Russia, Ucraina, Hamas, Israele, Cina, Usa: mondo in crisi. Conversazione Francesco Sisci con Geppi Rippa

Quindi lei ventitré per sta per concludersi come un'agenda politica internazionale fortemente segnata dai conflitti su cui l'informazione presta una grande attenzione e con un contesto che sempre più rivela
La evidenza sempre più clamorosa l'assenza di una nuovo ordine mondiale cioè di una sistemazione delle
Scelte delle opzioni che possono riguardare e l'intero mondo considerando è questo un aspetto che voglio sottolineare che per quanto riguarda l'organizzazione dell'ONU
Che noi e sentiamo come una realtà necessaria alla definizione del luogo del dialogo e del confronto registriamo l'ennesima dichiarazione perché
Più o meno
Recita in questo modo a Gaza l'inferno sulla terra come se non ci fossero stati altri inferni e quindi sembra mirata fondamentalmente ad una a diciamo lettura antisraeliana
Più che a una lettura del dei dati di fatto questo naturalmente non assolve nessuno lo stesso Israele sulle sue strategie però innegabile che qualunque possa essere uno pilota che si voglia
Mettere in campo Iselle resta l'unica realtà democratica io sono stato testimone in Diretta video
Delle manifestazioni in fatte in Israele dopo il pogrom del sette ottobre contro Netanyahu e per le sue politiche che significare quanto meno è un Paese che ha una impostazione culturale democratica al di là di quelle che sono gli aspetti ma le dichiarazioni Doni suonano quasi sempre come un elemento che ci suscita rammarico perché allontana da noi la convinzione che manteniamo profonda
Che l'ONU debba essere il luogo dentro il quale il Paesi del mondo trovino le occasione per scongiurare che conflitti abbiano dei versanti drammatici
Il il punto sul quale
Chiedo al nostro ospite il professor Francesco Sicilia rientrato in queste ore da Pechino
è sostanzialmente questo abbiamo come dicevamo in apertura un'agenda in cui la vicenda ucraina sembra essere
Divenuta marginale Mario Orfei sempre coro ente drammatica per gli affetti che alla guerra continua ad avere su quel paese vittima pressione russa abbiamo le vicende mediorientali fondamentalmente caratterizzate
Dalla dal programma del sette ottobre
Fatto da gruppo terroristico di Hamas nei confronti Israele
E contemporaneamente l'ingresso in una Gaza nord da parte dell'esercito israeliano ma il contesto si allarga molte altre situazioni che potrebbero essere messe all'ordine del giorno in connessione con questi avvenimenti penso per esempio alle situazioni che accadono gli Stati Uniti dove e di recente alla notizia di settantaquattro o parlamentari che hanno espresso la loro necessità e convinzione per cui i docenti che sono evasivi contro le l'antisemitismo debbano essere messi in una condizione di non reiterare questo che è ritenuto un aspetto culturale grave ci sono le elezioni americane c'è la vicenda russa che naturalmente impegna in modo significativo la nostra percezione da due anni con un conflitto dagli effetti drammatici c'è la Cina c'è la vicenda dell'Iran cioè
Tutti questi venti e questi ingredienti sviluppano una vicenda che conferma come è stato già detto l'assenza di una di un ordine mondiale capace di dare risposte a tutto il grumo di
Elementi contraddittori ma anche conflittuali che sono nell'agenda stesse ecco con Francesco sedici
Io vorrei discutere e chiedo a lui di fornirci una interpretazione di questa che è la mappa del mondo così come si è venuto a configurare nel caso a volo d'uccello cercando di analizzare le singole situazioni e valutare insieme
Quali possono essere anzi chiediamo allorché cioè dica una sua opinione gli sviluppi possibili su questi vari fronti collegati appunto dalla dalla situazione complessiva mondiale che
è fonte di preoccupazione tante che continua a essere divulgato il linguaggio non soltanto di una nuova guerra fredda ma di un uomo rischio di guerra mondiale
Citato anche molto spesso dalla dal Vaticano
Buongiorno De Francesco buongiorno sì io comincerei se se interessa proprio da un
Da una visione cinese perché poi il conflitto alle tensioni intorno alla Cina sono il lo sfondo fondamentale entro cui poi giocano sia il conflitto di Gaza che il conflitto
In Ucraina e quindi è in secondo me importante vedere a che punto è questo sfondo
Il mese scorso si è siglata una specie di tregua di cessate il fuoco tra Stati Uniti e a me e Cina su questo fatto questo conflitto questo è molto importante perché assicura da una parte agli Stati Uniti che non si apre in tempi brevi almeno un terzo fronte che altrimenti sarebbe stato estremamente complicato ma anche alla Cina
Consente un momento di pausa perché incombono a gennaio le elezioni tenue Nesi che potrebbero
Altrimenti diventare una mina
Vagante per per la stabilità cinese Opel Taiwan dichiarasse l'indipendenza spingesse
Sulle polemiche a contro Pechino e d'altro canto cioè l'economia cinese che è in grave difficoltà e su cui Pechino ha bisogno di tempo ed energie per rimettersi in sesto quindi questa tregua credo fa bene a tutti e due e solo una tregua dobbiamo vedere nei prossimi mesi in un periodo che io credo andrà RAI quattro mese quattordici mesi
Se poi
Questa tregua darà spazio a un qualcosa di più sostanzioso
Al momento no e quindi adesso al ritorno a ritroso io vedrei quali sono gli orizzonti gli orizzonti è naturalmente il compito di casa
Queste che le dichiarazioni del governo israeliano
Che dice sostanzialmente entro marzo noi avremmo ripreso in mano il controllo di Gaza e eliminato il braccio militare di Hamas questo
Un augurio o ma è una speranza perché Hamas non è solo il nemico Israele ma contro Hamas si è formata una coalizione di
Ai nemici che vanno dai tanti Paesi aranci quali non vogliono essere
Dirottati nelle loro politiche da Hamas dopo essere stati dirottati dagli Isis dopo essere stati dirottati dall'ok la dopo essere stati dirottati dall'OLP è dall'Europa che vede ovviamente il rischio di un'ondata di terrorismo
Islamico sponsorizzato dalla stessa Hamas quindi al di là
Delle dichiarazioni di principio di questo o quel governo in realtà c'è un consenso molto ampio
Contro Hamas
C'è però oltre a questo sospetto crescente verso Israele
è questo io credo è un problema di fondo perché è Israele dopo il novantatré quindi dopo bene
La pace di di di offrire l'accordo siglato con l'OLP poi non ha fatto grandi passi avanti nella soluzione del portale del problema del paese palestinese è la questione palestinese è stata messa da parte perché se era un problema e risolvibile Billè quindi non era più un problema ma insomma
Eccome quando ed era una una posizione
Pur comprensibile ma che è esplosa come sappiamo come ho visto in questa i in queste in questi mesi
E quindi il futuro è comunque che la questione palestinese va risolta in un modo o nell'altro perché sono milioni di persone che devono a bere uno un'idea di futuro
Credibile che non sia solo l'alternativa tra stare in una bolla o arrendersi ai terroristi di Hamas e qui io credo che Israele deve forse ragionare
Anche su un'altra prospettiva riso si è aperta al l'idea della via del cotone
Cioè di una strada di comunicazioni politica e commerciale che vada dall'India attraverso la radio è servita poi la Giordania e Israele per poi andare in in Europa
Cioè questo significa che Israele deve trovare il modo di integrarci
Il più è meglio Coni il resto del Medioriente cioè deve Israele deve smettere di essere specie una specie di avamposto
Dell'Europa in in Medioriente deve essere ponte
Nell'Europa dell'Occidente in Medio Oriente non non solo una un po'avamposto deve essere un vero ponte una
Una uno spazio di crescita per Israele spesso per il Medio Oriente e per direi tutto l'Occidente questo significa
Anche tanti passi Diversi significa cambiare i propri rapporti con Paesi amici ma anche non nemici non amici questa specie di pace armata che si è tenuta per anni un la Siria o con l'Iran deve in qualche modo trovare un una soluzione più rotonda non solo da parte degli di Israele ma forse anche da parte di di altri paesi della regione
E poiché l'altra cosa ancora questo quando arriverà la fine di questo conflitto di Gaza naturalmente
Riaprirà i fari l'attenzione mondiale sul conflitto in Ucraina che adesso sta
Sta faticando l'il grana sta faticando la Russia sta faticando dobbiamo capire se fra tre mesi quattro mesi cioè con l'arrivo della primavera
Si apriranno spiragli per una tregua vera tra le due parti oppure per una vittoria da parte di una delle due parti
Al momento nessuna delle due ipotesi appare fattibile però certamente e dopo la fine della guerra di Gaza
Mister credo che ci sarà una maggiore attenzione mondiale una maggiore
Come dire
L'impegno mondiale a risolvere la questione Ucraina ma perché non si può lasciare che questa guerra in Ucraina dei generi anno dopo anno perché si è visto
Questa è una mina vagante che genera a sua volta altri conflitti non finisce lì cioè può generare altri conflitti e quindi è nell'interesse di tutti
Nei Paesi occidentali ma io direi anche la Cina
A riuscire a provare una soluzione
Per per il Q di conflitto in Ucraina poi dopo che ha risolto il conflitto in Ucraina non si sa di cosa sarà di Putin il mio augurio personale che si trovi in qualche modo una soluzione rotonda che non arrivi
Poi gli alla destabilizzazione completa della Russia perché altrimenti alla destabilizzazione completare la Russia sarebbe di nuovo V un altro problema
Però io credo che a quel punto noi abbiamo un orizzonte in cui tra la primavera e l'estate e l'autunno dovrebbe trovarsi una soluzione anche alla alla al problema della guerra in Ucraina questo lasciata alla fine due questioni una e quella e il più in immediata cioè delle elezioni americane non sappiamo chi sarà il nuovo presidente se si confermerà by bene se correrà Trump Olsen avremo invece un terzo candidato che si imporrà
Su o suo entrambi
E quindi in questo stato di enorme incertezza veramente forse senza precedenti negli Stati Uniti con un problema di profonda spaccatura nella società e nella politica e nella cultura americana queste elezioni potrebbero essere più importanti di altri
è poiché su su questo ce lo sfondo della mancanza di spazi di mediazione internazionale
Come dicevi l'ONU non riesce più a essere un uno spazio di mediazione di compromesso vero perché prende le parti di questi
Sto o quella parte quindi tradisce quel ruolo di mediazione che invece era stato nella nascita io credo che questo sia dovuto al fatto che l'ONU alla fine della guerra fredda cioè perché poi era uno strumento pensato per la guerra fredda
Lolo avrebbe dovuto essere trasformate
Non è stato trasformato non ci sono state non c'è stata la riforma del Consiglio di sicurezza permanente questo anche per l'Inter per un intervento italiano l'Italia si oppose alla riforma del Consiglio di di sicurezza le riforme la loro e oggi però è ostaggio di un numeri dei numeri dei dei paesi che diciamo minori in via di sviluppo che si vendono a questo quel interlocutore per pochi spiccioli e c'è un problema di rappresentanza vera dell'ONU e quindi questo fa sì che l'ONU
Non rappresenti non
Molto nel non rappresenta certamente i Paesi avanzati non rappresenta forse nemmeno i paesi in via di sviluppo ed ed è un'istituzione e realtà svuotata
L'ultima cose in questo volume uccello rapidissimo ahimè sono stato
E la questione dell'antisemitismo cioè
Per il
Per decenni ormai abbiamo scusi dato per scontato che la questione antisemita antigiudaica fosse è stata introiettate nessuno ne avesse più dubbi l'orrore della Shoah doveva essere sufficiente a vaccinarsi tutti contro future rigurgiti antigiudaica cit
Queste ore le manifestazioni di questi giorni che non distinguono tra
I massacri di Hamas e le politiche più o meno discutibili di Israele e riportano secondo me in cui al al alla luce insieme
Tremendo cioè l'anti l'antisemitismo questo deve essere
Ripensa fra i cittadini Israele ma noi stessi che convivenza amici di Israele ci preoccupiamo per l'antisemitismo dobbiamo affrontare questo problema e non affrontarlo secondo me semplicemente nella difesa
Israele o la difesa dell'ebraismo ma il nome della tolleranza e della società liberale perché Sissi uccide essi azzoppa la la libertà nella società democratiche
E cioè l'antisemitismo che ritornò ma poi anche altre forme di intolleranza che gli vanno al seguito quindi è una battaglia credo delle un Turiee liberali della cultura liberale contro i rigurgiti invece di autoritarismo e di tirannia che arrivano da tante altre parti del mondo
Beh la tua radiografia sollecitata anche dalla dalla dal quesito onnicomprensivo che t'avevo posto ha comunque chiarito
Insieme dei problemi che attanagliano l'agenda politica internazionale e i rischi che ha tuttora manchino linee guida dentro il
Il il lavoro che può essere di Risoluzione a questi conflitti in modo
Potremmo definirlo democratico semmai il concetto di democratico non venga confuso noi andiamo spesso parlare anche del fatto che ci basterebbe il principio liberale
Perché il PC può democratico potrebbe anche non contenere in toto un una cultura liberale che metodologicamente l'unica in grado di piuttosto
Mi veniva da chiederti
Ben posto il quesito dell'antisemitismo e diciamo la scenografia entro cui l'antisemitismo si riformula come diciamo preoccupante tentazione ma che pure esiste
E che che la Shoah non era e non è riuscita ad allontanare dalla dalla interpretazione ma qui mi pare che nell'ultimo periodo siano emersi alcuni segnali
Che potremmo definire di caccia all'ebreo che è qualcosa che che va un po'oltre anche la mera rappresentazione dell'antisemitismo ogni distingui fragili che vengono fatti a uno stato di confusione
Che viene espresso la caccia all'ebreo è diciamo già a uno stadio ultimativo
Di una situazione che è urgente recuperare
Con tutte le problematicità che hai descritto anche quelle di una valutazione critica
Perché come me come che hanno una amicizia per Israele anche per sollecitare Israele ad una ad una funzione che sia di fatto diverso ma qui
Mi e viene in mente alla luce nella compressiva trama che ai descritto
Il
Le di sia interessante capire quali sono per esempio i varchi su cui Slavia del cotone potrebbe essere uno dei gomitoli cash Hawtin quali si incominciano a costruire linee di tendenza che servano come anticorpo a un'azione in conflitto che prende forma in termini di guerra con gli effetti devastanti
E ancor di più
Non ritieni
Ed è un quesito che
Esistano delle condizioni per cui per quanto riguarda lo specifico del conflitto dell'aggressione russa in Ucraina
Mi possa essere successo dell'uno e dell'altro Masters accantoniamo alcuni Pseudo analisti politici internazionali in voga nel nostro sistema informativo che hanno già dato per scontato che Putin ha vinto
E naturalmente bisogna anche incominciare a venire la fermezza di affermare
E taluni più che essere analisti con tutte le problematicità che un'analisi comprenda comprende eh sono di fatto i divulgatori di una linea politica
Io ho più riprese anche Conte indiscusso come
Prima dell'invasione russa in Ucraina gli interventi che noi siamo messi sull'Agenzia Radicale
Letteralmente prendendo gli atti ufficiali di Putin e e documentando sono descrittivi di quello che erano le intenzioni di Putin in quanto tale e alcuni degli analisti politici sono difatti divulgatori diciamo i i promotori dell'azione quindi non hanno età che vedere con l'analisi politica con un'analisi politica internazionale sono soltanto dei diciamo soggetti che operano per divulgare le tesi di una delle parti
Questo andrebbe correttamente sistemato in un sistema informativo che per quanto subalterno e sistemi finanziari per quanto marginali in un paese ahimè e ma marginale
Dovrebbe ricondursi ad una riflessione che riguarda proprio il sistema informativo e il suo ruolo
Diciamo di deontologico che molto spesso decisamente smarrito
E anche su questo quindi vorrei chiederti se tu e ritiene che esistano delle traiettorie che possono portare a dicono soluzione
Ma anche perché sono state tentate diciamo pure come stanno le cose non è che sulla vicenda del dell'ucraino un siano state tentate tutte tutte le
Le carte anche
Del diplomatica Coni margine con cui queste vengono giocate diciamo pure le cose come stanno ebbene il problema è che se non quale quale potrebbe essere lo sviluppo su questo fronte ultima con annotazione che ti faccio per rilanciare qualche tua specifica ulteriore riflessione
E proprio il richiamo che tu stesso hai fatto all'ONU
E
Il Consiglio di Sicurezza ricordiamolo e quello che
Nel quarantacinque fu oggetto quarantasei fu oggetto di grande dibattito interno tra il il filone angolo americano e e diciamo Russia la Cina o meglio allora Unione Sovietica
E Cina Prato interessante anche chiarire che l'Unione Sovietica
Viene sostituito da la Russa senza che vi sia nessuna atto formale che
Che accolgo questa sostituzione già questo rende abbastanza precarie poi il Consiglio di sicurezza con il diritto di veto tra l'altro esercitato anche in questione degli Stati Uniti per quanto riguarda Israele
E il diritto di veto dei membri permanenti
è diventato un modo per paralizzare l'homo perché è evidente che se la Russia che uno dei membri permanente del Consiglio di sicurezza invade un altro stato venendo meno a quelli che sono i principi su cui l'ONU e NATO
Da quel momento l'ONU con veto messo dalla dalla Russia
è paralizzato non può più intervenire quindi prendono forma tutto l'insieme di caratteri che danno la sensazione a molti paesi più piccoli di poter mettersi nel mercato di di di essere acquistati da questo da quella parte ma in realtà
Fanno saltare l'immagine necessaria urgente di un luogo in cui appunto il dialogo il confronto ambiamo a sua sacralità e anche la sua forza la sua forza in quanto tale perché ricordiamo come
Già con la vicenda dell'Iraq l'ONU allargò il suo perimetro che era quell'appunto dell'intervento anche armato nel caso fosse necessario per ricostituire le condizioni di legittimità ed era legato alla vicenda del Kuwait accantoniamo poi tutte le polemiche che ne è venuto fuori
E poi c'è un aspetto squisitamente giuridico
Che voglio segnalare attesi e che fu individuato anche dalla dalla vicenda radicale quando si spinse affinché si formasse una vera e propria Organizzazione mondiale delle democrazie o della democrazia
La quale non aveva un'ipotesi di conflitto colono ma era una sorta di compattezza dato ai soggetti se che esercitavano una cultura democratica e liberale
Per far sì che questa loro azione fosse coordinata e forte all'interno dell'ONU affinché Roma non fosse esposto a questa sua vacuità che non si risolve soltanto con dichiarazioni e sono parossistica ma fanno emergere l'urgenza per cui l'ONU ecco quello del conto del di organizzazione mondiale della democrazia e delle democrazie è fondamentale a mio avviso per anche creare una piattaforma più ampia anche degli stessi soggetti quale presenta l'amato che un soggetto di difesa armata ma che danno anche un profilo di identità di diritto
Il
L'ispirazione per esempio del tribunale perché il Tribunale penale internazionale divenuto per corte penale internazionale
Per quanto sia rimasto molto fragile è comunque un qualcosa che può incidere e modico scongiurare ma mettere Imola coloro che ritengono di poter arbitrariamente a realizzare un opera di aggressione senza che questo venga registrato o se ne paghi nessun presso ecco questo stallo si determina una condizione
Primaria per superare non soltanto la crisi dell'ONU ma il metodo con cui è possibile affrontare i conflitti che pure ci sono e che devono essere sviluppati in fondo tu hai richiamato per esempio
Il viale di San Francisco opaco o confronto di San Francisco tra Stati Uniti e Cina
I quali sono apparse già rappresentanti in quel G due che cerca di mantenere nei limiti in cui questo è possibile un controllo sui rischi che le realtà nucleari rischi di un conflitto mondiale
Che potrebbe essere drammatico per l'intero mondo e e questo a mio avviso dovrebbe essere intuito da tutti gli altri attori
Tra cui
La
Diciamo claudicante Europa e lo dico anche in questo caso con rammarico perché l'Europa ha scelto di rinunciare ad avere un ruolo di compattezza e unico sulla piattaforma del
Dello stato di diritto del diritto come condizione attraverso cui esercitare la loro funzione ecco
Dentro a questo scenario e per concludere ti passo la parola per tutto possa illustrarci
Dal tuo punto di vista anche
Con ma diciamo la tua
Diciamo conoscenza piuttosto profonda della vicenda cinese come intravede i i il prossimo futuro cioè le tappe naturalmente si tratta è una posizione a intuita immaginata
Niente affatto sicura ma che già si nutre comunque di una lettura meno casuale dei dati di fatto che sulla situazione descrive
Grazie brevissimamente perché questi sono temi un po'ma giusto a volo d'uccello la questione di Israele innanzitutto la cosa in Israele può essere secondo me un punto fondamentale per l'integrazione di Israele in nel Medioriente e appunto
La costruzione di infrastrutture che si colleghino e diano un un'ossatura fisica poi alla a a questa via del cotone questo naturalmente cambierebbe
Il il ruolo di Israele nella regione e collego alle reti sarebbe comunque in conflitto con la la traiettoria della via della seta e da qui Vitale adesso superata fuori ma non necessariamente o necessario voglio sempre stendeva d'opinione perché la Cina potrebbe vivere questo nei suoi rapporti abbastanza complicati con l'India come un qualcosa di di me cioè la mente sinceramente c'è una rivalità non
Poi
Però il questa rivalità potrebbero a bere un una un effetto positivo sull'uno e sull'altro quindi non necessariamente sono sono lungo conflittuali bisogna capire cosa farà la Cina cosa farà l'India cosa faranno tutti i Paesi coinvolti nell'uno o nell'altra struttura la via del cotone sembra una su una cosa in qualche modo non saprei nemmeno come sta un'idea più internazionale e la via della seta è una cosa più cinese con dei finanziamenti dati dal governo cinese con una sede messe in Cina con dei dirigenti a Pechino quindi è una cosa più cinese questa via del cotone sembra una cosa più internazionale naturalmente questo non significa dell'uno o l'altra rimarranno quello che che sono oggi però questo in teoria la via del cotone potrebbe dare uno sviluppo uno sbocco diverso a Israele
La questione della Russia bella russe politicamente già sconfitta perché la guerra che cos'è non è un un esercizio di di di duello i davanti al principe e la persecuzione di fini politici con altri mezzi
I fini politici di questa guerra per la Russia erano il la preda del controllo dell'Ucraina
La divisione dell'Europa in filo russi e anti Russia e l'espulsione parziale o totale dell'America degli affari europei
Nessuno dei
Scopo è stato raggiunto e anzi si ha avuto il rafforzamento della NATO che
Mirato in primo luogo contro la Russia quindi in questo senso russe già sconfitta
Il problema e come evitare secondo me che questa sconfitta politica russa si trasformi nel disfacimento nel crollo della Russia stessa che porterebbe un disastro non piccolo però qui stalla difficoltà di di di di di mettere tutto insieme e io credo che appunto
Oggi questa situazione e sotto
Come dire incapsulato a messa da parte come come nascosta ma alla fine della guerra di Gaza cioè in primavera tornerà tornerà con gli interessi quindi bisognerà in qualche modo cercare di risolverla proprio perché tutti si sono accorti
Che se non si risolve la guerra in Ucraina
Poi mai cari altre guerre altri conflitti scoppiano da altre parti
L'ONU l'ONU è praticamente già fallita però nessuno ha intenzione di
Chiudere la perché chiuderla significherebbe una sconfitta completa e poi cosa ne fai dell'ONU cosa non fai certo stanno crescendo strutture già alternativa cioè il G7 che potrebbe essere quella un ONU delle Nazioni Unite democratica e di cui tu accennavi in realtà è già una qualcosa di questo genere e c'è già il G venti che è una cosa più ampia più articolata ma che non ha gli stessi potere ovviamente dell'ONU ma che sono già strutture che stanno prendendo una sostanza maggiore Rispetto
A a quello che erano in passato cioè club di Paesi più o meno ricchi che dovevano accordarsi successi sulle questioni economiche
Ci sono a questo punto io credo le tappe
E noi dobbiamo aspettare sono queste cioè la fine della guerra di Gaza
E prima della guerra di Gaza bisogna vedere se e quanto questa ondata di antisemitismo e anti Israele no in senso ampio prenda l'abbrivio in in Occidente perché poi c'è solo in Occidente le manifestazioni non ci sono certamente in in Egitto o in a in in Giordania
E naturalmente questo è un problema delicato su cui bisogna lavorare oggi perché questo abbrivio della dell'antigiudaismo dell'antisemitismo non non il golfino le nostre stesse democrazie ma queste sono dire gli impegni per i prossimi per i prossimi mesi e qui
Mi permetterei di essere un attimo ottimista nel senso che Hamas aveva chiesto subito all'indomani
Del del massacro del setto otto ombre un Tata
Gli attentati questi attentati non ci non ci sono stati quindi vuol dire che in realtà alla forza militare di Hamas non riesce a spingersi oltre la la striscia di Gaza e forse altri altri posti
Dopo
Con la primavera bisognerà vedere cosa succede in in Ucraina
Se quanto gli ucraini ce l'avranno fatta passare questo
Duro durissimo inverno a che punto è che la linea di combattimento e quale la volontà delle parti per arrivare a un qualche compromesso una qualche tregua
E naturalmente lì c'è il problema da una parte il garantire la sicurezza futura dell'Ucraina cioè evitare
Che tra dieci anni vent'anni e una Russia ringalluzzito ha di nuovo torni ad attaccare i suoi vicini e dall'altra d'altro canto evitare che la Russia
Sì spacconi completamente creando un un vuoto politico gigantesco che che che va appunto dal don alla alla Kamchatka quindi cioè uno spazio sarebbe il più grande spazio
Vuoto geopolitico della del mondo
E poi c'è l'appuntamento della delle elezioni americane che incombono su cui o ancora oggi credo che sia molto presto per prevarrebbe fare delle previsioni dovremo aspettare io credo la prima vera la primavera avanzata per avere un quadro un quadro più chiaro
E di nuovo qui abbiamo sullo sfondo la Cina cioè come la Cina riuscirà a gestire questi questi mesi questo anno questi che che ha davanti cioè se la Cina riuscirà a riassestare la sua economia e la sua politica per ridare fiducia ogni sostanza investitori interni e internazionali
Sul corso futuro e questa credo la più grande sfida se la Cina non ci riuscirà per gennaio febbraio del venticinque cioè per quando il prossimo Presidente americano sarà insediato bene io temo che invece noi avremo di nuovo un
Pongo un
Tensione uniche saliranno tra tra Cina paesi vicini e Stati Uniti
Bene un quadro problematico che ci spingerà in futuro a monitorare tutto quello che può accadere vi ringrazio per aver fornito comunque una fotografia complessiva dentro al quale manteniamo questo profilo di sensibilità liberale e democratica di cui di cui e sentiamo forte la necessità e che molto spesso troviamo assente anche la nostra realtà nazionale ma questo lo analizzeremo con maggiore preciso nelle prossime appuntamenti ringrazio molto
Per Francesco professor Francesco Sicilia e e appuntamento a a breve per ulteriori approfondimenti sugli sviluppi complessivi di un contesto molto molto complicato
Grazie