Il seme sotto la neve. Culture politiche italiane negli anni venti del novecento

Allora io credo che possiamo dare inizio a questo nostro
Convegno di oggi
Che si inserisce nell'arco di
Questo percorso
Che stiamo percorrendo assieme
In vista del centenario
Della morte o potremmo dire del martirio di Giacomo Matteotti il percorso di lo facciamo assieme alla Fondazione Turati assieme alla Fondazione Matteotti
Assieme di cui ringrazio i presidenti presenti degli innocenti a che erano assieme al Consiglio regionale della Campania che c'è stata molto vicino ringrazio il presidente presente in questo momento commette l'onorevole Gennaro politico
Quindi è un percorso che in cui abbiamo incontrato istituzioni fondamentali ad esempio la Camera dei deputati che ha accolto che raccolto la stessa mostra diciamo che noi oggi abbiamo allestito presso la nostra sede che sarà inaugurata spinore in ore un po'più tardi
Cioè io
Diciamo no non intervengo naturalmente non ne avrei titolo nel merito di del convegno di oggi dal bellissimo titolo cicogna diciamo spesso questo
Questo seme sotto la neve che ci ricorda sempre che diciamo ci può essere la neve
Ma sotto la neve c'è sempre qualcosa di positivo che può che può germogliare
Ma vorrei come dire sottolineare l'importanza di di questo percorso perché è un percorso questo diciamo latita Matteotti che lavora su una cosa fondamentale
Lavora sulla memoria
Lavora sulla memoria
Non è un caso che è un percorso che aperta anche enti attivi ma insomma lavora sulla memoria e nel lavorare sulla memoria come dire costruisce memoria costruisce narrazione
Noi viviamo
In questi giorni momenti anche drammatici di emozione relativa allo sbandamento dei nostri giovani a casi clamorosi che si sono venuti a verificare io penso che diciamo la riflessione che può avvenire come la Fondazione come diciamo il percorso Mattiotti hanno voluto fare anche all'interno di un mondo come quello delle scuole una riflessione
Assolutamente fondamentale per inserire all'interno dei dei giovani
L'idea di democrazia caso di Matteotti e l'idea di convivenza l'idea di Parlamento ecco tutta una una serie di cose che in realtà rimarrà nelle menti di queste persone e sarà e farà parte diciamo del loro bagaglio futuri io qui
Diciamo ho segnato
Un tema una una parte di di un tema che diciamo una ragazza ha scritto ha scritto nell'ambito del premio che la Fondazione Matteotti
Che diciamo il Comitato del per il centenario Matteotti ha dato in questo caso mi pare del due mila diciannove
Sai
Così in cuor mio rafforzato
Dichiaro di aver letto di aver sentito di aver ascoltato eccetera così in cuor mio ho rafforzato l'idea di onestà intellettuale senso civico libertà giustizia e bellezza interiore ho detto a me stessa se mai dovesse un giorno diventare una donna in carriera nella politica Porro sempre comportarmi come c'era una precotti per me esempio di umanità e valori
è un dato fondativo nella vita di questa persona è un dato fondativo probabilmente la vita di molte molti giovani e quindi diciamo il senso di di di questa celebrazione che studio
Ricerca che diciamo pubblicazione è anche costruzione di senso civico costruzione narrazione costruzione
La mostra la vostra serve a far vedere Matteotti come persone vita come persona che come tutti che che entra nell'immaginario delle col come come parlamentare e anche come Marte nell'immaginario della gente le persone a fare da ex sempre uno noi sappiamo quanto sono importanti gli esempi per quanto per quanto riguarda il futuro
Quindi diciamo in questa istituzione nel breve periodo non entro nel merito di diritti di un convegno che so diciamo essere molto attento a tutti gli aspetti del del del pensiero di Matteotti da studioso del del diritto a diciamo un uomo della politica a parlamentare
So che c'è stata sempre una grande attenzione per il Matteotti parlamentare perché in realtà e nel Parlamento e che Luís ha espresso teniamo la mente da sempre la centralità l'importanza del Parlamento e lì che lui ha espresso davvero fino in fondo la sua capacità di essere politico
Di rappresentare le istituzioni di siederà il rispetto delle regole in fondo l'ultimo discorso di Matteotti a un discorso sul rispetto delle regole
Che quello che poi lo porterà diciamo alla probabilmente al martirio io ho mi sono trattenuto anche un po'lungo e debbo anche fare delle scuse perché sto per allontanarmi in realtà sarò coinvolto oggi
In un momento di vita democratica perché ho l'onore di essere il decano della Conferenza dei rettori italiani e Igor i rettori italiani oggi pomeriggio eleggeranno il nuovo il loro nuovo presidente
Nella sede di Roma quindi diciamo mi troverò a gestire questo momento elettorale delicato e speriamo che tutto vada bene nell'interesse del sistema universitario italiano ringrazio tutti naturalmente scusate se mi allontano grazie
Uso
Buongiorno a tutti grazie
Rettore
Dell'Istituto suor Orsola Benincasa che ci accoglie questa mattina accoglie anche la mostra è diventato itinerante dopo l'inaugurazione alla Camera dei deputati
Questa mostra per immagini che percorre la vita di Giacomo Matteotti come persona come politico
E come uomo che ha dato al nostro Paese speriamo noi con questa questo ricordo trasferiamo ancora meglio il ricordo di un uomo di una vita spesa per il Paese
Data immolata sulla sull'altare della libertà ecco questo
Quanto dobbiamo esprimere in Consiglio regionale con una propria legge ha fatto in modo che ci ci fosse la partecipazione a questa iniziativa ad alcol del comitato nazionale per il centenario dalla morte di Matteotti
Faremo in modo che questa questa mostra insieme a tante altre cose
Faremo raggiungere poco quanto più è possibile le giovani generazioni alle scuole della nostra regione
Per mettere in moto un meccanismo come diceva prima il rettore di un comunicazione di un esempio che forse in questa fase particolare per il nostro per la nostra società italiana credo che sia importantissimo
Io parteciperò tutta la mattinata che all'inaugurazione del della mostra
E credo che sia il caso di adesso
Maurizio degli Innocenti ci rappresenti un poco meglio
Quello che stamattina andremo a fare
Grazie
Otto il saluto del Comitato nazionale per le celebrazioni del si sente perfettamente
Delle celebrazioni della morte di Giacomo Matteotti
Grazie grazie
Dopo l'inaugurazione della mostra
Che non a caso abbiamo voluto che fosse alla biblioteca della Camera dei deputati questa esposizione passerà in altre sedi oggi siamo a Napoli come saremo a Caserta e così via Pisa Torino Ferrara Bolzano e all'estero Madrid Monaco di Baviera Londra che con la con la mostra seguiamo un criterio naturalmente di di diffusione divulgazione massima del del personaggio Giacomo Matteotti al di là della vicenda stessa adesso matti oltre a questa iniziativa e Comitato nazionale intende convocare Giacomo Matteotti nella sua epoca nel suo tempo
A a positivamente per toglierci da da un condizionamento fosse si legasse troppo alla sua vicenda personale alla tragedia del del martirio
E quindi abbiamo organizzato già qui all'Università suor Orsola Benincasa un convegno sul parlamentarismo anti parlamentarismo nella novecento abbiamo organizzato qualche giorno fa all'università di Milano una stalla statale un convegno sulla rappresentazione della donna all'inizio Novecento oggi siamo qui a discutere dell'accusa delle culture
In Italia negli anni Venti del Novecento
Atterrare a Sanremo alla discussione di Matteotti e il mondo del lavoro e il sindacato a Bolzano su Matteotti e le autonomie locali e la questione dell'Alto Adige tanto per dare un quadro e poi altre iniziative
Tantissime si propongono e noi cercheremo di fare il nostro meglio per poterle assecondare tutte devo dire che il Consiglio regionale della Campania
Ha dimostrato fin dall'inizio una sensibilità è un impegno su questi temi che non sempre si riscontrai in altri consigliere regionale di Italia quindi è un è un riconoscimento che ben volentieri faccio al presidente in particolare presidente Oliviero che piccoli
Terzo filone di iniziative del del Comitato nazionale verso le scuole di secondo grado in tutta Italia e anche ora di scuole di primo grado con una certa discrezione
Se c'è un concorso promosso da la Fondazione Turati la Fondazione Matteotti e dal ministero dei beni culturali ormai ha una sua solidità perché siamo all'ottavo
Hanno però questo è un anno particolare per il centenario
Uno un concorso che ha diversi aspetti o scrittura opere grafiche e anche lavori audiovisivi e teatrale chiare
Grande successo grande interesse riscuote e potrebbe averlo anche di più in questa nota critica rafforzare se il ministero ci sostenesse in questa che è una vera e propria opera di educazione civica
Che integra il piede dell'attività curricolare dei docenti nelle scuole italiane
Quest'anno mi ci pare che la partecipazione sia più non si sa degli anni scorsi e quindi siamo molto ottimisti anche al riguardo
Quindi con grande piacere che oggi dedichiamo la nostra riflessione a questo tema sulle culture politiche degli anni Venti del Novecento ringrazio
L'università solo Orsola Benincasa e del resto fa parte del Comitato nazionale abbiamo già promosso il convegno sul parlamentarismo che antiparlamentarismo nel Novecento come ho detto prima
E ringrazio ancora una volta il presidente Oliviero per il sostegno anche concreto che dalle nostre iniziative
Ecco permettetemi di portare i saluti del dipartimento del Dipartimento di Scienze umanistiche all'interno del quale tenera pozze Rossella passeranno proposto questo cantiere di lavoro che sta portando tutti questi risultati quindi non solo ringrazio
Il presidente degli innocenti il presidente Oliviero e il nostro lettore che poi ci ha subito dato il vero genio c'ha subito dato il mandato di proseguire in queste operazioni ci ha supportato diciamo per quello che perché ha colto subito la grandissima occasione nella programmazione triennale della ricerca abbiamo inserito questo questo cantiere di lavoro
Che permettetemi viene veramente richiamo le parole del rettore viene in un momento in cui e lo dico proprio come direttore Dipartimento come docente
Bene in un momento in cui voi che siete sui piani istituzionali io vi restituisco il quadro o di una gioventù in grandissima difficoltà
Alla quale non riesco a non non riesco a dare colpe anzi diciamo riesco solo a fare
Esami di coscienza diciamo per quello che possiamo fare in più in aggiunta all'indomani della vicenda di Giulia gli studenti hanno immediatamente voluto realizzare un video
Dedicato a Giuliana sulla contro la violenza di genere cioè rispondono immediatamente ad alcuni ad alcune istanze che vengono e che possono trovare in queste iniziative appunto sulla memoria possono trovare degli ultimi modelli naturalmente da italianista quindi non solo auguro buon lavoro e ringrazio moltissimo
Innanzitutto Eugenio come comunità scientifica diciamo del del dipartimento ma non posso non ringraziarvi come italianista per il titolo
E per questo darsi Menna Unter Den uscito scemi scimmie anzi quindi insieme sotto la neve perché è un titolo che naturalmente viene dopo rispetto a Matteotti
E però quel Pietro Spina
Ha un nome indicativo no noi crediamo molto nell'ENEL sono le parole e quindi secondo tranquilli Ignazio Silone tranquilli dia intestina noi speriamo di essere sempre spine
Non è facile ovviamente non è facile sentiamo tutta la responsabilità il peso anche di unire la ricerca alla formazione che possiamo creare un ponte con i ragazzi
Diciamo con generazioni minimo discorso generazionale che penso sia veramente una sfida enorme cogente ma anche urgente
E quindi siamo sempre un po'folli come Pietro Spina e mi viene la citazione di dire il party sì
Il pazzi sono come gli uccelli si legge nella nella pagina Sironi Ana nessuno li alleva eppure sono sono tanti quindi noi in questo momento abbiamo trovato un allevamento diciamo da parte delle istituzioni
Auguro a tutti voi di essere sempre Pazzini
è come augurarsi ogni auguri di buon lavoro
La abbiamo scelto
Intanto
Contrarietà
Chiedo scusa a questo punto inviterei a sedersi anche
Gli altri oratori a seguire oppure vogliamo iniziare intanto noi come prevede come preferite come ritenete più opportuno allora benvenuti e diamo inizio
Ufficialmente ai lavori del convegno insieme sotto la neve che come sapete si tiene sotto gli auspici
Del comitato nazionale per le celebrazioni
Del centenario della morte di Giacomo Matteotti presieduto dal professor Maurizio degli Innocenti che oggi riveste molti ruoli avremo modo ovviamente di parlarne ampiamente ma che dobbiamo alla generosa ospitalità
E l'Università degli Studi solo Orsola Benincasa di Napoli
Quale va ovviamente nostro grato saluto
E al sostegno importante determinante e fattivo che ci viene
Dal consiglio regionale della Campania presidente Oliviero alla nostra gratitudine al nostro affettuoso e cordiale saluto perché poi al di là dell'incontro odierno e di altre pregresse iniziative si apre in collaborazione con la regione Campania un percorso di formazione estremamente interessante estremamente stimolante che vedrà coinvolte scuole di diversi ordine e grado
E quindi come dire di Seminara il messaggio Matteotti hanno in vista del centenario anche sul territorio in maniera speriamo proficua e come dire con una forte valenza civile
Non mi metto anch'io a lodare il il titolo che comunque assolutamente Splendido perché una vera pietà fra assolutamente meravigliosa
Dello straordinario valore di un lavorìo intellettuale che nasce il terminal si sviluppa negli anni Venti che poi sua porterà i suoi frutti e germi ed era
Vent'anni più tardi attraverso vicende drammatiche per alcuni versi tragiche quelle della guerra di liberazione quella della stagione costituente eccetera
Però ecco mi piace ricordare come sia particolarmente efficace l'idea di aver voluto mettere sotto il cappello del seme della neve sotto la neve
Le culture politiche italiane degli anni Venti del Novecento perché indubbiamente gli anni Venti rappresenta uno dal punto di vista ideale ideologico
Un terreno un laboratorio DDT di confronto nel quale si misurano si scontrano a volte anche soccombono culture politiche le più diverse
Che vengono anche da servizio nella storia diversa se vogliamo senza entrare nel dettaglio perché poi abbiamo qui massimi studiosi delle delle singole culture politiche che con particolare efficacia sicuramente ce lo racconteranno ma una distinzione di massima può essere fatta fra le culture politiche risalenti precedenti alla prima guerra mondiale e che comunque continuano una tradizione post unitarie apposte risorgimentale
Pensiamo solo tutta la cultura liberale alle culture liberali se vogliamo essere più precisi della della destra della sinistra storica come modificate poi attraverso l'esperienza radicale e sulla personalità nuove straordinarie come quelle di di Giovanni Amendola
Pensiamo alle colture storica del prima attrice mazziniane repubblicana minoritari evidentemente
Alle culture storiche del socialismo e su questo ampiamente ci ci guiderà flusso della settima che mi sarebbe forse più opportuno dire dei socialisti perché sono anime diverse e diverse realtà che si confrontano e si scontrano anche drammaticamente
E alla cultura cattolica popolare che prima del della guerra ancora non esiste in maniera strutturata ma insomma come sapete dopo i Donà esperita il Patto Gentiloni entra nella nell'agone politico nazionale
Tutto questo si modifica in maniera piuttosto sensibile nel primo dopoguerra alla luce di dette di eventi che hanno fatto di questa storia
E di quell'immane catastrofe così sanguinosa così tragica o con un momento di spartiacque nella storia ideale del Novecento italiano e non solo
Ovviamente parliamo della Rivoluzione di ottobre prima del diciannovesimo poi che apre insomma
Questo questo confronto a nuovi soggetti politici
Un certo tipo di nazionalismo evidentemente un certo e il fascismo che diventa poi protagonista sempre più predominante significativo e che autoritario in questo nuovo contesto
In cui
Si sviluppa e Germinal dicevo un un confronto ideale che sarà particolarmente vivace e a tratti anche drammatico per la prima metà degli anni Venti dopo la l'altra da seconda metà per i noti eventi sarà sotterraneo
Ma non per questo meno meno significativo
Inaugura come dire un filone carsico di confronto e e di misura politiche di elaborazione ideale
Che poi darà i suoi frutti nel medio lungo periodo negli anni trenta e come diceva Oneta della guerra di liberazione prima e nella stessa Gione costituente dopo
Si deve comunque sicuramente all'incontro e confronto tra queste stagioni politiche si si gettano i presupposti perché vent'anni più tardi
Dal partito Stato Craxi posso arrivare allo stato dei partiti alla Repubblica dei partiti quale lui conosce o meglio più correttamente abbiamo conosciuta perché adesso ce lo stiamo perdendo un po'tutti gli affetti
E probabilmente col discorso di questo genere ci aiuterà anche a riscoprire a ricordare a valorizzare
Quel tanto di di storico di
Di culturale di alto
Che c'è stato in quella stagione in cui si definivano perimetri ideali e valoriali che hanno definito anche un poco di De Mita identità politica dell'Italia del Novecento Olivetti da che adesso si va perdendo che ovviamente non riusciremmo a ricostituire con questo convegno ma lo speech che comunque questo possa essere un momento di riflessione utile a ritrovarci che a riscoprire ci anche per quello che eravamo
Allora a questo punto do la parola al primo degli oratori con preghiera a ciascuno di loro di contenersi entro i venti venticinque minuti perché gli interventi sono tanti
Allora inizia ai trattenerci professor Maurizio degli Innocenti
Che
Introduce il tema i socialisti riformismo massimalismo comunismo quindi le diverse stagioni e declinazioni sono del pensiero socialista come è storicamente si viene a determinare attraverso laceranti e terribili vicende fra l'inizio proprio degli anni Venti
Le parole di presentazione che se sono quasi pleonastiche per il professor Maurizio Degl'Innocenti che e qui dicevamo nella sua veste di presidente della
Al comitato nazionale per le celebrazioni del centenario dalla morte già con altri occhi presidente della Fondazione di studi storici Filippo Turati di Firenze che troppo insomma il il punto di riferimento
Di tutte queste iniziative
Come curatore cofirmatario del bellissimo volume Mazziotti ritratto per immagine che ha realizzato insieme fra Stefano Caretti e che costituisce il catalogo della mostra che poi tra poco andremo a vedere lavorare
Insieme che era un conto come detto per molti versi assolutamente prezioso e che ci restituisce anche una dimensione come dire umana e personale colta quella pubblica e politica di Giacomo Matteotti di di di e di rara efficacia
Ordinario di Storia contemporanea alla facoltà di Scienze politiche dell'Università degli studi di Siena ha diretto il Dipartimento di Scienze storiche giuridiche e politiche sociali
E anche la Scuola di dottorato in Scienze storiche da contemporanea del fondatore del centro inter universitario per la storia del cambiamento sociale e dell'innovazione sempre perso Università di Siena
Autorevole direi praticamente passivo studioso del socialismo italiano soprattutto riformista ma non solo
La sua produzione scientifica è vastissima io cito soltanto alcune delle sue opere più più recenti una io in testo fondamentale Giacomo Matteotti che il socialismo riformista e noto anche i nostri amici del suo Rosso la Benincasa perché abbia avuto l'opportunità di presentarlo proprio qui pochi mesi orsono con grande interesse e con condivisa attenzione poi fra le sue opere più più significative più recenti ricordo la patria divisa socialismo d'azione guerra mondiale Giacomo Matteotti eroi socialista
Filippo Turati e l'abilità della politica
Socialismo per affetto Treccani
Matteo la devo ricordato poco fa il volume Matteotti eccetto per le scuole che sordide sostanzialmente nel suo fondamentale contributo a questo voto taccio che la parola con un grazie proprio sopra di una certa
Grazie presidente
Dopo questa presentazione Cetto ci sarebbe da aspettarsi una sciocchezza pone compiuta
In tutti i suoi aspetti ma anche per il tempo io vorrei soffermarmi su un punto cioè sulla presenza compresenza negli anni venti in Italia mai fenomeno estensibile
A tutta l'Europa di una cultura inclusiva e di una cultura antisistema nell'ambito del movimento socialista in senso generale ecco una particolare attenzione questo
Mi si scuserà
Rivolta al socialismo riformista se non altro perché oggi facciamo questa iniziativa richiamandoci in qualche misura alla alla lezione all'eredità di Giacomo Matteotti
Un dato da cui bisogna comunque partire è la mobilitazione di massa indotta dalla guerra totale cioè dalla prima guerra mondiale che favorì la polarizzazione totale del cittadino
Il discorso politico sia articolo con un correlato apparato simbolico rituale intorno allo schema amico nemico esaltando l'inimicizia assoluta in quella che apparve S la malattia dell'Europa
I meccanismi meccanismi socioculturali tradizionali sì indebolito le pratiche di mediazione e di confronto lasciarono aperta la strada fattori emotivi
Un la svolta generazionale
Si apriva la strada alle ideologie totalizzanti nel culto delle appartenenze e alla fedeltà verso il capo che semplificava no il messaggio
In Italia fu il trapasso molto complicato dalla fase dei notabili sancita da collegio uninominale a quella dei grandi partiti avvalorata dal sistema proporzionale
E dallo scrutinio di lista oltre che dal suffragio unico universale maschile già introdotto nel mille novecentododici
Tra il mille novecento diciotto e venti ci fu una corsa all'iscrizione dei partiti per esempio il partito socialista che da poco più di venti mila iscritti nel diciotto passò nel giro di poco tempo la fine del venti a duecentoventi mila iscritti
E la CGIL da quattrocento mila iscritti più o meno prima la prima guerra mondiale arrivo a due milioni
Petto apparve come lo grande slancio il grande slancio il magnifico slancio per usare una frase dell'epoca che tuttavia non mancava di suscitare già allora perplessità e preoccupazione
La corrente dominante nel Partito Socialista fu quella massimalista il cui predominio fu sancito al congresso nazionale sia a Bologna
Nel mille nell'ottobre del mille novecentodiciannove
Non è facile attribuirle come sembrerebbe una identità politica precisa e di questo le farò le mie osservazioni negli atti perché ora non c'è non c'è tempo
Però nel Complesso si autodefinizione non meno di un periodo storico super dinamico per usare appresero logica del tempo dettato dai tempi della guerra e delle rivoluzioni a cominciare da quella russa
Per i massimalisti la vitalità del partito era attestata dello stesso sviluppo delle iscrizioni dall'esito delle elezioni politiche che nel diciannovesimo
Portarono la conquista di centocinquantasei seggi ce l'avevano cinquantadue nel mille novecentotredici
E dal moltiplicarsi delle agitazioni degli anni diciannove venti spesso spontanei
Denunciavano essi la responsabilità delle classi dirigenti di aver trascinato paese in guerra
E nel dopoguerra l'incapacità a risolvere tutti i problemi immediati della disoccupazione del carovita dei super profitti cosiddetti dei pescecani di guerra
Le elezioni che la direzione massimalista del Partito organizzò la campagna elettorale per le elezioni diciannove fu improntata proprio a questi temi
Li tenevo DS alla vigilia quindi della capitolazione borghese che occorre che corresse prepararsi a dare il colpo di grazia con lo sciopero generale ad oltranza oppure con una rivolta armata per instaurare la dittatura del proletariato
Sostenne lo incoraggiarono parteciparono a tutte le manifestazioni del biennio rosso senza di assicurarsene e disciplinarle modalità e obiettivi
Ne subirono il trascinamento trovandovi la conferma della divaricazione di classe
Il culto della verginità socialista nell'attesa dell'accesso al potere da tutelare nella disciplina è anche nel controllo delle iscrizioni finiva per tradursi in una condizione politica di emancipazione
Ci sono solo una frase di Giacinto Menotti serrati dei massimali sommo fu uno dei massimi esperti che a proposito devi fare l'Italia
Discorso di cui parlerò dopo di Turati disse rifare l'Italia l'Italia si rifà per il proletariato rimanendo se stessi eliminando qualsiasi collaborazione con la borghesia
Cioè donna rimanere
I socialisti prima dei socialisti per conto proprio
E questa è la posizione politica la netta opposizione alla guerra spinse partita direzioni massimalista
Lontano dalla socialdemocrazia europea alle prese con la difficile ricomposizione di un organizzazione internazionale e lo avvicino all'Internazionale Comunista cui aderì prontamente
I congressi nazionale diciannove ventuno fu largamente influenzati dall'input da Mosca furono addirittura inaugurati con lettere le delle comitato esecutivo dell'atelier CUS
Bucare in diciannove o di Bu capoccia scempio bulgaro del nel congresso del ventuno
Sembrava essere inficia salvo convegni seguito di questa presa di posizione che veniva da Brusca
Consideravano il culto del partito della circa disciplina assolutamente insostituibile
O
Massimalismo e
Fu considerato dalla corrente riformista un fenomeno transeunte
Dettato dalla dall'atmosfera dalla Psicologia sociale
Derivante la prima guerra mondiale ma destinato ad essere riassorbito e questo ne condizionò molto i comportamenti pratici
Non è che avessero tutti i torti perché a guardare poi congressi socialisti sino al ventidue otto ore ventidue e oltre effettivamente i rapporti interni si andavano riequilibrando
Perché riformisti erano forti per l'influenza aviaria una CGIL naturalmente
In chiave quasi antropologica ma senza supporto storiografico il massimalismo è stato letto come espressione di una identità di fondo del socialismo italiano stretto fra verità e demagogia e quindi perennemente condannato alla sconfitta
Quanti volumi sono affermazioni sul Partito Socialista Fari Forme rivoluzione poi sarà massima
Nel secondo dopoguerra
Dal massimalismo nacque il comunismo
Fu un superamento come dicono morbide Simei autorevoli colleghi o piuttosto la radicalizzazione l'estremizzazione del massimalismo
Certo fu l'estremizzazione della lotta di classe come ammise serrati con il congresso di Bologna diciannove la direzione del partito risultò composta da molti di coloro che avrebbero aderito alla frazione comunista
Gli stessi segretari
Del partito da Bombacci a Gennari furono tra i fondatori del Partito comunista di tale un bacio e propose un ordine del giorno votato è accusato per acclamazione che predicava la creazione dei soviet
E sovente si chiamava all'organo di Amedeo Bordiga com'è noto il primo segretario del Partito comunista Italia
Di quale Bordiga alle diciannove sosteneva che il massimalismo metodo rivoluzionario bolscevismo erano sinonimi
Serrate sia auto definiti volta in volta massimalista lezioni sta comunista unitario massimalista unitario e terso internazionalista ma certo anche la definizione di bolscevichi ci sta
Allora c'era grande confusione sui concetti stessi di comunismo e socialismo intercambiabili
Cosicché la distinzione si concentrò piuttosto sull'accettazione o meno dei ventuno punti di Lenin e sull'espulsione dei riformisti
I temi che impegnarono interamente i lavori congressuali di allora
Non si può o di altro e in in Assise
Confuse e tumultuose
A un certo punto Vacirca a Bombacci c'è un rivoluzionario da temperino
Rivoluzionario da temperino a me si alzò con la pistola e lo appunto contro la città tumulto in sala sospeso i lavori sospesi per quaranta minuti
Gobba Scheffer attaccò violentemente serrati i quali non era presente in aula interviene tra gli applausi dei suoi sostenitori la maggior parte tumulto
Il congresso interruzione dicono i resoconti per trenta minuti questi in questo clima si svolgevano è bene capi Cillo i congressi del partito socialista massimamente quello del ventuno
Sulla vantato omogeneità politico del nuovo partito perché questo punto centrale
Serrate rimarco le differenze tra Bordiga cenare Gramsci primaria derivi lui stesso
Identica tra massimalismo il comunismo era la cultura anti sistema
Nell'epoca del della crisi del totalitarismo dopo la prima guerra mondiale usavano concepire una stessa spinta al rinnovamento ab imis e l'insofferenza gradualismo al pragmatismo
Con maggiore coerenza e forza i comunisti propugnavano la rivoluzione nel culto della violenza cioè della lotta armata della dittatura del proletariato
Ritenevamo che la democrazia fosse lo strumento al servizio di Mamone minoranza vitalistica consideravo la borghesia un blocco unico in tutte le sue forme democratica militarista parlamentare
E che il socialismo non fosse una dottrina della libertà e lavorata sui Lehner sui lineamenti ribadiremo borghese ma fosse uno strumento della borghesia
Le borse le riforme sono tutte passive una l'altra dichiarazione
Del tempo
Perché rafforzavano un sistema sì sì sì sì aveva interesse apportare allo sfacelo e non ha rafforzarlo o misure
Giudicate provvisorio
I socialisti vennero accusati di opportunismo economicismo corporativismo
Entrato del nuovo partito può dunque il marcato settarismo
Nella polemica interno alla sinistra più che all'esterno colpisce il fatto che in questi congressi non si parlasse quasi mai di fascismo che invece ne ventuno ma Matteotti fa Ferrara perché c'erano stati fatti di Ferrara dopo le elezioni
Parlamentari come è noto prima c'erano stati fatti Palazzo d'Accursio ma e in quel congresso non si parla di fascismo
Sì falla si si dobbiamo aderire come all'Internazionale Comunista chi va in delegazione pretesto quando Mussolini
Arriva al governo considerata l'ascesso eccesso di custodia al governo come fatto di di parti ammette di scarsa significato perché consolidava l'idea della borghesia come partito predominante
Che usava la forza per i suoi interessi e si stavano minando i delegati che sarebbero andate al congresso dell'Internazionale comunista
I comunisti Pino all'inizio perseguito un legame inscindibile dall'Unione Sovietica il paese della rivoluzione
L'intreccio tra politica ente internazionale nazionale e l'adattamento della seconda la prima ne fu la caratteristica
Il Partito comunista italiano si fosse come una sezione del comunismo internazionale a differenza dei partiti socialisti aderenti alla Seconda Internazionale
Il vocabolario comunista richiamava lotta anzi la guerra fronte battaglia esercito fortezza tattica strategia secondo lo schema amico nemico la mobilitazione permanente la pseudo militarizzazione richiedevano disciplina assoluta enfasi comunicativa
Che imponeva ripetitività delle formule parole d'ordine elaborate dal centro
Il culto dell'organizzazione di Leno dipende permanente sull'arte dell'organizza arte dell'organizzazione scrisse Pietro Secchia su Rinascita nel dicembre del mille novecentoquarantacinque
Il messaggio risultava semplificato pretorio ad Effetto obbediva ad una logica identitaria rimarcava il senso dell'appartenenza era Houghton legittimante
Si accreditò allora un esistente attualità rivoluzionaria
Con l'occupazione delle fabbriche l'occupazione delle terre con un'ottica rivolta anche sindacalisti divo rivoluzionaria gli anarchici
Una una ipotesi astratta si fa udire campata un po'in aria ma che serviva a delegittimare gli avversari a cui si attribuiva ogni responsabilità di insuccesso
Diventerà un caposaldo della storiografia militante del secondo dopoguerra inoltrato almeno fino agli anni Settanta ma con tracce ben visibili ancora oggi
Una novità del dopoguerra il Partito comunista si presentò come il partito della nuova generazione una generazione rivoluzionaria apposta su attualmente sotto la sua guida
La sola che avrebbe portato al rovesciamento del fascismo la cui ultima trincea del fascismo era la democrazia
Palmiro Togliatti nell'editoriale
Stato operaio del mille novecento ventisette
Vittoriale scritto conto epoca con il conto idrografia repubblicano della concentrazione antifascista risiedeva
A Parigi
Forti del sostegno del PCUS dell'Internazionale comunista i comunisti si rappresentano ben presto come la forza combattente lo ero dell'antifascismo
Per il mitico stato operaia perché se l'obiettivo ma furono abili a togliersi dalle responsabilità della crisi dello Stato liberale attribuendole tutta liberalismo a Giolitti il ma socialismo soprattutto riformista
E a sfruttare il mito dell'Unione Sovietica che non mancò in effetti di esercitare grande fascino tra le due guerre
Perciò a mente quando la lotta al fascismo si trasferì sul piano delle idee nella cospirazione in carcere dell'esilio ideologia diventò una risorsa fondamentale
Negli anni Venti del Novecento insomma si delinearono i caratteri originari del Partito comunista tale da trasformarsi codici destinati a permanere nel lungo periodo
Sotto la teste del riformismo socialista si possono considerare diverse esperienze
Tutte improntate a un primo un profilo inclusivo e comunque lontano da una cultura antisistema
Per comodità qui assumo solo la pensione Turati hanno manca lo faccio in maniera molto provvisoria per ragioni di tempo riconosciuta autorevole tanto dagli avversari quanto dai commilitoni
Rappresentò al massimo è stato già detto i qualcuno che mi ha preceduto quella funzione parlamentare
Che per Claudio Treves era espressione del partito socialista maturo pensava lui pensava John Hess Fangio Ress un gigante della comunicazione e sostenitore adattamento del socialismo a tutte le chiese della società
Pagava Turati pagava il suo debito alla lettura canonica del marxismo secondo la quale socialismo era destinato ad affermarsi con una super produzione capitalistica
Ma ciò gli apriva prospettive di azione del rigetto assoluta della assoluto della sua uscita formula del tanto peggio tanto meglio
Il socialismo gli appariva un ideale che si concretizzava né farsi in modo graduale con esperienze vissute che richiedeva tenace assoluta e impegno quotidiano
Era inteso e praticato con un processo in espansione dietro la consapevole azione dello che ora Turati teorizzava il passaggio dallo Stato a regime schiettamente borghese a quello a regime proletario avvalendosi del suffragio universale
Nel rispetto del gioco tra maggioranza e minoranza che lo portava respinge la tesi del blocco unico della borghesia
Già nei discorsi parlamentari del mille dicembre novecentoquattro il giugno mille centocinque richiamava le interessa sette socialista lo sviluppo del Paese distinguendo fra i ministeri nel passato
Cioè quelli che rappresentava lo Stato gendarmi giudice esattore fiscale e quelli della civiltà
Riassumo è con la rappresentazione del sistema circolatorio nazionale un'immagine bella che voglio rilanciare i fili che cos'era il sistema circolatorio nazionale era la Rete ferroviaria telefonica telegrafica postale con cinquantasei mila dipendenti allora e un miliardo di corrispondenza in un anno qui dire
A be'questa visione la circolazione
Sanguigna di un sistema di Ivo interessato molto allo sviluppo di questo sistema con i lavoratori del moto della trasmissione sistole e diastole del sistema Paese
Riteneva fondamentale la macchina uomo cioè la formazione per conseguire competenze tecnica necessaria e per garantirne l'efficacia pensava l'organizzazione dei pubblici dipendenti
Di cui in età giolittiana si fece attivo promotore
Da indirizzate alla contrattazione collettiva per superare personalismi e corporativismo e corporativismi nonché alla semplificazione dei servizi e alla loro industrializzazione
Era un regime per il regime costituzionale infamie i probiviri la dilazione speciale le assicurazioni gli arbitrati al posto delle antico dispotismo padronale e poi c'era l'impegno per l'autonomia dei Comuni
La patria vera
Già nel programma dei diciassette perché interessante suo passaggio diciassette fino a diciassette Turati poi
Diciotto diciannove cambia Turati messo sotto accusa
Gennari era in facente funzione
Già nel programma diciassette per il dopoguerra redatto dal Partito socialista dalla CGIL dal gruppo parlamentare in larga misura su sua indicazione
Risultato come fu detto di ventisette anni di lotte esperienze erano presenti le richieste per la ricostruzione nel Paese dopo la poi ribadite nel discorso agli elettori quindici o venti e diciannove ma fu poi il discorso parlamentare del ventisei giugno mille centoventi noto uniti sono rifare l'Italia che Turati enunciò il programma organico
Di ricostruzione rinnovamento del Paese fondato sulla valorizzazione del territorio la gestione delle acque qua dava un posto Ciampoli le bonifiche
L'industria idroelettrica vetrificazione l'industria chimica la risoluzione delle infanzia si burocratica che poi significa la per lui la questione meridionale
Si disse contrario alla politica emergenziale sono alla fine
Per un indirizzo organico a cura di un organo coordinatore con una visione sua il richiamo all'economia nove di Walter rate in auto e alla programmazione sviluppo produttivo che accettasse
Il profit che accettasse il profitto e contenesse la rendita
Allora
Negli anni della crisi liberale rilanciò la valorizzazione dell'istituto parlamentare osteggiata come ho detto prima da massimalisti comunisti
E arrivò a concepire anche un governo di coalizione
Dove i richiami osso Agosti
Studiati da da un quiz dischetti erano ben presenti
Un partito mobile insomma di arrivo anche a concepire il resto
Cento no non non afferrò la novità del delle immediatamente del Partito comunista ad esempio perché ritenne che questo rigurgito di di di passione per il punto leonessa riportasse indietro all'Ottocento
Chiamando a fare i conti quella ma comunque l'anarchismo ovunque il sindacalismo rivoluzionario con cui lui aveva a lungo combattuto ma sottovalutò irrilevanti aspetti innovativi che invece in quella proposta
C'erano rifugi vada lì a scorciatoie dei concetti e delle frasi ad effetto
è un linguaggio che si vuole ottocentesco si rivolgeva all'intelletto a un elemento raziocinante
Così come rifugi va all'infatuazione fama cugina del Soviet o consiglio
Che precludeva la ricerca del consenso disorganizzati a differenza dell'interpretazione dei massimalisti e comunisti riconosceva che la guerra aveva dimostrato la potenza dello stato borghese
Ben oltre le aspettative
Perché milioni proletari mandati in guerra senza protestare
Mentre l'internazionalismo socialista si era disperso e se il Paese dopo la guerra era affamato per responsabilità borghese era possibile prevedere un periodo riformatore di ricostruzione
Ma non senza morire che do ammonire dopo la guerra
Con il suffragio universale c'era anche
Un figlio cattivo
Cioè il gesto demagogico a destra e sinistra
Prego non non vedeva in questa politicizzazione e allargamento lasciti da e cittadinanza solo elemento positivo e questo o è ovvio per loro a vedeva coglieva anche degli elementi dei casi
Matteotti due parole in chiusura Matteotti tre diciannove ventiquattro cioè a Montecitorio fu forse il collaboratore più assiduo di Turate
Per questo l'ho parlato prima un po'di più si trova non sempre all'unisono per la verità
Rappresentante di un socialismo di vicinanza o del territorio oggi si direbbe di democrazia orizzontale portò l'esperienza del sistema Polesine in Parlamento
Rappresentò al meglio il socialismo delle e nelle istituzioni
Difese le prerogative funzionamento del Parlamento si diciamo sempre lo Stato di diritto contro le violenze squadristi sostenne il rapporto virtuoso Stra stato autonomia territoriale affrontò problemi di natura finanziaria
Denunciando provvedimenti cerotto come diceva lui o emergenziale con una visione di insieme convinto che la cura della cosa pubblica solo sue parole precise la cura della cosa pubblica
A cominciare dal bilancio del Comune per finire al bilancio dello Stato non solo fosse di tale processo riformatore ma avrebbe operato anche nell'interesse delle generazioni future
Denuncio tre Fini lo squadrismo agrario fascista partendo dal sistema Polesine ben ma ben presto vivide un'identità violenta che si alimentava dei propri successi e quindi non è emendabile
Questo è importante perché poi tutta la letteratura surreale
Dicendo la novità vede del fascismo era del partito stato al partito autonomo anche rispetto alle classi che l'avevano finanziavano diretto ecco questa autonomia già qui perché individuata perché un qualcosa che si alimenta dei suoi successi
I successi squadristi
Nei cui confronti il comunismo gli appariva il pendant nell'offrire pretesti
De documento del su del mille novecentoventitré prospettò la democratizzazione delle istituzioni liberali in senso socialdemocratico attraverso l'istruzione e la formazione diffuse
L'evoluzione dei rapporti tra capitale e lavoro la cointeressenza dei lavoratori al processo produttivo la lotta alla rendita il decentramento territoriale
Il recupero della bilancia dei pagamenti la tutela della nazione dalla servitù verso l'esterno
L'industrializzazione di servizi l'ordinata pianificazione in un'economia mista dove il potere della classe operaia fosse commisurato al competenza acquisite
Socialismo riformista fu coinvolto nella crisi lo Stato liberale fu parte di questa crisi
Una scossa esso smarrimenti o di fronte al venir meno dell'opera di incivili mento del Paese nel trentennio trascorso a cui si accompagnava la difficile difesa dell'organizzazione internazionale il socialismo S una speranza finché una realtà che pure valutava ancora più necessaria fonte della guerra e della pace cartaginese di versare
Prospettando financo l'immagine degli Stati Uniti d'Europa ventitré
Con il fascismo ridotta la CGIL in una posizione di testimonianza infine soppressi partiti un'intera generazione socialista quella della cultura del fare scompariva
E la militanza si riduceva nell'attività clandestine all'estero una battaglia delle idee di cui l'antifascismo Sinoussi beninteso
Ma nella quale dell'esperienza concreta del socialismo riformista giungevano solo vecchi lontani
La storia del secondo dopoguerra sarebbe stata assai più complessa
Ringraziamo il procedere dei docenti per questo affresco molto molto ampio molto variegato molto compresso che a a nostro beneficio sintetizzato perché persa la questione Martinus Battle Dori
Estremamente ampia e e controversa e ci illumina circa diverse anime che si muovono all'interno della sinistra italiana e del socialismo in particolare
Con alcune annotazioni cultori che riprendo soltanto per per per per un istante insomma con il focus ovviamente su una lacerazione del ventuno poi insomma questa parola passa a Francesco Giavazzi criticità terrà su Gramsci ma con un altro focus sul sul ventidue l'anno in cui appunto i collaborazionisti
Vengono vengono espulsi Convertino nel congresso di Roma sempre del partito socialista del civico dare visto che questo incontro si tiene sotto l'insegna una citazione si Tognana
Che nel nel ventuno una delle tante anime che che partecipano alla al congresso di Livorno è quello di un di un giovane marsicano che a poco più di vent'anni
E e che rappresenta i giovani socialisti romani Ignazio Silone che immediatamente con l'entusiasmo tipico dei dettami aderisce
Al Partito Comunista d'Italia
Poi la storia si fa complicata insomma dovrebbe vedi Uscita di sicurezza però ecco e indicativo di uno stato d'animo che di una modalità di partecipazione che intensamente vissuta profonda e che come dire intride gli animi ed è veramente il il terreno di cultura di queste culture politiche del del Novecento
Allora ci intrattiene adesso su un tema estremamente impegnativo
E lo fa da par suo Francesco Jazzy il tema è Gramsci e gli ordinovisti quindi immagino che già da questa specificazione ci sia Bubu Focus particolare due parole suo Francesco Jazzy che in realtà tra anche lui non ha bisogno di presentazioni tanto di come dire
Si legge giace si pronuncia Gramsci perché sono aiuti una vita dedicata allo studio di Gramsci direttore della Fondazione Gramsci studioso del pensiero politico
è autore di saggi sulla storia del comunismo sulla storia degli intellettuali e della cultura italiana del Novecento
Tra le sue opere mi piace ricordare primo luogo attacca relativamente recente fondamentale imponente edizione critica delle lettere dal clan nel dal carcere di Gramsci edita per per i tipi di nautica del suscita anche in diciamo in spiaggia ventenne tascabili
I movimenti del dice un'altra cosa e perché abbiamo passivamente il coro in movimento imposto all'album dei Comunisti italiani straniero volume illustrato costruito sulle immagini rivenienti dall'archivio storico del Partito Comunista Italiano c'è stata anche una mostra di due anni fa
Un nuovo Gramsci biografia temi e interpretazioni del venti egemonie modernità Gramsci in Italia ed era cultura internazionale del diciannove Gramsci nel suo tempo del due mila nove Pinocchio risalente e poi tra la sua collaborazione alla redazione degli studi gramsciani del mondo dove se non ricordo male sono uscite fino adesso Francia e Gran Bretagna
Anche altri ancora tra Arcore va be'quindi insomma a dimostrazione del fatto che aspettiamo con particolare accento adesso il suo intervento su Gramsci Judy Davis grazie
Grazie allora come tutti Vienna poco più di venti minuti più alto venticinque
Potrò soltanto offrire alcuni spunti tracciarne un profilo senza senza senza dettagli allora prenderò le mosse dalla manoscritto di Gramsci sulla questione meridionale
Ultimo suo scritto prima dell'arresto
La stesura risale al settembre ottobre del mille novecentoventisei gran ci viene arrestato l'otto novembre il saggio viene pubblicato a Parigi
Nella nel gennaio mille novecentotrenta sulla rivista mensile dello Stato operaio con il titolo alcuni temi della questione meridionale in realtà il titolo un altro
Notte sul problema meridionale e sul atteggiamento nei suoi confronti dei comunisti e dei socialisti e dei democratici un titolo cancellato da un'altra mano ma ben visibile nella debbano scrive
Il saggio di Gramsci l'anello di congiunzione tra agli iscritti per i carcerari quaderni e i Quaderni del carcere
In una lettera del mille novecentoventisette Gramsci lo definisce sminuendo il valore di questo di questo suo saggio il superficie abilissimo
Rapidissimo
Mio scritto sull'Italia meridionale e sull'importanza di Benedetto Croce però lo presenta come primo schema per sviluppare il tema degli intellettuali poi al centro del suo programma di ricerca
E un saggio utilissimo per ricostruire anche l'ultimo dibattito sulla questione meridionale nel dibattito che si apre con la pubblicazione del libro di Guido torna sulla rivoluzione periti anale che esce nell'ottobre del venticinque per Gobetti editore
Il e una discussione animata da da Luigi Sturzo te lo che lo recensisce Dada al saldo Giovanni Ansaldo Oliviero Zuccarini
Lussu Carlo Rosselli che con Nenni dagli inizi del ventisei dirigeva il il Quarto Stato Tommaso Fiore
I comunisti Gary ecco
E anche Giustino Fortunato che tra l'altro mosse in privato delle critiche
Sia a a dorso sia all'amatissimo Gobetti
A suo giudizio travagliato da Gramsci Traviata o da Gramsci Gobetti tra l'altro era già morto quando
Fortunato scritte questa questa lettera
Il il dibattito viene strozzato dalle leggi eccezionali fasciste
Poi se ne riparlerà nel mille novecentoquarantaquattro
Il il a proposito di di semi sotto sotto la neve
Il saggio di Gramsci svolse tra l'altro una una funzione non trascurabile nella formazione delle giovani generazioni di antifascisti non soltanto comunisti e anche il primo scritto
Gramsciano che Togliatti mise in circolazione subito dopo il suo arrivo e ritorno in Italia torno qui a Napoli
Lo ripubblicò su Rinascita nel febbraio del quarantacinque quindi due anni prima della pubblicazione delle lettere poi dei quaderni che seguiranno insomma quarantotto
Cinquantuno
L'articolo di Gramsci anche uno scritto autobiografico
Gramsci traccia in quel saggio l'itinerario seguito dalla dal dall'Ordine Nuovo
E si può dire che la parte autobiografica ha offerto il più incisivo e duraturo paradigma storiografico
Sulle origini del del comunismo italiano
Cioè sull'importanza del socialismo torinese sulla preistoria del partito comunista d'Italia come come
La definirà Angelo Tasca
Sull'ordine Nuovo appunto la rivista animatrice dei consigli di fabbrica nel diciannove nel venti e poi sul triennio mille novecentoventiquattro ventisei insomma rileggere la storia del comunismo italiano
Significa fare i conti innanzitutto con questo paradigma
Messo poi appunto
Da Togliatti nel dopoguerra ma assunto criticamente anche nella ricostruzione anti togliattiana più significativa che quella di Angelo Taschin primi dieci anni di vita della del PC
Ed è un paradigma che verrà adottato anche con evidenti forzature
Forzature tese a negare l'importanza del gruppo del Soviet l'importanza di di di Bordiga e l'attività promossa diciamo energicamente da primo segretario del Partito comunista dal ventuno al ventidue
In poche parole il paradigma che afferma che il comunismo è nato a Torino anzi all'Università di Torino
Quindi enfatizzato da Togliatti ripreso da tasca fu Boy proficuamente utilizzato dalla storiografia più avveduta a partire da Spriano che era tra l'altro massimo esperto di socialismo torinese
Ora non si tratta di mettere in una discussione il Torinocentrismo
Che pervade questo paradigma ma di misurare effettivamente la comunità con una storia effettiva del comunismo italiano io non potrò farlo certo ci
E carri ripercorrendo ripercorrendo
L'itinerario Gramsci enfatizza alcuni episodi
E pone all'inizio del cammino degli ordinovisti la candidatura offertagli etano Salvemini in occasione delle elezioni suppletive del quarto collegio di Torino del giugno del mille novecentoquattordici
Una candidatura voluta dalla sezione socialista animata dagli studenti universitari
Ora resta ancora da stabilire quale sia il reale debito di Gramsci nei confronti di Salvemini cioè quanto le critiche a Giolitti a Turati il tema dell'alleanza operai contadini
Operati al morte contadini del Sud dal Mezzogiorno alla battaglia antiproibizionista il libero scambisti quella per il suffragio universale
Sino alle posizioni sulla guerra di Libia quanto più l'insieme delle posizioni sostenute da Salvemini almeno fino alla fondazione del dell'Unità ma poi anche dopo rappresentarono un programma pienamente condiviso da da da Gramsci
Certamente si può dire che il meridionalismo è l'anti riformismo si trovano al fondo delle posizioni espresse da Gramsci già prima del suo arrivo a Torino
Quella vicenda enfatizzata da Gramsci del collegio vale la pena non spingerla comunque per una banale errore di De Fazio ne è stata trascurata una lettera di Mussolini a Salvemini che aiuta a ricostruire la vicenda della candidature pubblicata nelle sue lettere come la come missiva del tredici anziché dal quattordici alla lettera di Mussolini invece del diciotto febbraio del quattordici mi riferisco all'edizione di Tagliacozzo utili si fa però c'è questo errore quindi nella ricerca del delle lettere
Non si trova mica questa
Mi missiva significativa di Mussolini caro Salvemini la città più civile di tali ossia Torino
Darebbe una magnifica prova di solidarietà civile e politica alle tue povere genuine plebi di Puglia se si farà la tua candidatura devi accettare
Salve mia non accettò la proposta fu fatta Mussolini le cose poi andato ma direttamente in maniera molto diversa molto diverso tra l'altro i socialisti furono sconfitti
Ci interessa Gramsci il quale si era iscritto al Partito socialista da pochissimi mesi mentre tax Angelo Tasca che ho già citato era già un da leader nazionale del movimento giovanile socialista
Si era già scontrato con Bordiga anche lì giovane socialista
Siamo al al agli inizi del degli anni degli anni dieci
E e Bordiga aveva accusato il giovane studente universitario torinese di cultura lirismo
Che è un'accusa che ritornerà di continuo e che significava troppa attenzione alla vita intellettuale o o meglio tutte le questioni diciamo così di ordine culturale messe in cima ai programmi politici
Senza dubbio l'università il luogo di formazione di questi giovani che poi animeranno la rivista settimanale L'ordine Nuovo fu a partire dal maggio del mille novecentodiciannove
Gli esperti gli ex studenti lo lo dico perdo
L'ex studenti che l'animarono furono Gramsci Togliatti tasche Terracini che il meno avvezzo agli studi letterari meno interessato insistere sul nesso tra politica e cultura
Sono giovani che essi nutro noti etilismo di storicismo
Di etilismo italiano Bertrando Spaventa e e Francesco De Sanctis
Di neo idealismo sia crociano si erge gentiliana diciamo
Certo che leggono leggono Marx Mao Marx in combinazione uno marzo in combinazione con altri Bergson sua sorella
Le riviste che più hanno svolto un ruolo nella loro formazione sono senz'altro la voce maggio alla Cerba
Poi dall'undici L'Unità di Salvemini egli l'ineludibile critica di Benedetto Croce
Già nel tredici tasca aveva aveva proposto a Gramsci di fondare una riviste erano studenti iscritti da un paio d'anni probabilmente il primo prototipo di di questa rivista fu la Città Futura un numero unico promosso dalla sezione giovanile socialista a Torino interamente curato da Gramsci mentre Togliatti
E tasca erano alle prese con il servizio militare ora conviene reca rileggere anche soltanto titoli e autori
Di di le pagine di questa città futura il foglio che ospita il il celebre gli indifferenti
Oltre a croce Lombardo Radice Armando Carlini Mastella la la matrice negli anni della Grande Guerra però emerge anche la riflessione di Gramsci sui caratteri della civiltà industriale
Cioè sul proletariato urbano la fonte Vittorino
La città in cui il proletariato ha raggiunto un punto di sviluppo che dei più alti se non il più alto d'Italia questo scrive diciassette Torino grande città industriale di tipo europeo il cui Gramsci infatti Zavatti il fragore immane di officine ciclopiche
Che addensano in poche migliaia di metri quadrati dieci inediti decine di migliaia di proletarie
Sono questi gli anni in cui prima dell'esperienza dei consigli di fabbrica venivamo ciò colte le caratteristiche del proletariato urbano moderno attraverso lo scudo lo studio della vita di officina
Quindi moderno modo di produzione capitalistico che ha visto a Torino come una realtà concreta e e e pervasiva
E soprattutto dopo l'accelerazione eravamo ma la mobilitazione industriale naturalmente aperta presso tutto questo gigantesco ed evidente
Ora l'esperienza fatta tre metallurgici torinese fu senz'altro totalizzante
Ma non porto alla netta separazione dalla città e campagna questo grazie alla lezione di Salvemini senz'altro senz'altro agli autori già metabolizzati e poi alla messa in circolazione naturalmente eterna e delle direttive
Dell'Internazionale comunista a proposito dell'alleanza dentale già nelle tesi agrarie diviene alleanza tra operai e contadini nei refrain
La fondazione della rivista il cui sottotitolo ha ricordato rassegna settimanale di cultura diede notorietà nazionale al al all'intero all'intero gruppo
Ebbe anche una significativo Adecco fuori dall'Italia sorella definisce l'unica rivista italiana degna di attenzione
Emersa finalmente allori nome di Gramsci prima di allora Gramsci era uno era uno sconosciuto per una ragione banalissima no firmava gli articoli che scriveva centinaia e centinaia di articoli ogni giorno più d'una volta al giorno pubblicava sulla pagina torinese della dell'Avanti sul settimanale Grido del popolo senza firmarli
Ricorre nella prima bibliografia internazionale curata da a proposito di un articolo su Mattie perché lo firma
Come dire non era citabile invece va rivista compare come vista cedere c'è il segretario di redazione Antonio Antonio tranche
Nel giugno del mille novecentoventi e Giuseppe Prezzolini che chiede informazioni su questi qua ci sono avevano già lanciamo un anno di attività chiede a Piero Gobetti ragguagli
Su su sui redattori gli animatori della della rivista e Gobetti gli risponde con una lunghissima lettera molto interessante
Che lo schema poi da Luís utilizzato nella successiva storia dei comunisti torinesi scritta da un liberale che del mille novecentoventidue e di Gramsci Gobetti fa un elogio
Le leggo sono pochi etiche
Anche se non è rinomato pubblicamente ha però un'influenza grandissima in tutti gli ambienti socialisti alla sezione torinese segue le sue direttive questo Gobetti
Per lui tutti i giovani socialisti hanno un'ammirazione fiducia entusiasti intransigente uomo di parte talvolta quasi feroce esercita anche la sua critica contro i suoi compagni
Do per polemica personale o culturale ma per un bisogno straziato di sincerità oggi nell'ordine Nuovo sembra avvicinarsi una crisi dovuta al dissidio Gramsci Tasca lettere lunghissime con giudizi su Togliatti
Anche su Terracini insomma molto interessante
I dissidi tra tasca
A e e Gramsci si riferiscono alla funzione da attribuire a questi consigli di fabbrica
Rispetto al partito e al sindacato e si acuiscono nella primavera del mille novecentoventi mentre
Il gruppo dirigente socialista come ha ricordato dell'innocente in fibrillazione in vista del congresso dal dalle internazionale comunista ci sono i ventuno punti per la missione
Il momento di maggiore visibilità per Gramsci è proprio quello diciamo dall'aprile del mille novecentoventi sciopero delle lancette fino all'occupazione delle fabbriche ma nessuno dei torinesi nessun membro dell'Ordine Nuovo e delegato
Al congresso dell'Internazionale comunista cioè massimalisti riformisti indaga liste anarchia
Comunisti torinesi
A Mosca
Lenin non non è incontrerà però
Lenin apprezzerà
Il documento scritto da Gramsci
Nel maggio del mille novecentoventi e il suo giudizio non è soltanto un apprezzamento generico a questo testo e nove punti
Cui Gramsci dice la fase attuale della lotta è un testo molto molto noto perché insomma preveggente fase attuale della lotta e quella che precede immediatamente
O o la conquista del potere politico o o una tremenda reazione da parte della classe operaia da parte della ai danni dell'alta classe operaia da parte dalla dalla classe proprietario ore il il testo il testo di di di Gramsci
Viene giudicato da Vienna il testo di riferimento per stabilire chi entra e chi no
Chi entra e chi mai ci sto con i tempi non non so sono ancora la Procura
Per quanto riguarda il Partito socialista italiano questo il perviene né che non ha di fronte a sé gli ordinovisti ma che prende questo testo e dice
Per quanto riguarda il Partito socialista italiano il secondo congresso della terza internazionale ritiene sostanzialmente giuste
La critica del partito e le proposte pratiche pubblicati a nome della sezione torinese del partito dalla rivista L'ordine Nuovo
Le quali corrispondono pienamente
E a tutti i principi fondamentali della della Terza Internazionale dopo dopo una lunga discussione taglia la testa al toro diciamo
Noi dobbiamo dire semplicemente compagni italiani che all'indirizzo dell'Internazionale comunista corrisponde l'indirizzo dei compagni dell'ordine nuovo e non l'indirizzo della maggioranza attuale
Dei dirigenti del Partito socialista del loro gruppo parlamentare insomma è in poche parole Lenin chiese di tenere il congresso costitutivo sulla base di nove punti presentati da Gramsci quindi in grado di uno smacco per la per la delegazione italiana
E come andarono le cose
Ora per ragioni di per ragioni di sintesi
Cicci terrò
Le parole attribuite abortivi ad agire da Giuseppe Berti che negli anni Trenta scrive schizzo una storia del gruppo del Soviet di Bordiga le ho citate recentemente in un convegno su Berti sì tenuto da noi
E mi paiono molto efficaci
Ecco il giudizio ecco il giudizio di Bordiga dopo il pronunciamento di di di di Lenin su Gramsci e gli ordinovisti all'Ordine Nuovo non hanno avuto una posizione spiccata come la nostra durante la guerra
Non una posizione come la nostra chiaroveggente decisa sulla cacciata dei riformisti
Sono indeboliti dalla divisione contasse hanno in inflitto nel fianco lo a Cuneo del forte gruppo astensionista di Torino in più sono gente d'ingegno ma senza grande esperienza politica
Più un cenacolo di studi letterari e politici
Più che una frazione deciso a parteggiare in seno al partito
E infine sono chiusi a Torino come sarde in Barilla
Bordiga riuscì a tenere in disparte gli ordinovisti per due anni interi alla vigilia di Livorno il settimanale fu trasformato in quotidiano
Perse l'influenza
Ma almeno fino al primo semestre del mille novecentoventuno L'ordine Nuovo conservo originalità
Passa leggere le cronache letterarie teatrale di Gobetti il rapporto con Prezzolini
Che fu invitato a Torino a tenere una conferenza sugli intellettuali pochi mesi dopo la fondazione del PC sono importanti i giudizi di Prezzolini basate su
Su su su Gramsci sull'Ordine Nuovo nel nel diario nel diario Prezzolini
Esprime giudizi molto lusinghieri sono su su su Gramsci nella cultura italiana che un saggio del ventitré ma scritto nel ventuno considera
La la la rivista la più interessante delle riviste culturale del dopoguerra Gramsci uno degli uomini più notevoli di Italia
Nel diario e
Prezzolini propone a Gramsci di raccogliere i suoi scritti i suoi scritti e diciannove venti se ne occuperà Gobetti
Il carteggio Gobetti Prezzolini fa emergere tutta la storia di questo dei dei di questa pubblicazione che che poi non ci fu perché Gramsci non volle più
Gobetti Raccoon segna Prezzolini editore della Voce
Cioè una lettera cito quella del giugno del ventuno eccoti il volume di Gramsci sullo stato dei consigli mancano alcune note di spiegazione metterò temettero poi in bozza
Manca la mia prefazione perché Gramsci vuole aggiungere un articolo sul suo pensiero presente sul suo pensiero pretese
La vicenda editoriale molto molto interessante la cita Gramsci nelle lettere ma siamo nel ventuno ripeto siamo nel ventuno avanzata
Sono interessanti in questo diciamo abbia ventuno ventuno questo con convegno su Matteotti comunque
Cito un po'di cito un po'di giudizi Benito Mussolini che teneva d'occhio gli ordinovisti
Nel marzo del ventuno esce un suo articolo
Sull'ordine Nuovo
Qui dice c'è un giornale in Italia che si stampa Torino che è scritto in lingua italiana che è scritto da italiani più o meno autentici che noi conosciamo e che sono mostruosi e deformi nel corpo e nell'anima
Mussolini li definì
Criminali qualificati e sollecito azioni punitive raccomandando vivissima mentre
Il giornale torinese non ha la procura del re che giunge ed ebbe fra qualche mese ma coloro che hanno l'abitudine di arrivare a sei prima
Preciso che gli organi direttivi del movimento fascista non avrebbero tardato un minuto a decidere a fissare opportune misure per schiantare colpi o un po'questa è prosa incendiare in prosa autentica il Popolo d'Italia
Schiantare col piombo o la fiamma questa ribalta e nefanda provocazione comunista aveva che ha scritto delle pagine indenni a suo giudizio sul
Sulla sugli episodi del ti ha del Teatro Diana e il nel maggio del ventuno dopo la sbandata parlava sconfitta operaia al
Lo sciopero delle lancette che ho citato Mussolini scrive la disfatta del fanfarone ASCO comunismo torinese fanfarone esco anche e soprattutto per il suo berlusconismo andato a male
Non potrebbe essere più clamorose completa
Mussolini non smise di temere diciamo gli occhi puntati su fu sulle ordinovisti dico che definito Cani arrabbiati e immondi
Verso i quali tenere sempre spianate le pistole
Dice trattare i comunisti come cani arrabbiati e mondi attenere sempre spianate le pistole su questi rifiuti della razza umana questo è linguaggio posso allenare al ventuno o Gramsci si trasferì a Mosca nel giugno del mille novecentoventidue
E si assentò dall'Italia fino alla sua elezione a deputato nella
Nel ventiquattro e quindi nella alle elezioni del sei aprile
Quindi seguite a Mosca seguita Mosca
A questo periodo risale al periodo moscovita risale il suo appunto che recita
La scissione di Livorno il distacco dalla maggioranza del proletariato italiano dall'internazionale comunista è stata senza dubbio il più grande trionfo della reazione
Un'affermazione che poi chiari pubblicamente
Sull'ordine Nuovo che era divenuto no
Quindicinale
Fummo sconfitti il riferimento a Livorno perché la maggioranza del proletariato organizzato politicamente ICI diede torto
Non abbiamo saputo dopo Livorno porre il problema del perché il Congresso avesse avuto quella conclusione non abbiamo saputo continuare la nostra specifica missione che era quella di conquistare la maggioranza del popolo italiano
Quando quando Gramsci fu eletto alla Camera in
V Gobetti aggiusto e arricchire il profilo che aveva scritto nel ventidue
E e e scrisse davvero la vita la rivoluzione sconfitta che va in Parlamento e primo rivoluzionario che tramonto e ci tornasse Gramsci parlerà a Montecitorio vedremo probabilmente i deputati fascisti raccolti silenziosi a udire la sua voce
E Parra loro di provare un'emozione nuova di pensiero le cose andarono diversamente perché poi nell'unico discorso alla camera
Nel maggio del venticinque in realtà ci fu insomma
Un avvisa di e Mussolini interruppe ripetutamente Gramsci aiutato data da Rossoni e e da Farinacci
O o un'altra un'altro su un piccolo appunto a bordo due minuti e chiudo va bene due minuti
Gramsci si trovò alla guida del partito nel ventiquattro ma la maggioranza la conquisto effettivamente a Lionello nel mille novecentoventisei dico soltanto
Cito soltanto alcune battute di Bordighera su Gramsci
Che sulle ordinovisti che rendono un po'l'idea
Bordiga aveva alle icone rispolverato i veci giudizi sull'ordine nuovismo sulla matrice culturale degli intellettuali torinesi
O
Ma già nel luglio del venticinque vi era stata una sua critica alla egemonia artificiale del gruppo ordinovisti a che si era nutrito Citto di rivoluzionari ISMU idealista individualista liberale letterario
Togliatti invece aveva precisato che indica ordinovisti avevano seguito la via maestra dalle che lirismo ma parla di Marx
Critica alla loro adesione alla filosofia idealistica la concezione del mondo proprio non di Marx e di Lenin umana dei neo e che li anni di Benedetto Croce e ne faceva insomma non soltanto una questione di origini
Ma si era spinto ad affermare che l'ordine o Visco conta
Continuavano gli ordinovisti continuavano ad adorare Benedetto Croce
Questo gruppo interpreto molto tardi nel sempre con residui di orrori legati alle sue origini le direttive comuniste
Esso non comprese la rivoluzione russa che è troppo tardi per applicare utilmente gli insegnamenti della lotta proletaria
E cito alla naturalmente la rivoluzione contro il capitale
Scritto del mille novecentodiciassette diritti Gramsci
I compagni fuori fuoriusciti tra questi pure Silone provarono a raccogliere degli scritti gramsciani ci sono vari progetti editoriali e non se ne fece nulla
Questo paradigma storiografico compare
Nel volume è dedicato a Gramsci nel mille novecentotrentotto Togliatti lo riprende dal quarantaquattro in poi
E forse per quanto riguarda Togliatti il volume la formazione del gruppo dirigente del partito comunista mille novecentoventitré ventiquattro che esibisce in quel volume
Feltrinelli
Ora classi documenta la formazione del gruppo dirigente non s'non c'è più un board dico occultato ma ma esibito
Ecco perché il PC è stato fondato effettivamente dopo dopo dopo il ventidue
Grazie a Francesco tragica che c'ho fatto un una fresca estremamente ricco e articolato ci ricordano peraltro tanto che ai fotografi governato da gennaio del mille novecentoventuno come a volte si è accorta del
Ed è posseduto la straordinaria complessità della stagione ordinovisti Ca'
E anche come in che misura ciò ma dalle vicende livornesi hanno protagonisti anche mentre
Partito comunista d'Italia con una prospettiva diversa e diversissime valutazione su quegli eventi sul tracciato tra Bordiga e Gramsci c'è una differenza enorme prospetticamente
E questo arricchisce ulteriormente il discorso che poi si sposta verso progressivamente su altri fronti ma dopo un piccolo break di cinque minuti imposto dall'organizzazione
Cinque per abbiamo cinque
Abbiamo assistito
Voi mi sento bene cerca chiaro e forte grazie
Abc siete pregati riaccomodarvi riprendono i lavori
Io pregherei conosci costanza di accomodarsi al tavolo Corrado Ocone Dario D'Auria per gli interventi conclusivi
Purtroppo il per oggi a perfetto va bene
Allora ci comunicano piccolo cambiamento di programma scritta al pomeriggio
L'intervento di Corrado Ocone sul tema i liberali dopo la Grande guerra fra continuità attendismo e tentativi di rinnovamento
E lui probabilmente ha subodorato il fatto che sarebbe slittato al pomeriggio e quindi
Allora amici un attimo soltanto dopo chiediamo la parola alla professoressa Tarquini
Ci siamo lietissimi di avere con noi e io ma intravedo me maggiori garanzie anche voi la vedete perfetto perfetto venisse
Vi preghiamo di prendere posto
Allora siamo alla seconda parte degli interventi del mattino come vi dicevo per motivi organizzativi abbiamo lo slittamento dell'intervento di Corrado Ocone sul tema liberati
Dopo la Grande guerra tra continuità attendismo e tentativi di rinnovamento
Siccome incombe su di noi tra l'altro un piacevole evento quindi siamo quell'azione del verde della mostra i venti minuti attribuiti agli oratori da da ordinatori diventano pre perentori quindi sarò anche un po'fiscale va di Pergola mi perdonerete per per questo e spero che mi perdoni soprattutto la professoressa Alessandra rabbiniche vedete collegata in linea
Che ci intrattiene adesso sul tema l'ideologia della fascismo docente di Storia contemporanea due righe due parole di di presentazione ancorché sia un volto televisivo molto noto qui non non ne ha bisogno neanche lei ma insomma
Docente di Storia contemporanea l'università la Sapienza stata allieva di Renzo De Felice e ha studiato anche con Emilio Gentile e Gaetano Calabrò
Già borsista dell'Istituto italiano per gli studi storici studioso di cultura e politica italiana del Novecento
Collabora a numerose iniziative e trasmissioni televisive di cultura storica
Ha curato l'edizione critica dei carteggi Crocetti gli organi e Croce chiedo scusa gentile Prezzolini
Tra le sue opere principali il Gentile dei fascisti gentili ANIA anti giudici gli animi a regime fascista Molino due mila nove storia della cultura fascista sempre il Molino docente del due mila undici la sinistra italiana
E gli ebrei socialismo sionismo e antisemitismo dal mille ottocentonovantadue mille novecentonovantadue sempre per i tipi del Mulino e ha pubblicato anche numerosissime monografie sul tema a lei la parola e la ringraziamo dell'intervento
Allora intanto io vi ringrazio moltissimo e mi scuso cioè sono on line e non sono lì con voi come avrei voluto per un mio disguido cioè ho ho fatto io un pasticcio
E quindi questo punto mi dispiace molto chiedo scusa soprattutto professor quasi che mi ha indicata e che avrei avuto appunto particolarmente piacere di rivedere dopo tanto tempo
Detto questo spero che mi sentiate che Claudio la voce arrivi appunto il collegamento consenta ma almeno di essere così chiara
Ascoltando le gli interventi dei colleghi che che mi precedono che mi hanno preceduta pensavo appunto in fondo
A a a questa diciamo così al confronto fra il fascismo e le culture politiche che incontra
O forse dovrei dire al confronto fra gli antifascisti mi e la cultura politica e l'ideologia fascista che si rivela vincente negli anni venti e trenta cioè pensavo in fondo ragionavo sulla sconfitta dell'antifascismo almeno fino al mille novecento poi quarantatré quarantacinque
Non dico questo anche perché nell'ultimo anno nel corso del ventitré ma ancor di più l'anno scorso nella due militari sì due le iniziative sul fascismo a partire dal centenario la marcia su Roma sono state moltissime
Prendo solo una piccola parte del mio tempo perché questo vorrei come dire soffermarmi su sul sulla quantità di iniziative che appunto a quel diamo assistito abbiamo anche partecipato e al fatto che la parola fascismo è ancora oggi parte nel nostro Lezzi può e del dibattito pubblico
Cioè mi riferisco a questa idea del fascismo che ritorna in fondo nel due mila ventidue il le elezioni politiche sono state vinte da centrodestra abbiamo un governo guidato la Giorgia Meloni anche quello è stata umida rappresentato una occasione per tornare a parlare del fascismo della sua memoria della sua eredità
Se guardiamo non è un fatto nuovo da subito dopo la la fine della seconda guerra mondiale il termine fascismo entra nell'Est sicuri della politica che avviene quindi utilizzato per indicare fenomeni molto diversi
E accompagna direi la storia appunto della Repubblica nei taccuini Benedetto Croce nota esattamente quanto sto dicendo e cioè che i democristiani da un lato i comunisti dall'altro usano la parola fascismo per diciamo così come arma di una critica politica siamo all'indomani della seconda guerra mondiale in una ricerca che feci tanti anni fa sulla il quotidiano La Stampa e sul quotidiano l'Unità
La parola fascismo negli anni settanta sessanta settanta ricorre per indicare per l'appunto
Fenomeni diversissimi e diventa appunto sinonimo di destra autoritaria quando non Dini governo sudamericano o ancora si riferisce si parla di fascismo per indicare le cariche della polizia
Contro gli studenti allora perché tutta questa introduzione perché è stato anche ricordato negli interventi precedenti per studiare il fascismo e anche per dare un senso alla riflessione sull'antifascismo e sulle culture politiche che sono emerse già questa mattina
è necessario io credo almeno fare nostro un insegnamento in questo caso di Renzo De Felice che com'è noto lo prevedeva D'Angelo Tasca e cioè quello di studiare il fascismo scrivendo nella storia
Fo forse ad alcuni sembrerà un'ovvietà of forse un patrimonio condiviso ma non però è così tanto
E cioè quello appunto di dare al fascismo per capirlo la restituire al fascismo la sua specificità
Specificità significa come dire non cercare mi delineare perché facciamo comunque gli storici un attimo rinviabili fascismo e quindi lo ricostruiamo storicamente studio graficamente ma cercare appunto di capire qual è la sua identità se esistono degli elementi che ci consentono di definire il fascismo dal suo interno
Quindi
Odiare il fascismo dal suo interno significa cercare di capire al di là delle tante anime che lo compongono ellenica e delle diverse fasi
Diciamo così che si susseguono che in qualche modo noi abbiamo degli elementi diciamo così strutturali di questa esperienza nella noi possiamo parlare di un fascismo movimento di un fascismo regime utilizzando una nota
Distinzione di Renzo De Felice ma possiamo guardare il fascismo da diversi aspetti no possiamo sul studiare come cambia per esempio in rapporto appunto fra il partito lo Stato il regime dal ventidue al mille novecentoquarantatré cioè gli angoli disuguali potrebbero essere molti e e in ogni caso avremmo studiare una evoluzione di nuovo cercando di capire che cosa differenzia questa esperienza da quelle che la precedono e da quelle che la seguono
Questo io credo sia la specificità il compito dello storico che anche appunto
Come dire correndo il rischio di dire forse qualche cosa che sembra ovvio a me tale tutto ovvio non sembra e e a questo proposito
Sempre per restare su una così una grande ed importanti intuizione di Renzo De Felice mi mi riferisce che cosa ci dice che il fascismo è un fenomeno fra le due guerre
E che dunque quando parliamo di fascismo noi abbiamo un confine
Come dire geografico Europa Italia cronologico due guerre mondiali ci dice anche che è un fenomeno che riguarda i ceti medi
E ci dice ancora che è un fenomeno moderno e rivoluzionario
Ora perché dico questo perché io appunto studiato la cultura in ideologia del fascismo ed è di fatto poi il il centro della mia chiacchierata della mia relazione di questa mattina
Dicevo ora la ideologia del fascismo la cultura del fascismo che sono state come è noto fino agli anni Settanta negate TAR fino agli anni Settanta noi
Gli storici italiani non ma soprattutto italiani negavano l'esistenza di una dimensione culturale
Ora perché studiare la cultura fascista ideologia fascista periodi tanto perché esistono sono esistite e perché rispondono alla domanda che che mi ponevo prima cioè qual è l'identità esiste una cultura politica specifica del fascismo
Non necessariamente come dire non mutuata da esperienze precedenti
E anche qui noi dovremmo dire esistente non nasce e non viene da Marte quindi certamente il fascismo e la sua cultura si ricollega hanno ad un passato e quindi certamente hanno a che fare per esempio con il nazionalismo ma hanno appunto una loro originalità
Ecco qual è l'originalità di questa cultura politica fascista
Io direi innanzitutto che la cultura fascista la cultura politica fascista è e per l'appunto politica cioè il fascismo in questo definisce appunto individua un punto di fondamentale importanza lo inventa da solo cioè lo lo lo legge grazie agli studi di Gino Germani da un lato di George Mosse dall'altro
Dicevo individua questo carattere moderno moderno rivoluzionario allora la cultura fascista è una volontà politica i fascisti ritengono e la cultura non sia quello che è per noi uno strumento individuale
Un modo per accrescere noi stessi Sila nostre capacità la nostra nostri desideri di conoscenza del disabile
La cultura è un'azione collettiva cultura un'azione collettiva significa che per i fascisti tendenzialmente tutto e strumentali a fini politici
Quindi non quindi quello che noi oggi chiamiamo ideologico quello la utilizzando l'aggettivo iniziali ed è gli ignoti un'accezione negativa
Per i fascisti ha un'accezione estremamente positiva e anzi la distinzione tra cultura e politica è un amico estinzione è un retaggio dell'Italia liberale
Perché appunto sono i liberali che distinguono queste due sfere i fascisti si pongono in antitesi con questo vecchio mondo che funzionava
Superato quindi intanto una cultura che è al servizio della politica
E una ideologia che una ideologia di miti
Anche su questo si è molto discusso fino appunto dicevo a metà degli anni settanta si è negata l'esistenza di una ideologia fascista cioè si è detto che a differenza dei comunisti e anche a differenza di altre esperienze totalitarie il fascismo non arriva
Una sua dottrina quindi non aveva una sua forza ideologica
Ora se in parte è vero che non abbiamo un corpus dottrinario come dire paragonabile
A quello che il marxismo ha rappresentato per esempio per l'Unione Sovietica se questo è vero
Abbiamo invece Coppi una ideologia fascista intanto abbiamo un testo che un manifesto dell'ideologia fascista che è la voce Fascismo
Pubblicata sull'enciclopedia Italiana è scritta da Giovanni Gentile e da Benito Mussolini nel quale noi possiamo eccomi definire l'ideologia di questo Stato totalitario
è un'ideologia direi si può così sintetizzare un'ideologia di minuti
Ideologia limiti significa un'accezione del mito politico molto simile a quella è stato anche nominato introdotta da spiegata teorizzata da sorella
Nel mille novecentoquattro cioè con questa idea del mito come qualche cosa che spinge in determina l'azione politica
Io direi sempre cercando di sintetizzare insomma un tema più evidentemente più ricco e articolato di come lo sto raccontando io ma direi che l'ideologia per i fascisti è una visione del mondo
Ideologia di minuti appunto
Ne cito alcuni il mito di Roma il mito dello Stato il mito di Mussolini e certamente il mito dell'uomo nuovo
Non ho tempo per analizzare l'iter raccontarli come vorrei
Dico soltanto che questa è
Biologia ci racconta un'identità cioè ci racconta cosa i fascisti come dire pensano di dover fare e ed è meno importante chiedersi ma poi lo fanno fanno tutto ciò che dicono
Perché una delle accuse che è stata rivolta quella di dire sì ma tutto questo in fondo è una proiezione in paglia fritta è un'arma e un'immagine no poi nei fatti cosa fanno i fascisti ecco io credo che in realtà i fascisti né i fatti e nel pratico facciano moltissimo
E credo come diceva come scrive cani ma al fine ma negli anni Trenta che appunto una ideologia sia una visione del mondo che orienta l'azione politica
Ed è un po'che non dovremmo mai chiederci se le ideologie sono vere perché sono sempre falsi e vere sono vere per quella determinato gruppo sociale
Allora prendendo sul serio quindi che ideologi in questo caso Liguria l'ideologia del fascismo noi che cosa cosa capiamo di questo regime che è un regime io direi totalitario c'è un regime totalitario
C'è un regime che pende ad eliminare la separazione fra lo stato e la società civile
Un regime nel quale si instaura un rapporto simbiotico tra lo stato e il partito un regime come noi come dire Elenco le diciamo caratteristiche principali punto dei regimi sei tu sanitari i pene do se ampiamente il fatto che su questo di il dibattito è stato molto accedono cioè è stato molto acceso sulla il fascismo regime totalitario sì uno
E appunto in molti hanno detto sì altri hanno detto no altri hanno preso a modello l'esperienza nazionalsocialista e quella sovietica per dedurre che il fascismo non sarebbe sufficientemente tra virgolette a sufficientemente totalitario alcuni ancora hanno parlato ormai diversi anni fa di totalitarismo imperfetto
Io credo che abbia ragione su questo punto Emilio Gentile e cioè che non esista un totalitarismo perfetto o imperfetto come non esiste una democrazia perfetta come non esista un liberalismo perfetto
E credo che il senso profondo invece di questa parola totalitario significhi un po'come un sinonimo di dire moderno e rivoluzionario
Rivoluzionario perché i fascisti pensano di creare un uomo nuovo un uomo nuovo che non è un borghese che non è un liberale che un fascista cioè è un diciamo così un italiano
Educato sin dalla da bambino a realizzare i compiti del partito appunto e del regime
è un fascista significa che la categoria che l'essere antifascisti diventa sinonimo dell'essere non italiani
Di fatto lo stesso concetto di cittadinanza cambia durante il regime fascista
Perché ma lo vediamo abbiamo un apice nel mille novecentotrentotto quando agli ebrei vengono equiparati agli antifascisti viene di fatto come dire eliminata tolta la cittadinanza questo è un regime totalitario c'è un regime che diciamo in un regime nel quale la separazione tradizionali tra diritto e politica abbiamo detto all'inizio quella fra cultura e politica cui possiamo dire fra diritto e politica appunto sembra saltare perché il moderno perché ha un rapporto con il passato del tutto strumentale
Cioè se noi per esempio guardiamo lo stesso mito di Roma
Roma è una proiezione nel futuro non è un mito nostalgico non dire alcun rispetto filologico per la storia di Roma per ciò che Roma nelle sue diverse fasi è stata noi possiamo lo vediamo plasticamente facendo una passeggiata nel quartiere Eur di Roma ma lo vediamo in tutte le città italiane
Trasformati plasticamente nel senso di uno diciamo dal punto di vista urbanistico dal regime fascista
Che non ha per l'appunto un rapporto dicevo con il passato in senso come dire esalta il passato si ma soltanto ed esclusivamente come dire per propri obiettivi quindi la rappresentazione di Roma i fascisti propongono il mito di Roma ossessivo presente dalle come dire dai tombini alle grandi statue ecco è un mito
Che poco ha a che fare come dicevo con la storia antica con tutta la presenza di antichisti storici e filologi pronti a direi qui a contribuire alla creazione di questo mito escono un esempio che potremmo fare tanti altri no di esempi dei quali vediamo
Quanto gli intellettuali abbiano contribuito alla costruzione di un regime totalitario
Cioè quanto abbiano prestato il proprio ingegno la propria capacità le proprie intelligenza le proprie competenze prestate agli obiettivi appunto della politica mito di Roma lo così un po'sommariamente descritto il mito dell'uomo nuovo è un mito appunto antiborghese particolarmente forte nella seconda metà degli anni trenta
Avrei vorrei parlare del mito di Mussolini che a differenza degli altri è degli altri miti della ideologia fascista è un mito vivente perché Mussolini appunto esiste e e ovviamente del mito dello Stato il fascismo è una ideologia dello Stato
Quindi autori che più contribuiscono a definirla sono come è noto Giovanni Gentile ma non è l'unico dovrei dovremmo parlare di Alfredo Rocco e di molti altri meno noti di Gentile di Rocco no Carlo Costamagna Pannunzio Cugusi diritto
Per dire che cosa sono io so ho iniziato questa ho ancora quattro minuti dico bene
Sì
Prego nel conto quante offre perfetto grazie dicevo o in
Ho iniziato questa questa chiacchierata partendo dal ventidue ventitré e dalle interpretazioni del fascismo
Cioè da come non gli dà dall'uso della parola fascismo deluso improprio della parola fascismo dall'idea appunto
Del ritorno del fascismo pensate a Umberto Eco no fascismo eterno cura fascismo e uno può sorridere in realtà c'è poco da ridere calcolando anche al grande successo appunto mediatico di no Torino Umberto Eco che negli anni novanta negli Stati Uniti var raccontare il fascismo e ragazzi americani e parla appunto di un fascismo e e io vorrei tornare perché in fondo la vostra iniziativa come dire a quota intorno a Giacomo Matteotti ma appunto alle culture politiche
Dell'Italia degli anni d'Intino e allora dopo che cosa mi la prima cosa che mi veniva in mente è che queste culture politiche fanno fatica a capire il fascismo
Ho nominato Renzo De Felice nelle interpretazioni del fascismo del meno centosessantanove che negli scritti della degli anni Settanta di Felice in fondo che cosa ci dice che interpretazione crociana
L'interpretazione diciamo così Gobetti Anna e quella marxista nel senso della Terza Internazionale
E di fatto potremmo dire guardando il fascismo ma non lo vedo uno
Cioè cos'è che non colgono del fascismo e non colgono quello che cercavo di dall'inizio cioè la sua specificità
Cerca punti abbiamo l'interpretazione della macchia morale di Croce quella dell'autobiografia della nazione di Gobbi io o quella del fascismo come fenomeno di classe che ci raccontano che cosa una sconfitta
Quindi delle interpretazioni del fascismo non sono agli attentati
Perché gli uomini pensano ed agiscono non lo questa distinzione tra pensiero e fatti no e non non funziona allora
Leggere il fascismo in un modo più aderente alla realtà questo uno potrebbe dire beh della forza oggi siamo nel due mila ventitré questi signori
Lupi donò il fascismo lo vivono e quindi è un po'più complicata per loro e certamente lo è quello che cerco di dire che esiste un collegamento tra le scelte politiche
E il modo di rappresentare come dire le i fatti che ci hanno davanti e la le idee e sui fatti e allora non è un caso che in fondo cominciamo a capire meglio il fascismo molti anni dopo e per esempio grazie al contributo di alcuni intellettuali cattolici minoritari cioè che sono una minoranza all'interno dello stesso mondo cattolico
Penso per esempio Appennina penso a chi Ali ha riflettuto su che cosa significa appunto essere un regime totalitario una religione politica penso a contributi un po'più vicini nel tempo come quindi Augusto Del Noce
Che non ha come dire
Sì studiato ma forse ancora sempre a mio parere è sempre un po'troppo poco e penso al fatto che untore non cerchiamo una Trigoria del fascismo ma cerchiamo di capire come dicevo la sua specificità
La sua specificità vuol dire certamente è un fenomeno Ring
Con varie e vietato il complesso all'interno del quale confluiscono storie diverse istanze diverse
E quindi è vero non esiste una omogeneità come non esiste quasi mai nei fenomeni politici non c'è bisogno di chiamare in causa il fascismo abbiamo sentito
Prima nella nella relazione di Gianni quante Complesso il movimento comunista negli anni anche i comunisti sono cose diverse eppure noi cerchiamo di capire come si muovono estetiste per l'appunto una loro identità io avrei avrei concluso e vi ringrazio e vi chiedo ancora scusa per questo disguido tecnico
Siamo noi che ringraziamo Alessandra Tarquini in primo luogo per essere rimasta conduit ancorché a distanza padre se è rimasta nei tempi e poi per avere restituito spessore profondità la dimensione ideale ideologica del fascismo e concordo con lei se si fosse fatto l'analogo convegno quaranta anni fa
Dà voce Fascismo sarebbe stata derubricata sotto la phobos soprattutto il fascismo non all'ecologia un crimine oggi insomma diciamo che la storiografica ci aiuta e non può che abbiamo anche una riflessione più profonda uno degli aspetti che ha toccato con particolare attenzione alle strade e quartieri
Tattiche e e e quello del e ideologia fascista come totalitarismo e questo mi fa venire in mente che poiché il termine totalitarismo lo si vede a un giornalista liberale
Allora arriviamo all'ultimo intervento della mattinata il giornalismo liberale ovviamente e Giovanni Amendola il titolo dell'intervento conclusivo della prima sessione
Che dobbiamo personaggio D'Auria e Giovanni Amendola un liberalismo moderno che riformatore Pietro consentitemi di dire due parole suo Elio D'Auria
Qui mi fa velo l'amicizia una certa commozione perché cone dovrà ora ho sostenuto un esame di storia moderna qualche anno fa solo sotto lo sguardo severo di Ruggero pescati quindi però suo allora professore ordinario di Storia del Risorgimento dal mille novecentottantanove densità di Salerno ha poi segnato storia dei partiti politici ancora ordinario presso l'Università della Tuscia
è stato pressi della della facoltà di conservazione dei beni culturali e direttore dell'Istituto di Scienze storiche filologiche
Presiede il comitato scientifico per Scienze storiche della Fondazione Matteotti
Da sempre appassionato cultore della figura di Giovanni Amendola fra l'altro sta curando l'edizione critica dei carteggi di opere diverse a cui si devono degli iscritti assolutamente preziosi che escono per i tipi di Rubbettino ricordo le ultime opere è un mare sterminato il suo di produzione scientifica Giovanni Amendola una vita in difesa della libertà sempre Robertino due mila diciannove Giovanni Amendola il carteggio mille novecentoventicinque mille novecentoventisei liberalismo e democrazia e Giovanni Amendola Giovanni Amendola la crisi dello Stato liberale scritti politici della guerra di Libia l'opposizione al fascismo e una volta dato l'ho scritto non avendo abbiano un pochino più risalente gli anni della difficile alternativa storia della politica italiana mille novecentocinquantasei settantasei
La parola prego davvero
A va bene
Dunque dopo questa presentazione io debbo una spiegazione
Perché da un certo punto della mia vita io mi sono interessato di Amendola semplicemente perché sono venuti in possesso dell'archivio
Ovviamente cioè l'ho fatto una cosa semplicissima sono andato Tagliamento ho chiesto se c'erano le carte se me le facevano vedere
E loro con grande liberalità questo bisogna riconoscerlo a dei ai figli di Giovanni che poi come sapete sono stati
Diciamo autorevoli esponenti del Partito Comunista Italiano
Giorgio più Di Pietro che fu deputato soltanto per le prime cinque legislature
I quali mi mi mi me lo consentiranno anzi lo hanno dato a me io lo in possesso
Su provvisorio per su studiare queste carte e da queste carte son venute fuori sei volumi di Casteggio
Che oramai finito e quindi fra poco poi questo carteggio sarà consegnato dove la famiglia vorrà e mi piace raccontare
Una cosa è un avvenimento i fratelli Amendola avevano una sorella che faceva il medico che si chiamava Ata e che era cultrice della figura del padre tant'è vero che a differenza differenza dei fratelli votavano comunista le votava liberale
La quale poi morì presto per per un cancro
Un giorno mi disse sa professore a me piacerebbe se ne andasse matto la De Giorgio per
Perché noi abbiamo parlato vorrei conoscesse così allora il Partito comunista italiano stava ancora le botteghe oscure andammo a trovare all'ultimo piano dove il Duce aveva la sedia c'aveva la stanza essendo un membro del Comitato centrale
Il quale
Mi disse molto liberalmente
Che aveva visto le mie cose che era felice che io Curnis mi sarei mi fossi occupato del padre perché avevo visto che io non volevo fare una speculazione politica ma uno studioso e quindi volevo sulla e mi mi mi pose una condizione
Mi disse guarda io
Ti chiedo soltanto una cosa che quando avrai finito questi tuoi studi
Questa dimostrazione della liberalità di questa famiglia
Queste carte
Giorgio Melis vadano in un'istituzione pubblica che poi sarà scelta apostolato discrezione dove ci sono le carte degli amici liberali di mio padre
Che fu una cosa che mi sorprese
E poi mi fece capire che mi trovavo di fronte ad una famiglia che aveva
Sofferto
Delle pene infinite
Per quanto riguardava dalla vita di giovane dirigente per la fine della vita di Giovanni della vita locale che fu durante tutto il fascismo
Una vita molto tormentata
Quindi perché questa è la ragione per cui poi mi sono occupato questa fotografia che voi potete vedete qui sopra
Questa liceo Amendola Bedetti
Al centro
Questo è un convegno tenuto a Milano organizzato da Turati ottocentododici dove l'opposizione antifascista
Cercava di di mettere insieme le forze per cercare di di opporsi al fascismo affianco Cher Labriola che sopra no non era poi un personaggio il secondo piano
Nel Partito Socialista Italiano
E che come dire in questi brevi anni Amendola elaborò tutta una serie di dividendi
Che mi hanno indotto a dare questo titolo cioè un liberalismo nuovo
Inizialmente mi era venuto in mente non trasformista
Che poi era la cosa che più lo lo lo lo preoccupava sento anti giolittiano perché riteneva che Giolitti era era un trasformista
Mentre lui apparteneva a quella corrente del liberalismo che si richiamava a Francesco Saverio Nitti
Forse il più grande economista del tempo
Pensate che brevissima parentesi il volume di scienza delle finanze finiti fu tradotto in diciotto lingue tra cui anche in giapponese
Egli era molto compreso di questa sua importanza ma Nitti fu anche colui che aveva un'idea chiara di come bisognava affrontare il dopoguerra
Che il diciannove Amendola si candido nelle liste Nitti année
In un Correggio di collegio meridionale del collegio di Salerno fu fu eletto e rappresento alla Camera
Diciamo la corrente Nitti Anna che era che si opponeva alla corrente giolittiana
I liberali non erano un partito
Erano frammentati in varie associazioni costituzionale queste associazioni costituzionale avevano su sulla loro testa il deputato locale o il deputato di riferimento Ceroni Giolitti anni a Torino
C'erano i Sandrini in Puglia c'erano limiti anni in Basilicata
C'erano gli Orlandi anche in Sicilia e non avevano mai avuto la possibilità o l'occasione di formare un partito la prima cosa che fa ammenda o quant'va quando va alla Camera cerca Dio organizzare un partito c'è una bellissima lettera dell'riscriva Guido De Ruggiero che come sapete fu un grande filosofo poi
Rettore Università di Roma poi ministro nel secondo dopoguerra
In cui si diceva Carlo De Ruggiero quando io sono arrivato alla Camera euro tutto compreso dall'attività parlamentare e quindi ho pensato che io potessi organizzare qualcosa qui infatti due organizzo il gruppo parlamentare della democrazia liberale
Come si chiamava allora in cui entrarono anche dei giolittiana
Ma mi sono reso conto che questo non è stato sufficiente questo non ha prodotto nulla
E allora
Come dire
Penso che se non ci vogliamo porre al fascismo dobbiamo creare qualcosa di nuovo
Dobbiamo passare come dire dalle alte vette dalla politica alla società civile dobbiamo organizzarci sul territorio dobbiamo organizzare un partito
Che sia un partito come come hanno organizzato i socialisti che c'ha le sezioni che c'è il comitato centrale che c'ha i comitati provinciali che ci ai comitati regionali cioè che c'ha dei riferimenti sul terreno
Questo sistema che lui mise in piedi si concretizzò poi nel ventiquattro nell'Unione meridionale prima nell'Unione nazionale dopo e che portò poi a ad una serie di conseguenze che ora molto rapidamente cercherò di delineare il vero problema che durante questo percorso politico di
Come vede un giovane era nato nell'ottantadue quindi quando arrivò alla Camera c'aveva trentasei trentasette centottanta
E che era un gregario di Nitti
Come dire limitava un po'la sua azione perché Nitti era ancora considerato
Un un un padre nobile della politica aveva fondato il Partito radicale nel mille novecentosette cioè radicale Sempre libera siccome quindi i liberali erano frammentate cioè noi liberali di destra di liberare i sinistri radicali
Era era una situazione una cosa un po'strana per un partito che da nel dal mille ottocentosessanta aveva fatto l'unità del Paese e nel diciannove venti si trovava ancora nella condizione di non avere un partito e quindi questo giovane pensa di di di fare qualche cosa di più e lo fa anche sull'elaborazione teorica cioè di ripensare che cosa illiberali
Mentre si sta facendo questa operazione interviene un'interruzione
Che cambia la direzione della politica il delitto Matteotti
Per ventiquattro
Dieci giugno Matteotti viene
Non viene ritrovato viene praticamente ucciso
Poi si è
Ci sono ancora dei dubbi ma credo che dubbi non ce ne fossero più l'organizzazione della ceca che che che risiedeva così si chiamava come come come cioè com'era chiamata quella dei servizi segreti sovietici
Se nella sede del paese della Presidenza del Consiglio
Avevano deliberato PD di di ammazzare il capo dell'opposizione
Questo perché perché
Quando ci furono le elezioni del sei aprile del seggio serve ventiquattro
Queste elezioni furono delle lezioni tragica
Queste elezioni tragiche furono il cumino il culmine delle violenze fasciste
Già nel nelle elezioni del
Mussolini come sapete nel diciannove si presentò alle elezioni e non fu rieletto
E quindi poi invece fu eletto per la prima volta nel ventuno dopo aver fatto un un accordo con Giolitti che lo fece entrare nelle liste nelle liste suoi il commettendo l'errore della sua vita
Comunque questo poi sono cose che che loro sono note e quindi non formula sarebbe ma anche il caso di richiamare
L'organizzazione del del fascismo si strutturò subito come l'organizzazione di un partito armato
Cioè Mussolini aveva le milizie armati
Con la divisa nera che andavano a picchiare gli avversari
E picchiare gli avversari non era soltanto picchiata in alcuni casi uccidere gli avversari il caso di Matteotti fu uno fuoco emblematica
Da questo che cosa nacque nacque il tentativo come dire di
Di con
La la decisione reti di contrastare la la questo partito di governo e quindi dopo pochi giorni dopo un paio di settimane i partiti democratici
Cioè
I liberaldemocratici di Amendola
In in tutti i demo sociali di Colonna di Cesarò il duca colonna dissero che aveva un suo partito in Sicilia forte ma che aveva un'estensione anche nazionale
I cattolici i democristiani di di De Gasperi che era già un elemento importante della del del Partito il popolare Jean
I socialisti unitari di Turati anche i socialisti rivoluzionari
Inizialmente anche dei comunisti che fecero parte del di questo tentativo di cominciare a fare delle pressioni sulla società civile per indurre colui che aveva il potere per di poterlo fare cioè
Di dimettere Mussolini da capo del governo perché le sue le le lezioni che erano state fatte erano i illegittime
Che significa illegittimo sono contro la legge
Cioè erano state fatte violando dei principi fondamentali dello Statuto
Lo Statuto Albertino che era in vigore dal quarantotto prevede la libertà di stampa prevedeva le libertà personali prevedeva le elezioni prevedeva il sistema parlamentare adesso non entro nel nelle questioni tecniche
Tutte queste cose erano state violate
La legge
Acerbo fatta nel ventitré si chiamava così dal deputato fascista che l'aveva presentata
La nuova legge elettorale proporzionale
Era una legge anticostituzionale
Oggi noi parliamo molto noti questa legge elettorale in questi giorni la cosa scusate faccio una piccola parentesi è la cosa che mi stupisce molto che sento questi deputati che parlo
Di anticostituzionalità nessuno di quelli sa che cos'è la Costituzione o quanto meno non l'hanno pensata ci sta qualcheduno che glielo dice l'orrore e poi soprattutto in questi ultimi tempi parlano di diritto internazionale non hanno mai letto un manuale di diritto internazionale non sanno nemmeno che significa
Questo è una cosa contraria al diritto internazionale tutto il budget il diritto internazionale un diritto pattizio
Sapete che significa significa e un patto che si fanno tra due o più persone quindi non è un diritto positivo come dicono i giuristi cioè non è un diritto che ha la possibilità di dove c'è uno Stato che se tu non fai una cosa ti costringe a fare
Quella legge prevedeva che il partito prevedeva cioè la vittoria
Del partito che otteneva
Il venticinque almeno il venticinque per cento di voti e che aveva un premio di maggioranza
Quindi la mi la migliore la maggiore minoranza sarebbe diventata la maggioranza del Parlamento
C'è un partito col venticinque per cento è una minoranza cioè secondo le regole parlamentari la maggioranza il cinquanta per cento più uno tranne in casi eccezionali in cui ci vuole una maggioranza
Come dire rafforzata deve salire anche di parecchi fino fino al settanta settantacinque per cento per esempio come quando si deve modificare la Costituzione
Quindi era una legge anticostituzionale quindi questi deputati che fanno cento diciassette deputati si allontanano dal Parlamento e fanno la secessione parlamentare quella che poi sarà chiamata l'Aventino
Siamo l'Aventino perché si chiamava
A Quinto Fabio Massimo il temporeggiatore
Che aveva si era ritirato sul colle dell'Aventino
Ora
Questi qual era lo spirito di dico di questa poi poi arriviamo al avrebbero Adelmo moderna
Qua quanto parla
Ho circa cinque minuti va bene allora
La il problema fondamentale
Era trovare il modo per fare pressione su colui che aveva il potere cioè surrene perché allora non avevamo una monarchia costituzionale
Cioè il venti aveva il potere di nominare il primo ministro e di nominare diventi mentre il primo ministro indipendentemente dalle elezioni nella storia d'Italia questo è avvenuto era avvenuto pario
Nonostante lo statuto prevedesse come dire una forma Carlo Alberto aveva già previsto una forma in cui come dire una maggioranza parlamentare ci doveva essere
Addirittura Cavour poi nel sessanta aveva fatto un'altra cosa aveva creato un istituto che non esisteva nello Statuto cioè il voto di fiducia del Parlamento
Quando lui fece il connubio cioè l'alleanza con Rattazzi si presentò davanti al Parlamento e disse che dice il parlamento di questa cosa ad Atene il voto votate mi questa cosa quindi sia riprodotto nel sistema
Diciamo in quella che viene chiamata la costituzione materiale non la costituzione formale si era introdotto il sistema del voto parlamentare tutto questo era stata strappata spazzato via
La violenza la la violazione della Costituzione una legge elettorale anti costituto questo quindi
L'Aventino cerca di sensibilizzare il Paese su su che cos'era successo
Il fascismo in questo momento sarà molto indebolito si arriverà sito si dovette arrivare fino al tre gennaio dei venticinque quando Mussolini fece un discorso terribile alla Camera in cui disse
Io non sono stato io però io mi assumo la responsabilità di quello che è successo del delitto Matteotti o se avete il coraggio venite qui un po'da tener conto sotto naturalmente era un colpo di stato che perché Lucio avevo il partito armato fuori la porta che se quelli dicevano concentravano li ammazzano ed una cosa che era stata già sperimentata
In altri paesi sovietico lei mi aveva fatto la stessa cosa quando aveva fatto circondare il Parlamento dalle dalle dalle masse diciamo contro
Quel tipo di di ma è una storia diverso ovviamente
Allora perché
è un liberalismo uomo perché Amendola comincia a pensare a come modificare il sistema
E quindi ad a fare prima di tutto un'analisi del fascismo
Vediamo il fascismo che cos'è per cercare di capire
L'altro elemento grave che si era introdotto era la libertà di stampa
Cioè il fascismo
Sequestrava i giornali tu scrivere un articolo contro il fascino è quello sequestrava il giornale
Quindi come dire si riduceva lo spazio di comunicazione se in una democrazia uno non ha la libertà di stampa cioè la libertà di parlare non è la libertà di riunione la libertà di associazione e la libertà di stampa
Come fa a fare politica non lo può fare il liberalismo in questura non è che è un'altra cosa
Il liberalismo ebbe e che molte cose tra cui ci sono queste cose qui cioè la libertà di commercio cioè il liberismo eccetera
A proposito del del della relazione fatto fatta prima dal dal nostro amico dell'Istituto Gramsci
Durante il periodo della voce negli anni tredici quando si quando in Italia come sapete ci fu una lotta terribile per decidere se entrare in guerra se se occupare l'Etiopia
Molti di questi giovani amici della voce
Si riunivano
Nella villa di una contessa russa
Che stava sulla
Sull'Appennino toscano
Si chiamava Madame Zubov
Dove parlavano di politica e chi c'erano in questa cosa
Se si vedono i nomi uno resta cioè il giovane a me c'era Gaetano Salvemini certi faccio solo così non c'erano c'era De viti De Marco sapete chi era De viti De Marco
è il maestro di di di era
Era il più grande economista che c'era a quel tempo
Liberista dove si discuteva di liberismo
Di Friedrich dà libertà del commercio la libertà
Quindi come dire cerco si si tentava che era deputato era professoressa di Roma era deputato
Ma radicale come diceva lui
In cui si comincia a intravedere la possibilità di
Come dire non non di un un'ideologia il liberalismo non è un'ideologia è un modo di pensare non è un'ideologia ma di strutturare questo modo di pensare
In una maniera politica cioè fare in modo che poi potesse avere Fuzio
C'era c'era comunque problema
Che il fascismo c'avevo il settantacinque per cento dei deputati in Parlamento
Quindi non si poteva fare no Amendola dice ne siamo in questo fine questo Parlamento non abbiamo nulla da dire nel discorso dell'Uefa prima di quello di Matteotti furono i due discorsi più importanti dopo le elezioni del ventiquattro non abbiamo niente niente da dire niente da fare siamo come in consiglio d'amministrazione siamo in minoranza quindi noi
Ci andiamo perché che ci facciamo qui dentro qualsiasi cosa diciamo non solo non l'ha fatta ma se succede qualcosa ci picchiate fu non ce ne andiamo e quindi lui
De può essere molto sintetico sono il presidente mi richiama quali sono le direttrici su cui cerca di fondare questo liberalismo
Puntare sulla riaffermazione della libertà di stampa
Puntare sull'organizzazione del partito
E puntare sulla semplice sibili iniziazione del Rey
Cioè senza la volontà del re non si sarebbe potuto fare nulla
Nel carteggio con Turati Kuliscioff e io ho molto utilizzato che i bionico
Degli innocenti conosce meglio di me
C'è una corrispondenza quotidiana
Di Turati alla Kuliscioff a Milano in cui ci spiega cosa attiene non solo del Parlamento ma cosa avviene nell'Aventino
Oggi abbiamo deliberato questo abbiamo deliberato quest'altra abbiamo fatto e alcuni Cioffi dice guarda che qui è sbagliato devi fare meglio così lascia perdere quelli lì cioè c'è c'è
Sì si può ricavare
Che cosa stava avvenendo in quelle circostanze
Purtroppo il refuso sordo a queste a queste richieste
Fu sordo a queste richieste con una come dire con con una scusa che non era molto fondata in quel momento
E cioè che le orecchie gli ottici del sovrano erano il Parlamento e quindi lui voleva un voto contrario del Parlamento per dimettere Mussolini cosa impossibile perché il Parlamento era fondo formato dal settantacinque per cento di di
Di fascisti
Io credo che non non debbo dire che non naturalmente allora e allora ti ringraziamo negli atti volevo dire una cosa negli atti
Non lo affronterò il problema più importante a cui ho potuto soltanto accennare cioè l'analisi che Amendola fa di cosa è il fascismo
Ma soprattutto che fanno una serie di giornalisti suoi amici che erano dei grandissimi giornali riferisco Mario Vinciguerra
Stava a Genova mi riferisco a Luigi Salvatorelli terribile Touring vicedirettore della Stampa mi riferisca Mario Ferrara Caryl notista politico del mondo e che era il nonno dei Ferrara cioè noi conoscevamo anche oggi
E questi elaborato spiegarono fece un congresso in cui spiegavano che cos'era il fascismo problema dei ceti medi non fu un'idea come dire di Amendola
De Felice poi ha smontato questi decima i ceti medi erano diventati fascista ecco sopra però il problema era vedere di non farlo diventare per il tentativo fu quelle di non farli diventare fascista
E purtroppo non c'è no non non sono riuscite e quindi dovettero poi soccombere
Con l'esilio e con la morte
Grazie D'Auria leggeremo con interesse con la dovuta attenzione agli atti per il prosieguo del suo intervento grazie per essere stato nei tempi adesso abbiamo all'inaugurazione della mostra appuntamento qui
Alle quindici per la seconda sessione che sarà presieduta da Luigi Compagna con gli interventi di Gaetano Quagliariello Giovanni Grasso avvio felice
L'amico Corrado Ocone che detta al pomeriggio rossa e la pace ed Eugenio Capozzi grazie
Però questa relazione che durano dieci minuti soldi
Tutti tutti
Punto
Fu etilico grazie si parla necessari propongo di
Cosa aveva mai verso il turno
Allora non doveva dalla Quagliariello si trattò
Ci sia
Corrado
Allora buonasera
Allora metto cade il compito in questo bellissimo convegno sulle culture politiche italiane degli anni Venti
Che poi saranno in buona parte quelle che qui nasceranno a nuova vita dopo
Il fascismo
Di affrontare la questione dei liberali
Liberali
Che avevano tenuto in mano allo Stato
Sin dall'Unità
E che
In qualche modo con la crisi dello stato di petali
Perderanno ogni tipo di egemonia nel Paese
Sì nasceranno come forza minoritaria nel secondo dopoguerra
Proprio per allora
Io credo che la vicenda o la crisi del liberalismo italiano perché di questo si tratta dopo la Grande Guerra vada inserita nella più generale vicenda della crisi dello Stato liberale cioè del sistema politico istituzionale che aveva dominato che aveva dominato d'Italia dopo L'Unità
La guerra infatti aveva accelerato in Italia più che altrove quel processo di avvento delle masse sulla scena del potere per usare una formula forse anche abusate che può essere comunque considerato un tratto costitutivo della modernità matura in primo luogo come ha ricordato stamattina il professor Degli Innocenti il movimento socialista che pure aveva cominciato ad essere presente con le sue espressioni politiche sindacali da prima della guerra quindi quegli anni sì pratico ancora più profondamente mentre anche le masse rurali del sud che erano rimaste quasi del tutto ai Vangi dello Stato entravano per la prima volta a contatto con con esso
Attraverso la guerra
L'organizzazione definitiva poi un partito del movimento cattolico fece il resto
Quindi quel problema di integrazione di una popolazione sempre più vasta nelle strutture di uno Stato quali quello di liberale
Le cui istituzioni erano state concepite come espressione di una élite ristretta si pose così in maniera forte e sostanziale
Tutto sommato la guerra aveva per la prima volta ha fatto uscire dai piccoli villaggi articoli ho detto ai sì in interni al Paese una quantità di individui mettendoli in contatto con altri individui diversa provenienza geografica e culture facendoli quindi sentire parte di una comunità nazionale più vasta
Fuda casse dirigente non solo politica liberale consapevole di questi cambiamenti fino a che punto in che misura certo è che alla prova dei fatti nuovi seppe governare
Anzi
E si fecero emergere ancora più ed esasperato non quelle divisioni interne
Ad essa che non era mai stata compatta
E ciò in contrasto con quelli che invece accadeva nei moderni partiti di massa che in dando andavano organizza alto sì
Però vi motivi ritengo opportuno quindi definite nei distinto due momenti calato strettamente intrecciati soprattutto in questo periodo
Quello politico in senso stretto da una parte e quello dell'elaborazione intellettuale della cultura politica propriamente detta dall'altro
E dal punto di vista è evidente che una concausa della suddetta disgregazione o meglio della rapidità con cui suo effetti furono del figlio costituita dall'introduzione del sistema proporzionale
Che avvenne con la legge mille quattrocentouno del quindici agosto mille novecentodiciannove sotto il governo di Francesco Saverio Nitti
Anche simbolicamente il vecchio sistema un in a un Minale poteva considerarsi connaturato lo Stato liberale come si era costituito in Italia quindi collegio uninominale
Basato prima di tutto sulle personalità
Di notabili come è stato pure detto stamattina ma comunque personalità che aggregavano appunto attorno alla propria personale letto dato
Anche indipendentemente da quella che poi è da una struttura
Partitica
L'introduzione del nuovo sistema sotto la pressione dei due maggiori partiti organizzati di massa il socialista ma soprattutto il popolare
Cioè furono proprio i popolari che fece dopo questa battaglia
Che grazie soprattutto a don Luigi Sturzo
Che
Nel mille diciotto gennaio mio centodiciannove era stato appunto fondato quindi costa pochi mesi prima della approvazione della legge il Partito Popolare
E non fu un caso che proprio questi due partiti ebbero affermazione cospicuo nelle elezioni che si svolsero il sedici novembre portando alla Camera rispettivamente centocinquantasei cento
Deputati in sostanza la vecchia maggioranza costituzionale come è stata definita e come potremo anche noi definirla che aveva sofferto lo Stato liberale aveva cessato di essere tale
E i vecchi socialisti addirittura rappresentavano un terzo della Camera dei deputati ed era comunque un partito molto
Diviso al suo interno con una ansia più o meno vasta di riformisti però era comunque un partito che si poneva contro il sistema e e quindi creava grossi problemi di sopravvivenza quella struttura costituzionale che appunto aveva sorretto l'Italia fino a quel momento
La fronte liberale non fu in grado di organizzarsi
Impartito
Ci furono vari tentativi nacque dopo avute da dei partiti dispiacerebbe vale nacque pure un partito liberale propriamente detto nel mille novecentoventidue come vedremo però sostanzialmente tutto il fronte che aveva della vecchia classe dirigente si presentò per quello che era a questo appuntamento con la storia diciamo cioè diviso
E in un primo momento è come la prima posso mito che bisogna sfatare è che e ed alcuni testi di studio grafia soprattutto di ispirazione marxista si dice che
Si dice che
Illiberali in qualche modo
Si allearono con nell'applicazione così fascisti perché appunto non tolleravano la sinistra emergente no indiciamo
In un primo tempo illiberali tentarono un approccio per governare il Paese per avere una maggioranza in Parlamento con i socialisti riformisti con il gruppo di Turati soprattutto ma questo tentativo fallì presto e quindi illiberali per avere una maggioranza si rivolse ad hoc ai cattolici al Partito Popolare
E e questa e fu questa la maggioranza che in sostanza se esse fino al mille novecentoventitré pur nell'alternanza continua dei governi e ma era ovviamente una maggioranza sputi anche perché il parte diciamo i cattolici da poco ma insomma danno c'era ancora molta diffidenza fra liberali e cattolici per le note vicende con cui era sotto in Italia
Nello Stato unitario
Ecco comunque e quindi forse gli stessi liberali non consideriamo del tutto affidabili cattolici e viceversa e fu poi in questa situazione che il Pepe anche anche a un certo momento il movimento fascista che si che comincio a manifestazioni sotto il diciannove anche se poi si costituì solo due anni dopo
Il partito così come due anni dopo si costituì il spartito
Il partito comunista da fissione
Del partito socialista
Allora mentre qui ci troviamo di fronte a dei partiti partiti nel senso moderno del termine quindi con
Un'organizzazione
Il anche capillare come era nelle campagne
Per esempio del nord quella dei socialisti
Illiberali rimangono una galassia indistinta Conde molte contraddizioni al nodo interno e non riescono appunto a a unirsi
Come complemento diciamo della legge nel proporzionale ci fu poi il Regolamento della Camera del mille novecentoventi che qualche modo impose la creazione dei
Dei gruppi dei gruppi che allora si chiamava uffici ma insomma sono gli attuali gruppi parlamentari illiberali si dimostravano anche in questa occasione di visti perché si divisero addirittura in tre gruppi
Il gruppo
Il gruppo dei dei liberaldemocratici
Che il gruppo dei Liberali puri diciamo così e il gruppo dei radicali ecco però la cosa interessante che c'è da boy in ambito di penale una rivalità netta fra i due
Massimi esponenti politici del liberalismo di quel periodo cioè Giolitti N e miti
Però ecco la cosa che fa ha detto che quando è abbastanza sintomatica questa creazione dei gruppi parlamentari per portarci sull'altro corno del nostro discorso cioè quello non strettamente politico aziende più che altro la cultura politica
Perché questi tre gruppi
Solo quello diciamo di destra per usare
Insomma termini un po'da un po'
Forse eccessivi quello di terza di di Salandra
Si definì liberale e basta gli altri gruppi si fino appunto o Democrazia sociale o democrazia liberale compare questo termine democrazia
Che è comunque abbastanza significativo questa comparsa seppure nominale del termine democrazia perché sostanzialmente anche in Italia era avvenuto quello che stava a Benevento
Un po'in tutta Levodopa cioè una trasformazione del vecchio liberalismo ottocentesco
E di non qualcosa di più
Avanzato fra virgolette cioè in qualcosa che appunto tentava
Un connubio fra liberalismo e democrazia che e da un punto di vista o viale soprattutto per un ottocentesco suonava quasi come che un'eresia
Ritornando alla vita parlamentare per poi riprendere insomma anche il discorso l'ideale che sono nella mia relazione un po'intrecciati
E quando Giolitti capiti appunto era impossibile allearsi con i socialisti a quel punto sciolse le Camere ventuno quindi suo nuove elezioni politiche però però in queste elezioni sostanzialmente confermarono nello staccato di minoritaria diciamo così ormai del delle forze liberali
E
E
E questo il mondo significativo perché in ambito di pedale non ci sia e da adattati all'idea appunto
E la trasformazione sociale avvenuta cioè si pensava che questo avanzare dei partiti popolari dei partiti rimasta fosse qualcosa connesso come contraccolpo alla guerra e che in qualche modo sarebbe rientrato e questo questo diciamo atteggiamento
Fra il provvidenziali visti con il senno di poi nell'attendisti Co. è probabilmente una anche delle cause non secondarie della De Bac liberale che si consuma nel questi in questi anni diciamo appunto le elezioni del ventuno non non risolsero affatto i problemi nacquero governi molto deboli quelli di fatta
E soprattutto i liberali avevano ormai legittimato in qualche modo candidando Di nel logo brocco alle elezioni di i fascisti che entrarono per la prima volta in Parlamento
Ed è qui comincio appunto la scalata al potere
Dei dei fascisti
In quanto in questa scalata
Abbiamo avuto responsabilità storiche per quanto diciamo discorso responsabilità storica sempre con complicato
Diciamo i liberali è difficile dirlo certo è che nei liberali sostanzialmente c'è vanno secondo me tre posizioni che poi sono le tre posizioni che danno un po'il titolo alla mia relazione cioè c'era una
Posizione che nel senso lato possiamo aspettare possiamo definire attendista cioè
Che in qualche modo confidava nel rientro del nove do costituzionale
Del fascismo
In sostanza anche come posso dire in una riproposizione del vecchio Stato liberale solo conforto e trasformazioni
C'è una una comprende molto forte sia parlamentare sia ideale che invece tendeva verso queste forme più
Progressive diciamo così per capirci termine insomma forse anche da mette in discussione di liberalismo comunque di liberalismo aperto la democrazia o addirittura di liberalismo sociale
E poi c'era invece
Una una terza
Posizione che addirittura pensava che il liberalismo avesse ormai compiuto definitivamente il proprio corso
E ecco
La cosa che va detto che in che in Italia non so fin quando la storiografia lo abbia messo in evidenza questo però in Italia è evidente se si
Vedo le vicende sia politiche sia proprio della vita intellettuale della galassia liberale
Che in Italia con una o due generazioni di Taldo rispetto a Francia e l'Inghilterra attiva questo nuovo tipo di liberalismo
Una liberalismo che è diverso dal liberalismo classico errore dal liberalismo costituzionale ottocentesco e che chiave chiama era poi un po'quello a cui facevano riferimento Caputo e poi gli uomini della destra in parte anche dalla sinistra storica
Per esempio adesso è uscito un libro
E poi libro che esisteva già in inglese in una collana abbastanza divulgativa della Oxford University Press di Michael Frieden
Dire che si intitola semplicemente liberalismo vuole essere un'introduzione non averli fa ottantadue Sean come dice la collana al liberalismo di si parla proprio di cinque strati che col tempo si sono sovrapposti
Nel
Nel liberalismo e cioè il primo strato che poi quello del potere illimitato di son l'occhio se n'è aggiunto col tempo uno che ha estese chiari concepito il liberalismo soprattutto come un'estensione del mercato e della concorrenza
In ambito sociale e qui Adam Smith cotenne eccetera poi un terzo strato dove e il liberalismo viene anche visto nel suo lato di responsabilità sociale
La responsabilità sociale individuo liberale questo Stuart Mill è l'esempio diciamo predicato di questo qua tutti terzo di quel liberalismo il quarto strato è invece quello che affida Allo stato
Il compito di assicurare la libertà individuale cioè la libertà individuale sempre certo liberalismo ma il ruolo dello Stato aumenta decisamente ecco questo nuovo liberalismo che si affaccia anche in Italia vota facciamo anche i nomi
E un liberalismo che si colloca a fra il terzo il quarto stadio del sperato di dei cinque strati lasciamo stare il quinto che individua
Frieden in questo suo libro ed è uno strato che sostanzialmente aveva già avuto modo di sperimentarsi fino in Francia politicamente
Che aveva avuto intellettualmente i suoi maestri Stuart Mill che abbiamo dominato ma anche
Chi dopo Augusto
Ci aveva scritto del mio futuro undici un libro si chiama appunto liberalismo che ispira molto alcuni libri agli italiani soprattutto deducevo che lo recensisce sulla critica
Di Benedetto Croce questo libro e che poi e con cui solidarizza familiarizzare il momento in cui
Al suo soggiorno in in in in Inghilterra Londra
E e e che in qualche modo vuole trasporre Fiditalia quindi la galassia liberale si è trasformata rispetto a quello che era uno due generazioni prima
Perché in una componente non una suo commovente non irrilevante in qualche modo si è spostata su posizioni più avanzate quindi si sente allora l'esigenza di rinnovamento dell'imperialismo viene sentita un po'da tutti però rinnovamento obbedire in due modi avvenire
Recuperando uno spirito originario di proponendo delle soluzioni e ricette
Già collaudate in qualche modo o può essere appunto apprendo completamente
Come posso dire porte finestre verso verso qualcosa di totalmente nuovo
E in questa opera di rinnovamento del liberalismo italiano
Le persone più attive secondo me sono da una parte
Da una parte sicuramente
Deducevo che abbiamo nominato dall'altro Giovanni Amendola di cui stamattina col suo da odia
Caccia illustrato appunto il suo sviluppo intellettuale il suo travaglio interiore e da un'altra parte lo stesso uniti metti pure aveva una grossa concezione interventista della
è un concetto alla libertà e poi Gobetti Gobetti che secondo me è una figura veramente centrale anche se insomma Gobetti un po'
Come posso dire la sfortuna di essere bersagliato da destra e da sinistra un po'da chiunque però Gobetti secondo me ha detto e Gobetti è molto utile perché una sorta di cartina di tornasole per capire tutte le tensioni e le contraddizioni che si sono accumulati che si incrociano
Divenne la vita culturale generale italiana
Poi se il problema
Gobetti fosso non posso liberare mi sembra un problema di scuola qua alquanto astratto sicuramente lui aveva una concezione del liberalismo che poi ciò che lo portò anche a fraintendere decisamente la rivoluzione solido a condizioni liberalismo come qualcosa che si fa dal basso
Che quindi non fanno dei casi dirigenti da qui anche la sua critica radicale della classe dirigente liberale
Che aveva governato il Paese fino a quel momento e ma è qualcosa che nasce dalla Libera associazione degli individui e che non ha un predefinito assetto ideologico ma che lo si crea punto in questa opera di partecipazione di continua Monti mobilitazione anche circolazione delle ditte dal dal basso
E
Bank tutto questo come si colloca Benedetto Croce Uras sto andando un po'diciamo
Saltando perché nella relazione credo che se la legge si tutta insomma saremmo fino a stasera quindi quindi anzi
Anton quando finisce il tempo e in tutto questo è è base molto interessante sintomatica significative la vicenda di Croce e in generale del gruppo dei liberali
Sa Landriani diciamo cioè perché Sarandrea dal nuovo di danza in Parlamento cioè Pesche lodo fino a mille novecentoventiquattro direi addirittura inoltrato continuano a credere
Ha tolto ha ragione
A torto sicuramente perché la storia
Per quando non si faccia con disse comunque poi da a suo modo un giudizio continuano a credere che il fascismo sia e in qualche modo non c'è alto uno strumento da Provvidenza ma comunque qualcosa che svolto il suo compito di stabilizzatore
Avrebbe
Non solo sarebbe di rientrato nei ranghi Sturzo aveva in qualche modo avrebbe rinnovato avrebbe dato nuova linfa vitale la liberalismo tempi e Croce ne è talmente convinto che ancora il nove luglio del ventiquattro quindi quando già Matteotti
Era stato sceso da Umberto angolo non meno ventiquattro scrive
Dice in un'intervista al giornale italiano che lì fascista un ponte di passaggio per la restaurazione di un più se vedo decime liberale nel quadro di uno Stato più forte cioè se questo è una situazione molto chiara sia per far capire il modo di ragionare e di questa aria di liberali chiedono anche possiamo dire
Offre dieci mila virgolette che erano rimasti i punti nel senso che non rimasti fedeli alla vecchia derivi da Lisbona sì anche per capire forze il motivo
Della palude Bach in qualche modo CIPE quindi ancora nel luglio ventiquattro ma d'altronde
Il governo che è nato subito dopo l'assassinio di Matteotti aveva ancora visto la partecipazione dei liberali che furono gli ultimi a ritirarsi
Da da da quel brocco
Da quel brocco che che incalza la legge Acerbo aveva creato un Mussolini
Dalla volta siamo ritirati i popolari il
I socialisti riformisti di Bonomi eccetera alla fine si ritirano anche di Belardi ma e che furono gli ultimi a ritirarsi
Però anche ancora diciamo in quel governo Mussolini in quel Governo Mussolini fu chiesto proprio Croce di ritornare al Ministero della Pubblica Istruzione
Da Mussolini e Croce sì e vedo che non accettò però indica un solo uomo cioè Casati
Come ministro però ecco se si poi analizzano anche il carteggio i carteggi fra Croce etc
E dopo l'estate del ventiquattro
Insomma
La crisi il gli illusionisti e durata fino all'ultimo di questo gruppo di petali di poter in qualche modo addomesticate
Il fascismo fallisce completamente
Finisce completamente non non c'è più questa illusione e poi tutto si svolgeva una rapidità incredibile se uno pensa che solo
Che solo un anno dopo insomma siamo cioè due manifesti contrapposti venticinque aprile primo maggio fra fascisti
E capiamo questo quindi allora io credo che
Ecco quello che bisogna dire che la crisi del liberalismo che in qualche modo in Italia fra una crisi definitiva una crisi che intreccia diversi
Gianni di discorso
è una crisi della vecchia classe
Dirigente liberale è una crisi di trasformazione interna del liberalismo stesso verso
Posizioni più
Di sinistra diciamo giusto per capirci
E de una crisi pure di
Di strategia politica sostanzialmente perché
Alla fine diciamo
Insomma d'non si è fosse capito fino in fondo dove potesse sfociare dove effettivamente sfociato
Il il regime grazie
Grazie a Corrado Ocone
E se mi permette io aggiungerei una considerazione che in qualche modo è stata sempre sottesa
Il liberalismo
Italiano
è un liberalismo
Senza partiti politici
Ma questo è molto importante
Il liberalismo inglese
Non è affatto senza partiti politici il liberalismo inglese
A leggi elettorali molto discusse e discutibili
La segretezza del voto non è contemplata
Pedalata mentre invece
In Italia
Tutto il liberalismo
Non riesce mai
A creare
A me non piace l'espressione partitocrazia ma diciamo partiti cita della lotta politica
Stamattina
Elio D'Auria
Che era previsto nel nostro menu originario
Dopo a
Ditemi
Che ha anticipato e ha messo Giovanni Amendola fra quelli
Che arrivati in Parlamento assunto una posizione antifascista
I papà sentenza i partiti politici e come si fa
E quindi punta tutto sull'equilibrio costituzionale
Che deve essere il re
Pesce viale
Invece nel liberalismo italiano
Una criticità
Della lotta politica
Non si riesce a ottenere
In qualche modo
La ottengono ma fuori del quadro del liberalismo
Cattolici
Perché il liberalismo italiano si basa
Su due componenti
E
Il Giulio induismo
Che oltre alla persona di Giolitti implica una certa forma
E non mi soffre notabilato locale
Che non ce la
E a
Partiti politici
Non è sempre l'esigenza
E l'altra
Quella cultura politica
Albertini
Einaudi
In qualche modo lo stesso
Amendola
Che teme
La partiti cita dello scontro politico e addirittura attribuisce nelle proprie dottrine la partiti città soltanto movimenti che non sono liberali appunto i socialisti cattolici e via dicendo
Un'ultima considerazione quando tu dici
Croce
Ma perché Croce
è un elemento decisivo di questa nostra storia
Perché che Croce
E esplicitamente un fautore del Giurì Tisbo un giolittiano ma non perché era stato ministro questo può essere un dettaglio perché Croce nella sua storiografia
Non dimenticate che originariamente storie di tale storia d'Europa dovevano stare in un solo comunque
Conoscere
Da un'interpretazione del Giolitti Isma'
Profondamente liberale
Non so se Gaetano Quagliariello se ne ricorda la prima riunione alla quale entrambi partecipano mo'
Del benemerito dizionario del liberalismo curato da un amico che vi ricordiamo tutti con molto affetto Rossella
Fabio Grassi in quella riunione a casa dica grazie
Cioni
La comproprietà pura voce Giolitti e che c'azzecca esuli convivere piena non non c'è da ridere era questo il sentimento
Dominante
Giolitti
Aveva creato una forma
I partiti cita attraverso ti giolittiana
E il raccordo con questo lato del liberalismo e possibile soltanto grazie H uscente a questo punto
Io darei la parola a Gaetano Quagliariello che riprende un argomento
Che si è già affacciato stamattina
Pesano Salvemini
Grazie Luigi io particolare parlerò del giudizio che Salvemini da sulla storia d'Italia
Evidenziando appunto la svolta che in questo che in su questo giudizio viene elaborato proprio negli anni Venti devo fare una precauzione di carattere devo prendere una precauzione di carattere metodologico quando si parla di Salvemini in realtà bisogna tener conto della sua poliedricità Salvemini è stato uno storico è stato un politico è stato un'incredibile polemista
Ed è stato anche
Un diciamo tra virgolette grande corrispondente la corrispondenza di Salvemini è immensa
è ovviamente questi piani non sempre sono coincidente dunque quando si dà un giudizio su Salvemini ebbene fare un'inchiesta ad ampio raggio e contestualizzare molto bene i giudizi cercando di comprendere laddove questi in qualche modo hanno delle congruenza del e cercando di spiegare anche le incongruenza ecco e questo vale soprattutto dal momento nel quale si parla nella storia d'Italia perché Salvemini dopo un primissimo esperimento come storico medievale con sulle il coeur in libro sulle corporazioni nella Firenze comunale che in realtà è ancora oggi un esempio uno dei migliori esempi di storiografia marxista cioè storiografia s'pensata attraverso le categorie della lotta di classe
Subito dopo il suo argomento diciamo di studio prediletto fu appunto la storia del il Risorgimento
E qui ancora appunto prima della fine del del secolo nuovi ritroviamo
Due studi l'opuscolo sui partiti politici milanesi nel secolo diciannovesimo e poi lo studio su Carlo Cattaneo che anticipa in realtà una serie di studi che Salvemini dedica a Mazzini questi studi anch'essi tentano di in qualche modo proseguire nel solco della storia della della metodologia che era stata messa in atto per la prima volta da Salvemini negli studi medievali ma in realtà
Evidenziano anche una maggiore finezza metodologica laddove si prenda in considerazione il ruolo il rapporto tra il ruolo giocato nel Risorgimento dalla monarchia sabauda e quello del movimento mazziniano per quel che concerne gli esiti finali del processo unitario in grande sintesi
Salvemini sostiene che la pressione esercitata da Mazzini abbia costretto la monarchia risolvere il problema dell'indipendenza lasciando in legato alla successiva generazione il problema della libertà
è della apertura verso la democrazia del nuovo Stato sotto questo aspetto insomma
Salvemini coglie già da questi studi quello che poi insomma nelle sue polemiche che in quel momento hanno come oggetto soprattutto perché quel momento vengono riportate soprattutto nella Trinity nella critica sociale
Di di Turati dove lui scrive sotto pseudonimo
Ecco che in quel momento appunto in questa sede non è riconosciuto quel che vi è presidi prezioso nella fragilità del Risorgimento
Del quale non di meno segnala l'insufficienza per i suoi esiti in termini di libertà
Di democrazia ecco Sennori vogliamo però considerare tutta la produzione Salvemini Ana
E difficile non riconoscere in questa fase in Salvemini
Un critico radicale del Risorgimento se si evidenzia lo diciamo le tre grandi categorie nelle quali si possono classificare i critici del Risorgimento cioè quelli che mettono in che pongono l'accento sulla crisi di legittimità e di partecipazione del Risorgimento evidenziandone diciamo tra virgolette la ristrettezza della base sociale quelle che mettono in in evidenza la crisi di integrazione evidenziando la incapacità in qualche modo di o la difficoltà di fondere
Il nord con il Sud e quelli che mettono in evidenza
La mancata diciamo integrazione sociale cioè la mancata rivoluzione tra virgolette di classe in qualche modo Salvemini
Può essere individuato come un autore nel quale questi tre motivi vengono percorsi vengono ripresi trasversalmente
Il primo insomma nella evidenziazione dei limiti ristretti della legge elettorale almeno punto fino al mille ottocentottantadue il secondo nel Salvemini come
Sorte onirico della questione meridionale
E il terzo nel Salvemini che evidenziando diciamo così tra virgolette
Il connubio chiamiamolo così tra
Tra il riformismo settentrionale
I
Custodi dell'immobilismo meridionale
Soprattutto i proprietari terrieri fornisce gran parte di quel materiale che poi avrebbe utilizzato Gramsci nella sua teorizzazione della questione della questione
Meridionale e Salvemini
In qualche modo trasferisce questi motivi teorici sulle insufficienza del del processo unitario e in qualche modo del processo unitario li trasferisce dal piano della teoria al piano della lotta politica il suo anti Giolitti Nismo si nutre fondamentalmente di questi materiali
E da questi materiali edili desume diciamo un un la necessità di condurre una lotta al Giolitti sbocco su tre fronti
Da una parte puntando sull'emancipazione delle masse contadine attraverso il suffragio elettorale
Dall'altra sviluppando delle istituzioni parlamentari diciamo che potessero interpretare l'ASPI la spinta verso la democrazia
Infine dal punto di vista economico
Lo sviluppo
Ab acqua Traverso la lotta per l'abolizione dei dazi che avrebbero protetto il latifondo ostacolando la modernizzazione e impedendo la diffusione della piccola proprietà
Al su tutto
C'è da dire che se anche l'anti Giolitti Isma'di Salvemini Cafu
Estremamente radicale e si compendia in quella formula in qualche modo diventata famosa cioè Giolitti il Ministro della malavita ecco riprendendo un po'la relazione di Corrado invece l'interventismo di Salvemini a differenza di quello di una buona parte della famiglia liberale non fu in qualche modo ispirato da l'anti Giolitti Isma'come motivo priorità alcuni dei liberali trentenne rock quello dell'intervento in guerra fosse anche un'occasione per mettere in minoranza e in qualche modo liberarsi di Giolitti
E questa fu una delle ragioni per cui le fratture di quel mondo si presentarono ancora più accentuate all'indomani della Prima guerra mondiale
Ecco in Salvemini invece vi erano delle convinzioni diciamo così che avevano la loro radice in un'analisi di politica estera Salvemini fu uno dei pochi socialisti
Che in qualche modo si occupava anche di politica estera se ne occupo in particolare sulla critica Tica sociale e diciamo così che lui era convinto
Che per l'Italia il limite invalicabile della decisione alla triplice risiedeva nella possibilità che si mantenessero buoni rapporti con l'Inghilterra e che quindi l'adesione alla triplice non fosse in qualche modo una apposizione di subalternità alla Germania che Luigi riteneva diciamo candidata ad avere un ruolo di egemonia in Europa e ritenne pure che con
L'assassinio di Sarajevo questo limite era stato definitivamente
Definitivamente superato
Ecco Salvemini fu uno di quegli interventisti
Democratici che in qualche modo ebbero un ruolo subalterno fino a Caporetto è invece tornarono di bocca invoca con il passaggio da Cadorna Díaz soprattutto con la creazione degli uffici pubblici
è nel secondo nel primo dopoguerra egli
Fu uno di quelli che provo a trasferire diciamo in politica il patrimonio dell'interventismo Sulphur ultrà gli animatori della movimento
Combatté intimistico che
Fu un movimento molto poliedrico lui interpretò diciamo
Forse al più alto livello basti vedere il programma elettorale con il quale si candido nel collegio di Bari l'idea di un combattente divismo come una sorta di terza forza forza di democrazia radicale terza intermedia tra i due partiti di massa
E si intravedevano già all'orizzonte dell'immediato dopoguerra non a caso
Gramsci scrive
Di questo tentativo che appunto il combattenti Isma'fu il primo tentativo serio da parte delle forze borghesi di creare un partito un partito di massa ecco fu eletto parlamentare nel ventuno uscì nel diciannove uscita questo esperire
Sta nel ventuno con una enorme delusione della vita parlamentare e ci fu in qualche modo una conversione
Un un ritorno diciamo agli studi
Su immediatamente dopo che essi
Esplicò proprio sul terreno della politica estera nel ventitré svolge a Londra
Un ciclo di lezioni sulla politica estera italiana di un cinquantennio quello che va dal mille ottocentosettantuno al mille novecentoquindici
è l'anno successivo pubblica un saggio sulla politica estera della destra storica che è la prima riconsiderazione realtà critica di quella classe che aveva fatto
L'Italia nella quale almeno su una parte di quegli uomini esprime un giudizio
Estremamente lusinghiero tra l'altro questo un saggio molto importante perché la differenza tra le due idee di nazione quella di tipo tra virgolette
Volontaristico e quella di tipo naturalistico che poi ritroveremo molto meglio sviluppata in Federico Chabod
Ecco per la prima volta appare all'interno di questo saggio ecco Salvemini arriva sulla base di questa delusione a confrontarsi
Con
Il fascismo con il quale non ha nessuna
Diciamo nessun nei confronti del quale non ha nessuna remora sin dal primo momento nondimeno la sua analisi
Su questo fenomeno nuovo è un'analisi dice
Diciamo così
Imprecisa per certi versi se la vediamo diciamo poi retrospettivamente egli in particolare sottovaluta il fenomeno e sottovaluta Mussolini anzi
In qualche modo no non diversamente da Croce in questo periodo teme e Busolin possa non essere
Diciamo il male maggiore e che ci possa essere qualcosa di ancora peggio che viene dopo di lui che lui infatti chiama super fascismo ecco
E un momento di grande sbandamento in cui le impressioni vengono in qualche modo riportate da un diario
Che si chiama memorie soliloquio i che egli inizia subito dopo la marcia su Roma e
Un Taccuino in realtà sono asserita qui che sono poi stati pubblicati in cui volumone i rossi quando è stato fatto appunto l'opera omnia ma che non erano destinati alla
Alla pubblicazione egli scorge nel primo fascismo un colpo di stato organizzato dalle autorità militari sotto maschera di una pseudo rivoluzione civile
E nei primi tempi fino diciamo alla fine del ventidue continua a sottostimare
Il primo fascismo
Almeno diciamo su due aspetti in primo luogo relativizzare sottostima
La rottura istituzionale provocata dall'insediarsi del primo governo Mussolini scrive a questo proposito cito la dittatura di Mussolini non è una novità
Siamo al ventiquattro novembre del ventidue quindi un mese dopo più o meno la marcia su Roma
Tutta la vita parlamentare italiana è stata una dittatura
Da quando io ho memoria di vita politica Crespi tra l'ottantasette e il novantuno tra il novantatré e il novantasei fu un dittatore Giolitti fu dittatore dal novecentodue novecentotredici
Inoltre con conseguenze analitiche ancora più importante
Stabilisce addirittura una continuità tra la violenza fascista e quella
Che aveva caratterizzato
Precedenti periodi della storia d'Italia riferendosi alle azioni squadriste
Scrive cito di nuovo questo sistema noi in Puglia l'abbiamo visto nei periodi elettorali dal Novecento due al Novecento tredici per opera di Giolitti
I fascisti hanno semplicemente speso il metodo a tutta Italia fine
Della citazione
A cospetto di queste cose in questi quaderni noi troviamo anche una fortissima rivalutazione delle istituzioni formali
Della liberaldemocrazia cioè
Salvemini insiste sul fatto che la rottura
Della rispetto formale delle istituzioni in realtà è una rottura sostanziale e questo non è un elemento da poco e poi vedremo tornerà non è un elemento da poco perché questo tratto analitico si produce in un momento nel quale è il parlamentarismo diciamo così
E in crisi basti leggere appunto la pubblicistica inglese ad esempio dello stesso periodo è in crisi persino tra coloro i quali l'avevano fortemente l'avevano fortemente sostenuta cioè nel momento in cui Massimo discredito del parlamentarismo classico Salvemini opera invece una sua una sua rivalutazione ecco questa diciamo questa deriva cioè quella di considerare in qualche modo il fascismo come una sorta di sbocco obbligato della crisi della della storia d'Italia e di quello che la storia d'Italia aveva prodotto in qualche modo in realtà si blocca molto presto
E la ragione di fondo per il quale per la quale la deriva insomma non si sviluppa e non va oltre
è il collegamento metodo lo il collegamento che Salvemini stabilisce tra fascismo e guerra mondiale cioè Salvemini ritiene che il fascismo sia uno dei prodotti della grande guerra
In questo senso sempre in una nota del suo diario Luís scrive significativamente
Idee fondamentali da tener presente per la spiegazione del fenomeno fascista
Uno
In quel duttile Nebraska nemica del dopoguerra comune a tutti i Paesi vincitori e vinti esasperata nei Paesi vinti dalla sconfitta e in Italia dalle seguenti circostanze a eccessività dello sforzo impostare un Paese assai meno resistente che la Francia e l'Inghilterra Bindi aspettazioni messianiche citate durante la guerra e deluse guerra rivoluzionaria guerra per la pace terra ai contadini eccetera uno dei principali creatori di questa aspettazione multe
Fu Mussolini sul Popolo d'Italia impressione di sconfitte ci impressione di sconfitta diplomatica dopo la vittoria militare creata dai nazionalisti da Mussolini in prima fila
Queste consapevolezze
Si trovano in realtà alla base della revisione e degli approfondimenti che Salvemini opera negli anni Venti che lo portano a perfezionare il suo iniziale giudizio sul fascismo
A operare un'apertura analitica conferendole un respiro internazionale
E infine questo è il punto più importante a rivedere il suo giudizio sulla storia dell'Italia dall'Unità al fascismo
Giungendo a conclusioni nella sostanza differenti da quelle che aveva maturato fino all'ingresso in guerra
C'è da tener conto che in questo periodo cambia il baricentro anche esistenziale di salute
Il quale passa sempre più tempo all'estero e sempre più tempo
Nel mondo anglosassone
E qui entra in contatto con intellettuali diciamo europee che si sarebbero confrontati con il fenomeno del totalitarismo
In Francia con e Lia levi in primo luogo in Gran Bretagna con la Società Fabiana e cominciamo i socialisti riformisti
Ora Salvemini non sarebbe mai stato disposto a concedere al fascismo il rango di avvenimento storico fondamentale
Nelle sue analisi diciamo il mussola leninismo lo strappai se l'aspetto folcloristico avrebbero sempre avuto diciamo una considerazione ampia se non addirittura
Egemonica
Parla
E cita e considera il fascismo un fenomeno totalitario ma non avrebbe mai fornito una definizione Id Al tipica di questa categoria
Gli è chiaro che il fascismo è uno dei tre grandi fenomeni generati dalla Grande Guerra ma in qualche modo il totalitarismo non lo definisce mai su questo il suo carteggio con i Lia Levi e assolutamente
Assolutamente
Evidente
Non di meno questa considerazione lo porta ad una convinzione profonda e cioè che quel fenomeno
Può attecchire
Nel vecchio continente
Per quelle che erano state diciamo le condizioni dello sviluppo storico fino a quel momento e per quelle che erano state le conseguenze della guerra
E che invece
Il mondo anglosassone ne sarebbe rimasto immune la sua scelta di imparare l'inglese ad oltre cinquant'anni
La sua scelta di trasferirsi prima in Inghilterra e poi negli Stati Uniti nonostante egli fosse
Profondamente di cultura francofona nasce fondamentalmente da questo cioè dalla previsione
Che anche prima dell'avvento di Hitler che la crisi provocata dal grande conflitto avrebbe trovato un drammatico sbocco in un'altra guerra e ritiene
Questo si trova con chiarezza nelle sue lettere che in quel momento la tenuta il punto di caduta sarebbe stato il mondo anglosassone
Ecco
In questo
In in questa evoluzione
Evidentemente c'è anche
Una rivisitazione della storia d'Italia che assume diciamo un contesto più ampio e che di fronte diciamo alle fratture anche interne
Alle varie famiglie politiche che la Grande Guerra è il fenomeno in qualche modo totalitario stabilisce insomma gli appare in una luce assolutamente diversa sarebbe un errore ritenere che il suo giudizio sulla storia d'Italia si inverta
Ma si può invece correttamente affermare che esso si rovesci
Nel senso che che quello che prima della guerra gli era parso insufficiente nel nuovo contesto gli si palesa in tutto il suo valore politico e morale
Il giudizio di Salvemini sulla storia d'Italia insomma descrive una parabola inversa rispetto a quella dei suoi giovani allievi in primo luogo Piero Gobetti
Con il quale ci sono delle lettere in questa fase molto dure è molto espliciti
Quegli allievi che pure si erano abbeverarsi alla fonte del suo antigiuridiche insomma il maestro a più riprese
Attraverso lettere e polemiche private prova a ricondurre il radicalismo degli allievi nell'ambito del realismo storico a più riprese
Li esorta
A connettere l'opposizione verso Giolitti con la concretezza dei fatti piuttosto che fare assurgere l'anti Giolitti Isma'a categoria ideale e meta storica
Non vi riesce
Tant'è che l'immagine dell'Italia come dono razzia che avanza con difficoltà
Finché la guerra e le sue conseguenze non giungono a impedire di continuare il il percorso questa immagine Salvemini la sostanzia nel venticinque nel profilo sull'Italia politica del diciannovesimo secolo
Ecco questa immagine si colloca agli antipodi della coeva formula Gobetti Anna del fascismo come Antonio grafia della turnazione
Da un canto il fascismo è presentato come la brusca interruzione di un cammino contorto ma comunque in atto
Dall'altro come lo sbocco naturale della storia che lo aveva preceduto
Il saggio del venticinque d'altro tanto a una revisione ha una visione retrospettiva
Si presenta come l'inizio di un processo di rivisitazione storica che trova in seguito nelle conferenze che lui svolge in America
E soprattutto nelle lezioni di Harvard le occasioni di approfondimento e di affinamento
Sicché la prefazione Salvemini Anna al volume perché lo storico americano William Salomone dedica Giolitti nel dopoguerra
Nel secondo dopoguerra e nella quale la formula democrazia in cammino assurge alla dignità di titolo ecco così che intitola quella prefazione non può considerarsi meno uno sparo nel buio
Ne è una conversione postuma improvvisa ma va considerata
Invece come il naturale epilogo di una ricerca che si era innescata proprio negli anni Venti di fronte a una frattura epocale
D'altro canto lo scritto di Salvemini del venticinque dal quale il processo di revisione si avvia
E però so che coevo ad altre due opere di complessiva riconsiderazione della storia d'Italia
Quella di Benedetto Croce dedicata al periodo compreso tra il settantuno e il quindici che come sapete vede la luce nel ventisette
E quella di Gioacchino Volpe pubblicata un anno dopo è significativamente intitolata Italia in cambino
Le due storie si concentrano sul medesimo cinquantennio ma su di esse formulano un giudizio
Assolutamente dissimile
Per coloro cioè quei cinquant'anni rappresentano una fase virtuosa che consentono all'Italia di fuoriuscire da una dimensione periferica connettendosi con la grande vicenda europea
L'opera in tal senso può essere letta come il prologo della storia d'Europa che lo stesso autore avrebbe dato alle stampe di lì a poco
Croce nella vertenza che introduce all'opera afferma di non voler confondere la storia con la polemica politica nondimeno però dalla lettura del saggio l'implicita condanna
Nella fase che si è aperta con il ventidue appare miti dissi ma è d'altra parte diciamo
I governanti di allora se ne accorgano
Molte di contro ci trasmette l'immagine del periodo liberale come quella di un tempo irto di contraddizione in cammino verso il conseguimento di un'unità in effettiva del corpo della nazione
Che tuttavia non viene mai fino in fondo conseguito
Il giudizio sul regime che si inaugura nel ventidue per quanto implicito e dunque inverso rispetto a quello di Croce
Al Volpe esso appare l'approccio in grado di risolvere le aporie che si erano accumulate in una storia antica e che il cinquantennio liberale non era riuscito a risolvere
Salvemini nel ventotto tre semplici recensisce il saggio di Croce su un periodico inglese
Il giudizio e lusinghiero
Su un solo punto egli dissente cito Croce si sofferma sull'impressionante progresso economico che distinse quegli anni
Ma trascura un altrettanto notevole regresso della vita politica ad un lento ma costante aumento del discredito delle istituzioni parlamentari
Fino a citazione riprende così
Le critiche sulla vischiosità della vita istituzionale che avevano che aveva individuato come il più grave limite della politica imperio del limite liberale alla luce di quanto accaduto nel ventidue però la critica si relativizza esistente era in un giudizio a più ampio raggio Salvemini infatti già in quest'occasione
Concede agli uomini che hanno governato l'Italia dopo il mille ottocentosettanta l'attenuante
Belle cito formidabili difficoltà
Siamo ai prodromi di una più meditate RIA di spirale riabilitazione che come ci ha detto lo avrebbe portato nel dopoguerra a compendiare il periodo liberale nella formula democrazia in cammino
E sanno smarrisce il senso delle difficoltà
Che i National di il terzo avrebbero incontrato lungo la strada né quello degli errori che essi avevano commesso riconosce loro però di essere andati verso la democrazia
Obiettivo differente e ai suoi occhi assai più qualificante di quello dell'unità del corpo sociale ed è qui che l'Italia di Salvemini anch'essa in cammino
Prende una direzione differente rispetto a quella di Gioacchino folta
Grazie
Beneficiato
Sperando eccessiva tolleranza presidenziale
Uffici
Fare a meno perché sono tanti
Venti terroristi
E giacobina
Passiamo
Non meno stimolante Laura De Bosis
A
Una sera
E ho visto che ci sono tanti ragazzi volevo fare un piccolo esperimento scusate
Quanti vivono già sentito parlare di lauro de Bosis onestamente non è grave alzate la mano
è colato deposizione
Un personaggio che lo conosce nessuno
Personalmente
Io l'ho incrociato la prima volta lavorando parecchi anni fa sulle carte Salvemini Sturzo
Perché in qualche modo Salvemini e Sturzo furono un po'i suoi punti di riferimento politici in esilio
Chi era lo De Bosis un ragazzo vive appena trentuno anni poco poco meno trentun'anni una vita estremamente romantica era chiusa in cinque sei anni
Difficile anche da definire compete professione perché era un eclettico era un poeta uno scrittore un traduttore sia dall'inglese che dal greco antico
Critico letterario sedicente filosofo almeno così si si si propone in delle lettere a Benedetto Croce
Primula rossa doppiogiochista per secondo qualcuno l'agitatore politico quando viene scoperto il suo impegno antifascista aviatore per necessità ovviamente
Docente universitario
E viaggiatore inquieto
Una vita incredibile romanzesca e
Che come dire in qualche modo è preponderante rispetto anche al suo pensiero politico che in realtà anche difficile da individuare in una vita così breve e così ricca invece di avvenimenti
Con qualche difficoltà si può parlare di eau de Bosis liberale in senso stretto
Perché in realtà nonostante un fitto carteggio quando era più giovane ventiquattro venticinque con Benedetto Croce qui tra l'altro a Napoli c'è la professoressa Peluso che ha studiato nel rapporto le lettere tra Croce pure l'avvio e il giovanissimo lauro De Bosis
Diciamo che è uno uno di quei personaggi importanti dimenticate poi cercheremo di capire forse qualche motivo per cui
Non è stato ricordato in cui veramente la biografia talmente avventurosa fa fa fa premio sul assolutamente sul anche sul suo pensiero politico
Vediamo una piccola rapida biografia
Intanto nasce in una buona famiglia di origine marchigiana Roma
Con una casa vedova Shelley quindi piazza di Spagna famiglie Motta Giata il padre un poeta si chiama Adolfo De Bosis
Ha una sua rivista che si chiama convive dove hanno pubblicato Pascoli Carducci D'Annunzio due un grande Papa grande lavorato di Shell e è un personaggio un poeta discreto letterariamente
Importante la mamma è un'americana si chiama Liliana Vermont è la figlia del primo pastore metodista venuto in Italia per missione
E già questo vi apre un mondo rispetto diciamo un giorno
Della buona famiglia borghese romana della sua età perché comunque atto formazione semente grande letteraria parla inglese
Ma i tempi si parlava solo tutto francese dove lui poliglotta ma conosce l'inglese a differenza dei suoi giovane ha una mamma americana e quindi anche un'idea protestante né di cristianesimo che anche se lui era poi peraltro poi fondamentalmente agnostico
Diversa da da da un'educazione cattolica che si poteva avere tradizionalmente tradizionalmente in quegli anni studia chimica dopo aver fatto il liceo classico al tasso cosa estremamente divertente perché lui dice voglio fare il letterato commentava il poeta trattava diceva prima travolti un un lavoro che si lava in chimica ma e la sua passione e soprattutto alla letteratura
Comincia a viaggiare per il mondo soprattutto in America appunto grazie fa delle conferenze di letteratura
Traduce ecco anche per esempio questo non se ne parla mai del dell'altra tutto uno dei libri più importanti che lavano traduce del ci sono ancora le traduzioni oggi suoi nel libro di Frentzen Ramo d'Oro
Ramo d'Oro libro sapete quasi l'inizio l'inizio dell'ASP sorta di antropologia culturale quattro poggia letterari erano in Minniti della i miti della conoscenza e poi però tradurrà anche dal greco l'Antigone tradurrà anche
Altre altri romanzi lettera nel frattempo si dedica anche alla poesia
Scrive del mille novecentoventisette un poema che si chiama Icaro vendersi che vince anche il secondo premio ex aequo quindi il primo premio alle Olimpiadi
Diamo Saddam per i ragazzi è ma per tutti che lo faccia sapere a quei tempi le Olimpiadi impegnavano solo disciplina del corpo ma anche quella mentre c'erano anche le sezioni in cui nel suo caso dice appunto secondo premesso
Della sezione polizia drammatica perché realtà una tragedia composta composta informa i gadget
Chi è Icaro importante parte questo nome poi vedrete fa venire i brividi l'idea che ventisette anni scrive questa tragedia che si chiama Icaro quindi
E molto diverso dall'Icaro che abbiamo studiato se avete studiato abbiamo studiato a scuola non è né il ragazzo capriccioso
Che disobbedisce al Papa per il gusto del volo gusto delle soap di Enza che si avvicina al cielo qui si squaglia con le ali cade non è neanche
L'interpretazione mitica dichiarò non è neanche dica rompo Ulisse di Dante e cioè che che vola per la conoscenza Pincus la conoscenza è unica ero in realtà che cerca di liberare il suo popolo
Schiavo di Minosse in quel periodo largo De Bosis
Diciamo inizialmente l'aveva ventitré ventiquattro anni e anche un po'molto infarcito di di d'Annunzio inizialmente vede con un certo favore il movimento fascista perché era diciamo fattore quello di modernizzazione soprattutto e soprattutto sulla scia di d'Annunzio che appunto frequentava frequentava casa addirittura nelle memorie di del Papa
C'è un viaggio fantastico ma insomma non possiamo raccontare tutto divertentissimo in cui il tappati Laura aveva la barca che si chiamava come la moglie di Shell lei D'Annunzio la vede che ci faceva praticamente boa spiaggia perché loro di ancora vasta fascia c'è tutta un sola vede si prende due marinai improvvisati che sceglie più per il nome
Che per la loro capacità e questa nave varati rivista barca alla deriva si perdono e al largo di Venezia vengono salvati rimorchiati dalla Marina militare tra l'avventura tre giorni cupo D'Annunzio prendeva il sole nudo racconta racconta tutta quindi persone
Quindi affascinato un po'da questo personaggio all'inizio quando quando si a dire la rottura avviene ventiquattro con la morte di Matteo
E nel venticinque con consolidarsi degeneri lauro capisce che
Che fascismo è un'altra cosa con l'aveva pensato che una dittatura che si sta e comincia un movimento interiore di pensiero che lo porterà
Sconfessare l'iniziale simpatia
Ma nel frattempo
Ventisette scrive questo costo Icaro traduce fa lezioni in America conosce questo anche un fatto che si sono poco la più grande attrice di teatro americana dell'epoca che si chiamava rudere per Madonna fantastica
La donna molto anticipatrice quasi femminista perché
Lei portava in scena i cosiddetti monologhi in realtà era una donna sola sulla scena che interpretava contemporaneamente tre quattro personaggi
Scriveva lei sui testi
E te la scena sui testi faceva la regia ed era da sola quindi diciamo era uno spettacolo su una sola donna un po'come oggi sono se Sawan ciò ecco era esattamente un precursore questa questa donna che in particolare viene a Roma nel quarantaquattresimo nel il ventisei ventisette
Fa una recita per Mussolini
Palazzo perché era molto famosa trentotto in tutto teatro a una parte veniva dal grande mondo colto di New York di Manhattan imparentata con la reggenza a casa sua il genitore erano i medici dei vip diciamo di Manhattan
I
Prima di fare la tournée a Roma passa alla Piscitelli Dublino invitata personalmente dagli altri capite livello erigendo e scrive un un testo per lei ma lei si rifiuta di mettere in scena perché l'avete lasciato solo solo i suoi monologhi pena Roma
Dopo aver fatto lo spettacolo al Quirino all'ambasciata americana dove Laura invitato poche perché alla mamma americana parla perfettamente inglese
Scoppia questo colpo di fulmine i due si innamorano e la particolarità è che nutre per a diciassette anni più di lauro
Ventotto lauro quarantaquattro vanta cinque rotta e naturalmente per i ragazzi non pensate a una quarantenne quaranta di oggi cioè se vedete le foto di Londra e per del venti è una signora che ha reso che sembra molto più grande quindi scoppia questo amore romantico difficile lauro comincia va va in America tutto ha una casa alla casa Manhattan è un po'perseguirla lei prosegue con le sue tournée e e così via nel mille no in America incontra va a trovare
Salvemini
Lauro ed
Ma diventato interiormente un antifascista
Ma siccome lavora alla casa d'Italia insieme a Prezzolini che hanno diciamo in nuce se volete l'Istituto di cultura italiano a New York ma che in realtà così era nato negli anni venti ma che poi piano piano è diventato una specie di centro di diffusione della cultura fascista della proprio Mussolini che firmava personalmente gli incarichi per queste persone perché doveva diventare proprio la
La missione della diffusione del dado fascista e in America
Lavora lì
Contemporaneamente fonda a Roma molto divertente anche il nome una piccola società assolutamente segreta
A cui dà il nome di Alleanza Nazionale probabilmente come voi lo conoscevate Lauro anche i fondatori della Alleanza Nazionale di vent'anni fa non conoscevano appunto che c'è stato movimento insieme all'Alleanza Nazionale per la libertà diparte antifascisti
Fonda questo movimento un po'ingenuo se vogliamo con due amici uno si chiama entra penso Randy ed era segretario di Prezzolini ma anche segretario di Pirandello infatti infatti per lutto quando è a Roma con la roba conosce anche Pirandello un Pirandello che conosce Pirandello sfiduciato che infatti di lì a poco partirà per Parigi
Perché nonostante abbia fatto con la famosa lettera il consenso alla al fascismo
Dopo l'uccisione di Matteotti si è accorto che tutti i soldi del regime vanno a D'Annunzio Allulli per fare il teatro all'utero non arriva una lira fa l'ultima rappresentazione brutta peraltro le più brutti il testi del del di Pirandello cioè la colonia
E che e che poi se se se leggete la storia assolutamente qualcosa di antifascista involontario ma e perché la storia del peccato originale di una colonia di i galeotti che cerca di e di salvarsi di di di rigenerare se stessi ma arriva a un certo punto il peccato ricomincerà a costruire tutto il contrario del volontarismo volontarismo del delle formazioni politiche derivano poi da destra a sinistra dal dalle che l'ISMU pessimismo incontro quote e l'altro personaggio invece molto importante legato a Napoli perché è un napoletano Mario Vinciguerra amico di Croce
Giornalista antifascista cosa fanno questi tre
Scrivono siamo già nella centotrenta maneggia siamo verso la fine lauro muore poi vi racconterò come perché non lo so il trentuno fonda questa loro fanno delle circolare
Le l'Alleanza Nazionale che ciclostilato a casa nascosto
Per fanno letteralmente quattro mila cinque mila copie
Chiudo delle buste le affranca no vanno varie zone di Roma imbucare queste lettere queste lettere sono una specie di catena di Sant'Antonio
Si parla contro il fascismo sentita a boicottare il fascismo e a chi sono rivolti a tutto il popolo no realtà l'idea di lauro era questa qui un'idea di lauro era che il fascismo aveva avuto dei dei sostenitori forti
Che l'UI intravedeva dalla Chiesa cattolica dell'esercito e della monarchia
E che quindi era inutile come facevano socialisti Giustizia e Libertà i tanti ai soli che erano scappa letta pensare oggi di combattere tutti insieme con loro differenza per esempio
Nel carteggio Salvemini Sturzo molto evidente non non si riesce a creare con Unione operativa tra i pochi popolari in esilio e Giustizia e Libertà oppure con Salvemini perché Salvemini vuole la pregiudiziale contro concordata
E Sturzo maniera molto più pragmatica dice ma scusa intanto mandiamo gli al fascismo
E poi dopo quando sarà avvia decideremo se tenere concordato se avremo la forma monarchia la forma repubblicana e in qualche modo questo pragmatismo infatti poi lauro vedremo brevemente anche incontrato Sturzo all'onda rimane molto impressionato da questo da questo incontro voleva appunto che il re esercito la Chiesa togliessero l'appoggio al fascicolo c'è un punto che lauro lo considera Lauro era di studi scientifici chimica di studi molto letterari cioè quello che manca completamente l'analisi politica sul fenomeno economico
Uno dei pilastri sicuramente ce n'è sicuramente c'era l'esercito vertice la Chiesa cattolica che sostengono qualche modo
Fascicolo dei pilastri fondamentali ecco il nome sapete molto meglio di me quello del del capitalismo dei piccoli imprenditori piccoli proprietari terrieri assolutamente diacono inviato a Pola carenza enorme dovuta forse agli studi che aveva fatto
E l'idea quindi era piano piano a mandare queste lettere chi riceveva questa lettera doveva se era d'accordo da farne altri cinque copie mandarle sembra sembra perché ovviamente dalla carte di polizia fascista che a un certo punto del massimo fulgore ma Leanza nazionale dura un anno e anche queste lettere sono arrivate quattro scene aveva un così con quaranta mila persone in tutta Italia quindi c'era un movimento ognuno non sapeva chi era l'altro
E addirittura quando poi furono scoperti fu arrestato i professori di di cattolici di Verona
Che avevano ricevuto le lettere da Roma
Attorno a questa alleanza nazionale c'erano alcuni sostegni acque intellettuali Colonna di Cesarò può sentire una relazione lo sa il c'era il direttore della Civiltà Cattolica padre rosa anche se purtroppo sono uscito a trovare altrettanta attore nessun nessuna lettera di lauro anche se sicuramente erano in contatto due
E e altre personalità di quel movimento
Che antifascismo era quello di lauro beh insomma liberale monarchico io credo questo
Che veramente e non voglio dare a questa parola scusate non è molto scientifico un un senso di dire è un antifascismo estetico prima che ancora di essere libera cioè
Si può definire antifascismo Di Lauro soltanto non per quello che è ma per quello che non era tanto era non violento
Quindi lui non accetta non accetta alleanze con gli anarchici in America lo prima stava in America perché loro sono idea bisogna buttare le bombe uccidere uccidere le persone fare gli attentati non accetta neanche alcuni metodi Giustizia e Libertà
Perché anche loro
Non attentati generali ma uccisioni mirate sì come come sappiamo
è sicuramente anticomunista
Perché dice che comunque il comunismo russo è diciamo la parte opposta all'estremo opposto del fascismo comunque è una dittatura eh soprattutto animato da un'ansia di libertà che può avere un giovane letterato poeta
Che di fronte alla negazione della libertà parla dell'Italia come ridotta come grande galera
Ce l'ha molto con gli italiani in questo se volete non è non ha un pensiero ovviamente né filosofico nel nel nel nel nel politico sistematico ce l'ha con l'Italia perché Dio son paese che sono fatti incatenare per per paura per interessa qual è la sua idea di riscatto dell'Italia di scatto che dice spesso nelle sue lettere dello come Cento Giovani né durante il Risorgimento si sono immolati hanno dato la propria vita per la per la libertà d'Italia anche oggi servirebbero
Centinaia qualche centinaio di giovani capace di di di di sacrificare la propria vita per
Per per la libertà d'Italia faccio breve perché la storia veramente incredibile
Alla fine del mille novecentotrenta mentre lauro è in America con un rutto sempre lavorando diciamo in questa organizzazione controllata dal dal governo italiano e quindi in qualche modo fascista con Prezzolini
Il povero Vinciguerra che sta posta stante bucando le famose lettere
Nella zona dietro piazza Navona proprio da Piazza del Fico viene individuato la polizia fascista era estremamente efficiente viene individuato viene portato in questura viene malmenato
E nonostante non apra bocca sul sui suoi complici anzi tende a dire fatto tutto io a casa mia eccetera eccetera
Ce ne ce ne parla facilmente Como insomma conoscendo le amicizie Vinciguerra arrivano arrendevole arrestato anche lui
Entrano a casa De Bosis
Lauro nascosto il ciclostile sotto letto sotto un materasso della mamma la mamma donna anziana già perso il papà era vedova aveva credo una volta aiutato Laura girare questo
Questo ciclo stile comunque viene arrestata tra è una donna che ha passaporto americano c'è il rischio creare anche un grande incidente internazionale
Ed è vengono portati questi tre davanti al tribunale speciale alla mamma di lauro
Dalla mamma di lauro l'avvocato non si capisce se per scelta della famiglia sono quelle cose che forse non sapremo mai o perché era scelgono quest'uomo so bucato compromesso con il fascismo
Fanno credere era chiusa in un ospedale Hunter perché l'anziano la portano in prigione ma con con i fanno credere che hanno arrestato anche dei fratelli Di Lauro
è una famiglia molto numerose
E quindi la convincono a dire guardi firmi
Qui dica che la colpa è tutta di lauro tanto lauro è contumace in America all'estero e non gli faremo niente ma salverà in questo modo sia sia i suoi figli e gli altri due che sono arrestati parole era vero e gli amici cioè Randy Vinciguerra
Quando lei fa questa dichiarazione duramente scopre che c'era un trucco anche in questo processo che non era vero nulla rally fratelli altri figliastra di restare soprattutto gli amici di lauro Randy Vinciguerra vengono condannati a quindici anni di carcere duro
Particolare molto dura la situazione del Vinciguerra perché l'avevi dove aveva una bambina
Che forse voi vi ricorderete forse voi no ma qualcuno di noi che faceva la critica televisiva
Vinciguerra
Claudio mi pare spetta fa Claudia Vinciguerra che è un personaggio particolare che che viene cresciuta peraltro a Napoli dei Tilgher
Amici di Croce
Decisi a ripianare il prezzo ammetteva anche poi un ticket invece diventa l'estrema destra perché poi nella vita ed Elio Di Napoli venne affidata questa bambina cresceva questa bandiera orfani mamma rivede il padre dopo la fine della guerra
Dal dal trenta questa l'arrestato quindi quasi quindici anni di prigione di calcio
Questo arresto ha un impatto fortissimo
Nella psicologia di lavoro e in America pensa di consegnarsi dice non è possibile che io sono il capo dell'Alleanza sto all'America i miei amici stanno marciando in prigione lo ferma l'appunto Salvemini prima espulso dopo e gli dicono stiamo sto banalizzando ma per farvi capire incanala questa tua
Questa tua statura foglia di sacrificio è inutile che torna in Italia atti a resterebbero i tuoi amici non avrebbero nessun vantaggio per riscattare i tuoi amici e meglio che appunto che fa antifascismo militante e lì comincia ad ipotizzare questa follia
Che la follia del volo su Roma di volare su Roma e di riempire con un volo propagandistico dannunziano sicuramente ma ogni volta mi chiedo non ha lavorato da non sarà così SimCity dovrà sicuramente tutta quella generazione infarcita di d'Annunzio ennesimo del volo ostativo sul biennio ma ci sono anche dei voli antifascisti
Quello di Giovanni Bassanesi Giustizia e Libertà quale partecipa Gioacchino Dolci peraltro fidanzato di Luigi Agnetti
C'erano erano in esilio a Parigi amici Nitti era grande amico della famiglia De Bosis fatti sicuro che niente a incontrare che De Bosio Parigi incontra questi sarebbero comincia a immaginare non ha molti soldi va a Parigi dove c'è la grande concentrazione degli esuli e lì non si trova bene non trova
Non trova appoggi ma come dicevo prima per le due pregiudiziali perché siccome lui dice che
Bisogna spingere il re e la Chiesa cattolica e l'esercito a lasciare Orsolini viene viene trattato rivolta da monarchico oppure da clericale e quindi purtroppo non non si non si concretizza nessun tipo di collaborazione concreta nonostante Giustizia e Libertà comunque parla con Carlo Rosselli ma puntare amico era amico
Anche di dolci e di falso Saverio Nitti nipote altro grande antifascista pazzo tutti personaggi col dalla vita rocambolesca gente che ha liberato Turati da dal dal dalla prigionia cariche Pertini tutto quell'ambiente lì
Giustizia e Libertà per finanziare e l'operazione gli chiede di firmare il manifesto lui si rifiuta
E quindi diventa un personaggio solitario in giro per dove trova incredibilmente dove trova ascolto Val Londra incontrato Sturzo
Lo scorso era già lì da parecchi anni si trovano benissimo
Ci sono le lettere che scriveva nutre per parla del migliore degli esuli più intelligente degli esuli perché dice differenza degli altri compreso uniti che ogni momento diceva tra un anno fascismo cade perché bilancio la madre a finanziarci
E dice l'unico che ha capito che il fascismo sarà sarà di lunga data e che sta lavorando non all'estero non per far cadere il fascismo Sturzo
Non pensava di riuscire con l'attività di oppositore far Carema di preparare la Nuova Italia quando fascismo sarebbe caduto anche se Lauro era convinto comunque che non potesse durare più più di un quinquennio
E la sua idea appunto quindi cerca finanziamenti
Lo aiuta Sica ex socialista medico anche lui ieri sulla medico di Sturzo
Lo mette in contatto con un meccanico inglese italiano Ferrero personaggio che aveva inventato il primo antifurto personaggi in cui detrazione veramente romanzeschi padre carte di polizia sono anche descrittivo termine droga
Prendono primo aereo con uno stratagemma
Cercano di volare su ieri a quell'epoca quello quello che ha preso e l'inglese dà poca autonomia quindi ridere di volare fino alla Corsica da
Accorsi lavorare su Roma naturalmente dell'atterraggio difficile anzi mi son dimenticato
Lauro si impiega come portiere di notte a Parigi perché ha finito i soldi
E la mattina con la bicicletta fa trenta chilometri andare questo piccolo avevo porto a fare lezione di volo ne farà dieci cioè prenderà proprio brevetto basi molto bravo nel decollare ma nell'atterraggio no infatti in Corsica
L'aereo si rompe
Ne manterrà Giovanna si spezza e fuoriescono i volantini per cui la polizia francese la polizia italiana con la Corsica sapete sta quasi
Confina insomma e riesce a scappare salendo su un piroscafo a tornare in Francia ritenta dopo qualche mese
Corruttore perché sempre accanto a lui lo aiuta lo finanzia
No no non abbiamo non possiamo dirlo notizie di una donna che è vicino a questo una maniera tenerissima in cui gli gli abbia mai
Detto non fare questa questa follia cioè non abbiamo nessun tipo possiamo immaginare
Che
Pur come dire supportandolo in corso su o questa donna
Non avesse proprio fu un entusiasmo in quest'idea avviata Oria così così rischiose così azzardata però sempre con lui anche quando finalmente dopo Biaggi sempre inseguito dalla polizia cambiando nomi cinque sei volte perché con nomi molto letterari per ingannare le pulizie tutti i paesi va in Germania si fa vendere due piloti nazisti
Nella erano combattuto orante al Grassi della dell'aria della prima guerra mondiale un
Un monoplano guarda in parallelo anche lì c'è tutta una storia che vi risparmio sulla strada dovuto studiare perché tassa dell'Aeronautica quegli anni cioè il passaggio dal biplano monoplano adesso alla grande
Prendono ero tedesco che aveva tante ore l'autonomia se lo fa portare con una scusa un Paese maligna vicino vicino Marsiglia finalmente il tre ottobre trentuno al tramonto poco prima del tramonto si fa queste cinque ore di volo
Cinque sei ore di volo passo sulla Corsica sull'erba arriva a Roma nel momento quasi del crepuscolo spegne il motore
Per non farsi sentire e in quella serata mezz'ora
Riempie tutta Roma con quattrocento mila volantini antifascisti
Erano di tre tipi uno destinato Arre
Era invitato a non fare il Radetzky d'Italia con fare la sbucciatele e sta firmando da tanti anni provvedimenti con la penna di Radetzky scrive mi chiede di tornare a essere garante della libertà in Italia e altri due volantini indirizzati al popolo italiano per ribellarsi ma anche per fare azioni concrete antifascismo tra cui dalle tante che era il vice non fumate non comprate le sigarette perché comprando le sigarette finanziario perché il fascismo
Nel momento di
Dopo aver finito questo lungo volantinaggio su Roma
C'è un signore di destra insomma Estoril piuttosto che mi ha contestato
Sui social dicendo che non era possibile che è un aereo piccolo un biplano potessero monoplano due possible se portare quattrocento mila volantini io ho a casa un volantino sono un collezionista di De Bosis
Se di Lautrec in tutto il mondo e volantini sono su carta velina delle dimensioni di un pacchettino le sigarette scritte con un corpo tra il cinque il sei quindi capite
Ecco volantini sono sono così più o meno un palco un pacchetto di più piccoli un pacchetto di sigarette e di carta velina legge disse
Chi finanzia la seconda operazione unendo un editore belga Cristina da Saccà socialista anticlericale però amico di Francesco Luigi Ferrari
Francesco G. Ferrari è il popolare più importante che è andato in esilio dopo Sturzo e dopo Donati che dal direttore del Popolo che era recentemente era morto da poco di stenti a Parigi
Ferrari picchiato dal fascismo pare che morirà a seguito delle conseguenze di un pestaggio Stato presidente della della Fuci quella vera insomma della Federazione delle destinare i cattolici persona luminosissima scritto ancora storia d'Italia laureandosi alla all'università di Lovanio ed è lui che proprio fisicamente lo aiuta a trovare qual è il patto che fa questi editori giornalisti e io sono un giornalista quindi posso dirlo sono sempre un po'cinici dice guarda io ti finanzio questo volo settori uscirai torni vivo
Militare un'intervista in esclusiva
E se non riuscirò chiede lauro dice va be scrive un memoriale
Perché io posso pubblicare in esclusiva è infatti Lauro nel giorno prima di partire scrive la storia dalla mia morte sono sette otto pagine di ed anche molto strenuamente divertenti vi consiglio di leggere trovate privo di licenza trovate su internet Storia della mia morte la lo depose sono sette pagine bellissime letterarie romantiche crociere nel momento di girare la prua verso la Corsica tentativo disperato di atterrare mi hanno spiegato piloti militari piloti militari attuali che
Che comunque quando faceva buio non si poteva atterrare perché
Ci c'erano gli strumenti di bordo cioè quando non si vede più dove l'orizzonte l'arrivo al buio Assorel con mare sopra ce l'ho sotto Malesco dal mare sotto ce ne sono assolutamente ingovernabile questa ecco si inabissa
Non è stato più ritrovato non si sa più che fine ha fatto
E e in questo senso il il mito di carote aveva scritto il ventisette si realizza
Si realizza incredibilmente quattro anni dopo
Ecco questo personaggio è stato ricordato soprattutto da Salvemini e c'è una polemica che però vi risparmio con Prezzolini perché Prezzolini
Si offende che Salvemini non cita la sua amicizia dice Marzano ha fatto la geografia
E anzi accusa il gruppo di saperne di avere contribuito in qualche modo la sua morte perché dice
Non è stato un gesto politico stato un gesto antifascista ma più che la politica era un fatto di onore perché l'auto era anche ossessionato dal fatto comunque la mamma la famiglia non avesse fatto una bella figura
Che quel famoso processo
Io credo che questo giudizio di Prezzolini sia solamente ingeneroso non è facile e non è possibile per uno storico come documenti entrare nella testa nelle intenzioni delle persone
Però ritrovato adesso tra le lettere
Che ha scritto rudere però in inglese sono non sono state sosta Repubblica sola pezzi sono ci sarebbe da fare un grande lavoro storiografico
Giudizi poco lusinghieri sul Prezzolini da parte di da parte di lauro de Bosis Grasso stesse ritrovo mi reggo scusa mio disordine epocale
Allora
Esco e dice che uno uno di casa Italia è stato licenziato per colpa sua
Dice è vero che veri RIS ha perso il suo lavoro a causa mia sono molto addolorato ma non provo molta simpatia per prezzo appunto
A non solo non voglio no fare qualcosa loro stessi nel senso contro fascismo ma per non essere disturbati non vogliono nemmeno che siano i loro amici a fare qualcosa darei la vita di dieci Prezzolini
Per non dire la mia con indifferenza giusto per dare una spicco la spinta all'Alleanza nazionale contro il giudizio
Feste non non non non lusinghiero e poco dopo si spiega corruttore dice guarda un po'non non non volevo dire che voleva ammazzarlo cioè un pièce evidentemente tuttavia con l'italiano
Difficoltà risiede contro questo c'è un volo ammazzavo dire che conta conta meno di di zero per qua per quanto
La sua figura
Brevissimamente perché lauro è stato dimenticato
Non è stato così ricordata a Roma c'è un una piazza
La piazza del Coni dove c'è l'obelisco dux probabilmente vi si sarebbe divertito quest'idea di avere monumento di Mussolini fu ha deciso dal Comune di Roma intelligente che non fare appunto la vacanza al calcio cioè di mantenere la piazza del Foro Italico con la con l'obelisco è di dare però a Roma
Se chiedete a un tassista di portarti e piazza De Bosis decide di chi è ti risponde ma forse uno sportivo calciatore alcun corridore perché
Stavo divertenti ho scritto romanzo somma romanzo storico sulla Rue de Bosis tre anni fa
E è stato divertente mi hanno chiamata al Coni presentarlo tutte le federazioni sportive perché ne ho detto ha finalmente sappiamo vecchie dedicata a chiede dedicata questa piazza
Lo è stato dimenticato intanto da parte parte Salvemini
Che tra l'altro deve a rudere per la sua salvezza economica finanziaria perché rudere per che era donna ricca istituito la famosa cattedre che ancora c'è ad Harvard dedicata alla lo del boss di Civiltà Cattolica Lunio su fui e polpo di avere finalmente lo stipendio perché non pensiamo che la lista degli esuli parlo soprattutto i ragazzi ovviamente fosse la vita dorata parte Nitti che era che era molto ricco di suoi Rosselli che avevo dei titoli tutti gli altri l'ho fatto la fine Pertini ha fatto muratore dorate morto di stenti Sturzo
Viveva a Brooklyn un c'era oggi un quartiere trendy come voi sapete ma i tempi per un quartiere quasi malfamato cioè non era la vita
Non era una vita tutt'altro che comunque all'inizio
Tutto il movimento antifascista precedente alla rivoluzione conosciuta damnatio memoriae uno per un motivo pratico almeno fitti nel quarantacinque quarantasei vengono ricordati i martiri le persone più vicine
C'è da ricordare lei partigiani morti morti in montagna c'è da ricordare le vittime delle stragi naziste quindi
Non solo ma
Penso per esempio al mondo cattolico tutta l'opera di Sturzo Donati Ferrari don Minzoni le dimenticanze di tuttora vengono criticati perché si pensa che queste persone
Hanno comunque hanno perso la sfida sanno contribuire con i loro grandi errori a far fare venire fascismo
Quando poi ogni cinquanta sessanta si comincia a studiare si recupera io credo che sia stato un problema problema italiano di carattere storico politico cioè sono sorte le scuole gli istituti
Che erano in qualche modo collegate ai partiti
E quindi
L'Istituto Sturzo si forma in qualche modo anche se non era di proprietà ma in qualche modo viene viene
Ripulito la Democrazia cristiana cioè strutturati l'Istituto Gramsci eccetera eccetera
Lauro era un apolide politico
Nessun partito ha avuto non ha rivendicato in qualche modo credo che questo sia stato un motivo qualche modo vero del suo oblio
Grazie
Poi
Scusi tolgo tutti scusate sospirato
Ovviamente Uliassi affettuosissimo all'amico Cassano
La parola
Buonasera a tutti grazie di questo invito ringrazio con gli organizzatori il professor Capozzi tutti coloro che hanno contribuito a questo momento di riflessione comune dico subito che parlare dopo dal professor Grasso di Sturzo orrore e cosa molto agevole ci proverò cercano di dare questo mio mio contributo lo farà ovviamente da da storico del pensiero politico quindi cercherò di individuare alcune categoria che ritengo possano essere utili a comprendere quale quale potrebbe essere il destino come dice appunto il titolo di questo intervento il destino del del popolarismo categorie che a mio avviso una in modo particolare
Che a mio avviso possono intercettare i problemi della vita politica contemporanea ovvero potrebbero e qui l'aspirante scommessa il destino del popolarismo secondo me si misura il sì consuma tutta nella capacità che queste categorie queste in modo particolare dico subito la categoria del popolo ma anche quella di autorità quella di democrazia intercetti non la domanda politica vento al mente suscitino
Anche una domanda politica in grado appunto di intercettare a sua volta l'offerta che che il popolarismo
Allora siamo prendiamo i tempi
Diciamo subito che per esprimere in qualche modo questo percorso questo percorso che Sturzo compie in modo particolare scorse vissuto tantissimo e nasce nell'ottocentosettantuno e murene cinquantanove quindi attraversato diverse
Diverse stagioni della del nostro del nostro Paese quello post-unitario quello dunque
Quindi ancora impregnato di Risorgimento quello quello fascista è quello repubblicano parte buona parte di quello del periodo repubblicano
Quindi esistono tanti Sturzo ma forse sì forse se se prendiamo se prendiamo la forse l'interpretazione se volete anche più autorevole di Gabriele De Rosa ne esistono diversi si diversi tutto
Secondo me però i diversi Sturzo incrociare incontra in qualche modo intercettano una linea comune è una linea che fa da minimo comun denominatore a tutto il pensiero Sulzano quello giovanile lo Sturzo che si impegna si impegna nel proprio comune nella no nel nel per aguzzando carta della propria parrocchia per passare poi nel proprio comune divenendo prosindaco
E poi dando vita Alleghe alle leghe di contadini e poi dando vita a delle banche rurali cassa di tre
Vito oggi diremmo casi credo cooperativo era la Banca di San Giacomo che in realtà esiste ancora sotto ovviamente altri proprietari e ecco tutto questo realtà e il giovane Sturzo il giovane Sturzo che poi noi in qualche modo perdiamo quando quando intercettiamo l'altro Sturzo quello scudo Sturzo non ancora della maturità ma lo Sturzo che fonda il Partito Popolare
Il Partito popolare nasce viene fondato diciotto gennaio del mille novecentocinquantanove
Scusatemi seicentodiciannove e muore cinquantanove milioni centodiciannove
Ed è ed è possiamo dire dello spartiacque almeno così alcuni storici ritengono lo spartiacque tra lo Sturzo giovanile quello appunto delle delle casse rurali in quello delle leghe dei dei contadini quello quello del municipalismo più anche più estremo rispetto al allo struzzo che vedremo poi nella sei nella seconda fase della sua vita quello appunto della maturità che si consumerà tuttavia lontano da questo Paese come diceva il professor Grasso si consumerà nel suo ventidue più che ventennale Silvio perché il suo esilio inizia nel ventiquattro e finisce nel quarantasei quindi separando il ventidue anni di esilio che si consumano tra la Gran Bretagna
Londra e e fino al mille centoquaranta quando poi i Londra stessa minacciata dai bombardamenti nazisti e copie lascerà
Lascerà Londra per andare negli Stati Uniti Jacksonville in realtà in un sanatorio come giustamente di avrà del non è che andavano non ha non in albergo ma in un sanatorio e poi appunto New York fino al mille novecentoquarantasei
Quindi capite che lo Sturzo parlare di Sturzo estremamente complesso anche perché poi inizia per alcuni persino un terzo Sturzo il tono dello struzzo polemista lo Sturzo che che interviene pesantemente pesantemente nella vita politica italiana non più come attore politico leader di partito ma come come polemista appunto ecco ciò di cui io mi occuperò invece lo Sturzo che in dal centro quello che quello che soprattutto vive gli anni gli anni dalla fondazione del Partito popolare al suo rientro dall'esilio quindi lo Sturzo del Periodo del fascismo sul suo che che subisce che subisce questa situazione ora per capire che cosa rappresenta mi rivolgo ovviamente soprattutto a alle studentesse di studenti per comprendere quello che e ha rappresentato rappresentato il il popolarismo ovvero la fondazione del Partito popolare che poi vedremo cosa intendiamo propriamente per popolarismo beh possiamo individuare alcune alcuni alcune possiamo dire testimonianze due in particolare che sono arcinote agli storici una è quella più forse più nota quella di Federico Chabod il quale per del rappresentare per dire che cosa accadde il diciotto gennaio del mille novecentodiciannove ci dice ci dice costituisce un fatto di estrema importanza
L'avvenimento più notevole della storia italiana del ventesimo secolo questo è quello che come così come Chavo tre fotografa la fondazione del partito popolare
Un altro importante un'altra importanza in tante testimonianza che riporto soltanto per sintesi in modo da non può non dover dedicare troppo tempo in qualche modo a questa a questa riflessione e di Giovanni Spadolini quindi altrettanto importante altrettanto nota quando dice
E per certi versi da punto di vista dei contenuti teorici credo che sia ancora più significativa perché ci dice che il netto ci rappresentando il punto la Fondazione Partito popolare dice il né il taglio netto rappresenta rappresenta il taglio netto fra clericalismo e cattolicesimo sociale interessante perché subito dopo aggiunge
Larghi la rivendicazione perfino orgogliosa da parte di un sacerdote quindi non di un laico di un sacerdote di questo taglio netto tra il Carc le vitalismo il cattolicesimo sociale
Dell'autonomia dei cattolici nelle sfere della vita civile a questo è ciò che rappresenta dal punto di vista possiamo dire dello del della storia di quel momento in cui avviene la nascita del Partito popolare ora però come gli storici sanno gli avvenimenti più sono importanti più sono preparati più sono in qualche modo no lo a hanno un periodo di gestazione importante ora ed non non possiamo risalire alle origini di origini ma c'è un momento importante che segna secondo secondo gli storici sopra ma Hayley per cui fu questo almeno penso di poterlo condividere cioè il
Il momento il momento in cui il l'idea di un partito popolare ovvero di un partito come vedremo di cattolici di cattolici entra entra nel dibattito
In del dibattito in maniera forte e pressante ed è quindici anni prima
Quindi possiamo dire che il Partito popolare viene preparata dall'impreparato almeno da quindici anni di discussione quindici anni di riflessione ed è e il famoso discorso di Caltagirone no pronunciato da Sturzo
Il ventiquattro dicembre del mille novecentocinque tra il mille novecentocinque dunque tra questa tra il ventiquattro dicembre del mille novecentocinque il diciotto gennaio
Del mille novecentodiciannove ecco che noi costruiamo cui possiamo costruire la linea che porterà dall'idea al fatto così come Luigi Sturzo definisce proprio la nascita del Partito popolare un'idea che trova che trova la sua concretizzazione nel partito ora nella importante leggere il ma il il discorso di Caltagirone perché perché troviamo in nuce tutti gli aspetti fondamentali teorici almeno che poi verranno sviluppati nell'appello
Del diciotto gennaio il cosiddetto appello a tutti gli uomini liberi e forti
E in seguito ecco e anche ovviamente nella nel e nell'articolato cioè nel programma politico che seguirà il manifesto nuovi punti programmatici che seguono il manifesto che cosa abbiamo abbiamo alcuni asso alcuni possiamo dire presupposti teorici che Sturzo mette e che indicono appunto e l'intento che prevede che sul suo sito si prefigge in primo luogo dar vita ad un partito questo è questo è l'obiettivo cioè non è che ci si prefigge un movimento un'associazione no leader di un partito ovviamente non ci sono le condizioni in questo momento è questo secondo me l'aspetto anche visionario di Sturzo non ci sono le condizioni ma se noi aspettiamo che appaiano le condizioni evidentemente le condizioni non si daranno mai le condizioni sono non sono un'entità metafisica ma sono le reali operazioni azioni che ne compiamo nella storia dunque l'idea è quello di dar vita a un partito nazionale da Caltagirone Sturzo propone la nasce un partito di con un respiro però nazionale e non locale
E in secondo luogo di ispirazione cristiana ora qui voglio dire l'idea di un partito di ispirazione cristiana proposto da un prete sembrerebbe la cosa più ovvia banale che si possa immaginare in realtà però sul suo conto espulso immediatamente dopo indi specifica che il partito di ispirazione cristiana non può o non debba essere un deve essere vive a tutto un decadere una natura confessionale e questo è un elemento di grande originalità è proprio quello che mette in luce Spadolini quando Mohammed perché rappresenta una grande rottura all'interno stesso della della dell'esperienza cristiana
Un dunque che cosa significa questo punto un partito di ispirazione cristiana ma non confessionale significa laico potremmo dire oggi autonomo nel senso che si autogovernarsi alto governa sulla base degli iscritti del partito e dunque non dipende dalle direttive delle gerarchia
E capite che questo è uno questa è la grande rottura storica che noi ritroviamo promette il siero del nell'opera di Sturzo per questa ragione dunque il partito che Sturzo in qualche modo immaginava non si darà sarebbe e questo è un altro elemento fondamentale che diventa motivo di contrasto coi con De Gasperi quando quando nascerà la Democrazia Cristiana proprio per questo motivo proprio perché non confessionale
Il Partito Popolare ovvero quel partito che si sarebbe dovuto costituire il diciotto gennaio del cinquantanove non si sarebbe dovuto fregiare dell'insegna
Del capi della del dell'insegna cattolico cioè non si sarebbe dovuto pacchia mare partito cattolico
Per o di a ovviare al per varie ragioni viene una potremmo dire più di ordine metodologico un partito diceva Sturzo in quanto tale e parte
è la parte non può rappresentare il tutto il cattolicesimo invece in quanto tale a un ispirato a un'aspirazione di natura universale ne consegue dunque che nessun partito potrà mai rappresentare un'istanza universale ma questo è un motivo possiamo dire molto molto alto poi viene un altro po'va al tributo altri due ne sono abbastanza abbastanza possiamo dire più prosaici maldestramente realistici cioè il fatto che e sul suo non riteneva fosse opportuno che il partito diventasse il braccio secolare della Chiesa nel momento in cui si sarebbe allora si fosse si fosse fregiato della per dell'aggettivo cattolico a quel punto avrebbe avuto necessariamente avrebbe dovuto necessariamente sottoporsi all'autorità alle autorità
Gerarchiche quindi per questo motivo e a questo punto subentra un altro problema il partito perde la propria autonomia ma un partito che si occupa di questioni pratiche concrete di interessi
Necessariamente condizionerà la vita della Chiesa è comprometterà anche l'amoralità
La nobiltà potremmo dire così delle della delle gerarchia di conseguenza
Per motivi pratici per motivi poteva aprire ideali è opportuno che il partito che dovrà nascere che sul potere sarebbe potuta nascere non avrebbe dovuto chiamarsi Partito cattolico ed ecco allora che nei di dei quindici anni che noi che abbiamo individuato tra il tra i tanti discorsi Caltagirone e il discorso di e appunto l'Appello ai liberi e forti del mille novecentodiciannove abbiamo appunto il la preparazione la preparazione e qualora che appunto abbiamo abbiamo l'evento del diciotto gennaio appunto quando l'idea diventa un fatto ora l'appello ai liberi e forti è un appello estremamente estremamente possiamo dire
Estremamente forte appunto e ed è seguito da una possiamo dire dando da un articolato da una serie di punti che indicano il programma del partito popolare
Che era costituito da undici persone
I fondatori sono undici persone che si ritrovano si trovano l'albergo Santa Chiara di Roma e li danno vita al al partito subito dopo fu Sturzo dice
Però andando e sono andato in una memoria molto bella sono andato alla Chiesa
I Santi Apostoli e mi e li ho pianto mi sono messo di fronte alla Santissimo Sacramento e ho pianto ripensando tutta la tragedia della mia vita la scelta che ha fatto ovviamente è una scelta importante una scelta quasi di totale rottura che l'avrebbe portato poi come in effetti accadrà
è a totale rottura anche con le gerarchie anche se l'ho ben di rado sempre ma è un'obbedienza che che lo porterà a sacrificare la propria vita durante qui i ventidue anni del dell'esilio
Ora quali sono i punti quali sono i punti essenziali che possiamo individuare nella posso individuare nella nel programma del della fondazione del Partito popolare in primo luogo vi è il tema dell'integrità della famiglia
Poi abbiamo la proposta del voto alle donne non non è una cosa in sé non poco significativa nel mille novecentodiciannove l'assistenza e la protezione dell'infanzia
L'attuazione di una legislazione sociale
Che improntata alla cooperazione una riforma tributaria la riforma agraria il decentramento amministrativo
E le libertà la libertà di insegnamento questi sono i punti cardini
Dal punto di vista della proposta politica nella politica interna perché il documento programmatico si divide in due parti c'è una parte dedicata alla politica interna la parte la politica estera per quanto riguarda invece la politica estera Sturzo a fu si dichiara immediatamente propone a favore dei quattordici punti di Wilson e della possibilità che l'Italia entri nella società nella Società delle nazioni questo è proprio questo praticamente il programma ora la vicenda politica di Sturzo sappiamo coi sarà abbastanza triste perché poi il popolarismo che avrà un successo immediato in realtà poi convincerà con l'avvento del fascismo si impantana era perché quel partito viene spinto da e in qualche modo è lacerato dalle spinte interne fin quando si arriverà al congresso del di Torino del mille novecento
Ventitré
E no e e dove Sturzo denuncia di fatto direttamente Mussolini e Mussolini dichiarerà Sturzo come il suo principale nemico a quel punto intervengono intervengono le autorità interessati ad un rapporto possiamo dire così utilitaristica mente inteso con il fascismo sul suo dapprima si dimetterà dal partito dal segretario del partito popolare
Subentrerà al suo posto il vice Piero Alcide De Gasperi e nel mille novecentoventiquattro verrà invitato ad assentarsi dall'Italia per qualche periodo per un breve periodo il breve periodo due durerà ventidue anni
Questo è quello che accade nella proprio nel frangente te perché la nascita è partito
Del partito popolare concilia realmente con l'avvento erano di quegli anni erano gli anni Venti l'avvento delle masse nella scena politica
E nelle masse c'erano i popolari sono i socialisti c'erano antifascisti e questo accade e Sturzo e sconfitto e sconfitto
Ex la vita ha distrutto la vita di sconfitte potermi aveva ragione ebbe una vita di sconfitte dal punto di vista politico
Ecco allora che la sconfitta lo porterà ad allontanarsi questi però sono gli anni sono gli anni quelli che io chiamo della grande teoria
Perché Sturzo ed ero come diceva il polso Grasso
Non avrà con un si assume l'impiego possiamo dire l'impegno la l'ambizione di operare per far cadere il fascismo ma tutta l'azione di Sturzo sarà preparata a presentare il
Talia prima di tutto come non non resti gli italiani come non responsabili dell'avvento del fascismo e ci sono ci sono le testimonianze a Parigi soprattutto a Londra dove presente agli italiani come non complici
Di quell'avvento dall'avvento del fascismo ci prova è comunque è un modo per tenere in qualche modo pensando che l'Italia uscirà dal fascismo e quando sarà fuori dal fascismo dovrà essere in grado di di essere accolta a pieno titolo nella nella relata internazionale
E e l'altro il grande impegno sarà quello di riflettere sulla teoria politica lo Sturzo che parte dagli prevista e per per la Gran Bretagna inizierà a ed è e e uno spruzzo della grande editoria la prima grande opera di teoria studi Sturzo di Luigi Sturzo che scritta proprio durante l'esilio la prima e l'Italia Italia fascismo e da lì poi seguiranno le grandi opere
Le grandi opere come la Società su natura e leggi che il Trattato di sociologia sul siriana e poi Chiesa e Stato i due estoni i due tomi in cui Sturzo ricostruisce
La
La il ricostruisce il l'andamento dell'ordine politico dalla caduta dell'Impero romano all'avvento del fascismo e mostrando come tutto possa leggere sposa essere letto a partire dalla dalla teoria della diarchia della dinastia
E quindi e quindi è una è una lettura sociologica estremamente interessante e poi abbiamo del metodo sociologico dove rilegge Max Weber e fino ad arrivare all'ultima delle opere dal punto di vista della grande editoria politica che
La sola vera vita la società sociale Sociologia del soprannaturale che la sua grande opera prima di rientrare ora siccome il tempo passa inesorabilmente perché io ero e non voglio abusare della vostra pazienza vorrei leggere soltanto a questo punto prima di di chiudere un pochino vorrei presentare almeno una categoria politica quanto tempo
Cinque mila cioè quello
Una le l'importanza della della categoria di popolo la categoria il popolo è chiaro che che un movimento politico che ha alla base una teoria da dal mio punto di vista che il popolarismo si caratterizza per questa espressione ora sappiamo poco
Apre appare proprio con riferimento al tema del destino del popolarismo sappiamo come negli ultimi anni almeno gli ultimi dieci anni
Ma
Le elezioni le ultime edizioni l'Argentina hanno risollevato la questione come il tema del populismo si estremamente importante e non sono mancati esponenti politici
Del nostro Paese che hanno individuato del popoli al populismo in fondo una forma aggiornata di popolarismo sentito dire qualcuno s'è populismo significa stare col popolo io sono ma ecco non è proprio e non esattamente questo ma qualcuno l'ha detto qualcuno le ha detto
Allora il popolo in allora per comprendere la distinzione tra il popolarismo il populismo bisogna individuare
La possiamo dire
Prodiere che cosa intende per cosa poteva in cosa intendeva Sturzo per per popolo in realtà lo dice in tante occasioni in maniera abbastanza in maniera non lo possiamo dire non non formale tranne una volta in un bel dire una bella lettera che nel mille novecentotrentasei Sturzo invidia
Ai ai vari partecipanti ad una conferenza di inaugurazione del People entri da un gruppo a Londra il tipo il primo gruppo erano sicuro in quei centri che Sturzo fondava Good contribuiva a fondare proprio come come propria possiamo dire come e strumento di antifascismo fuori dall'Italia proprio per preparare per preparare poi gli italiani e le coloro che erano esuli a ad una ad uno ad una cultura appunto anti antifascista
Ecco in questo però in questo brano Sturzo dice esattamente quello che lui pensa sia il popolo dice popolo significa
Non solo la classe lavoratrice ma l'intera cittadinanza perché tutti devono godere della libertà e partecipare al governo popolo significa anche Democrazia
Ma la Democrazia senza libertà significherebbe tirannia proprio come la libertà senza democrazia diventerebbe libertà soltanto per alcune classi privilegiate mai dell'intero popolo
Questo è quello quindi quindi lega il tema del popolo alla libertà e la del alla Democrazia la libertà senza la democrazia diventa privilegio così come la democrazia
Senza libertà e lo immaginava chiaramente la libertà e la democrazia russa Oriana lo dice in maniera in media il dieci alle venti viene era diretta
Ecco che si trasforma in tirannia perché ciò accada è necessario che il popolo eserciti una determinata funzione e qui che Sturzo individua tre forme tre forme di controllo perché se questo è il se questa è l'idea di ordine politico allora allora
Il problema prima della politica non può che essere quello di limitare il potere fondamentale diciamo obiettivo fondamentale nell'esercizio dell'azione politica e quello di limitare il potere controllare e limitare il potere ed è il popolo il popolo che con le sue articolazioni svolge questa funzione
Sul suo individua tre tipi di oriundi limiti che il popolo esercita nei confronti del popolo c'è un limite organico
Limite organico attraverso le varie che dopo dove Sturzo distingue tra organi tra
Tra dimensione organica del potere di pensione organi cistica ovviamente e per l'organico ma non per l'organici civico
E di qui inizia tutto la sua polemica con buona parte del mondo cattolico che invece vedeva nell'organismo sostanzialmente larghezza la riesumazione dell'antico corporativismo medievale
E però in questo modo si esponeva ad essere facilmente preda
Della Fiori delle dello Stato corporativo fascista
Hill udendo sì che potesse essere quello strumento per riesumare il l'antico corporativismo ecco quindi il la dimensione organica cioè il pluralismo la democrazia come dimensione plurale non a caso Sturzo proprio nel trentacinque
Nell'opera della Società forature leggi
Di e teorizza teorizza la società come realtà plurale Chicca no definisce la società come una pura io cioè con una come un insieme plurale di centri di potere
Potere che assomiglia molto alla Poli archivia qualora però sì
Esca dalla dimensione meramente politica e si entra in quella sociale cioè dentro la Poli archiviati dalle in sostanzialmente concentrata sulla gestione del potere e l'organizzazione della democrazia come macchina no col dispositivo dispositivo di potere
Nella un loro archi a spulciare invece è la Polo e la plurale e la pluralità delle forme sociali
Così come Montesquieu individua il sistema del bilanciamento dei poteri la contrapposizione bilanciamento dei poteri lo stesso avviene a livello sociale questo significa negare il primato della politica Festuccia e lo dice in maniera netta in tutte le sue opere
La squalifica hanno una il primato la politica compete con le altre Freeport me sociali primarie
La religione la la famiglia e le forme sociali secondarie l'ordine internazionale e l'economia
Compete e concorre all'edificazione del bene comune questo significa che non esiste una sfera preordinata rispetto all'altra questo è il limite organico cioè attraverso il pluralismo le forme sociali
Poi vi è un limite morale la colpo Polo svolge un limite morale censurando il comportamento censurando in maniera accorta anche con il voto il comportamento di quel politico di quella classe politica che non dovesse dimostrare di operare nel modo in cui si era almeno presentate poi infine il Po il il il popolo come come limite politico attraverso i in sindacati partiti tutta l'attività d'azione che ha a che fare
Con la vita politica dunque il popolo non è il lo strumento di giustificazione del potere tipicamente populista diciamoci le cose come stanno cioè il popolo non si identifica con il leader e il leader non si può identificare ma non è più perché non è il principio di identificazione quello che caratterizza la vita politica democratiche nel senso suo anziano non è l'identificazione ma la rappresentanza quindi siamo dentro pienamente dentro l'altro del liberalismo depurato dalle parente dalla tendenza populistica che confonderà rappresentanza con l'identificazione
Ecco
Questo adesso in maniera veramente rapida diciamo così il diciamo il nocciolo da attività andrebbe un di ben tre mondi andrebbe poi aggiunta l'idea di Houghton la la categoria di autorità politica e quella di democrazia per chiudere un pochino il quadro
E capire capire scommettere ovvero ovvero cercare di capire appunto se se queste categorie intercettano oggi una domanda politica o sono in grado di suscitare suscitare una nuova domanda politica che possano essere raccolta grazie
Grazie
Ma dopo questa bellissima relazione su Sturzo
Bellissima perché i temi sono bellissimi
Sia pure
Hanno tu sei riuscito
A
Collocare nel pensiero di Sturzo
Il rapporto scusate se è poco fra liberalismo e democrazia
Il superamento del popolo di lusso
Cioè la democrazia come anti libertà
E questo e motivo per il quale che siamo tutti gli altri e che poi porto
Nel concreto al di là delle vicende italiane
Il popolarismo è in Europa
Un riferimento
Ricorrente
Perché è un riferimento di corrente proprio per le ragioni contro il populismo che mi ricordo fece fallire in Italia in un saggio sul Mulino che Quagliariello conosce meglio di me
Nicola Matteucci
Ci siamo capiti è allora questo
Rendi onore a quella tua affermazione di uno Sturzo che era rimasto dentro i perimetri
Ovviamente di sua Maestà il liberalismo adesso abbiamo
Rossella pace
No purtroppo no anzi siamo tutti grati e Rossella pace per quello che ha fatto nella giornata di oggi
Per noi per il convegno e che adesso parlerà di un personaggio che in qualche modo abbiamo già adombrato
Ci sono
Accesso
Sistemi
Funziona
Sia oggi vicino
Funziona o fatto buona sera innanzitutto volevo ringraziare gli studenti per essere rimasti storicamente tutta la giornata da stamattina poco la meraviglia allunga il all'esame verranno interrogati sul convegno
Quindi hanno fatto bene a rimanere l'ha fatto benissimo a Di Matteo
Allora come diceva prima il professor Grasso se lauro De Bosis lo sconosciuto immaginiamoci Giovanni Colonna di Cesarò che ancora
Proprio vive ancora nell'oblio più oblio che Bossi esistere
Comunque
In questa mia relazione cercherò di tracciare Secondo i miei se le mie ricerche un un solco che egli ha tracciato che poi avrà una ha un nesso logico in tutto che nel continuerà vedi ventennio fino al la lotta di liberazione nazionale
Come abbiamo visto nelle relazioni di questa mattina il lasso di tempo che negli anni Venti vide comunque come conseguenza di quel collasso dell'istituzione liberaldemocratiche di cui ci parlava prima il professor Ocone
Vide l'avvento del del fascismo e la conseguente dittatura fu o un periodo di grandi di grande fermento delle dell'etica politica e intellettuale del Paese
Anticipatore sicuramente di quello che sarebbe accaduto nel travagliato Periodo in cui questa stessa dialettica politica con la nascita della Repubblica nel mille novecentoquarantasei avrebbe trovato il suo naturale completamento
E questo è un periodo di di di di di profonda trasformazione che io di definirei di una profonda metamorfosi della lotta politica che durante tutto il ventennio fino all'otto settembre del mille novecentoquarantatré
Avrebbe espletato la sua funzione come lotta clandestina di ingegni e di menti un mondo in cui figure diametralmente opposte ma complementari
Avrebbero intrecciato le loro vicende e i loro destini all'interno della stessa composizione mi spiego un processo questo che mediante l'introduzione nella stessa realtà di tasselli diversi tra di loro
In questo preciso caso quindi nel caso di Colonna di Cesarò addirittura di elementi discordanti fra di loro sarebbe stata fonte di inesauribile ispirazione nonché preparatorie della lotta di liberazione nazionale
Furono proprio la continuità e la ciclicità delle azioni intraprese negli anni Venti quindi in questi anni
Come per il ciclo delle metamorfosi dell'incisore olandese esce e mi permetto di fare una premessa la mostra sarà la mostra di esserlo stata a Roma fino a febbraio di Consigliere di vederla perché e veramente bella
Quindi proprio come per il ciclo delle metamorfosi dell'incisore olandese nell'eccesso soprattutto in questo ciclo di di incisioni
Si parte da un principio quindi
Una Lucertola può diventare nel corso di questo ciclo di metamorfosi un alveare
Un proprio mediante la l'inserimento di questi tasselli di cui prima parlavamo quindi c'è un punto di arrivo che il punto di arrivo cui
Si approderà sana sarà una realtà dal del tutto diversa da quella di partenza appunto una lucertola ed al reale ma adesso capirete per il il mio discorso
Proprio per il percorso politico seguito e soprattutto per la trasformazione attraverso la quale questa esperienza passerà dall'essere lotta clandestina regime al lotta aperta contro gli occupanti di Roma
L'esperienza vissuta dal duca con la Giovanni Colonna di Cesarò che su come scrive Bruno di porti nel suo saggio del mille novecentottantasei
Senza dubbio alcuno può iscriversi alla storia dell'antifascismo malgrado per le iniziali simpatie malgrado le sue iniziali si simpatia per il fascismo
Che continua il successo di porto nel periodo preso in questione erano ascrivibili a tanti
Ero ascrivibile a tanti lo stesso sa abbiamo visto con lei interventi del processo Quagliariello del dello stesso professor Grasso Zhu De Bosis
Erano comuni nell'esperienza di quel periodo di tutti questi personaggi che poi avrebbero combattuto strenuamente
Avrebbero avversato strenuamente il fascismo questo percorso non solo non riguarderà personalmente il suo percorso di metamorfosi non solo non riguarderà personalmente ma vedrà coinvolta la sua intera famiglia
La moglie Barbara Antonelli e le figlie mite Simonetta Colonna di Cesarò
Che sintetizza era no sì per il pensiero di che Gobetti esprimeva sul Risorgimento liberale il nostro antifascismo non è un'ideologia ma è uno stato d'animo
Con Anna dice sarò era esponente del Partito Radicale con una connotazione anti giolittiana e nazionaliste già nel tempo
Nazionalismo scrive sempre il diporto temperato però nelle sue tonalità dalla cultura liberale dal quale alla quale egli naturalmente apparteneva folletti in Parlamento a venticinque anni e per ben tre volte di coprì la carica di ministro tra la fine della prima guerra mondiale l'inizio degli anni Venti
Passando per la presidenza della democrazia sociale è il delitto Matteotti l'Aventino e la nascita dell'Alleanza Nazionale di lauro de Bosis vinci Guede tende egli sarà l'elemento essenziale di quel processo di metamorfosi che con la seconda generazione di antifascisti
Avrebbe radicalmente mutato il quadro dell'azione politica
Il raggruppamento della democrazia sociale della quali egli ed esponente del quale ci sarò ed esponente nacque a Roma scrive Antonio Carioti in un volume di qualche anno fa i liberali dall'antifascismo alla Repubblica
Nacque a Roma come gruppo parlamentare e contemporaneamente nella città di Messina come partito organizzato nel corso del mille novecentoventuno
Nel gennaio del ventidue il duca di Cesarò dell'eletto presidente di questa concentrazione politica e nel mese di febbraio ci fu la tanto agognata di conciliazione tra le due anime del liberalismo messinese da sempre antagonista promossa scrive sempre lo stesso Carioti dallo stesso Antonio Martino
Quella radical conservatrice appunto del appunto
L'ho pensato scusate infatti non ha fatto il primo
No e infatti nel quella radical conservatrice appunto dice sarò e quella radical democratica della famiglia Fulci
Dopo un processo di iniziale avvicinamento al fascismo da parte della democrazia sociale si assistette al progressivo discostamento dai so quando nel mille novecentoventitré Mussolini
Dal sei messinesi la gestione della ricostruzione della del della Città di Messina dopo il terremoto che l'aveva colpita tentando di dividere lo stesso partito della Democrazia sociale dal suo interno
Fu il Che dice sarò reagirono preparando la lista da contrapporre al fascismo delle famose elezioni dell'aprile del ventiquattro benché quelle lezioni venissero stravinta ed ai due per via della legge Acerbo di cui stamattina che il professor D'Auria parlasse
Per via della legge Acerbo e si dovettero accontentarsi della rappresentanza prego proporzionale prevista per le minoranze
Posizione ragioni queste di Colonna di Cesarò che lui stesso spiegò coraggiosamente nel suo discorso alla Camera del quattro giugno del mille novecentoventiquattro a pochi giorni dal dopo il discorso il famoso discorso di Matteotti che poi sappiamo quali conseguenze avrà egli stesso sintesi finisce così in questo di interventista ed intervenuto
Se si riferisce alla sua posizione nella prima guerra mondiale uno dei sette fondatori del fascio parlamentare fumo io io e i miei amici costanti avversari della politica rinunciataria
Sentimmo e sentiamo l'afflato nuovo che Travaglio lo spirito della nazione maturando nelle forze morali e materiali che dovrà che dovranno fucina Armen destini e credemmo che ne potesse essere espressione il movimento fascista
Per queste ragioni quando Mussolini chiamato costituire il governo mi rivolse l'Offerta dammi né direttamente né indirettamente né mai in alcun modo sollecitata di farne parte accettai
Mi disse allora Mussolini che voleva dare alla crisi una soluzione costituzionale parlamentare che voleva ripristinare l'ordine pubblico
Pecca in forse di buona fede credendo che egli volesse ripristinare l'ordine pubblico la collaborazione non giova alle fortune del nostro partito
Non alle posizioni elettorale nostre o dei nostri amici e non diede soddisfazione a me
Quando altri piegarono la testa per essere inclusi in quella lista che si riferisce al listone noi ci digiti mo'essere di conosciuti come espressione di un partito
Significava avere il riconoscimento di quei principi di libertà e di giustizia che sono l'essenza della nostra fede politica
In questo discorso che fu il discorso di rottura definitiva con il fascismo prima della scomparsa di Matteotti durante il quale più volte Farinacci lo additò come ad esempio come esempio di un certo tipo di persone con cui Mussolini aveva sbagliato ad unirsi invitando nella stessa sede il Duce a liberarsi di tutti i suoi oppositori instaurando la dittatura
Troviamo quella che definiremo la sua crisi ma la crisi di colonna di personale politica di Colonna di Cesarò ma anche l'inizio della sua metamorfosi
Continua e quindi sempre il famoso discorso del quattordici quattro giugno continua con queste parole per noi le elezioni sono una manifestazione sacra della vita nazionale
Sono il momento in cui scaturiscono le forze che plasmano il divenire della nostra patria
Quale valore hanno le elezioni del sei aprile brutalità di forma violenza di azioni ostentazione di arbitrio male si accompagnano alla forza di un ideale la violenza non è dei forti un popolo è grande perché ha visto morali che lo rendono capace di lottare per la propria grandezza e di volgendosi a Mussolini
Gli dice mostri di avere fede nesso liberando le dalle bardature in cui lo ha costretto noi aspetteremo con animo tranquillo e sereno per l'avvenire della nostra patria perché molto al di sopra di regime dei governi dei partiti e degli uomini sono segnati fatali diessini della nostra Italia
E e il nel resoconto della Camera dei deputati viene scritto tra parentesi applausi a sinistra dell'emiciclo
Quindi Saranda sarà proprio la crisi Matteotti legata al rapimento dell'omicidio del deputato polesano a definire i contorni definitivi di questo mutamento del del Colonna di Cesarò
In seguito al ritrovamento del corpo di Matteotti come si diceva stamattina professor sempre professor da Oria che parlava di Amendola i deputati messinesi Fulci dice sarò in testa appoggiarono l'Aventino
Vendendo additati come pericolosi oppositori del regime sottoporsi a digita sorveglianza
La mozione Turati egli sconfesserà di portava le seguenti parole i deputati nominati nel ventiquattro presentano una questione morale nei confronti del capo del governo e di questa Assemblea facendo atti esplicite pubblico di secessione
Facendo opera di eccitamento e di sovvertimento contro i poteri dello Stato essendo venuti meno all'articolo quarantanove dello Statuto di esercitare la funzione parlamentare con il solo scopo del bene del re della patria
Una volta uscito quindi questi alla fine della carriera politica di Colonna di Cesarò che esce dal governo ma una volta uscito dal governo egli diviene uno dei più strenui oppositori del free al fascismo
Un indesiderabile scriverà diminuì la figlia Simonetta privato del passaporto vittima delle camicie nere dei pestaggi e soggetto sorveglianza di giorno e non lo di giorno e di notte
Quel noi aspetteremo pronunciato dell'emiciclo Porky Pig pochi mesi i primi si tradusse nella devozione assoluta alle persone ai principi in cui credeva ed egli rimase convinto che nell'attesa qualcosa andava fatto
Riconducibile a questi principi spiagge di professori associati dato via e riconducibile è sicuramente riconducibile l'appoggio dato a lauro de Bosis nell'avventura dell'Alleanza Nazionale
Come aveva spiegato Grasso questo fu un lavoro di propaganda clandestina mediante i foglietti composti dallo stesso De Bosis al ciclostile diffuse in tutta Italia dai vari sostenitori della lotta di GM in tali comunicati
La popolazione veniva invitata a non lasciare che le forse che le forze sovversive essi arrogarsi del monopolio della lotta al fascismo
E non aderire a movimenti né anti monarchici né anticlericali e questo è molto importante perché l'associazione avrebbe dovuto servire i d'intesa perché avesse voluto combattere il fascismo si fingendosi intorno al Quirinale
E al Vaticano come vedremo come si vedrà poi nella proprio nel momento di occupazione di Roma sarà quello che succederà in Vaticano
Che il Vaticano parteciperà attivamente all'in
Alla alla lotta di liberazione nazionale comunque aiutando i di perseguitati nascondendo l'in Vaticano e occupandosi anche dei loro di Rashi quando venivano ai incarcerati e a a Regina Coeli alla nelle prigioni di San Gregorio al Celio
Quindi riguarda le attività antifascista del duca Gaetano Salvemini che lo aveva sempre avversato complice di famoso discorso di rottura del quattro giugno
Né proprio nella prefazione al libro di lauro de Bosis storia della nel famoso libro di lauro de Bosis state della mia morte scrivente
Alcuni uomini maturi fra cui uno che oggi è morto ovviamente libero nella prefazione di Salvemini è datata dopo il il quaranta dopo la morte di Cesarò
Alcune uomini maturi un autonomo che oggi è morto il duca Colonna di Cesarò lo incoraggiarono e più tardi dopo la morte di De Bosis Salvemini farà una cosa che non avete non aveva mai fatto fino ad allora riconoscerà come egli stesso di finiva Colonna di Cesarò alla vecchia mummia canaglia
Un mutamento di giudizio nei confronti del fascismo affermando sempre nella stessa prefazione che insieme a Giannotti bianco il Duca si era prodigato nella collaborazione al gesto eroico dell'antifascista Mauro De Bosis spedito in mare nel trentuno
Dopo il l'agente dopo il lancio di manifestini su Roma
Dopo questa parentesi egli collaborò alla scrittura di diversi articoli come commentatore del datore di politica estera nella rivista Forbes nata da Arturo di Castelnuovo a Roma
E diretta da Achille Loria e con articoli antifascisti
Fino a quando il regime lo permise per come esponente della democrazia sociale in una rubrica offerta a tutti i partiti politici come tribuna a questi morì nel mille novecentoquaranta ma la sua eredità morale e soprattutto la metamorfosi alla quali egli stesso aveva dato inizio Domori collusi
Il seme sotto la neve liquidi chiamiamo il titolo del nostro convegno sarebbe germinato con le donne di casa Colonna di Cesarò le quali accanto ad adulti fascisti di ogni tendenza politica
Di questo possiamo con Umberto Zanotti Bianco Giuliana Benzoni e Fulvia Ripa di Meana Saragat Montezemolo e tanti altri avrebbero lottato strenuamente nella Roma occupata dai tedeschi conoscendo il confino
Il carcere la fame d'ogni genere di privazione morale ed intellettuale fino alla liberazione della capitale nel giugno del quarantaquattro
Sarebbero stati mesi difficili questi che come nel ciclo delle Metamorfosi esce diane alla fine avrebbero visto la Lucertola tramutarsi in alveare di bar tanto completamente la composizione originaria di partenza
Dobbiamo l'ultimo amico Pasquale
Posso nove brutale un ringraziamento non primario quello reso a Rossella per lo sforzo organizzativo
Della giornata di oggi e dei giorni precedente a te la parola
Grazie presidente grazie a te e a tutti voi che avete partecipata che avete dato a questo nostro incontro un dei contributi di altissimo livello che si svilupperanno in un volume che andremo a pubblicare nel due mila e ventiquattro
Nel gioco dei degli sconosciuti che è stato introdotto da da Giovanni Grasso prima chi conosce lauro De Bosis
Poi continuato da Rossella base chi conosce
Giovanni Colonna di Cesarò ligandi sconosciuti che invece hanno dato I soliti ignoti introduciamo un terzo nome che forse e altrettanto sconosciuto se non di più quello di Piero Malvestiti chi conosce Piero Malvestiti chi conosce Giovacchino Malavasi chi conosce il ruolo svolto dal movimento guelfo dazione
Nella storia italiana a un fenomeno politico
Piove della
Della lotta antifascista della stagione antifascista italiana che ha conosciuto solo una brevissima stagione eppure c'è qualcosa di molto importante che e indicato come una cartina di tornasole dalla storia del movimento guelfo
Innanzitutto non molti sanno che il nome Democrazia Cristiana che mi ha dato al partito cattolico che si viene a formare
Non solo dopo la fine del Partito popolare ma alla fine della negli ultimi penultimo prima della guerra la fine del regime fascista e non esso derivato dalla denominazione che aveva dato Romolo Murri alla suo alla prima organizzazione che aveva creato ma al all'indicazione anche diciamo ideologica di di Romolo Murri dei primi del secolo ma a proprio
A Piero Malvestiti e al movimento guelfo che fu una delle componenti
Nella formazione del partito della Democrazia Cristiana
Come si arriva a questo Ottieri chi sono questi due il figlio
Uno storico molto insigne della della contributo cattolico alla politica italiana Guido Formigoni
In un libro molto bello che l'Italia dei cattolici ha detto c'è una tendenza al quel fanatismo costante del Novecento ma lui intendeva con questo che si tratta di una tendenza
Alla al ritorno del protagonismo cattolico
Cosa diversa e invece l'accezione del termine guelfo che naturalmente di derivazione deriva dalla cultura
Medievale ed è quella dei comuni il della lotta politica dei comuni italiani nel gruppo che faceva capo a Malvestiti chi sono questi signori Malle sì che un ragazzo del novantanove
Che
Nel Ninni negli negli anni della fine della prima guerra mondiale
Sì assume la carica di propagandista della gioventù cattolica nella CD nell'arcidiocesi di Milano
Che quindi è iscritto all'Azione cattolica
E che a differenza però di molti altri giovani della sua generazione non si iscrive al Partito Popolare
In questo suo non iscriversi al Partito popolare c'era un che di polemico
Malvestiti come altri giovani cattolici milanesi consideravano
In qualche modo la l'esperienza del del partito popolare che che Sturzo aveva fondato come un passo non sufficiente a quelli che hanno i i loro ideali un una convinzione che poi si sarebbe rafforzata
Negli anni in cui
Progressivamente in Italia il Partito Popolare sarebbe come alcuni gli altri partiti
Del quadro politico del di quel regime liberale che si stava che era diventato con il suffragio universale una democrazia nello sfaldarsi del Partito popolare rapidamente di fronte all'avanzata del fascismo ed è poi su diventare collaterale
E inglobato dal sistema di potere fascista è come se questa intuizione che non basta avere un partito cattolico
Avesse trovato poi entro pochi anni una realizzazione effettiva né i fatti della politica italiana e nell'avvento del principe
E quindi negli anni
Che vedono la trasformazione del governo Mussolini in una vera e propria dittatura già a partire dal ventiquattro venticinque i giovani quei giovani cattolici milanesi cercano altre strade trovano delle anime
Gemelle diciamo degli degli ispiratori nel gruppo di Igino Giordani che nel mille novecentoventicinque a Roma fondò una rivista che si chiama Parte Guelfa e quindi l'idea di usare questo termine guelfo viene da lì
Nella mille novecentoventisei Malvestiti sulla rivista dell'unione del lavoro di Milano che si chiamava risorgiamo pubblicava alcuni interventi in cui cominciava a delineare un ideale di non tanto solo di popolarismo ma di democrazia
Fondato sui valori universali che derivavano dalla cultura cattolica e in cui si concilia fossero in qualche modo l'eredità dell'intransigenti
Di fine Ottocento che una stagione terminata appunto proprio con la progressiva integrazione dei cattolici nel nella vita politica italiana
Consigliasse sia l'eredità di quella stagione sia
L'eredità del Risorgimento italiano e del nation building italiano
Infatti per
In quegli interventi Malvestiti diceva che nel Risorgimento
Italiano
Non c'era una forza avversa a quella della tradizione cattolica si trattava di un moto complementari di formazione della coscienza civica e della classe politica
Quanto meno fino all'età giolittiana verso la quale egli invece aveva una avversità e i suoi riferimenti più diretti in realtà emani cattolici liberali lombardi ottocenteschi come Jacini Casati
Gallarati Scotti
E su queste basi che nasce l'organizzazione clandestina del movimento quel Fondazione
L'idea che il nation building italiano era il risultato di una cultura
Politica democratica di lungo termine che aveva le sue origini nel né i Comuni italiani del medio e quindi il congiungimento delle eredità diciamo così laica e di quella cattolica della cultura politica tra
E su queste basi
Ma vestiti a a e i suoi amici come Gioacchino Malavasi proponevano
L'idea di un cattolicesimo che diventasse protagonista che non fosse più
Che non si limitasse più a fare
Ad una ad una visione negativa c'è Dio pura opposizione al regime ma che proponesse una classe politica nuova fondata su valori universalistici di libertà di democrazia
Attuando in qualche modo quel richiamo che Sturzo aveva voluto fare
Nell'Appello ai liberi e forti e che poi aveva sviluppato un
In quella
Distinzione
Con quella
Bellissimo il sito che c'è stata prima detta da fare felice la libertà senza democrazia o la Democrazia senza libertà sono monche
E la risposta per i per i neo guelfi e una risposta storica c'è già nel DNA della cultura politica italiana sintesi tra libertà e democrazia e che supera anche le barriere tra laici e cattolici
Se guardiamo la testimonianza postuma di
Di Gioacchino Malavasi in un'intervista che diede a Giuseppe Acocella nel mille novecentottantadue troviamo una esemplare discrezione di questo sentimento dei giovani quello negli anni Venti per noi giovani
Quelli del Partito popolare hanno sostanzialmente gli sconfitti
Non parlo soltanto del fatto che una porzione per la verità non rilevante di notabili del partito fosse confluita nel fascismo
E che parte dell'elettorato si fosse dimostrata perfettamente trasferibile ma del fatto che il il PPI si era dimostrato uno sconfitto un vinto l'Aventino rappresentava una nobile lotta morale ma politicamente si rivelano un errore
Chiaramente colpisce la
Se trasportata indietro sì di sessant'anni no dal dal dal ricordo di Malavasi a quello che erano il piccolo gruppo guelfo milanese
Del negli anni Venti colpisce la sproporzione tra le ambizioni di questo gruppo e quello che poi rappresentava effettivamente nella realtà però è interessante che nel mille novecentoventotto quando viene fondato il movimento quel Fondazione questo è il primo movimento politico in clandestinità
Disperazione dichiaratamente cattolico
E un'ispirazione di
Ambiziosa che non si concentra in una lotta incidentale al regime ma che intende pensare dopo del fascismo che si rafforza proprio con la conciliazione del nel mille novecentoventinove
E con il fatto che
Quella dualità tra i nazional cattolici per usare un termine usato proprio dal dallo storico Formigoni
E invece i cattolici che intendeva costruire un'alternativa al regime si il divario si va allargando sempre di più
I Patti lateranensi sono Paesi perineo Guelfi
Il punto di non ritorno praticamente della dittatura ma all'inverso anche il possibile punto di partenza di una nuova centralità dei cattolici nella società italiana e di una loro crescita a partire dalla presa d'atto ormai incontestabile dell'esaurimento dell'esperienza del popolarissimo
E alla luce di queste premesse
E nel contesto del conflitto che esplode nel mille novecentotrentuno tra regime fascista e l'Azione cattolica
Vista come minaccia incombente che regime cerca a tutti i costi
Depotenziare nella sua possibile funzioni di contropotere
E che si sarebbe inserita si comprende quella che sarebbe stata la prima clamorosa manifestazione pubblica del movimento
La distribuzione tra la folla convenuta a Roma per il quarantesimo anniversario della in ciclica Rerum Novarum
Di un opuscolo politico intitolato Christoph il popolo e il popolo con Cristo
Uno uno scritto di dichiarata ispirazione Savona con Liana
In cui il movimento Guelfi invitare cattolici italiani ad opporsi al regime fascista in nome di valori di libertà radicati appunto nella storia italiana e dell'esigenza imprescindibile di un profondo rinnovamento spirituale e morale della nazione
Anche qui
Siamo tentati di dire la sproporzione tra ambizioni e realtà
Ci colpisce e ci fa quasi sorridere che questo piccolo gruppo di di sconsiderati come lauro De Bosis come come Vinciguerra Skillet regime con un volantinaggio no anzi con la distribuzione di un opuscolo quasi che quell'opuscolo fosse il il germe
Potenzialmente di un di un di una rivoluzione
Anzi l'effetto che ottiene a parte
La diffusione relativa delle delle idee che propugnava è un effetto opposto trova quell'iniziativa un'opposizione proprio nel mondo cattolico non solo da parte dei nazional cattolici che hanno diventati clerico fascisti
Ma anche da parte
Degli ambienti dell'Azione cattolica delle gerarchie ecclesiastiche romane che avrebbero voluto salvare degli spazi di dissenso dell'Azione cattolica che vedono invece temono che con iniziative del genere quegli spazi
Si sarebbero inevitabilmente i riscritti e che l'azione repressiva del regime
Avrebbe avuto nuovo impulso
E quindi
Quote proprio da quegli ambienti cominciano a venire delle delazioni che indirizzano la polizia politica del regime sulle tracce degli autori del gesto gli autori del gesto coi contribuiscono con la loro ingenuità a incoraggiare ulteriormente i le guardie che volevano che volevano che hanno la loro caccia prendendo contatti con le organizzazioni antifascisti in esilio quelle dell'opposizione non cattolica in particolar modo con Giustizia e Libertà che hanno già ampiamente attenzionati
Come si direbbe oggi e quindi
In capo a meno di due anni
Questo drappello di sconsiderati Giovanni Guelfi viene finisce dietro le sbarre
Viene processato nel mille novecentotrentatré vengono condannati a una pena di cinque anni che scontano pressoché per intero
Malavasi per esempio che era un lavoro in banca quando quando esce dal carcere perdere anche il lavoro
Si devono ricostruire una vita si devono ricorsi e delle relazioni in un clima che sempre più plumbeo però non demordono e questa storia che non è più degli anni Venti alla storia della fine negli ultimi anni del regime
Nei primi anni Quaranta durante la guerra riallacciare i contatti con gli ex popolari
Gli ex popolari che avevano che si erano riuniti intorno a De Gasperi quale come sapete grazie al suo alla sua posizione nella biblioteca
Vaticana aveva avuto una relativa possibilità di sfuggire alla repressione della dittatura
E e qui è interessante la funzione che svolgono in guerra
La discussione su che cosa sarebbe cosa avrebbero dovuto fare i cattolici alla fine del regime nel corso del quarantadue molto intensa
E sopra in questa discussione Malvestiti e gli altri Guelfi
Insistono con De Gasperi anche infatti forti anche da una parte della borghesia
Lombarda
Cattolica che poi avrebbe partecipato anche alla resistenza perché mal vestiti con con
Alcuni libri di questi come per esempio c'è fisso come fa altri
Come
Lo stesso Mattei sarà diciamo tra i protagonisti della stagione la resistenza soprattutto in Val d'Ossola
Insisterà sull'idea che non poteva il nuovo partito cattolico essere una semplice riproposizione del Partito popolare doveva essere qualcos'altro e nel famoso incontro di Biella costo quarantadue ASS
L'arrivo al Sugana
E proprio Malvestiti a suggerire appunto il nome di Democrazia Cristiana
In verità nella classe politica di quella che sarà poi il Partito d'della DC la componente neo quel fa una componente piccola si andrà dopo la guerra concentrare soprattutto nella corrente della base che è una corrente molto interessante soprattutto l'esclusione per molto interessante perché univa diciamo una una spinta egualitaria a un'attenzione alla al mondo dell'imprenditoria del mercato
Malvestiti poi sarà nel suo piccolo un protagonismo non protagonista ma una componente diciamo della classe politica degasperiana rischi
Rivestì a varie cariche
Sarà deputato per varie legislature tra il quaranta dalla Costituente al cinquantotto
Sarà sottosegretario alle Finanze e poi al Tesoro nel quarantotto ministro dei trasporti tra cinquantuno e cinquantatré ministro l'industria il commercio tra cinquantatré e cinquantaquattro del Governo Pella
Poi
In maniera sintomatiche interessante riscopre ricopriva delle cariche all'interno delle istituzioni delle prime istituzioni comunitarie europee
Sa vicepresidente del del mette nel mille novecentocinquantaquattro sa Presidente della cieca
Nel mille novecentocinquantacinque fino al mille novecentosessantatré
Ma soprattutto i guelfi contribuiscono all'elaborazione teorica di quello che poi sarà il nuovo partito cattolico con un
Un opuscolo del quarantuno che è quello di dieci punti che è per l'appunto il tentativo di sintesi
Tra la cultura
Cattolica quella liberale e quella democratica potremmo dire
Come basse
Della del di un'Italia nuova che sarebbe venuta dopo la dittatura e e il programma dei dodici punti che nel quarantatré sarà invece diffuso la democrazia cristiana riprenderà quasi per intero gli utili i dieci punti dei del movimento quel Fondazione
E
Mal vestiti
Nella famoso incontro di Sella di Valsugana
Espresse le sue
Le sue proposte retrospettivamente ne parla così io parlai lungamente proprio per dimostrare che era venuto il momento dei cattolici
Che rappresentavano una secolare protesta contro tutta una civiltà di cui la stessa guerra all'evidente fenomeno patologico
Che le masse avevano già condannata questa civiltà fatalmente sbucata nel fascismo e nel bolscevismo e nel nazismo e nel massacro
Che era quindi psicologicamente oltre che politicamente opportuno parlare schiettamente di democrazia cristiana
E quindi nella DC
Se c'è una componente molto minoritaria del gruppo dirigente o guelfo c'è però questa ispirazione questa aspirazione al protagonismo al non avere complessi di inferiorità verso le altre culture politiche
E c'è l'idea che il dopoguerra sarebbe stato
Sarebbe stata una fase in cui i partiti di ispirazione cristiana avrebbero svolto un ruolo essenziale
Ed è esattamente così che è stato e che anche
L'integrazione europea altro punto su cui il movimento quel fondo esprime delle idee
Avanzate rispetto ad altre componenti de di culture politiche
Anche la il il processo necessario di integrazione europea che Malvestiti espone proprio in una soap è uscita nel quarantacinque che si chiama parte Guelfa in Europa
Sarebbe stato affidato soprattutto alla coscienza
Della cultura politica e cristiana e cattolica e quindi quando le guardiamo al alla all'Europa del dopoguerra alla funzione fondamentale dei partiti popolari e democristiani
Dobbiamo pensare che
Quel processo avviato negli anni Venti da quel piccolo gruppo di giovani
è aggiunto ad un suo compimento
E quindi quella
Quel fenomeno non era un fenomeno marginale ma ha effettivamente l'inizio di un fermento interno alla cultura politica
Cattolica italiana che avrebbe avuto un grande avvenire grazie
Pregando l'amico professor Degli Innocenti di
Io velocemente le somme in questi
Adesso risulta la
Pubblico