Resistere allo sterminio. Gli ebrei in Italia durante l'occupazione fascista

Bene buongiorno e benvenuti a tutti a tutti rivolgo innanzitutto un saluto all'autorità civili e militari alla retribuisce all'Università di Padova Daniela Mapelli il vice sindaco del Comune di Padova Andrea Micalizzi
I rappresentanti della comunità ebraica di Padova gli studenti delle scuole con i loro professori con alcuni studenti ci siamo incontrati e ci siamo conosciute
Prima e saluto anche tutti i colleghi e le colleghe dell'ateneo e i cittadini presenti
Io sono Filippo Focardi direttore del Centro di ateneo per la storia della Resistenza dell'età contemporanea
In collaborazione con l'ufficio Progetto giovani del comune di Padova abbiamo organizzato questa iniziativa legata come sapete alla giornata della memoria
Prima di cominciare prima di dare la parola alla relatrice di oggi della Liliana Picciotto io piacere di invitare alla retribuisce del mio ateneo Adanella Martelli per un saluto istituzionali prego
Autorità
Care colleghe e cari colleghi
Care cari rappresentanti del mondo delle associazioni ma soprattutto care cari ragazzi che vedo qui numerosi oggi in questa sala
E davvero per me un piacere rappresentare oggi qui il mio ateneo l'Università di Padova
Medaglia d'Oro al valor militare per il ruolo avuto nella Resistenza
In un evento che nell'ambito delle celebrazioni per il Giorno della memoria ripercorre la strenua resistenza mesta in atto dalla comunità ebraica contro le atrocità del regime fascista
Ringrazio il professor Focardi
E il nostro centro di ateneo per la storia della Resistenza e dell'età contemporanea e il Progetto Giovani del Comune di Padova che hanno organizzato e promosso l'evento e tutte le persone che si sono sospese per la sua buona riuscita
Io non voglio dilungarmi troppo e togliere spazio ai prossimi interventi e in particolare la lectio magistralis della dottoressa picciotto che ringrazio che ci aprirà uno squarcio di luce su un periodo tremendamente tetro
Come ho già avuto modo di affermare in altre occasioni semmai avesse senso mettere in fila i momenti bui del nostro Paese
La promulgazione delle leggi razziali rappresenta il punto di non ritorno una macchia indelebile vergogna che dobbiamo continuare a provare è uno dei sentimenti che trovo oggi forse il più preponderante e il bisogno e oserei dire anche la responsabilità della testimonianza
Più passano gli anni da quei momenti terribili e più abbiamo il dovere
E ripeto il dovere di ricordarli a noi stessi e alle future generazioni che andiamo a formare
Soprattutto alloro e quindi a voi ragazze e ragazzi che non solo ovviamente questi ragazzi quei momenti tremendi non li hanno vissuti ma
Magari non mi hanno neanche avuto testimonianza diretta in famiglia come invece ad esempio è successo a generazioni come la mia
Figlia della rinascita del dopoguerra
Questo salto generazionale deve essere per tutti e tutti uno sprone ancora maggiore a tenere vivo il ricordo di quanto è successo
Anche e soprattutto ora
Che gelidi venti di estremismi e di violenza soffiano sempre più forti in Europa e nel mondo
Alimentando sempre più conflitti e lasciando a noi che abbiamo la fortuna di vivere in un Paese libero in tempo di pace un forte monito
Libertà e pace due valori fondamentali da non dare mai per scontati ma da difendere
Perché poco più di ottant'anni fa in questo Paese
Come in gran parte dell'Europa nel mondo viveva invece il dolore e la discriminazione
Non dobbiamo commettere l'errore di pensare a quanto successo come un qualcosa figlio di ere storiche lontani e di condizioni irripetibili
A me piace ricordare amaramente con una frase che è sempre bene ripetere e ripeterci
Le azioni erano mostruose
Ma chi le fece era pressoché normale né demoniaco nel mostruoso
La lectio magistralis di Liliana picciotti che davvero avremmo il piacere e l'onore di ascoltare ad erede così come tanti interventi che ogni hanno costellano il giorno della memoria
Siano per tutte e tutti un invito hanno un abbassare mai la guardia
E a continuare a battersi per un mondo libero pacifico un mondo migliore grazie
Ringrazio molto la lettrice ottenere queste belle e significative parole invito adesso per in salute Andrea Micalizzi vice sindaco del Comune di Padova
Grazie buongiorno Bongiorno tutte buongiorno a tutti un caloroso saluto alle ragazze e ragazzi che sono qui
Oggi ed è importante la vostra presenza importante oggi l'iniziativa che
Impostata anche in questo modo che tende a tenere ancorata come diceva benissimo la lettrice Daniela Mapelli poco poco fa sì ne approfitto per un saluto caloroso alla nostra retta dice una l'importanza che queste iniziative che aprono sostanzialmente qui all'università la Sala dei Giganti le celebrazioni della giornata la memoria della città di Padova domani ci saranno tante
Iniziative alle quali saranno presenti tutte le autorità come oggi che e saluto il sindaco che porta i suoi saluti a tutta a tutta la sala e quindi si apre il periodo di riflessione non viviamo lo con me un rituale è una cerimonia come dire da assolverla ma anch'io condivido questo tipo di riflessione abbiamo tutti gli elementi oggi l'attualità ce li consegna sia sul gli eventi più di carattere come dire internazionale le guerre le atrocità che accadono nella maggior parte del mondo
In cui viviamo siamo in una piccola parte di come dire fortunata da questo punto di vista ma la giornata la memoria i temi dell'Olocausto oscilli devono anche far ragionare su i piccoli gesti che furono la miccia all'epoca
Di una escalation di
Di timori di occhi si poi si trasforma in diffidenza in odio che nella cultura del diverso
Se ci pensiamo anche nelle nostre dinamiche non siamo lontani e immuni da situazioni di questo tipo quindi
I fenomeni di di razzismo discriminazione anche nella nostra società Currà è una scelta che vive in pace sono il germe del seme dove allora
Più di ottant'anni fa insomma attecchire uno come dire il sentimenti di odio che poi portarono le leggi razziali dallo sterminio noi oggi dobbiamo continuare a riflettere ed è importante tenere questo raccordo anche generazionale per tramandare delle degli anticorpi che in
Un paese del mondo in una cultura democratica come la nostra devono continuare non sopravvivere ma a rinnovarsi nella società che cambia che muta anche le i suoi equilibri e i suoi come dire anche rapporti è possibile situazioni di discriminazione differenze che che accadono di sopra sopraffazione del violento contro il più debole o del
Della cultura del diverso di nuove diversità che che emergono quindi ecco non viviamo la passivamente come una lezione di storia ma come il momento di rinnovare aggiornare
Un po'un richiamo a un vaccino dovevo associo a questo diciamo aggiornare i nostri
Anch'sentimenti di di pace e di libertà che prima citava la nostra retribuite Daniela Martelli grazie buon proseguimento
Ringrazio molto vice Sindaco i adesso sono molto lieto di presentarmi
La nostra ospite Liliana Picciotto che appunto oggi terrà una lectio magistralis sul tema resistere allo sterminio degli ebrei in Italia durante l'occupazione fascista
Kenya né Picciotto è stata ed è una delle colonne portanti del centro di di commutazione ebraica contemporanea di Milano che uno in prestigiose istituto di ricerca nato nel cinquantasei qui vicino a Venezia
Un istituto adesso una fondazione che studia la storia degli ebrei in Italia dall'età dell'emancipazione ad oggi
In particolare si devono a Liliana Picciotto studi fondamentali sulla persecuzione antisemita in Italia
Li ricordo brevemente più importanti
Dopo anni di ricerche meticolose condotte in archivi in Italia Polonia Israele nel mille novecento novantuno Liliana Picciotto accurato quella casa editrice Mursia la prima edizione del Libro della memoria
Che è una pubblicazione veramente di valore inestimabile neanche contiene i nomi degli uomini delle donne dei bambini ebrei deportati dall'Italia nei campi di sterminio nazisti con le informazioni sul loro arresto sulla meta della loro deportazione
Il loro destino
Nel due mila dieci Liliana a pubblicato Porter Mondadori un altro studio importante molto importante
L'alba ci colse come un tradimento gli ebrei nel campo di Fossoli
Che appunto dedicato al campo di concentramento di Fossoli vicino a Carpi provincia di Modena che fu utilizzato dal dicembre del mille novecentoquarantatré dalle autorità della Repubblica sociale italiana
E successivamente per alcuni mesi direttamente dalle autorità tedesche
Come campo di concentramento il transito degli ebrei e dei prigionieri politici antifascisti verso la deportazione in Germania per lo più ebree deportati ad Auschwitz
Furono due mila ottocento cinquanta circa
Gli ebrei reclusa Fossoli che erano stati arrestati in tutta l'Italia centro-settentrionale
Liliana se poi dedicata a un altro importante filone di Richie
Per Care l'attivo alla ricostruzione
Delle strategie messe in atto dalle famiglie ebrei perseguitate per trovare una via di salvezza dalla caccia all'ebreo me perpetrata dalle polizie tedesche italiane tra il quarantatré e il quarantacinque
Analizzando anche la come parallela reazione della società civile italiana di fronte alla Shoah
Ne è nato anche qui un volume molto apprezzato pubblicato nel mille novecentodiciassette da Einaudi salvarsi gli ebrei d Italia sfuggiti alla Shoah
Negli ultimi anni Liliana Picciotto aperto un nuovo e significativo cantiere di ricerca
Che ha dedicato a quegli ebrei che scelsero di non subire passivamente la persecuzione nazifascista
Impugnare hanno le armi partecipando alla lotta di liberazione alla Resistenza antifascista quindi impegnandosi contro le forze di occupazione tedesche e i loro collaboratori della Repubblica sociale
Ed è proprio su questo tema che oggi terrà la sua lezione prima di cedere la parola ricordo con piacere altri due protagoniste dell'incontro di oggi che sono due valenti musicisti di fama nazionale e internazionale Giancarlo Trimboli e Corrado Ruzza
Che al termine della lezione eseguiranno al violoncello al pianoforte alcuni brani musicali
Di Ernest Bloch Maurice Ravel e Max Bruch
Ringrazio molto a nome tutto l'Ateneo di Padova anche del del Comune né di di Padova che collabora appunto con l'ateneo nell'organizzazione di questa iniziativa ringrazio molto Liliana Picciotto
Giancarlo Trimboli Corrado Ruzza che hanno accettato il nostro invito reso possibile quest'incontro
Olga adesso la parola Liliana Picciotto
Buongiorno
Grazie saluto la lettrice dice il sindaco e le autorità accademiche e civili presenti
Dunque questa giornata dovrebbe guidarci a empatia per il dolore inferto a ottant'anni fa al popolo ebraico
E perché s'era assente a prendere delle sport responsabilità e dire a se stesso
Farò in modo che non succeda chiunque è una religione sia d'annata che un gruppo sia maltrattato una persona si uccisero bruciata o torturata per quello in crisi in cui crede e per quello che
Ma questa giornata e anche il rinnovo del patto fondativo dell'Europa dopo le devastazioni in materiali e morali della seconda guerra mondiale
In questo senso non ormai vissuto questa giornata come un regalo agli ebrei tutt'altro
Si tratta non di commemorazione ma di lui memore azione
Pesa di edificare una pubblica consapevolezza
E questa l'intuizione che ebbe il re di Svezia quando nel due mila
Chiamo a raduno Capi di Stato ministeri intellettuali di tutto il mondo per lanciare condividere l'idea di una giornata dedicata al genocidio degli ebrei d'Europa
Io c'ero a Stoccolma e mi ricordo che pensai subito che nel senso che si voleva dare alla giornata non era nazionale ma universale e concordai pienamente con questo spirito
In queste ultime mezzi quel senso e quel significato mi apparsa però quanto mai vacillante
Al punto che come molti mi sto chiedendo se nostra lavoro ed educatori e di divulgatori
Non si è a miseramente fallito
Quest'anno
Presidenti e capi delle comunità ebraiche di tutto il mondo si sono chiesti se fosse il giusto non partecipare alla commemorazione pubblica di ciò che successe ottant'anni fa
Per marcare il lutto collettivo che ci ha travolto quattro mesi fa
Con la strage del sette ottobre due mila ventitré nel sud di Israele
Io stessa ve lo confesso provo una grande sensazione di di già disagio e ho rifiutato molti molti inviti
Però avevo già accettato di partecipare all'Università di Padova sollecitata dal gentile professore Filippo Focardi che ringrazio
Come ringrazio tutti voi che siete presenti
E mi presento a voi carica di angoscia per quello che sta succedendo e per nulla tranquilla che il mio discorso ride vostri cuori
Nel racconto prima di tutto questo episodio
C'è una brevissima ragazza filippina che viene qualche ora alla settimana a farvi da colf
Il quattordici di ottobre
Si presenta da me e piangendo era in modo irrefrenabile le chiedo laser che cosa sta succedendo
Mi risponde singhiozzando
Mia cugina ninna lavorava in Israele come badante di una signora su sedia a rotelle è morta
E mi dispiace dico letto persegue
Nina lavorava il kibbutz belli
Ulteriore lista improvvisamente ha aperto con un calcio la porta di casa
Aveva un fucile puntato
Lei ha cercato di proteggere la sua signora l'UE orlato targhettine mezzo che devo ammazzare questa vecchia ebrea
Lei allora si è buttata sulla carrozzina e lui ha crivellato di colpi tutte e due
Morte abbracciate
Non so voi
Ma questa storia mi ha completamente sconvolta forse più delle molte altre che ha sentito dai media
E dato che investono in questi tempi però preoccupando di resistenza antifascista e antinazista
E porto questo episodio come massimo esempio di resistenza contemporanea conto del male
Non c'è concessa naturalmente fare paragoni con la Shoah che fu soprattutto un meccanismo statale studiato e condotto con scientificità determinazione organizzazione
Ma l'efferatezza di quell'uomo che aveva anche una piccola cinepresa legata alla fronte perché doveva mostrare sui mandanti e la sua impresa
è sempre la stessa e quella di allora
Prodotta da uno dei peggiori motori emozionale che muovono talvolta l'uomo che il fanatismo
E che dire delle ebrei del mondo
Come io stessa sono
Che vengono infangati da menzogne mediatiche umiliati se portano segni di ebraismo zittiti nei talk show televisivi
Come se fossero a cancellati i loro quei principi universalistici di uguaglianza e rispetto della dignità delle persone che invece sono alla base del pensiero dell'identità ebraica
Sabato ventuno ottobre passava per caso in via Manzoni a Milano
E all'improvviso mi trovo in mezzo ad una folla urlante in arabo
Aprite le porte ammazziamo gli ebrei
Vi assicuro che con il cuore in tumulto allontanandomi velocemente a testa bassa
Quel giorno mi è crollato il mondo addosso
Ma poi ho avuto un moto di ribellione contro me stessa non possiamo permetterci che la realtà venga così semplificata non dobbiamo rinunciare al nostro dovere d'esercitare pensiero
Non abbiamo bisogno di innalzare slogan sul conflitto mediorientale
Dobbiamo tenere conto di tutta la realtà che si
Tutta la realtà
Ma chi si ricorda che Israele è una democrazia parlamentare
E che in quel Parlamento siedono deputati arabi
Si sa che l'interno dalla Corte Suprema di fatta di dodici giudici ce n'è uno arabo
Chissà che molti palestinesi sono apportate a guarire negli ospedali israeliani di confine
Succedeva prima del sette ottobre ma succede anche adesso come il conflitto in corso
Dobbiamo tutti ma soprattutto noi ebrei israeliani palestinesi popoli arabi riconvertire l'energia negativa che ci sta sommergendo
E che potrebbe provocare altre inenarrabile tragedie
In uno sforzo per immaginare il futuro
Dove tutti i popoli e dalla Regione siano soddisfatti e sicuri mentre apre i confini
Dobbiamo lavorare per questo non è un miraggio
Se gli ebrei sono riusciti a realizzare nel mille novecentoquarantotto il loro sogno di avere una terra euro imparo politico perché non potrebbero realizzarlo anche palestinesi
L'importanza che il Progetto sia uno Stato di Palestina che viva accanto allo Stato di Israele e non al posto dello Stato di Israele
Noi tutti spettatori che ci crediamo impotenti dobbiamo lavorare perché il nostro non sia un grido di guerra ma un grido di pace e ora con il cuore gonfio per le vittime di tutte le parti in causa di parla come previsto degli avvenimenti di ottanta anni fa e scusate questo mio sfogo iniziale
Dunque durante le ricerche per il mio libro a salvarsi uscito nel due mila diciassette
Ho cercato di spiegare i meccanismi usati da molti cittadini ebrei tra il mille novecentoquarantatré e il mille novecentoquarantacinque per salvare se stessi le proprie famiglie
Malgrado l'oppressione assoluta pubblica cui erano sottoposti ormai da parecchi anni
Sono riuscite a registrare la testimonianza diretta di ben settecento persone allora ultraottantenni è ormai tutto purtroppo scomparsi
Ne è uscito un quadro variegato in cui Maldini salvarsi sono stati tanti
Disse vi parla qui di quelli più estremi che mi hanno colpito e di più
Qualcuno è sfuggito alla retata del sedici ottobre mille novecentoquarantatré a Roma dove i tedeschi si recarono di casa in casa alle sei di mattina sfondando le porte che non si aprivano
Buttandosi dalla finestra del primo piano del cortile registrato la la testimonianza di questa signora che peraltro si è rotta una gamba ma insomma poi sopravvissuta
Oppure
Talvolta succedeva che qualcuno se nascosto tutto sotto il letto mentre i militi entravano e restavano e il resto della famiglia
Qualcuno si è nascosto dentro un armadio con il fiato sospeso questo è successo mentre la sua casa veniva presso perquisita questo successo a Trieste
Qualcuno si è montato nel buio di una boscaglia dal ritorno della sua casa e ha cominciato a correre a perdifiato
Nella campagna questo è successo in provincia di Lucca
Beh pene da centinaia di anni non si era più visse una Europa una cosa del genere
Antropologicamente c'eravamo disabituati come parte della civiltà occidentale alla caccia all'uomo realizzato nel senso di questa definizione caccia
La questione è che il nazismo non voleva una vittoria sugli ebrei elettiva sui nemici e contro cui aveva ingaggiato una terra Cuervo ma valeva il loro annientamento
E ciò dava ma un forte il potere fascista il trenta novembre mille novecentoquarantatré emanò una legge per l'arresto e l'imprigionamento di qualsiasi cittadino ebreo in in circolazione
Non è un'opzione era legge
Poi tutti i servitori dello Stato dovevano ottemperare
Naturalmente ci troviamo davanti rovesciamento del senso della legge che invece di essere portata al benessere e alla difesa dei suoi cittadini era votata a perseguitarlo
Quindi dal trenta novembre mille novecentoquarantatré non era non più solo i tedeschi occupanti il nostro territorio nazionale di non poter dar la caccia agli ebrei arrestarli ed è portarli
Ma entra in campo lo Stato
Il ministro dell'Interno Buffarini Guidi
Il capo della polizia che ha detto il telegramma con cui diffuse l'ordine d'di arrestare tutti
Con le loro famiglie e giunti tutta la trafila burocratica burocratica dal capo della polizia e prefetti dai prefetti e questori dei questori ai commissariati di pubblica sicurezza e alle tenenza dei carabinieri
Nelle ricerche del Centro di documentazione ebraica cui sono la storica negli archivi pubblici italiani verso un mondo di burocrazia cieca crudele fatto di ordini di arresto indiscriminati
Si legge un documento come questo
Cito secondo le vigenti disposizioni in materia razziale ordina l'arresto di quella tale famiglia che risiede a quel tale indirizzo composto da e da
E vi è una
Il sa di persone dai nonni e genitori ai figli anche se di pochi anni
Davanti a questa situazione capo famiglia ebrea e misero in campo tutto il loro coraggio e la loro intelligenza per fra fronte a questo pericolo
Occorreva prima di tutto uscire di casa per non essere scovati dalla polizia
Poi
Trovare nuovi alloggi alternativi meglio se in città diverso dalla propria
E non in Italia dove la mancanza di alloggi altro che adesso era già un problema drammatico
Poi occorreva aver messo da parte del denaro
Cosa non scontata visto l'impoverimento generale degli ebrei a partire dal mille novecentotrentotto quando la legge fascista antiebraica aveva impedito a molti di lavorare
E poi bisognava ancora trovare il modo di ottenere documenti falsificati
Riempiti con nome di fantasia non riconoscibile come nomi ebraici quindi chiunque si chiamasse lei piccola e Morpurgo e via di seguito era in pericolo mortale e pensate allo sforzo dei genitori per insegnare ai bambini a declinare in troppi nuovi nomi falsi
Non ti chiami più Isacco Levi ma ti chiami Sergio Monti Sergio Montecchia pittori poeti come mi chiamo Sergio Montini
Non dimenticherò mai questa testimonianza di non ragazzi ormai ottantanove enne
Signora che mi ha raccontato che avevano cambiato città e che erano nascosti presso una famiglia eccola mamma andava a passeggiare nelle ore dove era meno pericoloso sotto casa
Allora in ascensore
Questo scende con loro una signora del pianerottolo e dice loro che bella bambina ma come ti chiami bambina e questa bambina guarda la mamma e dice mamma devo dare il nome falso al nome del questo fa fa tenerezza e questo che cosa mai successa un sacco di volte
E poi pensate alla tragedia delle famiglie accordarmi a carico anche loro dovevano continuamente fare fare le valigie
Walter non ce l'ho caccerà attenere al al passo furono lasciati da disperati figli e nipoti negli ospedali sotto falso nome dove talvolta morì erano soli e non tali delle famiglie e nessuno sapeva niente della Shoah in corsa resta le comunicazioni erano difficilissime anche tra città e città
Io Francia nel mille novecentoquarantatré erano già partiti cinquantanove convogli pieni dei deportati ebrei destinati al campo di sterminio di Auschwitz
E dal Belgio altri tredici
Eppure qui non se ne sapeva niente
La prima grande retata nazista a Roma il sedici ottobre mille novecentoquarantatré colse tutti di sorpresa
Solo allora
Ma meglio ancora quando fu pubblicato sui giornali l'ordine di arresto da parte del governo fascista il trenta novembre quarantatré
Fu chiaro che l'unica possibilità per gli ebrei di salvarsi era andare contro la legge diventare dei clandestini sotto mentite spoglie
Gioco a loro sfavore l'impossibilità di avere informazioni sufficienti per stabilire una strategia era meglio a trasferirsi non città piccola era meglio andare in una città grande dove c'è la possibilità di disperdersi fra la folla
Era meglio rifugiarsi in campagna lontano dalle leader come indicazione per arrischiare rastrellamenti dei fascisti per trovare partigiani
Era meglio dirigersi verso il suo unto nella speranza di un prossimo arrivo dell'armata anglo americane
O meglio dirigersi al nord verso il confine italo svizzero
Erano tutte incognite tremende per i capofamiglia
In questo sì lavoro ha cercato di spiegare come in una situazione tanto difficile trenta mila persone abbiano potuto salvarsi perché uno se lo chiede davanti a tutto questa situazione
La principale risposta penso che sia che trenta mila persone su trenta milioni di abitanti tante erano residenti nella parte d'Italia rimasta sotto occupazione tedesca
Erano poche cioè stampato in trenta mila persone su trenta milioni di persone
Quindi benché la polizia fosso occhiuta non riusciva a tenere sotto controllo capillare il territorio
E in più il nomadismo continua degli ebrei dalla città alla campagna da grande città a città di provincia da nord verso sud è il contrario ha giocato un ruolo positivo nella loro salvezza
E poi c'è da menzionare la buona loro intere integrazione sia sia civile si ante laccate intellettuale sia fisica gli ebrei non erano riconoscibile alla normalissime persone non riconoscibili dall'aspetto
Fisico in mezzo alla popolazione
C'è poi da ricordare che il Perrino col perché scusate il periodo dell'occupazione
Fu per noi relativamente breve
Massima di venti mesi di occupazione dal quarantatré al quarantacinque mentre Paesi Bassi Belgio Francia Lussemburgo erano occupati fin dal mille novecentoquaranta
E ancora sottolinea l'atteggiamento della popolazione un atteggiamento no avverso ma solidale
Ho raccolto decine di casi di famiglia che si strinsero nei loro appartamenti per ospitare brand pericolo di portinai ecco offrirono le cantine dei caseggiati
Di contadini indicarono casolari isolati nelle campagne o nelle montagne di conventi che accolsero e perseguitati di medici che fecero ricoverare negli ospedali decine di finti malati
Gli ebrei facevano parte dell'Italia dai lottare e furono aiutati
Spesso e volentieri
Magari non tanto in quanto ebrei ma in quanto bisognosi di aiuto come gli antifascisti ricercati anche loro avevano bisogno di aiuto come i renitenti alla leva
Come prigionieri di guerra alleati che fuggivano dai campi di internamento
Il soccorso fu messo in atto da gente comune spesso hanno politicizzata non necessariamente antifascista
Spesso sono afascista
Ma si sa che l'empatia è la molla per provoca reazioni che altrimenti non si farebbero mai
Da banchiere che sia esso stesso corso da parte di miserevoli famiglie in cerca d'aiuto ascoltare direttamente le loro voci preoccupate
Guardarli da vicino negli occhi ha fatto saltare letteralmente i dispositivi colturali promossi dal regime fascista fin dal mille novecentotrentatré
Quando i giornali avevano cominciato a propagandare l'immagine degli ebrei come disonesti profittatori causa dalla rovina della nazione
A questi condizionamenti e della propaganda antiebraica tutti erano esposti i mass media funzionavano benissimo anche allora
La radio era scontata da tutti i cinegiornali priva di ogni film nel buio della sala da cinema orientarono molto efficacemente la gente
Eppure dopo poco l'emergenza Shoah
Da emergenza per i soli cittadini ebrei divenne emergenza per molti di nove innumerevoli gesti di umanità che non ho tempo di descrivere meglio qui in un certo senso hanno permesso dopo il mille novecentoquarantacinque
Di rinnovare il patto di cittadinanza tra Stato italiano e comunità ebraiche quel patto che era stato rotto dal fascismo
Ma c'è un altro terrena di ricomposizione del patto di cittadinanza tra ebrei e stato italiana
Ed è la partecipazione di molti alla guerra di liberazione nazionale e di resistenza antifascista e antinazista
Il centro documentazione Ebraica contemporanea sotto la mia guida sta conducendo una ricerca capillare in proposito
Per cercare di portare alla luce una storia sconosciuta una storia di coraggio e di civiltà di Curno di cui furono poi protagonisti attivi mi circa mille persone
Questo numero
Su una compagine di trenta mila persone tante ne contava la comunità ebraica di allora è una percentuale notevole vista anche le condizioni di terrore per l'incolumità dei propri cari sopra descritta
E c'è da sottolineare è un altro elemento la frequenza della concessione agli stessi di riconoscimenti nazionale
In tutto dopo la fine della guerra si sfogava concesse seicento tre Medaglie d'Oro e sette di questi
Appartengono a persone di origine ebraica e voglio citarne prima di tutto Eugenio Curiel nato a Trieste straordinario scienziato e umanista
Direttore del giornale L'Unità clandestina una dei fondatori e del Fronte della gioventù e non a caso laureato sì proprio all'Università di Padova
E poi voglio citare cioè le sette medaglie d'oro Eugenio Colorni nato a Milano uno degli e da ideatori del Movimento federalista europeo
Ucciso per strada a Roma pochi giorni prima della liberazione
E poi c'è Sergio forti nato a Trieste combattente nei pressi di Norcia nelle Marche colto dei tedeschi Salvador compagni e si sacrificò al fuoco nemico
E poi c'è Mario Jachia nato a Bologna avvocato antifascista comandante delle forze partigiane né miglia catturato torturato è finito dei tedeschi
E poi c'è una donna straordinaria Rita Ranzani nata a Trieste insegnante della scuola ebraica si unì ai partigiani e viale Zama di Verona e morì combattendo
E poi c'è il De Prandoni Duranti nato a Brescia azioni e partigiani della valle di gesso ferito in combattimento fu condannato a morte
Ecco queste sono test sette medaglie d'Oro ma stiamo parlando di ma piccola parte di di tutto questo insieme
E poi ricorda la presenza di partito personalità ebraiche di sicura preminenza sia nel Comitato di liberazione nazionale sia nell'assemblea costituente attiva dopo la seconda guerra mondiale
Si pensi soltanto a personaggi come Leo Valiani Umberto Terracini Emilio Sereni Vittorio Foa
Rita Montagnana solitamente considerati madri e padre della patria
Quando si parla di resistenza
Vengono subito in mente immagini di ragazzi forti armati fino ai denti pronti a dar battaglia
Ma non era proprio così
I partigiani erano spesso in condizioni miserevoli costretti a marce di chilometri per far perdere le loro tracce in mezzo a disagi in preda offrendo infame
Talvolta terrorizzati di essere catturati e torturati per confessare l'informazione di cui erano a conoscenza
Il loro eroismo stava è piuttosto nella scelta
Di preferire quella vita piuttosto che aderire alle sirene delle autorità fasciste che promettevano perdono immunità e ricompense a chi si arruolava tra le loro fila
Anche gli ebrei che aderirono alla Resistenza operarono una scelta precisa
Nel biennio mille novecentoquarantatré mille novecentoquarantacinque avevano del resto davanti poche scelte per sopravvivere
Cercare di sconfinare nella neutrale Svizzera cacce lavarsi sotto falsa identità come dicevo prima
Diventare resistenti
La lotta si svolse per loro sono vari piani
Lotta in difesa della vita propria e quella dei propri familiari
Lotta per il mantenimento della propria integrità fisica e morale
Lotta per il diritto di aiutare gli altri lotta per morire secondo modalità scelte e non imposte
Vi segnalo un altro sto per finire un altro dato significativo
Analizzando i nomi ritrovati è facile notare che alla resistenza i cittadini ebrei talvolta parteciparono a non solo individualmente ma spesso per gruppi familiari troviamo accettate figli fratelli S.r.l.
E questo penso che sia un fenomeno assolutamente pecora che peculiare che farà la pena di studiare
Cito solo Eugenio e la sorella Silvia F ambedue caduti in Abruzzo
Alberto e il fratello Leone d'FS combattente combattenti e nelle quattro giornate di Napoli
I fratelli Abramo e Isacco a basso nelle Marche
I fratelli triestini Bruno e Gino Pinter la per non parlare dei sette fratelli fiorentini e della famiglia va all'opera
Tra cui tre ragazze tutti del Partito d'Azione che combatterono in Toscana nel Mugello e tra cui il più piccolo Dante
I diciassette anni cadde in un'imboscata
Questo fenomeno della familiarità andrà studiato meglio però avanza l'ipotesi di una tale comunità di destino tra tutti i membri della famiglia da indoor nei componenti adulti a fare qualcosa tutti insieme contro l'oppressione
Poteva contare naturalmente anche l'educazione tradizione culturale della famiglia
L'opposizione al fascismo si declina in vari modi sia con la cospirazione politica sia con la lotta armata sia partecipando all'organizzazione clandestina e di soccorso
Abbiamo esempi importanti in ognuna di queste attività
La ricerca viene convogliata e sui documenti fonda conservati dalla Fondazione cedette stessa
Abbiamo un fondo specifico ha raccolto negli anni Cinquanta della Federazione giovanile Brady taglia che raccolse subito a pochi anni dalla guerra le testimonianze di padre enormi in sull'argomento
E questo è il nucleo di documenti di partenza su quale se costruito l'archivio del Centro di documentazione e che oggi è un fiorente archivio di decine di migliaia di documenti
L'altra fonte importantissima e il fondo archivistico costituito nell'immediato dopoguerra da commissioni regionali pericolose il riconoscimento delle qualifiche
Di scusate delle qualifiche delle ricompensa ai partigiani e questo comma è enorme fondo amministrativo perché si tratta delle domande rivolte dagli stessi partigiani alla pubblica amministrazione
E la ricompensa che potevano ottenere comunque il riconoscimento tra le quali importantissimo è il Fai l'esenzione dal servizio militare nel senso che
La la aver partecipato alla guerra partigiana da poteva esentare dalle obbligo del servizio militare
Il fondo è stato avversato pochi anni fa all'Archivio centrale dello Stato
Così come è stato prodotto quindi in assoluto disordine ma per fortuna partire dal due mila diciassette l'istituto superiore per gli archivi con la collaborazione della Scuola Normale di Pisa
Ne ha digitalizzato l'indice nominativo costituito da scarni cartellini che possiamo analizzare su internet sono cinquecento quarantanove mila duecento quarantacinque richieste
E sfogliando quelli per lo meno dal punto di vista onomastico
Ho potuto trarre i nomi che paiono appartenere a cittadini ebrei comunque di lascia immaginare consultare cinquecentoquaranta mila duecentoquarantacinque documenti quanto tempo ci vuole
Comunque questo progetto di ricerca del mio centro si appoggia anche naturalmente sulla consultazione di tutta la cospicua abbia bibliografia disponibile
La ricerca iniziata nel due mila ventuno e culminerà spero in un libro nel due mila e cinque
Con essa abbiamo potuto delineare tutte le possibili forme di partecipanti alla resistenza
E quindi abbiamo persone che furono lanciate col paracadute oltre le linee nemiche da inseguire dei servizi segreti alleati come Enzo Sereni Renato Lelli o Luciano serve
Abbiamo combattenti e alla guerriglia urbana come Giorgia Formigine a Roma o Alessandro Sinigaglia Firenze
Abbiamo giovani come il tredicenne Franco Cesana o il sedicenne Raffaele Del Vecchio
Abbiamo ultracinquantenni come Luigi e Sarfatti Edoardo Della Torre intellettuali come Emanuele Artom o giovani popolani come Emanuele Calò
A chi brigata come Mario Negri a Milano e perfino capi divisione come Hermann deborda sui monti sopra Savona
Le notizie raccolte sono state digitalizzate emessa all'interno di un portale che è a disposizione di tutti il portale resistenti ebrei punto c Beck punto it
Questo si in questo sito sono presenti centinaia di prove biografie dei c'è dei resistenti ebrei
Quindi si trova detta bene se si trovano a tutti i documenti a attinenti alle singole persone
E poi abbiamo anche una parte specifica intitolata diverrà da resistenti dove è possibile conoscere quindici parabole di vita particolarmente significative
Ed esemplificativa e dell'impegno degli ebrei nella Resistenza
Tra i vari ricordo lady Carpino allelica Baglione il di meno dinamitardo che fece saltare l'imponente ponte sette Lucci sulla linea ferroviaria Roma-Formia
Oppure abbiamo Matilde Finzi da giusta che sapeva maneggiare anche le armi e arrestata fuggito nelle colonne di piazza San Pietro per salvarsi
O abbiamo la lei allora premier tre
Colta coraggiosa quindi cioè quindicenne
Che mentendo ai tedeschi e inventandosi sotterfugi di anni tipo portò in salvo alla sua so madre il sole cinque fratellini pensate da un terza fino a Roma attraverso questa Europa in fiamme
E poi non vanno dimenticati gli esempi della cosiddetta resistenza civile
L'opera cioè di soccorso materiale e morale portata e correligionari
Anche in questo caso abbiamo esempi luminosi come quello di Mario Finzi Goffredo pacifici e Carlo Morpurgo
Arrestati durante la loro attività di fabbricazione dei documenti falsi o di accompagnamento alla frontiera
E uccise lontano d'Italia
Ricordare il contributo anche degli ebrei alla Resistenza è opera di grande valore perché entro dicembre implicitamente un indotto un'indicazione per i giovani di oggi di inseguire l'etica
L'etica del coraggio e della giustizia
Concludo con le parole di Gilberto Corinne Giove non investita Rio veneziano iscritto all'Università di Losanna
Dove poteva continuare i suoi studi a lui impediti nell'Italia del fascismo
Un certo giorno allora Zanna venne a sapere che la sua adorata nonna assieme su leggi erano stati arrestati mentre tentavano di varcare il confine italo svizzero
E lui sapeva che erano perduti decise di lasciare le assicurazioni se Svizzera e rientrato in Italia per dare il suo contributo alla lotta antinazista in cui ci rimise la vita
Prima di partire il sedici maggio mille novecentoquarantaquattro scrisse agli ignari genitori queste parole
Bisogna che anche tu mamma capisca tutto questo perché è necessario inquadrarlo nella durezza atroce dei tempi che viviamo
Ditemi voi ci se no mio deve combattere questa guerra
Forse che un giovane inglese o di un americano o Neozelandese ha più ragioni di me di prendere le armi in pugno
Tutto ama suprema logica cui sarebbe delittuoso volere sottrarsi ma siate sereni e fieri di me più avuto tanta fortuna da realizzare né mia aspirazione
Vi abbraccio con tutto l'affetto di cui e capace il vostro Gilberta
Ecco di lettere così nato eravate tante
Sono il segno della parola ebraica Amida
Che anche il lemma che definisce la preghiera in posizione eretta degli ebrei ovvero la schiena diritta di fronte alle avversità
Voglio pensare che ciò voglia dire anche il vivere in maniera retta come cercano di fare gli ebrei del mondo malgrado l'ondata di ostilità che stanno affrontando in questo giorno della memoria due mila ventiquattro
Dove Fini sembra che tutto invece si ha destituito dissenso e soprattutto alla parola genocidio grazie
Grazie grazie davvero Liliana abbiamo capito che non è stato un intervento una lezione come gli altri come quelle si è abituata a fare in occasione della ricorrenza appunto della giornata la memoria
Cioè parlato col cuore ci ha parlato con la mente e c'hai parlato ai nostri colori davvero nelle nostre menti
E quindi o si sono particolarmente grato credo anche a nome di tutto perché di tutti noi per questo
Per questo il tuo intervento
Sei partita dalla situazione che stiamo vivendo
Credo l'auspicio veramente di tutti che tacciano quanto prima le armi e questa grande corrente di odio si converta in una energia costruttiva per affrontare i gravissimi problemi ovviamente
Sono in Medioriente
Parlato poi di una soluzione uno Stato palestinese accanto non al posto dello Stato di Israele
Credo che l'auspicio di tutti è che nasca sorga una dirigenza politica sia in Israele una nuova dirigenza politica sia in Israele sia fra i palestinesi
Che abbia la capacità di guardare avanti
E di collaborare insieme per per questa per questa meta magari proprio illuminate per così dire da quell'etica del coraggio della giustizia che tu hai richiamato giustamente parlando dei giovani e meno giovani resistenti ebrei
Tra l'altro hai nominato Eugenio cui delle credo se non sbaglio quinta oggi c'è proprio la classe dell'Istituto Curie
Sette quattro
Benissimo io adesso il passerei alla seconda seconda oggi secondo momento del nostro incontro quello musicale quindi inviterei Giancarlo Trimboli Corrado Ruzza raggiungere il palco sono li ho visti ma ecco lì ecco
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Venere in ringrazio molto anche Giancarlo Trimboli e Corrado Ruzza
Saluto ringrazio tutti presenti qui in sala ma mi ero dimenticata anche di quelle ci seguono in streaming oggi abbiamo anche lo streaming saluto e ringrazio anche loro
Vi do appuntamento alle prossime iniziative del centro di ateneo e vi ringrazio davvero di nuovo per la presenza ringrazio naturalmente permettetemi alla fine Liliana Picciotto faccia veramente
Fatto un dono prezioso
Hai fatto un dono prezioso grazie