Presentazione del libro a cura di Daniele Negri "Giacomo Matteotti fra diritto e politica" (Cierre)

Allora bene possiamo iniziare
Buonasera a tutti e se non si è tutto d'obbligo un saluto cordiale benvenuti alla Camera i deputati o sono Paolo Massa responsabile della Biblioteca della Camera dei deputati
E quindi vi ringrazio per essere qui ringrazio per aver promosso questo convegno ringraziamento ovviamente professor Negri ai illustrissimi relatori
Convegno che si svolge come sapete benissimo a pochi giorni ecco dalla commemorazione alla Camera formalmente per i bibliotecari non proprio dell'ultimo assomma sicuramente l'ultimo più famoso discorso di Giacoma Perotti del trenta maggio mille novecentoventiquattro
Ecco saprete probabilmente che a questa come mozione alla Camera dedicherà una manifestazione specifica
Alla presenza del Capo dello Stato
Nell'intenzione di imprimere ecco alla serie di ma iniziative che hanno costellato questo hanno una valenza anche istituzionale verso una figura che indubbiamente fa parte del patrimonio genetico da Repubblica questo è assolutamente indubbio ecco
Allora il come lei questa sera tuttavia nel novero di queste iniziative ecco mi sembra rivesta un carattere di particolare importanza ed originalità avendo scelto un taglio particolarissimo della figura pure importante la figura di Matteotti
La figura il pensiero di Matteotti penalista riguardano infatti un profilo della sua personalità forse più noto agli specialisti e meno diffusamente conosciuto
Eppure a mio avviso determinante per comprenderne a fondo i valori e lo spirito di legalità che ne ispirano
Sia il pensiero che una serie di interventi parlamentari
Come sapete già come Matteotti entra formalmente per la prima volta alla Camera
Il dodici dicembre mille novecentotredici proprio in veste di avvocato ecco in qualità di avvocato e candidato socialista Galileo Beghi per difendere le ragioni dinanzi alla Giunta delle elezioni della Camera contro l'annullamento di un gran numero di voti a suo favore nel ballottaggio per il collegio di Rovigo
In realtà ecco una semplice ricerca informatica questo Dante un po'la dimensione del lavoro di questa biblioteca che oltre ad una dimensione tradizionale ne presenta una e molto poderosa orientata alla ricerca giuridica
Consente ho consentito di individuare una piccola presenza diciamo di Matteotti
Un po'prima e il tre giugno del mille novecentodieci quando il suo professore di laurea
Professor stoppato insigne penalista dell'epoca deputato né città ecco un dato desunto dalla tesi del giovane Matteo otto in un suo discorso parlamentare
Sintomatica a mio avviso questa in apertura di questo convegno questa citazione è un piccolo dato si tratta di un giovane ha fatto una tesi pure un giovane di belle speranze forse è una citazione anche evocativa perché dati cifre riscontri che punteggiano e caratterizzano il metodo di Matteotti
Nella sua ampia serie di iniziative di interventi parlamentari
Proprio in occasione della sua arringa di difesa del candidato Beghi si possono già leggere nella filigrana delle sue conto suo dello sguardo sommario di cui si dispone probabilmente l'avrete già esaminato i tratti salienti del suo stile argomentativo
Preciso documentato aderente alla logica intrinseca del tessuto normativo di riferimento attento ed esplicito nel rilevare le contraddizioni o le contraddittorietà nella possibile opposizione avversaria
Uno stile evidentemente maturato nella sede forense che nella successiva azione politica e affinato dalla chiarezza degli ideali che ne motivano l'impegno e da una spiccata sensibilità per la giustizia sociale
Percorso la mia esperienza di lavoro come consigliere parlamentare ho avuto più frequenti occasioni di approfondire il pensiero e l'azione politica di Matteotti rispetto al suo pensiero giuridico
Approfondendo ora la sua personalità anche da questo diverso punto di vista mi è stato possibile discernere le connessioni valoriali profonde che caratterizzano le due diverse stagioni della sua attività
Emerge dal Matteotti penalista una fisionomia non tanto genericamente i tetti tecnico del diritto ma forse tipica della figura del penalista come tecnico della Garanzia e della legalità
Rispetto alle quali non ammette deroghe o imprecisioni
Pericoloso e la breccia e anche per la difficoltà di un limite è il titolo del convegno deriva da un saggio di Matteotti del mille novecentodiciassette sulla nullità assoluta della sentenza penale
Che riferita all'estrema delicatezza ed eccezionalità di un bilanciamento fra legalità e discrezionalità nell'esercizio della giurisdizione
Se si esamina i successivi interventi l'iniziativa di Matteotti deputato si può evidenziare come l'importanza dell'individuazione di un limite assommino assume rilievo anche nella sua azione parlamentare
Qual è il limite oltre il quale il ripristino dell'ordine della legalità in uno scenario politico e sociale come quello degli anni venti e ventuno del Novecento si apre la via al sovvertimento delle garanzie dell'ordinamento liberale
Questo quesito mi ha riportato alla mente un paradosso filosofico molti lo conosceranno verranno magari approfondito nella dialettica forense che il paradosso
Tecnicamente nel sorriso del mucchio di sabbia non cioè togliendo un granello di sabbia da un mucchio comunque l'identificazione di quelli l'insieme rimane comunque quella di mucchi di sabbia qual è il momento in cui ha forse i toglie Granelli perde quella identità
La crescente insistenza del deputato Matteotti sugli squilibri di bilancio sull'interferenza violenta del fascismo nascente sui presidi di garanzia dell'ordinamento liberale ci appare oggi retrospettivamente come un monito ed un richiamo di costante attenzione al rischio di quanto poi si sarebbe effettivamente realizzato
è un tema importante
Difficile di riflessione fra diritto e politica che i costituenti democratici avranno ben presente anche nel ricordo dell'esperienza di Matteotti e di Giovanni Amendola
Ai quali non a caso l'undici ottobre del quarantaquattro il meno costi ricostituito Ufficio di Presidenza della carne ai deputati
Deciderà all'unanimità di dedicare due busti marmorei che sono ancora presenti e visibili a Palazzo Montecitorio
Trovo quindi molto importante richiamare mantenere viva l'attenzione di questo Khonsu questo contenuto profondo del pensiero penale di Giacomo Matteotti come emergerà in questo convegno e punto colgo l'occasione per rifinanziare ancora il professor Negri
E l'occasione anche per restituire Matteotti anche da questo punto di vista alla storia
Idealmente se vogliamo non limitando no
Spero limitandone la figura al al busto marmoreo
Auguro quindi a tutti di trarre vantaggio da questa occasione per rimeditare uno dei profili salienti di una personalità e di una vicenda che hanno scandito una fase determinante della nostra storia istituzionali auguri di buon lavoro grazie
Grazie al direttore Paolo Massari grazie per l'ospitalità in questo splendido luogo
Dirò qualcosa tra un momento ma lascio senz'altro che proseguono saluti che sono venuti così cortesemente a darci alcuni esponenti di spicco del mondo giuridico
Tra questi l'avvocato Federico viene le vicepresidente della Scuola superiore della magistratura
Grazie grazie Daniele dazio professor Negri di questo davvero gradito invito
E questo lo dico a titolo personale personalissimo ma anche e soprattutto a nome della scuola superiore la magistratura della presidente la professoressa Silvana Sciarra di tutto il direttivo ed aveva un onore essere qui questa sera apportare appunto questo indirizzo di saluto com'è nel proseguo su sede della sarà l'occasione a entrare un po'in media se desse nel dibattito nei contenuti
Questo come è già stato ricordato egregiamente dal direttore poco fa
è un luogo altamente simbolico diretto un luogo laicamente sacrale dove siamo riuniti a ricordare una figura di riferimento del nostro del nostro Paese
Ma quel che Vieri interessante questa sera e che si va a scoprire o riscoprire
Un profilo ai più meno noto
Di Giacomo Matteotti quello di giurista
E quello che davvero interessante lo sentiremo benissimo questa sera di cogliere o questa sera
Che già in quegli anni siamo i primi novecento anni venti si parlava di temi che ancora oggi sono di grandissima attualità
Intanto la custodia essere custodi della legalità il rispetto del principio di legalità e e come diceva dirà
Di diranno molto meglio i relatori giustissime latori questa sera
Rispettando la sentenza ma ancor prima rispettando la forma perché forma e sostanza e non è uno slogan perché nel pensiero giuridico di Matteotti
Si dice la forma va rispettata non non di può essere una creazione a libera interpretazione la norma il diritto positivo va rispettato e questo è un dato di davvero di intenso e di estrema attualità
Ancora le impugnazioni
Le garanzie difensive ecco che Matteotti si sofferma sull'importanza di questo non si può applicare alle garanzie il ruolo ineludibile
Dei difensori delle difese il diritto di difesa e qui abbiamo illustri rappresentanti delle camere penali finita c'è salutare innanzitutto per persone del presidente Francesco Petrelli Gaetano Scalise
Tutti qui riuniti insieme con autorevole esponente a catena amministratore per ricordare che siamo tutti insieme custodi della legalità e poi il tema di cui si parla molto questi giorni così per la sono celati tutti magari per aprire un po'di dibattito nel prosieguo quello che il tema di cui bisogna parlare a viso aperto naturalmente qui adesso inizia a parlare patito personalissimo che quello della riforma dell'ordinamento giudiziario ebbene non un rivoluzionario meglio un rivoluzionario per quei tempi
E tragicamente come sappiamo la fine tragica di Giacomo Matteotti però già pensava a una rivoluzione di sistema già affermava in una interessantissimo breve saggio
Ma in maniera nitida dell'importanza di considerare il Pubblico ministero una parte è uno scritto del mille novecentodiciannove
Con arguzia con una perizia con competenza giuridica ne spiegava ne spiega
In questo scritto le ragioni ragione del necessità di considerare il sistema naturalmente Dondi era l'accusatore oltre nel segmento accusatore di questi giorni sistema diverso ma insieme
Alla dispetto della legalità del principio di legalità delle sentenze della forma che anche sostanze così unisce questo questo pensiero questa riflessione che dobbiamo come dire seguire per cercare di arrivare a una sistema giustizia
Dove si dia piena attuazione ai principi costituzionali
Termine cede Ciano evidentemente non c'era ancora la Costituzione repubblicana infine ma non per importanza l'attuazione quel giusto processo che tutti neri insieme Fanelli amo e che vediamo come un orizzonte speriamo non troppo lontano anzi vicinissimo grazie
Grazie presidente gli anelli grazie Federico l'avvocato dettano Scalise presidente della camera penale di Roma
Sì grazie buonasera buonasera a tutti innanzitutto grazie al professor Negri grazie per per l'organizzazione per l'invito a questa giornata di riflessione di studi intorno alla figura di Matteotti
Giurista io credo che sia un un convegno importante sia il momento giusto per ricordare Matteotti anche sotto il profilo del del giurista perché lo sappiamo tutti egli era sicuramente un intellettuale parco nelle intellettuale amava la letteratura il teatro e cinema ma certamente è stato anche un giurista
Si laurea in diritto penale
Diventa all'epoca una e gli stessi una promessa della giurisprudenza italiana si laureò con lode con una laureata con una tesi di laurea che poi è diventato un libro diventa una pubblicazione la recidiva
Saggio di revisione critica con dati statistici
Ecco questo non credo che sia le sottotitolo la considerazione stanno nel titolo sono un passaggio molto importante perché è vero quella pubblicazione era densa di dati statistici era densa di dati che fino a quel momento non c'erano scrutinati in tema di recidiva e questo fu dovuto ad una circostanza familiare particolare Matteotti era molto legato al fratello Matteo il fratello Matteo era un economista era uno che sapeva utilizzare i numeri e la statistica
E quindi Matteotti venne influenzato dal fratello nella la relazione della tesi e Matteotti quindi diede alle soprattutto nella prima parte della tesi una serie di dati che erano sconosciuti a quel tempo in tema di recidiva in tema di e di carcere e in tema anche di risocializzazione del del detenuto
Un rapporto dicevo quello con il fratello Matteo sottolineato anche con una dedica della sua opera perché gli dedica l'opera fratello Matteo ma fa anche una seconda dedica in quell'opera perché la seconda dedica la fa il professor stoppato
Che era il suo maestro ha innestato il professore con il quale egli si laurea otto
In in diritto penale Matteotti
Pensava che è un'organizzazione socialista dello Stato potesse aiutare a prevenire i delitti
è un carcere che sia davvero luogo di recupero attraverso pene non Brady così scriveva Matteotti
Può soccorrere nel reinserimento di chi delinque ma la rivoluzione diceva non metterà fine reati
Come annaspato Carlo Carini illusi prevale come nel suo maestro il professor stoppato l'idea della reazione causale
Tra movente interiore del delitto e stimolo esteriore scatenante per cui l'azione criminosa mentre coinvolge economia e società è stato attiene in particolar modo alla psicologia e alla morale dell'individuo
Aveva quindi una visione retributiva della pena
Diversamente da chi vi parla molto modestamente
è alla luce dei principi del diritto penale liberale io credo che questa vi sono dei tributi vale la pena oggi
Debba in qualche modo i e sia stata anche superata anche alla luce di quello che poi sono gli enunciati che l'Accademia stessa fatto nel manifesto liberale
Del Unione delle camere penali
Certamente sarebbe potuto diventare un
Un professore universitario una cattedra universale universitaria ed alla sua portata e di questo ne abbiamo un riscontro di bidonato particolare un messo prima della morte
Luigi Lucchini che è stato un maestro di procedura penale illiberale Luigi Lucchini uno dei padri del diritto penale del tempo gli aveva scritto per spronarlo a riprendere gli studi
E Matteo che gli rispose e nella lettera con la quale risponde a Lucchini egli scrive illustrissimo Professore
Ritrovo qui la sua lettera gentile non so come ringraziarla dell'espressione al mio riguardo purtroppo
Non vedo prossimo il tempo nel quale ritornerò tranquillo gli studi abbandonati non solo la convinzione ma il dovere oggi mi comanda di restare nel posto più pericoloso per rivendicare quelle che sono secondo me i presupposti di qualsiasi civiltà e nazione moderna
Ma quando io potrò dedicare ancora qualche tempo agli studi prediletti ricordano sempre la profferta e l'atto cortese che dal maestro mi sono venuto nei momenti più difficili
E allora ho trovato ho ritrovato nella mia biblioteca di studio uno dei manuali Barbera che è stato pubblicato nel mille ottocentonovantacinque a firma proprio di Luigi Lucchini
E faccio anche una considerazione polemica forse avrebbe fatto bene Matteotti a seguire di più gli insegnamenti del del professor Lucchini perché vedete in luce in questo libro quando si parla di processo
Accusatorio c'è scritto
Per rispetto all'ordinamento sono riconosciute distinte le persone di entrambe le parti in causa accusatore e difensore
Con eguale dignità uguali diritti e pari trattamenti presso la loro personalità eppure distinta affatto da quella del giudice che si vuole popolare ricusabile per guarda in tv nella indipendenza e la neutralità bassi essenziali della giustizia in genere e della penale in specie vedete qui c'era già il germe della separazione delle carriere di cui tanto si discute oggi in politica Di Turi tanto discutiamo fino a oggi
Quindi per concludere devo dire che è stato Matteotti il Matteotti politico certamente prevalso sulla figura del giurista anche se come curato è tratteggiato nel volume che ha curato il professor Negri e che da cui prende spunto il nostro incontro di oggi la sua formazione giuridica ha certamente anche influenzato il suo pensiero politico grazie
Grazie all'avvocato Scalise diamo quindi inizio ai nostri lavori io ringrazio ti prestigiosissimi relatori che hanno voluto onorarci quest'oggi della loro presenza del loro contributo intorno al tema che abbiamo voluto presentare
Ringrazio battuti colleghi tutti gli amici
Che sono venuti che in particolare con gli studenti della facoltà di giurisprudenza della Sapienza che vedo così numerosi
Ventidue maggio oggi e la data di nascita di Giacomo Matteotti
Ci troviamo in un luogo altamente simbolico
La biblioteca della Camera dei deputati anche se allora non era in questi locali
Che era dove Giacomo Matteotti spesso lavorava rifinito ai propri discorsi fino probabilmente all'ultimo che avrebbe dovuto pronunciare il giorno dopo quell'agguato vigliacco che lo colse il dieci giugno di cento anni
E per riprendere le parole di Massimo Mila
A proposito dei centenari
La sua prosa inarrivabile
Fatto sì che io appoggiarsi
Tra queste parole davvero che riescono a suscitare tutto un clima i centenari lasciano per lo più il tempo che trovano
Destano un breve rumore poi vengono rapidamente passati agli atti mentre il celebrato ricade nel rispettoso oblio della sua secolare lontananza ma qualche volta aggiunge il Mila un anniversario cade in epoca favorevole
E viene ad alimentare una corrente spirituale che cercava di farsi luce che maturate inconsciamente nel sottosuolo delle anime non chiedeva appunto che un'occasione per prendere coscienza disse
E imporsi con evidenza
Ora noi vorremmo che questa corrente spirituale fosse lo spirito di legalità al quale abbiamo anche intitolato questo nostro incontro che ci fosse cioè un impellente bisogno di un ritorno alla garanzia costituzionale dello Stato di diritto
Quella invocata da Giacomo Matteotti giurista ma non soltanto non ci occupiamo qui oggi della figura di Giacomo Matteotti penalista di Giacomo Matteotti strenuo difensore particolarmente nei suoi scritti
Sulla materia del diritto processuale penale della soggezione del giudice alla legge e della legge parlamentare un'espressione di democrazia al punto di essere accusata da qualcuno
Che commentò questi suoi scritti di avere assunto in quegli scritto un assist un austero tratto conservatore tanto si fece paladino di questa idea e la domanda infatti al proposito essi non si sia andati oltre il segno
Se non si sia varcato il limite forse estremo con una certa giurisprudenza creativa
Sono pochi a lamentarsi se ne multi lo accettano
Molti lo tollerano qualcuno non lo percepisce neanche come un'anomalia
Qualche altro addirittura apertamente esalta
Questa idea come un fenomeno ineluttabile che ha affrancato il giudice l'interprete applicatore dal vincolo al testo astratto della legge
Frutto di una Mitologia illuministica per immerge nello nella concretezza dei casi
Che cosa ha da dire Matteotti che cosa ha da dire il suo pensiero di penalista a questo riguardo nella però rapporto cioè tra la legalità e la discrezionalità nell'esercizio della giurisdizione e su questi temi intorno a questi temi che oggi ci interroghiamo partendo da una frase che ritroviamo proprio come si diceva poco fine uno dei suoi scritti pericolosa e la breccia
Anche per la difficoltà di un limite cioè una volta varcato quel limite di eccezione in eccezione c'è il rischio che per raggiungere
Una equità o una
Superiore giustizia c'è una giustizia che va al di là della legge si possono determinare dei pericoli di ingiustizia ancor maggiori
Siamo quindi inizio ai nostri lavori e passo senz'altro la parola al presidente Fabio Pinelli
Non pomeriggio a tutti ringrazio molto il
Professor Negri
Per l'invito e mi complimento con lui con gli autori
Di questa bellissima pubblicazione
Cercherò di di trasmettere qualche riflessione un po'sull'onda di quello che il professor Negri a anticipato come noi
Uno dei grandi temi
Dell'attualità
Quando si rievocano le grandi figure del passato certamente Matteotti è una di queste
Il rischio è sempre quello di ricostruire una storia partendo dagli esiti per restituirne una sorta di quarant'di quadretto oleografico
Molto più interessante invece cogliere le provocazioni credo che queste figure ci hanno
Lanciato
Per quel che ci riguarda ormai molto tempo fa cento anni fa cento anni fa insomma sonar uscita ma comunque ormai ormai risalenti riflessioni
Credo che possano giungere a noi per essere riscattate per individuarne il loro significato profondo e parlando di Matteotti ovviamente le riflessioni possano essere moltissime
Perché la messe di di riflessioni per l'appunto che Matteotti rivolge al giurista di oggi
Sono veramente molto molto significative e devo dire che il il testo curato dal professor metri me illumina mirabilmente
Questi aspetti si potrebbe partire dal suo rifiuto di essere costretto nelle rigide etichette ad una scuola
Era all'epoca vi ricorderete del grande scontro tra scuola classica e scuola positiva ma le posizioni di Matteotti non risultano riconducibili a una sola di queste pur nell'attenzione che gli rivolge entrambe
Si potrebbe poi anche continuare con l'ESA minare come egli nella sua riflessione sulla recidiva e sulla pena riff funga ogni riduzione ideologica della realtà e sia sempre pronto a cogliere la complessità dei fattori che la vita concreta sottopone al giurista si pensi alla attenzione che Matteotti dedica pur nella comprensione degli apporti che il mondo positivo in essi nelle nascenti scienze criminologiche potevano dare
Alle componenti sociali della recidivanza è stato anche accennato al fattore personale permanente cioè all'importanza della precisa scelta criminosa dell'individuo pur nel quadro del possibile condizionamento sociale
Tuttavia credo e qui mi ricollego subito alla allo spunto del professor nega che la lezione più attuale che Matteotti offra la riflessione moderna possono essere costituita
Dal fatto che gli a interpretato possiamo dire la figura del custode della legalità processuale
Contro gli abusi del potere
Ma s'vorrei dire di più contro gli abusi di qualunque potere incluso quello giurisdizionale qui già con Matteotti sembra davvero parlare alloggi come se fosse un giurista moderno
E sulla sull'onda dell'insegnamento di Matteotti sotto questo profilo c'è da chiedersi se la comunità di giuristi
Abbia per così dire adeguatamente custodito come era la la volontà e l'insegnamento di Matteotti una legalità processuale
Allora guardate
Mi mi permetto due tre esempi molto semplici di cui mi perdonerete la digressione perché oggi è una giornata anche per il ricordo del Matteotti
Storico più che una come dire una riflessione strettamente tecnica ma se noi pensiamo solo pervenire agli istituti moderni alla alla perimetro della valutazione della prova nell'udienza preliminare per esempio
In cui si è assistito
Nella giurisprudenza recente un totalmente totale disallineamenti ho rispetto al dettato normativo che imponeva il proscioglimento
Dice la norma anche quando gli elementi acquisiti risultano insufficienti contraddittorie o comunque non idonei a sostenere l'accusa in giudizio
E la giurisprudenza dicevo ha offerto una lettura riduttiva
Volte escludere le sole imputazioni azzardate
Prive dei requisiti minimi richiesti dall'ordinamento per l'instaurazione del processo tanto che il legislatore ricorderete da ultimo con la riforma carta abbia sentito la necessità di intervenire su questa disposizione chiarendo che il procedimento si impone anche quando gli elementi acquisiti non consentono di formulare una ragionevole previsione di condanna quindi mutando
Un il per i
Ho contatti Ivo ma per certi aspetti ridefinendo quello che mio giudizio era già chiaro nella lettura della norma ma si pensi sempre velocemente a quante osservazioni potremmo compiere per esempio sulla giurisprudenza maturata in relazione al requisito della in tema di intercettazioni della assoluta indispensabilità per la prosecuzione come dire che c'è un prima e c'è un dopo delle indagini previsto dall'articolo duecentosessantasette
Una lettera della legge rispetto alla quale sarebbe stata sufficiente un'interpretazione giudice giurisprudenziale che portasse alla luce quanto già contenuto nel significato linguistico della norma
Per citare Antonello Cosentino un consigliere del Consiglio scuole della magistratura allorquando era il giudice in Cassazione
L'insieme delle parole che compongono una disposizione il carapace linguistico della norma dice Cosentino
E invece come sapete questa requisito dell'assoluta indispensabilità per la prosecuzione delle indagini senza via via perso come requisito
Sino alla rassegnazione degli operatori del diritto
Tacciati sostanzialmente di poca aderenza alla realtà perché sì permettesse di ricordarne comunque la vigenza
L'affidamento semantico per ricordare le parole di Natalino Irti e cioè la fiducia che parlanti di ascoltatori ripongono nella continuità e stabilità delle parole e dei loro significati
Non diverso e qui chiudo i riferimenti all'attualità pensate alla disciplina dell'articolo duecentosettanta sull'utilizzazione delle intercettazioni in procedimenti diversi
Da quelli nei quali sono state disposte dove sulla nozione di altro procedimento
Si è assistito al formarsi di un diritto
Giurisprudenziale di ostica prevedibilità interpretativa se non caratterizzato da evidenti over mulini
Che significativamente anche qui hanno determinato l'esigenza di interventi del legislatore volti a recuperare la tassatività della previsione
Chiudo i riferimenti
Sull'attualità
Ma ce ne sarebbero moltissimi altri solo per perché questo serve
Per aprire con voi la riflessione
Sull'importanza dell'opera di Matteotti sull'attualità prima di tutto dell'opera di Matteotti sulla importanza che gli attribuisce alla certezza del diritto in particolare nel suo saggio sulla sentenza penale
Come nota nel testo il professor Negri Mattotti muove sempre dalla Lettera e dalle finalità delle norme di legge
Col proposito di ricostruire leggo testualmente classificare gli istituti entro un sistema il più possibile unitario ed armonico
Per auspicabile disegno decodifica attori o grazie al soccorso della ragione ordinante della domati Ca'
Matteotti è consapevole dei limiti di alcuni degli esponenti del tecnicismo giuridico dell'epoca
Ma essi vengono stigmatizzati nel loro limitarsi alla glossa che nulla chiarisce perché ripiegati su casi particolari per i quali offrono soluzioni momentanee e di comodo insomma
L'oggetto della critica di Matteotti
Sembra essere quella che potrebbe chiamarsi la retorica della tecnica
Il dogmatismo che impiega astratti concetti elaborati alla bisogna per dare sostegno alle personali opinioni dell'autore che non sa sistematizzare
Tuttavia egli coglie il valore che hanno i criteri dottrinali per spingersi senza offesa alla legge a raggiungere quell'unità Sos Tanzi Ale che deve essere sempre preferita all'arbitrio delle più diverse apparenze legali anche qui cito tra virgolette
E questo perché nelle preoccupazioni di Matteotti come giurista casta proprio lo abbiamo detto il principio di legalità in cui esalta il vincolo alla più esatta lettura del testo normativo
Come nucleo centrale della sua visione liberale del diritto penale
Nell'idea cioè che il limite al potere insito nella conformazione legale della norma incriminatrice sia l'ultimo baluardo della libertà individuale
In questo Matteotti è ben consapevole che non basta che non basta per ciò la volontà del Parlamento espressa dalla legge
Ma per l'appunto e qui è il punto dolente e necessaria un'istanza ultima che assicuri l'uniforme interpretazione e applicazione della legge
Di qui il suo interesse per la Cassazione considerata massimo istituto processuale deputato a garantire la legalità del procedimento
Ma anche per il crisma della definitività del giudicato altrove istituto tracciato con grande puntualità che nella sua visione rappresenta non un vuoto artificio formale
Ma una sorta di necessità sociale
Una necessità sociale a che l'accertamento della colpevolezza dell'imputato non sia rimandato all'infinito lasciando l'imputato in una condizione di sospetto e tutti in una perenne situazione di incertezza
Insomma per Matteotti l'uso di tecniche eversive del principio di legalità e l'adozione di soluzioni interpretative contra legem
Rischiano di produrre un danno peggiore del preteso rimedio che le stesse vorrebbero porre ad eventuali iniquità emerse nei singoli casi concreti
Perché una volta che venga infranto il vincolo della legge si finirebbe consegnati alle personali concezioni della giustizia e della verità dei giudici
Così nessun critico potrebbe arginare il numero delle eccezioni alle regole prestabilite col prodursi di ingiustizie peggiori di quelle derivanti dal rigoroso rispetto delle regole formali e così egli nota nel saggio del mille novecentodiciassette sulla nullità assoluta della sentenza penale dice appunto pericolose la breccia anche per la difficoltà di un limite
Questa attenzione alla certezza del diritto e al valore della legge
Addirittura il valore del giudicato recentemente degradato da una parte della dottrina una sorta di mito da superare a una lettura superficiale potrebbe anche apparire datato su in qualche modo superato
Molti si chiederanno se dopo la svolta rappresentata dalla cosiddetta rivoluzione ermeneutica del diritto
Non si siano definitivamente superate le concezioni che rivolgono così tanta attenzione alla lettera della legge ce lo ricordava all'esordio proprio storni
E al suo inserimento in un sistema che abbia il rigore della logica e la freddezza della tecnica
Non siamo forse questi sono i grandi reti cui quesiti le grandi domande del nostro tempo non siamo forse nell'epoca dell'asse Mignosi illimitata
Dell'inesauribile infinita possibilità di attribuire a ogni enunciato anche a quelli legislativi significati più diversi
Non siamo forse nell'epoca della fusione degli orizzonti in cui i valori del lettore interprete finiscono per conformare il testo
Non siamo forse nell'età delle interpretazioni orientate e conformi
Ecco queste facili riduzioni questi facili giudizi dovrebbero essere sottoposti a una più attenta riflessione credo almeno sotto due aspetti
Il primo è quello teorico linguistico
Il secondo è quello costituzionale della tutela della libertà
Dal punto di vista teorico linguistico si dimentica che la rivoluzione ermeneutica
Spesso presentata come la punta più avanzata della riflessione scientifica sull'interpretazione dei testi
E in realtà la riproposizione di tesi spesso suggerite in campo giuridico in modo assai semplificato che nella riflessione letteraria e filosofica risalgono almeno la metà del secolo scorso
E che sono state da tempo oggetto di un'attenta critica dei loro limiti e sui rischi cui espongono quando utilizzate per River per liberare l'interprete da ogni vincolo testuale
Basti pensare che Umberto ecco in cui si deve in Italia uno delle più approfondite e lavorazioni del concetto di Opera aperta ai della pratica inesauribile dei significati attribuibile a un testo già nel mille novecentonovanta quindi oltre trent'anni fa
Sentiva il bisogno di intervenire nel dibattito con una monografia dal titolo i limiti dell'interpretazione
Che costituisce un vero e proprio grido di allarme alle pratiche de costruttive dei testi
Che stavano già all'epoca diventando imperanti
Proprio in questo saggio
è contenuta una delle più divertenti ed efficaci rappresentazioni che sono che tratta in modo significativo da un testo giuridico degli eccessi a cui si può pervenire
Forse è nota ma vale la pena di ricordarla dice dice Umberto Eco nel codice Rocco
C'è nel Codice Rocco un comma che si intitola turbata libertà degli incanti
E posso leggere questo titolo come un incipit poetico
Tra arrondissement
Vede ermetismo sui fremiti di un'adolescenza delusa ciò non toglie che le convenzioni linguistiche mi dicano che in quel testo incanti vuol dire aste
E l'articolo si riferisce alla turbativa d'asta
Ecco la differenza dice ecco tra uso e interpretazione
Ma dal punto di vista della tutela costituzionale della libertà
Che forse e qui richiamo l'attenzione mi avvio rapidamente alla conclusione dicevo dal punto di vista della tutela costituzionale della libertà che forse è più utile riflettere sul monito di Matteotti
Anche oggi e forse possiamo dire mai come oggi si avverte la tentazione di superare i rigidi formalismi giuridici per dare spazio a quella che viene ritenuta alla giustizia del caso concreto
Ancor più oggi rispetto all'epoca di Matteotti risulta difficile ricostruire lo stesso testo normativo di riferimento
E quindi il vincolo che ne deriva
E questo per la mole della produzione legislativa il rapido succedersi delle discipline normative nel tempo
Per l'incidenza del intreccio di fonti nazionali e sovranazionali
Per il ruolo che riveste il cosiddetto diritto giurisprudenziale delle diverse corti in primis della Corte costituzionale della quattro per i diritti dell'uomo della Corte di giustizia dell'Unione Europea
In presenza di confini i giovani studenti quindi non si devono spaventare i confini sempre meno evidenti e poco intellegibili anche per noi che studiamo diritto da una vita
Sempre meno evidenti ITA interpretazioni conformi non applicazione del diritto nazionale contrastante col diritto dell'Unione e necessità per il giudice comune
Di sollevare questioni di legittimità costituzionale
è complicato è diventato sempre più complicato
Individuare e tre vedere la disciplina concretamente applicabile sempre più accentuata la tendenza della giurisprudenza comune a costituirsi come diritto giurisprudenziale
Mai fonte il diritto giurisprudenziale
Si assiste sempre più spesso a casi in cui il presule i presupposti che le sentenze ricavano dalla legge penale sono sopra determinati rispetto al testo delle disposizioni
Insomma essi dipendono in modo decisivo da elementi extra testuali ed extra normativi cui giudice interprete risulta particolarmente sensibile
Un intreccio inestricabile tra diritto formale e diritto giurisprudenziale
Questo è lo stato dell'arte
Del nostro dell'ordinamento in cui viviamo
Ciò tutto ciò incide non solo sulla prevedibilità dell'applicazione ma anche sulla prevedibilità dell'interpretazione
Perché poco chiari sono i criteri da utilizzarsi per le interpretazione ne risulta sufficiente a limitare questa imprevedibilità una disposizione come quella dell'articolo seicento diciotto comma uno bis del Codice
Di procedura penale limitata peraltro a prevenire i contrasti tra Sezioni semplice sezioni unite della Corte di Cassazione perché come è noto in assenza di un sistema di vincoli del rispetto del precedente purtuttavia restiamo un Paese non di common law
E al modo di potersene discostare nove Rowling o il consolidarsi di lidi impresse dance
Risulta sostanzialmente rimosso all'incontrollabile e spesso imprevedibile atteggiarsi della sensibilità giudiziale a certi orientamenti
Ecco non può sotto accessi credo in conclusione che sembra più forte oggi rispetto all'epoca di Matteoli di Matteotti la tendenza degli interpreti a farsi portatori di istanze etiche che si intendono far valere con il diritto
Fino a rendere sempre più incerti e porosi i rapporti tra politica e giurisdizione o tra diritto e morale
Un sovrapporsi di ruoli che finisce per rinnovare mai sopite tensioni e causare difficoltà nell'individuazione di responsabilità con relative poteri esercitati
Necessari in uno stato di diritto che voglia assicurare un adeguato sistema di contrappeso tra poteri
Un inciso lo dico solo tra parentesi tutto questo sta rischiando di degenerare in una pericolosa serie di conflitti di poteri di tensioni tra poteri con distruttivi e reciproci Effetti delegittimanti delle diverse istituzioni
A tutto detrimento dei cittadini e del sito il vizio giustizia che dovrebbe essere loro reso in momenti come questi dovrebbe suonare nelle nostre orecchie il già citato monito di Matteotti pericolosa è la breccia anche per la difficoltà di un limite perché nessuno possiede interamente la verità
Tolstoj diceva che non esistono le verità intere esistono solo le mezze verità e il problema è che trattiamo le mezze verità come le verità intere
E
Tanto meno esiste una verità come dire di carattere morale e che e tanto meno il vincolo del della legge può contribuire a definire il limite dei giuridico a tutelare tutti i cittadini dai possibili abusi impedendo che qualcuno possa far prevalere la propria opinione di giustizia e verità
Sempre legittima ma anche sempre discutibile nella convinzione
Di esserne il custode assoluto insomma la sfida che Matteotti giurista di ieri rilancia il giurista di oggi è quella di riflettere alla luce delle successive acquisizioni della scienza logica linguistica e giuridica sui confini tra oltre passa amento della legge e interpretazione in senso proprio
Che in fondo significa ripensare al significato del principio costituzionale di sottoposizione del giudice alla legge nella consapevolezza del suo perdurante valore per gli equilibri istituzionali
Lo stesso Gadamer del resto era ben consapevole della necessità di assicurare sempre continuità tra testo normativo e proposizione interpretativa
E citando Betti affermava che il compito del giurista è quello di assicurare la prosecuzione della vita nel diritto come continui
Conclusione
La teorica ermeneutica e la rivoluzione che essa ha comportato per il giurista
Non preclude affatto il riconoscimento dei vincoli del testo e non può essere considerata un pretesto per ritenere datato il significato del principio di sottoposizione del giudice la legge
Al contrario la centralità dell'articolo cento uno deve essere riconosciuta oggi anche sotto un ulteriore e decisivo profilo esso infatti fonda la legittimazione di un potere quello del giudice in un servizio in quella sottoposizione alla sola legge che radice ultima delle garanzie di autonomia e indipendenza dei magistrati nel sistema costituzionale
Di separazione dei poteri ma anche oggetto di un loro preciso dovere istituzionale
Fondare costituzionalmente un potere in funzione di un servizio dovrebbe farci recuperare proprio la dimensione del linguaggio per il servizio e non la dimensione del linguaggio per il potere
L'attualizzazione del pensiero giuridico di Matteotti ci spinge dunque a riflettere sull'importanza che è necessario riconnettere anche soprattutto oggi al principio di soggezione del giudice soltanto alla legge
Di fronte a una legge che non è forte che non fosse più ritenuta in grado di porre effettivi vincoli il giudice finirebbe per risultare non più soggetto a nulla
E inebriato da una libertà mai prima conosciuta per usare una felice espressione di Tomaso Epidendio nella grande decostruzione del disegno costituzionale della magistratura
Non sia vedrebbe il giudice di perdere inconsapevolmente Lara Duce la radice costituzionale della sua stessa legittimazione giudicante
Che proprio in quella soggezione radicale garanzie della sua autonomia e della sua indipendenza da ogni altro potere lo stato di diritto che non voglia precipitare nel buio mistico delle credenze o nello spocchioso soggettivismo dei giudicanti ci insegna Natalino Irti
Ha bisogno di salvarsi e durare come Stato della razionalità linguistica
Sicché i giudici nel soggiacere al diritto siano custodi della legalità espressiva proprio come ci insegnava Matteotti
E si facciano garanti del nostro capire intenderci entro il vincolo della comune società grazie
Grazie al presidente Pinelli per questa maestosa relazione che ha colto perfettamente l'ha saputo sviluppare lo spirito che avevamo evocato all'intestazione di questo convegno e io in questo momento non aggiungo nulla
Perché dopo senz'altro la parola a Francesco Viganò giudice costituzionale ringraziandolo per essere qui stretto purtroppo dalle incombenze delle udienze della
Corte di cassa costituzionale costituzionale grazie mille buongiorno a tutti io sono particolarmente lieto e grato alle organizzazioni di questo convegno per l'invito a partecipare alla presentazione di di questo volume ricatto a una figura gigantesca della nostra storia e alla storia specifica di questa Camera dei deputati
Avevo pensato di dedicare qualche ho qualche fugace riflessione alla alla produzione scientifica di Giacomo Matteotti che qui venne
Spiegata i e ricostruita in questo libro in particolare al libro del Matteotti venticinquenne che scrive un volume sulla recidiva intitolato la recidiva saggio di revisione critica con dati statistici
E avevo pensato di soffermarmi proprio sull'approccio ben sottolineato dal saggio di Michele Pifferi
E dall'approccio di un Matteotti che sì
Che costruisce una teoria della recidiva parlando però da partendo però da i dati dei numeri e dei dati per quanto mal sicuri
Imperfetti che però sono i soli elementi affidabili scientifici da qui deve partire ogni teoria volta prima
A comprendere i problemi giuridici e sociali e poi proporre possibili soluzioni un grande insegnamento e questo sarebbe stato il senso della mia relazione anche per il legislatore purtroppo questa relazione esso non la posso svolgere per il la perentoria ragione che purtroppo è la giornata è una delle giornate peggiori del della mia vita la corte non peggiore nel senso che sia succedendo chissà che cosa ma c'è un'udienza con più di trenta avvocati che è cominciata questa mattina e questo è il motivo per cui sono arrivato in ritardo e e non so quanti devono parlare ancora a partire dalle quindi dalle dalle ore sedici con cui io purtroppo
Sono costretto con grande rammarico che perché veramente mi ero impegnato a preparare sezione a a essere qui soltanto come dire Pepe per per testimoniare la mia gratitudine non sono per avermi invitato a questo incontro ma anche per avermi sollecitato la lettura di un libro davvero di grande significato ed al quale si possano trarre spunti molto diversi come quelli che hanno originato le le le profondissime riflessioni di gigantesche riflessioni del vicepresidente Pinelli e le mie non molto meno giganteschi riflessioni che da lei svolta non so se poi ci sarà il tempo di di raccogliere gli atti
Purtroppo mi devo limitare davvero in questa sede a ringraziare ancora tutti
E a salutarvi ringraziandovi così per questa pazienza che mi
Che mi dimostrerete accettando questa mia scortesia non dovuta però
A causa persa nella dovuta al fatto che alle ore sedici inizia l'udienza e non posso blocca grazie fresca eravamo consapevoli di questo problema è
Appunto torna ringraziarti per essere fosse finita sta venuto ugualmente esatto grazie sapevamo che ieri molto molto stretto e quindi apprezziamo comunque che il tutto sia riuscito a venire ad essere di come dalla testimonianza
Lasciandoci comunque nell'idea che potremmo dare una veste coi
Una peste scritta
Non vale
Bene
Sì
Certo leggeremo poi testo di Francesco Viganò dando continuità questo incontro di oggi
Io Dole quindi la parola al professore Luca Marafioti diversità
Di Roma Tre
Grazie professor Negri la della dell'immenso onore tributato mille consentirmi di sedermi questo tavolo
Accanto a relatori così gli autorevoli
Ovviamente
Mi piacerebbe partire da un piccolo ricordo personale mia madre ormai scomparsa da tanti anni
Era dipendente poi direttore di un di un ente che si chiami Istituto italiano di medicina sociale la cui sede da via Pasquale Stanislao Mancini esattamente all'angolo
Del Lungotevere Arnaldo da Brescia tristemente noto per la vicende che hanno coinvolto drammaticamente la vita e poi la fine di Giacomo Matteotti io mi ricordo che piccolino non esistevano sottopassi non esistevano ma metropolitani non esistevano ponti al contrario era un normale lungotevere
Domando esatto era normale da piazzale Flaminio si andava direttamente domandavo
Che cosa voglio dire cosa vuol dire quel posto che cosa significa avere e mi raccontava raccontava questa vicenda quindi mio primo contatto è un contatto diciamo infantile con la figura già con Matteo che al di là di tutti i contatti con gli uno si può permettere di avere c'è un altro personale perché a un certo momento dei degli studi può capitare che un un giovane o meno giovane insomma studioso in intenda intraprendere di occuparsi in un certo settore scopro
Veramente per caso grazie Grazia
Ai commenti degli scritti di di Matteotti che è l'opera di chi li aveva pubblicati il suo interesse diciamo
Giovanile nei confronti dell'istituto alla Cassazione
Ed è
Prende la parola e parlare in questo in questo convegno del Matteotti giurista e
Eventualmente del Matteotti processo al penalista
Mi risulta particolarmente difficile perché perché sono giorni che mi porto su e giù per l'Italia il volume
Di cui oggi dobbiamo parlare che ovviamente con la mia capacità di cui il grande senso di ordine con cui Eriberto Rosso mi definiva Sempre l'ho dimenticato cella dopo da giorni che non gli appunti di chiose di glosse lo vedete l'ho dimenticato e nel lì di come voi sapete oltre al saggio di Michele Pifferi otto e tutti gli altri saggi c'è un mirabile saggio
Di Daniele Negri che dice
Molto di più di quanto si potrebbe comunque dire parlando del Matteotti processo a ministro cioè esaurisce totalmente la vena della dell'argomento tanto che non rivelò nulla di privato dicendo che nei giorni precedenti ci siamo Dom
Più volte disturba dicendo ma io meglio che devo dire dopo tutto quello che hai detto hai scritto tu e allora bastava come l'epoca in cui l'avvocato difficoltà a prendere la parola diritto di richiedere deve chiedere udienza
E per favore tali giurisdizioni di controllo ti sarebbe bastato portare una fotocopia del tuo scritto depositarlo e riportarmi alla memoria depositata però purtroppo sono invitate quindi qualcosa in più dovrò dire anche per giustificare il motivo per cui mi hai
Riservato l'onore di inserirmi accanto agli altri
E
Non potendo militare a rispettare i portarmi ma qualche cosa devo dire mi ha molto colpito il quel paragone che che che che tu facevi tra e quelle che chiami le pagine distese del penalista rispetto agli affanni della politica dei problemi della bruciante attualità politica e mi colpisce moltissimo a colpiva moltissimo quando a proposito di Giacomo Matteotti parli di tecnicismo beninteso
Quando fai il paragone viene fatto il paragone con quella sorta di bordate
Rivolta Manzini quando parla di grossa che nulla chiarisce è stata citata pure scure precedentemente da chi li ha preceduto e
Quando ridenti venne rivendicato in questo saggio il senso del tecnicismo beninteso comparato al commento inanimato del diritto vigente
Io capisco che il problema no del del del centenario il problema di vedere
Attraverso un meccanismo di trasposizione l'attualità di fenomeni che esportano ci si quattrocento anni sulle spalle
Mai come un caso del genere sono concetti di grandissima attualità
Ne abbiamo bisogno nella nostra materia nel processo penale
Dalla mattina alla sera anche forse la notte quando la notte dovrebbe portarci consiglio
Di un tecnicismo beninteso e di evitare quelli che molto spesso ne vediamo comparire sulle nostre riviste sui nostri commenti e soprattutto mai sul web che diventa il principale canale
Di informazione tecnico-giuridica di commenti inanimati del diritto vigente
E allora
Ciò che colpisce moltissimo nell'avvicinarsi a all'opera
Rimasta ovviamente troncata come processo agli il penalista come la vita di Giacomo Matteotti è stata troncata è il
Il riferimento all'uso dei concetti
Cioè lo sforzo rispetto alla tematica dei concetti basta pensare lo scritto al concetto di sentenza penale basta pensare allo scritto in materia di nullità
Basti pensare a allo scritto in materia di incidenti di esecuzione CEE lo sforzo in quell'epoca così complessa come ricordava Pirelli di diciamo di non aver scelto
Tra le due scuole
Necessariamente di parteggiare per una delle due scuole che si consigli si combattevano la vittoria all'interno del potere culturale del il diritto nel diritto vigente il diritto dogmatico
Cioè il il far leva su concetti che non non devono non dovevano perché e mai devono essere una zavorra ma dei concetti che devono essere piuttosto una zattera per la legalità
E quello che colpisce
Almeno dal punto di vista di chi vi parla
è che rispetto agli ardori giovanili giù super giovanili in materia di studi penalistici la virata di Matteotti rispetto al processo penale cioè quella che uno dei miei maestri mi ricordava semplice andava io ho cominciato guardando il diritto penale sostanziale studiando il diritto per sapere se è stanziale poi sono passato al processo per un estremo bisogno di concretezza
Ed è questo forse il dato che colpisce di più nel App nell'avvicinarsi agli studi di Matteotti cioè il suo virare su sul sul processo
Il suo virare sul processo penale e Daniele che da par suo lo coglie in maniera emblematica nel suo scritto
Probabilmente affonda le radici in una sete una fortissima siete in un bisogno estremo di legalità e concretezza
Che poi in fondo senza far torta nessun'altra materia e ciò che ci ha portato al immenso amore che abbiamo per la nostra materia densa se mi posso permettere parlare pure per te
E allora colpiscono i temi c'è a colpire sono in particolari Daniele lo spiega benissimo nel suo saggio la scelta dei temi non è casuale
Non è casuale dal punto di vista storico
Non è calca sua né dal punto di vista teorico per come qui temi in un giovanissimo studioso giovane quasi giovanissimo studioso come Matteotti si inseriscono in un dibattito generale che si trova a cavallo
Tra la vecchia codificazione soprattutto dopo l'approvazione del Codice Finocchiaro Aprile che è un momento molto particolare nella storia del diritto processuale del nostro Paese
E il suo virare sul processo il suo sceglie gli argomenti che
Diciamo
Pieno di luoghi premi pieni di significato
Pensate aggiudicato
Io non è che voglio per forza leggere all'interno no come quelli che vogliono vedere
Nelle nuvole immagini che non si vedono però pensate aggiudicato il giudicato come duplice garanzia è stato spiegato benissimo pure prima
Cioè come garanzia individuale
E come garanzia sociale cioè la certezza intesa non semplicemente come poi sappiamo verrà intesa poi nel Codice Rocco come un pugno battuto sul tavolo come la riaffermazione dell'autorità di uno Stato che vede minacciato il proprio
Il la propria comunità dal delitto
Atto spunta incredibile e e Daniele lo coglie perfettamente non è un caso perché ovviamente ognuno è sensibile verso le cose anche vedendo dal proprio angolo visuale da facendo leva sulle proprie radici culturali sui propri studi sulle proprie passioni
Più o meno giovanili secondo tema impettiti impressionante Conte degli spunti di immensa attualità checché se ne dica il tentativo di ripensare la tematica dei presupposti processuali
Ovviamente Daniello spiega molto bene se non ricordo male dice
è un tentativo di spiegare la tematica del prosa sforato section Ghemme allontanandosi discostandosi da latte diciamo pesante influenza processo al civilista che dandogli un senso anche maniera molto critica
E noi sappiamo quanto questo tema è tornato di grande attualità se pensiamo all'incredibile istituto della improcedibilità che era uno dei più grandi occasioni in cui abbiamo degli studiosi che se ne sono occupati in maniera brillantissima
In materia di improcedibilità come istituto diciamo anfibologico che coglie tutti e due processi che dovrebbe riportarci a studiare proprio quei processo fora o senza un dente che perché le legga studiato un po'più di Matteotti se checché se ne dica storicamente ma che aveva colto brillantemente cento anni prima Matteo
E per non parlare della Cassazione
Qui la Cassazione è un una sorta di incredibile
Come si può dire
Svanito vaso di Pandora
Perché se ne andiamo a leggere
Quello che lui diceva all'epoca
Sottolineato la Caretti superato da Vassalli però
Matteotti nelle sue lettere a Velia
Lo ricorda Caretti in quella sua meravigliosa pubblicazione
Eccitato anche negli scritti giuridici pubblicati colleghi con l'introduzione di cadetti dice
Scriva bene dice il il primo potrebbe essere pubblicato assai più prego progetta lo lo sappiamo ormai è arcinoto il tentativo di Matteotti di costruire un trattato uno studio addirittura articolato in due volumi sulla Cassazione Cassazione penale ne sappiamo quali sono gli anni sappiamo che cosa uscirà in quegli anni anzi dopo
Per la Cassazione civile cioè come incredibilmente Mattiotti bada stia andando andrà o è pronto ad andare se le vicende della sua vita poi non si riveleranno drammatiche in parallelo con Calamandrei
Ed è questo guardate è paradossale un po'borghesia nome forse la cosa più interessante insieme un'alta che proporrò dire dopo del pensiero di Matteotti di su Di Matteo
Lui dice si rivolge a delle dice sai
Prende Beaver Creek Caretti ricorda prende progetti corpo un progetto di maggior respiro che dovrebbe discutere di la carriera accademica una monografia di due volumi sulla Cassazione da lui considerata garante della libertà e della certezza del diritto
E se lo stesso Matteotti che che si rivolge a vela quindi diciamo in mente a persone autentica di fare ciò che lui sta facendo vuole fare sta per fare
Il primo potrebbe essere pubblicato assai più presto appena finita la guerra
E con quello potrei domandare la cattedrale
Mentre si stampa e mentre mentre si stampe le pratiche si svolgono finire il secondo
Cioè lui ha un progetto ne abbiamo sempre gli allievi nastri che sollecitiamo a un progetto di di studi a tambur battente e dipingiamo molto avanzato abbiamo studiosi di annullamento in Cassazione conosciamo benissimo quanto difficile sia il tema e poi del disturbo centodiciotto l'ultima testimonianza in proposito la Cassazione dice lui con il solo primo capitolo raggiungerà tra poco le duecento cartelle
Il secondo sarà assai più breve ma il prezzo sarà più lungo e questi tre faranno insieme il primo volume deve essere pronto in ogni caso per la stampa lo conclusione della pace se non ci fossero state tante interruzione tanti ostacoli a questura sarei
Più avanti Matteotti lettere appelli eccetera ci
Questo forse Pistis il tema più difficile da trattare siamo ai limiti dell'assurdo noi trattiamo l'eredità di Matteotti non avendo in mano quello che lui queste duecento pagine su tutto non sapendo quello che nelle pagine successive ci sarebbe stata
Tra un po'lo intuiamo lo intuiamo dagli scritti sparsi che Luís anticipa lo dice benissimo Daniele nel suo saggio comincia anticipare i temi vizi della sentenza il concetto di sentenza
Cioè Luís ha in mente qualcosa di più e di diverso da una System Matica della cassazione e dirà una cosa veramente molto molto audace così opprimente come quella di Calamandrei che peserà tantissimo sugli studi della Cassazione per più di un cinquantennio addirittura nella nostra materia probabilmente Matteotti aveva intensa qualcosa di diverso come possiamo intuire dai saggi che lo stesso Daniele Negri commenta e che sono venti chiariti all'interno di quelli
Però è paradossale perché noi commentiamo oggi un'assenza
Quelle pagine che non abbiamo che non possiamo dire che possiamo immaginare soltanto cosa sarebbero potute essere e allora andiamo a cercare all'interno di di il suo contributo quello che potranno chiamare l'eredità
E il rischio è quello delle trasposizioni antistoriche quei meccanismi trasposizione che così criticamente Oristano censurava nel rapporto fra diritto positivo e storia
Però in un momento così difficile come la storia come del devono statualità del Paese in cui il senso della storia ogni tanto è vacilla
Poi può venire in soccorso un mirabile scritto di borghese che si chiamava i precursori di Kafka
Più o meno diceva adesso io non ricordo a memoria ogni scrittore crea i suoi precursori
Cioè ognuno è in condizione di vedere nei suoi precursori ciò che ritiene
E allora probabilmente probabilmente come il titolo di questo incontro
Emblematicamente effigia e come il capitolo il paragrafo il capillari il paragrafo di Daniele Negri chiamato gli argini della doppia legalità e il cui del tema
Del pensiero e dell'idea di Matteotti cocci
Non è un caso
Se ne andiamo a ritrovare
Mi veniva da citare
Un piccolissimo passaggio non so di quanti anni fa sia di un libro di Daniele che si chiama si chiamava e si chiama fumus commissi delicti
Dice
Questo tentativo di dar forma la legalità penale del processo diceva questo giovane studioso rifugio
Se ancora giovanissimo insomma
Parte ha il pregio di partire dalla ripristina considerazione che la stessa natura del secondo determina annoiato con la prima
Sul versante della prova e di cercare di colmarlo attraverso la costruzione in Vietnam interpretativa di figure intermedie più o meno estese in rapporto al modello di parte sostanziale
Capaci di fornire un parametro all'esercizio dei poteri strumentali in corso di processo che eviti l'intuizione e l'arbitrio
Se l'evoluzione storica in indica il movimento dal processo alla teoria del reato a quest'ultima occorre rifarsi per tornare al processo ora non è che vorrei trovare un ponte eccessivo ma tra quello che diceva Matteo quello che dicevi tu in questo libro
Quello che dici tu nel saggio dedicata a Matteotti cioè c'è un fil rouge
E allora
L'ultimo punto
La vera bomba
Lanciata sul mercato da Matteo il suo saggio il Pubblico ministero
E fa
Anche il titolo al bello no
Il titolo
Una verbo che vuol dire eh e deve essere una parte cioè indica un dover essere processuali e ordinamentali istituzionale oserei dire costituzionale
L'attualità di questo tema è stato già detto molto meglio di prima di me non è da discutere però la cosa che colpisce è un saggio che Grande assente oggi odierna presso il presidente Canzio non c'è in un suo scritto in materia di Giacomo Matteotti il giurista dice
Il pensiero di Matteotti sulla sicurezza se se ne rende conto benissimo
Un po'la non può non può non nasconderselo che nasconderci dice Pezzali Mattiotti sulla figure pubbliche sarò pur senza volere trarne conclusioni sopra le righe che quelle che facciamo noi forse apre scenari inediti e di attuale modernità in tema di disciplinamento dei diversi organi statuale di giustizia il pubblico ministero il giudice
Che cosa diceva ma
Diceva beh lo sappiamo lo sappiamo benissimo no
L'eterno equivoco del ruolo del Pubblico Ministero nel nostro sistema un equivoco alimentato
Al di là della Costituzione
L'articolo centoquattro dice qualcosa di diverso di quello che è successo da dalla costituzione ad oggi ma lasciamo perdere alimentato anche odono dottrina che se ne approfitta
Diceva Matteotti la divisione dei poteri su cui si fondano i moderni regimi costituzionali la divisione delle funzioni fra le quali anche la funzione per sei cultivar assegnata agli organi esecutivi dello Stato
Permettono codesto apparenti assurdo di uno Stato che è giudice che parte nel tempo stesso fino a quando almeno sembreranno sufficienti quelle garanzie di indipendenza di cui sono circondati gli organi di giustizia organi sente
Ora
Io lo so che ognuno come in borghese
Cerca i propri precursore
Ma la battaglia che non da oggi
Non solo noi gente che non c'è più prima di noi
Ma soprattutto noi facciamo Pella separazione delle carriere forse
Ha trovato l'ansia l'antesignano
Palladino in gioco Matteotti grazie
Grazie grazie a Luca Marafioti effetti è riuscito a restituirci un'idea limpida di questa assenza l'assenza dello studio monumentale che si apprestava a compiere Giacomo Matteotti sulla Cassazione addirittura un trattato in due volumi
Quindi la ricostruzione un po'per indizi di quello che ci avrebbe detto di quello che avrebbe potuto dirci un richiamo ancora come già da parte di Fabio Pinelli alla tutela della libertà che sta dietro
La questione solo apparentemente formalistica della interpretazione sul piano teorico linguistico il problema del giudicato quindi come garanzia individuale come garanzia
Sociale i presupposti processuali giustamente giustamente
Un'attualizzazione che ci porta all'istituto della improcedibilità in via di superamento non gradito per molte ragioni che forse però avrebbe meritato meritato maggiore fortuna fino alla parte finale quella del Pubblico ministero e parte in effetti le pagine di Matteotti brevissime uno scritto davvero rapido ma così casti che è parte deve essere essere sottolineava
Lucca Marafioti sarei curioso questo punto di sentire anche la replica a questo riguardo
Di Giovanni Canzio che ha scritto quel contributo su Giacomo Matteotti che Luca Marafioti poco fa citava
Giovanni Canzio si scusa mi prega davvero di portare le sue scuse a tutti ma un problema di famiglia che speriamo non serio lo tiene lontano da lui
Del resto Giovanni Canzio più volte già avuto modo di presentare il volume di cui parliamo e anche di discutere insieme a noi della figura di Giacomo Matteotti penalista tanto che ha poi i pubblicato quello scritto di cui poco fa
Si diceva
Do quindi senz'altro la parola al avvocato
Presidente dell'Unione delle camere penali Francesco Petrelli
Grazie
Daniele innanzitutto per l'invito
Dio no no diciamo cariche istituzionali
Né titoli accademici
Per cui immagino che il mio invito corrisponda diciamo così ad un afflato affettivo
Nei confronti
Miei personali credo
Nei confronti dell'avvocatura penale
Che qui
In qualche modo sono chiamato
A rappresentare
Avvocatura che costituisce diciamo
La carne viva
Dei problemi che sono stati fin qui trattati
E all'interno dei quali questi scritti di Giacomo Matteotti e su Giacomo Matteo morti ci mettono i in contatto devo dire sarà anche forse la sede nella quale noi ne discutiamo sarà forse anche il momento storico che attraversiamo quel titolo che voi avete futuro voluto dare al volume Giacomo Matteotti tra diritto
E politica
Che ci induce
A approvare
Come dire dei sentimenti che ci immettono inevitabilmente nell'attualità
E e producono una serie di riflessioni che trovi proverò a svolgere
Intervenendo per ultimo anche e e in qualche modo in chiave di conclusioni dei ragionamenti profondissimo mi ed acutissime
E così estesi che sono stati svolti dai relatori
Io credo che ci sia un tema che vale la pena
Forse
Di riprendere che è quello più complessivo della crisi degli ordinamenti e delle democrazie
Crisi degli ordinamenti e delle democrazie
Nella loro articolazione più alta che è quella della giustizia
Vedete corre
Diciamo così convenzionalmente in proposito Borgonovo U una risposta che viene data quasi sempre quando si invoca i rilievi il profilo della crisi della giustizia
Perché la risposta che che sovente viene data è quella del PIL ma considerazione in ordine a diciamo così alla permanenza
Se non alla immanenza della crisi come statuto della giustizia stessa e del suo divenire nel tempo si dice cioè ma questo è vero basta andare Asti leggere qualsiasi saggio qualsiasi
Qualsiasi iscritto di storia del diritto di storia della giustizia avrebbe per ritrovare ad ogni piè sospinto il termine Chrissie
Per cui oggettivamente possiamo dire che che la crisi è la modalità con la quale la giustizia come fenomeno complessivo scrisse si presenta nella storia di fronte all'agire
Degli uomini eppure
Io credo sono convinto che abbia ancora senso in individuare in qualche modo
Degli specifici mo'momenti di crisi
Nei confronti della giustizia
E di poter dire che il Periodo nel quale si collocano gli scritti e le riflessioni di Giacomo Matteotti
Uno di quei momenti di crisi
Perché vedete
è possibile immaginare
Che non sia tanto specificando Poet tipizzare ante
Diciamo così
La crisi attraversata in determinati periodi dal diritto e dalla giustizia
Ma che sia notti Pizzano tutti caratterizzanti come critiche le risposte che a quella crisi vengono date
Quindi è è sufficiente guardare diciamo così questo questa problematicità
Sotto il profilo non della crisi che è crisi permanente ma delle risposte che invece in alcune occasioni vengono date e che vengono ma a costituire
Quei fenomeni che citando uno storico del livello del del diritto e non
Qual è sa il professore Schiavone
Determinando in realtà
Delle crisi che spezzano la storia la storia spezzata di cui parla
L'illustre
L'illustre storico ecco a volte la vera crisi e proprio nelle risposte errate che vengono date all'immanenza della vita critica del diritto e della e della giustizia
E allora forse vale la pena anche in questo discorso riassuntivo individuare anche alcune linee di faglia alcune linee che attraversano la crisi nella quale attualmente
Noi ci troviamo a vivere l'esperienza della giustizia e io
Rifletto
Da tempo
Su di una idea
Che nasce da questa considerazione
Che è quella dell'influenza che hanno avuto nella storia attuale del diritto e della giustizia
La cosiddetta fine delle ideologiche
Fine delle ideologia che sotto un profilo storico facciamo d'ovviamente risalire alla caduta del Muro di di Berlino
E mi piace citare Pieretti in proposito una cosa che ha detto
Un po'di tempo fa
In un convegno lo annotata perché mi era sembrata degna di nota
Il grande
Marcello Gallo
Che disse in quella occasione
A volte all'interno delle cose buone si possono nascondere anche dei grandi mali
Ecco la la la mia idea che che condivido
è che nella fine
Delle ideologie
Si possa forse nascondere anche uno di colori grandi mali
Blu costituito
Dalla fine dell'assetto valoriale Alassio logico del processo penale
La fine delle ideologie ha trascinato con sé anche questo e vento
E poca
E considerate che quell'anno nel mille novecento ottantanove nel quale cade
Il muro di Berlino
Grande evento storico e simbolico entra in vigore il nostro nuovo codice di procedura penale
Che guardate e forse non te ne abbiamo avuti altri ma insomma
Quel codice ha avuto una serie diritti di stop and go chiari conclusi chiamiamoli così è stato l'ultimo grande Codice ideologico
Avrebbe almeno nel senso in cui maestro Franco Cordero con no con l'ideologia processo penale intendeva
Questo termine
Da allora per l'appunto questo orizzonte valoriale che invece era molto caro
A Giacomo Matteotti
Che anche quando evocava come dire un dato così empirico come le statistiche
Non lo faceva mai dimenticando quello che doveva essere l'orizzonte dei valori del diritto penale sostanziale della legalità sostanziale
E invece quell'orizzonte assiologica COO oggettivo è venuto meno travolto da una logica che noi
Definiamo da problem solving
Criterio che vale nel più ampio spazio della politica ma che inevitabilmente confluisce all'interno dello spettro delle soluzioni e dei processi del processo penale
L'idea cioè che irrompe
E quella che un Codice Penale serva a risolvere dei problemi
In una chiave che è quella dell'efficienza se non dell'efficientismo per usare un termine ancora più brutto dell'efficientizzazione
La domanda di giustizia è una domanda che si fa sempre più in termini quantitativi
E la risposta che viene data non è mai una risposta in termini
Di qualità
Della della
Della giustizia
Il professor Marzio ti
Ha concluso la sua interessante relazione
Ricordando un problema attualissimo nel dibattito politico che è quello della separazione delle carriere
Baby mi piace segnalare in proposito
Come una questione che dovrebbe essere
Diciamo così
Collocata in un ambito costituzionale ordinamentale che quella tipica perde della tutela dei principi e e quindi della tutela ed è la considerazione di una base valoriale forte
Vede
Formulare
Sempre più o con consente
Maggior frequenza domande del tipo
Ma la separazione delle carriere risolverà forse il problema della durata del processo
Potrà risolvere il problema del del del del del dell'efficienza degli degli organici
Solo per fare
Un esempio
In ordine a a quel dato
Che che il
La visione del problem solving irrompe anche laddove
Ecco ben altri orizzonti dovrebbero attrarre la nostra
La nostra
Attenzione
Il rischio per l'appunto
E quello che
Avevamo in qualche modo enunciato all'esordio
Cioè che a fenomeni di crisi permanenti
Venga dotate delle
Delle risposte
Delle risposte sbagliate
E quindi credo che che due questioni possano essere prese rapidamente
In esame
Ad esempio quello che riguarda
L'incrocio tipico delle culture
Dei cosiddetti sistemi
Democratico libera delle liberaldemocrazia
Libri che le democrazie siano in crisi
Diciamo è un dato è un dato di fatto
Ma il tema
Che è quello poi
Della attualità
Del pensiero giuridico di Giacomo Matteotti
Riguarda uno
Dei due percorsi possibili
Democrazia significa distribuzione del potere in senso orizzontale
Il dogma liberale
Riguarda
Un rapporto diverso su quello come dire serve della distribuzione orizzontale del potere
Riguarda esattamente quella verticale che unisce l'autorità dello Stato verso
La libertà del cittadino
Ecco queste due direzione verticale ed orizzontale si incrociano
Nelle democrazie liberali
E Giacomo Matteotti
Come dire il suo pensiero sta collocato proprio lì mentre noi ogni tanto dimentichiamo
La complessità di questo incrocio
Lui sta lì credo a a ricordarci
Come i i diritti
Stiano tutti insieme
Che stia lì in piedi o cadono e cadono tutti insieme
I diritti civili
I diritti di libertà
I diritti che stanno alla base della giustizia sociale
E che muovono in profondo tutto il suo slancio e la sua passione nei confronti del diritto e della politica
è e qui qui c'è un dato che abbia che mi ha colpito il Nord Lab perché la la l'ha ricordato perché ricordava Velia in una in una ascoltato sua lettera Matteotti fa questa scelta
Ha una grande passione coniugale nei confronti divenga
Ma l'abbandono
Perché la passione della politica
è più forte si trasferisce a Roma insomma
E tutto quello quell'epistolario di cui ricordava Luca Marafioti
La sua
Passione direi pragmatica
Verso la Praxis che forse è la stessa che sposta i suoi studi da il diritto sostanziale
Al diritto processuale
Sarà la stesse che lo porterà ahimè ad abbandonare gli studi del diritto processuale verso la politica
E d'altronde insomma
Cosa c'è
Di più politico
Tra le discipline del diritto se non il diritto
Penale processuale
Andar nel far politica
Diciamo così senza nulla togliere ovviamente alle altre discipline ma proprio in quell'ottica di Praxis che investe
Il diritto penale
Processuale il far politica è un tutt'uno
I problemi restano sempre gli stessi e e concludo cercando il come dire di attualizzare alcuni passaggi
Il direttore Massa
Ha ricordato quella bella metafora del molto efficace del granello che sottratto
Al mucchio no non è modificato
La qualità
E mi ha fatto ricordare un'altra straordinaria metafora che investe
Più il profilo della identità
Che è quello del della nave
Di Teseo
La famosa nave che gli Ateniesi conservavano
Per le sue come dire
Origini mitologiche
Che a mano a mano nel tempo ammalorata
E per cui di prezzo il pezzo una volta il timone una volta la chiglia fasciata meno eccetera eccetera nel tempo si rifletteva di quella nave originale
Restava solo alla forma ma in realtà
Della nave lettere del del di Teseo non non non era rimasto più nulla perché tutto muta
E tutto resta uguale
I problemi si ripropongono nelle stesse nelle stesse forme e nelle identiche parti così come noi nella storia le
Le riproduciamo
Il limite
Il limite della interpretazione pericolosa e la breccia
E e anche qui
Il tema è un tema
Ovviamente ovviamente straordinario nel quale già
Si sono diffuse le considerazioni
Vicepresidente Chimenti
C'è un passaggio di cambio di paradigma è stato revocato anche quello idea
Che la legalità non costituisca altro che un residuo più Mitolo Gemma illuministico che vale la pena
Di superare l'invito che qualcuno ha formulato di storicizzare
Quei principi in atti in in quell'epoca
Rispetto al quale
Mi pare che il presidio intellettuale di Giacomo Matteotti sia detraggono noi oggi
Ci rendiamo tutti conto
Che il il giudice non può essere
La famosa bocca
Bocca della legge ma tuttavia
Ci prospettiamo un rischio differente che il giudice non sia più bocca della legge ma possa divenire come dire o orecchio del popolo
Nel senso di intendere
Una pratica interpretativa creativa volta a raccogliere laddove e a dar risposta alle pulsioni emotive viscerali della collettività
Abbandonando la virtù regolativa del principio di legalità ai della legge
E della legge
In quanto dei in quanto tale
Attualissima
La denuncia di Giacomo Matteotti riguardo i rischi mi pare che Daniele
Per Negri sotto lini cocco con forza in maniera efficace e puntuale questo passaggio
Il rischio della sostituzione del controllo giurisdizionale affidato a a poteri alternativi diffusi Diversi dello Stato
Con la caduta delle garanzie che la giurisdizionali zonazione impone e consente
Basta pensare
Lui sospettava dell'introduzione di di di di all'interno dei collegi di giudici fiscali
Ebbe e cose di questo di questo genere basti pensare alla vicenda delle delle misure di prevenzione per attualizzare no l'idea delle interdittive
Che perché sono misure come sappiamo devastanti affidate al potere prefettizio
Controllato da da da giudici amministrativi co.co.co. conobbi limitatissimi poteri di
Di controllo
Basti pensare
A proposito dell'irruzione della discrezionalità all'interno dei percorsi giurisdizionali
E ho solo un accenno alla vicenda delle nullità visto che Giacomo Matteotti di nullità si era occupato
L'idea di attribuire al giudice non la verifica in ordine alla sussistenza o meno della dirigenza del della di di quella specifica fattispecie processuale
Alla generalizzazione della nullità
Ma di andare alla ricerca della sussistenza o meno di una lesione in concreto
Il che ovviamente ne modifica
Totalmente
Totalmente la
Totalmente la la funzione
Insomma potremmo portare oltre questo rapido excursus in ordine all'attualità
Del pensiero
Di Giacomo Matteotti
Ma io credo
Che quella idea alla quale io prima otto ho fatto ho fatto cenno
Sia forse quella dalla quale trarre il più attuale
E il più diretto degli
Degli insegnamenti
Quello cioè
Secondo il quale i diritti civili e diritti che stanno alla base della giustizia sociale i diritti e le garanzie del processo che tutelano i cittadini stanno e cadono tutte insieme
E che sia errata e nefasta
Questa idea dicotomica
Rispetto alla quale
Le parti politiche decidono quali di questi diritti sono di competenza dell'urna e quali di competenza dell'altra creando una suddivisione all'interno
Invece di un insieme che e deve restare
Indistinguibile
Bisogna sostanzialmente tornare
A credere nel diritto
Non come una cassetta degli attrezzi a disposizione della politica
Ma come una vera e propria indipendente e da utenti Ca'forma di conoscenza e credo che questo sia l'insegnamento più alto che Giacomo Matteotti ci hanno lasciato grazie
Grazie a Francesco Petrelli per averci
Regalato questo percorso
Percorso così articolato
Con una riflessione così alta alla sua base dalla fine delle ideologia che coincide la coincidenza con l'ultimo codici ideologico a quell'impresa del mille novecentottantanove
Che fu anche l'impresa in fondo dei giuristi di formazione
Accademica mentre
Forse
Uno dei mali oggi ricorrenti è che la dottrina e gli studiosi si siano visti scalzare
Nella loro opera da portieri
Assai più energici
Per per
Oggi possiamo dire che più che il Codice dei professori come in un certo senso anche spregiativamente veniva definito quel codice assistiamo un po'al Codice dei magistrati
E poi i da questo tante conseguenze attratto Francesco Petrelli
Questa sua immagine
Del
E l'insieme di diritti che stanno e cadono tutti insieme non si può pensare in effetti di ragionare per settori attenzione
La guardia va tenuta alta le ideologico allori quello che di buono hanno le ideologie che vengono soppiantate dal problem solving dall'efficientismo effetti la tirannia della tecnica
Secondo la lezione di Emanuele Severino
Incerto ormai non se ne può più prescindere a quanto pare ma un moto di reazione dovrà pure esistere la una delle grandi lezioni di Giacomo Matteotti era la grande severità e il grande rigore delle sue battaglie c'è bisogno di qualcuno che con quello stesso rigore sappia riprendere in mano
Tutto questo non certo punto bisognerà pure arrivarci peraltro delle questioni che aveva agita nei suoi scritti di carattere penalistico lo ricordava Francesco Petrelli a proposito delle interdittive
Quindi di questo potere immane affidato all'amministrazione
Uno dei grandi
Temi di Giacomo Matteotti era proprio quello della confusione tra giurisdizione amministrazione
Come indice di una mancanza di Separazione di Poteri
Come indice di una giurisdizione che finiva per prendere
Sudiste degli scopi
E non potevano essere quelli fonti dalla legge
E questo io credo nel momento in cui così alti si levano
I toni
Della protesta contro la separazione delle carriere ecco quello che mi lascerebbe più tranquillo sarebbe se ci fosse un'indignazione almeno pari a cui sta di fronte all'idea che un giudice perseguo degli scoppi altri
Rispetto a quelli che sono composti nel testo della legge
Perché come non si vede che questi scopi altri possono essere non solo le finalità di quel giudice in quel momento ma possono essere anche quelli di un qualsiasi altro potere
Quindi una ecco ero di reazione
Del giudice
E lì davvero torniamo ai diritti che stanno accadono
Tutti insieme davvero grazie Francesco Petrelli
Noi disponiamo ancora
Di un po'di tempo
Non solo ma anche per la la mancanza della relazione di Giovanni Canzio e purtroppo della necessità per farci sconsigliano
Di assentarsi rapidamente
Per cui io credo che si possa senz'altro fare spazio ad un autentico dibattito degli interventi che riprendendo chiosando sviluppando i pensieri che abbiamo ascoltato fino qui
Possono darci ulteriore motivo di riflessione
Quest'oggi quindi chiedo innanzitutto a Federico Vianelli di
Divenire
Ho qui oppure forse se più comodo dove vuoi vieni qui
Venti
No no no
Devo però che avrebbe
Così faccio un raccordo tra i due arresti
Non la volevo
Sì
Sì ho preso una cosa facile facile
Aspetto del Presidente nel convegno McGee e rinvia la parola perché ce l'hai già e grazie da intanto sempre posso permette imitata da un po'di per una volta non c'è fretta ma io non ne ho spero che chieste ascoltando nono giudici mi perdonerà
E poi dissoluto portare e rinnovo il saluto
Del direttivo e della scuola supera magistratura della quale orgogliosamente faccio parte ma non è che io possa Coco ho avuto occasione di dire anche nei nuovi amici nascondere quello che sono
Cioè non è che me Nemer posso metto una maschera io sono cresciuto
Nelle camere penale grazie le camere penali sicuramente
Sì ricordo qui veramente mi sento quello che tu mi siedo perché sono davvero in famiglia
Francesco se posso promette il presidente Pirelli insomma
Ci siamo incontrati da giovani da piccoli e abbiam masticato maniere dove somala si ode solo l'humus la base la stesse e la tutela dei diritti dicevo pleno libricino perché è un è un bel libro devo dire
Edito da Giuffré insomma che porta orgogliosamente il logo della nostra scuola della scuola supera magistratura il giudice lo Stato di diritto cioè
Dovrà partire da queste che sono davvero basilica comuni e che dobbiamo condividere insieme questo lo spirito con cui anch'io penso di essermi di il primo approccio con con questa nuova esperienza che ventenni riempie d'orgoglio perché non tanto per la mia
Modesta persona lo dico senza infingimenti la perché riconoscimento di lavoro da avvocato avvocato di Camera penale diciamo un combattente veramente senza esagerare con i toni con i termini ma nel mio piccolo insieme mi cercano letterarie per e a fermare lo Stato di diritto allora quando apriamo il libro da elementi ma
Veramente con con piacere ho ricevuto questo scritto da lui così ben curate complimenti davvero a tutti i dottori trovato più curiosare capire bene
Jacko Matteotti Pepper McCoy per tutti noto e famoso per quella tragica sua
Vicende la fine e ho colto delle cose beh interessantissime
Poi ne sono appuntate mentre parlava veramente delle relazioni complimenti Fabio Conti Francesco Lucà Daniele cioè pieve di intense propositura e vai a De comporre e io nella mia pochezza mi son fatto la lista della spesa come Chauvet nostre parti
Recidiva Cassazione nullità sentenza le garanzie passa da sostanziale e processuale si
Il rispetto il rispetto della forma perché non non si possa debordare da una parte dall'altra bellissimo il termine evocato da par suo Marafioti di precursori
Abbiamo bisogno della spinta dei precursori perché siamo in tutto sommato degli incursori e che abbia cercato di illuminare il sistema con il centoundici perché poi Francesco Petrelli è troppo bravo ma è anche troppo modesto e non ha voluto ricordare che centoundici è frutto del lavoro non soltanto nostro naturalmente ma soprattutto le camere penali penso al compianto nostro presidente Frigo che fu anche giudice
Della corte costituzionale quindi da questo dobbiamo partire però dico e mi faccio una domanda e poi chiudo e dimmi subito Daniele sono già troppo lungo incursori precursori ma abbiamo davvero questa non lo dico è una è una forma retorica naturalmente con il massimo rispetto abbiamo sempre bisogno di qualcuno che sostenga questa idea
Nel giusto processo della separazione dei poteri da separazione carriere perché vedete oggi ne parliamo ancora con maggiore forza grazie a Giacomo Matteotti e a Daniele neghi agli altri amici che l'hanno così
Fatto rivivere con quest'opera molto qualche tempo fa le camere penali ma addirittura da molti anni
Hanno ricordato Nicola spesso e volentieri
Il nostro il tuo predecessore promosso presidente Emilio civile mio negli UCI
Portava ad esempio la parola di Giovanni Falcone
Ricorre domani la ciò la triste triste tutti sarebbe stato triste ricorrenza
E parlava della necessità delle inevitabilità di arrivare alla separazione carriere ma perché col Codice dopo la caduta delle ideologie ha cambiato tutto è cambiato il mondo con il così detto Codice il professore
Con il codice dei professori e anche lì devo dire perché qui inutile girarci intorno
Quando si evoca quelli quello che per uno scrittore Giovanni Falcone o soltanto la parola in un comma proprio un comma il convegno a Venezia
Tanti anni fa ecco quando si evoca questa parte di pensiero
Di Giovanni Falcone che si poneva un problema si pone un problema laicamente il tema dei top ha detto prima salvano un posto altissimo simbolico ma laicamente sacrale
Ecco che qualcuno
Non voglio dire anche in maniera un po'ragionevole viene a mettere in dubbio questa citazione quasi che attribuire a Giovanni Falcone un pensiero di questo tipo sulla situazione credo fosse quasi scandaloso
Pubblico scandalo
Non ha senso non assenso perché poi alla domanda la perché sentite anche quando si parla con amici magistrati anche molto illuminati da perché sentite questa esigenza ma io non trovo altre parole che dir loro leggiamoci insieme centoundici la Costituzione già Mucci cosiddetto nuovo Codice come e più di trent'anni e non vedo quindi dove sia questo scandalo ha tenuto conto infine ma non per importanza che milioni di cittadini prima e da ultimo ma non per importanza che in questo caso più di settanta mila persone sono corsi ai nostri banchetti a sottoscrivere a firmare la raccolta straordinaria nel due mila diciassette per presentata con la proposta di legge di riforma costituzionale alla Camera proprio qui alla Camera dopo dati non proprio in questo luogo fisico ma la Camera dei deputati
Bello enti e chiudo credimi Daniele bello è che ad esempio questa sera grazie a Giacomo Matteotti a tenere Negri si possa appunto con molta tranquillità serenità affrontare questo tema
Ma non soltanto perché naturalmente in questi luoghi così importanti e così sacri si stia discutendo finalmente di queste riforma
Epocale che volesse epocale ma perché è giunto il momento di affrontare questo tema con molta tranquillità facendo capire che non vi è niente di rivoluzionario duetta ben vedere ma soltanto una riforma ineludibile dell'ordinamento giudiziario concludo ricordando due maestri se non erro entrambi comunque poi pervenuti nel corso la loro carriera in quel di Torino
Uno è stato mangiare evocato citato né pace ricordarla
Francesco il professor Marcello Gallo suo Marcello Gallo che mi è tornato alla mente leggendo lo scritto di lo scritto deve Negri laddove si faceva riferimento anche qui vado a memoria all'articolo tre già trecentocinquantotto cioè a quella
Diciamo ritenuta necessità all'epoca del legislatore dell'ottantotto ottantanove
Di imporre tra virgolette si fa per dire al pubblico ministero di raccogliere anche elementi favorevoli all'indagato per l'imputato
Norma di
Di alta valenza tra sotto un certo profilo di principio
Il Pubblico ministero è parte dice Matteotti
Ma c'è il trecento cinquantotto la che cosa ne deve risultare come il cielo Carlo ma tu correggimi per quello che dirò di sbagliato Francesco diceva che era una sorta vado a memoria che qui diari di di sistema doveva essere tolto
Il trecentocinquanta quella parte di trecentocinquantotto non aveva senso da che il Pubblico ministero
Bene parte e a parte a maggior ragione con il così detto nuovo codice piace anche ricordare che Marcello Gallo erano sostanze rischia come Matteotti in origine e poi però il processo e spinge affrontare era avvocato ed era orgoglioso di questo
Infine e chiudo professor Conso al nostro congresso bellissimo di Torino due mila e nove le camere penali italiane Unione camere penali italiane
Disse ciò ho sofferto molto Sissoko molto ponderato ma penso che a questo punto processualista maestro della procedura penale
Fu anche ministro Giustizia con tutti lo ricordiamo
Non possiamo che pensare che sia ineludibile sia inevitabile la separazione dei
Carriere codici alla mano e articolo centoundici della Costituzione alla mano
Quindi tra virgolette è uno scandalo è uno scandalo che dobbiamo scandalizzare scandalizzarci di una novità epocale che porterà mi permetto di dire sottovoce qui ovviamente posto parlando dall'inizio del sembra un po'secondo intervento titolo personalissimo
Porterà soltanto del bene e ci farà uscire no alla logiche a volte di contrapposizione
Corte esteri da volti inutile ma la dalla contrapposizione dal confronto nascono a volte delle cose incredibili io auspico davvero questo grazie
Grazie Federico e soprattutto certo confronto lo scontro la dialettica del contraddittorio sono essenziali in questa discussione che deve essere mantenuta all'interno di coordinate culturali
Il pensiero di riflessione sui valori che abbiamo tante volte evocato quest'oggi invece troppo spesso scadono ad altro
Ci sono altri interventi
Sì abbiamo anche gli autori
Tra gli autori oppure Ulivo qui
Del
Libero da cui abbiamo preso avvio quest'oggi il professor Paolo Veronese ordinario di diritto costituzionale nell'Università di Ferrara
Io sono qui un po'parzialmente come un intruso perché sinora si è parlato giustamente del Matteotti penalista processo al penalista nel libro mi sono occupato del Matteotti parlamentare
Nelle poche note che ora di richiamerò mi occupo del Matteotti costituzionalista ed esperto di diritto parlamentare
è nota la frase dici Sciascia che è riportata anche nel saggio di Castronuovo nel libro secondo la quale Matteotti era l'avversario più temuto del fascismo non appunto per il suo dichiarato antifascismo
Non ipocrita ma perché parlava in nome del diritto punto del diritto penale io aggiungerei che parlava anche il nome per il diritto costituzionale
E in qui mi aggancio a quanto diceva il dottor Massa proprio a all'inizio
Le le i suoi discorsi sono e seguono un'impostazione giuridica del ragionamento che conducono poi a un approdo
Che nelle sue ultime tappe di vita della breve vita un approdo compiutamente democratico in cui
è posto al centro del sistema appunto il parlamento nell'ottica nell'ottica di un principio di separazione Bay poteri
E infatti per Matteotti fu un parlamentare molto attivo
Non fu parlamentare dalla fine del due del mille novecentodiciannove al fatidico dieci giugno mille novecentoventiquattro quando venne ucciso dalla nota cieca fascista e
In queste Obreja del Periodo dopotutto ha lasciato tantissimi interventi se ne sono contati almeno cento sei tutti di spessore centocinquanta latta interrogazioni
E interpellanze senza dire della sua attività copiosa presso le giunte presso le commi commissioni suoi discorsi seguono un metodo che è stato definito giustamente si logistico non a caso proprio per la sua impostazione giuridica a affronta il lavoro politico all'interno del Parlamento
Memore di questo suo bagaglio un bagaglio squisitamente e giuridico
Tant'è vero che alcuni commentatori hanno affermato secondo me giustamente che sono discorsi politici non sono comprensibili senza il riferimento proprio al sillogismo e Carlo Carlo Rosselli
Ricordando Matteotti dopo la sua morte affermava che parlava Abba alla sulla base di fatti freddi e concreti metodo Salvemini hanno quando affermava provava
Che è un modo appunto del ragionare giuridico
Questa sua attenzione alle regole è una costante del suo pensiero che viene poi fu perfezionarsi nel nell'ultima fase della sua vita perché un errore che talvolta volta trapela dai libri
Dalle ricostruzione del pensioni Matteotti puoi pensare che Matteotti se è sempre stato identico a se stesso che abbia sempre avuto le medesime del sì il tronco rimane ma le sue idee sono cambiate nel corso del tempo hanno avuto un'evoluzione è un approdo che cercherò di di sintetizzare
Che fu davvero fenomenale
Questa attenzione delle regole emerge da una serie di episodi che qui non posso ricordano di posso ricordare tutti ma alcuni sono significativi proprio perché quegli stessi episodi potrebbero essere letti come una presa di posizione squisitamente politica
Forse emotiva in alcuni casi mentre così nei suoi discorsi nelle sue prese di posizione none
Ha alla base di quanto afferma c'è sempre un ragionamento giuridico anche nei momenti in cui scrive aggiornamento giuridico potrebbe essere dimenticato
è già stato ricordato il dottor Marsano quindi non rammento l'episodio del mille novecentotredici quindi quando non è ancora
Parlamentare è appena laureato appena pubblicato la monografia
Sulla recidiva quando sostiene la difesa del
Deputato Galileo obblighi che non è stato confermato per una serie
Improvvida di annullamento di voti che sostiene la sua causa davanti alla giunta delle elezioni e la vince la stessa cosa accade nel mille novecentoventuno dove ottiene l'annullamento delle elezioni
Del di Piccinato che era il Ras di Rovigo
Che per lui significa significò il definitivo esilio dalla dal Polesine ma anche quando nel mille novecentosedici teorizza in alcuni scritti l'insurrezione contro la guerra almeno dal punto di vista teorico si potrebbe pensare una presa di posizione squisitamente politica ma in realtà è motivata sulla base della violazione di una regola di una regola statutaria era stata violata una regola quale regola la quella la guerra era stata dichiarata senza il benestare del Parlamento
Come era allora prescritto per i conflitti bellici che comportavano variazione del territorio come nel caso quindi la alle il richiamo alla reazione
Derivava dalla violazione di una regola e poi ci sono tantissime altre prese di posizione che non si possono ricordare comincia subito già nel mille novecentoventi
In parlamento a evidenziare questo suo atteggiamento
Il cinque maggio deplora la scarsa funzionalità del Parlamento che per lungo tempo non viene convocato propone di ha inserire il principio di autoconvocazione con alcune naturalmente poco alcuni presupposti alcuni requisiti
Proposta bocciata poi nell'undici maggio mille novecentoventi si sta scaglia contro il voto amministrativo plurimo considerato nefasto cioè il fatto che
Il proprietari avessero più voti
Alle elezioni amministrative laddove avevano proprietà
Contro il suo stesso interesse perché lui stesso aveva usufruito di questa regola ma alla quale era avversa perché produceva effetti controproducenti
E da qui il sua famosa metafora dell'housing
Quando l'elettore all'elettore muore l'asino e perde il diritto di voto si chiede se quel diritto di voto era per la lettura dell'asino
Tutti i suoi discorsi parlamentari sono cesellati con con metafore così efficace si scaglia scagliò contro l'abuso della decretazione d'urgenza considerata contraria alle regole mi ricorda qualcosa
La loro conversione in blocco
Poi nel mille novecentoventi prende posizione contro amendolea per quale motivo perché all'atto della formazione del governo Nitti Amendola ragionerà di formare una maggioranza e poi formare stabilire programmi no dice Matteotti con il nuovo clima parlamentare con la nuova legge parlamentare con i nuovi partiti di massa non si può più ragionare così il Parlamento deve funzionare in modo diverso quindi
Prima i programmi e poi attorno ai programmi si devono coalizzare le
Lei le forze che sostengono la maggioranza fino arrivare al tre ma trenta maggio mille novecentoventiquattro discorso più famoso una delle cause del suo assassinio
Ma anche qui
Si scaglia non solo contro la regolarità delle elezioni e per il modo in cui si erano svolte le elezioni è una campagna elettorale impossibile addirittura con l'assassinio di un candidato ma ancora una volta la base della sua presa di posizione c'è la violazione di regole e quali erano queste regole
Si proponeva la convalida in blocco degli eletti come è stato detto determinato e deciso dalla giunta il giorno precedente
E Matteotti si oppone a questo spreco e istituzionale e così pure si oppone
Al ritorno agli uffici perorato dal freddo Rocco abbandonando i gruppi parlamentari alla luce del fatto che era cambiata la legge elettorale
Sulla base della semplice abrogazione delle ultime norme invocando così una reviviscenza impossibile secondo i canoni tradizionali della del di questa di questa ipotesi Rocco gli oppose che si trattava di una questione di lana caprina non lo era per chi prendeva sul serio le regole giuridiche e non le piegava l'opportunità politica
E così pure anche con tutti i suoi discorsi che sono davvero più istruttivi di un libro di storia
In cui prende posizione contro l'avvento del fascismo sono discorsi certamente cesellati su casi particolari i gli episodi che vengono descritti che poi sono anche tracciate nel suo libro un anno di dominazione
Fascista dati raccolti in modo
Sopra spasmodico ma soprattutto cosa vede Inc ciò che sta accadendo nelle strade
Con l'occhio rivolto al suo Polesine e al limitrofo ferrarese vede semplicemente un colpo di Stato in atto
Lo sfarinamento completo dello Stato
Così non poteva essere per chi accusava il lo Stato di diritto ormai come punto di riferimento l'approdo quindi è alla centralità del parlamento come sede delle regole
A garanzia badate di maggioranza e di opposizione
Al punto che nel suo discorso parlamentare a un certo punto ha un intercalare strano dice che sia un socialista a dover sostenere questo in Parlamento
Posto che molti suoi colleghi di partito continuavano a ritenere il parlamento un inutile vecchia istituzione borghese
Ma il punto d'approdo definitivo si accumuli documento il problema programmatico dell'aprile mille novecento ventitré che costituisce di fatto il suo testamento politico
Indica questo documento la strada da perseguire vedi Antella all'azione politica del partito socialista unitario del quale era segretario
Ma si anticipano scelte che poi saranno adottate più di vent'anni dopo proprio dall'Assemblea costituente
Vedete né leggo solo alcuni appunti rifiuto della violenza di qualunque tipo di violenza adozione del metodo democratico e delle libertà politiche
Riconoscimento del pluri partiti sullo e del libero contrasto dei partiti
Lotta di classe ma non guerra di classe auspicata collaborazione tra partiti diversi centralità della scuola un suo tema molto caro
Diritto del di difesa dello Stato con metodi legali contro le sopraffazioni di minoranza di gruppi essenzialità della funzione del Comune un altro tema caro la tutela della relazione ma non dei nazionalismi contrarietà agli interventi dello Stato in economia non contrassegnate dall'interesse collettivo ma solo dal sostegno finanziario a beneficio dei soliti noti rifiuto delle barriere doganali
Auspicio del formarsi di una lega delle nazioni a livello mondiale o ancor prima perché è più fattibile degli Stati Uniti d'Europa come strumento per evitare guerre future e l'alleanza tra Paesi diversi non più nemici né preda di nazionalismi praticamente un indice per l'azione non di una forza politica ma per l'elaborazione di una costituzione alla base di una nuova società da sviluppare nel corso dei decenni avvenne naturalmente come oggi sappiamo
Più di vent'anni dopo vent'anni perduti che credo ancora paghiamo
Grazie Paola
Chiamo il metodo si logistico all'attenzione alle regole al ragionamento giuridico
Che applicava appunto in ogni campo della sua azione a cominciare da quella politica però per tutto questo bisognava essere giuristi seri giuristi di vera formazione
Mentre io ho l'impressione che troppo spesso quella semi oleosi limitata di cui parlava
Nella sua relazione Fabio Pinelli derivi ahimè dall'essere spesso più che dei giuristi serie dei turisti del diritto degli improvvisatori cioè che sia diventato un po'un modo questo della ermeneutica così maneggiata con scarsa cura e limitate modeste capacità una via di fuga
Per giuristi che davvero hanno smarrito il legame profondo con il loro mestiere la centralità del parlamento al Parlamento al centro del sistema come sede
Delle regole detta qui nasce tutto in effetti la sua attenzione per il testo il vincolo al testo sta tutta lì perché e quella la fonte democratiche quella la fonte della composizione tra gli interessi
E questa composizione in quanto frutto del gioco democratico non può essere sovvertito da da interpretazioni applicazioni creative della norma tutto si lega insomma davvero
Per quanto ci siamo detti
Questo pomeriggio se non ci sono sì Fernando Venturini
Che si tra gli autori anche gli del nostro del nostro volume
Solo per rafforzare
Solo per rafforzare è quanto ha detto professor Veronesi in effetti ho molto apprezzato il suo il suo saggio che probabilmente uno di più
Dei più completi di più o acuti per quanto riguarda Matteotti parlamentare io penso che Mattotti parlamentare debba essere ancora un po'studiato tenesse ancora un po'approfondito effettivamente un aspetto fondamentale che Veronesi sia ha sottolineato e questo della sua evoluzione no perché effettivamente Matteotti
In qualche modo si vantava di essere molto coerente lo era però effettivamente anche e la sua esperienza parlamentare
Luís a una evoluzione che è del tutto evidente
Dai primissimi discorsi che hanno ancora una una una un'aria massimaliste che hanno un'aria massimalista abbastanza evidente anche provocatoria
In cui lui parla anche della Camera borghese parla del ricorso alla piazza nei suoi primi interventi si passa gradualmente a un atteggiamento più attento
In cui il suo o affilato modo di argomentare non declinava ma comunque c'era una maggiore attenzione alle alle alle procedure e alle forme ci oramai maggiore attenzione alle prospettive politiche
Di rapporto anche con gli interlocutori borghesi diciamo
Cioè nasce una coscienza parlamentari che si costruisce nel tempo
Che possiamo collegare a vari aspetti io ci vedo anche un po'questa sua situazione di esiliato dentro il Parlamento cioè questo SAP sua situazioni di persona che in qualche modo non poteva più tornare nelle sue terre lo costringeva in qualche modo a vivere la vita parlamentare in un modo molto molto intenso
Ci sono aspetti di carattere generale come la le modifiche procedurali del mille novecentoventi che creiamo le commissioni permanenti in cui Luís svolge un'attività importante all'interno la Commissione finanze e quindi può sperimentare un modo diverso anche di fare il Parlamento naturalmente poi c'è l'aspetto forse fondamentale cioè quello di fascismo cioè la sua evoluzione e in parallelo con la crescita della a del pericolo fascista
E c'è poi questo aspetto importante della riflessione sui temi elettorali che è molto importante effettivamente ed è legata anche in qualche modo alla sua concezione del Parlamento perché Luigi vegan certo punto il Parlamento anche nel mille centoventiquattro
Come un luogo che deve essere anch'esso in qualche modo
Soggetto alla legge e deve essere in qualche modo
Posto o intorno a delle garanzie evidente la garanzia in meno centoventiquattro della vita parlamentare nella proporzionale lui non era un proporzionalista
L'UE nel mille novecentoventi aveva concepito una legge elettorale
Per i gli enti locali per i Comuni e tre Province di carattere maggioritario stranamente assomigliante la legge Acerbo in cui prevedeva i due terzi della della rappresentanza chi aveva avuto la maggioranza di voti
Questo nel nel mille novecento ventiquattro cioè nel ventitré quando sia la legge Acerbo lui viene addirittura anche criticato per questo perché in qualche modo si riceverete Matteotti realtà aveva detto che che la legge maggioritaria andava bene perché adesso non va bene Alice maggioritaria per per il Parlamento nazionale e Luís lo spiega in un bell'articolo
Del ventitré lo rileggo un passo
In cui dice il Parlamento è arbitro dei destini emanazione può mutare tutti i diritti e i doveri di rapporti dei cittadini e perfino l'atto fondamentale della Costituzione
Nel parlamento dare tutto il potere ad una minoranza significa la facoltà di salvargli la vita e la dittatura
Promuovere quindi una ribellione è una rivoluzione in permanenza perché nessuna garanzia è data a tutti gli altri cittadini che pur suddivisi in diversi partiti
Costituiscono magari la maggioranza assoluta o hanno comunque diritto di influire sulla vita pubblica del Paese e di difendere elementari garanzie costituzionali
E qui sta appunto la questione conclude con questa frase perentoria
Insomma io penso che Matteotti parlamentare possa essere approfondito
Stavo lavorando insieme con con collega dell'archivio storico del della Camera ad un lavoro che
Credo posso uscire entro l'anno in cui abbiamo raccolto tutte quante le fonti
Relative a Matteotti presenti nell'archivio storico della Camera
Molte la gran parte sono già conosciute ma diciamo messe insieme in buon ordine
Danno un'idea più precisa di del personaggio parlamentari e poi c'è un aspetto nuovo che è quello della possibilità di leggere finalmente i resoconti sommari in modo completo del della della commissione Finanze della Giunta del Bilancio
Nella quale Matteotti intervenne numerose volte e credo che questo possa essere un apporto significativo per chi vorrà approfondire la figura di Matteotti parlamentare grazie
Certe per le presidente Pinelli si allontana lo ringraziamo di essere stato con noi fino qui davvero un onore averlo avuto
Grazie al dottor Venturini per averci ricordato l'evoluzione in senso pienamente parlamentarista del pensiero di Giacomo Matteotti
E la sua attività insieme alla carne in seno alla Camera che oggetto di questo
Grazie grazie anche all'avvocato Scalise
Attendiamo questo lavoro di scavo storico di ricostruzione che riuscirà senza dubbio a rintracciare altre fonti importanti nel darci un quadro compiuto del pensiero dell'opera di Giacomo Matteotti
E Donato sì
Donato Castronuovo ordinario di diritto penale all'Università di Ferrara tra gli autori
Del testo
Giacomo Matteotti per diritto e politica
Grazie
Come abbiamo detto si deve un'intuizione felice felicissima del professor Negri
La vecchia malto così un appello ad alcuni colleghi per Franco
Intraprendere questo studio della dell'opera Matthias chiama come come turista
Come penalista una una intuizione felice che poi ha dato finita quel varco ma un convegno prima a un volume al volume che oggi presentiamo non per la prima volta sebbene mai in una sede così prestigiosa e altamente simbolica come è stato detto
E alla stessa felice intuizione dello stesso professor Negri si deve anche una sorta di continuazione di questa ha prima idea che si concretizzerà nei prossimi giorni presso la nostra università l'Università di Ferrara
Con una scusate le le lingue Sismondo Spring Skull una scuola di primavera quest'anno intitolata a Giacomo Matteotti solitamente invece facciamo delle sorelle scuole estive
Questa di quest'anno presso il Centro macro Crimes che ho l'onore di dirigere che quest'anno sarà dedicata appunto alla figura di Giacomo Matteotti e intitolata giustizia società contemporanea sulle orme di Giacomo Matteotti penalista
Si svolgerà tra Rovigo che Ferrara per anche per ragioni simbolica naturalmente e perché quelle sono le sedi del nostro le due sedi del nostro dipartimento dell'Università di Ferrara del dipartimento di Giurisprudenza
Oltre a questo richiamo la scuola inizierà il trentuno maggio si protrarrà fino al cinque fino al sei di di giugno prossimi
Oltre a questo richiamo credo non possa essere doveroso per riequilibrio equilibrare le sorti tra le due anime della figura di Matteotti giurista ossia quella processuale penalista dalla quale si è tanto parlato finora ma anche quella del del giovane sostanzialista credo fosse sarebbe il caso di spendere qualche parola anche sulla l'unico libro che ci ha lasciato quindi sulle centinaia di pagine che Giacomo Matteotti
Ha dedicato all'argomento della sua vita può in qualche maniera che quello della della recidiva
Certo un po'si spiega il perché l'accento finora in questa occasioni è stato dato soprattutto alla
All'anima processo olistica e quindi alle sue opere
E difficile anche dire più mature perché sono opere comunque che risalgono al biennio mille novecentodiciassette mille novecentodiciannove quindi ancora giovanissimo e la la monografia sulla recidiva invece Matteotti venticinquenne del mille novecento
Dieci però si capisce perché parliamo è ovvio che abbia una certa centralità al discorso sulla procedura penale perché quelli erano veramente dei il il cimento della del giurista che cominciava una una parvenza di carriera universitaria
E si capisce anche perché forse per l'estrazione dei lasciatemelo dire dei relatori che sono stati interpellati che sono tutti come è stato anche orgogliosamente rivendicato avvocati
C'era l'indiano che però erano andate la sua defezione interamente non ha consentito di approfondire immagino che di quello avrebbe parlato il professor Viganò che è un sostanzialista prima di essere un giudice costituzionale avrebbe parlato del volume sulla sulla recidiva però insomma quello che diceva prima il professor Marafioti subordine signora fatto venire in mente un altro libro di bordo un altro racconto di Borges la Biblioteca di Babele
Parlando per esempio delli dal Trattato sulla Cassazione Nabide tecnico delle sapete che tutti i libri sono presenti perché si possono comporre ecco è stato mirabile come posso Marafioti abbia provato a comporre quale sarebbe stato addirittura il trattato in una in due in due volumi
Oppure metà utilmente scusate io sono un fatto così tra sonda proprio giorno noto per associazioni un po'spericolata il libero dice osserva stelline sulla sui libri che non ho scritto
Ecco questo libro invece Matteotti lo scrisse ed è quello sulla sulla recidiva che è stato finora evocato Matteotti un antifascista naturalmente non lo ricordiamo come oppositore alla al fascismo il più tenace Sciascia lo ricordava Paolo Veronesi non poco fa dice che è stato il più implacabile oppositore del fascismo perché parlava in nome del diritto penale Del Monte il diritto del diritto penale tra fosse effettivamente più della procedura penale del diritto penale quello processuale perché si vedono nei suoi
Il suo modo
Di porsi parlamentare molto la gli eletti a quello della dialettica processuale questa tensione attenzione al provare quello che che diceva ecco
Però appunto c'è anche l'altro Matteotti giurista il penalista
Domenica occupato grazie all'invito del di Daniele Negri nel volume che che presentiamo il il testo di Matteotti un testo molto complesso
Anche nella lettura molto complesso composto di tre parti la prima molto attenta ai dati che riporta le statistiche sulla sulla recidiva poi una asseconda
Più di seconda parte
Sulle teorie sulla recidiva e infine una terza ed ultima parte quella diciamo sui rimedi giuridici per la recidiva la recidiva non era un tema casuale non era nemmeno un tema facile è un tema che forse in quell'epoca oggi ha perduto senza non tutta ma una parte della sua urgenza quella che aveva tra l'ottocento i primi decenni del Novecento però ancora oggi io a un mio allievo non consiglierei di scrivere un libro sulla recidiva per la difficoltà di trattare un tema che sfugge sfugge da tutte le parti perché un paradosso la recidiva in un sistema costituzionale ancor più la recidiva è un paradosso perché si pretende di far pagare a qualcuno un prezzo più alto perché ha commesso un secondo reato
Quindi un prezzo più alto di quello che sarebbe lo dico per gli studenti presenti di quello che sarebbe lecito fargli pagare se suo massimo i due mali che ha che ha realizzato quindi è evidente che la sua da tutte le parti questa
La fisionomia stessa della recidiva che assai difficile da maneggiare pure Matteotti si buttò anima e corpo in questo in questo studio che che evidentemente partiva dalla suo dalla sua tesi di di laurea come è stato ricordato e ed è un lavoro in cui da sempre viene utilizzato per capire da che parte stava Matteotti non tanto dal punto di vista politico perché già allora si capiva che stava dal punto di vista del del socialismo
Da che parte stava per il dibattito che contava se si era penalisti nel mille novecento setto nel mille novecentodieci due date che non sono a caso quella della laurea quella della e pubblicazione della della della monografia si doveva dire da che parte si stava cioè con la scuola classica oppure con la scuola positiva
E Matteotti sta un po'con lui un po'con gli altri ma non perché non voglia prendere posizione perché evidentemente è un socialista e per i socialisti era più facile aderire al positivismo in quel momento
Per varie ragioni ma allo stesso tempo era un socialista che affermava con grande forza ed è stato pure già ricordato i principi di garanzia dello Stato comunque lo Stato democratico dello Stato soprattutto dello Stato liberale quindi la legalità che uno dei dei
Tanti versanti dello stesso titolo dell'incontro
Di oggi la legalità la certezza del diritto l'eguaglianza proprio in perfetta continuità invece con pensiero libico liberale che era stato fatto incarnato dagli Autori dalla scuola classica
Tutto questo calato in un progetto riformatore di stampo socialista
La difficoltà di dare una tessera a rispetto alla sua appartenenza scolastica Matteotti cioè la difficoltà di ricondurre il suo pensiero ad una precisa Ascona penalistica è data dall'indipendenza rispetto alla disputa Polemica sconto non trae spunto la polemica scolastica tra i classici positivisti
Perché lui preso una posizione eclettica ma anche atipica come difficile da ricondurre all'una o all'altra l'intento di Matteotti pare quello di porre le nuove metodologie positivistica e che lo utilizza la prima parte è un emblema di come si poteva essere
A scritti di come si poteva essere a spunto un po'autori della Scuola positiva la parte sulle statistiche sui dati sui fatti sulle prove
Però appunto porre quella quello per questo metodo le le nuove metodologie positivistica servizio di valori e principi che sono proprio esattamente quelli della della tradizione giuridica liberale appunto quindi quelli della scuola classica dalla scuola
Antagonista in una ricostruzione però che trova radice come dicevo nel socialismo giuridico benché anche lì professando il distacco dal privato attribuito al fattore sociale da ad esempio da Turati
E anche con lui confluì poi nella nuova creatura politica una delle tante scissioni come sappiamo la della sinistra di allora e non solo a loro
Quindi lotta di classe certo ma nel quadro istituzionale dello Stato di diritto e tutto questo si vede anche nella sua opera sulla sostanzia lista un'autonomia cioè del diritto penale in fondo dalla politica criminale e dalle scienze sociali che appunto a questo punto di vista lo allontanano
Dalla dal metodo della scuola positiva e ed è molto interessante notare come parlando di recidiva alla fine si vedono anche gli scopi della pena si vedono tante cose ma la cosa fondamentale del libro che ho cercato poi di mettere in il rilievo nella quando ho dovuto studiare questo questo tomo appunto impegnativo e che secondo Mattiotti il fondo il diritto penale deve fermarsi alla causa uomo che quella la causa ultima la causa individuale del delitto
Concependo quest'anno opzione anche questa complessa difficile non immediata del fattore personale permanente come qualcosa che la decisione per il crimine fosse oggi l'accostare manca la capacità delinquere in qualche modo
Che
è qualcosa di decisivo è il fattore decisivo senza sconfessare che poi tutto questo cioè la decisione per il crimine possa essere avvenuto in un contesto il contesto sociale in cui si muove il l'Autore Tella del reato
Per Matteotti delitto resta essenzialmente un fatto dell'individuo non un prodotto esclusivo della società né una vera tendenza subì elettiva della dell'autore stesso
E da questo punto di vista però quello che mi sembra moderno in tutto questo
Da sostanzialista e il personalismo quel fattore personale permanente io lo traduco con il personalismo che poi avrebbe avuto la sua consacrazione anche costituzionale ahi noi più parti molto più tardi
Questo l'afflato personalistico che si vede nel punire incerto ma per tutto l'Ira non perché sei stato determinato alla al crimine ma in una visione a deterministica che era della scuola classica non della scuola positiva
Perché appunto c'è stato questo fattore personale permanenti di decisione persone il crimine che ha diventa appunto decisivo io questo penso che sia un lascito
Liberale che si sposa benissimo nonostante i cambiamenti che ci sono ci sono stati ovviamente anche dal punto di vista politico che magari anche le sue i suoi discorsi non solo quelli parlamentari ma anche quelli politici fuori dalla dal Parlamento possono sicuramente testimoniare di un'evoluzione del pensiero ma penso mai alla come sempre e comunque sotto l'ombrello della dello Stato dello Stato liberale penso che il lascito anche per i penalisti sostanzialistica sia questo
Questo faro penso che questo renda assieme ad altre cose che si analizzano poi nella nel nostro volume che che tra presentano magari delle cose nemmeno oggi meno meno attuali
Però c'è certamente una il lascito di una la grande figura che sta nel nostro Olimpo repubblicano come diceva prima il direttore della di questa biblioteca necessariamente in quell'Olimpo deve stare che quindi come figura anche di antifascista
Che però anche molto importante per agli studi penalistici odierni proprio per questa attenzione alla e questo aggancio allo stato liberato grazie
Grasso grazie adorato Castronuovo il lascito liberale di un socialista ed effetti il cui esito è proprio questo socialista con un debito nei suoi scritti del suo pensiero di giurista e di penalista
Agli esordi alle metodologie positivisti che
Dentro quella dov'era di empirismo che attraverso la fine dell'ottocento e l'inizio del Novecento da questo punto di vista e dunque non avrebbe potuto essere la figura
Che più di altre avrebbe
Dovuto valorizzare l'idea di un giudice attento più che all'astrattezza della legge alla concretezza dei casi il socialismo e quindi attenzione al fattore umano al fattore sociale il fattore economico ai dati empirici eppure Giacomo Matteotti che diventa campione
Nel pensiero processor penalistico del vincolo alle forme astratte della legge dal mille novecentodieci
Quando scrive la recidiva
Di cui ci ha parlato Donato questo luogo al periodo del diciassette diciannove molto
E cambiato il quel presentimento del precipizio verso l'autoritarismo e quello che induce Giacomo Matteotti attenersi saldo ancorato
Alla legge come limite al potere e alle sue degenerazioni e questa l'evoluzione credo che dobbiamo tracciare all'interno anche del suo pensiero penalistico
Ci sono altri interventi non vedo altre notazioni a parlare quindi noi concludiamo questa nostra giorni ha no scusate io non sparo
Non avevo proprio visto scusa Francesco Morelli
Associato di diritto processuale penale l'Università di Bergamo che non è tra gli autori del volume no
No era era era timida la mia proposta spessa ecco perché non mi sembra sì noi intervengo con moltissimo timore non avendo preparato nulla però nonostante appunto il contesto mi sembrava giusto proporre qualche idea confusa su ciò che questo testo su Matteotti mi ha trasmesso che però nella mia testa importante perché mi ha sollecitato idee che ho da tempo
Di sono e forse la stessa idea declinata in due diversi aspetti uno tecnico scientifico uno più diciamo di approccio scientifico ma anche e approccio al dibattito politico che inevitabilmente bisogna affrontare se stesso del processo penale
Quindi da un lato ovviamente per le mie ragioni appunto di di di studio mi affascina il il batte ottimi potenziale cioè di Matteotti che che scrive un tomo di due di più un volume di due tomi sulla Cassazione penale
E sentendo parlare di Luís come di un giurista allegato alla teoria generale così io interpreto insomma il legame al rigore alla al al al ragionamento rigoroso al rigore delle forme al rigore del metodo allora mi chiedo se Matteotti avesse potuto evitare di fare tutti tutt'tutto quello che tutti hanno fatto quando sono misurati genera con la Cassazione cioè a un certo punto arrivare a schiantarsi
Nell'affrontare la curva pericolosissima mentre si viaggia sul sentiero della Teoria generale ha affrontare la cura pericolosissima delle funzioni della Cassazione e lì dove lo dico senza né arroganza né paura dove credo si schianti Calamandrei
Cioè quando in due volumi percorrendo larga strada del non soltanto della Teoria generale ma dalla Teoria generale ricavata da un per da un da una ricerca storica senza precedenti sulla Cassazione quindi assolutamente fondata eh blindata voi calata dei si schianta poco nell'affrontare questa curva cioè nel voler attribuire alla Cassazione delle funzioni
Nomofilattico i diciamo per essere sintetici è molto più di questo
Però delle funzioni che stanno oltre all'interesse del singolo caso il che vuol dire che stanno oltre all'interesse della singola persona
è e e che molto spesso significa anche che stanno oltre a lo scopo che la legge a incarnato nelle sue parole che chiaramente non è mai stata dichiaratamente propensa a regolare la Cassazione come una corte che si occupa della tenuta generale dell'ordinamento giuridico si quello forse stanco che parolina in altre nove ma nel Codice non c'è niente che ci dica che la corte autorizzata a dire che il caso concreto
Può essere un attimo messo da parte per esigenze superiori e lì do credo che si schianti appunto Calamandrei quando un po'viene meno e lui stesso a tutta quella costruzione precedente quando deve necessariamente dire
La Cassazione ha il compito di occuparsi della sistematizzazione e della dell'organizzazione del buon andamento di tutta l'interpretazione generale anche a prescindere gli interessi del caso concreto ma io poco prendendo questo volume quando appunto Calamandrei
Quando vedo citate quelle pochissime parole di di di di Matteotti scusate sulla sulla Cassazione in quel di indole tanto ci sono proprio due aspetti della Corte di Cassazione che forse avrebbero potuto spingerlo hanno schiantarsi lungo quel quel sentiero c'è quando dice che la Cassazione è organo di massima importanza per chi si occupa della legalità del del procedimento aggiungo io singolo procedimento perché se parliamo di legalità il procedimento poniamo il singolo procedimento
E di rimuovere i vizi dove e nel singolo procedimento cioè in quelle poche parole non li vedo attribuire come istanza di
L'Italia alla Cassazione la funzione di essere l'organo che indirizza interpretazione degli altri quindi a questo punto SMI piango al pensiero di non avere questi due tomi perché sono proprio e una visione diciamo a questo punto un po'radica radicale della cassazione no nel senso di una visione della corte di cassazione che non pochi occuparsi del singolo caso concreto e non poche spendere il massimo del suo potere chiesti esprime chiaramente nell'annullamento di ciò che non è conforme all'ordinamento nell'interesse del singolo procedimento
è credo che questo mi porta anche ad un'altra
Ma alla stessa idea però dal punto di vista fonda la gestione insomma chiamo la politica di questa della nostra stessa dimensione cioè
è chiaro che quando parliamo di teoria generale di di fondamento solido del ragionamento giuridico stiamo parlando in qualche modo di essere radicali
Questo la parola che io vorrei proporgli abilitare cioè radicali in due sensi nel senso che se io chiedevo
Dire ciò che penso non ti faccio vedere la fronda ti faccio vedere la radice quindi già se se tutti quanti no in ogni discorso separazione delle carriere qualunque tipo di contrasto interpretativo anche contrasto di tipo politico divisione
Cominciassimo no hanno mostarde la fronda dei nostri pensieri ma culti cominciassimo a mostrare le radici del pensiero beh sarebbe forse tutto molto più gestibile nostra
Senza avere paura del conflitto a quel punto radicale che nascerebbe però in Matteotti vedo proprio ciò che da mesi mi affascina anche per quanto riguarda il nostro dibattito scientifico ce l'ha resa sta la richiesta di essere radicali
Radicali nel senso di molto fondati ma anche radicali nel senso di essere molto rigidi
Rigidi nelle proprie posizioni ma nel senso che è fondamentale
Lo stiamo sono parole restante
E l'epoca in cui
Se non dice la fase Instagram abile poi si fa inteso io purtroppo non accetta questo metodo è rivendico il diritto di spiegare la mia complessità Anna c'è e e bisogna che impariamo a radicalizzarsi in senso democratico nel senso che penso che l'unico modo per uscire davvero da questo un po'impasse che durante i è quello di essere molto onesti
Ne erra Dick e accusa radicalizzato Heaney provo pensieri e di avere la responsabilità
Di
Essere assolutamente radicali di fronte al nostro nemico in maniera limpida come quest'uomo penso ci abbia assolutamente comunicato con la sua con la sua vita
Una radicalità però democratica esalta il Parlamento laddove il prestito Luigi Lucchini comincia a decorarlo è o se non sbaglio nome penso di sì ecco
Quindi queste radicalità si devono scontare necessariamente ma si devono scontrare proprio mostrando le radici
E questo penso che sia un discorso che può essere chiaramente politico scientifico e di che però cade anche secondo me nel nel modello di un pensiero qui io riferisco alla Cassazione che sia a sua volta radicale c'è
Che parta dalla Teoria generale per vedere a che cosa è che cosa ce ne facciamo della Cassazione
Perché vogliamo il perché tutti cominciano a partire dall'atrio generale per arrivare alla Cassazione e poi proprio dall'ultima curva tutti vi erano sulle funzioni generali della Cassazione ma quella quell'ancora strategia generale significa proprio quelli
Tenere fermo quell'organo giurisdizionale a strutture che garantiscono l'applicazione della legge nell'interesse che la legge stessa ha voluto tutelare con le sue stesse parole e quell'atto che a gennaio nel mondo fisico
Non è che io posso dire ma però questa reattività questi pianeti non mi piace tanto poco da riforma è chiaro che il fisico serba e ciò che osserva osserva non ha particolari preferenze non ha senso che ne abbia ma invece abbiamo questo pericolo cioè quello di farci influenzare dalla preferenza dello schema di teoria generale però lo schema della giuria generale proprio quei è poco e forse più didattico che altro cioè ci costringe a attenerci fermi sul discorso che poi alla fine significa quello
E porta alla necessaria realizzazione di ciò che la legge sta ci sta comunicando e quando ciò non ci piace la radicalità delle posizioni non poche spostarsi in Parlamento quindi lo so sono idee confuse ma l'aveva anticipato però penso che ci sia appunto un concetto di radicalità che viaggia attraverso l'esperienza giuridica l'esperienza politica e l'esperienza
Anche di vita che mi ha in questa giornata appunto un po'guidato nel nell'ascoltarvi ecco grazie
Grazie grazie a Francesco Morelli che è tornato a discutere delle funzioni della cassazione del legame con il singolo caso e che effetti
L'opera che ci manca che avremmo voluto leggere avremmo voluto vedere dispiegato fino in fondo questo pensiero di Matteotti in turno alla Cassazione anche nei suoi connotati di garanzia rispetto agli interessi del singolo caso
Che nel pensiero di Matteotti tutto questo poi approda alla necessità quando la legge non può servire al caso
Di riformarla è questo il punto non di forzarla ma quello di modificare la legge di modificarle in Parlamento di modificarla Traverso quello scontro democratico e radicale
Che ci ricordava poco fa Francesco Morelli
Sì
Fabbrini Culicchia
Ricercatore all'Università di Ferrara
Grazie buonasera a tutti una
Annotazione veramente telegrafica anche data l'ora non così così sono un po'tarda
Ma ti volevo riportare Daniele più una domanda che altro su una sollecitazione che prendeva le mosse da alcune osservazioni del professor Castronuovo che rivendicava come dire anche la dimensione del Matteotti penalista
Io devo dire che quello che da processo al penalista ed è edito da questa giornata e dalla lettura del volume che presentiamo oggi
è una profonda fascinazione nei confronti del Matteotti processo al penalista perché mi pare che proprio nello studio nell'accostarsi allo studio del diritto processuale penale Luís abbia colto il valore più alto della legalità in questo caso processuale cioè pro io negli studi stranamente di diritto processuale penale che lui si dimostra più arcigno più intransigente rispetto all'importanza del valore della legalità
E non è disposto non è incline a scendere a nessun tipo di compromesso
Ed è una posizione dicevo strana specialmente per quell'epoca dove come dire la primazia della legalità penale sostanziale era assai più radicata di quanto non lo sia ancora adesso
Eravamo ben lontani dall'affermazione di quel valore nel testo dell'articolo centoundici un valore che anche a seguito di quell'affermazione però tuttora arranca
Mi par di capire che tu collegarvi come dire questa diversa inclinazione del pensiero di Matteotti nelle due branche della penalistica ad un'evoluzione anche cronologica cioè ci dicevi nel diciassette ormai come dire le barbarie fasciste erano palesi e quindi probabilmente Matteotti sviluppa una sensibilità più diciamo così a Cesa di quanto non avesse fatto in precedenza e mi pare un'osservazione senz'altro come dire è ovviamente puntuale mi domando però forse come ingenuamente se egli non avesse colto come un vero e proprio precursore come dicevamo poc'anzi
Anche già la valenza strategica della legalità all'interno del processo e di come diciamo così l'affermazione della legalità sostanziale
E gli schiaffi e di rimanere poi poco più di un orpello se non accompagnata invece da una rigida concezioni
Da un rigido ancoraggio al dato reale anche laddove la legge penale sostanziale prende vita e dunque all'interno del processo grazie
Certamente sì la Cassazione come massima istituzione a poco questo nella testa di Matteotti quello di mantenere
Il vincolo alle alla legalità dell'interprete avendo una istanza superiore che si incarichi proprio di di far sì che anche i giudici di merito si attengano
Ad una certa interpretazione che quella del testo che quello che quella sistematica e che non può travalicare quel testo soprattutto quando siamo in un ambito penale nel quale legge ciò che separa appunto illecito
Dall'illecito e dunque e non si può transigere rispetto alla tecnica interpretativa che non può a arrivare all'analogia né a quelle forme di interpretazione estensiva che trans moderno nella analogia stessa quindi si certo dalla sua costruzione
Esattamente questa lo studio della Cassazione aveva proprio questo intento lo si evince chiaramente
Dagli studi che ricordava Luca Marafioti che andava anticipando sia pure nella forma più breve del saggio e lo si capisce molto bene anche dagli scambi e che ha con altri studiosi con i suoi maestri con soprattutto Luigi Lucchini in quel periodo ma anche come Eugenio Florian anche loro considera un fine e rigoroso procedure istanze si sorprende di questa attitudine di Matteotti che cominciava da penalista è che arriva invece soprattutto a dedicarsi al diritto processuale penale
Non vedo altre mani alzate
Quindi loro ed effetti a questo punto e tarda e il dibattito davvero è stato molto animato sono estremamente soddisfatto di questa coralità di queste voci dai relatori
Dapprima agli interventori poi chiudiamo con non dico una cerimonia ma certamente un momento che guardo con con grande
Interesse anche un poco di commozione e qui con noi il sindaco di Fratta Polesine che la città natale di Giacomo Matteotti
Questo ha un grande significato nel centenario la morte proprio per le celebrazioni che sono in corso che hanno la città di Fratta Polesine uno dei motori
Dei tanti momenti che servono a ricordo e a far rivivere la figura la persona di Giacomo Matteotti quindi invito Giuseppe tasso venire a concludere questa nostra giornata con l'alto simbolo la fascia tricolore che ha vestito per consegnare alla
Voglio te Cario direttore della Biblioteca della Camera dei deputati Paolo Massa
Tutti i volumi della collana dei Quaderni di casa Matteotti la casa museo di Fratta Polesine dove Matteotti nacque e fisse molta parte della sua esistenza
Questi i Quaderni della Collana di cui fa parte il volume dico cui abbiamo discusso oggi appunto dalle mani di Giuseppe tasso a quelle del direttore la videoteca Paolo Massa
Un carissimo saluto a a tutti per Renzi un ringraziamento
Organizzazione all'accoglienza che ho avuto oggi ma più che personali dei la ritengo un'accoglienza a Giacomo Matteotti
Ancora una volta lui è stato qua
Grassi
Chiaro lei dormire ventuno abbiamo pensato un comitato per il centenario ne fanno parte quaranta enti e associazioni
L'università di Ferrara comunque Rovigo di Padova
Passiamo Perù una collaborazione col comitato nazionale di Firenze abbiamo la fondazione di Zita Vagno di delle Puglie
I paesi di Pejo dove originarietà a famiglia migliaia in quelle Fondazione Kuliscioff quindi non è solo un tratta attorno al comitato che nato a fatta uscire unità ci sono indizi tantissimi anziani
E questo è Ugo un riconoscimento
Importantissimo
Ci sono anche undici comuni le comitato perché Matteotti
Ma agli in leasing ha fatto parte di undici amministrazioni comunali Giulia Provincia e lo ha fatto per insegnare ad amministrare non l'ha fatto bene un'ambizione di osservare presenze non mi pare torna per insegnare ad usare pena ha continuato ad insegnare ad amministrare anche quando è stato a a
Però Perozzi mi fa vennero in mente un poco
Per il
Raimondo carrabili non ci sembra assurdo Maldonado per rinunci sognava sognava di fare le macchine per laiche KG
Il programma aveva conclude costruito vive Matteotti non ero un sognatore
Era per una persona che dopo insolite simulazione Bellini quello scoperto allora preparazione con le sue opere superabile
E pensava di costruire dal pop al corso per l'Italia il fatto che le abbiamo anche accusato di essere un anzi in italiano una sorpresa perché vorrei
Aveva intuito che l'Italia sarebbe stato un mondo una grande livello nazionale e in Europa
Ma lavori va una versione non come il fascismo
Che diventava grande combinaguai annuale la guerra una grande lezione grande
Perché era meglio nel sangue istruito produzioni nel cielo il modo di affrontarlo problemi sociali che lui aveva visto nella sua vita Rosanna dovete passava poi raccolto
Andato a mare emergenza minori costi ammette
E magazzini e altro quindi non solo di ma anche in altre parti d'Italia quindi perlato ed altri che
Aveva
Anticipava il terza impegni adesso vi è una lunga degli uccelli
Ha visto realizzato bisogno di gli occhi Olivia Harrison una Perozzi coraggioso non lo vede ancora realizzato il Guingamp invece è giusto che contribuiranno ad occuparci di lui mi piace anche
Grazie e poi mi piace anche gli richiamo a Borges
Oggi perché è stato fatto da due doti mediatori perché il tutti i relatori percepito quelle piccole a Malpensa rimpianto
Giulio aveva per tutto quello che avevo cosa avrebbe fatto un Matteotti se non fosse morto e borghese era l'uomo che indagava sui sentieri che si biforca c'era proprio un libro di Borges che eletto scritti Giardino dei sentieri che si individuano quelli sedici volumi sono le occasioni Dziwisz credo l'uomo
Ma delle volte non alle truppe in occasione di un servizio Genova-Rotterdam cose di cui oggi sappiamo abbiano parlato quindi
Però abbiamo intuito la strada tutti a caccia insegnata Guidi proprio delle scienze dei sentieri i nostri è bello sta Stato trova tutto nostro a cento anni dalla promozione secondo mai sarebbe di non è sarebbe apparsa in Tanzi e contrapposizione lui Polizzi che altro riconoscere il valore assoluto comunque
E trovava in un tutto i revisionisti sentieri che avrebbe proprio sul sulla bizzarra
Noi da alcuni hanno i grazie anche al contributo del dal comitato scientifico dica sul museo abbiamo avviato un in seguito accorperò conferenze e convegni
Una serie di programmi di Cardoso Museeuw suo primo si parla delle riforme ed elettorali
Il movente è un po'la storia del Polesine dedicata in peeling naturale sinistro prima Congdon dieci Mutu giornalista della guerra Adolfo paurosi
Premio deve prevedendo negli oli vegetali provocata dal passato
Il terzo ma è diritto ovvero va politico di cui oggi abbiamo avuto tanta conoscenza e o autore l'occasione per perduta cioè il momento in cui sempre per Pavia parlare di sentieri dieci chili due quindi scelte scienze
L'occasione perduta e quando li Saglia prego scegliere RAI fra cinismo che ha avanzava e un'altra politica ed è stato fumus & comunque c'è un Patuzza pari paese
L'ultimo
Già chi chimico e sua moglie e il cliente solo del proprio credo che ad inizio di Giacomo seriosi voglio Tiziano e quindi andiamo aveva patrioti mondo che avevo proporre
E lo dimostrano che capovolto il nome l'epistolario hanno avuto compendia non è vero neanche che Matteo Renzi fuse una nate soprattutto quello che ti cominciamo a conoscere di lui che si loop lascia imporre era sicuramente un altissimo unitario non è un altro poi lo spirito errante anzi avevo una grande
La profonda spiritualità e questi due punti dimostra anche quando alle due mozioni molti
Giornalisti da stampa cattolica hanno preso un profusione dell'uomo ricordato per aver
Gli ha solo profonda sensibilità inviti a lui che avevamo con il parroco del paese non il bosco seria certa occorrenza anzi alzati
Quindi anche su questo lato narratore opzioni
Va conduce per meglio
E è stato prima abbia perde sangue perché ogni truciolo procuratore per da Ginevra
Asse y bello succhi interiori odierna avversario prodotte imposta tantissimo
Grazie grazie grazie e c'è anche
All'inizio abbiamo in un paese vicino a Prata ancorando de di artigiani che hanno conservato gli antichi carote dei maestri vetrai del Veneto
E quindi abbiamo fatto fare dalle loro mani
Una tali da intervento
Che conosce i quarantanove PCR agli oratori
Concludiamo allora grazie davvero a tutti oggi abbiamo parlato molto non spendo più nessuna parola se non per dire il centenario ormai prossimo dieci di giugno facciamo in modo che questo centenario resti per Giacomo Matteotti in ogni sua espressione quella umana quella politica quella giuridica che abbiamo ricordato quest'oggi grazie