De Gasperi, politico cristiano

Bene buongiorno a tutti
A nome della Fondazione De Gasperi del presidente Angelino Alfano del vicepresidente Armando tra rullo della direttrice Martina Bacigalupo i dell'intero consiglio di amministrazione non è che il presidente del comitato scientifico professor Lorenzo Ornaghi e mio personale vi do il benvenuto a questo convegno organizzato nell'ambito del programma di celebrazioni per il settantesimo anniversario della morte dello statista trentino
Abbiamo definito questo programma come hanno degasperiana intendendo attraverso di esso contribuire alla diffusione
E all'attualizzazione del pensiero dell'opera della testimonianza di Alcide De Gasperi soprattutto verso le giovani generazioni
Permetterne permettetemi già da ora di ringraziare le scuole che hanno aderito a questa iniziativa e sono qui rappresentate da gruppi di studenti
Un programma che avrà avvio con un grande evento celebrativo presso la Camera dei deputati nella seconda metà del mese di giugno e che si protrarrà fino al due mila venticinque
Esso comprenderà un ambizioso road show lo abbiamo chiamato così di eventi nelle principali città italiane ed estere
Di concerto anche col ministero degli affari esteri della cooperazione internazionale
Con le nostre sedi diplomatiche gli istituti italiani di cultura all'estero
Questo grazie anche al prezioso apporto dall'ambasciatore Luigi Mattiolo che ringrazio in modo particolare per aver accettato di collaborare con lui mettendo a disposizione la propria autorevolezza ed esperienza internazionale
Sarà realizzata un'importante mostra che vedrà il proprio avvio al Meeting per l'amicizia tra i popoli di Rimini dal prossimo mese di agosto che poi verrà portata in numerose città italiane
E avendo individuato come target primario delle nostre iniziative proprio quello dei giovani
è previsto un programma per la diffusione di una maggior conoscenza della figura e dell'opera di Alcide Degasperi presso le scuole italiane un programma che auspicabilmente sarà triennale in collaborazione col ministero dell'Istruzione del merito
Il convegno di oggi che avviene alla data della nascita di Alcide De Gasperi
A come tema specifico il rapporto tra la profonda fede dello statista trentino e il proprio impegno politico e rappresenta perciò una sorta di anteprima di fondamentale importanza
Cioè sapete grazie allo stato straordinario livello dei relatori a partire dal cardinale Matteo Maria Sung il presidente della Conferenza Episcopale Italiana che ringrazio in modo particolare per la sua presenza oggi ma a presentare i relatori sarà poi il moderatore Antonio Polito
Che pure devo ringraziare per aver accettato di affiancare la Fondazione De Gasperi nella progettazione editoriale nella strategia di comunicazione dell'intero programma dell'anno degasperiana
Ringrazio anche il giovane attore Francesco Patanè che concluderà il nostro incontro di oggi
Dopo la fine della tavola rotonda con la lettura di una lettera di Maria Romana De Gasperi
Tra i presenti e ringrazio i numerosi parlamentari l'ambasciatore spagnolo permettetemi un ringraziamento particolare al dottor Gianni Letta grande amico personale di Maria Romana De Gasperi
Se mi è permesso un breve pensiero personale non per rubare spazio Archivolto meglio di me potrà parlare dalla fede dell'impegno politico di De Gasperi
Però tra le mille testimonianze di questa fede limpida integrale
Ce n'è uno che mi ha sempre particolarmente colpito non solo parole di De Gasperi sono parole di monsignor Angelo Roncalli futuro papa Santo all'epoca Nunzio apostolico a Parigi
Due giorni dopo lo storico discorso di De Gasperi alla conferenza di pace del dieci agosto del mille novecentoquarantasei Roncalli gli scrive una lettera commentando il discorso che egli aveva tenuto
E dice oggi stesso trovandomi in un copioso circolo diplomatico poté cogliere senza darmi la pena di fare il curioso impressioni unanimemente favorevoli alla Fierro alla
Al discorso da lei pronunciato alla conferenza la prima volta che avessi questa lettera arrivato a questo punto mi sarei aspettato un commento improntato all'orgoglio alla capacità diplomatica alla fermezza magari anche alla solitudine dello statista in quella scuola si circostanza invece rimasi folgorato dal seguito dalle parole successive perché a Roncalli scrive
Il goletta e beati i miti perché essi possedere hanno la Terna chiuse le virgolette questo è un primo soffio di Vangelo che attraversa quella o la fastosa
Roncalli riconobbe in Vegas speri nelle sue parole nel suo atteggiamento ma prima ancora nella sua stessa presenza personale l'integralità di una persona profondamente cristiana capace di non dare della propria fede lau la politicamente più importante del tempo quella nella quale si decidevano le sorti del mondo
Ho sempre considerato queste brevi parole come riconoscimento di un Degasperi immerso e immedesimato in quel Gesù che lo affascinano
Introdurremo i lavori di questa mattina con la proiezione in anteprima di un video realizzato dal creativo regista e scrittore Emmanuele Egitto che da tempo collabora con la Fondazione così come nella realizzazione della fortunatissima serie di podcast le figlie della Repubblica realizzate su felice intuizione di Martina Bacigalupo in collaborazione con il Corriere della Sera
Abbiamo chiesto Emmanuel
Che c'entra sale per una sorta di sigla del programma Vega Spriano che potesse aprire tutti gli eventi ed essere diffusa ovunque in Italia e all'estero
Un video rigoroso dal punto di vista storico ma anche emozionale capace di creare un clima di coinvolgimento del pubblico
Con lui abbiamo fatto alcuni brainstorming abbiamo fornito materiale nostre riflessioni ed Emanuele situ accorta confezionato questo breve filmato che dura meno di dieci minuti
Nel quale ha scelto che fosse lo stesso De Gasperi a parlare disse della propria vita della propria fede dal proprio lavoro un figlio che ringraziando Emmanuelle esito vi proponiamo ora lasciamo attraverso di esso che Alcide De Gasperi si parli di sei buon lavoro
Allora
Vengo dalle montagne
Da una terra di confine
Decidere tra le montagne insegna a camminare
E guardare in alto insegna il rispetto per la grandezza senza aver letto
Senza smettere di puntare alla cima un passo alla porta
E vivere il confine
Ci insegna che esistono gli altri
E che gli altri sono come te
Il confine
Non è un muro che divide
E imposto duplici si può incontrare
Così è stata la mia attività e la mia idea di politica
Attraverso le montagne al confine incontrando molti compagni una salita
Dopo una perché dopo una montante trovi un'altra è un'altra
E un'altra ancora
E devi attraversarle tutte un passo alla formale
Le mie montagne all'inizio non solo italiane
Nel Parlamento diviene lavoro per difendere i diritti della minoranza italiana passando qualche guaio con la polizia
E quando scoppia la prima guerra mondiale mi occupo dei profughi e dei rifugiati
Solo con la faccia mio Trentino diventar finalmente in italiano
E io in politica mi ritrovo nelle idee di don Sturzo
Costruire da uomini liberi e forti una democrazia che tipo all'ideale della bontà e del cristianesimo
Così entrò nel Partito popolare e vengo eletto in Parlamento
Quarant'anni
Incontro Francesca
Molto più giovane di me
Le chiedo sessanta che la politica non mi darà tregua
Se penso di potere sopportare il peso lei risponde che sarà con me
Ovunque la politica mi porterà
Ci spostiamo il quattordici giugno mille novecentoventidue
Ma la nostra felicità non dura
Quattro mesi dopo c'è la marcia su Roma
E comincia il fascismo
Le mie idee politiche mi portano in due posti
Prima in prigione o e poi in povertà
I fascisti mi arrestano e mi rinchiudono a Regina Coeli
Francesca deve tornare in Trentino con le nostre due figlie che intanto sono nate
Ma non mi sono mai sentito solo
Ci siamo scritti lettere tantissime Francesca sempre come
E la donna del mio cuore islamica dei miei pensieri
Dopo più di un anno escono di prigione
Sono leader finalmente ma sono anche i poverissimi
Contro di me c'è il divieto di lavoro e nessun italiano può assumere
Monsignor Celestino intrecci vescovo di Trento mi trovo un lavoro alla Biblioteca apostolica vaticana
Mussolini chiede direttamente al Papa di allontanarmi
E Pio undicesimo risponde che non si pente di potermi restituire un poco di quel pane chi in regime mi ha tolto
Per molti anni lavoro chiuso in biblioteca
Anni l'ente pieni di buchi
E di oggi
Pieni di un vento folle
Appuntamento della morte
Soffiato dal nazionalismo e dal totalitarismo
Che porta un'altra guerra
Dentro questo buio la luce e la mia famiglia nella fede
Leggo i miei libri preferiti la pipì L'imitazione di Cristo il la Divina Commedia e la fede a tenere accesa la mia passione per la politica e per la vita di tutti
Non sono bigotto come dicono ma non sono nemmeno religioso come dovrei
Però la figura di Gesù spinge in alto come un bambino lo dico spesso a Francesca qualunque cosa succeda ti voglio con me dentro questo abisso di luce
E grazie a questa luce che molti uomini come meno si accendono anche se la sconfitta del fascismo sembra impossibile cominciamo a fare riunioni segrete per sognare un futuro diverso vogliamo costruire una democrazia rappresentativa garantita da una Costituzione vogliamo un Paese che torni a respirare della libertà
La fine della guerra e del fascismo lasciano l'Italia devastante
Non solo nelle città bombardate anche nel cuore
Mi batto perché in queste macerie la prima pietra della democrazia che sogno sia un referendum solo il popolo deve decidere se vuole la Repubblica una monarchia
E il popolo sceglie la Repubblica la seconda pietra dell'Assemblea costituente
Che forniamo con un processo democratico
In altri Paesi non si passa dalle urne dall'orrore di nuovi massacri
Nella nostra Costituzione invece riusciamo a far dialogare lo spirito del cristianesimo
Quello umanitario di Mazzini e quello delle organizzazioni operaie
E dopo aver messo le basi per ricostruire il popolo italiano ora bisogna ricostruire l'Italia
Il primo passo e tornare nel territorio delle democrazie quando parlo alla conferenza di pace a Parigi vero ottobre
Non c'è molta voglia di perdonare gli italiani siamo noi la nazione sconfitta il colpevole
Alla fine del mio discorso sento il cielo scalare attorno
Soltanto il segretario di Stato americano ha il coraggio dell'amicizia scarse garanzie si alza e tiene a stringermi la mano
Vado in America per cercare un alleato la ricostruzione e alla lotta contro l'influenza dell'Unione Sovietica attraverso il Partito comunista
Devo convincere Truman che saremo all'altezza della loro fiducia
Vi state chiedendo perché vedete un cappotto perché questo cappotto è il simbolo di questo viaggio tutta la missione è preparata comune ma solo alla vigilia mi accorgo che manca un dettaglio fondamentale
Non ho il cappotto
Sono il capo del Governo ma non ho il cappotto come un vero emigrato italiano
Una mail come Lo Presti per diventa il simbolo
Fantasia della Provvidenza
Iniziano così anni di lavoro senza tregua dove gestiamo i segni della rinascita il diritto di voto alle donne piano casa riforma agraria Cassa del mezzogiorno e la Latini
Il mio sogno più grande vero resta il sogno della pace
La provvidenza mi fa incontrare amici che hanno questo sogno Robert Schuman e il ministro degli esteri francese Konrad Adenauer il cancelliere della Germania
Anche loro vengono da terre di confine anche loro hanno la mia fede ci capiamo al volo perché sappiamo guardare in alto e anche perché sappiamo tenere i piedi ben piantati a facciamo i primi passi per ricucire gli strappi deve essere una nuova idea di Europa una comunità di democrazia che garantisca la costruzione del bene comune grazie alla pace e sappiamo che non sarà possibile se non creiamo una difesa comune ma questo non siamo riusciti a fare
Ci ho pensato molto alla fine della vita molti dei miei progetti sono rimasti incompiuti è un grande mistero il signore
Ti permette di fare progetti
Ma quanto critichi essere indispensabile ITC
Una pasta
Il tumore sta invece continua finire il compito la nostra piccola mente umana non si rassegna a lasciare ad altri l'oggetto della propria passione incompiuto eppure rilascia
E andare oltre l'ultima cima perché lui ti chiama
Ecco e tutto quanto ciò che ho fatto camminare e guardare in alto in fondo la verità della vita semplice siamo fatti di relazioni con gli altri e abbiamo bisogno di essere compresi certo abbiamo bisogno di soluzioni economiche sociali ma più di tutto noi abbiamo una sola sì sette di amore
è questo che mi ha fatto andare io a tal e mi ha fatto costruire senza aver paura di sognare un passo alla volta
Io inviterei sul palco i nostri relatori che sono come sapete il cardinale ma più giù Pini presidente la Conferenza Episcopale Italiana
L'avvocato Angelino Alfano il senatore Pier Ferdinando Casini il professor Agostino Giovagnoli la professoressa Daniela Preda
Allora grazie innanzitutto noi abbiamo poco tempo molte cose da dire abbiamo circa un'ora e mezza per la nostra discussione abbiamo il grande
Vantaggio di avere un argomento circoscritto da trattare perché il tema di oggi
Il politico cristiano di De Gasperi si potrebbe parlare da molti punti di vista
Si potrebbe analizzare il l'antifascista il democratico l'anticomunista l'europeista alla vita di De Gasperi veramente
Ricca di spunti che riguardano direttamente tuttora l'Italia e l'Europa di oggi
Ma il tema di oggi è più definito anche se paradossalmente come dire più profondo più vasto ed è quello del politico cristiano e io direi per aiutare un attimo discussione tre cose sul politico cristiano
Perché diciamo il cristianesimo la fede di De Gasperi a rilievo su tre aspetti della sua personalità la prima è la sua vita personale
è stato citato
Nel nel nel video un passaggio tanto Degasperi è morto invocando Gesù come racconta Maria Romana nel suo libro di memorie ma è forse meno noto che si è promesso si è proposto come sponsor
Diciamo così Nome di Gesù citando Gesù in una lettera in cui si propone come come marito a a Francesca scrive Francesca non voglio più essere solo innanzi a Luís
Non sono bigotto e forse nemmeno litigioso come dovrebbe essere
Ma la personalità del Cristo vivente mi trascina mi soggioga mi solleva come un fanciullo
Vieni io ti voglio con me e che mi segua nella stessa attrazione come verso un abisso di luce una lettera d'amore diciamo in sul costruita sull'incontro concesso al questo questo modo di essere naturalmente Lorne facevo una personalità diversa diversa anche da molti politici della sua epoca non soltanto dai politici di oggi
Ed era anche molto rigoroso rigoroso nei comportamenti pubblici diceva che per un politico cattolico rinnovare la è impossibile se non ritroviamo noi stessi
L'attività politica per un cattolico e per un cristiano implica il dovere di sentirsi vincolati in modo più particolare da un profondo senso di fraternità civica di moralità e di giustizia verso i più deboli i più poveri
Diceva di lui Andreotti col suo solito humour che se esistesse se tornasse Gesù e autorizzasse chiara senza peccato scaglia la prima pietra Degasperi avrebbe vinto la gara diciamo del tiro a segno
Poi c'è il De Gasperi cara cristiano che ha rilevanza per la sua formazione intellettuale e per il suo modo di essere politico Degasperi è un diciamo è uno dei dei primi ricostruttori di una presenza politica
Degli dei dei dei cristiani dei presenza dei cristiani in politica ricordiamo che nel mille novecentoundici quando viene eletto al Parlamento austriaco in Italia vige ancora il non expedit cioè i partiti noi cristiani non possono ancora partecipare alla competizione politica
E poi un suo biografo dice secondo me acutamente che lui andò a fare gli studi a Vienna piuttosto che a Innsbruck dove sarebbe stato più semplice e normale
Ah perché a Vienna rincorso l'esperimento del del di Carlo Jucker di questo borgo Mastro
Cristiano che fu un po'uno degli anti segnali della rinascita cattolica in politica vorrei solo aggiungere su questo punto che per far questo Degasperi anche combattuto con delle resistenze
Nella Chiesa cattolica anche nelle gerarchia che avevano che non avevano diciamo così fin dall'inizio la stessa idea la stessa non attribuivano alla democrazia lo stesso valore che attribuiva Luís Degasperi apportato
Nella tradizione cristiane in politica il pensiero diciamo dei liberali del Risorgimento dei neo guelfi
Il nome di quelli anche riconciliato in qualche modo la scritto esplicitamente i principi dell'ottantanove della Rivoluzione francese con il cristianesimo la presenza dei cristiani nella vita pubblica nella vita civile infine l'ultimo aspetto in cui conta parla il il gestiti il Cristiano De Gasperi nella sua storia politica è paradossalmente la laicità di De Gasperi perché credo che verrà revocato nel corso delle nostre discussioni
Degasperi andato anche in conflitto molto aspro con le gerarchie con il Papa nel cinquantatré durante il tentativo diciamo di Pio dodicesimo o comunque del partito romano di costruire un'alleanza diverso da per la democrazia cristiana con i missini coni con i monarchici riaffermando l'obbedienza personale del cristiano al Papa ma chiarendo con estrema nettezza la sua la sua opinione politica
C'è una lettera molto bella che lui scriveva l'ambasciatore perché dopo questo scontro Pio dodicesimo un po'crudelmente gli rifiuta un incontro che lui chiede
La figlia sta per diventare suora c'è un anniversario del matrimonio chiede un incontro al Papa Pio dodicesimo glielo rifiuta allora lui si si dispiace molto ma molto per lui è veramente un'umiliazione però ciononostante scrivo una lettera l'ambasciatore italiano presso la Santa Sede dice guarda la memoria l'umiliazione per me incomprensibile ed enorme però l'offesa arrecata al presidente del Consiglio italiano il ministro degli esteri non può essere lasciata passare quindi io chiederò spiegazioni alla Segreteria di Stato danno
Mandato alla ora c'è un comportamento che molti politici di oggi anche non cristiani
Non si consentirebbero nei confronti dell'autorità pontificia quindi la grande laicista
Voi sapete che per chi non lo sa vedo molti giovani lo aggiungo io che è in corso una causa di beatificazione per il politico Degasperi anzi qui abbiamo il cardinal suppliche magari ce ne dirà qualcosa
Non è l'unico politico cristiano dell'epoca suo contemporaneo c'è anche Suman è in corso una causa di beatificazione questo ci dà il senso di quanto il suo la sua fede cristiana e abbia avuto un rilievo con lo chalet nella sua storia politica e di conseguenza nella storia dell'Italia
Prima e dopo la guerra io volevo soltanto lanciare così questi questi oggetti sul tavolo poi voglio rimaneggiate come ritenete porrei chiedere di cominciare la nostra discussione no sprecato i relatori di tenersi entro i dieci minuti al cardinal zuppi grazie
Io speravo che si andasse in ordine alfabetico
Bene logiche vediamo ringrazia e tantissimo alla Fondazione un'ottima otto
Ecco un'ottima importante anche perché
Diciamo così anche noi siamo in un qualche filo di ricostruzione
E credo che il rigore e la visione il cammino
Antiche Gasperi debba ispirare mio padre tutti i particolari dimenticati fra politica per un'ispirazione cristiana
Quindi credo che il non è mai appunto un ricordo fin qua fa guardare al passato ma dire che ci fa guardare il presente e scegliere il futuro
Quei progetti mi ha colpito nel bellissimo
Video molto chiaro
La domanda un po'di questi progetti incompiuti il desiderio di vederli compì compiuti e il problema non è sua cura nel nostro cioè gesto nulla Lella visioni progetti c'era allora ce li ha lasciati il problema appunto e su alcune cose lo dirò dopo credo che abbiamo ancora siamo ancora in tempo diciamo così anche perché essi sono lato marxista domande parla anche per noi ho l'impressione che forse abbiamo un po'meno progetti e più viviamo più nel presente mentre Degasperi guardava ad aprire al futuro
La fraternità evangelica è stata per De Gasperi la luce cui doveva ispirarsi la politica del dopoguerra la fraternità evangelica
Non solo a livello nazionale ma anche internazionale e nella costruzione dell'unità europea state bucato insisterò su questo e non a caso
Dice iscritti e nei suoi discorsi la fraternità evangeliche associata rifiuto della violenza ispirazione morale della politica Democrazia giustizia sociale cooperazione internazionale pace
Se De Mita in sintesi
Voleva dire per lui il contrario di tutti gli orrori del totalitarismo e della guerra
Alla vigilia della guerra invano vi sono la voce del Papa sottolineo nel suo primo discorso pubblico dopo la liberazione di Roma
Nel mille novecentoquarantaquattro alludeva alla famosa frase di più dodici del trentanove nulla è perduto con la pace tutto può esserlo con la guerra
Ancora oggi tremendamente attuale
E aggiunse Degasperi bisogna riprendere il cammino
Lassù sull'erta e mi par di vedere con gli occhi della fede la sua luminosa figura cammina un altro proletario con la P maiuscola
Due mila anni fa egli fondò l'internazionale del settore I maiuscola basata sull'uguaglianza
Sulla fraternità universale sulla paternità di Dio bisogna eseguire quella figura divina
Non l'avete già incontrato questo proletario il Cristo col suo dolce sguardo nelle giornate tremende che abbiamo passato di dolore di tragedia nei ricoveri nelle trincee nelle carceri o nel buio di una catacomba
Il mondo doveva andare in una nuova direzione vedendo i nostri bambini cito accarezzati con tanta affettuosità dei soldati americani ci nasce la speranza che questo sia il simbolo della fraternità di domani mezzi verso la quale tutti i popoli all'erario dalla quale dovremmo assolutamente arrivare che c'è una consapevolezza o c'è la fraternità o inevitabilmente ci sarà la divisione
Non c'è via di mezzo o c'è la serenità cuoce la divisione
Non è la retorica sobrio severo rigoroso dei casi è sempre stato nemico della demagogia e del populismo
Durante la guerra che infatti non vanno molto raccordo con l'ha subita con la severità e con rigore
Durante la guerra sottolineo il leader degli alleati si richiamano nel cristianesimo contro la politica della forze Roosevelt ebbe il coraggio di parlare di misericordia anche nei confronti degli aggressori Germania Italia
Di questo Presidente americano Degasperi condivise le quattro libertà su cui si sarebbe dovuto fondare il mondo del dopoguerra
Libertà di parola di religione due vita sana e pacifica per ogni abitante del mondo e particolarmente importante oggi
Cito una riduzione mondiale degli armamenti così ampia e completa da rendere impossibile un atto di aggressione fisica da parte in un qualunque Paese conto comunque alto in ogni parte del mondo
Non c'è non era la visione utopistica di un
Un po'impossibile sottolineo
Ma la base cito di un tipo di mondi che può essere attuato nel nostro tempo e della nostra dalla nostra generazione direi che oltre al potere anche un dovere
Furono queste le linee portanti della sua politica estera compresa la ratifica del trattato di pace del quarantasette che gli costò molte irragionevoli critiche ancora oggi qualcuno in attribuisce come colpa
Il lievito della pretesa cristiana è stato al fondo anche del sogno europeo il secondo punto che volevo dire di Degasperi
Le cui radici lontane si collocano in Trentino della sua giovinezza
Parte integrante di un impero asburgico agglomerato di popoli cito e miriadi di patire basato sulla comunione di beni culturali e morali
Tra nazioni coabitanti era un mondo Comit europeo urti nazionale multi culturale multi religioso come Robert Schuman è stato evocato prima e Konrad Adenauer altri due padri fondatori cattolici dell'Europa
De Gasperi è venuto da una regione di frontiera e che la Chiesa cattolica ha sempre sottolineato il carattere universale
Freno e antidoto a tutti i nazionalismi non c'è niente da fare le un è un ottimo così antivirus il cattolicesimo dovrebbe essere del nazionalismo deve sensazionalismo
Malgrado i suoi sentimenti fino italiani già nel mille novecentodue scriveva
Si parla di religione della patria del senso della nazione sull'altare della quale doversi sacrificare tutto e idee e convinzioni
Quando si dice che di fronte a un monumento a Dante devono sparire tutte le miserie divisioni di partito che cosa si vuole insegnare alla gioventù
Se non è che la nazione va innanzitutto che essa solo può pretendeva di religione sociale mentre il resto è cosa privata signori non è vero
Per molti aspetti analoga questi pensieri giovedì che ciò che scrisse durante la seconda guerra mondiale in quello che probabilmente avrebbe dovuto essere il suo testamento politico cito il cristianesimo ossia in Italia la Chiesa cattolica conserva e alimenta il fermento di fraternità evangelica
Ed è ormai consenso universale che esso solo ci potrà salvare dalla catastrofe alla quale Minaccioni condurci imiti delle dittature di razza di classe e di partito ecco un analogo filo di pensiero ispirò il suo discorso quale presidente la conferenza parlamentare europea di Parigi del ventuno aprile mille novecentocinquantaquattro qui parlò cito di preoccupazione del bene comune delle nostre parti europee della nostra patria Europa
Usando l'espressione pagati al plurale e parlando dell'Europa come patria respinse ancora una volta l'idolatria della nazione
E rilancio un'Europa unità dalla spinta della fraternità
Se colto impegni io affermo che all'origine di questa civiltà europea si trova il cristianesimo non intendo con ciò parole sue ovviamente introdurre alcun criterio confessionale
Soltanto voglio parlare del retaggio europeo comune col suo fermento di fraternità evangelica
Ma ammoniva cito queste forze spirituali rimarrebbero inerti ai negli archivi e nei musei se l'idea cessasse di incarnarsi nelle realtà viva
Cioè non si riempiva così la bocca Audi scorsi della fraternità bisognava costruirla
La lezione di dicasteri importanti per noi oggi anche per questo
Il rapporto tra i principi professate in e l'azione concreta
Le sue condizioni non sono affatto contraddittori con le scelte come inserimento per esempio dell'Italia tra i Paesi fondatori della NATO
E il sostegno alla comunità europea di difesa non era un pacifista ideologico ma di sicuro è stato un uomo di pace ha lavorato con successo per la pace
Il progetto dire che deve continuare per lui l'Alleanza atlantica aveva carattere difensivo e sono visto che l'Italia fosse effettivamente coinvolta nella guerra di Corea
La pace fu anche l'obiettivo che doveva perseguire l'integrazione europea
La nascita della comunità lite del carbone e dell'acciaio riguarda la quale usò espressioni di Stati Uniti d Europa fu da lui particolarmente apprezzata perché non costituì uno dei tanti trattati destinati a restare carta straccia
Ma diede l'avvio alla produzione alla vendita di materiale si di ruggisce essenziali per la produzione di armi da guerra
Infine finisco
Riguarda la comunità europea di difesa
Le rizzare un esercito comune aveva anzitutto l'obiettivo di contrastare cito una funesta eredità di guerre civili tali bisogna considerare le guerre europee dal punto di vista della storia universale grazie ad esempio fraternità universale se ti fai la guerra e la guerra e sempre come diceva
Mazzolari
Sta fratelli qualunque essa sia
Una foresta eredità di quelle civili questo alternarsi di aggressione di rivincite di spirito egemonico di avidità di ricchezza e di spazio di Adelchi e di tirannia che ci ha lasciati la nostra storia
Non va dimenticato che erano passati pochissimi anni dalla guerra più devastante della storia innestata da Paesi europei firma in Italia e combattuta allargamenti sul suolo europeo Edipo impossibile sottovalutare l'impostazione politica del suo Progetto di Comunità europea di difesa
Che non a caso doveva portare all'edizione diretta da parte di tutti i cittadini europei in un Parlamento comune come poi è avvenuto nel mille novecentosettantanove i progetti hanno un certo periodo così di gestazione speriamo che ebbi di lupo
Per La sette lo statista italiano le discussioni sulla c'è già Comunità europea di difesa avrebbero dovuto aprire la strada a una soluzione federale in Europa
E credo che oggi c'è urgenti bisogno di un'Europa più forte
Gli europei devono rafforzare la loro unità per pesare di più come blocco di pace in un mondo dilaniato dalle guerre quella ancora oggi indispensabile fraternità universale grazie
Grazie al cardinale supplire molto molto interessante quello che lei ha detto sul suo non essere un'azione distano Degasperi compatriota ed è un patriota italiano andò perfino in galera
Diciamo sotto forte stato dalla polizia austriaca per aver difeso la lingua italiana l'istituzione di università italiana
Va concepiva la nazione Italia più come Dante che come un confine no più come un insieme diciamo di tratti culturali e di libertà che rivendicava che come un confine questo credo che sia poi questa sua esperienza giovanile sia stata poi cruciale nella concepire nell'uscire a concepire in un'Europa in cui ibridazioni convivono possono convivere
Da lei a questo punto la parola professor Giovagnoli che uno storico che ha studiato molto i rapporti tra Chiesa cattolica e democrazia italiana è stato italiano
Grazie
Vorrei parlare anch'io di questo tema così così affascinante diciamo del rapporto dei tagli cristiano e il politico in De Gasperi di cui non non sempre si parla adeguatamente mentre invece una chiave importante per capire tutta la sua biografia anche anche pubblica
Io parlerò da un altro punto di vista di esperto Carmina troppi di questo rapporto tra cristiani del politico
E perché il tempo è tiranno
Mi concentrerò su un episodio e per sviluppare poi qualche riflessione l'episodio peraltro molto noto che quello della sua condanna quando fu accusato di tentato espatrio illegale
Nel mille novecentoventisette fu arrestato e fu poi condannato a quattro anni anche se poi come abbiamo sentito ne scontò uno solo insomma ci fu un'ovaia diverse vicende
Quello che interessante che in questa breve prigionia ma lui non sapeva che sarebbe stata così breve scrive tutta una serie di lettere
Che sono forse tra i documenti più interessanti proprio dal punto di vista unica del rapporto fra il cristiano il politico lettere soprattutto alla moglie Francesca ma ma non solo ora che De Gasperi sia stato arrestato e condannato in video centoventisette forse a noi non ci stupisce più di tanto era stato l'ultimo segretario del Partito popolare che i fascisti volessero colpirlo e con lui colpire le sue idee che era un po'nella logica delle cose tutto sommato
Ma deve essere noi apprendiamo che lega spesso fu invece sorpreso da questa condanna
Premetto tutto perché non c'erano in realtà prove contro di lui ma che dei magistrati nel nel sotto il regime fascista fossero compiacenti verso il fascista e che questo rientrava abbastanza la logica delle cose diciamo
E in realtà però c'era un motivo più profondo perché come scrive in queste lettere quando fu condannato
Ne lui era nel momento in cui abbandonata ogni miliziani rannicchiato nella mia famigliola così scrive nel suo elette
Il progetto ventisette infatti aveva ormai accettato la vittoria del fascismo la sconfitta del Partito popolare
La segnando sì ad abbandonare l'impegno politico
Non affrontò perciò l'arresto del processo Kospi rito di un antagonista del regime fascista sempre in nella lettera che ho già citato che quella del trentuno maggio cioè pochi giorni dopo la condanna
Il tono luglio scrive che
Non ha usato il giusto o no assicurante Strigno uso come potrebbe fare e che avesse di proposito affrontato le ire dei potenti o cozzato contro la legge il suo stato d'animo insomma e un altro in quel momento
Ma diciamo che proprio per questo i suoi i nemici fecero un tragico errore dal loro punto di vista con la stupidità tipica direi di chi crede solo nella vittoria della forza perché in realtà con quella condanna in qualche modo cambiarono la vita di De Gasperi che appunto nella sua come dire autorappresentazione si era dei Prost messo nella prospettiva di una vita dedicata soprattutto alla sua famiglia e così via non più alla politica invece quella condanna lui scrive lo ha dimesso nel vortice del mondo ma perché in che modo vorrei brevemente leggervi un pezzo di questa lettera che è molto bella
Che si riferisce alla notte che Luigi ha passato dopo la condanna notte insonne in cui non riesce a piangere scrive non riesce a a a dormire ovviamente non riesce neanche a pregare solo a invocare il nome di Dio ma poi quando il signore volle cito si levò l'alba allora solo allora levando gli occhi verso il lembo giuro che che la che era la mia vista
Dalla prigione ovviamente finestra dei di Regina Coeli e i miei occhi cominciano a strillare lacrime ad Deum stellata o colosso Neuss come dice Giobbe e dopo impianto cominci a ragionare perché il Signore mi ha lasciato colpire così
Se la cosa fosse solo fra me e la sua giustizia lo so sembri in cause né peccati ma tu si riferisce Almunia tormenti i miei figli o di innocenti e tutti i miei e i tuoi e gli amici buoni e giusti che hanno pregato
Questo riferendosi alla condanna è un fatto pubblico io sono un granello rimesso dalla sua mano potente nel vortice del mondo un sassolino con cui impasta il suo edificio quale vortice quale edificio non lo so
Ma dia un disegno imperscrutabili innanzi al quale mi inchino Dorando iddio non può essere ingiusto né crudele e dieci a me fa Dinoi qualcosa che oggi noi non comprendiamo così ragionando mi sono alquanto consolato
Dopo la prigionia come abbiamo sentito De Gasperi passò altri momenti molto difficili di povertà poi questo umile lavoro come bibliotecario e così via ma da quel momento cioè dal momento della condanna ripresa guardare al futuro
Con la tenace determinazione di riprendere appena possibile l'impegno politico
Ma con motivazione sentimenti diversi rispetto al periodo precedente
De Gasperi dall'ora non si è più sentito solo l'ex segretario del Partito popolare cioè un antifascista si ma per motivi politici legati a quella vicenda
Bensì un uomo nuovo che si opponeva a mani nude come può fare ovviamente un prigioniero che non assolutamente nessun nessuna possibilità di agire che si opponeva comunque a un regime che si che faceva del male sia l'Italia sia alla Chiesa
L'antifascismo che ha successivamente sviluppato De Gasperi ha avuto cioè radici più profonde di un semplice antifascismo politico
Si è nutrito di ragioni morali e religiose che hanno ispirato e questo mi sembra importante un disegno storico di ampio respiro ragioni disegno comprensibili e accettabili
Questo pure importante anche le parti di molti cattolici e non ero affatto pochini che non avevano approvato l'esperienza del Partito popolare
E ragioni e disegno Piero comprensibile compatibili anche agli altri fascismi di altra matrice ideologica Cambio in Degasperi anche il modo di guardare la chiesa in un'ottica da ex popolare l'istituzione ecclesiastica non poteva non apolide un ostacolo un problema l'appoggio che era venuto a mancare da quella parte da parte delle autorità ecclesiastiche era stato fra le cose principali la sconfitta al Partito popolare come sappiamo e anche per la verità del personali disavventure che lo stesso De Gasperi
Ma lo si trova i suoi scritti parole di risentimento verso l'autorità ecclesiastica ed è molto significativo a mio parere la valutazione qui
In serata diversa da quella di Sturzo e di altri popolari che diede la conciliazione del mille novecentoventinove Degasperi non commise l'errore del suo predecessore don Sturzo che in realtà non si era aveva compreso forse fino in fondo l'importanza dei problemi derivanti per la Chiesa dalla mancata soluzione della questione romana ovviamente all'epoca la Fondazione Partito popolare
De Gasperi e hotel rovesciò l'ottica di chi vedeva nella Chiesa un nemico della libertà della democrazia di particolare interesse la sua polemica con Benedetto Croce molto duro nell'affermare la totali inconciliabilità tra Chiesa libertà
La De Gasperi il giudizio di croci sembrò storicamente superficiale
Anche se in quel momento era evidente chiese regime collaborando convinte Chiesa e regime convinti chiese a regime entrambi di ottenerne dei vantaggi Degasperi parlava di matrimonio d'interesse tra Chiesa al fascismo
Scendendo più in profondità per lo lo statista trentino la storia dimostrava che la natura profonda della Chiesa la spingeva in realtà costituire un fattore di libertà e che la Chiesa a sua volta avrebbe beneficiato dalla libertà assai più che dal totalitarismo
Dimostrare spiegare sostenere diffondere questa tesi è stata la mission di De Gasperi fino alla caduta del regime con tanti scritti sotto pseudonimo e così via
Dopodiché la sua nation diventata finito il regime quella dimostrare nei fatti la validità di questo incontro fra Chiesa e libertà e ciò che ha fatto come sappiamo danni punto quarantadue quarantatré fino alla sua morte per Degasperi democrazie voleva dire pluralismo di soggetti diversi tolleranza e convivenza fra forza ideologica anche antagoniste collaborazione fra partiti politici differente e così via
E caduto il fascismo si è adoperato perché la Chiesa si inserisce attraverso la mediazione della DC in queste dinamiche e le altre forze politiche ideologiche comprendesse vantaggi che ne derivavano per tutti
Quelle di De Gasperi mi pare vado verso la conclusione ancora una lezione attuale anche sotto il profilo del metodo
De Gasperi è stato descritto con lo strumento del Vaticano così lo definì Togliatti la sua morte oppure al contrario abbiamo sentito prima con un laico audace e coraggiosa capace anche di dissentire dal Papa in occasione dell'operazione Sturzo
Gli è stato rimproverato di non essere così chiaramente aconfessionale come l'astuccio oppure all'opposto si è sottolineato che è stato un grande avversario di Gedda e del partito romano ma direi che queste definizioni non colgono la sostanza del disegno storico politico di De Gasperi
Ed è credo un problema che si ripresenta anche oggi spesso discutiamo di rapporti tra Chiesa e politica in termini di competenze e di confini fin dove arrivano le competenze della prima cioè della Chiesa da Guerini ha cominciato una mia della seconda cioè della politica che cosa devono fare i vescovi che cosa devono fare i laici e corpo spesso sono queste le discussioni che facciamo che sentiamo fare
Oppure ancora i cattolici devono dividersi tra più partiti o stare in un solo partito e così via in realtà la risposta giusta queste domande sì trovando nella dottrina astratta ma dipende sempre dalla specifica situazione storica ma e questo è il punto ci vuole qualcuno che sappia interpretare e orientare il corso degli eventi con una grande visione come ha fatto appunto De Gasperi nessuno può uscire dal ruolo che la storia gli assegni non specifico momento
Come era quello terribile di De Gasperi dopo la condanna ma tutt'ma a tutti è possibile trascendere il proprio ruolo con il cuore con la mente nel buio di una prigione
De Gasperi ha smesso di pensare ed ex segretario di un partito sconfitto e ha cominciato a farla da futuro leader della politica italiana e persino sotto certi aspetti a pensare anche direi da papà nel senso che ha saputo vedere quali fossero i veri interessi la Chiesa meglio di coloro che ne erano in quel momento alla guida
Cioè oggi qualcuno che come De Gasperi sia capaci di capire in che cosa la Chiesa può essere utile all'Italia o in che cosa in Italia può essere può aiutare la Chiesa punto di domanda
Dipende credo da questa capacità la possibilità di sciogliere i dilemmi recenti sui rapporti fra cattolici e politica
Di bilanci anche un po'dal tormentone della questione della rilevanza o meno dei cattolici nella vita pubblica infatti è la storia non sono i nostri discorsi assegnare patenti di rilevanza grazie
Grazie professor Giovagnoli sono è molto giusta questa questo c'è l'accento sulla un antifascismo che diventa e Tyco diciamo non soltanto politico ma propria morale c'è un episodio un certo punto
La figlia Maria Romana che andava in un in un istituto privato nella quindi stato tenuto fino ad allora indossare al la divisa di giovani italiana di piccole italiana viene invece richiesta di farlo per sostenere un esame e lui dice Rino che non va bene
Allora lei dice ma così non prendo l'esame io non mi importa allora non studi poi la madre diciamo troverò una trovò una camicia bianche una è una una gonna nera per spacciarla per e c'è un altro episodio che vorrei ricordare perché è vero che lui apprezza la conciliazione tra Stato e Chiesa
Ma critica gli eccessi che nella Chiesa ci sono di servilismo nei confronti di a fascismo se così vogliamo dire e c'è una lettera molto bella privata in quel periodo in cui gli dice certo due fanno bene insegnare inginocchiarsi
Per ogni tanto dovrebbero anche insegnare a stare in piedi no
Allora darei la parola adesso alla professoressa preda che invece a diciamo studiato mi sta facendo mi sta facendo preda del mio microfono
Ha invece ha studiato diciamo in particolare la costruzione dell'Europa noi tutta la il rilievo fondamentale che De Gasperi con gli altri politici cristiani avuto prego
Grazie Presidente quando pensò al De Gasperi politico e Cristiano iene letti penso alla pace e penso al collegamento che De Gasperi seppe fare tra pace e integrazione europea unificazione dell'Europa
E devo dire che parole visto imminenza del cardinale Zuppi mi hanno decisamente consentito di entrare media sarà essa
Io partirei da un momento a mio parere simbolico e sicuramente una tappa di una svolta nella nel pensiero di De Gasperi che novembre mille novecentoquarantotto quando De Gasperi arriva a Bruxelles allegra anca Conference cattoliche a Bruxelles fa un discorso che è totalmente innovativo e che sarà il discorso testo
Badoglio
Periodo
Questa voce
Fa un discorso totalmente innovativo in cui sottolinea sostanzialmente come non fosse possibile
A vere libertà politica e giustizia sociale senza nel contempo avere una condizione di pace senza la pace non si poteva creare il nuova italiani non si sarebbe potuto creare danno all'Europa
Ma come costruire la pace
La pace non poteva essere pacifismo generico la pace doveva essere costruita su istituzioni
E significativamente proprio in quel discorso
De Gasperi fece l'elogio della sistema belga dei cattolici bene di belgi che avevano collaborato alla stesura dello Statuto della sovranità popolare belga
Ma nel contempo anche nella difesa
Della delle autonomia come difesa dall'accentramento statale e dalla possibilità di totalitarismo nato nazionale fa anche un accenno molto importante alle istituzioni americane all'istituzione Federica federali americani che aveva conosciuto molto da vicino molto bene l'anno precedente quando nel gennaio del mille novecentoquarantasette si era aveva fatto quel viaggio ricordato dal cappotto che abbiamo testé visto in America istituzioni americane che a loro volta creavano attraverso una serie complessa dal punto di vista politico di controlli creavano la possibilità di gestire un potere che non potesse diventare di carattere
Totalitario
è un percorso molto lungo quello di De Gasperi e cominciare il cardinal su quello appena sottolineato comincia nel mille novecentodue quando scrive sulla Voce cattolica quelle parole che il cardinal Zuppi a letto
Qualche minuto fa
In quella in quel passo
De Gasperi utilizza un linguaggio che al linguaggio
Della perché è un linguaggio religioso che è stato fatto proprio dal nazionalismo ed che applicato alla nazione parla di religione della patria parla dei nazionalistiche parlando di sull'altare della patria di sacrifici per la patria e poi dice signori non è vero prima cattolici Ettore italiani allora l'universalismo cattolico è quella
Quella via che permette a De Gasperi distaccarsi dal nazionalismo imperante all'inizio degli anni del Novecento e di a rigettare qualsiasi nazionalismo qualsiasi totalitarismo già a partire dall'inizio del Novecento dopodiché la sua formazione politica si completa sicuramente con la sua partecipazione a partire dal mille novecentoundici alla RAI Sat Vienna quando sostanzialmente entra a far parte di questo impero
E tre nel cuore di questo impero Lori nazionale di Vienna
Dove il l'obiettivo fondamentale era quello di conciliare L'Unità con la diversità
Cercare di mediare tra interessi diversi e cercare di trovare una una via per conciliare le esigenze di tutte le nazionalità e quindi in questo senso diventa centrale per De Gasperi idea appunto della conciliazione unità e diversità
Lo ritroviamo nel mille novecentocinquantatré quando partecipa ad una conferenza una tavola rotonda assieme a personalità come dopo indizi come dell'Illuminismo come ancora
Robert Schuman eletti evidenzia in quella in quella occasione come proprio la formula utilizzata da Schumann la cieca quindi l'avvio della dell'integrazione europea
In qualche modo andasse nella stessa direzione della di quella unità della storia che era stata chiesta da secoli
Dal pensiero religioso ed era un
Sintetizzabile nella nella nelle parole ut unum sint a circa sia una sola cosa
E quindi contro la legge del più forte Degasperi fatta proprio L'Unità mette in evidenza come la nazione fosse ormai discesa al rango che occupava dietro l'altro diceva la città e poi ancora la Provincia e più vaste società
Che oggi le nazioni a cui oggi le nazioni guarda
A partire dal mille novecentoquarantotto primi e da quel momento di volta diciamo così delle granché un Frascaroli Carlo De Gasperi comincia questa sua battaglia che è una battaglia di servente cattolico e di fare e di politico impegnato per l'unificazione europea non è una battaglia semplicemente funzionalista nell'ambito Bella pensiero Monnet Tiano o di Schuman ma è una battaglia che vuole trasformare la comunità europea le Comunità europee nascente in qualche cosa di più ritiene che se vogliamo creare L'Unità se vogliamo avere la pace per fare questo occorrono delle delle istituzione e in questo senso
Si potrebbero ricordare mille episodi ma mi limito semplicemente a ricordare a ricordarne due o tre il primo Senato discorso al Senato novembre mille novecentocinquanta quando il governo dice Degasperi intende ispirarsi a queste direttive agire per la pace
Homo promuovendo la progressiva solidarietà unificazione dei Paesi europei sino alla creazione di un vincolo federativo
Poi ancora alla Camera ottobre mille novecentocinquantuno quando dice
Che il piano per l'evento può costituire la base di una organizzazione federale fra gli stati europei ancora il sei dicembre Consiglio dei ministri
Quando sottolinea la necessità di creare una solidarietà politica con l'Assemblea responsabile germe di soluzione federale
Quindi entrano in particolare delle istituzioni europee vuole trasferire la democrazia dalla nazione all'Europa e ancora dice dall'esercito può sorgere l'Europa e chiude quel discorso dicendo ai colleghi politici se non lo stanno supportando come lui avrebbe voluto ditemi un'Ave Maria ditemi un armadio perché avrei sarebbe stato a Strasburgo a quale Bruxelles
Per perorare la causa dell'integrazione europea laddove non si ferma semplicemente la comunità europea della difesa ma vuole che questa comunità si trasformi in comunità politica europea
Il la storia piuttosto nota
Sottolineo soltanto il fatto che De Gasperi e si chiedesse proprio a Strasburgo qual è l'alternativa tra il mito dello Stato nazionale assoluto la via dell'integrazione sovranazionale tra la guerra e la pace e dice risponde schierarsi per la pace significa schierarsi contro il dogma della nazionale dello Stato né
Suonare il sovrano e creare istituti istituti costituzionali democratici
Chiudo sottolineando la sua tenacia la sua perseveranza
In questo la sua missione in questa sua visione sino agli ultimi giorni della sua vita tutti ricorderanno le sue parole quando quando dice la mia spina e al la Schelda scrive a Fanfani e poi ancora ricordo Carlo Russo una telefonata che De Gasperi fece alla Presidente del Consiglio Scelba a metà agosto mille novecentocinquantaquattro quindi qualche giorno prima della sua morte e inquadrate le sonata chiese che gli fosse messa a disposizione un aereo per poter arrivare velocemente a Bruxelles e convincere i colleghi politici europei
A portare avanti l'idea dalla Comunità europea della difesa
Non fu possibile per le sue condizioni di salute continua a tempestare di telefonate Paolo Canali e poi ancora Scelba verrà a preparare la delegazione italiana e che sarebbe andata alla alla conferenza alla conferenza di Bruxelles da cui dipendeva le sorti dell'accento come sappiamo la fede e caduta il trenta ottobre il trenta agosto del mille novecentocinquantaquattro ma io credo che le parole di Degasperi siano di una grande attualità oggi proprio perché Niccol proprio per questo suo collegamento
Tra pace istituzioni difesa e costruzione di una statualità politica oggi ritornano i nazionalismi credo che il suo modello di intervento per la pace forse sarà riproposto a livello mondiale non solo di europea
Grazie facesse a trenta in effetti in una di quelle ultime telefonate con Scelba secondo la testimonianza di Mario Romano scoppiò in lacrime
Ripetendo meglio morire che non fare la scelta perché l'accento è per lui non era solo utile per fare una difesa europea ma era anche l'unico modo di fare l'Europa politica perché lui diceva
Se abbiamo un esercito comune dovremmo avere un bilancio comune se abbiamo bilancio comune dovremo avere un'assemblea elettiva di parlamentari che rappresenta la sovranità comune del dell'Europa
Allora darei la parola a questo punto al senatore Casini che a cui non faccio domande
Tra anche perché sai che non rispondere
Spiritualità e politica
Scrive Maria Romana De Gasperi
Si integrarono così bene che non furono mai due aspetti divergenti per mio padre ma piuttosto due angoli visuali DiVersi e complementare
La fede vissuta comuni intima sorgente di forza la politica come una missione laica
L'una ispirava l'altra
Con sollecitazioni continue ma senza intromissioni impropria
Fin dagli anni della formazione De Gasperi riconosce nella dottrina sociale della Chiesa e nelle sue formulazioni solidaristiche
Una mediazione possibile tra la purezza della fede cristiana e l'impegno e l'azione sociale
E infatti incerto che dietro l'immagine di politico pragmatico e antiretorico che la storiografia Acea tramandato
Sia possibile riconoscere i contorni di un agitatore di idee sensibile all'evoluzione dei paradigmi culturali del proprio tempo e dei mutamenti sociali che erano in corso
Del resto impropri i primi passi nella vita pubblica Degasperi via mossi proprio come giovane attivista politico convinto che la riconquista cattolica della cultura e riavvicinamento dei cattolici alla vita moderna dovesse passare attraverso una rinnovata attenzione alla questione sociale
Che affliggeva classe operaia e popolazioni contadine
La riflessione intorno alla possibilità di una profonda riforma sociale che partisse dal recupero della dottrina sociale della chiesa
E dell'esperienza politica del cattolicesimo europeo
Va fatta risalire proprio a lungo tirocinio nelle attività civili e religiosi locali esercitate dallo statista trentino negli anni decisivi della sua formazione politica
Con l'ingresso nella vita pubblica italiana De Gasperi si ritrovò a vivere su scala nazionale
Un'esperienza simile a quella fatta in ambito locale nel Trentino asburgico ovvero la costruzione di un partito politico di ispirazione cristiana con tutto quello che ne consegue
Anche rispetto alla distinzione di responsabilità e di momenti ciò non significava abbandonare una concezione pienamente laica delle istituzioni e rimettere alle gerarchie ecclesiastiche la scelta degli indirizzi politici del partito democristiano
Per De Gasperi agire cristianamente non significava confondere il piano religioso con quello politico
Il partito
Pur espressione del messaggio cristiano doveva infatti conservare un approccio non confessionale frutto d'una concessione maturata attraverso le esperienze del cattolicesimo politico europeo
Nella Vienna asburgica
Il partito cristiano sociale aveva rappresentato per De Gasperi un significativo esempio di partito rientrato un'azione politica sociale ispirata alle basi etiche di cristianesimo
Capace di contribuire alla riscossa del pensiero cristiano sulle ideologie concorrenti in particolare il liberalismo e socialismo
Ma nel pieno rispetto della divisione tra sfera religiosa e orizzonte politico
Così come il partito cattolico se entro uno tedesco con cui il cattolicesimo aveva mostrato di poter si aprirà l'esperienza costituzionale moderna e alla difesa della lei cita delle istituzioni
Senza per questo essere indotto a rinnegare l'ispirazione religiosa
Ecco perché l'orizzonte ideale entro cui De Gasperi proiettava lo schema programmatico della futura democrazia cristiana
All'indomani della caduta del fascismo e all'apertura di una nuova stagione dell'Estate nel quarantatré
Era un orizzonte per cui per lo sviluppo democratico del Paese il lievito cristiano avrebbe dovuto fermentare in tutta la vita sociale
Gettando le basi ideali d'un progetto politico che si sarebbe definito nel tempo
Dunque l'azione degasperiana nel secondo dopoguerra si è sempre mossa tra questi due poli
Condurre il mondo cattolico alla piena accettazione del principio democratico evidenziando che i principi fondamentali della Chiesa sono conciliabili con le regole di uno Stato moderno
E costituzionale ispirato a Giustizia e Libertà e nello stesso tempo preservare il partito da ingerenze troppo marcate da parte della gerarchia ecclesiastica
Lo è stato ricordato in questo egli fu sempre risoluto
Anche a costo di scontrarsi duramente con le altre anime della DC e col Vaticano spesso
Spesso l'esempio tipico il cinquantadue quando si programma l'operazione Sturzo il Papa incoraggia un patto politico dei cattolici intorno a un programma per difendere la Roma cristiana
E De Gasperi si oppone in modo duro in nome di un partito laico e aconfessionale
Molti degli iscritti dello statista trentino testimone allora rilevanza che l'orizzonte religioso e la centralità della fede hanno sempre avuto nella sua personalità
Documenti che risalgono a tempi diversi della vite che sono stati richiama alla fine degli anni venti quando ormai il fascismo era diventato un regime dittatoriale che aveva compromesso ogni libertà
De Gasperi scrive all'amico trentino Giovanni Ciccolini
In cui una lettera in cui affermava con vigore che nonostante tutto la libertà e la giustizia sono figlie di Dio e che il cristianesimo applicato alla vita pubblica vuole dire lealtà
Franchezza coraggio sacrificio
In seguito tra gli anni trenta e quaranta cercò di svolge ruolo di cerniera tra le culture delle vecchie generazioni formate sui sulle istanze solidaristiche del cattolicesimo politico dei primi Novecento ed estromessa dalla vita politica all'avvento del regime
Questa è una parte l'altro i giovani intellettuali cresciuti con riferimenti culturali che guardavano a una rinnovata concezione della fede cristiana come stimolo della società
Alle teorie personalistiche di Maritain e Mounier
L'obiettivo scriveva De Gasperi era costruire un ponte tra le generazioni tra le quali il fascismo aveva tentato di scavare un abisso
E il metodo andava rintracciato proprio nel recupero delle matrici ideali del cattolicesimo liberale
Dunque questa intima dimensione spirituale questa fiducia nella militanza religiosa come strumento di costruzione
Saranno una costante della sua vita
E De Gasperi testimone era la sua fede senza tentennamenti con grande umiltà senza vanto senza strumentalizzare i simboli religiosi come amuleto identica amuleti identitari
Senza mai servirsi della Chiesa per fini politici e soprattutto senza mai scendere a compromessi con la propria coscienza
Prima di terminare però vorrei fare una considerazione che è molto importante e che mi è stimolata da tutto il dibattito di questa mattina
Riflettere sulla Degasperi politico cristiano significa anche riflettere su noi stessi
Quando ci troviamo al bivio tra la difesa
Di una identità spirituale ad esempio su temi delicatissimi come quelli della pace
Che dovrebbe come il Santo Padre ci richiama sulla tradizione Della Chiesa perché non dimentichiamo le parole di Giovanni Paolo secondo sulla guerra in Iraq
O altri passaggi in cui ovviamente il Santo Padre chiede pace pace pace e in via il cardinale sviluppi non a caso in una disperata ma comunque piena di speranze azioni di mediazione allora
Noi sentiamo da un lato un richiamo della nostra coscienza cristiana
Dall'altro il dovere di una nostra laica identità pubblica e questo ci può portare un conflitto interiore io credo che bisogna guardare queste cose non astrattamente
La politica deve in certe circostanze laicamente farsi carico di scelte anche dolorosa
Voi capite che stiamo parlando di di attualità non stiamo parlando di dire e stiamo parlando di attualità ma anche con qualche riflessione storica io ricordo ad esempio quando il Santo Padre
Davanti all'installazione che il il Parlamento italiano stava progettando degli euromissili
Cossiga Craxi Andreotti erano cui quei momenti e quelli gli attori più significativi Spadolini
Ora dava in quel momento
La politica si è assunto e la democrazia cristiana il partito di De Gasperi sia su assunsero la responsabilità di votare l'installazione di strumenti di morte perché gli euromissili tali erano ma gli euromissili erano la risposta gli SS venti installati dall'Unione Sovietica
E diretti verso le città europee quella scelta tra virgolette scusate mi la brutalità di morte
Fu una scelta che Calaiò un equilibrio del terrore e ha determinato lo sviluppo successivo dei negoziati sul disarmo
Che esse sono arrivati a compimento e hanno prodotto la più grande
Operazione di disarmo tra le due superpotenze è stato per questa scelta
Allora questo che cosa significa significa che questo dibattito di questa mattina ci pone drammaticamente
Nell'attualità e anche nell'angoscia di fare scelte che da un lato possono essere scelte difficili per un cristiano ma che devono essere finalizzate
In quale direzione nella difesa dei nostri principi che sono la pace il rifiuto della guerra come strumento di offesa
Il la coesistenza pacifica tra gli Stati
Sentivo il dovere di terminare una riflessione così importante alt di questa mattina con queste con questa mia piccolo contributo
Grazie senatore Casini d'altro canto non dobbiamo di
Però oggi non l'abbiamo detto ancora mi pare con la necessaria diciamo precisione che poi De Gasperi l'uomo che ha portato l'Italia del Patto Atlantico oltretutto contro tentazioni sentimenti neutra rischio terza forzisti
Che erano molto forti nel mondo cattolico nella DC in particolare sappiamo di Dossetti sappiamo di Gronchi ma anche nel mondo cattolico il testo come più vasta mente inteso e in una volta parlando con la figlia lui dice certo la neutralità è un sarebbe una bellissima cosa però l'hanno tradita se la possono permettere o quelli con molte armi o quelli con una condizione geografica favorevole diciamo l'Italia non era in nessuno di questi due categorie e quindi la scelta fu una scelta molto divisiva molto contrastata credo che però abbia anche contribuito alla pace nel continente europeo almeno fino all'invasione
Dell'Ucraina di qualche di due anni fa
Da lei ora la parola per concludere questo primo giro al presidente
Della Fondazione Degasperi Angelino Alfano
Grazie direttore Polito per me
Una Gioia è una grande soddisfazione essere qui in questa splendida biblioteca
Ed esserlo con tante persone così qualificate di prestigio a cominciare dai relatori vorrei cominciare con un piccolo retroscena
Questa mattinata di riflessione doveva svolgersi il ventidue marzo
Però era impossibilitato a venire il presidente Casini e parla il presidente Casini era importante che ci fosse presente in tutte e quindi abbiamo riorganizzato ed era la disponibilità del ventidue marzo nata da una dalla data del ventidue marzo da una disponibilità di sua Eminenza il cardinale Zuppi che per noi nella la persona di riferimento a maggior ragione se parliamo del presidente De Gasperi politico cristiano bene l'unica data che poi coincideva
Tra il presidente Casini e sua Eminenza il cardinale zuppi con la gentile disponibilità del professore Giovagnoli e la professoressa preda
Era il tre aprile bene oggi è il compleanno di Alcide De Gasperi che è nato il tre aprile del mille ottocentottantuno
Quindi per
Chi crede nella Provvidenza a cui per chi crede nella Provvidenza sarà anche il lavoro della Provvidenza che opera sempre nella storia
Per chi non crede è una virtuosa coincidenza noi però stiamo qui a parlare non del presidente De Gasperi e basta ma del servo di Dio Alcide De Gasperi che servo di Dio dal mille novecentonovantatré
E noi facciamo un lavoro della fondazione anche per ricordare questa sua dimensione spirituale
Perché i a Fede per chi crede vorrei ricordare che la Chiesa anche stampato il Santino con il presidente Alcide De Gasperi in quanto Servo di Dio e ha dedicato all'Hui preghiere
Perché li intercetta queste non sono considerazioni bigotte non sono considerazioni che lasciano il tempo che trovano per chi abbia solo dato un'occhiata prima superficiale dopo le bellissime relazioni che mi hanno preceduto più approfondita sulla figura spirituale del presidente De Gasperi
Quando abbiamo deciso di organizzare questo convegno noi lo abbiamo fatto individuando il titolo De Gasperi politico cristiano ma dopo avere sentito sua Eminenza dopo avere sentito gli altri relatori
Mi conferma nell'idea che avremmo potuto scrivere il contrario
Cioè avremmo potuto tranquillamente scrivere De Gasperi cristiano politico o cristiano in politica
Nella sua biografia personale non c'è una distinzione
Tra fede e politica lo diceva il presidente Casini esattamente all'esordio del suo intervento nell'incipit del suo intervento ricordando che Maria Romana De Gasperi ha sempre
Ci ha sempre raccontato
E che per il presidente De Gasperi la fede era politica e la politica era fede
L'Ulivo intendeva servire Dio ed era devoto avvio era devoto alla Chiesa e voleva servire Dio servendo la chiesa
Non uso un'espressione in fatica perché è un'espressione su di lui citata da importanti cardinali anche poi divenuti papà
Voleva servire la civiltà cristiana
Per qualunque e mi trovo di nuovo a citare il presidente Casini per qualunque politico cristianamente impegnato il tema di una riflessione interiore tra l'ideale e l'azione è sempre stato un bivio quasi esistenziale in tante occasioni potrei citare quelle che sono capitate nella mia vita ma rischierei di tediarvi e di spostare rispetto a cotanto argomento dal presidente
Degasperi Servo di Dio l'attenzione di tutti voi e dunque quello che voglio
Direi e che poi nelle volte in cui io mi sono interrogato su questo bivio del cristiano impegnato in politica che deve coniugare il fervore rei di un ideale con la coerenza di un azione io ho trovato anche risposta nel presidente De Gasperi proprio Luís quando affermava che dirsi cristiani nel settore dell'attività politica non significa avere il diritto di menar vanto di privilegi in confronto di altri ma implica il dovere di sentirsi vincolati in modo più particolare
Da un profondo senso di fraternità civica di moralità e di giustizia verso i deboli e i più poveri
A luglio più fu chiesto ma dove va la Democrazia Cristiana e lui rispose ma mi si chiede se dobbiamo andare a destra se dobbiamo andare a sinistra il vero nostro dovere disse andare avanti e andare avanti vuol dire
Andare verso la giustizia sociale ora
Il
L'elemento che mi ha sempre impressionato nella storia del presidente De Gasperi come uomo ineguagliato
Facci difficilmente eguagliabile di politico cristiano
E che lui ebbe convinzioni politiche nettissime sono venute fuori dalle considerazioni della professoressa preda ma di tutti del professor Romagnoli degli altri amici e di sua Eminenza
Lui aveva con menzioni fortissime la giustizia sociale era la sua bussola l'Europa era il destino di una patria comune di una patria più grande ci ricordava sua eminenza
Il il rapporto transatlantico era parte di un disegno di pace universale
L'idea di una casa per tutti di una riforma agraria aveva convinzioni nettissime e aveva una fortissima
Perseveranza che una categoria cristiana come diceva la professoressa preda
Aveva una grande perseveranza ma alla base di tutto
Alla base di tutto vi era un fondamento forte solido granitico inespugnabile nell'opera politica di De Gasperi e questa era la fede lui aveva fede e aveva fede
Traducendo
Parole cristiane in azioni coerenti un'altra delle cose su cui io ho spesso riflettuto nel pensare al servo di Dio Alcide De Gasperi e che quando lui faceva discorsi pubblici
Usava parole cristiane con un significato cristiano tradotte laicamente
Sono sempre stato particolarmente e quasi emozionato nella legge nelle parole che il presidente De Gasperi pro-nunzio
Di fronte a una Assemblea perché era un congresso dei comandanti dei partigiani cristiani e non solo cristiani il ventotto ottobre mille novecentocinquanta
E mi fa piacere dirlo in questo mese di aprile l'ha ricordato il direttore Polito in un bellissimo video sul Corriere di qualche giorno fa che il venticinque aprile che spesso diventa una disputa sterile tra destra e sinistra
E una festa istituita dal presidente De Gasperi fu un democratico cristiano il leader presidente De Gasperi a istituire la festa del venticinque aprile stiamo parlando del mille novecentocinquanta era stato portato a quel congresso da Enrico Mattei
E e disse a un certo momento ai partigiani cristiani ci tengo a sottolinearlo siamo nel mille novecentocinquanta pochi anni dopo la fine
Di quella Resistenza cui contribuirono i partigiani in modo decisivo determinante disse così
Voi che nella vostra esperienza di combattenti e volontari dopo una guerra spaventosa è finita così male dopo la guerra civile a cui avete dovuto prendere parte aiutate ICI dice lui ai partigiani
Vogliamo mettere l'Italia in piedi innanzi a tutte le nazioni
Aiutateci a superare lo spirito funesto delle discordie si devono lasciare cadere i risentimenti e l'odio
Si deve perdonare
Ecco la parola perdono è una parola profondamente cristiana usata laicamente ad un congresso dei partigiani dicendo noi siamo qui e dobbiamo perdonare
Se io penso alle polemiche del venticinque aprile di ogni anno quando nel mille novecentocinquanta il presidente De Gasperi diceva perdonate
Bisogna perdonare ed eliminare lo spirito funesto delle discordie misuro tutta la distanza tra un uomo che è un servo di Dio
Ed è stato
Anche in punto di morte riconosciuto come un uomo che riunificata il Paese e le debolezze di noi politici io non lo sono più ma lo sono stato e mi metto nella categoria con una capacità di alimentare le polemiche anche quando queste non hanno luogo e misura necessaria e quando ripenso a De Gasperi e ripenso alla sua fede mi imbatto
In parole che confermano questa sua fede anche nei momenti di fatica
Si diceva poco fa nel raccontare nel raccontare De Gasperi
Nel video e che lui ha avuto alterne fortune nella vita e lo racconta anche la signora Maria Romana cui questa fondazione deve molto
Dice lui è stato parlamentare da giovane a Vienna ma poi è caduto in disgrazia ma poi è accaduto anche in povertà
E è andato a bussare e bussava per avere un posto di lavoro e si sentiva umiliato del fatto che dovesse vivere la sua famiglia ma soprattutto le sue bambine con la Provvidenza dei parenti no cioè chiedeva aiuto ai parenti
E anche in quei momenti
Lui diceva
Nello scrivere al suo vescovo al vescovo di Trento ha al vescovo
Endemici diceva
Il cuore gemme talmente e talvolta si ribella ma non contro il signore posso assicurare il mio vescovo che in questi tre anni di Anversa
Fortuna non ho dimenticato gli insegnamenti della Chiesa e che nei momenti tranquilli ho ringraziato il Signore di aver elevato
Dalla mia anima tante scorie
Con la lima del dolore
Che ho riconosciuto il castigo e meritato l'umiliazione
E ho benedetta la mano di Dio che strappandomi alla vita dissipata dei pubblici affari mi ha costretto a meditare sulla vita interiore
E ho vissuto percorrendo come dice limitazione ho vissuto con tali immeritati con forti da compensare qual sia si pena
Lui è il cristiano che nel due nel mille novecentoventotto quando non poteva immaginare che sarebbe stato l'unificatore il ricostruttore della nostra nazione diceva io in questi tre anni sfortunati ho pensato che mi sia servito tutto e poi concludeva dicendo niente è perduto finché io posso dire da parte mia di appartenere a questa chiese alla comunione dei santi
Quassù diceva lavorando in biblioteca Vaticana quindi quando andava lì sulla cupola
Quassù raccolgo tutti gli sforzi tutte le fatiche di una vita che certo almeno in buona fede credevo apostolato M. lancio in alto la sostanza spirituale che come un soffio di Olocausto per la gloria di Dio
In tutto ciò va ricordato che lui si era laureato in Filologia che era un uomo colto che pesava che pesava le parole e però ed è un elemento che ha sottolineato sia il presidente Casini che il direttore Polito in questa consustanziale ITA tra fede e politica c'era sempre il limite della laicità dello Stato
C'era sempre il limite di un qualcosa che separava la coscienza individuale dal destino collettivo e si chiamava laicità dello stato trovato una bellissima
Frase del presidente Andreotti eccitata nell'ultimissima pagina della biografia dalla seconda biografia che il presidente Andreotti dedica all'Hui
Che così recita perché ci crede dice De Gasperi dobbiamo essere la forza e il sostegno
Perché io non crede dobbiamo essere la certezza che non turbe Remo la libertà delle coscienze
Cioè lui dice noi dobbiamo essere garanzia di non turbamento delle coscienze di chi non crede
La mia la mia idea e che vi sia un qualcosa del presidente De Gasperi che sia
Che è rimasto immortale
In ed ero anche un po'il senso che l'osso dello sforzo che facciamo noi con la Fondazione Degasperi quest'anno sono i settanta anni dalla sua scomparsa il diciannove agosto del mille novecentocinquantaquattro venne a mancare
E nel momento in cui noi ci impegniamo come Fondazione De Gasperi a ricordare e ringraziamo anche Palazzo Chigi il l'ufficio della degli anniversari nazionali per avere inserito questi settant'anni tra gli
Riversare i nazionali noi pensiamo di fare un buon servizio lo dico ai ragazzi soprattutto i ragazzi qui presenti nel tenere accesa la fiaccola dei sui ideali e viva la sua memoria essenzialmente per una ragione laica
E cioè che pensiamo che lui sia un padre della patria unanimemente riconosciuto
E pensiamo anche che sia il paradigma di un politico ispirato da profondi ideali che ha saputo coniugare in modo coerente questi ideali con la sua azione politica
Vorrei riprendere in conclusione proprio nel momento in cui l'UI
Ci lascia come Cristiano che solo scava e calcava il palcoscenico di questa terra vorrei riprendere due considerazioni
La prima riguarda il momento
Lo ha detto il direttore Polito quando ha fatto l'introduzione e la sua ultima parola fu Gesù
E poco tempo prima di morire Luís lascio alla signora Maria Romana sua figlia tutta l'umanissima fatica dell'andar via
Lui sapeva di dovere andar via ed pro-nunzio parole bellissime che poi erano un po'la conclusione del video che voglio rileggervi
Adesso ho fatto tutto ciò che era in mio potere la mia coscienza e in pace vedi disse alla figlia
Il Signore ti fa lavorare ti permette di fare Progetti ti dà energie vita poi quando credi di essere necessario indispensabile ti toglie tutto improvvisamente ti fa capire che sei soltanto utile ti dice ora basta puoi andare e tu non vuoi vorresti presentarti
All'aldilà con il tuo compito ben finito e preciso la nostra piccola mente umana non si rassegna lasciare ad altri l'oggetto della propria passione incompiuta la sofferenza dell'uomo
Fa fatica ad andar via e dice e racconta il presidente Andreotti raccontando il funerale del presidente De Gasperi che una delle immagini più emozionanti che io abbia mai visto da appassionato della politica e delle istituzioni che va be innanzitutto racconta come la Democrazia cristiana decise che doveva essere sepolto a Roma e scelse il Verano che era aveva subito i bombardamenti e poi disse
La famiglia non si oppose e fu un viaggio inimmaginabile perché lui morì a casa sua quindi quel treno
Discese l'Italia con il corpo del presidente De Gasperi e fu un viaggio inimmaginabile con folle ovunque strabocchevole i in attesa per ore del treno speciale costretto a soste in aperta campagna per consentire momenti di saluto e deposizione di tanti fiori
Forse De Gasperi non sapeva di essere amato così
Quando nel pathos della morte cadono intermediazioni politiche Riserve pregiudizi il popolo esprime con spontaneità quello che avverte di un uomo politico
Era difficile capire quali fossero le località democristiane e quali altre nell'estremo saluto a bega speri e qui concludo
Con due parole che mi sembrano importanti una al momento della sua morte del cardinale Roncalli
Patriarca di Venezia
Che disse mesti Issime condoglianze preghiere confidenti per spirito nobile Benedetto Alcide De Gasperi
E qui arriva il punto che mi pare profondamente attuale e profondamente politico nonché profondamente riconoscente in anticipo di quel che era il servo di Dio
Dice il cardinale Roncalli
Nobile Benedetto Alcide De Gasperi degno di grande storia di profonda universale ammirazione di unanime fattiva imitazione a servizio d'Italia e della civiltà cristiana
E disse Adenauer lo voglio citare perché e imprescindibile nel rapporto di De Gasperi con i leader europei in funzione l'Europa sempre al momento della morte
Ho conosciuto pochi uomini che riunissero tanto sapere capacità e volontà con tanto tatto e tanta bontà di cuore
Perché alla fine il Servo di Dio Alcide De Gasperi nacque e rimase persona buona di cuore anche nell'esercizio di un'attività che a volte sembra escludere il cuore come l'attività politica grazie
Sono d'accordo
Grazie al presidente Alfano se posso contestare una sua affermazione ha detto padre della patria unanimemente riconosciuto io non sono convinto che De Gasperi sia riconosciuto al padre al pari di altri padri delle patrie europee
Al pari di Adenauer al pari di Churchill al pari di debolezza soprattutto nell'Italia di oggi che tutto sommato
Sembra essere tornati indietro su molti punti diciamo di quella conciliazione
Nazionale nonché Luís descriveva soprattutto dopo la dopo la Resistenza dopo la la la la fine della guerra
E credo che questo dia un senso particolari alle celebrazioni del settantesimo che la Fondazione Degasperi ha organizzato perché sono hanno un lavoro abrasiva attualità politica
Che non Anna quereli diciamo perché ancora molto viva ed efficace
Se posso allora prima di dare la la parola una lettura finale di una lettera però io un trabocchetto per il cardinal zuppi perché abbiamo detto abbiamo parlato tutti abbiamo oggi circa il come dire danzato intorno al tema Servo di Dio no sappiamo che c'è un processo di beatificazione vorrei aggiungere che c'è perfino una testimonianza indiretta di Papa Roncalli attraverso il suo segretario particolare monsignor Capovilla che riguarda il fatto che futuro Giovanni ventitresimo si dichiarava
Se un giorno dovesse avveniva però a causa di beatificazione di dare un parere favorevole perché quindi poi ci può dire soltanto a che punto è come si sta svolgendo che cosa può succedere se può succedere qualcosa prima del Giubileo del due mila venticinque
Non se lo aspettavano sonno chiedo Sosa Milano io avevo visto prometto che il quando ci rivedremo per ulteriore continuazione diverso davvero importante questo influisce missione sapevo qualcosa in più
Che
Le cose che abbiamo detto oggi non è per non rispondere però sono la migliore testimonianza che era un santo e che sapeva essere cristiano e politico insieme unite come veniva ricordato prima la spiritualità con la laicità
Andiamo Fiacchi su tutti e due
Purtroppo qualche confusione qualche corto circuito punto per molto pericoloso per di più si su un'altra cosa che mi sembra che i venuto fuori chiarissimo
Diciamo dell'amore per la patria
Ma per l'orrore per il nazionalismo
L'idea appunto di Europa che mi sembra appunto che sia abbia giardino ancora tantissimo capire per cui penso a livelli tutto il corso della pace
Pubblico molto d'accordo anche il venticinque aprile perché
Lasciamoli
Le il pensiero rendono c'è il due giugno senza il venticinque aprile
E quando quello diventa come dire sembra che uno deve andare via spiace vacanza pure come siano a fare e proprio tradire le radici profonde diciamo del del del nostro Paese infine penso sull'interiorità
Credo che del proprio quella io penso che la la forza di una che permette l'impegno cristiano
Io non so se c'ha ragione al farro politico cristiano ma davvero sicuramente un cristiano politico e penso che tante delle cose che abbiamo detto davvero ci aiutano a ritrovare un progetto
E forse a deciderci seriamente di metterle in pratica
Ecco è prevista la lettura di una lettera di Maria Romana De Gasperi da parte di Francesco Patanè che inviterei aggiunge cinque al podio e una parola soltanto per ricordare diciamo la personalità di Maria Romana De Gasperi a cui credo tutta la conoscenza anche della della personalità della vita della storia
E quindi anche del lavoro che svolge la fondazione Degasperi debba davvero moltissimo era un amore filiale
Di rara bellezza e e profondità grazie a tutti voi
Si sente grazie grazie tutti
Spiritualità e politica in Alcide De Gasperi
Con le parole della figlia Maria Romana De Gasperi
In questa mia conversazione con voi desidero parlare soprattutto dell'esperienza cristiana di Alcide De Gasperi un tema che mi ha tirato per lungo tempo
Avevo già affrontato il difficile compito di scrivere una biografia di mio padre quando mi sono chiesta cosa
Al di là delle contingenze storiche lo avesse spinto ad affrontare con determinazione una vita tanto difficile qual è quella di un cattolico dedicato alla politica
Ho trovato una sola risposta valida l'amore
L'amore per il prossimo contro ogni calcolo l'amore per la vita come espressione di bene e del lavoro per il bene l'amore per quel signore che egli era certo fosse sempre presente e che era la ragione stessa della sua nascita e della sua morte
La politica che sembrerebbe ai più il tema dominante della sua vita era invece la diretta conseguenza di quel sentire la continua presenza degli altri la politica era il suo modo di amare
Spiritualità e politica vissero dunque sempre intrecciate e presenti nel suo spirito sembrava che Luna prendesse forza e ragione di vita dall'altra
E se camminano di pari passo per cui mi è difficile distinguere le dividerle la sua fede trovava motivi di esistere per la sua proiezione nel mondo in cui ieri viveva
Nelle prime battaglie della sua vita politica quando il Trentino era ancora sotto il dominio austriaco
De Gasperi si batteva perché il pensiero cristiano e le proposte di riforma della società non andassero perdute tra le transazioni gli interessi regionali e gli egoismi della politica estera di questa Regione italiana di lingua e di cultura
Ma tedesca di amministrazione e nazionalità
Nella piccola chiesa di Borgo Valsugana c'è un'iscrizione in marmo che dice
A perenne ricordo di Alcide De Gasperi democrazia onestà e fede per lui non furono soltanto parole
La gente più semplice
Quella che non gli aveva mai chiesto niente quando era ministro e presidente del Consiglio ha sentito più di altri quale eredità e gli aveva lasciato non solo infatti per i grandi della terra quei brevi appunti quelle frasi anche in lingua latina che gli lascia scritte un po'ovunque e che sono invece le tappe della sua pietà
La storia più intima della sua anima l'indice sicuro della presenza costante del pensiero di Dio nella sua vita come nel suo lavoro
E se ne trovano sulla carta della Presidenza del Consiglio su quella del ministro degli Esteri come su semplici fogli di carta da macchina con il timbro della prigione
Domine
Ecco lumen e non Summa
Poco lo sapesse Fosun se dell'umano e non su un signore possono essere occhi
Ma non luce
De Gasperi si rivolgeva attivo quasi fosse dietro la sua porta sicuro di essere non esaudito ma certo ascoltato questa fiducia egli la trasportava con grande semplicità dalla vita personale a quella pubblica
Perdonami scriveva signore
Porto con me nelle mie occupazioni la tua preghiera
Prega tour nel mio lavoro e in tutta la donazione di me stesso
Prega tu quasi fosse logico e naturale dire io non ho tempo io lavoro per te
Quindi prega tu
L'impegno cristiano nel lavoro era quindi impegnativo quanto la preghiera
Era esso stesso un motivo di rivolgersi a Dio
E non possiamo parlare della spiritualità di De Gasperi se dimentichiamo di parlare del grande amore che egli ebbe per sua moglie Francesca le lettere di un fidanzato
Le risposte di Francesca purtroppo sono andate perdute aprono al lettore un altro aspetto dell'animo di quest'uomo che molti hanno creduto di poter giudicare o descrivere solo nel suo aspetto più severo e serio
Un De Gasperi dolce
Sereno innamorato ma cosciente della vita che proponeva la giovane ragazza che lo amava
Diceva
Io sono tranquillo che tu condividerà i con me le larghezze se potranno venire e le strette il sì della vita
E clientele troverò un sostegno per addolcire con la preoccupazione e non un aculeo verso guadagni che potessero turbare la limpidezza della mia vita politica
Sono lettere buttata giù in fretta alla Camera dei deputati con la gente che gli passiamo a chi gli passava accanto gomito a gomito senza possibilità di una
Con gli mento oppure scritte nel suo stanzone freddo dove dormiva ma solo un crescendo di emozioni divide di progetti
Continuo è il passaggio dalle espressioni umane dolci a quelle più alte dello spirito tutto portato con incantevole e straordinaria
Naturalezza
Sento che Dio ma dato interi Francesca il suo compenso e la sua benedizione
Tu sei il sovrabbondante premio l'opera mia
Un premio che va al di sopra dei miei meriti al di là di ogni mia speranza
Non è amore di tutti i giorni il nostro Francesca mia
Ancora in questo campo non vi sono divisioni nei compartimenti separati tra le riflessioni sulla vita le decisioni nel campo politico tra il parlare d'amore e lo scrivere di Dio
Vorrei ricordare ancora una delle lettere scritte a Francesca in occasione della morte di Papa Benedetto quindicesimo
De Gasperi in mezzo alla folla che in piazza San Pietro cammina verso l'entrata della basilica
E dice
In mezzo a quella folla
Ho pensato a te
Perché
Inconsapevolmente prima coscientemente poi e dichiaro questo pensiero
Quando l'amore ha raggiunto il suggello dell'indissolubilità
L'anima nostra tende a legare la creatura amata ad un'idea eterna quasi per renderla incorruttibile
Gli uomini che non hanno la stessa fede come potranno misurare la stessa profondità di un amore che si prolunga dopo la morte
Sempre seguendo il filo di questo intreccio tra politica e spiritualità quasi a formare un unico tessuto voglio leggervi alcune righe di una lettera che mio padre scrisse ai familiari di un amico appena scomparso quasi
Una preghiera
Ricorda che il signore
Che gli fu buono misericordioso è giusto
Che accanto alla sua diletta famiglia dalle grandi amori riempivano la sua vita laboriosa la tua Chiesa il suo Paese
Nega aspri non ha diviso ma unito la sacralità di aver servito la Chiesa con l'impegno di aver servito il Paese
Quando fu chiamato negli ultimi dieci anni della sua vita a più alte cariche dello Stato e dalle grandi responsabilità politiche cui l'Italia doveva dare una risposta
Niente cambio nella linea di vita
Quante volte mi meravigliai come nei discorsi della Camera e in quelli delle campagne elettorali la gente che lo ascoltava supportasse tranquillamente il suo riferimento alle virtù dello spirito e al nome di Dio
La sua pietà
E semplice e naturale
E come ogni sua vittoria nel mondo politico seppure faticato è grave non gli lasciava nessun senso di orgoglio così il suo impegno cristiano era sincero e privo di ostentazione
Ciò gli permise di lavorare assieme a uomini di diversa concezione della vita e di essere da loro rispettato e anche Amato
Il ministro della Difesa Pacciardi capo del partito repubblicano ha scritto di lui in uomini come Luís la distinzione tra umanità e spiritualità era soltanto apparente
Ogni incontro nel ministri del Ming il consiglio dei ministri ogni comizio in piazze gremite di folla ebbero sempre una parola di pace di solidarietà e di concordia tra gli uomini di ogni razza e di ogni pensiero
Anche il suo duro impegno per l'unità europea rientra in questo progetto di unità e di concordia
Non solo vedere nell'unità la fine dei conflitti tra europei non solo la costituzione di una posizione di equilibrio tra le potenze del momento e di quelli del mondo futuro
Ma un nuovo senso di condivisione pacifica di ogni risorsa
Per migliorare il modo di vivere di tutti i popoli partecipanti a questo progetto
Per lunghi anni operò affinché nelle collaborazioni di governo o di partito non si spegnesse il lume della coscienza morale
Il principio cristiano della carità fu da lui assolto con il continuo donare le proprie giornate agli altri senza mai citarne via una
Senza mai pensare solo a se stesso
Chiese aiuto non lo trova mai stanco
Riusciva a fermarlo sulla porta di casa quando rientrava la sera veniva sempre ascoltato con la stessa attenzione che gli metterà nelle cose importanti punta di ogni uomo fosse importante o meno aveva per l'unico lo stesso valore
Mio padre era passato dalla povertà della sua vita di studente
Al banchetto nei piatti dono dell'imperatore d'Austria l'Austria poi di nuovo nell'indigenza alla violenza politica all'umiliazione di una condanna alla solitudine e alla mortificazione dello spirito infine di nuovo sull'onda della notorietà e del potere
Ma niente di tutto questo aveva mutato il suo animo nella gloria nell'abbandono l'ingratitudine o le sconfitte sul piano politico anche quando aveva puntato ogni sua giornata sulla loro riuscita
Se però soffocare il suo spirito
Finché un giorno tra le sue montagne
Egli seppe rassegnare le sue dimissioni
Tra le mani del Signore
Mentre dal suo letto guardava i raggi del sole giocare tra i rami scuri del bosco mi disse
Adesso ho fatto tutto ciò che era in mio potere
Adesso
La mia coscienza è impacciato
Così
Con un sorriso indefinibile negli occhi e nelle labbra
Descriveva con estrema semplicità
La lotta che il suo spirito incominciava a sostenere con la sua fine
Grazie
Grazie
Credo che con queste parole possiamo chiudere il nostro incontro ringrazio i relatori e tutti voi che ci avete seguito alla prossima occasione