Sapere per saper scegliere. Contro emarginazione e privilegio. L'attualità di don Lorenzo Milani a cento anni dalla nascita

Abbiamo un buon pomeriggio a tutti e grazie a tutte e grazie di essere qui anche chi ci segue sul canale web tv quello you tube del senato perché sono collegati con noi
E ci è sembrato importante e necessario come gruppo del Partito Democratico in Senato dedicare una riflessione e un confronto pubblico sull'attualità e sulla contemporaneità a cento anni dalla nascita di don Lorenzo Milani
Del resto ancora oggi ci troviamo ad affrontare questioni ancora non risolte combattere le disuguaglianze attraverso il sapere attraverso la cultura per farne leva dello sviluppo civile e sociale ed economico del Paese
E in questo nostro pomeriggio torneremo a riflettere proprio sul secondo comma dell'articolo tre della nostra Costituzione che rileggo per tutti per memoria di tutti noi è compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale
Che limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini impediscono il pieno sviluppo de la persona umana
E l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica economica e sociale del Paese
Ecco un articolo ancora non attuato nella sua interezza
Sì deciso sono coloro a cominciare da don Lorenzo Milani che hanno impegnato l'esistenza per rimuovere quegli ostacoli perché lo Stato svolgesse la funzione che la Costituzione gli avete assegnato
Per discuterne con noi abbiamo coinvolto e vi ringrazio anche sentitamente per essere qui in Sala Zuccari Rosi Bindi che è presidente del Comitato per le celebrazioni di questo centenario e due dei maggiori studiosi don Milani
Varese eroghi storico e saggista che in questo anno appena passato ha ripubblicato per la terza la lettera sovversiva da Don Milani a De Mauro il potere delle parole
E il professor Federico Ruozi che insegna Storia del cristianesimo nell'Università di Modena e Reggio Emilia abbia curato insieme ad avere Corradi conservi discorso una selezione tra più di mille di duecento lettere questo il titolo del volume
Pubblicato sempre nell'anno appena passato dalla casa editrice dB
Ruozi nella Fondazione per le scienze religiose la stessa uscire responsabile dell'archivio Milani che ha coordinato l'opera omnia in edizione critica per i Meridiani di Mondadori e sono libri
Che aiutano a liberare il priore di Barbiana da molti e anche qualche pericoloso lisce
A confrontarsi con loro c'è la senatrice Cecilia D'Elia capogruppo del Partito democratico in commissione Istruzione e che insieme all'ufficio studi del gruppo al gruppo promosso questo incontro e ad aprire i nostri lavori il presidente del gruppo del Partito Democratico in Senato Francesco Boccia al quale cedo la parola
Grazie crea
La grazie
Grazie Cecilia per l'iniziativa perché ci consente altre giornate complessa come queste di
Arrivare proprio al cuore dell'insegnamento di don Milani attraverso
Confronto
Vero
Stiamo facendo proprio in queste ore
Sul sul tema dell'autonomia
Differenziate è una coincidenza che calendario ci abbia portato ad una giornata dura come quella di oggi
Ma
La la
La stella polare
Che indicava maestro una guida una guida un educatore come
Don Lorenzo Milani
Era soprattutto non solo proprio dalla scuola scuola come
Strumento di la scuola come allora meglio si come grande strumento di emancipazione
Le voglio dire solo questo signor saluto sono sicuro che sì al professor
Ruozi che la professoressa roghi e CD consentiranno di fare una riflessione molto profonda
Sono molto contento che Rosi Bindi sia qui insomma che sia
A casa che questa è sempre casa sua lei lo sa
Perché questa riflessione su don Milani apre una fase diciamo di il confronto politico culturale noi abbiamo la necessità di fare entrare nelle vene del Paese guardate lo dico perché il dibattito che abbiamo fatto in questi giorni
Con la destra che e molto granitica nei numeri meno sulla politica
Dico sui numeri perché abbiamo discusso soprattutto in questi giorni sulle diseguaglianze crescenti e sulle difficoltà di affrontare un tema delicato
Come l'autonomia partendo dei diritti universali e quindi da scuola e sanità
Abbiamo fatto di tutto in otto mesi in questi nove mesi per
Dire loro fermate
Partiamo dalla centralità della scuola togliamo dal tavolo questa idea scellerata del presidente Fontana di Regione Lombardia di regionalizzazione della scuola
Ripartiamo del fondamentale dalla necessità che a maggior ragione oggi la scuola al tempo della società digitale al tempo della intelligenza artificiale al tempo di uno
Capitalismo
Che
Pur non avendo conosciuto questo tempo don Milani aveva in qualche modo previsto perché
La previsione della evoluzione della società che progrediva dentro modelli capitalistici che erano sempre riforma degli resta una nostra convinzione nel senso che ci ci sono sempre stati affetti dirompenti
Del progresso accompagnati dalle trasformazioni capitalistica è stato così con il telaio è stato così come energia a vapore poi con l'energia elettrica e poi con il computer e gli anni sessanta e oggi con il digitale ma la trasformazione che viviamo oggi
Trova a differenza di quelle precedenti
Le istituzioni che arrancano sia quelle nazionali che quelle comunitarie
Si può arrancare nel definire le regole di sui modelli di redistribuzione delle risorse della ricchezza ci si si può litigare su quale fisco sia giusto
Costruire su quali modelli di investimenti pubblici sia opportuno
Disquisire ma una cosa della quale non si può discutere e la garanzia legati ai diritti universali e l'insegnamento di don Milani sullo scuola resta ancora attuale
Anche se lui segnando presto quarantaquattro anni nel sessantasette in un tempo che non aveva visto
La seconda la terza parte diciamo del del progresso cui ha fatto riferimento insomma i computer erano agli inizi
E i modelli diciamo di di di di di misurazione della catena del valore erano completamente diversi da quelli che abbiamo conosciuto negli anni ottanta e poi negli anni due mila e a maggior ragione oggi
Ma il principio resta inflessibile sono gli stessi sono assolutamente validi lo dico perché né forse dovremmo avere
Diciamo Valette per noi tutti
No non solo quella grande sensibilità che aveva lui sul rapporto tra centro e periferia ma la convinzione che per uscire dalle condizioni di emarginazione il motore principale così come lo era soltanto ai suoi tempi la scuola dove ancora oggi
Non è ancora oggi
Allora era per imparare no per la lingua che che che si faceva fatica ad averla diciamo omogenee su tutto il territorio nazionale
E oggi è certamente la la la strada maestra per eliminare ogni discrimine la scuola per tutti e la scuola di tutti io ho avuto una fortuna come tanti di noi di incrociare la strada l'insegnante polizia condotto per mano molti di noi
Nella loro vita poi ricordano il loro insegnante la professoressa di lettere sarò sempre grato
Di chi ancora fortuna
Che fosse ancora parlarle
Diceva che più sa più anch'io ero un ragazzino non capivo molto forte partito dal pallone poi l'oratorio Poli
Gli amici però quella roba del chi più sa più a chi entra nella testa e ti accompagni per tutta la vita ora è evidente che ne ho avuto la fortuna come tanti di noi di frequentare una scuola pubblica sana
La provincia italiana sana
è lei il margine azioni che dovevamo affrontare erano tutto sommato facilmente superabili
Oggi è su questo chiudo
Le diseguaglianze sono sono sono molto più profonde
Viviamo una fase storica in cui nella quale il calo demografico
Accompagnato dallo spopolamento progressivo di una parte consistente del Paese
Del dibattito di oggi lo abbiamo ribadito dividiamo in un paese
Che ha cinquantotto milioni e mezzo di abitanti nera sessanta qualche anno fa
E l'anno prossimo non andrà meglio abbiamo quattrocento mila nati ogni anno e settecento mila morti la gente vive anche di più i nostri anzi anni riusciamo a proteggerle anche ammesso che la destra non ridimensioni ulteriormente il nostro sistema sanitario ma è evidente che l'impianto generale su cui ci siamo scontrati oggi presuppone da un lato la nostra richiesta di potenziamento dello scuola partire alle periferie di potenziamento della scuola
Tempo pieno strumenti
Potenziamento anche delle
Dei sistemi di innovazione
E la destra che pensa che possano fare tutto di regionalizzazione su cultura questo scenario volevo aprire molti fan ma ve li lascio come oggetto di di confronto nel continueremo partire la prossima settimana nei prossimi mesi questo nostro confronto-scontro con la maggioranza su sull'autonomia che mina i diritti universali mi auguro che questo confronto ovviamente
Sulla figura di don Milani che restano un punto di riferimento per tanti noi possa riuscire ad aiutarci a farla conoscere nel paese l'insegnamento di un maestro di un educatore straordinario e possano sensibilizzare tutti coloro che oggi si diciamo o per sottovalutazione del fenomeno che abbiamo di fronte o per superficialità
Non considerano così pericoloso lo smontaggio della Repubblica che sta avvenendo con
L'attuazione e l'approvazione del progetto di autonomia differenziata grazie
Grazie a Francesco Boccia che ci ha aiutato con le sue parole mettere a fuoco ancor meglio questo titolo questo nostro incontro sapere per Sat saper scegliere attualità di don Lorenzo Milani
A cento anni dalla nascita che importi anche un po'chi più sola più a che ciò prima raccontato il presidente boccia
Vanessa roghi con il suo la lettera sovversive riuscì per arrivare al cuore della questione
Se si vuole un'evoluzione democratica e civile del nostro Paese la cultura del sapere sono elementi fondanti di qualsiasi emancipazione
Ecco quali sono oggi dal suo padre gli elementi da non disperdere da valorizzare
Di un'esperienza ricordiamo che della seconda metà del Novecento e per citare Don Milani come accordarci su ciò che scuola buona
Forse attraverso pochi dinari concetti ancora attuali ancora da inverare la scuola come luogo di promozione mondi selezione sociale la scuola di tutte e di tutti la scuola per tutte e per tutti insomma la pedagogia della libertà dipinto Milani si fondava su un pilastro il merito non è l'amplificazione del vantaggio di chi parteggia favorito ma una volta sgombrato il campo dagli ostacoli terremo gli spettacoli ed esclusivamente il risultato
Dell'impegno succede su soggettivo
Vanessa roghi
Grazie grazie Andrea Bianchi siciliani Elia Francesco Pace soprattutto ferito ovviamente per essere lo studioso che ama soprattutto grazie a Rosi Bindi per aver reso questo centenaria un'occasione di riflessione politica sulla sulla figura di don Milani
E nonna una polveroso momento in cui insomma si andava a riesumare è una una salma
Disegno intendersi su ciò che a scuola buona non scriverà da Lorenzo Milani quando ha pubblicato la lettera sovversiva nel due mila diciassette ancora si stava discutendo della buona scuola con quell'inversione di due parole
Che appunto in quel momento mi faceva molto anche servite Arena su questa domanda che poneva don Lorenzo Milani
Cinquant'anni prima bisognerà intendersi su che cosa la spalla buona ora io mai pensavo che avremmo rimpianto addirittura Matteo Renzi ma certo
In questi giorni effettivamente anche di scuola quasi quasi la buona scuola in qualche modo Lazzarin piangiamo come un momento di dibattito comunque molto alto sulla scuola rispetto a quello che invece tocca discutere oggi
Quando ha scritto la lettera sovversiva nel due mila diciassette ha iniziato a incontrare molti ragazzi e ragazze bambini e bambine Amnesty capitato spesso di andare nelle scuole primarie non per la Reina Milani in questi anni e di
In d'interrogarmi come loro prima raccontando loro insomma che cosa aveva fatto don Milani quali fossero le cose che ancora oggi di lui ci servivano e abbiamo fatto tanti elenchi insieme in questi anni però oggi con voi vorrei partire da una riflessione che faceva parere Ernesto Balducci nel mille novecentottantadue proprio ponendosi questa domanda cioè a che cosa
Ce ne facciamo oggi Titan Milani ha ancora senso riproporre all'attenzione pubblica Lorenzo Milani
Balducci faceva un ragionamento all'incontrario cioè partiva dall'inattualità di don Milani già nell'ottantadue
La sua appunto il suo essere argomenti seri
Andrea insomma cresciuto e avere la come dire essere arrivato a mettere a punto le sue idee le sue esperienze insomma in un momento storico che gli anni settanta avevano fatto sembrare ormai così lontano no quello dell'Italia del boom economico che iniziava a vedere lo spopolamento delle campagna darebbe al Buzzi appunto scriveva rispetto a questa domanda
Qual è che cosa che cosa teniamoli da Milano dicevamo ancora senso riproporre all'attenzione pubblica don Milani cioè il limite di fondo della proposta Milani Ana oggi più visibile non è possibile chiedere alla scuole istituzione in quel che invece può offrire una scuola spontanea
Animata da un maestro carismatico in quanto è un servizio reso a tutti i cittadini secondo le regole oggettive dello stato di diritto la scuola di Stato non può essere progettata facendo affidamento sull'eventuale ricchezza soggettiva degli educatori
Quindi il carisma non può essere considerato un fattore su cui fondare l'intero sistema scolastico servono strumenti condivisi che siano maneggia BT dal
Ti posso dire tranquillamente di essere d'accordo con Balducci no che mette a fuoco fin dall'ottantadue a curare una una lettura di don Milani
Estremamente diffusa negli anni Settanta quella che lo individua come un super insegnante dai supera poteri direi insomma quasi un John Keating dell'attimo fuggente l'insegnante che da solo o liberale la sua scolaresca mentre intorno sono tutti nemici ecco quello no
In questo Paese così affezionato al suo peronismo dove fare qualcosa di giusto spesso considerato fare qualcosa di straordinario in molti hanno pensato che la dicendo Milani fosse questa
La proprio l'esempio di un insegnante con i superpoteri don Milani sicuramente i superpoteri li avevano non c'è dubbio e anche forse per questo diciamo l'assenza del suo da Sanza dal ragionamento pubblico di quello che è stato il suo lascito
Più importante è stata prendere spesso offuscata non da questo suo carattere da questa sua peculiarità però Louis spesso fin da subito fin dagli anni dell'esperienze pastorali c'ha tenuto a dire quale fosse la cosa che lui alla quale Luís teneva di più che considerava la più importante da da trasmettere ovvero come la pratica ha bisogno di cura per essere replicata cioè ha bisogno di essere veramente raccontata per quello che ha nel momento in cui viene in qualche modo e spedita
La la cosa a cui teneva di più fin dai tempi delle esperienze pastorali al fatto che le sue scelte la scuola in primo luogo sono sempre dipese dall'analisi della realtà concreta che lo circondava
Trovarsi in un luogo individuare i problemi specifici che quel luogo opponeva e cercare delle soluzioni affermando anche di non proporre e questo don Milani l'ha detto fino alla fine alcuna soluzione universale valida per ogni epoca e ogni luogo cioè non un metodo non un che cosa faccio ma un come faccio le cose
C'ha insegnato a fare bene quello che dobbiamo fare laddove la vita ci porta come diceva il poeta Péguy facendo sulla terra il proprio mestiere
Gli esseri umani guardandosi intorno domandandoci dove siamo di fronte a chi siamo e come ciò che abbiamo di fronte coloro che abbiamo di fronte mettono in discussione anche il nostro punto di vista e diciamo il nostro sguardo di partenza ma per questo come ha scritto Giovanni Miccoli ancora oggi che ci manca tanto Giovanni col suo sguardo il suo modo interamente la sul suo modo di per sé uno storico civile
La vita alle scelte alle opere di don Milani vollero essere e sono un messaggio le sue proposte i suoi atti non sono circoscrivibili esclusivamente all'esperienza e alle vicende puntualmente limitate da cui nacquero
Parlando o scrivendo di cui non si può eludere il fatto che i problemi con cui egli si misurò sono ancora per tanta parte dei nostri problemi modificati e forse anche logorati negli anni trascorsi dalla sua morte
Ma non mutati ancora nella loro reale sostanza
La sua vita la sua esperienza voler offrire una risposta ad alcuni almeno di questi problemi
Tele esposte possono essere e in tutto in parte accettate o rifiutate ma non permettono mi pare diceva Miccio Miccoli per la loro stessa caratteristica divenire accantonati come individuali irripetibili specifici
Quali sono i problemi che ci poniamo a don Milani e che non possiamo appunto ancora oggi considerare individuali irripetibili specifici problema degli ultimi da non lasciare mai indietro fare entrare coloro che stanno fuori dalla polis dentro la polis nella comunità politica
Nella comunità politica appunto e democratica non per spirito di carità ma per spirito di giustizia per spirito di costituzione la Costituzione che don Lorenzo Milani definisce la legge che Cristo aspettava da cinque sei Codino
Nella appunto una frase di don Lorenzo Milani
Il problema del possesso della lingua la lingua come soglia lingua dove sto alleato che ci si incontra la soglia come l'uovo attraverso il quale si può fare entrare qualcuno ma attraverso anche il quale si può decidere di tenere gli altri fuori
La lingua come strumento di cittadinanza la lingua come strumento
Di di Democrazia e poi
Forse anche il dato più significativo e interessante il problema di non voler far diventare tutti dottori
Cioè a voi pensate che ne abbiamo tutti la voglia dire di dire di come come dice di di andare a tagliare le budella invece appunto ne vogliamo diventare cittadini
Noi siamo cittadini responsabili perché la scuola ci rende cittadini responsabile avere tutti la dignità la stessa dignità di essere allo stesso modo cittadini a prescindere da dove si vive e da quello che si fa
Aveva ragione quindi mi voglia dire che sono questioni che non permettono per le loro stesse caratteristiche divenire accantonate come individuali irripetibili e specifiche
Questioni che don Lorenzo con i suoi ragazzi aveva indicato così bene da far dire a Gianni Rodari che recensì sul Paese Sera
L'altra una professoressa nella settembre sessantasette scrisse un libro ingeneroso ingeneroso perché
Ovviamente Rodari venendo dal dal pc essendo molto vicino al movimento di cooperazione educativa ragionava sul fatto che insomma erano anni che loro andavano dicendo più o meno
Le stesse cose più o meno le stesse cose perché qual era l'elemento di girare tra le tre una professoressa
Appunto di i professare Keith diceva le cose il dare la parola appunto affranti non era l'elogio di Franti fatto da un intellettuale come Umberto Eco mera Franti che prendeva la parola per la prima volta nella storia d'Italia non nel Paese del libro Cuore
Quindi un libro ingeneroso scriveva Rodari ma senza dubbio il più bel libro che sia mai stato scritto sulla scuola italiana è più appassionante il più vero
Dissi che spira in misura la rivolta l'aspirazione inarrestabile alla cultura la volontà di cultura a tutti i costi
In cui si muta una profonda presa di coscienza dei propri diritti vorremmo consigliato da tutti gli insegnanti italiani perché nella sua durezza
è un appello alla grandezza della loro missione anche nella critica ingiusta è un canto d'amore per la scuola
Un canto d'amore per la scuola una definizione bellissima Rodari era un poeta ma il fatto che l'abbia data appunto per un libro come la tra una professoressa ancora oggi insomma citare citarne Farrah riflettere
Un'altra cosa che ci ha lasciato inducono appunto un amore militante arrabbiato nei confronti della scuola perché solo una fiducia immensa verso il potere d'educazione spiega questo immenso totale di don Lorenzo Milani nel suo fare scuola
Trecentosessantacinque giorni l'anno
Per ventiquattro ore al giorno
Oggi che la scuola viene vilipesa addirittura da chi dovrebbe occuparsene oggi che sul più importante e prestigioso quotidiano nazionale è possibile leggere attivo e di che
E danno contro uno degli elementi che ci deve rendere orgogliosi della nostra scuola cioè la legge cento cinquecento diciassette del terminando centosettantasette che ha abolito le classi differenziali inserito insegnanti di sostegno dentro la scuola
Bene oggi che appunto questa questa scuola vive questo momento così drammatico
No Onna per l'equivoco della dell'integrazione ma proprio perché chi dovrebbe occuparsene con cura invece se ne occupa così
Bene insomma don Lorenzo Milani ci serve tantissimo nella sua radicalità nella sua rabbia nella sua precisione nel suo metodo nel dirci che bisogna stare attenti al come si fanno le cose
Perché veramente in una logica artigianale il come ha bisogno di osservazione il cosa spesso si può imparare
A memoria questo perché il problema degli altri uguale al mio uscirne sostiene da soli l'avarizia sostiene insieme
E la politica per questo oggi come ieri vale quanto scritto da Gianni Rodari nel mille novecentosettantatré nella al all'inizio della grammatica nella fantasia
Veramente un motto mila Aniano un omaggio alla lettera a una professoressa e ai suoi ragazzi tutti gli usi della parola tutti mi sembra un bel motto dal bel sono democratico non perché tutti siano artisti ma perché nessuno sia schiavo grazie
Grazie a farne ferrovia visto che citato adesso Gianni Rodari
Dall'altro ieri è in libreria di Vanessa roghi un libro d'ore d'argento intorno alla grammatica alla Pan perché hai già è uscito due giorni fa si può fare
Il presidente Sergio Mattarella a Barbiana proprio nel giorno e la nascita di don Milani
Lo ha ricordato dicendo tra l'altro citazione è stato anzitutto un maestro un educatore testimone coerente scomodo per la comunità civile per quella religiosa del suo tempo
Battistrada di una cultura che ha combattuto il privilegio e l'emarginazione che ha inteso la conoscenza non soltanto come diritto di tutti ma anche come strumento per il pieno sviluppo della personalità umana
E ancora
Guadagnare le parole voleva dire incamminarsi su una strada di liberazione ha sottolineato il presidente Vari pur ma chiamava anche a far crescere a proprio scienza di cittadino a sentirsi allo stesso tempo titolari di diritti irresponsabile della comunità in cui si vive
Ecco questo probabilmente il senso fortissimo anche della politica che era don Milani recensendo invece su Tuttolibri lo scorso sabato un altro uomo molto importante su don Milani che da poche settimane di Pelia firmato da Alberto Melloni intitolato storie di Mitt contro i loro Lorenzino don Milani Enzo Bianchi scrive del laburismo cristiano e di quella santa arroganza non sempre non subito capita dalla Chiesa per citare le parole del cardinale Silvano Piovanelli
La Santa arroganza del priore di Barbiana è stata quella di in San in di insegnare le parole e poi con la maiuscola la parola
Ecco Federico Ruozi restituisce proprio la fermezza inviti convincimenti di Don Milani
Attraverso le duecento lettere ne ha selezionate duecento è uscito lo scorso anno questo volume sulle mille circa della produzione dominanti
Lettere che aiutano media comprendere Don Milani lo sottraggono a qualche strumentalizzazione di troppo e sono anche una cartina
Di tornasole di un rapporto complicato difficile con la gerarchia ecclesiastica sia per quanto riguarda la scuola di cui ha parlato Vanessa ma anche penso all'obbedienza non è più una virtù la lettera ai cappellani militari Federico Ruozi
Grazie Andrea Bianchi per l'invito grazie al gruppo del PD grazie
Anche vorrei ricordare visto che è stato citato il libro che delle duecento lettere che non è assolutamente punto merito mio ma è idea di Adele Corradi e che quindi vorrei ricordare qui che ha compiuto novantanove anni ancora con noi e loro
Offra e aggiornata come appunto se fosse una una giovane ventenne allora in in questo sfruttando punto la questione delle lettere anche ricollegandomi a quello che ha detto adesso Vanessa roghi mi provo concentrarmi un pochino velocemente sulla scrittura di Milani come atto politico
Allora Lorenzo Milani è stato tante cose è stato un figlio di una famiglia borghese e benestante è stato un alunno dal rendimento altalenante come sappiamo è stato un pittore alla ricerca dell'assoluto è stato un convertito seminarista in docile a tratti un sacerdote Tridentino ma allo stesso tempo anche anticipatore del Concilio
è stato un maestro rigoroso e un educatore che amava i suoi allievi
E sì anche come sappiamo ha tirato una serie di appellativi di cui a seconda delle stagioni come dico sempre rimasto in cui è rimasto un po'incastrato
Con il risultato un po'di travisare chiaramente la sua opera e allora prete comunista disobbediente re pacifista pedagogista
Era uno degli insulti che più gli si poteva fare con i ritagli dei pedagogista o può inventore di un metodo di una didattica
Ecco
Nonostante i tanti tentativi vani di addomesticare lo avvenuto nei decenni successivi sicuramente è stato per la Chiesa
Si citava per la società ma anche per la cultura e per la politica di quegli anni gli anni Cinquanta e Sessanta un personaggio scomodo questo nessuno lo può negare ma neppure lui d'altra parte si sottraeva questo compito era proprio la sua precisa scelta programmatica come metteva in una lettera all'amico confratello ai più Palombo organizzatore di questa scuola per immigrati a Prato che ricevette l'ordine da parte del suo vescovo monsignor fior belli di non incontrare Milani allora si scrivono
La lettera del venticinque marzo del cinquantacinque nella quali Milani spiega
Alle confratello il suo modo di vivere il suo ministero sacerdotale cito stare sui con gli uni a tutti come sono sta
I profeti innanzi e dopo Cristo rendersi antipatici noiosi odiosi insopportabili a tutti quelli che non vogliono aprire gli occhi sulla luce
E splendenti attraenti sono per quelli che hanno grazia sufficiente da costare altri valori che non siano quelli del mondo
Emblematico d'altra parte quello che diceva agli studenti di questa scuola di giornalismo che erano andati a trovarlo a Barbiana all'indomani della scrittura di lettera della lettera i giudici nelle sessantacinque e cito quando invece spiegava questi giovanili giornalisti in in fasce quando invece prende un nostro scritto ogni due parole c'è una punzecchiatura
Ai patrioti ai fascisti ai militari visti al vescovo ai preti ai comunisti ai liberali ai laicisti insomma chi più ne ha più ne metta
Ognuno ha avuto la sua parte la terra della spirito sita del testo la lettera i giudici e da questa si data da questa assoluta mancanza di volontà di carriera
E queste quella cosa che non mi posso donare perché chi ha non volontà chi ha questa non volontà di carriera scrive come me
Chi vuol far carriera non scrive come me
Scrivendo come me non farete mai strada nella vita in nessun posto non si può farsi strada scrivendo come me
Perché è un giuramento fatto a se stesso e agli altri di colpire quando c'è da colpire chiunque abbia da vere senza rispetto di nessuno alla ricerca della verità oggettiva che io credo esista
La ricerca della verità oggettiva la quale non è fatta né di carità né di locazione né di tatto e né di pietà
Scusate la lunga citazione ma qui la conclusione
Se voi rinunciate la carriera farete opere se voi rinunciate la carriera farete opere d'arte sia ogni momento non vorrete urtare né il direttore del giornale
Né il collega nella potenza tali nell'industria nel nulla se non volete urtare nessuno
Non vi riuscirà a fare un opera che abbia la vivacità della nostra gran parte della vivacità della nostra è data dal fatto che ormai noi abbiamo belle fatto carriera io almeno ove le fatto carriera una carriera che finita molto in alto a cinquecento metri insomma
Allora il riferimento con la consueta ironia che esca troppo spesso dimenticata
E chiaramente alle se è stato mandato a Barbiana sul monte Giovi nel Mugello in una piccola parrocchia di montagna dove non solo non c'erano la luce non c'era il gas non c'era il telefono non c'erano le strade ma non c'erano quasi neanche i parrocchiani condizione abbastanza importante per mandare un prete
In una parrocchia
è una nomina che sembra fatta apposta per spezzare
Ovvero per spingerlo a un rifiuto da potergli pure rinfacciare per tutta la vita invece Milani e questo rifiuto non lo dà anzi va ecco oltre a essere un personaggio scomodo
C'è stato anche lo posso dire qui magari più liberamente perché non vedo nella sala degli allievi infermiera assicura è stato anche un intellettuale questo c'è poco da dire allora in questo centenario tanto si è parlato di Milani
Giustamente diventata centrale nel dibattito pubblico la questione della scuola soprattutto punto come ci diceva in questo periodo in questa stagione convinti appunto noi come comitato
In primis Rosi Bindi che le denunce che Milani faceva il alle sistema scolastico pubblico negli anni Sessanta in altre forme comunque possono dire ancora molto oggi pasta riprendersi le tre proposte che che chiudono lettera una professoressa
Ecco e e anche al grande lavoro ancora che c'è da fare se abbiamo come bussola l'articolo tre della Costituzione quello che in questi mesi rimasto un po'fuori invece una riflessione sulla caratura di Milani come intellettuale anche un po'intimoriti
Dalla sua costante polemica contro il costume e i criteri di lavoro del giudizio degli intellettuali come scriveva appunto il già ricordato e rimpianto Giovanni Miccoli
Che diceva lui non significa però certamente rifiuto o abbandono del lavoro intellettuale da parte di Milani
Significa sottolineare piuttosto l'esigenza di modificarlo di rinnovarlo profondamente dando al cuore dell'intellettuale altri fondamenti prospettive finalità nuove allora proprio in questo brevissimo intervento a a cercare di ricostruire un po'la figura di Milano intellettuale a partire dalla scrittura visto che si sono parlate delle tre allora
La veristi rito Milani nel catalogo dei Meridiani aveva certo come scopo primario quello di dare la possibilità a tutti di leggere Milani no nella sua interezza cosa non sempre facile
Ma era una scelta che portava con sé altre tesi tra cui appunto quello di riconoscerli un patrimonio di scrittura che ha lasciato e che lo pone credo tra i grandi della letteratura del Novecento
Non possiamo nascondere che appunto l'inserimento in quella che in Italia è la collana più prestigiosa di classici
Serviva anche a canalizzare un programma letterario di Milani come scritto punto un amico Fabio Milana che prevede anzitutto la rinuncia ad una cifra stilistica improprio
All'amico giornalista dell'Europeo Giorgio Pecorini nell'aprile del sessantasette a pochi a poche settimane dalla morte
Lo aggiornava sul lancio pubblicitario di lettere una professoressa e quindi il dal racconto di avere un'idea ben precisa di cosa doveva essere la scrittura
Cito Milani in questa lettera per scrivere non occorre nel genio né personalità perché ci sono regole oggettive che valgono per tutti e per sempre e l'opera e tanto più arte quanto più le seguenti si avvicina al vero
Così la classe operaia saprà scrivere meglio di quella borghese e per questo che io ho speso la mia vita e non per farmi incensare dai borghesi come uno di loro
Allora accostarsi testi Milani anni significa prima di tutto capire Milani ma anche appunto la scrittura che Milani usa il registro lo stile a cui ricorre e che il mese i motivi che innescano la sua penna
Per evitare appunto di e due ancorarlo di sintetizzarli slogan né che diventano punto palla Tabili anche a tutti i partiti politici indistintamente appunto dal Pd passando per i Cinque Stelle fino ad arrivare alla lega
Allora se si leggono gli scritti pubblici ma anche quelli privati si percepisce subito che la sua scrittura non è una scrittura mai fine a se stessa non estetizzante
Bensì è profondamente radicata nel suo vissuto nel concreto nella quotidianità del suo popolo come scriveva Franco Fortini esercizio di virtù morale
In qualche modo è connessa la discesa di una grazia
Ecco per Milani proprio questo che rende la scrittura un'arte ancora Fortini diceva a proposito la scrittura di Milani non siamo lontani dalla virtù di attenzione di cui parlo Simon's Bay
La pay pensava come Baudelaire che a forza di volontà e di preghiera dunque in definitiva di dimissioni della volontà fosse possibile scrivere almeno un bel verso in altro modo lo diceva nello stesso periodo anche Mario Luzi
Ecco non a caso la sua scrittura a acceso l'interesse di figure come Pier Paolo Pasolini
Il il nostro già ricordato Tullio De Mauro Franco Fortini Michele Ranghetti perché perché appunto la radicalità evangelica che non gli fa accettare alcun compromesso
E che lo porta a farsi povero tra i poveri dedicando la sua vita agli emarginati agli ultimi e che lo mette in una posizione di scontro con la sua chiesa anche di obbedienza assoluta ecco quella sua radicalità la si trova nella sua scrittura
No è una radicalità che passa appunto attraverso il linguaggio lo diceva in un'altra lettera del cinquantatré Adalberto Parigi era questo studioso che lo ha tenuto una lezione su l'Apologia di Socrate nei venerdì della della Scuola popolare a San Donato come farei osservato io non misuro molto le parole nel calcolo mai cosa convenga dire cosa tacere
E questo fa parte di un preciso programma cioè quello di ottenere la fiducia dei ragazzi e del popolo educare gli uni e gli altri a fare altrettanto
E la scrittura Milani Ana invece Milani
Pondera misura ogni parola ogni parola è passata al vaglio di una scrupolosa operazione di scarnificato azione del testo ecco si può trovare nella scrittura quella ricerca al dell'essenziale quella spoliazione
Che metteva nei suoi quadri quando prima provava a fare il pittore e la troviamo invece ora nella scrittura
Allora per dire le le le l'Espressionismo Milani hanno diciamo agisce più sulle fare più per risparmio più che di eccedenza
Questo anche nelle tre private
All'amico magistrato mi uccide il cinquantacinque marcava in maniera distinta la sua differenza rispetto agli altri e diceva
Io uso ogni parola come se fosse usata per la prima volta nella storia come usano fare gli analfabeti e quelli che a loro si vogliono efficacemente rivolgere lo ridici in altro modo Gabriele Canè con un'altra lettera di cinquantotto ci vuole una parola dura affilata che spezzi riferisca
Cioè una parola concreta come suoi come sono i due esempi qualsiasi che le ho fatto e tanti altri che lei può leggere sul mio libro tagliare colpire crudelmente come fa il chirurgo perché la maggiore pietà del chirurgo è di non avere pietà
E lo ribadisce lo sappiamo in conclusionale tra una professoressa lo lo ribadisce in questa lettera a ah Pecorini che gli dice mi occorre dunque che un giornale o due diano per scontato che questo è un lavoro dei ragazzi Ada non è scontato perché ancora oggi a qualcuno lo mette in dubbio che è un modo nuovo di scrivere
E che l'unico vero e serio quello che sembra lo stile personalissimo di don Milani e solo stare per mesi su una frase sola togliendo via via tutto quello che si può togliere tutti sanno scrivere così purché lo vogliano e sono un problema di non pigrizia
Ecco allora in questa parte finale velocissimamente
Vorrei soffermarmi appunto su cui questo questa questa scrittura che mette a punto davanti l'etica rispetto all'estetica
Allora bisogna sempre tenere presente il registro no non possiamo leggerlo interpretarlo alla lettera perché la sua scrittura era volta a provocare a scuotere era pensata per non lasciare indifferenti e ha come dicevo radicale forte molto dura a tratti anche violenta
Perché eletto punto lettere private e le oltre mille oppure la la la selezione appunto capisce appunto che questa scrittura i franca e diretta no fa sempre il punto al punto delle cose è un invito in una ferita aperta è un po'un dito teso
Quindi quella di Milani una prosa che potremmo dire autentica no che però si rivela tragica si rivela drammatica perché è coerente fino all'estremo
Perché quella coerenza viene pagata a caro prezzo no come dicevamo all'inizio sulla sua pelle questo chiaramente il provoca sofferenze ed emarginazione
Franchetti diceva che in questa radicalità evangelica Milani non fa distinzione tra lingua sacra appunto e lingua profana
Allora innanzitutto il genere due punti velocissimi poi vado là conclusioni il genere letterario come questa come avete visto come potete vedere per tutti i suoi scritti Milani Ceglie è un genere in particolare che poi le pistola are no
Che è appunto e e il e la e la cornice in cui si muove tutti i suoi scritti sia quelli pubblici
Pensiamo agli articoli inviati ai giornali alle lettere pubbliche alle lettere cappellani militari e le lettere i giudici certamente lettere una professoressa
Ma anche le esperienze pastorali in fondo è una collezione di lettere alle che ad un Piero la lettera i missionari cinesi
E chiaramente nella versione privata no le mille oltre lettere private
Ecco scegliere Milani cede questo genere per un motivo evidente perché quando Milani scrive non solo ha uno scopo mai in mente sempre un destinatario preciso
Un interlocutore concreto può essere il direttore del giornale i cappellani la professoressa i giudici i preti il vescovo
Quel destinatario concreto però diventa nella prosa Milani Anna uno strumento per portare la riflessione suo più ampi diciamo su piani più ampie generali
E dal locale
Arriva alla dimensione collettiva ecco che allora dietro il singolo destinatario sì c'era invece una denuncia al mondo della scuola al mondo della Chiesa al mondo della politica no una denuncia su cui non può tacere propri quanto Prete
Ecco le lettere presuppongono di fatto non una risposta
Le pistole grafia Milani Ana sembra invece quasi deluderla
Cioè nell'analisi fatta Dada di Milani scrittore appunto da Fabio Milana fame Milana ha individuato questa specificità ovvero come le lettere Milanesi nane escludono una replica anche quando sembra sollecitarla
Non perché cito giudicata inutile questa risposta uno necessaria il contrario perché assunta impropria gita in principio pensate solamente le tre missionari cinesi alla fine di esperienze pastorali ma anche alla chiusa provocatore dilettano professoressa tutti leggono lì insomma la fine si chiude con ora siamo qui ad aspettare una risposta che chiaramente era provocatoria ci sarà bene in qualche istituto magistrale qualcuno che ci scriverà
Aspettiamo questa lettera abbiamo fiducia che arriverà e poi punto bellissimo il nostro indirizzo è scuola di Barbiana di più Mugello
Ultima cosa
Nella scrittura Milani Anna al sì al centro c'è sempre un fatto che viene incarnato in una dimensione invece più collettiva come dicevo
Cioè la scrittura per Milani diventa infatti un opera d'arte quando è ricerca della verità e quando è scrittura di denuncia quando è violenta quando è diretta quando interessa non il singolo ma tutti
è una ricerca della verità che si aggiunge lo diceva già Vanessa prima attraverso un'investigazione scientifica della realtà pensate alle alle pagine di di tabelle di grafici
Per cui ancora la redazione dei Meridiani ci sta mali dicendo perché hanno dovuto incastrare il tutto in quella pagina delicatissima e micro
Ecco allora al centro a questa presa di coscienza collettiva no come stanno le cose
Ogni articolo nasce da un problema contingente se voi andate a vedere appunto e il è sempre un atto di denuncia ma è un atto di denuncia su cui Milani non può tacere
Non tanto in ragione di una diciamo così un ragionamento socio economico
Lui diceva l'ingiustizia sociale non è cattiva permetterete perché danneggia i poveri ma perché è peccato ciò che offende Dio e ritarda il suo regno quindi lo fa da una posizione decisamente appunto ecclesiale
E lo ridice la stessa cosa al cardinale Dalla Costa nel cinquantatré
Mi sono così convinto del grave stato di disagio in cui vive il mio popolo delle ingiustizie sociali delle quali vittima e della profondità del rancore che nutriva verso la classe dirigente il Governo e il clero
Oh allora sentito quanto questo rancore o forse insormontabile ostacolo alla sua evangelizzazione io perciò ho deciso di dedicarmi ha una precisa distinzione di responsabilità Villani non fa il prete non fa il
Maestro e non fa lo scrittore tutte queste tre cose chiaramente insieme
Locale lei se ne va a vedere gli scritti noi il il il franco perdona ci tutti il primo articolo che ci informa noni ma e l'occasione di quello scritto c'è quello che gli fa prendere la penna è il licenziamento di un suo allievo no questo giovane comunista della di che frequentava la sua parlò che che viene licenziato
E in realtà quello pubblica sua adesso il licenziamento e l'innesco per affrontare il problema della disoccupazione del collocamento per raccomandazione della discriminazione degli operai comunisti
Se andiamo a vedere il caso dello strato di un su un altro suo giovane di Roberto che viene raccontato nell'articolo Natale mille novecentocinquanta che appunto il frutto di un'osservazione di fatto ribaltare le benedizioni pasquali entra nelle case vede questo stato di degrado totale delle sue famiglie delle famiglie in cui in una stessa casa c'erano quattro cinque sei sette famiglia
Ecco quello le le l'innesco è la visione di quello Stato di condizione delle case ma era alta poi diventa una una una riflessione sulla proprietà privata sulla crisi degli alloggi nel contesto del piano Ina Casa di Fanfani
Ma anche la questione dell'ESO il delle di giovani montagne giovedì cita altro articolo
Affronta il tema dell'esodo dalle montagne verso la città ma poi diventa uno scritto per riflettere per la prima volta in maniera pubblica sull'istruzione no
Sul fatto che l'istruzione deve essere anteposta sì alla casa e al pane cosa che invece qualche anno prima metteva per metteva come essenziali
Ma anche le le lettere pubblica in cui che l'hanno trasformato in un difensore dell'obiezione di coscienza in realtà non maturano come Balducci dentro una cornice di riflessioni sul pacifismo di cui a Milani interessava relativamente poco
Diventata invece una lezione per plasmare ancora di più ancora una volta i suoi allievi a essere cittadini sovrani
Dovevo che insegnare diceva come il cittadino reagisce all'ingiustizia come la libertà di parola e di stampa come il cristiano reagisce anche il sacerdote e perfino il vescovo che erra come ognuno deve sentirsi responsabile di tutto
Allora qui concludo perché Milani un intellettuale perché riesce a trasformare quei fatti minuti e contingenti problema della casa l'acquedotto il prova della Tino in qualcosa di più ampio
Milani dal suo piccolo osservatorio prima San Donato e poi a Barbiana
Con i suoi allievi e allieve analizza in modo lucido la realtà e gli strumenti critici che possiede gli permettono non solo di individuare le storture di quella società ma anche di chiamarle con il loro nome
Senza infingimenti di ogni sorta senza timori prendendo posizione non è scontato
Una posizione che ha tra i suoi scritti poi diventa pubblica e che tra i muri di quella scuola si traduce in un insegnamento che ancora estremamente attuale che appunto è stato già citato ovvero che il problema degli altri è uguale al mio sortirebbe tutti insieme la politica
Ecco allora l'opera d'arte che dà i dipinti che faceva negli anni giovanili in forma privata si traduce ora in opera d'arte in una di nuovo in una scrittura di denuncia nella dimensione collettiva merita e qui chiudo e rilegge si paragrafo vedi lettera la professoressa dedicato appunto le regole dello scrivere
Formulate appunto dagli allievi della scuola di Barbiana perché meriterebbero non solo di essere affisse in ogni classe credo ma anche nelle redazioni dei giornali diceva a Barbiana avevo imparato che le regole dello scrivere su uno avere qualcosa di importante da dire
E che sia utile a tutti o a molti
Sapere a chi si iscrive
Raccogliere tutto quello che serve trovare una logica su cui ordinarlo eliminare ogni parola che non serve eliminare ogni parola che non usiamo parlando in un porsi i miti di tempo grazie
Grazie al professor Ruozi e che la senatrice Cecilia dell'Italia che ha promosso voluto questo incontro abbiamo organizzato insieme al Teatro Studio il gruppo e capogruppo del Partito democratico in Commissione istruzione qui al Senato
E credo che anche dei provvedimenti in discussione in queste settimane
Sì senta il bisogno sul sapere sulla cultura sulla scuola di aver ancoraggi scelti per dirla con roghi a quote si pone sul potere delle parole e per dirla con Vanessa Rizzotto Dio il suo libro dal Don Milani a De Mauro e magari ci mettiamo anche Rodari
Del problema percussivo grazie grazie per la domanda decine anche e grazie soprattutto agli interlocutori non potevamo non fare un'iniziativa assunto mi danni per il suo centenario come gruppo al Senato io credo e quindi sono ringrazio molto anche Rosi Bindi per aver accettato subito questa proposta ed essere qui
Con noi e don Mila ni è un punto di riferimento e forse anche per noi non solo per la discussione in Aula qui vedo la mia collega Enza Rando mai stamattina abbiamo fatto le audizioni
Su un disegno di legge che riporta la valutazione del comportamento il voto il sei molto preciso su come questo ma l'ha fatto
E e abbiamo fatto delle audizioni proprio su questo no sulla scuola che discrimina che giudica
E qui siamo dentro una discussione molto attuale ma lo è oggi ma lo è stato perché io mi ricordo la l'unica volta che sono salite a Barbiana è stato con Luigi Berlinguer e Maria Coscia quando per una marcia contro le ipotesi di abolizione del tempo pieno della ministra Moratti quindi e al al persino oltre no quello che lui ha scritto quello che ha detto cioè un è un simbolo una figura che ispirata una battaglia per la scuola per una scuola democratica che sia soprattutto una scuola che costruisce cittadinanza
E in queste quindi è molto importante ragionare su don Milani a cento anni trentuno
Dalla dalla sua nascita
E tra l'altro io ringrazio molto anche fatto noi siamo partiti a due testi per me è stato un'occasione anche uno per leggerlo l'altro per rileggerlo e io penso che libero di Vanessa roghi sia è molto importante perché restituisce la figura di don Milani anche fa anche giustizia del modo in cui è stato stato del modo in cui è stato frainteso racconta anche come è stato
Accolto no anche dagli studenti anche con quante differenze incomprensioni c'è quindi secondo me e torna proprio a Luís e alla sua autenticità al suo essere anche insopportabile
Un pregio insomma dopo
La verità no a quell'ora verità che noi ognuno di noi può dire insomma studiando
Le persone e e e quindi penso che per questo sia molto importante perché fa queste nello stesso tempo lo mette in relazione a Cuccu a quello che si muoveva Lodi no c'è la questione della lingua in quegli anni
Da scuola media unificata insomma tutte le riforme che tra l'altro hanno portato a quella scuola che abbiamo fatto noi che ho fatto io che ha fatto bocciare gli ha fatto Vanessa no Cocco quegli insegnanti che hanno avuto
E quella missione che sono sì si sono sentiti in qualche modo dentro un lampo
Una grande scommessa e quindi la la testimonianza di dà testimonianza perché appunto non è solo un pensiero è una è un è un fare una testimonianza non esserci di una persona che sceglie il vagliare il criticare così necessario per quelli quelle che no è stata a cuore a don Milani
E una reazione all'ingiustizia un parole per leggere la realtà e cambiarla non per chiudersi in discussioni tra intellettuali cioè parole che servono parole
E e il questore
Cioè questo
Poi si ritrova nelle lettere no nelle lenti
Che venivano anche citate nel nell'intervento del professor Ruozi prima cioè quella
Quel fortissimo riferimento all'articolo tre della Costituzione che non a caso Andrea citava in apertura e a quelli indicativo che Vanessa aerobici ricorda
I costituenti hanno voluto mentre Pancrazia aveva suggerito no il il congiuntivo non gli ostacoli che impediscono invece non gli ostacoli sono lì davanti e quindi ci vuole
L'indicativo per rimuovere gli ostacoli io penso che siamo di nuovo se mai non c'è stato questo tempo in un tempo in cui difendere la Costituzione
Attuarla è continuare ad impegnarsi per attuarla sapendo che gli ostacoli sono tutti di davanti qualche volta li abbiamo messi in campo anche noi cioè non ce ne siamo resi conto e ci ritornano appunto in modo drammatico
E
Non la faccio una citazione perché la pena retta Ruozi però quella cosa del in quando don Milani si rende conto del grave stato di disagio in cui vive il popolo no del rancore
Delle ingiustizie di cui è vittima della profondità del rancore ed è fatto che lui dovesse superare quel rancore per l'evangelizzazione quindi realtà lui parte con ma con ammissione che quello di un uomo che Prete e che che quella di D'Angeli Zare però non lo può fare se non ha di fronte persone che hanno la parola cioè appunto per portare la parola la parola quindi la questione della lingua e centrale perché ha bisogno di fronte di avere uomini e donne libere
Che vogliono comunicare che sanno comunicare senza timidezza che sanno prendere parola il parlare alla pari con tutti no come dice
Bagni sa diventare sovrani e qui c'è il nesso cioè se mai la missione perché la scuola
Essenziale alla Costituzione la cittadinanza perché il luogo in cui noi dovremmo offrire una possibilità un'opportunità di diventare sovrani
O di le Nardi della e e quindi c'è un nesso fortissimo tra la scuola e la democrazia fra il sapere cittadinanza che la testimonianza l'esperienza alle don Milani e di don Milani ci ricordano e e e e siccome questa cosa va oltre lombarda la quell'esperienza va molto oltre davvero universale perché mette in campo la soggettività e la presa di parole per le soggettività se io penso al mio percorso femminista
E quando di tutta la cultura è costruita come se il mondo foste voi vale per tutti e vale per tutti quelli che non sono stati e germogli dominanti ecco ritti
Che non sono stati la norma che dava no e e questa cosa va
Io penso che sia una cosa molto importante che che i libri di De lay di don Milani né che l'esperienza di don Milani le leggi per la insomma CCT restituiscono
Ed è poi il tema della scuola come luogo che fa formativo o selettivo e c'è una cosa molto importante
Vista oggi
Nella del dibattito che c'è oggi e nella reazione che c'è oggi perché noi siamo dentro un momento contro riformatore non so come cioè lo dobbiamo dire c'abbiamo una delle peggiori destre al governo che sta che sta attaccando la scuola questo tipo di scuola
E che e appunto che
L'analfabetismo non ne causato dalla scuola di massa
Ma dalle disuguaglianze perché c'è stato un idea è un revisionismo di questa tutta di questa vicenda che mi pare Vanessa roghi racconta molto bene per cui era la scuola senza regole la scuola tutti possono fare tutti tutti possono occupare il tasto e quindi nessuna lite perché questo no cioè se noi non poniamo non è blocchiamo
E qui e e più la scuola inclusiva e più si perde la sua missione educativa no perde la sua messa educativa
E produce quello che ci dice in base eccome se fosse perché sono troppi perché la scuola democratica non riesce davvero
Se volete sto esagerando ma io penso che noi o la vediamo così fino in fondo quello che sta avvenendo oppure non riusciamo anche a fare una battaglia di opposizione perché quando metti il merito nel nome
E lo togli da quell'equilibrio dell'articolo trentaquattro in cui il merito e parte del diritto allo studio e dentro il diritto allo studio e dà la possibilità poi no anche di eccellere ma e tu del Mac quindi del merito che in quel caso nel nel nei costi per i costituenti
E e il massimo dell'inclusione lo fai diventare il massimo di selezione tu stai tradendo usando lo stesso linguaggio e in questo sono molto insidiosi usando lo stesso linguaggio Valditara accusa proprio le nostre parole
Fai un'operazione contraria opposta e contraria alla missione democratica che la Costituzione da alla scuola e al sapere e questo l'abbiamo visto fra Francesco Boccia appunto ha ricordato con la battaglia che abbiamo fatto oggi ma delle lo vediamo ogni giorno e non abbiamo una scuola che continua a perdere i ragazzi
Continua a perdere i ragazzi
E continua a selezionare con una selezione ancora
Fu classista e legata anche alla a distruzione dei genitori no solo il dodici per cento dei dei figli di persone che hanno licenza media si laurea
Contro il settantacinque per cento di chi ha genitori laureati sei per cento se i genitori non hanno il titolo di studio
E poi perdette un ragazzo al Sud no ne perde di meno in altri regioni e quindi comunque la povertà tutti i dati ci dicono che povertà economiche povertà educativa si alimentano a vicenda ed è ancora fortissimo questo nella dispersione scolastica
E nell'abbandono scolastico
E noi siamo appunto dentro un'urna
Per esempio una riforma della del sistema delle regioni come quella che veniva raccontata in cui le norme generali dell'istruzione in possono essere
Devolute e cui no in cui non sono stati scritti i livelli essenziali delle prestazioni in cui il tema dell'uguaglianza spacchettato cioè quindi questo è molto
In più e
Tende cioè tutto questo bisogno di ricostruire l'autorevolezza della scuola
Con un'operazione di autoritarismo e di e di selezione e di ritorno al voto in condotta cioè sostanzialmente vasi
Schio e non voglio entrare troppo nel merito dei due provvedimenti che abbiamo in questo momento in Commissione che sono uno che riguarda la difesa degli insegnanti non la la la la violenza contro gli insegnanti e anche qui un nuovo reato penale perché la cosa che sanno fare mente cioè non so quanti ne hanno fatti da quando stanco me
Perché tutto si risolve col diritto penale e quando il diritto penale entra in quel modo anche dentro la scuola secondo me è e il come dire
Il lo scacco totale la possibilità di ad dell'educazione cioè proprio la messa in discussione della della comunicazione educative della relazione
Educativa e poi il voto in condotta nulla dal lato dell'investimento nella comunità educante
Negli insegnanti anche questa cosa
Della denatalità invece di essere usata per creare scuole dove si sta in meno assista di più si sta più tempo non c'è viene usata per di menzionare accorpare e e desertificare
Desertificare dei territori dispetto all'offerta scolastica che la Repubblica dove dovrebbe dare quindi è una scuola che si ritira dal confronto educativo quella che stanno disegnando che deve formare subito per il lavoro ma non sappiamo che questa è l'imbroglio più lasco che si piega all'immediata formazione che di lavoro e più smentisce la sua nel nove
La sua missione che sarebbe quella di dare e appunto e educazione e quindi io credo davvero non lo dico cioè
Mai giornate sono state più
Come dire
Incredibilmente in sintonia con quello che stiamo trattando rispetto a quello che don Milani ci insegna e e piuttosto un'altra cosa che non riguarda solo il merito che riguarda il come no perché poi do mi danno mano
Appunto come diceva
Ma come si vede da leggendo le sue lettere anche perché scrive che cosa vuole e della questione secondo me che riguardano i tutti che facciamo politiche che ci interroga profondamente dell'autenticità
Della persona ora ci sono persone che sono eccezionali che sono The anche insopportabili per questo pezzo e non tutti poi non possiamo essere tutti don Mila no non possiamo essere tutti anche così indifferente a far carriera forse un po'di più magari sarebbe bene però insomma cioè non ha non non possiamo essere tutti i costi
Integerrimo mi
Però mi aveva molto colpito
Intervento diventa diverso in un'altra occasione di don Ciotti e quando abbiamo ricordato il il trentennale delle bombe a Roma due citato questa cosa di di Livatino alla fine dell'esistenza non ci sarà chiesto se siamo stati credenti ma credibili
Ora come si fa a volere questa scuola fare una battaglia dell'uguaglianza per l'uguaglianza senza
Non possiamo andare tutti a Barbiana anche beh c'è una bellissima citazione diramato che qua quinto Milan ci dice
Vede io sono qui non mi domando più perché ci si è arrivato o perché mici abbiano mandato so soltanto che sono qui
Allora il mio posto è questo ed è qui che devo lavorare del resto nacque impariamo l'alfabeto che dovremmo fare allora appena imparata la lettera a dovremmo fermarci non imparare la lettera b
Perché qui vicino a mille chilometri c'è chi non conosce nemmeno la lettera e dovremmo andare insegnarle la prima di proseguire noi e drammatici e queste mi parvero mi paiono tuttora fra le parole più belle che abbia mai avuto la fortuna di ascoltare il posto l'accettazione del posto in cui sorto volontà tutti e due insieme ci hanno portato
E metterci San lavorare senza pensare più se sia grande o piccolo grandezza e piccolezza sono dimensioni tutte esteriori
Il posto diventa grande in proporzione del lavoro che uno ci butta senza dispersioni velleitarie che nascondono un concerto evidenza al disimpegno
Questa è la lezione più profonda che mi diede don Milani la stessa lezione per cui Barbiana per quel lavoro buttato cita Luís era diventato un posto immenso
E allora
Forse perché fa politica perché eletto
Costruire innesti frapposti immensi che ci sono cioè ci sono anche oggi i luoghi in cui esperienze come quelle di conserve che no costruire messi
Ma anche sapere che la lotta delle diseguaglianze ha bisogno non di noi che parliamo al popolo
Ma del popolo che parlava di noi no Cass che stiamo con il popolo e che no quel popolo prenda la parola davvero quindi io penso che c'è anche un tema di autenticità chi di pratiche si direbbe oggi pratiche politiche molto importante che persone come don Milani ci consegna
Grazie grazie alla sera di rifiuti Cecilia D'Elia e ci avviamo a chiudere questo nostro incontro Rosi Bindi che ringrazio ancora molto per essere qui e per aver accettato di prestigiosa che avevamo Rizzato
Sarà
Però però si sarà ancora per qualche mese presidente del Comitato per il centenario della nascita nominale organizzate promosso molte iniziative e allora le chiedo un Bilancio
Ma come anche evitare per la Società italiana per la cultura e per la politica ne parlava Cecilia di dover attendere un altro anniversario a cifra tonda per riaffermare
Con la forza delle parole l'uguaglianza delle possibilità troppo spesso in questo tempo calpestate Rosi Bindi
Sì
Ancora per qualche mese giustamente fortuna
Qualche a questa è una battuta che anche se non avete sentite va bene lo stesso
Ma e intanto io ringrazio gruppo del senatore del Partito Democratico per aver organizzato questa o pomeriggio e di averlo anche organizzato così perché credo che tutti ci siamo arricchiti di queste tre pelle oltre che della bella introduzione di bianche ci siamo arricchiti di questi interventi tre interventi molto belli che abbiamo i tre interventi molto belli che abbiamo ascoltato quindi non solo grazie per averlo fatto ma anche per aver organizzato così bene individuando le persone giuste
Che io ringrazio ringrazio perché
Non solo per il lavoro che Rhodes in particolare
In Cristo vanno a
Svolto perché questo centenario appunto non fosse un'occasione polverosa come ha detto Vanessa
Ma lo ringrazio ringrazio insieme a lui Vanessa e tutti coloro che in questi anni hanno custodito una memoria di don Milani con tanta intelligenza cultura Sapienza passione
Se possiamo in questo anno si è stato possibile organizzare ENI alcune iniziative altri
Al di là verità siamo a metà del percorso
Quindi ancora molto lavoro c'è da fare
E grazie sicuramente a a chi ha costruito la memoria come gli vi penso a Calenzano insomma a Barbiana Vicchio
E
E a chi chi non ha mai smesso di di di studiare don Milani in questi anni
Uno degli obiettivi infatti di questo centenario è un po'quello dovrebbe essere est c'è almeno quello che ci eravamo proposti
Di condividere un po'questo patrimonio così importante che appartiene a troppi pochi secondo me
Cioè dev'essere condiviso dovrebbe essere riconosciuto
Perché
Perché non è non è cioè non ed è veramente un'omissione molto grave quella di
Privare un paese come l'Italia e non solo l'Italia ma soprattutto in questo momento
Di un intellettuale del calibro di don Lorenzo Milani di di un prete
Di ITT di tutto ciò che insomma noi abbiamo conosciamo cerchiamo di conoscere e di questa
Straordinario personaggio del Novecento
E questo era lo uno degli obiettivi diciamo non so se ci stiamo riuscendo perché
Lo dico con molta schiettezza
La fatica più grande al di là del grande lavoro che riusciamo a fare con le scuole che per quanto mi riguarda è uno dei più gratificanti
è non è facile raggiungere giovani fuori da quel conte
Sì i movimenti giovanili sia cattolici che checché
Siamo più vicini ad alcune espressioni della politica italiana lo conoscono hanno quanto stanno facendo dei lavori
Ma le le scuole sono l'occasione principale per incontrare i giovani si fa molta più fatica ed iniziative come queste anche le stesse iniziative nel centenario
Questo è anche uno dei motivi per cui vorremmo concludere il ventisei di maggio perché domenica e non il ventisette perché lunedì a Barbiana proprio con i giovani
Per consegnare i loro anche
Il lavoro fatto in questo anno perché siano loro a in qualche modo a portarlo avanti
L'altro obiettivo che ci eravamo proposti era quello di di farlo leggere
Diritti e non limitarci a interpretarlo no
E e quindi da di liberarlo delle tante caricature che ci sono state e che sono state costruite sopra che poi sono un modo per
Diciamo per per non ascoltarlo fondamentalmente cioè stiamo benissimo
Definirlo il Prete Rosso come definire comunista e la visita stia La Pira voleva dire sostanzialmente archiviarli e non e non lasciarsi scomodare interrogare o rompere le scatole come invece mi voleva fare perché oggi
E tutto quel gruppo della chiesa fiorentina voleva fare in quegli anni
Perché perché queste caricature somma insistono ecco anche anche in questo anno c'è chi ha cercato di di di interpretare il centenario Don Milani
Per esempio la la cosa più grave che secondo me è stata affermata oltre i vari ragionamenti sul merito no non c'è ritorno perché Ciciliano ha spiegato molto bene e non solo lei ma
Questa idea di rinchiuderlo nel suo tempo
E invece io credo che sia di un'attualità straordinaria
Stasera ne abbiamo avuto un esempio su in particolare sul tema della scuola ma non soltanto su quello
E attuale come prete per la chiesa di oggi
Domenica sabato passato sono stata a Bolzano per per ricordare insieme a don Mila ni
Don Mazzolari
Insomma più o meno la stessa sorte diciamo in qualche cosa ha fatto
Ecco è e c'è voluto papa Francesco per riabilitati entrambi
Ma questo
Questo non sicuramente ha contribuito a riconsegnarli come cristiani Peretti esemplari
Altro papa Francesco ha chiesto anche perdono per quello che la Chiesa l'incomprensione della Chiesa aveva fatto soffrire a entrambi
Ma il paradosso è che rischia di essere trascinato
Parole Papa Francesco nella nel nel
De verso il patibolo sono stati vestito d'Don Milani Baldocci La Pira Mazzolari e quant'altro
E per questo dico è
Un con un prete e come lui è per la Chiesa italiana io credo anche in questo momento Henson solo per la Chiesa italiana di un'attualità sconvolgente
Proprio per quella Chiesa che appunto parte dalla realtà
No
è una cosa impressionante leggere esperienze pastorali proprio per questo
Cioè ti inchioda fa io devo evangelizzare questo popolo qua non un atto questo e queste condizioni da queste condizioni umane io non posso prescindere
Compreso il numero dei letti compreso le ore di lavoro cioè tutta quella questo suo attardarsi nel descrivere
La realtà del del del suo del delle sue comunità in fondo soprattutto dei delle condizioni del lavoro
è un modo con il quale e interpreta la sua funzione di parete a quando si domanda ma io ho evangelizzatori cioè questi mi capiscono
Capiscono quello che io sto dicendo no
Quella elevazione umana per poter ricevere il divino di cui poi parlerà papa Francesco quando va sulla tomba di di don Mila
Ecco io trovo questo questo un metodo che presente facciamo molta fatica fa fatica la Chiesa fa fatica la politica presentano Adda a tanta del sentirsi fino in fondo uso ancora una volta le parole di papa Francesco ma penso che vadano bene quando lui dice il pastore deve aprire addosso non l'odore la puzza delle pecore
No
Se non se non se non stai nelle
Nella stalla con loro
No non non e quindi non condivide quella condizione umana fino in fondo dar ricco si fa povero e come ha fatto don Milani attorno non non capisci
E non sei in grado di dare delle risposte né sul piano ecclesiale né sul piano politico
E e io trovo questo questa sua questo suo modo di essere anche intellettuale perché poi da questo nasce la critica la CRI
Dalla cultura borghese nasce esattamente da questo rimprovera la cultura borghese di non di non di non avere questa caratteristica quando dice io ho imparato molto di più dai miei ragazzi ed ai miei operai di quanto imparato dai vostri liberi
Da quella perché io ero ero posto una volta ero come voi perché ho imparato di più perché lì c'è una vita no eh e ed è da quella che si parte quindi a me pare che questa sia
Qualche cosa che manca profondamente oggi no manca manca a parte grazie alcune grandi eccezioni ma manca sicuramente alla comunità ecclesiale manca a mio avviso anche la politica
E questo forse è uno dei monti motivi per i quali ci sentono così distanti ci hanno sentito così distanti
Sicuramente vi sentono meno distanti perché voi siete più bravi ma è così a mio avviso questo questo distacco che si sta continua a consumarsi sul quale cominciano a crescere accrescere i a mio a mio a mio avviso piante molto molto velenoso in molte pericolose e dipende secondo me esattamente da queste
E quindi io trovo trovo di straordinaria attualità lo trovo lista di natalità su tutti gli argomenti sulla scuola avete detto molto
Aggiungo un elemento che dico sempre quindi chiedo scusa Ruozi quale condividiamo le cose
Io va be'preoccupa la la dispersione scolastica di oggi non solo quella classista che è molto simile
Cornel mutamenti che ci sono stati a quella del suo tempo
A me preoccupa oltre che alla dispersione scolastica di Catania
No delle periferie degli immigrati dei figli dei poveri dei figli senza istruzione
Mi preoccupa la il il il il la d'evasione scolastica la dispersione scolastica l'abbandono scolastico del Veneto delle regioni ricche di questo paese
Dove questo dipende dal fatto che al contrario dei tempi di don Milani la scuola non è più considerata un valore sociale
No non solo non è no no non si non la la politica non li destina le risorse che gli dovrebbe destinare e non si preoccupa di quello che dovrebbe preoccuparsi
E e che non entra quando io dico sempre io sua figlia di di quinte di di genitori di quinta elementare ma han fatto i salti mortali per mandarmi a scuola
Ma col liceo mano fatto fa perché intanto bisognava prendo il diploma perché se poi non c'erano i soldi per fare l'università intanto lavoravi poi se volevi continuavi
No ma allora
E come i ragazzi di Calenzano e come occorre una scuola e così non fa tanta fatica a convincere i contadini di Barbiana mandare a scuola i propri figli allora era considerato un bel niente del quale bisognava appropriarsi il paradosso di oggi è chi è in fondo
Alle alle al alle aspettative alle ai desideri e alle richieste
No e e questo è non a caso perché altrimenti non avremo un numero di laureati così bassi
Perché era dispersione scolastica nella scuola dell'obbligo nelle superiori a alcune spiegazioni
A mancanza la i laureati che solo che con i quali competiamo con la Romania con l'Ungheria e non con la Francia e con la Germania sta dimostrare che non è più un valore sociale
Considerato tale
No e questo naturalmente era a casa principale che si è fermato l'ascensore sociale chiaramente no come si dice qualche volta una volta finire gli operai facevano gli ingegneri oggi i figli degli operai fanno gli operai a tempo determinato
Senza le certezze e le garanzie di tutti di tutela di lavoro che forse avevano conquistato i loro padri qualche modo
E e questo non dipende soltanto c'è questo dipende proprio da da un impoverimento culturale del Paese e da un capovolgimento delle gerarchia dei valori e sul quale secondo me bisogna lavorare
E e poi va be'l'altro aspetto vorrei sottolinearne due c'avete tutti fatto riferimento mai cioè
Questa sua
Concezione della scuola dei contenuti che due comunicavano per terra
Racchiusi nella frase non non sono preoccupato di formare il ragioniere rilievo dottori voglio formare cittadini sovrani
Ne nel nel nella sua scuola
Cioè
Non ci possiamo meravigliare che abbia scritto la lettera a una professoressa come scrittura collettiva io mi mi interrogo mi lasci interrogare molto di più
Dal fatto che ha scritto con i suoi ragazzi detterà i cappellani militari lettera i giudici cioè toccando argomenti che non non rientrano né né normalmente non nella nei programmi scolastici
E lui ne ne ha ha fatto di della della del tema Guerra e pace e guerra la guerra per usare un termine di di di Mazzolari in questo caso perché
Più che di diciamo più che di pedagogia della fascia don Milani si trova proprio la condanna della guerra no questo
Il il la messa in evidenza di di di di di l'irrazionalità della diciamo pure in qualche modo tanto per citare ancora una volta a papa Francesco che l'altra rete un crimine di voi contro l'umanità alla guerra
Nel passaggio della lettera nella quale dice quale guerra non uccide i civili
Cioè in quale guerra non ci sono sostanzialmente crimini contro l'umanità quindi è la guerra che da mettere al bando non soltanto le cose che possono avvenire dentro la guerra
Quella lettera scritta con i ragazzi
E è piena culture piena di storia piena di costituzione piena di politica
E e quindi i contenuti della sua scuola eran questi qua
No non c'era solo era esigente nella grammatica nella matematica dell'agiografia nella storia ma era altrettanto esigente su quelli che oggi potremmo definire come richiameremo temi di scuola di una scuola politica
No se facciamo una scuola no una scuola di formazione politica Ascoli don Milani era una scuola di formazione politica
E
E in questo io insomma penso che
Anche questo tocca la scuola
Non lo so se tocca la scuola quella ma che ci fai scrivere che cita i diplomi che cita le lauree forse sì secondo me
Sempre preoccupata del fatto di chi le insegna queste cose quindi
Per esempio è andata via Bandar ex presidente vicepresidente di Libera
Se vogliamo insegnare la macchina nelle scuole
Bisogna dare una base scientifica all'insegnamento che facciamo sulle mafie perché sono uno va lì e gli racconta quello che vuole capisco bene che questi sono temi estremamente sensibili
Ma una scuola nella quale si insegnano queste cose in questo Paese c'è da qualche parte
Questa qui queste questi contenuti di questa Costituzione potremmo dire che dice lui aspettiamo da due mila anni e quindi la ricollega chiaramente strettamente al Vangelo
Se di dove tutto questo diventa contenuto di un processo educativo
E poi non ci possiamo meravigliare il sei
Sì si sentono affermazioni
Non contestate indiretta sul fatto che una riforma costituzionale che leggi direttamente il premier non tocca i i i poteri del Presidente della Repubblica
Si sente fa una Bagnara impunità un'affermazione di questo genere
E i chi ci vuole il il giornalista particolarmente sensibile per ricordarlo nella propria trasmissione
Ma boh significa che la la cultura costituzionale di questo Paese
Come si fa fa un'affermazione di questo genere e nessuno contesta nessuno replica
Potrà posso citarne altri potrei fare un elenco lunghissimo perché la scuola perché l'autonomia differenziata perché la sanità
Perché ma come si fa ad affermare che il persino a a a fare propaganda e a dire Bugie sulle poste di bilancio
Allora siccome lui dice
Io non potevo non insegnare ai miei ragazzi a capire come stanno le cose sì
E giustamente voi ad esito sapere per saper scegliere cioè avere senso critico
Dare gli strumenti per giudicare quella realtà nella quale tu vivi e che condividi
Cercare la verità partendo appunto dal senso critico
No non ha ma non mettere il cervello alla massa quando lui in fondo se la riprende col divertimento perché dice ogni ora in cui ti diverti Tumo studi
Tu non capisci tu non ti attrezzi tu resterai quello che sei perché l'unico modo che hai per emanciparsi è quello di avere cultura ed è quello quindi di essere in grado di criticare la realtà
E questo è l'altro senso straordinario della concezione dell'obbedienza anche su questo è stato fatto le caricature
Perché io sono come dire è molto esigente la sua concezione di obbedienza
O meglio di disobbedienza
Spaghetti si obbedisce alle leggi giuste
Sì ci sia ad opera
Per camminare
E sono giuste quando chiuderanno i poveri gli oppressi sono ingiuste quando sanzionano cioè di fatto
Appoggiano chi gli oppressori
Questa è la e la sua la sua idea di obbedienza no ora mi dice questa è politica noi potremmo dire questa e cittadinanza
Qui non c'è un'istigazione alle leggi a non rispettare la legge c'è un invito a valutare i contenuti della legge e adoperarsi per migliorarla
Anche su questo versante io credo che Lorenzo sia di una straordinaria attualità perché perché io penso che in questa società ci sono un mucchio c'è un concerto ribellismo è sempre più diffuso
Ed è sempre più pericoloso
Ma non non non c'è una capacità di criticare il leggere la la la diciamo l'impianto legislativo
Nel suo complesso capo avendo le capacità di valutare se è giusto o se non è giusto e soprattutto il percorso che ha fatto una legislazione
In questi anni
Perché io penso che se don Lorenzo Milani fosse vissuto qualche altro hanno forse negli anni Settanta qualche interlocutore in più di quelli che si era scelto nelle sue lettere perché salvava poche persone tra i politici forse avrebbe aumentato diciamo
Avrebbe scritto a qualcun altro oltre a quelli a cui scriveva perché anche la penso come come Ruozi sul fatto che scrittura lui è un è un letterato delle lettere secondo me prevalentemente
E
Sicuramente avrebbe visto che qualche passettino avanti rispetto alle cose che gli stavano a cuore per esempio penso soprattutto al mondo del lavoro si sarebbero ottenuti
Ma forse serve anche una coscienza critica per capire la parabola di questi anni
Per capire che cosa è successo
Perché se noi facciamo la sinossi diciamo tra le le lettere di don Lorenzo Milani
E
Quello che è successo dalla sua morte fino ad oggi
Io credo che ci siano dei momenti
Nel quale ci sono stati degli avvicinamenti e dei momenti nei quali ci sono si sono creati delle grandi distanze a mio avviso e ci stiamo vivendo una fase nella quale distanza stanno pericolosamente aumenta
E quindi si era costituzione nascano aspettata da due mila anni dove diciamo in maniera diversa
Era Costituzione più bella del mondo
Magari oppure affittare che questo centenario a proposito di consegna ai giovani per irrobustire un po'il patriottismo costituzionale di questo Paese
E il repubblicano io penso che forse
Potrebbe servire ecco e credo che potrebbe essere un modo per lei non polveroso appunto di provare a ricordare che
Non insomma siamo più responsabili di altri si avendo incrociato nella nostra vita in un modo o nell'altro persone parole e testimonianze profezie come questi
Ci attardiamo diciamo nelle nostre comunità
Ringrazio molto Rosy Bindi Vanessa Rodrigo Ruozi presidio dell'idea tutte tutti voi e chi ci segue da remoto come si dice oggi e casa
O da uno smartphone e buona serata a tutti