Ue: la candidatura di Draghi e le elezioni europee, intervista a Mariastella Gelmini

Era genetica le stiamo con Mariastella Gelmini a questa iniziativa di azione dal titolo un'Europa liberal popolare allora qual è il vostro Progetto per l'Unione europea ritiene che ieri Draghi in qualche modo si sia auto lanciato in una candidatura
In vista delle del del della nuova Commissione europea io penso che Draghi abbia posto
Con parole ultimative il senso di una sfida che è imminente di importante cioè quella di un cambio di paradigma in Europa la consapevolezza che l'Europa non può tirare a campare
Ma ha bisogno di alzare l'asticella delle sue ambizioni e di vincere alcune sfide
A partire dal tema della difesa comune europea quindi a recuperare il tempo perduto su questo fronte e dotarsi di un esercito europeo ma al tempo stesso urge un cambio di governance con il superamento del voto all'unanimità
Il diritto di Fitto in capo ad alcuni Paesi come l'Ungheria
Al tempo stesso la sostenibilità è un fatto importante ma deve essere coniugata con la competitività e quindi su queste sfide Draghi sta incalzando l'Europa e lo fa con il pieno assenso
E e condivisione da parte di azioni ma di tutti coloro che sono autenticamente europeisti sono preoccupati perenne Europa che arranca su alcune questioni di fondo
Allora la crisi di questi giorni ha dimostrato che l'Europa sul fronte della difesa è molto debole allora noi
Abbiamo delle direttive su come i pescatori devono andare a prendere i pesci ma se ci arriva una bomba da Mosca un missile da Mosca non riusciamo intercettato
Diciamo che noi non eravamo preparati ad un cambio di di di scenario da un sistema di concorrenza competizione tra i paesi si è passati ad un sistema conflittuale con guerre regionali come in Medio Oriente l'Ucraina Issa è il di fronte a questo scenario che globale
è l'Europa ha perso moltissimi decenni attorno al tema di una difesa comune europea se questo tema sembrava in passato in assenza di guerre tutto sommato non prioritario oggi c'è la necessità come ha sottolineato anche il presidente Mattarella di accelerare non solo per una questione di risorse perché una difesa comune significa risparmio significa efficientamento delle risorse investite ma soprattutto perché oggi sappiamo che c'è un rischio di un allentamento dei rapporti con la NATO e con gli Stati Uniti se dovesse vincere tante e tutto questo deve responsabilizzare l'Europa ecco perché in lui si sosteniamo non solo la difesa comune europea ma anche un commissario
Come ha sottolineato il ministro degli Esteri un commissario la difesa sarebbe un primo passo né pensiamo che questa sia una priorità
Poi ovviamente la riforma della governance non è meno importante la sostenibilità e la competitività la messa a terra delle risorse del Pnr R. le riforme insomma l'Europa deve alzare l'asticella
Delle ambizioni e al tempo stesso i Paesi devono essere pronti a cedere un po'di sovranità nazionale per fare il bene dei propri cittadini avere un'Europa più forte ultima cosa si pone la questione del voto utile allora le elezioni europee
Allora votare il Movimento cinque Stelle significherebbe votare un gruppo che va a finire nel misto finché non conterà assolutamente niente Pedro dire che c'è il problema di un voto
Responsabile di un voto all'altezza delle sfide che abbiamo davanti e del contesto geopolitico e quindi è chiaro che oggi e l'europeismo è un valore la difesa comune è una necessità la consapevolezza che atteggiamenti come quelli che il Governo ha avuto per esempio sull'messa hanno danneggiato il Paese l'autorevolezza del paese e anche la capacità di negoziare il patto di stabilità quindi dobbiamo uscire da una contrapposizione tra sovranità nazionale sovranità europea e sposare un europeismo convinto che però significa non l'Europa dei burocrati che allungano che complicano i passaggi ma l'Europa di una politica capace di decidere
Grazie perché Stella Gelmini