Presentazione del libro di Alberto Mattioli «Fede, politica e profezia. L'attualità di Giorgio La Pira in un mondo in cerca di pace» (In Dialogo)

E
Maria Teresa Antoniazzi sa che farà da moderatrice da conduttrice di questo nostro incontrò mi ha invitato mi ha pregato di in Tanzi tutto di poggiare i doverosi ringraziamenti
Al Comune di Milano che ci ospita in questa splendida sala storica
A tutte le associazioni che hanno patrocinato questo evento alleate della Fondazione da Pio l'Azione Cattolica diocesana e soprattutto ringraziare ovviamente i nostri relatori presente al tavolo D'Agostino Giovagnoli Marco Tarquinio Patrizia giunti e Andrea villa ci sono tante persone in sala personalità che saluto tutti accomuno in unico saluto per evitare di per darmi qualche nome
Saluto ovviamente Elena Buscemi la presidente del consiglio comunale e soprattutto prima poi di riprendere la parola per dire dei due miei pensieri circa questa figura di cui parleranno soprattutto i nostri relatori
Cedo subito la parola D'Anna Scavuzzo che ringrazio tantissimo perché senza il suo aiuto forse non saremmo usciti organizzare questo convegno in questo prestigioso luogo grazie annata la parola
Buonasera a tutti buonasera tutte non sono io Alberto Matteoli che vi ringrazio sono contento che tu abbia già salutato Elena Buscemi presidente del Consiglio perché condividiamo giunta consiglia un po'l'amministrazione tutta l'impegno a mantenere un dialogo aperto e vivo con la città
Con l'Italia con l'Europa con il mondo con questa dimensione di apertura che ha bisogno di uno scambio continuo anche attraverso quella che la storia delle persone nel tempo
Non è la prima volta che ci ritroviamo anche per confrontarci su figure di grande persone che nel passato hanno saputo interpretare il proprio ruolo con la propria funzione anche in contesti diversi
Certamente nella attività amministrativa nell'attività politica a Piera poi ha avuto una storia che non sono io a dovermi ricordare ma certamente non si è mai lasciato vincere anche da quella che ogni tanto e anche la ingenerosità della politica ecco che andiamo a recuperare queste storie anche perché sono le storie di persone che poi nel tempo impariamo anche ad apprezzare fino ad arrivare a venerare riacquisterà il di santi ma che certamente ci richiamano una dimensione di impegno umano
E quindi ha la capacità di essere nella Gerusalemme terrestre devi di operai in una vigna nella quale ci Rimbaud chiamo le mani che facciamo la nostra parte con spesso una capacità di avere quella profezia che anche Alberto richiama sia nel titolo che nella costruzione del testo da cui prende spunto anche questo confronto ma sempre rivolgendoci alle persone in carne e ossa
Di La Pira ci sono tante cose che ci commuovono tuttora a distanza di tempo e credo che ricordare il sindaco
Nella casa dei milanesi dove
I sindaci stili susseguono gli amministratori crescono sia un monito ulteriore che ci richiama qui e oggi a quello che è il nostro profilo certamente la figura di la Pira è stata una figura che ci ha riportato
Il ci porta tuttora alcuni temi importanti che sono molto nella nostra agenda politica anche oggi pensate al tema della disoccupazione del lavoro all'attenzione per la casa e l'abitare
Alla capacità di creare esperienze e percorsi di dialogo per affermare i processi di pace
Credo che una disegno
Di biografia Nunzia quello che richiamo agli anni Sessanta ma alloggi e anche forse al ruolo che la nostra città le nostre città possono a vere perché quel richiamo a quella diplomazia delle città quella diplomazia urbana
Che poi fa crescere quelle esperienze di gemellaggi a cui molti di noi anche hanno aderito nelle varie forme che poi hanno trovato ci restituiscono l'impegno dell'oggi tuttora le città sono occasione
Spunto possibilità di creare quei legami perché le Nazioni poi tornino a dialogare
E allora mi piace chiudere questo momento di saluto con uno sguardo rivolto al futuro con quell'ottimismo e con quella creatività tipica di un sindaco come la Piera
Quell'ottimismo che fa rimboccare le maniche fa sentire che abbiamo bisogno di sapere che c'è una speranza che ci chiama all'azione e non solamente all'osservazione
E che le nostre città alle nostre comunità possono costruire quei punti di cui ancora oggi abbiamo così bisogno
Lo facciamo guardando ai conflitti in essere certamente quelli che oggi hanno più spazio sui media
E quindi penso quello che sta accadendo in Ucraina quello che sta accadendo in Terra Santa ma sappiamo che tanti sono i conflitti nel mondo e tanti motivi che portano per esempio molte persone anche nella nostra città
E chi credo che questo impegno per la pace ci restituisca la necessità di essere cittadini che sanno fare la loro parte
Perché costruire quei ponti significa costruire lo mattone per mattone ogni giorno scegliamo insieme la direzione e poi però abbiamo bisogno del lavoro di ciascuno
Grazie avori per essere questa sera qui con noi a ragionare di un uomo che tutt'oggi ci dice molto e penso che sia un'occasione per tutti e per ciascuno grazie
Grazie aggiungo ai saluti di prima monsignor Ratti Monti moderato accudire della nostra diocesi che ringrazio per la presenza
E saluto anche mi permetto di salutare Claudio turbine Luciano spinoso gli autori
Della biografia del libro che ho curato pubblicato dalla ITL che mi permetto di citare ma perché insomma si sono sobbarcati un viaggio da Firenze insieme a Patrizia giunte mi sembra doverosa insomma ringraziarli presta
Racchetta allora dedizione
Due parole prima di entrare nel vivo con i nostri relatori domenica scorsa
Avvenire aperto il giornale con questo titolo l'antisemitismo è contro Dio
Un titolo che poi richiama nel contenuto il documento che compie cinque anni sulla fratellanza sottoscritto da papa Francesco e dalla grande Imam islamico sul vita
Un documento sulla fraternità di portata storica
Dove il primo punto dice mai usare il nome di Dio per uccidere
Credo che sia di portata storica perché credo che la storia la conosciamo e quanto sangue è stato versato in nome di Dio e si continua a versare in nome di Dio
Credo che sia una importante elemento di svolta nella rapporto fra le religioni e anche dal punto di vista della Costituzione laica
Della pace
Giorgio la Pira nel il ventotto giugno cinquantadue nel convegno internazionale sul tema Civita e pace o se asseriva
Noi l'abbiamo sempre detto d'edificio della pace esige anzitutto la pace dei popoli con Dio
Ecco perché è una premessa negativa ed un ostacolo di immensa portata il fatto che alcuni Stati facciano della teismo la loro struttura culturale esclusiva e come se la e e come la finalità fondamentale della loro stessa esistenza
Questo non è un punto accessorio dell'edificio dalla pace è il fondamento medesimo su cui esso si evince perché c'è una corrente di pensiero c'era c'è che pensa che le religioni e non a torto probabilmente anche siano la causa è l'elemento di conflitti delle guerre
Ma mi pare evidente che di fronte a miliardi di credenti non si possa pensare di fare la pace sì appunto non si fanno se le religioni non fanno la pace e se non si fa la pace con il concetto di Dio
Mi sembra un elemento fondamentale nella lettura di questa della storia di questa personalità sicuramente fuori dagli schemi fuori dagli schemi perché era
Un mistico un profeta vedeva la storia in una dimensione che non vedeva nessun'altro uomo politico del suo tempo aveva una visione e qui ha imparato un termine che non conoscevo teleologica della storia ovvero ossia
Finalizzata puntata sul mistero di Cristo quale punto di attrazione dell'intera creazione al tutta la storia finalizzata e lui era uno uno da questo degli strumenti per realizzare questa questa missione
Era quindi un laico consacrato alla missione mediante la politica era si potrebbe dire un contemplativo per usare anche una definizione don Tonino Bello vedo là in fondo anche il presidente dell'associazione gli amici don Tonino Bello
Politico addio solo soggetto diceva Fanfani diceva Einaudi diceva Sturzo con cui non aveva paura di polemizzare sulle questioni economiche e su tante altre questioni di diritto
Ma lascio tutto questo allora ma siccome era una anche un uomo concreto La Pira
Sosteneva che la pace passava dalle città
Non per nulla è stato a lungo sindaco diceva ogni città
Quindi anche la nostra bellissima minano racchiude in sé è una vocazione d'un mistero voi lo sapete ognuna di esse da Dio custodita
Con un angelo custode come avviene per ciascuna persona umana
Ognuna di esse e nel tempo né immagine lontana ma vera della città eterna amate la quindi come si chiama la casa comune destinata a noi e ai nostri figli
Custodite nelle piazze i giardini le strade le scuole
Fate che il volto di questa vostra città sia sempre sereno e pulito
Fate soprattutto di S. allo strumento efficace della vostra vita associata sentita vi attraverso di essa membri di una stessa famiglia
Non vi siano tra di voi divisioni essenziali che Turbigo alla pace e l'amicizia ma la pace l'amicizia la cristianità fraterno la cristiana fraternità fioriscono in questa città vostra Comi fiorisce l'Ulivo a primavera
E in questa suo amore dedizione alla città concreta vedeva poi il disegno di unire le città per unire le nazioni se tutto questo si poteva realizzare in ogni città la pace delle nazioni sarebbe stata la pace derivante dal lavoro e dall'unione di questa città
Chiudo qui
La Pira avuto a
Tante ha saputo attirare tante adesioni tanti consensi sia nel mondo credente che non credente
E quindi due anni fa con Giuliano Pisapia
Già sindaco di Milano figura molto attenta alla cultura alla storia di la Pira avevamo condiviso un'idea che poi
Gentilmente ancora veniva ci aveva pubblicato come articolo
Che siccome fare il sindaco oggi il mestiere più faticoso e pericoloso in assoluto che ci sia fare l'amministratore locale
Certamente non molto meno molto di più che fare consigliere regionale non me ne vogliano o i parlamentari
E ogni tanto per fare questo mestiere davvero bisogna invocare i santi e bisogna dobbiamo invocare anche Santino protezionista e quindi abbiamo pensato certo che Giorgio la Pira se diventasse santo potrebbe essere un buon partono per tutti i sindaci d'Italia ecco con questa suggestione lascio Maria Teresa Antoniazzo alla conduzione sentiamo soprattutto i nostri relatori grazie
Io
I
Queste prospettive nuove è con gli amici che hanno accettato il nostro invito a questo incontro oggi a Milano vogliamo provare a tratteggiare alcuni di questi spunti di queste parole di queste prospettive
Che ci possono aiutare a costruire a immaginare ma anche a ideale completamente strade terra una fraternità completa un'umanità nuova che si a casa di tutte e di tutti effettivamente e per partire in questo viaggio
Che ha guidato dal titolo che abbiam dato questo appuntamento l'eredità di Giorgio la Pira per un mondo in cerca di pace
Voglio partire compattezza giunti ecco i nostri amici sono all'oscuro delle mie domande e quindi sono già un po'preoccupati ma vedrete che la cosa funzionerà bene perché la loro conoscenza di Giorgio la Pira
Per ciascuno di loro molto particolare e quindi ci aiuteranno vedrete in questo viaggio compattezza giunti che è la presidente della Fondazione Giorgio la Pira
Voglio cominciare perché il suo la la sua figura la sua persona è da un lato appunto quella di quella istituzionale che prosegue tiene viva e diffondere le dita del pensiero di Giorgio La Pira ma Patrizia giunti si dà addirittura sulla cattedra che fu di Giorgio la Pira Firenze
Un La Pira che era appunto lo conosciamo come grande credente politico sindaco
Profeta di pace ma che era anche un grande giurista
Allora a Patrizia giunti io voglio proprio chiedere questo
Per
Cioè oggi parlare ancora di Giorgio la Pira qual è dal suo punto di vista l'eredità più preziosa che questa figura oggi lasciando a voi
E c'è la lascia appunto come donne e uomini di un'attualità che ha bisogno di intravedere percorsi concreti di pacificazione di fratellanza umana
Grazia Maria Teresa sì ci bene domanda bene
Cui ha la cui risposta arrivo solo con una parola di ringraziamento che mi ti chiedo di consentirmi in amicizia ma anche in spirito di doverosità perché per me questo è un momento di grande statista
Perché con la Fondazione ad aprire e con gli amici Claudio Giulini e Giovanni Spinosa torniamo in sala Alessi per la seconda cosa c'eravamo dati un appuntamento
Che forse non sapevamo ancora se poi in realtà si sarebbe o meno tradotto e questo è accaduto ed è molto bello ci troviamo ancora riflettere sull'eredità di la Pira in un impegno politico vissuto come esercizio della speranza e qui potrei fermarmi come risposta alla tua domanda
Ma in questo ringraziamento e ripeto in questa partecipazione con voi a questo mio momento di soddisfazione un'altra cosa debbo aggiungere
Perché non è soltanto la soddisfazione di tornare in sala Alessi
Ma è la soddisfazione di farlo a soli due giorni di distanza da un incontro che si è svolto
In un altro palazzo che era Palazzo perché Palazzo Vecchio
Due giorni fa domenica scorsa ci siamo trovati nella casa civile del popolo fiorentino ed oggi siamo qui nella casa civile del popolo milanese
E con il popolo dell'associazionismo fiorentino abbiamo riflettuto sull'eredità di la Pira in un mondo in cerca di pace in particolare della pace nel Medio Oriente
In un incontro voluto dal presidente del consiglio comunale di Firenze cui ha partecipato la presidente del consiglio comunale di Milano
è una sinergia tra città
è un incontro tra città e i rispettivi popoli e il momento dell'incontro nelle città tra le città a Firenze a Milano e Firenze Milano che dialogano tra di loro è l'espressione più alta delle eredità didattica
La Pira sarebbe è contento di quanto è accaduto e di quanto sta accadendo
Perché questo momento di incontro esprime nel modo più autentico quello suo sforzo di costruzione di una progettualità politica capace di dare sostanza anima e corpo a quella che era la sua visione
Quella visione che ancora oggi noi siamo tenuti a riproporre che rappresenta il più grande messaggio che ci ha lasciato una visione essenziale che nella sua essenzialità si traduce in definitiva
Nell'affermazione nell'impegno della fraternità e della pace fra gli individui fra i popoli nel segno del messaggio evangelico
Queste due in estrema sintesi il messaggio di capire la sua eredità attorno alla quale si declina e si coniuga tutto il suo impegno in primo luogo un impegno che si costruisce nella città
Di questa progettualità che insieme ti ho locale politica colta in queste senza di questa progettualità la città rappresenta l'asse portante il fulcro
Ecco ancora una volta un altro segnale attorno al quale riflettere dirà a padre Balducci la città rappresenta per la pizza alla sua seconda conversione ed è vero
Dopo la conversione della Pasqua del ventiquattro la sua dimensione di sindaco
Realizza il passaggio ulteriore che lo porta a farsi interprete di questa istanza della città ma anche di questa capacità propositiva politicamente intesa che la città è in grado di esprimere
La città rappresenta per la Pira una vera e propria misura
è la misura della sua visione dell'agire politico
Ed in questo senso gli amministratori ma i cittadini tutti possono cogliere la il valore di questa eredità e misura di una visione dell'agire politico che si orienta in una duplice direzione
è una direzione è una forza se ascensionale che parte dal basso dalla comunità di base comunitaria individuale ma raggiunge il pluralismo della vocazione universalistica e insieme forza centripeta che dalla periferia sposta verso il centro
In questa duplice direzione
Dal basso verso l'alto ma anche dall'altro verso il basso in questa duplice dinamica
La Pira coglie il senso forte della presenza dei cittadini all'interno della loro comunità e di quello che la comunità può esprimere a livello mondiale a livello internazionale
La città rappresenta per la Pira un'autentica misura di valori
Non è soltanto misura dell'agire politico ma in misura di valori con un salto qualitativo che la rende a una sorta di
Metafisica
Quando in un celeberrimo discorso dirà la Pira esiste una cultura della città e la città esprime quella che potremmo dire a oggi con una terminologia molto ricorrente una vera e propria Antropologia della prossimità
Città c'è esprime quello che è stato il lascito di la Pira giurista e padre costituente
La città e il la Pira e il paradigma della dimensione relazionale della persona umana
La cui dignità incomprimibile si esprime innanzitutto nell'esercizio dei suoi diritti inviolabili e i riflessi ma anche nell'adempimento dei suoi fondamentali doveri di solidarietà
Solidarietà politica
Economica sociale
Quella declinazione dell'articolo due che è la la firma
Che la e la sua firma con l'articolo due la pirla firmata la Carta nel suo progetto doveva essere articolo uno era arrivato Roma con quel progetto doveva essere quello il senso l'articolo uno poi l'articolo uno diventa l'affermazione istituzionale ovviamente
Si declina la forma di governo Italia Repubblica Democratica diventa il tumore ma il qua e la sua e la sua la sua firma
Grazie si fermò un attimo perché ho bisogno di fare una domanda al proprio studio Bagnoli
Allora Agostino Giovagnoli è uno storico storico dell'Università Cattolica del Sacro Cuore
Questo cuore che Patrizia giunti già così ben fatto sentire nella forza del messaggio e dell'esperienza personale di la Pira
è una è un insieme di tre componenti tra componenti perché La Pira è stato un grande credente uomo di fede solidissima
Un credente che non stava però chiuso in sacrestia c'è un passaggio di un suo testo che dice bisogna lasciare lotto chiuso dell'orazione
Non basta la vita interiore bisogna che questa vita
Trasformi la società quindi un uomo di fede che vede nella fede però una forza che spinge l'azione per la trasformazione della società quindi grande credente uomo di grande azione divisione politica come Patrizia giunti c'ha tratteggiato perfettamente
Un uomo che si propone con la sua visione la sua azione di trasformare la società trasformare la società italiana ma poi anche mondiale perché interviene sui conflitti aperti in tutto il mondo è il terzo aspetto un visionario un profeta di pace
Ecco io le chiedo appunto la grandezza di quest'uomo ha tenuto insieme queste tre dimensioni ecco come com'è possibile
Tenere insieme queste dimensioni e condurli all'unità nella figura luminosa attestato Giorgio la Pira
Le piace la domanda
Sì
Mi piace difficile
Proverò a persone l'unico professore abbandonarono mai come si dice Cara professoressa sì
Bene anzi ha detto io ringrazio di di questo invito ringrazio Berto Matteoli particolare che si è sobbarcato la fatica di fare questo libero coinvolgerci di oggi quindi
Appunto averci portato fino a qui ringrazia anche Maria risalto Ignazio che era posta la domanda difficile ma io
Vorrei dire
Che questi tre elementi trovando singolarmente se volete ma effettivamente una sintesi nella visione storica di Latina
C'è una frase in questo libro in cui La Pira dice ma noi non siamo degli utopisti
Noi siamo gente che si muove guardando alla storia
Naturalmente la storia di la Pira Colella storno nella cronaca non è una storia superficiale
è quella che lui stesso e coi suoi amici chiamavano in lui la storiografia del profondo
Quindi una capacità di guardare i fatti profondi della storia
E qui io credo che vediamo la eccezionalità di questa figura che appunto
Se guardate superficialmente può apparire quella del del visionario nel senso negativo del termine l'utopista
Ma invece no perché era un uomo di grande realismo che ha saputo leggeri i fatti politici e ha saputo anche fare politica politica dal Comune
Di Firenze politica italiana e anche politica internazionale con alcune scelte estremamente audace con iniziative molto importante la la la più famosa è il il tentativo di una mediazione per la pace in Vietnam che fu certamente qualche cosa di assolutamente straordinario dunque
Perché perché lui legge la storia alla alla luce del della Bibbia sostanzialmente non non sono due dimensioni separate lui cerca nel nella storia i segni di quello che legge nel disegno
Che la scrittura in tanti modi di propone e quindi c'è questo appunto continua a
Che contaminazione se poi si così siamo diretta l'aspetto spirituale se così vogliamo chiamarlo e l'aspetto invece molto concreto e molto materiale e questa è una originalità che che solo sua sostanzialmente quindi questo
Certamente aiuta a capire effettivamente questa poté mettere insieme i tre elementi che potrebbero sembrare
Faccio Urban un esempio concreto di questa o guardare alla storia se potevo fare tanti perché per esempio quando lui parla del Mediterraneo quando lui parla della pace tra arabi palestinesi tra arabi e israeliani
è chiaro che che lui lui vede i figli di Abramo e quindi per lui quelle parole diciamo del del della Bibbia del sono parole che leggono egli illumina una realtà di oggi questa è la straordinaria efficacia del del suo pensiero
E così via ma io vorrei invece un attimo tornare sul tema della città
Perché e in perché il legame tra la città e la pace no questo è molto
è molto singolare definitiva perché qual è il legame per cui è città ha un ruolo così importante per per la pace no e allora lui parte
Dal dal fatto che con la bomba atomica il mondo po'autodistruggersi ma soprattutto la bomba atomica può distruggere le città e perché così importante perché distrugge città significa distruggere una convivenza umana generazioni che hanno lavorato per costruire assieme
Vuol dire distruggere un patrimonio
Umano di valori e vuol dire distruggere la storia
E questo rileggendo proprio questo libro per conoscevo ovviamente i preziosi rapida sulla città ma rileggendo che io apprezzo molto chiaro che per la Pira le città sono per la pace
Le reazioni no
E questo in fondo e strano perché poi
Sì siamo cittadini di una città e siamo anche cittadini di una nazione
Ma lui dice che soprattutto nel discorso poi sessantasette che per la La Pira è stato sindaco poi però dopo è diventato presidente della Federazione delle città c'è questo tema è la città e e diventato appunto prima
Tu dicevi la la seconda conversione no è diventato un grande tema molto concreto perché vento appunto al il il tema della della città e come lui sottolinea c'è il Tesoro il cuore dell'umanità
Che altrove non si trova e e e se prima dice non abbiamo il diritto di distruggere città la nostra generazione non ha il diritto di distruggere città nel sessantasette dice gli stati non hanno il diritto di distruggere città cioè c'è una contrapposizione molto forte anche molto originale
Perché appunto ripeto siamo cittadini di una città siamo cittadini di uno Stato ma se come cittadino stato in rischiamo spesso di essere indifferenti essere buoni nei confronti della guerra
Come cittadini di un comune di una città lo siamo di meno come ce l'ha citato quantità se fuori il meglio di ciascuno di noi la volontà di collaborare il la disponibilità al bene comune
Cosa che
è la dimensione un po'artificiosa diciamo degli degli Stati nazionali non è esattamente così e quindi oggi fare delle diciamo operare per la pace significa essere riconoscersi figli della storia della propria città che appunto è una storia tu dicevi prima no è un'antropologia relazionale dava quello dire come cittadina della stessa città e e invece al e allora ecco qui perché Cove concludo l'attualità no di Giorgio la Pira lui parlava della distruzione nucleare però se ci pensiamo
Oggi
Ancora
La le bombe nucleari non sono stati più utilizzata ed ero Sheva in poi però la querela scritta guerra tornata dilagare alla grande in modo imprevisto drammatico l'Ucraina quello che sta succedendo in Medioriente e questo distrugge la lecita cioè distrugge il patrimonio della convivenza umana distrugge la storia
E e ecco allora una grande attualità perché in fondo come dire le tira ci insegna che bisogna cercare quelle situazioni che tirano fuori il meglio di noi cioè la voglia della pace il desiderio di di pace anche se
Se ci può vediamo come dire
Sotto un alto presi da un altro punto di vista magari siamo invece come purtroppo stiamo oggi tanto spesso indifferenti
Nei confronti della guerra e della violenza che produce questa interessantissima fondo che il professore ci ha offerto
Sulla senso della storia e sulla capacità di la Pira di legge nel profondo da poche attualità mi porta a fa una domanda Marco Tarquinio già direttore di Avvenire giornalista editorialista e poi tornerò anche a Patrizio giunti su questo stesso tema della ricerca della cultura dell'approfondimento
Ecco chiedo a a Tarquinio ecco
La piena aveva questa attenzione cercare il senso delle cose
Citano provocazione fortissima sul mestiere del giornalista che deve capire la realtà raccontare la realtà offrire degli spunti per interpretare ciò che accade ecco La Pira lo faceva a partire da una grande capacità di approfondimento di studio di conoscenza
Ecco che cosa ci dice oggi questa in che modo ci provoca sulla nostra capacità e magari anche disponibilità a capire il nostro tempo
A leggerlo a raccontare la realtà in un certo modo ecco quale insegnamento La Pira ci lascia su questo su questo fronte
Professore citava il tema della bomba atomica Zappia anche otto punto scrive la terza guerra mondiale ormai è fisicamente impossibile il Papa ci dice siamo nella terza guerra mondiale a pezzi quindi ha sbagliato a interpretare o il senso che lui cercava era un altro
Anche qui non una domandina semplice semplice buonasera tutte tutte grazie ad Alberto Mattioli editrice organizzato questo incontro
Gioia ritrovarsi insieme agli amici che son qui io semplice cronista allora accademici poi c'è un presidente quindi insomma l'altro livello ultimo alta competenza giù ci siamo trovati a Firenze per presentare
Insieme gli scritti internazionali politiche internazionali di la Pira nel maggio Tel due mila ventitré dentro questo tempo complicato che stiamo vivendo che porta a Francesco a dire oggi il suo pessimismo
Ce lo dica il papa della chiesa cattolica
La voce oggi più alta di pace
Che bisogna essere pessimisti rispetto a quello che sta accadendo che la guerra mondiale a pezzi si stava sfaldando pezzo dopo pezzo
Dovrebbe allarmarci tutti e mobilitarci tutti in quella mobilitazione dal basso che la mi La Pira studiava a partire da dal tessuto vivo delle città deprime insidiate come ha ricordato anche Agostino Giovagnoli dalla prossimità dell'uso dell'arma terribile
Quella che portava latino a sperare che fosse davvero irreversibile il cammino che era cominciato
Negli anni Sessanta da da quando
La saggezza i due capi politici Nikita Krusciov fra
E John Kenneth e la moral suasion il Papa Giovanni ventitresimo assieme interni
Scongiurare uno sull'orlo del vulcano dell'apocalisse
Una crisi che era già guerra nucleare con i missili russi schierati nel cortile di casa degli Stati Uniti le
Oggi c'è una leggerezza infelice acqua l'umbra del regime nucleari dei missili Peresson ICI si schierano gli eserciti
Per combattere guerre primo novecentesca
Con generazioni interni sbattute anzi fronte e cancellate giorno dopo giorno in un sacrificio insensato
E drammatico sacrilego dice il Papa io so che parole avrebbe trovato la tira ci
So che ci avrebbe aiutato
Anche a noi cronisti
A fare uno sforzo ulteriore per rompere gli schemi quello che Luís ha cercato di fare con tutta la sua azione che si è assunto la responsabilità anche dello stare in politica
Che la responsabilità e la concretezza dell'amministrazione quotidiana nello sguardo esercitato sui problemi apparente piccoli sulle questioni grandi è stato ricordato il suo contributo a scrittura Costituzione più bella del mondo proprio negli articoli che ci stiamo sempre fra l'altro
Parte il primo dove l'impronta di Amintore Fanfani
E potente il dialogo con i comunisti no portata risultato insomma comunisti ha portato risultati sappiamo ma il due articolo due tre d'impronta personalistica della nostra Costituzione emerge da Lino
Ed è la guerra che rinnega il ruolo delle persone dentro la storia
Io dico che per fare la guerra bisogna esser capaci di quell'individualismo di massa che è il nazionalismo che porta di nuovo a schierare gli eserciti gli uni contro gli altri
Questo stiamo facendo di nuovo il dramma che non stiamo facendo solo in Europa perché lo vediamo
Ed è sotto i nostri occhi in Terra Santa perché non possiamo non vederlo in BNL perché partono le nostre cannoniere
Anche
Possiamo facenti centottantaquattro fronti diversi del mondo non mi stanco di ripetere
L'apparente sconfitta di la Pira e nel fatto che sessant'anni dopo stiamo moltiplicando i focolai di guerra alimentando lì con un commercio delle armi vergognoso
Con la giustificazione che le armi servono a garantire la pace
Ma
La realtà dice l'esatto contrario siamo tornati a spendere negli ultimi tre anni quello che il mondo spendeva negli anni Quaranta del Novecento
Cosa direbbe la tira rispetto a questo che il processo verso la pace è reversibile perché lungo questa strada c'è soltanto la cancellazione di quelli che si affrontano per ora per interposta
Persone degli eserciti mandati al fronte ma non c'è uno Stato che si salda dentro questo
Detto questo vulcano
Allora
I cronisti possono famiglie profeti e dire
Qualcosa all'altezza dello spirito la pigliano
Io credo che i turisti debbano limitarsi a raccontare la guerra per quello che
Senza cedere propagande
E avere il coraggio di accompagnare questo con la voce di coloro che contraddicono la logica apparentemente inesorabile del nostro tempo
Credente processi davvero irreversibili che sono in atto ritorno sono società mentre c'è gente che si scaglia c'è gente che resiste alla guerra
In Russia persino in Palestina e Israele sono annichiliti oggi quelli che hanno intrecciato l'abbraccio di pace in maniera PD Anna
Da parte arabo palestinese da parte ebreo israeliana oggi sono manichini che sembrano trovare le parole abbiamo incontrati da poco la marcia L'Unità terza della marcia delle quasi quest'anno esser fatta in Assisi agli inizi di dicembre
E veramente faticavano a trovare le parole
E però bisogna ritrovare e diceva esser capaci di stare
Dall'unica parte possibile secondo me oggi
Che quella di un di chi non smette di lanciare l'allarme su dove ci porta a sufficienza
Drammatica di coloro che pensano
Che la guerra sia la soluzione i problemi posti dai dai fronti bellici aperti più guerra per fare farsi è quello che io dico la formula quella più guerra lo fa pace e lo stiamo vedendo
A occhi aperti però attenzione La Pira tutto questo non è che parlava di pace in un mondo astratto poi ci arriveremo io credo a questo
E questo in questo somiglia straordinariamente a papa Francesco a viaggi e delle pagine La Pira di la Pira sui sui muri da abbattere i punti da costruire ritocco
Non so quanto consapevolmente io spero che sia consapevolmente Francesco abbia ripetuto espressioni la filiale
Straordinarie che sono state seminate nella memoria di tanti credenti no negli anni che stando alle nostre spalle anche in questi giorni che stiamo attraversando
Proust sapeva saldare
Perfettamente la la consapevolezza che oggi ci torna sotto gli occhi che sono degli su quegli anni saccheggiarono le guerre
Sono sempre disuguaglianze
E la Pira c'è una frase memorabile nel carteggio
Con
Non non mi ricordo più aiuterà Patrizia aggiuntive
Quando lui dice che i poveri sono il segno inequivocabile dentro il tempo che viviamo
Io lo squilibrio tremendo lui da cattolico diceva il più grave dopo il peccato
Qui non smetteva Tania credente poco viaggio discorso no e pensa l'incentivo a Vicchio
Una
Un Paese parlava dell'Italia come Paese povero per i poveri
In Italia e nel mondo
Ho ripensato a papa Francesco quando è salito al Soglio rettore della chiesa povera per i poveri
Cioè quando vi dico che ci sono delle parole di la fine delle visioni
Che sembrano anticipare quella forse queste Profezia
Io credo di sì
O forse la capacità come dire
Di tenere accesa una luce che si trasmette non sempre inconsapevolmente e soprattutto a ragion veduta dentro il tempo che viviamo e su qualche dei poveri
Volevo dare la parola ad Andrea villa presidente delle ACLI provincia al Viminale Monza Brianza perché questa dimensioni di la Pira è altrettanto fondamentale l'Appia sempre a fianco dei poveri e per la piega i poveri più poveri erano i disoccupati coloro che perdevano lavoro
Sono il centro del suo impegno da sindaco soprattutto sono il centro del suo impegno che lo mette spesso anche ai ferri corti con responsabili del suo partito con Nike papà con una vescovi come un sacerdote che non virtus che non capiscono
Certe sue scelte dirette a favore del lavoro
Contro alcune logiche industriali che arrivavano i suoi cittadini questo bene primario per ecco ad andare a villa che appunto guida l'associazione dei lavoratori italiani di questi anni ecco io chiedo oggi il lavoro è ancora al centro della nostra passione e del nostro impegno politico e che cosa l'azione di la Pira ci suggerisce per rimettere al centro il tema del lavoro
Grazie buon
E grazie dell'invito di questo appuntamento ci troviamo ci siamo qua e sono un po'emozionato costo
A un anno di distanza con Patrizia a riprendere un po'in mano la figura la figura di Giorgio la Pira
Eravamo qui anche con Fondazione anche
Chiede che ci piace un po'a ricordare appunto
E ci era parso un momento importante importante per anche per per noi atti dea che sono movimento nato per la formazione integrale dei lavoratori
Quindi formazione spirituale formazione culturale e formazione l'impegno sociale e politico delle classi lavoratrici e tanti anni fa
Oggi ci riguardiamo un po'alla figura di di la Pira con con questo sguardo di di qualcuno che ha saputo interpretare più dimensioni no
Cito dicevamo appunto partendo da questo sperare contro ogni speranza spes contra spendano il motto Paolino
Che animato tutto il tutto il percorso di impegno
Con tante dimensioni diverso di di di Giorgio la Pira
E le dimensioni erano appunto quella verticale questa passione per la costruzione della pace ma dentro un impegno concreto ce lo ricordava benissimo adesso
Marco Tarquini la la visione politica di di La Pira implicava il sogno della Fratellanza e qui troviamo
Veramente uno sguardo super concorde con il documento fratelli l'aspirazione finale
Per l'umanità è quella di riconoscersi fratelli
Dove quel nel quel riconoscersi è un po'il punto finale non ci passa il costruire quei ponti costruire occasioni di dialogo lo scoprire l'altro che all'inizio è diverso da te e scoprirne più ne scoprirà diversità più lo trovi vicino e quindi più gli riconosce la fine la possibilità e il diritto uguale al tuo di vivere e di vivere dignitosamente
La Pira questi diritti di foglio che ha poi negli articoli due e tre della Costituzione in una maniera meravigliosa e li mette a base di quell'idea del vivere insieme per costruire la città e allora è una città che che sta bene se consente una vita dignitosa a tutti
Per la Pira e proveremo la povera gente
E e lo squarcio di attenzione agli ultimi per giudicare la bontà operato di uno dell'operare politico è un qualche cosa che lo ha contraddistinto Saint
E dello sguardo fosse che dobbiamo un po'imparare no allora per noi attivisti
Io credo anche un po'per tutto il cattolicesimo democratico insomma di cristiani impegnati in politica
La Pira è una figura che ci insegna un po'la postura lo sguardo
Perché poi ci sono mille impegni concreti ma se non pensiamo una città nei luoghi i rapporti tra nazioni che prevedono lo star bene degli ultimi qualcosa stiamo sbagliando non Cino non consentiamo appunto
La buona vita avrebbe detto nostro vescovo qua ammirano
I sì mettiamo le basi per i conflitti anche internazionale perché le diseguaglianze e le ingiustizie il il non modificare quei rapporti estrattivi ci dice il Papa Francesco non e non convertirci appunto a riconoscersi fratelli e usare appunto rapporti includenti ci porta
Abbiamo affrontato abbiamo sentito più volte da ciascuno dei nostri ospiti
Citare l'impegno della
Dello studio dell'analisi della conoscenza e torno quindi alla professoressa giunti
Che svolge anche un ruolo di formatrice delle nuove generazioni di formatrice del pensiero di accompagnamento dei giovani attraverso lo studio e la ricerca ecco questa dimensione didattica che era una vera e propria passione educativa tipica di tutti questi grandi anche padri costituenti perché c'era anche la Satie
Insomma tutti costoro avevano avevano questa grande attenzione anche a accompagnare i giovani all'impegno politico dotando degli strumenti necessari per agire bene nella città con dei valori ecco
Chiedo a lei chiedo poi anche a questo Giovagnoli Aiko oggi di quali docenti di quali maestri sentiamo la mancanza di quali
Educatori abbiamo bisogno pensando a quello che è stato La Pira per i suoi giovani che voleva anche proprio abilitare alla politica no agli Dini incontrava gli scout francese abbiamo nel testo tante tanti testi di questo
La pire
Sì la sua dimensione che si accompagna a quella di uomo di fede il senso di missione mai dismessa per tutta la vita perché poi i tanti il ruolo di sindaco sia esaurita avrà la presidenza della federazione mondiale delle città unite gemellate
I ruoli si si succederanno da vent'ruolo di padre costituente si esaurirà il ruolo di vice ministro si è esaurita
Due non si esauriranno mai ovviamente la sua il missione sua dimensione di uomo di fede i consacrato laico e quelle di professori d'università
Che ruolo che non abbandonerà mai fino all'età del pensionamento coniugando in modo molto faticoso ovviamente con tutta la congerie di impegni che lo accompagnano nell'arco dei decenni della sua esistenza ma l'aula non la lascia mai
Questa è sicuramente la risposta innanzitutto alla alla domanda che lei mi pone cioè il segnale
Quotidiano concreto di una affezione che non viene mai dismessa
Di una vocazione pedagogica che non viene mai accantonata pur in presenza di impegno e di ruoli altisonanti quali furono quelli che lui ha rivestito in tutta la sua esistenza
Ma la dimensione didattica e per me è fondamentale ed è in particolare la didattica del diritto romano
Che la didattica della razionalità dell'intelligenza della bellezza lui con i grandi esponenti politici con i quali si interfaccia RAI userà il diritto romano come modello della bellezza vede dirà Senghor è bello come bello il diritto romano
Ora a rappresentare la bellezza del diritto romano come dire è è impegnativo ma per lui era davvero una prospettiva di bellezza perché nel diritto romano vedeva realizzarsi quelle dimensioni di giustizia
Attraverso l'applicazione della regola e della sua interpretazione della regola giuridica della sua interpretazione applicata al caso concreto che era una sorta di paradigma operativo
Il diritto romano Lita la forza logica che lo supporta
Mentre insieme a quella dimensione di fede finita la forza spirituale
Il diritto romano è il modo per calarli nella concretezza della razionalità il progetto che nasce in primo luogo attraverso la visione legata al messaggio evangelico
E tutto questo ovviamente lui sente ugualmente l'esigenza di trasmetterlo ai giovani ed ecco perché il dialogo con gli studenti non lo abbandonerà mai
E ripeto non lo abbandonerà mai nella consapevolezza dello storico
Lei ci va bene istintivamente storici ci si intende al furto
La sua visione e la consapevolezza dello storico
La sua profezia è la capacità di visione dello storico che ha sicuramente la sensibilità dell'uomo di fede ma anche la lungimiranza che viene dalla conoscenza degli accadimenti umani e dell'evoluzione storica
Ed ecco il senso anche di questa presenza della Storia della storiografia del profondo e della percezione del senso della direzione della storia che lo accompagnano nella trasmissione del suo messaggio del suo impegno politico
Anche nei momenti di maggior
Come dire
Di maggior dolore uso un termine forte
Perché la Pirelli nuovo di grande ottimismo
è un uomo di grande gioiosi tale un ottimismo raggio di Rosita che rappresenta quasi per una sorta di impegno si fa portatore di un messaggio di pace appunto di un messaggio di speranza anche nei momenti della disperazione
Ma conosce il dolore conosce in momenti in cui avverte come dire che la storia va in una direzione contraria
Tempi oscuri grazie sono questi
Qui a Milano ciò uno di questi momenti lo vive nel mille novecentosessantaquattro è uno dei tanti contatti che fanno del rapporto tra la Pira in Milano un rapporto privilegiato assolutamente privilegio
Nel mille dicembre sessantaquattro l'aprire qui a Milano partecipa al piccolo ad una rappresentazioni alla prima di uno spettacolo che costituisce una memoria di John Fitzgerald Kennedy ucciso l'anno prima
Nell'ottobre di quel sessantaquattro russo era stato destituito
Kennedy Krusciov insieme a Macmillan nell'agosto dello sessantatré Marco avevano firmato il primo trattato per il contenimento delle armi nucleari un trattato parziale
Che limitava gli esperimenti nucleari ma è il primo segnale il cinque agosto del sessantatré dice la pila è un'era nuova che si sta aprendo
Da quel momento da quell'estate gloriosa che sembra fare aprire uno scenario tutto nuovo
Si aprirà un autunno che viceversa segnerà
Un ritornare indietro
Novembre Chennedy viene ucciso
Russo fa viene destituito
Dice La Pira le acque profonde della storia ancora guidano verso un esito che non può che essere quello della pace è inevitabile ma le super la superficie increspata dei venti del male che hanno soffiato Kennedy è stato abbattuto è per lui un colpo doloroso e su questo riflette qui a Milano in un discorso che tiene sul senso della storia
Il senso della storia rappresenta per la Pira il modo per confermare la forza di questa sua capacità decisionali
Ma nello stesso tempo anche il logo per declinare tutta la concretezza delle difficoltà politiche che si incontra
Senza infingimenti
è stato ricordato più volte come in Luís la qualifica di utopista sia in certo modo la meno aderente al suo al suo profilo così attento
Alla concretezza dei bisogni e così bisognoso di dare una risposta concreta quel bisogno ogni giorno deve portare a una risposta
Ad un bisogno concreto
E lo stesso si coniuga in questo stesso me si declina il proprio appellativo in questo senso in una lettera bellissima appunto in questi momenti di amarezza più dura che scrive a Paolo sesto altra cifra di questo rapporto forte con con Milano
Mentre Paolo sesto un po'è un po'il il filo-russo giustamente giustamente bustine in questo libro
Ha tracciato in questo epistolario con con Paolo sesto la cifra di questo di questo rapporto privilegiato che c'è in questa lettera Paolo sesto dice La Pira io non sono un utopista sono un misuratore del reale
Ho usato non a caso la parola misura inizia all'inizio insistito su questo è una parola che gli è cara proprio perché come diceva lui sono un ragioniere ed è vero si era diplomato ragioniere prima di andare a fare giurisprudenza
La concretezza nasce da qui ha lavorato come garzone di bottega dello zio conosce la durezza della vita e la durezza del lavoro sa cosa significa rispondere ai bisogni degli ultimi
Ed ecco perché non si vuol chiamare definire utopista nel visionario ma lui è un misuratore del reale
Considera i processi storici vede quella che è la proiezione della linea e in questo senso proietta il suo agire calibra il suo agire ed ecco l'importanza di una dimensione culturale
L'importanza di trasmettere la valore della formazione culturale e della consapevolezza storica che sia la storia più antica che sia la storia a noi più vicina
Modello ciceroniano la storia magistrati il tetto che l'individualismo dell'Ottocento ha voluto accantonare nel presupposto che ognuno di noi sia artefice esclusivo del proprio essere del proprio destino ognuno di noi ha una sommatoria di debiti
Dean Prestiti che abbiamo ricevuto dal passato da coloro che ci hanno firmato
Dagli avvenimenti che ci hanno guidato ispirato siamo la sommatoria di debiti
Che dobbiamo trasmettere a nostra volta grazie al nostro farsi relatori e interrogatori con con il nostro prossimo in primo fra il primo fra tutti i nostri studenti ai nostri giovani
In questo senso il messaggio di rapire forte
Sorpasso né fantastica merita un applauso
Ce lo fa sentire vivo vivissimo eccezionale quindi bisogna leggerlo bisogna conoscerlo bisogna approfondire questo libro che Mattia da costruite veramente un darsi una traccia preziosa per
Scoprire tanti aspetti di la Pira che fosse abbiamo sentito raccontare ma non conoscevamo che
Professore questo tema della conoscenza
Questa capacità di essere visionari e concreti
Ecco cosa ci dice ancora della della forza del pensiero didattica
Ma io credo che ci dice molto
Effettivamente
L'ironia di rapidità no diventerà di rapida lapide che si autodefinisce ragioniere diciamo no però ed il senso anche di umile superiorità
Nei confronti di tanti suoi interlocutori
Cosa ci dice oggi
Venendo qua disturba un libro recentemente appena uscito il il disordine mondiale pezzi di questo libro che non c'è più un ordine mondiale e non è possibile più ricostruì
Pensavo capirà cosa direbbe di fronte a queste cose qui chissà queste queste è un tipo di conoscenza la geopolitica no vi sarà capitato sono appunto ormai purtroppo sono due anni che siamo immersi notizie di quelle ci sono sempre tantissimi Esperti che ci spiegano come sta andando la guerra che attualmente sta andando sempre peggio da quelle in Ucraina Acquarella eccetera eccetera
Ecco
Nel scusate
Io Sperti che ci spiegano come va alla guerra e e così via c'è un modo di dire francese che il cane accedere a ma amava ripetere gli esperti sono quelli che sanno tutto ma niente di più
E La Pira e il di più cioè c'è un realismo
Triste che non è solo triste è un realismo Cecco che non sa accogliere quelle dinamiche profonde della storia
Che appunto invece era è stata la grande e capacità di la Pira ed è anche quello di cui avremmo un grande bisogno oggi
Qui il paragone con Papa Francesco è azzeccato perché dire una terza guerra mondiale è un modo per farci vedere le cose in un altro modo
Quindi non abituarci alla notizia del giorno per giorno la crisi qua la crisi la eccetera eccetera centottantaquattro che Marco Tarquinio ci ricordava eccetera ma queste crisi in realtà si legano fra di loro viviamo in un tempo che va interpretato ecco lo studio delle file
Profondo quando lo invitava i sindaci in alcuni convegni delle città del mondo
E lui diceva di sì ma noi dobbiamo salire ovviamente l'immagine Gerusalemme diciamo la città sul monte no dobbiamo salire per vedere il mondo
E capire il nostro tempo che un tempo ultimo è un tempo definitivo
Apocalittico lui diceva no perché definitivo anche qui non non era un un come di una proiezione di qualche cosa che non non ha fondamento realtà no
Il suo vedere il nostro tempo il suo tempo ma anche il nostro tempo da qui da questo punto di vista l'aprire un uomo del nostro tempo io sto nel contempo ultimo e definitivo perché perché un tempo che può scegliere cui il suo destino totale cioè la sua autodistruzione oppure no oppure il contrario dice no
Quindi una una possibilità di scelta ma in qualche modo non non c'è una via di mezzo diciamo ecco perché un tempo definitivo un tempo in cui non si possono di mandare le scelte a un domani che potrebbe non esserci
Cioè le scelte vanno fatte adesso diciamo e e Duilio ed è una visione ovviamente religiosa della realtà però ancora bisogno estremamente realistica proprio perché si avvale di questa capacità di lettura della realtà
Ed è secondo me molto interessante il modo in cui i suoi interlocutori reagirono cioè il fatto che l'attività andare in giro per il mondo
E veniva ascoltato il che non è proprio scontato
Anche perché
Da Clouzot fra gli regalava l'immagine della Madonna eccetera eccetera quindi sono un po'di sconcerto probabilmente poteva suscitato ma invece no invece lo lo stanno a sentire
Questi colloqui con con ho ci Min per veramente straordinari
Poiché c'era il problema che doveva tornare a Firenze e aveva finito i soldati si fa pagare dolci quindi gli aggettivi torna ma evidentemente è stato talmente convincente che questo voglia tagliargli ha pagato il viaggio di ritorno
E ho ci Min
Tutto sommato si è fidato di la Pira La Pira è tornato con un messaggio che poteva portare la pace con gli americani hanno fatto saltare
La la sua mediazione perché ovviamente non interessava loro riuscire che qui fu che la sua operazione riuscisse e e così via però anche questo un autorevolezza diciamo no per tornare al discorso della capacità di insegnare
Di insegnare perché aiuti agli un messaggio che riesce a farsi capire al di là delle differenze linguistiche e culturali e così via
E di estrema concretezza ecco diciamo di estrema profondità di estrema concretezza ecco il lapidea che oggi di cui sentiamo la mancanza ma anche la presenza per certi aspetti proprio perché
Queste cose ce le dice anche per il nostro oggi grazie questo tema
Mi piace molto c'è spazio di azione c'è spazio di scelte e le scelte e la politica la politica
Vorrei chiedere a Marco Tarquinio ma anche a Patrizia mi piacerebbe chiedono anche la vicesindaco cioè lo stile politico di capirà
Questa immensità di di attivismo lettere telefonate in corno telefonata cosa faceva telefonate si tutto elegante legali Nereus quella grande ecco che come dire epocale rispetto alle sue noi arriveremo all'esame ma tantissime lettere gli incontri colloqui del Mediterraneo e viaggi decine e decine di viaggi ecco questa capacità di tessere relazioni di parlare con tutti tutti voleva dire anche quelli più lontani dalla sua visione dalla sua cultura
Gli oppositori quelli di un'altra visione politica ecco questa capacità di di di tessere legami incontrare di fare alleanze di parole e progettuali di azione
Questa capacità di coinvolgere perché richiama a Firenze chiamate persone organizza convegni ecco questo ci dice uno stile politico ecco di questo stile politico anche sentiamo fosse molto la mancanza cosa civici
Ah beh certo La Pira attenzione bene guardate non era uno
Insomma ci andava leggero quando faceva posso era un uomo coraggioso quand'ero all'opposizione ed una posizione che non condivideva affatto
Lo manifestava durante la dittatura ha avuto il coraggio di pubblicare il libro direbbe ha ricordato
Pagine molto severe siccome è l'applicazione di tipo accademico culturale sfuggiva dalle dalla censura fascista
Poi se ne accorsero come se se ne accorsero
Così come non ci sottraiamo anche alla polemica
A sinistra con i comunisti
In diverse occasioni rivendico ossia il suo antifascismo questo anticomunismo poi era che uno che citava ieri
I suoi discorsi ampiamente son delle stazioni bellissime proprio quello tra l'altro una comincia una lunga citazione di ce lo quello dove parla della pace come cammino spaziale
Memoria e mettono sempre perché è convinto ieri diceva
La violenza non diventerà sia verrà il momento in cui capiremo che la violenza non è un metodo di progresso
Mettere nei termini della sua costruzione no
Filosofica ideologico politico ideologica
E cioè la traduzione di la Pira c'è richiedere meditate queste pagine perché dice vedete vedendola cammini diversi si può arrivare alle stesse conclusioni
E l'unica traduceva il fatto che i popoli che verranno quella fiducia
Per cui si chiederanno ma come mai ci siamo massacrati in questa maniera per millenni
Ci abbia messo tanto a capire è straordinario
E spiega perché non c'è c'è questa capacità di convocare diversi intorno allo stesso tavolo soprattutto quando rappresentano i luoghi della vita delle persone le città di cui è stato detto così bene
Fino a poco fa quest'idea che la pace passa attraverso la rete recita però soprattutto c'è l'idea che dentro la città si capisce la forza della misura che deve contenere studi
è stato ricordato la sua ammirazione per il grande diritto del passato
Proprio anche il senso di quello che una legge non poteva
Che cioè dalla parte del al servizio della vita degli uomini e delle donne
Quando diciamo che la legge d'avere un cuore umano altrimenti che cos'è
E la custodia di se stessa l'idea astratta senza carne sangue animale
Senza passione
Una lettera quella che volevo citare che prima dice la legge scritta per me vale
Solo
Se essa non è strumento di oppressione di fame
Risponde a Fanfani
Sulla questione
Del del Pignone sa di tornare in mente Patrizia perché sono stato a Siena dei giorni scorsi per incontro su pace e democrazia
Dove si è parlato di la Pira proprio perché si è parlato degli articoli da costruzione anche che fondarono la nostra convivenza Democrática de questo avrebbe detto qualcun altro questo Convivio delle differenze
è stata la grande stagione costituzione avrebbe trovato Tonino Bello perché sala grande stagione costituzionale italiana
E c'erano presidente dedite tessitura della situazione che va colto è un ingegnere che lavora l'opinione
Io per così tagliato all'opinione oggi io sapevo qualcosa ovviamente qual è lo stato
La dell'arte
è un'azienda che funziona
Benissimo con commesse livello mondiali nello mondiale e questa era scommesse insensata riapriranno
Quella che non si vuole aprire anche la cena se
E l'aveva fatta accanto ritrovandosi accanto fra quelli che non doveva stare accanto a lui e i suoi amici tutti dall'altra parte a cominciare da me
Nel senso secondo sontuoso ci sono dei carteggi impressionanti per la della forza l'argomentazione di entrambi e l'incapacità pare di contrarsi Amici miei amici e niente
Gli attori sono sempre stati un po'così anche
Il signor Ka falsi a partire dallo stesso dato difende il verbale di declinare in maniera diversa di cose salvo salvare l'essenziale che è una cosa che bisogna saper fare saper custodire
Provata la cosa che è stata detta che mi piace dire del libro si si ricorda che lui
Pattizia tutti lo lo scrive sul testo è l'uomo delle scelte possibili no
E che se
Come inevitabili e questo tanto più nei tempi oscuri come si diceva prima quando sembra che tutto di chi ha torto noi oggi viviamo un tempo che sembra dar torto a tutti quelli che pensano che bisogna cambiare
Il senso del cammino del botto
Credo che la grande lezione di la Pira se a questo ci si può anche abbattere di fronte dei tempi la sconfitta apparente agli occhi del mondo bisogna saper fare altri Cambini
Dentro la realtà
Cammini veri non teorici
Quando gli han tolto tutto politicamente dopo
Ha trovato che il dialogo di sabbia con un costo e gli ha dato un'altra cattedra per sette anni a guidare città gemellate avete più sentito parlare
Ci sono delle cose delle istituzioni dei luoghi
Che funzioneranno e diventa lo laboratori di futuro quando sono uomini che sanno incardinarla lì dentro una visione concrete
E questo dovremmo ricordarci tutti soprattutto quelli che hanno le responsabilità adesso
Attenti a significa che anche grazie
La Pira Santo
E intanto La Pira portatore di questo impegno politico di cui di cui su cui c'è chiamato a riflettere muovo delle parole di Marco ovviamente il tema è di una sollecitazione assoluto
In questo luogo
Il luogo in cui eravamo domenica scorsa
I luoghi in cui il sindaco e i sindaci si incontrano dice bene dice bene Alberto facciamolo facciamolo Patrol
Dei sindaci nella nella durezza nella difficoltà oggi come allora di una di una di un compito di amministrazione che
Compito innanzitutto di pacificazione questo questo è il primo è il primo punto da considerare
Cos'è la politica cos'è l'impegno politico per l'Api ovviamente l'impegno di una lite l'espressione davvero quando diciamo del primato della politica per la Pira davvero la politica lo scrive nella vocazione sociale è un impegno di santità
Nel Novecento nel torto il corso del Novecento non c'è stata una legittimazione più alta per l'attività politica l'impegno politico che lui chiede ai cattolici a un impegno di umanità e di santità Santità
Oggi quasi ci appaiono come un ultrà pare come un ossimoro parlare di santità in politica
Ma per lui viceversa non poteva esistere politica se non immaginata in questa prospettiva cioè appunto come concretizzazione del messaggio evangelico nella realtà quotidiana ed ecco che da qui tutte in certo modo si dipana anche agevolmente in certo modo la costruzione a una sua intrinseca logicità che non riesce difficile proprio perché è una fisiologica connessione di passaggi l'impegno politico significa innanzitutto risposte ai bisogni e come risposta ai bisogni o un volano di pacificazione
La pacificazione che la Pira vuole innanzitutto una pacificazione all'interno della città ed ecco perché la città si costruisce come sintesi di luoghi funzionali che sono una soddisfazione ai bisogni fondamentali dell'esistenza
Il luogo del lavoro la fabbrica il luogo del riposo la casa in luogo della più spiritualità il logo della preghiera il luogo dell'educazione il luogo dell'assistenza e della cura
Sono l'uomo funzionali che garantiscono la soddisfazione dei bisogni dell'umano
E in questo senso la città diventa laboratorio d'una pacificazione e come tale può proiettarsi in quel discorso che Agostino ecco diventa sintesi perfetta modello per una proiezione in un tessuto più ampio che è quello diversa distico
è in questo modo che la città si pone come laboratorio di pace al suo interno e come tale laboratorio di una giustizia tra i popoli che può aversi soltanto con l'accesso alle risorse con la garanzia della libertà del rispetto della di ita della persona quello stesso modello è in grado di farsi messaggio di pacificazione a livello mondiale ed ecco perché sono le città ma che possono portare questo messaggio perché lecita lo hanno sperimentato già al loro interno e dunque possono farsi volano di quella stessa costruzione
è in questo che la Pira gioca a mio avviso la sua carta politica a livello internazionale sicuramente grazie ai contatti che i grandi convegni la stagione dei grandi convegni fiere Intini di Crea
Vengono invitati tutti a Firenze si crea una rete di relazioni che poiché consente di interloquire con il mondo orientale con la Cina con l'Oriente con la Russia
A livello ormai quasi voglio di familiare ma sicuramente di conoscenza reciproca
Ma in questi contesti sebbene Agostino il loro il suo essere ascoltato era tutt'altro che scontato noi diciamo oggi dovremmo andare sì ma ma ci fanno entrare
Molto allorché si è questo il punto non è soltanto voler andare hai fatto di essere accolti e non soltanto il fatto di essere accolti ma di essere ascoltati
Cosa ha giocato su questo e io una risposta proprietaria
La credibilità personale e quello che dicevi tu no
La persona fare ad essere
E l'impegno politico alla fine si misura sulla credibilità personale che non è riuscito a costruirsi credibilità personale che si è maturata proprio in questo nel saper coniugare ogni volta il grande impegno internazionale con la risposta ai bisogni concreti della città
Quando veniva il riso perché dicevano alla pira non pensa ad personam la pensa le lampadine sì nello stesso momento io posso intessere un dialogo con acini e preoccuparmi della Mattel lampadine nelle nelle nelle strade della mia città
Perché in entrambi i casi io risponde ad un bisogno fondamentale
E in entrambi i casi io do corpo al mio dovere di Christian
Fantastico nato a parlarci
Fantastico La Pira fantastico la figlia
Io mi sento appunto concludendo questo appuntamento ringraziandovi ancora per essere venuti così numerosi
Abbeverarci tutti al pensiero e alla testimonianza di la Pira come maestro di vita
Di fede e di impegno politico io vorrei ringraziare ancora Alberto Mattioli che ha ideato questo appuntamento sulla base appunto di questo libro
Li Rock FM politiche profezia l'attualità di Giorgio la Pira e in un mondo in cerca di pace pubblicato da in dialogo che trovate nelle librerie trovate su Amazon su tutti i canali possibili immaginabili
E soprattutto per approfondire questi temi che abbiamo così per nell'atto questa sera e che certamente sono di grande ispirazione grazie ancora al comune autore sta Scavuzzo per averci reso possibile questo appuntamento
Che ripeteremo Patrizia Bologna-Firenze
Documenti oggi chiamerà autunno soltanto siamo i sold out intessuta siamo già sopra
Ecco quindi a tutti grazie buona serata e buona lettura di rapire
Grazie