Il processo di integrazione europea: sfide e scenari evolutivi

Piccolino infatti
Buongiorno a tutte a tutti sono molto oggetto di introdurre questo bel convegno che tratta di temi di grande rilevanza e grande attualità
Cioè le sfide gli scenari evolutivi del processo di integrazione europea
L'Unione Europea si trova ad affrontare in questo momento delle sfide
Colossale
Dopo aver affrontato e
Direi complessivamente superato con relativo successo la sfida pandemica
L'Unione si è trovata a dover fronteggiare una guerra nel cuore dell'Europa
Con le conseguenti difficili decisioni
In tema di assistenza all'Ucraina
E con le ripercussioni gravi
Sull'approvvigionamento energetico e più in generale sulla tenuta del sistema
Economico
Più di recente da ottobre due mila ventitré sì e aggiunta una nuova guerra
Alle porte
Dell'Europa perché a volte ce lo dimentichiamo ma anche questa seconda guerra
è a poche decine di chilometri
Dalle frontiere dell'unione europea
Con
Guerra con
Conseguenze umanitarie gravissime disastrose
Tutto questo mentre sullo sfondo continua
In particolare su certi Paesi in certi momenti di più in certi momenti di meno la pressione migratoria Harlem
Purtroppo le tante morti nel mar Mediterraneo
E sullo sfondo si aggrava di giorno in giorno permane si aggrava di giorno in giorno
La crisi climatica
In questo contesto si situano alle proposte di riforma dei trattati
Che sono state approvate dal Parlamento europeo a novembre del due mila ventitré recependo in parte
Gli stimoli provenienti dalla conferenza sul futuro dall'Europa e quindi dai cittadini e dalle cittadine europee
Queste proposte sono tante sono numerose
Ma in particolare riguardano alcuni punti significativi e particolarmente urgenti
Ricorderò tra i tanti quella di rafforzare il Parlamento europeo
Conferendogli in particolare il potere di iniziativa legislativa che oggi buona
Ricorderò la proposta di estendere le competenze dell'Unione in materia
In materia di difesa costituendo una unione della difesa dotata di unità militare
E di capacità di dispiegamento rapido
Permanente
La proposta di estendere
L'utilizzo del vota a maggioranza qualificata
In particolare anche nel campo della politica estera
Quella di istituire una competenza esclusiva dell'Unione per l'ambiente per i negoziati sui cambiamenti climatici quindi tante proposte
Molto significativo e per i temi cui accennavo prima proposte che mirano ecco nel pomeriggio ci sarà una sessione dedicata al modello federale per l'Europa proposte che mirano ad introdurre
Maggiori elementi di federalismo nella costruzione europea
Un convegno quindi c'è molto naturalmente da da discutere naturalmente tutte queste proposte molto molto interessanti molto importanti sono soggette alla Lea
Delle imminenti elezioni
Europee elezioni che porteranno
Al
Rinnovamento del del Parlamento e anche conseguentemente anche della Commissione quindi due tra le principali istituzioni dell'unione
Quindi sono temi che
Assolutamente essenziale sottoporre a riflessione che a dibattito qui il dibattito sarà oggi molto ricco perché contribuiranno Esperti di diverse discipline quindi ci saranno diversi punti
Di vista dai colleghi costituzionalisti i colleghi del diritto dell'Unione Europea colleghi
Storici Polito da politologi economisti somma ci saranno di perse
Prospettive che arricchiranno questo dibattito quindi sono molto contento di dare il benvenuto del Dipartimento tutte le relatrici relatori a tutti gli studenti a tutto il pubblico
Auguro a tutte e a tutti un ottimo convegno grazie
Si vede buongiorno sono va Brugnoli direttore del Centro studi sul federalismo tenevo anch'io ovviamente anzitutto ringraziare
Nello stato di miliardi dipartimento del particolare solo fino
Anche la dottoressa Del Corona per la collaborazione organizzativa poi ovviamente la professoressa Bilancia
Tutti gli amici con cui collaboriamo da anni alla richiesta di Milano
Il Movimento federalista europeo in particolare Stefano Rossi che è anche il mio il mio segretario a Torino quindi sono doppiamente deferente nei confronti di Stefano e ovviamente per un centro studi sul federalismo questo non occasione importante sia per approfondire appunto quanto approvato dal Parlamento europeo il ventidue novembre scorso come ricordava sotto i palazzi
Ma anche per discutere entra nel merito della del modello federale che vi reso per definizione non è un modello monolitico predefinito ma quasi per definizione appunto moderno intervenire un modello flessibile e ovviamente sotto gli occhi di tutti che le le crisi
Che ha attraversato l'Unione europea negli ultimi decenni hanno cambiato pesi e ruoli delle diverse istituzioni europee
Si tratta di capire diciamo la nuova stagione che abbiamo di fronte che cosa che cosa ci riserva dire che ogni stagione
Politica legislativa europea ha avuto delle priorità con la Commissione fondarla e abbiamo avuto la doppia transizione
Digitale ecologica e anche tema de diciamo della commissione geopolitica che in fondo secondo me identificava Na domanda
Qual è il ruolo del del e il posto dell'unione europea oggi nel mondo di avente ma anche ci accompagnerà anche nella nuova la legislatura
E
Mi pare che si è ormai convinzione diffusa che il tema il filo conduttore e ci accompagna la nuova legislatura sarà quello della sicurezza
Che non è solo ovviamente il tema della difesa europea il tema militare ma anche la sicurezza contro le catastrofi climatiche la sicurezza energetica
Avrà anche una dimensione sociale però direi che quello sarà probabilmente il filo conduttore quindi saranno in gioco
E finalmente si discute di beni pubblici europei e sui beni pubblici europei direi ci sono poi due pilastri uno che è quello delle risorse e l'altro è quello ovviamente delle istituzioni
E qui c'ha pure essendo il mio background di Jodie giurista ma l'economista ricordo solo che su un tema di risorse ci sono diversi cantieri aperti ha capacità fiscale europea un bilancio europeo con risorse proprie adeguate
La questione ancora aperta del messa come funzionerà il nuovo patto di stabilità e crescita
L'Unione l'unione la Capital Market Union Unione bancaria
Un tema anche invece che direi
Interessante importante che per i giuristi
Torna passare finalmente la gente un quadro finanziario pluriennale quinquennale e non su sette anni cioè che coincida con la legislatura quello sarebbe un passo avanti importante per l'istituzione europea spesso sottovalutato ma è chiaro che il tema ovviamente della la riforma dell'istruzione porta con sé è quello dell'allargamento
Ecco e qui ovviamente sia si apre le Ducati era enorme perché è vero che questo mentre tocca la questione diciamo della espansionismo russo la questione del futuro dell'Ucraina ma avidamente questo richiederebbe o forse una decina di altri convegni
E tornando invece al tema di di oggi la riforma dei trattati
Come sapete meglio di me la richiesta del Parlamento è quella realtà di aprire una completa nata convenzione che discuta una riforma dei Trattati e quindi e nella quello approvato è stato una prima proposta sappiamo anche che c'è una forte opposizione no credo diciannove Stati al momento sono controllate apertura di una convenzione ma
Come come come è stato detto anche alle
Al Parlamento europeo nell'ultima seduta
Quello che ha il Parlamento ha approvato non è una proposta una mera proposto ma è un atto istituzionale sì posso dirlo nella proposta di un centro studi qualsiasi ecco però è una ma un atto istituzionale che richiede veramente
Una leale cooperazione da capisco che è anche uno dei temi della relazione di oggi da parte delle istituzioni e in ogni caso se si parla di riforme le istituzioni queste come direbbe anglosassoni di ogni pieni intanto questa è l'unica proposta che al momento è sul tavolo
Nel mondo federalista diciamo c'è anche un'altra un altro filone che quello diciamo del invece del ruolo costituente del Parlamento europeo che riprende un po'l'idea diciamo l'approccio riguarda in particolare Piero Graglia di Altiero Spinelli e l'inizio degli anni ottanta
Io ho l'impressione che il Parlamento che si insedierà dopo le nove
Lezioni non sarà particolarmente sensibile su questi temi
Però ne abbiamo fatto un convegno su questo a Torino anche ieri credo che sia importante tenere aperte tutte le strade diciamo no alla proposta dalla Convenzione la la possibilità di una fase costituente da parte della del Parlamento
Chiudo con due osservazioni una credo
Questo è anche un tema diciamo spesso agita il mondo dei federalisti credo che sia importante evitare una narrazione di Unione Europea impotente se non si fanno le riforme istituzionali perché tantissimo è stato fatto
E quindi si insomma sarebbe sia infondato si è masochista insomma però non si può ovviamente vivere di risposte emergenziali
Come sai giuristi basate sull'articolo centoventidue del Trattato sul funzionamento del dell'unione europea l'altro tema più di cedere il politico è che non c'è solo la resistenza degli stati nazionali ma c'è anche credo il timore che in una fase di grande incertezza di domanda di sicurezza aprire il cantiere istituzionale aumenterebbe l'incertezza aumenterebbe diciamo
Niente mentre siamo chiamati a risposte verso quello che succede nel mondo intorno a noi non ci concentreremo sui nostri problemi interni credo questo sì è un tema danno un sottovalutare anche vero però che ovviamente l'allargamento al trentacinque trentasei membri con la il quale istituzionale del Trattato di Lisbona sarebbe altrettanto masochista
Quindi concludo adesso oltraggio arando la la la frase finale del qui chiedo perdono in anticipo a a Piero Graglia
La frase finale del Manifesto di Ventotene che come sapete l'ultima la via da percorrere non è facile né sicura ma deve essere percorsa e sta anche a noi cercare di capire come possa essere quindi buon lavoro
Bene buongiorno a tutti Tina tutte e vorrei iniziare questo mio breve intervento
Richiamando le frasi iniziali della Dichiarazione Schuman di cui ieri che era al nove maggio abbiamo celebrato l'anniversario in occasione della festa dell'Europa diceva Schumann la pace mondiale non potrà essere salvaguardata se non con sforzi creativi
Proporzionali ai pericoli che la minacciano
Il contributo che un'Europa organizzate di tale può apportare alla civiltà e indispensabile per il mantenimento di relazioni pacifiche
L'Europa non è stata fatta abbiamo avuto la guerra l'Europa non potrà farsi una possono volta ne sarà costruita tutte insieme
Essa sorgerà da realizzazioni concrete che creino anzitutto una solidarietà rifatto
Ma con queste parole appunto il nove maggio Schumann apriva la celebre dichiarazione
Proponendo di dare vita alla comunità europea del carbone e dell'acciaio e lo stesso Schumann è chiariva che questa proposta costituirà il primo nucleo concreto di una federazione europea indispensabile al mantenimento della pace
Oggi a un mese dalle elezioni europee e nello scenario incerto in cui viviamo occorre ripartire dalle origini dell'integrazione riflettere sul futuro
Con questo spirito insieme all'Università di Milano al centro studi sul federalismo abbiamo organizzato l'incontro di oggi che un momento di riflessione e dibattito sul futuro dell'Europa
Insegnamenti che possiamo trarre dalla storia dell'integrazione e dei suoi successi e dei suoi fallimenti come vedremo sono morti e avremo l'occasione di di parlarne specialmente nella prima sessione di questa mattina
C'è un concetto che però credo sia utile riprendere in questa giornata ed è quello di sforzi creativi che Schumann e richiede i suoi contemporanei per la salvaguardia della pace mondiale
Sforzi che precisa devono essere proporzionale i pericoli che la minacciano
L'appello di Schumann è un appello attualissimo che oggi vale per il mondo politico ma è un appello che vale per tutta la società europea incluso il mondo accademico
La Società europea oggi non può limitarsi alla gestione dell'esistente ma deve spingersi a ripensare le proprie strutture con sforzi creativi proporzionali pericoli che minacciano la pace mondiale
Questi pericoli sono molteplici il sorgere di nuove proteine potenza imperialista e che riempiono il vuoto lasciato dalla fine dell'egemonia americana
Il ritorno di politiche protezionistiche conflitti commerciali l'arretramento delle democrazie nel mondo a favore di regimi autoritari nuovi conflitti armati e guerre anche ad alta intensità che interessano potenze nucleari
Dalla capacità dell'Unione Europea di rispondere a queste sfide dipenderà non soltanto la speranza di un nuovo multilateralismo cooperativo ma la stessa legittimità e la ragion d'essere dell'unione europea
Come ha ricordato Mario Draghi in una recente discorso le strategie che in passato avevano assicurato la nostra prosperità e sicurezza
Cioè affidarsi agli Stati Uniti per la sicurezza alla Cina per le esportazioni e alla Russia per l'Energia
Oggi sono diventate insufficienti incerte o inaccettabili
Di fronte a queste sfide l'Unione europea oggi non è pronta se non saprà cambiare non possiamo dare per scontato che sopravviva a questa epoca storica
Per questo tutta la Società specialmente le giovani generazioni devono agire riprendendo l'appello di Schumann
Un esercizio creativo richiede di saper rompere le regole di essere disposti a uscire dal sentiero conosciuto
Ma allo stesso tempo la creatività si basa sulla conoscenza e sull'esperienza e migliori sforzi creativi nascono da chi conosce alla perfezione le regole del gioco
Quando si parla di strumenti istituzionali i giuristi naturalmente e i costituzionalisti in particolare sono coloro che meglio conoscono le regole del gioco
E l'idea di un dibattito tra costituzionalisti storici esperti di Unione europea nasce dalla convinzione che il contributo della scienza giuridica e costituzionale in particolare e determinante per il futuro dell'Europa
Il processo di integrazione europea esce infatti dagli schemi tradizionali che conosciamo
è un processo che documenta la nascita progressiva di un'entità che sta nel mezzo tra lo stato e l'organizzazione internazionale e che non è facilmente classificabile
L'Unione europea non ha vissuto un momento costituente nel senso classico lo sappiamo allo stesso tempo non si può negare che la costruzione europea sia caratterizzata da elementi propri dello Stato
Come si può osservare nella giurisprudenza della Corte di giustizia o nei poteri riconosciuti ad alcune istituzioni europee tipicamente statuali come la banca centrale il Parlamento ebbene di fronte a questo processo incompiuto la scienza costituzionalistica e oggi sulla frontiera tecnologica della scienza giuridica e viene gran chiamata nuovi sforzi creativi
L'obiettivo di questa giornata di studi credo non sia quello di mettere il punto a un dibattito teorico sulla natura dell'Unione o sulla sua classificazione resta aperto che forse interessa soltanto noi giuristi
Il convegno di oggi come dimostra il programma dei lavori a Dotti invece un approccio pragmatico entra nella sostanza dei problemi con l'obiettivo di ragionare da un punto di vista costituzionale sul processo di integrazione sugli scenari evolutivi
Questo richiederà di ripensare alcune categorie teorica di unire gli elementi esistenti con condizioni nuove di abbandonare alcune certezze di escogitare nuove soluzioni
Latteria federalista in questi termini può dare il proprio contributo e l'intera seconda sessione dedicata allo studio di un modello federale per l'Europa
L'idea di fondo che abbiamo condiviso fin dall'inizio con gli organizzatori e che sia giunto il momento per questo esercizio creativo
Non soltanto perché un avanzamento e istituzionale è necessario per perseguire la pace e tanti altri beni pubblici come ricordava Flavio poco fa
Ma anche perché un nuovo avanzamento e oggi realistico elemento che deve sempre essere tenuto in considerazione per evitare di trascendere dalla politica nell'utopia
Dopo vent'anni di sostanziale stallo nel processo di integrazione stanno infatti maturando le condizioni per nuovi avanzamenti
La conferenza sul futuro dell'Europa come si ricordava prima che la prima forma di democrazia diretta partecipativa a livello sovranazionale ha indicato chiaramente che i cittadini europei chiedono risposte ai problemi del presente risposte che non possono essere date con gli strumenti attuali
Sulla base di queste istanze il Parlamento europeo ha formulato una proposta di revisione dei trattati approvata il ventidue novembre scorso che ora nelle mani del Consiglio europeo il quale ha l'obbligo di convocare una Convenzione per la revisione dei trattati
La necessità della riforma dell'unione si pone poi relaziona futuro allargamento assistiamo un diffuso consenso anche in ambiti governativi sul fatto che all'allargamento dovrà necessariamente accompagnarsi un approfondimento dell'integrazione
Nessuno crede che l'Unione sia pronta con le regole attuali ad accogliere un'ora membri
Vi è poi un crescente consenso nel mondo politico e intellettuale intorno al progetto di una difesa europea che potrebbe vedere il suo primo passo con la creazione di un commissario e la difesa per la prossima Commissione che si insedierà a fine anno dopo le elezioni europee questo pone il problema istituzionale di come creare una guida politica e un controllo democratico della futura difesa europea
La verità e che oggi non siamo in grado di prevedere quale sarà il punto del prossimo avanzamenti istituzionale
Non sappiamo se la riforma dei trattati troverà insufficiente sostegno se un'improvvisa escalation in Ucraina porterà alla creazione di un nucleo di difesa comune
Se il nuovo Parlamento europeo assumerà un ruolo costituente né come e quando l'allargamento sarà realizzato
Quel che è certo però e che ruolo dei giuristi in questo frangente storico può essere determinante
Per questo a nome del Movimento federalista europeo ringrazio gli organizzatori in particolare il professor Orofino e la dottoressa Del Corona dell'Università di Milano per l'impegno realizzativo
Il centro studi sul federalismo per il suo contributo scientifico e l'ordine degli avvocati di Milano per il patrocinio all'iniziativa
Ne norme grazie agli studiosi che hanno raccolto questa sfida e che parteciperanno ai lavori di questa giornata con le loro relazioni con lo spiccio che questo sia il primo passo di un percorso di riflessione e dibattito che possa proseguire anche dopo l'elezione europea grazie ancora e buon lavoro a tutti
Grazie
Con giorno solo assumo alle dieci e cinque quindi faccio veramente molto veloce non rubo tempo
Al convegno Buongiorno sono Alessandro Mezzanotte porto oggi i saluti del l'ordine degli avvocati di Milano che rappresento in qualità di di Consigliere porto i saluti del presidente avvocatura Lumia di tutto
E di tutto il Consiglio beh è un patrocinio questo che abbiamo riconosciuto con enorme piacere perché il convegno di oggi è veramente di grandissimi altissimo profilo di grande interesse i temi che verranno trattati sono assolutamente centrali come diceva il direttore che ringrazio
Il rammarico mio oggi purtroppo è quello di non potermi fermare ad assistere e a tutti i lavori però vedo che ci son delle telecamere
Quindi viene registrato può si può seguire opaco sono
Collegate anche perfetto allora cercherò di collegarmi dopo
Dicevo di di grande interesse perché ho sentito in questi interventi introduttivi temi a parte i titoli
Di che di diciamo che interessano molto il il mondo del della professione Losito parlare appunto di diritti umani e di crisi climatiche a ho sentito parlare di appunto di baluardo di difesa dei diritti non siamo ovviamente l'ordine degli avvocati quindi riteniamo di essere siamo baluardo dei diritti come mente ci inseriamo in un contesto europeo che è centrale nello sviluppo di questa di questo tipo di i diritti ed è ovvio che eventi come quelli di oggi sono di di stimolo per tutti ne abbiamo delle commissioni tematiche tramite le quali esprimiamo la nostra attività poi con i colleghi anche sul territorio abbiamo una commissione proprio di diritto dell'Unione
Europea che sta operando e dall'inizio di questo mandato che iniziato a febbraio dello scorso anno
Abbiamo cercato di dare un'impronta molto forte sui temi dell'internazionalizzazione che vuol dire non solo sviluppo dei rapporti internazionali ma vuol dire anche attenzione alle dinamiche internazionale dinamiche ovviamente poi cinque centrali quelle europei che ci stanno banco sono più vicine a noi che ci stanno maggiormente a cuore organizziamo
Incontri di dibattito scientifici sui temi sui temi della comunità europea e quindi anche su questo tema della proposta di riforma dei trattati sul rafforzamento del Parlamento europeo credo
Che il rapporto tra l'Università Dipartimento e tutte le associazioni che si occupano di questi temi con l'ordine avvocati sia assolutamente centrale quindi grazie per questo invito ripeto purtroppo non riesco a seguire i lavori ma in qualche modo cercherò di farlo il legame tra l'ordine gli avvocati io presiedo in questo Consiglio la commissione giovani anche se non sono proprio i giovani sono insomma un consiglio molto giovane coro quello nuovo
Presidente ha un anno in meno di me
Io presiedo questa Commissione giovani quindi da un rapporto un legame molto forte con il mondo dell'università
Non solo per il tema dell'accesso alla professione ma anche per cercare di un momento storico come quello attuale di creare nuove competenze di formare far arrivare i giovani all'interno
Del mondo delle professioni con delle competenze nuove rispetto a anche nuove rispetto a quelle alle quali siamo abituati proprio in questi giorni stiamo tenendo la secondo edizione della tortura i futures che è una settimana dedicata all'innovazione digitale all'intelligenza artificiale applicata al mondo delle professioni che ho avuto delle giornate da lunedì o si conclude oggi molto intense avuto ospiti
Molto importante cito solo padre Benanti per dirne per dirne uno
Abete presidente la commissione governativa sull'intelligenza artificiale cerchiamo di sviluppare quindi all'interno del mondo della professione
Temi sono di che sono di interesse che stanno inevitabilmente inesorabilmente non possiamo fermare questo tipo di processo entrando nella vita di tutti i giorni anche della nostra della nostra professione e quindi questo legame con l'università
E mo'deve essere giallo è lo sarà ancor di più
In questi in questi anni molto saldo perché dobbiamo fare arrivare
Nel mondo del del lavoro in questo caso delle professioni legali dei giovani degli studenti che abbiano già dimestichezza e abbiano già insomma un po'si sono sporcati come dice il mio presidente le mani e anche i neuroni
Con i temi dell'intelligenza artificiale e dell'innovazione tecnologica quindi grazie per questo chiese patrocinio per l'invito di oggi porto la salute di tutti quanti auguro buon lavoro e conclusivo intervento grazie
Facciamo finalmente ci conosciamo
Impoverite e sostenibili tutta nuda e mi sono fatta ospitare da amici ma per quanto glielo
Si vede Fini dovesse sempre
Insomma chi la fa
Questi sono i biglietti del treno e non c'entrano pensarci
E se non c'entra
Sì questo potrebbe essere al
Venti minuti
Bongiorni no grazie per essere evitata grazie a Marco Lo Fino per aver organizzato questa cosa a supporto del Centro Studi federalismo ecco Flavio Brugnoli
E agli altri partecipanti all'ordine degli avvocati per la presenza del signor avere anche l'intervento e al Movimento Federalista Europeo adesso io dovrei presi
Però voi sapete che quando professoressa Italia c'ha un microfono davanti a una tentazione fortissima di parlare poco cinque dieci minuti consentitemelo allora riforma dei Trattati ma processo integrazione sfide e scenari gli ultimi e tutti penso una riforma dei Trattati però non sappiamo ancora vivendo la nostra esperienza sul campo che tragedia e la riforma del Trattato europeo perché abbiamo visto l'ultimo trattato posso interrotto una Costituzione bocciato dagli dalle del Francia e Olanda
E ogni ogni trasformazione dell'Europa se non è fatta in maniera soft senza
Trova grandissime difficoltà da parte di tutti di tutti quelli che non sono convinti naturalmente quindi le le forme dei trattati
Cominciate l'idea della riforma i trattati e tutto è cominciato ballava una lettera di macro
Al Parlamento europeo e ieri è partita con una conferenza
Sulla sulla riforma dell'Europa mi pare si chiamasse
E che è sterminato finiti sui lavori nel ventuno
Terminava con un auspicio che andasse avanti questo proprio un progetto di Europa di cui furono fissato moltissimi punti addirittura più di trecentoquaranta punti
Ora era un tentativo di democrazia partecipativa delle belle fatta dal dal dal
è istituito dal Parlamento europeo che però diciamo non per ora non ha avuto seguito ora riforma dei trattati pensate che sia possibile riformare i trattati guardo l'orologio dodici
Per il forte riformare i trattati
Sarà possibile se
Le le voti del Parlamento per fare veramente europea del prossimo giugno andranno a certe direzione diversamente la vedo molto difficile
Perché perché Quetta non muovere e non tutti sono d'accordo per fare avanzare l'Europa dopo Cristo federalista c'è una gran parte di non è di persone dieci che manifesteranno il loro voto che vorranno magari una
Stabilizzazione o un altro del processo di integrazione europea
E e quindi la questione è controversa dipenderà molto quindi da questo voto elettorale
Ora
Diciamo che il Peppers proposto da questa conferenza per il futuro dell'Europa un Peters solido ma molto complessa molto complesso una serie di problematiche che effettivamente esistono perché in questo momento le unione
è una fase di stallo levriero ha funzionato solo nei momenti di emergenza no
La crisi finanziaria del due mila otto la Copeland
Che tre problemi climatici per cui da un certo supporto e il salto di qualità è stato forse più importante e quello dell'ex generici MIUR
Che sicuramente ha predisposto poi un programma che stato attuata con un congruo definanziamento agli Stati
Perché non perdessero un loro
Riproposizioni finanziaria ed eravamo in casa soprattutto il loro debito finanziario
E i Next Generation juventina meno in commina Traverso il Pnr R di cui vedremo risultato tra un po'di tempo ci sono le continue agile aggiornamenti nel frattempo e lì in Europa a
Indirizzato all'Italia una profluvie di miliardi di euro
Che si sosterrebbe sostanziale in progetti positivi concordati con la Commissione europea
Ora cosa si può fare però a trattati vigenti ci può anche migliorare la situazione a trattati vigenti
Come perché siete dobbiamo pensare una riforma dei trattati è una scusi sul
Diciamo
Si salverebbe un procedimento tormentoso tormentato con scarsi esiti probabilmente
Tra l'altro devono essere d'accordo tutti e ventisette gli Stati e voi capite che ci sono degli Stati cioè che la maggior parte degli Stati dell'Unione europea sono più hanno meno popolazione della Lombardia dello mobilia dieci milioni di abitanti
La maggior parte degli Stati non arriva a dieci milioni di abitanti
Quindi voglio dire basta un piccolo Stato che si metta contro che si si blocca tutto quanto
Però ci solamente ci sono delle delle proposte che abbiamo visto io sui sulla sulla stampa qualcosa su internet
Gli studi fatti da Draghi da letta
Per migliorare per affrontare questi problemi no
A portare avanti il mercato dei capitali e dei servizi finanziari uniforme nell'Unione Europea oppure
Cercare di portare a casa la il fatto che il le proposte non debbano essere del consiglio non così Ruben dovrà essere tutte all'unanimità per questo è un grosso freno per lo sviluppo d'Europa
è un grosso seno carattere freno per per processi per avanzamenti
E quindi una maggioranza qualificata andrebbe bene per la maggior parte delle proposte e poi naturalmente vi perdono se sostanziali è ci vuole l'unanimità proposte informali ma per esempio alcune competenze che sono esclusive del dello concorrenti potrebbero avanzare e avere una maggiore o supporto dall'Unione Europea oppure alcune materie che sono complementari
Nel nel secondo il trattato di Lisbona
E potrebbero passare a una competenza concorrente mentre sulla sanità l'onere l'Unione Europea Rocha nessuna competenza apprezza complementare e pure quanto ha fatto per il Covent sostanzialmente senza alla Commissione europea
Probabilmente ne avremo non saremmo stati vaccinati per la maggior parte di noi
Non avrebbe avuto dei vaccini sicuri e tutto il resto
E e Luna Rossa avremmo saputo fronteggiare da soli il nel disastro delle del del del coprite
Ecco solamente è una funzione complementare con l'avevo mai le materie sanità
Uno è la maggiore diffusione del del del dell'integrazione europea ma vedete partecipazione popolare degli del processo di integrazione europea andrebbe fatta andrebbe portata a livello di istruzione
Ma l'Unione europea non ha competenze distruzione se non marginali però quanto ha fatto attraverso Progetto Socrate esprima Erasmus dopo quindi qualcosa si può fare
Anche senza portarli a una maggioranza piccole modifiche che potevo fare dei trattati non sostanziali
E che si potrebbe essere adottati a maggioranza qualificata e non a maggioranza non hanno e Mita
Quindi sono piccole OSP piccole e ritagli però vogliono dire tanto perché perché le uno europea rischia di perdere il pre diciamo una posizione rilevante nel multilateralismo mondiale
Beh pensate che noi fino a pochi anni fa noi europei l'Unione europea fino a pochi anni fa
Avere a livello non dico degli Stati Uniti delle Cina però aveva una sua importanza la sua posizione adesso per esempio vediamo il punto di vista banalmente finanziario economico
Il PIL il PIL procapite degli Stati Uniti è il doppio del PIL pro-capite degli europei quindi già questo dalla situazione delle
E prego sì medio ovviamente beh c'est attacca se ci mancherebbe solo che al Sud nel senso nave poi pochi casi
E e quindi sostanzialmente e poi c'abbiamo dei problemi molto importanti che sicuramente saranno affrontati oggi ma io butto l'amo il problema della difesa europea la difesa europea non esiste di ciascuno Stato d'unione europea a
Proceduto con un disarmo lento e silenzioso non se abbiamo non abbiamo mezzi non abbiamo competenze non abbiamo più diciamo Eserciti tranne pochi scatti in Europa
Stranamente tranne la Germania che era stata castigata nel dopoguerra per da un punto di vista militare
Ecco la ditta episodio fare qualcosa per la difesa europea ma non perché l'Europa diventi belligerante ma per un in posizione di deterrenza nei confronti degli altri soggetti perché altrimenti
Se veniamo diciamo considerati l'ultima ruota del carro in questo campo può creare dei problemi per il
Presente e per il futuro diceva poi cercherà di dire quando posto qualche cosa adesso do la parola al collega Graglia nient'Piero Graglia che invece farà una
Ci darà al le l'insegna dell'evoluzione da Schuman
Ai giorni nostri praticamente da Schumann a Lisbona gli obiettivi le conquiste le prossime e le promesse tradite ecco quello quello che mi interessa molto sono le promesse tre
Prego Piera su grazie per l'attenzione
Paola grazie
Io sono la quota rosa stamattina sito
Io
Ah ecco ora si sente io sono sia la lì diciamo i saluti introduttivi di Stefano Rossi sia Flavio Brugnoli sì adesso parlo bilancia mi hanno spianato un po'la strada nel senso che molte cose sono già state introdotte io vi faccio vedere quello che è stato citato da Flavio Bruni da c'è da Flavio sia da Stefano Rossi
Cioè la dichiarazione Schuman quella letta materialmente da da da Schumann nel Salone dell'orologio perché Dorset nove maggio del mille novecentocinquanta le annotazioni sono di Schumann stesso che praticamente sono le annotazioni di lì
Di lettura e cominciamo quindi seguendo questo schema no gli obiettivi le conquiste le promesse tradite ebbe il primo obiettivo di questa dichiarazione non è creare un mercato
Sostanzialmente favorire rappacificazione tra Francia e Germania si parla di questo all'interno di questa dichiarazione pranzo una dichiarazione che va tenuto conto venne fatta
In absentia sostanziale del soggetto che più controllava diciamo l'evoluzione dall'anno d'dagli anni del Piano Marshall in poi l'evoluzione della situazione economica politica neanche sociale delle dell'Europa occidentale che erano gli Stati Uniti
Gli Stati Uniti sapevano pochissimo di questa
Avevano subodorato qualcosa ma non avevano una una chiara una chiara nozione dell'entità di quello che si stava preparando abbiamo dei telegrammi di di Nature sono il segretario di Stato americano che chieda l'ambasciatore
Statunitense a Parigi
Investe gli ho un poco sentì porta sta un po'il polso dei nostri amici francesi ma cosa fanno domani
Perché questo un telegramma dell'otto maggio e del cinquanta e e l'ambasciatore a stretto giro risponde non ne so niente non sappiamo nulla cioè di necessità un degli Stati Uniti sapeva più
Dell'ambasciatore statunitense in Francia che era assolutamente all'oscuro c'era un motivo per cui c'era questa
Diciamo mancanza di informazione
Prima di tutto perché la Francia voleva prendere una iniziativa da Francia cioè dire l'abbiamo fatto noi che l'abbiamo fatto da soli come rappresentanti di uno spirito
Europeo di iniziativa secondariamente temevano come effettivamente avvenne che gli Stati Uniti intendessero questa iniziativa come una sorta di cartello della nascita di un cartello industriale franco tedesco che potesse mettere in crisi ogni o entrano in competizione col l'industria siderurgica statunitense agli interessi dell'industria siderurgica statunitense
Quindi gli obiettivi sono di questa dichiarazione sono chiari pacificare la situazione e riprendere un'iniziativa da parte degli europei segnatamente da parte della Francia
Le conquiste saranno quella di proseguire un percorso virtuoso di abbattimento delle barriere economiche già cominciato quello del Piano Marshall dal quarantasette in poi
E già perché bisogna anche ricordare che il Piano Marshall non sono soldi non è un Pnr R ante litteram il Piano Marshall e fondato sulla concessione da parte degli Stati Uniti agli Europei di merci di merci e materie prime che sono necessarie sono ritenute necessarie dagli Stati Uniti per rimettere in moto il percorso diciamo sia produttivo sia commerciale delle relazioni commerciali all'interno dei Paesi dei Paesi europei
Le con queste saranno praticamente di consolidare gli effetti benefici del Piano Marshall quindi l'inizio di questa alta autorità perché Sherman non parla di una commissione di una comunità
Suman parla di un'alta autorità che deve essere responsabile per quanto riguarda i la gestione delle risorse cargo siderurgica franco-tedesche successivamente
Verrà e verrà fuori diciamo l'aspetto comunitario nel senso che per creare questa alta autorità bisogna creare
Una sorta di contenitore che sarà poi la comunità del carbone e dell'acciaio quello che citava in particolare Stefano cioè questa parla mise anche Min delle del produzione de base eccetera eccetera
Cioè con la messa in comune della produzione di base l'istituzione di un'alta autorità ma nuova le cui decisione regalano alla Francia alla Germania e tutti gli altri paesi che aderiranno questa proposta ravviserà alle prime Assisi concrete
Della federazione di una federazione europea indispensabile a preservazione della pace ecco questa è una promessa tradita
Nel senso che se scorriamo tutti i documenti comunitari successivi questo è l'unica citazione di una fede
Azione contenuta all'interno di un congiunto come mento e base del del processo comunitario una promessa tradita che peraltro non discende dalla dal sogno federalista di Ventotene cioè non c'è una connessione tra Schumann e Monnet
E i federalisti di Ventotene o se preferite il federalismo europeo resistenziale questa è una citazione introdotta da Monnet lascio Manna sulla base di un di un forte sentimento di un forte desiderio di integrazione di razionalizzazione dello Spazio economico europeo che proviene dagli Stati Uniti di nuovo
Sono gli Stati Uniti che con lancio del Piano Marshall chiedono agli europei organizzate di dateci un solo interlocutore con cui parlare e non sedici distinti interlocutori
E sono gli Stati Uniti che propongono per primi il modello federale agli europei ai governi europei che non avevano ascoltato vivamente le idee federaliste della Resistenza anzi l'avevano cassate in vario modo in Italia in Francia in uno dei Paesi Bassi
E nella nelle zone occupate della Germania occidentale non si parlava di federazione europea ovviamente si parlava di un progetto di unità europea ma non nei termini presentati da documenti fondamentali dell'esistenza europea invece quella di troviamo declinata sulla base di un desiderio
Statunitense e questo è ulteriormente interessante perché e una doppia promessa tradita
Doppia promessa tradita nel senso che gli Stati Uniti fino al cinquantaquattro saranno dei forti sponsor dei federatore imperiali
Del processo di del nascente processo di integrazione europea lo vediamo sia con l'accettazione alla fine della di questo progetto ecco questa questa parte qua questa pagina qua è interessante perché qui i francesi sì
Descrivono il perché questo progetto non è un cartello e questa sembra una comunicazione proprio dedicata espressamente agli americani
Una volta tranquillizzati su questo aspetto non stiamo carte realizzando la produzione franco tedesca
Del carbone e dell'acciaio gli americani abbracciano questo progetto dicono vediamo come va e nello stesso tempo amplificano gli inviti agli europei per quanto riguarda un percorso di federalizzazione dell'Europa un percorso che dura pochissimo dura quattro anni sostanzialmente dal cinquanta al cinquantaquattro il fatto di due iniziative sostanziali l'iniziativa dell'esercito europeo del cinquantaquattro quello che fallisce nella costa cinquantaquattro che viene messo a punto da cinquantadue
E la connessa al comunità politica europea che dovrebbe contenere questo esercito europeo ho sentito stamattina Jammeldine saluti introduttive nell'intervento di Paola evita di evocare la il problema della difesa B in questo momento la difesa e centrale ovviamente non si parla di politica estera
Successivamente
Dopo il fallimento del Perù del dell'esercito europeo nell'agosto del cinquantaquattro
Sì più ricomincerà a parlare molto timidamente alla fine degli anni sessanta alla scusate all'inizio alla metà degli anni sessanta di politica estera
Quindi di voce comune dei Paesi della Comunità
E soltanto del mille novecentottantanove quindi molti anni dopo si ricomincerà parlate di organizzazione militare europea ciò che manca ancora tuttavia è la politica esterna e io credo che sia più importante che ragionare sulla politica estera che non sulla difesa
Perché la difesa è uno strumento che può integrare in vari modi peraltro al momento ci sono degli strumenti di integrazione all'interno del sistema dell'Unione Europea tipo l'agenzia europea degli armamenti che permettono quanto meno la creazione di joint ventures industriali per quanto riguarda la produzione di armamenti ciò che manca assolutamente che si sente è una politica estera europea abbiamo l'Alto rappresentante della politica estera europea dei dell'Unione Europea abbiamo tanti strumenti che sono svuotati di contenuto nel momento in cui non riescono a imporre una come dire un'individualità e a rappresentare sulla scena internazionale un'individualità da parte dell'Unione dell'Unione europea e se ci pensiamo un'altra promessa tradita
E questo e che questa stranezza già un pezzo della politica estera dei Paesi europei è stata delegata completamente all'Unione Europea e parlo dalla politica commerciale
Chi ha fatto relazioni internazionali la teoria delle relazioni internazionali sa benissimo che la politica estera si nutre di due aspetti l'aspetto difensivo militare e l'aspetto economico-commerciale c'è un aspetto di politica estera e sono le relazioni commerciali
I Paesi dell'Unione europea questo potere non ce l'hanno più in altre parole non possono negoziare autonomamente accordi commerciali con Paesi terzi perché lo fa la Commissione europea
Quindi la politica commerciale comune e un pezzo di politica estera delegata all'Unione Europea
Ciò che non è stato delegato l'aspetto difensivo le strutture militari
Le strutture militari hanno sì una loro significanza dal punto di vista delle dei dei dei paesi dei paesi membri perché sono ciò che diciamo così rappresentano l'individualità il potere nazionale rispetto rispetto agli affari esteri però di fatto come diceva Paola sono svuotati di di contenuti abbiamo dei deplorevoli strumenti militari dal punto di vista dal punto di vista nazionale presi singolarmente nostri apparati militari non raggiungono tutti complessivamente l'efficienza militare del dell'esercito statunitense
E forse neppure quello dell'esercito sovietico
Scusate russo vecchia abitudine di ragionare secondo schemi che comunque sono ancora presenti cambiato però costano il doppio
Ecco quindi minore efficienza ma maggior costo quindi le economie di scala dovrebbero essere un ragionamento che viene immediatamente
Alla mente quando si parla di queste cose ecco questa è la fase pionieristica che comprende di obiettivi le conquiste e le promesse tradite tu mi aiuti poi a dirmi quando sono già adesso poi prese
Ok allora allora introduco le altre questioni e chiudo su Letta perché è un'altra è un'altra cosa che volevo dire
Quando ricomincia il rilancio europeo dopo il fallimento dell'esercito euro per la cinquantaquattro quindi nascono le comunità la comunità europea economica europea la Comunità europea dell'energia atomica
Quali sono gli obiettivi gli obiettivi sono limitatissimi
Non vi aspettate squilli di tromba i grandi attese
L'obiettivo è quello di fare un'unione doganale
è un mercato comune boh diretta ebbe un grande obiettivo no perché dal punto di vista del pubblico una parte di mercato momento c'era stato costituito con gli sforzi dello esce in conseguenza del Piano Marshall
Per favorire il movimento la movimentazione delle merci
Delle merci all'interno dello spazio europeo occidentale quindi non ci sono e grandi grandi presentazioni grandi attese rispetto a quelle che sono considerate di fatto due iniziative marginali una delle due peraltro è considerata ancora più importante di Weber l'altro cioè la comunità europea dell'energia atomica viene considerata molto più importante della Comunità economica europea
E le delegazioni che discutono il trattato a Val Duchess sono lasciate in una sorta di relativa ignoranza da parte dei governi nazionali
Che mandano sì una primo sette distruzioni dopodiché si quasi si disinteressano
Di quello che viene discusso mal Duchess
C'è una sorta di relativa libertà di questa delegazione di discutere
I termini di questi due trattati
E appunto gli stati gli Stati membri i governi nazionali se ne interessano fino a un certo punto non c'è un non c'è un un un sentimento di Stato nascenti dominante all'interno dei e all'interno dei dei governi nazionali cioè Cetto la celebrazione poi del della firma dei Trattati ma ripeto lui Bettini sono relativamente limitati
L'unione doganale che si realizza nel sessantotto e poi il mercato comune che si trasformerà successivamente in concetto di mercato unico e soltanto nel novantadue
Letta dell'apporto Letta è stato citato ricordato da
Da da Paola mi sembra insieme a quello di a quello di Draghi ecco io ho letto il rapporto letta che l'unico disponibile perché Draghi lo presenterà alla fine di giugno
E e devo dire che per quanto riguarda gli obiettivi non c'è niente di nuovo no veramente non c'è niente di nuovo sono gli stessi obiettivi declinati dal mille novecentosessantotto in poi
Fiscalità europea coordinamento della fiscalità europea realizzazione piena ed efficace dei servizi della libertà di movimento dei servizi
E e anche dei servizi ovviamente bancari connessi col movimento dei capitali
E non c'è assolutamente niente si potrebbe fare una sorta di confronto tra rapporto letta pieghe altri rapporti precedenti riscoprire che non c'è assolutamente niente di innovativo c'è qualcosa invece che disturba in quel rapporto il continuo riferimento da parte degli autori o dell'autore non penso che le partite fatto da solo ma penso di sì cioè lo dice anche che c'è un gruppo di di lavoro che ha lavorato l'accusa di continuo riferimento alla necessità di sottolineare un pronto che il mercato comune e anche integrazione politica ma grazie ma questo lo sappiamo ma lo sappiamo da tanto non è una una una delle un'acquisizione così nuova
Che il mercato unico rappresenta con integrazione politica quindi dal mio punto di vista non è una grande innovazione questo rapporto
Sarà utile certo perché sarà una sorta di su nulla di tutto ciò che è stato detto prima di questo rapporto anche nelle decadi precedenti la palla come è stato detto sia da Flavio il sia da da Paola prima la palla torna adesso alle istituzioni alle istituzioni
Dell'unione
Nel senso che un progetto di riforma dei trattati deve vedere finalmente il Parlamento europeo molto più protagonista è stato ricordato con toni un po'ma è un po'critici no non critici alternativi da parte di Flavio
La necessità che ci sia un processo costituente
Da parte del Parlamento europeo come un altro aspetto un altro atteggiamento del Parlamento europeo rispetto a questa questione io sono per questa sono per questa opzione cioè il Parlamento europeo si deve prendere
Delle competenze dei ed è delle funzioni anche nei confronti degli elettori quindi dell'opinione pubblica
Probabilmente questa è un'altra promessa tradita dal settantanove in poi da parte del Parlamento europeo nello stesso tempo la via da percorrere non è facile né sicura
Ma deve essere percorsa poi c'è una parte che Flavio non ha detto e lo sarà che l'aspetto diciamo così
Mitologico e un po'quasi religioso del del Manifesto di Ventotene e lo sarà a condizione che appunto in Parlamento Parlamento europeo e istituzioni accettino di rompere
Quella particolare tutela che viene rappresentata tuttora dal consiglio e quindi dagli interessi degli Stati nazionali che rifiutano questo processo di aggiornamento fondamentale
Vi ringrazio
Grazie Piera per aver fatto questa bella relazione che e e infelicità sintetizzare in venti minuti venticinque minuti un mare francese venticinque è stato molto bravo versa factum stanco per l'acqua e comunque e sì è vero la politica estera alla base della politica di difesa ed è difficile da far attivare anche se il dicevi tu la politica estera commerciale e già passata di già passata di mano
E poi comunque c'è una cosa positiva che l'Agenzia europea da difesa sta mandando avanti la SERIT Progetti materia di difesa finanziandolo eccetera eccetera
Ed è anche perché noi cioè l'Europa le armi le attrezzature di attrezzature anche diciamo e li compra dall'estero quindi è assurdo che un'attenzione ottobre e che l'Europa e l'unione compri dall'esterno non finanziando le proprie diciamo industrie questo settore
Comunque cambiamo argomento adesso diamo la parola a
Vediamo bene Francesco Clementi accanto a me Francesco Clementi della Sapienza di Roma di costituzione professore di costituzionale comparato che parla di proposte di modifica dei Trattati come cambiano le istituzioni e la forma di governo del due
Beh in tema impegnativo prego
Grazie grazie presidente grazie cara Paola grazie soprattutto ai colleghi agli amici in particolare Marco Ruffino dell'eccesso di Milano al centro studi sul federalismo
A Flavio Brugnoli chiaramente al momento federalista europeo ponendo adesso dopo Piero Graglia quindi Chamot viene proprio facile facile
Chiaramente il mio ente un intervento che si lega evidentemente ad un dibattito molto vivace molto in corso e molto
Come dire
Debitore anche di una campagna elettorale che vede la trasformazione in corso al le tematiche relative alla forma di governo tante europea tanto italiana perché le due cose si mescolano
Come elementi ancora difficilmente consolidabile una relazione organica di quelle classiche nostra che e alle quali siamo abituati nelle relazioni scientifico accademica e quindi inevitabilmente mio sarà un discorso diciamo nella nella dinamica di movimento che stiamo vedendo ma in fondo manca
Manca un mese al voto europeo questo convegno costruito io immagino guardo Marco ma ne abbiamo parlato esattamente dentro questa dimensione anche di prospettiva sistemica e quindi a un processo lo dico soprattutto per gli studenti e gli amici in radio radicale che seguono che serve evidentemente a formare meglio anche le coscienze che poi porteranno al voto di tutti noi
Il la per le lezioni appunto europeo europea e di inizio giugno l'otto e il nove allora
Come ho pensato di intervenire restando nei venti minuti Paola
Già sento lancia
Del se segnalando propri quattro passaggi che mi sembrano decisivi
I i quattro passaggi decisivi hanno un punto iniziale sposi potrei fare ma non ho la bravura di Piero su questo Piero Graglia una ricostruzione che parte dall'inizio cioè la dinamica iniziale di come le istituzioni erano un'altra cosa prestavo diventato un'altra e poi un'altra ancora
Per certi aspetti era grande bellezza dello europea per altri aspetti Accio grande danno Boban tirerei avanti su questo argomento mano comprerei nulla rispetto a possibilità di aggiungere una competenza in più
Se è possibile ad un discorso che certamente sui nostri manuale fatto decisamente molto meglio allora ho voluto provare a costruire con voi un ragionamento che tale rimanendo molto di più
Evidenziando quattro punti il primo voto a quale partire a mio avviso dentro questo titolo
Che un po'maniera petendi c'è un potente ci siamo dati con Marco
Le proposte di modifica i trattati come cambia l'istituzione a forme come nell'Unione parte evidentemente da un primo chiodo il chiodo da a cui agganciare la nostra riflessione evidentemente l'importante molto importante
Forse il più importante tentativo di rivoluzione
Del sistema istituzionale dell'Unione che avvenuto tra il due mila uno due mila tre assicura dichiarazione di Laeken che la Convenzione europea presieduta dal presidente circa Steffen con i due vicepresidenti verrà Giuliano Amato l'altro Jean-Luc Dehaene
Che portò a quello che è noi definimmo il Trattato costituzionale poi in parte travasato nel Trattato di Lisbona
Dove certamente e la grande discussione che mosse l'Europa a quei tempi fu il il vero grande cantiere di cui noi oggi a a oltre vent'anni abbondanti di distanza
Guardiamo e continuiamo a guardare come un fallimento non tanto del cantiere ma dell'esito del cantiere
Fallito come ben noto non per ragioni strettamente legate a con quel contenuto ma per regioni come sempre accade nei referendum di quel tipo esteri Esterne perché due referendum
A partire da quello francese regata alle elezioni legislative di allora fece cadere sostanzialmente il consenso politico creato esattamente anche dai francesi e non solo in quella fase storica
Quei due referendum francese e olandese non è importante comunque furono la pietra tombale di un dibattito che potenzialmente stava decollando
Da quel momento in poi nel percorso di discussione intorno a revisione trattate sta abbastanza sino solidale ma soprattutto è stato figlie delle crisi economiche in parte dentro il dibattito di Piero Graglia quindi non entro in parte verranno poi neutra
Interventi dei colleghi che successivamente
Vi saranno per cui il tutte le discussioni mere vari set trattati stavano esattamente dentro quelle anzi che segnalava inizialmente la professoressa bilancia cioè dentro l'europea che tra stop and go sostanzialmente promette ciò che non può mantenere e mantiene ciò che in realtà non ha mai promesso
E dentro questa dinamica noi realtà riscopriamo questo desiderio di ricostruire di ritornare sui temi decisivi di una ristrutturazione del modello istituzionale europeo sostanzialmente alla fine
Degli anni Venti e quindi diciamo due o tre anni fa e in particolare citava giustamente l'esperienza Covi d'diciamo così in particolare di fronte alle sfide esogene che hanno aggredito il territorio dell'Unione
La dinamica economica le crisi economiche che hanno aggredito all'Unione dal suo interno e in parte anche dal suo Esterno sono intervenute e naturalmente la crisi Comit il secondo chiodo quindi che riporta ma che l'escussione pubblica
Importante su questo da italiano ma non solo da italiano ed europeo io lo vorrei ventisei calo nel discorso del tre maggio del del ventidue che Mario Draghi da Presidente del Consiglio della Repubblica italiana
Formula al Parlamento europeo nella plenaria del Parlamento europeo Mario Draghi che poi in parte di un discorso che lui sta continuando a fare grazie appunto al rapporto che arriverà in giugno ma di di cui già alcuni elementi sono stati ampiamente socializzanti
Figlio di una come dire Scelta della presidente von der Lai gli affiderà Braia appunto Moro alcuni elementi di ristrutturazione della dinamica dell'Unione in corso in quel discorso ripeto tre maggio ventidue Mario Draghi di fronte al Parlamento europeo
Segna dice questo
Ritengo che sia il punto nodale della questione l'integrazione europea l'alleato migliore che abbiamo per affrontare le sfide che la storia ci pone davanti recuperando quel progetto di speranza che all'epoca David Sassoli aveva Presidente del parlamento lo ritrovo lo ricorderete europeo
Identificato come l'Europa che innova che protegge che illumina
Questo un po'un momento in cui Mario Draghi disse in quell'angolo ma fase storica cui Mario Draghi disse tutto ciò effettivamente la storia bussava pesantemente sempre più pressantemente alle porte dell'Unione
Cosa delle ragioni del corridoio e poi ha bussato a maggior ragione con l'invasione dell'opera nella parte della Russia
Di Putin e a come dire degli anticipi di quella voce portarono in qualche modo a ricondurre rincorre mettere gli elementi essenziali persi vent'anni precedenti
Con la storia evidentemente molto diverse legate ai innanzitutto a classi dirigenti e dopo vent'anni sono mutate almeno lì per lo più degli altri Paesi dell'Unione legate evidentemente anche istanze all'interno dell'Unione che hanno preso nuova forza penso più semplicemente al cambiamento climatico penso semplicemente anche alla ristrutturazione di un mercato si citava
Documento di Enrico Letta che al dibattito le cose che correttamente dice Piero io condivido ha però dentro di sé il fatto che è un utile re capp sull'elemento essenziale che fanno ancora oggi a differenza dell'Unione rispetto agli altri soggetti chiave una dimensione di potenza economica nel mondo assimilabile all'Unione ma certo si è che vent'anni dopo ventuno ventidue anni dopo rispetto alla convenzione di Valéry Giscard d'Este
L'Unione europea si presenta e soprattutto di fronte alle due guerre in corso nei fatti appunto quella sull'Ucraina e poi appunto aprire il conflitto Hamas contro Israele come una luogo nel quale il tema della pace e quindi dell'esistenza dell'Unione perché il
Diciamo il documento Schuman che ci ha fatto vedere a chiarissimo Piero bellissima anche modo per cominciare
è un elemento decisivo che riporta alle origini appunto il tema dei valori dell'Unione che cosa fa la differenza fra le sei loro prede non essere europea
Certo non lo fa la dimensione istituzionale ma probabilmente sarà la dimensione istituzionale a salvare come spesso accade le scelte valoriali che non vengono correttamente tradotta
Allora a questo punto terzo chiodo
è stato già detto il Parlamento europeo dentro naturalmente anche un'ansia da prestazione in vista delle elezioni europee perché anche questo è un tema che non va mai dimenticato approvato una proposta complessiva nel novembre del ventiquattro dell'anno scorso
Di riforma dei trattati proposta complessiva che
Si può derubricare come una proposta come dire
Di un semplice Centro Studi adesso la dico così come taluni lo hanno cercato di sottolineare ma che naturalmente in realtà chiama
Tutti noi a guardare con maggiore attenzione al ruolo strategico che è l'unico europea in particolare il Parlamento europeo ci sta avendo sempre meno simbolo dell'unione sempre più motori dell'Unione
Non da ultimo per la evidente crisi della rappresentanza politica presente nei paesi dell'Unione Europea che possono trovare un vero dà ampio diciamo ritorno ad un'idea di rappresentanza politica più solida tramite una dimensione di conflitto più grande più ampia e più rilevante come quella dell'Unione
In questo senso il documento del Parlamento europeo è un documento importante
è importante non solo perché chiaramente utilizza alcune policy come elementi giustificativi delle trasformazioni che propone si è detto la difesa comune si è detto la politica estera unitaria con la maggiore condivisione della sovranità in maniera fiscale
E dico meccanismi decisionali i più efficaci e sostanzialmente un pezzo del discorso che del rapporto che il presidente Draghi presenterà in giugno ed è l'altra faccia della medaglia della rapporto di Enrico Letta che è stato già sottolineato ma soprattutto per alcuni elementi chiave che ormai sono parte vorrei dire purtroppo non della chi come l'iter nel senso classico giuridico del termine ma certamente della chi come l'Inter
Nel classico senso che noi attribuiamo nel dibattito tra le opinioni pubbliche
Il primo di questi elementi è il superamento del principio di all'unanimità
Dentro una logica che naturalmente di guarda al superamento della dimensione dei veti incrociati che fa un evidentemente il principio di unanimità per fortuna fatemela dire così non ce lo possiamo più permettere di avere il principio dell'unanimità
Altrimenti finiremo come l'ONU
Questa è la nostra risposta questa risposta è la risposta che il mondo sta vedendo bisogna vedere se la vedranno leaders europei
Ma le opinioni pubbliche europee incomincerà a prendere atto che questa risposta è una risposta alla quale è difficile non dare evidentemente forza e potenza che merita
Altrimenti finiremo come ieri ha detto mi pare ieri o l'altroieri presente la Repubblica Sergio Mattarella all'ONU il ritorno del multilateralismo è l'unica strada che può consentire appunto alle organizzazioni internazionali del mondo sopravvive
Se no il mondo va a rotoli
L'Unione Europea sta né in questo primo diciamo lo scollegamento il superamento del principio di unanimità e il documento appunto importante molto importante del Parlamento europeo lo manifesta
Secondo elemento evidentemente rafforzare un processo di decisionale allora in questo ci sono controllo in questa diciamo lettura
Vi propongo una visione etica e che è un trittico no un'opera d'arte in tre pale il trittico la prima Pale la proposta al Parlamento europeo molto dettagliata molto interessante adesso declinerò alcuni elementi il la seconda l'intervento di Mario Draghi il secondo intervento di Mario Draghi alla luce appunto del primo del ventidue e il terzo del discorso il presidente Macron che la cosa più recente che abbiamo del venticinque aprile
Di quest'anno ci bastano tra un mese fa presentato alla Sorbona qualche giorno fa
Alla
Questi tre pale d'altare e fanno insieme un trittico perché sono in realtà molto più concatenate di quanto non appaiano appare ictu oculi
Naturalmente il documento più ricco ai fini della revisione dei Trattati ai fini della proposta in discussione sulla forma di governo del Polo il Parlamento europeo inutile dirsi non da ultimo perché i temi che gli altri due documenti trattano sono temi in sé evidentemente diversi ma anche con prospettive diverse documento di Mario Draghi al rapporto pubblico
Il discorso è presente ma trovano discorso tutto politico e anche molto francese nel suo discorso politico ma allora parto al Parlamento europeo che naturalmente il testo più organico che vi invito a legge
Il Parlamento europeo nella sua proposta si pone la grande questione ulteriore che ne abbiamo di fronte e che un Moloch che pesa moltissimo nella revisione trattati e che è il tema dell'allargamento
Ogni volta che ne siamo di fronte alla revisione trattati il tema dell'allargamento come un po'papà esce e ventrali nel dibattito pubblico inevitabilmente zavorra andò la potenziale soluzione più semplice se non ci fosse l'allargamento
Accadde all'epoca della Commissione Prodi e quindi anche della come della e convenzioni fiscale accade oggi che noi ci stiamo interrogando il Parlamento europeo perché perché con finestre dell'Europa non è un confine chiuso come quello degli Stati Uniti per cui per collegarsi alla relazione bella di Piero Graglia
è chiaro che quando noi cerchiamo una similitudine col modello federalista europea modello federalista statunitense guardando al modello federalista europeo hanno ci manca un lato
E l'altro lato est
La la dove finisce l'Unione europea resta è il problema strategico per la revisione dei trattati dentro la costruzione di un modello istituzionale con la forma di governo chiara perché perché ogni volta che ne cerchiamo di porre un confine all'Est si muove
Eccoci qua
Quindi l'allargamento potenzialmente otto nove Paesi Europa orientale Balcani occidentale Ucraina compresa è un tema non da poco per pensare a quale forma di governo dell'Unione Europea
Che naturalmente presuppone anche un tema inutile dirlo a voi in questa platea di quale forma di Stato debba avere questa unione europea
Tenendo de diciamo questo tema sullo sfondo che ci guarda sull'allargamento alla quale sarà difficile dire di no
Perché agli allargamenti non si dice di no perché se tu non governi l'orto del vicino e il vicino che arriverà nel tuo orto comunque
Questo l'ho spiegato molto bene Romano Prodi all'epoca da presidente della commedia e la della Commissione europea per cui il trattato di Atene sull'allargamento del due mila quattro era comunque lo strumento impossibile da evitare con nuovi sedici Paesi perché comunque sarebbero arrivati
Dunque il tema è prevenire è meglio che curare quindi dentro questa proposta tenendo l'il tema dell'allargamento
è che cosa patisce l'Europa che cosa dice il parlamento europeo nelle sue proposte vado schematicamente per semplificare di ridurre drasticamente l'uso delle procedure legislative speciali e adottare la codecisione e quindi render diciamo il rapporto con il Consiglio dell'Unione l'adozione degli atti legislativi comunitari
Con il Parlamento europeo rapporto più solido più virgolette parlamentari distico più virgolette
Diciamo così dentro la
Storia del costituzionalismo che ne conosciamo
Una serie di modifiche se il disposizioni che salto per ragioni di tempo la e grande importante lo citavo prima rimozione del voto all'unanimità nel Consiglio soprattutto sui temi chiave la politica estera la difesa e la materia di Bilancio qui e che c'è a Mario Draghi
Secondo sempre sulle procedure fa una bellissima innovazione che a noi che facciamo diritto costituzionale italiano e comparato s'apre il cuore perché perché arriva fino in fondo a toccare l'articolo diciassette del testo
Scusate io diciassette del trattato sull'Unione Europea risposte Lisbona sostanzialmente noi trattati se due parti il tu e il tuo estratta sul funzionamento il TA Furet con la nomina del presidente o la proposta di nome presente la Commissione europea che viene rinominata la commissione esecutivo perché i nomi alle cose già gli danno vita
Proponendo il nome di un candidato ha seguito elezione al Parlamento europeo non è questo come lo traduciamo ci stiamo parlamentari Zanda
Una parlamentarizzazione che poi assume un Buster potenzialmente ancora più importante perché i ventisette commissari uno prestato oggi verrebbero trasformati in quindici
Quindi non corrispondono più nomi cose e la trasformazione del modello diciamo così della prima fase repubblicana per cui diciamo si passa da modello Penta partitico in cui ogni ministro corrisponde al suo partito ad un modello non più Penta partitico dalla proporzionale a modello decidente in cui ministri realtà rappresentano coalizioni in questo caso potenzialmente se l'evoluzione andasse in questa direzione
I commissari europei sarebbero rappresentati di più Stati quindi sarebbero davvero neutrali non semplicemente non tradì perché neutrali debbono esserlo fare dalla molto in fretta
E naturalmente si introduce una cosa che in Italia ancora aspettiamo c'è la possibilità tramite la giurisprudenza e siamo arrivati la possibilità di una mozione di censura individuale contro commissario in senso stretto
Ci sono una serie di ulteriori elementi che riguardano anche la trasformazione rispetto all'accesso alla alla Corte di giustizia dell'Unione ma non vi entro ma o alcune politiche dedicate ma c'è un punto importante che F. modello diciamo nuovo
Non è la lettura italiana ma di altri ordinamenti europei si verso le l'ordinamento europeo cioè la possibilità per i Parlamenti nazionali tramite la modifica del protocollo sulla sussidiarietà di proporre un atto legislativo nell'Unione con l'etere chiamato il cartellino verde
Noi abbiamo con la nostra fortuna abbiamo Andrea Manzella che diciamo una specie di in chiave che scardina molte porte nella lettura dell'Unione Europea per noi e per gli altri colleghi studiosi delle degli altri ordinamenti ma questa trasformazione vuol dire che il Parlamento nazionale a una fase attiva non solo distruttiva perché per ora c'è solo lo sapete l'early warning il cartellino giallo no per cui la diverrà tradurrei così per la prima volta non basta dire no
E per un Parlamento nazionale che cerca un sì vuol dire in realtà costruire più politica di quanto non si creda che cosa ma anche questa lettura ma naturalmente ma cala con le cose
Mancano le cose che chiede Mario Draghi
La le riforme in materia fiscale
Naturalmente manca tutto il tema delle delle delle evidentemente risorse proprie quindi dell'Unione
Mancano anche la possibilità di introdurre elementi strategici rispetto alle di questioni di politica estera e rimangono alcune questioni sullo sfondo che non vengono sciolte non è un manuale di diritto costituzionale quindi quale sarebbe domani rapporto fra presepio Presidente il Consiglio europeo
E il nuovo presidente la commissione questo qualcuno su ancora su dovrebbe dire verso quella parte nostrano qualcosa faremo faremo anche noi giuristi vere perché dello di fronte a tutto ciò
Ma è una posizione forte che rimette in macchina in moto la macchina su questo arriva Mario Draghi seconda palla vado rapidissimo perché più semplice ma calcola il rapporto definitivo
Quindi poi posso dire cose che è Mario Draghi molto semplicemente ha detto e sono molto poche
Da Mario Draghi e il ventiquattro presentando alle come dire anticipando gli elementi del suo rapporto sottolinea che le istituzioni europee che ai nostri processore hanno costruito sono inadeguate la nostra realtà
E abbiamo bisogno virgolette di un federalismo pragmatico se ciò richiede l'inizio di un percorso che porterà la revisione dei trattati così abbracci con coraggio e con fiducia Draghi diciamo così copre quello che il Parlamento europeo non dice
Sulle materie fiscali cioè sulle materie classiche diciamo di un profilo come quelle di Mario Draghi ma al tempo stesso non fa mancare la forza per la trasformazione istituzionale che noi abbiamo necessari dice di cui abbiamo necessità
E qui arriva la terza palla nel nostro trittico nel mio trittico che il discorso di Manuel Macron del venticinque aprile
Il discorso per aver Macron discorso molto francese come tutti presidente la Repubblica francese fanno quando loro sono europeisti sono europeisti perché la perché l'Europa è francese non perché la Francia si euro perizia però in questa fase fa bene perché ne abbiamo problemi seri invece nella gestione del rapporto a est tra Germania e Russia e quindi oggi è più Francia e Germania ma insomma era vecchia storia sulla quale non entro il teste presente ma che non è un testo molto ricco
Ma ci sono due elementi chiave il primo le policy come leva per fare la politica saprà dico così e quindi le policy come leva per costruire la nuova idea di forma di governo tra i quali prolissi quelle che ha sottolineato Mario Draghi quello che ha detto la professoressa Paola Bilancia
E naturalmente e quelle che noi vediamo sotto gli occhi di tutti la principale delle quali estera per la politica estera politiche a difesa
Poi ci dà uno strumento
Che è una leva importante
Perché l'aveva Reva su cui domani possiamo fare un ragionamento ordinato vado verso le conclusioni lo strumento che presidente Macron assume su di sé il fatto che la soluzione per arrivare a una vera riforma dei trattati non è quella prevista dai Trattati
Cioè macro ci sta dicendo che se del momento e nel torneo Madison quelle cose che invece diciamo quando guardavo l'altra parte dell'Atlantico
E per fare tutto ciò dicendo no alla francese non cita naturalmente del gol ma è noi sentiamo sotto gli echi della rottura costituzionale che nella Francia tra quarte e quinte ha dato vita alla quinta Repubblica e che cosa dice che poi sono i suoi strumenti ma naturalmente sono francesi ma qui i colleghi interverranno rafforzare le strutture burocratico amministrative più integrate questo si sta a anche tra Paesi non strettamente dell'europea quella parola anglosassone fatti fa subito dire l'errore Brecht
La stanno pagando forse troppo a questo punto al tempo di ritrovare una ad un discorso comune non dimenticate mai
Che la persona che ha trattato l'uscita degli inglesi dall'europea si chiamava Michel Barnier
Un francese
Che uno dei le di una delle scelte più violente che potesse fare l'Unione europea
Non tanto per la figura di Barney evidentemente ma perché un francese che tratta con gli inglesi è e che difende l'idea dell'Europa un francese che ci mette un pizzico in più di diciamo interesse a far sì che l'Europa sia più forte rispetto a un altro tutto
Inglese quindi assumo che domani che potenzialmente si troverà un nuovo dialogo non sarà un francese gestire quella partita magari un olandese ecco la dico così l'alternativa a tutto ciò oltre a questa rafforzamento strutturale burocratico sono i partenariati cioè che cosa ci sta dicendo il presidente matrone
Che è impossibile superare la logica dei poteri di veto della procedura di revisione ordinaria
Che prevede appunto la presentazione di un progetto di modifica i trattati con la convocazione di una nuova convenzione che passi al Consiglio europeo che certi la maggioranza semplice e tutto questo semplicemente a ventisette membri magari anche con questi otto in più in arrivo
Impossibile
Quindi Macron dice non c'è strada
Questa strada tra l'unanimità che è ancora prevista evidentemente dai trattati e il consenso che questa procedura prevede rende impossibile superare la collina
Come si va oltre la collina si usa una via straordinaria l'aria straordinaria la rottura nei fatti di questa logica e aprire tramite modello concentrico un'Europa a due velocità
Proprio velocità costruito sui partenariati l'Europa a due velocità con un comporta un deal distinti modello americano in realtà è quello di cui noi abbiamo bisogno
Chiaramente la soluzione è tutta politica
Immaginate che voi oggi la stessa cosa l'hanno proposto alcuni Stati degli Stati Uniti
Esiste già questo trattato dal due mila sedici a un trattato fra gli Stati degli Stati Uniti
Nel momento in cui potenzialmente si creerà nuovamente ad essi delle presidenziali di novembre una simmetria tra il vincitore del collegio elettorale che prendere appunti duecentosettanta voti
I a disposizione del jackpot di cinquecentotrentotto e l'esito invece che si produrranno il voto presidenziale è stato pestato tramite voti popolari
Più di venti Stati degli Stati Uniti hanno già firmato un accordo un dirle un compatto e come si fa da quelle parti tra Stati appunto
Rispetto al quale potenzialmente sono disponibili a far convergere laddove il vincitore del jackpot del collegio elettorale e non avrà anche la maggioranza dei voti popolari
A far spostare i voti del collegio elettorale su quello che ha perso nei fatti ma ha vinto nel collegio
Popolare cioè dei voti popolari che ne vedente mentre nel collegio cioè di evitare quella discrasia fra la maggioranza del modello democratico ne conosciamo cioè ogni voto un un ogni ogni testa un voto
No con invece la tradizione per per discente molto bicentenario
Della modello del collegio elettorale che fa ancora oggi l'elezione del Presidente degli Stati Uniti questo perché perché non solo noi abbiamo il problema dell'astensionismo e non solo noi abbiamo il problema di società polarizzate che vivono di emozioni e non di soluzioni per cui questo modello americano
Che già esisteva già da da qualche anno fa è la soluzione che oggi il presidente padrone ha messo sul tavolo dicendo
Se vogliamo fare davvero seriamente politica proteggere i nostri confini rialzare alzare la dimensione economica in crisi
La strada è accordi strategici di partenariato naturalmente alla carta per cui posso fare l'accordo con la Francia su una cosa va con la Germania su un'altra e questo consente anche meglio l'allargamento
Perché naturalmente consente alle grandi potenze di allargarsi con quelli che entrano sulle cose allora interessano ricostruendo un modello ma qui appunto vado vado con gli amici storici molto delicato in punta di piedi ricostruendo un modello che non fa all'Europa dei padri fondatori ma fa l'Europa delle grandi potenze prima dei grandi fondatori faccia fa l'Europa degli imperi
Nella carte che verrà vengono ad essere pescate con l'allargamento e Balcani e l'allargamento
Naturalmente a Adeste stiamo parlando ancora di quell'Europa lì pensiamo ancora Metternich diciamo fino al ritorno con l'arma uno sbocco sulla sul mare Adriatico lo vogliono in tanti o dico così ma questo oggi può essere utile
Ed è questa la mia conclusione ci vuole del sano pragmatismo sarà che oggi mai difeso così però sarà del sua del sano pragmatismo per non morire e lasciar morire oggi Unione Europea in questo sano pragmatismo questa via straordinaria di accordi tra Stati
Per fare un modello forse domani più statuale ci può offrire un'idea di forma di governo forse ancora difficilmente evidentemente classificabile ma dove gli elementi di parlamentarizzazione hanno una maggiore forza perché il Parlamento europeo è meno simbolo e più motori dell'Unione e dove gli elementi dal lato la forma di governo per esser chiari dove gli elementi nella ricostruzione della forma di Stato tramite diciamo così éscamotage di questo tipo che però non sono éscamotage mi sono detto il costituzionalismo mondiale da da sempre
Possono consentire di avere meno idea di dover porre il confine di un'Europa che ancora si sta interrogando sul limite del confine ad est ma che scusate la battuta veramente molto dura mi scuso ma coglie temo drammaticamente la situazione grazie alla guerra in Ucraina sta ritrovando le l'idea di dove finisce l'Unione europea per cui tra superstite Super Power forse oggi Melli vent'anni fa ho chiuso
Possiamo trovare una nuova strada grazie
Allora grazie per questa bellissima relazione Mina di spunti piena di inventive anche nell'operazione matrone difficile comunque fatto sta che l'Europa così diciamo che difficilmente governabile e perché
Pensiamo all'Europa oggi ma pensiamo alle nuove annessi alle nuove Gran Premio Camera sta nove dieci otto nove dieci Stati
Diventa ancora più governabili perché sono esigenze diverse anche perché in You Came stesso intendono entrare in un mercato comune non non hanno digerito di l'insieme di valori di rétro però ha fatto inserire la clausola sulla uno solo lo loro eccetera però onestamente il settimo sigillo e complessa del passato si diceva Inner Circle
Cerchi concentrici e questa potesse una soluzione io ogni tanto riaffiora però sono sempre più problemi di realizzazione perché naturalmente lo trovano comunque grazie perché bellissima relazione e ora invece passiamo alla collega
Aspettate che non ci leggo Sergio foie
Amministrativista dell'Università di Torino
Che espellere a delle prospettive evolutive dell'amministrazione europea in raccordo con le amministrazioni nazionali per me è molto difficile molto ben
Prima grazie grazie presidente mi sentite bene anzitutto grazie per l'invito si è un tema che è difficile anche per me devo dire quindi mi sforzerò di trattando dei tempi correnti consentiti
Un ringraziamento alla teneva il dipartimento che ci ospita al centro studi per il federalismo e agli amici organizzatori quindi Marco fino Federico Gustavo Pizzetti Giovanni Cavaggion Lavinia Bancoroma
Per l'organizzazione di questo di questo evento ma il compito dell'amministrativista qui particolarmente delicato nel piacere partirà da Max Weber in forza del quale tutti i poteri si manifestano attraverso l'amministrazione il problema qua e che è un'amministrazione particolare quella diciamo degli Stati e quella dell'Unione Europea
Specialmente quella che tratteggiata e che verrebbe tratteggiata dall'eventuale approvazione di questa proposta di modifica dei Trattati
Del parlamento europeo ma io ho segnato alcuni punti proverò a sviluppare quelle che sono le sole criticità maggiori che sono dovute dicendo che il rapporto tra il diritto i diritti nazionali chiamiamoli così
E il diritto dell'Unione Europea basta scorrere l'elenco delle competenze dell'Unione Europea quelle insomma tratteggiate degli articoli tre e quattro e soprattutto diciamo la materia residuale cioè
Oltre l'elenco delle competenze concorrenti per capirci quante capire quante volte queste competenze per essere poi attuate queste politiche queste competenze necessitano
Dell'intervento delle amministrazioni nazionali ai vari livelli ovviamente che noi conosciamo
Sappiamo bene che tutte le materie che non rientrano tra le competenze che sono tratteggiate l'articolo quattro quelle cosiddetti residuali
Sono sicuramente la categoria più numerosa se incrociamo questo elenco e le categorie residuali con la disciplina italiana in particolare
La disciplina della Codice del processo amministrativo quindi ciò che può essere portato alla tutela davanti a un giudice nazionale
Beh vediamo che ci sono tantissime aree del governo economico penso agli appalti pubblici penso all'urbanistica e l'edilizia il governo del territorio
L'ambiente il paesaggio e via discorrendo che peraltro creando anche avuto recente costituzionalizzazione soprattutto a tutela ambiente per capire che c'è un incrocio importantissimo
Sulla revisione dei Trattati beh io non mi soffermo perché le relazioni precedenti hanno già detto tanto ci sono due profili che interessano il diritto amministrativo
Il primo sicuramente l'ampliamento delle materie lo ricordava il presidente del Centro Studi federalismo qui ci sono ambiti che verrebbero attratti alle competenze europea
Molto molto significativi che ricadono sull'amministrazione penso la salute centosessantotto del tofu istruzione ricerca centosettantanove ambiente Energia e via discorrendo
Ma soprattutto direi anche le ricadute se mi permettete sulla cosiddetta forma di governo dell'Unione europea ha delle ricadute sull'amministrazione sulle Ham sulle amministrazioni creaturale quindi sull'amministrazione
Degli apparati delle istituzioni dell'Unione europea e sulle amministrazioni ovviamente nazionali
Nella interessantissima relazione che mi ha preceduto giustamente il collega ha saltato quel passaggio sull'accesso alla corte di giustizia quello Pozzo tornerebbe su un passaggio significativo perché laddove prevede che si possano adire non ho accedere alla tutela di fronte alla Corte di giustizia
Anche di fronte anche con legittimazione non solo delle persone fisiche e giuridiche
Quindi classica legittimazione ad agire ma anche apportatore i cosiddetti interessi diffusi diremmo oggi nel nostro linguaggio Lessico più più nazionale beh questo farebbe sì
Che avremo un accesso alla giustizia sovranazionale più ampio di quanto oggi invece non possa avvenire non avviene di fronte all'osso giudice amministrativo nazionale
Ed è un segnale secondo me significativo
Che ci fa capire che questi interessi pubblici diciamo una regia sovrannazionale
Hanno anche dovrebbero avere come come diciamo conseguenza anche una sede dove poter tutelare questi interessi senza ancorare l'accesso alla giustizia ai sostanzialmente soliti angusti criteri di legittimazione attiva allora qui gli amministrativisti diciamo quelli che all'inizio erano pochi ma poi si sono ampliati che si siano occupati del tema dei rapporti tra le amministrazioni nazionali
E quella del dell'Unione Europea hanno usato i termini più disparati del mondo io me ne sono assegnati alcuni Della Cananea parla di ordinamento composito Manzella degli stili Manzella finché non ne hanno messe attivista ma insomma ha ha trattato temi rilevanti no
Gli Stati comunitari Chiti lo spazio giuridico Cassese le diverse arene dei diritti che si confrontano potrei andare avanti insomma ma il vero nodo di chi studia questa materia
Sei in che misura si posso parlare di un'amministrazione europea dalle poche norme che disciplinano l'organizzazione ci ama ministra tiro delle istituzioni
E se questa amministrazione europea vada intesa nelle norme che se ne occupano in senso stretto quindi solo gli apparati burocratici serventi rispetto agli organi di indirizzo diciamo così oppure se le norme sull'amministrazione europea abbiano dei riflessi doverosi in parte diretto di in parte forse spontaneamente accettati dalle amministrazioni statali che si riverberano appunto su quello che Carlo Della Cananea chiama i procedimenti composti
A me sembra più corretto parlare invece di casi di esecuzione indiretta cioè dove il diritto Pea bisogno ancora oggi delle amministrazioni statali per portare a compimento le sue politiche
O forse ancora meglio con una collega milanese ha scritto qualche anno fa tutte le volte che si tratta di fattispecie frammentate cioè dove la conduzione d'attività amministrativa a una parte che ha regia o di competenza l'Unione europea
è una parte invece necessariamente ancora di competenza delle amministrazioni nazionali ed è questa la ovviamente l'Arena per usare termini casse si anni
La Rena l'Arena più ampia certo un'amministrazione senza Stato ma un'Amministrazione che un diritto amministrativo
C'è la
E c'era sempre più corposo se posso permettermi si tratta di capire e come mai questa sottovalutazione di questa crescente apparato burocratico abbia diciamo annebbiato un po'gli studiosi dei vari Stati membri ma ancora oggi devo dire be storicamente i francesi che sono come dire molto molto decisamente assertori di un'influenza sulla sulla sull'amministrazione delle unioni dell'Unione Europea
Negli anni sessanta settanta esita eccetera
Studi diritto amministrativo francese sottolineavano che l'amministrazione delle europea era sono strumentale angusta al funzionamento degli uffici comunitari e quindi non aveva nessun riflesso sugli ordinamenti nazionali
Era un'amministrazione embrionale
Il nostro Massimo Severo Giannini lo ricordo che tutti citano quando si studia il diritto amministrativo
Anche qui sul finire degli anni Sessanta diceva che la disciplina dell'organizzazione dell'europea e era irrilevante per il diritto amministrativo qui non è oggetto di studio e poi negli anni Ottanta vista l'evoluzione effetti alla disciplina
Poteva essere oggetto di studio solo laddove c'era bisogno ancora delle degli apparati nazionali in via di esercizio indiretto cioè nella parte in cui la disciplina dell'Unione Europea influenzava direttamente l'organizzazione dello Stato ma
Continuava a sostenere che questo era assolutamente residuale
Ho lei differenze tra la struttura amministrativa dell'Unione europea e quella delle amministrazioni nazionali sono state studiate tante volte io elencate sei che ho tratto Burn forse dagli incroci della manualistica più importanti
E su queste sei bisognerebbe ragionare anche alla luce dell'evoluzione dei trattati la prima è ovvio è una differenza macroscopica che dipende dalla forma di governo cioè l'amministrazione dell'Unione europea vede come organi invece di Indirizzo politico ne vede molteplici perché vede lette molte tracce vede due
Del consiglio che però intergovernativo e vede la commissione che invece sovrannazionale quindi quella che da noi è una concezione Nico diceva dialettico drammatica della pubblica amministrazione perché da un lato e neutrale serve gli interessi della collettività
Dall'altra l'apparato servente dell'indirizzo politico quella concezione dialettico drammatica qui è ancora più marcata perché l'indirizzo politico del riferito istituzioni che hanno una matrice competenze e origini differenti
Due l'amministrazione europea interviene in via sussidiaria e con la leale cooperazione in cui si parlerà dopo rispetto alle amministrazioni statali tre instaurare rapporti diretti con le amministrazioni statali ma instaurare rapporti diretti anche con i cittadini dell'Unione europea quindi è un rapporto se vogliamo giuridico di natura Trilateral perché le dinamiche giuridicamente si manifestano in queste due diverse direzioni e poi c'è una particolarità davvero unica le amministrazioni statali
Possono essere con amministratori è questo il caso frequente rispetto all'amministrazione europea
Ma possono essere anche considerate come degli amministrati cioè come quelli che noi del diritto amministrativo chiariamo i soggetti passivi dell'azione amministrativa penso al tema degli aiuti di Stato
Dove evidentissimo che qui le amministrazioni statali son degli amministrati rispetto non all'amministrazione dell'Unione Europea
E poi la peculiarità davvero io mi sono occupato tanto i miei studi del rinvio pregiudiziale alla Corte di giustizia da parte dei giudici amministrativi cioè dove la giustizia amministrativa incrocia la giustizia europea ecco la l'Unione europea non a un giudice amministrativo
Quindi non è un giudice speciale che conosca in maniera specifica le controversie con la pubblica amministrazione
E questo si vede tante volte perché quando i giudici nazionali sempre più frequentemente rimettono questioni di diritto amministrativo quindi sul governo dell'economia sugli appalti eccetera eccetera alla corte di giustizia si nota una scarsa dimestichezza dei giudici dove europea con gli istituti non solo italiani ovviamente
Ma gli istituti di quegli stati che hanno un diritto amministrativo consolidato fa fatica la corte di giustizia a utilizzare gli strumenti del diritto amministrativo l'esercizio del potere autoritativo
Gli stupri istituti di partecipazione dei procedimenti anche la stessa nozione di trasparenza che invece oggi il diritto di unione europea sta consolidando all'interno del delle sue istituzioni di sicuro ci sono tantissime prescrizione di diritto derivato che interessano la materia del diritto amministrativo soprattutto in materia di conti pubblici France Press ovviamente i disavanzi eccessivi al perimetro dei conti pubblici
Su cui c'è un interessante questione rimessa dalla corte dei conti italiana alla corte di giustizia per capire chi è il giudice
Legittimato a capire qual è la corretta perimetrazione delle pubbliche amministrazioni perimetro dei conti pubblici famoso sistema SEC due mila dieci per capire come debba essere contabilizzata in tutta l'amministrazione pubblica
La gestione dei bilanci ecco si è passati chiaramente gradualmente a un modello di esecuzione diretta cioè l'Unione Europea sempre di più ha sviluppato un proprio apparato amministrativo diciamo così
E quindi avvertito la necessità di una organizzazione amministrativa si possono usare questi termini
Un diritto dell'Unione europea e della pubblica amministrazione europea organizzata e strutturata
Anche qui i termini si spendono sui diritti amministrativi nazionali che sarebbero influenzati anche dalle regole di organizzazione influenzati uno dei termini
L'altro ai mondi parla di riverbero che più fosse musicale
Se ne potrebbero citare altre sul mio viso sono forme di self restraint delle amministrazioni nazionali tramite scelte legislative la più nota è quella della legge italiana sul procedimento amministrativo che nel due mila cinque
Al nel primo articolo quella dei principi che regola l'attività delle nostre pubblica amministrazione aggiunge nel rispetto dei principi del diritto lì usa ancora favola comunitario no rispetto dei principi del diritto comunitario che poi ci si chiedeva se non fosse stato scritto cosa sarebbe cambiato
Però questo di fatto è stata un'aggiunta significativa che ha come dire indirizzato anche interpretativa mentre l'attività
Delle nostre pubblica amministrazione questo salto restraint ovviamente in parte dovuto perché soprattutto dove stiamo parlando di competenza europea
E in e e inevitabile che l'amministrazione che poi è chiamata eseguirle nell'ambito del territorio nazionale non rispetti i principi del diritto che europea
E in parte invece questo salto mestamente spontaneo cioè avviene per effetto di una convincimento chiamiamolo così
Una spinta gentile fosse da parte del del dell'ordinamento della Unione europea rispetto band degli Stati degli Stati membri
Ora venendo alle questioni più recenti a me sembra significativo che in questa progressivo sviluppo di un'amministrazione sovranazionale
Ci sia stata un'influenza di sistemi giuridici diversi la Francia l'abbiamo scomodato a tante volte
Diritto tedesco sicuramente nel rapporto tra
Diciamo l'amministrazione centrale e l'amministrazione periferica ma c'è stato un influsso importante forse un po'trascurato invece decisivo nei Paesi nordici cioè sulla attività amministrativa all'ingresso della Svezia e la Finlandia nel novantaquattro ha fatto sì che non sono né il Lessico
Ma anche negli istituti giuridici dell'Unione Europea siano entrate
Parole importanti soprattutto tutta l'attività del mediatore da attività di controllo sulla dirigenza pubblica latita strumentale alla trasparenza amministrativa diremmo me dà fastidio quando si parla
Del foiade il Freedom Information Act dicendo ha avuto origine degli Stati Uniti no nell'istituto che noi applichiamo adesso in Italia e quello svedese d'origine e europea ed è un'origine già collaudata e
Tra l'altro esportata appunto nell'ordinamento del l'ordinamento europea
Ed è stata la Commissione Prodi ricordo che aveva introdotto approvato proposto nuovo statuto dei funzionari pubblici dell'Unione Europea
Quindi abbiamo diciamo un aspetto di macro organizzazione che in in attira su di sé la trasparenza tanti principi che non abbiamo il tempo di esaminare poi l'amico organizzazione cioè uno statuto dei funzionari pubblici dell'unione dell'unione europea
Ora le due norme importanti che riguardano il diritto amministrativo sapete benissimo ma lo dico soprattutto agli studenti alle studentesse dei trattati sono una che riguarda la diciamo cooperazione amministrativa no che l'articolo centonovantasette del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea e l'altro l'articolo duecentonovantotto che riguarda invece l'amministrazione dell'Unione Europea
Sono due norme importanti vanno lette insieme diciamo in maniera sistematica perché designano lì si trovano fosse tante risposte al rapporto tra l'amministrazione appunto europea le amministrazioni nazionali
Tra
Altrove a norma dell'articolo centonovantasette quella sulla cooperazione amministrativa fu fortemente voluta anche quando andavo francese ma
Scomodato prima punta ad altre nazioni da un danese non ho dalla norma fu voluta respinta da Henning Christopher sen ex ministro danese vicepresidente
Della Commissione europea ed è una norma che dice l'attuazione effettiva del diritto d'unione da parte degli stati membri essenziale per il buon funzionamento dell'Unione e considerata questioni di interesse comune poi aggiunge
Attenzione però che nessuno Stato membro e tenuto avvalersi del sostegno dell'unione europea nella cooperazione amministrativa e soprattutto vengono escluse in modo netto forme qualsiasi forma di armonizzazione di disposizioni legislative e regolamentari degli stati membri il che significa la questione dell'organizzazione pubblica delle pubbliche amministrazioni
Resta di dominio è di competenza degli Stati c'è una cooperazione che sempre più auspicata sempre più favorita ma non c'è e non è possibile un'armonizzazione questo ovviamente
Di nuovo ci induce la spinta gentile
è vero che non c'è un'armonizzazione che non c'è un obbligo degli Stati membri ma c'è un progressivo inevitabile e ineludibile processo di avvicinamento della disciplina delle amministrazioni nazionali a quell'amministrazione europea
Le ragioni sono molteplici uno su tutte le riforme strutturali riforme strutturali se non avvengono in modo armonico armonizzato scusate nella parola corretta armonioso ecco
Per usare un sinonimo che però giuridicamente non sarebbe vincolante ecco mi sto avviando a concludere quindi diciamo che la nuova base giuridica in base all'articolo centonovantasette sarebbe quella di e il miglioramento della capacità amministrativa
Di tutti gli stati membri e questo sul centonovantasette sull'articolo duecentonovantotto quello che invece riguarda l'amministrazione dell'Unione Europea diciamo così
Il duecento novantotto dice nell'assolvere ai loro compiti le istituzioni organi organismi l'Unione si basano sull'amministrazione europea aperta efficace indipendente sarebbe tanto che qui da ragionare sui tre termini sull'apertura soprattutto dall'amministrazione che è stata tra l'altro nelle diverse versioni e lessicali del testo nel duecentonovantotto tradotta come Oprandi nel diritto anglosassone come un vero tour nel diritto francese come offrendo nella versione tedesca
Da noi trasparenza cioè l'amministrazione ha aperta
E stata tradotta in amministrazione trasparente dove c'è un abuso devo dire proprio in tutti i testi normativi che riguarda le pubbliche amministrazioni l'apertura equivale a trasparenza non solo devo dire sinonimi
Ma anche su questo non abbiamo il tempo di approfondire l'efficacia in qualche modo illustrata nel libro bianco sulla governance europea e l'indipendenza è interessante
A mio avviso studiando ad amministrativista perché ci fa pensare ancora un sostegno un sistema duale non monistico perché se leggiamo lo Statuto dei funzionari dell'Unione Europea l'indipendenza e soprattutto un'indipendenza dagli stati membri cioè i funzionari dell'Unione Europea punto perché devono essere indipendenti nell'esercizio delle loro funzioni
Devono essere garantiti
Nell'esercizio due stesse funzioni da divieti di ingerenza delle autorità estraneo all'Unione questo suona un po'stile diciamo almeno il Lessico
Ingerenze estraneo all'unione tra cui quelle degli stati membri e quindi su questo ovviamente ci sarebbe da ragionare c'è un a base regolamentare che il duecentonovantotto prevede perché per disciplinare questa Amministrazione aperta
Efficace trasparente e via discorrendo con un Regolamento Dorotea sapeva benissimo che il Parlamento europeo ha provato tante volte a chiedere alla Commissione l'adozione di un regolamento di questo tipo
A ondate due mila uno due mila tredici Luigi Berlinguer in quel caso con un dossier molto
Strutturato sulla necessità che ci fosse un Regolamento di questo tipo ma non è avvenuto da ultimo abbiamo questua comunicazione alla Commissione del venticinque ottobre compatta
Rafforzamento dello spazio amministrativo europeo è una comunicazione è una comunicazione molto cauta cui si ricorda il divieto di armonizzazione e si ammette che questo spazio amministrativo europeo
Serve a dettare principi comuni alle varie amministrazioni nazionali ma siccome i principi comuni in materia che non può essere non deve essere armonizzata non si possono imporre
Il recepimento di questi principi comuni uso le parole essere trovò della comunicazione avverranno a ritmi differenziati quindi spontaneamente in primis
E in secondo luogo con ritmi differenziati dovuti appunto alla differente sensibilità alla differente capacità amministrativa dei vari Stati membri e quindi anche alla diffida differente come dire
Possibilità di recepire questi queste indicazioni ha come suo europea concludo con la terminologia preme piace molto confrontare Lessico del legislatore scopo finale di questa comunicazione compatte aveva delle pubbliche amministrazioni residenti e questa parola mai non si nega a nessuno ma la seconda la più bella di tutte amministrazioni attraenti
Trasparenti ovviamente e ben funzionanti grazie per l'attenzione
Grazie per questa è la relazione tra l'altro volto scorrevole molto
A tra attraente
No io mi domandavo mentre tu parlavi tutto il circuito delle autorità amministrative indipendenti certe antitrust comunicazioni a Jackass che adesso ha un altro nome
Garantire attraverso re e sibila familiare il cioè garante del pavé si eccetera eccetera che si nutrono di direttive europee hanno analoghe con gli spot analoghe corrispondenze a Bruxelles
O o se non sono autorità europee sono gruppi di lavoro europei quindi una una sintonia perfetta nel senso che da questi senza Totti tante per quello che ricevono solare avete dei regolatori quindi voglio dire questo è l'esempio più si chiama amministrative indipendenti lo possiamo dire che non sia d'amministrazione allora grazie ad essa passiamo teniamo a Dieter Unione europea quindi col nostro collega Davide diverbio dell'università di Mila no che parlerà delle leale cooperazione equilibrio istituzionale e legittimazione democratica bell'argomento
Bello premio grazie
Acceso sì grazie molte presidente allora anch'io
Ci tengo molto a ringraziare gli organizzatori di di questo interessantissimo convegno
In particolare gli amici Marco e Federico per avermi voluto qui qui oggi
Questo in occasione che che conferma la mia convinzione per cui il processo d'integrazione europea non non possa che essere analizzato da più prospettive
E abbiamo la fortuna nel nostro dipartimento di averle diciamo quasi tutte e quindi le occasioni come queste sono assolutamente preziose
Poi
Ringrazio anche gli organizzatori mi hanno messo in una mi hanno collocato dopo già molte interessanti azione anche i saluti introduttivi sono stati densi di spunti questo mi semplifica un po'un po'
Anche il il mio impegno il mio lavoro
Tutte ma relazioni assolutamente dicevo interessanti molto chiare
A me forse momento ora di di fare un po'di confusione in un certo senso allora il mio il titolo del mio intervento fa riferimento a due principi che potremmo definire tra mille virgolette costituzionali del dell'ordinamento dell'unione e
Potranno dirci strutturali principio di leale cooperazione dell'equilibrio istituzionale e poi rinvia alla concetto nozione di legittimità democratica sottintendendo evidentemente legittimità democratica dell'Unione e dunque
Concentrandosi volendosi concentrare come come in parte hanno fatto anche le relazioni che mi hanno preceduto sui sui poteri e le prerogative del Parlamento europeo
Il quesito che che io mi sono posto a una volta affidatomi questo tema è concordato anche in larga parte con gli organizzatori
E quello di verificare se le istanze di di di rafforzamento della legittimità democratica dell'Unione che passano attraverso un rafforzamento del Parlamento europeo
Trovino meno dei limiti a dei vincoli nei principi strutturali nell'ordinamento stesso quell'in particolare di principio di leale cooperazione e di equilibrio istituzionale
E questo quesito mentre mentre mentre studiavo mentre preparavo presso questo intervento
Ho ritenuto opportuno declinarlo in due differenti ambiti da un lato concentrandomi sulle recenti prese di posizione del parlamento europeo nei confronti delle altre istituzioni in particolare della Commissione e anche minor parte del del consiglio e dall'altra parte di di di di di di di porre il quesito rispetto al progetto di revisione più volte citato e venne sintetizzate analizzato fin qui
Allora la prima parte cosa intendo per recenti prese di posizione del parlamento europeo beh intendo
A una lunga serie di risoluzioni che in un contesto che un contesto una sorta di terreno d'elezione del Parlamento europeo c'è quello relativo alla alla tutela a dispetto del dello stato di diritto
Da parte spia onde dell'Ungheria
Risoluzioni che parametro però ha emanato e in cui naturalmente condanna fortemente l'operato delle riforme l'attività di quello Stato ma allo stesso tempo
Censura senza neanche troppi mezzi termini direi l'operato di commissione di consiglio
Per esempio nella recentissima risoluzione del ventiquattro aprile scorso si inquadra nel procedimento all'articolo sette del team Wham
Il parlamento europeo esprime sgomento no per la violazione persistente sistematiche deliberata di democrazia stato di diritto e diritti fondamentali in Ungheria
E dice però poi anche che mi che esprime profondo rammarico per il fatto che la mancanza di un'azione decisa da parte di Commissione Consiglio abbia contribuito al crollo della democrazia dello stato di diritto dei diritti fondamentali nel Paese
Chiamando una sorta di corresponsabilità indiretta da parte di Commissione Consiglio nel loro immobilismo nella loro timidezza forse
La risoluzione del di due mesi prima del ventotto febbraio
Sulla relazione sullo stato di diritto del due mila e ventitré relazione presentata dalla Commissione
In quella relazione in cui la risoluzione scusatemi leggiamo
Che il Parlamento europeo condanna ancora una volta l'inosservanza talvolta evidente sul put durata del diritto dell'Unione e poi però dice una cosa anche qui che non può non passare inosservata nel senso che il Parlamento esprime preoccupazione per il fatto che la Commissione nel suo tentativo di essere oggettiva imparziale sia talvolta troppo diplomatica ed imprecisa nel rilevare problemi in materia di Stato di diritto e poco prima
In un certo senso la richiama a non utilizzare in maniera adeguata lo strumento delle procedure delle procedure di infrazione
E poi queste risoluzioni quegli atti giuridicamente non vincolanti poi però il parlamento ha fatto ben altro il Parlamento ha portato ha tentato di portare la commissione di fronte alla Corte di giustizia
Nel quadro di un ricorso in carenza
Nel due mila ventuno ricorso poi ritirato dallo stesso Parlamento europeo pochi giorni fa in una data altamente simbolica venticinque marzo ha depositato ricorso per annullamento
Di una decisione della Commissione quella che ha ha scongelato come si dice i fondi in un primo tempo bloccati all'Ungheria
E quindi utilizzato due strumenti che il trattato sul funzionamento consente al Parlamento robot di impiegare molto molto forti nei confronti della commissione
Se noi leggiamo le ragioni
Chi avevano indotto il Parlamento a presentare ricorso in carenza poi dicevo nel nel maggio ventidue ritirato ci sono violazioni importanti che il Parlamento europeo rimprovera alla alla commissione è venuta meno all'obbligo di indipendenza venuta meno all'obbligo di di custode dei trattati
E poi naturalmente non avrebbe applicato in maniera corretta Regolamento sulla condizionalità il Regolamento mille novantadue del del due mila venti ora sono misure assolutamente forti che looping che diciamo hanno avuto vasta eco direi nell'opinione pubblica
Sono certamente forti non possiamo dire però che siano in contrasto col principio di leale cooperazione o di equilibri istituzionale
Cosa dicono questi principi questi principi che sono espressi almeno quello di leale cooperazione articolo tredici paragrafo due del Trattato sull'Unione ci dice sostanzialmente che
Ogni istituzione si muove nel quadro delle prerogative che il trattato retribuito e questo determina che cosa non poter naturalmente sconfinare nelle nelle prerogative altrui e lei significa anche non potere
Pregiudicare le prerogative altrui ora noi il Parlamento europeo in questi atti che occhio che ho ricordato non lo vediamo uscire dal rispetto di questo principio non vediamo travalica certi toni sono forti ma insomma potrebbero essere accettabile una normale dialettica interistituzionale piuttosto mi sembra di dover se è opportuno ricordare come questi strumenti i ricorsi alla Corte che il Parlamento ha proposto in questi anni siano strumenti assolutamente fondamentali e e molto molto forti che sfido i parlamenti nazionali a poterne disc
All'interno dei dei loro dei loro Stati no quindi abbiamo un un sistema
Molto spesso noi diciamo al Parlamento europeo ha non ha vere e proprie armi nei confronti delle altre istituzioni però questa via di accesso alla corte di giustizia rappresenta uno strumento in alta
Molto molto importante molto rilevante al pari quasi di una mozione di una mozione di censura peraltro mai mai utilizzata
Il principio di leale cooperazione e principio dell'equilibrio istituzionale peraltro sono quello particolare quindi istituzionale sono stati affermati dalla Corte di giustizia
Proprio a vantaggio di un Parlamento europeo che chiedeva di impugnare un atto del Consiglio eravamo poco dopo il disastro di di Chernobyl il ritenendo che quell'atto del Consiglio fosse stato adottato in violazione delle sue prerogative
La corte di giustizia riscontro una lacuna nel trattato perché il trattato allora non consentiva questo prerogative al Parlamento
Ma il principio dell'equilibrio istituzionale
Impone di integrare quella lacune consentire dunque al Parlamento europeo quello che oggi trattati dicono che può fare ma allora non era scritto cioè impugnare gli atti di fronte alla Corte se ciò serve per salvaguardare le proprie prerogative
Quindi non c'è stata violazione io concludo invece in parte in maniera diversa rispetto all'altro nucleo di di che che avevo chiedo prospettato vale a dire la riforma la revisione dei Trattati proposta con il risoluzione del ventidue novembre scorso
Partiamo da un presupposto ovviamente su semplifico molto voglio schematizzare quindi Cerci una una pericolosità insite in ogni schematizzazione
Le riforma dei trattati si lasciano guidare da due fari direi uno migliore efficienza e l'altro punto miglioramento della della legittimazione democratica del del del dell'apparato del del soggetto che si vuole riformare
E queste due spinte sono sempre state presenti dall'Atto unico europeo in poi la dichiarazione di lacche già ricordata forse accentuato ancor di più questi due questi due profili
Ora senza pretesa di completezza tre secondo me gruppi di riforme il Parlamento europeo sta proponendo in questa risoluzione cerchiamo di leggere alle luci di cui due fari di cui parlavo prima
Da un lato un Parlamento proprio che vuole essere maggiormente coinvolto nella procedura legislativa quindi in questo caso il faro naturalmente quello della maggiore legittimazione democratica
In particolare nel vecchio secondo pilastro
La riforma che prevede che propone al Parlamento europeo riguarda l'articolo ventiquattro paragrafo uno del trattato sull'unione dice gli atti in materia pesca vanno assunti previa approvazione del Parlamento europeo
Oggi Parlamento europeo nell'ambito pesche informato deve essere debitamente tenuto al corrente di quel che succede evidentemente è un sistema che presenta il deficit democratico oggi più elevato proprio un ambito di quel sistema che presenta deficit democratico più elevato e a me pare che questo tipo di riforme siano
Non possano essere tenute da parte non possano essere non accolte con favore e del resto rilevo anche un parallelismo con quanto accaduto a partire dall'attico unico europeo rispetto alla procedura legislativa
Dall'Atto unico europeo e con Maastricht il Parlamento europeo è stato di fatto abbinato quanto i poteri al Consiglio rispetto alla procedura legislativa
Abbiamo un un periodo di tempo però di trent'anni circa in cui legislatore comunitario era sul Consiglio ora abbiamo avuto purtroppo in tempi recenti
L'ambito pesche è stato un ambito in cui l'Unione ai come adottato dei provvedimenti
E allora forse anche questo enorme rilievo anche mediatico che questi provvedimenti hanno assunto sto pensando le sanzioni che hanno colpito anche personaggi piuttosto rilevanti e noti al grande pubblico
Perché collegati in qualche modo alla alla Federazione russa porta sul tavolo questo problema che non può più essere evidentemente trascurato come allora dunque trent'anni di legislazione prima senza l'apporto del parlamento europeo diventavano insostenibili oggi questi ultimi anni soprattutto di decisioni pesche che comportato sanzioni economiche nei confronti dei singoli di persone fisiche rendono appunto improcrastinabile questo tipo di riforma poi abbiamo quel secondo gruppo di riforme già citato
In cui si cerca di attaccare il diritto di veto quindi si cerca di passare dall'unanimità alla maggioranza qualificata in Consiglio
Qui è più l'efficienza diciamo guidare no questo tipo questo tipo di riforma
Mi limito a citare l'articolo sette perché l'ho già citato prima del trattato sull'unione quindi il procedimento con cui consiglio dovrebbe constatare la violazione grave e persistente
Il rischio tre gare persistente di una violazione delle degli valori dell'articolo due quindi migliore efficienza
Anche questo forse una riforma che potrebbe dirsi assolutamente auspicabile quella che invece mi pare meno sostenibile il terzo nel terzo terza parte diciamo terzo gruppo di riforma auspicata dal Parlamento europeo
Mi limito a citare già stata citata l'iniziativa del Parlamento europeo legislativa su cui non non dirò non dirò molto perché già tanto si è scritto
Richiamo invece altri due profili che mi pare non siano stati citati finora un Parlamento europeo che si rivendica il ruolo di poter accedere alla corte di giustizia nella procedura di infrazione con la riforma del duecentocinquantanove ti affluente
E dall'altra parte quei termini
Termini entro cui rispondere termine entro cui avviare la procedura che il Parlamento europeo impone al Consiglio
Per esempio proprio ancora per quanto riguarda l'articolo sette ora quelle Risoluzione di cui parlavo prima quegli atti nei confronti di commissione soprattutto rivelano un'insofferenza se mi passate questo termine nei confronti della commissione che si ritrova proprio in quest'ultimo nucleo di di di di proposte di revisione che Dio che Dio ricordato ora un'insofferenza nei confronti della commissione del resto l'abbiamo letto in quella risoluzione troppo timida nell'avviare le procedure d'infrazione dunque
A me la legittimità a operare quel tipo di ricorso quel tipo di rinvio
Un consiglio che seppure stimolato debitamente e correttamente dal Parlamento non si muove rispetto all'articolo sette alla procedura restano agli pongo un termine perché così decorso il termine posso utilizzare ricorso per omissione nei confronti nei confronti del Consiglio
Ora
Io dubito che queste riforme siano compatibili con i principi di cooperazione gli equilibri istituzionale
L'obiezione me la faccio da me l'equilibrio istituzionale in fondo
è una barra che posso mobile che posso un po'collocare dove voglio gli stati membri potrebbero decidere ricollocarla
In maniera diversa rispetto a come collocata ore quindi accrescere il potere del del Parlamento europeo a danno di istituzioni come la Commissione e in parte del consiglio però cosa non funziona secondo me
In questo discorso che il principio di leale cooperazione e di equilibrio istituzionale soprattutto sono chiaramente collegati al principio di attribuzione delle competenze e sono dunque chiaramente collegati alla natura dell'Unione Europea
E la natura dell'Unione europea e quella di un'organizzazione internazionale per quanto per quanto sui generis ed elemento costitutivo di questa natura
è il metodo comunitario che convive col metodo intergovernativo ne abbiamo già sentito parlare sicuramente Lisbona come ultima delle riforme tende a diminuire l'incidenza del metodo intergovernativo mentale quello del metro comunitario metodo comunitario così intendiamo per cercare di chiarire o forse ancora complicare più quadro ricordo che tra i primi atti quindi non i documenti definitivi della conferenza già citata all'indomani della dichiarazione di lacche Enna
Metodo comunitario non compariva compariva metodo federale può è stato sostituito con metodo comunitario però per capirci metodo comunitario significa ridurre l'incidenza dei governi nazionali un'incidenza dei governi nazionali che però è
Consustanziale potremmo dire alla natura di organizzazione internazionale i referti nasale dell'unione allora
Queste riforme questo tipo di riforma intacca il metodo comunitario in una sua componente essenziale e certo che il metodo comunitario è composto anche da un'istituzione rappresentativa dei cittadini dotata di enormi poteri ma di una situazione rappresentativa dei cittadini chiedere bilanciarsi con altre istituzioni
è il dilemma ordinamentale come lo chiama il professor Cannizzaro no che intacca che riguarda cioè la natura dell'unione naturale attuale
Il Parlamento europeo è non è l'unica sede della sovranità all'interno dell'Unione non è l'unica rappresentante
L'unico rappresentante della volontà generale
Perché ci sono altri soggetti Commissione Consiglio che in fondo hanno fu la stessa funzione e comunque soggetti bisogna in qualche modo convivere non si può travalicare non si può troppo
Sì arrivati insomma al soffitto di questo ordinamento e quindi in qualche modo questo tipo di riforma un tutte le riforme naturalmente proposta proprio ma queste questo blocco di riforme che ho ricordato non è compatibile a mio avviso con la natura
Di organizzazione internazionale per quanto sui generis che continua avere l'Unione certamente noi cadiamo spesso nell'equivoco di trattare l'unione con uno stato perché le funzioni che l'Unione svolge sono quelle dello Stato perché l'Unione assunto un'autonomia rispetto alla funzione legislativa rispetto a quella giurisdizionale in parte rispetto a quella ministro attiva dove forse è l'anello più debole perché come abbiamo appena sentito
Serve si serve e necessita quindi dell'azione amministrativa di esecuzione degli Stati
Però sostanzialmente noi vediamo un'unione agire come uno Stato questo significa che cadiamo nel nel tranello ed equivoche dove R
Applicare categorie che però invece sono applicabili fino a un certo punto allora e concludo presidente a crescere la legittimità democratica dell'Unione
Potrebbe in realtà in questo caso essere un semplice pretesto no uno semplice copertura per alterare un equilibrio istituzionale che è strettamente connesso alla natura attuale che continua ad essere la stessa di
Settanta anni fa dell'Unione Europea che quella di un'organizzazione internazionale per quanto per quanto sui sui generis
Fa bene però in un certo senso il Parlamento europeo come ha sempre fatto spingere no e in un certo senso a
Tentare di superare dei limiti che però sono limiti
Che ci vengono ricordati voglio dire dalla stessa Corte Costituzionale tedesca più volte no cioè l'incompatibilità di alcune mutazioni perché qui siamo di fronte all'esigenza di una mutazione genetica
Non europea muterà geneticamente diventando uno Stato c'è una federazione allora certe cose saranno possibili altrimenti prime tra tutte le Corti costituzionali degli Stati membri vigileranno perché questo non accada e siccome siamo in un sistema che è un sistema che che poggia le sue basi nel diritto internazionale pubblico e sappiamo che i Trattati istitutivi e di riforma vanno ratificati da tutti gli Stati sappiamo che che l'inciampo e dietro l'angolo
Perché ciascuna Corte costituzionale potrebbe appunto in in ragione alla luce della natura di questo soggetto rifiutare queste continue modifiche oppure potremmo dire modifiche che hanno raggiunto una sorta di
Culmine come ho detto prima che hanno raggiunto punto soffitto
Però dicevo fa bene il Parlamento europeo ha a spingere tante di le sue e proposte non verranno accolte si parla di ritrosia degli stati membri
Gelosi della propria sovranità d'accordo cioè l'elemento però giuridico in qualche modo evidente in cui dobbiamo fare i conti che quello che ho ricordato prima la natura dell'Unione sta soprattutto i costituzionalisti spiegarci se c'è un circolo vizioso in un certo senso cioè lo Stato non vuole quella riforma perché sa ci fischia e questo elemento oppure invece non lo vuole usare elemento della natura giuridica come come sorta di
Di alibi per per non farlo
Del resto dice o fa bene parlamento voterà su qual è l'alternativa e c'era c'erano nella c'erano già spiegata Kimi a chi mi ha preceduto un processo costituente un colpo di mano potremmo dire del Parlamento europeo
Una iniziativa che non si basi più come la risoluzione del ventidue novembre sull'articolo quarantotto del Trattato sull'Unione perché se rimaniamo dentro lì e il limite lo abbiamo già toccato si basi su che cosa
Ecco Manifesto di Ventotene cioè in tutte le relazioni quindi ce lo metto anch'io ma perché perché forse
Mi scuso se è stato fatto e non lo ha notato
Non è stato richiamato il fatto che il secondo
Sul punto della risoluzione del ventidue novembre il visto numero due e il Manifesto di Ventotene per l'appunto
Allora da un lato io credo che questo significhi che il Parlamento Roper pienamente consapevole del fatto che alcune delle riforme che propone non siano realizzabili e che quella che il il Parlamento propone come tante volte
E stato eh
Sì tassi ancora questa espressione una sorta anche di Progetto culturale in un certo qual storico-culturale perché le radici di questo progetto stanno in un atto che non è giuridicamente vincolante
Allora dicevo qual è l'alternativa presentare non è un processo costituente nuovo Parlamento
Dia vita ad un'assemblea costituente e poi quindi a un trattato barra costituzione in quel caso più costituzione forse che trattato
Utilizzando la base non giuridica del Manifesto di Ventotene e non rimanendone articolo quarantotto perché altrimenti in lì siamo in una sorta di di riconoscerlo vi ringrazio
Grazie al professor fiere per questa relazione che bazar molti spunti i problematici con quei criteri maledetto mantenere risposte da parte questo innanzitutto
E adesso passo la parola alla Giovanni Cavaggion onesta degli studi di Milano che parlerà sui valori europei nella riforma dei Trattati prego otto anni
Grazie grazie Presidente mi associo ovviamente ai ringraziamenti certo sui sul federalismo mentre da dissero più ordine degli avvocati di Milano per la partecipazione all'organizzazione
Dunque valido per riformare i trattati valori o pay dobbiamo guardare ovviamente l'articolo due del trattato sull'Unione europea contiene quello che è il catalogo dei valori europei
Che ci dice che l'Unione si fonda sui valori del rispetto della dignità umana della libertà della democrazia dell'uguaglianza dello stato di diritto del rispetto dei diritti umani compresi i diritti delle persone appartenenti a minoranze
E ci dice poi di questi valori sono comuni agli Stati membri in una società caratterizzata dal pluralismo dalla non discriminazione dalla tolleranza dalla giustizia dalla solidarietà e dalla parità tra donne e uomini
A questi valori direi che sono elencati come a forma di catalogo diciamo nell'articolo due mi sentirei di aggiungere ma anche alla luce di quello che ci diceva nella sua relazione solitaria la pace che strettamente collegate valori europei dal successivo articolo tre del Trattato per la rilevanza che ha avuto nel processo di integrazione europea
Ecco quando si parla di valori europee IVA sgombrato preliminarmente il campo di mi pare da un problema concettuale che abbiamo forse molti in Italia che in altre culture giuridiche che quello della differenza tra valori principi anche perché questo diciamo equivoco concettuale valori principi è stato poi come dirò più avanti nella relazione utilizzato da alcuni stati membri come
Argomento per
Mi fa amor argomentare un attimo ma una sorta di non prescrittività o non vincolatività
Dei valori di cui l'articolo due trattati e quindi sostenendo che si tratta di impegni programmatici impegni politici eccetera eccetera
Ora ecco c'è una
Un equivoco semantico di fondo nel senso che chiaramente il fatto che un principio Dick una norma dichiari di essere spessi IVA
Di un di un valore non non la rende meno normale quindi se un principio dichiara di essere stazioni un valore non vuol dire che non è un principio mi spiego meglio se i primi dodici articoli della Costituzione italiana fossero pubblicati principi fondamentali nano riterremmo che non sono espressivi di norme precettive vincolanti no in ogni offriremo natura programmatica
Ma e qui bisogna guardare a quella che la prescrittività quindi in concreto di queste di questi valori per riteniamo si tratta appunto di norme vincolanti
E io direi che qui e quindi possiamo direzione senza dubbio che si tratta di norme giuridiche vincolanti in primis perché ci ricordava professor rivela cioè l'articolo sette del Trattato sull'Unione Europea e quindi c'è una procedura che entra al trattato per
Per per accertare il grave rischio per i valori au pair per sanzionare lo stato membro che ponga in essere delle violazioni gravi di questi valori con sanzioni giuridiche che possono arrivare a trattati vigenti anche la sospensione dei diritti derivanti e trattati
Ecco e confermata direi la natura giuridica di questi valori dal successivo articolo ventuno del trattato che
Utilizzasse i medesimi concetti dell'articolo due mali definisce questa volta principino ridefinisce più valori
Ed è confermata direi più di tutto forse dal fatto che l'articolo quarantanove del Trattato richiede adesione agli Stati membri a questi valori come condizione per l'accesso all'Unione Europea
Non dice l'articolo quarantanove che poi questa adesione deve conservarsi narici espressamente diciamo che questa resa del conservarsi poter tutta la permanenza
Da membership dello Stato nell'Unione europea però che ha nel sottintendendo e
Ecco
E poi infine è stata la vincolatività di questi valori è stata recentemente ribadita più volte dalla corte di giustizia nella famosa saga dello stato di diritto
Ecco quindi i valori europei di cui l'articolo del trattato sono direi lì
Principi fondamentali della tradizione costituzionale comune europea potremmo dire e tant'è che appunto ci diceva professor Clementi nella sua relazione prima l'adesione o meno a questi valori che poi Nemo tradotti in principi
Ci dice cosa europea cosa non europeo e quindi chi aderisce o per chi non aderisce all'europea
Oppure utilizzando il Lessico diciamo che ha utilizzato più recentemente la Commissione Europea li ha definiti no come la giuridici tra azione della European way of life qui della identità culturale europea potremmo dire
è chiaro che si tratta di un minimo comune denominatore tradizione strizzare comune dei vari Stati membri possono divergere però l'idea è che l'articolo dura chiude quei principi che devono essere il comuni e quindi appunto minimo comune denominatore dell'integrazione europea
E e quindi idealmente dovrebbero essere i principi costituzionali fondamentali di un processo di integrazione europea che non sia fondato esclusivamente sulla matrice economica ma anche sulla matrice politica culturale costituzionale
Ecco quindi
Qui i due allargamenti a est che anche qui ci circolato questo Clementi ha hanno ingenerato una una sofferenza fosse in quel dal nella tenuta di questi principi europei
Nella misura in cui chiaramente con gli allagamenti a est è un'intatta la varianza che contraddistingueva le tradizioni costituzionali degli Stati membri che erano più omogenee quando c'era l'Europa dei Quindici
E si è verificato un fenomeno che è stato quello del
Rigetto da parte di alcuni Stati membri di uno o più valori di quell'articolo due del Trattato rigetto che sappiamo è stato fondato su altre norme dei Trattati che impongono all'europea di rispettare no identità nazionale vinta costituzionale dei suoi Stati membri
è un fenomeno che
Ha riguardato sicuramente gli Stati dell'Est ma direi non esclusivo degli Stati dell'Est perché ha giocato uno insomma l'adesione o meno ai valori europei come diciamo specchio di integrazione politica costituzionale culturale ha giocato con l'importante è che in break sitter direi
Nella misura in cui chiaramente c'è una forte rivendicazione identitaria dell'età costituzionale particolare del Regno Unito che non desiderava far parte di un processo integrazione di quel tipo
Ecco e qui si è
Diciamo innescato appunto questa tensione tra la necessità dell'Unione Europea la volontà della europea e delle sue istituzioni di promuovere i valori di cui l'articolo due come appunto nucleo di integrazione costituzionale anche europea
E invece la volontà di alcuni Stati membri soprattutto la Polonia Ungheria ma non solo la Polonia Ungheria di conservare invece la propria identità sensazionale o meglio la la volontà dichiarata di conservare la propria città costituzionale che spesso veniva utilizzata come pretesto per sottrarsi a un'implementazione di quelli cari i valori della tradizione costituzionale comune
E di fatto in effetti quindi questo argomentano della della della difesa dell'identità costituzionale che viene è stato utilizzato alcuni Stati membri appunto Palander in particolare come alla stregua di una diciamo perversione potremmo dire trattoria di contro limiti e nella misura in cui a tre dei controlli miti era pensata per salvaguardare alcune particolarità delle costituzioni nazionali e viene invece qui utilizzata da questi Stati membri per invece sottrarsi a a quelli che dovrebbe essere principi condivisi da tutte le costituzioni degli Stati membri
E qui si inserisce tutta l'epopea della degente dello stato di diritto che ci ha ricordato professor di Berio nella nella sua nella sua relazione
E e quindi della volontà di alcuni Stati membri la Polonia Ungheria di nuovo di interpretare in senso identitario di lettura la nozione stessa di di stato di diritto che dovrebbe essere a fondamento l'integrazione
Le iniziative
Adottate dalle istituzioni europee per cercare di contrastare questa deriva hanno avuto successo ce l'ha già detto professor vivere quindi io
Mi mi ci fermo veramente pochissimo
Avuto successo scarso nella misura in cui l'articolo sette è stato attivato è stato attivato però con riferimento al paragrafo uno quindi con riferimento al alla alla constatazione di un rischio per i valori lo prima si è riuscito ad arrivare diciamo a una forte sanzione che pure prevista dall'articolo sette
Ci sono saltassero ed i costi della commissione prima adempimento degli obblighi derivanti dal diritto e unitario ex articolo centocinquantotto il trattato il funzionamento degli europea
Fatto sta che
Le iniziative sono risultate tutto sommate soddisfacenti nel vincolare questi Stati membri a
Un'implementazione corretta di quelli che sono i valori europei
C'è stato il regolamento sulla condizionalità che ha tentato quindi di utilizzare un'alternativa diversa qui visto che l'articolo sette è la del Trattato sull'Unione europea articolo centocinquantotto del trattato su funzionamento l'Unione europea
Si erano dimostrati insoddisfacenti nella loro capacità di arginare questo questa deriva del fenomeno da difesa l'entità costituzionali
Allora la le istituzioni europee adottano arrotolamento sulla condizionalità condizionalità tra bilancio per stato di diritto che fornisce la definizione è stato di diritto e
Attribuisce al Consiglio su proposta alla commissione la possibilità di sospendere i fondi a carico del bilancio dell'Unione laddove c'è appunto un rischio per in lo Stato di diritto cioè una situazione in cui esistono risulta sotto diritto
Condizionalità che però qui ci dice appunto il fine il fine
Non è quello di insomma che fine
Sostanziale quello di difendere valori open ma in realtà si si utilizza una una piega dei trattati per
Dire noi la fame stiamo proteggendo il bilancio dell'Unione situazioni in cui piace dell'Unione può essere messa a rischio da una in corretta implementazione dei valori europei per evitare l'obiezione per cui questa procedura avrebbe ha girato in un certo senso l'articolo sette del Trattato
Ecco però in tutto questi copia della della saga dello stato di diritto quello che mi interessava di più ricordare era una sentenza recente della corte relativamente recente raccolte giustizia
Che la duecentoquattro ventuno in cui la Corte di Giustizia utilizza
Dice cose che aveva già detto in passato ma c'è un passaggio che nel modo di vedere molto significativo in collegamento con quella che poi la proposta di riforma dell'articolo sette che ha formulato il Parlamento
E ci dice la corte di giustizia che l'Unione riunisce Stati che hanno liberamente volontariamente aderito e valori comuni enunciati e l'articolo due del Trattato di rispetto né si impegna a promuoverli
L'articolo due quindi dice la Corte non costituisce di conseguenza una mera enunciazione di orientamento e di intenti di natura politica
Così replicando al difesa diciamo per cui si tratterebbe impegni programmatici ma contiene valori che fanno parte dell'identità stessa dell'unione densità stessa dell'Unione quale ordinamento giuridico comune
Valori che sono concretizzati in principi che comportano obblighi giuridicamente vincolanti per gli Stati membri
Quindi l'Unione rispetta l'identità nazionale degli stati membri ma gli stati membri aderiscono all'azionista diritto che condividono quale valore comune delle proprie tradizioni costituzionali
E quindi diciamo cerca la corte di giustizia qui mette un punto decisivo con riferimento a quell'attenzione che si era ingenerato tre tradizioni costituzionali nazionali e i valori europei
La proposta approvato dal Parlamento europeo novembre due mila ventitré che cosa fa con riferimento a i valori europei
La proposta potrà Parlamento in primo luogo interviene sull'articolo due del trattato e quindi sul quell'articolo che contiene il catalogo dei valori fondamentali europei
Sull'articolo due in realtà c'è un intervento minimo apparentemente minimo che però sta a mio modo di vedere potrebbe aprire
Ulteriori problemi in prospettiva futura laddove essa sa approvato cioè ci si limita a sostituire riferimento ora al trattato di circa un valore europeo fondamentale la parità
Tra donne e uomini la riforma ci dice che invece per il valore diventa la la parità di genere
Ora
Potrebbe apparire poca cosa ma in realtà questo potrebbe aprire ulteriori tensioni con alcuni stati membri se si pensa che la Corte costituzionale della Bulgaria con una sentenza tredici del due mila diciotto
Ha dichiarato che la ratifica della convenzione di Istanbul sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne ordinanza domestico nel due mila undici
E incompatibile con la Costituzione nazionale e l'ha detto che è incompatibile con la Costituzione bulgara perché la nozioni di diritto cui atti di di Stato il diritto a cui accedere la Costituzione bulgara prevede l'esistenza di due soli generi dice la Corte Costituzionale bulgara
Perché ci dice che
Il principio di stato di diritto dice la Corte Costituzionale bulgara richiede l'esistenza di due soli generi maschile femminile ai fini della regolamentazione dei rapporti civili come il matrimonio la genitorialità qui già sostituzione di quelle parole quindi
Dei quali altro tra uomini e donne con i i quali ansia di genere potrebbe essere foriera di ulteriori tensioni con alcuni Stati membri ma soprattutto beh qui strade potuto altra notazione che faccio a me stesso più che altro per ragionare di inserire l'ambiente ambientalismo nella nella catalogo dei valori fondamentali della europea alla luce della rilevanza
Che a tutela dell'ambiente assunto nella nel processo d'integrazione
Per di aver fatto anche che l'ambiente insomma l'ambientalismo è diventato sempre più valore condiviso nella tradizione costituzionale comune degli stati membri di cui l'articolo due dovrebbe essere espressione
L'articolo sette però è quello che su cui si interviene maggiormente con riferimenti a Coriano pecche quello che prevede appunto la procedura da un lato per constatare riscrive l'azione grave dei valori doppie dall'altra per
La violazione grave e persistente europei
Per quanto riguarda il paragrafo uno l'iniziativa quindi vinse
Viva più della procedura per la constatazione interviste violazione grave Ligorio pei rimane di un terzo degli stati membri del Parlamento europeo della Commissione europea
Ma viene abbassata la maggioranza necessaria in seno al Consiglio da quattro quinti a qualificata quindi sempre a logica di
Dicevamo dell'aggiunge il giudice superamento del metodo intergovernativo e quindi andare verso un'estensione come regola generale a maggioranza qualificata anche alla
Questione dei valori europei
Si introduce poi un termine per il consiglio di sei mesi da ricevimento de la proposta per deliberare in merito all'esistenza o meno di
Una rischio grave per la violazione dei dei valori doppi
Che termine che in questo momento non esiste non è previsto il paragrafo due quello che viene però toccato maggiormente dalla proposta di riforma quello appunto per la procedura per sanzionare le violazioni gravi e persistenti dei valori europei
E si attribuisce in questo caso il potere d'iniziativa al consiglio a maggioranza qualificata sempre entro sei mesi dal ricevimento di una proposta da un terzo degli stati membri al Parlamento europeo a maggioranza assoluta e alla Commissione
E qui questo oggetti hanno il potere di far partire la procedura per l'accertamento dell'esistenza di una reazione grave e persistente dei valori europei
Questa iniziativa si concreta ulteriore varie modifica che l'ha portata articolo sette gli un ricorso alla Corte di giustizia dell'Unione europea quindi ne giudichi giurisdizionali Zap diciamo procedimento cosa che adesso non è
E alla corte di giustizia europea spetta qui la decisione finale alla corte di giustizia nuovo comma uno bis del paragrafo due dell'articolo sette decide in merito a questo ricorso dopo aver invitato lo Stato membro interessato presenta affermare osservazione
E il paragrafo sette poi disciplinare sanzioni laddove venga accertato effetti altra violazione grave e persistente valore ruppe fondamentale
Qui se la corte di giustizia constato effettivamente questa violazione il Consiglio deliberando a maggioranza qualificata entro sei mesi oggi il termine non c'è adottate opportune misure
Le misure possono comprendere la sospensione degli impegni dei pagamenti a titolo del bilancio dell'Unione o la sospensione che alcuni diritti dello stato membro derivanti e trattati che oggi prevedono solo la sospensione dei diritti derivanti attentati e si può sospendere altresì il diritto dello Stato membro di esercitare la presidenza del consiglio oggi invece solo il diritto di voto in Senato consiglio che c'è anche il tema che Ungari assumerà la presidenza
Articolo quarantanove e poi paragrafo due del trattato che disciplina appunto la necessità per gli stati membri che voglia cedere non europea di aderire ai valori europei ci dice che specifica ora che i valori di cui l'articolo due sono vincolanti per tutti gli stati membri anche dopo c'è successivamente
Al accesso non europea cosa che poteva sembrare implicita però evidentemente così non è e quindi si viene specificata
Ora perché mi avvio a concludere
Quindi viene introdotta sicuramente presenta diversi lati positivi a mio modo di vedere questa riforma al netto del fatto che a verosimilmente poche probabilità di andare in porto come ci ricorda la professoressa bilanciare la relazione di apertura
Però diciamo la volontà è quella di
Al intona procedura che più accessibile per l'accertamento delle violazioni dei valori europei sia dal punto di vista dell'iniziativa che dal punto di vista delle maggioranze che dal punto di vista dello svolgimento di questo procedimento che vieni fatto giurisdizionali esatto
Viene rimossa la possibilità divieto perché viene rimossa arrivare le requisito dell'unanimità che oggi esiste per la violazione grave
Sempre quell'ottica appunto di superamento del principio di unanimità
Ci sono maggio una maggiore trasparenza maggiori garanzie per lo stato membro in virtù del fatto che si svolge davanti la Corte di Giustizia procedimento e quindi c'è un minore Ali per lo stato membro
Perché non può lamentare utilizzo opponente almeno utilizzo politico di questo strumento nei suoi confronti
E
C'è
Direi appunto il chiarimento che questi valori sono perennemente vincolanti per gli Stati membri e quindi non possono venir meno in nessun momento fintanto che lo stato membro è
Aderisce all'europea
Quindi e concludo
La questione dei valori europei è a mio modo di vedere una questione
Di
Bilanciamento di cui l'Unione europea si deve occupare di bilanciamento tra la necessità da un lato ritrovare un nucleo comune o diciamo un nucleo duro dell'integrazione europea quindi i principi costituzionali che possano sostenere
Processo in futuro il processo integrazione o perché non si appunto solo economico comma che vada verso una costituzionalizzazione dell'Unione e questo non si può fare se non c'è un nucleo duro di principi che si è espresso espressione di valori condivisi nella società
Dall'altro lato il pluralismo è a sua volta un valore
Europeo fondamentale un principio costituzionale fondamentale in tutte le posizioni di Stati membri e pertanto europea rispetta l'identità nazionali
E quindi c'è un'attenzione che è in ineludibile permanente tra questi due elementi il bilanciamento tra questi due elementi ha in questo momento a trattati vigenti a favore dell'in tazza per i motivi che dicevamo perché c'è una inadeguati essere trattati nel reprimere e sanzionare le violazioni di valori europei questa riforma no a mio modo di vedere
Non è perfetta ma
Così tu costituisce un passo in avanti perché rende un po'meno sbilanciato questo bilanciamento cioè cerca di ribilanciare questa ponderazione in favore di una migliore tutela dei valori europei e quindi la possibilità dell'unione di promuovere concretamente i suoi valori
Nella prospettiva di riforma dei Trattati questo mi pare centrale c'è una riforma dei Trattati
Sì a questa prova tra Parlamento che sia un'altra futura che se la convenzione costituzionale
Non può disinteressarsi della questione dei valori fondamentali europee dei principi fondamentali europei a meno che ovviamente non si voglia dire che processo integrazione europea deve proseguire ma
Dimensione esclusivamente economico se così non è se vogliamo invece il processo di Rho meglio di integrazione europea sia un processo di costituzionalizzazione di federalizzazione dell'Unione o comunque integrazione politica senza culturale
Qualsiasi riforma dei Trattati dovrà occuparsi della questione dei valori lo perde il catalogo dei valori fondamentali dell'europea e soprattutto della possibilità per l'unione di promuovere i suoi valori grazie
Alagna Cavaggioni ci ha fatto una attenta illustrazione della proposta di riforma del parlamento europeo
E vediamo cosa ne farà il nuovo Parlamento europeo poi perché insieme a dipende molto dal risultato elettorale del Parlamento europeo
Adesso è il momento delle pesce nel danze s'quindi domande e risposte da parte della nastro a tavolino credo c'è qualcuno che ha delle domande da fare gli altri relatori
Quindi prego
è brava Rete
Mentre poi
Sottrarrò il il tempo della mia domanda al pomeriggio
Al tempo del mio intervento iniziale no io innanzitutto vi ringrazio moltissimo per le vostre relazioni che ho trovato tutte estremamente interessanti e illuminanti e ciascuna di essa richiederebbe probabilmente molte molte molti approfondimenti da parte mia molte domande a voi
Boh vorrei fare una riflessione sulla parte una domanda partendo un'osservazione a agli amici Pierfrancesco professor Graglia professor Clementi iniziare con Piero
Forse c'è nella storiografia e più in particolare della nella storiografia dell'integrazione europea una mancanza di fondo
Che noi consideriamo il processo di integrazione europea sempre con gli occhi della storia francese o di diciamo occidentale
E non consideriamo mai come nella storia europea e nella storia dell'integrazione europea noi abbiamo un tentativo di integrazione europea che quello imperiale perché e l'Impero Austroungarico è il primo tentativo di integrazione di varie nazionalità in un progetto unico non lo consideri però Struga ricco tendiamo a considerare uno Stato ma noi dal nostro punto di vista tutto era fuorché uno stato e quindi anche oggi che noi procediamo con l'integrazione est forse dovremmo recuperare quel modello di integrazione europea
Che era un modello fortemente asimmetrico in cui i membri non valevano tutti lo stesso anche nelle procedure decisionali avevano dei ruoli DiVersi e quindi questa è un po'la la prima domanda che poi voglio porre atteso quanto possa essere rilevante cercare di rivede ricca riconsiderare la storia europea
Sanando quella che è una mancanza importante cioè la mancata considerazione dell'impero sconfitto
Noi non lo consideriamo perché perde la prima guerra mondiale si frantuma e già in parte in decomposizione quindi se andiamo se andate a Vienna lo dico per gli studenti lo lo vedete plasticamente no una città imperiale che lì ancora che si lecca le ferite della fine dell'intero e del perdita di questo ruolo di capitale del del dell'impero centrorientale
Ora questa osservazione che poi che faccio a te si collega però con l'osservazione che crimini Enda farà Francesco
A me non stupisce che sia proprio Macron a fare la proposta delle più veloce delle delle diverse velocità ma mi chiedo come questa proposta possa essere presa dei tedeschi perché
E è una proposta che ciclicamente viene avanzata quella di un'Europa a più velocità e vede sempre i tedeschi o un po'così sulle loro perché loro hanno nella loro storia
Una storia di più velocità finita malissimo che quella della Prussia all'interno
Del
Del Reich prussiano cioè il ruolo della Prussia come centrale e anche preponderante su gli altri stati che poi porta al crollo
Di di Dick di quella vicenda allora sono due due due vicende storiche che si indagano poco perché non rappresentano las la la storia europea che ci siamo raccontati come prevalenti in questi anni ma che secondo me possono possano incidere anche sul percorso che tu che tu immagini
In e a Sergio io la la domanda l'ha già fatta il presidente ma e quella delle autorità amministrative indipendenti evidentemente cioè
Se ritiene che si stia costruendo un pezzo di amministrazione europea scippando la agli Stati membri queste Autorità
Che sono formalmente nazionali ancorché indipendenti tendono a diventare autorità europee non nella forma ma nella sostanza nella misura in cui la commissione le acquisisce alla propria struttura
L'UDC Albertini che non era soltanto il direttore del corriere della Sera ma era anche uno storico
Scrivendo un libro fondamentale ammiratissimo all'estero le origini della guerra del quattordici che viene pubblicato negli anni Trenta pone proprio il dito sul problema che dicevi te cioè la scomparsa dell'impero austro-ungarico
E il fatto che Francesco Ferdinando ucciso a Sarajevo fosse federalista c'è avesse volesse portare alle estreme conseguenze il fatto dell'impero austro-ungarico nonna
Stato
Bensì unione di popoli diversi con diverse caratteristiche con diverse specificità eh sì la e si lamentava si lagnava proprio anche se il termine forse il verbo hanno del proprio dato per uno storico
E di di questa di questa scomparsa che aveva riportato narri accentramento del potere
Nelle mani di Francesco Giuseppe e anche quasi una sorta di vendica attività nei confronti delle diverse nazionalità che aveva accompagnato poi in You gli ultimi giorni dell'impero austro-ungarico certo che non è molto studiato è vero
Noi abbiamo preferito studiare però noi intendo dire gli storici dell'integrazione europea abbiamo preferito studiare un altro un'altra tensione imperiale che quella degli Stati Uniti d'America
Che promuovono il processo di integrazione europea nei suoi primi anni e si pongono come federatore
Avendo proprio in mente quello che che il modello del del dell'impero austro-ungarico anche se non viene mai citato espressamente però ne sappiamo che quando viene convocata dalla conferenza scusate nella
Sì la conferenza sul no l'assemblea d'occhio che sarebbe quell'organismo che sapeva la vecchia assemblea parlamentare della cieca integrata di nove membri da settantotto a ottanta sette per studiare le prospettive di una di uno statuto di una possibile comunità politica europea
E i padri costituenti diciamo i soggetti che devono studiare questo Progetto vengono riforniti dal alcuni giuristi dell'università di Harvard di una serie di documenti di una serie di diciamo prontuari su come si fanno le costituzioni federali
E stupisce che uno di questi che uno di questi documenti sia proprio il progetto che Francesco Ferdinando stava mettendo a punto per quanto riguarda la federalizzazione dell'Impero austroungarico la sua trasformazione in una sorta di federazione
Tutto questo e scompare sostanzialmente dopo il fallimento della comunità politica europea dopo il il cambio di passo degli Stati Uniti d'America portando a quello che è stato definito imperialismo su invito
Cioè gli europei incapaci di approfondire il loro processo di integrazione politica
E accompagnano invitano quasi gli Stati Uniti d'America svolge le funzioni di influenza Stato per Stato portando di fatto l'imperialismo suo invito questa una tesi dello storico per lunga Stade
Norvegese che ha avuto molta fortuna negli anni ottanta e che poi ha un po'assegnato anche col solito discorso revisione Conso revisione F ortodossia di dibattito storiografico però il tema non è che non ci fosse
C'era soltanto che morto bambino ecco diciamo così
Ok allora intanto grazie grazie grazie Marco ma diciamo così
Il concerto di Capodanno ci ricorda l'intero che fu e tutti gli anni ma guardiamo al concerto di Capodanno per ricordarci con impero cessato
Ma ricordarci anche in qualche modo che c'è un mondo che aspetta delle risposte diciamo così che un mondo inevaso sul parto diceva Piero no
In che comunque a dei riferimenti importanti allora sono due due elementi vorrei stressare diciamo così in una risposta
Si può dare ad una domanda importante di questo tipo la prima questa in realtà per come lo leggo discorso il presidente Macron non è un discorso
Che vede un sole e gli altri girargli attorno
Cioè è un discorso francesi si ma non è un discorso monocratico francese
Ho monarchico riusare a maggior ragione classico francese nell'atrio della tradizione ma è un discorso che parte da una logica per la quale dove obiettivo di costruire oggi in Europa che nome
A cerchi concentrici
Ma è un Europa a geometria variabile
Ed è
Le due cose diciamo spesso embra o le stesse ma naturalmente non lo sono
Il fatto di essere a geometria variabile il fatto che uno dei player principale sia la Francia naturalmente non esclude che un altro player sia la Germania insieme siano Play
Non da ultimo per una cosa che sottolineo che ricordiamo poco però qui c'ho capito che ero che ha scritto un bellissimo libro già all'epoca a maggior ragione
Su questa questione e cioè c'è un processo di fortissimo di integrazione fra Germania e Francia e di dialogo in per statale interstatale con funzionari
Per ogni decisione che si prende seriamente dimensione europea
Quindi realtà è chiaramente dialogo franco-tedesco un dialogo confessa così verso uso una parola un po'forte conflittuale che reciproci interessi di parte ma è un dialogo stretto
Molto più stretto di quanto non si possa pensare città cito questo elemento per darvi un'idea di quanto noi siamo ancora lontani noi abbiamo faticato moltissimo a firmare il trattato del Quirinale con la Francia
Stiamo attendendo e io con anzi abbattendo lo sottolineo siamo in diretta radio radicale quindi vorrei che fosse chiaro che lo sottolineo con anziani stiamo attendendo l'accordo dell'Italia con la Germania così almeno abbiamo Utrillo
Perché loro lo hanno dal sessantaquattro corre correggimi Piero come tale da sessantaquattro forse quindi questo sbaglio sulla e poi ieri ha rinnovato anche di recente si in vari inizio
Esatto e Francia stesso sostiene è esatto andarci manca l'altra pezzo esatto allora
Questo tema è un tema che che pone a a noi italiani e a e in questo logica quindi il fatto che in realtà questa operazione che sottolineava il presidente ma però in vista delle europee ovviamente
Porta ad una geometria variabile che ha un suo centro
Il centro il triangolo o il dialogo a due
E qui il problema però ce la politica perché ne abbiamo fatto appunto Tattarini sia aperta al Quirinale seconda come vogliamo chiamarlo ma ci manca un pezzo secondo elemento
Di questo ragionamento e quindi rimane diciamo l'asse franco-tedesco come base a Cuneo potremo aggiungere in parte fino a un certo punto abbiamo aggiunto per l'abbiamo perso con la famosa foto A tre che ci porta a Kiev i tre grandi leader compreso Mario Draghi oggi i la foto comunque rimarrebbe a due
Ma e si fossero a tre non sarebbe certamente l'Italia la sua protagonista mi spiace dirlo
La il secondo elemento è questo non c'è Piemonte non c'è Prussia nell'Unione europea
è un difetto ma è anche un pregio
E e siccome non c'è nessun Piemonte nessuna Prussia dentro la dimensione europea la domanda di fondo e capire se questa geometria variabile può poggiare su un baricentro due o riesca a trovare un baricentro a tre perché un baricentro a due non è un baricentro potestà geometrico
è un'altra cosa era mediana
Noi dobbiamo un punto di di di mezzo lo dobbiamo provare a costruire un baricentro questa è la grande sfida dei paesi del Terzo che manca
Potenzialmente il terzo che mancano nell'Italia oggi potenzialmente terzo che manca potrebbe essere di con nome la Spagna in una vecchia storia che ne conosciamo bene ma in questa lettura c'è un problema che ancora noi tiene in piedi il Paese e cioè che l'Italia la dimensione di PIL e anche in qualche modo di posizione geografica dentro o il mediterraneo che rende difficile
Tenere distante l'Italia su un gioco geopolitico di questo tipo però senza la politica ma non riusciremo ad avere con la centralità baricentrica
Che un modello a geometria variabile si si come dire
Afferma come soluzione potenziale per un'Unione che a ventisette più otto
Potrebbe offrirci appunto nuovo Concerto di Capodanno che potremmo vedere di fronte ai nostri occhi grazie
Su grazie ma domanda ovviamente doverosa quella di Marco già dalla Presidente mi aveva sollecitato io avevo omesso di trattare le autorità amministrative indipendenti volutamente perché e è un tema talmente autosufficiente nel senso che da solo avrebbe fosse esaurito la relazione e quindi ho parlato solo delle dell'amministrazione pubblica amministrazione attiva però è innegabile che soprattutto nel governo dell'economia quindi creatività camuna rilevanza economica e che in qualche misura intervengono a nel mercato unico chiamiamolo così c'è un'ingerenza sempre maggiore delle autorità di regolazione e della Rete dei regolatori che in parte appunto governata dall'Unione Europea in parte rimessa alle autorità di garanzia degli stati membri ci sono quelle specifiche soprattutto di regolazione dei mercati
E ci sono quelle che hanno competenze trasversali penso soprattutto all'Antitrust all'Autorità garante della concorrenza del mercato che ha competenze trasversali che si sovrappongono ovviamente su a quelle delle altre creando tutta una serie di problemi anche di confini
Di competenze che spetta spesso in Italia almeno sfociano di fronte al giudice amministrativo prova a rispondere certamente in gran parte dove queste attività di regolazione soprattutto toccano i servizi interessi di economico generale per capirci usando Lessico del diritto europea
Sicuramente c'è una forma di impossessamento dei diritti nazionali uso le parole casse siriane da parte del diritto dell'Unione Europea però per rispondere davvero in modo Ungaretti hanno direi ci sono tre tipi di autorità e ci sono tre tipi diversi di ingerenza del diritto dell'Unione Europea su quelle di regolazione la risposta è sì c'è una fortissima ingerenza ingerenza quello sordo dando una connotazione negativa
C'è sicuramente una penetrazione molto forte del diritto europea tramite la regolazione sulle autorità nazionali su quelle di vigilanza in parte su quelle di tutela diretta dei diritti e penso soprattutto al Garante per la protezione dei dati personali che pure applica normative del diritto ogni una legge di Piario Regolamento europeo sulla protezione dati
E oggi tutta quelle infinita di regolamenti che Marco ben conosce sopra noi tutti conosciamo
Lì forse c'è ancora una maggiore autonomia in capo alle autorità di garanzia in questo caso dei diritti nazionali
E gli esempi recenti sono due caso da pandemia nostro garante italiano
Che ha provato a a fare un po'di resistenza sul controllore delle persone c'è traccia il sulle ricordato sulle applicazioni invocando anche era disciplina il diritto di europea
E poi però il nostro governo con il decreto legge capienze ha sostanzialmente ammesso
Forme di determinazione dei fini del trattamento dei dati rimessa alle stesse pubbliche amministrazioni quindi in una sorta di deroga passatemi l'espressione che se forte
Al principio di legalità di attività amministrativa ma l'ultimo caso più forte quello dell'intelligenza artificiale su cui il nostro garante
Sì immani maniera protagonista eletto a paladino dei diritti dei cittadini i cui dati sarebbero stati trattati in maniera per poco tempo disinvolta perché poi Opel e i ai cioè la gente dalla la società somala che gestiva il sistema diede allacciata CPT
Sostanzialmente ha fatto capire che se non vi erano dei rimedi insomma suggeriti e poi
Offerti dalla stessa struttura
Sì alla protezione dei dati beh sinceramente la la chat si poteva usare altrove non in Italia ma il tema come dire replicabile con Ryanair e via discorrendo quindi in questi casi l'attività del Garante è stata pro tempore un'attività più autonoma rispetto a quella di un modo che figura di altri stati membri
E poi comunque sono tutti gli otto già indipendenti amministrative indipendenti
Operanti tutti in campi che hanno una grossissima rilevanza economica anche la garanzia della concorrenza emanazione diretta della commissione che dall'incarico alla lega Società nazionale di operare attraverso polizia finanza eccetera nazionali
Sì hanno tutti incidenza enorme su settori dell'economia nazionale che deve essere ovviamente le delle autonomie nazionali non a caso in ogni paese di unione europea c'è una corrispondente attività di settori c'è c'è un'altra domanda
Grazie ora dove be'intanto grazie per vedere l'azione ma era una ciò domande intervento anche a beneficio dei degli studenti perché sono aspetti magari
Ben noti ovviamente i giuristi io da non giurista ricordo come sono intrecciati i temi istituzionali temi di battaglia politica perché appunto si è citato più volte no la proposta di riforma del Parlamento Manhattan il cuore della questione la richiesta della convocazione di una convenzione
Al Consiglio europeo
Il Consiglio è visto che si è parlato molte volte di voto all'unanimità su questo tema l'articolo quarantotto prevede che il Consiglio europeo vota a maggioranza semplice
è vero che in generale il Consiglio europeo procede per consenso però in teoria quattordici contro tredici possono convocare una Convenzione
La convenzione ovviamente apre una una fase e di di nuovo una fase di di lotta politica istituzionale perché in teoria la convenzione potrebbe anche peggiorare i trattati potrebbe anche togliere competenze cioè quella del Parlamento è solo una proposta che avvia diciamo la discussione
Tra l'altro di nuovo mescolando diciamo temi di istituzionale di battaglia politica anche all'interno del gruppo Spinelli dentro il Parlamento europeo però ovviamente il Parlamento europeo attuale riferito al Parlamento europeo che si insedierà
C'è la proposta che di bloccare il voto di fiducia con cui si elegge diciamo il Lola presidente della Commissione europea se il Consiglio europeo non vara la convenzione e non credo che sarà una maggioranza su questo però questo di nuovo e diciamo il tema di battaglia politica
L'altro aspetto e chiudo è che cosa farà il Parlamento che si insedierà rispetto alla riforma proposta dall'attuale Parlamento potrebbe semplicemente dare un endorsement con una risoluzione potrebbe prenderne alcune parti vi era realisticamente non passerà tutto però individuiamo delle priorità
Potrebbe fare anche altri ulteriori passi ecco però anche questo diciamo è un tema aperto ripeto
Mai visti disse ci di giungere due aspetti istituzionali delle spetti di lotta politica
Ci sono altre domande interessanti
Anche non interessante
Gli studenti
Addetti ai lavori no
Allora niente non mi resta che chiudere questa sessione che è stata estremamente interessante
E siamo siamo in ho tempo preciso proprio se a Milano e quindi sì sì sì e e e quindi è vero è vero che comunque questa proposta del Parlamento europeo è molto ampia e significativa eccetera
Però appunto avviliamo l'incertezza se sarà fatta propria dal nuovo Parlamento europeo quindi dipende anche dalla composizione politica del Parlamento europeo
Sostanzialmente però ciò non toglie che si potrebbe anche all'interno del trattato o con piccole modifiche del Trattato che non comportano grossi problemi
Usare la norma passerella di cui il nostro collega internazionalista esperto e quindi con una delibera all'unanimità portare cosa che è difficile avere però e successe il passato
Intanto passare spicchi di materia o materia e da una di libera all'unanimità
A una un con una maggioranza qualificata e quindi almeno che delibera che verrebbe potrebbe essere contrastata entro sei mesi da un singolo Stato nazionale quindi questo Schiff in questo questo modo di
Se gli swap dalla maggioranza depredare unanimità anche frustrante perché basta a Malta per poter bloccare un procedimento basta Cipro basta so poche migliaia di persone
Effettivamente appartare alla alla alla maggioranza e ora con una maggiore partecipazione anche del Parlamento europeo a a decidere su questioni sostanziali
Grazie per aver ascoltato ora c'è un prete intervallo con un light lunch e poi in riprenderemo le due e mezza credo vero presidente perfetta grazie arrivederci
Ricco instabili
Va be'
Allora
Diamo avvio alla seconda sessione della nostro incontro di oggi alla quale abbiamo dato un titolo piuttosto evocativo che e quello di modello federale per l'Europa e ora mi rendo realtà conto che meglio sarebbe stato in mettere anche un punto interrogativo e magari vedremo discorrere
Il quale modello federale
Si può trattare
Io
Preferisco fare una brevissima introduzione poi magari riservarmi
Insieme ai presenti qualche domanda alla fine
Ma poiché chi mi ha preceduto in particolar modo la professoressa bilancia nella sua introduzione ha già egregiamente spiegato quali sono i motivi che ci hanno spinto a organizzare quest'incontro vorrei sottolineare forse solo un convitato di pietra di cui questa mattina noi non abbiamo parlato
E questo convitato di pietra è la creazione della società digitale
Nelle trasformazioni che l'Unione europea si trova a dover affrontare infatti un ruolo di particolare importanza e svolto dalla trasformazione della società attuale nella nuova società digitale una società in cui le relazioni tra le persone tra l'impresa divengono sempre più relazioni on line
In questo contesto la presenza degli intermediari Comes detto in un recente libro di molto bello del professor Balaguer porta una verticalizzazione dei rapporti una verticalizzazione dei rapporti che contraddice quella idea su cui non avevamo per tanto tempo
Discorso per cui la società digitale fosse in realtà una società orizzontale in cui l'intermediazione veniva meno tutto ciò e in realtà contraddetto proprio dall'emersione di questi poteri privati poteri privati che per le loro dimensioni e il loro strapotere economico richiedono sempre più soggetti sovranazionali
Che possano con loro confrontarsi e allora in questo senso che rispetto a quanto si è già detto questa mattina e quindi all'emergenza del Codino all'emergenza delle guerre dentro l'Europa e ai confini dell'Europa possiamo aggiungere come elemento caratterizzante del processo trasformati Ivo il venire incontro alle esigenze di una nuova società digitale
Una nuova società in cui gli Stati nazionali sembrano sempre meno idonei a confrontarsi con gli attori economici
E d'altra parte questo emerge anche da alcuni passaggi che non sono ancora stati formalizzati nel rapporto Draghi ma che lui stesso ha toccato in vari interventi in cui si sottolinea come l'Europa solo se agisce
Unitariamente può confrontarsi dal punto di vista economico
Con altri competitors come gli Stati Uniti e la Cina quindi competitors in questi in questo caso Stati oppure competitors poteri privati
Il quali sempre più influiscono su decisioni di tipo pubblicistico allora rispetto a questo quadro come spesso accade l'Unione europea è già andata avanti e lo ha fatto attraverso la regolazione quindi attraverso la normativa secondaria
Portando forse al massimo livello di sopportazione l'architettura istituzionale dei tratti abbiamo molte normative che riguardano società digitale altrettante
Che riguarda la sostenibilità ambientale delle decisioni in altri campi e settori che sono ai limiti della compatibilità con l'architettura istituzionale odia quindi da questo punto di vista
No non non so quale sarà la riforma ma che una riforma sia necessaria piccola-grande complessiva che parte dal basso con una convenzione questo è un dato di fatto
Altrimenti come Draghi sottolinea la stessa esistenza dell'Unione Europea come noi la conosciamo oggi potrebbe essere messa in due allora questa è la premessa che secondo me legga i temi di cui oggi parleremo che sono temi che solo in parte sono toccati dalle proposte di riforma del Parlamento ma su cui occorre ragionare per immaginare l'Unione europea del futuro
Andando in ordine della locandina il primo intervento e do subito la parola al collega amico Federico Gustavo Pizzetti riguarda l'amministrazione della giustizia nell'Unione Europea
Sì una consideriamo una ventina di minuti venti venticinque minuti per intervento
Allora grazie davvero al al collega e all'amico Marco fino sia per aver insomma qualche modo molto generosamente voluto associarmi alla l'organizzazione di cui peraltro il deus ex macchina e Luigi di questo convegno estiva per avermi anche voluto in qualche modo proporre un tema cioè quello relativo all'amministrazione della giustizia
Nell'Unione europea che
Io in qualche misura avevo coltivato in una riflessione più in generale sul l'articolazione ruolo del potere giudiziario negli ordinamenti Complessi e che poi in qualche modo avevo altre si è abbandonato
Per dedicarmi un po'ad altro quindi anche qui è stata un'occasione interessante e piacevole per riprendere una riflessione del passato questo vale soprattutto qui con me
Richiesta di una certa clemenza da parte del pubblico ma in particolare dei colleghi sia questo pannello S.p.A.
Coloro che hanno parlato questa mattina tra l'altro evocando in diversi momenti la Corte di giustizia dell'Unione europea perché sicuramente la mia trattazione sarà molto semplice e credo anche non priva di diverse ingenuità
Allora ci si potrebbe chiedere perché della funzione giudiziaria europea ne debba in qualche misura parlare appunto oli
Diciamo con le nuove terminologie classificatori e che hanno varato da poco un costituzionale pubblicista e non un studioso di diritto dell'Unione Europea
Allora io cercherò proprio per questo di fare un esperimento mentale cioè di provare a leggere come si costruisce il modello giudiziario euro unitario con l'ottica con le lenti del diritto costituzionale quindi in qualche modo già collocando mi come se stamattina invece è stato detto che così ancora non è di sicuro come se fossimo di fronte non è un'organizzazione sovranazionale sui generis mangia una sorta di entità che aspira questo era un polo lo scopo anche del pane la diventare una struttura statuale federale sempreché poiché i termini di stato di Stato Federale siano ancora del tutto calzanti sia in generale sia con riferimento anche a un'unione europea che si fosse ulteriormente voluttà vada Sechi S uno adotta il modello federale l'altro termine di comparazione ma io non ho il tempo di svilupparlo
Sul giudiziario sarebbe sia per le comuni radici occidentali ci sono state ricordate anche qui questa mattina sia come dire per la dimensione geopolitica sarebbe il sistema federale degli Stati Uniti dove peraltro io lancio solo qui un accenno il cosiddetto giudici al federalismo e cioè il modello federale di organizzazione della magistratura
E di esercizio della funzione giurisdizionale tra il sistema centrale il sistema degli Stati e molto coltivato in materia di insegnamento
Ma questo deriva dal fatto che non solo gli Stati Uniti sono tradizionalmente il prototipo grande di un sistema federale ma sono anche il prototipo di un sistema federale di common law
Nel quale evidentemente il ruolo del giudice acquisisce una valenza e una caratura molto maggiore rispetto a quella all'epoca oggi le due sponde si sono molto più avvicinate
Che aveva rispetto al giudice tradizionale bocca della legge come sentiamo sempre dire
Sul terreno continentale europeo ora sull'architettura del potere giudiziario attuale dell'Unione europea ci dovrebbe servire per poi investigare le modifiche che il Parlamento europeo suggerisce anche qui non ho bisogno di di dire nulla di nuovo se non di ricordare pro prima maniera a rapidissima alcuni tratti peraltro appunto a tutti noti allora se ne parlava questa mattina in maniera molto più accurata di quanto possa fare io della impronta francese che caratterizza il sistema delle che caratterizzava e tuttora un po'in via tralatizia continua a caratterizzare il sistema europeo sia dal punto di vista delle fonti che del controllo giurisdizionale cioè nella mente di chi creo la corte di giustizia sin dal sistema delle comunità
Essa doveva essere una specie di Consel detta
Cioè un organo deputato a sindacare la legittimità degli atti amministrativi compresi quelli legislativi che però erano considerati di carattere regolamentare quindi quel modello dell'atto regolamentare nazionale
Con i team per i vizi tipici dell'atto amministrativo questi erano i ricorsi in annullamento in carenza e che questo fosse il modello lo rivediamo ancora oggi la presenza degli avvocati generali che mutua vanno al modello dell'Avvocatura dello Stato la formulazione di un'unica motivazione
Laddove invece la giudice la l'organizzazione giudiziaria anglo americana mi preme di di più
La presenza di soggetti privilegiati nel proporre ricorso di soggetti comuni in ma alla dove direttamente e individualmente lesi dall'atto impugnato con esclusione quindi di rilevanza di interessi diffusi
In più questa corte aveva l'altra classica competenza di un giudice speciale sul modello Franco napoleonico cioè quelle che potremmo dire mi perdoneranno in comunità rivisti
Le controversie di pubblico impiego cioè quelle che riguardavano la comunità i suoi agenti
Su questo modello del Consiglio di Stato francese si innestava la natura internazionale tipica di una corte di questo tipo quindi la nomina di un giudice da parte degli stati membri
E non di organi comunitario per selezione concorsuale e la parità dei giudici per ciascuno Stato con tipica appunto di una corte di carattere internazionale
A cosa qual è ovviamente la grande novità che su questo s'modello veniva in applicata questa corte di giustizia la funzione
Non contenziosa pregiudiziale che è stata il motore come sappiamo nelle fasi di stanca dell'integrazione politica
Per appunto la crescita del ruolo e della rilevanza del diritto europeo tra l'altro con un curioso mondo meccanismo di recepimento il contrario di Transplant al contrario perché questo modello pregiudiziale che ha avuto così tanta fortuna
Né in sede europea entra oggi nelle giurisdizioni nazionali ad esempio con rinvio pregiudiziale in Corte di Cassazione al fine di stabilire un principio di diritto di valenza generale utile per un verso a alleggerire percorso futuro alla Cassazione per l'altro
Ai a h incrementare L'Unità del diritto oggettivo ed è proprio su questa unità del diritto oggettivo che si misurate in modo interessante almeno dal punto di vista del divide il costituzionalista la funzione di nomofilachia della corte di giustizia cioè quell'assicurare l'uniforme interpretazione l'unità del diritto oggettivo chiamiamole europeo che non è molto lontana dal nostro Sessantotto ordinamento giudiziario e diversa se questa unità e che vari condotta e la unità dell'abolizione politica di un legislatore nazionale che esprime un demo su unitario o è invece il tentativo di creare attraverso l'unità del diritto europeo l'unità e solidarietà di fatto
Dalle quali poi sarebbe derivata secondo quella dichiarazione che stamattina c'è stata molto bene ricordata l'unità politica cioè attraverso l'affermazione dell'unità del diritto oggettivo europeo
Non si è rafforzato un legislatore sovrano su espressione di un popolo unitario ma si è contribuito a creare un meccanismo di ravvicinamento e di unificazione tipico di un modello federale
Da questo punto di vista sicuramente il modello europeo si distingue dal modello americano perché salva questa funzione di nomofilachia
La giurisdizione nelle questioni di diritto europeo e dei giudici nazionali come sappiamo un modello quindi diverso
Da quello americano che già dal mille settecentottantanove aveva previsto la creazione di due sistemi giudiziari
In parallelo quello dei singoli stati e quello della Federazione un modello se mi permettete un ricordo di una definizione di tipo dualista quindi si veniva distribuito è ripartito così come il potere legislativo e amministrativo anche quello giudiziario in Europa no
Similmente al modello degli Stati nazionali o di quelli regionali dove il potere giudiziario non è ripartito e d'altra parte non lo è nemmeno in Italia per i tribunali regionali amministrative come sappiamo in Europa nemmeno è stato ripartito è stato inserito sugli Stati nazionali comperò questa struttura complessa
Avrete cioè il giudice nazionale che indossa la parrocchia parrucca con con europea è in contatto con questo motore centrale che alimenta la Rete con questa funzione di nomofilachia
Che però anche una funzione integrativa di un'unità politica della corte di giustizia questo modello è stato modificato come sappiamo adesso vediamo poi le porte ulteriori riforme è stato modificato
Soprattutto per ragioni di efficienza di in modo particolare per ragioni di essi
Sa
è stato istituito il tribunale di primo grado che ha creato un primo embrione di giurisdizione a doppio livello però anche qui non è un modello duale perché come sappiamo Tribunale e Corte di giustizia che tra l'altro costituiscono un'istituzione unica la Corte di giustizia dell'Unione Europea
Non sono due livelli diffusi di giurisdizione ma sono un unico a un'unica istituzione concentrata solo a livello europeo e con giurisdizione competenza su materie molto puntuali molto determinate
A fianco a questo non ovviamente il tempo per poterli sviluppare c'è il PUC il binario dire il doppio binario anche questo è stato citato stamattina in maniera molto più
Perspicace accanto a un modello tipicamente istituzionale modello chiamiamo che nasce dalle cooperazioni rafforzate poi si istituzionalizza e cioè le cooperazioni nei settori della giustizia civile e penale e dell'indagine penale
L'originario Eurojust la Procura europea e così via
Cosa prevede su questo modello la riforma dei Trattati allora qui vale un'annotazione vado sempre molto rapidamente
Vale una notazione allora per un verso abbiamo una riforma de iure condendo io ho preso come modello
Il già citato documento del Parlamento Europeo dello scorso ventidue novembre e poi abbiamo in realtà una riforma de iure condito che lavorava su una base giuridica diversa che la base del trattato e con un Regolamento
Che ha emendato il protocollo numero tre sullo statuto della corte di giustizia che è già stato approvato sei marzo due mila ventiquattro quindi mentre c'è una riforma pensata
Dal Parlamento europeo sulla funzione giurisdizionale europea c'è già una riforma che entrerà in in operatività entra in vigore in questi giorni
Allora molto sinteticamente quali sono i punti salienti della riforma de iure condendo cioè di quella dei trattati sono già stati citati questa mattina
Allora il primo mi pare la attribuzione alla Corte di giustizia della natura io l'Inter prova definirla così arbitrale delle questioni sollevate a norma dell'articolo sette del Trattato
Sull'Unione europea e cioè dal punto di vista di un costituzionalista adesso io qui non voglio fare il mite Cass anche poi sono sempre abusati
Però la giuridica azione di una questione essenzialmente politica e cioè la membership per un verso dell'Unione europea e per l'altro collegata a questa membership l'interpretazione di quelli che sono i valori europeo i principi fondamentali europei compreso quello dello stato di diritto quindi la corte di giustizia qui permettetemi come dire la provocazione diventa una corte para costituzionale di altissimo livello perché chiamata a decidere
Su questioni che noi definiremmo costituzionali
All'ennesima potenza su qual è l'ultima parola sui diritti
Sui principi fondamentali valori dell'Unione e il rispetto da parte di questi Stati
Degli stati membri di questi principi è una questione che nemmeno forse così cioè con chiarezza alla corte americane quando la Corte americana nel passato poco
Ha intervenire parlo di un lontano passato parlo di decreti Scotto ovviamente su quali fossero i principi cardine dell'unione americana ad esempio rispetto alla schiavitù è la cui il problema politico che da quella decisione giudiziaria venne fuori non fu di poco momento
Quindi da questo punto di vista sicuramente una Corte che assume una rilevanza materialmente costituzionale tra l'altro e qui mi permetto di fare un collegamento ardito ma secondo me convincente
Non è un caso forse al di là di giuridici care quella che è una contesa politica quella di superare il problema dei veti incrociati
Allora anche tu stai violando lo Stato di diritto ma ci diamo una mano lungo l'altra e facciamo tutti e due i santi l'altro punto che mi sembra interessante riguarda proprio di nuovo il giudiziario allora una delle frodi votati violazioni dello stato di diritto
Notevoli incisive l'autonomia e l'indipendenza del giudiziario nazionale
Allora in questo senso che la Corte di giustizia dell'Unione europea possa avere una natura arbitrale su queste questioni è utile proprio perché come abbiamo visto prima giudiziario nazionale anche un giudizio europeo
Quindi la mancanza di autonomia e indipendenza cosa che non ci sarebbe se ci fossero due sistemi giudiziari paralleli perché a quel punto il sistema giudiziario federale sarebbe autonomo per disciplina federale
Non avrei problema se autonomo meno per disciplina statale dello stato membro ce l'ho in Europa proprio perché il modello non è dualista
Quindi è interesse anche della corte di giustizia in questo caso con il giudiziario oltre che e forse più ancora
Che in altre violazioni ad assicurare che ci sia rispetto dello Stato di diritto perché questo componente anche l'applicazione la corretta
Del diritto dell'Unione Europea avvia autonomia e indipendenza del giudice nazionale
Il secondo punto interessante che in qualche modo la riforma dei trattati prevede e il la possibilità di fare un ricorso in via pregiudiziale
Sulle questioni interpretative del diritto europeo primario derivati in vigore
Aprendo la quindi anche al sindacato della carenza di potere al controllo di sussidiarietà ultra vires quindi il il controllo di sussidiarietà
Non avviene solo ex post adesso i Parlamenti operano ex ante coi cartellini che abbiamo visto e la corte solo ex-post qui avrebbe la possibilità di dare un rinvio pregiudiziale qui di un parere prima che l'atto venga formulato
E poi approvato anche sulla sussidiarietà anche questo mi sembra un elemento federale non da poco no in fin dei conti il principio di sussidiarietà
è stato detto molto bene stamattina
è uno dei principi che regge l'articolazione chiamiamola appunto per intenderci di simil federale dell'Unione Europea
La terza novità direi e l'inserimento io qui mi astengo perché c'è il collega carino
Che molto più competenti di me non so quale potrà essere l'impatto ma il pieno inserimento della giurisdizione comunitaria nella politica estera e di difesa comune laddove invece essa o la la corte di giustizia neo ma oggi esclusa
Per quanto riguarda invece le riforme già in vigore cioè quelle del Regolamento questa è la proposta dei trattati
La riforma dei trattati per quanto riguarda invece le riforme già in cantiere a me sembra di vedere questo anche qui andando proprio al nocciolo il Regolamento che modifica lo statuto della corte
Fa una specie di actio finium regundorum tra corte tribunale anche queste immaginata per sgravare un po'il carico di lavoro della corte di giustizia in che senso
Aumenta di molto la competenza del Tribunale nelle questioni pregiudiziali
Quindi qui i tribunali diventa competente anche nelle questioni pregiudiziali su una serie di materie non piccole IVA accise Codice doganale tariffe merceologiche scambio di quote di gas serra
E qui la Corte si ricava quasi un ruolo come dire eventuale si può fare impugnazione ma deciderà lei prima se mandarlo tribunale dopo se accogliere o meno
Il secondo grado di giudizio per converso viene confermato che in deroga all'articolo duecentocinquantasei
Del trattato sul funzionamento dell'Unione Europea
Alcune competenze che gli erano del tribunale nell'altra funzione della corte quella di ricorsi in annullamento e per carenza che sarebbero state del tribunale in primo grado vengono affidate
Alla corte di giustizia togliendo quindi un elemento prezioso che era il doppio grado di giudizio quindi su alcune delle controversie che riguardano l'annullamento di attigua pay
Si devono riguardare una parte uno stato di fatto si torni si va a un modello un solo grado di giudizio
L'ultimo punto in qualche modo è la la riflessione no
In generale su tutto questo e forse posso cogliere anche in questo
Un accenno mi viene perché il collega Orofino prima fatto un differimento alla società alla Società digitale allora mi sembra che la prospettiva che si apre da queste riforme
E per un verso molto innovativa perché appunto questa Corte di Giustizia leggerla come la le potrebbe legge un costituzionalista diventa molto simile a una Corte
Quasi costituzionale ha un potere di annullamento degli atti che certamente oggi non sono più gli atti regolamentari di una volta sono atti legislativi
E intanto in quanto l'Unione Europea amplia le proprie competenze sia nella riforma dei trattati sia nel diritto materiale penso proprio alla società digitale
Intanto in quanto la Corte di giustizia come ha si giudice della legittimità di quei regolamenti rispetto ai trattati rispetto la Carta dei diritti e be'assuma un ruolo notevole perché misurerà la compatibilità di regole che riguardano diritti fondamentali
Corazza della società digitale dove noi viviamo in parte in questo mondo quasi come una Corte costituzionale non certo più il vecchio annullamento di un atto amministrativo in un Regolamento ma si avvicina quasi un giudizio di costituzionalità
Anche il parametro e cura e qualitativamente migliore perché oggi il parametro non solo dei trattati ma anche della Carta dei diritti in secondo luogo e proprio con riferimento alla società digitale sempre più la commissione sta aumentando i propri Poteri saranno citate stamattina le autorità indipendenti ma sempre più la commissione agisce essa stessa
Io non ne so nulla e qui il collega Lo Fino e l'esperto ma per come e sentendo anche le sue stesse riflessioni in che nei nuovi nel nuovo pacchetto di regolazione digitale la la corte di giustizia e chiamata a valutare nella legittimità
In diritto e nel merito del provvedimenti che la commissione addotta contro appunto i soggetti che operano in queste in queste nella società digitale tra l'altro in Corte di giustizia dell'Unione europea quindi vorrà dire tribunali in primo grado in Corte di giustizia cosa sto dicendo che sotto sotto rimane il modello dualista ma questo affidi embrioni di sistema giudiziario federale europeo sta aumentando
La sua il suo peso dello menta sia come giudice del merito sia con una specie di Corte costituzionale per l'annullamento di regolamenti che incidono sui diritti e libertà fondamentali
E sia con il motore della vecchia giù controllo pregiudiziale in questa comunità delle corti di cui ancora recentemente parla la nostra Corte costituzionale
Nella sentenza ventisette del due mila ventidue
Tutti quindi è un ruolo avrete complesso dove questa Corte di giustizia dell'Unione europea fa tante parti in commedia partiti nelle giurisdizioni nazionali sono attribuite a giudici DiVersi
E e anche con un meccanismo ancora ibrido che a stella
Due sono le domande finali e o comunque vado concludendo
La prima è pratica reggerà al carico di lavoro
Cioè potremmo continuare a mantenere questo sistema dove il grosso è sbrigato dei giudici comuni ho sempre di più in realtà la corte di giustizia Tribunale Corte sarà investito di un contenzioso forte di rinvii giudizio pregiudiziali forti
E reggerà o non dovremo Mammano andare verso un sistema giudiziario federale più articolato
E la seconda è
Ora mi ha molto colpito e non sono sicuro di averlo compreso sicuramente bene un un testo di un politologo italiano
Recentemente pubblicato che aveva alcuni accenni costituzionalisti ci modo particolare diceva
Parlava della rappresentanza del popolo attraverso le generazioni e naturalmente a noi costituzionalisti forse sono un po'più strano diceva la la Corte suprema americana stupore veramente concludendo la Corte suprema americana
Rappresenta lui the people
Attraverso l'interpretazione della Costituzione e se ho compreso bene faceva un ragionamento Complesso in forza del quale da una parte la Corte Suprema interpretava al popolo autore della Costituzione soprattutto quando annulla gli atti del potere esecutivo che invece rappresentativo del popolo attuale della generazione attuale
E dall'altra però non potendo andare a un originalissimo troppo spinto accompagna questa unità politica di un popolo esistente
Allora qui la domanda che si pone e quei sta rispetto invece a questo modello europeo
Sarà amministrazione sempre della giustizia qui di una risoluzione di casi concreti mediata dall'intervento del legislatore e quindi il problema non sarà di rappresentanza ma di amministrazione
O un domani non si porrà come nel modello americano un problema di rappresentanza istituzionale anche rispetto all'enucleazione dei valori europei quando dovrà definire quali sono i valori europei quale in Italia presenterà questa corte di giustizia
Un popolo quale popolo questo resta ovviamente un punto un punto interrogativo o rimarrà appunto amministrazione della giustizia
Naturalmente nell'interpretare a trattati vigenti questo popolo dovrà tener conto anche delle tradizioni costituzionali comuni
Io non so se si può continuare a parlare di un sistema multilivello sicuramente sì ma per il modello giudiziario forse più ancora che multilivello e multistrato cioè più più che multi lei era e dall'inglese rende meglio più che tanti livelli uno sull'altro
Tanti strati che tentano di compenetrare e c'è di nuovo questa comunità delle corti
E questa comunità delle fonti ne verrà fuori un popolo federale oppure no
La Corte può rappresenterà un popolo continuerà a essere istituzionalmente non sarà certo elettiva ora più unità politica di un popolo continuerà a essere amministrazione della giustizia schermata da un legislatore
Questa domanda che vi lascio e vivibili ringrazio
Allora grazie per la tua
Davvero interessante relazione una un'unica battuta ecco se questo ampliamento delle competenze della corte continuerà come è lecito attendersi e si estenderà sempre più agli atti della Commissione europea credo che assume sulla base delle nuove competenze amministrative che gli vengono attribuite ecco forse che pur potrebbe essere il caso anche di ripensare i meccanismi di nomina dei giudici della Corte perché è una Corte che diventa nasce come corte di giustizia si trasforma come tu c'hai detto in una
Corte quasi costituzionale eppure a giudici nominati in un certo modo se poi diventa anche corte amministrativa capite bene che c'è un problema di indipendenza e dei giudici che la compongono rispetto ai soggetti che li hanno nominati questo sicuramente
Un tema che per noi costituzionalisti
Di grande attualità realtà per noi e di attualità un altro tema che qui non c'entra niente per fortuna e l'indipendenza della devasta del del dell'altra magistratura cioè della magistratura inquirente mentre su sull'indipendenza della magistratura requirente lo giudicano giudicante diciamo nessuno di noi ha mai avuto dubbio alcuno che fosse da da garantire
Allora adesso sono molto contento di di e lo ringrazio molto per aver accettato invito di dare la parola al professor Massimo Carrino
Dell'università degli studi del Piemonte orientale al quale abbiamo attribuito contando sulla sua pazienza un tema assai delicato che è quello della politica estera e di difesa cosa c'è oltre il vetro il titolo dell'intervento anche l'obiettivo di ragionare su un argomento che così tanto ci sta interessante grazie
Grazie intanto ringrazio gli organizzatori gli amici
Che mi hanno coinvolto in questo bel seminario temo che in qualche modo vi deluderò perché le attese rispetto al tema che gli avete assegnato rimarranno senz'altro in parte deluse perché devo dirvi che ho qualche difficoltà a capire
Che cosa possa succedere con lo sviluppo del processo d'integrazione europea rispetto alla difesa comune
Intanto per rispondere alla alla domanda del posta dal titolo cosa c'è oltre il vetro c'è tanto c'è tanto
Questa mattina in parte lo abbiamo già detto non dobbiamo essere troppo severi con l'Unione Europea immaginando che abbia giocato un ruolo sempre marginale nella politica estera
Del nostro continente in realtà il processo integrazione europea ha rappresentato davvero un
Un cambiamento straordinario nella storia della cultura occidentale
Ragionando sulla politica comune difesa io partirei
Dal diciassette marzo del mille centoquarantotto
Quando viene siglato un primo accordo tra Francia Regno Unito Belgio Olanda e Lussemburgo una primo accordo difesa collettiva che poi successivamente con gli accordi di Parigi del ventitré ottobre del mille novecentocinquantaquattro viene trasformato in quella che è l'Unione dell'Europa occidentale
Questo è un passaggio molto importante perché
L'Unione Europa occidentale rappresenta il primo vero tentativo di una difesa comune
Europea si tratta di una organizzazione internazionale e qui apro e chiudo una parentesi voglio sgombrare subito il campo io credo che l'Unione Europea sia un'organizzazione
Internazionale lo dico così
E credo che
Ieri è entrato in vigore il decreto che riforma i nostri settori scientifico disciplinari se ci facessero il favore di metter Unione Europea e costituzionale dentro lo stesso settore scientifico disciplinare
Probabilmente questa polemica sarebbe superata perché credo larga misura dipenda dalla volontà di appropriarsi di un tema no la la distinzione io sono fermamente convinto che sia un'organizzazione internazionale e rifiuto anche l'idea di qualificarla sempre come Coop sui generis tutte le organizzazioni internazionali sono ciascuna del proprio genere
Una ordinanza internazionale i costituzionalisti hanno naturalmente la massima libertà di studiarla perché il diritto costituzionale non è secondo me limitato soltanto
Allo studio
E e diritto pubblico in generale dell'ordinazione statale ma può anche andare a studiare i fenomeni che con lo Stato hanno evidentemente delle grandi implicazioni la storia dell'unione dell'Europa occidentale è una storia importante
Di
Grande partecipazione perché nella i delegati dentro
L'Assemblea della unione e venivano designati dai parlamenti nazionali che erano tenuti tra l'altro a mantenere il rapporto tra maggioranza e opposizione quindi c'era una grande rappresentatività di quella
Organizzazione
La quale si esprimeva con mozioni dava delle indicazioni ai ai governi e Parlamenti degli Stati che aderivano per cui si può dire certo non aveva una grande capacità di incidere sulla decisione politica esprimendosi essenzialmente con raccomandazioni ma era una grande sede diplomatica era un luogo nel quale effettivamente la politica estera e di difesa aveva degli spazi di incontro molto importanti
Se andiamo a vedere la Prima guerra combattuta dall'Italia repubblicana la guerra del Golfo vediamo che c'è stata una grande attività
All'interno dell'Assemblea dell'Unione dell'Europa occidentale che ha preceduto poi le decisioni che sono state assunte anche dal nostro Paese
L'aspetto interessante
Di quell'organizzazione stava appunto nella sua composizione che comprendeva i Paesi membri della comunità e poi dell'Unione ma comprendeva anche tutti i paesi europei che aderivano alla NATO ed è arrivata ad avere
Fino a quattrocento
Appunto rappresentanti la sua Assemblea il che significa effettivamente uno luogo di confronto diplomatico di grande di grande importanza
E viene di fatto svuotata di significato con il trattato di Amsterdam e con il Trattato di Lisbona
Viene del tutto superata perché la sua finalità istituzionale quella di dar vita a un sistema integrato di difesa comune si ritiene sia appunto assolta dalle norme contenute nel trattato
Per cui possiamo dire che quello che c'è scritto oggi nel Trattato sull'Unione europea nel Trattato di Lisbona è il risultato di un percorso che effettivamente ha una storia
Molto lunga ma dobbiamo dire è la storia di una organizzazione internazionale che sotto questo profilo sviluppa le sue vicende da una prego coerentemente con la con la sua premessa istitutiva se noi leggiamo quello che c'è scritto nel trattato dagli articoli quarantadue
A quarantasei vediamo che per quello che riguarda la politica di difesa l'approccio è evidentemente di tipo confederale
C'è poco da fare i protagonisti sono gli stati
Sono gli Stati che hanno il compito di mettere a disposizione le risorse
Per la difesa comune l'orizzonte al quale si guarda è quello di una possibile difesa comune deliberata dal
Consiglio europeo ma viene considerato appunto come un orizzonte lontano nel frattempo gli stati devono organizzarsi per garantire delle politiche che sono coordinate dalla
Unione europea certamente gli Stati che sono più
Dal punto di vista della capacità militare avanti possono dar vita appunto la cooperazione permanente che poi appunto sappiamo è la pesco sono assistiti da una serie di istituzioni dell'Unione per cui l'agenzia per la difesa
Ma comunque sia la gestione della difesa è una gestione che viene
Affidata agli stati membri anche perché questo è l'altro aspetto sul quale occorrerebbe appunto riflettere questa mattina è stato in qualche misura anticipato anche dall'intervento dei di Francesco Clementi
Il tema del e anche di del dall'intervento e poi indicava già il tema del dell'allargamento ispirato l'allargamento è un tema molto molto importante non dobbiamo dimenticare che il trattato fa esplicito riferimento al fatto che la politica comune di difesa non può pregiudicare le alleanze regionali e di difesa
Per cui non si può parlare di una difesa comune europea
Senza tener conto dell'importanza strategica della NATO e questo è un fatto è un fatto non
Non non irrilevante lo sviluppo della politica comune di difesa dovrebbe essere studiato studiando contemporaneamente come progressivamente cambiato il concetto strategico dell'alleanza atlantica che evidentemente ha superato la sua posizione iniziale va di una direzione
Forse nuova ma in realtà non direi una posizione anch'essa coerente con le ragioni che hanno portato alla nascita della alleanza atlantiche che oggi sono drammaticamente riproposte dalla storia per cui quando si parla di allargamento dell'Unione inevitabilmente bisognerebbe guardare anche all'allargamento della NATO
Guardate se provate a vedere
I documenti in particolare la bussola europea sapete
Può rappresentare da questo punto di vista una specie di sintesi ma
è evidente che l'accelerazione che si è prodotta nel nostro nell'Unione Europea sotto il profilo della difesa comune un'accelerazione che si produce a partire i primi anni due mila
è vent'anni che assistiamo a un'accelerazione dal momento che si è sviluppata la crisi in Georgia l'annessione della Crimea sono tutte vicende che precedono ovviamente la guerra l'invasione
Krajina da parte della della Russia ma solo le vicende quelle del vicinato orientale della dello europea che hanno fortemente condizionato le decisioni rispetto a un'accelerazione di questo tipo
Accelerazione che ha prodotto dicevamo cosa c'è oltre il veto
Tutta una serie di strumenti importanti lo strumento europeo per la pace
Quindi la dotazione
Di risorse finanziarie ingenti per finanziare missioni
Che garantiscano appunto dal punto di vista strategico una presenza dell'Unione Europea negli scenari più importanti non solo nel continente europeo il fondo europeo che di nuovo è uno strumento straordinariamente importante per appunto finanziare ma anche per coordinare insieme all'Agenzia le politiche e questa mattina sono state ricordate dalla professoressa bilancia di appunto
Cooperazione anche sul piano della produzione degli armamenti e dell'acquisto degli armamenti quindi dal punto di vista della disponibilità di strumenti
Possiamo dire c'è molto oltre al veto ma la domanda che pone appunto il titolo dell'intervento che avete assegnato pone la questione su due piani diversi
Non è tanto il problema degli strumenti ma è il problema della possibilità di decidere di utilizzarli quello è il vero
Il vero punto cosa c'è oltre il veto significa domandarsi se c'è la possibilità di arrivare a una capacità di decisione strategica rapida questa la vera questione
E lì naturalmente il fatto
Ribadisco che siamo di fronte comunque a una organizzazione internazionale porta tutta una serie tutta una serie di conseguenze sul piano della decisione di attivare strumenti di difesa comune
Tanto per essere chiari e per usare una parola che in Italia facciamo fatica a utilizzare diversamente da quello che accade nel contesto anglosassone e politica di difesa comune significa decisione di partecipare a guerre
è una parola che nel nostro Paese si fatica molto pronunciare ma decidere di usare lo strumento militare di inviare come si dice nei documenti europei armi letali a nostri partner strategici significa rinunciare a una posizione di neutralità e partecipare a guerre ora una decisione di questo tipo una decisione che in un contesto come quello che l'Unione europea non si può immaginare
Diciamo assimilabile ad altre decisioni di politica estera per questo motivo se non andiamo a vedere anche gli strumenti che di solito vengono utilizzati per aggirare appunto il veto come l'astensione costruttiva la possibilità di astenersi dichiarando però con la propria astensione di non volere impedire all'unione di assumere la decisione che sta per assumere vediamo che questo strumento proprio rispetto alle vicende attuali
Mi riferisco alla astensione dell'Ungheria rispetto alla decisione
La scorsa estate di rinviare ancora aiuti all'Ucraina ed è questo dimostra che anche gli strumenti che si potrebbero utilizzare con maggiore frequenza per appunto a girare il meccanismo dell'unanimità su un tema come quello della partecipazione a una guerra rischiano di essere inefficace
E rischiano di essere inefficaci proprio perché si tratta di una decisione che appartiene dal punto di vista strutturale alla dimensione statuale
Guardate
Se prendete in considerazione lo Statuto delle Nazioni Unite vedrete che l'unica parte che non è stata attuata è quella che prevede la messa a disposizione del Consiglio di sicurezza di una forza militare permanente a sua disposizione
Quella parte del del della Carta delle Nazioni Unite non è stata attuata perché gli stati si guardano bene dal fornire lo strumento militare la disponibilità di un soggetto che non sia come loro un soggetto sovrano col quale possono col quale possono dialogare
In questa prospettiva anche il Progetto la proposta di riforma del Trattato che prevede l'istituzione
Di uno strumento di intervento rapido ed una forza di intervento rapido verosimilmente appartiene a quelle proposte che all'interno di quella più ampia
Idea di riforma non potranno trovare facilmente applicazione perché gli stati hanno bisogno appunto di potere disporre in maniera esclusiva della propria forza militare per affermare la propria sovranità
Detto questo
è un bene o un male che vogliano ancora affermare la propria sovranità io su questo preferisco non esprimere un giudizio perché sarebbe un giudizio di natura se vogliamo Poli
O logica ma più in generale forse addirittura di di di di di teoria politica io non gli strumenti per addentrarmi per entrano in questo tema la cosa evidente che gli stati hanno una grande volontà di mantenere la esclusiva disponibilità della gestione della propria forza militare e questo renderà di fatto molto molto arduo uno sviluppo in senso federale della difesa cosa vuol dire sviluppo in senso federale della difesa vado mi avete dato questo titolo un po'un po'insomma un po'più maledetto perché
è un titolo complicato sono andato a riprenderli una lettura di qualche anno fa
Un libro molto bello e facile da leggere che si intitola la spada e le magnolie è stato scritto da uno storico torinese Luraghi chi era umbre un grande storico
Del del del dell'America del sud degli Stati Uniti del sud un grande storico militare
E ha dedicato la sua vita a studiare la guerra di secessione
Ci sono delle pagine molto belle in quel libro in cui spiega che il generale Lee avverso la guerra perché aveva a disposizione un esercito confederale non federale cioè quando doveva organizzare le sue campagne militari faceva molta fatica a sviluppare una vera strategia mentre dall'altra parte c'era un esercito molto strutturato dal punto di vista anche amministrativo era molto era molto più facile riuscire a organizzarla spostarlo sui vari scenari di guerra detto questo questo significa che l'Unione europea non andando nella direzione di un esercito federale rimarrà dal punto di vista militare un soggetto debole anche questa credo sia una domanda alla quale non può che esserci una risposta sì
Dal punto di vista militare l'Unione europea non potrà essere un soggetto forte ed è la ragione per la quale il destino militare dell'Unione europea e indi sociabilità dal destino dell'Europa nella NATO
E questo credo sia un fatto sul quale occorre essere molto molto sinceri quello che sta accadendo oggi è un grande dibattito non solo sul futuro dell'Unione
Ma sul futuro dell'alleanza atlantica quello che succederà negli Stati Uniti avrà delle ricadute importanti su questo profilo ma immaginare che l'Unione europea diventi protagonista sullo scenario internazionale
Di una politica di potenza in quanto capace di utilizzare la forza militare in piena autonomia significa dal mio punto di vista chiederle qualcosa che non può fare
Perché appunto non è la sua finalità è un'altra la finalità che ha portato a dar vita all'Unione Europea
Perché io non credo che ci sia uno spazio per un'evoluzione in senso federale dell'Unione
E questa mattina avete toccato tanti tanti tanti elementi di grande interesse tanto è vero che lo dicevo ai colleghi
Mi ero preparato una cosa e poi mi hanno stimolato dirne altre perché hanno davvero toccato tanti aspetti di grande interesse
Il riferimento all'Impero Austroungarico per chi studia l'Europa deve evidentemente un un riferimento straordinario quando parlava
Questa mattina professor Orofino pensavo all'Uomo senza qualità di Musil perché l'impero austro-ungarico è caduto dopo la secondo con la prima guerra mondiale io non credo che sia stato ucciso dalla prima guerra mondiale a preludere a pagare la sepolto ma era già morto L'impero austro-ungarico
Impero Strong carico affrontato la prima guerra mondiale già morente
Se voi leggete L'uomo senza qualità di Musil
E la grande idea dell'Azione parallela che deve indicare quali sono le caratteristiche del popolo della Catania avete letto Musil no e la difficoltà straordinaria che i migliori intellettuali dell'impero affrontano per capire qual è la propria identità nazionale e arriva alla conclusione che non ce l'hanno
Roma è riuscita a essere un grande impero quando esteso la cittadinanza quando ha creato l'idea della romanità
La Catania non c'è riuscita
E per questo motivo è è crollata dopo la prima guerra mondiale l'Unione europea a un popolo no
Qui il nostro ottimo Cavaggion questa mattina ci parlava dei valori
Così come sono richiamati nel trattato maltrattato fa riferimento ai valori condivisi in una società
Non c'è il popolo europeo c'è una società europea una cosa completamente diverso
La mancanza del popolo europeo è quella che evidentemente impedisce
Di immaginare uno sviluppo in senso statuale federale dell'Unione e su questo credo che neanche un giudice per quanto capace posso riuscirà diventare una specie di di di demiurgo capace di tirare fuori l'identità europea e quindi anche l'attività del giudice Federico io penso possa arrivare a definire identità europea e siccome e con questo concludo spero di essere rimasto nei tempi e sicuramente ho deluso le vostre aspettative ma
Per concludere in estrema sintesi siccome politica di difesa comune significa capacità di decidere se fare o meno la guerra e siccome la guerra la fanno i popoli l'Unione Europea verosimilmente non sarà mai in grado di prendere quella decisione da sola perché non c'è un popolo europeo vi ringrazio
Grazie Massimo per per la per la tua relazione che non solo non non non ci ha deluso ma ha superato le nostre aspettative
Io ora devo fare un'opera di moderazione somme stesse innanzitutto perché naturalmente tu hai toccato tanti aspetti che meriterebbero
Un dibattito mi limito solo a una due provocatio
La prima l'Unione europea potrebbe essere già definita come uno Stato
Disfunzionale
Che è quello che sostanzialmente Mario Draghi va dicendo guardate che avete costruito senza accorgervene qualcosa che non è più un'organizzazione internazionale ma sostanzialmente uno stato che non funziona
Il livello delle sfide che pensate di affrontare con questo
Istituzione vogliamo lasciare perde il nome così smettiamola di discutere tra costituzionalisti e studiosi e l'Unione Europea rete costruito un'istituzione che avete attribuito dei compiti e delle sfide
E l'avete costruita in maniera tale che non è in grado di studi reggerla forse su questo ci possiamo accordare non è né l'uno né l'altro o è tutte e due in maniera un po'particolare però come detto tu anche lì tutti gli Stati sono sfugge d'altra parte poi un'ultima cosa
Questo è un po'una provocazione
Tu hai detto l'Unione europea non ha un popolo e poi detto l'Unione europea non è un popolo
L'Unione Europea
Ha un territorio o è un territorio allora qui noi sino all'Ottocento non ci siamo posti il problema se l'Italia
Avesse un popolo avesse un il territorio l'elemento del popolo e del territorio era oggetto di scambi fra gli stati no quindi possiamo forse dire che l'Unione europea oggi non è un popolo ma a un popolo
E quindi in questo senso
Ha dei confini geografici a un popolo e quindi risponde abbastanza correttamente a una definizione abbastanza astratta di Stato certo disfunzionale perché noi sappiamo quella quel quel tipo di Stato che aveva un popolo aveva un territorio sembra essere sepolto dalla storia no
Sostituito da in questo senso può essere una fase di passaggio rispetto alla creazione di un popolo anche perché anche l'Italia
Per lungo tempo non nonna ha avuto un popolo insomma e con tutta l'epoca del Risorgimento ci siamo ci siamo tra contatti un'altra storia ma in realtà la storia reale del processo di integrazione italiana non è
Quella di un popolo che finalmente si riconosce come tale come l'inno di Mameli sembra dirci ma in realtà è quello di un popolo che si costruisce nel tempo che si costruisce perdonatemi la retorica ma nelle trincee
Sul gratta delle fortificazioni sul Piave egli che si costruisce il popolo italiano Spina di allora Italia aveva un popolo che era la somma di vari popoli più o meno coscienti uno nell'altro questo però
Neri Palmeri parliamo perché perché avevo promesso di essere moderato soprattutto su me stesso allora il prossimo intervento è un intervento molto importante perché l'Inter un intervento che ha ad oggetto i fenomeni migratori
Ora le norme in materia di immigrazione sono norme per specialistici specialistici scusate che andrebbero maneggiate con molta cura da chi ha studiato con attenzione
La l'assetto multilivello del tema da un certo punto di vista né ci siamo anche chiesti se parlare di immigrazione in un contesto di unione europea fosse apro appropriato perché noi sappiamo che le regole attuali sfuggono in parte alle regole generali dei trattati dell'Unione Europea
Perché lì sì che c'è uno strumento tipicamente internazionale che si sovrappone all'architettura istituzionale la poi per questa ragione abbiamo chiesto un collega
è amico Filippo Scuto del dipartimento che si occupa davvero da vent'anni di questi temi
Di
Dirci qualcosa rispetto alle trasformazioni che l'Unione europea dovrà farsi carico di portare avanti per affrontare un fenomeno che la riguarda direttamente
Grazie grazie ovviamente grazie a Marco presso l'ufficio grazie dell'invito
Trattare un tema che realtà fin dal punto di vista del processo di integrazione europea come diciamo è noto a tutti evidente a tutti a diciamo le sue indubbia inevitabili critiche criticità peraltro qui si è iniziato a parlare di cittadinanza
Il popolo i confini di sovranità
E devo dire che diciamo abbiamo abbastanza aperto le strade a questioni che poi la strada questioni che poi vanno a intersecarsi
Profondamente col temi dell'immigrazione dalla gestione dell'immigrazione ora
Io diciamo anche alla luce del del titolo del del mio intervento ma poi del tema dello stesso di questo bel dell'incontro di studio
Partirei da una premessa ma brevissima in questo momento in questa fase storica
Stiamo parlando proprio nelle ultime settimane
C'è
Le le politiche euro per immigrazione stanno vivendo un degna momento particolare perché quel questo è noto a tutti la legislatura si è conclusa questa legislatura si è conclusa con l'approvazione di un pacchetto
Imponente perché parliamo di nove regolamenti da parte del Parlamento europeo di riforma di questo sistema di politiche comuni dell'immigrazione e e già questo diciamo qualcosa ce lo dice evidentemente ci dice che e questa è la cronaca degli ultimi anni lo sviluppo delle politiche comuni europee dell'immigrazione ha incontrato oggettivamente non non poche non poche non poche difficoltà
Su un poggio su cosa appoggiano su quella cosa sono queste queste politiche comuni c'è un dato da cui partire che credo sia
Giusto richiamare
Come ha ricordato evidenziato Rodotà
Nei secoli si parlava prima di cittadinanza nei secoli la cittadinanza è andata sviluppandosi come un fattore di esclusione ma un fattore di esclusione dice nel senso che garantiva un determinato Stato Sacchi era membro di una tribù determinata comunità e tendeva a discutere ad escludere gli altri il momento chiave ce ne sono state altre ci sono state le rivoluzioni settecentesche
La carta
Dei diritti come cittadino Europa continentale nel settecentottantanove ma l'elemento la diciamo il passaggio chiave rappresentato dalle costituzioni rigide del secondo dopoguerra quelle costituzioni rigide del secondo dopoguerra che danno che mettono diciamo così nel in quel complesso mosaico di quelle che chiamiamo le tradizioni costituzionali comuni
La dignità umana
I diritti fondamentali della persona il diritto di asilo e i diritti fondamentali a prescindere dallo Stato se la cittadinanza
Ecco queste sono le basi con cui si trova la nascente politica europea a doversi confrontare
Lo dico perché sin dall'inizio si genera questo difficilissimo equilibrio da raggiungere che ancora non si è raggiunto fra la gestione direi efficaci per tosare i flussi migratori e al tempo stesso la capacità che questa delle la possibilità il la necessità anziché questa gestione rispettasse rispetti i diritti fondamentali delle persone è qui diciamo in odi col tempo sono venuti al pettine
è in questa dimensione che nascono le politiche europee dell'emigrazione ricordiamoci sempre che dal punto di vista al processo d'integrazione europea che tendenzialmente lento con alcuni improvvisi passi in avanti sono molto giovani
La la base era giuridica ritrattate rappresentata al Trattato di Amsterdam quindi parliamo
Mille novecentonovantanove di appunto
Uno sviluppo che piuttosto recente e uno sviluppo che a mio modo di vedere sintetizzando al massimo è fatto di luci e ombre perché in realtà c'è stato un imponente anche in una certa fase intervento a livello di Unione europea con direttive regolamenti in materia di immigrazione e asilo
E ci sono state e ci sono anche molte ombre che fanno riferimento all'oggettiva difficoltà di gestire efficacemente questo fenomeno i cosiddetti flussi di immigrazione irregolare e via dicendo
Ricordiamoci sempre che quando parliamo di politiche dell'immigrazione quando parliamo di tradizioni costituzionali comuni anzi per quanto riguarda l'Italia con
Parliamo di principi fondamentali
La costruzione di queste politiche comuni avuto per l'Italia un impatto rilevante che appunto ne conosciamo le ombre i lati negativi le criticità che impattano sulla gestione delle tali flussi migratori ma ha avuto anche
Delle luci e degli aspetti direi positivi per quanto riguarda il diritto di asilo non abbiamo un bellissimo articolo dieci della Costituzione che prevede un'ampia fetta del diritto di asilo con una riserva di legge che nei decenni non si è mai tradotte in un intervento legislativo in una legge organica
Questo significa che non abbiamo oggi una legge organica sul diritto di asilo in realtà abbiamo qualcosa di molto simile a una legge organica sul diritto di asilo
E però è puramente di derivazione europea perché il frutto delle trasposizioni di quelli di quelle direttive
Sul diritto di asilo accoglienza integrazione via dicendo che l'Unione Europea adottato a partire dal due mila e cinque e che l'Italia è stato in un certo senso evidentemente costretto a implementare sul piano interno
Dando quindi applicazione in concreto cosa che non era stata fatta dal legislatore italiano per varie ragioni a quello che non soltanto un diritto fondamentale ma per la nostra Costituzione anche un principio fondamentale perché posto nei primi dodici articoli della Costituzione appunto il diritto di asilo
Nel titolo si fa riferimento a processi di tentativi riforme process involuzione ecco i tentativi di riforma io dirò adesso qualcosa sulla riforma dei trattati tentativo di riforma mi pare evidente
E che non si possa non fare un breve riferimento a questo nuovo pacchetto di interventi normativi
Soprattutto per cercare di capire se in realtà c'è una discontinuità rispetto agli ultimi dieci anni questa la domanda che credo ci si debba porre poi proverò diciamo in pochissimi minuti a dare una risposta
I processi di involuzione solo sono quelli diciamo quale cenavo c'è un'oggettiva difficoltà un oggettivo arretramento delle politiche comuni dell'immigrazione negli ultimi anni
Che hanno incontrato sempre maggiore difficoltà
Parallelamente non casualmente colline l'emergere che riemerge dei nazionalismi dei cosiddetti sopranista media dicendo che hanno rappresentato oggettivamente un freno allo sviluppo del processo di integrazione europea in questo
In questo campo questo diciamo abbastanza
è abbastanza evidente quindi credo che siamo diciamo così
Per quanto riguarda l'immigrazione in una fase che
Definire di involuzione per le motivi che ho provato ho provato a spiegare in ricordandoci sempre però che l'impianto si parlava prima negli interventi precedenti del principio di sussidiarietà per quanto riguarda l'impianto delle competenze ne potremmo già dire che siamo dentro un assetto simil federale di fatto la con l'immigrazione e l'asilo sono materie di competenza concorrente principio di sussidiarietà e conosciamo il funzionamento e quindi c'è un riparto simil federale
Il problema qual è il problema è che poi nell'applicazione delle politiche delle normative europee sul diritto rese di asilo e nella stessa produzione normativa sul diritto all'immigrazione e l'asilo hanno nettamente prevalso soprattutto in questi ultimi dieci anni gli egoismi nazionali nazionalismi e via dicendo questo
A come logica conseguenza rallentato il processo d'integrazione europea in questo in questo campo
I trattati e così trattati ovviamente l'immigrazione e l'asilo non erano nel dei trattati istitutivi non erano nel Trattato di Roma nascono nasce la politica comune come dicevo con il Trattato di Amsterdam
Un salto qualitativo però
Abbastanza evidente viene compiuto con il Trattato di Lisbona
Perché il trattato di Lisbona intanto chiude un po'il cerchio con il Trattato di Amsterdam perché estende enormemente lo spettro di azione che può avere l'Unione europea
Negli nell'intervenire in materia di immigrazione asilo
Sono coperte davvero quasi tutte le materie espulsioni ricongiungimento familiare i processi integrazione c'è un un ampio margine di intervento
E poi c'è un principio fondante che rappresenta la novità del Trattato di Lisbona rispetto alle migrazioni perché Trattato di Lisbona dice in maniera molto chiara dire inequivocabile che le politiche comuni dell'immigrazione devono essere sviluppate dall'Unione Europea nel rispetto e sulla base del principio della solidarietà tra Stati e così
Diciamo mettiamo anche
Nella discussione il tema della solidarietà
Ormai solidarietà condizionalità sono parole un po'chiave no della dell'Unione europea il tema della solidarietà la gestione dell'immigrazione sulla base del principio di solidarietà che specifica poi l'articolo ottanta al sessantasette dal punto di vista al dal punto di vista del del lecco riparto
Dei flussi migratori
Fra i vari Stati membri
Quindi dal punto di vista dei trattati vigenti
Noi possiamo credo affermare
Che l'impianto predisposto da ultimo tra stato dal Trattato di Lisbona sia soddisfacente nel senso che apre consente dalla possibilità di intervenire all'Unione Europea in materia e di farlo sulla base di un principio che appunto è quello della solidarietà che un principio fondamentale ma
è un principio fondamentale nel senso che diventa fondamentale nella già schiena concreta del fenomeno della gestione dei numeri del del delle domande di asilo dei flussi migratori e via dicendo
Dicendo questo immagino che già molti di voi
Diciamo
Abbiate tratto le vostre conclusioni ciò che nel trattato il principio di solidarietà questi anni non ha trovato una dovuta applicazione all'hip