalismo la ricerca di una definizione uti aggettivazioni particolari e volgersi ai concreti svolgimenti della sua azione politica
C'è una formula che Pietro Nenni coniò per esprimere l'identità del proprio socialismo socialismo di azione e non di definizione credo che questa formula sia etica anche a macchia
Per capire dove Izzo ante di Matteotti e la natura della sua ispirazione riformista
è bene tener presente che l'esempio offerto tè quei socialisti che nel mille novecentododici avevano dato vita a un nuovo partito esplicitamente denominato sì partito socialista riformista
Rappresentò costantemente per lui un modello negativo
L'esempio cioè dei isolati dei Bonomi presto ridotti si a un raggruppamento di notabili e divenute forze di rincalzo del mondo politico liberal borghese
Il Bonomi che tutto accetta sono parole di Matteo i riformisti uso Bonomi altre sue parole personifica Avano ciò da cui un rifugio un riformismo risoluto a non perdere l'anima come quello che aveva in mente doveva attenersi adibita a distanza
Ancora poco prima del suo assassinio sfogandosi con Turati per la scarsa collaborazione al suo tentativo di rianimare il partito e fargli ritrovare un contatto con le masse
Sentiva il bisogno di aggiungere se no finiamo come di solerzia
Il periodo dell'attività di matte notti Matteotti che più ha dato luogo a discussioni a differenze di giudizio è quello del biennio successivo alla fine della guerra
Il mille novecentodiciannove che si è parlato per quel PN occhio di un Mattiotti confuso eclettico Tenco Lante tra via riformista e Pia rivoluzionario
Penso però che bisogna distinguere tra la divisione unitaria e pluralistica del partito che Matteotti rivendica contro chi minaccia di espulsione riformisti
E la sua polemica nel merito con le tesi massimaliste
Da un lato Mattiotti difende l'idea di un partito nel quale i riformisti e rivoluzionari abbiano eguale diritto di cittadinanza
Il che comporta da parte sua un riconoscimento di legittimità in linea teorica anche delle posizioni più radicali e delle idee dei rivoluzionari
Da un altro lato però Matteotti non crede che vi siano i presupposti di una rivoluzione
E non ne fa tanto una questione di immaturità delle condizioni obiettive quanto di insufficienti capacità delle classi popolari
A suo avviso non ancora pronte
Per un difetto di educazione di risorse morali di attività tecniche ad assumere la direzione degli affari sociali
Proprio l'accentuazione del tema delle capacità della coscienza è un tema istintivo della sua visione socia
Ma soprattutto Matteotti ritiene pericoloso un indirizzo politico che pure a Rizzi tutta l'azione socialista attorno all'obiettivo della conquista violenta del potere
E qui c'è un aspetto che merita di essere considerato tra i riformisti la prospettiva di una rivoluzione sul modello russo
Suscita per lo più il ricordo dell'anarchismo e delle altre forme primitive del movimento operaio da cui il socialismo politico si era distinto e separato agli inizi del suo cammino
Nel caso di Matteotti invece non si tratta tanto della rivoluzione come avventura
Quanto delle forme connaturate a un qualsiasi atto rivoluzionario
La parola rivoluzione evoca i suoi occhi innanzitutto l'immagine della violenze un'immagine da cui si riterrà la violenza come deliberato proposito anzi che come eventuale necessità difensiva
Confligge a suo avviso con i fini essenzialmente etici del socialismo
E contraddice le ragioni umanitarie sue parole dell'opposizione socialista alla quale
In più diffida di che vede nella conquista del potere l'atto risolutivo per cui potrà discendere automaticamente la realizzazione del socialismo
Sotto questo profilo la posizione dei rivoluzionari che puntano tutto sul potere di domani gli appare speculato da a quella dei riformisti alla Bonomi
Che ci attendono ogni vantaggio dalla partecipazione al potere attuali entrambi sopravvalutato no a suo giudizio il ruolo delle istituzioni politiche mentre per l'UE il socialismo è innanzitutto costruzione nel tessuto della società
Di un'amministrazione diversa delle cose e formazione di una coscienza nuova all'interno stesso del mondo del lavoro
Legato a queste preoccupazioni sta poi l'ammonimento a non diffondere un'immagine sesto USA della rivoluzione
Come se con il passaggio al socialismo di incanto si potessero abolire povertà e sacrifici
Fin qui Matteotti del diciannove e venti con i miei novecentoventuno si apre però una fase del tutto nuova
Non perché come pure si è sostenuto solo allora egli diventi compiutamente riformista
Ma perché la comparsa del fascismo muta radicalmente le sue preoccupazioni e imprime una sterzata alla sua azione politica
Che Matteotti sia stato tra i pochi che subito percepire percepirono il pericolo costituito dallo scatto Nan dallo scatenamento della violenza fascista
è un riconoscimento comune e indiscusso su cui non mi soffermo salvo che per un osservazione Matteotti non aveva direttamente vissuto l'esperienza dei conati reazionari di fine Ottocento
Ciò lo pone al riparo da quelle riflesso condizionato che invece scatta inizialmente in tre del suo imputati
Inducendo gli a credere che come allora la reazione vada in senso contrario IT interessi della borghesia industriale
E sia perciò un fenomeno antistorico
Una deviazione dalla logica di sviluppo della società borghese perché contraddice il nesso tra industria divismo modernizzazione e democrazia
Per Matteotti invece che non fa questioni di teoria né poggia la sua analisi su una particolare concezione del processo storico
Quel che conta e che attraverso il fascismo si esprime la volontà di rivincita economico sociale dei ceti possidenti
Con la comparsa del fascismo non è più questione di riforme ori corruzione
In primo in primo piano vengono la questione delle libertà e delle istituzioni democratiche della loro difesa e il tema delle alleato
Fino a quel momento aveva sempre escluso una collaborazione nella politica nazionale con forze borghesi
Anzi si era segnalato in ambito parlamentare proprio per le critiche martellanti dell'azione di governo di Nitti e poi di Giolitti
Non mostrando di riconoscervi come possibili interlocutori di un progetto riformatore
E anche su questo punto c'era potuta cogliere una differenza di accenti tradurli pitturati
Nel nuovo scenario invece l'intransigenza assoluta il rifiuto aprioristico di ogni ipotesi di partecipazione al governo o anche solo di cooperazione parlamentare
Vi appaiono uno sbaglio che porta la maggioranza massimalista del PSI a isolarsi in una rigidità negativa senza spunti
Non può fare a meno di interrogarsi però sulla freddezza e sui rifiuti che incontrano le offerte di collaborazione avanzate dei deputati socialisti
Così nel febbraio mille novecentoventidue al momento della crisi del governo Bonomi si domanda se in Parlamento esista davvero un fronte democratico disposto a difendere la libertà
E in settembre quando oramai la nascita del secondo governo Facta ha posto la parola fine alla possibilità di una combinazione a difesa delle libertà
Tra è un Bilancio da cui si può ricavare anche un giudizio storico riguardo al discusso tema delle responsabilità delle diverse forze politiche nella crisi finale dello Stato liberale
Matteotti imputa alle frazioni democratiche di aver offeso Ricucci atto reintegrato il collaborazionismo socialista
Dopo averlo sollecitato richiesto e provoca
E parla di illusioni e speranze infondate nutrite dai socialisti questo non significa affatto che mette in discussione il principio delle alleanze e della cooperazione con forze borghesi dotate di consapevolezza democratica
Ma sembra ora riporre scarse aspettative nei gruppi presenti in Parlamento
Gruppi così afferma che non sanno veramente che cosa sia democrazia
E ritiene che la ricerca di quelli che chiama i collaboratori di domani debba piuttosto volgersi verso nuove e moderne energie democratiche che intravede in via di formazione nella società
A porre la questione delle istituzioni democratiche al centro della visione di Matteo non è solo l'ascesa del fascismo
Ma anche quando ha ma anche quanto accade in Russia con il carattere autocratico assunto dalla dittatura del proletariato
Entrambi i processi lo rendono convinto che nel campo socialista
Alla vecchia distinzione tra riformisti e rivoluzionari se ne venga sovrapponendo un'altra determinata appunto dall'atteggiamento nei confronti delle libertà e delle istituzioni della democrazia politica
Di qui il netto discrimine che Matteotti traccia fino all'ultimo nei confronti del neonato Partito Comunista che incarna ai suoi occhi due negatività
Il metodo violento per la conquista del potere e la dittatura come forma di esercizio del potere
Con i comunisti non ritiene possibile nemmeno un'intesa tattica nella lotta al fascismo
La questione per lui dirimente è che il Partito comunista in quel momento nelle proposte di fronte unico rivolte ai socialisti pone la condizione che la lotta al fascismo non abbia come obiettivo immediato il semplice ritorno a un regime di libertà in questa preclusione Matteotti dette non solo un retaggio di massimalismo ma anche una dimostrazione insensibilità all'importanza e al valore della di perdere diverta e delle istituzioni democratiche questo è il nocciolo più profondo e autentico di un dissenso che non manca poi di manifestarsi anche con parole particolarmente udite come nel caso dell'accusa rivolta da Matteotti ai comunisti
Di farsi complici sia pure involontari dei fascisti perché la predicazione della rivoluzione delle tetti della dittatura del proletariato da parte degli Unni
Forniva una giustificazione alla violenza e alla dittatura degli altri
Dopo la marcia su Roma quindi motivi che stanno nel rapporto di continuità con l'esperienza del riformismo socialista
Le alleanze la lotta per la libertà la difesa del Parlamento si combinano nell'azione di Matteotti con una determinazione combattiva tutta particolare
Questa disposizione alla lotta nasce certamente ad una convinzione riguarda la natura del nemico basti pensare alla definizione che Matteotti subito da del governo Mussolini come dittatura
In cui è da vedere non solo la scelta di un vocabolo forte ma l'idea che la logica dello squadrismo era destinata a perpetuarsi nell'azione di governo
Tuttavia la risolutivo la la risolutezza di Matteotti e anche il riflesso per il suo temperamento
C'è una sua lettera Turati poco più di due mesi prima della morte
Che risposte rispecchia in modo particolarmente efficace il suo stato d'animo
Scrive Matteotti cerco la ditta voglio la lotta contro il fascismo
La scelta delle parole
Cerco foglio e indicativa di un bisogno anche esistenziale di in Nacci a rapire la lotta altra sua espressione che compare in quella lettera
La lotta contro il nemico che suscita in lui una repulsione assoluta
Direi che il conflitto che si apre nel PSE U
Tra la sua intransigenza e il possibilismo manifestato soprattutto dai dirigenti della confederazione del lavoro assi fondamento in un'attività di creazione di analisi politica ma anche e soprattutto in una diversa condizione spirituale
I dirigenti sindacali sono come accasciati sotto il peso d'artista
Un peso che secondo Matteotti grava talvolta anche su Turati e ne rallenta a volte i tempi di reazione agli eventi
Di fronte al crollo dell'intelaiatura organi dell'intelaiatura organizzativa edificata emittenti anni precedenti
I dirigenti sindacali si aggrappano all'illusione che ha un atteggiamento condiscendente posso salvare gli ultimi mattoni di quell'edificio
Mentre la sconfitta su Matteotti l'effetto opposto di spronarlo all'azione per non dare tregua al vincitore del momento e porre le basi di una riesco
Tuttavia c'è un elemento della tradizione riformista
A cui si ha l'impressione che Matteotti a chi ha difficoltà ad assegnare un posto nella sua azione
Il metodo legalità la scelta di mantenere la lotta sui binari della legalità
Nel mille novecentoventiquattro non ci sono evidentemente le condizioni per attuare quello che Matteotti aveva considerato legittimo dieci anni prima
Cioè il ricorso ad azioni di tipo rivoluzionario a difesa delle diversità e Matteotti ripete più volte che l'impiego della violenza non ne nelle intenzioni del Partito socialista unitario
E non c'è un interrogativo che aleggia in diversi suoi interruppe
Come sarà possibile liberare l'Italia dal fascismo
Cioè da una forza non disposta ad accettare le regole del gioco democratico
Una forza che Matteotti ne è convinto quand'anche dovesse trovarsi in minoranza farebbe di tutto per conservare il potere
L'interrogativo e posto esplicitamente in uno dei suoi ultimi articoli una ventina di giorni prima della morte
I partiti di opposizione si domanda
Devono anch'essi organizzarsi sul terreno della violenza
La risposta e Nichetti
Ma anche condizionale
Per ora certamente no
Sì la lotta politica dovesse decidersi sul terreno della Fox si noti però che Matteotti non parla di forza ma sempre di violenze a conferma della sua tendenza a ricondurre alla nozione di violenza tutto quel che fuoriesce dal perimetro della normalità liberale della dialettica politica
Se la lotta politica dovesse decidersi sul terreno della forza dice Matteotti questi equivarrebbe a una regressione della civiltà
Una prospettiva alla quale non vuole ancora avrebbe
Ma non può nemmeno evitare titolo aspettarsi quella possibilità
Se il fascismo cito vuole continuare a dominare eternamente ad ogni costo
Sesso continuerà ancora dopo anni a imperversare in nome di quella rivoluzione che gli diede il potere nell'ottobre mille novecento Pinti due
Come sarà possibile ridere ancora Sciti mente
Proprio le dinamiche suscitate dal suo assassinio costringeranno gli antifascisti a misurarsi con questo interrogativo
E a ripensare le forme dell'azione politica in regime di dittatura
Anche se il passaggio alla lotta illegale non comporterà di pesca di non comporterà Keeper sei quella contrapposizioni Titti violenza attivo lenza che tanto inquieta Nava Matteo
Concludo tornando alla questione dell'eccezionalità di cui dicevo all'inizio
L'uccisione di Matteotti fu un evento si eccezionali ma nun fortune
Il dieci giugno mille novecentoventiquattro entrarono in collisione ciascuno procedendo lungo la propria sta strata da tempo imboccata
Un regime politico
Fondato sulla pretesa di dominio assoluto sul disprezzo della vita sulla sopraffazione degli avversari
E la biografia di un socialista che dalle campagne del Polesine aveva portato dentro al Parlamento lo spirito della ribellione contro i privilegi l'iniquità la sottomissione dei più
Questo
E allora adesso essi il turno del professor Nicola al tuo Del Corno non so se produce se preferisce il leggio Colo Colo Colo che ritiene
Mi permetto di segnalare che verso le tredici più o meno adesso dorso sedici debba rispettare ci sarebbe la sosta ecco magari sfodera demo di un po'cerchiamo di non sforare
Eccessivo sedi usciamo grazie
Grazie proprio per l'accesso sì
Primo
Allora sull'Almanacco socialista del mille novecentotrentaquattro
In occasione del decennale della morte Carlo Rosselli scriveva ricordando Matteotti quale un eroi tutto Prosa
Rosselli scriveva nelle ultime righe come il fascismo uccidendolo avesse indicato quali dovessero risultare le preoccupazioni costanti e supreme per l'antifascismo nel contrastare il regime mussoliniano queste preoccupazioni erano il carattere
L'antiretorica e l'azione in questa occasione mio proposito allora di andare a verificare come queste tre qualità sottolineate da Rosselli siano riscontrabili nei discorsi negli scritti ed era prassi di Giacomo Matteotti carattere
Se è pur vero che la prima interrogazione parlamentare in cui Matteotti denunciò la violenza fascista risale al ventuno luglio mille novecentoventi
Allorché ebbe modo di riferire alla Camera dei deputati l'assalto alla tipografia del giornale l'epoca in cui la tipografia in quel momento si stampava temporaneamente anche l'Avanti
Rimarcando come la forza pubblica avesse prevale è stato gli o precari che hanno difeso la tipografia lasciando invece indisturbati gli assalitori
E già Matteotti si chiedeva se questi fatti gravissimi non lasciassero intendere che si stava entrando in un sistema siamo nel luglio del mille novecentoventi appunto
Fu poi sicuramente è già stato detto il mille novecentoventuno l'anno in cui il fascismo diventò agli occhi del deputato Polesano il problema principale per la vita politica e sociale italiana
Agli inizi di quegli anni anche questo è già stato ricordato proprio nel giorno in cui a Livorno si stava svolgendo al diciassettesimo Congresso del Partito Socialista Italiano Matteotti venne richiamato di fretta FEAGA FEAGA e a una città che faceva parte del suo collegio elettorale
Dove appunto a FEAGA come conseguenza del cosiddetto eccidio di caste all'estetica stallo estense del dicembre mille novecentoventi
Il sindaco il segretario della Camera del lavoro erano stati arrestati e i fascisti guidati da Italo Balbo e con la sostanziale complicità delle autorità stavano muovendo contro le organizzazioni dei lavoratori
Nell'occasione Matteotti subì una prima creazione fisica che non servì però dissuaderlo dal suo compito di rappresentante politico del territorio
In una lettera la molle a alla moglie Velia
Manifestò infatti come avesse sentito quale suo primario dovere politico e morale quello di assume che con fermezza il posto di difesa di Ferrara allo scopo di continua la lettera
Suscita che nella cittadinanza un senso di reazione contro la violenza di Poe
Nella sua immediata risposta veglia dimostra di concordare con la fermezza di carattere mostrata dal marito nell'occasione e scriveva Giacomo a questo punto noti ammessa nessuna viltà anche se questo dovesse costare la vita siamo ripeto nel gennaio del ventuno in seguito l'aggressioni si perpetua che hanno senza soluzione di continuità Padova Castelguglielmo ragazza di Siena Cefalù fino a quell'esiziale Dio
Il carteggio con la moglie ci restituisce l'immagine di un uomo che pur prendendo le dovute contromisure per la propria sicurezza personale non appariva comunque intimorito dalla violenza avversaria
Rispondendo a veglia la moglie che gli aveva confidato la propria angoscia per una vita piena di ansie scriveva infatti scrive infatti a veglia nel luglio mille novecentoventitré crea così alla moglie cito brevemente
Vorrei che tu partecipasse la tranquillità Serena che pur nella lotta e in fondo a me stesso
Tale fermezza caratteriale lo porta a rifiutare qualsiasi forma di conciliazione con i fascisti come scrive ancora veglia in due occasioni nel giugno del mille novecentoventuno
Scrive gli assassini del Polesine volevano stendermi la ma sfacciati e qualche giorno dopo gli assassini del Polesine volevano fare la pace con me o rifiuta
Oltre a oltre alle intimidazioni fisiche e alle percosse la costante determinazione nell'opporsi al fascismo di costo anche brutali minacce mezzo stampa lo ha ricordato prima la senatrice il caso più eclatante risultò probabilmente quando agli inizi di maggio mille novecentoventitré alcuni agenti di polizia avevano sequestrato nella sede bolognese del Partito socialista unitario
Una lettera della dichiarazione in cui si invitavano i militanti del partito a raccogliere dati notizie fatti articoli discorso riguardanti i maggiori esponenti del fascismo
Tale comunicazione che peraltro che a prima gli elementi di reato fu passata Mussolini che fece attaccare immediatamente e duramente Matteotti sulla prima pagina del Popolo d'Italia del tema
Nell'articolo intitolato le mascalzonata del disonorevole Matteotti
Non solo si riportava il testo intero della lettera per dimostrare una presunta vigliaccheria del suo autore e si apostrofava Matteotti quale il milionario Canetti danneggiata per tanto tempo
Nelle sue terre in nome del socialismo
E qualche riga sotto Matteotti veniva definita un volgare mistificatorio notissimo vigliacco e uno spiacevolissimo Fiano
Ma soprattutto lo si avvertiva esplicitamente ossia lo misi minacciava esplicitamente che dovesse caprette agili capita di trovarsi un giorno o l'altro con la testa ma proprio corta non sarà certo in diritto di dolersi
All'efferato richiamo del quotidiano fascista che Pricoco fermezza lo stesso Matteotti due giorni dopo sulla giustizia del cinque maggio
Fatti sulla prima pagina del quotidiano del suo partito
Scriveva così colgo l'occasione per rivendicare il pieno diritto di ogni cittadino di ricostruire attraverso pubbliche dunque documentazioni tutto pensiero politico passato e presente degli uomini di ogni parte
Aggiungendo appunto in quest'articolo come nonostante fosse ben consapevole del pericolo che stava per questo motivo con per questo motivo correndo
Non l'avrebbe desistito dal contrastare il fascismo scriveva infatti Matteotti so bene che una simile rivendicazione dei propri diritti espone oggi ad incidenti ed inconvenienti ma non sono disposto ad ammettere
Perché che per questo io debba rinuncia
Un'altra fonte che c'hai restituisce appieno quale fosse caratteri che animò la battaglia contro il fascismo risultano delle sue ultime lettere inviate le c'era parlato copia adesso Capone inviata Turati nella primavera del ventiquattro in quella del sedici marzo scriveva infatti come lo potesse continuare a fare il segretario di un partito così poco risoluto nell'opporsi al governo fascista un partito composto da mezzi dottori che si squaglia no appena c'è da fare qualcosa
Di fronte a tali comportamenti risultava ridicolo avvertiva Matteotti dirigere un esercito che continua scappa
Nel proseguo della lettera Matteotti confidava Turati come Fo come fosse a questo punto inutile continuare a proclamarsi legalità Ali finché ci continuano a comunque che la teste e a questo punto anche l'opportunità dell'astensione alle prossime elezioni di inizio aprile non appariva più una soluzione politica supina giornali ma rischiava di essere considerata dalla mandria
Termine Matteotti hanno dei militanti del Partito socialista unitario quale un mezzo per scappare per sottrarsi alla realtà
Tale considerazione sulla sostanziale inutilità nel continuare ad adottare comportamenti legale Eataly va al mio paghe
Collegata strettamente a quanto Matteotti aveva appena scritto in un articolo comparso su e chi e commenti in data cinque marzo mille novecentoventiquattro dove affermava come cito i partiti della democrazia e della libertà dovrà essere a questo punto essere anche pronti ad ingaggiare una guerra civile una lotta di forze contro il fascismo
La corrispondenza successiva in data ventisette marzo a Matteotti connaturati si lamentava come il partito fosse afflitto da gente che vi arrivati in altri tempi e per tutt'altri mondi
Definendoli senza mezzi tempo Metz senza mezzi termini pesi morti che vogliono il nulla perché sono nulla per concludere come la sua prospettiva possediamo Health diametralmente opposta
Io non intendo più oltre assistere assimila e molto ovvio cerco la vita voglio la lotta contro il fascismo
Per vincerla come ha ricordato Giappone bisogna inaccettabile
Ecco dato appunto questa citazione
Ci vuole continua la citazione gente di volontà e non degli scettici
Infine in un'altra lettera da tavoli databile tra fine marzo e inizia aprire comunque prima delle elezioni del sei aprile
Matteotti anticipava Turati il testo di un articolo perché l'etica sociale che però poi non fu mai pubblicato
Dove ribadiva come di fronte alla dittatura mussoliniana fosse ad assumere un atteggiamento diverso da quello finito fin qui il quale comportava una resistenza regime dell'arbitrio
Più attiva di quella che fosse stata precedentemente
Dato che il nemico è scriveva Matteotti il nemico e attualmente uno solo
è il fascismo
E per questo motivo a detta di Matteotti ma non di Turati che sull'argomento aveva opinioni diverse occorreva prendere responsabilmente incarica l'idea di una prossima riunificazione dei due partiti sociali
Questa di vallette che dimostrano quel disprezzo per il quieto vivere per le abitudine di sopportazione questa citazione è di Gobetti disprezzo per il quieto vivere e per l'abitudine di sopportazione
Che appunto Bovetti sottolineo nel suo famoso ricordo quale cifra caratterizzante la postura di Matteotti nell'affrontare le vicende coeve sia che riguardasse con la politica italiana nel suo insieme
Sia quelle del suo parte
Antiretorica l'antica e storica e ciò che caratterizzò sempre il metodo Matteotti nel suo fare politica un metodo incisivamente sintetizzato da Odino Morgari nel mille novecentotrenta dal deputato Tino Morgari
Nel mille novecentotrenta quando ricordava come Matteotti era una LAN una analizzatore e un documentato specie agrarie in Italia
Passava ore e ore continua Morgari nella biblioteca della Camera a sfogliare libri che l'azionista artistiche da cui attingeva i dati che gli occorrevano per lottare con la parola e con la penna
Insomma ricordava ancora Morgari uno odiatore della demagogia della democrazia fascista certamente ma anche della demagogia dei nostri puntualizzava morchia
Sappiamo ce l'ha illustrato soprattutto Fernando Venturini nei suoi studi sulla Biblioteca della Camera come Matteotti ne fosse un assiduo frequentatore sin dalla sua prima elezione a deputato nel mille novecentodiciannove
Una scrivania nell'ultima stanza della biblioteca al secondo piano di Montecitorio era divenuta il suo posto di rifugio come la ebbe definire Turati nella drammatica lettera D'Anna Kuliscioff del tardo pomeriggio del dell'undici giugno
Undici giugno ovviamente mille novecentoventiquattro dove scriveva dove Turati scriveva che non aveva niente come Matteotti non avesse litigati biglietti che gli erano stati lasciati del giorno precedente
Come testimonia il suo epistolario Matteotti usava infatti quella stanza non solo per legge che documentarsi ma spesso anche per riceve i suoi colleghi parlamentari e compagni di partito
In un'intervista a la Stampa uscita al quattordici giugno mille novecentoventiquattro Giuseppe Emanuele Modigliani ricordava di averlo incontrato per l'ultima volta la mattina del dieci del del del dieci giugno vivamente
Proprio nella biblioteca della Camera e lì probabilmente stava tornando quando uscì nel pomeriggio dello stesso giorno e venne aggredito
Per quello che riguarda la polemica contro Mussolini e il governo mussoliniano il già ricordato Gobetti ebbe modo dissolto di sottolinearli come Matteotti volesse fa questione di dati e di documenti
Questa questione di dati di documenti si concretizzò in quello che è probabilmente lo scritto più noto di Matteotti ossia un anno di dominazione fascista al suo titolo composto alla fine del ventitré è uscita agli inizi del febbraio dell'anno seguente
Un anno di dominazione fascista è un opuscolo di novant'compagine la cui copertina non riportava alcune riferimento al suo autore info dicendo l'indice del volume
Come unica informazione si poteva leggere numeri fatti e documenti raccolti a cura della Società statistica della segreteria del partito socialista unità
Ogni pagina risultava divisi in doppia colonna e il pamphlet era strutturato in tre parti di ineguale lunghezza
All'inizio di un anno di dominazione fascista si trovava una brevissima prefazione di dodici righe in cui Matteotti spiegava la metodologia oggettiva del suo lavoro
Ossia puntualizzava come la sua indagine si fosse basata sui numeri fatti e documenti e non pertanto su mere polemiche ideologiche
Con lo scopo di dimostrare cito ancora da questa introduzione come nell'anno fascista nell'anno primo anno di governo fascista l'arbitrio se sostituito alla legge lo Stato è stata seguita la fazione
è stata divisa la nazione in due ordini dominatori e su la prima parte dell'opuscolo risulta la più breve costa infatti più sole sette pagine in cui viene analizzata la situazione economica e finanziaria per citare la sua intitolazione
In queste pagine non illustrate l'andamento dei cambi la bilancia commerciale la circolazione bancaria i depositi e risparmi i prezzi
I fallimenti per documentare conti alla mano come al governo fascista non avesse migliorato la situazione economica dell'Italia
Lo si stava certamente ridendo affermava Matteotti quel miracolo fascista spacciato dalla propaganda di Mussolini
Sui profitti e salari ad esempio Matteotti dimostrava come i primi profitti fossero cresciuti e i salari diminuiti e come fosse aumentata la disoccupazione anche a fronte di una sostanziale crescita dell'emigrazione
Il debito pubblico si era fatto inoltre sempre più pesante merenda mentre le imposte che gravavano principalmente sui consumi è quindi colpivano indiscriminatamente i cittadini italiani qualunque fosse la loro condizione sociale e economica la conclusione incalzava Matteotti è che l'attuale regime non ha portato alcun lo straordinario miglioramento nel Complesso nazionale della colonia come invece spacciava appunto la propaganda fasci
Nella seconda parte atti del governo afascista che al suo titolo
Parte che si snodano lungo ventotto pagine Matteotti denunciava in prima battuta lo smodato utilizzo della prerogativa dei decreti leggi compiuta dal fascismo elenca elencando questi decreti e leggi
E rimarcando appunto come nessun governo ha fatto tanto e deplorevole abuso dei decreti legge quanto il governo fascista
In queste pagine l'autore si dedicava confrontare in modo minuzioso il programma fascista del diciannove con i fatti una volta preso le redini della governo nella alla fine dell'ottobre ventidue
Notando come questi fatti si rivelasse ed in piena in perfetta opposizione a quanto affermato solo qualche anno prima
Ad esempio ricordava Matteotti la promessa l'umiltà nominatività dei titoli era stata abolita dal governo in modo da poter che Sant'sottragga questi titoli a qualsiasi tipo di tassazione e di controllo
Era stata cancellata in parte anche la confisca dei profitti di guerra
Erano state ridotte sensibilmente le tasse sui capitali e sui beni di lusso e con questi provvedimenti notava amaramente Matteotti lo Stato ha rinunziato a duecento milioni annui pagati dai cittadini più a venti gli abbienti
E la possibilità di arrivare con le più rigorosi accertamenti almeno a quattrocento milioni necessarie per il pareggio di bilancio
Inoltre ricordava ancora Matteotti i fascisti avendo rinnegato la loro primigenia visione economica tendenzialmente liberista tramite una mano pubblica che si era dimostrata amica dei forti come comprovava non salvataggio dell'Ansaldo e altri sussidi e fave Cotis mi concessi a diverse imprese private
Al contrario per quello che riguardava le politiche operaia Matteotti denunciava il grave peggioramento delle condizioni dei lavoratori sotto ogni aspetto retributivo di orario e soprattutto di associazione
Inoltre la nome intatti licenziamenti parte coca in particolari nelle ferrovie nelle Poste emessa attori de dei lavori pubblici
In generale
Per quello che riguardava la giustizia
Matteotti faceva notare come fossero stati amministrati tutti quei reati che erano stati compiuti per fini nazionali
Ossia replicano in sostanza state condonate solamente le violenze fasciste ciò significava incalzava ancora Matteotti che lo Stato è stato asservito al partito
Infatti la mini Zia fascista rimaneva organo di partito però pagato dallo Stato e quindi dai contribuenti italiani rimarcava Matteotti
Rimaneva organo di partito per compiti repressivi nei confronti dei dissidenti
Il Gran Consiglio fascista aveva praticamente sostituito il Consiglio dei ministri radicazione del partito ingeriva pesantemente nella pubblica amministrazione la nuova legge elettorale la legge Acerbo era stata fatta
Cassata fatta per assicurare una maggioranza schiacciante e ben poco democratica di parlamentari fascisti nel prossimo Parlamento
Era stato pubblicato prima delle elezioni della fine del ventiquattro ovviamente questo opuscolo infine al termine di questa seconda parte seguiva il minuzioso elenco di quasi cinquecento amministrazioni locali Solter precariamente dal Governo persone motivazioni politiche
Infatti programmaticamente concludeva Matteotti del governo fascista intende distruggere ogni autonomia locale e accentra tutto nell'autorità governa
La terza parte la più estesa sono infatti cinquantacinque pagine ed è sicuramente la più famosa
Esorta a sua volta suddivisa in quattro paragrafi nel primo le parole dei capi venivano citate buona parte delle minacce di Mussolini e di altri esponenti fasciste rivolte alle opposizioni
A cui seguiva questa prima parte il suo primo pagarlo proseguiva al secondo pagati a fronte si intitolava la cronaca dei fatti
In cui vengono riportati gli atti di violenza commessi come diretta conseguenza delle minacce sopra riportate
Si tratta di ben trentanove pagine dove risultano descritte a modi diario quindi giorno per giorno tutte le azioni compiute con una particolare approfondimento della cosiddetta conquistati Moline la è il terzo paga e a Fo da parte dei fascisti
Nello scritto la dittatura fascista in Italia Gaetano Salvemini andò a contare gli episodi riportati da Matteotti
Per sottolineare come vi figurasse OP di due mila casi riportati di assassini cedimenti di maggiori o minori entità bastona Touré somministrazione forzata di olio di ricino
Decreti minima salvando sequestri di giornale devastazioni di abitazioni e uffici eccetera eccetera
Conclude Salvini
Nel quarto paragrafo di questa ultima parte Matteotti aveva ragionato sulla libertà di stampa qualcun col culto col occultata dai fascisti
Denunciando come tramite censure intimidazioni si minacciavano quei giornalai che nelle nuove edicole vendevano stampa d'opposizione e i fascisti e violenze i fascisti avessero impedito la libera circolazione di giornali alloro sgraditi
L'ultima di queste violenze contro il giornalismo di opposizione che adattata dieci dicembre mille novecentoventitré e si riferivano a destra devastazione della redazione milanese della giustizia
Ecco nonostante l'anno fosse stato pubblicati in maniera anonima e potremmo definire semi clandestina per non richiamare le attenzioni della censura fascista
L'opuscolo venne immediatamente sequestrato deviato contestata da quella di vilipendio alle istituzioni dello Stato ossia l'articolo centoventisei del Codice penale
E non solo si tentò in ogni modo di impedire la circolazione della dell'opuscolo dell'anno di dominazione fascista ma Matteotti venne anche minacciato pubblicamente da Mussolini
Come avvenne un mese dopo l'uscita dell'anno il trentun marzo quando in occasione delle esequie del giornalista fascista Nicola Paul servizi
Ucciso a Parigi dall'anarchico Ernesto Bonera mini ecco in occasioni queste esequie ed Adduci Duce affermò alla Famedio della Cimitero monumentale dove si stanno appunto svolgendo i funerali
Di boh servizi appunto denuncio
Affermò come i responsabili morali dell'accaduto ossia dall'assassinio di Mont servizi andassero ricercati fra coloro che vanno raccogliendo in tutti i villaggi d'Italia più o meno Scooby
La cronaca di violenze insignificanti per montare l'opinione pubblica e per armare il braccio e criminali sostanza
Indicava Matteotti come la responsabile morale ovviamente non materiale perché imminenti buon servizio
E concludeva appunto questa denuncia Mussolini con la palese intimidazione di una prossima ritorsione
Concludeva infatti Mussolini io vi dico che nel mio spirito stanno forse maturando decisioni gravi e e rievoca
Tali minacce come sappiamo non impedisce che dicono Matteotti che immediatamente dopo l'uscita dell'anno aveva continuato ad aggiornare i suoi appunti sulle malefatte e sulle violenze compiute dal regime mussoliniano
In una corrispondenza coperto Marvasi direttore del giornale socialista la scintilla corrispondenza di fine maggio del ventiquattro quindi può pochi giorni prima
Dell'assassinio Matteotti scrive infatti ho intenzione di fare una seconda edizione dell'anno e ho già qualche elemento raccolto
Appunto erano appunti per una nuova edizione aggiornata di cui fece cenno anche Turati nella Lettera ad Anna Kuliscioff della ventiquattro giugno mille novecentoventiquattro
Appunti che saranno poi come sappiamo ritrovati in maniera abbastanza casuale nell'archivio storico della biblioteca della Camera solamente a metà degli anni dieci della nostra secolo Pegasus che poi editti da Stefano Caretti nel due mila tre
Infine l'azione l'azione antifascista di Matteotti si concretizzò principalmente Sequals secondo quattro modalità nell'attività parlamentare in quella giornalistica in quella del segretario del Partito socialista unitario
E nel suo essere uno socialista europee
è noto come Matteotti fu un deputato assai partecipe dei lavori della Camera
Notevole risultò la mole di interventi e di interrogazioni parlamentari sono più di cento le volte che Matteotti prese la parola mente citochine i suoi circa quattro anni e mezzo di presenza parlamentare
Questa assidua attività ci viene restituita anche da un passaggio di una sua lette che a alla moglie a Veglia del dicembre mille novecentoventuno
Quando scrive guardandomi attorno vedo che sono uno dei pochissimi che l'avvocato Testud
Brevemente per riprenderlo e poi più diffusamente negli atti che spiego si pubblicheranno di questo convegno si possono ricordare i quattro discorsi tenuti da Matteotti nel mille novecentoventuno trentun gennaio dieci marzo ventisette luglio e due dicembre
Che forniscono una delle prime interpretazioni del fascismo quando Matteotti lo individuava con uno come una violenta reazione di classe
Messa in atto dalla borghesia per contrapporsi alle organizzazioni di difesa e di valorizzazione della forza di lavoro
Delle nelle campagne oppure si possono ricordare i suoi ultimi interventi alla Camera
Quello più volte ricordato del trenta maggio mancherà aspra polemica che ebbe direttamente con Mussolini nella tornata del quattro giugno del mille novecentoventiquattro l'ultima volta che Matteotti prende la parola
A Montecitorio a proposito dell'amnistia concessa nel settembre mille novecentodiciannove dal governo di Saverio di Francesco Saverio Nitti
Ai disertori della Grande Guerra ed era relativo giudizio che ne aveva e ha dato ai tempi il popolo in Italia ecco Matteotti ricorda questo giudizio a Mussolini
E Mussolini gli si scaglia anche una volta cotto
Considerevole per quantità e qualità di tutto anche la sua produzione giornalistica che si espresse su diverse testate non solo su quelle di partito oltre che sulla lotta sull'Avanti su critica Sociale sulla giustizia pubblico anche fra gli altri giornali fra gli altri giornali anche cinque articoli sul già citato e che commenti un giornale che si distinse perché il pluralismo politico dei contributi pubblica
Tra questi articoli per largamente ho trattato nella mia relazione mi preme ricordare brevemente soprattutto quello pubblicato su critica Sociale nel giugno Della ventuno in cui accennava in poche parole prive di retorica ma efficaci assai efficaci
Descrittiva mente l'agguato subito a Castel Guglielmo oppure a quello sulla giustizia del diciannove novembre della ventidue ossia tre giorni
Dopo no famigerato discorso mussoliniano in cui il futuro Duce aveva avvertito come avesse potuto fare di quest'aula sorda e grigia un un una bivacco di manipoli di manipoli ecco
Nell'occasione quest'articolo appunto pubblicato il diciannove novembre del del ventidue
Matteotti già definiva al governo mussoliniano da pochi giorni in carica come una dittatura usa proprio questo termine eccome e Mussolini o indicava appunto come un dittatore
Che si era peraltro circondato di uomini peggio i quali non avrebbe vuole Moore nemmeno saputo come gestire secondo Matteo il reclamati pieni poté
Lo sull'attività di segretaria del Partito Socialista unità che ovviamente non mi soffermo dato che è l'oggetto della relazione del professor Dell'Innocenti che seguirà appunto questa mia relazione mentre concludo brevemente col con qualche riscontro sul suo essere stato un socialista Coppi
In seguito ai suoi studi post-laurea Matteotti ebbe modo di viaggiare poco prima dello scoppio della Grande Guerra in diversi Stati europei imparando così a parlare correttamente in inglese il francese e il tedesco
Soprattutto a partire dal mille novecentoventitré grazie anche al suo essere poliglotta
Matteotti seppe stringere i rapporti sempre più stretti con i socialisti di altre nazioni per provare un supporto e una possibile cassa di risonanza per Coppi per combattere anche fuori
Dai confini nazionali
Quella che lui stesso definiva l'ubriacatura nazionalista del governo mussoliniana
Nel febbraio del ventitré andò in Francia a Parigi per il congresso della confederazione Général du travail
E poi a Lina per quello dei socialisti
Nel marzo dello stesso anno fu a Berlino su mandato dei gruppi parlamentari socialisti intere Inter alleati poche settimane prima della morte ossia a fine aprile si recò benché privo di passaporto prima a Bruxelles
Per il congresso del Partito operaio belga e immediatamente dopo allo contratti dove incontrò alcuni esponenti del partito laburista delle prede pugno inglese al leader laburista andò a è e Arthur Henderson Matteotti aveva chiesto ad esempio una maggiore visibilità sulla stampa di partito laburista per le vicende italiane in modo da cercare di smontare
La propaganda fascista presso l'opinione pubblica britannica e quindi è che posso conclude che pena occupare ulteriore tempo e vi ringrazio per l'attenzione
Grazie al professor Dal Corno davvero grazie
Bene
A questo punto abbiamo l'intervento finale della sessione mattutina ovviamente professore
Noi dovremmo chiudere alle tredici però non è non voglio fare
Per carità perché questo è l'ora di ufficiale non è non è una mia invenzione rinvia alle entro le tredici il computer va bene grazie professore allora il mio intervento
Relativo alla
Esame di Matteotti
Segretario del partito socialista unitario cioè dal quattro ottobre quattro cinque ottobre del ventidue fino al giugno del ventiquattro c'è un periodo breve
Ma hanno poco più di un anno e mezzo rispetto al periodo precedente si po'definire questa fase come una terza fase della sua
Militanza politica
La prima se sentito alcuni accenni riguarda la sua funzione di rappresentante politico di amministratori di organizzatore di leghe cooperative
Di amministratore locale e di operatore giustamente è stato sottolineato nel settore scolastico del Polesine fino al diciannove quando eletto alla fine diciannove deputato si presenta a Montecitorio ancora non ha avuto mai contatti precisi con Filippo Turati
All'inizio si avvicina ammassati
Di cui parlerà dopo molto male e Modigliani ma di lì a poco diventa uno stretto collaboratore di Filippo Turati da quel momento cercare di differenziare di dividere la posizione di Matteotti da Turati credo che sia un errore storiografico anche se entrambi a una storia diversa temperamento diverso e anche visioni diverse su alcuni obiettivi però se si può capire il Matteotti politico nelle istituzioni nel nella segreteria del Partito socialista queste figure vanno viste insieme
Alle Parlamento sarà un rappresenterà un socialismo delle e per le istituzioni diventerà non a caso devo dire ho trovato molto positivo che la celebrazione all'inizio delle celebrazioni fermate otto
E poi la giornata del trenta maggio sì abbia avuto come sede principale la Camera dei deputati
Questo mi sembra un fatto anche da un punto di vista istituzionale preciso e opportuna ho lui è mio gradimento un rappresentante così come lo è sempre stato Filippo Turati di quel socialismo nella sua funzione parlamentare che è una delle caratteristiche del socialismo
La socialdemocrazia europea in generale del socialismo riformista in particolare
è un legislatore interviene sul Bilancio
Locale e statale
Su tanti aspetti dalle automobili al vino al alla alla scuola spessissimo fa tanti si crede
L'abbiamo sentito un assiduo
Studioso cultore della Biblioteca della Camera fino alla fine
In questo nella sua biografia sì sì sia costa molto appurate i che del Parlamento ha fatto il centro della sua attività politica dalla dall'inizio Novecento fino alla fine
La terza fase quella come ho detto dal ventidue al ventiquattro qui si trova un con una personalità politica del tutto diversa chiamata a uno sforzo straordinario
La scelta di Matteotti fatta dalla maggior voluta dal gruppo dirigente riformista Treves strutturati
Modigliani spesso questo relativamente giovane
A quel punto ha trentasette anni deputato Chetta tutti si era dimostrato i più zelanti e più combattivo e tutte nasce e più coraggioso
Il mi diventa in questo sforzo immane di ricostituire un partito che nasce da una espulsione scissione quindi c'è da ricreare un tessuto del organizzativo in tutta Italia e da dare coraggio e fiducia ai militanti che ovviamente si trovano un po'spalle estratti da pensiamo al Partito socialista
Che che che lasciano aveva duecento cinquanta mila
Un po'meno ma insomma
Nel mille novecentoventuno di iscritti quando lasciamo questo partito cercherà nove mila il Partito Comunista alle ventitré a poco anche voi di nove mila abitanti di soci ma quando si è scisso si era portato dietro tutta la federazione
Giovanile con oltre cinquanta mila iscritti cioè c'è un deflusso un deflusso che che avviene in un clima tutto particolare che quello delle vessazioni delle minacce fascisti
In che cosa si riduce l'organizzazione di questa di questo nuovo partito se voi avete avuto l'immagine pubblicate tante volte della segreteria di disdette su dove lavora Matteotti insieme al suo vice Zanni Dini Bonucci spot altri impiegati
A Roma è una stanzetta con un tavolino è un atto tavolino c'è una macchina da scrivere
Con questo forse deve ricreare una un un tessuto organizzativo ma e con il fascismo che minaccia preme Vessa di fatto l'organizzazione si riduce ha un'attività giornalistica affidata al quotidiano la giustizia che si stampa a Milano
Direttore delle del giornale e Claudio Treves
Che ha come dice mazzolino Mazzoni OSCE nostri amministratore e sporchi chiede redattore capo
Questo giornale che rappresenta la voce per farsi conoscere tante volte Matteotti dice accurati ma qui se non riusciamo a potenziare il giornale chi ci conosce
Come facciamo
Arriva soltanto in tre città a Milano Torino Genova
Il resto del resto non è letto non arriva perché rivenditori sono minacciati perché gli abbonati gli abbonati sono minacciati perseguitati spruzza Chiatti bastonati
E peggio
Quindi il compito in cui si trova questo giovane segretario in parte c'è una riunione in casa del onorevole vigna
Una riunione privata a un certo punto irrompono le forze di polizia c'è qui cioè un'azione su c'è una riunione sovversiva
Via Po fuori tutti fuori ci sono due filetti di fascisti che quando escono i gli atti i frequentatori di questa riunione
Tengono bastonati spunta chiamati colpiti con schiaffi eccetera
Tenta a un certo punto un rilancio nell'Italia meridionale organizza una convegno Calabrò siciliano a Catania già impedito dal prefetto e quindi questa riunione si fa di a porte chiuse in via in via riservata privata cercando di di scansare le le misure repressive del delle forze di polizia
Questa è la situazione shore quale opera Giacomo Matteotti
Il partito ha due centri organizzativi cumulo avete capito è Milano dove c'è il giornale che è l'unica espressione possibile perché anche in Parlamento difficile fare un'azione antifascista
Poi come con la carica di segretario Mazziotti dirada molto le sue presenze in Parlamento allora c'è il il la giustizia
Diretta da Claudio Treves e che è un grande giornalista
Con cui però non sempre lo stesso Matteotti
Va d'accordo vedremo se se c'è tempo in qualche occasione poi c'è
La critica sociale
Il diciamo così il canale storico del socialismo riformista che subito
Nel nell'ottobre del del mille centoventidue dice che all'unisono con la giustizia come organo del del Partito socialista unitari
Queste le difficoltà interne nonostante questo i socialisti riformisti riescono acquisire spazio all'interno della sinistra
E voi dovete far capire diciannove erano sott'accusa dovevano essere espulsi dai massimalisti e comunisti poi che predicavano la dittatura del proletariato e la rivoluzione
E nei confronti dei quali i messaggi le disposizioni da Mosca arrivavano in maniera sempre più pressante
Alla scissione dell'ottobre del mille novecento
Ventidue riformisti
E centoventidue deputati hanno una consistenza
Notevole e poi nel ventisei sono hanno sul centoventidue già ottantuno deputati cioè li acquistano forza alle elezioni nel dicembre del ventidue a Milano
Perché il Palazzo Marini era stato occupato dei fascisti
D'Annunzio aveva fatto o un comizio e il prefetto aveva commissionato l'amministrazione locale nuove elezioni si vota nel dicembre i riformisti hanno
Un notevole successo anche se la maggioranza sarà fascista
Mentre massimalisti e comuni si sono Orsa residuale
Qui c'è una ripresa organizzativa del socialismo riformista su cui tanto avevano puntato in precedenza perché non arrivano alla scissione prima
Che è un tema oggi non ricordato ma che ne assorbe affida per esempio di prete difeso perché pensavano che diciannove identici fosse una specie di euforia psicologica
Tifoso elementi diciamo sì introdotti dalla prima guerra mondiale
Ma che poi questa questa fase potesse essere superata e quindi socialismo riformista potesse tornare a a svolge il suo ruolo in collegamento con la CGIL perché questo collegamento la CGIL non va mai perso la CGIL che raggiunge quasi due milioni di soci del venti venti ventuno è diretta da socialisti riformisti
Rigola d'Aragona con un vino ricordato
Reina pallino eccetera sono tutti riformisti una presenza non riformista sia in alcune camere del lavoro ma insomma posizione ancora marginale
Ho ma non c'era Matteotti solo queste difficoltà organizzative come segretario del partito
Westar Roma in questa stanzetta Roma ho detto con solo questo dice il segretario Zanni Dini che lo aiuta in qualche in qualche modo e quindi tra Roma e Milano c'è una sorta di diarchia diciamo così del del di indirizzo dove il peso di Milano è decisamente maggiore
Oltre alle difficoltà organizzative interne ci sono difficoltà esterne
Quelle del del fascismo gorgo già detto non c'è da pensare che il fascismo cessi la sua azione repressiva e violenta con la Presa con la Pesa del del del potere diciamo se dopo la marcia su Roma perché quella quell'aspetto minaccioso
Intimidatorio è diventato comune
Il fascismo bisogna capire a un'azione destruens
Distruttiva e consulenze
Cosa fa nei confronti delle lega delle cooperative delle leghe i lavoratori che sono al tempo stesso poppate disoccupati eccetto naturalmente è che le le possibilità di trovare del delle occasioni per lavorare
E l'industria locale che vuol dire i lavori pubblici
Allora i fascisti che si organizzano sono la forza armata intervengono e impongono quando non distruggono impongono ai dirigenti di dimettersi di andarsene e di lasciare il loro posto
Di comando e venne questa associazione così come anche i consigli comunali vengono commissariati e poi dopo il commissariamento chi sono i fascisti
Quindi su reagire a a questa minaccia questa che è costante non è cosa semplice e quei
Pochi
Iscritti ai partiti antifascisti
Su si del Partito comunista
Non sono dei deboli come sento ancora ripetere dette le persone che cercano di cavarsela sono uomini coraggioso perché
Resistere e e fare i militanti questi partiti
Sotto il fascismo occorreva lire coraggio testo un aspetto che vorrei fosse sempre presente perché si tende troppo a dire e non c'era coraggio è mai stato fatto
Ho questo il per il primo le metto
Nella sinistra
I socialisti riformisti
Non hanno vita facile
Perché i comunisti li considerano dei traditori degli opportunisti devi gli atti
E e puntano un'azione settaria all'interno dell'organizzazione la CGIL i comunisti organizzano gruppi
Di sindacalisti comunisti per cercare di conquistare organizzazione sindacale
Diciamo mettendo in atto un'azione
Settaria di di di di di delegittimazione
E questo ce l'hanno sempre quindi devono difendersi da questo e potevo difendersi anche per i massimalisti che pure essendo il regresso mantengono anch'essi questa posizione spedisce anche questa difficoltà
Ho
Come si svolge grosso modo
La la direzione del partito da parte di Matteo a parte questo suo impegno generoso straordinario nell'organizzazione perché voglio leggervi un brano
Quello che scrive Luís alla alla moglie perché questo è significativo lo scrive nel
Sedici
Anzi le quattordici o al riceve non può contare sulla solo sul sostituzione il lavoro politico nel Polesine
E perfino di non poter dedicare lui stesso il tempo necessario per rendere questo lavoro alto suo impegno sempre più proficuo si lamenta il tempo sembra non bastare più Rea comprato anche una con mobile
E poi avendo risorse per potersi muovere liberamente del Polesine questo lavoro che lo vedrà impegnato alla mattina sera e c'è ma io vorrei fare di più
Non solo
Nel diciotto
Avviene sempre così delle cose care dice alla moglie
Sembra che gli altri non sappiamo mai fare bene abbastanza
Ricordo in altro campo quello che succedeva a me nelle amministrazioni non mi accontentavo di preparare i bilanci e gli altri atti più importanti Maroni i più piccola cosa avrei voluto intervenire
Magari togliere la scopa di mano lo spazzino per insegnarle a pulire perché mi pareva che nessuno facesse bene abbastanza in confronto di quello che desideravo
Questo alle diciotto quattordici diciotto e questa la mentalità che si porterà sempre dietro
Fino alla fine
E quindi quando poi noi vediamo questi momenti di scoramento
Sì momenti di scoramento che poi sono se si guarda bene quelli dei grandi leader che si sentono sempre un po'
Solitarie insomma perché
Che vorrebbero che le cose andassero
Secondo le loro venute
Lo stesso Turati era legato alla vita parlamentare in maniera stretta quante volte avuto dalla Kuliscioff che pure era un animale politico l'assisteva l'invito a chiudere pendere un po'una pausa e lasciare le stare lavoro parlamentare
Dico di Turati
Ebbene Matteotti o uguale insomma c'ha questo sto carattere anche spigoloso forte
E quindi quest'idea dell'isolamento della critica ma come si fa a a perseguire ancora questa lettura dell'isolamento del socialista e contro i socialisti avvalorata da Gobetti quello scritto
I settori Gobetti si dello scritto in funzione dell'anti antisocialista perché sta affondando i suoi gruppi di Rivoluzione liberale in tutta Italia
Come si fa a pensare che
Sia il segretario del partito che si impegna mattina sesta né del neri tessere le fila del partito come se fosse un anti socialista nei confronti dei suoi compagni di partito
Significa scusate la parola uscito euro due volte no Matteotti a delle scoramenti ma subito dopo si di puffa nel per compio Energia nel lavoro abbia quindi questa idea del del Matteotti figura straordinaria e unica o mi è stato detto
Isolata nel suo stesso partito non credo che sia un argomento oggi che si possa più sostenere
Oltre a alle all'impegno politico è stato detto Pippo all'ultima relazione giustamente che c'è una diversità di vedute sul Turati
Turati
Legato a un rilancio di un'azione il Parlamento per creare un blocco per la della democrazia
Lo fa contro la legge Acerbo riproponendo l'associazione proporzionalista del mille novecentoundici è lui e l'artefice di questo e poi siccome dopo la legge Acerbo non avrebbe più ragione di essere
Crea la l'associazione per il controllo democratico chiamando a collaborare tutte le forze che possono essere sensibili per un'azione contro il fascismo
Matteotti
Che il segretario del partito Nonda ostacola questa azione dice serve io ho aderito anch'io ma serve altro aiuto lo dice espressamente però non crede fino in fondo lui credette sia possibile nel ventitré
Ricreare Tola ci sono il ventidue con i massimalisti una unità socialista per fare del su il centro dell'opposizione contro il fascismo
Nella distinzione sempre con i comunisti perché quello il motto di Treves e Modigliani del mille novecentoventidue
I socialisti non i socialisti comunisti con i comunisti su questo ma Matteotti è sempre rigido
Ma
Questa idea del blocco delle libertà del ventitré e ventiquattro
Sarà un azione vana così come l'Aventino
Però ho sentito quei giorni fanno un altro convegno questo periodo convegni scelte sono tantissimi anche sull'Aventino
Di cui penso dopo si parlerà delle tre ipotesi un'azione di forza nel Paese
è da era davvero concepibile
Contro la guerra l'ultrà l'unica azione contro la guerra di Libia
Fu nel mille novecentoundici ventisei settembre mio centoundici e fu un fallimento
Contro una sollevazione contro la prima guerra mondiale come
Paradossalmente Matteotti sosteneva
Lo stesso Matteotti in una polemica parlamentare mi pare un Finzi alla Camera dice che il i contadini del Polesine andati tranquilli tranquilli sotto le armi e quindi hanno fatto il loro dovere da questo punto di vista
L'unica al manifestazione di piazza importante
Fu lo sciopero definito da Turati legalitario nel la fine di luglio agosto del mille novecentoventidue dopo che le le le squadre fasciste avevano saccheggiato in maniera terribile
La l'associazione ivi la sede Palazzo Byron dove aveva sede avevano sede le cooperative
Di nullo Baldini è Lupatini all'ultimo dico piangente ma insomma accollato tutto un mondo lasciando alle spalle questo bel perché le parti palazzo più bello della città
Distrutto ci fu lo sciopero generale e i fascisti
Imposero che se non fosse stato posto fine allo sciopero generale
Con ultimato ma insomma entro mezzanotte feriscono procioni dopo avrebbero provveduto loro
E
I dirigenti del del dell'Alleanza del lavoro
Se no allora noi non accettiamo questi idea che si debba chiudere l'ultimatum
Che ci è stato imposto dalle squadre fasciste
Noi crediamo lo sciopero dodici ore dopo a mezzogiorno questa sarebbe stata la grande ecco cioè è un fallimento completo dirà Mussolini e di fascismo si intendeva e la guerra civile in nel Paese si conclusero questo sciopero generale del ventidue testate del ventidue
Poi dopo la sinistra non sarebbe più stata in grado di organizzare nessuna manifestazione di piazza
C'era un partito armato non si non si si sente sempre a sottolineare il partito fascista questa specie ha fatto specialità per un partito una milizia armata
E andando al potere Mussolini non è che mobilità
Le squadre le Lele l'normalizzata un ceto verso ma questo particolare
Ha proprietà milizia presta giuramento assistenza
E questo è una minaccia permanente
Pensare di di organizzare una una sollevazione in queste circostanze non è semplice specialmente con i partiti e la Confederazione generale del lavoro che da circa due mila soci si sta sciogliendo quasi
Ridotto alle minime conseguenze
Non è un un ipotesi da prendere
Da da coltivare
Poi c'è un'interpretazione anche sull'Aventino per cui secondo alcuni sarebbe stato opportuno che
Nell'ambito nell'ambito del Listone che a seguito della legge Acerbo a Mussolini aveva Porta aveva ottenuto il sessantacinque per cento dei voti circa
Ma nelle condizioni descritte nell'ultimo discorso di
Altri trenta maggiore età Matteotti era possibile trovare lì dei dei fiancheggiatori che nella crisi generale del del regime potevano essere
Già diciamo così appostati per l'ipotesi di un governo di transizione conservatore democratico eccetera
Ma mi sembra che un'ipotesi di questo genere sia tutto da verificare mi sembra un po'astratti
Quindi da posizione l'Aventino fu quella del richiede del del
Chiedere un intervento terne di fatto per un ripristino del del dello Stato diritto ai sensi dello Statuto Albertino il re era custodia dello Statuto Albertino
Eccetto è è anche vero che lo inseguiva una una formalità istituzionale che prevedeva solo un voto di sfiducia per il governo è invece il Senato sia presto
A conferire il suo sostegno a a Mussolini anche dopo l'omicidio Di Matteo
Quindi la situazione difficile
Turati
Rappresenta
Il la ipotesi del blocco d'ordine
Del blocco per la libertà ma voi pensato un po'la storia d'Italia nel lungo periodo quest'idea del blocco della libertà cioè di un'unione di tutte le forze politiche
Che trovassero un elemento di uno riunione nella lotta contro il fascismo teli fisico della libertà
Nel lungo periodo
Mi sembra mi sembra una cosa non campata
Ho
La sua mente l'Italia i Treves curate eccetera sapevamo bene te era difficile
Scalzare il fascismo all'interno anche perché come aveva detto benissimo Matteotti
Il fascismo viveva è come una specie di di macchinari imposto rosa vorrei dire che si alimentava adesso gli stessi successi
Quando un partito diventa milizia politica è difficile poi prevederne una smobilitazione
E si pensava che dal da una concertazione europea
Un mitico internazionalismo socialista perché questa idea dell'Internazionale socialista e tende riprende fiato nel ventitré
è un mito naturalmente e però ha avuto grande fortuna
Nel corso del Novecento oggi se qualcuno di a qualcuno di voi chiedessi esistono Internazionale socialista
E chi lo sa e soprattutto chi è il segretario del del dente nazionalsocialista non saprebbe ma per per nell'Europa del tempo questa amico del di un internazionalismo socialista è un elemento che attraeva si pensava a questo
Quindi una una possibilità di scalzare il fascismo
Solo nell'ambito di un
Più di un aiuto esterno
Anche questo non è che sia un un stata un'ipotesi del tutto infondate
E infine
E qui concludo
Matteotti
Oltre a questa visione del autonomia dei fascismo non è solo lui che era stato
Diciamo sì privo testimone dello squadrismo agrario per Polesine poiché matura un'idea anche
Diversa cioè di un'autonomia del fascismo proprio come milizia militare su cui ha scritto
Gentile prese
O e poi sottolinea un altro aspetto vi ricordato lo voglio rilanciare
Capisce che nelle società contemporanee di massa
Fenomeni di autoritarismo
E qui parla di dittatura Giani una lettera a accurate i del
Dicembre del mille novecento ventidue di fronte a alle incertezze che che che governo Mussolini al governo nazionale che ha una grande maggioranza impegna il Parlamento sono all'opposizione sono socialisti
Socialisti massimalisti comunisti e repubblicani il resto
Che si presenta un governo d'ordine
Che ripristina quindi né quale Sipos pelare a OPA sul quale si potranno divaricazione tra nazionalisti fascisti
All'interno testo dei fasci nota il fascismo riduce e IRAS
Sì Pozzi o pensare a una normalizzazione degli eccessi dello squadrismo
Matteotti dopo il discorso anche di Turati del diciassette novembre alla Camera
Preciso Francia un regime dittatoriale antidemocratico anti socialista c'è
E essi regolati di conseguenza
Quindi percepisce che nei sistemi
Complessi con la società di massa l'elemento della manipolazione dell'informazione giocò un ruolo importante
E quindi organizza
Che chiedendo l'aiuto di tutti i compagni che francamente non condanno Händel generosità
Notizie su tutte il i misfatti del del fascismo e attinge direttamente alle fonti fasciste stesse
E quindi diventa una una lavoro di contro l'informazione
Pensata ai tempi in cui cui si si muoveva e ho fatto questo credo di grande originalità
L'importanza del Matteotti
Del ventitré e ventiquattro eh sull'idea della rifondazione del rilancio di questo partito
Già
Turati visto che ho citato a tante volte
Inaugura la la la L'annata dei col della Colli dei Pooh il critica sociale ventitré un articolo daccapo punto esclamativo cioè c'è il la consapevolezza che si deve
Ringiovanire
Dei giovanissimi rinnovarsi
E questo si trova sempre
Lo dice Turati dice Treves e lo dice Matteotti ovviamente i quale
Costituisce delle ventiquattro un organo per i giovani socialisti si chiama la libertà a quale Collavo autori giovani c'è direttore per un certo periodo i bordi APO è troppo anziano e quindi si dalla direzione a Greppi che Ittiti il meno giovane tra i flutti giovani
è collaborano
Una leva di di di di giovani e poi troveremo né dopo la seconda guerra mondiale a occupare posizioni
Politiche notevoli
E poi del
Ventitré
Promuove pubblica un opuscolo le direttive del partito socialista unitario
E qui un mai ricordato su cui invece io insisto molto perché pur essendo è stato detto giustamente Matteotti un teorico però era uno o un
Sistemato ore di di di idee di di concetti
Quali erano stati maturate anche nell'esperienza precedente
Allora il socialismo si lega la democrazia il suo il e alla libertà Comun Nuovo indissolubile quando voi trovate citato socialismo l'idea che non muore fate forti queste mani faziosa
Quest'idea del socialismo immortale perché lo si collega questi mortalità al capitalismo alla società
Industriale
E quindi è è e il figlio di un padre e in questo senso post subire delle sconfitte da processioni non si può dire diversamente naturalmente ma poi avrà motivo di di dei rilanciarsi
Socialismo
Democrazia libertà e solidarietà sociale questa il terzo il testo
A
Socialismo e democrazia è la proposta per la sinistra
Di una di una democrazia giocata sul ruolo maggioranza e minoranza
Maggioranza e minoranza perché si sostiene che la libertà di critica un elemento importante per le società contemporanea
è un elemento educativo per le masse è un affinamento per le l'individuazione delle strategie politiche
Quindi
Maggioranza minoranza nel quadro di alcuni parametri contenuti che sono la ricchezza nazionale
E quindi Bilancio dello Stato a salvaguardia degli interessi immediate ma soprattutto a beneficio delle generazioni future
è una democrazia conflittuale che non accetta la guerra di classe cioè
L'eliminazione dell'Inter Loconte l'avversario ma sia agisce
Una situazione complessa sulla base che ogni parte sociale difende i propri interessi in conflitto con con la parte
Riversa ma nell'ambito di alcune regole condivise che sono quelle della difesa comune perché cambia anche opinione sulla per ovviamente la difesa comune
Sulla ricchezze patrimonio comune contro il parassitismo c'è fecero non voglio insistere l'istruzione istruzione
Un bene comune dense salvaguardare
C'è o una visione una sorta di economia sociale sulla base delle delle
Delle novità tempi la prima guerra aveva portato Walter appena uno solamente in Germania
Ancora una volta Filippo Turati con il discorso alla Camera rifare l'Italia
In quanto al concetto di rivoluzione bisogna essere chiari i riformisti mai sono stati contrari alla rivoluzione
Ma
Con un aggettivo rivoluzione evolutiva rivoluzione costruttiva c'è un intervento su nella società profondo che mobilita le masse telefax capaci gliele fa competenti
E quindi solo su questo si può prevedere un cambio di regime una trasformazione ci quindi è o un movimento dal basso che esclude la violenza naturalmente
Contro il miracolismo come chiamano loro del del del colpo di mano della presa di potere violenta eccetera eccetera
Quindi rivoluzione costruttiva o evolutiva è un termine per frequentatissimo datata e maggiori esponenti socialisti all'indomani della prima guerra mondiale
Quindi arrivando alle conclusioni perché il tempo mio è scaduto
Devo dire che se
Il Mazziotti
Socialista territoriale o di vicinanza
Del Polesine aveva operato in maniera in Grecia fino a diventare un personaggio di livello nazionale
Non lasciamo stare in quali occasioni
Se il socio sei Matteotti delle e per le istituzioni rappresenta senz'altro una paginata alta una delle più alte per interventi la competenza sui problemi legislativi della storia parlamentare nel nostro Paese
Il Matteotti il segretario su sia sul piano organizzativo sia sul piano dell'aggiornamento politico-programmatico espresse forse il livello più maturo perché era chiamato a un compito francamente straordinario
E quello che è stato qui detto
In relazione ai suoi interventi anche in Europa dopo la prima guerra mondiale fino a prefigurare una sorta di vagamente
Gli Stati Uniti d'Europa cioè come ho un ordine internazionale che superasse i nazionalismi dei fascismi pericolosi perché avrebbero potuto produrre un conflitto ancora più grande B qui ci porta alla seconda guerra mondiale quando questa idea diretto prevalenti e quindi io credo un grande Giacomo Matteotti
Grazie grazie davvero dal professor Degli Innocenti dunque noi siamo in orario
Quindi se non ci sono o
Direzioni o di richieste particolari
Direi che possiamo iniziare la nostra pausa poi alle due e mezza di cominciamo sotto la presidenza della professoressa Carlucci
Bene grazie a tutte da tempo
Ma ma
Anzi
Se andrà proiettiamo il trailer di un ente animazione che sta producendo l'ampia avere nazionale che si chiama bellica e Giacomo chiaramente una corrispondenza tra Matteotti e la moglie
Tratta dalla raccolta epistolare tra Matteotti e la moglie e sarà ultimato per l'inizio di settembre
Un altro piccolo tassello per ricordare il martire socialista e in questo caso anche allora sì la figura di sua moglie Velia
Donna emancipata ecco ragionare umano vittima anch'essa della violenza fascista
Beh sette allora
Credo che siano i due signori che stanno va giù gamba
E aperta
Ne farebbe verrà però chiedo che nessuna rappresentanza della milizia fascista azione di scorta al treno
Nessun milite fascista di qualunque grande ok compra Isca che nessuna camicia nera si mostri davanti al felice ai miei occhi durante tutto il viaggio
Voglio dire Gerry come semplice cittadina
Che con i suoi uomini esige seggi
Grazie al Petrarca
Allora diamo inizio ai lavori che al pomeriggio ci sono cinque relazioni e quindi cominciamo dalla prima che al governo partito fascista e le élite al potere del professor Giovanni Borgognone dell'Università degli studi di Torino Grazia
Buon pomeriggio a tutte e tutti chiedo scusa per ora
La voce
Purtroppo nel viaggio fattorino a Roma si è bruscamente abbassata ringrazio molto dell'invito
Mi piacerebbe vissero riportando
Sandro Pertini
Si iscrisse al Partito socialista unitario proprio nel mille novecentoventiquattro
Dopo l'assassinio di Matteotti
E che lo stesso Sandro Pertini da presidente della Camera nel settanta promosse l'inizio della pubblicazione dei discorsi parlamentare di Matteotti su cui poi ha dedicato una vita intera Stefano Caretti
Con un notevole ritardo questo inizio dovuto anche al fatto che nei decenni precedenti della storia repubblicana la sinistra la cultura dalla sinistra della matrice diciamo comunista della sinistra
Aveva impedito al di là della monumentalizzazione del martirologio uno studio effettivo di Matteotti e per una serie di di pregiudizi che ancora in qualche modo permanevano persistevano Eccher fortunatamente poi si sono dissolti
Matteotti ha rappresentato un'ossessione dall'altra parte come hanno messo in luce Marzio Breda Stefano Caretti nel loro ottimo volume sul nemico di Mussolini ecco rappresentò veramente un'ossessione per il fascismo
Dal vivo
E continuo poi rappresentarla da morto dopo il dieci giugno del mille novecentoventiquattro avrebbe continuato ancora dopo oltre gennaio del mille novecentoventicinque
E per molti versi ha continuato rappresentarlo tardi epigoni del fascismo
Nella seconda metà del Novecento è ancora all'inizio del ventunesimo secolo una sorta di tarlo Matteotti potremmo dire
Nel mille novecentocinquantasette
Alcuni militanti del movimento sociale italiano fecero saltare in aria con il tritolo il punto del lungotevere Arnaldo da Brescia nel quale Matteotti era stato rapito dalla banda del Viminale dalla Ceka fascista
Ancora nel due mila ventitré sempre sul lungotevere Arnaldo da Brescia
Sono state trafugate delle prove d'allora calpestate dei mazzi di garofani rossi
Dicevo la morte di Matteotti segnò l'inizio di una ossessione particolarmente forte Mazziotti come abbiamo visto già questa mattina la tutti gli ottimi interventi era stato per tutte la ragione che si sono viste per molti versi il peggiore nemico di Mussolini
Ricordiamo che fu tra i grandi esponente dell'antifascismo fu tra quelli che non ebbero mai dubbi mai momenti diciamo di ammirazione per il mito delle grand'uomo
A differenza di chi magari Milito appunto da socialista nello stesso partito dalla stessa parte di dire Mussolini pur perdendo netto le distanze a differenza di un grandissimo dell'antifascismo come Gaetano Salvemini che pure però
In una fase di debolezza la conobbe Matteotti mai
Per questa ragione appunto fu per molti versi il peggiore nemico di Mussolini
Inizierò il mio intervento parlando
Proprio della delle reazioni dei vertici del fascismo e di Mussolini
Alla all'omicidio di Matteotti e poi questa sarà la parte preponderante e poi dirò qualcosa anche su quello che fu il la reazione o meglio la mancata reazione dei vertici economici del Paese
Il modo in cui pensavamo di affrontare la questione le élites liberali e infine chiuderò con due parole ancora sulla monarchia suo ruolo appunto che ve la colonna durante la crisi molto rapidamente dati
I tempi naturalmente ma per dare così uno sguardo d'insieme che penso possa essere utile per questi lavori
La reazione dei vertici del fascismo e di Mussolini passavano attraverso diverse fasi la prima delle quali è duro ma non sto a poche ore fu quella dell'illusione del delitto perfetto
L'undici di giugno il segretario personale di Mussolini Facciolo lo informò del delitto
E Mussolini gli rispose sappiamo queste cose ormai abbiamo tutti gli strumenti e documenti per poter ricostruire gli rispose raccomandando sì di distruggere il passaporto di Matteotti che gli era stato requisito
E dire raccomanda arsi con tutti gli esecutori del delitto di non fare parola con nessuno nel frattempo Giovanni Marinelli segretario amministrativo del partito fascista Palazzo vede che nella sede del pianeta si era incontrato con Amerigo Dominique
Il capo della banda vigliacca di persone appunto che avevamo rapito e ucciso Matteotti gli aveva dato venti mila lire
Per fare a fuggire dalla capitale gli altri membri della cosiddetta Ceka fascista domini l'incontro poi all'hotel Dragoni che là dove risiedeva dando loro istruzione su come lasciare la capitale raccomandando sì naturalmente di non fare parola con nessuno di quanto avvenuto ma questa fase dicevo durò poche ore perché la polizia inizio poi le indagini fu facile iniziarle con alcune testimonianze di chi aveva visto la targa le no lancia l'auto sulla quale Matteotti era stato caricato a forza rapito e poi ucciso
E poi portato nel bosco dalla quarta Rella è sepolto in modo indecoroso
Dunque rapidamente risalirono al garage Pasquale questa quest'auto proveniva e a ai sicari fascisti
Domini fu arrestato alla stazione Termini mentre tentava di di fuggire e siamo alla seconda fase
Quella del tentativo di scaricare le responsabilità
Di lì in avanti come emerso anche stamattina dall'intervento dal professore dottor
Mussolini non ebbe sostanzialmente Problemi nel corso dei mesi della crisi a dire che
Il delitto e la scomparsa di Matteotti quello che poi si chiarì fosca era effettivamente è una un assassinio fosse opera di squadristi fascisti
Questo fu ammesso quasi subito dopo soli il tentativo fu appunto di scaricare la responsabilità su personalità marginali e via via dal momento che quasi subito Emerson poi la responsabilità di alcuni di alcuni personaggi che circondavano lo stesso presidente del Consiglio
Di dargli disse l'immagine dell'uomo
Tradito diciamo da alcuni collaboratori emerso re infatti la responsabilità chiare immediate del sottosegretario all'Interno Aldo Finzi Mussolini era clone se titolare dell'Iraq interi ma della del ministro dell'Interno
Del suo capo ufficio stampa Cesare Rossi
Di un giornalista vicino diciamo alla al Viminale per motivi affaristici Filippo Filippelli direttore del Corriere Italiano che faceva praticamente da intermediario tra la banda e il ministero degli interni e aveva appunto affari sporchi in gioco
E Mussolini quindi decise di sacrificare alcuni collaboratori chiese a Finzi a Rossi di dimettersi in quella fase concitata non ebbe però diciamo probabilmente la prontezza nel rassicurarli sul fatto che il fascismo li avrebbe in ogni caso protetti e quindi vizio la fase dei memoriali
Dei memoriali
La lettera minacciosa scritta da Cesare Rossi il quale temeva appunto come finse di essere scaricato che soltanto lui a loro in qualche modo spettassero poi la responsabilità del delitto
E tutto questo venne naturalmente cavalcato dai giornali
Come molti storici hanno messo in luce in ultimo anche Franzinelli nel suo libro su Matteotti Mussolini
Nei mesi della crisi i giornali indipendenti di opposizione ebbero dei picchi di tiratura straordinaria
E allora inizia per Mussolini
Una fase complessa in cui cercò di barcamenarsi sostanzialmente la tua due narrazioni due registri retorici anche due modi di agire diciamo ecco quella che era stata già in precedenza la cosiddetta politica del doppio binario giunse a una fase acuta ed esasperata durante i mesi della crisi
Quella nella quale appunto cercò da un lato di rassicurare le componenti della sua maggioranza di governo non fascista nazionalisti conservatori liberali e combattenti l'associazione degli invalidi dei mutilati
E dall'altra invece quella l'anima diciamo che doveva anche essere rassicurate cavalcata che era quella del fascismo estremistica del fascismo provinciale del fascismo della Padania
Mussolini sostanzialmente oscillò tra una e l'altra di queste due anime nel corso dei dei mesi della crisi
La l'anima squadristi Ka del come suo principale esponente
Roberto Farinacci
Farinacci era raspa molisano di originano aveva seguito il padre commissario di pubblica sicurezza a Tortona poi a Cremona
A Cremona il diciannove ho affondato il fascio locale e accanto l'azione squadristi che si era reso conto Farinacci uomo sicuramente intelligente
Della importanza che avrebbe avuto anche utilizzare i giornali per però stimolare manipolare mobilitare l'opinione pubblica e fondò Cremona Nuova
Farina c'era esponente proprio di quel fascismo provinciale che contrapponeva la purezza delle Province in particolare delle province del Centro-Nord
Al fascismo Romano o anche diciamo romanizzato no Marco palla nostro collega che ha studiato le classi dirigenti fascista ha messo in luce come il fascismo delle origini avesse avuto una forte matrice nel centro nord
Mentre le adesioni al Sud alle isole furono quell'arrivata dopo ventidue schematizzando ovviamente schematizzando si può dire che mentre i fascisti del nord e e del centro erano antistatalisti erano tra virgolette rivoluzionari
Erano anticentralisti quelli di studenti sono erano statalisti governativi centrali
Farinacci dava voce alla prima componente che era quello appunto estremista oltranzista
Che considerava Roma il parlamento un luogo in cui il fascismo sin faticava nella politica nelle pastoie della politica e sarebbe degenerato su queste basi e su contrapponeva questo invece la purezza della Provincia tra l'altro nel mese di luglio del ventiquattro nacque un settimanale chiamato la conquista dello Stato il cui animatore era Curzio su carta e dal venticinque prese il nome con cui è più noto di Curzio Malaparte che sarebbe diventato anche direttore della Stampa di Torino
E su questo sosteneva per le stesse posizioni per molti versi anch'egli contrapponeva la Provincia pura a Roma cloaca Roma porcaio questi erano i termini adoperati per descrivere appunto quella parlamentarizzazione quella romanizzazione del fascismo che veniva tenuta la differenza di Farinacci non non auspicava diciamo la violenza come risposta alla violenza di fronte alla crisi appunto causata dal delitto era la la come dire l'arma la a cui secondo Farinacci il fascismo doveva ricorrere la violenza
Superati invece auspicava una riforma dello Stato da cui il il nome della sua rivista la conquista dello Stato una riforma di tipo federale che avrebbe dovuto sostituire appunto alla centralità del parlamento Romano la la forza al potere last
Giudica Texa la freschezza le energie sposando un po'e sui termini della Provincia
Sul versante opposto
C'era un fascismo immaginario
E dal fascismo di dei revisionisti dei cosiddetti revisionisti dei più moto celebre di questi era Giuseppe Bottai
Bottai eravamo in personaggi importante perché era visto come un esponente intellettuale del fascismo e quindi ammirato per questo per le sue doti sì voleva proprio presentare si dava proprio le arie dell'intellettuale
Era stato responsabile dell'organizzazione alcune province della marcia su Roma che non ha però subito inteso come uno strumento politico e non con un mostro mento militare di conquista del potere
E aveva creato poi aveva dato vita nel ventitré a critica fascista alla sua rivista dicevo fasciste ma immaginario potremmo de dirà un dover essere che non era Bottai si impegnò ad Arona verniciatura legalitaria al fascismo
Sostenne su queste basi l'idea che il fascismo avrebbe dovuto sostituire la vecchia classe politica
Con una classe dirigente tecnocratica era lì mito appunto dalla tecnocrazia fascista
Mai messo in pratica
Al di là di alcune dichiarazioni dell'apertura dei lavori dei terroristi americani a appunto in Italia da parte di Mussolini esaltando il terrorismo appunto la la matrice tecnocratica del progressismo americano che in qualche modo doveva convergere anche con questo ideale del fascismo il corporativismo
Il corporativismo era l'idea di una terza via tra socialismo e capitalismo una sorta di governo dell'economia attraverso le competenze i produttori produttore avevamo tutti datore di lavoro come lavoratori quindi con il superamento del conflitto di classe
L'idea del fascismo come punto di fuga della modernità sostanzialmente idee che non esistevano perché naturalmente la storiografia ha messo in luce come tutto questo non ebbe nessun tipo di di reale di consistente a realizzazione e Bottai su critica fascista sostenne che il delitto Matteotti era un delitto stupido questa la parola che adoperò
Ed è opera del razzismo ecco era quella il razzismo lo squadrismo erano quelle le cause del del delitto
Massimo Rocca un altro esponente revisionista si spinse ad alludere all'ipotesi di una secessione all'interno del fascismo Bottai
Invece la contrario a questa a questa a questa ipotesi pensava che la lotta si dovesse fare all'interno del partito
Su critica fascista un filo rosso col filosofo e sociologo Mario Gori sostenne che il problema di fondo era la sovrapposizione c'erano delle osservazioni interessanti sicuramente perché studia poi queste questi problemi una sovrapposizione indebita tra sparato è partito con la subordinazione del primo al secondo questo ero al problema nella nuova fase del fascismo mentre lo Stato avrebbe dovuto essere superiore e neutrale e poi ovviamente tutti sostanzialmente gli esponenti di critica fascista sostenevano che il problema fosse la mancanza di critica
All'interno del fascismo un'intransigenza ripeto sciocca stupida era quella che aveva dato luogo al delitto Matteotti ecco Mussolini doveva barcamenarsi tra queste due anime e così l'inizio dei primi giorni chiedo scusa
Dei primi giorni della crisi fino alla fine del mese di giugno sostanzialmente mostro soprattutto il volto legalitario
Dal primo intervento in parlamento nel quale vuole rassicurare sul fatto che le indagini sarebbero andate avanti rapidamente fu in quell'occasione che è un deputato repubblicano Eugenio Chiesa
Sostenendo che sostanze spente quello che aveva detto Mussolini rappresentava la questione quasi come una questione di ordine all'amministrazione non ne dava come dire reale come dire contezza della gravità disse allora il complice uso questa parola suscitando realmente il putiferio nell'aula e poi soprattutto Mussolini ripresentò ribadì questo suo volto legalitaria di garante dell'ordine ventiquattro di giugno
Quando chiese il voto di fiducia al Senato e lo ottenne grazie alla propria abilità ottenne il voto di fiducia come il voto anche favorevole del filosofo liberale Benedetto Croce
Il quale sostenne che il proprio voto fosse stato patriottico
E il fascismo non era stato un giochetto ma una cosa seria svolgeva un ruolo importante per la storia d'Italia emotive grandi abbagli presi all'epoca di chi non comprese che cosa fosse il fascismo
Vorrei dirlo più volte il fascismo non aveva più anime
Il fascismo nella sua natura
E questo è chiaro de come dire incontrastabile era un regime criminale che non poteva fare a meno di essere eversivo
Subito dopo però con il cavalcare da parte della stampa dello scandalo come dicevo e che intanto le dichiarazioni la lettera mandata da Rossi a Mussolini comparsa appunto sul sui sui giornali
Mussolini lo mostro l'altro volto quello gradito al fascismo provinciale all'inizio di luglio
Su proposta del suo nuovo ministro dell'Interno Luigi Federzoni di recuperare un regolamento sulla stampa che era stato formulato l'anno prima nacque il decreto sulla stampa
Quel decreto sulla cui base i giornali l'edizione del giornale che destro rappresentato un pericolo di perturbamento dell'hotel la della quiete pubblica di turbativa della quiete pubblica potevano essere sequestrata
Mussolini volle a rassicurare i membri tra virgolette moderati della sua coalizione coalizione come ad esempio il ministro liberale dei lavori pubblici Gino Sarrocchi
Che questo provvedimento sarebbe stato adoperato in modo ecco per colpire tanto i giornali dell'estrema sinistra quanto quelli dell'estrema destra di fatto all'alta
Solo a livello simbolico una volta venne sequestrato ma edizione dell'impero per appunto
Un giornale della destra fascista di quelli in Bulgaria e plebei diciamo
Mentre venne adoperato molto spesso nei confronti del giornale delle opposizioni e anche dei giornali indipendenti incluso la Stampa di Torino
Questo provvedimento venne accettato ovviamente a malincuore dagli alleati non fascisti
Il Giornale d'Italia sostenne che era l'organo dei liberali Sandrini cioè che seguivano appunto Antonio Salandra sostenne
Di fatto che esse doveva essere ancora un sacrificio sull'altare della patria che lo si facesse ma appunto con molta amarezza mentre chi loro accolse con entusiasmo fu chiaramente Farinacci supremo nuovo
Dopodiché è Mussolini sapeva però di dovere nuovamente rassicurare le componenti moderate e così nel mese di luglio quando si svolsero i congressi delle associazioni dei mutilati da un lato degli invalidi di guerra e dei combattenti dall'altro Mussolini annunciò una un provvedimento che a costoro non poteva che piacere e cioè la regolarizzazione della milizia all'interno dell'esserci era un provvedimento all'alta puramente formale però aveva in qualche modo questa questo obiettivo di rassicurare e accanto a questo decisa appunto l'istituzione di una Commissione la così detta Commissione dei quindici dei Soloni per una riforma appunto istituzionale
La calma così riportata durò come sappiamo poco perché il sedici di agosto con il ritrovamento del cadavere di Matteotti
Ci furono l'ondata di fascismo squadristi pro a Napoli diciassette spesso ci furono i disordini più gravi
E Mussolini qui torno a mostrare il suo volto feroce alla fine del mese c'è il famoso discorso ai minatori del Monte Amiata quando disse che se le opposizioni fossero passate dalla parole ai fatti
Mi avrebbe fatto strame per gli accampamenti delle camicie nere
All'inizio di settembre nuovamente una fase tra virgolette moderata del fascino del del Mussolini che e garante dell'ordine
Di fronte all'omicidio di Armando Casalini un fascista di secondo piano ucciso per vendicare a Matteotti da operaio chiaramente squilibrato psicologicamente
I giornali fascisti cercarono di mettere questo omicidio sullo stesso piano di quello di Matteotti di presentare Casalini come una grande personalità del fascismo
Ripreso rogazioni squadristi che e Mussolini in questo caso fece un'opera di gettare acqua sul fuoco fece un futuro i discorsi nelle città italiane e questo impegno di venne riconosciuto anche dalle opposizioni nonostante però gli rimprovera sono contemporaneamente
Una certa tendenza a monopolizzare il patriottismo fu in quell'occasione che Mussolini prese l'abitudine di domandare a chi l'Italia a chi Roma a chi la disciplina ricevendo tre volte a noi come risposte
E poi arriviamo così alla fase parte in modo più più calda quella nella quale Mussolini
Perse per molti versi il controllo quello autunnale
Scatenata dalle rivelazioni più grave dei giornali
La voce repubblicana contro Italo Balbo che dopo le dimissioni di del Buono del generale Emilio depongo dal capo della milizia ne aveva preso il posto
E che denuncio appunto le violenze Giuseppe Donati sul popolo contro debbono responsabile di molte violenze anche dell'inefficienza del rallentamento dell'indagini su Matteotti nelle prime fasi delle indagini stesse e poi il piatto più ricco più caldo che era al memoriale di Cesare Rossi pubblicato dal mondo dei Giovanni Amendola
Nel quale emergeva proprio un quadro di tutta una serie di violenze di aggressioni compiute con il l'ordine diciamo alla base di Benito Mussolini
Nel quale emergeva chiaramente come il fascismo fosse di per sé un regime violenti come aveva compreso bene già fumo Matteotti
Che in una lettera a Turate di poco prima delle elezioni se non ricordo male gli aveva scritto Nocito grosso modo non ci si può illudere sul fatto che il fascismo diventi a certo punto legale perché a ogni risultato che otterrà
Avrà nuovi motivi per delle legalità
In qua a quel punto Mussolini per molti versi Follo sbanda quella alla fase autunnale quella ovviamente più concitata e più grave quella nella quale ci fu anche un tentativo di fronda da parte di Raffaele Paolucci o un fascista Carioni a casa propria
Un gruppo di fascisti di liberali
E provo a immaginare un governo alternativo appunto a Mussolini se manca di Mussolini ebbe la prontezza di proporre una legge elettorale uninominale gradita naturalmente liberali a neutralizzare appunto quel tentativo
Ci fu il caso giunta vicepresidente della Camera
Coinvolto nell'aggressione del fascista dissidente Cesare Forni aggiunta furono chieste le dimissioni chiaramente ma Paolo Orano lo difese utilizza una frase ha poi ripreso da Mussolini il tre gennaio cioè ci assumiamo la responsabilità
Ci fu un dibattito molto forte in aula comma Giovan Battista Boeri liberale che invece sosteneva la necessità di queste dimissioni e alla fine Mussolini convinse giunta effettivamente a dimettersi pur avendo in prima battuta attaccato lo stesso Boeri molto duramente violentemente Ina
E infine ci fu l'attacco che a Mussolini giunse da quel fascismo provinciale di cui ho parlato prima Farinacci su carta su carta scrisse un articolo intitolato il fascismo contro Mussolini
Mussolini era invitato a prendere una posizione forte intransigente e non ad avere tutti questi scrupoli questi questa tendenza al compromesso
Alla fine dell'anno Aldo tabella da Enzo Galbiati rappresentanti dei controlli delle milizie si recarono da Mussolini
E portarono proprio queste istanze questa rivolta del fascismo squadristi Koch contro Mussolini lo accusavano di volersi disfare della milizia delle squadre
Minacciarono di rinunciarsi tutti in solidarietà di coloro che erano finiti in carcere come responsabili del delitto Matteotti
E Mussolini vi tranquillizzò dicendo che in pochi giorni siamo alla fine di dicembre avrebbe risotto tutta la questione
E su questo torno tra poco
Nel frattempo dicevo gli industriali rimasero il Silenzio e che se ne accorse
In ritardo
Ad agosto fu Luigi Einaudi Einaudi fino all'agosto del ventiquattro sostanzialmente aveva sostenuto al fascismo
Aveva detto più volte che il vero pericolo di una dittatura sarebbe provenuto dai bolscevichi dai rossi
Che non si rendevano conto che dicevano di voler fare l'interesse delle masse ma distruggevano il paese portando il caos
Il fascismo invece riportando l'ordine consentendo un lavoro in fabbrica faceva al bene del paese
Fascismo aveva anche avuto il merito di non voler strafare nell'innova scegliendo De Stefani come ministro del tesoro delle finanze
Einaudi cambio idea soltanto di fronte proprio alla gravità della crisi Matteotti ad agosto scrisse un articolo sul Corriere della Sera titolato il Silenzio degli industriali
E qui disse proprio industriale di fronte all'idea che non si dovessero occupare di politica che il loro obiettivo ora pensare alla calma laboriosità nelle fabbriche stavamo dimostrando una propria immaturità
Modernità tecnica ma non modernità politica
Non si rendevano conto che quell'immagine che davano che non era quella reale di tutti Mara l'immagine che davano complessivamente come gruppo di asservimento allo Stato fascista ai suoi interessi era un'immagine appunto assolutamente inaccettabile
Il suo monito servì in qualche modo perché il quattro di settembre la notizia non venne segnalata particolarmente dai giornali mal quattro di settembre
Ci fu una riunione di Confindustria col suo segretario generale e Gino Olivetti che chiese agli industriali che cosa pensassero del rapporto tra Confindustria e Governo in quella fase critica il mondo degli industriali però così come il mondo della politica anche della politica non fascista era diviso al suo interno
C'era chi come Giovanni Silvestri sosteneva filo fascista sosteneva che in effetti industriale non dovessero occuparsi di politica
E dall'altra parte c'erano esponenti invece come Giovanni Maino come Giacinto Motta segnalato anche a Federzoni proprio per queste sue posizioni che presero posizione
Critica nei confronti del fascismo
Riuscirono comunque lavorare un memorandum che il nove di settembre venne consegnato a Mussolini portato solida Ettore Conti
No rappresentanza appunto di Confindustria
Un memorandum il cui governo veniva criticato si chiedeva anche che non ci fosse più l'intrusione delle milizie nelle fabbriche Eden che venisse appunto garantita la libertà nel mondo del lavoro
Ma null'altro
Nel frattempo è chiaro che l'industriale aspettavano una qualche reazione politica ma qualche persona che provenisse da altri settori delle lì
L'élite politica la corona
L'élite liberale terzo punto così vado rapidamente verso la conclusione lite liberale aveva come propria figura di riferimento Giovanni Giolitti
L'anziano statista come ha messo in luce Massimo Salvadori nella sua monografia dedicata alla vita
Al pensiero dello statista piemontese Giolitti aveva sempre considerato fin dall'inizio il fascismo come un fenomeno dannoso tanto quanto il massimalismo
Si era troppo e dovuto convincere che il fascismo era riuscito in qualche modo a radicarsi
In elementi della classe dirigente del Paese esercito
Appunto agli industriali gli ambienti economici e allora aveva elaborato a quella strategia conosciamo no
Punto di blocchi nazionali nel ventuno
Sulla base della sua filosofia politica idea cioè di lavorare per non esasperare lo scontro sociale quella che aveva sempre applicato con una l'ambizione di parlamentari Zare di legalizzare il fascismo chiaramente strategia che si rivelò fallimentare
Giolitti non comprese fino in fondo cosa dal fascismo e lo dico per la terza volta un regime che nel suo DNA era eversivo e che non poteva essere legalizzato non era possibile
Ma Giolitti non fu il solo a non comprendere questo fenomeno un fenomeno nuovo che non venne compreso da larghi strati della classe politica italiana non ho compreso che i liberali e sospendere o che in qualche modo si potesse assecondare se non addirittura appoggiare il fascismo quando l'ho compreso come pure i socialisti massimalisti comunisti
I quali ritengono che fosse un fuoco fatuo nell'attesa del trionfo della rivoluzione proletaria
Tutti costoro insomma pur di posizioni diverse furono accomunati dall'idea che il fascismo fosse un fenomeno transitorio
Chi compresa veramente cosa fosse il fascismo lo dico di nuovo fu Giacomo Matteotti
The comprese invece la natura criminale del fascismo
E allora punto Giolitti rappresentava comunque una figura accettabile poiché la collega ci parlerà dell'Aventino ma penso di poter dire appunto che l'Aventino guardò alla possibilità e Giolitti potesse appunto sostituire il governo Mussolini
Ma lo concepì soprattutto Comuni poteri di governo ponte o quanto meno questo fu un modo in cui una parte dell'opinione pubblica dell'opinione politica venne così appunto visto rappresentata la questione un governo ponte verso un governo coi in prospettiva di un governo poi maggiormente orientato a sinistra
E questo naturalmente spaventò parte delle classi dirigenti che pensarono all'ipotesi poi di un governo rosso tenevano ancora di più
Gli altri due nomi liberali cioè quello di Vito romana Orlando e di di Antonio Salandra erano in qualche modo impresentabili per loro pari a ventidue anni essendo compromessi concentrati compromessi col fascismo perché erano entrati nel listone
La soluzione quindi non poteva provenire da questi due nomi i liberali tennero un congresso a Livorno in ottobre
Alla riapertura voi della Camera il dodici novembre ci fu in qualche modo una presa di posizione già già anticipata Livorno dei liberali il senso critico nei confronti del governo ma essendoci posizioni eterogenee non si giunse effettivamente a una a una presa di posizione netta i ministri liberali Sarro che Casati non usciremo dal governo tanto per dire e
E i liberali poi sostanzialmente anch'essi attendevano un intervento da parte della Corona e vengo all'ultimo punto della mia presentazione la corona
Molti hanno detto gli industriali dell'It liberali molti attendevano una presa di posizione da parte del re chiamato in causa subito già dal quindici giugno
De Felice erroneamente pensa che vi fosse stato prima un Consiglio dei ministri interlocutorio e che poi Mussolini avesse incontrato re di ritorno dall'estero
L'ordine non è questo non sta Mussolini incontro Giarre la sera del quindici giungo il ritorno dalla Spagna
E lo rivide quella il sedici mattina Ferré gli rinnovò la fiducia come segreto già stamattina avrebbe avuto la possibilità sulla base dello Statuto anche di toglierla di togliere il potere a Mussolini ma volle attenersi a una interpretazione formale dello Statuto
E non prese posizione sostanzialmente a tre poi ebbe a dire più volte nei mesi della crisi che era come Cecco è sordo e per i suoi occhi e i suoi orecchie come diceva era con la Camera e senato esattamente e a settembre quando l'opposizione attraverso bonobo nomi gli portarono il memoriale di Cesare Rossi come documento importante per convincerlo a prendere posizione come scrisse Gaetano Salvemini il re scosse documento ringrazio e non fece nulla
Pensava per molti versi di poter avere sotto controllo il fascismo un'interpretazione importante secondo me è quella in base alla quale re contava così su poter in qualche modo garantirsi la gratitudine del fascismo
Non si rendeva conto che stava venendo opposto e che invece al fascismo che via via stava appunto prendendo il controllo della situazione e strumentalizzando la posizione ad altre e in ultimo il due di gennaio quando Mussolini si recò Darley dopo aver mandato prima Giacomo Suardo suo sottosegretario all'Interno
E gli chiese il decreto in bianco per lo scioglimento delle Camere ancora una volta R. vuole prendere una posizione che gli consentiva di prendere tempo mentre al tempo ormai era scaduto mi disse che avrebbe appunto gli avrebbe concesso a questo decreto in bianco ma che prima Mussolini avremmo dovuto tenere la fiducia
Appunto in Parlamento avrebbe dovuto far approvare la legge elettorale uninominale
A quel punto avrebbe avuto il decreto
Mussolini così ebbe la possibilità di far convergere con le due anime di cui ho parlato prima quella legalitaria procedurale
Dava l'immagine di sé dal comunicato ufficiale di aver avuto in qualche modo l'avallo punto da parte del re e l'altra la richiesta di un volto feroce e fu quello che mostrò poi appunto il tre gennaio ma il suo discorso vi ringraziamo
Io purtroppo no no a un'idea del tempo che abbiamo a disposizione
Ecco quindi ecco quindi pregherei di Atene fra mezz'ora
Passa
No anche perché Farsetti cancellare questo per lei sarebbe rimasto a conciliare l'occorrente nocivi Venezia in caccia chiusa sotto il profilo interna da tag sotto il questo
Va bene due volte
Bene
Ora è la dottoressa Astraldi appaltatrici padre Dante sull'Aventino nelle nostre conoscenze Giacomo Matteotti e la successiva
Grazie grazie per l'invito presenterò alcuni risultati di una ricerca negli ultimi anni data a quattro mani un libro che è uscito proprio qualche giorno fa insieme a scritto insieme a Luigi Petrella e parlerò di alcuni fra palco legamento fra Matteotti e l'Aventino
Anche per vedere i modi in cui Matteotti in alcuni momenti anticipa l'Aventino e poi mi sposto a parlare proprio sul sull'Aventino
E voglio iniziare con una una storia che raccontava a volte Filippo Turati
Dopo l'omicidio di Matteotti
Raccontava che durante una riunione del Partito socialista unitario Filippo Turati Gian Giacomo Matteotti questa riunione non finiva più si trascinava
Non si riusciva a mettersi d'accordo e si chiedevano continuamente se c'è un veniamo fuori proposte di rinvio eh con Matteotti prende chiude la porta mette in tasca le chiavi
E dice finché non si raggiunge un accordo di qua unici nessuno
Ecco e e Turati lo racconta anche per poi ricordare che Matteotti a assume un atteggiamento simile anche subito dopo le elezioni del sei aprile del ventiquattro quando riunisce tutti
I capi dei partiti di opposizione in una sala di di Montecitorio e per quindi tutti partiti sconfitti dalla lista nazionale
Per convincerli a a creare un una specie di blocco delle opposizioni quindi tratti poi ricorda che i il blocco delle opposizioni c'è l'Aventino che nasce proprio in seguito all'urto all'omicidio di Matteotti per Cluj sostanzialmente in realtà lui lo aveva già apre già iniziato a realizzarlo invita e questo quello racconta anche un altro che Intimiano
Mario Berlinguer della Amendola Jannone che racconta la stessa cosa dice quello che noi abbiamo fatto per la sua morte Luís lo aveva già fatto da vivo ecco e quindi quando poi Matteotti viene viene rapito e si sa subito insomma che è stato ucciso la reazione dei deputati delle opposizioni è spontanea
Sì decisi di immediata decidono di andarsene dalla Camera decidono che Fintecna
Non fosse ristabilito rispetto delle regole della della legalità non avrebbe e finché non si fosse fatto chiare chiarito notte insomma così territori quello che era successo Matteotti
E stabilite le responsabilità non sarebbero più tornati ad sui banchi della Camera ecco righe ventitré anni rifiutano da subito qualsiasi azione di di forza e che fosse un tentativo di insurrezione eliminazione fisica di Mussolini
Colpi di mano di di vario tipo ecco
E per evitare divertenti da una parte per evitare una possibile guerra civile o comunque una episodi di violenza avrebbero provocato repressioni sanguinarie ancora peggiori da parte del fascismo
Dall'altra perché prevale proprio una forte convinzione non violenta tra la maggioranza di questi deputati
E qui abbiamo sentito venne anche stamattina questo aspetto molto urgente del centrale nel pensiero di Matteotti no che non si risponde alla violenza con la violenza
E infatti sarà poi i proprio il giornale di di Matteotti giornale del partito socialista unitario la giustizia a continuare a sostenere questa questione durante tutto il periodo della secessione aventiniana
E cioè che la non rappresaglia il non rispondere con la violenza quindi il terreno su cui sarebbe stata condotta questa lotta era chiaramente stabilito a sarebbe stato strettamente legalitario
Ecco non e inoltre non c'era la non c'era l'idea che nel Paese ci potesse essere comunque una situazione rivoluzionaria anche di questo abbiamo sentito parlare stamattina ecco
Leonardo Rapone diceva parlava della questione di di come si può vivere civilmente questa è un'altra questione noi di che tipo di Parlamento e come si può stare dentro questo Parlamento ecco su su questo poi poi di tornerò
E ecco quindi la secessione avviene per Matteotti e anche se non è il primo che viene ammazzato naturalmente di omicidi politici del fascismo ce ne sono centinaia e centinaia di appunto
Deputati c'era stato smistato di Di Vagno nel ventuno e e poi c'è quello di Matteotti però c'è stato il candidato Antonio Piccinini socialista ucciso durante le elezioni del del ventiquattro e ma c'era stato modo Minzoni e qua insomma via via fino ai fratelli Rosselli per citare i più conosciuti
Ecco la chiacchiera
Causa questa grande crisi perché naturalmente è il insomma il momento no anche perché qui che chi segue le lezioni del mille novecentoventiquattro che Matteotti contesta portando una documentazione difficilmente contestabile e per la sua la sua fermezza la sua la precisione con cui contestava qui denunciava le violenze le legga illegalità e anche la corruzione del regime
Manca per il suo passato si parla di anni ecco quindi non non si può ridurre tutto al discorso del trenta maggio naturalmente e neanche a quello che sarebbe forse successe sur l'undici giugno
E quindi il suo passato di organizzatore delle dei dei braccianti del del Polesine su cui appunto abbiamo sentito stamattina e di neutralista di pacifista quei durante la la prima guerra mondiale e non solo
E e infatti la la veemenza la rabbia con cui i fascisti rispondono a Matteotti ben prima del trenta maggio del ventiquattro no a molte delle sue interpellanze parlamentari fanno presagire quello che poi succede il trenta maggio
Per fare forse uno dei primi esempi nonni primo e però significativo sulla sulle
Ora solo in cui parla delle violenze nel Polesine alla nel dicembre del ventuno
Dove
Tra l'altro attacca Bonomi sulla questione il patto di pacificazione che che ci in un paese normale l'appunto si può vivere civilmente non non serve un patto di pacificazione per dire che rapporto
Che le le relazioni politiche debbono basarsi è su un confronto e sullo stato di diritto invece che sullo scontro fisico e la violenza no
Di cinque invece la realtà dice in quel ponderata e e parla subito del Polesine
Di squadre che affliggevano bollettini di guerra nelle strade bande che si aggiravano armate di bastoni con la divisa della morte con reporter Moschetti bombe benzina eccetera
E chiede a Bonomi come mai in nessuno di nessun caso dice non in un solo caso queste bande fossero mai state denunciate come associazioni a delinquere
E quello che è interessante vedere che durante questo discorso i deputati fascisti quindi siamo quaranta e ventuno
Ecco e interrompono urlano la seduta deve essere sospese ammazziamo ancora i livelli del del ventiquattro però che qui è interessante che il presidente
Della Camera che liberali che Nicola
Interrompe la seduta e poi quando la riprende dieci minuti dopo si appella non ai fascisti che avevano interrotto il dibattito ma a Matteotti dicendogli che si poteva riprende il suo discorso ma deve attenersi da qualsiasi apprezzamento che potessero turbare la serenità della discussione poi ci ricorda quello che viene detto Matteotti nel il trenta maggio no dal presidente della Camera fascista
Ecco perché ha detto in alcuni casi Matteotti anticipa l'Aventino alcuna per sé centrali quella viole della non violenza e del tema etico quindi col Matteotti contrario a qualsiasi scorciatoia violenta per l'ottenimento del socialismo no questo l'abbiamo sentito non non non lo ripeto e il tema etico centrale
Che non si deve scendere allo stesso livello morale del fascismo
E poi la difesa del Parlamento il Parlamento per Matteotti è centrale perché contrario deve per esempio se confrontate Matteotti socialista il Mussolini socialista no
Mussolini Parlamento a un bubbone da estirpare e soprattutto cattolici socialisti del Parlamento non vanno eliminati i dalla storia politica dell'Italia ecco invece Matteotti crede molto nel Parlamento come tribù una dalla quale alla quale portare la voce di braccianti
In questo caso del Polesine e quindi è una tribù una però è una tribuna che diventa sempre più ingestibile per cui quando arriveremo qua alla fine c'è perché gli aventi ignari non se ne stanno nella camera combattere cosa che viene sempre netta ma doveva costare Lino hanno sbagliato andarsene via
Io non d'oggi tizi non perché siccome lo storico delle togliersi dal giudizio ma cerca di ricostruire il contesto le condizioni in cui si viveva in quella camera
Ecco già Matteotti idem prima dice sono condizioni che rendono il Parlamento irrilevante
Riprende la ventina in quello è nel discorso dell'alleanza perché come abbiamo anche già sentito oggi e Matteotti già propone di dal ventidue soprattutto la questione dell'alleanza temporanea Luino nata assolutamente contrario a a Bissolati reale anzi con la borghesia come norma ecco però un'alleanza per difendere la democrazia con i Popolari per esempio e
Ecco l'altro modo in cui Matteotti
Non solo ma anticipa
L'Aventino è che spesso viene fuori il discorso di astenermi sì o di dare le dimissioni non solo da parte di Matteotti anche qui come è stato detto stamattina giustamente secondo me ma ma Fatima isolato ucciso cioè di queste idee sono condivise da tanti altri del suo partito e anche delle opposizioni più in generale la prima volta forse con il discorso dopo il discorso del bivacco del del novembre del ventidue che subito li si pone la questione di che Casey fasti dimissioni di massa si si discute l'idea di andarsene
Quali decidono di rimanere nella camera però la questione postula
E poi la si pone di nuovo nel ventitré più volte sicuramente fortemente quella con la legge Acerbo quando si discute la legge Acerbo
Secondo sono diversi socialisti unitari che espongono la questione di avere questa legge vuol dire alla fine avvierà un Parlamento o non averlo più a quella fine quella che poi Turati chiamato ai funerali di un'epoca no quando viene approvata la legge Acerbo e in quei momenti pure quali sono le condizioni nella camera davanti a morte citare ce la milizia armata e ci sono i fascisti armati dentro la Camera
Ecco qua queste sono le le condizioni che fare in quel Parlamento e Turati nel suo ultimo discorso quando si approva poi la la legge Acerbo
Per esempio dice questa è una delle ultime sedute del della Parlamento italiano della vecchia camera dice della vecchia Italia sentiamo tutti
Dici questo discorso almeno la dignità e la sonnellini solennità di questo che ha forse il funerale di un'epoca
Le leggi ormai spiega che erano fatte tra tra i fucili spianati e con la minaccia incombente delle mitragliatrici e tra le molte interruzioni al discorso di Turati c'è giunta che dice e tu sarai il primo ad essere impiccato quindi
Sono le le le condizioni e si pone già qui la questione dell'astensione dell'andarsene dalla Camera per non prendere parte alla discussione di questa legge e sarà Modigliani soprattutto a a sostenere questa questione non si può più agire dentro questo al Parlamento
L'altro momento sempre il ventitré in cui si pone la questione dell'astensione che anzi viene praticata sono le elezioni amministrative del ventitré che vanno a sostituire quei comuni che erano stati vinti dall'elezione satellite dai socialisti ancora nel vicentino
Poi di distrutti da dai dagli squadristi oppure commissionate versati commis
Commissario artifizi dai dai prefetti filo fascisti ecco e qui c'è parlavamo di Nicola Del Corno del libro Di Matteo attivo un anno di dominazione fascista
Dubbi si occupa anche di questa questione delle elezioni del ventitré se leggiamo scrive gli sembra di leggere quello che sembra zenzero tagli al contesto pensiamo che stia parlando delle elezioni del ventiquattro invece si provvede del ventitré ce lo stesso lo fa
La stessa violenza
E ce ne manifesti elettorali con manganello coscritto chi non vota poi ne parla anche Salvemini nel suo diario memorie soliloquio che vanno a casa per farlo andare a votare racconta quello che succede a Firenze no che vanno con i camion portano la gente a votare eccetera
E quindi si pone la questione ovviamente a cosa serve andare ha a che cosa serve partecipare alle elezioni no
Ecco l'altro momento primo giugno del ventitré è un altro discorso che ha citato il professor Degli Innocenti stamattina quando i fascisti irrompono a casa di dell'unitario Annibali vigna picchiando tutti poi la polizia arresta eccetera e e gli Matteotti denuncia questa cosa alla Camera
E e chiede al governo di scoprirsi definitivamente e e dice di cominciare
Dice avanti tutto ma e splende Arci da qui dentro quindi c'è idea che o ce ne andiamo o comunque ci buttano fuori c'è una delle due cose
Succederà ecco e infatti quando ci sono le elezioni del mille novecentoventiquattro si pone subito la questione di un blocco astensionista
è vero che poi Matteotti è contrario all'astensione ma non da subito all'inizio è d'accordo all'idea di un'astensione se viene praticata da tutte le opposizioni insieme
E lì sarà il partito comunista e rompe questa possibilità per primo
Pubblicando una lettera
Ma che che viene mandata anche ai capi dei due partiti socialisti ma cantava resa pubblica in cui Togliatti praticamente chiede l'accettazione dell'indirizzo tattico comunista partecipazione all'ex lotta elettorale e il rifiuto di tornare semplicemente allo Statuto e e Matteotti furioso risponde con una lettera loro arrabbiata a Togliatti
In cui dice tra l'altro che l'astinenza il blocco astensionista sarebbe stato l'unico modo per contrastare quello che emersi sapeva sarebbe successo con le elezioni del ventiquattro e
Ecco le con le elezioni del ventiquattro quesiti viene a San Peter subito e sono tutti partecipano separate proveniente e e e chiaro che non si riesce nemmeno a fare propaganda elettorale cioè comizi non sono possibili l'unico partito che fai comizi il Partito nazionale fascista
E liti iniziato tempo la Costa prima costruzione del consenso perché l'elettore non politicizzato che vede questo partito comunque se grandi manifestazioni elettorali con il sostegno da profeta cura dei comuni eccetera
Insomma
A un certo impatto ma nell'elettore mediano si pone la questione che si stia togliendo la libertà di stampa o cose del genere anzi sta se non ci sono più gli scioperi meglio ecco quindi ed è sì costruisce il consenso mentre si usa anche la violenza ecco durante quelle elezioni e si rivela molto pericoloso anche solo candidarsi come mostra l'omicidio di Antonio Piccinini poi i appunto un comizi dell'opposizione non ci sono c'è in i candidati soft costretti a lasciarle cita a bastonate olio di ricino eccetera
Malgrado tutto queste Matteotti che fa notare come in realtà non è che poi ci sia tutto questo gran plebiscito c'è Arturo sappiamo i risultati elettorali sono inequivocabili ma intanto Matteo che rilascia un'intervista in cui mostra come in Italia si vota in diversi modi in diverse parti del Paese
Lei città grandi città soprattutto del Nord dove l'opinione pubblica contabile in dieci a controllare la situazione la lista fascista non è la prima lista Milano
I tre partiti di comunista in cui socialisti per lo più voti della lista
Fascista e così in altre parti in altre città del del nord Italia ecco la cosa interessante l'ICI nel Sud Italia dove la lista nazionale prende numerico all'ottanta e qualcosa per cento dei voti mentre nel nord siamo soci in quanto non è che c'è una grossa differenza
Matteotti sottolinea una cosa che poi sottolinea anche Gramsci che in realtà e bianchetti pure Gobetti che in realtà non è fascismo che vince lì è il governo quindi l'alleanza di Mussolini con liberali che hanno le loro clientele venne costruite da decenni ancora e quindi non è una vittima qui plebiscito ecco punto di domanda anche Matteotti spiega bene questa questa questione
E poi c'è il discorso naturalmente il trenta maggio su cui Veltroni e che ben conoscete
Ma la cosa interessante che durante tutte le interruzioni violenze gli scontri anche fisici nell'emiciclo eccetera il acque accenti certo momento in cui le opposizioni lasciano la Camera e il giorno dopo oppure si riuniscono la mattina seguente i segretari dei gruppi parlamentari unitario massimalista comuniste repubblicano pensando di di abbandonare la Camera quindi sempre Aventino poi non viene fatto in quel momento viene fatto
Poco dopo quando viene ucciso Matteotti
Matteotti puntato esce il dieci giugno la mattina del dieci giugno esce un articolo di Matteotti sulla giustizia in cui vi si appella al partito ponendo una questione che sarà centrale per l'Aventino cioè dice che i deputati dai loro banchi non possono più ottenere nulla
è vano attendersi troppo dalla dall'attuale Parlamento bisogna intensificare l'opera nelle città e nelle campagne cioè a battersi nel Paese perché il Parlamento ormai non né parole nette non si può più fare niente
E questo che Matteotti proprio
Appena prima del derby di essere rapito
Quindi l'Aventino
Avviene che in seguito a tutto questo arco infine e i è stato anticipato appunto diverse volte Turati poi scriverà Kuliscioff commentando a quale prezzo si sia ottenuto tutto questo non la riunione delle opposizioni scrive l'ha bisogno forse di un cadavere per iniziarsi
Ecco e
E l'Aventino
Quindi inizia vari dodici giugno poi tredici poi ci sono tanti incontri
Fino alla fino al diciotto giugno e ci sono anche i comunisti
Che poi se ne vanno perché il loro appello dallo sciopero generale non viene accolto dalle altre opposizioni ma l'Aventino non è ridotto come spesso si dice a quei pochi campi che stanno lì gambe tenuto questa è la prima interasse verso l'Aventino avvenuto mentre lavoravo una biografia su Guido Miglioli dove lui a un certo punto che era già vicino a al Partito comunista scrive
Ma è ivi la rabbia dei braccianti di fronte al Mullis modi questi qua stavano lì a far niente Coop ecco non è vero consenso primo non erano pochi quelli che si davano da fare certi su tutti e cinture finti che che si danno da fare ecco naturalmente non tutti i fan
Ho tanto ma soprattutto ci sono comitati aventi Miani che si creano un po'in tutto il Paese soprattutto nelle città ovviamente dove i partiti eran più radicati esiste un Paese aventiniana o non sono solo i pochi cattive
E e quindi non è vero che stanno lì a far niente come ha ha spiegato Giovanni Borgognoni e la stampa naturalmente è il loro strumento principale ma fanno anche assemblee finché possono
Stiam parlando assemblea un anche alcune centinaia di persone
In città come Milano per esempio certo non non dappertutto ma la stampa
è fondamentale ma naturalmente poi sappiamo con i decreti contro la libertà di stampa se mal di spazio alla fine vengono ridotti alla fine attualmente viene sconfitto l'Aventino su questo non c'era non c'è dubbio
E però ecco e l'Aventino
Portava anche un esercizio di democrazia di democrazia che se pensiamo quel contesto è paradossale cioè
E com'è che loro OPA i Turati si si infuria no ci abbia messo la settimana per scrivere un foglio eccetera sì ma per scrivere un foglio su cui siamo d'accordo tutti stiam parlando di monarchici repubblicani anticlericali popolari deve cioè essendo forze completamente diverse tra di loro che non vanno d'accordo su quasi niente
E che devono mettersi d'accordo perché hanno una cosa in comune che la difesa della democrazia parlamentare e quindi certo che ci mettono giorni giorni per fare un foglio è e la democrazia e ecco e la questione del dello sciopero viene viene rifiutata dagli Italia ventidue anni per i motivi conto che abbiamo visto qui agganci stesse in realtà già a settembre scrive a un certo punto si però
E Mussolini realtà avevano il controllo della situazione un altro comunista Giorgio Amendola Pippo iscriverà sì ma Mussolini aveva in mano l'esercito l'arma dei carabinieri per non c'era una situazione rivoluzionaria cioè in quel momento e
Il ventinove stessi cambiano spesso idea si pente o non si scontrano fra di loro ma forse in quei mesi dell'agosto del dei sapienti quattro premo potuto in effetti far qualcosa di più forte
Secchi DC torniamo in Parlamento e questa questione che poi vedrà scendere in uno scendere dall'Aventino anche poi naturalmente non è che vanno sull'Aventino ma perché dal discorso di Turati no che commemorava Matteotti vicini Luis solo eletti stiamo sull'Aventino delle nostre coscienze e però quali denotata questa formula non ci renderemmo scendere
Nel nel gennaio del ventisei popolari provano rientrare in parlamento vengono selvaggiamente picchiati e buttati fuori da Montecitorio
E poi va be'con il ventisei nel nel e il nove novembre ventisei venerdì dichiarata la viene votata la mozioni di decadenza dei deputati per Intini Angeli ufficialmente finisce tutto con il discorso che non so non hanno partecipato alle sedute della Camera quindi e questa il cavillo vicino al tecnico ecco concludo con due frasi che scrive Pietro Nenni che non era ventina perché non era deputato ma ovviamente figura centrale del partito socialista
Ecco perché mi sembra molto abbastanza rilevante quello che scrive sull'Aventino
Allora qui siamo nel ventisei e sul quarto stato l'ultimo giornale antifascista
A Milano pubblicato a Milano dodici giugno ventisei scrive
Dovete Aventino detto ciò che poteva dare liquidò la possibilità del compromesso e fu una grande cosa rivelò alcuni caratteri esemplari e non fu cosa da nulla obbligo molti pagliacci e farsi riconoscere per tali e non avremo in seguito da lamentarsi ce ne Fini di compromettere istituti e partiti che si attendevano nel vestibolo concrete sull'uscio per uscire in tempo se la baracca crollava non si poteva chiedere di più ad una posizione morale e poi con un forte senso autocritico conclude che la colpa imperdonabile dell'avanguardia operaia è per me quella i non avervi sostituito nulla
E poi proprio arriviamo alla al dopo un perché l'Aventino lascia un'eredità importante sia quelli che poi vanno in esilio uno con la concentrazione antifascista
In generale la libertà non non libertà era quello dei giovani socialisti unitari ma la libertà che viene pubblicato a Parigi e poi al la resistenza perché l'idea dell'unione delle forze antifasciste contesto completamente diverso lì sì c'è la guerra civile
E c'è ruolo importante dei comunisti però ecco l'idea dell'unità delle forze antifasciste la lascia media che lascia la l'Aventino
Alle generazioni seguenti e qui & Annie e concludo qua eh nel mille novecentosettantasette in un'intervista
Ricorda la ventina fu un fatto morale di lunga portata se non ci fosse stato l'Aventino la resistenza di determinati ceti e gruppi politici compresi i cattolici dell'Area democratica non avremmo avuto
L'Aventino finì per costituire una trincea invalicabile per coloro che nella milizia politica portano anche i valori etici è merito di Giovanni Amendola aver posto la questione morale
L'Aventino manco al suo compito nella lotta politica concreta ma questa carenza ci riguardava tutti nell'ambito dei nostri partiti
Grazie aveva dimenticato prima dell'estate la professoressa Badoglio dell'Università Statale di Milano Fantoni Boban
Cosa devo Baldas tratta dal dall'Università Statale di Milano ora la parola al professor Claudio Napolitano ci parlerà grazie dopo
Grazie Paolo grazie all'IRS si farà per avere contribuito
Alla riuscita di questo convegno entro subito nel merito
La crisi Matteotti fu il primo banco di prova del nuovo gruppo dirigente del Pci di che si era formato al termine di un acceso confronto
Tra la metà del ventitré del ventiquattro di quelli si sarebbe avviato un processo di rinnovamento destinato ad investire
Sia l'impianto teorico sia la collocazione del partito nella società italiana ed è noto che Gramsci fu il principale protagonista di questo percorso
E per comprendere appunto alla rilevanza Licio è necessario però riferirsi alla nascita i primi due anni di vita del PCB avendo come riferimento la questione del fascismo
La politica del PC dire è stata per me è alta allora dallo schematismo meccanicistico dal diottrie nerissimo dell'ideologia bordi Diana egemone nel centro del partito
E se interpretava il fascismo come l'espressione dello sfacelo del regime statale borghese e in sostanza come una mela guardia bianca al servizio della reazione di classe e delle istituzioni liberali
Priva di ogni autonomia dalla vecchia classe dirigenti e allora l'assoluta priorità era stata attribuita all'ora alla costruzione del partito
Rivoluzionario e alla contrapposizione forte frontale con il Partito Socialista mentre la lotta antifascista era ridotta al conflitto tra relazione rivoluzione
Al di fuori dire agli obiettivi intermedio e di ogni alleanza con altre forze del movimento operaio
Ecco c'è un'eccezione e questa fu costituita proprio da Gramsci
Gran scendendo inquadrato il fascismo nell'ambito di una crisi dello Stato liberale che rivendeva radici storiche ben più lontane
Delle debolezze strutturali del capitalismo italiano dopo l'Unità dei limiti storici di egemonia dell'élite dominanti e della crisi costituzionale
Precipitata a seguito dei movimenti di massa nel primo dopoguerra
Per questa via Gramsci già nel ventuno della Giunta per e vedere la possibilità di un colpo di Stato reazionario attuato con il sostegno degli agrari del capitale finanziario della Cassa militare
Nel contempo non aveva mancato di rilevare il pericolo costituito dal fascismo
La sua autonomia dalla classe dirigente liberale i suoi tratti specifici di movimento di massa
E la componente di sovversivi Simo piccolo borghese espressione delle delusioni e delle lacerazioni prodotte della guerra
E della confusa aspirazione ha un ruolo politico indipendente
Per altri aspetti tuttavia gran c'aveva condiviso pienamente lo spirito di scissione e la contrapposizione con il PSI che accomunava la grande maggioranza del partito
Aveva finito Colli allinearsi al rifiuto di ogni forma di fronte unico con i socialisti e altre forze antifasciste
Anche di fronte a un contrasto sempre più aspro con i vertici del Coni interna
Questo contrasto aveva avuto al centro
L'avvio della linea generale del fronte unico una politica Monique motivata dall'aprirsi di una nuova fase storica e alcuni la prospettiva delle rivoluzioni in Europa si allontanava in definitivamente
E al cui centro si collocavano ora la conquista della maggioranza della classe operaia L'Unità coi partiti socialisti contro la reazione del fascismo e la ricerca di una strategia più complessa per la conquista del potere in Occidente
Gramsci sarebbe rimasto lontano dall'Italia dal maggio del ventidue e l'aprile del ventiquattro essendosi trasferito a Mosca in qualità di rappresentante del PC di al vertice del Comintern
E da questo osservatorio privilegiato si avvierà la riflessione critica che approderà alla formazione del nuovo gruppo dirigente del PCB
Un primo ambito è costituito dalla prospettiva internazionale
In questi anni Gramsci approfondirà
Le problematiche della rivoluzione russa prima e dopo il diciassette e segnatamente il tema dell'alleanza tra operai e contadini come chiave di volta non solo della Rivoluzione d'ottobre
Ma anche per il consolidamento e lo sviluppo dell'economia socialista nel corso ma l'aspetto per lo più rilevante ed era che il bolscevismo aveva posto per primo sin dalla rivoluzione del mille novecentocinque la questione dell'egemonia del proletariato del suo ruolo dirigente nella rivoluzione popolare democratica
Dell'alleanza tra operai e contadini e del nesso dialettico tra rivoluzioni democratiche rivoluzione socialista che veniva coniugato con la prospettiva di un'Assemblea repubblicana costituente ma al tempo stesso Gramsci non tarderà a percepire che siete entrati in una fase storica e soprattutto che questa fase storica era profondamente nuova e che la rivoluzione in Occidente non l'avrebbe potuto riprodurre il modello dell'ottobre russo
Ma sarebbe stata caratterizzata da una molteplicità di esperienze diverse
Tutto ciò può contribuire a spiegare anche l'adesione di Gramsci alla politica del Fronte unito ma anche il suo impegno per un suo arricchimento con una duplice motivazione
E cioè la consapevolezza da una parte e cito che nell'Europa centrale e occidentale lo sviluppo del capitalismo ha determinato non solo la formazione di larghi strati proletari ma anche per Ciocca reato lo strato superiore all'aristocrazia operaia con i suoi annessi di burocrazia sindacale e di gruppi socialdemocratici
E dall'altra cito ancora
Che la determinazione che in Russia dirette lanciava le masse nelle strade all'assalto rivoluzionario
Nell'Europa centrale e occidentale si complica per tutte quelle sovrastrutture politiche create dal più grande sviluppo del capitalismo
Rende più lente più prudente l'azione della massa e domanda quindi al Partito rivoluzionario
Tutta una strategia è una tattica ben più complessa di quelle che furono necessarie bolscevichi nel periodo tra il marzo e il novembre diciassette la conclusione che ne derivava era alle necessità di riqualificare la politica del movimento comunista all'insegna del rifiuto dell'economicismo e dell'assunzione della categoria dell'egemonia
E insieme dell'abbandono di ogni astratto e meccanico centralismo e questi nome cito sempre della trasformazione dei singoli partiti in organismi capaci di svolgerle un'azione sistematica tra le grandi masse e di sviluppare una politica autonoma creatrice in ciascun contesto nazionale
Tutto ciò comportò una profonda revisione della politica del partito la prima questione che emergeva era la ripresa dell'analisi del fascismo e del suo rapporto con la storia d'Italia
Di qui il richiamo a svolgere un'attenta ricognizione sul terreno nazionale al fine di individuare a partire dei nodi storici irrisolti nell'Italia liberale
Le forze motrici storicamente determinata della rivoluzione
E costruire un nuovo blocco storico che verrà individuato nell'alleanza tra operai del Nord e i contadini donne
Il girone e quindi già si intravede
Il nucleo di un merito di meridionalismo di tipo nuovo rispetto a quello di Salvemini
I cui termini saranno inseriti in una dimensione nazionale che riguardava non solo una parte ma l'insieme delle classi lavoratrici
E che aveva come componente essenziale la classe operaia del Settentrione
Inoltre la questione agraria investiva non solo le tematiche delle alleanze della classe operaia ma assumeva in Italia uno spiccato carattere Regione regionale territoriale
Appunto la questione meridionale che andava affrontato anche in termini di federalismo e autonomia
Su di un altro versante la riflessione di Grancia aprirà la strada all'analisi differenziata del fascismo del suo rapporto con la società italiana
Dei tre atti oligarchici e della ristrettezza delle basi di massa del vecchio Stato liberale
E della crisi organica che aveva portato all'avvento del fascismo
Di cui per la prima volta nella storia d'Italia il costituirsi del fascismo come soggetto per l'organizzazione di massa delle classi medie
Ma in prospettiva
Come primo moderno partito di massa della borghesia italiana come fattore di una profonda riorganizzazione interna al blocco dominante di una unificazione organica anche qui cito di tutte le forze della borghesia in un solo organismo politico che dovrebbe dirigere insieme il partito il Governo e lo staff sarà questo mi pare uno dei punti di approdo più alti della ricerca del biennio venticinque ventisei che Gramsci avrebbe lasciato ai suoi successo fuori
Da questo insieme di fattori discenderà il nuovo ruolo che Gramsci attribuire al Partito Comunista
Al al fine di farlo divenire un soggetto determinante nella realtà italiana e quindi scenderà nel nuovo ruolo che avrebbe dovuto assolvere il PCB
L'individuazione della classe operaia come guida direttiva della lotta antifascista
E soprattutto il rapporto dialettico che avrebbe dovuto coniugarla alla rivoluzione socialista intensa come processo scandito da possibili fasi democratiche di transizione
E di Gramsci la prima intuizione che il primo obiettivo deve il primo esito se volete della lotta antifascista avrebbe potuto essere una Costituente repubblicana tema su cui sarebbe tornato in radicale contrasto con gli orientamenti del Centro Estero del partito negli anni del carcere
Già all'inizio del ventiquattro si interrogava è probabile che la parola d'ordine della Costituente ridiventi attuale è possibile pensare che si passi dal fascismo alla dittatura del proletariato quali fasce intermedie sono possibili e probabili
Io penso che nella crisi che attraverserà il Paese avrà il sopravvento quel partito che è meglio avere capito
Questo o processo
Necessario di transizione ed era quindi alle grandi masse l'impressione della serietà ecco questa elaborazione che del resto era appena agli inizi incontrerà tuttavia un limite invalicabile
Qual è questo limite resta nella svolta politica generale che viene avviata dal Comintern a partire dal ventiquattro ed è forse questa la chiave di lettura più giusta per cogliere appieno il travaglio dalla ricerca gramsciana
Nelle sale del ventiquattro il quinto congresso del Comintern avrebbe infatti segnato con la rinnovata centralità attribuita alla crisi generale del capitalismo e a una correlata nuova ondata ascendente dalla rivoluzione mondiale
L'accantonamento della ricerca di una strategia complessa per la conquista del poi del potere che si era avviata negli anni del Fronte unito
A ciò si accompagnò il primo a fermarsi della tesi dell'affinità tra fascismo e socialdemocrazia
Della trasformazione dei partiti socialisti in ala sinistra della borghesia e persino cito in alla del fascismo
Su di un altro versante l'avvio della bolscevichi dazione oltre irrigidire il marxismo e il pensiero di Lenin in un corpo dottrinario monolitica e compatto
Segnò la canonizzazione dell'ottobre come unico modello possibile per la conquista del potere
E inaugurò nel movimento comunista l'assoluta preminenza del partito russo e la prassi dell'esautoramento dall'alto di interi gruppi dirigenti
E noto che l'impegno di Gramsci incontrò per l'intreccio di questi sviluppi non poche resistenze e approdo a un primo punto fermo solo alla conferenza di Como del maggio mille novecentoventiquattro
Le tesi presentate lì dalla nuova maggioranza anticipavano contenuti chi almeno in parte riflettevano già l'impronta gramsciana
La questione centrale si sosteneva era che le elezioni del ventiquattro avevano segnato il fallimento del programma del fascismo cito di realizzare attorno a sé una completa unità di tutte le frazioni della borghesia
Alcuni componenti facenti capo alla stampa e al Corriere della Sera
Esprimevano istanze diverse di restaurazione costituzionale
Anche se il loro limite era che la chiave di volta del sistema politico fascista
Era la disponibilità di una forza armata mercenaria e che si scartano l'eventualità di un colpo di Stato antifascista per l'impossibilità di contenere il movimento delle masse che ne sarebbe derivato su di un altro versante il programma di restaurazione capitalistica a vantaggio della borghesia industriale agraria attuando dal fascismo aveva segnato il distacco di una parte significativa della piccola media borghesia anche lo aveva sostenuto nella fase precedente la conquista del potere
Ero dentro me le basi di massa
Tutto sono l'avrebbe dissuaso il governo fascista dal proposito di stabilizzare il regime realizzando senza residui il suo programma di compressione economica e politica attraverso l'azione dello Stato stesso e dei suoi organi costituzionali e tanto meno da rinunciare alla sua forza armata
Dista una azione di un regime di dittatura armata permanente avrebbe reso impossibile ogni miglioramento delle condizioni di vita della grande maggioranza della popolazione lavoratrice con il risultato di aprire in Italia un periodo di rivoluzione permanente il PCB e avrebbe dovuto far leva su questa contraddizione avviando il superamento della contrapposizione tra operai del Nord e contadini
Meridionali nel contempo avrebbe dovuto agire per conquistare le classi lavoratrici aderenti entrambi i partiti socialisti ma con un metodo nuovo
E cioè dando allo studio dei problemi e delle soluzioni prospettate cito carattere di concretezza e attualità storica collegandoli con la sua politica generale e con le ribellioni spontanee delle grandi masse ma evitando cito il pericolo tanto di mantenersi nell'ambito delle platoniche affermazioni di programma quanto di costruire degli apparati non collegati come forse reali
In ogni caso il PC di avrebbe dovuto combattere la tesi che il regime fascista cito possa lasciare il posto a un regime liberale o democratico di vecchio stampo
Perché ciò avrebbe portato a negare che la classe operaia dovesse prepararsi fin da oggi per una lotta rivoluzionaria bisognava tuttavia anche cito combattere la pericolosa opinione che la classe operaia possedeva per un periodo più o meno lungo rimanere spettatrice di una lotta antifascista condotta dei partiti democratici e liberali
E che in questo periodo essa non abbia altra funzione
Se non quella di attendere che le opposizioni costituzionali abbiano adempite il loro compito
La lotta contro i partiti costituzionali come anche quella per la conquista dei lavoratori che aderivano ed i partiti socialisti doveva acconsentire
Di intervenire sin d'ora nel processo di formazione delle opposizioni al fascismo
Per provocare uno schieramento di classe nel quale le forze lavoratrici mantengano intatta la loro autonomia e integro il loro programma rivoluzionario classicista fine della citazione
Fin qui il programma adottato dal nuovo centro che guidava il PC di malgrado i confronti i confortanti risultati delle elezioni del ventiquattro il partito rimaneva tuttavia al terzo posto rispetto al Psv nel PSI
E poteva contare su una rete nazionale sei mila ideale di non più di dieci mila iscritti
E quindi il primo compito da assolvere era di costruire un grande partito attraverso la diffusione della stampa la ricostruzione dei sindacati e delle organizzazioni di fabbrica
La creazione di associazioni autonome dei contadini in primis nel Meridione al di là della sua realizzabilità nelle condizioni sempre più troppo ripetitivi create dal governo fascista si trattava comunque di un programma di non dare periodo oltretutto le organizzazioni periferiche del PCDD uscivano da una lunga fase di legalità erano state assorbite da compiti di organizzazione interna di partito ed erano impreparate e anche in parte riluttanti
A svolgerle un lavoro politico più ampio
Le circolari e le lettere di Gramsci insisteranno in questi mesi sulla Nance necessità
Di uscire dalla passività di radicarsi nel vivo della società di sperimentare iniziative autonome creative corrispondenti alle situazioni locali
A ciò si aggiungeva che la maggioranza dei quadri dei militanti più sperimentati erano tuttora legati all'eredità bordi Diana
è una visione ristretta ed elitaria del partito e di qui la necessità di un'azione di lunga lena
Per la conquista del corpo del partito ma anche questo è molto importante dei suoi dirigenti
Al rinnovamenti impersonando da Gramsci espresso c'è un'altra questione centrale che io qui non posso approfondire
E cioè quella dell'autonomia e non di rado della solitudine di Gramsci nello stesso nuovo gruppo dirigente del PCB
Il delitto mante ottimi l'ondata di indignazione di rivolta che sembrò investire l'intero Paese l'isolamento di Mussolini e del Governo l'insorgere delle opposizioni determineranno una situazione radicalmente nuova l'opinione generale era che il fascismo fosse ormai in agonia e Gramsci ne fu sicuramente partecipe
Fu questo il contesto in cui egli rimasto con il solo socio Scoccimarro guidare il PCT mentre gli altri dirigenti erano a Mosca al quinto congresso del Comintern si trovò a svolge un'azione per la prima volta dopo la marcia su Roma in campo attento
Un primo fatto profondamente nuovo fu non solo l'adesione dei deputati comunisti alla secessione aventiniana che sarebbe stato un fatto inconcepibile prima della marcia su Roma e anche e anche dopo
Ma anche la partecipazione dello stesso Gramsci al Comitato delle opposizioni insieme a tutti gli altri partiti antifascisti
E vero che fin dal diciotto giugno i comunisti uscirono dal comitato qui ci vuole una piccola precisazione
Essendosi rifiutati di sottoscrivere la richiesta ultimativa di rinunciare ad uno ad ogni posizione critica e di rimanere comunque disciplina anche la decisione della maggioranza del comitato stesso
Tuttavia lungi dal rinchiudersi nell'isolamento
Ganci tracciava una prospettiva di più ampio respiro
In una circolare inviata alle federazioni e alle sezioni del partito negli stessi giorni
è inattiva l'accento sul precipitare della crisi della piccola borghesia come elemento fondamentale e determinante della situazione attuale egli tornava a sottolineare la divaricazioni in atto
Tra l'originaria versione al fascismo nell'illusione di giocare un ruolo politico indipendente e il sostegno del governo fascista alla Pluto Garcia capitalistica
Con il conseguente passaggio di partiti rilevanti delle classi medie all'opposizioni costituzionali
Con il risultato di determinare un profondo mutamento nei rapporti di forza nel Paese
E una polarizzazione tra il fascismo ai partiti e ventinove anni
Mentre per converso e qui io credo che ci sia una precisazione molto importante la classe operaia pur animata da una forte spinta antifascista si mostrava ancora esitante e cauta sotto l'impatto della precedente sconfitta
Quindi la classe operaia in questo momento non era insorge
Punto determinante della crisi e Gramsci questo lo vede con grande chiarezza
L'uscita delle opposizioni del Parlamento a cui il PC aveva diritto aveva assunto in quel momento un grande valore politico e in parte anche rivoluzionario
Al parlamento fascista si contrapponeva un Parlamento antifascista che diveniva il centro della lotta e in questo l'opposizione raggiunta rappresentare realmente la maggioranza dell'opinione pubblica
Il proletariato doveva attrarre al suo fianco la piccola borghesia nella lotta antifascista ponendosi alla sua direzione
Il compito del PC era di superare ogni atteggiamento di passività fare leva sulla classe operaia come sola forza capace di assumere la guida della lotta antifascista
Se la prospettiva più lontana per un esito definitive vittorioso era indicata in un governo degli operai e dei contadini
Nel presente il PC di dovendo far crescere la propria influenza sulle masse contrapponendo all'opposizione costituzionale
L'opposizione operaia
Tuttavia fintanto che i partiti
Che ad essa aderivano avessero svolto un'azione antifascista cito l'indicazione era di nome attaccarli come nemici pur criticando l'impotenza della loro azione
Era necessario nel contempo non rinunciare mai alla propria libertà di critica e soprattutto da eredità comica di operai di tutti i partiti per la lotta antifascista
Di più ha qualche giorno di distanza Gramsci scriveva che compito delle opposizioni avrebbe dovuto essere
Allearsi col proletariato sollecitare l'intervento della classe operaia nella lotta e aggiungeva
Lo sbocco immediato non sarebbe stato un governo operaio e contadino sarebbe stato un Governo di concentrazione piccolo borghese sarebbe stato la Costituente che repubblicani dicono di volere
I rapporti di forza erano tali per cui l'intervento del proletariato poteva determinare la caduta del fascismo non poteva immediatamente portare al Governo operaio
In questi stessi giorni PCDD in vista della giornata di commemorazione di Matteotti del ventisette giugno invito ad organizzare astensioni generalizzate del lavoro con cortei e manifestazioni di protesta
In alternativa ai cinque minuti astensione proclamati dalla CGIL dal Comitato delle opposizioni
Lancio anche la parola dello sciopero generale senza poi dar discorso a seguito del rifiuto da parte del PSI e del PSI
Le settimane che seguirono
Segnarono l'inasprirsi delle undici previo polemiche tra il boccone il blocco delle lezioni delle opposizioni il PC di la decisione del blocco di dare vita a una rete articolata di comitati locali
Non contraddice la scelta prevalente di privilegiare la questione morale nella campagna di opinione il rispetto assoluto della legalità
La tendenza ad affidarsi a un mutamento degli equilibri parlamentari e a un intervento risolutivo del re d'altra parte sul versante del PC Dini raccogliendo gli echi del quinto congresso del Comintern e di cui si farà interprete Scoccimarro
Si tenderà ad accentuare il motivo della costruzione del Paese di un'opposizione rivoluzionaria di Thomas in cui con Paul già nel convogliare la piccola borghesia distaccando la dai partiti costituzionali
E ciò attraverso una critica sistematica dei loro mezzi o di loro insufficiente
Con il fine di distruggere l'influenza in particolare che i partiti operai esercitavano su alcuni strati della classe operaia la prospettiva si spostava decisamente verso il fronte unico dal basso
Nella relazione di Gramsci al Comitato centrale del PCB
Del sedici agosto ventiquattro è dato cogliere indubbi segnali di irrigidimento ma anche l'intento di salvaguardare una continuità nella politica del partito e ritornava sul profondo mutamento dei rapporti di forza nella società italiana
Determinato dal distacco del fascismo delle classi medie e sosteneva che l'ondata antifascista provocata dal delitto Matteotti aveva trovato il suo riferimento nel blocco delle opposizioni
Non solo da parte delle classi medie ma anche si sottolineava della grande maggioranza del proletariato
Si rivendicava anche la giustezza della partecipazione del PCB al Comitato delle opposizioni
Sia perché isolandosi avrebbe perso ogni contatto con le masse lavoratrici
Sia perché aveva evidenziato il carattere specifico della crisi e cioè l'esistenza di due ipotesi di di due Parlamenti
All'opposto le opposizioni si erano rifiutate di dare una forma politica definita alla situazione esistente facendo appello al proletariato
Malgrado e se potesse rivolgere verso cito insegni fascismo
Che vuole
Riformare addolcendo ora la dittatura fascista tuttavia essendo costituivano ancora il fulcro del Movimento Popolare antifascista
La situazione obiettiva non era mutata
Esistevano ancora di fatto due governi nel Paese in lotta l'uno contro l'altro un compromesso tra il fascismo alle opposizioni
Non era da escludere ma sembrava a Gramsci molto improbabile
Il regime fascista per la sua stessa natura significava cito la soffocazione di ogni libertà e non solo delle libertà proletaria e quindi la lotta non solo con tripartite operai
Ma anche specialmente in una fase determinata contro tutti i partiti politici non fascisti contro tutte le associazioni non direttamente controllate dal fascismo ufficiale
E non poteva permettere l'esistenza di alcuna assemblea rappresentativa qui c'è un'analogia con la alla riflessione di Matteotti come vedete la cronaca continua con quotidiana continuava ad attestare il dispiegamento del regime fascista tuttavia si poteva prevedere che un urto armato sarebbe stato editato sia dalle opposizioni che dal governo
Riguarda la politica del PCDD
Gramsci rilevava che la situazione democratica perché le grandi masse lavoratrici sono disgregate disperse polverizzate nel popolo indistinto qualunque possa essere perciò lo svolgimento immediato della crisi noi possiamo solo per i vedere un miglioramento nella posizione politica della classe operaia non una sua lotta vittoriosa per il potere
Il compito essenziale del partito consisteva quindi nella conquista della maggioranza dalla classe lavoratrice e si aggiungeva
La fase che attraversiamo
Non è quella della lotta diretta per il potere ma una fase preparatoria di transizione alla lotta per il potere una fase insomma di agitazione di propaganda di organizzazione
Tutto ciò significava che il PCB che avrebbe dovuto continuare ad attrezzarsi per divenire un un partito di massa creare in ogni fabbrica in ogni villaggio una cellula comunista
In grado di agire politicamente di conseguire l'adesione cito del più un gran numero possibile di operai e contadini per educarli alla lotta per formare degli organizzatori di El di massa prelevarli politicamente
Il fulcro di questo lavoro individuato nello sviluppo delle scene nulle dei comitati di fabbrica come soggetto per la ripresa delle lotte sindacali
Nonché la costruzione di organismi proletaria livello territoriali eletti dal basso e non su basi di partito in grado di farsi interprete degli interessi generali di tutto il popolo lavoratore
Era l'anticipazione della parola d'ordine dei comitati operai e contadini
Si trattava di un progetto che era in larghissima parte da realizzare
E tuttavia i risultati raggiunti nel giro di pochi mesi appaiono davvero rilevanti se si considerano le condizioni sempre più difficili in cui si svolgeva la vita del partito e non solo del partito
A causa della sorveglianza e della repressione sempre più capillare predisposta dalle autorità sequestri continui della stampa irruzioni della polizia nelle sedi e nelle riunioni di partito
Arresti arbitrari di dirigenti di quadri e di militanti durante manifestazioni comizi volantinaggi oltre ha rinnovato moltiplicarsi delle violenze squadriste
Malgrado ciò nel corso del ventiquattro il PCB era passato da dieci mila iscritti a circa trenta mila
Con l'afflusso di una nuova leva di militanti in gran parte giovani a cui si aggiungevano circa dieci mila della Federazione giovanile mentre la tiratura dell'unità era giunta a cinquanta mila copie quotidiane
Si tratta di un primo processo di radicamento nella società italiana
Tenacemente perseguito nel venticinque ventisei avrebbe costituito la base dell'opposizione comunista nel Paese dopo l'instaurazione
Della dittatura fascista
All'inizio dell'autunno e mi avvio a concludere
La situazione delle forze antifasciste in Italia diventa divenne sempre più difficile ma questa è già stato detto però per quanto riguarda compra acque il PCB
A complicare ulteriormente il quadro giunsero i riflessi negativi del quinto congresso del Comintern
In una lettera in data ventidue settembre
Il Praesidium del Comintern sottoponeva
Ad una serrata critica la relazione di Gramsci al comitato centrale di agosto e in particolare alla tesi che alla eventuale caduta di Mussolini non sarebbe comunque stato possibile passare a una lotta diretta contro il capitalismo
Sì evocare il rischio che il PCT
Potesse rimanere spettatore passivo sulla scena politica
Si sollecitava il gruppo dirigente
Al porre al centro della sua azione dopo il rovesciamento di Mussolini la lotta diretta per il governo operaio e contadino a costituire Centillo Centurion proletarie in vista di una lotta armata
E a lanciare una campagna generale contro il tradimento delle delle foto del blocco delle opposizioni
La reazione del PC dire è stata di tutt'altro tenore
In una lettera del sette ottobre Togliatti aveva replicato alle esche all'estero circolavano giudizi troppo ottimistici sulla situazione italiana
Inoltre la repressione scatenata dal fascismo manteneva in uno stato di passività alla classe operaia alimentava al suo interno una mentalità secondo cui il compito di Roma di rovesciarlo spettasse al blocco delle opposizioni
La questione centrale del momento era piuttosto di combattere la passività
E di dare uno sbocco alla campagna antifascista in vista della riapertura del Parlamento
All'inizio di ottobre e questo è l'ultimo punto gran ci decise di lanciare una campagna che riportasse la lotta antifascista al centro della vita nazionale riproponendo al blocco delle opposizioni di costituirsi insieme al PCB in anche in Parlamento e proclamando uno sciopero fiscale
La proposta intendeva rinunciare all'attendismo e l'ottica legalitaria dell'Aventino rafforzando la polemica contro le opposizioni costituzionali nel PSI
Ma Gramsci all'inizio non escludeva che essa potesse spingere all'azione il blocco o parte di esso
E quindi assumere il segno di una fase democratica di transizione in una prospettiva di più ampio respiro rispetto al carattere di una nera manovra politica
Alla metà di ottobre ventiquattro in una riunione degli organi dirigenti del PC di tranci sostenne che in vista della riapertura della Camera
Il nostro partito deve intervenire con un atto politico
Che abbia una larga risonanza proponendo all'opposizione di costituirsi come Assemblea in contrapposto al Parlamento fascista
Pur prevedendo che la proposta sarebbe stata respinta egli aggiungeva che questo anti parlamento costituirebbe no una fase intermedia tra il Parlamento e il sovietici sono basato sui comitati operai e contadini
Fece anche riferimento alla lotta per la Costituente condotta dei bolscevichi in Russia e aggiunse cito che la parola d'ordine della costituzione di comitati operai e contadini
Non è ancora compresa dalle grandi masse mentre inveisce quella dell'anti parlamento sarebbe stata accolta con una soluzione più rispondente al grado di sviluppo attuale della situazione
La proposta dell'anti parlamento suscitò riserve e critiche al vertice dello stesso PC di la decisione per il per il finale che prevalse fu che in una lettera aperta sarebbe stata inviata dal gruppo parlamentare comunista il quale in caso di rifiuto sarebbe rientrato in Parlamento
Non è possibile seguire la fase concitata mi segui
Basterà dire che l'iniziativa finì con l'assumere il carattere inequivocabile di una manovra politica suscitando anche un intervento diretto dei vertici del Comintern
E approdo dopo lo scontato rifiuto del blocco delle opposizioni a un intervento contro il Governo Mussolini di Luigi Repossi a nome del gruppo parlamentare comunista
E al su immediato abbandono dell'aula in un clima ahimè di violente polemiche proprio tra le forze antifasciste
Si consumava così e concludo il dramma finale delle opposizioni uscite irriducibilmente divise al momento dell'epilogo della crisi Matteotti si sarebbe dovuto attendere un decennio perché la strada potesse essere riaperta segnando una svolta epocale nella storia dell'antifascismo italiano vi ringrazio dall'attenzione
Insomma il confidente ed essermi preso qualche minuto in più
Entra canterà definisce le ed è riservata labbra relazione testo tempo anche a Belgrado insomma a richiesta porta percezione
Allora adesso nella Carlo Felice Casula ci parlerà della Santa sede del movimento cattolico e il Partito Popolare
Io inizio con due pareti citazione la prima tra virgolette l'onorevole Matteotti socialista unitario affermò che le elezioni non sono state valide in nessuna circoscrizione un bollato dalla destra battibecchi sui banchi dell'opposizione accolgono l'affermazione e loro attore s'incarica l'oratore Matteotti
Di esasperare ancor peggio gli avversari narrando casi di violenze elettorali
Così si legge a proposito delle celle pre ultimo discorso di Giacomo Matteotti in Parlamento del trenta maggio ventiquattro
In un breve articolo Nella rubrica cronaca contemporanea poste italiane della rivista la Civiltà Cattolica del giugno del mille novecentoventiquattro è bene precisare che la storica rivista dei gesuiti era un organo ufficioso della Santa Sede in quanto le bozze di ogni numero prima della pubblicazione
Erano visionate in segreteria distante
Merita di essere accettata anche la conclusione di questo articolo
L'emiciclo si trasformò in un'arena di pugilato mentre i deputati in piedi urlano a pieni polmoni dei campanelli delle tribù in me squillano disperatamente
E con questa discostò sua scenata finiva la prima fase parlamentari
Il giorno dopo il discorso di Matteotti sul quotidiano ufficioso della Santa Sede l'Osservatore Romano
Era comparso un semplice trafiletto dal titolo Camera dei deputati
Nel quale si riferiva tra virgolette sui numerosissimi di vaccini e spesso violenti tumulti che ne erano conseguiti
Queste brevi citazioni non necessitano di commenti e prima di proseguire premetto che nella letteratura molto ampia sui rapporti Chiesa fascismo
Ulteriormente estesa e approfondita dopo l'apertura nel due mila sei degli archivi vaticani per il pontificato di Pio undicesimo
Il tema delle dialisi del delitto Matteotti e della crisi
Che ne era conseguita e poco o tra tanto
Faccio un solo esempio
Nell'ormai classico studio Di Pietro Scoppola la chiesa del fascismo pubblicato da Laterza nel mille novecentosettantuno solo qualche cenno sparso e nessun documento nella cura ampia
Cioè appendice documentaria fanno eccezione
Due ponderosi volumi che hanno per titolo Fascismo e Vaticano prima della conciliazione di Giovanni Sale pubblicata nel due mila e sette e cattoliche facilmente la Santa Sede la politica italiana all'alba del regime
Pubblicato
De Alberto Guasco che è pubblicato dal Mulino nel del mille tredici in entrambi i veri questi di questi volumi vi sono due corposi e capitoli che affrontano specificamente il tema il delitto Matteotti nel libro di sale e l'anno di Matteotti nel libro di Guasco
Il libro di sale e sale un padre gesuita scrittore della Civiltà Cattolica così si chiamano i redattori della rivista
Ha un titolo che può fuorviare perché ripropone il termine vaticano
Tanto un santo quanto improprio perché in ogni caso nel ventiquattro la Città del Vaticano non era ancora formalmente
Costituita lo sarà dopo i fatti dell'atterrano del ventinove
Ma il sottotitolo invece popolari Chierici e cambierà anche lascia intendere che ci si riferisce alla Santa Sede che l'articolazione istituzionale
Internazionalmente riconosciuta della chiesa della Chiesa cattolica
Con il suo Governo rappresentante o dal sovrano pontefice dalla segreteria distante dalla Curia
Poi ci si riferisce
Ancora alla alla il canto cattolico con il suo tessuto associativo in particolare in questi anni l'Azione cattolica
Le sue rappresentanze politiche in questi anni il Partito popolare ma anche i cosiddetti che lei dico fascisti che erano fuoriusciti dal partito popolare
Detti avevano aderito
Al fascismo candidandosi in primo luogo nel listone nella lista nazionale
Ecco prima di dare acconto anche con altre essenziali citazioni delle reazioni all'assassinio di Matteotti due Brevi osservazioni generali
La Santa Sede il vertice della gerarchia cattolica
Non comprese nero la novità del fascismo e la natura del suo totalitarismo
Per inciso solo sul finire degli anni trenta soprattutto per stimolo e contributo di religiosi francesi anglosassoni
In Segreteria di Stato ma anche al Sant'Uffizio si lavorò a una enciclica mai portata a termine ancor meno pubblicata sul totalitarismo
Che in lingua latina fu tradotto con una elegante pregnante espressione
Status società antis totalità s'ironizza o monsignor Domenico Tardini dicendo
è una formula incomprensibile ai più innoviamo con un neologismo della nostra lingua latina e chiamiamola semplicemente il totalitarismo
Ma poi il problema non non si oppose ecco pensavano indubbiamente
Diversi fattori tra i quali in primo luogo la diffidenza indifferenza verso il sistema politico liberale e ancor più
L'incombente spetta a Roma del socialisti
L'ascesa al potere del fascismo con la marcia su Roma e alcuni dei primi provvedimenti attuate dal governo Mussolini
La reintroduzione del crocefisso nelle aule scolastiche
L'inserimento dell'insegnamento della religione nei programmi scolastici l'annuncio di una politica anti massonica giova ricordarlo soprattutto in questo in questo palazzo
Aggravio anche delle sanzioni giuridiche combinate per offese al clero alla religione cattolica diedero la sensazione illusione che si potesse realizzare
Nuovamente uno Stato cattolico
Fondato sull'alleanza tra trono e altare
Mussolini
Insomma riesce ad accreditarsi presso la Santa Sede facendo convivere gli eccessi del fascismo movimento con le garanzie offerte dalla fascismo regime
Ha scritto Alberto Guasco che ho prima ricordato a proposito di Pio undicesimo
Il conservatorismo papale non fu fascismo colpirò fascismo molto distanziava più undici dal primo e quasi tutto dal secondo
Bensì apprezzamento per chi non esibiva pregiudiziali anti religiose e svolgeva una politica favorevole alla Chiesa
Apprezzamento per un capo di governo che ambiva a riconciliare statale Chiesa senza le impuntature dei liberali e ancora di più le velleità
Dei popolare
Più che ebbe un ritorno di Mussolini alla religione specchietto per le allodole della propaganda fascista e abbaglio
Della retorica clericale più dico disposta a farsi turni opinare
Achille Ratti Pio undicesimo che è la verità e la riconciliazione tra la Santa Sede l'Italia come convinto impegno programmatico del suo pontificato
Era successo sul trono di Pietro a Giacomo Della Chiesa Benedetto quindicesimo proprio nel mille novecentoventidue questi Benedetto quindicesimo laureato in giurisprudenza e proveniente da una nobile famiglia genovese di solide tradizioni risorgimentali è stato già detto in una relazione
Stamattina che la provenienza familiare conta e pesa nelle posizioni nelle idee di tutti compreso il del Pampa Benedetto quindicesimo aveva annullando per il non expedit
E visto con favore la fondazione del Partito Popolare Italiano e il pieno inserimento dei cattolici nella vita politica e istituzionale come elettori e come lei di erano stati i gesuiti a tradurre in italiano il non expedit il divieto dicendo semplicemente
Ai cattolici non è permesso essere né eletti né elemento la doppia li tolte frequente nel linguaggio italiani
Tentò anche Benedetto quindicesimo una conciliazione ufficiosa collo stante l'italiano come documentando nel monumentale diario del barone Carlo Monti
Incaricato d'affari del governo italiano presso la Santa Sede non avevano relazioni diplomatiche PM quindi erano gli incaricati d'affari tentativo rimasto senza esito soprattutto per la perdurante ostilità nei confronti di Benedetto quindicesimo della sua non dai capi dei popoli belligeranti dell'agosto del diciassette è significativo che la presentazione di due volumi della conciliazione ufficiosa sia stata scritta dal cardinale Achille Silvestrini che per molti decenni
Nella Ostpolitik della Santa Sede nella conferenza di ellissi che ha dato un contributo importante sul tema del dialogo
E della pace
Tornando dopo questa discrezione al nostro tema riporto le considerazioni di Giovanni Sale prima menzionato
Presente in un altro saggio che ha per titolo la Santa Sede di cattoliche la crisi Matteo di pubblicato dalla Civiltà Cattolica nella ricorrenza dell'ottantesimo anniversario
La posizione scrive
Sale la posizione che la Santa Sede assunzione sul delitto Matteotti fin dall'inizio fu improntata a prudenza ha senso di responsabilità
Essa fece il possibile per non lasciarsi coinvolgere soprattutto nel primo periodo nel dibattito tra governo e partiti di opposizione
The stampa avvelenando il mondo politico e istituzionale creando un clima di instabilità e di incertezza nel Paese
Si preferì infatti non intervenire direttamente su una materia così delicata violentemente dibattuta tra le forze politiche aspettando che la
Situazione si chiarisse
Interamente sul piano processuale e politico
In realtà
Queste attente argomentazioni e questi sapendo sapienti distinguo degli articoli per la rivista dei gesuiti
Lasciano trasparire sia pure con grande prudenza e cautela l'atteggiamento di disponibilità a favorire una soluzione della crisi indolore
E sostanzialmente favorevole a Mussolini
Meno benevole per anche più fondante lo è il giudizio che Alberto Guasco sulla posizione assunta dalla Santa Sede
Essendo tra l'altro la sua ricerca fondata non solo su fonti a stampa ma anche sulla sistema integrato consultazione della ricca documentazione conservata nell'Archivio segreto vaticano
E dal due mila e diciannove assunto la nuova denominazione di archivio apostolico vaticano aperta agli studiosi di tutto il mondo
Scrive
Buona scuola Santa Sede durante l'arco della crisi giocò essenzialmente in favore del governo costituito e contano qualsiasi cambiamento che portasse al potere i socialisti
Allegati con i popolari poco favorisse Lalla fascista intransigente che comunque finì per prevalere e imporre la sua soluzione alla crisi
Per il vero
Per onestà intellettuale occorre dire anche che lo stesso sale gesuita sale in un articolo recentissimo fresco di stampa che ha per titolo Matteotti a un secolo del diritto
Apparso sempre sulla Civiltà Cattolica quanto meno nella premessa sembra essere più critico e scrive
Negli Stati totalitari l'uccisione dell'oppositore politico è storicamente una costante una prassi quasi liberatoria che tende non solo a sé faticare
Anche a evidenziare un cambiamento che si vuole radicale e irreversibile chi detiene il potere assoluto di solito non sopporta neppure la presenza fisica del proprio
Avversario anche se indebolimento o politicamente
Sconfitto non è difficile pensare a Matteo il ex post in questa frase
Ma faccio un'altra citazione per così dire più volte leggendo il diario del grande storico Ludwig von Pastor che autore di una monumentale Storia dei papi ma che in questi anni era anche ambasciatore della Repubblica d'Austria presso la Santa Sede
Annota il quindici giugno del mille novecentoventiquattro la traduzione dal tedesco in questo caso il Milan quindi poco elegante
Grande emozione per l'omicidio del deputato Matteo utile
Al ricevimento diplomatico di oggi si è parlato quasi solo di questo
Il cardinale Gasparri comparo cardinale Gasparri era il segretario di Stato sarà firmatario notissimo dei patti dell'alterando
E il cardinale Gasparri con parole molto dure ha espresso la più forte condanna del delitto ha espresso il rammarico perché esso avrebbe impedito di ristabilire l'ordine nel Paese
Ha sottolineato quanto spesso il Santo Padre abbia sollecitato di moderare ed evitare atti di violenza
Continua innumerevoli casi in i numeri deve leccarsi queste non sono stati puniti dalla legge
E adesso se ne pagano le conseguenze
E necessario un cambiamento radicale perché è una questione vitale per il fascismo ripulire il partito in tutti gli ambiti per liberarsi finalmente dai soggetti los per uscire da questo oscuro afferma
Se questo avvenisse il partito partito al partito fascista potrebbe
Diventare più forte sono un po'le dinamiche esposte nella prima relazione questo pomeriggio
Il cardinale Pietro Gasparri il segretario di Stato nel mese di luglio
E non Tory certe senza particolare calore la madre e la moglie di Matteotti che era anche personalmente una cattolica
Praticante comunicando loro la vicinanza spirituale del Papa
Al quale era stata chiesta senza successo una udienza privata
E abitava aveva loro comunicato che assicurava loro le preghiere di suffragio per il congiunto tragicamente scomparso notare i termini secondo una testimonianza la madre in questo caso di Matteotti e le materie sono sempre più coraggiosa delle mogli in questo caso la madre avrebbe più tanto il tono di un rosario da parte del Pontefice dicendo in dialetto ho già il milione
Non so cosa farmene di quello del Papa
E non ha
Una carta formidabile
In una visione qua nel mensile può affermare che la Santa Sede già all'indomani della marcia su Roma aveva intessuto con il fascismo un dialogo
E nella drammatica crisi successiva all'assassinio di Matteotti si intensifica
Con reiterate pronunciamenti immorali che evitano qualsiasi riferimento politico lungo tre direttrici per il fiuto condanna dell'alleanza Partito Popolare Partito Socialista
Drastica indicazione prescrizione al clero e all'Azione cattolica di astenersi dall'impegno politico è specificamente di non sostenere il Partito Popolare
Conseguente alla decisione di allontanare il suo fondatore don Luigi Sturzo dall'Italia
Vengo al secondo soggetto di questa mia esposizione l'Azione cattolica negli anni nel primo dopoguerra aveva stabilito con il Partito popolare sin dalla sua fondazione un forte legame con un vasto per avanzo dei militanti e dirigenti periferici il partito distrutto anche con un accordo formale aveva rinunciante a costituire un movimento giovanile potendo contare sulla gioventù cattolica
Che ebbe in quegli anni effervescente una rapida crescita organizzativa passando da mille novecento circoli appena quattro mila e cinquecento circoli in tutto il territorio nazionale
Achille Ratti
Cioè Pio undicesimo che era successo a Benedetto quindicesimo nel gennaio del ventidue che aveva assunto il nome di Pio undici
Quasi a sottolineare la continuità con Pio decimo il pontefice della dura repressione antimodernista del primo Novecento
Pio undicesimo assorbito assertore di una netta distinzione tra impegno politico e la funzione da lui ritenuta prevalente esclusiva della formazione religiosa nell'Azione Cattolica azione Cattolica Tallo Witte evita o me collaborazione dei laici all'apostolato gerarchico della
Il tutto finalizzato
Alla restaurazione della cosiddetta societas cristiana e sul piano organizzativo c'era stata anche una ristrutturazione dell'Azione Cattolica divisa in gioventù quattordici a
Ovviamente gioventù femminile separata Unione donne Federazione universitaria dei dei cattolici italiani la Pucci
E Federazione degli o meno i cattolici specificamente per la gioventù patologica tra il diciannove e il ventidue sì confrontavano due schieramenti
Il primo che aveva come esponente di punta Cesare ossicini il padre di Adriano ossicini futuro leader della sinistra cristiana senatore
Della sinistra indipendente anche vicepresidente del
Del Senato
Schiera Anton supposizione di rigetto del fascismo
Giudicato anticristiano per la sua ideologia di esaltazione della violenza
Esercitata anche contro i circoli del Lazio dell'associazionismo cattolico esercitato anche come non pochi sacerdoti e tra questi don Minzoni assassinato l'anno l'anno prima cito don Minzoni perché in molta della pubblicistica
Spesso apologetica che lo riguarda è definito come il Matteo gli cattolico è stato fatto dall'ampia un compendio ad Argenta e spero che gli atti di questo convegno vengano pubblicamente così come è stato tanti già pubblicati quelli relativi all'altro convegno fatta a Roma per la marcia su prova
Gli altri son pubblicamente in uno splendido volume curato con rigore da Claudio Natoli che mi serve
Tennis affianco l'altro gruppo era invece costituito guidato dai Gilberto martire che nel pacifismo invece individuava il soggetto politico in grado di sconfiggere
La sinistra rivoluzionaria e che era un possibile alleato di fatto per la difesa
Degli interessi confessionali
Nel triennio successivo
Cattaro Panto da alcuni storici dell'Azione cattolica come Mario Casella con me Pasetti appesa
Dopo il ventisei fino al trentotto e alle leggi razziali invece sia una fase detta della collaborazione nella distinzione secondo la definizione dello stesso più undici
E però poi in fondo di sostanziale appoggio al regime
Non è superfluo ricordare che dopo l'approvazione della legge sindacale del mille novecentoventisei
Che proibiva lo sciopero riservava solo ai sindacati fascisti il potere di stipulare contratti collettivi di fatto le organizzazioni sindacali bianche nonostante le resistenze in particolare di Achille grandi leader carismatico della Confederazione italiana dei lavoratori ma anche poi firmatario a Roma assieme a ore sterilizzate che
A Peppino Di Vittorio del patto di unità sindacale della di fondazione della CGIL unitaria
Ecco nonostante queste o questa opposizione di patto le organizzazioni sindacali bianche sono per così dire su su tutte in un nuovo organismo dell'Azione cattolica appositamente creato che citiamo
Istituto cattolico di attività sociali anche in questo caso il più noto con il suo acronimo litas
Grandi in un articolo dal titolo dittatura o Parlamento pubblicato il ventitré novembre del ventidue sul settimanale cattolico il cittadino aveva scritto
Il discorso col quale il nuovo presidente del Consiglio di liste che l'onorevole Mussolini
Ha voluto glorificare e giustificare il colpo di Stato compiuto dal fascismo dinnanzi alla Camera dei deputati e la marcia su Roma e Stanton variamente commentato
Ma prosegue grandi
Grandi ovviamente Achille Grandi
Ma nessuno potrà mai distruggere l'impressione che io ed altri miei colleghi abbiamo riportante e cioè lo pensa all'istituto parlamentare
Il migliore presidio della libertà che abbia il popolo italiano
L'onorevole Mussolini a tendenze dittatoriali esse sono incoraggiate dal suo passato
Dalla sua fede dal suo ingegno dal rapido insperato forse grandissimo successa una straordinario e preveggente affresco
Sul terreno più propriamente politico nel dramma antico biennio dell'assassinio di Matteotti e della crisi conseguente si impone e si afferma all'interno dell'Azione cattolica alla cosiddetta fase della apoliticità
Con il proposito di evitare compromissione con il
Partiti tutti
Per meglio tutelare i cosiddetti interessi cattolici
Per Renato Moro
In un saggio intitolato Azione Cattolica clero e laica alto di fronte al fascismo ha proposto la categoria interpretativa della fascismo
Efficace per comprendere per esempio il lavoro accurato di formazione religiosa e culturale svolto dagli assistenti ecclesiastici centrali della gioventù cattolica e della Puccitelli erano monsignor Domenico Tardini
E monsignor Giovanni Battista Montini futuro Paolo sesto con la collaborazione di don Giuseppe De Luca che è una straordinaria personalità della cultura italiana europea del non regge Tardini che era salito rapidamente con Mantini alla ai vertice della Segreteria di Stato in un breve appunto del mille novecentotrentacinque percepirà
Gli effetti perniciosi del fascismo su cito tra virgolette
Moltissime anime che sono prese dal demone del nazionalismo e che credono più a Mussolini che al fa
Prima di prendere in esame le reazione del terzo soggetto del mio intervento cioè il Partito Popolare
Occorre fare rimedi vento alle elezioni del ventiquattro che si tennero è stato già detto stamattina più volte con il sistema elettorale maggioritario
Noto con una il nome del suo proponente la legge Acerbo Acerbo era tra l'altro l'ex deputato del partito
Parto polare approvata nel novembre dell'anno precedente in base a quella contrastante a legge
La lista che avesse ottenuto il venticinque per cento dei suffragi avrebbe conseguito il sessanta per cento degli eletti il nuovo partito e il nuovo partito di Matteo del Partito socialista unitario nelle elezioni del ventiquattro ottenne i cinque virgola nove per cento
Dei suffragi scontenti quattro deputati eletti due in più del Partito Socialista Italiano il PCB ancor meglio solo diciannove
Diciannove depositanti
Il Partito Popolare Italiano che aveva ormai Alcide De Gasperi come nuovo segretario essendo stante il suo fondatore
Don Luigi Sturzo costretto a dimettersi soppressione della Santa Sede con trentanove deputati era il maggior partito dell'opposizione
La lista nazionale del partito fascista nota come il Listone in cui erano confluiti anche molti esponenti nazionalisti e liberali
Anche diversi transfughi del Partito popolare chiamati con disprezzo i clerico fascisti avevamo butta assieme a una piccola lista civetta il sessanta cinque per cento dei suffragi attenta preceduta trecentosettantaquattro deputati eletti ed è proprio dai giornali e del Partito popolare che arriva alla dura condanna del delitto Matteotti e anche l'esplicita denuncia dei suoi mandanti sul quotidiano il Popolo in un articolo dal titolo per l'onore dell'Italia il suo dire direttore Giuseppe Donati
Morto in esilio a Parigi nel trentuno scrive ormai è chiaro
Che l'onorevole Matteotti è stato soppresso per ragioni che dipendono dall'esercizio del suo mandato politico conclude con me è riassunto nel titolo
Due sole
Parole abbiamo da rivolgere ai custodi della legge
Altro che questo
C'è giustizia
Su tutte le responsabilità lo domandiamo semplicemente l'onore dell'Italia
Lo stesso don Luigi Sturzo in un articolo pubblicato sempre sul quotidiano il Popolo il ventisei giugno
Il giorno dopo che Mussolini al Senato aveva riferito della posizione del governo sul delitto Matteotti scrive
Che il proposito di Mussolini di isolare il delitto dell'onorevole Matteotti dal regime fascista
Si inquadrava nella sua strategia politica che aveva sempre due maschere una guerriera e l'altra costituzionale in quella corriera
Chi tocca alla milizia avrà più o meno in quella costituzionale legalitaria invitando le minoranze a collaborare alla pacificazione lascia intendere che questa dipenda solo cito tra virgolette
Dall'atteggiamento di resistenza morale Thales
Assurdo
Se l'Osservatore Romano si attende sempre a una linea attendista rilanciando notizie dell'agenzia Stefani
Il popolo è il domani d'Italia un periodico sempre del Partito popolare
Assunsero delle posizioni decisamente più ferme rivolte a considerare l'omicidio del deputato socialista come un delitto politico sempre Sturzo in un articolo dell'undici luglio considerò tra virgolette la tragedia di Matteotti come l'episodio che ha rotto l'incanto
Ha svelato alla turpi tunisine del retroscena ministeriale
Ha fatto venire a galla quegli alimenti ignoti alla maggior parte del paese
Affatto rivalutare tanti delitti impuniti ha creato così l'ambiente morale per un'espiazione per una purificazione
La protesta dell'Aventino già formalizzata il ventisette giugno tra i partiti politici democratici in un'aula di Montecitorio
Indusse Sturzo anche a un'aspra critica dei clerico fascisti responsabili di appoggiare il governo fascista
Tra virgolette la truffa
Delle ultime elezioni
Mi avvio alla conclusione anche io dei grande rilievo politico e mediatico fu una denuncia di Giuseppe Donati lanciata dal quotidiano il Popolo contro Emilio Del Bono
Allora anche il capo della polizia
Denunciate consentiti e mettere pubblicamente sotto accusa
Di fronte al Senato costituitosi in Alta Corte di giustizia il torbido ambiente che attorniano file Caldoro quattro un vero per lo stesso Mussolini
Concludo con una citazione di un editoriale del periodico il domani d'Italia del ventinove giugno del mille novecentoventiquattro
Di un altro esponente della sinistra popolare Francesco Luigi Ferrari che sarà anche lui più volte aggredito con pestaggi e violenta e costretto all'esilio
In polemica con l'Osservatore Romano pur non esplicitamente nominato egli scrive
Chi come un giornale di Roma
Un altro giornale della del Vaticano
Avanza il dubbio innanzi direttore e dopo però a volte il regime fascista e tolto il potere all'uomo che lo detiene non si piomba era nel buio più pericoloso
Chi insinua questa incertezza continua Ferrari mente alla coscienza della grandissima maggioranza del Paese
E ne rinnega la tradizione l'educazione e la preparazione civile
Nella libertà cesserà il terrore Sissoko verrà la guerra civile che da tre anni e tormenta tutti la parte Ria riacquisterà prestigio e prosperità ringrazia
Anche qui non ho detto a prima che il professor Casola dell'Università Roma Tre
Per ora torniamo all'università di Mila diciamo subito che non lo dimentica come professor Leonardo comprato Alessandro che ci parlerà del processo Matteotti la verità giudiziaria verità storica e giudizio politico
Grazie e grazie per per l'indirizzo
A me il compito di parlare del processo come dire l'ultima l'ultimo atto della Della vicenda Matteotti un processo che che che a mio parere costituisce un po'sono un caso piuttosto esemplare nel nell'intreccio tra giustizia e politica che prende corpo tra tra la Presa del potere del fascismo
Nel ventidue e poi la definitiva affermazione tra il mille novecentoventicinque mille novecentoventisei la definitiva affermazione del fascismo come come origine ora sono so sono morti
Di gli eventi che hanno condotto poi l'assassinio di Matteotti e gli esiti dei processi che sono stati istituiti tra il mille novecentoventiquattro mille novecentoventisei
E poi ancora tra i mille novecentoquarantaquattro al mille novecentoquarantasette
Dopo proprio qui a a sintetizzare me schematicamente solamente le tappe principali perché credo sia inutile un po'a a chiarire anche il il ragionamento che proverò
A fare
A seguito della scomparsa di Matteotti nel il dieci giugno del ventiquattro la prima istruttoria da del del processo sia per i tre giorni dopo un'istruttoria che fu affidata al Tribunale di Roma
Ma il diciassette giugno successivo l'istruttoria fu avvocata dalla sezione di accusa della corte di appello di Roma presieduta dal dal magistrato noto magistrato Mario Del Giudice
Coadiuvato dal sostituto procuratore Umberto Guglielmo Tancredi
Il sedici agosto come nuoto fu ritrovato il cadavere di Matteo ottimi gli imputati Amerigo Borrini Albino porti Giuseppe Biondo questo marathi ammetto proprio da un mistero di aver partecipato al al diritto di tutti e cinque furono rinviati
A giudizio con l'accusa di sequestro di persona e omicidio volontario sebbene tutti negassero
La premeditazione dell'omicidio Cesare Rossi Giovanni Marinelli e Filippo Filippelli furono invece imputati come mandanti dell'assassinio
Una significativa censura in questa fase fu senza dubbio è stata appena citata fu senza dubbio rappresentata dalla denuncia che il direttore del quotidiano il Popolo Giuseppe Donati
Presenterò il sei dicembre del mille novecentoventiquattro nei confronti del senatore Emilio Del Bono che al momento della morte di Matteotti ricoprirà anche il ruolo di comandante generale della Milizia volontaria per la sicurezza nazionale handicap
Della polizia
Perché è importante questa questa denuncia perché gli articoli trentasei e trentasette dello Statuto Albertino prevedeva nonché al di fuori nella flagranza di reato
I senatori non poteva non essere arrestati se non in forza di un ordine del Senato costituito
In Alta Corte di giustizia e l'intervento il solo organo competente per giudicare i reati imputati e i suoi membri
Questa denuncia quindi composto che cosa comporta una fermata del processo e il trasferimento degli atti all'Alta Corte di giustizia la quale per dodici giorni nel mille novecentoventicinque prosciolse debbono
A questo punto gli atti
Ritornarono alla sezione di accusa della corte di appello di Roma ma il suo presidente
Il magistrato Mauro Del Giudice che abbiamo già citato
In merito in uno di quei classici casi di promozione al fine della rimozione nel settembre del mille novecentoventicinque fra premesso procuratore generale della Corte di Appello di Catania
E fu sostituito dal Consigliere di Cassazione Antonio Albertini
Verrebbe un affidabile dal regime lo ha definito anche nella mi ricordo nella sua Storia della magistratura italiana
La salsa procedura di nomina di rimozione d'altronde aveva già riguardato Guglielmo Tancredi
Proposta di sostituto procuratore generale presso la Corte di Cassazione è sostituito da chi sostituito da Nicodemo no stop che altri in maniera che il Comitato di Roberto Farinacci allora segretario del Partito nazionale fascista
In questa nuova composizione la corte di appello di Roma emise la sentenza di primo dicembre del venticinque i cinque esecutori materiali del dell'omicidio furono rinviati a giudizio mancanza loro a scritta la premeditazione
L'altro imputati furono invece assolti proprio al dicembre del venticinque intervenne un nuovo colpo di scena
La Corte di Cassazione riminese il giudizio alla Corte di Assise di Chieti per motivi di ordine pubblico come si scrisse agli atti
Il processo di Chieti duro otto giorni dal sedici al ventiquattro marzo del mille novecentoventisei
Per la sentenza definitiva riconobbe colpevoli solo d'un mini proprietà però per complicità il e municipio preterintenzionale quindi non viene riconosciuta la premeditazione tre furono infine con
Dannati al poco meno di sei anni di reclusione
Ha di fatto annullata poi da un condono di quattro anni grazie a un decreto di amnistia varata ad hoc nel precedente luglio mille novecento venticinque
Dopo la caduta del fascismo il decreto legislativo luogotenenziale del ventisette luglio mille novecentoquarantaquattro relativo alle sanzioni contro il fascismo
Computer invece la possibilità di dichiarare giuridicamente inesistenti quelle sentenze sulla cui decisione si ritornerebbe avesse potuto influire lo cito lo stato di morale percezione determinato dal fascismo
Di conseguenza la Corte di Cassazione dette disposizioni in merito e istruzioni dal processo sia affidata dapprima la corte d'appello e poi alla Corte di Assise di Roma il processo Jones così al suo ultimo atto celebrato agli inizi del mille novecentoquarantasette esigenze sentenza il quattro aprile stavolta però con il riconoscimento dalla premeditazione e la conseguente condanna di ben un milione proveremo all'ergastolo
La prima fetta commentata nella reclusione a trent'anni per via dell'amnistia del giugno mille novecentoquarantasei perseguito alla nuova mestieri molto del dicembre del mille novecentocinquantatré
Nel successivo marzo mille novecentocinquantasei Bormio Terme la libertà condizionale firmata dall'allora ministro della Giustizia Aldo Moro
Sono testi in sintesi i fatti caratterizzati come abbiamo visto da diverso cambiamenti di rotta giudiziari e altrettanti colpi di scena
Va detto che ancora oggi quegli eventi e quegli esiti non sono oggetto di una lettura storica univoca ciò è dovuto anche al fatto che le principali fonti di riferimento degli storici sono proprio quelle prodotte durante i procedimenti giudiziari
Ma non sempre facili da maneggiare per l'intrinseca potenzialità che questo tipo di documenti a di veicolare molteplici verità corrispondenti ai molteplici attori coinvolti nel processo
A loro volta portatori di mutazioni spesso tra loro discordanti
Giustamente lo storico Carlo Ginzburg che ha ragionato a lungo sul sul mito di ostelli quella porta le fonti in particolare le fonti giudiziarie ha sostenuto lo cito che giudice storici sono accomunati dalla preoccupazione di accertare i fatti
Ma ha anche aggiunto a questa convergenza corrispondono divergenze su due punti fondamentali il primo giuridici emettono sentenze mi sta vicino
Il secondo i giudici si occupano soltanto di eventi che in America non responsabilità individuali
Gli storici invece non conoscono questa limitazione
Va da sé quindi che verità giudiziarie processuale e verità storica non sono propriamente coincidenti
E ciò è tanto più vero se si parla di processi come quelli appunto per l'assassinio di Matteotti che si svolgono in periodi storici caratterizzati da crisi crisi politiche istituzionali
E sociali periodi cioè in cui la confusione di giustizia e politica ebbene individuabile nella sua forma più macroscopica come ha sostenuto in modo persuasivo il filosofo della politica Pier Paolo porti caro
Per tenerlo presente
Questa fisiologica confusione del tema della giustizia tentando per la politica può riprovare offrire una chiave di lettura di entrambi i processi Matteotti
Processi che si possono definire tematici sotto molteplici aspetti valido più stringenti esigenze di verità e giustizia
Dopo la messa in secondo piano simbolo quanto meno sembrate orali ad altri obiettivi e lo vedremo
In questo senso di certo scontato sostenere che il fascismo non posso in alcun modo interessato al raggiungimento della verità giudiziaria quanto piuttosto a imporre una sua verità legittimata da una sentenza della magistratura
Il suo obiettivo era cioè quello di utilizzare le procedure giudiziarie per fini politici e quindi di ottenere in tal modo proprio giustizia politica e d'altronde il processo Matteotti una lira il primo processo sotto il fascismo prova per intero la propria verità
Dell'andamento del processo Matteotti era ben consapevole anche la vedova Matteotti Velia Titta la quale scrivendo nel mille novecentoventisei al presidente della corte di Assise di Chieti per comunicare
La sua rinuncia a costituirsi parte civile lancia anche un po'tonto ci ha chiuso denunciando le condizioni in cui stava versando il processo ciò che oggi rimane sostenne in quella letta non è più chiedendo l'Avana del processo delle persone giustizia minorenni nella negata ladra dalla storia ed addio
Ciò detto ed è questo l'aspetto su cui invece più mi soffermo ebbero che anche l'opposizione antifascista non dava trarre dall'azione giudiziaria un risultato politico
Ciò peraltro avveniva anche in contrasto con la stessa inchiesta che stava conducendo il magistrato Mauro Del Giudice nel quale nel perseguire la verità giudiziaria in Corte d'appello non tenere in alcun modo a sentir parlare di una incriminazione di Mussolini
Perché c'erano come di fatto poi è avvenuto all'incriminazione di debbono gli avrebbe tolto la competenza sull'azione giudiziaria compromettendo anche la ricerca della verità
Al contrario per l'opposizione antifascista la ricerca permanente e del colpevole per un aggettivo per molti versi secondario contaminate concomitante quello principale cioè tentare di trasformare l'azione giudiziaria in un processo a regime tout-court
In questo senso mi limito a citare solo tre documenti che si ricollegano a tre diverse fasi del processo perché credo siano piuttosto esemplificativi di quanto intendo dire
Nella documentazione al pascolo nel posto la firma Pietro Nenni pubblicato nel mille novecentoventiquattro quindi nelle settimane immediatamente successive al ritrovamento del cadavere di Matteotti
Un opuscolo esplicativo sin dal titolo l'assassinio di Matteotti il processo al regime
Ed ecco cosa afferma non questo opuscolo
Davanti a questo motto che domina la scena politica italiana Lucetto è una realtà concreta
Il processo del delitto ma del diritto di Roma che non aveva il processo ai sei sette arrestati mai il processo al regime
Il vero processo Matteotti si discuterà al meglio in un'aula di assistere ma davanti all'Alta Corte di giustizia dando più compariranno nessun limite i suoi ministri mi spinge la giustizia
La pubblicazione dei costi dell'opuscolo va detto valse a Nenni una condanna assai mesi di prigionia
Non è diverso nelle finalità invece il testo del Manifesto per l'opposizione del diciotto luglio mille novecentoventicinque
Pubblicato a commento della sentenza di proscioglimento di debbono emessa nel giugno precedente dall'Alta Corte di Giustizia rubiamo citato
L'accesso che a conti fatti simili vedo controproducente ai fini dell'accertamento della verità giudiziaria perché come già aveva pappetta puntato
Il magistrato del giudice sottrasse il procedimento alla sezione di accusa della corte di appello di Roma
Al tempo stesso però per procedimento feci fare un passo in avanti sia sul piano dell'azione giudiziaria
Che su quello politico impianto formalizzo letto attenuazione del processo per l'assassinio di Matteotti con i processi
Terra altre aggressioni e violenze perpetrate nel corso degli anni precedenti contro quelli che erano ritenuti gli oppositori
Dal regime a regime a diverso titolo e in particolare Giovanni Amendola ed esponenti del distintivo fascista Cesare Forni e Alfredo misuri
Su questo possibile contestare la debbo misurate di associazione a delinquere di un complotto all'azione di una organizzazione la cieca che aveva avuto il compito specifico di organizzare e finalizzare queste violenze
Nonostante l'assoluzione di debbono quindi questo aspetto del procedimento consentì alle opposizioni di ritornare ad agire con più forza le responsabilità dirette di Mussolini e quindi dell'intero regime
In tal modo nel manifesto dell'opposizione del mille novecentoventicinque l'alternanza al governo fascista divenuto ancora più chiare e diretta la sentenza dell'Alta Corte di giustizia si insiste nel Manifesto si asserragliò prende bene dall'addebita partecipazione alla cieca non nega però l'assenza della cieca dimostrando così continuava dal il documento che la discolpa del singolo vanta solo possibile attratto dall'accusa a regime
In questo senso così evitare il manifesto
Si profilava per un delitto di Stato netto e preciso in quanto l'istruttoria condotta dall'Alta Corte ha raccolto prove più che sufficienti per ritenere che quei delitti erano stati commessi sotto gli auspici del capo del governo
Resta chiosava il documento la verità nucleare ed è innegabile il resto palleggiamento di responsabilità
La stabilità che non aveva trovato spazio nelle aule giudiziarie furbo ribaditi ancora una perdita di ancora una volta dall'opposizione antifascista durante l'ultima fase del processo mai trasferito da Roma a Chieti
In seguito a questo trasferimento già nel gennaio del mille novecentoventisei della rete dei Modigliani legale della famiglia Matteotti
Aveva motivato l'atto di rinuncia di costituzione della pubblica accusa sostenendo lecito che l'accertamento delle responsabilità avrebbe dovuto essere perseguite per due vie nettamente distinte
La prima alla magistratura ordinaria spettava di accertare le responsabilità delle persone che non fossero sottratte alla ordinaria competenza
Invece scrive avrebbero potuto essere accertate in modi straordinari previsti dallo statuto le responsabilità connesse con azioni di governo ed era questa seconda indagine sosteneva Modigliani ad essere mancata del tutto
Sotto questa luce in prossimità del processo che si tenne nel marzo mille novecentoventisei opposizioni ritennero opportuno motivare la loro assenza in pascolo dal titolo perché l'opposizione nonni a Chieti
Uno per lo scolo ed è questo il terzo documento su cui mi soffermo
In cui l'opposizione affrontarono a viso aperto il problema delle mancanze del processo a proposito delle responsabilità del regime
Quando l'istruttoria risalendo il canale delle responsabilità si è trovata di fronte a uomini di governo si è trovata di fronte a Mussolini si affermava nell'opuscolo
L'indagine sia rinata dell'istruttoria si è tramutato in una degenerazioni di giustizia
Ciò nondimeno pari a ventidue anni il materiale d'accusa trovava due verità così declinata nell'opuscolo voli notturni delitto Matteotti fu un delitto di Stato dunque che appartiene alla responsabilità del regime di avere praticato il diritto e l'appello affermano gli aventi Meani il materiale d'accusa ormai acquisito la storia presentano un'altra se possibile ottenere di più costituiva scrivevano la base drammaticità della questione morale posta due anni prima
In realtà sin dai primi atti del regime successivi alla scomparsa di Matteotti fu subito chiaro che Mussolini non avrebbe in alcun modo consentito che attraverso l'azione giudiziaria si processa ASS pubblicamente l'intero regime molti dei suoi interventi per l'Impero limitare l'azione della magistratura durante il processo furono mossi proprio nel tentativo di evitare che ciò accadesse
E la sostanzialmente quello che Mussolini teneva maggiormente
Un altro discorso del tre gennaio mille novecentoventicinque ed ha motivato anche da questo timore
Come Mussolini disse apertamente in quel discorso il governo non si sarebbe lasciato vilipendio
E prendendosi la responsabilità com'è noto di quanto accaduto ma al contempo consapevole della forza parlamentare che aveva Mussolini rilancio le accuse domandando formalmente se nella camera o anche fuori di essa
Ci fosse qualcuno che si volesse effettivamente valere dell'articolo quarantasette dello Statuto per farlo giudicare dinanzi all'Alta Corte di giustizia
In realtà nonostante il tono di sfida di queste affermazioni il timore che il processo giudiziario si trasformasse in un processo politico continua continua a tormentare i pensieri di Mussolini
Il trasferimento del processo a Chieti nella città camomilla come è stato scritto lontano dai riflettori della capitale è anche il frutto di questi tormenti e fu proprio al fine di fugare quell'eventualità che Mussolini scrisse Roberto Farinacci che a Chieti avrebbe difeso poi domini
La tanto che non si limitino io non poteva essere più chiaro su questo aspetto tra le altre cose il capo del governo si raccomandò infatti con Farinacci
Di evitare tutto ciò che può drammatizzare le udienze richiamare particolarmente l'attenzione del pubblico nazionale ed internazionale
Quindi scrive Mussolini niente clamorosi incidenti sconfinamenti di indole politica
Due il processo non deve in alcun modo assumere carattere di processo politico che impegna in qualsiasi modo regime partito esso impegna l'opposizione
Tra le bisogna evitare che anche da parte degli imputati si tenti di cambiare carattere al processo quindi niente camicia nera od altro
Insomma affermava ancora Mussolini il processo avrebbe dovuto svolgersi tra l'indifferenza della nazione
In realtà così non fu e Mussolini non mancò di rimproverare Farinacci però era per avere alla fine trasformati processo Matteotti in un processo politico
Un'accusa che probabilmente con contribuì anche alla definitiva resa dei conti tra i due sì proprio nei giorni immediatamente successivo al processo di Chieti Mussolini costrinse Farinacci e presentare le dimissioni da segretario del partito
Diverso naturalmente lo scenario del secondo dopoguerra
Se è vero come ha sostenuto canali che il nuovo processo chi si riaprì tra il mille novecentoquarantaquattro e quarantasette cito canali non aggiunse nulla quanto già si sapeva in quanto gli imputati Mantel
Nero le loro precedenti versioni dei fatti in realtà a mio parere sia sul piano politico che giudiziario quando dipartimento rappresentò una novità significativa
O il processo nei fatti tento quello che al quello che all'opposizione aventiniana non era riuscito di fare processare interrotto attraverso l'azione giudiziaria il governo fascista
E l'antennone tramite il sito che consentiva a ciò come è noto nel secondo dopoguerra era era fortemente sentita l'esigenza di voltare pagina e di più premevano per fare quanto prima i conti con il fascismo
Tuttavia come nell'immediato primo dopoguerra anche in questo nuovo contesto il piano politico il piano giudiziario pensiero un po'a confondersi naturalmente per motivi ben diversi rispetto al primo dopoguerra
In teoria i compiti della politica e della magistratura Teramo ben definiti
Da una parte la politica la quale avrebbe dovuto assumersi la responsabilità di esprimere un un unico pregiudizio sulle colpe del passato regime mettendone a nudo le responsabilità politiche e anche storica
Dall'altra l'amministrazione della giustizia quella fatta di regole di prassi alla quale ora trattava il difficile compito di giudicare
Tipizzare le singole condotte graduare le corrispondenti sanzioni e accertare le colpe individuali provando evitare che la logica della resa dei conti colonizzato S anche i tribunali
Nella prassi però i compiti non furono così netti e definiti di fatto la politica entro inevitabilmente nelle aule giudiziarie che i magistrati non sempre che uscirono sparsi adeguatamente Interpreti
Dell'ansia di giustizia che caratterizzò i processi in questa fase di transizione troppo spesso strabordante di sentimenti di vendetta
Sui motivi di questa commissione di compiti vuole ruoli tra politica e magistratura in questa fase ci si potrebbe soffermare a lungo di certo ma la mia vera propriamente facile distinguere
Tra responsabilità morale responsabilità politica e responsabilità giudiziaria degli imputati
E le stesse sensibilità politiche dei magistrati erano messe a dura prova
E in questa cornice che secondo si colloca la riapertura del processo Matteotti anzi per meglio dire il procedimento penale contro Mussolini e altri
FIAT sta infatti la nuova intestazione che assunse il procedimento nel mille novecentoquarantaquattro in quanto Mussolini pena questa volta il primo dagli imputati in rubrica
Nella sentenza di rinvio a giudizio della sezione istruttoria presso la Corte di appello di Roma del nove maggio mille novecentoquarantasei Mussolini risultava infatti accusato di aver ideata e organizzata una squadra di azione
Detta poi cieca avente il compito di permettere come convinzione atti di violenza contro gli oppositori e dissidenti del partito fascista
Ed ancora accusato di interpretare un sequestro di persona per avere in quantità di in qualità di mandante privato illegittimamente della libertà personale l'onorevole Giacomo Matteotti
E l'accusato ancora di correità in omicidio aggravato e qualificato per avere in qualità di mandante al fine di uccidere con premeditazione cagionato la morte dell'onorevole Giacomo Matteotti
Allo stesso modo Mussolini fu accusato di essere il mandante di tutte quelle violenze commesse anche tra il mille novecentoventidue mille novecentoventiquattro contro bisturi Amendola Ulderico Mazzolari momenti di quei processi
Come già si era tentato di fare in passato
Furono riuniti nel nuovo processo Matteotti
I reati naturalmente furono dichiarati tutti estinti per la morte di Mussolini
Tuttavia è particolarmente interessante ai nostri figli analizzare anche i testi
Delle sentenze e dei requisiti avere prodotto dal Pubblico Ministero nel corso del processo perché ci si rende subito conto che quello stile distaccato il tecnico che si presume più consono a quei testi
Lasciare in realtà è un testo giudizio più politici e da giudizi più politici e di valore
Propri del clima politico del tempo
Si può dire che la politica e ora intrinsecamente connaturata a quel procedimento
Basta leggere nella sentenza le motivazioni per cui si era deciso di riunire al processo Matteotti anche gli altri processi per violenza non sarebbe conforme a giustizia Sassanello infatti i magistrati
Il Bolero esaminare il delitto Matteotti al di fuori dell'ambiente del clima politico che lo produsse
Senza risalire alle cause prima e dovere che lo determinarono e senza cercare di individuare le varie personalità politiche facenti capo alla dittatura fascista in gestazione
Che avevano interesse a colpire e a far tacere per sempre l'onorevole Matteotti vedendo in lui
Il nemico più forte e temibile il nemico combattente di molte armi Baldo animoso audace intelligente tempestivo
Il prestito le requisitoria del pubblico ministero Giovanni spagnolo restituiscono forse in modo ancora più chiaro questa tensione tra giustizia e politica che campeggia nel corso del processo
Fu lo stesso spagnolo fare emergere questa difficoltà di tenere distinta la giustizia dalla politica nella requisitoria che tenne in Corte d'Assise nel processo del gennaio aprile mille novecentoquarantasette sempre viva afferma infatti spagnolo
La tentazione che la violenta soppressione dell'onorevole Matteotti determinò in tutte le classi sociali ed in tutti i paesi dove il rispetto dei tempi e l'integrità fisica dei cittadini e Canone fondamentale di convivenza civile
Spiegabile quindi preciso spagnolo l'attesa che nella discussione delle risultanze dibattimentali si parli di politica e si faccia quasi il processo al defunto regime fascista
Tuttavia chiosa spagnolo io me ne intendo discutere il processo sul terreno politico
E ciò perché non si dica che si è voluto cogliere l'occasione per parlare in sede giudiziaria un regime di governo ormai già universalmente condannato
Ad altri e in altra sede il compito di fare il processo alla politica fascista nel suo infausto ventennio di governo
A proposito dichiarato di spagnolo fu dunque quello di discutere il processo dal solo punto di vista giudiziario sono le sue parole sto cercando di astenersi nei limiti del possibile preciso
Da ogni considerazione di natura politica al fine di informare la sentenza ai criteri
Per la più stretta giustizia
Ciò tuttavia non impedì a Spagnulo di costellate le requisitorie di diversi giudizi di valore considerazioni di natura politica non solo relativi alla natura del regime
Ma anche relativi agli errori commessi dalle opposizioni che con il loro ritiro sull'Aventino a giudizio di spagnolo avevano favorito la definitiva affermazione della dittatura
In ogni caso precisava spagnolo non era possibile accogliere alcune invocazione al perdono perché sono le sue parole il bisogno urgente unanimemente sentito
Di una riconciliazione di tutti gli italiani e di una pacificazione degli animi non avrebbe potuto essere esaudita se prima non si fossero soddisfatte le esigenze della giustizia e si trasferì speriamo ripristinato
L'imperio della legge ora si potrebbe come dire continuare con di citazioni di questo tono le quali mi interessa precisare più che prestare il fianco ad una interpretazione politica dell'attività del magistrato
Ridimensionando la valenza giuridica della sentenza che in seguito sono a mio giudizio piuttosto testimoni del difficile compito di fare giustizia in questa fase in cui appunto giustizia e verità morale e politica
Sembrano tra loro strettamente connesse
Rimane il fatto che spagnolo e i giudici non ebbero dubbi nel sostenere che il delitto Matteotti fosse stato lo cito un diritto di dato voluto e organizzato cioè dagli uomini di governo ed alti gerarchi del partito fascista per Fini politici
Difficile dire come sostenuto a mezzo del riflettendo sulle funzioni dei tribunali nelle transizioni sempre il processo sul proprio cito un addetto alle migliaia di lezioni di storia patria al termine delle quali solo pochi irriducibili potevano continuare a pensare
Di tessere le lodi del fascismo può addirittura sperare in una sua pronta rinascita
Certo è che attraverso quella sentenza non solo la magistratura affermo la sentita esigenza di giustizia nella maniera più consonante al nuovo contesto politico istituzionale che si andava definendo
Nel tentativo di fare i conti con il passato regime quella sentenza sembra anche stabilire una narrazione storica e politica attribuendo implicitamente al processo un valore che per molti versi potremmo definire pedagogico
Al di là dunque della verità giudiziaria che non poteva condurre alla condanna del Duce ormai morto si affermava così anche una verità storica sul delitto Matteotti di un giudizio politico sul regime fascista grazie
Grazie
Grazie per questa bellissima relazione
Sì
Se qualcuno vuole porre qualche domanda c'è ancora nomignolo scomponibile francese
A Berlino complimenti ai minori
Curiosità
Tecnica né qui né affetto perché ne sta cosa riguarda lezione di aprile ventiquattro cioè qual è il sistema de de de del tipo avuto perché io somma punto vorrei la conferma che somali
Al seggio consegnavano una Scala tricolore per il listone nazionale oppure una tastiera e da dove uno fatto da assegnare gli altri partiti ora sappiamo che ci furono brogli e violenze denunciate a Matteotti sappiamo anche che quel fascismo eco notevole consensi in quel periodo era ecco se sì votare in questa maniera cioè mi sembra chiaro che insomma il frutto era piuttosto d'deformato perché fuori aspettava UNESCO Liside bastonare che va preso insomma l'altro tipo di scandalo quella tricolore per quegli eterna curiosità tecnica concluso chi vuole rispondere
Su come si votava appunto in una lezione di aprile del ventiquattro quasi stemma grazie
Io volevo sapere dei relatori base anche quello che hanno detto
Quanta quanto valore in scena la pista i miei Mutis alcuni storici hanno delineato della delle tangenti della sì lei ero io
Sì al punto da dal dalla ricostruzione storica interessò sembra interessare e soprattutto alla famiglia Mussolini
Quanto questo può essere può aver inciso anche nel delitto
Oltre ovviamente ad una ai motivi politici ideologici che sono stati ampiamente ampiamente discusse grazie
Io vorrei dare un piccolo contributo che è una testimonianza non ricordo Virgilio era stato eletto sindaco socialista del mio Paese
Nel nel mille novecento e ventuno sulla lista capeggiata da Giacomo Matteotti io sono nato a un chilometro e trecento metri dalla caserma travolti Matteotti aveva sostenuto come sindaco al giovanissimo aveva ventitré anni
E ho una comunicazione che mi credo che che sono deceduti a d'interesse
E l'unica testimonianza che abbiamo del primo sequestro il manto è ottimo
La sera in cui Matteotti viene sequestrato non a Castelguglielmo lo sappiamo no
Doveva fare un comizio
Arriva un camion i fascisti lo lo arrestano diciamo lo prendono gli infilano un sacco in testa e lo portano via
Io vi leggo una pagina Paini paginette della di una Autobiografia di mio zio
Che è davvero cioè depositata per rendere pubblica insomma in cui ci sia anche questa parte in cui riporta le parole esatte di Materazzi perché durante la notte
Si ferma a casa sua
Posso leggere
Allora
Mio zio sarà dovesse proprio dice che a mezzanotte alle undici e mezza
Mio Dio sente una voce a Melun nuova son parole immergere chiamare Giovanni Giovanni chi chiamava quel nome non sapeva che i giovani non abitava più da quasi cinque mesi quella casa
Era un cugino di mia moglie questo giovanile esserlo da poco tempo trasferito
Dite Buonuomo riprese quel viaggiante notturno non abita più qui giovani Baccaro no onorevole Rispo getta Massi quelle parole onorevole e quella voce che chiedeva di Giovanni vennero a confermare che quell'uomo altri non era che Giacomo Matteotti
Che cosa poteva essere successo coso come mai si trovava solo in quella notte e su quella strada siamo a tre chilometri da Fratta Polesine alla sua abitazione ce n'è anche
Dite quelle parole dice che cosa poteva il suo cioè ricordavo che il giorno prima al ristorante Firenze di Rovigo pranzando insieme mi aveva detto che avrebbe dovuto parlare in un comizio a tutte le udienze
Mi resti in fretta uscì in strada e di corsa volare verso la casa del fama sia di questa Giunto nel cortile di questa casa scorsi Giacomo che con la lanterna petrolio faceva luce alta Massiah che stava attaccando un il suo cavallo a un calesse
Ah rumori mi è parso i due uomini si voltarono Matteotti mi salutò ridendo mentre chiede quel che era successo
Nulla di grave nulla caro Malindi e si chiamava Masini Mario mio zio
Mi rispose ma come non andasse Castelguglielmo ne dubiti forse fu la risposta no certamente ma insomma ti prego spiega Nichetti è successo e come mai a questore impropria per la notte tranquillo
Però spiegano subito in poche parole poiché non posso oltre attardare dovendo andare subito in Prefettura per discutere i fatti agricoli provinciali che dovranno essere semantico stanotte questo sappiamo
Mi raccontò lo racconta anche Gobetti nel suo ritratto mi ha colto allora che aperta Guglielmo non appena salito sulla tribuna eretta nella piazza di quel Paese si era accorto che sarebbe stato impossibile tenere il comizio annunciato dato che la piazza rigo gettava di fascisti locali
Ai quali erano venuti a dar manforte i fascisti dei paesi limitrofi
Che minacciavano tra questi spiccavano i nomi Zanetti sono inseriti in un avevo da poco iniziato a parlare alla folla che grida ostili al mio riguardo si elevarono
Dai gruppi fascisti o da gravi la folla di questi energumeni assaliti palco e lo rovesciano
I pochi coraggiosi compagni nostri vennero sopraffatti ed io accerchiato e fatto prigioniero di quei banditi mentre i carabinieri presenti osservavano senza intervenire
Fui cacciato aveva forza sopra un camion e su questo salirono una trentina di quei brutti armati i manganelli e pistole pugnali e come ama
Pensavo fosse l'ultima mia ora invece penso mi vogliono osservare per un'altra morte forse più dura ma più glorioso non per me ma per il socialismo mentre quei brutti mi facevano poi oggetto di tutte le loro ingiurie il camion ci Moshe e per strade di campagna essere o in un punto deserto senza cachet
Linea i sicari che mi avevano il fine sì l'altro per la testa in un grande sacco indi legato alle due estremità mi fecero scendere o meglio mi trascinarono giù dal camion
Io non parlavo ne volevo chiedere loro pietà poiché sarebbe stato vano
Molti di loro cominciarono col dire rigettiamo la nel canale c'è un fiume c'è un'emozione io pensavo ai miei figli a mia moglie che mia madre e al patto agricola che dovevo conclude
Ad un tratto a sentirci allevarli nel sacco e poche decine di metri dopo arrangiare per terra indie passi dei fascisti c'allontanarono e pochi istanti dopo il cambio partiva metterci occupante cantavano a squarciagola IMI pacifici quando noi di più i loro canti riuscì a forare il sacco e poi la prima fuoriuscì dalla cella ma forse allora malgrado la notte che mi trovavo sull'orlo della di getto
Per fortuna perché accusati MetroCampania usa come sarebbe orientato era Piemonte
Invece si vuole e si sa che va verso il mare
Ed eccoci allora appunto sull'orlo del rigetto e che dovevo trovarmi nelle vicinanze di ramo di parlo poiché potevo scorgere di questo Paese ma è ben noto la chiesa il campanile
Avrei potuto raggiungere Lendinara e di andare a denunciare il fatto a quei carabinieri ma che sarebbe selvaggio decise subito di venire a Villanova il mio Paese
Continuo a Fratta Polesine a piedi ed eccomi qua e calessi era pronto Giacomo che non aveva nemmeno voluto darci una spazzolata ai vestiti impolverati infangati dice così il prefetto poter meglio vedere che fanno il fascismo
E con queste parole si stavano in tale sino mostrarsi di accompagnarli ma insistette perché tornasse a letto e sorridente come al solito porgendo nella sua madre mi dice domani come l'accordo verrà Villanova penso non mi capiterà di nuovo una cosa simile
Rassicurandolo saluta elenca le cimici morto seguivo il pensiero quel giovane uomo che pur essendo ricchissimo si batteva solo per il bene del proletariato sempre pronto in quel semplici momento ed Herbert fecero propria viltà scatta esibisco ma
Esclusiva infatti pone una domanda pensanti nome quel nome pare una vera e propria domanda
Condite anche da chi vuole essere da da chi vuole una risposta
Prima no no no no non dico in questo caso di fame l'altro nell'altro caso
Dopo
Ma
Personalmente io
Afferma tutti i miei personali io non ho capito nulla e quindi potete difficoltà queste mi sembrano invece una domanda voleva sapere a noi avremo dell'azione sostiene su come materialmente seduta
Perché sempre ma allora è stata la prima da Palermo sì sì fissi capo diffondere Due
Rispondo che per chi è che può rispondere alle poteva sentiero chi può rispondere con precisione questa rivoluzione nella schiena
Allora qui c'è la professoressa Carucci che forse mi può correggere
Perché effettivamente la domanda
E molto pregnante
E riguarda
Non solo la lezione del ventiquattro ma anche l'elezioni precedenti
Cioè
Tra
False notizie di stampa che abbiamo che io ho raccolto con le mie ricerche
A me risulta che non ci fosse una scheda unica distribuita a tutti gli elettori
Ma in realtà che gli elettori andassero alle urne con Schede che erano state confezionate dalle forze politiche dalle singole forze politiche che si presentavano e questo effettivamente pone un problema di quanto la segretezza Aldo il volto fosse garantita già nell'Italia liberale però io non sono in grado di dire qualcosa di più
Nell'episodio di di cronaca che riguardano le elezioni anche precedenti al ventiquattro risultano che i fascisti si presentavano davanti alle urne e letteralmente strappare avranno le schede
Che non erano evidentemente quelle giuste agli elettori ecco
Riguardo appunto al come funzionasse in ecco può rispondere dovuti
No prima
Così quella lì la sappiamo la sappiamo però precedentemente
Tale ventiquattro c'è la scheda di stato nel ventiquattro sì sì per tenere nella con la legge Acerbo le ventitré si stabilisce anche la schiera di Stato quindi c'è la scheda di stato nel ventiquattro
Sì sì sì c'è la scheda o
La cena schedati no normale è stato sì
Sì sì c'è la scheda errata prima volta in cui c'era la scheda di stato efficace
Sì sì ma non è più pagine ventiquattro
E avventurosi costruito trovato siriane ventunesima ventiquattro non si ventiquattro Ranieri
E
Sì
Sì c'è la scheda unica di Stato si
Napa esser quelle per il referendum per il per il plebiscito
Sì quello è un altro discorso
E ha deciso
C'è una schiera di con tutte le liste
Ma
Sono non riguarda il plebiscito poiché al premio di maggioranza del venticinque per cento a perché abbia ricevuto Appio Claudio
Sì la il problema non è il problema non è la scheda nel senso che con la legge Acerbo si stabilisce la scheda unica di Stato e la questione della di brogli io confuso mai dei dei problemi ecco perché andava a votare era che soprattutto che all'interno dei seggi non c'erano solo i rappresentanti della lista nazionale
E esatto e quindi questa era una cosa poi c'era naturalmente la milizia presente ai seggi
E poiché molto interessante vedere anche per esempio la propaganda elettorale delle delle opposizioni e soprattutto rivolta agli elettori cioè come dovete votare
In cui si spiega chiaramente dovete entrare prendere la Scheda andare nella in cabina elettorale
E proprio dicono cose tipo dovete starci proprio mezzo minuto votare velocissimamente metterla Scheda correrà a casa non parlare con nessuno non dire a nessuno perché avete votato
E e poi concludevano con ma non preoccupatevi che non vi succederà niente cioè era proprio una ecco per convincere le persone andare a votare vista la situazione quindi proveranno nera maschera in sembra
Però ecco intenta a scrivere a nulla tenta di pensare Kaye simboli dei partiti dovessero dei PACS simile ai pronti
Lettori pensando anche quando era la condizione all'ora di alfabetica Alcyone virtuosa ed è questa venisse esibita con orgoglio
E soprattutto da quelli più politici Zanchi che erano quelli più esposti e poi a le violenze davanti al sei
La seconda da un'azienda forse la Sinclair Oil era una compagnia petrolifera americana
Una delle piste che si sono seguite e che Rostam a quello già proprio nel prime fasi della crisi fu quella secondo cui questa impresa per ottenere il monopolio della trivellazione in Emilia Romagna e nel Sud Italia da avesse pagato dalle tangenti
E che parte di queste tangenti una parte consistente di queste tangenti fosse finita nelle casse del Popolo d'Italia del giornale diretto da Arnaldo Mussolini fratello appunto di Benito Mussolini
Questa vicenda è stata poi ripresa ricostruita in particolare negli ultimi anni negli ultimi decenni da Mauro Canali nel suo appartenere al suo libro il delitto Matteotti
Ed è stata però anche adoperata ripetutamente più volte in onda canali il quale motiva come dire sua ricerca naturalmente per l'esattezza la ricostruzione storiografica
Senza che questa tolga assolutamente la responsabilità piena diretta di Benito Mussolini
Ma è stata reiterata più volte invece per mostrare della responsabilità che escluderebbero Benito Mussolini foto operata così già all'epoca ancora in tempi recenti ad esempio una assessore alla cultura nonché ex
Vicepresidente della della solo la cottura di fama vicepresidente della Provincia di Pesaro-Urbino ebbe a dire in occasione di una proposta di revoca della cittadinanza Farnese
A Mussolini per via della sua complice era della sua colpevolezza apre il delitto Matteotti
Che questo motivo non non regge alla prova di molti storici che stanno studiando ancora le ragione del delitto Mussolini che se si vuole e questo è una di quelle vulgata davvero velenose pericolose revisionisti che che se si vuole dare qualche Coppa Mussolini al fascismo lo si può fare dal trentotto in avanti
Ma che invece su quel delitto c'erano delle piste affaristica e che in qualche modo verrebbero adoperata per scagionare
Mussolini ripeto questa è una lettura come dire velenosa revisionista che non è certamente quella di canali e Breda e Caretti tra gli altri ma come dire ma opinione ampiamente condivisa tra gli storici continuano a ribadire che la motivazione del delitto Matteotti fu una motivazione politica fondamentalmente politico
Però se posso aggiungere che in realtà anche in un articoli e cronachistica della stessa civiltà cattolica SIR fa riferimento più spesso
No acqua per non chiariti tipo finanziario eccetera che serviva però a mettere da parte la pista azionando l'integrazione politica
Ma se non l'ho detto qualche Matteotti aveva fatto compiuto ricerche grazie alle proprie grandi competenza economica Rosi sulla sull'affare sentiero recandosi anche all'estero per lo stesso motivo questo
E il cuore ma per il quale poi si sosteneva anche te Matteo anche fosse a conoscenza
Detesta aveva espresso le sue per denunciare era un errore anche in Parlamento come sono state
Posso esattamente
L'artista appannaggio in c'è un tassello ecco non non c'è ovviamente solo quello a un omicidio politico abbiamo visto anche stamattina da quanto tempo no
Nasce però aggiunto un tassello la ricerca infernali
Aggiungo che diciamo
Nella lettura storiografica è diventato anche il il discrimine per
All'inizio degli anni novanta novantuno se non ricordo male
Un'intervista
Intervistato feticci intervista ai tocca su Epoca comparsa su Epoca
De Felice utilizzo questa vettura bel
Per l'affare Sinclair dicendo che gli antifascisti non avrebbero mai accettato
Questa lettura e qui perché delegittimata all'antifascismo e l'antifascismo non avrebbe mai saputo fare a meno di Matteotti il motivo per cui agli antifascisti
Dopo la seconda guerra mondiale hanno ben provveduto a nascondere la documentazione che potesse dimostrare ciò
Quindi diciamo è stata anche oggetto di strumentalizzazioni poi sul piano anche storiografico nel senso che dire che la responsabilità e della corona e mantiene del monte Igman del fascismo e non di Mussolini taglia anche e per il i menziona anche il problema dell'antica la questione dell'antifascismo e l'ha letta anche in quest'ottica e in questa chiave Conso
Va bene
Che sono nate ci sono altre domande
Ha detto che l'autrice finale questo degli anni novanta se ci vogliamo entrare alla distruzione dell'istituto Emilio Gentile aprire il personaggio Nanni dallo storico revisionista adesso quello di un orso nero Forest
Bene
Se non ci sono altre domande io ringrazio i relatori per le ottime relazioni e mi auguro che quanto prima esca il volume di questa quindi altri possano lui rigo I segni particolari odori sono avvertite interpretabile cosa da fruire di queste ricerche che non sa che sono state avvertite tosta approfondita e grazie al pubblico