Un'Europa Liberal-popolare

Un giorno buongiorno a tutti
Cominciamo anche se sono molti che devono ancora arrivare ma insomma è importante che
Che arrivino prima nostri relatori
Il punto in cui si anche ringrazio monito
E come ringrazio dal senatrice il ministro questa averci ospitato in questa bella sede
Dunque poi è un po'bizzarra questa coincidenza di giorni insomma perché mentre va be'fronte della grande disastro delle guerre
Si stringe sempre di più il problema di arrivare alla alla scadenza elettorale quindi le liste
E noi invece ci interroghiamo appartiene alle domande domande di sempre cioè le radici
Dell'identità europea ma questa ma questa coincidenza secondo me rende ancora più significativo già di per sé
Questo nostro strano Maspero interessante incontro così un po'anche fuori dalle
Da da tante spetti settori c'è un po'conformisti ci si sentono sempre sull'Europa
Io dirò poche cose su questo a partire proprio dalla dalla questione nei casi sempre facevo i miei studenti perché
Chi si è occupato di più diciamo occupato è chiaro impostato sul piano storico e politico la questione a Federico Chabod
Che nella sua propria storia dell'idea di Europa concludeva dicendo nel formarsi del concetto d'Europa e del sentimento europeo
I fattori culturali e morali hanno avuto nel periodo decisivo di quella formazione
Preminenza assoluta anzi esclusiva
Per parole forti pesanti
Che concludono tutta una ricostruzione disamina molto molto forte interessante cioè non c'è possibilità dell'Europa senza anima
Questo dicevo di grandi fondatori che io non non rievocò perché è una è diventa punto uno dei giochi più retorici se stiamo spesso
E allora io dico
Non c'è più ci chiediamo in questura a Piton contro Roma Chino
Ecco sia senso tornare a questa visione alta no mentre la politica si affanna appunto sulle liste
E mentre l'Europa è sempre più facile in un momento di fronte allo scenario bellico che richiederebbe invece una sua presenza forte efficace autorevole resto Mattarella l'ha ricordato l'altro ieri no diceva
Sì stiamo ancorati alla NATO ma noi abbiamo l'urgenza di posti il problema della difesa
E allora tornare alla sua identità ma in senso proprio di radici spirituali alle sue culture politiche morali
Dobbiamo cercare di farlo sì ci riusciamo si facciamo ancora in tempo se non ne siamo già fuori tempo massimo per porcelo
Fuori da questa liturgia stanche rituale che si sente in giro come dicevo
E lo vorrei fare con questi nostri due interlocutori che appartenendo storie diverse hanno entrambi alla fine come
Il la caratteristica di essere molto profondi originali fuori dagli schemi retorici
E perché vorrei che questo incontro non ripercorresse quei dibattiti
Estenuanti sulle radici
Giudaico cristiane che conobbero una polarizzazione
Di fronte a una mai realizzato costituzione europea vi ricordate invece io vorrei porre il problema se non è troppo tardi per porsi il problema di una umanesimo comune nei termini in cui lo opposero certo vent'anni fa nel due mila quattro Ratzinger shader Massimo
Cioè il fatto che le due grandi culture fondative dell'Europa quella liberale e laica democratica e quella giudaico cristiana
Devono trovare un terremo comunali
Pena la decadenza di tutti specie di di fratelli tutti di oggi e di questo si occuperà straniero penso il
Il collega amico Sergio Berardinelli note cioè
C'è un problema di allora quali sono quali quali qualcosa ne è rimasto di quella cultura di quella radici
Con questi interrogativi cioè Numa n-esimo di cui parlavano grazie avverrà si è dissolto del postuma ancora infinito non ha più senso porselo siamo ormai fuori dalla possibilità di un lavoro comune di un umanesimo del
Dissolto nel post-umano nelle delle intelligenze artificiali
Nella sua mitizzazione della tecnica in una scienza sempre più utile sempre più più avanti ma che rischia di essere dogmatica nella sua
Sono questi un po'gli interrogativi per vedere come
Progrediscono queste radici comuni su su cui si fonda la dignità umana
Che si è tradotta poi nella storia europea dei diritti umani quali fondamento delle domande Lucrezia e liberali delle sue nazioni
Secondo me è spesso questo si è tradotto immondi fittissimo in cui l'individualismo
Desiderio diventerà diritto rimandai rimandava ma adesso rimanda in modo molto forte a divisioni profonde polarizzate
Diversamente conciliabili diversamente da quello che dicevo prima dell'umanesimo comune quasi in uno scooter lo scontro antropologico
Su che si dividono sulle stesse interni su un su diversi dei radicali delle idea di uomo e donna
E riprendo una frase di un testo in un articolo di Berardinelli dove dice se ieri certe stavamo su forme di pluralismo degli stili di vita
Pluralismo etico politico derivati comunque fondamentalmente da una Antropologia e gran parte condivisa oggi invece le delle divisioni spesso incolmabili le registriamo proprio sul piano antropologico
E questo sarà ascolteremo quello che ci dice
Penso anche la dichiarazione sulla porta dell'altro ieri della dell'Europa che parla proprio di diritto e non di libertà della donna di accedere all'aborto cosa sacrosanta
Il che deve essere con mantenuta mentre minacciata in tutto il mondo dall'America i supremi degli europei
Ma che comunque non potrà mai essere un diritto positivo e tante altre forme di di di di visione antropologica e dunque mi avvio a concludere come trovare allora oggi l'identità anche dell'uomo e della donna
Io penso anche tornando alle sue radici storiche le radici storiche dell'Europa non solo quelle ideali che abbiamo di cui ho parlato fino adesso ma il fatto che c'è un'estraneità di fondo dei popoli delle nazioni che oggi si sentono insiste tanta non da oggi oggi sempre di più sempre meno comprerei
Fanno già fatica a identificarsi con le proprie nazioni se non in sé in termini di nazionalismo sopranista
Mafai non fanno fatica ad accettare
Comprato l'idea di sentirsi cittadini europei no quindi sentono traditi anche il senso della loro storia con la fatica che hanno già fatto l'identità dei popoli a identificarsi con con il processo di unificazione nazionale dell'Ottocento
Se non c'è tutto questo come possiamo porci il problema di una comune difesa militare
No fuori difesa militare la polvere se è una politica estera se hai una politica Sinai dietro l'apolide che che cosa un'identità dei valori esattamente quello di cui vogliamo discutere oggi
E così arrivo concludere citando chi ci parlerà di queste cose
Cioè della ricaduta nella crisi delle culture politiche delle diverse nazioni all'interno dei diversi Paesi sentiremo dal ambasciatore Michele Valensise a partire dal caso tedesco che lo conosce ovviamente molto bene
E che ha scritto anche Luca voi un interessante lavoro proprio su queste modifiche a me interessa molto quello che lei ci dirà sul crescita dell'estrema destra in Germania
Spesso appunto come lei scrive molto bene ad Alternative für Deutschland ce l'ha detto che è nata nel tredici quanto venne ristrutturato in questo Scandelli stima
Sede che ci ospita da una costola conservatrice ed estrema della sì devo sei su quindi cattolici quindi dai democristiani tedeschi per capirci
Con i suoi leader scatenati lui dice contro l'Europa nato gli Stati Uniti e invece particolarmente comprensivi nei confronti della Russia
E qui diventa ancora più grave la questione oltre che in clinica un inquietante revisionismo
Sulle responsabilità della Germania negli anni più bui della sua storia
Quindi stiamo parlando di cose molto pesante e molto gravi e conclude questo ragionamento poi ci sentiremo
Il modo secondo me molto efficace la stanchezza dei grandi partiti popolari tedeschi non è una buona notizia e non solo per la Germania
E quindi ci sarà un ragionamento complessivo su questo infine ci sarà una disamina più politica
Non solo sulle alleanze ma su tali problemi dichiara l'Europa oggi
Che condurrà la senatrice Gelmini
E su quale identità per una Europa liberal popolare i sentiremo su questo
Siccome è molto articolato i temi sono tanti che lei affronta sentiremo la senatrice ideatrice di questo animatrice di questo nostro incontro
E infine speriamo di averlo con uno voi farà un intervento
Leader di Azione Carlo Calenda che in contemporanea questo nostro incontro sta proprio presentando le liste
Alla sala stampa anche gli esseri insieme con con tutti i giornalisti e anche questa concomitanza è interessante diciamo perché secondo me dalla politica concreta alle radici e le altre sedici alla politica concreta adesso calendari Outdoor è un leader che ha una è un grandissimo interesse per le radici grave anche quelle antiche e qui siamo cattolica Adriano quindi sarà particolarmente a casa sua
E e poi all'idea di libertà foto mai sganciata dalla responsabilità quindi sul tema
Della di diritti dell'acquisito identitaria
Molto in sintonia con questo nostro incontro che stiamo facendo pasta io di un riassunto un po'quello che sentirete molto meglio da me e darei la parola subito far seguire questo ordine allora professor Berardinelli seguire ambasciatore Valensise e infine la senatrice genuini
Grazie
Grazie ma grazie professoressa
E
Vengo subito al al tema metto anche un cappello
Diciamo una sorta di
Poi comprensione del problema
Si diceva che e ma diceva giustamente
L'Europa
E stanca c'è una stanchezza
Teniamo sempre presente che questo tema della stanchezza dell'Europa
Non è che lo scopriamo nuovi già negli anni Venti del secolo scorso Pusterla diceva espressamente il problema dell'Europa e la sua stanchi
Di cultura pessimisti degli anni dei primi anni del secolo scorso io faccio fatica a dire secolo scorso perché mi mi sbaglio sempre ma del Novecento ecco
Dico nei primi anni del Novecento d'Europa era pervasa da un senso di disco agli amento un senso
Di stanchi Soro
Pessimismo che
Probabilmente che era ancora più bacato di quello che pervade oggi i nostri discorsi
Sull'Europa sul destino
Delle della politica eccetera siccome quel pessimismo era stato preludio attenti addirittura peggiori
Speriamo che non valida la stessa cosa
Anche per noi
Insomma devo dire che
Questa l'intonazione pessimistica sui tempi nel quale ci ha dato dividere non la sento particolarmente congeniale al mio carattere però è anche vero che bisogna guardarlo alla realtà e quindi la realtà è quella che è stata descritta in modo sintetico ma molto preciso secondo me nel nella preparazione nella rappresentazione di questo nostro incontro dove si dice
L'Europa che in crisi d'identità e fragile proprio nel momento in cui ce ne sarebbe più bit ancora più bisogno
Credo proprio che sia così per nostra fortuna come dicevo una filosofa che si chiama Maria Zambrano lo diceva trent'anni fa
E l'Europa e l'unica realtà culturale che cercano di far vedere effetti
Che non muore mai che per sua natura e ti istigata a risorgere ogni volta
Anche dalle proprie ceneri per cui anche questa e una avventata di ottimismo tra virgolette che gronda
Non trascurabili cercherò di spiegare perché non muore mai
Però ecco siccome si parla parliamo di crisi
Dell'Europa
Vorrei richiamare un attimo l'attenzione su
Una questione
Di quale Europa abbiamo bisogno oggi
In che cosa consiste insomma l'identità europea è a cui vorremmo aggrapparci e che porremo magari a rivitalizzare
Ora
A fronte di ciò che sta succedendo in Ucraina o o o in Israele
Che ci si ponga una domanda del genere può persino sembrare così
Superficiale o dai responsabili peggio ancora no però io credo che anche il nostro atteggiamento l'atteggiamento che avremo nei confronti e che abbiamo nei confronti di queste tragedie e ci che ci stanno così avvolgendo
Dipende molto da quanta consapevolezza abbiamo di noi stessi da quanta consapevolezza abbiamo del vostro essere del nostro essere europei
E in che cosa consiste dunque questo nostro essere europei
Andando al punto in modo quasi brutale
Direi che
Se ci domandiamo che cos'è l'Europa
Facciamo fatica a pensare l'Europa come una realtà geografica
Continente ma in appendice dell'Asia cioè non no e un continente ma non è circondato dal mare e dal punto di vista geografico e una identità certamente Rocco definitiva
Non ha un'identità non è un'identità politica
Lo dico un po'provocatoriamente forse non è nemmeno l'identità culturale in senso molto
Preciso in senso molto stretto
L'Europa
Attacca modo idea di come è stato accennato anche da Emma Fattorini
L'Europa e soprattutto un'identità una realtà antropologica ciò che richiamo all'Europa e una realtà antropologica un ideale di uomo
Un umanissimo
Io credo che sia questa
L'identità europea qualcosa che a partire
Dal mondo greco passando attraverso molto ebraico-cristiano anche attraverso l'Illuminismo ha prodotto tutto ciò che noi identifichiamo con l'Europa
La bellezza unica d'un paesaggio culturale naturale che questo e quello naturale non ce lo siamo meritati ma quello culturale soci
La bellezza di istituzioni politiche che comunque hanno il carattere che conosciamo la libertà
Della circa la libertà degli scambi economici e l'Europa e tutte queste cose alla base delle quali a mio modo di vedere sta un'idea di uomo un'idea di un uomo che bisogna dirlo io lo dico con molta disinvoltura ma credo che sempre più studiosi vanno in questa direzione un'idea di uomo che senza nessun sciovinismo e l'idea introdotta dal cristianesimo
Faccio una sulla citazione Manni chiede dell'Enciclopedia delle scienze filosofiche e tutto questo lo dice molto bene
Che questa stava dell'uomo che questa universale dignità libertà di uguaglianza esistano che l'uomo e non già come in Grecia in Roma e centra soltanto alcuni uomini sia riconosciuto e valga giuridicamente come per su una quest'idea è venuta nel mondo per opera del cristianesimo
Per il quale l'individuo
Come tale ha valore infinito ed essendo oggetto e scopo dell'amore di Dio e destinato ad aprire relazione assoluta con Dio come spin credito
E far che questo spirito di Morri Luca ciò che l'uomo e insieme destinato alla somma libertà in un modo come vedete molto laico
Di dire una radice
Religiosa
Caso specifico Cristian no dell'uomo europeo
L'uomo destinato alla Summa libertà
In effetti la libertà e una ragione
Concepita come orientato alla verità
Sono i principali pilastri su cui si pone si può si basa
L'umanissima europeo l'ideale antropologico europeo
Quell'ideale che ha dato vita
All'Europa che conosciamo
Ed è un ideale universali queste la corsa importante
è un'iniziale universale e qualcosa
Che vale quando diciamo libertà intimidita dell'uomo diciamo qualcosa che vale per tutti non vale per qualcuno
Vale anche notte vale per le donne vale per i rilievi incerte non non c'è Carrazza non ce ecco e note genere non c'è niente da fare indistintamente per tutti
Ecco lungo questa universalità è una caratteristica che non va trascurata perché la condizione che ci accomuna
E che ci fa capire però quanto sia universale particolari universale che ciascuno e vive a modo suo in virtù della libertà che ci costituisce
Io mantici tedeschi e avverrà in particolare diceva che appunto ciascuno a un suo modo particolare
Di essere un uomo
E oggi non sappiamo quanto questo sia diventato anche se non è esplicitato con la dovuta consapevolezza sia diventato un po'il comune sentire di tutti i suoi qualche studioso dice ormai il vecchio principio d'uguaglianza
Viene declinato come diritto di ciascuno alla propria differenza
Questo secondo me è un grande guadagno dell'Europa certo bisogna gestirlo però con cura
Perché bisogna fare in modo che questo principio non diventi e quello che purtroppo sta diventando cioè una sorta di
Possibilità che qui veramente e ciascuno faccia quello che crede a tutti i livelli Cometti istruzione di quel tessuto su quale comune sul quale ciascuno di voi bene o male volenti o nolenti è chiamato è chiamato a vivere con parole che magari che evocano
Il magistero di Benedetto sedicesimo potremmo dire
Attenzione perché se andiamo su questa strada rischiamo
La dittatura del relativismo no
Si può anche non di importante addio al presidente quale il rischio
E Emma ha fatto qualche riferimento prima
Alla
Ai rischi che potremmo correre no
Ma quello che comunque per me importante
E che questa
Diciamo capacità che
Abbiamo acquisito di sentirci unici
Tra uguali che sembra paradossale
No
La sappiamo valorizzare la sappiamo valorizzare perché questo e veramente il
Il grande e nucleo su che non muore mai e che costituisce la cultura europea in particolare
Non vuol dire il fatto che costituisca l'auto la cultura europea non vuol dire che l'Europa e per questo autorizzata a forme di sciovinismo di superiorità da uno anzi
Proprio perché stiamo parlando d'un principio antropologico
Niente non sta scritto da nessuna parte che tipo a continuare a vivere nel luogo dove è nato e che magari addirittura hanno sta scritto neanche che nel luogo dove minato posso morire e germinare altrove
Perché è un principio ripeto come diceva proprio Maria Zambrano che una volta che si è i manifestato non muore più è però è chiaro che bisogna coltivarlo
Che e non è detto che il luogo dove e nato sia il luogo dove viene coltivato in modo adeguato
Insomma questo lo dico per
Mettere in guardia da qualsiasi idea magari fuorviante in termini di e un po'centrismo in termini di superiorità della cultura europea su altre culture
E
è un merito che non possiamo a scriverci no
Però è un grande patrimonio che sicuramente dobbiamo dobbiamo coltivare l'idea di questo perché questo un uomo unico irripetibile
Chi è uguale a tutte le unicità e irripetibilità degli altri uomini che non è riducibile né alle condizioni
Sociali culturali della sua esistenza né a quelle biologiche e un per usare un termine abbastanza comune diciamo è un e qualcuno che trascende continuamente le condizioni biologiche socioculturali della sussistenza Helmut Messner avrebbe detto siamo animali eccentrici
Siamo animali che non si identificano mai totalmente nella condizioni in cui sono potremmo anche dire per sfiorare un tema che certamente e e piuttosto urticante per l'Europa potremmo anche dire che siamo animali per i quali l'alterità e costituiti e costitutiva
Siamo animali per i quali l'altro non è solo qualcosa che sta fuori ma l'altro mi costituisce e dentro di me dal concetto greco di Trigoria da quando gli uomini hanno imparato a prendere le distanze
è dalle dal mondo e dalle cose hanno anche imparato a prender le distanze da se stessi i hanno imparato a capire che quello che noi siamo o dipende certo anche da noi ma molto d'arresto e insomma
è chiaro che si l'alterità ci costituisce in gioco forza che non so il pluralismo
Diventa un valore fondamentale
è evidente che
Nei confronti dell'alterità non possiamo assumere un atteggiamento di chiusura o di paura
L'alterità potrebbe essere un'opportunità anzi
è un'opportunità non lo dico con leggerezza non fanno storia cantando le lodi di Kimi magari e irresponsabilmente parla d'accoglienza ad ogni costo
Però è sto mettendo in guardia da anche da logiche che magari sono un po'troppo curvate sul fatto e voi e gli altri e noi siamo gli altri questa è la realtà
Gli altri ce li abbiamo dentro di noi e dobbiamo gestire questa
Questa è scivoloso sita che un po'ci costituisce che però è anche la mostra contezza
E quello che ci consente di crescere l'Europa in fondo è cresciuta la la la cultura europea e cresciuta
Incontrando l'alterità
Dice direi quasi proprio
Uso un po'un'immagine evangelica
Incontrando tutto e trattenendo ciò che ritocca riteneva essere buona
è questo che ha fatto grande l'Europa
E forse è proprio questo che rende difficile dire la cultura europea e questo alla cultura europea e la capacità che l'Europa ha avuto di crescere imparando dalla diversità e dalle diversità fra incontrato
Che la il il diciamo la grande fortuna per certi versi
Della cultura cristiana perché non è facile non è stato facile neanche per i cristiani incontrare imparare dagli altri
Però di sicuro quantomeno c'era nel DNA la possibilità che questo avvenisse no
E imparò
Te è avvenuto certamente avvenuto più
Nell'Europa che altrove
No
Ora
Sì questo è l'ideale antropologica europeo
Sì
Il pluralismo
E un valore e il tempo vedo che i
Che scappa che si il pluralismo è un valore
E e per me
E un valore
La diciamo
Le nostre istituzioni liberaldemocratiche sono la migliore traduzione
Politiche ancora di questo ideale di uomo non vuol dire che esso e una traduzione perfetta
Però e una e traduzione che faremmo bene attenerci chiara a coltivare
A coltivare perché
E c'è un nelle IST nelle nostre istituzioni politiche liberali e e democratiche e si è sedimentata
E in modo unico e che mi
Qualcosa che
Riesce attenere insieme polli
Tra loro anche ben distinti per esempio dicevo la libertà di ciascuno la libertà di ciascuno di essere se stesso
E al tempo stesso che so
La verità dei discorsi di facciata
E le istituzioni liberaldemocratiche incarnano questa dialettica dicevo primo tra la libertà e una ragione orientata alla verità in moto straordinariamente efficace
Che naturalmente in una democrazia non è che governi la verità sarebbe folle pensare che debba governare la realtà
In una in una liberaldemocrazia cooperano le maggioranze come governano eh governa la la libertà che i cittadini si prendono adesso asset sui problemi che volta a volta
è sono sul tappeto
Però ecco anche questo interessante
Governano le maggioranze non per tutti
La verità è un concetto pericoloso in democrazia o perché la verità non esiste governato le maggioranze perché in una comunità di persone che si ritengono libere in uguali
Non è consentito a nessuno di imporre ciò che è giusto contro la volontà dei diretti interessati
è questa la forza del precede maggioranza
Nonché la pavidità
Dei nostri discorsi dipenda dalle maggioranze o come si sta
No no e che siamo così convinti dell'inviolabile supremo valore di ciascuno che
La libertà di ciascuno il rispetto della libertà di ciascuno e persino più importante della mia vita
Questo magari oggi ancora per specialmente nel mondo cattolico facciamo un po'fatica a a realizzarlo
Ma non solo nel mondo cattolico
Anche i in altri mondi
Però
E e e questa per esempio l'anima
Per i nostri meccanismi istituzionali
Dicevo
La libertà di ciascuno no
Certo
Il problema è
Questa antropologia che sto abbozzando o comunque alla quale questo riferito e ancora l'antropologia dominante
Nelle nostre
Nella nostra Europa
Ecco questa è la domanda che permette quasi una domanda più
Radicale di quanto sia quella che facciamo intorno alla libertà che rischia di diventare
Appunto
La secondarie le semplicemente le nostre voglie no
Ecco perché perché l'impressione che io e che luglio oggi abbiamo spostato
Il dibattito proprio a livello antropologico spesso senza neanche riprenderci e ricordo quello che noi stiamo oggi
Vedendo sotto i nostri occhi che è un conflitto tra diverse concezioni nell'uomo
E il conflitto dove il discorsi alla fine vanno sempre a parare lì
E
Questo potrebbe essere anche
Un tema troppo lacerante
Perché di sicuro se lo scontro si pone a livello antropologico la domanda che pongo e la pongo e basta perché poi bisogna che io vitaccia però quello che
Se lo poniamo a quel livello una cosa è certa
Le nostre istituzioni liberaldemocratiche non sono nate non sono equipaggiate a gestire conflitti radicali su diverse i temi dell'uomo
Le nostre istituzioni liberaldemocratiche basta pensare alle nostre costituzioni arrivano hanno un deposito di di valori di di che che si ritiene comune e condiviso
E che una volta che l'ovaia intaccare
Guardate uno dice
Sicuramente lo un modo di intaccare lo può essere la questione dell'aborto ma non c'è la porto rispetto a quello che bolle in pentola come si dice potrebbe essere persino buono poca cosa
Pensiamo a tutto quello che può avvenire sul piano tecnico delle delle tecnologie in generale la la biologia sintetica intelligenze artificiali combinate appunto con le possibilità della costruzione delle chimere più più impensabili eccetera insomma qui sono fieramente temi enormi
Io credo che bisogna tenersi Carra
L'antropologia cristiana occidentale non la chiamerei più neanche antropologia cristiana direi l'umanissimo
Europeo
Come modo di orientarci su questo
L'alternativa ripeto e che resti solo quello che purtroppo si vede in giro ma del quale io per carità cristiana non parlo però è chiaro che sì quella la libertà diventa quello che vediamo in ok inazione che so nella stanza del calcio
Quello che vediamo inazione in questo emotivi ISMU identitario come vi piace definirlo che sta diventando sempre più pervasivo dove ciascuno
E pensa che
Sia sufficiente sentirsi offeso per qualcosa perché si scateni la guerra insomma sì noi assecondiamo questo i questi pezzi
Pieri e c'allontaniamo in modo proprio
Inesorabile dalla dalla nostra Antropologia e non
E e non
Insomma difficilmente riuscirò
Io penso che partire dalla Germania e non è solo un caso è proprio e la la Simeone sono stata l'asse portante dell'Europa dal punto di vista economico
E politico ma è qualcosa di più c'è tutta questa roba qui nella storia tedesca cioè la colpa non ce l'ha la forza ce la è stata il peggio dell'Europa il meglio dell'Europa insomma nell'altro secolo e l'altro ancora
Quindi sentiamo citiamo Michele Valensise cosa ci dice
Grazie io vorrei cominciare con una coincidenza che non è solo una coincidenza temporale
Settantacinque anni fa è nata la NATO del presidente pubblicata celebrata l'altro ieri settantacinque anni fa è nata la Costituzione tedesca sono nate tutte e due nel mille novecentoquarantanove
La coincidenza non è solo temporanea secondo me perché rappresentano su due piani diversi internazionale
E interno
Due momenti di cesura
Seria profonda tra un passato che si ci si voleva mettere alle spalle in maniera definitiva
E viceversa una prospettiva di solidarietà di crescita di libertà e di democrazia
Questo riguarda Leanza Atlantica questo riguarda la Costituzione tedesca
Che e la legge fondamentale si chiama così in tedesco e che secondo me in maniera anche molto significativa si apre con un'affermazione di sei parole
Che letteralmente scolpita nel marmo
Del muro del parlamento
Riaperto a Berlino dopo la riunificazione
Le sei parole sono la dignità della persona eh intoccabile
Questa è l'articolo uno della Costituzione
Ed è un articolo ripeto tanto fisicamente scolpito nel marmo
Ma oltre che nel marmo
Ormai io credo scolpito nella coscienza civile
Che la Germania una coscienza civile dei tedeschi
A questa affermazione ne segue un'altra
Forse ancora più significativa
Sempre una Costituzione è sempre l'articolo uno nel preambolo dall'inizio un avvio della delle disposizioni costituzionali è scritto che questo sistema di diritti da tutelare da rispettare
E un sistema di diritti
Che
Vincola
La legislazione che vincola l'attività dei governi
Che vincola
La giurisdizione
Questo significa che c'è addirittura una sovraordinazione in termini giuridici oltre che morali
Del rispetto dei diritti fondamentali della persona rispetto
A nei confronti di quello che un governo
Un giudice un Parlamento può fare
è un passaggio molto delicato perché significa riconoscere quasi un super diritto
E e c'è una ragione anche storica per la quale ci si è avventurati sul terreno all'epoca anche contestato da dei giuristi di questo tipo per una ragione molto semplice
Si voleva evitare con la costituzione tedesca il ripetersi di episodi in cui tragici quali quelli del passato rispetto al quarantanove allorché ad esempio
Il parlamento tedesco delle poche il Pakistan approvò le leggi di discriminazione nei confronti degli ebrei e di persecuzione degli ebrei
Quindi molto semplicemente se oggi ci fosse
Facciamo un esempio solo per per per essere chiari fino in fondo se oggi ci fosse una maggioranza parlamentare che dovesse decidere
Una legislazione e discriminatoria del tipo di quella alla quale ho fatto riferimento questo sarebbe incostituzionale
Il Parlamento non potrebbe fare una legge di questo genere
Arrivo tra un momento alle conseguenze anche politiche anche pratiche di questo di questo principio quello che vorrei dire
Entrando un po'nel nel merito del tema che professore c'era cioè introdotto con con una serie di riferimenti molto importante
E che questo sistema di diritti fondamentali naturalmente può essere declinato in vario modo
In Germania c'è stato in particolare un uno scontro molto forte molto violento
Tra coloro i quali inizialmente avevano un'idea di
Multiculturalismo spinto chiamiamolo così tutto è consentito tutto è è lecito tutto va rispettato una sorta di relativismo assoluto
Non gestibile dal punto di vista politico organizzativo concreto da una parte e la reazione a questo movimento questa tendenza è stata disegno
Opposto disegno antitetico e cioè l'affermazione viceversa di una così detta laica cultura una
Una cultura dominante cioè affermiamo che la nostra cultura nazionale i nostri valori nazionali sono questi sono codificati e sono anche questi
Non non modificabili quasi che fossero scolpiti nel marmo
Allora un estremo di di estrema tolleranza di estrema flessibilità un estremo di estrema rigidità e esclusività
Non funzionava il primo
Non funzionava il secondo
I tedeschi che sono persone che studiano generalmente prima di parlare e anche prima di fare le leggi
Hanno cercato faticosamente di trovare una via intermedia un punto di equilibrio
Tra il tutto consentito
Tutto va tutelato
E voglio essere pratico tutto significa anche tutelare chi viene da una famiglia islamiche quindi applica la sharia e quindi se il figlio ruba una mela in un supermercato il padre può essere autorizzato a tendergli la mano
Oppure a infliggere delle
Delle pene corporali su una figlia che non che non porta il vero e via dicendo oppure all'altro estremo invece una cultura dominante che è rigidamente prescriva comportamenti anche al di là delle
Varie sensibilità sociali e religiose
E via dicendo allora c'è stata una richiesta una richiede una ricerca molto laboriosa e anche sofisticata di un punto di equilibrio tra queste due
E sta bene
Non facile però credo con qualche progresso al quale potremmo guardare anche con con attenzione
Vi faccio un esempio
Quattordici anni fa il Presidente della Repubblica tedesco
Esattamente nel ventesimo anniversario della riunificazione tedesca erano nel mille novecento novanta con la riunificazione tedesca eravamo nel due mila dieci con questa affermazione che vi sto per ricordare il Presidente della Repubblica tedesco un cristiano democratico cattolico
Disse
L'Islam appartiene alla Germania
Frase un po'infelice forse ne in un'interpretazione semantica ma che cosa voleva dire
E lo ha ripetuto anche due giorni fa ricordando questa affermazione che scatenò una serie di di di polemiche soprattutto sul fronte conservatore naturalmente
Voleva dire che in un Paese che ha una buona quota di cittadini tedeschi che sono di origine islamica di che hanno con come dicono loro migrazioni sin secondo un un background migratorio che vengono come sapete
Per oltre tre quattro milioni dalla Turchia per quasi un milione tra Siria Iraq e Afghanistan
Per una consistente quota della popolazione dei Paesi del del Maghreb
Tutti questi sono cittadini tedeschi ricordo ma non solo agli sportivi tra di voi che il capitano nella squadra nazionale tedesca ecco un signore di origine turca
Ricordo che tra i soldati che stanno servendo la Germania in missioni di pace ci sono naturalmente anche dei dei dei soldati dei militari non solo i soldati anche gli ufficiali
Di origine turche ricordo che abbiamo nell'attuale Governo tedesco ognuno un ministro che che misura l'agricoltura che è di origine turca anche Luís
E quindi questo tipo di integrazione è un fatto scontato acquisito per un Paese con queste caratteristiche demografiche bene presidente disse che l'Islam appartiene
Al alla Germania si scatenò un putiferio perché molti si sentirono violati nella loro tradizione
Cristiano attestano giudaica e via dicendo
In realtà quello che presidente cattolico democristiano voleva dire
Era che evidentemente anche i cittadini tedeschi di relazione islamica sono cittadini tedeschi a pieno titolo cosa forse un po'più articolato dal punto di vista letterale ma il concetto
Era
Era questo
Allora
Come si è mossa al di là di questo dibattito molto molto forte che causò polemiche
Poi Presidente da Repubblica si dovette dimettere ma per un'altra cosa comunque per andò vicino quasi alle dimissioni per quello che aveva detto in quell'occasione e che cosa per come si è declinata in in concreto questa questa affermazione anche qui secondo me se declinato in un modo interessante e innovativo e cioè con una con un tentativo di mediazione tra due ipotesi estreme
Due ipotesi estreme che per semplicità si possono raffigurare come l'ipotesi francese l'ipotesi
Inglese
In Francia esiste una linea politico culturale che è basata sulla cosiddetta assimilazione
Questa è la Francia tu vieni da fuori
Se voi stare qui tu diventi francese come lo sono io non lo siamo noi quindi a lingua dei assimilati devi devi essere parte Dinoi e in assoluto
Questo tipo di linea politico culturale
Ha condotto
Giusta o sbagliata che sia io penso che sia sbagliata ma rispetto tutte le opinioni ha condotto come sappiamo ha degli elementi di rigidità estrema perché i gruppi che sono venuti dal altre culture da altre regioni altre tradizioni
Anziché assimilarsi si sono irrigidite viceversa nella loro identità hanno hanno fatto quadrato
A di fronte a tutela dei loro valori delle loro identità e sono diventate delle delle isole
Isole non tutt'altro che assimilabile anzi questa politica ha avuto se possibile un effetto del tutto controproducente penso alle periferie francesi per intenderci
Altro estremo quello anche qui della
Della estrema tolleranza spinta fino al massimo del cosiddetto pluralismo incerte linee della politica del Regno Unito politica culturale e amministrativa del Regno Unito
Si può scorgere un una tendenza a Aon multiculturalismo estremo diciamo così
Sei pachistano puoi vivere non attua comunità pachistana con le tue regole pachistane
Sei
Siriano fondamentalista puoi vivere nel tuo quartiere fondamentalista con le tue scuole fondamentalisti e addirittura con i tuoi giudici fondamentaliste e allora anche questo invece di essere un
I giudici fondamentalisti in base alla alla alla sharia e non al diritto di di common law inglese anche questo
Un'estrema tutela nei confronti di una della con delle comunità straniere dei principi stranieri rischia di essere esattamente controproducente perché ne fa degli isolati ne fa dei ghetti ne fa delle dei dei paria lei fa dei differenti
E viceversa quello che in Germania con tante difficoltà con tanta laboriosità anche si è cercato di fare è di trovare un punto d'incontro che si chiama integrazione
Integrazione significa rispettosi delle delle tradizioni però innanzitutto preoccupazione dell'integrazione naturale che passa prima di tutto attraverso la lingua
Non può essere integrato sono capisci quello che c'è scritto per strada o quello che ti dice un negoziante
Integrazione attraverso la formazione professionale integrazione e qui stancherà l'abilità del sistema tedesco in generale salvo eccezioni
Integrazione anche sotto il profilo economico perché tutta questa nuova categoria di cittadini tedeschi di origine straniera
Viene anche destinata in maniera abile direi al sistema produttivo soprattutto in un in una situazione di calo di di demografia di cui anche la Germania
Soffre così come soffriamo
Soffriamo noi
La la strada quindi e questo è quella della della integrazione
Tra due giorni il presidente della Repubblica quello nuovo non quello di cui parlavo prima che è un grande amico dell'Italia Franz Walter Steinmeier pubblicherà un libro che si chiama via che si chiama noi noi
Per noi è un'idea giugno non Progetto o meglio una una riaffermazione dei valori
Di integrazione di tolleranza di pluralismo
Lui lo chiama di patriottismo costituzionale che consente
Sulla linea di quello che ci diceva posso Belardinelli poco fa attraverso un rapporto di tolleranza e di rispetto ma anche di rispetto di valori non transige Pio appunto ritorno all'articolo uno della della Costituzione
Becco consente
La convivenza consente l'integrazione consente la gestione di un mondo che ci piaccia o no è diverso da quello che era il mondo quando eravamo bambini o o il mondo dei nostri dei nostri genitori
A questo che sto finendo con due osservazioni
Si oppone qualche cosa diciamo che anche anche in Germania non sono tutte rose e fiori
Esistono dei contrasti che stanno emergendo dal punto di vista politico dal punto di vista del del consenso e della mobilitazione della protesta dell'insoddisfazione politica
Sono contrasti che si collocano generalmente ma non solo
All'estrema destra dello spettro politico tedesco c'è una formazione politica che sta crescendo da dieci anni a questa parte in maniera esponenziale si chiama Alternative für Deutschland è una formazione politica nei confronti della quale i partiti tradizionali hanno un atteggiamento hanno avuto finora su un atteggiamento di cordone sanitario nel senso di sono
Forse che non hanno alcuna disponibilità al al colloquio alla interazione con questo
Gruppo politico che si rifà per certe motivazioni solo per certe motivazioni ma sono inquietanti anche a a parole d'ordine
Del passato che nessuno in Germania molti in Germania moltissimi Germania non vogliamo più sentire considerano invece seppellite giustamente dalla storia quindi c'è c'è una situazione di di tensione di cui io credo che sentiremo parlare non tanto alle elezioni europee a giugno ma in tre importantissime lo lo voglio preannunciare quasi che fosse uno scoop importantissime elezioni regionali
Nell'Est d'Europa nell'est del nei nei Laender dell'Est cioè in Turingia in Sassonia e Brandeburgo sono tre aree della della Germania ex Germania Est dove questa forza politica a già secondo i sondaggi è di gran lunga la prima forza politica rappresentata ma a un consenso che supera sfiora addirittura il quaranta per cento
Quindi un dato sul quale a ragionare politicamente
Tanto più che
Questa politica di integrazione questa linea
Politico-culturale di integrazione
è una linea frontalmente contestata frontalmente combattuta proprio dalla dalla destra radicale che viceversa inserisce in maniera molto inquietante per i tedeschi ma credo anche per non per l'Europa
Una serie di criteri di differenziazione di differenziazione tra cittadini
Che sono il prodromo di qualche cosa che è successo cento anni fa novant'anni fa e che ripeto nessuno molto pochi e in Germania
Guardano con con nostalgica
Due pillole per per finire sono i tempi militare
Trovo paura di di di rubare tempo alla alle parole da senatrice
Due pillole per per finire questo aspetto del del della linea politica e culturale della della destra radicale ma ripeto anche con delle ma ramificazioni che troviamo guarda caso di in maniera forse simile all'Italia all'estrema sinistra radicale
Questo questo aspetto si traduce anche in un una serie di in un posizionamento che
Che va osservato con cura
Uno dei leader più più estremi di questa a Este dichiara
Tra l'altro senza tema di di smentite senza alcun pudore che tra l'intero arcobaleno cioè l'impero della dei diritti della tolleranza
Del del rispetto per i diversi rispetto per gli LGBT e via dicendo che è l'Ovest
Egli preferisce l'impero della tradizione e chi è l'apparizione da chi era passato da perizia da un signore che
Il
è gente politico ammira molto che si chiama Vladimir Putin e questo dà un'idea anche di quello che potrebbe essere un problema di di posizionamento internazionale soprattutto con una crisi aperta come c'abbiamo ancora in questo in questo momento
Allora
Telegraficamente le due pillole finali sono queste a fronte di tutto questo come reagisce la politica
In Germania la prima in Germania ha reagito in maniera non non di di non non esemplare non non magistrale perché ha reagito fino adesso più con un riflesso di appunto di
Di tutela vede dei valori ma molto sulla difensiva dicendo noi noi siamo i portatori dei valori verità tolleranza libertà la democrazia e gli altri sono dei reietti non non vogliamo e anche ascoltare quello che dicono
E questa questa linea comprensibile forse un punto di vista morale politicamente a delle debolezze viceversa molti cominciano a pensare a mio avviso mio modesto avviso giustamente
Che il modo migliore per contrastare questa ondata non sappiamo quanto
Minacciosa ma comunque esistente è quello di produrre delle politiche delle risposte politiche sconfino il serbatoio di consenso il serbatoio di di risposte quindi indirizzare anche dei temi che con le soluzioni sbagliate
Dei temi che però questo questo suo gruppo di protesta questa ondata di protesta mette mette in prima linea
Seconda e ultima osservazione ma ha finito davvero per chi
Pensa e spera che il primo Paese in Europa come la Germania alla luce di questa cultura alla luce di questa Costituzione alla luce di questi valori debba e possa avere un ruolo guida in Europa
Questi non sono tempi molto felici perché la Germania in questo momento è un po'in affanno per una serie di fattori sia interni sia sia al di là delle sue frontiere in termini di relazioni con con una Russia che gridava energia a basso prezzo con una Cina che gli garantì un mezzo esportazione non c'è un ripensamento proprio di di che cosa sia ma che cosa facciamo nel mondo che non aiuta purtroppo aggiungo io
Quello ruolo guida che invece in termini positivi in termini di di democrazia e della libertà e di libertà la Germania dovrebbe e potrebbe giustamente a vere e rivendicare mi fermerei qui
Grazie moltissimo Michele anziché bellissimo intervento
Anche il suo contentissimi spunti che come evidente vanno oltre il caso tedesco per storia cultura bellissimo grazie dunque a merendine di analisi se ora diamo la parola semplice Gelmini che ci dice allora cosa facciamo
Ma intanto buongiorno a tutti e grazie a Emma Fattorini Anna professor Berardinelli al presidente Michele Valensise per per averci aiutato ad inquadrare il tema delle prossime sfide legate alle elezioni europee in modo diciamo non convenzionale perché il rischio è quello di affrontare le prossime elezioni esattamente come si è fatto in passato dentro uno scontro tra europeisti e sopra i visti
Con un'impronta o ideologica o burocratica io penso noi pensiamo che i tempi che abbiamo che stiamo vivendo la stagione molto complicata
Che affrontiamo ci imponga un cambio di metodo e anche una una un innalzamento dell'altro dell'asticella delle nostre ambizioni
Un po'perché sarà pur vero che magari pure il sopranista i più accaniti sono diventati degli europeisti pragmatici può darsi che magari lo scontro tra europeisti soprani Senussia forte come in passato
Ma certamente l'Europa e davanti a molte sfide e a molte minacce Sterne
Non solo siamo in un contesto geopolitico è stato sottolineato dura la competizione tra gli stati si è sostituita una situazione di conflitto in Ucraina ma anche nel Mar Rosso in nel in Medio Oriente e quindi sono molti i focolai
Il terrorismo ormai un fatto globale dal batta clan persino alla Russia di Putin passando per il Medio Oriente dovrebbe essere una sfida che ci unisce ma così non è
Lo choc energetico ci ha messo davanti ad una cambio di paradigma nell'approvvigionamento energetico ma anche al porci domande
Sulle gli Stati con i quali interagire per risolvere il tema dell'approvvigionamento quindi non è solo il come ma da chi traiamo le risorse energetiche
E per finire un'altra questione aperta e lo scontro
Come spiegare il il passaggio da un sovra Nismo nazionale all'opportunità e al vantaggio di un suo franchismo europeo saluto Carlo Calenda e lo ringrazio per essere qui
Con noi stavo dicendo Carlo che con Emma abbiamo provato a a confrontarci in maniera non convenzionale su come affrontare le prossime elezioni europee le prossime sfide
E se qualcuno dicevo era ottimista sul fatto che lo scontro tra Sovani Stead europeisti sia un po'affievolito perché anche i sovrani essi quelli che erano per dire fuori dall'euro
Di all'Europa oggi in qualche modo si sono rassegnati hanno un atteggiamento più pragmatico
Però le sfide diffonde le minacce esterne sono molte forti fino ad arrivare alle parole di Draghi ieri
Che sbagliando qualcuno prima un giornalista mi diceva ma è un'autocandidatura conoscendo Draghi francamente penso proprio di no
Credo però che in maniera ultimativa
Mario Draghi ci abbia riportato
A a una consapevolezza al fatto che per anni il focus è stato all'interno di uno scontro comunque di una competizione tra i Paesi europei
Oggi il focus sta fuori dall'Europa le minacce sono esterne e quindi l'Europa sei tira a campare se non alza il livello della sua ambizione va poco lontano
E sicuramente accanto alle a alle sfide dal che ho che ho detto prima dallo choc energetico alla questione del terrorismo alla ai conflitti
Ha lo sconto tra sovrani tra sovranità nazionale ed europea ci sono anche alcuni rischi sistemici il rischio di un allentamento
Dell'attenzione degli Stati Uniti sul tema della difesa europea sull'Ucraina è evidente a tutti
Così come il rischio che l'Europa debba in qualche modo non fare da sola ma comunque essere più attiva
E allora le parole di Mario Draghi tutto sommato hanno decenni di distanza dalle parole di Schumann dalle parole
Di Einaudi dalle parole di De Gasperi eppure quelle sfide che avevamo messo da parte
E chi pensavamo non fossero tutto sommato così urgenti oggi i conflitti che abbiamo in Europa e fuori ci riportano invece alla necessità e dall'urgenza di una difesa comune
Di un esercito comune europeo
Però come diceva Emma poc'anzi per arrivare a questi obiettivi c'è bisogno di un salto di qualità della politica di una consapevolezza molto forte
E questa consapevolezza si matura se c'è uno spirito comune Orfeo se c'è un nuovo umanissimo se al tempo stesso c'è la consapevolezza che oggi l'Europa è chiamata a queste responsabilità
E allora qualcuno propone anche un commissario europeo alla difesa ma certo questo è una questione che va affrontata non con un pacifismo peloso ma col o europeo alla difesa ma certo questo è una questione che va affrontata
Non con un pacifismo peloso ma con la sua consapevolezza della deterrenza
Con la consapevolezza che oggi avere una difesa comune non significa essere guerrafondai al contrario significa giocare sulla deterrenza per evitare guerre ma permettere l'Europa nelle condizioni di un'autosufficienza
E al tempo stesso significa anche risparmiare c'è utilizzare meglio le risorse dei cittadini e questo è una questione fondamentale non si può eludere accanto alla questione della difesa il tema della governance europea
E allora la governance europea ci richiama alla necessità di superare il veto la possibilità che Orban come spesso ha fatto ponga un veto rispetto alle questioni fondamentale e quindi l'unanimità
La richiesta dell'unanimità nella definizione delle scelte fondamentali non è più possibile
Occorre una maggioranza qualificata ma non l'unanimità e non consentire ai Paesi sovrani visti a guida sopranista di poter imporre il vento
Occorre insomma una politica che sia capace di decidere e non una burocrazia che allunghi i tempi delle decisioni e Randall Europa molto distante e quasi incomprensibile agli occhi dei cittadini
E accanto a questo abbiamo anche un'altra questione di fondo che è quella che ha ancora una volta sottolineato ieri Draghi tra la sostenibilità e la competitività
Carlo Calenda insieme ad azioni e l'unico a porre come tema forte la questione delle politiche industriali europee
Non solo con industria quattro punto zero ma con la necessità di politiche che rafforzino il sistema industriale europeo che ovviamente anche quello italiano e qui torniamo alla questione annosa del Pnr R il ministro Giorgetti ha chiesto un anno in più per attuare il pm RR dentro questa richiesta ci sta una debolezza dell'Italia
La prova che facciamo una grande fatica a mettere a terra gli investimenti facciamo una grande fatica ad essere nei fatti riformisti e quindi ad approvare le riforme
E questo è il primo biglietto da visita dell'Italia in Europa e laddove non siamo capaci
Di utilizzare quelle le risorse che l'Europa ci ha messo a disposizione
Di avere un di più di concorrenza un di più di efficienza nella giustizia nella pubblica amministrazione negli appalti nella capacità di realizzare le infrastrutture oltre che sul tema dell'energia
Questo ovviamente indebolisce il nostro Paese e c'è un problema di postura dell'Italia in Europa
E francamente noi pensiamo che la postura che l'Italia per esempio ha tenuto in occasione del messa siamo una pro una postura che non è a difesa degli interessi nazionali
Perché dire di no al messa non ratificare il messa come dimostra la la l'amico negoziato del Patto di stabilità dimostra che l'Italia non solo ha perso l'occasione per essere all'altezza della sfida e quindi consentire all'Europa di ratificare il Messia utilizzare le risorse sul Mestre
Ma questo ha indebolito il Paese anche in occasione del negoziato sul patto di stabilità dove l'Italia non ha portato a casa praticamente nulla
E allora la postura in Europa e figlia di una cultura che supera il sofà risuona funzionale l'idea che la sovranità nazionale si difenda essendo meno europei
E anche questo è un punto molto importante e venendo però alla sostenibilità c'è una questione e vado a chiudere che mi preoccupa molto
Che è faticoso anche per un partito come azione che fortemente europeista ed è convinto dello spirito europeo difendere qualche volta l'Europa quando ci troviamo a confrontarci sulle direttive come per esempio quella sulle case Green cioè quando l'Europa sbaglia i tempi e non valuta la fattibilità
Della sostenibilità che propone da una grandissima mano ai sovrani visti emette i partiti che sono autenticamente sovrani stick che sono autenticamente europeisti in difficoltà nel difendere le politiche dell'Europa
E questo credo che sia la ragione per cui c'è bisogno di un cambio di metodo anche da parte dell'Italia e dei parlamentari
Italiani che si candidano ad entrare in Europa perché abbiamo bisogno
Di affrontare il dossier non in ritardo
Ma di essere sui dossier prima che le decisioni vengono prese ed essere capaci quindi di portare la difesa degli interessi nazionali dentro non sono lo spirito europeo ma dentro
I progetti dentro alle proposte dentro i finanziamenti le filiere che l'Europa ci propone se non faremo questo è chiaro che l'Italia continuerà distinti e quando va bene
Europeista ma in modo tiepido con il risultato di come diceva eh ma poc'anzi di enfatizzare e di dare molto spazio a chi lavora contro l'Europa e si fa gioco di alcune scelte che sono oggettivamente sbagliate
E le politiche di Tim Herman Hesse alcune posizioni sull'automotive alcune posizioni sulla transizione non hanno aiutato i partiti autenticamente europeisti e soprattutto in cosa non ci hanno aiutato nel sentirci europei io penso che accanto al logo di azione
La l'aspetto importante del nostro simbolo è questo siamo europei
E la sfida come hanno evidenziato molto bene il professor Belardinelli e Valensise prima
è proprio quello di non calare dall'alto in in capo ad un delitto uno spirito europeo ma fare in modo che questo europeismo sia pulsante
E attraverso i cittadini ecco se riusciremo a utilizzare questo mese e mezzo che ci separa dalle elezioni per costruire dal basso in mezzo ai cittadini un autentico spirito europeo e la consapevolezza non rassegnata
Ma coraggiosa e a testa alta che c'è bisogno di europeismo e si convinceremo i cittadini su questo io credo che avremo fatto un passo avanti
Altrimenti continuerà anche questa campagna elettorale ad essere come le precedenti il solito scontro e un europeismo calato dall'alto ma chi non è pulsante e non è condiviso dei cittadini
Carlo a fare
No no gara grazie molto a voi
Sì intanto grazie per aver organizzato questa iniziativa noi stiamo cercando di fare un lavoro che io vorrei riassumere che lo ha raccontato prima e poi ha un valore oggi perché mi pare che il partito democratico si sia scordato
La pluralità di culture che dovrebbe rappresentare io parto da una citazione di De Gasperi che la professoressa fattorini ha approvato nel mio ultimo libro comma prova in tutti i miei libri
Che è la seguente che secondo me molto interessante molto attuale
Ho il dovere innanzi alla coscienza del mio
Esempi per difendere la vitalità del mio popolo di parlare come italiano ma sento la responsabilità il diritto di parlare anche come democratico antifascista
Come rappresentante della nuova repubblica che armeni Zandolin se le sue aspirazioni umanitarie di Giuseppe Mazzini
Le concezioni universalistiche del cristianesimo
E le speranze internazionalistica dei lavoratori è tutta rivolta verso quella pace duratura ricostruttiva che voi cercate verso quella cooperazione fra i popoli che avete il compito di stabilire in questa citazione di De Gasperi c'è
Il lavoro che è molto più modestamente non stiamo cercando di fare
La Repubblica
Nasce e l'Europa nasce
Dall'incontro tra la cultura liberale
Dalla cultura popolare innanzitutto dalla cultura liberale dalla cultura popolare a cui poi si è aggiunta la cultura del socialismo riformista o libera
Queste tre culture sono state insieme sul presupposto della forza del ruolo
Contro in materia gli Smith che non sono solamente il materialismo comunista marxista
Ma è anche il materialismo del mercato come unico pro scomunica prospettiva da cui guardare
Lei evoluzione umana
Se oggi uno potesse definire cosa è al centro
Di ciò che serve all'Europa e all'Italia
Io direi che quello che serve come interpretare con spirito umanistico una stagione
Che sembra votata sia la tecnologia ma anche al nichilismo
L'idea cioè dell'impotenza di fondo dell'uomo di imprimere alla storia qualsiasi cambiamento
Ma che l'uomo invece lo subisce in quanto determinato da fattori potenti oggettivi che vanno dalla globalizzazione al mercato la tecnologia
Noi non pensiamo a questo
Noi riteniamo che l'uomo ha in sé
Quando ha consapevolezza della storia
La forza per imprimere grandi cambiamenti quando ha la consapevolezza della storia
Non esiste possibilità di fare politica
Senza essere immersi nella storia non in quanto la storia che maestre in Igna mento
Ma in quanto la storia dalla dimensione dell'attuazione
Cioè chi colloca Toussaint il sei rispetto al flusso dalla storia
Cosa che la politica non ha fatto per assenza di storia
Dall'ottantanove in poi non abbiamo ritenuto che la storia fosse semplicemente cessata utilizzando in modo siccome un po'improprio
Il titolo di un libro di Fukuyama che era in realtà molto più complessa di così anche molto interessante
Ma che la storia fosse cessata che la storia ormai a Desy disegnata da forze che erano globalizzazione innovazione tecnologica fuori dal controllo dell'uomo
E il leader di quella stagione Blair e Clinton era molto interessante perché li descrivevano così
Blair diceva la fermare la globalizzazione vorrebbe dire fermare il vento con le mani Clinton dicevo non ricordo se era viceversa
La globalizzazione un fatto naturale come l'autunno che segue
L'estate ma in realtà accerto che così globalizzazione innovazione
Seguono la storia dell'uomo
Ma non è che vanno per conto loro sono interpretate dallo noi crediamo come azione che al fondo del problema umano c'è oggi la
Totale disumani Za azione di ogni processo anche l'individualizzazione questo è l'altro aspetto che accomuna la cultura repubblicana quella cristiana se voglia
Cioè l'idea che l'uomo non può essere un individuo sia pure in contatto con tantissimi individui ma nel suo sentire un individuo e basta
Perché altrimenti esso non è perché alla fine la negazione della dimensione sociale comunitaria dell'uomo è la negazione dell'essere uomo e quindi non è
è chiaro che parlare di queste cose in un contesto in cui devi commentare un giorno una dichiarazione di Lollobrigida
D Urso può sembrare molto alto ed è chiaro che forse non si fa prendere un voto è altrettanto chiaro che definisce chi sei
Ridefinire il sei è la premessa per non andare
Oltre il limite
Che ogni uomo e ogni forza politica si deve dare perché l'idea di limite caduta
Insieme al senso di comunità che hanno il senso del limite perché la comunità è un arricchimento ma è un limite all'azione individuale
La caduta di questo
Determina la caduta di tutto
Lei gli Stati europei agiscono come in un condominio litigioso
Mentre sono grande potenza ma non sono grande potenza perché non sono comunità
Sono somme di interessa o sottrazioni di interessi
Il passaggio da condominio grande potenza nell'accezione politica ed economica il cuore del discorso di Mario Draghi ed è il cuore del discorso l'abbiamo fatto senza
Questa è una dimensione dell'Europa che hanno anche una leadership spirituale se volete o culturale
E che si deve manifestare noi dei punti l'abbiamo messo come totale intransigenza sulla dimensione dello stato di diritto come costitutivo
Dell'incontro tra le culture liberali del cattiva cultura popolare la cultura repubblicane socialista
E gli stati che oggi non rispetta non lo stato di rito che annullarono il veto nel Consiglio vanno messi fuori dall'Europa
Perché l'Europa a
Dei valori che se vengono traditi quotidianamente perde perché vengono previsti
Essere europeisti essere liberali avere un pensiero comunitario
Tutto questo non è solo in quello che proponi mai nel modo in cui fa il politico
Per un repubblicano
Il dovere etico del comportamento
è esattamente lo stesso dovere che si ritrova per un cristiano sia pure orientato verso il civismo da un lato verso valori che sono valori del cristianesimo dall'alto ma è fondamentali non esiste solo quello che tu dici
Esiste il modo in cui ti comporti di conseguenza
Perché a un certo punto sono le due cose si scindono
Questa è la ragione per cui azione ha fatto una scelta di grande nettezza oggi abbiamo presentato otto otto movimenti politici
Popolari repubblicani Partito repubblicano e sono molto contento italiana i repubblicani europee
I liberali
I socialisti liberali
E abbiamo deciso che questa non è una lista di scopo ma una lista che ha uno scopo
E lo scopo è quello di costruire un grande partito della Repubblica inteso come il partito della prima parte della Costituzione che nasce
Da un compromesso tra queste forze politiche e che spessa il bipolarismo
E che ha intensamente politico questo obiettivo
Non è una
Stare insieme finché non passa il quorum come se il quorum fosse una una febbre
Stare insieme oltre il quorum per ragioni che sono molto più alte molte più forte
E insieme a questo c'è la qualità delle persone che si cambia
Perché non esiste sulla faccia della terra che tu possa praticare l'europeismo con persone che rappresentano l'opposto dei valori del loro Paese
E mi dispiace dire che anche i liberali si trova
Quella drammatica doppia morale per cui
Non si riesce a riflettere su se stessi nello stesso modo con le stesse categorie quegli stessi valori con cui si son qui con cui si riflette sugli altri
Noi questa volta faremo così per l'alto mare aperto ispirandoci al pensiero di De Gasperi
Che è stato un pensiero di conciliazione nella nettezza
Il campo era quello non era un altro
E con il totalitarismo non si poteva
Avere una compromissione
Ma allo stesso tempo le culture democratiche tornano insieme
Si incontrano sul terreno culturale prima che politico
Culturale non è una parolaccia
Nonostante l'uso che ne fa il ministro Sandro Chia
E nonostante Lucchini
Grande regista de il Gattopardo
Culturale non è una parolaccia perché Ciocchetti definisce oggi voi state facendo questo definirci
Certo il complicatissimo
Molto complicato
Forse anche impossibile forse siamo destinati
A una politica in cui emergeranno ogni
Hanno un intrattenitore diverso cioè quello in Sicilia che prende il venticinque per cento perché attraversa il fiume vestito da Mosè cioè quello che vince a Terni perché dice che è il nuovo Duce che candida e cammelli
C'è
Chi sapendo di vincere le elezioni fa un video su tic toc mettendosi due Melloni quale dicendo votate riguarda i meloni
Ci sarà un prossimo perché così è la cultura
Anzi così eh
L'ora più buia della Democrazia in uscita
Ma
Le grandi leadership politiche si forgia no
Quando ci sono le ore più buia non quando tutto il piatto
E noi dobbiamo essere all'altezza di questo tentativo che è un tentativo io concludo il mio libro e concludo questo intervento dicendogli
Che quando mi dicono che è impossibile spezzare il bipolarismo è impossibile lavorare sulla qualità sul come promettere meno
Avere l'obbligo come diceva Bobbio della verità è impossibile prevalere così in Italia
La mia risposta che io non so se è impossibile
Ciò che farlo è bello nel senso greco del termine è bello perché spirituale e giusto
E in questo anche si ritrovano la nostra cultura
Ciò che si fa ed è giusto e doveroso e come tale va percorso
E c'ha una bellezza mentre lo si percorre perché si sa che sia nel giusto
Giusto o sbagliato sono termini che non possiamo usare più perché in una società individualizzate alla ricerca di una libertà illimitata non c'è il giusto lo sbagliato che non sia soggettivo
Ma non è così
La ricerca dell'uomo verso la giustizia cioè l'etica
è il punto fondante dell'Occidente
Non saremo democrazie senza questa ricerca
La ricerca oggi è cos'è il prossimo modello
In cui l'uomo non scompare sotto il mercato sotto la tecnica
Ma che diventa potente utilizzatore per migliorare la qualità della nostra vita culturale spirituale in primo luogo sia spiritualità laica o che sia una spiritualità religiosa io la traggo da quella
Che viene chiamata il flusso della storia o flusso dell'arte della storia il destino eterno dell'uomo mettiamola così
Chi è religioso la tre dalla fede ma quell'elemento di spiritualità che ha eliminato l'etica e quello di cui ha bisogno costruito le democrazie occidentali
Gli altri influenza non abbiamo bisogno di opportunismi non ne abbiamo bisogno di cose piccole
Non ne abbiamo bisogno perché le cose che opera su cui noi ci muoviamo sono talmente grandi tragiche potenti che abbiamo bisogno delle medesime aspirazioni esattamente come De Gasperi che sentiva e ne parlava nel momento più tragico dedita
Questo è quello che siamo saremo fino alla fine fu finché io sarò qui a fare politica
Perché perdersi in politica è un secondo
Meno di un secondo
E quando ti sei perduto riprendersi molto difficile
E questa è l'unica cosa che né io né azione siamo disposti a fare
Grazie
Grazie grazie caro naso il voto lanciato lo dico pubblicamente ottimo trenta e lode
Assolutamente perché chi si aspettava un ragionamento oppure la conclusione elettoralistica ecco senza avere sentito le nostre relazioni iella il clima ma anche i contenuti
Ebbe adesso io faccio il suo discorso di parte perché tutto si parte ma io devo dire esprime un po'il senso comunque il senso della nostra proposta delle nostre iniziativa perché è quasi una proposta appunto
No Stella cioè l'idea comunque che la ricerca di radici spirituali morali e politiche sono concrete sono una forza non sono un richiamo retorico continua spirito d'Europa
Cioè non dicevi bene tu non intoppo non lo sente perché lo sente calato come ha sentito il Risorgimento come anche l'unificazione tedesca cioè de dei rimasti vissuta dall'esterno quindi è un discorso profondamente politico e quindi discorso della spiritualità faceva
Sergio all'inizio e poi Michele su caso tedesco ritorna Ventura antismog io trovo espressi benissimo in questa in questo intervento che non ha niente di appunto politici scrive il turismo io non voglio fare tra del tempo però una chicca piccolissimo anch'io ho dedicata a San Giuliano vorrei chiudere con questo non c'è ricordate che Dante di destra no così esordirono i nostri del governo allora io ho trovato che nel saggio non mi ricordavo nel saggio su Dante del mille novecentoventinove e
Per scrivere Dante è il poeta più universale che abbia scritto in una lingua moderna Dante pur essendo un italiano è un uomo di parte è prima di tutto uno europeo con questo
Vi vi ringrazio tutti quanti
Grazie
Finance non piccole