Presentazione del documentario "Eredi della Shoah" ideato e scritto da Roly Kornblit e prodotto Sky Documentaries in occasione del Giorno della Memoria

Buonasera buonasera a tutti
Autorità signore e signori con profonda emozione
Che porgo il mio benvenuto a Mario Venezia presidente della Fondazione Museo della Shoah Luca Spizzichino
Presidente dell'Unione Giovani Ebrei d'Italia Roberto Pisoni senior Direct Sky Entertainment Ciano
Paroli Corno Britti Dettori scrittore di eredi della Shoah un saluto al moderatore il giornalista Marco Pannella
E a tutti a tutti i presenti nella cemento particolare al presidente della Commissione cultura onorevole Federico Mollicone
Per aver organizzato questo evento importante che alla vigilia della giornata della memoria puntella
La nostra coscienza preparandoci alla riflessione il ventisette gennaio impone alle nostre coscienza
La memoria dice uno dei testimoni del film che andremo a vedere è un processo
Non si ferma la memoria
Una frase che mi ha colpito per la sua incisività
Se i tempi che viviamo sono dominati dalla comunicazione istantanea che ci proietta in un prossimo futuro immediatamente divorato
Le dimensioni del passato e del futuro remoto sembrano aver perso la funzione di memorie Progetto da trasmettere alle future generazioni
Vivendo in una dimensione di eterno presente la Rete dominus che regola ormai le nostre vite
Sembra aver distrutto il concetto di tempo di lunga durata
E allora questa frase la memoria non si ferma è un pensiero che rivendica il bisogno di recuperare la pienezza del tempo
Il tempo dell'esistenza reale il tempo passato nel presente affinché si possa riflettere e formare al futuro le nuove generazioni oggi quel tempo dedicato alla condizione del popolo ebraico offeso vilipeso annientato dalle ideologie totalitarie del Novecento nazismo e fascismo in testa
Che con la cruda freddezza metallica della legge hanno sistematizzato giuridicamente l'annientamento del popolo ebraico per poi eseguirlo
Come il genere umano non finiremo mai di provare vergogna per l'aviazione nella quale tutti i regimi totalitari trascinano l'umanità
Una tragedia che rischia di ripetersi oggi sotto diverse forme con la rinascita di movimenti antisemiti da cui recrudescenza di strettissima attualità
Il terribile assalto terroristico di Hamas il sette ottobre scorso
Al kibbutz liberi la violenza cieca contro la popolazione indifesa i bambini le donne gli anziani le mutilazioni corpi carbonizzati le irruzioni sanguinarie nelle case a violare la pace domestica
Di ogni famiglia ci hanno riportato indietro nel tempo gettati nel pozzo senza luce
Dei peggiori errori di cui si è macchiata l'umanità
La guerra che ne è conseguita che ci auguriamo possa presto concludersi con la cancellazione dei terroristi Ercolessi della negazione dello Stato di Israele a esistere
Con una pace che possa travolgere in Medioriente e costruire le condizioni per far convivere ebrei e palestinesi
Ha portato allo scoperto quell'insofferenza come la brace sotto la cenere che colava a tutti i livelli del più visibili
Le manifestazioni in cui si invoca la distruzione di Israele e la morte degli ebrei
A quelli meno visibili ma non meno gravi bastato leggere qualche settimana fa gli articoli su quanto accaduto nelle più prestigiose università
Statunitensi in cui i rettori interrogati dal Congresso americano hanno ammesso forme di intolleranza e di violenza verbale nei confronti degli studenti ebrei senza averle sanzionate
Parliamo dei campus universitari nei quali si formano le élite mondiali
Templi laici della cultura globale
Atenei esclusivi che preparano la classe dirigente del domani dettando all'intera umanità certe e orientamenti in economia politica sociologia
Atene governati per anni da amministratori che evidentemente hanno consentito alle metastasi dell'antisemitismo e dell'intolleranza di espandersi
E minacciando l'esistenza
Degli studenti ebrei la loro condizione psicologica minando le fondamenta della stessa democrazia una volta insinuato il germe della discriminazione azionando l'innesco di una bomba
A orologeria pronta ai scodelle
Non offrono sufficiente riparazione
Dal mio punto di vista le dimissioni scaturito dall'indignazione mondiale dall'ingente contraccolpo economico che il comportamento dei rettori ha procurato
Alla reputazione del sistema universitario americano troppa tolleranza per troppo tempo
E di nuovo alla memoria un processo che non si ferma
La memoria non è una statua di marmo che solo per il fatto di esistere rappresenta concludendo la la Liguria del dolore la memoria non si mosse Larizza nei rituali dell'esercizio retorico né può essere sufficiente se non è utilizzata come parabola morale
La memoria sta alla vita quotidiana come l'incompiuto di Michelangelo sta alla pietra da cui nasce e da cui se fu scolpito vorrebbe sfuggire
Ma lei sarà eternamente avvolto perché a lei e avvinghiato in un'osmosi naturale senza quella pietra da cui cerca la fuga non esisterebbe
Senza memoria l'uomo non esiste
Il film di oggi alla vigilia del ventisette gennaio declina nei complessi giorni del presente la tragedia immane della Shoah attraverso la voce dei nipoti degli ebrei perseguitati che hanno avuto la fortuna di sopravvivere rivitalizzano memorie lascia che l'uomo prigioniero della pietra si manifesti pienamente nella propria condizione
Il film racconta di un viaggio che parte da Della vive indaga sul perché dopo ottant'anni la Shoah sia ancora attuale e condizioni il il nostro presente
Uno sguardo nuovo contemporaneo per raccontare cosa significhi crescere nel gorgo della memoria invitandoci a riflettere sulla nostra società sei storie
Sei protagonisti alla ricerca di sei nipoti della Shoah che vivono in Italia eredi di un passato che li accomuna e ci accomuna
Scrisse Hannah Arendt filosofa ebrea tedesca nel suo saggio sul processo di Norimberga la la banalità del male
Una frase un pensiero davvero suggestivo
Quel che ora penso veramente è che il male non è mai radicale
Ma soltanto estremo
E che non possegga nel profondità né una dimensione demoniaca
Esopo invadere e devastare il mondo intero perché si espande sulla superficie come un fungo
Esso sfida il pensiero
Perché il pensiero cerca di raggiungere la profondità
Di andare alle radici
E nel momento in cui cerca il male
E frustrato
Perché non trova nulla
Questa è la sua banalità
Solo il pene e profondo e può essere radicale
Grazie a tutti
Alla buona sera
Iniziamo questa questo nostro viaggio questa non è una proiezione non è un documentario a cui si assiste per vedere qualcosa questo è un viaggio un viaggio nel tempo dello spirito alle persone
Che il male il mare stima e si si può riconoscere quasi sempre ma il male insidioso e insidioso e oggi non lo viviamo soprattutto attraverso l'indifferenza l'assuefazione
Questo è quello a cui dobbiamo scampare definitivamente il documentario racconta Orioli ci aiuterà in questo lo vedrete che ognuno di voi avrà una reazione propria emotiva
A secondo le suggestioni che raccoglierà la mia suggestione
è stata quella di ascoltare Silenzio immaginare il dolore ma soprattutto una cosa perché è vero quello che dice uno dei testimoni uno dei nipoti intervistati
Che nella Shoah abbiamo dato tutto abbiamo dato il peggio e il meglio del Duomo siamo stati Toso è un grande paradigma
Però io ho immaginato una cosa ho immaginato il ritorno chi è ritornato ho immaginato quello il momento il ritorno a casa ritorno alla vita ritorno alle affetti e la vita che c'è stata dopo è una grande speranza a cui non dobbiamo rinunciare perché è una certezza che poi dipende soltanto da noi
Presidente Mollicone
Presidente la commissione cultura Camera
Buonasera buonasera a tutti ringrazio Marco Pannella
E ovviamente il presidente Rampelli per le
Bellissime parole all'onore ospitare a Montecitorio la presentazione del docu-film Meredith la Shoah documentario di scarico digital di cui saluto il rappresentante oggi presente qui Roberto Pisoni con cui ho avuto il piacere
Di lavorare già in collaborazione istituzionale quando ero presidente la commissione Cultura di Roma Capitale e che attraverso queste questi documentari riesce
Sky riesce a dare un po'l'impronta del contemporaneo
Il film realizzato da appena film scritto come abbiamo scorto loro le nordiste che poi ascolteremo porgo i saluti inoltre dalla Comunità ebraica di Roma l'Unione Giovani Ebrei d'Italia alla Fondazione al Museo della Shoah
E penso che non si possa raccontare il presente senza la memoria come è stato detto la data del ventisette gennaio e quello che questa data significa per tutti noi
Quest'anno non può prescindere dà un'altra data alla quale si è consumato l'evento tragico a cui faceva riferimento il presidente Rampelli e tutta la comunità mondiale il sette ottobre
Come ha detto la Presidente Unione delle della comunità ebraiche italiane Noemi Disegni è una memoria che rischia di essere svuotata che affievolisce le coscienze occidentali attenuando le responsabilità
Che ripropone antichi giudizi che sussurra un mai più solo e sei milioni di morti ma non riconosce come diritto ai vivi
Vedete
Il Parlamento approvato il disegno di legge sul museo della Shoah di cui sono stato orgoglioso relatore la prima proposta di legge Vassalli parlamentare a restituire un museo su questo tema
Abbiamo dato concretezza alle numerose iniziative sul ricordo della tragedia ebraica volta mantenere viva la memoria marginalizzare distinguere le pericolose sacche di antisemitismo che stanno riemergendo
Vorrei sottolineare che il percorso parlamentare è stato caratterizzato da uno soluto clima di condivisione di convinzione trasversalità che ha legato non solo il Parlamento il Governo ma anche tutte le forze politiche
Ringrazio quindi Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ministro San Giuliano per il lavoro svolto in questo senso per dare concretezza a quello che era soltanto un Progetto su carta e poco più in questi anni
Come Presidenza della Commissione cultura abbiamo organizzato un palinsesto per mantenere viva nella memoria comunitaria questa tragedia
Sono esposte in questo momento nella chiesa di San Gregorio Nazianzeno qui a Palazzo Valdina delle opere molto significative di Marta sciocca
Artista Italo polacca
Che
Rappresenta la tragedia la Shoah senza sangue
Ne con la rappresentazione figurativa dei campi di concentramento ma da un dolore metafisico che aleggia come un sogno nelle sue tele rappresentando la tragedia dalla Shoah dei Bambini della Shoah
E abbiamo portato agli auspici allo spettacolo Segre come il fiume rappresentato al Teatro Sala Umberto a di Romagna e presentato qui in sala stampa lo spettacolo il cacciatore di nazisti insieme al maestro Remo Girone
Come ha detto oggi il presidente Mattarella nella commemorazione ufficiale i giusti con il loro coraggio la loro speranza e il loro sacrificio
G indicano la direzione ci spronano ad agire con determinazione a tutti i livelli contro i predicatori di odio i portatori di morte
I giusti italiani sono tra le radici migliori della nostra Repubblica per questo ne celebriamo rinnoviamo tutti insieme come popolo italiano e come comunità nel giorno della memoria
Alberto sed
Terrina formano Di Veroli sono in fuga il Man Frida misure Giuliana Fiorentino tedeschi e tutte le altre testimonianze che ascolteremo oggi sono racconto diretto sconvolgente dell'inferno dei campi
Agli internati venivano legati non
Come gli affetti la memoria e il futuro il diritto ad essere persone Primo levi scriveva per la prima volta ci siamo accorti che nella nostra lingua manca di parole
Che la nostra lingua manca di parole per esprimere questa offesa la demolizione di un uomo
Ricordare quindi è un dovere civile di ognuno di noi ascoltare le testimonianze dei nipotini che ha vissuto quell'inferno ha un valore aggiunto alloro viene affidato il compito di custodire e tramandare la memoria perché non si attenua e non si smarrisce ska mai
Chiudo con uno dei passaggi più belli dei capolavori letteratura italiana il sentiero dei nidi di ragno di Italo Calvino la storia è fatta di piccoli gesti anonimi forse domani morirò
Magari prima di quel tedesco ma tutte le cose che farò prima di morire e la mia morte stessa saranno pezzi di storia tutti i pensieri che sto facendo adesso influiscono sulla mia storia di domani sulla storia di domani del genere umano grazie
Abbiamo come Mario Venezia presidente del Museo Fondazione lascio museo non solo non solo museo
Le prove
Buonasera a tutti una provocazione ci vuole tanto allora grazie ovviamente non mi dilungo oltre però grandissimo onore essere qui
Che ringraziare le istituzioni per il provvedimento cuoceva prima riferimento onorevole Mollicone che in un certo senso premi anche un'attività svolta dalla Fondazione in questi anni
Questo ci riempie di orgoglio e cita anche una grande responsabilità
Come tutta una serie di pensieri perché vi posso dire che in realtà al giorno dalla memoria diventato la settimana della memoria
Non sono in quante occasioni siamo stati chiamati e quanti no abbiamo dire per mancanza di tempo uno anche perché non vogliamo nemmeno strafare voi dovete considera una cosa
Oggi l'ha ripetuto Sami Modiano dopo quei terribili eventi i testimoni sono stati in silenzio per anni questa è l'abitudine che ci hanno trasmesso il silenzio la riflessione poche parole perché è un tema di meditazione sostanzialmente poi un certo punto
Sono utili in qualche modo scendere in campo no non è stato immediato qualcuno ha scritto qualcosa qualcuno forse ha fatto qualche piccolo convegno ma si può andare a vedere per anni non si è parlato di questo perché nessuno poteva credere
E quindi oltre diciamo così le sofferenze subite in passato fisiche e morali condotto prima la demolizione dell'individuo c'era anche la diciamo così la sofferenza della indifferenza o del non essere creduti quindi considerati addirittura pazzi
Questo è quindi un po'un insegnamento che abbiamo ricevuto devo dire che il mondo io mi permetto di chiamarlo mondo della Shoah ha faticato molto anziani esprimersi per comunicare
è molto facile comunicare contro qualcosa è più difficile comunicare a favore molto facile demolire attaccare aggredire negare piuttosto che dimostrare questo è un tema veramente importante che si comune anche in questi giorni
Perché ricordo a tutti che il negazionismo è molto semplice si dice non è vero quello che sta dicendo dimostrate circo entrare io cioè è una dimostrazione sempre no a costruire quindi discorsone sempre partire indifesa sempre per cercare di rispondere a un certo punto mi pare che anche via Lia levi la scrittrice questi giorni aveva detto non non merita del nostro dolore no cioè il mondo ebraico sa questi temi riconosce di vivere
Li ha vissuti ne ha parlato quindi non è un tema che riguarda il mondo ebraico è un tema che riguarda la società civile sostanzialmente quindi c'è questa posizione di fondo un mondo negazionista
Che come abbiamo visto non c'è fiorisce mai che nega facilmente e costringe l'altro a dovere ricordare a dover giustificare a dover spiegare
No allora è vero che è successo qualcosa
Sì qualche combattimento adesso recentemente il sette di ottobre però
è una conseguenze poi molte questioni so so comunque gli italiani che hanno compiuto dimostrati ci contrario ho dimostrato ciò voi
Io voglio chiedere a questi signori ma
Se voi riuscite a dimostrarmi dove stanno i nostri nonni non si si no non si parenti che non sono più tornati lo saremo ben contenti di saperlo no evidentemente ci sono ripeto questi meccanismi no mi consentire questo piccolo sfogo extra
Così sfavorire sempre misurato mi auguro
Che riguardavano un meccanismo a meccanismi di comunicazione questo ecco perché ci sono difficoltà da un lato c'è chi deve spiegare e dall'altro c'è chi dice no nel momento in cui devo spiegare just in posizione subordinata questo non deve succedere
Non è possibile non è possibile che si deve spiegare perché il ventisette gennaio
Non si può ottenere una manifestazione pro Paola
Non ha senso il ventisette gennaio il ventisei senso Bertotto assenso sono cose vengono fatte il ventisette gennaio non ha senso e non dovremmo nemmeno spiegarlo
è chiaro discorso no quindi questo è il punto punto di riferimento a che qui un ringraziamento doveroso devo dire al governo per iniziative che ha intrapreso provvedere che anche lì si deve spiegare il perché no il ventisette gennaio questo è
è è la condizione però dall'altra parte c'è un punto di forza dovendo comunque in qualche modo spiegare elaboriamo ci informiamo elaboriamo comunichiamo e questo ci dà una grande forza
Spesso sento parlare consentiva istruttiva considerazione se poi un saluto che il film che veramente documentario bellissimo
Non perché abbia dato un piccolo contributo diciamo offende culturale ma perché veramente riuscito molto molto bene c'è questo tema dei giovani allora
Spesso sentiamo parlare dei giovani come destinatari di un testimone c'è passiamo il testimone ai giovani
Secondo voi non non va bene così no perché perché questo testimone non si deve passare passare vuol dire lasciare un testimone andare da un'altra parte no testimone si vive insieme
Con esperienze diverse con crescita con insieme no
Altrimenti si si crea una spaccatura Jacques tra un mondo e l'altro perché del dubbia aveva una spaccatura
Generazionale su temi di civiltà su temi di tolleranza su temi di umanità su questi temi si deve stare tutti intorno al tavolo son proprio questi gli argomenti dove non c'è un aspetto di generazione che può essere molto utile e quindi
Mi permetto di dire che non è più il caso di passare questo testimone che vuol dire dopo passa un testimone cosa faccio lo lascio ai giovani che giustamente noi partecipare abbandono
Se non lascio un video abbandonato non si farà questo non è possibile questo è il nostro pensiero è oltretutto ripeto
Molti molti giovani non guardiamo soltanto i giovani che che che che commettono a volte degli atti di ciò poco civili guardiamo tutti i giovani in gamba noi abbiamo l'onore di avere
Un gruppo di giovani si chiama radici future presso la Fondazione dove abbiamo un gruppo di volontari che si propongono ieri mi sono emozionato quando visto quattro ragazzi giovanissimi si sono aggiunti
A noi non so come saranno hanno trovato il modo di di divenire studiano si impegnano fanno le guide lavorano sono felici di farlo e questo ci fa piacere per loro non è il dovere della memoria è il piacere della memoria ringrazio
Luca Spizzichino presidente dell'Unione giovani ebrei italiani è così sensori per il futuro che bisogna va bene dire no
Illustre vicepresidente della Camera onorevole Rampelli illustre onorevole Monico né grazie per l'invito qui presidente marine sia
Pubblico presente come presidente dell'Unione Gebre d'Italia sono qui a rappresentare gli oltre quattro mila ebrei presenti
Qui nel nostro Paese siamo qui oggi come sapete ad assistere alla proiezione di eredi della Shoah il documentario ideato e scritto da Rho ricordi tratte ringrazio per aver toccato un tema che ritengo essenziale in questo periodo storico
La preservazione della memoria nelle generazioni future intervistando quelli che sono i nipoti di chi è stato testimone diretto dell'orrore nei campi di sterminio ma quale sarà il destino della memoria
Ci dobbiamo chiedere che i giovani hanno appeso veramente ciò che è stata la Shoah
Questo particolare periodo sta mettendo a dura prova le certezze di noi giovani ebrei a riguardo stiamo assistendo infatti ha una crescente banalizzazione distorsione che di questa memoria che dovrebbe essere e deve essere trattata con coscienza rispetto e soprattutto sensibilità in particolare negli ultimi mesi si sta esplicitando attraverso l'abuso di terminal della linea terminologia della Shoah paragonandola con quanto sta accadendo ora la guerra della guerra tra Hamas Israele la memoria della Shoah deve servire come monito contro l'odio e la discriminazione per una cittadinanza consapevole responsabile e attiva per questo non può essere strumentalizzata affini divergenti
Molto spesso viene detto mai più
Ciò non può e non deve essere un semplice slogan ma deve costituire un imperativo morale come deve diventare un nostro obbligo rafforzare e accompagnare i modi di stimoli rimasti che sono e saranno sempre un patrimonio dell'umanità che deve essere preservato il più possibile
Fino a quando non toccherà a noi prendere in mano la fiaccola della memoria e farsi che la sua fiamma rimanga per sempre accesa grazie mille
Ci sono ci sono le storie le storie che trovano casa che trovano modo per essere raccontate la televisione ha accompagnato la seconda metà del Novecento con le sue storie con il suo modo di di raccontare poi le storie incontrano posta la grande storia e quello che è successo in questo caso con la produzione di scale del documentario
Di di valori volevo invitare Roberto Pisoni retorica insaccamento Sky
Lavorassero tutti grazie per l'ospitalità siamo orgogliosi di poter proiettare questo documentario in questa sede così prestigiosa
Il compito che Sky ha nel raccontare le storie è esattamente quello di trasmettere delle memorie
E sappiamo ce lo dicono anche gli studi delle neuroscienze più contemporanee che più delle informazioni sono le storie che ci rimangono in testa sono le storiche consentono di trasmettere la memoria
Di chi come dire c'era conta e soprattutto sanno individuare le persone che sono protagonisti di questa storia
Quando Paroli ci ha proposto questo progetto la prima cosa che ci ha colpito è stata quella di fare un viaggio attraverso la memoria ma farlo oggi
Noi tutti gli anni celebriamo ovviamente con film documentari il giorno dalla memoria
Però per una volta abbiamo voluto parlare
Di chi è il depositario e chi deve continuare a testimoniare
Quello che è successo l'abbiamo fatto attraverso un viaggio lo abbiamo fatto attraverso
La perito che queste storie hanno tra contemporaneità e ripeto le storie sono senz'altro i piccoli più importanti per farci tramandare questa memoria e l'abbiamo fatto ponendoci anche le questioni morali etiche che quando raccontiamo storie di questo genere
Dobbiamo porci e cioè come rappresentarle come raccontarle e quindi c'è stata la redazione che ha lavorato insieme a Roli molto attentamente nel costruire queste storie come raccontarle come rappresentarle
Qui qui con noi c'è di nove anni che ha lavorato insieme al team editoriale
Per riuscire a restituirle del Moro più vero che emozionante possibile c'è stata una regia che se interrogata insieme a Ronie su come metterle in scena e quindi ringrazio Francesco Fei che ha diretto questo film
E ci siamo confrontati costantemente perché realizzare di prodotti televisivi
Ci dà un senso di responsabilità fondamentale perché quello che diffondiamo al nostro pubblico deve essere comunque qualcosa che vero autentico che testimoni la memoria il modo più corretto possibile e sappia anche fare mozzare perché l'emozione
Come dire l'elemento che ci consente di trattenere questa memoria grazie
Però lì diciamo e violenze élite se toccate però e ha usato un aveva sì si può si possono dire ancora parole forse sulla shoah forse però non li ha usato si è messo in un'ottica particolare ha fatto il salto generazionale ha parlato fatto parlare i punti ora c'è una cosa che noi sappiamo e che che spesso Higgins punti su milioni di nonni salto generazionale
E che cosa ha ritrovato in questo e poi c'è una c'è una domanda che tu ti segue in tutto documentario quella che fai all'inizio su una testimone
Ma doveva pure io non lo dico alla fine dovrà registrarsi vadano insieme esaltino io non la vedo esaltare fino alla pensione però però questa domanda ti segue ti insegue
Estasi
Allora prima prima di parlare del documentale buona sera a tutti grazie per essere qui io devo fare dei ringraziamenti alla presidenza della Camera dei deputati onorevole Rampelli
Alla Commissione cultura scienza istruzione la Camera dei deputati non avrebbe la Mollicone per questa iniziativa
Voglio coglie l'occasione per ringraziare anche Sky che ha raccolto questa idea e la Poldo tra al direttore Roberto Pisoni e responsabile editoriale di Rovani
Quindi questo documentale che andiamo a vedere
E diverso di altre documentale che forse avuto già modo di vedere e diverso perché non parla direttamente della Shoah ma della consegna delle conseguenze della Shoah le conseguenze che arrivano
Fino a oggi quello che è accaduto ottant'anni fa ha stravolto Lea Coppa anzi il mondo
Hanno sofferto tutti
Chiti più chi di me
Ha coinvolto tutti
Per cui la Shoah e di tutti tutti noi
Quando insieme a Gianfranco Scancarello
Abbiamo ideato questo questo oggetto volevamo andare a integrare a studiare se
E perché e importante portare avanti una memoria di una cosa accadute ottant'anni fa
Qualcuno dice è lontano come dice è recente è successo ieri ottant'anni fa sentirete un documentario
E poi a chi appartiene questa memoria
Che cos'è la memoria
L'essere umano impala dei suoi sbagli
La storia potrebbe ripetersi
Sono tutte domande che abbiamo cercato di dare delle risposte
L'abbiamo fatto come avete già sentito attraverso la storia di sei
Nipoti di sopravvissuti ai campi di concentramento i nazisti
Esattezza ad Auschwitz
Abbiamo dialogato con loro
Per conoscere il loro apporto con il nonno con la nonna
E come questo rapporto ha influenzato la loro infanzia la loro adolescenza
E come influenza e l'ho presente e l'ho scelte
Il documentario è andato in onda un anno fa
Da allora è stato visto da diverse persone
E noi siamo molto soddisfatti quando dico noi perché è un gruppo di persone che ha lavorato io rappresento un gruppo di trenta persone che hanno lavorato
Siamo molto soddisfatti perché abbiamo raggiunto DiVersi obiettivi
Solo per menzionare due tre
Ci dicano che questo documentario fa pensare stimola a riflettere
Mi hanno detto che delle copie documentario non parla della morte ma parla della vita la vita che è seguita alla morte
E la cosa per me più importante che siamo qui uscito a spianare la strada ad aprire la strada
Alla consapevolezza
Che la memoria di quello che è accaduto
Non scomparirà
Con la scomparsa di ultime testimoni
Ma continuerà continuerà Staggia continuando
Con la terza generazione i nipoti della Shoah
Per cui non mi rimane il solo via Ugo ad un po'una visione epistolare che anche a voi
Stimola a riflettere a pensare grazie tante
La nostra nostra conversazione via accompagnato introdotta dalla alla visione del documentario e questo penso che sia il modo migliore per
Per rendere grazie al lavoro che non gli ha fatto l'intuizione che ho avuto chi l'ha resa possibile il prodotta
Ringrazio alle istituzioni che sono avuto la sensibilità di ospita la proiezione a chi materialmente poi si è occupato anche l'organizzazione insidia Palomba Carlo Prosperi non rimane a questo punto che che vedere rimanere in silenzio ad ascoltare grazie ancora