Agenda europea con David Carretta in collegamento da Bruxelles

Sì buongiorno a voi domani in un importante appuntamento a Strasburgo si apre oggi la sessione plenaria del Parlamento europeo ma gli occhi sono puntati soprattutto sulla riunione del collegio di commissari la commissione infatti dovrebbe annunciare gli obiettivi di riduzione delle emissioni di CO due per il due mila e ventiquattro dopo il taglio del cinquantacinque per cento
Entro il due mila e trenta su cui tutta questa legislatura a legiferato momento importante perché perché servirà a capire se il green deal e la neutralità climatica zero emissioni nette nel due mila e cinquanta
Sopravviveranno alle elezioni europee del sei nove giugno alle proteste degli agricoltori di questi giorni
E alla crescente ostilità di alcuni governi per l'impatto economico delle norme ambientali la commissione dovrebbe limitarsi a presentare questi obiettivi già si sa che sarà il taglio del novanta per cento delle missioni rispetto ai livelli del mille novecento novanta la domanda in che modo e su questo ci saranno probabilmente solo indicazioni generali anche controverse come prevedere una riduzione massiccia delle missioni attraverso le tecnologie di cattura del carbonio che però non sono ancora state sviluppate realmente per essere decisive in questo settore quanto alla sessione plenaria del parlamento che come dicevamo si apre oggi ci sono diversi dibattiti che vanno seguiti innanzitutto domani quello sui risultati del Consiglio europeo
Straordinario che si è tenuto giovedì scorso a Bruxelles parleranno anche Ursula von der Laiana Jean-Michel
Successo di questo vertice perché è stato superato il veto di Viktor Orban sul pacchetto di aiuti per cinquanta miliardi
Di Euro per l'Ucraina e sulla revisione della quadro finanziario pluriennale che il Bilancio due mila ventuno due mila ventisette
Per l'unione europea ma il problema Orban ha rimane rimane e lo dimostra il fatto che il Parlamento ungherese per esempio sta continuando a ritardare la ratifica
Della della dell'ingresso della Svezia nella nato oggi è convocata Budapest una sessione del Parlamento grazie a un'iniziativa dell'opposizione ma sarà boicottata a quanto pare dai deputati del Fides che faranno venir meno il numero legale e dunque ancora una volta la ratifica sarà rinviata domani al Parlamento europeo si discuterà anche di sostegno all'Ucraina che non è solo il sostegno finanziario cinquanta miliardi c'è il problema dei ritardi delle promesse mancate sulle forniture di armi nel momento in cui l'esercito ucraino si ritrova a corto di munizioni e sotto intensa pressione su diversi fronti in particolare la situazione è diventata critica a a gincana che rischia di essere accerchiata dai dai russi si parla di una riforma delle loro piante il facility ma con alcune divisioni tra gli Stati membri la Germania per esempio chiede di tenere conto dei contributi bilaterali nelle forniture di armi e dunque pagare di meno a questo strumento dell'Unione Europea che poi serve a finanziare gli acquisti di altri
Stati membri per l'Ucraina dall'altra c'è la Francia che invece insiste sulla preferenza comunitaria fondamentalmente il baio piano per le armi cosa che però non funziona molto bene perché le capacità produttive dell'Europa sono insufficienti per ad esigenze dell'Ucraina domani invece mercoledì invece chiedo scusa sempre a Strasburgo al Parlamento europeo ci sarà un dibattito su il sostegno agli agricoltori nel momento in cui la collera del rurale si esprime nelle strade con di blocchi in varie partite Europa da parte dei dei trattori Ursula von der Line già la scorsa settimana l'avremmo raccontato a fatto molte concessioni agli agricoltori
L'ultimo in ordine di tempo la promessa di meno burocrazia con una proposta che dovrebbe essere avanzata prima della fine del mese di di febbraio nel frattempo e chiudo in questo Shin continua a discutere di del Tredicesimo pacchetto di sanzioni contro la Russia parliamo sempre di Ucraina questo fine settimana ci sono stati i cosiddetti confessionali cioè bilaterali tra la Commissione e gli ambasciatori degli Stati membri per discutere la proposta che la stessa Commissione dovrebbe fare per questo tredicesimo pacchetto da adottare
Entro il ventiquattro febbraio il terzo anniversario del di invasione da parte della Russia non c'è però molto appetito per sanzioni significative nemmeno per a colpire i paesi terzi o le Società di paesi terzi che permettono alla Russia di aggirare di eludere queste sanzioni occidentali
Insomma la la la Orban diciamo il problema Orban immediato sui cinquanta miliardi è stato superato ma la determinazione dell'Unione europea sull'Ucraina poco a poco continua a a vacillare nel momento in cui ci si avvicina il terzo anno di guerra per ora è tutto e ti restituisco la linea