Alta Sostenibilità - Agricoltori in protesta, tra iniquità del mercato e Green new deal europeo

Buongiorno e ben trovati qui su radio radicale ha nel consueto appuntamento del lunedì con alta sostenibilità alla puntata è la trasmissione che portiamo avanti con Lazoi disse l'alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile chi vi parla
Valeria Manieri c'è qui con noi anche la tua svizzera giornalista e di spie Vittone Buongiorno Buongiorno Maria abbondano i nostri ospiti e bugie ora i nostri ospiti che introduco subito perché è un piacere di avere con noi ovviamente per parte agisse referente del gol numero sei quattordici e quindici voi vi racconteremo quali sono
Luigi Di Marco Penta ornato Buongiorno
E grazie a Camilla lavoretti ero parlamentare del partito democratico è responsabile delle Politiche agricole del PD Bondi buongiorno buongiorno a voi e buongiorno e grazie a Luca De Carlo appunto Fraser italiana presidente la commissione industria agricoltura Bongiorno ben trovato questo radio radicale
Buongiorno grazie dell'invito come avete forse potuto intuire il tema della giornata di questa puntata ma per la verità il tema di quest'ultimo mese è la protesta le istanze del mondo agricolo a livello italiano avete
P stesso ma c'è stato anche grande fermento perché insomma ci dia un week-end di Sanremo sembrava a un certo punto il trattore dovessero entrare considerare Stone però invece è un tema che riguarda tutta Europa perché prime manifestazioni le più importanti sono state proprio nel cuore dell'Europa a Berlino fino alla Porta di Brandeburgo
A dire il Tora a Bruxelles a prassi du Luxembourg hanno tirato giù una Stato ma insomma proprio davanti alle istituzioni
E europea nel per chiedere che cosa è proprio questo che andremo ad approfondire perché non sempre diciamo è stato chiaro quelle che fossero quelle che erano e che solo le istanze
Del mondo dell'agricoltura fatto sta che ci sono alcuni elementi di cui dovremo tener conto durante questa nostra mezzo e cioè primo che ovviamente ci sono richieste specifiche da parte di dei coltivatori degli agricoltori che andiamo ad analizzare due che sicuramente settore l'agricoltura non è quello che a livello europeo gode di meno sussidi perché insomma
Ce ne sono basti pensare che ad esempio l'istituto per le erogazioni dei fondi europei all'agricoltura in Italia da circa sette miliardi di di euro ogni anno solo per quanto riguarda il nostro Paese
E i tre che è sicuramente una cosa che noi abbiamo sottovalutato e forse che tutti i Paesi hanno sottovalutato è che l'impatto delle dei cambiamenti climatici e quindi anche dei fenomeni estremi
Che hanno ad esempio messaggio d'Italia con allusioni devastazione di ogni sorta beh hanno toccato da molto vicino proprio compatto agricolo quindi diciamo spesso passata l'emergenza si dimentica invece proprio perché l'agricoltura dei tempi lunghi queste crisi hanno per loro dei tempi più lunghi ellisse da dove vogliamo partire
Cento dei tempi lunghi e e quindi anche le strategie che dobbiamo darci al di là della crisi e delle risposte a questa critica verso con il senatore De Carlo vedremo insieme
Quale strategia a medio e lungo termine quale strategia in Europa anche in vista del prossimo appuntamento elettorale affinché poi quanto fatto finora col Greenville con la PAC col con la strategia Phantom forca
Non venga vanificato diciamo la strategia europea parli tu fuori cara ne Melli negli intenti c'è tutta nel senso che ha come obiettivi di garantire che la catena alimentare dalla produzione alla distribuzione al consumo abbiano impatto ambientale neutro
Se non positivo Manzoni insomma almeno non non siano e garantire la sicurezza alimentare della nostra e la nutrizione
La salute pubblica e preservare l'accessibilità economica degli alimenti generando ritorni economici equi ecco quindi le promesse e le premesse ci sarebbero tutte come dicevi tu
Gran parte Beck finanziamenti va a questo settore ricordiamo che il trenta per cento del quadro finanziario pluriennale europeo e destinato proprio all'agricoltura oltre ai fondi di coesione
E il Pnr però gli agricoltori sono in piazza allora De Carlo iniziamo dall'oggi dalla crisi basteranno le misure annunciate dall'eliminazione degli sostegno ai redditi più bassi il fondo per i danni
Da calamità
Ma intanto innanzitutto buongiorno credo che canali mantenere accettare credo noi alla sua doverosa premessa ma anche un dato di fatto cioè quello che negli ultimi quindici anni sono sparite al trentasette per cento delle aziende agricole
Corrispondente a cinque milioni di soggetti e quindi credo che questo sia un primo dato forse per certificare cioè non un fallimento sicuramente una scarsa diciamo così incisività delle politiche agricole e si è anche altro
Da lì è nato il trenta per cento delle risorse
Del bilancio europeo probabilmente non si sono tradotte in quell'effetto che tutti speravano tant'è che oggi appunto di tutta Europa non solo in Italia anzi in minima parte in Italia
Ci sono agricoltori e protesto e quindi una prima riflessione
Su quanto l'Europa possono fare per coniugare la sostenibilità ambientale sì fondamentale anche per continuare a perpetrare l'agricoltura io non conosco un'attività agricola
E non vogliamo essere sostenibile tant'è che il la nostra agricoltura quella italiana è la più sostenibile in Europa e si è imposta dei limiti
E delle regole prima ancora che ci fosse Phantom Works quindi il con la strategia della biodiversità conscia dell'importanza che mantenere terreni sani aiutava produrre Regione la la strategia dei di diversificazione biodiversità favoriva quel valore aggiunto che le nostre culture i nostri prodotti hanno nel mondo diciamo Italia degli otto mila Campanile siamo anche l'Italia dei tanti prodotti tipici abbiamo un record nazionale che quello di oltre ottocentocinquanta doppio di gente perché rappresentano un'eccellenza e che favoriscono anche un maggior reddito laddove ci sono DOP IGP ai nostri agricoltori quel nostro modello italiano cultura dopodiché coniugare però la sostenibilità ambientale con la ciò tenuta economica sociale non è solo un'enunciazione deve essere anche un un un forte impegno ed è per questo che forse ma ad una nazione che ha ridotto gli agrofarmaci il dodici punto cinque per cento negli ultimi tre anni un taglio lineare che prevedeva una diminuzione del cinquanta per cento per raggiungere gli obiettivi sono probabilmente un qualcosa che
E esce da una logica di sostenibilità economica e che ha chiuso for probabilmente a solo una forte connotazione una fonte matrice ideologica ed è per questo che noi dobbiamo lavorare in Europa per sensibilizzare
Tutti nel produrre di più riprodurre meglio io sono tra l'altro uno dei se non quello che ha fatto provare del mandamento per la sperimentazione a terra delle tecniche evoluzione assistita le GT quelle che
Si sono votate in plenaria pochi giorni fa e che hanno visto il nostro blocco compatto erano visto altri gruppi dividersi sei a cinque sul voto a dimostrazione che mentre noi abbiamo una strategia cioè quella lieve dobbiamo produrre di più e meglio utilizzato questa tecnica che non sono GE che consentono di utilizzare neo acqua meno fertilizzanti meno agrofarmaci perché il nostro il punto di caduta la strategica non deve essere smettere di produrre com'è accaduto negli ultimi vent'anni magari anche incentivati dall'Europa e pensare di poter prendere le materie prime da quei posti dove costano meno dove magari diritto dei lavoratori non è nemmeno tutelato dove le norme igieniche qualitative sono diverso dal nostro ma è semplicemente non per una questione autarchica o di sovranità uso umanismo è quella di rendersi maggiormente indipendenti consci del fatto che in Europa noi potremmo essere assolutamente indipendenti sotto il profilo delle materie prime eccezion fatta per la soia per tutte le materie prime tra l'altro una nazione come la nostra che poggia la sua straordinario successo nell'agroalimentare
Sud una ed cottura abbastanza facile nel senso che un'agricoltura che non è autosufficiente non lo sarà mai alla necessità non solo di essere aperta al mondo ma anche quella di poter
Potersi garantire anche in importazione ed è su questo che abbiamo lavorato molto sui controlli dei delle materie prime che soddisfino il nostro standard dall'altra parte dobbiamo come stiamo facendo
A livello nazionale puntare sulle filiere per accrescere il reddito degli agricoltori e non solamente di una parte della catena ma lo abbiamo fatto nel genere stanziando oltre due miliardi e lo facciamo con i controlli per evitare la concorrenza sleale e poi lo facciamo con ISMEA nel tentativo rimettere a terra la normativa sulla pratica sleale perché nessuno debba essere costretto a firmare contratti dove si vendono prodotti sotto i costi di produzione allora importante abbiamo iniziato quindici mesi fa lo vogliamo portare avanti
Abbiamo finito certo che no possiamo fare di più come dice qualcuno certo che si come posso nel fare di più tutti quelli che la mattina si alzano con voglia di cambiare il mondo come vogliamo fare noi però credo che la strada che abbiamo imboccato sia quella giusta
Cioè quella di produrre di più e meglio non di abbandonarsi alla
Decrescita che non è mai felice
E che lo facciamo anche grazie al supporto dei tanti allevatori e di tanti operatori che oggi riconoscono il lavoro del governo
Un un lavoro fatto Havelock
Grazie grazie Luca De Carlo l'europarlamentare Camilla lauree di che cosa ne pensa paese insomma
All'Europarlamento diciamo la danza arrivata proprio molto vicina alle istituzioni quasi dentro le istituzioni
Sì davvero me la ricordo bene quella mattina di due settimane fa
Io penso e parto dai motivi delle proteste degli agricoltori lo abbiamo detto siamo partiti dalla Germania voi la Francia
Polonia in Romania ora Italia aspettiamo la manifestazione del Circo Massimo di giovedì
E se penso ai motivi per cui è nata la protesta in Germania in Francia e quell'eliminazione del sussidio per il gasolio agricolo
Pone se noi leggiamo uno per esempio dei manifesti della protesta italiana quello della movimento di riscatto agricolo vediamo che uno dei motivi è proprio quello dell'IRPEF che dalla legge di bilancio e dal mille proroghe è stato eliminato cosa che noi come Partito Democratico avevamo poi presentato negli emendamenti per farsi che potesse continuare questa esenzione esenzione che probabilmente oggi il Governo decida di rimettere ora non sappiamo se entro i dieci mila euro uno entro i trenta mila euro dipende dalle tasse del Governo questo lo dico però non perché è il motivo per cui gli agricoltori stanno protestando e sono scesi in piazza
Il problema è che si è arrivati ad un'Italia punto di disperazione abbiamo ascoltato letto interviste gli agricoltori sono disperati che anche poi il piccolo contributo dell'esenzione IRPEF
Può fare la differenza e allora io credo che ci siano due piani
Uno che il piano dell'urgenza dell'emergenza quello di cercare di ascoltare prima di tutto le vere motivazioni della protesta
A me non piace sentire che questa proteste contro il Green il contro l'Europa perché io penso come avete detto voi che dalla politica agricola comune da più di sessant'anni d'Europa
Si occupi dell'agricoltura dei paesi membri ma soprattutto il grind il non era il nemico dell'agricoltura l'ha detto anche nel Carlo gli agricoltori l'agricoltura e l'ambiente vanno di pari passo perché l'agricoltore è il primo a subire le conseguenze del cambiamento climatico non devo
Fare qui l'esempio dell'Emilia Romagna che tutti ricordano i come dicevate all'inizio quando un frutteto viene distrutto
Non ci vuole un anno un mese ci vogliono più anni terribili ieri i primi frutti da quell'albero quindi le conseguenze di quel cambiamento climatico anche economiche
Sono enormi e forse sono molto più ingenti io rispetto a quello che dobbiamo investire oggi per un fondo un serio per la transizione ecologica per aiutare accompagnare gli agricoltori è chiaro che
Il green deal non ha gambe senza gli agricoltori
Però De Carlo quando parliamo del Parlamento europeo e del green deal non ci dimentichiamo certo non per noi progressisti che molte delle cose delle gambe di fatto forca
Non sono passate dall'utilizzo dire riduzioni di pesticidi e fitosanitari azioni IVA emissioni e l'inserimento nei bovini al ripristino della natura dove l'agricoltura è stata stralciata quindi gli agricoltori perché starebbero protestando contro qualcosa che ancora
Non ha avuto i suoi effetti cerchiamo almeno di dire le verità
Ultimissima cosa e poi
Di li lascio e la parola è il vero cuore del problema che il reddito degli agricoltori questo che gli agricoltori sono scesi in piazza pensiamo al costo
Al prezzo che pagano gli agricoltori per produrre il cibo pensiamo al prezzo che paga il consumatore per comprare quel cibo pensiamo a quella differenza
E pensiamo che l'agricoltore nell'ultimo gradino della squadra e questo è uno degli elementi che le persone comuni
Capiscono meno perché dice scusate è un settore che comunque sussidiato in modo abbondante è un settore cioè in senso periodo di inflazione
Di certo
Le albicocche piuttosto che i pomodori non è che costano meno anzi costa di più nel mezzo chi è che diciamo sì ma non gira si mangia quella quella quel differenziale
Io volevo appunto chiedere anche su questo Luca De Carlo e di nuova Camilla lavoretti
Siamo già in campagna elettorale è evidente anche diciamo rispetta dibattito di questa trasmissione vi aspettavate pensavate che questo tema un diventasse così forte in vista anche delle elezioni del giugno due mila ventiquattro per l'Europa che sarà una delle lezioni
Forse per la prima volta davvero molto più politiche che in passato lo chiedo a Camilla lavoretti e poi
A Luca De Carlo
Io penso che siamo andati oltre abbiamo secondo me per troppo tempo non raccontato la verità proprio perché dato che lo stiamo dicendo ora il problema è proprio quella è proprio il reddito dell'agricoltore l'agricoltore ha prodotto divino anche a causa di mancanza di acqua siccità Gela e alluvione quello l'agricoltore è quello che rischia di più il racconto di un agricoltore se ci pensiamo è quello che rischia di più c'è rischio d'impresa più alto prese più alto allora l'agricoltore ha prodotto vino in corso al consumatori si è vero si è alzato ma quella rialzo del prezzo non va intascare agricoltori e noi io credo su questo dobbiamo lavorare pensati
Alla Francia quanto stanno lavorando in Francia su questo
Su una vera e propria Linge un mediatore commerciale ieri proprio il ministero dell'agricoltura che entra nella rapporto tra agricoltori e il grande distribuzione fa il prezzo diciamo come fa sembrava il suo soppresso che fa il gesto pranzo De Carlo
Ecco grazie grazie lavoretti De Carlo appunto si aspettavano insomma che questo tema esplodesse così appunto in un periodo tra l'altro il anche elettorale cui anche giusto che la società civile variegata avente composita fatta sentire
La propria il proprio il proprio peso il che dimostra anche che sono invece le istituzioni europee oltre che quelle nazionali hanno un loro peso delle indecisioni tra l'altro uno dei settori in cui il governo europeo si fa sentire di più
A differenza di altre cose in cui l'Europa diciamo per trattati e per le regole non può intervenire in modo efficace
Beh diciamo io mi occupo dei della questione dell'agricoltura anche dapprima dalla campagna elettorale non sono gravi dovrei venire stranamente nel sangue è importante no checché anche manager anzi ai distratti ricordo che fu sottoscritto sì alla Camera e al Senato visto che io sono l'unico che nella scorsa legislatura fatto metà legislatura alla Camera mentre al Senato l'unico nella storia una cederei contingenti storture opportune alla fiera s'che ha posto all'attenzione del parlamento senza logiche di bandierina la questione dell'ultimo disco la fine alzano questa attenzione consentiremo in qualche maniera all'Europa di buttare la palla avanti su un tema delicato come questo che avrebbe visto i nostri prodotti fortemente penalizzati a dimostrazione che temi come quello dell'agricoltura dei prodotti agricoli padano utilizzati con sano pragmatismo e non con furore ideologico quello che noi puntiamo all'Europa fa piacere che la Francia oggi
Sia tornata sui suoi passi ricordo che protesta in assoluto in Francia e Germania uno perché di quello che in Italia facciamo sul gasolio agricolo cioè destinare un miliardo
Al al al sostegno del gasolio agricolo non viene infatti ma anche perché Francia e Germania sono universalmente riconosciute insieme all'Olanda
Il guru della sinistra Tim Henman siccome le nazioni che più di tutti hanno spinto in questa logica
Che contrapponeva l'agricoltura all'ambiente e che è quella che più di tutti gli agricoltori oggi soffrono perché non si spiegano ma non si sognano nemmeno i cittadini come sia possibile soprattutto quelli delle aree rurali contrapporre la la la l'ambiente all'agricoltura quando da sempre l'agricoltore dagli anni in cui cominciamo a seminare cioè dodici mila anni fa con la diciamo rivoluzione cerealicola che ha di fatto fatto nascere l'agricoltura l'uomo da sempre modella l'ambiente oggi illudersi che l'ambiente ritornerebbe alle situazioni primordiali se l'uomo smettesse dividerci è una mera c'era pertanto e tra l'altro non consentirebbe nemmeno a un mondo tra pochi anni ospiterà dieci miliardi di persone di poter ci sono io ho l'impressione che al di là di questo ci sia da parte degli agricoltori ma e ce lo dicono ogniqualvolta ne incontriamo questa forma di discriminazione nei loro confronti da parte di un'Europa percepita come non in grado di leggere e e di capire la bontà del loro lavoro a me fa enormemente piacere che oggi invece sia cambiata questa prospettiva perché oggi tutte assieme si possano veramente ragionare di un'agricoltura che sostenibile si nella misura in cui gli agricoltori riescono a continuare a fare il proprio lavoro guardino e l'abbiamo fatto consegnare se glielo ripeto il problema del prezzo esiste come esiste il problema dalla definizione di prezzo minimo o del prezzo
Sotto il quale non si può vendere e con IMEI siamo già in un grande lavoro premiazioni questo non è nemmeno facile
Perché il prezzo varia a seconda dei territori e varia a seconda del periodo beh dell'anno quindi non è difficile questa definizione però lo si deve fare sono convinto come stiamo facendo da quindici mesi a questa parte intensificando i controlli su quello che entra
In Italia perché se noi non possiamo permetterci lì non aveva importazioni dobbiamo fare in modo che queste non leggano il lavoro dei nostri agricoltori che hanno il dovere e lo fanno già in tantissimi casi di puntare sulla qualità perché ecco la qualità che i nostri anche le nostre agro industriale preferiscono il prodotto locale ha riprodotto di importazione tutto questo c'è un problema di prezzi esatto cioè cioè mai frutto di un aumento della burocrazia Sica destinato tante risorse ma che anche a costante Santacroce sindaco costantemente come colei d'Europa metteva paletti che aumentavano che il prezzo di produzione facendo sì che entra esecuzione aumentasse
Tutto questo noi vogliamo lavorare lo abbiamo fatto con ISMEA lo stiamo facendo con Angelo stiamo facendo con le forze dell'ordine per i controlli e lo stiamo facendo soprattutto sulle filiere garantendo cercando di garantire a tutti Maggiorelli però è evidente che noi ci aspettiamo questo sì
Dalla nuova Europa un approccio meno ideologico che tenga in considerazione anche il sostegno età economica e non solo quella ambientale
Della quale noi comunque siamo consci dell'assoluta importanza grazie
Peraltro peraltro Luino
Un passaggio insomma non brillantissimo forse in questi giorni è stata del ritiro della della direttiva sull'addio diligenza che parlando di filiera di no di formazione del prezzo di controllo delle catene del valore non è stata proprio come dire la di diligenza e lo ricordo anche che cerca ascolta insomma una serie di parametri
Un per la sostenibilità di tutta la filiera quindi si applica alle aziende e ecco
Dopo la direttiva sulle carte Green quella sui pesticidi adesso la dirigenza è un po'un'altra botta al al Greenville di Marco questo quindi però in un certo senso è il quadro migliore che abbiamo cerca di portare avanti proprio tutte le cose
Che ricordava anche il senatore De Carlo quindi come
C'è vita insomma
Ma ecco il problema è di coerenza delle politiche quello che Hans Blix ha continuato a dire sta continuando a dire peraltro adesso abbiamo anche un ottimo strumento
Che è un allegato importante della strategia nazionale di sviluppo sostenibile che proprio introduce dei meccanismi per valutare la coerenza delle politiche ma adesso guardiamolo nello scenario europeo perché quella coerenza delle politiche significa anche le proposte che l'Italia fa nei consessi europei e internazionali perché il il tema dell'agricoltura e chiaramente multidimensionale
Consideriamo il fatto entrando nel merito che il le attuali regole di mercato lo compenso non adeguatamente gli attori della filiera agricola come
Sì abbiamo già siamo ben consci condividiamo questo concetto e e peraltro uno agli altri uno degli altri punti del factum Forche che doveva essere sviluppato che gli alimenti più sostenibili siano anche qui economicamente accessibili e le due cose devono andare devono andare di pari passo quello che è mancato e che dovrà essere fatto prima si fa meglio è e
Un uno studio un'analisi del tema delle attuali regole di mercato su tutta la filiera per definire
Un quadro di regole di equa remunerazione che vada dai braccianti agricoli che non bisogna dimenticarsi che esiste anche un problema di sfruttamento del lavoro in agricoltura ai livelli anche più bassi dell'imprenditore agricolo
Alle cassiere del supermercato perché anche loro fanno parte nella e la filiera e chiaramente alla giusta remunerazione i chi si assume il rischio di impresa nella filiera di produzione
Dei beni alimentari
E quindi poi la cena l'accessibilità economica per i consumatori finali
Chiaramente se se noi avessimo anche i livelli quelli più bassi braccianti le cassiere eccetera meglio remunerati significa avremo anche
Una maggiore capacità di spesa delle persone perché anche questo condiziona poi il prezzo qui la grande distribuzione mette mette su ogni scaffale i nostri beni
C'è un un un documento molto interessanti un parere che è stato adottato dal Comitato economico e sociale europeo e con una visione che va anche al di là del del tema Agricoltura ma la include e che dice questo è un parere adottato a fine due mila ventidue che ecco che dice che l'attuale struttura del mercato delle materie prime
Non è funzionale all'economia sostenibile di cui abbiamo bisogno agli obiettivi dall'agenda venti-trenta al Greenville ma operativamente contro di essi Iezzi perciò ecco
Quello che chiede e di affrontare la finanziarizzazione del settore alimentare in particolare
Come massiccia ve lo leggo per quegli appunti e ho preso questo aneddoto
Finanziarizzazione settori ambientale che come massiccia creazione di denaro alle spalle delle persone e chiede ad esempio introducendo tassazione sugli utili in eccesso prima dei dividendi delle società una tassa sulla speculazione alimentare per frenare il predicatore frequenze rompere gli oligopoli a tutti i livelli delle della catena e gli interessi finanziari se vogliamo entrare nel merito
Di come si compone il prezzo delle sperequazioni sulla filiera credo che dobbiamo dar retta a a agli stimoli che le Comitato economico e sociale europeo
C'ha offerto peraltro anche il parlamento europeo in un quando c'è stata la crisi alimentare meno grave di quella energetica in in seguito all'invasione russa in Ucraina adottato un'interessante Risoluzione
In cui diceva l'UE insieme agli altri organismi internazionali non deve tollerare prezzi gonfiati artificialmente laddove è il caso e deve intervenire per finire con prevenire comportamenti speculativi
Cioè questo concetto c'è un vulnus in in questo sistema che va a va individuato con regole come ne abbiamo discusso su sul sull'Energia e dobbiamo farlo anche in su alimentari ma su qualsiasi altra materia prime su tutte le materie prime anche quelle che serviranno per la transizione
L'energetica trasformazione perché poi c'è pure oltre al tema agricolo c'è tutto il tema della degli allevamenti degli allevamenti intensivi e il fatto che hanno un impatto deleterio molto più che la l'industria dell'auto
Sul sul tema del dell'inquinamento e ora per cioè per dire continuiamo un po'a schivare ma resta c'è di il il vulnus grande è quello diciamo mano nove venti non tanto in Italia quanto in in posti molto che che ha nell'allevamento intensivo orto più importanti nel luoghi del mondo che hanno non milioni ma miliardi di persone insomma
Questo è anche uno degli elementi immagino poi torneremo a parlare anche di questo nel corso delle nostre puntate rigide
Esattamente
Varie il va abbracciata la molti names multidimensionali tale le sfide senza le quali non abbiamo gli strumenti per fare le diagnosi di cui abbiamo bisogno possiamo prendere il calmante
Il calmante Polo che ci fa passare magari il mal di testa troppo il problema rimane senza una diagnosi integrale completa sarà impossibile individuare quelle che sono le giuste cure
Bene stiamo andando in chiusura Valeria quanti minuti ci restano intenso un non è appare Massimo quindi abbiamo un minuto e mezzo per Luca De Carlo un minuto e mezzo per Camilla Laurenti pene a voi le conclusioni ecco volete un po'aggiungere qualcosa a quanto abbiamo detto finora
Ma aggiungo la qualcosa ciò che ha detto il l'esponente di AVS confermandogli che c'era piena volontà del Governo di occuparsi anche dei braccianti agricoli tant'è che c'è un tavolo di coordinamento
Recentemente istituito proprio per il lavoro in agricoltura che mette insieme non soltanto le associazioni non soltanto vari ministeri ora naturalmente nell'agricoltura ma anche i rappresentanti sindacali a dimostrazione di come sia è ritenuto da questo governo non solo
Con gli stanziamenti di bilancio che hanno superato in questo anno qualsiasi stanziamento anche al netto dei fondi per qui potrebbe essere facile dire questa novità utilizzando il denaro prima Nox anche al netto dei fondi del genere nel maggio stanziamento che ci sia scritto negli ultimi anni credo che sia non seminare i cui frutti raccoglieremo anche negli anni avvenire ma che dimostrino una ritornata centralità dell'agricoltura e soprattutto un fermo impegno di questo governo di risolvere
Pragmaticamente i problemi dell'agricoltura naturalmente tenendo buona considerazione l'impatto che la stessa sull'ambiente ma anche e soprattutto pensando che sia proprio grazie all'agricoltura fino ad oggi si sia mantenuto un ambiente come quello che abbiamo in Italia che universalmente riconosciuto come uno degli spazi più verde emanazione più bella quindi auguro anche alla vostra trasmissione di poter essere ancora di stimolo per per idee e anche per un dibattito come quello di oggi sarà corretto perché dimostra come la politica senza urli alla De Luca possano essere qualcosa di utile
Grazie grazie Carl Lewis l'unico ad urlare direi di Carlo quindi già agevolare un'equa distribuzione del sì nei vari dichiaro inglese chiariamo anche intellettuale della non non ho riletto si tutto questo in gruppi no adatte segretarie molto brave bravi quindi no e nei prendiamo è il complimento tra
La ultimissima cosa voglio dire dato che abbiamo cominciato a parlare dei motivi delle proteste egli quanto l'Europa già Aiuti l'agricoltura con la politica agricola comune due cose uno io credo che queste proteste abbiano avuto un grande merito perché tante volte abbiamo parlato di agricoltura
In realtà lo sappiamo le Angri culture sono tante e diverse tra loro ma ora finalmente parliamo dell'agricoltore abbiamo parlato ora di diritti dei lavoratori in agricoltura cioè parliamo del reddito dell'agricoltore io credo che questo sia un gran merito di queste proteste che ha messo davvero al centro
Dell'attenzione che la politica tant'è che per esempio forse ore del Governo
Sull'IRPEF per fare solo un esempio torna indietro sulla politica agricola comune
è proprio l'altro pezzo su cui bisogna lavorare noi sappiamo che l'ottanta per cento dei finanziamenti della politica agricola comune vanno al venti per cento delle aziende agricole noi dobbiamo lavorare e naturalmente questo sarà anche un compito del nuovo Parlamento europeo chiunque ci sarà per far sì che quei fondi della PAC che oggi sono un terzo del bilancio europeo trecentottanta mila capi di A uno
Arrivino fino all'ultimo apicoltore anche perché lo sappiamo nel nostro Paese la maggior parte delle aziende agricole sono di piccoli dimensioni noi abbiamo le aziende agricole per la maggioranza che sono tra i cinque e i dieci ettari quindi l'aiuto dell'Europa la vicinanza dell'Europa deve arrivare anche e soprattutto lui proprio per far sì che questa sfida del green ville della transizione ecologica sia
Vissuta combattuta invita tutti insieme grazie grazie onorevole Laurenti grazie onorevole le Calò grazie per essere stati colore anche per aver reso vivace ma anche molto interessante questo questo nostro dibattito questa nostra mezzo era qui su Radio Radicale insieme alla Svizzera alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile grazie a Luigi Di Marco che gioca in casa come alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile così come il direttore co-conduttrice di questa rubrica nei grazie a voi tutti grazie ad altri se per il coordinamento redazionale RC risentiremo sempre su queste frequenze la prossima settimana stesso posto stessa ora a voi buona giornata l'azione